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italiana
Dalle origini
al Cinquecento
INDICE
UNITÀ 1 LE ORIGINI E IL DUECENTO 4
L’epoca e le idee 4
La letteratura cortese-cavalleresca 5
La morte di Orlando 8
La poesia religiosa del Duecento 9
Cantico delle creature (Francesco d’Assisi) 10
Donna de Paradiso (Iacopone da Todi) 12
La Scuola siciliana 14
La poesia siculo-toscana 15
Lo Stilnovo 16
Io voglio del ver la mia donna laudare (Guido Guinizzelli) 18
Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira (Guido Cavalcanti) 20
La poesia comico-realistica 22
S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo (Cecco Angiolieri) 23
La prosa del Duecento 24
Dante Alighieri 26
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io 29
Vita Nuova 30
Tanto gentile e tanto onesta pare 31
Divina Commedia 32
UNITÀ 2 IL TRECENTO 36
L’epoca e le idee 36
Francesco Petrarca 37
Canzoniere 39
Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono 40
Pace non trovo, et non ò da far guerra 42
Giovanni Boccaccio 45
Decameron 47
Federigo degli Alberighi 48
UNITÀ 3 UMANESIMO E RINASCIMENTO 56
L’epoca e le idee 56
La letteratura medicea 61
Il poema cavalleresco 62
La trattatistica rinascimentale 64
Il Petrarchismo 64
Io son da l'aspettar omai si stanca (Gaspara Stampa) 65
L’Anticlassicismo 66
Ludovico Ariosto 68
Orlando furioso 69
Proemio 72
La pazzia di Orlando 74
Niccolò Machiavelli 78
Il Principe 81
In che modo i Principi devono tener fede alla parola data 83
L’epoca e le idee 86
Torquato Tasso 87
Gerusalemme liberata 89
Proemio 92
e CIVI
cazion
CA
Edu
PAGINE DI REALTÀ 96
LE ORIGINI E IL DUECENTO
L’EPOCA E LE IDEE
4
Le origini e il Duecento
5
Unità 1
I romanzi cavallereschi
ROMANZI I romanzi cavallereschi sono dedicati alle imprese
CAVALLERESCHI:
dei cavalieri di re Artù, chiamati anche cavalieri della
� sono scritti
in lingua d’oïl; Tavola Rotonda, che si svolgono in Bretagna; per questo
� i temi sono battaglie si chiama anche “ciclo bretone”.
e amore; Narrano gli amori e le avventure dei cavalieri in
� il linguaggio una dimensione fiabesca e magica. In questi testi, accanto
è complesso e alle battaglie, diventa tema centrale anche l’amore.
raffinato.
Il pubblico dei romanzi cavallereschi è il pubblico della
corte, per questo i romanzi cavallereschi vengono chiamati
anche romanzi cortesi e il linguaggio usato è molto
complesso e raffinato.
6
Le origini e il Duecento
I trovatori più noti, che poi hanno avuto anche una grande
influenza sulla letteratura italiana dei decenni successivi
e che saranno conosciuti e imitati anche da Dante e Petrarca,
sono: Bernart de Ventadorn, Jaufré Rudel e Arnaut Daniel.
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7
Morte di un Audio
LETTURA
combattente per La morte di Orlando
il re e per la fede
da La Chanson de Roland
Lassa 173
Orlando sente che la morte lo invade,
dalla testa sul cuore gli discende.
Sotto un pino se ne va correndo,
prono, piegato sull’erba verde s’è coricato prono,
sotto di sé mette la spada e il corno.
pagana gente, gli Arabi Ha rivolto il capo verso la pagana gente:
l’ha fatto perché in verità desidera
che Carlo dica a tutta la sua gente
che da vincitore è morto il nobile conte.
sovente, più volte Confessa la sua colpa rapido e sovente,
tende il guanto, si sottomette per i suoi peccati tende il guanto a Dio.
Lassa 174
Orlando sente che il suo tempo è finito.
poggio, collina Sta sopra un poggio scosceso, verso Spagna;
con una mano s’è battuto il petto:
mea culpa, colpa mia «Dio! mea culpa, per la grazia tua,
dei miei peccati, dei piccoli e dei grandi,
ASSONANZA
che ho commesso dal giorno che son nato
rima imperfetta in cui le
parole a fine verso hanno fino a questo giorno in cui sono abbattuto!»
le stesse vocali a partire Il guanto destro ha teso verso Dio.
dall'ultima accentata, mentre Angeli dal cielo sino a lui discendono.
le consonanti sono diverse.
8
Le origini e il Duecento
LA LAUDA
9
Il ringraziamento
a Dio per lo Cantico delle creature
splendore del creato
Il testo loda Dio per tutti i doni del creato: il sole, la luna, la terra, ma poi
lo loda anche per i dolori e la morte che colpiscono gli uomini.
10
Le origini e il Duecento
Parafrasi
VERIFICA
Rispondi alle domande
3. Nella storia della letteratura italiana, perché è importante il Cantico delle creature?
11
Una madre e
la morte di suo
figlio
Donna de Paradiso
di Iacopone da Todi Audio
LETTURA
DENTRO IL TESTO
METRO: lauda formata da 33 quartine di versi quasi sempre settenari, preceduta da una terzina
Iacopone ha una religiosità cupa dominata dal senso del peccato e della colpa.
Il testo è una lauda in forma di dialogo sugli ultimi momenti di vita di Gesù.
In questo dialogo intervengono tante voci.
Il nunzio racconta quello che succede e nel suo racconto si inseriscono le voci
di Maria che si dispera, del popolo che invoca la punizione di Gesù e la voce
di Gesù stesso che, nei versi seguenti, parla alla madre.
Nella prima strofa il nunzio annuncia a Maria che Gesù è stato preso e sarà ucciso.
12
Le origini e il Duecento
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Rispondi alle domande
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Tema Lingua
Episodi della volgare
Autori principali
13
Unità 1
I TEMI
Le poesie della scuola siciliana si ispirano ai modelli
della lirica provenzale, ma i testi non sono più
accompagnati dalla musica.
14
Le origini e il Duecento
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Modello
a cui si ispira
Temi
Lingua
Autori
più importanti
15
Unità 1
Studia LO STILNOVO
kit
DIDATTICO
DIGITALE UN NUOVO MOVIMENTO POETICO
Il movimento poetico dello Stilnovo nasce a Bologna e
si sviluppa a Firenze alla fine del Duecento (1280-1310).
La produzione poetica dello Stilnovo si rivolge a un nuovo
pubblico, la borghesia, che in quel periodo si sta sviluppando.
È Dante, nel Purgatorio, a chiamare “dolce stil novo” questo
movimento poetico di cui ha fatto parte.
I TEMI
In queste poesie il tema principale è soprattutto l’amore.
I poeti stilnovisti descrivono una donna simile a un angelo
(la cosiddetta “donna angelicata”) come una creatura
miracolosa che sta a metà tra l’essere umano e la divinità.
