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"E sorta in questi anni un'altra Italia, umile e tenace,
orgogliosa e onesta,
moderata ma ferma nel di-
fendere i prìncipi di libertà,
che non ha nessun passa-
fa da nascondere e che so-
prattutto non ha paura di
sperare e di credere. Que-
sta Italia siamo noi, si chia-
ma Forza Italia".
4
IL CARATTERE
E LE PASSIONI
L'UOMO_______ 80 II primo Governo
la vita di Silvio
Berlusconi .
Berlusconi, l ’infanzia,
4 II carattere e le 92 La traversata l’adolescenza,
passioni del deserto i compagni di scuola
20 l piccoli segreti 98 I grandi
di Silvio appuntamenti
28 Lo stile di vita 104 II Tax Day, meno
34 Gli amici di sempre
tasse, più sviluppo
106 Security day:
20
I PICCOLI
prima di tutto
L'IMPRENDITORE la sicurezza
SEGRETI
DI SILVIO
42 C o struire 108 La vittoria Cosa fa Silvio
un im pero in Europa Berlusconi nel
112 Azzurra, la nave tempo libero?
48 Le c ittà del fu tu ro
54 Una TV della libertà
libera veram ente 118 La vittoria
di primavera
LO SPORTIVO 120 II valori 28
della libertà LO STILE
60 La passione sportiva 122 II programma DI VITA
per un’Italia Come si veste e
IL POLITICO più giusta cosa ama
più moderna il leader
68 Nasce Forza Italia più competitiva di Forza Italia
E d i t o r i a l e
NASCE F o rasi ito lio
^ -- k-J-
FO RZA ITALIA
Berlusconi
scende in
campo e fonda Gentile lettrice, gentile lettore,
Forza Italia con questo num ero speciale di Linea Azzurra de-
dicato a Silvio Berlusconi desideriam o far conosce-
re m eglio anche a Lei e ai Suoi am ici non solo i pro-
80 getti che il nostro Presidente intende realizzare per
IL P R IM O
cam biare rItalia, m a anche gli aspetti m eno cono-
G O VERNO
BERLUSCONI sciuti della sua vita, i suoi ideali e i suoi valori, il suo
Forza Italia vince
m odo di lavorare, l'im pegno e l'entusiasm o che gli
le elezioni
e sale al governo hanno consentito di raggiungere grandi obiettivi.
del Paese L'entusiasm o del Presidente Berlusconi ha conta-
giato anche noi e ci ha convinti a scendere in cam po,
92 a im pegnarci nella vita pubblica, a m ettere a dispo-
LA TRAVERSATA sizione le nostre capacità e le nostre competenze pro-
DEL DESERTO
Berlusconi va
fessionali per evitare un futuro soffocante e illibera-
a ll’opposizione le e per garantire invece a tutti gli italiani un futuro
e continua la ^ iotra v e rs a ta
lunga lotta
di libertà, di prosperità e di giustizia.
nei d e se rto
p e rla libertà Così è nata ed è cresciuta Forza Italia, che ora è il
più grande m ovim ento politico italiano. È un parti-
to diverso dagli altri, è il partito della gente di buon
98 senso e di buona volontà, il partito degli italiani che
I GRANDI
APPUNTAMENTI portano nel cuore un grande amore per gli altri e per
Le giornate del
Congresso
il proprio Paese, il partito degli italiani che voglio-
di Milano, no risolvere i problem i, che vogliono passare dall'I-
del Tax Day e del
Security Day
talia delle parole all'Italia del "fare".
Q ueste pagine Le faranno conoscere più da vici-
no una persona che in ogni sua attività ha saputo
112 sem pre cogliere il nuovo ed ha avuto il coraggio e la
AZZURRA,
capacità di realizzarlo, resistendo con straordinaria
LA NAVE DELLA
U n u fR X tenacia ad una serie incredibile di calunnie e di at-
LIBERTA
Di porto in porto tacchi personali.
i successi
della nave Siam o certi che dalla lettura di queste pagine Lei
della libertà saprà trarre le m otivazioni per contribuire, insiem e
con noi, a costruire un Paese m igliore, un Paese li-
«Programma 122 bero, prospero e giusto dove, com e dice Silvio Ber-
lusconi, "tutti abbiano la possibilità di dare il m eglio
per un'Italia IL PROGRAMMA
pìù giusta PER UN'ITALIA
pio moderna di sé e di realizzarsi, dove per tutti sia possibile te-
PIÙ GIUSTA
pìù competitiva nere aperta la porta alla speranza".
PIÙ MODERNA
PIÙ COMPETITIVA
On. Guido Possa
Presidente Club Forza Italia
vìve l'uom o che vuole cam b iare il P àèse?
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Abbiam o ripercorso la sua vicenda um ana,
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L'uomo
ìi ca ra tte re
e ie passioni
D
al padre Luigi, milanese tutto
d'un pezzo, di stampo antico,
Silvio acquisisce il senso del do-
vere, l'amore per il lavoro, la capacità di
sacrificio, il rispetto per la parola data.
Papà Luigi e mamma Rosa gli trasmet-
tono positività e serenità. Ma l'infanzia
del futuro Presidente è segnata dalla
guerra. Una tragedia immane che Sil-
vio, come i suoi coetanei, non potrà mai
dimenticare. E i ricordi di quel periodo
lontano nel tempo lo commuovono an-
cora oggi: "Tacciamo un po'di conti: sono
nato nel 1936 e avevo dunque sei anni quan-
do la guerra entrò, disastrosamente, nella
nostra vita quotidiana. Poi arrivò il 1943, la
grande crisi, la caduta del fascism o, l'8 set-
tembre, i tedeschi, la paura, i bombardamenti.
M io padre era militare al momento della di-
sfatta. I tedeschi avevano iniziato la caccia
al soldato italiano e lui si fec e convincere
da alcuni suoi am ici a riparare con loro in
Svizzera. Fece la scelta giusta. Salvò la sua
vita e salvò il fu tu ro di tutti noi. Per que-
sta lontananza lui soffrì molto, mia madre
s o ffi molto. Per m e f i uno struggimento de-
vastante, il chiodo fisso dei m iei pensieri:
papà, il mio papà.
M ia madre si era trovata con due fig li pic-
coli e il peso di due anziani: suo padre e la
mamma di mio padre, che manteneva con il
proprio lavoro di segretaria alla Pirelli a M i-
lano. Tutti i giorni doveva arrivare in uffi-
cio molto presto, cosa che la costringeva ad
alzarsi alle cinque per prendere la corriera
che la portava a Lomazzo, dove trovava il
treno delle Ferrovie Nord per Piazzale Ca-
dorna, a M ilano. Da lì a piedi fin o alla Pi-
relli. Alla sera, cammino inverso, nel buio.
La sua vita era così: ogni giorno avanti e in-
dietro su quella strada, prima con la mia so-
rellina nella pancia, e poi di fretta alla sera
per tornare ad allattarla. E con un ricordo
indimenticabile. Quello di vedersi un mitra
piantato sul petto e la quasi certezza di la-
sciarci la pelle. Accadde quando in treno im- ►
A SCUOLA
La classe
Sotto lo sguardo severo
Tutti per
degli assistenti spirituali
e del professore, i
ragazzi della V° ginnasio
del Liceo Sant’Ambrogio
si mettono in posa per la
foto di classe. Il terzo a
sinistra in alto è Silvio
Berlusconi
UNO...
N el 1991 Silvio Berlusconi ricorda
s i
p e r C ap ital i s u o i an n i sco lastici
C
redo di essere stato fortunato
con la mia classe, così viva e u-
nita, e con i miei professori, tutti
di buon livello. Almeno tre, anzi, super-
lativi. Ma non furono anni facili. Si stu-
diava molto, li pomeriggio, la sera dopo
cena, il mattino presto. Una disciplina
dura, dal ginnasio sino all’esame di ma-
turità. Cominciò il caro don Olmi a mar-
tellarci in testa la gram m atica latina e
greca. Venivamo interrogati ogni giorno
e non c’era scampo: alla fine verbi e de- 7
clinazioni li sapevamo davvero. Impa-
rammo così a studiare sul serio, a stare
sui libri sino a capire a fondo e ricordare
bene. Al liceo furono i professori di let-
tere ad affascinarci. In particolare don
Muffarti per il latino e il greco e don Bia-
gini per l’italiano. Ci insegnarono a co-
municare. Esigevano chiarezza di con-
tenuti, pulizia di linguaggio, “consecutb”
delle argomentazioni ed equilibrio del-
la composizione. Ci è rimasto anche il
gusto della parola giusta e l’aspirazione
all’etimo, alla radice del significato. Con
i compagni c’erano un’intesa profonda
e una grande carica umana che ci ve-
niva dalle famiglie di provenienza. Di li-
vello medio basso, direbbero oggi i so-
ciologi. E naturalmente, nel gruppo con-
tarono molto alcune individualità. Dob-
biamo a questa esperienza quel senso
di rispetto e simpatia che proviamo per
gli altri, specialmente per i più umili. Do-
po il liceo la “squadra”, professori e com-
pagni, è rimasta davvero molto unita.
Con tutti ci vediamo spesso. Non solo
alla ricerca del tempo perduto...
L'uomo
Luigi Berlusconi
ìi ca ra tte re
e ie passioni
4 pedi ad un uffuciale delle SS di portar via li-
Nel nomedel PADRE
na signora ebrea destinata al campo di ster- La grande personalità d i Lu ig i B erlusconi ha inciso profondam ente
minio. Tutti erano paralizzati dalla paura,
nella vita d el fondatore della Fininvest. P e r Silvio è stato un genitore,
ma non mia madre. Afferrò per il bavero l'uf-
un consigliere, un am ico. E Fino a ll’ultim o giorno è stato a l suo fianco
ficiale tedesco e si mise a gridare: «Vai via\,
dì che non l'hai trovata e vattene di qui». H
adre severo, ma affettuoso e poi am ico e consigliere, Luigi Berlusconi è
tedesco incredulo le dette uno spintone fa -
cendola cadere e le puntò addosso il fucile:
«Zitta tu, o ti ammazzo». M a lei ebbe il fe -
P una presenza centrale nella vita di Silvio. N ato a S aranno nel 1908 e tra-
sferitosi giovanissim o a M ilano, Luigi viene assunto com e sem plice im piegato
gato di continuare: «Guardati in giro: se mi alla Banca R asini, m a inizia subito a fa r carriera. Il titolare, C arlo R asini, lo ri-
spari, tu da questa carrozza non scendi vi- cordava com e “un collaboratore fedelissim o, di una dedizione assoluta. Prim a
vo». Allora quello si guardò intorno e vide di dare agli im piegati una m atita nuova si faceva restituire il m ozzicone di quel-
tutte quelle facce spaventate che erano di- la vecchia, spegneva le luci superflue. Altri tem pi”. Luigi andrà in pensione co-
ventate m inacciose, che non si sentivano m e D irettore G enerale de ll’Istituto di C redito, m a non cesserà di lavorare; ini-
di lasciare sola una donna con una grande ziò subito a seguire le attività delle società del figlio, quell’Edilnord che firm erà
pancia, piccola di corpo ma grande di spi-
M ilano 2 e M ilano 3. Sin dagli inizi papà Berlusconi ha creduto ferm am ente nel-
rito, che metteva in gioco la sua vita per sal-
le idee del suo ragazzo tanto da affidargli com e capitale iniziale della sua pri-
ii vaine un 'altra. U tedesco diventò paonazzo,
m a società l’intera sua liquidazione e aiutandolo poi ad ottenere gli altri finan-
strinse il dito sul grilletto, ebbe un attimo di
esitazione e poi se ne andò. Il treno ripartì, ziam enti necessari, curando i bilanci delle sue prim e società e consigliandolo
mia madre aveva vinto, ma la tensione, lo con la sua lunga esperienza. Lo si vedrà nei m om enti cruciali, com e la crea-
spavento la stremarono e l'ultima parte del- zione di C anale 5, l’ingresso nel cam po della pubblicità e del cinem a, l’acqui-
la sua gravidanza ne risentì. M a seguitò a sto della Standa, sem pre al fianco di Silvio. Un vincolo fortissim o, dunque, rin-
fare il suo dovere sia in ufficio che in casa. saldato anche dallo sport. Papà
Mia madre non si è mai vantata di quell'e- Luigi, infatti, trasm ette al suo pri-
pisodio. Lo raccontarono i suoi quotidiani m ogenito la grand e passione
compagni di viaggio. per il M ilan. D ive n ta to p re si-
Ero orgoglioso di lei e avevo imparato che se dente della squadra rossonera,
si supera la paura, se si ha coraggio, alla fi-
Silvio ricorderà spesso quei po-
ne si vince".
m eriggi d o m e n ica li qu an do il
Iniziò in quei giorni una lunga e dolo-
rosa attesa d ie durò sino alla primave-
papà lo portava a gioire e a sof-
ra del 1945. Sino al giorno del ritorno. frire per il “D iavolo” .
