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ANNO XIV | NUMERO 4 | APRILE 2022 | www.fsitaliane.

it | ISSN 2785-4175

PER CHI AMA VIAGGIARE

RINASCERE INSIEME
MIKA
EDITORIALE

RINASCERE,
ANCHE DAL MALE
S arebbe stata tutta un’altra
storia se, come speravamo,
avessero prevalso, ai venti
di guerra, le brezze della primave-
ra evocate nel nostro editoriale di
ste settimane, fino alla nausea. Ma al
di là dei verbosi talk televisivi, sono
state le interviste e le immagini, con
i volti dei bambini e le storie dolorose
di intere famiglie, che tanti coraggiosi
laica (inevitabile ossimoro), alla rina-
scita. L’abbiamo evocata nello strillo
di copertina. Come sconfitta di ogni
tenebra e di quella violenza che ren-
de sterile l’esistenza. Come possibili-
marzo, inviato in tipografia a poche reporter ci hanno offerto, a trafiggere tà di far fiorire la vita nel e dal dolore.
ore dall’inizio del conflitto in Ucrai- le coscienze, sollevando un’onda di Ci insegna Ungaretti che non c’è mai,
na. Purtroppo, non è stato così. Ha vivida solidarietà che ha pervaso tut- nella guerra, paese più straziato del
prevalso la barbarie, hanno vinto, fin ta l’Europa e il nostro Paese. Un’on- cuore di chi sopravvive. Eppure è pro-
qui, gli armamenti, come in altre mar- da che vede coinvolto anche il no- prio da quello strazio che può e deve
toriate terre, come per le genti dello stro Gruppo, e tanti singoli ferrovieri, rifiorire la vita. Rinascere dalla me-
Yemen, della Siria, del Tigray, per membri di una famiglia saldamente moria viva del male subìto e inferto.
citarne alcune. Ed è stato sangue, è unita da un forte spirito di apparte- È vero, l’umanità è e resterà imperfet-
stato dolore: un susseguirsi di distru- nenza, intriso di profondi valori etici ta. Ma quell’imperfezione può essere
zioni e lutti, di esodi obbligati verso e civili. No, non vogliamo smettere di mitigata, o imbrigliata, o incanalata
sopravvivenze e futuri incerti. Tuttavia pensare che la vita sia bella, nono- verso manifestazioni non aggressive,
non vogliamo seppellire, insieme alle stante tutto. E che tutti dovrebbero trasformarsi persino in arte. Intanto
vittime che la guerra ha già seminato, avere diritto a viverla, e a trarne una La Freccia di aprile, come sempre,
la nostra testarda vocazione all’otti- qualche felicità. Così, nel mese in cui cercherà di accompagnare i vostri
mismo, la fiducia che la notte finisca, le confessioni cristiane celebrano la viaggi offrendovi spunti di riflessione,
e il più presto possibile. Di parole e Pasqua, e anche noi ve la raccontia- momenti di leggerezza e ispirazioni
discorsi, di interpretazioni storiche e mo, credenti e non credenti non pos- per viaggiare ancora e per scoprire i
suggerimenti tattici, strategici, politici sono non avvertire un incontenibile nostri lati migliori. E i frutti buoni delle
ci siamo riempite le orecchie, in que- anelito, che si tramuta in fede anche nostre imperfezioni.

2
3
© ipopba/Adobestock
SOMMARIO
APRILE 2022

IN COPERTINA 48 77
MIKA

31 98
UN TRENO DI LIBRI
Nell’Invito alla lettura di questo mese
La Freccia propone il romanzo
d’esordio di Valeria Gargiullo,
Mai stati innocenti

48
pag. 38 UN SORSO DI SOGNI
A Venezia, per la 59esima Biennale
d’arte, con la curatrice Cecilia
Alemani. L’edizione delle donne, dei
44
8 corpi e dello stare insieme
IL CORAGGIO PER VINCERE
RAILWAY HEART 52
60 DOVE FINISCE LA NOTTE
12 LA VITA FA FESTA 56
L’ITALIA CHE FA IMPRESA Un viaggio alla scoperta delle
UNA SIGNORA SENZA TEMPO
tradizioni pasquali. Tra processioni
66
16 storiche, celebrazioni religiose e
cortei in costume LAZIO A PASSO LENTO
INNOVATION
70
18 58 LE OASI DELLA FELICITÀ
AGENDA 74
SIENA LA GENTILE
22 78
GUSTA & DEGUSTA IL GIOIELLO DELLA LOCRIDE
82
24 RITORNO ALLE ORIGINI
WHAT’S UP 86
LUNGO LA VIA DELLA CROCE
90
28 70 INSIEME PER LA TERRA
94
UNA CASA PER TUTTI
98
LA CINA VISTA DA BRESSON
102
SCATTI DELL’ANIMA
106
I VOLTI DEL FARE

LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO

111
SCOPRI TRA LE PAGINE LE PROMOZIONI E LA FLOTTA DELLE FRECCE
i vantaggi del programma CartaFRECCIA e le novità del Portale FRECCE

4
Tra le firme del mese I numeri
di questo numero PER CHI AMA VIAGGIARE

MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI


DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
9 milioni e mezzo ANNO XIV - NUMERO 4 - APRILE 2022
REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA
le tonnellate di imballaggi N° 284/97 DEL 16/5/1997
CHIUSO IN REDAZIONE IL 23/03/2022
riciclati in Italia in un anno
Foto e illustrazioni
[pag. 13] Archivio Fotografico FS Italiane
Adobestock

265 Copertina: © Lucely Bautista


Tutti i diritti riservati
i chilometri del cammino Se non diversamente indicato, nessuna parte della
rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa
CESARE BIASINI SELVAGGI di San Benedetto nel Lazio senza il consenso espresso dell’editore

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svolge anche un’intensa attività di consulenza gli anni che compie il Parco
di comunicazione strategica d’impresa e per divertimenti Mirabilandia Info su
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le foto sul lavoro e l’industria


esposte al Mast di Bologna
[pag. 108] Communication
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Contatti di redazione

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FS Italiane, pubblica ogni giorno
Classe 1989, laureata in Filologia moderna, Coordinamento Editoriale Sandra Gesualdi, Cecilia Morrico,
è blogger culturale, collaboratrice de Il Foglio notizie, approfondimenti e interviste, Francesca Ventre

e Il Messaggero. Ha pubblicato con Cesati accompagnati da podcast, video In redazione Gaspare Baglio
Segreteria di redazione Francesca Ventre
Editore Book blogger. Scrivere di libri in Rete: e immagini, per seguire l’attualità e Coordinamento creativo Giovanna Di Napoli
come, dove, perché e Una volta è abbastanza, raccontare al meglio il quotidiano. Con uno Ricerca immagini e photo editing Claudio Romussi
Hanno collaborato Gerardo Adinolfi, Serena Berardi, Osvaldo
primo volume di una trilogia edita Rizzoli sguardo particolare ai temi della mobilità, a questo numero Bevilacqua, Cesare Biasini Selvaggi, Francesco
della sostenibilità e dell’innovazione nel Bovio, Peppone Calabrese, Giulia Ciarapica,
Claudia Cichetti, Giuliano Compagno, Alessandra
settore dei trasporti e del turismo quali Coppa, Matteo Favero, Fondazione FS Italiane,
linee guida nelle scelte strategiche di un Enzo Fortunato, Alessio Giobbi, Sandra Jacopucci,
grande Gruppo industriale Valentina Lo Surdo, Luca Mattei, Giuliano Papalini,
Enrico Procentese, Andrea Radic, Elisabetta Reale,
Gabriele Romani, Davide Rondoni, Flavio Scheggi,
Floriana Schiano Moriello, Mario Tozzi

REALIZZAZIONE E STAMPA

GIULIANO COMPAGNO Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE)


Ha pubblicato 24 volumi tra saggistica, Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com
Coordinamento Tecnico Antonio Nappa
narrativa, aforismi e comica, oltre ad aver
scritto quattro libretti di opera contempo-
ranea per il maestro Vittorio Montalti. Vive PROGETTO CREATIVO
a Roma, da dove in genere parte e ritorna

Team creativo Antonio Russo, Annarita Lecce, Giovanni Aiello,


Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli

PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTA RIVISTA


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La carta di questa rivista proviene


MATTEO FAVERO da foreste ben gestite certificate FSC®️
Dopo gli studi in Scienze e da materiali riciclati
internazionali e diplomatiche, è stato consulente
del ministero degli Affari Esteri per la cooperazione
italiana allo sviluppo e del Formez. Ora si occupa Con questo QR code puoi sfogliare tutti i On web
di sostenibilità e anima le attività dell’Associazione numeri precedenti della Freccia. La Freccia si può sfogliare su
nazionale per il clima Globe Italia Buona lettura fsnews.it e su ISSUU

PER CHI PER CHI


AMA VIAGG
IARE AMA
VIAGGI
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E
GIAR
FRECCIA COVER

Lucio Dalla in occasione della messa in scena dell’opera Pierino e il lupo (2005),
Fondazione Teatro Comunale di Bologna

IN RICORDO DI LUCIO
di Alessandra Coppa

La figura umana e il percorso artistico di uno dei più in- porto con la musica, il cinema, il teatro e la televisione.
novativi cantautori italiani raccontati attraverso le sue In mostra anche il clarinetto che Dalla imparò a suona-
emozioni più intime. Lucio Dalla. Anche se il tempo passa re da giovanissimo e una serie di appunti scritti a mano,
è la mostra ospitata, fino al 17 luglio, nel Museo civico destinati a trasformarsi in alcune delle sue canzoni più
archeologico di Bologna, a pochi passi dalla casa dove belle, che riecheggiano anche negli spazi espositivi per
l’artista ha trascorso gran parte della propria vita. accompagnare i visitatori.
Foto, filmati, documenti, abiti di scena e oggetti iconici – Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della
molti dei quali esposti per la prima volta – raccontano la Regione Emilia-Romagna e curata da Alessandro Nico-
vita, l’arte e le passioni del grande musicista, a dieci anni sia con la Fondazione Lucio Dalla, la rassegna farà tappa
dalla scomparsa. Dalle prime immagini in bianco e nero anche a Roma, in autunno, e a Milano e Napoli nel 2023,
di Lucio bambino all’amore per la sua Bologna, dalla per l’80esimo anno dalla nascita dell’artista.
collaborazione con il poeta Roberto Roversi al suo rap- mostraluciodalla.it

7
RAILWAY heART

PH OTOS TO R I E S
PEOPLE
Ludovica e Carletto a
Napoli Centrale

© Bruna M.
bruna_who_is

IN VIAGGIO
Verso la Toscana

© Daniele Nieddu
danielenieddu_

8
Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it.
LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie rappresentate
(Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà del mittente e priva
DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN di watermark. Le foto più emozionanti tra quelle ricevute saranno selezionate per la

CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME pubblicazione nei numeri futuri della rubrica. Railway heArt è un progetto di Digital
Communication, FS Italiane.

a cura di Enrico Procentese enry_pro

LUOGHI
Roma Termini

© Gianmarco Palazzo
valsoiapg

AT WORK
Matteo M., macchinista
dei Frecciarossa

© Edoardo Cortesi
eddiecortesi

9
RAILWAY heART

A TU PER TU
di Alessio Giobbi - a.giobbi@fsitaliane.it

G abriele, 29 anni, lavora come addetto all’assistenza


clienti Trenitalia per i servizi ferroviari a lunga per-
correnza e ci racconta la sua esperienza nelle sta-
zioni di Roma Termini e Tiburtina.
Qual è stato il tuo percorso professionale?
Gli studi in lingue, prima al liceo e poi all’università, mi hanno
aperto la strada al mondo della customer care per i viaggiatori
di Frecce e Intercity. Sono stato assunto in Trenitalia dopo una
precedente esperienza nel campo assicurativo e, da poco più di
tre anni, mi occupo di attività front-line inerenti all’offerta infor-
mativa e commerciale nelle stazioni di Roma Termini e Tiburtina.
Le tue aree di intervento?
Il mio lavoro si svolge in diverse postazioni all’interno della sta-
zione Termini, dalla biglietteria centrale allo sportello di assi-
stenza, nel Freccia Lounge e nei Freccia Desk vicino ai binari,
oltre che nel Freccia Club di Roma Tiburtina. È distribuito su
turni giornalieri e serali, per garantire il presidio anche in si-
tuazioni e orari straordinari. Il tutto in costante contatto con
la Sala operativa Trenitalia, con cui mi interfaccio per seguire
ogni aspetto della circolazione e intervenire tempestivamente
in caso di urgenze.
Come ti sei formato per svolgere questo lavoro?
Inizialmente, ho seguito due mesi di corsi in aula che mi hanno
preparato su tutti gli aspetti dell’offerta commerciale e su ciò
che si deve conoscere a livello operativo. A questo sono seguiti
incontri specifici sulla comunicazione con il cliente, in presenza
e da remoto, sulla customer centricity e sulla risoluzione delle
criticità in un ambiente molto variegato, in termini di richieste e
di tipologia di viaggiatore. Quello della stazione è un contesto
dove i percorsi di formazione teorica e pratica procedono, ine-
vitabilmente, di pari passo.
Un esempio?
Sono arrivati in Italia molti ucraini in fuga dalla guerra: hanno
bisogno di informazioni sui treni o sui mezzi di trasporto urbano
per raggiungere un parente o un amico, ma anche su come ri-
cevere accoglienza, ospitalità, trattamenti sanitari. Nonostante
molte richieste non siano di nostra competenza cerchiamo di
andare incontro alle loro esigenze e di indirizzarli, rapportan-
doci con le autorità. Per molti di loro, chi presta servizio in sta-
zione rappresenta il primo contatto per risolvere una situazione
drammatica.
Cosa apprezzi di più della tua professione?
Il fatto di dover sviluppare empatia e capacità di adattamento per
far fronte a situazioni sempre nuove. Chi ci vede da fuori può pen-
sare che esistano unicamente manuali o regolamenti da consul-
tare per ogni evenienza. Inutile dire che non è così. Sicuramente in
questo lavoro giocano un ruolo importante la preparazione teorica
e l’esperienza che si guadagna giorno dopo giorno. Ma non biso-
gna perdere l’abitudine di stupirsi, di essere mentalmente flessibili
e di andare a fondo nelle necessità.

10
LE STORIE E LE VOCI DI CHI, PER LAVORO, STUDIO O PIACERE,
VIAGGIA SUI TRENI. E DI CHI I TRENI LI FA VIAGGIARE

F abiana Grasso, archeologa, restauratrice e guida tu-


ristica tra la Capitale e i Castelli Romani, racconta il
progetto GrandTour 2.0, nato per far viaggiare le fami-
glie attraverso la cultura.
Come nasce il tuo interesse verso il turismo?
Ho cominciato il mio percorso nel volontariato dei beni cultu-
rali con il Gruppo archeologico romano. Dopo il liceo artistico
ho proseguito gli studi in questo settore e mi sono specializ-
zata in etruscologia. Poi ho trovato lavoro come restauratrice
e guida turistica. La preparazione accademica e professionale
mi ha permesso di approdare nell’associazione culturale Chis-
sàDove, dove ho realizzato, insieme a cinque amiche, un pro-
getto dedicato al tempo libero delle famiglie.
Di cosa si tratta?
Ci proponiamo di valorizzare gli itinerari archeologici di Roma
e dei Castelli Romani, solitamente poco frequentati, con l’in-
tento di creare un ponte tra le bellezze del territorio.
È nato così il progetto GrandTour 2.0. Alla scoperta delle origi-
ni perdute, vincitore del bando regionale per il rilancio del tu-
rismo locale di LazioCrea. Al centro della nostra programma-
zione c’è la necessità di fornire un servizio a misura di bambino
e bambina, conciliando, al tempo stesso, anche gli interessi
degli adulti.
In che modo?
Per noi l’arte, l’archeologia e la lettura sono strumenti di co-
noscenza che, uniti all’esperienza ludico-didattica, aiutano a
migliorare la capacità di comparare passato e presente. Un
modo per stimolare il senso critico e insegnare a guardare gli
altri con empatia, facendo tesoro della storia per capire me-
glio il domani. Gli itinerari che proponiamo vogliono fornire
una chiave per far vivere la cultura a chiunque, grazie a lin-
guaggi e format pensati ad hoc.
Un progetto che ha anche uno scopo educativo, quindi.
Tutto quello che osserviamo ora dell’antichità è una traccia
che l’essere umano ha lasciato sulla Terra. Questo può spin-
gerci a riflettere, con consapevolezza e responsabilità, sull’im-
pronta che vogliamo lasciare noi e a trovare il giusto modo per
relazionarci con le persone e l’ambiente. Proprio per proteg-
gere il pianeta, consigliamo alle famiglie che prendono parte
ai nostri itinerari di spostarsi con il treno, usufruendo della ca-
pillarità dei collegamenti disponibili.
Perché avete scelto i Castelli Romani per questa iniziativa?
Pensiamo che rappresentino un luogo ideale per ospitare le
famiglie, stimolare la curiosità verso mete meno battute e
accendere lo spirito di osservazione. Oltre al fatto che sono
un anello di congiunzione ideale con Roma. Veder premiato
questo progetto ha rappresentato per noi il coronamento di un
sogno, reso possibile da un intenso lavoro in team. Un modo
per lasciarci alle spalle il periodo di emergenza pandemica:
siamo stati per troppo tempo distanti, senza poter viaggiare.

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L’ITALIA che fa IMPRESA

RICICLO DA
RECORD

12
PIÙ DI SETTE IMBALLAGGI SU
DIECI TROVANO UNA SECONDA
VITA. I NUMERI RAGGIUNTI GRAZIE
ALL’IMPEGNO DEL CONAI, CHE COMPIE

© Riccardo Torri/Conai
25 ANNI, CONFERMANO L’ECCELLENZA
DELL’ITALIA NELL’ECONOMIA CIRCOLARE
di Matteo Favero ItaliaGlobe tschanz

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L’ Italia si è guadagnata un
posto d’eccellenza in Euro-
pa per il riciclo degli imbal-
laggi. Secondo gli ultimi dati Eurostat,
il nostro Paese è secondo in assolu-
to – dietro al Lussemburgo e davanti
alla Germania – nel riciclo pro-capite
di contenitori come vasetti, bottiglie,
lattine, scatole in acciaio o in carta,
cassette di legno.
«Negli ultimi 24 anni, il nostro Paese
ha avviato al recupero oltre 170 milio-
ni di tonnellate di imballaggi», spiega
Luca Ruini, presidente del Consorzio
nazionale imballaggi (Conai) che si
pone come garante per il raggiungi-
mento degli obiettivi imposti dall’U-
nione europea in questo settore.
«Nel 1998, meno di 12 mesi dopo la
nascita del sistema Conai, in Italia ve-
nivano reciclati poco più di tre milio-
ni e 300mila tonnellate di imballaggi
all’anno: circa il 30% di quello che ve-
niva immesso al consumo. Oggi quel
numero è triplicato e ammonta a ol-
tre nove milioni e mezzo. Più di sette
imballaggi su dieci, oggi, trovano una
seconda vita».
Nel 2022 il Conai compie 25 anni.
Come siete riusciti a portare avanti
questo modello virtuoso?
Per noi sono sempre stati fondamen-
tali la vicinanza alle realtà locali e il
dialogo con il territorio. Tra il 1998 e il
2021, il consorzio ha versato ai Comu-
ni italiani sette miliardi e 370 milioni
di euro per coprire i maggiori one-

13
L’ITALIA che fa IMPRESA

Lattine immesse in un impianto di selezione e trattamento dei rifiuti

ri della raccolta differenziata, ossia proprie cicatrici sul territorio. Ma i be- Il percorso del Conai dal 1997 a oggi
quell’avanzo di costo che risulta fra nefici ambientali prodotti nei 24 anni sarà oggetto di un libro e di un do-
il buttare tutto in discarica e separa- che precedono questo anniversario cumentario. Niente di celebrativo,
re correttamente i materiali arrivati a accendono i riflettori anche su un altro solo la testimonianza di un impegno
fine vita. A questi si aggiungono più ruolo del riciclo: quello di attore nella costante che già 25 anni fa anticipava
di quattro miliardi di euro destinati a lotta contro il cambiamento climatico. un’esigenza poi emersa in tutta la sua
finanziare attività di trattamento, rici- L’impegno del Conai ha impedito di importanza. Oggi possiamo presen-
clo e recupero. In totale sono oltre 11 riversare nell’atmosfera circa 56 mi- tarci come un attore capace di aiutare
miliardi di euro, versati dalle 700mila lioni di tonnellate di anidride carboni- il Paese nella transizione verso l’eco-
aziende che aderiscono al Conai per ca, che equivalgono alle emissioni di nomia circolare. Il libro ripercorrerà
offrire agli imballaggi un corretto 130mila voli Roma-New York andata il nostro lavoro anche attraverso le
smaltimento ed evitare che abbiano e ritorno. Impressionante anche il ri- principali campagne di comunicazio-
un impatto sull’ambiente quando di- sparmio di materia: quasi 63 milioni ne del consorzio, con 25 interviste a
ventano rifiuti. di tonnellate. E, in tutti questi anni, il personalità dell’imprenditoria, del-
Un’azione che riduce l’uso delle di- lavoro del consorzio ha permesso un le istituzioni, del giornalismo e delle
scariche. Problema antico, specie in risparmio di energia pari a quella che realtà associative. Il documentario,
alcune regioni d’Italia. consumano circa 200 milioni di perso- invece, darà voce ad alcuni protago-
Il nostro impegno, a oggi, ha già evi- ne in un anno. nisti della storia del Conai, lasciando
tato il riempimento di circa 183 nuove Come pensate di festeggiare il vo- parlare anche le immagini per far sco-
discariche di medie dimensioni, vere e stro anniversario? prire il viaggio compiuto dagli imbal-

14
laggi verso il riciclo. Ma sono in arrivo L’Italia punta a chiudere l’anno con Servono competenze per colma-
anche una ricerca Ipsos sugli scenari una quantità di imballaggi inseriti sul re il gap degli impianti che separa il
della sostenibilità, per capire com’è mercato superiore a quella dei livelli Mezzogiorno dal Nord del Paese. Su
cambiata l’Italia “circolare” negli ultimi pre-pandemia: dopo il crollo del 2020, questo, i fondi del Piano nazionale di
cinque anni, e la mostra d’arte Rina- si prevede di raggiungere i 14 milio- ripresa e resilienza possono darci una
scimento per l’ambiente, che giocherà ni di tonnellate. Se si confermasse la mano, purché arrivino progetti in gra-
sul contrasto fra lo scenario cinque- ripresa dei consumi così com’è stata do di intercettarli. E poi non dobbiamo
centesco di 14 ritratti e la modernità registrata in questi primi mesi, si po- smettere di promuovere l’ecodesign:
degli imballaggi che vi sono stati inse- trebbe arrivare a un immesso al con- realizzare dei pack sempre meno im-
riti. Il curatore d’eccezione dell’evento sumo addirittura superiore alle attese. pattanti è fondamentale, soprattutto
è il critico d’arte Nicolas Ballario. Durante la pandemia, infatti, gli italia- se le quantità di immesso al consumo
Che futuro prevedete per il settore in ni si sono rivelati sempre più bravi nel aumenteranno. È anche grazie alla
questi tempi difficili? differenziare correttamente i rifiuti: la prevenzione, infatti, se un numero
La prudenza, soprattutto oggi, è crescita dei materiali provenienti dalle crescente di imballaggi non è sinoni-
d’obbligo. Eppure, per il 2022, il tas- miniere urbane e il contributo dei flus- mo di maggior inquinamento.
so di riciclo degli imballaggi rispetto si commerciali e industriali potrebbe-
all’immesso al consumo si prevede ro sorprenderci. In ogni caso, è fonda- conai.org
in crescita: il risultato nazionale do- mentale continuare a impegnarci su conai.it
vrebbe superare il 74%, l’equivalente più fronti. conai
di oltre 10 milioni e mezzo di pack. Su quali, in particolare? conai_riciclo

Imballaggi in carta

15
INNOVATION

ISPIRARE IL FUTURO
IL 29 APRILE LA PRIMA UNIVERSITÀ DI ROMA OSPITA TEDXSAPIENZAU, DI CUI IL
GRUPPO FS ITALIANE È SUPPORTING SPONSOR. PER DIFFONDERE VISIONI IN
GRADO DI MIGLIORARE IL MONDO
di Gerardo Adinolfi

P ochi minuti per raccontare


la propria idea di mondo e
stimolare visioni in grado di
cambiare – e migliorare – il presente
e il futuro. Idee che meritano di essere
dividere e produrre visioni capaci di tra-
sformare la realtà, o almeno di provarci.
Il 29 aprile l’Università La Sapienza di
Roma diventa il laboratorio di questo
cambiamento: l’occasione è TEDxSa-
di conferenze – nate in Silicon Valley
e gestite da un’organizzazione privata
non profit – che hanno l’obiettivo di dif-
fondere idee e ispirazioni che meritano
di essere raccontate. Col tempo si è svi-
diffuse e hanno l’obiettivo di riportare pienzaU, evento di cui il Gruppo FS Ita- luppato anche il programma TEDx, che
l’università al centro delle sfide più at- liane è supporting sponsor e che è de- comprende eventi locali progettati in
tuali, trasformandola di nuovo, dopo stinato, in qualche modo, a fare la storia modo indipendente. L’occasione è sta-
due anni di pandemia e lezioni a distan- dell’ateneo romano. ta colta da un gruppo di studenti dell’a-
za, in un luogo dove stare con gli altri, Con l’acronimo TED (Technology Enter- teneo romano che, su delega della
scoprire nuove passioni, ascoltare, con- tainment Design) si intendono una serie rettrice Antonella Polimeni, ha ottenuto

Il team organizzatore e i volontari di TEDxSapienzaU

16
dalla TED Foundation la licenza ufficiale didature ricevute. Una risposta impor- sformation, che punta sul digitale, la
per ospitare un talk autonomo. tante che testimonia come questo sia trasformazione dei modelli educativi e
«È una sfida importante, perché lo un evento fatto dagli studenti e per gli il valore dell'esperienza nella crescita
stiamo organizzando in un periodo studenti», spiega Inés Verri, laureanda dell'individuo. L’iniziativa ha anche uno
non semplice, alle prese con la coda in Scienze politiche e Relazioni inter- speciale su RadioSapienza, la web ra-
lunga di una pandemia che ha segna- nazionali oltre che Speaker e Program dio ufficiale dell’ateneo.
to l’umanità e nel mezzo di una guerra Coordinator dell’iniziativa. Il team or- Secondo Agostinelli l’obiettivo è «tra-
che può espandersi al livello globa- ganizzativo comprende anche la co- smettere idee di valore, e fare in modo
le», spiega Vittorio Emanuele Ago- ordinatrice di Communication & Mar- che non restino chiuse in un’aula ma
stinelli, studente di Giurisprudenza e keting Alessia Massari, studentessa di che si proiettino verso l’esterno, in
presidente del Comitato organizzativo Relazioni Internazionali, il tesoriere e modo che possano ispirare tutti». Il
del TEDxSapienzaU. co-organizer Shadi Badawi, studente TEDXSapienzaU, insomma, non è un
Sul palco del TEDxSapienzaU sono di Ingegneria, il Fundraising Director evento destinato a concludersi, ma a
pronti a salire dieci ospiti: nove nomi di Federico Anania, laureando in Giuri- continuare. «Abbiamo scelto una ma-
rilievo tra cui Mario Baccini, Presidente sprudenza e Sebastian Micu, studente scotte bellissima: una pecora rossa,
dell’Ente nazionale per il microcredito, di Medicina e, per il TEDx, Executive con una zampa che inneggia all’azione
Valentina Dallari, influencer, Rober- Website Developer. e la testa inclinata verso l’alto che pun-
to Viola, Direttore Generale della Dg Gli interventi seguiranno tre filoni di ta al pensiero, come guida del cam-
Connect della Commissione europea, argomenti: Action, la cultura dell’azio- biamento», conclude lo studente. Non
Giusy Amoroso, digital artist. Ci sarà ne, che sottolinea l’importanza della una pecora come le altre, insomma,
poi uno speaker, a cui si aggiunge an- cittadinanza attiva nell’educazione ma innovativa e ispiratrice, così come
che un artista, scelto tra gli studenti del futuro, Cross-Fertilization, cioè la una bella idea.
dell’ateneo: «Abbiamo aperto una call predisposizione alla creatività e alla tedxsapienzau.com
e selezionato 70 volontari su 1200 can- contaminazione tra i saperi e Tran- tedxsapienzau

BOOST YOUR IDEAS 2022


Torna l’iniziativa della Regione Lazio nata in risposta all’emergenza Covid-19 per trovare progetti innovativi capaci
di contribuire alla ripresa sostenibile ed economica del Paese.
Quest’anno il Gruppo FS sostiene la sfida lanciata agli innovatori in qualità di main partner e mette a disposizione
una serie di premi per nuove soluzioni digitali nell’ambito della mobilità sostenibile di merci e persone nei centri
urbani. FS Italiane è pronta a ospitare le imprese e i gruppi di lavoro vincitori presso i propri Innovation Hub,
fornendo una consulenza tecnica per accelerare idee valide nell’ambito delle smart city e offrendo la possibilità
di presentare i progetti alle società del Gruppo per valutarne un’eventuale sperimentazione. È possibile
candidarsi sul sito boostyourideas.lazioinnova.it fino alle 12 dell’11 aprile. Una seconda call sarà poi aperta dalle 9
del 15 luglio alle 12 del 15 settembre.

