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MATILDE
GIOLI
ANNO XV | NUMERO 2 | FEBBRAIO 2023 | www.fsitaliane.it | ISSN 2785-4175
INTERVISTE
Cortellesi, Gallo
Di Mauro, Me contro Te
TRAVEL
Carnevali d’Italia
neve delle Alpi e del Sud
Lago di Garda
ARTE E PHOTO
Bob Dylan
Nino Migliori
LE FORME
DELL’AMORE
EDITORIALE
TRA
LEGGEREZZA
E GRAVITÀ
© mobilise248/AdobeStock
2
S ono trascorsi tre anni da quel 21 febbraio 2020
quando, dopo il caso dei due turisti cinesi ricove-
rati allo Spallanzani di Roma, l’identificazione di un
primo paziente italiano colpito dal Covid-19 ci ha fatto pre-
cipitare per mesi e mesi nell’incubo della pandemia.
E un anno fa, il 24 febbraio 2022, i media hanno iniziato a
sbatterci in faccia gli orrori della guerra in Ucraina, trafig-
gendo le nostre coscienze con immagini di morte, distru-
zione, sofferenza fisica e psicologica, abbrutimento morale.
Verrebbe da dire, come il titolo della poesia di Salvatore
Quasimodo Thanatos Athanatos, morte immortale. Che sia
per mano di un’ignota malattia e del destino, o per mano
dell’irredimibile Caino. «Hai ucciso ancora / come sempre,
come uccisero i padri […] / E questo sangue odora come nel
giorno / quando il fratello disse all’altro fratello: / “Andiamo
ai campi”». Ma, sempre prendendo in prestito le parole di
Quasimodo, non dobbiamo «consentire alla morte» di scri-
vere su ogni tomba questa «sola nostra certezza», perché
«la vita non è sogno». È tutt’altro, è sostanza, seppure fini-
ta, effimera. E insieme all’abiezione e alla violenza, che può
rendere afona persino la voce dei poeti («E come poteva-
mo noi cantare […] fra i morti abbandonati nelle piazze […] al
lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero / della madre
che andava incontro al figlio / crocifisso sul palo del tele-
grafo?»), convivono la solidarietà, l’altruismo, la ricerca del
bene e del bello. E, perché no, del piacevole e del diverten-
te. E a chi scrive e racconta compete tenerne conto. Narra-
re l’alternarsi e integrarsi di leggerezza e gravità, coraggio e
codardia, sacralità e depravazione, sublime e orrido.
Su questo numero della Freccia abbiamo voluto ricorda-
re i 12 mesi di combattimenti in Ucraina, la resilienza della
sua popolazione, il sostegno e il conforto recato dalle or-
ganizzazioni umanitarie a chi fugge e a chi convive con la
guerra. Ma, nelle stesse pagine, raccontiamo il carnevale
e il suo spensierato impazzire, la bellezza delle cime inne-
vate del nostro Paese, a nord e nel sud Italia, i piaceri della
gola, il godimento culturale ed estetico di fronte a opere
dell’umano ingegno, riscoperte dopo duemila anni in un
bagno termale, com’è accaduto a San Casciano dei Bagni,
o create da artisti contemporanei ed esposte in musei mo-
dello, come quello di Termoli, o da artisti poliedrici come
Bob Dylan, i cui dipinti sono in mostra al MAXXI di Roma.
E poi la bellezza urbanistica, la storia e la civiltà antica dei
nostri borghi spopolati, fotografati e raccontati alla Galleria
civica di Trento oppure da visitare, raggiungendo Vico del
Gargano in Puglia o Longobardi in Calabria. Ecco, raccon-
tiamo tutto questo e altro ancora non solo perché è il nostro
lavoro, ma perché viaggiare e conoscere, ascoltare musica,
assistere a uno spettacolo, incontrarsi e scoprire sono tutti
antidoti a un pessimismo che a niente e a nessuno giova.
Soprattutto quando pandemie e tragedie belliche ci invita-
no a far nostra l’antica sapienza del carpe diem. «Chi vuol
esser lieto sia»… e di persone, luoghi e cose da amare, ap-
prezzare e di cui godere ne abbiamo. Come se ne abbiamo!
3
SOMMARIO
FEBBRAIO 2023
IN COPERTINA 65 103
MATILDE GIOLI
31 46
UN TRENO DI LIBRI
Nell’Invito alla lettura di questo mese
LA PASSIONE DELL’ATTORE
La Freccia propone il romanzo 54
autobiografico di Joseph Ponthus,
MONTAGNE SENZA TEMPO
Alla linea
58
NEVE DEL SUD
pag. 40 50
62
8 INVITO A FESTA
Maschere, riti, giostre e cortei. Le LE MILLE ANIME DEL LAGO
RAILWAY HEART
14
tradizioni del carnevale tra sfilate di 66
colori e usanze dal sapore antico
L’ITALIA CHE FA IMPRESA LA VIA DELLE ERBE
18 70
AGENDA 80 CITTÀ DI PIETRA
22 IL TEMPO SOSPESO
GUSTA & DEGUSTA In bilico tra sofferenza e speranza,
73
24 macerie e voglia di ricostruzione. Un LA TERRA DI VIOLETTA
operatore umanitario racconta l’Ucraina a
WHAT’S UP
un anno dalla guerra
76
LA CHIESA CHE ISPIRÒ IL SANTO
50 95 84
UTOPIA SOSTENIBILE
88
LA STORIA EMERGE DALL’ACQUA
92
CON GLI OCCHI DI DYLAN
96
UN AMORE DA SPOT
57 98 100
TRENDY VALENTINE
102
I RITRATTI DELLO SCIAMANO
106
IL PAESE CHE NON C’È
125
PRIMA DI SCENDERE
111
SCOPRI TRA LE PAGINE LE PROMOZIONI E LA FLOTTA DELLE FRECCE
i vantaggi del programma CartaFRECCIA e le novità del Portale FRECCE
4
Tra le firme del mese I numeri
di questo numero PER CHI AMA VIAGGIARE
48
Tutti i diritti riservati
Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista
può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso
CESARE BIASINI SELVAGGI i partecipanti alla prima espresso dell’editore
Da marzo 2017 è direttore editoriale di edizione della Mera’s cup ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI
Exibart.com ed Exibart on paper. Manager DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS
culturale per diverse fondazioni italiane,
nel 1998 BY-NC-ND 3.0 IT
EDITORE
i chilometri di piste
della Calabria
[pag. 60]
Communication
Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma
fsitaliane.it
REALIZZAZIONE E STAMPA
SILVIA LANZANO
PROGETTO CREATIVO
Giornalista e archeologa medievista. Attiva
nel terzo settore con progetti di accoglienza
per donne rifugiate e migranti. È impegnata
Team creativo Antonio Russo, Annarita Lecce, Giovanni Aiello,
nella comunicazione sul tema delle allergie Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli
alimentari in età pediatrica
E
GIAR
FRECCIA COVER
Naturalia et Mirabilia
Museo archeologico della Sibaritide (Cosenza), fino al 16 dicembre
Anna Corcione
Mirto (2022)
RADICI PROFONDE
di Sandra Gesualdi sandragesu
Flessuosi e nodosi, ramificati come capelli al vento, avvolti creazione su tele immacolate o pulsanti di azzurro sfumato
da foglie perenni. Sono le radici, gli steli e i tralci che abita- e blu intenso. Legno, fogliame, bulbi diventano altro, travolti
no le opere di Anna Corcione. Residenze armoniose e ance- e stravolti dall’atto artistico: tracce di passaggi, epifanie del
strali che diventano composizioni plastiche di rara bellezza, creato, manifestazioni di un consapevole cammino, arden-
in cui gli elementi naturali si accompagnano a pigmen- temente attese, cercate e selezionate con cura da Corcio-
ti, polveri d’oro, gessi e stucchi, gloss e cotoni. Tele con- ne. Naturalia et Mirabilia è la mostra che, fino al 16 dicembre
temporanee che respirano, odorano di terra, trattengono il prossimo, ospita una ricca serie di opere inedite che l’artista
vento che per secoli ha battuto quelle fronde, sono sapide napoletana ha realizzato per il Museo archeologico della
di sali marini, diventano reminiscenza di paesi d’adozione. Sibaritide (Cosenza), diretto da Filippo Demma, con frantu-
«Di volta in volta, scoprendo luoghi diversi o nei quali ritor- mi naturali raccolti proprio nei dintorni. Il mondo antico e i
no, ho la necessità di portare via qualcosa che appartiene linguaggi contemporanei hanno le stesse, tenaci, radici.
alla radice profonda del territorio visitato», spiega l’artista, parcosibari.it
«qualcosa di vivo e che rappresenta un luogo immagina- RosariaeAnnaCorcione
rio». Così, piccoli frammenti di vita si trasformano. Si fanno annacorcione
7
RAILWAY heART
PH OTOS TO R I E S
PEOPLE
Riflessi
© Roberta L.
robibbi92
IN VIAGGIO
#Frecciaview
© Cecilia A.
check_su_orione
8
Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a
LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE railwayheart@fsitaliane.it. L’immagine inviata, e classificata secondo
una delle quattro categorie rappresentate (Luoghi, People, In
DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN viaggio, At Work), deve essere di proprietà del mittente e priva di
CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME watermark. Le foto più emozionanti tra quelle ricevute saranno
selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri della rubrica.
LUOGHI
Stazione di Torino Porta Susa
© Andrea N.
andrearamats
AT WORK
Capitreno Regionale
© Edoardo Cortesi
eddiecortesi
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RAILWAY heART
© Roberto Di Patrizi
robertodipatrizi
Scia di baci
© Giorgia Vittori
giorgia.vittori
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Next stop: love
© Giovanni Trombetta
giovannitrombetta_
© Giusebbe B.
beppe.tello
PH OTOS TO R I E S
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RAILWAY heART
A TU PER TU
di Alessio Giobbi - a.giobbi@fsitaliane.it
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LE STORIE E LE VOCI DI CHI, PER LAVORO, STUDIO O PIACERE,
VIAGGIA SUI TRENI. E DI CHI I TRENI LI FA VIAGGIARE
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L’ITALIA che fa IMPRESA
© Matteo Pavana
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A UN PASSO
DALLA VETTA
Le scarpe da arrampicata erano mar-
NATA NEL 1928 IN VAL DI FIEMME, LA roni, grigie o nere, non si usciva da
SPORTIVA ESPORTA I SUOI PRODOTTI PER queste tre nuance. Noi siamo stati i
ALPINISMO, ARRAMPICATA E MOUNTAIN primi ad avere il coraggio di introdurre
il colore: abbiamo abbinato persino il
RUNNING IN 75 PAESI. E DOPO 95 ANNI giallo al viola. I nostri articoli sono sta-
MANTIENE ANCORA UNA CONDUZIONE ti rivoluzionari sia per l’aspetto tecnico
sia per quello estetico. In quegli anni,
FAMILIARE i consumatori avevano voglia di cam-
di Flavio Scheggi mescoupsdecoeur biare e noi imprenditori abbiamo pro-
«A
posto, anzi imposto, prodotti colorati.
19 anni, nel 1974, ho fat- Francesco e oggi sono io a guidare E poi avete modificato anche il clas-
to il primo viaggio con l’azienda, dove sono entrati anche i sico scarpone da alpinismo in pelle.
mio padre per andare miei figli Giulia e Francesco». Un per- Il cambiamento è avvenuto nel 1996,
alla fiera internazionale di Colonia. corso che ha consentito a La Sportiva quando si diffuse il morbo della muc-
Siamo partiti con un furgone Fiat 238 di continuare a essere un’impresa fa- ca pazza. In quel periodo i bovini ve-
portandoci dietro il campionario delle miliare, fedele alle radici del paese ai nivano abbattuti e non macellati e sul
nostre scarpe e il materiale per alle- piedi delle Dolomiti in cui è nata. Oggi mercato era difficile reperire il pella-
stire lo stand. Guidavo io che avevo è un’azienda con quasi 500 collabo- me per gli scarponi. Così abbiamo
appena preso la patente e il furgone ratori che esporta i suoi prodotti in 75 iniziato a usare materie alternative
non superava i 90 chilometri orari: Paesi del mondo e che continua a vo- come la microfibra e i materiali sinte-
abbiamo impiegato dieci ore per fare ler scalare sempre nuove montagne. tici. Senza volerlo, abbiamo realizzato
i mille chilometri che separano la Val Gli inizi non sono stati facili. Quando prodotti molto più leggeri, perfor-
di Fiemme, in Trentino, da Colonia. è avvenuto il primo grande cambia- manti e confortevoli.
Avevamo pochi soldi, parlavamo po- mento? Esportate i vostri articoli in 75 Paesi,
chissimo il tedesco. Il primo anno non Negli anni ‘80 facevo parte del soc- cos’è per lei il made in Italy?
entrò nessuno nel nostro stand. Do- corso alpino di Moena. Il mio istruttore
dici mesi dopo tornammo alla fiera e di roccia era l’unico a non usare i clas-
anche quella volta i compratori prefe- sici scarponi, si arrampicava con un
rirono girare negli altri spazi. Ma mio paio di Superga in cotone leggere e
padre non volle darsi per vinto. Abbia- confortevoli ma anche molto delicate.
mo continuato a investire e, un passo Una cosa incredibile per l’epoca. La
dopo l’altro, siamo entrati in questo sua scelta di usare quelle scarpe mi
mondo». ha incoraggiato a realizzare dei proto-
Così racconta Lorenzo Delladio, am- tipi simili ma in pelle, perché il cotone
ministratore delegato e presidente si rompeva a contatto con la roccia, e
dell’azienda La Sportiva, leader nella con una suola in gomma più resisten-
produzione di calzature e abbiglia- te. Quella è stata la svolta. Abbiamo
mento per le discipline outdoor, che cambiato il modo di andare in mon-
tra poche settimane compie 95 anni. tagna ad arrampicare. L’alpinismo ha
«Nel 1928 mio nonno Narciso iniziò fatto un passo in avanti grazie al no-
o
di
la
a riparare le scarpe dei paesani. Poi Oltre all’aspetto tecnico, siete inter- n zo
re
il testimone è passato a mio padre venuti anche su quello estetico? Lo
15
L’ITALIA che fa IMPRESA
© Federico Ravassard
probabile che vada bene anche a buo-
na parte del mercato.
Quanto è difficile, nel 2023, continuare
a mantenere la conduzione familiare
e l’intera proprietà di un’azienda?
Per questi due aspetti siamo una mo-
sca bianca. Molte imprese con i nostri
numeri fanno parte di gruppi o hanno
all’interno dei fondi di investimento. An-
che se non abbiamo problemi patrimo-
niali, mi rendo conto che sarà sempre
La realizzazione di una delle scarpe firmate La Sportiva
più difficile rimanere al di fuori da que-
L’artigianato italiano è molto apprez- anni ‘70 non saremmo tornati alla fiera ste dinamiche, tuttavia continueremo a
zato nel mondo. Significa essere rico- di Colonia. E poi il rispetto per gli altri: investire sul futuro della nostra realtà e
nosciuti come un’azienda che realizza dobbiamo ricordarci che le aziende supportare gli amanti delle discipline
un prodotto di qualità, innovativo e so- sono fatte di persone e bisogna avere outdoor con la passione e la dedizione
stenibile. A questo concetto mi piace riguardo di loro e del loro lavoro. che ci hanno sempre contraddistinto.
aggiungere anche il made in Trentino, Siete una realtà molto attenta all’am- Tra poche settimane La Sportiva com-
un ulteriore elemento che ci contrad- biente. pie 95 anni, come celebrerete questo
distingue. Creiamo i nostri articoli per È imprescindibile perché la nostra fab- anniversario?
la montagna in montagna, visto che la brica si trova in mezzo a una abetaia, È sicuramente un traguardo impor-
Val di Fiemme è a mille metri di altezza, ai piedi delle Dolomiti. Cerchiamo di tante ma per me è già passato. Sto già
e questo viene molto apprezzato dai essere sostenibili sia nel prodotto fina- pensando a quando raggiungeremo i
nostri clienti. le sia nel processo industriale. I nostri cento anni di vita nel 2028, un obietti-
Cosa le hanno insegnato suo padre capi d’abbigliamento sono composti vo che vedo molto vicino. Ci stiamo già
Francesco e, ancora prima, suo nonno per il 98% di materiali riciclati o ricicla- preparando con alcuni prodotti in ver-
Narciso? bili. Con la risuolatura delle scarpe da sione speciale che rappresenteranno
La costanza nell’andare avanti verso arrampicata diamo a questi prodotti un secolo di vita de La Sportiva.
un obiettivo anche quando le cose una seconda o addirittura una terza
non vanno bene. Senza questa quali- vita. lasportiva.com
tà, dopo i primi risultati negativi negli A 67 anni lei va ancora in montagna, le lasportivagram
16
Valorizzare i prodotti
della mia terra e imparare
a raccontarli.
Questo è il mio progetto.
Arianna, 24 anni
Corso magistrale in Hospitality
and Tourism Management
open day
triennali 11 febbraio
magistrali 13-16 febbraio
iulm.it/openday
AGENDA
a cura di Angela Alexandra D’Orso - a.dorso@fsitaliane.it - Irene Marrapodi - i.marrapodi@fsitaliane.it - Francesca Ventre - f.ventre@fsitaliane.it
save FEBBRAIO
the date 2023
IL VIAGGIO DI ENEA. DA TROIA A ROMA
18
UTAMARO, HOKUSAI, HIROSHIGE. GEISHE, SAMURAI E I MITI DEL GIAPPONE
TORINO 23 FEBBRAIO>25 GIUGNO
Il fascino del Sol levante approda nella capitale piemontese.
La Società promotrice delle Belle arti ospita oltre 300 capo-
lavori, alcuni mai presentati in Italia. La realtà nipponica è
rappresentata dalle creazioni dei grandi maestri dell’Ukiyo-e,
antico stile pittorico che si esprime per immagini “fluttuanti”.
In mostra bozzetti preparatori, stampe di paesaggio, fiori
e uccelli, ritratti di attori kabuki, guerrieri ed eroi, disegni di
carattere erotico. L’ultima sala ospita l’iconica Grande onda di
Kanagawa di Katsushika Hokusai e un’installazione immersiva.