In realtà i poeti stilnovisti non descrivono esperienze
vissute personalmente ma parlano dei sentimenti come di
STILNOVO:
esperienze intellettuali. Rispetto alla scuola siculo-toscana
� è scritto in viene abbandonato il tema politico e civile.
volgare illustre;
Inoltre nella poesia dello Stilnovo per poter accedere
� si rivolge a un nuovo
pubblico, la borghesia; all’amore bisogna avere il “cor gentile”, cioè avere nobiltà
� canta la donna d’animo. La nobiltà non dipende dalla ricchezza e dalla
angelicata; nascita, ma dalle qualità umane e intellettuali dell’individuo.
� loda la nobiltà
d’animo. Queste nuove tematiche affrontate dai poeti stilnovisti
sono più corrispondenti ai gusti e agli interessi del nuovo
pubblico borghese. Naturalmente i lettori sono ancora pochi,
però non sono più soltanto nelle corti ma anche nelle città.
Un altro tema importante dello Stilnovo è l’amicizia
che unisce le persone che hanno nobiltà d’animo.
LA LINGUA
I poeti stilnovisti rinnovano in parte anche il linguaggio
della poesia, infatti abbandonano il linguaggio oscuro
dei poeti siculo-toscani e usano il “volgare illustre”, come
lo chiama Dante.
Si tratta del volgare fiorentino, arricchito di espressioni
adatte a descrivere gli stati d’animo e di termini filosofici.
16
Le origini e il Duecento
GLI AUTORI
Gli autori più importanti dello Stilnovo sono:
Guido Guinizzelli
È nato 20 anni prima degli altri poeti e per questo
è considerato l’iniziatore del movimento.
Guido Cavalcanti
Fiorentino ed esiliato, è attivo nella vita politica del tempo
come ghibellino.
Cino da Pistoia
Esiliato perché guelfo (sosteneva cioè il Papato), quando
torna a Firenze viene accolto con tutti gli onori.
Dante Alighieri
Dante inizia il suo percorso poetico seguendo la poetica
degli stilnovisti, in particolare di Guinizzelli e di Cavalcanti.
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nasce a
LO STILNOVO e si sviluppa a
alla fine del
Temi Lingua
donna vista come
Autori principali
17
Lode ed effetti
miracolosi della Io voglio del ver la mia donna laudare
donna
di Guido Guinizzelli
DENTRO IL TESTO METRO: sonetto con rime ABAB ABAB CDE CDE
18
Le origini e il Duecento
Parafrasi
STUDIO ATTIVO
Desidero lodare la signora del mio cuore dicendo cose vere
In questo sonetto
e paragonare a lei la rosa e il giglio:
a cosa viene
lei appare luminosa più della stella del mattino [stella dïana] paragonata la donna?
e paragono a lei ciò che c’è di bello lassù in cielo.
�
VERIFICA
Rispondi alle domande
19
L’apparizione
miracolosa Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira
della donna
DENTRO IL TESTO METRO: sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDE EDC
Il sonetto si apre con una domanda che introduce l’apparizione di una donna
straordinaria.
Anche questo, come il precedente, è un sonetto in lode della donna,
ma, a differenza di Guinizzelli, Cavalcanti introduce elementi suoi tipici:
la sofferenza e la frustrazione provocati dalla bellezza femminile.
Da notare anche che alla domanda iniziale non viene data risposta, creando così
un clima di mistero.
20
Le origini e il Duecento
Parafrasi
VERIFICA
Rispondi alle domande
3. La donna di Cavalcanti è:
talmente bella che supera i limiti della comprensione umana.
non bella ma dal cuore gentile.
21
Unità 1
I TEMI
Le poesie che appartengono al modo comico-realistico
LA POESIA si contrappongono anche alle poesie dello Stilnovo:
COMICO-REALISTICA:
� ha temi concreti; � per i temi, perché invece di un amore ideale e astratto
� usa un linguaggio parlano di passioni concrete, erotismo, cibo e gioco;
ironico e popolaresco;
� per il linguaggio che usa termini popolareschi
� prende in giro
e di uso quotidiano ed è pieno di ingiurie, cioè
la poesia “alta”.
di offese verso le cose o le persone che ostacolano
e CIVI
CA
Edu
22
La polemica con
S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo il mondo intero
DENTRO IL TESTO
METRO: sonetto con schema di rime VERIFICA
ABBA ABBA CDC DCD
Rispondi alle domande
Cecco Angiolieri se la prende 1. Cecco Angiolieri vuole:
con tutti e con tutto
diventare Papa.
e afferma la sua volontà di
distruggere tutti e tutto.
distruggere il mondo intero.
2. Secondo te, Cecco Angiolieri se la prende:
In realtà gli ultimi versi fanno capire
che non vuole essere preso del tutto con il Papa e l’imperatore.
sul serio. Infatti chiude usando con i cristiani e i sudditi dell’imperatore.
un tono giocoso e leggero con
3. L’ultima terzina ha un tono:
una conclusione che sembra voler
rabbioso.
divertire gli amici e scandalizzare.
scherzoso.
23
Unità 1
I resoconti di viaggio
Dopo l’anno Mille, grazie allo sviluppo economico e culturale,
si comincia a viaggiare. I motivi per spostarsi sono vari
(il commercio, i pellegrinaggi, le crociate e anche lo studio).
Molti decidono di raccontare il viaggio che hanno compiuto
e scrivono dei resoconti di viaggio, come fa Marco Polo
nel Milione.
La produzione religiosa
Per far avvicinare il lettore popolare alla religione iniziano
a circolare dei testi in volgare che raccontano le vite
dei santi.
La novella
Nel Duecento nasce anche la novella, un racconto breve
che si propone soltanto di divertire e non ha uno scopo
religioso o pratico.
24
Le origini e il Duecento
MARCO POLO
Marco Polo nasce a Venezia nel 1254. Il padre commercia
con l’Oriente e a 17 anni Marco Polo parte per la Cina STUDIO ATTIVO
con lui. L’imperatore Kublai Khan prende in simpatia
Nel Duecento
Marco Polo e lo assume come collaboratore. Marco torna si scrivono molti
a Venezia solamente nel 1295, dopo aver vissuto 17 anni
in Cina e averne trascorsi altri 6 in viaggio. ,
come Il Milione
Nel 1298 Marco Polo viene fatto prigioniero durante
di Marco Polo e molte
una battaglia tra genovesi e veneziani. Mentre è
,
in prigione detta al suo compagno di cella Il Milione, come quelle raccolte
in cui racconta il suo viaggio e il soggiorno in Cina. nel Novellino.
L’anno successivo è liberato e torna a Venezia, dove si sposa
e riprende la sua attività di mercante. Muore nel 1324.
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Generi
Opera principale
25
Unità 1
I GRANDI TEMI
L’amore e l’amicizia (periodo stilnovista)
Da giovane Dante frequenta il movimento stilnovista e
diventa amico di alcuni dei poeti come Guido Cavalcanti
e Lapo Gianni. Le idee di Dante sull’amore e sull’amicizia
sono profondamente influenzate dallo Stilnovo.
26
Le origini e il Duecento
STUDIO ATTIVO
La passione politica
Secondo Dante il Papa
Per Dante l’obiettivo dell’uomo è conquistare una doppia
deve rinunciare al
felicità, terrena e ultraterrena con l’aiuto di due guide:
La sofferenza dell’esilio
La confisca dei beni costringe Dante a chiedere ospitalità
nelle varie corti. Per alcuni anni spera di tornare in patria,
quindi scrive opere per discolparsi e aumentare la sua fama.
