Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Per Freud il sogno è di base un sintomo nevrotico presente in ogni persona. Nel sogno ritroviamo il
meccanismo tipico dell’instaurarsi dei processi patologici, che prevedono una prima fase di
esperienza del trauma, una seconda di rimozione dell’immagine e delle emozioni da esso suscitate,
e infine un terzo momento di ritorno involontario dell’evento, il quale appare tuttavia sotto una
veste completamente stravolta e irriconoscibile che prende forma nel sintomo. Il sintomo è dunque
un segnale, un’avvisaglia di qualcosa che lo precede e che è stato tuttavia sepolto, rimosso. La
rimozione è il processo di difesa che si genera nel soggetto a fronte di un’esperienza traumatica, al
fine di neutralizzarne gli effetti e ammorbidirne la portata nell’economia generale della psiche, la
quale altrimenti ne risulterebbe stravolta. Il processo di rimozione tuttavia non è mai completo; il
contenuto rimosso continua ad agire a livello inconscio, venendo solo spostato o ridimensionato, ma
non eliminato. Quando il rimosso rompe la barriera e irrompe sulla scena della coscienza, un
ulteriore diaframma impedisce di riconoscerne il contenuto e dunque di ricondurlo direttamente al
fenomeno che lo ha generato: il sintomo è una spia e al contempo una maschera, un indizio e un
sottile depistaggio attraverso il quale l’inconscio fa breccia nella coscienza.