Le opere artistiche, insieme ad armature di samurai, kimono
e altri oggetti, si possono ammirare in mostra, grazie a pre-
stiti del Musec di Lugano, del Museo arti orientali di Venezia,
del Mao di Torino, del Civico museo d’arte orientale di Trie-
ste, della Fondation Baur Musée des Arts d’Extrême-Orient di
Ginevra e di privati.
La grande onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai (1831) hokusaitorino.it
19
AGENDA
Particolare di uno dei due Bronzi di Riace, in una foto di Luigi Spina
20
DEGAS. IL RITORNO A NAPOLI
NAPOLI FINO AL 10 APRILE
Il complesso monumentale di San Domenico Maggiore, a pochi passi dal
palazzo in cui Edgar Degas soggiornò nel 1856, ospita la mostra che celebra
l’arte del maestro impressionista, il suo rapporto con l’Italia e la città parte-
nopea. L’esposizione, a cura di Vincenzo Sanfo, raccoglie quasi 200 opere
dell’artista francese: oltre alle due serie di monotipi Maison Tellier e Famille
Cardinal, disegni, studi preparatori, litografie, rare fotografie scattate da De-
gas ed esempi dei suoi lavori in bronzo. Il percorso si sviluppa attraverso tre
aree tematiche. La prima è dedicata alla produzione degli anni giovanili con i
dipinti realizzati a Napoli, la seconda si concentra sui soggetti che ispirarono
la sua arte, la terza riguarda gli aspetti più interessanti della sua vita sociale,
caratterizzata dalla frequentazione di altri artisti attivi in quel periodo storico.
navigaresrl.com
NEXT
PALERMO FINO AL 17 OTTOBRE
Per l’oratorio di San Lorenzo, a Palermo, nel 1600 Cara-
vaggio dipinse la pala d’altare Natività con i santi Loren-
zo e Francesco d’Assisi, una delle sue più celebri e mi-
steriose opere. Nel 1969 la tela scomparve, trafugata,
e non fu mai più trovata. Ormai da 13 anni la rassegna
Next si occupa di colmare il vuoto lasciato dall’opera
rubata, chiamando gli artisti italiani a comporre una loro
versione della Natività. Dopo Emilio Isgrò, quest’anno è
Vanessa Beecroft a prendere il testimone, modellando
© Zambito Maurizio
21
GUSTA & DEGUSTA
O
teria prima, terrestre o marina, è protagonista e viene valo-
gni inclinazione deve essere nutrita dalla deter- rizzata da diverse tecniche e cotture. Particolare attenzione è
minazione e dalla passione, dalla fantasia e dalla data alla brace, da sempre passione di Pantaleo, e all’utilizzo
forza. Così Carlo Andrea Pantaleo, classe 1992, perfetto delle erbe aromatiche, coltivate direttamente nell’or-
è riuscito a portare avanti il suo sogno di diventare chef. Un to accanto al ristorante. Una concezione gastronomica in cui
percorso vissuto con entusiasmo in cui le diverse esperien- l’apparente semplicità si dimostra vera eleganza. Come nel
piatto Zucca e cozze, in cui sono presenti diverse consistenze
con la polpa cotta alla brace, un brodo di semi di zucca e le
cozze aperte sulla legna. Da provare la spinta e la delicatezza
del Risotto con sedano rapa, nocciole, aglio nero e liquirizia.
Ottimo e originale il Petto d’anatra alla brace, salsa al prez-
zemolo iodata, mele in osmosi e more fermentate. Una bella
squadra a Milano 37 grazie al servizio attento e professionale
del maître Enrico Rizzo, a Nicolò Miceli e alla bella accoglien-
za del proprietario Luigi Pantaleo e del direttore creativo Gen-
naro Vitto. La carta dei vini esprime una piacevole geografia
enologica. Bella l’idea di proporre il menù “C di Conviviale”
con cinque portate alla cieca da condividere al centro del
tavolo. In cucina con Carlo Andrea Pantaleo troviamo una bri-
gata giovane e di gran talento con Niccolò Recalcati, Roberta
Levati e Alex Galazzo.
Carlo Andrea Pantaleo, chef e proprietario del ristorante Milano 37 milano37.com
22
dre», ha presentato la linea Grandi Cru. Tre vini che hanno
I GRANDI CRU: TRE NUOVE superato l’asticella posta molto in alto dall’azienda di Castel-
GEMME NELLA CORONA DI nuovo Berardenga, nella parte sud del Chianti Classico, nata
VALLEPICCIOLA dalla passione della famiglia Bolfo.
A
Con Cellai anche Erasmo Mazzone, che guida la produzio-
lessandro Cellai centra l’obiettivo. L’enologo di ne nei seimila m2 della cantina – progettata dall’architetto
Vallepicciola, figlio professionale del famoso Gia- Margherita Gozzi con forte attenzione alla sostenibilità – e
como Tachis, che lui ha definito «un secondo pa- Francesco Beni, agronomo e responsabile dei 107 ettari vi-
tati. Una realtà in costante crescita qualitativa capace di in-
novare rispettando appieno il territorio e l’identità enologica.
Tra queste colline trova piena espressività il Vallepicciola
bianco Toscana Igt 2021, un naso prezioso declinato con for-
za e gentilezza dallo Chardonnay. Al palato esprime subito
un carattere che amplia ancor di più lo spettro sensoriale ed
emozionale, con tratti balsamici che si rincorrono. Un vino
che trova nel tempo grande valore.
Per quanto riguarda il Vallepicciola Toscana Rosso Igt 2020,
basta guardare gli acini d’uva per capire la potenzialità del
Sangiovese dalla vigna Fontanelle. Al naso ha una comples-
sità morbida e vellutata, senza eccessi alcolici. Il sorso col-
pisce per freschezza e concretezza. Infine, Migliorè Tosca-
na Igt 2019, blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
e Merlot in parti similari, è un vino il cui stile disegna vera
emozione. Un sorso che affascina e si distende con chiarez-
za restituendo appieno il panorama olfattivo. Un prodotto di
grande versatilità, qualche grado in meno per carni saporite
alla griglia. E Alberto Colombo, amministratore delegato di
Vallepicciola, segna un canestro da tre punti.
Alessandro Cellai, enologo e direttore generale di Vallepicciola vallepicciola.com
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© Elisabetta A. Villa/GettyImages
24
WHAT’S UP
A CENA CON
PAOLA
L’ATTRICE PARTECIPA A DINNER CLUB, IL COOKING SHOW
CON CARLO CRACCO. E NELLA PRIMA PUNTATA SI CIMENTA
CON LA PICCANTEZZA DELLA CUCINA CALABRA
di Gaspare Baglio gasparebaglio
25
© Erica Fava
26
WHAT’S UP
MICHELE,
UNO E
CENTOMILA
DOPO I SUCCESSI DI CALL MY AGENT E I DELITTI DEL BARLUME,
DI MAURO INTERPRETA UNO CHEF NEL FILM NON MORIRÒ DI FAME
di Francesca Ventre – f.ventre@fsitaliane.it
27
WHAT’S UP
MISSIONE
DAL NUOVO FILM AL LIVE TOUR CHE PARTE
L’11 FEBBRAIO DA ANCONA, I ME CONTRO TE
CONTINUANO A MACINARE SUCCESSI. IN ATTESA
DI ORGANIZZARE UN MATRIMONIO DA SOGNO
di Gaspare Baglio gasparebaglio
28
ALLEGRIA
© Loris T. Zambelli
spesso la tratta Milano-Roma ed è in-
credibile quante cose riusciamo a fare
seduti comodamente in carrozza: lavo-
riamo al computer ma ci dedichiamo an-
che al relax.
Il viaggio più bello che avete fatto?
[S] Ai Caraibi, in Repubblica Dominicana,
per i nostri dieci anni di fidanzamento. Oltre
al mare e ai paesaggi stupendi abbiamo co-
nosciuto nuove culture: è stato bellissimo.
Chi siete oggi?
[L] Due ragazzi che con le loro forze hanno co-
struito un mondo che prima non esisteva. Sia-
mo molto fieri e speriamo che la nostra storia
sia d’ispirazione per le nuove generazioni.
Ma è vero che siete in procinto di sposarvi?
[S] Sì. Dopo la proposta super romantica di
Luì sul Lago di Como stiamo pensando al
matrimonio. Ci impegneremo al massimo
perché sia un evento capace di far sogna-
re. Non vediamo l’ora, ma l’organizzazione
richiederà qualche anno.
mecontrote.it
mecontrote
29
UN TRENO DI LIBRI
di Greta Olivo
[autrice scelta da Molly Bloom*]
ALLA LINEA
UN EDUCATORE DIVENTA OPERAIO IN UN’AZIENDA DEL
SETTORE AGROALIMENTARE. LA STORIA AUTOBIOGRAFICA
DI JOSEPH PONTHUS, CHE HA LASCIATO UN UNICO
ROMANZO MULTIPREMIATO
D a quando si è trasferito in
Bretagna per amore, Jose-
ph Ponthus non è più riu-
scito a trovare lavoro nel suo settore.
Un modo per campare deve pur tro-
Il risultato è Alla linea, il suo libro d’e-
sordio redatto in versi liberi e senza
punteggiatura, uscito in Francia nel
2020 e ripubblicato in Italia da Bom-
piani alla fine del 2022. La scrittura
l’industria finisca ma anche il sospetto
che possa trattarsi dell’unico lavoro
possibile.
Per Ponthus il destino è stato diverso:
Alla linea ha vinto numerosi premi e
varlo, però, così si iscrive a un’agenzia ricalca l’andatura della fabbrica, che ottenuto un incredibile successo di
interinale che lo indirizza verso una non è martellante ma anzi scorre dol- critica e pubblico, di cui purtroppo
fabbrica del settore agroalimentare. ce, una catena in cui ogni elemento è l’autore non ha potuto godere appie-
Da un giorno all’altro, lui che a Parigi inanellato al successivo. no. È morto infatti nel febbraio del
faceva l’educatore si ritrova in fabbri- L’autore cita Marcel Proust, legge 2021, lasciando in eredità questo ro-
ca a sgusciare gamberetti e maneg- Alexandre Dumas, ascolta Charles manzo magnifico che si legge d’un
giare bastoncini di pesce e poi a spin- Trenet ma non indossa le vesti dell’in- fiato.
gere carcasse al mattatoio per molte tellettuale che giudica e denuncia.
ore al giorno, in un ritmo che non la- Anzi, è profondo il senso di solida-
scia scampo. rietà con i suoi colleghi, a cui è lega-
Anzi, forse un po’ di scampo ne lascia, to dalla stanchezza intraducibile che
perché se è vero che la linea della ca- sopraggiunge alla fine del turno. Che
tena di montaggio richiede attenzio- siano aragoste o mucche, si tratta in
ne, velocità e prestazione incessanti, fondo di maneggiare la morte per
riducendo la vita fuori ad agognate tutto il giorno, strappare, sezionare e
parentesi d’amore, è proprio durante sgusciare corpi che un tempo erano
le brevi pause tra un carico di merluzzi vivi. La letteratura compie il percorso
e l’altro che il tempo pare in qualche inverso: ricompone ciò che prima era
modo dilatarsi, concedendo spazio in pezzi, restituisce la vita.
per la riflessione. Così, quando torna La fabbrica è così totalizzante che
a casa dopo il turno, Ponthus ruba consente di concentrarsi solo su ciò
minuti e ore preziose di sonno per che è tangibile. Cessano in maniera
appuntare le sue giornate, restituire inaspettata, quindi, le ansie e i dolori
in letteratura ciò che sarebbe impos- che accompagnavano il protagoni-
sibile descrivere a parole. Come po- sta nella vita di prima. Niente più at-
trebbe infatti, se non con la scrittura, tacchi di panico, niente timori. Resta
spiegare la ripetitività oscena di sco- solo la fatica, il lavoro che continua
lare il tofu per ore o il tempo passato a tra gli spostamenti da uno stabili-
scrostare il sangue delle mucche dal mento all’altro, il cambio degli orari,
pavimento del macello? l’incertezza continua, la speranza che Bompiani, pp. 256 € 17
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UN TRENO DI LIBRI
BRANI TRATTI DA carne da cento chili/ Non credo di es- mento con il fisioterapista/ Il mio corpo
ALLA LINEA sere quello da compatire di più comincia pian piano a essere devastato
da questo mese e passa di carcasse/
La fabbrica Cosa sognano / Tutte le pennichelle/ Tutto il mio corpo/ I muscoli le artico-
Entrando in fabbrica/ Naturalmente Tutte le notti/Quelli che sono alle frat- lazioni i lombi la cervicale/ E il resto del
immaginavo/ L’odore/ Il freddo /Il taglie/ E quelli che/Tutti i giorni che il mio corpo di cui non so il nome
trasporto di carichi pesanti/ Il disa- mattatoio fa/ Vedono cadere le teste di
gio/Le condizioni di lavoro/ La cate- vacca dal piano di sopra/ Prendono una “Il corpo è una tomba per l’anima”/ Dice-
na/ La schiavitù moderna testa alla volta/ E la fissano tra le zan- va una massima degli antichi greci/ E mi
Non ci andavo per fare un reporta- ne d’acciaio dell’apposito macchinario/ rendo conto che/ Anche l’anima è una
ge/ Men che meno per preparare la Tagliano le guance le labbra poi buttano tomba per i corpi
rivoluzione/No/ La fabbrica è per i via le mascelle e il resto del cranio/ Otto
soldi/ Un lavoro per campare /Come ore al giorno faccia a faccia I miei incubi sono soltanto all’altezza/ Di
si dice/ Perché mia moglie è stufa di ciò che il mio corpo sopporta
vedermi buttato sul divano in attesa Cosa sognano/ Quelli che sono alle […]
di un lavoro nel mio settore/ E quin- cuoia/ È così che chiamano quelli che
di sarà/ L’agroalimentare/ L’agro/ strappano le pelli degli animali/ Subito Operaio e intellettuale
Come dicono/ Una ditta bretone di dopo che sono stati macellati/ Le pel- Mia madre che è venuta a trovarmi poco
produzione e trasformazione e cottu- li saranno poi vendute ai conciatori o a tempo fa mi ha detto che prima/ Avevo
ra e tutto il resto di pesci e gamberet- non so chi/ Pare che questo lavoro sia mani da intellettuale/ Prima/ Che le mie
ti/ Non ci vado per scrivere/ Ma per estenuante/Che gli interinali ruotino dita sono diventate più forti/ Ricordo la
i soldi come pale di mulini a vento nei giorni di stupida battuta/ “Qual è la differenza tra
[…] tempesta/ Tanto è duro/ Fisicamente/ un operaio e un intellettuale/ L’operaio si
Moralmente/ Strappare pelli di vacca lava le mani prima di andare a pisciare/
Cosa sognano tutti il giorno L’intellettuale dopo”/ Io non mi lavo più
Continui incubi martellanti/ Ripetiti- le mani/ Non voglio diventare schizo-
vi/ Quotidiani/ Non una pennichella Cosa sognano quelli che sono ai ferri/ frenico
non una notte senza questi brutti so- Dato che ogni quarto di animale è mar- […]
gni di carcasse/ Di animali morti/ Che chiato con un numero di macellazione/
mi cadono addosso/ Che mi aggredi- Identificatore unico/ Tracciabilità/ Mar- La passeggiata
scono/ Atrocemente/ Che assumono chiano la carne dell’animale dopo che Cane mio Pok Pok/ Se solo sapessi
il volto dei miei cari o delle mie paure quelli delle cuoia hanno fatto il loro lavo- quando torno a casa ogni giorno/ Quan-
più profonde/ ro/ Cambiano numero a ogni animale/ to mi costa portarti a spasso
Incubi senza fine senza vita senza not- E sì/ È uno degli incarichi di fabbrica/
te/ Svegliarsi di soprassalto/ Lenzuo- Persone che per lavoro passano ore a Sono sull’orlo dello sfinimento/ Nem-
la fradice di sudore/ Quasi ogni notte marchiar gli animali con un ferro rovente meno sull’orlo in realtà/ Completamen-
e a cambiare le targhette del numero tra te sfinito/ Sopraffatto dalla fatica/ Quasi
A volte urlo/ Tutte le notti so che por- una macellazione e l’altra mi addormento in piedi appena arrivo
terò il mattatoio nei miei brutti sogni/
Eppure/ A spingere i miei quarti di La prossima settimana / Ho un appunta- Ma ogni volta rincasando/ La gioia e
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Un assaggio di lettura
/AdobeStock
le feste
©
A malapena il tempo di riprendermi/ Far
calare la tensione/ Bere una birra e mi
tocca la passeggiata/ Anche se non ce
la faccio più/ Anche se a volte piango
letteralmente di stanchezza
[…]
Il tempo di cantare
L’altro giorno in pausa sento un’operaia
dire a un collega/ “Ti rendi conto oggi
è così stressante che non ho nemmeno
il tempo di cantare”/ Penso che sia una
delle frasi più belle più vere e più dure
che siano mai state dette sulla condizio-
ne operaia/ Quei momenti in cui è così
indicibile che non hai neanche il tempo
di cantare/ Solo di vedere la catena che programma e di orario/ Dalle sette di re di tofu
avanza senza fine l’angoscia che sale sera fino alle quattro e mezza che se E tu lator di schifo/ I gesti cominciano
l’ineluttabile della macchina e dover includo la mezz’ora di pausa quotidia- a diventare meccanici/ Cutter/ Aprire
continuare a tutti i costi la produzione na fanno nove ore e passa di lavoro/ la scatola da venti chili di tofu/ Mette-
comunque/ Nemmeno il tempo di can- Non sarò ai bastoncini di pesce ma ai re i sacchetti da tre chili circa ciascu-
tare/ E diosanto se ce ne sono di giorni piatti pronti che sono un’altra produ- no sul mio tavolo da lavoro/ Cutter/
che no zione della fabbrica Aprire la scatola da venti chili di tofu/
[…] Mettere i sacchetti da tre chili circa
Inizio a lavorare/ Scolo tofu ciascuno sul mio tavolo da lavoro/
Scolare tofu Cutter/ Aprire i sacchetti/ Mettere il
È iniziata così/ Io non avevo chiesto nulla Mi ripeto questa frase/ Come un tofu in verticale su una specie di se-
ma/ Quando mi piazzo alla mia posta- mantra/ Quasi/ Come una formula taccio orizzontale di acciaio dal quale
zione un capo mi chiese se ho mai sco- magica/ Rituale cola il siero/ Lasciar scolare il tofu per
lato tofu/ Quando vedo il numero di pal- Una parola d’ordine/ Una sorta di ri- un po’ di tempo
let e pallet e pallet che dovrò scolare da assunto della vanità dell’esistenza del […]
