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Comune di Venezia
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Il gatto e il leprotto La gallina Gli animali La capra
Uno, due, tre e quattro: C’era una volta una vecchia gallina Bela l’agnello, Sopra la panca la capra campa,
acchiappare volevo un gatto; che sbadigliava dalla sera alla mattina pigola l’uccello, sotto la panca la capra crepa.
cinque, sei, sette e otto perché non aveva niente da fare. il topo squittisce,
ho invece un bel leprotto! Allora a chi tocca contare? la rondine garrisce,
il maiale grugnisce, Piove, piove
il cavallo nitrisce,
la mucca muggisce, Piove, piove
Gattino mio l’asino raglia. la gatta non si muove,
Il semaforo si spegna la candela,
E mai nessuno sbaglia!
Din, din, din, gattino mio, si dice: buonasera!
tutto il bene lo voglio a te, Con il rosso non si passa, Si accende il lumicino
la ciccina la mangio io con il giallo fai attenzione, Quattro gatti si dice: buonmattino!
e l’ossicino lo do a te. con il verde c’è via libera
per la circolazione. Sotto le frasche del capanno
Non hai fatto attenzione: quattro gatti grossi stanno;
esci tu per punizione. Trentatrè trentini
sotto quattro grossi sassi,
Il galletto quattro gatti grossi e grassi.
Trentatrè trentini
Lola
entrarono a Trento,
C’è un galletto proprio qui
La biscia tutti e trentatrè
che vuol fare chicchiricchì Mi chiamo Lola,
trotterellando.
ma se canta la canzone e son spagnola,
sveglierà il suo padrone. per imparare l'italiano Striscia la biscia sull’erba liscia:
Se il padrone suo si sveglia vado a scuola; attento che ti scappa
poi lo mette nella teglia! la mia mammina la piscia! (la pipì) Le acciughette
Il galletto ci ripensa è parigina;
e fa un giro giù in dispensa: il mio papà è Sette acciughette
nella teglia non andrà l'imperatore della Cina; se ne stavano strette strette
a chi tocca toccherà. i miei fratelli Il figlio di Apollo nelle scatolette ... poverette.
son pipistrelli;
le mie sorelle Apelle figlio di Apollo
son caramelle. fece una palla di pelle di pollo.
Coccodè, uno due tre, Tutti i pesci andarono a galla
questo è per me per vedere la palla di pelle di pollo
e questo è per te: fatta da Apelle figlio di Apollo.
tiè...
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Vedo Le dita Arri arri cavallino
La streghetta
Vedo un ragno nel suo regno, Il pollice viaggia con l’autostop Arri arri cavallino
l’indice spesso dice di no per la strada del mulino. Sul prato pieno di fiori
che lavora con impegno; c'è una casetta di tre colori.
vedo un uomo che fa il bagno poi viene il medio Il mulino è rovinato,
che pensa chissà il mugnaio s’è legato: Lì ci vive una streghetta
con un cigno nello stagno. armata solo di bacchetta.
se l’anulare l’anello ce l’ha. s’è legato alla catena,
Ultimo è il mignolo e sua moglie fa la cena. E' una vera golosona
che è piccolino: Fa la cena per il bambino: mangia solo roba buona
va dappertutto arri arri cavallino. che cucina con gran cura
è un po' birichino! stando attenta alla misura:
Il bruco Farfallina cinque chicchi di caffè
Poi tutti insieme
suonano il piano due scodelle di buon tè
Nel muro c'è un buco Farfallina bella e bianca un cucchiaio di farina
fanno ciao ciao
e un bruco nel buco vola vola mai si stanca una fetta di fontina.
e si danno la mano!
scaccia il bruco vola qua, vola là: Pesa mescola ed annusa
e tura il buco. mai nessun la fermerà! e il suo gatto fa le fusa.
Vola, vola ore ed ore
poi si posa su un bel fiore
Il pollice dice: Ho fame! vola qua, vola là:
L'indice dice: Non c'è più pane! mai nessun la fermerà! La verdura
Il medio dice: Lo compreremo!
L'anulare dice: Ce n'è ancora Oggi assaggio la verdura
Pinocchio un pezzettino! L’arcobaleno dono ricco di natura.
Il mignolo dice: Datelo a me La mamma l’ha condita
Alla larga alla stretta che sono il più piccolino! C’era una volta un paese lontano e con cura l’ha servita.
c’è Pinocchio in bicicletta. dove i colori si davan la mano. Dicon tutti che fa bene
Alalì alalà e Pinocchio se ne va. Tra tutti il rosso era il più piccolino sia nei pranzi che alle cene.
Se ne va per la montagna Il pulcino e l’arancione gli stava vicino. Tra carote e pomodori
a cercare la castagna, Rideva forte il giallo brillante scopro tutti i sapori!
la castagna non c’è più Lunedì chiuso chiusino e il verde, lì accanto, parlava alle piante.
e Pinocchio cade giù. martedì bucò l’ovino Alti nel cielo, l’azzurro ed il blu
sgusciò fuori mercoledì guardavan la Terra e stavan lassù.
pio, pio, pio di giovedì Più grande e più scuro degli altri era il viola,
venerdì un volettino, ma i sette sembravano una cosa sola
beccò sabato un granino. e chi li vedeva nel cielo sereno
La domenica mattina diceva: “Guardate, c’è l’arcobaleno!”
aveva già la sua crestina.
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