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H I S T O R I A
FIORENTINA,
Di M. Piero Buoninfegni,
Gentilhuomo
Fiorentino.

Nmmmente data in luce. Con licenza, Privilegio


DEL S E RE N I S S. G R^t N DVC^f
DI TOSCANA.

IN FIORENZA,
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Appreflo Giorgio Marefcotti,


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AL SERENISSIMO
FRANCESCO DE* MEDICI,
Secondo Gran Duca di Tolcana,

Signor mio oflruandifisimo.

A L giouamento vniuerlle,
che luole nalcere daLibri di
molto pregio ,non conuie-
rie a coloro eflr lontan i,che

prendono la cura di man-


Eglinonha
darli alla luce.
gran tempo , che da G ouan
Maria da Vrbino mi fu quella Opera prelnta
ta, perche li ltampaf]e,& come auuifano molti
huomini intendenti,chedebbaauuenire,d co-
mune vti litd li publicade. Molta era la fpefa,&
la fatica,che in li fatta imprela mi fgomentaua,
ma poi che per bont molir V. A. S. ne*
fua
fuoi rifer tti,come le era grado, che da me fof
fe ftampata,vinl il fuo volere incontanente o-
gni mio dubbio , Se nellanimo mio tanto val-
le, che lenza volgere il penliero ad altra col, mi

poli in cuore fornir quello, che in prima pr


pollo mi hauea Hora volell Iddio, li come io
.

conolco il gran valore, che cosi mi folle ageuo-


le dedicarle cofa pi pregiata di quella Storia
*7-
$ che
.

che io le preferito ; peroche non farebbe il mio


adoperare dallanimo difforme, ne il mio pen-
der dalle mie picei ole forze dimoiato Elle .

poco fi flendono , Se poco vagliono , ma fono


fiate tuttauia in ogni tempo pronte alle voglie
di coloro, che nello flato felice di V. A. fi dimo
ran,<& perche fieno prede aTeruigi di lei:moi
to mi fono fpronato per lo adietro, ma in ogni
altro tempo debbo io dudiofmente affaticar-
mi* A lei pi , che ad altri fi conuiene quella Sto
ria^oue molti auuenimenti, Se molti della citt
di Fiorenza E contengono, di cui ella tieneil
principato , Se il gouerno. Piacciale, che con
laiuto dello fplendore del fuo gran nome ella
apparifea pi bella al mondo , Se di pi flima,&:
togliendo dalloblio molti confglf&moltifat
ti, faccia, che quali dal principio infili o anoflri

tempi fia palefelavitadi quella nobilifsima Cit


t,che per altro reflaua poco palef,& ofeuraea
In Fiorenza il di 15 di Aprile , 1580.

Di V.A.S.

Giorgio Marefiotti* t

t
&
A BENIGNI LETTORI
io

ELLE anioni Immane cotanto'gonci la notizia


della Storia, che nefimo perauaentura fi troua , che
non ponga molta cura per leggere i fatti di quella,
&per intenderlit Poco fifende nella lunghezza de
gli anni la pratica di ynhuomofen\api:m la ya
auuemmenti porge diletto all' animo x
rieia de' molti

& conforto fnzafallo,che pi (limare fi dee,gl ou amento* Lo Jpa-


Zjo della yitahumana tanto corto, che prima ^che nojra yogha ci pen
f,famo alla fine peruenuti , & fnza, che piena di affanni ella fi troua
per fe deffa,t alment e i mali efierion la cont urbano,eh e poco fenz* l*al

trui colfuo aiutofipuotefoflenere . Ma i fatti nel tempo p affato operati


nelle cofe dubbie la confgli ano, & dal [enti ero torto la nmuouono
perche yma
quefo tempo felicemente in ogni occ afone , come fedele
fona, la mantengono. Se molto laffanno ,& il tedio, che ci arreca li
gnoranza , egli pur dee efer yero, cheli diletto per lo contrario, &il
piacere grandefa oltre modo della Storia, onde nel leggere ,& nell'u-
dire del tempo p affato certe nouelle,&yere
f
comprendono. Molto ci
graua lo (tare allofuro, &
ci contrifia, quando delle cofe auuenutenon

fama informati ima in leggendogli auuenimenti delle repubhche


de popoli, con piccio/a faticaffgombra il petto di quefa noia , & con
la luce della (Ionafi rallegra rafferena . Perche Mentitami alle mani
quefla prefente Hiforia , che dal giudizio di molti huomini mol-
to intendenti fintata per le cofe gioue mie, eh e in leifi contengono,

nobile per lofile, col qual e fata fritta\ho prefo ar dire nobt lifs .Let-

tori di mandarla alla luce , &flamp ari finalmente perpublicogioua
a
mento. grande il nome delta citt di Fiorenza tra tutte l e citt, che

fono in Italia : ma non minore forf la yoglia, che nafee negli animi
nodn per conofere i fatti daquella operati. Daneffuna cofa maggior-
mente, come dalle operazioni fifa palefeal mondo quefanobilt,onde
foghono [altre i popoli ingrande honore , & ingran pregio : In guifa.
. &

che fi egli <tuuiene , che il diletto fin tale , che non yfia difiara quefia
Storialo mi filmer di non hauerc impiegato il tempo in damo con pu-
biicaria almondo con lafiampa % Horag>erche equefio accagg iajo nepre
go iddio benedetto: accioche alle S.V* piacere, efrkme alcuna fidi sfa-
ttone nellanimo peruenga . Queflo tuttofia a confi Iasione di tutti,
& fen\a
a falute dellanima: and a
altro refi prefio yoflri comanda-
menti, alla yofira buonagrazia di cuore mi raccomando.
Vi Urente* Mi XVJaprile. MVL XXX

^comandi di FX paratifiimo .

Giorgio Marefcottf.

TJ.VOLJ.
&

TAVOLA DELLE COSE


PIV NOTABILI CONTENVTE
NELLA PRESENTE OPERA,
Ove pernia di alfabetoppofjno agevolmente trovare
le materiepiu importanti nella prefente
Hifioria .

Batb di ValembroT Aleflandria della Paglia fi ribella dalla


fatto morire torto da* Signoria di Milano 778
Fiorentini 4P Aleflandro Papa muore 6o
Acciainoli falliti 3# 8 Aleflandro quinto eletto in Pili 82x
Accordo de* Fiorentini Aleflandro Papa parte di Pili 824
con M. Carlo nuouo Aleflandro Papa v Bologna 827
Imperadorc 411 Altare di S.Giouanni,che reliquie bab-
Accordo fra il Re d'Vngheria e i Fio- bi 273
rentini 644 Aitino figliuolo di Cattniccio decapi-
Acorimbo da Tolentino Confbruadore tato da Piini 448
in Firenze 161 Altopafcio prefo da Fiorentini. 1 7^
Acqua di canale corrotta da M. Matti- Altopafcio venduto a Pifni $ 09
no 300 Ambafciadori dArrigo non nccuuti in
Agabito della Co lonna non accettato Firenze 187
per Vicario dellTmperadore da i Sa- Ambalciadori de Fiorentini, Aretini,
nefi 447 Sanefi entrano in Pila. 43$
Aguano arfo 212 Ambafciadori di Santa Chiefi in Firen
Agnolo Acciainoli nuouo Vefcouo 600 7C $$l
fatto Cardinale 67 ? Ambafciadori de Fiorentini ai Re Ru-
Agnolo della Pergola Capitano de Fi- berto 76\
fa ni 7<?j Ambafciadori de* Fiorentini prigioni
Agobbio fi ribella dalla Chicli $66 del Duca dOrliens 8 04
Alagna citta di Campagna prefi 22$ Ambafceria de Fiorentini allTmpera-
Alamanno degli Obiz2 Capitano de* dore 414
Fiorentini 24^ Ambafceria de Fiorentini al Re Carlo
Albergotti dArczzo ardono 647 terzo '
*4*
Alberigo Conte generale del Duca di Ambafceria de* Fiorentini al Re di Fra-
Milano saccampa preffo Bologna eia 69 }
765 saccotta Bologna 770 Ambafceria del Re di Francia a* Fioren
Alberti potti federe , & priui dvfici tini 6$6
ficee 680 Ambafceria de* Venetiani Firze 734
.

Albeiti detti confinati^ altri 728 Ambafceria del Re di Francia a* Pifa


Aldobrandino Ottobuono da di fe raro foni
787
e (empio 48 Ambafceria del Re di Francia, del Duca
Aleffandria adattata dal Conte dCrmi di Borgogna, & dCrliensFircm-
gnacca 70? xe 801
a Am-
1

^ T *4 V o l ^ ^
Ambafceria de Fiorentini {cacciata dal Aretini alfe diano Mercatello in Roma-
l>apa m
Perugia' - 68 j - gna 264
Ambalciate de Fiorentini al Papa, & al Aretini fno perdita di pi cafella 283
tri f 574 Aretini danneggiati 417
t
. :
,
j
Ambafciae'ue Fiolrititi mandate al Aretini fi ribellano dal Duca dAthene
Re-dVngheria 641 fac. 313
Ambiguo , & fallace parlare del demo- Arezzo in Signoria de Tarlati 235
nio M.Prouenzano Saluani Gouer- Arezzo viene m mano deFiortini 2?$
natore di Siena 74 Arezzo codia pi di 10000 fiorini 2.97
Amerigo di Narbona Gapitano di guer Arezzo libero dalla Signoria di Firen-
ra in Firenze -
137 ze 361
Ammonire in Firenze 604 , & il mo- Arezzo In Signoria di M.Carlo 643
do 600, & *
616 Arezzo v lccomanno 47
Ancila fi perde da Fiorentini f 1 f Arezzo prefo dal Sire di Cufci 66 8
Andrea di Neri Vettori Capitano delle Arieti delle Chiel tolti da Pilni 7^8
genti Fiorentine. 7,90 Armata prima marittima del comune di
Anghian fi rimane
Perugini 2,98
a Firenze 460
Anghiufi fi ribella a Perugini 407 Arno allaga Firenze 74 > di nuouo in-
Annullali ogni procedo del Papa contra nonda Firenze 8 2, innonda, e rouina
*lArciuefcouo di Milano 4 ri molte cafe 84
Antipapa fra Pietro fa ftte Cardina- Arno innonda Firenze .90
*

li .zip Arno innonda il pae le 2 6p


Antipapa riceuuto da Pifani 233 A rno mena via dua ponti di legno 2 7 $
Antipapa preio 243 , arriua in Auigno- Arno torbido pi di dua meli , e la cau-
ne,& gil perdonato dal Papa 248 fa 27 6
Antipapa Chimenti muore in Auigno- Amo ghiacciato affai tempo 43 f
ne 73 1 Arno rompe la pefeaia della porta alla
Antipapa manda ambalceria Firenze Giuftitia f 06
fac. 786 Arno innonda 7 99
Antipapa viene ad habitare Genoua Arnoldo Todcfco Connefiabile de Fio
fac. 788 rentini fuggito in Lucca 2fa
Antonio Adorno Doge di Genoua 73^ Arrigo Imperndore primo Duca di Ba-
Antorgo Maraialdo Vicario dcllImpc- rder in Firenze edifica la Chiefa
radoreinPif 447 diS.Miniato 21
Appello degli ambalciadori Fiorentini Arrigo Imperadore terzo di Bauiera all
al Crocidilo 571 Tedi Firenze 24 , fi parte (confitto, e
Aquila citt fi d 66 4 . rotto dalla Con telfa Matelda muore
Arbitri fatti in Firenze 174 fico m' ini cato 27
Arciuefcono di Milano riconciliato dal Arrigo di Spagna in Cicilia dal Ke Car
Papa 41 lo d Angi 6 4 fi lolleua contro al Re
Arciuefcouo di Milano Vicario di Bo- Carlo 70
_
logna 421 Arrigo Imperadore no vbbidito da Fio-
Arciuefcouo di Milano muore di car- rentini 1 3 o, palla in Italia 133, prea
co n cello 428 de la corona del ferro in Milano 1 3 4
Arciuefcouo di Plaga Vicario dell lm- in Genoua 1 3 7 , fa procclfo contro a*
peradorc in Siena 438 Fiorentini 137 >in Pila 13^ , in Ro-
Artiuelcouo di Pila come cerca nuol- ma 140, torna in Roma 140, in Arez
gimento di fiato in Pila 73 6- 20 41, in lu quel de Fiorenani 144
1

Aretini perdono il borgo San Sepol- alfedia Firenz c 1 42, v S* Calciano

cro 276 1 44, v Poggibonzi 1 4 1 , in Pila fa


pr-
1 1

*5 r '* v ou
proceffo contro
parte da Siena 14?
conuento
a* Fiorentini 144
, muore Bnon-
, fi
m b
147
Arrigo di Namurro Malifcalco deU'Im T5 A d 1 a dAnagna fi rende 40 1
peradore in Pif 1 3B
Badia di Firenze arde, data in com-
Arrigo Imp. feppellito a Pi f 14f menda
Arrigo Imperadore viene con gran for- Baelione de Baglioni da Perugia Pote-
za in Italia ft in Firenze 34 f
43 9
Arfanaie di Pif afforzato in modo di Baldaflri Cofcia Cardinale di Bologna
cittadella 731 nimico del Duca di Milano 777
Artefici reggono Siena 443 Baleftrieri Genoucfi aflaliti 2 77
Artefici ridotti al quarto degli vfici 68 2 Balia data a* Capitani di Parte Guel-
Arti nuoue create in Firenze 6 1$ fo
Artificio dvn maeflro per fare fonar la Balia data dal popolo al Gonfalonie-
campana de Priori 160 re 6 ix
Artiminio prefo da* Fiorentini $76 Banchi de cambiatori circa 8 o in Firen-
Artiminio prefo da Fiorentini 203 ze 31 6
Afccfi prefo dalDuca di Milano 754 Barberino di Mugello prefo dalle genti
Aiciutto di quattro mefi 43 ? dell Arciuekouo di Milano
Alcoli fi ribella dalla Chief f66, figno Barbute cento mandano i Fiorentini a
reggiato da M.Gomezio 5 66 Milano 47
Atti citt tolta al Re Ruberto 318 Bardi coprano Vernia, & Mangona 307
Aftorgio di Duraforte Capitano di San mercanti 308
ta Chief 385 Bardi & Peruzzi falliti 3 66
Aftorre Sig.di Faza tradifce i Fior.7 7 Bardo Mancini Gonfaloniere 678
Aftorre proferifee la Signoria di Firen- Barduccio leppellito in S. Spirito fa mi-
ze a Fiorentini 785 racoli 2$
Aftorre da Faenza muore 7.9 4 Bar ga caftello ha ofte intorno 2 j 6
'Afturi terra di marina ribella dai Baue- Barga fi arrende 260
ro 217 Barga fi d Fiorentini 321
Aftutia di M. Vberto . . . de Pazzi 60 Barga attediata 414
Aftutia de Pifni 510 Bargelli (ette creati in Firenze 274, &
Aftuto configlio di M. Farinata degli perche
Vberti $o Barghigiani naturali nimid de* Pif-
A tuuiano Bclforti fi fa fignore di Vol- ni fof
terra 30^ Barghigiani rompono i Pifni f
Auaritia in Firenze 461 Bartolo Barucchi Gonfaloniere di giu-
Auerardo di Land rompe Montelu- ftitia 630
po Li cpagnia delle gti darme 6 40 Bartolommeo dAleffandro de* Medici
Augurij accaduti in Firenze 3 67 capo de Malcontenti in Firenze 484
Autorit delTelfecutore 1 73 Bartolomeo da Proto come muore 742
- Autorit data a Priori r74 Bauello caftello de Conti Guidi fi arre
Azzo Vifcontif correre vn palio prefi* de a Fiorentini 22^
lo Firenze j 8 ? Bauero fi corona Imperadore da Vefco-
Azzo Vif conti , & tutti i Milanefi rico- m (climatici 212
municati da Papa Giouamu 743 Bauero fi afforza in Caftcl S. Agnolo in
Az.zo da Correggio toglie Parma a M. Roma 2 6 , parato come imperadore
Maftino 324 217* publica leggi che poffino elfere
Azz.olino degli Vberti, Scaltri cittadini morti gli eretici , & che nefluna carta
decapitati . non vaglia lenza Tanno del ino Impe
a a rie
1
?

& T Vo t ^ &
fio 1 17 che non fi pofla dare aiuto a* Bernab tenta di rimettere M.Gio: de!-
Tuoi auucrlirij 117 Sententia con- l Agnello in Signoria di Pili
546
tro di lui del Papa a 18 , vTigoli Bernab feonfitto Brelcia $S8
x 19, coronato, & confermato impera- Bernab fi accordo co i Signori di Ve-
tore dallo Antipapa 2x0, cferma la rona 604
fcntentia contro il R Ruberto data Bernab fa parentado con il Cote d An
per Arrigo Imperadore no, va Vel gi 66 4
lctri 220 Bernardo di Arceti rompe 1 Pifam fac
Banero anathemacizato dal Papa in Ani to Caualiere di Fircn/q 8
gnone 221 Bernardo Oapitano de Fiorentini prc
Bavero dona Pifa all Imperatrice peti lo Carte Ili e echio 770
. tine de Pifani zzi Bernardo di Gualcogna come viene in
Banero in pouero Rato in Roma , & le Firenze 73$
cmvfie 2zj Bcrtinoro calle Ilo tolto alla Chiefa 3,87
Bauero piglia certe caftelladi Oruieto Bertoldo Vifini entra m
Roma > & fafcr
vaTodi 2z6 to Senatore 2.2$
Bauero fi abbocca con Don Pietro Re Bettino da Ricalali fa ferrare il palagio,.
Cornct 2 2 8 , viene Pi-
di Cicilia e giura 611
ti, hauui piu cofe \ dono dalla moglie Betto Brunellefchi vccii da Donati
.di'Caftntcqi di 1 0000 fiorini 230 facce 137
Bauero fententiato da Papa Giouani in Betto di Ser Matteo da Firenze fi oppo
Auignone 233 ne due Brettoni 5 7/4
Bauero Milano 237 Bettona tolta a Perugini 415
Bauero di Trento paiTa nella Magna & Beccannugi famiglia in Firenze 42?
piu non torna 2 44 Bianco Cardinale predice 5 6
Belium citt prela 3 0.0 Bianchionde haueifeto origine , & chi
Beltramo dei Balzo viene mandato dal florcapo 82
Re Ruberto^ Firenze in aiuto 227 Biachi,e N eri ami eienati 1 prigione io<?
Beltramo del Balzo arriua in Firenze, Bianchi cacciati di. Luccn 1 o , cacciati-
mandato dal Re Ruberto 331 di Fiorenza 11%
Beltramo del Balzo con le genti del Re Bianchi, e loro procelfioni , &:fito pruv
Ruberto , & die Fiorentini
5

234 cipio 75 r
Beltramo del Balzo alfedia. Lucca, & le-
ne lieti# 273
Bibbiena prel da Fiorentini
Bibbiena alfediaca da Fiorentini 473,
^
Benedetto vndecimo creato Papa 275 prefa; 474
^
Benedetto deennoterzo eletto^. 7 ri Bientina callello dato a* Fiorctini 770
Bcnefitij vacati fui Fiorentino prefi dal Bindaccio da Ricafoli h infamia 40
li Vfitiali del Monte per reilituirli al Bocche quante in Firenze, .& quanti fo-
nuoiioPapa ;

813 refiieri 31
Beni de Ghibellini dati alla' parte Guel Bologna fi d alla Chiefo 2 58
fa 68 Bologna occupata da Peppola 384 , of-
Bergamo fi d#al R Giouanni' z^s o ferta Fiorentini 385, compera dii
Bergamo prel da M. Mafeino delLtSc# FArciuelcouo di Milano fi- ritiene co*
la 25J Fiorentini 3^1
Bernab abbandona lalfedio di Bolo- Bologna come pellituita folo col dar
gna 48-2- le chiatti 41 *

Bernab publicato per heretico 488 , e Bologna tolta a Vifconti,comc,e da chi


rotto a Bologna v Manignano 4^0 440, affaltata 450
Bei nabo riccuuto per confederato ami- Bologna conlegnataallc gcw della Chic
<lq dailTmperador-c Jp la- 477
Bolo^
$5 -T UY O t ui
Btola fi ribella dal Papa % 7 , come Brefciani eleggono per lor Signore il Si
fac. 5 68
gnordiPadoua 77
Bologna prefa dalle gti di Milano 771 Brettoni co le loro cpagnie Afti *72
Bologna fi d alla Chief 778 Brettoni due (pregiano in Bologna i Fio
Bolo gnefi rotti caftello Rrocolo 77 rendili 574.
rotti in Mugello 1 1 f rotti al caftello
,
Brigata dalla Rofa mandata in aiuto d*
di Monteueglio 18 7 Fiorentini 76^
Bolognefi cacciano M. Brandaligi Go- Brigate create in Firenze 26 4
zadini 303 Brozzi prel dalle genti dell'Arciuelco
Bollena attediata dal Batter 22 6 uo di Milano 3.98
Bonifatio Papa chiama Roma M. Vie- Brunello Brunelli di Razzanti Confitte
ri Cerchi 107 in Firenze 34
Bonifatio Peruzzi primo Capitano di Brunetto Latini ambafeiadore al R Al-
guardia m Arezzo 2 96 fon lo di Spagna 5 o, muore 1or
Bonifatio muore 786 Buggiano borgo arfb da* Fiortini 272
Bonifatio I X , & fua elettione 69 3 Bu ggiano prefo da Maftino 288
Bordoni famiglia in Firenze 428 Buonaccorfo Bellincioni Adimari, & Si
Borgo San Sepolcro tolto gl A reti- mone Donati Ambalciadori al Re
ni 27 6 Corradino 69 1
Borgo S.Sepolcro prefo da M.Piero Sac Bitonaccorl di Lapo di Giouanm Gon
coni 407 faloniere dipinto per traditore
691
Borgognoni armati nellefercito deFio Buondelmonti padroni di Santa Maria
rentini, effndo Capitano Cantuccio Imprimer 42 6
dAgobbio ritolgono vn loro Borgo- Buoni humini lquittinati , & duraua
gnone , che doueua eflere giuftitia- quattro meli 232
to 251 Buzccca Saracino grandittmo maeftro
Borfe delli vficij fatte sannullano 6 ? 4 di giucare Scacchi 64
Borfellino , & fuo principio in Firen-
ze 681 C& C (X*
Rolcoli cacciati d Arezzo 376
Botteghe dArte di Lana, & quanto ren PAgione di guerra fra Fiorenti-
deflero 3 1 $ ni , vn Cane 3 7, 3 8
e Pilni nata da
Botteghe di calzolai , & altri meftie- Calenzano prefo dalle genti deli'Arci-
ri ,3 1 6 uefeouo di Milano 39g
Braccio di S. Filippo donato alla Citt Camaiore caftello de Lucchefi arlo 237
di Firenze 32 Gamarti & villa Armina inchiule in Fi-
Braccio deftro di S.Reparata finto 41 f renze
Brancatio in vald Ambra attediato 701 Campana del configlio fi mette in fii la
Brendagli d Arezzo danimo corrotto torre
3 63.
alla tiranna della lor citt 403 Campanile della badia di Firenze fi fini
Brefciaaftediata da Arrigo Impcrado- fee
re 135 Campanile di S. Liperata quando inco-
(

Brefcia fi d a M. Mattino della Sca- minciaft *71


la 258 Oampanile del monte delli Scalzi cade,

^ Bref<*a fi arrende per fame 1 36, fi ribel & ammazza la Badetta 417
la dallImperadore 13 9 Campi taccheggiato dalle genti del Du-
Brefciani fi proferifeano al Re Giouan- ca di Milano 388
ni 2 4^, fono accettati 250 Capidoglio edificato in Firenze da Mar
Brefciani rumoreggiano contro M.Ma zio, doue hoggi Mercato vecchio
4
ftino 04 Cancelliere di Roma ribella contro al
3
* 3 B*-
7 4
1

Ti V o t.jt
Hauero 217, fi disfanno in Roma le de la infegna Fiorentini 1 1 , coro-
Tue & vna fu torre
cafc, 217 nato Re di Cicilia in Roma 1 a
Cancellieri Neri & Bianchi in Piftoia
, Carlo d'Angi fratello del R di Fran-
cagione di molte difcordie 1 04 cia dal Papa 1 1 o, in Firenze 1 1 1 ,pr
Canneto in Brekiano sarrende alla Le de la Signoria di Firenze 1 1 3 , tornai
V
Capitani di Parte 68
303 in Francia con poco honore 1 1

Carlo Duca di Calauria fatto Signore di


-Capitani di Parte da quattro in lei 419 Firenze 18 1 , entra in Firenze 1,93.,
Capitani di Parte Guelfa 604 , & loro caua gran danari da Fiorentini 1 96
autorit 606 Carlo Duca di Calauria fi fa Signore di
Capoilnoli in valdAmbra prefo,& dis Prato, di S.Miniato, S.Gimignano, e
fatto <39 Colle. 19 7 , ha vn figliuol ma Rio 2 o o9
Cappiano prelo da Fiorentini 1 78 , ri- fi parte di Firenze 2 1
haiiuto da Caftruccio 182 Carlo Duca di Calauria muore in Napo
Carca da Reggio Caualiere valorofo 19 li, & Signore de Fiorentini 231-
Cardinalato renuntiato 243 Garlo Vberto di Vngheria viene Na-
Cardinale di Prato Legato in Firen7e poli 26 j
1 1 a Prato 1 1 8 , torna Firenze, &
7, Carlo figliuolo del Re di Boemia eletto
fa bdire lhofte contro Pratefi 1 18 Imperadore 370, confermato 372
fi parte di Firenze fconiunkdo i Fio Carlo Re de Romani>& Imperadore ma
rentini i 19 da Firze vn liio ambafeiadore 4.1 o
Cardinali forzati fuggire fu per i tetti Carlo nuoiio. Imperadore 42S
da furia di popolo 600 Carlo Imperadore palla in Italia chia-
Cardinali quattordici fi ribellono,& fug mato da Papa Vrbano 731
gono 6 00 Carlo di Durazzo entra in Napoli coro
Cardinale di T roana muore 6o 1 nato del reame di Puglia 64 $
Careftia in Firenze 1 1 Carlo Conte dAngi figliuolo del R
Careftia gran de in Firenze 237 di Francia eletto Gapione della Ghie
Carefiiain Firenze doue il grano valle l 60
vn fiorino lo ftaio 370 Carlo Imperadore muore 601
Careftia di ogni col p tutta Italia 419 Carmignano fi d Firenze 173
Carlo Magno edifica Santo Apofliolo , e Carnugnano prel 22 9
d gran priuilegij alla citt di Firen- Cafa Colonna priuata del Cardinalato
ze 18 & contro al Papa 103
Carlo Conte dAngi pafi Roma 6 i, Cafate nobili di Firenze 24, & 2 $
coronato R di Cicilia 62 , contro al Calate di Firenze che teneuano la parte
Re Manfredi 62, lo vinte , & prende Guelfa, & altre la Ghibellina 76
: Bcneuento 63 , riduce Cicilia lotto Cafe de Lanfranchi in Pila arie, perche
la lua vbbidienza 64 detti Lanfranchi teneuano trattato co
Carlo dAngi Re di Cicilia vicario del Vguccione iSS
Papa palla Firenze 70 , h hofte Cafe arfe dal fuoco del popolo 6 14
Poggibonzi lo prende , & comincia Cali nati in Firenze 628
edificami vna fortezza 70, contra Pi- Calo notabile dvn lione 49
lani , e in fauoi e de Lucchefi 7o Calo di vna gatta nato in Firenze 43 o
Carlo dAngi vince Curradino 72, c- Calcina prela da Fiorentini 224
quifta le terre ribellate 73 Calcina borgo preio da Fiorentini 128
Carlo Principe di Salerno in Firze 81, Caftelfranco edificato da Fiorentini in
palla in Guafcogna per cbattere con vai dArno 105
ii Re d Aragona 82 Caftello S. Gio: in valdArno edificato
Carlo prende dominato in Firenze ce- da Fiorentini 103
C*-
1 1

r^t r o L Jt &
Cartello di Seraualle prefo da* Lucche- tini prende molte cartella , ine-
fi 114 dia Genoua i$ 6 f riprde le terre, che
Cartello del Montale disfatto da Fio- hauea racquiftate Spinetta , & altre
rentini , &
la campana portata in Fi- 1 7 7, edifica vn marauigliofo cartello

renze 1 6 in Lucca ro
Cartello delle Stinche in vai di Grieuc Caftruccio contra Pillo lefi prende alca
disfatto da Fiorentini 1 22 ne cartella 1 6 2 , di gran guafto in fu
Cartello di monte Accianico de glVbal quel di Firenze 163 , intorno Pra-
dini disfatto da Fiorentini 1 27 to 1 6 7 , fi parte da Prato, & v Serra-
Cartello di Poggibonzi rifatto da Arri- ualle 164, entra in Fucecchio per trac
go Imperadore 1 44 tato,& enne cacciato fuori ferito 16?
Cartello della Trappola li d a Fioren- rompe la tregua a* Piftolefi 174, man
tini^ poco dopo li arrde patti 1 07 da loiaifaflini in Pila per fare vcci-
Cartello di Rondine fi arrende al Vefco dere il N ieri 174 prede Piftoia 177,
no d Arezzo 16 7 fcaualcato, & ferito 180, aftuto nel-
Cartello della Terina disfatto dal Vefco larte militare 1 8 1
,
publicato hereti-
uod Arezzo ipo co 18 d i guafto fu quel di Firen-
7 ,

Cartello di S.Gimignano no ze^ fa correr tre palij Peretola 184


Cartello della mulam prefo 210 Caftruccio fa battere moneta Signa
Cartello citt in potere de Tarlati 2 36 1 8 6 trionfa in Lucca 187, inganna il
,

Caftelfranco fi d a Fiorentini 2 4P Legato del Papa , & il Duca di Ca-


Cartello in Pillola fatto dalla Parte di lauria. 1^4
Firenze 276 Caftruccio vince le genti del Duca di
Caftelnuouo fi disf da Bolognefi 271 CaLiuria 1 96 , presta il Baucro 207,
Cartello Citt prefo da Perngini 280 ha parole con Vefc.d Arezzo 207,
il

Cartello principiato (opra il palazzo de fatto Duca di Lucca, e di Luni dal Ba


Priori in Are zzo 2p 7 itero 2 08 , in aiuto del Bauero in Vi-
Cartello Pagano per heredit viene ne* terbo 2 1 o, fatto Senatorei & Luogo-
Fiorentini 707 tenente dei Bauero mi
Gattello Lione tolto da grVbaldini* Caftruccio intitolato Conte, & Oaualie
Fiorentini 373 re 2 1 2 , fatto Luogotenente dellTm-
Cartello del Frollino acquiftato da Fio- peradore, & lafciato in Campidoglio
rentini 7*4 213, ripone fuor di Piftoia i Fioren-
Cartello di Monte Croci preio, & disfat tini 214, rifugge nel cartello di Pifto
to da Fiorentini 30 ia co due fuoi figliuoli 2 1 4, fatto Du-
Cartello di piano di mezzo prefo, & dis ca^ Conte di palazzo, Senatore & ,

fatto da Fiorentini 7 7 Macftro della Corte 2 1 7,viene di Ro


Cartiglione della Pefcara asfaltato 303 ma Piftoia , di Pila con gran caval-
Cartiglione de glVbertini in guardia cata 217, piglia la Signoria di Pila ,
de Fiorentini 504 .
Montopoli 217, fornifee
cacciato di
Caftiglione delia Pefcara acquiftato da Monte Murlo,torna Lucca 217
Fiorentini 78 Caftruccio priuo, & Piero Saccone del-
Caftiglione Aretino refo i Tarlati di la Signoria d Arezzo 221
Arezzo 353 Caftruccio piglia M. Banofone dAgob-
Caftrocaro viene lotto i Fiorentini 775 bio V icario dellTmp. in Pila 22
Caftrocaro attediato da Fiorentini 723 Caftruccio manda lefue genti, & i Pif-
Caftruccio Interminelli,che douea mo - ni>& vi v m
pedona Piftoia 222
rire fatto Sig. di Lucca 173, in lega Caftruccio attedia Piftoia, che non fene
co Pifiini centra le terre di Spinetta poteua vfeire 222, tiene ichierati i
c prende molte 17*, contra Fioren- Fiorentini tutto yn giorno 223
a 4 Ca-
& A

TJiVQ L ^
Cnflrucdo muore 224 - Ciompi , & popolo minuto governano
Catalano della Tofa Confido Firenze
3 ? 56 8
Catene di porto Pilno alle porte di S. - Ciompi- , & loro primo romore 6 1 8 , &
Gio: in Firenze *04 cafe arie da loro 6 19
Catilina morto nel pian di Peteccio 2 Cione di Sandro caccia i dodici di Sie-
220
na
Caualieri del Bauero (confitti
534
Caualieri in che modo fatti Cittadini, Citerna prela 220
loro nomi 6 1? Giterna prefa da Perugini 2
Caualieri di corredo quanti in Firen- Citt di Caftello prel dal Vefcouo d
ze 31* rezzo 1 6$

Caualieri fatti in Siena dallImperado- Citt di Caftello fi Chic-


ribella dalla
re 441 la 5 63
Cecco dAfcoli negromante abbruciato Cittadella d'Oftia abbruciata dalle gen
in Firenze 208 ti del R Ruberto 2 00
Cece de Gherardmi buon cittadino 3 5 Cittadella di Pila l rende a Fiorenti-
Centona rallignata al Legato 42 2 ni 7,9*1
Cerbaia caldio compro da Fiorenti- Cittadini confinati, & condennnti 1 op
ni 4^0 Cittadini, & Caualieri di popolo, & loro
Cerchi, e Donati fano riffa infieme 1 08 nomi, & cognomi 6? 2
Cerreto Guidi arfo 2 j f Cittadini populam Firenze
in 374
Cerreto Guidi aria 2 5 8 Cittadini feriti dal popolo minuto 6 19
Cefena l ribella dal Legato 26? Cimtella arlediata da Fiorentini 775
Celena aflediata, & loccorfa dalla com- Ciuitclla in guardia de Fiorentini 304
pagnia del Conte Landi 454 Ciuitella Caftello di valdAmbra tolto
Cefenati vengono zuffa coni Bretto- Fiorentini 74 $
w
ni 578 Clemente Papa muore 407
Getona prela per Papa Alefsadro 824 Clemente lettimo eletto 601
Chermonampotere dArrigo lmpera- Colle edificato 31 , fa popolo con la iiv-
dore 1 3 5, fi ribella 1 38 , aifediata dal fegna di Firenze ifp
lhofte delia Lega 272 Colle arlo 252
Chianti vilcontado 2^0 Colle di valdEll della cafa de Tancre
Chiaui dello iquittino apprefio chi di fi d in guardia Fiorentini 2*3,
fac. 232 Colle l d a Fiorentini 7 06
Cherici,e Monache cacciati di Pila 798 Colle come l d Fiorentini 3 81
Chiel di S. Miniato edificata 6 Collegati contro alle compagnie 732
Chiel di Santa Reparata , perclie cosi Collegati mandano imbalciadori albini
detta 1 o peradore 4*8
Chida principale di Firenze, perche fia Colle gatio ne de Fiortini,e della ChLe
detta S.Reparata 422 l tenne freno i Viiconti 1 63
Chiel di S. Croce de Fj*ati Minori l Collegio de giudici 316
comincia edificare in Firenze 100 Colligiani l ridanno Fiorentini 2 8 f
1
Chiele quante in Firenze , & ne bor- Colonne di porfido donate da Pilani a
S hi 31J Fiorentini z?
.

Chimento antipapa manda ambaiceria Coloreto venduto a Fiorentini 48 7


Firenze 682 Colornio caftello pref 274.
Chioggia piccola recuperata da Vene- Coluccio Pieri liuomo eloqute,& poe,-
tiam -640 ta coronato 79%
Ciampolo di Niuolaccio da Ricalli pi- Combiata caftello in Mugello prefo , &
glia Monte Calvello 704 disfatto da Fiorentini 34
Cicilia fi ribella Carlo- . 7.9 Cometa apparia 6 altra 1 1 o
Co-
11 7

f T^i V o z -st &&


*
Cometa apparii 268 Confinati gl Albertacci,&altri 7
Cometa apparii, & (uo lignificato 318 Congiura de Ghibellini icoperta c lo-
Cometa apparii in legno di Tauro 374 ro danno 48
Cometa apparii in Firenz e 4^4 Congiura contro il Duca d' Atene. 3 48
Comete apparii in Firenze 303 Conruadore detto in Firenze 281
Comete in legno di Cancro, & morte di Configlieri c i Priori deliberare 3 ?
Papa Clemente 47 Configli di popolo di 3,00 fatto in Fi-
Como mello (accomando 779 renze zSSl
Compagnia di rubatori 72 Configlio di 1 00, & generale 23
Compagnia del Cote Land in perico- Configlio di 2 fo 233
lo462 , caualca in Ih? quel di Rauco- Configlio di Dottori , & Canonici, che
na 46>,vin quello di Rimini 46 6 , co non fi doueflino obedire glinterdet-
batte Fogliano, & piglialo, tenta di ac ti SP*
comodarli al foldodel DucadOIle- Confpiratione nata in Firenze 319
rich, perdono e palli
467, riceuuta da' Contadini giurano al comune di Firen-
Saneli 4 69 ze 37
Cpagnia fatta aliQrlia in quel dA- Conte Guido Noucllo fopra Lucca pr-
rezzo 5 01 de molte casella 5 7, fa tumulto in Fi
5
Cpagnia de glTnghikfi ricerca da Pi- renze, efee di, Firenze 66
lani,& Fiorentini 507 Conte Guido Nouello contro a Firen-
Compagnia del Cappelletto rotta a Tur ze 66
riti
f

517 Conte di Lazono fratello del Re di Fra


Compagnia delli Inghileli comincia ad eia in Firenze 8z
habitare in Pila 518 Conte Nouello di Andria Capitano in
5

Compagnia di LombardiaToldata da Pi Firenze 18 1, cacciato di Firenze .18 z


lmi f 24 Gente Guido battifolle in Firenze 1 j 3
Compagnia de Brettoni lldo di.Grc Conte Nouello di Monte Scheggiol
gorio n ioldo de Fiorentini 1 6 2 > prde Car-
Compagnia di molta gente darme intor minano, & ine torna Napoli 170
no Siena 639 Conte d Ai tingo Luogotenente, delfini
Compagnia di M. Giovanni Beltotto y pera trite in Pila 221
in quel di Siena 68 7 Conte Fatio manda l'Antipapa Papa
Compagnia maladetto leme turbano Ita Giuanni 243
Iia 423 Conte dArmignacca mandato dal Lega
Compagnia FraMoriale 425 , arrina
di to Ferrara 2^4
in Lombardia 428 Conte Bertoldo Orfini morto con le pie
Compagnia del Conte Land che facci, tre in Roma 420
& doue vadi 432 Conte di virt da Milano d turbatone r
Compagnia del Conte Land fa danno a Fiorentini 568-
intorno Napoli 448 Conte dArmignacca foldato da Fio-
Compagnia di M. Gio: dAzz Cele- rentini 704
na 68 6 Conte di virt prende la Signoria di Sie
Compagnia di M. Bernab fa danni 686 na ~
70$
Compagnia co Fiorentini , e Venetiani Conte di virt rotto 706
finita 310 Conte dArmignacca, & fto valore 70 6
C ompromeffo de Fiorentini^ il Con- viene verfo Italia 708, disfa viu.com
te di virt nel Doge 7 pagnia di Brettoni 702 , additala cit-
Concilio fatto in Firenze 26 t d Alexandria prefo, & menato in
Concilio in Pifa 8 1 . Aldi andria, muore 710
Condotto di fonte Bccia guaito .
720 Cote di virt nuda gte Sarrezana 711
Coa^
2
1 7
1

I*t$ T *4 V O L X
Conte di Bagno disfatto 783 edifica Troia a
Conti di Bagno hanno CiuiteUa 77 $ Dauanzato di Gio. Auanzati vccifo in
Coti da Collalto fi ribellano da quei del S.Mmiato 74
la Scala 2^1 Degniti del fuoco benedetto data alla
Conti di Monte Doglio vengono per ac . cafa de Pazzi 8
cordarli al comune di Firenze 47 3 Deliberatone di disfare Firenze non la
Ctef fra grambafciadori Aretini , Sac iciata feguire da M
Farinata de gli
.

coni,&altri innanzi.airimperad.474 Vberti J7


Ciompi fi lenano nelle parti di Carnai- Defcrizione della citt di Firenze riedi
doli 6$8 ficata da Carlo Magno 16, & 1

Coronatane dellImperadore appartie- Dieci della bala rifatti m


F irenze 7 3 *
ne al Cardinale dHoftia 436 DifFerza tra la Chief e Fiortini 3 6 %
Corfo Donati gran cittadino vuole im- Dino del Garbo medico eccellente 2 ojj
pedire la giuftitia 86 , entra in Firen- D ifcordie fra il Re di Napoli , & Papa
ze armata mano 1 1 Vrbano 670
Corfo Donati fa nuoua cagione di
fetta Difcordie fra Fiorentini, & Sanefi 688
molti mali 1 1 6, fcacciato, & sbandito Difcordie fra i Configlieri del Duca di
di Firenze , & morto 1 19 Milano 77 6
Goftume de Fiortini nellandare ho Difpute fra i Frati Predicatori, & Mino-
fie in alcun luogo ? o,& ? 1 ri 42*
5
Cortona prel da gl Aretini 49 Diuotione,e miracoli della Vergine Ma
Cortona saccomanda a* Fiorentini 6 82 ria dOrto S. Michele 97
Creature quante fi battezzammo lanno Dodici podeftadi in luogo del podefti
in S.Gio.di Firenze 31 ? di Firenze 122
Crefpino caftello attediato 7 Dodici buoni huomini fatti in Firenze
Crifco Santo con i liioi difcepbli marto- fac. 1 j 8
rizato 7 Doge dOfterich muore 2 44
Crudelt di Federigo Imperadore con- Doge Guernieri entra in Bologna 386
tro a Fiorentini 4 Doge di Genoua con due galere ruba i
Crudelt de* Pilni contro a Lucche- Fiorentini 71 6
si 4.98 Dolfo & Piero Sacconi da pietra mala
w
Crudelt inaudita in Cefna
,

Signori d Arezzo
j 79 208
Cupola di Maria del Fiore principia-
S. Donato Acciainoli h linfegna del po-
ta 642 polo 728
Curradino figliuolo di Currado chiama Donato Acciaiuoli vno principale citta-
to da Ghibellini patta in Italia 7 i,lco dino di Firenze, & lua fratelli 75 6
inimicato in Pila 7 1 , h botte Luc- Doni dati a Caualieri 633
ca, entra in Poggibonzi,& poi in Sie- Dote che fi dauano in Firenze 5 o
na 7 1 , Roma ben riceuuto 7 2 ,
patta Douitia in Firenze 1 3

nel regno, fa battglia con il Re Car- Drappo che vetta Chritto metto nellAl-
lo, vinto, fatto prigione 72, & de- S.G10.& reliquie di S.Iacopo,
tare di
capitato 73 &diS.Alctto 237
Currado Imperadore in Firenze fa Ca- Duca dAngi , & fuo paflggio 667, &
uaheri 24 morte 66 8
Currado Panciatichi primo Podetti de* Duca d Atene come Vicario del Duca
Fiorentini ad Arezzo 296 di Calauria in Firenze 1 91
m d Duca d Atene viene capitano de Fior-
tini 332 ,arriua al campo Lucca 336
p\ A m t p Alighieri muore 1 y8 Duca dAtenc mte pottedeua le no tito
Dardano figliuolo dicalo in Frigia lo, eletto capiuno de' Fiortini 33S
j$ V O *# &
fa tagliare la tetta M. Ridolfo di M.
Tcgghia de Pugliefi 3 38, fa il mede-
limo M.Giordi M.Bernardo de Me
dici 3 3 <?,diuenta
Sig.di Firenze 340, CAbriano
A
pretti per forza
hi la Signoria d Arezzo, di Piftoia,di Faenza tolta alla Chiel da M.Gio:
Colle, di S.Gimignano,di Volterra,e Manfredi 382
- fa pace co Pilani 3 4 2 , file opere 343 Faenza prefa da M.Gio.Aguto 570, ren
fece far luogo publico per le donne duta al Marchcl di Ferrara 571
mondane 344, dieci meli, diciotto & Faenza prel da M.Gio: Aguto 5 8^
di ft Signore 34? , fi arrende i Fio- Fallimento notabile t? $
rentini 35 J Falliti inFirenze, & chi 336
Duca dCtterich intitolato R de Lom- Falterona & Tuoi vicini per quattro mi-
bardi dallImperadorc 46? glia, & Tuoi miracoli 274
Duca di Zecchi arriua al campo Luc- Famiglie potte federe 6 81
ca $3 6 Fanciulla mftruoi nata in Firze 4 ? 8
Duca di Milano fatto dallImperado- Fanciulla tutta pelofa come pecora do-
re 734 nata allImperadore 443
Duca di Milano manda gente a Pila , & Fanciulli quanti i leggere in Firze 317
Siena 7 SP Fanciullo monftruolo nato in Firenze
^

Duca di Milano cio lue genti lu quello da Santo Spirito 426


di Firenze, & aflalta il Signor di Man Fanciullo monftruofo nato al Galluz-
toua 74 i zo 434
Duca di Milano manda aiuto i Giouan- Fazino ripiglia Alettfandria della Paglia
nidiM.IacopodaPiano 74 S perfe 778
Duca di Milano piglia la Signoria di Sie Fazino Cane toglie i Vifconti Alcttan-
na7?i,iPil 7 4P dria 787
Duca di Milano cerca di far auuelenare Febbre per tutta con poca mor-
Italia
lImperadore, e piglia Bologna 7 62 te 21 6
Duca di Milano fa tettamento , e muo- Federigo primo Imperadore toglie la
re 772. giunlditione del contado a Fioren-
Ductt di Milano 1 mano del popolo 783 tini, lo racquiftano 3 2
Duchdfa di Milano in prigione muo- Federigo Imperadore fecondo R di Si
re 787 cilia l fare il Gattello di Prato , & la

Due Podefta in Firenze, & cacciati 6 7 rocca di S. Miniato 37, rotto in Lom-
Duomo di Firenze detto S. Maria del bardia 41, muore fcomunicato 43
Fiore cominciato edificare 1o1 Federigo R di Cicilia in Pila vedere
Arrigo morto 146
fXZ E OSI Feltro citt prela 300
Fermo viene in mano del Signor di Bo-
CLezione di Innocenzo lettimo logna 477
^ afa c. 78 6 Ferrarefi feonfitti dal Legato di
Bolo-
Eiezione del Senatore di Roma 28 6 gna 262, mandano per loccorl Fio
Elezione di Gregorio duodecimo 8 04 rentini, & collegati 261
Elezione dAleflandro quinto 821 Fetta di S.GiorBatifta, & il correre il pa
Eletto Sip. di Brefcia , il Signor di Pa- lio in Firenze 8
doua 77 6 Fetta fatta in Firenze lopra Arno up
Entrate della citt di Firenze 314 Fiera ordinata in Firenze 160
Erizo figliuolo di Federigo Imperadore Fielble edificata 1
Re di Sardigna 4 1, rotto , e fatto pri- Fiefole attediata da Metello 3
gione da Boiognefi, muore 41 Fielble ditturutta da Romani 3
Fiefole
1

'
0$ r jt v t .a
Fiefble rifatta da Totila 12 Lucchefi 7 4 > interdetti da Pap Gre-
'
&
Fiefole prefi, disfatta da* Fioretini 2 gorio 7 , in foccorfo del Re Carlo in
<)

Fighine attediata da Fiorentini , fi ren- Cicilia 79 , in lega con i Lucchefi , &


de patti 47 altri contro Pifani 84 , contro a gli
Fighine prefo 417 Aretini 8 8, fanno correre il palio auS.
Fighine cerchiato di mura 454 ti le porte d Arezzo 88, contro Are-

Figliuolo del Sig. di Padoua prigione tini vittoriofi 92 ,contro Aretini giu-
inVenetia ^722 liano il paefe, e fanno correre il palio
Filippo deTedici fi fa c ignor in Piftoia in su quel d'Arez 70 96, contro Pif-
1 7 1 , tradifee Piftoia, e piglia per mo ni 97, fanno pace co* Pifani 99, f di-
vna figliuola di Cafiruccio 17?
glie scordia tra loro 102, diuifi fra Bian-
Filippo da Sagginer Luogo: enente del chi^ Neri 1 06 y interdetti dal Lega-
Duca di Calauria in Firenze 2 1 o,Ca to del Papa 108 , vincono molti che
pitano del Duca,& V icrio in Firen- fi erano ribellati in valdArno , & in
ze 21 3, con 1600 CauaKeri va verte Mngello 114, non vogliano accet-
Piftoia, doue hauea trattato 2 13 den ,
tare il Legato del Papa 1 2 f , contro il
tro in Piftoia per vn foro fatto alle Legato del Papa 12 6 y fcomunicati ru
mura 214 bano icherici 12 7, rimettono i Guel-
Filippo Tedici traditore Piftolefe 21? fiin iftato,& mettul la fignoria 1 3 o,
Filippo di Saggineto Vicario del Duca contra Aretini 130, concedono Pi-
di Claria in Firenze difeorda co* ftolefi il difenderli contro Lucchefi
Fiorentini 222 130, ribenedetti 1 3 1 , contra Areti-
Filippo Tedici col Sig.dAltopafcio en- ni 1 32, fanno lega con molti altri po-
trano in Piftoia 2$ poli contro lTmperadore 137
Filippo Magalotti Gonfaloniere di Giu Fiorentini in lega con altri in Roma per
ftitia det danni ventiquattro 6 79 contraffare la coronatione dArrigo
Filippo Guazzalotriauuelenato 701 139, fanno correre il palio in Roma
Fiorentini in fccorf de Pifani contro 140 ctro Arrigo Imperadore 141,
,

Lucchefi 28 attediati in Firenze 142 rompano! ,

Fiorentini contro alli Aretini 30 Pifani, bchc fieno attediati 143, dan
Fiorentini curro Sanefi disfanno mol- no la fignoria i R Ruberto per cin-
te ville, & caftella 40 , fanno pace co i que anni 146
*
Sanefi con lor vantaggio 40, contro Fiorentini rotti MonteCatino co gran
Piftlefi,e li rompano , & prdono danno 1 ? o in aiut del Re Ruber-
,

'
ilcartello di Ti77.ana 44, contro Lue to 1 5 6 s quel di Lucca 1
y , In

chefi,e Sanefi, gli rompano , fanno & aiuto di Spinetta, e contro Caftruc-
molti prigioni 45 cio 1 ? 7, in foccorfo del Papa iyo,'af
Fiorentini contro Sanefi MontAlcino foldano genti del Frigoli i f 8,efcono
gli rompano 4? ,
fatti franchi dal R della fignoria del Re Ruberto 1 5 8 , in

dTunifi 45 foccorfo de Sanefi 1*9, rihanno Ca-


Fiorentini in loccorfo de Lucchefi con- pofeluoli 161 y in aiuto della Chifc-
tro Piloni, gli rompano in ValdiSer- f i6ty dif cordi tra loro 1^4, attedia-
chio,& iuitieltovft pino fbpr quel- no Lancioima, & fi partono con poco
lo battono fiorini doro 47, & 48, dan honore 168, negligenti in non accet-
no la pace a Filarti con loro vantag- tare il partito' da Filippo Medici 1 7 ?
gio 48 > f comuni ;ati 49, contra Sane- fopra Piftoia 176 , rotti ltopafcio
fi t , romano irhe vittoriofi ? 1, d Cftruccio 182
tra d iti, & retti Mont' Aperti, prefo Fiorentini mandano per aiuto al R Ru-
il Canovaio, & 1 campana 5 f vitto-
.
, berto 2 21, comprano Lucca 324
riof contra Sanefi ;
3 , in foecorl de Fiorentini pigliano il cartello* del Poz-
zo
' '

<*$ TuiV o 1 *4
*o in Tu la Gufciana ni Duca 3f
FiorettinirendnoMangone caftcllo a Fiorentini hanno la guardia di Piftoia,*
MBenuccio Salimbeni da Siena 221 come
3*3
Fiorentini difcordafo con M.Filippo da Fiorentini aflaliti da amici in molte par-
Saggineto 222
. .
ti 3 ^mandano ambafeiata a M.Gio:
Fiorentini danno ogifanno M.Filippo da Vleggio accampato Pilloia 3^7*
da Saggineto dugento migliaia di fio- & rifpofta del detto 328
rini Fiorentini saccordano con rimpcrado-
Fiorentini fanno ardere Santa Maria re,& fono priuilegiati 4 $6
monte' Fiorentini mdano aiuti al R Luigi 4^7
Fiorentini fono tenuti fchierati tutto vn acquiftano Gello 482
giorno da Caftrtfccio zz 3 Fiorentini rotti 5 1 5, mandano ambafda
Fiorentini ardono PontA defa 224, pi- dori al popolo 531
gliano Calcina 24 2, Fiorentini alfediano San Miniato 53^,
Fiorentini mandano M. Telia Torna- fanno lega col Papa,& altri 5 40, lodo
quinci in aiuto i'Sanefi 227, pigliano rotti- al foftb arnonic o 341
Carmignano zz? Fiorentini mandano ad Auignoneamba
Fiorentini riformano il reggimto 231, fcidore M. Donato Barbadori 570
&
cominciano imborirui i confo- Fiorentini lententiati lcomunicati dal
lari *3* Papa j7i
Fiorentini poterono hauere Lucca 238, Fiorentini grauati dal R Carlo 673
fanno fcorrere fino Pila 241 Fiorentini che ridondino allantipa-
Fiorentini rifondono al R Gio. z$i, pa, 684
pigliano M. Beltramo del Balbo per Fiorentini madano aiuto 3 B ologna 6 85
capitano , hanno per vn anno Piftora Fiorentini (errati fuor di Marciano 701
2 5 6, e pi per due anni fconfitti da pe Fiorentini pigliano Montcreggioni 704
iciacmi z57 rompano mimici Foiano 70 6
Fiorentini liberano il Legato affediato Fiorentini aflediano Caftrocaro 73 j
in Caftelnuouo 2 71 Pa-
,
odiati dal Fiorentini mandano aiuto al Signor di
pa, 272 Mantoua 741
Fiorentini mandano configlio,c huomi- Fiorentini mandano ambalceria iVent

ni cauallo p guardia Bologna 272
Fiorentini rotti da Lucchefi 2.77, maiala
tb
_
Fiorentini comprono Plfa
747
790
ti fuoradi Pietralanta 280 Fiorentini pigliano due torli di porto- pi
Fiorentini acquiftano pi cafteUs in Val fimo 7^7
Parno 283, madono aiuto Pila 2 8 3 Fiorentini acquiftano mote Scudaio , t
Fiorentini non aiutono M. Mollino all- altre caftella nel Pilno 7^6
^cquifto di Bologna 284 Fiorentini acquiftano Foiano 7^7
F iorentini intorno Arezzr 28 6 Fiorentini acquiftiano Pifa 802.
Fiorentini fi collegano co Venetiam 286 Fiorentini fanno cittadella a Pila 80$
Fiorentini corrrprono Arezzo 2^5 Fiorentini mai fecero lega, che non fi ec
Fiorentini eleggono per loro capitano cettuafte di nen far Rdi
contro al
Maiatelba 3 04* ingannati da Venetia- Francia^a diPuglia^n Santa Chic
ni , *$1 fa, 817
Fiorentini pigliano Lucci 3 3 o.rotti alla Fiorentini interdetti 5 6 p>
Glain 3 3 r, fanno bolle per loro mede- Fiorentini vobligano pagare gnanno
fimi contro Pilrri 3.3 3., hannoFiren feudi 2 6 per focolare , & rpano 413
.

211 ola per forza 335


Fiorentini non lttomettono la liberta*
Fiorentini danno la fignona al Duca d*' 3 48 , principali membri d Italia 532
Atene 3 4Q x deliberano ribellarli dal Fionno Re morta 3
fiorini
3

t ^4 v o l
Fiorino doro primieramente battuto in di Caftruccio 443
Firenze 4? Fiancefco di Giordano dal monte de gl*
Firenze edificatala Romani 3 Vrfini capitano de Fiorentini 547
Firenze da chi prele il nome 4 Francelco Gabbrielli dAgobbio fi rac-
Firenze retta da grimperadori Roma- comanda F iorentini 676
ni, 6 Francefco nouello fatto Signore di Pa
Firenze legatamente piglia la fede di doua 700, fa vn ponte lu TAdice 703
Chrifto,e poi palelmente 7 Francelco da Calale Signore di Corto-
Firenze affed iata da Rodaggio 9 na vccifo 806
Firenze lcchcggiata, aria, e diftrutta da Franzefi alfoldati da Fiorentini in Firen
Totila 11 ze, 17$
Firenze riedificata da Carlo Magno 1 ? Friano porta In Firenze cominciata 264
Firenze accrdduta delicondo cerchio Frieri di SanGiorRotti in Romania 6 04
di mura 2 2,&2 3 Irondigliano caftello prelo,e dislatto da
Firenze attediata daU'Imperadore Arri- Fiorentini .33,
go terzo di Bauiera 72 , fortificata di Fucecchio, & altre terre prefe da Fiarea
barbacani, e torri 170 tini 147
Firenze fi riforma 3 5 3 ,
fi riduce quar- Fucecchio fi d a Fiorentini 1 4^
tieri 35 6 Fulignati gettono dalle fincftre M*Trin
Firenzuola edificata, Se perche 258 ria loro Signore j8 9
Firenzuola prel da gFVbaldini 3 96 Fuochi apprefiin Firenze di granduli-,
Focognano prel,e disfatto dal Veicouo no, *S
d A rezzo ifp Fuoco apprelo in Firenze 3 1,& 3^, altri
Fogliano in quel di Rimini prefi) 4 66 fuochi 8 7 , altro fuoco con morte d-
Foiano rimane Perugini 2p8, manda- huomini 9 5 altro fuocho
, 100
no lhofte ibpra Lucca 2 p 8 , lldano Fuoco grandittmo , che abbruci pi di
M.Malatefta da Rimino 2 99 1700,1 19 , & i2 0,altro fuoco 202
Foiano ricomadato deFiortini 66 7 Fuoc che arie, il Ponteuecchio 1 60

Foiano attediato 701 Fuoco apprelo m


Firenze 3.ip
Folceri da Caluoli podeft di Firenze Fuoco apprelo in Pila nel palagio doue
fa morire molti cittadini f 1 ? habitaua Flmperadore,e danni 443
Folgore in lii'l campanile de frati predi- Furli fi ribella dalla Chiela, 2 6$
catori 460 Furli fi ribella dalla Chiefa 5 66

Forni quanti in Firenze 31 6,8c che aiu- Furli fi regge a popolo , & d cenfo albi
ti hebbero allimprefa di Lucca Chiefa. 74 f
,
3 3 ?
Fortezza di Fiefole disfatti mfino da*
fondamenti daFiorentini 29 oca g
Fortezza di San Brocolo in Romagna
prefa per il Signore di Faenza 384 ;
pABBRimo Maria con la mi-
Fortezza dell' A gotta Ipianata da Luc- .dre viene Pila, 7 79
cheli
. 54J Gabella di vino raddoppiata in Firen-
Fortezze di Mugeljo disfatte 40^ ze , :

Fracafi'o Balagio fenice il R Carlo 674 Gabella fopra i fumanti in Firenze 408
cvccil ,674 Gabelle di Firenze pi di 200 migliaia
Fra M orlale c decapitato 428 di fiorini 344
Frane,eleo Cattracane vicario del Batte- Gabelle raddoppiate in Firenze 521
r in Lucca v
23$ Galeazzo Vifconti di Milano {occorre
Francefilo Cattracanc rompe la pace Caftruccio 17 9 , perde la fignoria di
Fiorentini 1
1
Milano, & v prigione 204
"
, -ccUoCattracani.fccilb dai figliuoli Galeazzo Viiconti che fu Signore di Mi
lano
S
1

T^4 V o x
lano muore nel caftcllo di Pefcia 224 Gente di M. Bernab viene in fui contar
Galeazzo Viiconti riha Verzclli dal Pa do di Firenze 541
pa, Gerozzo de Bardi va alla guardia di pi-
Galeazzo Vifconti muore 607 tra finta i79
Galeotto Malatefta capitano de Fioren- Geruagio prefo da Fiorentini 74^
tini $2,6 Ghcrardino Spinoli da genoua compra
Galere del R Ruberto vengono infino Lucca 243
Sari Paolo z }9 Gberardino Spinoli manda al RcGio.
Galere gcnouefi prete dalle Venetia- per darli Lucca 251
ne, 6 7 Gheroni di marmo nero intorno Sari
Gambacorti come perdono lafignoria Giouanni io
di Pila 43 f Ghibellini cacciatici Firenze 44, cccia
Gabacorti ,& altri Pifani decapitati 44$ ti dArezzo dal Conte Guido Guer-
Gatta tratta gFocchi ad vn fanciullo, & ra , & rimelfi daFiorentini 47,elcha-
- mangiali mezzo il capo 430 no di Firenze, e loro cafe fono' disfat-

Gattaia compra da Fiorentini 56 1 te 48 ,& ^9 tornano in Firenze


,
fG

Celio a couiftato da Fiorentini 48 1 Ghibellini cacciati di Modona, diReg


Gcnoua fi d alt R Ruberto 2 SS
di Fran-
gio,
_
Ghibellini cleono di Firenze 67 7 fono
5>
Genoua fignoreggiata dal R
rotti da Guelfi,
cia,
#
739 & perdono pi cafteU
Genouefi contra Pilani prendono Liuor la 67, cacciati di Siena 74
no,& guadano il porto 96 Ghibellini cacciati di Bologna 7^,ritor-
Gcnouefi prefi dal R Ruberto 1 f ? nano in irenze 78, rotti nelle Chia-
Genouefi fi dann all Arciuefcouo di ne, 95
Milano, come, perche
& 4 ** Ghibellini per trattato del Cardinale di
Genoueficon armata d galere rompo- Prato contro Firenze entrono den-
no i Vinitiani 42^ tro^ iono ributtati 1 2 1 , tornano in
Genouefi fi ribellano da Viiconti 454 Arezzo 130
Genouefi fidati da Venetiani per mare, Ghibellini tornano in Genona 2 76
& percorra 603 Ghibellini odono in Milano la proprie-
Genouefi obedifeano all* antipapa 787 t dell Arciueicouo , di loggiopare i
Genouefi baleftrieri che andauano i A- Fiorentini 3^4 , e di che cal eglino
rezzo affaldi 277 folfeno, 3 9$
Genouefi mandano dieci galere in Con Ghibellini cacciati di Cremona 776
fhntinopoli ali* Imperadore contri Giambano piglia madre, & figliuole re-
Venetiani 59* ine* 674
.

Gente di Caftruccio rotte Caftelfran- Giano della Bella gran popolano in efi-
, rotte Carmi-
co da Fiorentini 170 lio,& muore in Francia 1 00

gnano iz8 Gilio Cardinale legato del Papa viene


Gente del Duca di Calauria fignor di racquifhre Ortcto 42
Pillola 214 S. Giirignano fi rimette alla merc del
Gente del R Ruberto pigliano Ala- comune di Firenze 260
gna 225 S.Gimignano sac^fftato per il comune
Gente della Cbiel rimangano alludia- di Firenze 58
te nella fortezza di Perugia 5 6 5 S.Gimignano acquietato per tempo da
Gente della Regina Giouanna rotte ad Fiorentini 41
Alcoli 5 66 M. Giorgio Scali decapitat' 6 $1
Gte de Fiortini entra in Arezzo 669 Giorgio Ordilaffi tratta di torre per le
Gente del Duca di Milano vengono Forti 827
Pila 74 $ Giotto cittadino Fiorentino, Se dipinto-*
se
i fa

T VO LU ^
re capo (opra Fedificare il campanile Giouanni di Piero Marchefe dal Monte
Santa Reparata 275
<Ii &
Tua mor- podeft di iirenz c 1
te,
%
175 Giouanni d Azzo v a Perugia confor
Giouanna Rema manda a Firen7e pre tarli fare guerra Fiorenti^ 69 4
gare Fiorentini , che tenghmo con Giouanni Aguto caualca in fui M&done
1 antipapa, 601 le 7 corrompe le genti del Conte di
Giouani Rolognefi fanno vna volta fot- Virt 70
cola neue 4 67 Giouanni Aguto tira inimici alla zuffa
Giouanni da VIeggio Signore di Bolo- 208 , muore in Poluerof 730
Giouanni Bentiuogli fatto Signore di
Gioiunni dello Agnello piglia la Signo Bologna 76 1 , fa pace con il Signore
ria di Pila di Faenza 762
Giouanni dello Agnello perde Pila 533 Giouaimi Galeazzo Duca di Milano
Giouanni Aguto con la compagnia delli muore 772
Inghilefi cdotto da M. Bernab 5:40 Giouanni Gambacorti corre Pila per
Giouanni . Capitano de Fio- fua 7<?8
rentini prete 541 Giouanni Colonna, & M.Niccola,& al-
Giouanni Albcrgotti Vefcouo dArez- tri fono cacciati dal popolo % of
70, f*8 Giubileo grande in Roma 1 04

Giouanni Aguto entra in Bologna <;6% Giubileo, e perdono generale dogni 3


3
Giouani Aguto piglia Faeza per le f 8 9 anni in Roma 69 1
Giotian Gualberto Santo 16 , principia Giubileo mutato di 100, anni in ^an-
la Badia di Valembrol 7 ni,# da chi 382
Giouanni giudice di Gallura gran citta- Giuftiniano Imperadore riduce i breui
dino cacciato di Pifa 76 tale leggi 14
Giouanni di Celona Vicario delTImpc- Giulio di quelli da Ricafoli disfatto 701
radore Alberto contra Fiorentini rice Gonfalone fi rompe fu la ringhiera per
ue danari, & torna in Borgogna 1 o 1 vento 73
Giouanni Papa fcomunica chi contrari Gonfaloni in Firenze 42
la moneta Fiorentina 173 Gonfaloniere di giuftitia in Firenze 9 8
Giouanni Orfini Cardinale Legato del Gonfaloniere di giuftitia in Firenze no
Papa in Firenze i?z minore danni 45, 730
Giouanni Principe della Morea , fratel- Gonfaloniere di giuftitia vccifo 730
lo del R Ruberto prende I^orcia , & Gonfalonieri delle compagnie duraua-
Rieti 199 no 4 meli, & prima 6 232
Giouanni Alfani popolano di Firenze Gonfalonieri come doueffino eleggerli
cdennato dal Duca di Calauria 2 09 fac. 624, & 631
Giouanni Papa priuo dogni degniti Ec Gragnuola cuopre Firenze 3 19
clefiaftica, & temporale 218 Grandi di San Miniato mtefi grandi in
Giouanni Papa fententiato in Pila dal Firenze 372
Bauero 233. Grandine, & fa grauezza in Fireze 460
Giouanni da Vilpignano feppellito 111 S. Grano in Firenze ioidi otto 2 $ 7
Croce fa miracoli 254 Gregorio Papa in Pif 3 2
Giouanni Papa muore Vignone 275, Gregorio Papa in Firenze 7? , & 77,
fiedeanni i8,& mefi 4 27? muore in Arezzo
,
77
Giouanni Villani autore delle prefenti Gregorio XI 'parte dAuignone 582.,
hiftorie 3 2 ? ci che riccrcha da Gcnouefi
Giouanni Peppoli menato in prigione Gregorio X I, figliuolo dvnaltro Papa,
Imola 38 f
fac. 51 6
Gioini Aguto 'palla in Lombardia 6 03 Gregorio XII , eletto 804
G e"
11 781

^ T ^ V O L A
GrefTa caftello in Castino prefo da Fio Guglielmo Spadalungo de Conteguidt
rentini 49 piglia Romena, 21
Groffeto afiediato dal Bauero 228 Guglielmo della Scala Signor di Vero-
Grofl'eto tolto a Sanefi 281 na, 78
Gualfredotto da Milano primo podeft 1 Guido Conte Palatino da cui fono , di-
Firenze 34 Conti Guidi
fcefi i 1?
Gualtieri di Buftnccio degrVbertini de Guido Conte da Montefeltro capitano
capitatola vn guizzo nella cala 4 19 dePifani fcomunicato 91 prende ,

Guafparri de Pazzi foldato da Perugi- per tratatto il caftello del Pontad E-


ni , 791 ra, 97
Guafto rubato arfo dalla compagnia Guido da Battifolle conte occupa alcu-
del Conte Land 437 ne ville de Fiorentini 186
Guanto della battaglia mandato al capi- Guinigi Signori di Lucca. 7If>&7f7
tano de Fiorentini
Guazzalotri crefcono in Prato
47
390 H ^
Guelfi,& Ghibellini dde hebbero pria
cipio 3? TT Istoria di Matteo Villani 1 it
Guelfi cacciati di Firenze 40, & 4i,muo ^^Honorio Imperadore in fbccorfo
uono guerra Firenze 42 , tornano in dItalia 422
Firenze 43 Hoftia prefa dalle galere del R Ruber-
Guelfi deano di Firenze 11 , prendono to, 2 19
Signa,e la lafciano 8 , cacciati di Lue
5: Hu omini darme in Firenze 1 1 f
ca 1 8
Guelfi hanno larme da Papa Clemente OS I
di Prouenza fi vnifeono con Carlo d*
Angio Roma 6i y tornano in Firze, J
A c o p o da Fontana capitano de Fri
e fanno molti parentadi con Ghibelli golani corrotto da Canniccio tradifee
ni 67,ofFerifchono Firenze al R Car i Fiorentini 1 6$
lo, 67 Iacopo di M. Stefano Colonna legge vn
Guelfi tornano in Siena 74, in dilcordia proceffo, & fentenza del Papa contro
tra loro in Firenze 78, cacciati di A- al Bauero 2 1 8 fatto Vefcouo
, 2 1
rezzo 87 Iacopo Strozzi findaco de Fiorentini,
Guelfi cacciati di Genoua io 7, rimedi fac. 23.9
in Arezzo 137 Iacopo Gabbrielli dAgobbio capitano
Guelfi nobili di Firenze chiamati dal Pa di guerra in Firenze 31 j
pa, 120 Iacopo Peppoli chi chiede aiuto 3 8 i f
Guelfi cacciano Ghibellini di Spoleto, incarcerato cofigliuoli 1 Milano 3,94
fac. 28 6 IacopoMal Verino capitano del Conte
Guelfi dierono la fignorra allImperado di virt, 71 $
re, 43^ Iacopo da Piano preda i Fiorentini 7 1
Guelfi fanno fignore di Lodi, & di Cre- Iacopo Lanfranchi come mu re 725
ma loro cittadini 77^,cofi fanno Pia- Iacopo da Piano cancelliere, pofcia capi
cenza, Brefcia, Bergamo 776 tano dei popo o Pifno 7 2 3 ,h fauo-
Guerra ciuile in Firenze 3 re dal Conte di Vilt 731
Guerra fra Genouefi,& Venetiani,& per Imola aflediata da Ghibellini , & Bolo-
che 392 gnefi,e ne era fignore glAlidogi 39*
Guerra fra Fiorentini, & il Conte Anto- Imperadore di che ftatura 4 3 6 piglia il ,

nio da Vrbino 676 lcramento delia concordia da Fio-


Guerra fra il fignore di Padoua,& Vene rentini
436
tiani 788 Imperadore richiede di lega i Fiorenti-
h ni
3 22 818
1

5 r v o l
. ni 43 8, f gli nega,v coronarli Ro Inquifitore fopra glEretici in Firenze*
; ma, fatto libero Signor di Siena 438 36S,nonpoteuacondennare 369
lconolciuto entra in che f, Roma , & Iniegna caduta dal cielo in tempo di nu
come poi entra con gran popolo con ma Pompilio 5
degrato, coronato, & da chi 43 9 Indegna biancha, & roda in fui carroccio
Imperadore chiede tre foni Fiorentini di Firenze 22
al fo configlio 443 , fi parte dItalia, Infogna di Firenze mutata 44
fac. 448 Infogna del Re Manfredi prefa da Fio-
Imperadore i danni del Duca di Mi- rentini 5
lano 764 Inlegne defelli di Firenze 1 7,& 1
Imperadore va Venetia 7 66 , fuerna Indegne come fi delfino al capitano 420
Padoua torna nella Magna 7 69 Iniegne,& battone ralle gnato Signori,
Imperadore viene M. Bernab in confe fac. 472
derato amico 5 3 2 ,vi di Siena al Papa Infogne de Gonfaloni mefle in palagio,
5 3 5, propone Tue domandite contro fac. 6 29
Fiorentini 5 3 $ > torna Siena 5 6 , fi Ilola del Giglio acquiftata da Fiorenti*
arm pedonalmente, manda ambafoia ni, 5.03
dori Firenze pace con Fio-
53 6 , fa Italia piena derefie 13
rentini, accompagnato partendo fot
to lainfegnadelCommcflario di Fi- CXZ L
renze j38
Imperadori debbono edere coronati dal I A d 1 s l a o R racqtiifta il regno di
Papa, fuo Legato 2 1 Puglia 757 > tradito daglVnghen ,
Imperatrice moglie dArrigo muore fac. 776
Gemma 137 Ladislao R viene a Roma 78 6 fmonta ,

Imperatrice viene Roma 434 da San Piero di Roma 7 9 1 ,


piglia Ro
Imperatrice coronata, & da chi 439 ma 8 07, fa concedere Gregorio XII
Imperio neFranzefi, neglItaliane ne- Roma, Bologna, Faenza, Furl, Peru-
gF Alamanni 19
gia^ altre citt 814, rende Giara eie
Impofta del Bauero di 3 000 , fiorini tVenetiani 823
Romani 217 Land Bargello in Firenze 1 5 2, cacciato
Impofta preti Fiorentini di Firenze 154
233
Incendij in Firenze 2?f Ldo Cte vicario di Fra Moriale 477,
Indulgenzia di colpa], e di pena preti, fatto cittadino di Perugia intorno
che confelfauano i malati in tempo di Rauenna 43*
pelle .373 Land Conte mand il guanto della bat
^ _ taglia al capitano deFiorentini 47
Indulgenzia di tutti i peccati in tempo
di pelle 377 Lapo da Caftiglione dipinto per tradito
~
Inghilefiin fauore de Pifoni vengono re, 71*
per infino Ponte Arifredi
al ? 1 Latti fotti al Bigallo, alta Miforicordia
Inghilefi mutano campo , e loro dcorre- Santa Maria Nuoua 3 2.
rie, 5 23 Latino frate Cardinale Legato del Papa
% ^
Inghilefi contro Francefchi 308 in Firenze 28
Innocentio fettimo eletto 78 6 Lega de Fiorentini con il R Ruberto,
Innocentio Papa alla morte riuolge la fac. 2 54
bocca dietro alle lpalle 204 Lega con chiudi fra il R Ruberto, & i

Innondatone di Arno per Firenze, & Fiorentini, & fignori della Scala 258,
contado, rompe le mura della porta al di Milano, Mantoua,& Ferrara contro
la giuittia in San Giorcoperfe lAlta
: alRGio: 25 9
rede porte del palazzo de fignori 16 z Lega de Fiorentini 285 , co Venetiani,
fac
6 4a
,1


*r T^t V O L Ji ktf

ifac. *87 Libert deFiorcntini, n i R, n Tm*


^
Lega deFiorentin coSanefi,& Aretini, peradori lottome(Ta 340
& Perugini 408 Lionardo Benaugi Gonfaloniere 6 of
Lega per paura di fra Moriale 4 16 Liorti cartello fi ai rende alla lega de*
Lega fra i Fiorentini, Perugini, & Pifani Venetiani, 19 Fiorentini 30 j
afac. 4?o Liperata comincia
fi
257
Lega de*Signori di Lombardia con il Le L*ifola di Sardigna prefo 41
gato 494 Liuorno prefo daFiorentini
Lega per fpienere le compagnie 67 I odi Citt fi arrende M.Azzo 179
Lega conchinfo in Pila fra il Conte di Lodouico di Bauiera R de Romani det
Virt,& altri 691 to il Bauero in Trento parlamento*
Lega fra Fiorentini , Bologne!! , & altri, ip8 , dichiara il Papa heretico 198*
afac. 7*1 prende la corona dei Ferro in Mila-
Lega fra il R di Fracia,e Fiorentini 73 9 no W, toglie la Signoria di Milano i
Lega fra Fiorentini, Sanefi,& altri 8 2 1 M. Galeazzo Vi conti 204 , fa Vefco-
Legato afiediato in Caftelnuouo tratto ui contro al Papa 20J , prende Pila*
di pericolo da Fiorentini 271 206, aggraua i Pifoni di danari 2 07,
Legato fi accorda con la compagnia 468 Viterbo 2 io, in Roma coronato Impe
Legato di Bologna ricorre allaiuto di radore 212, muore 377
Dio 481 Loggia di Orto San Michele 87
Legato del Papa vi 1 perfna al Re dVn Loggia de Buondelmonti aria 14
gheria 488 Longobardi cacciati dItalia da Carlo
Legato di Bologna fa morire Aftorre fi- Magno 1

gnore di Faenza 7^4 Luca dal fe


co capitano de'Fiorentini,
Legge del vcftire in Firenze 247 fac. 808
Legge in Firenze, che nefluno cittadino Lucca in potere de* figlinoli di Caftruc-
compri fortezze 30? cio 224, riformata dal Bauero 2? &
Legge fattagli Firenze contro al Duca di 2 2p,gouern;ita dal Porcaro ritorna in
Firenze 363 mano defigliuoli di Oartr uccio 230
Legge iniqua contro Chetici 363 Lucca fi poteua hauere daFiortmi 240
Legge in Firenze del vifitare glinfermi & 242
da Medici 4 56 Lucca corfo da figliuoli di Caftruccio,
Legge fotta in Firenze che neffuno che
, 2 66 , fi impegna dal Re GiorRofii da
hauefl lurifditione di lingue porcile Parma 2 66
, edere de Priori 483 Lucca donata M.Filippo di Valofo 274
Leoncini nati in Firenze , & loro augu- preia da M. Martino 28 r
rio 302 Lucca compra daFiorentini 3 24,affedia
Leoncini duoi compri da Fiorentini in ta> 32*
.

Pila 636 Lucca pref daFiorentini 33o,confegna


Leoncini quattro nati in Firenze, & che ta al R Ruberto 333,(1 d Pifani,
le ne facci, 4 4P foc.
337
Leone Mafchio ammazzala . . in Lucca laiciata libera
y 44
Firenze riputato cattiuo augurio 716 Lucchefi rotti perdono molte cartella
Leoni due nati in Firenze 255: f 8, fi accordano col Vefcouo del R
Leoni quattro di pietra m fui canto del Manfredi contro Pifani fanno batter*
palagio 401 moneta pref Pila 74
Leoni tre nati in Firenze 423 Lucchefi in Firenze prendono la guar-
Lettere del R Ruberto al Duca dAtc- dia , & fanno mandare bando da loro
ne, 342 parte 1 1 7, contro pirtoiefi fanno
1 3 o,
Lettere di Gregorio XI,aFiortini j S7 pace co Piini J47
k a Lue-
5 8 Ae
T ui V Q l *4
Lucchc-fi fi arrendono con Francelco n-
rollicele genti di M. Bernab
terminelliM. Marco Viiconti 237 muore 546
Lucchefi mdan vno de* loro cittadini Maometto nafee 14
per Firenze per accordar fi i dar la Marchd di Monteferrato toglie Lodi,
Citt 2 30 Vercelli , Noecra , & altre cartella al
Lucchefi rotti da Fiorentini 277, non e- Duca di Milano 787
. ; fauditi dalFImperadore 434 , rendo- Marcitele di Saluzzo tglie cartella al
no la fignoria Pilni 44 , hanno ani
5:
Duca di Milano 787
to da; Fiorentini 733 Marchefi di Ferrara caualeano in fui Bo
Luchino Viiconti fa lega coPilni 32 6 lognel 0 zj$
Lucignano dArezzo opprefiato da Pe- Marchefi Malafpini da. Viilafranchafc'5
v rugini 2 9 5 ,tenta darli a Fiorentini, & filfono le genti di M*Martmo 3 o-j
da Perugini fuaccettato,rimane Pe Marciano tenta di darfi Giouanni T e-
rugini 2,98 delco 701
. Lucignano acquirtato daFiorentini,e Sa Marco V 1 (conti- mandato dal Batter ri-
nefi77, tolto aFiorentini 700 tenuto 2 3 o, palla per Firenze 2 40
Luigi di M.Piero Guicciardini Gonfalo Marco Vifconti entra nel cartello dell
mere 6 15, giocarla la cala 6 1 gotta 2 3 7, ftrangolato 240
Luigi da Capoua capitano de.* Fiorenti- Marco Conte di Bibbiena viene prigi-
ni 70 5 erompe lSoucreto le genti del
. , ne in Firenze 478
(polite di Virt 707 , v per il bande
.
S. Maria Monte arfii da* Fiorentini 2 23,
.
guadando 608 S.Maria Imprunetta viene Firenze di
Luigi d*Angio ricuuto come R Na patronato de Bundelmonti 42 6
poli 703 Maria in cartello fi d a Fiorentini 7.94
>
Marfilio Roffo tenuto de pi faiii caua-
Cwvl M OSI lieri di Lombardia morto 3 07
Malfa fi ribella da Sanefi > e fi d Pii-
TU A f f i o auuelenato dafratelli ^fo ni, 2.56
iMalatefta d Arimino e ioldato da' Malfa fi lafcia libera 26 5
Fiorentini 2 99 M alfa riprel da* Sanefi 281
Malaterta eletto capitano deFiorentim, Mafia prel aria daSanefi 447
fac. 304 Mafia del Vefcouo dImolaarl 4 66
Manfredi manda loccorfo aSanefi 5 2,lo Mattino diuenta Signore di Rrefcia , 8c

da 1 Guelfi , bench filile Ghibellino, Bergamo 230, piglia Lucca 282, vie-
63, m uor e fc onfitto 63 ne meno dellaccordo co* Fiorentini,
Mangioni famiglia in Firenze 428 28 4 , ha pi rendita che nelfuno altro
Mangona compra da Bardi 3 8? fra Chrifiiani eccetto il R di Fran-
Mangone cartello refo da* Fiorentini cia 28 5,abbalfato per la perdita di Pa
M. Benuccio de Saiimbeni da Siena doua 3 o 1 ,fi rimette nelle mani dcV
file. 221 nctiani 3?
Mangone d ognanno per San Giouni Matteo di Acqualparta Portughele Car
vn drappo doro 7*7 dinaie Legato del Papa in Firenze,
Maniicalco del R Carlo co' Fiorentini fac. 1 <*8

fopra Siena 69 , jpra Poggibom i Matteo Amelia primo elcutore de


di
lccnfitto dalle genti di CurradinO c giardini di giuftitia 126
mandato prigione in Siena 74 Matteo Villani muoi e da cui ritratta
,

Maniicalco del Re caualca in iu quello quella Hilforia 5 1 *

di Firenze 257 Mercanti Fiorentini ftretti Gemma,


Manno di M. Pardo Penati capitano de* lc. *77
_

Fiorentini mandato Bologna , Mer catello di Malia di Romagna aife-


diato
3 1

$$ t j <r oz u

diato 264 Monte Buoni viene in mano deFore*-
Merlino Negromante nafce 1 tini i?
Merlofl il palagio del Podefti 3 3
6 Monte Caluoli fi d aFiorentini 798
Mertri cartello fi rende alla lega 303 Monte Carelli pref daFiorentini 48
Michele di Land fatto Gonfaloniere Monte Cafcioli prelo disfatto da Fio-
dal popolo 67 z , sarma 6 78 rentini 28
Michele & M.Vieri deMedici inuitati
,
Monte Cartelli in Chianti deRicafoli
venire con il popolo alla piazza 728 tolto F iorentini 7 04
Michelotto Michelotti entra in Perugia Monte Catino ribella dalla lega 2 42, al-
7o8>pigliaRutrina 2?8 latto con (cale da Fiorentini 24? , fi
Miglia Fiorentine come fi mifurano 29 rende a Fiorentini 247, altra volta vi
Milano ha intorno 2000 , Caualieri del f lconfitto Vguccione dalla Faggiuo
Bauero 237 la, gi dettoCatellmo, perche fu porto

Milano appartato 772 daCatilina 247


Mimato Santo primo genito del R dEr Monte Chiello prefo daFiorentini 242
minia martorizato 6 Monte di Firenze ritiene il quarto 72
Miniato attediato da Fiorentini f 39,prc Monte cfOglio contado d* Arezzo 677,
lo daFiorentini. 544 diucntaacommodi dcFiortini 67 f
Miracolo del Corpo di Chrifto in San- Monte di Vagni prelo 481
to Ambrogio 39 Monte Ecchio forte cartello del Verone
Miracolo di S. Antonio in Celena 580 fe, 30^
Miracolo di vn . . . . ne 14, Monte Ecchio alfediato 416
anni interuenuto Genoua 5 8.9 Monte Ecchio fi d glAretini 476
Miracolo nato in Firenze nella morte di Monte Falcone prelo daFiorcntini 178
Gregorio XI, & in Auignone 594 disfatto da Caflauccio 196
Mifiira della Citt di Firenze 171 Monte Fatappio cartello forte de glAj-e
Modo di far danari in Firenze 288 tini 297
Modo di ribellarli dal Duca d Atene, Monte Fialchone fi ribella dalla Chief,
fac. 350 fac. *64
Modena, & Reggio fi ribellano dal Mar Monte Fiafchone prefo per Papa Alef
chele da Erte 124 firndro 824
Modona contro alla Chiefa 237 Monte Grolfoli in Chianti, prefo daFio
Modona fi d al R Gio; 2^3 rentini 3 1 compro da Fiorentini 3 3
,

Modona in cala Pigli 2 66 Monte Lifciai disfatto daFiorentini 39


Modona aifediata dall horte della lega, Monte Lunghe cartello in Chianti fi ri-
fac. 272 bella daFiorentini 7$3
Modona conlgnata a Marchefi di Fer- Monte Lupto disfatto da Fiorentini 34
rara 279 Monte Marti alfediato daSanefi 227
Moneta falla battuta in Firenze 1 ? 2, an- Monte Malfi donato dal Papa al Conte
nullato 1 5 annona mo'neta 174 Fazio 244
Moneta quanta fi battelfe in Firenze Fan Monte Murlo venduto dal Conte Gui-
no 316 do Fiorentmi 34
Monete care in Firenze 3
66 Monte Murlo prelo da Caftruccio 18 8,
Monrtro nato in Val darno 1 ?4 fi rende aFiorentmi 238
Monte Aia cartello fi arrende aFioren- Monte Nuouo in Firenze 467
1

tini,& disfatto 44 Monte Orlando prelb,e disfatto daFio-


Monte San Souino , in potere del Ve- rentini 27
feouo d Arezzo 1 8 3 , in. mano dePe- Monte principiato in Firenze 423
rugini 298 Monte PuLianefi fi danno a Fiorentini,,
Monte Bene prefo da glVbaldini 478 fac* 450
b 3 Monte
27
11 1

$ T *4 V O L J4
Monte Pulcino prefo da Sancii 3 p, af- Nipoti deirArciuefcouo di 'Milano elet
f d'iato da Sancii 42 ti Signori dal popolo 429
Monte Pulciano grida viua il popolo di Notabile offeruatione di giuflitia dvn
Firenze 688, ii da aFiorentini 697 Fiorentino 29
Monte Reggioni prefo da Fiortini 704 Nouit di Parma, Reggio, c Modena, co-
Monte richio prefo daMarehefi di Sata tro la Chiefa 232
Fiore , e riprei 19 6 Nouit in Firenze dotto sbanditi 743
Monte Varchi,e S.Gio: e Fighine in po- Nuoua miracoloni in Firenze 9$
tere dArrigo Imperadore 1 4 N uoui ordini in Firenze 6 <r , altri ordini
Monte Vettoiino prelo da Fiorentini , ^7, altri ordini 78, altriordini 17 2, al
fac. 242 triordini 81, altri ordini 8, altri or-
Moria in Firenze 608 dini 121, altri ordini 1 6 8 , altri ordi-
Mortalit in Firenze 187, altra mortali- ni, j8o
t 3 7 3 mortalit dellanguinaia 49 f
,

Mortalit grande nel contado di Firen- C&. O QV.


ze,in Firenze, & Roma 756
.Morte di quattro Pontefici in fedici me B 1 z 7. o di Cortefia da Montega-
fi, 77 rulli? capitano deFiorentini 554
Mortennana caflello de gli Squarcialupi Occafione di guerra fra Fiortinije Pr.i-
prefo, e disfatto 77 tefi 99
Mura di mattoni cotti con torri intorno Oddo d Perugia capiuno di guerra de
Firenze, fatte da Gneo Pompeo 4 Fiorentini 18 6
Muro fatto in Arno d i colla San Gre- Oratorio dorto S.Michele fondato 307
gorio 376 & il modo, & in che modo vi fuffero,
nepilaflri meffi i Santi 307
0$ N G Ordibffi Signori di Forl mancano, 7? 7
Ordine fprail donne di
veflire delle
Xj A POLEON Orfini Cardinale Le Firenze 17Q
* ig
ato del P ;l
P 3 * n Bologna cacciato Ordine in Firenze che chi non hauefii
,

fac. 1 2? bauuto auolo , & padre nati in Firen-


Napoleone Orfini, & il Legato riforma- ze non poteffe bauere olbtij 370
no Roma 72 j Ordine de congiurati 48 6
Napoli riceue Luigi Duca dAngio , co- Ordine della giuflitia mandati di Firen
me fuo R 763 ze Roma 31 6 1 rifatti contro gran-
Neri, & Bianchi in Firenze onde venifi- di, 3 60
fero 105 , fanno riffa infieme 1 1 Orto San Michele di gran diuotione in
Neri cacciati di Pifloia 1 1 o , in Firenze tempo di mortalit 378
pigliano i primi offitij 1 1 Oruieto dannegiato dalle genti del Ba-
Neri Abati Priore di S. Piero Scherag- uero 2 16 , prefo per Papa Aleflan-
gio mette fuoco in Firenze con gran- dro, 824
diffimo danno 1 9 Ofla di S. Stefano allato allo altare di Sa
Neue alta dieci braccia in Bologna 467 Zanobi 4*6
Niccola Acciaiuoli gran Simfcalco del Ofla due del collo di S. Gio: & mafcella
R Luigi 48 o, fatto conte di Roma , manca, & altre reliquie di Santi come
fac. 48 furono melle in S.Gio. 72 S
Niccolo da Fabbriano grida fe neffuno Olio del fecondo dito di San Giouanni
vuol far difela per Papa Gio. 2 1 Battifta 724
S. Niccolo Caflello, tolto Galeotto de Cflia fi rende al R Ladislao 8 07
ContiGuidi 77?>& 380 Oflia fi rende Papa Aleflandro 827
Niccolo Ricoueri Gonfaloniere 73s Oitia coltello in Valdarno prelo da Fio
rentini.
9
2, 1

TAVOLA $*?
rentini,& disfatto 74 M. PafFetta muore di veleno in Lucca, a
Otto primo Re di Safibgna palla in Ita- he. 471
lia benificaia Chief!, & Firenze i ?, Palagio detto termine caput aqu? in Fi-
& 20 rze,poi detto Capaccia hoggi inTer
Otto di Guerra di Firenze fanno ribel-
lare Bologna dal Papa $67
ma,
...
Palagio de* Priori fi comincia edifica
4

Otto Santi ~ $73 re,fac,


^
105
Otto della Bala due quartieri 6 1$ Palagio del podeft arde dal mezzo in
Otto marito della Reina Giouannaprc- su, 1$$
fo da M. Carlo 646 Palagio de figlio Petri San Piero fiche
Otto Buonterzo Signore di Piacenza, ragio in Firenze z8
78 2 , foldato de Venetiani vi danni Palio di S.Vettorio in Firenze 728
de* Veronefi 78 $ Rabbocca co il Mar Palladio torre in Perugia $64
chele di Ferrara', &
morto da lui , e Palagio in Cafentino acquiftato daFio-
da Sforza da cotogntiola 820 rentim 77 5
Palagio de* Cerretani arfo prefio al Ve-
CEL p G ficoitado in Firenze,
3 06
Panciatichi cacciano i fautori de i Du-

p A c pace
'* tra
e fra Guelfi, & Ghibellini 7 $ ,al-
78
chini
di Piftoia
,
cio de figliuoli di Caffeuccio
*,
36
pace grande in Firenze 9 Panni quanti lanno nelle botteghe dar
Pa^e fra Neri, e Bianchi 1 1 te di lana 317
Pace fra Fiorentini, e Pifirni 1$$ M.Pandolfo Malatefti da Pefro foldato
Pace fra Fiorentini, e Senefi 782 daVenetiani 784
Pace fra Pifni, e Sancfi conchiufa in Fi M.Pandolfo Malatefti mandato da Mila
renze 2 6$ no in aiuto deSanefi 774
Pace della lega con M.Maftino 317 Panni foreftieri non entrino in Firenze,
Pace fra! Papa, & M.Bernabo 513 fac. 72^
Pace bandita fra Fiortinhe Pifni $ 3 o IlPapa per legge del Bauero Jnon poter
de i Fiorentini coll 'Imperatore 537 partir di Roma lnza licentia del po-
Pace proferta da mandati del Papa aFio polo, 21$
rentini $67 Papa manda ambaficiadori allTmperato-
Pace praticata fra i Fiorentini, el Papa, re Lucca
y3 j
& per chi $9 3, Papa fa dishonefte domande aFiorenti-
Pace fra Vrbano VI, & i Fiorentini 601 i>
*84
Pace fra Sanefi,e Moritepulcianef 69 r Papa Vrbano concede generale perdo-
Pace conchiulin fauor di Milano 777 no Fiorentini
Pace fra Fiorentini, e1 R Ladislao pra- Papa habita in Perugia 724
ticata in Venetia. 828 Papa di Viterbo torna ad habitare Ro-
Padoua m potere dArrigo 'Impera dor ma, 74
^

13 $, fi ribella 139 Papa v ad habitare Viterbo 8 o Eviene


Padoua fi perde da quelli della Scala , Siena, viene Lucca 8oj
fac. 191 Papa Benedetto Icomunica il R di Fran
Padoua fi perde 301 ,'abballa la potenza cia 811
.
di M.Maftino 301 Parentado disfatto in Firenze, per ordi-
Padouani hanno Monfelci, filuo la roc- ne della Signoria
7^0
ca, 30 9 Parma, e Reggio fi nbellono dallJmpe-
Padoua in man di M.Francelco Nouel- radorc
lo, 700 Parma tolta al Duca di Milano 781
Padoua fi rende a Venetiani 7^4 Parma fi ribella dalla Ciucia 11$
4 Par-
T *4 V O L Jt
Parma fi nouita contra la Chicli 237 taChiel ffo
Parma data al R Giouanni 252 Perugini riceuono il duca del ducato
Parma lafciata a Rolli 2 66 ftrctta dlia
, per Signore 551
lega 278 P erugini fi danno alla Chicli 778
Parma l di i M. Mallino 278 Perugia atlcdiata da gente dei Papa 774
Parma riformata da M.Maftino 317 Perugia prela con inganno f jp, fi ribel-
v. Parma 111 mano di M. Azzo da Correg- la dalla Chiela
564
gio, 324 Perugini hanno pace da Vrbano 6
Parrochie 5 7 in Firenz e, 3 1 ? Perugini inuitano Vrbano 6 ad habitare-
Partita dell' Imperatore dItalia 448 Perugia $78
Partita dell'Imperadore *38 Perugini danno la lor Citt al Papa per
Parte Guelfa capitani ,9, 604 quando vi v ad habitare 722
Paflaggio per lcquifto di Terra Santa, Perugini, & il Papa concordano 75o
ifac. 7^ Perugia fi d al Vicario del Duca di Mi-
Pairiarcha fratello dell* Imperadore Si- lano 7j^
gnore di Siena 44 1 > come rinuntia la Peruzzi gran mercanti 3 08
:
bacchetta 446 Peruz.zi,e Bordi cpagni fallifcano 367
Patriarchi fratello dellTmperadorc de- Peficia Aria & gualca 79
capitato in Vdine 450 Peftilenza grande in Firenze 318
Ptiarcha dAquilca conduttore delle Peftilenza a Milano 772
genti delTImperadore 534 Petrarcha coronato Poeta in Roma 442
Patti dellImperadore coFiorentini , & Petraia difeli 1
3
lega 4i2r Pezzo di carne di libre quindici nato in
Patti della concordia fra l'Imperadore, Firenze 42 6
e Fiorentini 477 Piacenza fi arrende a M.Azzo,fe li ribel
Pauanicoarl 227 la, 27 p
Pauia fi d al Bauero con patti 237 Piacenza fa Tuo Signore P.Manfredi del
Paua prein dal Signore di Milano 261 li Scotti 782
Pania acquiftata daMilancfi 47? Piazza fi mattona in Firenze 676
M.P azzino de Pazzi vccifo 138 Picchiena fmantellata 48
M.Pazzino de Pazzi parente de Pancia Piemonte fi ribella, 787
tichi fa concbiudcrc pace 237 Pienatico di lacco tolto al Signor di Pa-
Pazzi perdono beni datili dal comune , doua 787
fac. 3 67
Piero fratello del R Ruberto in Firen-
Peccioli s'arrende aFiorentini 5 01 ze Signore 148
PecciolipreldaFiorentini 7 96 M. Piero di Narfi Caualicr Bandef Ca
Penitenzieri venuti in Firenze 601 pitano di guerra de Fiorentini i8<?,
Pennonieri in Firenze 167 rotto, preio, e morto ipi
Peppoli occupano Bologna 384 Fra Piero di Cornata fatto Papa per il

Peppoli finifeono lor Signoria in Bolo- Bauero 2 19, datogli l'anello, e niello
gna 38.9 gli l'ammanto zip
Peretola laccheggiata dalle geti dell Ar Piero Saccone priuo della fignoria d'A-
ciudcouo di Milano 398 rezzo 221
Perugini caualcano lopra il ctado d A- D.Piero R di Cicilia piglia Alluri, s'ab
rezz 277 bocca col Bauero Corneto 227
Perugini foldano in Lombardia gente, M. Piero Sacconi Tarlati Signore dA-
faci 277 rez.zo caualca con iuoi Aretini infino
Perugini pigliano Citt di caftello,e Ci lato Perugia 277
terna 280 M. Piero deRofii viene in Firenze , &
Perugini fi rico noicono (ottopodi San '
fatto capitano contro Lucca 28?,
ioy*-
1

r^i v o z Jt &
rppe la gente di Mattino ipo Lucchefi 47, contra Genouefl filetta-
M.Piero Sacconi d.cTarlati d Areizo no quadretta dAriento in Genoui
Fiorentini i? j fa coniti in Firenze,
.
fac. 8
a fac. ip6 Pilani in loccortto dArrigo 144 , publi-
M.Piero Rolli fi pone tra Bogolenta , e cano Caftruccio per nemico con taf-
Chioggia 3 oo, fi lena 3 o 1 ,v pretto al glia drieto , i6pr
le mura di Padoua polarfi 301, lira Pila in poter del Bauero 20 6
morte 301 Pila donata all* Imperatrice donna del
S.Picro cadetto pretto 3 87 Bauero 221
Jkl.Piero Tarlati, & il Velcouo de glV- Pitta per forza fattuo Signore Caftruc-
'
bcrtini, e Pazzi vanno alFAmbra con cio 221
gente 4 1 Pila in mano de figliuoli di Caftruccio,
M. Piero Sacconi piglia il borgo Sa Se fac. 224
polcro 407.afttalta 1 Perugini infino al Pittini Vicario del Bauero
cacciano il

le mura 4 10 ripigliano la Signoria 23^ , per inui-


M. Piero da Farnette muore danguina- dia de Fiorentini praticano di com-
ia, *
5 .11 prar Lucca 241
M. Piero Gabacorti torna fignore in Pi- Pilani ricomunicati 243,
tta, 5 34 gran parte da Arno
Pitta allagata 2 6p>
.

M .Piero di M.Tomatto Orfini fatto Car- Pilani danno parole generali all imba-
dinale S 49 ttciadori di Milano 3 pf
M. Piero Gambacorti eletto per capita- Pilani rotti da Gambacorti 3p f
no dePilni SAP Pilani mandono ambatteeria allTmpera-
M. Piero Gambacorti di Pitta vccitto , dore Mantoua 43 o, danno la Signo-
fac. 7*3 ria allTmpcradore 431, rotti da Fio-
M PieroGaetani d Laiatico,la rocca di rentini 528, vengono prigione in 44*
Pietra catta>eCrciano aFiortin7<?2 carra 528
e fatto cittadino, e caualiere in Firen Pilani rotti daFiorentini j08
xe, 7P 1 Pilani mandano fuor tutte lor genti al
Pietra luta data in guardia al comune gtiafto di Firenze 521
di Firenze 2 7p Pila fi clegna libera al Vicario del Du-
Pietra Santa fi d Fiorentini
3 2p, lou-
ca di Milano 74^
uenuta dal Duca d Athene 3 48
Pitta compra daFiorentini ipo
Pietra finta fi d da Fiorentini al Vettco Pilani mandano lolenne ambatteeria in
uodiLuni 361 Firenze 7^2
Pietra Buona fi perde 4p s Pilani mandano proferire Pila al R
Pietra mala disfatta,ftata del comune di Ladislao 7^7
Arezzo 6 73 Pila attediata daFiorentini 7p z
Pieue di Santa Maria in Pruneti de i Pilani pongano mano . . . di Chiel,
Buondelmonti fi litiga 254 fac. 7^8
Pimaccio prelo da M. Bernab 48 8 pilni mangiano herbe per fame 800
M-Pino delia Tol fa trattato con Tede Pilani danno la Signoria al R di Fran-
(chi 237 cia, 801
Pinzi di Monte arfo dalle genti dellAr Pila 'acquattata daFiorentini 8 ox
ciuefcouo di Milano 3^8 Piftoia edificata da deiendenti de fol-
Pidta in Cafntmo , che fa allagare il dati di Catilina 2
borgo Campi 6^p Piftolcfi fi danno patti aFiorentini 47
Pii ani confitti daFiorentini 38, siccor
1 e 46, fi ribelono aFiorentini 1 14

dano al volere deFioreritmi 47 Piftoia prela da Fiorentini , e Lucchefi


Pilani rompano la pace coFiorentini , e per attedio, & tra loro diuii 124
Pitto-
, 84

-Piftolefidanno tributo a Caffeuccio i$9 Ponte della Carraia in Firenze fondato,


saccordano con Fiorentini 174 fipef 274
Piftoia prefia 2 1 ?, riformata per il R Ru Ponte ad Era prefi) daFiorentini 3 2 S
berto n$ Ponte rifatto doue era il pontcuccchio,
.Piftoia vota dognibene da M. Filippo con 4 3 botteghe funi
,
3 66
di Saggineto 222 Pot S.Trinita corniciato, & finito 3 66
Piftoia attediata da Caftruccio 222 ,for- P onte Sieue di Filicaia 4*4,
te di mura, e di fofl,e di torri 222 Ponte fu 1 Adice fatto da M. Francefico
*

Piftoia riprefia informata da Caftruccio, Nouello 79 3


fac. 114 Ponte San Pietro in Roma afforzato
Piftoia fpegne ogninfiegna dAquila, di contra Caftello Sant'Angelo 82$
Caftrucci, & Ghibellino 2 3 Pontremoli fi ribella dal Duca , fi d
Piftoia fa fefta di pace 139 Piero deRoffi 783
Piftoia fi d per vnanno a Fiorentini , Pontremoli affediato 2.93
fa c. i$6 Poponi quante fiome entraffero lanno
Piftoleft fi ribellono dal Duca d Athe- in Firenze 316
ne, 3*3 Popolo di Roma pacificato co* Gentil-
Piftoleft riceuono la guardia deFioren- huomini 316
tini 3<? 3 ,& 394 Popolo rimane in fignoria di Firenze ,
Piftoiaaftediata dalle genti dell Ardue fac. 3^
fcouo di Milano 39
6 Popolo fi lena perche la giuftitia impc
Piftoleft pigliano la Sambuca 476 dita 420
Podefta di Firenze ferito 122 Popolo di Firenze vegghia alla libert,
Podeft rende la bacchetta, & perche, fac. 588
fac. 420 Popolo Romano vuole Papa Romano,
Poggibonzi ft edifica 3 o ;
preft) da Fio- fac. 610
rentini 46,/lisfatto da Fiorentini 48 Popolo corre col fuoco alle cafie de gli
prefo da fuorufciti di Firenze 69 Ammonitori 614
Poggibonzi sarrende patti 70, fi ribel Popolo entra in palagio 622
la dal R Carlo, e fi d Curadino 7 1, Popolo grotto di Siena vince il minuto,
disfatto, e ridotto borgo da Fioren- fac. 671
tini 7$ Popolo diRomafileua romore 785
Pogginghi cacciati di Lucca 236 Porta di verfio Siena in Firenze comin-
Poggio Santa Gicilia caftello fi ribella ciata 213
Senefi prefio, e disfatto 85 Porta di S.Marco in Piftoia arde 21
Poggio delToftale afforzato, & da chi , Porte di ottone di S. Gio. fi fanno 253
fac. 4** Porto di Pila aflalito 504
Ponciardo de Ponci ferifce nel vifio vn Porto Pilino prefio daFiorentini $ 2$
banditore, che voleua bandire per par Portico Caftello tolto aFiorentini $9 7
tedcLucchefi 117 Poflftioni tolte molti 36 $
Ponte alla Carraia fi comincia 3 7 , rui- Poueri impoltroniti 383
na,
_ 74 Pozzo Caftello in fu la Guficiano, preio
Ponte Rubaconte fi edifica , e da chi da Fiorentini 221
prefe il nome 40 Prato prefo e disfatto daFiorcntini 27
,

Ponte Santa Trinit edificato 4$ , rui- Pratefi interdetti dal Legato del Papa,
na, 74 fac. 1 1

Ponte ad Era arfio daFiorentini 224 Pratefidanno la terra in guardia Fio-


Ponte Vecchio ardono cale 1$$ rentini 390
Ponte alla Carraia cade 2 6 8 , il ponte Prato come venne (otto la fignoria de*
Santa Trinit vecchio 2 6$ Fiorentini, e come fuffic ridotto con
tado
8 1
,

j*f$ T *4 V O Z -

Ji
tado 3^1 Proccfio del Papa contro PArciuefeouo
Pratica deFiorcntini, Perugini, c Sanefi di Milano, & altri 391 *

di mandare ambalcicria anlmperado Procefoni afli,e folenni,e ricomincia-


re, 433 no lanno di mortalit 66 $
Prefetto da vico fa gran danni alle gen- Prouifione debaleftrieri in Firze 4 73
ti del Papa 583 Pulefino,e Rouico tolto Vinitiani 78 f
Prefetto da vico efce da Viterbo, & fcon Pnlicciano dannegiato dalli Ghibellini,
fide le genti del Papa 584 fac. 400
Pregio del grano efiendo careftia in Fi- Punti, & giuditij dAfttologia cerchi da
renze 8 2 , altro pregio effendo care- Fiorentini 4 96
ftia 86
Pregio dellariento in Firenze 374
Predio delle robbe in careftia in Firen-
ze,
_
4*P
Preti grauati dal comune di Firze 1^3
Priemalcuore Caftello, prefo da Mila-
neft 47 ?
Primo reggimento di Firenze 1 (xz r oa
Prima rila fra Bianchi, e Neri in Firen-
ze, 107 D Acq^visto di Santo Miniato da
Principio dell ordine de Frati minori, Fiorentini 544
fac. 33
Rad agalfo allalledio di Firenze rotto,
Principio dellordine di SanDominico, fac. 422
fac. 33 Ramondo da Cordona capitano di
Principio del palagio del Podefti 43 guerra deFiorentini 1 76, fatto prigio
Principio di Santa Maria Nouella 78 ne da Caftruccio 182
Principio della guerra fra Fiorentini , e Mi Ramondo da Cordona tratto di pri-
Aretini 87 gione dal Bauero 219
Principio dimborlare i Conflari in Fi- Rapolano Caftello de Sanefi prefo da i
renze 232 Fiorentini 46
Principio de i configli in Firenze 233 Rapporto di T eologi in Venetia,che A-
Principio della guerra di Pifa con Fio- leflandro fia il vero Papa 823
rentini 49 2 Ralpanti reggono in Pila 7.93
Princiualle dal Fiefco, Vicario dellIm- R Carlo 3 , coronato del Regno dVn-
peradore in Firenze 86 , in Arezzo, ghena^73 , ferito , & auuellenato,
fac . 87 74 Ipregiatore di Santa Chiel , fe
,

Priori primi in Firenze 8 o , altri priori, morire di veleno la madre 6 74


fac. 81 Rettori quanti in Firenze 316
Priore del popolo in Arezzo accecato, R de le gratie di Vernia mancate 221
fac. 87 R dAragona non comparifce al duello.
Priori , & altri vfficij come [fi traeffero, & Comunicato , e priuo del regno
fac. 318 fac. 82
Priori grandi rinunciano alloffitio 358 R di Francia manda ambafeieria in Fi-
Priori Icomunicati dallInquifitore 368 renze 586
Priori di Firze vicarij irreuocabili del
;
R di Francia fcomunicato dal Papa 8 1
lImperadore 437 R di Francia d il guafto alle campagne
Priori scfcono di palagio 622, come se d Arezzo Caffi glioni,e Cortona 819
,

leggefiino .^31 R dVngheria'v in Puglia 37?


Procefli cntro alBauero,& allAntipa- R>d Vngheria Gonfaloniere di Santa
pa, 122 -
Chiefa . 472
Re
TAVOLA &
R dVngheria fdegnato contra il reg- della parte Jit
gimento di Firenze 586 Rinieri dVguccione della faggiuola Se
R Giouanni manda Firenze, che leui natore di Roma fa arder vn Lombar-
Palle dio da Lucca z 5 o , manda (oc- do, & vn T ofehano 220
correre Lucca z* 1 Rilpofta di duoi liiperbi capitani , che fi

R Giouanni sabbocca col Legato della entraua il Ile in Firenze ventrereb-


Chiel z * 4, ha guerra in Boemia z * 8 bono *67
va ad Auignone al Papa 16 i,v al R Val dArno prefo
Riftruccioli caftello in
di Francia: v Bologna z64 e disfatto daFiorentini, 7?
R Giouanni torna nella Magna & fine : Rocca di Caprel , prel dal Vefcouo di
di Tue imprel in Italia 266 Arezzo 169
R Ladislao piglia Cortona 8zo Rocca di Reggiuolo tolta a Fiorentini,
R Luigi ghigne 'Liuomo,c gli concef fac. 70 ?
lo da Papa Alcflandro il Reame di le Roma edificata da Romolo, e Remolo, 1
rufalemme,e di Cicilia 82z Roma fi riforma , c da chi : riceue il R
Reggimento di Firze ne glartefici 361 Ruberto con grandhonore 22*
Reggimento di Firenze in man deCiom Romani fi danno alla Chiefa 423
pi
;
*68 Roma libera da ogni fummiflione Impe
Reggio fi ribella dalla Chiedi 22* riale 437
Reggio f nouit contro la Chiel 237 Roma fu principio dellImperio 437
Reggio fi d al R Giouanni 2*3 Roma gouernata da dieci huomini ,

Reggio in potere di quelli da Fogliano, fac. 786


.

fac. z 66 Romani pigliano nuouo reggimento ,

Reggio dato quelli da Gonz aga 2 79 "


fac. 79 i
Reggio afldiato da M. Bernab 748 Roma ha careftia ,R Ladif-
prefa dal
Reggiuolo prefo daFiorentini 707 lao, 870
Reliquie di San Bernaba in Firenze 13* Roma prefa per Papa Aleiandro 826
Reliquie in San Giouanni venute di Gre Romani mandano ambafeiadori al Papa,
eia 724 che vadia ad habitare Roma 828
Reprefglia conceda dal R di Francia Romena prel, (alita la rocca 21 6
m
fauor del Duca d Atene , contro a Romena compra dal comune di Firenze
Fiorentini 3 67 fac. 4*6
Ribellione di molte terre dai R Carlo, Romeo dePeppoli,e Gozzadini leuano
fac. 70 romore in Bologna 222
Ribellione contro al Baucro 230 Romon fra i Nobili, e la Plebe in Firen-
Ribellione di Bologna,c ina forma * 6 8 ze, 66
Ribelli fatti in Firenze 61* Romori in Pila 160
Ricciardo da Saliceto efpone Tambafcie Romore in Pila contro all Imperadore,
ria in Firenze 388 & per chi, & come 444
Ridolfo della Magna , chiamato in Italia Romori cittadinefchi in Firenze 7*8
da Ghibellini contra Fiorentini 79 Romori fra il Papa, e 1 popolo di Roma,
M.Ridolfo da Camerino corre Fabriano fac. 79i
per le *0*, dipinto per vno pi apicca Rolfo della to( ordina di pigliar Pifto-
to alle forche, e rotto 586 ia, *13
M. Ridolfo di M. Gentile da Camerino Roffi Signori di Parma fi ribellano dalla
capitano de'Fiorentini 734 Chiel 22*
Rimino tolto al Legato 26* Roffi di Parma Signori di fla,& di Luc-
Rinaldo Gianfigliazzi Gfalonieri 6*9 ca, 266
Rinaldo Orfini morto 696 Roffi di Parma diuentatio amici de* Fio-
M. Rinaldo Gianfigliazzi ha lmfegna rentini 289
Roffi
&31 , 6
7
1

#5 T^i V o l.Jt &


Rotti d Parma attediati i8^ , vendono Fiorentini 46, (pra Colle, e mi (con
ad habitare in Firenze 2.93 73, fi pacificano /Fiorentini 74
fitti

Rotto di Ricciardo de Ritei rtto da gli vinti da pFAretinj 88


Vbaldini 41 Sanefi (confitti da Pifni 2 61, domando-

Rotti, & lor famiglia fatta di popolo , & no aiuto Fiorentini, non lhanno,n
altri 7 Z9 otteruanola pace aPifni. 16 f
Rotti Signori di Pontriemoli 783 Sanefi come fi danno all Imperadore ,
Ruberto Duca di Calauria Capitano di ' fac. 434
guerra in Firenze 1 v 3 ,d.el Papa 12 4, Sanefi accettono il Patriarca fratello del
Ruberto R in Firenze 133, manda fc- rimperadore per loro Signore 44
torfo aFiorentmi 138 Sanefi cacciati di e da Monte pulciano ,
Ruberto R entrain campagna di Roma chi 44 f
. fac. V22? Sanefi intendono ambafeiadori al Conte
Ruberto R entra in Roma, riforma Ro- . di Virt 688
ma 2-2.6 Sanefi hanno dal Conte di Virt 200,
Ruberto R ha Lucca $3 3 fua morte , lance 6p
,

fac. .347 Sanefi in fiato populare 78.0


Ruberto Conte da Battifolle Capitano SantAnna perche fi guardi in Firenze,
di Fiorentini nell attedio di San Mi- fac. 35/
_

. niato 143 Santa Maria Monte, prefa daFiorenti-


Ruberto da Poppi fatto huomo del Du- ni, 202.
ca di Milano 748 San Miniateli danno Fiorentini 3 74
fi

Ruberto da Bauiera eletto Imperpdore, Sbanditi intorno Fiorenza i 6 j , fanno


fac. 760 trateato 1 1

Rutina C alleilo de* Perugini prefo da Sbanditi di Firenze 759


Michelotto Michelotti 700 Scarperia Cafteilo edificato da' Fiorenti
ni, 12 ?
$ OS, Scarperia affediata dalle genti dell Arci
uefeouo di Milano 400, come fi forni
Al a r 1 1 di radazzi, e balie 383 fce daFirentim 404
Salueftro Gatti Signore di Viterbo, Sciarra Colonna gouerna Roma ipp
il figliuolo confettorono i lor danari Scifma nella Chiefa 26
m San Fjrancefco 217 Scifma nelllmperia 148
Sciima, &
5
Saluettro di M. ALamanno de Medici fito principio 601
Gonfaloniere 620 Scotti Signori di Piacenza 78a
Saluucci cacciati di San Gimignano co- Scritture ari dal popolo nel palagio del
me^ perche 418 Podefi,& intorno 6;i
Sambuca Caftello de Bologne.fi toltogli Scuole lei in Firenz e, d Abbaco 4, di Lo
da Piftoctt 476 gica , c Grammatica 3 1

Sambuca Camello prefo 76 Sega .... in Firenze 438


San Calciano principiato, e perche 44^ Semi fp pie Cafielio de' Fiorentini . da
Sanefi fconftti daFiorentinial Gattello loro disfatto 3
d A (ciano 30 Sentenza del Papa contro ilBauero 218
Sanefi (confitti da' Fiorentini Mont al- Seraualle Cafielio de* Pittolett fi d a*
to eiC alleilo disfatto 34 , di nnouo
, Fiorentini . ^4-4
iunti Rugumagno,el Camello disfat Serra disfatta da gl Aretini 53 o
. to 3 5 * fan no ace co Fiorentini 3 f Serpenti come cani vi citi della roti ina
j-pano i patti della pace 3.9, fon, vin- della Falterona 276,
ti, e i t i , venti tra Caftelle, e for- Siena iotto il reggimento de grrteficij
tezze 3 9 , sa scordano al volere de - come ... ; 445
Siena
7 2

T^t V O l *4
Sierl fbttofopra,& trattato in effa 704,6 ni, nr
, d al Conte di Virt 7o? Staio colmo recafi a rafo 3 48
Siena in man del Duca di Milano 751 Statua di Marte cade a pi del Ponte vec
Signa abbruciata da Caftruccio 190 , ri- chio 26
fatta da* Fiorentini x.9 $ Stefano Papa eletto m Firenze, e muore
Signore di Cortona f preda fili Perugi- in Firenze 26
no,
<
717 M. Stefano Colonna entrain Roma & >

Signor di Mantoua aiutato da Fiorenti- fatto fenatore 21 f


ni 744, ompe le gti del Duca di Mi Stefano Duca Cugino delTImpcradore
lano 744 viene a Firenze 44
Signor di Bologna muore 7 1 Stefano Duca di Bauiera cdotto daFio
Signori di Padoua muoiono di veleno rentini 701
nVenetia 79 S Stendardo portato di Damiata daF io-
Silano rocca in quello di Volterra com- rentini 3 %
pra daFiorentini 677 Stinche prigioni , onde dette 12 3.
M.Simone della Tofa Capitano in Pi- Studio generale ;ordinato in Firenze , i
ftoia, torna Firenze congrandifl- fa c. 379
^
mo honore 2 1 S Sudario di'nortro Signore nalcofto alla
Simone Peruzzi, non ardendo altri par- venuta del Bauero 2 1
lare, d buon configlio $ 16 Sufinana Cartello de glVbertini lpiana-
Sindachi del comune di Firenze , come to, 6 78
promettono 4000, fiorini Tanno alT- Sufinano Cartello afiediato daFiorenti-
Imperadore 437 ni , SS*
Sinifcalcho del Rq piglia la Signoria di
Lucca 2 ? 2 G&. T (X2
Sire di Culci 666, viene in quel di Luc-
ca 66 7, aflediato in Firenze 668 "T"
1
Ad de o di Romeo Pcpnoli fatto
Siri dellaLippa de* maggiori fignoridi * Capitano di popolo in Bologna, col
Boemia viene Firenze 441 legati coFiorentini 303
Soci compri per i Fiorentini 473, Talamone prefo, e guafto dal Bauero ,

Soccorlo di pi terre Guelfe dato aFio- fac. 228


rentini 142. Talamone ricetto delle mercantie Fio-
Soldati in nome di lance donde , & tre rentine 538
per lancia 519 Talano Conte Monte Caregli rompe
di
Sole ol curato nel legno di Cancro 317 la fede al comune di F11 enze 399
Sonar di campane lauto nella mortalit Tarlatino de Tarlati d Arezzo vicario
fac. 373 del Bauero in Pila 2i8,8cii>6
^

Soci terra prelfo Verona f mortalit Tarlati Signori d A rezzo, di Citt di &
di gente del Martino 3
of Cartello , pigliono il Borgo 23 ?
Sourana tolta a Fiorentini 414 Tarlati d Arezzo configli del Vicario
Spedali quanti in Firenze 3 1 ? delTImperadore in Siena 439
Spinetta Marchele Malelpini con laiuto T arlati perdono molte Cartella 47 3
deFiorentini racquift le lua cartella T arlati da Pietra mala 573
If7,riperdc le terre,efugge M. Ca- Tauola di S. Maria impruncta viene in
ne della Scala 1 f 8 , Spulcto fi ribella Firenze 803
dalla Chiel 5 66 Tedelchi penfano di farfi Signori dIta-
Squittino di 17 buoni huomini 232 lia, 4 6%
Squittino in Firenze ogni tre anni 487 Tempio di Marte edificato in Firenze f
Squittino dvnione^ in Firenze 6 03 Tempio di Marte conlecrato San Gio:
Squittino nuouo,e Tue determinauo- Batifta 8
Teodo-
11 ,

TA V O L ^
Theodorigo R de' Gotti in Italia pren- Trafficano dinttouo i Fiorentini ^if*
de Roma, e Tolcana 13 fac.
Teologo primo fatto in Firenze 47 5 T ruttato de glVfcit di Fiorenze 51
Terraio Cartello l ribella * Guidi del Trattato di Caftruccio in Pila /coperto,
Conte Vgo da Battifolle con molte al 1 6 8, altro trattato in Firenze feoperto

tre, *9} fac. 17 f


T erre di T ofcana libere da ogni fommif Trattato in Arezzo feoperto per ttrano
(ione Imperiale 437 accidente pf
Terre de grvbaldini tutte in mano de Trattato del [Duca di Calauria in Lucca
,

Fiorentini 557 feoperto 201


Terre del Conte Aftorre affamate 785 Trattato di pigliar Piftoia 2 1 3, ordinato
Terrina Cartello de gl Aretini rifatto da da M.Roifo della Tofa '213
Fiorentini 290 Trattato di Vgolino di tano in Firenze,
T erzo cerchio in Firenze 85 a fac. 234
T eforo del Papa condotto in Lucca 136 T ruttato di certi Fiorentini 237
rubato 147 Trattato ordinato in corte del Papa feo-
M .Tetta Tornaquinci mandato in aiu
, e perto 27 3
to a Senef 227 , che erano Monte- Trattato di dar Parma M.Azzo Vifcon
Mart 227 ti , 278
Tetta d'Ariento di San Zanobi ha vn ; Trattati de i Signori dArezzo^co iFio
pezzo del fuo tefchio 250 rentini,e Perugini 2^4
Tetta di San Donato Vefcouo d' Arezzo Trattato in Bologna contro M. Taddeo
portata in [Firenze metta con quel- : Peppoli 313
la di San Zanobi trouata in Santa Can T ruttato dhauer Montagnana 3 07
dida 6 75 T ruttato dattaltar Bologna 451
T euero monda il paef 2 69 Trattato in Firenze di mutation di ttat
Tiboli l rende Papa Alettandro 827 ' fac. 6 37
Tingoccio da Staggia mette fuoco in T ruttato deCiompi in Firenze 66 4
vna delle porte di Siena *6 90 Trattato in Pifa contro M. Pietro Gam
Todi d fiorini 4000. al Baucro, & glie- bacorti 721
ne-fno importi 10000, -22 6 Trattato di mutation di Stato in Firen-
T odi fi ribella dalla Chiel 5;6f
ze, 7*?
T oiano acquiftato daFiorentini 501 T ruttato ad vccider M. Iacopo da Prato
T oiano fi rende aFiorentini yp 7 feoperto 747
M. Tommaio Strozzi con molti feguaci Trattato di riuolgimento di Stato in Fi-
fi fugge 65 renze 757
T orniamento fatto fu la piazza di Santa Trattato del Duca di Milano di torre la
Croce f ?3 fignoria al Signor di Bologna 7 69
Torniamento fatto in Firenze,& premij Trattato di M.Iacopo dal Vermo per pi
fac. 721 gliar Bologna 7 69
Torre del Cancelliere di Roma fi disfa, Trattato in Parma di torla al Duca 781
fac. 217 Trattato di vender Pila al R di Francia
Torre in Perugia detta il Palladio $6 4 fac. 78 p
Totila R de Vandali , e Gotti in Firen- Trattato contro Genoua 8l
ze io Tregua rotta fra Fiorentini e '1 Duca di
Totila attedia Firenze 1 1, in Firenze 1 Milano 770
f morire i principali della Citt in, Trento prefo 374
lccheggia,e mina la citt 1 2 riedifica Triboli feminati per le ftrade di Pitto ia.
Fieile 1 2, ruma molte citt dltalia^e fac. 214
muore 12 Tuono limile alterremuoto 417
Tuona
2 1

0$ T *4 V t *4
Tuono grande di d chiaro, 4,94 Venetiani tolgono Pinatico al Signor
Padoua
CXSL V m di
Venetiani corrono Verona
Venetiani acquiftano Padoua
787
788
794
7 Ada Caftello tolto aCti di Mon
*f Vento peftilenziale 1 67
* te Scudaio 738 V enti leuano 303 ,mafnadicri per aria di
Val dAmbrasacquiflaMaFiortini 78 2 fu Falpi 417
Val di Nieuole con fue caftella fanno pa Venturino frate arriua inTofcana con
ce coFiorentmi 2,41 10000 del fuopaefe va Roma 277,
>

Vapori accefi mirabil fogno 41 predic in Firenze diceua, che n era


Vapore grande cade lp^-a Arno 49 4 vero Papa l non finir Roma 277
Vbaldo RufFoli primo Gonfaloniere in Vercelli tolto M.Galeaz o 758
Firenze 98 Vernia Caftello de Conti Alberti prefo
Vbaldini rotti daFiorentini 44,doman- daFiorentim 49
dan perdono, e fono accettati per cit- Vernia manca di legittime rede 221
tadini 130,6 danno aFiorentini 161 Vernia compra da Bardi 307
Vbaldini dannegiati 3 79 gaftigati 380, Vernia sarrende al comune di Firenze,
con Ghibellini in Milano 79 ^piglia- fac. 322
no Firenzuola 396, Monte Colore- Verona f fo Signore M. Benedetto Ca
to, 396 pitano di M. Mattino 304
Vbaldini diuifi 428 Verona prel dal C onte di V irt 684
Vbaldini fatti cittadini di Firenze 48 7 Verona feconda miglior terra di Lom-
Vbaldini con gente del vicario di Bolo- bardia 701
gna hanno adherenti quali tutti glAl Veronefi chiamano per lor Signore M.
pigiani 77* Guglielmo dalla Scala 782
Vberti difeefi da Vberto Celare figliuo- Veronefi hanno careftia788 , mettono

lo di Catelina 7 dentro Venetiani 788


M. Vbertino da Carrara mette" in Pado- Vcrrucola di Pila prel 79 7
ua M.Piero Roll, cacciane M. Alber- Vefcouo cf Arezzo muore in maremma,
to, 301 fac. 207
M. Vbertino da Carrara entra nella lega, Vefcouo di Firenze fa trattato 277
a fac. 301 Vgo Marchefe di Brani demburgrvi cario
Vberto da Lucca primo Capitano del po dell Imperadore in Firenze, edifica,e
polo in Firenze 42 * dota fette badie 2 o, f Caualien m Fi
Vberto Infangati trattiene i congiurati, renze 20, muore 20
dicendo trattar gran cole 48 7 Vgo Conte occupa Ampi-
di Battifolle
Vccifioni fra Guelfi,e.Ghibellini 78 7 nana, & contado 242
Vdine fa decapitare il Patriarca fratello Vgo Scali v foccorrere Ferrara 16 2
delllmperatore 470 Vgolino Conte di Gherardefchi caccia-
Venetiani rotti Ferrara 131 to di Pila offe fopra pila 76, vitto-
Venetiani collegati con Fiorentini 287 riofo contro Pilni 77 , torna in Pila
Venetiani ingannano i Fiorentini 303 78, sintende coFiorentini 8 4,fi fa Si-
Venetiani della parte Ghibellina, tradi- gnore di Pila 89, depofto della Signo
tori 309 ria , e niell in prigione 89 , muore di
Venetiani vogliono per inimico il vefeo fame co figliuoli , e co i nipoti nella
uo di Milano, e fuoifudditi 424 torre della fame 9
Venetiani afiediano Chioggia grande , Vgolino di Tano de
Vbaldini ordina
gl*

fac. 6 40 metter fuoco in quattro parti di Firen


Venetiani deliberano di disfare il Signo ze attanagliato 234
re di Padoua 783 M. Vgolino da Cauaicabo fi f Signor di
Che-
e
1 9

T^ V o z ^ &
Cheromna 776 Viterbo riprefo per la Chief dal Legai*
Vguccione dellaFaggiuolaSignoredi Pi todegFOrfini - 244
ih 14 6 y contro Fiorentini, e Lucchcfi, Viterbo fi Chief
ribella dalla 5 63
14 6, prende, e ruba Lucca 147, rende Viterbo, e preio per Papa Alesadro 8 24
5
le cartella a Pilni,e v contro Pillo- Vnionefquittino 6 03
lefi 148 ,
fopra Monte Catino 14.9, Voifilate molto lottile detto dvn* Am-
:>

rompe i Fiorentini ,e prende Monte bafeiadore Fiorentino all Imperado-


Catino 1 5 o y fa decapitare Banduccio re, 417
Buoncontr, e 1 figliuolo 1 5 1 , perde in Volterra pref daFiorentini 46
vn di la Signoria di Pif, e di Lucca, Volterra in poteft di M. Ottauiano Bel
fugge in Verona 153, muore 15 7 forte 3 1,9, ribellata dal Duca d Arite-
Vguccione diRicciardo deRicci gran cir ne, 35*
tadino in Firenze 5 54 Volterra fi d allTmperadore 433
Vicariodell Imperacfore Federigo Leon Volterra acqtuftata daFiorentini
4^ 2
fitto F ighin eJda G uelfi
4 Vrbano III I. Papa 60
Vicario del R Carlo d Angi con 12, Vrbanof erto eletto* 600
buon huomini in Firenze, 67 Vrbano VI- fa morire in Genoua,& fot-
Vicario del R Ruberto rotto Tizana, terare in vna ftalla cinque Cardinali,
fac. 16? 677, viene Lucca , v ad habitare
Vicenza prefa dall Imperadore Arrigo, Perugia 68 a
fac.. 135 Vrbano Papa come parte da Perugia , e
Vicenza pref 308 torna Roma 6 o, muore 691
Vico Cartello in mugello, edificato 17 3, Vzano fi perde 253
Vico Pifno fi d aFiorentini 8 00 Vzano fopra Pefciaprcfo daFiorentini,
Vieri di M.Pepo Cauicciuli ambafeiado fac. 274
re tenuto prigione dal Papa 68f
Movieri , & M.Michele deMedici mili- Z fctt
tati ad andare colpopolo alla piazza,
fac.
.
72 8 yANOBr Santo fa miracoli 40
Viefca Cartello in Val dArno fi ribella,. "^Zano hi Santo trouato Lotto le volte
fac. 290 di Santa Rcparata 250
Vfconti non vbidifeano al Batter , no Zanobi da Strata coronato Poeta dallIm
vanno Marcheria al parlamento z $6 peradore 442
Vifcont come perdono Bologna 440 Zuffa fra Tedefchi , e Romani 21 6
Vifconti da Milano- Signor di Piacenza, Zuffa in Como fra Guelfi , e Ghibellini,
fac. 78 z. fc. 77P
Vifione dvn romito deib fmmerfione Zuffe fraPogginghi , & Interminelli di
di Firenze 2 6? Lucca,

Il Fitte della TMola ,


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I

RITRATTO
DELL ISTORIE
FIORENTINE.
LIBRO PRIMO.