solo e so già che mi ci vorrà tutta la notte lavoro di tutto il mondo della fabbri-
ca/ Rido proprio Su questa barca
Scolare tofu Mia adorata moglie
Cerco di canticchiare tra me Y’a d’la
Mi ripeto le parole senza crederci vera- joie del buon Trenet per motivarmi/ Quando leggerai queste parole/ Sarò
mente/ Stanotte scolerò tofu/ Per tutta Penso a Shakespeare quando dice senza dubbio a letto/ Crollato/ So-
la notte sarò uno scolatore di tofu che il mondo è un palcoscenico e noi gnando chissà quale avventura
siamo solo pessimi attori/ Mi sembra
Mi dico che sto per vivere un’esperienza di essere in una parodia di un quiz te- Tornerai a casa e troverai la casa
parallela/ In questo mondo già parallelo levisivo/ “Canto Trenet mentre scolo come/ So metterla in ordine io
che è la fabbrica tofu”/ “Peccato no tor- na in- die- tro
di tre ba- ston- cini di pe- sce” Il computer con la tastiera oggi un po’
La scena è questa/ Sono le due e mezza devastata dalle zampe del cucciolo
del pomeriggio/ Ho appena finito la mia Penso che il tofu fa schifo e che se che mi hai regalato a Natale e che sia-
notte essendo andato a dormire verso non ci fossero i vegetariani non mi mo andati a prendere al canile
le otto devo attaccare alle otto e mezza toccherebbe questo lavoro assurdo
di sera e staccare alle cinque/ L’agenzia del tofu/ Invento giochi di parole che Mi sento come D’Artagnan/ Non ri-
interinale mia chiama cambiamento di mi sembrano suonare bene/ Scolato- cordo se è all’inizio di Vent’anni dopo
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Un assaggio di lettura
UN TRENO DI LIBRI
o di Bragelonne/ In attesa di una nuo- Ognuno nella sua notte doccia si fa di sera/ O quando rientri dal
va missione/ Che rimugina/ E morde il La mattina è notte/ Il pomeriggio è not- lavoro
freno nei corridoi del Louvre/ Come me te/ La notte è ancora peggio
qui nella nostra casa di Lorient/ Niente Alcuni si agghindano per bene/ Devono
lavoro/ Che aspetto un posto e mi ar- Appena si entra in fabbrica è notte/ I essersi impegnati davanti allo specchio
rabbio/ Come un cane neon/ L’assenza di finestre in tutti gli
enormi cubi di laboratori/ Una notte Gli specchi in fabbrica/ Ci sono agli in-
E piango/ Per questi giorni di merda/ che durerà minimo le nostre otto ore di croci e alle curve ad angolo retto nei cor-
Senza lavoro/ Senza fabbrica lavoro ridoi infiniti in modo da vedere arrivare i
transpallet e non farsi tirare sotto/ Non
Oggi/ Ho visto sul sito dell’ufficio di col- Usciamo dal sonno ancora col marchio ci guardiamo allo specchio/ Tanto lo
locamento di sogni della fabbrica/ Per immerger- sappiamo che aspetto abbiamo/ Un ca-
ci di nuovo in un’altra notte/ Artificiale mice bianco macchiato di sangue come
Un annuncio per un educatore su una fredda e illuminata a neon quello di tutti/ Corpi stanchi/ Occhi che
barca tirano dritto
Ho risposto naturalmente Da allora in poi/ È come se/ Continuas-
simo la nostra notte Io no/ La fabbrica è un camice che ten-
Ho vantato la mia esperienza con i go per tutta la settimana e che diventa
gamberetti e il pesce Tra la notte di casa e la notte del lavo- sempre più sporco e puzzolente con il
ro/ Il risveglio/ Due ore di transizione / passare dei giorni/ Lavatrice il venerdì
Anche se non serve a niente Occhi appannati e caffè ristretti/ Questo o il sabato
sarebbe la mattina/ Tutte le mattine del
Spero di lavorare/ Su questa barca o in mondo Immagino che per tutti e tutte loro/
fabbrica/ Si portare un po’ di soldi Deve essere una questione di dignità o
Nello spogliatoio prima di attaccare / di una qualche forma di nobiltà/ Arrivare
Aspetto il lavoro / Aspetto la partenza o Ancora cinque minuti prima di immer- puliti e profumati al mattatoio/ Nono-
l’arrivo della barca gersi di nuovo nella notte/ Ammiro stante quello che ci sarà da fare
sinceramente tutti i lavoratori e tutte le
Ti aspetto lavoratrici che hanno fatto la doccia e La mattina/ Tra le mie due notti/ Sono lì
[…] si sono profumati/ Io non posso/ La senza essere lì/ Come se/ Fossi di pas-
saggio/ La vera vita sarà una volta che
avrò staccato
prima/Altri no
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Lo scaffale della Freccia a cura di Gaspare Baglio e Sandra Gesualdi
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UN TRENO DI LIBRI
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Lo scaffale ragazzi a cura di Claudia Cichetti
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INCONTRO
UNA DONNA
IN VIAGGIO
È IL VOLTO FEMMINILE DELLA SERIE DOC - NELLE TUE MANI,
CONDUCE UN REALITY E SBARCA AL CINEMA NEL NUOVO FILM DI
ALESSANDRO SIANI. MA MATILDE GIOLI SENTE DI AVER ANCORA
TANTA STRADA DA PERCORRERE
di Gaspare Baglio gasparebaglio
È diventata attrice per colpa delle multe. Oltre dieci anni fa, infatti, Matilde Gioli ha parte-
cipato al provino per le comparse del film Il capitale umano, di Paolo Virzì, per saldare
alcune contravvenzioni. Da quel casting, però, è uscita con un copione in mano e il
ruolo da protagonista. Poi ha vissuto un susseguirsi di successi tra cinema e tv: è stata la dot-
toressa Giulia Giordano nella fiction dei record Doc - Nelle tue mani, uno dei fiori all’occhiello
di Rai1. E dal 14 febbraio torna sul grande schermo con Tramite amicizia (prodotto da IIF e
distribuito da 01 Distribution), pellicola scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani.
La storia ruota attorno a Lorenzo, proprietario di un’agenzia speciale che noleggia ami-
ci per conforto o compagnia. A chiedere questo tipo di servizio, un giorno, arrivano
anche i suoi familiari, dipendenti di una fabbrica di dolciumi che rischia di essere
venduta per una profonda crisi personale del padrone. Tra gag e colpi di scena
l’obiettivo è uno solo: salvare l’azienda e i suoi lavoratori anche con l’aiuto di
un’amica speciale, Maya, che ha il volto di Gioli.
Chi è Maya?
Una tipa molto particolare, con un carattere che non ho mai in-
terpretato. Grazie a questo ruolo, ho tirato fuori lati comici
e inediti per me. Vedrete una milanesità imbruttita, con
accenti ed espressioni tipiche che, da meneghina, ho
esasperato. Un aspetto che, solitamente, mi chiedo-
no di togliere. Maya sembra una furbetta, una la-
druncola, ma poi, a mano a mano, ci si rende conto
che è così perché abbandonata a se stessa. Una
ragazza fragile, sola, che nessuno ha incorag-
giato.
Caratteristiche in comune?
È un animaletto selvatico come me. La
cosa più figa nella pellicola è la sua in-
credibile trasformazione di look: da
rasta punkettona diventa una
sorta di Audrey Hep-
burn. Viene fuori un
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© Riccardo Ghilardi
INCONTRO
© Claudio Iannone
movimento dialettico interessante: sta attento agli attori quanto alla to difficoltà?
si plasma una figura a metà strada troupe. Sa comunicare molto bene Non conoscevo le tempistiche te-
tra quella che era prima e quella e crea un clima sereno sul set. E poi levisive, ma mi è piaciuto molto la-
in cui la vorrebbero trasformare. In è brillante: siamo abituati a vederlo vorare in presa diretta: essendo un
questo modo, trova se stessa. nei momenti comici, ma ha un lato reality, volevano le reazioni vere dei
Recitando cos’hai capito di te? intellettuale e saggio stupefacente. ragazzi. Hanno spinto molto perché
Un sacco di cose. E non è sempre E con il Siani attore? fosse buona la prima. È stata una
stato piacevole. Recitare ti mette È stato fantastico. Ci siamo divertiti sfida per le mie capacità mnemoni-
in un confronto forzato con alcune tantissimo: ha capito il mio modo di che e di improvvisazione. Ma posso
caratteristiche che a volte non si recitare e mi ha seguita. Con Ale è dire che la conduzione è un bel la-
vogliono vedere o si tengono na- stato proprio un incontro felice. voro.
scoste. Ma ci si rende conto anche Sei anche la conduttrice di Sum- Cos’hai capito della generazione
di quali particolarità si possiedo- mer Job, il primo reality italiano di Z?
no e di come possano tornare utili. Netflix con protagonisti ragazzi vi- Non esprimo un giudizio perché ci
Personalmente ho compreso la mia ziati alle prese col duro mondo del sono troppe cose da comprendere.
fragilità e superato la paura del giu- lavoro. Com’è andata questa espe- Il mio sarebbe un parere confuta-
dizio altrui, mostrando appieno chi rienza? bile, anche alla luce del fatto che
sono. La recitazione tira fuori tutto. Molto positivamente. Mi sono un po’ prima o poi avremo a che fare con
Com’è andata con Siani in veste di buttata: era una cosa che non avevo la generazione successiva, cresciu-
regista? mai fatto prima e mi sono lasciata ta durante la pandemia e la guerra.
Lo avevo incrociato qualche vol- trascinare dalla curiosità. Ho lavo- Sicuramente il bombardamento dei
ta, in questi anni, e mi era risultato rato con autori che si occupano di social provoca una bulimia genera-
molto simpatico. Lavorarci insieme televisione come mestiere e si è le di contenuti in cui manca il mo-
è stato meraviglioso, mi ha stupito creato un bellissimo rapporto. mento in cui ci si ferma, si respira
sotto tanti punti di vista. È un regi- Rispetto a cinema e fiction hai avu- e si gode il qui e ora. I ragazzi sono
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così sommersi da non riuscire a fare sco tanti capitreno, oltre ai ragazzi
un piccolo stop. Non hanno tempo che lavorano al bar: viaggiando tan-
per pensare, sarebbe interessante to sulla Milano-Roma incontro gli
vedere il loro comportamento con stessi più volte. Sono carini perché
tutti i dispositivi spenti. Di positivo mi danno sempre il bentornato.
c’è che, alla fine, i protagonisti dello Che viaggiatrice sei?
show sono riusciti a tirare fuori so- Una rompiscatole. Quando scelgo
gni, desideri e buona volontà, per- l’area del silenzio, se qualcuno par-
ché dentro hanno tutto. Bisogne- la glielo vado a dire. Quando c’era
rebbe farli pensare liberamente. l’obbligo delle mascherine, poi, non
Quindi sarai una futura presenta- ti dico. Quindi, se mi incontrate sul
trice? treno e parlate ad alta voce dove
Al primo posto c’è il mio lavoro da non potete sicuro non vi lascio sta-
attrice. Ho fatto Summer Job perché re (ride, ndr).
il progetto mi piaceva tantissimo: Il ricordo più bello legato al treno?
volevo vedere i ragazzi crescere in Quando prendevo i regionali con gli
un percorso e mi piaceva questo scout: con i nostri zaini pesantissi-
ruolo da sorella maggiore, quasi mi cantavamo e parlavamo di tutto,
una figura maieutica. Quindi, se in è un momento a cui ripenso con
futuro ci sarà qualcosa di interes- grande affetto.
sante, perché no? Cosa ti porti dietro in viaggio?
Cosa ti piacerebbe condurre? Sono attrezzatissima, tra libri, cru-
Tutto ciò che è itinerante come civerba e il mio cagnolino Kal-El.
Pechino Express: non sono attratta E poi sul treno mi piace guardare
dall’idea dello studio, mi piace ac- video di filosofi moderni, visto che
compagnare i concorrenti. sono laureata in questo campo.
Restiamo in tema viaggio, allora. Ma Kal-El non è il nome kryptonia-
Che cos’è per te il treno? no di Superman?
È casa, oltre che una costante della Esattamente. Sono appassionata di
mia vita da dieci anni. Ormai cono- fumetti.
© Paolo Modugno
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INCONTRO
© Netflix
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IN VIAGGIO CON
© Piergiorgio Pirrone
Massimiliano Gallo
Grooming Massimo Polese,
Stylist Luca Pisciotto, Total look Zegna,
Ufficio stampa Giuseppe Zaccaria
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LA PASSIONE
DELL’ATTORE
PER MASSIMILIANO GALLO RECITARE È PURA FELICITÀ.
E, NONOSTANTE I SUCCESSI IN TV, NON PUÒ FARE A MENO
DEL TEATRO. ORA È SUL PALCO CON AMANTI,
DI IVAN COTRONEO, IN SCENA A NAPOLI E POI MILANO
di Andrea Radic Andrea_Radic andrearadic2019
Foto di Azzurra Primavera
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IN VIAGGIO CON
© Ufficio stampa Giuseppe Zaccaria
tagiata dal blues e dal jazz, ma la più napoletana di tutte. nata, postura e gestualità.
Un altro esempio divertente sono i kebabbari vicino alla Sullo schermo è più efficace uno sguardo o una battuta?
stazione che usano lo sfilatino e non il pane arabo. Il kebab Parlare è più semplice, lo sguardo è più efficace ma più
napoletano: un mix mai visto al mondo. Infine, il vulcano, un complicato. Quando ti riprendono in primo piano devi far
magma sotterraneo che sprigiona energia anche a livello capire a cosa pensi solo con piccoli movimenti degli occhi.
artistico visti i tanti talenti nel teatro, nella musica e nella È impegnativo ma è la magia del cinema.
drammaturgia. Per me arriva tutto da lì. E quella del teatro?
Qual è il profumo della tua infanzia? Nasce e muore in una sera ed è irripetibile, è come una
Il sugo alla genovese che mangiavamo di domenica: mi convenzione tra l’attore e gli spettatori. La sera successiva
svegliavo e il suo profumo si spargeva per la casa. ci sarà uno spettacolo nuovo, con pubblico diverso e rea-
Che emozioni ti suscita il treno? zioni differenti. È la potenza del teatro.
Mi piace molto, lo prendo spesso per lavoro, è comodissi- Il tuo luogo del cuore?
mo. Posso venire a Roma per un appuntamento e tornare a Sorrento. Un’isola felice di straordinaria bellezza, un mira-
casa la sera. Nello spettacolo che ho scritto, Stasera, punto colo. Mi piacerebbe passarci più tempo.
e a capo, racconto il fascino romantico dei viaggi sui vagoni Stai più a tuo agio a tavola o in cucina?
letto negli anni ‘80. Da piccolo dovevo anche recitare nel In entrambi i luoghi, mi piace mangiare bene e pure cucina-
film Café Express con Nino Manfredi, girato su un treno, ma re, in particolare i primi piatti.
scelsero un altro bambino. Durante le tournée c’è ancora l’abitudine di cenare insie-
Nei personaggi che in- me dopo lo spettaco-
terpreti c’è sempre un lo?
differente tratteggio È meno frequente di un
del tuo carattere. tempo. Spesso gli attori
Quando vesto un ruolo sono diventati impiegati
faccio sempre un ragio- (ride, ndr). Sapevo che
namento su me stesso. Marcello Mastroianni
Nella serie Imma Tata- faceva includere nel
ranni - Sostituto procu- contratto l’obbligo di
ratore, mi sono chiesto cenare con lui dopo lo
quale marito sarebbe spettacolo.
stato Massimiliano Gal- La tua cucina preferita?
lo in quella vita, negli Provo tutto e sono cu-
episodi de I Bastardi di rioso di sperimentare,
Pizzofalcone cercavo di ma senza dubbio quella
capire invece che tipo italiana.
di questore sarebbe E a Napoli dove mangi?
stato. Insomma, metto Due nomi in particola-
me stesso in quel vesti- re: Terrazza Calabritto e
to. Leggo testo e sotto- Andrea Radic con Massimiliano Gallo Cicciotto a Marechiaro.
testo, lo immagino e decido che via prendere. Poi, dopo la Ma si mangia benissimo ovunque.
prova costumi, quel personaggio acquista una sua cammi-
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TRAVEL
INVITO A FESTA
MASCHERE, RITI, GIOSTRE E
CORTEI. LE TRADIZIONI DEL
CARNEVALE TRA SFILATE
DI COLORI E USANZE DAL
SAPORE ANTICO
di Silvia Lanzano e Francesco Bovio
© ricardomff/AdobeStock
Il carnevale di Venezia
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B alze, sbuffi e stoffe colorate, maschere lignee e
di cartapesta. Cortei, giostre, lanci di arance e di
aringhe. E ancora coriandoli, lanterne e fiaccola-
te. È il carnevale 2023. «Ogni tristo pensier caschi: facciam
festa tuttavia», così scriveva nel 1490 Lorenzo de’ Medici
io – prende vita il carnevale di Sauris, in provincia di Udine.
È considerato uno dei più antichi e tradizionali dell’arco
alpino, celebre per le maschere intagliate nel legno, che
si possono ammirare nel vicino Museo carnico delle arti
popolari di Tolmezzo.
nei suoi Canti carnascialeschi, ormai alle soglie del Rinasci- Uno dei protagonisti qui è il Rölar, perso-
mento. Un invito alla gioia che ancora oggi unisce tradizio- naggio che deve il suo nome ai röln, che
ne e riti, storia e cultura dei territori. in lingua saurana – dialetto tedesco origi-
LE LANTERNE DI SAURIS nario della Baviera meridionale e diffuso
Tra le montagne della Carnia ai confini con l’Austria, immer- in Tirolo e Carinzia – sono i sonagli di
so nella neve e nel profumo di camino, sabato 18 – quello bronzo attaccati alla cintura della
prima del martedì grasso, che quest’anno cade il 21 febbra- maschera.
