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FILASTROCCHE, CONTE E SCIOGLILINGUA

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Al mattino presto
non appena il sole è desto
van le ochette a fare il bagno
dentro l’acqua dello stagno
prima lavan le zampette,
il codino e poi le alette
e poi tuffano il capino
per giocare a nascondino.
Chè dell’acqua fresca e pura
non bisogna aver paura,
perché dona ben si sa
la salute e la beltà.

Apelle figlio d'Apollo


fece una palla di pelle di pollo
tutti i pesci vennero a galla
per vedere la palla di pelle di pollo
fatta d'Apelle figlio d'Apollo.

Batti batti le manine,


che arriverà il papà.
porta i cioccolatini
e il (nome del bimbo) li mangerà. (Nonna bis Elsa)

Bum!
Cade una bomba in mezzo al mare,
mamma mia mi sento male,
mi sento male in agonia,
prendo la barca e fuggo via.
Fuggo via di là dal mare,
dove sono i marinai
che lavoran tutto il dì,
la mia gatta mi morì
mi morì di giovedì:
a, bi, ci, di!

Casa mia, casa mia, 


per piccina che tu sia, 
tu mi sembri una badia!
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Cinque, sette, trentatré
la Peppina fa il caffè
fa il caffè con la cioccolata
la Peppina si è ammalata
si è ammalata di gran dolor
ha chiamato il dottor
il dottor con le ciabatte
qui mi duole e qui mi batte
e mi sento una gran pena
sor dottor son senza cena.

Chiccolino dove stai?


Sotto terra, non lo sai?
E là sotto non fai nulla?
Dormo dentro la mia culla.
Dormi sempre, ma perché?
Voglio crescer come te!
E quando crescerai Chiccolino che farai?
una spiga metterò: tanti chicchi ti darò!

Chi studia molto impara poco,


chi studia poco impara niente,
chi troppo studia matto diventa,
chi niente studia mangia polenta.

Cielo a pecorelle,
acqua a catinelle.
Cielo fatto a lana,
la pioggia s’allontana.,
Rosso di mattina,

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la pioggia s’avvicina.
Rosso di sera,
bel tempo si spera.

Conta conta contarello


questo gioco è molto bello
molto bello come te
conta uno, due e tre.

Din don campanon


quattro vecchie sul balcon
una che fila, una che taglia
una che fa i cappelli di paglia
una che fa i coltelli d’argento
per tagliare la testa al vento.

Din don campanon


le campane di san Simon
che suonavan tanto forte
da buttare giù le porte,
e buttavan giù il porton
bim bum bom!

Della fresca fontanella


sgorga l'acqua pura e bella
acqua chiara e cristallina,
armoniosa canterina.
Che dal cuore tuo sincero
esca sempre, o bimbo, il vero,

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che sia fresca fontanella
la tua pura anima bella.

Dopo il giorno vien la sera


dopo l'inverno vien primavera
dalle viti viene il vino
viene il fumo dal camino
va la mucca con il bue
van le ochette due a due
e la vita in fondo in fondo
è un allegro girotondo.

Ecco qua quella vecchietta,


che non vuole mai giocare.
E per prima penitenza
in ginocchio dovrà stare.
Ecco qua quella vecchietta,
che non vuole mai giocare.
E per seconda penitenza
mani alte dovrà stare.
Ecco qua quella vecchietta,
che non vuole mai giocare.
E per terza penitenza
occhi chiusi dovrà avere.
Ecco qua quella vecchietta,
che non vuole mai giocare.
E per quarta penitenza
lingua fuori dovrà stare.
Ecco qua quella vecchietta,
che non vuole mai giocare.
E per quinta penitenza
un bacio a occhi chiusi dovrà dare.

Ero in bottega tic e tac


che lavoravo tic e tac
e non pensavo tic e tac
alla prigione tic e tac.
Ma un brutto giorno tic e tac
la polizia tic e tac
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mi portò via tic e tac
da casa mia tic e tac.
Ma io furbone tic e tac
presi un bastone tic e tac
e glielo diedi tic e tac
sul suo testone tic e tac.
Ma il suo testone tic e tac
era un melone tic e tac
e lo mangiai tic e tac
per colazione tic e tac.
La colazione tic e tac
era squisita tic e tac
e la storiella tic e tac
è già finita tic e tac.