ACCENDO adunque prin-


cipio infino da tempi di No,
il quale hebbe tre figliuoli tv-
no dequali hebbe nome Giaf-
leth,i Tuoi dilcendenti nella di-
uilone che feciono dello ha-
bitare il mondo per cagione
della confufione de linguag-

gi ,
che Iddio mand nella, edificatione della torre di

Babello, habirarono la parte dEuropa. E il primo de*


Ioi,che arriuafl nelle nollre parti dItalia fu Ata-
lante 6 vero Aralo figliuolo di Tagran figliuolo di
,

Turas primo figliuolo di Giaffeth La moglie di,

quello fu Eletra vna delle ltte figliuole d Atalan-


te, che i Poeti dilcriuono, che furono conuertite in
A lette
f

a Historie Fioremt/n'b
ftte delle di ciclo Se per configlio dApol!ine&: dV
'ilrolagi fi polo Atalo detto ad habitare nel monte do-
lio edifico la citta di Fielle , luogo lno Scabondantifi.
fimo d acque Se doue gi fu vn bagno detto Reale l-
,

natmo di molte infermit Se molto multiplic du- ,

bitanti in brieue tempo dopo la fiia morte rimale Re


,

di Fielle ,
Italo fio figliuolo dal cui nome fu nomina-
to il rgn<5 dItalia ,
Et fu l detta citt ne Ioidilcen-
denti quali dominatrice di tutta Italia HebbeAtaio

due altri figliuoli d quali fvno fi chiam Dardano,


ilquale per rilponl dei loro Idolo alto Mai te lalciato
il regno di Fielle Italo li parti con Apollonio lho-
lago & con grande gente ,
Se arriu in Alia nella pr-
uincia di Frigia hoggi detta Turchia ne gli anni del pr.n

pnnapfo'
cipio del mondo tieriiila dugento , Se quiui edific vna
dei mon- citt Se nominoila dal luo nome Dardania: la quale po i
o 31C0
-
q-p Llcce fl'0 ri fu nominata Troia, della disfatione di
quella citt vici Enea con lue genti, come narrano le
Itone, & per dilpolitione di lopra l pos in Italia*

Se deloi dilcendenti furono Romolo, & Remolo


edificatori della citt di Roma negli anni del mondo,
4
; 4 s 4.. 44B4.& anni 4 54.de po la diihuzione di Troia.Cieb-
be poi Roma dhabitanti ,
e di hgnoria quanto dicono
le Itorie infino a tempi di Celare, & del confidato di
Cicerone, nel quale fu la congiura di Canllina, che co
Cuoi congiurati andonne Fielle , se poi co
fi parti ,
e
luoi feguaci daFiellani fu morto nel piano di Pirec-
cio vicino doue hoggi Piftoia , la quale fu poi edi-
ficata da dilcendenti di certi fediti, che rimatone del
detto elrcito, {confitto , Se etiandio de vincitori Ro-
mani
5
Libro Primo.
mani furono tanti morti,che rimafno meno che ven-
ti caualio: di poi varriu Metello con fuo efercito,&'
co* detti vincitori fi attedio Fiefole con danno di fia
gente nel principio : ma poi per condotta di Fiorino.
Romano (o pretore ruppe i Fieflani ,
e vccifne mol
ti ,
& accampofii fra il fiume dArno & Fiefole ,
in luo-

go detto Villarnina,& Carnale doue ,


i Fieflani face-
uano certi mercati, e quali doue hoggi Firenze, Se ma
darono per aiuto a Roma Se f uui mandato Cicero- ,

ne , fillio Celare Se Macrino e piu altri con molte


, ,

legioni , Se dettonui ad attedio li anni in vano e tor-


naronfi Roma Et rimafui Fiorino in certa badia
.

fatta in detto luogo ;


la quale per tradimento fu poi
pref Se disfatta da Fieflani per la morte di Fiorino,
,

e di fila gente ,
i Romani per farne vendetta vi man--
darono i fpra detti capitani, e piu altri con molta gen-
te daquali prefno nome i monti dattorno come mon
te Cecero, e monte Macrino & piu altri, & in fine per af
Baftia die-
idio dopo due anni Se quattro mefii,& feid prefno la
ma! Fic
detta citt di Fiefole, & fpogharolla,& disferolla, e que fole

do fu anni fttantadue inanzialla natalit di Chrido.


Didrutta la citt di Fiefole Celare con fila compa-
gnia fcef nel piano pretto alla riua dArno , doue fu
morto Fiorino , Se iui cominci fare edificare vna eie
t acci che mai non fi rifacett quella di Fiefole , Se in-
chiufui le fpradette due ville, Camarti Se Villarnina,
Se voleuala nominare dal filo nome Cefria ,
ma fugli
vietato dal fenato di Roma: Se ordinarono che quelli Prima c di
ficationc
grandi fignon che infiemecon Cefre erano dati alla
diFirenze
didrutione di Fiefole andaflno edificare queda mio
A 2 ua citt
4 Historie Fiorentine
ua citt co lui, Et qual fiche hauell prima copiu
inficine

ta laida parte nominafl la cittdi lo nome. Albino toc


co a {malfare lo Ipazzo della citt,che ancorale ne tra
ua cauando,Macnno fece fare il condotto deliacque,Ie
quali cdulfe vij.miglia dilungi infinal fiume delia mari
na pi di mte Morello perlauare la terra & etiandio
per bere, perche poco vinosVlua,& riputaualle miglio
riche di pozzi , &c in Firze faceuano capo vn palagio
detto Termine caput aqu^:poi detto capacci a,& ancora
inTerma fi vede delle anricaghe.Gneo Ppeo fece fare il
cerchio delle mura di mattoni cotti, c torri rde bcllif
lime, e fpefi per Ipatio di braccia xx. quaro fi girafl no
tremiamo, le n che qudo fu disfatta daTonle, dicono
le ilorie era gradilsima, Marzio fece fare Campidoglio
il

fortezza bellils.doue hoggi mercato vecchio, lcondo


la piu vera opinione;aItndicono douil palagio depilo
ri luogo detto il Guardingo, doue poi disfatto flettono
meretrici.Ecialcunoiludi tato la la parte, che quali
vn tpo ciafoun fhebbe cpiuta, fi chenelfunohebbe
ioide il nome.E per da alcuni in principio fu chiamata

{a piccola Roma, da altri Fioria per la morte di Fiorino,

perche in quelli capi, e dintorno nalceuano molti fio


ri,
e gigli, perche fu
ripiena della piu fiorita gte di Ro
ma &
dogni Rione come tocc per forte, di molti Fielo
iani che vi vnono ad habitare.poi per Ifigo vfo fu detta
Fiorza interpretato ipada fiorita, e ci fu DCLXXXIL
anni dopo la edihcat.di Roma,& anni LXX. inanzi alla
natiuit di Chriilo.Celre per nhauerle dato il nome,
irato fi torn Roma, e fu eletto clolo al conquiilodi
Fracia,Sc Inghil terra, 6c alla iita tornata domdado il tri
Libro Primo. 5
onfo gli fa negato ,
donde ne lguirono le battaglie ci

uili, Se laida vittoria, Se il farli Imperadore a tempi di :

Numa Pompilio cadde in Roma dal Cielo vno feudo


rodo il quale i Romani prelno per arme, Se coli lo die
rono ogni loro terra , e loro vaggiunlno le quattro
lettere doro S.P .QJl. 1 Fiorentini vagiunlno il gi-
.

glio bianco in detto campo roll Poche col , nulle .

l trouano Icritte in quelli tempi di Firenze , perche in


ogni atto, Se guerra erano co Romani, come Roma- &
ni erano Rimati , Se lmpre nelle battaglie ciudi tenno-
no con Celare : Se vno de baroni di Firenze detto Lu-
cere valente huomo fu con lui in detta guerra al porto
di Branditio.truouafi ancorach vn figliuolo di Catel-
lina dettoVberto Celare fatto da ludo Celare gran-
,

de cittadino in Firenze, Se i loi dilcendenti furon gran


tempo fignori in Firenze ,
Se alcuni vogliono dire , che
gli Vberti fieno dilcel di loro.Tornati gli edificatori di

Firenze Roma ,
Se crelcendo,e multiplicando affai in
brieue tempo la citt di Firenze
,
perche modo era fa-
uoreggiata daRomani , fi dilibero in Firenze di edifi-
cami vno tempio belMimo honore dello Iddio Mar
te ,
mandarono per perfetti maefiri Roma Se coll
Se ,

feciono nel luogo detto Camarri, Se con belliilme co-


lonne^ marmi feciono la capella,che oggi ffa hono-
re di SantoGiouanni BatiRa,ma feciolla eglino hono
re di Marte Se nel mezo in lu vna colonna polno
;

Marte armato , intagliato di marmo ,


e trouiamo fu
edificato ltto ialcendte da durare quali in eterno, co
me icritto ancora nello Spazzo, Se trouiamo che fu a
tempi dOttauiano Imperadore ,
trouiamo etiamdio
A 5
chel
.

6 Historie Fiorentine
chel noilro piano di Firenze lleua elTere quali tut-
to pantano infino predo Firenze per laltezza del-
,

la pietra golfolina predo Signa , la quale fu poi per


artificio di maefiri tagliata , & abballata , Se Igor-
gorono Tacque Se diuent piano fruttifero Se fa-
, ,

no Molto tempo fi refie Firenze per gouerno de


.

gli Imperadori Romani , Se molto Ipedo fi polua-


no , Se dimorauano quiui nelle pallate, che faceua-
no da Roma in Lombardia Se nellaltre parti Et , .

Anni
Chifto
di
trouafi che negli anni di Chrifio C C L1 1 . Decio
Ma- Imperadore nel primo anno del filo imperio edfen-
do in Firenze ,
e perlguitando i chrilhani ,
fece pi-
Martirio gliare ,
Se tagliare la tella lanto Miniato primo ge-
* S . Mi*
nito, del Re dErminia ,che allhora come heremita
iliaco

habitaua in vna llua detta Arisbotto dietro do-


u oggi la Chiela di lanto Miniato ,
che per tutto era
bolchi di dArno Se lolo shabitaua di qua
l , Solo .

era vn ponte da Girone Candegli per iadrieto fat-


to da Fiellani , perche lui era la diritta ifrada da Ro-
ma, fu martirizato doue lanta Candida con piu al-
tri, & per miracolo fi ripole la telia allo imbuito, &
a luoi piedi pals Arno ,
Se and infino in lui pog-
gio doue hoggi la lua Chiel, Se quiui Ipir vn pic-
colo oratorio , che vera in nome di lanto Piero apo-
ltolo, Se quiui fu da chrilt iani lepellito occultamen-
te ,
dipoi riceuuta la fede m Firenze vi fu fatta vna
piccola Chiel al luo honore ,
ma quella ,
che ve
noggidi marmi trouiamo fu principiata nel MXIII.
dAprile per opera di mellr Aldobrando cittadino , Se
velcouo ai Firenze , Se per comandamento del cattoli-
co , Se
. e
Libro P rimo. 7
co , Imperadore Arrigo fecondo di Bauiera,
Se fnto

di fnta Cimedonda fua donna dotandola di molte


poflfsioni, Se il corpo di fan Mimato mifTono con
grande diuotione nello altare ltto le volti
poi fi

compiuta dal comune di Firenze colle fcalee , e data


al gouerno dellarte di calimala . Per fimil modo fece

Decio martirizare fnto Crifco co Tuoi difcepoli , il-


quale era gentilhuomo di Germania , Se allhora here-
mita , e compagno di fnto Miniato Di poi habit , e .

fu morto in Mugello, doue hoggi la fa chief di fan


-to Creici valcaua . Et trouiamo che infino a tempi di
Firenze
Nerone fu piantata in Firenze la vera fede di Chriilo viene alla
vera fede
per Frontino ,
e Paulino difcepoli di fan Piero, ma ilet di Chrifto
ne* tempi
te in pochi Se occulta infino tempi di Goilancino. di^ Nero*
trouiamo che la citt di Firenze fi refl ltto Iompe- ne

rio de Romani anni CCCL.'circa , Se ltto paganesi-


mo, bench ci fufsi alcuni pochi chrilliani fuori in li
ue , e romitori ,
Se dentro occulti inlino a tempi di
fnto Salu eif ro , Se di Goflantino che pref la fede per
tutto lomperio apertamente , e riduffe tutti i templi
de gli Idoli Chief Chriiliane , e fui nand in Go-
ilantinopoli Iafciato alla Chi eia lo Imperio di Ponen-
te . I fuoi tre figliuoli viffono diuifi ,
Se llracciorono
Io Imperio ,
Se lvno di loro Goflantio fu hereti-
co della fetta Anfana perfguitando i chrifliani
Firenze pi
Ne detti tempi di fnto SaIuellro,e Goilantino tor- glia la fe
de Chri-
n etiamdio la citt di Firenze alla vera fede di Chri ftiana pa-

fio palefmente ,
Se feciono leuare del tempio Io Ido- lefementc

lo ai Marte Se perche non erano perfetti nella fe-


,

de non lo disfeciono perche diceuano effer fatto ft-


,

A 4 to afeen-
. .

8 Historie Fiorentine
ro alcendente f che quando folle disfatto , la citt
harebbe grande pericolo , Se danno , Se per lo po-
fono in lu vna alta torre pred al fiume dArno , Se il
tempio conlcrarono poi per cappella vero Duomo ,

principale ad honore di Dio , Se del beato meflr lnro


Giouanni Badila padrone della Citt Et ordinarono .

la feda il d della la natiuit con grand offerte , & che i

fi corred il palio della fta


,
che lmpre poi s olferua-
to , Se feceuifi laggiunta dellAltare , e le fonti di mez-
zo per battezzare i fanciulli, e conlecrarui lAcqua il Sa
bato Santo , Se benedire Fuoco , del quale ogni cala
il

mandaua vno pigliarne con vna faccellina,di che nac


degnit alla cala de Pazzi , della grande faccelhna
cenilu^de
Pazxi di- perche circa gli anni di Chrirto M C X X X. vno della
crTrciic'co- loro cala grande di perlna ne recaua vna maggiore
r
. c he glaltri , Se accendeuala prima che nedfuno altro, Se
da lui lo pigliauano glabri
Poi dopo la feconda riedificatione di Firenze ne gli

anni di Chrirto M C L .peConlIi dell arte di cah-


mala , che nhaueano la cura , fu aggiunto lpra la
Chief di Santo Giouanni la lanterna in colonne Se la ,

mela , e la Croce dorata: che prima vera {coperto Se ,

per forma de belli edifici del mondo, Se a noilri tem-


pi fi compi la dipintura dentro del molico Se fro- :

lliamo ricordi che quando il Sole entra nel legno del


Cancro in lui mezzo giorno mette per la parte di l-
pra fuoi razi in fu vna figura del Sole, polfa nello Ipaz
i

zo doue fcritto intorno


Engxro torte Sol eidos & rotor igne.
Anni di
Elfendo come detto dopo Colf an tino Io imperio
inde-
Libro Primo. 9
indebolito, e diuii ne gii anni di Chrifip circa CCCC. 400.
Chrxftt

Se regnando nello Imperio di Roma , e di Citantino-


poli Arcadio , 8e Honorio figliuoli di Teodofio . Ven-
ne delie parti fra Leuante , Se Settentrione delle pro-
uincie di Gotia,e Suetia, Alberigo Re deGotti co gran
de gente , Se paflorono in Africa, StdeitruiTolla in gran
parte ;
Se tornando in Italia deitruflono , Se dibrucia-
rono gran parte di Roma, e de paefi dintorno , Se del-

lo Imperio ,
di poi circa XV. anni ci torn Rodaggio
Re fiicceflore del detto Alberigo con innumerabile g-
te per disfare Roma, Se prima guaito molto della Lom
bardia, Se di Toicana , e poifi in fine allo alfedio di Fi-

renze Se hauendo gi
. i Romani mandato per lccor-
fo Cilantinopoli venne di l Honorio imperadore
Toicana Firenze per refiitere al detto
in Italia , Se in
Re Rodaggio , che vera intorno c duomila deGotti,
i quali Ipauentati per la venuta di Honorio fi partiro-
no ,
e riduifonii nemonti di Fieile in luogo iterile, do
ue quali per miracolo diuino furono aifediati dalla gen
te diHonorio cherano pochilsimi riipetto di loro, Vittoria
dHonorio
Se molti ne morirono di fame, e di ite. Se per sarren- contro
Gotti.
derono e furono venduti come beitie infino vno
,

danaio lvno ,
Se affai de venduti prettamente moriua-
no per lo diigio haueano patito, Se Rodaggio gittato
da ioi fu morto da Romani Credei! che procedei^
.

le ancora queita vittoria da Dio pe preghi di Zenobio Di S. Ze-


nobio Ve*
Fiorentino huomo into , Se allhora velcouo di Firen- feouo Fio-
rentino
ze , con molti miracoli, Se in vita , Se
ilquale intific

dopo la morte infieme con into Crefcentio, e con in


to Eugenio lvno Diacono, Se laltrolubdiacono. Icor-
.

10 Historie Fiorentine
* pi dequali fono lpelliti in {anta Reparata , che prima
11 chiamaua lnto Saluadore : ma perche la detta vitto-
ria f nel foo d, fi mut il nome alla Chiel,Se fu detta
lnta Reparata , &c rifece!! la Chiei di lnto Saluado-
re come ila hoggi in vefoouado . Il detto lnto Zeno-
bi mor prima, e f lpellito lnto Lorenzo fuori del-
lemura, dipoi effondo trallatatoil lo corpo lnta
Reparata tocc vno olmo lecco in lu la piazza di ln
,

Giouanni , ilqualeper miracolo lubito rinuerd , e fior


& per memoria di ci fi pofo in quello luogo vna Cro-
ce ai marmo in lu vna colonna, che anchora vi Ha
hoggi
d
* gli anni del nofiro Sig. Iel Chrifto.CCCCXL.
ceraio
44o- a tempi di lnto Leone Papa ,
&c Teodofio,Sc di Valen-
tiniano Imperadori ,
Belo lopra nominato Totile R
de Vandali, & de Gotti, delle parti d Aquilone nato
nella prouincia di Gotia , e di Suetia huomo crudelilsi-
mo ,
Se homicida del lo fratello grande fignore,fi par-
t di lo pael con innumerabile gente, Se Vngneri
*
a
go*
2 dl
per venire disfare lo Imperio di Roma ,
Se fu contra-
fiato con grandi battaglie da Romani ,
Borgognoni , e
Francelchi nelle parti di Frigoli con innumerabili veci
fioni di gente delivnaparte, Se dellaltra ,
Se moriuui
il Duca di Borgogna ;
per lo quale contafio Totile co-
me Iconfitto fi torn ne loi paeli : ma lbito raun
maggiore numero di gente che prima, e ritorn in Ita-
lia^ di principio alfodi Aquilea, Se dopo tre anni quel
con tutte le genti Il fimiglian-
la prefo arfo Se difirulfo .

te fece Vicenza , Brelcia Bergamo , Milano , Se Ti-


,

cino , Se quali tutte laltre terre di Lombardia lluo


Modona,
Libro Primo. ii
Modona ,
per la quale miracololmente entr , Se
non la vide pe meriti di lnto Giminiano velcouo
di quella : d Ut rude Bologna nella quale fece marti- -San Pro.
colo vefeo
ri za re lnto Procolo velcouo della . limile fece uo di Bo-
Il

quali tutte le terre di Romagna ,


poi entr in To- logna .
Icana, Se alfedi Firenze per edr famol, Se deRo-
mani ,
Se per la vccilione ,
che in quelle parti era Ra-
ta fatta de Gotti Rodaggio loro Re , Se fuo
,
Se di
antecedore , Se piu tempo vi Rette in vano perche
era fortilsima per le Iped torri , e buone mura In- .

fine con inganni inoltrando volere edere loro ami-


co ,
Se in loro leruigio volere disiare i Pillole!! loro

nimici ,
i Fiorentini lmpre poi chiamati ciechi lo
rnidono dentro con lua gente ,
Se habit nel pa-
lagio del Campidoglio Se fubito poi ltto colore :

damore vn d fece richiedere molti de principali cit- ,

tadini , Se vno vno come giugneuano gli face-


ua amazzare Se gittare in vna gora, che padua lt-
,

to il palagio , e molti nhaueua fatti morire ,


quan-
do il lngue cominci ad apparire in Arno , Se al-
Ihora lne auiddono gli altri cittadini ,
ma fu tardi:
perche gi hauea fatto armare tutta la lua gente , ve-
dendo la col {coperta comand che ,
correlfono tut-
ta la citt vccidendo ognvno piccoli Se grandi ma- ,

lchi Se femine , Se coli fu fatto: perche ogn vno era


Iproueduto . Eraui in Firenze ventidua migliaia di
huomini da portare arine lnza i piccoli ,
Se vecchi
che pochi ne Ramparono in contado , in bolchi , in
fortezze, Se cauerne ,
e lbito poi lece rubare , Se Ipo-
gliare la citt ,
e arlla ,
Se disfecela , Calao vna torre
dallOc-
ii Historie Fiorentine
dallOccidente edificata da Pompeo ,
&c vna porta dal
Settentrione , & mezzo giorno ,
&c fra la citt e il Duo
ino di finto Giouanni colle fue bellifsime colonne , 1*1-
dolo di Marte allhora cadde in Arno doue tanto fi ette
7.e di i8rquanto fi pen riedificare la citt , fu la detta difiru-
nei^T-tioneadr XXVIII. di Giugno anni G C C C L. & anni
Beato Ma-,
ritio ve-
DXX. dalla fa edificatione . Et fuui martirizato con
-

fcoiiodiFt grandi tormenti il Beato Mauritio allhora vefcouo di

Firenze , il cui corpo giace in Santa Reparata Disfat- .

con fa gente in
ta la citt di Firenze Totile saccamp
su monti di Fiefle,e fubito fece fare quella citt gran-
de & forte come prima , promettendo grandi efntio
,

ni chi vandafl ad habitare,&: fu fubito ripiena di di-


fcef di Fie/lani, Se di Fiorentini, &c difiram,& fempre

Santo Het furono ribelli , & minici a Romani Rifatta la citt .

fcouTd?" di Fiefle,Totile fi parti, e pref,e defiruffe la citt dA-


Pemgia rezzo, & arfela e fminolla fle disfece Perugia , doue
. ,

Gran cru- &


martirizato Beato Flerculano vefcouo di quella, dif-
deit di fece pjf, Luca; Volterra, Luni,Pontriemoli, Parma, Reg

gio, Bologna, Imola, Faenza, Finii, Fuiiimpopolo, Cef-


na,& molte altre,& campagna, & in terra di Roma,
in
- de (fecondo che idif) fu mandato da Dio per punitio

s f
-ne della erefia Arriana crefciuta ne Chriftiani .
& pe
nc rapa, -prieghi di inro Leone Papa , che allhora regnaua nel
papato ,
non tocc Roma . Et partiih dItalia per cer-

i ta vifipne ,'chhebbe fpauenteuole ,


mor prefio poi
de

morte fbitana in Vngheria , Se


di alcuni dicono nella
Marca, Se la notte medefma hebbe in vifione della fa
;

-morte Marziano Imperadore in Grecia Er per la fua ,

cU Dce crudelt fu fpra nominato Totile flagellum Dei , altri


-j dicono,
Libro Primo.
dicono , che gli pof quello nome fnto Benedetto,
che andando Totile fconofciuto viftarlo lo conob-
be , & cornandogli non fpargeffe piu lngue huma-
no onde fi parti e mori poi
, ,
come detto , vi-
preilo
ucnte ancora Totile vnaltro Re de Gotti detto Teodo
rigo hauendo disfatto Bramante ,
Francia , & Spagna,
vdito la morte di Totile pais in Italia ,
e prefe Roma,
e Tofcana, e quali tutta Italia ,
&z collegolli con Leone
ImperadorediGoilantinopoli heretico alla dillrutio-

ne deChrilliani, dopo Leone luccedette Zeno di con-


trario animo, e combatt con loro, e in fine per accor-
do Iafci Teodorigo il Vicariato lomperio di Roma,
a
riceuendo certo cenl , & hebbe per ilatico Teodori-
go luo figliuolo Circa quelli tempi nacque Merlino
profeta, vero
.

negromante , che fece poi molte mara-


M ^ qu *

uiglie : di poi negli anni C C C C L X V.di nuouo vno 4f. *

.Aguilulo Teotonico prede Io Imperio di Roma,& fan-


ne poi cacciato dal lpradetto Teodorigo Ilatico in
Golfantinopoli mandato in Italia da Zeno Imperado-
re ,
e tenne Io Imperio dItalia gran tempo , & molto
fauoreggi infieme con Zeno la erefia Arriana perle-
guitando i chrillianfie coli fu iena Italia di erefie , e di naderefi
p
molte fignorie di Gotti &c altri , e da quello Teodori-
go fu Papa Mone di
fatto morire fnto Seuerino Boetio , &
no
Giouanni primo, e poco poi mori di mala morte cir-
|^
ca glanni DV.&i Romani fi Ribellarono ,
e caccia-
rono i Gotti ;
il perche molti fnadunarono , & riafl-
diarono Roma circa gli anni DXXXVIII. per quello i
Romani ,
e Italiani mandarono per aiuto in Gollanti-
nopoli iGiuiliniano Imperadore, &c mandouui Belufia
no fo
r-4 Historie Fiorentine
no (lio nipote & Vicario ilquale in brieue tempo co
,

itali ri-
molte vittorie gli dillrulfe, e cacci quafi tutti a Italia

fcde*d
1U
^ C^ 1 a ^ tre P aitl >
e ddulfe Italia alla vera fede di Chri-
chnfto flo,& mantennela in pacifico flato, infimo alla jfua mor

chrhio
^ te egli anni L D XV
. e nel medefimo tempo Giulli-

j 6 j. Re- niano detto compol la laudabile opera della brieue re-


adkeggi dutione delle leggi , certo reflo di Gotti furono in tut-
brcuiti.
fo cac cti da Narls lcceflre di Belufiano, fi che
dur la peflilenzia della fignoria de Gotti in Italia cir-

ca anni C X X V.con grande flerilit .


Quello Narls
fu poi cagione di conducere in Italia i Longobardi vici
ti ai Pannonia,e Vngheria circa gli anniDLXX.i
quali prelno in brieue tempo quali tutta la lgnoria
dItalia, Et il loro Re li chiam Rontano. In quelli
tempi fu lnto Aleflandro velcouo di Fielle,e dopo
Maometo l u lnto Romolo . Et circa gli anni DC. nacque nelle
anm di' parti dArabia il fallo profeta Maometto che tanto
gf veleno fmin poi nel mondo dur Iomperio deLon
,

gobardi in Italia circa anni CC V.con grandi tribola


rioni, e furonne cacciati per operatione de Reali di Fran
eia ,
& malsimedi Carlo magno ,
ilquale fu conlgrato
Imperadore da Papa Leone terzo in Roma, flette adun
que la noflra citt di Firenze in tutti quelli tempi dis-
,

fatta , bench alcuni borghi shabitalfono intorno


Santo Giouanni ne mai l pot riedificare perche non
,

Comi di
Fielolane i lgnori dintorno come i Con-
I a{iauano i

onte e ti di Mangone,di monte Carelli, & di Certaldo ,


e di

laido, c Capraia tutti dvno lignaggio ,


e i Conti di lnta Fio-
re Aratri deLongobardi , che f uron della diflrutione di
u Fiore"'
Firenze ne tempi di Totile, a tempi di quello Carlo
magno,
,

Libro Primo. *5
magno , che riedific Firenze anni circa C C C L.
Fu adunque riedificata la citt di Firenze a tempi Riedificai
F*
& per operatione d i Carlo magno Re di Francia Se Ini-
>eradore in quello modo ; che liberata che f Italia da

fui, dalla lgnoria deLongobardi , Se rimefla la S. Chie-


da infilo fiato e libert, alquanti gentili, e nobili del
contado di Firenze difcefidegli antichi Se nobili citta- ,

fimi della prima citt, de quali fi dice furono caporali!


Figiouanm, Se 1 Figuineldi, Se 1 Firidolth congrega- Cataria*.
/*
'li -
* tichi della
rono inhemecon certi habitanti doue era Firenze, e prtrnat dl .,

certi di contado, & altri mandorono ambafci adori


, e 5
c tl0 " e
i
a Carlo detto ,
&a Papa Leone, Se a Romani pregan- za
fpeut1
h og2i
'
dogli, che operafn ,
fi che la loro figliuola citt di
Firenze disfatta da Totile in loro di (petto, fi riedificar-

le ,
Se mandaflonui con tal forza , che potefi reiifiere

a Fieflani, i quali benignamente furono riceuuti Se ,

pienamente efuditi . mand Carlo le fe


Et fubito vi
g iti deliarme, e pi, e cauailo Et Romani co- . i

me feciono i loro antichi, coli eglino vi mandarono


molti maefiri atti riedificarla, e grande quantit di
Romani d ogni ragione ad habitarui,&co( conco r-
vi

f grande quantit di cittadini, e contadini fuggiti da


Firenze ,
Se coli principiorono riedificar la noitra cit-
t, doue anticamente era, ma minore che prima per
compierla piu torto ,
& ci fu ne gli anni di Chrifio
DCCCLin calendi dAprile ,
i Fieflani mai non ardi- Firenze,

tono combattere colloro, contraporfi , m tennonf chriito!^


alle loro fortezze dado dintorno fiurbo quanto potea. i ou 1

no Diedi che i Romani detti traffono prima dArno


iaimmagine dL Marte, Se pori (ola in fu vno piliere in fui
Lirica
i 6
Historie Fiorentine
la riua del fiume , doue hoggi il capo del ponte vec-
chio; perche diceano altrimenti non poterli riedifica-
re: quello non approuiamo, perche ci pare opinione fai
l , e erronea, & da pagani . Se etiamdio fi dice cercoro-
no per configfio dallrolagi pigliare buono arrendente
pernon ellre bene perfetti chrilliani in ogni coilume.
edificata la detta citt di Firenze fimilitudine di
NuouaeJi
ficatione
Roma ma di piccolo fito con
,
quattro principali por-
nzc
te prima da Leuante fu doue furono le cal di M.
: la

Belhncione Berti de Rauignani, le quali per retaggio


della conteffa Gualdrada fua figliuola, e moglie del pri-
mo conte Guido ,
furono lue, e de Contiguidi loi di-
Icendenti quando fi ledono cittadini di Firenzcji qua-
li poi le venderono cala de' Cerchineri, e dalla detta
porta era vn borgo infino lnto Piero maggiore , la

lconda porta era doue hoggi il velcouado , chia-


molsi porta del Duomo vero ,
porta del Velcouo , c
di fuori fu fatta la Chiel di luto Lorenzo come
Roma, Se fu edificatalnta Maria maggiore ,
Se lnto
Michele Berteldi infino alla terza porta detta di lnto
Brancatio doue hoggi lno le cal de Tornaquinci, Se
,

lnto Brancatio era di fuori & limile lanto Paolo mo


dodi Roma poi lguiua vna pollierla prelfo alla Chie-
l di lnta Trinit, che era di mori detta porta Rolfa,
che infino hoggi e rimalo il nome alla via poi li vol- ,

geuano le mura, doue hoggi lono le cal degli Scali ,


lguiuano l per la via di Terma ,
inlno alla quarta
principale porta detta porta S, Maria, pallata alquan-
to mercato nuouo doue hoggi lno le cale deglIn-
..

fangati dall vna parte Se dallaltra parte era la Chiel


,

di lnta
7 e

L I B R. O P R I M 0. 1

li (anta Maria detta (pra porta che poi quando : fi

disfece la porta crelciuta la citt fi trafnuto la detta


Chiel doue hoggi ,
Se borgo luto A pollolo era

di fuori ,
Se limile lnto Stefano ,
Se alla fine della ru-

ga di detta porta edificarono vno ponte lopra Ar-


no con pile di macigni, detto com hoggi Ponte Ponte re
che quello dhoggi e fu chio.
vecchio alfai piu rtretto , ,

il primo fi facefl in Firenze: rtendeuanfi lemura in-


fino al cartello Altrafonte poi dietro alla Chiel di
,

ln Piero Icheraggio ,
che coli fi nominaua per vna
fogna coli detta ,
nella quale fi riduceua quali tutta
lacqua piouana della citt, & iui entraua in Arno,
Et dietro detta Chiel haueua vna pofiierla detta

porta peruzza :
poi fi ilendeuano le mura infino al-
ia via del Garbo, Et iui era vnaltra poftierla
,
poi die-
tro alla Badia fi ilendeuano le mura infino alla l-
pradetta prima porta di ln Piero . Et coli piccola fu
con buone mura , Se Ipell
fatta la citt di Firenze
torri . Nel mezzo dentro era lnto Andrea , e ln-
ta Maria in Campidoglio , Se mercato vecchio fi
chiamaua mercato di Campidoglio , era diuil la
citt quartieri fecondo le dette quattro porte, poi
quando fi crebbe, fi rec flli ,
aggiugnendoui la par-
ted Oltrarno Et di quella porta lnta Maria li fece
.

due parti , dallvno lato il fello di ln Piero Icherag-


gio , dallaltro quello di borgo , Se feciono capo il f-
llo doltrarno colla inlgna del ponte ,
poi quelle di
ln Piero Icheraggio colla inlgna del Carroccio,
che fu di manni recato da Fielle , Se pollo nella
fronte di detta Chiel poi quello di borgo colla in-
,

B lgna
,

18 H istorie Fiorentine
Le prime legna del becco: perche iui era i beccai poi quello d,
,
infegne de
feft di Fi- fan Brancatio colla inlgna della branca del Lione :

renze
poi quello di porr di Duomo colla inlgna del Duo-
mo :
poi quello di lnto Piero colla inlgna delle chia-
ui quale lmpre negli holli era meffo da lezzo per
,
Il

rietoguardia : per che in quello anticamente erano


lmpre i migliori huomini darme di tutta la citta.
Rifatta la citt di Firenze , e ripiena de migliori cit-
tadini di Roma , Se daltri , trouiamo per Croni-
che di Francia ,
che tornandoli Carlo magno Im-
peradore detto in Francia lggiorn pi d in Fi-
Anni di
renze negli anni di Ghriilo DCCCV. con mol-
Chrilto
Soj.
te felle circa la Palqua di Relliirelsio , & feceui mol-
ti caualieri ,
& fece fondare la Chiel di lnto Apo-
ilolo honore degli Apollo li , e pnuilegi gran-
demente la citt alla la partita , fecela franca , Se
tre miglia intorno libera ai taglie lluo dinari xxvj.
per fuoco lanno , & franco qualunche vi tornall
ad habitare , per la qual col prelfamente crebbe mol-
Primo reg to di popolo , ordinorono , che l reggelfe mo-
gimto di
Firenze. do di Roma ,
per due Conloli ,
Se cento Senatori
Se coli dur gran tempo , come l dir inanzi : heb-
bono molti affanni ,
Se guerre per la vicinanza de
Fiellani ,
Se per la venuta de Saracini in Italia , Se
per diuerl mutationi di Roma , Se per dilcordie di
Papi ,
Se Imperadori molto il
. E per non dilat
Ilio nome per tempo di dugento anni, bench lm-i

pre crglcdle , Se di popolo , Se di forze . Et poco te-t


meano guerre , de Fiellani , de nobili delle ca-t
ilella dintorno ,
che non vbbidiuano, daltri: per
Libro Primo. tp
che erano vniti , Se forti di torri fpefl , Se buone
mura co i folli pieni dacqua , Se piu di cento cin-
quanta torri di altezza di braccia cento venti ; hauea-
no fatto i cittadini dentro per la citta alle loro ha-
bitationi & molti Se belli palagi per modo che ap-
parsa di fuori delle belle , Se rigoghol citt che fi tro-
uaflc.
In ne {pra detti C C. anni dur lo Imperio in ma-
no deFrancelchi principiato in Carlo Magno ,
e VII.
foi fiicceflri circa anni cento : poi per loro difetti fu
tralportato in mano ditaliani Se primo fu il Luigi
figliuolo del Re di Puglia e dur lomperio in
,
Italia

in lui , Se li foi {'uccellari circa anni L 1 1 1 1. & fu tra-


Iportato negli Alamanni , & molte auuerfit furono
in quelli tempi in Italia , e pafloronci Barbari , Se pre-
lno buona parte dItalia ,
Se molte guerre furono fra
glImperadori Italiani ,
Se Oltramontani , Se limile
nella Chieidi DIO molte Ialine ,
Se alcune volte fu-
rono in vn medefimo tempo due , Se tre Papi , fi che
la citt di Firenze in tante auuerfit aliai sadoper pu-
re mantenerli ,
Se nondimeno lmpre crebbe ,
Se Fie-
llelcem: & in fine la disfeciono come fi dir man-
zi ; Nedetti tempi , Se anni di Chnllo DCCCCLX. Annidi
Chrifto
circaquando lomperio fu tralportato da glita-
,
96 o.

liani gl Alamanni , Se nello Imperio dOtto pri-

mo Re di Saflogna , che pals in Italia due volte , Se


fece molti benefici alla Chiel di DIO: rimalno
in Lombardia , Se Tolcana affai de loi baroni, fra*
quali fu vno Guido Conte Palatino, del quale lno di- Consegui
di Modi*
icefi i Conte Guidi , di principio Conti di Modiglia-
.

gliana

B 2 na,poi
20 Historie Fiorentine
na,poi {ignori di tutta Romagna, poi furono tutti
morti dal popolo in Rauenna, lluo vno piccolo fan-
ciullo {pra nominato Sangue , che poi da Otto quar-
to fu fatto fignore di Calntino , Se hebbe per moglie
la contefla Gualdrada figliuola di mefler Bellincione

Berti de Rauignani di Firenze: vnaltro defooi ba-


roni fi dice che ci rimale , chhebbe nome Vberto del ,

quale l dice fono di [celi gli Vberti vnaltro Lam-


,

berto , del quale fi dice fono difoefi i Lamberti, ben-


ch non lo affermiamo fu . il {opra detto Otto pri-
mo Imperadore molto beniuolo alla noffra citt di
Contado Firenze ,,e piu volte vi foggiorn nelle lue paffute
d Firenze
grandemente la priuilegi ,
Se delle li miglia di
contado . Et negli anni circa DCCCCLXXX.
pals in Italia in beneficio della Chiel ,
Se del Papa
Roma Otto terzo Imperadore di Saflogna ,
col
quale venne il Marchel Vgodi Brandimborgo,ilqua
Brandim- J e piacendogli il pael rimale Vicario dello Impera-
bors '
dor in Firenze , Se conduffui della Magna la mo-
glie , Se ogni fuo hauere , Se per certa vifione hauu-
ta vna caccia Bonfollazzo, fece, e dot riccamen-
te in quello pael ltte Badie di Monaci . La pri-
ma fu quella La lconda quella di Bon-
ai Firenze.
follazzo La terza ad Arezzo
. La quarta Poggi- .

bonzi. La quinta alla Verrucola di Pila. La Illa


Moke <ti-
citt d* Cailello . La lttima Settimo , fece in Firen-
gmt date ze molti Caualieri deGiandonati, Pulci, NerlfideCon-'
thefe Vgo ti da Gangalandi,& di quelli della Bella, che tutti porta
citta
rono Ida arme per diuila rolla, e bianca,mon in Firenze
cau *
negli annidi Chriilo MXV I. Se fu lpellito nella Ba-
f dia.
Libro Primo. zt
dia . Negli anni M fu eletto Imperadore Arrigo
1 1 1.

primo Duca di Bauiera di (celo di lignaggio di Carlo


Magno huomodi (anta vita, colla lua donna lntaTi-
megonda,& (ruarono infeme virginit,^ feciono mi
racoli ,
Se habitarono parte della 1 oro vita in Firenze, e
feciono riedificare la Chieli di (uto Miniato . In que-
lli tempi erano aliai crelciure le genti, Se forze della cit
t di Firenze, pel fauore degli Imperadori paflati,e quel
le de Fiellam indebolite , co i quali Ipell i Fiorentini
haueano guerre , Se in fine molto tempo l gouernoro-
no infieme con triegue , per modo che molto l dime-
ifticorono infieme, e imparentorono,Et in fine veggen-
do i Fiorentini che volendo accrelcerela loro citt bil
gnaua abbattere quella di Fielle,lgretamte vna not-
te di Santo Romolo polno predo d Fielole vno agua-
to di molti fanti Se molti Fiorentini vandarono
,
la

mattina fingendo andare vedere la loro fella Se mi fi- ,

Pr e
lno dentro lagnato,
, f,
& prelnorvna porta, e fatto cen-

. .
r t. r?
di
Fiefolc.fe
no a Firenze hebbono grande elercito come era ord- ^fanone
nato, Se preilo prelono,& corlono la detta citta di Fie-
(o le con poca , quali nelfuna relifienza ,
lluo la roc-
ca che li tenne poi buon pezzo, e lubiro la votarono
dhabitatori dando licenza cialcuno di portarne la
fua roba, e venire ad habitare Firenze , doue volefi-
fimo , dequali furono poi grandi (chiatte in Firenze, e
tutta la citt disfeciono lluo il velcouado , Se certe
Chicle , Se la rocca , che ancora fi teneua , e quello fu
negli anni di Chriio M X. Disfata la citt di Fielole ^m
c ".
di

bench molti Fiellani andalfono ad habitare alrroue, 101

pure la maggiore parte vennono ad habitare Firenze,


B j
& acco-
,
,

zi ^istorie Fiorentine
& accomunaronfi inficine co i Fiorentini 5c prel-
,

no vna arme commune rolla, & bianca che dura infi-


,

Principio no a tempi noilri , e portali in lui Carroccio, per


detrarrne
del Caroc che la parte rolla lignifica Fanne de Fiorentini ieua-
CIO.
tone il giglio bianco ; & laparte bianca peFielIa-
ni leuacone la Luna roda, &
per quello crebbe mol-
popolo la citta di Firenze: per modo che poco
to di
tempo poi bilogn crelcere il cerchio delle mura co- ,

me li dir inanzi . Reggeuafi pure per la Signoria di


due confidi, e cento lenatori fimilitudine di Ro-
ma, & non trouiamo per che in Firenze con tutta
quella aggiunta folle in detti tempi la met gente
che tempi nollri, Secoli eflndo in Firenze acco-
ne
munati due popoli abantico nimici , Se di variati co-
itumi fu farle cagione di molte difcordie , e ltte per
lauenire per quello accrelcimento del popolo deb-
,

bono i nuoui borghi fuori della citt , & per que-


llo fu bilgno crelcere il cerchio della citt : Et co-
li fi prima con lleccati , & folsi , &c poi nel
fece
MLXXVIII.a tempi dArrigo Imperadore fi co-
minciarono le mura del lcondo cerchio di Firenze
come inanzi fi far mentione
Le quali dal Leuante .

cominciauano da vna porta poco lpra la Chiel di


San Piero maggiore mettendo la Chiel , e1 borgo , &
dillendeanfi poco fuori del borgo infino vna poller-
ia detta la porta Albertinelli per vna famiglia di det-

to nome che iui habitaua,poi lguiuano infino alla

porta di Borgo di lnto Lorenzo rinchiudendo la Chie


l dentro , di poi fi ilendeuano due poilierle , lvna
eradoue la forca di campo Corbolini detta la porta.
'
dei
Libro Primo. *3
del Bafohiera ,
laltra era la porta di fnto Paolo, <$e

coli fguiuano infino al ponte alla Carraia per lo no-


me della porta ,
& di quindi fguiua vno muro non
troppo alto lungo il fiume dArno , infino al ponte
vecchio &c infino al cartello Altrafonte,&
,
iui fi fccfta-

uano alquanto dal fiume, & eraui due portierle,poi


fi rtendeuano vna porta , che era dcue la colcia del

ponte Rubaconte,che fi chiamaua la porta de buoi per


che iui l ne faceua mercato, &c piu fi nomin la por-
ta di Meflr Ruggieri da Chuona perche di principio
i fiioi fi polo no quiui quando vennono ad habitare in

Firenze , &
coli fguiuano le mura lungo la Chief di
fnto Iacopo tra le forte perche era in iu forti infino
,

al capo della piazza di fnta Croce doue era vna po-


stierla, &
fguiuano poi inzaltra porta infino quel-
la di fan Piero maggiore , doue cominciarono . Di l

dArno erano tre borghi che tutti cominciauano al


Ponte vecchio primo fi chiamaua borgo pidiglio-
. Il

fo perche era habitato da vili gente , in capo ai quello


;

era vna porta detta la porta Roma , doue fono le ca-


l de Bardi preflo fnta Lucia de Magno li ,
perche
indi sandaua Roma per la via dArezzo . Laltro fi

chiamaua il borgo di piazza, 6c in capo hauea vna por-


ta , doue hoggi la piazza di luto Felice . Laltro
fi chiamaua borgo di fnto Iacopo , &c in capo ha-

uea vna porta doue fono le cal de Frefcobaldi non :

haueano i detti borghi altre mura che i dolsi delle cal.


Ma poi che Arrigo terzo Impetadore venne holte
Firenze , fi chiufono i detti tre borghi di mura co-
minciando dalla porta Roma Seguendo pi di fnto
1 - B 4 Giorgio,
24 Historie Fiorentine
Giorgio , dietro lnta Filicita
,
quali come andauano
i borghi, ma poi li fece il cerchio doltrarno grande co-
me hoggi ,
al tempo che i Ghibellini di prima figno-
reggiarono Firenze , come inanzi li far mentione . In
quelli tempi fu conlgrato Imperadore da Papa Bene-
detto ottauo Currado, lquale molto fi dilett dhabita
re in Firenze quando era in Tolcana, & f eceui molti ca
ualieri ,
Se per memoria e fama de fccdlri faremo
,

brieue mentione: denobih Se poilnti calati Se lignag-


gi eh erano in Firenze , a tempi di quello Currado ,
Se
prima di quelli dintorno al Duomo doue la Domenica
tutta la cittadinanza li raunaua, Se doue fi faceano tut-
te le paci, Se matrimoni] , e altre folennitadi Era adun- .

Cafate no
bili di Fi-
que in quello quartiere prima la cala & lignaggio de* ,

renze
Figiouanni Se quella de Figuineldi,i quali furono pri-
,

ma alla riedilcatione di Firenze , Se de quali molti li-


gnaggi dilcefono , Se in Mugello , Se in Valdarno Se ,

nella citt , ci furono i Barucci habitanti di finta


Maria maggiore , hoggi venuti meno, ben furono di
loro lignaggio gli Scali ,
Se Palermini ,
erano ancora in
detto quartiere gli Arngucci, Se Sizij, Se i figliuoli della

Tol , che furono dvno lignaggio co Bildomini pa- ,

droni, Se difenditori del velcouado,ma diuilnifSe fu-


rono coli nominati da vna donna detta Tol Se piu ,

velano quelli della Prelfa. Nel quartiere di por fan Pie-


ro erano Bildomini , Alberighi , dequali fu finta Ma-
ria Alberighi da cala i Donati ,
che hoggi fono nulla ,
i

Rauignani habitanti lanto Piero , le cui cal furono


poi de Contiguidi dilcefi di loro , Se poi de Cerchi i ,

GaUigarfSe ChiaramontefijSe Ardinghi intorno orto


L r b n o Primo. 2$
fan Michele. Giuochi da fnta Margherita , e Lifi
I

da mercato vecchio . Caponfcchi da Fiefie, Donati


vero Calfucci che fu vno lignaggio , & quelli della

Bella da San Martino, gli Adunali di fedi di caf i Cofi,


hoggi habitanti in porta rofla,i quali feciono fnta Ma
ria Nel quartiere di porta fan Brancazio
Nipoticof .

erano 1 principali I Lamberti venuti deila Magna , gli


,

Vghi , che edificarono fnta Maria Vghi , Se era loro


tutto il poggio di Montughi hoggi fpenti,iCatellini
anche fpenn de quali fi dice difeefno iFiguolteri di
,

baitardo,! Pigli, Soldanieri, Vecchietti, Se quelli dellAr


ca,hoggi fpenti ,
& Miglioreili anche venuti meno ,
i

Tniiciaueili da mofciano.Nel quartiere di por sta Ma


ria erano maggiori
i
,
gli Vberti venuti della Magna ha
biranti doue la piazza de Priori ,
i Sifanti detti Bor-
goleh in fui canto di detta porta . I Galli, Cappiardi,
Guidi, & Filippi habitanti in mercato nuouo,i Gre-
ci ,
de quali fu tutto il borgo deGreci hoggi fpenti, di-
cefi di loro lignaggio in Bologna . Ormanni habitan-
ti dou hoggi il palagio del Popolo, detti hoggi Fo-
rabofehi Se quelli della Pera
, , vero Peruzza dietro
fan Piero fcheraggio,dicefi di lro fono difcefi i Peruzzi
ma non lo affermiamo, 1 Sacchetti habitanti nel Garbo,
i Bofchi intorno mercato nuouo ,
Se quelli delia San-
nela,& Giandonati , Se Infangati in borgo fnto Apo-
idolo erano Gualterotti Se Importuni,! Buondelmon- ,

ti nobili in contado dequali fui! cartello di monte Buo

ni ,
Se piu altri in Valdigrieue , & prima habitorono
Oltrarno ,
i Pulci , Se Conti da Gangafandi Ciuffagni, Se
Nerii doltrarno, quali vno tempo furono grandi , Se
1

potenti.
.

z6 Historie F iorentinb
potenti ,
co i Giandonati , 8e con quelli della Bella
detti di (pra , Se amici del Mai^chel Vgo che fe-
ce la Badia , dal quale hebbono larme , Se la caualle-
ria . Non facciamo mentione di cafati doltrarno,
perche erano borghi , Se habitati da perlne vili . Ne-
chnft gli anni di Chriilo MLV. fu eletto Imperadore Ar-
,0JJ ' rigo terzo ilquale regn anni quarantanoue : nel cui
tempo fu molte nouit in Firenze , Se mortalit ,
e fa-
me, che Papa Vettorionato della Magna,
fece fare

fmoTt h ^ece cona ^ m


Firenze negli anni L I X. Se M
reme, poi etiandio nella Magna al detto Arrigo , Se poco
poi mor , Se hi eletto Papa Stefano in Firenze nato
Papa Stc ^ J- __
fono fcpoi di Bramante, Se ville meli X. Se mori in Firenze , 8c
v .

toinFwe \
fpellito in lnta Reparata : di poi per forza fu
eletto Papa Benedetto Velcouo di Velletro , Se fu
cacciato in capo di dieci d , e mor , Se dopo lui fu
fatto il velcouo di Firenze , che era di Borgogna , el-
fndo la corte in Siena ,
Se fu detto Niccolao fe-
condo : dopo lui fu eletto Papa AlelTandro di Me-
lano ,
nel cui tempo ,
fu Icilma per vnaltro che ne
feciono i Longobardi ,
il quale fu rimolTo per vno
concilio fatto Mantoua ,
Se rimale AlelTandro; in
quello tempo molto crebbe la citt di Firenze per
hauere lungo tempo la corte, Se fedoni! lemura del
fecondo cerchio, che prima era di ileccati come det-
to adietro

San Go
^ telr, P* quello Arrigo fu lnto Giouanni Guai-
uani guai berti gentilhuomo di Valdell figliuolo di Gualber-
beiu '
to da Petroio, ilquale fece quello lngolare atto del per-
donare al io nimico, che gli haueua morto il fratello,.

di che
Lino Primo. *7
di che il Miniato inchin , Se fecefi
Crocififlo di fan
) 0 i monaco Se principi la badia di Valembrol, del-
,

5 a quale io no vfeite piu altre , Se mori in finta vita a


Anni <8
tempi di Papa Gregorio {ttimo, e da lui fu cano- Chrifto
nizato . In quelli tempi , Se negli anni di Chrillo io*.

M L X X X. lo Imperadore Arrigo terzo di Bauiera


li part da Siena per andare in Lombardia , Se non lo

volendo ricettare i Fiorentini , perche teneano la par-


te della Chiel , Se con Papa Gregorio fi pol ad all-
dio alla citta di Firze,doue hoggi la Clueli de Serui
& iletteui piu tempo in vano con molte battaglie, in
fine l parti come {conftto lalciandoui il campo tut-
to , Se arnef ad XXI.di Luglio lanno detto , Se da in-
di inanzi fi diuil tutta Italia per lo Imperadore , Se per
loPapa , poi fu {confitto in Lombardia dalla Contell
Matelda, poi mor nella Magna {comunicato , Se in
prigione, negli anni MCV 1 1. fi diliber in Firenze
elndo ere lenita la citt di cre{cere di contado ,
Se oc- l Fiorenri
cupare per forza de vicini che non vbbidillno loro ? ono r

^ .

Et prima prelno pr forza monte Orlandi , {pra no monte


Gangalandi , che era di certi Cattani che per non vb- fop^Gan
bidire furono diilrutti , Se disfatto il Callello , & in
quello anno i Prateli li rubellarono da Fiorentini, per ne di Pra.
*
la qual col i Fiorentini vandarono hoile ,
Se prell- n
lo , Se disfecciollo ,
ma era allhora piccola col , e di ^n * c
cerchio ,
Se di potenza, pollo da certi fedeli de Con- disfecioiio
da vno luogo detto Chiauello pref- mfaupo
tiguidi leuaroli
lo monte Murlo Se piche il luogo doue prima fltlone
,
*

fi polono , era vno bello prato nomino-


; per lo

rono Prato . Et nel M


C X I I I . eflndo in fn
Miniato
M
Historie Fiorentini!
Sunto vno M. Ruberto Tedelco con Tue brigate per
h Miniato
TcaVavo- 1 imperadore dal quale da indi manzi fu nominato il
,

.cartello fan Miniato del Tedelco ,


fece rubellare a fio-
rentini monte Calcioli, aiquale i Fiorentini andarono a
halle, &: prelolIo,& disfcciollo , Se fuui {conftto, e mor
to il det.ro M.Ruberto . Nel MCXV.diMaggio sap-
fuocL P 1^e l u ? co 1 borgo lnto Aportolo , e ari gran parte
prci in f della Citt di Firenze : Se mori la contelTa Matelda , Se
quali tue- nel MCXVII. anche sappref fuoco in Firenze , e ari
n citta. Dio per moi
q ua fj tutto il rerto,ftimolsi per giudicio di
ti vizij di erele,& di luxuria, Se di gola,i quali poi l le-
uarono a tempi di lnto Francelco, e di lnto Domeni
co , Se di lnto Piero martire Se pedetti fuochi l per- ,

der no molte croniche in Firenze.


Nel detto anno MCXVII. i Pilni feciono grande
armata per pigliare lilla di Maiolica occupata da Sa-
racini , Se elndo ancora vada , i Luccheli veggendo
Pil sfornita vi vennono hofte per pigliarla, il perche
i Pilni parendo loro vergogna abbandonare fa loro

imprel,& dubitando della citt di Pil , richielno per


loro imbalciata 1 Fiorentini come buoni fratelli , che
la guardalono ,
offerendola loro liberamente nelle
mani fu accettata in Firenze la loro nchierta e offerta,
,

Se mandoronui gente aili pi, e cauallo,e tutti sac-


ca raparono di fuori per honert delle donne Pilne, co
bando che nelluno ventraffe pena della perlna, Se
,

elndo prel vno per cflre impiccato -.perche hauea di


lbidito ,
e entraroui ,
Se pregando.i Pilni che gli do-
uellno perdonare uihno vietare , che non folle mor-
to in lui loro terreno, chi vera gouerno deFiorentini
.

Libro P r t '
20
gretameftte comper da Viro Ihiino-vrio pfez^n di
di terra in nome di comune di FireiivA&yii-tecc-tn'jf. *
re le forche & impiccarfoper oflruam'a' de Ix t* ! \t\ <

Come
tornati i Pilni vittorioh & fendute grane molte 3
, fanidono*
i Fi

Fiorentini ,
Se offerte loro in dono , le porte dei me- rouo a Fio
rcntini le
tallo ,
colonne del proferito' recate dallo acquiti
le colnc del

di Mailica , furono pref da Fiorentini le colonne ,


& proferito
che le re-
i Pilni le mandarono coperte di {cariatto T & polni
coronoda
Tacqui fio
inanzi alla porta di fan Giouanni per alcuni fi dille , diMaioli-
,
ca.
che prima I affocarono. o>.i ri

Nel M C XXV. alldiarono i Fiorentini la rocca Cornai


Fiorentini
di Fielole , che ancora h telieua per certi gntilhuomii- prefono la
rocca di
ni Cattani,& Fiellani , Se ricettauono sbanditi ,
Se ma Fiefole,&

fcalzom che rompeuano le diade, & tanto vi dette lah- disi'ecila

fdio, che shebbe per fame ,


Se disfeciolla infino a
fondamenti con decreto , che maipiu vi fi facefl for-

tezza .

Donde
La milra delle miglia del contado di Firenze de V. pigliano le
fi

fdi, che fono di qua dArno (i pigliono dalla Chiel di migl-ia di


Firenze

/ lnto Giouanni , Se quelle del ldo doltrarno fi piglia-


no dalla colcia del ponte vecchio, Se ogni miglio mil-
le pallidi braccia tre lvno ,
nel M C XX X V. pure per
'creicele giuriditione contado ,
1 Fiorentini aldia- I Fiorenti
ni .prefono
rono il CadelIo,e fortezza Montebuoni, il quale
di
Motebuo-
era di quelli della cala de Buondclmonti Se ricogiie- ,
ni.
Anni di
uanui palleggio in lu la drada Se hebbollo patti chil
, Chrifto
145
Cadello fi di sface Isi ,
Se le pofllsioni rimahellbno
1

Predano
Buondlmonti ,
e venillbno ad habirare a Firenze, pr i Fiorenti*
ni,& disfe
limile modo nel MCXLV 1 affollarono Fiorentini^ . i cionoMon
tedi Cro-
caltello di Monte di Croci, che fi teneua peContegui
ci ,
' '
1
di,&
.

$0 H isto me Fiorentine
di , & ftandoui con mala guardia vi furono {confitti dal
conte Guido vecchio poi vi tornorono nel MCLIIII.
,

& hebbollo per tradimento , e disfeciollo > Se i Conti


venderono le ragioni , che vhaueano al Velcouado di
Firenze, & da indi inanzi furono nimici de Fiorentini
e limile furono gli Aretini, che gii haueano fauoreggia-
ti,nel detto anno con gente de Fiorentini in
i Prateli
loro aiuto e (Tendo hoilc Carmignano furono {con-
fitti daPillolefi loro nimici.
Annidi
Chrifto
Nel M C L X X. i Fiorentini feciono hoite {pra gli
J17* Aretini: perche erano luti loro contro infieme coCon
te Guidi, Se furono gli Aretini {confitti, poi fi fece accor
do con grande honore de Fiorentini . In quello me-
defimo tempo fi cominci guerra Irai Fiorentini, e Sa-
nefi volendo cialcuno dillendere i fiioi confini verl

SconfiflTo-
Chianti, Se per lo cartello di Staggia, & prelno i Fio-
no i Fio* rentini ad aiutare i Montepulcianefi, che erano opprefi.
retini i Sa
nefi nell*
lati daSanefi, e furono i Sanefi {confitti da Fiorentini
anno 1174 al cartello dAfciano del mele di Giugno MCLXXI1II.
tornando da fornire Montepulciano Se molti Sanefi :

furono prefi e morti . In quello tempo fi pol il cartel-

Pofitione Poggibonzi , fituato bene quanto cartello di To-


lo di
del caftel-
di Poggi
fana in l il poggio ,doue era prima vna llua dv-
bonzi no dett Bonizo donde traile il nome Conco rin-
:

pau
ui porlo otto cartella vicine collegate infieme per
tu deFiorentini perche habitandofi prima il borgo ap
;

pi,Se polndouifi Tholle de Fiorentini sforzando vna


fanciulla vi nacque zuffa , Se furonui morti piu Fioren-
tini ;
e per temeuano della vendetta, dicefi che i primi
loro antichi furono certi {campati dallhoile di Catelli
na.Po-
.

Libro Primo. *
31
na.Pollo il cartello saccollarono coSanert , & dierono
arti briga a Fiorentini : il perche i Fiorentini prelono
Poiitione
concordia con due cartella vicine quello , &c feciono di Colle.
porre il cartello di Colle per Battifolle di detto cartello.
Anni di
Negli anni MCLXXVIl.a di V.dAgorto sapprel fuo Chrifto

co in Firenze appi del ponte vecchio , & arie mimo }


1 * 77

mercato vecchio & nel detto anno sapprei S. Mar-


;

tino del velcouo,& arlinfino lnta Maria Vghi, e in


fino al Duomo di in Giouanni , & cadde il ponte vec-
chio per luperchie acque dArno, che parue vno giudi-
ci di DIO Et nel medefimo anno per ripolb ,
.
Guerra
per gi allezza nacque in Firenze guerra cittadinelca fra ci trad ne-

fca.
la caia degli Vberti, che erano i maggiori cittadini co
loro legnaci popolari contro a Conlbli , che erario fi-
gnori , & guidatori di Firenze certi tempi ,
e ordini , e
quali ogni d ,
de due d l vno fi combattea in molte
parti per la terra Ih per le torri, che molte nerano allho
ra in Fireze daltezza di braccia C. in CXX. & molte di
nuouo le ne feciono a Ipel delle vicinanze : & diceanfi
le compagnie dur quella guerra circa anni
torre delle ;

due con mangani e altri edifici fu per le torri , Se allr-


,

ragliata la terra, & in vno medefimo d combatteuano,


e mangiauano infieme: &c in fine da loro medefimi per
ilraccamento le ne nmalno,& pure 1 Conlli rimal-
rio fignori ,
bne Ce ne erell diuifione ,
come le ne di- Anni di
Chrifto
ra inanzi Nel MCLXXXII. finite le dette battaglie i
. iodi.

Fiorentini con loro hofte prelno per forza, il cartello


di Montegroffoli in Chianti. Etnei medefimo anno
pals per Firenze andando di Lombardia in Puglia Fe-
derigo primo Imperadore, & lggiornandoui alcun di
i nobili
. . 1 .

3z Historie Fiorentine
Federigo i nobili del contado gli feciono doglienza:che i Fioren;
primo im
peradore tini occupauono le loro cartella, per la quale doglienza
coglie laiu
tifditione
egli tolfe al comune tutto il contado mimo alle mura, ej
Firenze. faceua liare per le villate lioi vicarij che rendeuano
,

ragione : il umile fece a tutte le citt di Tolcana per :

die tennono la parte della Chiel contro lui, quando


hebbe guerra con Papa Aleflandro , lluo che Pila , e
Pirtoia,che tennono con lui ; e alldi la citt di Siena,
ma non lbebbe, e coli llette Firenze quattro anni inli-
no alla la morte quando anneg
,
al palfaggio doltre
Iurifditio mare: ma pure in lua vita fu loro renduta la giutilHitio
ne fndu-
ta a* Fio*
ne per inlino in x.miglia da Papa Gregorio, &: da lui per
rcncini; merito &
nmuneratione che i Fiorentini mandarono
;

grande quantit di gente allacquirto della terra Santa,

col detto Federigo, per modo che feciono holte per lo-
Dammia- ro^ furono i primi allacquirto della terra di Dammia
ta racqui-
eta da' ta & recaronne vno llendardo che ancora in S.Giou
Fiorentini
ni, nel medelimo anno venne Pila il detto Papa Gre-
gorio per fauoreggiare detto palfaggio doltre mare, &c
pacific i mor in Pila nel medeli
Pilni coGenouefi,&
rao anno , e lccedette dopo lui Papa Clemente di Ro-
ma , che melTe elcutione detto palfaggio Nel 1 90. .

Fu dona-
to alla cit- fu donato alla citt di Firenze il braccio di San Filippo
t di Firc-
aportolo da vno M.monaco di Firenze patriarca di Gic
^eil brac-
cio di fin- rullem; il quale lo domand di grada alla Reina llbei
to Filippo
anni di la donna del Re di Gierullem, e di ci fu grande cagio
Ornilo
ii^o
ne, e operatore Se per lettera, & perimbalciata M. Piero
velcouo di Firenze ,
&. fu riceuuto con grande lolenni-
tade,e procifloni,e melfo nello altare di S.Giouanni, &
fece aliai miracoli nella giunta chi vhebbe diuotione.
Nel
.

Libro Primo 33
Nel MCXCVII.i terrazzani di lnto Miniato al Tede-
fco per loro dilcordie disfeciono & abbandonarono la
,

loro terra, e vennono ad habitare nel piano S.Giniegio


6e a lntaGonda credendo fare iui vna grande citt, ma
non riulc loro il pender. Et nel mededmo anno i Fio
renani comperarono il cailello di Monte GrolToli in
Chianti, dal quale haueuano nceuuta affai guerra da cel-

ti Cattam di cui era, & allhora era cordolo in Firenze


Compagno degli Arrigucci.Et nel MCXCVIIIiuelet
to Papa Innocentio terzo di Campagna e ledette Papa
circa anni xvij. A 'tempi di quello Papa d cominci & , 'Principio

fu confermato lordine de frati minori di lauto Fran- dell ordi-


ne de*frati
da Sced,&; hebbe il detto Papa vna vidone, che la
cefilo minori

Chiedi gli cadeua adolfo,e che luto Francelco la lolle-


neua.Et limile vidone hebbe di S. Domenico, & a tem-
pi di quello mededmo Papa colla mededma vidone
principi lordine di luto Domenico nato di Spagna, Principio
deir ordi-
& per la morte di Innocentio fu confermato da Papa ne di lauto

Honorio luo luccedre negli anni MCCX V I. Nel Domeni-


co .

MCXCIX. elfendo conlolo Conte Arrighi della Tol Anni d


Ornilo
e compagni luoi i Fiorentini prelno il cailello di Fron 1 W?
dig!iano,che sera rubellato,c disfeciollo indilo afon-
damenti & polno hoile Semifonte . Nel C C. i M Anni
Chrifto
d

Sanminiateli disieciono il borgo ln Giniegio,che ha 1 100.

ueano prel nel piano, e ritornarond ad habitare il pog


gio,e riporre la terra che fi dice S. Miniato del Tedelco.
Nel MCCII.i Fioretini hebbono il cailello di Semifon I Fioren-
timprelo-
te, e disfeciollo,& ci fu per operatione dvno da S. Do- no, & dis-
feciono Se
nato in poggio, che die certa torre,
& per egli,eloi di iniioUte
fendenti lurono fatti elenti dogni grauezza , bench
C iui fu
.

34 Historie Fiorentine
lui fu prima morto in detta torre da terrazzani , Se in
detto anno i Fiorentini prelno Se disfeciono il cartel-
lo di Combiata in Mugello: Se feciono decreto, che nel'
lmo de detti cartelli mai piu l potelfe rifare Nel .

Annidi MCCIII. ertndo cllo Brunello Brunelli di Razanti,


c
noj. e compagni, i Fiorentini disfeciono il cartello di Mon-
te Lupo per dilibidienza, Se i Pirtolel tollno Monte
Mudo a Conteguidi ma poco appreflo
: i Fiorentini lo
ritollno loro Se rderollo aConti, poi nel MCCV1I.
gli pacifcorono infieme,pure non parendo a Conti po
redo difendere per battifollejche Pirtolefihaueano fat-
Campo di fo jgj monta l e venderono Monte Murlo
MoteMur detto a Fio-
.

MCCI
.

q no, reatini lire jqoo. negli anni X.ma mai non vi


conlntirono i Conti da Porciano per la loro parte

Elndo infino al MCC Vll.gouernata la citt di Fi-


renze nel dulie Senei criminale dallo vfcio deConlli,
che prima furono quattro Se poi li quando fi diuil la
citt frtile duraua i loro vfcio vno anno col clglio
del fenato, cio di cento buoni huommi,per cagione de
vitij multiplicati fi diliber di eleggere vno Podert in

Firenze, che fofl forell:iere,per vno anno tenere ragio


Guaif re-
dotto da ne Se di ciuile,e di criminale el primo fu Gualfredotto
,

primTpo da Melano, Sehabit nel vefeouado,? s Con foli rimale


^ gouerno dellaltre col.Et nel detto anno MCC Vili
dlFl
xeaze
Fiorentini di nuouo feciono guerra aSanefirperche efli
haueano fatto guerra Montepulciano, e Mont Alci
i Fiorenti no.contro a patti ,e Iconfflbgh al cartello diMontAl
n
fo'no sa- to,Se prello, e disfeciollo Se menaronne prefi Firen-
nc
^ f
5
ze piu di M
C C C. Sanefi . Di nuouo Fiorentini nel
MCC Vili* andarono aholle contro aSanefi
i

,
Se disfe-
ciono
Libro Primo. $$
ciono il cartello di Rugumagno ,
Se Icorlno infino a

Rapolano, Se menaronne grande preda e affai prigioni;


il perche i Sanefi domandarono pace falciando Monte
Pace co*
Sanefi ac*
pulciano ,
Se MontAlcino ogni altro cartello ,
che i m i2io.
Fiorentini hauefiono pie lo di loro,& coli fu fatta lan-
M. Cata
no MCCX.elfendo Confido in Firenze rneffer Catala- lano della

no della Tole compagni Nel C C X 1 1 1. mor il


. M Tofa con-
fu le.

Conte Guido vecchio marito della conteffa Gualdrada


de Rauignani di Firenze ,
del quale dilcelno i Conti
Guidi prima fignori di Romagna ,
& poi di Calntino,
cornee detto adietro . Il principio della maladitione
della diuifione di parte Guelfa ,
Se Ghibellina in Firen-
ze, cominci negli anni MCCXV. per cagione dvno Principio
di parte
(degno che prefe
,
il calato de gli Amidei ,
con quello Guelfa e
Ghibelli-
deBuondelmonti perche vno meflr Buondelmonte na in Fi-
deBuondelmonti hauea promefi di torre per donna renze ar.
ni in j.
vna fanciulla degli Amidei , Se elndo chiamato vn d
da vna donna deDonati,che gli molilo vna lua figliuo
la bellilsima,Ia quale diceua hauere {erbata per lui ,
bia-
fimando il parentado, che hauea latto, della quale il dee
tocaualiere inuagh & prellaper donna, mancando
della promefldelialtra;il perche comincisi gli Amidei
e malsime per parole dvno deLamberti detto Molca,
vna mattina di Palqua di RelFurrelfo feciono vccidere
il detto meflr Buondelmonte appi del ponte vecchio

di qua ltto il Pilaltro , doue era la lguradi Marte , Se


alla vccilone pol le mani il Molca detto, & Schiatta

degli Vberti , Se Lambertuccio Amidei , Se Odorigo


Sifanti , Se fu con loro vno de Conti da Gangalandi,
per la qual col tutta la citt colle ad arine, e tutta fi

C 2 diuil,
3 ,

r 6 Historie Fiorentine
diuif , Se parte saccoilarono a Buondelmonti ,
che
furono capo della parte Guelfa , con gli
Se gli altri
Vberti che furono capo , de Ghibellini bench an- ,

che prima erano delle letre in Firenze per le quiilio-


ni della Chicli , & dello Imperio . Altri dicono
che nome di quella diuifione hebbe principio nella
il

Magna per due Baroni che guerreggiauano infic- ,

ine che lvno teneua vno Cailello detto Guelfo , Se


,

laltro vno Cailello , che l chiamaua Ghibellino


,

de che quella maladtione dilcel inlno in Corre


di Roma ,
doue certi difendeuano vno ,
Se altri
laltro i calati nobili , che lguirono la parte de i

Guelfi ,
che furono quelli cio , 1 Neri 1 ,
Se Gia-
coppi detti Rofsi, Frelcobaldi ,
Bardi, Mozi ,
Pul-
ci ,
Gherardini ,
Forabolchi ,
Bagnel ,
Guidalot-
ti, Sacchetti, Manieri , & quelli della Cuona Lu-
,

cardel ,
Chiaramontefi ,
Compiobbel , Se Caual-
canti ,
Buondelmonti ,
Giandonati , Giantgliaz-
zi, Scali ,
Gualterotti ,
Importuni , Bollichi , Tor-
naquinci ,
Vecchietti ,
Tolnghi ,
Arrigucci, Agli,
Tizij, Adimari , Bildomini, Donati, Pazzi, & quel-
li della Bella ,
Ardinghi ,
Tedaldi , Se Cerchi

Quelli che tennono parte Ghibellina furono que-


lli . I Conti da Gangalandi ,
Vbriachi ,
Mannel-
li ,
Vberti ,
Sitanti ,
Intangati ,
Amidei, & quelli da
Volognano Malelpini bench per Idegno , ,
chheb-
bono con gli Vberti loro Se piu altri ,
diuentafi.

fino poi Guelfi ,


gli Scolari ,
che furono gi con-
trti a i Buondelmonti ,
ludi ,
Galli ,
Cappiardi
Lamberti,
Libro Primo. 57
Lamberti , Soldanieri, Capitani, Tolchi, Amieri, Paler*
mini , Migliorelli , Pigli , de* quali parte fi feciono poi
Guelfi , Barucci, Cattani , quegli da Caitiglione , da &
Cerfino, Agolanti, Brunelleichi , de quali parte li fe-
ciono Guelfi, Capcnlacchi ,
Elili, Abati, Tedaldini, Giu

ochi , Nel MCCXV1II. ellendo pode- Annidi


& Galigan .

C imito
st in Firenze Otto da Mandella di Melano giurorono
Ii8.
per comandamento tutti contadini del contado alla
i

iignorudel noitro cThune , che prima l teneuano la

maggior parte fignona deConteguidi ,


& di quelli di
Mangone ,
& da Capraia, &; da Cet taldo,& daltri Cat-
tani . In detto anno li cominci (ondare il ponte alla
carraia . Nellanno M
C C X X.efiendo Penata in Fi- Pente a!
la Carraia
renze meflr Vgo del grotto da Pila li mand fuori
lhoite,& prell per forza, & ingegno il caitello di Mor
tennana degli Squarcialupi in Chianti , Se disfecel ,
Se
quello che ne fu cagione fu fatto elnte egli,& i luoi in
perpetuo , Se in detto anno fu compiuto il fpradec-
to ponte alla carraia, che fu il fecondo oltre al ponte
vecchio . Negli anni MCCXX . fu coronato Im- Annidi
Chnfto
peradore Federigo fecondo Re di Cicilia Roma da Pa ilio.
pa Honorio terzo , Se come ingrato in luo regno fu ni-
mico lnta Chief ,
laquale lhaueua confruato pu-
pillo ,
regn trenta anni, & fece fare il calte! lo di Pra-
to ,
& la rocca di ln Miniato : alla la coronatione
mandarono ambafeiate Roma quali tutte le citt dI-
talia , Et infra gli altri i Fiorentini , Se i Pilni Se ha- ;

uendo vno Cardinale Romano inuitata la ambalciaria


deFiorentini mangiare lco in certo d ,
Se per laltro
d quella dePifni/vna ambalciata , Se laltra gli chiefl

C ) fin
en e

38 HrsTORiE Fiorentine
fc in dono vno bellifimo catellino che egli haaeua Se ,

lui io primi , Se a fecondi non ricordandoti


promifl a

della prima promeflrma 1 Fiorentini vi mandarono pri


ma per elio Se hebbollo,& mandandom poi 1 Pifini ,
Se
Cagione non lo hauendo fdegniarono contro a Fiorentini, & f
di guerra
fra Fiore guinne,ciie abboccadoli inlieme per Roma fi fillaneg
tini.Sc Fi-
foni. giarono di parole & di fatti, & tu oftef la nnbafciata
deFiorentini da quella de Pifni perche haueano certi
,

fldati incpagnia Per quella ofleia saccozzarono in


:

feme tutti i Fiorentini di corte Se anche ne vennono


,

da Firenze , Se loro capo fu mefler Oderigo Sitanti ,


Se
inlieme co gli ambafciadori affalirono gli ambafeiadori
dePifini ,
Se fecionne alpra vendetta: Come ne futono
le nouelle a Pila i Pilini feciono arreilare tutte le robe,
Se mercatantie deFiorenrini,Et moire ambalciare f ne
mand a Pila per nhauere dette robe con grandifsime
fmmefsioni rimanendo riamdio contenti i piccola
potendone impetrare I Fiorenti-
reflitutione, Se nulla ,

ni mofTono guerra aPifini come fi dira manzi Et pe- .


Principio
della guer r del mele di Luglio MCCXXII. i Fiorentini con loro
ra i tu .

furono fc hoile andarono fpra il contado di Pili , Se i Pilini li fe


fitti 1 Pila ciono loro incontro Se affrontandoli al Cartello del bo
ni.
feo con alpra battaglia, & in fine i Pifini furono fconfft
ti adi xxj.del detto mef Se molti ne futono morti,
,

circa MCCC. de migliori cittadini di Pili ne furono


menati prefi Firenze. EtnelMCCXXIII.fi mand
lhoile al cartello di Feghine in valdArno perche sera ;

rubellato da lvbidienza di Firenze , Se per ailhora non


Polmone fi pot hauere: ma per battifolle fi pof iAncifi, perche
di La nei fa
di continuo vi guerreggi aff, effendo Foderiti in Firen-
ze meflr
e
Libro Primo. 39
ze mellr Gherardo Orlandi.Nel MCCXXIX. perche i
Sancii haueano caualcato lpra i Montepulcianefi con
tro a patti della pacerper i Fiorentini c loro holde ca
ualcarono Siena, & disfeciono Mte Lilciailoro caldei
lo elTendo Podeid M.Giouani Bottacci, poi lano lgu
te MCCXXX. di nuouo vi caualcarono eflndo Pode-
id M.Otto delia Mandella da Melano, & pallrono Sie
na inlno ln Chirico, & disfeciono il bagno vigno-
ne.-poi caualcarono lpra i Perugini, che haueano dato

fauore Saneli, domandando la giuriduione,che hebbe


la badia di Firenze lpra il lago dal Marchel Vgo, ma
partironlne i Fiorentini per aiuto venuto da Roma,
poi tornando in l quello di Siena vi disfeciono x x. tra
cartella ,
e fortezze, & rotti i ferragli entrarono nebor-
ghi inlino alle porti di Siena, e menaronne preli Firen
ze piu di MCC.huomini.Et nel medelimoanno manda
tono 1 Fiortini holde Capolluoii in ValdAmbra,&:
prelollo,& disfeciollo.Nel medelimo anno fu il miraco
Miracolo
lo del corpo di Chrildo alla Chiel di lnto Ambrogio, del corpo
che il prete non hauendo bene alciutto il calice alla mef di Chnlfo
S. Am-
l , laltro di vi trou langue viuo , che ancora hoggi li brogio.

moidrain vna ampolla.Nel MCCXXXII.i Sanel pre- 12$Z.


lno Montepulciano & disfeciono le mura , & per i
,

Fiorentini mandarono il loro holde {pra i Saneli eli


fendo Podeid mellr Iacopo da Perugia , & prelno il

cartello di Querciagrofla & disfeciollo & glhuomi-


ni ne menarono Nel detto anno sapprel fuoco
preli . Firenze
fpeflb lot-
da cala i Caponlcchi da mercato vecchio e artnui , to pofta al
fuoco.
molte cole con circa x x i j. perlne. Nellanno lguen-
te di nuouo i Fiorentini alTediarono Siena da tre porte,
C 4 gitta-
,

40 H istrie Fiorentine
gittaronui con trabocchi pietre affale afini, e altre brut
ture . Et nellanno MCCXXXIIILdi nuouo vi torna-
rono hoife , Se prefno Se disfeciono circa xlv.tra ca-
rtella Se ville Se fortezze ; Se nel detto anno arie in Fi-
renze per fuoco fortuito grande parte dei borgo di piaz
za oltrarno Nel . MCCXXX
V. eflndo i Fiorentini in
maggiore ordine , che mai fare guerra aSanefi Se ve- ,

dendoli i Saneli molto confmati domandarono pace


a Fiorentini, Se hebbolla con patti, che rifacemmo mon
te Pulciano d loro Ipele Se forniflno Monte Alcino a
I! ponte
Hubacon- grande honore de Fiorentini . Nel MCCXXXVII.
te li fond
nel 1237.
lifond il ponte Rubaconte eflndo Podeifd in Firen-
ze meflr Rubaconte da Melano Se per lo fuo nome l ,

nomin cos, perche mille le prime pietre nefondamen


ti , Se d luo tempo li lalfric di mattoni gran parte del-

le vie di Firenze Nel MCCXL.I rifece il borgo ln


.

Giniegio pi di fan Miniato per lo buono fto del paf


f, Se Nel MCCXLVIII. fu disfatto , Se mai poi non l
rifece Ne detti tempi eflndo Federigo fcondo Im-
.

peradore in Lombardia Se attendendo per tutta Italia


,

a indebolire, Se cacciare Chie


la parte Se fedeli di fnta

l, e aggradire la parte fa Se mafsimamte in Tofcana


irincipalmte lo fece in Firenze follecitando quelli del
fa fila parte , cherano quelli della parte Ghibellina , che
cacciaflono quelli della parte Guelfa,chefauoreggiaua-
no la Chief ,
Se per modo diuife la terra ,
che ogni d
ficombatteua in piu parti della citt, Se difendeanfi i
Guelfi francamente:ma Federigo vi mand in aiuto de
Ghibellini vno fuo figliuolo detto Federigo con mille
iicento caualieri, per modo che i Guelfi non poterono
frtenere,
Libro Primo. 4*
* r
Ritenere ,
&
furono cacciati di Firenze il d di (anta ca a i*
Maria candelaia anni Vili. MCCXL
gran parte l >Gueif^di &
ne riduilono in valdArno monte Varchi, Capraia, Pe annii H
Iago , Ariifonchio , Magnale , Calcia altre loro poli &
flsioni ,
e da detti Guelfi poco poi furono {confitti cer
ti caualieri tedefchi, che i Ghibellini haueuano mandati
monte Varchi . E in quelli tempi fu il detto Federi-
go {confitto colle lue genti in Lombardia dal Legato Se
genti della Chiel ,
effendo egli ad afldio Parma,
che gli {ra ribellata ,
Se datali alla Chiel per la qual
,

col lui fi part poco poi di Lombardia, lafciatoui filo vi


cario Enzo {ho figliuolo naturale & Re di Sardigna,
& venne in Tolcana,6c non volle entrare in Firenze
per certo augurio, che haueua hauuto, che doueua mo-
rire in Firenze : ma palio Fucecchio ,
Se trou certi
caporali Fiorentini Guelfi afldiati da Ghibellini nel ca cruciti
{fello di Capraia ,
i quali sarrenderono alla fila miferi- jj^cotu-o
cordia ,
Se lui negli men in Puglia, Se tutti, fuori che i Fiorenti,
m *
vno fece trarre gli occhi, &c gittargli in mare per lette
re mandate in qua da certi Ghibellini Nel C C L. . M
fu {confitto Se prefi daBoIognefi il {pradetto Re En-
zo figliuolo Se vicario di Federigo , Se incarcerato in
vna gabbia doue mor , per quelle col paffete elfendo
alquato rinuigorito i Guelfi in Tofeana, il vicario dello
Imperadore , che era hoife al caffello dOlf ina in vai
dArno, lquale i Guelfi haueano ribellati fu fefitto da
Guelfi nel borgo di Feghine con molti Ghibellini di Fi-
renze , che erano con lui, gran parte morti Se leuofsi
e ,

Palldio Tornato il detto vicario cofi {confitto in Fi-


.

renze, gi cominciauano i Guelfi chetano per lo con-


,
tado
4* Historie Fiorentine
tado nelle cartella fare guerra alla citt di Firenze;
Seperofubito i cittadini popolani di Firenze chera-
rio tirannelcamente fignoreggiati da i Ghibellini con
ilcorfioni ,
Se incomportabili grauezze prefono Ialine
Se prima fi ragunarono fon Firenze poi fonta Cro-
,

ce Se poi alle cal degli Anchioni da fonto Lorenzo, do-


ue erano piu forti, & iui feciono trentali caporali di po
polo, Se leuarono via il Podert,Se tutti altri vficiali,e fe

ciono nuoui ordini, e elelfono vno capitano di popolo,


pnmo ca.
c j 0 meflr Vberto da Lucca , Se eleflbno dodici anzia-
popolo, ni, cio due per fllo , che (i raunauano nelle cale della

badia da fonta Margherita tornando alle loro caie ma


giare, & bere: Se di il detto capitano venti Gonfaloni
per la terra certi Caporali di popolo partiti per com-
pagnie , e per vicinanze ,
1
quali legni ogni huo-
mo compagnie , Se vicinanze douefl trarre ar-
delle

mato a bifogni , Se poi tutti al Capitano del popo-


lo , e ordinarono vna campana che il detto Capi- ,

tano teneua in ih la torre del Lione , Et lui hauea vno


principale Gonfalone dimezzato bianco Se rollo ,
i no-
mi vero inigne dei Gonfaloni, il primo la Scala,
fecondo Ferza , terzo Nicchio
,
quarto Drago verde,
quinto Carro Toro nero, ittimo Lione ne-
, fllo

ro ,
ottauo Frezza gagliarda nono Vipera , decimo ,

Aquila nera, vndecimo Cauallo sfrenato ,


duodeci-
mo Lione naturale ,
tredecimo Lione roll ,
quat-
tordecimo Lione bianco , quindecimo Lione doro,
ldecimo Drago ,
dicialttefimo Lione azzurro, di-
ciottefimo Chiaui ,
dicianouefimo Ruote bianche,
Se nere ,
ventlimo Vaio . Et coli di in contado
ogni
,

'
Libro Primo 43
gni piuiere il fu o, che furono nouantali , &: che tut-
ti venilsino armati ai/a citt al biiogno fecionQ princ; p a ,
& ;

principiare il palagio con la torre in l la piazza drln


Culinari ,
& ordinarono che ogni altra torre di Fi T detti,

lenze folle tagliata da braccia cinquanta in su ,& co-


li negli hoili portauano variate inlgne cialcuno f-

llo ,
& variate i Balestrieri ,
Paluelri ,
Barattieri,

& quelli che guardauano il Carroccio ,


Se piu altre
genti cialcuno variata inlgna ,
c tutte per ordi-
ne l dauano il d di Pentecoste in Mercato nuo-
uo , & nel inedefmo anno il d di finta Lucia mo-
rr Federigo Sopra detto Imperadore nella citta di Fi- Federigo
* pera<io
lenzuola in Puglia priuato & Icommunicato di fin-
ta Chiel ,
& lnza alcuna penitenza , fieramente
& morte con vno primaccio che
fugli affrettata la ,

gli fu pollo in lll bocca da vno lo Segretario cor- .

rotto dal Re Manfredi lo figliuolo ballardo ; per-


che non facelfe teliamento contro a lui & dopo :

la Sua morte prele la guardia del reame il detto Man-

fredi : hauea Federigo nella Sua malattia fatto ricchie-


dere tutti gli llatichi de i Guelfi di Tofiana per fargli
morire , i morte fi fuggirono
quali lntita la la
dalle guardie. Nella notte medefima , che mor Fe-
derigo mor mellr Rinieri da Monte Nello, che-
ra Podell per lui in Firenze per vna volta , che gli
cadde adollo in cafi gli Abati , & Genna-
a d ltte di
io popolo di Firenze ,
il che era commoll lntita
detta morte , rimilfono i Guelfi in Firenze :
& pa-
cifcorongli coGhibellini & molto efilt in Tolca-
,
fi iaFirze,

na la parte della Chiel & guelfa & Papa Innocentio p^--


,
h
g
torn
44 Historie Fiorentine
torn doltrarno Roma fauoreuole loro . Et perche
Piftoia fi reggeua parte Ghibellina ,
i Fiorentini van-
darono hofie Se IconfillnoiPirtolefi monte Rob-
bolini di Luglio M CCL I. elfendo podeit in Firenze
meflr Vberto da Mandella da Melano , Se perche i

Ghibellini di Firenze haueano contradetto detta impre


l, tornati colla vittoria cacciarono di Firenze tutti i ca

Cacciata P ora ^ calati di parte Ghibellina , Se mutorono larme


deGhibei del comune , cne prima era il giglio bianco nel camp
Fl
rnze. rollo Se ledono il giglio roll nel campo bianco ; ma
,

non fi mut la inlgna del Carroccio dimezzata rolla


Se bianca . Nel MCCL I. i Fiorentini Iconfiflcno i fi-

gnori de gli Vbaldini , i quali haueano fatto grande rau


nata di Ghibellini per fare hofte monte Accianico, Se
nel detto anno andando i caualieri de flli di Firenze

per racquietare il cailello di Mtaiadi vald Arno, tifer


flato tolto daGhibellini non vi elfendo falciati ac-
,
Se
campare, e quali rotti, di nuouo sordin maggior gen-
te in Firze infieme coLucchel loro amici, Se andaron
ui a holle,e alfediarollo del mele di Gennaio non oilan
te il temporale Se le neui, che verano:i Sanefi Se i Pil-
mandarono per lccorrerlo per la qual col di
ni vi ;

nuouo ricominci la guerra fra i Fiorentini & loro, Se


accamparonfi alla Badia colrobuono , Se furono allat-
tati da Fiorentini Se cacciati in fuga con danno di tut-
,

ti loro arnefi , il perche lbito quelli del cartello sarren

derono aFiorentini , Se tuffine furono menati prefi in


Firenze Se il cartello disfatto : Nel fguentc anno i Fio-
rentini andarono horte lopra Pirtoia Se prelno il ca-
rtello di Tizana , poi andarono {occorrere i Lucchefi,
che
e . .

Libro Primo. 45
che erano flati /confi tri, e prefi daHhoAe dePilni e de
I Fioranti
prefono
Sanelfe lpragiulngh colla preda al p5tAdera,efuro ni
Tizana,&
no rotti 1 Pilni,e Sancii, per modo che i Lucch eli , che ruppono i

Pi fan i &
erano prigioni riprelno p prigioni moltidi loro,& mol
,

Sancii

ti nvccilono , e prelguitorgh inlno alla Badia Sal


uino.e in Firze ne furono menatipreli piu di 5
ooo.col
IlPonte a
Podefl di Pil.In quello tpo l fece il pot S.Tnnita Santa Tri
nita.
e malfimamenteperoperationedi Laberto Frelcobaldi,
che era grande antiano nel popolo, & de luoi confrti.
Tornato lhofle vittoriol in Firze della Icfitta de
Pifani lbito fu madato ad alldio al caflello di Feghine
il quale sera rubellato Se dentro vera il Conte Guido
,

Nouello co certi Ghibellini vfeiti di Firenze , e dopo al


cune battaglie sarrenderono patti llue le pa lone,
che gli vfeiti potelsino ritornare in Firenze per pace fac
ta ,
& in queflo tempo i Sanel erano iti allo alldio del
caflello di Monf Alano, che era accomandato aFioren
tini,
e
per fpacciato lhofle deFiorentini da Feghine fu
mandato al loccorl di montAlcino,e Iconflfono i Sa-
nell &c rifornirono mont Alcino.
Per tante vittorie hauute l diliber in Firenze in det Comiciof
fi in Firen
to anno per honore della citta , che l battell moneta ze batte
doro che prima non l batteua l non dariento, & co- re
doro
fiorini

minciolh battere fiorini doro fino pel di mezzo


quarto ,& valeua ivno Iidi xx.della moneta, che al- Fiorenti-
ni fatti fra
liiora correua & piacque tanto al Re di Tunizi quella
,
chi dal Re
Tunizi.
moneta, che i Fiorentini vi furono fatti franchi: lanno
fguente i Fiorentini andarono con loro hofie lpra i
Pifio!efi,che l reggeuano parte Ghibellina, e hebbono Vittori*
(opra Pi*
la citt patti : che rimettefsino dentro i Guelfi , e che ftolefi

Fo-
46 Historie Fiorentine
i Fiorentini faceflbno vna fortezza per loro ficurt in
fu la porta, che viene Firenze, & coli tu fatta, e dur in
Mont 'Aperti, Se nel modellino an
fino alla {confitta di
no andarono a holle lpra Sanefi infino a Mont Alci-
i

no loro accomandato Se fornirllo e prelno Rapola-


no Se piu altre cartella deSanel,e con vittoria fi torna-
f* rono a Firenze Nel MCCLIIII. di nuouo i Fiorenti-
.

ni andarono col horte lpra i Sanefi, e alfediarono mon


teReggione, Se poteuallo hauere per danari , Se gii
nolfri cittadini proferiuano a gli anziani i danari, ma i
Sanefi saccordarono ogni volont de Fiorentini per
non lo perdere, e fecefi pace,& cjuiuetarono aFiorenti-
Prefono i
ni montAlcino ,
e tornando lhorte da Siena prelno il
cartello di Poggibonizi , e quello di Mortennana degli
nizi

n
~ s
, & Squarcialupi,e quegli, che prima vtrorono furono fac
ti franchi in perpetuo da Fiorentini Et dopo querta
opera il detto bolle nel medefimo anno and lopra
.

Volterrani non per con intentione di combattere la


;

terra, perche fortilsima di fito ma per dare guailo,


,

predare : I Volterrani vlcirono fuori con poco ordine,


Se ellndo daFiorentinifrancamente ricacciati verlla
alfai Fiorentini entrarono den
citt,
e giunti alla porta
tro melcolati co Volterrani , Se le guardie fuggirono
dalle porti, il perche i Fiorentini ageuolmente prelno
Velcouo fi leu colle Croci, e preti
e corino la citt, il
niptefono ^procilsione con molti Volterrani & le donne Icapi- ,

Voiwrra.
g| iate domandando milericordia , Se coli fu fatto :
per
che ordinarono che nertuna ruberia vi fi fecelle,ma pre
fono lafignoria Se caccioronne fuori i caporali Ghibel
lini:dopo lacquiilo di Volterra lubito 1 Fiorentini con
loro
Libro Primo. 47
loro hofie andarono {pra i Pifni ,
i quali non fi ln-
tendo forti refifiere mandarono loro ambalciadori
nel campo colle chiaui in mano in legno di humilit vittoria e
Pl
domandare aFiorentini pace, Se fu loro conceduta; ma
con tutte quelle conditioni , che Fiorentini vollono,
ci fu deflre franchi in Pila, &c non pagare alcuna ga-
bella di col, che vimettellono traelsino,e dhauere il
cafiello di Piombino, quello di Ripafratta , & prelefi
Ripatratta per certa dimofiratione fatta httiziamen-
te iaPilni, la quale poidon aLucchefi:& per ollr-
fi

ua ione di dette col mandarono per fiatichi a Firen-


ze cinquanta Pilni de migliori della terra, & dopo tut-
te queite vittorie con grande honore e trionfo lho- ,

fie deFiortini fi torn in Firze, e fu chiamato in Fir

ze quello anno del MCCLIIII. lanno vittoriol , nel


MCCLV.mandando i Fiorentini il Conte Guidoguer- ((.'
rade Conteguidi, con cinquecento caualieri in aiuto
degli Orbitani che haueano guerra co Viterbefi, e al-
,

ta loro vicini Ghibellini fi pos in Arezzo, 8c lnza vo-


lont mandato deFiorentini cacci d Arezzo la parte
G iibellina , ellndo gli Aretini in pace co Fiorentini;
& per i Fiorentini mandorono lhofie ad Arezzo , Se
hebbono la terra & rimillbnui Ghibellini Se il detto i

Conte le ne part nel MCCLVI. i Pilni rompendo la


pace aFiorentini Se Lucchefi , andarono con hofie l-
pra Lucchefi al ponte Serchio,i Fiorentini gli lccorl-
no ,
Se furono {confitti i Pilni Se prefi piu di tremilla Furono
Se molti annegati nel Serchio , & Icorlno i Fiorentini
lpra Pil infino lnto Iacopo in vai diSerchio, & iui
tagliarono vno grande pino lprailquale batterono fio n.

rini
.

48 Historie Fiorentine
rini con vn piccolo albero fra i pi di fanto Giouan-
ni B attilla che ancora le ne truouano, per quello i Pi-
,

fini domandarono pace, e hebbolla ma con quelle con ,

ditioni, che i Fiorentini voltano, Se fra lalrrc col di fa


re il cartello di Muflon il volere deFiorentini, Se erart
diliberato di disfarlo, ma temendo i Pifani , che non lo
riteneflno in pi peLucchefi ,
mandorono vno loro
cittadino in Firenze con danari a operare , che fi disfa-
Aldobran ceil,Se abbattevi a Aldobrandino Ottobuono grande
dico Otto
buono.
8e buono cittadino , Se proferfgii quattromilla feudi
perche ci facefl ,
ma buono Aldobrandino rifiut
il i

danari , e tornato in conlglio ad oper che Mucrone fi


rifrbaffe Se poco poi mor , Se honoratamente fu f-
pellito alle fpef del comune in fnta Reparata in vno
ipolcro rileuato . Dipoi tre anni tornati 1 Ghibellini
da certi partiali fu abbattuto detto fpolcro, e trattone
il corpo, e rtrafeinato per la terra iniquamente . Nel
I2f7
I Fiorenti MCCL Vll.i Fiorentini prefno Se disfciono il cartel-
ni disfeoio
lo di Poggibonizi, perche teneuano parte Ghibellina Se
noiPogp
tonizi. erano collegati coSanef. Nel MCCLVIII. quegli del-
la cala degli Vberti, e altri Ghibellini di Firze per fod-
ducimento del Re Mafredi ordinarono trattato Se c-
Congiura giura contro al popolo, che pendeua in parte Guelfa , Se
di Ghibel
lini
feoperto detto trattato corte il popolo armato alle cal
de gli Vberti, doue hoggi il palagio de Priori , e vcci-
fno Schiattuzo degli Vberti Se piu loro mafnadieri,Se
furono Vberto Caini de gli Vberti , e Mangia de
prel

glInfangati Se in orto fan Michele furono dicapitati,


,

Se tutti gli altri della cala degli Vberti colle infraferitte


famiglie Ghibelline sufcirono di Firenze ,
cio Sitanti,
Guidi,
Libro Primo. 49
Guidi, Amidei, Lamberti, Scolari & parte degli Abati, Ca
pon(cchi,Migliorelli, Soldanieri, Infangati, Obriachi,
Teda!dini,GaIigari,& quelli delia Prefl,Amieri,e quel-
li da Ceriina, Razanti,& piu altri, Se tutti nandarono a
Siena, che reggeua parte Ghibellina , Se i loro cala-
l

menti furono disfatti , e murofine le mura di fan Gior


gio oitrarno,& piu fu prel martoriato, e decapitato in
llla piazza diln Pulinari lAbate di Valembrofgen
tilhuomo da Pauia, che gli fu appello, che trattaua con
tro aGueIfi,di(fefi era innocente &c fu morto a torto, &:
per quello furono i Fiorentini (communicati dal Papa,
Se alllii danneggiati in Lombardia, per quello peccato
e
e altri fi dille, che Iddio mand poi la (confitta Mon-
tAperti . Llfendo Podell dArezzo m elle re Stoldo
liff
Giacoppi de Rolli di Firenze nel MCCLIX. condufle
gli Aretini di notte con (cale Cortona Se prellla , Se
disfeciono le mura Se le fortezze, Se feciongli loro (g-
getti ,
Se ci molto dilpiacque a Fiorentini
,
perche
erano alloro lega, Se tenncno,che gli Aretini haueflno
rotto la pace Se per quello i Fiorentini andarono ho-
lle , e prefono Se disfeciono il cartello di Creda io Ca-
lntino , che era del Vefoouo dArezzo , Se tornati col
detto holle andarono (pra il cartello di Vernila deCon
ti Alberti,
& quello prefono & disfeciono, Se fimilm em-
inente prefono Mangona riducendogli alladiuotione
di Firenze, con certo cenfo ognanno In quelli tem- .

pi fu donato al comune vno Lione, Se effondo rinchiu- Dio *

lo in (lla piazza di (nto Giouanni fi fugg, & prefe


vno fanciullo in orto firn Michele, la madre vi Golfo
(pigliata , e traflgliele delle mani lnza fare il Lione
D atto
50 Historie Fiorentine
arto alcuno & detto fanciullo fu poi fiero homo
,
li

nominato Oilanduccio del Lione Era in quelli tem- .

pi in Firenze huomini dirozzi coitumi,di poche de-


licatezze, & piccole ricchezze ,
ma buoni e leali ,
le do-
te comuni erano lire cento ,& le grandi lire trecen-
to Erano in cjuefH tempi due Imperadon jvno era
.
,

il fpradetto I<e Manfredi nimico alla Chiefa ,


lal-

tro era il Re Altonlodi Spagna molto fauoreggia-


to dalla Chiel per hauerlo tauoreuole contro Man-
fredi . I Fiorentini vi mandarono perambafciado-
re fr Brunetto Latini con grandi proferte per far-
lo palfare in Italia in fauore diparte Guelfa ;
ma in
quello tempo interuenne lafconfitta di Mont Aper-
ti , & per fi leu dal pender del pallre . Et in que-
lli mededmi tempi gli vfciti di Firenze ,
che serano
ridotti a Siena, non potendo hauere da Saned aiuto
balleuole contro a Fiorentini mandarono loro am- ,

bafciadori al Re Manfredi per aiuto & doppo mol- ,

te chielle , e tempo, hebbono da lui per aiuto cento ca-


ualieri,& parendo loro pochi gli vollono rifiutare ,
ma
per configlio di M. Farinata degli Vberti gli accetto-
rono,domandando con efsi la dia infgna, perche quan
dofolTono {confitti con ella il Re per ricouerare fuo
honore vene mandafli molti pi , Se cod interuenne
poi come hauea antiueduto meflr Farinata detto ,
&
giugnendo con efsi Siena furono affai dileggiati daSa
nell &c dal reito de gli vfciti . In quelli tempi i Fioren-
Carroccio tini quando andauono hoile vfuano due folennita-
1
di ,
vna era quella della infgna del Carroccio bianca
e rolla ,
come ancora certi tempi fi inoltra itela nel-
la Chie-
,

Libro Primo. 51
la Chiel di finito Giouanni , & poneuafi in fu due
grandi alle rode in l vno carro tirato da due buoi
couerti di rodo, Se prima dellopera di firn Giouanni la
traeuano certi Conti vicini , Se caualieri , Se portati-
la in mercatonuouo , &: iui era data in mano del po-
polo , & lmpre per via ,
Se ne campi era guardata da
piu valenti fanti del popolo . LAltra lolennit era
vna campana detta Martinella,che l poneua in l lar-
co di porta fimra Maria , Se vno mele manzi continua-
mente di d,& di notte lonaua, poi che lholle era ban-
ditoracci che il nimico l potelTe mettere in punto,
poi l poneua in fu vno cartello di legname , Se al lo-
no di quella l guidaua lhorte. Con quelle llennira-
di del mele di Maggio nel MCCLX. sand pe Fio- 12 60,

rentini horte fpra Sancii Se prelno Vico mezza-


,
Guerra co
no Se Calinole loro cartella , Se accamparonl allato al- Sanefi.

lantiporto di Siena , al immiller di lnta PetorneL


la ,
Se in fu vno poggetto vicino feciono vna torre
fpra Jaquale teneano la Campana , Se riempierono la
torre di terra & fu vi piantarono vno Vliuo, ilqua-
Je inlno ne nollri di vera . Et in quelli tempi gli vlci-
ti di Firenze con grande alluna , per conlglio di mef-
fr Farinata auuinazarono & inebriarono i caualieri Te
de felli mandati peI Re Manfredi ,
Se con grande pro-
ferte gli mandarono fuori ad alfaltare lholle de i Fio-
rentini : i quali bench francamente gli alllilfono,
pureinbrieue tempo furono tutti morti da Fiorenti-
ni,
& prel la inlgna del Re, Se llralcinata per lo cam-
po ,
Se recata in Firenze : & poco poi l torn lholle
Firenze . Per quello i Sanel di nuouo singegnarono
< - D 2 di fare
-

52 Historie Fiorentine
di fare danari con impegnare caddi a , Se per ogni mo-
do, & di nuoito mandarono ambalciata al Re Manfre-
di con danari, Se inoltrando che harebbono hauuto vie
toria ( pochi piu toffoiio futi i ioi caulieri 'i edelchi,
& come erano i tari curri morti &
con gran vituperio
iraianate le lue inlegne Se ranco commoflor io il Re,
che di nuoino a mzzq Ipele per tre meli mando Siena
coietti ambaleiaUoti il Conre Giordano iuo manicai
co con ottocento cauaiieri Tedelchi che giunlono , in
Siena di Luglio anno detto MCCLX.& tanti naccoz-
Zorono i Sanel , che in tutto cogli vfcitidr Firenze Se
certi mandati da Pilni,,Sc altri furono circa diciotto
centinaia, & lubito bandirono ihoite lpra Mont Al-
ano accomadati daFiorentini,& affai ne prelno cuo-
re i Ghibellini . Gli v/citi di Firenze per cui opera il Re
hauea mandati gli ottocento caualieri Tedelchi veden
do, che non gli haueuano per piu che tre meli de quali
iterano gi paffati circa vno mele Se mezzo , Se andan-
dotene i Tedelchi riteneano peggio che prima Se dana
rinon haueano piu Se che bilgnaua fare vlcire i Fio-
,

rentini campo Se per indubbia di mellr Farinata Se di


mellr Gherardo Ciccia dei Lambeiti hebbono due
lui frati minori in prelntia di noue de piu poffen-

ti cittadini di Siena ,
Se moffrarono di volere da-
re Siena a Fiorentini per feudi centomila per abbat-
tere la grandigia di mellr Prouenzano Saluani gran-
decittadinodi Siena, & che inuitalsino i Fiorentini
venire con glande elrcito Se con detti danari al fiume
-dArbia ltto nome di fornire MontAlcino Se che da-
rebbono loro la porta di S. Vito & dierono detti frati
lettere,
Libro Primo. $$
lettere,e fggelli : co'quah efsi vennono gli antiani di
Firenze inoltrando hauere a dire col lgrctilsima Se di
grande importanza, e hebbono per vditori due cittadi-
ni ivno fu Spedito di porta fan riero, che era degli an-
ziani^ mellr Gianni Calcagni che era di Vaccherec-
cia,i quali portati da volont dierono fede al detto trac

tato , e lbito trouatii danari & adunato il configlio


propolno , che era bilbgno fornire MontAlcino con
maggior gente , che lanno paflto, &
parendo anobili
huomini delle cal Guelfe di Firenze, e pratichi di guer
reinfiemecol Conte Guido Guerra quella impreli di
grande pericolo pe Tedelchi venuti Siena , & per gli
variati animi de cittadini di Firenze, dimoilrarono con
luio configlio detto per parte di tutti da mellr Tega-
ia Aldobrandi degli Adimari, che n era vtile, anzi dan
nolo mandare holte lpra Siena per fornire MontAlci
no , Se che fi potea fornire con pochi danari , per mez-
zo degli Oruietani , al quale il lpradetto Spedito huo-
mo prolntuolb villanamente rilpol ,
che fi cercall le
brache le hauea paura ,
& melfer Tegaia dille , che egli
non ardirebbe lguitarlonella battaglia doue andreb-
be lui, Se leuandofifu melfer Cece de Gherardiniper di-
re quello medefimo che mellr Tegaia, gli fu pollo l-
lentio da gli anziani pena di lire cento, offerendo &
egli di pagarle perdite il bene del comune fucrelciura
lapena infino a lire dugento , Se poi lire trecento , Se
offerendo anche di pagare lvna quantit Se laltra, vi fu
pollo pena la fella , Se di poi per lo popolo llraccuraro
li vinl il peggiore partito ;
Se fatta la detta dilibe-
ratione furono richielti fubitamente daiuto tutti i col
D $
legati
&
54. Historie Fiorentine
legati e amici del comune, Lucchel,Bolognefi, Pillole-
fiorateli, Volterrani ,
Aretini, Sanminiatefi, Sangimi-
gnanefi , Se Colligiani popolo di Firenze dogni
,
Se del

caia famiglia vno piu,& con lldati foreffieri,alFy+


Icita dAgolto fi parti di Firenze tutto il detto hoite

col Carroccio, & colla campana al modo vlito, e Peru-


gini Se Oruietani anche mandarono loro aiuto nel cam
po ,
Se polironli in fui fiume dArbia al luogo detto
Monte Aperti, doue fi trouarono in tuttocirca tre trul-

la caualieri Se trentamila pedoni , Se di nuouo manda-


rono gli vlciti altri frati commuouere certi
Firenze a
Ghibellini, che v erano rimali a venire nel detto campo
Se poi fuggirli per rompere Se sbigottire i Fiorentini,
allettando 1 guidatori del campo la promelTa fatta loro
della porta di fin Vito.in tanto i Ghibellini ,
che erano
nel campo hauendo ci prelntito mandarono in Sie-
na vno Ghibellino di porta ln Piero detto Razante, a
auifire che fi guardalfono da detto trattato, & dallVlci
re fuori cbattere con fi grade hoite, ma giunto in Sie
na fu auilto dagli vfeiti di Firenze , che dicell il con-
trario perche per loro faceua prouare la fortuna, Se coli
fece confortando popolo di Siena &iTedelchi alla
il

battaglia, dicendo che il campo deFiorentini era in ma


le ordine &diuil, perle cui parole tutto il popolo fi

mille ad arme, e inlieme coTedelchi vlcirono fuori per


la porta di finto Vito ,
la quale i Fiorentini alpettaua-
no,che folle loro data, della qual coli alquanto di sbi-
gottimento fu nel campo , Se aliai piu quando apprefi-
lindofi tutti i Ghibellini traditori, che erano nel cam-
po f n vlcirono , Se andarono dalla parte deSaneli ,
Se
&
Libro Primo 55
ci furono quelli della Prefl,& degli Abati Se piu altri,

ma per tutto quello non l abbandonarono che non ,

mettellno in punto le Ichiere riceuere la battaglia,

asfaltati rouinolmente dalla Ichierade'Tedelchi tu ta-


gliata la mano ,
Se poi morto mellr Iacopo del Vacca
de Pazzi che portaua lInlgna della caualleria del co-
,

mune dal traditore mellr Bocca degli Abati, che era


in la Ichiera apprefio lui , il perche abbattuta la nl-

gna il campo fu tutto in rotta , Se furonui morti fra de


Fiorentini & degli Amici piu di duomilacinquecento,

& prel piu di mile cinquecento , Se ci fu Marted Furono

ad quattro di Settembre MCCLX.& rimalui il


(confitti
Fiortini
c

Munte
Carroccio Se la Campana con innumerabile telro dar Aperti an-
nel . Venuta la nouella di detta rotta in Firenze per ni 1160,

certi Icappati ,
che tornauano furono infiniti pianti in

Firenze perche dognicaf vera rimalo qualcnvno ,


morto o , prel ,
& limile Lucca Se ialtre terre , che
vi furono, & tutti ribelli e confinati cominciarono pi-
gliare ardire di tornare in Firenze: per le quali col rut-
ti i principali calati Guelfi di Firenze lnza altro com-
miato l partirono della citt ad 1 1. di Settembre Se
andaronne Lucca , i calati furono quelli , Rolsi, Ner-
li , Se parte de Mannelli Bardi , Mozzi , Frelcobaldi, ,

Canigiani ,
Magli ,
Machiauelli ,
Belfredelh Orcio-
,

lini , Agiioni ,
Rinucci ,
Barbadori , Battimanni , So-
derini ,
Malduri, Ammirati, Ghirardini, Lucardel, Ca-
ualcanti,Bagnel,Pu!ci, Guidalotti, Malilpini, Forabo-
ichi, Manieri quelli da Cuona , Sacchetti , Compiob-
,

befi, Magalotti, Mancini , Bucelli ,


Se quelli dajiAntel-
la , Buondelmonti , Scali ,
Spini , Gianfigliazzi , Gian-
D 4 donati,
$6 Historie Fiorentine
Donati , Bollichi Altouiti , Inciampali, Baldouinetti,
,

Tornaquinci, Vecchietti, de parte dePigli, Minerbetti,


Beccanugi, Bordoni, Tofinghi,Arigucci, Agli, Sitij, Ma-
rignolh,& Serbrunetto, Latini, Adimari, Pazzi Bildo- ,

raini, &
parte deDonati , de molti altri , de fu atto aliai
riprenlbile,per che Firenze era forte e di mura
1

, ,
e di
fblsi da poterli difendere , de la Domenica vegnente
ad xvj.di Settembre entrarono in Firenze tutti gli vici
ti de Ghibellini, che erano luti alla Iconfitta detta infe-
ra e col Conte Giordano tutti ricchi della preda deFio-
rentini ,& degli altri Guelfi fconfitti, & eleflonoPo-
delt per lo Re Manfredi, Guido NouellodeContigui
di perdue anni de meli tenere ragione nel palagio da
ln Pulinari Quelli fece fare la porta , eh e (opra via
.

Ghibellina che fu coli nominata perche fu fatta tem-


>

po de Ghibellim,& quello per potere mettere lccorl


nella terra la guardia di luoi fedeli diCalntino ,
de
perpromefl, fatta a Sancii fece disiare cinque cafiella.
delle nollre, che erano & fece giurare a
alle frontiere ,

tutti i cittadini fedelt ai Re Manfredi, & Conte Gior il

dano rimale Capitano, de Vicario generale per lo detto


Re coloi Tedelchi al loldo de Fiorentini 6c affai per-
lguito i Guelfi, e grande dolore tu in corte di Roma di
detta noueila,& perche Io fiato della Chiel ne indebo-
Jiua, de quello di Manfredi loro nimico ne aggradiua ,,

& il Cardinale Ottauiano degli Vbaidini Ghibellino ne


fe grande fefia, de il Cardinale Bianco glande afirolago
predille che i Guelfi di nuouo dpiXeuano tornale in
,

buono fiato, Evincere, de che mainiti non perderebbo


no loro fiato Et per limile modo detto di lpra fugr
ij-u !..
<'j girono
.j

Libro Primo. 57
girono i Guelfi cjuafi di tutte le terre Se c alleila di To-
Icana , Se tornarono reggimento di parte Ghibellina
lluo che la citt di Lucca ,
alla quale perche fi reggeua
pe Guelfi fi riduflbno quali tutti i Guelfi dogni terra.
Se fra gli altri meffer Tegaia Aldobrandi Se lo Spedito,
de quali di lpra habbiamo fatto mentione, Se trouan-
doli vn d inlieme meflr Tegaia fi cau de cauiglioni
vna boria di leudi cinquecento ,
Se dille per rimproue-
rio allo Spedito , che era pouerilsimo ,
ecco come io ho
conce brache, quello hai tu condotto te,& me, e gli
le

altri, per la tua luperbia,lo Spedito rilpol perche mi ere

dauare, quelloho notato per dare elmpio gli altri


In quello tempo i caporali Ghibellini di Pila , Se di Sie-
na, & di tutte laltre terre di Tolcana inlieme con Con-
teGiordano ordinarono parlamento Empoli per ri-
formare loro fiato Se fare taglia perche il Conte , &
Giordano haueua hauuto comandamento dal Re di tor
nare in Puglia in filo luogo , rimale Vicario generale il
Conte Guido nouello lpradetto . Et quafi per tutti
s era diliberato di disfare la citt di Firenze come prin-
cipale nidio di Guelfi ,
le non folle il valente huomo
meflr Farinata degli Vberti>che con -grande ardire,;
Se grande rarione , & pronte ragioni I contradifle., ex
fu di tantaautoritche riuoc detta dihheratione,
llolui fu cagione della conlruatione di Firenze per
allhdra ; Nel MCCLXL il Conte Guido Nouelo^o-
piadetto co nx ut te le genti Ghibelline di Firenze,- Se di
tutte faltre terre vicine & eoTedelchi andarono ho-
fie lpra Lucca Se piefono Cartello franco , lnta Cro-
c CfSe lnta- Maria monte, Se Morite CaIuoli, il Poz
Oi zo.Di-
1 1

58 Historie Fiorentine
zo Dipoi Gettono per trenta d allo a (Tedio di Fucec-
.

chio,
& per eflr bene difef,8e per acquazoni fi leuaro-
no dallo afidio,Se tornoronh Firenze. In quelli tem-
pi i Guelfi vfciti di Firenze infeme co Lucchefi manda
rono ambafciadori in Alamagna a Carradino Re cui
apparteneua di ragione il reame di Puglia ,
Se andouui
pe Fiortini meflr Bonaccorf Bellincioni Adunarle
meflr Simone Donati, per commuouerlo contro al Re
Manfredi, Se affai bene lo trouarono difpoilo: ma era fi
ccolo garzone, che la madre non volle mai confntire
fafciarlo partire da f, fi che tornorono fnza effetto al-

Jt6l cuno Et nel


. M
C C L X 1 Guelfi vfciti di Firenze, .

che erano in Lucca, vna notte fi partirono, e per tratta-


to prefno il calleilo di Signa, ma Conte Guido adu-
il

n grande quantit di gente Ghibellina dogni terra, Se


andoui holle , Se non fntendof Guelfi forti alla di- i

fef, falciarono Signa Se tornoronfi Lucca . LEllate


vegnente Conte Guido detto coPifni,Se gli altri dei
il

la taglia deGhibellini di Tofcana, andarono holle f-


pra Lucca, Se feonfiflono Lucchefi infieme con gli vici
i

ti Guelfi di Firenze 8e dellaltre terre, Se hebbono Caili-

glione,Se Nozano,Se il ponte Serchio,Se Rotaia, e Sar


rezzano per le quali col i Lucchefi fgretamente
:
sac-

cordo rono col detto vicario di cacciare tutti i detti vici


ti Guelfi Fiorentini, Se dellaltre terre, che erano in Luc-

ca Se di riceuere vicario pel Re Manfredi, Se coli fbito


fu comandato a Guelfi ,
che erano in Lucca , che in fra
tre d haueflbno fgombero Lucca , Se contado pena il

delThauereSe delle perfne,Se coli nandarono tutti


per Talpe Bologna con grandi difgi,Se dannidelle
Libro Primo. 59
loro donne & de loro figliuoli : diceafi per alcuni ,
che
cjuelta cacciata fu cagione di fare arricchire molti , che
l dettono lare mercatanti, & didelnl in molti luo-
ghi per le terre altrui . Et dopo quella riuolta di Lucca
non rimale citt, n cartello in Tolcana, che non tornai
le parte Ghibellina, &c Conte Guido vot la camera
il

del comune di Firenze di nobili & buone baledra &c


mandolTele Poppi, & llandol coli poueri, Bologna;
a Modona nacque diflenfione,e guerra cittadinelca tra
Guelfi, e Ghibellini, & elfendo armati e per combattere
i Guelfi mandorono Bologna detti vlciti Guelfi di
Firenze per aiuto ;
i quali lbito vandarono grande
quantit, & appi & cauallo , onde lbito i Ghibellini
di Modona furono (confitti ,
&c (Cacciati i beni lo-
ro conceduti i Guelfi di Firenze di che ;
aliai narric-

chirono & fornironfi darme & di caualli; &c perj li-


mile modo ellndo ancora in Modona furono ri-

chiedi daiuto da Guelfi di Reggio ,


che guerreggia-
nano co i Ghibellini &
andaronui , & loro capita-
no fa mefir Forel degli Adiman &. anche furo- ,

no cacciati i Ghibellini & loro beni dati a detti Guel-


fi, che di nuouo narricchirono Et haueanoi Ghibel- .

lini di Reggio fra gli altri vno di datura di gigan-


Il Carca
te, chiamato il Calca da Reggio, che con vna maz- da Reggio

za di ferro vincea ognvno onde i Fiorentini det- ,

ti elellono dodici vantaggiati giouani , che poi fu-


rono detti paladini; i quali gli fi drinlno adolfo
francamente colle coltella, & infine dopo molta di*
fel 1
atterrorono, & morto lui lbito tutta Ghibellini
fuggirono,& coli arricchiti i detti vlciti furono preda-
mente
6n H ISTORIE Fi ORENTlNE
mente quattrocento benilsimo in punto cauallo per
,
la (pradetta (confitta de Fiorentini molto ne crebbe

io fiato del Re Manfredi Se la parte Imperiale Se per


, ;

lo contrario abbatto quello della Chief: Se in quelli


tempi mor Viterbo Papa Aleflndro,Se vac la Chie
l cinque mefi , Se fu eletto calo Papa Vrbano quar-
to di natione Se pouero cherico di Francia , ilquale non
potendo hauere aiuto da i due detti , n da Curradino
cuidi ragione apparteneaii regno, Se lllicitatoda
gli Vlti di Tolcana fece concilio nel quale fu eletto
:

Redi Cicilia, Se campione della Chiel Carlo Conte


dAngi Se figliuolo del Re di Francia, ilquale per con-
figlio debaroni di Frcia per bene di lnta Gliela accet

t la detta elezione , Se promil prettamente pattare in


Italia con grandi forze in aiuto della Gliela Se contro
Manfredi, Se attel con grande lollecitudine metter
fi in punto di danari Se di gente:Se il Re Manfredi per

lo contrario attendea farli forte alla difel intenden-


doli con tutte le terre di Tolcana Se di Lombardia , che
fireggeuano parte Ghibellina, e pareuagli eflre forti!'
fimo alla difel.
Nel MCCLXIIII.Se dAgofio apparue vna Stella co
meta, che dur inlino Nouembre,Se molte mutationi
di fiati furono in dettoanno come lgliono lignifica-
,

re come fu nel regno di Cicilia la morte del Re Man-


:

fredi, Se la morte di Papa Vrbano , che mor la notte


che la Cometa Ipar, Se credette Manfredi, Se i Ghibelli
ni ,
che per la morte d Vrbano fotte impedita la venu-
ta del Re Carlo ma fu il contrario perche {decedette
; :

Clemente di Prouenza,che non meno fauoreggi


.

Ltdro Primo. 61
Re Cario che fi facell il fio antecelTore.
la pallata del ,

Carlo fpradetto fa figliuolo fecondo del Re Luigi pia


ceuole di Francia &c nipote del buono Re Filippo del
,

Bornio ;
c fu coli degno fignore di virt & di bellezza,
come alcuno altro del mondo . In quelli tempi i Guel-
fi di Firenze ,
che serano alquanto nhauuti per la prcfi

ra di Modona, 5c di Reggio (come dicemmo adietro)fi


miflono in punto con piu di quattrocento buoni huo-
He%on
mini cauallo, e mandarono ambafciadori Papa Chi i Guelfi di

mento perche gli raccomandafl al Re Carlo,


& proife Firenze
larme di
rendogli in aiuto la fpradetta gente , & molto grata- PapaChi-
mento
mente furono riceuuti c accettati, & volle il Papa det-
to, che per lo inanzi i detti Guelfi portafsino la fua arme
per infgna,che era vna aquila rolfa fpra vno frpente
nel campo bianco : 8c i Guelfi vaggiunfno vno giglio

fpra il capo dellaquila &c coli ,


la portarono per inf-
gna infino a tempi nollri & furono delle piu notabili
,

compagnie , che nauefl il Re Carlo allo acquiflo del


regno , come diremo inanzi Nel C C L X V. il f-
. M
pradetto Carlo mand il Conte Guido di Monforte
con millecinquecento cauaheri con molti baroni, & fi-
gnori , che per Lombardia nandallno Roma , & lui
fatta la Pafqua di Refirrefl fi parti per efler a Roma, e
venne Marfilia co poca compagnia. Doue erano appa
recchiate trenta Galee & in fu quelle fno, e faluo fi con
dulie a Roma con aliai pericoli di mare,& non oliarne
che il Re Manfredi hauefl fparte pe mari circa ottan-
ta galee per llorpiare la fa venuta, & in Lombardia ha
uea mandato piu di trentamila caualieri llorpiare la
pallata delle lue genti, che veniano col fpradetto Con
te Guido
6z Historie Fiorentine
te Guido pure pattarono falufie Parma fi feciono loro
incontro la {pradetta gente de Guelfi vlciti di Firen-
ze capitanati del Conte Guido Guerra , &c grande ma-
rauiglia hebbono i Francelchi , che vlciti di loro terra
Fuflino fi bene in punto , cofi tutti infieme giuntano a
Roma del meta di Dicembre & ,
fecene Carlo gran fe-
da :
perche tutta Iellate glhauea affettati in Roma,
dando ordine pattare il regno, & gi era llato fatto le
natore, & molto honorato & giunta la detta gente il
;

Papa, che era Viterbo vi mand due Cardinali co-


ronar lui , & la taa donna del reame di Cicilia , & fatta
la fella nand colle file genti verta Campagna & gran
de parte ne preta lnza contrailo , 6e domandogli Man
fretti per fiioi ambataiadori pace triegua 8c Carlo ri- ;

fpol che volea la battaglia ,


& lnza battaglia pattaro-
no il patt del ponte di Cepperono, del quale Manfre-
di fi confidaua aliai, dipoi per forza prefono Aquino,
& la forte rocca dArci ; &c accampati ln Germano
anche Io prefono per forza.Et i primi che llirono in l
1 16,
le mura furon o gli vlciti Guelfi di Firenze, e la loro in-

fogna portaua M. Stoldo Giacoppi de Rotti, 8c furon-


ui morti e prefi molti delle gti ai Mafredi & sbigottin
ne molto :&c per configlio de fiioi fi ritratte colle lue
genti alla citt di Beneuento come luogo piu forte &c
da combattere taa polla . Il Re Carlo vand pretta-
mente colle tae genti per alpri cammini con grandi &
dilgi , &c accampotti pretto Beneuento due miglia,
vedendo ci Manfredi ordin di combattere , & prel
il peggior partito, che in pochid conueniua che i Fran

celchi fi partiflno per mancamento di vettouaglia , 6c


di danari
Libro Primo 63
di danari ,
Se coli fi millno in punto alia battaglia

i Franceichi non ortante che foflno rtracchi della ve-


nuta La inlgna della Ichiera de gli vlciti di Firenze
..

portaua cjuel di meflr Currado da Monte Magno da


Piftoia ,
Se capitano era il lpradetto Conte Guido
Guerra & veggendo Re Manfredi la detta brigata col
il

la inlgna del Papa domand chi erano Se lntito che :

erano 1 Fiorentini, Se gli altri Tolcam Guelfi loi auuer


frij, vedendogli coli in punto dille quella brigata non

pu l non vincere Se domandando l nel lo cam-


,

po hauea in lo aiuto alcuno de Ghibellini Tolcani a* ,

quali hauea fatti tanti benefici Se non vene trouando ,

alcuno dille, l io vincer voglio per lauuenire per miei


amici i Guelfi. Lo Re Carlo vedendo Manfredi in pun-
to alia battaglia diliber anche lui di combattere non
ortante, chefuoi fulsino rtracchi ,
Se coli in poca dotta
lvna parte , Se laltra furono Schierati , Se cominciolsi
la battaglia, Se la Ichiera de gli vlciti di Firenze fu lin*

pre intorno alla pedona del Re Carlo , Se feciono fat-


ti darme marauigliolmente ; Se infine quel d la

parte di Manfredi fu rotta ad vltimo di Febbraio


M C CL X V. Se Manfredi fu morto :
perche dilibe- Morte &
fcfctadel
r piu torto morire combattendo , che fuggire , Se nel Re Man-
fredi*
medelmo d prel il Re Carlo Beneuento , Se per pri-
gioni qualunch vera rifuggito, Se fra gli altri il Conte
Giordano , Se meflr Piero Alni de gli Vberri , che poi
morirono in prigione, e ritrouato con fatica li corpo di
Mafredi fu lppellito come {comunicato vilmte pi
del ponte di Beneuento Se coperto di pietre:alcuni difi.
fono , che il Papa nel fece poi trarre ,
Se mandollo lp
6y HrsTORiE Fiorentine
pellire Fuori del regno lungo il fiume del verde; in brie-
ue tempo tutto il regno tu allvbidienza del Re Carlo
& parte di Cicilia , & tutti baronaggi di Manfredi di
i

il Re Carlo alle tue gti per il che tutti furono ricchi tra
di quello & della preda della rotta & , del telro che l

trou Napoli, e fece fare il Re caltel nuouo al modo di


Francia.L anno lguente venne lui di Tunizi vno lo
fratello cugino detto don Arrigo diSpagna per viltar-
lo, & limale auoi Iidi , 6c fecelo fare lnatore di Ro-
ma ,
poi riulc lo nimico per danari preitati al Re 8c ,

perche il Re non gli lalci hauere dal Papalalgnoria


dellilla di Sardigna, Ne tempi della venuta del Re
Carlo, il velcouo dArezzo bench folle Ghibellino, pu
re per noie riceuute daGhibellini,che reggeuano Arez-
zo , hauea dato tutte le lue terre di Vaiti Arno guar-
dia aGuelfi vfciti di Firenze , colle quali faceuano aliai

guerra verl Firenze , perche il Conte Guido Nouello


vandc con certi caporali Ghibellini di Firenze , & tor-
narono in fine con vergogna, per vna lettera, che troua
rono nel campo gittata con altutia da meflr Vberto
Spiouanato dePazzi , nella quale l contencua come il
Re Carlo mandaua loro in aiuto ottocento caualieri;
per queito poi affai cartella l dierono aGuelfi . In que-v
Buiecca litempi arnu in Firenze vno lracino detto Buzecca
d'
ftacchi
^ grande maeitro di {cacchi, che a vnotta giocaua tre
fcacchieri ne due mente , &
vno a veduta con ogni
grande maeftro . Come la nouella della {confitta di
Manfredi fu in Firenze, & per Tolcana lubiro i Ghi-
bellini cominciorono impaurire , Guelfi a piglia- & i

re vigore . Et il popolo di Firenze , del quale 1 piu


erano
.

Libro Primo;- 6y
rane Guelfi, cominci mormorare pe' danni riceuu-
ti MontAperti , Se per le grauezze incomportabi-

li che portauano dal Conte Guido , Se da Ghibelli-


,

ni , che reggeuano Se vennono certi Guelfi infino nel-


;

la Chiel de Semi a trattare tnutatione con gli ami-


ci loro. per il chei Reggenti di Firenze per modo di
mezzanit eleflbno per Podeila in Firenze due Bolo-
gnefi frati gaudenti lvno tenuto di parte Guelfa ,cic
melTer Catalano Malauolti Se laltro di parte Ghi- DtiePod*
,
ft Bolo*
bellina, cio mefler Lodengo dell! Andaio,8einlie- gnefi , &
36. confi
me gli miflono nei palagio di ln Pullinari a tenere ra- gii eri

gione cialcuno > i quali attelno piu al guadagno lo-


ro proprio ,
che a! bene comune Se ordinarono tren- ;

talei buoni huomini mercatanti , Se artefici Guelfi , Se


Ghibellini per configliare i detti Podeft ,
Se prcuede-
re alle Ipel del Comune : Se quelli fi ragunauano nella
corte de conlh di Calimala appi di cala Caualcan- Princpi*
,
delie fere*
ti ;
Se feciono molti ordini ,
Se prima che Je ltte mag- maggior
arci.
giori arti cialcuna per l hauefl conlli capitudini , Se
gonfaloni, lotto il quale veniflno armati nbibilo-
gni difeldel popolo ,
Se hebbono ne gonfaloni me- i

defimi legni che hanno hoggi : & finalmente l ne or-


dinorono poi cinque delle minori quando fi cre lvfi-

cio dePriori,come diremo inanzi cio , rigattieri, & li-

naiuoli, beccai, calzolai maellri, & fabbri.