Poi rinuncia e si rassegna alla vita dell’uomo di corte.
Il tema dell’esilio fa soffrire Dante e rimarrà descritto
e CIVI
CA
Edu
realtà, p. 99).
27
LE OPERE
La Vita nuova, scritta tra il 1293 e il 1296 è composta
da poesie dedicate a Beatrice e da un racconto in prosa
della sua storia d’amore.
28
Amicizia,
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io amore, viaggio
sì che fortuna od altro tempo rio così che la tempesta [fortuna] o il cattivo tempo
non ci potesse dare impedimento, non ostacolerebbero il nostro viaggio,
anzi, vivendo sempre in un talento, anzi, vivendo in perfetto accordo [talento]
di stare insieme crescesse ’l disio. aumenterebbe la voglia di stare insieme.
E monna Vanna e monna Lagia poi E poi vorrei che il buon mago Merlino mettesse
con quella ch’è sul numer de le trenta insieme a noi la signora Giovanna, la signora Lagia
con noi ponesse il buono incantatore: e la trentesima donna più bella di Firenze:
29
Unità 1
VITA NUOVA
30
effetti
Gli
Tanto gentile e tanto onesta pare Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta, la donna mia quando altri saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta che ogni lingua diventa, tremando, muta
e li occhi no l’ardiscon di guardare. e gli occhi non hanno il coraggio di guardarla.
e par che de la sua labbia si mova e sembra che dalle sue labbra arrivi
un spirito soave pien d’amore, un tenero sentimento pieno di amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira. che dice all’anima: sospira.
31
Unità 1
DIVINA COMMEDIA
IL TITOLO
Nel Medioevo le commedie erano le opere che avevano
un lieto fine e personaggi borghesi o popolari.
Dante sceglie di chiamare la sua opera “Commedia” perché
sono presenti toni e argomenti quotidiani accostati
ad altri elevati, c’è un lieto fine, e l’opera è scritta
in volgare, quindi non è destinata solo a un pubblico colto.
LA STRUTTURA E LA TRAMA
Il poema è diviso in 3 cantiche:
� l’Inferno (ospita i dannati per l’eternità);
� �il Purgatorio (ospita le anime che scontano i peccati
per poter accedere al Paradiso);
� il Paradiso (ospita i beati per l’eternità).
32
Le origini e il Duecento
LE INTERPRETAZIONI
Interpretazione morale
Secondo questa interpretazione la Divina Commedia vuole
mostrare come l’umanità sia sempre più corrotta e solo
grazie alla ragione (rappresentata da Virgilio) può fare
un percorso (rappresentato dall’attraversamento dell’Inferno)
per ritrovare la giusta via.
A quel punto l'uomo dovrà pentirsi e rimediare (passaggio
in Purgatorio), ma è la Grazia divina (rappresentata STUDIO ATTIVO
da Beatrice) l’unica a poter salvare l’umanità. I personaggi che
compaiono nella
Interpretazione politica Divina Commedia
sono personaggi
Secondo questa interpretazione l’umanità è caduta
nel disordine civile e non riesce a uscirne.
realmente esistiti,
Per salvarsi il mondo ha bisogno di due guide: ma anche
� quella pratica di un imperatore (Virgilio);
� quella spirituale di un Papa (Beatrice). dei vizi e delle virtù
umane.
Nella Divina Commedia, ogni personaggio è
un personaggio storico, ma anche un simbolo.
Per esempio Virgilio è il poeta autore dell’Eneide ma
è anche l’allegoria della ragione. ALLEGORIA
In questo modo Dante racconta e giudica numerosi è una figura retorica
personaggi del mondo classico, della mitologia, con cui si rappresenta
un concetto astratto
della religione e della contemporaneità.
attraverso un’immagine
concreta.
Ad esempio: la giustizia
viene raffigurata
LA LINGUA DELLA DIVINA COMMEDIA
da una donna che
tiene in una mano
La Divina Commedia ha creato le basi della lingua italiana
una bilancia (simbolo
e ha permesso al volgare di sostituire il latino. di equità) e nell’altra
una spada (la punizione).
Infatti il 90% del lessico che oggi usiamo comunemente
è già presente nell’opera dantesca.
Questo è possibile grazie alla mescolanza di stili
della Divina Commedia, composta sia da forme dialettali,
parole basse e oscene (soprattutto nell’Inferno),
sia da parole erudite.
33
Unità 1
L’INFERNO è formato da 9 cerchi che arrivano al centro della Terra dove c'è Lucifero:
� Limbo (I cerchio) dove c'erano i grandi uomini dell’Antichità;
� Alto Inferno (II-V cerchio) è popolato da chi non ha saputo dominare le proprie
passioni (lussuriosi, golosi, avari e furiosi);
� Basso Inferno (VI-IX cerchio) è popolato dai malvagi (eretici, violenti, imbroglioni
e traditori).
I peccatori sono puniti con un tormento che richiama il peccato compiuto in vita.
34
Le origini e il Duecento
L’ARCHITETTURA DELL’ALDILÀ
L’aldilà è descritto da Dante secondo un preciso schema
architettonico.
vicinanza a Dio.
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Completa la tabella su Dante
Amore
Lode alla donna
Amicizia
Amore
per il sapere
Politica
Riflessione
sulla lingua
35
UNITÀ 2
IL TRECENTO
L’EPOCA E LE IDEE
36
Il Trecento
I GENERI
La grande novità del Trecento è che non esistono più POESIA DIDATTICO-
ALLEGORICA
le scuole poetiche. Rimangono però gli stessi generi poetici,
poesia che vuole dare
cioè: la poesia amorosa e comico-realistica e la poesia un insegnamento e
didattico-allegorica a imitazione di Dante. lo fa usando immagini
Nella prosa ritroviamo le cronache cittadine, le lettere e che hanno un
significato simbolico.
la novellistica a cui si aggiunge la letteratura religiosa.
37
Unità 2
I GRANDI TEMI
Il valore della cultura classica antica e del cristianesimo
Petrarca vuole trasmettere al mondo moderno il sapere antico
dei Greci e dei Romani, integrandolo con il mondo cristiano
della sua epoca. I testi dell’antichità erano conosciuti, ma solo
STUDIO ATTIVO attraverso le copie fatte dai monaci che erano piene di errori.
Petrarca è moderno
Per questo Petrarca prova a ristabilire la versione originale dei
perché: testi antichi e cerca anche di ritrovare
racconta il suo amore altre opere antiche andate perdute.
per Laura.
racconta i tormenti
L’effetto dell’amore
di chi ama. Petrarca esalta le virtù femminili, ma sa che il suo amore
avrà conseguenze negative (infelicità e senso di colpa).
Questa consapevolezza rende Petrarca molto moderno,
perché è il primo a porre l’attenzione sugli effetti che
ha l’amore su chi lo prova.
Il tormento interiore
STUDIO ATTIVO Petrarca è molto religioso, ma ama le passioni terrene.