"Quando la guerra fin ì", ricorda Berlu- La prim a “C oppa del M ondo”
sconi, "e cominciarono a tornare tutti quei vinta dal suo M ilan stellare non
padri, zii efratelli che si erano sottratti ai ra- può che dedicarla a papà Luigi.
strellamenti tedeschi e alla deportazione in
un campo di lavoro o nei lager, per me iniziò
invece un altro periodo d'apprensione e di at-
tesa. Andavo ogni giorno ad aspettare il tre- LA FAMICLIA
nino che veniva da Como. Lì arrivavano i ri- Un giovanissimo Silvio Berlusconi
fugiati che tornavano dalla Svizzera. Torna- con la madre Rosella, il padre
vano in tanti, ma non mio padre. Per un me- Luigi e la sorellina minore
se ci andai tutti i giorni. M i arrampicavo su Maria Antonietta
un paracarro che era il mio posto d'osserva-
a scuola
loSTUDENTE
I rico rd i d ei su o i in seg nanti e dei
su oi com pagni d i classe
ra o K c a c = a K O
Rosella Berlusconi
ìi ca ra tte re
e ie passioni
una M A M M A
◄ gnativa, dove si studia sodo. Il giova-
ne Berlusconi fa i conti con i ferrei rego-
lamenti salesiani: sveglia alla sette, co-
lazione, messa, lezioni, compiti, studio.
com e A M ICO
Unica distrazione concessa da mamma Una donna severa, determ inata, battagliera e, a l tem po stesso, una m a-
e papà, un film il sabato pomeriggio. Ma dre affettuosa, protettiva, tenerissim a. Un ritratto d i R osella B erlusconi
dove trovare i soldi? Silvio è intrapren-
dente. L'ostacolo si può aggirare. Di-
a sig n o ra Rosa, chiamata Rosella sin dagli anni dell’adolescenza, oggi ha do-
venta assistente dell'operatore del cine-
ma vicino a casa. L dici nipoti, m a al primo posto nel suo cuore restano i suoi figli: “I ragazzi li ho fat-
ti io, i sacrifici per loro li ho fatti io. Ma voglio bene anche ai miei nipoti. Sono tutti bel-
Intraprendente, a volte cocciuto, co-
munque carismatico: in classe e in ora- li, intelligenti, affettuosissim i”. La nipote del cuore è Marina: “Fra di noi c’è cóm e
torio è il capo. E un fluido” , confessa. La signora Rosella è una donna picco-
dimostra anche lina, dritta, curata, attenta, ma anche battagliera. Dice sem -
un preciso senso pre ciò che pensa, anche e soprattutto a suo figlio Silvio. Lei
pratico: sbriga i era contraria alla sua entrata in politica e continuava a ripe-
com piti prima tergli “perché?’. Lui le rispondeva, tormentato: “Mamma, lo
degli altri, poi devo fare, non vedi com e siam o com binati? Bisogna pure
10 aiuta i compagni che qualcuno si faccia avanti. I com unisti sono rim asti gli
più lenti o meno
stessi, disferanno l’Italia, non ci sarà più libertà, non si potrà
studiosi. In cam-
più lavorare” . Una sera deH’invem o 1993 m am m a Rosella
bio di qualche
guardò diritto negli occhi suo figlio. Poche parole, semplici:
spicciolo. Ma se
il compagno “Se senti il dovere di farlo, devi trovare il coraggio di farlo” .
non strappa al- J Da quel mom ento è stata al fianco di Silvio anche in politica,
meno il sei me- sem pre pronta a ridargli la carica. “Un giorno del ’94”, rac-
—i
no, lui restituisce conta, “ho trovato Silvio stanco, preoccupato, dem oralizza-
il compenso. In- 8, to. Gli ho detto: Silvio! Non puoi deludere chi ha fiducia in te.
som m a, una Devi andare avanti, ma prima imponiti una sosta: ritroverai
specie di "sod - s il tuo coraggio, la tua energia, il tuo entusiasm o e la tua fede
disfatto o rim borsato" ante litteram. e ritornerai il com battente di sem pre”. All’ingresso della casa di mamma Rosa c’è
Dirà più tardi Silvio Berlusconi, ormai un bellissimo bassorilievo. Una Madonna col bambino che offre una rosa. È di Pie-
padre di cinque figli: "Non si ottiene nul-
tro Canonica. “Sa la storia di questa Madonna? Quando ho com piuto settantènni,
la senza applicazione e senza sacrifici".
Silvio, che era a Parigi, mi ha m andato settanta rose alte com e sono alta io. Poi,
Dopo la maturità classica il giovane Ber-
a mezzanotte, sento suonare il campanello. Era lui, si è scusato dell’ora, mi ha riem-
lusconi comunica a papà Luigi che gli
studi all'Università vuole pagarseli da pito di baci e mi ha portato in casa, aiutato dal suo autista, questa Madonna, pe-
solo. Come? Con Fedele Confalonieri, santissima. Mi ha detto che era stata scolpita nel 1936, l’anno in cui è nato lui, e per
destinato a diventare l'amico di una vi- questo ha voluto donarmela. ‘Perché questa sei tu e questo sono io che ti offro u-
ta, organizza un complesso musicale, "I na rosa’”. La signora Rosella è fiera dell’am ore che i figli hanno per lei: “Ogni do-
quattro doctores". m enica S ilvio mi invita ad Arcore. Può avere qualunque personaggio a tavola,
Si esibiscono nei ritrovi studenteschi, ma mi fa sedere sem pre alla sua destra. Quando parlo tutti mi stanno ad ascolta-
alle feste universitarie e private. "M a re, con attenzione e con rispetto, lo sono orgogliosa di tutto quello che hanno rea-
mai nei night-club - ricorda Berlusconi lizzato i miei figli, per questo ringrazio il Signore. Ma sono particolarm ente orgo-
con un sorriso - perché eravam o ragaz- gliosa del riguardo e dell’affetto che hanno per me”.
//
zi di buona fam iglia
■
IL BABBO
Silvio con il piccolo
Luigi, il “ cucciolo”
della famiglia
Berlusconi.
Luigi è nato il 18
ottobre 1988
tsùjrrz a**
IL TEMPO DELLA due ragazzi crescono felici a M ilano, vecchietto del W est...".
nella casa di via San Giminiano, e poi La vita professionale di Berlusconi si fa
NUOVA GENERAZIONE ad Arcore. Il padre sta diventando ra- sempre più fitta di impegni, giornate e
ilano. Silvio Berlusconi, una mat- pidamente un personaggio pubblico, notti dedicate al lavoro. La famiglia è se-
M tina, passa davanti alla Stazione
Centrale. Lo attende l'im previsto. Si
un imprenditore di successo. M a la vi-
ta della famiglia non cambia, a Silvio
rena, ma qualcosa nel rapporto con Car-
la cambia agli inizi degli anni Ottanta.
chiama Carla Dell'Oglio. Sta aspettan- non piace ostentare, vuole die i suoi ra- L'amore si trasforma in sincera amicizia.
do l'autobus. Improvvisamente Silvio gazzi crescano come tutti i loro coeta- Silvio e Carla, di comune accordo, de-
dimentica tutto. Si presenta, scherza, si nei e, soprattutto, lontani da ogni cla- cidono di continuare la loro vita se-
offre di accompagnarla a casa. Lei ter- more. guendo ognuno le proprie aspirazioni.
giversa e infine accetta. Si sposeranno Racconta Pier Silvio: "Papà anche quan- Ma molte cose continuano a unirli; in-
il 6 marzo 1965. Il 10 marzo 1966 nasce do veniva a casa per rilassarsi, era sempre nanzitutto, Marina e Dudi.
Maria Elvira, detta M arina; due anni a nostra disposizione e il suo tempo libero lo La vita continua. Una sera Berlusconi, al
dopo, il 28 marzo 1968, arriva Pier Sil- impegnava a farci divertire: ci raccontava Teatro Manzoni di Milano, vede recita-
_N
vio, subito soprannom inato D udi. I indovinelli, storie, faceva Vimitazione del re Veronica Lario. E subito amore. Qual- ^
L'uomo
12
veronica, i §
i* ^
FAMIGLIA
Da sinistra, Silvio
con Marina
ìi ca ra tte re
e ie passioni
____
BERLUSCONI
E 1FIGLI
#fr > aJ *
In queste pagine
alcune immagini
di Silvio Berlusconi
-y- 1 e dei suoi figli, a
w^. •- sinistra con Marina
la primogenita,
sopra con Dudi,
a destra con le più
JWSK piccole Barbara
ed Eleonora
L'uomo
ìi ca ra tte re
e ie passioni
<LA BATTAGLIA
m PIÙ DIFFICILE
ra le sue vittorie, quella del maggio
T 1997 è stata la più importante e la
più sofferta, quella contro il tumore.
L'ha raccontata lui stesso, tre anni do-
po. Sem brava un incontro come tan-
ti, quel giorno di luglio, tra l'ex presi-
dente del Consiglio e i ragazzi di una
comunità per il recupero di alcolisti e
di tossicodipendenti, la "P iccola co-
l'Oroscopo
Ecco il profilo astrologico d i S ilvio B erlusconi, nato sotto il segno della B ilancia il 29 settem bre 1936. Secondo
g li stu d io si delle stelle il suo destino era già tutto scritto n el firm am ento.
Il carattere
S ilv io B e rlu s c o n i, n a to a M ila n o il 2 9 s e tte m b re 1 9 3 6 , B ila n c ia . C o m e la m a g g io r p a rte d e i n a ti s o tto q u e s to s e -
g n o è un p e rs o n a g g io c o m u n ic a tiv o , c a p a c e di fo rti p a s s io n i e a m o ri p ro fo n d i. C a ris m a tic o , g ra z ie a lla g ra n d e a -
d a tta b ilità e a l ta le n to in n a to , s p ic c a in a ttiv ità c h e lo p o rta n o d i fro n te al g ra n d e p u b b lic o , ha o ttim e c a p a c ità di
g iu d iz io , d i a n a lis i e d i s in te s i, c o s tru is c e o g n i ra g io n a m e n to co n lo g ic a s trin g e n te , rie s c e a c o n fe rire c h ia re z z a
a o g n i a rg o m e n to .
L’am icizia
A m ic iz ia e a m m ira z io n e lo a iu ta n o a s v ilu p p a re le te n d e n z e più p o s itiv e d e lla s u a n a tu ra , m e n tre il c a ra tte re ro -
b u s to lo re n d e c a p a c e di a s s o rb ire a n c h e le più d iffic ili a v v e rs ità d e lla v ita e tra rn e p ro fitto p e r ra g g iu n g e re le p ro -
p rie m e te .
D a lla B ila n c ia , S ilv io B e rlu s c o n i tra e la s u a c a p a c ità d i s a p e rs i a d a tta re a g li a v v e n im e n ti e a lle s itu a z io n i, c o -
g lie n d o il m e g lio d a o g n i c irc o s ta n z a , s e n z a s u b ire in flu e n z e n e g a tive .
C o m b a tte n te d e te rm in a to e te n a c e , h a c o m e s e g re to un fiu to p re c is o c h e g li fa s u b ito c o m p re n d e re q u a li s o n o
i p e rs o n a g g i c h e g li s a ra n n o p iù c o n g e n ia li e q u a li, p rim a o po i, s a ra n n o fo n te d i d e lu s io n e . L a s u a in d o le c ritic a
lo p o rta a v a lu ta re co n s e re n ità le d iv e rs e fa c c e d e lla v e rità e d e lla p e rs o n a lità u m a n a ; e s ig e n te e in s ta n c a b ile ,
h a in n a n z itu tto il c u lto d e l la v o ro e deH’e ffic ie n z a . — - ../
Le stelle di quest’anno
Q u e s t’a n n o il tra n s ito d i S a tu rn o n e l s e g n o d e i G e m e lli ric h ie d e rà u n o s fo rz o di p u n tu a liz z a z io n e e di c o n s o li-
d a m e n to , m e n tre il tra n s ito d i G io v e n e l s e g n o d e llo S c o rp io n e d a rà g a ra n z ia d i ris u lta ti a ll’im p e g n o p ro fu s o . Le
b a tta g lie d e l le a d e r di F o rz a Ita lia c o in v o lg e ra n n o in te re s s i e c o n o m ic i e p o litic i, p e r c u i s i tro v e rà a d a ffro n ta re
u n a c o n c o rre n z a a g g u e rrita , m a c ’è d a c re d e re c h e n o n s a rà c e rta m e n te lui a d a rre n d e rs i.
A s tra lità n u m e ro s e e p o te n ti g a ra n tira n n o e ffic ie n z a e v ig o re , fa c e n d o v iv e re a B e rlu s c o n i u n p e rio d o m o v i-
m e n ta to e fa tic o s o , m a al te m p o s te s s o d e n s o d i s u c c e s s i e s o d d is fa z io n i n e lla v ita p riv a ta e in q u e lla p u b b lica .
D o p o un lu n g o p e rio d o d iffic ile , le s te lle s o n o q u e s t’a n n o n u o v a m e n te co n il s u o se g n o .
munita" di don Gigi Vian e di don An- Dopo tre anni Berlusconi fu operato il 5 maggio: "Per
tonio Zuliani, sulle colline di Cone-
gliano Veneto.
"C'è stato un momento della mia vita in cui
di silenzio Berlusconi , fortuna - ha spiegato in seguito - il tu-
m ore era localizzato ed è stato possibile
vincerlo.
ho dovuto sfoderare tutta la mia voglia di re- ha raccontato Sono riuscito a v en irfiori dal tunnel e a su-
sistere, la mia forza d'animo. Sapete, ragaz- perare un periodo terribile. Fu dura, eppure
zi, ho avuto un cancro. il dramma della sua mi battei con coraggio per tutta la campa-
Ho vissuto mesi da incubo, ma ho continuato gna elettorale. Erano in gioco le elezioni am-
a lavorare senza fa r trasparire nulla. Poi so-
malattia. Una prova ministrative, ma più ancora il sogno di ini-
no stato operato, ho affrontato le dovute te-
rapie e ce l'ho fatta. E ho ricominciato con
e un esempio ziare a cambiare l'Italia.
L'ultimo giorno fu tremendo. Era la m a-
ancora più grinta". di forza di volontà. nifestazione di chiusura p er l'elezione a ►
L'uomo
La lunga e sofferta
battaglia
contro il tumore
ha lasciato
nell'animo di
Silvio Berlusconi
un segno profondo ,
indelebile
mase tale per tre anni; soltanto i fami-
liari, gli amici più stretti, quelli di sem-
pre, sapevano della m alattia e della
guarigione;
Ma perché Silvio Berlusconi ha volu-
to violare quel segreto, parlando in
quella occasione?
L'ha spiegato lui stesso, con semplicità:
"Ero davanti a quei ragazzi che lottano per
uscire dalla droga e dall'alcol, volevo fa r
capire che anche i momenti più neri si pos-
sono superare, e m entre li incoraggiavo, Quella lunga battaglia e la sofferta vit- so alla mia vita. Dopo la malattia sono tor-
avvertii che loro stavano pensando che per toria sulla malattia hanno lasciato nel- nato al lavoro con maggiore intensità, ma
me tutto è fa cile perché mi chiam o Silvio l'animo di Berlusconi, un segno profon- il cam biam ento è stato un altro: oggi at-
Berlusconi. A llora mi decisi a raccontare do, indelebile. tribuisco meno importanza d'un tempo al-
quel che ho raccontato". "Da allora ho impresso un indirizzo diver- le apparenze, alle am bizioni, al successo,
alle cose di questa terra. Dopo aver credu- re", ha com m entato il professor U m - tossicodipendenti è stato importante: questi
to di morire ho scoperto nuovi orizzonti e berto Veronesi, "e che Inforza di volontà, ragazzi spesso non sentono di avere una pro-
nuove energie. La vita dopo sim ili prove il coraggio possono essere in questo di gran- spettiva di vita. Invece bisogna porsi delle
cambia davvero". de aiuto. E ilfatto che questa confessione Sil- mete. E così facendo viene la voglia di rag-
"E la conferma che di cancro si può guari- vio Berlusconi l'abbia resa davanti a degli ex giungerle e di superarle".
‘f f f l
•r~
■fi
*
ì'r? il
ipiccoli
seg reti
ni Silvio
osa fa Silvio Berlusconi nel poco,
L'antiquariato è una
delle passioni dei
coniugi Berlusconi.