Per le nouir de detti due podeila , Se de trentali
igrandi ,& Ghibellini di Firenze ,
cio Vberti , Sifan-
ti, Lamberti, Scolari, Se altri prelono llpetto parendo
loro, perche i trentali fauoreggialsino troppo i popo
lani Guelf;& per il Conte Guido Nouello mand p
E aiuti
t Historie Fiorentine
aiuto di gente tutte le terre vicine , tanto che co loi
adun in Firenze circa millecinquecento caualieri, e vo
leua , che fi ponefle in Firenze vna libradi fiorini dieci
il centinaio per pagare le lue malnade Tedefihe , & pe
trentali fi cercaua altro modo per meno grauczza del
popolo , & per ordinorono i Ghibellini col Conte di
romoreggiare per disfare i detti trentali , Se vlcirono
fuori armati, &: i primi 1 Lamberti, & i trentali che era-
no infieme ragunati a configlio nella loro refidenza fi
partirono, e la terra li Ieu romore, e ilpopolo fi riduf
le da S. Trinit in grande numero & loro capo fu M,
Giouanni Soldanieri, & il Conte Guido co grandi ,
&:
Ghibellini in l la piazza di firn Giouanni , & alfaltaro-
no il popolo da cala i Tornaquinci & refifiendo po- , il

polo francamente fi torn il Conte adietro ln Gio-


uanni & poi al palagio del PodelH domandando per
,

paura le chiaui delle porti per con tue


vfiirfi della citt

ti i loi Tedelchi , & non poterono mai ne i due Pode-

ila ne altri ralsicurarlo promettendogli di racchetare

, &
il popolo di fargli bene pagare & per hauute le :

chiaui vici per porta vecchia de buoi da ln Romeo,


con tutta lia gente, & con quelle delle dette terre vici-
12 66 . ne;& la lra n andarono Prato ad vndici di Nouem-
bre MCCLX Vl.giunti Prato con certi Ghibellini , &
parendo loro hauere male fatto tornorono la mattina
Ichieran in fu la terza alla porta del ponte alla Carraia,
doue hoggi Borgognilanti,la quale era lrrata: il p-
polo diliber, che n folsino mefsi dentro, temendo n
volclsino fare vendetta, & ftrignendofi alla porta furo-
no lettati,e feriti, & dopo nona dolenti fi tornarono

Prato
Libro Primo. $7
Prato, & per cruccio dierono battaglia al cartello di Ca-
palle & non Ihebbono & Fiorentini riformarono la
,
i

terra, & cacciarono detti duePodert,& mandarono a


i

Oruieto per aiuto di gente & per vno Podert & per
, ,

vno Capitano, &: hebbono cento caualieri,& per Poac-


ft M.Ormanno Monaldelchi, e capitano vnaltro gen
tilhuomo, e per trattatogli pace il Gennaio vegnente ri
miflno in Firze Guelfi,e Ghibellini, e feciono fare fra
loro molti matrimoni). Ma poco dur detta pace per fo
fpetto,che 1 Guelfi preino deGbibelIini,e lntdofi for
ti madarono lgretamte al Re Carlo per vno
in Firze
Capitano, per gente,il quale vi mand il Conte Guido
e
di Monforte con 8 oo.cauaIieri,che giunl in Firenze il
d di Palquadi reflurreflbMCCLXVII.ela notte dinazi ll(J
i Ghibellini svlcirono di Firenze lnza colpo di Ipada,
& andaronne Pil,& Siena & altre terre, & mandaro
no i Fiorentini al Re llenne imbafciara proferendogli
la libera fignoria di Firenze per x.anni,e lui rilpol, che
daFiorentini non voleua altro che il cuore, & la buona
volt, pure alloro preghiera vi madaua ognanno lo
vicario, il quale con i a. buoni huomini cittadini regge
uano la citt, e mai piu n tornorono i Ghibellini in ita
to.Tornata la parte Guelfa, e fatti i detti i z. buoni huo
Re Carlo, riformarono il configlio
mini col Vicario del
di cento buoni huomini, lnza ilquale non fi poteua fa-
re colgrandi ne lpel,poi andaua partito pallette al
configlio delle capitudini deliarti maggiori,^: quello
della credenza, che erano 8 o. quelli col generale confi-
glio erano oo.tutti popolante Guelfi, poi vinti detti
3
configli fi veniua il d lguente al conlglio del Podell
a. E i che
.

6$ HisTORrE Fiorentine
che erano nouanta grandi & popolani, con^'loro' ancora
le capirne! ini deliarti , Se poi il configlio generale, che
Principio erano trecento doghi conditione& quelli il chiamaua
4e conti*
gli oppor no i configli opportuni che dauano vhei, e degmt pic-
uni.
coli, gradi,poi feciono arbitri a correggere rtatuti e ca
e ;

marlinghi della pecunia feciono religoli di Settimo ,&


dogni Santi.In quelli tempi nacque differenza in Firen
ze fraGuelfi de beni de Ghibellini ribelli, per man-
&
darono ambalciadri al Papa, & al Re i quali de termi- ;

no tono che detti beni il terzo fofledel Comune , Se il


,

terzo fi defl per menda ^Guelfi, che erano ilari disfatti

& rubelli,& laltro terzo alla parte Guelfa, ma poi rutti i

detti beni rimalno alla patte , Se cminciorono fare


mobile per {pendere abifogni , poi per comandamento
del Papa,& del Re feciono tre caualier r etrori di parte
Principio
e prima gli chiamarono Confli, poi Capitani di parte,
de capita
ni di parte Se duraua il lro vficio due meli {cambiandoli tr flli
Guelfa
per volta Se ragunauanfi nefia nuua GhieldiS.Maria
,

lpra porta:& feciono loro Configlio legreto di xiiijl Se


fi maggiore di fflnta gradi & popolani, pequali seleg
geuano i Capitani & altri vfciaii, Se feciono tre grandi
Se tre popolani priori di parte,lopra la guardia della mo
neta,&r vno elle tnefl il fuggfelloj&: vn Sindaco aceu
latore deGhibellini, Se ogni loiofgretodipolno alia
Chief deSerui , Se limili ordini Se cole feciono i Ghi-
12^7.
bellini vlciti . Nel dett anno MCCLXV1I. cacciata
fa patte Ghibellina di Fitenze molti di loro fi ridulfono
nel cartello di Santeller facendo guerra a Firenze ,
&
loro capitano era mefier Filippo da Cuonavero da
Vplogrilwo:& per 1 Fiorentini vi mandarono 3 bolle
in? x ,1 due
Libro Primo. 69
due filli,con loro il Maiilcalco del ReCarlocon tue
Se
ti i Francefili, Se hebbolo per forza Se trouaronli den-

tro circa ottocento huomini , che la maggior parte fu-


rono morti Se gli altri prefi, Se furonui degli Vberti, Si-
opM ^
fanti, Scolari, Seda Volognano, 8e molti altri vfeiti Ghi n*!
bellini, Se allhora perderono i Ghibellini anche Carnpi-

firacchi 8e Grefla, Se Ceri da Volognano, fu menato pre


fi> e mefl nella torre del palagio ,
Se per detta torre

Tempre poi se chiamata Volognana.l'n quelli medefimi


tempi, che Firenze torn a parte Guelfa feciono il li-
mile molte terre di Tofcana,ci Lucca, Piiloia, Volter
ra, Prato, firn Gimignano, Colle, Se cacciati 1 Ghibellini

feciono taglia coFiorentini, Se per capitano il malilcal-


codel Re Carlo con ottanta
,
Francefihi , Se Colo Pila,
Siena rimalno parte Ghibellina, Se quali il fimiglian-
te fece grande parte di Lombardia, Se nei medelmo an-
no M C CL X V 1 1. il Maiilcalco del Re colla gente
de 'Fiorentini andarono holle lpra i Saneli per la vec
chia offela di monte Aperti nteneuano , Se
,
8e perche
fauorregiauano gl vlciti Ghibellini di Firenze, facendo
guerra aconfni Se ltando fopra il contado, Se in quello
tempo gl vlciti di Firenze con certi Tedelchi per trat-
tato prelno il torte cartello di Poggibonizi ;
per la
qual col il Maiilcalco colla gente deFiorentini li par-
ti di quello di Siena, Se il terzo d li pol holte al detto
cartello di Poggibonizi, Se di nuouo vi venne gente da
Firenze, Se da tutte le terre di Tofiana, che erano in le-
ga coFiorentini Se ileccaronlo intorno per modo che
nelfunone poteua vlcire n entrare , Se in quello tem-
po il Re Carlo fu fatto dal Papa generale vicario di To-
3 Icana,
70 H istorie Fiorentine
Icana vacante lo Imperio c venne in Firenze dAgoflo
e fu riceuurocon grande honore come lignote dan- ,

dogli incontro il Carroccio con molti armeggiatiti e ,

flette in Firenze otto d , 6c lece molti caualieri , c in


pedona con tutta la gente and nel hoiie Poggibo-
nizi, perche lenti che i Sanel & i Pilani vlciti con gran-
de gente lo voleuano loccorrere,& duro lalldio quat*
tro meli & in fine sarrenderono liuo ihauere &c le per
Ine ,d lggiorn Re nel calvello quindici d, & cor
il

minciouui a fare edificare vna fortezaipartito il Re con


tutto lhoile nand lopra 1 Pilini , & prel molte ca-
sella,
& prel c disfece porto Pilino, & le torri ,
poi in
lruigio deLuccel alldio Mutrone , c con dimoilra-
rione di canario di fuori impaur quelli , che verano
dentro c arrenderronl , c prello lo di a Lucchel.
Stando il Re Carlo in Tolcana gli vlciti Ghibellini , c
i Sanel , c i Pilini collegati inleme ordinarono con
Ribelliore
di molte don Arrigo di Spagna Senatore di Roma ,
c gi fatto
terre dal
Ke Carlo.
nimico del Re Car lo Ilio cugino di fare rubellare dal
detto Re Carlo piu terre in Puglia, e Cicilia , e Campa-
gna . Et coli lgu, che preilo feciono rubellare Noce-
rad Auerli ,
e molte terre in Calauria , c quali tutte
quelle dAbruzi eccetto lAquila. Et gran parte dellI-
fla di Cicilia fuori che Melsina,& Palermo , c Roma,
e tutta Campagna ,
c in quello medelimo tempo l- 1

lpradetti mandarono in Alamagna centomilla feudi a


Curradino figliuolo di Currado, che fu figliuolo di Fe-

derigo Imperadore per commuouerlo venire in Italia


contro il Re Carlo, e pigliare il regno, che gli apparte-
neuaper redaggio.Et coli venne loro fatto,che il detto
Cur-
Libro Primo 71
Cumulino bench det di ldici anni& contro avo- Pa(rati
lontdella madre con grande gente fi motte Se patt in Curradi-
1
Italia, & da Verona, & da Pauia,& per la riuiera ai Geno "a inni
ttSS
ua,& di la da Saona entr in mare , &: con aiuto di Ga-
dee genouefi giunf Pila con circa tremilacinquecen-
rocaualieri Tedelchi , di Maggio anni MCCLXVIII.
per le quali tutte le col lubito il Re Carlo mand in
Puglia, e lalci in Tolcana lo lo vicario Se il Malilcal-
co M.Guglielmo di Berllue mantenere le terre di To
Icana,& contrattare la pattata di Curradino, Se Papa
Chimento lntendo la pattata di Curradino gli mand
a comandare che non paflatt,n venifl'e contro al Re
,

Carlo ltto pena di Icomunicatione, ma non Io vbbidi


Curradino , dicendo chel regno s appai teneua lui di
ragione Se fu {comunicato, e ttando in Pil,doue fu rice
uuto co grande honore rag n grande quantit di mo
neta Se di gente ghibelline Se venne hotte lpraLuc
ca , nella quale era il Malilcalco del Re Carlo colle lue
genti ,Se molti altri Crociati venuti per le indulgenti
date dal Papa chi fotte contro del de tto Curradino, SS
eraui il Legato del Papa & le forze de Fiorentini Se der
Tolcana Se ttette ui hotte dieci di , Se
gli altri Guelfi di ,

abboccarmi!! i due hotti infieme ponte Rotto, e iVn


Se faltro Ichif la battaglia . Poi fi parti Curradino con
lua gente da Pila ,
Se giunto Poggibonizi gli huomini
Poggibonizi li ribellarono dal Re Cariote daFiorenti-
ni,& dierongli il Cattello, Se le chiaui glihaueano man
date infino Pila : poi venne Siena , doue hi riceuu-
to honoratamente, e nel lggiornarui il Malilcalco del
Re Carlo fi parti di Firenze con fila gente ,
Se con
E 4 ileorta
( A
yx Historie Fiorentine
i corta de Fiorentini per andare ad Arezzo impedire
la
p
a d'ara di Curradino
, & mezza via azionandoli di
fua gente rimand in dietro la (corta, Se al ponte Val-
le pred alla Terrina furono additati da gente di Cuna
dino cdotte da gli Vbertini & altri Ghibellini vieni di
Firenze, & fu (confitto e mandato prel Curradino a
Siena il detto Malilcalco, e maggior parte di la gen
la

te morti prefi ad xxv.di Giugno MCCLX VlII.deila


quale rotta aliai sbigottirono tutti i Guelfi, & Curradi-
no, e dia gente ne prelno vigore ,
& fu cagione di ri-

bellione dadai terre del regno al Re Carlo edndo lui


ad addio alla citta di Nocera . Soggiornato Curradi-
no alquanto in Siena nand a Roma & da Don Arri-
go & daRomani fu riceuuto come Imperadore & iui ,

attef a ragunare gente & moneta , infino (pogliare


,

il tel ro di (n Piero & daltre chie(,e (ntito le mutai-


tioni del regno fi part ad dieci dAgollo con circa cin
quemila caualieri fraTede(chi,& Spagnuoli, e Italiani,e
col detto Don Arrigo & per la via della montagna d
bruzi,e per valle di Celle arriu lnza contrailo nel pia-
no di (nto Valentino nella contrada di TagIiacozzo,iI
Re Carlo (ntendo la venuta di Curradino l part dal-
laddio di Nocera & venne allAquila &c poi nel piano
di (n Valentino adi predo allhoile di Curradino , &
bench Curradino hauelfe adi piu gente, pure saftron-
Fu vinto e torono battaglia, e in fine la parte di Curradino fu rot
Cur
ta con grande vccifione ad xxiij. dAgoilo , & fug-
rotto
radino dai
Re Carlo. gendoli Curradino col Doge dOilerichi &c piu altri
baroni & (ignori arriuorono in ( la marina di Roma
vna terra detta Alluri deglInfrangapani & furono ri te-
Li b r o Prim oY 75
nari Se prefi ,
& tutti presentati al Re Carlo da vno de,
glInfrangapani , al quale il Re don terra Se fecelo fi-

gnore , Se Curradino , e tutti i fiioi compagni fece di-


capitare in fui mercato di Napoli Se come {comunica- Morte <lt

Curradi-
ti Seppellire nel {bbione, & Don Arrigo di Spagna,che no,

anche fu giudicato perpetua carcere al cartello di M


te {ante Marie in Puglia , dopo la detta vittoria aliai

ageuolmente il Re Carlo riprefe tutte le terre ribellate

per tutto il reame, & fimilmente in Cicilia perlguitan-


do i caporali ribelli Se cofi pofldette pacificamente il

regno Se rimuner di terre ,


e fignoraggi i fiioi baroni.
169.
LAnno diCHRISTOMCCLXI X.del mel di
1

Giugno meflr Prouenzano Saluani gouernatore di Sie


na Se gli altri Sanefi , Se il Conte Guido Nouello co
,

loi Tedelchi , e Spagnuoli Se vlciti di Firenze Se Pii-


ni, e altri Ghibellini in numero di millequattrocento
caualieri , Se ottomilla pedoni vennono a holle Col-
le di Va/denljche fi teneua peFiorentini, & accampa-
ronfi alla Badia Spugnole, per la qual col come la no
uella fu in Firenze ,
la mattina {eguente meflr Gianni
Bertaldo vicario del Re Carlo , colle fue genti circa
quattrocento caualieri Se con molti Guelfi di Firenze
chel leguirono , caualc Colle , Se in pochi d fu alla
Sconfitta
battaglia c detti Sanefi, e di la infgna deFiorentini
chei Fio*
meflr Aldobrandino de Pazzi , Se in fine i Sanefi furo- retini die-
rono Sa
no {confitti , Se molti ne furono morti , Se prefi , Se il nefi.

Conte Guido Nouello fi fugg , meflr Prouenzano fu


decapitato , Se la fila terta fu portata per lo campo in fii

vna lancia come gli Demonio , per


fu dinunziato dal
bocca dvno incantatore , ilquale egli hauea domanaa-
to,che
74 Historie Fiorentine
todal Demonio , per bocca dvno incantatore , ilquafe
egli hauea domandato che gli predicele come arcue-
,

rebbe nella battaglia , 6c lo incantatore rilpol . Andrai


combatterai vincerai non morrai alla battaglia , & la
tua tefta fia la piu alta dei campo: ma lui intele per vit-
toria & non per morte, & per fu ingannato . Et per la
ingiuria da Monte Aperti tutti gli tagliorono pezzi, e
per la detta {confitta poco tempo poi i Fiorentini rimof
fono tutti i Guelfi in Siena , &c cacciaronne i Ghibellini,
e pacificasi f vna citt collaltra, che tanto haueano fat
to guerra infieme . Nel detto anno di Settembre i Fio-
Oftina.
rentini a (Tediarono il cartello dOitina in ValdArno,
che era rtato prefo da vlciti Ghibellini di Firenze &c di
Ottobre lhebbono & disfeciollo:& vlcendolne la not
te dinanzi quelli di dentro furono la maggior parte

1169 morti & prel.Partito lhorte da Ortina con meflr Gian


ni Bertaldo Malilcalco del Re, andarono holle in ler-
uigio deLuccheli fopra Piini Cartiglione di Valdi-
forchio,& poi infino alle mura di Pil,& prefono Aica-
nio,& feciono i Lucchefi preifo moneta,
Pila battere
& tornorono ilui . In quello medefimo anno in Ka-
lendi dOttobre furono fi grandi pioue che il fiume d
,

Arno vici tanto de Tuoi termini , che allag gran parte


annegarono molte perfone , Se
della citt di Firenze, Se

Cadde il rouinarono molte caie, e men tato legname, che le ne


ponte 2 S.
Trinit &
attrauers tanto inanzi al ponte Tanta Trinit, che tra
il pot al- per quello, e pel grande impeto dellacqua rouin il dee

la Carraia
per gran- to ponte: & limile fece ponte alla carraia ne gli anni
il
;
de pioua.
1270.
di C H R S T O M C C L X X. meflr Azolino Se
I ,

Neracozo , Se Cornicino degli Vberti, Se meflr Bindo


deGri-
Libro Primo. 75
deGrifoni di Feghine ribelli di Firenze, partendoli da
Siena per andare in Ca/ntino furono preli & menati a
Firenze , Se decapitati per lettere /cri t te dal Re Carlo a
meflr Bernardo d Ariano Podertper lui in Firenze,
che coli fcertdluo Contieino, che fu mandato pre/b
nel regno Se l mori in prigione Nel detto anno i Fio-
.

rentini hebbono per aldio,/lue le per/ne,il Cartello


di piano di Mezzo, e quello di Riiruccioli in Vald Ar-
no,che erano de Pazzi , & erano rtati rubellati da certi
-v/ciri , Se disfeciongh Se il limile ledono al cartello di
:

Poggihonizi, e recarollo borgo clicza del Re Carlo


per loro cattiui portamenti, era belh/simo cartello, e de
117 3 '
piu forti.e bene lituati dItalia.Negh an.MCCLXXlII.
di Giugno pals per Firenzeanddo concilio Lione
/opra Rodano Papa Gregorio X.e co /co haueua il Re
Carlo e lo Imperadore Baldouino da Gortantinopoli,e Venuwdi

piu altri /ignori , Se piacendogli la rtanza in Firenze ordi gorio deci

n di lggiornarui tutta la rtate, Se torn da cala i Moz


zi appi del ponte Rubaconte , Se /ond la Chiel di S.
Gregorio ,
la quale feciono fare i Mozzi ,
i quali erano
mercatti del Papa, e trouado la citt diuil tra Guelfi, e
Ghibellini, fece tornare in Firenze ogni parte, & congre
gato tutto il popo io in /ili greto dArno, appi di detto
pot di /ntenza,che la detta diuilione li leuafl pe
la

na di Icomunicatione facdo fare la pace peSindachidi


ogni parte e baciarli in b occa, il Re Carlo torn al giardi
no deFre/cobaldi, e Io Imp. Baldouino al velcouado,&
mentre che li compilauano i contrati della pace, nelle ca
/ de Tebalducci in orto S.Michele, fi fuggirono di Fi-
renze i Sindachi de Ghibellini dicendo edere fi rn mi-
nacciaci
7$ Historie Fiorentine
cacciati defier morti dal Maliicalco del Re Carlo, a pe
titione de grandi Guelfi per il che il Papa (degnato fi
,

partcon tutta la (i di Luglio , Seandonne


Corte, ad
in Mugello Aggiornare col Cardinale Attauiano de
gli Vbaldini , Se lafci la terra interdetta, Se poi alla fine
delimitate n*and filo viaggio a Lione (pra Rodano,
doue lanno fguente fi feciono mutationi dimperio ;
Se fu data alla Chiei la fignoria di Romagna , Se ordi~

pafTaggio' n paflggio ad aquilto della terra Santa con perdono ,

di colpa Se di pena, Se piu altre col Se in quello mede- ,


fto'dfteri
Santa, fimo anno MCCLXXIIII. furono cacciati di Bolo-
gna quelli della parte Ghibellina dequali erano capo, i,

Lambertacd i Fiorentini mandarono gente in aiutoa


,

Guelfi, ma Bolognefi non gli vollono mettere dentro.


i

Se fecionfi loro incontro Se fuui morto il caualiere del


,

podeit di Firenze, che n era capitano riduflnfi i det- :

ti Ghibellini in Faenza, e i Bolognefi vandarono ho-


fte, vennono poi hoite (pra Bologna , Se loro
Se elsi
capitano fu il Conte Guido da Monte Feltro Et in .

queito medefimo anno fu cacciato di Pila dal popolo,


Giouanni giudice di Gallura loro grande cittadino, per
grandigia di (u fignoria, ilquale fi colleg /Fiorenti-
ni,Se coLucchefi, Se andarono hoite Monte Topoli
Se hebbo!o,Se lui mor poco poi in (n Miniato . Nel-
lxli '
lanno (guenre MCCLXV. fu cacciato di Pila Con- il

te Vgolino deGherardefchi col rimanente deGuelfi di


Pila, ilquale fi colleg co Fiorentini ,
Lucchefi , Se altri

Guelfi , Se andarono hoite (pra Pii : Se guaitarono


Vico Piiano , Se preino piu cartella: Se perche ci fu
controia comandamento del Papa, ne fece (comuni-
catione
-

Libro Primo. 77
catione Se interdetto . I Bologne!! in quello medelmo
anno con mellr Maia te Ila da Rimino loro capitano, e
con viciti Ghibellini di Firenze guidati da mellr Gui-
glielmino de Pazzi , andarono holle lpra Furl, Se
Faenza;Se furono rotti ai ponte ln Brocolo, dal Con
te Guido da Monte Feltro Capitano de Romagnuoli ,
& prel,e morti gran parte del popolo s perche furono
abbandonati dai nobili In quello anno medelmo i
.

Lucchf col Conte Vgolino , Se con gli Guelfi di Pi l,


Se con lldati di Firenze ,
Se col vicario del Re Carlo,
non oliarne il comandamento del Papa ,
Iconfiflono i

Pilni al Cartello dAfciano Se quello prelono : e 1 8.


di Dicembre nel medelmo anno arriu per tranfit in
Firenze Papa Gregorio, tornando dal concilio, Se pals
l pel ponte Rubaconte , Se ricomunic la terra; Se co-
me ne'fu fuori ilci lo interdettoci nuouo Icomuni-
candoljSe per lfpetto Se paura di i ut i Guelfi,che reg-
partirono Se lbito giunto che fu detto Pa-
'

g'eualio l :

pa Arezzo , l amalo 8e mor, con grande allegrezza


de Gulfi dopo lui lccedette Innocentio quinto di
: Morte d
Pontlfic * *
Borgogna frate predicatore , Se in ldici meli ne mori-
tono quattro.Nel MCCLXX VI. Fiorentini, Lucche- in 6. i

l Se il Conte Vgohno 8e altri viciti Guelfi di Pila in-


,

leme col Mttlilcalco del Re Carlo andarono holle


fpra Pilni vrl il Pont Adera Se palfiirono per for- ,

tini foll Arnonico , il quale! Pilni haueano fatto ititi


g circa miglia dici tutto imbertelcato Se metteua ih ,

Arno per la qual col i Pifani l dierono alla fuga, de


;

molti ne furono morti Se prel ;


Se feciono i comanda
menti de i Fiorentini ,
Se pace ,
Se rimiflo.no in Pila
il Conte
. .

78 Historie Fiorentine
flou* de'
Piuni. ilConte Vgolino , Se gli altri vieni Guelfi
Et doppo i detti quattro fu eletto Papa Niccola ter-
zo degli Orimi
** 79 *
Nel MCCLXXIX.elIndofi alquanto ripolti i Cuci
fi in Firenze, Se arricchiti de beni de Ghibellini ribelli,
cominci fra loro nalcere dilcordie Se diuifionije maf
fimamente vna che era fra la cala degli Adimari da vna
>arte,8eTofinghi,e Donati, e Pazzi dallaltra parte,del-
{a quale era diuil tutta la citt : per la qual col il Co-
mune, Se i Capitani delia parte mandarono ambalciado
ri Papa Niccola, perche lui mandafl Firenze paci-

ficare infieme i Guelfi, Se anche vi mandarono i Ghibel-

lini richiederlo, che mettell eflcutione la lntenria


delia pace data per Papa Gregorio luo antecefforejondc
ilPapa fece di ci piena commelsione frate Latino
Cardinale Legato in Romagna, il quale venne perci in
Firenze ad otto dOttobre lanno detto, Se fu riceuuto
con grandi honoranze,8e il d di S.Luca fond, e bene'
Principio dille la prima pietra di lnra Maria NoucIIa, perche era
4i S. Ma.
ria Nwucl frate predicatore, e in detto luogo tratt, Se in fine con
k per lo chiul tutte le paci fraGue!fi,Se Guelfi, Se fra Guelfi, Se
Ordina,
le Latine, Ghibellini, fuori che alcuni pertinaci, che furono Icomu
nicati,8e sbanditi, Se ci fare con molte llennitadi ra
Pace di
Guelfi, Se gun tutto il popolo in lu la piazza vecchia, e di la ln
Ghibelli-
ni fatta in
tentia,8e abboccoronl,Se bacioronfi infieme centocin-
1
fu la Pia*
quanta Sindachi parte, Se turni Ghibellini tornoro-
za recchia
no in Firenze colle loro famiglie ribanditi, e rihebbono
i loro beni, Se coli fi ripolrono poi buon tempo: Se or-

din al gouerno della citt quattordici buoni huomini


grandi ,
e popolani, cio otto Guelfi, 8e li Ghibellini,
Se duraua
.

Libr Primo 79
& duraua i loro vficio due mefi con certi ordini della
elettione ,
Se ragunauanfi nella caia della Badia /pra la
porta di luta Margherita, & tornauano alle loro cal a
mangiare, Se dormire:Se tutto ordinato fi torn il dee
to Legato inRomagna con grande honore Nellanno .

lguente hebbe il Re Carlo molte auuerfit dal Re dA


raona,Se ribellofiigli lilla di Cicilia, & mandoronui i
llte '
Fiorentini in filo aiuto per pallre Melsina cinquanta
caualieri di corredo, 5-o.gent1lhuom.ini di tutte le cal
e
di Firenze per farli caualierijche colloro compagnia fu-
rono piu di 500. Se loro capitano fui! Conte Guido da
Batrifol!e,Se furongli molti grati, e fecene molti caualie
ri, Se portoronui il grande padiglione del Comune, che
rimale nella partita Mefsina,8e per ricordanza i Melsi
nell lo mi (Tono nella loro Chiel maggiore : Se grande
pruoue feciono alfalldio di Mesfina,e lrebbefi[hauuta
vn d fra gli altri l i Fiortini foflono lfati bene lguiti.
Nei MCCLXXXI.iLuccheficon aiuto deFiorenti IlSl -

ni arlno Se guadarono tutto il calello di Pelcia per- :


Pefcj;l ar>

che non erano loro vbbidienti Se teneuano parte Ghi- j & g*-
bellina,Se nella tornata i Fiorentini furono villaneggia
ti in Lucca dal popolo ingrato.
Magna Re de Ro-
Et in detto anno Ridolfo della
mani preghiera de Ghibellini mand vno luo vicario
in Tolcana,e da nelfuna terrafu riceuuto,l non daPi-
lni Se da quelli di fan Miniato alTedelco.doue polto

cominci lare guerra aFiorentini poi s accord collo


ro,e torneili nella Magna
,1? *'
Negli anni
282. ellndoin Firenze al gouerno de
1

i4.buoni huomini^come falci il Cardinale Latino Se ,

ir
-
- patendo
. .

8o Historie Fiorentine
parendo confufione accordare tanti animi variati , &
mali irne per eflrui Guelfi Se Ghibellini , Se per le no-
uit del Re Carlo dellifoladi Cicilia , Se perla venuta
del Vicario dello Imperadore , Se guerre gi moflin
Romagna daGhibeliini,per flute della citt sannull
detto vficio Se creofsi ;
nuouo vficio , Se chiamoronfi
Priori dellarti, Se furono tre , Se quello mouimento fu
trouato Se cominciolsi peConlli Se configlio dellarte
di Cahmala , che erano i piu fui Se piu potenti i citta-
dini di Firenze, Se attendeuanoal procaccio della merca
tantia Se amauano fnta Chicli Se parte Guelfa Se i pri-
mi furono quelli
Bartolo di meflr Iacopo deBardi per lo fllo doltr
Arno 8e per larte di Calimala.
Primi Rod Bacherelli per lo fllo di S. Piero Sche raggio,
per 1 arte del Cambio
Salui del Chiaro Girolami per Io fllo di S. Branca-
tio,Se per larte della lana.

Et cominci il loro vficio mezzo Giugno per due


meli profsimijSe coli douea fguire e ilauano nnchiufi :

Se mangiare nel palagio allato alla Badia alle Ipef del


comune doue , ( come detto adietro ) fi
ragunauano
gli anziani Se i quattordici, e fu dato loro li Berrouieri
Se li mefsi per richiedere 1 cittadini quelli tre col ca-
, ,

pitano del popolo haueano gouernare le grandi Segra


ui col di Firenze , 8e ragunare i configli ; gli altri due
mefi f ne elellbno li cio vno per ogni fllo, e aggiun
fono alle dette tre maggiori arti larte deMedici Se Spe
ziali , Se larte di porta Santa Maria , Se quella de Vaiai:

poi di tempo in tempovi saggiunfono infino in dodici


maggiori
.

Libro Pr mo. i Si
maggiori arti , e eleggeuano grandine popolani purch
follno buona fama, & cofi durarono infi
artefici Se di

no al fecondo popolo , quando ne furono feuifi i gran-


di,come fi dir innanzi, e arrofeuifi il Gonfaloniere del
la giufiitia, Se allhora furono dodici priori fecondo le
mutationi.&di tutte farti Se minute, & de non artefici,
eflndo luti artefici i luoi pafiti : il detto vficio fi elcg
geua pePriori vecchi colle capitudini delle dodici arti,
& certi arroti pelle piu bori al fegreto Iquittino in ln
Piero Scheraggiocol capitano del popolo, che fiaua in-
contro detta Chiel
In quelli tempi la citt di Pila era di gran potenza
in mare,& poco ifiimauano i Genouefi: Se per rigoglio
& lperbia nella citt dAcri,oltra mare, doue teneano
grande fiato , feciono disfare per fuoco la ruga de' Ge-
1

nouefi, 1 quali per vendicarli con armata di lttanta Ga


leevennono lpra Porto pilno , Se i Pilni vlcirono
fuori con 7 f .per la qual col i Genouefi fi tornarono
Genoua.Et ael mefe di Settembre 1 Pilni andarono lo-
Pi fini fl-
pra il porto di Genoua , lettando nella citt quadrella ettano iia
darientojpoi tornarono porto Veneri gualcando in- Genoua
quadreif*
torno;di poi per fortuna ruppono circa 2 j .galee dePi- drie tuo

lni alla piaggia delflnuereggio pure camparono gli


huomini , maparue pure loro grande rotta alla tornata
in Pila, Se i Genouefi attelno ariordinarfi per vendicar
fi altra voIta.Et in quello anno dOttobre venne in Fi-
renze Carlo Prenze di Salerno, Se figliuolo primogenito
del gran Re Carlo con feicento cauaheri per andare
Roma,& poi allo alldio di Mefiina, Se molto fu hono
rato,& fece tre caualieri, Se di;Nouembre ci venne il
- F Conte
.

J2 Historie Fiorentine
Conte di Lanzono fratello del Re di Francia, con gran-
de gente mandati dal Re di Francia in aiuto del Re Car
lo,ilquale in quello tempo era Roma, d piato con Re
dAragona apprello d Papa Martino , de accordoronl a
combattere inleme corpo d corpo, d Bordello in Gua
fcogna cialcuno con cento caualieri, de giurarono*
coli
de coli ottenne con inganno il Re dAragonaii lo pen
fiero di trarre Re Carlo dItalia, & per olferuare giu
il il

ramento lubito li mode il Re Cario de pals per Firen-


ze con molti honori &c feceui otto caualien fra Fioren-
tini,JLucchefi,& Pillolelhpoi nand d Lucca,
& per ma-
re a Marlilia de il giorno dato fu d Bordello con luoi ce
to caualieri in lui campo, de dal Re dAragona fu beffa-
to, che mai non vi compar; ben fi dille che la {ra al tar
di vi compar Iconolciuto per non rompere il lacram
to ,& lubito li torn in Aragona Se il Re Carlo nan-
,

d d Parigi , per quello il Papa {comunic il Re dAra-


gona de priuollo del regno , de dognaltro honore , de
mand d predicarli la Croce contro, e priuilegi del luo
regno Carlo Conte di Valos fecondo figliuolo del Re
di Francia

Innonda* In quello anno di Dicembre fu s grande pioue, che


lioncdAr il fiume dArno vlcendo determini allag gran parte
no.
di Firenze , de fu grande carellia di vettouaglia, valle lo
llaio Iidi i4.di Ioidi 5 $. il fiorino.
1283.
Nellanno lguente MCCLXXXIII.eflndo la citta
in pacifico de tranquillo ilato , quanto
mai halle , fi co-
minci nella contrada di Santa Felicita vna brigata di
piu di mille huomini,e furonne capo i Rolsi tutti velli
ti di bianco vna diuil, de haueano vno fignore detto
dellamore
,

Libr P rimo. 3$
dei! amore llando continuamente in felle, e in giuochi,
Se balli, e conuiti per tempo di predo due meli, e ogni
forellieri honorauano continouamente, & accompa-

gnauano Scdonauano Se hauea aiihora in Firenze circa


trecento caualieri di corredo, Se molti conuiti Se felle fi

fceuano, Se coli dur ia citt in felicit infino allanno


MCCLXXXIII.quando comincio la dmifione fra ilpo
polo e grandi Bianchi,Se Neri.
In detto anno Se di Giugno larmata de Genouefi di
circa 2 5. Galee prelono cinque Nani grolle ,
Se cinque
Galee dePilru cariche di mercattia di valuta di 100.
migliaia di fiorini, Se prelono piu di millecinquecento M,
Pilani per prigioni ,
Se del mele dAprile lanno l-
guente mandando i Pilni il Conte Fazio loro gran-
de cittadu o con trenta Galee, 8e vna Naue grolla,
in Sardigna furono rotti dall'armata de Genoue-
,
i

fi di trentacinque Galee Se fu prel il detto Conte


,

Fazio ,
Se la met con molti Pilni Se
delle Galee ;

di Luglio lguente per vendicarli i Pilni armarono cir


ca 70. Galee Se tunne ammiraglio meflr Benedetto
,

Bzachenni: Se andaronne nel porto di Genoua Sei .

Genouefi attelono difenderli perche non erano an-


:

cora in punto colla loro armata ma lbito poi ar- ;


Sconfitta

marono circa 1 3 o. tra Galee, e legni, e lAmmiraglio fu no 1 p!n'


M. Vberto Doria, Se Iconfilfono i Pilni alla Meloria
Se ruronne tra morti Se prefi circa led icimila, Se per- b Mei,
derono i Pilni quaranta Galee, Se molte ne furono rot
te, Se profondate ;
Se tutta la preda, Se i prigioni nc
menarono Genoua , Se non rimale quali cala in Pili

della quale non folfe morto prel qualcuno, ne mai
t i poi
84 HlSTORTE FIORENTINE
po ricouerorono loro fiato & diedi la detta /conftta
i :

fu nel medelmo luogo doue i annegarono in


Pifni
mare i prelati della Ciucia , che veniuano Roma al
concilio lanno MCCXXX VII.
In quello medelmo anno dAprile furono gran di-
luuij dacque in Firenze per modo che Arno allag
innonda- gran parte delia citt & rouin
poggio,che ii chiama il

Ilo,"otto ua de
Magnoli ltto ln Giorgio con piu di cinquan-
ta ca i^^ oue daor aliai gente,
"o'naio^di
ianior. Et del mele di Settembre prolsimo i Fiorentini fe-
r * ciono lega & compagnia coLucchefi, Sanel, Pillole!!,
& Geno
Pratel, Volterrani, Sangimignanefi, Colligiani,
ueii,fare contro Pilni per mare,& per terra, & pre-
gno moire loro cartella, & ordinarono dalldiare la
terra alla Primauerarper quella cagione il Conte Vgoli
no grande cittadino di Pila sintel & accord coFio-
rentini,& diili che prelnt piu cittadini de maggio-
ri, certi fialchi che appariuano edere vino 5c eraui den-
tro fiorini ,
& cacci di Pila tutti i Ghibellini & fecene
Viafchpie ^Snore & c i Guelfi. A quello non furono richieili ne
idVo. Genouefi neLucchel: & per non conlntirono,ma le
guirono laildiojSi harebbono prel Pila , le non folle
che i Fiorentini ordinarono , che i Sanel vi mandai
fono aiuto i detti Guelfi ;
& tennonfi molti ingan-
nati i Genouefi , & iLucchefida i Fiorentini, & di
certo le fbflno fiati vniti , Pila era in detto anno dif.
fatta ,
&: recata borghi ,
come era ordinato : ma be-
ne ne porrorono poi i Fiorentini la pena ne i tem-
pi auuenire come fi dir innanzi. Del mele di Feb-
braio lguente nel medefuno anno elfendo i Fioren-
tini
L i b r o Primo. 8$
tini multiplicati di potenza ,
& di popolo ordinorono
di creicele il circuir nuoue mu-
della* citt ,
Se fondare
ra Se prima le porti , cio quella di {anta Candida {pra
lineoAmbruogio Se quella di finto Gallo in lu Mu-
,

gnone fiume Se quella del prato dOgnilnti Se quella ,


Tcr?occv
diFaenza adirizando lungo efl il detto Mugnone che chio di F
reiue.
prima andaua per Cafaggio lungo il Cerchio vecchio :

e alquanto tard il detto lauoro,per la nouella, che ven


ne in Firenze ;
che il prenze Carlo era {confitto in ma-
reda Ruggieri di Doria,& in quelli tempi fi lece la log
gi {pra doue fi vendeua il grano in orto {in Michele
Loggia di
Se lailricolsi Se ammattonolsi , Se in detto anno li co- Orio fan
Michele.
minci rinouare la Badia di Firze, che prima era piu
adietro Se piccola Se diforreuole . Nellanno milledu-
gentottantacinque i Pilni pretorio cinque naui grolle I2$f,

deGenouefi, Se piu altri legni di Catalani, Se Ciciliani,


che per fortuna arriuarono in porto pifano, Se vernano
di Romania con danno deGenouefi di piu di 5-0000.
feudi. Nellanno fguente MCCLXXX VI. Se dOtto- izS6.

hre M. Guglielmino Vbertini vefcouo dArezzo co cir-

ca cinquemilla fanti Ghibellini del Contado di Firze,


& dArezzo, Se di Siena fece rubellare vno forte cartel-
lo de Saneli detto Poggio finta Cicilia :
per il che i Sa-
nefi collaiuto deFiorentini,che vand di Firenze mol
to buona gente, & cittadini, & collaiuto della tagliade
Guelfi di Tolcana vandarono hoile; e il Capitano fu
il Conte Guido di Monforre,& ilettonui ad alldio cir
ca cinque meli, Se in fine lhebbono , & disfeciollo ,
Se
molti de terrazani furono morti Se impiccati Se deca-
pitati Siena . Et fu in quello anno grande careilia di
F $ vettouaglia
.

86 Historie Fiorentine
vetrouaglia per tutta Italia; valle in Firenze Io lteio del
grano ioidi 1 8. di ioidi 5 5-.1I Fiorino
Nei medeiimo anno di confntimenro di Papa Ho-
norio venne in Firenze M. Princiualle dai Fieicodei
Conri dalla Vagna di Genoua, vicario dello Imperado
venuti re Rido! io eletto Re de Romani per racquiifare le ra-
V
deu S'
oni dello Imperio Se habit in caia i Mozi, e richiede
rm
io impera Fiorentini, Sanefi, Luccheii, Se Piitolei, Se 1 altre terre,

teu 7. e . e baroni di parte Guelfa di Toicana, che giuralsino 1 co


madamenti dello Imperio, e n voldo vbbidire i part
di Firze co diicordia, e cdann i Fiortini in doooo.
marchi dariento, Se poi blando ad Arezzo gli fece sban
dire in hauere Se in pedona , Se non fidandoli di lui ne
Guelfi neGhibellini c poco honore li torn nella Ma
gna,e poi ad tre dApnle mor il detto Papa Honono,
che affai piu fu fauoreuoie aGuelfi che aGhibellini . -

1*87. Nellanno MCCLXXX VII. meilr Matteo daFo*


gliano da Reggio Podeitdi Firenze condann edere
decapitato per certo homicidio fatto, Totto deMazzm
ghi da Campi grande guerriere Se caporale , Se eifendo
menato per Firenze allagiuihtia, meilr Corio Donati
con iuo iguito lo volle torre alla famiglia per il che il
:

popolo i leu armato in aiuto del PodeitSe della giu-


liana, e fu il detto Totto ifraicinato, e impiccato Se mol

ti condannati in danari del mele di Giugno Se in detto


:

anno vacante la Chiei la parte Ghibellina in Toicana


hauea prei molta baldanza Se in Arezzo era molto ir
montato il popolo , Se haueano fatro vno caporale , il-
quale chiamnuano il Priore del popolo , ilquale molto
periguitaua i grandi, e poilnti,
& per M.Rinaldo de'
Boicoli
. .

Libro Primo. 87
Bofooli con gli altri Guelfi fi collegarono con M. Tarla
to,e con gli altri Ghibellini Se prefono il detto priore, e
feciogli cauare gli occhi Secon abbattimento del popo
lo rim afono (Ignori d Arezzo ma furono di poco poi :

traditi i Guelfi daGhibellinfiSe cacciati per ordinedato


col velcouo Se con laiuto di Bonconte da monte Fel-
tro^ dePazzi di ValdArno Se Vber ti ni, & vlciti Ghi
,

bellinidi Firenzejcne vna notte entrarono in Arezzo , e


cacciarcene tutti 1 Guelfi Se rimafonne fignori i Ghibel
liniji Guelfi vlciti prefono il Cafiello di Rondine ,
Se il

monte Sanfouino Se feciono lega co Fiorentini, e col


laltre terre guelfe, di Tolcanajle quali dierono loro i ca
ualieri delia taglia, che erano 5-00. Se coli hebbe princi-
pio la guerra fra Fiorentini Se Aretini, Se in detto tem-
po per ordine deGhibellini torn ad Arezzo M. Prinzi
uale fopra detto vicario dello Imperadore con alquan-
ta gente, & iui feciono capo tutti i Ghibellini di Tolca-
na,Sc caualcaronocon circa 5-00.Sc pedoni aliai mon-
te Varchi Se leuarono preda, Se feciono Chiufi caccia
rei Guelfi, Se la terra fi colieg colloro contro aSanefi
Se Monte Pulciano
Nel detto anno sapprel fuoco nel Palagio de Cer-
retani dal velcouado Se ari il detto palagio con piu in
cendij altre col Se vna balia con vno fanciullo, la quale
nera vfcita,e tornoui per loi danari, e rimalui morta.
Et nel medefimo anno di Febbraio sapprel fuoco
da cala i Cerchi Neri di porta ln Piero, e ari dalla voi
ta infino Santa Maria in Campo
Nellanno MCCLXXX Vili, i Fiorentini coll altre
terre guelfe della taglia di Tolcana impofono fra loro
F 4 otcocen-
. -

88 Historie Fiorentine
ottocento caualfate di fiorita gente , & bandirono bo-
lle lpra Arezzo; perche i Ghibellini di Tolcana per ca-
po del velcouo ragunati cjuiui faceuano guerra in fili

contado di Firenze & di Siena, & dierono 1 Guelfi iin-


lgne alla Signoria di meflr Antonio da Foieracoda
Lodi ad z i di Maggio , & per magnificentia ilettono
alla badia a Ripoli otto giorni, che coli viauano i Fiore
tini per grandigia, perche al nimico,& ognaltro folle
pale la guerra ,
& hirono 2600. caualicri & aoco. 1

pedoni ,
che vene fu circa 1 1 oo. depropni c ittadim di
Firenze cinquecento della taglia deGueiri d
. i T'olcana,
trecento da Lucca, centocinquanta da Pillola, cinquan
tada Prato cinquanta da Volterra, cinquanta da ln
,

Mimato, cinquanta da ln Gimignano, trenta da Colle,


ducentocinquanta daltte amiil di conti Guelfi , & fu
la maggiore & piu ricca holle che facelfono 1 Fiorenti-
ni dopo la tornata de Guelfi ,
& ilettono in lui conta-
do d Arezzo ventidua d,prelno & disfeciono Lcona,
prelno Calliglione de gli Vbertini,le Chiane, Laceri
na,& circa quarata tra tortezze, & cartella, & vennonui
iSanefi con quattrocento caualieri,Sc trentamilla pe-
doni , aquah la viiia di lnGiouanni vno grande nodo
di vento con pioua ruppe c guall tutte le loro tende,
& alloggiamenti , che fu forf pronoilico del male do-
uea lguire detti Saneli ;
& dierono grandi guaiti in-
torno ad Arezzo , & feciono correre i Fiorentini il pa-
lio il d di lauto Giouanni ,
in lulle porte , & fecionuifi
dodici caualieri di cor redo,& con grande honore li tor
n lhoile Firenze : i Sanefi per grandigia non vollo-
no venire accompagnati dallaltra gente ,
& furono al-
. .

Libro Primo. Sg
/aitati da quelli dArezzo , e rotti & morti ,
Se prefi piu
di trecento demigliori cittadini di Siena con grande io
ro danno Se elidanone de gli Aretini

anno elTendo la citt di Pila in grande di-


In quello
uifione fra il giudice Nino di Gaiura de Vilcfi Se luoi
legnaci Guelfi, Se il Conte Vgoiino deGherardelchi co
loi legnaci Guelfi da vn altra parte Se vnaltra mezza ,

parte teneua collArciuclcouo Ruggieri de gli Vbaldi-


ni,e Ilici legnaci Ghibellini, il Conte Vgoiino detto per
farlne lignote saccoil coll'Arciuelcouo, Se con tradi
mento cacci il giudice Nino, che era luo nipote figliuo
lo dvna la figliuola ,
& lecelene lignore, & prima ha-
uea latto auuelenare il Conte Anllmo anche lo nipo
te dvna la Inocchia , & per permeile Iddio pe Tuoi
peccati ,
che poco poi Trciuelcouo co luoi legnaci
Ghibellini dilpolno della Signoria il detto Conte Vgo
lino ,
Se prelollo con dui figliuoli Se tre nipoti ,
Se mil-
logli in prigione & nella zulla fu morto vno fuo figliuo
Io bailardo , Se vnaltro luo nipote ,
Se cacciarono di
Pila la la famiglia Se tutti luoi lguaci Guelfi 1238 .
Nel medefimo anno Se dAgoilo Lucchefi col giu-
i

dice di Gallura Se gli vici ti Guelfi di Pila , & di Firenze


prelono il Cailelo dAlciano prelfo Pila tre miglia,
Se tornarono lalui Lucca poi del mele
;
di Settembre
lguente trecento cauaheri della taglia con certi Fio-
rentini, dequali era capitano mellr Guelfo Caualcan-
ti ,
& Bernardo d Arieti conellabile ruppno ducento
caualieri lldatidePilni che veniuano di terra di Ro
ma di campagna Se furonne molt i prefi ,
e morti : & li

detto Bernardo d Arieti fu fatto cauaiiere dal cornimi


. . . &
9 Historie Fiorentini
ne di Firenze grande honore
Et in quello medefnno mele i Fiorentini mandaro-
no i loro bolle alla Terina di i ooo.caua!ieri,& 4000.
pedoni colla inlgna reale , del Re Carlo data M.Ber-
to Frelcobaldi , la quale poi lrnpre vlrono , accioche
gli Aretini fi leualsino da campo
da vno loro coltel- ,

lo detto Cordano , che i Guelfi haueano loro tolto,


& coli lgu,che di notte fi tornarono ad Arezzo, di poi
vennono alla Terina petto allhoile deFiorentini Se ,

di niente offlono IVno Tal tro.benchei Fiorentini rima


fono in campo, di poi certa loro gente con certi Ghibel-
lini, che erano a Bibbiena,caualcarono infino al ponte a

innonda. Sieuejdi Decembre poi leguente fu grande diluuio dac


oned Ar
^ue j ntorno ^ Firenze, per modo che Arno allag mol-
to nella citt Se nel contado, Se caddono molte cal Se ,

palagi de gli Spini , de Gianfigliazzi, dal ponte Santa


Trinit
A di Marzo di detto anno le malhade d Arez-
1 2 .di

zo intorno di $ 00. caualieri Se 5 000. pedoni vennono


infino monte Varchi ardendo, e guadando Se arlno ,

ilborgo del cartello combattendo tutto d il cartello,


parte di loro gente Icorlno ardendo infino lnto
Donato in collina :
per modo che i fuochi fi vedeano di
Firenze, Se per dilpetto cominciorono tagliami vnol
mo,& tornoronfi lguire, Se ilettonui vno d ;
ne per
quello fi morte perlona di Firenze per grande gelofia
che ci era temendo di tradimento per molti Ghibellini
rimali in Firenze, Se per quello ne furono mandati mol
ti a confini
Nel detto anno ,
e di Marzo per le dette nouit fra*
Guelfi
.

Libro Primo 91
Guelfi, & Ghibellini ,
i Pifni eleflno per loro capitano
di guerra il Conte Guido da Monte Feltro con grande
giuriditione,iI quale era confinato per la Chiel in Pie-
&
monte, ruppe i contini, & venne Pila & per fu fco
municato egli , & tuoi figliuoli come ribelli di Santa
Chiel Et in detto mele i Pifni feciono morire di fa-
.

me in prigione in vna torre in fu la piaza degli Anziani,


il Conte Vgolino,& due tuoi figliuoli, & due foi nipo
ti figliuoli del Conte Guelfo fo figliuolo, vietando lo-

ro enandio & fcramenti, & fmpre


la confezione ,
fi

chiam poi la torre della fame, & fu riputata granaifsi- Torre del
la fame.
raa crudelt, & mafsimamenre per quelli giouani inno-
centi : &. forf per quello hebbono poi i Pifni grandi
auuerfitadi da Dio
118*
Nel MCCLXXXIX.& di Maggio venne in Firenze
il fpradettoprenze Carlo vfcito di prigione dArago-
na,cneveniua di Francia, & andaua al Papa Rieti, &
fu riceuuto con molti honori ,
6c doni e flette
;
tre di in
Firenze :
& perche le genti d Arezzo sapparechiauano
andare in quello di Siena per fpragiugnerlo per
,

i Fiorentini colle cauallate in numero di ottocento ca Infegna


ualieri,
& tramila
,
accompagna-
pedoni Io feciono
di
donata
Carlo
a*

re infino di l dalla Bricola a confini del contado di Fiorenti-


ni.
Siena :& per quello fruigio domandita deiFioren
tini concedette loro , che fempre potefsino portare la
fa infgna ,
come haueano cominciato ,
&c conce-
dette loro per capitano di guerra vno fo valente ba-
rone ,
il quale prima fece caualiere ,
cio meflr Ame-
rigo di Nerbonagentilhuomo che venne ,
in Firenze
con circa cento caualieri ,
&c il Re nand Papa Nic-
.

IIistorte Fiorentine
col. ial quale in Roma fu coronato Re di Cicilia, & di

Puglia , e fobico nand nel regno


Et in quello medefimo mele tornata la detta gte col
detto capitano in Firze (bito (1 badi iholle (pra gli

Aretini ;
& richiefono tutti gli amici al modo di (pra,
&dierono le in(egne medr Gherardo Ventraia de
Tornaquinci :
& po(rolle alla badia Ripoli ai modo
vfoto ,& furono circa ioo.cauaheri & ioooo.pedo-
ni ,& moilrando dandare per ValdArno, (gretamen
tepadarono Arno , & tennonoperla via di Cafnti-
no, & ragunaronfi in fu Mont Aipruno , & (cefono in
Calntino, & il Velcouo dArezzo co i Capitani di par
te Ghibellinainnumero di ottocto caualien &c otto ,

mila pedoni bene in punto ne vennono Bibbiena &c


, ,

richiefono i Fiorentini di battaglia ,


con affai villane pa
role , & bench ('odono meno gente che i Fiorentini (I

midono alla battaglia per paura dvno trattato,che ha-


uea tenuto detto Velcouo co Fiorentini , &: per loro
il

con meder Marfilio Vecchietti , di dare loro in guardia


Bibbiena & Ciuitella,& tutte le terre del Ve(couado;&
hauerefoa ognanno cinquemilla (cudi, lquaie
vita
trattato (lorpi meder Guglielmino pazzo foo nipote,
perche non (ode morto come fu,& riceuuto daFioren
tini allegramente lo inuito della battaglia ,
ciafouno (

(chiero,& aftrontaronfi infieme nel piano appi di Pop


pi luogo detto Cerromondo, Se nel piano detto Cam-
paldino ad vndicidi Giugno, Se (eciono i Fiorentini
centocinquanta feditoli (ra quali fu medr Amerigo,
,

Se vinti caualieri nouclli,Se meflr Vieti %ie Cerchi ,


d-
quale hauendo eleggere i feditoli , del foo (elio eled
s Se
LiBRQ PRfMO.
se Se luoi figliuoli Se nipote con grande fila lode, e buo
no eflmpio glaltri, Se molti altri cittadini, & meflr
Corf Donati allhora Podeil di Pillo ia, die fi port
francamente , Se fu grande cagione delia vittoria : Se ia
fine dopo lunga battaglia gli Aretini furono (confitti,
e rotti aa*Fiortini:& furonne morti piu di milieltte-
cento , Se prefi piu di duomilla, ma molti ne furono tra
balzati. In Firenze ne vennono legati circa 740. fra ifom*?
gli Aretini rimafono morti de principali M. GuglieL trnog

mino Vbertini velcouo detto, Se M. Guglielmino de e^beiii*


Pazzi di ValdArno,$e fiioi nipoti ; ilquale fu il piu va- cer
ni
moa **
lente huomo di guerra dItalia a filo tempo, Se Boncon
te figliuolo del Conte Guido da Monte Feltro,8e tre de
gli vno de gli Abati, Se due deGrifoni daFe-
Vberti , Se
ghine Se piu altri vfciti di Firenze, Se Guiderello da Or-
uieto nominato capitano ; che portaua la inlgna Im-
periale . Dalla parte de Fiorentini vi mor meflr Gu-
glielmo Berardo Balio di meflr Amerigo di Nerbona,
Se meflr Bindo del Bafchiera,Tofinghi, Se Tici, de Vi-
flomini, Se nella medefima hora miracololmente fu
la nouella in Palagio deSignori in Firenze, che eflndo
i priori dormire hora di velpro per cagione di lunga
veghia della notte pallata, fu picchiato lvlcio della ca-
mera con grande voce; che dille, leuate s che gli Are-
:

tini fono {confittane ma fi vidde per perfona chi folle:


e quella rotta fu grande elltatione deGuelfi, e abballa
mto deGhibellini.Hauuta la detta vittoria ihoile de* ****.

Fiorentini rand Bibbiena Se hebbela lnza contra-


ilo , Se ruborolla dogni foilanza, Se disfeciono le mura
Se molte cale forti , Se piu altre caileiktta, Se ilettonui
otto
94 HtsTORIE ^tORENTTNB
orto di ,
che ( folfono iti prettamente ad Arezzo l'ha-
jebbono hauuto: di poi vandarono Se trouoronui indi
ri rifuggiti dentro alia difela, ma prefono quali tutte le
loro caiteiladintorno,& Cailiglione Aretino, & Mon
recchio,e Rondine, & Ciuitella, & laTerinaSt Mon- il

te d Sanfouino , & certe altre disfeciono & andarono ;

in quello holle prouuedereduedePriori di Firenze, e


vennonui gente eie Sanel per racquillare loro terre pre
lda gli Aretini : & nhebbono Lucignano & Chiulura
di vai di Chiane , & per tempo di 2 o d molto ilret ta-
mente combatterono Arezzo con molti edilzi ,
Se na-
rebhollo hauuto le li folfono bene portatila atrelno
troppo al guadagnare , Se vna notte vicinano fuori gli

Aretini Se arfono moiri edilzi di legname nel capo per 1

il che lholle fi part lafoiate bene fornite le Cailella, e


con grande trionfo Se fella torn Firenze Se venne ;

M.Amerigo capitano , Se M. Vgolino deRofiida Par-


ma alihora Podell di Firenze, coperti di Palio di drap-
po doro, & tuttaquella (pefad quella guerra fece il no
ilio comune c vna libbra di libre li Iidi cinque ilcen
tinaio, che mont piu di trentali migliaia di fiorini, &
colle lue rendite, & tornata detta holfe i popolani heb-
bono folpetro degrandi,& per li rallegrarono le ltte
arti maggiori colle cinque leguenri ,
Se impofono arme
pafuefi,& inlgne che fu principio di popolo,come fi

pre l poi la forma nelMCCLXXXXII.Di quella vitro


ria molto ellr la citt di Firenze in ogni col, Se molti
anni nelletre in fella. s

Nel detto anno , Se d 'Ago ilo mellr Lapo Fari-


nata de gli Vbcrti co 1 Ghibellini di Chiuli vlciro-
. .

Libro Primo. 95
no fuori per combattere il ponte, Se torri di (anta Mo-
ieruo/a , in fu le Chiane, che fi tenea pe Guelt ; i quali
furono lccorfi da meflr Bernardo, a Arieti con cen-j
to caualieri mandati daSaneli, Se da M. Benghi Buon-
dei monti Podell di Monte Pulcino con affai gente;
furono ltti i detti Ghibellini &dironne morti cento-
uenri & prefi piu di dugento Se per nhauere i detti pre-
i

l quelli di Chiufi rimiflono dentro i Guelfi , Se caccia-


rono il detto mellrLapo, Se tutti i Ghibellini dA-
rezzo . J

Et anno i Lucchefi colla forza de*


nel detto mele Se
Fiorentini Se degli altri amici andarono bolle lpra lc
citt di Pil,& llettonui circa d 2 j. guadandola mtor-,
to,Sc prelno,e guailorono Caprona, Se la valle di Cai
1 18 * -

ci, Se di Buri, Se combatterono a Vico guadandolo in


torno, & niuna refillenzia feciono i Pilni.
Nellanno medefimo , Se di Nouembre i Fiorentini
per vno trattato, che fi menaua dhauere Arezzo con lo,
ro gente in gran fretta caualcarono ad Arezzo infino
Ciuitella,& harebblo liauuto , le nonch vnodArez
zo, che lo menaua cadde d vno tetto Se effondo in fine
di morte Io manifcil al prete Se poluifi riparo
Et del mele di Maggio feguente MCCLXXXX.'
sapprel fuoco in cala 1 Pegolotti dal ponte vecchio, Se
arlono le loro cal & piu altre, & arlui dentro M. Neri , t90J
Pegolotti & vno fuo figliuolo, Se vna donna con tre fi-
gliuoli, Se vna fante. re.

Et in quello anno i Fiorentini di nupuo feciono ho


ile (opra Arezzo collaiuto delle armila delle terre Guel

ledi Tolcana colle inlgnemelcolate con quelledei Re,


Carlo,
. .

p6 Historie Fiorentini
Carlo Se del comune , Se guadarono intorno ad Arez
,

zo li miglia,che non vi rimafe nulla & corlnui il pa


Iio:era allhora Podeft di Firze metter Rodo Gabrielli
dVgobbio, Se fu il primo , che venifl per li meli , Se
coli poi fi lguit che prima veniuano per vnanno,
;

Se torn il detto horte per Calntino guadando le ter-

rene! Conte Guido nouello , Se disfeciono la rocca , Se


i palazzi di Poppi ,
& Cartello lnto Angelo , Se quel-
lo di Chiazzuolo , Se Cetina, Se Monte Aguto di Val
d'Arno
Nel detto anno, e di Settembre i Fiorentini carica-
rono lpra Pil,& limile feciono i Lucchefi, Se i Geno-
uefi per mare con 40 Galee,
& per forza prelno Porto
Pilno Se Liuorno Se guafiaro!lo,& fimilmte guartoro
no le quattro torri del porto, Se il Sanale della Meloria,
Sefeciolle cadere infieme cogli huomini, che verano
lil, & miflno alla bocca del porto piu legni ,
carichi
di pietre , Se ruppono i palizzi : accioche non fi potette
piu vlre detto porto , Se tornoronfi i Genoueli Ge-
noua,& i Lucchefi Lucca Se vennono
i Fiorentini ne
per Valdera Se prelnui Se disfeciono piu caitella, &Ia-
cioronui vno capitano, ilquale fu poi prel dal Conte
Guido da Monte Feltro , che vi venne colla gente de*
Pilni , & riprel il Cartello di Monte Fofcoli Se quello
di Montecchio, e per i Fiorentini caricarono Vol-
terra: & la gente de'Pilni torn Pila
Nel MCCLXXXXI. e di Decembre il Conte Guido
da Monte Feltro fignore di Pila riprel per trattato , Se
per ellre male guardato il forte cartello del Pont'Adc-
ra cheli teneua pe'Fiorentini , Se meflr Guido Bighc-
rclli
.

'
Libro Primo. 97
relli deRorti con vno nipote Nerino de Tizoni die 8e
amenduni verano per Cartellarli furono prefi Se mor-
ti con tutti i compagni ; Se i Fiorentini riprelno per

forza il Cartello di Vignale, che i San Miniateli hauea


no fatto ribellare per operazione dePifani, Se ordi-
noll holte ipra Pilini date le inlgne a M. Corl
Donati nonllgu,Sc furonne abbominati certi
Se
cittadini dhauere tocchi danari, di poi per operatione
di M.Vien de cerchi alfhora Capitano di Parte Guel-
fa l rifece detto holte ;
Se flettono otto di Cartello
di Poggio, Se per grandi pioue conuenne che li tor-
,

naflono adrieto ;
Se nel medelimo anno i Fiorentini
prelno Se disfeciono il Cartello dArpinana in Mugel
lo, il quale era rifatto Se riporto dal Conte Manfredi
figliuolo dei Conte Guido Nouello, il quale nhebbe
Fiorini tre mila . Dipoi di Giugno ipi. andarono i i iw
Fiorentini con granale holte ipra Pilni, con 2 yoo.
caualieri 8e8ooo. pedoni e Capitano fu M. Gentile ,

Orlini di Roma Se la inlgna reale hebbe M.Geri Spi-


:

ni , Se pennone de feditoli
il Vanni de Mozi Se M :

Iter tonili circa


$ 5*
d, co gran danni de Pifani Se pall-
iarono la Badia a Sanluino, Se disfecionui il Campa-
nile , Se arlno il Borgo del Follo Arnonico
Inqueitoanno cominci ladiuozione Se miracoli D :
uotofie

della figura della Vergine Maria , in vno


dellaioggia dOrto San Michele, doue li
de Pilaltri
vendeuail
^ 'r,
r

grano, lanando infermi, di molte ragioni: bench i.

folle; molto contra detti da Frati Predicatori Se Mino


r:truouali che anticamente vi fu la chiel di Santo
IVikhele in Orto, che fu ltto la Badia di Noantola in
G Lom-
9S Historie Fiorentine
Lombardia, &
cominciouil a dire laude pelcolari'3c
fare compagnia, & crebbe tanto di limonane, che
dauano lanno per Dio piu di lire 7000. & veniuaui
gente di tutta Tolcanain pellegrinaggio il d della fe-
lla di Santa Maria.
Nellanno detto eflndo i cittadini di Firenze in
buono ilato ,
Se arricchiti, & per quello inlperbiti Se
malfime i grandi &; potenti contra i popolani faccen-
do loro affai ingiurie, nelle perlne ,
& ne beni Se ve-
cifioni ;
per quello l rillrinlno inleme molti buoni
huomini mercatanti Se artefici dilderol di viuere in
pace, de quali fu caporale vno valente popolano det-
Giano dei to Giano della Bella del popolo di San Martino, & or-
la beila.
jinorono nuoue J e ggi a difenlonedel popolo Se con-
tro a grandi, le quali l chiamarono gordini della giu
Ord :
niJei ftizia, Se per elocuzione dell aggiunlno al numero
la g uihtia
je >
^ p nor ivno Gonfaloniere diGiullizia mutandoli
principio di fello in lllo, Se il Gonfalone fu la Croce vermiglia

loniere nelcampo bianco, & daualgli detto Gonfalone in ln


giudma.
Piero Icneraggio fonando la campana martello, Se
per tempo di de meli come Priori; Se ordinarono i

che nelfuno di cala di nobili detti grandi nonpotell


piu edere de Priori , etiamdio f folle mercatante,&
furono eletti 1 oco. cittadini partiti pe flli a guardia
con certi banderai a 50. per bandiera, che lleflono ar-
mati a bifbgni a richiella del Gonfaloniere ,
doue gli
volefl, & contro a grandi con lpra velia di detta
Croce, poi crebbe il numero in 2000, poi inlnoin
4000. Se coli fi fece in contado Se chiamaronl di fuo
ri Je leghe Se il primo Gonfaloniere fu Vbaldo Ruffoli
.

L IBRO P RI M 0. 99
di portadi duomo, & a Hio tempo vici fuori ilGonfa-
lo'nei disfare i beni dvno calato detti i Gaietti di Por

ta Santa Maria per che vno di lorohauea vccil vno


popolano in F rancia, & quella fu grande mutatioue di
flato a Firenze, Se ottenne il popolo ci che volle per
le grand brighe, Se diuiloni che allhora erano fra
i le

famiglie che poi che i Guelfi tornarono non furono in


maggiori
Lanno lguente per fortificazione di detto flato l

fece pace co Pilani,Se mandarono via il Conte Guido pJfJpi


k"1 *
da Monte Feltro, & disfeciono il Ponte, Adera , .Sci

Fiorentini hebbono libera franchigia in Pila lenza pa-


gare gabelle-di loro mercarantie , Se conienti a quella

pace, Luchef, Saneli, e tutte le terre Guelfe di Tolca-


na Era Firenze in tantapace che no l lerrauano por-
tegne pagauanh gabelle, Scper non porre grauezea*
bilgni li venderono le mura vecchie Se i terreni din-
torno,.& racquiflolfi molte giuridizioni Se Signorie,
come Poggibonizi,.CertaIdo, Gambalh,Catignano Se
Vietai Se il Terraio Gangherer , Moncone , Balbi
, ,

fchio Cartello di Lori , e cala de Guicciardini in Mu-


gello, & molte col occupate da gl Vbald ini Scaltri ,

gentilhuomini Se Io Spedale di San Sebbio che era oc


,

cupato da grandi , Se di tutte quelle opere fu grande


cagione vno popolano dOltrarno detto Caniccio del
Vene, Se tutte le poflfloni occupate da grandi furo-
no fatte rendere: Se in quello tempo rifugg vno a
Prato, che hauea fatto certo maleficio in Firenze, man
doronui i non lo volendo i
Fiorentini a chiederlo ,
Se
Pratel dare, gli condannorono i Fiorentini in i cooo.

G 2 Ine,
ioo Historie Fiorentine
lire, Se rendere il malfattore , Se anche non vbbiden
do : fi diliber mandami lhoile . Nell anno detto sap
prel fuoco da San Piero Maggiore in Torcicoda Se
j^arfcuipia di 50. cal, Se fecionfi intorno aSanGio-
uanni di uanhii gheroni di marmo nero Se bianco , che prima
Macigno
erano di macigno, Se Ieuaronfi molte arche di fepultu-
1 aj94. reche v erano dintorno . Nel 1 2_94.il di di Santa
Croce di Maggio fi cominci a fondare la Chiela di
^ r
di s?Cro* Santa Croce di Firenze de Frati Minori con grandi
e
, *
folennitadi Se fuui piu Vefcoui Se Priori e Rettori 8>c
tiiolti altri . )

Nel detto anno fu sbandito & mandato in efilioil


valente popolano Giano della Bella in quello modo :
che effondo prel dal podeifa M. Corl Donati per
certa infamia che gli fu data di certo homicidio fatto
in Firenze, & fonando
podelM condannagione, Se
il

Operando il popolo , che lo condannali morte , egli


lafloluette, il per che il popolo fi leu romore arma-

di 'ano to & and caf Giano detto, & lui gli mand con
delia Jbei-
V no foo fratello al Palagio de Signori per che legai ,

talfono il gonffaloniero della giuilitia,Se loro andoro-


n al palagio del Podeft, 8e arfono la porta , 8e prefo-
no, Semborono detto Podefta,& M. Corfo fi fugg fo
pe tetti. Se per quello i grandi infieme collarte deNo-
Giano ordinorono vno prio-
tai Se certi altri nirnici di

rato a loro modo , Se feciono formare al Capitano del


popolo vn procedo contro a Giano detto, Se bench il
popolo le gli proferefl di difenderlo conTarme, non-
dimeno dubitando, Se per non gualcare la Citt fi part
Se per contumace fu condannato Se sbandito , Semor
t ' inFran-
.

Libro Primo. ioi


in Frncia, doue hauea facende, perche era compagnio
dePazzi fu tenuto il piu diritto , Se il piu leale popola-
no di Firenze, bench alquanto prolntuol , Se ven-
dicatiuo
rin ?P 19
Nel detto anno, Se Maria di Settembre
il d di Santa j!

con grandi foilennitadi Ci cominci a fondare il Duo- a delti*


re *
mo di Firenze detto Santa Maria del fiore, con grande
forma, Se ornamenti di marmi e figure intagliate,
belli

Se fuui vno Cardinale Legato del Papa, Se molti Velco


ui,& tutte le Signorie di Firenze, & ordinolsi per la fpe
lvna Gabella di danari 4; per lira di ci che vlciua
dicamera Se Iidi due per capo dhuomo , Se i detti
,

Prelati lalciorono grandi indulgenzie a chi vi facefl


aiuto -
Nellanno predetto a fmmofia della parte Ghibel-
linavenne in Tolcana,dArezzo con circa ^oo.caual-
heriM. Gianni di Celona deila cala del Conte di Bor-
gogna per Vicario dello Imperadore Alberto dOile-
richi,Se con gl Aretini, & rubelli di Firenze cominci a

fare Guerra aFiortini,Se Sanefi,di poco poi nel 1 25 ^


per operatione di Bonifazio fi torn in Borgogna, Se
riebbe daFiorentini lire 30000. Se per rata daglaltri
Guelfi di Tolcana ,
Se in detto anno mor in Firenze
Ser Brunetto Latini noltro Cittadino grande F1I0-
lfo ,
Se Rettorico , Secompol libri (pra Retrori-
ca , Se fu grande principio di fare deFiorentini ,
Ret-
toria , Se dicitori.
Adi 6. di Luglio 1 19 y. parendo agrandi di Firen- 1 i?r.

ze edere grauati da gli ordini della giuilitia , Se paren-


do loro hauere vno priorato damici fi pacificorono
G 5 molte
,

iz Historie Fiorentine
moire Famiglie infieme di loro brighe , Se feciono'
grandi lagunare , Se armati mandarono a richiedere
i Priori che detri ordini l corregcflono : il perche fu
bito tutta la Citt fu in rotnore , Se in arme , Se par-
te de detti grandi l raggunarono aSanto Giouanni
Settainlegaa reale port Metter Forel Adimari ,
Se
parte alla piazzai ponte ; Se Iainlgna port Meifer
Vanni deMozi, Se parte in mercato nuouo, Se la in-
lg na port Metter Geri Spini . I popolani in grande
numero con loro ordini , Se inlgne ( raganaronoa
cal dePriori , chettuano nella cala de Cerchidrie-
toaSan Brocolo , Se al Palagio del PodeA . t per-
che i Priori erano llpetti,dierono loro in compa-
gnia 6. franchi , Seiui popolani vno per ltto , Se af-
lrragharono la Terra in molte parti ,
Sedi certo ha-
rebbono potuto vincere , Se cacciare i detti grandi :
ma pedo meglio della Citt, Se per mezzo di certi Re-
ligiofl cialcuna delle parti li dilrm, Se rapacifcofl la
col lnza altra nouir, {blamente feciono i Priorirche
doue gli ordini della Giuftizia diceuano , che i male-
fici de grandi s haueflono prouare per due tetti mo-
ni , per fama publica per lo innanzi s haueflono
,

prouare per tre tettimoni ; Se ci feciono contro al

volere del popoloana poco appretto ttriuoc,8etorn


alprimo modo. Pure quella nouit fu radice di molti
mali in Firenze , Se i grandi lmpre ttauano attenti di
abbatere il popolo , Se il popolo d afforzarli ; Et certi
de grandi feciono popolani per Icemare la forza de
grandi , Se feciono molte Torri ,
Se rmarontt di mol-
te-, Se grotte balettre comperate per Io commune ; Se
.

Libro Primo. 105


quando i detti Priori vfcirono , fu loro picchiate drie -
to le cauiglie , & gittato
popolo per de fall dal &
quello romore l muto nuouo .flato di popolo in ^0^
Firenze , di ci furono capo i Mancini, Maga- P ol e
& -

lotti , Altouiti , .Peruzzi 9 Acciaiuoli , Cerretani , de


piu altri,.
Nel medefimo anno fu grande battaglia Cirtadi-
nelcainGenoua fra i Guelfi de quali erano capo i Gri-
maldi , & i Ghibellini de quali erano capo gli Ori , de
gli Spinoli , Scfurono .cacciata Guelfi
t nel Mille ducenro nouanrali 1 Fiorentini per
abbalfare la forzarle grandi in Val dArno maC . &
fme de Pazzi , vi fedono edificare due Calella, 6c
ivnofu CailelloSan Giouanni laltro Cale! Fran-

co & feciono dnte per dieci anni qualunche vi ve-


rnile ad .habitare ,
il prche molto rollo accrebbono
d habitanrL
in qudoanno Papa Bonifazio priu due della cala Cafa c,.
de Colonneldel Cardinalato,. & tutta la .loro cala in {
perpetuo -dogai benefitio Ecciefialico per ingiurie card i
,

xiceuute da loro &c per quello l xibellorono dal Pa-


,

pa tutte le terre deCoIonnel Se elfo band loro fa


:

Croce adolfo ; & eflndo le genti del Papa bolle a


Nepi, vi mandorono i Fiorentini 600. fra Balelrieri,
& Paluelri in aiuto del Papa.
Nel Mille ducento nouantotto l cominci a fon-
p
dare il Palagio delii Priori per piu lcurt di loro pr damenn*

lenouit fure innanzi , Scfceli la piazza doue erano gtdcPd


callari anticamente de gli Vberti , Ghibellini , & per oru
non fondare il detto Palagio in filile loro cal non
G 4 fifece
. .

104. H istorie Fiorentine


fi fece quadro, ma lungo
i * 99 - Nel i2pj?. per indulto, & operazione deFio-
rentini fi fece pace fra Bolognefi da vna parte, & il
Marchel da Ferrara, & Mainardo da Sufinana Signo-
re in Romagna da altra parte.
Nel detto anno ad 251. di Nouembre con grandi
lllenitadi fi cominciorono fondate le nuoue, &
terze muta di Firenze, al prato Ognilnti, c colili
fgu tutto il muto dalla Torre lpra la gora infi-
no alia fronte del prato , & alla porta , la quale por-
ta fu cominciata infino nei 1284. coni altre porte
maefire.
i;oo.
Nellanno 1500. cominciando dalla Natalit di
Tubileo
Roma Chrifio Papa Bonifazio ottauo pol generale per-
,

dono Roma di colpa ,


& di pena, & fimi l grande
concorl di Peregrini che fi dille che per tutto lanno
hauea lmprein Roma oltra Romani 200. migliaia
di Pellegrini . In quelli tempi ellndo la Citt di Pi-
llola in buono fiato vi nacque gran diuifione per vna
dilcordia ,
che venne nella Ichiatta deCancellieri , li

quali non molto anticamente hebbono origine da


vno Ser Canceliere mercante, il quale hebbe molti fi-

gliuoli & di due donne & ellndo molto ricco fe-


,
: fi

ciono tutti Cauallieri & multiplicarono tanto che in


,

quelli tempi erano piu di ioo.huomini darme ric-


chi, & potenti piu che lchiatra,non che di Pillola,
ma di tutta Tolcana, & per operatione del Diauolo
nacque nimiil, eodio fra quelli , che erano dilcefi
dell vna Dona,
& quelli dellaltra, & lvna parte fi chias-
mo Cancellieri Neri ,
laltra Bianchi . Et effondo
- *
fedito
Libro Primo. io$
fedito vno de Bianchi ,
/a parte de Neri per hauere
pace con loro mandorono f offenditele alla parte
deBianchi, perche ne prendeflno quella vendetta,
che alloro parefle , i quali non hauendo piata ne carit
gli tagliorono vnamano in Ih vna mangiatoia: perla
qual col non che lguile la pace ,
ma grandemente
crebbe fra loro Guerra con molti homicidi , Se diui-
llne tutta la Citt , che lvno teneua coBianchi, Se
laltro coNeri dimenticando parte Guelfa, Se Ghi-
bellina ;
Se molte battaglie Cittadinelhe feciono in-
leme ,
con molti homicidi ,
Se non fo lamente di-
uilbno Pillola ,
ma poco apprelfo Firenze. Pero-
che i Fiorentini temendo di ribellione prelno la Si-

gnoria diPilloia, Se per acconciargli infieme man-


darono a confini a Firenze tutti i Cancellieri dell vna
parte, Se dellaltra, Scia parte di Neri fi riduffono
a cala i Frelcobaldi oltf Arno ,
Se quella deBianchi
a cala i Cerchi nei garbo per parentadi , che hauea-
,

no con loro ,
Se in piccolo tempo corruppono di
quella diuifione tutta la citt di Firenze, fi che fira-
pacificorono i Cancellieri ,
ma diuilfi Firenze come
fi dir.-

Et oltre a quello in detto tempo ellndo fiata mol- Diuifione


diFirenze
ti anni la Citt di Firenze in grande tranquilla, Se fra cerchi,
& Donati
in felle ,
Se delicatezze aliai
,
gi vera cominciata vna
vna ltta fra quelli della cala deCerchi ,
Se quelli del-
la cala de Donati, i quali in Firenze ,
Se in contado
erano vicini . Erano i Cerchi grande , & potente fa- 1300.
Detti Bia
miglia , Se di grande parentado , Se grandi ,
Se ric- chi,& Nc*
ri.
chi mercatanti ,
ma ingrati , Se lluatichi ^come gen-
te nuo-
,,
,

ro5 H istorie Fiorentine


tenuouamente , Se in piccolo tempo venuti in gran-
de listo , S: loro capo era Mefler Vieti De Donati .

era capo Mcflr Cado quelli erano Gentil huomini


,

Guerrieri Sedi non troppa ricchezza, Se per motto


,

chiamati maefami. Se molto maggiormente crebbe


la lor dilcordia per la diuifione venuta da Piiloia . Et
furono in Firenze iCerchi capo della parte Biancha
&con loro tennono quali .ruttigli Ammari , lluo il

lato deCauicciuli, Se tuttala poflnte cala de gli Aba-


bench parte'foflnno Guelti. Se parte Ghibellini , Se
ti,

grande parte deTofinghi , Se Ipezialmente flato del


Balchiera/ parte deBardi ,
Se parte de Rolli ,
Se coir
deFrelcobadi parte deNerh ,Se de Mannelli , tutti i
,
Mozi all hora molto potenti di flato , Se di richezza
tutti gli Scali ,
& la piu parte de Gherardini , tutti i

Malelpini ,
Se parte de Bollichi , Giandonati ,
Pigli,
Vecchietti, Se Arrigucei,e quali tutti iCaualcanti che
erano potente cala , tutti i Falconieri potente caldi
popolo, & con loro furono molte Ichiatte di popolani,
Se artefici minuti. Et tutti i grandi, Se popolani Ghibel
lini:Se per lo grde lguito, che quelli Cerchi haueano
era il reggimto della Citt quali tutto inioro potere.
Della parte Nera furono tutti quelli delia cala
de Pazzi quali principali co Donati , tutti i Bildo-
mini, tutti i Manieri, Bagnefi, Tornaquinci, Spi-
ni , Buondelmonti , Gianfigliazi , Agli ,
Brunellelchi
Se laltra parte de Tofinghi ,
Se il reflo di tutte le cal
Guelfe nominate di lepra ; Se coli .fu anche partito
Se contaminato tutto il Contado . Per la qual col
la parte Guelfa temendo , che quella diuifione non
riulcilfc
,

Libro Primo. 107


riufcifl in fauore de Ghibellini , mandarono in Cor-
Papa Bomfatio, dieci mettere rimedio : il quale
te a
mand a Firenze per MelTer Vieri de' Cerchi , Se ve-
nuto alla lia prelnzia lo preg Erettamente , che
volefl far pace con Meflr Collo Donati , Se coloi,
&che in lui rimetteflno ogni differenza delle par-
ti, promettendo falciare lui 1 loi in grande fiato,
&con proferte grandi di benefici Spirituali :Se non
porilPapa che Meffer Vieri lovolell conln-
fare
tire ,
dicendo pure che non hauea briga con perlna
Se tornoll a Firenze ,
falciando il Papa aflai idegnato
contro alla fuaparte : Se poco apprefl inreruenne che
andando per Firenze vna iradi Calende di Maggio
cauaIIo,& armari brigate di giouani dellvna par-
te , Se dell'altra con loro compagnia lllazzo , Se

con quelli de Cerchi era Baldinaccio Adimari , Se


Baleniera Tolnghi, Se Naldo Glierardini , Se Gio-
uanni Giachinctti, Malelpini , Se altri . Ht co Do-
nati erano Pazzi , Spini , & altri , fi pofarono in fu la
Piazza di Santa Trinit vedere ballare Donne . Et
dopo cattiue guatature vennono azuffa alpra, Se gran-
de con molte fedite , Se a Ricouerino de Cerchi ca-
l fu ragliato fi nal ,
& per quello tutta fa Citt la
lra medelima fu ltto farine , Se quello fu il prin-
cipio della diuifione deBianchi , Se Neri in Firenze, nc deBia-
cmeNCr,
diche lguirono tanti Icandoli, Se per le cal del co
mune, che lfeciono dal Ponte vecchio lanno di-
nanzi , conuenne mutare il pilallro della llatua di
Marte , che diffono certi che fu legno di grandi noui-
t future.

Perla
,,,

108 Historie Fiorentine


I|00,
Per la {opra detta ltta di Bianchi, &c Neri, temen-
do i Capitani delia parte Guelfa , che non rifiiltafi*
1
f in rilurgimento de Ghibellini , che gi ne vede-
uano legno d alcuno Ghibellino di buona fama ,
entrato ne gli vffici ,
mandarono infieme co Ne-
ri imbalciadori a Papa Bonifazio : che vi poneffie ri-
medio , Se per lui vi mand per Legato Frate Mat-
teo d Acjuafparta Cardinale Pormele , de Frati Mi-
nori ,
Se giunto in Firenze di Giugno domand al
comune balia per potergli pacificare ,
Se accomunare
gli vffici : la parte deBianchi , che teneuano ,
lo flato
nolio vollono vbbidire , Se il perche lui fi part di Fi-
renze fdegnato , Se lalci la Citt fcommunicata , Se
interdetta . Partito il Legato di Firenze rimale la

Citt in male ilato,& in affili gelofia, Snellendo vn


d di Decembre Mellr Corl con lua brigata arma-
ti, Se limile la morta di calai
parte de Cerchi vna
Frelcobaldi dopo certi cattiui Iguardi venono zuf-
,

fa , di che fubito tutta la Citt fu llleuata in arme


Se cialcuna delle parti fece grande rag nata darmati
allelorocal, Se effiendo con Meffier Gentile de Cer-
chi Guido Caualcanti , Se Baldinaccio , Se Corl
,

Adimari , Bilchiera della Tol , Se Naldo Gherardi-


ni, Se piu loro confrti, Se lguacci appi, Se a ca-
uallo andarono affialire i Donati infino alle loro cal
Se da Mellr Corl Se fila brigata furono ribbuttati
,

Se rincacciati , Se fediti con danno , Se vergogna de


Cerchi , &
l vna parte
,
Se laltra furono condannati
dal commune poi poco apprefl tornando certi de
,

Cerchi daNepozzano , Se PugIiano,& altre loro ville,


,

Li b r o Primo. 109
quelli dedonati feciono c 5 loro zuffa in fui paffb a re-
mole Se fedironfne affai &c fmilmente furono anche
:

eondnati dal comune: & parte de donati per non po-


tere pagare coparirono Se furono mefli in prigione, Se
& il Umile feciono parte decerchi per coniglio di M.
,
Torrigiano, ma ctro a volere di M. Vieri Se daltri, Se
aduenne che effondo fprallante delle carcere Sig. Ne-
ri de gli abbati, mangiando coilor fece venire vn mi-
gliaccio auelenato del quale morirono pocoappreflb
due decerchi bianchi Se due neri , Se Piggello por ti na-
ri, Se Ferraino de'Bronci Se non ne fu vendetta alcuna
eilndo la Citta di Firenze in tanto bollore, M.Corf,
Se fpini.Se pazzi, Se tofnghi,8e cauicciuli, Se altri infic-
ine coCapitani della parte Guelfa , che allhora erano
loro amici Se fecciono coniglio & congiura in Santa
Trinit, di mandare Papa Bonifatio , che mandafl
Firenze qualche Signore di Francia, che abbattere il p
polo Se i bianchi. Se rimetteffe loro in flato , Se cof re-
ciono.-fputofi poi per Firenze furono inquifiti dalla Si
gnoria, Se fu condannato M.Corf neHhauere,8e nel-
la perfna,Se piu altri in piu di 20000. lire Se pagorol-

Ie,Sepoifurono mandati confini, ci furono Sinibal-


do fratello di M. Corf , M. Rod , Se M. Roffellino
dalla tof, M. Giachinotfo, 3eM. Pazzino depazzi,M.
Geri fpini . Et per Ieuare ogni ffpetto furono confi-
nati anco i Caporali dellaltra parte, cio , M. Gentile
M. Torrigiano ,
Se Carbone decerchi ,
Se deloro corv-
forti . Bafchiera della tof,BaIdinacio adimari, Naldo
gherardini,Se Guido caualcanti,6e deloro confrti ,8e
Giouanni giachinorti malefpini . Ma quella parte fu
follo
.

no Historie Fiorentine
co- torto riuocata da confini per Io infermo luogo, & Gui-
do caualcanti torn malato ,
8e poco poi mor , che fu
huomo di giade virt. Tornato da Firenze a corte M.
Matteo dAqualparta legato, & vedendo il Papa ildub
bioio rtato di Firenze, Se mitigato dacapitani della par
te Guelfa,Se daconfinati, Se malfime da M. Ger ,
per-
che la la compagnia erano mercatanti in corte,& pex
operatione di M. Collo deliber di mandar in Fran-
cia per M. Carlo di valos fratello del R per quello fac
to di Firenze , Se per fare aiuto al R Carlo alla Guer-
ra di Cicilia promettendogli di farlo Imperadore : Se
mand vnoM. Carlo Legato per lui ,
il quale inuitato
da quella promefla venne con volont del R di Fraa
larti di eia come li dir innazi:& nel medefimo anno di Mag-
Bianchi, e
neri in luc gio i Bianchi di Piftoia collaiuto deBianchi di Firen-
ca.
ze ne cacciorono fuori i Neri Se ellndo anche Lucca
:
1301.
corrotta di detta diuirtone nellanno lguentejglInter
minelli, cheteneuano parte Bianca con loro lguaci
tentarono di cacciare gli altri, Se per contrario furono
cacciati egIino,Se loro lguaci ,
Se disfatte loro pofll-
fioni Se ari piu di 1 00. cal
Cometa Nel dett anno di Settembre apparue in Celo vna
appart.
Stella Cometa verl ponente, Se duilino Gennaio,
in quello anno, Se mele gile in Corte al Papa M. Car-
lo di.valos nella Citt dAnagna con circa 500. Caua-
iieri,Se venneui il RCarlo.Se loi figliuoli, Se ordina-
rono inficine il pallggio in Cicilia per alla primauera
vegnente, 8e in quello mezzo di tempo il Papalo man-
d in Tolcana con titolo di paciario ,
Se venne a Siena
con molti vlciti, Se confinati Tolcani , Se Fiorentini,
Se altri,
Libro Primo'. iti
& altri & ,
poi allaggia & quitti parlando a gl Im-
balciadori ,
ai Firenze , dille ;
die veniua per loro pa-
ce. Molti configli fi tenne in Firenze l era da ri-

ceuerlo n ,
& in fine tra per le lue buone parole,
& per eflre Guelfo & per ,
volere edere tenuti Guel-
fi cjuelli, che reggeuano della parte Bianca delibera-
rono di riceuerlo , & entr in Firenze adi primo di Venuta il
Nouembre con grande lolenniti , & honori di pr- Carlo Va-
i* in Fir
celiioni & armeggiatoli & caualli courti , & ban-
, ,
ze.

diere. Et polito pochi d domand la Signoria del-


la Citta per potergli meglio pacificare infiertle ,
l
quale gli fu data' liberamente in Santa Maria nocel-
la prelente il Velcouo ,
& Priori ,
& tutte Je Signo-

riecon grande lllennitadi & lui giur come figli- ,

uolo di R di mantenere la Citta in pacifico ,& buo-


no fiato ,& andandotene a cali che tornaua in calai
Frelcobaldi fece armare tuttala la
: compagnia che
prima andauano tutti lnza arme per configlio di
Melfere Mucciatto Franzfi ,
che infino di Francia
era venuto collui per ordine dato daGuelfi Neri . Per
quello legno i Cittadini ingelofiti ,
tutti furono in
arme grandi , & populani cialcuno a cali deloia-
micij & sbarrando la
1

Citt in pi parti, ma pochi fi


raggunorono cali i Priori . In quello medefimo d
come era ordinato MelTer Corlo Donati ribello ven-
ne in Firenze da Peretola con la compagnia , & ln-
titofi pePriori, & peCerchi fcoi nemici vnne alloro
MelTer Schiatta Cancellieri ,
che erin Firenze per
Io commune Capitano di Trctento Cauallieri ll-
dati domandando licenzia d andare pigliarlo , &
non
..

i iz Historie Fiorentine
I3i
non gli fuconlntito per configli di M.Vieri Capo-
rale de cerchi, (pelando che venuto in Firenze il popo-
lo lo punifl,& perM. Corl entr neborghi & fro-
llandole porti del cerchio vecchio (errate nand alla
pollierla di pinti di colla a San Piero maggiore & alle
lue cal,& cominci a tagliarla, Se i (oi amici feciono

i
dentro il limile , & rotta che l'hebbono entr dentro,

:-U .
& in fu la piazza di San Piero Maggiore ragun gran-
Tatto di
de quantit de (oi amici, Se (guaci gridando viua M.
M. Corfo Corl, Se con elfi nand alle carcere .del comune nella
Donati
via del palagio dei Podeil Se quelle ruppe, & aperl Se
liber tutti i prigioni, Se il limile Fece al palagio del Po
della, poi and al palagio dePriori Se per paura Fece Io
ro lalciare fa Signora Se tornoronfi alle ipro cafe,& per
tempo di cinque di andarono rubando botteghe Se ca
( di chi era di parte Bianca; quello medefimo leciono
in contado per tpo d otto di con molte arfioni Se ho-
micidii , Se quella nouit nefliino atto rimedio fece
M. Carlo di valos,ne la gente contro ogni lo giu-
ramentoana con luo coni jgho riform fa terra di nuo-
uo vfficio di Priori di popolani, di parte Nera, & in que
Ilo medefimo mele venne in Firenze il lpradetto M.
Matteo dAqualparta Cardinale Legato, per pacificare
Pace fra
Cerchi, & i Cittadini infieme , Se fece far fa pace a Cerchi Se Do-
Donati
nati Se loro legnaci , ordinando fra loro matrimoni Se
volendo raccomunare glvifici,i Neri che haueano pre
l la Signoria con fa forza di M. Carlo non lalciorono,
onde il Legato turbato fi torn corte falciando la Cit
t interdetta ; & poco dur fa pace, perche il di di Pali

qua di Natale, Mi Nicola deCerchi bichi andando


,

Libro Primo. 113


con foi'compagni in contado fuoi poderi fu afll ta-
to ai ponte adaffrico da Simone de M. Colio Donati
Se ia compagnia, il quale era nipote per madre del det
to M. Nicola, Se dopo grande zuffa f u morto li detto
M. Nicola, & Simone per'mcdo ferito,che la notte l-
guente li mor con grande dolore di M. Col io perche
era virtuol,& molto iaroaua:& poco appreffo venne
vn altro icandoio che l trono vna congiura vero
,
Congiuri
copeiu
trattato, che teneuano i Cerchi, & loro iguaci,c vno
M. Piero Ferrante di lingua doca barone di M. Carlo
di valos di tradirlo per danari , Se rimettergli in ffato

Se trouoroni lettere con loro luggelli vere falle


che fuisino, portate d M. Carlo per lo detto M. Piero
ferrante, per la qual col i detti caporali di parte Bian-
cha, cio quelli deCerchi Neri , Baldinacio , Se Colio
Adimari con quali tutto i lato deBellincioni , Naldo
Gherardini, eBaichieraToiinghicon loro Iati parte
,

de'Caualcanti ,Giouanni Malelpini , Se ioi contorti)


tutti furono citati, & non comparendo adi 4. d Aprile , Jot .
1502. furono condannati come ribelli, & disfatte loro Fu caccia-

cai,& beni in Citt,& in Contado, & per quello mo- Bianca."*


do fu abbattuta, & cacciata la ingrata, & iperba parte
deBianchi ipargendoi perle Citt circunianti in c-
pagnia di molti Ghibellini . Et nel medehmo mele de
Aprile M. Cario di valos fornito quello perche venne
in Firenze, cio di cacciare la parte Bianca ltto tratta-
to di pace.fi part, & andonne in corte al Papa, Se poi
Napoli , Se poi per mare verfo Cicilia collarmata del
Re Carlo , Se col lo figliuolo Ruberto Duca di Cala-
uria^ fiaccato con vergogna da Don Fedrigo fece co
H lui
& ,

114 Historie Fiorentine


lui viruperof pace in grade vergogna del Re Carlo,
*3 02 .
il Noubre vegnente n'and in Francia colla Tua gente

Ibernata. Nel detto annoedndo rubelata Pidoiada


Fiorentini perla cacciata deBianchi di Firenze, & delli
Interminelli da Lucca, i Fiorentiniinfieme coLucchel
andarono con lhode (pra Pidoia con 1 000. Caualie
ri,& 6 000. pedoni de'Fiorentini, & deLucchefi 600.
Caualieri,& 1 0000. pedoni, & dopo il guado dato Ila
toui ad addio per tpo di 2 3
.di lnza accjuido, l pofi.
lo no ad addio al cadello di Serraualle , 1 quali infine
Scrderono per fame 8c andaronne prefi a Lucca piu
di*} 00. Pidolefi, che velano dentro, & 1 Lucchefi pre

fono, & afforzarono il detto Callello di Serraualle.


Nella daza del detto addio Serraualle, fi ribell da
Fiortiniilcadello di piano di treuignex vaidArno per
Carlino de Pazzi , &c richiulnui co lui molti viciti Ghi
Vettorie bellinij&Bianchi di Firenze, gradi e popolani il perche
dcFioren
line i Fiortini ritrardno i due terzi delie gti loro da Ser
raualle Se mandarolle a detto Cadello in valdArno,&:
addiatolo per tempo diventinone d lhebbono per
tradi mento, che ne fece detto Carlino con molti mor-
ti,
& prefi de gli vfciti di Firenze, di poi nudarono det-
to hode in Mugello fpra gli Vbaldini,che ancora se-
rano ribellati Se guadarono gran parte deloro beni
,

& nel medefimo anno nudarono in valdigrieue al Ca-


Hello di mte Agliari, & quello di mte Aguto, che an
che serano ribellati & amdunigli hebbono a patti fai
,

ue le perfne & disfeciongli,& coli hebbono 1 Fiorti


,

ni in quedo ano vittoria in ogni loro hode, & cau alca


ta. Nel detto ano efido Podcd in Firze , Folce da

Caluoli
Libro Primo. n$
Caluoli di Romagna huomo crudele a petizione della
parte de Neri fece pigliar in Firenze M. Berto Gherar-
, dini, & Maialo Caualcantf Se Donato, Se Tegliia loi
fratelli, Se Nuccio Godermi deGaligai, Se Tignole de
Macci , S opponendo loro,
vno MalTaio delle calze
che trattauano tradimento coBianchi vlciti Se ,

colpeuoli ,
ono io fece loro confelfare con tonnenti
aflgSc a tutti fece tagliare la teda laluo che a Tignole
de Macci graue di carni, che mori in fu la colla, & pe-
tizione di M. Mucciatto Franzeli ,
che era deSignori
volle lare pigliare certi de gli Abati ,
i quali (1 fuggiro-
no . E per di bando di ribello a tutti quelli della ca-
la de gli Abati, che mai poi non furono Cittadini. Nel
detto anno, S di Marzo 1 Ghibellini, S Bianchi vlciti
di Firenze con gente deBologneh che li reggeuano ,

a parte Bianca, S con certi Ghibellini di Romagna , Se


de gl Vbaidini vennono in Mugello con 800. Caua-
lieri,S 6000. pedoni, Se Capitano era Scarpetta degli

Ardilafli da Furli Se prelno il Borgo Se Poggio di


, ,

pulicciano, Se alfediarono la fortezza per venire poi


vedo Firenze i Fiorentini lubitamente vi mandaro-
;

no grande gente, Se limile i Luccheli, Se faltre ami lfa,


per la qual col i Bologneli lne partirono lbito pa-
,

rendo loro edere ingannati,elfendo loro dato inten-


dere, che i Fiorentini non vi lccorrerebbono di che :

lgui ,
che tutta laltra gente de gli vlciti furono come
rotti, Se tutti h partirono in fuga di notte lnza colpo
di fpada, Se furonne morti alcuni, Se preli certi de
migliori ,
cio M. Donato Alberti giudice, Se Inaini
de Rullo li dalle porti del Velcouo , Se due deCapon-
H % lacchi,
. , .

Il 6 H ISTORIE FIORENTINE
1302.
lacchi , & vno de gii Scolari & Lapo deCapitani &
, ,

Nerio de gii Adimari,& circa dieci di piccolo fare,&


furti furono decapitati , iluo che Inaiai che fu mor-
,

to per la via da vno deToinghi

1303.
Nellanno fguente 03 i Fiorentini prefono il
1 3

Cartello del montale predo Pillola per Fiorini tre-


mila per trattato coterrazani guidatoda M. Pazzino
dePazzi, che v era vicino a Pulignano & feciollo dii-
fare , & la campana dirjuerto Cartello fu porta in fui
palagio del PodelH in Firenze chiamare i mefl , &c
nominata la montanina.
Enel medefimo mefi Fiorentini coLucchert an-
darono a horte intorno a Pilfoia con iMiile cinquecen
to Cauaheri, & 6 000. pedoni, & dato il guaite fi tor-
narono lnza contado
Nelmedefimo , &c di Febbraio non parendo a M.
Cord edere honorem quanto gli pareua meritare,ezia
dio afoi medertrai di parte Bianca y cominci a por-
tare inuidia del farli troppo grandi nello dato-, & ac-
cortoll coCaualcanti di parte Biancha ,
& con certi
grandi , & feciono fetta' nuoua & loro capo fu Med-
,

ie r LottieriVeicouo di Firenze defgliuoli della To-


rti di parte Biancha dicendo che voleuano li reue-
:

dedono le ragioni di chi per ladrieto hauea ammi-


nirtrato vfci, pecunia del comune contro ,
a.Prio-

ri; & combatteifi la terra molte volte in piu parti


armando le Torri al modo antico & i Priori : diteio-
no il Palagio francamente con gente darme , & eoa
aiuto de Gherardini ,
& Pazzi , & Spini , e di Mellr
Tegghia Frelcobaldi che tennono col popolo , &c
M. Lot-
. ,

Libro Primo. 117


M. Lotteringo Gherardini ne fu morto : Se non fi fa-
ceua nella. Citt, Se nel contado le non rubbare, Se vc-
cidere lv no laltro chi piu poteua,& era la Citt piena
di sbanditi ,
Se foreitieri : Se arichiefta del comune vi
vennono i Luchefi con grande gente , Se vollono in
mano la quiltione, Se la guardia della Terra, Se coli fu
fatto, & circa ldici ne furono quali come Sig. nudan-
do! bandi per loro parte, tanto che parendone male
vno Ponciardo dePonci di vacchereccia di d vna
ipada nel volto al banditore de Lucchefi, fi che poi no
fi band per loro parte ,Se in fine quietorono il romo-
re:& cialcuna parte feciono dilannare,& chiamarono
di concordia noui Priori, Se rimale popolo in fiato il

Se libert lnza fare punizione alcuna;& in quello an-


no fu carefiia Se , valle lo fiaio del grano Ioidi 26. di
Iidi yi. il Fiorino, Se lrebbe molto piu valuto le n
che il comune per mano deGenouefi ne fece venire
di Cicilia ,
Se di Puglia piu di ventilmigliaia di mog-
gi a, & quello traffico del grano fu anco cagione della
molfadel reucderele ragioni: perche alcuni ne furo-
no infamati
Nella detta dilcordia mand Papa Benedetto vnde
cimo nato di Treuigi,& Frate Predicatore, con buona
infezione Cardinal di Prato per Legato pacificare
il

i Fiorentini, Se tutta Tolcana; Se giunto in Firenze adi


1 o. di Marzo honoratamente predic in public in
,
filila piazza di San Giouanni inoltrando i preuilegi di
fila legatione, Scia lua buona dilpofizione alla pace
bench era dorigine Ghibellina , Se in parte parue poi
gli fauoreggiall Scpeconfigli opportuni gli fu dato
,

H 5
piena
8 ,

1 1 HlS.TOR.IE Fiorentine
piena,& libera balia di pacificarli Se di fare Priori Se , ,

Signorie come aliai pi ace U, & coli artel alare le paci


Se rinnou vficiodi 1 5? .Gonfalonieri al modo del po
polo vecchio, colle medefime inlgne,che hoggi Iella-

to il railrell o, Se colla inlegna dei Redi lpra , Se coli


grandemte nafiorz il popolo, Se Icem la potenzia
degrandi,Se procedendo alla pace fece venire in Firen
ze 1 2 . due per leilo ivno
lindachi de gli vlciti ,
cio
Bianco, Se f altro Ghibellino , Se tornorononel Borgo
di San Nicolo, Se lui tornaua in cala deMozi Se Ipelfo
era pratica colioro ,
Se coGuelfi ,
Se Neri, di Firenze
trattando paci, Se parentadi fra loro, Se parendo aNeri
di Firenze, che lui lfienell troppo i Bianchi ordino-
rono legretamenre in nome del Cardinale, con fio Se
luggello contrafatto fare, venire di Romagna gente
darme Bianchi , Ghibellini &
E per alcuni li dille .

che fu pure opera del Cardinale, Se giunti a Crelpino,


Se parte in Muggello ne fu grande bollore in Firenze
Se lunne il Cardinale molto riprel per la qual col i
,

12. {indachi li partirono per paura ,


Se andoronlcne
ad Arezzo, & la gente venuta di Romagna per coman-
damento del Legato, li torn adietro , Se 1 reggenti di.

Firenze conhgliarono il Cardinale, che andall a paci-


ficare i Piateli , & Pifiolel , Se in tanto piglierebbono
modo, Se coli fece : Se non potendo pacificare i Piateli
per romore Iellato in Prato daGuazalotri,per mitiga-
zione de certi caporali diparte Nera di Firenze, li par-
ti di Prato lardandogli Icomunicad, Se interdetti . Et
tornato a Firenze fece, bandire hoile lpra i Prateli
dando perdono di colpa , Se di pena chi vandall, Se
. ?
; facen-
&
,,

Libro Primo. 119


facendoli per ci grandi ragunate per Firenze ,
crebbe
il llpetto Guelfi, & tutti fi volfono conno al Car-
dinale eziamdio 1 Tuoi amici lbito fu tutta la Terra
{compigliata, Se {tto larme , Se per il Cardinale te-
mendo, lbito fi parti adi 4. di Giugno 1 3 04. lardan-
do i Fiorentini colla fua maladizione, & {comunicati,
Se interdetti In nel tempo chel Cardinale era in Fi-
.

renze {perandofi per cialcuno pace , fi feciono molti


giuochi , Se vno adi primo diMag-
felle; Se fra gli altri Feda fotta
lre4e *

gioordinato per gente di borgo San Fnano, mandan-


do bando, che chi voi e de lapere nouelle dellaltro mo-
do andalfe detto di ad Arno, Se {pra ad Arno feciono
palchi di legname dentro Se con barche Se nauicelli , ,

rapprelntandofi Io Inferno , Se Demonii e anime Se ,

poinfi vedere tanta gente in lui ponte alla carraia

che allhora era di legname, che fi ruppe in piu parti,


annegoronui molti Se molti le ne guadarono la per-
,

dona per le cadute. Partito il Cardinale rimale la Citi


ta in grandi diui fio ni , Se llpetti fra Guelfi, Se Ghibel-
lini ,
Se popolo ,
molte
Se grandi e Bianchi e Neri ,
Se
zuffe vi feciono Se vno maggiore calo aduenne , che
,

vnoSer Neri Abati Priore di San Piero Scheraggio


huomo dflluto, milfe fuoco in caffa i luoi conforti in
Orto San Michele Se poi in Calimala Fiorentina in *" ndio
,
Or
0
cala 1 Caponlccht prefl mercato vecchio , Se arfono
le cal de gli Abati Se Macci , Se
, la loggia dOrto San
Michele Se , le cale de gli Amieri Tolci ,
& Capitani
Lamberti , Bachini Buiamonti , ,
Caualcanti , Se tutto
mercato nuouo,& Santa Cicilia, de tutta Porzantama-
ria e vacherecchia infino al Ponte vecchio .
Se drieto
H 4 San
,

i2o Historie Fiorentine


San Piero Icheraggio , Se le caie de Gherardini ,
Pulci,
Amidei , Se Lucardel, Se loro vicinanze, iniino adAr-
no innumero di piu di 1 700. cal con telri Se mer- ,

cantie, & maflrizie infinite, Se quello, che non ardeua


era. rubato, & quello fu di Giugno 1504. Se pure il

popolo ,
Se i loi lguaci rimalno al di lpra del reg^
gimento. Tornato il Cardinale al Papa molto abbo-
nirne i Fiorentini, &ma(Iimamente i reggenti ,Se tan-
to oper , che Papa lece citare apprelfo a le pena
il

di Icommunicazione 1 2. de maggiori di parte Guelfa,


& Nera , Se reggenti i quali furono quelli . M. Rollo
,

della M. Corl Donati M. Pazzi no dePazzi


Tol, ,

M. Ger Spini;, M.Betto Brunellelchi Se altri ,& tutti


vbidirono,& andorono con bella compagniain nume
ro dipiu di r^o fra tutti, a fare lul dellabbomina-
zione del Cardinale ,
Se tratti quelli capi di Firenze ,
il

Cardinal detto pens di fare nuolgereil llato di Firen


ze, & incontanente, fcrifl per fua parte Pila-, Bolo-
gna, Romagna, Pilloia, Se Arezzo, & a tutti i caporali
di parte Ghibellina, & Bianchadi Tolcana, che vno d
dato con quanta piu gente poteflono veniflno a Fir
ze, Se che harebbono la Citt lnza ctaifo,& che que
Ilo era de conlntimto del Papa, & quello Icnlfe falla
mente.Sc coli fu fatto; che tutti vennono ldidato, Se
due d prima con grandiilma gente in numero di Mil
lttecento,Caualieri, Mille pedoni,
l
& pofaronli al-
Montughi,& lprallettonui la notte
la Iailra lpra
per alpettar M. Tololtto de gli Vberti Capitano di
Pilloia,che doueua venire con trecento Caualieri , Se
molti appi, che lfolfono venuti preili fi crede ha-
'
ucano
, - 3

Libro Primo. 121


ueano loro intenzione: perche nefluno prouedimento
era in Firenze, Se le nuouemura non erano fatte , Se le
vecchie erano rotte io molte parti. la mattina non pa-
rendo agli vici ti dalpettarepiu ne vennono a Firenze
Jalciandoi Bologne!! alla (altra; Se entrarono nel Bor-
go di San Gallo lnza contatto , Se roppono vn lrra-
glio fatto con porta ,
della quale gli Aretini ne porta-
rono il chiauittrello ad Arezzo ,Se polllo nella loro
Chiel maggiore di San Donato: Sdchieraronfi le det-i' A (raita m -
fa tt.. d *
te genti de glvlciti in fui cafaggi d di colia a fcrui , che r

anche fu cattiuo prouedimento porli in luogo lenza n citt d


acqua dilunge del fiume, Se furono piu di 1 2 00. caua- imereda
lieti , Se popolo grandillmo di contadini , & di quelli J^noi
dentro , che gli lguiuano. Per quello afllto fu in Fi- Pto.
renze grande ffpettodi tradimento, & tutta notte fi;

guard la terra, ma con poco ordine , Se molti, che era*


no nel trattato fi vollno alla difnfione della Citt
per pauradell ruberie : parte di detta gente fi part di
Cafggio.& vnono alla porta degli Spadari,& quella
vinlno , Se entraronne parte dentro colle inlgne, Se
fol le anche harebbono prel la terra le folle venuta ,

tutta la gente di Cafaggio : ma furono ripintifuori da


gente', che erano adunati in lu la Piazza di Santo Gio-
uanni circa 2 00. Caualieri, Se joo. Pedoni con grolle
balettre di quello and la nouella alla Iallra ,
che gli
vlciti erano rotti in Firenze; il perche i Bologne-
fi lenza altro indugio fi partirono in fuga, Se Icon-
traronoin Mugello M.Tololttoche veniua,& voi
1 4
legli rimenare indietro, ne mai pot, ne con prieghi ne
con minacce. Quelli, che erano m Firenze in Cafaggio
intita*
,

122 Historie Fiorentine


felicita la partita de Bolognefi dalia ladra , tra per pau-
ra, Se per di (agi fi partirono anche in fuga come rotti
falciando foro arnefi; 8e-alcuni ne furono prei ,
Se im-
piccati in di alberi San Gallo , Se di certo fi dille che
eziamdio lnza Bolognefi , Se
i ( hauelono allettato

tetto
Toioltto vinceuano, ma fu opera di Dio per Iibe-
ia
de Fioren rare laCittdi tanto male, Se queda Vittoria alla Citt
ani
fu adi 2 o. di Luglio i
j 04,
P Nel detto anno , Se mele eflndo Firenze in tanti
trauagli gli Aretini con aiuto de gl Vbertini , Se Paz zi
di vai dArno tollno Fiorentini Cadello della fe-
il

rina, Se in pochi d hebbono la Rocca, che era in guar-


dia d M.Gualterotto de Bardi :ma in quelli di era ve-
nuto a Firenze per le dette nouitadi.In quello anno d
.Agodo hauendo il Podeda prel Talano di M. Boc-
cacio Cauicciuli, i. conforti loi ai ma ti affai nono det-
to Podelt venendo lui dal Palagio de PriorfSe fedi-
roiio,^ parte di dia famiglia vccilono, Se andarono al
fuo Palagio , Se per forza ne tradono detto Talano , Se
era fi rotta la C irta, che non lne fece alcuna punizio -
ne: ma il detto Podeda fi torn a cala fua con detta
vergogna, Se danno, Se rimanendo la Citt lnza Ret-
tore fi elelbno 1 2. Cittadini ,
che folfono in luogo di
Podeda tanto che ne venid vnaltro ,
Se chlamoronfi
i dodeci Podedadi 3
i quali in detto anno , Se rnel or-
dinarono , Se mandarono bolle lpra il cadello delle
dinche in valdigrieue , il quale infieme con piu alni , i
B ianchi ,
Se Ghibellini haneano ribellati a petizione

deCaualcanti, Se hebbollo a patti. Se gli huomini sar-


renderono a prigioni , Se furono menati a Firen ze , Se
Libro Primo. 1*3
naefl nella nuoua carcere del comune ordinata daSan
ir
Sunone. Et perche furono 1
primi
-ir
die furono
vi
.

fnpri
_ , ,,
Scicheon-
de pref-*
00 nomc -'
gionati.per il luogo flato tmpre nominatole firn
che,& disfatto 1! Caitello ndorono ad afledio a mon-
te Calui rubellato pecaualcanri che anche sarrende-
rono flue le per Ione, & vfcendone fuori gh huomini
vi fu morto vno figliuolo di M .Bianco Caualcanti da
vno defgliuoli dellaTof c grande biafmoper la- fi
curta data per lo comune, neffuna& giuftitia lne fece.
Nellanno 1 3 o y. effendo la parte deBianci caccia-
I3<>1 *

ta quahdi tutta Tofcanafluo che di Piiloia, che fi go


uernaua parte Bianca co laiutodePifni ,
& Aretini
& Bolognef,temendo di loro i Fiorentini eleffono per
loro Capitano di Guerra Ruberto Duca di'calauna, fi-
gliuolo primogenito del Re Carlo fecondo, & venuto
in Firenze d Aprile, & riceuuto con molti honori,dii-
berarono mandate lhoite fopra Piitoia,&:cofi fu fatto
del mele di Maggio profilino infeme coLucheli dalla
altra parte, &c cgli altri di patte Guelfa, & afldiarolla
intorno, che nefluno ne poteua vfcire ne entrare, & efli
fidifendeuano francamente con laiuto di M. Tflat
todegli Vberthche vera dentro con 3
oo.CauaiierfC
afli pedoni mentre che duraua laffediodi Giugno
hebbono i Fiorentini con altra loro gente il Caitello
dOllinain vald Arno, il quale i Bianchi haueano fitto
rubeliare,& abbatterono le mura, & la fortezza. Et du-
rante anche il detto affedio Papa Clemente a richieda
di M. Napoleone Orfirn Cardi nale,& di quello di Pra-
to mand defuoi chetici guafconi Legati a Firenze per
-interporli fraloroePiitolefi: Sedi Settbre furonmtn
Firenze
,

i*4 Historie Fiorentine


Firenze,
& poi nel campo comandando a F ioren tini,&
Lucchefi,&: Duca di Caiauria,che fi doueflino leuare
al

dallafldio ltto pena di {comunicazione, & non efln


do vbbiditi {comunicarono i Rettori della Cittade, Se
polno lo interdetto Il Duca Ruberto vbbid,& an-
.

d a borde al Papa con pochi compagni, & falci tutta


la la gente nel campo:& durando lalTedio tutto il ver

no {cambiandoli 1 Cittadini ad andare neihoile, pa-


gaflno vna impella, che fi chiam la lega, infine s ar-
renderono per fame adi i o. d* Aprile i
^
06 . lluo fha-

i Fiortin uere,& le perlne, & fccionfi tagliare tutte le mura &


fi prefono
gli (leccati, & rouinare nefo0i>& rimale la fignoriadel
peraffedio la Citt di Piiloia per met a Fiorentini , Se Lucchefi
Piftou.
man(j ancJ ou i l vno Podefi ,&: f altro Capitano, & il c5
tado diuilno rSc tocc aLuccheficio che era dalla par
te di la verfSerraualle colla motagna , Se Fiorentini
ci che era da Piiloia in qua verl Firze,& feciono dii'
fare la rocca di Carmignano per Ieuarllla da gli occhi,
la quale gi haueano comperata da M.Muciatto Fran-
zeli,che allui la di M.Carlo di vaIos,quando venne in
Tolcana Se coll torn fholl in Firenze con grande
,

trionfo Se fu fanno caro grande in Tolcana , valle in


:

Firenze vno mezzo fiorino lo ila io del grano.


In quello anno il popolo di Bologna per conforto
de 'Guelfi di Firenze cacciarono i caporali di parte Bia-
cha , Se Ghibellini , Se dal Marchele da Fili fi rubell
Modena, Se Reggio.
In quello medefimo anno hauendo ,
hauuto Papa
Clemente il rapporto da Legaci tornati di Tolcana, Se
(limolato dal Cardinale diPratodinuouo vi mand

P er
.

Libro Primo.. iz $
per Legato M. Napoleone Orfini Cardinale, (ottono*
me di Paciaro con grandi priuilegi ,Se giunto a Bolo-
gna lignific a Firenze di volerui venire a pacificargli
con gl vici ri, e nonlovoilono riceuere,il pere he di nuo
uo conferm linterdetto, Se le fcomuniche. 8c voldo
pacificare i Bolognefi eoloro vfcici Se parendo loro ,

che fauorreggiail t Bianchi , lo cacciorono di Bolo-


gna^ lui nand alla citt di Mola in Romagna che ,

fi teneua peBianchi,lafciando Bologna interdetta , Se


i Bolognefi {comunicati, Se qualunche fiudiante vi Ref
f alidade . Nel detto anno i Fiorentini andarono a
hoite ai forte Cartello di monte Accianico in Mugel-
lo de gli Vbaldini ,
doue serano ridotti molti Bianch
Se Ghibellini ,
Se perdifeordia nata fra gli Vbaldini,
ihebbono dAgolto da quelli del lato diM. Vgolino
da fnno a patti guidati da M. Ceri Spini loro parente
per Fiorini 1
5-000. bench ne furono male pagati ,
Se
quello disfeciono infino a fondamenti ,
Se perche mai
non fi rifacelfe, lanno medefimo di Settembre feciono
no-
edificare appi nel pianoil Cartello della Searperia

minato Santo Bernaba Se feciono franco qualunche, Principio


della Scar
vi venifl ad habirare , Se dOttobre partirono lalpe
peria
guadando tutte le terre de gli Vbaldini ,
Se ridotti di
Bianchi ,
Se Ghibellini. Nel medefimo anno, & di De-
Rinoua
cembre parendo al popolo di Firenze che i grandi ha- nrrto deU
ueflono pref troppa baldanza per le Vittorie hauure de
lvficio
Gonfalo-
contra i Bianchi Se Ghibellini, riformarono popolo
il nieri delle
co pagaie
delle 1 5). compagnie de Gonfalonieri al modo del po-
polo vecchio ,
Se poi del Cardinale di Prato, bench a
io tempo erano venti, che nera, vno piu balzano in
&
i z Hi sto rie Fiorentine.
San Piero fcheraggio Se che tarri i popolani a bifgni
traeflono armari ciascuno al tuo Gonfalone, Se che pei
San Giouanni sandaff offerire ciafcuno al fuo Gon-
falone, che prima andauano coGonfaioni delle 2 .ar 1

ri , & tneflb torto negiordim della giultitia ,dierono


ne Gonfaloni le medhme infegne che per lo pallino, ,

bene vi s'aggiunf di fopra il raltrcllo dell arme dei Re


-Cario, Se chiamofl il buono popolo Guelfo, Lrdel
mele di Marzo vegnente ordinorono in Firenze nno-
uo Rettore, fio iefTecutore delgh ordini delia giufti-
zia,che hauefl procedere con tra agrandi, che ofteii-
deilno 1 popolani; Se il primo fu vn Matteo da Ame
Iia ,
& fu affai temuto dagrandi ,
Se fatto Cauaiier dal
popolo.
*SC7. Nellanno 1307. il fpradetto M. Napoleone Or-
fini Legato, il part di Romagna, and ad Arezzo, &
luiraun molti fuoi amici di Terra di Roma, & della
&
Marca,&; del Ducato, Romagna e Bianchi e Ghibel-
lini di fofeana in numero di 1 200. Caualieri ,
Se po-
polo grandidmo per far guerraaFiorentinFcon laiu-

to di loro amici prettamente fi miflno in punto con


circa ^000. Caualieri, & i ^ooo-pedonfiSe non affet-
tarono la gente del Legato, ma francamente fi feciono
incontro Se andoronne per valdambra nel contacio
,

d Arezzo ,
Seprefno Se disfeciono piu Caltella degli
,

Aretini, & Vbertini:& pofnli ad afldio al Calte ilo di


Gargonfa, Se il Legato per leuargli da llalfdio, mand
la fa gente per Cafntino,moftrando mandargli a Fi-

renze: Se faputof cjuefto nellhofte,& hauutone auifo


di Firenze in frettali partirono Se tornarono a Firenze:
SeU
. .

Libro Primo. i*7


& la gente del Legato l torn ad Arezzo, & dopo que-
llo tenne il Legato molte pratiche a Chiul con Imba-
fciadori di Firenze d'accordargli con gli vlciti,& nulla
l concimile , & tornelli a corte con poco honore Ia-

Iciando Fiorentini interdetti, & {comunicati . Et ri-


i

manendo i Fiorentini male difpoili feciono grandi im


polle a Chetici, facendogli pagare per forza, & non vo
lendopagarei Monaci della Badia chiulnole porti a
gli elettori fonando le campane, il perche il popolo vi
corle, & furono tutti rubati, disfatto mezzo il calti- &
panile, & fu quella furia affai biafmata
Nellanno r
j
o8.elfendo Podeil di Firze M. Car* ijc*.

Io dAmelia fratello del primo elfecutore ,


& hauendo
fatto molte edilizie, & baratterie, & temendodel Sin-
dacato l fugg la notte di Santo Giouanni, & porton-
ne il fggello del comune della impronta drcole, ere
dendo elfere relituiro per quello , & effondo cdanna
to per barattiere, tk. non curandoli in Firenze del lg-
gello,ii fuo fratello gliele folle, & rimandoilo a Firenze:
& da indi inazi fu dato in guardia a cuerl di Settimo
frati dei la camera dellarme, & che nonio tenelfono

piu ne Priori ne Podell.


Et in quello anno oltre alialtrediuiloni di Firenze
elfendo anche diuif in le le parti deNeri : & delivna
parte era capo Melfer Corlo Donati, & altri nobili,
&: popolani con la cala deBordoni , & parendogli d-
fremal trattato dallo ilato, ellndo egli luto capo ,
^ 0 **

di rimettere i Neri nello ilato , & cacciare i Bianchi


dellaltra parte M. Rod delia Tela M.
erano capi ,

Pazzino dePazzi, M.Geri Spini, & M. Berto Brunel-


lelchi
,

iz8 Htstorie Fiorentine


folcili ,
5c loro conforti, Se quelli deCauicciuii, Se piu
altri calati grandi e popolani, nelle mani dequaiicra
io fiato, &: il reggimento ;diceuafi per loro, che M.Cor-
fo li voleua fare Signore di Firenze, Se non voleua pari
ne compagno, Se malimamente hauendoprefo moglie
nuouamente vna figliuola di Vguccione delia Faggi-
uola Ghibellino, Se inimico deFiorentini:& trouando
ezia Dio chegli hauea fatto lega c lui,& mandato per
lui per foo aiuto. Per quella paura, & gelolia fiihito la
Citt fi leu a romore fonando i Priori martello , il

ierche fiibito furono appi del Palagio armatili popo


fo,& i grandi, & le malnade deCatalani, che erano col
malilcalco dei Re, Se appofia de reggenti, & fobito co-
me era ordinato pedetti caporali , fu dato vna inquifi-
zione M. Piero della BrancadAgobbio,ali'hora Po-
defiin Firenze contro al detto M.Corfo opponendo-
gli, che lui popo!o,& fottomettere lo
voleua tradire il

fiato facdo venire Vguccione della FaggiuoIa,coGhi


bellini nimici del comune, & fattagli la nchiefia in me

no d vnhora fu sbandito, Se condannato per rubello


Se traditore , Se incontanente fi mollno 1 Priori col
Gonfalone della giufiizia,& col Podefi, Capitano, Se
eilcutore e con tutti i Gonfalonidelle compagniecon
tutto il popolo, & malnade armati, & andaronne verfo
le cal di M. Corfo per farne le ellcuzione,& M- Cor-

fo con lua compagnia francamente sera melfoin pun-


to alla difel ,
Se alferragliate tutte le vie intorno alle
file cal da San Piero maggiore appi delle Torri del
cicino ,
& Intorcicoda , Se alpettaua Vguccione della
Faggiuola con molta gente ,
1 quali gi erano giunti a
Remo-
&
Libro Primo. 129
Remoli, &
fntdo , che M. Corio gi era afilito dal
popolo tornarono adrieto, che fe foflno giunti a t-
po il popolo porraua quello di grande pericolo, no &
dimeno dur la battaglia grande parte del di; pure per
10 grande numero del popolo rompendo di dietro le
mur degli orti di ctro alfe ffinche entrarono ne fer-
ragli & furono vincitori, & ruboronoe disfecionole

caf&M. Corfcon pochi fi fugg fuori della terra,


& furano perfeguitati &c fpra giunti , c Gherardo
Bordoni fu morto in fui Africo da Boccaccio Cauic-
ciuli & reconne vna mano tagliata c cficcolla allu-

fcio di M. Tedice Adimari fuo confrto M. Corfo fu ;

giunto c prefo a rouezzano da certi catalani, c per


non venire a eilre Graziato di colf a fan Salui fi infoi
cadere da cauallo, c vno de Catalani lo fer duna lan
eia nella gola, & come fu morto, fu tolto da monaci di
fan Salui, c la mattina fppeiiito con piccolo honore:
certi diffondo trouorono morto & altri che egli heb
,

be piare tem po di riconofcei fi con Dio fu tenuto in ,

fa vita depiu fui & valenti caualieri dItalia eloqn


te & pratico e di grande animo; ma mouitore di fcado
11 non fi richiedeua a vna republica Iibera.Nel
piu che
detto anno grandi di fan Miniato del tedefeo cio
i
,

Malpigli, c Mangiadori feonfiffono illoro popolo,


alcuni ne dicapitorano ,
c tennono il popolo in affai

fruit.

Nel medefmo anno c di gennaio il popolo d Arezzo


con aiuto dVguccione della faggiuola, chattendeua
a farfne fgnore cacciarono 1 (ignori di pietra mala
detti Tarlati, & rimiflno dentro i guelfi vfeiti ,
c po-
i I co
130 Historie Fiorentine
co approd feciono pace coFiorentini.
In quello tepo i lignori Vbaldini vennono Firen
ze domandando perdonanza al comune, Se fu loro per
donato , Se accertati come cittadini diilrettuali ldan
do di pagare ogni fazione ,
Se di tenere i loro padggi
dcllalpi licuri.

Nei 3 o> Se daprile i Guelfi Se Neri di Prato ne fu


1

rono cacciati fuori da Biadai Se Ghibellini ,ma il lgu


te d vi rientrorno con aiuto deFiorentini Se Pillo Idi,
Se peFiorentini vi fu meda la Signoria-
Nei detto annoi Tarlati& Ghibellini tornorono
in Arezzo, Se cacciaronno i Guelfi Se Verdi Se
ruppo-
no la pace coFiorentini , Se nel medefimo anno Se di
maggio i Fiortini colle loro genti caualcarono in fui
contado dArezzo infino alle porti ,
Se fatto guaito
dano adai fi tornarono del mele di giugno in Firenze.
Etnei medefimo anno i Lucchefi vennono colla Io
ro gente appi Se a cauallo a drraualle , Se a ponte Iun

gp per disfare Piiloia al meno la lor parte; i Fiorenti


ni non Io conlntirono, anzi dier ono a Pillole!! licen-
za di difenderli Se a qualunche da Firenze che volen-
do poted andare ad aiutargli: & ancora con laiuto di
M. Lippo Vergelle!!, che teneua la Sambuca fi difel-
no con danno Se con vergogna deLucchefi Se piu co ,

licenza deFiorentini riformarono la terra, Se in due di


con tutti gli huomini,Se femmine ,
e prette fanciulli ri

mndorono i fofii Se alforzaronfi di lleccati Se berte-

Iche, della quale concezione i Fiorentini fi pentirono


adi ne tempi, che lguirono.
In quello medefimo anno i Veniziani furono (con
fitti
Libro Primo. 131
fitti Ferrara , Se annegati e prefi piu di ooc. dalle
genti del cardinale di pelagru legato Se nipote del Pa-
pa Se torn Ferrara alla Signoria della chiel, Se que-
:

llo fu c aiuto deBoIognefi Se Fiorentini, bench fof


fono interdetti : e poco appreflo venne il cardinale a
Firenze Se per lo foruigio riceuutogli ricomunic Se le
u Io interdetto, fugli fatti grandi honori, Se ando-
gli incontro il carroccio con molte folennitadi Se lu-
gli prelntato fiorini 2000.
Nel detto anno furono molte guerre fra Volterrani
e Sangimignanefi per differenze di cfini,e molte pra
tiche fi tennono peFiorentini &c peSanefi daccordar
gli inficine, & non potendoli con pratiche i Fiorenti-

ni vi caualcarono, dicendo edere contro a chi negafl


la concordia : per la qual col luna parte Se laltra fi ri

truffe in loro, Se per loro fu polli i termini a confini Se


pacificati inficine ,
fu quello anno grande douizia ,
Io
taio del grano Iidi otto, Se il bariledel vino Ioidi die
ci fi vede: Nel medefimo anno i Fiortini mandorono
il malilcalco del Re c la geteSc collui piu cittadini in
numero di 3 ^o. cauaheri Se 600. pedoni, in aiuto de
Callellani come erano da loro Ilari richielli Se pacan-
do di valdarno, Se poi d Arezzo guallando gli Aretini
con Vguccione della Faggiuola l pararono loro inan
zi ltto Cortona, i quali da detto malilcalco e Fioren-
tini furono rotti Se Vguccione col popolo fi fugg A-
rezzo, rimafonui morti Vanni Tarlati, CionedeGhe-
rardini Se vno dePazzi Se piu altri', Se tre loro badiere
furono recate a Firenze coprigioni.
Nel 1 2 1 o. Se di giugno i Fiorentini c loro amiila
I 2 ra
132 Historie Fiorentine
1310.
ragunarcno circa 7 000. caualieri &: popolo grandini
mo per andare a hoite ad Arezzo , & inanzi che partii'
fono Arrigo nnperadore mand a Firenze lettere co-
mandatone, che npn vi andallno per che Arezzo e- :

ra fila terra, & chegli voleua pacificare inficine alla Tua


venuta, e funne in Firenze dilcordia & variati pareri
dal li al n,& infine ottenne il popolo che voleua, che
vi fi andafi, &c coli li mille execuzione :
& poltial
velcouado dArezzo guadarono aliai intorno alla ter

ra e dieronui molte bat taglie , & ruppono parte degli


ileccati : & dillli fi lrebbe hauutala terra le non fof-
lno certi grandi di Firenze, che non vollono per nu-
trire la guerra : infine lalciorno vno batnfolle prell
ad Arezzo dua miglia, bene fornito , & con gli vlciti

dArezzo, & lhofie torn lluo Firenze de] mele


li

di luglio, & adi di detto mele di luglio vennono


3 . 111

Firenze ambalciadori dai detto imperado re, Iponedo


che i fiorentini sapparecchiaflono fargli honore al-
la lua coronazione ,
& che gli mandallono ambalcia-
dori alofanno, & chedouellno leuare lholle, che ha
ueuano ad Arezzo. Fu lororilpoilo parole generali, &
cortei! per M. Vgolino Tornaquinci per parte del co-
mune, dipoi andorono nel campo ad Arezzo coman-
dando anche loro, che fi partiflono & non ellndo :

vbbediti firimafnoin A rezzo aliai {degnati contro


^Fiorentini*
Arrigo lpra nominato contedi Luzim borgo , &
nuouamte eletto imperadore; il quale regn anni 4.
& meli 7. &c di 18. fatta la fila elezzione & confermi
zione dal Papa, e prel la prima corona nella Magna :

li-
,

Libro Primo. 133


{bito con poca gente nel medefimo anno ne venne a
Loinna, Se iletteui piu meli ad allettare Je ie genti
Se leambaicerie delle citt dItalia : Se andoui ambaice
rie quali di tutte le citt di Tolca na, liuo che da Fio -

renrini: Se gi erano in Firenze eletti gli ambafciadori,


& medi in puro per andare, ma per certi caporali guel
l fu inurbata landata, dubitando che Io Imperadore
ltto colore di pace, non rimettefl in Firenze gli vici
ti Se Ghebellim, Se dille!! che domandando lo impera
dor perche vimancauala imbaiciata def lorentini :

gli fu rilpoito dallaltre ambaiciate.che dubitauano di


lui, Se che lui ine dolfe: dicendo, che era ia intenzio
ne fauoreggiare piu la cittdi Firenze ,
che alcuna al-
tra terra di Toicana Se dille l che
: da quello atto adri
eto era bene dilpoilo verlo Firenze, per quello ioipet-
toi Fiorentini loldorono iooo.cauaheri cittadini di
cauallate , Se feciono lega col Re Ruberto Se con piu
citt di Toicana Se di Lombardia, per ilurbare la iua
venuta: i mandarono fiorini 60000. Se al-
piini gli
trettantigliene pronino, quando folle in Pila, che
furono cagione della ia venuta, perche da i non era
ricco.
Et anno Se di ittembre il re Ruberto ven
in detto
ni*
ne in Firenze tornado dAuignone dal Papa per la ia
coronatione, Se grandemente fu honoraro Se prein-
tato in Firenze: Se iletteui circa vn mele per riconcilia
re i Guelfi inficine, Se trattare deripari alla venuta del Venata
^

lo Imperadore, Et nel medefimo anno e dOttobre par d'Arrigo


di Lu zi al-
t lo Imperadore dettoda Loinna , Se per la via di pia bergo Ina-
pcradorc I
monte venne alla citt dAili, Se ileteui circa 2. meli Italia.