Quali sono le passioni Questa contraddizione lo porta a interrogarsi sui valori
terrene fra quelle dell’umanità e sul suo ruolo nel mondo. Infatti i suoi testi
indicate di seguito?
contengono anche profonde riflessioni filosofico-morali.
Il successo.
La carità. L’autoritratto idealizzato
La ricchezza. Petrarca costruisce attraverso i suoi scritti (soprattutto tramite
L’umiltà. le lettere) un monumento a sé stesso anche
Il potere. se non nasconde i suoi limiti personali e i suoi difetti.
LE OPERE
Tutta la produzione letteraria di Petrarca è in latino tranne il
Canzoniere, la sua opera più celebre, e i Trionfi (1356) che sono
in volgare. Tra le opere in prosa più importanti c’è anche il suo
epistolario.
38
Il Trecento
CANZONIERE
Il Canzoniere è l’opera più conosciuta di Petrarca che sarà
imitata per secoli in tutta Europa.
LA STRUTTURA E IL TITOLO
Il Canzoniere è una raccolta di 366 componimenti lirici,
come i giorni dell’anno, se si esclude il sonetto introduttivo.
È diviso in due sezioni: “Rime in vita di madonna Laura” e
“Rime in morte di madonna Laura”.
Petrarca concepisce l’insieme delle poesie come un’opera
unitaria. Nel 1516, molto dopo la morte di Petrarca, l’opera
prende il nome di Canzoniere.
I TEMI DEL
I TEMI CANZONIERE:
Il Canzoniere è un’autobiografia ideale sul modello � amore per Laura
della Vita Nuova di Dante. non ricambiato;
Petrarca vuole descrivere il passaggio dai valori terreni, � descrizione delle
come l’amore e la gloria letteraria, a quelli della fede. sofferenze del poeta;
� autobiografia
Il personaggio centrale dell’opera è Laura, la donna amata. spirituale in versi;
Laura è una figura idealizzata e fortemente simbolica, ma � passaggio dalle
non è più la donna-angelo degli Stilnovisti perché assume tentazioni terrene
ai valori della fede.
connotati di umanità e di sensualità.
39
La rievocazione
dell’amore del
poeta come errore Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
giovanile
di Francesco Petrarca, dal Canzoniere, 1
Audio
LETTURA
DENTRO IL TESTO METRO: sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDE CDE
40
Il Trecento
Parafrasi
VERIFICA
Rispondi alle domande
41
La ricerca della
solitudine Pace non trovo, et non ò da far guerra
Audio di Francesco Petrarca, da Canzoniere, 134
LETTURA
DENTRO IL TESTO METRO: sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDE CDE
42
Il Trecento
Parafrasi
Laura in un Canzoniere
Mi cibo [pascomi] di dolore e sono felice di piangere; e trionfi di fine 1400,
Brescia, Biblioteca
allo stesso modo detesto la morte e la vita:
Queriniana
sono in tale condizione, donna, per causa vostra.
VERIFICA
Scrivi il contrario delle espressioni che trovi nella tabella sottostante e
che sono tratte dalla prima quartina
Contrario
pace
ardo
43
Unità 2
VERIFICA
Rispondi alle domande
in Italia. in Francia.
Dante. Sant’Agostino.
8. Vero o falso?
44
Il Trecento
Dopo la morte del padre, Boccaccio deve occuparsi Andrea del Castagno,
Boccaccio, Firenze,
del patrimonio familiare. È quindi costretto a fermarsi Galleria degli Uffizi
stabilmente a Firenze e ad adattarsi alla vita borghese
cittadina. Nel 1350 Boccaccio incontra Francesco Petrarca,
che diventa suo amico.
45
Unità 2
Un amore terreno
La concezione dell’amore di Boccaccio è un’assoluta novità.
Boccaccio considera l’amore come un’esperienza terrena e
umana, per questo parla anche degli aspetti concreti della
passione, come l’attrazione fisica e la dimensione sessuale.
Il concetto di letteratura
Per Boccaccio la letteratura serve a consolare dalle
sofferenze e a riflettere sulla propria vita. La letteratura
deve raccontare la vita vera con tutte le sue passioni e la
capacità dell’uomo di diventare artefice del proprio destino.
46
Il Trecento
DECAMERON
UN’OPERA INNOVATIVA
Il Decameron è un’opera innovativa perché vuole divertire Frontespizio
del Decameron, 1573
e non trasmettere una morale. Infatti la religione è assente
e sono i personaggi a determinare il loro destino,
grazie alle loro qualità terrene.
Anche la sessualità non è criticata e anzi è considerata
una parte importante della natura umana.
STUDIO ATTIVO
Inoltre l’opera si rivolge a un nuovo pubblico,
la borghesia mercantile. Boccaccio celebra i valori della Nel Decameron
Boccaccio usa registri
borghesia (tra cui l’intelligenza pratica, la libertà religiosa linguistici diversi
e la scarsa importanza attribuita alle origini familiari). perché:
Allo stesso tempo considera ancora validi i valori rappresenta diversi
della società cortese (come il coraggio, la lealtà e l’onore). ambienti sociali
vuole mostrare
Il Decameron presenta diverse innovazioni anche la sua abilità.
nella struttura e nello stile:
� la narrazione fatta dai dieci giovani permette di avere
diversi punti di vista;
� gli ambienti e i personaggi sono ben caratterizzati;
� il linguaggio è sempre adeguato al livello socio-culturale
dei personaggi, ciò permette la presenza di registri
linguistici diversi.
47
I valori cortesi
della liberalità e
del sacrificio
Federigo degli Alberighi
di Giovanni Boccaccio, dal Decameron
48
Il Trecento
49
Unità 2
50
Il Trecento
51
Unità 2
52
Il Trecento
53
Unità 2
VERIFICA
54
Il Trecento
5. Federigo, disperato perché non sa cosa offrire per pranzo a monna Giovanna,
non vuole chiedere nulla in prestito, neppure al contadino. In questo atteggiamento
mostra una mentalità:
borghese. cortese.
VERIFICA
4. Nel Decameron quali sono le novità dal punto di vista del linguaggio?
55
UNITÀ 3
UMANESIMO E RINASCIMENTO
L’EPOCA E LE IDEE
L’Impero d’Occidente
L’Impero d’Occidente è un potere fortemente indebolito
perché ormai si stanno affermando sempre di più
le monarchie in Francia, Inghilterra e in Spagna.
Le nuove nazioni controllano meglio i loro territori, riescono
In Europa si affermano a far pagare le tasse e a mantenere degli eserciti stabili.
le monarchie nazionali,
ma l’Italia rimane In questo quadro fa eccezione la penisola italiana che
divisa in tante rimane divisa in vari Stati più piccoli, le Signorie,
Signorie.
che si erano rafforzate grazie all’invenzione e creazione
delle banche e ai commerci nel Mediterraneo e con l’Oriente.
Nessuna delle Signorie italiane riesce però a prevalere
sulle altre e a creare così uno Stato nazionale
della grandezza degli altri Stati europei.