Spesso si divertono
a indugiare
nei negozietti
alla ricerca
di qualche pezzo raro
gi, che fabbricava cornici d'arte. Un la-
voro divertente che perm ise a Silvio
d'accostarsi alla pittura. "Cosi piano pia-
no, sono diventato un collezionista di qua-
dri e d'arte".
Ma la passione, condivisa del resto con
la m oglie Veronica, è autentica e
profonda; lo conferma la sua attenzio-
CON VERONICA
m Silvio Berlusconi
con la moglie Veronica
e i loro tre figli.
I due si conobbero
nel 1980 a Milano,
al teatro Manzoni.
A destra, il giardino
della casa di Arcore,
residenza della
famiglia Berlusconi
à
L'uomo
i piccoli
seg reti
di Silvio
4 grandi classici. "Alle Bermuda corriamo,
leggiamo, meditiamo e ci alleniamo per te-
nere in esercizio il fisico e la memoria, ri-
passando le poesie più celebri e sfidandoci
a vicenda su chi le ricorda meglio".
Dante, Platone,
Sant'Agostino,
Meister Eckhart,
i mistici medievali,
Erasmo da Rotterdam:
ecco i suoi
autori preferiti
i
L'uomo
ipiccoli LE CANZONI
FRANCESI
seg reti Il giovane Berlusconi
a sedici anni. Il
Sin da ragazzo
la musica
è una delle
grandi passioni
di Silvio Berlusconi
basso, i due im provvisavano duetti
jazz; poi Silvio cantava. Ancora ades-
so, quando si ritrovano, Fedele si esi-
bisce nel suo repertoio di musica clas-
sica e poi lascia il piano a Silvio. La mu-
sica è entrata nel sangue anche dei suoi
figli più piccoli: Eleonora studia Tar-
pa, Barbara il pieino, Luigi il flauto e la
chitarra. Dalla musica classica ai gran-
di libri il passo è breve.
Berlusconi è da sempre un lettore ap-
passionato. I suoi interessi spaziano
dai saggi storici alla politica, dall'eco-
nomia alla filosofia. Con una predile- Le riflessioni
zione per i classici della letteratura.
Nelle sue biblioteche - le biblioteche
del più importante editore italiano, l'e-
ditore della M ondadori, della Einau-
di, della Sperling e Kupfer e dell'Elec-
A proposito de
ta - accanto a migliaia di volumi tro-
vano un posto particolare i libri di cui
farmi conoscere l’Elogio della follia fu, ai tempi dell’Università, un am ico mol-
A to caro. Avevam o avuto una discussione piuttosto accesa, in cui a più ripre-
se mi ero sentito dare del visionario, non ricordo più per quale motivo. L’indo-
mani mi vidi recapitare una copia del capolavoro di Erasmo in un’edizione Einau-
di, con una singolare dedica: ‘Vedrai che ti ci ritrovi”.
Cominciai perciò a leggere. Subito mi catturò l’ammirabile dedica a Tommaso Mo-
ro, che già conoscevo per I’Utopia: non riuscii a staccarmi dalla lettura se non do-
po aver term inato l’ultima riga della splendida, autoironica conclusione.
Al di là dello stile sem pre scintillante, sorretto da una straordinaria intelligenza e da
una sconfinata, sapida erudizione, al di là del riuscitissimo gioco degli specchi tra 27
apparenza e realtà, ragione e assurdo, saggezza e follia, ad affascinarmi nell’opera
di Erasmo fu in particolare la tesi centrale della pazzia com e forza vitale creatrice:
rinnovatore è tanto più originale quanto più la sua ispirazione scaturisce dalle profon-
dità dell’irrazionale. L’intuizione rivoluzionaria viene sem pre percepita al suo mani-
festarsi com e priva di buon senso, addirittura assurda. È solo in un secondo tem -
po che si afferma, viene riconosciuta, poi accettata e persino propugnata da chi pri-
ma l’aw ersava. La vera genuina saggezza sta quindi non in un atteggiam ento
razionale, necessariam em nte conform e alle prem esse e perciò sterile, ma nella
lungimirante, visionaria “pazzia”.
Tutti noi abbiam o certo riscontrato più volte la profonda verità di questa tesi. E
ha personalm ente curato l'edizione, nella mia vita di im prenditore sono stati proprio i progetti a cui più istintivam ente
come l'Elogio della Follia di Erasmo da mi sono appassionato contro l’opinione di tanti, anche amici cari, i progetti per i qua-
Rotterdam (a cui ha dedicato la prefa- li ho voluto dar retta al cuore più che alla fredda ragione, quelli che hanno poi avu-
zione che pubblichiamo qui a fianco), to i m aggiori e più decisivi successi. Ma l’Elogio della follia - u n o dei pochi libri
l'Utopia di Tommaso Moro. E ancora: che da quella lontana prima volta tengo a portata di m ano - offre tante altre chiavi
Il Principe di Nicolò Machiavelli con le di lettura, com e ogni vero capolavoro. In questi ultimi tempi sono portato ad am -
annotazioni di Napoleone, Le sottilis- m irare l’eccezionale ricchezza dell’arte della com unicazione che vi è dispiegata.
sim e astuzie di Bertoldo di Giulio Cesa- Com e l’uso istintivo, magistrale, della battuta arguta, del m otto di spirito, dell’im-
re Croce, De hom inis dignitate, di Gio-
m agine incisiva, del tono apparentem ente lieve e scherzoso per afferm are verità
vanni Pico della Mirandola, La Nuova
anche am are e sostenere coraggiose posizioni morali. Un libro dunque che tra-
Atlantide di Francesco Bacone, La Città
del Sole di Tom m aso Cam panella, Il
scende ogni tempo, da rileggersi anche oggi - non solo per divertim ento ma an-
Manifesto del Partito Comunista di Marx che per apprendim ento - dall’uom o di studio e soprattutto dall’uom o di azione.
e Engels, Il disprezzo del mondo di Era-
smo da Rotterdam, Lo spaccio della be- Silvio Berlusconi
stia trionfante di Giordano Bruno.
SULLA PIAZZA
ROSSA
Silvio e Veronica
a Mosca durante
la visita per
del Trattato
di amicizia
italo-russo
I
L'uomo
10stile
ni vita
a treni7anni veste doppiopetti
D
sami pubblici" quando deve pronun-
blu o grigi di Ferdinando (Sa-
cam icia azzurra, ciare un discorso o partecipare a una tra-
raceni. Da tren tan n i lavora,
viaggia e riceve in tuta blu girocollo.
completi blu o grigi smissione televisiva. Allora indossa l'o-
rologio "N ileg" di papà Luigi che lui
Da trentanni indossa camicie della si- di Ferdinando stesso aveva regalato a suo padre. "È li-
gnora Bianca Mauri, azzurre o a sotti- no scudo che mi rende invincibile", ha det-
lissimi quadratini celesti. Da tren tan - Caraceni e tuta blu. to a "Telecamere". E ci crede per dav-
ni calza scarpe di Albertini di via del vero, tanto che, si dice, ha rinunciato a
Gesù a Milano. Imitatissima ormai la È il Silvio style, un importante incontro una volta che lo
sua m itica cravatta "p u n tasp illi" di aveva dimenticato ad Arcore.
Marinella. "Così non perdo tempo nel do- sempre uguale Ama la puntualità: non sopporta di ar-
ver scegliere".
Non porta orologi, salvo che negli "e -
da treni'anni rivare in ritardo ad un appuntamento
ma non sopporta neppure chi arriva
IN OGNI SITUAZIONE
in anticipo. E soffre quando, im pe- È goloso, ma riesce a mantenersi nel pe-
Silvio Berlusconi si diverte a fare l’arbitro
gnato con un ospite, deve farne atten- so forma, o quasi. Non resiste alla tor-
tra il figlio Pier Silvio e Sylvester Stallone,
il mitico Rocky. In alto, una composizione dere un altro. La dieta: a base di car- ta di mele, la specialità di mamma Ro-
fotografica di Maurizio Galimberti boidrati a mezzogiorno e a base di pro- sella. Detesta l'aglio e la cipolla.
teine la sera. In sette anni di trasferte a Roma per ►
L'uomo
10stile
di vita
◄l'attività politica è andato al ristorante
una sola volta. Non ha mai frequenta-
to e non frequenta i cosiddetti "salot-
ti", né a Milano né a Roma.
All'uria di notte legge i giornali del gior-
no dopo e lavora alla scrivania sino al-
le 2 e mezza. Sono le sole ore in cui non
è perseguitato dalle telefonate e può pre-
parare le "scalette" per i suoi discorsi a
braccio o i testi per i suoi interventi scrit-
ti in Parlamento. Dalla casa di Arcore,
se potesse, non vorrebbe uscire mai.
Ma ama anche la Sardegna, dove tra-
scorre le vacanze estive, e Portofino. Il
Da bambino adorava
i burattini leggeva
Giamburrasca e i libri
di Emilio Salgari
e sognava di fare
il direttore d'orchestra
Lo stile
gii am ici
(«sem pre Gianni l'ambasciatore
Letta, una delle figure storiche della “squadra” . Un legam e sincero
nel nom e deiram icizia e della passione p e r l'Italia
1
1 cortile dell'oratorio di Sant'Anto-
nio, la chiesa di via Sebenico, l'isti-
tuto dei Salesiani. È lì dìe Silvio Ber-
U no degli amici più cari di S ilvio B erlusconi è s i-
curam ente G ianni Letta, storico direttore de “Il Tem-
po” , da anni al fianco del P residente. Già conduttore di
lusconi conosce Fedele Confalonieri, il “ Italia dom anda” , una delle prim e trasm issioni politiche
suo amico più caro, nipote di Giovan-
d e lle reti di S egrate, e poi vice p re sid e n te d e lla F inin-
ni Borghi, famoso industriale dei frigo-
vest. Nel 1994 Letta ha se g u ito B erlusconi a P alazzo
riferi: tutti ricorderanno la marca Ignis.
Chigi quale S ottosegretario alla P residenza del C onsi-
Ma allora Borghi era un semplice elet-
tricista con la bottega in piazza Minni-
glio dei M inistri. D opo l’esperienza di G overno, ne è di-
ti. I due ragazzini formano subito una ventato ra m b a scia to re ” personale a Roma. Tutti, alleati
coppia affiatata. Fedele suonava l'ar- ed avversari, apprezzano la sua tra ord ina ria capacità
monium e Silvio cantava nel coro e, in- diplom atica e la sua riservatezza diventata addirittura proverbiale.
tanto, studiava su un pianoforte preso
La stima
Amici dairuniversità
Marcello D ell’Utrì è un altro degli am ici di lunga data di Silvio Berlusconi.
Legati fin dagli anni dell’università a Milano, dalla passione p e r i libri e p e r il calcio
arcello Dell’Utri è nato a P alerm o l’11 settem bre 1941, ha studiato presso il Reai C ollegio
M C apizzi di Bronte ed ha frequentato poi i gesuiti del “G onzaga” nel capoluogo siciliano. C on-
seguita la m aturità classica nella sua città natale, com pie a M ilano gli studi universitari laureandosi in
giurisprudenza presso la Statale.
Dopo un periodo dedicato allo sport, durante il quale fondò e diresse a Rom a una Scuola di form azione sportiva dell’O pus
Dei (Centro Elis), torna a Palerm o per tre anni lavorando alla Cassa di R isparm io di Sicilia. Nel 1973, Silvio Berlusconi (di
cui era diventato am ico negli anni dell’università) gli offre l’opportunità di ritornare a M ilano per lavorare con lui com e suo
assistente. Sono gli anni in cui si costruiscono le fondam enta del G ruppo Fininvest e si lavora in un clim a di grande entu-
siasm o. M arcello ne è contagiato e tenta di volare da solo, incoraggiato dallo stesso Berlusconi.
Ma dopo una breve e travagliata esperienza all’estero con la Bresciano Costruzioni, preferisce ritornare con Silvio im pe-
gnandosi nel settore della pubblicità. Diventa Presidente e Am m inistratore Delegato di Publitalia ’80, la concessionaria del-
la pubblicità televisiva per le tre reti del gruppo Fininvest e dei netw orks europei di cui la Fininvest è azionista.
Partecipa nel 1994 alla fondazione di Forza Italia, dal 1996 è deputato al Parlam ento Italiano e dal 1999 anche al Parla-
m ento Europeo. È presidente della Fondazione Biblioteca di via Senato e dell’associazione culturale “ Il C ircolo” che con-
ta più di cento sedi in tutta Italia. C om e B erlusconi è un appassionato bibliografo, conosce a m em oria tutta la D ivina
Com m edia, è padre di quattro bellissim i figli.
Gli affetti
quando
l'am ico è
D ue caratteri fo rti e leali. U n ’am icizia nata nella M ilano d e ll’im m ediato dopoguerra e proseguita p e r quasi
m ezzo secolo sino a i giorni nostri. La storia del lungo rapporto tra “F id e l” e Silvio
F edele Confalonieri nasce nel 1937 a M ilano e cresce, com e Silvio Berlusconi, nel
quartiere Isola G aribaldi. I due s’incontrano, in una M ilano sem idistrutta dai bom -
bardam enti, neH’oratorio del patronato di S ant’Antonio, l’unico ritrovo per i ragazzi della
zona. Tra i due nasce un’am icizia di ferro: hanno le stesse passioni, il M ilan e la m usi-
ca. Il sodalizio continua anche all’Università.
Poi, per un breve periodo, le loro strade si dividono. Berlusconi fonda la “Cantieri Riu-
niti M ilanesi”, costruisce case e il prim o appartam ento viene acquistato proprio dalla m a-
dre di Confalonieri. Anche “Fidel", com e il Presidente affettuosam ente lo chiam a, fa l’im -
prenditore in proprio. Ma per poco. Toma con l’am ico Silvio e il tandem Berlusconi-Con- 37
falonieri si dim ostra subito vincente. Negli anni febbrili di M ilano 2 e M ilano 3, C onfalo-
nieri sarà sem pre al fianco dell’am ico diventando il suo braccio destro e il consigliere
principale. Anche, e soprattutto, quando S ilvio decide di diversificare le proprie attività.