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TRAVEL
© Patrizia Cortellessa/Pacific Press/LightRocket/GettyImages
La tradizione lo vuole in abiti scuri e laceri, con il viso rico- presa compaiono durante il percorso.
perto di fuliggine, e lo squillare del suo campanaccio ancora VENEZIA E IVREA, SFILATE E ARANCE
oggi segna il raduno delle maschere e l’inizio della festa. Il re Il carnevale della Serenissima quest’anno va in scena dal 4 al
del carnevale saurano è però il Kheirar, “quello che spazza”, 21 di febbraio, accompagnato da performance acrobatiche,
protagonista di un rituale antichissimo: con la scopa di sag- clownerie, circo-teatro, burattini e spettacoli musicali del
gina in mano bussa alle porte di tutte le case del paese, por- Carnival Street Show. Domenica 5 febbraio sul rio di Can-
tando via simbolicamente le negatività della vita, accompa- naregio centinaia di vogatori mascherati sfilano su imbarca-
gnato dalle danze di coppie vestite a festa che si alternano zioni colorate, mentre le maschere più belle in concorso si
alle maschere in abiti malridotti. Sempre il 18 è prevista La danno appuntamento il 6 febbraio in piazza San Marco.
Notte delle Lanterne, una suggestiva passeggiata notturna Sabato 11 febbraio, la festa delle Marie rievoca la tradizione
con luminarie tra i boschi innevati e le maschere che a sor- del doge che dona ricchi abiti e gioielli a 12 ragazze in età di
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© Archivio fotografico comunale Sauris Zahre
Maschere che rappresentano il ritorno dei cosacchi in Carnia (Udine)
matrimonio. Lo stesso giorno, e fino a domenica 19 febbra- bimbi, le iniziative per nonni e nipoti e i corsi per la creazio-
io, nella sede storica di Ca’ Giustinian a Venezia e nel Cen- ne delle maschere. Il carnevale di Ronciglione, nella zona di
tro civico del Parco Alfredo Albanese di Mestre è aperto a Viterbo, si apre invece il 5 febbraio con la parata storica che
scuole e famiglie il carnevale internazionale dei ragazzi con rievoca la difesa dello Stato pontificio da parte degli ussari.
laboratori, giochi e una nuova sezione dedicata alla musi- Suggestivi il tradizionale ballo del Saltarello e la Pilatata dei
ca sperimentale. In Piemonte, la Battaglia delle arance è il nasi rossi, in cui maschere che rappresentano i devoti a Bac-
culmine del carnevale storico d’Ivrea, fuori Torino. Dal 19 al co intonano canti legati al vino.
21 febbraio si fronteggiano nove squadre di aranceri a piedi AL SUD GIOSTRE E ANTICHI RITI
– che rappresentano la popolazione – e i soldati del tiranno, Sono le figure di mucche e tori, simbolo della mandria in
attrezzati con protezioni installate su 50 carri da getto e trai- transumanza, a caratterizzare la festa di Tricarico, in provin-
nati da cavalli. cia di Matera. Mentre nella vicina Montescaglioso i prota-
CORTEI A VIAREGGIO E RONCIGLIONE gonisti sono Carnevalone, maschera tradizionale legata al
È il triplice colpo di cannone sparato dal mare della Versilia mondo contadino, e la moglie Quaremma che, con il neo-
a dare il via, mercoledì 4 febbraio, ai festeggiamenti per i 150 nato Carnevalicchio in braccio, chiede offerte per preparare
anni del carnevale di Viareggio, in provincia di Lucca. Fino la cena di addio alle trasgressioni del martedì grasso prima
a sabato 25 ritornano gli spazi attrezzati con laboratori per dell’inizio della Quaresima.
Scendendo nel leccese, il borgo di Martignano ospita la sar-
toria popolare, vero cuore del carnevale nella Grecìa Salen-
tina. Le famiglie, insieme alle scuole del posto, preparano
maschere e costumi che sfilano l’ultima domenica di carne-
vale (19 febbraio) e vengono poi esposti nel cinquecentesco
palazzo Palmieri, sede dell’omonimo Parco turistico cultura-
le. Le sfilate si concludono il martedì grasso con la Morte te
lu Paulinu, immagine simbolica di un popolano che per un
giorno inverte i ruoli sociali e può dir male dei padroni, incar-
nando il mondo alla rovescia tipico di questa festa. Unicum
nel panorama culturale del Salento, canti e danze a Marti-
gnano culminano con la rilettura in chiave di farsa dell’antico
rito funebre dei morolòja (da moîra, destino, e logos, discor-
so, “discorso sul destino”). Il pianto rituale delle antiche civiltà
mediterranee viene qui trasformato in un addio scherzoso
al carnevale, seguito dal rogo di Paulinu e da lu cunsulu, il
pranzo che veniva un tempo offerto alle famiglie nel lutto,
trasfigurato per l’occasione in un vero banchetto che coin-
volge tutta la comunità ancora in festa ma ormai alle soglie
della Quaresima.
A Oristano il carnevale si chiama Sartiglia, una giostra eque-
stre tra le più antiche e coreografiche d’Europa che si svolge
tra l’ultima domenica di carnevale e il martedì grasso. Una
tradizione di origini medievali, carica di folclore e rituali per
invocare prosperità e buona sorte.
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TRAVEL
MONTAGNE
SENZA TEMPO
UN PICCOLO VILLAGGIO A 1.500 METRI DI QUOTA,
INCORNICIATO DAL MONTE ROSA. ALPE DI MERA È UNA
LOCALITÀ DELLA VALSESIA A TRAFFICO ZERO, PER IMMERGERSI
NEL SILENZIO A CONTATTO CON LA NATURA
di Valentina Lo Surdo valentina.losurdo.3 ValuLoSurdo ilmondodiabha
ilmondodiabha.it
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A lpe di Mera è una località
tutta da scoprire. Siamo nel
comune di Scopello, in Alto
Piemonte, a pochi chilometri dalle
grandi città del nord-ovest, appena
la totalità del silenzio bianco, dando
un taglio netto a tutto ciò che troppo
spesso inquina la pace delle vacanze
invernali.
L’Alpe di Mera, infatti, è una località
Un luogo che storicamente nasce
come uno dei più vasti alpeggi estivi
della Valsesia, divenuto poi stazione
sciistica e di villeggiatura, punteg-
giato da un rado abitato di seconde
140 chilometri da Milano e 150 da To- appartata ma nello stesso tempo ac- case. D’inverno, si esce con gli sci di-
rino, nel cuore della Valsesia. cessibile e sicura. Nonostante il caldo rettamente dalle abitazioni, affaccia-
È qui che sorge un piccolo villaggio a record di questi ultimi mesi, l'ottimale te sulle piste, oppure soggiornando
1.500 metri di quota, incorniciato dal- esposizione a nord garantisce comun- presso il mitico Rifugio Camparient, l’u-
la veduta mozzafiato del Monte Rosa. que il mantenimento della neve, fa- nica struttura adibita al pernottamento,
D’inverno per arrivare a Mera ci sono cendo di queste alture il luogo ideale ideale per chi è alla ricerca di una pro-
solo due possibilità: la seggiovia o, a per una vacanza intima in coppia, per posta lontana dal turismo di massa.
impianti chiusi, la motoslitta a cura dei una rigenerante settimana bianca a di- Gli sciatori possono ristorarsi con un
ristoratori. Quindi, chi vuole trascorrere mensione familiare o per far muovere gustoso piatto tipico anche in baita, a
una vacanza quassù deve prepararsi a ai bambini i primi passi sul manto can- La Capanna o a Il Campo, mentre per
dimenticare l’auto per immergersi nel- dido, lontano dai pericoli della città. piatti che sposano tradizione e inno-
© Luciano Fochi
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© Luciano Fochi
vazione c’è il Bar Piero, aperto tutto zione alla sicurezza. in anno fino ai 200 di oggi, rendendola
l’anno. L’après-ski più festaiolo è al Dai 659 metri d’altezza dell’abitato di tra le gare di bob amatoriale più fre-
Boschetto e, per godere i prodotti ge- Scopello sino ai 1.742 metri del Mon- quentate a livello internazionale, che il
nuini del territorio, immancabile è la te Camparient, la ski-area di Mera si 4 marzo si svolge per la 22esima volta.
tappa all’agriturismo La Casera bian- sviluppa su 30 chilometri di piste, con Nella stagione estiva, invece, dall’Al-
ca. A Mera ci sono inoltre tre scuole di percorsi morbidi e piacevoli, ideali per pe partono numerosi itinerari escur-
sci, tre sci-club e un attrezzato punto principianti e appassionati di sciate sionistici da percorrere a piedi o in
di noleggio, quanto basta per potersi in tranquillità. Il claim di questo gio- mountain bike. Una delle gite più
dedicare alla neve e a una vacanza iello incastonato nelle Alpi Pennine, classiche è la salita alla Cima d’O-
unica nel suo genere. meta ideale per le famiglie, è infatti metto, raggiungibile in un’ora circa di
La storia sciistica della località rac- “la montagna che ti accoglie”. E se ai cammino, che offre un magnifico pa-
conta di una delle prime stazioni bambini sono dedicati due grandi par- norama a 360 gradi. Anche d’estate il
invernali realizzate in Italia, che ha chi giochi in legno fruibili sia d’inverno villaggio preserva le sue caratteristi-
cominciato ad affermarsi a livello tu- che d’estate, agli adulti si consigliano che a profondo contatto con la natura:
ristico negli anni ‘50, grazie all’inaugu- anche rigeneranti passeggiate con le le piste si trasformano in verdeggianti
razione della seggiovia Scopello-Me- ciaspole sui numerosi percorsi, in soli- pascoli per il bestiame e le automobili
ra che rese accessibile l'alpeggio non tudine o accompagnati da una guida. restano fuori dell’abitato.
solo a piedi. E poi c’è il bob, divenuto il simbolo di Per questo a Mera si respira ancora
La più importante opera di moder- questo luogo, grazie alla celebre gara oggi l’aria di un tempo, come testimo-
nizzazione del comprensorio si deve che si tiene annualmente dal 1998: la niato dai toccanti diari di fine anni ‘40
ai fondi messi a disposizione per le Mera’s Cup. Nata per gioco grazie a raccolti dalla Pro Loco: «Si arrivava a
Olimpiadi invernali di Torino 2006, un gruppo di amici, assidui frequen- Varallo con il primo treno da Novara.
che consentirono di implementare gli tatori dell'Alpe, che dai primi anni ‘90 Qui ci caricava un simpatico perso-
impianti di innevamento e realizzarne si divertivano a scendere in bob fino a naggio, Francesco Carpo, detto Cicot,
nuovi di risalita. Dal 2018, inoltre, fa Scopello dopo una giornata di sciate, il quale ci portava su un’automobile
parte delle stazioni satellite del Com- il 14 febbraio 1998 ottenne una veste Itala sei cilindri, anche in sei o sette,
prensorio Monterosa Ski. Oggi la loca- più ufficiale. con sacchi da montagna e attrezzatu-
lità sciistica è in continua evoluzione, E così, dopo quella prima edizione ra sciistica fino a Scopello. Salivamo a
con l’ampliamento e la differenziazio- con 48 partecipanti, i concorrenti del- piedi in due ore a Mera e ci installa-
ne dell’offerta e una particolare atten- la Mera’s Cup sono aumentati di anno vamo nel rifugio annesso alla chiesa.
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Uno scorcio immacolato dell'Alpe di Mera Con pelli di foca e tanta gioventù, sa-
livamo al Talamone (così si chiamava
allora la punta Camparient) e all’O-
metto per cinque o sei giorni, poi... fine
delle vacanze e ritorno agli studi, pen-
sando già alle future vacanze pasquali
ed eventualmente a qualche ponte».
Memorabile anche il racconto della
costruzione della seggiovia di colle-
gamento tra Scopello e l’Alpe: «L’epi-
sodio più eroico fu quello che si verifi-
cò quando si dovette stendere la fune
e portare il capo fino a Mera... aveva
una lunghezza di circa 5.000 metri, un
diametro di 26 mm e un peso di circa
200 quintali. Percorsi tutta la Valsesia
per trovare uomini. Ne racimolai un
centinaio. Si sparpagliarono lungo i
2.400 metri circa di linea e comincia-
rono a tirare risalendo la china... dopo
il primo giorno tutti gli uomini avevano
le mani sanguinanti ed escoriate. Il 9
© Pro Loco Alpe di Mera
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CIASPOLATE, SCI DI FONDO E NORDIC WALKING, ACCOMPAGNATI
DAI SAPORI DELLA CUCINA TRADIZIONALE. UNA VACANZA
INVERNALE INEDITA TRA BASILICATA E CALABRIA
di Francesco Bovio e Silvia Lanzano
© Marco Tancredi
ste per sci di fondo, nordic walking e ciaspolate ma anche NORDIC WALKING E CIASPOLATE SUL SIRINO
aree attrezzate per divertirsi con slittini e bob. Le sponde del Laudemio, il lago di origine glaciale più a
Qui montagne aspre e foreste abitate da lupi si alternano sud d’Italia, ai piedi del monte Papa che supera i duemila di
ai suggestivi Rotonda, Viggianello e Terranova del Polli- altezza, sono l’ideale per sci di fondo e passeggiate con le
no, borghi arroccati in provincia di Potenza ricchi di an- racchette da neve, mentre per trekking e ciaspolate biso-
tiche memorie e regno della locale gastronomia a base gna spostarsi lungo i sentieri dei vicini boschi.
di funghi, melanzane rosse e piccanti, croccanti peperoni Sul massiccio del Sirino gli impianti sciistici scorrono tra i
cruschi. paesi di Lagonegro e Lauria, meta per i cultori di sci alpino
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e nordic walking. La pista più suggestiva è la Forcella monte bini, che possono lanciarsi nella neve utilizzando ciambelle
Papa: lunga più di due chilometri, percorre un sentiero bo- come slittini, e una pista illuminata per lo sci alpino serale.
schivo con scorci naturali mozzafiato. Perfetta per gli sciatori Il territorio si lascia scoprire anche a tavola, con i piatti tipici
più esperti, mentre altre piste a disposizione – come Prin- della cucina regionale come gli strangolapreti lucani, i cut-
cipianti e Monte Sirino – sono dedicate ai più piccoli e a chi turiddi, spezzatino di agnello insaporito da cipolline, pomo-
muove i primi passi sulla neve. dori e alloro, e l’acquasale dei pastori con uova, olio, pepero-
PASSEGGIATE E SNOWBOARD IN VAL D’AGRI ne crusco e cipolla, pane tostato e ricotta grattugiata.
Il Parco nazionale dell’Appennino lucano Val d’Agri Lagone- ESCURSIONI E BIRDWATCHING IN ALTURA
grese incanta con le antiche faggete che ammantano i pen- Il Monte Volturino, vetta di origine vulcanica che con i suoi
dii dei monti Pierfaone, Arioso e Maruggio. Armati di sci o 1.835 metri di altezza domina la Val d’Agri, è perfetto per gli
racchette ai piedi, si procede lenti, lungo la pista di fondo di sport invernali grazie alle sue piste sciistiche. Sono tre i trac-
Pietra del Tasso, tra gli alberi innevati. ciati del comprensorio – con un dislivello che supera i 400
Anche gli amanti dello snowboard trovano piste adatte metri – collegati da una comoda seggiovia e da un moder-
come la Fossa Neviera: lunga 1.600 metri, offre un dislivello no skilift. I luoghi del Parco nazionale dell’Appennino luca-
di circa 300 metri per le acrobazie. La stazione sciistica di no sono attrazione anche per gli appassionati dell’hiking, le
Sellata Pierfaone Arioso si estende per sette chilometri di camminate in montagna, e per i birdwatcher, che qui pos-
piste collegate tra loro da impianti di risalita e tappeti tra- sono ammirare specie protette come il nibbio reale e il fal-
sportatori. Per le escursioni ci sono i 22 chilometri del sen- co pecchiaiolo. Adagiato sul monte Volturino è il borgo di
tiero Frassati, con cammini che dal borgo di Sasso Castalda Marsicovetere, conosciuto come il “balcone della valle” per
salgono fino alla cima del monte Arioso. Lungo il percorso si i panorami unici sui pianori della valle del fiume Agri. Anche
intravedono Castelmezzano e Pietrapertosa, tra i borghi più qui non mancano le specialità della cucina lucana: salumi,
suggestivi d’Italia che, arroccati tra le sagome delle Dolomiti tartufo, funghi porcini e la pasta fatta a mano.
lucane e illuminati di sera, paiono presepi. SULLE NEVE TRA SILA E ASPROMONTE
TREKKING E CUCINA A VIGGIANO Sempre lungo le montagne, si può andare dalla Basilicata
Viggiano, invece, è il paese delle arpe e delle zampogne, alla vicina Calabria, che vanta località invernali mozzafiato
vere opere d’arte realizzate da secoli ed esportate in tutta appena sotto i duemila metri, 13 impianti di risalita e 51 chi-
Europa. Il Sacro monte di Viggiano, celebre per il santuario lometri di piste. Quelle di Camigliatello Silano, in provincia di
trecentesco dedicato alla Madonna nera, è meta ambita per Cosenza, sono tra le più ricercate. Per chi sceglie lo sci alpi-
il trekking invernale e le escursioni naturalistiche. La stazio- no il monte Curcio è la destinazione ideale, con due tracciati
ne sciistica di Montagna grande di Viggiano, a oltre 1.400 che si estendono per più di quattro chilometri. Agli appas-
© Paolo Santarsiero
metri di altitudine, ospita piste alla portata di tutti, con attrat- sionati di fondo il comprensorio offre un lungo itinerario tra
tive speciali: un’area dedicata allo snow tubing per i bam- boschi e pinete che arriva fino alle più alte vette della Sila.
Castelmezzano (Potenza)
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© Marco Tancredi
Una faggeta sull’Appennino lucano
A pochi chilometri da Camigliatello Silano si trova la ne, attrezzato con un impianto di risalita che permette di
stazione sciistica di Pagliara, nella località di Fago del lanciarsi lungo 20 chilometri di percorsi con diversi gradi
Soldato, unico comprensorio della regione con un per- di difficoltà. E se si vuole proseguire verso sud, oltre il
corso illuminato per sciare in notturna. Qui una seggiovia Pollino, nella zona del Parco nazionale dell’Aspromonte,
biposto permette di raggiungere la vetta per poi scen- Gambarie è una delle stazioni sciistiche più suggestive
dere con due percorsi, il primo da slalom, il secondo più con una vista panoramica sul mare che si spinge fino alle
semplice. isole Eolie.