56
Umanesimo
e Rinascimento
Le corti italiane dove fiorirono Umanesimo e Rinascimento
Milano Mantova
• corte dei Visconti • corte dei Gonzaga
e poi degli Sforza
Venezia
• Repubblica retta dal Doge
Ferrara
• corte degli Este
Urbino
Firenze • corte dei Montefeltro
• Repubblica oligarchica
• dal 1434 Signoria dei Medici
Roma
• curia pontificia
come una corte
Napoli
• corte degli Aragonesi
La Chiesa
Anche l’altro potere, il Papato, perde progressivamente
la fiducia del popolo soprattutto per lo stile di vita 1517
Riforma di Lutero,
del clero che è sempre più legato allo sfarzo e al denaro.
la Chiesa si divide.
Questa perdita di fiducia porterà alla Riforma di Lutero
del 1517 e alla fine dell’unità della Chiesa.
LA CULTURA
L’Umanesimo e il Rinascimento
UMANESIMO
In questo periodo soprattutto in Italia c’è un nuovo il termine deriva
clima culturale. Si afferma l’Umanesimo che si fonda dall’espressione latina
su una nuova fiducia nelle possibilità dell’uomo. studia umanitatis usata
da Cicerone per indicare
Gli umanisti non accettano più le verità rivelate della Chiesa quelle discipline
filosofiche e letterarie
ma vogliono conoscere il mondo attraverso scienze come
che servivano a educare
la geografia, l’astronomia, la medicina e la biologia, ma l’uomo sul piano morale
anche con discipline come la grammatica, la filosofia e intellettuale.
e la retorica. Al centro degli studi c’è l’uomo considerato
il centro dell’universo.
E questo spiega anche l’importanza che gli umanisti
attribuivano all’insegnamento.
57
Unità 3
La FILOLOGIA
In questa prospettiva aumenta l’interesse per il recupero e
è la disciplina che lo studio delle opere classiche nelle loro versioni originali.
vuole ricostruire Nasce quindi una nuova scienza, la filologia, che serve
la versione originale
a ricostruire i testi originali (spesso perduti) partendo
dei testi antichi.
Infatti nell’antichità e dalle loro copie, a volte piene di errori.
nel Medioevo i testi Già Petrarca aveva cominciato a recuperare i testi originali
venivano copiati delle opere antiche e questo spiega l’enorme successo
a mano e i copisti
del poeta in questo periodo.
facevano degli errori o
dei cambiamenti che
A partire della seconda metà del Quattrocento e fino
si trasmettevano
da una copia all’altra. alla metà del Cinquecento si afferma un nuovo movimento
culturale, il Rinascimento, caratterizzato appunto
dal “rinascere”, dal rifiorire delle arti e delle lettere.
58
Umanesimo
e Rinascimento
I GENERI
La prosa
La prosa inizialmente viene usata soprattutto nei testi che
servono ad approfondire gli studi umanistici.
Il recupero dei testi classici porta a riscoprire la Storia
e la cultura dell’antichità greca e romana.
I letterati del Quattrocento si sentono i continuatori
di quella cultura e nasce l’idea che il Medioevo (i secoli
Durante l’Umanesimo
compresi tra l’antichità e il Quattrocento) siano stati
la produzione in prosa
“secoli bui” di arretramento politico e culturale. è soprattutto
non letteraria.
I generi più usati in prosa sono:
La poesia
Nel Quattrocento e Cinquecento non si scrivono molte
poesie. Si possono comunque individuare due tendenze:
� Petrarchismo, poesie scritte in volgare che imitano
il Canzoniere di Petrarca;
� Anticlassicismo, poesie che riprendono la tradizione
burlesca. Sono versi comici che criticano la società
del tempo e sono in polemica con il Petrarchismo.
POESIE BUCOLICHE
Nel Cinquecento avranno molto successo le poesie bucoliche poesie ambientate
nelle campagne
e i poemi cavallereschi.
e nella natura.
59
Unità 3
Il teatro
Durante il Rinascimento si scrivono molte tragedie e
commedie. Nella tragedia si cerca di imitare, con scarso
successo, le opere dei grandi autori greci.
Invece le commedie sono spesso scritte in dialetto
e hanno già le caratteristiche della futura Commedia
dell’arte italiana.
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Rispondi alle domande
CA
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GLI AUTORI
Lorenzo de’ Medici
Lorenzo (1449-1492) fa di Firenze il centro della cultura
umanistica. La sua produzione letteraria tratta temi
e generi molto diversi ed è influenzata dalla tradizione
classica e volgare.
Tuttavia per Lorenzo la scrittura è solo un modo
per evadere dagli impegni politici.
61
Unità 3
Angelo Poliziano
Poliziano (1454-1494) entra al servizio di Lorenzo de Medici
nel 1473 e diventa il poeta simbolo dell’Umanesimo.
Oltre a tradurre testi greci e latini, scrive opere in latino,
sia in versi sia in prosa.
Luigi Pulci
Pulci (1432-1484) fa parte della cerchia di Lorenzo de’ Medici PARODIA
e rappresenta la cultura popolaresca toscana. è un’imitazione
che esagera
La sua opera più famosa è il Morgante, pubblicata nel 1478.
le caratteristiche
È una parodia del mondo cavalleresco. di un genere o
La sua comicità si basa sull’assurdità delle vicende raccontate di un personaggio.
e sul carattere eccessivo e irrazionale dei personaggi.
Il poema, scritto in ottave, racconta la storia del gigante
Morgante, che accompagna Orlando nelle sue avventure. IPERBOLE
espressione che esagera
Il linguaggio, caricaturale e pieno di iperboli, mescola
alcune caratteristiche.
aspetti colti ed elementi popolareschi. Ad esempio, “Marco è
alto come un palazzo”.
Matteo Maria Boiardo
Boiardo (1441-1494) lavora presso la corte estense di Ferrara.
L’opera più conosciuta di Boiardo è L’innamoramento di
Orlando che poi prenderà il titolo di Orlando innamorato.
Si tratta di un poema incompiuto che si ispira
alla tradizione dei romanzi cavallereschi.
L’autore però si distacca dagli antichi poemi cavallereschi
perché mette in primo piano il tema dell’amore ed elimina
gli elementi etici e religiosi. Boiardo mescola argomenti
del ciclo carolingio (come la guerra tra musulmani e cristiani),
con elementi del ciclo bretone (l’amore e la magia).
Anche lo stile è il risultato della fusione tra piano colto STUDIO ATTIVO
(la metrica in ottave) e piano popolare (sintassi semplice e
Nell’Orlando
lessico del parlato). innamorato, Boiardo
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Unità 3
LA TRATTATISTICA RINASCIMENTALE
Il trattato è un testo che si occupa di un determinato
argomento, spesso affrontato attraverso la forma del dialogo,
così da mettere a confronto opinioni diverse.
Nel Rinascimento si scrivono trattati sia in latino che
in volgare. Il latino viene usato per le opere filosofiche
o scientifiche mentre in volgare si compongono trattati
sull’amore, sul comportamento di un perfetto gentiluomo,
sulla scrittura e sulla questione della lingua
e CIVI
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Studia
kit IL PETRARCHISMO
DIDATTICO
DIGITALE
POESIE A IMITAZIONE DI PETRARCA
Pietro Bembo dà inizio al Petrarchismo, corrente poetica
diffusa tra il Quattrocento e il Cinquecento.