Ma qual è il segreto di questa intesa? Chi li conosce bene non ha dubbi: un affetto profon-
do, rafforzato da una estrem a schiettezza. Fedele non tem e di contraddire il Presiden-
te. Le loro anim ate discussioni, a porte chiuse, sono leggendarie, com e leggendaria è
la loro perfetta sintonia una volta presa la decisione. Im possibile cercare di separarli. Lo hanno dim ostrato, una volta di più,
gli eventi del 1994. Q uando Silvio scelse d’im pegnarsi politicam ente, “Fidel" fu certam ente tra i più scettici. Ma una volta
che Berlusconi decise di “bere l’am aro calice”, Fedele accettò di sostituirlo alla presidenza di M ediaset. Con la m alcelata
speranza di vedere Silvio, un giorno, tornare a fare l’im prenditore insiem e a lui.
fare colazione. Al che mi voltai verso Sandra e le e lo comunicammo a Berlusconi che ci invitò
sussurrai “ma siam o certi che questo sia vera- ad Arcore a cena. Fu una serata deliziosa e
mente ricco?” . Gaffe a parte, ne fum m o conqui- un po’ triste; al momento dei saluti, poi, a-
stati e ci trasferimmo a Milano dove partecipam- vevamo tutti e tre un magone tremendo. Re-
\ mo alle prime trasmissioni di Canale 5. Restam- stammo con l’immagine di lui sul portone, so-
mo sorpresi del clima d’entusiasmo che vi regna- lo, che ci salutava. Anche Sandra era tristis-
va, noi abituati ai ritmi “ministeriali” di mamma Rai. sima. Qualche giorno più tardi, lui le telefonò
Silvio era sempre presente, sempre attento, sem- dall’Olanda e le disse: “Oggi è un bel giorno.
pre disponibile. Alla scadenza del nostro impegno, Gullit viene al Milan. Ma non riesco a fe-
però, la Rai si rifece viva e ci propose un contrat- steggiare perché voi mi mancate troppo
to interessante. Decidemmo a malincuore di tor- Sandra crollò, e una settim ana dopo fir-
nare a Roma, dove tra l’altro ancora abitavamo, mammo un nuovo contratto con Canale 5”.
L'uomo
14\
VI RACCONTO IL
PROF. DI PIETRO
M M Un’allieva ha
f \ r f i pedinato l'ex
f » ' | giudice. E ne
/
5 ? N 3I ANNO XII
i t i * AGOSTO 2000 •URE 2 XO
GU AMULETI DELIE VACANZE
Silvio Berlusconi
ha vinto il cancro anche
grazie al "tifo " dei figli
■
‘Ofreoo
I CZ221
BUSINESS
INTERNATIONAL Mipcom Issuc
In anteprima
; la nuova riforma.
PLUS New Special Section: MARKET II Cambierà tutto:
Including Pricc Charts, Program Listings, Market News & Interni ecco com e garantirsi
BTiF m m m tm f°99>) u futuro
In un continente
; governato dalie
i sinistre, il v o to sarà
I il banco di prova
; per i leader d el Ppe.
; Lo spiega Silvio
! Berlusconi, che
con A m ar e Kohl
prepara la sfida
dei moderati
costruire
un im pero
U
il frutto di un'intera vita di lavo-
quella di Silvio Berlusconi, l i - ro — nella prima società del figlio
na favola moderna che, come dicendogli semplicemente "fanne
tutte le storie, rivela l'im pegno, le in- buon uso. Però ricorda che questi ri-
certezze, gli sforzi, il rischio, l'avvedu- sparmi non sono solo tuoi, sono anche
tezza e la lungimiranza imprenditoriale dei tuoi fratelli. Quando sarà il mo-
di un uomo che, dal nulla, ha dato vi- mento giusto, ne dividerai ilfrutto con
ta ad uno dei più importanti gruppi im- loro". E Silvio ha mantenuto il suo
prenditoriali d'Europa. impegno. Tutti i successi di Berlu-
Le sue origini medio borghesi ne sono sconi sono la realizzazione di sfide che
la prova. Non una famiglia di grandi ai più sembravano impossibili. Questa è la chiave fondamentale del
possibilità e tantomeno un impero da "Sono un sognatore pragmatico - dice Ber- successo di Berlusconi imprenditore, del
conservare. All'inizio c'è solo un padre lusconi - altri fanno sogni che restano so- fondatore di aziende, del creativo che
che investe tutta la sua liquidazione — gni, io cerco di trasformare i sogni in realtà". Ira saputo coltivare grandi progetti, ac-
LA GALASSIA
FININVEST
Tutte le attività
del gruppo
fondato da
Silvio Berlusconi
r internet Servizi
Cinema Editoria Sport Annuaristiea immobiliare
Finanziari
News Media
-----------------------
Newmedia
Medusa Film Mondadori Milan A.C
investment
s.p.a. s.p.a. s.p.a.
s.a. Società Partecipata
Cinema 5 Mediolanum
Vita s.p.a.
Blockbuster Sperling
&Kupfer
Il Teatro
Manzoni
cendere grandi speranze, lanciare gran- da figlio di un impiegato di banca, ho dovu- devi conquistarti tutto con enorme fatica,
di sfide, realizzare quelle che sembra- to lavorare; lavorare e ancora lavorare. Mia con tanti sacrifìci'. E io rispondo. E vero
vano solo utopie. "Ma nulla mi è statofa - madre mi ripete sempre: 'È una condanna mamma, è così: sempre sangue, sudore e la-
cile - ammette Berlusconi - per arrivare, pesante la tua: non c'è niente difacile per te, crime. Ma questa è runica ricetta che cono- ►
I
L'imprenditore
costruire
un im pero
4 sco. In tutte le attività in cui mi sono im-
pegnato - continua Berlusconi - ho di-
mostrato che si può arrivare a risultati che
possono apparire irraggiungibili. Occorre
sapersi dare degli obiettivi ambiziosi, quasi
delle missioni impossibili. E ci vuole del co-
raggio. Certo il traguardo non deve essere
proibitivo. Bisogna essere obiettivi nella va-
lutazione dei propri mezzi. Ci deve essere li-
na grande umiltà nel lavoro quotidiano, co-
stante, mirato. Ed è importante l'amicizia;
l'unione del gruppo. Occorre infine una as-
soluta lealtà nei comportamenti di tutti ver-
so tutti in ogni situazione".
Con queste regole Silvio Berlusconi ha
costruito un impero. Come recitano di-
ligentemente le schede degli archivi
giornalistici. Nel 1960 inizia l'attività nel
46 settore dell'edilizia.
Costruisce molte residenze a Milano e
poi interi centri residenziali e commer- L'EDITORIA
ciali diventando il primo operatore ita- La sede della
liano del settore. Mondadori a Segrate
Dopo il Centro Edilnord realizza Mila- e alcune delle sue
no 2, Milano 3 e il Girasole. Nel 1978 i- principali riviste
naugura Telemilano, la televisione via
cavo di Milano 2, che presto comincia
a trasmettere su tutta la Lombardia. Nel
1980 fonda Canale 5, la prima rete tele- diolanum e Programma Italia, svilup-
visiva privata nazionale, cui si aggiun- "Non abbiamo pa anche una forte presenza nel setto-
gono Italia 1 nel 1982 e Rete 4 nel 1984. re delle assicurazioni e della vendita
Il successo conseguito in Italia gli con-
mai chiesto di prodotti finanziari. In breve, diven-
sente di sviluppare varie iniziative, in-
serite, come tutte le altre società, nel-
contributi allo Stato, ta il secondo gruppo privato italiano.
"Quando un imprenditore - spiega Ber-
l'ambito della holding capogruppo Fi- non abbiamo lusconi -en tra in un settore nuovo, tut-
ninvest, fondata nel 1978. ti i protagonisti di quel settore e i soliti so-
Diffonde così la televisione commercia- mai invocato loni lo guardano con diffidenza e molti ne
le in Europa: in Francia La Cinq (1986),
in Germania Telefunf (1987), in Spagna
Telecinco (1989). Nel 1989 entra nella
la Cassa integrazione , sorridono.
Quando entrai nell'edilizia e intorno alle
case costruivo, asili, scuole, chiese, impian-
Mondadori e diviene il principale edi- non abbiamo ti sportivi, centri di ricreazione e mi preoc-
tore italiano nel settore dei libri e dei pe-
riodici. Con la Medusa e con Cinema 5
mai sollecitato cupavo della qualità della vita degli abi-
tanti e dell'ambiente che li circonda, met-
diventa anche il primo produttore e di- prepensionamen ti " tendo a dimora alberi a centinaia, i vecchi
stributore cinematografico italiano. costruttori fecero questa previsione: 'quel-
Il Gruppo Fininvest, con le società Me- lo lì non può durare, poverino fallirà! Per-
La vera storia
delle holding
a costituzione delle holding
proprietarie del Gruppo Finin-
ivest che sono italiane, anzi i-
talianissim e, e che pagano all’Erario
italiano fio r di im poste, avvenne nel
1978, e non equivale affatto alla na-
scita del mio gruppo - dice Berlusco-
ni Avevo vent’anni di attività im -
prenditoriale alle spalle che mi era val-
sa anche la nomina a Cavaliere del La-
voro come principale costruttore di cen-
tri com m erciali e residenziali d’Italia.
Il mio “cursus honorum” imprenditoriale
vantava già la realizzazione di molte
residenze in Milano città, del Centro E-
dilnord, di Milano 2 e stavo costruen-
do Milano 3. La decisione di costituire
le holding fu consigliata a mio padre dai
nostri consulenti di fiducia, il dottor E-
doardo Piccitto e il dottor Armando Min-
na, titolari di uno dei più importanti stu-
di professionali milanesi. La nostra atti-
vità imprenditoriale cresceva e si diffe-
renziava in vari settori. Occorreva quin-
di pensare al futuro e prevedere una
sistemazione delle questioni ereditarie
per i figli, per i nipoti e per i diversi mem-
bri della famiglia. I versamenti per la co-
stituzione del capitale furono effettuati
per mezzo di assegni circolari e di con-
to corrente. Una società di revisione ha
ricostruito tutte le operazioni. È quasi un
miracolo perché, come si sa, e come
previsto dalla legge, dopo dieci anni le
banche usano mandare al macero le
che non capisce che così non si guadagna, si non è andata come i vecchi del mestie-
loro documentazioni cartacee. Ma quei
che non si devono viziare così gli acqui- re avevano pronosticato. Al contrario, en-
soldi non servirono a far nascere le te-
renti'. Quando entrai nella televisione tut- trando in settori legati a vecchie consue-
levisioni. La televisione non assorbì li-
ti si misero a dire: 'Ma come può uno che tudini, chi sa innovare, chi sa domandar-
quidità, anzi la generò. Quando la Rai
viene dall'edilizia darsi alla grande infor- si perché si deve fa re sempre nello stesso
aveva il monopolio televisivo, la Sipra
mazione pensando di reggere alla concor- modo, può inventare nuove soluzioni e con-
- è noto - concedeva gli accessi pre-
renza della Mondadori, della Rizzoli, del- seguire grandi risultati". Silvio Berlu- miando i clienti più generosi nel finan-
la Rusconi?'. sconi è sempre lo stesso: la sua capa-
ziare con la pubblicità i giornali di par-
E tutti si fecero delle gran risate. cità di accendere speranze e di saper-
tito che erano tutti in perdita. La nasci-
Quando sono entrato nel calcio mi suc- le trasformare in fatti concreti, il suo
ta di un’alternativa liberalizzò il merca-
cesse la stessa cosa. 'Il calcio è un mondo talento nel creare e motivare squadre
to. Il fatturato di Publitalia passò dai 12
difficile - dissero - sono in tanti a parti- vincenti, il suo entusiasmo contagio-
m iliardi del primo anno ai 76 del se-
re, ma vince una squadra sola. Uno che so, la sua attitudine a non adeguarsi condo, agli oltre 200 del terzo.
non ha esperienza, per vincere deve aspet- ma a resistere e a ribellarsi, sono ri-
tare almeno dieci anni'. In tutti e tre i ca- m aste anche oggi le stesse di allora.
L'imprenditore
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INNOVATIVA
Una vista
Milano^, una
delle maggiori
realizzazioni
urbanistiche di
Silvio Berlusco
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B
erlusconi il Costruttore. Proba-
bilmente se non ci fosse stata la
consacrazione dell'editoria tele-
visiva a determinare il soprannome di
"Sua Em ittenza", quello di "Sua Resi-
denza" sarebbe stato l'appellativo più
calzante per colui che, negli anni '60
e '70, ha giocato un ruolo di primo pia-
no nel panorama dell'urbanistica e del-
l'edilizia italiana. Silvio Berlusconi l'e-
dilizia, come "passione del costruire",
l'ha sempre avuta nel sangue.
Durante gli studi all'università entra
come Direttore Com m erciale di una
impresa di costruzioni. È bravo e do-
po sei mesi viene promosso Direttore
50 Generale. Si laurea e propone a Pie-
tro Canali, il titolare dell'im presa, di
costituire insieme a lui una nuova im-
presa per realizzare abitazioni di qua-
lità. La proposta è ardita: dividere il ca-
pitale a metà. Pietro Canali rimane e-
sterrefatto, ma poi apprezza e accetta.
Nasce così la "C antieri Riuniti M ila-
nesi S.p.A.".
Papà Berlusconi versa l'intera sua li-
quidazione per la metà del capitale so-
ciale, Silvio ci aggiunge i suoi rispar-
mi e diventa imprenditore. Ci scherza
su: "Milanesi sono io, Cantieri Riuniti è
Canali" ma sa di essersi assunto una
grande responsabilità verso suo padre
e verso tutta la famiglia.
Lavora sodo: acquista terreni in Mila-
no, progetta le case, le realizza, le ven-
de e si prepara - siamo nel 1960 - ad
un progetto di grande respiro.
Una avvincente, difficile avventura, la
costruzione di un intero "p aese" per
4.000 abitanti dotato di tutti i servizi
s
le Città A MISURA
I ponti ciclabili e
pedonali . . : . ■- ' m ■ : ■ ■ -
consentono di /
> 13:
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scavalcare le
◄ si ricorrenti del mercato immobiliare. strade veicolari
Uoperazione ripaga generosam ente dando ai cittadini
anche le famiglie che vengono ad abi- la massima «Si
fsr-. -*
mento. ss
"Milano 2 e Milano 3
sono qualcosa di più
di semplici città. Sono
una maniera nuova di
52 vedere la vita. Sono un
modello da ricalcare,
un prototipo, una
matrice. Ecco perché
sono importanti,
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per questo loro essere Un*
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a lunga sfid a televisiva di Silvio
Berlusconi contro il m onopolio
RAI è la storia di un grande suc-
cesso imprenditoriale e anche la storia
di una battaglia di libertà.
La libertà di fare, finalmente, una tele-
visione dove Tunico metro di giudizio
valido fosse il gradimento del pubblico
e non le pressioni e le costrizioni prove-
nienti dai Palazzi del potere. Logico che
"L'informazione
è un bene prezioso un ,
bene comune anche
quando la proprietà è
di un privato. Questa
convinzione ha ispirato
tutta la mia attività"
un simile intendimento trovasse tanti
oppositori in un Paese dove il m ono-
polio della Rai era considerato un dog-
ma inattaccabile e la Rai stessa fungeva
da braccio per la comunicazione e per
la propaganda dei partiti, d ie conside-
ravano la televisione pubblica "cosa lo-
ro" dove collocare parenti ed amici.