Lorica, la “perla della Sila” con i suoi paesaggi naturali aptbasilicata.it
e incontaminati, dista invece due chilometri dalla cesto- pollinosci.it
via di Botte Donato. Per un’escursione notturna sul gatto skisellata.it
delle nevi bisogna spostarsi sul vicino monte Gariglio- montesirinosci.it
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LE MILLE ANIME
Una vista del lago di Garda
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DEL L AG O
Il fatto che vi fosse molto turismo si
UN TOUR LUNGO LE SPONDE DEL GARDA PER doveva anche a una circostanza sto-
SCOPRIRNE LA BELLEZZA INEDITA. TRA STORIA, rica. Nel 1954 Sirmione divenne una
LEGGENDE E PROGETTI CHE VALORIZZANO meta vip: presero a frequentarla in-
dustriali come i Marzotto, la famiglia
ANTICHE TRADIZIONI DEL TERRITORIO Motta e gli Alemagna e poi la can-
di Giuliano Compagno tante Maria Callas con l’imprenditore
Giovanni Battista Meneghini. Ira von
S
Fürstenberg, nobile, attrice e desi-
ono parecchi i camminato- provincia di Brescia, e a Gaio Valerio gner, trascorse qui la prima notte di
© lukaszimilena/AdobeStock
ri che hanno girato il lago Catullo, che verseggiava per Lesbia nozze, Mina e il suo compagno, l’at-
di Garda, percorrendo uno non risparmiandosi in lodi e richieste tore Corrado Pani, vi si rifugiarono per
o più tratti dei suoi oltre 190 d’attenzione. seminare i fotografi. Insomma, i vip di
chilometri di riva. Anche In una poesia le domandò 3.300 baci un tempo si ritrovavano a Sirmione.
se non è un sito facile da e, non ricevendo risposta, ne pretese Sulla sponda orientale del lago, già in
attraversare in tondo, ancora proponendole “una perpe- provincia di Verona, si trova Lazise, ai
perché del Garda, sin tua notte senza fine”. Una prospet- cui abitanti Ottone II concesse con di-
da bambini, sappiamo tiva mortifera che non funzionò: lei ploma imperiale, nel 983 d.C., diritti di
una cosa: che è il più scomparve. Si saprà dopo che il suo commercio, l'uso della riva, l'attracco
grande. vero nome era Clodia e che Catullo, dei natanti e la pesca. Una completa
Da ragazzi invece il lago in quella sontuosa villa di Sirmione autonomia civica che la rese a tutti
sembra tornare utile, so- a lui erroneamente attribuita per se- gli effetti il primo Comune d’Italia e,
prattutto quando ci si in- coli, non aveva mai dimorato. E però insieme a Bingen, in Germania, d’Eu-
namora. Allora si chie- i ragazzi, con il primo vero amore, a ropa. Il momento migliore per visitarla
de aiuto a Sirmione, Sirmione ci andavano lo stesso. I baci è a fine inverno o all’inizio della prima-
considerata la magari erano molti meno ma a pas- vera, quando sui suoi vicoli, sul lungo-
perla del lago in seggiare in quella coda di terra – il lago e sulle stupende pavimentazioni
nome della città deriva del centro batte una nuova luce.
probabilmente dalla Scendendo di nuovo in provincia di
parola syrma che in Brescia, ci si sposta verso il comune
greco significa “coda” più popoloso del lago: Desenzano,
– ci si emozionava. città dove transitano e si fermano
ogni anno milioni di persone. Nel 2022
le cifre sono state impres-
sionanti: quasi 8 milioni di
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presenze sul Garda, un milione solo il futuro porterà con sé molti cam- ti, incontro il vicedirettore Roberto
a Desenzano. A riferirmelo è Daniela biamenti per gli abitanti del luogo. Roccuzzo, pronto ad accogliermi con
Plodari, assessora al turismo che mira D’altronde, girare la cittadina riserva gentilezza tra i libri. Qui scopro che
ad allargare gli orizzonti della cittadi- già ora molte sorprese. In rada gal- il lago gelò una volta sola, nel 1709,
na e la immagina «aperta al mondo, leggiano due bellissime imbarcazioni durante un’ondata di freddo che col-
come merita». Un’idea condivisa con d’epoca: un dragamine del 1907 e la pì tutta l’Europa. Leggo delle tragiche
Esterino Caleffi, per 16 anni segretario motonave Zanardelli Italia del 1903. pestilenze, e storie di figure caratte-
comunale e saggia memoria storica Alla biblioteca comunale Angelo ristiche e romantiche come il Bianca,
di Desenzano, convinto del fatto che Anelli, che ha sede in Villa Bruna- uomo di porto che conosceva tutti e
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Il Porto vecchio di Desenzano del Garda (Brescia)
che un mattino di febbraio del 1970 Nel chiostro di Santa Maria de Seniori-
disse a un amico: «Oggi mi succede bus, i due fratelli raccontano dei cata-
qualcosa di buffo, mi manca il respi- ri, eretici che invocavano la semplicità
ro…». E morì poco dopo. spirituale (catharus in latino signifi-
Finché la mia attenzione non viene cava puro) e avversavano le ricchez-
catturata da una tela di Edgar Degas. ze ecclesiastiche. Nel ‘200 giunsero
S’intitola La famiglia Bellelli. In posa ci dalla Francia e dimorarono proprio a
sono il barone napoletano Gennaro Desenzano. Maria Cristina è stata in-
Bellelli, sua moglie Laurie Degas e le tervistata più volte perché ha avuto da
due figliolette, ritratti a Firenze duran- poco l’idea di riscoprire e preparare le
te un soggiorno del giovane artista. pietanze catare. Il 16 marzo, in coinci-
Laurie, infatti, è la zia diretta del pitto- denza con la caduta della Montségur,
re e io incontro due suoi discendenti: castello cataro assediato nel 1244, al
Armando e Maria Cristina Bellelli. Fra- Caffè città avrà inizio il format Cene
tello e sorella originari di Desenzano, eretiche, che prevede un evento al
lui è un noto storico del territorio, lei mese. Maria Cristina preparerà il risot-
una chef. Ci sediamo sulla Pietra dei to al cavolo rosso e il Sisàm, ricetta a
falliti, eretta a luogo di pena nel 1555 base di minutaglie di pesce lacustre
per i falliti dolosi: Armando mi raccon- trattate in olio e aceto con un tocco di
ta la storia della statua di Sant’Angela cipolla. E tanto pane ad accompagna-
Merici in piazza Malvezzi, patrona del- re, come il rito cataro pretende. «Uni-
la cittadina, e del famoso Reparto alta re la storia alla gastronomia era il mio
velocità, istituito per l’addestramento grande desiderio. Proporre un piatto
dei piloti velocisti dell’aeronautica, tra tanti secoli dopo la sua creazione mi
cui il maresciallo Francesco Agello fa sentire ancora di più figlia di Desen-
che il 23 ottobre 1934 raggiunse i 709 zano». Il lago e la sua brezza. Quanti
chilometri all'ora su un idrovolante misteri, come le luci ambrate, sulle La chef Maria Cristina Bellelli presenta il
aggiudicandosi un primato mondiale. acque del Garda. Sisàm, piatto tipico a base di pesce di lago
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LA VIA
DELLE ERBE
UN ITINERARIO AROMATICO LUNGO LA PENISOLA ALLA SCOPERTA
DI PIANTE SPONTANEE, RADICI E BACCHE. USATE PER REALIZZARE
INFUSI CHE OGGI ACCOMPAGNANO I PIATTI SALATI CON LA STESSA
DIGNITÀ DI UN CALICE DI VINO
di Marco Gemelli - a cura di vdgmagazine.it
© Stefano Gandini/AdobeStock
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S i sa che uno dei motivi prin-
cipali per mettersi in viag-
gio alla scoperta dell’Italia
è assaggiarne le specialità tipiche. Il
Paese conta quasi 320 prodotti a de-
dalla maggiorana alla camomilla, al-
cune sono comuni quasi dovunque: è
facile trovarle nelle campagne e ven-
gono regolarmente usate in cucina.
Altre, invece, sono legate ad alcuni
colline punteggiate a vigneti, oppu-
re lungo un itinerario che da Sanse-
polcro – patria del pittore Piero della
Francesca – guarda a Cortona e al suo
retaggio etrusco. Discorso analogo
nominazione protetta, tra Dop, Igp e territori specifici e possono diventare per il mirto sardo, che cresce lungo le
Stg (Specialità tradizionale garantita) protagoniste di un itinerario aromati- zone litoranee dell'isola: dalle grotte
ma oltre a verdure, legumi, insaccati co lungo la Penisola. Basti pensare al di Nettuno ad Alghero fino alla spiag-
e formaggi esiste una nicchia tutta da pregiato ginepro della Toscana, alla gia del Poetto a Cagliari, è facile im-
scoprire. Nell’ampio panorama della base di circa la metà dei migliori gin battersi nelle tipiche bacche blu usate
biodiversità italiana, infatti, si conside- mondiali, che si può raccogliere in au- per aromatizzare i piatti e produrre il
ra poco il mondo delle piante erbacee tunno dalla costa fino a un’altitudine di noto liquore.
e aromatiche utilizzate per la prepara- 1.500 metri. Le bacche si trovano nel- Il pino mugo che punteggia i paesag-
zione dei cibi ma anche per produrre la provincia di Arezzo, Siena e Firen- gi montani è tipico di diverse regioni
tè, tisane e infusi. ze, sulla costa maremmana e perfino settentrionali: lo si può trovare tra i bo-
Sono molte quelle che crescono nell’arcipelago toscano: nelle isole di schi di Valle d’Aosta, Piemonte, Ligu-
spontaneamente nel nostro Paese ca- Giannutri, Pianosa e all'Elba. Le si può ria, Lombardia e Trentino, solitamente
ratterizzando diverse realtà territoriali. trovare nel Chianti, in un tragitto che a un’altitudine compresa tra i mille e i
Dal finocchietto al prugnolo selvatico, porta da una cantina all’altra, tra le 2.700 metri.
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© Masakatsu Ikeda
Dalmazzo. I campi di lavanda si trova-
no anche sul percorso dell’antica Via
del Sale, che dalla Lombardia porta
fino alla Liguria, in particolare nell'Ol-
trepò Pavese, nei dintorni di Godiasco
Salice Terme, borgo caratterizzato
dall’elegante Palazzo Malaspina. Ma
anche in Veneto, vicino a Porto Tolle,
nella provincia di Rovigo, non lontano Risotto al nero di seppia con polvere di cavolo nero, accompagnato da un tè fermentato di pomodoro
dal delta del fiume Po. Questa specie
è protagonista anche in Emilia-Roma- di San Francesco, mentre a Tuscania, que durante tutto l'anno, ma le zone
gna a Casola Valsenio, località del Ra- nel Lazio, punteggia le necropoli etru- più suggestive da visitare – spesso
vennate nota anche come il paese del- sche sul colle di San Pietro. lontane dal turismo di massa – com-
le erbe per la grande varietà di piante Un itinerario aromatico può far tappa prendono l'area cosentina (dove è
aromatiche e officinali coltivate nel suo anche in Abruzzo, alla scoperta dello consigliabile una sosta tra i vicoli del-
Giardino botanico. Nella zona, valgono zafferano che tra ottobre e novembre la città vecchia), il paese di Aragona
la visita la Rocca di Monte Battaglia, fiorisce sull’altopiano di Navelli, nella nell'agrigentino e il piccolo comune
con i ruderi di un’antica torre di vedet- provincia dell'Aquila, inserito nella lista di Prizzi nel palermitano. Sempre al
ta, e l’abbazia di Valsenio, fondata dai dei Borghi più belli d'Italia per il suo sud, si può andare alla scoperta della
monaci benedettini attorno all'anno centro storico che racchiude angoli di liquirizia calabrese, caratteristica delle
Mille. Infine, d’estate la lavanda circon- storia contadina. zone di Corigliano e Rossano, in pro-
da anche Assisi, in Umbria, contribuen- L’origano tipico delle regioni meridio- vincia di Cosenza, dove a questa pian-
do all'atmosfera mistica della cittadina nali si trova invece praticamente ovun- ta è dedicato anche un museo.
TISANE AL CALICE
La nuova frontiera del mondo gourmet è usare le erbe per realizzare bevande rilassanti o
depurative da abbinare non solo con piatti dolci ma anche con specialità salate. A guidarci
alla scoperta delle accoppiate più particolari è Gabriele Bianchi, uno dei pochi sommelier del
Gabriele Bianchi tè italiani, eletto da Forbes tra i giovani under 35 più influenti nel campo del food. «Se ci ispiriamo
all'India, possiamo portare in tavola un mix di spezie chiamato karha e realizzato con zenzero,
cardamomo, anice stellato, chiodi di garofano, cannella, finocchio e pepe. Perfetto per una
merenda pomeridiana con dolcetti e biscotti secchi», spiega il professionista e influencer
toscano. Il pomeriggio è anche il momento migliore per assaggiare il tè matcha
giapponese, in abbinamento al cioccolato.
Ma la tendenza sempre più in voga è abbinare tè, tisane, infusi e succhi di frutta ai piatti
salati. «Se il tè rosa Kashmiri Chai del Pakistan si lega a un piatto di gnocchi alle rape
rosse, cercando tra le erbe made in Italy possiamo azzardare un infuso al prugnolo
selvatico dell'Appennino modenese preparato in sei minuti d’infusione a 80°, in
abbinamento a un piccione cotto a bassa temperatura, anche perché entrambi
hanno un sentore di ferro nella parte di retrogusto olfattiva».
Ma sono tanti gli esempi gourmet che vedono gli infusi protagonisti a tavola. «È
il caso dei bottoni ai grani antichi ripieni alle sarde e il loro brodetto, con polvere
di sfincione, preparati da Giuseppe Germanà. L’executive chef del relais Villa San
Martino, a Martina Franca, li abbina a una tisana con liquirizia e finocchio che ripulisce
il palato spingendo ancor di più il gusto delle sarde. In alternativa, si può provare il
fagotto di barbabietola con tartare di scottona, zabaione salato, caviale beluga e mayo
al wasabi abbinato a un tè nero Assam». Questo pairing, conclude Bianchi, può essere
valorizzato anche servendo infusi o tè in un calice, perché il cliente possa più facilmente
essere portato a comportarsi come se avesse davanti un bicchiere di vino.
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IL PAESE DEI MILLE PAESI
di Osvaldo Bevilacqua
[Direttore editoriale Vdgmagazine.it e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia]
CITTÀ
DI PIETRA
A VICO DEL GARGANO, BORGO MILLENARIO IN PROVINCIA DI
FOGGIA. TRA VICOLI SCOLPITI, RITI D’AMORE E SAPORI AUTENTICI
Vico del Gargano (Foggia)
© Pasquale D’Apolito
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a cura di vdgmagazine.it
© Michele Gervasio
ottenuto la certificazione Igp, si tro-
vano nella Collegiata dell’Assunta e
vengono portate in processione per
le vie del paese in occasione della
ricorrenza.
Vico del Gargano sorge in un punto
strategico, a sei chilometri dal mare
e a circa dieci dalla spettacolare Fo-
resta Umbra, riserva naturale tutelata
dall’Unesco come Patrimonio dell’u-
manità. La posizione ha contribuito
allo sviluppo di una storia millena- Vicolo del Bacio
ria le cui origini oscillano fra storia e
leggenda. Secondo alcuni sarebbe costruiscono nella città una prima for- stradine e antiche abitazioni abbellite
l’antica Gargano fondata da Diomede, tezza, un castello che sarà in seguito con i comignoli che ancora le distin-
di certo i primi insediamenti si data- ampliato dall’imperatore Federico II di guono. Le più aristocratiche hanno lo
no al periodo preromanico (V-IV sec. Svevia nel 1240. stemma di famiglia in pietra sui por-
a.C.). Nasce storicamente quando il Scolpita nella pietra di Monte Sant’An- tali.
capo dei mercenari slavi, che si erano gelo, la stessa con cui sono edificate Molte le chiese da scoprire: la già ci-
insediati nel paese cacciando i sara- le sue case, Vico è come un’apparizio- tata Collegiata dell’Assunta, con il suo
ceni per conto dei bizantini, ottiene ne in grado di stupire il visitatore tra portale in pietra e gli altari interni, fon-
di rimanere nelle terre liberate e di colline coperte di ulivi, agrumeti e pini data su un’altura ai cui fianchi si assie-
diventarne proprietario. Riunisce così d’Aleppo. La prima cosa da fare per pano le case dei rioni Civita e Casale,
le genti sparse all’interno delle mura godere del territorio è una passeg- quella di San Giuseppe nel quartiere
provvisorie, dando origine alla primi- giata tra i suggestivi vicoli dominati da Terra che custodisce la statua lignea
tiva civitas che sarà chiamata Vicus e archetti. Il caratteristico centro storico del Cristo morto e la chiesa di San
quindi Vico. Nel secolo XI il Gargano si snoda lungo tre nuclei, Civita, Terra Marco situata fuori le mura risalente
viene conquistato dai normanni che e Casale, con un pittoresco dedalo di alla metà del 1300.