I
5 al per-
134 Historie Fiorentine
affettando le lue genti: Se ragunoui circa 2 000. caua
lieri oltramontani tempo teneua la Signo-
,
In quello
ria di Melano M. Guidetto deila Ione Se haueuano ,

cacciato fuori i Vilc 6 ti,& era in lega cofiorrini a rel

fiere allo imperadore ,& non pot per inganno, che


gli feciono i luoi conlorti, Se per entr lo imperado-
re in Melano con laiuto de Viicnti il di di palqua di
natale. Se ad 6 di gennaio fu coronato infanto Am-
bruogio dallo arciuelcouo , della feconda .corona del
ferro Se da tutte le terre di Lombardia, fu vbbidito, Se
hebbe danari laluo che da Bologna, Se Padoua, che e-
rano in lega coFiorentini Se per tema del detto Impe
:

radore i Fiorentini milfono indetto anno grande lolle


citudine a far fare folli dal fiume darno pred alla por
ta alla croce, in fino a lnGal!o& da firn Gallo al prato
ognisati alzorono le mura, eh erano gi fondate piti di
braccia 8 . che fu cagione poi della difel della citt.
Nel detto anno Se di febbraio M. Guidetto della
Torre tent c trattato con Maffeo Vifconti di rubel-
lare Melano dallo imperadore ma fugli reuelato dal

detto Maffeo ,
Se per lo imperadore fe richiedere M.
Guidetto & condanno Ilo per contumace :& tuttofi
dill,fu motiua deFiorentini, nondimeno per quella
opera figli ribell Chermona ,
Se i Ghibellini cacciaro
no i Guelfi di Brelcia, &Io imperadore vegli fece ri-
mettere Se pacificogli : di che lgu che poco poi i

Guelfi ne cacciarono i Ghibellini, Se anche fi ribellaro

no dallo Imperadore ,
& apparecchiarli fargli guer
ra. In tutto il verno di detto anno fu grande carellia in

Firenze, Se valle lo ilaio del grano vnmezo fiorino .Se


tutte
. .

Libro Primo. 135-


tutte Partihebbono cattiuo flato per le grandi Ipele
del comune, Se per paura dello Imperadore. Se di feb-
braio fu morto M. Betto Bruneilefchi daDonati ,
fatto Ihomicidio nandarono ln Salui ,& difotter-
rarono il corpo di M.Corfo,& feciono nuoue ellquie
Se lamenti moflrando hauere fatto la vendetta: onde
la citt mezza fu llleuata. Nel 1 3 1 1 daprile giun & ijir.
reliquie

fono in Firenze reliquie di lnto Bernaba mandate da di Tanto


Barnaba.
corte dal cardinale di Pelagru , Se furono riceuute con
grandi foinitadi,& ripofle nellaltare di l n Giouani
Se in queflo medelmo mele Imperadore prel per
lo
forza Vicenza, per accordo Padoua con iooooo.fio
&
rini, Se anche riceuette dono di danari da Viniziani,&
lacittdiChermonagli fi arrend a milricordia Se
prella,& perdon loro : ma fece disfare tutte le mura
Se le fortezze, Se pol loro graue impofte, Se haueua
huomi
gi ragunati lo Imperadore circa 6000. buoni
niacauallo,dequal 4ooo. venerano Tedelchi, &il
reflo daltre nazioni Se tahani, Se co quello elrcito di
maggio nand hofle a Brelcia, nel quale alldio con
fum aliai di lira polla Se genti, Se credell che le quan-
do and a Brelcia l folle volto in Tofcana la pigliaua
tutta ageuolmente, Se Roma e folle tutta Italia :
per-
che haueua famadigiuflo fgnore, Nel medelmo me
le daprile i Fiorentini per fortificarli ribandirono tut
ti i cittadini, Se contadini Guelfi pagando certa picco-
lagabeila al comune, & nfeciono piu ordini di leghe
in citt e contado, Se con laltre terre guelfe , Se fecio*
no lega coBoIognefi, Sane!!, Luccheli, Pillole!!, Ve-
terani, giurandoli inleme alla difel, contro alio Im-
I
4 pera-
.

t $6 Historie Fiorentine
peradore ponendoli le taglie de cauagli & mandaro- ,

no alla ditela di Bologna il malilcalco del Re con 400


cauagli , & ltetteui piu meli fra iui,& in Romagna, &:
ilRe Ruberto mand lua gente in Firenze, & poi in
Romagna, & fece pigliare, c imprigionare tutti Ca- i

porali Ghibellini di Romagna. & fece accomiatare tut


ri i Ghibellini, & Biachi, che v erano vlciti di Tolcana.
Dopo lungo afidio s arrend allo Imperadore in
detto anno la Citt di Brelcia per fame ,
& feceui dif-
fare lemura & le fortezze & condanngli in fiorini
, ,

70000. quantunchegraui danni pat lo Imperadore


in detto al!dio,che vi fu morto vno lo fratello, & tra
morti e fuggiti n gli era rimalo il quarto delle lue ge
ti . Dipoi per contorto de Filni, & de Ghibellini & ,

Bianchi di Tolcana diliber venire Genoua & in ;

Lombardia lalci in ogni terra vno tiranno per lo


Vicario, & lntendo i Fiorentini la la venu ta Geno
ua prelno guardia il Cartello e rocca di ln Minia-
to del Tedelco,& fornirollo,&: i Volterrani conforta-
rono al tenerli, &c far buona difel ; i Lucchel lntiro-
no tutte le Cartella di Lunigiana, & di valdArnodl
ltto
Et nellanno detto il Papa mand il Cardinale di
Pratoallo Imperadore Genoua, & poi a Roma co-
ronarlo in lua Vice, &
vno legato mand in Vngheria
per coronare Carlo figliuolo del nipote del Re Ruber
ro,del Reame d Vngheria, & cornandogli che poi tor-
nfl in Italia ,
& conducetegli oltre a monti tutto il
relro, che di lo era Roma & in ,
piu altre terre , e
condulllo inlino Lucca nella Sagrertia di Santo
Friano,
. .

Libro P r i m o. 137
Friano, & fu poi rubato da Ghibellini dome diremo
innanzi.
Del mele dOttobre poi in detto anno venne lo
Imperadore Genoua con 1 000. Caualieri oltramon
tani oltra i Lombardi , & fu riceuuto con grandi ho-
nori come Signore , & pacific i Genouef infieme, &
rimeffiui dentro M. Vbizino Spinoli , &c loi lguaci
ribeili , &c donorongli i Genouef j eoo. fiorini, & alla
Imperadrice ventimiila ,& in detto mele mand per
filo Vicario ad Arezzo vno gennlhuomo Padouano,
che fiibito vi li rimiffi i Guelfi & poco poi vi mor
,

di fcefa

Et nel medefimo mele mand foi Ambaiciadori


a Firenze M. Pandolfo Sauelli, & altri chetici, e giun-
ti alla La lira (opra Montili, fu loro mandato a dire da
Priori,che non veni (fono in Firenze, & non parten- fi

do vi furono rubati da malandrini ,


& diffidi di con-
fntimentofgreto de Priori ,
il perche detti Amba-
fciadon fi partirono , & andaronne Arezzo, & iuiri-
chiefno tutti i Signori e communi di Tofcana alla

coronatione delio imperadore a Roma : &c ancora


mandarono indetto mef i Fiorentini il malifcalco
con molti foldati in Lunigiana, & Pietra inta, e Sar-
rezana per impedire la venuta dello Imperadore a Pi-
la, &c del mefidi Nouembre mor la Imperadrice a Ge-
noua figliuola del Duca di Bramante, e fu fppellita a*
Frati minori
Et nel detto anno e mele lo Imperadore , i 31tr
fece procedo contro a Fiorentini , che fein fra
quaranta d non eli mandarono dodici huomini
con
138 Historie Fiorentine
con findacato. & pieno mandato dvbbidirlo , fulfo-
no condannati in hauere & in perlnadouunche fuil
fono trouati, &
no vi mandarono, ma comandarono
a tutti i loro mercatanti, che tornaflno con tutte lo-
ro mercatantie , & in detto mele fu grande diicordia
in Firenze fra i lanaiuoli per cagione del confidato .Et
del mele di dicembre ilRuberto mand aFiorenti
re
ni 200. caualieri per aiuto al contallo dello Imperado
re, erane capitano il conte di Luni dAraona.
Nel medefimo mele i Guelfi entrarono in Brelcia
c nbellarolla dallo Imperadore, mafuronnepoi cac-
ciati da M. Cane della Icala: & piu fi ribell anche dal

io Imperadore Parma, & Reggio Se fu loro manda-


to aiutodaFiorentinie lega deGuelfi di Tolcana.
Del mele di gennaio prolfimo fu morto a tradim-
to andando a vccellare M
Pazzi no de pazzi vno deca
.

porali dereggenti da Pallier cauaicanti e loi compa


gni dicendo per vendetta perche diceua hauea fatto
:

morire Mafino Se M. Betto Caualcati ,


Se recato il cor
poal palagio depriori per piu infamia, il popolo col
gonfalone sarmo Se andorono alle loro cal Se arll-
le, Se tutti furono cacciati, Se depazzi furono fatti dal

popolo 4. caualieri dando loro rendite alle Ipel dei


comune.
;
In quello medefimo mele fi rubell dallo Imperado
re la cittadi Chermona per operazione deFiorentini,
Se nel medefimo mele venne in Pila il malilcalco del-
lo Imperadore M.Arrigo di Namurro fratello del con
te Ruberto di Fiandra, Se in quelli di fece pigliare mol
te lme deFiorentini, che veniuanoda Pila :e per!
Fio-
Libro Primo. 139
Fiorentini mandarono gente appi et a cauallo a (in
miniato alle frontiere.
Del mele di febbraio (guente l rubell dallo Im-
)eradore Padoua per operazione deFiorentini Se Bo-
fognefi. Et nel medefimo me(e l parti lo Imperadore
da Genoua per venire Pili, Se (prallette porto ve-
neri 1 8. di per fortuna & in Pila giunl ad 6 . di mar-
zo, & fu nceuuto con grandi honori & doni di danari
Se fagli data la Signoria libera, e lletteui inlino ad 2 2
daprile, Se in quello tempo le (ue genti molte volte
(corfno ne terreni di (in Miniato Se in quello di Lue
ca, ma nulla acquillorono ( non la valle Se callello di
Buti, che fi teneua peLucchef.
Nel 1512. Se daprile il re Ruberto lntendo la ve !
3

nuta dello Imperadore Roma vi mand inarizi Gian


ni Orimi (uolldato con 600 cauaheri, . Se richiel
tutte le terre della lega di Tolcana, che vi mandall-
no : Se mandoronui i Fiorentini 500. caualieri Se mil-
le pedoni, Se la inlgna reale port M. Berto di M. Paz
zino.de pazzi il quale vi morbi Lucchel vimadorono
3
00. caualieri Se mille pedoni, i Sanel 2 00. caualieri Se
yoo.pedoni,8e molti altri vene madorono Falere terre
per ct rallaralla coronazione dello Imperadore inde
me colla forza degli Orimi ,
Se prelno capidoglio Se
le torri dintorno, e calle! lnto Agnolo, Se i palazzi di
fan Piero, Se tutto traileuero. La parte deColonnel,
che teneua collo Imperadore prelno fnto Giouanni
laterano, Se (anta Maria maggiore, Se il cuhlo, e (an-
taMaria ritonda Se le milizie, e (anta Sauina,Se ciaf cu
na parte sallrrgli nelle fortezze, Se i Fiortini vi fe
ciono
140 Histori Fiorentine
dono correre vno palio di velluto chermefi il ddi fan
ro Giouanni rnododi Firenze, Se nel medefimo me-
al

le lo Imperadore con circa 2 000. cauagli fi parti da Pi

fa Se per maremma, Se contado di Siena ,


Se dOruieto
previamente giunl a Viterbo Se hebbelo lnza conta
ilo : perche lo fignoreggiauano i Colonnefi , Se nella
(a palTata in Oruieto l leuorno i Ghibellini contro a

Guelfi, Se pure i Guelfi vinlno Se cacciaronne i Ghi-


bellini inanzi che da gente dello Imperadore potello-
no hauere aiuto, e piu giorni lprallette a Viterbo n
vededo bene modo a entrare in Roma per la guardia,
che per Orfim era polla a ponte male pure 'poi
gli :

venne e polll inlu monte malo, Se co iaiuto deCo-


lonnefi per forza vinV ponte emale,Sc entro in Roma
di 6 . di maggio, e po lffi a Vanta Sauina, Se nel detto
mele di maggio le genti deFiorentini caualcarono a
cerretello in valdera,doue i Pilni erano adafldio , Se
caccioronne 1 Pilni con molti morti Se prefi. Stando
il lpra detto Arrigo Imperadore in Roma, Se non po

tendo andare a coronarli ln Piero come d'vlo,


molte battaglie hebbono le file genti con quelle del re
Ruberto Se deTolcani, e parendogli che quelli bada
fuchi foflno perdimento ai tempo Se di honore, man
d per licenza al papa di coronarli in alrra chiel,Sc Ve
cefi coronare in lnto Giouanni laterano dal cardinale
di Prato, Se altri legati di primo dagoilo , Se pochi
giorni appreflo l nand a Tiboli falciando Roma
in male fiato ,
Se molti deVoi baroni fi partirono da
lui Se tornoronli nella Magna, poi fi part lo Impera-
dore detro da Tiboli Se venne a Todi per venire verl
Tolc-Vi
.
Libro Primo. i-4-r

Tolcana richiamarono tutte ie loro genti , che erano


Roma, & foidaronne molti altri, & attelno tutte
metterli in puto nelle fortezze, & in ognalcra col per
refiitere allo Imperadore , & del mele dAgoilo li parti
da Tcdi,& pals pel ctado di Perugia gualldo,& ar- dt-noTm!
e rad
ddo, e per forza prel Cailiglione chiulino lui lago,
1

[0 p p
poi ne vne Cortona, poi ad Arezzo,doue furiceuu - remini in
VJlU Arno
to co grande honore,& lui ragun fua gente, Se preilo
ne venne in lui terreno de Fiorentini ad i 2. di Sette-
bre: & arrendelgh il cailello di Capo li uole, poi n(I-

dimonte Varchi, doue era alfai loldati appi, & a ca-


ualIo,& in fine dopo molte, & alpre battaglie sarrde-
rono in capo di tre di, e lmilmte prel Santo Giouani
Se da 70. loldati catalani Se lnza riparo ne venne
,

nel Borgo di Feghine. 1 Fiorentini per quello lnza a-


Ipettare altri amici caualcarono c tutto il popolo , &C
loro gente aflAncil in numero di 1 800. caualieri , e .

gente aliai appi per ritenere il palio allo Imperadore,


Se egli colia fa gente polto in fu Mla dArno detta
il Mczzule , richiel i Fiorentini di battaglia ,
i quali
non voliono metterli alpericolo della battaglia per no
lntirficon piu gente di lui, Se non haueuano Capita-
no^ credeuano lnza battaglia tenergli il palio
Lo Imperadore per con lgi io de Fiorentini vlciti,
13
che erano co lui, prel la via dei Poggio per llretti pai-
fi,& palso il Cailello verlo Firenze, partedellhoile de
Fiorentini col malilcalco del Re Ruberto fi feciono
loro incontro per altre vie a palli , ma la gente dlio
Imperadore combattendo c loro gli ripinfono quali
come rotti infino aliAncil, ma c poco dano degni
parte,
138 Historie Fiorentine
parte, Se erano quiui i Fiorentini quafi come a (Tediati,
Se con poca vettouaglia, che ( Io Imperadore hauelf
attefb quiui, gli harebbe tutti prefi.ma diliber preda-
mente venire alla Citt di Firenze credendola hauere
(nza contado, falciando Thode de Fiorentini allAn-
ci( tutti sbigottiti,^ impauriti Et cofi il (guente d
.

Io Imperadore detto pafi Arno,doue mette la Menf


la con circa 1 000. caualli ardendo ci che trouaua , Se

pofoffi a San Salui, allettando le Tue brigate, che veni-


uano da IAnci(,& da Todi, che ( (libito fofl entra-

to in Firenze fi crede Tharebbe hauuta : perche troua-


ua le porti con poco prouedimento In Fi-
aperte , Se .

renze ne fu grande (pauento vedendo lardoni Se ve- ,

dendo che le loro brigate erano rimale come rotte al-


lAncil,pure sarm il popolo (libito ,
e dreto a Gon-
faloni vennono al Palagio ,
Se annodi il Vefcouo co*
caualli de chetici e and alladifenfione della porta (n
to Ambrogio, & tutto
popolo gli (gu drieto>& ac-
il

campananti drento innanzi le mura , attendendo con


grande predezza a rimettere i folli ,
Se fare (leccati, e
bertelche, Se cofi lfettonodue di in grande paure tan-
to che le loro genti tornarono da T Ancil per diuerf
vie , Se oltre alle loro mandorono i Luccheii in aiuto
<5 oo. caualieri e 3 000.
pedoni, Sanefi 600 caualieri,
i .

e 2000. pedoni, i 100. caualieri, e 500. pedo-


Piilolefi

ni, i Pratefi 5-0. caualieri , e 400. pedoni , i Volterrani

100. caualieri, e 3 00. pedoni, Colle, Sa ngimignano, Se


(uto Miniato, cialcuno 5-0. caualieri, e 200. pedoni,
i Bolognefi 400. caualieri , Se mille pedoni, di Roma-
gna, cio da Rimino,Rauenna, Faenza, Ce(na,& altre
terre
.

Libro Primo. i 39
terre guelfe 500. caualierhe 1 joo. pedoni, dAgobbio
1 00. caualieri,da Citt di Camello yo.caualierfda Pe-
rugia non venne aiuto per la guerra haueano co To-
dini,e Spuletini,& coli in otto di fi trouarono i Fioren
tini piu di 4000. huomini cauallo , Se gente pie in-
numerabile, & io Impradore hauea circa 1 800. caua-
Jieri tra Oltramontani, & Italiani, & fu in quello anno

grande abbondanza d ogni vettouaglia e iletteui Io ,

Imperadore ad afiedio infino ad vltimo dOttobre, Se


mai non di battaglia alcuna (pelando hauerla di con-
cordia , Se i Fiorentini anche non ardirono metterli
alia fortuna, delia battaglia bench haueflno quattro
cotanti gente per non hauere capitano , Se bench da
quella porta la Citt parell alfediata, tutte laltre por-
te llauano aperte, & vlciua,& entraua merctie e ogni
col, come le nelfuna guerra folle, Se la maggior parte
andauano per la Citt dilrmati . Et in quello tempo
dOttobre gente de Fiorentini cacciarono rotta gen
tede Pilni, che di nuouo erano venuti a hollecer-
retelIo,& Io Imperadore ilette piu giorni malato a ln
Salui ,
Se poi la notte dOgnilnti fece mettere fuoco Part ; fsi

ne lioi campi , Se con tutta fila gente fi part ,


Se pals
Arno & pollli nel piano dma,tre miglia dilungi al- dor

la Citt , ne per quello vici gente di Firenze ,


ma con
grande fonata di campane di notte sarm tutto il po- ir
polo, per modo che hebbono le genti dello Imperato-
re paura di non elfere fopragiunti ,
Se alcuni poi di d
vlcironodi Firenze mfino in lui poggio di Santa Mar-
gherita, Se feciono alcuno badalucco co nimica, & do-
p tre giorni fi partilo Imperadore con tutto ihoile,
&an-
144 Historie Fiorentine
& andonne al Borgo di fan Calciano predo a Firenze
orto miglia & Fiorentini attelno per quello a raf-
, i

forzare tutta la parte doItrArno, & quiui gli manda-


rono i Pilini in aiuto ^oo. cauaieri, &c jooo. pedoni,
c i ooo. balellrieri Genouefi,& a fan Calciano dimo-
r inlno adi 6. di Gennaio linza dare alcuna batta-
glia alla Citta, l non certe correrie, che faceuano le lue
& per diligi e freddi
genti colie nollre per Io contado,
infermarono molte lue genti, & morirono, & feciono
grande corranone, inlno a Firenze: il perche lui l par-
t c5 dia gente,& andonne a Poggibonizi, & prel Bar
berino e lin Donato in Poggio , & piu altre fortezze,.
& ripol il Cartello in dii poggio lopra Poggibonizi
come lleua edere e nominoilo Callello Imperiale, &
foggiornoui inlno adi 6 Ai Marzo con molti diligi di
vettouaglia per edere ferrate le llrade, & di Siena & di
Firenze, e tutto d erano adiltate le fue genti dalle gen
ti delle terre circunllanti,& da quelle del Re Ruberto:
& molti ne furono morti & molti ,
l ne partirono , e
tanto Icem il dio holle, che rimale llo con circa mil
le huomini a cauallo, & edndo col adttigliato di g
te,& con debito gli fu mandato dal Re Federigo di
Cicilia aoooo.dobble per fermare con lui lega contro
al Re Ruberto , co* quali pag le die genti , & partifsi

da Poggibonizi , &c andonne a Pili, e quiuifece molti


procedi contro a Fiorentini priuandogli di tutti ho-
nori , & molte condannagioni & che non potelsino ,

battere moneta, e concedette M. Obizzino Spinola,


& al Marchel di Monferrato , che potedono battere
fiorini contrafatti a quelli di Firenze. Sopra il Re Ru-
berto
. e
L r B R O PRIM o. 145
beffo fece il lmigi'iante priuandoio>& condannando-
lo grauemente, i quali tutti procedi furono poi annul-
lati da Papa Giouanni ventiduelmo,Se in quella dan-
za Pila le lue genti tolfno Pietralnta a Lucchesi, Se
Sarrezano, che anche era de' Luccheli sarrend Mar
$heh Malefpinijche teneuano collo Imperadore . Fat-
to quello diliber lo Imperadore dandare contro al
Re Ruberto come haueua promedb al Re Federigo di
Cicilia ,
Se attef ragunare moneta allah & gente ,
Se
adun circa 2 5- co. Oltramontani , Se circa 1 ^00. Ita-
liani ,
Se fua nchielta i Genouefi armarono circa 20.
Galee, iequali ne mand innanzi verl Regno ad il il

accozzarli con yo. Galee,che haueua armate il Re Fe-


derigo, lequali prellamente preldo nel Regno la Cit-

t di Reggio , Se piu altre ,


Se lo Imperadore colle lue
genti li part dAgollo 151 3 & male l-
da Pila ad j.
np palso da Callel Fiorentino, Se combattello , Se non
fhebbe: poi pals fra Poggibonizi, Se Colle , Se lungo
le mura di Siena, laquale trou bene impunt alla dife
l con gente de Fiorentini, Se polfi campo mon-
Morte del
te Aperti in l lArbia ,
Se aggrauando iux dinfermit 1

and in piano di Filetto al bagno Macereto , dipoi go Luziro

nand Bonconuento, doue lo llrinl per modo la in Bonbon-*


ferinit, che mor adi 24.dAgolIo 1515. uent0

Morto io Imperadore tutti i Ghibellini, luci ami &


ci di Tolcana.e Romagna, Se delia Marca l partirono

dell holte,Se i luoi baroni, Se Pilni prelno il corpo,


recorollo Pila, Se leppellirollo nel Duomo con gran-
di hoiori , vaiente huomo f u reputato ,
& di grande
opere, Se lanza dubbio li credea, che il Re Ruberto era

sb K. limale
.

146 Historie Fiorentine


fi male in punto alla ditela ,
che non lo harebbe appet-
tato. Federigo Re di Cicilia , che gi hauea accozzata
la lua armata con quella de Genoueh, fcritto la morte
dello Imperadore venne predamente a Pila per veder
10 morto,poich non lo nauea potuto vedere viuo , Se
affai predo le ne part, Se torn in Cicilia, & vollogli i

Pilni dare la Signoria di Pil,& non la volle poi per


,

paura vollono fare Signore il Conte di Sauoia , Se M.


Arrigo di Francia Se neffuno volle accettare : ma tutti
l tornarono in loro pael lluo che
000. caualli , che1

ritennono loro lldo , Se non potendo hauere altro


Dierono i

Pifani la Capitano dierono la Signoria di Pifa Vguccione del


Signoria
Pifa
la Faggiuola di malia trebara, liquale era dato Vicario
di
Vguccio* dello Imperadore in Genoua,quedi venne predamen-
ne della
Faggiuola te a Pil,& prel la Signoria, Se di grandi tribolationi
a paefi dintorno.
Nel detto anno parendo Fiorentini effere in cat-
I Fiorenti
nijLucchc tiuo dato per le loro diuifioni,& viuendo ancoralo
fi,Piftole-
f,Pratefi, Imperadore,per loro rimedio dierono la Signoria di Fi
dierono la
Re
renze Re Ruberto per cinque anni, & poi l prolun-
al
Sig. al
Ruberto. g per tre Se il Re vi mandaua di fei meli in lei meli,
,

lo Vicario, & il lmigiiantefeciono Lucchel,Pidole-


fi,& Pratel,& fu buona diliberatione,che le non lolle
gouerno di detto Re per le loro diuiloni certamen-
11

te l lrebbono conlmati
Subito che Vguccione lpradetto hebbe prel la
Signoria di Pila cominci fare grande guerra a Lue-
cheli, Se a Fiorentini intorno l n Miniato ardendo,
Se guadando, Se perche i Lucchel haueuano grandi di
uiloni male attendeano alladifel, Se tutto il pel era
- de
Libro Primo. 147
de Fiorentini , & feciono i Lucchefi pace coPilni
con grande dilpiacere,& cruccio de Fiorentini, Se ren
c)erono Libbrafatta, &: piu altri Cartelli,& rimiflno in
Lucca glIritemiineJli,& loro lguaci.
Nel lguente anno ridomandando gli vlciti Ghi.
bellinirientratiin Lucca 1 loro beni col fauore d Vguc
cione a Guelfi , che per adrieto le gli haueano appio- a
priati , & per quello eflndo in dilcordia , Vguccione
ordin trattato co' detti Ghibellini, cio, Intenninelli,
Quartigiani,Pogginghi, Se Honelli, i quali vn di da-
to.Ieuato il romore gli dierono la porta del Prato , Se
entr drento colla gente de Pilni,& prel la terra per;
fua,& richieda de Guelfi i Fiorentini haueano man-?
dato loro (beco rio di gente che gi erano Fucecchio,;
ma eflndo tardi il Vicario del Re Ruberto ,
cio M.
Gherardo da fan Lupidio con tutti i Guelfi fi vicinano
.vgucco.
di Lucca , Se vennone Fucecchio , Se lnta Maria 3 ne della

Monte, Se nelialtre terre di valdArn , Se in Lucca fu pfif Lue


ca *
rubato ognvno amico , Se inimico con molte arfioni,
Se homicidij ,Se oltre acci fu rubato il teler della
Chiel di Roma M. Gentile "da monte Fiore
, ilquale
Cardinale hauea recato da Roma,& della Marca, pa
&
trimonio lalciatolo in lnFriano di Lucca come dice
mo adietro. od
Hauuta chebbono i Fiorentini detta nouell (bi-
to mandaronoin valdArno, eprelono tutte quelle
terre che fi teneuano parte Guelfa, cio Fucecchio}
,

lnta Maria monte, monte Calui, lnta Croce, Cartel


Franco , Se monte Topolr, Se in Valdinieuole, monte
Catino , Se monte Sommano, non ihebbe Serraualle
;
'
K 2 per
. .

148 Historie Fiorentine


per difetto de Piilo!efi,per non volere pagare i llda-
tijChei teneuano,& fu preio da vlciti di Piitoia: dipoi
i mandarono domandare al Re Ruberto,
Fiorentini
che mandaffe loro vno de loi fratelli per loro Capi-
tano & lubito furono eluditi , & mandoui M. Pie-
,
Mand il
Re Ruber ro {io minore fratello, &: giurile in Firenze ad 18.
toM. Pie-
ro (uo fra
dAgoilo, con circa 300. cauallo , &
con grandi ho-
tello per nori gli fu dato la Signoria libera, & alilo modo di-
Signore di
Firenze. Iponeua degli vfici: fu belliflmo giouane , e tanto-
gratiolo , che le folle viuuto di certo fi teneua, che gli
farebbe Rato dato la Signoria vita, & del mele di
Settembre in detto anno i Fiorentini con tutta la le-

ga de Guelfi feciono pace con gli Aretini per ope-


razione del detto M. Piero Signore ,
che allhora tor-
naua in cala i Mozzi & in detto anno apparue vna
;

Cometa , 8c dur circa li lttimane , & in quello


tnedefimo anno per dilcordie fra gli elettori furo-
no eletti due Imperadon , cio il Doge di Bauier,
& Lodouico lo fratello , di che legni poi molti
Icandoli
In quello anno medelimo Vguccione della Fag-
giuola hauedo prel Lucca rend a Pilni tutte le Ca-
llella, che per adrieto furono loro ,
delle quali i Pilni
feciono disfare Alciano, Cuoia, Cailiglione di valdilr
chio, & Nozano ,
ritennoao Libbrafatta, Mutrone, il
Viereggio, Rotaia, & Sarrezana,& caualc Vguccione
colla la gente Tedelca lpra Pilloia infino Carmi-
gnano ,
& lopra i Volterrani infino a ln Miniato , So
prel Cigoli , poi hebbe monte Calui, che il teneua-
no i Fiorentini per non ellre lccorl preilo
&
Libro Primo. 149
Nellanno lguente 5-
.il detto Vguccione ven-
1 $ 1 t

ne con fua gente monte Catino, che fi teneua


holle
pe Fiorentini & i Fiorentini mandorono nel Regno
,

per lo Prenze Filippo. Di Taranto fratello del Re Ru-


berto ilquale venne in Firenze ad 1
,
di Luglio con 1 .

M.Carlo iuo figliuolo,^ con yoo.caualieri lldo de


Fiorentini contro a voglia del Re Ruberto, perche gli
pareua huomo tellereccio,e fuenturato in battaglie,
t non iolfe la fretta che Fiortini ne feciono, haueua
il Re Ruberto diliberato mandare loro il Duca fo fi-
gliuolo con maggiore ordine, & piu gente e configlio.
Venuto il detto Prenze in Firenze, Vguccione fece
molto maggiore sforzo di gente allo affedio di monte
Catino con laiuto dei Vefcouo dArezzo,& de Con-
fidi Santa Fiore, & di tutti Ghibellini di Tofcana Se i ,

vfeiti di Firenze, & Lombardi, & di M.Maffeo Vilcoh

ti,& de figliuoli in numero in tutto di 2 ^oo.caualieri,


Se popolo aliai. Et i Fiortini per loccorrello fimiimen
te richielno tutti 1 loro amici, cio Bologne!!, Sanefi,
Perugini, Citt di Caldio, Agobbio di Romagna, Pi-
llolefi, Volterrani, Pratefi,& di tutte altre terre Guelfe,
in numero colle loro genti, & del Prenze, & di M. Pie-
ro di ^ 2co.caualieri,&grandiflmagente appi, & ad
6 dAgoilo partirono di Firenze,
. andoronne in &
Valdinieuole con aliai Capitani , Se non troppo ordi-
ne,& nondimeno Vguccione dopo certi badaluchi fat
ti vedendo a Fiorentini tanta gente
, Se lntito ,

certo ordine dato di impedirgli la vett-uuaglia dili-


ber di lalciare detto. afledio>,& tornarli Pila . Et
vna notte fi. parti con tutta fila gente arl prima tutti
K 3
i batti-
150 Historie Fiorentine
i battifolli ,
Se venne in lui congiugnimento dello ap-
pianato dellvna parte, Se dellaltra. Il prenze, Se la gen
re de Fiorentini eflndo M. Piero malato di quartana
Pentito la detta partitali leuarono in fui giorno da cam
po con poco ordine per adiri tare i nimici, credendof-
glino hauere in rotta, Vguccione vedendo che gli era
neceflrio combattere, con gran lnno, Se ordine pre-
f prima alcun luogo di vantaggio , venne battaglia
colla gente de Fiorentini, Se bench di principio fufl

gran zuffa, & fuflui morto vn figliuolo d Vguccione,


Se M. Giouanni Giachinotti Malefpini rubello di Fi-
Furono renze, Se certi de foi,pure in fine i Fiorentini furono
rotti iFio
rentini rotti, &
meffi in fuga , Se furonui morti circa 2 000. Se
monte Ca
tino da V*
prefi circa 1 foo. fra quali fu morto Piero fratello M.
guccione del Re Ruberto , Se mai non fi trou il fuo corpo , Se
della Fag-
giuola M.Carlo figliuolo del Prenze,& il Conte Carlo da bat
tifolle,& M. Caroccio,& M. Brafco dAtaona, valenti
coneftaboli,& moriui dogni calato grande di Firenze
in numero di 1 14. caualiendi cauallate,& molti del-
laltre terre anche fopradette , Se molti nannegarono
pe paduli,il refio chi fuggi per vna via,& chi per vn al
tra,& quefia {conftta fu ad 29. d Agofio, per la qua-
le fiibito sarrend Vguccione il Cartello di monte
Catino, & quello di mte Sommano, flue le pedone,
et fbito poi i Signori dAnghiano rubellarono da Fio
rentini il Cartello di Vinci, & Baldinaccio Adunali rii

Guidi& prefno , Se
bello di Firenze, rubell Cerreto
ruborono molti fuggiti da detta rotta Se poi in com- ;

pagnia dVguccione , Se poi di Cafiruccio feciono


grandi guerre al contado di Firenze: alla fine pe r patti.
Se da-
. .

Libro Primo. 15 i
&c danari, & con edere ribanditi, renderono a Fioren.
tini le dette C alleila con vergogna del comune ,
per la
detta rotta non fi sbigottirono per i Fiorentini , ma
preilamente fi rimidTono in punto di danari, & di gen-
te con afforzare le terre alle difef ,
&c niunaltra col
perderono, mandarono al Re Ruberto per vno Capi-
tano, ilquale mand loro Conte dAndria, c di mon
il

te Scogliof detto Conte nouello della cala del Balzo


con aoo.caualieri, & affai fcorno nhebbono gli vfciti,
& Ghibellini credendo dopo la rotta fiubito hauere
Firenze
Nellanno fguen te Vguccione fece decapitare in
Pila Banduccio Bonconti, &c il figliuolo ,
opponendo
loro fattamente trattato col Re Ruberto, perche erano
grandi, & lui Cittadini, & alquanto contradicenti alle
file tirannene, di che affai {degnarono i Pifni
I Fiorentini per ancora piu fortificarli contro alla
forza d Vguccione mandarono in Francia perM.Fi-
lippo di Valos figliuolo di M. Carlo di Francia per lo-
ro Capitano con 8oo.cauaIieri,& non lo poterono ha
uere per cagione della morte del Re Luis fuo cugino,
& ancora pet fetta ,
che ne nacque in Firenze , che chi
voieua la Signoria de' Franefchi, tk altri del Re Ruber
to,Sc mandarono anche nella Magna per lo Conte di
Lutimberghe con ^ 00. caualieri,&-non ihebbono, di
quelli che erano contrari] alla Signoria del Re Ruber-
to era capo M. Sirnone della Tol,e certi grandi, & Ma
galotti con certi popolani, & erano tanto potenti, che
poco poteua in Firenze il Conte Nouello Podeita, &:
Vicario del Re Ruberto ,
& cacciarono in capo di 4.
K 4 meli
. ,
,

Historie Fiorentine
3 * 6.
meliche vi doueua Ilare vno anno.
harebbono cac Se
ciati di Firenze tutti gli amici del Re Ruberto le non
Fu caccia-
to di Fir-
fufl la paura della forza d Vguccione, Se per lgnoreg
ze il Cte giare piu in Firenze feciono venire vno Bargello che ,
Nouello
Vicario, et fu Ser Land dAgobbio huomo carnefice, Se crudele,
Podeft
del Re Ru Se adi primo di Maggio li dierono la inlgna , &: cin-
berto.
quecento fanti , & ltaua intorno al Palagio, Se andaua
per la terra vccidendo quando vno ,
Se quando vnal-
tro colle mannaie lnza altro giudicio ,
Se vccil vno
cherico de gli Abbati , Se vnaltro de Falconieri in-
nocenti, Se piu altri ,
Se iaua la Citt in piu tirannia
Se paura dentro , che di Inori , e ltto detto Bargello,
Se in detto anno li compierono le mura dal Prato
Ognilnti,& di San Gallo, Se battelli vna moneta
falla di rame bianchito, che li chiamauano Bargellini,

Se contaual lvno danari li che non valeua quattro


con aliai biafimo
Nel medelmo anno ,
Se d Aprile elfendo in Lucca
per Signore il figliuolo d Vguccione della Faggiuola
fece pigliare vno degli Interminelli nominato Ca-
ntuccio, giouane di grande ardire , Se lguito per certe
ruberie, & homicidij fatti in Lunigiana,& non hauen-
do ardire di giuilitiarlo, mand per Vguccione lo Pa
dre Pila , ilquale lbito vi venne con parte della fua
gente darme ,
Se come fu in lui monte ln Giuliano
Perd in lileu il popolo di Pila romore,& capo, ne fu Colcet
vnodi V-
guccione to da Colle franco popolano, per lperchi delle tiran-
la Signor
ria di Pifa
nie d Vguccione ,
Se per lo Idegno prel nel popolo
& di Luc- della morte di Banduccio Bonconti, Se del figliuo-
ca.
lo, Se corlno alle cal d Vguccione ,
Se ruborolle ,
Se
Libro Primo. 15$
ar flle , & vccifno tutta la lia famiglia gridando
muoia il tiranno , Se feciono loro Signore il Conte
Gaddo Giunto Vguccione a Luc-
de Gherardelchi .

ca , & fnritouif la nouella di Pila , il popolo fi com-


incile tutto Il perche Vguccione col figliuolo per
.

paura fi fuggirono nelle terre del Marchefe Spinet-


ta , Se poi a Verona M. Cane della Scala . Et Ca- Caftrtic-
ci fu fat-
ntuccio {campato grido di popolo fu fatto Signo-
to Signor
re per vno anno, per operazione di M. Pagano Quar Lucci,

tigia ni Se Pogginghi, e honefti con patti, che il det-


,

to M. Pagano folle Signore nel contado Se in capo ,

dellanno fcambiafl la Signoria con Cantuccio ma ,

Cahtuccio per elre al tutto Signore gli colle cagio-


ne addo , Se ccciollo di Lucca , Se del contado , che
fu il merito dello fcam parlo, Se farlo Signore, & li-

mile merito hebbe Vguccione da Pilni dhauergli


efltati.

Grande parte de Guelfi, & de maggiori calati di


Firenze erano fauoreuoh alla Signoria del Re Ru-
berto : Se parendo loro Rat male ltto la Signo-
ria del Bargello Icrilfono legatamente al Re Ru-
berto , che gli piacefi fare luo Vicario in Firenze
il Conte Guido da Battifolle , Se coli fu fatto . Ec
di Luglio in detto anno venne in Firenze , e pre-
l la Signoria pe'l Re, laltra parte contraria al Re
cjuantunche fignoreggiall nel priorato , non ard
a contrapporli, perche il Conte Guido era ve-
detto
ramente Guelfo ,
pure haueua poca polla, per la
Signoria del Bargello , che sintendeua co Priori , Se
Gonfaloniere ,
Se co Gonfalonieri delie compagnie,
ma
154 Hi sto rie Fiorentine
iy\6.
ma aduenne che in quello tempo arrm in Firenze la
figliuola dei Re Alberto della Magna, Se Sirocchia del
Doge dOllericchijche aridaua a marito Carlo Duca
di Calauria, 5e figliuolo del Re Ruberto, & era accom-
pagnata daliAiciuelcouo di Capoua, Se da M. Gianni
fratello del Re Ruberto Se dal Conte Nouello, e piu
,

altri ,
Se fu molto honorata dai Conte Guido ,
Se dalla
parte, che fauoreggiaua il Re ,
Se a lei, Se a la cpagnia
fi dolfono della Signoria del Bargello, mollrando elle-
re contraria quella del Re, onde li framiflbno di rac-
comunare i Guelfi indenne, Se elfendo gi fatti ltte de
nuoui Priori della parte del Bargello lnaggiunlno
anche li della parte del Re Ruberto, Si fubito lignifi-
cato Reper lettere i portamenti del Bargello coma-
al

d, che folle mandato via. Se coli fu fatto, Se i lguenti


Priori coniaiuto del Conte da Battifolle furono elet-
ti quali tutti i Re Ruberto, et co-
tredici della parte del

li danza altra turbatione la parte del Re Ruberto inde-

Conte rimafono Signori di Firenze, Se manten


nte col
nono gran tempo la Citta in tranquillo llato, Se molto
accrebbe dartefici, Se dogni bene, Se compiei!! il Pala-
gio nuouo del Podella,Se del mele di Gennaio in det-
to anno ai terraio in vald'Arno nacque vn fanciullo
monllruol con due corpi Se fu recato in Firenze ,

Santa Maria della Scala, Se ville venti di, Se mor prima


ivno che laltro.
1117 *
Nellanno leguente peroperatione del Re Ruberto
Pace co
fra fui, Se 1 Fiorenti m,Se i Pilni, Lucched, Sancii, Piflo-
Pifani j e
lel ,
Se tutta la lega di parte Guelfa di Tolcana li fece
piu altri.
pace,Se nhebbono i Fiorentini le loro vite franchigie
in Pila,
. .

Libro Primo. 155


in Pila, Se non Iharebbono acconlntita i Pifni, ( n
folle certa lgacit,che li vs per chi allora reggeua in
Firenze di certe lettere , che fi finl mandare Parigi
per la via di Vignone di grande ordine dato
Pila, Se di

m Firenze dhauere vno de reali con grande gente, Se


per ordine dato furono prel in Pi l, Se prelntate a gli
Anziani , il perche lbito ridomandorono quelli , ch
praticallno la pace , Se lbito fi conchiul . In detto
anno i Fiorentini feciono disfare la moneta bargellina
Se fecelne piu altre darienro, vna di danari ^ o. lvno
detto Guelfo, vn altradi danari 20 .Se vna di danari 1 f
vno Se fondoffi la pila del nuouo ponte detto reale,
,

Se fecionfi le mura dArno alla porta di Santo Ambio


gio.Se quelle infino al collo de Tintori
Nel medefimo anno, Se dAgofio Vguccione della
Faggiuola con aiuto di M. Caneda Verona, venne co
affai gente nelle terre di Spinetta Marchel per venire

rientrare in Pila per certo trattato, che vhaueua . Il

trattato fi Icoperl, Se Colcetto da Colle col configlio


del Conte Gaddo ari le cal de Lanfranchi, che trat-
tauano co lui, Se vccilne quattro,Se Vguccione fi tor-
n in Lombardia, Se Calli-uccio Signore di Lucca fece
lega col Conte Gaddo ,
Se co Pilm , Se caualc lpra
le terre di Spinetta, Se tollgli Foldinuouo, Verruca, Se
Buofi con molti danni
Nel 1518. prel il Re Ruberto la Citt di Genoua i3

)er Papa Giouni, Se per l ellndone richieffoda quel

fi , che la reggeuano perche non fi poteano difendere

da gli vlciti, Se effendo poi anche lui opprellto da det


ti vlciti, Se per elferne cacciato ,
richiel daiuto tutti i

Guelfi
1 56 Historie Fiorentine
Tolcana,& mandaronui i Fiorentini 1 00. ca
Guelfi d
ua!ien,& ^oo.pedonfii quali paflando da Siena la tro-
uarono lotto Tarme: perche M. Sozzo Dei, Se M. Deo
Tolomei,St giudici, e notai, & beccai voleuano caccia-
re lo llato de noue,che reggeuano, i quali reggenti fu
rono da quelle gente de Fiorentini, chandaua
aiutati
no Genoua, Se cacciarono i congiurati Se Genoua ,

feciono grandi fatti in aiuto dei Re c grandi honori.


l$io. Nellanno 1320. hauendo Papa G'io. infieme col
Re Ruberto comtnollb gente di Francia con M. Fi-
lippo di Valos venire in Lombardia per reliilere alla
forza di M. Maffeo Viiconti , Se de figliuoli ,
Se i Fio-
rentini, e Bologne!!, Se Sanefi richiedi dal detto Papa, _

Se Re daiuto vhaueuano mandati iooo.caualieri,per


quella cagione Callruccio Signore di Lucca, Se gicol
legato co Pilni richieila di detto M. Maffeo, & an-<
che per farli grande, ruppe guerra a Fiorentini ,
& Li-
bito prel Cappiano, Se ponte lpra la Gulciana Se
il ,

monte Falcone, Se pals la Gulciana {correndo Fu-


cecchio^ inlino a Empoli, poi torn ad alfedio San
ta Maria monte , Se prella in pochi di con aiuto de
terrazani,Se hauendo llpetto di quelli, che gliefhaue
uano data gli men a Lucca ,.Se fecegli morire in pri-
gione: dipoi prel piu Callella in Carfagnana, Se in Lu
nigiana,& molto iturb la imprel del Papa, Se del Re
in Lombardia Nelmedefimo anno Callruccio colla
.

fua gente, Se de Pilni and allo alldio di Genoua , Se


i Fiorentini andarono colle loro genti in lui contado
di Lucca , Se in Valdinieuole guadando ,
Se ardendo*
per laqual cofa lbito
; fi torn colle lue genti Lucca,
Sci
. . &
Libro Primo. 157
& i Fiorentini fi ritraflno Fucecchio, & Caftruccio
fgu loro drieto infino Cappiano, Se la Gulciana, Se
molti badalucchi feciono lvno di qua dal fiume , Se
laltro di l lnza acquiilo
Nel detto anno mor Vguccione della Faggiuola in
Lombardia di luo male , &
mori il Conte Gaddode*
Gherardefchi Signore in Pil,dilTefi per alcuni,di vele-
no, & in ilio luogo fu fatto Signore il Conte Nieri luo
zio, ilqualemolto perlguit i nimici d Vguccione,
fece lega con Cantuccio , Se con gli vlciti di Genua,e
contro a Fiorentini
Nellanno lguente i Fiorentini volendo far guerra
Cafir uccio feciono lega con Spinetta Marchel Ma-
lelpinidi Lunigiana,con tutto che folle Ghibellino , Se
mandarongli 7oo.foIdati cauallo, Se 500. appi ,Sc
con quelli, & colla fila gente racquiet tutte le Cartel-
latile Cantuccio gli haueua tolte, & i Fiorentini anda
rollo holle in quello di Lucca , i perche Calduccio
richiel daiuto i Signori di Melano , Se di Piacenza, e
Parmigiani , e Pilni, e Aretini ,
Se gli altri loi amici
Ghibellini, Se con molte genti venne contro alle genti
de Fiorentini , che erano ad alfedio monte Vettoli-
t!0,Guido della Pet cella Capitano colla gente de Fio-
rentini fi partirono dallo alldio , Se ridulTonfi in Fu-
cecchio, & Carmignano Se altre Calle! la, & Callruc-
,

cio and gualtando intorno a Fucecchio, & lnta Cro


ce,& Cailel Franco, & monte Topoli,& Vinci, & Cer
reto lnza contallo,& per quello, i Fiorentini ritraflo-
no le loro gentida Spinetta , Se Callruccio tornato
Cucca vi caualc,et ripide tutte le terre riprel da Spi-
ci' netta.
. .

15 8 H I.ST O RI 0
:

F O R E N TI N E
I

netta,& piu line, Se Pontricmoli,Sc Spinetta fe nand


M.,Gane.

4

Principio Nei detto anno per le diuifioni di Firenze , e (fndo


de dodici
buoni huo
tutto di biafimate 1 opere de Priori da cbi non regge-,
mini* ua fi cre dei mete di Giugno vno vfcio de dodici
buoni huomini popolari, cio due per ogni ltto, Se or
i$u. dinofi, che inza ioro configIio, diliberazione i Prio
ri non potefino fare alcuna grane diiiberazione ,
ne
prendere balia ,
. :
'>

Et in quello medefinio annoi Fiorentini, Se Bolo-


gnefi , Se Sanefi di nuouo mandarono in Lombardia
mille cauai ieri in aiuto alle gti del Papa, Se del Re Rn
bgffp per lega fatta con loro*
,E ancora in detto anno i Fiorentini mandarono
per gente, di Iidi in FrigoIi, 3c vennone circa 1 60. ca-
uaheni elmo con altrettanti baleitrieri cauallo ,
Se
Capitano nera Iacopo da Fontana, Se feciono grande
guerra 3 Cafiruccio fiche pi non ardiua a pallre la
Gufciana
Morte di
Dante Al
Del mele di Luglio di detto anno mori a Rauenna
lighieri. Dante Allighieri poeta Fiorentino ,
Se fu lppelito di-
nanzi alla porta della Chiela maggiore in habito di
poeta, Se mor in efiliodaFirze per mutatione di fiati;
Et.del mele di Gennaio i Fiorentini vlcirono della
Signoria delRe R uberto, che era durata anni otto Se ,

mezzo, & tornarono fare elezione di Po delta, Se Ca-


pitano come eran vlti,& cominciaronfi fare te torri
della porta fan Galloni, di tanto Am brogio
Nei lgute anno'eflendo i Piltolem molto opprefc
x 3x1.
tati di guerra da Cailmccio , th teneua Senfttall

1
.

Libro Primo. 159


predo a tre miglia trattauano con lui triegua,e temen-
do i Fiorentini che non gli deflono la Citta vi manda
rono Jmbalciadori per turbarla in fine il popolo fi le-
u romore, Se feciono loro Capitano lAbate da Pac
ciana de tedici, che volcua la triegua , Se feciolla del
mele dAprile contro la volont de Fiorentini dando
ogni anno per tributo a Cailruccio fiorini 5 000, Se
cacciarcene per rubelli il Velcouo, Scaltri, che teneua
no co Fiorentini.
Nel detto anno, e mele fu romore in Siena per certi de*
Tolomei,che furono morti da Salimbeni , Se temdo
che i Pilni,& Cartine-
i Sanefi di certe gente darme ,

ci mandauono per loro contado ad Arezzo manda-


rono per aiuto a Fiorentini , i quali vi mandarono le
maihade de Frigolani ,Se le leghe del contado, Se coli
fi pos il romore , con tutto che i Cittadini Sanefi ri-

manertno aliai pregni fra lotose nei medefimoanno,


Se mele certi Cittadini vlciti di Colle con certi rubelli
di Firenze entrarono nel Borgo di Colle , ma furonne
ripinti fuori da queliidi dentro, Se affai ve ne rimafno

morti, prefi, Se quelli di Colle feciono popolo colla


&
inlgna di Firenze
In quello anno Velcouo d Arezzo,che era di qul
il

li da Pietramala ragun 5-00. caualieri,& 1 5-0. nheb-

be da Pilani,& da Cartruccio,Secaualc in Calntino


& prel il Cartello di Fronzole ipra Poppi , che era
de* figliuoli dei Conte Battifblle , poiafl'edi Cartello
Focognano, Se richieffa de Signori, di quello hauen-
do i Fiorentini diliberato daiutargii, Se gi mandato-
li! 1 caualieri Frigolani , Se apparecchiando maggiore
aiuto,
. . .

1 6o Hi storie Fiorentine
aiuto, il detto Veicouo per tradimento ordinato con
vno Piouano dhebbe .patti ,&e rompendo i patti Io
fece ardere, de, disfareiiniino a fondamenti. :

Et in Pila furono grandi romori Cittadinefihi , 3c


fu ronui morti piu Cittadini, molti sbandeggiati, de
Coicetto da Colie piu volte nominato adietro efln-
dp ribello, venendo per rientrare in Pi i , fu preio a
de
tradimento , menato a Pila, e itraicinato,e tagliato
pezzi, de gittato in Arno,& in fine rimai pure Signo
re il C
onte Nieri de Gherardeichi
, Per le dette nouita , & altre paure Canniccio fece
fare nella Citt di Lucca dalla porta di veri Pila vno
ma^auiglioi Caifelloj che occup la quinta parte del
la, Citt con circa Torri fortiilme , de nominollo
Laguila , de dentro yhabitaua colia lua- famiglia ,
de
colle maihade
Et in quello anno s'ordin vna fiera in F renze,che
fi faceife perla fella diS.Giouanni in fui prato dOgni-
ianti,& durail otto di innanzi, e otto dipoi, di belila-
me, de dogni mercatantia,& dur poco tra per le gran
di gabelle di Firenze ,
de perche fi faceua tanto ogni d
di mercatantia in Firenze, che continuamente fi pot-
ua dire eflrui fiera
incendio Del mele di Luglio s'apprel fuoco in ili! Ponte
vecchio!
Vecchio , de arino tutte le botteghe dal mezzo in
qua & poco tempo poi arino tutte quelle dal
,

mezzo in l, de piu cal de Mannelli arriu vno


maeilro Sanei in Firenze ,
che con beilo artificio

fece , che la campana de Priori ,


che peiua diciafi

ittemillia di libbre la inauano due perfone ,


che
. . .

Libro P r i m o. 161
prima bilgnauano dodici , & hebbe fiorini trecento.
Et in quello medefimo anno / Fiorentini feciono
ragunatadi 2 500. caualieri, & 1 5-000. pedoni tra lo-
ro, & damici, & fu fi lgreta fra pochi la cagione, che
mai non filppe,chenon loie interuenire in Firenze,
& llettono Piini,Lucchel,&: Aretini in grande gelo-
sia confinando di loro gente , & in fine non riufcendo
il penfiero furono tutu licenziata ildati degli amici.
Et i Pilini in quello anno polono nuoue gabelle
lpra le robe, che recafiono i loro nauili.per Iaqual co-
l venmano rompere la franchigia de Fiorentini,
mandouifi Ambalciadori dolerlne , &c non feciono
frutto alcuno
Rihebbonoin quello annoi Fiorentini a patti d
certi terrazani il Cailello di Capolluoli di valdAm-
bra, ilquale haueano tenuto gli Aretini dopo la venu-
ta delio Imperadore: tenneh alcuno di la rocca, affret-
tando lccorl dagli Aretini, che non ve lo mandoro-
no per paura della gente de Fiorentini
In quello medehmo anno il comune di Firenze fe-
ce riporre il Cailello di Calglia in Mugello , & prel
circa vndlci popoli, che furono ltto al Cailello d Ar-
pinana anche di Mugello.
Per dilcordia
che nacque fra gli Vbaldini in detto
,

anno lvna parte, & laltra fi dierono gara alla Signo- Acquifto
delle ter-
ria di Firenze , &c furono ribanditi
, fatti elnti per & re de gfi
Vbaldini
due anni , & fu vno acquiilo di piu di 5000. huomini.
. Nel detto anno M. Deo Tolomei vlcito eli Siena,
& fuoi lguaci con danari corruppono cinque conella
bli , che erano i lldo de Fiorentini, i quali lnza
1. L ioro
. .

1 6z Historie Fiorentine
loro fiiputa fi partirono da Fucecchio, Se con loro an-
darono nel contado di Siena infieme con gente del Ve
Icouo dArezzOjSc i oo.caualieri da Oruieto,& prefo-
no afina lunga, Se Torrita , Se molti mefi fiettono nel
contado predando, Se ardendo, mandaronui i Fioren-
tini Ambafoiadori per pacificargli, & nulla feciono,per
fo (petto, che i Sanefi haueuano, che quella opera fufl
iuta con loro (aputa, infine la detta oompagnia fi part
per di(gi,& furono liberi (Sanefi per fare buona retta
con gente darme ,
Se furono chiari che 1 Fiorentini
nulla ne foppono, Se tutti quelli coneilaboli furono in
Firenze sbandeggiati come traditori. Et in detto anno
fi mand pe Fiorentini 2 0o.cauaIieri in aiuto della
Chiedi del mele di Febbraio
In quello anno, & di Marzo CaJlruccio Signore di
Lucca and a hoile al Cailello di Fucchio in Carfa-
gnana,che gii sera Ribellato, poi a certe Cartella del
&
la montagna di Pillola, & quelle prel per afldio, non
ollante che i Fiorentini a richieda de Pillolefi vha-
uelfino mandato 7 f. caualieri Se 400. pedoni , Se in
,

quello tempo trattarono i Fiorentini dhauere il pon-


te, Se Cartel di Cappiano in ( la Gulciana , che era di

Calduccio, Se pero mandarono le loro genti a Empo-


li , Se non riufoendo il trattato fi tornarono a Firenze

con poco honore delivna impre(,& dellaltra


il t' Nellanno (guente,& di Maggio venne in Firenze
il Conte di monte Scheggiofo detto Conte Nouel-

Io da Napoli a foldo con 2 00. caualieri , Se per edere


Capitano.
In detto anno i Fiorentini di licenzia , Se con bolle
v
del
.

Libro Pr i m o. 1^3
del Papa impolno a cherici del Velcouado di Firenze
20000. per aiuto mutare le mura della. Citta,
fiorini
ma con grande fatica fe ne rilcofife la meta , Se aopero-
ronli in altri bilgnidel comune , Se vennono lettere
dal Papa,che non lne rilcotell pi
Hauendo i Fiorentini in quello anno ordinato gra
de holle contro a Callruccio con loro amiil , Se co
Genouel che doueuano mare,& per ter-
aliai tarlo per
ra, a petizione de Fiorentini, & oltre acci haueuano

trattato in Buggiano,& altre la Callellav Calduccio


Icoperl detto trarrato Se impiconne dodici Se pi
,
:

corruppe con danari Iacopo da Fontana Capitano de


Frigolani che era a loldo de Fiorentini ilquale con
, ,

tutta la brigata ellndo Fucecchio molir danda-


re allltare i inimici ,
Se andollnne a Lncca Cailruc-
ciodaqual col molto Sconfort lholle de Fiorentini,
perche erano delle migliori brigate, che vi follno, Se
per lbito Callruccio co detti Frigolani , Se con la
gente , Se de Pilni pals la Gulciana al ponte Cap-
pono, Se caualc guailanda intorno a Fucecchio, Se
a lnta Croce, Se Calle! Franco, & poi pals Arno ,
Se
fece il limile a monte Topoli , Se poi in l lElia, Se
appi di ln Miniato ,
& tomoli! a Lucca con grande
honore lnza alcuno contallo da gente de Fiorenti-
ni, Se hauendo Callruccio detto prel baldanza per
la caualcata detta, lbitamente caualc intorno Pra-
to , Se polell a campo nella villa d Aiuolo con circa
C jo. caualieri, Se quattromilla pedoni : per laqual co-
l in Firenze l ferrarono le botteghe , Se tutto il po-
polo, SccialcunaartftsarmoronQ, e tutti nandarono
L 2 Prato,
r
1<$4 HlSTORlE FlOREHT[ NE
Prato , & molte cal di Firenze vi mandarono gen-
te appi alle loro Ipel ,
Se pe Priori fi mand vn ban-
do , che qualunche sbandito Guelfo fi rallgnall nel
campo farebbe ribandito che ve ne vennono piu di ,

quattromila , Se adunorono i Fiorentini in Prato


nulle e cinquecento caualieri , Se ventimilla pedoni,
Se ordinarono la battaglia per Io lguente ai : Ga-
Itruccio impaurito da tanta gente , Se dubitando de'
Pillole!! la mattina lguente adi 3. di Luglio fi leu
da campo, & con la preda fatta pals Sombrone,&
riduflli Serraualle: che l i Fiorentini hauellno
hauuto auuil di mandare a pigliare quello palio ri-
maneua con tutta la lua gente . I Fiorentini
prel
rimalno in Prato con poco ordine , Se col Capita-
no difettuol , Se con grande dilcordia fra il popolo,
De fatti di '

Calduccio Se i nobili perche il popolo voleua lguire dreto a


:

Cafiruccio , Se i nobili non pareua loro allignando


loro ragioni , Se per mandarono Ambalciadori a .

Firenze perche nel Palagio fi diliberafl quanto vo-


,

leuano fi lguill ,
Se la limile dilcordia ne fu in Fi-
renze ne configli fra i nobili e popolo. Et durando 1

parecchi di la dilcordia ne configli , fi ragun mol-


ti del popolo minuto ,
Se inficine co fanciulli anda-
uano gridando battaglia battaglia ,
Se muoiano i

traditori ,
Se gittaro delle pietre alle fneltre del Pa-
lagio, & per paura di quello furore elfendo gii di
notte per Tacchettargli , fi diliber che lholte pro-
cedefl ,
Se tornati gli Ambalciadori a Prato con que-
lla diliberazione poco vnito,&
fi parti lhoile aliai
da Carmignano andarono a Fucecchio , Se mol-
to
. .

Libro Primo. 165


to maggiori dilordie hebbono quiui deHandare in
111 quello di Lucca, non andare, & molto era afforza-
to ,
& crefciuto lhoffe per 2 00. caualieri mandati da
Bologneli,& altrettanti da SaneffSc 2 yo. mandati da
certe nobili cal di Siena, &c piu altri daltri amici, per
modo che largamente poteuano affediare Lucca ,
nel-
la quale Caffruccio con fua gente per paura sera ri-

dotto dentro alla guardia, & fu tanta la dilcordia, che


al Conte Monello che nera Capitano, parue neceff-
,

t tornarli con tutta la gente verl Firenze lnza fa-


re alcuna col, tk coli lgui in grande vergogna del

noffro comune , & oltre ci vi nacque vnaltro leali


dolo, che per lo campo li leu vna fama che non
,
fa-

rebbe attenuto' a gli sbanditi delre ribanditi come


hauea detto il bando de Priori per la qual col tutti
,

li ragunarooo inlieme , & preffamente ne vennono


innanzi allaltra gente verl Firenze per enttaruiden
trolalra per forza , ln tendo queffo il popolo tut-
to sarm lono di campana & traffono alla guar-
,

dia della Citt, & del Palagio, & coli ffettono tut-
tala notte, & la mattina lguente ad 20. di Luglio
tornando il reffo della gente deilhoffe 1 detti sban-
diti li fuggirono ,
& racchetoffi la Citt di detta
nouit
Et del mele dAgorto proffimo sarrenderono
al Velcouo dArezzo quegli del Cartello, di Ron-
dine Rati piu meli alrtdiati ,
& dilperati dellaiuto de
Fiorentini
Et nel medefimo anno ellndo venuti in Firen-
ze con licurt deile .loro pei Ine otto de pnnei-
L 5
pali
1 66 Historie Fiorentine
pali de {pradetti sbanditi ,
che flettono nellhofie
Prato, & Fucecchio come Amba{ciadori,& procura-
tori degli altri follecitare ,
Se a operare ,
che foflono
tutti ribaditi come era flato loro promeffo per io ban
do de Priori, fi partirono di Firenze vedendo, che pio
curauano in vano , Se infieme con gli altri ordinarono
congiura, Se tradimento con fauore di certi nobili del-
la Citt loro confrti, & la notte di fan Lorenzo ven-
nono alle porte della Citt in numero di 6b. a caual-
lo, Se 1 5-00. pedoni , per tagliare la porta che va verl
Fiefole : ma la {ra dinanzi fi prelnti in Firenze detto
trattato, Se {bito fu il popolo armato , Se tutta notte
flettono in grandillma guardia con molte lumiere
per tutta la Citt, & fu per le mura per modo che ne{-
'w* funo di dentro sardi a {coprire,per laqual colagli sba-
diti partiti in piu partila mede{ima notte tutti le nati
darono.& fu libera la Citta di tanto male, che dipoi fi
trou , che sintendeuano con certi grandi odioli col
popolo, & doueuano fare molte ruberie, & affai homi-
cidij,& disfare f vficio de Priori, e mutare tutto io fia-
to, Setrouando quelli che reggeuano grande quantit
di gente incolpati in quello difetto dihberauano paf-
frlne fnza fare altra efcuzione Se altri, che delide-
rauano nouit fiimolauano, che le ne faceffe giufiizia,
Se vltimamente fi fece nuouo decreto ne configli:che
ciafcuno configliero douefl in poiiza fgreta {criue-
re,chi egli credefl che folle colpeuoIe,& per le piu po
lize fi trouorono fcritti llo tre, cio M.Amerigo Do-
nati, M. Teghia Frelcobaldi ,
Se M. Lotteringo Ghe-
rardini, i quali furono richielli dal Podell , Se con fi-
curr,
&
Libro Primo. i 67
curt di /oro perfnc comparirono ,
Se confeflrono
hauere icntito il trattato ,
ma non conlntito , Se per
non hauer/o reuelato furono condannati cialcuno in
2 000. 1 ire, 3e confinati per lei mefi fuori della. Citt,
contado per quattro migliasse per quella nouit dA-
gofio in detto anno fi dierono fG. pennoni delle mie- Xp"nn-
mer1.
gne delle compagnie a cialcuno Gonfalone quale tre,
Se quale quattro ,Se dieronfia gente d ogni maniera, Se
reggenti,8e non reggenti,ma tutti popolani, & in ogni
lito li congregarono infieme , Se promiflno deflre
alla di fendo ne del popolo, di che igu r poi mutatione
di fiato , Se hauendo in quefio tempo quelli di monte
Topoli fatto prede,e danno a quelli di matti.. Cafiruc-
cio petizione de Pilni mand del mel dAgofio
50. caualieri (pra monte Topoh, Se guafiorono vi-
gne , 3e ci che vera rimalo ,
Se il limile fece Cafiel
Franco, Se luta Croce lnza alcuno conrafio di gen
te de Fiorentini, che verano molti piu di loro
In quefio anno, Se dAgofio fu vn vento pefiilenzia infreddati

le perlo quale amalo di freddo, di febbre per alcuni &


d quali tutte le perlne in Firenze ,
Se quefio medeli-
mo fu quali per tutta Italia.
In quefio anno , Se di Settembre fi di a Fiorentini
il Cafiello della Trappola di valdArno , che fi teneua
pe Pazzi , Se fiandoui i fanti , che il comune vhaueu
mandati a guardia con poco ordine, furono traditi da
terrazani , Se renduto a Pazzi, Se Vbertini, Se furonui
morti in fu letti circa 40. buoni fanti Guelfi di Cafiel
Franco, per quefio i Fiorentini vivandarono delle lo-
ro genti, Se quelli dentro per paura rubarono, Se ari-

so- %. L 4 noi!
.

1 68 Historie Fiorentine
no il Cartello , Se fuggironfi nel Cartello di Lancioli-
na , la gente de Fiorentini perlguitandogli anche gli
afldi in detto Cartello per piu giorni, poi i Pazzi,
Vbertini , Se Aretini, vi foccorlno con gente affai , il

perche la gente de Fiorentini fi part da detto affedio,


Se tornofl a Firenze con vergogna.
Et poi del mele dOttobre il Vefrouo d Arezzo co
trattato di certi terrazani prel per forza la Citt di
Cartello, & caccionne M. Branca Guelfucci, che come
tiranno la fignoreggiaua, Se riformolla a parte Ghibel
lina
,
per la qual col i Perugini , Agobbini , Orbitani,
Sanefi, Se Bolognefi , Se Contiguidi tutti mandarono
Ambalciata Firenze , Se fermarono tutti lega infie-
me,&; taglia di 5 000. caualieri, de quali piu che il ter-
3 zo tocco a Fiortini, Se loro Capitano feciono il Mar
chele di Valiana a guerreggiare Citt di Cartello.
In quello medefimo mel,& anno i Priori, Se Gon-
faloniere, che allhora reggeuano Firenze, che erano de
maggiori popolani della Citt prelno balia di fare
Priori per lauuenire,& feciongli per 42 . meli, melco-
lando in ogni vficio della gente che non haueua hauu
to reggimento al tempo del Conte da BattifolIe,per ri
Ipetto della nouit de gli sbanditi , che era luta l A go-
lfo paffato Se millbgli in bollolo perche poi
, fi trael-
lono di due meli in due meli, di che lgu nouit
Et ancora in quello mele certi rubelli di Firenze
Icoperlono vno trattato in Pila pel quale Callruccio
praticaua con M. Berto de Lanfrancni , Se certi cone-
ilaboli Tedelchi dvccidere il Conte Nieri, Se il fi-

gliuolo, & piu' altri reggenti, Se pigliare la Signoria


per
.

Libro Primo. i <5p

per Caftruccio ,
& fu decapitato il detto M. Betto , Se
cacciati detti -conefiaboli determinato Cattruccio
, Se

nimico, & fatto decreto che chi lo vccidefli hauefl


dal comune di Pila fiorini diecimilla, Se tratto fotte
dogni bando.
Poi del mele di Dicembre figuente Cattruccio ven
ne con fila gente, Se di notte, Se con gran pioua Fu-
cecchio^ con trattato dvno di dentro di piccolo efi.

file , che gli finur vna piccola pottierla ,


che vera in
luogo folitario pretto alla rocca , Se entr drento la
fila perfna con circa centocinquanta cauallo, Se citi

quecento appi, Se prefi la rocca fluo che la torre , Se


credettefi hauere vinta la terra ,
Se gi nhaueua firit-
to Lucca , ma quegli della terra prettamente feciono
cenno di fccorl alle genti dintorno, & venuto il foc
corfi fiibito nel cacciarono fuori!, Se prefino tutti i
loro caualli, perche fi fuggirono appi, & fu fedito Ca
fiamp,& fi fotte fia-
ftruccio nel vil, Se a gran pena
to figuitato di certo fharebbono preio ma hebbono :

molte delle file bandiere, lequali furono recate a Firen


ze con grande allegrezza
Nel medefimo anno il Vefiouo d Arezzo heb-
be per attedio continuato piu di tre mefi la rocca di
caprefidel Conte di Romena con circa cinquecen-
to feddi per eflre tardi fccorf , da Fiorentini , Se
,

dal Conte ,
mefi di Gennaio mandarono i
Se del
Fiorentini in Francia Ambafiiadori a foldare cinque-
cento caualieri . In detto anno tornando a v.
Pittoia il

Vicario dei Re Ruberto fu affittito dalloro Tizana,


Se fionfitto,& cacciato.

Nel
. . .

170 Historie Fiorentine


Nel 1 } 24. & d Aprile feciono in Firenze ordini
fi

/pra i dilordini de velliri delle donne, &: fece!] ordi-


ne chogni sbandito lluo ribelli s 'intenderti ribandit
l pagalle certa piccola lo mina al comune Et in gran .

parte ne fu cagione la promefla fatta come dilpra .

Nel medefimo anno, Se mele il Conte Nouello Ca


pitano de Fiorentini lnza loro lputa con le loro ge-
ritele Carmignano lluo la rocca, per vendetta della
onta, che i Pillole!! haueuano fatto Tizana al Vica-
rio dei Re, Se dando allafldio alla rocca Calduccio,

venne con lua gente Serraualle richieda dellAbate


da Pacciano,che fignoreggiaua Pili oia, Se facendo le-
gni di volergli rendere Carmignano, i Fiorentini fe-
ciono leuare ihoile, perche non fu loro imprel
E)el mele di Maggio parte delle gente di Cafir uc-
cio caualcarono Cartel Franco, & dalia gente de Fio
reatini furono rotti, & morti circa dieci
- Et nel medefimo mele i Fiorentini mandarono
Perugia per la guerra di Citta di Cartello la loro parte
de caualieri delia taglia, cio jyo. loldati ,
Se Capita-
no ne fu M- Amerigo Donati, Se il limile feciono Bo-
logne!], Sanefi,& gli altri collegati.
Et Conte Nouello , che era a lldo de Fiorentini
il

in detto anno fi part , Se tomoli] Napoli Se poco ,

honore, ventura hebbe in vno anno, che llette allo-


ro lldo
In quello medefimo anno sordin , Se cominci a
fare i barbacani d fuori alle mura della Citta di Firen
ze Se che infra ogni
, 2 00. braccia di muro fi lacell

vna torre alta braccia 40. Se larga braccia 14. per bel-
lezza
Libro Primo. 171
Iezza,Se foltezza della Citt, 8e nel medelmo anno li

cominci il muro, che dalla cofcia di l dal ponte al-

la Carraia inlno in verzaia,Se feceuil vna torre, laqua


le il fiume fece poi rouinare,lno le mura di qua d Ar-
no grolle fiinzai barbacani braccia tre, Se mezo,Se alte

braccia 2 o. co merli,
& quelle doltrArno fono grolle
braccia tre . Gira la Citt di Firenze di fuori braccia Gira Firfi
ze braccia
242 50. che fimo alquanto meno che miglia cinque,
*4*fodia
Se il diamitro della Citt dalla porta alla Croce, quel mitro
braccia
la del Prato braccia 4 ^ 5-0. Se dalla porta fan Gallo, 4?*o. in
5000.
quelladi ln Piero Gattolino braccia yooo.S: truoua-
uafi chel Palagio deilArte dellaLana quali nel mez-
zo della Citt da ogni parte, poco differente.

Nel medelmo anno di Luglio Ivi. Filippo de Tedi
ci da Pifioia leu romore in Pifioia, Se toll la Signo-

ria allAbate da Facciano luo zio Se fecene Signore le,

per vna anno, Se mandandoui 1 Fiorentini le loro gen


ti non lelalci entrare dentro: anzi lbito riferm trie

guacon Cafiruccio Se promill dargli lanno per tri-


,

buto fiorini
^
00 0. Se per alcuni fi dille , che ogni cofa
fu di tacito conlntimento di detto Abate.
Del mele d Ago fio lguente Cafiruccio co fua gen
te cauaic lopra Pifioia, Se accampofi pie della mon
tagna,Se cominci fare riporre il Cartello di Brandel
li, Se polgli nome Bellolguardo, perche di quello fi ve
de bene Pifioia ,
Se Firenze, i Pifiolefi mandarono per
lccorl a Fiorentini,
i
quali vi mandarono le loro
genti , Se M. Filippo ,
che nera Signore nolle volle ri-
ceuere dentro : per laqual col 1 Fiorentini {degnati fi
tornarono a Firenze , il perche i Pifiolefi rifermarono
.

172- Historie Fiorentine


la triegua con Caftruccio come volle, & co vergogna,

Se accrelcimento del tributo onde i Fiorentini cerca-


:

rono trat tato co lAbate da Pacciano,& con vno cone


ilaboIe,che doueuano dare vna porta, Se mandaronui
ie loro genti,& trouorono , che il coneibabole haueua

riuelato il trattato, & per l tornarono a Firenze mol


to (cornati
Parendo a quelli, che erano de Priori di Firenze dei
mele di Settembre, & coli a dodici loro con(glteri,che
nel priorato, ouero reggimento fbflono alcuni, che vo
ledono piu che parte, cio certi detti Serraglini , che
erano i Bordoni, Se loro lguaci diliberorono comu- ,

nicare reggimento a piu gente , &. prelno balia di


il

ci,& aggiunlno li Priorati a quelli che erano fatti ,

poco innanzi, pure di quelli, che non haueano hauuto


reggimento dal Conte da Battillie innanzi, Se melco
Jarongli fra quelli . Poi il priorato lguente fece Priof i
per 42 mel,&
. limile feciono deilvhcio de dodici, Se
di quello de Gonfalonieri delle compagnie, & de con
dottieri de lldati ,
che l inutauano di li mefi in li

meli , mutorono la elezione delle capitudini:


Se limile
ma per vna volta Se non pi,& coli hebbe in Firenze
,

alcuno mouimento di reggimento ma lnza alcuna ,

nouita. Guerreggiando in vald Arno dilpra Aghi-


nollodi Bettino Vbertini Signore di Lanciolina tu
prel in detto anno, Se dOttobre da quelli diCaltel
Franco, det-
& per rihaueredetto prigione sarrend il

Hebbono to Caftello di Lanciolina al comune di Firenze, Se do-


Land norono ogni loro ragione &: in quelto anno i Fioren-
luu-
uni cominci oro no afereedihcare vno Caltellonuo-
uo
Libr o P r i m o.' H 173
0 in Mugello detto Vico ,
predo doiie fu Am*
pinana . v . v :';
(
o. noqc. ;r>on

Del mef di Nouembre gunfono in Firenze focC,


caualieri Francefchi , che il comune hauea mandati a*
foldarcin Francia Se furono beiliflma gente, &: la
,

maggior parte gentiluomini, &; hebbe fra loro piudi


<>o.cauaIicri di Corredo. i

Del mele di Dicembre fguente fece Papa Giouan-


ni grandi procedi di feomumeazione a qualunche per
fona battede moneta (nule, contraffatta quella de
Fiorentini: perche il Marchefdi Monferrato, cer- &
ti Spinoli di Genoua gli faceuano fall , ma corred il

Papa gli altrui, & non i foci.

Nel mef di Gennaio vegnente i terrazani di Car-> Carmrgti*


nei d/o
mignano per le tirannie di M; Filippo Tedici, che te-
jf

ronc a Fio
neua Piiloia ( dicrono liberamente al comune di Fi- reatini*

renze ,
Se furono fatti franchi fette anni , ne quali cfl

fi eleggedno alloro volont il loro Podefl i n Firen-


ze, ma pollano.
In quello mef medefmo edndo per fetta accula-
to in Firenze allo efcutore Bernardo Bordoni ,
Se al-
tri fuoi compagni di baratteria , & edndo Carmi-
gnano Ambafciadore mandato da Priori per difen-
,

derlo da quella accula , Chele fo fratello con fauo-


re de Priori compar alla condennagione proteflan-

do, Se fu zuffa fra la famiglia de Priori , & quella del-


lo elcurore ,
&; in fine fu condannato in lire 2 000.
& priuollo degli vfici ,
Se prel Chele , Se altri fuoi
fguaci , Se anche gli condann grauemente , &
confinogli, e forf ingiuflamente , fiuo che per
labro
.

174 HiXTOTvr 'Fiorentine


la loro fiiperbia,che era in loro maggiore, che in alcu-
no alno popolano vno loro vicino de Priori che
, de
gli fauoreggiua quando fu vlcito dellvfitio fu anche

condannato dai detto esfcutore per barattiere in lire


1 5" oo. de crebbe taiito la baldanza dello elcutore,che.
nulla ilimaua Tvficio de Priori nuoua
,
de per fi fece
legge che i Priori poteflno priuare aellvfcio il Pade-
lla, Capitano, de eicutore.

In queflo medefimo anno, de di Febbraio Callruc-


do ruppe la triegua a Pillolefi,&: caualc alle loro Ca-
ben fi dille
lfella della montagna,
& prel la Sambuca :

fu di tacito conlentimento del Signore di Piiloia; pu-


re i Piilolefi mandarono a f iorentini , de feciono ac-
cordo con loro dellre contro a Cailmccio,& riceuet
tono in Piiloia delle- loro gente i oo. caualieri, de elel-
ino Capitano da Firenze, de i Fiorentini promffono
di rendere loro Carmignano, de tutto ci li fece di con
lntimento di M. Filippo Tedici, ma pure rimale Si-
gnore, de fu con fimulazione , de inganno come fi di-

r innanzi.
Fecefi anche in quello anno in Firenze arbitri f-

pra correggere ordini, & ilatuti,& fra laltre loro ope-


re trallno del numero degrandi (dieci Calati ,dez^.
{chiatte de nobili del contado
w. Callruecio in quello medefimo anno mand loi

allffmi in Pila per fare vecidere il ConteNieri, de pi


altri, de furono prefi, de morti , di che affai crebbe fra
loro lodio.
Nel detto anno fi lece in Firenze nuoua moneta pici
cola col giglio pccolo lnza fioretti . . ,
<

..Ciri Nel
,

Libro Primo. 1^5


Nel fguente anno 1 } 2 y.
lntendo Cartruccio
*1*
che 1 Fiorentini s apparecchiauano a fargli guerra, ten
t trattato in Firenze, Se in Prato, Se in Pirtoia . In Fi-
renze di ieuare dal iido del comune de lldati Fran-
cfchi,& tennelo con vno monaco , 5e con vno caua-
liere Francioso , Se conTommafdi LippaCciodi M.
Lamberruccio Fre{cobaldi,ilquae eziandio fi dille ha-
uea promeflo di fare ribellare Capraia , Se monte Lu-
po, 1 due primi furono preti e dicapitati ,
Tommafo fi
rugg, Se hebbe bando come traditore , Se furono difi.
fatti i luci beni. In Prato hauea trattato con M. Vita
Pugliefi Cauahere , Se furonne dicapitati ,
Se cacciati:
quello di Pirtoia hebbe compimento che : del mele di
Maggio proffimo M. Filippo Tedici mille in Pifioia Prefe C.
Cruccio
Cafiruccio colle lue genti , il quale corl la terra per Pigola*
lua, Se le genti de Fiorentini ,
che li leuorono per fare
difef, furono tutti fra morti , Se prefi ,
Se M. Filippo
hebbe da Caftruccio per Lire detto tradimento fiorini
1 oooo.Se vna fia figliuola per moglie: fntitofi la no-

pe Priori, i quali erano in fan Piero


uella in Firenze
Scheraggio a vno conuito , che fifaceua di due Caua-
lieri, che erano fatti quella mattina dubito fu la gente :

ad arme, Se caualcofli a Prato per {occorrerai, non cre-


dendo che fufl perduta affatto, Se chiariti Prato del-
tornorono adrieto, Se Cali ruccio dubito co
la verit fi

minci a murami dentro vno Cartello dalla porta, che


va Lucca: Se molto furono da riprendere i Fiortini,
che molte volte haurebbono potuto hauere la Signo-
ria; per che piu volte M. Filippo pe medefimi dana-
ri la volle dare loro , Se quando fi praticaua il mercato
vi fa-
.

iy 6 H ISTORIE Fooilentinb
vi. Ricalano caualcar, il perche comedilperato saccor
.ci conCa(huccio,di die Icgui grandi pericoli, & dati*
ni a tutti i Guelfi di l'oicana.: Se il di lguente dopo la
perdita di Piiioiagiunl in Firenze M. Ramondo da
Cai dona eletto da Fiorentini per loro Capitano di
guerra, & giurato il di lguente lvficio incontanente
.cavalcarono i Fiorentini ad Artimino ,
che era de Pi-

ftojeif & aiTediaronlo,& del mele di Maggio lhebbo-


Hebbono
i Fiortim
no filine le palne, feciono abbattere le mura & for- ,

Arti mino. tezze, & recol la loro campana in Firenze


Et del mele di Giugno vegnente i Fiorentini ordino-
ronodi fare holfelopra Pilfoia , Se prelno le inlgne
Monticelli, Se Calduccio vici fuori, Se venne in lui
cartellare del moti tale, & con lfudio lo fece riporre, &
afforzare : Se ad 12. di detto mele vici di Firenze M.
Ramondo da Cardona Capitano con le gente de Fio-
ijij.
rentini, & andonne Prato, & fu coll fiorita gente co-
me ragunallono mai i Fiorentini per loro Ioli ,
hebbe-
ui di Firenze piu di 500. a caualio benifiimo armati,
Se gran parte in Iti caualli montati , Se circa 1 ^00. ve
ne furono fra TedelcIifiSc Franciofi,& Italiani, & altre
nazioni tutta gente lecita, & circa quindici migliaia di
fanti appi, fra contadini, & altri, eraui piu dottocen-
to fra tabacche, padiglioni e tende & andauano con , ,

vna campana in lui carro al modo antico, Scadi 1 8. di

Giugno la detta gente con piu di 200. caualieri,che


vi mandarono, iSanefi fi partirono da Prato ,& po-
lonfi a campo a Agliana guadando ,
Se predando , Se
abbatterono piu fortezze . Calduccio , che era in Pi-
llola con 6oo, caualieri , Se popolo grandiflmo non
Libro Primo. 177
ardimai vlcire fuori :
poi pochi d pofono horte a v
Tizano con molti edifci da combattere con fare caue

da piu parti dandodimoltrazione in tutto di volerlo,

& in quello tempo M. Ramondo fece caualcare di


notte il fuo malilcalco con foo.caualieri a Fucecchio,
Calduccio non lne accorgale nel medefi-
Se perche
mo tempo caualc anche intorno Pirtoia,& giunti a
Fucecchio i lpradetti,& accozati con circa 1 50. viri-
ti di Lucca , Se con gente aliai appi delle terre di val-
dArno Capitanate per M. Attauiano Brunellelchi , Se
per M. Bandino de Rolli ,
apparecchiato vno ponte
di legname di notte lo pofono in ldia Gulciana al pali
lo di Rolaiuolo, Se tutti palparono di l occultamente,
Se il medelmo adi 1 o. di Luglio M. Ramondo l
d
part con tutta laltra gente da Tizano, pals anche la
e
Gulciana, & accozoronf con loroj Se accamparono in
torno al Cartello di Cappiano, che fu grande opera,
mai per forza n sera potuto acquietare quelfo palio.
Caltruccio lntendolo ,
& appena credendolo come
rtordito fi part da Pirtoia con parte di la gente , Se
polfi con luo holte in l Viminaia , Se monte chiaro,
Se alluogo detto il Ceruglio Se quiui safforzo , Se
,
ri-

puol porcari , Se fece fare vno follo dal poggio al pa-


dule bene rteccato,& bene guardato, Se mand per lc
Hebbe
corl Lucca , Se a Pila , e tutti i loi amici .

dal Velcouo dArezzo 00. cauelieri , della Marca , Se


5
di Romagna 200. da Conti di Santafore di marem-
ma, Se altri Baroncelli Ghibellini 1 fo.in tutto fi trou
con circa 1 ^oo.caualieri Se popolo grandiflmo: da
Pilni non hebbe aiuto per la nimilt , che hauea con
M lui
-

178 Historie Fiorentine


lui il Conte Nieri ,
e* Reggenti Et eflndo
. lhoile de*

rdono i Fiorentini intorno Cappiano in pochi d lhebbno


Fiorenti -

oi Oppia tutto colle Torri , Se col ponte falue le per Ine, & per
jjo,& m- limile
te Falco-
modo hebbono in pochi d monte Falcone , Se
na coli prolperando tutti glamici de Fiorentini vi man-
darono gente , i Sanel vi mandarono oltra i primi di
nuouo 2 00. altri caualieri,& oo.baIelh'ieri,Ie cal par
ticulari di Siena di loro gente 1 00. caualieri ,Se 100.
altri lldati Perugini 2<?o.cauaIieri, Bologna 2o.Ca-
merino 50. Agobbio fo. GrolTeto 3 o. monte Pulci-
no 40. il Conte Adirino da Chiuli 1 Colle 4o.San-
gimignano 40. Saminiato 40. Volterra 3 o. Faenza, &:
Imola roo. quelli da Lognano 1 ^.caualieri, Agente
appi, i Conti da Battifolle 20.caualieri,& foo.pedo-
ni vlcitidi Piftoia circa 2 5. l che l rtrouarono-c piu
di $
ooo.cauaIieri,& con tutta la detta gente l polno
ad molto forte Cartello,
alldio ad Altopalcio,che era

& per la forza della Gulciana venne nell holte de Fio-


rentini grande pell:ilenzia,& infermit, & morironne
molti , Se de migliori , Se di nuouo tent Caftruccio
trattato in detto hoile co Conelfaboh Francelchi , Se
Icoperllo vno di loro vegndo a morte , Se vno ne fu
prel,e cacciato piu torto , che giurtiziato per tema de
gli altri, Se andonne a Caifruccio, Se fece poi aliai noia

a Fiorentini , Se perche lhofte l leuall da Altopalcio

Cailruccio fece caualcare due volte alle fue genti in lu


quello di Firenze predando, & arddo, la prima fu in-
tono a Lecole lnza contalfo , la feconda fu a Carmi
gnano , Se fuui fra morti ,
Se prel delle lue genti circa

45-0. che affai ne sbigott i nolle di Cartruccio . Sen-


tendo
Libro Primo. 179
fendo quelli che erano in Aftopalciola rotta di Car-
mignano , Se eflndo molti di loro infermi , Se male
daccordo sarrenderono a Fiorentini ad i d Ago-

Ilo flue le perlne , Se dilputoffi aliai in Firenze qua-


meglio, andare conlholle verl Lucca,
le folle
por
Maria a Monte , & aliai pericolo fi
re alldio a Santa
cognolceua nellandata a Lucca pe grandi prouedim
ti di Caiiruccio ,
Se perche lhoile de Fiorentini era
molto Icemato per difetto di M. Ramondo,che hauea
dato licenzia molti per danari, Se landata a S. Maria
a Monte era honoreuole aliai, & piu ficura, Se in fnefi
diliber il peggio dandare infino Lucca, etaggiunlfi
.errore nuouo che partiti da Altopalcio
,
adi 9. di Set-
tembre saccamparono alla badia a Pozzeuero in lui
Pantano di Sello, che fi poteua porre alla piaggia fra
Viminaia,& Porca, & era diuil,& cquilo Cailruc-
.cio , Se file genti: ma in buona parte fu per dilcordia,
che hauea il Capitano co principali di Firenze, che era
no nel campo hauendofi dato credere di farli Signo
& voleua da Fiortini la balia libera nel-
re di Firenze,
la Citt come nel contado,
& per quella dilcordia con
dulie male le, e rutto lhoile con grande vergogna Si-
milemente era eziandio diminuita la gente di Caflruc
ci per infermit,
& per lunga dura, Se per mancamea
to di danari, pure come franco Capitano glimantene-
uainlperanza,& teneua bene guardati , e afforzati i
poggi , Se pareuagli hauere tanto il vantaggio delluo-
go,che l hauell hauuto piu gente fi farebbe modo al
la battaglia ,
Se pr mand per aiuto a M. Galeazzo
Yilconti a Melano, & madogli fiorini 1 0000. premet-
M 2 tendone
180 Historie Fiorentine
tendone aliai piu , ilquale diliber di mandargli Azzo
lo figliuolo con 8oo.caualieri,& coli mille in punto:

P oreua ^ Le gato colla


gente della Chiefa, che erano a
ruaio^n
aiuto d holle a San Donnino ilorpiare quella mandata, non &
&tombar lo feciono,& il Manilcalco del Legato ne tocc dana-

Muafcf
ri >& Parino Signore di Mantoua gli mando an-
che in aiuto 200, caualieri , fi che fiibito Callruccio
hebbe daiuto 1 000. caualieri Tedelchi, & Oltramon
tani,M.Ramondo volendo ammendare lerrore man-
d parte di file gente con {pianatoli per apparecchiare
quello Iuogo,& Cailruccio vi mand parte delle file al

con tallo,
& poich furono abboccati infieme con Ca-
nniccio vi lccorl con alquanti,& di nuouo delle g-
te de Fiorentini vi lccorfono 200. caualieri , Se fuui
notabile battaglia dalvna parte,&. dalaltra et piu voi
te fu rotta lvna parte , & 1-altra: erano dalla parte de
Fioretini circa
5
oo.Sc quelli di Callruccio piu di 600.
Se haueafi la vittoria le M.Ramondo vhauell manda
to piu gente, & fu fcauallato Callruccio in perlna ,
Se
fedito con piu de luoi ,
de Fiorentini vi rimafimo fra
prefi,5c morti circa 40.& Franciofi,& Tede{chi,& M.
Fracelco Brunellelchi caualierc,& Giouani diM.Rofi
d della Tol, & molti fediti nel volto , Se limile molti
morti di quelli di Callruccio , ma non de prefi per Io
vantaggio del luogo,Se ritratti cialcunollettono fchie
rati infino alla notte, Se allhora tornarono a gli allog-
giameli, da indi innanzi le gte de Fioretini furono
meno volterofi al combattere per eflre {lati male co
dotti, & Callruccio, Se file genti pigliarono baldanza,
Se conofcendo il diluantaggiato fito doue i Fiorenti-
ni
Libro Primo. iSr
ni erano, afpetraua con dedderio iaiuro di Lombardia
per edere con loro alla battaglia, Se accioche non d par
tillno come erano tutto di nfeibti , Se filecitan da
Firenze, Se da lui del campo, che conoiceuano il pe-
ricolo del luogo fugacemente faceua tenere falli trat-
tati con loro alle lue cartella di Valdimeuole moihan-

do volerli dare a Fiorentini , Se riulcigli il lo lgace


pender per che giunto Azzo Vilconti con le lue
,

genti in aiuto di Cartruccio , Se lputod nellhorte de


Fiorentini li leuarono da campo da Pozzeuero , Se
Ichierati ne vennono a Altopalcio , e agiatamente ne
poteuano venire di qua dalla Gulciana , almeno le li

folTono polii indi Gallena erano fignoridel combat-


tere alloro volont, & eglino rirtetrono a Altopalcio
per fornirlo . Cartruccio che haueua per male la loro
partita, dubitoand in Lucca per lllecitare Azzo, che
quiui pigliaua ripol,& anche non d voleua partire, le
non haueua certi danari gli erano lfati promeffi.,& pr
cur per molti modi di contentarlo , Se lalci la lua
donna, & altri, che lo lllecitalono al muouere,& egli
la notte lguente torn allhorte : il di lguente i Fio-
rentini d miifono inilchiere, Se ageuolmente d poteu
no partire, ma per arroganza andarono volteggiando
colle Ichiere verl lhortedi Cartruccio mudandogli a
battaglia . Cartruccio con la gente Icel il poggio,
& con badalucchi gli tenne a bada, tanto che Azzo
colla lua gente giunl in l ihora della terza ,
Se dubi-
to tutte le genti a cauallo d calarono al piano che in ,

tutto furono circa z 3


00. il popolo lo lalci al pog-
gio, che pochi ne fcefno,& coli le genti de Fiorentini
M 3
molto
iz Historie Fiorentine
molto bene fehierati saffrontarono con loro, Se i pri-
mi feditori circa i ^o. de Fiorentini francamente af-
fai taro no, &: paffarono le fchiere d Azzo, i fecondi che
erano circa 8oo.de quali era guida M. Bornio Mani-
fcalco del Capitano, M. Ramondo veggendo cornili-
data la battaglia non refle ma incontannte volfe a-
,

drieto la bandiera ,
glaltri dell noile veggendo volta
la bandiera cominciarono temere, & fuggire, che fe
M. Ramondo gli haueffe francamente ripinti era vin-
citore ma dando fermi al fuggire furono prima affi-
,

liti, & {lorditi, che deflono colpo, i fanti appi regge-


vano francamente fe cofi haueffono fatto quelli ca-
Fur no
uallo , Se in fine in brieue tempo i Fiorentini furono
rotai Fio . c
minia Al rotti, e (confitti adi 2 . di Settembre . Diffeh di certo,
f

ftruccio che il detto M.Bornio fece tradimento per danari, per


operazione di M. Galeazzo ,
col quale rii gi al (oldo,
Se lui lhaueua fatto caualiere , Se tornato che fu in Fi-
renze non fi lafei ritrouare,ma di nafeoffo fi part: in

quella prima rotta fu piccolo numero di morti ,


ma
Calduccio (bito mand (he genti pigliare il ponte
a Cappiano, Se prefelo ageuolmente perche chi vera :

guardia fi fugg Se per rimafemo rinchiufe le genti


,

de Fiorentini, Se furonne morti,


& prefi grande quan-
tit , Se fu prefi) M. Ramondo Capitano e 1 figliuolo.
Se molti Baroni Francefehi,Se circa 40. de migliori di
Firenze, Se molti Oltramontani, Se dogni parte, Se per
derono tutti loro Arnefi, Se (lmerie, Se poco poi sar-
rend il Callello d Appiano, e monte Falcone, Se Alto-
pafeio, Se di quelli che verano drento nandarono
prefi Lucca circa cinquecento. Se cofi fece la fortuna
in
Libro Primo. 1&3
in breuilfimo tempo a Fiorentini grande mutazione
di felicit in auuerlt.
In quello tempo ari per cal in Firenze da Santa caftruccio
heretico.
Trinit ih Parione quattordici caie , Se moriui cinque
perlne , Se publicoil in Firenze la intenza data da
Papa Giouanni contro Callruccio come heretico, Se
ribello della Chiei.
Nel detto anno , Se dAgollo fu morto Aghiado
tradimento il Conte Alberto da Mangona da Spinel-
lo Mangona lo nipote baitardo petizione degli V-
baldini,&: di M. Bernuccio Salimbeni da Siena, che te-
neua V ernia & rend
,
il detto Spinello il Calici !o al
comune di Firenze, & hebbe fiorini 1 700, per lalciare
la rocca ,
bench di ragione era del comune pertella-
mento del Conte Alelfandro padre dAlberto.
In quello medefimo anno per la lpradetta rotta
de Fiorentini quelli del monte Sanluino sarrende-

rono ai Velcouo dArezzo /Se perche erano Guelfi il


Velcouo fece disfare le mura , Se, poco poi ne cau gli
habitanti,& arf,e disfece tutta la terra.

Hauuto che hebbe Callruccio la lpradetta vitto-


ria, Se fatte abbattere le Torri dAltopalcio, Se di Cap-
piano , Se di monte Falcone diliber lanza tornare
Lucca di cauaicarc verl Firenze, per pagare i fuoi lol-
dati di prede, che di danari non poteua, per th haie
ua fatti grandi debiti con loro ,
Se per ne venne colle
genti Pillola, Se mand (ubico M. Filippo Tedici co
Pillole!! adoll Carmignano,& dubito fhebbono l!
uo la rocca, perche quelli, che verano drente labban-
donarono, Se poco poi Callruccio con tutte le lire

M 4 genti
184 Historie Fiorentine
gentivenneLecore, 8eil lguented saccamp in fu
colli di Signa, Se per fimil modo quelli, che erano dren
to in Signa pe Fiorentini , per paura abbandonorono
la terra, & non ardirono tagliare il ponte, Se il primo
di dOttobre ne venne con le lue genti San Moro ar-
dendo^ rubando, campi, brozzi,quaracchi, Se poi a Pe
retola : Se Icorlno le lue genti infino alle mura di Fi-
renze, Se llettonui tre di, ardendo, e rubando ci, che
era da Arno infino alle montagne, che era de belli , Se
habitati paefi del mondo ,
Se per dilpetto fece correre
1 tre Pali, da Rifredi infino a Peretola ivno a cauallo, Se
laltro appi, Se laltro femmine meretrici, i Fiorenti-
ni mai non ardirono vfeire fuori, bene haueuano gen
te a cauallo, Se appi ;
ma llo attelno a grandi guar-
die nella Citta recando drento roba da ogni parte, poi
adi d Ottobre fi part da Peretola, Se ari Capalle,Se
f.
Calenzano,dipoi torn Signa, Se pals Arno Se fece ,

il limile rubando, Se ardendo Gangalan di S. Marti-


no , la Palma , il Callello de Pulci ,
Se tutto il piano di
Settimo, Se infino a Grieue, 8e ln Piero Monticegli,
MarignolIa.Se Colombaia, leuando grandi prede ln-
za con tallo alcuno, Se perche aliai fi temeua da quella
parte, perche vi mancaua mura Polo sattendeua a ripa
rare co folli, Seileccati, Se in effetto il danno , che fece
lo Imperadore Artigo fu quali niente rilperto di que
Ilo di Cailruccio,Se andaronne infino Torri m Val-
dipel,e Giogoli,et a monte Lupo,prelno il Borgo,
Se quello di Puntormo , Se la Villa di Quarantola , Se
piu altre, Se adi 1 1 . dOttobre sarrend loro la rocca
di Cairn ignano, Se il Calle! lo degli Strozzi, che era iui
.

Libro Primo. 1&5


predo detto Torre Becchi {correndo infino Prato
Azo Vifconti come fu pagato in Lucca di fiorini ven-
ticinque migliaia che Caffruccio gli hauea promefli
1

per la vittoria, & per Ja fua parte de prigioni,


& preda,
i quali il comune di Lucca prel a viura dagli vfciti di
Genoua , che fiauano in Pila fiihito ne venne colle fue
genti a Signa dicendo voleua fare vendetta del Palio,
che Fiorentini haueuano f atto correre intorno Me-
Iano.effendo nei Ilio ile di M. Ramando per la Chiei,
& infieme con Caffruccio con iooo.caualli neven-
nonoinfino Pfredi in fu vna Bia dArno, che fi ve-
deua di Firenze, Se quiui fece correre vno Palio di vel-
luto^ la {ra {i temerono d Signa, Se molto maggio-
redubbio fu in Firenze di quella venuta, che delia pri-
ma, dubitando di trattato co parenti de prigioni , che
dii haueano a Lucca ,
ma pure sattel buona guar-
dia , Se Azzo il iguente d inand a Lucca , Se poi in
Lombardia , & generofl in Firenze grande mortalit
pe dilgi delle genti ,
che v erano rifuggite , in tanto
che alle eflquie de morti fi leu via il fonare delie
campane, & il bandire, per non sbigottire la Citt con
tanti morti.
I Fiorentini effondo in tante afflittioni mandaro-
no per foccorfo Re Ruberto Napoli , Se tutti gii
al

amici, Se da nefluno nhebbono Ce non da Saminiatefi


80. caualieri,& da Colligiani 2 5.Se 1 00. fanti, Se af-
forzarono la rocca di Fiefole : perche Cailruccio non
la pigliafl, che piu volte hauea minacciato di riporla.
Se afforzarono la Badia di Saminiato monte, Se fecio
no ordine , che ogni sbandito fidilo i ribelli Ghibellini
... sin-
1 85 Historie Fiorentine
sintendeife edere pagando certa piccola
ri bandito,

col al comune , Se feciono Capitano di guerra M.


Oddo da Perugia, Se M. Guailada Radicofani polno
alla guardia della Citta aiutandoli quto era poflibile.
Nei detto anno , Se a Ottobre il Conte Vgo del
Conte Guido da Battifolle riprel per loi cinque po-
poli , Se ville di ltto Ampi nana in Mugello , i quali
erano del comune di Firenze per la compera fatta qua
do shebbe Ampinana bench : lui diceua edere loi
per retaggio, & voleuala commettere a ragione, ma per
io liegnonon fi pati in Firenze Se hebbe bando dallo
,

>3 if* elcutore di lire 3 0000. le non rilUtuid detti popoli,


Se non lo fece,& rimale contumace, ma fu poi cancel-
lato del bando dal Duca dAthene , perche lo venne a
feruire con 2 o.caualieri,& 200. fanti con adai cruccio
de Fiorentini In quello medefimo mele Callruccio
.

con die gente caualc intorno a Prato gualfandoper


tempo di $>. d, Se per grandi pioue torn Pilloia , Se
pochi d poi torn a Signa, Se fece caualcare le fue gen
ti da ogni Iato dArno infino a vno miglio predo a Fi-

renze atdendo, e predando poi nand in Valdimari-


:

na, & in Firenze l diliber di rinchiuderuelo dallato


di Calenzano , perche in Mugello era adai gente dal
laltro Iato,& mandouifi 20o.cauaiieri,&: 20oo.pedo-

ni, Se farebbe riulcito il pender le non che da Firenze


per Ipie ne fu auilto,&; innanzi che vi giugnedono le

genti len vici con grande preda , Se 1


5
o. prigioni ,
Se
tornando a Signa vi fece battere moneta piccola colla
impronta delio Imperadore, che fi chiamarono i Ca-
llruccin!,& hauendo fatto le dette prede, Se arfioni,6c
lalcia-
Libro Primo. i 87
labiato fornito Carmignano dvlciti di Firenze, &
daltri fuoi fanti fi torn a Lucca con honori limili a
vno trionfo colla prociflone innanzi, Se con vno car- Trionfo di
calduccio
ro colla campana, che i Fiorentini portauano nellho-
fle,& con tutti i prigioni drieto,& con M. Ramondo,
& colle bandiere, de Fiorentini volre lottolpra ,
Se
molte crudelt fece poi a prigioni , Se tralfene piu di
fiorini centomilla.
I Fiorentini non l abbandonarono per quello ma ,

con nuoui ordini crebbono le gabelle fiorini ,70000.


& mandarono per loldati nella Magna,& a Padoua, Se
feciono rafforzare il poggio a Combiata per difenlo-
ne di Mugello, & quello di monte Buoni, per Valdigre
ue, Se non obliarne le loro fatiche mandarono 200.
con due Capitani, i quali
cauaiieti in aiuto a Bologne!!
furono M. Amerigo Donati, & M.Biagio Tornaquin-
ci Erano i Bologne!! quando chielno detto aiuto a
.

Bolle al Callellc di monte Veglio che sera ,


ribellato
loro per operazione di certi loro ribelli, 1 quali hebbo-
no aiuto alloro difenlone quafi da tutti i Signori Ghi
Bologne-
bellini di Lombardia, 'in fine i Bologneh vi f urono rot fi rotti
t c

ti,& tra morti,eprel! piu di 1 800.


Gran llpettol prel in Firenze di quelli Cittadi-
ni, che haueuano 1 loro parenti prigioni a Lucca, Se pe

r li fece legge , che nefluno di loro potelfe hauere al-

cuno vficio ne fuori, ne dentro alla Citt-


Di nuouo del mele di Nouembie mand Callruc-
cio lue genti {correndo infino a Giogoli ,
Se tornato a
Signa Ci part , Se polfi ad alldio al Calle-Ilo di monte
Murlo,& hebbe molto la fortezza degli Strozzi, che li

chia-
1 88 Historie Fiorentine
chiamaua eh iauelo,& la Torre de Pazzi detta Pafu-
ghano,&: amendue le fece disfare, Se ibecc mote Mur
lo intorno da ogni parte, &
con cane fece cadere parte
delle mura,& della rocca ,
cjuelli dentro bench tofio-
no bene haueano mancamento
forniti di vettouaglia
dhuomini , Se darme , & molte volte domandarono
aiuto a Fiorentini, & mai f hebbono, il perche vltima-
Prefe Ca-
ftruccio mente come abbandonati sari derono ad 8. di Gen-
mote Mur
naio lluele perlne,che fu col di vergogna a Fioren
lo*
tini,6c dallidanno al contado Se prima del mele di
,

Dicembre vennono in Firenze 500. caualieri mandati


dal Re Ruberto per aiuto la met a noitro loldo,&: no
feciono buona prnoua,ne mai vollono fare caualcata,
per vilt, per comandamento , che hauellno ha-
uuto dal Renna fmpre flettono a guardia nella Citt.
Nel medelmo mele di Dicembre le genti di Ca-
ntuccio, che erano Signa corlno inlno a San Piero
a Monticelli', Se vici fuori vna malnada di Fiammin-
ghi per combattere^ furono rotti per edere male aiu-
tati. In Firenze lnorono le campane a martello, & pe-
r vici fuori gran gente del popolo armati con poco
ordine , Se corlno inlno a Settimo, le genti di Caitruc
ci l popolo a Firenze tu te-
tornarono a Signa, Se il :

nuta Iciocca andata, perche le Cantuccio folle ltato in


aguato con ^oo.caualli, quello dirompeua il popolo,
& portauali pericolo non pighal la Citt di Firenze.
t elfendo 1 Fiorentini tanto afflitti da Cailruccio,
Se ancora ellndo in grandi diuiloni, Se gelole di tra-
dimenti per li parenti de prigioni,che erano in Lucca,
che erano grandi & potenti, n volendo altro Icampo
elell-
.

Libro Primo. 189


dello no per loro Signore della Citt ,
Se del contado,
Elcffono i
Se per dieci anni Cario Duca di Calauria, Se primoge- Fiorentini
per lorSi
nito del Re Ruberto dando in Firenze egli, ofiioi Vi- gnore Cu-
cari o demando loro Leggi,e Statuti, Se tenendo fermi lo Duca di
Calauria*
almeno mille cauallieri Oltramontani per difefii, Se do
ueua hauere lanno dugento migliaia di fiorini hauen-
do vno mele di venuta, & vno di ritorno, Se fornita la
guerra , o per honorata pace , per vittoria poteua Ja-
.
{dare filo Vicario con 400.caualieri,Se hauere cento-
milla fiorini, Se fugli mandata la elezzione per llenne
ambafiiata,Se egli faccett per configlio del Padre, Se
de fiioi Zij, di che fu grande allegrezza in Firenze
Del mele di Gennaio in detto anno i Fiorentini pre
fono per loro Capitano di guerra M, Piero di Narfi,
caualiere Bandele , Se della Contea de Loreno, il quale
il Settembre dinanzi tornando dai fpolcro volle ede-
re alla battaglia in aiuto de Fiorentini quando furono
{confitti, Se fuui prefo,Se il figliuolo morto Se tornato
:

di prigione,
& prefo lvficio per foa valentia tenne mol
to diretto Cadruccip, Se tenne trattati con certi cone-
daboli di filo con Calduccio di farlo
paefo , che erano
vccidere,Se di torgh Signa,Se Carmignano , Se venire
a foido de Fiorentini: {coperteli il trattato, Se fece Ca
druccio dicapitare due conedaboli Borgognoni, Se
vno Inghiiel, Se li Tedelchi :
per laqualcol grande
turbatione fu nellhode di Calduccio, Se accomiat
tutti i Francelchi , Se Borgognoni ,
Se fra gli altri M.
Guglielmo di Noren , che prima hauea tradito i Fio-
rentini .

Et nel medefimo mefo M. Piero di Narfi detto,


cauaic
.

190 Histcrie Fiorentine


caualc a Signa,& torn la {ra, Se Calduccio per ge-
non perderla , {bito poi vi venne in perfona-.
lolia di

Se menonne prefi {tte coneilaboli,& del me{ di Feb-


braio vi ritorn colle lue genti , Se caualc a Torri in
V aldi pe {, &r arflo, Se ieu grande preda ,
Se tre di pi
caualc a in Calciano, Se ari il Borgo, e tutta la Con
trada,& tornoffi a Signa: il Capitano de Fiorentini ca
ualc infino ai poggio a Campaio, che { fofl ito infi -

no alla Lallra, Se prel il palio Canniccio , Se lue genti


erano {confitti.
Pochi di poi venne Calduccio colle lue genti infi-
no a Peretola lnza alcuno contallo , Se tornato a Si-
Arte Ca - gna la fece ardere, & tagliare il ponte, Se abbandonol-
la perche guardaua con grande collo , Se pericolo;
la

bene tenne ragionamenti con maellri di chiudere lan


dito dArno alla Pietra Golfolina : ma perche trou
che ficaio di Firenze quiui era braccia 1^0. abbando-
n la impre{,& ridunefi a Carmignano, Se fecelo cre-
dere,& afforzare, & ridulllo a guardia di ribelli di Fi-
renze, & di Sigfia,& del paef

131 6, Nellanno j326.il Velcouo dArezzo fece disfare


Cartello
della Te*
fi Cailello della Terina per difetto degli Vbertini ,
i

rina,epoj quali haueua lntito erano venuti a Firenze per darlo


gio disfat-
ti. a Fiorentini, & fece tagliare poggio in croce, perche
il

mai non fi riedificali, Se gli habitanti mand aa habi-


tare in diuerfe parti.
Nellanno detto hauendo Callruccio prefo la Ca-'
delfina di Greti, vendutagli per danari da vno de Fre-
lcobaIdi,che vera a guardia, Icorl poi infino a Vinci,
Se a Cerreto , e a Vitofino , Se poi palio Arno infino a
j Empoli,
.

Libro P r ih o. ip t
Fmpoli Se prefi: il Cartello di Perroio (pra
,
Empoli
danneggiando aliai la ftrada , e tutto il pael : dipoi di
Giugno abbandon , Se disfece Petroio per terna della
venuta del Duca dAthene , Se gente del Re Ruberto.
Nel detto anno, Se d Aprile il Papa a Vignone in con-
cirtoro public priuo il Velcouo dArezzo , ma non
vbidi,& petizione de Fiorentini . Se del Re Ruberto
delle per Legato in Tofirana , Se terra di Roma,& Pa-
ciaro M.Gianni Guarani degli Orli Cardinale.
Molertaua afli Cailruccio i Pratefi con due Eatti-
folli,che haueua polli vno in vai di Bilnzio chiamato
Serrauailino,& laltro predo a Ombrone vedo Carmi
gnano.&: vnalrro ne pofe al ponte Agliana per alficu-
rare.piu i PirtoIefi,ma tutti gli abbandon quando ve-
ne Duca dAthene per Vicario del Re Ruberto.
il

Del mele di Maggio in detto anno M. Piero di Narfi


Capitano di guerra de Fiorentini per fare qualche ope
ratioae noteuole innanzi alla venuta del DucadAthe
ne, tenne vno trattato in Carmignano con certi cone-
& lnza lputa daltri vi caualc
rtaboli di Cartruccio (
con 200.caualieri,& scortanti appi, & fu tradito da
conellaboli , Se con due aguati rotto , Se prefi) egli , Se
piu Altri Se poco poi venne C ailruccio a Pillola, & fe-
cegli tagliare la teila in dilpetto de Fiorentini oppo*
nendogli fallmente , che quando fi ricomper di fila
prigione hauea giurato di non gli edere contro
Venuta
Nel medefimo mele adi 1 7. vne in Firze il Duca del Duca
d Athene,& Conte di Brenna come Vicario del Duca dAthene
come Vi-
di Calauria c4oo.caualieri a mezzo lldo de Fiorti cario del
Duca di
ni,& mezzo dei Re, Se prel la Signoria fpondo ogni Calftutiju

Yficio,
19 i Historie Fiorentine
vficio,& creando i Priori, che entrarono a mezzo Giu-
gno a fa volont,Se buona Signoria fece in Fireze nel
tepo che berte Vicario: pubhc lettere papali in Firze
come il Re Ruberto era fatto Vicario dimperio 1 Ita-
lia vacante Io Imperio , torn in cala de Mozzi ,
non
I3 1 * venne per alihora il Duca principale in Firenze per ca
gione deliarmata,che il Re mandaua in Cicilia, lacua-
le nud medefimo mefe,& fu di jjo. legni, f ecion-
nel
ui danno affai fnza acquibo: poi ne venne detta arma
ta verl Genoua , come era ordinato per fare infieme
co Genouefi guerra gli vfciti y Se Caltrucci , Se il
DucadiCalaurialadouea alfaltare per terra infieme
co* Fiorentini ,
Se nel venire Icelno in Maremma ,
Se
prelno alcune Cabella de Conti di Santa Fiore , poi
vennono a Portoueneri , Se accozzar on fico lhobe de
Genouefi , & poco frutto feciono fnza alcuno acqui-
bo per trouare le terre molto prouedute, Se limile con
Cab ruccio,& anche il Duca non fece per terra quello,
che era ordinato: il perche tutta larmata fi part, 8c eia

feuno torn in fiioi paefi,& il Conte Nouello ne ven-


ne al Duca a Firenze con i oo. caualieri , Se del mele di
Giugno fguente giunfaPif per mare con 5. galee
M. Gianni Orfini Cardinale, & Legato Paciaro in T*
fcana mandato dal Papa ,
Se affai honoreuolmente fu
riceuuto da Pifni, bench pure con gelofia, Se nello
bare in Pila hebbe da CalFruccio , che voleua
lettere
pace co Fiorentini , dipoi vennea Firenze ad 3 1 di .

detto mef,& fu riceuuto honoratifmamente, Se do-


natogli 1 000. fiorini in vna coppa a Santa Croce, do-
ue torn ad albergo, Se adi 4. di Luglio public la fa
.

Libro Primo. 193


Legazione faccendone ammonizione a tutte le Citt.

Adi io. del detto mele di Luglio giunle in Siena il


Duca di Calauria con fe genti , Se fu riceuuto con
grandi honori,& perche in Siena eran grandi diuifioni
fra Tolomei , & Salimbeni , Se dubitauafi in Firenze,

che non fi riduceflno a parte Ghibellina, vi mandoro ni disiena


pac,Ecat1
no i Fiorentini ambalciata al Re a pregarlo, che innan
zi fi partilfe gli pacihcalfe infieme , Se cofi fece lpra- :

ilandoui infino adi 1 8. di Luglio , Se fece fare fra loro

ficura triegua Se oltre acci tanto aoper in detto tem


po , che i Sanefi gli dierono la Signoria della Citt per
cinque anni con certi modi,& da Fiorentini volle per
la loprallanza in Siena fiorini 1 6000. che aliai di-

Ipiacque loro
Carlo Duca di Calauria primogenito del Re Ru-
berto Re di Gierullein Se di Cicilia entr in Firenze
, Venuta in
adi 50. di Luglio 1 ^16 con bellilhma compagnia di p r * ed
j jj
molti Signori, & Baroni, e Caualieri a fproni doro ,
Se caiauru.
altri Caualieri in numero di 1 yoo.&piu con 400. del
Duca dAthene,con circa 1 500. lme di muli a cam-
panelle, Se con grandi llennitadi , Se honori,e procifi-
ioni fu riceuuto , Se torn nel palagio del comune di
colla alla badia, doue lleua tornare il Podeii, Se ren-
dere ragione, Se allhora fi diput il rendere ragione in
Orto fan Michele nelle cal, che furono de' Macci , Se
fu notato per tutta Italia per grande operatione de
Fiorentini , che lanno medefimo in che elfi erano in
& Ipendio con-
tante auuerfit,& rotte per loro virt,
ducellno in Firenze tanta Signoria, & inficine Lega, il

to del Papa , Se dimorato alcuno di in Firenze mand


N per
194 Historie Fiorentine
per lamifi , Se mandorongli i Sanefi 3
5-0. caualieri, i

Perugini j
00. i Bolognefi 2 00. gli Orbitani ioo.i Si-
gnori Manfredi da Faenza Cte Ruggieri 5 00
1 00. il

IJl*.
fanti, il Conte Vgo in perfna con 500. fanti , Se le

cerne de pedoni del contado de Fiorentini Se fece ,

imporre a Cittadini ricchi fiorini 60000. Se per ogni


caftruccio
periona fi credette fi facefii hofie , Se non lgu : la ca-
ingannai!
Duca di gione non
fi feppe,& bench molte f ne dicefTono, pu
Calauna] y
&il Lega re pe piu fi dille, che la cagione fu trattati di pace, che
to del Pa-
pa.
Cafir uccio tenne con lui, con legato, &ingann &
lvno,& laltro.
Poi del mele dAgofto fguente il Duca detto vol-
le, che in molte col da Fiorentini gli foflno allarga-
ti i patti in potere fare i Priori , Se ognaltro vficio , Se
guardie della Citt, & del contado, & fila volont po
tere fare guerra, Se pace, rimettere ribelli^ sbanditi co-
me lui piaceli!, & che la Signoria gli fofl riconferma
ta per dieci anni cominciando Settembre fguente:
d quello fi dille erano operatori i grandi, dicendo vo-
lergli dare la Signoria libera ,
non per bene che gli vo-
leflno,ma per rompere gli ordini della giufiizia: ma il
Duca hebbe buono configlio , Se intelfi col popolo,
che gli haueua dato la Signoria, & i grandi nhebbono
poco honore.
Et nel detto anno, Se mele il Legato veggendo elle
re fiato tenuto parole dellaccordo da Cafiruccio, Se
dal Velcouo dArezzo , in fii la piazza di Santa Croce
gli public {comunicati, Se Icilmatici, Se fautori dhe-
retici, priuandogli dogni beneficio temporale , e Ipi-

rituale.
Et
.

Libro Primo. 195


Et in detto me/ fall la compagnia de gli Scali, Amie- Fallirne
r i,& Figliopetri durata piu di 1 2 o.anni, Se trouoron/ to notabi-
le.
ha uere debito piu di 400 migliaia di fiorini, che fu n
minore /confitta in Firenze , che quella dAlt opa/cio.
Se molte altre per quella furono //pette
Del mele di Settembre /guente veggendo i Fiore-
tini , che il Duca non procedeua contro Calduccio,
Ripofizio
attefno riporre il Cartello di Signa per ficurta del ne di Si-
gna.
piano con belle , Se buone mura alle /pel del comune
/accendo immunit a chi vi tornaffe adhabitare, Se
principiarono gangalandi.
Principio
Dei mele dOttobre il Duca ordin con Spinetta di Ganga-
Marche/ Malelpina,che en traile in Lunigiana, Se mo landi.

uefl guerra Canniccio, Se lldogli 3 00. caualieri in


Lombardia, & 200. ne mand il Legato di quelli della
Chie/ Se 00. ne men Spinetta da Verona Se con
, 1
,

detta gente afldi il Cartello di Verrucabuofi,che Ca


rtruccio gli hauea tolto, Se oltre a quello certi v/citi di
Pilloia petizione del Duca detto rubeilarono da Ca-
llrucciodue Cartella nella montagna,cio Riuignano,
SeMammiano:Callruccio come franco Capitano veg
gendofi alfaltato mand gente adalldio di dette due
Cartella , Se lui venne Pillola con affai gente, perche
da Firenze non. vi l /ccorrefl.Al Duca parue hauere
fatta non buona imprel pure vi mand per /occorre-
re circa }oo.cauaiieri,& 500. pedoni, Se Capitano M.
Biagio Tornaquinci per la via delle montagne, Se mai
n vi l poterono accollare per le neui,& pioue, e fred-
di. Circa 2 0oo.cauaiieri,& popolo grandiflmo man-

d per la via del piano con M.Tommal Conte di


o; N 2 Squi-
,

196 Historie Fiorentine


Squillacci Se M. Amerigo Donati, Se M. Giannoz-
zo Caualcanti , Se poforonfi montale , Se pe me-
al

defimi temporali ,
Se pe prouedimenti di Cannic-
cio non vi poterono {occorrere ,
il perche quelli /che
teneuano dette due Cartella fi fugirono vedendo non
potere edere iccorfi ,
Se Cafiruccio le rihebbe , Se
Libito 'caualc verl Lunigiana,& inon foffe che
Spinetta fi part prefto colle Tue genti farebbe flato
preio ,
Se cofi con vittoria , e trionfo fi torn Ca-
flruccio Lucca le genti del Duca fi tornarono
Firenze con poco honore,& per hauere meno a guar-
dare Cartruccio fece disfare il piu delle fortezze di
Lunigiana , Se il .filo Cartello di monte Falcone in
filila Gufiiana.
In quello medefimo anno , Se di Dicembre il Re
Ruberto mand dire a Fiorentini , che oltre a patti
fatti voleua,che concorreflno infieme con /altre ter-

re vicine a pagare piu la ipei di 800. caualieri Oltra-


montani, pe quali haueua mandato in Prouenza,& al-
tre parti, Se i non voleua che il Duca fi tornarti a Na-
E/ poli^ parendo a Fiorentini male di quello , Se anche
era peggiore partito Ialciarlo partire :
per per Io me-
glio patteggiarono di darglidi nuouo ogn anno fiori-
ni 0000. pe detti ildati , de quali piccola parte ne
3
pagarono i Sanefi , Se altre terre vicine iluo /Peru-
gini , Se trouofl che il primo anno collo il Duca a
Fiorentini tra ilari, e Ildati , Se altre ipel fiorini
quattrocento migliaia ,
che fu gran col efindo la

Citt fi affannata , Se oltre ci molto prei il Duca


la Signoria dogni col piccolaA grande, Se auili ran-
'

i' to
.

Libro Primo.
toTvficio de Priori , che niuna col ardiuano fare
per piccola, che folle ialino chiamare vno mef-
lb , & lmpre llaua fra Priori vno de Conliglieri
del Duca.
,
Del mele di Gennaio lguente Cailr uccio con tra-
dimento ordin di torre a Pilni il Callello di Vico
Pilno,& mand vna notte vno M. Benedetto Ma^
caioni de Lanfranchi rubello di Pila con i yo.caualie-
ri, & Cailruccio rimale colle lue genti impunto a Al-

topalcioper lccorrere le bilgnall, & vna mattina


data il detto M. Benedetto ventr dentro ,
& corl la
terra : ma fubito da quelli della terra ne fu ricacciato
fuori ,
& rimalne tra preli, &c morti piu di cinquanta,
&c per quello molto piu crebbe lodio de Pilni con-
tro a Cald uccio.
Indetto anno,& mele i Piateli, Saminiateli, Sangi-
mignaneli , & Colligiani dierono le loro terre ,
cio la

Signoria al Duca di Calauria con certi termini, e patti,


lluo che i Prateli per loro dilcord ie gliele dierono per
petua,& lue rede.
In quello medelimo mele il Conte Nouello con
800. caualieri del Duca Icelti caualcorono inlino alle

porti di Piiloia,& ruppono lantiporto Se rlno Val-


,

dibura , & le mulina con grande prede . &c del mele di

Febbraio gli vlciti diGenouacon gente di Caitruccio


prelno il Callello di Siellri, & dAgollo lguente pre
lo no quello di Monaco
Per la venuta delDuca di Calauria i Ghibellini^ tita-
ni di Tolcana,6c di Lbardia mdarono loro ambalci
dori nella Magna Lodouico di Bauiera nuouo elettq

.
"

N a Re
198 Historie Fiorentine
Re de Romani per commuouerlo a palTare in Italia
per refifiere alla forza del Duca,8e c grandi promeffe
Io conduflono a Trento, Se Duca di Chiaren
con lui il

tana a fare parlamento: nel quale furono M. Cane Si-


gnore di Verona, & M. Paflrino da Mantoua, Se vno
de Marche!! da Elfi, e M. Marco, e M.Azzo Vilconti,
e Guido Tarlati , che fi chiamaua Vefcouo dArezzo,
bench poco inanzi era fiato priuato dal Papa, Se Am-
balciadori di Cafiruccio,Se de Pifiini, Se degli vfciti di
*****
Genoua,8e di Don Federigo di Cicilia, Se dogni Capo
rale diparte dimperio, Se de Ghibellini dItalia, Se nel
detto parlamento il detto Re de Romani volgarmen
techiamato Bauero per Ichifare la {comunica, che po-
co innanzi hauea pollo Papa Giouanni, quando lo pri
u, a qualunche lo chiamafi Imperadore, promifl,&
giur a lpradetti d palTare in Italia ,
Se venire Ro-
ma lnza indugio ,
Se lnza tornate in fiioi paefi , Se i

detti tiranni infieme con Ambalciadori Romani Ghi-


bellini promilfno di dargli 1 jo migliaia di fiorini co

me folle Melano. Alla detta promella non fi collego-


rono i Pilni , anzi cercorno di dargli danari da parte,
Se lui promettefl non entrate in Pila, Se nel detto par-
lamento publicindebitamete Papa Giouanni XXII.
ellre heretico , Se non degno Papa per piu articoli Se ,

tutto fu con configlio di piu Velcoui,Se altri prelati, e


venne il frati apofiati dogni religione Se ribelli di Santa Chie-

cimpera- lper diuerficafi>8e dipoi adi 1 3 di Marzo il detto Ba


.

uero ^ part da Trento con poca compagnia di circa


to iTren
to,&poia 600 . cauaIieri,Se bilgnol di danari.Et dei mele dA-
^17? prile 1^2 7-giunl in Melano, Se poi adi ^
i .di Maggio
fi fece
.

Libro Primo. 199


fi fece coronare nella Chiela di Santo Ambruogio del-
la corona del ferro per mano del Velcouo dArezzo,
amenduni dipodi Se {comuni-
Se di quello di Brefcia ,

cati, li Velcouo di Melano non vi fi volle ritrouare,


anzi fi parti di Melano , Se trouoronfi prelenti a detta
coronazione piu de* lpradetti Tiranni di Lombar-
dia per la venuta di detto Bauero quali tutta Italia fi

commoll , Se fra gii altri fi leu a romore il popolo di


Roma,& tollno la Signoria a nobili Se grandi di Ro
ma ,
Se parte ne mandarono a confini dubitando non
dcllono la Signoria Re Ruberto, chiamato Capita-
al

no del popolo di Roma, Se commiflono il gouerno di


Roma a Sciarla della Colonna, con configlio di
j
i,

popolani, cio quattro pedone, & mandorono Amba-


fciadore Papa Vignone,che douelfe tornare a Ro-
al

ma, l non che riceuerebbono il Bauero, il Papa man-


d adammun irgli, che non lo rieeuellno, che era he-
retico,& [comunicato ,
Se che lui verrebbe a Roma a
tempo debito, Se predameli te Se mandarono anche i ,

Romani ambalciata al Bauero a [mmuouerlo,Sc fimi


le trattauano col Re Ruberto, Se con cialcuno tenea-
no pratica.
Re Ruberto [nrendo la venuta del Bauero in
Il

Lombardia mand M.Gianni Prenze della Morea [fio


fratello con iooo.caualieri allAquila per pigliare
iua Signoria tutte le terrede palli nel Regno, & prei Norcia
Norcia nel Ducato, & poi la Citt di Rieti, nella quale prel3 , e
Rieu
lalci a guardia il Duca dAthene:poi forni tutte le tet-

re di campagna col Rettore, che vera pel Papa, per le,


Se per lui; poi tent dentrare in Roma ,
Se non fu vo-
; N 4 luto
.

200 Historie Fiorentine


luto riceuere , & il fimile fece Viterbo , & guallollo
intorno, Se in quello tempo mand anche il Re in Ci-
cilia contro Don Federigo vna armata di 70. galee,
che feciono affai danno, & cinque di quelle partendoli
a^'dHo- dallaltre prelno la Cittadella dHollia 5c i Romani ,

w brucia Mandarono (occorrere


, &
furonui danneggiati poi
,

1
quelli dentro vi milfono fuoco , & parti ronfi infulle
galee, il perche molto piu i Romani (degnarono con-
tro al Re Ruberto ,
per Iaqual col il Legato degli Or-
fini che era in Firenze fi part ,
& and ver( Roma
per riconciliargli infime col Re , & volendo entrare
1317. in Roma inlemecol Prenze della Morea non fu vo-
luto riceuere, il perche cercorono dentrarui per forza,
& ruppono di notte parte del muro del giardino di
San & entrarono dentro nella Citt Leonina c
Piero,
5-00. caualieri,& altrettanti appi,
& prelno la Chie-
di San Piero.Se la piazza e1 Borgo de Rigattieri vc-
cidendo le guardie,
& polnui sbarre, & doueano ede-
re fguitati dalla porta Orfina,& nelfuno fi leu,il po-
polo di Roma fu preilo allarme, & vennono alle sbar
re fatte, Se fuui grande zulfe , & molti morti, in fine fu
tanto labbondanza del popolo , che le genti del Le-
gato , Se del Re non poterono reggere . 8e millno
fuoco nel Borgo per potere fuggire , Se vlcironfi di
Roma
In quello medefimo anno ,
& dAprile nacque
in Firenze vn figliuolo malchio legittimo al Du-
ca ,
Se fu battezato da M. Simone della Tol ,
Se
Salueilro Manetti de Baroncelii (ndachi del co-
mune , & fu
'4
nominato Martino , & fecelne gran-
~
ni- di
.

