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24 Venerdì 29 dicembre 2023

CULTURA
La forza delle idee
Rai 3
«Viaggio in Sicilia»
alla scoperta
‰‰ È Siracusa l’ultima tappa del viaggio on the road della
scrittrice Simonetta Agnello Hornby e del fumettista e
illustratore Massimo Fenati, autore del graphic novel de
«La Mennulara», in «Viaggio in Sicilia», il programma di Rai
di Siracusa Cultura, realizzato da Pesci Combattenti, in onda questa
sera alle 23.15 su Rai 3.
cultura@gazzettadiparma.it

Mondo piccolo
Capodanno Don Camillo
e un pollo per i poveri
di Egidio Bandini Ecco come il parroco guareschiano si ingegnò per la loro allegria

A
nche per Gio- ne occorrevano, come mini- era troppo tardi. Il guardia-
vannino Gua- mo, trenta». caccia stava arrivando. But-
reschi le feste Nobilissimo il programma tò lo schioppetto in un ce-
natalizie erano del pretone guareschiano, spuglio e, agguantato il sac-
qualcosa di sa- molto meno nobili le reazio- co coi ventun fagiani, partì a
cro e irrinun- ni di chi si era ben guardato tutta birra».
ciabile così, mentre il Natale dal donare almeno un polla- Occorre dire, qui, che allora i
era già passato e il nuovo an- strello al parroco che, così, guardiacaccia avevano la
no ancora di là da venire, la va a lamentarsi con il Croci- maledetta abitudine di im-
fantasia inarrestabile di Gio- fisso: «“Gesù, è credibile pallinare i bracconieri e così,
vannino immaginava don tanto egoismo? Cos’è mai un senza pensarci due volte, la
Camillo animato dai miglio- pollo per chi ne ha tanti?” “È doppietta del guardiacaccia
ri propositi ideare un piano un pollo” rispose mesta- sparò. Don Camillo e Ful,
ben preciso in vista del ce- mente il Cristo. Don Camillo sgattaiolati fuori da un buco
none di San Silvestro: «Don spalancò le braccia: “Gesù” nella recinzione, si ritrova-
Camillo aveva studiato un esclamò indignato “è mai rono in strada dove, per loro
grandioso programma di fe- possibile che la gente non fortuna, stava passando il
steggiamenti per l’arrivo del comprenda la bellezza di un camion di Peppone che, in-
nuovo anno. piccolissimo sacrificio che tuendo la situazione, prese a
Un programma grandioso può procurare così grande bordo cane e cacciatore di
ma assai semplice in quanto gioia?” “Don Camillo, per frodo, portando don Camil-
poteva essere riassunto in troppa gente ogni sacrificio lo dal vecchio medico di
queste poche parole: “A Ca- è sempre grandissimo, a Torricella per farlo «spiom-
podanno, un pollo nella troppa gente interessa, so- bare», prima di recapitarlo
pentola di ogni poveretto”. prattutto, la propria letizia. in canonica con il sacco del
E così, don Camillo aveva E, per troppa gente, il non “Un pollo è un pollo: e sta te più basse, quasi comple- «polli volanti»: «Uscito Pep-
prudentemente messo le dare il superfluo è letizia”». Tonaca bene. Però: cos’è un fagia- tamente rimbambiti. Erano Astuzia pone, don Camillo tirò il ca-
mani avanti iniziando il suo Un’amarissima considera- e cartucce no? Non si potrebbe, per tre anni che i Finetti si trova- La moria tenaccio della porta e andò
giro di raccolta due buone zione, quella del Gesù di Don Camillo esempio, dire: il fagiano è un vano all’estero e, da tre anni, di polli in cantina a sistemare i ven-
settimane prima della fine Mondo piccolo: anche per e il fido pollo che vola?” Don Camil- nessuno aveva sparato una non poteva tun polli volanti. I quali ri-
d’anno. chi possiede molto, donare il Ful pronti lo concluse che, in fondo, il fucilata in tutta la riserva. A scoraggiare sultarono in effetti ventidue
Ogni aia era stata visitata: superfluo è un sacrificio per andare programma dei festeggia- ogni “plik” dello schioppetto l'intra- perché, tra essi, c’era anche
ogni proprietario, ogni affit- troppo grande, mentre il a caccia menti non avrebbe sostan- corrispondeva il tonfo di un prendente un meraviglioso cappone
tuario, ogni mezzadro della pretone della Bassa, che ha di fagiani. zialmente cambiato se lo fagiano e, pur dovendo per- sacerdote. già bell’e spennato e pulito.
parrocchia aveva ascoltato le mani grandi come il suo slogan invece di suonare: “A dere un sacco di tempo nella Ed era quello che Peppone
con molta attenzione la pa- cuore, vorrebbe che tutti po- Capodanno, un pollo nella ricarica, don Camillo fece un aveva comprato a Torricella
rola di don Camillo e nessu- tessero godere almeno di un pentola d’ogni poveretto” eccellente lavoro e arrivò al per completare il numero».
no aveva mancato di lodare, momento di felicità, nel fe- fosse stato puntualizzato in: ventunesimo fagiano liscio Tutto bene, dunque? Manca
alla fine, la nobile iniziativa steggiare l’anno che inizia. “A Capodanno, un fagiano come un olio. Il ventiduesi- all’appello la voce del Cristo,
del parroco. Ma Guareschi poteva far ar- nel tegame d’ogni poveret- mo fu quello che gli diede cui don Camillo confessa il
Disgraziatamente in molte rendere don Camillo? Asso- to”». molti dispiaceri. Ful aveva malfatto: «“Gesù, il mio cuo-
aie la moria aveva fatto stra- lutamente no. E, così, ecco Servivano la bellezza di ven- già dato segno di irrequie- re è pieno d’angoscia perché
ge nei pollai, in altre il grava- arrivare improvvisamente, tidue fagiani e, di qui al tezza e ciò significava che mi rendo conto del male che
me dei “pendizi” di Natale la soluzione del problema, prendere il piccolo «flobert» qualcosa non funzionava e ho commesso.” “No, don
aveva ridotto all’osso la pol- pur se in modo non del tutto per non fare rumore e con- non si trattava di fagiani o di Camillo: tu menti. Il tuo cuo-
leria, e in altre ancora la po- «canonico»: «[…] don Ca- vincere un nobile cane da lepri. Ma don Camillo voleva re è, invece, pieno di gioia
ca polleria disponibile era millo non intendeva rinun- caccia come Ful ad accon- arrivare ai ventidue polli vo- perché pensi alla felicità che
già stata venduta. Conclu- ciare al suo programma: “A tentarsi dello schioppetto lanti e disse a Ful di non tu darai domani ai trenta po-
sione: il giorno 30 di dicem- Capodanno un pollo nella anziché della doppietta, il rompere l’anima e di star veretti.”».
bre don Camillo si trovò ad pentola d’ogni poveretto”. passo è brevissimo e il par- tranquillo. Ful obbedì a ma- È l’umanità di quel Cristo
aver racimolato a stento, ol- Stava rodendosi il fegato per roco, naturalmente infagot- lincuore ma, proprio mentre capace di sorridere, l’uma-
tre i suoi due polletti, sei pol- scoprire una qualsiasi solu- tato in un pastrano, si ritrova don Camillo stava sparando nità di Guareschi e il deside-
lastri il più in carne dei quali zione del complicato pro- in una riserva di caccia dove: al ventiduesimo fagiano, eb- rio che, davvero, il Capodan-
pareva lo Smilzo travestito blema, quando gli si affacciò «I fagiani se ne stavano ap- be uno scatto. Don Camillo no fosse festa per tutti.
da gallina. E a don Camillo alla mente una domanda: pollaiati sui rami delle pian- capì di aver esagerato, però © RIPRODUZIONE RISERVATA