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IL PAESE DEI MILLE PAESI
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GENIUS LOCI
LA TERRA
DI VIOLETTA
NEL PICCOLO BORGO DI LONGOBARDI, IN PROVINCIA DI COSENZA,
PER SCOPRIRE LA «MELANZANA PIÙ BUONA DEL MONDO»
© SettimioMa/wikimedia.org
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GENIUS LOCI
© Marghe Bernardi
La melanzana violetta di Longobardi
pore carbonaro, posta a tale dislivello i nostri paesi e le nostre tradizioni, le può essere utilizzata con la buccia e
per cui quando nevica ai “cavi”, il quar- chiacchiere davanti al bar e l’incon- non va mai messa sotto sale. Insom-
tiere più alto, spesso fa buon tempo ai tro con l’altro come fonte inesauribi- ma, si può usare integralmente per
“pioppi”, il rione più basso». le di felicità. A un certo punto vengo una commovente parmigiana o una
Esco dal bar e, vicino al monumento chiamato in causa. Così mi presento preparazione sott’olio, fino all’essic-
dedicato ai caduti nelle guerre, vedo e chiedo a tutti cosa devo assoluta- cazione, al patè, alla confettura o ad-
un gruppo di persone che discute ani- mente assaggiare a Longobardi. La dirittura al candito».
matamente. Divento curioso, anche risposta è secca: «A milingiana violet- Da come ne parla sembra davvero
perché non mi sembra che si parli di ta». E uno di loro aggiunge: «Guarda una specialità e io sono sempre più
calcio, e mi imbatto in una discussio- lì, c’è Francesco, chiedi a lui». Vado curioso. Chiedo allora a Francesco
ne importante: si organizza la ruzzo- incontro a questo ragazzo e chiedo come si stanno organizzando per la
la del formaggio e si sta ricordando informazioni sulla “milingiana”. Inizia- vendita e lui mi spiega che, a suppor-
quando, il 12 aprile 2015, nel territorio mo a percorrere via Indipendenza e to delle piccole produzioni domesti-
longobardese si svolse il campionato capisco subito che non vede l’ora di che, è nata una cooperativa formata
italiano individuale di questo antico portarmi da qualche parte. Ma ap- da ragazze e ragazzi – alcuni tornati a
gioco carnascialesco che prevede il pena cito la violetta di Longobardi vivere qui dopo esperienze lavorative
lancio di un disco di legno attaccato gli brillano gli occhi: «È la melanzana al Nord o all’estero – che hanno de-
a uno spago. più buona del mondo. Viene coltivata ciso di mettersi insieme per produrre
Il gruppo è talmente impegnato che solo in questo territorio e il suo sapore questa melanzana e diffonderne la
non si accorge neppure della presen- è unico. È dolcissima, ha tanta polpa bontà. Per ora viene coltivata in cam-
za di uno “straniero”. Io penso a quan- e pochi semi. Ha una pelle lucidissi- po e, quindi, il periodo del raccolto va
to sia bello e importante preservare ma, è l’unica melanzana al mondo che da maggio o giugno fino a ottobre ma
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qui e in questa città mi sento al centro
del mondo. Riuscire a fare impresa in
una zona simile vale almeno il doppio.
© Vittorio martire/wikimedia.org
Longobardi ha 2.300 abitanti sulla car-
ta e solo 1.600 reali ed è stato vittima
dello spopolamento. Il centro storico,
che un tempo era il cuore pulsante
del comune, oggi è il meno abitato: ci
vivono solo 50 abitanti», risponde.
Aprire un locale altrove, probabil-
mente, sarebbe stato più facile. «Ma
noi riusciamo comunque a lavorare
12 mesi all’anno, attraendo visitatori
da tutta Italia, e il passaparola degli
ospiti ci ha aiutati tanto. Insomma, da
un luogo che conta solo 16 sedie riu-
sciamo a parlare al mondo. E con or-
goglio ti dico che da quando abbiamo
aperto, lavorando con testa e braccia
insieme ai miei collaboratori, siamo
diventati il cuore pulsante del centro».
È arrivato il momento di assaggiare
qualcosa. Partiamo da una pasta alla
calabrisella per poi assaggiare l’aran-
cina rivisitata e una crostata buonissi-
ma. Comincia ad arrivare gente, prima
un ragazzo che produce una bibita,
poi il titolare di un’azienda che lavora
il tonno. Iniziamo a parlare e mi dicono
che in paese ci sono panifici, ristoranti,
pizzerie, un caseificio, un laboratorio
Chiesa di Santa Domenica a Longobardi per lavorare il ferro battuto e sta per
nascere una nuova cantina. Insomma,
si arriva addirittura a dicembre. steria dove offriamo dei percorsi pen- un corposo comitato di accoglienza.
La passeggiata è piacevole, tra pa- sati seguendo rigorosamente l’ordine Francesco mi guarda felice e mi dice:
lazzi storici con torri, la casa natale di delle stagioni. Nelle proposte c’è tan- «Te l’ho detto, basta crederci e met-
San Nicola da Longobardi e la chiesa tissima calabresità, ma la nostra cu- terci impegno e senza andare via da
barocca di Santa Domenica, dove si riosità va oltre quindi offriamo prodotti questi luoghi ci si ritrova al centro del
possono contemplare un magnifico tipici da tutta Italia. Perché io sono un mondo. Un giorno lo capiranno tutti».
portale e la pala d’altare del pittore fautore del chilometro giusto più che
napoletano Nicola Menzele che ritrae del chilometro zero».
l’Ultima cena, datata 1777. Ci fermia- Gli chiedo se cucina anche lui e mi
mo un attimo perché Francesco ci precisa che a farlo è sua moglie Gio-
tiene a mostrarmi il teatro comunale vanna, anche se nasce da un altro tipo
e io sono felice di constatare che un di formazione: «È laureata in Lettere,
luogo culturale simbolo dell’evoluzio- lavorava come correttrice di bozze
ne sociale e umana sia attivo anche in per una casa editrice e collaborava
© Michele Galluccio
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BUON VIAGGIO BRAVA GENTE
LA CHIESA CHE
ISPIRÒ IL SANTO
A SAN DAMIANO, NELLA CAMPAGNA DI ASSISI, DOVE FRANCESCO
UDÌ LA VOCE DI CRISTO E COMPOSE IL CANTICO DELLE CREATURE
Chiesa di San Damiano, Assisi
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© Roberto Zocchi/AdobeStock
Il chiostro del convento di San Damiano
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BUON VIAGGIO BRAVA GENTE
© Berthold Werner/wikimedia.org
In questo luogo di forte ispirazione Il convento, inoltre, è un luogo adatto no suggerisce anche una riflessione
compose anche il Cantico delle crea- per riconciliarsi con la natura e an- su quanto Francesco fosse attento
ture, un testo che – contrariamente a che per questo vale una visita. Sor- all’ambiente, un tema caldo e molto
quanto si possa immaginare – nacque ge appena fuori Assisi, a un paio di attuale. Giovanni Paolo II proclamò il
in circostanze umanamente non facili. chilometri dalle mura urbiche, in un Poverello patrono dei cultori dell’e-
Intorno al 1225, verso la fine della pro- locus amoenus dominato da campi, cologia, poiché spiccava tra i santi e
pria esistenza, Francesco si fermò a oliveti e alcune case. L’architettura si altre grandi personalità che avevano
San Damiano circa 50 giorni, in preda apre con un portico che precede la «percepito gli elementi della natura
ad atroci sofferenze. Una notte, ormai chiesa; alla sua destra la Cappella di come uno splendido dono di Dio agli
allo stremo, invocò il soccorso del Si- San Girolamo, con affreschi di Tiberio uomini» e contemplato «in modo sin-
gnore e si sentì rispondere: «Fratello, d’Assisi risalenti al ‘500. All’interno, si golare le opere del Creatore».
rallegrati e gioisci di cuore nelle tue trova un’unica navata decorata con Tutto iniziò dal momento della sua
infermità». Il mattino seguente co- pitture dell’inizio del XIV secolo e conversione quando, dopo un trava-
minciò a comporre il Cantico. sull’altare maggiore spicca il crocifis- glio durato anni, giunse alla decisio-
San Damiano fu anche una delle so, che però è una copia dell’originale ne di abbandonare i valori perseguiti
tappe che i compagni di Francesco conservato a Santa Chiara. Sul lato dal mondo – che fino all’età di 24 anni
toccarono in seguito alla sua morte, destro, attraverso un vestibolo con erano stati anche i suoi – per risco-
nel percorso verso la cappella del- la Crocifissione di Pier Antonio Mez- prire la bontà e la paternità di Dio. La
la Porziuncola: «Quando giunsero zastris del 1482, si passa nel giardino realtà acquistò così un senso diver-
al luogo dove egli aveva fondato di Santa Chiara e in altri ambienti. Nel so. I poveri gli manifestarono il volto
l'ordine religioso delle Sacre vergini chiostro sono visibili affreschi di Eu- di Cristo, i nemici si trasformarono in
e Donne povere, deposero il sacro sebio da San Giorgio risalenti al 1507: uomini da amare. Ma, soprattutto, gli
corpo nella chiesa di San Damiano […]. San Francesco riceve le stimmate e animali divennero i suoi fratelli più
Ed ecco, donna Chiara, che era vera- Annunciazione. Il refettorio presenta piccoli e il creato si rivelò ai suoi oc-
mente chiara per ricchezza di meriti, dipinti, purtroppo mal conservati, di chi come l’orma del Creatore. E allora
prima madre di tutte le altre, perché Dono Doni: l’episodio del crocifisso si convinse che non solo gli uomini e
era stata la prima pianticella di quella parlante e Santa Chiara che benedice le donne fossero chiamati alla lode di
religiosa famiglia, viene con le figlie a il pane su esortazione di Papa Gre- Dio, ma tutta la creazione: persone,
vedere il Padre che più non parla con gorio IX, tracciandovi sopra il segno animali, piante, vento, acqua, fuoco,
loro e non ritornerà più tra loro, per- della croce. astri celesti e ogni altra creatura ina-
ché se ne va altrove». La cornice naturale di San Damia- nimata.
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DAL MONDO
Un’aula del liceo #3 di Irpin che ospitava duemila studenti e 22 discipline sportive. Tra il 6 e l’8 marzo del 2022, le bombe piovute sul tetto
hanno distrutto una gran parte dell’edificio
IL TEMPO
SOSPESOIN BILICO TRA SOFFERENZA E SPERANZA, MACERIE E VOGLIA
DI RICOSTRUZIONE. UN OPERATORE UMANITARIO RACCONTA
L’UCRAINA A UN ANNO DALLA GUERRA
Testo e foto di Filippo Mancini*
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I nteri quartieri sventrati, edifici di-
strutti, scuole abbandonate, ponti
e strade bombardate. Tutto intor-
no, nei campi che una volta venivano
coltivati, le mine disseminate a migliaia
russo e quello ucraino, non si ricono-
sceranno più come simili e intere ge-
nerazioni si dovranno alternare perché
il tempo possa curare i danni provocati
dal conflitto.
giva per cercare riparo e salvezza all’e-
stero sia verso chi restava, affrontando
difficoltà crescenti. A oggi sono quasi
un centinaio le organizzazioni umanita-
rie internazionali impegnate in progetti
sono una incognita che non permette Ma la guerra è ancora in corso e in d'emergenza in Ucraina. Fra queste 15
passi falsi. questo scenario è ancora più incredi- italiane tra cui WeWorld, organizzazio-
Oltre alla devastazione materiale, negli bile vedere la forza e i sorrisi di donne, ne indipendente impegnata da 50 anni
occhi delle persone si leggono riflessi, bambini, anziani: famiglie intere che a garantire i diritti di donne e bambini in
ancora vivi, i traumi vissuti e le perdite una vita, nonostante tutto, la stanno 27 Paesi. L’Ong opera in quattro regio-
sofferte. Da Kharkiv a Lviv, viaggiando costruendo. Gli effetti catastrofici di ni – Lviv, Kyiv, Kharkiv e Odessa – por-
da est a ovest del Paese, sono evidenti una guerra, infatti, possono far tirar tando aiuti alle popolazioni sfollate nel
gli effetti di una guerra che è comincia- fuori alle persone una capacità di re- sud e nell’ovest, alle famiglie colpite
ta il 24 febbraio di un anno fa e la cui silienza e di resistenza mai conosciuta dal conflitto a nord della capitale e alle
fine sembra ancora lontana. prima. popolazioni liberate nelle aree rurali
Quando saranno cessate le bombe, al È anche su queste capacità che si basa dell’est. Oltre ai beni di prima necessi-
Paese serviranno comunque molti anni il lavoro svolto dalle organizzazioni tà e ai kit per l’inverno, WeWorld offre
e soldi per tornare a una situazione di umanitarie che operano nel Paese. sostegno economico e supporto psi-
normalità. E ancor di più servirà alla Dall’inizio della guerra, in Ucraina si è cosociale a donne e bambini, accom-
popolazione ucraina per rimarginare le attivato un movimento generale di aiu- pagnandoli in un percorso di ricostru-
cicatrici più intime e profonde. Forse to e sostegno alle popolazioni colpite zione materiale ed emozionale.
i due popoli una volta fratelli, quello dal conflitto. Sia nei confronti di chi fug- weworld.it
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DAL MONDO
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Prima dell’inizio della guerra il distretto di Saltivka, a est di Kharkiv, era il piu popoloso:
ospitava circa 400mila persone. È stato il primo a essere colpito dalle cannonate dell’esercito russo
Un allievo della sezione di taekwondo del liceo #3 di Irpin. Insieme al maestro Oleh, lui e i compagni hanno riabilitato
uno spazio tra le macerie della scuola e continuano ad allenarsi perseguendo il sogno olimpico
* Filippo Mancini è un operatore umanitario che da oltre dieci anni lavora in aree di conflitto o di crisi umanitarie. Fa base
a Kyiv e oggi è Rappresentante Paese di WeWorld in Ucraina.
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ARTE
UTOPIA
SOSTENIBILE
INAUGURATO NEL 2019, IL MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA
DI TERMOLI È GIÀ UNO DEI PIÙ VIRTUOSI MODELLI NAZIONALI
DI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO PER INCLUSIVITÀ,
RIGENERAZIONE SOCIALE E QUALITÀ ARTISTICA
di Cesare Biasini Selvaggi - cesarebiasini@gmail.com
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In queste pagine e nella successiva, alcuni scorci del Museo di arte contemporanea di Termoli
Palma Bucarelli, e realizzati da artisti come Carla Accardi, co. Così, a inizio 2019, in via Giappone, una zona nuova im-
Mirella Bentivoglio, Dadamaino, Tomaso Binga (pseudo- portante per lo sviluppo della città, vede la luce il Macte
nimo maschile di Bianca Pucciarelli Menna), Tano Festa, nella sua configurazione “a trazione privata”, dove cioè gli
Achille Perilli, Gastone Novelli, Mario Schifano, Giulio Tur- indirizzi di gestione provengono dall'investitore che par-
cato, Giuseppe Uncini. tecipa alla sostenibilità finanziaria dell’istituzione. «È stata
De Matteis Larivera decide di manifestare l'interesse all’ini- per me l’occasione di contribuire, nel mio piccolo e a livello
ziativa, che prevede essenzialmente un apporto di capitale locale, a sviluppare un modello di gestione del bene cul-
necessario alla gestione. Il giovane imprenditore, infatti, turale e del servizio pubblico che ambisce a produrre rica-
crede fermamente che l’evidente sperequazione tra le ri- dute positive sul territorio rispettando il paradigma del “se-
sorse economiche disponibili e i bisogni sociali candidi il condo welfare”. Avrei potuto sostenere altre iniziative, ma
Molise a rappresentare il laboratorio ideale per la pratica il Macte ha rappresentato per me il luogo ideale nel quale
di nuovi e alternativi modelli di sviluppo socio-economi- riuscire a dimostrare come l’investimento socio-economi-
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ARTE
© Gianluca Di Ioia
co che avviene al di fuori del finan- che si può fare cultura anche nella
ziamento pubblico non solo possa provincia più svantaggiata e che un
essere protetto ma sia sicuramente ritorno al policentrismo culturale,
foriero di vantaggi per la collettività che ha contribuito ad affermare nei
se accompagnato da logiche azien- secoli la vera ossatura identitaria
dali e imprenditoriali», mi confida del nostro Paese, sia effettivamen-
Paolo nella sua qualità di orgoglioso te possibile», prosegue De Matteis
co-fondatore e presidente del mu- Larivera. «Un museo rappresenta
seo. E ne ha ben donde. Con il suo sempre il punto apicale di un si-
contributo personale di circa 250mila stema dell’arte contemporanea sul
euro su base annua, un organico di quale insistono gallerie, artisti, ac-
soli tre dipendenti, un concorso pub- cademie. A oggi, il Macte si colloca
blico (nonostante la natura privata in un territorio in cui tutto questo
dell’istituzione non lo richiedesse) re- “indotto” non si è ancora sviluppa-
almente trasparente che ha portato to. Il mio auspicio è che invece tutto
Caterina Riva alla direzione artistica, ciò possa strutturarsi, radicarsi e,
in poco meno di quattro anni il Macte soprattutto, ispirarsi con coerenza
ha conquistato una meritata visibilità alla nostra esperienza».
e autorevolezza nazionale. Un plau- Se il Macte riesce a soffiare forte il
so va attribuito anche all’ammini- vento del cambiamento a Termoli
strazione comunale che, al di là dei lo si deve anche alla sua direttrice
colori politici che si sono succeduti, artistica, giunta nel borgo marinaro
sostiene il progetto con il comodato dopo una lunga esperienza interna-
d’uso della collezione di opere d’arte zionale tra Londra, Nuova Zelanda
del Premio Termoli e del fabbricato e Singapore.
nel quale l’attività si svolge. Uno dei «Bisogna pensare al territorio non
modelli di sostenibilità economica come a un’entità astratta, ma fatta
per la cultura pubblica più avanza- di persone, luoghi specifici, asso-
ti ed efficienti d’Italia. «Ciò dimostra ciazioni che si impegnano a far vi-
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vere queste terre. Il museo offre la- di quante persone abbiano dovuto
boratori per bimbi e famiglie, per le lasciare il Molise in cerca di lavoro.
scuole e per gruppi di adulti: esempi Ma il risvolto positivo è che i giova-
di una relazione che si rafforza con ni di qua, che ora sono a Berlino o
un’utenza che sta imparando a cono- a Parma, consigliano ai loro parenti
scere cosa fa un museo di arte con- rimasti in zona di visitare il museo».