Fai la ninna,
fai la nanna,
bel bambino della mamma.
Fai la nanna mio piccino,
con te c’è Gesù Bambino.
Se tu chiuderai gli occhietti,
veglieranno gli angioletti.
Fai la ninna,
fai la nanna,
bel bambino della mamma.

Una bella filastrocca


non è mai una cosa sciocca:
la puoi anche imparare
e agli amici recitare.
Con un po’ di fantasia,

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diventa una poesia,
provaci anche tu
e ti divertirai di più.

Filastrocca sciogligrovigli
con la lingua ti ci impigli
ma poi te la sgrovigli
basta che te la pigli.

La filastrocca scacciapensieri
parla di oggi e parla di ieri,
parla del tempo che va veloce,
parla del fiume che va alla foce.
Viene la sera e viene il giorno:
il tempo vissuto non fa ritorno,
la settimana è presto passata
e la domenica è già arrivata.
Passano i mesi e cambia stagione
cadon le foglie, occorre il maglione.
Passano i mesi, il freddo è finito
l'albero spoglio è già rifiorito.
L'anno che passa non ha importanza,
se tu lo vivi con la speranza
di preparare un mondo migliore
dove la gente ragiona col cuore.

FILASTROCCHE DELLE DITA

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Il pollice dice: Ho fame!
l'indice dice: Non c'è più pane!
il medio dice: Lo compreremo!
l'anulare dice: Ce n'è ancora un pezzettino!
il mignolo dice: Datelo a me che sono il più piccolino!

Piazza bella piazza (da fare sul palmo della mano)


ci passò una lepre pazza.
Questo la vide,(Pollice)
questo l'acchiappò (Indice)
questo la cucinò (Medio)
questo la mangiò(Anulare)
e a questo piccin piccino (Mignolo)
non gli restò nemmeno un briciolino!

FILASTROCCHE DEI MESI

Dice Gennaio, aprite quell'uscio!


Dice Febbraio, io sto nel mio guscio?
Marzo apre un occhio e inventa i colori!

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Aprile copre ogni prato di fiori!
Maggio ci porge la rosa più bella!
Giugno ha nel pugno una spiga e una stella!
Luglio si beve il ruscello d'un fiato!
Sonnecchia Agosto all'ombra sdraiato!
Settembre morde le uve violette!
Più saggio Ottobre nel tino le mette!
Novembre fa d'ogni sterpo fascina!
Verso il presepe Dicembre cammina!

Il mese di gennaio
tiene i frutti nel solaio,
e febbraio piccolino,
è breve, freddo e birichino.
Arriva marzo pazzerello:
esce il sole e prendi l'ombrello!
Dietro a lui viene aprile:
sbadiglia, sbadiglia …è dolce dormire.
Esplode maggio ed è beato
chi per tempo ha seminato.
A giugno ondeggia il dorato grano
e il contadino ha la falce in mano.
Luglio porta il pieno dell'estate
"Lunghe son le giornate".
Ecco il torrido: è agosto,
il solleone brucia il bosco.
E' settembre un mese bello:
sole misto a venticello.
Succede ottobre: è generoso
e di tutti è il più fruttuoso.
A novembre i giorni gelati
Son dannosi ai campi seminati.
Mentre dicembre ha neve abbondante
e salva il grano per il buon pane croccante.

Giro giro tondo,


casca il mondo,
casca la terra;
tutti giù per terra.
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Giro giro tondo,
cavallo imperatondo,
cavallo d'argento,
che vale cinquecento.
Centocinquanta,
la gallina canta,
lasciatela cantare,
la voglio maritare.
le voglio dare il sole,
il sole è troppo forte.
le voglio dar la morte
la morte è troppo scura
le voglio dar la luna;
la luna è troppo bella,
la do a mia sorella,
che fa i biscottini
per darli ai bambini.
i bambini stan quaggiù
dai un bacio a chi vuoi tu....

Ho mangiato le ciliegie
le ho mangiate in compagnia
guai a te se fai la spia
fai la spia contro di me

1
a star fuori tocca a te.

Il cavallo del bambino


va pianino, va pianino;
il cavallo del curato
va pacato, va pacato.
il cavallo del Signorino
va lentino va lentino,
il cavallo del vecchietto
va zoppetto, va zoppetto
Il cavallo del giovanotto
va al trotto, va al trotto;.
Il cavallo del Signorotto
va al galoppo, va al galoppo,
il caval del mio compare
come il vento sa volare.
E il cavallo che va alla guerra?
va per terra va per terra !!