Libro Primo. 201


di felle ,ma mori lottauo d , Se fu lppellito San-
ta Croce.
Saputa che fu in Pila la nouelia della coronazione
del Bauero Melano per molti vlciti di Firenze, & dal
tre Citt Se per alcuno popolano minuto , lne fece
.

fuoco, Se fella gridando viua Io Imperadore, Se muoia


ilPapa,& il Re,& i Fiorentini, Se di (piacendo quello a
reggenti di Pila, Se continu ellndo in pratica col Pa
pa, e col Re cacciarono di Pila tutti gli vlciti dogni
Citt, Se de loro Cittadini ,
llpetti aliai ne manda-
rono a confini , Se mandarono via tutti i lldati Te-
delchi
Nel medelmo anno il Duca di Calauria Signore di
Firenze tenne vno trattato in Lucca con certi della ca
l de Quartigiani , a quali mand legatamente cer-

te inlegne della Chiel, Se lue , Se doueua il Duca man


dare le lue genti adalldiare Piiloia penlndo di cer-
,

to che Cailruccio vi foccorrll colle lue genti , Se


quando lui colle lue genti full fuori di Lucca ,
allho-
ra i detti Quartigiani colle dette inlegne doueano
correre , Lucca per la Chiel , Se pel Du-
Se pigliare
,
ca , & le genti da Fucecchio vi doueuano (occorrere.

Se di certo il trattato riufeiua l non che Duca pe-


il

n tanto mandare le genti Piiloia, che vno de


J
Quartigiani , per vilt, per paura riuel il trattato
Cailruccio: il perche lui fece (errare le porti , Se pre-
( circa 2 2 . di cala Quartigiani , Se ritrou le bandie-
re , Se fece impiccare M. Guerruccio Quartigiani con
tre figliuoli, Se colle bandiere ritrol,& altri pro-
pagginare , Se gli altri cacci con circa 1 00. Se rimale
con
. .

2 oz Historie Fiorentine
con tanta gelofia,& fofpetro co ftxoi Cittadini, che rio
vlciua di Lucca , & certamente perdeua la Signoria le
non folle il prello (decoll della venuta del Bauero,&
Nota il

giudiciodi
nota il giudicio di Dio che i detti Quartigiani antica-
Dio mente Guelfi furono capo dare la Signoria Ca-
ilruccio
Del mele di Giugno il lpradetto Legato degli Or-
lni public in Firenze nuoui procedi farti dal Papa

contro al Bauero, del mele di Luglio proflimo sappre


le fuoco in Borgo Santo Apoilolo nei chialfo fra Bon
ciani,
& gli Aceiaiuoii* & arlnui li cale & ,
il Palagio
deGiotti
Hauendo in quello mele il Duca meflo in punto
l&T tutte le lue genti in numero di circa 1 3 oo.caualieri c
de Fiorentini circa
3
00.& circa 8oo.pedoni Se fatto ,

il Conte Nouello Capitano dAndri,vlcirono di Firen

ze,& per la prima (ra accamparono appi di Signa, &


ilari tre d perche Callruccio non l auilffi di loro an-

data li leuarono legatamente di notte lalciando le te-


de parate inlino a terza, perche non li auedefii
i nimici
no della partita, & preilamte vennono in valdArno,
c palparono la Guiciana al palfo di Roliuolo vno
ponte polloui la notte, & prima erano pafito 400.ca
ualieri,che erano in valdArno, & piu vi lne aggiunte

5 50.
con M. Vergiu di Landa mandati dal comune di
Bologna, Callelio di San
Plefono i
& prellamente alldiarono il

Fiorenti- ta Maria Monte, che era fortiflmo con trecerchia di


Santa
ni
Maria
buone mura,& bene fornito difel, & infine disfatto
Monte per lo prelono con alpra battaglia, di
forza. & poi in capo dotto
s arrend la rocca llue le pedone, & mai Callruccio

ard
.

Libro Primo. 20$


ard {occorrerla ,
che era colle {ue genti Viminaia,
Se neliacquiilo vi furono morti la maggior parte de
terrazzani , quale di ferro & quale di fuoco Se arfono
tutte le loro ca{,che fu giudicio di Dio al tradimento
grande,che haueuano fitto quando la dierono Ca-
ftruccio Se gli huomini che verano a guardia, hauu-
to detto Cartello lhorte fi torn a Fucecchio, Se ile t te
ui due d, perche Caffeuccio non intenderti loro penfie
ro , dipoi ripartirono la Gufciana , Se accamporonfi al
Galleno appetto alfhorte di Cartruccio , che era in fui
cerugho,& in fi Montechiaro, & richiefollo piu volte
di battaglia, Se non la volle ,
e farebbe lholte ito verfo
Lucca Cc non che era cola di grande tempo, & {pendio,
Se dubitauafi della venuta del Bauero, &: per tornaro-
no di qua dalla Gulciana , Se partirono mont Albano,
Prelono
& polnfi ad afldio al Cartello dArtiminio,&. dieron Fiorenti -
i

ui l afpra battaglia da mezzo d infino a notte,che {li- ni Aitimi


nio.
bito sarrend patti lalue le perline. Adi 2 7 dAgo-
rto,& per nouelle venute in Firenze , che il Bauero era
Pontriemoli comand il Duca, che hoife tornafl in
Firenze, & cofi ledono honoratamente II d {eguente
trouofli, che i Fiorentini haueuano fpeli dalla venuta
del Duca mfino detto d, che fu poco piu d vno anno
piu di cinquecento migliaia di fiorini
Coronato che fu il Bauero in Melano domando i
danari, che gli furono promefli Trento, M. Galeaz-
zo^ lui parendogli eflre maggiore Signore in Mela-
no, chei Bauero, perche hauea fio lildo 1 2 00.caua-
lieri gli rifpof rtiperbamente, che grimporrebbe quan
dogli parerti tempo, Bauero,
& pet quello {degnado il

Se
. e
Historib Fiorentine
Se hauendo vdito anche molti de Cittadini di Mela-
no, che fi doleuano della Signoria di M. Galeazzo, man
d per molti de Caporali delie genti del detto M.Ga-
leazzo,& lgretamente gli fecegiurare nelle lue mani:
poi mand pel fuo malilcalco ,
Se ad 6. di Luglio ra-
glino vno grande configho di Melanefi, &c mand per
Tolfe il
M. Galeazzo , Se in loro prelnza gli fece rinunziare la
Bauero
Signoria
la Signoria, Se fece pigliare lui , & Azzo luo figliuolo , S
di Melano Marco, e Luchino Tuoi fratelli , Se molto ne piacque a
a M. Ga-
leazzo, &
Melanefi J & riform la terra dvno filo hauere,per filo
imprigio- Vicario, con configlio di 24 de migliori di Melano,
nollo.
i quali incontanente impolno,& ricollno,&. dieron

Diui no gli fiorini^0000. Se coli permell Iddio, che la Chiel


giudicio.
folle vendicata di fiioi nimici da vno filo nimico
Per la prefitta di detti Viiconti molto fi marauiglio
rono,& impaurirono tutti i tirani Ghibellini di Lbar
dia vedendo pnuato,& imprigionato Galeazzo, il qua-
le era luto principale mouitore della venuta del Baue-
ro. Il perche il Bauero diliber di fare nuouo parlame-
lo al Cartello detto Liorci in Brelciana,Sc haueua im-
prigionato Galeazzo nel Cartello di Moneia,& labia-
to Marco come non colpeuole , Se Luchino, e Azzo
porto di taglia venticinquemigliaiadi fior ini, de quali

hebbe 6000. Se menogli lco cortelmente prefi al


1

parlamento, neiquale fi ragunorono quali quelli mede


limi Signori, & altri, che nellaltro Trento Se in quel- ,

lo pales lettere di Galeazzo, vere, falle, che foflb-


no , per le quali moilraua che reneua trattato conrroa
luicon Legato del Papa , Se infine fu daccordo con
tutri,& hebbe da loro circa ducentomigliaia di fiorini,
6cin
.

Libro Primo. zo$


Se in difpetto di Santa Chiel fece tre Velcoui vno in
Chermona,vno Como, 8c vno de Tarlati Citt di
Caldio, parlamento, Marco, Se Luchino,
& partito il

e Azzo Viiconti fuggirono nel Caldio de Lilco, Se


li

feciono poi guerra Melano, Se il Bauero con lue gen


ti,& degli altri tiranni ne venne Chermona, poi al &
Borgo San Donnino poi per io contado di Parma
lnza contalo pals i monti , & venne Pontrie-
moli in calendi di Settembre , Se grandi abbomina-
zioni di tradimento furono date al Legato delia Chie-
l, che era in Lombardia , con ooo. cauaili da i fedeli
}
diSanta Chiel di Tolcana: perche poteualtorpiare
il Bauero , Se non lo fece {bufandoli , che non
palio al
gli pot lare caualcare perche non haueano hauute le

oro paghe dal Papa


Come il Bauero colia la donna figliuola del Con-
te dAnaldo furono giunti in Tolcana, Cairuccio con
grande compagnia fi fece loro incontro infino Pon-
triemoli con molti doni,& prelnti, Se infieme ne ven
nono infino al Caldio di Pietralnta, nel quale il Ba-
uero sarrel: perche non vcleua entrare in Lucca l ,

prima non hauell la Citt di Pila, Se i Reggenti di Pi-


la non gliele voleuano dare , ne vbbidirgli, dando ca-

gione di non volere fare contro Santa Chiel, perche


lui era {comunicato Se non volere rompere la pace
,

Re Ruberto , Se a Fiorentini mandoui il Bauero loi


Ambalciadori,8c i Pilni non gli vollono riceuere,ma
fornirono la terra di gente, & di vettouaglia , Se affor-
zoI!a,& caccionne i lldati Tedelchi lnza i cauaili. Et
il Bauero fi dilpol di non pallre piu innanzi, l prima

non
so 6 Historib Fiorentine
non hauefl Pif & in quello tempo Guido Tarlati di-
moilo Velcouo dArezzo fi mille mezzano, Se venne
Libhrafatta,Se mand per Ambalciadri Pilni, qua-
i

li vi mandorono tre de' loro maggiori Cittadini, qua


i
li furono M Lemmo GuinizeIIi,M. Albizo da Vico, Se
Ser Iacopo da Calci , Se accordauanfi i Pilni a dargli
fiorini 60000 Se lui andafl luo viaggio , il Bauero
.

non lo volle conlcntire. Se partendoli gli Ambalciado r

ri Cailruccio con fa gente pals il Serchio , Se prel-

gli,Se lbito poi pals il Bauero colle lue, Se laltre gen

timen il lo malilcalco da Lucca, Se polno hoile in


l7
torno a Pila adi 6 di Settembre. I Pilni vedendoli tra
.

diti della prefiira degli Ambalciadri, Se fi forte alTalta


ti sbigottirono aliai: pure dopo alcuni d riprelno vi-
gore, Se francamente fi midllo in punto alla difel, Se

bench non volelbno dal Duca gente, pure Io richie-


lno daiuto di danari, Se hebbonne,Se lettume,Se ar-
me, ma in pochi d il Bauero Se Cailruccio entrarono
nelBorgo di San Marco , Se feciono vno ponte di le-
gname dilpra , Se vno diltto, Se cinlno Pildall-
dio intorno intorno da ogni parte , Se in poco tempo
hebbono tutte le loro Cartella, ne per quello perdero-
no lanimo i Pilni, 8e etanfi gi diteli vno mele, Se lar-
gamente fi lrebbono difefi,Se llraccato il Bauero: ma
fra loroReggnti nacque dilcordia, Se per fiibito fe-
bIuo pi ciono trattatoli daccordo, Se dierono la Citt al Baue
la
ro,Se piu fiorini oooo.rimanendo in loro giuridizio-
ne, Se fiato, Se che Cailruccio, e loro vlciti non vi po-

tellno entrare : entroui il Bauero colla fila donna, Se


fila gente adi 1 1 . dOttobre , Se tre di poi i Pilni per
Libro Primo. 207
loro medelmi per piacergli tracciarono i Capitoli, Se
dierongh la Signoria libera, & entroui Callruccio , Se
ognaltri lanza alcuna nouit,& perche vnofuocone-
ftabole vccil vno, che vera tato Bargello , il Bauero
Io fece decapitare, mandando alpri bandi, che ne a mer
catanti,ne altri folfe fatta alcuna violenza & prltam
te pol a.Pilni vna colta di fiorini 60000. per pagare
i lldati,& non era ancora compiuta di ricogliere, che
ne pol vnaltra di 100000. per landata Roma , Se
allnora conobbono i Pi l ni ii loro erro re, & e (fere dis-
che ( haueflno durato difenderli come pote-
fatti,

uano*domandando aiuto lluauano Italia, llraccaua &


no il Bauero, che col darli milfono Italia in rouina , Se
feciono grande il Bauero Se in quello tempo Guido
:

Tarlati dilpollo Velcouo d Arezzo li part da Pila dal


Bauero molto male contento per parole villane riceuu
te da Cailruccio prelnte il Bauero rimprouerdogli,

che lui era luto cagione di loilenere i Fiorentini : per-


che l quando lui gli Iconfilfe Altopalcio il Velcouo
hauelfe voluto alfaltargli per valdArno dilpra i Fio-
rentini non harebbono potuto reggere, & forl dille il
vero, il Velcouo gli nlpol,che non doueua edere dil
leaie.Sc rompere la pace fatta co Fiorentini non la r 5 -

pendo eglino lui , ma che egli era bene luto tiranno,


traditore in cacciare di Lucca tutti i Cittadini, che lha
ueuano fatto Signore , Se in cacciare Vguccione della
Faggiuola , Se rompere la pace a Fiorentini ,
il Bauero
non riprel ne lod, ne lvno,ne laltro: il perche il Ve-
MorlilVe
lcouo li parti, quando fu in maremma amalo al Ca-
& feouo cT*
rezzo in
ilello di monte Nero,& quiui mor adi 1 1 .dOttobre, maicnu

Se
, .

2o3 Historie Fiorentine


Se nella fila infermit con grande pentimento, & mol-
te lagrime riconobbe i fiioi errori fatti ctro alla Chic
fa, Se contro ai
Papa confeflndo Papa Giouanniefl-
re vero Papa, & il Bauero manifello neretico,& lolen-
nemente, Se con carte promifl fc Iddio gli preilafl l
nit edere lmpre difenditore di Santa Chiel, Se per-
lguitatore de fiioi ribelli, &con grande diuozione
prel i Sacramenti , Se morto fu portato Arezzo, Se lp
pelito con molti honori, come quello che haueua mol
to accrelciuto Arezzo, & il Velcouado.Per la liamor-
che era con quelli di Caltello
te lhojfte degli Aretini ,

allo alldio del Caldio di monte Santa Maria lne


tornorono difubito, Se feciono Signori dArezzo per
vno anno Dolfo , Se Piero Sacconi da Pietramala
Et in detto anno , Se dOttobre il Papa Vigno ne
di fvltima lntenza contro Bauero Icomunicando
ai

lo,& priuandolo. Del mele di Dicembre il Bauero an-


d con Calduccio Lucca : poi Calduccio lo men
vedere Piloia per inoltrargli la C itt,& contado di Fi
renze,& lattitudine, che haueua fare loro guerra di-
)oi tornati Lucca, & volendo ilBauero meritarlo del
}o acquilto di Pila, per la fella di San Martino con gran
de loiennit fece Calduccio Duca di Lucca, di Luni,&
Pifioia,& Volterra,& fecegli mutare arme,& donogli
vna banda della laarme ,&da lui riceuette fiorini
50000. Se di Pila nhaueua gi tratti piu di centolt-
tantamilla,&. fatto quello l torn Pila
Nel detto anno,& di Settembre fu all dallo Inqui
fcoii bru- Maeltro Cecco dAlcoIi Allroiago,
fitore in Firenze

runze!" ouero Negromte per certi trattati heretici,che hauea


com-
.

Libro Primo. acp


comporti di /piriti maligni,Se altre co/ riprouate, in &
detto anno mori in Firenze Maertro Dino del garbo
Medico Fi/co de piu eccellenti dItalia.In detto anno
i comendamento del Bauero renderono
Pi/ni per
Callruccio Duca di Lucca per guidardone del /o lr-
uigio il Cartello di Sarrezano, Se di Rotina in ver/lia,
& monte Caluoli,8e Pietra/nta
Duca di Calauriafece condannare in hauere, Se
Il

in perfona vno popolano di Firenze chiamato Gianni

Altni perche hauea contradetto in vno con/glio,che


non fi defl aiuto al Re Ruberto, il quale egli domanda
ua per Tuoi Amba/ciadori , Se bench forte huomo vi-
zio/,Se diceflfelo pre/iituo/mente
,
pure di/piacque
molto querto atto a Cittadini di Firenze.
Nella rtanza che il Bauero fece Pila nefluna oflTen
/ione fece a. Fiorentini, ai Duca, ma /lo atte/ a rag
nare danari per fornire la fila andata Roma ,
che piu
di dugentomigliaia di fiorini ne trafl da Pi/ni, Se nel

difenderli n patirono dimporne fiorini pooo.


da lui

8e partirti il Bauero ai Pi/ adi i p.di Dicembre colle

/ile genti in numero di 000. caualieri, Se 1 0000. be-


3
ftie ,
Se la prima /era fi pos alla Badia San Rimedio'
tre miglia preflo Pif, Se iui /ggiorn /ida/pettan
do Cartruccio,iI quale male volentieri andaua per du-
bio di l/ciare Lucca, Se Pirtoia, Se n potedo piu a/petr
tare fi andonne per maremma hauendo prima
parti, Se
mandato il fu o mali/caleo co Conti di Santa Fiore
pigliare parti , Se al partal e dvno fiume fi ruppe vno
i

ponte, Se annegoui molte /geti,Se pati in maremma


tanti di/gi
,
e bi/gni ,
che ageuolmente le genti del
O Duca
.

aio Historie Fiorentini


Duca, Se de' Fiorentini, Se Sanefigli poteuanortorpiar
!$ 7 * il paflre,ma per vilt, per fnno , per comanda-
mento del padre mai non volle il Duca, che le Tue gen
ti sabboccaffino con quelle del Bauero, Se in fine palla

ta maremma con affai Bauero Viter


affanni giunf il

Venne il bo adi 2 .di Gennaio, Se fuui riceuuto come loro Signo


Bauero
Vicerbo re: perche fi teneua parte d'imperio per vno loro Cit

radino nominato Saluertro de Gatti, che Signoreggia


ua, Se Viterbo lo raggiunte Caftruccio con 5
oo.caua
lieri,8e i ooo.balertrieri.
Sentendo Duca partito il Bauero di Pila ragun
il

in Firenze nel fo Palagio vno grande parlamento, do


ue interuenne i Priori , Se ognaltro vficio ,
Se grande
iarte de gli altri Cittadini, Se con fauie parole propof
J orocome gli era neceflit di partire di Firenze per an-
dare difendere le lue terre del Regno dalle forze del
Bauero confortando tutti i Cittadini Rare fedeli
Santa Chiel,Se al filo padre , Se allui , 3e offerendoli
ogni bilgno tornare in perfona, m adare altri di aio
lignaggio, Se con gente alla difef di Firenze , 8e lafci
in Firenze per filo Luogotenente M. Filippo di Sag-
gineto figliuolo del Conte di Caranzano di Calauria,
Se per fiioi Configiieri M. Giouanni di Giouannozzo,
Se M. Giouanni da Ciuita di Rieti grandi fui di ragio
ne,Se di pratica, 8e i ooo. caualieri di gente darme , Se
per lldo haueflno lanno dugentomigliaia di fiorini
per parte de Priori , Se del popolo fu rifporto cortef-
mente dolendoli della fila partita , Se in gran parte era
coli vero perche bench forte corto a Fiorentini la
,

fila rtanza in i p. meli nouecencomigliaia di fiorini , Se


con
.

Libro Primo. % ir
non folle /oro paruto molto viuo Signore, guerriere
pure gli haueano guadagnato , & il filo reggi-
artefici

mento era luto molto fiumano, & fiaueua /pento tur-


tele ltte di Firenze, & a/Ii a/ficuratogli da vicini:

innanzi alla partita fila il d dopo Natale fece vnogra-


deconuito di molti Cittadini & donne, e danze, c fe-
lle,
& poi part di Firenze adi 2 8 . di Dicembre con tut Partita
del Duca
ti 1 fiioi Baroni con circa i6co. caualieri ,& alquanto di Cala-
lggiorn in Siena , c in Perugia, & Arieti, e giun/ al- uria di Fi-
renze
lAquila ad 16. di Gennaio ,& la l ferm con lua
gente.
Nel detto anno Legato degli Orfini, che era ito
il

Roma fece comandamento, che in Firenze fi facefl,&


coli fi fece /blenni procifioni a pregare Iddio, che del-
le aiuto a Santa Chie/ difenderli dal Bauero ,
& lui.

reca/ alla obedienza , & in detto anno concedette il


Papa al detto Legato in contenda per la fila menfit il
beneficio della badia di Firenze, che era morto lAbate
di detta Badia
. Per la venuta del Bauero a Viterbo furono aliai qui
filoni fra il popolo di Roma, che chi lo voleua , & chi.
n,& altri lo voleuano con certi patti, &c quello sac
cordarono, & madarongli /blne ambafciata: ma Sciar
ra delia Colonna, & Iacopo Sauelh che erano capitani
del popolo, che con aiuto di Tibaldo, & altri haueano
riuolto popolo, & cacciati gii Orfini, & altri manda-
il

rono /gretamente adire al Bauero, che non guai dalle


al dire degl Amba/cjadori, ma venifi preilo, & dareb-
be la Citt, il perche giunti glAmbafciadori , &c /polla
la ambafciata commill. la ri/poila Caflruccio, Se ;

O 2 quella
ziz Historie Fiorentine
quella fu dare nelletrombe , & montare camallo , &
* 1 * 7+ ritenere glAmbalciadori, & partirli , & mandare pi-
gliare ogni palio, che nelTuno innanzi alloro giugnell
a Roma,& venne il Bauero con la gente Roma adi
5. di & adi 7. fu niello dentro lnza contado
Gennaio,
Venne il con grande honore & {mont nel Palagio San Pie-
,
Bauero
Roma , & ro^ dopo quattro di venne Santa Maria Maggiore,
fuui coro-
nato
& fece grande parlamento Campidoglio tutto il
in
popolo, che voleua la Signoria, per lrmone dvno
&
Velcouo de Frati Romitani fu ringraziato il popolo,
e fatto grandi promefl delltargli, & dal popolo fu
accettato per Signore, & loro Re, & fatto Senatore, e
Capitano di popolo , e ordinata la coronazione per la
Domenica lguente,&: accozzofli con lui tutta la lnti
na de cattiui cherici del mondo, reIigiol, apporta-
ti, ribelli della Chiela,e tutti i buoni cherici l partir
CipndVl-
terazione no di Roma , & il Santo Sudario fu nalcollo per vno
in Roma
Calonaco di San Piero , non gli parendo degna col,
che limili genti lo toccarono, & funne aliai tubazio-
ne in Roma. Et come era ordinato adi 1 7 di Gennaio
il Bauero con grande compagnia,& molta fella l par*

t da Santa Maria Maggiote, &


venne San Piero , &
da quelli Baroni di Roma cui piu gliparue sapparte-
nelle, e certi Tuoi Velcoui Iciltnatici li fece coronare
Imperadore,& coli la la donna Imperadricc, ladoue
tutti gli altri debbono ellre coronati dal Papa luo
,

Legato, perche vno Conte cui apparteneua vi ma-


&
caua , intitol Callruccio di quella Contea , c fecelo
Caualiere,e piu altri, & detta la roell, che era quali l-
ra ne venne a Campidoglio mangiare, e dormire,
Libro Primo. 213
& la mattina fece Senatore, e lo Luogotenente Ca-
ntuccio, Se lalciollo in Campidglio, & lui fi torn
Santo Giouanni Lacerano ordinare altri loi farti, Se
tennefi per molti che le lnzafggiorno folTe ito ver-
filRegno l'harebbe prel lnza riparo, non oliarne i
rimedi, che il Re haueua fatti, perchefi trono in Ro-
ma con piu di ^ooo.caualli di buone genti.
Nel detto anno , Gennaio fi cominci mu-
Se di
rare in Firenze la porta , che va verlo Siena, Se Roma.
In quello medehnio anno M. Filippo da Sagginer
Capitano di guerra, Se Vicario dei Duca in Firenze
tenne trattato con vno Baldo Cecchi,& Iacopo di
M Braccio fiandini Guelfi vlciti di Piiloia di piglia-
re di furto vna notte Piiloia , Se lgrecamente fece fa-
re nel calibro di Prato molte leale, & altri edifici di
legname , & da combattere ,
Se adi 2 7. di Gennaia
ferrate le porti li parti da Firenze con 1 600. caualie-
ri lgretamente lnza alcuno Fiorentino lco ,
le non
M. Roll della Tol che haueua ordinato il tratta-
to r Se innanzi mezza notte giunlno Piato Se fat- ,

to caricare detti edifici in l muli, Se con duomilafan-


ti ,
che hauea fatti ragunare Prato tutti nandaro-
no verlo Piiloia , Se furonui innanzi al giorno Se ap- ,

preso alla porta a San Marco doue era meno acqua


ne folli ,
Se piu folitario i detti Baldo , Se Iacopo ln-
za edere lentia {calarono le mura , & polnui lu le
bandiere del Duca , Se de Fiorentini, Se milione den-
tro da 100. fanti, & ellndo trouati dalivficiale del-
la guardia Ivcciln bench gridafi , Se deilall le
genti adarme, Se fra quelli dentro , & quelli di fuo-
O 3
ri
*!4 Hi sto rie Fiorentine
ri fecionodue fori alle mura tanto grandi che ve n- ,

traua ihuomo cauallo li che molti ventrarono den


tro,& entroui M. Filippo in perfona,&: altre genti at-
1 1 *
tendeuano rampere,&: ardere la porta di San Marco,
& lminarono triboli per le vie doue quelli della terra
poteuano (occorrere pure le genti di Cafiruccio, Se il
:

popolo fi defiorono, Se armati vennono riparare Se ,

ripinlnne fuori buona parte, Se cofi haurebbono fat-


to il refio, ( non fofl la virt di M. Filippo , Se ( a co-
pagnia,che gli (ftenne,& in tanto fu arl,& prel , Se
aperta la porta di San Marco ,
il perche tutta la gente
di fuori con grande vigore , Se grida, Se fiormi di filoni
entrarono dentro , per modo che le genti di Cailruc-
cio con due fiioi figliuoli piccoli rifuggirono nel Ca-
lvello, che Caftruccio vhausua fatto murare al Prato
chiamato Bellafpera, bench non fofl affatto compiu
to , Se i Cittadini di Pifioia non attendeuano adaltro,
che allo (campo di loro perlne, Se col: il perche (ubi
to le genti dei Duca furono Signori della Citt,ma at-
tendeuano tanto rubare (pargendofi per la terra, che
il Capitano perlguitando 1 figliuoli di Cafirucciojri-

mal al Prato con meno dottanta compagni alle ban-


diere ,
Se riuoKoglifi adofl le genti di Cafiruccio . Se
dierongli aliai che fare,ma chiarendo il giorno le genti
cominciarono adaccofiarghfi, Se ingroflre per modo
che i nimici lnza ritegno per la porta Lucele fi fuggi-
rono Serrauale , Se le il Capitano fofl fiato meglio
vbbidito daluoi Caualieri , de quali voleua che parte
andaflno di fuori innanzi alla porta Lucel,rimaneua
no prefi i figliuoli di Cafiruccio , Scie fae genti : prel
.

Libro Primo. 2 r
y
Pillola adi 2 8 di Gennaio circa dieci di attclno
. i Col
p efon(t

dati a rubarla, & coli furono rubati i Guelfi come i Ghi legtidd

bellini,che afli ne fu riprel il Capitano.Ripolata che cahuru,'


&ll'!? r
fu la cofa il Capitano riform la terra rei ReRuber- ,f'

to,8e per lo Duca, Se lalcioui per Capitano il lopradet- lapecfor-

to M. Simone della lia con 1000.


2 5-0. caualieri, &
pedoni, e torn i Firenze adi 7. di Gennaio con gran-
diflimohonore,Se trionfo fattogli da Fiorentini con
bandiere, & armeggiatori,& caualli couerti dizedando
Secon vno Palio ordinato che fi portafl lpra il ca-
,

po, ma non lo volle, Se miflui ltto il pennone dellar-


medel Re Ruberto, che afli ne fu lodato, Se con leco
men molti prigioni Piilolel,Se vno figliuolo del tra-
ditore M. Filippo Tedici, & vno lo nipote con mol-
ta roba.Se fu notata quella per la maggiore opera, che
fi folle latta in que tempi di pigliare l gran Citt, Se
fi piccolo tempo
Eflndo Caltruccio in Roma in tanti trionfi fatto
Duca, Se Caualiere,Se Conte di Palazzo, e Senatore, Se
Maeltro della Corte in dopo la perdita di Piiloia
tre d

gliene fu mandata la nouella: pria qual col lbito


prel licenzia dal Bauero, Se parrifl di Roma, Se con
grande furia giurile Pila ad 5.di Febbraio con pochi
compagni perche gli altri n haueuano potuto lguir
lo fi preilo, ma giunlno pochi d poi, Se prel in tutto
la Signoria di Pila, Se grauogii di molti danari Se poco
apprefl tenne vno trattato in monte TopoIi,Se caual
coui,Se entr nello antiporto, Se funne cacciato dater
razani. Se gente del Duca /dipoi in calendi di Marzo
fece gride caualcata nel piano di Piiloia, Se in perlona
O 4 venne
.

zi 6 Historie Fiorentine
venne prouederla perche tutto lanimo lo era
racquiRarla . Se fece fornire monte Murlo, Se tornolfi
Lucca lnza contado, Se quella partita di Calduccio
1 ** 7 .
da Roma fu cagione di rompere ogni ordine del Ba-
uero dell'andare nel Regno, Se ogni col fi prolung,
perche grande Rima faceua di lui, Sfera piu temuto,
chil Bauero, Se fu detta partita grande rimedio a peri
colidei Re Ruberto.
In detto anno, Se mele fu quafi per tutta Italia cor-
Infreddati
ruzione di febbre per freddo : ma pochi ne morirono,
Se in detto mele Guiglielmo Spadalunga de Conti
Guidi Ghibellini con aiuto degli Aretini prel il Ca-
ldio di Romena lluo la rocca, il quale era di loi con
lrti Guelfi, i quali con aiuto de Fiorentini prefiamen
te gliele ritollno con luo danno, Se vergogna
In quello medelmo anno il Bauero mand lue-

genti, che erano Viterbo caualcare {opra Oruieto:


perche teneuano parte Guelfa , Se aliai lo danneg-
l

giarono intorno, Se peggio haurebbono fatto, le non


che in Roma fu grande zuffa fra Tedelchi & Roma- ,

ni ,
perche non voleuano pagare le vetrouaglie , che
pigliauano,& furono morti molti Tedefchi; il Bauero
temendo di tradimto s'afforz in CaRello SantAgno
lo,Se richiam le tutte le lue genti, & i Romani con-
cepettono affai odio contro lui . Sentendo il Bauero,
che Saluellro Gatti Signore di Viterbo haueua raguna
ta di danari ,
nera dilderol,& bilg nolo , non
Se lui
ollante i benefici riceuuti da lui, vi mand il Manilcal
co lo con gente, & fece pigliare detto Saluellro , Se il
figliuolo, Se per martorio gli fece confeflre, che i loi
danari
Libro Primo. 117
danari haueua in San Francelco,& truououi joooo.
fiorini, i quali rec al Bauero Roma,& menonne pre
lo il detto Saluellro , & ii figliuolo che alla (u venuta
haueano dato l Signoria.
gli

Nel detto anno , Se di Marzo il Cancelliere di Ro-


ma rubell contro al Bauero la Terra d Alluri in lu I a
marina, & millui le genti del Re Ruberto ,
per laqual
col i Romani disfeciono in Roma le lue cal , Se vna
l'u bella Torre, che era lpra la Mercantia appiedi
Campidoglio, Se era detta la Torre del Cancelliere, Se
in quello tempo impol il Bauero in Roma fiorini

$
0000. cio 0000, a Giudei , ioooo. a Chetici, Se
t

1 oooo.a Laici con grande dilpiacere de Romaniche

non erano vl,& alper tauano da lui vtile,e non danno.


1313.
Nellanno 1 3 28. Se dAprile ii Bauero parato co-
me Imperadore, Se con molta compagnia in l perga-
mi in l la piazza di San Piero pubhc al popolo certe
Legge eS
lue leggi , che ogni heretico potell elTere morto , Se tra gli he-
lntenziato richiedo , non richiedo , Se che neflna retici.

carta non valcH,le non vi folle nominato in che anno


dei lo Imperio folle fatta Se che non l potell dare
,

aiuto a loi auuerlrij,& tutto fece per procedere c-


tto al Papa come fi dir inanzi,e pochi d poi ne mede
fimi pergami vne piu llnemte parato, Se in preln
za del popolo fece gridare adatta boce vno F.Nicco-
lada Fabbriano de Romitani , e domandare tre volte
le vera alcuno, che volelfe fare ditela per Iacopo Caor

la , che abbufiuamente sappellaua Papa Giouanni , Se


non dipendendo alcuno, fece parlare vno Abate del
ia Magna dicendo in latino con molte parole ma :

14
.

2iS Historie Fiorentine


in effetto ,
come egli era venuto co difgi dt foi paefi
pericouerare io flato del popolo di Roma & di Santa
,

Chief, & che li fpradetto Iacopo Caorf fattamente


s'appeiiaua Papa per certi Capitoli, iquali indebitamen
te gii apponeua,& vlrimamente di fntenza contro a
lui priuandolo dogni degnit eccielaflica, e tempora
le , non ottante che non fotte richiedo che dille non :

infognarla per ia legge fatta pochi d innanzi , & pro-


mifl in pochi d di riformare la Chief di nuouo , de
buono pallore, e tale che farebbe confiazione a Ro-
13*8.
mani e tutti Chriiliani di quello atto affai fne tur
1 :

borono i foi huomini di Roma ei popoazzo ne ,

fece fella
Pochi d poi la detta fntenza M. Iacopo figliuolo
di M. Stefano delia Colonna venne in Roma nella co
trada di San Marcelio, & in filila piazza in prefnza di
piu di mille Romani Ielle vn procedo e fntenza di feo
munica , & priuatione fatta dai Papa, contro ai Baue-
ro , & foi fautori & con buone ,
ragioni annullando
tutto ci, che il Bauero hauea detto nella predetta fen
tenza , & colle lue mani lo conficc nelle porti della
Chief, 8c fatto ci con quattro compagni li part di
Roma,& andoronne Pilittrino: Bauero gii mand il

drieto gente, &non logiunfno : per quello atto il Pa


pa il fece Vefcouo, &c mand per lui, & egli vand, il

d fgute il Bauero raguni Senatori, &c tutti glvfici


di Roma & altri Romani, ptbiic vna legge , che il
&
Papa.iiquale intendeuano deleggere, & ognaltro fol-
le obligato non potere partirli di Roma fanza licen-
za del popolo Romano faluo tre meli dellanno , & in
Libro Primo. it9
quelli non dilungarli piu di due giornate, Se doue non
facefl quello smtendelh cado del Papato, & nota prc

funzione, che fmpre per iadrieto fu la Chief libera*


Se i Sommi Pontefici.
Del mele di Maggio venne il Baueroal modo via-
to, parato {biennemente in fu pergami della piazza di
S. Piero prelnte il popolo, Se con lco haueua vno Fra
te Piero di Cor u ara de confini fra Tiboli ,
Se Abruzzi
de Frati Minori, Se per adrieto tenuto buono huomo,
vno grande Sermone al lopradetto Frate
Se fece fare
Niccola da Fabriano, & vlt imamente domandare il po
polo le voleua per Papa il lopradetto Frate Piero, Se
bench il popolo lharebbe voluto Romano ,
pure per
paura rifpolno di li : Il perche lbito lo confermo Pa Feeei! Ba
uero vno
pa, Se diegli lanello, & milfegi f Amante ,
Se pollo Antipapa.
fdere dalla lua mano delira: poi detta la mefl in San
Piero andarono mangiare con grande fella. Molto
fu, Se da molti bialmato quello atto eziandio da foi
Tedelchi medelimi non gli credendo.
Il lguente d che lAntipapa fu fatto entratono in
Teuero 14. galee armate di Re Ruberto , Se prelno
Odia pr
la Citt dHollia, Se parte di loro vennono lu pel Te-
& per il
uero inlino S. Paolo ardendo , Se predando, e dolen- Re Rubar
to.
dotene i Romani col Bauero , vi mand fue genti in-
ficine co Romani, e tornarono c danno, e vergogna.

Adi 1 y.di Maggio il detto Antipapa fece ftte Car


dinali , fra quali fu il lopradetto Frate Niccola da Fa-
briano , Se lAbate che ielle la lntenza contro Papa
Giouanni , Se altri Velcoui tutti fcifmatici Se dipolli ,

da Papa Giouanni , Se quantunque il detto Antipapa


.

220 Historib Fiorentine


biafimarte le pompe dellaltro Papa :
pure volle perle,
& pe Cardinali, e veftiri, &c caualli, 5c di benifici per
danari, & furono tutti confermati dal Bauero,& foue-
nuti di danari, & ci fatto falci lAntipapa co Cardi-
nali in San Piero, ;& lui fon 'and colle lue genti Tibo
li adi 1 mele ; poi la Domenica foguente
7. del detto
torn Roma, & {biennemente di nuouo fi fece coro
nare, & confermare Imperadore dallAntipapa, & pri-
ma haueua meda allui la berretta dello Icariano, &: fe-
ce lAntipapa piu legati in diuerl parti , & il Bauero
conferm la lntenza per ladrieto data per Arrigo
Imperadore contro al Re Ruberto ,
& Fiorentini , &
poi fi part da Roma , & andonne Velietri & ,
lafoi

Senatore in Roma RinieridVguccione della Faggiuo


vno Lombardo, & vno Tolcano,
la.ilquale fece ardere

perche diflno quello ellre Antipapa ,& PapaGio-


uanni vero Papa
Nel detto anno,& di Giugno 4oo.cauaIieri del Ba-
uero, che andauano per pigliare il Cailello di San Ge-
mini furono {confitti da Spu!etini,& Perugini, che an
dauano in. aiuto del Re Ruberto, & gran parte morti,
& prefi. Et in quello medefimo mele le genti del Baue
ro prelono per afldio il Cartello della viulara ,
che fi

teneua pel Re Ruberto, poi prefono Cirterna, & ruba


rolla, per laquale ruberia quelli di Velietri non gli vol-
iono riceuerealla tornata: le genti del Re, chehauea-
noprefo Holha iarfono Se parrironfi.Gradi difoordie
furono fra le genti del Bauero.& perne mandparte
a Roma, & tornofl Tiboii,Se foggiornoui vno mele
per entrare nel Regno , ite non vide mai il modo per
Libro P rim o.H 221
gli ftretti palli ,
Se pe* prouedimenti fatti peI Re Ru- Banet*
feomuni
berto, & adi 20. di Luglio fi torn Roma, Se in det- cato , Ca-
rtoccio,
to anno di Papa Vignone anamatiz il Ba-
nuouo il
Piero Sac
uero,& priu Cartruccio>& Piero Saccone della Signo coni pfiua
ti delia Si
ria d Arezzo. graia*
In quello medefimo anno d Aprile le genti de Fio-
rentini che erano Santa Maria a Monte prelno il
,

Cartello del Pozzo in fii la Gulciana , ilquale Caftruc-


cio haueua fatto afforzare , Se fecionlo disfare . Et in
detto anno,& mefe non piacendo a Pilni la Signoria
di Cartruccio aoperorono per danari col Bauero ,
che
egli don la Signoria di donna Imperadri-
Pila alla fila
ce ,
laquale vi mand per lo Luogotenente il Conte
dArtinghe, Cartruccio in contrario vand confile
genti, Se pr eie M. Bandone dAgobbio, ilquale il Ba-
uero vhauea falciato filo Vicario, Se piu altri Cittadi-
cartrucei*
ni, Se fecefi fare Signore libero per forza , Se il Vicario prefe laS

della Imperadrice fi torn a Roma .-bene fi dille con- gnoria


Pila per ft
di

tento di danari da Cartruccio : perche non fidolefl: libera

ma dillfi ancora che il Bauero nhaueua prefi) {degno


contro a Cartruccio.
In quello medefimo mele i Fiorentini renderono
per comandamento del Duca loro Signore, il Cartello
di Mangone a M. Benuccio de Salimbeni di Siena per
certe rapprelglie fatte , Se per certe ragioni, che diceua
hauerui per la moglie, che fu del Cte Nerone da Vr
na, Se renderolo molto male volentieri , perche dice-
uano tenerlo giuridicamente per certo tellamento di
loro antichi, che lo lalciauaa Fiorentini mancate tede
legittime, che era gi auuenuto: ma pure no poterono
co$-
tilt Hi sto rie Fiorentine
contrapdrf al Duca , Se non vollono anche recarli a
nimici i Sanefi: hebbelo con patti dcflre in ogni ho-
ite , caualcafa co Fiorentini con i oo. fanti , &c dare
ognanrio per S. Giouanm vno Palio di drappo doro.
Ne' detti tempi nacque dilcordia frai Fiorentini,
& M. Filippo da Sagginer Capitano di guerra, Se Vi-
cario del Duca in Firenze per cagione che hauendo ,

.egli rubata, & vota Piitoia dogni bene voleua.chei (

Fiorentini alle loro fpei la forniflono di guardia, & di


vettouagiiaoltrale 20omigliaiadi fiorini, che dauano
ogn'anno al detto Capitano Se alloro pareua , che lo
,

douefi fare . Egli hauendo prela la Citt, Se ogni vtile


di quella per lo Duca,& per i, Se Umile voleua l facef
le di Santa Maria Monte, & giahaueuanoxonfnti-
to i Fiorentini tenerui fanti alia guardia, ma non del
la vettouaglia. Sentendo Caitruccio queifa diicordia,
Se che non era proueduta piu che perdue meli vi man
d le lue genti intorno , Se tutti i Pilui con loro Car-
roccio, Se poi v'and egli in pedona di Maggio in tut-
to con circa 1 7oo.cauaiieri,& popolo grand iflimo,8e
afldiolia per modo intorno con folli, & beccati, e con
gente aliai, chenelfuno vi poteua ne entrare, ne vlcire,

Se quello che farebbe colfato a Fiorentini meno di fio


ripi 40000. a fornirla collo piu di 100 000. con dan-
no, e vergogna bench hauelono ragione
: . Stando
Calduccio a battagliare Ipeilo Piitoia
,
quelli dentro
difendendoli francamente: perche la Citt era forte di
mura, Se di folli, & di Torri, Se eraui dentro circa 3 00.
caualieri , 000. pedoni cu buone genti, Se Piiolefi
Se 1

Guelfi, e nitro di vicinano fuori contro a ramici. Se


Libro Primo. *2$
anche Ipefl vi caualcarono le genti de' Fiorcntini,chc
erano Prato, in tanto i Fiorentini feciono ardere, Se
disfare Santa Maria Monte per non hauere tanto a
guardare . Et vedendo che le non rifornilfono Piitoia
mancherebbe loro vettouaglia diliberoron fornirla.
Se infiemecol Capitano richielno de gente il Legato
della Chiela di Lombardia, e Bologne(,& Sanel, e tue
ti loro amici, Se accozzarono 26'oo.caualieri di buone

genti Se popolo grandiilmo appi, & col Gonfalone


,

della Chiel , Se colla Croce dei Legato il lpradetto


Capitano c tutta quella gente adi 1 5 .di Luglio nan-
darono Prato, & poi al ponte Agliana, Se labro d al
le cappannelle prefl aifhoile di Cailruccio Cp ianan-
do di concordia fra le 2 . bolli ,
Se hauendo Cailruccio
ingaggiato della battaglia tenne i Fiorentini (chi erari
tutto vno giorno , & in quello mezzo in perlona con
molta gente attel a lare grandiffimi prouedimenti di
legname, Scaltre col difenlone dei (ho hoile,vedti
doli i Fiorentini beffati attelno volere paflre per
forza, Se tennono dalla mano dirita dal ponte alla bu-
ta,& prelno il peggiore perche Caitruccio da quella
,

parte era piu forte, che di certo dallaltra parte (rebbo


no padti: dilfefianche ne fu cagione, che il Capitano
fu malato, & anche non era bene in concordia col ma-
lifcalco delle genti del Legato della Chicli : per quella
Cagione, Se lolpetto prel di certi Caporali Tedelchi,
che praticauano con Cailruccio polche furono ilari
,

otto d battaglia lnza acquiflare l diliber in Firen


ze,che Iholle tornall a Prato ,
Se caualcaf in quello
di Pil, di Lucca, Se coli feciono, Se prelno, Se arlno
114 Historib Fiorentine
il pon*Adera,Sc prelbno il foll arnonico,8e Calcina,
Se corlno inlino preflo al Borgo di San Marco di Pi-
*11 s. la lnza alcuno contaifo: perche tutte le genti erano
a Pillola, Se alcuni palltono la Gulciana,per tutto que
ilo Callruccio non li mofl mai dallo alldio di Pillo-
ia .
Quegli dentro di Pillola mancando loro vtttoua-
Riprefe glia,Sc dilperatidellhauere aiuto,adi 2. dAgollo ren-
calduccio
Piftoia. derono la Citt a Callruccio lluo le perlone , Se con
poterne portare loro col : Se certamente fu dilpohzio
ne di Dio vedendo che Callruccio lilenne lalfedio
di Pilloia con 1 600. caualieri contro piu di 3 000.
oltre alla gente che era in Pilloia . Riformata che Ca-
ilruccio hebbe Pilloia di Signoria , Se di vettouaglia, e
di gente torn Lucca, & inferm grauemente di feb-
Morte Hi
bre, dilfel per lo affanno dello alldio di Pillola,
& pal-
callruccio s di quella vita adi 5 . di Settembre, & fu tenuta cela-
ta la morte inlino adi 10. del detto mele perche i fi-
:

gliuoli pigliaflno la Signoria di Pila ,Se di Lucca co-


me lui nauea Ialciato, Se coli feciono prima in Pila cor
rendola colle loro genti, poi tornati Lucca, Se fatto il
limile publicarono la morte ,
Se feciono lelfequie ho-
noratilhmamente,Se leppellirollo S. Francesco, pre-
l tutti i Sacramenti : ma non riconobbe per lerrore
Ino contro Chiel per paura, che haueuadel Baue-
alla

ro lntendo nella infermit, che. tornaua , tratt pace


co Fiorentini ,
ma per la morte non li conchiule , per
flirtile modo , Se affanno amalo di febbre , Se mori nel.
Cartello di Pelcia M. Galeazzo Viiconti, che fu Si-
gnore di Melano ,
Se di tante Citt di Lombardia,
Scera Iute? nelfliolfe con Caifruccio Pill:oia,Sc molti
altri
.

-Libro Primo. 25*


.altrimorirno delle genti fue in diuerfi luoghi
Nel detto anno le genti del Re Ruberto con fauo-
re de nipoti, che furono di Papa Bonifazio prefno
per forza la Citt d Alagna in campagna, Se cacciaron
ne i lguaci del Bauero In detto anqo i Parmigiani co
Rolli loro Signorili ribellarono Parma dalla Signoria
della Chiel,il limile feciono quelli di Reggio, Se fecip
no lega con M. Cane di Verona, & con Callruccio,
che affai difpiacque a Fiorentini.
Nel detto tempo elfendo il Bauero in Roma in po-
uero llato perche gli erano mancati il Re Federigo di
& gli Vfciti di Genoua, Se Ghibellini dItalia,
Cicilia, i

che doueuano venire con gente, & con danari, & efln
.do venuto in odio a Romani, & Re Ruberto entra-
il

to gi in campagli apparendogli Rare con pericolo in


Roma fi 4.dgoRo inleme col fuo Antipa-
parti adi
pa, Se Cardinali , Se vennono Viterbo , Se nella loro Partifsi il
Bauero di
partita il popolo gli fece molta dilegione {gridando-
Roma co-
gli, & dicdo muoiano gli heretici, Se viua Santa Chie me icao
ciato
la,' Se degli vltitni di loro gte alcuni n'vccifno co ff
fip la notte fguente entr in Roma Bertoldo Orfini
nipote del Legato, Se M. Stefano Colonna Se dal po- ,

polo furono fatti Senatori :


pochi di poi venne il Lega
to, Se M. Napoleone Orfim,& riformorono la Citta,
Se feciono molti procefl contro al Bauero, & Antipa-
pa, Se arfono tutti loro ordini. Sciarla della Colonna,
Se Iacopo Sauellip loro fguaci,che haueuanocdot-
to Bauero fi partirono di Roma, Se parte di loro fu
il

rono guaRi i Palazzi, &: i beni, Se condannati, Se pochi


d. poi ventrorono le genti del Re Ruberto c grande
*
:/i P honore,
-22-6 Ristori! Fiorentine
honore, Se cofi fu riformata Roma per la Santa Chie-
ijs. l,& per io Re Ruberto . Venuto il Bauero Viterbo
and colie ie genti hoile {pra Oruieto,& prei cer
te loro Cafiella,& danneggiogli affai, poi il pol ho-
Re Bollna, Se qpiui Baila per certo trattato, che ha-
ueuain Oruieto, lquale fu (coperto, & giudiziari i col
peuoli , Se per il torn a Viterbo : dipoi fi part colle i

lue genti, & collo Antipapa, & venne Todi, da quali


haueua prei fiorini 4000. Se promeiTo di non vi en-
trare, & impoi loro fiorini 10000.& lAntipapa Ipo-

gli Santo Fortunato di tutti gli arienti inino alle la-


pane,
& parte di iue genti caualcarono in Romagna in
lino a Imola, & altre genti mand col iuo malilcalco
Fuligno credendo hauerlo per trattato, & non lhebbe,
& Bando il Bauero in Todi tutto d era lllecitato da
Ghibellini di venire ad Arezzo per venire verl Firen-
ze moBrandogli che Cafiruccio, che ancora viueua do
ue ua venire di verl PiBoia & gli Vbaldini
,
Se Prato ,

col Conte dOrtinga dalla parte di Mugello, & che age


uolmente piglierebbe Firenze, & che con facquifio di
Firenze piglierebbe tutta Tolcana , Se Lombardia, Se
poi ageuolmente il Regno , Se era affai polfibile che gli
riulcifl le le col follno prolperate. Accodo!!! il Ba-
uero quelli configli Se gi fi metterla in punto colle
,

genti per venire ad Arezzo, Se i Fiorentini nhebbono


grande paura. & Ipauento pure attelono fornire tut-
te le Cafiella di valdArno di lpra , Se quelle di ltto,
verl Prato, e Signa, Se feciono Igomberare tutti , Se
fornire di vettouaglia,& Brame, & a rafforzare da ogni
parte la Citt di Firenze mandorono per aiuto al
"
. io .-
ri ... - Re
Libro Primo. 227
Re Ruberto , & che
Duca in per fon a douefl torna-
il

re le non che non pagherebbono delle 2 00 migliaia


,

di fiorini le non cjuanto meritaflono fldati con M. i

Filippo , che montauano circa 1 1 o migliaia di fiorini.


Se aliai lne turb il Re , ma non vojle per romperli
contro a Fiorentini in ellrazione del Bauero, & ordi-
n di mandami M. Beltramo del Balzo con 400. ca~
ualieri : ma era tardi non che Iddio pr-
il foccoxlo le
1

uidde al bilgno de Fiorentini , & colla morte di Ca-


lduccio come detto dilopra, Se con molte auuerlr,
che hebbe il Bauero come l dir innanzi Se 1 Fioren- :

tini adiriz in buono Rato Del mele dA golfo i Fio-


.

rentini mandarono 5-00. caualieri,& per Capitano M.


Telfa Tornaquinci in aiuto de Saneh,che erano a bo-
lle Callello di monte Malli & furono cagione dima
dare via laiuto di 6'oo.caualieri che vhaueua manda-
to Callruccio, i quali gi haueuano prel , Se arto Pa~
uanico , Se hebbono i Saneli il detto Callello a patti:
perche sarrenderono nelle mani de Fiorentini, Se allo
ro licurt , & del medefimo anno ,
Se mele Don Piero
Re di Cicilia ,
Se figliuolo di Don Federigo ,
venne di
Cicilia verfo il Regno con larmata promel al Baue-
ro di circa 84. tra galee, & vfcieri,e tre nane grolle Se ,

piu altri Iegnetti di la gente, & de gli vfeiti di Geno-


ua, Se feciono aliai danno alia Rimer dei Regno : poi
vennono nelle parti di Roma,& prelno Alluri, & tro
uado partito il Bauero Se ito Todi gli lignificarono
,

la loro venuta, il perche il Bauero mur propohtodel

venire verfo Firze,& infieme c iAnripapa ritorno


Viterbo, laicioui lAntipapa, de la Imperadnce,& co
jd,V! P 2 par-
, ,

i 2;8
:
H istor ie Fiorentine
IJlt.
natte di fuagte vene a Corneto,doue saccozz a par
I are col detto D Piero ,
Se altri principali dellarmata
& domadado loro danari
ripreddogli dello indugio, i

die gli haueuano promelh,& D Piero, & luo cliglio


rilpol , che vernile colle legti ne! Regno contro al

Re Ruberto, & loro ne verrebborio per mare, Se allho


ra'glidarebbono i danari pr medi che erano 20000. ,

once doro. In quello corallo il Bauero hebbe nouelle,


Se ambalciatadaPilni come Callruccio haueu prel
per le la Signoria di Pii,& cacciatonne il fuo Vicario,
Se veddo anche le difficult dellandata nei Regno,di
liber divenire c tutta fu a gte Pila per terra, & lar
mata per mare , laquale nel venire prelno Paiamone,
Se guallarol!o,& infieme col Bauero affigliarono Grof
fto a petizione de gli Vfciti di Genoua. Se de Cti di
S. Fiore per torre il paflo delle mercaratie a Fioretini
Se San eli, Se 1 quello alTedio vnono nouelle da Pila al
Bauero della morte di Callruccio , Se come i figliuoli
haueuano corfo Pil,& che dubitauano che n venifl
in mano de Fioretini, per quello ibBauero abbandon

Venne il
laflfedio , Se c tutte le lue gti venne a Pila adi 2 1 . di
Bauero * Settbre,& fu riceuuto molto lietamte da Pilni per
Pifa.
eflre fuori della Tirannia de figliuoli di Callruccio, Se
de Lucchefi,i quali tutti l partirono lntita la venuta
del Bauero, & egli riform la Citt a fila Signor ia,& fe
ce lio Vicario Tarlatino deTarlati dArezzo, dipoi do
po molti parlamenti hauuti col Bauero, larmata l par
t del medelmo mele, Se gli Vfciti l tornorono a Ge-

noua, & Don Piero in Cicilia ,


Se per fortuna moriro-
no molti de Puoi legni, Si delle fue genti
Libro Primo. 229
Nel detto anno i Fiorentini^ M. Filippo da Saggi
neto loro Capitano per lo Duca in rendo, che il Ca-
lvello di Carmignano non era bene fornito guardia,

& erano moltosbigottiti per la morte di Cafiruccio,


vi caualcarono colle loro genti in numero di 700. ca-
ualieri,& 5D00. pedoni, & per battaglia data vna ho
ra da piu parti lo prelno &c ruborono con grande pre
da,& in capo dotto di sarrenderono quelli, che erano
rifuggiti nella rocca lluo le perlone, c ci che ne po-
& anche fu dato loro fiorini 20o.per
telfono portare, 1

menda di loro caualli perduti, & tutto fece per Ipac- fi

ciarfi di pigliare il Cailello tutto, perche gi era giunto


il Bauero Pila , & parte di lue genti venute Pifioia:
aliai pratiche furono in Firenze di disfarlo, infine fi di-
liberfi viteneil,& diminuilfi il cerchio, & afforzaf-
lfi,& riducellfi a contado . Erano molto fiati abbo-
nitati da Pifni al Bauero i figliuoli di Cafiruccio del
la prefura di Pif,& di pratiche tenute co Fiortti: pe
r la moglie che fu di Cafiruccio vne Pila , & don
al Bauero per ahumiliarlo i piu col, il valore di 1 0000
fiorini,& rimiflfi in lui f e figliuoli, per quello il Ba-
uero adi y.dOttob. vne Lucca,& per certo romore
che vi fu per n volere 1 Cittadini di Lucca piu la Sig.

de figliuoli di Cafiruccio , il Bauero riform la terra a


fila Signoria ,
& lalcioui fuo Vicario vno Ilio Barone
detto il Porcaro, & ipof fra a Lucca, & al ctado 50 1

migliaia di fiorini per vno anno promettdo lalciargli

franchi, & traile di prigione prighiera del Re di Rao


na,& per fiorini 4ooo.M.Ramdo da Cardona per a-
drieto Capitano de Fiorrim,Sc il figliuolo, e mncio
: P 3
a fuo
:

230 Historie Fiorentine


a Ilio loldo: torn Pil,& ipol aPilni fior. 1 00000
1 ji*. co gradi loro ramarichij, Se il Porcaro poco dipo' sim
part co Calduccio , Se rum degli in Sig.
figliuoli di

inoltrando volere Lucca per loro, Se per fe: per gelolia


di quelto,Se per cagione, che parte di lue genti serano
fuggite, Se poltefi in fili monte del Ceruglio come di
remo appred,il Bauero torn a Lucca, & dipol di Si-
gnoria il Porcaro, ilquale lnand nella Magna, Se i fi-
gliuoli di Caitruccio madre mand a confini a
con la

Pontriemoli, Se conienti che i Pifani condannadno i


detti figliuoli di Caitruccio, & loro lguaci Fiorentini,
Se altri nello hauere, Se nella perlna,per hauere rotto
ilpopolo quando corlno Pila , come adricto det-
to .-poco inanziqueltavltima venuta dei Bauero a
Lucca serano ribellati, & fuggiti da lui circa 8 oo.caua
fieri della Magna bada per certo Idegno prel infino
in campagna di Roma , Se per non potere edere da lui
pagati , Se vennono Lucca credcndolla pigliare , Se
per auii mandato gi dal Bauero non poterono , ma
rubarono i Borghi, Se vennono in VaidinieuoIe,& an-
che non poterono pigliare terra murata, Se per fi po-
. rono,Se adorzarono in fili Ceruglio, 8e monte Chia-
ro, Se nello ltare quiui tennono molte pratiche co Fio
rentini daccordarfi con loro , Se limile praticauano di
riconciliarli col Bauero, Se debbono da lui danari per-

che non fi accordalfino co Fiorentini, Se mand loro


il Bauero per Ambalciadore M. Marco Vilconti,Se ri-

tennonloper prigione per fiorini oooo.perche il Ba-


uero n atteneua loro quello, che lui haueua prom ed
Co difll che il Bauero io conienti, & ordin non fi fi-

dando
Libro Primo. 23 1
dando lui hauendo offe io per Io adrieto M- Galeazzo
lo fratello Adi primo di Nouembre giunl in Firen-
.

ze M. Beltramo del Balzo con joo.caualieri mandati


dal Re Ruberto, Se dai Duca lo figliuolo in aiuto de
Fiorentini contro al Bauero,hebbonlo Fiorentini no
meno caro che la per fon a del Duca: perche gi dilde-
rauano dvfcire di fa Signoria,8c ad $>. del mele det-
to mor di febbre in Napoli il fpradetto M. Carlo Morte ad

Duca di Calauna , Se figliuolo del R.e Ruberto , Se Si- cahuria*


gnore de Fiorentini, & n rimale di lui reda malchio, S,
s- dl fi-

se fatte di lui in Napoli grande elfequie , Se fppellito.


al muniilero di Santa Chiara, del mele di Dicembre le

ne fece in Firenze grandi, & fle ni eflquie nella Chie-


l di Santa Croce , Se per rilpetto del fauore de Guelfi
ne fu affi doglia in Firenze , ma pure la Cittadinanza
ne fu affai contenta per vfeire di fua Signoria , che gi
era loro venuta in odio.
Liberi adunque i Fiorentini della Signoria del Du-
ca, per la fa morte hebbono molte pratiche del rifor-

mare il reggimto,& lvficio de Priori,& accordarce-


li infine
quello modo, cio che 1 Priori con due arro
ti per ogni fllo facefino recata per Icrittura di tutti
quelli da 30. anni in s , che patelle loro*, che foffono
1
degni deflre de Priori, & vnaltra limile recata facefi-
lonoi Gonfalonieri delle compagnie con due arroti
per gonfalone , Se il limigliante fr ceffo no i Capitani
della parte con loro conligIio,& il limile faceffono i
vficiali della Mercatanti con due Conlli per arte del

le ltte maggiori arti, Se fatte le dette recare li raguno

rono 1 Priori, Si Gonfaloniere, Se 1 2 buoni huomini, .

P 4. Se ip.
. ,

2 $& Historie Fio rentinb


Se i p. Gonfalonieri, Se due Confort per cialcuna delle
t t i *. dodici arti maggiori , Se li arroti per cialcuno fdo,
fatti pe Priori, Se pe dodici, fi che in tutto furono 98.
Se fumelfo partito fra loro Squittino lgreto di fa-
ue nere,& biche cialcuno recato, & furono tenuti al le
greto due Frati Minori, & due de Predicatori, & 2 Ro
mitani foreltieri, Se per 68. faue nere sintendeua cia-
leuno approuato,& melfo in lgreto rigiif ro,iIquale fu
diporto a Frati Predicatori, Se oltra ci ferirti in cedo
le , de imborlti particularmente per ogni llfo i fuoi,
Se mefl in vno cartone ferrato c tre chiaui, che lvna
teneuano i Frati di Settimo della camera dellarme 1 al

tra il Capitano del popolo, & laltra il minirtro de Fra-


ti Minori , Se il detto cartone fu mandato nella lgre-
ftia di detti Frati Minori , Se ogni due meli i Priori tre

di inanzi alla loro vlcita mandauano per erto, Se fona-


to , Se ragunato il configlio fi traeuano i nuoui Priori
in ogni lfto milchiando prima le cedole oflruando il

diuieto nella propria perfona due anni,& nel figliuolo,

Principio padre, fratello vnanno,& ne conforti li meli ,


Se
dimborft quello ordine prima fu confermato ne configli oppor
& Confo- tuni , dipoi in pieno parlamento in l la piazza oue fu
lat1,
congregato molto popolo adi 1 1 .di Dicbre,& che in
ogni capo di due anni, Se di Gennaio fi douefl rifare
da capo per Umile modo,& melcolare con quelli che ,

foflbno rimali nelle borie vecchie, per limile modo fu


fatto Squittino de dodici buoni huomini , lvficio de*

quali duraua quattro meli ,& il fimighante fi fece de


Gonfalonieri delle compagnie che anche durafle quac
tro meliache prima Colma, durare li , ma poteuano efi-
Libro Primo. *33
fre in quello vficio danni 2 y. & da indi in su ,
& chi
era nell vno vficio era nellaltro,
& per firn ile modo fe-
ciono le dodici arti maggiori i loro Confidi, & mutof.
fi il & credenza, & 90. Se generale,
configlio del cento,
che fleuano eflre per antico & fecefi vno configlio
Principi
,
de
di popolo di 5
oo.huomini popolani approuati,& Icel

ti,e Guelfi, & vno configlio di comune di 2 jo. huomi


ni,doue interueniuano de grandi: Se fu ordinato che
durarono quattro meli, che prima durauano li , & li-
mile fu riformata la Citta di tutti gli altri vfici, & den
tro, & di fuori, & in grande tranquillit flette la Citt
con quello modo buono tempo.
In quelli tempi fi fece in Firze vna impofla a che-
rici di fiorini 1 2000. con autorit dvna lettera, che
Impofla Si

simpetr infino quando il Bauero salpettaua per la Preti di


fiorini
via d Arezzo & Cailruccio da Pillola, &c fecionne 1
, 1100 *

cherici ingrati grande refiilenza,& appellorono in cor


te,& feciono porre lo interdetto, ma pr forza gli pa-
garono , &fu leuato lo interdetto per operazione del
Velcouo di Firenze . Del mele di Dicembre il Bauero
in Pila fece di nuouo parlamento, & di lntenza con-
tro Papa Giouanni di priuazione, 8c il Papa Vigno
ne di lntenza conrro allui, & ad 5. di Gennaio vene
in Pila lAntipapa con luoi Cardinali, & dal Bauero, e
da Pilnifu riceuuto come Papa, qiiantunche a Pil-
ni pareua cola non degna ma abbomineuole, & pochi
di poi predic dando perdono chi rinegal Papa Gio
uanni , & conferm la predetta lntenza data cntro
allui dal Bauero & in quello medefimo mel
: Bel- M .

tramo del Balzo Capitano delle genti del Re Ruber-


to,
. .

134 Historib Fiorentine


I$ll* to , Se de Fiorentini caualc colie genti in quello di
Ponte di Sacco , Se leuarono grande pre-
Pila infino
da lnza alcuno contado perche il Bauero voleua da*
Pilni danari per le lue gti le voleuano, checaualcal-
lno poi
:
vi tornorono di Febbraio, & feciono firn ile

preda ,
ma con danno di circa 1
5-0. huomini tra prefi,
Se morti
Nel medefimo mele fi (copale vno trattato in Fi-
renze menato per VgoIinodiTano de gli Vbaldini co
certi huomini ai bada mano, per lo quale egli doueua

mettere in Firenze 2 00. de fiioi fanti ,


Se tenergli oc-
culti ne Borghi dOgnilnti , Se di San Paolo Se vna
,

notte ordinata mettere fuoco in 4. diuerfi luoghi del


la Citta in 4. cal, Iequali fi trouarono piene di fiipa,&

quando le genti folTono occupate a detti fuochi 1 det


ti fanti c altri loro lguaci,de quali era Caporale vno

Giouanni del Sega da Carlona fante vito, doueano


Trattato \
(coprirli in fili Prato dOgnilnti , Se abballare le vie,
Sire nze.
Se attendere pigliare, Se rompere la porta del Prato,
& quella delle mulina, &
fare cenno Pillola donde
doueuano venire medefima notte mille caualieri di
la

quelli del Bauero co mille fanti in groppa , guidati dal


lopradetto Vgolino,& altri vlciti di Firenze, & entra-
re drento , Se da Pila fi doueuano muouere la medefi-
ma notte laltre genti del Bauero, fu riuelato il detto
trattato da certicompagni del detto Giouanni, i quali
hebbono di premio fiorini 2 000. Se di potere portare
dogni arme, & il detto Giouanni fu attanagliato in l
vno carro , Se poi propagginato, Se tre fiioi compagni
impiccati in lui Prato dOgnilnti ,
Se Vgolino lopra-
detto
Libro Primo. 135-
detto con certi loi compagni , & feguaci condannati
come traditori Nel detto anno , & nel lguente fu
.

grande carelfia di grano in Firenze , Se quali per tutta


Italiani primo anno a iidi 3 odo Italo, il fecondo fio
lini vno lo ilaio,Se anche non ine poteua hauere, per

modo che i Perugini, Lucchefi, Sanefi, Se Pillole!] , 8c


piu altre terre cacciarono tutti loro poueri mendi-
canti, che quafi tutti ne vennono Firenze perche mai
non vi fi cacci perfona, ma cori grande Ipendiofi pr
uide in Firenze con danno di piu di 60000. fiorini al

comune faccendone venire di Cicilia, Se di molti altri


luoghi tanto, che con certo melcolo dorzo il comune
lo daua per mezzo fiorino lo llaio ma eraui fi grande
,

la prefl in Orto fan Michele, doue fi vendeua, che no


valendo le famiglie de Rettori col ceppo, Se colla ma-
naia, Se tagliare membri sordin di vendere pane cot-
to in molti luoghi di Firze,8e cofi fi fiippl al bi fogno,

Se alia furia del popolo , Se grandiflima quantit di li-


molili e fi feciono in detto anno in Firenze da particu
lari perfone. Del mele di Febbraio di nuouo fece lAn-
tipapa in Pila procelfi contro Papa Giouanni , Se a

Fiorentini, Se alla fine del mefe pales ilBauero a Pil-

ni,che voleua partire di Tofcana.


Nel detto anno i Signori Tarlati da Pietramala ha-
uendo impetrato dal Bauero titolo della Signoria dA-
rezzo,Se di Citt di Calvello, lequali elfi Signoreggia-
uano,Se piu del Borgo San Sepolcro , lquale non Si- Poterla*
gnoreggiauano, peto vandarono con loro genti a ho hauere
Fiortini
Ile, Se dopo piu di 8. meli dalfedio lhebbono con cer- la Sig.del
Borgo S
ti patti, Se neliellre alfediati fi vollono piu volte dare Sepolcro*
.

438 Historie Fiorentine


a* Fiorentini, &c non gli vollono per timore del Balle-
r, che ancora era Pila.
Nel medelmo anno, 5c di Marzo and il Bauero a
Lucca per certe d:fsfoni,& zuffe che verano fra Pog-
ginghi,& gilnterminelli,& fece correre la terra per ie,

caccionne i Pogginghi, Se ari le loro cal ,


laiciui
luo Vicario Francelco Caffracane Interininelli per 2 2

migliaia di fiorini,che hebbe da lui,ilquale bencne foff


fconlrte di Calduccio pure era nimico de luoi fi-

gliuoli, & fatto quello Bauero torn Pila il l

In detto anno, & mele figliuoli di M. Filippo Te- i

dici con forza de figliuoli di Caffruccio,& dvno Ser-


zari ,
cheli chiamarla Signore dAltopalcio entrarono
in Piffoia,& corllla gridando viua i Duchini,cio i fi-

gliuoli di Calduccio , ma rollo ne furono cacciati da


quelli della Cala de Panciatichi,& de Muli,& de Guai
freducci, &c Vergelle!! Ghibellini con laiuto del Vica-
rio del Bauero , & furonne molti morti, & prel & ri-'

tennefi la Citt pel Bauero-


Nel 1 3 2
Bauero li part di Pi-
adi 1 3
-dAprile il

I3 1 **
la per andare in Lombardia per i Vilconti non gli vb-

bidiuano per la quillione di M. Marco Vilconti,&di


intendere a Tolcani di tornare prestamente : bench
1 Pilni haueuano grande letizia ai la partita per Iein
comportabili grauezze hauute da lui. Lalci lo Vica
Partita
del Balle- rio in Pila M. Tarlatino dArezzo con 600. caualieri,
To
r di
frana.
& in Lucca Francelco Caffracane Interminelli c 400

& giunto in Lombardia fece richiedere tutri i tiranni


Ghibellini parlamento Marcheria , & quali tutti vi
vnono lluo i Vilconti di Melano, & ordinin detto
1 *
7. P^-
.

L i b r o Primo. *37
parlamento di fare bolle lprai Vilconri opponendo,
che non vbbidiuano , &
trattauono daccordarl colla
Chiel,& tornato Chermona,& adunato le genti ve
ne (pra Melano con 2000. caualieri,& polcl Mon
eia & guadando affai intorno Melano nulla acqui-
,

Ilo lenon chealf vlcita di Giugno hebbe con patti Pa-


uia, & rornoffi a Chermona per certe nouitadi comin

ciate a Parma, & Reggio, & Modona contro alla


Chiel
Nel detto anno, e quattro di poi che il Bauero l par
ti, i luci ribelli Tedelchi in numero di 600: caualieri,
che erano accampati in (ili Ceruglio c trattato di cer
ti Fiorentini, ira quali fu M. Pino della Tol,el Velco
uo di Firenze,& altri
,
principiato manzi che il Bauero
fi partill c promel,che il comune di Firenze dareb-
be loro danari, & per trattato con certi Tedelchi ,
che
erano alia guardia nel Cartello De.llagorta in Lucca fe
dono loro Capitano M. Marco Viconti, ilquale haue
nano tenuto buon pezzo prigione, & di notte l parti-
rono & entrarono nei detto Cartello Deliagorta in
,

Lucca come era ordinato, & mudarono pe figliuoli di


Calduccio, doue erano colini , & volendo correre la
Citt i Cittadini per n effere rubati scrderono in-
ficine c Francelco Interminelii, & cofi fu prel Lucca
tutta, & limile feciono le Cartella dinrorno disfaccen
do qualunche faceua relirtenza &c per fu arlo il Ca- :

rtello di Camaiore , & tutto rubato , & morti piu di

4 oo:terrazzani.Et in quello tempo mandarono i det-


tiM. Marco co Tedelchi due Frati AgoJiini per Ara-
balciadori Firenze domandando i danari promeffi
-- __ ... - - ]oro
.

238 Historib Fiorentine


Joro , Se offerendo di volere dare la Signoria di Lucca
a Fiortini fpagauano le malnade de loro gaggi lolle
n uti, che in tutto montaua
la Ipcl circa fiorini 80000
Poterono
i Fwrtim Se i figliuoli di Caffiuccio lalciare in ffato Citradine-
haucre
Lucca per Ico, molti configli lne tennono in Firenze, Se pe no
fiorini
ffri peccati, per altre cagioni vi fu molti ctailatori,
fcoooo.
fra eguali fu M. Simone della Tol, Se loi lguaci,che
per letta moffrauano ragioni colorare ,
come non era
da fidarli di M. Marco , Se de Tedelchi , Se non era da
perdonare coli di leggieri a figliuoli di Cali ruccio dei
le offel del padre, Se coli fi prel il peggiore partito c
grandi danni di comune come diremo manzi
Per la detta mutazione di Lucca vedendo i Capora
li delle cal Ghibelline di Piffoia nominate dilpra no
potere tenere Piftoia lnza graue pericolo, Se lolpetto

Pace co*
di M. Filippo Tedici, Se de figliuoli di Caftruccio ,
Se
Piftolefi .
loro lguaci trattarono , Se preffamente conchiulno
pace co Fiorentini per mezzanit di M. Francelco di
M. Pazzino de Pazzi parente de Panciatichi ma dal ,

lato Guelfo con quelle condizioni , che i Piffolefi ren-


deflbno a Fiorentini Montemurlo per fiorini 1 2 000
che fi pagallono alle malnade che v erano drento,quie
tallono in perpetuo a Fiorentini Carmignano , Arti-
minio, Vitolino,Se piu altre terre, lequali eglino haue-
uano prel, Se nmettellono tutti i Guelfi in Piffoia ,
Se
raccomunallbno con loro gli vfci di tenere per amici.
Se per nimici qualunche follno amici, nimici a Fio
rentini,Se per ficurt dare la guardia delia rocca di Tiz
zano, Se tutto oilruarono i Pillole!! inanzi al termi-
ne, Se oltre ci voilono che i Fiorentini haueffono la
.

Libro Primo.
guardia di Pittoia, Se mandaflonui vno Capitano po-
polano di Firenze con gente darme, cofi fu fatto,& &
1 Fiorentini fecionovno Sindaco, che fu M. Iacopo
Strozzi lquale in nome di comune fece caualieri due
,

de Panciatichi , Se vno de* Muli , & vno de Gualfre-


ducci,& donoili loro fiorini zooo. Se feciono in Pillo
ia 5 6. caualiate (oldo de Fiorentini, Se ordinolfi che
in Pittoia fi fpegnelfe ogni infigna dAquila , Se di Ba-
uero, & di Cattrucciofo di parte Ghibellina^ aggiun-
lono (pra ia loro infgna nicchi di Santo Iacopo di ,

detta pace fi fece grande fella in Piiloia, Si in Firenze,


e piu giollre in fu la piazza di S. Croce, Se conuiri pu-
bici per tre d infieme colie giollre, & molte altre felle
per la terra.
Sentendo i Pifni che il Bauero non era per torna-
re aiihora di Lombardia in Tofcana,S difpiacendo lo-
ro la fa Signoria>& per la mutatione di Lucca, ordina
rono col Conte Fazio Giouane di cacciare di Pila M.
Tarlatine Vicario del Bauero & ogni filo vfici ale , Se
,

feciono venire Pila M. Marco Vifionti co Tede fi hi


del Ceruglio,& leuato il romore vn d ordinato gli mif
fono drento,& tagliarono il ponte alla Spina, Se mif
no fuoco nel Pontenuouo,& abbarrorono il Pontevec
chio,& fecionfi forti coi Conte in chirzica,& metti in
ordine per palfare il ponte ad 1 8 di Giugno per att-
lire il Vicario del Bauero , lui per paura fi part di Pila,

& il filo Palagio fu tutto rubato , & pofto il remore i


Pilni riprefono la Signoria , Se cacciorono ogni retto
delle genti dei Bauero
Riuolto lo ttato di Pila i Pifni el Conte Fazio pro-
uiddono
2fO Historie Fiorentine
uiddono Ivi. Marco riccamente del lraigio riceuuto,
& non volendo lui tornare Lucca perche era in gag-
gio quelli lidati per lo Bauero , mand per ficurt a

Fiorentini di potere pallre per Firenze per potere par


larecon loro di certe cole vnli andartene in Lom- . &
bardia, & largamente gli fu conceduta, & venne in Fi-
renze con circa 30. a cauailoadi 50. di Giugno & fu ,

honoratamentericeuuto, & lui ancora nello ilare in


Firenze tenne molto magna vita,& grandi conuin , &:
cnfels inanzi Priori , &c Velcouo,& Inquilirore ,
&
altri Prelati lvbbidienza di Santa Chiel prometten-
do d andare a fare il limile al Legato di Lombardia ,
c
poi al Papa, & edere lmpre fedele Santa Chiel , &
tenne molte pratiche co Fiorentini de fatti di Lucca,
c co Caporali de Tedelchi del CerugIio,de quali pa-
recchi de principali vennonoin Firenze , & accoraa-
uanli darla 'per fiorini 80000. promettendo dolfer-
'
U3ie g n i loro proitielTa La col fi difput in Firenze
.
ucre Lue*
ca per fio. ne Configli al modo vlto.t per gara, inuidia, let-
ta, che fu fra M. Pino della Tol co luoi lguaci,& M.

Simone fuo confrto, & filo lguito la col non li difi

ber ,
ma la comune gente saccordaua pigliarla c ,

n veddo M.Marco fare di ci frutto fi part adi ij?.


di Luglio, & andonne Melano, doue concepette pre-
ifamente da Melane!] tanta grafia, che dubitando M.
Azzo filo nipote non gli toglieflc la Signoria, che no
fi accordafi colla Chiel per 1 opere fatte a Firenze lo
si g . Mrr- inuit vno d mangiare infieme con altri de Vilcon

ArgoUto
r b & P lu altri, & in vna camera lo feciono llcangolare
tradimento.
o.jLiu r Tutte
-

Libro Primo. 24 r
Tuttele Cartella di Valdinieuole in quello anno,
cio Mtecatino,Pelcia,Buggiano,Vzzano,il Colle, il
Cozile, Malia, Mrcsmano, Se Mrevettolino ilemc.
ledono pace coFiortini, coin haueuano fatto i Pillo
lel,&
p loro cfprto,&c(gIio,& maflimamte deca
ualieri nouelli vollono vno Cittadino da Fisze facc-

do c loro lega,& tendo ogni amico p amico, & nirni


co nimico, Se fu loro pdonato ogni ingiuria pallata.
p
Sentendoli pe Filni le pratiche ,
che i Fiorentini
tpneuano della compera di Lucca per inuiaia , per
non hauere la Signoria de Fiorentini l predo , entro-
rono in pratica di cperarla eglino per fiorini 60000.
Se dierono per arra fiorini 1 5000. 1 quali l perderono
per nouitche interuennono, Se loro dici non haue-
uano prel lladighi per quello i Fiorentini forte li
,

crucciarono contro alloro , Se mandarono M. Bel tra-


mone del Balzo Capitano colle loro genti , che erano
a Saminiato caualcare inino alle porti di Pila ,
Se al
Borgo di San Marco, & tornarono per valdera,& reca
rono gradilma preda per laquai col Pilni ccrcaro
:
i

rono dhauere pace co Fiorentini Si fu loro conlenti- ,

ta per potere meglio fornire la guerra di Lucca, & con


chmleli Montetopoli adi 1 2.dAgolto colie fran-
chigie della pace vecchia , Se piu che lrebbono nimi-
ci del Bauero, Se dogni nimico de Fiorentini per di-
fetto di quella pace certi Ghibellini di Pila cerco-
rono di Settembre con quelli di Lucca di tradire Pi-
la, & fu Icoperto il tradimento , Se alcuni ne furono
guaiti ,
Se piu altri fatti ribelli . Et in detto anno
di Luglio i Fiorentini mandarono le loro genti,

Q
141 Histo rie Fiorentine
inMugello , He feciono ripigliare popoli e contado ,

dAmpinana, {quale hauea occupato il Conce Vgo da


Battifofle dopo la {confitta dAltopafcio.

In detto anno, & mele certi Ghibellini di Monteca


tino , & amici de* figliuoli di Cailruccio
con aiuto de*
Lucchefi,che erano a Altopalcio ribellarono Monteca
tino dalla lega,& cacciaronne i Guelfi : il perche i Fio-
rentini vi mandarono le loro genti ,
& Capitano M.
Amerigo Donati , & entrarono per quelle altre terre
guardia, & certi caporali, che vlcirono di Monte vetto
lino per ribellarlo,^ erano iti Mtccatino, nello vlci-
ra furono prefi per lntore , che nhebbe M. Amerigo,
& per quello hebbe la Siguoria di Monte vettolino li-

bera per lo comune di Firze , che prima n 5 voleuano


riccuere legti , & principio!!! lartedio a Mtecatino.
Di nuouo in quello anno i Caporali Tedelchi del
Di 1UOUO Cerugho, che Signoreggiauano Lucca feciono profer
fu profcr-
u Lucca rea Fiorentini la compera di Lucca, & del contado
per fiorini
8ooo# per fiorini 80000. & non lne accordando i Cittadini
in palagio come per Io pallata certi Cittadini parricu-
lari , & mercatanti , de* quali io Giouanni autore fui

vno la vollono comperare lpra loro, & pagare i detti


danari, & concorreuono con foro certi mercatanti vici
ti di Lucca per fiorini 10000.& pigliauano legabel-
le nelle loro mani , & pigliauano 2 o. Caporali per ila-
dighi della oflcruazione del contratto , llo voleuano,
che il comune ne pagalTe quattordicimigliaia di fiori-
ni, & pigliarteli in nome di comune la guardia del Ca-
rtello Dellagolla, & de' primi danari che pigliaflono fi

delle gabelle,fi riilituiflbno i detti danari pagati per Io


coma
.

Libro Primo. zqj


comune, &c per le diuifioni , & inuidie de Cittadini di
Firenze non fi conienti, dicendo con falle ragioni, che
era vergogna di comune comperare per cupidigia vna
Citt, & in vetit era il crrano, che eragrdilhmo ho
noie cperare per fubditi i fiioi nimici,& vtile grdifl
mo pche cot poi Lucca al ee aflaipiu,& n shebbe
& oltre al dno shebbe vergogna, come diremo inzi.
Lt non diliberandoli in Firenze di comperare Luc-
ca da detti Tedelchi la compero da loro M. Gherardi-
no Spinoli da Genoua per fiorini ^ oooo. & ritennene
alquanti a fuoi Iidi ,
& venne Lucca, & prel la Si-
gnoria ad 2. di Settembre,^ domand pace a Fioren
tmi,& nonne vollono vdire nulla, anzi gli feciono Ta-
bellare il Cartello di Collodi ,
egli con lue genti v an-
d adalTedio,& per edere male lccorl da Fiorentini
lo rihebbe prertamente c vergogna del comune di Fi
renze,(k alihora furono molti & bia-
ripitij in Firenze,
dimi chi non hauea lalciato fare la compera & M. ,

Gherardino attel agunare danari, & gente perleua-


l

Montecatino
re i Fiorentini dall'addio di
Del mele di Settembre Papa Giouanni Vignone ri
comunic M. Azzo Vifconti, c tutti i Melaneli,& M,
Giouni di M.Maffeo Viiconti, che era Cardinale del
lAntipapa rinunzio al Cardinalato, fu fatto Velco- &
uo di Noara,& furono ricomunicati 1 Pilni:perche a-
operorono tanto col Cte Fazio da Donarotico loro
giade Cittadino, alquale il Bauero haueua dato guar
dia il lo Antipapa,& haueualoin vno filo Cartello in
Marma,che mand prel il detto Antipapa Vigno- f prefo
ne Papa Giouanni , per laquale opera don ai detto
2 Conte
. .

2 4-f H ISTRIE FIORENTINE


-Conce il Cartello di Montema(T,& fecegli piu altre r

munerazioni,&: -il fienile a piu Pi(ni,& feccneaflTaica


ualieri Papali,& fu leuaro ogni interdetto, & (comuni
ca da Pirtmi giurando edere fedeli & contro al Baue-
,

ro ,& Legato de gli Orfini riprel Viterbo, & ilpa-


il

:trimonio,& la Marca per la Chiedi


Del me( dOttobre di detto anno il Bauero co z oo.
caualieri venne da Pania Chermona co inttione di
venire Bologna per trattato, che vi haueua di ero co
certi Cittadini di torla alla Chiel , de al Legato fu (co-
perto il trattato, & fatto giurtiziadi certi traditori, di-
poi il Bauero nand Trto per fare parlamento con
Partirti il
Bauero
tiranni di Lombardia, & c certi Baroni della Magna
^Italia di tornare tempo nuouo, ma quiui hebbe nouelle ctt
me era morto Doge dOfteiichi:& per pa(s
il i moti
& andonne nella Magna,& mai piu torn di qua.
Trou il Legato oltre a Signori dintorno tanti Bolo-
gnefi Cittadini colpeuoli del (opradetto trattato , che
dubit forte di fuo llato:& di certo Pharebbe pduto (

n che mad per aiuto a Fiortini,& madorogli 500.


& 40o.balertrieri, & per Capitano M.Gio.di
caualieri,

M.Roflo della & allhora raflcurato fecegiurtizia


torti,

di parecchi principali, & rtettui gti deFiortini pa


le

recchi me(,& funne poco grato come ( dir inanzi.


In detto anno, & di noub.i Pillolefi dierono sguardia
aFiorenni p 5 .anni il Cartello di Seraualle,8c di tutto
furono cagione, &
aopatori delle (opradette cal di Pi
(loia, che prima furono opatori della pace,& molto fu
grado aFioi etini pardo loro edere (curi di Pi(loia,e
tendo poi piu tpo c giade pace di loro, &. de Pirto-
lefi,
. .

Libro Primo. 245


lefi, & allhora fi cominci firignere piu lalldio
Montecatiho
In quello medefimo anno. Se di Dicembre i figliuo
li di Cafiruccio con certi Tedelchi , che erano in Luc-

ca, Se fiati gi con Cafiruccio con armata mano corl

no Ja Citt di Lucca dalla mattina infino terza lnza


<contafio gridando viuanoiDuchini , & credettonfi
forre la Signoria M. Gherardino, ilquale era nel Ca-
rtello Dellagofia con grande timore , ma raficurato
da Cittadini, che amauano la fua Signoria, Se rafforza-
to vici fuori hora di mangiare Se co ri la Citt per
,

le, Se i Caporali Cafiruccini, Seloro fguaci svlcirono


della Citt, Se molti di loro ltta furono confinati , Se
mand M. Gherardino per molti luci amici, Se paren-
ti Saona cacciati prima i Tedelchi per quello rinui-
:

gorirono molto le genti de Fiorentini, che erano ho


fte Montecatino , Se alfalirono il Cartello con leale.

Se parte, nentro rono dentro, ma quelli dentro erano fi

forti, che quti ventrorono tutti furono morti, e prefi.


Perche in Firenze molto fi tralndaua ne vefiiri ,
e
ornamenti delle donne in oro,8e ariento,Se perle, Se ro

be di fta,Se perfimile modo fi tralndaua ne cuiti,fi


feciono nel fgtite anno vficiali,Se ordini molto vtili, t

Jel
Se dilcreti in raffrenare le fpel ,
Se limile alle vendite
^^
delle mercatante de gli artefici, Se furono molto loda-
ti, Se molte terre dItalia madorono per la copia di dee
ti ordini, Se confermarongli nelle loro Citt
Nel detto anno, Se d Aprii. Spinetta Malelpini vene di
Lbardia Lucca con gente darpe, per laqual cola M.
Gherardino Spinola inleme co lui andarono p foccor
rere
! 3
24 6 Historie Fiorentine
rere, &: fornire Montecatino,Se prefono la rocca Vza-
IJJO.
nel,5e y o. caualieri de Fiorentini, Se due de gli Qbtzi
vfciti di Lucca, che verano dentro , Se con tutto gue-

lfonon poterono (occorrere Montecatino dipoi vi :

tornorono di Maggio con molta piu gente Se anche ,

non io poterono (occorrere per lo marauigliofo a (I-


dio, che le gente de Fiorentini vnaueuano fatto ,
che
piu di quattordici miglia durauano i loffi >
Se (leccati,
Se gente ,
che haueuano ordinato intorno per modo,
che neffimo non vi poteua ne entrare, ne v(cire:poidel
mele di Giugno M.Gherardino detto hebbe di Lom-
bardia 4 f o.caua!ieri, Se con gente de Pilni, Se piu al-
tri venne di nuouo con grande ordine per foccorrello,

Se Capitano de Fiorentini era allhoraM. Alamanno


degli Obizi vicito di Lucca, Se eraui con lui piu caualie
ri di Firenze (ui , Se efoerti in guerra Ira quali era M.
Biagio Tornaquinci, M.Giannozzo Caualcanti ,
M.
Francefoo de Pazzi, M.Gerozzo de Bardi, M. Talen-
to Bucelii,Se piu altri Se dopo molte battaglie non ac-
quiilando alcuna col le genti di M. Gherardino , Se
domandando la battaglia, Se inculandoli pe Fiorenti-
ni, infine parte di (ue genti ruppono il cerchio dellafl
dio dalla parte di Serraualle al luogo detto la Magio-
ne^ per forza paflarono il ponte alla Gora, Se ruppo-
no parte delle genti di M. Gherardino per entrare aen
tro,le genti de Fiorentini vi foccorlno piu follo , Se
non ve glialciorono entrare Se quelli che erano en-
,

trati non potendo ritornare rifuggirono in Monteca-

tino, Se tutto d vlciuano fuori ri guerreggiare Se co- ,

nolcendoh Firenze ,
che vihportaua pericolo vi l

mand
&
Libro Primo. 247
mand grande quantit di Cittadini, & mandouila
parte Guelfa, Se tute farti, Se piu altri. Se lo Idoli! gen-
te di nuouo Se mandouili il Podell: perche il Capita-
no nei cnapo era malato . M . Gherardino veduto l-
praggiunto tanta gente Se parendogli non potere rel-
ilere li ritraile coi luo hoile parte a Pelcia, Se parte
Viminata Se parte a Lucca con poco honore,per laqual
col quelli, che erano in Montecatino dilperati dei lc
cord, & mancando loro la vetrouagiia,& anche difen-
do loro tolte certe fonti dacqua sarrenderono a Fio
rentini adi 1 9. di Luglio lluo fhauere ,
Se le perlne:
Hcbbono
era durato lafledio circa meli vndici , Se non vi l tro- i Fiorenti
ni Monte
uo drente da viuere per tre d, grande llima li fece in Fi catino

jrenzedi quello acquifio,& per la gara vinta, per ha-


&
uere hauuto vittoria in quello luogo doue altra volta
fu la {conftta riceuuta da Vguccione delia Faggiuola,
Se aliai pratiche fi tenne in Firenze di distarlo :
pure l

diliber di ritenerlo in pi, perche di loro natura erano


Guelfi , Se per ricordo che quando gli vlciti di Firenze
Guelfi furono cacciati di Lucca , tempi del Re Man-
fredi come tocco adrieto,nelfuna Terra non gli vol-
le ritenere, l non quelli di Montecatino, & ancora pa-
che era Terra dalfai comodit fare guerra Lucca,
rimillnuifi 1 Guelfi, & fu ridotto contado propio di
Firenze, & che delfono vno cero per SanGiouanni.
Et nota che io ho trottato per vera Cronica, che Mon Nota.
tecatino anticamente fi chiam Montecatellino per- :

che fu pollo da Catellina per la fortezza quando


vici di Fielole inanzi alla la rotta ael piano di Pic-
cano .

Q..4 In
Historie Fiorentini*
In detto anno giunte Vignone il {pradetto Aliti
papa prete>,& co vno capretto in collo appi del Papa
domad mitericordia,& fagli p donato, Se ville poi cir
ca tre anni,& vno mete, guardato in vna camera, Se fu
rono poi i Piteni per quello atto in tanta grafia appref
fo al Papa, che le Terre vicine ne prefono affai (degno.
Hauendo M. Gherardino Signore di Lucca nel prin
cipio della (u Signoria rimeffo in Lucca quelli della
Cala de' Qu.artigiani , Se Pogginghi, Se Auocadri adi
1 o. di Settembre, per folpetto fece pigliare, Se decapi-
M.Pagano Guartigiani,& vno foo nipote Se altri,
tare ,

opponendo loro , che trattauano col Signore dAlto-


palcio,& co Fiorentini di dare loro Lucca, Se in verit
li mandorono loro bandiere pe Fiorentini, Se adi 15).

di detto mete l rubellorono da Fiorentini , quelli del


Cartello difopra di Buggiano,& prefono il loro Pode-
ft chera Teghia di M. Tingo Buondelmonti, Se die
rollo a Lucchel , Se volendo combattere i Borghi di
fotto vi riceuettono danno, & vergogna dalle brigate,
che verano pe Fiorentini Se per quello i Fiorentini
:

diliberarono di fare hollefopra Lucca, Se ordinato iho


Ile nella prima giunta prefono preilamte adi ^.dOt-
tobre patti il Ceruglio, Se il Cartello di Viuinaia , Se
Montechiaro, Se S.Martino in Colle, Se Porcari, & adi
8. teefono al piano ,
Se accamporonf preffo Lucca
mezzo miglio, Se afldiorolla c piu folli, & bertefche,
Se fecionui crrere tre Pali allato alle mura , due gli
huomini dellarme, & vno alle meretrici, per vendetta
di quello haueua fatto Cali cuccio a Firenze, & manda-
rono bando, che chi volefl vfoire di Lucca vedere la
Libro Primo. 249
fefh,poteffe ficuramente venire, e tornare, & vennon-
ui 2 oo.cauaiieri Tede (chi che furono quelli, che erano
inMontecatino.quando shebbe,Sc il loro capo fi chia
maua il Gobbole , Se per accordo fi rimalno nel capo
allldo de Fiorentini , Se feciono poi molta guerra a
Lucca. Era di principio Capitano de Fiortini M. Ala
manno de gli Obizi vlcito di Lucca con li caualicri di
Firenze io configlio con circa i foo.caualierijSc po
polo afiaiySe in Lucca ne reftaua circa j
00. Se perche
lui ccedette a lauoratori il lminare intorno Lucca
n lalciado dare guaito per esc pio buono, che arrdeC-
fono a Fiorentini ,
ma dirteli ne tocc da loro danari,
per fu carta, Se in fuo luogo eletto Cantuccio di M.
Bino Gabrieli dAgobbio,che fi guid aliai peggiojCo-
me diremo inanzi: perche era fcudiere, Se non vl, ne
degno di guidare tanti gentili huomini, ma fu fatta in
Firenze detta elezzione per ltta de Cittadini Mtre
.

che il detto alldio era intorno Lucca, dei mele di Di


cembre quelli del Cartello di Fucecchio, Se di Cartello
Franco, Se di S. Croce, ne quali i Fiorentini haueuano
loro gte guardia fi dierono Iiberamte,Se di loro vo
Ita alla Signoria di Firenze come loro liberi ctadini.
In quello anno ellndo venuto il Re Giouanni fi- Vena
gliuolo che fu dello Imperadore Arrigo di Luzimber- g/0 U
j,*J
go al Duca di Chiartana lo cognato per certi fuoi bi t-tarfu.
fogni, ellndo i male fiato per le opprerto
Brelciani in
ni, che tutto d faceuano loro i titani di Lombardia, &
n ellndo lccorfi dal Re Ruberto cui seranodati
mandarono lgreti Ambalciadori al detto Re Giouani
proferirgli la Signoria di Brelcia, laquale egli lbi-
to
.

250 Historie Fiorentine


ro accett , Si mandoai iua gente ,
Si poi vi venne in
pedona, &: prei la Signoria, Si il fimigliante ledono i
Bergamini per loro dmifioni,& coli prei anche la Si-
gcioria di Bergamo, le quali furono trne di molte mu-
tazioni, Si reuoluziom in Italia
In detto anno, Si di Gennaio lArciueicouo di Pila
Fiorentino, Si Veicouo di Firenze, Se quello di fieio
il

la tetti di
] e v di Spuler inheme co Calonaci di Firenze iecio-
no cauare lotto le volti di Santa Reparata piu di orac-
cia dieci ltterra per trouare corpo di S ZanGoi,Si
il

trouarolo in vna arca di marmo, prelono vno pezzo


del fuo teichio, Si midollo in vna cella dariento fatta
a dia fimi! nudine, Si il reilo del corpo ripolono con ai

ii ioIennit,laiciando grandi perdoni chi vicita quel


lo luogo.
Tornando a fatti dello addio de Fiorentini ,
che
era intorno Lucca, ilquale era adicreiciuto per gen-
ti venute dal Re Ruberto Si da Sancii, e Perugini ,
Si
,

altri ,
Si per cagione che i Piini tutto di tradimento
lo forniuano di gente, Si vettouaglia, molto piu haue-
uano nilretto laddio dogni parte per modo, che gi
vi cominciaua mancare vettouaglia, Si vino, Si altre
col necedrie per quei! mancamenti i Cittadini di
:
i

Lucca mandarono legatamente alcuno de loro mag-


giori con iluo condotto Firenze per accordarli ada
re loro la Terra quai colle condizioni , che teneuano
Piiloia,Si contentare M.Gherardino dalquanti dana*
ri, Si fare de Lucchei caualieri,Si donargli come li fe-
ce a Pidolei,Si a tempo pigliare reilituzione delle ga-
belle, eziandio, riilituendo tutti idanaride Cittadini,
Libro Primo. 151
che furono prefi da Cali luccio, & io Giouanni fu vno
de praticatori per Io comune di Firenze co detti Lue
cheli, & di certo fi conchiudeua quello accordo, le non
folio no certi Cittadini, che per inuidia, per auari-
zia, gara, adaltro fine, andarono a Lucca, & Ico per-
ilio quella pratica M. Gherardino , & praticarono
co nluiaitro accordo, &ivna pratica llorpi laltra,

non fidandoli i Lucchefi del Signore, ne egli di loro, Se


in quello tempo interuenne Icandolo nel campo de*
Fiorentini , che efindoui venuto il nuouo Capitano,
cio Cantuccio dAgobbi con poco Se dilutile com- ,

pagnia Se volendo fare giuilizia dvno Borgognone,


,

che hauea fatto certo errore, gli Borgognoni, che


altri

nera nei campo piu di oo.sarmorono tutti, & toll-


no quello, che doueua edere giulliziato per forza, & ve
cilno parecchi famigli del Capitano ,
& harebbono
morto lui le no fodero ilati Cittadini di Fireze,che fi
interpolno,6* ndimeno Io rubarono, & milfono fuo
co nei lo abergo: per quella dilcordia M.Gherardino
prel conforto, Se lubito mand loi Ambalciadori al
Re Giouanni con pieno mandato di dargli la Signo-
ria di Lucca con certi patti, Se lui Faccett, Se promifl
difenderla, Se di Febbraio mand lioi Ambalciadori d
Firenze con dolci parole d pregarli, che fi douellno le

uare dallo alldio come da lua terra, Se fare triegua col


lui In Firenze fu rilpollo come detta imprel era a pe-

tizione della Chiel,& del Re Ruberto, & per non le


ne Ieuerebbono,& andaronlne i detti Ambalciadori a
Pifa: hauuta quella rilpoila il Re Giouanni mand il ,

luomaliicalcoin Parma con 8oo.cauaIieriperlccor-


rere

I
.

252, Historib Fiorentine


rere Lucca, Se i Fiorentini prelno a lldo , Se per loro
Capitano Ivi. Beltramo del Balzo, che tornarla di pri-
gione di Lombardia, iiquale giunto nel campo gli par-
ue vi h portaflono grandi pericoli, per le diicordie Iu-
te , Se perche nuouamente vno M. Arnoldo Tcdeico
Coneitabole de Fiorentini con 200. fanti sera fuggi
to in Lucca, Se per la venuta delle gti dei Re Giouan-
ni ,
Se paruegii da Ieuarh da campo, & coli fece adi 2
di Febbraio,Se venono in fui poggio di Viuinaia, Se di
quello l partirono, & arliio, Se coli l leu iafldso da
Lucca, de il manilcalco del Re v entr con 8oo.caualie
ri, Se prele la Signoria, & M.Gherardino lne part mol
to male ctto,Se da Lucchefi,Se dal Re, perche vi per
de di lo piu di fiorini 3
0000. & nulla gh valle doler-
lene col Re.
Per la venuta delle lpradette genti Lucca i Fiore
tini abbandonarono, Se arlono il Borgo a Buggiano,
Se il Caifello del Cozile , Se quello della Colla lpra.-
Buggiano , Se fubito poi pochi d il lpradetto mali-
Icalco fi part da Lucca con 1 000. caualieri ,
Se 2000.
pedoni, & vne Buggiano, Se a Monte Vettolino, 8e
ipianato le tagliate caualc in fu quello di Firenze ,
&C
ari il Borgo di Cerreto, Guidi, Se Collegonzi, Se Aglia
no,lcorrdo per tre d il pael,Se prel grandiilima pie
da con grande vergogna de Fiorentini, che haueuano
molto piu gente,dilll fu per difetto di certi Coneia
boli, che erano in VaIdinieuole,che furono libito caffi
Se cacciati da Fiorentini
Dei mele di Marzo fu data al detto Re Giouannila
Signoria di Parma da Orlando Roll, Se loi confrti,
.1 Se poi
. .

Libro Primo. *53


Se poi gli fi di la Citt di Reggio,
& quella di Modo-
na per non tornare (tto la Chiefa: moffronne il Papa
molta turbazione,Se mand lertere Firenze, Se fece-
le leggere in publico contenenti come la venuta, &
operazione del Re Giouan ni era contro lo volere,
Se tutto fu diflimulazione del Papa, Se del Legato ,
co-
me l vedr inanzi
Effendo Signore di Colle di Valdell M. Albizo
Arciprete di quella, & M.Defio, 3e Agnolo Tuoi fratel-
li della cala de Tancredi con incomportabili tirannie,
il popolo l Ieu romore,8e con aiuto di quelli di M
tegabn, Se da Picchiena parenti de detti Signori vcci-
lno il detto Arciprete, Se Agnolo, Se poco poi pref-
no,Se imprigionrono, Se llrangolarono M. Dello, Se
affai tempo tnono in prigione vno figliuolo dAgno*
io di dieci anni, Se per tema de Rolli, Se altri loro pare
ti di Firenze dierano la guardia a Fiorentini per piu
DiefliCol
anni chiamando Podeif, Se Capitano Fiorentino ,
Se le a* Fiore

grande allegrezza ne fu in Firenze, perche detto tiran tini.

no ci fu affai nociuo a tempi di Cattruccio


anno l cominciorono fare le porti dot-
In detto
tone di S. Giouanni per vno Maeiro Andrea Filano, Le porti
dottone
Se il getto fedone poi Maeiri Viniziani,& io Giouan di S. Gio
uaani.
ni autore fui vficiale lpra ci periarte di Calimala,
Se in detto salz, Se compie il campanile della Badia
di Firenze.
Nellanno 2331. morirono in Firze due buoni, Se mu
Barduccio
giu iti huomini laici, Se di sta vita, Se per cialcuno mo e Gipuaa
ni h uomi-
ih Iddio affli miracoli, di lnare infermi, Se altre cole ni giufh.
lvno hebbe nome Barduccio , Se lu lppelito Santo
..

154 Hitorib Fiorentine


* Spirito, laltro Giouanni da Vilpignano, & lppelito
S. Piero Maggiore,
& piu imagini di cera furono polle
a loro corpi per voti fatti
Adi 1 6 d Aprile indetto anno sabboccorono in-
ficine ifgreto parlamento in fui fiume delia Icoltera
fra Bologna , & Modona il lpradetto Re Giouanni,
& il Legato, che era per la Chiel in Bologna, & parti-
r nfi molto daccordo baciandoli in bocca, &c mangia
rono infieme al Callello d Pimaccio. Di quello pref
no grande folpetto i tirannidi Lombatdia, & i Fioren
tini dubitando, che infieme volefiino occupare le loro
Signorie , & per fi di ordine di fare lega col Re Ru-
berto contro al Legato , & Re Giouanni ,
c ogni loro
fguace, & di quella lega il Papa per lue lettere fi mo-
llr ellrne alfai contento
Del mele di Maggio Legato di Tolcana mille Io
il

interdetto alla Citt di Firenze per cagione che lui ha


ueua impetrato dal Papa in commenda per la fila men
l il Beneficio di Santa Maria in Pineta, che vacaua,del
quale erano padroni i Buondelmonti come haueua fat
to di quello della Badia,
& parendo a Fiorentini che fi

volefli pigliare ogni loro buono beneficio, & petizio


ne de Buondelmonti non gli falciarono '

hauere ne la

tenutale i frutti, & dur allorofperizione lo interdet-


to meli con grandi dilagi della terra tanto che fi
accordarono infieme.
Nei detto anno il Re Giouanni col Legato infieme
rimillno molti Guelfi in Lucca, & fra gli altri M.Ma-
no degli Obizi,che aliai dilpiacque a Fiorentini, dipi
riform il Re Lucca,Parma> Reggio, Se Modona fua
Signo-
r.
Libro Primo.
Signoria, & Ialcioui Carlo dio figliuolo con 8oo.caua-
Iieri,& lui l part di Giugno per andare Corte Papa
Giouani,& poi Magna p
nella ordinare maggiori col.
In detto anno M.Simone Filippi Vicario del Re
Giouanni in Lucca fece porre holle al Caltello di Bar-
ga in Carfagnana,che fi teneua pe Fiorentini,& per le
uare detto holle i Fiorentini feciono caualcare Bug-
giano M. Amerigo Donati Capitano di Valdinieuolc
con 4 oo.cauaIieri,alquale vi vennono (correre joo.
caualieri delle mafiiade di Lucca , Se ruppono le gente

de* Fiorentini ad 6. di Giugno, &: rimalo nne tra mor-


ti, prefi circa i oo.& M. Amerigo con gli altri fi rifug
e
girono in MtecatinoAdi Luglio poi fi perde Vzano.
In quello anno , & di Giugno sapprele fuoco nelle Ffrfee fo
botteghe del Ponte vecchio dallato ai I,& ai lno tut ?poa ai
11
*
te, Se la San Sipolco , &moriui due garzoni, di-
cala di ipeflT

poi di Settembre sapprele da Santa [Trinit da Cala i


lldanieri,& moriui li perlne , dipoi di Febbraio nei
Palagio del Podell, & ari quali tutto dalle prime voi
te in l,8c per fi rifece poi in volta infino al tetto, di
poi nel Palagio dellarte della Lana, Se mifllo vno pri
gione credendo {campare , Se ari lui , Se la guardia,&
rtfccefi poi piu bello : Se in detto anno nacquono in Fi
rze due ficini, che mai piu venera nati per ladrieto. Due
Ho*.
Del mel di Luglio per llpetto , Se gelofia nata in ni.
Pillola di certi, che amauano la Signoria de Fiorenti-
ni , 6c altri di volere edere liberi vhaueuano mandati
i Fiorentini
5
-oo.cauaIieri,& i yoo.pedoni,& per cor
lno la terra gridando viuanoi Fiorentini lnza fare
alcuno danno, i Piilolefi n potdo altro fare per loro
con-
. .

t $6 Historie Fiorentine
* 33 **
configli filer no la Signoria per vno anno a Fiorenti-
nfiSe nentraronui molti Guelfi, che erano piu contra-
nj a Fiorentini, che gli al tri, perche harebbono voluto
tiranneggiare (pra le cal Ghibelline nominate dif-
pra,che erano latte amiche a Fiorentini, dipoi mez-
zo lanno parendo a' Pillole!! elfere gouernati benigna
mente, & lnza grauezze,di loro volont feciono (in-
dachi due degli Anziani, & mandorongli Firenze, Se
Pigliano i

Fiorentini
dierono loro di nuouo la Signoria per due anni, poten
la Sign.di do eleggere Podell forestiere, Se Capitano di Firenze
Pitto: a.
di tre me!! in tre me!! con li caualli ,
Se dieci fanti ,
Se
vno confruatore di pace forelliere con 50. caualli,

Se 1 00. fanti, Se la Ca-


Poaeiteria di Serraualle, Se due
llellani nella rocca, Se i Fiorentini delibilo dodici huo

mini,iquali in fiera e co Priori haueffono il gouerno di


Piltoia, Se di Febbraio vi feciono cominciare vno for-
te Caltello dalla parte di Firenze, Se affai tolto fi com-
pi, Se milfonuivno Cartellano con ioo.fanti,Se 500.
altri fanti alla guardia della terra.
In dettotempo Sane!! co loro bolle prefono vno
i

Cartello de Conti di Santa Fiore, Se da loro fi rubello


rono quelli di Malfa, Se dieronfi a Pifni
Di nuouo in quello anno Genouefi dierono la Si- i

gnoria di Genoua al Re Ruberto , Se pacifcogli infie-


rae , Se co Fiorentini , Se promiflono edere fedeli alla

Chief,Se contro al Batter, Se Re Giouanni. I Fioren-


tini in detto anno non citante lodio preio col Legato
mandorono in fuo aiuto 1 oo.fanti fpra Futi!. Indet
to anno , Se di Settmbre dndo quelli di Buggrano
c alquanta feorta fare loro vendemmia, le genti de
. .

Libro Primo. 257


Fiorentini , che erano in Valdinieuole vicinano loro
adofl,& riini (Togli nel Borgo, de in cjueila caccia co-
me era ordinato vlcirono gente di Pefcia,& (confiflo-
no le genti de Fiorentini, & rimafono prefi cinque Co
neilaboli con circa ^o.caualien,& pochi d poi M.Fi-
Jippo Tedici da Piiloia fi part di Lucca con 200. caua
lieti, & 1 ooo.pedoni per pigliare per trattato il Cartel

lo di Popiglio nella montagna, de alquanti ventraro-


no dentro , ma da terrazzani ne furono ripinti fuori,
de traendo quelli del pael dintorno roKno loro ca i

ualh
,
perche erano (cefi appi, & miflongli in (confit-
ta, & vccifno il detto M. Filippo traditore ,
de piu al-
tri:& poi diMarzo quelli di Lucca miflno aguato per
pigliare Mafia in Valdinieuole, de da quelli di Monte-

catino furono (confitti, & molti morti, & prefi, & Fi-
renze ne vennono quattro bandiere
Del mele dOttobre fi cominci lauorare la C hie
( di Santa Liperata,che per lauuerfit della Citt buo
pezzo era rimalo ad ietro,& dieflnela cura allArte
della Lana,& ripffi perci la gabella antica di dana-
Diefl la
ri per lira a tutti i danari vfeiflono di Camera, & dana curaall'ar
te della la
ri quattro per lira dogni quantit, che fi comperafib-
na di fan?
no gabelle, che montauano fanno lire 1 2000. de La- i ta Lipera*
ta.
naiuoli ordinarono, che ogni bottega di Firenze tene!

( per ci vna caflta doue fi metteua ii danaio per Dio


dogni mercato che montaua lanno di principio lire
,

2000. de in quello anno fu in Firenze fi grande doui-


zia,che valle lo llaio del grano (oidi otto, che fu
gran fatto Abondaza
alia grande careilia era (lata i due anni
in Firze.
pafiti

b R In
. .

2^3 H istorie Fiorentine


133 *-
In detro anno il Re Giouanni hebbe molte guerre
inBoemmia per operazione del Bauero, Se del Re Ru
berr. In detto anno M. Piero Sacconi Sign. dArezzo
caualc Cortona creddola hauere per trattato tene
ua co M. Guccio fratello di M. Nieri Signore di quel*
ia,fu {coperto il trattato, &: impiccati circa 50. Cittadi
ni,& M. Guccio imprigionato doue mor allento.
I Bolognef pe loro configli l dierono liberamen-
te, & in perpetuo alla Gliela di Roma, & al Papa per
lgacir del Legato del Papa con pr me (fa che il Papa
vi verrebbe adhabitare,& cofi promifl il Papa a loro
Ambalciadoridi venire 1 fra vno anno, Se n lo attne
loro,& per poco tepopoi fi rubellarono, Se disfecio-
no la fortezza, che il Legato del Papa vhaueua fatta
5
Nellanno 1 '$ 2. volendogli Vbaldiniperdilcor-
133 *
dia,che haueano inficine gara! vno dellaltro ritorna
re alla vbbidizadel comune, & edere ribditi,8t hau
do fatto ci piu voIte,Se poi ribellatoli. fi diliber i Fi

lze di fare vna terra forte di ldallAlpe accioche piu


non fi potelfcno ribellare ne fare ricomperare gte, Se
Porzione eie {Tonfi li vfciali {pra ci, Se principiolfi adi 8.dA-
digFirzii
la prile,Se nominoffi Firenzuola , se la principale Chiel
Santo Firenze, accioche Fiorentini per lo i nome foll
no piu pronti Tmpre alfa difel di quella.
In detto anno ,
Se di Luglio parendo a Bresciani
ilare male ltto la Signoria del Re Giouanni dierono
la Signoria di Brelcia M. Mallino della Scala ,
Se per
limile modo di Settembre prel Bergamo ,
Se in que-
llo medefimo anno fi conchiule la Lega del Re Ru-
berto, Se Fiorentini , Se Signori della Scala ,
Se quello
Libro Primo. *59
diMelano, Se quello di Mantoua, Marchefi di Fer- &
rara contro al Re Giouanni , Se contro a ogni loro l-
guace, chi delle loro fauore, Se fu ordinato fi tenefle

5
oco.caualierijde quali 'oo.ne toccafl al Re,& 600
a Fiorentini,& 800. a Signori della Scala, 600 al Si-
gnore di Melano, 2Co.al Signore di Mantoua, & 200
a Marchefi di Ferrara , Se confermofl con ilenni
Ambalciate,& contratti, Se promiflno attendere ad-
acquiate per M. Azzo. Melano, Chermona, eI Bor-
go San Donino, & per quelli della Scala Parma, per
Mantoua Reggio pe Marchefi di Fer-
lo Signore di
,

rara Modona, Se pe Fiorentini Lucca Et nota che in .

quella Lega saccozzorono i maggiori Guelfi co mag


giori Ghibellini ,
&c grandi nimici lvno dellaltro per
lo adrieto ,
Se maflme M. A zzo co Fiorentini , che fi

trou alla loro rotta con Cafiruccio, e tutto fu per lo


Iciegno prel del Legato,& Re Giouanni, Se pel Baue
ro,fu per molti biafimata quella Lega, & per molti lo-
data, ma pure nel principio fu tenuta lo Icapo de Fio-
rentini, & confufone del Legato ,
Se Re Giouanni.
In detto anno ellndo i Luchefi colle genti del Re
Giouanni holle intorno Barga in Carfagnana con
molti battifolii, Se ballie . Et cominciando manca-
re la vettouaglia quelli dentro, diliberoronoi Fio-
rentini di lccorrerui ,
Se mandoronui il loro Capita-
no colle genti per la via di Pillola Se per la monta-
,

gna , Se non vi fi poterono accollare ne fornirla per le

tagliate, Se fortezze fatteui intorno da Lucchefi,& f*,

ciono i Fiorentini compagnia con Spinetta Marche!^


bench folle Ghibellino con grandi loi vantaggi Se ,

k : R 2 die-
2 <5"o Historie Fiorentine
dierongli 200. caualieri,8c altrettanti ne cdud egli,
promifl fornirla per forza, & da altra parte i Fiorenti
mandarono laltre genti in quello di Lucca, & prel
ili

no il Ceruglio,& Montechiaro, & Viuinaia, perche i


Lucchel fi leuadno da Barga &c vedendo che i Luc- ,

chel per quello non ine leuorono i Fiorentini aban-


donarono il Ceruglio, &c caualcorono in Carfagnana
per prouare infeme col Marchel di (occorrere Barga
per forza, & ne l vna ne F altra gente vi fi pot acquiila
re,& per le genti de Fiorentini (I tornarono Pillo
ia,& Spinetta nelle lue terre,
& quelli di Barga sarren-
derono a Lucchefi (luo le pedone con elltamento
de Lucchefi ,
& vergogna de Fiorentini & infino di ,

ooTf'o^ principio fu da (ui bialmato la imprel di Barga per


ni Barga
edere troppo dilungo da Firenze.
Nel detto anno di Settembre quelli di SanGimi-
gnano con loro Podeila,che era Sanel caualcarono
(opra la Villa di Camporbiano del contado di Firenze,
& combatteroIIa,& arllla opponendo loro, che rite-
neuano loro v (citi,di quello molto (degnarono i Fio-
rentini, & feciono citare il detto Podeif molti del-
la terra ,& per contumace fu condannato il comune
di San Gimignano in lite 5-0000, & il Podeila c 1 47
huomini a edere ad , & volendoui Fiorentini man- i

dare le loro genti per fare la elcutione ricordino Fi-


renze domandando mi(ricordia,& rimettendoli tut-
to alla merc del popolo , & comune di Firenze & fu ,

loro perdonato con quello, che ribandidno tutti 1 lo


ro v(citi,& riilituidnogli huomini di Camporbiano
dogai danno.
Del
. .

Libro Primo. r 6i
Del mef di Nouembre M. Azzo Signore di Mela-
no prel la Citt di Pania, che gli fu data da certi Cit-
tadini di quella caccionne le genti del Re Giouanni
bench parte ne rifuggi nella rocca , 8e tornolla circa
quattro meli, tanto che il Re torn, come fi dir man-
zi, Se venneui per foccorre!ra,Se non pot, & per sar-
renderono con alfa 1 honore de Vifconti , Se vergogna
del Re Giouanni
Nel {pradetto mele il Re Giouanni and Vigno
ne al Papa, Se nella prima giunta fu riprefo dal Papa co
afprc parole delle imprel dItalia ,
Se lui fi rimifl nel
Papa , Se fu riconciliato, e tutte furono diffmulazioni
perche erano benifiimo d accordo infieme, Se col Re
ai Francia, & col Legato di Bologna, diffefi che appeti
uano di fare Re dItalia vno fratello del Re di Frcia,
che non haueua reame, di parlamentoro-
& piu di i

no inlieme ogni d il detto Re col Papa, poi fi part dal


Papa, Se andonne al Re di Francia.
In detto anno efndo i Pifini coMafTetani holle
vno Calvello de Sanefi furono {confitti, & corfno i
Sanefi in quello di Pila, Se poi i Pifini in quello di Sie-
na c grandi danni domandorono Sanefi aiuto a
, Se i

Fiorentini, Se non lhebbono per non rompere la pace


co Pilini ,
Se affai ne {degnarono i Sanefi Se recaronfi
quello male piu da Fiorentini, che da Pifini
Del mef di Febbraio mando il Legato di Bologna
Ambafciadori Firenze pregando i Fiorentini che fi ,

fpiccaffono dalla Lega de tiranni di Lombardia , de


quali fmpre erano futi nimici,fu rif pollo che non
li poteua perche la Lega era fatta con volont del Pa-
,

R 3
pa>
i6i Historie Fiorentine
#
pa, & del Re Ruberto ,
Se che male faceua lui inten.
cleri! Re Giouanni'nimico della Chiefa,e tutto fe -
col
ce con froda: perche inheme col Re non haueuano al-
tro deliderio che occupare Firenze,come l vide chia-
ro per lettere trouate dallvno allaltro.

In detto anno furono {confitte le gti de Marche!!


di Ferrara da quelle del Legato di Bologna,
& prelno
la Villa, Se Niccol Marcitele con 40. buoni Capora-
li, & mont tanto di potenza il Legato, che lanza ind
gio mand le lue genti, Se nauilio grandiflmo adalle-
diare Ferrara ,
Se prelno il Borgo di contro ,
Se lilla
diSan Grollo, Se ogni d vi mandaua gente di Roma-
' gna,Sc mandoui due quartieri del popolo di Bologna,
Se molto lafledi {Erettamente : i Ferrare!! erano male
forniti per elere fiati giunti Iproueduti, Se per man-
darono per lccorl a collegati di Lombardia ,
&a
Fiorentini ,
Se mandouil! da Firenze 40o.cauaIieri de*
migliori haueflno,& per Capitano M. Francelco de-
gli Strozzi ,
Se Vgo degli Scalicolla inlgna del Giglio
del comune, 6c dilopra larme del Re Ruberto, Se parti
rono di Firenze ad 2. di Marzo, & non potendo anda
re ne da Parma,ne da Bologna , conuenne con grande
difficulta , Se {pendio andare per mare Genoua , Si
Melano, Si poi Verona, & iui furono riceuuti hono-
ratamente le genti del Re Ruberto rimalno a difel
fra Firenze , Se Lucca per non volere andare contro a
inlgne di Chiel, di Legato . Et vedendo i collegati
crelcere lhofie ogni d intorno a Ferrara diliberoro-
nodi lccorrerui inanzi vi vernile il Re Giouanni, Se
mandoronui prefiamente per acqua, Se per terra piu
Libro Primo. z 6$
di 1 700. cau a/ieri , & giunti in Ferrara qua Ci occulti a
quelli del capo diliberorono dallalire Ihoffe,& perche
gli trouauano molto afforzati cialcuno Ichifaua uff-
1

lre de primi afllitori: Je genti de Fiorentini l pro-

ferlno eflre de primi, & coll feciono inleme coiiA-


uogato diTreuigi Se Spinetta Marchel, Se con cura
,

1 yo. caualieri de Signori della Scala , Se fra loro circa


40. gentiluomini vfeiti di Fireze drieto alla nlgna
de Fiorentini , Se vlcirono per la porta che va Fran-
colino doue lhoffe era piu forte ,
Se il reffo delle genti
per la porta dei Lione, & inleme il nauilio per P, per
aflalire il ponte di San Giolo ,
Se fu laffalto grande da
ogni parte con molti loni,& grida, per modo che tut
to il campo sbigott, ma poco valeua le non che le ge-
tide Fiorentini ruppono alquanto delio ffeccato ,
Se
feciono vno valico, Se francamente entrarono detro,
Se abboccoronli col Conte d Armignacca,& colle gen
ti,& inlgne del Re Giouanni,& furono fra loro alpra
battaglia , Se veramente i Capitani, Se gente de Fioren
tini feciono quello di opere marauigliol,& infine rup
pono il detto Conte, Se le lle genti: come queffi furo-
no rotti tutto il campo l mille in fuga ma pochi ne ,

Camparono nuoto, perche fuggdo fu per lo ponte,


il ponte per Io pel grande cadde , Se molti nannegaro
no Se il reffo rimalno prel, fra quali fu il Cte dAr-
mignacca,& lAbate di gran Selua, Se Baroni di Lin- i

guadoca , Se i Signori di Romagna , Se la caualleria di


Bologna, & fu quella rotta adi 1 4. dAprile con gran-
de abbaiamento del Legato, & del Re Giouanni,& po
chi di poi i Marchel lalciorono tutu i Bologne!! , Se
R 4 Si-
. .

Historie Fiorentine
Signori di Romagna per farlgl beniuoli , Se odiofi
al Legato
Del mele d Aprile 1 5 55. venne il Re Giouanni
Bologna a Palquare col Legato, Se conuenne a Bolo-
gneli c grade loro difpiacere pagargli fiorini 1 0000..
Se egli promifl andare neHhoile Ferrara, ma lnten
do vi veniuano le genti della Lega, vi mand inanzi il
Conte dArmignaccacon 3oo.caualieri,& colle file in
fegne, Se lui torn Parma per ordinare la la molla,
Se vedendoli a Firenze per quello accozzamento, che
apertamente il Legato, & il Re erano daccordo, ligni-
ficarono adoro caualieri,che riguardaflono le genti ne
deHvno,ne dell'altro.
In quello li cominci fondare la porta di S.Friano
in verzaia molto maggiore che laItre,Se furono biali-
mati lvfciali di troppa grandezza, Se poco inanzi a Sa
Giouanni li cre in Firze due brigate dartefici fare
fella lvna velli tutta giallo in Via Ghibellina, Se fu-

rono circa 5 00. laltra tutta bianco nel collo de Tm


tori, Se furono circa 500 Se circa vno mele flettono in

fella, Se giuochi, Se danze, Se cene, Se delinari faccndo


fra loro Signore con grande honore
Del mele di Maggio dubitado il Legato di luo flato
per la lpradetta rotta mand pel Re Giouani, 3e venu
to a Bologna prel da lui danari , Se di Giugno profil-
ino vi torn con 2000.caualieri per {occorrere Ca- il

ftello di Mercatello di Mafia trebaradi Romagna, afe

tediato daglAretini, Se grande folpetto hebbono i Bo


lognel di la venuta, Se lprailando in Bologna il Ca
dello di Mercatello sarrend patti, Se fu calniato il

^
.

Libro Primo. z6$


Re d'elfere indugiato volontariamte :
perche coli f-
guifl per amill,che haueua co gl Aretini, & ccepet-
te il Legato aliai (degno contro lui , Se per di fatto
(nand Re [ Parma, & poi Lucca, & Fece loro vna
il

impolla di fiorini i yooo & rilccll che gli hebbe (i


.

torn col figliuolo a Parma adi i dAgollo.


In quello anno Cario Vberto Re d Vngheria co An-
dreallbluo lcdo figliuolo vne a Napoli a vicitare il
Re Ruberto lo zio c gradi felle, & madarui i Fio-
rentini Ile ne Ambafciata dotto principali Cittadini.
Del mele di Settembre fi cchiule in Firenze la pa-
ce fra i Pilni e Sanefi della guerra di Malfa, & grande
fatica vi fi dur,& pe nollri Cittadini, & pel Velcouo
di Firenze co loro Ambalciadori, & lalciolfi Malfa li-

beraglie non folle ne de Pilni, ne de Sanefi, 6c rimet


tellno dentro ogni vlcito , & che il Velcouo detto
vhauell mettere la Signoria per tre anni , che lm-
pre ve la mille di Firenze , & il comune di Firenze fu
malleuadore ogni parte dellollruare la pace per fio-
rini oooo. laquale i Sanefi poco tempo ofleruarono.
i

Del detto anno &c mele l rubell dalla Chiel ,


, &
dal Legato la Citt di Furi! per operazione dvno Fra-
celcodi Sinibaldo Ordilaffi cacciato di quella dal Le-
gato^ poco poi M.Malateila da Rimino con loi l-
guaci toll al Legato detto la Citt di Rimino , & in
quello medefimo tempo i Cittadini di Celna anche
fi rubellarono dal Legato detto
In quello medefimo anno haudo il Re Giouani in
tentione di partirli dItalia veddo ,
che le lue imprel
non gli prolperauano tratt di vendere -Lucca a Fio-
~
reatini.
z 66 Historie Fiorentine
353 *
non vi die effetto pa-
rentini, de a Pilni, de adaltri, de
rendogli fu a vergogna (emendo quello i figliuoli di
:

Calduccio, che erano luoi ffadichi Parma (i fuggir


no di nalrol,& vennono in Carfagnana,&con aiuto
di loro lguaci,& amici entrorono in Lucca, de coiro-
no la terra per loro, de telinola due d lluo il Cartello
Dellagortadoue erano rifuggiti le genti delReGio-
uanni: lntendo quello il Re Giouanni vi venne colle
fue genti, Se prella Citt, de i figliuoli di Callruccioll
fuggirono in Carfagnana,& traile il Re quanti danari
pot da Lucchel de poi impegn,
la Citt a Rolli da
Parma per 2 5
migliaia di fiorini, de lalciouegli Signo-
ri, de tornato in Lombardia in limile modo per danari
Ialci 1 oro la Signoria di Parma, & anche in quello me
defimo modo Ialci quegli da Fogliano la Signoria
di Reggio, & quegli di cala Pigli la Signoria di Mo-
dona , de del mele dOttobre li part col Ilio figliuolo,

de tornoffi nella Magna, de quello fu il fine del-


le imprel del Re Giouanni in Italia, che
di principio hebbe tante prolperit,
de coliageuoJmente,& aiuta-
to dal Legato del Re
di Francia.
RITRATTO
DELL ISTORIE
FIORENTINE.
LIZZO SECONDO,
E L L A N N O medefmo de! l}}
i . ad primo di Nouembre
j 5 j
cominci nella Citt, & conta-
dodi Firenze grandi/Ima pio-
ua durando per /patio di quat-
tro d, & di quattro notti con
grandi/lima tempeila di tuoni,
&di /ette: per modo che in
grande tremore, & /pauento miife cia/cuno dubitando
di grande giudicio,e tanto /nii/ratamete crebbe lac-
GMncJe &
qua d Arno,che allag grande parte del contado /pra ?wi
i. r
Firenze mimo
^ i
m - A o
Ca/entino,& Arezzo , Se la maggior
I
Inndatio
u dArno

parte degli edifci), che erano /pra Arno abbate ,


Se il

/inaile fece Seuie,& Firenze ad 4. di detto me/ no


na ruppe le mura dalla porta alla giuitizia, Se da tinto
ri in grande parte per difetto delle pe/caie,& allag tue
ta la Citt di qua dArno, Se per memoria del quato in
San
2 68 Histoiub Fiorentine
t j.
San Giouanni lacqua coperl a punto laltare , abbate
la colonna fuui la Croce del legno di San Zanobi che ,

era in lu la piazza, il Palagio de Priori coperl le leale

delia porta che dirimpetto Vacchereccia, nella cor


te del Palagio del Po deit alz braccia lei,& allag an
che gran parte del lato doltrArno,il detto d velpro
ruppe la Pelcaia dOgnilnti , & circa ^oo.braccia del
muro, che allato Botgo San Friano,'& cadde la tor-
re della guardia per due lette, dipoi cadde il ponte alla
Carraia lluo due archi, &
ponte Santa Trinit, ec-
il

cetto vnapila,& vno arco, il lmilefece al ponte Vec-


chio de legnarne fuori, che due pile,& al ponteRuba-
conte ruppe le Iponde, cadde il Caiteilo altra Fonte, &:
quali tutte le cal, che erano da quello per inlno al p
te Vecchio ,
& cadde la llatua di Marte ,
che era in lu
vno pilaitro appi del ponte Vecchio di qua, che fu ri
putato augurio, vero indizio di grande pericolq,
mutazione alla Citt per col dette dagli antichi, & lu
bito cadde poi quante col erano lungo Arno per inli-
no alla Via della Gora, & limile in Borgo San Iacopo,
& molte altre per la Citt, & molto piu lrebbe crelciu
ta l'acqua, & le tonine l non che cadde circa ^oo.brac
eia delle mura del Prato dOgnilnti,&: sfog labbon
danza dellacqua, & il d lguente nona manc quali
per tutta la Citt, Ialciado tanto, & puzolente falhdio
nelle cale che n
Igomber poi in li me(i,& guad
li

tutti pozzi, limigliante danno fece per tutto inlno al


i

la Citt di Pili, & harebbe anche quella allagata le n

che sfog per lo folfo arnonico nello Ragno, & anche


m ilfe nei Serchio, &c con tutto ci allag gran parte di
Pili,
. ,

Libro Secondo. 169


pi f , & del contado con grande danno, mor di que-
llo diluuio fra nella Citt ,
Secontado di Firenze
circa trecento perlne,fu il danno delle col, che
fi perderemo infinito ,
ma llo quello del comune
di rouine di mura ,
& di ponti fu firmato piu di 160
migliaia di fiorini ,
Se limile diluuio fu quali in tut-
ta Tolcana Se Romagna, Se qnello medefimo fece
il fiume del Teuero , Se molti altri, grande man- &
camento di pane , Se di farina harebbe hauuto la
Citt in quelli d per la rottura delle mulina le non
folle Rato il lccorl da Prato , e Pilloia , Se mol-
te altre terre dintorno ,
che luppliuano, fu dubbio
fra gli antichi quale fu maggiore diluuio quello , o
vnaltro che ne fu nel 1 169. Se per difetto delle pe-
fcaie,che ledono alzare il letto dArno circa braccia 7.
fu riputato maggiore quello, & pe molti tremuoti, Se
pero l le ordine, che da braccia 2 000. dilpra al pon-
te Rubaconte infino braccia 4000. di ltto al pon-
te alla Carraia non fi potelfe fare ne pelcaia ne muli-
na , Se lbito furono per Io comune eletti vficiali fa-
re rifarei ponti, Scaltre mura bilognoic , Se in con-
dufione maggiore auuerlt non fi tenne hauell la
Citt di Firenze da quella di Totile flagellum Dei
in qua
Dubitolfi poi molti d continuando Iapioua le do-
ueffi venire maggiore giudicio , Se per quello molti l

ridufino conffione,e penitenza, Se bench per gli


Allrolaghi fi narrafinno moke congiunzioni di piane
tieflre Iute atte dare influza dacqua, pe' maellri in
Teologia fi cochiul quello elfere luto giudicio di Dio
per
f
270 Historie Fiorentine
* 33 *-
per punizione di moiri peccati, che alihora regnauan
nella Citt, & di vfure,& di lperbie & di luffurie & , ,

diiordinate Ipel in mangiare, & in veiire. Et vno fan


Vifione
to Romito predo Valembrol vn di innanzi vidbil-
clvn (anco

mente vide di notte grande quantit di Demonij in
Jiuonio
modo di caualieri armati ,
& {congiurandone vno, gli
dille noi andiamo fmmergere la Citt di Firenze, {

Iddio Io conceder . Il d poi che fu celiato il diluuio


penlrono certi grandi della Citt mouendo nouit
potere fare di Firenze alloro modo veggendo la gente
l sbigottita , & edndo ridotto il pallare dArno llo
vno ponte , & quello era nelle loro mani, & vno de
Rolli fed vno de Magli dio vicino ,
&c lbito fu la
Citt ltto larme, & fecionfi grandi guardie piu d,&
intelonl bene inleme il popolo co ricchi abbienti co
tro al pender de detti grandi per la qual cola non d
,

ardirono {coprire, perche lrebbono dati disfatti , &


lbito d ripos la Citt, & quello de Rolli fu condan
nato , cominciod vlre lpra Arno certi ponticelli
di legname, & molte naui padre,& ad 6 di Dicem- .

bre edndo venuta gran piena lne riuollvna, nella


quale erano 2 2 .perlne,che ne mor quindici tra Cit-
tadini, & altri.
Inquedo anno fallendo le triegue del Re Giouan-
ni, e Legato alla lollra Lega d fece parlamento alier,

& accordauand tutti prolungarla lluo M. Madin


e Fiorentini per non lalciare prendere forza al Lega-

lo, & Re Giouanni,& ordinarono la guerra, & la diuil


.dellacquido cio chef Signore di Melano haued
:

Cremona , M.Madino Parma , & quelli di Mantoua


Reggio
.