temporanea. Il progetto sviluppato Tanti i progetti in cantiere: il 18 feb-
© Gianluca Di Ioia
a Termoli con l’artista Nico Angiuli, braio inaugura, dopo più di due anni
con cui abbiamo vinto il bando Pac - di ricerca, la mostra collettiva sub a
Piano per l'arte contemporanea pro- cura di Michele D’Aurizio, dottorando
mosso dal ministero della Cultura, all’Università della California a Berke-
ha avvicinato tanti talenti locali che ley, che propone una rilettura dell’ar-
hanno collaborato alla costruzione di te italiana del secondo dopoguerra,
un’opera collettiva, ora nella nostra includendo le figure che si sono sta-
collezione ma che può essere anche bilite nel nostro Paese dall’Asia e dal
Ca te
adottata altrove», mi spiega Caterina Sud America. Quest’estate, invece, ter ac
i na lM
mentre la intervisto visitando la sala sarà ospitato il 63esimo Premio Ter- R iva
, direttrice ar tistic a de
dedicata alla raffinata mostra perso- moli, a cura di Cristiana Perrella, che
nale di Renato Leotta, vero maestro si articolerà nella tradizionale sezio- to il “modello Macte”, in una manciata
siculo-sabaudo del contemporaneo. ne arti visive, su invito, e in una sezio- di anni, sia stato in grado di avviare
Le chiedo cosa l’abbia sorpresa più ne di architettura e design che, con la trasformazione di mindset e luoghi,
favorevolmente o sfavorevolmente un’open call, aiuterà a immaginare produrre conoscenza e competenze,
di questa esperienza a Termoli. «Qui una biblioteca in un’ala del museo. E, attirare visioni e talenti: il senso di
si percepiscono una certa fame e un ancora, la produzione di nuove opere quell’“utopia sostenibile” ritenuta da
grande interesse del pubblico: mi dell’artista Salvatore Arancio con cui molti l’unica strada possibile per un
sembrano buoni segnali per prose- abbiamo vinto di nuovo il bando Pac. domani migliore.
guire. Mentre è triste rendersi conto Riparto da Termoli pensando a quan- fondazionemacte.com
© Giovanni Cannarsa
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ARTE
LA STORIA
EMERGE
DALL’ACQUA
ALLE TERME DI SAN CASCIANO DEI BAGNI, NEL SENESE, SONO
STATE RITROVATE 20 STATUE DI BRONZO RISALENTI A 2.300
ANNI FA. CHE A MAGGIO SARANNO PROTAGONISTE DI UNA
GRANDE MOSTRA AL QUIRINALE
di Francesca Ventre – f.ventre@fsitaliane.it
Una delle vasche termali libere del Bagno Grande, San Casciano dei Bagni (Siena)
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L a notizia è rimbalzata su tutti
i media, italiani ed esteri, alla
fine del 2022. Ma continua a
tenere alta l’attenzione, anche in vista
di una mostra annunciata per maggio a
Roma, al Quirinale. Si tratta del ritrova-
mento di oltre 20 statue in bronzo alte
decine di centimetri, risalenti a 2.300
anni fa, nelle vasche del complesso
termale Bagno Grande, ancora oggi in
© Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
funzione, vicinissimo a San Casciano
dei Bagni, nel Senese. Raffigurano of-
ferenti, anche bambini, e alcune divinità
collegate alla medicina che venivano
venerate nelle zone termali, di cui gli
etruschi e i romani conoscevano i be-
nefici, come la dea della sanità fisica e
spirituale Igea e il dio delle arti medi-
che Apollo.
Una statua di bronzo appena rinvenuta nello scavo del Santuario Ritrovato
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ARTE
© Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
trimonio Unesco, con ben 42 sorgenti strati archeologici sono state trovate mi- posta da Tabolli, la funzionaria della So-
termali. gliaia di monete e anche tracce organi- printendenza di Siena, Grosseto e Arez-
Ma quali erano le malattie da cui gli an- che, di vegetali, tra cui frutta e viti. «Tanti zo, Ada Salvi, e il direttore dello scavo
tichi speravano di guarire frequentando rami tagliati venivano gettati nell’acqua Emanuele Mariotti. «Abbiamo coinvolto
le terme? Risponde Tabolli: «L’acqua è per un rito, ancora in fase di studio, che nel progetto anche circa 50 studenti
un antisettico e un antibatterico utile aveva l’obiettivo di propiziare il buon ci- provenienti da 11 università italiane e in-
nel trattamento chirurgico e nelle cure clo delle stagioni», racconta l’archeolo- ternazionali. Ci sono poi oltre 60 studiosi
ginecologiche. Le patologie, infatti, ri- go. Sulle statue in bronzo, inoltre, sono di diversi atenei e discipline che stanno
guardano soprattutto gli organi legati incise alcune scritte sia in etrusco sia in studiando la chimica delle acque, la
alla capacità di generare, come l’utero. latino: dediche alle divinità per implo- medicina, gli intonaci, i resti organici».
Ma tanti altri organi sono rappresentati rare la guarigione o ringraziamento per La tappa futura è una mostra program-
con gli ex voto. Per esempio, l’orecchio, malattie che sono state curate. Tabolli mata per maggio, al Quirinale, con una
che indica la preghiera e l’ascolto del- precisa che queste iscrizioni potranno
la divinità, ma è anche oggetto di cura aggiungere alla conoscenza dell’etru-
per piccoli fastidi, come i tappi di ceru- sco i nomi di alcune divinità.
© Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province
da parte di persone abbienti, tra l’altro dall’interno della vasca sacra, dalle of-
provenienti da città diverse. Il clima cul- ferte, dallo studio del bronzo e degli altri
turale è quello di un piccolo santuario materiali e, via via, si è allargato fino alle
di provincia nel territorio di Chiusi, ma strutture dell’intero complesso e al suo
profondamente inserito in dinamiche rapporto con il paesaggio».
sociali e politiche». Ma i dettagli e le in- Un lavoro cominciato diversi anni fa,
formazioni non finiscono qui. Dentro gli grazie a una squadra numerosa com- Un orecchio in bronzo, ex voto
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© Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
L’archeologo Jacopo Tabolli esamina l’iscrizione su una statua di bronzo appena rinvenuta nello scavo del Santuario Ritrovato
possibile prosecuzione in altre città, dei Bagni, in un palazzo cinquecente- scavo. La stessa area delle scoperte è
come Napoli e Milano. «Molto dipende sco in via d’acquisizione». La cittadina visitabile ogni sabato, grazie alla colla-
dalle condizioni dei materiali, molto fra- toscana attende già da adesso i visita- borazione dell’associazione di Eutyche
gili, che sono già sottoposti a restauro. tori, grazie all’ospitalità e all’entusiasmo Avidiena, che offre anche passeggiate
La destinazione finale sarà il Museo ar- di Agnese Carletti, la giovane sindaca archeologiche nel territorio. E il viaggio,
cheologico nazionale di San Casciano che ha sempre sostenuto le attività di nel tempo, continua.
© Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
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ARTE
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AL MAXXI DI ROMA, FINO AL 30 APRILE, LA PRIMA RETROSPETTIVA
EUROPEA SULLE OPERE VISUALI DEL MENESTRELLO DEL ROCK.
CAPACE DI CREARE IMMAGINI UNIVERSALI CHE REGALANO
INTERMINABILI DÉJÀ-VU
di Irene Marrapodi
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ARTE
Bob Dylan
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Bob Dylan, When I Paint My Masterpiece (2020)
Bob Dylan, Marlboro Man (2021)
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SAN VALENTINO
UN AMORE
DA SPOT
BACI, ABBRACCI E TENEREZZE. MA ANCHE PROSPETTIVE
AUDACI E RAPPRESENTAZIONI INCLUSIVE. UN VIAGGIO TRA LE
PUBBLICITÀ CHE CELEBRANO IL PIÙ NOBILE DEI SENTIMENTI IN
OCCASIONE DI SAN VALENTINO
di Angela Alexandra D’Orso
Il bozzetto che Federico Seneca realizzò per il lancio dei Baci Perugina nel 1922
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© kirweb/Simone Putignano/Riccardo Pirrone
Un’immagine della campagna pubblicitaria di Taffo per San Valentino 2020
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SAN VALENTINO
Una rivisitazione de Il bacio del pittore La campagna Love is Love lanciata per A ridosso di questo speciale anniver-
Francesco Hayez è stata l’immagine San Valentino nel 2021 celebra tutte le sario, l’azienda ha messo sul mercato,
di punta della comunicazione ideata coppie: su uno sfondo rosso trionfano alla fine del 2021, un’edizione limitata
per la festa degli innamorati nel 2010. le rughe di chi ha condiviso molto nella dei suoi cioccolatini, “vestiti” proprio
Ad accompagnarla un’esortazione a vita, i baci scambiati tra persone dello dalla casa di moda. Lo spot televisi-
godere dell’arte e delle bellezze del stesso genere e i sorrisi complici di uo- vo che promuove il prodotto non la-
Paese. mini e donne. Uno sguardo aperto che scia dubbi: l’amore è di tutti, si insinua
Per Dolce&Gabbana, invece, l’amore è incrocia quello di Perugina, a cento ovunque e non conosce limiti. Alla
amore e non lascia indietro nessuno. anni dalla nascita del Bacio. pubblicità non resta che raccontarlo.
Un frame dallo spot per l’edizione limitata dei Baci Perugina, creata in collaborazione con Dolce&Gabbana nel 2021
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SAN VALENTINO
C
importante.
he una coppia sia romantica o meno, per tutte
febbraio è comunque il mese dell’amore con la A
maiuscola. E per questa ricorrenza un pacchettino
lo si aspetta quasi sempre, che sia un fiore o un cadeau più
ti dalle influencer negli ultimi tempi. La tendenza che unisce
borchie e oro atterra anche negli accessori, come per le borse
dell’Atelier du Sac con le iconiche iniziali AS a chiusura.
Nell’abbigliamento per l’uomo si gioca con il colore dell’anno:
Viva Magenta. Un rosso cremisi o carminio che richiama uno
Tra le proposte ad hoc, in prima fila c’è Pandora con i suoi gio- spirito ottimista e ben si sposa con la tonalità classica di San
ielli personalizzati. Una delle novità è un bracciale leggero e Valentino. Grisport, azienda trevigiana sempre attenta agli
flessibile, con un’originale maglia geometrica composta da ultimi trend, propone uno scarponcino di questa tinta nella
borchie piramidali e sferiche che catturano e riflettono la luce nuova linea G. Round: la suola Vibram in gomma doppia den-
e una chiusura con il simbolo del cuore e dell’infinito. sità garantisce massimo grip e trazione, è più compatta sul
Un altro monile in tema è il charms love di Cruciani che per tallone e più duttile sulla punta. Anche MCS - Marlboro Clas-
la prima volta vede protagonisti i pendenti in totale sintonia sics propone maglioni scarlatti.
con la tendenza del momento in ambito gioielli: una chiave, T-shirt unisex ma dal chiaro messaggio d’amore è quella di
un lucchetto, un cuore in due versioni e un quadrifoglio orna- Alessandro Enriquez, dichiarazione gridata per un valore che
no il polso nei colori oro, argento e rosso. E, ancora, gli orec- non passa mai di moda.
chini ultra shine di Roberto Giannotti e gli orologi: preziosi per Per l’arredo, Maisons du Monde pensa a tutte le coppie del
lei come quello di Emporio Armani, tecnici e sportivi per lui mondo con le tre Mug Love in gres in cui i due innamorati si
come le proposte di Tommy Hilfiger. Regali originali e super abbracciano sussurrando l’uno all’altro: «You are my safe pla-
personali arrivano da Cheerz, app per le stampe delle foto ce» («tu sei il mio posto sicuro»).
da cellulare, che per San Valentino realizza un pack di idee
da donare alla propria metà: calamite a forma di cuore, una
little box con lucine e sticker o anche un semplice album o
2
un biglietto d’auguri con l’immagine di un momento davvero
speciale per la coppia.
La festa degli innamorati è anche l’occasione perfetta per
sfoggiare, o regalare, un capo romantico. In tinta rosa candy
oppure shocking, ma sempre con guizzi bling-bling fatti da
swarovski o paillette, è il look più consigliato per lei. Sinuosi e 1
sensuali gli outfit di Des Phemmes, uno dei brand più utilizza-
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6
4
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Dario Fo (1978)
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I RITRATTI DELLO
SCIAMANO
NELLE REGGIA DI COLORNO, A PARMA, 86 SCATTI VISIONARI
DI NINO MIGLIORI MOSTRANO I VOLTI NASCOSTI DEGLI ARTISTI
DAGLI ANNI ‘50 A OGGI
di Irene Marrapodi
Foto di Nino Migliori
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Controtempo blu (1977)
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IL PAESE
CHE
NON C’È
PAESAGGI DESOLATI E CASE
SOSPESE NEL SILENZIO. ALLA
GALLERIA CIVICA DI TRENTO
UNA MOSTRA SUI LUOGHI
DELL’ITALIA DIMENTICATA,
TRA SPOPOLAMENTO E
TENTATIVI DI RINASCITA
di Angela Alexandra D’Orso
Silvia Camporesi
Fabbrica - Rovereto (Trentino) (2013-2015) dal ciclo Atlas Italiae
Courtesy l’artista
106
N essun uomo è un’isola. Ne era convinto il poeta
inglese John Donne che con questa immagine
potente, poi entrata a far parte della cultura po-
polare, riuscì a rappresentare il bisogno di condivisione che
accomuna le persone.
Non sempre, però, questa necessità viene soddisfatta: ci
sono luoghi in cui la qualità delle relazioni umane si dete-
riora e le solitudini avanzano. In questi spazi il tessuto so-
ciale si sfilaccia e la comunità scompare. È un fenomeno
che interessa molte zone interne del Paese, aree estese,
lontane dalle grandi città e dalle principali vie di comunica-
zione, spesso caratterizzate da problemi di spopolamento.
L’impoverimento quantitativo e qualitativo di questi territori
viene indagato nella mostra Paesi perduti. Appunti per un
viaggio nell’Italia dimenticata, alla Galleria civica di Trento
fino al 26 febbraio, attraverso le fotografie di Gabriele Ba-
silico, Silvia Camporesi, Flavio Faganello, Paolo Simonazzi,
Italo Zannier e i video di Vittorio De Seta, Franco La Cecla e
Patrizia Giancotti.
Il percorso espositivo, a cura di Gabriele Lorenzoni, docu-
menta paesaggi abbandonati e aggrega cartoline di un’Ita-
lia multiforme fatta di villaggi sospesi nel silenzio, abitazioni
desolate, pratiche di resistenza e tentativi di rinascita.
Con oltre 200 foto e quattro opere video il progetto offre
una visione complessiva del nostro Paese dagli anni ‘50
fino ai nostri giorni e tratteggia un’estetica dell’invisibilità in
cui la natura si è impossessata dell’artificiale: strade, mura
e oggetti appaiono ricoperti da uno strato di tempo che ne
conserva il ricordo. Gli scatti sono anche un invito a riflet-
tere sulle cause del fenomeno e sulle possibili soluzioni,
superando quella retorica banalizzante che punta a una ri-
vitalizzazione turistica ma non tiene conto di cosa significhi
veramente vivere e abitare un territorio nella sua specificità.
mart.tn.it
martmuseum
martrovereto
mart_museum
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PHOTO
Silvia Camporesi
Veduta - Buonanotte Vecchio (Abruzzo) (2013-2015) dal ciclo Atlas Italiae
Courtesy l’artista
Paolo Simonazzi
Boretto (Re) (2007) dal ciclo Mondo piccolo
Courtesy l’artista
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Silvia Camporesi
Fabbrica - Ficarolo (Veneto) (2013-2015) dal ciclo Atlas Italiae
Courtesy l’artista Silvia Camporesi
Carcere - Isola di Pianosa (Toscana) (2013-2015) dal ciclo Atlas Italiae
Courtesy l’artista
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OFFERTE E SERVIZI
UN FILO DIRETTO
TRA ROMA
E MILANO
L a capitale d’Italia e la città meneghina sono sempre più vicine. Per chi vuole spostarsi da Roma a Milano, e vice-
versa, Trenitalia mette a disposizione due nuovi Frecciarossa no stop.
Partendo alle 5:30 dalla stazione di Roma Tiburtina ora si può arrivare in sole 2h 45’ allo scalo di Milano Rogoredo
e compiere il percorso inverso ripartendo da qui alle 20:44.
I nuovi collegamenti veloci si aggiungono agli altri sette Frecciarossa no stop che collegano le stazioni di Roma Termini e
Milano Centrale in 2h 59’ e agli 81 Frecciarossa Roma-Milano con fermate intermedie.
Maggiori informazioni su trenitalia.com
© Archivio FS Italiane
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NOLEGGIO
FACILE
SCOPRIRE IL PAESE CON LE OFFERTE DI TRENITALIA,
AVIS, BUDGET E MAGGIORE
PA PARIGI CON
er chi viaggia con le Frecce noleggiare un’automobile è ancora più sicuro e conveniente. Prenotando entro
il 31 marzo 2023, è possibile approfittare di promozioni esclusive pensate per i clienti Trenitalia con Avis,
Budget e Maggiore:
TRENITALIA
• Avis consente di noleggiare una vettura con sconti fino al 15%
• Budget offre riduzioni fino al 20%
• Maggiore propone il noleggio a partire da 19 € al giorno
Il servizio include chilometri illimitati, seconda guida, GPS, supplemento Young Driver e la disponibilità di catene da
neve. Inoltre, per ogni euro speso, i titolari di CartaFRECCIA guadagnano due punti.
L
© egudinka/AdobeStock
L’offerta è prenotabile online o telefonando al numero verde dedicato 800867196, indicando il proprio PNR. Se si è in
e plaisir inserire
possesso di CartaFRECCIA, d’un voyage nouveau:
il codice il Frecciarossa
personale 1000
per ricevere arrivapunti.
i doppi anche in Francia. Con Treni-
talia è ora possibile viaggiare Oltralpe, in comfort e sicurezza, a partire da 29 euro*.
Sono due i collegamenti quotidiani andata e ritorno che consentono di raggiungere
Parigi Gare de Lyon da Milano Centrale con fermate a Torino Porta Susa, Modane, Chambéry
e Lione. Si parte da Milano Centrale alle 6:25 e alle 15:53 per raggiungere la Ville Lumière alle
13:22 e alle 22:25, mentre le partenze da Parigi sono alle 7:26 (6:31 dal lunedì al venerdì**) e
alle 15:18, con arrivo nella città meneghina alle 14:07 (13:50 dal lunedì al venerdì**) e alle 22:07.
Successivamente, per completare l’offerta, si aggiungeranno altri tre Frecciarossa Parigi-Lione.