Una prima spallata al monopolio ven-
ne dalla sentenza del 28 luglio 1976 con
la quale la Corte Costituzionale sanciva
la legittimità di trasmissioni da parte di
emittenti private operanti a livello loca-
le. A seguito di questa nuova situazio-
ne, Silvio Berlusconi dà vita nel 1978 a
Telemilano, tv via cavo di Milano 2 die,
due anni dopo, si trasforma in Canale
5, un network costituito da una serie di
emittenti locali. Berlusconi comincia ad
occuparsi personalmente della sua nuo-
va creatura, e mette a segno il suo pri-
mo "colpo": la trasmissione, in diretta
in Lombardia e in differita nel resto d'I-
talia, delle partite del "Mundialito". La
costruzione di una concreta alternativa
al monopolio Rai, però, non poteva pre-
scindere da una condizione essenziale:
la possibilità di trasmettere in contem-
poranea sull'intero territorio nazionale.
E lo stesso Berlusconi a sottolinearlo in
un'intervista del 22 aprile '81: "Non si
può fare vera televisione se non si è collega-
ti in diretta con tutto il Paese e con il mon-
do". E allora Berlusconi ha un'idea ge-
niale. Registra su un "m aster", in anti-
cipo di un giorno, tutti i programmi,
compresi gli spot pubblicitari, e invia
il master con tutto il palinsesto di un'in-
tera giornata alle televisioni locali che li
trasmettono il giorno dopo in contem-
poranea. Per fare un esempio, "Buona
premia rinvenS e d Domenica", la trasmissione dei pome-
la s c ia oradd M ia 57
riggi domenicali viene registrata il sa-
bato. Nello studio un grande cartello ri-
Canale 5. L e a S id c
corda a tutti "oggi è domenica" e quan-
sponsor sono e lis i;
Mike seie do il programma va in onda la dome-
messaggi nica alla stessa ora su tutte le televisio-
deve lancia ni locali, si ha l'impressione d ie sia in
vendite dee diretta. È una diretta virtuale che può
far concorrenza ai programmi della Rai
e consente altresì agli inserzionisti pub-
blicitari di controllare per la prima vol-
ta l'"audience" nazionale dei loro spot
sulle televisioni commerdali e quindi di
giudicare la convenienza del loro inve-
stimento sul nuovo mezzo. Davvero ge-
niale. Ma la Rai insorge e fa causa a Ber-
lusconi accusandolo di aver costruito
"contra legem" una rete nazionale "in
diretta". Berlusconi invoca il principio
liberale secondo cui un cittadino può fa-
re tutto ciò che non è espressamente
proibito dalla legge. La Rai, e con la Rai
la maggioranza dei partiti, afferma il
contrario e cioè die un cittadino può fa-
re solo ciò che la legge espressamente
consente. La lotta contro il monopolio
Rai diventa una battaglia di libertà, una
battaglia contro lo statalismo e la coer-
cizione ingiusta die lo Stato pretende di ►
L’imprenditore
Finalmente
una TV libera
<; esercitare sui suoi cittadini. La battaglia
si trasforma in una guerra a tutto cam-
po, intervengono i pretori e oscurano le
televisioni, i fedelissimi di Canale 5 scen-
dono in piazza, il Governo e il Parla-
mento sono costretti ad intervenire per
riaccenderle. Intanto l'arrivo sulla sce-
na di Berlusconi, la nascita della prima
catena televisiva commerciale naziona-
le e di Publitalia (la concessionaria di
pubblicità), alla fine del 1980, aveva pro-
vocato una vera rivoluzione. Finalmente
le aziende avevano a disposizione un
nuovo mezzo, finalmente era possibile
evitare umiliazioni e soprusi, finalmen-
te era consentito non solo di espande-
re la produzione, ma anche di creare
prodotti nuovi con la certezza di avere
58 a disposizione il mezzo giusto per lan-
ciarli sul mercato, per farli conoscere,
per verificare in poco tempo il gradi-
mento dei consumatori. "Qualcuno - ri-
cordava Berlusconi ai suoi inserzionisti
-vorrebbefar tornare la televisione italiana
indietro di molti anni. Vi ricordate a cosa
eravate costretti per ottenere uno spazio dal-
la Rai, per passare con la vostra pubblicità
su 'Carosello'? Vi ricordate i tempi, per for-
tuna lontani, in cui ilfamoso colonnello Fio- tissima lobby, tutti gli editori della carta tore televisivo e il Berlusconi avversa-
re (il presidente della concessionaria del- stampata, invidiosi dei nostrifatturati pub- rio politico. Ma vengono sonoramente
la pubblicità Rai n.d.r.) vi metteva in fila blicitari, volevano buttarci fio r i dal merca- sconfitti dal voto degli italiani, che evi-
davanti al suo ufficio; senza darvi nemmeno to, annientarci, cancellarci. Ma siamo riu- dentemente vogliono essere liberi di
la certezza di ricevervi ? E solo chi aveva cer- sciti a sopravvivere. Abbiamo resistito, ab- scegliersi la televisione e i programmi
te entrature politiche ed era disposto a ge- biamo lavorato sodo, abbiamo ottenuto ri- che preferiscono. Magari anche il Pre-
nerosi investimenti sui giornali dei partiti sultatifantastici". Gli italiani in effetti so- sidente del Consiglio e il Governo da
riusciva ad ottenere gli spazi pubblicitari?". no con Berlusconi e decretano, di fatto, cui vogliono essere governati.
La resistenza dei difensori del vecchio prima ancora che intervenga il legisla-
ordine televisivo è accanita. Sono anni tore, la fine del monopolio pubblico. Nel LA SCATOLA MAGICA
di ostacoli e di agguati giocati a caval- 1991 Canale 5, Italia 1 e Retequattro ot-
lo tra i banchi del Parlamento e l'aula tengono finalmente l'autorizzazione al-
DEL CAVALIERE
dell'Alta Corte, tesi a imbavagliare la tv la trasmissione in diretta. L'anno dopo l motivo dei successi di ascolto delle
berlusconiana. "Ci pesava m o lt o - a m -
m ette Berlusconi - la minaccia della Cor-
vengono rilasciate le concessioni per le
tre reti nazionali ma Rai e sinistra non
I televisioni Mediaset? Anche aver
puntato sul rapporto diretto con il pub-
te Costituzionale. È stato un periodo du- demordono ancora e presentano dei re- blico attraverso i volti più noti e simpa-
rissimo, la nostra sopravvivenza era conti- ferendum sul sistema delle TV che han- tici. In oltre vent'anni di vita, le reti del
nuamente minacciata. La Rai, la sua poten- no lo scopo di colpire il Berlusconi edi- "Biscione" hanno portato nelle case de-
"Sono orgoglioso del mio operato di imprenditore della
comunicazione. Questo gruppo editoriale, con i suoi
giornali, i suoi settimanali, i suoi libri, le sue televisioni è
un fattore di pluralismo, di democrazia e di libertà,
senza eguali nella storia del nostro Paese".
gli italiani migliaia di ore di programmi, Durante il decennio successivo, ecco tro- mazione televisiva. Mentana, al timone
con un'offerta ricca e articolata die spa- vare spazio tanti altri beniamini del pub- del Tg5 fin dalla prima edizione nel 1992,
zia dalla fiction all'informazione, dall'in- blico, da Gerry Scotti (1983) a Marco Co- ha dato vita a una testata in grado di con-
trattenimento allo sport. lumbro (1984), da Iva Zanicdii con il suo tendere con successo al Tgl il suo storico
Dagli sdiermi di Canale 5, Italia 1 e Rete- "Ok, il prezzo è giusto" fino alla coppia primato in termini di ascolti e di autore-
quattro hanno parlato e sorriso agli ita- Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, volezza.
liani personaggi vecchi e nuovi die sono a Massimo Boldi, Ezio Greggio, Lorella Gli anni '90 portano nelle case degli ita-
diventati "veri e propri amia di famiglia". Cuccarmi. liani i volti di Paolo Bonolis, Maria De Fi-
Tentare di stilare un elenco completo di Per non parlare di Maurizio Costanzo, lippi, Enrico Papi, Luca Laurenti, G au -
questi personaggi sarebbe impresa im- conduttore dd più longevo e seguito talk- dio Lippi, Davide Mengacd, Simona Ven-
possibile. Ma andie volendone ricordare show della tv italiana. E poi per l'infor- tura, Paola Barale, la scanzonata brigata
solo alcuni, non si può dìe cominciare da mazione Emilio Fede, Enrico Mentana e della Gialappa's Band e il nuovo sorri-
Mike Bongiorno, autentica icona della tv Paolo Liguori. Al primo, che con il suo dente "guru" della divulgazione scienti-
nazionale. "Supermike" fu infatti tra i pri- Tg4 ha creato un telegiornale personaliz- fica sul piccolo sdìermo, Alessando Cec-
mi, sul finire degli anni '70 (quando Ca- zato e diverso, è legata la storica "diretta" dìi Paone. E non c'è sufficiente spazio per
nale 5 si diiamava ancora Telemilano), a in occasione dello scoppio della Guerra parlare di Antonio Ricd e di Striscia la no-
credere al sogno berlusconiano tra l'in- del Golfo (16 gennaio '91), dìe segnò di tizia, il più travolgente successo nella sto-
credulità dei più. fatto la fine del monopolio Rai sull'infor- ria della televisione italiana.
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realtà sp&tiva
Prima di esserne il Presidente i
I ■a passione
sportiva
24
marzo 1986. Tre mesi dopo a-
ver salvato la società dal fal-
limento, Silvio Berlusconi fa
il suo ingresso ufficiale nell'azionariato
del Milan. È l'inizio di una nuova epo-
pea sportiva destinata a proiettare i co-
lori rossoneri ai vertici del calcio mon-
diale. Ma per lui, per il Presidente che
unendo capacità manageriali e compe-
tenza sportiva avrebbe portato in via Tu-
rati - la storica sede del Milan - sei scu-
detti e coppe in quantità industriale,
quella data segna anche il coronamen-
to di un sogno antico. Certo, al momento
di prendere il timone del Club e di av-
viarne la rifondazione, Berlusconi è ri-
tornato con il pensiero al "suo" primo
Milan, quello dei Carapellese, dei Puri-
62 celli, dei Tosolini, quello di cui si era in-
namorato negli anni dell'immediato do-
poguerra. Si trattava di un Milan "m i-
nore", ma agli ocelli del tifoso bambino
rappresentava comunque qualcosa di
meraviglioso, un patrimonio di affetti da
CAMPIONI!
Da sinistra, il Presidente e Ruud Gullit con la
Coppa dei Campioni 1989-90. Sopra, con
Franco Baresi, indimenticato capitano del Milan
Stellare; a fianco, con Fabio Capello,
il successore di Arrigo Sacchi
io passione
sportiva
4 vrà ripensato a quelle parole nei momenti
dei grandi trionfi che hanno contraddi-
stinto i suoi quindici anni di Presidenza:
la Coppa dei Campioni a Barcellona, e
poi Vienna, Tokio, Atene... Tappe di una
storia di successi ottenuti anche grazie al-
la perfetta organizzazione societaria che
ha fatto del suo Milan un modello da i-
mitare per tutto il calcio intemazionale.
LA FILOSOFIA MILAN
E I SUOI INTERPRETI
// T T o sognato di viticere la Coppa dei
J L J l C am pioni-ha detto Berlusconi -
ma ho anche immaginato in quale modo, con
quale stile questa vittoria andava conqui-
stata, al termine di quale percorso. La nostra
64 non è stata soltanto la vittoria di una squa-
dra di calciom a è stata la vittoria di quei va-
lori in cui tutti abbiamo fortissimamente cre-
duto: la dedizione alla causa comune; Vai-
truismo e la perseveranza; la capacità di sa-
crificio, la lealtà con tro gli avversari, l'at-
tenzione spasmodica a ogni dettaglio. Do-
l i GRANDE CALCIO,
UNA PASSIONE DI FAMIGLIA
A fianco nella fotografia, Silvio Berlusconi in
tribuna con la piccola Eleonora. Sopra, Luigi
junior saluta in campo il suo idolo, Paolo
Maldini, capitano del Milan e della Nazionale
Nel giorno della vittoria della prima Coppa del Mondo, Silvio Berlusconi dedica il successo del suo Milan al
ricordo commosso di papà Luigi con il quale andava allo stadio per assistere alle partite
O
uesta immagine del Milan Campione d'Europa e del Mondo
allo scoccare dei suoi novant'anni, si fonde e si confonde in
me con tanti ricordi della mia infanzia.
Le dispute con i compagni di scuola, le lunghe ore di studio,
l'attesa di mio padre che tornava tardi dal lavoro e si affacciava sul-
la porta col suo sorriso. Era come se in casa fosse entrato il sole. Ca-
rissimo, dolcissimo papà. E con lui, dopo aver parlato dello studio,
della scuola, subito a parlare del Milan, quasi l'incarnazione dei no-
stri sogni, delle nostre utopie. "Vedrai, papà, vinceremo, dobbiamo
vincere'', come se in campo potessimo andarci noi due. E poi la litur-
gia della Messa insieme la domenica mattina, i commenti e le rifles-
sioni sulla predica, la puntata a comperare le meringhe per la mam-
ma che ci aspettava a casa, in cucina, a preparare il pranzo della fe -
sta, l'unico che si consumava in sala con la tovaglia ricamata e i fio -
ri in mezzo al tavolo. E io sempre a chiedere l'ora, impaziente, timo-
roso di fare tardi. Efinalmente, la mano nella mano, eccoci là all'en-
trata dello stadio, l'Arena o San Siro, e io a farm i piccolo piccolo per
profittare di un solo biglietto in due. E, poi, il cuore ingoia nell'atte-
sa, le braccia al collo per la vittoria, la tristezza per le partite-no. E
mio padre a consolarmi: "Vedrai, ci rifaremo!". Caro vecchio Milan, il
Milan dei Puricelli, dei Carapellese; dei Tosolini, dei Gimona, che non era riuscito a vincere
niente di importante. Caro papà, dalle notti in bianco, con il lavoro portato a casa per fa r
quadrare il bilancio di unafamiglia del dopoguerra. Com'è dolce, ora, ricordarvi insieme. Nel
momento del trionfo, degli osanna, della notorietà intemazionale del Milan di oggi, lascia-
mi, caro vecchio Milan, confondere la mia storia alla tua, lasciami inorgoglire pei' aver con-
tribuito a farti grande e fam oso, lascia che io dedichi questa vittoria, che i campioni rosso-
neri dal campo hanno voluto dedicarmi, a chi nei momenti più difficili mi consolava e mi
incitava: "Chi crede, vince. Vedrai, ce la faremo". Ce l'abbiamo fatta. Domani sogneremo
altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare
ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura
di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan.