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Umanesimo
e Rinascimento
Amore
Io son da l’aspettar omai sì stanca e attesa
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LETTURA
di Gaspara Stampa, da Rime
che lei, che ’l mondo impalidisce e ’mbianca che invoco come un sollievo la morte,
con la sua falce e dà l’ultimo fio, colei che con la sua falce fa impallidire
chiamo talor per refrigerio mio, tutto il mondo e infligge l’ultima pena,
sì ’l dolor nel mio petto si rinfranca. perché diminuisca il dolore nel mio cuore.
Così col pianto, ond’ho gli occhi miei molli, Così col mio pianto che mi riempie gli occhi,
fo pietose quest’onde e questo mare; io commuovo queste onde e questo mare
ed ei si vive lieto ne’ suoi colli. mentre lui se ne sta lieto sulle sue colline.
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Unità 3
Studia L’ANTICLASSICISMO
kit
DIDATTICO
DIGITALE Nel Cinquecento il modello petrarchista viene criticato
da alcuni letterati che si ispirano alla tradizione della
poesia comico-realistica. Sono gli scrittori “anticlassicisti”,
ANTICLASSICISMO:
che prendono in giro l’amore spirituale e le donne
� critica il modello
angelicate del Petrarchismo e propongono un’immagine
petrarchista;
grottesca della realtà.
� prende in giro
l’amore spirituale;
� propone un’immagine Nei loro testi appaiono temi e ambienti popolari: il mondo
grottesca della realtà. contadino, il cibo, il sesso, le taverne o i pidocchi.
Anche lo stile cambia. La lingua astratta di Petrarca
è sostituita da un linguaggio scurrile, spesso in dialetto,
pieno di doppi sensi comici od osceni.
RIMA INCATENATA
Inoltre dal sonetto si passa al capitolo, ossia
è costruita secondo
lo schema: un componimento in endecasillabi a rima incatenata,
ABA, BCB, CDC... che vuole essere una parodia della terzina dantesca.
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Umanesimo
e Rinascimento
GENERI E AUTORI
Gli autori anticlassicisti usano vari generi letterari per
criticare il modello classicista e le sue numerose regole:
� la lirica, con Francesco Berni (1497 ca-1535) e
Burchiello (1404-1449), quest’ultimo scrive poesie fatte
di versi paradossali e che sembrano senza senso;
� la trattatistica, con Pietro Aretino (1492-1556);
� l’epica, con Teofilo Folengo (1491-1544);
� il teatro, con Ruzante (1496 ca-1542), che scrive varie
commedie, tra cui il Parlamento.
Teofilo Folengo
È un monaco benedettino famoso per avere inventato
il maccheronico, un linguaggio misto, che inserisce parole
del volgare nella sintassi del latino.
L’effetto è particolarmente comico, anche perché Folengo
usa il maccheronico in generi letterari classici, come
il poema epico.
Il suo capolavoro, Baldus, fa la parodia del poema
cavalleresco rovesciando lo stile classico con un linguaggio Ritratto di Teofilo Folengo
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Petrarchismo Anticlassicismo
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Umanesimo
e Rinascimento
LE OPERE
Ariosto pubblica l’Orlando Furioso, il suo capolavoro,
nel 1516. L’opera ha un enorme successo in tutta Europa.
Si tratta di un poema cavalleresco in ottave.
ORLANDO FURIOSO
LA COMPOSIZIONE
L’Orlando furioso è un lungo poema cavalleresco, che
riprende i temi di Boiardo. È scritto in ottave, cioè strofe
di otto versi (endecasillabi). Racconta storie di dame,
cavalieri e battaglie ambientate all’epoca di Carlo Magno
e in particolare narra la follia per amore del paladino Orlando.
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Unità 3
LA STRUTTURA E LO STILE
L’Orlando furioso è il seguito dell’Orlando innamorato
di Boiardo. Ariosto, infatti, riprende la storia del paladino
cristiano Orlando dal punto in cui era arrivato Boiardo.
Inoltre inserisce temi sia del ciclo carolingio (i cavalieri e
le armi) che del ciclo bretone (gli eroi innamorati, la magia
e la ricerca dell’avventura) e a questi aggiunge storie riprese
Elegiaco
viene da ELEGIA, dall’epica classica (Omero e Virgilio).
poesia di tono Il poema usa diversi tipi di stili narrativi, alternando
melanconico, triste. quello epico, quello elegiaco e quello comico.
Nell’Orlando furioso
GLI ARGOMENTI
è più importante
il tema dell’amore che Le donne e l’amore sono gli argomenti centrali del poema.
quello della guerra. Ariosto non descrive la donna come un elemento
di perfezione morale o spirituale, ma enfatizza
gli aspetti naturali dell’amore, come la passione,
il turbamento, il dolore, la gelosia.
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Umanesimo
e Rinascimento
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ORLANDO FURIOSO
DENTRO IL TESTO
Nelle prime due ottave viene annunciato l’argomento che sarà raccontato
nel poema.
Nella seconda ottava Ariosto annuncia che il poema narrerà anche la follia
del più valoroso dei paladini di Francia, Orlando.
In questa ottava c’è anche un’invocazione alla “musa” ispiratrice, cioè a colei che
ha ispirato la composizione del poema. Nelle opere classiche le invocazioni erano
rivolte a delle divinità, qui invece è rivolta alla donna amata.
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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Follia e
disperazione La pazzia di Orlando
d’amore
ceppi, base dei tronchi che rami e ceppi e tronchi e sassi e zolle
gittare, buttare non cessò di gittar ne le bell’onde,
sommo, punto più alto fin che da sommo ad imo sì turbolle,
imo, punto più basso che non furo mai più chiare né monde.
turbolle, la rese torbida E stanco al fin, e al fin di sudor molle,
monde, pulite poi che la lena vinta non risponde
lena, forza allo sdegno, al grave odio, all’ardente ira,
cade sul prato, e verso il ciel sospira.
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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Afflitto e stanco al fin cade ne l’erba,
ficca, fissa e ficca gli occhi al cielo, e non fa motto.
fa motto, dice parola Senza cibo e dormir così si serba,
si serba, rimane che ’l sole esce tre volte e torna sotto.
cessò, finì Di crescer non cessò la pena acerba,
che fuor del senno al fin l’ebbe condotto.
Il quarto dì, da gran furor commosso,
maglie e piastre, e maglie e piastre si stracciò di dosso.
parti della corazza
DENTRO IL TESTO
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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Rispondi alle domande
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Unità 3
I GRANDI TEMI
L’autoritratto
Machiavelli scrive molte lettere nelle quali descrive
sé stesso e parla di politica, la sua unica vera passione.
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Umanesimo
e Rinascimento
La forma di governo
Anche se pensa che una forma di governo perfetta
non esista, Machiavelli preferisce la repubblica, perché
è in grado di coinvolgere nella gestione del potere anche
il popolo. La forma di governo deve comunque adattarsi
alle circostanze del momento. E secondo Machiavelli
l’Italia dei suoi tempi ha bisogno di un principe,
per unire il Paese e sconfiggere la corruzione.
Pessimismo
Machiavelli ha un’immagine dell’uomo diversa da quella
del Rinascimento.
