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trecentoquarantasei racconti di quello che amava “Il Borgo risente dell’atmosfera surriscaldata dal clima politico “Don Camillo, adesso che siamo arrivati alla Fiera,
Don C amillo
identificare come Mondo piccolo. Una sorta di cro- nazionale, tanto che Peppone tenta addirittura di ‘arruolare’ nella però, il regime clericale lascia libero il popolo
naca umana ambientata nella Bassa parmense, sua
sua accesa campagna elettorale l’arcivescovo di Milano e chiede democratico e ognuno va per conto suo.”
terra d’origine, dall’immediato dopoguerra agli
anni Sessanta. al Cristo crocifisso dell’altar maggiore un supporto. Don Camillo
deve interviene per competenza...” “Giusto, Peppone. Il guaio è che mentre
Questa collana presenta l’adattamento a fumetti a fumetti io posso andare per conto mio, tu, dovunque vada,
dei racconti di Guareschi. Nel presente volume, Alberto Guareschi
sono presenti otto episodi in ordine cronologico vai per conto di quello coi baffi spioventi.”
dedicati alla saga di don Camillo e Peppone.
D on C a mi l l o a f u me t ti - A l la F iera di M i la n o
In questo volume:
Disoccupazione
Alla Fiera di Milano
Il muraglione
Il sogno del cappello verde
Ancora il fantasma del cappello verde
Il bianco
Gazzettino di Roccapezza
Espisodi 2 e 3
€ 12,90
w w w. re n o i rco m i c s . i t 9 788865 671979
Cara lettrice, caro lettore,
Il primo volume di Don Camillo a fumetti esce nel 2011, in occasione del
Salone del libro di Torino. A oggi i titoli pubblicati sono diciassette: più di
cento racconti con protagonisti don Camillo e Peppone, oltre al ciclo dei
racconti del Mondo Piccolo e a altre opere di Guareschi.
Sulle pagine della serie hanno esordito molti disegnatori che collaborano
ora con i più grandi editori italiani ed esteri, mentre il numero 10 ha visto
come guest star autori del calibro di Claudio Villa (Tex) e Giampiero Caser-
tano (Dylan Dog).
Oltre ai racconti ambientati nel Mondo Piccolo, dall’undicesimo volume
la serie inizia ad adattare altre opere di Guareschi, come il Corrierino delle
famiglie, che racconta le vicende quotidiane della famiglia dello scrittore,
e il Gazzettino di Roccapezza, una sorta di “prova generale” di don Camillo
e Peppone.
Nel 2018 alla collana si affianca il volume speciale Don Camillo – Il film a
fumetti, che, basandosi sulla sceneggiatura originale di Guareschi, riunisce i
racconti che costituiscono il film Don Camillo del 1952, arricchiti da tavole
inedite di raccordo e un dossier finale sulla lavorazione del film ricco di
materiali inediti.
La serie ha vinto il premio Fede a strisce nel 2012 e nel 2017 e ha ricevuto
nomination ai premi Micheluzzi e Boscarato. Davide Barzi, curatore della
serie, è stato insignito del Premio Mondo Piccolo - Edizione 2017 da parte
del Gruppo Amici di Giovannino Guareschi.
I fumetti di Don Camillo sono stati pubblicati anche all'estero, in Francia,
Germania e Corea del Sud, Paese dove Guareschi è molto apprezzato.
IL trad itore
Il traditore
(episodio 48)
Sceneggiatura:
Davide Barzi
Disegni:
Ennio Bufi
Prima pubblicazione del racconto originale:
Candido n. 1, 4 gennaio 1948
Abbiamo
Parla bene, però,
sentito le
quel socialista dello
Grrr… certo, s’è parole! Adesso
Scartazzini.
letto un sacco di roba vogliamo ve-
nelle notti passate nel dere i fatti!
porcile, quando qualche
scrofa deve figliare!
Ah…
io non ho
niente da nascondere!
La mia è la casa di un
Compagni,
galantuomo!
la verità è al
di là di questo
cancello!