* Prezzo valido nel livello di servizio Standard, soggetto a disponibilità, controllare le condizioni
**Dal 10 gennaio
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OFFERTE E SERVIZI
A/R FRECCE
IN SETTIMANA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
SI VIAGGIA ANCHE PER LAVORO ANDATA E RITORNO
CON LO SCONTO DEL 50%
S postarsi per lavoro dal lunedì al venerdì è super conveniente grazie a Trenitalia. Con l’offerta A/R Frecce in set-
timana è possibile acquistare un viaggio di andata e ritorno con lo sconto del 50%. Si può partire dal lunedì al
giovedì e tornare dal martedì al venerdì, nella stessa settimana lavorativa, anche scegliendo una classe o un
livello di servizio differenti.
L’offerta è valida sui treni AV Frecciarossa e Frecciargento e può essere acquistata fino al secondo giorno precedente
quello della partenza del treno. Il viaggio di andata e ritorno non può essere effettuato nella stessa giornata.
E se per esigenze di lavoro ci si trova a viaggiare spesso, iscrivendosi al programma Trenitalia for Business si accede a
© alepvfoto/AdobeStock
una serie di vantaggi: un consulente a propria disposizione, l’app B2B di Trenitalia, un call center gratuito attivo tutti i giorni
dalle 7 alle 20 e l’offerta Carnet Aziende da 10, 30 e 50 viaggi che consente a chi si sposta tra due città di risparmiare fino
al 40% sul prezzo Base. Per chi sceglie la tariffa Corporate Top, c’è ancora più flessibilità negli spostamenti con il cambio di
prenotazione illimitato e il rimborso totale del biglietto fino alla partenza.
Maggiori informazioni sul sito trenitalia.com
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BASE ECONOMY SUPER
LIBERTÀ DI VIAGGIO CONVENIENZA E FLESSIBILITÀ ECONOMY
E CAMBI ILLIMITATI Offerta a posti limitati e soggetta
Biglietto acquistabile fino alla par- a restrizioni. Il biglietto può esse- MASSIMO RISPARMIO
tenza del treno. Entro tale limite re acquistato entro la mezzanotte Offerta a posti limitati e soggetta
sono ammessi il rimborso, il cam- del secondo giorno precedente il a restrizioni. Il biglietto può esse-
bio del biglietto e il cambio della viaggio. Il cambio prenotazione, re acquistato entro la mezzanot-
prenotazione, gratuitamente, un l’accesso ad altro treno e il rim- te del sesto giorno precedente il
numero illimitato di volte. Dopo la borso non sono consentiti. È pos- viaggio. Il cambio, il rimborso e
partenza, il cambio della preno- sibile, fino alla partenza del treno, l’accesso ad altro treno non sono
tazione e del biglietto sono con- esclusivamente il cambio della consentiti.
sentiti una sola volta fino a un’ora data e dell’ora per lo stesso tipo di
successiva. treno, livello o classe, effettuando
il cambio rispetto al corrispon-
dente biglietto Base e pagando
la relativa differenza di prezzo. Il
nuovo ticket segue le regole del
biglietto Base.
BIMBI GRATIS
Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa,
Frecciargento, Frecciabianca e Intercity in 1^ e 2^ classe e
nei livelli Business, Premium e Standard. Gratuità prevista
per i minori di 15 anni accompagnati da almeno un maggio-
renne, in gruppi composti da 2 a 5 persone. I componenti CARNET 15, 10 E 5 VIAGGI
del gruppo dai 15 anni in poi pagano il biglietto scontato I Carnet Trenitalia sono sempre più adatti a tutte le esigenze.
del 40% sul prezzo Base1. Si può scegliere quello da 15 viaggi con la riduzione del 30%
sul prezzo Base, da 10 viaggi (-20% sul prezzo Base) oppure
il Carnet 5 viaggi (-10% sul prezzo Base). Riservato ai titolari
CartaFRECCIA, il Carnet è nominativo e personale. L’offerta è
disponibile per i treni Frecciarossa, Frecciargento, Freccia-
bianca e Intercity 2.
NOTTE & AV
L’offerta consente di usufruire di prezzi ridotti per chi uti-
lizza, in un unico viaggio, un treno Notte e un treno Frec-
ciarossa o Frecciargento. La promozione è valida per i
viaggiatori provenienti con un treno notte dalla Sicilia, dalla
Calabria o dalla Puglia che proseguono sulle Frecce in par-
tenza da Napoli, Roma o Bologna per Torino, Milano, Vene-
zia e tante altre destinazioni, e viceversa 3.
© WinWin/AdobeStock
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PROMOZIONI
ME&YOU INSIEME
La promozione consente di viaggiare in due tutti i giorni Offerta dedicata ai gruppi da 3 a 5 persone per viaggiare
con sconti fino al 50% sul prezzo Base su Frecce, Intercity e con uno sconto fino al 60% sul prezzo Base di Frecce, In-
Intercity Notte. L’offerta è valida in 1^ e 2^ classe e in tutti i tercity e Intercity Notte. La promozione è valida in 1^ e 2^
livelli di servizio ad eccezione dell’Executive, del Salottino e classe e in tutti i livelli di servizio ad eccezione dell’Executi-
i servizi cuccette, VL ed Excelsior 6. ve, del Salottino e delle vetture Excelsior 7.
NOTE LEGALI
1. I componenti del gruppo dai 15 anni in poi pagano il biglietto scontato del 40% sul prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno,
al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni. Acquistabile entro le ore 24 del secondo
giorno precedente la partenza.
2. Il Carnet consente di effettuare 15, 10 o 5 viaggi in entrambi i sensi di marcia di una specifica tratta, scelta al momento dell’acquisto e non modi-
ficabile per i viaggi successivi. Le prenotazioni dei biglietti devono essere effettuate entro 180 giorni dalla data di emissione del Carnet entro i limiti
di prenotabilità dei treni. L’offerta non è cumulabile con altre promozioni. Il cambio della singola prenotazione ha tempi e condizioni uguali a quelli
del biglietto Base. Cambio biglietto non consentito e rimborso soggetto a restrizioni.
3. L’offerta Notte&AV è disponibile per i posti a sedere e le sistemazioni in cuccetta e vagoni letto (ad eccezione delle vetture Excelsior) sui treni
Notte e per la seconda classe, o livello di servizio Standard, sui treni Frecciarossa o Frecciargento.
L’offerta non è soggetta a limitazione dei posti. Il biglietto è nominativo e personale.
4. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno e della classe/livello di servizio. Acquistabile fino alle ore 24 del secondo giorno
precedente la partenza del treno. Il cambio prenotazione/biglietto è soggetto a restrizioni. Si può scegliere di effettuare il viaggio di andata in una
classe o livello di servizio differente rispetto a quella del viaggio di ritorno. Il rimborso non è consentito. Offerta non cumulabile con altre riduzioni,
compresa quella prevista a favore dei ragazzi.
5. L’offerta Young è acquistabile entro le ore 24 del sesto giorno precedente la partenza per le Frecce e fino alle ore 24 del secondo giorno prece-
dente la partenza del treno per i treni Intercity e Intercity Notte. La percentuale di sconto varia rispetto al prezzo Base dal 40% al 70% per le Frecce e
dal 20% al 70% per gli Intercity e Intercity Notte. L’offerta Senior è acquistabile entro le ore 24 del sesto giorno precedente la partenza per le Frecce
e fino alle ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno per i treni Intercity e Intercity Notte. La percentuale di sconto varia rispetto
al prezzo Base dal 40% al 50% per le Frecce e dal 20% al 50% per gli Intercity e Intercity Notte. Per le offerte Young e Senior il numero dei posti di-
sponibili è limitato e varia in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. È possibile cambiare esclusivamente la data o l’ora di partenza,
una sola volta e fino alla partenza del treno, scegliendo un viaggio con la stessa categoria di treno o tipologia di servizio e pagando la differenza
rispetto al corrispondente prezzo Base intero. Il Rimborso e accesso ad altro treno non sono ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propo-
ne sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità.
6. Offerta a posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio scelto ed è acquistabile entro le ore 24 del sesto giorno prece-
dente la partenza per le Frecce e fino alle ore 24 del secondo giorno precedente la partenza per i treni Intercity e Intercity Notte. La percentuale
di sconto varia dal 40% al 50% per le Frecce e dal 20% al 50% per gli Intercity e Intercity Notte. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono
consentiti.
7. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. La percentuale di sconto varia rispetto al prezzo Base dal
40% al 60% per le Frecce e dal 20% al 60% per gli Intercity e Intercity Notte. Lo sconto non è cumulabile con altre riduzioni fatta eccezione per quella
prevista in favore dei ragazzi fino a 15 anni. La promozione è acquistabile entro le ore 24 del sesto giorno precedente la partenza per le Frecce e
fino alle ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno per i treni Intercity e Intercity Notte. Il cambio e il rimborso non sono consentiti.
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FOOD ON BOARD
Il FRECCIABistrò ti aspetta per una pausa di gusto. Nel servizio bar, presente su tutti i Frecciarossa, Frecciargento e
Frecciabianca, si possono acquistare deliziosi prodotti e menù pensati per ogni momento della giornata. Un’ampia
selezione che comprende snack dolci e salati, panini e tramezzini, primi piatti caldi e freddi, insalate e taglieri,
bevande alcoliche e analcoliche. L’offerta prevede anche opzioni vegetariane e gluten free ed è arricchita dalle
note di gusto del caffè espresso Illy. Il servizio è previsto anche per i clienti dei treni Eurocity.
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PORTALE FRECCE
WWW.PORTALEFRECCE.IT
INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE
Il portale FRECCE rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi gratuiti disponibili a bordo dei treni Frecciarossa
e Frecciargento e nelle sale FRECCIAClub e FRECCIALounge. Per accedere basta collegarsi alla rete WiFi,
digitare www.portalefrecce.it o scaricare l’app Portale FRECCE da App Store e Google Play.
Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com
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CARTAFRECCIA
CASHBACK
CARTAFRECCIA
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on il Cashback Trenitalia è possibile utilizzare i punti CartaFRECCIA per ottenere sconti immediati sull’acquisto di
biglietti e carnet per le Frecce.
Con 300 punti si ha diritto a una riduzione di 10 euro su un ticket, per se stessi o per un’altra persona, che ne costi almeno
20. Con 600 punti, invece, si risparmiano 20 euro sull’acquisto di un biglietto che abbia un importo minimo di 40 euro.
Convertire i punti è semplicissimo: basta selezionare la voce Cashback CartaFRECCIA nella fase di acquisto del biglietto su
trenitalia.com o sull’App Trenitalia. È possibile utilizzare il cashback anche nelle biglietterie delle stazioni, nei FRECCIAClub
e nei FRECCIALounge.
Il servizio CashBack CartaFRECCIA è soggetto a condizioni. Il regolamento completo del Programma CartaFRECCIA, che ha validità fino
al 31 dicembre 2023, è disponibile sul sito Trenitalia o alle emettitrici self-service della rete nazionale o le biglietterie Trenitalia. I premi
potranno essere richiesti fino al 29 febbraio 2024.
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MOSTRE IN
IN CONVENZIONE ANCHE
I MACCHIAIOLI
Fino al 16 aprile al Museo Revoltella, Trieste
museorevoltella.it
TRENO E
MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA
TECNOLOGIA DI MILANO
museoscienza.org
MAX ERNST
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Fino al 26 febbraio a Palazzo Reale, Milano
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riservato ai possessori di un biglietto delle Frecce
con destinazione Bologna in una data antecedente al
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Love in the time of Covid (2020)
Pop House Gallery
ESCHER
Fino al 26 marzo al Museo degli Innocenti, Firenze
museodeglinnocenti.it
VAN GOGH
Fino al 26 marzo a Palazzo Bonaparte, Roma
Lee Miller mostrapalazzobonaparte.it
Reflection of Lee Miller in the MUSEO CIVICO GAETANO FILANGIERI DI NAPOLI
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Avenue des Champs-Elysées, Paris
Francia (1930)
© Lee Miller Archives England 2022.
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NETWORK // ROUTES // FLOTTA
Parigi
Pescara
Roma
Caserta Foggia
Fiumicino
Aeroporto
Napoli Afragola Bari
Napoli Matera
Lecce
Sibari
Paola
Lamezia Terme
Reggio di Calabria
LEGENDA:
Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi
delle diverse tipologie di Frecce. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su trenitalia.com
Alcuni collegamenti qui rappresentati sono disponibili solo in alcuni periodi dell’anno e/o in alcuni giorni
della settimana. Verifica le disponibilità della tratta di tuo interesse su trenitalia.com.
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Velocità max 400 km/h | Velocità comm.le 300 km/h
Composizione 8 carrozze
Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard
Posti 457 | WiFi Fast | Presa elettrica e USB al posto
Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
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© Adobe Stock / New Africa © Adobe Stock / New Africa
PRIMA DI SCENDERE
FONDAZIONE FS
TUTTI IN MASCHERA E…
IN CARROZZA
IL 19 FEBBRAIO, L’ULTIMA DOMENICA DI CARNEVALE, UN TRENO
STORICO PORTA I VIAGGIATORI DA MILANO A VENEZIA SULLA LINEA
DELL’EX FERROVIA FERDINANDEA
di Gabriele Romani
© Archivio Fondazione FS Italiane
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PRIMA DI SCENDERE
FUORI LUOGO
di Mario Tozzi
mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi
[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
IL MITO DI GIULIETTA
G odetevi pure l’Aida nell’A-
rena e cenate in uno dei
ristoranti famosi per il mo-
numentale carrello dei bolliti, passeg-
giate davanti alle Arche scaligere, ma
ristrutturato più volte. Qui la tradizio-
ne colloca la casa di Giulietta (e poco
distante, in via delle Arche scaligere,
quella di Romeo), anche se il celebre
balcone è frutto di un restauro del
do una suicida, la sepoltura in terre-
no consacrato, a patto che nessuna
iscrizione ne permettesse il riconosci-
mento. Il sarcofago, come già il balco-
ne, fu preso d’assalto e ad ammirarlo
se visitate Verona non dimenticate di 1935. Ma anche la tomba di Giulietta accorsero, tra gli altri, il politico ingle-
andare sotto al balcone più famoso esiste veramente: si tratta di un sar- se Lord Byron e varie regine europee.
del mondo, quello di Giulietta Capu- cofago scoperchiato in marmo rosso Il fascino di Giulietta resiste ancora
leti. che è conservato nell’ex convento oggi, offuscando spesso le altre me-
Accanto all’antico foro romano, dove di San Francesco al corso (al Museo raviglie del centro storico che sono
oggi c’è piazza delle Erbe, sorgeva degli affreschi). Secondo la leggenda valse a Verona il suo inserimento nella
un’insula, un insediamento popolare alla giovane fu concessa, pur essen- lista del Patrimonio mondiale Unesco.
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PRIMA DI SCENDERE
STAZIONE POESIA
l
te
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van ni G
di Davide Rondoni
DavideRondoniAutore daviderondoni Daviderond
G io
[Poeta e scrittore]
SORRISO DI PADRE
Se un giorno mi diranno “scegli
ti puoi trasformare
in una cosa
solamente,
fra tutto ciò che hai visto a questo mondo”
io sceglierò il sorriso di mio padre
e starò sulle sue labbra notte e giorno
e non avrò più freddo
e non avrò più fame.
© Yakobchuk Olena/AdobeStock
Ogni giorno finché campo
non smetterò di provare e riprovare
ad assomigliare
a quel sorriso che sa di legno
e di azzurro e di mimosa
vorrò fare quella luce
che torna sempre ad aggiustare
e a dire (se gli chiedi come sta): “non c’è male
non c’è male”
Se sorridi
non c’è
il male
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PRIMA DI SCENDERE
FOTO DEL MESE
di Irene Marrapodi
Il tepore confortevole di un piccolo negozio dai toni vivaci contrasta con lo strato di neve scivolato sui tetti spioventi e
poggiato ai lati delle strade. Come un caminetto acceso nel freddo pungente, l’immagine catturata dallo scrittore Fabio
Volo durante un viaggio in Islanda scalda e rasserena l’anima. Esposti dal 22 al 26 febbraio alla Fabbrica Eos Gallery di
Milano, gli scatti di Volo – qui nella veste inedita di fotografo – portano i visitatori dal nord Europa fino agli Stati Uniti,
per osservare da lontano lo skyline di New York o ammirare una caratteristica bottega di Los Angeles. Consentono di
sbirciare con candida curiosità l’abitudinario affaccendarsi di luoghi lontani, alla scoperta di scampoli di vita quotidiana o
di paesaggi straordinari catturati dall’occhio affascinato del turista.
La mostra Fabio Volo. Fotografie vuole sostenere le attività della cooperativa sociale Il volo di Monticello Brianza,
in provincia di Lecco, che si occupa di giovani con disturbo borderline di personalità. Il ricavato dalla vendita
delle fotografie, stampate in fine art e autografate dall’autore, sarà interamente devoluto alle attività riabilitative
dell’associazione, al supporto per l’inserimento dei pazienti nel tessuto sociale e alla ricerca scientifica.
ilvolo.com
fabbricaeos.it
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Islanda
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L’offerta è a posti limitati che variano in base al giorno, al treno e alla classe o livello di servizio, valida per treni Frecciarossa, Frecciargento e
Frecciabianca e permette di viaggiare, sulla stessa relazione, a partire da 69€ in 2° classe e livello Standard, a partire da 79€ per il livello Premium,
a partire da 89€ in 1° classe e livello Business, a partire da 159€ per il livello Executive. L’offerta prevede prezzi differenziati a seconda della relazione
e non è disponibile quando è previsto un prezzo Base andata/ritorno inferiore per la stessa classe/livello di servizio. È ammesso il cambio dell’orario
(gratuitamente) e/o la classe/livello di servizio (corrispondendo la relativa differenza di prezzo rispetto al prezzo previsto dall’offerta per la nuova
classe o livello di servizio scelti) sia per il treno di andata che per quello di ritorno, una sola volta fino alla partenza degli stessi. Il cambio delle date dei
viaggi, il rimborso e l’accesso ad altro treno non sono consentiti. L’offerta è acquistabile fino alla partenza del treno. Non è possibile prenotare il posto
nei salottini. L’offerta non è cumulabile con altre riduzioni compresa quella per i ragazzi. Maggiori dettagli sull’offerta e le tratte interessate su
www.trenitalia.com e presso tutti i canali di vendita.