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Gli scioglilingua sono giochi di parole, estremamente difficili da pronunciare.

Giocare con gli scioglilingua è semplicissimo: sceglietene uno che vi piace, poi

provate a ripeterlo più volte di fila, velocemente.

Scioglilingua famosi

1. A quest’ora il questore in questura non c’è.

2. Trentatré trentini entrarono in Trento, tutti e trentatré trotterellando.

3. Tre tigri contro tre tigri.

4. Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.

5. Sereno è seren sarà; se non sarà seren si rasserenerà.

6. Una rana rara e nera sulla rena errò una sera.

7. Una rara rana bianca sulla rena errò un po’ stanca.

8. Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a

galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.

9. Ti ci stizzisci? E stizziscitici pure!

10. Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.

11. In un pozzo poco cupo si specchiò una volta un lupo, che nel poco cupo

pozzo andò a battere di cozzo con un cupo tonfo fioco da smaltire a poco a

poco e credette di azzannare un feroce suo compare, ma rimase brutto e cupo

il feroce sciocco lupo.

12. A che serve una serva che non serve? Manda la serva che non serve da

chi si servirà di una serva che non serve e serviti di una serva che serve.

13. Eva dava l’uva ad Ava, Ava dava le uova ad Eva, ora Eva è priva d’uva

mentre Ava è priva d’uova.


14. A che serve che la serva si conservi la conserva se la serva quando

serve non si serve di conserva?

15. Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è

l’acqua troppo fresca.

16. Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

17. Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

18. Caro conte chi ti canta tanto canta che t’incanta.

19. Se l’arcivescovo di Costantinopoli si

disarcivescoviscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscostantinopolizzereste

voi come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’Arcivescovo di

Costantinopoli?

20. Chi seme di senapa secca semina, sempre seme di senapa secca

raccoglie.

21. Sa chi sa se sa chi sa, che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa,

ne sa più di chi ne sa.

22. Trentatré soldati stanchi van trottando verso Trento su trentatré cavalli

bianchi.

23. Nel castello di Mister Pazzin dei Pazzi, c’era una pazza che lavava una

pezza di pizzo nel pozzo. Mister Pazzin dei Pazzi diede una pizza alla pazza

che lavava la pezza di pizzo nel pozzo. La pazza rifiutò la pizza, così Mister

Pazzin dei Pazzi buttò la pazza, la pizza e la pezza nel pozzo del castello di

Mister Pazzin dei Pazzi.

24. Sul tagliere gli agli taglia, non tagliare la tovaglia. La tovaglia non è aglio

se la tagli fai uno sbaglio.


25. Tito, tu m’hai ritinto il tetto, ma non t’intendi tanto di tetti ritinti.

Altri scioglilingua

1. Nove navi nuove navigavano.

2. Dietro il palazzo c’è un povero cane pazzo, date un pezzo di pane al povero

pazzo cane.

3. Dietro a quel palazzo c’è un povero cane pazzo. Date un pezzo di pane a quel

povero pazzo cane.

4. Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo,

con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza

rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo

di San Patrizio, protettore dei pazzi.

5. Una puzzola puzzona spazza un pezzo di pazza pezza che puzza in un pozzo

che spazzola una pozza spazzata.

6. Il salume salame è un salato salume che nuoce al salame cui piace.

7. Tremotino ha perso il proprio giubbottino. Traballando, lo riporta un contadino

che vuol dargli un contentino.

8. Tremotino nel suo trogolo tramuta paglia in oro.

9. Il lupo vede un pupo e in un baleno si fa cupo.

10. Dalla doccia una chiocciola sgocciola come una gocciola.

11. Una zuppa e una zappa rovesciano la zuppa su di una zecca.

12. Sua figlia è una foglia, ma chi se la piglia!

13. Mirto e Miriana son gemelli che mangian mirtilli.

14. L’aglio con l’olio li voglio, li voglio!


15. Tu cogli germogli tra gli scogli? Non credo, m’imbrogli.

16. Un fagiano fa il baggiano col tacchino birichino che si atteggia a

piccioncino.

17. Lascia la lumaca Luca.

18. Lascia l’ascia e la liscia.

19. Ti mostro un mostro col rostro d’inchiostro.

Si dice scioglilingua o scioglilingue?

Se ne prendiamo uno solo, si chiama scioglilingua, ma se fossero tanti, è corretto

chiamarli scioglilingue? Secondo il dizionario de “Il Corriere della Sera” il plurale di

scioglilingua è sempre scioglilingua: la forma scioglilingue è errata!

Pillole di teatro (a cura di Virginia Billi)

Ecco qualche consiglio per pronunciare al meglio gli scioglilingua. Innanzitutto

ricorda che è normalissimo “incespicarsi” ed è lì tutto il divertimento: perché gli

scioglilingua servono proprio ad allenare i nostri muscoli facciali e a sciogliere anche

la nostra mente che a volte si aggroviglia un po’:

1. Dopo averla letta un paio di volte prova a leggerla ad alta voce, in modo molto

lento, come se parlassi il “Lumachese”;

2. Prima di leggere ad alta voce lo scioglilingua, leggi la frase nella testa, in

silenzio;
3. Dopo averla letta molto lentamente prova a leggerla in modo chiaro,

scandendo e articolando le parole, soprattutto il finale di parola che spesso è

quello che rimane tra i denti;

4. Ripeti la lettura un paio di volte fin quando ogni suono diverrà chiaro e distinto;

5. Fai tante smorfie e linguacce, oltre ad essere molto divertente ti faranno

sciogliere la lingua e le articolazioni del viso. Una volta che hai preso

padronanza dello scioglilingua aumenta gradualmente il ritmo fino a

raggiungere la normalità. Se commetti un errore, fermati e ricomincia!

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