29
Lo vedremo! Venga con me
una commissione di quei
lavoratori che credono
alle parole di
Scartazzini!
Qui!
Attenzione!
Ecco chi è
il compagno il signor
Scartazzini! professor Stoppa,
padrone di duemila biolche
di terra, se si vuol lavare
usa una bigoncia nel suo
palazzo! il compagno
Scartazzini no!
…che… Cosa ci
fate in casa
…ma… mia?
Traditori
del popolo!
Fermi, compagne e
compagni, fermi insomma, pare ci sia
e zitti! voluta tutta l’autorità
di Peppone e dei suoi per
impedire che il popolo
spaccasse tutto.
31
Almeno su questo sono
d’accordo con i rossi: è
vergognoso che un igno-
rante che ha sempre vis-
suto tra i maiali abbia
pretese del genere.
Questa è la
borghesia che sghi-
gnazza sugli errori
di grammatica di un
sindaco operaio.
...è la borghesia
che si arroga il pri-
vilegio di possedere
una stanza da ba-
gno, ma non
si lava.
A ogni modo,
un uomo che educa
le masse presentando
uno che ama la pulizia
come un traditore del
popolo, merita una lezione.
“Peppone, tram, autobus o filovia?”
prendiamo un
tassì, tanto qui
a milano non
ci conosce
nessuno.
Questo
mi pare che
vada bene.
Tu stai di
guardia!
33
dai, ora
cambiati tu!
Bisogna
che mi dai il
braccio. Fanno
tutti così.
Per favore,
signor giornalaio,
mi darebbe l’Uni...
il Corriere
della Sera!
35
Signor sindaco, vorrei un consiglio. Nel Non si stupisca, Milano pullula di fotografi ambu-
prossimo numero del giornale mi piacerebbe lanti. Basta che qualcuno dica a uno di loro:
pubblicare questa fotografia. “Mi scatti quello là”.
Cosa ne dice?
Sul giornale
mia moglie in cappel-
lino con la volpe
al collo?
Si capisce. è la negativa.
Con questa se ne potrebbero
stampare diecimila copie e fare
delle cartoline da mandare
ai tuoi proletari.
Tieni, compagno
dei miei stivali. Strap-
pala pure. Noi non abbiamo
bisogno di questi
mezzucci.
Adesso sei
a posto.
Sembriamo
due signori. Due
veri signori…
san giuseppe
San Giuseppe
(episodio 54)
Sceneggiatura:
Davide Barzi
Disegni:
Roberto “Dakar” Meli
Prima pubblicazione del racconto originale:
Candido n. 13, 27 marzo 1948
Certo! Gli
americani vo-
gliono bombar-
dare ancora,
quindi voto San
Giuseppe che ci
protegga dal-
la guerra!
è venuta della
gran brava gente a
spiegarmelo, gente
timorata di Dio, e mi
hanno dato anche
un santino!
“Gesù, que-
sto è troppo,
Garibaldi spac-
ciato per San
Giuseppe!”
non ti amareggiare,
don camillo: in fondo otten-
gono il risultato di ravvivare, in
una creatura semplice, la devo-
zione per san giuseppe.
non mi pare
che la cosa abbia
eccessiva importanza,
don camillo. non è la
prima volta che il
diavolo si veste
da frate.
voi vedete
le cose dalla
vetta, in modo naturalmente,
diverso… don camillo: indicare
cosa è bene e cosa è male
è il compito dei miei
ministri.
gli
altri in-
gannano
la vecchia
baccini a fin
di male, io
a fin di
bene!
sei un
riprovevole pagherò quel
bugiardo. che ci sarà da pa-
gare. ora ho da fare
una cosa urgente
in piazza, c’è un
comizio del fron-
te popolare!
cristo
fu il primo
lavoratore
del mondo!
vi guardo
e vedo tra io ho tanto
voi tutti co- pregato per la
loro che, salvezza delle
fino a poche vostre anime e dio
settimane fa, mi ha esaudito! i
ostentavano vostri capi non vi
emblemi e porgono più parole
fazzoletti di odio e violenza,
e bandiere ma d’amore e di
di colore pace, ispirate alla
rosso! più pura carità
cristiana!
mpf!
x
Bandiera
mpf! rossa la trionferà!
