MILANO DA LEGGERE
Cara lettrice, caro lettore,
Edizione speciale di
Diabolik. La prova decisiva, di M. Gomboli, A. Pasini, M. Judica e
R. Altariva. Disegni di R. Nunziati e J. Brandi. Copertina di M. Buffagni.
Astorina, 2018.
Diabolik. Appuntamento a Milano, di L. Galoppo e R. Pierre. Graffiti,
1992.
Diabolik©Astorina srl
www.diabolik.it
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INTANTO A MILANO…
Diabolik nasce nel 1962, a Milano. Così come a Milano erano nate le sue
due “mamme”, Angela e Luciana Giussani. Diabolik deve quindi molto
a Milano: forse non sarebbe stato concepito in un’altra città, e forse in
un’altra città due donne non avrebbero trovato il coraggio di lanciarsi nella
folle avventura di editrici di un fumetto per adulti, in un’altra città, infine,
forse la sua casa editrice non sarebbe ancora presente e attiva, oggi come
più di cinquant’anni fa.
Narra la leggenda (che tanto leggenda non è) che Angela Giussani dalla
finestra degli uffici dell’Astorina (la sua piccola casa editrice) in piazzale
Cadorna, vedesse ogni giorno un fiume di pendolari uscire dalla stazione
Nord. Lei era alla ricerca di un’idea per un fumetto, qualcosa di nuovo che
potesse riscuotere un successo popolare e la sua intuizione fu quella di
pensare a un prodotto per quei pendolari. Una pubblicazione in formato
innovativo, tascabile, facile da sfogliare anche in un treno affollato e dai
contenuti più adulti di quelli proposti dagli altri fumetti.
All’epoca Milano era già la capitale dei comics all’italiana: l’editrice Dar-
do pubblicava Capitan Miki e il Grande Bleck, mentre Tex Willer e il neonato
Zagor uscivano per l’Edizioni Araldo (oggi Sergio Bonelli Editore), Mon-
dadori pubblicava con successo Topolino e da molto tempo la Casa Editrice
Universo portava in edicola l’Intrepido e il Monello. Erano però tutti raccon-
ti, spesso edificanti, pensati per un pubblico giovane o giovanissimo.
Un’altra leggenda (questa già più leggendaria) vuole che l’idea, rivolu-
zionaria, di dedicare invece una serie a fumetti a un cattivo (per di più vin-
cente!) con atmosfere a metà tra giallo e noir sia venuta a Angela proprio
su un treno delle ferrovie Nord (da lei usate spesso per andare dai parenti
di Saronno) il tutto grazie al ritrovamento di una copia di un romanzo di
Fantômas, abbandonata su un sedile. Del fortuito e fortunato incontro in
realtà non ci sono certezze, ma è evidente che il primo numero di Diabolik
deve molto a quel personaggio da feuilleton.
Presto però la creatura di Angela (a cui, da subito, si aggiunge la sorel-
la Luciana nella creazione delle storie e nella gestione della casa editrice)
prende una strada tutta autonoma. Il mondo di Diabolik assomiglia sempre
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meno alla Francia letteraria e sempre più all’Italia contemporanea e, in
particolar modo, a Milano che risulta anche un comodo modello da copia-
re per i disegnatori (milanesi anche loro) della serie. Ed è dalle edicole di
Milano che parte il successo di Diabolik. I primi numeri della serie hanno
una distribuzione limitata e una promozione a dir poco artigianale. Angela
e Luciana battono le edicole cittadine offrendo agli edicolanti scatole di
cioccolatini e fiaschi di vino in cambio di una migliore esposizione del
loro fumetto.
Il successo arriva in fretta ed è tale da sorprendere le Giussani per pri-
me. Un successo duraturo visto che, dopo oltre mezzo secolo, il Re del
Terrore gode di ottima salute. E dopo oltre mezzo secolo, con questa spe-
ciale edizione in eBook realizzata per Milano da Leggere, Diabolik torna
a parlare espressamente ai pendolari e a chi, più in generale, viaggia sui
mezzi pubblici. Del resto, la metropolitana milanese sarebbe nata solo due
anni dopo di lui e il formato pocket pensato per i passeggeri dei treni è
ancor più adatto a quelli del metrò.
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IL GIALLO A FUMETTI INEDITO - ANNO LVII - N.7
LA PROVA
DECISIVA
Diabolik n. 7 del 2018
LA PROVA DECISIVA
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DECISIVA
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FINE
GENERALE
VON WALLER
APPUNTAMENTO A MILANO
Come abbiamo già avuto modo di dire, quello del Re del Terrore è un
mondo alternativo, con una geografia simile alla nostra ma non sovrappo-
nibile. Clerville assomiglia a Parigi (e un po’ a Milano) ma non è Parigi; la
nazione che si chiama Taraibo ha tutte le caratteristiche di uno Stato su-
damericano, resta al di là dell’oceano rispetto a Clerville, ma il continente
in cui si trova non viene mai nominato; il Kuantaj è un Paese dell’Estremo
Oriente che assomiglia moltissimo alla Cina ma non si chiama Cina (e non
ha la sua forma) e così via.
Ogni tanto, però, capita che Diabolik faccia incursione nel nostro di
mondo. In quei casi svaligia musei realmente esistenti, si muove in cit-
tà che possiamo visitare anche noi e Ginko ha la possibilità d’inseguirlo
lungo strade che anche noi percorriamo, magari, quotidianamente. Capita
soprattutto in occasione di mostre, fiere, incontri o eventi a lui dedicati e
queste avventure sono narrate in brevi racconti a fumetti pubblicati in albi
a distribuzione limitata.
È così che nel 1992 (trentennale della testata a lui dedicata) Diabolik ha
colpito anche Milano. L’occasione è stata la terza edizione della Comicon-
vention tenutasi al Quark Hotel. Un’occasione del tutto eccezionale visto
che Diabolik ed Eva hanno avuto addirittura la possibilità di stringere la
mano a una delle loro creatrici: Luciana Giussani.
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APPUNTAMENTO A MILANO
In molti sanno che Diabolik nasce nel 1962 segnando l’inizio di una nuova
stagione del fumetto italiano, una stagione in cui i “giornalini a fumetti”
sono più considerati solo un prodotto per bambini o, al massimo, per
adolescenti. Forse sono un po’ meno quelli che sanno che, dopo oltre
mezzo secolo, Diabolik è ancora in piena attività. Ogni mese il criminale
dai mille volti esce con due ristampe cronologiche (la prima, la ristampa
“R”, che sta riproponendo le storie pubblicate una quindicina di anni fa
e la seconda, la “Swiisss”, che al momento ripubblica i Diabolik usciti a
metà anni ’70). Ma, soprattutto, Diabolik è in edicola ogni mese con una
storia inedita di 120 pagine in formato pocket.
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