Infatti ritiene l’uomo malvagio e corrotto.
Solo singoli individui particolarmente determinati
nel realizzare i propri scopi possono emergere sugli altri.
LE OPERE
Machiavelli scrive
Le opere politiche
le sue opere
Nel primo periodo le opere di Machiavelli sono legate più importanti
alla sua attività politica. In queste opere nate da viaggi, dopo aver lasciato
discorsi e incontri, si sviluppano le prime originali idee la vita politica.
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Unità 3
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Umanesimo
e Rinascimento
IL PRINCIPE
I TEMI
Il Principe è composto da 26 capitoli brevi che affrontano
quattro temi:
Nel Principe,
� i vari tipi di principato; Machiavelli
� l’ordinamento delle milizie; non fa un trattato
� le qualità di un principe; sulle qualità ideali
di un principe ma
� la situazione italiana.
descrive la lotta
politica così com’è.
Prima del Principe tanti libri hanno trattato il tema
delle qualità necessarie a un principe per prendere e
mantenere il potere; ma erano opere che descrivevano
le caratteristiche morali ideali.
Il testo di Machiavelli invece descrive la realtà brutale
della lotta politica così come è.
81
Unità 3
IL LINGUAGGIO
Machiavelli usa uno stile argomentativo, ordinato e
razionale, che rende la scrittura chiara e facile da leggere.
La prosa non ha abbellimenti ed è molto espressiva grazie
all’uso di un linguaggio molto vario.
VERIFICA
Rispondi alle domande
1. Machiavelli scrive:
solo opere politiche.
opere politiche, storiche e letterarie.
3. Machiavelli ritiene che la forma di governo più adatta per l’Italia sia:
il principato. la repubblica.
5. Machiavelli condanna:
la violenza fine a se stessa.
l’uso razionale della forza.
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Il dissidio tra
In che modo i Principi devono
morale e
tener fede alla parola data politica
di Niccolò Machiavelli, da Il Principe, XVIII
83
Unità 3
84
Umanesimo
e Rinascimento
VERIFICA
Rispondi alle domande
2. Secondo Machiavelli, “un signore che sia saggio deve mantere la parola data”:
a ogni costo.
quando ciò non gli crea danno.
3. Machiavelli afferma che “chi inganna troverà sempre chi si lasci ingannare”
perché:
la natura dell’uomo è quella di essere ingenuo.
l’uomo è naturalmente buono.
85
UNITÀ 4
CONTRORIFORMA E MANIERISMO
L’EPOCA E LE IDEE
LA CULTURA
Nella seconda metà del Cinquecento inizia il Manierismo.
Con questo termine ci si riferisce alla “maniera” intesa come
imitazione del Rinascimento, che è condiderato il vertice
dell’arte e quindi un modello da imitare.
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Controriforma
e Manierismo
I GENERI
Il clima della Controriforma scoraggia sia le innovazioni Il Manierismo
che le contaminazioni tra i generi. prima imita e poi
contesta gli stili
In poesia prevale l’imitazione di Petrarca, sempre più
del Rinascimento.
artificiosa. Inoltre si cerca di creare un modello imitabile
anche del poema epico.
87
Unità 4
I GRANDI TEMI
L’amore e il mondo
L’amore è il tema principale che si trova in quasi tutti
i testi di Tasso, anche nella Gerusalemme liberata.
L’amore ha un ruolo fondamentale perché è la causa per cui
l’uomo perde il controllo e la razionalità.
LE OPERE
La Gerusalemme liberata è la sua opera più importante,
è un poema epico sulla liberazione del Santo Sepolcro.
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Controriforma
e Manierismo
GERUSALEMME LIBERATA
LA SCRITTURA
Tasso lavora alla stesura della Gerusalemme liberata
per quasi tutta la vita. Scrive le prime ottave quando FISSA IL CONCETTO
ha 15 anni per imitare il padre e perché, dopo
Tasso ritarda
i successi di Ariosto e Boiardo, i poemi epici sono di moda.
la pubblicazione
della Gerusalemme
Tra il 1570 e il 1575 Tasso completa il poema ma
liberata perché teme
non lo pubblica, perché teme di non aver rispettato di non aver rispettato
le regole imposte dalla Controriforma. Ricomincia allora le regole della
a scrivere il testo eliminando o riscrivendo intere ottave. Controriforma.
LA TRAMA
Il poema, scrito in ottave e diviso in 20 cantiche,
ha come tema di fondo la Prima crociata.
Goffredo di Buglione, nel sesto anno di guerra, riceve
da Dio l’incarico di comandare l’esercito dei crociati,
e di porre sotto assedio la città di Gerusalemme
per liberare il Santo Sepolcro di Cristo.
Pianta di Gerusalemme,
Ma i musulmani sono aiutati dai diavoli e riescono
1200 circa, L'Aia,
a far imprigionare i più forti guerrieri cristiani Koninklijke Bibliothek
in un castello stregato.
Rinaldo, il più forte fra i cavalieri cristiani, riesce
a liberarli e a sciogliere gli incantesimi del mago Ismeno.
Gerusalemme viene così conquistata e - nell’ultima scena
del poema - Goffredo entra finalmente nel tempio
di Gerusalemme.
89
Unità 4
I PERSONAGGI
I personaggi del poema sono inquieti e divisi tra la forza
dell’amore e il senso del dovere. Non riescono a comunicare
con gli altri e sono condannati alla solitudine.
A parte Goffredo di Buglione, che non ha mai debolezze
e per questo è il personaggio meno riuscito, tutti gli altri,
STUDIO ATTIVO
comprese le figure femminili, sono attraversati da dubbi e
Nella Gerusalemme sofferenze nel loro tentativo di superare le debolezze umane.
liberata gli infedeli
rappresentano
I TEMI
il
mentre l’esercito
Tasso sceglie di raccontare la storia della Prima crociata
cristiano rappresenta perché durante la sua vita c’è la grande battaglia di Lepanto
il . vinta contro i Turchi. L’argomento dello scontro con
i musulmani è quindi per lui molto attuale.
LO STILE
Nella sua narrazione Tasso cerca di esprimersi in toni
solenni. Il suo stile non è solamente epico ma spesso anche
lirico. Per questo i suoi versi sono pieni di figure retoriche
e di metafore. Molto spesso Tasso usa lo stile ipotattico,
cioè fa grande uso di frasi subordinate.
90
Controriforma
e Manierismo
VERIFICA
Completa la tabella sul confronto tra Tasso e Ariosto
:
dividono guerre e battaglie
condottiero privo di dubbi
:
uniscono amori
pazzo per amore
Completa la mappa
LA GERUSALEMME LIBERATA
1
arme pietose, battaglie Canto l’arme pietose e’l capitano
compiute per un’impresa pia
che ’l gran sepolcro liberò di Cristo.
capitano, Molto egli oprò co’l senno e con la mano,
Goffredo di Buglione
molto soffrì nel glorioso acquisto;
e in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano
popol misto, i musulmani s’armò d’Asia e di Libia il popol misto.
dell’Africa e dell’Asia insieme Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi
segni ridusse i suoi compagni erranti.