Libro Secondo. zyt


Reggio, & M archefi Modona, Se Fiorentini Lucca,
i i

il perche quelli di Melano caualcarono {pra Piacen-


za.quelJi di Verona , Se di Mantoua fopra Parma ,
Se
Reggio , Se i Marchefi fpra Modona , Se la gente de'
Fiorentini Baggiano, & adi 8. di Gennaio i Lucchefi
caualcarono i Fiorentini Fucecchio, Se leuarono gra
>reda,& di Febbraio furono fchtti 4oo.caualieri del-
1a Lega, che erano caualcati (opra Parma da Parmigia
ni,& prefo Ettore de Confida Panago,& altri

Dei mele di Marzo profilino efindo i Marchefi ad


afldio ad Argenta , e trattandoli concordia di quella,
Se di molte alrre col fra il Legato d: Bologna, Se la Le

& non potendo filenere quelli d Argenta sarrende-


rono, & pochi di dopo la vittoria i Marchefi caualca-
rono in fui Boiognef, il Legato mand fuori al riparo
tutta la fa gente darme ,
Se anche cercaua mandami
parte del popolo , che erano m
punto armari: i quali
itando male contenti fotto lui cominciarono gridare
viua il popolo, & muoia il Legato, & morti fiioi vficia-
ii affediaronoiui in Caflelnuouo afpramente e tutto ,

quello feciono,& ferodo il parere di molti gli auune


per n ilare bene co Fiornni, ndimeno i Fiorentini
Cacciata
veggdo il pericolo in che lLegaro era per riuereza del del Lega-
to di Boi#
la Chief vi mandorono quattro notabili Cittadini co giu*

500. cauallo,& mol ti fanti appi. Se con grandi peri


coli ne lo trafino fitlue con ogni filo arnef ,
Se com-
pagnia adi 28 d Aprile 15^4 Se partito lui fbitoi
* 3* 4*
Bolognefi disfecono il Caliti lo, Se grand filimi perico
li port eziandio per la via nel conducerlo Firenze,
Se da contadini, e da altri co grandi honoii fu riceuuto

i
.

Historie Fiorentine
* 334 -
in Firenze, Se prelentogh il comune 2000. fiorini per
lpel,luinon gli velie accettare , anzi molto ringrazi
il comune dicendo riconolcere la vita da' Fiorentini,

Se pochi di poi fi parti, &da Pila nand Vignone al


Papa,& in publico conditolo dopo la doglia fatta de
Bolognefi molto fi lod de Fiorentini, Se dello hono-
re riceuuto: ma in legreto col Papa lne biafim dicen
do teneua che ogni auuerfit,che haueua hauuta, e fie-
re luta per le loro operazioni nella Lega di Lombardia,
Se tmpre hebbe il Papa poi in odio 1 Fiorentini , & l
folle viuuto lharebbe dimoilrato
Cacciato il Legato di Bologna in molto maggiori
diuifioni rimalno i Bolognefi che non erano prima,
Se lrebbono male capitati , a tirannia, l non che i
Fiorentini vi mandarono due lui Cittadini per Ara-
balciadori, Se Configlieli, & con 2 oo.huomini caual
lo per guardia, Se iiettonui due mefi,& haueangli po-
lli in pace : ma poco dopo la loro partita i figliuoli di

Romeo de Peppoli Gozzadini,& loro lguacfiche


,
Se
haueuano cacciato il Legato di nuouo leuarono romo
re,& cacciarono i Sabadini,Rodalui,Bouattieri,& par
te de Bcccadelh,& di piu altre cal in numero di r 50
huomini,& per quello vi rimandorono Fiorentini. i

Haueua del mefe dAprile lhoite della Lega d Lo-


bardia llrettamente afifediato Cremona in Calendi di
Maggio il Signore di Cremona sarrend patti cio ,

in quanto per infino mezzo Luglio non fofl loccor


lo dai Re Giouanni , Se al tempo di la terra, perche il
lccorlo non venne: alivlcifa di Maggio mand la Le
ga Indie lpra Reggio, Se Modona c grandi guaiti,
& era-
ibro Secondo. 27$
5e erano gi predo a Parma per attediarla, f non che
vno Coneilable Tedefeo riuel vno trattato a M.
Malli no ordinato in Corte del Papa per lo Cardinale
del Poggeto per adricto Legato di Bologna di douere
dare fiorini 100000. certi Conellaboli Tedelchidel
lhoile,i quali doueuano pigliare M.Mailino,Se poi gli

altri Signori , Se /coperto il trattato furono de' detti

Tedefchi alquati & guaiti, & 2 8. badiere delle lo


prel,

ro fi partirono dellhoile,Se andaronne in Parma, & la


bito fi sbaragli lhoite ,
Se i Signori fi tornarono alle

loro Terre con grandi iipetti : ma pure come era or-


dinato M. Beltramo del Balzo Capitano de Fiorenti-
nicon 800. cauallo nand adafldio Lucca, & do-
ueuafi fermare , Se allettare aiuto, Se da Firenze, di &
Lombardia, & pei detto cal di Lombardia fi leu dal-
rafldio,Se tornoifi a Piiloia.
Del mele detto dAprile furono recate in Firze da
Roma p operazione dvno Monaco Fioretinodi Vale
broi diuote reliquie di S. Iacopo, & di S. Alefl,Se del
drappo che velli Chriilo , Se nceuute procillone co
grande diuotione furono mette nellAltare di Santo
Giouanni.
Del mele di Luglio in detto anno fi cominci fon
dare il campanile di Santa Liperata , Se fuui al mettere Princpio
dei campa
della prima pietra il Veicouo di Firenze col C alonaca- mie di Sa
to,Se i Priori c giade procillone, Se funne fatto capo ta Lucra-
ta.
maeitro Giotto Cittadino Fiortino.Se dipintore ma-
rauigliof /pra tutti gli altri, ilquale mori poi ad 8. di
Gennaio 6. Se fu lppellito in Santa Liperata, Se in
M irte di
1 3 3 Giotto*
quello.rempo fi fond anche il Ponte alia Carraia , Se
S fu
*74 Historib Fiorentine
fu compiuto di Gennaio 13 36. collo circa 2 ^miglia -
ia di fiorini.

Del mele dAgollo M. Mallino colla Lega di Lom


bardia prel il Callello di Colornio in lui contado di
Parma con aiuto di 3 50. cauallo bene in punto del-
la gente de Fiorentini , de quali fu Capitano Vgo di
Vieri Scali, lquale acquillo Fu poi cagione dellacqui-
ilo di Parma come diremo manzi.
Del mele di Settembre M. Beltramo Capitano de*
Fiorentini con tradimento ,& collo di 2000. fiorini,/
prel il Callello d Vzano lpra Pelcia,& poi due volte
caualc infino alle porti di Lucca.
Del mele dOttobre ellndo fi Re Giouanni Pari-
gi per fauore de Lucchefi don ogni la ragione di
Lucca M. Filippo di Vaiola, ilquale lbito fece Icri-

uere a Firenze pe Fiortini,che erano a Parigi per la


parte , che fi leuaflno dafloffef di Lucca perche era
,

la: ma per quello non fi Ialci la guerra, & il Re Ru-


berto ne Icrifl con Ambalciata al Re di Francia , co-
me non era luadi ragione, per la qual col il detto Re
non vi mand gente.
Del mele di Noubre prolfimo ficre guardiadel
la Citt di Firze per di di,& di notte 7.BargeIIi co 2 f
fanti per vno, cio in ogni lello vno,& oltrArno due,
& guardauano da sbadi ti, zufle, olfenfioni, giuoco, Se ar
me:ma dillelfiche quelhche reggeuanogli ordinorono
per loro ficurt,& p potere fare piu ficuramete la nuo
ua riforma Gennaio prolfimo per dubio di
de Priori
certi degni popolani , che rierano ichiufi , durorono i

detti Bargelli mimo fatta la riforma


,
poi lrl ivfi-
. &
Libro Secondo. 175
do del Conlruadorc come diremo inanzi,

Adi 4. di Dicembre mori Vignone il lpradetto Nota di

Papa Giouanni ventiduefimo,lduto Papa anni 1 8.8e


quattro meii ( & trouofigli ragunati 8 milioni di fiori
1 ciduclil/io

ti contan ti, & ltte milioni di valllamenti, Se mitere,


Papa il Cardinale bianco del-
Se altre col, Se fu eletto
lordine di Ceilello detto Benedetto vndecimo.
Et in derto anno , Se mele venne di nuouo Arno fi
grollo che l lolfono Iute in Arno le pelcaie che vera-
no inanzi al diluuio,fi crede harebbe fatto quello me-
delmochefecepeldiluuio,Se nondimeno ruppe,
menonne due ponti di legname che ivno era tra il p
te vecchio, Se il ponte Santa Trinit, & laltro ria

quello di Santa Trinit Se la Carraia con danno 'affai.


medefimo anno per la nattiuit di Chri-
In quello
lto arnu in Tolcana, Se in Firenze vno Frate Ventu- Frate Vcn
lino da Bergamo dellordine de Predicatori det dan "n a
g g J
in circa 3
5-. il quale perleluediuote prediche haueu
com molli feco piu che ioooo.huomini di fuopael
per andare in pellegrinaggio Roma farui vnaqua-
rantana , Se erano tutti velini quafi dellhabito di San
Domenico cio la tonica buca, Se il mtello quali per-
le, Se in lui mtello vnacolba biaca c tre foglie a vii

uo in bocca, Se giugneuano nelle Citt Ichiere di 2 5.

3 o.per brigata colla Croce inanzi gridando pace , Se


milricordia , Se il primo luogo vicitauano la Chiel
de Frati Predicatori, Se allAltare maggiore tutti li Ipo

gliauano dalla cintola in l,Se batteuanli vn pezzo de-


uotamente, Se fu loro fatto in Firze grandiilima qua
tit iii limoline,* circa quindici di ctinuamente il et-

ti tono
. .

z ?6 Bistorte Fiorentine
tono Ietauole in folla piazza vecchia da magi arai oo
f
palone, &: bene leruiti, Se abondeuolmente di quanto
bifognaua loro mangiare come giugneuano, Se pre-
dic piu volte in Firenze il detto Frate , Se andaualo a
vdire quali tutto il popolo , Se diuotamente predicau*
fanza troppe lottigliene , ma con molta efficacia aco-
muouere gente penitenza, & diuozione, Se con tutta
quella gente n'ana Roma , Se poi and Vignne
al Papa per impetrare perdono chi lhauea lguito,8c
la gli fu apollo
-
molti articoli di refia ,
Se elminato fu
trouato vero fedele, ma per tema che hebbe il Papa di
lui,& perche diceua,che non era vero Papa le non lla-
ua a Roma, lo confin frafla nelle montagne di ricor
dona , Se cornandogli che non confefllsi perlna , Se
che non predicali^
In quello medefimo anno i Ghibellini tornati in
Genoua per operazione del Re Ruberto fatti forti nc
cacciorono i Guelfi , Se la Signoria del Re Ruberto,
diflfi per negligza di M. Giannozzo Caualcanti che
veraPodell.
In detto anno fu tolto gli Aretini il BotgoSan
Sepolcro da Neri da Faggiuola con aiuto de' Perugi-
ni, & del Signore di Cortona, di che aliai abbaflorono
i Ta flati., che erano come Signori d Arezzo
* i- Adi 1
5. di Maggio 1555-. rou i n vna grande falda
dellamtagna della falterona perlpaziodi 4.miglia,&
v|cinne ifinita quatit di lrpi,& due lrpti gradi qua
to due cani, lvno viuo,& laltro morto, Se gitt molta
acqua torbida come cenerata, laquale difcel infino in
Sieue, 5c pi in Arno infino Pila, &
fa tata la qut ita
Libro Secondo. 2 j?
che flette Arno torbido piu di due meli, che ne abbe-
uerare beflie,ne neflina altra col fi poteuaaoprare
lacqua, per modo che molti temettono che mai Arno
non chiariff piu che farebbe luto prdimento deliAr
te della Lana in Firenze.
Adi 8. di Giugno fi Icontrorono tra Vzano & Bug
giano 1 50.de noflri huomini cauallo con gente de*
Lucchefi, i quali furono rotti da noflri, poi tornando
i noflri con la preda furono aflltati da gente de Luc-

chefi, & furono rotti i noflri con molti morti, & prefi.

Il medefimo d i Perugini co Cortonefi caualca-

rono lpra il contado d Arezzo , & per Valdichiana,


M. Piero Sacconi Tarlati Signore dArezzo vici di Ca
fliglione & ruppegli,& prefne da oo.
c gente affai, i

& perlguitogli per infino Cortona & le non folle


:

flato il nfuggio di Cortona neffuno ne campaua , poi


caualcarono gli Aretini infino allato Perugia due
miglia impiccando de* Perugini in fu le loro forche, co
dilegione di laiche, & di mucie collo, per quello i Pe-
rugini Addarono in Lombardia iooo.caualieriTede-
fchi della brigata della Colba,i quali c laiuto di i co

caualieri mdati loro 1 aiuto da Firze feciono poi gi


fatti come diremo inazi.Adi 1 5-.de! detto mele palfan

do per Firze baleflrieri Genouefi nudati da Genoua


ad Arezzo in aiuto colle lprauefle, & badiere Ghibel
Iine,eflndo gi vlciti della porta furono alfaliti da cer
ti del popolo di Firenze, & rubati, & ipogliari,e fedito
ne alcuni , il perche coli gouernati li tornarono in-
drieto Genoua , Se i mercatanti Fiorentini, che erano
in Genoua furono Aretti riftituire loro ogni dan-
S $
no,
278 Historie Fiorentine
* 331 -
no,i Perugini per quello,
& per la gente, che vi man^ fi

d fi tennono molto leruiti da Fiorentini, & prefono


vigore argumentandofi danari per via di gabelle.
Hauendo in quello anno la Lega di Lombardia in-
fieme con 4^o.caualieride Fiorentini, che continua-
mente erano con loro molto tiretto Parma per la pre-
fica del Cartello di Colorino, Orlando, & M.Marliho
de Rodi, che nerano Signori trattauano di darla M.
Azzo Viiconti da Melano,& anche Lucca, di che mol
to fi turborono M. Martino, Se Fiorentini, & gli altri
i

dellaLega , Se ordinarono parlamento a Lieti e tutti ,

infieme saccordarono di leuare M. Azzo da quello


propofito,&. di pacificarlo c 5 M. Mailino, & coli s ac-
cozzarono infieme in lui fiume de LigIio,& commilfo
no la quillione negli Ambafoiadori da Firenze, i quali
determinarono che Parma folle di M. Mailino , Se la

Lega hauelTe adacquiilare a M. Azzo Piacza, e il Bor


go San Donnino , il perche i Rolli di Parma dubito
trattarono accordo con M.Mailino,& dierono la ter-
ra con grandi, Se buoni patti cio di ritenerli Pontrie-
moli,& piu altre terre, & rimanere i maggiori Cittadi-
ni di Parma , Se hauere ogni anno da Parmigiani 60
migliaia di fiorini, Se eglino promifiono aoperare con
effetto, che M. Piero loro fratel!o,che teneua Lucca la
renderebbe a M. Mailino per certa quantit di dana-
ri , Se continuamente diceua M. Martino a gli Amba-

Iciadori Fiorentini , che la pigliaua per loro per offer-


uare i patti della Lega , Se doue i Rolli di ci gli man-
calfono , che manderebbe ogni la gente in aiuto al-
lacquiffo di Lucca , e tutte quelle promeil erano in-
ganni,
.

Libro Secondo. 279


gann, & arrendei!! Parma adi.2 1 .di Giugno, & di prin
cipio oflruarono bene i patri quelli dei! a Scaia a
,

Rodi tanto che hebbono la polfelfione di Lucca, quel-


li che teneuano Reggio anche lubito s accordarono

con M. Mallino Se renderono la terra adi 4. di Lu-


,

glio, 8c egli la di a quegli da Gonzaga Signori di Man

toua,come. era ne parti della Lega ricnolcdo da lui


per homaggio ogni anno vno Falcone pelegnno , oc
poi per limilemodo adi i y. di Luglio s arrend' la Cit
t di Piacenza M. zzo Se poi li gli rubell S piu
, ,

meli ilettono bada, che Re Ruberto gli lccorref-


il

ii, & pigliaflgli , Senon io facendo pure li ridierono a


M. Azzo ad 15-. di Dicembre , & prima allentrare di

Settembre s arrend anche M.Azzo la Citta di Lodi,


Se poicon grande llento,& lunghezza M. Mallino co
legn a Marcheli di Ferrara la Citt di Modonaadi
8, diMggio 1 5 5 6 fi che ogni collegato furono at*
tenuti i patti lluo che a Fiorentini della Citt di Lue
ca, onde poi grandi nouifadi ne leguirono tra loro , 8s
M.Mallino come diremo inanzi
Tenendoli il Callello di Pietralnta del contado di
Lucca per Niccolaio Pogginghi , che lhaueua hauuto
inpegno dal Coneilabole di Francia tempo del Ro
Giouanni per 10000 fiorini, & non potendo tenere la
Terra la di in guardia al comune di Firenze adi 5>. di
Luglio ,
Se ritenne!! la rocca , Se andoui per Capitano
alla guardia M. Gerozzo de Bardi con 200. caualieri,
Se
5
o. fanti, per laquale baldanza certi vfeiti di Lucca
prelno; il poggio alla pedona pred Camaoreper
aftorzarlp,& da Rolli, che teneuano Lucca ne furono
c .< S 4 cac-
. . . 8
z8o Historie Fiorentine
cacciati, & menati prefi & impiccatone da
, 1 . Se del
mele dAprile proflimo il detto Niccolaio rend Pie-
trainta M. Mailino, Se mandonne fuori le genti de'
Fiorentini
In detto anno fu in Firenze grande corr uzzione di
vaiuolo
A Sanefi in detto anno fu tolto Groflto da Betti-
no per adrieto Signore di quello ,
c ricomperorollo
da lui per fiorini diecimila. \
Ancora tenendo i Fiorentini Mafia per laccordo
fatto adrieto fra Sanefi , 8e Pifani, & eflndoui Pode-
Teghia di M.Bindo Buondelmonti,
ft pe Fiorentini
Se Capitano ampaglio Tornaquinci , la parte de Sa-
nefi moflno romore infieme col Capitano , ilquale fi
difl haueuano corrotto con danari , Se sbarrarono la

terra con gran zuffe con aiuto di gente mandate da


Siena, & andoui da Firenze il Vefcouo,& altri per Am
bafciadori per quietare la col, 8e niente aoperorono.
che in tutto per forza i Sanefi la prefno , Se molto fi
dolfno i Pifni de Sanefi, che haueuano rotto la pace,
Se de Fiorentini , che lhaueuano in guardia ,Se erano
malleuadori della pace per roooo. marchi dariento,
Se fu pure imputato difetto a Fiorentini di non man-
dare fccorfo ai Podeft, 8e di non punire il Capitano
loro Cittadino del filo errore.
Del mele di Settembre i Perugini caualcarono , Si,

prefno Citt di Cartello, 8e Citerna


In Calendi di Nouembre di detto anno quelli,
che reggeuano Firenze fine di mantenere loro fia-
to, Se tenere gli altri Cittadini in paura come fc-
ciono
o
Libro Secondo. 2 Si
dono de fette Bargelli, ordinarono deleggere in Fi-
IJJf
renze vno nuouo Rettore per vno anno , & chia-
rnaronlo Confruadore con cinquanta caualieri , Se
fiorini 1 000. lanno di flario ,
Se dierongli balia a

fo arbitrio di (ngue , Se dogni altra cofa , Se (opra


ogni altra Signoria , Se il primo fu M. Iacopo Ga-
brielli dgobbio, Se fece rehdenzanel Palagio de Fi-
gliopetri allato San Piero Scheraggio , il quale il co-
mune comper da creditori della compagnia degli
Scali per (fiorini 7000. Se fece crudo vficio , Se fu
molto temuto da ogni 'Cittadino , Se fece tagliare la
tella Gherarduccio Buondelmonti quafi contro al
volere della maggior parte de Cittadini, perche haue
ua bando per contumace di piccola col, per vna caual
cata , che rece con certi MontAlcino in fruigio de
Tolommei di Siena, Se cof piu altri condann mor-
te, & in altre condannagioni per farri temere, & ri-
mili, e molte altre col inlicite fece petizione di
quelli, che reggeuano, Se che lhaueuano detto, e
ier guadagnare, Se poi alla fine dellanno ci fu e-
{etto in fu luogo M. Acorimboda Tolentino vec-
chio danni fttanra , il quale ci era flato altra vol-
ta per Podefl ,
Se fece buono vficio di principio,
poi fi diflef infino a piati minuti per gniottornia
del guadagno , Se anche voleua impacciarli di tur-
bare certa condannaggione , che voleuano fare i
(ndachi a vno M
. Niccola dAgobbio , che cera
flato Podefl , il perche ri leu il popolo romore.
Se con fffi fecionno grandi villanie alle famiglie
[

de Rettori, & haueuane il Confruadore fatto pi-


-- --
- gliarc
. e
281 Hi sto rii Ei or enti n h
g tiare alcuni, & non ardi farne elcu one per paura ci

de! popolo, Se conuenne che


il detto Pod elidalo (te con

dannato, Se ordinali! che per dieci anni non ci porcile


venire Rettore dAgobbio, & poi anche petizione di
chi reggeua fece iquifizione a gran torto ctro M.
Pino delia Tota, che era morto , buono, e leale,
Se luto
Se Guelfo caualiere per io comune:, te contro Eeo di
M.Qbaldo della Tol, Se Mai nardo Vbaldini,& altri,
a torto condann per contumace & funne molto
gli
,

biahmato il perche mai n l pot ottenere per linazi


ne di confermare il detto Conlruadore, ne deleggere
altri in luo luogo co farne quelli , che reggeuafto ogni
loro sforzo, & coli fini il detto vtcio , tutto habbiamo
detto per elmplo,che nelTuno la vago deleggere Ree
tore con balia.
Dopo molti trattati tenuti de fatti di Lucca per le
mani dOrlando Rolfo con M. Piero Roll, che Japof
ldeua di darla M. Mailino, finalmente fi concimilo
no,Se die la pofllfione adi o.di Dicembre, Si andofl
ne a Pontriemoli,che gli rimale di patto con al tre Ca-
Prefe M* fella,per M. Maltino entr in Lucca M Ghiherto Te
Mattino delco con joo.caualieri , Se per molte lettere Icnueua
Lucca
M. Mailino,Se bcccadiceua ogni d gli Amba (eia-,
dori Fiorentini , che come hauelle riformata Lucca la
darebbe a' Fiorentini come era ne patti, Se mancqnne
come fellone, e traditore con intenzione di difendere
Lilarirannia -in Tolcana , della qual cola nacquono
moltemouitdn Lombardia ordinate da Fiorentini,
cme diremo manzi-,
*
J
t

,
Per la perditadel Prgo San Sepolcro, SedfCitt'
.A di
Libro Secondo. 2 83
eh Cartello, xomex detto dilpra, era molto abballato
lo /lato de Tarlati d 'Arezzo ,
il perche certe Cartella,
che erti teneuano nel Vilconrado,di valdArno, cio il Prcfono 1

Bucine, VaIdmbra,Cenniii 3 jGaliatrona, Rondine, & Fiorcini


piu Cartel

laTorricella, tutte li dierono ai comune di Firenze adi la in val-


dArno di
.2. di Nouembre con patti delTere franchi per cinque (opra.

anni,& dare cialcuno Cartello vno cero per la ferta di

San Giouanni,che fu riputato beilo acquirto .

Era in quello tempo ltta in Pila fra Reggenti, &c


non Reggenti, quelli non Reggenti tennono trattato
con M. Martino di muouere romore , & dargli la ter-
ra^ lui manderebbe le genti che hauea a Lucca per pi
gliarla: moilno il romore ruborono, & cacciorono il

Podert,ruppono le prigioni, & liberarono i prel, e tue


to d combatterono Anzianit lra li ridullno al-
gli

la porta alla pioggia a capo al ponte alla lpina,& lareb


be loro riulcital'opera l hauellno potuto durare tue
ta notte, perche gi eravenuto il lccorl preil al Ca
Hello dAlciano,ma i Reggenti per quello feciono gra
de sforzo, &c la notte medelima gii cacciarono fuori :
i Fiortini lntito il cal mandarono in aiuto de Reg
genti joo.caualien Montetopoli, & bench non bi-
lgnalTono aliai negli ringraziarono i Pilni Reggen-
ti per loro Ambaiciata,& alforzarono la Terra, & maf
lime dalla parte di Lucca, &: feciono Capitano di guer
ra Conte Fazio, & lldorono gente, & disfeciono,6c
il

rubarono i beni de rubelli. Et ellndo fallito M. Ma-


ilino il luo penliero ordin con Spinetta Marchel
Malelpini,& col Velcouo di Luni loclrto di torre
a Pilni il Cartello di Sarrezzano,& coli feciono adi 4.
. .

284 Historib Fiorentine


di Dicembre per trattato con certi della terra per la
,

qual col 1 Pilni poi flettono con grandi guardie , Se


gelofie de loro vici ti

Parendo a Fiorentini edere dileggiati da M. Marti-


no , Se M. Alberto della Scala de fatti della Citt di
Lucca, fi nudare in Lombardia,
diliber in Firenze di
per ci vna llenne Ambalciata di li notabili Cittadi
ni popolani, quali giunti in Lombardia domandaro-
i

no a i Caporali della Lega , che foflono loro oflruati i


patti di Lucca, & dopo lunghiflrazij ne fu loro chiefto
nella rilpofla grande quantit di danari, Icrillnne Fi
renze , Se infine fi diliber per meno male , che anche
non mancafl,rimettendo laquantitnegli
per danari
Ambalciadori , i quali sallargarono promettere 3 60
migliaia di fiorini, & darne ficurt in Vinegia. Et nota
che nel 1 3 2 9. fi pot hauere da lldati del Ceruglio
per fiorini 80000. Se poi nel 1 3 jo.daM.Gherardino
Spinola per minore quantit, & datoli modo a danari
pe Fiorentini anche vene meno di queflo accordo M.
Martino per conforto del Marchele Spinetta , Se altri
Ghibellini moflrandogli con falle Iperanze che colla ,

Signoria di Lucca ageuolmente potrebbe hauere tutta


la Signoria di Tolcana , &
di Romagna , Se Bologna,
donde elio non guardando neapromell ne a giura-
menti fatti , cominci con nuoue eccetioni a dire, che
non voleua danari che nhaueua troppi, ma che dando
Lucca voleua, che i Fiorentini gli aiutallbno acquifla-
re Bologna , di non ellrgli contro , ma i Fiorentini
ellnd collegati co Bolognefi dopo la cacciata del Le
gato diiiberarono inazi falciare i fatti di Lucca, Se coli
IcriHo-
Libro Secondo. 1^5
fcrifiono a loro Ambafciadori in Lombardia, che fat-
ujf.
to procedo a M. Martino delle loro ragioni fi tornafi-
il

fno Firenze , Se inanzi che foflono giunti Firenze


ad 24. di Febbraio le lue genti da Lucca caualcarono,
& Ieuarono preda in VaIdinieuoIe,& altre lue genti in
quello di Bologna.
Tornati gl Ambafciadori,& pardo a* Fiortini erte
re beffati, e traditi dal Martino eleflno (^notabili Cic
tadinicio vno per (rto due gradi, & quattro popola-
ni {pra la guerra, & 1 4-popoJani trouare moneta c
grande & ciafcuno vficio per vno anno,& magni
balia,

fiche operazioni ledono, & co grade animo, come dire


mo inazi. Cfiderate le minaccie,& la potza grade di
M. Martino che infino in filile porti di Firze diceua di
venire co 4ooo.caualli per abbacere il rigoglio de Fio
retini, e tate Citt, e Cartella teneua che haueua lanno
di rdita piu che 7oomigliaia di fior, che fuori del Re
di Fracia neffuno Re fi truoua fra Chriitiani c tata r
dita , Se ndimeno tutti i Fiortini furono vniti fare
la ipreffracamte,& piu volte lo affaltorono c le lo-
ro gti infino Verona, Se harebbogli tolto Modona,
le n folle per n dilpiacerne a Bologne!! in fruigio
de Marchefi acu apparteneua , Se di nuouo feciono
Lega col Re Ruberto c Perugini, Sanefi,BoIognefi,&:
altre terre Guelfe c grade ordine ctro a M. Martino.
In detto anno allvfcita di Gennaio eflndo pred
alla fine del tempo pel quale i Colligiani serano da-
ti a Fiorentini di nuouo fi ridierono , Se con piu lar-
ghi patti , Se di loro volont, Se alloro Ipefe vi li mur
vna bella rocca , Se mifluifi per ficurt vno Cartella-
'

no
2 Ss Historie Fiorentine
no da Firenze con 40.fanri pagato per met da Colli-
giani^ Fiorentini,
m*- Del mele dApgrte lguente i 5 5 6 lntendol Fi- .

renze, che in Arezzo per M


Piero Tarlati l teneua trat
tato daccordarlcM. Martino contro a* Fiorentini
no l alpett la cclufione : ma prima i Fiorentini inde
me co Perugini con grande genti adi 1 1 . di Luglio fu
rono intorno ad Arezzo, i Fiorentini da fvno lato, 6c
i Perugini dallaltro , & rtettonui fermi inlno adi 8.
dAgorto con grandi arfoni,Sc danni di biade, & altre

'col, & molti ragionamenti hebbono d'accordo tutti


vani,& co fallita, perche alpettauano aiuto da M. Ma-
rtino , & i Fiorentini per rimedio di quello con aiuto
de Bologne!! molta gente tennono in Romagna tut-
to cjuertotempo a part , per modo che nefluno aiuto
pot mandare il Martino gli Aretini, & in quello t-
)o di Maggio a petizione de Perugini i Guelfi di Spu-

{eto ne cacciarono fuori i Ghibellini.


Pareua pure aFiorentini,chc forte moltogrande la

imprel fatta contro a Signori della Scala, & per ln


tendo che il comune di Vinegia haueua grande diffe-
renza con M. Martino per certe Ialine da Chioggia,
Lega de gli feciono da certi noffri mercatanti tentaredi Lega,
Viniziani
& Fioren- & infine l conchiul,& lei morti Lega fra il noffro Co
tini
mune , & i Viniziani contro M. Martino adi 2 1 . di
Giugno inlno alla fella di Michele di Settembre co
S.

2 0oo.caualieri,& 2 000. pedoni, &


vno Capitano pa-
gati da cialcuno per met,& elellno ciafcuna Comu-
nit due fotb Cittadini, a quali quattro dierono piena
balia rnleme col Capitano dogni col appartenente
0.1 alla
Libro S.econd o. % i 87
alla guerra , & prolungare Lega Se creicene , e Iccmare
u*
gente come alloro parelio, Se debbono i Fiorentini fa-
re guerra Lucca , Se hauendofi l debbe fare guerra
Parma , Se non debbe lvno Comune lnza confini i-
mento dellaltro fare pace, triegua, Se publicofl la
detta Lega in vnomedefimo d in Vincgia,& in Firen
ze,cio adi i y.di Luglio, & fu tenuta quella delle gra-
di impres ene mai il Comune noilro facell , perche
radilJimo l truoua,che i Viniziani mai fieno collegati
con altri, & quali in ogni altra col edere luti danimo
contrario a Fiorentini, Se per prouedere ai danaio se-
Ielfi in Firenze dieci iui Cittadini mercatanti delle
maggiori compagnie di Firenze , &: alfegnofl loro di
rendita di gabelle zomigliaiadi fiorini, & raddop-
piolfene allhora molte, Se trouaual allhora comune
il

debito in filile lue rendite piu di fiorini 1 00000.& bi-


lgnando pure danari manefihi ordinarono con confi
gho daltri Cittadini d'accattare 1 ooooo.fiorini,il ter
zo dalle compagnie dette, Se i due terzi diilribuire per
le ricchezze di Firenze augnandogli rihauere lpra

le rendite di dette gabelle con merito libero lnza rifii

tuzione di fiorini 1 5-. per 1 00. a chi prefialTe al Comu


ne,& dii non lene fdalfi hauelfi fiorini otto per 1 00.
Se idetti mercatanti il fic.urauano , Se haueuano della
finirti dal Comune di merito fiorini 5- .per 1 00. & chi
non haue.ua mobile da predare ne allvno modo ne al-
laltro trouaua chi prendeua lpra l il debito venden

do ragione di 20, per ioo.&cofi ogni Cittadino


lppl al bilgno del Comune, Se Ipefi tutti i detti fio-
rini 1 00000. per limile modo fi prouide di piu,& coli
288 Historie Fiorentine
ogni mele mandauano a Vinegiaadue nofiri Citra-
*5 } f. dini, che fiauano la fare i pagarne candii danari, che
bifognauano per la nollra parte, Se fu da fui molto
commendato quello ordinerei danaio , Se Cubito pu-
blicata la Lega per Ivno Comune,
& per 1 altro fu mef
fa in punto tutta la gente ordinata , Se mandato in fili

Treuigiano fprafgnate le velie di San Marco Se del ,

Giglio, in quelli giorni fi rubell il Callello di Reggio,


Se non eflndoui ancora giunta la nollra gte vi lopra
giunf M. Alberto della Scala, Se rihebbelo con danno
derubellati.
Adi 2 f . di Luglio la gente di M. Mallino , che era
in Lucca in numero di 4oo.caualieri,caualcaronoa
Buggiano,&poi a Cerreto Guidi, e frollandolo fproue
duto, perche gran parte della gente de Fiorentini era-
no iti a Pilloia alla fella di S. Iacopo prefno il Borgo
con grande danno darfone , Se di preda, Se poi adi f.
dAgollo la medefima gente, Se molto piu in numero
di ottocento guidati da Giapo degli Scolari ribello di
Firenze l partirono da Lucca, & guadorono Arno , Se
guallorono il Borgo a Santa Fiore, & altre Ville di San
Miniato , Se llettonui intorno due d furono alaltati
1
dalle genti de Fiorenti ni, che erano in Empoli, Se nel-
1* altre Terre, & con grande paura fi partirono in rotta,
parte dalla Gufciana,& parte pei contado d> Pif,& ri-

malnne molti Se morironne tra via,& f fofsino fia-


,

ti feguitati non ne campaua tefla, Se per quella cauai-

cata ordin il nofiro Comune, che parte delle mura


dmpoli,&: di Puntormo cadute pel diluuio fi rifacci'
fino,& il Borgo di Cerreto, quello diMontelupo,Sc
&
altre
. .

Libro Secondo. 289


altre col bifognola ripari facendo alle Cailella cer-
te immunit , & franchigie , Se di nuouo sordin in
Firenze grofl caualcata Lucca per vendetta di que-
lla, Scperodruare la promed fatta nella Lega co
Viniziani
Detto habbiamo adrieto come M. Mailino di gran
de amico , diuentato grande nimico pefuoi tradi-
menti de fatti di Lucca, per contrario auenne in que-
llo anno che i Rodi di Parma diti grandi noilri mini-
ci diuentarono fedeli amici , per le ingiurie di M. Ma-
ilino ,
ilquale dimenticando ogni beneficio riceuuto
da detti Rodi Parma, di Lucca toll M. Piero,
di
&M. Marfilio, e Orlando, & a loro confrti de
Rodi con grande inganno , e tradimento tutte le pof-
ldoni , Se fortezze , che teneuano in Lombardia , Se
fccegli attediare in Pontriemoli oue erano ridotti,

con tutte le loro famiglie il perche ricordino Fi-


,

renze per aiuto , Se per collegarfi con noi, & furono


benignamente riceuuti dimenticando ogni ingiuria
pallata, ricordandoli dellamicizia antica, Se di M.
VgoIinoRod,chefunollro Podeil , Se neljhoile
dei nollro comune alla battaglia da Certomondo con
tro a gli Aretini , venne M. Piero in Firenze adi 2 $
Se
d Agodo, & con grande honore fu fatto nollro Capi-
tano di guerra, il quale lbito come valente huomo
con 8 00. caualieri caualc in fu quello di Lucca ad
3 o. dei mele detto con grande guado , Se per leuare
Jhoile da Pontriemoli, Se poltol Capannole pals
al ponte a San Quirico per tre di correndo ogni d in
lolle porti di Lucca , Se vici di Lucca il Manilcalcodi
T M.
.

1 9 Historie Fiorentine
M. Martino con bo.caualieri, Se popolo affai, Se po-
foronli al Ceraglio , Se accoftandort loro M. Piero
colla gente de Fiorentini, bench in principio gli fof*

fono morti alcuni Conertaboli Tedelchi, vltimamen-


teadi di Settembre vinl, Se ruppe la detta gente
del Martino, Se de Lucchert con molti morti, &: prel
tredici Conertaboli ,
Se il Manilcalco predetto loro
Signore , Se coli vittoriofo la notte alberg a Gallona,
Se laltro d torn Fucecchio, Se di poco poi Firen-
ze con poca gente lnza volere alcuno trionfo da Fio
rentini, Scrichierto da Viniziani nand la allvfcita
di Settembre per Capitano della Lega , Se feceui ma-
gnifiche col contro al Martino , Se in filoluogo ri-
male per Capitano della gente de Fiorentini Orlan-
do Rollo
In detto anno feciono i Fiorentini rifare,& riporre
il Cartello della Terina, il quale haueua fatto disiare il

Velcouo dArezzo,come detto adrieto, e tornoron-


uilbitoadhabitareiTerrazani,che erano iti adha-
bitare giu ne Borghi.
In quello medefimo anno , Se dOttobrc fi rubell
Guido dei Conte Vgo da Battifolle il Cartello del
Terraio,e tutti i Borghi di Ganghereto, Se le conie , Se
caue , e Balbilchio , Se Moncione del Vilcontado di
Chianti per fuo male reggimento con femmine di
fiioi fedeli , Se anche per operazione di certi popolani
reggenti di Firenze nimici de Conti : Se in limile mo-
do fi ribell Vielca in vald Arno a figliuoli del Conte
Ruggieri da Doadola, e tutte ttattauano di darli al co-
mune di Firenze , Se in tanto vi caricarono per riha-
Libro Secondo. 2 91
uerle, & non poterono perche furono aiutatela tutte
le terre di vaIdArno,& infine ne feciono comprotnefi,
f in fei popolani di Firenze eletti da Priori , Se diero-
nolaroccadiGangheretoin guardia al comune,
fntenzioll adi z 2 .di Nouembre che foflono del co -
&p f
: ninne di Fi

jnune di Firenze, dando al detto Conte 8ooo.fiorini,


che grande tempo gli pen hauere,& anche non tutti, Gjn h e
| ^
che fu grande ingratitudine haudo il comune, & par- fciOjMon-

te Guelfa riceuuti grandi benefici da fuoi anteceflri, p^Vitre


& valendo le terre molto maggiore prezzo : dirteli fi Caftcu.
fece per odio conceputo contro Conte detto per le
al

cattiue operazioni, che lui fece contro al comune nella


guerra dAlropafcio } Se per torre ogni giuridizionea
Conti fece il comune principiare vno nuouo Caficllo
nominato Calici Santa Maria, facendoui tornare dren
to adhabitare di quelli delle terre dattorno con certe
imm unit, & franchigie, & poi in Calendi di Nouem-
bre fi modrno detti della nuoua terra ,& tollno la
i

rocca di Ganghereto, che era guardia del comune di


Firenze in mano di quelli da Monteuarchi , Se quella
milfono in puntelli, Se feciolla cadere , crederteli che
folfe di conlntimento di certi rettori di Firenze
,
per
la qual col i nuoua terra furono condam
detti della
natia pagare a detti Conti fiorini 8000. rimanendo
la propriet delle terre acquifiate de Conti che vac-

uano circa fiorini 4000,


Allentrare dOttobre i Conti da Collalto fi rubel-
larono da quelli della Scala, Se accoltaronfia Vinizia-
ni,& dierono loro la Motta, & altre loro Cartella , Se
quiui fi fece ragunata delle gente della Lega,& creder-
T 2 tonfi
*9 Historib Fiorentine
tonfi in quelli d i Viniziani hauere per trattato il Ca-
mello di Meilri,& furono ingannati dal Cartellano, Se
rimafnui de loro prefi piu di z ^o.fanti appi, di che i
Viniziani molto fHegnarono,8c adi 20. del detto mele
M. Piero, &: M.Marfilio de Rofii Capitani della Lega
con 2ooo.caualli,& 3000.
de Viniziani, &: Fiorentini
pedoni fi partirono dalla Motta ardendo , Se guadan-
do per Treuigiana infino alle porti di Treuigi dipoi a
:

Mellri, Se ai fono tutti i Borghi , Se francamente con


grandi pericoli vennono in Calendi di Nouembre al-
la Pieue di Sacco, che non lo poteuano credere M.Al-
berto,& M.Maftino,che erano in Padoua, Se vlcirono
fuori c piu di 4ooo.cauaIli infino al ponte, & ellndo
francamte veuuti piuinanzi della gte delia Lega no
campaua teda, in luogo s erano melsi , ma con laiuto
di Dio M. Marfilio Rollo prel per rimedio di manda
re nel campo a M. Martino, & inuitarlo di battaglia,^
lui perche era vile , e temeua de fixoi la Ichif , s fat-
te certe tagliate di ponti fi torn in Padoua con tut-
ta la gente , Se la nollra gente Ipogliate le Ville di
Pieue di Sacco con aliai affanni le ne vennono alla

Terra di Vilbit, Se di Bogolenta prefl Padoua


a ltte miglia alla quale continuo da Vinegia age-
volmente poteuano ellr forniti di vettouaglia, Se

quiui safforzarono facendoui molte cal di legna-


me per vernarui : la qual col fu cagione della per-
dita di Padoua quelli della Scala , Se di loro ab-
baiamento .
Nellanno medefimo , Se di Nouembre ellndo il
Cartello di Pontriemo li dettamente afldiato da
*
Y quelli
Libro Secondo.
quelli di Lucca eMarchefi Male/pini colle forze di M.
Mailino , Se non potendo piu durare s arrenderono
fai uo lhauere,&: le perlne, bench da Firenze veniua

Orlando Rotto loro Capitano con aliai gente per {oc-


correrlo ma giunl tardi , Se i 'Rotti , che vlcirono di
:

Pontriemoli lne vennono habitare in Firenze, Se fu-


rono riceuuti,& veduti volentieri.
Nel medefimo mele A4 Piero Roll con tutto lho
.

Oe dlia Lega alTalirono le Ialine di Padoua , doue era-


no due forti bailie come due Cartella fatte per M. Ma
rtinp,& vennonui M .Martino, & M.Albertocon alfai

gente alla difefa , Se richieiti di battaglia dal Capitano


della Lega la Ichiforono ,
il perche il detto Capitano
hebbe vittoria di dette due bailie , Se delle Ialine con
abbaiamento del rigoglio di M. Martino , Se de loi,
& anche del meldi Dicembre furono rotti, e {confitti
400.de loi caualieri, che andauano a Monllice.
Et adi 29 di Gennaio fi part da Bogolenta M. Pie
.

ro Rollo con 2 000. caualieri , Se gente appi aliai , Se


andonne Padoua alla porta del Borgo Ognilnti co
trattato dhauere il detto Borgo, Se allocarono la por-
ta,
& quelli dentro per rimedio miflno fuoco nel Bor
go,il perche M. Piero con la gente fi part ,
Se per li-
mile modo adi 7, di Febbraio afllt Borgo di San
il

Marco, Se entroui con 5 00. caualieri leelti, Se doueua


ellre lguito da altri 2000. caualieri , i quali la notte

errarono la via, vero per inganni furono trauiati>


Se non abbattendoli alla via dopo molto auolgerfi li

tornorono Bogolenta, Se niifiono grande peritolo


M.Piero,& gli altri, che flettono nel Borgo adalpet-
T 5
largii
Historib Fiorentine
hora di nona, i quali detta fiora nvlci
targli infino a

rono con fuio modo mifloui prima fuoco, Se la (ra fi


tornorono Bogolenta. Et nota che M. Piero afiliua
fi IpelTo Padouaper trattati, che haueua con M.Marfi-

lio da Carrara filo zio , che gli teneua per edere male

trattato da quelli della Scala , a quali poco inanzi egli


haueua dato la Signoria, & per lo ingano fatto a Rolli
da Parma. E di nuouo adi 2 o. di Febbraio tornando il
detto M. Piero Din fili Padouano c gran preda fu al-
lltato da quelli di Padoua,& fu rotto, Se mortogli da
1 00. huomini, Se toltogli piu che mezza la preda, Se j

quello da capo adi 2 $ .di Febbraio caualc il detto M.


Piero infino in filile porti .di Padoua, Se prel il Borgo
Se arluipiu d4oo.cal , Se in tanto M. Mallino fece
mettere fuoco nel campo Bogolenta , Se ari forl il
quarto perche hebbe lccorlo ,Se tornato M. Piero in
pochi di fu rifatto per prouedimento de Viniziani, Se
pochi d apprell firubellorono tre Ville da M. Malli
no cio Colligiano in Trauigiana,& Cittadella^ Ca
po firn Piero in Padouana.
Bench il nollro Comune hauefl la guerra in Lom
bardia non lalciper mai loppreflare la Citt di Lue
ca,& ancora quella dArezzo, Se il limile faceuano i Pe
rugini ad Arezzo, Se molti trattamenti faceuano di co
tinuo i Signori dArezzo co Perugini, & co Fiorenti-
ni di concordie, Se pace per non vedere donde alpetta
re lccorlo', Se ellndoco Perugini allretto ragiona-
mento allentrare di Febbraio vi mandarono i Perugi-
ni aliai gente adattargli infino alle mura,& tentaro-
no dentrarui per vna fogna delia Gora delle mulina,
de-
.

Libro Secondo. 295-


dellofl la cofa drente, & furonne cacciati ,
per quello
1 f
prelno grande Idegno i Fiorentini con loro , & rup-
pono ogni ragionamento daccordo , in tanto quelli
da Lucignano dArezzo opprellti molto da Perugini
mandarono Ambalciadoti Firenze , Se (ndachi per
volere dare libera a Fiorentini la polIflone,& Signo-
ria diLucignano,& non fu accettata per non contrafa
re patti della Lega co Perugini perche non poteua
,

alcuno de detti due comuni fare alcuna col lnza fai


tro, bench era Ipirato il detto termine delia detta Le-
ga, partiti i detti Ambalciadorida Firenze mandarono
Perugia proferire il limile, & furono accettati, e pre
Jnoi Perugini Lucignano lnza farne lpere alcuna .

col Firenze, Se per limile modo il Velcouo dArez.-


:

zo, che era anche de collegati prel monte Fatappio


forte Callello de gli Aretini, delle quali due col i Fio-
rentini ne prelno Idegno alfai
Et per quello Idegno riprelno i ragionamenti co
Tarlati Signori dArezzodi pigliare la Signoria dArez
zo, Se hebbono i trattamenti perfezione , & dierono i

Fiornni a Tarlati per hauere dalloro la Citt d Arez-


zo, & rinunziare alla Signoria 2 ^ migliaia di fiorini, Se
per la ragione , che haueuano in lui Velcouado per la
, compera 4000. fiorini , Se con ogni
del loro fratello 1

llennit, Se lindacati del popolo prel il noilro comu


Prefe ;1

ne il bello acquillo della Citt dArezzo per le mani di comune di

M. Piero Sacconi de' Tarlati Signore delfa adi io. di oTtTdv


Febbraio 1456. dieci anni rimanendo tutte le loro
re

polfelloni a Tarlati ,
Si, mandaronui prenderla 12.
de maggiori Cittadini di Firenze con $00. cauaiieri,
fcv T 4 &
*9 6 Historie Fiorentine
Se ooo. pedoni , Se furono riceuuti con grande fella
5
da tutti glihuomini ,& donne d Arezzo con grandi
procilloni con vliui in mano gridando pace, Se viua il
comune di Firze facendoli loro incontro pred due
miglia, & riformarono la Terra prima di Podeil, che
fu M. Currado Panciatichi da Pilloia per li meli , Se
dopo lui M.Giouanni lo fratello per altri li meliche
coli li contenne ne patti dello accordo, & poi douefl
eflreda Firenze, & di nuoui Anziani Aretini, &: d'vno
Capitano di guardia per li meli con 2 caualieri , Se
1 oo.fanti,& fuprimo Bonifazio Peruzzi, Se di Gon
il

falonieri di compagnie del popolo , & dimillbno ogni


ingiurie, danni fatti , riceuuti dall vno comune al-
laltrodando licenzia ogni vlcito di potete tornare
cancellando ogni bando, rapprelglia E poi adi 1 o. .

dAprile 1357. venne in Firenze M. Piero Sacconi co


bella compagnia, & di confrti, & dAretini in numero
di 1 00.& fu riceuuto con grandi honori,& ftetteui li
d facendo grandi conuiti a noflii Cittadini, & fra gli
altri vno Croce , nel quale fu piu di 1000.
in Santa
buoni Cittadini alla prima menl , & in detto tempo,
& mele dAprile i Marche!! di Monte a Santa Fiore
co Caflellani ,
Se Perugini prelno per tradimento il
Cartello di Monterchio lluo la rocca ,
che vera vno
de Tarlati , il
perche M. Piero lbito l part da Fi-
renze , Se il Capitano dArezzo lubito vi mand gen-
te colle inlgne del comune , Se in venerd lnto con
grande zuffa , Se grande danno di quelli , che lhaue-
uano prel per forza lo rihebbono con affli morti , Se
molto fu agrado a gli Aretini Se ordinofl in Firenze ,

vno
.

Libro Secondo. 297


vnovficiodi dodici flenni Cittadini due per fello
Confglieri inficine co Priori con grande balia lopra

11 pacifico flato ,& guardia dArezzo & feciono co-


,

minciare , & compire vno grande, & forte Cartello


in Arezzo (pra la piazza de' Priori , che corto fiorini
12 000. con due Callellani,& poi vnaltro (pra la
porta del piano , che va alla Terina con belle fortezze
da lccorl dallvno allaltro E nota che piu di cen-
.

tomila fiorini corto Arezzo al comune di Firenze in


vno anno , ma molto ne magnific , & crebbe la fama
del detto comune di Firenze, & grande cagione del
detto acquiflo fu trattamento , & induflria de Cit-
tadini . Et nota che piu di fefTanta anni era flato in
guerra la Citt di Firenze con la Citt dArezzo
Grande idegno prelno i Perugini contro a Fio-
rentini per quella prefiira dArezzo ,
tale che ne man-
darono Ambalciadori Firenze dolerlne in pu-
bblico Configlio, & fu loro con ragione mortrato,
che nons era contrafatto adalcuno de patti della Le-
ga, & coll era vero fecondo i patti ferirti, ma non forf
fecondo vna cariteuole compagnia , c anche fu di-
moftrato loro come mai gli Aretini nonrt frebbo-
no accortaticon loro pe loro collegati , che erano
Ghibellini, & non gli hauendo pref i Fiorentini , ha-
febbono prel qualche cattiuopartito per tutti i Guelfi
di quelle parri.Se fu loro chiarito come la Lega era Ipi
rata, & come loro haueuano prima Strafatto alla Le-

ga nella prefiira di Lucignano,& infine fi fece accordo


per Ambalciadori dell vna parte,& dellaltra , che per
tempo di cinque anni i Perugini haueflno in Arezzo
vno
.

ip 8 Historie Fiorentine
vno Giudice dappellagione chiamato Conlruadorc
con llario di fiorini ^ oo.in ei mefi colia fiua famiglia,
& fu piu in apparza che in fatti, & che da cinque anni
in la fi douefle rimanere a Perugini ii Cartello dAn-
ghiari,& Foiano,& Lucignano,& il monte a Sanioui-
no, i quali efli shaueano prefi, i Perugini laiciorono &
M. Ridolfo Tarlati, & i figliuoli. Se altri prigioni , che
haueano prefi.
Alivicita di Marzo, & principio dell anno i
J j 7.
fi lcoperf vno trattato nel campo della Lega che era ,

. Padoua per lo quale certi Concitatoli


allo allodio di
Tedeichi doueuano vccidere M, Piero Roll Capita-
no a petizione di M.Maitino,donde tutti glincolpati
fi partirono dei campo, & mifinui prima fuoco 6c ar-
inne gran parte, che di loro grande lcompiglio,cio
al noitro hoite ,
ma fiibitoil valente Capitano riprei
cuore, Scadi ^.dAprilecon ooo.caualieri caualc in
3
fino al le. porti di Treuigi leuando grande preda, Se nel
campo laici a guardia 000. altri caualieri,& ad 14.
1

di Maggio fi riferm la Lega co' Vimziani & con gli ,

altri collegati contro M. Mailino Se lAuocato di ,

-Treuigi fi ribell da M. Martino col filo forte Cartel


nuou o , & venne Vinegia per coilegarfi con gli altri
della Lega
Adr Maggio venne a Lucca per Vicario di
16. di
M. Martino M.Azzo da Coreggio,8e i Fiorentini man
darono lhofte ipra Lucca come haueano ordinato ,

pe patti della Lega, Se molle ilioite da Firenze adi 1 o.


di maggio , 8e dierono le inigne Orlando de Rolli
(

Capitano huomo materiale, ma p riipetto di M. Piero


Libro Secondo. 199
gli fu fatto talehonorc , Se haueano i Fiorentini 800.
caualieri, Se concordino con loro adaiuto tutte le ter-

re vicine , da Bologna venne al fruigio de Fiorentini

1 ^o.caualieri,da M.Malateila dArimino ioo.caualie


ri, da Rauenna 50. da Perugia 1 00. da M.Piero Sacco

nidArezzo4o. 8e 100. fanti , dal comune d Arezzo


2
00. fanti , da Oruieto 60 . caualieri , dal Re Ruberto
1 8o.cauaIieri,da Citt di Gailcllo z 5".caualicri,da Cor
tona 1 oo.fanti,da Siena 1 oo.caualieri,ma non vollo-
no andare in fu quello di Lucca, Se rimalno guardia
San Miniato, Se partito lholte di nuouo fldorono i
Fiorentini
5
fo.caualieri della compagnia della colom-
ba, che erano Rati co' Perugini, & madorongli nell'ho-
fte che in tutto furono circa 2000. caualieri, Se popo-
lo aliai,
& guailorono Pefcia,Se Buggiano,Se laltre Ca
ftella di Valdinieuole , Se andarono mfino Lucca, Se
di l dal Serchio facendo grandi danni lanza contado
Se torn lhoite in Firenze adi $ o, di Luglio male ord
nato perhauerehauuto non {officiente Capitano.
Et fimilmente fecondo i patti della Lega , Se ordine
dato M.MarfiIio Rod fi parti da Bogolenta in Lom-
bardia adi i^.di Giugno con 24oo.cauaIieri dell a Le-
ga rimanendo al campo M. Piero Rodo con 1 600. Se
popolo afli,Se venne a Mantouaper andare Vero-
na, Se adi 20. venne in Mantoua M.Lucchino de Vi-
iconti da Melano con gli altri collegati Marche!! da
EiIri,Se quelli da Gonzaga, che infieme co fpradetti
di M.Mrfilio furono piu di 4ooo.cauaiieri,Se fu fatto
Capitano generale M.Lucchino,Se di fbito caualcaro
no preflo Verona, Se venendo di Chiarentana per
-
ag_
3o Historie Fiorentine
accozzar fi con loro ii figliuolo del Re Giouanni coi?
fio sforzo perche era anche de collegati contro al Ma
limo gli fi arrend,
& prel la Citt di Belluni, & quel
la di Feltro che fi teneuano per M. Mailino, il quale
veggendofi coli da ogni parte additato per dilperato
vici di Verona con jooo.caualieri, & popolo grande,'
& richiel M. Luchino di battaglia, il quale, per ma-
lizia,
per vilt la lchif,& adi 27. di Giugno la notte
fi sbaratt tutto lhoile della Lega partendoli chi da'

vna parte, & chi da vn altra , fu M. Luchino molto


{pregiato , M. Mailino ne prei grande vigore , & fa-
lciato fornito Verona ne venne con 2000. caualieri
preflb Mantoua alette miglia lnza contado, & par-
tidne preilo per trattato che lnti che Padouani tene
uano con M. Piero Rod,& conM.Marfilio che non
poteil tornare,
& polfi poi in lui canale tra Bogolen-
ta,& Chioggia acci che vettouaglia non poteil veni
re da Vinegia, & per impedire che f vna parte dellho-
lle della Lega non poteil accozzarli con l'altra, Si ve-
riiua fatto a M. Mailino il Rio pender, l non folle ila
to il prouedimento di M. Piero Roif Bogolta, che
lppendo che la gente di M. Mailino non poteua ha-
uere altra acqua che di canale.ordin di gittare nel ca-
nale per piu di continouo grande quantit di bruttura
& lgo dherba velenoi detta cicuta, che
dellhoile,
corruppono lacqua che M.Mailino, & fua gte che
fi

era pred a tre miglia fu cilretto a partirli, e tornarli


Verona, perche gli huomini, & le bellie Banano d pe
ricolo della morte, & coll fi parti adi 1 3 . di Luglio ,
Se
il di apprefl M.Marfilio Rolfo , & gli altri saccoila-
rono
Libro Secondo. 301
tono collaltra parte dellhoile Bogolenta : Se nota i
>w.
cali della guerra che in pochi d 1 vna parte , Se laltra

furono grandi pericoli , partito che fu M. Mailino,


Ivi. Pier Rollo Icu il campo da Bogolenta, Se polfi

predo alle mura di Padoua. A M. Vbertino da Carra-


ra, il quale haueua poco inanzi dato la Signoria quel
lida Carrara pareua ilare male,8c limile tutti i Pado-
uani ltto la tiranna di quegli della Scala, Se malfima-
mente ltto le leelerataggini di M.Alberto della Scala
che vera alla guardia, il perche M. Vbertino detto col
popolo lntendo partito M. Mailino, Se giunto lho- te

ilc della Lega, Se pel parentado che haueua con M.Pie-

ro Rod, Se glabri, adi 2 2. di Luglio li leuarono a ro-


more, 5e prelono M. Alberto, e tutti i loi Configlie-
li , Se aperta la porta verl il campo dAgoRo
adi 3 .

midono dentro M. Piero Rod , Se M. Marfilio con


4000. caualieri Se aliai pedoni fimza fare alcuno dan-
,

no le non gente che vera con M.Alberto, Se corl la


terra ne feciono Signore M. Vbertino detto , il
quale
(bito entr nella Lega con taglia di 400. caualieri, Se
mandatonne Vinegia preio M. Alberto , Se loi f-
guaci, grande fella fi fece di quello acquiilo in Firenze
Se Vinegia 5e in tutte le Terre Guelfe di Tolcana,
,?

della detta perdita di Padoua abbals adi la potenza


di M. Mailino,Se crebbe quella de* Viniziani, Fioren-
tini ,
Se altri collegati , Se Ipezialmente de Rodi di
Parma , che bella vendetta feciono del Mailino , Se di
M.Alberto con Iperanzadi lbito racquiilare la lo-
ro Citt di Parma le non folfe la morte che lprauen-
neal lpradetto M. Piero Rod, che monadi ltte
dAgo-
3
oz Historib Fiorentine
d Ago Ilo. per vno colpo che hebbe nel fianco dvna
lancia manelea eflndo Ice lo appi inleme con gli al-
tra a combattere lantiporto dei forte, & bello Caitello
di Monlelici ,
che l teneua per M. Mailino, Se fu lp-
pellitocon grandi honori nella Chiel di S. Francelco
in Padoua,& grande doglia lne olito in Vinegia,& m
in Firenze , Se per tutte le Terre della Lega ,
come del
piu valente Capitano dItalia , Se poco manzi alla lua

morte per gli affanni


,
patiti nelle caualcateera infer-
mato in Padoua, M. Marlho io fratello, Se lpraue-
nendogli il dolore della morte di M. Piero mor an-
cora egli adi i <).di detto mele che de piu laui caualie-
ri fu tenuto di Lombardia, Se indetta Chiel fu lppel
litocon grandi honori allato al fratello, Se cofi in po
chi d fu quali che annullata la Cala de Rolli, quando
erano in iperanza di ricouerare loro llato.
In quello anno di Giugno nacquono in Firenze li

Xiocini. Lioncini, che fu riputato lcondo lvlbdegli amichi


augurio di grande magnificenza della nollra Citt.
tin detto anno , Se di Luglio fi cominciorono
fondare i pilaitri del Palagio dellOratorio dOrto ln
Michele , Se furonui Priori , Podelf,&, Gapitano con
grandi llenniradf&ordinarono che dilopra li facel-
lvno magnifico, & grande Palagio con due volte per
amunizione di grano ogni anno per Io popolo,& diel-
l la cura di detto edificio allArte di Por Santa Maria,
&dipurorono detta Ipel la gabella della piazza del
granone altre piccole gabelle, Se rdinoll che ogni ar
te prendele il io pilaitro , Se in quello facefie mettere
la figura del Io Santo , & ogni anno i Conloli di cia-
leuna
. ,

Libro Secondo. 305


{cuna Arte nel d della fella delloro Santo in quello
*JJ 7
luogo faceflno offerta con tutti loro artefici, e tutte

quelle rendite perueniflno alla compagnia d'Orto S.


Michele per dilpenlre a* pouen , fu in detto anno a-
bondanza, valle Io fiaio del grano Iidi otto.
Et in quello medefimo anno di Giugno apparue Coni ctt>
che appai#
vna ldia Cometa,Se dur piu di quattro me( Se inan
uouo
zi che lafinill napparue vnaltra che dur due meli.

Adi 7. di Luglio l leu remore in Bologna, Se cac-


ciorono M. Brandaligi Gozadini, che fu de principali
a cacciare il Legato, & fcciono Capitano di popolo, Se
Signore M. Taddeo di Romeo de Peppoli con aiuto
de Marche!] da Ferrara loi pareti, Se il Papa a Vigno
ne fece alpri procelfi contro lui Se contro al popolo
,

per non eflre vbbidienti alla Chiel , &


a mendare il
danno fatto al Legato nella cacciata, poi aTvlcita di
Marzo fi Icoperl in Bologna vno trattato contro al
detto M. Taddeo ,
Se Macerello da Panigo lo paren-
te, & lgretario che'l guidaua, Se loi legnaci fi partir
no di Bologna , Se a parte fu tagliato il capo , Se rima-
le io fiato di M. Taddeo piu ficuro , Se college!}] co
Fiorentini
In quello medefimo anno sarrend alla Lega de Vi
niziani,& Fiorentini il Cartello di Mefiri, Se quello di
Liorti Se quello di Canneto in Brelciano, Se del mele
dOttobre parendo a Brelciani Ilare male ltto la ti-
rannia di M. Mafiino,& vedendolo abballato leuaro-
no romore, Se prelno la parte vecchia della Citt Se ,

{ntitofi quello per molti de migliori Cittadini di Brc


lia che erano Verona quali come iladighi fi fuggi--
y cono.
.

304. Hjstorib Fiorentini


rono, i Brefciani miflono dentro da 50. caualieri di
i

quegli della Lega per la porta di S. Giouanni, mifl &


no fuoco alla porta di S. Giuilino per prendere la par-
te nuouadella CittM. Benedetto , & fa gente che
,

v era Capitano per M. Martino, & erauifi ridotto den-


tro,& mandato, per aiuto Verona,parendogli ilare
grande pericolo parti per porta Toraita, & andonne
li

Verona, prelb la Citt ne fu fatto Signore M. Azzo


&
Vifconti per procaccio de Fiorentini veramente cie-
chi, per che lui fu con Cartruccio {confgge re i Fio-
rentini Altopafcio, & poi alle porti di Firenze veden
M. Martino sbigottito,
doli cort mancare di fo flato
mad fuoi Ambafciadori Vinegia per trattato di M.
Alberto che vera in prigione, & cercarono accordo co
Viniziani,di che i Fiorentini, & gli altri collegati heb.
tono grandi ffpetti non eflndo richieili, pure per le
grandi chieile de Viniziani non fi accordorono,& ri-
cominciort piu afpra guerra che prima, caualcandoin
fili Veronefe,& paflorono il fiume dellelice, & guaila-
rono tredici grofl Ville con grande danno
Eflndo quelli delia cala de' Malateili pacificati in-
ficine i Fiorentini eieflno per loro Capitano di guer-
ra M. Malateila giouane,& venne in Firenze honora-
tamente ad r 3. dOttobre, & molto bene fi port fan
za tenere
parte con alcuno, neffuna
fetta, caualcata,
bolle fi fece fo tempo Lucca perche llauano i Fio
rentini incrinoua fperanza d'hauerla per trattati che
fi praticauano in Vinegia, & furono i Fiorentini ingan

nati per la diflealt de Viniziani, come diremo inanzi,


& in detto anno ad otto di Gennaio
/J
M. Benedetto
*
; Mac-
.

Libro Secondo. 305


Maccaioni de Lanfranchi di Pila, & rubello con 3 00.
1
cauaiieri che legatamente hauea lldati in Firenze,?/-

fatto Cailiglione della Pelcaia,che per trattato Iperaua


gli folle dato, Se hebbene vna porta, & infine ne fu cac
ciato,dolfonfi di ci i Pifani de Fiortini,ma per pau-
ra di peggio ne furono poi i Fiorentini molto meglio
trattati in Pila, lppefi il detto trattato per alcuno de
Reggenti di Firenze, ma non lo lppono i Priori . Al-
lentrare di Febbraio hebbono i Fiorentini in guardia
dal Velcouod' Arezzo degli Vbertini la rocca del fuo
forte Cailelo di Ciuitella, & Cailiglione degli Vberti
ni in Valdambra,& pacificarono lui.Sc luoi co Tarlati
dArezzo, infortificamento della Signoria prel dA-
rezzo nuouamente pe Fiorentini Adi 1 4. di Marzo .

fi fece legge in Firenze, che niuno Cittadino potell co

pelare alcuna fortezza alle frontiere del d diretto di Fi


lenze,
& quello li lece perche certi de Bardi poco inan
zihaueano comperato da M.Benuccio Saiimbeni Ver
nia,& Mangona, & da Conti quello del pozzo da De-
cornano dubitandoli pel popolo , che loro , & gli altri
grandi non crefcelfono troppo di potenza
Adi 2 6 di Marzo circa 200. cauaiieri
. della gente
di M. Mallmo che erano vlciti di Lucca adolo a Mar
cheli Malelpini da Villafranca in Lunigiana furono
{confitti da' detti Marche!] con grande danno di pre-

fi, & morti, che pochi ne camparono.

Elfendo rotto ogni ragionamento daccordo c 5 M.


&
Malfino, la Lega noli ra co Viniziani, circa di 000
3
cauaiieri della Lega caualcarono {oprala Citt di Ve-
rona adi 1 8.dAprile,& per forza hebbono la Terra di
V Soci
$
o6 Historie Fiorentine
Soci preflo Verona bene fornita & moriui di gente ,

del Mailino piu di 4oo.huomini & poi adi 2 dApri >


i .

le fi Verona a vno trarre di baleilro,


ilriniono preflo a
& ledono correre vno Palio manzi alle porti , poi fi
partirono adi 5 . di Maggio , & arrendevi loro il forte
Cailello di Montecchio , 6c fornito che lhebbono di
vettouagIia,& d'arme fi torn ii detto hoile al Cailel-
lo di Lungara, il quale era in filile frontiere.
Del mele di Giugno caualcando circa 1 00. de jno-
itri caualieri& alquanti fanti veri Buggiano per le-
,

uare preda, furono {confitti, & prefi due Coneitaboii,


& loro brigate.
Erano 1 Colligiani in quello anno in grandi dilcor
die fra Ioro,& per di concordia dierono la Terra al co

df clie!
mune di Firenze per quindici anni chiamando del con
tinouo Capitano, & Podeil di Firenze, & alla guardia
della rocca, & loro gli pagauano, & cofi da indi inanzi
viflno in pace ltto il ballone del comune di Firenze.
Adi 7. di Febbraio sappref fuoco dal Velcouado nel
Palagio de Cierretani,& arie quello con circa 1 o.cal.
Tornando lholte della Lega da Lungara, M. Malli
no con fuo sforzo venne adholle al Cailello di Mon-
tecchio credendolo trouare sfornito, perche nuouam
te s era da lui rubelIato,& molto lhaueua hauuto ma
le, perche portaua pericolo di potere tenere la Citt di
Vicenza ,
il perche lbito 2000. caualieri, &
popolo
grande della gente della Lega con aflfai formento fi par
tirono da Lungara ,
& vennono {occorrere Montec-
chioadi 1 di Giugno volendo abboccarli, & combat
tere con M. Mallino, ilquaie Ichif la battaglia , & l-
Libro Secondo. 307
bito fi leu da campo con danno, e vergogna, Se ven-
t$}8.
ne a Lungara credendotela trouare sfornita per lancia
che era ita {occorrere Montecchio , Se
ta della gente
trouandola bene fornita con poco honore fi torn a
Verona, Se rimand parte delle fue genti a guardia del
le lue terre , rimanendo con affai poca gente in Vero-

na, per modo che poco poi 5 oo.de caualieri delia Lega
fi partirono da Lungara, & cauaicarono infino alle por
tiai Verona fnza alcuno, contarlo tanto eraafforti-
gliata la potenza del Martino, & adi i^.cf Agoito sar-
rend a Padouani il Cartello di Monfelici fiuo la roc-
ca, Se poi s rocca adi 2 5. per difetto di vet r
arrend la

touaglia fatuo lhauere,& le perfne,& adi 25). di Set;-


rerabre tenendo M.
Martino vno trattato dhauere
Montagnana menato da Spinetta Marchef con due
Tuoi familiari che erano a fldo della Lega , i quali gi
lhaueuano riuelato a M. Vbertino da Carrara , Se lui
met
lhaueua gi lignificato nellhorte della Lega che fi

teffono in punto, & inaguato, mand il detto M.Marti


no fguendo il fo trattato Spinetta Marchef co yoo
caualieri, & 1 yoo.pedoni,& furono fbito rotti, & fc
fitti Lega che erano in aguato, & rima
dalie genti della
fnne tra annegati, Se morti bene 3 00.& prefi 2 2. co-
nertaboli tra a cauallo,& appi demigliori Italiani che
egli hauell a Ilio foldo,& circa 1 2. di quegli da Coreg
gio,& di quegli da Fogliano, Se altri gtilhuomini che
fu grande rotta, S abbaffamento M. Martino. 1

Furono in quelli tempi gradi apparecchi di guerre


degflnghilefi adoffo a Francefchi , Si erano ininghth-
terra due grandi compagnie di mercatantie di nortri
V 2 Fio-
3o9 Historib Fiorentine
Fiorentini, cio quella de Bardi ,
Se quella de Peruzzi,
per le quali fi fcciono tutti i pagamenti, Se fpel didet
ta guerra, Se coli pigliauano le rendite del Re dInghil-
terra ,
Se furono tante le Ipefe che alla tornata del Re
reftauano hauere da lui tra di capitale, & di prouifione
piudvno milione, & $
60 migliaia di fiorini, che fnza
dubbio fu errore metterli in fi grande pelago, Se buo
na parte di quelli danari erano di no fin Cittadini ,&
forefiieri che gli haueuano loro dati in accomandigie,

Se in dipofiti, Se non potendo dette compagnie rilpon


dere chi haueua hauere da loro,& in Inghilterra, e in
Firenze, & in altre parti perderono il credito, Se fallir
no fpezialmente i Peruzzi , bench non fi ceflaflno di
Firenze per la loro grande potenza di poflflioni, Se di
fiato in ogni partedel modo manc lo fiato di tut-
ti i mercatanti di Firze per la caduta di quelle due co-
lonne, che quali cdiuanodi mercatantie tutta la Chri
fianit,8c il Re di Frcia fece pr dere quali tutti i mer
catanti Fiortini che erano in Parigi , Se per tutto il lo
reame, Se fu cagione di fare poi fallire molte altre cpa
gnie minori con grande danno della nofira Citt tor :

ndo alla guerra di Lbardiaadi 1 .dOttobre furono


fcfitti.Se prefi dalla Lega 1 5 o.caualieri,i quali M.Ma
ftino mandarla al lccorl di Vicenza, la quale era mol
to firetta,Se per perderli , di che lbito le brigate della
Lega entrarono neBorghi,e prelno la maggior parte
della terra lluo quello che jera col Cafiello , Se quello
harebbono hauuto prefio le n folle fiato il tradimen
to che ci feciono i Viniziani, come diremo apprello.
Veggdo MMafiino pduta Vicenza, Se p quefio fi ve
&
Libro Secondo. 309
deua afldiato in Verona pie ( partito di rimetterti t

nelle mani de Viniziani, & lgretamte vi mand fiuoi


mbalciadori trattare c loro accordo lnza lputa
de Fiorentini, Se con grandi Ipendij di danari lgreti a
particulari Cittadini Se con grandi preghiere racco-
,

mandando loro parte Ghibellina , & dimperio , della


quale parte naturalmente lonoi Viniziani , Se anche
molto pregati per lgreti mbalciadori da Lucca, che
i Fiortini n ihauelTono , finalmte i Viniziani come

traditori a tutti gli altri collegati ,


Se lnza loro lputa
fermarono pace con M. Martino contro ogni patto
della Lega,& mandarono perci mbalciadori Fir
ze adi i di Dicbre lignificando loro che lhaueuano
quanto la vo-
fatta per loro,& per gli altri collegati,in
lertno,& in quanto che n, la fermerebbono per loro
propij,& lalcierebbono gii altri nella guerra col Malli
no,& llaua la ccordia in quello modo che a Vinizia-
ni rimaneua Treuigi,Cailelfranco,Balciano, Se ognal
tra col che la Lega haueua prel in Lbardia,& aFio
retini rimanelono tutte le Cartella che haueuano pre
le in quello di Lucca, & 1 Valdinieuole,cio Cozile, V-
zano,Auellano,Sorana, Calle! vecchio, Pelcia, Buggia-
no,Altopalcio, Fucecchio, Cartelfranco, S.Croce,Sta
Maria Monte, monte Topoii, Montecatino, monte
Smaoo,Monteuettolino,& Malia colloro tenitori,
molti configli,
& pratiche l ne tenne in Firze perche
grande parte de Cittadini non pareua ne vale ne ho
noreuole a clntirla,& vi firn amente per meno male,
Se per lo giade debito che il comune haueua fatto co
loi Cittadini
p detta guerra fi diliber di prderla,&;
V 3
per
2 1 o Historie Fiorentine
per adi 1 1. di Gennaio seleflono tre Ambaiciadori,
cio M. Franceico di M. Pazzino de Pazzi, M. Aleflo
Rinucci Giudice, & Iacopo degli Alberti Sindaco con
pieno mandato ,
& fu loro comincilo che prima do-
mandaflono che i patti foifono oiIruati,& non otte-
nendo quello cercalfono di vantaggiarla , & non po-
tendo fare meglio la fermaflno come llaua, ma i Vi-
niziam del perfido lngue danteriore flettono duri,
nel loro cattiuo propoito del tradimento, & come ha
ueuano praticato, coli cuenne che fi fermail, la qual
col da edere bene notata, & intel, tenuta me- &
moria di qualunche Fiorentino, altri, che hauendo i
Fiorentini /pel in quella guerra in lruigio de Vini-
ziani piu di oomigliaia di fiorini , che preifo che il
quarto erano entrati in boria de Viniziani, di gabelle,
& altre coi,8c refiando infine i Viniziani adhauereda
Fiorentini circa 2 ^migliaia di fiorini, ne domandaua-
no piu di 3 mandofli Ambaiciadori Vinegia per
fareconto con loro, farne commeflone in amici co
muni, & neifuna concordia fi pot mai venire con lo
10 di vederne ragione, non volere che la loro volon
i

t sadempieil, & per concederono rappre faglia i-


pra Fiorentini con aipre leggi, il perche tutti i Fioren-
tini ine partirono allvicita di Gennaio 1 5 j
&c li-

piu forti fi feciono Firenze contro a Vi-


mile leggi,
niziani ipra qualunche Fiorentino vandaife , ha-
ucflui fare , & quella fu la fine della noflra compa-
gnia co Viniziani.
Signoreggiaua il noflro comune
tempo in quello
Arezzo, &c io contado, Piftoia, & io contado. Col-
le, Oc
.

Libro Secondo. 311


le, Si. ie corte, teneua diciotto Cartella deLucchei,
} ^g
& 4<j. dei ilio proprio contado di Firenze oltre alle

fortezze de fiioi Cittadini

Manetta d rendita tanno il no tiro Comune in jttejo

tempo circa joomigltaia diftoririi>come

appreso diremo paratamente.

Dalla gabella delle porti ogni anno circa fio. 510200


Dal vino a minuto pagandoli il terzo fio. fo 3 00
Dallertimo del contado Iidi dieci per
liralanno. fio. 30100
Dalla gabella del ile ragione di ioidi
quaranta lo ftaio a' Cittadini, & ioidi
venti a Contadini. fio. 144 5-0
Dalla gabella de beni de rubelli,& sban-
diti^ condannati. fio. 7000
Dalla gabella de predatori, & vibrai. fio. 3000
Da nobili del contado lanno. fio. 2 000

Dalla gabella de contratti lanno. fio. 20000


Dalla gabella delle belile ,
& macello di
Citta. fio. 1 $000
Da quella del contado. fio. 4400
Dalla gabella delle pigioni. fio. 4150
Dalla gabella della Farina, Se macinato, fio. 425-0
Dalla gabella delle Signorie. fio. 3500
Dalla gabella delle icui,& accui. fio. 1400
Dal guadagno delle monete delloro. fio. 23 00
Dal guadagno di moneta di quattrini,
& piccioli. fio. 1500
V 4 Da
3i i Historib Fiorentine
Da beni proprij del comune, &c palfaggi. fio. ioo
Da mercati di Citt di bellie viue . fio. 2000
Dalla gabella del legnare pefi,& mifiire. fio. 600
Dalla gabella della Ipazzatura, Se preda-
re bigonce in Orlnmichele. fio.
75
DaLIa gabella delle pigioni del contado fio. 55
Dalla gabella de mercati del contado . fio. 2000
Dalle condannagioni che fi rilcuotono . fio. 1 50

Da difetti de lldati. fio. 7OOO


Dalla gabella di trecche, e trecconi. fio. 45
Dalla gabella de melfi. fio. 100
Dalla gabella del ldamento del portare
larme da difendere a Iidi venti per
vno. fio. 1300
Dalla gabella de foderi del legna me. fio.
5
Dalla gabella de lodatori, &c approuatori fio. 200
Dalla gabella de richiami de Confidi del
farti per la parte del comune. fio. 3000
Dalla gabella delle polllfioni del conta-
do. fio.

Dalla gabella delle zuffe mano vote. fio.

Daila gabella di chi non ha cala in Firen


ze,5i vale il filo fiorini i ooo. piu. fio.

Dalla gabella delle mulina, 8c pelcaie. fio.

Sommano in tutto lentrate Icritte di fi>


pra circa trecento miglia di fiorini.

vdtfrefi
, ^Apprtfo faremo nota deh fpefe che'l comune baueu
ferme in detto tempo k ragione di lire tre /oidi
dua perfiorino .

Al Poded per dio {iario, & della fami-


glia. lire

Al Capitano per fio {iario l'anno. lire

All'efccutore per detta cagione lanno. lire 4,900


Al Conlruadore del popolo {pra sban-
diti c yo.cauaIli,& 1 oo.fanti fanno lire 8400
vero che quello vlcio non era llan*
ziale,ma eleggeuafi lcodo il bifogno
AI giudice dellappeilagione {pra le ra-
gioni del comune. lire ijoo
All vficiale {pra gli ordini delle donne. lire 1000
Alivfciale {pra la piazza dOrto San
Michele & biada. lire 1500
All vficiale {pra la condotta de lldati. lire 1000
Agli vficiali, notai ,
Se medi {pra difetti
delldati. lire 2j8
A camarlinghi, medi, notai , Se frati che
danno a gli atti della camera del co-
mune. lire 1400
A gli vficiali {pra le rendite proprie del
comune. lire 2 eoo
A lpradanti,& guardia de prigioni. lire 800
Alle {pel della menl de Signori colla fa
miglia. lire joo
A caftellani & guardie
J ~
di rocche, lire 4000
*
A don-
314 Historie Fiorentinb
A donzelli, & lruidori>& campanai. del-
ia Torre de priori>& del Podeif . lire

Al Capitano de fanti con 60. fanti che


danno al (ruigio de Priori. lire 7000
Ai notaio forefiiere {oprale rinformagio
ne &: al compagno.
}
lire 45
AI Can celliere, & filo compagno lanno lire
45
A {pel di lioni, torchi, candele Se panelli , lire 1400
Al notaio che regiilra i fatti del comune lire 00
j

A medi che lruono tutte le Signorie. lire 1 500

A trombadori,& li banditori, naccheri-


ni, pifferi, ceramella in tutto dieci. lire 1000
A Rehgiofi,& Spedali per limofine. lire 2000
A 600. guardie di notte per la Citt. lire 10800
Al palio di S. Giouanni , & quelli di pan-
no per S. Bernaba,& S.Liperata . lire 400
A (pie, Se mefi l'anno. lire 1200
A Imbafciadori che vanno fuori. fio. fOOO
Alla .camera dellarme per baleifra, Se
lette. fio. 1600
Sommano le {pel oportune fiinza i lldati cauaL
lo, Se appi fiorini ^migliaia,!? pi.
I lldati ,Se fanti appi non hanno numero ordina-
to, ma al oonunouo lanza la guerra di Lombardia fi

pu ragionare 600. in 1 000. caualieri, Se fimile pedo-


ni, le {pefedelle mura, Se (anta Liperata anche non fi

pongono.prche non fono col ferma ordinata.


Faremo ancora memoria oltre alla rendita, e {pela del
lo dato della noltra Citt in molte altre parti,acciehe
chi verr dopo noi c quello ricordo polfa e laminare
ii)D *\ {ia
. &
Libro Secondo. 315
fe la Citt di d in d crel, (cerna, & habbia cagione i

di sforzarli daomentarla
Trouiamo che in quelli tempi erano nella Citt cir
ca dhuomini darme da 1 5-. anni infino
2 ^ migliaia
2 ^.haueuaci circa 1 foo.nobili che ldauano per gran
di ai comune, eranci 6 y. caualieri di Corredo, trouia-
mo, che inanzi che folle fatto il lcondo popolo cene-
rano circa 2 50. perche poi i grandi non hebbono fia-
to, per non fi faceuano caualieri, fiimauafi che follo-
no in Firenze circa ,90000. bocche, &c foreftieri 1 5-00.
lnza i religiofi,& monache, fiimauafi ellre nel conta
do,& difiretto 8oo.huomini,battezzauanfi ogni anno
in S. Giouanni 5- 500. in coo.creature, i fanciulli che
fiauano leggere erano 8 000. in 10000. quegli che
fiauano allabbaco in li Icuole circa 1 200. alla grama
tica,& loica in quattro Icuole circa 600. erano in Fire
ze,& ne Borghi circa 1 1 o.tra Chiel,& badie, 5-7. par

rocchie con popoli, f.badie con due Priorie con circa


8o.monaci, 24. munifieri di monache con circa 5-00.
donne, 1 o.regole di Frati, 3 o.Spedali con piu di 1000
letta pe poueri,& infermi, 25-0.111 3 00 .Cappellani pte

ti, botteghe darte di lana 200.0 pi, faceuano per an-


no 7oooo.in 8oooo.panni di valuta dvno milione,
dugento migliaia dt fiorini, che circa il terzo rimaneua
no nella Citt , viueuanne piu di 3 oooo.perlcne, tro-
uiamo che da 3 o anni adrieto erano le dette botteghe
300.& faceuano piu di 1 ooooo.panni tutti grol,per*
che allhora non ci entraua,& non ci fi lpeua laucrare
lana dInghilterra, eranci dellarte di calimala circa 20.
fondachi di panni Francelchi, & Oltramontani, met-
teuano
.

3i 6 Historie Fiorentine
teuano lanno in Firenze circa oooo. panni di Valuta
/

eli ;oomiglaia di fiorini che tutti fi vendeuano in Fi-


renze i banchi de cambiatori erano circa 80. batteuafi
lanno di moneta doro da 30. in 400 migliaia di fio-
3
rini, quattrini piu di 20000 lire, botteghe di calzolai,
pianeilai, Se zoccolai circa 300. il Collegio de giudici
80. i notai 600. medici, filici, & cerufici 60. botteghe
di fpeziali 1 00. molti altri mercatanti mereiai ,
& di
molte ragione artefici, forni in Firenze circa 1 46. t ro-
lliamo che ogni di bifognaua alla Citt dentro circa
moggia 140. di grano, vino 60. in 70 migliaia di co-
gna, buoi & vitelle lanno 4000. cailroni de pecore
, ,

oooo. capre, & becchi 20000. porci 30000. entraua


del mele di Luglio per la porta S.Friano lanno circa
quattromigliaiadi fme di poponi, erano in Firenze
glinfrafcritti rettori con colla, & tormento, Podeit,
Capitano del popolo, EfTecutore degli ordini della giu
ilizia , Capitano di guardia , vero Conferuadore del

popolo, e tutti quelli haueuano cognizione perfnale,


& piu il giudice fonia le gabelle, lvficiale fopra gli or-
dini delle donne, lvficiale della mercatanti, ivtciale
dellarte della lana vficiali ecclefafiichi ,
la corte del
,

Vefcouo di Firenze quella del Vefcouo di Fiefle , &


,
molto fi magnificaua la Citt negli edifici
In detto anno di Nouembreper fpirazionedi Dio a
certi buoni huomini il popolo di Roma fi pacifico co

gentilhuomini mirabilmente , & per loro Ambafciata


mandorono Firenze per hauere copia degli ordini
della giuflizia contro a grandi , de potenti , de coli fi

mandorono loro.
Effen-
. .

Libro Secondo. 317


anno partito da Firenze M.
EfTendofi in quello
MaJatella Capitano di guerra perche haueua finito il
filo vficio
,
che reggeuano feciono venire in Fi-
quelli
renze ltto titolo di Capitano di guerra, vero Bargel
10 M. Iacopo Gabrielli a Agobbio in Calendi di Feb-
braio , Se llette due anni in vficio con grande balia , de
fece dilconce col , Se arbitrarie lnza ordine d^ ra-
gione.
Fatta la pace della. Lega con M.Mallino, delle gen-
tiche erano a lldo della Lega l cre vna compagnia
che fece grande guerra a Melanel condotti da Yilc-
ti ribelli,Se in fine furono rotti
Lanno >M.Mallino fatta la pace vne aPar- tlif
i
$ 3
ma,& riform la Terra , Se fecene Signori i fiioi cugi-
ni, i quali in tutto poi gliele tollno,& adi 1 1 .dApri-
le venne Lucca , Se pol loro vna impoila di fiorini
20000.& poco poi fi part, Se lalciouilo Vicario Gui
glieimo Canacci degli Scarnabecchi da Bologna Ghi-
bellino^ tornoifi a Verona,& della fila venuta fu gi
di llpetti in Pil,& in Firenze pe fiioi tradimenti via
ti,& grandiguardie l feciono
In detto anno adi 7. di Luglio fra la nona , Se il ve-
lpro,jlcur i 1 Sole piu che i due Can
terzi nei lgno dei
ero, valle di ricolta il grano Iidi 2 o. lo llaio, Se man-
zi allaltra ricolta mont alidi 50. collo al comune

11 prouederne piu di 5-0000. fiorini, bench certi vfi-


ciali Cittadini ne facelono piu baratterie con M.
Iacopo Gabrielli Capitano della guardia , piu to-
Ho tiranno.
Del mele di Settbre di detto anno fi ferm pace in
Palagio
. .

3 1 S Historie Fiorentine
Palagio de nollri Signori in Firenze , fra molti Signori
di Romagna loro Sindachi che tutti serano rimelli
,

nel comune di loro dilcordie


Et anno il Marchel di Monferrato toll
in detto
la Citt dAlli al Re Ruberto ,& furonne cacciati i
Guell
Lvfcio de Priori , & dodici & Gonfalonieri delle
,

compagnie della Citt di Firenze in quelli tempi l go


uernauano in quello modo , che quelli che erano am-
-borlti, quando erano tratte le loro polizel ntetteuA-

no in vnaltra boria, tanto che era compiuta di votare


la boria vecchia, comkiciaua trarre di quelli
& poi fi

medefiim , fi che gl'unborlti haueano il reggimento


perpetuOj&: per in detto anno fi fece correzztone che
le loro polize alla tratta follno {tracciate, & alla nuo>
na riforma andaflono partito co gli altri Cittadini,

accio che ognvno ne potell partecipare.


Molte auerfit, & lgni di futuri mali vennono nel
j4.
Fanno lguente alla noilra Citt di Firenze & prima ,

Peftilza.- apparue vna cometa alFvlcita di Marzo verlo Leuan-


te, ma dur poco, libito poi cominci grande mortali
t di peililenza, perla quale mor piu che il fello de
Cittadini, che furono piu di r ^migliaia di corpi tra
malchi,& femmine, & dur infino al verno, & alihora
sordin che la gente che accompagnaua i morti alla
Chiellbito fi partiflno che prima vi llauano tanto
che Felquie era compiuta, & certi fi predicaua, & or
dinolfi cha non andafl banditore , in contado non fu
fi grande mortalit, ma pure ve ne mor aliai, & oltre
quello male fu careilia, valle il grano Iidi 50. lo llaio,
.

Libro Secondo. 319


& piu ltebbe valuto te il comune non hauelfe proue-
duro di farne venire per , mare Se adi 1 6. di Maggio
venne vnagragnuola grolla, & Ipedche coperte la ter
ra come ogni grande neue , guaito quali tutti i frutti
della terra, ndorono per ci molte procilloni collare
liquiadel corpo di Chriilo , che in S. Ambruogio, la
mattina di S. Giouanm cadde il carro , Se il cero della
zecca in ldie le alee del Palagio, e tutto l ruppe, che fu
lgno di douere mancare moneta in Firenze, Se
aliai la

coll fu poi prettamente, &detto di' cadde in S. Giouan


ni vno palchetto fatto pe cantori, Se molti te ne fcio
.no male,poi adi 20. di Luglio sapprel fuoco in Patio
ne, Se arleui 44. cale verte S. Brancazio, per quelli l-
gni sbigottirono Ci i Cittadini che quali nulla faceua-
no farti in Firenze , ordino!!! per lo comune di trarre
di bando molti sbanditi pagando certa gabella,& ren-
deronli molti beni di rubelli vedoue, &c pupilli
Adi Settembre fi leu romore in Volterra , Se
8. di
fecelne Signore M. Attauiano de bei Forti . Oltre al-
anno in Firenze ere
fa! tre allerter che furono in detto
do per giudicio di Dio per non l amendare de peccati,
di nuouo aduenne che ellndo gran parte de* Cittadi-
ni male contenti, & malli me i grandi Se potenti per li ,

cattiui portamenti di chi reggeua la Citt, che allhora


erano pochi , Se non voleuano nelle borl , ne pari, ne
compagni, ne alfvficio de ne gli altri vfci piu
Priori,
bali! {chiudendone molti piu degni di ioro , Se ballan-
doci i tre Rettori che cerano alloro petizione ,
Se per
haueuano fatto ritornare per Capita-
fare vendette ci
no di guardia M. Iacopo Gabrielli d Agobbio, il quale
320 Historie Fiorentine
134. p la che mai faceua moire ingiulfizie , & iniquitadi a
petizione di chi reggeua,per dette cagioni certi grandi
fciono confpirazsone in Citt per abbattere il detto
M.Iacopo , Se liio vii, ci per certa condannagione di
,

fiorini 'ooo. farta M. Piero de Bardi per hauere offe


fo vno filo fedele Vernia Se vnaltra M. Bardo Fre
,

fcobaldi di lire ^oo.per la Pieue di S. Vincenzo Se fe-


3
condo diflono capo di det-
torto, per la qual cof fu
ta congiura , Se per tennono colloro parte de Bardi,
FrefcobaIdi,& Rodi ,& altri grandi, Se certe cal di po-
tenti popolani, & il Conte Marcoualdo,& piu fuoic

frti de Conteguidi, i Tarlati dArezzo, Pazzi di Val-
dArno,Vbertini, Vbaldini, Guazalotri da Prato, Bei-
forti da Volterra , e tutti doueuano venire con gente
appi , Se cauallo la notte dOgnifnti ,
Se la mattina
de Morti quando le genti foffono alla Chief leuare il

romore,& vccidere M.Iacopo Gabrieli, & Caporali de


Reggenti, & rifare nuoui Priori, & reggimento, Se chi
dille disfare popolo, & farebbe venuto effetto f n
il

che il detto M.Andrea de Bardi, colcienza, per


per
quiibone hauuta co fuoi Io riuel Iacopo degli Al-
berti filo cognato, & de Reggenti, & egli a Priori, Se
de reggimento,8e eflendo la Citt in paura per
gli altri

rimedio che lo sforzo de congiurati non giugneffono


il d d'Ognifnti vefpro, i caporali de Reggenti fli-

rono in Palagio , Se quali per forza feciono fonare


martello la campana del popolo contradicendolo alca
no de Priori amici de Bardi, cio M.Francefco Saluia-
ti,eTaldo Valori lvno Priore, & laltro Gonfaloniere
di Giufiizia , che furono molti notati di profunzione,
f;

ccmin-
Libro. Secondo. $21
cominciato fonare tutta la Citt fu commofl,& ar-
m
mata appi, &
cauailo in flla piazza co Gonfaloni
delle compagnie gridando viua-il popolo , & mu oiano
i traditori , & fubito feciono ferrare le porti acci che
10 sforzode congiurati no entrafl drento che la mag-
gior parte era fra via perentrare drento la notte fguc
recedendo i congiurati fcopertoil trattato, & che nef
funo di qua dArno non fi Icopriua.in loro aiuto per
paura & vedendo il popolo commoflo contro alloro*
,

attelno alloro ripai o,& creddofi tenere il fllo dol-


trArno tanto che il foccorf venifl fi pofrno guar
dia alle bocche de Pti,& miflono fuoco in due, l'vno
era incontro alle cal de Canigiani , & laltro a quelle
de Frefcobaldi , ma venne loto fallito, che popolani
i

di l dArno fi leuarono crro loro,& infieme c quel


11 di qua tolfono loro i pti,M.Iacopo Gabrielli c gra
de paura, Se {lupefatto fi ltetre tuttod in
i filila piazza
cauailo armato & c gran cpagnia,ma M .Matteo da
Ponticarradi allhora Podell in Firzecome valete ca
ualiere cfa cpagnia cauailo pafi Rubac il pot
te c giade pericolo,
& parl cocgiurati,& c buono
modo glimad via fuori della porta a S.Giorgio fnza
alcuno romore, vccifione,che leu> via gradi pericoli,
&e laltro d fatta la cdanagione de cgiuran, la Citt
fi i'ipos,e dilrmofi, Se funne il detto Podest molto
lodato, & coli fu libera la n olir Citt di tato pericolo,
diliberofl poi laltro d dopo la loro partita per lo me-
glio, Se per no fare troppo gra falcio di procedere llo
crro chis-era {coperto, Se furono richiedi, Ser. c
paredo furono eondnati per rubeili,& furono quelli,
ena' X m;
in Hi sto rii Fiorentine
M.Pier dtM.Gualterotto, Aghinolfo fuo fratello* Ani

drea diFracelco,Gualterotto,eFilipozzo, Bindo dAn


drea di M.Gualterotto,Piero Nepo,& Piero fuo nipo*
te,M.Gerozzo di M.Francelco, Bartolomeo, e Agnolo
fioi fratelli, M. Iacopo di M. Guido Accolti, M.Simo
ne diGerozzo saza colpa, Simone,8c Cipriano di Ger,
Bindo di Bghi, tutti i lopradetti]furono della Cala de
Bardi.M. Iacopo Priore di S. Iacopo, M. Albano, M.
Agnolo,& Giramonte & Lapo fuo nipoti, M. Bardo
,

di Lamberto, Niccol, & Frelcobaldo di Guido, Gioua


ni,& Bartolo di M.Frelcobaldo, Rollo di Guido, Iaco-
po di Bindo,Gieri di Bonaguida,Mangieri diM.Lapo,
tuttifpradettidopo i Bardi furono della Cala de Fre
fcobaldi. Andrea , &
Vbertino di Giouanni de Nerli,
SerTommaf Angiolieri Cappellano del fpradetto
Priore di S. Iacopo, Salueflro,& Ruberto di M. Baro-
ne de Rolli, tutti i loro Palagi in Firenze, Se in conta-
ndo furono arfi, Se ordinolli che in neffuna terra vicina
Guelfa follono ritenutici perche quali tutti nandaro-
no a Pif,fecefi per ci giade procillioneadi 2 6 di No
.

ubre,& ordinolli per ogni anno il di dOgnilnti riba


dilli molti al tri sbanditi co certa gabella, ordinolli che

ogni popolano che potelfe lelli fornito da armarli, Se


poi del mele di Gennaio il comune comper Mangona
da M. Andrea de Bardi per fior. 7700.& il Caifeilo di
Vernia s arrend al comune di Firenze pagadone a M.
Piero de Bardi che lo teneua fiorini, &: ordinolli

che nelluno Cittadino potell tenere Calvello a Signo


ria preflo al nofiro contado, difiretto a 2 o.miglia, Se
piu di Gnaio detto furono cdana ti de Cteguidi
che
Libro Secondo. 323
che haueano tenuto alla detta cogiura,che fu biafima-
io farli nimici pubiici.i Signori vicini , Se poi piu di
vn anno appiedo fi Icoperl in Firze vn altro trattato
che faceuano idetri nuoiii ribelli, & fu prefisse decapi
tato Stiatta di Frelcobaldo Frelcobaldi,ehe lomenaua
Se furono cdnati per rubelli Paniccia di Bernardino,
Iacopo Frefcobaldi.Biordo di M. Vieri,& Giouani Rie
chid Bardi, Antonio Adimari>& Bindo de Pazzi. Poi
in Galdi di Febbraio di detto anno fi parti di Firze il

tirano M. Iacopo Gabrielli (co do che fi dille co piu di


3 ooo.fiorini del.
(ngue deFiortini,& la meda che ne
feciono i Reggenti fu che doue egli era vno nelelfono
due,vno per Capitano di guardia di Firze, il quale fu
MJacopo della branca parente del lpradetto M. Iaco
po,& vn altro guardia del etado, Se quella (pela die
rono di nuouo^ Se lnza bilgno a Cittadini per man
tenerli grandi con grandi ingiullizie.-
Poi del mele dApfile 1 341 .ellndoi Fio retini hole f<

al Cartello di S.Bauello di Guido de Coteguidi, che fu

vno de lpfadetti ribelli per fare efcuzione di detta


condannagione,il detto Calvello s arrend al comune
llue le perlne, Se poco inanzi haueua il detto Guido
perdilpetto del nolro comune fatto mgiare vna let-
tera col luggello vno niell che gliele port citando
lo per parte del comune promettendogli dimpiccarlo:
le piu vi tornalfe
Adi 2 di
. Maggio sapprel fuoco in Firenze in Ter
ma in cafa Francesco di M. Rinieri Buondelmonti , &_>
arlonui drento quattro loi figliuoli raalchi con tutta ;

lua furtanza . '


, ... .0 .

X 2 In
3*4 Historie Fiorentine
In quello anno tornando da Napoli dal Re Ruber-
to M. Azzo da Coreggio da Parma tenne trattato col
Re, &
con gli Ambalciadori di M. Luchino che erano
-NapoIi di torre, &c fare rubellite P arma M. Marti-
no^ palio per Firenze &c alla , Scarperia llette 8 . d, &
tennene ragionamento con piu noilri Cittadini da
quali ne fu cfortato, perche fperauano per quella via
potere haue re Lucca, perche perduta Parma M. Maili-
no non poteua tenere Lucca lnza grande {pendio,
riulc M. Azzo il detto penfiero,& folle Parma M.

Mallino adi 2 2 di Maggio , ma tradicci poi di Lucca,


.

intendendo M. Martino non potere tenere Lucca l-


gacemente tenne ragionamento co Fiorentini , & co
Pilni di venderla perche cialcuno gara la vole-
ua, tentorono i Filini -di torla mezzo co Fioren-
tini,ma con froda , Se M. Luchino Vifconti offerte
al noftro comune iooo. caualieri { voleua andare
a afldiare , & pigliare Lucca , & darne poi a Fioren-.
tini danari, che era molto migliore partito ai gran-
mali che teguirono al comune , del partito'
noftro
che fi prefe fi dir manzi, ma non fi fid il comu-
ne di lui.
Tenendo M. Martino i {pradetti ragionamenti
di Lucca co Fiortini,& co Pilni,del mte di Luglio l
cre vno vficio in Firenze per vnanno di io.Cirtadi-
con P* ena balia a lguire la detta compera, & fare ve
tiTJccj*
nire danari per ogni modo che alloro parefle, e fare pa
ce, e guerra, & Lega, e hofte,& compagnia alloro piaci-
mento fitnzapotereeflre findacati di col che facete
fono, che fu col di grande pericolo, & danno, che tut-
1 tofu
,

Libro Secondo. 325


to fu per le loro opere , i quali lbito per ingannarci
Pilm lguirono il trattato con M. Martino di compe
rare Lucca per pregio di 2 ^omigliaia di fiorini hauen-
do il noliro comune ancora debito della guerra palla-
ta 4oomigliaia di fiorini , Se hauendola potuta hauere
nel 1 3
j5>.da Tedelchi del Ceruglio per fiorini 80000
come detto adrieto,Se per oflruazione di detta com
pera mandarono Ferrara ad 5' dAgorto jo. Citta-
dini per lladighi ltto la guardia de Marchefi,come
amici j Se mediatri fra noi, & lui, fra' quali furono 7.
caualieri,Se due delfvficio de detti 2 o.Se 1 8.tra loro fi

gliuoli, Se nipoti,
e
gli altri delle maggiori cal di Firen
ze,Se popolani, & io Giouanni Villani fui vno di que-
gli , Se rtemo in Ferrara meli 2 .e mezo, Se M, Martino
vi mand vno luo figliuolo n legittimo con o.rtadi
ghi gtilhuomini di Verona, & di Vicza,Se fatta detta
imprel i detti 20. polno molte grauezze di preftaze
in comune, Se fingolari perlne, Se lldarono molta
gente veddol venire in alpra guerra co Pilni,Se Ip
deano ogni mele 30000. piu , & richielno
fiorini

daiuto i vicini,Se gli amici, Se le bene fi nota grade ve


detta lece M.Martino de Fiortim, vedendo loro fi a-
gro pregio vna terra alfediata , come diremo manzi, i
Pilni lntendo al continouo il trattato che i Fioren-
tini teneuano con M.Maftino, Se non potendo erti

capere con lui attlno prouederfi di gente , cio di


1 200. caualieri Se 3 00. cauallate a Cittadini.
,

Haueua allhora il comune di Pila di mobile di . ,

centocinquanta migliaia di fiorini Se per vno be- ,

neficio che feciono M. Luchino Vifconti di man-

X 3 dargli
.

jz 6 Historib Fiorentine
dargli prelb vno filo rubello con due fioi figliuoli , i

quali decapit , che hebbe nome M. Francefco da Po-


de nobili di Melano , al quale i Pilini haueano
itierla

dato pieno lluocondotto,& mandato per lui vna ga-


lea Marfilia, poi gli ruppono ogni fede,&. laluocon-
dotto,& tradirol!o,& mandaroglielo prel co figliuo

Ii,per quello, &: per fiorini foooo.che prmiflno da-


re certi termini M. Luchino fece Lega co Pilni , 8c
loro gli mandarono dodici ftadighi,& egli mand lo-
ro i ooo.caualieri colle lue inlgne alloro lldo, & Ca
pitano M.Giouanni Viiconti luo nipote , & hebbono
in aiuto da Signori di Mantoua,& di Reggio 2 000 ca
ualieri , & da quelli di Coreggio, & Panna 1 yo. & da

M.Vbertino da Carrara di Padoua 200.& feciono Le


ga con tutti i Conteguidi , lluo il Conte Simone, e il
nipote co gli Vbaldini, & col Signore di Furl & altri ,

Ghibellini di Romagna col Doge di Genoua,che tut-


ti mandorono aiuto, & ruppono la lirada a Fiorenti-
ni, & adi i 2 . dAgollo hebbono il Cartello del Ceru-
glio,& quello di Montechiaro per 5
000. fiorini da ma
IhadierijcheJ guardauano per M. Martino , & adi 22
dAgolio con tutta loro gente vennono adalfedio a
Lucca, & fbito con grande ordine laffolTaronp intor-
no con molte bertelche , c tre campi per modo che
nelluno poteua vlcire di Lucca lnza grande pericolo,
& ci feciono lnza contafto, perche Fiorentini non i

erano ancora apparecchiati & in Lucca hauea circa


,

1 jo. caualieri,& ^oo.pedonidi M .Martino, & Capi-


tano Guiglielmo Canacci , il quale continuo cercaua,
che i Pilni lhauelTono,& per and infino M. Ma-
&
Libro Secondo. 327
ffino , & la/ci la Citt a guardia c!i tre altri Capitani,
J41 "
1
che erano con lui, Frignano da Sell, Ciupo degli Sco-
lari, Se M. Benedetto Tedelco . Sentendo i Fiorentini
lapparecchio de Pilni accrebbono la loro gente dar-
me nlno in numero di 2000. caualieri, Se per dubbio
che i non mouellno guerra fi milTono in pun-
Pilni
to richiedendo ogni amico , il comune di Siena man.
d loro 200. caualieri, & le cal Guelfe di Siena 100.
Se 2 00. baleilrieri,i Perugini 1 fo.caualieri, quelli d A-
gobbio con M. Iacopo Gabrielli 50, il Signore di Bo-
logna $ 00, il Marchei di Ferrara 200 , M. Mallino
5 00, altre Terre Guelfe di Romagna 1 5-0, il Signore
di Volterra iligliuolo con yo. caualieri , Se 2oo.pedo-
ni, M. Tarlato dArezzo 200. pedoni, Se yo.caualieri,
Prato 2 5-.caualieri,& I ^o.pedoni, Saminiato 5 oo.pe-
doni, S. Gimignano,& Colle cialcuno 1 50. pedoni,
rag nata tut ta quella genre elelono per Capitano di
guerra M. Maffeo da Ponticarradi da Brelcia , che era
Capitano di guardia in contado, che fu reputato gran
de errore non pigliare piu valente huomo , Se di piu
riputatone, dillfi perche il Re Ruberto biafim la im
prel di Lucca per i Reggenti non prelno alcuno
,
de reali loi nipoti , Se lbito feciono caualcare detto
Capitano con tutta la gente Fucecchio , Se allaltre
Terre di valdArno, Se mandarono Ambafciata a Pila
ni che non fi douelbno impacciare de fatti di Lucca,
come era di patto per la pace, i Pilni dierono loro in-
finite^ falle Icul, Se hauendo i Pilni, come detto,
afldiato Lucca, Se prelil Ceruglio, Se Montechiaro,
per quello i Fiorentini mandarono la loro gente in fui
>
"
X 4 con-
318 Historib Fiorentine
contado di numero di 5^oo.cauaiieri,& loco
Pila in
pedoni, Se (libito prefno il pont Adera,& il follo Ar-
nonico,& arlno tutto il Borgo di Calcina, Se la Villa
di S. Donnino, Se di S. Calciano inlino al Borgo delle
Capanne predo due miglia a Pila, Se per Valdera in-
fitto al ponte di Sacco con grandi prede, arfioni,& dan

ni linza hauere contado da perlina , Se piu danni ha-


rebbono fatto, & fiati piu tempo le non che confiretti
da grandiflme pioue fi tornarono Fucecchio, & que-
llo fu eziandio riputato grande errore, che volendo le
uarelhofte da Lucca bilgnaua dare continua batta-
glia a Pila, & la doue eglino arlno ci che prelno do
ueuano ritenere il pontAdera,& il foll Arnonico, Se
affbrzaruifi , Se (correre al continuo contado di Pila
il

&
infino alle porti, impedire la vettovaglia che andaua
al capo a Lucca, & di quello hebbono i Pifani gra pau-
ra, perche di neceflt cueniua loro leuarfi da campo,
vero battaglia che non poteua eflre & n con van
taggio de Fiorentini, intra le dette fianze M.Mafiino
lgacemente mand loi Ambalciadori i Firenze pr-
tefiando che predellino la polTeflone di Lucca, & del
n che saccorderebbe co Pilni,co qua-
le Cafiella le

li continuamente teneua pratica per mezo di Guigiel-

mo Canacci fiato Ilio Vicario in Lucca, tennonlne in


Firenze piu configli, pe lui fi cfigliaualalciarela im-
prel,&: attendere alle offel de Pilini, hauendo hone-
la cagione di n volere pollflione alldiata,ma la for
za,& ambizione dell vficto de 20.fece diliberare inc-
rrano^ lbito madarono due altti di loro zo.i Ferra
ra co detti Ambalciadori di M. Mafiino al Marchele,
~ ~ " '
'
II' efie
f
Libro Secondo. 3*9
che era mediatore di quello fatto, & (libito feciono ac < 341
cordo per meno di 70000. fiorini per cagione dello a
(dio, & delle Callella perdute,cio per prezzo di 1 80
migliaia di fiorini pagarne 1 ooooo.in fra vno anno,
& del rello 1 ooo.fiorini per anno,& di nuouo fi die*
rono 1 6 . iladighi,&: per malleuadori il Marchele, & il

Signor di Bologna, e M.Mailino doueua ritenere


5
00
caualieri a (ldo per infino che forte leuato lafledio di
Lucca.che di certo
p 1 ooooo.fio.iharebbe data come
poflrtone quali abbandonata, & a Pilni no la voleua
dare per dilpetro di M. Luchino che co Pilni infieme
lhaueua aldiata,& quello lnti eflndo io Giouanni
Villani prelnte per lladigo,maIa fretta, & volont de
2 o.fece col,& certi dillono per baratteria (atta nel pri
mo mercato, che chi vera per M.Mailino vs dire che
non hauea mai lntito che la prima lmma forte piu di
zoomigliaiadi fiorini,che l coli fu vero vi fi vs inga
no, & ferm il patto , e tornati da Ferrara co Sindachi
di M. Martino, & fatto 2.Cittadini per (lio al clglio
del Capitano della guerra, 6c nudato la gte in (u quel
lo di Lucca, adi 1 5 .di Settbre s accana porono al colle
delle dne,& hebbono Pietralnta,& Barga,& i Pilni
feciono de loro tre capi vno,& noidogli molto la for
tezza di pot Tetto che fi teneua pe Lucchefi la prel
no per forza, & in tato i Sindachi di M.Mailino c par
tedi nollra gte, cio 5 oo.cauaIieri, & coo.pedoni,c
cenni dati rotti , & appianati parte degli ileccati (nza
contado entrarono in Lucca llui,& con loro portaro
no fiorini 1 0000. per pagare le malhade di Lucca che
nvtirono coli i nollri (indachi con allegrezza pre(-


no*
1

3$e Historie Fiorentine


* 34 *-
no IaCitt di Lucca , i quali furono Giouanni di Ber-
dardmo de Medici , Se Naddo di Cenni di Naddo , Se
Prefono i

Fiorenti--
Roflodi Ricciardo de Ricci, Se prefono il Cartello del
m Lucca# Iagofta da Sindachi di M. Martino che vera Arriguc-
cio Pegolotti antico nortro Cittadino , Se Ghibellino,
Se adi 1 . di Settembre il detto Giouanni de Medici l
fece caualiere, Se come era ordinato fu fatto Capita-
no^ il addo, Se Rolfo vi rimafono Camarlin
detto ivi

ghi pel nortro comune a riceuere i danari che vi fi mari


dauano , Se pagare la gente , Se fornire la vettouaglia,
fornita Lucca , Se di d in d fornendola di danari che
altro non bifognaua loro perche non che da altri , ma
da Tedelchi del campo de Pilni haueano ci che bifo
gnaua , fo i Fiorentini foflbno flati alquanto alla villa
in poco tempo l partiuaThofte de Pilni per iftacca,
Se rimaneua libera la poleflone,Se queflo l lppe poi
manifeflamente da M. Giouanni de Viiconti effondo
prigione in Firenze, ma lvfcio de io.per loro preln-
zione , perche cialcuno patena elfore Capitano di
guerra, feciono alpro comandamento al Capitano. Se
tutto 1horte che Icendelfono dal colle delle donne nel
piano, Se folfono alla battaglia co Pilni, Se coli l fece
adi primo dOttobre, Se accamparonl alla Ghiaia pref
fo a nimici a meno dvno miglio 8e domandarono i,

Pilni per laltro d la battagliai coli fu accettato pe*


nortri , Se laltro d ordinatoli le fohiere per ciafouna
con grande ordine hora di terza saffronta
delle parti
rono inleme,Se duratala battaglia inlno nona gran
de parte del'hofte de Pilni era in rotta, Se fu abbattu
ta la infogna di M.Luchinoi prefo M. Giouanni Vi-
iconti,
Libro Secondo. 331
fonti,& Arrigo di Cailruccio,& M.Bardo Freicobal-
di,& piu Piini, & noilri vfiti,& erano i noilri in tut-
to vincitori non folle vno M. Giouanni della Valli*
le

na che haueua la infgna reale che non volle andare ,

contro alla infgna di M. Luchino, diiffi per icram


to fattogli, Se vno inganno di Ciupo Scolari,che in cer
ta parte gridaua che i noilri erano rotti, il perche da f

de noilri fuggiuano in rotta, Se ailltati dai


ileifi certi

detto Ciupo furono rotti i noilri , Se rihebbono i loro


prigioni iluo che M. Giouanni Vi (con ri, & infine qua
tunche il danno de Piini fuife maggiore che il noilro,
pure la fine fu con vittoria de Piini, Se i noilri fi parti Furono
rono in rotta ,
morirono de noilri in quella battaglia rotti i Fio
centini al*
circa 3
00. tra appi, Se cauallo, pochi di nome iluo UQiua*
Frignano da Sello , & Ghigo da Capref, moriui circa
2 000. caualli tra dell vna parte, Se dellaltra de noilri
vi rimaino prigioni circa 800. tra appi, & cauallo,
i prigioni di nome furono quelli M. Giouanni della
Toi, M.Franceico Brunelleichi, Albertaccio da Rica
ili,i foreilieri furono M.Maffeo noilro Capitano M.
Benedetto Tedefo, Se fi altri Coneilaboli ai M.Ma-
ilino,& de Marchefi,& del Signore di Bologna,i qua-
li fi fuggirono poi di Pii, Se otto tra caualieri,& don-
zelli Sa nell, Se il figliuolo del Signore di Volterra tutti

prefi battaglia ,
Se M. Iacopo Gabrielli fu prei fug-
gendo in Lucca.
Quando la detta nouella fi me
Giouanni
fnt per
Villani, & per gli altri iladighi Ferrara, Se anche fu

detta maggiore che non era, tutti ci reputamo disfat-


ti^ prigioni a riflituire,& i danari delia quantit, Se i
danari
r

H% Historie Fiorentine
danni riceuuti la loro gente nel campo, ma il Marche-
fecome buono padre mand per noi, Se con grandi co
forti ci notific apunto come la col era pallata, prof-
ferdo ai noitro comune la fua perlona, Se de frategli.
Se ogni fua poifibilit,Se coli cmpuol nauilflmo
Firenze, Se il limile fece per la ambalciata che mand
Firenze, il limile fece anche M. Martino per laanw
balciata, Se il.Signoredi Bologna, ma M.Vbertino Si-
gnoredi Padoua ne fece fuochi , Se allegrezza, per di-
fetto di M. Martino, Se anche haueuade tuoi nel cara
po de Pilni i oo.caualieri inoltrando la la ingratitu-
dine che per opera de Viniziani,Se deFiorentini di le

no di quegli della Scala fu fatto Signore di Padoua, co


me habbiamo detto adrieto, il limile aduenne Firen*
ize che giuntoui la nouella della {conftta, Se rtimata
molto maggiore che n era, la Citt fu tutta commofi-
fa per dolore, Se il di. Se la notte vi fi fece grandi guar-
die, ma il d lguente lputo il vero , Se la perdita non
elfere grande quanto dubitarono, Se come Lucca, e tut
te le Cartella fi teneano come prima tutta la Citt tor
n a fuoi termini come le non folle mai fiata, or
rotta
dinolfi di fare maggiore hofie richieggendo il Re Ru-
berto, Se gli altri amici Se di nuouo loldando gente
,

cauallo,Se appi , eleflno per Capitano di guerra M.


Malaterta da Rimino riputato luio huomo il quale
venne in Firenze adi 20. di Febbraio con 2 00. caualie
ri valenti, Se 2 co. pedoni riceuuto con grandi honori,

haueaiio 1 Fiorentini voluto vno de nipoti del Re Ru-


berto ,
Se non poterono , Se piu lntendo che il Duca
dAtheneveniuadi Francia a Napoli, certi Reggenti
r< fu gli
. .

Libro Secondo. 333


gli lcriflbno,& feciono Icriuerc mercatanti Vigno-

ne che gli piacelfi douere venire nollro Capitano , il


quale edndo bilbgnol Signore accert , Se (bito ne
venne Napoli, & poi Firenze per noitri guai, come
diremo manzi
Eflndo li Re Ruberto molto infellato da Fioren-
tini & vno de (oi nipoti con
che mandafl loro aiuto,
tro a Pilni, parendogli noi potere negare,
& per aua-
rizianlo voiendo fare con lgacit pens di doman
dare a Fiorentini Lucca , Se allhora mandarebbe ogni
aiuto , (perando che i Fiorentini Io negaflbno , Se pe-
r edere libero di quanto era da loro richiedo , Se coli
fece per (oi Ambalciadori del mele di Nouembre , i
quali furono Velcouodi Gruf, & M. Giouanni Ba-
ii

rile, & M.Niccola Acciaiuoli. Ilnodro comune con

buono coniglio diliber di farlo con Speranza pei*


quedo di disfare i Piini, Se (bito fatto il Sindaco fe-
ciono conlgnare la pofldone di Lucca detti Am-
balciadori, Se ci fatto ed andorono Pila prote-
dare per parte del Re che (1 leuadbno dallo adaiodei
la (a Citt di Lucca ,
Se parendo a Piini che que-
lla flle col (mulata ,
Se noi volendo fare ,
per di-
latare la col rifpuolno ,
che rilponderebbono al
Re per loro Ambalciata , Se coli feciono dilungan-
do fa col ,
Se in tanto rafforzarono laddio Luc-
ca piu che mai, con aiuto di M. Luchino, & degli altri
tiranni di Lombardia
Fiorentini veggedol coli menare mdarono Am

balciata al Re richteggendolo dello aiuto promed,8c


poco valle,che bargagnando egli per auarizia di man-
dare
334 Historie Fiorentine
dare Duca dAthene con 6'oo.caualieri mezze Ipe-
il

l de Fiorentini,& eflendogli ci accettato per non po

ter-e fare meglio, anche non lo volle oflruare, Se pet i

Fiorentini fi condullno fare bolle per loro medcfi-


mi di 4000. caualieri, Se popolo infinito , e tentarono
di fare col di grande pericolo del Re,& di tutta Italia,
Se mafime di parte Guelfa per lo detto Idegno , Se ci
fu che certi Reggenti per idducimento di M. Mail ir
no mandarono due popolani de maggiori, Se Regge n*
tilgretamtecon vno Ambalciadore diM. Mafiin
Trento nella Magna doue era venuto il Bauero > che
fi faceua chiamare Imperadore a trattare con Iui,& ma
d Firenze, Se poi nel campo loi Baroni con 5-0. ca
ualieri quali tutti di Corredo, Se fra gli altri il Duca
Tecchi,& il Ilio Lulfo mafiro col filo grande.fiiggeUo,
Se il grande Porcaro, Se le il nofiro comune hauelle vq
luto accettare Duca Tecchi per filo Vicario, di certo
il

fi rompeua lhoile de Pifni pr che per filo coman-


,

damento tutti i Tedelchi, che erano co Pilni veduto


quello fiiggello harebbono dato volta, ma tenutolne
configlio in Firenze per lo meglio fi diliber di ritrarfi
da detta imprel per io grande pericolo, per efire col
adatta fare rifiirgere parte Ghibellina in Signoria, Se
di ci hebbe grande paura, & gelofia il Re Ruberto te
mendo fare che i Fiorentini non fi volgeflno a parte.
Ghibellina, Se limile ne ingelofirono tutti i fuoi Baro-,
ni, e Prelati, Se altri ricchi huomini che haueuano loro
danari dipofitati a Fiorentini, & riuollongli,& furono
cagione di fare fallire molte compagnie, poco dipoi tra
per quello,
& perle grauezze,e perdila di JLucca, ci fu
tono
Libro Secondo. 3 35
fono iPeruzzi, e Aeriamoli quantunche per potenza
A lrteneflono vn poco, i Bardi hebbono grande croi*
;lp non pagando chi haueua hauere, 8e poi pure fallir

no, e Bonaccorfi Cocchi, Antellefi, Se quelli da Vzano,


Corfini, Perondoli , Se piu altri mercatanti, 8e artefici,
che fu maggiore rouina che la perdita di Lucca, Sana
corono fi i danari contanti in Firenze, che appena ine
trouaua, 8e non fi trouaua comperatoti ninno pre-
gio, ne di po(lifioni,ne dalcuna altra col . Et volen-
do pure i Fiorentini lguire la mala impref di Lucca,
hebbono piu di 2 ooo.caualieri Oltramontani lold.
Se i 40. Se 6. configlieri col Ca
nofiri Cittadini piu di
pitano, da M. Martino in aiuto 500. caualieri, dal Si-
gnore di Bologna altrettanti da Marchefi di Ferrara
,

550, dalle Terre Guelfe di Romagna 2 00, da Sanefi


3
oo, da Perugini 1 5-0, da Conteguidi Guelfi toooo.
tra pedoni, & baleltrieri lnza i contadini,Se dirtrettua
li, dieronfi le inlgne la Domenica dWIiuo adi 24 di
Marzo , Se poi ad 2 mele 1342.fi moll
5-. di detto
1 horte, Se andonne in Valdmieuole pel grande ftimo-
'

lare che faceuano i Cittadini che erano in Lucca dice-


do chenon vera vettouaglia per molto tempo,adi 2 7
di Marzo saccamparono in lui poggio di Ghignano,
Se al colle delle donne, Se quiui gii tenneCapitano a il

conlmarfi circa vno mele, e mezzo eflndo tenuto a


bada di certi trattati di corrompere gente de Pilni,
certi dillono fu con inganno perch il Capitano de Pi

fimi era Nolfo del Conte Federigo da Monte Feltro


Ilio parente , Se funne molto riprel, Se vltimamentc

comandatogli da Firenze che rompell contro a ni-


'
-1
mici
33 * H istorie Fiorentine
mici, in quello tempo non dormirono i Pifnfmac'
Tarlati tentarono di fare rubellare Arezzo, & Guiglidl
mo Altouiti che vera per Capitano di guardia fece.pt
M.Piero Sacconi, M. Ridolfo, & M.Lu.
gliare per ci
zio,& Guido Tarlati,e mandogli prefi Fireze,e fietr
no piu tempo prigioni nel Palagio de Priori, e trattoli*
piu volte di fargli morire, & ottennefi il peggio, &fu
fatto pigliare in Lucca M. Tarlato ,
il quale poi di po-
co fi fugg da M.Giouanni de Medici nel campo de Pi
fini, &: rubellaronfi poi pe Tarlati molte Terre del c-
tado d Arezzo , & rubellaronfi gli Vbaldini con forza
de Ghibellini di Romagna,e con gente di M. Luchino,
& perlorza hebbono Firzuola,e disfeciolla,& ripucr-
fno,& afforzarono monte Colorer, hebbono il Ca-
fiellodi Tirli per edere fornito,
& gli Vbertini,e Pazzi
di valdArno rubellarono Cafiiglione ,
Campogiallo,
& la Treggiaia.Adi di Maggio fi part M.Malatefta
coi campo da Grignano, & accamparonfi a S. Piero in
campo di coffa al Serchio pred a ninfei due miglia,
& detto d giunf nel capo il Duca di Tecchi, & gli al-
tri mandati dal Bauero de quali di fpra fatto men-

zione con molti altri caualieri a fproni doro , & molti


dertrieri infieme co nofiri Ambafciadori che erano iti

Trento,& detto d vi giunf ancheDuca dAthene il

che venne da Firenze c M. Vguceione Buondelmon


ti,& con M. Manno Donati, & con certi caualieri Fra-
cefchi,& adi i o. fi m odono verf i nimici dimandan-
do battagiia,i quali non la vedono non vfeendo de gli
Beccati, di poi paffarono i nofiri il Serchio predo San
Quinco,3c poi vennono in fu vno poggio incontro ai
Libro Secondo. 337
prato di Lucca, che elfendo Icefi nel piano ageuolmen .

tepoteuano fornire Lucca, & nulla ne fece il noilro


Capitano, anzi con grande fa vergogna, & del noilro
comune con opere di poco valore fnza alcuno atto
notabile confum tempo inlino adi z i .di Maggio, Se
veggendo con grande lllecitudine i Pilni afforzarli
detto di li part con tutto lhoile, & con grande vergo
gna ne vennono in valdArno , & {correndo il conta-
do di Pila feciono danno affai,& prelno i yo.caualie
ri Pilnfche veniuano armati, quelli che erano in Lue

ca veggendoli abbandonati cercarono accordo, &die-


rono la Citt di Lucca a Pilni adi 6 di Luglio 1 542. . Perdita di
Lucca *
faluo le perlne.&: ci che ne poteffono trarre. Et no-
ta che di principio quando Thoffe era Grignano voi
lono i Pilni facendo pace dare al noilro comune 180
migliaia di fiorini per quelli che haueano promelfi
,

M.Mailino ,
&c piu ogni anno in perpetuo perS.Gio-
uanni 1 0000. fiorini, &: vno palio con vno cauallo co
uerto di Icarlatto di valuta di fiorini 2 00. &c lrebbel
preio in Firenze il detto partito perche alla piu gente
piaceua per fuggire fpei le non folli ilato Cenni di
Naddo che era de Priori, & haueua il figliuolo Lucca
che lo contradifl con fua ltta,& preleli il peggio con
grande danno,e vergogna del noilro comune.
Grandillme aduerlit leguono narrare della no-
lira Citt,
& prima del lpradetto Duca d'Athene & ,
Del Due
c enc '
Conte di Brenna di Francia, il cui nome fu M.Gualtie
d quale tornato che fu colla noflra fenturata gente
ri,

daLucca i Fiorentini lo elellono per tempo dvnanno


per Capitano, & Conlruadore del popolo all entrata
Y di
3
3 S Historib Fiorentine
dj Giugno 1 3 42 col {alarlo, Se caualieri,e pedoni che
haueua M. M alacela ,
Se quello feciono per licurt di
loro fiato,
& per timore del detto M. Malateila,& per
10 trattato per lo adrieto tenuto col Bauero,La iua tot
nata, per agio/o per legaci t fu a S.Croce a luogo de
Frati minori, & la la gente intorno, & poi in Calendi
d Agoilo finito il termine di M.Malateila gli fu aggua-
to la Capitaneria generale della guerra , Se che potefi
fare giufiizia pedonale , e dentro alla Citta , Se fuori :

Quello gentiluomo, e peregrino bench folle nomi-


nato Duca, e Conte niente pofldeua,l non titolo, era
cupido, e di danari, e di Signoria, Se anche fu dimoiato
da certi grandi che difiderauano rompere i loro ordi-
ni, Se da certi popolani per farli Signori , Se non elfere

de grandi debiti che haueuano le loro cpagnie,i qua-


li di, e notte erano con lui a S. Croce a commuouerlo

che tirannelcamente pighafl la Signoria come egli fe-

ce poi pe noilriguai . Aduenne che adi 2 di Luglio

11 di' di S. Iacopo ellndo molti Pratefi iti alla fella a Pi


iloia, Ridolfo di M. Teghia de Puglie!! ribello di Pra-
to venne per entrare in Prato con forza de gli Vbaldi-
ni, Secon Niccol Conte da Cerbaia, Se fuoi fedeli, Se
con nollri contadini sbanditi in numero di q.o.a caual
Jo,& 5 00. appi, & no gli venne fatto, ma incontrario
fu prel egli con 2 o. nollri sbanditi andandolne per
Mugello agli Vbaldini,& menati a Firenze il Ducale
ce Ialciare gli sbaditi che meritauano morire,&; al det-
to Ridolfo di cui egli non hauea giuridizione fece ta-
gliare la fella a gran torto, & da quella prima ingiulli-
zia lgui a molte altre ,
dilTel che nhebbe danari da
Gua-
Libro Secondo. 339
Guazalotri nimici del detto Ridolfo dipoi allentiate :

dAgoflo fece pigliare M.Giouanni di Bernardo de


Medici fiato Capitano in Lucca fecegli ragliare il ,
&
capo opponendogli fai furiente, che per danari haueua
Lucca M.Tarlato dArezzo,iI quale
Jalciato fuggire di
haueua a fua guardia appreilo nel detto mefe fece pi-
,

gliare Guiglielmo Altoulti flato Capitano dArezzo,


& fecegli tagliare il capo facendogli confeflre hauere
fatto molte baratterie, -diflfi fu operazione de Tarlati
dArezzo, quali i il detto Guiglielmo mand prefi Fi
renze, & condann vno nipote del detto Guiglielmo,
& Matteo di Borgo Rimaldi flati vficiali ad Arezzo, e
Cafliglione in fiorini 500. per vno per baratterie, & fe
ce pigliare Naddo di Cenni Rucellai, il quale era flato
Camarlingo a pagare i loldati Lucca, & fecegli rimec
tere incomune 4000. fiorini hauuti con inganno da
Pilni per trattato fall di promefl di fare loro com-
pire laccordo di Lucca quando Cenni luo padre era
de Priori , &piu gli fece rimettere 2 5x0. fiorini che
confels hauere guadagnati con loldati in Lucca , &a
grandi preghiere gli perdon la vita, e mandolio a con
fini Perugia con malleueria di 1 oooo.fiorini, & fimi
lementef'ecerimettete Rolfodi Ricciardo de Ricci
luto compagno del detto Naddo fiorini 3 8oo.che con
fels hauere guadagnati in Lucca , & anche a grandi
priegni gli perdon la morte, ma mifleloin prigione
per Ihauere,& per la pedona.
Per la morte de detti quattro de maggiori Cittadi-
ni di Firenze molto fu Duca temuto da tutti i Citta
il

dini, i grandi, & il popolo minuto ne prelno baldan-


Y z za,
.