17
AGENDA
a cura di Luca Mattei ellemme1 lucamattei1 - l.mattei@fsitaliane.it
e Francesca Ventre - f.ventre@fsitaliane.it

save APRILE
the date 2022
MIA FAIR | MILAN IMAGE ART FAIR 2022

MILANO 28 APRILE>1° MAGGIO


Oltre settemila m² del Superstudio Maxi accolgono la più
importante fiera italiana dedicata alla fotografia internazio-
nale. L’immagine coordinata dell’11esima edizione è firma-
ta dalla giovane Larissa Ambachtsheer. L’artista olandese,
nata nel 1993, si concentra su temi quali la consapevolezza,
lo stile di vita minimalista e la sostenibilità. A Mia Fair pro-
pone opere tratte dalla serie You Choose, I seduce (2017),
creando set e messe in scena con nature morte di frutta e
verdura, per interrogarsi sul ruolo del colore nel cibo e su
come lo si possa manipolare per interagire con il pubblico.
Il clou della fiera è la Main Section che accoglie un panel di
espositori selezionato dal comitato scientifico. Tra le sezioni
d’interesse, Beyond Photography - Dialogue è riservata alle
gallerie che promuovono i giovani talenti, con l’idea di porre
in dialogo la fotografia con una sola opera realizzata con al-
tri linguaggi (scultura, installazione, pittura o video).
Quest’anno torna anche il Premio New Post Photography,
dedicato alle tendenze più creative del settore. Infine, non
mancano conferenze e talk sui temi più attuali.
miafair.it
Larissa Ambachtsheer, Red Lemon (2017)
Courtesy Project 2.0/Gallery Den Haag

SELVATICA – ARTE E NATURA IN FESTIVAL


BIELLA FINO AL 26 GIUGNO
La rassegna dislocata tra i Palazzi Gromo Losa, Fer-
rero e La Marmora racconta la bellezza della natura
attraverso mostre, laboratori e conferenze. Tra gli
appuntamenti da non perdere On Assignment. Una
vita selvaggia, personale del fotografo Stefano Un-
terthiner con i reportage realizzati per il magazine
National Geographic; le sculture dell’italo-america-
na Jessica Carroll, che lavora da decenni sul tema
delle api; Nuvolosa, la kermesse dedicata al fumetto,
e Kryptòs. Inganno e mimetismo nel mondo animale,
un’esposizione di Emanuele Biggi e Francesco To-
masinelli, per osservare le strategie di rane, gechi,
insetti foglia, mantidi e ragni con livree sorprendenti,
in terrari che riproducono il loro habitat naturale.
selvaticafestival.net

Mantide orchidea (Hymenopus coronatus), tra i protagonisti


della mostra Kryptòs
© Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli

18
VIAGGIO IN ITALIA. LUOGHI E VOLTI
TORINO FINO ALL’8 MAGGIO
In occasione dei 120 anni dalla nascita di Carlo Levi, la Fonda-
zione Circolo dei lettori ha pensato di rileggere la figura del
grande intellettuale del ‘900 con una mostra allestita alla Galle-
ria d’arte moderna (Gam), oltre a una serie di iniziative raccolte
nel progetto Tutta la vita è lontano.
L’esposizione fa conoscere il Levi pittore attraverso 30 dipinti da
lui realizzati tra il 1923 e il 1973 con un misto di realismo, poesia
ed eleganza. E, come tracciando un viaggio reale e culturale,
si focalizza sulla geografia dell’esistenza dell’artista, tra Nord
e Sud dell’Italia. Si parte dal periodo delle prime creazioni per
giungere al fascismo, al dopoguerra e al neorealismo. Lunghi
decenni in cui il legame tra pittura e impegno politico per Levi
non si sciolse mai, ma anzi rimase un suo tratto fondamentale.
gamtorino.it

Carlo Levi, Autoritratto con figure del ricordo (1954)


Courtesy Comune di Aliano

TRENTO FILM FESTIVAL


TRENTO 29 APRILE>8 MAGGIO
La storica rassegna festeggia 70 anni con un’edizione in
presenza. In occasione dell’anniversario, il fumettista e
illustratore Milo Manara firma il manifesto dell’evento. In
programma lo speciale Destinazione... futuro: sette film di
science-fiction, uno per ogni decennio del festival, con
protagonisti il paesaggio, la montagna e la natura oppure
i pianeti lontani. Tra gli ospiti della manifestazione l’as-
tronauta Paolo Nespoli e l’ingegnere Marcella Salusso-
lia, che si occupa della stazione spaziale Lunar Gateway.
Tra le iniziative anche lo speciale Nécessité de Moullet -
Omaggio a Luc Moullet, dedicato al cineasta e amante
della montagna, che dal 3 al 6 maggio sarà a Trento per
incontrare il pubblico e presentare i suoi film.
Una scena del film La terre de la folie (2009), regia di Luc Moullet trentofestival.it

BRESSANONE WATER LIGHT FESTIVAL


BRESSANONE (BZ) 29 APRILE>22 MAGGIO
Una grande festa di colori e atmosfere creative che
vede come protagoniste assolute l’acqua e la luce.
La città altoatesina si tinge di blu grazie a instal-
lazioni luminose su edifici e chiese, spettacoli di
videomapping e proiezioni di film. All’evento par-
tecipano 31 artisti internazionali, dagli Usa alla Ger-
mania, dai Paesi Bassi alla Finlandia. La confluenza
tra i fiumi Isarco e Rienza, una ventina di fontane e i
tesori storici di Bressanone, così come dei centri di
Novacella, Fortezza e Racines, diventano i luoghi
ideali per le rappresentazioni. Il mondo acquatico
e l’arte della luce creano una magica connessione,
che invita a sognare e nello stesso tempo a riflette-
re sulle preziose e fragili risorse della Terra. Luminéoles by Porté par le vent
waterlightfestival.it © Brixen Tourismus, Pierluigi Orler

19
AGENDA

I FARNESE. ARCHITETTURA, ARTE, POTERE


PARMA FINO AL 31 LUGLIO
Un evento dedicato alla storia del collezionismo dei Farnese
mancava in Italia dal 1995, anno di una mostra a Napoli. Parma
ne accoglie uno nel Complesso monumentale della Pilotta,
che comprende anche il Teatro Farnese e la Biblioteca Pa-
latina. In questi spazi sono esposti pezzi rari, appartenuti alla
famiglia, sottratti dai Borbone alla città emiliana dopo il 1734.
Tra le trecento opere, da segnalare la Messa di San Gregorio
eseguita dagli indios messicani per ringraziare papa Paolo III,
che nella bolla Sublimis Deus condannò il loro sfruttamento. In
mostra anche capolavori da Napoli: dal Museo e Real Bosco
di Capodimonte arrivano opere di Raffaello, Tiziano, El Greco,
mentre il Museo archeologico ha dato in prestito la sfarzosa
Tazza Farnese, uno dei più grandi vasi incisi del mondo antico.
complessopilotta.it

Tiziano Vecellio, Ritratto di Papa Paolo III (1543)


© Museo e Real Bosco di Capodimonte

MONET. CAPOLAVORI DAL MUSÉE MARMOTTAN


GENOVA FINO AL 22 MAGGIO
«Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io
abbia creato». La mostra a Palazzo Ducale pren-
de spunto da queste parole di Claude Monet,
massimo interprete dell’impressionismo, che ha
sempre legato la propria creatività all’amore per
la natura. L’esposizione allestisce in modo sugge-
stivo 50 dipinti tra quelli a cui il pittore francese
era più affezionato, conservati gelosamente fino
all’ultimo dei suoi giorni nella casa di Giverny, in
Normandia. La stessa dimora in cui si prendeva
cura di iris, giunchiglie, peonie, tulipani, ciliegi e
dove fece realizzare un giardino acquatico con
un ponte giapponese. Una fonte di ispirazione
per le sue opere più iconiche, da Ninfee a Le rose,
la sua ultima tela.
Claude Monet, Ninfee (1916-1919 circa) monetgenova.it | palazzoducale.genova.it
© Musée Marmottan Monet, Paris/Bridgeman Images

NOVECENTO ELEGANTE. ABITI E ACCESSORI DALLA DONAZIONE FINESCHI


PRATO FINO AL 29 MAGGIO
Il Museo del Tessuto espone oltre 80 oggetti della famiglia Fineschi, attiva
nella borghesia pratese fin dall’800, che testimoniano i costumi italiani degli
ultimi secoli. Si parte dai completi infantili degli anni ‘20 e ‘30 del ‘900, prime
tracce della moda per bambini. Si prosegue con il ricamo, la vera passione
delle donne Fineschi, con colletti e trine a punto rinascimento, centrini e
bordure a chiacchierino. Per l’uomo sono presenti frac, smoking e soprabiti
dei primi anni ‘30, accompagnati da cappelli, bastoni e set da fumo in se-
piolite. Ai prodotti di alta sartoria indossati negli anni ‘60 per appuntamenti
esclusivi, seguono, due decenni dopo, gli outfit dei primi brand italiani, fir-
mati da stilisti come Gianfranco Ferré e Rocco Barocco. Bottoni, fibbie e
borse connotano, infine, la raffinatezza dei capi.
museodeltessuto.it

Abito di Ada Tirinnanzi Fineschi, sartoria italiana (1965-1975), tessuto firmato Ken Scott
© Salvini - Archivio Museo del Tessuto

20
FLORACULT
ROMA 23>25 APRILE
Zucca turbante, pomodoro pesca e zucchina serpente
sono solo alcune delle sementi ospiti della mostra
mercato di florovivaismo amatoriale organizzata ai Casali
del Pino, nel Parco di Veio, dall’imprenditrice agrico-
la e designer Ilaria Venturini Fendi. L’11esima edizione
s’intitola Memoria e innovazione, per ricordare quanto
fiori e piante siano un ponte tra le civiltà del passato e le
nuove tecnologie sostenibili. Oltre a incontri, laboratori
e installazioni, si possono conoscere le collezioni bo-
taniche di espositori da tutt’Italia. Tra le chicche da non
perdere, le varietà di Pelargonium, tra cui l’Apple Blossom
Rosebud, prediletta dalla Regina Vittoria, e l’Ipomea alba,
che al calar della luce s’illumina di bianco e rilascia un
profumo inebriante.
floracult.com

WINDOWLESS CAR
CASERTA FINO AL 7 MAGGIO
Il difficile binomio tra essere umano e inanimato,
reso ancora più complesso dalla trasformazione
socioculturale imposta dalla Rivoluzione indu-
striale, trova nuova formulazione artistica nelle
opere di Krzysztof Grzybacz. L’artista polacco,
classe 1993, espone per la prima volta in Italia,
alla Galleria Nicola Pedana, tele realizzate con
tonalità pastello e un gesto pittorico goliardico e
fiabesco, dal ritmo ossessivo tipico delle fabbri-
che. Con questi dipinti si chiede quanto e come
la depersonalizzazione dell’individuo incida su
ciascuno. E a suo modo trova una risposta: co-
scienti del grigiore industriale che ci circonda,
non resta che osservare il mondo dal finestrino
di una macchina o chiudere gli occhi per ridise-
gnarlo come si vorrebbe che fosse.
nicolapedana.com Krzysztof Grzybacz, In between folds (2022)

VAN GOGH MULTIMEDIA E LA STANZA SEGRETA


NAPOLI FINO AL 26 GIUGNO
L’opera del pittore olandese è presentata a Pa-
lazzo Fondi con ritratti, autoritratti, nature morte
e paesaggi che riproducono i suoi dipinti con la
massima fedeltà, attraverso la visione in 3D. La
multimedialità ha lo stesso obiettivo che Van
Gogh voleva raggiungere con il colore: allonta-
nare l’arte dalla resa naturalistica e rimandarla a
significati più intensi. Oltre alla realtà virtuale, si
introducono ricostruzioni reali di abiti, oggetti e
ambienti divenuti celebri, come la stanza da let-
to di Arles. L’esposizione itinerante ha già avuto
successo in altre città, ma alla tappa partenopea
si aggiunge una sezione di originali firmati da im-
pressionisti, tra cui Paul Cézanne e Henri de Tou-
louse-Lautrec.
Ricostruzione della stanza di Vincent Van Gogh ad Arles, in Francia vangoghmultimediaexperience.it

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GUSTA & DEGUSTA

di Andrea Radic Andrea_Radic andrearadic2019

IL FASCINO SEGRETO
DELL’HOTEL DE RUSSIE
© Hotel Photography

A rtisti poliedrici, attrici affascinanti, famiglie re-


ali e Capi di Stato. Nessuno degli illustri ospi-
ti dell’Hotel de Russie, iconico indirizzo della
grande ospitalità nella Capitale, ha saputo sottrarsi al
fascino dei giardini ai piedi del Pincio, ricchi di alberi di
pino, agrumi fioriti e una piccola cascata. Il poeta fran-
cese Jean Cocteau lo descrisse come «un paradiso in
terra». Era il 1917 e la definizione calza tutt’oggi a pen-
nello per questo luogo, impreziosito dalla contempora-
neità degli ambienti e dalla valorizzazione delle linee
architettoniche neoclassiche, tracciate nel 1800 da Giu-
seppe Valadier.
Il jet set romano ama gustare un Martini artigianale
allo Stravinskij Bar mentre il tramonto infiamma la Cit-
tà eterna. Il ristorante Jardin de Russie è guidato dallo
chef Fulvio Pierangelini, artista della cucina italiana. A
dirigere la struttura l’esperienza e la classe di Giampao-
lo Ottazzi.
roccofortehotels.com

La terrazza del Jardin de Russie

LORENZO COGO PORTA IL SUO


TALENTO NEL CUORE
DI VENEZIA

È stato per lungo tempo lo chef stellato più


giovane d’Italia. Ora Lorenzo Cogo approda a
Venezia dove firma la cucina di Dama, il risto-
rante dell’hotel di charme Ca’ Bonfadini. Uno stile che
spinge sulla contemporanea creatività dello chef e va-
lorizza l’eccellenza locale. Identità veneziana, respiro
internazionale e una nota istintiva inaspettata, quasi
provocatoria, si ritrovano in piatti come il Carpaccio di
ricciola, cavolo viola, rafano e acqua di rose. Complessi
e identitari i Cappelletti di anguilla, foie gras di mare e
barbabietola. Ben definito nei sapori il Rotolo di filetto
di rana pescatrice al cardamomo e salsa XO al pepero-
ne. Tecniche orientali e cotture di altre latitudini sono la
strada che Cogo percorre per dare sostanza e concre-
tezza al pesce e ai vegetali, sempre di stagione. Golosi
e originali i dessert. Carta dei vini di intensa geografia
enologica. E se Venezia ricorda la forma di un pesce,
Cogo si dimostra abile ed esperto pescatore. Panna cotta al carciofo, pompelmo, olive e caffè

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LA GRANDE TRADIZIONE DI
AL VÈDEL: SINFONIA DI SAPORI

S iamo nella Bassa Parmense, un fazzoletto di


terra adagiato lungo il Grande Fiume, dove le
atmosfere e i silenzi della campagna pongono
le persone al centro delle cose.
Colorno: è qui che la famiglia Bergonzi lavora, sin dal
1780, per dare ai viandanti di allora come a quelli con-
temporanei la gioia della grande convivialità, aprendo
le porte delle sue cantine, templi del culatello e degli
insaccati tradizionali.
Podere Cadassa e ristorante Al Vèdel sono i nomi da
segnare a inchiostro indelebile nell’agenda del buon-
gustaio. Culatello “dimenticato” che stagiona 40 mesi e
salumi da maiali allevati allo stato brado per comincia-
re. A seguire Anolini in brodo, lumache, la Tagliata di
celato (midollo, diaframma, porro e prezzemolo), e l’Oca
bargnocla con la scarpetta. Una grande tavolo dove go-
dersi la vita. Cantina sontuosa, curata da Marco Pizzigo-
ni, e servizio attento e cordiale.
Lo chef Enrico Bergonzi (seduto a sinistra) con tutta la famiglia poderecadassa.it

LATOUR A CIVITELLA:
ESEGESI DEL GRECHETTO

S ergio e Giuseppe Mottura hanno scelto l’istrice


come simbolo dell’azienda, animale raffinato
che predilige luoghi dove c’è equilibrio ecolo-
gico. Siamo a Civitella d’Agliano (VT), nella pianura tra
Lazio e Umbria bagnata dal Tevere, fra le zone più voca-
te alla produzione dell’uva Grechetto. Latour a Civitella
è un grechetto in purezza fermentato in barrique di ro-
vere francese, prima vendemmia nel 1994. Il suo nome
nasce dall’amicizia con un grande produttore della Bor-
gogna ed è stato il primo vino del Lazio a ottenere i pre-
stigiosi Tre Bicchieri dal Gambero Rosso. Ha un impatto
olfattivo elegante e complesso, al palato giunge morbi-
do, di piacevole freschezza e con finale persistente. La
vocazione vinicola di questa terra di primitiva bellezza
è nota sin dal 1292. La tenuta fu acquistata nel 1933 da
uno zio paterno, Alessandro, durante un incarico come
ingegnere per la costruzione della ferrovia Milano/Na-
poli.
sergiomottura.com

Poggio della Costa, uno dei Grechetto di Sergio Mottura

23
© Assunta Servello

24
WHAT’S UP
IL FRONTMAN
DELLE BAND
CARLO CONTI TORNA NEL PRIME TIME DI RAI1 CON UN NUOVO
SHOW DEDICATO AI GRUPPI MUSICALI
di Gaspare Baglio gasparebaglio

I l 22 aprile, su Rai1, prende il via


un nuovo talent show tutto dedi-
cato ai gruppi musicali. The Band
è un format originale che vede come
frontman Carlo Conti, conduttore
colo: Gianna Nannini, Carlo Verdone e
Asia Argento. È un talent con il sapore
del divertimento, non si vincono con-
tratti discografici ma il titolo di band
dell’anno. L’obiettivo è fare musica
energia allo stato puro.
La musica è nel tuo Dna da presen-
tatore…
Nascendo in radio ho sviluppato, gio-
coforza, una predilezione per i pro-
amatissimo della tv pubblica. Con la live, scoprendo anche la storia di que- grammi musicali. Ho condotto per 18
sua verve, si destreggia tra chitarre, ste formazioni. anni programmi di quiz, ma è chiaro
batterie, bassi e voci per decretare la Ci saranno cover band? che in show come I migliori anni e 50
miglior formazione live dell’anno. No, solo gruppi che si cimentano con Canzonissime mi esprimo al meglio,
Ritorni con un format tutto nuovo. diversi generi musicali. perché sono più nelle mie corde. Per
Mi piace sperimentare e, con il diret- Darete spazio anche agli inediti? mia abitudine, poi, preferisco portare
tore di Rai1, mi sono ritagliato que- Nell’ultima puntata cercheremo di in tv qualcosa di originale, come suc-
sto spazio come autore e ideatore di fare cantare loro qualche nuovo bra- cesso proprio con I migliori anni, for-
programmi condotti da me come Top no. mat che è stato proposto anche all’e-
Dieci, nato in tempo di pandemia e Dove si svolge il programma? stero. Anzi spero di poterlo riproporre
andato molto bene nonostante fosse Va in onda dal Teatro Verdi di Mon- presto in tv.
senza pubblico, balletto e orchestra, tecatini Terme, in provincia di Pisto- Top Dieci, invece, tornerà?
o da altri come Ora o mai più, che ve- ia, proprio perché c’è bisogno di un Spero di sì. Mi piacerebbe che diven-
deva al timone Amadeus. Quest’anno pubblico vero, da grande evento. tasse uno show di lunga serialità, con
abbiamo pensato di testare un’idea Lo studio tv era limitativo. Abbiamo band e corpo di ballo. Così come mi
tutta italiana che parte da una rifles- scelto un palco che ha ospitato molti auguro di riproporre presto Tali e Qua-
sione su gruppi musicali. concerti, radunando lì l’energia della li, la versione nip di Tale e Quale Show,
Quale? musica dal vivo. che vede quindi concorrenti non fa-
Nei talent si pensa spesso al can- Che gruppi si sono presentati? mosi cimentarsi nei panni delle grandi
tante singolo, meno alle band, che Eterogenei. C’è la band che suona stelle della musica. Ha avuto un otti-
comprendono tante realtà diverse: rock, quella che fa pezzi italiani, ma mo gradimento.
formazioni amatoriali, il complessino pure chi predilige la dance o il genere Progetti dopo The Band?
studentesco che suona insieme da rockabilly. Dopo una selezione video, Il 3 maggio, da Cinecittà, presento la
pochi mesi, amici che si esibiscono li abbiamo chiamati a Roma per i pro- cerimonia di consegna dei David di
insieme da anni. Vogliamo anche dare vini. Non ci sono limiti di età e genere: Donatello. Poi il 3 giugno ci sarà Dal-
un segnale di ripartenza per la musica abbiamo visionato gruppi al femmi- laArenaLucio, una serata dedicata al
dal vivo che ha sofferto molto: i gruppi nile, complessi di medici e infermieri grande Lucio Dalla dall’Arena di Vero-
che suonavano nei locali, nelle feste che si divertono a fare musica, anche na. Il 10 giugno c’è il classico appun-
o nelle cerimonie sono stati bloccati un gruppetto di ragazzini che suona- tamento di Con il cuore - Nel nome di
per la crisi del settore legato alla pan- no a scuola. Nei video di presenta- Francesco, per raccogliere fondi per
demia. Lo show è uno stimolo. zione racconteremo le loro storie. È le mense e altre missioni dell’ordine
Come funziona il meccanismo? sempre un gioco di squadra: insieme francescano.
I gruppi vengono seguiti da otto tu- si può raggiungere un obiettivo. E poi il meritato riposo, magari in una
tor famosi che, per tutte e quattro le In che band famosa avresti voluto località da raggiungere in treno.
puntate, daranno loro dei consigli. In suonare? Mi sposto sempre in Frecciarossa.
qualità di direttore artistico, insieme Non ho dubbi: i Pink Floyd. Anche se, Sono un cliente affezionato della Fi-
agli autori, assegnerò loro alcuni brani al massimo, avrei potuto portare i mi- renze-Roma. Anzi, mi sono accorto
da suonare. Dopo l’esibizione, i com- crofoni o la chitarra a David Gilmour che ho dei punti da utilizzare, devo
plessi riceveranno il giudizio dei tutor (ride, ndr). farlo al più presto.
avversari e di una giuria formata da Chi ti piace tra le formazioni italiane?
tre grandi protagonisti dello spetta- I Negramaro, i Modà e Le Vibrazioni: carloconti.tv

25
© Amilcare Incalza

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WHAT’S UP
PASSIONE
RADICALE
ANDREA BOSCA INTERPRETA MARCO PANNELLA NELLA
DOCUFICTION RAI DEDICATA AL POLITICO. UN RUOLO COMPLESSO
IN CUI HA ESPRESSO TUTTA LA SUA CAPACITÀ DI TRASFORMARSI
di Gaspare Baglio gasparebaglio

È la passione, senza dubbio, a


muovere Andrea Bosca. At-
tore e artista, mette in tutto
quello che fa l’amore, il sangue, il su-
dore, la fatica. E non gli manca neppu-
alla nutrizionista ho chiesto di rendere
giustizia a Pannella e ai suoi scioperi
della fame. Ho messo il mio corpo a
servizio di un progetto che mi ha dato
la possibilità di esprimermi con quella
Alcuni pensavano che le uscite del
leader dei Radicali fossero estreme…
Il suo principio era la non violenza. Ma
questo per lui non significava non ri-
bellarsi, bensì combattere in modo
re il talento. vena di trasformismo che amo mette- intransigente contro quelli che vole-
Ad aprile lo vedremo nel film di Netflix re a disposizione. Dico sempre: «Non vano l’uovo oggi perdendo la gallina
Toscana, girato in inglese nel Chianti. chiedetemi quanti chili ho perso, ma domani. Dietro al diritto al divorzio
Ma soprattutto in Romanzo Radica- quanti diritti abbiamo conquistato in c’era la lotta contro la censura. I Ra-
le, la docufiction di Rai1 sul politico quegli anni. E quanti ancora dobbiamo dicali combattevano per l’amore e la
e attivista Marco Pannella, girata da conquistarne». Lui metteva l’anima e il libera sessualità, svincolandosi da
Mimmo Calopresti e presentata in an- fisico in risonanza con la persona. certe gabbie e visioni di potere che
teprima al Bif&st - Bari International Quali aspetti di lui verranno raccon- loro chiamavano “il regime”, mentale
Film&Tv Festival. tati? soprattutto. L’obiettivo era solo vive-
Dopo il successo delle serie Màkari, Dopo il periodo iniziale della sua car- re in maniera felice. Quello che lui ha
dove ha interpretato un affermato ar- riera, c’è un salto temporale fino ai detto negli anni ‘70 ce lo ritroviamo
chistar, torna sulla rete ammiraglia giorni nostri. Il nucleo della narrazio- nei grandi temi d’attualità: Pannella
di Viale Mazzini per uno dei ruoli più ne è la prima, vera, grande battaglia: era contro la lotta agli armamenti e ha
complessi della sua carriera. quella del divorzio. Pannella era con- spesso posto la questione della crisi
Com’è iniziata l’avventura di Roman- vinto che il popolo fosse molto più energetica.
zo Radicale? colto, preparato e coraggioso della Passiamo al film Toscana, una produ-
È stato un lavoro che mi ha portato classe politica che lo rappresentava. zione internazionale che racconta la
grandissima gioia. Sebbene cono- Inizialmente si sentiva un uomo inutile, bellezza dell’Italia.
scessi e apprezzassi Pannella per le ma con la lotta per il divorzio si vede Con tutte le sue idiosincrasie, al nostro
sue battaglie, lo comprendevo solo il suo liberalismo, la convinzione che Paese viene riconosciuto un grande
superficialmente. Così, dopo il pro- ogni individuo debba vivere secondo valore all’estero. E questo va protetto.
vino col regista Calopresti, grande le proprie scelte, ovviamente senza Mi piace l’idea che l’Italia venga ap-
compagno di viaggio, ho cominciato a ledere la libertà altrui. prezzata soprattutto per il suo modo
cercare persone che lo conoscessero, Che battaglia fu? di vivere in famiglia e comunitario.
guardare documentari, ascoltare la Terribile, perché molte persone ave- Altri progetti su cui stai lavorando?
sua voce. Ho subito compre- vano capito l’importanza della que- Sto scrivendo uno spettacolo sui rac-
so che ci voleva un cam- stione. Ma all’epoca era illegale parla- conti dello scrittore partigiano Beppe
biamento importante, re di certi temi. Le lotte venivano fatte Fenoglio, che in questi giorni festeg-
anche fisico, di cui dimostrando che i problemi nasceva- gia il centenario dalla nascita. È un
dovevo farmi no proprio perché le leggi non tene- tema drammaticamente attuale, che
carico. vano conto della vera libertà, come se riporta alla mente con grande ango-
Come ci sei ci fosse un bug nel sistema. Pannella scia la situazione in Ucraina.
riuscito? si domandava perché le persone non
Ai prepa- potessero semplicemente vivere la andreabosca.net
ratori e propria esistenza come desideravano. andreabosca

27
WHAT’S UP

LIBERA DI ESSERE
SIMONA MOLINARI TORNA CON UN NUOVO DISCO,
PETALI, CHE NE SEGNA IL CAMBIAMENTO COME DONNA
di Gaspare Baglio gasparebaglio

U na cantautrice di talento,
con tante corde al suo arco
e la capacità di rendere ap-
petibili a tutti musicalità complesse
anche grazie a brani come Egocentri-
strada. Complici l’età e le prese di co-
scienza degli ultimi anni, in cui è cam-
biato anche il mondo.
Lei balla sola è una metafora del tuo
cambiamento?
Come affronti questa avventura?
Come una donna che non ha più pau-
ra di mostrarsi.

simonamolinari.it
ca e La felicità. Simona Molinari è un Sì, di un’evoluzione come donna. simonamolinariofficial
fiore prezioso. Sarà per questo che il Noi, quando
nuovo album si intitola Petali. cresciamo,
L’inedito che ha anticipato l’uscita del non veniamo
progetto è Lei balla sola: con un’atmo- più tratta-
sfera un po’ sognante, ci trasporta nel te come
nuovo corso della carriera dell’artista persone,
napoletana ma aquilana d’adozione. ma come
Ritorni dopo un lungo silenzio disco- donne.
grafico. Come ti senti? Lo sguar-
Sono contenta e non vedo l’ora. Abbia- do che
mo lavorato a questo album con una il mon-
nuova squadra di persone, cercando do aveva
di tirare fuori il massimo dell’autentici- su di me
tà che avevo dentro. condizio-
Perché hai fatto passare tanto tem- nava le
po? mie rispo-
Mi sono dedicata alla vita reale, prima ste e au-
ero proiettata sul lato artistico. Fuo- mentava
ri dal palcoscenico ero in cerca di un insicurezze
personaggio da interpretare. Poi è ar- e paure. Te-
rivata la maternità e il mio vecchio en- mevo di esse-
tourage mi aveva lasciato intuire che, re presa meno
forse, l’essere diventata mamma cre- in considera-
asse meno appeal. Questa cosa mi ha zione come arti-
demoralizzata, facendomi allontanare sta e cantautrice:
dalla discografia. era più importante
Quanto ha influito l’essere madre in che fossi una don-
questo album? na. Nella canzone,
Tanto. Sono cambiata come donna, la protagonista deci-
attraverso un’evoluzione che mi ha de di essere libera, di
portata ad abbandonare le maschere. viaggiare, di diventare
È come se, insieme a mia figlia, fossi una clochard, di avere
rinata anche io, completamente. Non un proprio sguardo sul
avevo più bisogno di nascondermi mondo con meraviglia e
dietro un’ostentata femminilità o quel- stupore.
lo che la gente voleva. L’8 aprile parte Petali in
Il cambiamento è evidente anche nel tour - Teatri e dintorni e le
disco… due date al Blue Note di Mi-
Per molto tempo la mia missione è lano sono già sold out.
stata quella di rendere popolare il jazz Il suono è cambiato: porto sul
attraverso swing ed elettronica: era palco il mio presente e il mio
una missione. Adesso non mi lego più passato musicale, di cui vado
a un genere, ma racconto un tratto di altamente fiera.