Silvio Berlusconi
Lo sportivo
■apassione
11
■jP'” \ .•
lU -:
sportiva . . . . '-r
6 scudetti
1987/88 1991/92 1992/93 1993/94 1995/96 1998/99
4 S upercoppe di Lega
1988 1992 1993 1994
3 S upercoppe Europee
1989 1990 1994
2 C oppe Intercontinentali
1989 1990
67
nasce
Forza Ita lia
ENTUSIASMO
Sin dal suo nascere nel 1994 Forza
Italia ha catalizzato un entusiasmo di
popolo senza precedenti nella storia
della Repubblica italiana
Il polìtico
nasce
II Forza Ita lia
I
MI I I I t t t I M i : ’SU iJ I .!
4 essere elusa e,forse esagerando, mi sono sen-
per cambiare
ò per la vi IL NUOVO
MIRACOLO
il nostro Paese"
ITALIANO
“ Dopo la guerra mo per il nostro Paese - che noi siamo qui, che
il nostro Paese ha abbiamo risposto a questa specie di chiamata
saputo stupire il alle armi. È per questo che oggi noi siamo qui,
mondo con quello con la volontà di cominciare da qui un lungo
che si chiamò allora cammino, un cammino di speranza e di f i -
“ il miracolo italiano” ,
ducia nel nostro futuro". Comincia così li-
lo credo che anche
na battaglia storica, epocale. Scrive Ber-
oggi noi possiamo
far compiere un salto lusconi "Credevo di avere finito con i tra-
in avanti al nostro guardi e con gli obiettivi, credevo che la mia
Paese e costruire corsa fòsse arrivatafinalmente alla metafina-
un periodo nuovo le, credevo di poter fare il nonno, di leggere i
di sviluppo e libri che non ho letto, di vedere ifilm che non
di benessere” ho visto, di ascoltare le musiche che mi piac-
ciono. M a ecco profilarsi un pericolo grande
per il nostro Paese, qualche cosa che poteva
cambiare la nostra vita e soprattutto la vita
delle persone a cui vogliamo bene: un futuro
incerto, soffocante e illiberale. Ecco allora im-
provvisamente un nuovo irrinunciabile tra-
guardo: garantire al Paese la permanenza nel-
l'occidente, nella libertà, nella democrazia". ►
//T 'Italia è il Paese che s ta ta tra v o lta d a i f a t t i e superata un p o lo delle libertà che sia capace
d a i tem pi. L 'auto affondam ento dei di attrarre a sé il m eglio di un Paese
1—/am o, qui ho le m ie
vecchi governanti, schiacciati dalpe- pulito, ragiotevole, moderno. D i que-
radici, le mie speranze, i miei
so del débito pubblico e d a l sistem a s to p o lo delle libertà do vra n n o fa r
orizzonti. Qui ho imparato,
d i fin a n zia m e n to illegale dei p a rti- p a rte tu tte le fo r z e che s i richiam a-
da mio padre e dalla vita, il no ai principifo n d a m en ta li delle de-
ti, lascia il P aese im preparato e in-
mio mestiere di imprendito- certo nel m o m en to difficile del rin- m o cra zie occid en ta li, a p a rtire da
re. Qui ho appreso la pas- n o v a m e n to e d el p a ssa g g io a una quel m ondo cattolico che ha genero-
sione per la libertà. nuova Repubblica. sam ente contribuito a ll'u ltim o cin-
quantennio della nostra storia u n i-
M
H o scelto d i scendere in cam po e di a i com e in questo m o m en to
occuparm i della cosa pubblica per- l'Italia, che g iustam ente dif- taria. L 'im p o rta n te è saper propor-
ché non voglio vivere in u n Paese il-
liberale, g o vern a to da fo r z e im m a -
ture e da u o m in i legati a doppio filo
a un p a ssa to p o litica m en te ed eco-
nem ica m en te fallim entare.
P
er p o ter compiere questa nuova
scelta di vita , ho rassegnato og-
g i stesso le m ie d im issio n i da ogni
carica sociale del gruppo che ho fo n -
dato. R inuncio dunque a l m io ruolo
d i editore e d i im preìiditore per m et-
tere la m ia esperienza e tu tto il m io
im pegno a disposizione d i una b a t-
taglia in a ii credo con assoluta con-
vin zio n e e con la p iù grande ferm ez-
za. So quel che non voglio e, insiem e
con i m o lti ita lia n i che m i hanno da- fid a d i profeti e salvatori, ha bisogno re anche a i citta d in i ita lia n i g li stes-
to la loro fid u c ia in tu tti questi an- di persone con la testa sulle spalle e si valori che hanno fin qui co m en ti-
ni, so anche quel che voglio. E ho an- di esperienza consolidata, creative e to lo sv ilu p p o delle libertà in tu tte
che la ragionevole speranza d i riu- innovative, capaci d i darle una m a- le grandi dem ocrazie occidentali
scire a realizzarlo, in sincera e leale
alleanza con tu tte lefo r z e liberali e
no e di fa r funzionare lo Stato. I l m o -
vim ento referendario ha cotidotto al- Q uegli obiettivi e quei valori che
invece non hanno m a i tro va -
dem ocratiche che sentono il dovere la scelta popolare di un nuovo siste- to piena cittadinanza in nessuno dei
civile d i offrire a l P aese una a lter- m a d i elezione del Parlam ento. P aesi g o vern a ti d a i vecchi appara-
ti com unisti, p er quanto rivernicia-
M
n a tiv a credibile a l governo delle si- a affinché il n u o v o siste m a
nistre e dei com unisti. funzioni, è indispensabile che ti e ric ic la ti N é s i vede com e a que-
L a vecchia classe p o litica italiana è a l cartello delle sinistre s i opponga sta regola elem entare potrebbe fa re
2 6 gennaio 1 9 9 4 , Silvio Berlusconi annuncia a lla N a -
zione la sua "discesa in cam po". E l'inizio di una lunga,
difficile, sofferta battaglia per l'Italia. Ecco il testo inte-
I grale della sua dichiarazione, un docum ento storico
eccezione proprio l'Italia. G li orfa- in cam po anche a voi, a tu tti v o i - o- m e a l Sud. Vogliam o un governo e li-
n i e i nostalgici del com uniSm o, in - ra, subito, prim a che sia troppo tar- na m aggioranza pa rla m en ta re che
fa tti, non sono so lta n to im prepara- d i - è perché sogno - a occhi bene a- sa p p ia n o dare adeguata d ig n ità a l
ti a l governo del Paese. P ortano con p erti - una società libera, d i donne e nucleo originario d i ogni società, al-
sé anche un retaggio ideologico che d i uom ini, d o ve non ci sia la paura, la fa m ig lia , che sappiano rispettare
stride ef a a p u g n i con le esigenze di d o ve a l p o sto d ell'in vid ia sociale e ognife d e e che suscitino ragionevo-
una a m m in istra zio n e pubblica che dell'odio d i classe stia n o la genero- li speranze p er chi è p iù debole, p er
voglia essere liberale in p o litica e li- sità , la dedizione, la solidarietà, l'a- chi cerca lavoro, per chi ha bisogno
berista in econom ia. L e nostre sin i- m ore per il lavoro, la tolleranza e il di cure, per chi, dopo una v ita opero-
stre pretendono di essere cam biate. rispetto p er la vita . sa, ha d iritto d i vivere in serenità.
tanto Berlusconi oggi in Italia ha quel do- che la compongono... Fra leader e pubblico non esprime concetti fumo-
no particolare che gli permette; al di là dei è già operante un contratto stipulato attra- si, non usa bizantinismi. Par-
contenuti infarinati e ben organizzati, di en- verso emozioni di tipo morale. Il pubblico la con il cuore, dice cose sem-
trare in contatto diretto con un comune sen- dei cittadini sente di aver fatto un investi- plici, scherza, ironizza, con-
tire collettivo che è negli occhi e nelle emo- mento. Lui, Berlusconi, sente a pelle che vince con argomentazioni
zioni di una falla tutt'altro che amorfa. An- quel contratto è operante e che su di lui si chiare e nette e dopo un'ora,
zi, una falla fortem ente strutturata, chesi polarizzano attese forti, pesanti, com pli- due ore filate le sue "azzur-
aspetta dei m essaggi e dei doni identici e cate. Il pubblico che circonda il Berlusconi re" e i suoi "azzurri", am-
complementari a quelli che sono già matu- dei discorsi a braccio è, infatti, un pubbli- maliati e conquistati vorreb-
rati autonomamente nelle persone singole co fortem ente emozionato, ma di un'emo- bero die ricominciasse daccapo.
AL QUIRINALE
29 aprile 1994,
Silvio Berlusconi
riceve dal
Presidente della
Repubblica
Tincarico di
formare
il Governo
om riceve
uovcfesecutivo.
ia troppo breve
nf| i rì r P * v ì/ i
r ifB jM i 1
Il polìtico
ìi primo
Governo
Berlusconi
marzo 1994. Ore 22.00. Le ur-
/ ne sono chiuse. C è grande at-
tesa. È appena terminata una
delle più aspre campagne elettorali del-
la storia italiana. Ancora una volta i cit-
tadini hanno la convinzione di vivere u-
na fase cruciale, decisiva. Come per le
elezioni del 18 aprile 1948, che decre-
tarono la sconfitta dei com unisti e la
vittoria delle forze democratiche e oc-
cidentali, a scontrarsi sono due filoso-
fie, due diverse visioni del mondo, del-
la società e dello Stato, due opposti mo-
delli di sviluppo.
Le televisioni trasmettono i primi exit
82 poli. Il verdetto è inequivocabile. La Rai
con la Cirm, le reti Fininvest con la Doxa,
Telemontecarlo con la Directa danno il
Polo delle Libertà in vantaggio. Silvio
LO STATISTA
A destra, Silvio Berlusconi
saluta Giovanni Paolo II.
A sinistra, Berlusconi
al Consiglio Europeo
di Cortù, il primo vertice
internazionale a cui
partecipa come
rappresentante dell’Italia.
della coalizione progressista. Ma, a di- tografie e i filmati di Berlusconi presi- sette anni di una persecuzione giudi-
spetto degli ottimi risultati elettorali, il dente di calcio in tutti gli stadi d'Italia ziaria die non ha precedenti nella storia
Governo Berlusconi è costretto a difen- ("Chi si sarà mai seduto vicino a Ber- dei Paesi democratici, Silvio Berlusconi
dersi dai durissimi attacchi delle oppo- lusconi in tutti questi anni?" n.d.r.), mo- risulta indenne da ogni condanna no-
sizioni, mentre cominciano a fischiare bilitano tutto l'esercito dei pentiti di al- nostante si sia tentato di tutto per attri-
intorno al Presidente del Consiglio le levamento per cercare di ottenere qua- buirgli un qualche reato e il suo passa-
pallottole delle Procure politicizzate che lunque dichiarazione possa in qualche to e quello delle sue imprese sia stato
iniziano indagini a tappeto sul suo pas- modo coinvolgere il Presidente del Con- "rivoltato come un calzino", nonostan-
sato, andando a scovare persino le fo- siglio. Ancora oggi, aprile 2001, dopo te siano state effettuate oltre 450 visite ►
Il politico
prodotto nazionale lordo, aumentano Sono i primi successi cui stava per se-
GLI INCONTRI
Silvio Berlusconi a
colloquio con il
Presidente
americano Clinton.
Sopra, Agnelli e
Romiti presentano
a Berlusconi lo
stabilimento Fiat
di Melfi. A destra,
Eltsin e
Berlusconi,
accompagnati
dalle rispettive
consorti, ascoltano
gli inni nazionali
nella Sala delle
Colonne al
Cremlino
I! polìtico
I PERSONAGGI
◄L’ITALIA
PROTAGONISTA
ual è il ruolo dell'Italia nel mondo?
Q Una domanda importante cui, co-
me segnala Sergio Romano, ben pochi
rispondono: "Di politica estera poco si par-
la perché tutti sono convinti che non serva
sul piano elettorale". Un'affermazione su i
.
Il politico
V
•i
'ii
1;
nprimo
Governo
li
[|
■i
il
L*
Berlusconi
PROTAGONISTA INTERNAZIONALE
Da sinistra, Silvio Berlusconi con Frangois
Mitterrand; l’arrivo a Bonn per il vertice europeo
del giugno *94; la cena dei protagonisti del G7 a
Napoli; l'incontro con il Dalai Lama, premio
Nobel per la Pace
UNA NUOVA
POLITICA
INTERNAZIONALE
A sinistra, il
Presidente con
Clinton a Roma.
Sopra, Berlusconi al
vertice di Budapest
della CSCE.
A destra,
BUDA 1
con il Primo Ministro
inglese Tony Blair
CONTRO IL
COMUNISMO
Roma, 9
dicembre 1999.