340 Hjstorie Fiorentine


za, & allegrezza gridando viua il Signore quando an-
^
daua per la Terra , Se quali in ogni canto l dipigneua
rarinelia.
In quello tempo Ipir lvficio de 2 o. huomini det-
ti dilpra,lalciado comune in debito di 4oomigliaia
il

di fiorini oltre al debito di M.Mallino,il Duca ne mo-


to in pompa, & richiel i Priori del filo cattiuo penfie-
ro del farli Signore , i quali tutti infime co dodici , &c
Gonfalonieri a niuno modo vollono conlntire di lt
tomettere la liberta , che mai fuconlntito adalcuno
pe nollri padri ,
ne a Imperadore, ne a Re, per cattiuo
llato che noi haueflmo
Il Duca diliber pure dimettere adelcutione il lo
penfiero per conforto,
& promelfa daiuto. prima quali
da tutti i gradi per rompere i loro ordini, & da piu po*
polani perche lilenefl chele loro compagnie n fof
lono llrette a pagare i loro creditori, &: ancora dagli ar
tefici minuti a quali era dilpiaciuto il gouerno de l-

pradetti 20. con quello caldo mand il Duca vno ban


do ad j.di Settembre di parlamento per la mattina ve
gnente in filila piazza di S. Croce , che mille grande
paura a chi reggeua , de vedendo lo penfiero, de non
lntendofi forti,mandarono parte de Priori, de de col-
legi a trattare collui accordo , de rimalno collui, che
gli folle dato la Signoria per vn anno oltre a quello t-
po che lhaueuac quella giuridizione,e patti che heb
be M.CarloDuca di Calauria lanno 1 $ 2 6 de coli giu .

io di mantenere la liberta del popolo, lvficio de Prio-


ri^ gli ordini della giuilizia,& promutolfi il parlarne
to in filila piazza de Priori , de coli venne con grande
com-

Libro Secondo. 341


compagnia di M'.Giouanni della Tof,e fioi conforti,
Se altri Cittadini la mattina di nolra Donna adi 8. di
Settembre, Se irifieme co Priori fu in flla Ringhiera,
& fatta la proporta fi leu vno de Priori, cio M.Fran bene a a-

cefco Ruitichelli Giudice, & n fu Iafciato parlare, ma * Hre


gndofl per lo popo!azo,e mafnadieri,& grandi fia far

ro Signre vira, & fu prefo da grandi, & tra per for-
za^ per inganno fu meflo in Palagio in Signoria , Se i

Priori furono inerti di lotto vilmente nellaCamera


dellarme, Se fu leuaro via il Gonfalonedelia giurtizia,
Se gli ordini fopra i grandi,
& porte le infgne dei Du-
ca,& allentrare della porta fece due caualieri, cio M<
Cierretiere Biklomini & Rinieri di Giotto da S. Gimi
gnano Rato Capitano de fanti che conienti al tradi- ,

mento^ aperfegli la porta Se Umilmente fu confn- ,

zite M.Guglielmo da Scefi allhora Capitano di popo


lo, che ci rimale poi fiio Bargello, & carnefice, M.Me-
liadurte dAfcoh allhora Podert non volle confntire
al tradimento, bench con froda, perche ci ri*
fi difl fu
male pure poi fio vficiale. Grande fella feciono gran i

di darmeggiare Se fuochi, poi indi due di il Duca fi


,

fece confermare Signore vira, per gli opportuni con-


figli, Se mifl i Priori nel Palagio de Figliopetrida San
Piero Scheraggio con 2 o fanti , che prima nhaueano
1 00, Se feceDuca grandi flennitadi S. Croce per
il

la fa Signoria con offerta di piu r ^o. prigioni, & cofi

occup il Duca la nolfra libert, Se poi appreflo hebbe


la Signoria d Arezzo, & di Piifoia, Se poi gii fi dierono
S.Gimignano,& Volter-
quegli di Colle, di Valdenf,
rani che molto accrebbe fuo rtato,& ragun fio i.U
c . Y 3
do
34* Historib Fiorentine
do quali tutti Francelhi & Borgognoni, che erano
i ,

in Italia, che (abito furono piu di 800 danza gii Italia-


ni^ piu Tuoi Baronie parenti, che lerano venuto vi
citare vdendo la nouella della Signoria , trouoll vna
lettera in vno caflone del Duca quando fu poi caccia *
to,ia quale gli IcrilTe il Re Ruberto (ubito che gli vd,
che era fatto Signore , & il tenore era quello , che non
per (e virt era (lato fatto Signore , ma per le noilre
dilcordie , & credendoci ripolare nelle (he braccia ,
&c
per ci doueua hauere piu amore , mantenere i nollri
ordini, tenere c chi reggeua, mantenere i nollri vfici,
& nel loro Palagio a nollro contentamento, & che ha
bitafl lui nel Palagio del Podeil doue (lette il Duca
di Calauria,& ( n farai quelle col poco durerai nel-
la Signoria, & coll fin la lettera & per legno de nollri
,

maggior parte de giouani,& donne di Fi


fututi mali la
lenze cominciorono fare i veilimenti a modo de
Franciofi che cerano, che fecondo i nollri coilumi era
no molto dilnelli. Credette!! pe Fiorentini che fatto
Signore il Ducca vendicali le loro onte contro Pila
ni,& lui fece il contrario.che credendoli fortificare luo
(lato di lbito fece pace 6c accordo con Ioro,& publi-
colfi adi 14. d'Ottobre in quello modo, che la Citt di
Lucca rimandi! a Pilni per 1 5\anni>& poi fi riponel-
l in llato comune, che tutti gli vlciti Guelfi vi potello

no tornare, &c nhauellno i loro beni il Duca vi man-


dali chi volell per Podeil, la guardia della Citt fof
( de Pilni, & che i Pilni dellono ogni anno al Duca

per S. Giouanni 8000. fiorini in vna coppa dargento,


faceflno franchi i Fiorentini in Pil per j-.anni, rima-
nellno
Libro Secondo. 343
neflno a Fiorentini tutte le Cartella che teneuano in
(

vaIdArno,& in Valdinieuole , & Barga,e Pietrafanta,


che i Fiortini doueflno ribandire tutti gli vfaiti nuo
ui,e vecchi flati co Pilni perdonare gii Vbaldim,
,

Pazzi di valdArno,& Vbertini,cauare di prigione , Se


rendere pace a Tarlati, falciare M. Giouanni Viiconti
da Melano, ilqual il Duca rimand bene veflito, Se ac

compagnato a Pilni, Se domandando reflituzione de


loi danni a Pilni, gli apportino che era venuto per fa
re trattati per io Duca, Se coli l parti vituperolmente,
di che M. Luchino prel grande Idegno, Se coli torna-
rono in Firenze Bardi, Frertobaldi,8e loro leguaci, Se i

Pilni falciarono ogni Fiorentino ^


Adi 1 Duca fece nuoui Priori minu-
^.dOttobre il

ti milchati con Ghibellini Se di loro vno Gonfalone


,
thene.

di giuflizia entroui tre in (gri e, ero dei popolo, & co-


mune ,
e nel mezzo vno iione doro nel campo azurro
coi Cartello del Re difapra y mi degli nel Palagio dello
elecutore con poco vfieio lnza alcuna balia turboron
lne i grandi che lhaueuano fatto Signore ,
credendo
che in tutto annullafl il popolo come haueua promef
fa, Se maifime perche in quelli di fece condannare vno
de Bardi in fiorini yoo. manoperche haueua ilretto
fa gola a vno filo vicino popolano per certe parole gli
haueua detto, S coli veniua togliendo baldanza a gi
di, annull l vfieio de Gonfalonieri delle compagnie, e
toll loro 1 Gonfaloni, & ogni altro vfieio fe non luo
beneplacito, ritenne!! con beccai, vinaftieri, (cardaihe-
ri, Scaltri artefici minuti, dando loro Confali a loro
volere ,
fece torre tutte le baleflre gro!fe a Cittadini,
Y 4 fece
344 Bistorte Fiorentine
fece fare ['antiporto dinanzi al Palagio fece ferrare le
finertre della (cala del cordiglio per llpetto, prel ,
&
fece fondare per fare vno gr (To Cartello allato al pa-
lagio tutte le cal de FigIiopetri,de Manieri, & de Ma-
cini^ del bello Alberti , falciando ledificio del ponte
vecchio, fece disfare le cal di S.Romolo per fare piaz-
za infino al Garbo, mand al Papa per licenza di disfa-
re S. Piero Scheraggio, S. Cicilia, & S. Romolo, & non
lo pot impetrare,toll molte cale de Cittadini circun
llanti al palagio ,
& millui fila gente lnza pagare pi-
gione, fece fare nuoui antiporti allato vecchi per piu
fortezza , &: rimurare le porti Cominci a fare forza
.

egli,& i Tuoi alle donne, & fanciulle de Cittadini mol-


to dilnertamte,& per cagione di donne toll Sneb-
bio a poueri, & dielio per forza adal quale luogo
tri ,
il

era a guardia, & a gouerno dellArte di Calimala fece ,

fare il luogo publico delle donne mondane ,


del quale
vno filo malilcalco traile molti danari, fece fare molte
paci tra Cittadini,e contadini, che fu la migliore opera
chefacelfi, mafidillne trafl molti danari da chi le

domandaua,leu a Cittadini gli aflgnamenti lpra le


gabelle a danari pagati nella guerra di Lombardia & ,

in quella di Lucca, che erano piu di 3


^omighaia di fio

rini, che fu grande male, e disfacimento di molti Citta


dini, & rompere la fededel comune, rec tutte le gabel
ie a l , che furono piu di 2 oomigliaia di fiorini lnza
laltre grauezze polle, fece fare lertimo nella Citt, &
nel contado, & pagarlo che mont piu di 80000. fio-
rini, promifi non porre grauezze, & polne affai, fece
crelcere, e creare nuoue gabelle per S. Arrigo Fei , che
era
& .

Libro Secondo. $4$


era a ci molto adatto, dilfefi che in meli io. & di 18.
che flette Signor e traile tra di Firenze ,
Se del contado , J4a .
circa 4oomigliaia di fiorini lnza quegli dellaltre ter-
rene quali piu che la met ne mand tra in Francia,

in Puglia ,
gli vfici che teneua in Firenze erano quelli,
i Priori in ncme,& non in fatto, PodeiBM.Baglio- il

ne de Baglioni da Perugia difiderolo di danari, .Gui M


glielmo da Scefi detto Conlruadore, ma piu follo era
uo alMno Bargello , ilaua nel Palagio de Cerchi
bianchi nel Garbo, haueua ordinati tre Giudici tene-
re ragione con aliai baratterie ,
che llauano nelle cal

de Villani da S.Brocolo, Se vno M.Simone da Norcia


teneua nel Palagio de Cerchi da S. Brocolo riuedere
le ragioni del comune, Se era piu barattiere lui che eh
egli condannarla . Suoi Configlieli erano il Velcouo
della Leccia, il Velcouo da Scefi, quello d*Arezzo, M.
Tarlato, il Velcouo di Pifioia quello di Volterra, M.
,

Attauiano BeIforti,etenea!i per lcurt delle loro Ter-


re, con Cittadini poco fi configliaua,ma con M. Baglio
ne,& col Conlruadore, & con M. Cerretieri Bilclomi
ni tutti corrotti , Se viziofi, faceua loi decreti di fatto
ltto filo lggello ,
del quale traheua aliai danari , era
huomo di poca fermezza, cupido, auaro, graziato, pic-
colo^ brutto, lgace, e maliziolo,fece il Conlruadore
impiccare M. Piero da Piacenza vficiale di mercatan-
ti a, appo ned ogli baratterie, & che madaua lettere M
Luchino,fece llrignere i malleuadori di Naddo di Cen
ni , che lo faceflno tornare da confini di Perugia con
lua lcurt, torn ad 1 1 .di &
Gennaio, rotta la lcurt,
io fece impiccare con vna catena in colio , tolfe a loi
malie-
34^ Historie Fiorentine
malleuadori 5 5 1 ^ fiorini apponendole gli haueua
frodati al comune di Lucca, preffi tutti i fuor beni op-
ponendogli che haueua trattato co Sanefi, e Perugini
contro lui, Cenni filo padre per dolore dei figliuolo,
Se per tema del Duca fi fece Frate di S. Maria Nouella.
Del mefi di Marzo fece il Duca Lega & cpagnia ,

co Pifimi contra ogni loro aduerlrio,& douette lui te


nere 1 200.cauaiieri,& i Pifni 8oo.la quale Lega mol

p oco l
to difpiacque a tutti i Tofiani ,
Se olferu ,
del
detto mele fece li Podell in contado vno per fello
con grande balia reale, e perlnale ,
i piu fu de grandi,
poco rime in Firenze con grande difpia-
Se ribelli di
cere,& danno de contadini ,fece pigliare vno Matteo
di Morozo,& fecelo attanagliare in Ih vno carro, Se le
uare le carni co rafi,& dalla piazza alle forche llralci-
narlo fnza alle, poi impiccarlo, perche haueua riuela
e
to vno trattato de Medici, & altri che doueano offen-
dere il Duca, Se noi volle credere , fece impiccare in lu
monte Rinaldi Lamberto degli Abati valentehuomo
di quegli di M.Maflino perche egli haueariuelato vno
trattato che certi grandi teneuano contro al Duca, co
M. Guido Ricci da Fogliano Capitano della gente di
M.M aitino, perche non voleua vdire col che contro
343- gli fofino . Per la Pafqua di Refiirefli 1 34 5 .tenne
grandi feilecon gi oltre, & giollroui de nollri Cittadi-
ni, ma mal volentieri, perche a ciafuno era comincia-
to rincre feere, dAprile cominci adafforzare Ca- S.

lciano perche fi chiamafl Callidio Ducale, Se poco du


r. ali' vici t a di Giugno fece il Duca fconcia giultiziaa
vno Bettone Cini da Capi menatole de buoi del Car-
roccio,
. .

Libro Secondo. 347


roccio ,
il quale ii Duca poco inanzi lhaneua fatto de
Priori per la detta degmt dei Caroccio, & perche vici
to che fu dello vficio ir dolfe, e diife alcuna parola dv-
na importagli era ftata fatta ,
gli fece cauare la lingua,
& mandollo a confini a Peiro di che mor pr ertamen
te,molto ine turborono i Cittadini vedendo non po
tere parlare dingiurie, torti che riceudIno,& adi 2.
di Luglio ferm il Duca taglia c M. Martino, co Mar
cheli da Eili,& col Signore di Bologna col quale con-
traile parentado, ma piu vtile gli era la beneuolenza de

Cittadinidi Firenze , la quale gi con ie opere hauea


perduta
Fatta Lega tra iPiiniel Ducacirca 1 yoo. caua-
la

Iieri Tedeichi, &


2000/pedonifi partirono daPilni,
& hebbono alcuno piccolo lldo per leuarlgli da dof
fo,& feciono cpagnia, palfarono per quello di Sami-
niato di S. Gimignano, e Colle,
& parte di nortro con-
tado inza fare danno alcuno, a Staggia, e Fonte becci,
& in piu altre Terre de Sanel feciono ruberie, & danni
aliai ,
& ricomperoronfi i Sanefi dalloro fiorini 4000.
limile feciono in Vaidichiane, in quello di Perugia, &
a Scefi & ci fu ordine del Duca e miflui danari per
, ,

fare danno a Sanefi, & Perugini, perche non haueuano


voluto fua Signoria , ne compagnia per viuere liberi,

poi paflarono Rimino per danneggiare M. Malate-


lfa,poi fi diuilno a lldo di piu Signori
Adi 2_p. di Gennaio mor Napoli il molto per a-
drieto nominato Re Ruberto det danni 80. fiato
Re anni 5 3 & meli, lnza herede malchio, ma con 2.
.

nipote femmine figliuole del figliuolodel Duca di Ca-


lauria.
.

348 Historie Fiorentine


d Andreafio Duca di Calauria, Tal
lauria, lvna fu fpoia
tra del Duca di Durazz , nipote del detto Re Ruber-
to dvno fuo fratello , fecefne in Firenze eflquie ad

5
r.di Gennaio.
Di Febbraio sappref fuoco in Pietralnta, & arf-
ne gran parte per modo che gii habitanti labbando.
nauano,ie non che furono fuuenuti dai Duca /pra-
detto di danari, e di grano.
In detto mele pel vento caddono le mura dei dor-
mentorio nuouo de Frati di S. Marco ,
& moriui due
Frati, & vno lecoiare, lecchi ia riuoua via dai pozzoTo
{candii alie mura perche il popolo folle adatto {oc-
,

correre le mura lnza andare lotto le forze de Rolli,


de Bardi
Recojfi la mifura delio Baio che svlua colmo ra
Co che Icem iibre vna & mezzo in due.
Tornando a fatti del noilro Ducad Athene,inanzi
che compiefl tre meli della iua Signoria venne in di-
fpiacere della maggiore parte de Cittadini pe loi ini-
qui portamenti a grandi che lhaueuano fatto Signore
per non attenere loro le promefl a popolani per ha-
uere loro tolto ogni reggimento a gli artefici perche
,

nulla guadagnauano, &c generalmte tutti per le mol


te grauezze ,
& hauere tolte le loro rendite degli ade-
guamenti,
& per molte lue rigidezze, onde molte con-
gregatici sordinarono pertorgli la Signoria, & la vi-
ta non lppiendo lvna delialtra^na le principali furo
no tre fette prima fu capo il noilro Veicouo de
,
della
gli Acciaiuoli Frate Predicatore, che prima lhaueua ta

to magnificato in lue prediche, della lconda congiura


erano
Libro Secondo. 349
erano capi M.Manno,& Corlo di M. Amerigo Dona-
rle certi altrijdella terza ietta era capo Antonio di Bai ,,
4
.

dinaccio Adimari, e Medici, Bordoni, Oricellai, & Lui


gi di Lippo Aidobrandini, Se piu altri popolani, Se per
molti modi penarono ledette (ette di cacciarlo, Se vc-
ciderlo, certi daflalirlo in Palagio, certi quando anda-
ua per Firenze a llazzo a vedere la vaga dalla Croce
trebbio lettarlo che con circa 3 o. in compagnia an-
daua per la Terra , dipoi gli fu meflo lolpetto , Se fece
ferrare le finellre del Palagio , e caualcaua per la Terra
con due malnade di caualieri,& 1 ooianti, ma come a
Dio piacque per meno male , la terza ltta che era piu
pronta che laltre fu Icoperta da vno malnadiere Sane
foche lo riuelo a M. Francelco Bruneilelchi pigliando
da lui cfiglio , Se creddo che lolpelTe,&: il detto M.
FracelcOj per paura,
per lare vendetta di lioi nimi-
ci lo raanifello al Duca, il quale clamino il detto fante

lgretamente , e lputo alcuno de Caporali della con-


giura, fece pigliare Pagolo del Manzera horreuo le po-
polano diporta S.Piero, Se Simone da monte Rappoli
adi 1 H. di Luglio , i quali confedero no che loro capo
era Antonio di Baldinaccio lpradetto, il quale richie
ito comparse fu riceuuto,& prel, il perche quali tut-
ti i principali delle ltte chi fi parti, Se chi li nalcol, Se
lntendo il Duca la congiura l grande non ardi a fare
giuitizia de detti preli, e entronne in grande paura Se ,

ritrafl tutte le fue genti delle Terre, richiel daiuto il

Signore di Bologna dal quale hebbe 3


oo.fanti, Iperan
do fare grandi vendette di molti Cittadini, Se adi 2 5'.

di Luglio fece richiedere piu di 00. Cittadini dogni


3
manie-
350 Historie Fiorentine
maniera che il d lguente foffono dinanzi a lui con-
figliarlo che hauelli fare de prel co intentione dvc-
cidergli tutti, e correre la Terra , ma Iddio per fua gra-
zia non promiffe tanto male, & tutti i detti Cittadi-
ni entr grande llpetto, & manifefforonl lvna ltta
allaltra, &c eon grande concordia diliberorono di ribel
larl,e armoronl, e temendo i detti Cittadini che lo in
dugio non folle loro molto dannolo, perche ogni d
veniua al Duca aiuto dalle terre vicine &c nella terra ,

haueua piu di 600. caualieri de loi ,


ordinorono che
labato adi 16. di Luglio il d di S. Anna, dopo nona
vlciti i lauoranti delle botteghe per certi ribaldi l mo-
uelfe zuffa in mercato vecchio, & porta S. Piero, 6c gri-
dallno & coli fatto fubito tutti Cittadini
ali arme , i

furono armati appi, & cauaIlo,cialcuno alla la con


trada,&: vicinaza c 5 bdiere del popolo, e del comune,
e libert come era ordinato, & sbarrata la Citt a ogni
via,& coli tutti quelli dolrr'Arno svnirono inleme,e
sbarrarono le bocche de ponti per tenerli francamte,

& mandarono certi di loro per aiuto a Sanel,e Pilni,


che non piacque molto a gli altri Cittadini & limile ,

lubito sarm la gente del Duca correndo alla piazza, e


vennonuene circa 3 00, gli altri furono tutti tra morti,

e prel , & rubati & di principio anche


,
traffono certi
Cittadini loi amici gridando viua Duca ma come il ,

viddono lordine dato tutti l riuollno contro al Du


ca,laluo M. Vguccione Buondelmonti, che fu ritenu-
to in Palagio, & quelli tali furono M.Vguccione det-
to con certi loi confrti, & con gli Acciaiuoli, M.
Giannozzo Caualcanti & de loi confrti Peruzzi,
, ,

An-
Libro Secondo. 351
AnteIIefi,e certi fcardalfieri,&: alcuno beccaio, i Priori
per loro ficurt erano rifuggiti in Palagio, ma quelli
ciecinque flli di loro vfcirono fuori per campare An-
tonio di Baldinaccio Adimari,8ccon Adimari, Medici,
Al touiti,Oricellai, Ricci, &
altri offefi prelno tutte le

bocche della piazza, che erano piu di 1 1 &c afforzarci-, .

le, che neffuno ne poteua vfcire,& d, e notte combat-


teuano colla gente del Duca, che erano nel Palagio, &c
in fulla piazza con molti fediti per lo fettamento del
Palagio, ma pure infine la gente del Duca tafciati i ca-
ualli la fra fi fuggirono nei Palagio, -Se in quello mede
lmo tempo Corf di M. Amerigo Donati e Tuoi fra-
telli^ confrti per fcampo di fuoi amici, & parenti af-
flirono le carcere delle iliache, che erano di legname,
& con laiuto de prigioni le ruppono,e vfeironne tut-
eli i prigioni, i quali in brigata coi fguito di M Manno
Donati, & di Niccol di M Atamano, & di Tile Benzi,
.

e confrti, & dAntonio di Baldinaccio Adimari, & di


Beltramo de Pazzi, & altri amici de prigioni afllirono
il Palagio del Podefla,& perche neflna refilenzafece
M. Baglione da Perugia Podell,ma con paura, e peri-
colo fi fugg in cala gli Albizi, f bito lhebbono, & ru
boroilo infino alle fineflre,e panche, & aperfno a tut-
ti i prigioni che erano in Bolognana,6e arfno tutte le
fcritture , che vi trouarono ,
& limile fecionodi tutte
quelle della camera del comune doue erano fcritti i ru
belli, c il fimigliante feciono all vficiale della mercata
tia, & in tante ruberie ,
niuno danno fu fatto f non a
gente del Duca, i Cittadini dltrArno paffarono di
qua a cauallo , & appi alle infgne del popolo & del ,
3$z Historie Fiorentine
comune gridando muoia il Duca,& congiunlnfi con
gii altriCitc adini ,
che furono piu di i ooo. cauallo,
Seioooo. appi tutti Cittadini armati lnza i altro
popolo minuto il Duca che s era ridotto nel Palagio
,

con circa 40 o.huomini, con poco da mangiare vederi


doli fi fieramente aflaIito,& creddofi rimediare la Do
menica mattina fece cauaiiere Antonio di Baldinaccio
Adimarijctro al luo volere, ma fecionglele acconln*
tire i Priori che erano rinchiufi in Palagio per lo me-
glio ,
Se Ialciollo infieme con gli altri che hauea prel,
Se puol in fili Palagio badiere del popolo, ma per que
Ito non cefs punto laffedio, la Domenica notte man
darono i Sanel in aiuto 3 oo.caualien,& 4oo.balefirie
ri con li loro horreuoli Cittadini per Ambalciadori,

i Saminiatefi madarono in aiuto 2 000.pedoni, i Pra-


tefi $oo. 8c venneui il GonteSimone da Battifolle, Se
Guido filo nipote, con 400. fanti, Se di nortri Cittadi-
7
ni armati vennono il lguenre d grande quantit i ,

Pilni madauano ^oo.caualieri richiefla di certi gra-


di doltrArno,come detto dilpra, Se per gelofiafu
loro mandato incontro infino al Borgo della Lafira,
che fi tornaflbno adrieto, i quali tornandoli furono af
Ialiti da quegli di monte Lupo, Caprara, Empoli, Se di

Puntormo, Se furonne morti piu di 1 co.& tolti 200.


caualli,gi Aretini lntito il cal del Duca fubito fi ru-
bellarono da lui , Se cacciarono tutti i luoi vficiali , il

Cartellano fiibito sarrend , il quale era Guelfodi M.


Bindo Buondelmti, a Cartiglione Aretino erano per
Caitellani Andrea di Tingo de Bardi Se Iacopo di Lai- ,

no de Pulci, che fubito lo rderono aTarlati a Arezzo,


il fi-
L TiB R 0< i
SE C O N Er O. 3 53
&
il limile feciono i Pillolfi) & riduflnfi -a- libert, 'p-
IJ4J<
polo Guelfo, & disfciono il Cafleo fatto pe Fioren-
Maria mon*
riprefnoSerraualle,rubelloffi S.
te,& monte Topoli, tenendoli per loro, rubellofi Vol-
terrane tomoli alia Signoria di Attardano Beiforti, M
ri limile feciono quelli di Clle, & .Gimignano,-rirn-
nendoiiin loro libert, indi a poco il Vefcouo di Firen-
ze con certi altn buoni Cittadini feciono fonare lac-
pana dei palagio del Pdelfa , & bandire parlamento
per ribandire lo ifato > & Signoria & luned ,
appreffo
congregati in S. Reparata ele-flno 1 4. Cittadini con
grandebalia riformare la Citt, & leggi cio 7. gran^
di , &c j popolani, i nomi de' quali furono quelli ,
M.
Ridolfo de Bardi, M .Pi ito de Rolli, Sandro di Cenili
Bniotti,M.GiarinozzoCaualcanti, M.SimonePefuzi,
Filippo Magalotti , M. Giouanni Gianfigliazi Bindo ,

Altouiti, MtTell Tornaquinci, Marco degli Strzzi,


M.Bindo della Tof, MJFrancefco de Medici, MfTfW
lano Adimari M: Bartolo de Ricci & ragdnauanfl ,

nel Vcfcouado,& lbit idetf 14. eleflBri p^r Pode


ila il Conte Simone il quale rinunzi
, &
,
pet o in fo
luogo eleffono M. Giouanni Marchef da VarIiano,3c
in tanto ch penafl' venire per vice Pdeli elefln
Cittadini vno per fello, i quali furono M. Berto Fre-*
icobaldi ... . . dallAntelia ,
Nepo Spini, Pagolo
Bordoni , M. Francefco Brunellefchi Antonio degli
,

Albizi , Se flettono nel palagio del Podeil con 200.


5
Pratefoenendo ragione fommariy$: continua-
fanti (

mente d urau ladedio ai palagio dei Duca fu pref fe


gli Altoiuti vno notalo del Cbfert&dfo -dd'Dufca-
01 Z flato
e.

354 Hi sto rie Fiore-ntin'e


lato micidiale, & reo, e fu tutto tagliato a bocconi, S
(nule fu fatto in filila Maria , vno
fogna di porta S,
M. Simo ne da Norcia (lato vficiale dei Duca, fopra le
ragionidei comune per hanere egli a torto tormenta-
ti, e condannati molti Cittadini , Se il limile fu fatto a
vno Filippo Terzuoli fiato Capitano de Sergenti, Ser
Arrigo Fei , chera iiato (pra legabelle fuggendoli da
Semi come Frate fu conolciuto,e morto San Gallo.e
firalcinato ignudo da fanciulli inlino alla piazza de
Priori , Se iui fu appiccato pe piedi , Se (parato come
vno porco, i ^.eletti, Se il Velcouo,Se il Conte Simo
ne ,
Se gli Ambalciadori Saneli itauano in continoua
pratica colDuca di trarlo di Palagio, ma nefluna con
cordia volle mai acconlntire il popolo le non haueua
no prima dal Duca il Conlruaaore , Se il figliuolo Se ,

M. Cerrettiere BilHomini per farne giuftizia, Se non


volendo il Duca acconlntire quefio i Borgognoni,
che erano con lui in Palagio gli dilfono^he inanzi che
volellno morire di fame e darebbono prel lui mfie
me co detti tre, il perche al Duca fu necellrio dargli
alpopolo , Se venerd adi primo dAgofio in lulle 2 2
hore i detti Borgognoni mandarono fuori dellanti-.
porto del Palagio nelle mani del popolo il detto M.
Guiglielmo da Scel luto Conferuadore, Se vno luo fi-

gliuolo det d anni 1 8. di poco inapzi fatto cauaiere


dal Duca , il quale fu il primo tagliato minuti pezzi
dal popolo in prelnza dei padre, Se fubito fu fatto il l

mile al padre portandone chi vno pezzo!, S chi vnal-


tro in filile lance,8e lpade,Se hebbeui de l arrabbiati,
beftialiche mangiarono di quelle carni crude, Se lzia*
V to
Libro Secondo. 355
fo alquanto popolo dimenticarono M.
il Gerrettieri,
che doueua elTere il terzo , Se meritamente , il quale la
lra medefima da certi de Bardi, Se alni fuoi amici ha-
lolmente fu tratto del Palagio, Se mandato via, per
la morte del Conlruadore fi ledono caualieri due de
gli OriceIIai,& due degli Altouiti a quali egli hauea pri

ma giudicati a morte i conforti, e fUronne poco Ioda-


ti. Adi
f.
dAgofto il Duca ^arrnd die il Palagio a
detti 14. & al Velcouo,e Contse Ambalciadori lluo a-Athcne.

le perfone di le, e di fua gente ,


i quali nvlcirono coti'
grande paura, 8esaccompagnati da piu Cittadini , 8e da
Sanefi,il Duca con fitcramento rinunzio ogni Signo
tiad giittridizionc, e ragione acquifttaipra ja Citta,
contado, diftretto di Firenze, Se per paura della furia
del popolo rimale guardia de Priori colla fila priuata
famiglia infino ad 6 . dAgofto, & la notte n vici bene
accompagnato da Sanefi ,
8e Conte Simone,Se piu*
:

noftri Cittadini pafs


,
Amo dal ponte a Rigriano ,
Se-

da Valembrol a Poppi , Se iui fatta l retiffagione

promelfa nand per Romagna Bologna Se dal Si-


gnore fu bene riceuuto, e donato di danari, & caualli,
Se poi da Ferrara nand a Vinegia, Se iui armate due
galee fi part di notte ,
Se andonne in Puglia fimzaa-
Ipettar fua gente, i quali lalcio indrieto male conten-
ti, e tale fu la fine, Se partita del Duca con noftri guai,
Secon portarne molti de noftri danari, Se lbito do-
po la fila partita fu difttrmata , e pacificata la Citta,
andoronlne i foreftieri, aperfonfi le botteghe , Se le-*
uofl via 1
; ogni ordine fatto dal Duca ,; Si rdinofi,
che per memoria di ci fi guadafle ogni anno il d
f
Z 2 di
.

Historie Fiorentini
di Santa Anna con (blenni vfici ,
& offerte per Io

comune
Molti configli tennono fubito i detti i 4, del mo-
do di riformare la Terra nei Priorato, & negli altri
vfici, pareua a grandi doure participare gli vfici ,
ei-

fndo Ititi principali ricouerare la libert, i popola-


ni vfi reggere lo confntiuano , gli artefici , e popo-
lo minuto ancora il confntiuano falup che nell vfi-
cio del Priorato , & de Collegi, infine per consiglio
del Vefcouo,edeSanefifivinf che i grandi partici-

Principio
pafino dogni vficio , c perche i flli erano difgua-
di quariie gliati participando piu lvno di laltro delle grauez-
ri
ze , non parue giulfo che de gli vfici doueflono eflre

eguali, participaua il fifodoltrArno della preitan-


za di fiorini iooooo.piu di 2 8 migliaia di fiorini, il

fllo diS. Piero Scheraggio fiorini 2 ? migliaia ,


prta
di Duomo 11 migliaia, porta S. Piero 1 5 migliaia ,
&.
pero sordin che per raguagliare la Terra fi riducefi.
primo fi diceflS. Spirito colla inf-,
le quartieri , il

gna della colomba colivliuo in bocca, il fecondo di S.


Croce colla infgna della Croce, il terzo di Santa Ma-
ria Nonella colla infgna del Soie co razi , il quarto
di San Giouanni con infgna di detta cappella fli Sn
Ciouanpijcon due chiai dallato , eleflonf ;pe;det-
ti 14. fare Io Scjuittino de Priori diciafiite popola- :

ni, e otto grandi per ogni quartiere ,


& furonui i det-
ti 14. &
Vefcouo, che in tutto fuiono if.&per
il 1

configlio de Sanef ,& del Conte sordin, lene tira-


heflino per ogni vficio dodici , cio tre per quartiere,
yno grande, & due popolani, tutti gli altri vfici fofTo-
. ,

Libro Secondo. 357


n per met, Scotto Configlieli diliberare infieme
34J.
co Priori le grani col, in luogo de 1 2. viri cio 4.
grandi, e 4. popolani , fatto lo S (pittino fi Iparl vna
noce, che de primi Priori doueua eflere M. Manno Do
nati ,
& altri troppo potenti , di che molto fi turb il

popolo, & fi quali in arme, nlno alla tratta de nuo-


ui Priori ,
a due d, Hvlcita d Ago ilo per durare lo-
ro vfcio infino Ognifanti, i nomi de quali furono
quelli per S. Spinto ,
Zanobi di M.Lapo Mannelli,
Sandro di Sunone da Quarata,& Niccol diCione
Ridolfi per S. Croce, M. Razante Forabolchi , Bor-
,

ghino Taddei, & Nailagio Tolofini ,


per Santa Maria
Nonella, Vgo degli Spini per grande, M.Marco Mar-
chi Giudice, & Antonio dOrl Valennni, per S.Gio-
uanni, M.Francelco della Trita Adiman, Bellincione
degli Albizi, & Neri di Lippo, gli otto Configlieli fu-
rono quelli, Bartolo di M. Ridolfo de Bardi , & Ado-
uardo Belfredelli, Domenico di M. CiampoJo Caual-
canti,& M.Francelco di M. Lotto Salutati Giudice,
Nepo di Dodo Spini, & Piero di SerFeo da Signa, Bel-
tramo de Pazzf Piero Rjgaletti pure de detti Rette ,

il popolo quieto, ma non per contento di tale melcu

glio, nielli 1 Priori in vficio i 14.I1 tornarono cal,ri-


lerbandofi la balia , & raguhandofi alcuna volta nel
Velcouado
Per non lntire raffermi gli ordini della giullizia,&
per Io caldo della nuoui Signoria cominciorono certi
ae grandi fare delle forze c homicidij nella Citt,
,

& nel contado ,


e di falle accul contro a popolani
il perche elfendo il popolo male contento di loro
o Z 3 com*
35^ Hi sto rie Fiorentine
compagnia, & dubitando di peggio tutto commollc fi

contro a grandi co d i M. Giouanni della Tof,


laiuto
M. Antonio di Baldinaccio Adimari, di M. Geridc &
Pazzi caualieri di popolo a qualimolto difpiaceua i
modi de loro confrti , & degli altri grandi, & anche
ne furono cagione certi popolani per farli maggiori, e
legatamente trattarono co detti , & con certi Capo-
rali di popolo, e col Vefcouo & con certi de Priori
,

popolani di recare il fecondo vfcio de Priori a 8. po-


polani & vno Gonfaloniere di giuftizia fchiudenao-
,

ne grandi & che foflno partefci degli altri vfici


i
, ,
il

Vefcouo buono fine & credendo fare fatto dac-


,
il

cordo lne fcoperf co foi 14. compagni fra quali


erano 7. de principali de grandi , quali 7. tennono di
i

ci rnolti configli con molti grandi, i quali in tutto ne


garono,& maffime i Bardi chiamando il Vefcouo tra-
ditore^ fornironfi darme, & mandarono per loro ar-
mici di fuori, il perche la Citt sarm ctro a loro col
configlio de detti, M.Giouanni, M. Antonio, &M.
Ger, i quali infieme con molti altri popolani venno-
no armati in flla piazza de Priori gridando viua il po
polo, & muoiano i grandi & gridando forte a Priori
,

gittate dalie finefire i voflri compagni grandi , noi


varderemo tutti nel Palagio , & recate le fcope mifl-
no fuoco nellantiporto, i Priori popolani attendeua-
no fcufre i grandi dicendo effere buoni , & con loro
in grande concordia, infine econuenne per forza tutti
1 Priori grandi rinunziaffono allvficio & andaronnc ,

con afi paura accompagnati infino alle loro cal adi


2 2 .dOttobre, part i quattro Priori di Palagio, & dis-
fatto
,

Libro Secondo. 359


fatto. lvficio degli 8.confjgIieri, i Priori che rimafono .

coi coniglio delie capitudini .delie 2 1 . arti eieflno

1 2. Configlieri popolani 3 .
perguartiere , & eleflono
1 6. Gonfalonieri cio 4. per quartiere che manzi alla
Signoria dei Duca lleuanoeilre & feciono Gon
falonieredi giullizia oltrArno Sandro diSimone da
Quarata che era Priore, & feciono il coniglio del po-
&
polo 7 f. per quartiere, coli i riform la Terra . Per
quella operazione grauati i grandi continuo minaccia
uano bench haueuano pure grande paura del popolo,
il quale lbito fece rifare i {erragli alle vie llando con- Riptere

tinuoarmato, & facendo grande guardia &c di d, e di ,


u
a
notte . In quello bollore vno matto caualiere M. An- & rifeci oli
dreade gli Strozzi contro a volere de loi confrti ar- fdoiuen!
mato & in fu vno cauallo couerto con compagnia di
,

molti ribaldi Icardalleri & limili genti promettendo


,

loro di fargli ricchi, & {ignori molte per la Citt con fi

quella brigata gridando viua popolo minuto il

muoiano le gabelle,^ il popolo grad , Se vennono al-


la piazza de Priori per allire il Palagio, & fare Signo-
re il detto & con lettamenti, e pietre dal
M. Andrea ,

Palagio furono cacciati con molti morti, e fediti,, & ve


nono al Palagio del Podell , & fu loro fatto il limile
dalle gente del Marchel di Vargliano, che era Pode-
re tornati a cala il detto M. Andrea fu prelda tuoi
confrti, e vicini, & mandato fuori delia Citt, & sban
diro per rubello ,
vedendo coli diuilo il popolo molto
fi rallegrarono grandi
i
, & ogni d saftrzauano, ma
infine al popolo rimale pure la Signoria , & molto per
quello ne lomont il popolo, & di nuouo ordino di
Z 4 fare
$ 6o Htstorie Fiorentine
fare Squittino di Priori U & Gonfalonieri, & adrto
i

Squittino ordmorono che interuenifl ly. Priori , Se


1 2 .Chgheri,& 1 <j.Gfalonieri,& j della mercatan-
.

tia,&
j 2 .huomini eletti delle 2 1 .capitudinidell'arti,e
2 8. arroti per ogni quartiere tutti artefici, fiche 1 tutto
erano 206. tutti quelli feciono nuouo Squittino,anda
rono partito 3 346\huomini,&ri vene rimalno il
decimo.ordinorono che la tratta fofl 8. Priori, & vno
Gfaloniere digiuilizia accoppiati per modo che ino-
gni vficio foflno 2 popolani grafl 3
.mezzani, e 3
.ar
.

retici minuti, 'il Gonfaloniere fofl lvna volta dellvna


trta, & laltra degli altri, fi che ogni membro lhauefl
la fila volta, fu cpiutolo Squittino adi 20.dOttobre
1 543 .e trouofl vi rimalno piu artefici che n tocca-
Rifecionfi
gli ordini
ua per errata. Fatto lo Squittino fi rifeciono gli ordini
della giu
itizia con-
della giufliziactro a grandmati annullati per lo Du-
tro a gradi cale poi pe 1 4 ,& riformorli come prima co due limi
razioni, fvna che doue prima le alcuno de gradi oflen
deua vno popolano, oltre alla pena del malfattore, era
no tenuti 1 Tuoi clrti a pagare al comune 3 000. lire,
ordinofl per petizione ne cligli, che quello non toc-
cafld n aiuoi clrti infino in terzo grado, & non
hauendo il terzo toccafl a! quarto, & dando prel,
morto il malfattore nhaueflno le 3 000 lire Laltra .

limitazione fu che certi piu pacifichi furono fatti po-


polani, quali furono 4-de Manelli, tutti
t
1 NerJi di Bor
go S.Iacopo, & dal ponte alla Carraia, tutti i Manieri,
Spini,Scali,Brunellelchi,PigIi,partedegliAgli,tuttigli
Aliotti,Compiubbefi,Amieri,M.Gioani della Tol,e
frategli,c nipoti, & alcuno loro clrtod Guidi, c mol-
te
. &
Libro Secondo.
-
te altre Ichiattedi contado quali lpente,cio Cte da il

Certaldo,e figliuoIi,& nipotini Conte da Puntormo,c


figliuli , & nipoti bench non haueano altra Contea,

che il nome, quelli da Lucardo,quelli da Cuona, quelli


da mte Rinaldi, quelli dalla Torricella, quelli da Seza
ta, quelli da Mugnano,i Benzi da Feghine,quelli daLu

coieria, quelli dal Colledi valdArno, quelli da mtelu

go della Berardmga,& piu altre {chiatte di contado, in


tutto furono circa ^ oo.nuouamte fatti di ppolo per
fortificare il popolo , & indebolire i grandini vfici di
che furono Ichiufi grandi furono Priori
i 1 2.& Gonfa
lonieri di cpagnie ne Capitano di leghe del ctado in
fra 5-. anni , chi facefl homicidio , fedifl, tagliafl
mbro a popolano approuato pel cfiglio del popolo
folle in perpetuo de gradi, tralfonfi i Priorie 1 a.& Go
nuouo Squittino per entrare in Caldidi
falonieri del
Noubre,& furono i piu artefici & fu ctento il popo
Io che fi pot dire il reggimto elre negli artefici. Pe*
benefici riceuuti dal Cote Simone da Battifolle,&Gui
do filo nipote, e figliuolo del Cote Vgo,iI nofirocomu
ne gli ridimi di Settbre le terre dAmpinana,Mcio-
ne,BaIbilcio,&: Iiberoffi comune d Arezzo dalla Sig.
il

di Firze dando al noitro comune al bilgno


p 4. anni
1 oo.caual.e fio. doro anno per ;nfino in soma di
.
p
2 0omigliaiadi fio.che noi vhaueuamo melTo, dielfi il

Cartello di Pietrasara al Vefcouo di Luni pche guerreg


gialfe 1 Pilni co laiuto di M.Luchino,& nota che
p la
nouitdel Duca perde il nroce la Sig.dArezzo, Pillo
ia,Serrauale, Volterra, S.Gimignano, Colle, Pietrasata,
S. Maria mte, mte Topoli, Cafiiglione Aretino,

piu
. . .

3 6z Historie Fiorentine
piu altre Terre per difetto de nofiri Cittadini chve-
rano Cafiellam
Perche la nofira Citt haueua bifgno diripofdfi
i. fece pace co Pifnfie bandifl adi 1 6 di Nouembre in-
.

chiudendoui. che Lucca rimanefl loro , & deflono al


nofiro comune iooooo. fiorini in i4.anni ogni anno
per errata, & per S.Giouanni, & ai noilro comune ri-
maneiTe tutte le Cartella che teneua, Se f ranchi i Fiore
tini in Pif di quello venifl per mare di z oomigliaia

dogana che era il quarto piu


di fiorini alia fiima, della
del refio pagaflono danari due per lira, Se i Pifni in Fi
renze di 0000. fiorini di roba venifl'e da Vinegia , Se
3
dei refio pagaflono danari due per ina

3 * 4- Delmef di 344. reggendo in Firenze


Giugno 1

quafi gli artefici come detto difpra furonocondan-


nati molti dallo efcutore di quelli che s erano trouati
Rettori , Cafiellani in Arezzo ,
Cafiiglione ,
Se altre

Terre che fi perderono ai tempo del Duca,& in grandi


fonarne di pecunia per modo che molti 'danari entro-
rono in comune,& i piu furono de grandi che la mag-
giore parte erano di loro in quegli efrcizij ,
fecef an
che in detto mele vficiali a potere rifare rubelli certi
Ghibellini,& poflenti di quegli che erano rubegii inan
Duca, perche fo tempo sarfno i libri, fu anche
zi al

condannato Corfodi M. Amerigo Donati per contu-


mace per lettere che fi frenarono di trattato che tene-
rla con Lombardi contro al popolo di Firenze ,
certi

vero, n vero che fi fufle, perche molti pareua ope


ra impoflibiie a lui fnza maggiore aiuto Se in pochi ,

di poi lai, Se la moglie morirono a F urli


Adi
.

Libro Secondo. $<*$


Adi S.dAgoftosapprelfuoco da le in vno pan-

no ribaldato in vna bottega di lanaiuolo di S. Marti-


U4*.
no, & arlno diciotto caie, & botteghe di lanaiuoli co
grandiflmo danno di panni, Iane,& altre col, in detto
tpo l fece anche nuoue leggi contro a grandi, ma C- &
fime vna che llrigneua ogni huorpo che folli di fuori
in Signoria, lldo tornare a pena dellre sbandi-
to per rubello,e tornorono con grandi {conci, Se dan-
ni &.quello li fece per paura che hebbe il popolo per
,

molti che n erano iti loldo co M, Luchino, Se c M.


Martino, e Ferrara, e a Bologna, e nel Regno, fece!!
anche legge che qualunche vccidefl il DucadAthe-
ne hauefl dal comune ( oooo. fiorini , Se che in la per
p'etua vergogna folle dipinto nel Palagio del Podert Fu dipinto
jl Duca
con M. Cerrettieri BilHomini , Se con M. Meliadull, dAihcne

col Conlruadore Guglielmo da Sceli, &: col figliuolo,


e M. Rinieri di Giotto da S. Gimignano, Se il fratello,
non fu molto lodata opera perche il difetto fu di chi
lo fece Signre, ma fecel per le cattiue opere che face-
ua in Francia contro a Fiorentinidomandando rapre
fglia al Re di Francia contro a Fiorentini per amende

che domandaua ma rimedio!!! con mandami Amba-


fciara ,
Se con lettere Papali, e tutti Icriueua lettere in
Firenze a luoi amici, llpettol commouendogente,e.
promettendo di tornare, furonne impiccati due legna-
iuoli luti loi credenzieri che riceueano dette lettere.
Et del mele di Dicembre la campana delcon figlio
che era in lu merli dei palagio l pole in falla Torre dr
to acci che li lntirt meglio oltrArno Se doue era
,

quella fi pol la campana che venne da Vernia , Se or-


dinoffi
34 Historib Fiorentine
dinol che lnall quando sappigliafl il fuoco in Fi-
renze acci che le guardie poteflono (occorrerai, & di
Gennaio furono ribandiri gli Vbertini per accordo fac
ro con I oro,& col Velcouo dArezzo loro confrto Se ,

dierono per ficurt al noltro comune nelle mani del


Conte Simone Ciuirella,Cennina, Se il palagio di Ca-
ltigliqne degli Vbertini,& certe altre fortezze, del me
fedi Febbraio furono condannati per rubelli tutti gli
Vbaldini fluo il lato di quegli da Senno per laguato,
e battaglia che feciono alla noltra gente a Firenzuola*
Se Tirli alla cacciata del Duca, Se i loro beni confilcati.
Et in detto mele venne in Firenze due Ambalciado
ri dal Re di Francia a petizione del Duca dAthene do

mandando amenda a quali fu diligentemente inoltra-


to i cattiui portamenti del Duca, Se molto furono ho-
norati, Se partironl aliai contenti e per!! mandin ,

Francia ambalciata,come detto dilpra, Se nondime


no non l alterine per il Re di fare contro a Fiorenti-
ni, come l dir manzi, ordinofi ancora in detto mele

che tutto il debito che il comune haueua fatto co loi


Cittadini al tempo de 20, che fu circa 46omigliaia
di fiorini, Se pel debito di M. Maltino che fu circa cen-
tomila, tutti follno Icritri in vno libro, e meritati a 5-,

per 1 00. lanno dando ogni mele la la rata ,


Se a ci
furono allignate certe rendite di gabelle, dopo certe
paghe di M. Maltino, Se cominciolli a pagare detta
prouifione dOttobre 1 545-. Se ad 14. di Marzo mo-
r in Firenze Iacopo di M. Giambene ,
Se fu lppellito
S. Croce che fu riputato lnto con vilibili ,
Se aperti
miracoli, dillfi che predille a luoi amici molte col
.

Libro Secondo. 3^5


future.Del mele d Aprile 1 34^X1 fece in Firenze vna
iniqua legge contro a cherici che qualunche cherico
1}4h
ftndefl alcuno laico di maleficio criminale folle fuo
ri della guardia del comune , & potelTe eflere punito
dalla Signoria lcolare in hauere,& in perlna non r-

lrbandofi alcuna degnit chericale , & quello fu per


certe Iconce col fatte per alcuni cattiui onerici, &: non
dimeno fu molto biafimata 6c quello fu de frutti del ,

reggimento degli artefici ,Sc funne molte querele in


corte al Papa , & per quello, & altre col venne poi le
differenze fra la Chiel e i Fiorentini
Del mel di Maggio i Reggenti di Firenze di fatto
tollono ctro a ogni giullizra a certi nobili di Firenze
molte pollflloni Hate donatedal nllro comune lo
ro antichi per gratitudine di molti benefici fatti, c pri
ma ne tollono alcune a- Pazzi, le quali il comunedon
loro infino lanno quado il popolo fece 4. di Io
1 5 2 1
.

ro cauaheri,e difenditori,cio 2 . figliuoli di M.Pazzi- ;

no,& 2 loi nipoti, pecche il de'tto M,Pazino era llato


.

morto i lruigio del comune, & in vita infieme co loi


clen ti era luto capo-, e dfenditore del popolo ctro a
gradi, & ogni altri,& il fuo padre M. Iacopo caporale 5

del popolo fu morto pi comune mote aperfficome


adrieto latto mtione ,
il limile fu fatto a figliuli di
M.Pino,e M.SimonedellaTol,di pofiefloni donate
loro quado il popolo gli fece caual.p benefici liceuuti,
& fimile a figliuoli di M.Gio.Pinide Rodi,che mor
Vignone Ambalciadore Papa Gio.montoronodette
polllfioni 1 5-000. fio. bche n ne venill in comune
la met, & furono aflgnati rifacimento deponti,
or- Adi
.

3 66 Historib Fiorentine
Adi 1 8. dicompie di ferrare, & volgere il
Luglio fi

ponte rifatto doue era il ponte Vecchio con 43 .botte


ghe fuui delle quali traheua il comune di pigione lan-
no circa 8oo.forini,cofi il detto ponte circa fio. ....
Se in dettoanno fi cominci il ponte a Santa Trinit,
Se fu compiuto adi 4. dOttobre 1 46'. Se merlofl il
3
Palagio delPodelH,& miflfi in volta il tetto difpra.
Et in detto anno fi cominci a nuolgere & rinouare ,

la Cappella di S.Giouanni,& la cornice dintorno affai

piu bella che non era prima perche era rotta, e guafi a,
Se faceua acqua,
& guaftauale fio rie del Mufaico.
Domandando M. Mafiino in detto anno del refto
della vendita di Lucca tra di capitale, e d intereffi piu
di 1 3 omigliaia di fiorini, fi dihber in Firenze daban-
donarequlli 1 2 .Cittadini che v erano per fiadighi,&.
non gli {cambiare piu come fi fleua, acci che non ha
uefl 24, i quali fubito furono meffi da M.Maftino in
prigione infeme co gli altri Fiorentini, il Marchef di
Ferrara sinframifl di mezzo , Se accord la col per
75migliaia di fiorini promettendo i Fiorentini di pa-
gare fra due mefi , Se cofi feciono, &: accattaronfi da
Cittadini aflgnando per merito 5-. per 1 00. delle ren
dite delle gabelle infeme col dbito vecchio, che il co-
mune haueua prima
Venne in quefli tempi grandiflma carefiia di mo-
nete dariento che quali non lne trouaua perche tut-
te fi fondeuano, Se mandauanfi olrra mare che valeua
la librari lega d vndici once piu di lire 1 2 . a fio. Se pa-

tiuanne i lanaiuoli, & artefici grande difagio, per que-


!

fiosordin j
che neffuno traheffe di Firenze oriento
*
-

-, {tto
.

Libro Sego h d o. 3^7


{tto graue pena , & fecefi nuoua moneta d'ariento
lega donce vndici, e mezzo di valuta di iidi 4.1vno,
J4f.
& chiamoronfi nuoui Guelfi, Se hebbono buno cor-
fo ,
ma certi Cittadini feciono venire
da Siena certi
fare moneta falla limile quella, & furono prefi, & arfi
due , Se quelli che la faceano tare furono richiedi, Se
per contumace condannati nel fuoco.
anno fall la compagnia de Bardi grande,
In quello Bardi, Pe*
ruzzi.
e potente piu che altra d 'Italia Se quella de Peruzzi,
,

per danari predati, pagati per Io Re dInghilterra,


e
&
ai Cicilia da quali fi trottarono huere vno milione di
fiorini, Se i Peruzzi <5bomig!iaia,.Se furono poi cagio-
ne di fare rouinare deIiahre,accordaronfi i Bardi r-
dere Iidi 5?. danari 3 .pf
r lira, Se i Peruzzi Iidi 4.
Allentrare di Gennaio vno d circa hora di nona
entr vno lupo in Firenze per la prta S. Giorgio, 8e
Icorl gran parte doltrArno, 8e fu prel, Se morto in
Verzaia alia porta Si in qttedi d cadde vno feudo di
,

gefl collarine del Giglio che era commefl lpra la


porta del Palagiodei Podeil che amenduni furono
,

reputati cattiui auguri


Del mele di Febbraio Filippo di Valos Re di Fran-
cia ingiudamente petizione del Duca dAthene con-
cedette raprefglia contro a Fiorentini in hauere,8e in
pedona per tutto il fuo reame , le infino Calendi di
Maggio prodi ino non lo hauedno contento della me
da che domandaua, che era infinita quantit di danari
non volendo, mai intendere le nollre ragioni dal (n-
daco del comune , che vera prelnte ne farne com- ,

raedione con grande lito biadino, & conuenne chei


Fio-
$68 Hi sto rie Fiorentine
Fiorentini fi partifTono, 6 iteflno in franchigie ,
ma
tolto ne moiir Iddio vendette.
Era in quello tempo in Firenze Inquifitore (pra
gli heretici mio Frate Piero dallAquila de Frati Mino
ri (perbo, Se defi derol di pecunia,& per guadagnare
era latt Procurarbre, efindaecr.di M> Piero Cardinale
di Spagna a rilcuotere i 2 coodoringchshatreua haue
r dalla compagnia degli Acciai doli fallita, & per que-
llo fece pigliare a tre meffi con alquanti famigli dei 1

Podelt, iVI.Salueitro BaronceJli compagnodegli Ac-


ciainoli vlcendo di Palagio de Signori accompagnaro
da certi famigli de Signori , il perche dalla famiglia de .

Signori, & del Capitano del popolo fu fatto lanciare, 1

& furono prefi quelli che lo prefno , Si a i detti tra


meli! fu ciafeuno tagliata la mano ritta ,
e confinati
per 1 o. anni fuori di Firenze a famigli del Podelt fu
perdonato per molti prieghi del Podelt fallandogli
per ignoranza, preterendo volerne fpportare ogni
&
danno ,
lo Inquifitore per (degno ( nando Siena , Se.

{comunic i Priori, & il Caoitano,& interdille la Terra

fe fra i fei meli non nhauefl il detto prigione . Alia


detta {comunica sappell in Corte >
Se mandofli per
ci Ambalciadori al Papa,i quali furono M.Francesco
Brunelle(chi,Mj\ntonio Adimari,M.Bonacor(b Fre-
Icobaldi cherico, M. Vgo della Stufila Giudica, Se Lip-
po degli Spini ,
Se Ser Baldo Fracaflmi loro notaio col
lindacaro,& portoronoai Cardinale 5
ooo.fio.contan
ti,& di (10.7000. saccordorono con lui dargliene -
gni anno certa parte , Se detti Ambalciadori furono ri-

ceuti molto bene dal Papa, Si in publico conceltoro


Libro Terzo. 3 69
rip rodarono lo Inquifitore come disleale, e barattiere,
& come molti Cittadini hauea fatti ricuperare giade
qutit di danari per piccole col, che piu di 7000 fio.
li da Cittadini in 2.anni,8c per furonotut
dille traile

te le fue Icomuniche llpel per certi tpi, & da quelli


d manzi attelno i noilri Ambalciadori in Corte alio
ro lpezialit,& per tornarono a Firze co poco hono
re,& collo detta Ambalciata piu di 2 yoo. no. per qu
Ilo fi fece ordini in Firze, che nefiuno Inquifitore fi po
tcll impacciare {e n di filo vficio,& n potelfe cda-
nare perlna in danari, ma gli heretici ardefigfecefidif
fire la la prigione acci che le volefl imprigionare
perlna gli tenefl alle llinche co gli altri, &c che nelfu
no Rettore potell dare aiuto di la famiglia, alnqui
fitoi'Cj a Velcouo di Firze, di Fielle lnza liczia

de Signori, & che lo Inquifitore n potell ccedere di


portare arme piu che a ^.famigli, &
Velcouo di Fir
il

ze a 1 2 . & quello di Fielle a 6 che prima nhaueuano


.

piena tutta la terra, & dillfi che lo Inquifitore lhaue-


ua cceduta a piu di 2 50. Cittadini che ne guadagna-
ua lanno circa 1 000. fior, partiti gli Ambalciadori di
corte il Cardinale di Spagna come fellone c aiuto dai
tri dinuouo feciono citare il Velcouo, & gli altri Prela
ti per n hauere oflruato lo interdetto, & i Signori, e

collegi, e funne grade turbazione i Firze, dilfefi che il


Papa lo fece
p fare riuocare certi dilnelli llatuti fatti
in Firze ctro alla Chiela,de quali detto adrieto, &
anche perche voleua trattare concordia col fuo eletto
Imperadore , la quale col non piacque in Firenze.
Del mele d Aprile r 346* venne in Corte al Papa:
Aa Carlo
, .

370 Historie Fiorentine


Carlo figliuolo del Re Giouanni di Boemmia, il quale
fi dilpuol farlo eleggere Imperadore,& cofi lgu,b-
Carlo di che dilcordia ne folle fra Cardinali per che partito
Boemraia ,

nuouo lm di Corte colla fila benedizione, e tornato in filo pael,


pcradorc.
adi 1 1 .di Luglio profilino fu eletto Re de Romani, b
che fi dille gli mcorono 2 boci, da certi fu chiamato
Io Imperadore de preti,
e
poco tepo poi infiem col Re
Giouanni filo padre, col Re di Francia fi trou in vna
battaglia che i Franciofi hebbono c gllnghilefi a Da
mienl, nella quale furono rotti i Fracelchi, Se fra glal
tri morto il detto Re Giouani filo padre, & lui fedito.
Adi 1 8.dOttobre fi fece ordine in Firenze, che nef
fimo potefl hauere vfcio le FauoIo,Se il padre , Se lui
non foflno nati in Firenze , Se quefio fi fece per certi
artefici nuouamente dalle terre vicine venuti, Se per la
forza del reggimento degli artefici erano entrati nelle
borie, & fu operazione de Capitani della parte Guelfa
per indebolitelo fiato degli artefici, & Ghibellini, & in
detto anno,& dOttobre fi compi il ponte a S.Trini-
ta con vna Chiel di S. Michele Agnolo in l la pila
del mezzo che colto circa 2 0000. fiorini per cagione
delle lunghe pioue che furono tutto il verno di quefio
anno,& gran parte della fiate fu in quefio anno gran-
de carefiia quali dogni col , che produce la terra in
Careft tutta Italia, Se quali in ognipael,e Prouenza,e Borgo
gna, Se Francia , valle lo fiato del grano di ricolta Ioidi
30 .Se inazi che venifl laltra ricolta valle fiorini vno,
lorzo , Se faue Iidi $o. Se faine biade allauenante , il

vino di ricolta il cogno fiorini 6. in 8 .lolio lorcio lire


:,il paio de capponi fiorini vno, Se bench altri hauef-
l i
C
Libro Terzo. 371
le i danari no fi trouauano le col a vendere, c 5 gran
de fatica molte ruberie feciono i ctadini lvno allal-
tro , & molti ne vennono a mendicare in Firenze , Se
molto maggiore farebbe futa la careltia le non folle Ila
to il prouedimeto che fi fece per lo comune che ne fe-
ce cducere fra di pelago, e di Romagna piu di z mi-
gliaia di moggia, che colio tra di capitale, Se dinterelli
piu di
3
oooo. fiorini, trouofli eflerne fiato frodato da
gli vficiali, Se furonne certi codannati rifiituire fiori

ni i oooo, di principio metteuano gli vficiali in piazza


Co. in 8 o. moggia il di a Iidi 40. in 50. Io fiaio, dipoi
non potendoli durare a quello comune fare in ,
fece il

fu callari de Tebaldini 1 o.forni con chiulre, & huo


mini, e femmine llariati fare pane cotto di farina n
abburattata donce C.lv no per danari 4. Se Ipacciaua-
lne il d da 8 in 1 00. moggia , e tutto fi difiribuiua
Ja mattina alle Chiel,& alle porti pe ctadini, Se an-
che n potendoli durare a quello fi cominci darne
tato per famiglia colla Icritta lcdo le bocche, & mol
tiplicocci tanta gte che ne dauano a citca ^migliaia
di bocche lnza le perlne ricche che nhaueuano in ca
lde Ioro,& re!igiofi,e altri che viueuano di limoline,
che molte le ne feciono in quello anno per le perlne
abbienti che furono rimedio a nofiri peccati, ne mai fu
perlna accomietatodi Firzeper S.Giouannivegnte
torn il grano nuouo Iidi 40.& il vecchio a 11.2 2 .
Se per opere, & cpere che feciono alcuni per mtener
lo caro mto a Iidi popolo ne fu quali
3
o. il perche il

leuato romore,& funne impicato vno che ne fu prin


cipiatore,di che fubito torn a Iidi 1 y.in 2 odo fiaio.
Aa z la
372 Historie Fiorentine
anno,& di Novembre fu confermato Im-
In detto
peradore il {pradetto Carlo di Boemia dal Papa a Vi-
gnone 1 publico ccefioro,& datogli licza che pigliai'
le la prima corona doue gli piacefl pche no poteua al-

la cappella dAfia doue era cfiieto


p Io fiorpio del Ba
uero,& per fi fece coronare vna Terra detta Bona il
d della Fella di S. Caterina, cio adi 2 y.di Nouembre.
Della detta cfermazione dello Imperadore nacque
Dieronfi i
Saminiate grande llpetto a Guelfi di Firenze perche era nipote
fi a Fioren
tini.
dello Imperadore Arrigo di Luzimborgo che afiedi
Firenze, Se cercolfi di correggere le borie de Priori per
che fi diceua , che ltto nome dartefici velano fiati
medi dentro certi Ghibellini , Se non potendoli fi fece
ordine che nefltno potefl accettare vficio il cui padre
confrto fofle fiato ribello, venuto ctto al comu
ne dal 1 50 1 .in qua a pruouadi <j.tefiimoni,& furono
per quello cdannati piu artefici, Se rimofl da vfici.Se
quinci cominciorono i fatti della parte Guelfa , Se per
la medefimagelofia fu romore in Arezzo, & in presza
de Rettori traflno tutti i Ghibellini delle loro borie.
Del mele di Febbraio in detto anno eflndo Pode-
ftdi S. Miniato M. Guglielmo RueellatSe voldofa-
re giufiizia di due malfattori certi della cala de Mal Pi
gli,& Magiadori leuarono la terra romore, e tollno
i detti malfattori al Podefi, volendo disfare gli ordini
del popolosi perche il popolo fileu,8e co lccorlo de
Fiortini riprelno la piu loro pace ne diero
terra,
&p
no la Sig.per y.anni al ee di Firze di loro propria vo
gradi di S.Mi
ita,
& poi dOttob. 1547. sordin che i

niato sintdeflno gradi 1 Firze,e rafforzofl la rocca


con
. .

Libro Second. 373


con vna via chiul di muro , & fecefi vno ponte in fo
lElia per poterlo lccoreiio a bifogni
Per Ja grande carellia dellanno pafltonon fi pot
fchifare,che in quello anno verfo la fine non folle an-
che carellia, & non oilante molti prouedimenti che fi
feciono per Io comune pure valle lo ilaio del grano
,
vno fiorino, & oltre a quello cominci grande infer-
mit, e mortalit nella Citt , & fece il comune molte
leggi in beneficio depoueri liberandogli del potere e-
lere grauati pe loro debiti con certe condizioni, & per
la Palqua d Aprile offerl , Se liber il comune la mag-
gior parte de prigioni delle Stinche hauendo pace ,
&
chi vera debitore di loo.lire rimanendo obhgatia
creditori, che fu grande milricordia, perche gi fra lo
ro era cominciata la mortalit, Se moriuauene ogni d
qualch' vno
Et coli lgu mortalit tutto il detto anno 1 347.
p
bench non molto grande , leuolfi via il fonare delle
campane, & il badire i morti al fotterrare,fu maggiore
mortalit nelle noilre terre circunllanti come Prato, e
Pilloia.e altre, Se quali in ogni parte del mondo in Le-
uante fu Imiforata, Se perche qualunche praticaua con
glinfermi fi corromperla, Se ammalaua, erano abbado
nati eziandio della cfellone,& lcramtida preti. Se
per ccedette il Papa Indulgezia di colpa , & di pena
a preti che gli cfeflalfono, delfono lcramti,& per
placare il nro Signore Iddio fi feciono aliai prociflioni.
All'vlcita dApriIe in detto anno Carlo Re di Bo-
mia,e nuouo Imperadore c aiuto di gte di MXuchi
no,6c di M. Maltino Yiiconti vne in Chiartana per
i Aa 3
potere
.

174 Historie Fiorentine


potere poi acquifero detto pael,8c Ipeditamente ve-
nire in Italia , Se prel Trento, e altre Terre ,
Se afldi
Tiralli,& il figliuolo del Bauero vi (ccorl con molta
gente, il perche Carlo le ne part con vergogna, &: an-
che perde parte del pael acquifeto
Adi 6 di Luglio per lodio che cialcuno haueua al-
.

la memoria del Duca dAthene fi fece ordine , che i

Priori che erano feti fatti dallui non hauelfino il pri-


uilegio del potere portare larme cornei Priori degli
altri tempi, Se molti altri vficia li di Firenze fi toll il

portarla perche nera pieno la Citta ,


Se fecionfi disfa-
re, Se difpignere tutte farmi del Duca che ci fi trouaro
no , & polfi pena fiorini cui ella folle trouata in
caf,& certi de Priori tentarono di rompere, limita-
re la legge fatta poco inanzi del non potere hauere vfi
ci i Ghibellini, ma leuoronlne in contrario i Capita-
ni della parte, fortific piu che n era prima.
& per fi

Perche lariento a lega doncie 1 1 . e mezzo era m 5


tato in Firenze a pregio di lire
f . a fior.la
1 2 . Iidi li-
1

moneta
bra, e tutta la delfanento fatta dal 1 545-. in
qua fi mandaua pe mercatanti per ariento oltre a ma-
fiorino abbaflaua di valuta che veni
re,
& per quello il

ua in grande danno de lanaiuoli, per quello sordin


del mel dAgollo di fare nuoua moneta d'aniento,det
ti Guelfi di Iidi ^ . fvno , Se nuoui quattrini ,
Se dillfi
che la moneta grolla delfarieto peggior 1 1 .per 1 00.
& quella de quattrini 1
per 1 00.
Del mele dAgollo apparire vna cometa nel legno
dei Tauro, & dur quindici d.
Indetto anno fi Icoperf vno trattato nelCailelIo
della
.

Libro Secondo. $7$


della Terina,per Io quale certi Ghibellini per danari Io
J4TV
doueuano dare a Tarlati vlciti dArezzo,e furono pre-
fi i colpeuoli, Se parte morti ad Arezzo, e parte Firen
ze &
vno Frate Minore, che fi dille che menaua detto
trattato flette piu mefi in carcere ltto la fiala del Ca-
pitano, & infine non trouato colpeuole fu lafciato
In quello anno allentrata dttobre mori Lodoui
co di Bauiera che fi faceua chiamare Imperadore,dvna
caduta dvnocauallo 'che gli cadde ltto , Se mori di-
fatto lnza penitenzia,& Icomunicato, e dannato dal-
la Chiefa,& in luo luogo fu eletto Adouardo Re dIn-
ghilterra in dilpetto del Re di Francia, che era futo ca-
gione di fare eleggere, Se confermare al Papa Carlo di
Boemmia , detto da certi Imperadore de preti Se per ,

configlio di loi Baroni il Re dInghilterra per allhora


non accett la elezione, & rimale la col llpel.
In quello anno hauendo il Re dVngheria cui ap
parteneua il reame di Puglia mandato lue genti,
& pr
Iperando neHacquiflo vi venne lui in perlna , Se per
fare vendetta della morte del Re AnarealTo , Se pals
per Romagna , Se Furii, e a Rimino gli fu mandato
da Firenze vna llenne Ambafciata di io. principali
Cittadini popolani per rifpetto che i grandi non ragie
naflno con lui contro allo flato, i quali Cittadini furo
no quelli, M.Antonio di Baldinaccio Adimari, M.Od-
do di M.Bindo Altouiti Giudice, M.Tommal Corfi-
ni Giudice, M. Franeelo Strozzi, M.Simone Peruzzi,
M. Andrea Rucellai , Antonio di Land de gli Albizi,
Nanni di Manno de Medici , Gherardo di Chele Bor-
doni, Pagolo di Boccuccio Capponi, quelli tre virimi
A a. 4 fi fe-
. . .

3 j6 Historib Fiorentine
fi feciono fare caualieri da detto Re,trouorono il Re
Furi! ,& a Rimino fpofno lambafciata, & accompa-
gnorollo infino a Fufigno lui and verf lAquila, &
,

gli Ambafciadori tornorono Firenze & graziola


fi ,

rifpoila fece dhauere fimpre per raccomandata IaCit


t,& i Guelfi, e la libert
Nei detto anno fi cominci fare in Arno di colla
S. Ghirigoro vno muro graffo che pigliaua due pile
damo andado ritto verf Leuate infino alla cofiia del
ponte reale.Et in detto anno furono cacciati dArezzo
i Bofcoh remore di popolo, & beche foflno ingrati

ai noflro comune per operazione del quale altra volta


furono rimedi in Arezzo,
& pure fmpre faceuano c-
nondimeno il noilra comune perche erano
tto noi ,
Gueifi aoper, che hebbono i confini nel contado alio
ro poffifhoni & di nuouo poi eglino affidarono con
,

fiale la Citt dArezzo, & furono npinti fuori, & parte


prefi, e morti, & gli altri sbanditi per rubeJJi
AllvfiitadiNoubre monto il grano inFirzeda
Iidi 2 2. in
3
y. e dubitofli di careitia,&
p prouedimeti
fatti
p lo comune torn iidi z o .Se del mele di Gena
io fi fece legge che i Rettori di Firze entraflno vf-
cio in quelli tpi che fleuano inizi al Duca, & che fra
pd dopo la loro entrata i Signori, Se collegi hauefl
i

no a eleggere i fucceflri, acci che i Rettori n hauefl


fono cagione di procacciare deffire raffermidn qflo an
no fu remore in Pif,& furonne cacciati i Rafpti,che
la Signoreggiauano dalia fitta de Bergolini, della qua
le erano capo Andrea Gambacorti , e Agliati, de Cuoi

figuaci che fi ne feciono Signori


,

377

RITRATTO
DELL ISTORIE
FIORENTINE.
L I 3 X 0 T E X Z 0.

E L mele dAprile 1 3 48. cominci ge- 34*.

nerale, Se grande mortalit di peitilen-


zia, veramente lgu molto maggio-
re che lanno paflto , 8e dur inlno ai
principio del mele di Settembre, Se c-
penlto popolo minuto a cui piu nocette pe bil-
il

gni, co mezzani, Se maggiori , morirono nella Citt,


e contado , 8e dillretto di Firenze di 5-. i 5 . il limile &
quali fece ne luoghi ,
e Prouincie vicine , Se eziandio
lontane, Se comunemente duraua quella corruzione
in ogni parte circa di 5. meli, vero 5-, lunari Et per .

la detta pellilenzia Clemente Sello, che allhora ldeua


Papa di generale, Se grande Indulgenza di tutti i pec-
cati a qualunche lo domandalle al lo confelloro

che fu cagione a molti di buona dilpolizione , 8e con-


trizione nella loro fine per quella disciplina douen-
,

do chi rimale migliorare , guardandoli da vizij piu ,

follo peggiororono trouandoli in grandi abbondan-


ze
.

37$ Historie Fiorentine


ze delle heredir de morti,
& per quello forf permifi.
f Iddio, che filmando ogovno douere edere perla
quantit de morti grande douizia lgu dubito gran-
de carefiia d'ogni col
Nei tempo che dur la lpradetta mortalit heb-
bono i Cittadini di Firenze gradiflma diuozione nel
punto della morte alla compagnia d'Orto S.Michele,
perche per ilperienza per Io palato sera veduto mol-
to bene,& con grande ordine pe Capitani di quella di
firibuirfi limoline ,
& trouofli che fu nel detto tempo
lafciato per tefiamento a quelli Capitani difiribuire
per Dio a poueri piu di 3
^omigliaia di fiorini , di che
igu che eflndoil tefro grande vi fu pollo fu gli oc*
chi da Cittadini, & da indi inanzi grandiflmo procac-
cio facea per molti deflre quello vficio per effere
fi

adminillratore di quello hauere , il quale difbito el-


fndo male adminifirato , & in tutto per Io contrario,
che inanzi alla mortalit fi faceua,& fuori della inten-
zione di chi vhaueua falciato fi prouide che i detti Ca
pitani selegeflono pe configli doue prima i Capitani
vecchi eleggeuano i nuoui, & in procelfo di tempo ef-
lndo ancora male gouernata prel il comune di quelli
danari, il perche molto manc a Cittadini ,
& a conta-
dini la diuozione a quello luogo,
& per limile modo fu
rono lalciati tra alla nuoua compagnia del Bigallo , &
quella della Milericordia tra in danari, e in derrate piu
di 2 ^migliaia di fiorini, &
non meglio furono guidati
che i lpradetti per difetto de Capitani, circa di 2
5 &
tempo furono la-
migliaia di fiorini ancora in quello
fciatiallo Spedale di S.Maria Nuoua, i quali affai bene:
. .

Libro Terzo. 379


furono dirtribuiti in gouerni , & molte po-
bilgni di
uere perlne inferme , & quello fu per hauerc per go-
uernatori huomini,& donne di (anta vita
Volendo chi gouernaua Firenze per l'eflre tanto
Principi
diminuita la Citt dargli fama,6c accrelcerui habitan- del Audio
di Fireoit
&farede (boi Cittadini virtuoli, Se lcienziati,ordi-
ti,

norono in Firenze generale Audio in ogni Icienza , Se


facult ,
& ci fare dihberarono danari, eleflbno vfi-
ciali,i quali conduflono (blenni Dottori, Se dierono Io
ro luogo nella Via tra le cal de Donati, 8c de Bildomi
ni, Se comincioili a leggere adi 6. di Nouembre , Se di
Maggio proflimo hebbono pieno Preuiiegio da Papa
Clemente di potere in Firze maeilrare in Theologia,
Dottorare in ogni Iciza co tutte le frchigie,& hono
ri che ha dalla Chiela lo Audio di Parigfie di Bologna.
Gli Vbaldini bench haueilno pace col comune
con corrotta fede fidandoli nelle loro vane forze , ha-
uendo molte volte prima di notte, & poi di d fatto ru
berie in fui nollro contado infieme co noitri sbanditi,
i quali ricettauano, & hauendo particularmente in lui
detto contado rubato, 5c morto con 2 0 oo.fiorini
vno
Matnardo da Firenze, che tornaua da Vignone,& non
ne volendo fare arnenda a richieda del comune vi l
mand il Capitano con affai huomini
della guardia
darme, Se in piu d fatto loro grandi danni lnza alcu
na olfenfione li tornorono Firenze
Allentrata del rnel di Marzo i fedeli del Conte
Galeotto de Conteguidi li rubellarono da lui per luoi
crudeli, & dilfoluti portamenti, e tollngli il forte
Cartello S. Niccol, c tutte laltre tenute dintorno, Se
rubo-
&
3S0 Historib Fiorentine
ruboronlo,& dieronfi al noftro comune, Se furono ri-
Acqui fto
li Caftel ceuuri con alcune efntioni per certo tempo , Se prefo
S.Niccol
ie fortezze ,
Se fatti popolani , Se noiri Cittadini vi fi

mando Pcdert /& nominolfilacquirto, e contado di


Cafiel S. Niccol del comune di Firenze.
Vedendo i non barta-
Fiorentini che vna battitura
ua al gartigare degli Vbaldini deliberarono ogni anno
batterglitanto che Ipegnelfino i nidi di loro ruberie,
fopra prouedere a ci eleflno 8. Cittadini, i quali del
mele di Giugno mandarono fhorte, che di
1 345). vi
principio sadiriz mte Gmoli rocca quali inelpu-
gnabile, nella quale era Mainardo da Sufinana con due
.

figliuoli, & altri malhadieri,& per troppo ardire di ma


{hadieri degli Vbaldini nel farri inazi per quelli de Fio
rentini fu prel vna Torre che era inanzi al Cartello
guardia di quello, Se lbito poi afllirono il Cartello, e
prelllo tutto eccetto la rocca, in che era Mainardo,
il quale bench affai potuto difendere per fug-
fi foffe
gire i pericoli , Se per dilcordie che hauea co conforti
diliber di dare la rocca al comune, & riceuuto la pro-
uifione cominci inficine co liofili aggreggiare 1 c-
fo rti, Se lbito poi prefono monte Coloreto , Se rocca
bruna, Se entrati nel podere prefono Lozole, Se Vi-
giano ,
Se piu altre tenute appartenenti Mainar-
do , Se altri loi conforti ,
che lruiuano al comune.
Se tentarono combattendo Sufinaia ,
Se trouandola
bene guernita alla difel ,
datoui il guarto dintor-
no lne partirono ,& il limile feciono Valdagnel-
1 i, Se poi lafoiato bene fornito tutte le Cartella pre-
i con grande danno fatto gli Vbaldini ,
Se con
vie-
. .

Libro Terzo. Si 3
vittoria del mele dAgofio lnza alcuno impedimen-
134*.
to fi tornarono a Firenze
Hauendo i Colligiani dopo Duca
la cacciata del

dAthene , il quale gli fignoreggiaua per lo comune di


Firenze riprel la Signoria della loro terra per mante-
nerli in libert nonio lppono fare, anzi tolto per loro Racqtufc*
di Collo*
ltte vennono allarmi , per la qual col il comune di
Firenze, acci che tiranno non vi fi annidiall vi man-
d il Capitano della guardia con 500. caualieri, e aliai
fanti appi, i quali lbito furono alle porti di Colle
del mele dApnle , c non parendo a Colligiani potere
refifiere alle forze del comune, &c anche non fidandoli

Jvna ltta defilai era nella difel di comune configlio,


& di concordia aperto le porti, & meflo dentro la gen-
te del co mune,& polle gi farmi dierono liberamente
in perpetuo ai comune la guardia di quella, & riforma
.ti da Fiorentini de loro vfici, e madatoui i Rettori vifi-

fono per lo inanzi in molta pace.


Poco dopo quello lntendofi per chi gouernaua in
Acqnifto
Firenze, che in San Gimignano era Umile dilcordia, & di S. Girai

veghiando tmpre alla libert di Totana , & dubitan- gnano*

do che ancora quiui non lrgefl tiranno tndono al ,

Capitano che da Colle , e andafl intorno a


fi partifl

San Gimignano lnza fare alcuno danno, & coll fian-


do di fuori domandafl loro per parte del comune la
guardia di quella terra per ficurt di ciatuno /perche
dubitaua che fine douelfino hauere le loro diuifioni ,
e
tutto fu mefi adelcutione per lo Capitano
I Sangimignanefi in piu di tennono molti,e variati
configli, & infine perle medefime cagini che i Colli-
giani
. . .

3
Sa Hi storie Fiorentine
giani diliberorono di dare al comune noilro per tre
anni la guardia di quella mandandomi] per lo comune
vno Cittadino per Capitano di guardia, & vno per Po
deit alloro lpel,&: poi che tutto quello hebbe hauu-
to effetto , meilui prima dentro la gente del comune,
hebbono perloinanzi fra loro grandiffima pace ,
&
concordia
In quello anno fu tolto alla Chiel la Signoria di
Faenza da M. Giouanm Manfredi, & dal Capitano di
Furl,lanno lguente fu tolto il forte Caffello di B tet-
tinolo, & collegoronl infieme i detti due col Signore
di Rauenna,e Bologna per timore della Chiel
di

*3J* Il d della Palqua di Natale i 5-0. cominci la In-


3
dulgenza , e perdono di colpa, e di pena a Roma data
Giubileo
in Roma. da Papa Clemente Sello per vno anno per cagione del
la peililenza pallata ,
& concedertelo per lo auenire di
fo.anniin 5-0. anni, doue prima era di 100. in 100.
& ci fece perche potell toccare a ogni huorno nella
la vita , concorlui incredibile moltitudine di Chri-
lliani, tanto che fu llimato che nelle felle llenni folle
in Roma da 8oomigliaia in vno milione di romei fo-
rell ieri , & quando venerano meno l llimauano 200
migliaia, per modo che per lo viaggio non potendo
lpplire gli alberghi grande quantit nalbergauano al
lana , & maffimamente Vngheri , e Tedelchi, ogni di
flenne l moilraua il Sudario doue era l grande calca
che il piu delle volte vi ine rrouauano de morti
Era inanzi alla mortalit in Firenze principiato le-

dificio d'Orto San Michele per fare granai per proue-


derepepoueri nelle cardile, i quali per ellre eglino
fuori
Libro Terzo. 3 83
fuoridi forma inafiniti, Se impoltroniti dopo la mor-
talit nulla volendo fare,& volendo molto piu le col
dilicate,& ghiotte che i ricchi, l rimale di non figuri-
lo per la loro ingratitudine, Se per gafiigargli voleua
ogni fante , ragazzo rozzilmo almeno fiorini 12.
lanno, i piu elperti fiorini 18. in 24. & coli le balie,

ogni artefice tre tanti che lvlto, i lauoratori voleua-


no buoi, e tqtto il lrne Se anche non lauorauano l
,

non le buone terre. Se bench molte leggi fi faceflono


per rimedio di ci , nulla vallno ,
tanto che la natura
fece lo collo per numero di molti anni, per piu gafii-
gamento fi raddoppi la gabella del vino', che prima
pagaua ioidi 30. il cogno, Se che del vino a minuto fi
pagafle de due danari lvno al comune crebbono allo ,

fiaio della farina dentro Iidi dua,alla libra della carne


4. danari, che lo fiaio del grano f . e Col
fi vendele lire

di 8. leuarono ogni prouifione di grano , biade, anzi


fecionoche tutto il pane fi vendel per lo comune, e
caro. Se fornai foibe pollo digabella Iidi 8. allo fia-
io , e tutte quelle cole meno curarono che ricchi pe*
grandi guadagni che faceuano.
Pareua al Collegio di Santa Chiel con vergogna
hauere perduta laRomagna, Se per fedo
Signoria di
no loro Capitano M.Afiorgio di Dura Force Conte di
Romagna, e parente del Papa, il quale con molta gen-
te ,
con aiuto delIArciuelcouo di Melano, Se di M.
Se
Martino, & da Tiranni di Bologna,^ dal March eCe di
Ferrara , ma nefluno aiuto da comuni di Tolcana adi
1 3. di Maggio part da Imola , Se con vittoriol prin-

cipio hebbe la fortezza del ponte San Brocolo bene

affor-
384 HisTORfB Fiorentine
afforzata pel Signore di Faenza di poi afledio Saleruo-
lo , il
quale eflndo bene fornito vi ffette intorno ln-
za fare frutto infino adi7 .di Luglio. 1

M. Iacopo, Se M.Giouanni di M. Taddeo de Peppo


li hauendo occupato, e tendo della Chiel la Citta di

Bologna con grande pompa con certo cerilo, occulra-


mente reneuano che la Chiel no racquiffafle la Signo
ria di Romagna , e teneuafi pe piu che alloro caldo il

tiranno di Faenza hauefl rubellato quella, e tenelfela,


Se per il Cote lpradetto piu per malizia che per vir-t

tu teneuaco tiranni detti grande amiff,e fidanza con


aiuto lvno all'altro con coperto frodo, per che cialcu
nodi loro legatamente tendea lacci all'altro, Se crelc
do la forza dellafldio a Saleruolo con danari , e gente
della Chiel, M. Giouannide Peppoli per tranquillare
il fatto, molfr con molti coperti modi, Se Ambalciate
volerui mettere accordo co fare riffituire la Chiel , Se
intendendo il Conte molto bene la fua malizia fi mo-
ffraua di ci dilderol,Se quando appariua che la col
douefl hauere efftto gli mand a aire che haueua bi-
lgno d eflre con lui per ci, Se per altro maggiore fat
to che haueua in commeflone dalla Chiefa di cferire
con lui, Se che elio andrebbe a lui Bologna, doue vo
leflhauuta la rilpofta perla qual col M. Giouani det
to vedendoli ro offrare tanta libert, e fede, preio ficur

t per lo trattato che menaua,Se per 2 oo.loi caualie-


ai che haueua nelfhoffe,Se altri amici, Se per moli rarfi
amoreuole della Chiel, Se per coprire le lue pallate
operazioni fraudolenti contro il configlio del luo fra-
tello con 3
qo. Tuoi caualieri,Se con de migliori Citta-
Libro T b r t o . $ 8$
dini di Bologna fi part, & polfl vna (ra cartel firn-
Piero, che hauea ipromefl al fratello di n Io paflre,
Se n gliele attne,ma saza piu polirli lnand al padi ijj*
glione del cte nel capo,dal quale in apparza fu riceuu
to c gra fella, e nel roedefimod p ordine dato fu pre
io egli, Se fila cpagnia,e lui fu menato prigione Imo
Ia,& glabri melfi 1 preda,e cacciati, & i cittadini di Bo
logna dopo pochi d laliati,& qila fu giuitizia di Dio

p non hauer mai lruato fede amici, parte Guelfa.


- Durante il trattametodel detto M.Giouani,teneua
eziadio il cte trattato c M. Martino della Scala dac
cozzarli infieme pigliare Bologna , & per venuto il
cal di M.Giouani, prel grade Iperanza dhauerla,e fi
gnificato il fatto a M. Martino, & richi ertolo ad i i o.di
luglio fi leu da Saleruolo , & vne a calle! S. Piero, Se
quello prel preilamte,percheera male fornito, &: per
qlli due atti die in pochi d a fiioi lldati due volte pa
ga doppia, in che collim mattamte tanti danari della
Chiel che fu cagione di fargli fare infine cattiua pruo
ua,& nello afldio di cartel S.Piero riceuette 8oo.caua
fieri da M. Martino per cpimto di i eoo. che gliene

hauea promelfi allo afldio di Bologna . Veggendofi


aduque M.Iacopo Peppoli rimalo llo fignore di Bolo
gna,& perduto cartel S.Piero, Se Icopertofigh per nimi
co M Malli no,im pau ri to molto liibito lrifl Mela-
.

no, Ferrara,& Firenze,chieddo acialcuno lccorl,&


coli Icrifl in qualuche altro luogo Iperaua poterne ha
uere,& oltre quello richiel cialcuno cittadino di Bo
logna in quello filo, Se loro diremo calc>,i quali acce-
cati dei loro bene, cio del potere alihora facilmcte ri-

fi b ha-
3
85 Historie Fiorentine
hauere libert , no meritado forf d Dio tato bene pe
loro peccati, mollemente sapparecchiarono alladifeli
per paura def tirano, in quello mezo nud lArciuelco,
uo al conte doJdo(i,& domandandoli che lafciafliM.
Giouani, gli rimadaffi loi caualieri,e gte &negollo
il cte oppondoli lui edere tradito re, 5c comando alla
gte da Melano, che fi parallla quale haudo hauuto
promelTa di paga doppia n fi parti, anzi gli pref il co
te foldo,e lece debito fopradebito,& trouoili lldo
della Chicli vn otta cartello S.Piero }ooo. barbute,
& c quella gte opprelliua Bologna: mduui lArci
uelcouo di Melano alla difeli 3 oo.caualieri c pfiero
di farlne lignote come auune, M.Malateila da Rimi
ho allhora nimico della Chieli lalci in Bologna alla
difeli 2 00. lo caualieri,& tornofi in Romagna, Fio i

rtini per riuerza della Chieli nullo aiuto vi nudaro-

no, ma fi imbalciadori per cercar fra loro accordo, che


niuno frutto feciono,M. Iacopo veddofi ogni d ma-
care le forze cdulfe il Doge Guernieri,che era in Faen
za con ^oo.barbute, i quali vnono libito Bologna
l pel terreno de Fiorentini lnza alcuno impedimen-
to, di che furono affai biafimati i nollri priori dhauer
ne dato licenzia lnza lipura d'altri cittadini , entrato
ilDoge in Bologna volle gli folle allignato contrada
per f, e cal,& maffirizie, come le hauell prel la ter-
ra ,
nelfudo hauendo ardire di contradirgli, & limile
lo elmpio feciono gli altri loldati pigliando liczia
d ogni loro volere, & per il tiranno M. Iacopo, & i eie

tadini di Bologna vedendoli li pprefiiti, & fuori, 8c


dentro di coinand concordj fferfono per loro amba
feudali
e,
Libro Terzo. 387
Bologna al comune di Fi
fciadori la Signoria libera di
Fn olFer
renze, iterando hauere poi ogni buona ccordia colla a Fiorenti
ni la Si*
Chicli, ma certi nofiri cittadini per loro fpezialit, & gnoria di
Bologna,
vtilit cmoflbno Ceco molti altri ctradire il pigliar
ncufarla
la,al!egado di Ipiacerlne a Cardinali, e molte altre co
l,& ottennonlo, Se furono cagione di torre giade pa
ce,& dare gradi brighe per lauenire tutta Italia, i Bo
lognel l partirono dilperati dellvltima loro Iperaza
Se il cote ne inlperb, pelando lnza ctafto pigliarla
' per forza, & coli harebbe fatto
n che per lue male
, l

prouidenze nacquono molte quifiioni nel capo, come


diremo, per hauere il conte lperchiamre Ipelo nelle
paghe doppie saza bilogno,Se andremo ellndo proue
auto dalla Chiel di danari come credette,era mtto
in debito co luoi lldati di i yo. migliaia di fiorini, Se
voldogii fare partire da cartello S. Piero per accaparfi
prefl a Bologna n gli poteua fare partire saza efire
pagati,e per timore della la pedona prel da loro ter
mine, 8e die loro in pegno il prel M.Giouanni Se certi
altri, e c tutto quello n gli pot per fare caualcare

dicdo n effr buono pegno, & in tato il prel M.Gio


uanni per trattato c certi coneitaboli fu lalciato con
corto di 20o.migliaia di fior. 8e clntiui il conte Io
p
meglio c certo termine l la Chiel lccoriefI,Scdo
po il termine fu lalciato, e torn Bologna al fratello,
che fu g rade fortezza d i loro fiato, pche era tenuto da
molto, ma trou la citt in fi cattiuo fiato, che nullo
modo vedeua poterla lluare.Se tutto fi lnti Firzc

P quegli cittadini che difiderauono fra loro accordo,


per farlo sordin vi fi mdall llne imbalciata,& ha
Bb 2 ueagli
&
388 Historib Fiorentine
ueagli ridotti in ccordia quello, che i detti tiranido
ueflno falciare la Signoria alla Chiefa a modi viri,
riceuere dtro il cote con yoo.cauaiieri, & riformarli
lo fiato loro
p quelli cittadini,che il comune di Fneze
vi rtSdafle & conlntiuaui il conte pel fallidio de lol-
dati,& ruppel quello accordo
p male clgli de loi,

4
fpezilmte di quelli di M.Mafiino,che gli promette-
Uano la Signoria di quella colla Ipada in mano saza c
-fiderare i pericoli della guerra , vedendo i rirani la du-
rzza del conte, con inganno mollrarono a loro citta-
dini al tutto volere llrignere c prieghiera il comune
di Firenze prder la guardia di Bologna, eleflono pa-
recchi de maggiori cittadini per imbalciadori altri &
eco loro per traigli della citt, & giuri Firenze Ipuofe
la imbalciata il valete dottore M.Ricciardoda Saliceto
c marauigliol dire,& propol ad Dnm cum tribula-
- rer, tc. & mtre che efl erano inFirze vne Ianouel

la come i tirani haueuano vedutala terra all Arciuefco

uo di Melano, & gli imbalciadori di n fi partire sza


foro liczia,& quella fu opera di M.Giouani auuelena
to di fdegno della lua pretura, il quale lo fece diutare
traditore della lua patria propria, & de loicittadini in
nocenn dogni lo male, anzi luti operatori d ogni lia
I/Archie-
fcouo di
dltatione infino alla Signoria, & fu il prezzo 200.ini
Melano c
per Bo]o
& rimale loro callel S.Giouani,& Noua
gliaia di fiorini,

gna fiori- do, e Crieualcuore, qfio giogo, & leruit pardo a cit-
ni 200, mi
gli aia.
tadini ncportabile fu cagione fra loro di molti rama
richi j, e doglie, ma pure n ardirono leuarfi,e cercare
la lor libert, che ageuole farebbe loro furo con laiuto
de Fiorentini a eguali dilpiaceua quella nuoua vicinaza,
<i r
bene
Libro Terzo. 3 H9
bene feciono alcuna villa dileuarfi,mapure entrarono
JJJ#
al giogo del nieledOttob. i
$
5-0, mdoui lArciuelco
uo a pigliare la tenuta M.Bernabo lo nipote c 1 yoo
barbute lcelte,& 500. venerai! drto mdati prima al
laguardia,& prel la Citt, & le Cartella lnza corallo,
per forza gli fece retilcare,e farne carte autriche qua
to meglio lppe, & inzi a quella venuta svlc di Bolo
gna il Doge Guernieri c tutta lira gte sbadito daliAr
ciuelcouo raccoghdo gente prelfo a Bologna per fare
cpagnia,& cofi fin la Signoria de Peppoh,& bche il
Cte hauefl molte ptute dhauere pure voluto Bolo
gna colla Ipada 1 mano,& n a patti come molte volte
hauea potuto honoreuolmte pure. lwudo rieeuuto i
loi lldan 2 0000. fior.de rilcofl lladighi della perl
na di M.Giouni,& molto cfortato di danari, e di g-
te da M. Martino che molto haueua in odio quella ina
preldelIArciuelcouo ,
cdull a lldo della Chiel il
Doge Guernieri c ^oo.barbute^c quelli, e dana*
1

ri, gte di M.Mallino, & daltri fi leu lholle da Ca-


e
rtel S. Piero, Se venne a Budri fra Bologna, e Ferrara, &
palforono ad Argenta,^ poi a S.Giouani,in Porcelena
doue flettono 1
p attediare Bologna di pretto alla
o. d
parte di Modona, nella quale M. Bernab llaua c gra
di llpetti, e paure, & con macamento di vettouaglie,

& harebbela hauuta le non folle llato lauariziade .

Prelati, quali non mandando danari lruiti a i loro


i i

ildati, tutti fi tornarono a Budri, Scllettonui infi-


no alla fine di Gennaio in vano allettando i loro da-
,

nari, per la qual col di conientimento del Conte


saccordarono con M. Bernab, che gli rellitu dogni
- Bb 3
da-
390 Historib Fiorentine
danaio che haueuano hauere dalla Chiel,& forn Bo-
logna di 1 foo.barbutej&rihebbele Cailella, & ftadi-
ghi, le genti di M. Martino fi tornarono a i loro Signo"
ri, il Doge fi ridufl in Docciaci Conte pouero,e vitu-
perato fi torn a Imola , 6c Bologna fi rimale lotto la
nuoua tirannia con grandi paure, & danni di tutta Ita-
lia. I Piateli per paura della Signoria de Fiorentini ben
che viueflno con loro amicheuolmente s erano dati,

come narrato adrieto al Duca di Calauria, & a i fuoi


difendenti, & mancando loro il gouerno reale per ad
uerfit del Regno, la Cala de Guazalotri che era la piu
potente di Prato, & Guelfa, per lo caldo de Fiorentini
crebbe molto nel gouerno vlandolo tirannelcamente,
& elndone molte volte riprefi di Firenze . Aduenne
che hauendo prefi due loro Cittadini innocenti oppo-
nendo loro douere per tradimento dare Prato a Can-
cellieri di Pilfoia , il comune prima con preghiere, &

con lettere , c mandando per Iacopo Zerini , & altri


principali,
& poi con Ambalciadon singegnaua che-
glino lalciartno due prefi innocenti, eglino giouani,e
i

luperbi per cattiuo configlio inanzi che gli Ambalcia


dori fi partillno da Prato gli feciono morire in vergo
gna de Fiorentini per la qual col parendo al popolo
,

di Firenze poco poterli fidare de Piateli l 1 nuoui vici


ni di Lombardia mouertino lite, del mefe di Settembre
vi feciono caualcare tutti 1 loro fidati con alquanti
Cittadini,
& pedoni ctadini domandando la guardia
Prefono i
della terra lnza dannificargli dalcuna col ,
i Pratefi
Fiorentini
linarriti dal lbitoalllto con poca refiftenza accon-
la guardia
& Prato. lntirono, & dierono libera la guardia di Prato a Fio -
rentini
Libro Terzo. 391
rentini rilruata ogni loro giuridizione , & perche per 1350.
10 auuenire da male contenti non frgefl in Prato no
ulta cercarono i Re Luigi,
Fiorentini lgretamte dal
Se dalla Reina Giouanna nuoui heredi del Duca di Ca
lauria di comperare ogni giuridizione che il reame ha
ueua (opra Piateli , e trouando la materia bene dilpo-
lla lubito l concimile il mercato per pregio di jy mi-
gliaia, &c joo.tonm,&e giunti a Firenze i Preuilegij, Se
le madarono a Prato con alcune forze, Se ma*
carte gli
nifdlorongIi,& di nuouo prelno la tenuta, Se Signo-
ria, Se leuato ogni loro ordine gli ridullno a contado Compera
di Prato.
con lellimo ,
hanno gli altri contadi-
Se altre col che
ni, & mandaronui Rettori con ordini limitati rilrba
i

do i maggiori latti Se il l'angue a giudicarli a Firenze.


,

Molto erano turbati il Papa, & i Cardinali contro


allArciuelcouo di Melano per hauerli egli fatto beffe
dogni loro comandamento de fatti di Bologna, pe-
&
r di nuouo formarono graue procedo contro a lui,&
M,Galeazzo,& M.Bernabo,& M.MaffiuoIo con leri-
chielle, e termini vlti, Se ancora in detto anno tratt

la Chiel di fare lega quali con tutte le Terre di Tolca

na,& grande parte di Lombardia contro allArciuelco


uo,& accozzaronli ad Arezzo gli Ambafciadori di eia
leuna terra inlieme col Velcouo di Ferrara noli 10 Fio-
rentino della Cala degli Antelleli mandato dalla Chie
fa per quella materia, Se menandoli la col per la lun-
ga per difetto de Perugini, mor in tanto M. Mallino,
11 perche la detta Lega non hebbe conclulione, ma per
quello il tiranno prel quore , Se collegoli con molti
Ghibellini di Lombardia, & di Tolcana ,
Se prima col
B b 4 gran
3pz Historie Fiorentine
gran Cane della Scala,& altri tiranni Lbardi col Mar
chefdi Ferrara con molti tirannelli di Romagna & ,

della Maremmana Pilni hebbe 20o.caualieri per rao


itrar di non rpere la pace a Fiorentini ,
& il limile da
Tarlati d Arezzo, Cortona, Vbaldini, Pazzi, Vbertim,
Conteguidi ,
& altri tutti legatamente per paura de
Guelfi, & in tanto tutto verno diffimulatamente l ri-
tenne lArciuelcouo co Fiorentini amicheuolmte co
lettere, & proferte lnza alcuna noia a mercatati, i Fio
rentini per non inoltrare llpetto dellamicizia, beche
temellbno poco, nullo prouedimto feciono, i quello
medefimo verno M.Bernaboc Ghibellini, &Bologne
l alldi Imola, che fi Signoreggiaua per Guido de gli

Alidogi,iIquaIe richiel daiuto i Fiortini,e molti altri


amici della Chiel,e da nelluno nhebbep paura del Bi
lcione,iI perche lui ltellb attel a difenderli fracamte.
In quello anno principi guerra fra Genouel, e Vini
ziani
p n volere i Viniziani accozarl co Genouel in
guerra chehaueano collImperadore di Gollatinopoli.
Temeuano aliai i Fiorentini che lArciuelcouo di
Melano per la la grande poteza, hauendo prel Bolo
gna,non piglialfe anche Pilloia, & malfimamente per-
che M.Giouani Panciatichi, & lua ltta haueuano cac
ciato M. Ricciardo Cancellieri, & luoi naturali Guelfi,
& antichi lruidori de Fiorentini, & cercando i Fioren
tini dhauere la guardia di quella, molto la ilorpiaua

M.Giouanni detto , bench li moltrafi loro amico,


pure ottennono co Guelfi Pillole!! di metterui per l-

curtM.AndreaSaIamoncelli vlcito di Lucca c 100.


caualieri,& i jo. fanti a petizione de Fiorentini, &c ci
.

Libro Terzo. jpj


8 acconlnt per non poter far meglio
No attddo ad altro ogni priorato che fccedeua
in Firze che alla guardia di Pilloia, & n potdol al-
tro fare che fatto folle, entr vno vficio piu prefuntuo

& pelarono prderla per forza, cfidan


Co che gli altri,
doli in lu fralche di parole dvno Ser Piero Gucci Mu
cini notaio alla cdotta, & lnza pigliarne alcuno coli
glio lgretamte l'otto nome d'altro accozzarono i lol
dati del eoe a cauaIlo,& appi, & molti ctadini, & c
M.Ricciardo Cacellieri lcdo lordine dato adi 2 6.di
Marzo 155-1 .c molti edifici giulno a Pillola inanzi
di,& molti ne inorarono in ldie mura,& leelno d re-
to Iperando la vittoria certa, il notaio lpradettoa cui
era cmelTo che nauilfl i lldati che verano drente
pe Fiortinijfu trouato a Prato nellabergo a dormire,
il perche 1 Cittadini fuegliati infieme co foldati detti,
che nulla lpeuano, pelando folle opadi M.Ricciardo,
furono alladifel frcamte,& feditone alquati, prel
no tutti quelli che verano entrati , & coli male arriu
la mala imprel, il notaio fu prel, e farebbe Rato mor
to le non folle laiuto di quegli Priori p coprire la loro
vergogna, e temdo i Fiorrini che per quello Idegno i

Pillole!! come irati n l delfono ad altri diliberarono


di llrignere la terra per aldio Colo per hauerne la guar
dia,& lbito vaccollno intorno tra forellieri, e cra
dini. & Cittadini, e sbaditi cpromella di ribadirgli tra
a pi,& cauallo circa 1 ^migliaia dhuomini,8c i Pillo
lefi fracamte sapparecchiarono alla difel, vennonui
Ambalciadori Sanel p fare accordo, & feciono piu fo-
llo d contrario , alla fine diliberatol pe* Fiorentini di

com-
394 Hi sto rie Fiorentine
combatterla aspramente, & comandato alla gentrche
.vera drento pe Fiorentini che nvfcill, coli fu fatto,

Sentendoli i Pifloleli drento pchi alladifel, che non


v erano oltre a 1 500. Cittadini, parendo loro met- &
terli a troppo grande pericolo , dihberarono di fare la

volont de Fiorentini, & milfongli drento, Se accetta-


Acquifto rono Rettori, e guardie , Se ordinofl per ficurt vno
di PUtoia.
Calello in llle mura, Se poi fi torn lhoite vittoriol
a Firenze allvlcita d Aprile, Se rimiflonui M. Ricciar-
do^ loi con grande pace, & fecionli molti parentadi
fra lvna ltta,& laltra Se elfendoli noli ro comune
, il

coli allcurato, & di PiiSoia,e di Prato, & non hauendo


co tiranni di Lombardia ne con alrri paiele dilcordia li

viueua in grande pace, e tranquillit ,


Se con pochilli-
ma gente darme, tanto che era troppo alla malizia del
tiranno di Melano, che continuamente co' fuoi colle-
gati veghiaua alla noiSra distruzione.
Tolto mand Iddio la punizione a M. Iacopo Pep-
poli del tradimento fatto del vendere la la Citt ,
Se i

loi innocenti Cittadini per che diliderando lArci-


,

Configlio uelcouo di Melano di leuarllo dinanzi, e trarlo di Bo-


di Ghibel
lini ctro
logna gli appol fltamente che inleme con altri trat-
a Fiorcnii
ni in Me-
taua di torgli Bologna, Sedarla a Fiorentini, & per
lano. prel lui, Se il figliuolo, Se condannogli in perpetua car
cere a Melano, & toltegli ogni lilanza,Se CalSelIa, Se
parte degli altri cdann alla morte,
& parendo aliAr-
ciuelcouo per queiSo atto ellrl allicurato di Bologna,
raccolte in Melano del mele di Luglio i caporali di par
te Ghibellina dItalia, Se propol loro la fua lgreta in-

tenzione di Soggiogare la Signoria di Firze,Se in tutto


Libro Terzo. 395
fpegnere il nidio di parte Guelfa , & che di ci era ve
3t.
nuro il tempo , & perche tutti lo difiderauano da tutti
ne fu confortato con grandi proferte . In quella con-
gregazione furono gli Vbalaini , & i figliuoli di Ca-
rtai ccio, M. Francelco Caftracani da Lucca, M. Carli-
no, & ida Pillola, il Conte Nolfo da Vrbino,il Co
fiioi

te di S. Fiore, il Conte Guglielmo Spadalunga, & de ri


belli del comune, alquanti di quelli da Cignano, & M.

Taffi.no, & il fratello difcefi della Cala de Donati , non

-fi ardirono a (coprire i Tarlati dArezzo, &c il Velcouo

Vbertini, e Pazzi di valdArno , & il Conte Tano da


monte Granelli perche erano in pace col comune , ma
cialcuno vi mand legreti Ambalciadori, e coli giura-
toli infieme ,
& dato il lgreto cialcuno torn a cala
metterli in punto di rompere contro al noli ro comu-
ne cialcuno nel lo pael quando la gente dellArciue-
icouo full in lui noilro terreno, i Pilni che furono di
ci richieili da lgreti Ambalciadori dellArciuelcouo
dierono parole generali, & non voilono rompere la pa
ce a Fiorentini perche erann retti da Gambacorti loro
amici,& per mettere quello fatto adelcuzione l'Arci-
uelcouo fece in pochi d ragunare tutta la lua gente
darme in Bologna , e fece lo Capitano M. Giouanni
Vilcti di Oleggio, il quale fi teneua eflre lo figliuo
Jo , & per adrieto Capitano de Pilni & ,
prigione de
Fiorentini nella guerra di Lucca, & per molto animo
Co contro al noilro comune, & accompagnato da mol
ti altri valenti Caporali Ghibellini, & nelle lue mani
era in quello tpo per difetto de Fiorentini il Cartello
della Sambuca, che tra Bologna , ilquale egli haueua
39<J Historie Fiorentine
farro fornire di grande quantit di vettouaglia per pr
uifione del campo, & nefluna di quelle collconhde-
raua in Firenze per chi reggetta, e tutta detta gente li
mode da Bologna ad 2 8. di Luglio, &: padati la Sam-
Come le
genti del- buca furono prima predo a Piltoia 34. miglia accam-
Ar cic-
pati che in Firenze lne lped alcuna col , & due d
'co uo di
Melano allettarono quiui altre brigane. in quelli due d
i i Fio-
vennero a
Piftoia. rentini milione in Pilloia gente darme cauallo
appi in numero di 500 caualierge 6 co. fanti, per mo
de che adi 5 0. di luglio quando vi dierono la batta-
glia^ credeuanlla hauere per vane promelfe, trouo-
rono che fu francamente loro rilpofto ,
& che la terra
era bene guardata, & di d, e di notte, & le vera trattai
to non l ard a (coprire ,
come haueuano
gli Viialdini

proinedo bench fodno in pace col comune l moflo-


C\i Vbal.
no guerra nellalpe, & prelno Firenzuola ageuolm-
dini prefo te, perche continuamente l muraria, & non era ancora
no Firen-
zuola , & cinta di mura, & poi verni ono holle a monte Colore
monte Co
lortto.
to, nel quale era per Callellano vno popolano de Cia-
rianidi Firenze giouane,& poco pratico il quale vede
doli alfediaio , & credendo alle falle parole de nimici,
che gli diceuano che Firenze era per arrenderli al Si-

gnore di Melano sai rend a patti le in fra tre d non


hauelTe foccorl da Firenze, & die per lladigovno
dio fratello, i Fiorentini in fra 3 .d vi mandarono vno
Conellabolecon 2 p. paghe ,
il quale entr nella terra
per forza, & nondimeno il Callellano non lo volle ri-
ceuere nella rocca che era lccorlo (officiate perche i
,

nimici minacciauano impiccare il luo fratello, & diede


la rocca llue le perlone , e tornato a Firenze gli fu ta->
Libro Terzo. $97
gliato la fella per dare elmpio gli altri, & i loi mal
Jeuadori furono conllretti, Se pagarono 8000. Iire,&
il Cimile feciono M. Piero Sacconi ,
Se gli altri Tarlati
d A rezzo, Se
Velcouo Vbertini,e Pazzi (corrdo pel
il

valdArno, Se (pra il rerrenode Conteguidi amici co


gran danni per modo che in Firenze furono grandi
,

paure vedendoli l lubito affai tati da tante parte, & da


gli amici, & mandofl preffamente (bienne mbalciata
M.Giouanni da Vleggio capitano dellhole, molli!
do grande marauiglia del loro affafto lnza hauere il

noff ro comune alcuna guerra , turbazione con loro


lgnore Arciuelcouo di Melano, con alcuno di loro,
&non hauendo mai per alcuno modo lignificato la
guerra, come di conletudine ,
l non vltimamente
per vna bneue lettera, che diceua, quello facciamo, per
che n hauete offeruata la pace Se (polla la imbalcia-
:

ta, il Capitano racco Ile luo configho > Se poi rilpuol


molto lperbamente,& con lungo fermone, il cui ef-
fetto fu , ltto breuit , che il lo lignote li era moll
giullamente,& per pace di Tolcana,& per lo male reg
gimento del nollro comune, & lcon dolcezza noi
non veniflimo fare la fua volont , Se lua obedien-
zia,che per forza era dilpollo farcelo fare innzi che
lne partill, Se fare con fuoco Se con ferro, e con pre-
de, giimbalciadori hauuta quella rilpolla gli doman-
darono lluocondotto per andare Melano al luo li-

gnore, & non Io volle loro dare,& per li tornarono


Firze, Se riferita quella rilpolla, ogni cittadino cre
be piu (degno, che paura, Se dopo 8. di che tenne il ca
po Piltoia, perdura la Iperanza d haueria,& limile di
Prato*
&
3 p8 Historie Fiorentine
Prato, perche erano beniflmo guardate, a di 4. dAgo
'Vermono
le gti del Ilo fi parthe venne con tutto lhoile Campi, Pereto-
TArciue-
fcouo ca la, e Brezzi in hora del vefpro , Se nulla Ine pre-
filila
pi,& pere
lnti non che in Firenze , ma da gii huomini di quelle
cela*

ville, il perche nulla camparono f non le perfne , Se


molti ne furono prefi , Se fcrmaronfi Campi , Se
quiui fi rinfrefearo, ogni d feorreuano per lo pia-
no infino preflo alle mura di Firenze ,
hebbe in Fi-
renze grandi ffpetti , Se paure lvno cittadino del-
laltro , Se in fine veduto , che ogni cittadino era di
buona voglia alla difef traflono fuori gonfaloni , Se i

armati tutti vnitamente, Se francamente attefno al-

la difef della citt ,


Campi ilrazia-
Se ftando lhofle
uono tanta roba, che in pochi d cominci loro man
care,& anche non poteuano hauere farina, perche tut
te le mulina eran guade, e lecchi i fiumi perlo caldo,
per haueuano difgio grande, Se dierono boce vole-
re andare in piano di S Salui,& aftorzoffi da S. Gallo
monte Vghi con tagliate, & bertefche,& Fiefle,chc
non poteuano paflre, poi dierono boce di tornare da
Pillola , Se i Pillole!! safforzarono a contallargli per
,

quello andarono Calenzano, Se quello prefono, per


che n era murato, & alcune altre fortezze donde heb
bono alcuno rinfrefeamento, arfno Pinzidimteper
vno loro tedefco,che vi fu morto da villani, dilibera-
rono andarfne per Mugello, Se ageuolmente fi pote-
ua loro vietare il pafTo di valdimarina con laiuto de
contadini, f non ruffe la vilt dvnonoilro cittadino,
che vi fu pollo per cducitore,& lui lne part, donde
i ccadini eflndo lnza capo fi partirono , Se attefno

. ,

Libro Terzo. $99


fgomberare faccendo grandi doglie del comune, i ca
pitani delfhorte pareua loro edere come artdiati per
rame, ma fntendo partiti i contadini da part Ieuaro-
no campo di i 2.dAgoito, & andaronnein Mugel- Prefon
le gti del

J pardo loro edere viciri di grande pericolo, & giun l Ardue-


feouo Bar
ri nel piano di Mugello piet no Barberino, che era be berino, &

ne fornito, & forte, per tradimento dvno Niccol da altre G 3*


ftelja.

Barberino antico cartellano ,


& de nobili di quella ter
ra, & per quello ancora pretno -Vilianuoua ,
Ga-
gliano, Latera, & altre terre circortanti,che erano pili
deboli, conuenne, che sarrendedono, nelle quali tro-
u .irono molta roba,& foggiornoronui piu di rinfre-
Icard loro, & i caualli.
11 Conte
conteTano di monte caregli anche ruppe fede al
-.'.Il
Tano tol-

comune, Come lnti detta gente, & accortoli! a loro fe monte


Viuagni .

& prima ritoll al comune la rocca di monte viuagni,


per inganno, & mala prouidenza del cartellano, che fu
vno figliuolo di Piero del papa , che fu poi condanna*
to per traditore
Palpato che fu lhorte rn mugello a Fiorentini co-
mincio a tornare il vigore, & il configlio,& nel tempo
che ritrte dette Barberino miftno i Fiorentini nel
la Scarperia Iacopo di fiore Tedelco coneitabole , che
era capitaOodi Mugello, c 2 oo.caualieri,& 3 oo.maf
nadieri, la maggior parte Fiorentini,& fornirolla otti
inamente dogm col atta adifenderla , &c il limile f*
ciono al borgo S. Lorenzo, puliciano, & altre fortez-
ze confortandogli che a ogni bilgno larebbonoaiu-i
tari, e tccorfi , &c in Firenze per gli lauoiiiini diputati
alla.guerra, sattendeua lia are gme cauallo,&: ap
. .

400 Historib Fiorentine


pi, & i nimici rinfrelcati Barberino di 2 o.d Ago-
ilo vennono ad afldio alla Scarperia indenne co gli
Vbaldini, Se erano tanti,che copriuano il pianola Scar
peria non era molto forte, Se murata (io da vna par-
te, ma in quelli di erano voti i folli, & racconci gli ilec
cari, Se molto in punto difenderli, i nimici comincia
tono domandare quelli drento, che la delfino loro
a patti , perche non la potrebbono difendere da tanta
gente, fu loro diporto, che voleuanotempo peluifi
al meno tre anni, & poi no ne mollrerebbono loro vn
merlo, per la qual colai nimici li miflno in punto co
grande ordine alloffl, Se quelli dentro alla difel, Se
crelcendo ogni giorno gente a Fiorentini diliberaro-
no d'afforzare Spugnole, & molte Giuoui per guarda-
re di qua da Sieue, Se dare Iperanza a gli affediati nella
Scarperia, Se ogni di mandauano gente a palli in Mu-
gello, che con aguati tutto d aflliuano delle codazze
del campo , Se auezzoronuili anche i contadini per la
preda dellarme, & cauagIi,chetogIieuano a nimici, &
con quelli aguati vccilno grande quadra de nimici
A Puliciano furono condotti da certi Ghibellini da
foo.caualieri, Se 40o.fanti de nemici per combatter-
lo, & eflndoui drento pochi terrazani,Sc debole vi fe-
ciono affai danno, Se preda, Se arlno i borghi di fuo-
ri,
& per lbito da Firenze vi li mad 1 oo.malhadie-
ri guardia, che vennono al bilgno, perche poco poi
vi tornarono de nimici circa 2 000. barbute, Se 1 000.
fanti, credendotelo hauere, Se dicroui grade battaglia,
ma pure li difel
Dallaltra parte M. Piero Tarlati dArezzo det di
panili.
,

L
B H OI B R Z O. T
401
jpo. anni , & il Vefcouo degli Vbertini e Pazzi con cir
ca rrecentocinquantacaualieri , & duomila fanti ,
fra*

quali n era circa dugentocinquanta di quelli dello Ar-


eiuelouo, & da Vrbino & daltri Ghibellini, fi mof-
,

ino predando & vennono allAmbra con intenzio-


,

ne di venire Feghine , e {correre pel contado di Fi-


renze il perche i Fiorentini con grande {degno , per-
,

che erano con loro in buona pace,tra{fono dalle fron-


tiere 5-00 caualieri, & 1 50 dArezzo, & grande popo

10 di Valdarnefi, & feciono capitano principale Alber


taccio di M. Bindaccio da Ricalli quantunche folle ,

collui degli altri nofiri cittadini , & andarono contro


a minici ad Ambra , & le gli haueflono aflltati fran-
camente, & prefio non ne campaua tefia & hebbene ,

11 detto capitano grande infamia da {ldati,& da ogni


huomo di non hauere lruito il comune fedelmente
per parentado che haueua co nimici, &c di tenere trop
po la gente monte Varchi, & di non lalciare poi com
battere anofiri , & che ne feceauuilti inimici, i

quali fi fuggirono di notte, chi per vna via , & chi


per vnaltra , in quella notte Bufiaccio degli Vberti-
ni fi ridufl con parte della gente nella badia Anagna
& il capitano per ricoprire la fua infamia dihber di
combatterla, &c fugli rilpofio da conefiaboli, che era-
no fiati dallui ingannati della preda pallata , & che
non lo voleuano fare, { non prometteua loro pre-
mio , che fine la col shauefl egli promifl loro cin-
,

quecento fiorini , & furono alla battaglia, e di prin-

cipio fu tolto a noftri due bandiere, poi per operazio-


ne del Roba da Ricalli quelli dentro sarrenderono
Cc falue
,

40Z Historie Fiorbntin


lilue le persone, e arme, & caualli, & riebbonfi le ban*
diere, & i conellaboli, vollono mille cinquecento fio-
rini promefl, Se mentre che lhoite ilaua alla Scarpe-
ria continuamente lArciuelcouo llimolaua i Pifini
,

che rompeflono la pace a Fiorentini per mandami M*


Bernab con duomila caualieri,il quale infieme co Pi
lini facell da quella parte guerra a Fiorentini ma i ,

Gambacorti,che reggeuano Pila mai la vollono accora


lntire , Se per vi mand vna (bienne imballata, ri-
Ipuolno i Pifni di mandare imbalciata allui , Se cofi
feciono , Se la loro commelfione fu di non attendere
ad altro che tranquillare la col ,
Se auuedendolne
lArciuelcouo vi rimand piu llne imbalciata, i qua
didomandarono dilporre in publico parlamento, (pe-
lando che la loro dimanda fi diliberail i grido di'po-
polo, Se rag nato il parlamento nella Chieli maggio-
re Ipolno la imbalciata rammentando ogni ingiuria
(ta fra Fiorentini, Se Pilini, Se ogni beneuolenza fra
Pilini ,
Se Viiconti ,
Se infine nel parlamento fi dili-

ber di non rompere la pace a Fiorentini ,


(intendo
ci gli imbalciadori lnza allettare rilpolla , piglia-
re commiato lnandorono Melano, Se i Pilini man
darono poi imbalciata rahumiliare lArciuelcouo,&
mandorongli dugento caualieri,che doueuano tenere
alla guardia di Melano, & cofi perde lArciuelouQ

Ja maggiore Iperanza, che haueflfe contro a Fiorenti-


ni, i quali in quello tempo elelTono molti per loro ca-
pitani ,
che tutti rifiutarono per paura dellArciue-
Icouo, elfendo continuamente di d, Se di notte quel-
li della Scarperia opprelfati da nimici con edificij , che
git-
,

Libro Ter? o. jpfcf


gittauano pietre, che disfaccuano caie , Se ogni al-
tro edificio , & maflimamente poi che lntirono la

diliberazione de* Pilni, & (coperto vno trattato,


che haueuano in Pillo ia ,
lllecitauano continua-
mente Firenze i detti della Scarperia , che folle lo-
ro mandato aiuto , & gente piu fretta alla difel , Se
erano 1 Fiorentini in punto farlo , perche gi haue-
uano lldo mille nouecento cauaixeri , & tre mila
cinquecento pedoni & dugento caualieri da' Saneli
,

per porre campo petto a'nimici San Donnino


ipra il borgo San Lorenzo, llo alpettauano lcen-
to caualieri , che mandauano loro in aiuto i Perugi-
ni , che gi erano venuti allOlmo fuori dArezzo ,
Se
lntendo ci melfer Piero Tarlati, Se hauendogli man
dato lArciuelcouo il Doge Rinaldo tedelco con quac
trocento caualieri ,
perche facell di nuouo mag-
giore guerra a Fiorentini ,
diliber infieme con la
gente , & con quella daflalrare i Perugini , Se mifl-
l in fi tiretto luogo , che fu come preio da Perugi-
ni le folfono flati faureggiati da gli Aretini in lr-
uigio del noilro Comune, ma per contrario fu loc-
lrl da Brandargli dArezzo , Se loro lguito, che ha-
ueuano lanimo corrotto alla tirannia della loro Cit-
t ,& con quello lccorl vinl f Perugini, Se prc-
lgli quafi tutti , Se con quella vittoria , Se preda
fi torn Bibbiena, Se rubati i Perugini gli alci
alla fede per quello cal crebbe baldanza a mini-
,

ci , Se iFioientini leuarono il pender dello accam-


parli in Mugello , Se gli attediati della Scarperia
piu lllecitauano il lccorl, aduenne, che vno conc-
Cc 2 ilabole
404 Historte Fiorentine
rtabole della cala de Bildomini icell trenta compa*
gni , & vantofl dentrare nella Scarperia & ,
coli fece
di notte pel mezzo de nimici , che fu aliai conforto
glialfediarij & i nimici lntito ci feciono piu llfeci-

ta guardia ; vno altro noltro cittadino anche li vant


rientrami, & chicle cento fanti (celti, & con (co vna
"della Scarperia & giunto per nuoue vie a nimici fu
, ,

(coperto dalle guardie, nondimeno per forza che nimi


Come fi
<,ci faceflono pure v entr con ottanta compagni gli
, ,
forn la
Scarpe- altri venti non gli poterono fguire,& tornoronli nei
su.
Talpe , & coli fu fornita la Scarperia . Era gi lentra-
ta ti Ottobre, & nulla haueuano aequiifato i nimici in
torno alla Scarperia , m ollrando i Fiorentini di non l

curare di loro opere , & gi finiuano le loro ferme del


del fldo, & parendo loro hauere vergogna di non po
tere acquili are l piccolo cartello ,
tutti accel dilibera-

rono di dami alpriflma battaglia, & coli feciono vna


Domnica mattina con grande ordine, & con mol-
ti edifici da combattere , & infine fu fi francamente
difef , che nulla yacquirtarono , & di nuouo prefo-
rmi nimici vnaltro modo combattere il cartello & ,

quello fu fare vna caua (otterr per venire lotto


le mura, & farle cadere, & feciono vno cartello gran-

de di legname predo le mura per difenlone de ca-


vatori, quelli dentro lnauuidclono , & rimediaro-
no con folli drento alle mura, & di fuori comincia-
rono vnacaua rincontro di quella de nimici, & lcn
trandoli con elfa , & guadarono ogni loro auuil,
& arlno il cartello del legname , & poi vnalrro
di piu dilunge , & rimalno vincitori, vedendoli
1
i

:
- i : .? nimiei
.
Libro T b r * o, 40$
nimici tante volte ributtati, e perdenti, & venire (t-
to verno , e mancare loro Ararne ,
il che il partirli &
era con grande loro vergogna, diliberarono di tenta-
re vn altra volta la fortuna con riempiere i folli, Se
vnamatina inanzi d accozzato molto legname, Se
fralche pred a folli furono alla battaglia con mol-
te trridi legname, e aframente, & in fine nhebbo-
no quello honore che dellaltre che furono ributta-
, ,

ti in drieto ,& arfi tutti loro edifici da combattere,

vltimamente diliberarono i capitani de nimici di pro-


uare la fortuna con danari ,
&
chiamarono i Tede-
schi , & promidno loro paga doppia , Se mele com-
piuto, & altri vantaggi, iTedelcni chielno oltre
derti vantaggi i oooo. fiorini , & che farebbono ma-
rauiglie , Se ordinarono dadltare il cartello di not-
te con grande ordine , Se con mortrare dadaltare
da vna parte, Se occultamente fare dallaltra, Se in fine
quegli drento,che erano maeitri d i tutti quelli ingan-
ni feciono migliore retta che mai, & ributtarongh tut
ti indrieto & in lui d vlcirono fuori & menaronpe
, ,

>refitre de nimici & arlno ogni loro edificio per


, ,

fa qual col dilperandol al tutto i nimici di fare ac-


quilto , a di 1 6. dOttobre leuarono campo , & an-
doronne Bologna, Se ben che i Fiorentini cercaflino
di fare loro danno a part pure per virt de loro ca-
,

pitani andarono lalui , Se bene cola da notare , che


li piccolo cartello l dii ended 61 . d da l potente ho-
rtedi fooo. barbute, & 20oo.cauaheri, 6cco. pe- Se
doni , rtettono in tutto in lui terreno del noilro comu
ne 8 2 .d, lnza alcuno acquirto
Cc 3 Cac-
,

4c 6 H istorie Fiorentine
Cacciati che furono i Boftoli dArezzo , vi comin-
ci ad hauere llato vna famiglia ,
che d chiamauano i
Brandagli loro nimici,& in poco tempo vennno ric-

chi, & i reggimento,& i ca-


principali gouernatori del
porali erano Martino , Se Guido di M.Brdaglia a qua-
li enfi in pender di fard dgnori dArezzo per tradi-

mento, piu per farne mercatantia , che perche follino


da tanto, Se acci fare richielno daiuto, & intelnd
col dgnore dAgobbio , col lignote di Cortona , col
conte d Vrbino , con M. Piero Tarlati , col Doge Ri-
naldo , Se acci fare teneuano vno Brandaglia loro ni-
pote di fuori d raccogliere gente, Guido lgreta- &
mente gli nalcondeua ne loro palagi , Se Martino Ita-
lia in Palagio co Priori lgreti Se ordinarono che
, ,

la porta che d dice di M.Alberto , che come vno cal-


iro , fofl data d guardia a figliuoli di M. Agnolo lo-
ro confidente donde doueuano entrare i fanti , Se la
,

notte mededma , che d doueua fare il fatto vno cone-


itabole Fiorentino nchielto da Brandagli lo riuel a
Priori, i quali lbito moflono tutta la citt alla dite-
la, nondimeno 1 Brandagli leuarono il remore colla
gente, che haueuano in cala. Se i loro confidenti face-
vano cenno a fanti di fuoradinlulla porta, gli Areti-
ni per.rimedio sbarrarono il borgo di fuori della por-
ta per modo che ve nendo la mattina i fanti del trat-
,

tato,& vedendo la via impedita d tornarono adietro


e il limile fece M. Piero fentendofeoperto il trattato,
& non potendo per popolo vincere i traditori, tan
il

?a era la loro forza, Se per la porta, che teneuano trat-


tarono accordo di lafciare andare Martino Brandagli
.