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e i punti CartaFRECCIA saranno riconosciuti esclusivamente utilizzando il codice convenzione Avis AWD T314101 e presentando, al momento
del ritiro dell’auto, il codice PNR del biglietto ferroviario oppure il numero della Carta Fedeltà. Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni: 29
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ISRAELE
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

riapre al turismo
La Tel Aviv che non dorme mai è pronta ad accogliere i turisti tra
mare, spiagge, divertimento e buon cibo
Per il National Geographic la sua infinita spiaggia apprezzare la bellezza architettonica e il razionalismo
merita un posto nella top ten degli arenili cittadini. in chiave ebraica dei palazzi che affacciano su questo
Per Lonely Planet è forse la metropoli più edonistica storico viale che poi sfocia in Dizengoff, altra arteria
della Terra, amatissima anche dalla comunità gay. Per ricca di bar e chioschi.
gli amanti dell’arte, la sua architettura all’insegna del
Bauhaus in chiave orientale è un patrimonio che da Il Museum of Modern Art contiene una famosa
solo vale un viaggio. collezione di opere del ‘900, l’Eretz Israel Museum
Questa è Tel Aviv! racconta la storia dell’archeologia, dell’etnografia e del
Per chi sceglie di scoprirla in totale libertà e folklore giudaico, mentre nella zona di Ben Yehuda e
autonomia, Tel Aviv regala una sorpresa metro Gordon street si possono avvicinare i giovani talenti
dopo metro. Il punto di partenza di un inedito dell’arte contemporanea. Il Sarona Market è invece
trekking urbano è naturalmente la sua promenade, l’ideale per gli appassionati di gastronomia e qui si
dove si balla, si prende il sole, si pratica il gioco dei può toccare con mano un altro record della città: il
racchettoni, si corre in bicicletta, si pratica lo yoga fatto di essere la città più vegan friendly al mondo.
e soprattutto si nuota, godendo di un sole sempre La città si può anche visitare pedalando lungo i 100
caldo, amico dei viaggiatori. A Tel Aviv, splende il sole km delle sue piste ciclabili, magari sulla sella delle bici
quasi 300 giorni all’anno e da marzo fino all’inizio pubbliche offerte dal servizio Tel-O-Fun. Poi c’è la
di novembre è possibile fare il bagno, godendo dei vita notturna: Carlebach Street e ancora Rothschild
14 km di spiaggia cittadina. Una spiaggia rilassante, Avenue sono sempre accese, così come la zona di
adattissima anche ai più piccoli che possono viverla Tel Aviv Port. Se andate lì capirete perché questa è
dall’alba al tramonto con mamma e papà! chiamata party city: qui non si smette mai, a nessuna
Alla fine della spiaggia, si raggiunge l’antichissima ora della notte, di divertirsi.
Jaffa, con il labirinto dei suoi vicoli, che pullula di Solo divertimento? Certamente no!
gallerie d’arte, piccoli musei di scultura, ristoranti A Tel Aviv ogni giorno prendono vita oltre 4.000
a gestione familiare. Da lì, a piedi, si raggiunge il start up, simbolo dell’innovazione e della creatività
Credits by by Dana Friedlander for the Israeli Ministry of Tourism

Carmel Market per assaggiare i datteri o il succo di israeliana.


melograno, circondati dall’inebriante profumo delle
coloratissime spezie. Tel Aviv ospita poi, ogni estate, una serie eccezionale
Lasciato il caos di sapori, voci, spezie alle vostre di concerti e di appuntamenti internazionali da
spalle, potete perdervi un’altra volta, addentrandovi tutto il mondo.
dentro Neve Tzedek, l’affascinante quartiere un po’ Vi aspettiamo per scoprirla insieme!
bohémien che ha resistito, grazie alla volontà dei
suoi fieri abitanti, alla speculazione edilizia. Qui ci
sono tantissimi caffè, palazzi dal fascino fané in cui
trascorrere qualche ora lieta osservando il passaggio
della gente vestita in modo alternativo.
Ma ci sono ancora tante cose da scoprire nella città
bianca. Basta prendere Rothschild Boulevard per

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UN TRENO DI LIBRI

Invito alla lettura


di Giulia Ciarapica
[blogger culturale e scrittrice dell’accademia Molly Bloom*]

MAI STATI
INNOCENTI
IL MALE DENTRO E FUORI DI NOI, IN UNA CITTÀ DIVISA IN DUE,
NEL ROMANZO D’ESORDIO DI VALERIA GARGIULLO

«E
ravamo nati nella vio- lezza che il male siamo noi. dimostrerà insufficiente a sradicare il
lenza. Dentro di noi c’e- Quella che Gargiullo costruisce con male. La profonda autenticità del ro-
ra qualcosa, qualcosa di grande senso di realtà e schiettez- manzo di Gargiullo echeggia in ogni
oscuro. (…) Non avevo aspirazioni di za è una storia che principia da uno pagina accompagnando il lettore in
conoscermi nel profondo: ero terro- stradone, la linea divisoria tra i rioni di un viaggio dal grande impatto emo-
rizzata da quello che avevo dentro». Campo dell’Oro e Santa Fermina, le tivo: questa non è soltanto la storia
Lo scrive Valeria Gargiullo nel suo due anime opposte di Civitavecchia. di un crimine o di una città. Questa è
romanzo d’esordio Mai stati innocen- Ai casermoni popolari che racchiudo- soprattutto una storia cui aggrapparsi
ti, ma quella di cui parla è una radice no persone sfilacciate e disperse, fan- nei momenti difficili, perché non inse-
antica che riguarda tutti e arriva da no da contraltare le villette dell’altra gna la salvezza ma un bene più pre-
lontano, compiendo un giro lunghissi- metà della città, dove le bollette sono zioso: riconoscersi nel dolore e non
mo e al tempo stesso molto breve, col in regola e le ragazze camminano sor- tradire mai se stessi.
fine ultimo di raggiungere la nostra ridenti per le vie prossime al mare. Il
parte più intima, un luogo segreto in male, unica faccia del dolore, è lì, a
cui ristagnano le cose che ci rappre- Campo dell’Oro, nella parte sbagliata
sentano, che ci fanno paura e che pro- della terra, dove Anna – protagonista
viamo a nascondere a chiunque. e voce narrante – conoscerà la radice
Qui la radice fa capo al male così antica da cui sua madre l’ha sempre
come l’autrice ce lo racconta, sedi- messa in guardia: Simone, il fratel-
mentato nei corpi di giovani delin- lo di soli 14 anni, vuole entrare nella
quenti – Giancarlo, Manuel e Yuri, “famiglia” dei Sorci. Lei sta per partire,
ovvero i Sorci, la banda criminale sogna Milano, l’università, un futuro
che controlla la zona – aggrappato diverso, la fuga dal quartiere grazie ai
ai muri di una città rovinata, la Civi- libri e allo studio, ma sarà il buio della
tavecchia (RM) del quartiere Campo disperazione a trattenerla, perché Si-
dell’Oro. Un liquido denso e maleo- mone va salvato, dai Sorci e prima an-
dorante che insozza strade, vicoli, cora da se stesso, prigioniero di quel
garage, motorini, arriva fino al mare e quartiere buio.
vi si getta dentro. L’unica certezza è È così che nell’estate torrida di Civita-
che questo male non muore ma, nel vecchia, vicina al mare ma più simile
momento in cui viene riconosciuto, a una gigantesca sabbia mobile, Anna
può incutere meno paura di quanto si entrerà a far parte della banda dei
pensi: non per l’illusione che qualcu- Sorci, compiendo un atto di coraggio
no abbia strumenti per contrastarlo, e di salvezza nei confronti del fratel-
ma perché si acquista la consapevo- lo più piccolo, che però pian piano si
Salani, pp. 336 € 16,00

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UN TRENO DI LIBRI

BRANI TRATTI DA di conoscermi nel profondo: ero ter- ciò che è fuori dai canoni, colorato,
MAI STATI INNOCENTI rorizzata da quello che avevo dentro. inusuale, crea un disequilibrio nella
Andarsene avrebbe forse alleviato i vita ordinaria delle persone. Cam-
[…] presupposti di quel seme, chetandoli; biare la società è cambiare l’indivi-
Eravamo nati nella violenza. Dentro di non l’avrebbe ucciso, questo no, però duo, mostrargli un modo diverso è
noi c’era qualcosa, qualcosa di oscu- sarebbe stato un valido espediente di accettare l’estraneo. Ma questi sono
ro. Mia madre me ne aveva parlato, una vita normale o quasi. Restare, in- cambiamenti lunghi, frammentati nel
tempo addietro: il male era presente vece, lo alimentava; e il male di espri- tempo, è necessaria una presa di co-
ancor prima che arrivassero i Sorci, me sempre in ambienti scarni di luce. scienza. Bisognerebbe purificarsi, an-
ancor prima che i Ricci e gli altri de- […] che se il processo è pericoloso. Non
linquenti mettessero a soqquadro Forse aveva ragione il padre di Loren- tutti riescono, c’è chi torna indietro a
tutto. Un sedimento perverso covava zo, ero diventata il diavolo. com’era prima per una forma blanda
in ognuno di noi, e io l’avevo udito: era Ma cos’è il diavolo? Una figura diver- di sopravvivenza. Per questo, il male a
la mia rabbia, il mio dolore; si espri- sa dalla nostra cui fatichiamo ad ac- Campo dell’oro aveva corrotto lenta-
meva con le mie parole, prendeva in cettare l’esistenza. L’unico modo per mente le anime di tutti. Anche la mia.
prestito la mia voce, il corpo. Metterlo sopperire alla sua presenza è quello Perché dannare è un atto facile, non
a tacere significava mettere a tacere di attribuirgli una connotazione nega- richiede sforzo rispetto alla compren-
una parte di me, ma ero sollevata di tiva. Se qualcosa spaventa o intimori- sione.
questa scelta. Non avevo aspirazioni sce, allora è opera del diavolo. Tutto […]

Veduta urbana Civitavecchia (RM)


© Lorenzo Viola/GettyImages

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Un assaggio di lettura

© look@me/Adobestock
Andarsene da quello che si è stati l’espressione del viso era un mix tra se da giorni. Simone era accanto a lei
non vuol dire davvero fuggire. Quan- euforia e preoccupazione. «Questa è e le dedicava rapide occhiate. Yuri
do i ricordi restano a galla come boe una fortuna. Possiamo prenderci ciò mi sembrava a disagio. Sudava dal-
in mare, allora è inutile trasferirsi che è nostro». le tempie e aveva le ascelle fradicie.
dall’altra parte d’Italia. Ce l’ho scritto Alzai la mano, come in classe. Lui mi L’unico a essere nel proprio ambiente
in faccia che non sono felice, e che sembrò indispettito, ma non me ne era Manuel, che aveva le mani nasco-
Milano non è la risposta a quello che importò. «Cos’è nostro?» chiesi. ste nelle tasche della tuta e annuiva a
il quartiere mi ha preso. Ma è un con- «Tutto quello che non ci appartiene ogni frase di Giancarlo.
cetto che prima ignoravo, e per que- già». «Lo vedi?» ripeté lui, indicando i Sorci.
sto non sono brava a improvvisare. Ho «Tante cose non ci appartengono» «Sta negli occhi, la mancanza». Prese
architettato la mia fuga in poco tem- osservai, sistemandomi meglio sul il volto di Mirella e lo strinse. Ades-
po, rischiando di fallire e restarmene divano. so sembrava ancora più incavato. Lo
al quartiere per il resto della mia vita. «Hai ragione. Tante, troppe». Giancar- sguardo di lei mi incontrò, ebbi un fre-
Però ovunque soggiornerò – di que- lo piegò la testa di lato, come a voler mito improvviso, la spia che quell’op-
sto sono sicura – l’ombra di Campo cambiare prospettiva. «Siamo nati pressione gratuita era del tutto fuori
dell’oro sarà sempre lì a ricordarmi qua, siamo monchi. Ci manca qualco- luogo. «È come nascere senza un
che me ne sono andata veramente. sa. Non lo vedi anche tu?». braccio o una gamba» concluse, la-
Perché non si può fuggire da ciò che Mi fece segno di guardare gli altri se- sciandola andare.
si è stati. duti sul divano. Mirella batteva un dito «Lo vedo» risposi, osservando Mirel-
[…] smaltato di nero sul telecomando, la acciambellarsi di nuovo sul divano,
Gironzolò davanti a noi in un ovale im- irritata. Aveva le guance scavate, la accanto a mio fratello, «Ma non si può
maginario. Aveva le braccia conserte, faccia pallida come se non mangias- prendere tutto».

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Un assaggio di lettura
UN TRENO DI LIBRI

«In natura ci deve essere equilibrio» Fu un germoglio a farmi dubitare di di anti calcare che non smacchiavano
riprese Giancarlo, tornando a girare me stessa. bene o saponi per i bagni che finivano
per il salotto, con le braccia incrocia- Avevo avuto paura, certo, ma c’era in fretta, di una collega che secondo
te al petto. «Ma non sempre la natu- qualcos’altro. Ormai ne ero sicura, lei lavorava male o di qualche vip che
ra rispetta questo equilibrio. È giusto me ne ero accorta allo specchietto soggiornava nell’albergo. Di tanto in
sistemarlo. Consideratelo il nostro dello scooter. Qualcos’altro che mi tanto mi ricordava di quanto fosse
compito». faceva vergognare, mi faceva essere felice che sarei andata a Milano, e
[…] indegna anche di respirare. Una voce quando attaccava discorsi del gene-
Il ragazzo steso per terra mi tornava supplicava: «Fallo di nuovo». La rico- re, Simone alzava gli occhi al cielo,
in mente con prepotenza, presto il noscevo. La tenevo a bada da anni. annoiato.
suo sangue sull’asfalto si mischiava Una rabbia primitiva, che spuntava da Così avevo imparato a vivere nel pas-
al latte ed ecco che tornavo bambi- tempo come erba cattiva, ora defla- sato. Ci sguazzavo dentro. I ricordi
na, a fermare l’emorragia premendo grava contro il cielo, la casa, i palazzi. erano palliativi, ma funzionava bene.
l’asciugamano sulla testa di Simone. Quella voce inconfondibile. Prendevo pezzi della mia vita e li di-
Chi era il mostro, ora? La mia. sponevo come meglio mi pareva. Al-
Avevamo travolto le vite di quella […] cune cose le cambiavo, immaginavo
gente con la stessa facilità con cui i Mia madre non aveva capito che c’e- scene alternative e dialoghi che non
maremoti inghiottivano le coste con ra qualcosa che non andava. Tornava sarebbero mai accaduti. In tutti questi
i loro muri d’acqua, e non chiedeva- stanca la sera, faticava a tenere aperti episodi ipotetici c’era Simone, che mi
no scusa, era così e basta. I Sorci non gli occhi mentre disponevo la cena chiedeva scusa. Ci chiedevamo scu-
agivano per divertimento o per noia, sui piatti. Se parlava, e intavolava una sa. Per cosa, non lo sapevo. Forse per
la loro era una sopravvivenza. discussione, era perlopiù sul lavoro, essere diventati adulti troppo presto.

Una spiaggia di Civitavecchia


© Filippo Carlot/EyeEm/GettyImages

ACCADEMIA MOLLY BLOOM*


La nostra rubrica Un treno di libri è a cura di Molly Bloom, l’accademia fondata a Roma da Leonardo Colombati ed Emanuele
Trevi, che riunisce alcuni dei migliori scrittori, registi, sceneggiatori, musicisti e giornalisti del Paese. Con un unico fine:
insegnare la scrittura creativa per applicarla ai campi della letteratura, della musica, dello spettacolo, dei media e del business.
mollybloom.it

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Lo scaffale della Freccia a cura di Gaspare Baglio e Sandra Gesualdi

LA FORMA DEL CUORE STORIA DI UNA MAESTRA DEL SUD CHE CONTRAPPASSO
Anton Emilio Krogh, Monica Cirinnà FU LA MADRE DI ALDO MORO Andrea Delogu
Marsilio, pp. 252 € 17 Renato Moro HarperCollins, pp. 425 € 19
L’imprevedibilità dell’amore che non Bompiani, pp. 312 € 18 In una giornata come tante altre,
sceglie, non chiede permesso, non Una donna colta e impegnata che tentò per motivi sconosciuti, chi uccide
calcola. L’amore arriva e stravolge. di imporsi, con coraggio, in una società un animale si ritrova a condividerne
Ed è quello che è accaduto a Eve e maschilista, pregna di rispettabilità all’istante la medesima sorte, perdendo
Ada, l’una militare in carriera, l’altra borghese. Fida Stinchi, maestra calabrese, la vita nello stesso modo. Il mondo
novizia in attesa dei voti, due donne fu una pensatrice vivace e una giornalista si adatta alla nuova normalità, ma
tanto diverse che si scoprono una la alacre. Suo nipote Renato ne ricostruisce un’indagine conduce a scoprire la
persona giusta per l’altra. Una storia la storia attraverso le tante lettere che si cupa verità sulla neonata società. La
di libertà e sentimenti, contro ogni scambiò con il futuro marito. Un racconto conduttrice Andrea Delogu esordisce
stereotipo, convenzione e divisa, ma intimo che ha come sfondo la cultura nella narrativa con un romanzo
anche il racconto dell’iter burocratico dell’Italia del primo ‘900. E traccia i disturbante e avvincente, e una
che ha portato alla legge a favore contorni di una figura fondamentale nella riflessione attualissima sul rapporto
delle unioni civili. formazione di Aldo Moro, suo figlio. degli uomini con l’ambiente che li ospita.

L’ARTE QUEER DEL FALLIMENTO IL GRANDE LIBRO DELLA LONGEVITÀ INCONTRI


Jack Halberstam Vira Carbone con Marzia Valitutti Giuliano Briganti, Roberto Longhi a
Minimum Fax, pp. 332 € 18 Rai Libri, pp. 336 € 18 cura di Laura Laureati
Mai come in questi anni è diventato Aisha vive a Mombasa con la nonna e Archinto, pp. 208 € 18
chiaro come l'idea di successo che il padre, pescatore di origini Hadrami. Un lungo e ininterrotto dialogo tra
avevamo in mente sia in realtà una L’uomo scompare durante una due protagonisti della storia dell’arte
condanna. Tra volere e potere c'è spedizione e la figlia, per rintracciarlo, del secolo scorso. L’intero carteggio
di mezzo il capitalismo, con tutte le salpa su una barca incantata fatta di tra il noto critico Longhi e lo studente
disuguaglianze che si porta dietro. ossa. Come guida ha solo Hamza, Briganti esplora il lato più privato del
Halberstam propone una via più un gatto erudito venuto dalla rapporto tra i due studiosi. Una fitta
radicale verso l'affollato mondo Dimora di Ruggine, luogo fiabesco corrispondenza sullo sfondo dell’Italia
dei perdenti, seguendo teorie che e irraggiungibile, mai avvistato dai del secondo ‘900, tra ricerca, università
provengono dal basso. Invita il lettore a naviganti. Superate diverse prove, ed evoluzioni culturali. Con la certezza
pensare altrimenti, sperimentare nuove recupera il genitore. Ma una volta tornata che «gli allievi sono fatti per difenderci
alleanze, preferire l’ombra alla luce a casa, per sottrarsi alle pressioni di chi dal nemico più implacabile di tutta la
piena e l’illeggibilità al riconoscimento. vuole farla sposare, riparte per il mare. vita: la dimenticanza».

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Lo scaffale ragazzi a cura di Claudia Cichetti cichettic

IL GIORNO FELICE SONO VINCENT E NON HO PAURA ARTURO E L’ELEFANTE


Ruth Krauss Enne Koens Maria Girón
Camelo Zampa, pp. 36 € 16 (da 8 anni) Camelozampa, pp. 248 € 15,90 (da 9 anni) Editrice Il Castoro, pp. 48 € 13,50 (da 4 anni)
Cade la neve e tutti gli animali, dai Vincent, 11 anni, è perseguitato da un Arturo è un bambino gentile e allegro,
topolini agli orsi, dagli scoiattoli alle gruppo di bulli. Per difendersi sempre alla ricerca di un’avventura.
lumache, dormono profondamente nelle non ha altro che il suo mondo E quando incontra un grande elefante
loro tane. All’improvviso si svegliano, interiore, ricchissimo e consolatorio, triste che ha perso la memoria
aprono gli occhi, annusano qualcosa fatto di amici immaginari sempre decide di aiutarlo. Ma non sa
nell’aria e cominciano a correre in al suo fianco, anche se non bastano come e non capisce di cosa
mezzo alla neve. Cosa troveranno ad per affrontare la realtà. Al campo abbia bisogno questo grande
aspettarli? Capolavoro di rara poesia, il scuola, dove se la dovrà vedere smemorato. È determinato a
libro racconta quel momento speciale in con Dilan e gli altri che lo scoprirlo, però, mentre lui e
cui l’inverno cede il passo alla primavera. prendono di mira, si aspetta il suo nuovo amico condividono
In poche pagine, il lettore è trasportato il peggio. Ma una nuova ragazza giornate giocose e colorate.
dal torpore della stagione fredda alla si unisce alla sua classe e questo Un inno alla gentilezza e un invito a
frenesia della novità. cambia tutto. prendersi cura di chi è in difficoltà.

IL MONDO A TESTA IN GIÙ APPENA PRIMA DI SBOCCIARE È TUTTO UN SOLO MONDO


Mario Ramos Sara Antonellini, Corinna Bragheri Nicola Davies, illustrazioni Jenni Desmond
Babalibri, pp. 40 € 12,50 (da 5 anni) Shockdom, pp. 96 € 9 Editoriale Scienza, pp. 40 € 14,90 (da 6 anni)
Remì non è un topolino come gli altri. Per lui Un essere magico con la forma di un Bianchi orsi polari, tartarughe indiane,
il mondo è sottosopra e vede ogni cosa a bocciolo ha tanta fretta di crescere. canguri d’Australia. Sono solo
testa in giù, perfino i suoi genitori. Un giorno, Per accelerare il personale processo alcuni degli avventurosi incontri
a scuola, la maestra racconta alla classe di fioritura, gli viene offerto di fatti da due bambine durante
che la terra è tonda e allora lui pensa che da diventare umano. Ma deve rispettare il loro giro intorno al mondo.
qualche parte qualcuno stia camminando una condizione: la sua natura non Un viaggio sulle ali della fantasia
con i piedi per aria. Così, decide che vuole cambierà finché non riuscirà a in cui si scoprono i meravigliosi
andare a trovare chi si trova nella sua stessa trasformare chi gli sta intorno. Tra habitat nel nostro pianeta e gli animali
condizione e parte all’avventura. Un finale ostacoli e inizi promettenti, comincia che li abitano. Ma anche ciò
a sorpresa racconta uno dei doni più belli così una nuova vita come Breena che li minaccia, avvelena e rende
dei bambini: l’arte di immaginare. Ma anche e fonderà un marchio di moda fragili, come l’inquinamento e il
lo spaesamento percepito dai più piccoli in cercando di far cambiare idea a chi le surriscaldamento. Un appello per
questo periodo difficile. sta intorno. G.B. salvaguardare il nostro unico mondo. S.G.

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L’intelligenza artificiale offre
nuove opportunità alle aziende.
Voglio essere parte
del cambiamento.
Salvatore, 24 anni
Corso magistrale in Intelligenza
artificiale, impresa e società

open day
triennali 7 maggio
magistrali 12 maggio
iulm.it/openday
INCONTRO

È QUASI
MAGIA,
© Danilo D’Auria

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MIKA C olorato, creativo, un po’ fol-
le. Mika è, senza dubbio,
una delle popstar più ori-
ginali ed eclettiche sulla piazza. Un
gioiellino duttile, capace di rimanere
credibile quando compone hit e, al
contempo, in grado di accendere la
curiosità degli spettattori sul piccolo
LA POPSTAR SI PREPARA A schermo dietro al bancone dei giudici
CONDURRE L’EUROVISION SONG di X Factor o come showman di Sta-
sera CasaMika.
CONTEST CON ALESSANDRO Ora è in corsa con due bellissime
CATTELAN E LAURA PAUSINI, avventure: l’Eurovision Song Contest,
a Torino dal 10 al 14 maggio, e il The
DAL 10 AL 14 MAGGIO A Magic Piano Tour che dal 18 settem-
TORINO. IN ATTESA DEL bre regala due spettacoli totalmente

TOUR AL PIANOFORTE DA differenti in ogni città toccata: Verona,


Firenze, Bari, Milano e Roma. La prima
SETTEMBRE sera in un teatro ci sarà uno show più
di Gaspare Baglio gasparebaglio intimo, la seconda in un’arena la per-
formance cambia in un'esplosione di
intrattenimento. Una tournée a cui il
cantautore (ormai) italiano d’adozione
tiene particolarmente.
Partiamo dal primo progetto, l’Eu-
rovision Song Contest, che condur-
rai con Alessandro Cattelan e Laura
Pausini.
Un programma straordinario. Aver
scelto noi tre permette di inserire nel-
la conduzione e nella scrittura dello
show la nostra parte personale oltre
a quella artistica. L’approccio è molto
creativo. Fino a quando non ci si en-
tra non si capisce quanto sia stupefa-
cente. Stiamo cercando di costruire
lo spettacolo ed è impressionante la
sua complessità: una sfida enorme, in
un momento così difficile per l’Europa,
offre anche un’altra chiave di lettura,
visto che il concorso ha, come fon-
damenta, l’universalismo del Vecchio
Continente.
Torino è una città che ha molta im-
portanza per te. Che ricordi hai legati
a quel luogo?