80° dell'eccidio «La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria»


Fratelli Cervi, omaggio del presidente Mattarella
dicembre 1943, dopo un me-
se di prigionia e vessazioni, i
sette fratelli Cervi e il loro
compagno Quarto Camurri,
vennero trucidati dai fascisti
‰‰ In occasione dell'ottan- a causa del loro coinvolgi-
tesimo anniversario dell'ec- mento nella Resistenza par-
cidio fascista nel quale furo-
no uccisi i sette fratelli Cervi,
Albertina Soliani tigiana. La loro determina-
zione e coraggio nel com-
il presidente della Repubbli-
ca, Sergio Mattarella, ha reso
Simbolo «Le sue parole sono la voce battere contro l'oppressione
fascista li hanno resi simbo-
omaggio alla loro memoria della dell'Italia nata dalla Resistenza» lo della lotta per la libertà e
rilasciando la seguente di-
chiarazione: «Sono trascorsi
lotta ‰‰ La presidente dell'Istituto Alcide Cervi, Al-
la democrazia del nostro
Paese. La memoria del bru-
ottant’anni dall’eccidio dei per la bertina Soliani ha così ringraziato il presidente tale eccidio vive nelle co-
fratelli Cervi, simbolo della
Resistenza partigiana, gio-
libertà della Repubblica Sergio Mattarella per le sue
sentite e toccanti parole di commemorazione e
scienze degli Italiani a inde-
lebile ricordo del loro sacri-
vani vite spezzate dalla fero- e la omaggio dei sette fratelli Cervi: «Grazie, pre- ficio e degli ideali di pace, li-
cia fascista nel 1943. Nel Po- bertà, eguaglianza e giusti-
ligono di tiro di Reggio Emi-
demo- sidente Mattarella. Le tue parole sono la voce
dell'Italia nata dalla Resistenza. Sono una forte zia per i quali hanno lottato
lia vennero fucilati Quarto crazia ispirazione per il tempo nuovo che ci attende, e che sono oggi valori cardi-
Camurri e i sette fratelli Cer- quello che comincia oggi dopo ottant'anni dalla ne della nostra Costituzione.
vi: Gelindo, Antenore, Aldo, fucilazione dei Fratelli Cervi e di Quarto Ca- La Repubblica ne ricorda il
Ferdinando, Agostino, Ovi- murri». sacrificio e ne onora la me-
dio ed Ettore. All’alba del 28 moria».

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