Bandiera rossa lae morti
trionferà! sarete
voi!
non me ne
psit frega niente di
psot psit garibaldi!
psot
noi non ci
vergogniamo
mica di essere
comunisti! com-
pagni, facciamo
vedere se siamo
morti a questi
mammalucchi di
reazionari!
se non la piantate
di infastidirmi l’anima con
psit psot le direttive e le controdi-
psit psot rettive, vi agguanto per il
fondo dei calzoni e vi
butto nel po!
Qualche giorno dopo...
era da un
mese che dovevo
venire per affari
urgenti a milano, e
ho dovuto approfit-
tare del vostro
viaggio.
piuttosto,
avete anche un
siete qui per qual-
fratello! non basta
che parente che si
un tipo come voi in
è fatto male? no: lui è
una famiglia? è gros-
so quanto voi? un omone,
quasi una
spanna più
di me.
sì, mio
fratello.
sacr…
tutti
preti? no, sono
l’unico.
siamo
in sei fra-
telli, tutti
così.
meno male. il
padreterno ne ha fatta una ecco la
buona. si potrebbe vederlo questo sua stanza,
vostro fratello? è davvero valuta tu!
più grosso di voi?
certo!
no, è
che uomo!
roba su-
quello se
perficia-
dà un cazzot-
le.
to a uno lo
spacca. c’è meno male.
pericolo che c’è bisogno di uomini
resti offe- così, in un mondo di
so dalla mezze calzette. più sono
ferita? piccoli e deboli e più
sono cattivi.
vacca miseria!
è roba da far venire
il mal di testa a forza
di guardare!
è bello sì.
peccato che
quando verranno
i russi lo butte-
ranno giù.
ma che e ci sono
russi! non diciamo pure gli alpini!
e quelli chi sono?
stupidaggini!
le solite
provocazioni
guerrafon-
daie! però marciano
mica male...
vacca miseria! sì, fino al ginocchio!
questi sono davvero vuoi vedere, rosso?
in gamba!
stump
stan
g
guarda che
quelli là avevano compagni un corno! veramente tu
tutti il garibaldi al- il vero comunista porta al- non porti niente.
l’occhiello. erano l’occhiello la sua brava ci-
tuoi compagni. mice come la porto io!
no, più
lontano
vi sto,
meglio
è!
ALLA FIERA DI MILANO (2° PARTE)
Alla Fiera di Milano (2° parte)
(episodio 104b)
Sceneggiatura:
Davide Barzi
Disegni:
Tommaso Arzeno
Prima pubblicazione del racconto originale:
Candido n. 16, 22 aprile 1951
Mmm... ho
idea che
il diavolo
qui c'entri
poco...
Che mi
pestiate i calli al
paese, passi, ma che
veniate a pestarmeli Che tu mi sia
anche a Milano sempre tra i piedi
è troppo! al paese, passi, ma
che tu venga a im-
picciarmi la strada
anche a Milano
è troppo!
Adesso che siamo
arrivati alla fiera,
però, il regime clericale
lascia libero il popolo
democratico e ognuno
va per conto suo.
interessante.
Però credevo che ci
fosse anche qualcosa
d'altro da vedere.
E poi sentiremo
No, signor prete, cosa racconterete a quei
adesso siete qui e disgraziati che aspettano il
dovete vedere tutto! resoconto in paese!
Accidenti!
Noi comunisti
siamo fatti così! E
non è ancora niente:
fuori di qui, ci sono altri
due padiglioni russi pieni
zeppi di macchine
meravigliose.
E poi come farete a raccon-
Guarda! tare ai vostri clienti la vecchia sto-
Fazzoletti! riella dei sovietici che non co-
noscono le biciclette?