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INCONTRO
© Giulio Rustichelli

Mika, Laura Pausini e Alessandro Cattelan

Il bicerin! (ride, ndr). Bordighera e un momento surreale, ma anche di piano. Il sistema per organizzare
Torino sono stati i primi posti italiani trasformazione: quella pausa arri- questa situazione è delirante quan-
che ho visitato da piccolissimo. Con vata così bruscamente ci ha dato la to la violenza con cui è deflagrata.
mia madre e mio padre partivamo possibilità di ribaltare la vita, farci L’artista ha anche il compito di al-
dal sud della Francia per andarci e domande importanti. Dal mio punto leggerire determinati momenti.
mi ricordo questa bevanda al cioc- di vista, nei miei concerti, sono al- Si può fare, ma rispettando la par-
colato buonissima e gli aperitivi gi- lergico alla banalità, cerco di trova- te umana. Dobbiamo essere al ser-
ganti. re un linguaggio unico, ancor più di vizio dell’emozione per provocare
Come ci si sente a rappresentare prima, per non sprecare un’oppor- empatia. Bisogna evitare di cadere
l’Italia da non italiano? tunità. Ho un’urgenza di unicità nel nella fredda trappola delle statisti-
È incredibile. Per la mia identità e raccontare le cose. Quello che sta che, non predicare storie, ma co-
filosofia di vita è molto potente. succedendo con la guerra è di una municarle con umanità.
Essere europeo è un’ideologia di brutalità e una violenza da lasciare A settembre inizia The Piano Magic
cui hanno parlato filosofi e scrittori senza parole. Una storia che sap- Tour. Cos’è, per te, il pianoforte?
come il francese Victor Hugo. Si rie- piamo, poi, solo in parte, non aven- È casa. Sono un musicista e un
vocano i tempi in cui la luce intellet- do accesso a tutte le informazioni. autore, sto lavorando a una colon-
tuale era più brillante perché i muri È molto destabilizzante, ma quello na sonora con tre diverse tribù nel
erano abbassati. È un fatto, non un che mi spaventa di più è la parte nord dell’Africa e componendo 45
concetto. Quando i muri si alza- umana. minuti di brani sinfonici per un film.
no arrivano tempi bui. Quando c’è Sarebbe a dire? Ma non so né leggere né scrivere
condivisione si fa un gigante passo C’è una guerra in Europa, ma non è le note. Nonostante questo, suono
avanti. Io sono americano, ma mi un conflitto europeo. Il vero proble- e compongo. Il pianoforte mi per-
identifico con la filosofia europea. ma, per il nostro continente, è dover mette di scolpire la musica. Il piano
Come si pone una popstar in un accogliere la più grande migrazione ha visto, ha vissuto e sofferto la mia
mondo che è cambiato così tanto di profughi e rifugiati dalla Secon- prima delusione, le mie prime me-
nel giro di due anni? da guerra mondiale. Sono famiglie lodie, la prima volta che ho baciato
La risposta di un artista deve essere senza preparazione, bambini che una ragazza – ed è andata malissi-
sempre poetica. Il Covid-19 è stato stanno arrivando da soli senza un mo – la prima volta che ho bacia-

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to un ragazzo – ed è andata mol- viene a mancare, si cerca nuova- Libertà. L’idea che posso essere
to meglio – la prima volta che ho mente quel feeling. E si ricomincia: nello stesso tempo a casa e in di-
passato la notte con una persona, è un cerchio. versi posti. È bello muoversi veloce-
la prima volta che ho perso qual- Sei stato coach e giudice di talent mente, ma la fretta diventa droga.
cuno cui tenevo. Al pianoforte ho show. Cos’è, per te, il talento? Ho un’idea romantica del viaggio:
vissuto la malattia di mia mamma, Tantissime cose. È una parola abu- quella degli americani che si spo-
scrivendo e chiedendo a lei di can- sata, per me non è legata alla bra- stavano in Europa portando mezza
tare quello che componevo. Il piano vura tecnica: la cosa più difficile è casa con loro, quando per arrivare
c’era quando lei è morta e quando arrivare al cuore di tanta gente. Il ta- in un luogo ci volevano tre settima-
è nato il mio primo nipote. Porto il lento è una luce e, quando si iden- ne. Devo coscientemente frenarmi
pianoforte, sul palco, da solo, per tifica, va coltivato, non schiacciato. dal viaggiare troppo per goderne
fare capire la forma di supporto che Adesso c’è un autosfruttamento di più.
mi offre questo strumento. E poi in delle proprie capacità. Già a 16 anni Sarebbe a dire?
arena diventa magico. La dualità si ha una fretta incredibile di diven- Lasciare spazio alle idee e all’i-
spettacolare e recondita del piano tare popolari, senza preparazione. spirazione. È importante anche
ci fa capire che siamo tutti capaci di In questo modo, il talento diventa comprendere quello che stiamo
sognare ed essere più forti rispetto una fiamma che si brucia. La matu- vedendo. Mi sono ritrovato recen-
alla violenza della vita. rità è fondamentale. Per questo mi temente bloccato ad Atene, con il
Cos’è la magia per te? dispiace che musica e arte stiano Covid-19. Non conoscevo la città,
Creare il mondo dal niente. Anche scomparendo dalle scuole pubbli- c’era il lockdown e non parlavo una
se quello che componi non è una che. Questo ha delle conseguenze. parola di greco. Quando sono gua-
cosa perfetta, ti senti meno impo- L’arte va difesa. rito mi sono sentito un adolescen-
tente. Ci si sente come un supere- Sei sempre in viaggio. Che cosa te, ho scoperto lentamente tutte
roe. Poi, quando questa sensazione rappresenta per te? le parti di quel luogo, ma ho anche

In questa pagina e nella successiva, Mika durante il concerto


del 24 novembre 2019 a Torino

© Francesco Prandoni

41
INCONTRO

avuto modo di capire quello che era miei occhi. Il treno è molto medita- questo concetto, mi viene in men-
importante per me. Ho fatto un reset, tivo, mi piace tantissimo. Regala un te la collettività, l’idea di non essere
rivalutando tutto. Bisogna viaggiare senso di contatto con la terra. Emo- chiuso né dominante ma flessibile. La
anche nelle zone che non conoscia- zionalmente, quando arrivi in una famiglia è come un vento forte: pen-
mo, senza un’organizzazione. In Italia città, ti prepari al luogo che stai rag- si di poter resistere, ma a volte devi
ho iniziato dal nord e piano piano sto giungendo, senza lo shock di salire e cambiare, è un’evoluzione continua.
scendendo verso il sud: prima Torino, scendere da un aereo. E se ti dico “Mika” cosa ti balena in
poi Milano, Firenze. E adesso anche Hai qualche ricordo in particolare testa?
Roma. legato ai binari? Il pezzo di una catena, frutto di tan-
Che ne pensi? I viaggi in treno, in Cina, con la mia fa- tissime persone che ci sono adesso
È una città pericolosissima perché ti miglia. A 18 anni, sul treno da Shangai o ci sono state e ora non più. Un indi-
porta a fare cose che non faresti mai. a Pechino, ho iniziato a canticchiare viduo non isolato, parte di un puzzle
Ha un magnetismo potente. Accade un pezzo seguendo il ritmo dei binari. più grande fatto di cuore, famiglia,
lo stesso a Napoli. E, alle 2 del mattino, ho scritto la can- musica e di tutte le anime che riem-
Se dico la parola “treno” cosa ti vie- zone Lollipop. piono la vita.
ne in mente? Parli spesso di famiglia…
Agatha Christie, ovviamente. Ma È la parola più complessa, ricca, fe- mikamusic.it
anche le idee che mi si accendono lice, difficile del mio vocabolario. È mikasounds
guardando il paesaggio di fronte ai giusto così. Però, quando penso a mikainstagram
© Francesco Prandoni

THE MAGIC PIANO TOUR


Settembre
• Verona, 18 (Teatro Filarmonico) e 19 (Arena di Verona)
• Firenze, 21 (Teatro Verdi) e 22 (Nelson Mandela Forum)
• Bari, 25 (Teatro Petruzzelli) e 26 (Pala Florio)
• Milano, 29 (Teatro degli Arcimboldi) e 30 (Mediolanum Forum)
Ottobre
• Roma, 3 (Auditorium Parco della Musica) e 4 (Palazzo dello Sport)

42
IN VIAGGIO CON
© Daniele Ratti

Evelina Christillin al Museo Egizio di Torino

44
IL CORAGGIO
PER VINCERE
DALLA PRESIDENZA DEL MUSEO EGIZIO ALL’IMPEGNO
NELLA FIFA, FINO ALLE OLIMPIADI 2026. NELLA CULTURA
O NELLO SPORT, EVELINA CHRISTILLIN È CAPACE DI
TRASFORMARE LA PASSIONE IN LAVORO
di Andrea Radic Andrea_Radic andrearadic2019

È la presidente del Museo Egi-


zio più antico del mondo,
quello di Torino. L’unica don-
na a far parte del Consiglio della Fifa,
la Federazione internazionale di cal-
come Fifa e come Uefa, l’unione del-
le Federazioni calcistiche europee,
in un contesto internazionale diviso
tra le sanzioni alla Russia e la dispe-
razione per la popolazione ucraina.
Nella vostra offerta culturale c’è una
forte parte didattica.
Con Greco abbiamo scritto il libro Le
memorie del futuro. Musei e ricerca
(Einaudi, pp. 144 € 12). Sosteniamo
cio. E, dopo aver portato al successo Abbiamo dovuto spostare la finale che i musei non vadano classificati
la candidatura piemontese alle Olim- di Champions League da San Pietro- per numero di ingressi ma per l’at-
piadi invernali del 2006, è ora nel bo- burgo a Parigi ed escludere le squa- titudine a fare ricerca e formazione.
ard dei consiglieri per la realizzazione dre russe dalle competizioni. La prima indirizzata agli specialisti, la
dei Giochi di Milano Cortina 2026. Lo sport dovrebbe unire i popoli seconda a tutti, dai bambini ai dotto-
Mai ferma ma con i piedi ben saldati come ragione di pace e invece… randi.
a terra. «Sono riflessiva, per questo È stata una grande sofferenza, anche Come sei riuscita a dare al museo
amo viaggiare in treno, mi concede il perché gli atleti non c’entrano nulla. una dimensione internazionale?
tempo per pensare». Evelina Christil- Ma non si è potuto agire diversamen- La riforma Franceschini è stata fon-
lin non “se la tira” per nulla, è autoiro- te. Tutte le squadre europee, a par- damentale: ha dato responsabili-
nica di carattere, preferisce affrontare tire dalla Polonia, hanno rifiutato di tà manageriale ai direttori, che ora
le sue grandi responsabilità con gra- affrontare sul campo quelle russe. possono avere autonomia e gestire il
zia, fermezza e volontà. Lo ha impa- Torniamo a Torino e al Museo Egizio: budget. Noi abbiamo scelto di svilup-
rato quando da ragazza faceva parte come affronti questa responsabili- pare il digitale e i progetti di inclusio-
della nazionale di sci alpino: «Mi han- tà? ne sociale, come la mostra Liberi di
no insegnato a lottare, a vincere poco Nel 2015, con il nuovo direttore Chri- imparare che sta girando tutto il Pie-
e a ricominciare ogni giorno, allenan- stian Greco, abbiamo avviato un pro- monte e presenta i lavori realizzati in
domi e puntando a migliorarmi». getto di totale rinnovo dello spazio, carcere dai detenuti insieme ai nostri
Il Museo Egizio, il calcio ai massimi quasi un raddoppio. Questo ha com- curatori.
livelli, le Olimpiadi in arrivo. Una vita portato un grande lavoro con tutto lo In più, nel 2024 compirà due secoli.
impegnativa. staff. Portiamo le nostre mostre all’e- Sì, il nostro è il Museo Egizio più an-
Il museo è senz’altro l’impegno più stero, dal Brasile alla Cina, e stiamo tico del mondo. E per l’occasione
intenso. Anche se in questo periodo finanziando una campagna di scavo abbiamo in programma cinque gran-
sono state molto complesse le deci- in Egitto, a Saqqara. E poi abbiamo di progetti di restituzione alla città.
sioni che abbiamo dovuto prendere aumentato il fatturato. Copriremo il cortile per realizzare

45
IN VIAGGIO CON

© Elena Aquila/Pacific Press

Christillin con il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in visita al Museo Egizio (2015)

una seconda area, adiacente a piazza tificiale Nasser, farà parte della nuova Un arricchimento per il capoluogo
Carignano, con un giardino egizio al piazza, godibile a tutti. piemontese, come avvenne per le
suo interno, aperta alla città, come al Con piacere dico che tra i partner c’è Olimpiadi del 2006 di cui sei stata
British Museum di Londra. In questo il Gruppo FS Italiane, con il quale ab- artefice.
progetto è incluso il Tempio di Ele- biamo già lavorato negli scorsi anni a Quello fu un lavoro colossale che ha
sia. Donato dall’Egitto all’Italia come un’iniziativa di sostenibilità ambienta- molto cambiato la città.
segno di riconoscenza al termine dei le che prevedeva agevolazioni per co- Quando a Torino si costruisce qual-
lavori per la costruzione del lago ar- loro raggiungevano il museo in treno. cosa tu sei sempre in prima fila.

Christillin a Losanna, nel 2019, durante l'annuncio della vittoria della candidatura di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026
© Fabio Ferrari/LaPresse

46
Effettivamente è successo diverse questo mi è rimasto dentro. Se fosse Giovanni Malagò e sono convinta che
volte, come per la ristrutturazione del meglio o peggio non lo so. È rimasto il suo amore per lo sport, unito alla
Teatro Carignano, che ho seguito da uguale il fischio dell’arbitro, quando professionalità di Vincenzo Novari e al
presidente del Teatro Stabile a cui è inizia e finisce la magia della partita. coraggio del sindaco di Milano Beppe
affidato. Otto anni di impegno sempre Nelle persone cosa apprezzi di più e Sala, siano una garanzia per la riuscita
in piazza Carignano, dove c’è anche il cosa non sopporti? di queste Olimpiadi. Su loro invito do-
Museo Egizio. Mi manca il Museo del Innanzitutto, spero che gli altri sop- vrei entrare a far parte di un advisory
Risorgimento, ma vedrò di realizzare portino me. Apprezzo la curiosità e la board dei Giochi 2026, senza ovvia-
qualcosa anche lì (ride, ndr). passione, quella che ti mette il fuoco mente alcuna responsabilità opera-
Per te ora lo sport è una responsabi- negli occhi. Detesto ipocrisia e falsità, tiva, ma per esperienza pregressa e
lità istituzionale, ma è sempre stato preferisco una verità sgradevole a un eventuali consigli.
anche una grande passione. falso complimento. Bello che le Olimpiadi tornino in un
Sì, fin da piccola. A 14 anni sono en- Che rapporto hai con il viaggio in tre- Paese europeo come l’Italia, con
trata nella nazionale di sci alpino dal no? grande tradizione negli sport inver-
club di Sestriere, dove è nato il mio Lo amo incondizionatamente, sono nali. Cortina e Bormio sono due culle
interesse per gli sport invernali. Sono “treno-dipendente” (ed estrae dal- dello sci. Dal punto di vista atletico
di “costituzione montana”, la mia fami- la borsa con orgoglio i biglietti del dobbiamo lavorare, ma arriveremo
glia è di Issime, paesino della valle di Frecciarossa per la mattina succesiva, preparati, in particolare con le squa-
Gressoney, in provincia di Aosta. L’altra ndr). Per me è un grandissimo piacere dre femminili.
grande passione è il calcio: sono una salire sul vagone e accomodarmi con Se tornassi bambina quale sarebbe il
grandissima tifosa della Juventus. Ho i miei libri o guardare dal finestrino la profumo della tua infanzia?
cominciato raccogliendo le figurine città di Orvieto appesa sulla collina. Il L’erba e le campanule nei prati del
dei calciatori e conoscevo a memoria viaggio mi rende felice: scelgo spesso mio paesino valdostano, Issime.
le formazioni di tutte le squadre. Oggi l’area silenzio e ci sto benissimo, nes- Quando ripensi alla tua amicizia con
questo sport è diventato un lavoro suno mi disturba, un vero rifugio. l'avvocato Giovanni Agnelli cosa pro-
bellissimo ma molto impegnativo, Conta più il merito o le buone cono- vi?
al quale spero poter dare un piccolo scenze? Un’infinita gratitudine. Devo tutto a lui.
contributo con impegno e passione. Decisamente il merito. Puoi conosce- Dall’esperienza nel calcio, quando an-
Cosa è cambiato nel calcio negli ul- re chi vuoi, ma se sei un disastro tale davo con lui a vedere le partite in tutto il
timi decenni? resti. Poi in Italia, dove contano pa- mondo, al mio incarico per le Olimpiadi
Tutto. Io sono della generazione di rentele e affinità, ci vuole un po’ più di di Torino 2006. Io ero il braccio ma la
Marco Tardelli e Antonio Cabrini. Era coraggio per vincere. Anche se conta mente era sempre lui. Quei Giochi sono
un’epoca più normale, non c’era il divi- molto partecipare. stati il suo ultimo regalo alla città.
smo, non c’erano i procuratori né tutti Arrivano le Olimpiadi di Milano Cor-
i milioni di oggi. La sera dopo la par- tina. museoegizio.it
tita si andava a cena insieme e tutto Sono da lungo tempo molto amica di milanocortina2026.org

Evelina Christillin con il giornalista Andrea Radic

47
ARTE

UN SORSO

48
DI SOG NI ALLA 59ESIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
D’ARTE CON LA CURATRICE CECILIA ALEMANI.
UNA BIENNALE DELLE DONNE, DEI CORPI E
DELLO STARE INSIEME
di Sandra Gesualdi sandragesu

M agliette a righe orizzonta-


li, ricci genuini, eloquen-
za fluida e una lucida e
affabile capacità di raccontare, ricer-
care e intercettare il meglio dell’arte
zioni e gerarchie, diventare altro da sé.
Ho scelto questa compagna di viag-
gio perché è una scrittrice importante
per come ha riflettuto su temi connes-
si all’identità.
contemporanea. Oltre a un curricu- Memoria e fonti di ispirazione sono
lum in continua evoluzione che da temi essenziali di questo progetto.
Milano l’ha portata a studiare, vivere e Quali sono state le più generative?
lavorare a New York. Tra le principali proprio i romanzi di
Cecilia Alemani, classe 1977, è la Carrington, della quale ho letto mol-
curatrice della 59esima Esposizio- to e scovato tematiche attuali. Poi, in
ne internazionale d’arte, organizzata questi due anni di lunga programma-
dalla Biennale di Venezia presieduta zione, ho avuto il tempo di guardarmi
da Roberto Cicutto. Tra il Padiglione indietro e cercare protagoniste e pro-
centrale, i Giardini e l’Arsenale, dal 23 tagonisti del passato che, in un con-
aprile al 27 novembre, espongono 213 testo diverso, hanno affrontato conte-
artiste e artisti, di 58 nazioni, con 1433 nuti e preoccupazioni simili a quelle
opere e 80 nuove produzioni. Una odierne. Un corollario di riferimenti e
Biennale che vuole essere soprattut- di eco diversi tra loro che vanno ben
to una colta, libera e leggera boccata oltre il XXI secolo, per intrecciare la
d’aria. O un sorso di latte confortante. storia diversamente e magari arric-
Cecilia, ci stai lavorando da due anni. chirla in maniera educativa.
Com’è la tua Biennale? Hai avuto un fitto dialogo con tante
Rispondo come spero che sia: un artiste e artisti. Da lì sono emerse
evento gioioso in cui poter celebrare molte domande, poi divenute pro-
ciò che amiamo di più, l’arte. In pre- getti. Quali le più urgenti?
senza fisica e in comunione di corpi e Soprattutto quelle “resistenziali” che
di sensi così a lungo isolati e tenuti a poco avevano a che fare con l’ar-
distanza. Nonostante la difficile situa- te che, anzi, ci sembrava quasi un
zione internazionale, mi auguro che la tema superfluo dati i tempi immobili
mostra festeggi la voglia di stare in- e l’incertezza sul futuro. Sono emersi
sieme. quesiti più ampi ed esistenziali sulla
Hai scelto un titolo poetico, surreale, ridefinizione del genere umano, per
generativo: Il latte dei sogni. Cosa si- esempio, rispetto a una forza invisibile
gnifica? e devastante come il virus. L’indagine
Mi piace rubacchiare dalla letteratura su di noi e dentro di noi è stata forte.
parole o frasi che mi colpiscono. Il ti- Cosa rappresenta la riapertura della
tolo l’ho preso da un libro di favole di Biennale?
Leonora Carrington, in cui si descrive Incarna l’idea di essere insieme. Pas-
un mondo magico e immaginario nel seggiare e vedere l’arte dal vivo in
Baya Mahieddine quale la vita viene costantemente quel grande museo a cielo aperto che
Femme au panier et coq rouge (1947)
reinventata ed è possibile trasformar- è Venezia.
Collection Adrien Maeght, Saint Paul
© Photo Galerie Maeght, Parigi si con libertà, cambiare senza imposi- Hai chiamato a partecipare molte ar-

49
ARTE

tiste, storiche e giovani, anche poco


conosciute, dando un indirizzo molto
paritario a questa edizione.
Oltre l’80% dei partecipanti sono don-
ne, ho voluto imprimere un segno
forte e invertire una tendenza. Fino a
oggi è stato esattamente il contrario:
le donne presenti in Biennale sono
state una percentuale residua, ma
nessuno si è mai posto il problema.
Ho lavorato con moltissime di loro e
questo mi ha facilitata, a Venezia vor-
rei far apprezzare i loro lavori. Mi inte-
ressava rileggere la storia dell’arte e
anche dell’Esposizione guardando a
quei momenti in cui la figura femmini-
le è stata oscurata forzatamente.
L’arte è spazio senza frontiere, di dia-
logo e pace. Mentre scriviamo que-
sta intervista state lavorando per
aprire il padiglione ucraino e quello
russo, nonostante la guerra...
La Russia ha rinunciato a partecipare,
mentre lo spazio dedicato all’Ucrai-
na apre e ci stiamo impegnando per
questo. L’artista Pavlo Makov, prota-
gonista del padiglione, è riuscito a
uscire dal Paese. Sono tempi molto
complicati e dolorosi, ci chiediamo se
abbia senso parlare di arte in questa
situazione, ma abbiamo percepito che
le curatrici del padiglione vogliono
proprio parlare di arte e non di guerra.
Magari sono solo gesti simbolici ma la
cultura ha la capacità di lanciare mes-
saggi forti e la Biennale può essere il
luogo giusto.
Partecipano nuovi Paesi, anche mol-
to piccoli.
Uganda, Repubblica del Camerun,
Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman Elle Pérez
sono al loro debutto a Venezia. Anche Petal (2020/2021)
Courtesy l’artista; 47 Canal
se qualcuno afferma che sia un mo-
dello obsoleto perché non esiste più il verso il corpo ci relazioniamo con l’e- e allestimento dei senior.
concetto di Stato-nazione rappresen- sterno e in Biennale ne raccontiamo le Quali sono le nuove avanguardie e
tato dai padiglioni, la bellezza della metamorfosi, il rapporto con il Pianeta tendenze?
manifestazione è proprio questa: dare o la tecnologia, indaghiamo sulla defi- Mi sono accorta che questa è un’edizio-
la possibilità di partecipare anche a nizione di umano. ne molto pratica, materica, pragmatica.
nazioni meno conosciute, come una Hai dato molto spazio alla formazio- Non è presente molta arte digitale, ma
piccola isola caraibica. Una finestra su ne, esponendo anche opere di stu- tanti quadri, sculture, installazioni. Non
mondi molto lontani e una voce cora- denti. so se ci sia un ritorno alla fisicità dell’og-
le in sottofondo. Lanciamo per la prima volta la Bien- getto arte, sicuramente molto è lo spa-
Il corpo nelle sue varie declinazioni nale college arte con programmi di zio dedicato all’introspezione. Dopo
è uno dei temi centrali. Cosa ci rac- supporto e attività per artisti agli esor- tanta solitudine e stanzialità, artiste e
conta? di. Quattro di loro sono stati selezio- artisti si sono guardati dentro per trova-
È il pivot della mostra ed è diventato nati ed espongono all’Arsenale nella re spunti e ispirazioni. Hanno indossato
la piattaforma e il palcoscenico per rassegna principale, confrontandosi lenti più personali, oniriche e a volte
una riflessione più esistenziale. Attra- con le stesse problematiche di spazio surreali per scandagliare la realtà.