2
O Musa, tu che di caduchi allori
Elicona, monte simbolo non circondi la fronte in Elicona,
della poesia pagana
ma su nel cielo infra i beati cori
hai di stelle immortali aurea corona,
tu spira al petto mio celesti ardori,
tu rischiara il mio canto, e tu perdona
s’intesso fregi al ver, s’adorno in parte
d’altri diletti, che de’ tuoi, le carte.
3
Sai che là corre il mondo ove più versi
Parnaso, monte di sue dolcezze il lusinghier Parnaso,
dove abitano le muse e che ’l vero, condito in molli versi,
i più schivi allettando ha persuaso.
egro, malato Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi
di soavi licor gli orli del vaso:
succhi amari ingannato intanto ei beve,
e da l’inganno suo vita riceve.
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Controriforma
e Manierismo
Parafrasi
STUDIO ATTIVO
Tu sai che i lettori sono attratti dalle opere (piacevoli)
in cui sono più presenti le dolcezze dal Parnaso In questa strofa
i lettori sono
e che la verità, presentata con piacevoli versi,
paragonati al bambino
è più convincente anche per i più ritrosi. malato.
Così come al fanciullo ammalato porgiamo La medicina amara è
il bicchiere con l’orlo inzuccherato perché
egli, così ingannato, beva la medicina amara e l’orlo inzuccherato sono
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4
Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli
al furor di fortuna e guidi in porto
me peregrino errante, e fra gli scogli
e fra l’onde agitato e quasi absorto,
queste mie carte in lieta fronte accogli,
che quasi in voto a te sacrate i’ porto.
Forse un dì fia che la presaga penna
osi scriver di te quel ch’or n’accenna.
5
È ben ragion, s’egli averrà ch’in pace
il buon popol di Cristo unqua si veda,
e con navi e cavalli al fero Trace
cerchi ritòr la grande ingiusta preda,
ch’a te lo scettro in terra o, se ti piace,
l’alto imperio de’ mari a te conceda.
Emulo di Goffredo, i nostri carmi
intanto ascolta, e t’apparecchia a l’armi.
94
Controriforma
e Manierismo
Parafrasi
VERIFICA
Rispondi alle domande
3. Nella terza ottava Tasso esprime la sua idea, secondo cui la poesia:
deve rinunciare all’invenzione per rispettare la verità storica.
ha bisogno dell’invenzione per piacere al pubblico rafforzando così
il messaggio religioso.
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e CIVI
cazion
CA
Pagine di realtà
Edu
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Il linguaggio dei
rapper fa spesso
uso del termine
nigger come
rivendicazione
di orgoglio razziale.
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Pagine di realtà
LEGGI E COMPRENDI
3. Dopo aver letto l’articolo, è bene ricordare che nella Per fare ricerca
nostra vita di tutti i giorni occorre usare le parole
Cerca in Rete l'articolo
con attenzione, anche sui social media. Ritieni che 594 del nostro Codice
esistano dei limiti entro i quali l’offesa, la presa in penale: l’ingiuria è
giro, la derisione siano tollerabili? Che cosa invece le sanzionata con
la reclusione o con una
rende inaccettabili? Ti sembra che oggi questo modo
multa; ancora più severi
di relazionarsi con gli altri riguardi solo la sfera sono i provvedimenti
privata o anche la comunicazione pubblica? se la diffamazione
avviene a mezzo stampa.
Ragiona su questi spunti in un testo argomentativo,
presentando il tuo punto di vista, facendo
riferimento – se lo ritieni opportuno – a tue
esperienze personali, ma ampliando il discorso anche
all’ambito legislativo con la lettura dell’art. 594 del
Codice penale.
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AGENDA 2030
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Pagine di realtà
8 LAVORO
Edu
DIGNITOSO
E CRESCITA
ECONOMICA
Nostalgia canaglia: il mito del passato
Dante Alighieri, p. 27
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100
viene colpita da un immaginario di
indolenza giovanile. E proprio i giovani
erano stati negli anni passati la vera forza
propulsiva di una società in crescita. […].
Ci troviamo a vivere quindi una nuova
fase dove la digitalizzazione e le nuove
tecnologie informatiche tradiscono le
aspettative e vanno a costituire la cornice
di una fragilità giovanile senza precedenti.
LEGGI E COMPRENDI
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e CIVI
cazion
CA
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l’operaio, la consegna a domicilio evita di uscire e fare
acquisti. Nell’economia la finanza speculativa sostituisce gli
investimenti produttivi. Nella cultura internet, i videogiochi
e le chiacchiere evitano la fatica di leggere libri. Nel campo
dei rapporti di lavoro il diritto sostituisce il dovere, nelle
relazioni amorose la droga e il sesso facile evitano l’impegno
appassionato dell’innamoramento e la fatica di crescere
una famiglia. L’ideale è diventato una società dove ci si
diverte e non ci si impegna. Questa mentalità edonista e
luddista sta addormentando la società europea e rallenta,
inesorabilmente, il suo sviluppo.
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«Già oggi – spiega il professore – i
forestierismi sono in grande aumento
e sicuramente cresceranno ancora i
termini internazionali soprattutto
inglesi». […] Altra certezza è l’eccesso
di semplificazione: «Si andrà verso
un linguaggio più scarno – spiega – e
si attenuerà la tradizione umanistica
greco-latina […]. Inoltre esiste un rischio
concreto di banalizzazione: «Ricordiamo
che una parola come “location”, che
impazza su Tripadvisor, ne uccide almeno
tre italiane: luogo, sito e posto».
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di fenomeni che chiamiamo riassuntivamente
globalizzazione.
Nello svolgere questi compiti, possono esser molte Max Weber: sociologo e
le occasioni nelle quali l’intellettuale può esser filosofo tedesco
(1864-1920).
tentato di giungere a compromessi, per i quali
occorre ricordare l’insegnamento di Max Weber per Turgot: Anne-Robert-
Jacques Turgot,
cui «l’uomo politico può venire a compromessi, ma
economista e filosofo
il dotto non li deve coprire». Ma questo non vuol francese (1727-1781),
dire che l’intellettuale non deve esser tentato di accetto l’incarico
mettersi al servizio del potere, come fece Turgot affidatogli da Luigi XVI
di riformare il sistema
accettando la nomina a ministro nel 1774, tanto da
delle finanze statali.
far evocare a d’Alembert, in una lettera a Federico
d’Alembert: Jean-
II «la vertu au pouvoir». Baptiste Le Rond
d’Alembert, matematico
(Sabino Cassese, Il tramonto degli intellettuali,
francese (1717-1783), fu
“Il Foglio”, 16 marzo 2020) tra i massimi esponenti
dell’Illuminismo.
LEGGI E COMPRENDI
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Responsabile editoriale Chiara Montagnani
Responsabile di produzione Carlotta Ferrari Lelli
Coordinamento grafico Gloria Bardelli
Coordinamento di redazione Erika Mantovani
Redazione Irene Scarpati e Giulia Pezone (biancoenero edizioni), Chiara Favati
Progetto grafico e impaginazione Pierluigi Guerrucci, Gloria Bardelli
Copertina Lorenzo Mennonna
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Coordinamento e realizzazione Alessia Fermi
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In copertina Scuola italiana, Ritratto di Francesco Petrarca © DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze.
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