Il codino
d'un topino
fuor da un buco
un dì spuntò
1
venne il gatto
quatto quatto
e con i denti l'afferrò
il topino
poverino
pianse pianse e poi gridò
proprio allora,
questa è bella,
un gran cane capitò
ed il gatto
quatto quatto
impaurito se ne andò
il topino
il suo codino
dentro il buco ritirò.

La befana vien di notte


con le scarpe tutte rotte,
colle toppe alla sottana.
VIVA VIVA LA BEFANA!!!!

La bella lavanderina che lava i fazzoletti


per i poveretti della città.
Fai un salto, fanne un altro;
fai una giravolta, falla un'altra volta.
Guarda in su, guarda in giù:
dai un bacio a chi vuoi tu.

La gallina sotto il muro


becca il grano ch’è maturo,
becca qua, becca là
quando è stanca se ne va.
Se ne va dalla Carmela

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in via Mela ventitré,
la casetta di cartone
la scaletta di torrone
la padrona di cioccolata
la servetta zuccherata.
Coccodè coccodè
Questa casa fa per me!

La mamma pecora sta con l'agnello


La mamma mucca con il vitello,
La mamma orsa con l'orsacchiotto,
La mamma lupa col lupacchiotto,
Mamma leonessa col leoncino
E mamma rana? Con il girino.

La mamma gatta sta col micetto,


La mamma capra con il capretto,
La mamma cerva con il cerbiatto,
La mamma scimmia con lo scimmiotto
Mamma gallina con il pulcino
E mamma scrofa? Col maialino.
E la mia mamma? Con me piccino!

La notte di Natale
è nato un bel bambino
bianco, rosso e tutto ricciolino.
Maria lavava,
Giuseppe stendeva

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e il bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
Stai zitto, mio figlio
che adesso ti piglio io;
pane non ho
ma latte ti do.
La neve sui monti
cadeva dal cielo
e Maria col suo velo
copriva Gesù.

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.

A lei supplicando
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!”.

Teresa pentita
allenta le dita:
“Va’, torna all’erbetta,
gentil farfalletta”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì

Lucciola lucciola, vien da me!


Ti darò il pan del re,
il pan del re e della regina,
lucciola, lucciola, vieni vicina!

1
Lumaca lumachin,
tira fuori i tuoi cornin,
sennò ti metto in padella,
te e tua sorella.

Lunedì, chiusin chiusino


Martedì, bucò l'ovino,
spuntò fuori il Mercoledì
pio pio pio fece il Giovedì.....

.....Venerdì fece un bel saltino


beccò Sabato un granino
la Domenica mattina
aveva già la sua crestina

1
1
Marco Polo
detto fagiolo
nato a Milano
in piazza polenta
al numero trenta.

Monachella Santa Chiara


imprestatemi la scala per andare su nel ciel
a vedere San Michel.
San Michele era già morto,
la Madonna era nell'orto
che faceva al suo bambino
bianco e rosso un risolino

Passa Paperino
con la pipa in bocca
guai a chi la tocca.
L'hai toccata proprio te.
uno, due, tre.

Piano piano, lieve lieve,


cade giù la prima neve;
bianchi fiocchi a farfalline
come piccole stelline.

1
Pimpirulin piangeva
voleva mezza mela
la mamma non l'aveva
e Pimpirulin piangeva.
A mezzanotte in punto
passa un aeroplano
e sotto c'era scritto:
Pimpirulin sta’ zitto.

Piove, piove la gatta non si muove,


la gallina fa le ove,
si accende la candela,
si dice buonasera,
si accende il lumicino
si dice buon mattino.

Primavera vien danzando


vien danzando alla tua porta
sai tu dirmi che ti porta?
Fiori, coccole, farfalle,
margherite rosse e gialle, 
cardellini, rondinelle,
passerotti, paperelle,
un tripudio di colori,
tante gioie, nuovi amori...

Quando piove lento, lento


e fa freddo e tira vento
nella casa sta il bambino
nel suo nido l'uccellino
nella cuccia il cagnolino
presso il fuoco il mio gattino
nella tana il topolino...
E il ranocchio senza ombrello?
Sotto il fungo sta bel bello!