50
Come si diventa curatrice della Bien- mi ha trasmesso energia, entusiasmo
nale d’arte di Venezia? ed effervescenza. A New York Marcia
Non c’è una strategia da seguire. Mi Tucker, fondatrice del New Museum

© Andrea Avezzù/Courtesy La Biennale


ha aiutato curare il Padiglione Italia of Contemporary Art e mia docente al
nel 2017, poi è importante avere una master per curatori al Bard College. Mi
buona dose di apertura internazionale ha insegnato a essere aperta a tutto, al
e l’idea globale dell’arte. Ma anche un bello, al brutto, al disgustoso e al mo-
po' di fortuna. struoso, senza avere paura di ricerca-
Una tua giornata di lavoro? re oltre la bellezza. Di pensare all’arte
Mi sveglio prestissimo con l’ansia, come una convergenza di gusti, stili e
facendo piano perché tutti ancora discipline diverse e cacofoniche da cui
dormono, e inizio a rispondere a cen- trarre la forza per aprire porte nuove.
tinaia di mail arrivate durante la notte Quale libro hai in borsa in questo mo-
perché a Venezia, invece, è mattino. mento?
Accompagno mio figlio a scuola e mi Ancora solo lavoro. Appena possibile i
an
attacco a interminabili call che durano avrò bisogno di un buon romanzo, non Ale m
Cecilia
ore. Cerco di lavorare ed essere una vedo l’ora.
buona madre, ma è una corsa contro Come vorresti che fosse ricordata A farci vedere il mondo con una lente
il tempo. Con l’inaugurazione, a fine questa tua Biennale? che a volte è intimista e critica ma ci
mese, spero di vedere la luce in fondo La mostra della rinascita e del ritro- aiuta ad aprire le prospettive, cambia-
al tunnel. varsi insieme. Transtorica perché mixa re i punti di vista e scorgere quello che
Chi sono stati i maestri che ti hanno più periodi. E l’edizione delle donne, ci sta attorno in maniera diversa.
aiutata e ispirata? anche se non voglio etichettarla come
In Italia il critico e curatore Francesco tale. Ma è giunta l’ora che lo sia. labiennale.org/it/arte/2022
Bonami: la sua eccentrica Biennale La domanda delle domande. A cosa la_Biennale
del 2003, tra le prime che ho visto, serve l’arte? labiennale

Il Padiglione Centrale ai Giardini, Venezia

© Francesco Galli

51
ARTE

DOVE FINISCE LA
NOTTE

Gian Maria Tosatti


Storia della notte e destino
delle comete 2022, dettaglio
© Gian Maria Tosatti

52
NEL PADIGLIONE il complesso progetto espositivo Sto- za, il pensiero critico e l’evoluzione di
ria della notte e destino delle comete. quesiti e domande sul destino della
ITALIA IL PROGETTO «Un titolo evocativo, che si riferisce civiltà umana», spiega Viola.
ESPOSITIVO DI al nostro presente e ragiona su come «Questa è la prima Biennale post
l’arte può ancora riflettere su noi stes- pandemica ed è quindi il momento in
GIAN MARIA si», commenta il curatore Eugenio cui il mondo si aspetta dalla sua co-
TOSATTI RIFLETTE Viola. munità culturale che si faccia uno sta-

SUL PRESENTE. Tosatti propone all’attenzione tement chiaro per il futuro», ha detto
dell’osservatore una coraggiosa e Tosatti in una recente intervista sul
ALLA RICERCA potente analisi visionaria sulla con- magazine Artribune. «Quando il cura-
DI UNA NUOVA temporaneità. Una grande installa- tore del Padiglione mi ha invitato, ho
zione ambientale, che occupa l’inte- pensato che fosse molto importante
PROSPETTIVA PER ra superficie delle Tese delle Vergini parlare di qualcosa di particolarmen-
LA CIVILTÀ UMANA nell'Arsenale, interpreta e testimonia te significativo per questo momento
di Giuliano Papalini la sua idea dello stato dell’arte nel no- storico. E siccome gli artisti sono stati
stro Paese, con uno sguardo attento sempre un po’ visionari e un po’ profe-

È
alle tematiche del futuro. ti, lo scopo che mi sono dato è parlare
la prima volta nella storia Il tutto è dominato da una narrativa del futuro che dovremmo avere la re-
della Biennale di Venezia, esperienziale, che attraverso una plu- sponsabilità di percorrere. L’arte è uno
la manifestazione d’arte più ralità di linguaggi (riferimenti letterari, specchio crudele sul presente».
importante al mondo, che il Padiglio- arti visive, teatro, musica, performan- Per l’artista il viatico di questo proget-
ne Italia vede la presenza di un solo ce) fa del Padiglione Italia «un vero e to è il celebre articolo firmato da Pier
nome, l’artista Gian Maria Tosatti, con proprio palcoscenico per la coscien- Paolo Pasolini sul Corriere della Sera, il

Gian Maria Tosatti a lavoro

© Maddalena Tartaro

53
ARTE

Una veduta dell’Arsenale di Venezia

primo febbraio 1975, in cui lo scrittore ci accorgevamo che non stavamo, e do anche istituzioni internazionali. Un
sferrò un duro attacco al potere attra- non stiamo, evolvendo. Abbiamo per- modo per uscire dalla Biennale e rag-
verso una metafora sulla scomparsa so la libertà, quella di poter essere in giungere vari angoli del mondo, an-
delle lucciole. un luogo o nell’altro, senza dimostrare che grazie al sito della rassegna sem-
«Mentre tutto il mondo sprofonda- nulla. La storia della notte del nostro pre a disposizione di chiunque voglia
va nelle piccolezze dell’umano, non Padiglione deve finire non con una via approfondire la ricerca su modelli di
di uscita, ma un’uscita che possa es- vita e sviluppo alternativi.
sere una nuova prospettiva. Dobbia- Il percorso espositivo è strutturato
mo trovare il coraggio di diventare ciò con un impianto teatrale che artico-
che dovremmo», commenta Tosatti. la la narrazione in un prologo e due
La monumentale installazione e l’in- atti. Nel primo, La storia della notte, il
tero percorso espositivo del Padi- tema è il viaggio nel Paese sotto for-
glione nazionale fa espressamente ma di racconto simbolico dell’ascesa
riferimento all’Agenda 2030 per lo svi- e del declino del miracolo industriale
luppo sostenibile delle Nazioni Unite, postbellico. Il secondo atto, Destino
© Monkeys Video Lab

portando il visitatore a riflettere sul delle comete, indaga e sollecita una


rapporto tra uomo e natura e su temi riflessione su come la natura violata e
sociali quali la salute, l’istruzione, la brutalizzata non perdoni l’uomo. In un
necessità di ripensamento dei model- contesto perturbante, si leva un mes-
li di produzione, consumo e profitto. saggio di speranza sul destino che at-
iol a
io V

Argomenti che vengono affrontati an- tende l’umanità, un segno di una pace
en

che mediante un forum, con incontri possibile.


g
Eu

di carattere scientifico divulgativo e labiennale.org/it/arte/2022


d
ie

t il confronto di professionisti, esperti notteecomete.it


s at
To del settore ambientale e protagonisti la_Biennale
ria
Ma
G ian del mondo della cultura, coinvolgen- labiennale

54
An Exclusive
Architectural Experience

Progettiamo, sogniamo, ideiamo, ci sporchiamo le mani, costruiamo,


arrediamo, rendiamo possibile il sogno più importante di ognuno di noi,
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56
SENZA TEMPO
V enetian Heritage è un’orga-
nizzazione internazionale
non profit con sedi a Vene-
zia e a New York. Nacque nel 1999
grazie a un gruppo di mecenati illu-
minati innamorati della città lagunare
che, dopo aver visto i danni dell’allu-
vione del 1966, iniziarono a contribuire
in modi diversi alla sua salvaguardia.
Da allora sostiene iniziative culturali
tramite restauri, mostre, pubblica-
zioni, conferenze, studi e ricerche al
fine di preservare e far conoscere al
mondo l’immenso patrimonio di arte
veneta, in Italia e nei territori antica-

© Rh2010/Adobestock

Una veduta di Venezia con la chiesa di San Zaccaria

57
ARTE
© Matteo De Fina/Courtesy Venetian Heritage

La Tribuna del museo di Palazzo Grimani a Venezia, riallestita con le sue sculture dopo 430 anni

mente parte della Repubblica di Ve- In quali condizioni trova, oggi, la città la difficoltà di questi lunghi mesi d’ar-
nezia. Ne parliamo, in esclusiva, con il dei dogi? resto dovuti alla pandemia, e in pro-
suo direttore, Toto Bergamo Rossi, già Come tutte le dame di una certa età, spettiva di un progressivo ritorno alla
restauratore specializzato nella con- necessita di costanti cure e attenzioni, “normalità”, abbiamo il dovere di co-
servazione dei materiali lapidei. di essere protetta e non sfruttata. gliere questa opportunità per ripen-
Cosa le viene in mente quando pen- Come ridurre l’impatto ambientale sare la sua gestione. È necessaria una
sa a Venezia? sulla Laguna pur mantenendone la normativa organica di salvaguardia
Penso a una signora senza tempo, vocazione turistica e la sua dimen- che detti finalmente regole stringen-
eterna, una gran dama che è stata sione di museo a cielo aperto? ti per riconoscerne l’unicità rispetto a
bellissima, con un passato favoloso, Venezia deve conservare un’identità qualsiasi altro contesto urbano. Biso-
e ha ancora molto da dire. Venezia è urbana residenziale non legata sol- gna puntare a un turismo di qualità,
una donna. tanto al turismo di massa. Considerata attento, rispettoso della sua fragilità,

58
accompagnato da una dimensione raccogliamo circa 2,5 milioni di euro.
economica equilibrata e sostenibi- Abbiamo un vero e proprio menù
le, valorizzando la natura di centro con proposte per diverse tipologie
culturale e di ricerca all’avanguardia di restauro e intervento, tra le quali

© Claudio Conti
e rendendo la città un’eccellenza e i nostri sostenitori possono scegliere
un punto di riferimento a livello inter- e decidere quale progetto adottare.
nazionale. Così può attrarre risorse e Inoltre, ogni due anni, in concomi-
recuperare, in definitiva, un ruolo de- tanza con le vernici di Biennale Arte,
gno della sua particolarità agli occhi organizziamo un grande evento di
del mondo. Spesso la definizione di raccolta fondi dove, oltre alle dona-
città museo a cielo aperto o diffuso zioni che riceviamo da parte degli
viene interpretata come qualcosa di ospiti, battiamo all’asta alcune opere

i
ss
negativo. Credo invece che, consi- di artisti contemporanei, offerte dagli Ro
o
derata l’eccezionalità e la peculiarità stessi per sostenere la nostra causa. m
rg a
Be
del centro e della sua laguna, Ve- Quest’anno il nostro partner sarà la Toto
nezia meriterebbe di essere gestita maison Dior.
proprio come una realtà museale, Quali sono i più importanti interven- mus Grimani, riqualificando l’omoni-
ma con i suoi abitanti. ti che avete finanziato? mo palazzo.
Chi sono i vostri donatori? Quanto A Venezia abbiamo restaurato le fac- In corso c’è il restauro del pavimento
raccogliete ogni anno e con quali ciate della chiesa dei Gesuiti e quella musivo della basilica di San Marco e
strategie di fundraising? di San Zaccaria, grandioso esempio dello scalone monumentale di Mau-
Grazie al sostegno dei nostri me- del primo Rinascimento, rinnova- ro Codussi nella Scuola Grande San
cenati, filantropi, amanti dell’arte e to l’allestimento permanente delle Giovanni Evangelista, inaugurato
grandi gruppi principalmente lega- nuove sale del museo delle Gallerie questo mese. All’estero, in Croazia,
ti al mondo della moda, ogni anno dell’accademia e della mostra Do- ci siamo occupati dei restauri del-
la cattedrale di San Lorenzo a Traù
L'Adamo di Antonio Rizzo (1472) a Palazzo Ducale, dopo il restauro (Trogir): la Cappella Orsini, il portale
di Radovan e il battistero.
E i prossimi interventi sui quali in-
tendete concentrare le forze?
Ci dedicheremo principalmente al
restauro e al nuovo allestimento
museale della Galleria Giorgio Fran-
chetti alla Ca’ d’Oro, seguendo l’e-
sempio di quanto abbiamo fatto per
Palazzo Grimani, ovvero un’opera-
zione di valorizzazione e promozio-
ne di un museo statale esistente ma
© Matteo De Fina/Courtesy Venentian Heritage

obsoleto.
Vi occupate anche di mostre e pub-
blicazioni: quali sono i nuovi proget-
ti in questo ambito?
Il 22 aprile apre al pubblico, alla Ca'
d'Oro, Da Donatello a Alessandro Vit-
toria 1450-1600. 150 anni di scultura
nella Repubblica di Venezia, la mostra
organizzata dalla Direzione regiona-
le Musei Veneto con Venetian Heri-
tage, e da me co-curata. È la prima
esposizione dedicata alla scultura
del Rinascimento a Venezia, con l’in-
tento di promuovere quest’arte figu-
rativa troppo spesso sottovalutata.
L’operazione è completamente fi-
nanziata dalla nostra organizzazione.

venetianheritage.eu
venetianheritage

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TRAVEL

LA VITA
© gimsan/Adobestock

FA FESTA
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI
PASQUALI. TRA PROCESSIONI STORICHE, CELEBRAZIONI
RELIGIOSE E CORTEI IN COSTUME
di Francesco Bovio

L a Pasqua testimonia la resur-


rezione, la ripresa della vita,
l’energia che rinasce. Il pas-
sare oltre, come dice la stessa parola
di derivazione ebraica: Pesach. È la
Di origine spagnola, questa ricostru-
zione della Via Crucis segue un ce-
rimoniale rigoroso che risale ai primi
anni del XVII secolo. Il Venerdì santo
(quest’anno il 15 aprile) 20 gruppi di fe-
liano, la domenica di Pasqua (17 aprile)
si celebra la festa della Madonna Vasa
Vasa. Dalla chiesa di Santa Maria di
Betlem partono due processioni, una
con il simulacro del Cristo Redento,
principale solennità del cristianesimo deli incappucciati sfilano tra le vie del- l’altra con quello della Madonna Ad-
ma è diventata nel tempo anche un la città, a piedi nudi e coperti da lunghe dolorata. Dopo aver percorso itinerari
momento di festa, un’occasione per tuniche, in uno scenario che dal monte diversi si incontrano nella piazza del
ritrovarsi, magari in viaggio verso una Erice si allunga fino alle saline e spa- municipio, dove si celebra il bacio di
delle località più suggestive della pe- lanca la sua finestra sulle isole Egadi. mezzogiorno tra madre e figlio. Un
nisola.La Settimana santa è costellata Caltanissetta, nella domenica delle movimento del fercolo, la lettiga sulla
di circa tremila rappresentazioni in co- Palme (10 aprile), si colora con la sce- quale sono trasportate le statue, mos-
stume che animano l’Italia: riti, tradizio- nografica processione di Gesù Nazare- so da un particolare marchingegno, fa
ni popolari, feste, antiche processioni e no che ne rievoca l'ingresso a Gerusa- alzare le braccia della statua della Ma-
rievocazioni storiche dal forte impatto lemme. La statua di Cristo sfila per la donna verso quella di Gesù. A seconda
emotivo. città su una barca ricoperta di fiori co- del modo in cui si svolge questo bacio
PROCESSIONI DI SICILIA lorati, accompagnata da bambini con simbolico, la “vasata” appunto, i conta-
A Trapani, la processione dei Misteri è rami di olivo e palme intrecciate. dini del luogo traggono auspici per la
tra le più conosciute e scenografiche. A Modica (RG), perla del barocco sici- nuova annata.

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Scoppio del Carro, Firenze

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TRAVEL
© Danilo Riccobene

Processione del Gesù Nazareno, Caltanissetta

CANTI E RITI DELLA PUGLIA Pasqua nella campagna che circon- littori e centurioni romani, sfilano lungo
«La vera terra di Puglia è quella arcai- da questa cappella rurale del ‘500, tra le strade ciottolate al suon di trombe e
ca non arretrata ma immemorabile», muretti a secco e ulivi secolari. In atte- tamburi con aste, insegne e tele di an-
scriveva lo storico dell’arte Cesare sa della messa del pomeriggio, duran- tica fattura, mentre alcuni cantori de-
Brandi nel suo celebre viaggio lettera- te la quale si passa attraverso il foro di clamano i versi dalla Passione di Gesù
rio e artistico, Pellegrino di Puglia. Una una grande pietra, un megalite calca- Cristo l’opera del poeta settecentesco
terra dove tradizione e spiritualità si reo di epoca precristiana conservato Pietro Metastasio. Il corteo si chiude
combinano con il respiro delle comu- nell’edificio. Il culto della Madre Terra con il feretro di Cristo circondato dai
nità locali. Stretto tra due mari, lembo è all’origine di questa usanza che trae medici del paese e l’immagine dell’Ad-
estremo e finis terrae, il Salento è an- origine dagli antichi riti pagani celebra- dolorata attorniata da giovani in abito
cora oggi fortemente legato ai suoi riti ti nella campagna salentina. All’epoca nero. È questo uno dei riti pasquali più
pasquali, accompagnati dai versi evo- la vita dipendeva dall’andamento del antichi e suggestivi dell’intero Mezzo-
cativi e dai canti della Passione in grìco, raccolto e si invocava la fertilità attra- giorno, con il suo corteo composto da
l’antichissimo idioma della comunità verso questo passaggio propiziatore, circa 200 figuranti di ogni età, tra cui
ellenofona in terra d’Otranto. Alcuni che nel tempo ha reso liscia e levigata artisti, artigiani e attori di Vallata.
di questi sono chiamati Le Kalimere, la roccia nel suo interno. LA VECCHIA SIGNORA DEL MOLISE
proprio perché augurano a tutti giorni IN CAMPANIA L’ANTICA PASSIONE Bisogna spostarsi in Molise per cono-
felici. E alle porte di Calimera, centro in Vallata (AV) è famosa per la maestosa scere la Pupatta della Quaresima: una
provincia di Lecce che trae il suo nome rappresentazione del Venerdì santo bambola vestita di panno nero, nota
dal “buongiorno” greco, viene celebra- che narra i momenti più espressivi e anche come Quarantana, che viene
to il rito arcaico di purificazione della drammatici della Passione di Cristo, esposta nelle case o appesa ai balconi
pietra forata nella chiesetta di San Vito. unendo fin dalla metà del ‘500 fede, durante i 40 giorni che precedono la
È abitudine, per gli abitanti del paese, tradizione e folclore. I giovani di questo Pasqua. La tradizione, colma di rife-
trascorrere la giornata del lunedì di paese dell’Irpinia orientale, vestiti da rimenti pagani, è ancora vivissima in

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Madonna Vasa Vasa, Modica (RG)

alcuni paesi della regione come Santa il coniuge il giorno di Pasqua. Evidenti ne poeta Gabriele d’Annunzio, che stu-
Croce di Magliano (CB). In mano la vec- i riferimenti alle Parche del mondo ro- diò in città nel liceo classico Vico, definì
chia signora tiene il fuso e la conocchia, mano – le tre divinità che filando pre- “una valle di lacrime”. Il primo rito risale
a simboleggiare la pazienza e il tem- siedevano al destino – e all’epopea all’842 d.C., anno in cui fu ricostruita la
po che passa. Secondo una versione greca con il mito della tela di Penelope. Cattedrale di San Giustino. Le diverse
differente, la pupatta sarebbe invece SECOLARI TRADIZIONI D’ABRUZZO confraternite cittadine, in tunica e cap-
una personificazione della Quaresima, A Chieti, il Venerdì Santo si svolge la puccio, sfilano per le stradine del cen-
moglie del defunto Carnevale, intenta solenne processione del Cristo Morto, tro storico illuminate da fiaccole e ceri,
a filare in attesa di ricongiungersi con la più antica d’Italia. Quella che il giova- al passo ritmico della troccola, uno

Rappresentazione della Passione di Cristo, Vallata (AV)

© Vannelli

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TRAVEL
© Ansa/Claudio Lattanzio

Processione della Madonna che scappa, Sulmona (AQ)

strumento in legno che durante la Set- tue lignee del Cristo morto e dell’Ad- Simbolo per eccellenza della Pasqua
timana santa sostituisce il suono delle dolorata con un abito di seta ricamata è senza dubbio la colomba, segno di
campane. In spalla vengono portati i con fili d’oro. purezza e di pace già nei testi biblici e
Trofei della Passione seguiti dalle sta- LE COLOMBE DI SULMONA E FIRENZE poi nell’iconografia cristiana. A Sulmo-
na (AQ) diventa protagonista durante la
Pupatta della Quaresima, Santa Croce di Magliano (CB) Processione della Madonna che scap-
pa. La statua della Vergine, sostenuta
sulle spalle dai fedeli, corre improvvi-
samente verso il figlio, tra il volo di vere
colombine liberate.
Tra le tradizioni più celebri c’è anche
la Colombina di Firenze: un congegno
meccanico, trasportato da un razzo in-
nescato dal cero santo, che la mattina
di Pasqua “spicca il volo” dall’altare del
© Pro Loco Quattro Torri

Duomo. Se il rito va a buon fine, avvia


lo scoppio della torre pirotecnica posta
sul carro del Brindellone, trainato fin lì
da due coppie di buoi e posizionato tra
il Battistero di San Giovanni e la Catte-
drale di Santa Maria del Fiore. L’accen-
sione è segno di buon auspicio e buon
raccolto.

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TRAVEL

LAZIO
A PASSO LENTO
IN VISTA DEL GIUBILEO 2025, LA REGIONE METTE A SISTEMA LA
RETE DEI CAMMINI. PER ACCOGLIERE I PELLEGRINI CHE VOGLIONO
RAGGIUNGERE LA CAPITALE A PIEDI
di Valentina Lo Surdo valentina.losurdo.3 ValuLoSurdo ilmondodiabha
ilmondodiabha.it

«T
utte le strade portano a al notevole impulso che la Regione di pellegrini di raggiungere il caput
Roma», si sentivano ri- Lazio sta imprimendo nel mettere a si- mundi anche con i propri passi. Un
spondere i viandanti me- stema la rete viaria pedonale e rendere progetto che sancisce un ricongiungi-
dievali quando cercavano informazioni dunque effettivo l’antico proverbio. mento importante tra il Lazio e Roma,
lungo la via, quasi a dire che era difficile Una prospettiva interessante spe- giacché comprendere una città di tale
perdersi in direzione della Città Eterna. cialmente in vista del Giubileo, grazie importanza nel proprio territorio porta
Negli ultimi anni questo celebre motto alla straordinaria possibilità di percor- con sé, tra i suoi impattanti effetti col-
sta tornando di attualità, grazie anche si a piedi che permetteranno a milioni laterali, sia onori che oneri. La difficoltà

A piedi tra Sezze e Priverno (LT)

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principale è frutto di un paradosso: l’in- ghi. E per conoscere questi territori i questo ci mette nelle condizioni di pro-
finita bellezza di una sola città rischia percorsi a piedi sono il veicolo ideale». muoverli adeguatamente», continua
di eclissare un territorio straordina- È un progetto di attenzione corale al l’assessore. «Ciononostante, esistono
riamente prezioso. Quanti, infatti, tra Lazio attraversato a passo lento, che moltissimi altri percorsi con cui siamo
i turisti che prevedono di visitare San ha preso ufficialmente avvio nel 2017, in costante contatto, grazie al fitto in-
Pietro o il Colosseo, includono nel loro «quando è stata votata all’unanimità treccio dei sentieri curato dalle sezioni
viaggio un passaggio nella Tuscia o in dal consiglio regionale una legge per del Club alpino italiano (Cai) e a tante
Ciociaria, in Sabina, nell’Agro Pontino o la realizzazione, manutenzione, gestio- altre iniziative per creare cammini te-
ai Castelli Romani? Anche per questo ne, promozione e valorizzazione della matici organizzate da una lodevole
la Regione sta puntando in maniera rete dei cammini», prosegue Corrado, rete di associazioni e volontari. Certa-
specifica sul turismo lento, e in parti- citando il testo ufficiale. «Intesi come mente estenderemo il numero degli
colare sui cammini, non solo per col- vere e proprie infrastrutture turistiche, itinerari riconosciuti a quelli che stan-
legare il territorio con la Capitale, ma i cammini sono al centro dei pensieri no dimostrando di lavorare su percorsi
anche «per connettere le aree interne della Regione: è un settore su cui in- coerenti da un punto di vista storico,
tra di loro». vestiamo ogni anno attraverso specifici culturale e territoriale».
Ce lo spiega l’assessore al Turismo programmi di finanziamento». Senza contare che tutte queste vie
Valentina Corrado: «La ricchezza del Un tema delicato riguarda la prolifi- portano un beneficio enorme alla po-
Lazio sorprende soprattutto nelle aree cazione di nuovi percorsi a piedi, visto polazione, sia a chi abita nei luoghi che
interne, capaci di regalare tesori artisti- che quello dei cammini è il trend tu- vengono attraversati – con una ricadu-
ci e naturalistici che non appartengono ristico in maggior crescita nel Paese: ta straordinariamente positiva per gli
ai cluster turistici più frequentati, come «Per il momento ci siamo concentrati esercenti nel settore ricettivo, com-
per esempio quelli del mare o dei la- a riconoscerne ufficialmente cinque e merciale e della ristorazione – sia per

© Associazione Europea delle Vie Francigene

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TRAVEL

totale di 16) lunghe complessivamente


265 chilometri. Dalle pendici dei Mon-
ti Reatini ai Lucretili, passando per la
Valle dell’Aniene, in direzione del fiu-
me Liri, tocca Leonessa, Poggio Bu-
stone, Cantalice, Rieti, Belmonte in Sa-
bina, Rocca Sinibalda, Castel di Tora,
Orvinio, in provincia di Rieti. Poi Man-
dela (RM) e, in provincia di Frosinone,
Trevi nel Lazio, Collepardo, Casamari,
Isola del Liri, Arpino, Roccasecca, oltre
a meravigliosi luoghi del culto bene-
dettino come Subiaco (RM) e Monte-
cassino (FR).
Enorme l’estensione del Cammino di
San Francesco nel Lazio: 500 chilome-
tri distribuiti tra un percorso principale
da Labro (RI) a Roma (123 km, acce-
dendo alla Capitale da Monterotondo),

© Luca Cristofanelli
un percorso nella Valle Santa reatina
(dov’è imperdibile la tappa a Greccio),
la direttrice Tiberina (85 km, con pas-
saggio a Farfa), oltre a ulteriori varianti,
per disegnare una lunga avventura a
piedi che interseca in più punti il per-
corso dedicato al patrono d’Italia (San
Francesco) e al santo patrono d’Europa
(San Benedetto).
La Via Amerina, invece, nacque come
collegamento tra l’antica città estrusca
La Via Amerina (VT)

chi le percorre a piedi: «Camminare è La prima si sviluppa su nove tappe


ormai un’esigenza riconosciuta da tut- che toccano Acquapendente, Bolse-
ti, e quando un’escursione ti offre an- na, Montefiascone, Viterbo, Vetralla,
che l’opportunità di scoprire un borgo Sutri, tutti centri in provincia di Viterbo,
o fare tappa in un’area archeologica, il e Campagnano, nella città metropoli-
valore aggiunto è impagabile». tana di Roma, per giungere nella Ca-
A tal proposito Silvio Marino, consulen- pitale dopo circa 200 km, includendo
te di cammini e turismo outdoor per la anche la possibilità della variante cimi-
Regione Lazio, che è anche un esper- na (40 km).
to viaggiatore a piedi, aggiunge: «In La Francigena sud riparte da Roma in
questi ultimi anni la Regione si trova a direzione Santa Maria di Leuca (LE),
dover arginare il rischio di un’eccessiva seguendo il tracciato delle antiche vie
proliferazione di iniziative, per garanti- romane: Appia Antica, Prenestina, La-
re ai turisti standard ottimali in termini tina, Casilina e antichi tratturi, per ab-
di sicurezza e di segnaletica, ma an- bracciare cattedrali e santuari alla volta
che di promozione e valorizzazione. del Sud Italia e quindi del Medioriente.
Solo così possiamo rendere efficace il Con partenza dai Castelli Romani, at-
lavoro compiuto da tanti cittadini che traversa località come Cori, Fondi, For-
si sono messi a disposizione del terri- mia, Gaeta, in provincia di Latina, fino
torio». a Sessa Aurunca (CE), lungo i 250 km
Il Lazio non è soltanto Roma, dunque, della direttrice Appia Pedemontana. O
e la sua scoperta passa anche attra- come Palestrina (RM), Anagni e Paliano
verso differenti possibilità di percorsi (FR), Frosinone, Ceprano (FR) sulla di-
a piedi. Andiamo dunque a esplorare i rettrice Prenestina-Casiliina (220 km).
cinque cammini già ufficialmente rico- Il terzo è il San Benedetto, uno dei
nosciuti, partendo dai due più noti, la cammini più emblematici della regio-
Francigena Nord e la Sud. ne, attraversata per 14 tappe (su un

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© Fabrizio Ardito
Il cammino verso Poggio San Lorenzo (RI) sulla Via di Francesco

di Veio – ora corrispondente al borgo fascinante proseguimento, il Con le ali rari riportati alla luce nella necropoli
di Isola Farnese (RM) – e Ameria, l’at- ai piedi (da Poggio Bustone, nel reati- della Banditaccia a Cerveteri – tra cui
tuale Amelia, in provincia di Terni. Nel- no, alla Puglia), il Cammino nelle ter- spicca il sempre più popolare Sentiero
la sua parte laziale consta di 60 chilo- re mutate, che passa per Amatrice e delle cinque cascate – e da cui si sta
metri, attraversa territori vulcanici, la Accumoli (RI), il Cammino naturale dei irradiando il progetto di una grande di-
Valle Tiberina e antichi reperti di epoca parchi, la Via dei lupi, il Cammino dei rettrice costiera che possa raccontare
preromana, toccando Campagnano di briganti, fino all’antica Via Clodia, che la civiltà etrusca dal Lazio sino all’alta
Roma e, in provincia di Viterbo, Civita dal Colosseo conduce alla Maremma Toscana. «Ci stiamo muovendo in tem-
Castellana, Corchiano, Nepi, Orte e Toscana. po affinché i visitatori possano arrivare
Vasanello. Una citazione a parte la meritano an- a Roma come gli antichi pellegrini»,
Tra i numerosi altri cammini che at- che alcuni percorsi di grande valore, conclude Corrado con una visione che
traversano il Lazio citiamo alcuni tra come il Sentiero 103 Cai, nell’antica lascia ben sperare per un futuro a mi-
i più importanti, a partire dal Di qui terra dell’Etruria meridionale, dalla sura d’uomo. E se il Lazio sarà il grande
passò Francesco (cammino pioniere valle del Tevere fino al mar Tirreno, e protagonista del Giubileo dei Cammi-
del turismo lento in Italia) e il suo af- la rete sentieristica dei quattro itine- ni, lo scopriremo nel 2025.