Mi dispiace.
Come farete
adesso a spiegare
che i russi si
soffiano il naso
con le dita?
Sono belle,
Cosa ne
non c'è niente da
pensate,
dire. E solide anche:
reverendo?
non saranno meno di
trenta chili l'una. Si
vede che loro hanno
le materie prime e
non debbono fare
economia.
Non c'è
male...
in fatto di
mobili, vedete, gli
italiani bisogna
lasciarli
stare!
E la Breda
è sempre
la Breda!
la fiat E la Pirelli
è sempre è sempre la
la fiat! Pirelli!
Voi preti,
Ha un l'orgoglio
colorino nazionale l'ave-
simpatico... te sotto la
suola delle
scarpe!
Un mio amico francese ha visto la Fiera ed Gli stranieri riman-
è rimasto sbalordito. Ha detto che non avrebbe gono sbalorditi,
mai immaginato che in italia fossimo tanto mentre certi italiani
avanti, come tecnica e organizzazione... riescono al massi-
mo a dire che è una
cosa “carina”...
Andate
all'inferno
voi e la
Russia!
io ti salverò
Io ti salverò
Sceneggiatura:
Davide Barzi
Disegni:
Ennio Bufi
Prima pubblicazione del racconto originale:
Candido n. 48, 27 novembre 1949
Uh?
97
Bisognerà pen-
sare a quella là.
Comprale qualco-
sina altrimenti
poi fa il muso
lungo.
Buon-
giorno! La saludi
anca mi!
Guarda,
babbo!
Uh?
Un'altra
pasticce-
ria?
98
“No, il signore che
ci ha salutato!”
99
“E il pane è dentro la pozzanghera!”
Era andato
a comprare il
pane e adesso
loro lo aspetta-
no a casa! E lui
non viene!
comunque
ha smesso
di piovere,
hai visto?
Non si sa. È
uno che passava
Chi per strada. Milano
è? è grande e basta
che uno cambi
bottega e subito
nessuno lo co-
nosce più.
Ecco, ora
riprende a piovere!
Andiamo a portare le
paste alla mamma e
ad Albertino!
100
E intanto
loro aspettano
che torni col
pane e lui non
viene.
Non ti
ho convinta,
lo so…
Giovannino,
ho dimenticato
di prendere il
pane: fa’ una
corsa giù.
D… d’accordo…
102
Tra il 1946 e il 1966 Giovannino Guareschi scrisse
trecentoquarantasei racconti di quello che amava “Il Borgo risente dell’atmosfera surriscaldata dal clima politico “Don Camillo, adesso che siamo arrivati alla Fiera,
Don C amillo
identificare come Mondo piccolo. Una sorta di cro- nazionale, tanto che Peppone tenta addirittura di ‘arruolare’ nella però, il regime clericale lascia libero il popolo
naca umana ambientata nella Bassa parmense, sua
sua accesa campagna elettorale l’arcivescovo di Milano e chiede democratico e ognuno va per conto suo.”
terra d’origine, dall’immediato dopoguerra agli
anni Sessanta. al Cristo crocifisso dell’altar maggiore un supporto. Don Camillo
deve intervenire per competenza...” “Giusto, Peppone. Il guaio è che mentre
Questa collana presenta l’adattamento a fumetti a fumetti io posso andare per conto mio, tu, dovunque vada,
dei racconti di Guareschi. Nel presente volume, Alberto Guareschi
sono presenti otto episodi in ordine cronologico vai per conto di quello coi baffi spioventi.”
dedicati alla saga di don Camillo e Peppone.
D on C a mi l l o a f u me t ti - A l la F iera di M i la n o
In questo volume:
Disoccupazione
Alla Fiera di Milano
Il muraglione
Il sogno del cappello verde
Ancora il fantasma del cappello verde
Il bianco
Gazzettino di Roccapezza
Espisodi 2 e 3
€ 12,90
w w w. re n o i rco m i c s . i t 9 788865 671979