1
Rinoceronte che passa il ponte
che salta, che balla, che gioca alla palla,
che sta sull'attenti, che fa i complimenti,
che dice buongiorno girandosi attorno;
gira e rigira la testa mi gira
non ne posso più: cara pallina cadimi giù .

San Michele aveva un gallo


bianco, rosso, verde e giallo
e per farlo ben cantare
lui gli dava da mangiare:
panettone, latte e miele;
quel furbon di San Michele!!!

Sole sole benedetto


salta fuori dal sacchetto
dal sacchetto rotto in fondo
salta fuori per tutto il mondo

1
Sotto il ponte ci son tre bombe
passa il lupo una ne rompe
passa il re ne rompe tre
passa la regina ne rompe una decina
passa il reggimento
ne rompe cinquecento
passi te, le rompi tutte e tre
un due tre!

Sotto il ponte di Pilacca


c'è un bambin che fa la cacca
la fa dura dura dura
il dottore la misura
la misura trentatrè
a star sotto tocca a te!

Sotto il ponte di Verona


c'è una strega scorreggiona
che cuciva le mutande
per non fare il buco grande
ma il buco si allargò
e a te uscir toccò.

Sotto la cappa del camino


c’era un vecchio contadino
che suonava la chitarra
bim bum sbarra.

Sopra la panca la capra campa


Sotto la panca la capra crepa.

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Sotto la pergola nasce l’uva
prima acerba poi matura
la raccoglie il contadino
e la schiaccia dentro il tino.
Bolle il mosto giorno e notte
poi finisce nella botte.
Nella botte si riposa
finchè è un vino color rosa.
Dopo tante settimane
va a riempir le damigiane.
Ma lì dentro non vuol stare
ora è pronto da infiascare.
Per la festa di famiglia
passa poi nella bottiglia
nei bicchieri vien versato
e da tutti è ben gustato.

Trenta dì conta novembre


con april, giugno e settembre.
di ventotto ce n'è uno,
tutti gli altri ne han trentuno.

Trenta, quaranta,
la gallina canta,
canta sola, sola,
non vuole andare a scuola,
gallina bianca e nera
ti do la buonasera,
ti do la buonanotte;
il lupo è dietro le porte,
le porte cascan giù,
e il lupo non c’è più!

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Trentatrè trentini
entrarono in Trento
tutti e trentatrè
trotterellando.

Tre pulcini andando a spasso


incontrarono una volpe
che, andando passo passo
leggiucchiava il suo giornale:
"Oh, buongiorno, miei carini,
e di bello che si fa?"
"Giacchè Mamma è andata fuori
vogliam fare un pò i signori,
vogliam andar di qua e di là"
"Ah, ma bravi, ma davvero,
Voglio stringervi la mano"
E accostandosi pian piano,
GNAM ! GNAM ! GNAM !
Se li mangiò!!!

Trotta trotta cavallino,


ce ne andiamo a Bardolino,
a comprare fichi secchi,
che daremo ai bambinetti.
Se i bambini dicon: No!
li daremo al buon Però;
e se lui non li vorrà,
ce ne andremo via di qua.

Trucci, trucci cavallucci,


chi è che va a cavallo?
Il re del Portogallo!
va a trovare la regina
che fa la torta con la farina
la farina è troppo bianca
la regina è molto stanca
molto stanca del lavoro
esci fuori e vai con loro.

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Uccellin che vien dal mare
quante penne può portare?
può portarne ventitrè
un due tre.

Uno, due, tre,


stamattina tocca al re;
quattro, cinque, sei,
batti un colpo se ci sei;
sette, otto, nove,
resta in casa quando piove.

Nove, otto, sette,


queste sono le caprette;
sei, cinque, quattro,
corro, corro come un matto;
tre, due, uno,
tutti in piedi e giù nessuno

Vicino a un laghetto,
nel bosco sotto a un pino,
è nato un bel funghetto,
lo chiamano Porcino.
E' di colore marrone:
un gambo paffutello,
con in cima un testone
a forma di ombrello.
Arriva un vermicello
col bastone e il cappello;
vede il fungo e allegramente
si avvicina in tutta fretta
canticchiando: "Finalmente
ho trovato una casetta!"

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