Abbazia di San Benedetto, Montecassino (FR)

© Kenzo/AdobeStock

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TRAVEL

LE OASI DELLA FELICITÀ


DALLA ROMAGNA ALLA PUGLIA, RIAPRONO I PARCHI
DIVERTIMENTO. TRA NUOVE ATTRAZIONI, AVVENTURE
LEGGENDARIE E VIAGGI NEL TEMPO
di Cecilia Morrico MorriCecili morricocecili

Gardaland (VR)

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D opo due anni di limitazioni,
è diffuso il bisogno di ri-
trovare qualche momento
di spensieratezza. Anche se la pan-
demia e la situazione internazionale
divertimento d’Italia, capaci di rega-
lare una giornata di gioia ad adulti e
bambini.
MIRABILANDIA COMPIE 30 ANNI
Il 2 aprile torna in attività Mirabilan-
insieme una serie di gustosi ingre-
dienti per la nuova stagione: dai di-
nosauri di Dinoland al mondo cowboy
della Far West Valley, dai motori rom-
banti del Ducati World alla velocità e
riempiono le cronache e i pensieri, è dia, a pochi chilometri dalle coste alle altezze da brividi di iSpeed, Katun
sempre più necessario tornare a co- della Romagna e da Ravenna, che e Divertical, oltre allo Stunt Show più
struire bei ricordi con la famiglia e gli quest’anno spegne 30 candeline. E, acclamato d’Europa. L’estate 2022
amici. In quest’ottica riaprono i parchi per festeggiare il compleanno, mette vede il ritorno della parata di fine gior-

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TRAVEL

Lo Stunt Show di Mirabilandia (RA)

nata e delle aperture straordinarie emozionante: gli ospiti, in lotta contro del parco possono vivere le peripe-
fino a tarda sera, per godere di tan- il tempo, hanno la missione di ripor- zie del potente super eroe DC. Attra-
te ore di divertimento in più e poter tare al leggendario tempio la sacra verso effetti speciali e immagini 3D in
scaglionare meglio i flussi dei visi- gemma preziosa per salvare il regno alta definizione, si viene trasportati
tatori. Inoltre, dal 18 giugno al 4 set- di Jumanji da una maledizione. Ben nel regno sottomarino di Atlantide,
tembre, torna con orario prolungato 12 le ambientazioni scenografiche, per sentirsi davvero protagonisti di
fino alle 19 Mirabeach, la spiaggia più altamente immersive e ispirate alle questa avvincente storia.
caraibica della Romagna. scene più iconiche dei notissimi film. UN MAGICO SHOW A LEOLANDIA
MILLE AVVENTURE A GARDALAND Oltre alle avventure nella giungla, i Aperto già da metà marzo, Leolan-
Sempre ad aprile, vicino Verona, ini- visitatori di Gardaland possono an- dia, in provincia di Bergamo, si pre-
zia anche la stagione di Gardaland che immergersi negli abissi: al cine- para ad accogliere i più piccini e le
che sabato 9 inaugura la nuovissima ma 4D è disponibile Aquaman™: The loro famiglie per le festività di aprile.
attrazione Jumanji®-The Adventure. 4D Experience ®, uno speciale adat- Dentro l’uovo di Pasqua, per la gio-
Basata sulla popolare serie cinema- tamento della pellicola targata War- ia di tutti i bambini, uno spettacolo
tografica di Sony Pictures, è una dark ner Bros. In attesa dell’uscita nelle nuovo di zecca che coinvolge per la
ride nel cuore del parco caratteriz- sale del secondo capitolo della saga, prima volta sullo stesso palco tutti
zata da una storia coinvolgente ed previsto per dicembre 2022, gli ospiti i personaggi più amati del parco. Si

La nuova attrazione Jumanji®-The Adventure a Gardaland


© Luminar Al

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I tre Super Pigiamini e il Museo PJMask a Leolandia (BG)

tratta di una innovazione assoluta il nuovo parco tematico che porta ZOOSAFARI, GIOCHI E BIODIVERSITÀ
per il settore, almeno in Italia: un’av- gli ospiti indietro nel tempo di 2000 Il giro lungo la penisola arriva in Puglia
ventura nella quale si mettono in gio- anni. Un vero e proprio villaggio a allo Zoosafari di Fasano e Fasanolan-
co i protagonisti dei cartoni animati fianco di Cinecittà World, per vive- dia, in provincia di Brindisi. Per i due
più seguiti dai piccoli, ognuno con re una giornata da Antichi Romani. parchi, anche se adiacenti, l’acquisto
le sue caratteristiche: la tenerezza di Nell’accampamento dei legionari si dei biglietti è separato: il primo punta
Bing e la saggezza di Flop, le mosse può assaggiare il cibo della Roma sulla conservazione delle specie ani-
tattiche dei tre Super Pigiamini (Gat- imperiale, diventare gladiatore per mali, il secondo su attrazioni, monta-
toboy, Geco e Gufetta), l’inesauribi- un giorno, fare shopping tra le ban- gne russe e giochi. Con i suoi 140 etta-
le energia di Masha e la simpatia di carelle dell’antico mercato, incontra- ri di estensione, lo Zoosafari è il regno
Orso, l’agilità e l’astuzia di Ladybug re gli animali della fattoria, ammirare della biodiversità, un’oasi naturale che
e Chat Noir. Un magico show per ve- il volo dell’aquila e lo spettacolo dei accoglie e conserva, in piena libertà,
derli tutti insieme nello stesso mo- rapaci e visitare il set di Ben-Hur, esemplari di ogni genere, tra cui giraf-
mento. dove si può salire sulle bighe per una fe, leoni, ippopotami e rinoceronti. Per
IN VACANZA A CINECITTÀ WORLD corsa a tutta adrenalina. vivere un momento ludico-didattico
Si scende poi verso la Capitale, dove Ma le novità non si fermano alle sole in cui i più piccoli possono imparare
ci aspettano le 40 attrazioni, divise in attrazioni: con il progetto Smart Park a conoscere l’alimentazione, la vita e
sette aree a tema, di Cinecittà Wor- il parco diventa a portata di cellulare. l’habitat di questi animali.
ld. A giugno c’è il taglio del nastro Grazie a una innovativa piattaforma, A Fasanolandia, invece, ci sono oltre
di Lazy River: il fiume lento Paradi- infatti, Cinecittà World è totalmente 25 attrazioni disponibili, dal percorso
so, per lasciarsi cullare da una dol- contactless: dal proprio smartpho- sui tronchi galleggianti African River
ce corrente, immersi nella natura, a ne è possibile acquistare biglietti, alla torre di caduta Sputnik alta 30
bordo di comodi materassini. Cresce parcheggi e menù. Si può saltare la metri, fino alla Casa volante e al cine-
Aquaworld, la zona acquatica del coda per le attrazioni, localizzare e ma 4D Adventure. Un polo d’attrazio-
parco con giochi e lettini a volontà, raggiungere gli amici nel parco, de- ne per tutti i gusti.
che insieme a Cinepiscina e all’area cidere dove, come e a che ora essere mirabilandia.it
Spiagge – ispirata all’isola thailande- serviti per il pranzo e organizzare una gardaland.it
se di Phuket – trasforma la giornata festa di compleanno senza scaricare leolandia.it
al parco in una vacanza in un giorno. alcuna app, ma direttamente dal sito cinecittaworld.it
Il 9 aprile apre anche Roma World, cinecittaworld.it. zoosafari.it

La corsa delle bighe di Ben-Hur a Roma World

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TRAVEL

SIENA LA A PASSEGGIO NELLA CITTÀ TOSCANA,


TRA CITAZIONI POETICHE, SPETTACOLI
TEATRALI E IL RESTAURO DEGLI
AFFRESCHI DI AMBROGIO LORENZETTI
di Giuliano Compagno

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GENTILE
Una veduta di Siena

© Cmon/Adobestock

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TRAVEL
© The yorck project/Courtesy Zenodot Verlagsgesellschaft mbh

Il ciclo pittorico dell’Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti (1338-1340), dettaglio

A ricordarla spesso era Ma-


rio Verdone, l’accademico
e critico cinematografico
che a Siena doveva l’origine mater-
na, il dono della sensibilità estetica
Pubblico, visitatori e turisti potranno
contemplare presto da vicino il re-
stauro conservativo di un’opera sim-
bolo della storia e della sensibilità
civica di Siena.
lasciarsi andare tra i molti non detti
dei nostri anfitrioni senza tempo. Na-
scondendo la propria serenità come
un tesoro acquisito e forse merita-
to, Siena si sente mossiera dei suoi
e l’amicizia con il pittore Piero Sadun: Ispirati ad Aristotele e a San Tomma- stessi abitanti, che a un suo cenno
«Con gli occhi di coloro che possie- so d’Aquino, gli affreschi di Lorenzetti partono e al suo richiamo ritornano
dono uno spirito libero, la città era da disvelano fatti, princìpi e cause che assieme, verso un sogno comune a
noi trasfigurata da un sentimento no- avrebbero influito sulla vita pubblica occhi bene aperti. E a notte alta.
stalgico che ci spingeva, in una sorta e sociale dell’epoca, rappresentando L’8 aprile al Teatro dei Rinnovati, in
di notturno, ad averne una visione con ciò, nella storia dell'arte italiana, piazza del Campo, debutta Benve-
illusoria che ci riportava indietro nel la prima opera non propriamente re- nuti in casa Gori. Una commedia di
tempo». ligiosa ma anche politica e filosofica. culto del 1990, scritta da Ugo Chi-
Al civico 90 di via di Città, una delle Del resto per secoli quello di Siena ti e Alessandro Benvenuti, in cui si
tre direttrici fondamentali del centro sarebbe stato un tempo senza pace, narra di una caotica notte di Natale
storico, mi commuove la stele dedi- un lungo elenco di vittorie e di pri- durante la quale si sfasciano e si ri-
cata a Cesare Brandi, storico dell’arte mati, di sconfitte e di liberazioni, sino compongono i legami di una famiglia
e teorico del restauro: era nato lì, l’8 all’ultima, in quel 3 luglio 1944, quan- toscana. Uno spettacolo importante,
aprile 1906, e viene lodato per “l’ine- do i nazisti furono scacciati dalla cit- con i suoi riti, le sue tristezze e le sue
guagliabile finezza”. Per certi versi, in tà. Una città in perpetua lotta? Fino nascite, che a pensarci è nipote di un
questa primavera, l’arte senese con- a un certo punto, secondo De Mossi, altro celebre Natale, quello napole-
temporanea va a ricongiungersi con perché «la rivalità fa parte dell’esse- tano.
il miglior periodo del ‘300. «Attorno re senese ma rafforza il concetto di Autore, regista e interprete del film
al restauro del ciclo pittorico dell’Al- appartenenza e aiuta il mantenimen- Ivo il Tardivo, felice capolavoro sul-
legoria ed effetti del buono e del catti- to dell’identità». la differenza psichica, Benvenuti è
vo governo di Ambrogio Lorenzetti», Eppure, tanti scontri e combattimen- davvero «il più italiano degli attori
ci dice il sindaco Luigi De Mossi an- ti non trapelano al passaggio di un toscani e il più toscano degli attori
nunciando l’apertura dei cantieri en- osservatore distratto, giacché pochi italiani». Così, mi confida, soleva de-
tro aprile, «stiamo realizzando un’o- luoghi d’Italia appaiono più riconci- finirlo il signor Tomada, suo amico
perazione culturale di ampio respiro, liati di Siena. E allora, nell’abbando- albergatore e gentiluomo pratese. Il
che prevede una serie di eventi le- narsi a quel suo vociare silenzioso, che è un complimento di molto: «A
gati all’identità senese. Un progetto si cammina assaporando una specie me piaceva tanto il suono di quella
multidisciplinare, sviluppato intorno di quiete interiore, come se le arti frase e l'ho sempre considerata az-
a un’opera civile, che vuole mettere e la cultura fossero rimaste incise zeccata», aggiunge.
il visitatore di fronte ai valori fondanti su tutte le mura cittadine. Scende- «Non mi sento rappresentante di
di questa nostra città repubblicana». re e risalire tra i suoi vicoli regala al nessuna lingua e regione. Desidero
Nella sala della Pace del Palazzo viandante un dolce struggimento, un essere libero mentalmente, e molto

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lo sono per distrazione. Pur avendo senesi di oggi, per lui, sono un popo- silenzio del Senese: «Dalla somma
cantato tanto la Toscana, e spero lo che sorvola su ogni ostilità: «Sono dei giorni per sottrarne un giorno
bene e di certo con infinito amore, presi da una mitologia di loro stessi solo chiaro d’infinito, cammino per
non voglio riconoscermi tra i guelfi e radicata nei secoli. In forza delle loro le crete delle marne». E prende vita
i ghibellini». tradizioni e del loro temperamento, nei nostri cuori dopo aver compre-
Essendo nato a Pelago, storico teatro quella mitologia è tenuta in vita di so il senso dell’elogio dello scrittore
di scontri tra le due fazioni contrap- generazione in generazione, tanto Curzio Malaparte: «A dirlo fra noi, la
poste, la neutralità di Benvenuti vale da permeare oggi come allora un gentilezza sta di casa solo a Siena.
doppio. La Siena della sua prima gio- certo modo di sentirsene figli. Come Altrove, nel resto della Toscana, è ci-
vinezza aveva l’aspetto di una fidan- se, orgogliosamente e fieramente, i viltà di modi, e non di voce, di piglio,
zatina che vi studiava, era un locale senesi incarnassero un modello del di tono, di parole. Civiltà, non genti-
dove suonava con la sua rock band loro essere antichi, sebbene vivano lezza, che son due cose diverse».
ed era l’amico Paolo Nativi del trio nel presente». Diciassette contrade e un nome solo,
comico dei Giancattivi, senese del Citata da noti e celeberrimi lettera- Siena. Diversa da ogni altra.
Bruco, di cui l’anno scorso Benvenu- ti, la città del Palio si alza nei ver- comune.siena.it
ti è divenuto contradaiolo onorario. I si splendenti di Alfonso Gatto, Nel ComuneDiSiena

Piazza del Campo, Siena

© marinari/AdobeStock

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IL PAESE DEI MILLE PAESI

di Osvaldo Bevilacqua
[Direttore editoriale Vdgmagazine.it e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia]

IL GIOIELLO
DELLA LOCRIDE
INCASTONATO NEL PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE,
GERACE È UN BORGO TUTTO DA SCOPRIRE. PER LA CATTEDRALE,
LE GROTTE SCAVATE NELLA ROCCIA E, POCO LONTANO, LE ROVINE
DELLA VILLA ROMANA DI CASIGNANA

Gerace (RC)
© Polonio Video di Daniele Sgura

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a cura di vdgmagazine.it

© Società tarquiniense d'arte e storia

© © Polonio Video di Daniele Sgura


La basilica concattedrale di Santa Maria Assunta, Gerace (RC)

U n angolo straordinario di
Calabria, uno dei Borghi
più belli d’Italia e Bandie-
ra arancione del Touring club ita-
liano. Si tratta di Gerace (RC), con la
da artisti e tutta la città sembra affer-
mare che qui è il paradiso d’Europa».
Uno dei simboli del borgo è la basili-
ca concattedrale di Santa Maria As-
sunta, l’edificio sacro più vasto della
vicina spettacolare Villa romana di Calabria con i suoi 1680 m², autenti-
Casignana, raggiungibile in una qua- co gioiello dello stile bizantino-nor-
rantina di minuti. Fuori dalle rotte più manno, consacrata nel 1045. Si deve
trafficate del turismo e incastonata ai normanni anche la costruzione
nel Parco nazionale dell’Aspromon- dell’imponente fortezza, i cui resti si
te, la città offre ai propri ospiti la vista possono ammirare nel centro storico
eccezionale del Mar Ionio e della Lo- e alla quale si poteva accedere attra-
cride. La sua fortuna ha origine dalla verso 12 porte e un ponte levatoio.
particolare posizione che, come un Diversi gli appuntamenti durante
nido di falchi, domina la costa ma an- l’anno, come il festival Borgo incan-
che le montagne. tato, a luglio, che vede protagoniste
Durante il Medioevo, il borgo divenne le suggestive grotte scavate nella
un centro di fondamentale importan- roccia del Borgo Maggiore. Queste
za e punto di contatto e di scontro tra diventano l’occasione per gustare,
bizantini, arabi e normanni. Proprio in un’atmosfera unica, prodotti tipici
sotto i normanni Gerace era chiamata come la pasta fresca con sugo di ca-
“la città delle cento chiese”, numero pra assieme a un ottimo bicchiere di
destinato a crescere nel corso dei se- vino Greco di Gerace che rappresen-
coli fino a 128, secondo alcune stime. ta un’eccellenza dalle antiche radici.
Tra queste, da non perdere, la chiesa Ed ecco l’altra perla: non lontano dal
di San Francesco, in stile gotico, vo- borgo, sulla litorale ionica, in contra-
luta dal re Carlo II nella metà del 1200 da Palazzi, sorgono le rovine della
e considerata bene architettonico di Villa romana di Casignana, la piazza
interesse nazionale. Come scrive Armerina della Calabria, uno dei più
Francesco Maria Spanò, orgoglioso grandi complessi di epoca romana
figlio di questa terra, nel suo libro Ge- dell’Italia meridionale, appartenuta a
race. Città magno-greca delle cento una famiglia patrizia molto importan-
chiese, «l’immenso paesaggio, ogni te, probabilmente legata all’attività
palazzo, ogni Chiesa e sinanche le vinicola.
pietre sembrano essere stati dipinti Secondo Franco Crinò, assessore ai

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IL PAESE DEI MILLE PAESI

© Stefano Strati
I mosaici della Villa Romana di Casignana (RC)

Beni culturali e paesaggistici del Co- re effetto è tuttavia rappresentato sore al Lavoro, Sviluppo economico
mune di Casignana, nell’ultimo anno dal complesso termale, vero simbolo e Turismo della Regione. «Chi verrà
si è intensificato molto l'interesse dei dell’aristocrazia romana, formato an- sulla la splendida Costa dei Gelso-
media intorno alla Villa Romana e il che da una sala rettangolare lastri- mini, con le sue spiagge incontami-
numero dei visitatori si è moltiplicato. cata in marmo colorato e un ninfeo nate e le atmosfere selvagge, potrà
«Nella zona scavata, poi, difesi con monumentale con cisterne situato a immergersi nella scoperta di meravi-
tessuto, sono venuti alla luce nuovi monte. In un’altra pavimentazione si gliose testimonianze del passato, da
mosaici mozzafiato». riconosce Bacco, con accanto un sa- Locri Epizefiri ai mosaici dell’antica
I piani pavimentali, che richiamano tiro, che ha il compito di sorreggere il Kaulon, alla villa di Casignana appun-
stilisticamente quelli ritrovati nell’o- Dio ebbro. Una divinità che a distanza to», spiega ancora Orsomarso. «I pre-
dierna Tunisia e in Libia (Tripolitania), di secoli continua a benedire queste ziosi siti archeologici di cui la regione
costituiscono un unicum sul territorio terre ricche di tradizioni e vini eccel- è disseminata rappresentano alcuni
calabrese. La villa aveva dimensioni lenti, che meritano sicuramente una dei marcatori identitari distintivi che
incredibili, circa 12 ettari. La magni- visita. fanno di questa terra un luogo uni-
ficenza dell’area padronale consiste «La villa romana di Casignana è uno co e attrattivo. Non solo mare, mon-
negli stupendi pavimenti musivi e dei tesori più belli che la Calabria tagna, bellezze paesaggistiche, ma
nella ricca decorazione delle pareti, possa offrire ai suoi visitatori. La te- anche storia, cultura, identità, sapori:
abbellite da intonaci dipinti, mosaici stimonianza di un passato capace una Calabria straordinaria capace di
in vetro multicolore e pregiati marmi di sorprendere e affascinare», ha di- offrire emozioni ed esperienze uni-
di importazione. Il nucleo di maggio- chiarato Fausto Orsomarso, asses- che».

Per la foto di Casignana si ringrazia l'architetto Umberto Panetta, coprogettista della Villa Romana

LA TRADIZIONE DEI RAFIOLI


di Sandra Jacopucci
I rafioli – localmente chiamati rafiole, al femminile – sono dolci tradizionali di Gerace
le cui origini si perdono nel tempo. Venivano offerti agli invitati, durante i matrimoni, da
© Loredana Panetta

famiglie benestanti. La base è un composto simile al pan di Spagna preparato con uova,
zucchero, farina bianca e buccia di limone grattugiata sbattuti a lungo a mano. Il biscotto
veniva poi ricoperto da una bianchissima glassa realizzata con albume e zucchero
montati a neve che rappresentava la purezza della sposa. La cottura era in forno a legna
a una temperatura moderata, determinata per mezzo di un foglio di carta posto davanti
all’apertura del forno: quando questo imbruniva i gradi erano giusti. Ancora oggi si usa
servire questi dolci insieme a un passito di grande pregio, il Greco di Gerace.

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GENIUS LOCI

di Peppone Calabrese PepponeCalabrese peppone_calabrese


[Conduttore Rai1, oste e gastronomo]

RITORNO ALLE ORIGINI


ALLE PORTE DI POTENZA, ANNA CHIARA AFFINITO RECUPERA L’AZIENDA
AGRICOLA DI FAMIGLIA. E OTTIENE IL PRIMO PREMIO PER LO YOGURT
MIGLIORE D’ITALIA. LA STORIA DELLA TAVERNA CENTOMANI

P otenza mia, sono sempre


cresciuto in tua difesa, ovun-
que andassi. Sei come una
bella donna anziana con qualche ci-
catrice sul corpo. Affascinante e sag-
Torno sempre qui dopo le mie tra-
sferte in giro per l’Italia a raccontare
le bellezze dei borghi e l’autenticità di
chi li presidia costantemente, a difesa
della tradizione.
su progetto dell’architetta Gae Aulen-
ti.
Non vedo molto bene da lontano, an-
che se porto gli occhiali, ma mi è chia-
ro che una ragazza con un cappotto
gia. Con orgoglio continuo a invitare Torno sempre a lavorare come oste rosso mi stia salutando. Mi parla, mi
amici e colleghi a venire a viverti, a vi- nel mio ristorante e sempre vado a chiama, ma non sento nulla da così
sitare il cuore della città e a far capire marcare il territorio nella piazza cen- lontano e, in realtà, non ho ancora ca-
la vera essenza del lucano. trale della mia amata città, restaurata pito bene di chi si tratta. Incuriosito,

Piazza Mario Pagano, Potenza


© eddygaleotti/Adobestock

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© Rick Henzel/Adobestock
Vicoli nel centro di Potenza

mi avvicino: «Ciao Anna Chiara! Come tanto tempo voleva chiamarmi per mentre mia madre aveva già comin-
stai? Finalmente ti ho riconosciuta!». parlare della sua nuova avventura ciato il progetto di ristrutturazione di
Lei mi sorride e mi confessa che da con la Taverna Centomani. In realtà, questa azienda di famiglia, con un pri-
io ne avevo sentito parlare e colgo la mo intervento sulle stalle e poi nell'ex
palla al balzo: «Ti confesso che, con ovile, diventato il luogo destinato alle
una così bella giornata di sole, ho camere».
proprio voglia di campagna. Perché Incalzo: «Ma voi di cosa vi occupate
non andiamo ora alla Taverna?». Lei alla Taverna?». Anna Chiara è deter-
accetta entusiasta e così ci dirigiamo minata e con sguardo dritto risponde:
a mangiare lì. Chi vive a Potenza sa «Siamo da sempre appassionati di
bene che il tempo qui può essere non formaggi e yogurt e proprio questo
proprio clemente, anche in primavera. ci ha spinto a tornare e a inserirci in
Ma oggi si può pranzare anche all'a- azienda. Abbiamo pensato di usare il
perto. latte delle nostre bovine per fare pro-
Arriviamo in Contrada Centomani e dotti che qui in regione erano poco
immediatamente vengo pervaso dai diffusi. Dopo poco siamo stati coinvol-
profumi di lavanda. Poco più in là, in- ti in un progetto ambizioso e ben più
vece, vengo rapito dalla fioritura mae- ampio: il latte nobile».
stosa delle ginestre. Conosco molto bene il progetto e
Sapevo che Anna Chiara Affinito aveva quel visionario del suo ideatore, il mio
studiato a Bologna e, dopo la laurea, grande amico Roberto Rubino, pre-
stava lavorando nel capoluogo felsi- sidente dell’Associazione nazionale
neo. Incuriosito le chiedo da quanto formaggi sotto il cielo. Il latte nobile è
tempo fosse tornata a vivere a Po- quello di una volta: stagionale, legge-
tenza, cosa l’avesse spinta a farlo e ro e molto naturale. Esiste un preciso
soprattutto se anche Pino, il marito, disciplinare di alimentazione per gli
fosse stato d’accordo su quella scelta. animali che prevede una razione con
Lei subito mi ferma: «Ammetto che minimo 70% di fieno e massimo 30% di
non è stato semplice, ma dopo averci mangime, la totale assenza di insilati e
pensato e ripensato abbiamo deciso il divieto di utilizzare organismi gene-
di tornare nella nostra terra. L’espe- ticamente modificati.
rienza a Bologna è stata fondamenta- «Badiamo molto al benessere dei no-
le ma a un certo punto ci siamo chie- stri animali e riteniamo che esista un
sti se avremmo voluto vivere lì tutta la giusto equilibrio tra ciò che chiediamo
vita. Così, ci siamo trasferiti a Potenza alla natura e ciò che siamo in grado di

83
GENIUS LOCI

ottenere in cambio. Le nostre pezzate biamento ne altera le caratteristiche e


ci regalano un latte profumatissimo siamo contrari alle modifiche inutili».
con un giusto rapporto tra omega Sono totalmente rapito dall’energia
3 e omega 6 a favore dei primi. L’ali- positiva del racconto e chiedo un bic-
mentazione delle vacche viene tutta chiere di latte per capire la differenza

© Luca Lancieri
prodotta in azienda», continua Anna con quello che normalmente bevo a
Chiara. «È un latte ricco di grassi buo- casa. Poi da lontano sento della mu-
ni, molto più digeribile e tollerante. sica classica: proviene dalle stalle,
Secondo alcuni studiosi, addirittura, sono estremamente curioso e subito
tutte le intolleranze attuali proven- chiedo spiegazioni. Anna Chiara mi

An
na
gono dalle tante modifiche apportate sorride: «Sì, le nostre mucche ascol-

Ch
agli alimenti che, in origine, non cau- tano regolarmente musica classica

ia
Af

ra
fin
sano intolleranze. Ma questo è un ar- durante la mungitura». Allora capisco ito
gomento lungo», spiega sorridendo. tutto. Qui c’è poesia, amore per il ter-
Mi rendo conto che ama parlare del ritorio e consapevolezza che per fare
suo lavoro, si vede che segue tutte le un grande prodotto bisogna attenersi
fasi della produzione, è attenta e or- a regole precise: benessere dell’ani- ro e sacrificio, ma è evidentemenete
gogliosa. La mia curiosità aumenta e male e alimentazione naturale. ne è valsa la pena.
anche la fame: non vedo l’ora di sape- Assaggio il latte e davvero non è il «Il premio ci riempie di orgoglio non
re chi lavora il latte e chi si nasconde, solito prodotto di alta qualità, dicia- solo per il lavoro svolto ma anche
con il suo sapiente lavoro, dietro que- mo che la loro direzione è totalmente perché rappresentiamo una terra che
sti prodotti. «All'inizio eravamo solo io opposta, i parametri che prendono amiamo e che ci ha ripagato di una
e mio marito Pino, oggi ci avvaliamo di in considerazione non riguardano la scelta fatta con consapevolezza». E
due collaboratori. È un lavoro duro e si quantità di grassi, proteine o caseina. poi aggiunge: «Non vogliamo dimen-
inizia molto presto: le vacche vengono Qui le mucche producono circa 17 o ticarci di quello che siamo, perdere
munte la mattina alle 5 e il pomeriggio 18 litri di latte a fronte dei 40 o 50 degli di vista l’obiettivo iniziale, la filosofia
alle 17. Come prima cosa si prende la allevamenti intensivi: indubbiamente del posto e i punti cardine su cui si
quantità che serve per produrre latte è una cosa diversa. basa l’azienda, ecosostenibilità, basso
intero pastorizzato. Siamo talmente A questo punto si è fatto veramen- impatto ambientale, attenzione agli
maniacali che separiamo dal resto la te tardi. Ma devo per forza chiederle sprechi. Mai innamorarsi dei grandi
mungitura della mattina per offrire ai informazioni riguardo a una notizia: a numeri se stravolgono i principi».
consumatori un latte munto solo due gennaio, la Taverna Centomani ha ot- Torno a casa contento. Ora so che si
ore prima: non fresco, freschissimo. tenuto il primo posto per lo yogurt mi- può restare a vivere nei nostri borghi
Inoltre, il nostro è latte non omoge- gliore d’Italia nella classifica stilata da e non sempre è necessario partire per
neizzato, crediamo che non debba Gambero Rosso. Le si illuminano gli avere una vita felice.
essere modificato perché ogni cam- occhi, si vede che c’è stato tanto lavo- tavernacentomani.it