Silvio Berlusconi
festeggia il
decennale della
caduta
del muro di
Berlino
«
la riconquista e il ripristino di una pie- ne della sovranità popolare. tim o m o m en to o g n i passaggio, ogni
na ed e ffe ttiv a d em o cra zia q u a n d o Q uesto sentim ento m i ha spinto a concetto, ogni parola, ogni sfum atura.
sarà concessa fin a lm e n te agli italia- preparare i m iei in terven ti parlam en- L'obiettivo costante è stato quello
n i la possibilità di votare e di decide- tari, sin da quello di insediam ento del di una lim pida chiarezza u tilizzando
re, con il loro vo to , da chi vo g lio n o m io pruno Governo, in m odo diverso u n linguaggio semplice ma solenne nel
essere governati. rispetto a quello consueto dei discorsi tono, il p iù lontano possibile dagli ste-
O g n i passaggio di questi discorsi "a braccio" per i quali ho sem pre u ti- reotipi e dalla retorica della politica po-
è perm eato dal rispetto profondo, qua- lizza to la tecnica della "scaletta" la- liticante.
si sacrale, che sento nei confronti del sciando al contatto im m ediato con gli O g n i testo è sta to d iscu sso con i
Parlam ento com e m assim a istitu zio - ascoltatori, alle loro reazioni, a ll'a t- m iei piti v ic in i collaboratori, G ianni
m osfera d e ll'in - Letta e Paolo Bonaiuti, e poi riletto cri-
contro la scelta ticam ente con i presidenti dei g ru p p i
delle espressioni, parlam entari di Forza Italia Beppe Pi-
delle aggettivazio- sanu ed Enrico La Loggia. A loro va il
n i, delle iterazio- m io p iù affettuoso e riconoscente rin -
n i, del tono e del graziam ento.
ritm o d e ll'in te r- Chi avrà la pazienza di leggere an-
vento. che solo alcuni di questi discorsi potrà
Q uesti tr e n ti- valutare, infine, la continuità e la coe-
no discorsi e i tre renza della m ia azione politica e dei
in te rv e n ti pro- m iei p ro g etti per cam biare l'Italia, e
n u n c ia ti in occa- potrà com prendere m eglio le ragioni 95 .
sione delle grandi profonde che m i hanno spinto a m et-
manifestazioni po- tere la m ia esperienza di uom o del fa -
polari di Forza I- re, le m ie energie e tu tto m é stesso al
talia sono il risul- servizio del m io Paese e dei m iei con-
tato d i u n lavoro citta d in i che, com e mé, hanno a vu to
accurato e di la fo rtu n a di nascere, di vivere e di la-
u n 'a tte n zio n e ai vorare in questa nostra straordinaria
particolari quasi terra e vogliono continuare a farlo da
spasm odica. H o donne e da uom ini liberi.
corretto e ricorret-
to, ho precisato e Silvio B erlusconi
lim ato sino all'ul- Arcore, 31 gennaio 2001
suoi problem i e che conoscono dal basso e "Dobbiamo restare Un successo unico, imprevisto, che sor-
da vicino il dram m a degli ospedali e dei prese gli avversari.
tribunali superaffollati, delle scuole fa ti- una forza viva Qualcuno in quei giorni convulsi pa-
scenti, dei servizi che non funzionano, del ragonò il m ovim ento appena nato a
debito pubblico, delle tasse inique, del la- della societàr non "una m acchina form idabile, allestita con
voro che manca". criteri così nuovi da non poter essere con-
Su queste coordinate sbocciarono mi-
dobbiamo diventare frontata ai vecchi partiti".
gliaia di Club Forza Italia e, da Mila- un partito chiuso, Meno enfaticamente, Berlusconi ha ri-
no a Trapani, da Bari a Trieste, Tltalia cordato proprio al Primo Congresso di
si scoprì azzurra. burocratico" M ilano che Forza Italia fu subito “il ►
Il politico
"Desideriamo vivere
in un Paese
moderno e giusto ,
dove siano
valori sentiti e
condivisi la generosità ,
Valtruismo,
la dedizione e la
passione per
il proprio lavoro "
sare la propria struttura organizzativa.
L'entusiasmo dei Club, l'intuizione dei
comitati elettorali, non potevano ba-
stare per affrontare i nuovi, gravosi im-
pegni: dunque che fare? Berlusconi si
trovò dinnanzi a una scelta difficile:
poiché "volevamo continuare a restare li-
beri dai vincoli di un'organizzazione. Pen-
savamo che fosse giusto proseguire così e
fum m o comitato elettorale per le elezioni
europee del 1994 e per le elezioni regiona-
li del 1995. Cominciammo a cambiare idea
quando vedemmo che era elevatissim o il
numero delle schede recanti il voto per For-
Nessuno spazio, dunque, a chi appro-
fitta, a chi divide, a chi tradisce lo spi-
rito di Forza Italia.
Su queste coordinate, il m ovim ento
continua a crescere.
E a chi Io accusa d'aver creato un par-
tito-azienda, Berlusconi risponde: "È
un'accusa tanto maliziosa quanto infon-
data. La risposta migliore è nei fatti, nel-
la storia di questi anni, nell'entusiasmo e
nella passione delle migliaia e migliaia di
nostri azzurri che fanno ormai di Forza I-
W
I
talia l'unico vero e grande partito popola- a raccogliere per così tante elezioni conse-
re d'Italia. È difficile pensare che un par- cutive così tanti milioni di voti.
tito-azienda, come qualcuno lo ha voluto Altro che partito-azienda: il nostro è il par-
definire, sottoposto a prove durissime e a tito-baluardo della libertà e della dem o-
pressioni di ogni genere, possa continuare crazia in Italia". ►
L'ORGOGLIO
Milano, 16 aprile 1998. Si v
apre il primo Congresso
Nazionale di Forza Italia.
Berlusconi galvanizza la
platea: “ Forza Italia
esiste, resiste e cresce.
Gli elettori di Forca Italia
esistono, resistono e
crescono”
Il primo Congresso N azionale di
i grandi
appuntamenti
I prova. Preso atto, inoltre, delle conclusioni a cui sono pervenute le otto C om -
missioni di lavoro, le fa proprie. In particolare, alla luce dell’am pia e approfon-
dita discussione politica svoltasi sulla relazione del Presidente Berlusconi, sot-
tolinea i seguenti punti:
1. La netta opposizione di Forza Italia al governo Prodi e alla m aggioranza
delle sinistre che tendono a una sistematica occupazione di tutti i posti di pote-
re e a un soffocante controllo delle istituzioni della società e del mercato.
2. Il confermato impegno a realizzare una riform a dèlio Stato che Forza Ita-
LA CONCLUSIONE i lia per prima ha chiesto in Parlamento. Limite allo statalism o invadente, prim a-
DEL CONGRESSO to della società civile, reali strum enti di autogoverno locale, Senato delle auto-
18 aprile 1998, Berlusconi parla in nomie, un Presidente eletto direttamente e dotato di reali poteri, il Federalismo,
piazza del Duomo a Milano: una Giustizia fondata sulla garanzia dell’assoluta imparzialità dei giudici, sono
Noi siamo Imposizione al regime, ' le condizioni indispensabili per portare a livello europeo le nostre istituzioni.
siamo l’opposizione al fisco 3. Il Polo per le Libertà rappresenta oggi per la dem ocrazia italiana lo stru-
vessatorio, siamo l’opposizione
m ento insostituibile per garantire ai cittadini l’evoluzione verso il bipolarism o e
alla mala giustizia,
siamo l’opposizione alla per assicurare quella funzione di opposizione che è essenziale in qualsiasi
disoccupazione. Noi vogliamo democrazia. Per costruire la necessaria alternativa alle sinistre occorre, inoltre,
liberare l’anima e il corpo dar vita ad una alleanza politica e program m atica di tutte le forze moderate.
del nostro Paese 4. Con il suo Primo congresso nazionale Forza Italia raccoglie e rilancia
da questa maggioranza arrogante, la sfida per la crescente afferm azione di un m ovim ento politico che dia fo r-
prevaricatrice e illiberale” za e voce alla società civile, ai ceti m edi produttivi, alle categorie sociali più
deboli, a tutti i cittadini che sentono insopprim ibile il bisogno di realizzare i lo-
ro diritti di libertà.
lo delle libertà. Qui c'è il futuro. Ma il fu - lia, nel segno della libertà e della dem o-
turo non arriva da solo. "Dobbiamo trasformare crazia. Da domani la splendida Italia che
Tutti insieme, adesso, dobbiamo lavorare voi rappresentate si rimette al passo con
nelle nostre città p er costruirlo, per dare
questo autunno di i suoi doveri quotidiani, con le sue spe-
vera libertà al nostro Paese, per il bene del- democrazia in una ranze e le sue trepidazioni con la sua gioia
la nostra Nazione e di tutti gli italiani, tut-
ti insiem e, uniti nel nom e di Forza Ita- primavera di libertà " di vivere e la sua infaticabile capacità di
lavoro e di innovazione".
Il politico
UN CODICE
ìi ta x day: FISCALE UNICO
Berlusconi a Verona
RIVOLUZIONE
COPERNICANA ■- *
ImSKm .
per cento per i redditi sino a 200 milio- delle previsioni, vi è un punto in parti-
ni e una del 33 per cento per quelli su- “Siamo arrivati colare su cui il leader di Forza Italia si
periori. Il progetto prevede anche la è soffermato nel suo discorso verone-
graduale riduzione deH'Irap, la sop-
ad un bivio: se. Riguarda le categorie più deboli, gli
pressione delle im poste sulle succes-
sioni e sulle donazioni. Da cento im-
dobbiamo scegliere anziani, i pensionati, un punto fonda-
mentale, irrinunciabile: " ... Per una fa-
poste si deve passare a poche imposte tra impoverimento m igliaformata da una persona di 75 anni
principali. "La nostra ricetta", sostiene con coniuge, con un reddito inferiore ai 22
Berlusconi, "si ispira a quella della signo- e prosperità milioni, per questefamiglie noi diciamo che
ra Thatcher e del Presidente Reagan. E non non ci deve essere neppure la preoccupa-
solo. II premier spagnolo Aznar nei primi tra declino zione di fare la dichiarazione dei redditi, per-
tre anni del suo governo ha realizzato, ap- ché a un certo momento della vita si ha il
plicando quanto a noi è stato impedito di e sviluppo" diritto di vivere sereni, si ha il diritto, dopo
fare con la caduta del nostro Governo nel aver tanto dato, finalm ente di riceverei".
Il politico
nazionale mentre la Francia investe il to Azzurro per la sicurezza dei cittadini e mità. Per garantire ai cittadini la libertà dal-
7,8 per cento, la Germania l'8,7. "Qual- per la prevenzione dei reati". "Fra i diritti la paura, oggi lo Stato, oltre a riacquistare il
cosa", quindi, non funziona. Ma non per fondamentali di uno Stato moderno noi ri- controllo del territorio, deve innanzitutto
colpa degli uom ini dello Stato, come teniamo infatti che ci debba essere anche il prevenire il crimine e non solo reprimerlo.
Berlusconi con forza ricorda: "Lo testi- diritto di ogni cittadino a non avere paura. Questo problema si può risolvere solo con la
moniano i tanti feriti che ogni anno si an- Se lo Stato non adempie a questo suo fo n - riorganizzazione di tutto l'apparato dell'or-
noverano tra gli uomini delle forze dell'or- damentale dovere, se non difende i cittadini, dine pubblico, in modo da fa r rivivere, ren-
dine, lo testimoniano i loro caduti!". viene meno la base stessa della sua legitti- dere effettiva e concreta quella fondameli-
^ E R M $ R E LA '
.\ CRIMINALITÀ^^
16 ottobre-«99, { £
Palando dìTVIilaiiP-
Sìlvio Berlusconi v
presentali Pmgetto
'sullasictfrezza
tale funzione dello Stato sin qui trascura- proponiamo detrazioni fiscali per le vitti-
ta che è la prevenzione dei reati. È per que- me che hanno subito danni al proprio la-
sto che diciam o che occorre creare una voro o alla propria impresa, o che hanno
struttura, un'organizzazione, una mac- perduto giornate lavorative o hanno dovu-
china che prevenga il crimine, con tutti i to sostenere spese mediche".
mezzi che la moderna tecnologia mette a Conclude con un messaggio forte, di-
disposizione, con tutti i mezzi che la mo- retto a tutti i cittadini: "Non vi lascere-
derna scienza dell'organizzazione ci inse- mo soli, non vi lasceremo indifesi, farem o
gna. È per questo che oggi noi siamo qui di tutto per garantire in tutte le città e i
a presentare questo nostro progetto, il Pro- paesi d'Italia il diritto a condizioni serene
getto Azzurro per la tutela e la difesa dei di vita, di lavoro, di svago.
cittadini". I professionisti del crimine devono sape-
Ma, anche in quest'occasione e anco- re che non lasceremo nulla di intentato af-
ra una volta, il pensiero di Berlusconi finché siano contrastate le loro attività, af-
va ai più deboli, alle vittime. fin ch é siano ridotti i loro spazi operativi,
Il punto più sofferto del suo appassio- affinché siano sanate le ferite che essi in-
nato discorso al Paialido di M ilano è fliggono alla coscienza dei cittadini. L'e-
dedicato alle "vittime dei reati e ai loro fa - sercito del male, quell'esercito che fa della
miliari, poiché lo Stato non li assiste. Noi violazione dei diritti e della vita dei cit-
proponiamo l'istituzione di un fon do na- tadini la sua professione e la sua bandie-
zionale p er il congruo risarcimento delle ra, noi lo vinceremo lavorando e combat-
vittime che versano in stato di necessità, e tendo insieme".
li politico
L
to realistiche.
1999 segnano un punto di svol- Coraggiosamente, Forza Italia ha posto
ta importante. I risultati delle ur- gli elettori davanti ad una scelta di cam-
ne sono netti: il governo di sinistra gui- po. Da una parte vi è chi, come i post-
dato da Massimo D'Alema esce pesan- comunisti, vuole un'Europa statalista,
temente sconfitto mentre Forza Italia, burocratica, elitaria. Dall'altra vi è chi
con il 25,2 per cento dei voti, si confer- vuol costruire l'Europa dei popoli e del-
ma il primo partito nazionale. Ma non le libertà un'Europa della solidarietà e
solo: Berlusconi con tre milioni di pre- della giustizia per tutti, un'Europa ca-
ferenze, risulta il candidato più votato pace di ridurre le tasse, far crescere l'e- >
L’approdo europeo
Berlino 1999.
Forza Italia ^ PPE
dicembre 1999. Berlino, città m artire del com uniSm o. A dieci anni dalla
2 caduta del m uro della vergogna, si riunisce l’assise del Partito P opolare
Europeo, il grande raggruppam ento dei m ovim enti m oderati di ispirazione cri-
stiana del continente. A ll’ordine del giorno, l’adesione di Forza Italia, il sor-
prendente partito che da sei anni è il principale punto di riferim ento di tutte le
forze che in Italia si oppongono alla sinistra. Alla sua testa Silvio Berlusconi,
il leader politico che, nonostante fosse all’opposizione, nonostante fosse quo-
tidianam ente attaccato e crim inalizzato, ha raccolto tre m ilioni di preferenze
personali. Un record assoluto, in Italia com e nel resto del continente.
Eppure i resti del cattocom unism o, la parte più a sinistra della vecchia De, pun-
tano i piedi. Non vogliono Berlusconi nel PPE. Hanno assicurato ai loro referenti
della sinistra che mai e poi mai il Presidente di Forza Italia entrerà nel Partito
Popolare Europeo. Ma, considerati i program m i e le tesi congressuali, verifi-
cati i valori e i principi che ispirano l’azione e l’iniziativa politica di Forza Italia an-
che alla luce della collaborazione instauratasi nel G ruppo del Parlam ento Eu-
ropeo, i deputati tedeschi, spagnoli, portoghesi, francesi e via via tutti gli altri,
hanno ormai deciso: il posto di Forza Italia è nel PPE. Il 2 dicem bre Silvio Ber-
lusconi viene invitato a Berlino, Forza Italia entra ufficialmente nella grande fa-
miglia della libertà e della dem ocrazia in Europa.