La Taverna Centomani
© Luca Lancieri

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BUON VIAGGIO BRAVA GENTE

di Padre Enzo Fortunato padre.enzo.fortunato padrenzo padreenzofortunato


[Giornalista e scrittore]

Basilica del Santo Sepolcro, Gerusalemme


© Nowak Lukasz/AdobeStock

LUNGO LA VIA
DELLA CROCE
IN VIAGGIO TRA GERUSALEMME, PARIGI E ROMA, CHE
CUSTODISCONO LE RELIQUIE DELLA PASSIONE DI GESÙ, DALLA
CORONA DI SPINE AI FRAMMENTI DEL LEGNO A CUI FU INCHIODATO
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© Wszelkie prawa zastrzeżone/AdobeStock

Via Dolorosa, stazione IX, Gerusalemme


temente, Salvador Dalí, Francis Bacon, parole del giornalista Eugenio Scalfari,
Renato Guttuso, Marc Chagall e Paul in occasione di una conversazione con
Gauguin. Sono solo una piccola parte, il cardinale Carlo Maria Martini su La Re-
non in ordine cronologico, degli artisti pubblica, il 15 maggio 2010: «Credo nel
che hanno dipinto Cristo crocifisso o Golgota perché lì fu celebrato il sacrificio
deposto dalla croce. Non solo la pittura di un giusto, di un debole, di un povero.
ma l’intero mondo dell’arte ha trovato – e Quel sacrificio si ripete ogni giorno ed è
continua a trovare – ispirazione in questo il vero e unico peccato del mondo: il sa-
episodio tanto crudele quanto poetico crificio, la sopraffazione, l'umiliazione del
della vita di Gesù: la morte che precede povero, del debole, del giusto. Il Golgo-
la sua resurrezione. Un gesto stolto per i ta raffigura il peccato del mondo». Due
pagani ma pieno di sapienza e speranza menti su sponde opposte ma capaci di
per i cristiani. dialogo e rispetto. Dal 1192 le chiavi della
Il viaggio alla scoperta dei tre luoghi basilica sono sotto la responsabilità di
principali che raccontano la Passione una famiglia musulmana. Di sera, quan-
e la Pasqua ci porta da Gerusalemme do si chiudono le porte e il silenzio do-
a Parigi, per poi arrivare a Roma. A Ge- mina la zona, una piccola folla di curiosi
rusalemme ogni angolo, ogni pietra assiste a una sorta di cerimonia, un vero
porta i segni degli ultimi giorni della vita e proprio rito. Alcuni membri di ciascuna
di Gesù: in particolare la Via Dolorosa, comunità cristiana si lasciano chiudere
che secondo la tradizione corrisponde all’interno e vi dormono per proteggere
al percorso compiuto dal Nazareno col il santuario e salvaguardare le loro zone.
peso del patibolo sulle spalle. Ogni gior- Una volta chiuso il portone, da un picco-
no migliaia di pellegrini cristiani si me- lo abbaino esce una scala che permette
scolano a venditori e acquirenti arabi che al custode di serrare anche i chiavistelli
contrattano i prezzi delle merci, perché più alti. In questo percorso ci guida pa-
questa è anche la strada che collega la dre Ibrahim Faltas, storica voce dei fran-
zona est di Gerusalemme alla basilica cescani in Terra Santa. E la commozione
del Santo Sepolcro, costruita attorno alla è grande. I momenti della Passione sono
pietra del luogo di sepoltura di Cristo. caratterizzati da atti violenti e di scherno.
Una volta entrati si respira un’atmosfera «Intrecciata una corona di spine, gliela
unica: l’odore di incenso si mescola ai posero sul capo, con una canna nella
canti e alle preghiere dei tanti credenti destra; poi mentre gli si inginocchiava-
e visitatori, la luce calda delle candele ci no davanti, lo schernivano: “Salve, re dei
racconta le diverse anime che custodi- Giudei!”, si legge nel Vangelo secondo

D
scono il santuario. Sei diverse comunità Matteo. I soldati si divertirono a umiliarlo
a Giotto a Pontormo, da Ca- cristiane, infatti, vigilano sul Santo Se- per ridicolizzare la rivendicazione della
ravaggio a Michelangelo, polcro: greci, armeni, etiopi, siriani, copti sua regalità e si presero gioco del con-
passando per Ambrogio Lo- e francescani. dannato inscenando la beffarda adora-
renzetti e Rosso Fiorentino. E, più recen- In questo luogo ritornano alla mente le zione di un re.

87
BUON VIAGGIO BRAVA GENTE
© Afp/GettyImages

Reliquiario della corona di spine, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi

Oggi la corona di spine è conservata in Gerusalemme, all’interno della Cap- verso la teca di cristallo in cui le memorie
nella cattedrale di Notre-Dame a Pari- pella delle reliquie. Insieme a queste ci gerosolimitane sono esposte. I reliquiari,
gi, seconda tappa di questo percorso, sono altri simboli della Passione di Cri- risalenti quasi tutti al 1800, sono vere e
insieme a un pezzo della Croce su cui sto: tre frammenti di legno della croce, proprie opere d’arte in cui l’oro ridisegna
morì Cristo e alla spugna con cui fu dis- uno dei chiodi e il Titulus, cioè l’iscrizione il legno e si intreccia con l’argento. Tutti
setato. La reliquia, che ha attraversato sopra la croce. simboli della crocifissione, che per i Ro-
indenne guerre, rivoluzioni e il più recen- Entrando nella basilica, un gioco di luci mani era considerata un disonore. Ma
te incendio della cattedrale, viene espo- e prospettive cattura subito l’attenzione per i cristiani è la porta alla Resurrezione.
sta proprio durante la Settimana santa. Il Titulus Crucis nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Roma
Arrivò a Parigi nel 1239, perché acquisita
da re Luigi IX, e venne sistemata nella
Sainte-Chapelle, costruita all’interno del
palazzo reale. Qui rimase fino a dopo la
Rivoluzione, durante la quale rischiò la
distruzione. Solo nel 1806, l’arcivescovo
di Parigi la assegnò al Tesoro della Cat-
tedrale, ponendola sotto la protezione
dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Ge-
rusalemme. Durante la Seconda guerra
mondiale sfuggì poi alle grinfie dei na-
zisti, che collezionavano memorabilia
della Passione.
Anche l’incendio che devastò Notre-Da-
me nel 2019 non riuscì a distruggere la
reliquia. Sono ancora vivide le immagi-
ni del fuoco che divorava il tetto della
© Carlo Munns

chiesa. In quell’inferno incandescente


un sacerdote coraggioso, monsignor
Patrick Chauvet, riuscì a portare al sicuro
la corona. Patrick ci racconta che, sotto
shock, non ricordava la combinazione
della cassaforte dove era conserva-
ta e, prendendo un martello, la ruppe,
annunciando al mondo la salvezza del
tesoro.
La peculiarità di questo oggetto sacro è
il fatto che sia “suddiviso”: vari re france-
si rimossero alcune spine offrendole in
dono, come è avvenuto anche per il le-
gno della Croce. Due spine sono espo-
ste a Roma, nella basilica di Santa Croce

88
GREEN

INSIEME PERIL 22 APRILE, CON LA MARATONA ONLINE


#ONEPLANETONEPEOPLE, SI CELEBRA L’EARTH DAY. TESTIMONIAL
DI QUEST’ANNO È IL COMPOSITORE E FILOSOFO GIOVANNI ALLEVI
di Floriana Schiano Moriello floriana.schianomoriello florianaschianom - floriana.fsm@gmail.com

T rovare un pensiero, un sen-


timento o un’azione che uni-
sca tutti gli uomini del globo
non è semplice. Eppure, c’è qualcosa
che dovrebbe accomunarci tutti: l’im-
guardia ambientale.
Anche quest’anno la Giornata della
Terra si celebra online. Cosa ci ha in-
segnato la pandemia?
[MP] A non stancarci di cercare il
focus di quest’anno è il Mediterraneo
come crocevia di cultura, dialogo e
salvaguardia ambientale. Le voci de-
gli esperti si alternano ai protagonisti
che hanno vissuto direttamente l’ac-
pegno nel proteggere la Terra che ci dialogo, la contaminazione, i ponti coglienza come possibilità.
accoglie. tra noi e gli altri. È quello che stiamo [GA] Come chiunque sono in ap-
Per celebrarla come si deve, da 52 sperimentando con tutte le realtà del prensione. Ma desidero con tutto me
anni c’è un giorno a lei dedicato: il network Earth Day che si occupano stesso che il dialogo e la diplomazia
22 aprile è la Giornata mondiale del- di arte, educazione, scienza, intercul- prendano il posto dei cannoni. Non
la Terra voluta dalle Nazioni Unite. A tura. E a lasciar parlare i ragazzi che posso credere che si sia sviluppata
promuoverla è l’Earth Day Network di anche quest’anno hanno uno spazio una guerra che non vuole nessuno
Washington, organizzazione non go- dedicato: la loro centralità nelle que- e non posso accettare che si siano
vernativa internazionale con sede an- stioni climatiche e sociali è straordi- perse vite innocenti. È necessario che
che in Italia, che coinvolge ogni anno naria. persone illuminate tornino a parlarsi,
oltre un miliardo di persone grazie a [GA] La pandemia ci ha drammatica- e lo facciano col cuore.
circa 22mila partner in oltre 190 Paesi. mente insegnato che siamo fragili, Come possiamo contribuire perso-
In Italia, nel 2020, l’arrivo della pande- che la ricerca scientifica e la com- nalmente alla tutela dell’ambiente?
mia ha mandato momentaneamen- petenza sono determinanti e che è [MP] Bastano semplici gesti quotidia-
te in soffitta lo storico Villaggio della importantissimo avere delle relazioni ni, dalla scelta di prodotti ecologici
Terra, che veniva allestito a Roma, reali, non mediate da uno schermo. Ci fino al loro riciclo o riuso. A tavola,
per far posto alla maratona multime- ha anche dato la possibilità di risco- bisogna preferire la stagionalità degli
diale #OnePlanetOnePeople. Anche prire il silenzio, la discrezione, l’attesa. alimenti, che fa anche bene alla salu-
quest’anno l’appuntamento è on line Per molti, pur nella difficoltà, ha rap- te.
e sui canali digitali. Tredici ore no stop presentato un periodo estremamente [GA] L’unico modo per rapportarsi a
con numerosi interventi di protagoni- creativo. una realtà complessa è studiare. In
sti della cultura, della scienza, dell’e- Come cambia il vostro spirito di par- questi ultimi anni si è imposto il culto
conomia e della ricerca per sviscera- tecipazione davanti a quanto sta ac- della semplificazione e dell’immedia-
re, nelle diverse sfumature, i 17 punti cadendo in Ucraina? tezza, ma le cose sono molto più arti-
della Agenda 2030 legati alla sosteni- [MP] Tutti ci chiediamo quale sia il colate di quanto appaiano. Per imma-
bilità e all’ambiente. senso di questa guerra ma pensiamo ginare il futuro bisogna comprendere
Per meglio conoscere il programma che il male non avrà mai l’ultima paro- il passato, mentre per il momento sia-
di quest’anno abbiamo incontrato la. Lo spazio Ponti verso il 2030 ne è mo intrappolati in un eterno presente
Marina Placido, responsabile Progetti la prova. Con collegamenti da diver- che è asfittico e privo di prospettive. È
educativi e scuole di Earth Day Italia se parti del mondo, vogliamo met- in ballo una questione morale che im-
e il compositore, filosofo e artista di tere in luce l'enorme sforzo di tanti plica una scelta: tenerci stretti il picco-
fama mondiale Giovanni Allevi, testi- “eroi” della Terra che lavorano per lo lo benessere che ci resta o guardare
monial dell’edizione 2022. L’artista, sviluppo sostenibile, l’unità e la pace alle generazioni future e consegnare
che durante la Conferenza Onu sul dei popoli. Questo modulo è pensa- loro un mondo più bello, in pace e pu-
clima del 2021 ha lanciato il singolo to per creare dei contatti costruttivi lito? Per me vale la pena impegnarsi in
Our Future per riflettere sul futuro del tra personaggi noti e sconosciuti, per uno scenario più vasto, anche se que-
pianeta, è ora in tour con Estasi, il suo mettere in relazione battaglie civili, sto prevede qualche rinuncia.
nuovo progetto discografico in cui dimensioni locali e globali, creando Qualche anticipazione su #OnePeo-
emergono ancora i temi della salva- prospettive e scenari futuri. Uno dei pleOnePlanet?

90
LA
TERRA

91
© Choat/Adobestock
GREEN

[MP] È un vero e proprio laboratorio diversi istituti scolastici in tutta Italia,


di dialogo che attraversa gli infiniti e alcune bellissime testimonianze di
mondi di arte e cultura, sport e spet- scuole dal mondo. Vogliamo riper-
tacolo, educazione e divertimento, correre l’esperienza di Youth4Cli-
scienza e innovazione. Ed è il luogo mate, l’evento dedicato ai giovani
dei giovani: musicisti, attori, artisti e che si è svolto prima dell’annuale
startupper che lanciano il loro mes- Conferenza delle Nazioni Unite sui
saggio per la Terra, regalandoci la cambiamenti climatici, a fine ottobre
bellezza della loro creatività. Un'at- 2021, per programmare i lavori verso

Ma
tenzione particolare è rivolta anche la prossima conferenza, che si terrà a

rin
ai più piccoli con spazi dedicati alla Sharm el-Sheikh, in Egitto. Per que-

aP
la
cittadinanza attiva, alla sostenibilità, sto, abbiamo creato uno spazio chia- id

c
o
alla divulgazione scientifica, grazie mato Fate chiasso! Abbiamo bisogno
al lungo lavoro portato avanti con proprio di quel chiasso, fatto di mu-
sica, speranza e azioni concrete per
il pianeta all’intero Universo e non è vero che
[GA] Sarà un momento di grande ri- singolarmente non possiamo fare
flessione e vicinanza. nulla. Vorrei far arrivare la mia musi-
Un appello da lanciare in vista del 22 ca soprattutto ai giovani che hanno
aprile? capito l’immenso valore della natu-
[MP] #OnePeopleOnePlanet è già un ra e ci ricordano quanto sia preziosa
appello. È un'esperienza avvincente la pace. La società contemporanea
che vuole fare luce su tutto il bel- deve recuperare l’innocenza, lo stu-
© Max Valerio

lo che c'è oggi da difendere. E dare pore incantato dei più piccoli e la sa-
voce a tutti coloro che producono e cralità di ogni singola vita, limitando
promuovono questa bellezza ogni la brama di ricchezza e potere, che
giorno, nonostante tutto. conduce i popoli verso il conflitto, ti-
[GA] Vorrei affidarmi alle parole di pica del mondo degli adulti.
G io

Galileo Galilei: «Non puoi cogliere


va
nn

un fiore senza turbare una stella». earthdayitalia.org


iA

le
v
l

i Un modo per dire che le nostre azio- onepeopleoneplanet.it


ni sono misteriosamente collegate EarthDayItalia

La maratona online organizzata per la Giornata mondiale della Terra 2021


© M.Riccardi

92
leonardo.com
INCLUSION

UNA CASA
PER TUTTI
ERA UN EX HOTEL PER FERROVIERI ALLA PERIFERIA DI ROMA. ORA
IL CENTRO PEDRO ARRUPE È UNA STRUTTURA D'ACCOGLIENZA
CHE OSPITA FAMIGLIE DI RIFUGIATI, MINORI
STRANIERI E DONNE SOLE CON FIGLI
di Serena Berardi - s.berardi@fsitaliane.it

Centro Pedro Arrupe, Roma


© Serena Berardi

94
© Archivio Centro Astalli/Francesca Napoli
I n cucina c’è una giovane nige-
riana davanti a un seggiolone: è
alle prese con un visetto, pieno
di briciole, da cui spuntano ciuffetti di
ricci spugnosi. Nella stanza a fianco
va dai sei mesi a un anno. L’obiettivo
è guidare gli ospiti verso l’autonomia:
«Per ogni famiglia costruiamo un per-
corso ad hoc. I primi step sono un cor-
so d’italiano per i genitori e l’iscrizione
una bambina eritrea, china su un ta- a scuola per i figli», spiega Stefano
volino azzurro, è intenta a disegnare Tancredi, coordinatore della Casa. Poi
una margherita. Dalle finestre strette si prosegue in base alle esigenze del
e lunghe si vedono distese di binari e nucleo familiare, per esempio con la
operai a lavoro. La vita scorre dentro e formazione professionale e l’orienta-
fuori il centro Pedro Arrupe, all’inter- mento al lavoro. «Due ragazze nige-
no di un ex hotel per ferrovieri situato riane stanno svolgendo un tirocinio
nell'area smistamento di Villa Spada, in una panetteria, mentre un’altra sta
alla periferia nord di Roma. imparando il lavoro sartoriale».
Nell’edificio di mattoni rossi, dove pri- Si punta a far ottenere un contratto re-
ma si fermavano a riposare macchini- golare che consenta di pagare un af-
sti e capitreno, oggi trovano posto un fitto. «Il mercato immobiliare di Roma
centro d’accoglienza per rifugiati, una è complesso, spesso trovare una si-
casa-famiglia per minori e una strut- stemazione che sia alla portata della
tura che ospita donne sole con bam- famiglia è un’impresa», commenta
bini. Tutti gestiti dal Centro Astalli, che Stefano. Un progetto molto utile per
è la sede italiana del Servizio dei ge- le famiglie uscenti è quello delle se-
suiti per i rifugiati. mi-autonomie, realizzato dal centro
Ogni realtà occupa un piano. La prima Astalli insieme ad alcuni istituti reli-
a nascere è stata, nel 2001, la comu- giosi, 27 nella Capitale, che mettono
nità per famiglie di rifugiati. Rientrava a disposizione stanze o piccoli appar-
nel progetto del Piano nazionale asilo tamenti.
(PNA) e ora fa parte del Sistema as- Le famiglie non pagano l’affitto e le
sistenza e integrazione (SAI) gestito utenze, ma sono autonome per le
dagli enti locali e dal ministero dell' altre spese. «Nell’ultimo periodo, i
Interno. Attualmente accoglie 27 per- nuclei familiari si portano dietro una
sone, più della metà minorenni, da serie di fragilità fisiche, sanitarie e psi-
Somalia, Nigeria, Siria, Armenia, Kur- cologiche ancora più pesanti. Durante
distan e Iraq. Il tempo di permanenza il Covid-19 diverse persone che erano

95
INCLUSION
© Serena Berardi

L’ingresso del Centro Pedro Arrupe

uscite dalla Casa hanno perso il lavoro voro. Ma all’inizio l’inserimento è stato minori», ricorda la coordinatrice Fran-
e sono tornate a chiedere aiuto». Non difficile, per la fatica di ambientarsi in cesca Fracasso. Nel 2012, con le Pri-
sempre, poi, i percorsi hanno sviluppi un centro collettivo, considerato an- mavere arabe, cominciò l’ondata dei
positivi: «Noi cerchiamo di stimolarne che l’elevato tenore di vita che aveva- bambini stranieri non accompagnati,
l’azione e la progettualità, ma poi sta a no nel Paese di origine. Sembrava che soprattutto egiziani. Così la struttura,
loro mettere in campo le energie giu- il progetto dovesse interrompersi in che ha un massimo di nove posti, de-
ste», continua Stefano. anticipo, ma poi i genitori hanno tirato cise di ricevere anche adolescenti dai
Suor Paola, che lavora al Centro Arru- fuori delle risorse inaspettate. Aveva- 10 ai 18 anni. «I piccoli numeri con cui
pe da dieci anni, afferma che le sod- no bisogno di tempo per elaborare la lavoriamo ci permettono di portare
disfazioni risiedono nei piccoli grandi sofferenza e ricrearsi delle motivazio- avanti validi progetti fino al raggiun-
traguardi: «Un ospite che prende la ni». gimento della maggiore età. Quello
patente, riesce ad acquistare un’auto, Il centro Arrupe apre le porte anche ai è il momento più difficile perché fuori
trova lavoro e casa». Come è stato per minori stranieri. «La casa di Marco è per loro non c’è nulla e il rischio di de-
un caso recente che Stefano ricorda nata nel 2005. Era destinata a bambini vianza è elevato», spiega Francesca.
con orgoglio: «Una famiglia nostra fino agli otto anni, per lo più italiani, al- «Per i minorenni la tutela è maggiore,
ospite si è trasferita in Toscana, dove lontanati temporaneamente dalle fa- visto che hanno diritto al permesso di
uno dei genitori ha trovato un buon la- miglie con decreti del Tribunale per i soggiorno e non possono essere rim-
© Archivio Centro Astalli/Francesca Napoli

96
© Serena Berardi
In questa pagina, ospiti del Centro Pedro Arrupe

patriati». come mediatore culturale. Di recente, all’inserimento scolastico dei figli. «Gli
Francesca e gli altri operatori si pren- ci ha aiutato a spiegare a un nostro ra- operatori non si sostituiscono mai alle
dono cura dei ragazzi, li accompagna- gazzo che aveva una patologia visiva mamme negli interventi, ma le guida-
no nel percorso scolastico e poi nei molto grave. Un intervento prezioso no. Spesso si tratta di donne adulte,
passi successivi. «Abbiamo notato, perché non si è limitato a tradurre, ha quindi già strutturate e con abitudini
con rammarico, che talvolta non rie- adottato un approccio empatico». consolidate. Talvolta ci troviamo di
scono a raggiungere un’integrazione L’ultimo spazio aperto nel Centro Ar- fronte a un tipo di educazione molto
completa. Mantengono un forte le- rupe è stato, nel 2009, la Casa di Ma- diverso da quello italiano, che deve
game con la famiglia di provenienza ria Teresa che prende in carico donne essere integrato. Bisogna, per esem-
e spesso si fidano più di quella che di italiane e straniere con figli, in situa- pio, far capire che è importante per i
chi li segue quotidianamente. Studia- zioni di grave disagio. Al momento ci figli frequentare la scuola fin dalla pri-
no e lavorano in Italia, ma si sposano vivono due mamme africane con due ma infanzia», prosegue Fulvia. Se in un
e hanno le relazioni più significative bambini. L’inserimento avviene per primo momento domina la diffidenza,
nel loro Paese. A scuola i ragazzi della decreto del Tribunale dei minori e la poi c’è il rischio che il supporto si tra-
Casa di Marco tendono a frequentar- Casa collabora con i servizi sociali del sformi in assistenzialismo: «Si cerca
si tra di loro. Una volta fuori dalla ca- Comune di Roma. «Inizialmente molte di fornire gli strumenti per giungere
sa-famiglia, vanno ad abitare insieme. ospiti erano vittime di violenza dome- all’indipendenza, a cominciare dalla
Forse perché sentono l’abisso che se- stica, ora arrivano con fragilità di tipo gestione dei rapporti con la scuola e
para la loro adolescenza da quella dei sanitario, piscologico, psichiatrico. È dalla conciliazione dei tempi di lavoro
coetanei italiani: loro a 18 anni devono un target molto delicato, ad alcune è e vita familiare».
essere autosufficienti, avere un lavoro stata anche sospesa la potestà geni- Tra le tre realtà del Centro Arrupe si
e una casa». toriale», spiega la coordinatrice Ful- creano sinergie uniche, sia tra gli ospi-
Le criticità non mancano, ma vengo- via Lemi. Qui viene portato avanti un ti che tra gli operatori. Si organizzano
no ampiamente compensate: «Samih lavoro di rafforzamento della relazio- grandi tavolate nell’ampio giardino
era un adolescente con diverse pro- ne genitoriale. Si offre supporto psi- esterno a cui, spesso, si aggiungono
blematiche, ma è riuscito a superarle. cologico, formativo e lavorativo alle persone esterne: volontari, scout, stu-
Ora lavora in una pizzeria e torna qui madri e, parallelamente, si procede denti, famiglie. I volti si mescolano, le
mani si tendono, le storie di sofferen-
za si condividono e diventano meno
pesanti. Francesca sostiene che, no-
nostante le criticità, lavorare qui è un
grande privilegio: «Noi operatori ab-
© Archivio Centro Astalli/Francesca Napoli

biamo scelto di occuparci del sociale,


il nostro comune denominatore è l’in-
teresse verso l’essere umano. E non
c'è nulla di più soddisfacente che la-
vorare per sostenere le persone e ve-
dere il risultato». Suor Paola le fa eco:
«Qui vediamo la gente che si rimette
in piedi e cammina con le sue gam-
be». Pronte ad andare lontano, una
volta rimossi gli ostacoli sulla strada.
centroastalli.it
centroastalli

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PHOTO

LA CINA VISTA DA

LA CADUTA DI NANCHINO NEL 1948 E IL GRANDE BALZO IN AVANTI


DI MAO ZEDONG 10 ANNI DOPO. IN MOSTRA A MILANO DUE STORICI
REPORTAGE DEL FOTOREPORTER FRANCESE
di Francesca Ventre – f.ventre@fsitaliane.it
Foto Henri Cartier-Bresson © Fondation Henri Cartier-Bresson/Magnum Photos

98
BRESSON

Gli studenti stessi, senza l’ausilio di macchine, costruiscono la piscina dell’Università, Pechino (giugno 1958)

D ue “istanti decisivi”, che


hanno determinato il desti-
no di una delle più grandi
potenze mondiali, colti dall’“occhio
del secolo”. È questa la sintesi del-
la mostra Henri Cartier-Bresson. Cina
1948-49 | 1958, ospitata fino al 3 luglio
nello Spazio Mudec Photo e realizzata
in collaborazione con la fondazione
dedicata al fotoreporter francese. In
oltre cento stampe originali in bianco
e nero, Cartier-Bresson racconta due
frammenti importanti della storia con-
temporanea, subito dopo la Seconda
guerra mondiale.