Nel suo discorso al congresso berlinese, il Presidente sottolinea com e Forza
Italia sia un “un partito nuovo ma che ha radici profonde, visto che gli elettori so-
no gli stessi dei partiti di tradizione dem ocratica e occidentale che hanno par-
tecipato alla fondazione dell’Europa e hanno garantito all’Italia cinquant’anni
di benessere nella dem ocrazia e nella libertà. Questi partiti, tra il ’92 e il ’94, fu-
rono esclusi dalla com petizione elettorale, ma non furono cancellati i loro elet-
tori. Era perciò necessario che scendessero in cam po degli uom ini nuovi per
dare dignità al loro passato e speranza al loro futuro” . Concludendo Berlusconi
si sofferma sui temi dell’Europa e paria non di allargamento della Comunità, ma
di riunificazione. “Poiché dobbiamo pensare a quello che vollero i nostri padri, va-
le a dire ricostruire l’unità spirituale dell’Europa che era stata distrutta da due
guerre mondiali e da due totalitarismi. Dobbiamo per questo ritrovare quello slan-
cio etico e spirituale di cui c’è ancora bisogno; solo così potremo costruire un’Eu-
ropa non solo dell’economia ma anche dei valori”.
Fanno parte del gruppo di Forza Italia al P arlam ento Europeo: Silvio Berlu-
TRE MILIONI DI PREFERENZE sconi, Antonio Tajani, Pier Ferdinando Casini (C C D ), Generoso An-
Le elezioni europee rappresentano per dria, Renato Brunetta, Luigi Cesaro, Raffaele Costa, Marcello Dell’Utri,
Berlusconi un momento fondamentale. Carlo Fatuzzo, Enrico Ferri, Francesco Fiori, Giuseppe Gargani, Jas Gaw-
Grazie al suo successo personale Forza ronsky, Giorgio Lisi, Raffaele Lombardo (CCD), Mario Mantovani, Mario
Italia risulta il primo partito italiano.
Walter Mauro, Francesco Musotto, Giuseppe Nisticò, Guido Podestà, A-
Sopra, Silvio Berlusconi con Helmut
Kohi. In questa pagina, Berlusconi al malia Sartori, Umberto Scapagnini, Vittorio Sgarbi, Guido Viceconte,
vertice europeo di Essen Stefano Zappalà.
Il polìtico
LA GRANDE
110 MOBILITAZIONE
In occasione delle
elezioni europee tutta la
struttura di Fòrza Italia
sm obilita comrisultati •
entusiasmanti
'Andremo in Europa,
a Strasburgo
con una squadra che
avrà come primo
impegno
la difesa degli
interessi dell'Italia"
* **
Venezia sui mari d'Italia sventola la
ì *T*:èt#:
m r*
bandiera di Forza Italia
Il politico
Azzurra, ia nave
delia libertà
rentuno m arzo 2000. Genova.
114
A NAPOLI
Berlusconi saluta gli
azzurri partenopei.
Nella foto grande,
un momento della
navigazione
Azzurra, mnave
della libertà
4 che legittimamente possediamo con l'unico
limite di non ledere i diritti degli altri".
"È il primo diritto che ci appartiene come
persone, come uomini e donne; per diritto
naturale. Non è graziosamente concesso dal-
lo Stato, anzi è ad esso anteriore, viene pri-
ma dello Stato che ha come principale com-
pito proprio quello di garantirci l'esercizio
della libertà".
Il secondo scalo è altrettanto significati-
vo. Livorno è la città rossa per eccellen-
za, qui è nato nel 1921 il Pei.
Anche a Livorno, cuore della Toscana
rossa, migliaia di persone vengono ad
ascoltare Berlusconi. Quel giorno il lea-
der di Forza Italia, assieme a Marcello
Pera, Gaetano Pecorella e Sandro Bon-
116 di, discute di giustizia e "giusto proces-
so". Domenica 2 aprile una Napoli en-
tusiasta accoglie Azzurra: una flotta di
imbarcazioni attende nel Golfo la gran-
de nave e nel cielo gli aerei "d ella li-
bertà" salutano rammiraglia di Forza I-
talia. Davanti al calore dei partenopei
Berlusconi si emoziona: "È uno spetta-
colo toccante. Continueremo la nostra cro-
ciera-crociata perla libertà, con nel cuore il
ricordo di una giornata davvero indimen-
iovitto ria
di prim avera
edici aprile 2000. L'Italia cambia
r |
pnlhl y
DEMOCRA
n una d elle sue prim e interviste
politiche Silvio Berlusconi dichiarò
seccam ente: "Io sono, com e diceva
Raymond Aron, un anticomunista senza
complessi". E, dunque, senza timori, sen-
za reverenze, senza mediazione. E in
un'altra più recente: "L'anticomunismo
è un dovere morale della memoria". Dal ri-
fiuto netto del
to ta lita rism o SILVIO BERLUSCONI
marxista, dalla
denuncia sen-
za rem ore de-
gli errori e de-
gli orrori del
120 com uniSm o -
il "d io che ha
fa llito " -il lea-
der di Forza I-
talia Ira poi svi-
luppato una
IS C O R S I
precisa filoso- P ER LA
fia della libertà.
Per Berlusconi, D EM O CRAZI
infatti, "la li-
MO.NDUXm
bertà itone qual-
cosa di generico, è la libertà individuale, la
libertà di ogni individuo, di tutti gli indi-
vidui. La libertà non è mai conquistata una
volta per tutte.
La si conquista giorno per giorno combat-
tendo coloro che vogliono lim itarla nelle
scuole, nello sport, nel lavoro, nella attività
Q uesto è lo STATO LIBERALE
politica, nei rapporti con lo Stato. Il prez-
L o S ta to n o n è q u a lc h e co sa d i su p erio re, è se m p lic e m e n te u n 'a s s o c ia -
zo della libertà è l'eterna vigilanza. Difen-
z io n e tra persone. N o i d ecid ia m o , p e r v iv e re m e g lio , d i d a rci d elle regole
dere la libertà, sempre e dovunque, è la mis-
sione più alta, più nobile, più entusia- co n d iv ise, d i dare v ita a u n a c o n v e n zio n e che è lo S ta to .
smante". Al tempo stesso non vi è alcun L e p erso n e q u in d i ven g o n o p rim a d ello S ta to ; la so cietà civile, i l ra p p o rto
alibi per l'egoism o e lo sfruttamento. che c 'è fra tu tti n o i, v ie n e p rim a d ello S ta to e a d esso n o i a ffid ia m o il com -
Anzi. "Per noi la migliore società è quella p ito p rim o d i difeìidere i n o str i d iritti, d i g a ra n tire a t u tti e a ciascuno l'e-
dove vi è il maggior benessere possibile per se rc izio d ei n o s tr i d ir itti. P er q u e sto c'è lo S ta to e t u t t i coloro che lo im -
il maggior numero di persone. p e rso n a n o , che n e so n o l'in c a rn a zio n e , t u t t i g li u o m in i d e llo S ta to s o -
Nessuna produzione di ricchezza può esi-
I
sfere se la libertà individuale non viene ri-
spettata". Perciò è necessario battersi
per "un'economia sociale di mercato non
distorta dai privilegi, un'economia che cor-
risponda ai valori fondam entali dell'etica
laica e cristiana e che promuova la prospe-
ritàgenerale".
Ecco perché è indispensabile avere "la
consapevolezza che bisogna prima creare
ricchezza per poterla poi distribuire ai me-
no fortunati, a coloro che per molti moti-
vi non sono stati toccati dalla diffusione
del benessere.
Questo è quello che noi abbiam o sempre
messo in pratica e che portiamo nel cuore".
Su questi principi Silvio Berlusconi ha
incardinato il suo impegno politico e
sociale. Lo conferm ano, una volta di
più, i suoi libri "L'Italia che ho in men-
te" e "D iscorsi per la dem ocrazia" , e-
diti da Mondadori.
Il prim o è una selezione dei tanti di-
scorsi a braccio pronunciati da Berlu- 121
sconi in questi anni di lotta politica e
offre uno spaccato unico della storia
di Forza Italia; si va dal primo discor-
so del febbraio 1994 alla commemora-
zione del decennale della caduta del
muro di Berlino, dall'apertura del pri-
mo Congresso Nazionale di Forza Ita-
lia all'intervento alla prima assemblea
nazionale di Azzurro Donna e ai di-
scorsi in occasione del Tax day e del
Security day.
I "D iscorsi p er la D em ocrazia" sono
invece una raccolta dei più significati-
vi interventi parlamentari di Silvio Ber-
lusconi che testimoniano la coerenza
no, co m e ta li, n o s tr i d ip e n d e n ti, so n o a l s e r v iz io d e i c itta d in i
della sua azione politica e la sua fede
N o n p o s s ia m o a c c e tta re che lo S ta to v o g lia c o n tr o lla r e t u t t o e t u t t i ,
nella democrazia fondata sul rispetto
che v o g lia in v a d e re la n o s tr a v ita , che p re te n d a d i reg o la m en ta re tu tte
della volontà degli elettori e sul dirit-
le n o stre a ttiv ità , che p re te n d a d i im p o rc i sem p re p iù ta sse , sem p re p iù to dei cittadini di vedersi fedelmente
regole, sem p re p iù d iv ie ti! V o g lia m o essere c itta d in i, n o n s u d d iti rappresentati in Parlam ento dai loro
Q u in d i s ia m o d i fr o n te a d u e teo rie d i base, a d u e filo s o fie , a d u e conce- eletti. "Per la semplicità del linguaggio e
z io n i c o m p le ta m e n te o p p o ste, in c o n c ilia b ili tra loro, e che sp ieg a n o per- la incalzante forza espressiva, questi di-
ché i p r o ta g o n is ti d ella sin istra , che h a n n o c a m b ia to s im b o li e n o m e m a scorsi rappresen tano incontestabilmente-
so n o sem p re g li ste ssi, c o n tin u a ttp co n coerenza a v o le r d o m in a re la s o - scrive l'editorialista della Mondadori - li-
c ie tà , a d a ve re u n a m e n ta lità s ta ta lis ta , d ir ig is ta , g iu s tiz ia lis ta . N o n no degli esem pi più alti e più nobili di o-
p o sso n o e n o n v o g lio tio cam biare. ratoria parlamentare nella storia della Re-
pubblica".
politico
La modernizzazione dello Stato, l'Italia "on line",
Le cinque grandi
“missioni"
per cambiare l'Italia
Riorganizzazione dal profondo di tutti gli appa-
1 rati dello Stato per un nuovo modello di Stato
informatizzato e digitalizzato ed estensione della u-
per migliorare
la vita degli italiani
Attuazione della nostra ricetta per il benessere:
1 meno tasse sulle famiglie, sul lavoro e sulle im-
prese, meno burocrazia, meno divieti, meno sper-
peri di denaro pubblico, per avere più sviluppo e più
lavoro, più risorse da investire per il bene di tutti.
D
obbiam o m ettere m ano al com plesso delle leggi. Oggi in Italia
esiste un num ero incalcolabile di leggi che non garantisce cer-
tezza del diritto e serenità a chi vuole operare nel pieno rispetto delle re-
gole. Si tratta di rivisitare il codice civile, il codice penale, i codici delle
procedure, si tratta di abrogare m olte leggi, di riunire le norm ative
delle varie m aterie in testi unici e di dare vita a un nuovo Codice fisca-
le abrogando le attuali più di tremila leggi fiscali. È un immane lavoro
a cui chiameremo i migliori fr a i nostri giuristi.
C
i sono da m ettere finalm ente in cantiere le grandi opere. L'Italia
ha accumulato un grave ritardo nelle infrastrutture rispetto agli
altri Paesi europei: il nostro sistema autostradale è da completarsi in più
punti, i collegamenti ferroviari internazionali sono rimasti progetti sul-
la carta, devono essere realizzate o completate le metropolitane nelleprin-
cipali città, è necessario intervenire sulle reti idriche del Sud e realizza-
re un grande piano di opere per resistere alle calamità naturali con la mes-
sa a regime degli alvei del Po, dell'Arno, del Tevere e dei sistemi torren-
tizi di molte regioni.
l Sud infine è la nostra grande opportunità, il tesoro nascosto che
IN IM P EG N O C O N C R E T O : J dobbiamo saper valorizzare per fa r ripartire lo sviluppo dell'intero Pae-
se. Il "Piano per il decollo del Sud" è un punto fondam entale del nostro
progetto per l'Italia.
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er quanto riguarda il program m a economico, la nostra "Ricetta
per l'equità fiscale, per il benessere, per il lavoro e per la solidarietà"
si sostanzia dei principi dell'economia sociale di mercato che è parte fon -
dam entale del nuovo program m a del Partito Popolare Europeo. I no-
stri obiettivi fondam entali sono la guerra alla povertà, alla disoccupa-
zione, alle tasse ingiuste, alla burocrazia eccessiva, alla criminalità. Il pri-
mo dei traguardi che ci prefiggiamo è quello di fa r entrare nell'area del
UN IM P E G N O P R E C IS O : benessere i sette milioni e mezzo di nostri concittadini che vivono nel-
l'indigenza. Per realizzare questo obiettivo è necessario dare un forte im-
pulso all'economia per creare nuovi posti di lavoro e attuare una nuo-
va, forte politica sociale. La ricchezza delle nazioni è data dal numero dei
cittadini che lavorano e dal livello qualitativo della loro attività. Se vo-
gliamo un'Italia prospera e competitiva nel mondo della "Nezv Economi/"
dobbiamo investire nella cultura, nella formazione, nell'istruzione.
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uesta è la m issione che ci assegniamo per l'Italia. Per l'Italia del
2010, per l'Italia del nuovo millennio. Non è un progetto di cen-
tro, di sinistra o di destra: è sem plicem ente ciò che è indispensabile e
urgente fare per il bene dell'Italia e di tutti gli italiani se vogliamo fa r cre-
scere il nostro benessere, la nostra sicurezza, la nostra libertà.
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ono sicuro che l'Italia che ho in m ente io sia com e quella che hai
in m ente tu: un Paese nel quale nessuno debba sentirsi un cit-
tadino di serie B, un Paese dove nessuno debba sentirsi abbandonato
nella m alattia e nella povertà, un Paese dove tutti possano sentire lo
Stato e le sue istituzioni com e la propria casa e non com e un nem ico
in agguato, un Paese dove nessuno debba sentirsi a rischio solo per-
ché sono al governo i suoi avversari, un Paese dove tutti abbiano la
possibilità di istruirsi, di realizzarsi, di dare il meglio di sé, un Paese
libero, prospero e giusto dove p er tutti sia possibile tenere aperta la
porta alla speranza.
Con i più cordiali auguri A , / k )
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Milano, aprile 2001
Egregio Signor
Egregio Signor
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