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PHOTO

In Lui Chi Chang, la via dei negozi di antiquariato, la vetrina di un venditore di pennelli, Pechino (dicembre 1948)

Il 25 novembre 1948 la rivista Life Match. Fu una svolta epocale per il del blocco comunista, Cartier-Bres-
gli commissionò un reportage su- fotogiornalismo. Gli scatti dell’agen- son ritornò nel Paese per quattro
gli “ultimi giorni di Pechino” prima zia Magnum Photos, che lo stesso mesi. Scortato sempre da una guida,
dell’arrivo di Mao con le sue trup- Bresson aveva contribuito a fonda- percorse migliaia di chilometri im-
pe. Il soggiorno, che doveva essere re un anno e mezzo prima, stupiro- mortalando con il suo obiettivo pae-
di due settimane, durò dieci mesi, no tutti per lo stile emozionante e si rurali, complessi siderurgici, dighe
principalmente nella zona di Shan- poetico. L’attenzione del maestro in costruzione e pozzi petroliferi.
ghai. Il fotografo lasciò il Paese solo francese si sofferma sulle persone Attraverso l’obiettivo il reporter fis-
poco prima della proclamazione e sulla loro vita quotidiana, che pro- sò gli aspetti che venivano nascosti
della Repubblica popolare cinese, segue quasi incurante del contesto dalla propaganda di regime, come,
il 1° ottobre 1949. E in quel periodo drammatico. Ecco allora lo scatto per esempio, lo sfruttamento dei la-
ebbe l’occasione di documentare il che riprende un barbiere per strada voratori. Emblematica, per esempio,
primo evento cardine: la caduta di o il viso di un bambino davanti alla la foto con un gruppo di studenti che
Nanchino, retta dal partito politico vetrina di un negozio di pennelli. faticano, quasi nudi, per costruire
del Kuomintang. Il secondo avvenimento storico do- una piscina. Toccante, come tutto il
Le sue immagini riscossero da subi- cumentato, il grande balzo in avanti reportage China 1958 che riscosse
to un grande successo sulle pagine di Mao Zedong, conferma la scelta di un vasto successo mediatico in tutto
di Life e delle maggiori riviste inter- una narrazione empatica. Nel 1958, il mondo.
nazionali, tra cui la neonata Paris quando la Cina faceva ormai parte mudec.it

100
Sfilata di studenti, con un ritratto di Mao Zedong e la stella rossa, Shanghai (12 giugno 1949)

101
PHOTO

SCATTI
DELL’ANIMA
DA 50 ANNI IL FOTOGRAFO TEDESCO HANS GEORG BERGER
CERCA DI LEGGERE LA REALTÀ ATTRAVERSO GLI OCCHI DI CHI
LA VIVE. LE SUE IMMAGINI PIÙ POETICHE SONO ORA ESPOSTE
A MILANO
di Flavio Scheggi mescoupsdecoeur
Foto © Hans Georg Berger
Courtesy of 29 Arts in Progress gallery

Plaza de España (1985)

102
Offerta (1997)
Serie La disciplina del bello

«I
l mio obiettivo come foto- bisogno d’imparare mi spingono a de riconoscimento fu per me quan-
grafo non è raccogliere una instaurare un rapporto di collabora- do un abate buddhista laotiano, che
documentazione visiva né zione con le persone che possono mi aveva osservato lavorare per due
reinterpretarla alla luce di una mia aiutarmi a interpretare una realtà anni, mi disse nella sua lingua una
estetica. La mia curiosità e il mio con gli occhi di chi la vive. Un gran- frase che altri tradussero in inglese:

103
PHOTO

“You are a learning photographer”». un Oriente intimo e libero da qualsia- tati: «Potevo così avviare un dialogo
Sono le parole di Hans Georg Berger, si cliché. Le opere di Berger ritrag- chiedendo perché un’immagine fos-
fotografo e scrittore tedesco a cui la gono architetture come il tempio di se sbagliata, mettendo il mio inter-
galleria milanese 29 Arts in Progress Angkor Wat, in Cambogia, feste e locutore nei panni del maestro e me
dedica dall'8 aprile al 16 luglio la mo- cerimonie come quelle di Luang Pra- stesso in quelli del discepolo. Attra-
stra The learning photographer. bang, nel nord del Laos, o momenti verso le osservazioni che riempiva-
In esposizione, oltre 30 scatti in bian- di vita quotidiana dei monaci laotiani. no un po’ alla volta il mio quaderno
co e nero stampati ai sali d’argento Ma sono sempre ben lontane da una di appunti tracciavo le coordinate, il
su carta baritata. Le opere ripercor- mera registrazione documentaristi- perimetro e qualche volta anche il
rono una carriera lunga mezzo se- ca: descrivono l’esperienza umana senso di un’estetica distante dalla
colo e iniziata negli anni ‘70, quando nei luoghi che ha visitato e abitato. nostra».
l’artista venne coinvolto nel restauro Dalla sensualità dei nudi e dei letti La mostra è accompagnata dal li-
dell’Eremo di Santa Caterina, sull’i- disfatti fino ai paesaggi e ai ritrat- bro d’arte Hans Georg Berger, firmato
sola d’Elba. Berger trasformò l’ex ti, ogni scatto dimostra una grande personalmente dall’artista e realiz-
convento francescano in un centro abilità nel raccontare l’animo di tutti zato in tiratura limitata da 29 Arts in
internazionale d’arte dove da allora i suoi interlocutori, creando immagini Progress in collaborazione con la
si incrociano esperienze e idee di poetiche. Fondazione culture e musei di Luga-
amici artisti, attori e registi. Berger considera la fotografia come no e contiene l’accurata riproduzione
Il percorso della mostra prosegue un processo creativo collettivo e di 75 fotografie, una parte delle quali
nei viaggi dell’autore in Asia, i cui sottopone spesso il proprio lavoro inedite.
racconti trasmettono l’immagine di al giudizio dei soggetti rappresen- 29artsinprogress.com

Consapevolezza (1984)
Serie Sensualità

104
PHOTO

I VOLTI DEL FARE

Max Alpert
Operaio, anni ‘30

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Brian Griffin
Addetta alla fonderia (Natalie Perry) (2013)
© Brian Griffin, courtesy dell’artista

AL MAST DI BOLOGNA OLTRE 500 IMMAGINI SU INDUSTRIA,


LAVORO, TECNOLOGIA SCATTATE DA GRANDI FOTOGRAFI ITALIANI
E INTERNAZIONALI E ARTISTI ANONIMI
di Sandra Gesualdi sandragesu

107
PHOTO

L a storia di un popolo, di un
Paese e forse del mondo in-
tero è passata tra le mani di
chi lo ha costruito, attraverso il fare del
lavoro. Le trasformazioni di quest’ulti-
mo hanno segnato, e segnano, i pro-
gressi della società. Gli slanci verso
l’emancipazione e i diritti sociali sono
partiti spesso dal mondo del lavoro.
E spesso i passi del progresso hanno
volti anneriti di carbone e mani indu-
rite dai mestieri. O corpi sporcati dalla
fatica di muovere ingranaggi, avvita-
re bulloni, scavare gallerie, costruire
strade, intercettare falde petrolifere.
Molti di questi ritratti anonimi sono
protagonisti degli scatti d’autore pre-
senti nella mostra The Mast Collection.
Un alfabeto visivo dell'industria, del la-
voro e della tecnologia, alla fondazione
omonima di Bologna fino al 28 agosto,
che narra l’evoluzione del lavoro, dal-
la modernità industriale alla tecno-
logia minuziosa della robotica. «Il filo
conduttore della rassegna», spiega la
curatrice Urs Stahel, «è spesso costel-
lato dai numerosi ritratti di lavoratori,
dirigenti, disoccupati, persone in cerca
di una professione e migranti».
In mostra oltre 500 opere tra foto-
grafie, album e video di 200 grandi
maestri italiani e internazionali. Emer-
gono immagini intense che sanno di
sudore e fatica e tracciano mappe
Dorothea Lange
antropologiche provenienti da tutto il Madre migrante (1936)
Sebastião Salgado
mondo, celebrate, in questa mostra,
Pozzo petrolifero, Burhan, Kuwait
© Sebastião Salgado/Amazonas Images/Contrasto

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Mimmo Jodice
Napoli, via Nuova Bagnoli n. 512 (1975)
© Mimmo Jodice

dalla fotografia sociale, documenta- citarne alcuni, la collezione Mast va- più incisivo, fondendo in sé memoria
ria e storiografica. Accanto a opere lorizza la larga produzione internazio- e commento», prosegue Stahel. In
di maestri riconosciuti come Edward nale, dagli interpreti più noti ad artisti mezzo, infinite biografie di lavoratrici e
Weston, Sebastião Salgado, Margaret anonimi. «La fotografia è figlia dell’in- lavoratori.
Bourke-White, Mimmo Jodice, Robert dustrializzazione e al tempo stesso mast.org
Doisneau o Dorothea Lange, solo per ne rappresenta il documento visivo fondazionemast

109
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servizio ad eccezione dell’Executive, del Salottino e i servizi classe e in tutti i livelli di servizio ad eccezione dell’Executi-
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NOTE LEGALI
1. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno e della classe/livello di servizio. Acquistabile fino alla partenza del
treno. Il cambio prenotazione/biglietto è soggetto a restrizioni. Il rimborso non è consentito. Offerta non cumulabile con altre ridu-
zioni, compresa quella prevista a favore dei ragazzi.
2. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispet-
to al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni. Acquistabile
entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza.
3. Il Carnet consente di effettuare 15, 10 o 5 viaggi in entrambi i sensi di marcia di una specifica tratta, scelta al momento dell’acquisto
e non modificabile per i viaggi successivi. Le prenotazioni dei biglietti devono essere effettuate entro 180 giorni dalla data di emis-
sione del Carnet entro i limiti di prenotabilità dei treni. L’offerta non è cumulabile con altre promozioni. Il cambio della singola pre-
notazione ha tempi e condizioni uguali a quelli del biglietto Base. Cambio biglietto non consentito e rimborso soggetto a restrizioni.
4. L’offerta Notte&AV è disponibile per i posti a sedere e le sistemazioni in cuccetta e vagoni letto (ad eccezione delle vetture Excel-
sior) sui treni Notte e per la seconda classe, o livello di servizio Standard, sui treni Frecciarossa o Frecciargento.
L’offerta non è soggetta a limitazione dei posti. Il biglietto è nominativo e personale.
5. L’offerta è a posti limitati, acquistabile fino alle ore 24 del quinto giorno precedente la partenza del treno e non è cumulabile con
altre riduzioni, compresa quella per i ragazzi. È valida per viaggi A/R con partenza il sabato e ritorno la domenica, sulla medesima
relazione, categoria di treno e classe (o livello di servizio), effettuati durante lo stesso weekend. Il cambio dell’ora di partenza è con-
sentito una sola volta per ciascun biglietto (di andata e di ritorno), fino alla partenza del treno. Il cambio delle date dei viaggi e del
biglietto, il rimborso e l’accesso ad altro treno non sono consentiti.
6. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente la partenza. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base al giorno, al
treno e alla classe/livello di servizio. La percentuale di sconto varia dal 20% al 50% e si applica al prezzo Base. È possibile cambiare
esclusivamente la data o l’ora di partenza, una sola volta e fino alla partenza del treno, scegliendo un viaggio con la stessa cate-
goria di treno o tipologia di servizio e pagando la differenza rispetto al corrispondente prezzo Base intero. Il Rimborso e accesso ad
altro treno non sono ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario
esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità.
7. Offerta a posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio scelto ed è acquistabile entro le ore 24 del giorno
precedente la partenza del treno. La percentuale di sconto varia dal 20% al 50%. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono
consentite.
8. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. La percentuale di sconto varia dal 35%
al 50% e si applica al prezzo Base. Lo sconto non è cumulabile con altre riduzioni fatta eccezione per quella prevista in favore dei
ragazzi fino a 15 anni. La promozione è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Il cambio
e il rimborso non sono consentiti.

117
FOOD ON BOARD

Grazie al servizio Easy Bistrò è possibile ordinare comodamente dal proprio posto gu-
stosi prodotti e menù pensati per ogni momento della giornata. Un’ampia selezione di
specialità del Bar/Bistrò tra cui snack dolci e salati, panini e tramezzini, primi piatti caldi
e freddi, bevande analcoliche e alcoliche.
Menù e prodotti possono essere acquistati direttamente al passaggio del personale
dedicato oppure è possibile ordinarli dal Portale FRECCE* pagandoli alla consegna nel-
la fascia oraria desiderata.
Il servizio è presente sui principali collegamenti Alta Velocità.

Il viaggio nel viaggio

*Al momento, l’ordine tramite Portale FRECCE è attivo solo su Frecciarossa a fronte di una spesa minima di 5 euro

118
PORTALE FRECCE

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INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE
Il portale FRECCE rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi gratuiti disponibili a bordo dei treni Frecciarossa
e Frecciargento e nelle sale FRECCIAClub e FRECCIALounge. Per accedere basta collegarsi alla rete WiFi,
digitare www.portalefrecce.it o scaricare l’app Portale FRECCE da App Store e Google Play.
Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com

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logica e tanto altro Quotidiani e Una selezione programmi vario genere
a disposizione di riviste nazionali e di serie e per i piccoli anche per
grandi e piccoli internazionali programmi tv viaggiatori bambini
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di bordo puntualità, fermate, coincidenze

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BIGLIETTI PREMIO DISPONIBILI 365 GIORNI


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SERVIZIO ASSISTENZA WHATSAPP SERVIZIO DEDICATO SERVIZIO DEDICATO

3 TRASFERIMENTI 4 TRASFERIMENTI 5 TRASFERIMENTI 6 TRASFERIMENTI


TRASFERIMENTO PUNTI (IN LOTTI DA 500)
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BASE O CARNET

BIGLIETTO PREMIO OMAGGIO 1 BIGLIETTO GRATUITO

ACQUISTO A BORDO TRENO GRATUITO

CALL CENTER DEDICATO GRATUITO

ACCESSO AL SALOTTINO DI BORDO GRATUITO

Il Regolamento completo del Programma CartaFRECCIA, che ha validità fino al 30 aprile 2022, è disponibile sul sito trenitalia.com o presso le emettitrici self service della rete
nazionale e le biglietterie Trenitalia. I premi potranno essere richiesti fino al 15 maggio 2022.

120
MOSTRE IN
IN CONVENZIONE ANCHE
JOAQUÍN SOROLLA PITTORE DI LUCE
Fino al 26 giugno a Palazzo Reale di

TRENO E
Milano.
mostrasorolla.it

DONATELLO, IL RINASCIMENTO

PAGO MENO
La Fondazione Palazzo Strozzi e Musei
del Bargello, a Firenze, presenta una
mostra storica e irripetibile che mira a
ricostruire il percorso di uno dei maestri
più importanti dell’arte italiana. Donatel-
lo, il Rinascimento, curata da Francesco

PER I CLIENTI TRENITALIA E I Caglioti, ospita fino al 31 luglio circa 130


opere tra sculture, dipinti e disegni pro-

SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E


venienti da 60 tra i più importanti musei
e istituzioni mondiali.
palazzostrozzi.org
AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI
SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA
Venezia ospita la seconda edizione di getti unici esposti. Una rara opportuni-
Homo Faber Event. Dal 10 aprile al 1° tà per esplorare l’isola di San Giorgio
maggio, sull’isola di San Giorgio Mag- Maggiore e gli spazi della Fondazione
giore, nel magnifico complesso ar- Giorgio Cini, che copre quasi quattro-
chitettonico della Fondazione Giorgio mila m2, con sale come la Biblioteca
Cini, sono in programma 15 mostre de- del Longhena e l’ex piscina Gandini,
dicate all’alto artigianato. aperte eccezionalmente per l’occa-
Riflettori puntati sull’eccellenza dei sione. Donatello
maestri a livello internazionale, con Ingresso a metà prezzo riservato ai Banchetto di Erode (1423-1427)
Fonte battesimale del Battistero di San
un’attenzione particolare verso il Giap- possessori di un biglietto delle Frecce Giovanni, Siena
pone, con le sue venerate tradizioni o di un Trenitalia Pass con destinazio- © Opera della Metropolitana. Foto Bruno Bruchi

artigianali e la sua influenza sulla crea- ne Venezia in una data antecedente al


tività e l’artigianato d’arte europeo. massimo di tre giorni da quella della PROGETTO SUPERBAROCCO
Un’esperienza coinvolgente che conta visita. Fino al 10 luglio alle Scuderie del
22 curatori e designer per oltre 400 og- homofaber.com Quirinale di Roma e a Palazzo Ducale di
Genova.
scuderiequirinale.it
palazzoducale.genova.it

L’isola di San Giorgio Maggiore con la Fondazione Giorgio Cini, Venezia


Info su trenitalia.com
Courtesy Fondazione Giorgio Cini

121
NETWORK // ROUTES // FLOTTA

Parigi

Bolzano

Udine
Bergamo Treviso
Trento
Lione Milano Brescia
Vicenza Trieste
Chambéry
Torino Venezia
Verona
Padova
Mantova
Reggio Emilia AV

Genova Modena Ravenna


Bologna
Rimini
La Spezia Firenze
Ventimiglia
Assisi
Pisa Ancona
NO STOP Perugia

Pescara

Roma

Fiumicino Foggia
Aeroporto
Caserta
Bari
Napoli Matera
Lecce

Salerno Potenza Taranto

Sibari

Paola
Lamezia Terme

Palermo Messina

Reggio di Calabria
LEGENDA:
Catania

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi
delle diverse tipologie di Frecce. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su trenitalia.com

Alcuni collegamenti qui rappresentati sono disponibili solo in alcuni periodi dell’anno e/o in alcuni giorni
della settimana. Verifica le disponibilità della tratta di tuo interesse su trenitalia.com.

Cartina aggiornata al 23 marzo 2022

FRECCIAROSSA ETR 1000 Livelli di servizio Executive, Business,


Velocità max 400 km/h Premium, Standard Presa elettrica al posto
Velocità comm.le 300 km/h Posti 457 Servizi per persone con disabilità
Composizione 8 carrozze WiFi Fasciatoio

122
FRECCIAROSSA

FRECCIAROSSA ETR 500


Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze
4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574
WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIARGENTO ETR 700


Velocità max 250km/h | Velocità comm.le 250km/h | Composizione 8 carrozze
3 livelli di Servizio Business, Premium, Standard | Posti 500
WiFi | Presa elettrica e USB al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

1a

FRECCIARGENTO ETR 600


Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze
Classi 1^ e 2^ | Posti 432
WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIARGENTO ETR 485


Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze
Classi 1^ e 2^ | Posti 489
WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIABIANCA
Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze
Classi 1^ e 2^ | Posti 603
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIABIANCA ETR 460


Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze
Classi 1^ e 2^ | Posti 479
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

123
PRIMA DI SCENDERE
FONDAZIONE FS

SUI BINARI
DA NOTO A PACHINO
IN SICILIA SI PUNTA AL RIPRISTINO DELLA FERROVIA DEL VINO,
PER CREARE UNA NUOVA LINEA TURISTICA TRA LA CITTÀ
BAROCCA E LA STAZIONE PIÙ A SUD D’EUROPA
© Fondazione FS Italiane/Antonio Cannarella

Un tratto dei binari sulla storica linea Noto-Pachino

L’ atlante delle ferrovie turi-


stiche si arricchisce di una
nuova linea in provincia di
Siracusa. Grazie ai fondi del ministero
della Cultura e all’accordo tra Fonda-
le strade ferrate della Sicilia.
I 27 chilometri di questa tratta, strate-
gica per il traffico merci e il costante
aumento dell’interesse turistico, furo-
no inaugurati nel 1935, ma già nel 1943
ripristino della linea.
L’attuale e importante investimento
economico del ministero fa parte del
Piano strategico grandi attrattori cul-
turali, che punta a recuperare siti di
zione FS Italiane e Rete Ferroviaria vennero interrotti a causa dello sbar- elevato valore storico e architettonico.
Italiana, sono partiti i primi cantieri per co degli Alleati, che portò gravi danni L’obiettivo, in Sicilia, è il ripristino della
la riattivazione della storica linea No- all’infrastruttura. Nel maggio 1944 il Ferrovia del vino, che si candida a di-
to-Pachino, ereditata dalla Società per servizio tornò attivo dopo un veloce ventare una delle principali attrazio-
ni del territorio, capace di condurre i
viaggiatori dal centro barocco di Noto
fino alla stazione europea più a sud,
SAVE THE DATE//TRENI STORICI Pachino.
APRILE Nel percorso si fa tappa in luoghi unici,
2, 3, 9, 10, 16, Ferrovia dei parchi: l’alto Sangro come l’antica città greca di Eloro, la Vil-
18, 23, 24, 30 la romana del Tellaro, l’Oasi naturale di
3, 24 Besanino: treno storico da Milano a Lecco
Vendicari e Marzamemi, il piccolo bor-
10 Laveno express
18 Ferrovia dei parchi go marinaro da dove partivano le ton-
18 Treno natura: fiera regionale antiquaria nare. Una nuova opportunità in chiave
18 Treno storico: Pasquetta tra le nuvole slow per scoprire, a bordo di un treno
23 Treno natura: festa del vino storico, una terra che da sempre offre
24 La ferrovia del Centro Italia
panorami unici e sapori inimitabili.
24 Treno del Sacro Monte
25 Treno natura: primavera in Val d’Orcia fondazionefs.it
fondazionefsitaliane

124
PRIMA DI SCENDERE
FUORI LUOGO

di Mario Tozzi
mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi
[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]

ULIVI PREZIOSI

© Samuele Gallini/Adobestock

Ulivi secolari in Puglia

L e Murge sono le montagne


di Puglia. Meglio sareb-
be dire colline, visto che la
vetta più alta riesce solo a sfiorare i
700 metri di quota. Colline dalla cima
tuite oggi da immense coltivazioni
di viti, mandorli e soprattutto ulivi a
perdita d’occhio. Ulivi che, in qual-
che caso, superano l’incredibile età
di mille anni, come l’albero detto La
diosa, i disboscamenti effettuati per
realizzare le fattorie eoliche – favoriti
da una legge che ha messo assurda-
mente in contrasto energie rinnova-
bili e natura – e gli espianti per fur-
piatta, però, che sembrano tante ta- Regina, nel Salento, che ne ha 1400 to con cui molti alberi secolari sono
vole posizionate come le quinte di un e conta ben 14 metri di circonferen- stati deportati nelle ville private del
teatro e incise da profondi fossi che za. O come certi ulivi di Corato (BA) Nord Italia, ci si aspetta che gli uli-
qui chiamano gravi o gravine. che superano allegramente i quattro vi murgiani vengano inclusi quanto
Circa diecimila anni fa erano coperte secoli di vita. prima nel patrimonio Unesco. È già
da magnifici boschi e foreste, sosti- Dopo le vicende della Xylella fasti- tardi.

125
PRIMA DI SCENDERE
STAZIONE POESIA

l
te

as
van ni G
di Davide Rondoni
DavideRondoniAutore daviderondoni Daviderond

G io
[Poeta e scrittore]

©
© Archivio FS Italiane/Renato Piccini

Flaminia Colella

I poeti e le poetesse amano il tre-


no. Con quattro letterate contem-
poranee, Flaminia Colella, roma-
na, Erika Di Felice, abruzzese, Denata
Ndreca, di origine albanese, Melania
settimana d'amore con la “sua” Barba-
ra Leoni e si dice abbia sbagliato sta-
zione perché “distratto”.
Ma anche i poeti delle generazioni
successive devono molto al treno
vie lavorava anche il padre di Pablo
Neruda: quando andava ad Alpigna-
no, nei pressi di Torino, per far visita
al mitico Alberto Tallone – suo amico
e geniale editore che a Parigi aveva
Panico, napoletana, in occasione del- come luogo di ispirazione e simbolo. stampato l'Ulisse di James Joyce – si
la Giornata mondiale della poesia, il 21 Lo utilizzavano Salvatore Quasimodo, faceva ritrarre su una delle locomoti-
marzo, abbiamo reso omaggio al tre- Eugenio Montale, Giuseppe Ungaret- ve conservate nel giardino della sua
no viaggiando su Frecce e Regionali ti, e con loro tante altre poetesse e villa, come esempio di collezionismo
Trenitalia. Che ci accompagna in viag- poeti. straordinario e bizzarro. E che sono
gi e visioni – come tanti uomini e don- Ne so qualcosa. Non solo perché ho ancora lì mentre il figlio di Alberto, En-
ne tutti i giorni – ci aiuta a raggiungere percorso ogni angolo d’Italia in treno rico Tallone, continua a creare capola-
posti sperduti e a condividere poesia per condividere la poesia. Ma anche vori tipografici di grande poesia.
in ogni angolo d'Italia. perché sono nato davanti a una sta- Ma i legami tra poesia e treno sono
Chi scrive rime non può non amare il zione, a Forlì. Un critico letterario di- infiniti anche oggi. Giorgio Caproni
treno. A partire da coloro che lo vide- ceva, prendendo spunto da una poe- ambienta in uno scompartimento il
ro sorgere come elemento dapprima sia dove rappresentavo la voce degli suo poemetto Congedo del viaggiato-
strano e poi sempre più consueto e annunci che sentivo dalle finestre che re cerimonioso e si intitola Intercity un
“meraviglioso” e che lo descrisse- forse il mio verso dipendeva anche libro del gran poeta romagnolo Raffa-
ro secondo il loro stile e sensibilità. dall'andamento di quell'annuncio: ello Baldini, dove un viaggio in treno
Da Giosuè Carducci che lo raccontò «Forlì, Forlì, stazione di Forlì». diventa metafora di una situazione tra
come nuovo emblema dei tempi, a Non c'erano ancora le voci standard. chiacchiere e aldilà. Un treno speciale
Gabriele D'Annunzio che se ne andò E uno dei miei maestri, Mario Luzi, era fu poi quello del francese Arthur Rim-
in treno da Roma ad Albano per una figlio di un capostazione. Nelle ferro- baud, poeta veggente e viandante.

126
© Archivio FS Italiane
Denata Ndreca

A*** Lei
D’inverno ce n’andremo in un piccolo vagone rosa
Con dei cuscini blu.
Staremo bene. Un nido di folli baci riposa
In ogni cantuccio morbido di lì.

Chiuderai gli occhi, dal vetro non vorrai vedere


Le ombre della sera sogghignare,
Quelle grifagne mostruosità, plebaglia, schiere
Di neri demoni e lupi neri.
© Archivio FS Italiane

Poi ti sentirai la guancia sgraffignare…


Un piccolo bacio, come ragnetto folle viaggiare
sul collo sentirai…

E mi dirai “Cerca!” inclinando la testa,


– E perderemo tempo a trovare quella bestia
– Che non si ferma mai…

[Sognato per l’inverno di Arthur Rimbaud.


Erika Di Felice
Traduzione di Davide Rondoni]
© Archivio FS Italiane

Melania Panico

127
PRIMA DI SCENDERE
FOTO DEL MESE

di Elisabetta Reale

Lo sguardo aperto sul futuro, rappresentato da quelle giovanissime vite strette fra le braccia con amorevole cura.
Gli abiti scuri, indossati con solennità, a cui fanno da contrappunto le tinte tenui delle coperte e dei vestitini dei neonati.
Forte e pieno di speranza lo scatto in bianco e nero Donne arabe, di Lisetta Carmi, parte integrante del progetto
Viaggio in Israele e Palestina. Fotografie 1962-1967. La mostra fa parte della prima edizione del MonFest, rassegna
internazionale dedicata alla fotografia che fino al 12 giugno anima Casale Monferrato (AL).
L’evento, a cadenza biennale, guarda al mondo ma punta a un forte coinvolgimento del territorio e al confronto
tra le arti. Per l’edizione di debutto è stato scelto il sottotitolo Le forme del tempo: «Così Italo Calvino definiva le
città. Ma noi estendiamo questa espressione anche ai paesaggi, alle realtà dei ritratti e alle creatività espresse dai
fotografi esposti», spiega la curatrice Mariateresa Cerretelli.
Oltre alle opere di Carmi (con foto inedite scattate negli anni ‘60), nei vari eventi del festival sono esposte immagini
di Gabriele Basilico, Silvia Camporesi e Maurizio Galimberti. In programma anche una mostra-omaggio dedicata al
fotografo casalese Francesco Negri.
comune.casale-monferrato.al.it

Lisetta Carmi, Donne arabe (1967), Israele


© Lisetta Carmi - Martini&Ronchetti

128
INSIEME
VIAGGIA IN GRUPPI
DA 3 A 5 PERSONE
CON SCONTI FINO AL 50%

Per viaggiare su frecce, Intercity


ed Intercity Notte

Offerta a posti limitati e variabili, riservata a gruppi da 3 a 5 persone, acquistabile fino alle ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del
treno. L’offerta prevede sconti variabili dal 35% al 50% rispetto al prezzo Base. Maggiori informazioni su www.trenitalia.com.
1950 — 1970
Dall’Italia all’America e ritorno
From Italy to America and back

Afro (Basaldella)
La fabbrica di San Pietro, 1960 (dettaglio)
Headline

Venezia, Ca’ Pesaro tecnica mista su tela | cm 154 x 204


Collezione privata,
Galleria Internazionale d’Arte Moderna Courtesy Fondazione Archivio Afro, Roma In collaborazione con

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dal 21 aprile 2022 @CaPesaro In partnership con
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Venezia Info: Tel. +39 041 721127 @museocapesaro
Santa Croce 2076 capesaro@fmcvenezia.it capesaro.visitmuve.it

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