Libro Terr/" 407


cui eglino haueuano in prigione, Se tutti i loi , & fa-
lciare andare i figliuoli di M. Agnolo, 8e dare loro tre
mila fiorini, & lafciafino fa porta, 8e mentre chel pa-
gamento fi faceua 1 danari furono ftaggiti da chi ha-
ueua fdo per loro al cornune,Sc partiti della terra
laltro di furono tutti condannati per traditori, Se i lo

ro beni meffi in comune ,


ledono tutto peti-
diflfi

zione dellArciuelcouo di Milano per vedergliele poi.


M. Piero Sacconi col conte Palauifino , Se 400.ca-
ualieri deirArciuelcouo, Se per trattato con certi Ghi-
bellini dentro , di 2 o. di Nouembre borgo a
pref il

San Sipolcro lanza colpo di (pada Se ,


afidi due roc-
che , che i Perugini vi teneuano guardia , 1 Perugini
haueuano ordinato molta gente per foccorrerui, Se d
Firenze hebbono aiuto 5-00. caualieri ,
Se 500. fanti.
Se erano gi giunti Citt di Cartello ,
ma quelli ,
che
erano per caltellani nelle rocche inuilirono , Se non
alpettorono il fccorf, Se arrenderonfi.Se cofi nheb-
be M. Piero la Signoria libera, per quello fi rubell da
Perugini il cartello dAnghiari , Se dieronl al vicario
delIArciuefcouo ,
Se il limile fece il cartello della Pie-
ue Santo Stefano , Se cartello Perugino ,
non falcio -
rono per per quello i Perugini, che non andaflono in
torno al Borgo San Sipolcro , Se arfnlo , Se guallo-
ronlo tutto intorno , Se tornoronfi Citt di Cartel-
lo, Se ritraendofi al borgo , le brigate de Fiorentini gli
afTaltorono, Se ruppongli
In detto anno, Se mele apparue vna cometa allvlci
tadel lgno del Cancro, 8e mori Papa Clemente, 8e in
detto anno allettandoli grande ricolta , fu cardila, Se
Cc 4 ap-
. .

40$ Historie Fiorentine


apparuc in aria vno bordone di fuoco
Il notio comune per timore che haueua del Ugno
re di Melano ferm lega del mele di Dicembre in Sie-
na co Saneli, Perugini, & Aretini douere tenere fra
tutti } ooo.caualieri,& ooc.pedoni contro qualun
i

che offendette alcuno de detti comuni, & fubito li for


nilnortro comune di piu che non gliene toccaua in
parte, & ordinare la (pela selellono in Firenze venti
cittadini ,
i quali riducono il lruigiochedoueuano i

cittadini lare colle perlne pagare danari, & toccne


loro l'anno lcdo il nuouo eitimo, fior. $ z migliaia^,

& 500.& anche a cherici ordinarono certa grauezza


& crebbono piu gabelle, per le quali col comune ac il

cozz di potere {pendere lanno 5


60 migliaia di fiori-
ni , & oltre acci s'ordin in Firenze la gabella de fu-
mati per modo di lega cotti danari ogni di per vno,
che montaua il di 140 fiorini, & poi fu recato cialcu-
no per ogni danaio in Iidi 5 o,
che montaua f 0000.
fiorini,
& per quello modo pale il comune, molte gra-
mezze , per le quali venne careifia quali dogni cola da
viuere
Tornata la gente deHArciuefcouo Melano dimi-
nuita piu di 1 2 hauendo conlmato te
oo.caualieri,Sc
lro aliai, & con vergogna, diliber di fare molto mag
giore guerra lanno vegnente a Fiorentini, & per po
le molte grauezze a luoi fudditi in quantit di ^00 mi
jgliaia di fiorini ,
oltre alle lue rendite
,
per modo che
ogni lo mercatante abbandon le mercatatie,& vno
antico caualiere Brelciano lo fedelilfimo amico per
amene che gli pottaua, bialmando la la diliberazio-
.

Libro Terzo. 40^


ne , per furore gli fece tagliare Ja fella a Brefcia in fii
ivfcio filo proprio , 8e temendoli quella futura guer-

ra per la fpraaetta lega de comuni Guelfi diTofca-


na mandarono flenne imballata al Papa per ridu-
cerlo ad aiuto, Se ad aggrauamento de procedi con*
tro airArciuefcouo , ma lui haueua prima mandato al
Papa foi imbafciadori con molti .danari per riuoca-
re il procedo fatto contro Bologna, allui, pe fatti di

& haueuano buone rilpoile,Se tutto verno tenne il


Papa le dette imbafciate in pratica , fnza alcuno ef-
fetto ,
credendoli potere mettere pace fra lArciue-
fcouo , Se le dette comunit , Se in quello verno il po-
lir comune elefl certi cittadini ad andare proueden*
do il contado , che tutte le fortezze follo no bene pro-
uedute difenderli, Se in Mugello feciono disfare
piu fortezze , cio ,
Barberino , Gagliano ,
Marcoia-
no, Se altre , Se molto ne furono bialiraati , ma non
corretti

Et continuamente faceua il comune afforzare la


Scarperia, Se creicene i folli : Se il Tiranno, Si gli Vbal-
dini cercauano di pigliare nidio in Mugello , Se. piu
che ad altro luogo haueano locchio alla Scarperia,
per la vergogna v haueuano riceuuta vna , Si per
notte con auuif, Se guida di certi manouali. Se mae*
Uri, che lauorauano ne folli vi vennono con circa duo

milacinquecento fanti , Se cento cauagli , Se fcelln-


ne dugento cinquanta de migliori pollo il reilo in
,

agguato, i quali chetamente vennono, Se entrare*


no dalla parte di Santa Agata ,,
in filila piazza della
Scarperia ,
gridando vruano i Terrazzani , Se usuo-
* imo
4io Historib Fiorentini
iano i foreitieri , Se quello fectono perche haueuano
,

ln rito,che tra foreitieri, & terrazzani era Ulto in quel*


mortone alcuno , in fine come
lo di cerca mifchia , c
sauidono de nimici, tutti a vna gli aflaitorono,& rup
pongli , Se cacciorongli fuori in detta notte >& veci- '

fnne cinque, Se prelnne dodici, Se impiccarongli, la-

gente, che era in guato vedendogli cacciati, Se rotti in


anzi il d raccollno nellAlpe & tornoronfi cala, i

Del mele di Febbraio M. Piero Sacconi colle genti,


che haueua del Bilcione, Se fauoreggiato da Cortona,
afilt i Perugini infino alle mura, ardendo, e predan-
do^ prele Valiano, combatt Galligliene del Lago,
& non lhebbe , Se con grande preda fi torn al borgo
S.SipoIcro.
Continuamente teneua lArciuelcouo di Melano
imbalciadori gli orecchi del papa per riconciliarli co
lui, &
il Re di Francia ne Icriueua lettere, & certi Car-
dinali nepregauano bocca, i quali egli Ipello vicita-
ua con doni intanto che bench vi fofono anche con
tiratamente Iembalciate de comuni di Tofcana,in fine
piu aoperorono i doni, Se hebb la intenzione, come
dir innanzi, il perche i Fiorentini, e Sanefi vedendo
inchinare Papa riconciliarli con lArduelcouo , Se
il

farlo maggiore che mai trattarono di fare venire del


,

la Magna M. Carlo nuouamente eletto Re de Roma-


ni, & Imperadore,e venne Firenze vno liio Imbalcia
dor con pieno mandato, Se piu tempo Rette legata-
mente rinchiul in S.Lorenzo trattare del modo del
la venuta , Se furono daccordo , tanto che detti co-
muni fu lecito publicare detta concordia.
Del
.

Libro Terzo. 41 x
Del Me/ dAprile 155-2.il capitano di Mugello , .

tJJf
che fu Rod di Ricciardo de Ricci ,andado con 400.
caualieri fornire Lozzole nel podere, come ghera ila
to importo per fuo cattiuoprouedimento fu allltato,
e rotto da gli Vbaldini, Se rima/nuene morti,& pre/I
circa 1 5
o.
Del detto mele dAprile fi conchiuf in Firenze il
/pradetto accordo con M. Carlo nuouo Imperadore,.
Se taro sindugi a publicarIo,che ci fu da Roma il cer
to che il Papa haueua riconciliato lArciue/couo di
Melano
In detro me/ i Perugini con gte de Fiorentini ca
ualcorono i Cortonefi ardendo infino alle porfidi rao
do che il Papa tenne alla riconciliazione deliArciue-

/couo fu che vn d in Concertoro hebbe glimba/ia


dori di tre comuni di TofcanajSclod molto i loro co
mun. Se dolfefi di loro opprefloni ,
dipoi die loro tre
partiti de quali douellono prendere vno , il primo era
di volere buona pace coHArciuefcouo , il fecondo di
lega colla Chieia, contro allui, il terzo che facefle pa /1
fare il nuouo eletto in Italia , ghmbafciadori rirtrettifi ;

infietne ri/puo/no che la rimetteuano in lui ,


a quali
egli ri/puole che farebbe loro hauere buona pace col-
lArciue/couo, della quale ne/funa /peraza fi pre/, per
che fi vedeua eflre parole contrarie aliefetto, Se /ubi
to poi in publico Concertoro fu annullato ogni pro-
ce/Io,/comunica, interdetto fatto contro aHArciue-
/couo Se i /oi imba/ciadori gli dierono le eh iaui in /
gno della vertituzioneydi Bologna,& poi il Papa le ren
d loro , Se fecenelo vicario per dodici anni con pr-
mefl
.

4ii Historib Fiorentine


melTa di dare ogni anno per cenl fiorini 1 200. alla ca
mera Apoilolica,& fiorini centomila contanti per re-
ftituzione delie Ipel fatte per la Chiei allo afidio di
Bologna.
Dipoi il Papa fece promettere glimbalciadori del
rArciuelcouo triegua per vnanno,l i comuni di To-
feana la voIeflbno,per piu agio al trattare della fitta pa
ee,dipoi glimbalciadori de comuni fi tornarono| ca-
la male contenti, publicata in Firenze la concordia fac
nuouo eletto, il vicario deUArci-
ta col cancelliere del
uefcouo da Bologna mand vno mefl c vliuo ligni-
ficando la triegua bandita in lue terre , & il d medefi-
mo fece muouere gente da monte Caregii,& caualca-
re, e rubare in Mugello , e nel ritrarfi adrieto ne furoa
morti ,& prefi grande parte
Vedendoli i tre comuni di Tolcana abbandonati
dalla Chiei vnitamente fi diliberarono al fare paflrc
lo Imperadore con certi patti, i quali fi fermarono con
publici finimenti all' vlcita dAprile in Firenze in pu-
blico parlamento infieme co findachi de Sanefi,& Pe-
rugini, col vece cancelliere del detto Imperadore, &i
patti fra loro ltto breuir furono quelli , cio, che lo
Imperadore promill per tutto Lugiioeflre infilile

terre dellArciuelcouo di Melano , guerreggiando per


abbattere la lua Signoria con 6000 caualieri, de quali
3
000 ne doueua fornire egli,& gli altri comuni det- i

doueua hauere da detti comuni in vnanno 2 00 mi


ti,

gliaia di fiorini, & 1 0000 per dono, come folle in Ita-


lia, participauanne i Fiorentini 1
^50.caualieri,& i Pe
rugmi 8 jo , & i Sanefi 600, & le la guerra non finifi
6
Limilo Terzo. 413
in vno anno fvnofi fiddeUaltro di fare nuoua con-
cordia, i dettilo doueuano confeflre Imperadore , &
egli gli doueua mantenere nelle loro lignorie , come
vicari, lluo i Perugini ,come huomini di Santa Chic -

la , obrigoronli i Fiorentini di pagare ogni anno per

cenici danari z perfocolare, gli altri allomconfueto


cenl, &promilFe dannullare la condannagione fatta
per Io adrieto dallo Imperadore Arrigo , c promi U il
detto vicecancelliere, che Io Imperadore retifichereb-r
beper infino mezzo. Giugno.
Ricordandoli i Fiorentini delle ingiurie riceuute
per Io pallato da Tarlati, Pazzi, & Vbertini di valdAf
no diliberarono dare il guaito alle loro terre, & cli fe
ciono del mele di Maggio con 600 caualieri,& gra pa
poIo,& dierono guaito alla Cornia^alla Penna, 'Gaetx

na,& altre ville, & poi Bibbiena,& a Soci, che fecio-


no buona difel , perche vera M. Piero Sacconi con
12 00 fanti, c pochi caualieri , & volendo porre lho-
Ite Montecchio di 1 o di Giugno M Piero colla la
.

gente li fece loro inanzi in lu vno monte per danneg-


giargli ,
& in fine la gente de Fiorentini colla loro in?
dultria Ioruppono con tutta la lua gente , & grande
fatica camp egli con pochi compagni 6c rifugg in ,

Montecchio furono mortide loi circa cento, & circa


dugento ne vennono preli Firenze. ?

M.Francelco Caltracane eflndo forte in Lunigia-


na , &
Carfagnana, & lntendo Fiorentini occupati i

ad altro ,
ruppe loro la pace fatta a tempi del Duca
&
dAthene petizione de Filini, folle loro per furto
la rocca di Coriglia,& d iella a Pilinu quali anche i o-
. . ,

4H Historib Fiorentina
pendo la pace feciono torre a Fiorentini con tradi-'
mento la terra di Sourana, & rederolla,8c ritolfolla, &
poi ladifelno palelmente, & poi M. Francelco det-
to mitigato da Pilni , & daj oo caualieri ,
che hauea
da Melano dallArciuelcouo , fi pot ad afldio Bar-
ga credendofela hauere
Per volere mettere efcutione la publicata cocor-
dia collo Imperadore cialcuno de detti tre comuni gli
mand llenne imbalciata a Vienna nella Magna, ino
Itri di Firenze furono M.Tommal Corfini Dottore,
M. Pino de Rolli, M.Gherardo Buondelmonti caua-
liere, Filippo di Clone Magalotti, & Vguccione di Rie
Ciardo de Ricci, i quali partirono di Firenze a d 1 7 .di
Maggio con grandi magnificenzie, & con otto leudie
ri per vno,& con grande commeflone, e balia , & col

findacato potere obligare il comune ogni col, tan


to che in Firenze lne prel grande gelofia, & dopo Iu
gadilputa sottenne per legge che nefluno cittadino
potefl Pare in limile imbalciata piu di quattro meli
& che nefluno potefl acquiftare da detto Imperado-
re nefluno beneficio, ne reale, ne perlonale, & fubito fi

fi fece boria di loro lcceflri di quattro meli in quat-


tro meli
Del mele di Giugno inoltrando le terre douere da-
re grande ricolta vennono fi grandi tempeite in To-
(cana,e maflime nel contado di Firenze, che inanzi al*
laltra ricolta fu grandiflima careflia, &: furono fi sfor
tunati venti, che fra 1 altre rouine, cadde il campanile
del muniitero degli Scalzi ,
& vccil la badefla con li
Monache, leu huomini dm lulie montagne di Pi

Boia
.

Libro Terzo. 41$


ftoia portandogli in varij luoghi, fece gradinimi danni
dalberi, fu publica fama, che 4 3 malnadieri,e ruba-
tori furono leuari dai venro din fili giogo dellalpe,
mai n lne sti noueile,p certi fu attribuito apianeti,
per altri alia Cometa pallata,
& p altri a noffri peccati.
A richieda denoffri imbalciadori che furono Na
poli alla coronazione del Re Luigi , fu conceduto dal
Re, e dalla Reina cconlntimenrodel conteFracelco
da mte Scheggiol figliuolo che fu del conte Nouel-
lo,& lignre della citta di Tiano,dou il corpo di San
ta Reparata, che al noilro comune folfe donato il brac
ci deliro di detta Santa, & coli fu fatto, & condotto
Firenze, & c grande llennit d 2 2 di Giugno per
mano del Velcouo per reliquia riporto in Sara Repara
ta,poi dopo quattro anni,& quattro meli voldo il co
mune farlo adornare dariento ,
fu chiarito elTere vno
pezzo di legno c grande froda fatto fare dalla badel-
l del muniilero di Tiano,oue era detto corpo, a limi-
litudine del braccio vero, per n dare il vero braccio,
& coli fu beffato il noffro comune
Del detto mele di Giugno furono caualcati Peru- i

gini, & tolto loro Bettona da 2 000 caualieri dell Arci


uelc.di Milano, che erano Cortona cdotti dal cte
Nolfo da Vrbino,& dal Sig.di Cortona, & da Ghilllo
Vbaldini per trattato,che haueano con M. Cnlpoldo
di Bettona guelfo mal trattato da Perugini, i quali per
qilo rilpetto n ardirono vlcire fuori, ne fare difel,
- anzi li lrebbono aliai prello accordati c loro, perche
gi n erano vbiditi da Sceli, & dallaltre loro terrene
n forte il prello cforto,chehebbono per imbalciata
4i 6 Historib Fiorentini
<a Fiorentini, &: aiuto di 800 caualieri,che vi mando-
rono, & promiflbno di mandarne quanti foflbno di bi
fogno , per quello i Perugini fi difefono francamente
& riebbonoivbidienza di loro terre , & gran parte de
nimiciper fretta di vettouaglia l partirono, & ripolb
no lafldio Montecchio per potere loccorrere Bet-
tona, & del medefimo mele di Giugno i Perugini colle
dette genti de Fiorentini afldiarono Bettona,& rup-
pono otto badiere di geti dellArciuelcouo, che nvci
uano,& durouui lafldio infino dAgollo , per quella
cagione fi ritraflono le genti dellArciuelcouo dallo af
tdio di Montecchio, &
vennono con altre genti, che
erano in Agobbio holle citt di Cartello per fare le
uare lafldio di Bettona,& non potendo paflre , per-
che i Perugini haueano prefi i palli, per quelle Iperan-
ze gli afldiati di Bettona vtirono fuori, & di princi-
pio feciono alcuno dno alle genti de Perugini dipoi ,

furono rotti, prefinc molti, il rello tornarono dien-


&
to alla difel ,
le genti deliArciuetouo di nuouo ac-
crebbono gente per {occorrergli, fatto capitano il c-
te d* Vrbino,& mai n poterono per trouare tutti pai i

fi prefi da Perugini, dilperati quelli dentro del foccor-

fo tnvfcirono di notte, & paflrono per mezzo il ca-

po c certo inganno, i Perugini prefono il cartello, &


madata la roba Cortona larfono,& abbatterono, &
feciono decapitare M.Crefpoldo & vnode Baglion,

c grde vituperio dell Arciuetouojp'queilo Gioun


di Ctuccio lignote dAgobbio vedendo mcar le for-
ze deflArciuetouo , & per folperto de loi cittadin
saccord co Perugini c certi patti, bche dur poco
. . .

L I B R OH T E R 2 O.I 417
Con quella vittoria di Bettona i Perugini colle genti

de Fiorentini ne vennono intorno Cortona , Se die-


ronui quello guallo , che alloro piacque lnza conta-
ilo , & le genti dellArciuelcouo nc vennono intorno
Arezzo in (alla chialfaper vernarui , & feciono molti
danni gli Aretini .
In quelli d tornorono gli imbalciadori de tre co *
nauni di Tolcana , che erano iti al nuouo Imperadorc
lnza alcuna condutone delle col, perche andarono,
& per la pouert, Se per illigamento di Ghibellini,
fiia

& per {degno prel d vno detto che gli fece vno de* ,

noitri Fiorentini, & quello fu voi filate molto lottile,


& anche per la fua pouert
A d 1 2 dOttobre apparue mirabil legno nellaria

al tramontare del Sole di grande quantit di vapori ac


cefi, per modo che Ipaent tutta Italia ,
Se Scniauo-
nia, e Vngheria , perche par eua , che in ogni parte ar-
defl il mondo, correndo velocemente fraTramonta-
na,e Greco, Se dopo quello lgu vno lungo tuono li-
mile al tremuoto, & per voce, e per lunghezza eflndo
laria chiara, & lrna
M. Piero Sacconi de Tarlati col Velcouo d Arezzo
e Vbertini,e Pazzi di valdArno,& parte degli Vbaldi-
nicgtedeUArciuelcouo d 1 2 dottobre fi partir
oda Quarata in numero di 2000 caualieri Se 2 5-00
fanti & con grande velocit ne vennono al borgo di
,

Feghine, & quello prelno pieno di molta roba, ca- il

ileilo non alfalirono, perche era bene proueduto , Se


llettonui tre d & arln!o,Sc partironfi,il limile fecio-
no al TartagIiele,Sc tornaronfi verl Arezzo
Dd In
4i 8 HarraRiElFrerRBN'TiNi
In quellomedefimo annoBenedetto di M.Gioua
ni degli Srrozzi di Firenze, eflndo PodeiK S.Gimiw

Gualtieri Ardinghegli per lieui cgioni,& vn altro Sa.


-gimign^nd a cui haueano icritta vna lettera , che gli
'Venifl aiutare vfcire di prigione, di che fu aliai biaffi.

piato , & fu cagione di molto Icandolo, perche icon-


frt idedertirdinghelli fmpre reputarono , che ne
fbflno cagione i Saluucci di detta terra ,& per d
lo di Dicembre con loro parenti, e amici armati anda
(Tono alle loro cal,& quelle ruborono,& arfno,& tut
iti i Saluucci cacciarono, & prefno la terra, 1 Saluucci
:vennono per aiuto Firenze, come lobati, ltto la pr
eiiqne del comune, & gli Ardinghelli per loro imba*
iciata la proferfno a Fiorentini,dicendo hauerne cac
ciati i Ghibellini, & non potdo fare
comune fra lo* il

*o accordo ne fgul che il comune vi mand M.Paolo


da Vaiana da Roma, podell in Firenze, con 600 ca-
ualieri , & fanti affai, & per quello saccordarono pr*
diamente che il comune mettefl fra loro pace,& ripic
gliafl la guardia per cinque anni , perche quelli del &
alleilo di Picchiena furono con gli Ardinghellialla

-dtta commozione, per il nollro comune pref poi il

frocailelfo,& abbattnne le mura,&; la rocca . ; . :

LArciuefcouo di Melano fn tendo chef Fiorenti-


gli altri comuni di Tofcana tentauano grandi co
ni,
&
f contro allui,& lntendo de loi popoli male conte-
si, diliber cercare pace con Ioro,&fecene muouere pa

ro le a Lotto Gambacorti da Pila amico de Fiorentini*


di che lgni che l vna parte, &1 altra mandorono loro
*
r t :
-
imba
1

L i n r o Ter 2 o.' 419


mbalciate Sarrezano a praticare di pace,& rrouaro-
jio la materia bene dilpolla che quali come furono
fi

giunti conchiulbno la pace gli imbalciadori de {pra*


detti tre comuni di Tolcana , con quegli deHArciuo*
icouo di Melano, &c il primo d d*Aprile i
$ fj fi pubi*
c,& non ine fece alcuna fella, ne panie che perlna
lne rallegrafl, per nonififidare di fi potente tiranno*
i patti furono che ogni aderente di cialcuna delle par,

ti concorrefl nella pace , ehelArciuelcouo rendefl a*


Pillole!! la Sambuca, & il Sambucone, i Fiorentini do-
lieflno disfare la rocca di MontegmoIi,& rendere Lo
zole gii Vbaldinr , & douflnfi ribandire tutti gli
sbanditi per detta guerra ,
& il chiarire gli aderenti
sbanditi, & altri dubbij furono comincili Lotto, & a
francelchino Gambacorti mezzani della pace.
Del mele di Dicembre fu prel ciuitella del Vele
aio Gualtieri di Bullaccio degli Vbertini , & menato
Firenze fu decapitato la vilia di Natale,
& portato che
fu il corpo verlo Santa Croce per ilpazio dvna baie*-
Arata in vna calla die vno guizzo , che la calla saperle
& fu predo che non cadde . i
r
>

tempo i Cortonefi feciono pace co Perii


In quello
gini,& non fidandoli lvno dellaltro, il comune di Fi-
renze alloro richiella ldo per lvna parte,& per laltra
di 1 oanarchi dariento il findaco otto lpiti.
In quellanno fu quali generale carellia dogni col
per tutta Italia, & in Firenze mont grano lire y Io
il

Claio,faue lire | , panico Iidi 4 faggina Iidi ? o,iI co


gno del vino fiorini 1 5, carne diporco la Iib.danari 1

coltrone danari 2 8, vitella 6, lnuouo danari C lvno,


)
i- Dd 2 lorcio
.

420 H i $ t o r f'E Fr or e ntine


] orcio dellolio lire li , & allauuenante fa careilia de
panni, e drappi, &nort parue che i cittadini lne curali
fono, perche rartiguadagnauanobene,il popolo di Ro
ma per detta careiha furore and al.palagio de Sena*
tori, che erano il conte Bertoldo Orimi, & Stefanelli
ideila Colonna per lapidargli, perche haueuano conce-
duta certa tratta di grano Stdanello l fugg , Se il con
te fu morto colie pietre furore
Del mele di Febbraio M. Paolo Vaiana Podelldi
Firenze prel per ladro Bordone di Chele de Bordoni
per informazione hauuta di lui di certi furti, & tuta
per tormenti glieli fece cfellre per giudiziario, i con
forti ricorfono per aiuto a Signori Collegi,ne per que
Ho lPodeil mut propoftofi fignori molli ira cali
frono al detto Podefi tutta la famigliaci perche egli
nand ! palagio, e rd la bacchetta, & laltra mattina
n and a Siena, & p quello il popolo l Ieu,&andor
ne al palagio, dicendo, che la giullizia era impedita ne
maggiori, & ne minori adepiuta , onde i (ignori per lo
meglio mandarono per lui Siena con dono di fiorini
2 ooo, per loi internili, & per grafia torn, & fece de
capi tare Bordone, & fu quietato il popolo
3
Stati i Saneli liigamtc ad alldio mte Pulciano,
infine glimbalciadon Fiortini, e Perugini vi milfono
accordo p 20 anni i quello modo, cio, che il gouerno
rimanelli Monrepulcianef, & i Saneli vi teneflno
vn capitano di guardia , &c haueffono vna porta , &
vna capana,& deflbno M.NiccoIo de caualieri 6000
fiorini , & M. Iacopo v che ferodi fuori fiorini 5 ooo*
Se hauelfe rendite ne & beni.
aoi
le

| 2
. m Nel.
Tmo,
.

Libro- 411
Nell anno feguente i ,ncl priorato di Maggio, , r j.
$ y$
& di Giugno fi feciono , &
pofono ne canti del pala- ^ ne*
gio i quattro lioni di pietra dorati , 5c farebbonfi fatti
P 8 *
di rame fe non folle la grande volont, che hebbono i
Priori, che fi faceflbno,Oc ponelfono loro tempo
Non ttauano per in buona pace i Sangimignanefi
per lodio tra gli rdinghelli ,0c Saluucci , 6c per per
configlio degli Ardmghelii diliber il popolo vnita-
mente di darli liberi al comune di Firenze, Oc tanto po
terono i Saluucci in Firenze , che la prima volta non
furono accettati , ma la feconda ci mandarono d'ogni
cala del popolo vno pregando deflre accettatile n preru'rdS
s * Gim
che fi disfacciano. Oc melfo pe configli fi vinfedvna ir

taua tanto poteuano le preghiere contrarie, Oc coli tu- w>er.

rono fatti lubditi , Oc hebbono iettimo , come glabri


contadini.
Del mefe dAgorto i Viniziani infieme co Catalani 1

ruppono i Genouefi in mare prelTb alla Loiera di Sardi "unfro^


gna , Oc prefono circa 40 galee di Genouefi , Oc piu di P G
5 500
prigioni gran parte buoni, Oc nominati cittadi- buen.
ni di Genoua,0c annegonne piu di 2 000 e prefono la
Loiera, Oc piu altre cartella di Sardigna, ma prettamen-
te furono loro tolte infieme con altre, che ne teneua-
no prima con danno di piu di 1 yoo huomini, Oc'per
i Viniziani, e Catalani cialcuno fi torn cala hauen-
do attutata la luperbia de Genouefi.
In quello trmpo venne in Tofeana madato dal Pa-
pa^ Legato il Cardinale Gilio di Spagna per impetra-
re aiuto racquittare OruietofOc altre terre del patri-
monio, tolte alla Chiel dal Prefetto da Vico, fu hono
Dd } rato
. .

42 2 H* STORIE F OR E NT IN I fi

iato dallArciuefcouo in -Melano, ma non volle entraf


f in Bologna, in Firenze fu molto honorato torn nel
le cal degli Alberti, 50 fanti , & con
hebbe in aiuto 1

aiuto de Fiorentini il conte di Sarteano lolle al Prefet-


to Centona,& ralfegnolla al Legato
Vacando i Priori da maggiori faccende inueilgoro
no la cagione , perche la principale Ciucia di Firenze

Di Santa era denominata da Santa Reparata, & correal piccolo


Reparata
palio di braccia otto di cardinalelco,& trouorono,che
in tale d ellndo aifediata Firenze da Rodagaflo Re de
Gotti, Suezi, & Vandali con 2 000 caualieri ,
per prie-
ghi di S.Zanobi,che allhora viueua Velcouo di Firen-
ze^ per paura di Honorio Imperadore, che verii.ua al
lccorl dItalia con 2000 caualieri li leuarono dalio
alIdio,& fuggendo in piano di Mugnone furono tut
ti tra morti, & prel , & per fu pollo detto nome alla
Ghiel , & crebbel il palio inlno in braccia dodici, &
di rolato
IGenouel perlalpradetta rotta non obliarne che
follno confortati da Fiorentini per imbalciata con
I Genoiie molte proferte dogni aiuto alloro Rato , nondime-
fi fi di ero-

no allAr* no vennono in tanta dilcordia, e vilt, che non pareri


ciuefcouo
M Melano do lorodouerl lpere reggere , di comune conlglio
fi dierono liberamente allArciuelcouo di Melano , &

d 1 o dOttobre ne prel la Signoria per lui il conte


Palauigino come Irto vicario & di Saona , & di tutta
,

la Riuiera lluo Monaco , Mettone , & Rocca Bru-


,

na, le quali melr Carlo Grimaldi, che n era non vol-


le dare.
I Pilni per quella nuoua vicinanza entrarono in
Si J ' gran-
. ,

Libro Te r z o. 423
grandi foretti di molti loro cittadini Ghibellini , Se
-votarono la cittdogni cittadino llpettoxonhnado
gii , & intelnfi
amicheuolmente co Fiorentini , per
operazione de Gambacorti, iArciuefcouo cominci a
mutare lite a Fiorentini, dicendo haueuano rottala pa
ce,non haundo disfatto Montegemmoli , & lui ha-
uendo voluto dare la Sambuca , Se Sambucone , ma
perche non fi vidde il beilo tempo, accett le ragio-
ni, che i nofiri imbalciadori mollrorono a fiioi Sar-
rezana
In quello anno cominci il maladetto lme delle
compagnie, che poi ha turbato tutta Italia, & molti pae
fi, Se la prima fu di Fra Modale, il quale vedendo , che
-
il Prefetto a cui lldo era non Io potea lo ilenere, adu-
n quanta gnte pot cualio ,
Se appi, diliberando
andare predando in ogni parte, & in piccolo tempo fu
rotto con lui circa 1 2ocomafhadie-
5-00 caualieri,&
ri,& la prima gita fece Fermo, lungo tempo fiato al-
fediato da M. Malatefia da Rimino Se leuollo dallo ,

:
fldio, ricordandoli che gi egli afldi lui nel cartel-
lo dAuerl.
Di Nouembre nacquono in Firenze tre lioncini, Tre^iom
de quali lne donvno al Duca dOfiericchi , che cin*

lo domand di grazia ,
per quello fi crebbe loro
Jhabitazione nelle cal disfatte del Duca dAthene,
allato al Palagio del Capitano , che furono de Ma-
nieri .

In quello anno i Romani fi dierono alla Chiel


non parendo loro lperfi reggere per loro medefimi :
LArciuelcouo di Melano proferendo i Viniziani
Dd 4 la pace
. ,

424 H istorie Fiorentine


la pace co Genouefi come foi ldditi,hebbe per rilpo
aftache voleuano per nimico lui , Se ogni filo lddiro
Se cof sbandirono lui, Se ogni Tuo fuddito, feciono &
i Viniziani lega col gran Cane di Verona , Se Signori
Padoua, Se di Mantoua, Se di Ferrara contro aH'Arci-
uelcouo detto. Se legatamente ne richielno i Fioren
tini, & non fi pati in Firenze per non rompere la pace.
Se trattarono collo Imperadore di cducerlo in Lom-
bardia, & allettandolo indugiorono aliai proueder-
fi di capitano, & di gente
Hauendo il noftro comune fatto debito co foi cit
tadini per la guerra di Lucca 600 migliaia di fiorini,
purg debito tanto, che reftoronoin f 04 migliaia
il

Se ordin che cialcuno folle Icritto per creditore diui


{amente , Se per quartiere, Se che ciafcuno hauefl per
merito , Se interdlo danaio vno per lira ogni mele , Se
pol detti crediti grandi priuilegi di non gli potere
mai perdere per bando , altre cagioni y Se di potergli

vendere, &: alienare, Se tendofi dette Icritture per ma


no di notai, vi commiflono molti errori , Se fallita, Se
per fu tolto loro , Se dati correggere, & guidarele
icriuani mercatanti , molte quillioni furono fra mae-
Fbrincipio
ftri in Theologia le detti danari fi poteuano compera-
del Mote. re 2 j, 5
o per centinaio come valeuano , Se pigliare
,

la rendita lnza obligo di colcienzia reftituzione ,


i

frati predicatori de quali era capo il maeftro Piero de-


gli Strozzi, predicauano che non era lecito lnza mo-
ftrarne molte chiare ragioni Colloro saccoftauano
.

i frati Romitani , ma i frati Minori predicauano , che

era lecito di quelli era capo maeftro Francelco da Em


. .

Libro Ter z o . 425


poli, & fecene molte deputazioni , e Icriflui fid , &
nondimeno i Predicatori fi flettono nelle loro opinio
ni, & mantenendo il comune molto netta quella fede

del monte, fu poi ageuolmente luuenuto da Tuoi cit-


tadini ad ogni filo bilgno.
Grandi mali fece la compagna di fra Moriale poi
,
che hebbono leuato M. Malatefla da fermo, che circa
44 cartella prelno nella Marca, & Romagna di det-
to M. Malatefla, & daltri con grandillme prede, cor-
reua allui ogni lldato, perche vfua grande direzio-
ne nel diuidere le prede , & teneua fra lldati ragione,
come loro lignote
M.Malatefla vedendo i pericoli della cpagna do-
po la vernata ,
diliber di richiedere in aiuto i comuni
di Tolcana,& in perlna venne Perugia, & poi Sie
na,con molte ragioni moflrando i pericoli, che porta-
u cialcuno , lvno comune ,
& laltro rilpuol di fare

quello, che i
& per vne a Firenze,Se heb
Fiorentini,
be in aiuto 200 caualieri,e tornando Siena, & Pe-
rugia nellno di loro gli attenne la promefla & per ,

quelli de Fiorentini fi tornarono Firenze tornato ,

cala M.Malatefla prel accordo alla compagna, & die


loro 40000 fiorini , & eglino lo ficurarono per certo
tempo, & cals la fila gente, che tutta sappiec alla c
pagna,& crebbono in tanto numero, che non temeua
no ne forza , n potenza alcuna , Se ogni perlna che
minacciauano fi ricomperaua,la lega di Lombardia gli
richiel lldo, Se limile lArciuelcouo, tutti diero-
no parole, Se con grandiflmo ordine fi guidauano, Se
chiamauanfi la grande compagna di M.fra Moriale
1
.

4z 6 Historib Fiorentine
Nel 1 5 54 nacque vno fanciullo monftruofo da S.
Piero Maggiore, che in tutto il capo non haueua altra
effigie fiumana, le non tre fori , vno doue la bocca, Se

due doue gli occhi, e vide alcuno d,& vna donna par-
tor vno pezzo di carne di libbre 1 5 limile vno cuo-
re di bue,& fubito mor la detta donna
Eflndo flato lnza piouere circa meli tre,& lcc-
dofl quali ogni col lminata, Se eflndol fatte molte
procifloni in Firenze, & in contado lnza frutto, dili-
berofli per lo comune di fare recare in Firenze lantica
Tauola tauola ai Santa Maria Impruneta,& andolle incon-
dlmpru-
Beta.
tro grande prociffione con quali tutte le reliquie , Se i
Priori, & il Velcouo,e tutti gli vfci di Firenze,
e gran-
de parte del popolo inlino fuori della porta, & fu recai
ta inlino in S.Giouni dalla famiglia de Buondelmon
ti padroni , Se ricondotta S. Maria Impruneta dopo ,

tre d cominci vna pioua minuta, che dur circa oti


to d, che parue facell rillcitareogni col della terra.
Per paura della compagna di Fra Moriale i Fioren-
tini, Saneli, Se Perugini li collegarono inlieme con ta-
glia di
5
000 caualieri contro ella compagna , Se gi

haueuano i Fiorentini ,
Se Saneli mandato Perugia
gran parte della loro parte della taglia , ma i Perugini
rompendo la fede saccordarono colla compagna di
dare loro vettuuaglia per loro danari, Se il palio, & ve-
nuti in l quello di Siena i Saneli feciono quali quel-
lo medesimo ,
dando loro 5000 fiorini ,
ben che defi
fono boce di

000 , e venuti in fo quello d Arez-


1 5

zo anche hebbono dalloro i loro bifogni in panni , Se


vettuuaglia , Se eflndo de Priori huomini molto da
,

Libro Terzo. 427


poco , i Collegi prouiddono , Se feciono lega co Pi-
tni con taglia di 1200 caualieri a Fiorentini & 800
a Pitni , Se lrebbefi alihora accordata la compagna
con pochi danari a paltre tnza fare danno , Se an-
dare in Lombardia al lido della lega, ma i Priori ine
feciono beffe, il perche vedendo proueduto il valdAs
no vennono per quello di Siena Se in calendi di Lu- ,

glio vennono Staggia, Se alla Badia a Illa Se tro- ,

uofonfi piu di lttemila caualieri , & millecinquecen-


to fanti , Se piu di 2 0000 ribaldi , che gli tguiuano
& rieleggendo i Fiorentini a Pitni i loro 800 ca-
ualieri della taglia, ne mandarono meno, che ottanta,
Se nehieggendo i Sanefi,& Perugini ,
cialcuno ne-
g , dicendo che erano daccordo alla compagna
, , Se
per fi mand imbalciadori a Staggia per accordar*
l , Se non furono intefi , ma fubito a d quattro di Lu
glio con tutta la gente ne vennono infino ne borghi
di Santo Calciano faccendo grandi danni, & prede,
& llettonui infino di io di Luglio, & fecefidonoa
caporali di tremila fiorini, & poi saccordarono per
venticinque migliaia di fiorini, Se nel medefimo luogq
saccordarono con loro i Pitni per ldici migliaia di
fiorini, & feciono doni a caporali, & fatti i pagamenti
mandarono per valdirubbiana a Citt di cailello,& di
quindi nandarono in Lombardia al lido della Lega,
contro allArciuelcouo per 1 50 migliaia di fiorini in
quattro mefi Se Fra Modale fece lo vicario il conte
,

Land, & lui nand Perugia ordinare altri mali, Se

fu riceuuto honoratamente da Perugini , Se fatto cit-


tadino di Perugia.
-v. .
Venti-
. . ,

4x8 Historib Fiorbntihb


Venuta la detta compagna Lombardia al lldo
in
de Viniziani,8c degli altri collegati, vennono Modo
na,& non poterono per farne leuare l'afldio dell Ar
ciuefcouo & lntendoli collegati forniti di gente
,
i

mandarono imbalciadori allo Imperadore, che verni-


le in Lombardia , lui gli liberali! delle promefl, per
quello dihber lo Imperadore di pallre
Mentre che la compagna era a S.Calciano la fami-
glia de Bordoni tenendoli ingiuriati da Mangioni , Se
Beccannugiloro vicini nel dicollamentodi Bordone,
con loro amici afllirono i Mangioni, 8c nella zuffa fu
fedita ,
&c poi mor , la moglie dAndrea di Lippozzo
Magioni, i Priori per allhora feciono quietare la zuffa,
dipoi pallata la paura della cpagna , fu commefl al?
Io eflcutore,che punifl chi in ci hauelfe errato, i Ma
gioni,& Beccannugi furono prolciolti, M. Gherardo
Bordoni, & 4 confrti, & 1 2 loro lguaci furono con
dannati in hauere,& in pedona, & i loro beni confilca
ti con quelli de rubelli
Fu deca-
pitato Fra
Fra Modale lpradetto mand loi fratelli per aiu
Modale, to a Roma al Tribuno, di poi vi and egli in pedona,
Se fu prel,;& come rubatore giudicato alla morte, Se
decapitato.
Mor lAr Adi $
d'Ottobre ellndo il grande tiranno Arciuc
ciucfcouo
di Melano Icouo di Melano nel colmo della la Signoria, gli ap-
parue lpra il vno piccolo carbonchielIo,Sc ad
ciglio

4 facendolo tagliare mor di fatto lnza fare teliamo


to , Se i nipoti villono in concordia tanto che furono
fatti Signori.

Conlderando M.Carlo di Luzimborgo nuouo Im


Libro Terzo. 429
peradore, che h fua pallata iti Italia alla coronazione CarIo ta
conueniua che folle, con gradiflipa forza, c amo P erador

re de popoli, &
ricordadofi,che Io Imperadore Arrigo uii*.'*

filo auofo vne con gran forza,& conlumoUa, & mo-


r Bonconuento , diliber -venire con amore & d ,

14 dOttobre giunf Vdine con $ 00 cauaIieri,Sc ve


ne Padoua , Se poi Mantella honoratamenre cer-
cando di mettere pace tra Lombardi ,
& afpettando f
comuni diTofcana gli mandauanoimbafciate.
I.tre nipoti deHArciuefcouo di Melano figliuoli di
.

M. Stefano fi feciono eleggere (ignori dal popolo , &


diuifno la quellomodo, eheGc-
Signoria.fra loro in
noua,Sc Melano foflono comune ditutti,&diM.Ma
fio folle in particolare Parma, Piacenza, Lodi, Se Bolo-

gna, & di M. Bernab folle Chermona,Brefcia,& Ben-;


gamo,& di M. Galeazzo folle Como, VergelIi,Noaray
Albi, Tortona, Aleffandria, & altre terre di Piemonte,
& guidaronf fuiamente, &con grande ordine, Se be.
ne in punto di gente afpettando quello che facefl. Io

Imperadore , che era Mantoua ,


il quale Imperadore
non parendogli che la fua gete, Se delia lega edere ff
ficiente noiare i detti Signori di Melano continua-

mente attef mettere fra loro pace Se molte voltoli ,

fparf fama , che era fatta , & tirando 1 vno d qua , Se

laltro di la, perio indugio nacquono delle col, che la


*
ftorpiarono .

: In quello anno i Genouefi con armata di circa tren 1 Genove


*
tatre galee ^ delle quali era Ammiraglio mefler Pa;-
ganino dOria,ruppono i Viniziani con affili maggio- ani * S
re armata, della quale era Ammiraglio mcflr Niccol

daca
,

43 o Historib Fiorentine
da ca tifimi,8cci fu in Romani^ nel porto di Sapien-
za, & non ne cap quafine legno, ne huomo,& in gran
parte ne fu cagione la vilt deli* Ammiraglio de Vini-
ziani,& delle lue genti furono i prel ^870, tra mor &
ti, e annegati circa 4000. I Pilni , che erano ltto il

buono reggimento de Gambacorti , & loro fguaci


mdarono Mantouaallo Imperadoreloro imbalcia-
dori per impetrare , che mantenefle loro il reggimto,
che haueuano , & la Signoria di Lucca & , olferlngli

j
0000 fiorini in aiuto alla la coronazione & altri ,

3 0000
per la conceflone di Lucca>& furono daHui ri
ceuutigraziolmente, & eluditi. /

1
A di 6 di Dicbre di detto anno auenne vn calin
Firenze da sato Gregorio da cala i Mozi,che vna gatta
traile gli occhi , & mangioflgli infieme con mezzo il

capo vno fanciullo di tre meli figliuolo dvno lal-

gnaio,che era nella culla, & di lbito mor.


Non potendo Io Imperadore mettere pace in Lom
bardia per la vittoria de Genouel,che haueua fatto in
lperbire i Viiconti. & parendogli perdere tempo albi
la coronazione fece loro fare triegua p infino Mag
gio , & con abbaiamento di la Maefi saccord co
Vilonti di potere andare Monda per la corona del
ferro, & fidoll nella loro potenza con promefldi

f 0000 fiorini aiuto quando folle Roma,


in & fatto
laccordo nand verl Melano con circa 400 caualie
ri male armati, & M. Galeazzo fi gli fece incontro con
grande quantit di gente bene in punto poi M.'Ber &
nab , &
con molti honori Io conduflono in Melano
fempre ferrando le porri delle terre,douc cntraua , che
. 9
L tb r Terzo. 431
quali era come in prigione, pure in parole,& in riuere-
zia Io riceueuano come loro fignore proferendogli Io
ro,& le foro cof>dipoi Io cdullono Monda, qui &
ui con i vite folennitadi prel la corona del ferro, &
guanto piu pretto pot l fece riconducere fuori della
loro Signoria, che continuo vi ttaua con paura,8e yen
nelne verte Pila.
v, li conte di Land col rifiato della gran compagna
dopo certo parlamento fatto collo Imperadore venne
intorno Rauenna tirato da fratelli della bella contef
fa per vendicarli contro al tiranno di Rauena, chef ha

uea prel andando efl Roma , 8e volendo maculare


la fila honett , diliber pili tolte morire ,
Se ftando il
conte all Rauenna circa vno anno
alidio di li part ^
& andonne con tea gente nella Marca
Sentendoli in Firenze la venuta dello Imperadore
Pil, dopo molti configli li diliber che 12 cittadini
con bala andaflno per tutto il contado, 8e facelteno
mettere ogni vettuuaglia nelle terre murate per ino-
,

punto ogni difel,& di Gennaio elef


ltrare dellre in

fono 6 cittadini, che andalfono Pila trattare collui


accordo lluando la nottra libert, 8e ad 1 8 diGen r
naio lo Imperadore detto giul in Pila infieme col fra
fello Patriarca , riceuuto da Pilni con grandi honori ,.
Se fetta, & fu mefl nelle cal de Gbacorti , Se ad 1

fece per bandi comandare tutto il popolo , che lra-


gUnafl al duomo per riceuere dalloro il giuramento
dellafedelt , Se anaouui il popolo, la ltta de Matra-
uerfi della quale era capo fra gli altri vno Palltta de

Conti, il qualeera venuto collo Imperadore infinodi


'i'i Lonv
.

43 r Historie Fiorentine
Lombardia, perche erano lolpetti , & fuori del reggi-
mento di Pila, fi leuarono romore dicendo viuala
Imperadore, & muoia il conl madore, laltra ltta cho
rggeua, cio i Gambacorti, Se Cecco Agliata inleme
col popolo prelno larme contro alloro, lo Imperado
re per quello d fece porre gi larme acialcuno,&pro
Iungofl il giuramento, & ad zo di Gennaio lo Impe
dor detto mollo d alla ltta de Matrauerfi fece giura-
re nelle lue mani tutti i lldati di Pila, che fu contro a
patti fatti Mantoua,& per coprire detto mancamen
to ne fece caporali Francelchino Gambacorti, & Cec-
co Agliati, nelle cui mani lleuano giurare , i Gamba-
corti veddofi perdere la Signoria, dihberarono di da-
re la Signoria libera allo Imperadore
,
prima che fofl
loro tolta dalfcf Imperadore, da altra lctta<& lui lac-
cett molto volentieri, perche per via indiretta cerca-
ua quello mcdelno lbito prel ogni guardia ,&
mano di lue genti, mandando bandi che
rendita in ,

ogni huomo venill allui per ragione & tutto l lece ,

di fatto lnza diliberazione comune.


Praticarono inleme i Fiorentini, & Perugini, e Sa-
nef deflre vniti,& cformi fogni domandita,e pat-
to collo Imperadore, & con detta commellone man-
darono i Fiorentini 1 lpradetti 6 cittadini per imba-
Iciadori Pila allo Imperadore con 8 famigli per vno,
& vdlito cialcuno di due velliti , &c allettando perla
via gli imbalciadon Sanel,e Perugini, Sane!! manco- i

rono della fede loro


I Pilni vedendo, che Io Imperadore haueua ctro
a* patti prefa la Signoria, &
le rendite, cominciaua &
- ui pren-
.

Libro Terzo. 433


prendere le caie , de beni de cittadini fi ragunarono al
palagio degli Anziani, & pacificoronfi infiemeivna
ltta, & laltra alla loro difel, de eleflbno 24 cittadini
dogni parte riformare la terra d'vfici, 5c andorono al
lo Imperadore , & riebbono la guardia della terra, ma
non le chiaui delle porte,!& cofi rimale abbattuta la Si
gnoria de Gambacorti, & lcondo certi fu tutto per or
dine del Paffctta Matrauerfi collo Imperadore.
Ad 25>di Gnaiogli imbalciadori Fiorentini infie
me co quelli de Sanefi,8c Aretini, entrarono in Pila in
fieme, quelli de Perugini vollono entrare lparati, co-
me huominidi Chicl,e tutti furono riceuuti dallo Ira
peradorc co grande allegrezza, de il lguente d quelli
de Fiorentini, & de Sanefi furono infieme innanzi allo
Imperadore, & lo configlio Iporre le imbalciate, de
prima parlorono i Fiorentini forf vn poco altieri , Se
non con quella riuerenzia,che Imperadore fi conue-
niua,tale che i loi baroni molto ne (degnarono, ma lo
Imperadore rilpuol benignamente Iodado aliar la eie
&
t,& i cittadini, die tpo praticare altra volta, i Sa
nefi credendoli abbattere i Fiorentini contro alla fede
data fi lttomillbno allo Imperadore in parole , e fatti
quato piu poterono, de furono anche benignamele ac
cetrati daliui,i Volterrani, e Sanminiatefi feciono il fi

mile, i Piltolefi mandarono imbalciadori per fare il fi-


tnilc , ma non Io feciono per conforto de Fiorentini
Sentendoli nella Magna Io lo prolpero, e pacifico
auuenimento in Italia ,
molti fi millbno per elire al-
la la coronazione Roma ,& fra gli altri venne la
Impcradncc con circa quattromila caualieriguerniti,
Ec Sedi
. , .

434 Historie' Fiorentine


& di grada voleua pallate per Firenze, & n fi pati, per
che n era ancora fatto raccordo colio Imperadore, a
di 1 3 di Febbraio io Iftiperadore and Lucca, e iettc
Lue cheli
ui due d,& domddogli i Lucchefi la loro libert no
furono eluditi , anzi gii Ialci pure (aggetti a Pifimi,
In detto mele nacque vno barbiere al GalluzZq
predio Firenzevno fanciullo moilruolo, che haueua
il viio come vno vitello, & due branche come di bot-

te, & il corpo humano ville poche fiore


In Siena fi leu il romore contro allordine de No-
Sanefi rie, che regge u a, che erano circa 510 cittadini, perche il

popolo n voleua fare il (ndaco darli alio Imperado


jre, come i detti Noue gli haueuano fatto promettere
gli imbalciadori ctro alla fede data a Fiorentini, pure
infine
p meno pericolo lo feciono, e dieroglifi d pri-
mo di Marzo, c grade allegrezza de Pilni crededofi
fv.no comune, & laltro p quello abbattere i Fiortini.
. Grandi contel furono dinanzi alio Imperadore, &
Aretini. fila fra gii imbalciadori Aretini da vna parte , Se M.Pie

ro Sacconi, Neri da Faggiuola, el Velcouo degli Vber-


tini,& Pazzi di valdArno , & altri vlciti dallaltra par-
te , che domandauano dellre rillituiti nella Signoria
d Arezzo, & ne loro beni, & infine glimbalciadori heb
bono quelIo,che voltano dallo Imperadore, & accorda
ronfi con lui,& i detti vlciti furono mandati via
Volterra- A d 4 di Marzo per loro (ndaco gli ldieronoi
ni.
Volterrani liberi,e tutto fu per operazione de figliuoli
diMAttauiano Belfqrti,ch? la tiraqneggiauano.;

Saminia- Il limile feciono i Sminiatefi per la ltta che vera


fieli..

fra Malpigli, e Mangiadou,c maggiore dimollrazio-


ne.
. .

Libro Terzo.
ne damore fece Io Imperadore a gli imbalciadori San
rniateli, che ad alcuno altro
Fu in quello verno grande alciutto , flette quattro
meli lnza piouere, & aliai tempo Arno ghiacciato
Stando glimbafciadori Fiorentini a Pila in pratica
daccordarli collo Imperadore inlino in yo migliaia di
fiorini, come haueano di cmeflone,& trouado Io Im
peradore duro, Se diliderol di piu danari, diliberoro-
no.che due di loro venillbno Firenze lignificarlo a*
Priori bocca, &
coli fatto dopo molti cligli li dilibe
r in Firenze con grade fg reto per meno reo partito,
che li facelle il meglio li potefl per inlino in i ooooo
fiorini, Se tornati Pila, Se flando nella pratica barga
gnare per vataggiare il noilro comune, lo Imperadore Accorda
de Fiore-
lrridendo dille loro jcom per lettere era auilato di Fi tini collo
Impera^
renze di ci che s ne cligli di lui, Se della c
era detto
ro
mellone de fiorini centomila ,& per flette piu duro
allaccordo, Se
p Io meglio n l ricerc in Firenze chi
Ihauefl riuelato, che fu grade errore non ne fare giu-
ftizia almeno dopo la partita dello Imperadore, Se viti

inamente dille mandaflno per


gli imbalciadori, che
pieno mdato,& farebbe co loro daccordo, per ne
&
vne tre Firenze per Io lindacato, Se giunti in Firze
fi mille partito nel cliglio del popolo di 1 2 di Mar
zo,& n l virile quello d, ma poi il lguente d l vin-
l,& limile poi nel cliglio del comune, Se coli hebbo
no pieno madato fare ogni accordo , Se tornaronli a
Pila, Se lgretamente con lui in camera saccordarono
per fiorini ctomiIa,& lui gli liber da ogni condna-
gione de luoi pallati , con molti priuilegi di piu col.
Ee 2 In quelli
,

4 $6 H ISTORIE Fiorbntin
ii.) In quelli di' il Cardinal? dQifia, cui sappartiene
la coronazione dello Imperadore giupfe Pila, riceuu
t dallo Imperatlore.con grande honore, Se lole il Pa
pa limile atto- mandare due altri Cardinali in compa-
gnia di quello, Secoli gli elefl,cio il Cardinale di Pe-
iagorga,& quello di Bologna, Seno vnono, pelle quel
lo dOitfa lole venire alle Ippf dello Imperadore , &
gli altri due alle Ipel della Chiel, Se non voldp il Pa
pa fare loro le Ipel no le vollono fare di loro proprio.
fatta la lpradetta promefl,& accordo fi ritrou
in Fireze come per lcramto fatto dal detto Impera?
dor Papa Clemte, Firenze, & ogni altra terra di To
fcana erano liberi da ogni cdanagione,e obligo, & ol
Papa , chiari*
tre acci le lettere impetrate in corte del
nano in qlto,& raccomdauano il comune, Gettono $
aneli fatte in cacelleria per difetto di no pagare 3 o fio-
rini di Ipel, & giulno.fatto laccordo, enei vna cof,e
laltra harebbono libero il poltro comune da detta Ipe
l di fior, cetomila, che tutto fu errore di chi reggeua.
&
Fu Io Imperadore di mezza datura, di giade vir-
t,ho nello in luci vellimenti , ragunatore di danari,
grande honeda fece mantenere alla la gente darme
Se inlediliberaziohi fu quali-tmpre contrario a pa-
reri de Ghibellini.

* Sabato di 2 1Marzo fece ragunare parlamen


di
to molti foreltieri al Duomo, Se mand per gli irnha-
& in publicoprel da loro illcra-
Iciadori Fiorentini,
mento della concordia & coli giur egli, & a d 2 5
, fi

public la detta concordia io Firenze , Se fecclne fe-


lla, e fuochi.
. . 7
Libro Terzo. 4$
I patti della concordia furono (tto breit, quelli
che afloluette ii nro comune>& (boi (dditi,& aderiti
da ogni condannagione, obligo di le, Se di ioi pafl
^concedette le leggi municipali , approu le fatte, Se
concedette il farne di nuouo ,
fece i Priori di Firenze
foi vicari inreuocabiIi,&per pace promilTedi non en
trare ne in Firenze, ne in loro terra murata . I (indachi
del nodro comune feciono allui la debita fommeffio-
ne,& reuerenzia,come Imperadore,& promifigli cc
tornila fiorini in quattro paghe, per infino tutto il me
f dAgolto,&di mandargli poi ogni anno del mele di
Marzo 4000 fiorini in quato le citt diTofoana foflb
no tenute allo Imperio, & di tutto fu rogato Ser Agno
lo di Ser Andrea di M.Rinaldo da Barberino
Chi cercher bene rrouerr,che Roma,& tutte fai
-tre terre di Tofoana fono libere da ogni fora meflonc
Imperiale, perche in lei fu il principio dello Imperio.
La grande copagna del conte Land venuta per fa-
drieto di Lombardia nella Marca, in detto anno nan-
d nel reame di Puglia perche il Re non haueua loro
,

attenuto di nudare loro 40000 fiorini, che haueua Io


ro promefl, & prefono Preilara, Se Villafranca,& piu
altre terre ,
Se feciono molte prede, e ile trono infinoa
Marzo in Abruzzi, poi nandarono verfo il Guado co
promefl di non fare danno, Se prdere d errata per da
naio,& per furono medi dentro nella terra, Se ruppo
no la fede data,& ruboronla, Se arfonne gran parte, Se
per quedo da indi inanzi non furono accettati in alcu
na terra , ma andarono rubando infino santo Suucri
in Puglia, & iui dettono piu tempo
c | Dopo
.

43 8 H istorie Fiorentine
D opo Taccordo fatto coJtiorentini Io Imperadore
gli richief di lega per loi imhalciadori c grandi pr
rcrte,& dopo molti configli l diliber in Firenze, che
non faccu per noi, Se c honeife parole l neg,di pcd
richiel il comunedi 2 00 caualiernn lcpagnia da
Pila a Roma, quello gli fu conceduto Se mandarono ,

glifa Siena due cittadini vno popolano; Se vno gi ade


con 200 barbute beniflmo armati colla inlgna del
Giglio, i quali laccompagnarono Roma alla lua co*
donazione,
& poi infine a Siena alla tornata . 1

Giunto in Siena i Tolomei, Malauolti, Se altri fi le


uarono contiro allordine de None, & cacciarongli, Se
arlno le borie degli vfici, Io Imperadore di nuouo al
popolo, & a grandi fi fece fare libero fignore di Siena,
Se di lodillretto , Se leuato rutti gli vfciali vi lalci
ner lo vicario lArciuelcouo di Plaga, Se ellndo fii-

{aneggiati per la terra quelli, che erano luti de Nouefi


partir no,
& poco meglio furono trattati dalle terre vi
cine, Se ad 2 7 di Marzo 1 3 ffi Fiorentini gli mad*
rono Siena fiorini 30000 non obliarne che ancora
non folfe al termine della prima paga , Se fgli molto
agrado, perche nhaueua bilgno
Per hauere quelli danari il comune pol certo elfi-
mo che fi chiam lega pagare certi danari ogni di
,

ogni cala, Se ordin che follno meritati 1 o per cen


fo>& con grande ageuolezza racco ile il comune in me
no di d|ie meli i detti centomila fiorini ,
Se veramente
-grande vtile di Comune mantenere fede al riilituirc >
che io viddigia volendo il comune 20000 sfiorini per
via delimo tubefarli moki cittadini, Se elferne molti
. . .

Libro T e fc 2 o. 439-
.prefi, & pegnorati.
Part lo Imperadore da Siena ad 2<>di Marzo, &
Jafciouui per Vicario lArciuelcouo di Plaga , & al filo
.configlio Tarlati dArezzo,& altri Gnibel li ni, che aliai

dilpiacque a Guelfi, che gli haueano dato la Signoria


Giunl io Imperadore Roma
Giouedi santo, de
il

entr in Rma lconolciuro,e come romeo, vicit tut-


ti i perdoni lnza e fiere conolciuto da Romani, altri,

&c ritornato di fuori, la mattina di Pafijua entr in Ro


ma con gran popolo, & molti honori,& procifloni,&:
Icaualco Sfider
E il d medefimo., che fu d 5- dAprile fu conl-
grato in S.Piero dal Cardinale dOfiia il detto M.Car
lodiLuzimborgocome Imperadore, de incoronato
dellacorona dell'oro dal Prefetto da Vico , cui sap-
partiene,8c lui incoron la Imperadrice,& con grande
compagnia , de honori ne venne mangiare S. Gio-
. uanni Lacerano,dopo mangiare vici di Roma, per co-
mandamento riceuuto dal Papa,& venne ad albergare
S. Lorenzo tra le vigne , poi nand Tiboli per fare
. alcuna cirimonia
Mandando in quelli d il vicario dello Imperadore,
che era in Siena per prendere la Signoria di monte Pul
ciano, Se di Mafia, & di Groflro,non lo vollono accet
tare
,
perche voleuano prima vedere come fi ripolua
Io fiato di Siena hauendo lntitala cacciata dellordi-
ne de Noue de funne aliai turbazione in Siena.
,

M. Maffiuolo Vdconti teneua in Bologna per lio

vicarioM-Giouanni d Vleggio, de haueua hauuto M.


.Giouanni detto da Vilconti per lua prouifione vno ca
Ee 4 ftello,
,

44 Historie Fiorentine
ftellojche confinauacclle terre diM. Galeazzo, & pche
M.Giouanni vagheggiaua vna femmina di M. Galeaz
zo gli toll per dilpetto detto cartello, la quale cofa fu
principio, e cagione della ribellione, che lgu poi, ma
per ailhora non ne mortr alcuna turbazione.anzi per
operazione di M. Giouani de Peppoli li riconcili con
4ti Se riebbe detto cartello Se lui fece M. Galeazzo
,

fseliilmi doni, per quertoM.Martiuolo neprel lofpet


to,& leuogli la prouifione,& tolfgli la Signoria di dot
to cartello , Se pofli in animo di leuarlo dal vicariato
di Bologna, ma guidoflne male,& per ci fare vi
man
d M .Galeazzo de Pigli da Modona comodando M.
Giouanni che gli confgnallc la Signoria, lui Io riceuet
te allegramente , moftrando di principio volerlo fare
poi mut proposto, Se diliber ritenerli la Signoria di
Bologna per l,& torla a Viiconti, da quali haueua ha
uuto ogni lfato , Se coli fece con aiuto di certi cittadi-
ni, Se del Marchel di Ferrara , Se mandonne fuori M.

Galeazzo, dicendogli, che pigliafl prima le cartellaci


le comandato, che non Io accettai
quali hauea prima
lno,& mutatoui prima ogni viiciale in iioi confiden
vti,& da tutti fu vbbidito, lluo che Luco doue M.Ga-

T leazzo li ridull allettando la diliberazione de Vilcon


ti. & coli a d 2 o a Aprile i ? 5- 5- il detto M. Giouanni
li fece lignote di Bologna, & tolllaa Viiconti, & ma
d lbito imbafciadori Firenze con larghillime pro-
ferte di volere dite loro fratello, Se guidarli di Bolo-
gna,come alloro piacdI,purchehauelldalloro aiuto
lgreto, palel, non li pat mai in Firenze dimpac-
ciarlne in alcuno modo per n contrafare alla pace,
,
l stji jl jj. che
. . .

L r b n o Terzo. 441
che haueuano co Vifeonti , i quali lo fentirono , Se

fu loro molto grato > Se ofFerlnfi aliai ai noiko co-


mune.
Partito Io Imperadore di Roma coronato ne ven-
ne Mont Alcino , Se poi Monte Puiciano,poi Sic
na ad 19 d Aprile velpro,e la fra medefima fece in
Siena tra egli, Se il Patriarca , cui io commifl , circa
trentaquattrocaualieri tra grandi, Se popolani con po
ca elminatione , i
quali fi tornarono a caia , & delia
loro cauallena feciono fella llo colle loro famiglie
In quella llanza Siena i Fiorentini gli feciono la
feconda paga di fiorini trentamila, & volle Io Impe-
radore, che glieli deflono fegretamente in camera, per
debito moilraua hauere colle lue genti
Pens io Imperadore nella llanza che fece Sie-
na di farne fignore il Patriarca lo fratello , & coli fe-
ce confermandolo fignore di Siena , Se lo conta-
do, & i Sanefi faccettarono per loro fignore dandogli
ogni fortezza , Se ritenne!! poi il Patriarca molto col
popolo minuto
Allentrata di Maggio sadunarono in Siena in vna
Chiel molti caporali Ghibellini, & infieme andarono
allo Imperadore , Se fu il dicitore il Prefetto da Vico,
dolendoli di lui,& rammtando loperazioni fatte pei
lo Imperio, & mallme per Io lo Auolo, & i danni, Se
perfecuzioni riceuute,& hora che Iperauano elfere ell
fiVedeuano dallui abbadonati,&
p danari accorda
tati

tofi co Fiortini caporali de Guelfi, & luti ctrarij allo


Imperio, e che furono cagione delia morte dell Auolo,
lo Imperadore rilpuofe,che i loro praui coligli per fare
442. Bistorte Fiorentine
loto vendette erano luti cagione della morte dellauo-
lo,& che n voleua lguire loro coniigii,& coll l par-
tirono male contenti, falci la Signoria di Siena al fuo
fratello ,
Se partili! di
^ di Maggio ,& da Staggia
Poggibonizi,e S. Miniato ne venne a Pila.
Molte lue genti che l tornauano nella Magna par-
larono per Firenze, & furonui molto honorati, venne
eziandio in Firenze il Cardinale dOilia,& domanda-
do al nollro comune certe col indierete , Se ingioile
gli furono negate, per l part male contento Se tor-
noll Pil, il Duca Stefano di Pollonia cugino dello
Imperadore venne in Firenze d luo piacere , Se fu rice-
uuto con molti honori,& tornato Pila molto l lod
de Fiorentini alio Imperadore, malouui lbito di feb*
bre,6c in fra otto d l mor,dilfel per vna anguilla che

vi mangi,pure la Imperadrice, Se molti baroni ne im


paurirono molto lllecitando lo Imperadore delia par
tifa, poi vi maio il Siri della Lippa de maggiori lgnori
di Buemmia,& coli infermo li fece portare Firenze ,

Se fecelo il nollro comune lue Ipele curare in Velco-


uado,& dopo lunga infermit guar.
Indetto mele di Maggio fu Pila coronato dallo
b! destri Imperadore di corona dalloro per Poeta maellro Za-
ta ^eta.
no bj cja Sfrata del nollro contado, Se in quello tempo
anche viueua M. Francelco Petrarca noltro cittadino
per Io adrieto coronato per poeta Roma.
Sentendo i Pifani, che M. Francelco Callracani di
Lucca faceua venire gente delle fue terre di Carfagna
in lruigio delia ltta de Ralpanti , lnedolfono allo
Imperadore, il quale lbito gli fece comandare che l
Libro Terzo. 443
partiflda Pil,& partito lui fece fare il limile coman-
damento M.Arrigo,& M. Valeriano figliuoli di Ca
flruccio Callracani, i quali anche fi partirono, Se per-
che pareualoro riceuere quello per cagione dei detto
M; franeelo io raggiuntano, & attergarono con lui,
di poi o inumarono vno loro maniero,che mur Ca
ftruccio,& ilii lvcciino con vno luo genero, & and
ronine in Lombardia.
i . Vedendo lo Imperadore apparire notata in Pila per
kfarfia corltadella liberazione di Lucca,
!
& cofi in Sie-
na eominci ^dubitare di l,& fidandoli de Fiorentini
che gii mandaflbno tre laui cittadini luo
gli richicf,

configlio, & hebbegii, ma poco gli pot aoperare per


,

le molte notata . . ; ,

i : ! A d' 1 8 di Maggio il popolo di Siena fi eu ro**


more armato, & marauigfiandolne il Patriarca doma
d quello voleuano, & loro chiefono di riuolere le ca-
tene ieuate datanti delle, vie, & che voleuano i z vt-
ciali ,
& vno Gonfaloniere di popolo (pra il gouerno
di Siena ,&eh dalloro parte andaflno i bandi, & tut
to concedette loro il Patriarca per non ellre adatto
,

refiftere,& fu il reggimento in mano degli artefici,


-ni Per la morte di M.Francelco Callracam fileu vna
falla fama in Pila, che era luto per operazione della par

te de Gabacorri &
p quefio molto ingreg fvna ltta,
& laltra , Se d i o del detto mele sapprel fuoco nel
Palagio douc habitaua Io Imperadore, Se artanui tutte
le balefireje padiglioni,Se arme de Pilni, Stando lo Ira

peradote ad nabitare al Duohio,Seil popolo di Pila fu


ltto Tarme infino alla mattina,hebbe' anche lo Impe-
radore
444 Historie Fiorentini
radore la nouella di Siena , per le quali col cominci
a dubitare lentendofi con poca gente darme, & quan-
tunche contro a patti promefli Io Imperadore hauef
(c diminuita la Signoria de Bergolini, di che erano ca-
o i Gambacorti, Se accomunatola co Palpanti , pure
fvna par te, & laltra equalmente li doleua che gli atte*
deua diliberare Lucca, hauendo tolta a Pilni la guar
dia dellAgofia in Lucca, Se venendo da Lucca le Inie
dellarme decittadini, che erano guardia dellAgofta
in Lucca , che l'haueuano conlegnata gente dello Im
peradore , Se pallndo da cala i Ralpanti li leuarono
romore armati contro allo Imperadore, Se il caporale
fu il Paffetta,&: vccilno da i yo tedelchi di quelli,che
correuanoalDuomoin aiuto dello Imperadore,inque
fio tempo erano due de Gambacorti , cio Francefchi
no,e Lotto in cala collo Imperadore, & Piero, e Barto-
lommeo fi rinchiulno in cala del Cardinale dOllia
tnarauigliandofi del romore, Se i buoni cittadini trae-
uano alle cal de Gambacorti^ hauendoui trouato al
cuno di loro nmediauono tutto , lo Imperadore per
paura cercaua di fuggirli , e lntendo ci il conte Paf-
fetta, & M. Lodouico della rocca caporali de Ralpan-
ti Con grande malizia per abbattere i Gambacorti in-
nocenti, mutarono propofito,& andarne ai Duomo
gridando viua lo Imperadore , Se diflbngli come que-
lla era operade Gambacorti, Se che l egli defl loro il
fo Malilc a!co,& la lua gente , che io farebbono libe-
ro fignore di Pi{,& attuterebbono il romore , io Im-
peradore per paura io conlnt, fidandoli de (boi nimi
ci, abbandonando i Tuoi fedeli, Se di fbico il Paifetta,
a
L I fi R O T E R Z O. 44$
& glialtri Rampanti colla gente dello Imperatore nan
darono alle cal de Gbacorti,e quelle rubarono, ar &
tno, & poioffi il remore per quel di, che fui di 2 1 di
Maggio, &Jo Imperador fece pigliare gli innocti Ga
bacorri, & loro jguaci,che furono qudti,eio, Frano?
(chino, Lotto, Piero, Bartolommeo,& Gherardo Gaba
corti,
& piu Ser Benincala Giuterelli, Cecco Cinquini,
Ser Piero dello Abate, Ser Nieri Papa,Neruecio Mele
dine, Neri di Land da Faggiuoli, Vgo diGiutto,Gio*
uanni delle Brache,M.Guelfo Lfranehi.M.PieroGua
landt,M.Rolfo Sifinondi,Sc Francelco Rolllo,&:per
quella nouit parendo a Lucchelt il tempo deUaloro
Jlberagione leuorono rumore di 2 2 di Maggio, & 00
laiuto de loro cittadini debbono maggiore parte
la

delle fortezze , che LBilni haueuano in Lucca , iluo


due, mia non hauendo forf ancora Idio permeila la 1
ro libert li ialciorono riuolgere certi cittadini ami*,
ci de Pilni , & alcuno degli Intermineili, & renderei
no la Signoria a Pifni,daquali riceuettono pimalpre?
zeche prima, & riebbono i Pilni dallo Imperatore la
guardia deliAgola . v;-

. Ripofro il romore in Pila Io Imperadorc per pren


dere partito de prel gli fece dammare lparati vrio
giudice d Arezzo, il qualeper tormenti tatti fe
ceconfelIre,che haueuano trattato Contro allolnw
peradore , cialcuno in modo variato , donde ma-,
mfeilamente appariua la loro innocenzia ,
pure gli
fece giudicare morte per traditori della imperiale
Maeil & d ventili di Maggio Francelchino
,

Lotto., & Bartolommeo Gambacorti fratelli carnali,


Cecco
.

44 6 Historie Fiorentine
Furono ile
Cecco Cinquini, Ser Neri Papa, Vgo di Giutto,5c Gi
capitati unidelle Brache tutti in camicia come ribaldi furono
certi .de
Gamba- menati dal Duomo alla piazza degli Anziani, & iui fu
corti ,
& tono decapitati nel loto, e nel sguedellvno dellaltro,
altri Pi-
tini* Se tre d flettono i corpi in flla piazza lnza edere lp
pelliti,che fu grandiflmo efmpio ogni citt dItalia
di non metterli (ignori in caia, Se anche fu efmpio ad
ogni cittadino di non farli troppo grande, che bench
viueflno in pace,& come mercatanti, pure in loro gra
de flato, Se la inuidia ciuile gli conduffe quello
I buoni cittadini di Siena erano molto male cont-

ti della Signoria, che il popolazzo haueua prel, Se pe-


r vn d per certo Icandolo di prel li leuarono romo
re, Se prelno larme, per la qual col il popolazzo ma*
d per aiuto allo Imperadore , dal quale nebbono per
rilpofla, che gli rendellno lluo il luo fratello Patriar
ca,& della Citt facellno quello piacelfe loro, per que
flo i Saneli ragunarono il conliglio la maggior parte
del popolo minuto, Se fecionui venire il Patriarca co-
me lignore,e feciongli rendere la bacchetta, Se rinun-
ziare alla Signoria per publici flromenti, Se renduta la
Signoria della Citt , Se delle cartella fi part d 2
7
di Maggio.
Per le nouit di Pila, Se di Siena Io Imperadore fta-
ua con grande paura per partirli lcuro domand a Pi-
lni la tenuta, Se guardia di Pietralnta , Se di Sarreza-
na,& hauutole vi mad la Imperadrice, Se parte di l*
gente , Se (bito farebbe partito , Ce non che alpettaua
che il Patriarca vlcilTe delle mani de Saneli, A caporali
Pilni nuouamte elltatipareua rimanere deboli par-
ten-
.

Libro Terzo. 447


tendofi lo Imperadore perla gran forza della parte de
Gambacorti , che continuo fi doleuano di quegli , che
erano itati decapitati, & riuoleuano gli altri, che erano
prefi,& per domandarono allo Imperadore, che vi la
iciafl io vicario, & cofi fece,& lafciouui M. Antorgo

Maraialdo Velcouo dAngufla con 500 cauaiieri , &


con (iario di 1 2 000 fiorini el me(,&: hauuto nou el-
le, che il Patriarca libero da Sanefi ne veniua lui Pi
{a, non alpett che giugnefle, ma partifl ad 27 infie
me col Cardinale dOfiia,& andonne a Pietrafnta do
ue flette piu giorni con grande guardia, & parendo a

Sanefi hauere oifeib lo Imperadore gli mandorono


chiedere, che vi mandafl vno filo vicario, lui eleflM.
Agabito Colonna di Roma, il quale Sanefi non
della i

yollono accettare, & non chiefno piu altri


Perche Malfa sera ribellata dalla fignoria de Sanefi
vandorono a hofle & ar(nla,e ru
&c infine lhebbono
borolla,& menoronne per prigioni grandi, & piccoli,
andorono per fare il fimile Groflto,& hebbono ver
gogna, ma pure poi saccordarono con loro, a Monte
Pulciano non hebbono ardire dandare, bench Iaroc
ca fi tenefl per loro: Lo Imperadore cupidigia mand
da Pietrafnta Pila, che gli fofibno mandati certicit
tadini,& andouui M.Paifetta, & 5- altri, a quali doma
d menda di danni romore & hebbe per
riceuuti nel ,

menda 1 3 000 fiorini, de fu contento M.Niccol de : ,

MJacopo caualieri di Monte Pulciano ne furono.trat-


ti dallo Imperadore quando vi defin, de per le nouit

di Siena vi tornorono,& prelno la terra, S cacciaro-


no i Sanefi dellaRocca,&disfecionla.
Hiti'/i Mentre:
. . . .

448 Historib Fiorentine


Mentre che lo Imperadore era Pietralnta, i Fio-
rentini gli mandarono 2 0000 fiorini, i quali gli relta-
uano dare della lmma de centomila , Se finigli per
publici frumenti.
M. Aitino figliuolo di Calduccio in quelli d prelc
vno cartello de Pilni preflo Pietrafnta detto Mon-
mandorono gente ad afldio,& pre-
tegioliji Pilni vi

garono lo Imperadore che venifl nel campo coman


dargli,che lo lalciaflc,& cofi fece, & M. Aitino vbbid
& die il calvello a Pilni,& le allo Imperadore, il qua-
le con la vergogna Io die poi a Pilni, i quali pochi d
poi Io feciono dicapitare
Et in quelli d Pietrafnta fu prelntata allo Impe
radore vna fanciulla det danni ltte tutta pilol co-
me vnapecora di colore roll male tinto,& la Impera-
drice la men lco nella Magna
Ad 1 1 di Giugno lllecitato dalla Imperadrice fi

Partita part Io Imperadore da Pietrafnta con 1200 caualie-


dello Im Lombardia trou ogni terra colle
ri , Se paflndo per
pcradore
dittila. porti ferrate,& in punto difel , Se con grande ilen-
to , e preghiera fu riceuuto per vno d in Chemiona
con pochi compagni dilrmati,& volendo trattare del
la pace de Lbardi gli fu detto per parte de Signori di
Melano , che non lene impacciali, & per and lo
viaggio da Sancino , Se tornolli nella Magna
In quelli tempi la compagna del conte Land fe-
ciono molti danni intorno Napoli in molte parti, &
minacciado di peggio il Re saccord, Se die loro cer
ti termini o migliaia di fiorini
1 2

Cercdo gli vlciti di Lucca di racquietarla, Se tori


a Pilni,
. .

Libro Terzo.' 449


a* Pilni, Se fornendoli in Firenze cercauano di piglia-
re foldo certi caporali, che erano nollro foldo , fu-
rono tutti caffi per non contrafare alia pace co Pilni,
Seaccozzoronfi in fu quello di Lucca con gli vici ti co-
dotti da Obbizi,8e SaIamoncegli,8enon feciono alcu-
na col , perche i figliuoli di Caitruccio non vennono
come haueuano promelfo,8e i Pilni haueano tratti di
Lucca la maggior parte de cittadini, Se meflui d guar
dia due quartieri di Pil
In quello tempo M.Bernabo mand lue geti intor
no Bologna credendola racquiilare per trattato :
Et a di 3 d' Ago ito nacquono in Firenze quattro lion- Quattro
cini due mafohi,6e due femmine, vno lne don al Du iioHciai.

ca dOrterichi,Se vno al Signore di Padoua.


Perche lo Imperadore Arrigo, Se Cali L uccio, qua
&
l quaiunche altro, e venuto con gente adorto al nollro
Princpio
comune , lmpre l fono polli in lui poggio di San Ca di Saa Ca
(ciano.
(ciano, per l diiiber in quello anno di farui vno for
te cartello, & comincioffidAgoio, Se fu compiuto in
tredici meli , collo trentacinque migliaia di fiorini
Parendo a molti col vtile al nollro comune l dili-
Cattilo. I
ber pe configli che fi facell vna tauola, vero cata-
ilo, vero libro doue folle fcritto tutte le pofiffioni,
e beni immobili della citt, Se del contado, e di cui fof
fono, Se da molti antichi, pratichi fu contradetta co-
e
me col imponbile fare, Se coli interuenne che dopo
la pruoua di molte foritture, Se Ipel sabbandon co-
me col impoffibile.
Di nuouo torn la cpagna intorno NapoIi,e per
cagionedella vdmia saccord il Re co loro per 1 o y.
Ff mi-
.

45 Historie Fiorentine
migliaia di fiorini in tre paghe, & per pof Re gra- il

uezze a Napoletani, & anche a forellieri mercatanti.


La gente di M. Bernab d-Agollo con grande im-
peto affiti tarono Bologna, & entrouuene parte ,
6c fu-
rono cacciati, & tornaronfi Melano.
Il Patriarca dAquilea fratello delllmperadore dA-
gollo fu prefo,& dicollato dal popolo d Vdine.
M. Bernab, & M. Galeazzo ordinorono che M.
Maffiuolo loro fratello fofl auelenato vna caccia in
certe quaglie, & coli fu fatto, quello per villanie che
&
iacea donne di loi ldditi
Accordofli M.Giouani da Vleggio fignore di Bolo
gna c M. Bernab lnza clntimenro de Bologne!!
di tenere Bologna tutto il tpo della fila vita,& poi la-
{ciarla M.Bernabo,& in quello tpo che lui vi madaf

{ per podellchi piacelfe lui & il primo che M. Ber


nabo vi mand fu il fignore della Mirandola.
Per paura de Sanefi i Montepulcianefi fi dierono a
Perugini con grande cruccio de Sanefi per modo che
non voltano poi interuenire in Lega con gli altri co-

muni diTofcana *
Sentendo i Fiorentini che il conte Land colla lua
compagna tempo nuouo douea partiredel regno, &
venire nella Marca, poi in Tolcana per non li haue-
&
re ricomperare da loro tentarono comuni di Tolca i

na di Lega con 2000 caualieri loro difel, & bench


i Sanefi la llorpiafino quanto poterono per lodio co
eeputo contra Perugini per Montepulciano pure fi c
chiuf e ferm lega di Gennaio per tre anni Ira Fioren
iniyPerugini,6c Pilni di 1 800 caualieri..
Haucndo
Libro Terzo. 45 r
Hauendo M. Bernab pure lanimo vendicarli
contro M. Giouanni da Vleggio fignore di Bolo-
gna , Se bench foibe con lui in pace , ordi-
ritorglela ,

n vno grande trattato primo con M. Arrigo di Ca-


lduccio mandandolo a conducere a filo lldo gente
delia compagna , che erano in Romagna ,
Se intelfi
coi fignore di Furi , & con quello di Rauenna, 8e con
certi degli Vbaldini , Se con M. Ramondo da Parma
allora podefi in Bologna, Se con alcuni caporali da
Pagano, Se con alquanti cittadini Bolognel , Se M.
Bernab doueua venire Parma con 2000 cauaiieri
dando boce daibaitare Ferrara, e tutti vno d dato do-
ueuano affiatare Boiogna , Se il podell doueua Ieua-
re romore dentro con quattordici conellaboli , che
teneuano al trattato, Se vecidere il fignore, Se aprire le
porti, ma il trattato fu Icoperto in calendi di Febbraio
per vno Francelco de Roaldi cittadino di Bologna che
teneua al trattato dal quale M. Giouanni con lgace
modo lippe tutto , Se prel lui, Se il podell, Se M.Ar-
rigo di Calduccio, che allhora era in Bologna, Se i ca-
porali da Pagano , Se tutti fece tagliare la tefia da M.
Tallno Donati rubelli di Firenze , cui egli fece pode-
ll con aiuto di Sinibaldo Donati anche sbandito che

vera fold ocon dugento fanti, A certi degli Vbal-


dini perdon per certi benefici riceuuti , Se cacciogli,
8e poi rimale in maggiore paura che prima per que-
,

llo inganno meflr Giouanni diuent cordiale nimi-


co de Viiconti ,
Se fece lega col fignore di Manto-
ua , Se con il Marchel di Ferrara loro nimici ,
de*
quali tre fignori cobi collegati le loro genti alTalta-
Ff 2 rono
. .

452. Histrie Fiorentine


reno , & preftto 200 carra, Agente de Viiconti, i
quali huean rifornito vna baitia, la quale i Viiconti
haueano tenuto lugo tmpo intorno Reggio ,& poi
con aiuto di quelli di Reggio prelno detta balda , &
quali chiunche v eia d tento poicaualcarono infino
,

Panna, faccendo gradi prede in vergogna de Vilcti.


:
In queil tempo fu prel in Pila da quelli della fua
Ietta medefima pr parere loro troppo grande M.Paf-
fetta, il quale poco innanzi coli ingiufiamente haueua
fatto morire Gambacorti , & fu mandato in prigio-
i

ne nellAgofla in Lucca, & poco pi fu fatto morire di


veleno.
Il conte Land colla lua compgna in numero di
2 500 barbute, & molta Ilmeria,& femmine, Se 1 000
mafnadieri,& circa 6000 altri, che lguiuano la caro-*
1 3 f gna, del mele di Luglio 1 3 f vlcirono del regno , &
per accordo feciono col legato della Chiel pattarono
pr la Marca, & vennono dAgofio in Romagna
A d 4 dAgofto eflndo Re d Vngheria con cir-
il

ca 4000 vngheri,& molti Lombardi adotto a Vinizia


ni,& hauendo prel piu loro terre, & eflndo hofle a
TreuigiilPapain publico Concefloro lo pronunzi
Gonfaloniere di Santa Chiel, & Io Impradore lo fe-
ce filo vicario nella guerra de Viniziam,& egli leu la

la irilgna nel campo Treuigi


M. Giouanni da Vleggio fignore di Bologna con-
dufl apprefl lM. Brunzin figliuolo no legittimo
di M. Luchino Sig. di Melano co grande prouifione, 3c
c5mefloni,e comunicado c lui ogni lgreto cfiglio,
ma perche lnti che teneua trattato di torgli Bologna
Libro Terzo. 45-3
J prefe, e harebbelo morto, ( no folle (to de Vifcon
ti,ma fpogliollo in giubbetto, & cacciollo via con tut
fa Tua famiglia, ma tanto haueua lanimo M. Bernab
riauere Bologna, che (coperto vno trattato ordinaua
laltro, & per (bito nordin vnaltro con vno Me-
che era Podeft nel cartello di San Giouanni,&
lanefe,
doueua infieme con vno (o cancelliere dare detto ca
(bello a M.Bernabo,& (coperto il trattato furono pre-
fi, e morti.
Per cagione della venuta della compagna del con-
te Land in Romagna il comune di Firenze condulf
lldotra (ottopodi , & foreilieri circa 4000 bale-
ftrieri bene in punto , & gran parte lne tennono nel-
lalpe difendere i palli, perche la compagna non paf-
iafle,la quale fu anche tenuta bada con pratiche aal-
laltre terre vicine , tanto che la ricolta fu riporta , in
tanto quelli della compagna detta leuarono lanimo
di Tolcana , Se accordaronfi co collegati di Lombar-
dia , Se del mele di Settembre nandarono loro (oi-
di contro a Signori di Melano , Se piacque tanto a
Fiorentini quello prouedimento de balellrieri ,
che (

gli ritennono per lauuenire, diftribuendone parte nel


la citt per Gonfaloni , Se parte pel contado fecon-
do quando non feruiuano dauano 2 o Ii-
leilimo, Se
di per vno il mefe Se a conertaboli Iidi 40 per vno,
,

Se quando il comune gli adoperaua daua loro fiorini


tre il mefe.
Del mele di Nouebre in detto anno i Genouefi fi ri
bellarono dalla Sig.a deVifeti di Melano,c cacciarono
di Genoua il loro Vicario, e nudarono Pila p Simone
Ff x Boc-
454 Historib Fiorentine
Boccanegralto Doge periadrieto, & rifeciollo Do-
ge, & coli fa libera Genoua dalla Signoria de Vdt n
Feghinc. j Del mele di Dicbre fece il noiiro comune comin-
ciare circundare di mura il cartello di beghine per
molti danni , che vhaueua riceuuti nelle guerre pafla-
Ponte te, defu cerchiato di mura da difenderli fanno i

to' fuu-" & in quello anno &ce cominciare murare il cartello


dei Ponte Sieue detto Filicaia.
; C molte malizie singegnauano i Pilni di Ieuare i

Fiorentini dal porto di Talamone per lo dano che ne


riceueuano , & prima tentarono di torre a Fiorentini
il cartello d Vzano in Valdinieuole per venire gur-
non riulc loro , & poi feciono lega col Doge di
ra , Se
Genoua vietare.chemercatantia non venill Tala-
mone dicendo che Fiorentini nerano ctenti per le-
i

uarlne,ma non voleuano romperli co Saneli, Se fecQ


no bandire laiega Scche i ,
Fiorentini poteflono vlre
il porto di Pila con ogni franchigia, & armarono C ga
lee per quello i Fiorentini mandarono ambalciadori
,

Genoua a chiarirgli dello inganno, che haueuano ri-


ceuuto da Pilni di detta lega, il Doge che era amico ,

de Pilni non volle che Iponeflno lambalciata al cd


figlio : m pure lo lppono i cittadini di Genoua, & di
nuouo i Fiorentini polno maggiori diuieti alle llra-
de,che andauano verl Pil,Sc gran pena qualunche
ragionall daccordo co Pilni, &
mandarono in Pro-
uenza fare armare galee per cducere la mercattia
In quelli tempi la compagnia del conte Land ven
ne in Romagna mandata da Signori di Melano lc-
correre Celna , che era alldiata da gente del Legato
della
Libro Terzo. 455
della Chiel,& per quella venuta vi fi mand da Firen
z ambalciata per mettere accordo, & non feciono al-
cuno frutto, dipoi non potendo {occorrere Cefna ve
ne la compagnia in fili Bolognef al borgo Panicale,
di licenzia del Signore di Bologna , tenendo pratiche
di trarre danari dalle fignorie dItalia, per quello i Fio
rentini infieme cogli Vbaldini aiforzarono il poggio
con grande quanta di fanti, & pernia corti
dello fiale,
pagnia prel altro viaggio, &
con grande {degno nan
daronoin Romagna, & polronfi al ponte Roncoli
Legato bandi loro la croce adol , & mand predica-
tori in ogni terra domandando aiuto con generale per
dono chi delle per ci limofina alcuna, & in Firenze
mand vno Fiorentino Velcouo di Narni detto frate
AgoftinoTinacci dell ordine de Romitani,iI quale in
pochi d raun piu di 5
0000 fiorini , & oltre acci gli
mand il comune di Firenze in aiuto d i o di Luglio
700 barbute 800 balefirieri,& 200 caualieri crociati,
e 2 000 appi, & M.Manno di M. Apardo Donati per
capitano ai detta gente colla nlgna del comune, che
coito al nofiro comune co danari accattati piu di cen
tornila fiorini, & finalmente il Legato hauendo accoz
zata grande quantit di gente , per vilt per altro
,

che ih lo facefl.fece con loro accordo, che doueflno


tornarli in Lombardia per tre anni, & riceuere 5-0 mi-
gliaia di fiorini dal detto Legato, & da' Fiorentini, Pi-
fimi, & Sanefi, & Perugini ficurando di non offender*
gli,i Perugini, e Sanefi non vollono pagare la loro par-
compagnia fnand in Lombardia.
te, la

Del mele dAgofto cauandofi allato allaltare, di S.


Ff 4 Zanobi
& ,

4 $6 Historie Fiorentine
Zanobi per fare vno depilaftri della Chiel cattedra-
Papa Ste* le fi rrou vna lpoltura doue erano lofl di Papa Ste-
fono nono
fano nono di Lotteringia,che ldette Papa dieci meli,
& mori nel 1 088 , & rimalno a calonaci per fargli la
lpoltura Fu in detto mel grande influenza di lun-
:

ghe ,& mortali infermit in Firenze, &: nel contado,


morirono molti , & buoni cittadini, fecefi in Firenze
Legge del
vna legge che neflno medico potefl andare ad alcu
,

la vi fica de no infermo piu di due volte , l non lo trouaua confef


gli infermi
lato pena lire 5-00, & per auariziade medici, & pigri-
zia de malati non l oflru.
Dal mel dOttobre li meli prosfimi sapprcl
quattro volte fuoco nella Badia di Firenze , &. ari la
lgreflia , & dormentorio , e piu cal con danno di la-
naiuoli, diflfi furono i monaci medefimi, che era-
no vndici per loro dilcordie, ma il difetto nal da
prelati maggiori, che haueuano dato quella badia in
commenda al cardinale di Firenze, che era daTodi,&
Iuilhaueua affittata monaci detti per fiorini mille
lanno.
Il conte Bandino da monte granelli, & Piero conte
di Romena erano in quiflione di chi di loro fofle Ro-
mena, & eranne in compromeflo in mano del conte
Ruberto da Battifolle , il quale era per dare la lnten-
zia ,
che fofl del conte Bandino, fntendolo il conte
Piero, venne Firenze & tanto aoper che fi vinfe pe
Copera di
Romena. configli di comperare le file ragioni per 3
000 fiorini
il cte Bandino domad ficurt di venire Fireze,per
che hauea bado,& venuto proferf di volere donare le
due ragioni al comune, il comune no le volle in dono:
.

Libro Terzo. 457


ma in compera, & dieglene fiorini 5000 & ,
ribandil-
Jo, & cofi hebbe il comune carta di Romena dalivno,
& dallaltro, & poi la tenuta ad amenduni & di tutti , i

fudditi, &c delle carte fu rogato Ser Piero di Ser Guido


da Prato vecchio
In quello anno mandarono Fiorentini 5 00 caua-
i

Iieri Re Luigi, che andaua in Prouenzaii


in aiuto del
belarla dallopprefllone, che fceua loro la compagna
deJlArcipreteai Pelagorgo.
Armarono Pifani 8 galee, & vno legno, & mando
i

rolle Talamone per pigliarlo, & arderlo, pielentitt

Firenze, & Siena & forniroll prettamente per mo-


,

do che landata loro fu vana . j

La nottra citt di Firenze era in quelli tempi in af- Principio


buono, & tranquillo ttato, e in pace con ogni vici-
fiti deiram
munire.
no : bene vero , che nel reggimento erano entrati
molti venuti nuouamente, & artefici per la grande im
prontitudine,che haueuano fatto al fare degli Squitti
ni, con pregherie,doni,& conuiti, & erano Ipetto trac
ti negli vfici , & gli huomini antichi delle famiglie era

no tratti di rado: & per certi di grande famiglie diti


derofi di male saccozzarono nel palagio della parte
Guelfa hauendo calo vno capitanato d loro moao,&
ordinarono vna petizione contenente in luilanza;che
qualunche cittadino , contadino Ghibellino non ,

vero Guelfo hauefl hauuto, per innanzi hauefl al-


cuno vficio del comune potette ettre acculato palel-.
mente, & occultamente, 6c pruandoli laccul per li
tellimoni approuati pe Capitani della Parte , po
Conlli delie loro Arti , quello tale acculato douelle
. & .

458 Hi storie Fiorentine


elferecondannato nella tefta, in danari almeno in
lire 500 ad arbitrio della Signoria ,& prillato dogni

&
honore di comune , portando la detta pitizione i ca
pitani a* Pignori, &c collegi non la vollono accettare pa
rendo loro iniqua, per la qual col i capitani altra vol-

ta ragunarono circa 2 00 di Ioroiguaci,& tutti infic-

ine nandarono in palagio , & quali per forza feciono


approuare la detta petizione afignori,& collegi,& poi
a configli di 1 ^ di Gennaio tornati alla parte ord
,

narono , & feciono nuouo Iquittino di capitani p mol


ti anni, tutto di genti limili alloro , le quali col furo-
no cagione di molti mali
Ellndo flato dal principio del verno paflto vno
tempo lrenillimo cominci vna influenza di freddo,
che quali ogniperlna della citt, e di Aretto, & din-
torno infreddorono,& molti ne morirono
A d 4 di Febbraio nacque in Firze dal poggio de
Magnoli vna fanciulla monflruol di ltte meli c li
dita in ogni mano,& pi,& i piedi volti infido verl le

gambe, non haueua nal , ne il labro di lpra haueua ,

quattro denti canini lunghi^ vil tutto piano, gli oc


chi lnza ciglia le viuette circa vno d.
Entrati alla Parte nuoui capitani de quali nefluno
haueua hauuto flato di comune per mettere ad eflcu
zione il cattiuo principio ragunarono gte di loro ani
mo & difiderofi di male, & mandarono fra loro par-
tito molti buoni cittadini, infine ne imborlrono da
Co fra quali erano de buoni, &
de Guelfi, che foflno
in Firenze per trargli parte parte , & acculargli per
Ghibellini, & fargli condannare, & dopo quefli doue-
uano
Libro Terzo. 459
uano imborfre degli altri, per quello la citta fi (lle-
u tutta per paura, & anche i capitani pure temetton'
perche haueuano imborsiti di grandi cittadini pure
,
per dare principio al fatto dinuouo (ceKno j mino-
ri cittadini, & di 8 di Marzo co 2 00 loro (guaci an r

datone al Padella , & accufronne 4, i quali furono 1

quelli. Neri di Giuntino Alamanni, Manetto Mazet- Procuro-


ti,Giouanni di Lapaccio Girolami, & Giouanni Bian- munire
Ciardi cambiatore , &c di fatto gli feciono condannare
lnza potere feufarfi , a certi altri' feciono rinunziare
de 5 della mercatantiache erano tratti, dipoi
l virio

di y dApnle 1 5 8 falciando la borii fatta , dan* & 1 3 s s.

do nel malie Domenico di


naccularono, altri 8 ,
cio,
Lapo Badini, Mazza Ramaglianti, Cambio Nucci (pe<*
ziale, Giouanni Rizza, Piero di Lippo Bonagrada,Iaco
podel Vigna, & Chriltofano di Francdco Col, & tut
ti gli feciono condannare in lire foo per vno, dipoi a
di n nfeciono nuouo (quietino, nei quale miiln
grande quantit di buoni cittadini , & per riuelazioni
noto molti , per modo che ogni buono
di fgreti fu
cittadino lne doleua , &c temettonne pure alquanto i
capitani, & per falciato Io (quietino di nuouo per eie
zione feciono condannare Niccol di Bartolo del Buo
no, Sunone Bertini, Sandro Portinaia, & Giouni Mac
tei, per porre alcuno rimedio quello male, bench n
fo(Te ballanza, d 24 dAprile fi vin( vna petizione
pe configli in palagio ,
che aoue i capitani della parte
erano 4, cio due grandi eaualieri,& due popolani, clip
da quello d inanzi foflono 6 , cio grandi caualieii,
j
& non caualieri,& j popoIani,&che n potdfono di-
liberare
460 Historib Fiorentine
liberare alcuna col le tutti e tre i popolani noncon-
lntiuano , & pofono diuieto vno anno , & che ogni
Iquittino fatto alla parte folle annullato , & rifaceflfi

nuouo (quietino, & fu pure quello vno poco di freno


per allora .
Tenendo pure Pilni impedito il portodiTalamo
i

ne colle 8 galee, come dicemmo indrieto, & no guar-


dando i Fiorentini in {pela per vendicarli de Pifni,
bench ogni d eglino profereflino pace con ogni van
taggio,e franchigia piu che mai hauelfino i Fiorentini
In Pil,ndimeno i Fiorentini feciono armare in Pro-
uenza dieci galee, quattro nel regno,
& &
ivna arma-
ta dopo laltra venne del mele di Marzo , cariche di &
mercatante, &piu tempo ile trono da Porto Pilno a
Talamone tenendo ficuro il mare,& cducendo mol-
ta mercatanti, & prefono vno legno di Pifni, & {n
za fargli altro lo feciono {caricare , quella fu la prima
Armata,che mai facefl il nollro comune, & colla cir-
ca fiorini <>0000.
Ad 2 od Aprile venne di mezza notte in Firenze
vn folgore in fili cpanile de frati predicatori, & ruppe
in piu parti vn agnolo di marmo, che vera fu lo di gr-
dezza di 4 braccia, che volgeua fecondo venti, & leu
vna corteccia del campanile, & fece dano nella cappel
la maggire, & neldormentorio,& vennono grandif-
fime gragnuole di groflzza di 2 voua.
Hauendo il nollro comune bifogno di danari per
le nouit che sapparecchiauano per la venuta della

gran compagnia, &. di quella dAnichino di Brongar-


do , 6c non potendo porre grauezze a cittadini fnza

ma-
,

Libro Terzo. 461


manifeila guerra, per le dilcordie, che erano in Firen-
ze per io principio fatto alia parte sordin per legge, Nota quS
che qualuche cittadino prellafl danari al comune fofi to u? la* P.
r
r r- j- .
iwriwa.
1

le fcritto creditore al monte in tre tanti che non pre-

ilaua, & hauefl quella rendita, & quelli priuilegi, che


ilmonte vecchio, per quello modo fu il comune lu-
uenuto da molti cittadini modi piu da cupidigia, che
da amore ingioffando la coibenza alvlira inlno alle,
vedoue.
La grande compagnia del conte Land eflndo in
lui Bolognel con grande baldanza del mele di Luglio

mand domandare a Fiorentini il palfo per entrare


in Tolcana contro a patti che haueuano con loro , &
temendoli della ricolta vi li mand ambalciata conce-
dendo che palfaflno i o bandiere per volta & non ,

volendo eglino vdire ricordare i patti, rilpuolno che


voleuano paflre alloro modo per quello vi li man-
,

d piu llenni ambalciadori,, i quali furono quelli,


cio, mellr Manno Donati, meflr Giouanni de Me-
dici Amerigo di mellr Giannozzo Caualcanti, Si-
mone di Rimeri Peruzzi,i quali inoltrando loro i pat-
ti co loro lggelli, come genti belliali non gli ap-
prezzarono, mollrando volere pure paflre per for-
za , & il comune in tanto li mifl in punto con gente
a palli per vietarlo ,
richiedendo gli Vbaldini , Coni
teguidi, & altri amici, & riuoc gli ambalciadori
& di nuouo mand legatamente per ambafciado-
re Filippo Machiauelli con commelfiorte di Ipende-
re inlino in limila fiorini, & nulla fece. In quello mez
zo torn nella compagnia il conte Land , che eraito .

nella
e
462, Historie Fiorentine
nella Magna portarui la roba, Se danari che hauearu
baro in Italia,Se impetrdallo Imperadore delferui luo
ma dilfefi che in legreto glidie maggio
vicario in Pila,
re commeflone, Se no volle il detto conte che la com
pagnia facefl alcuna cola contro volont de Fioren
tini, Se per palTarono da Valdimona Marradi, Se tra
Cadigliene Se Biforco, Se da Beiforte, Se Decornano,
Vicorata,Se Illa, Se Sanleolino, Se Bibbiena, Se gli am
balciadori nodri i quali efd haueano richiamati, pro-
miflno loro, che il comune apparecchiebbe loro De
cornano , Se gli altri palli che harebbono vettuuagiia
per cinque di, prendendo derrata per danaio , Se n li

poterono per tenere che la prima lra,che abbergaro


no tra Caitiglione.e Biforco, non facellono delle rube
rie, Se villanie a paefni, Se di parole, Se di fatti per le
,

quali i paelni sintelno infieme,Se diliberarono di


vedicarfi.Se di ridorarf de danni, Se alfaltargli in vno
palio dretto,che tra Bifolco, Se Beiforte che li chia-
ma le Scaielle,che via ilretta, Se dallato ha le ripe al-
tiflime,8e piene di falli, il cte che il lnti lne fece bef
fe,lperando nella lua potenza, Se Ipregiando quella de
villani, Se per la mattina lguente hauendo mandato
il conte innanzi l parte della cpagnia , Se giugnen-
Della co- do egli nel detto palio diretto fu affaitato da circa 80
pagna del
cte LSdo villani,
che apparirono lpra loro in fu poggi, Se colle
pietre vccilno piu di 5 00 de compagni del conte, Se
fra gli altri il conte Broccardo, che era il maggiore del
lacompagnia dopo il conte Land Se il conte Land ,

fu fedito dvna lancia nella teda da vno villano, di che


egli dette lungo tempo in pericolo di morte, Se arren-

dei
,

Libro Terzo. 4<5j


deffi vno fedele del conte Guido, & per
per prigione
deronui piu di i ooo cauagli,& infino alle femminede
villani gliruborono,& prelno nelle circunrtanze, ha;
uendo quello fedele del conte Guido, che hauea prel
il conte Land commeflo due villani che lo guardaf

lno,& medicaflbno, Se il conte temendo di lua perfo


na per loffel fatte a villani, tanto fece con promette
re 2000 fiorini Se fargli ricchi che
a detti due villani ,

fi fece portare alla donna di M.Giouanni da Berghet-

tino , Pagano a Giouacchino di Mai-


Se poi cartello
nardo Vbaldini,& poi a Bologna al Signore, da cui tu
molto aiutato al guarire, ma partito guarito da Bolo-
gna dilrdinando di la vita, Se maflimamente del vi-
no alla Tedclca, cadde in graue infermi ta,& molte voi
te in pericolo di morte, & rimale in alfai pouero flato,
M. Amerigo del caualletto che guidaua la parte dinan
zi della cpagnia,lntendo la detta rotta temette mol
to,Se bilgnauagiijche il conte Guido, e gli altri pael-
ni harebbono voltieri disfattola affatto, Se cominci
M.Amerigo a minacciare inoltri ambalciadori,che e-
rano c loro d vendergli, dicendo, che douea effere lo

ro operazione, gii ambalciadori Iculndofi comincio-


rono comandare a villani, che fileuaflno dalla im-
presi, Se tutti vbbidirono per riuerenza del comune
Se coli il rerto della compagnia fi coridulle a Decorna-
no, & artorzaronuifi. Sentendoli la nouelia Firenze,,
Se dingiurie che haueuano fatte chi portaua loro il

pane, Se come il refio erano come alfedian in Decorna


no, dopo molti configli di richiedili diliber di lalcia
te fare a villani le loro vendette contro alla cpagnia, '

Se anche:
,

464 Historie Fiorentine


& anche mandami le genti,che erano a pafti, che era-
no circa 1 2 ooo pedoni , Se 400 caualieri per disfare
,

la cpagnia affatto, di quella diliberazione fatta mol-


te lettere lne mand per lo comune auilndone pel
contado Se i vicini , i nollri ambalciadori ,
che erano
Decornano, mandarono vno di loro a Firenze per Hor
piare quella diliberazione , Se aoperare che la compa-
gnia folle polla in luogo lluo , &
per due volte lne
tennono molti configli di richieili,& lmpre fi dtlibe*
r che la prima diliberazione fi mettelfe elcutione
& di certo riufciua, perche erano filetti in Decornano,
Se non vera da viuere per tre d , Se erano alldiati in-
torno da tanta gente, che neflmo ne poteua vlcire,ma
la baldanza de nollri ambalciadori fu tata, che contro
volont, Se diliberazione del nollro comune,
alla
per
promellche hauellno fatta, per paura delle loro
perlne, gli tra (Io no llui di Decornano , Se miilngli
nel piano di Mugello da Vicchio,& furono vbiditi dal
le gente del comune, ma male volentieri, Se per tutto

il campo fi dille, che tradiuano il nollro comune, & ac

ci fu anche conlnziente Broccardo Tedelco, antico


nollro lldato, & politi vno d in Mugello fi partiro-
no guidati da M. Manno Donati, & poidaGhilllodc
gli Vbaldini,e per la via dallo fiale nandarono in quel
lo dimoia,
& quello d caualcarono 42 miglia, & par-
con grande odio, Se nimicizia contro al nollro
tironfi
comune, di quella operazione degli ambalciadori fu in
Firenze grandiffime doglienze ,
ma per la loro grande
potenzia nelTuna punizione ,
ne riprenfione nhebbo-
no alla loro tornata, il reilo delladetta compagnia gui
. ,

Libro Terzo. 4^5


data da M . Amerigo del caualletto richieda del capi
tano di Furli caualcarono in fu quello di Rauenna , Se
tollno grano affai , c fale, Se belliame, e tutto porta-
rono in Furlrdi conlntimento del Signore , il quale
lnzalputa, conlntimento de luoi tanto fedeli eie
tadini saccord con loro per i yooo fiorini, Se loro
promiffono liberarlo dalle bailie, che haueua intorno,
Se riceuuto in Farli sentrarono per forzanelle cal de*
cittadini, cacciandone loro con grande dilpiacere de*
Furliuefi, intendendo i Tcdelchi , che erano in Italia
che quali per tutta Italia non era altri lldati , che di
loro lingua penlirono di farli lignori dItalia, & creo-
rono nuoua compagnia , la quale di principio fu gui-
data da Anichino di Broncardo lldato de' Sanel , Se
con lui saccozz il conte Luffo con lttecento barbu-
te, che era co Perugini, Se altri coneff aboli , tanto che
in tutto furono circa 2 000 barbute, Se feciono ricotti
perare i Perugini 4000 fiorini , Se andaronne nella
Marca doue trouando i palli bene
verl Fabbriano ,

guardati , li tornarono per la Rauignana Furli, 8e ac


cozzaronli con laltra compagnia entrando, Se vlcen-
do di Furi! a loro polla
Carlo Imperatore per auuil hauuto da loi Tede
Ichi , che erano in Italia, che ella era male dilpota , Se
maliime Tolcana , Se Romagna , Se per fare grande il

Duca dOilerichi lo genero Io intitol Re de Lom-


bardi Se il detto Duca vhaueua il pender come gio-
,

uane, Se farlne lignore, il perche mifl llpetto-a


tutte Signorie dItalia, Se cominciarono collegar-
le

fiinfieme.

Gg Non
.

4 66 Historie Fiorentine
Non effondo la compagnia pagata dal capitano di
Furi!mandarono verfo Imola , Se Faenza , Se prefono
vna abbdante valle detta Elimondiccio piena di mol
ta roba ,
Se rtettoni infino a di 1 6 dOttobre , dipoi
andarono a ModigIiana,e niente acquetarono, poi an
darono Malia, che del Vefcouo dImola, Se prefol-
la, & arfolla,poi saccamparono verfoi confini di Bolo

gna, Se furono follenuti Se aiutati di vettuuaglia dal


.

Signore di Bologna tutto Nouembre


s Del mele di Nouembre la cpagnia li parti da Maf
l , & da Sauignano , Se and in quello di Rimini , 8c

Della co per fame che patiuano come arrabbiati combattero-


pagnia.
no il cartello di Fogliano, pieno di roba , Se prefollo*
Se vccifono 123 habitanti , Se il limile feciono alpog
gio de Borghi il perche gli habitanti di molte cartel-
,

la circuitami labbandonarono per paura, Se fuggiron


li, compagnia le prel con molta roba , ci furo
Se la -

no Rangiano , Strigaro , monte Conghuzzo , monte


Meleto, Se piu altri , per quello i Fiorentini hebbono
grande fofpctto, che non paflflono per la via da Fag-
giuola , 8c dal Borgo San Sipolcro , Se feciono quelli
rimedi, che poterono, Se parendo quelli della com-
pagnia che s'erano alloggiati Fogliano, Se altre ca-

rtella Ilare ozioli non faccendo qualche male nuouo,


arfono tutte le cartella, che teneuano, fuori che Foglia
no trattone prima tutta la roba , Se ridotta in Foglia-
no , rilrbandoli quello luogo per loro fodia,8e mo-
flrando grande fidanza ne Fogliane!! , accomandaro-
no loro la terra , Se tutta la roba, 8e certi loro infermi,
Se andarono intorno Rimini , e pref Furl , Se fu-
v rollo
Libro Terzo. 4 6j
rono riceuuti dal capitano di Fuil, perche non haue-
ua altro aiuto , in quello mezzo i paelni dintorno
Fogliano sadunarono inleme di Gennaio, prelbno &
Fogliano , &
vccilno chiunche vera drento , por- &
taronlne la roba.
Hauendofi pure in Firenze llpetto della lpradec*
ta compagnia, Se appigliandoli la primauera l die or.
dine in Firenze per rimediare dhauerc danari, Se ordi-
noll d Gnaio pe configli di fare vno quarto
1 2 di

monte nel quale ognvno folle deferitto per creditore


in tre tanti che non prellaua co breuilegi viri, Se da*
do vno danaio per lira il mele dintere Ih al modo v la-
to, che veniua a ragione di 5 per cento degli ferirti, 8c
1 ^ per cento de predati, &
feciono 1 6 vficiali cio 4 ,

ier quartiere con grande balia accattare danari, qua


i

fi prellamente polno 70000 fiorini,8epoi 5 0000, Se


tutti furono prellamente pagati, partili! la compagnia
& quali tutto il verno, che furono grandi freddi con-
lmorono Iugo la marina nella Marcada Peler, Fano;
Monte Feltro,Fabbri,Iefi, Se Sinigaglia con tati dilgi
alloro, 8eacauagli, che pareuano disfatti, & mezzi mor
ti . Duca dOlleri-
trattarono daccordarfi lldo col
chi, titolato dallo Imperadore Re de Lombardi, 8e no
fiaccordorono,poi nandarono verl Fabbriano,Roc
ca contrada, Se SantAgnolo Inuada continouamentc
praticando il Legato di Romagna con loro conuegna,
nondimeno il noilro comune fi metteua cotinuamen
te in punto alla difel, Fu in quello anno fi grande
freddo,che in Bologna alz la neue dicci braccia,Sc fe
cionoigiouani di Bologna vna volta ltto la neue,
Gg 2 doue
. i

4 M Historib Fior b n t i ne
doue feciono vno gran conuito , e fella
Il Legato saccord colia compagnia tnza nortra

tapina per t, e per noi,prometf do di dar loro oo o o


5
fiorini, & che il no tiro cornane ne darebbe 8o.aoo,Se

fii prometteuno di non offendere per certo tempo.

Se lgnificollo Firenze per lue lettere ,


Se dopo moki
contigli fi diliber ricit di non contentile ,
parendo
che il Legato ci trattafl,come te fotte fignoredi Firen
ze,& mandouuifi ambateiadori, i quali lo riuoltnodi
pender, promitl deflre contro alla compagnia in
&
teme col nifro comune , Se poi copertamente fece il

contrario ,Sc accordoti colla compagnia per 50000


fiorini, &dn tanto che pen pagargli combatterono
Vno cartello in tu quello di Fermo, & non lhebbono,
Se ogni d minacciauano i Fiortini a quali molto par
u male che ctro alle file promette il Legato detto ci
hauefl abbandonato, il limile cercarono di fare i Piti
ni, Sanefi ,
Se Perugini daccordarfi colla compagnia,
Signori di Melano per gli andamenti di quella compa
gaia , Se per paura del Duca dOtlerichi ,
titolato Re
de Lombardi feciono per riparo molte fotte, & taglia-
te per Lombardia, Se vnavia vert Bologna, lfimi-
le fece il Signore di Bologna, & i Sanefi vna via, Se vno

ponte topra le Chiane , Se tntendo tracciata la com-


pagnia di Romagna per Io pagamento fatto ad 20
aAprile 1 5 5.9 de danari del Legato , il nortro comu-
ne fllecitamente tldaua gente per rettitele , Se rifer-

m metter Pandolfo Malaterti per capitano con cin-


quecento Vngheri , Se ben duomila cinquecento ba-
lertrieri, M.Bernaboda Melano per lodio che haueua
,

Libro Tbrzo. 4 69
colla compagnia profer al nollro comune per aiuto
mille barbute, de mille mafnadieri, de fu accettato, M.
Francelco da Carrara Signore di Padoua ci mand in
aiuto 200 caualieri,! Marche!! da Elli Signori di Fer-
rara 500 caualieri, fi che a quella volta fu il nollro co
mune aiutato da tiranni, de da comuni vicini nimica-
to , per che i Perugini saccordaronacolla cpagnia
per cinque anni, dando loro jooo fiorini per anno,&
tre di vettuuaglia tutto Ihofte in dono, de il palio li-
bero , de che non darebbono aiuto a Fiorentini ctro
alla detta compagnia, che molto dilpiacque a Fioren-
tini, & coli anche s accordarono i Sanefi ,
de Pilni, de
promiflno legatamente i Pilni di dare aiuto di loro
gente contro a* Fiorentini, de partirti la cpagnia det-
ta di Romagna guidata da certi cittadini mandati da
Perugia, de palparono per quello di Perugia, & di Citt
di Caileilo, de del Borgo non lnza danno de paelni
de venuti in luogo di potere entrare in lui terreno de
Fiorentini , In quelli d ci mand il Re Luigi il cte di
Nola c 5 00 caualieri, la cpagnia haudo danneggia
to il ctado di Perugia affai, pals in la qlio diTodi,&
fece il limile, & anche fi ricomperarono danari, poi d
2 5 di Giugno pals Bconueto,& al Bagno Vigno
ne,& furono nceuuti da Sanefi c grandapparecchio.
In grande Iperanza erano i Fiorentini dhauere ho-
nore , de vittoria contro alla compagnia per lo buono
capitano, che pareua loro hauere , de per gli affai valti
caporali, e gtili huomini venuti colle brigate madate
in aiuto del nro comune, & d 25 di Giugno col mo
<lo vlto fi dierono le inlgne al capitano , de riceuuta
Gg 3
per
47 Historie Fiorentine
per Io capitano la reale dal Gonfaloniere della giusti-
zia, iaccemd M.Niccol della cala de Tolommei
da Siena , allhora nollro Soldato , Seduti Smpre fedeli
amici del notr comune. La inSgna de feditoti fu da
rara M.OdandoTedefco antico fioiro Soldato, Se fan
-

z aitrcompagnia,. configli di noilri cittadini , fu


Commeflonel capitano piena balia di combattere . Se
nn combattere come allui piacefli,Se cofi part di Fi-<
renze con quelle brigate , cio 2000 barbute 20 od
mafnadieri contadini 500 vngheri di Sldo, 1 7 00 bar.
bte,& 400 caualieri gi venuti da M.Bcrnabo , 200
delMarchefe di Ferrara , 00 del Signore di Padoua,
2

300 del Re Luigi, 3 00 del Legato di Romagna, M.Lu


po da Parma con 3 0 barbute, 80 degli Aretini c fan.
ti appi, 2 00 fanti del conte Ruberto, M. Ricciardo
.

da Pilloia con 12 cauallo per S, Se 2 o o fanti pel fuo


cmune,Se 300 fanti da altri amici, Se vicini,che in tue
to furono circa 4000 caualieri , Se altrettanti pedoni,
Se il d medesimo saccamparono in Sulla PeS,il conte
Land colla compagnia d 2 o di Giugno S partiro-
no da Bonconuento,Se Schifando dentrare in Sii quel-
lo di Firenze nandarono ISIa, e poi Pratolino , Se
poi Ripa Merrancia , Se lhoile de Fiorentini d f
di Luglio paSs callello Fiorentino, Se accampoll alla
torre S. Romano, Se la compagnia ne venne ponte
di Sacco, 8e i mandorono loro laiuto promefl,
Pifni
in numero di 800 barbute, popolo Sotto colore, no
e
me di guardia al foll Arnonico, poi paSs la cpagnia
al pontAdera,Se poi alcuno d mandorono circa la me

folcii detta cpagnia S. Piero in cstpo in SlLuccheS*


Libro Terzo. 47
Se iui saccamparono, il nollro capitano mand loro
drieto M. Ricciardo Cancellieri , & poi ad 1 1 di Lu-
glio falciato lfficienre guardia San Romano fi par-
ri egli coliholle , Se poll alla pieue Nieuole molto
pred a nimici, il cte Land conducitore della cotti*
pagnia per laiuto che occultamente alpettaua da* Pili
ni, ad 1 2 di Luglio mand per vno luo trombetto ai
nollro capitano guanto della battaglia, Se inuitando
il

Io acci, il nollro capitano laccetto, dicendo, che era


in punto, & che il campo era piano, Se che non era per
altrovenuto in quello luogo, il perche quelli della c-
pagnia fi Pedono incontro a nolhi Se fiermaronfi in ,

vno luogo cinto di hurrah, Se forte, de tto il capo delle


molche>Se iui s afforzarono,& pord i ; di Luglio di
notte,Se di furto fi parthono,Se milIno fuoco ne lo-;

ro capi, & andaronne dal colle delle donne in l quel*


io di Lucca, prima che la n olir gente ln'auedefl , Se
harebbogh i nollri perlguitati,l non che il nollro ca
pitano hauea comandamento da Firenze di non entra
re in lui terreno de Pilni che ailhora teneuano Lucca
,

per n rperela pace, Se coll rimale di quella imprelil


Comune c giade honore fuggita che fu la cpagnia,
,

Se ita in quello di Lucca molti lne sbaragliarono an-


dando chi qua , Se chi l , Se i piu rimalono col conte
Land, Se Anichino di Broncardo, i quali sacconciaro
no lldo col Marchel di Monferrato , Se hauuto da
lui danari , Se guidati da Pilni con licenzia del Doge

lnandarono per la riuiera di Genoua con molti dil-


gi togliendo d errata per danaio lnza potere fare aici$

qo danno , Se il nollro capitano con tutto lholle con


Gg 4 gran-
.

47 i Historie Fiorentine
grande honore ne vennono verfo Firenze , Se d dna
dAgofio entrarono in Firenze , Se mand il comune
due dellrieri couerti di fcarlatto, & vno ricco palio co
drappelloni, accett i del'trieri, ma no volle venire fot
cto il honeihu,& con grande compagnia di no
palio: per

itti cittadini venne al palagio de Signori, rallegr il &


baffone, & le infcgne a Signori
Hauend pure lanimo il nolfro comune alla perle
cuzione della cpagnia, che era ita crro a Signori di
Melano, e per ltisfare aderti SS dei iruigio nceuuto,
a di i 8 dAgoi li mad Melano i ooo barbute della
piu {celta gte, che caracolla inlegna del nro comune.
Marco di M. Piero Sacconi, che poiTedeua Bibbie*'
na, ne i luoi confrti quale fi folle la cagione mai non
haueuano voluto retifcare alla pace fatta tra i Signori
di Melano, & i comuni diTofcana,& venedo in Firen-
ze il Vefcouo d Arezzo, che era degli Vbertini, nimici
di detti Sacconi per la morte di M. Brdo tratt co
,

gouernatori di Firenze di donare al comune le fue ra-


gioni di Bibbiena , Se che volelfono racquietare quella
terra per Jo comune, la no poten-
col fu accettata , Se
doli fare per altra via laffitt per molti anni al comu-
ne ogni ragione, che il Vefcouo hauea in Bibbiena per
certo fitto annuale, Se cfels hauerericeuuto il fitto,

Se don ognaltra ragione che donare potell , Se il li-


mile fece il comune dArezzo, Se d 1 dAgoilo per
5
la memoria di M. Brdo feciono caualiere Azzo lo

fratello, Se c gente darme lo mdarono hofie Bib

biena , Se ad 26 prefc il poggio a! Mortifero , Se il


borgo Lotrina Se Marco detto co luoi conforti. Se
,

gente
Libro Terzo. 473
gente francamente (I difendeuano , Si il comune ogni
di vimandaua gente, & andouui il conte Ruberto con
molti buoi fedeli in lruigio dei comune , Se coli van-
darono piu altri, Si gli Vbertini in tutte le loro terre
mi dono gente del comune, Se il cte Deo da Porciano
in zuffa x lruigio del tiro comune, Marco di Galeotto
che teneua Soci, vedendo addiata Bib-
Si altre terre ,

biena, quatti che folle accomandata de Perugini, e ri


bello del nollro comune, prete licenzia di venire a Fi-
reze,&hauutoIa,e venuto proferf al nfocomunelibe
ramte le,& Soci,& tutte ledile terre, & ragioni, che ha
Co per3
uea in calle! S.NiccoI, li nollro comune veduta la fu 4 di Soci,

liberalit Io ribad , Si cper da lui le dette tetre, & ra-


gioni
p 6000 fiorini, quantunche nlo valeflno,& .

d 16 d Ottobre sapprou peconfigh, I coti da mte


Doglio vnono per accomadarfi al comune, & n furo
no voluti riceuere,l n faceuano prima guerra a Tar-
lati^ n lo volendo fare fi partirono c poca grazia.
Pardo a gouernatori di Firze,che lalldio di Bib
biena andad troppo
p la lunga n allettando gli ad
diati alcun loccorl,& riputado che lode
p diftto dei
capitano dei popolo , che era de Marcheli da Ferrara
madato p capitano dellhoile Bibbiena, Si de cittadi
ni che eranoc lui,riuocarono detto capitano, & citta
dini,e madarui il pdell c altri cittadini, il cjualera
M Ciapo da Narni,e c grandordine llrinl Bibbiena
dadedio c caue,& edifci da gittar pietre,
p modo che
neduno poteua vfcirne,ne entrarui, Si prete certe altre
Corone, Giuncherete, FratTine
^alleila de Tarlati, cio

to,Faeto,&Callelletto,e tuttele rifiitu il nro comune


al.comune
474 Historie Fiorentine
al comune dArezzo,che molto Thebbono grado ,
5c
effndo fiato Tfioile Bibbiena circa due meli,& dodi
ci d,Sc vedendoli i terrazzani concimare confortaro-
no Marco loro fignore ad accordarli, & non hauendo
da lui buona nlpofia, parte di loro fi collegarono infie
me , & loro capo fu vno maefiro Acciaio , Se la notte
che tocc loro la guardia sintefono co loro vfciti,che
erano nel campo, &
col nofiro capitano, con Fan-: &
nata degli Vbertini Se rceuuto promefl che terra n
farebbe rubata, gli miflno dentro per le mura, &cofi
in quella notte d 'di Gennaio prel il nofiro comu
ne la terra di Bibbiena, & Marco, Se gli altri de Tarlati
fi rifuggirono nella roccha , nella quale e (Tendo poca
vettuuaglia cerc d accordarli, 8c non fu accettato, Se
infine impetr grazia di fluezza per la dona giolTa, Se
per vno luo figliuoIo,& certi sbanditi di Eirze, Se pe*;

terrazzani, & diede la rocca d 7 di Gennaio, Se fu pri


gione egli, Se Lodouico luo fratello, & M.Leale Loro-
20 , Se Francelco da Faggiuola , Se altri malhadieri in
in numero di 40 , a d 1 2 di Gennaio vennono prigio
ni in Firenze.
Il traditore cte Land guidatore della compagnia ;

rompdo ogni fede al Marchel di Monferrato fi par-


t da lui del mele dOttobre, Se andonn al lldo nel ca
po de Signori di Melano non ottante che Anichino di
Broncardo con gli altri Tedelchi della compagnia l-
ne dolefino appellandolo traditore, pure poco poife
ce il medefimo tradimento tirato da danari, di che l-
gni a Signori di Melano , che prettamente nacquiita-
rouo per forza la Signoria di Pauia.
g a E'haucn-
L 6 R O
I E R Z O. T 475
E' hauendo i deiti Signori prefo Pauia rimandaro-
no le loro genti a Fiorentini molto ringraziandoli, Oc
diliberarno per forza , per amore di racquiftare>
Bologna,quantunche erano ilari aiutati dal Signore di
quella di 6 oo barbute, le quali con ingegno ritennon
alloro foldoper trouarlo sfornito, &-fiibito mandarci
no al dettoiignoie vnaiettera sfidandolo , la quale glfi
fu preintata quando hebbe la gente adofl,& Firen
ze lcrifibno,cne non fi marauigliaflono della imprefit,!
dicendo', che il detto Signore di Bologna hauea ir
rotta la pace, & loro capitano era il Marchel Frante-
lco da Erti cacciato di Ferrara loro prouifionato con

$
ooo caualieri,-& 6000 yngheri,& 4000 pedoni,; 8c
1000 baleitrieri, & hebbonoilpafl dal Marcheldi
Ferrara, & venuti in fili Bolgnei nella prima giuntai
prclno a d 2 o di Dicembre il camello di Priemafcuo
re pieno di vettuuaglia,& alloggiati quiui ogni d fcor
reuano predando infino Bologna, il Signore di Bolo
gna cacci certi cittadini folpetti, & francamente ai#
deua alla difel; cerc aiuto da Firenze, Se no lhebbe,
il cardinale di Spagna gli mand in aiuto 400 barbai

te, che molto gli furono vtili.

Per priuilegio Conceduto per adrietoda Papa Cle-"<


mente fu fatto in Firenze maertro in Teologia d 3P
di Dicembre nella Chiefa di Santa Reparata, F. France:
feo di Biancozzo de Nerlide frati Romitani,che fu il
primo, che mai fi faceffi itt Firenze, fecefne grande fe-
Ita pel palagio de Signori fonando tutte le campane ,

& andoronui i Signori, e Collegitfon tutti gli Vficiali


del comune
;r> i Airvfcita
47^ Historie Fiorentine
Gennaio vedendo i Piftolefi molto ira
All vfra di
pacciato di guerra il Signore di Bologna gli tollno p
trattato haueano col cartellano^ co terrazzani il ca-
rtello della Sambuca con aiuto, & fauore del loro Ve-

fcouo,che era Fiorentino, furonne i Fiorentini molto


lieti Operandone aiuto a i loro bilgni , crelcendoui &
M.Bernabo ogni di lalldio intorno Bologna all v-
fcita di Febbraio hebbe il forte cartello Cartiglione per
trattato, & bench il Signore fi difendefl francamen-
te pure conofcendo non potere durare , di nuouo cer-
c aiuto da Fiorentini, 6c piu altri, & da nelfuno Io tro
u, l non dal Legato di Romagna, che ogni d vi met
teua gente con intenzione di pigliarne la Signoria, co-
me infine gli venne fatto, & non temette minacce che
tutto d gli faceua M.Bernabo di fargli nouita in Ro-
magna, & nella Marca.
Vedendo gli altri fiidditi de Tarlati vlciti di loro ti
rannia quelli di Bibbiena, & della Pieue lne rubellaro
no da loro molti , & ad 1 5
di Febbraio quelli della
Serra fi dierono al comune di Firenze, & Montecchio
gli Aretini, quelli della valle di Chiufi fi vollono an-
che dare al nortro comune, ma per lunghezza della ri-
fpofta, che nalpettaua il podelldi Bibbiena da Firen
ze, fi dierono gli Aretini, & Guido fratello di Marco
fu afld iato nella rocca.
Continuamte praticaua il Signore di Bologna col
Legato di Romagna di dargli Bologna con certi loi
vantaggi, ma non voleua (coprirli il Legato Cc non ha
ueuail conlntimento,& aiuto del Papa, il quale lllc-
citamcntc cercaua,& M.Bernabo aoperaua in corte c
;
*
danari
Libro T e r z o. 477
danari il contrario', pure fi dihber pel Papa , Se Car-
dinali, che Legato la pigliafl , Se prelnrendo mef-
il

lr Bernab quello, mando al Signore di Bologna cer-

ti giouani deBonzoni da Cremma Puoi cognati,!


quali infine riduflono il detto Signore di Bologna a
quella concordia , che piu volentieri saecordaua con
meflr Bernab ,
che con altri ,
Se voleua viuere filo
amico come era vlro , Se voleua aoperare , che do-
po la la vita la Signoria di Bologna venifl meflr
Bernab , ma voleua eflre ficuro di fignoreggiarla
tuttala fila vita, & riconolcerla da lui , Se piel ter-
mine pochi d volerne rilpolla, meflr Bernabo vdu
to da giouani quello rapporto lo conienti , Se die
loro piena commeflone di fermare quella concor-
dia , Se douendo giouani 1 farlo lllecitamente fra il

termine dato ,
perderono alcuno d di tempo a lo-
ro diletti , Se venendo Bolognadopo il termine fro-
llarono il Signore accordato con il Legato per la
,

quale col furono sbanditi da Signori di Melano , 65


tolto ogni loro bene : Se cos il Signore di Bologna
prendendo llpetto del non tornare i giouani colla ri-
Ipoila fra il termine pallata saccord col Legato
di dargli libera- Bologna , Se hauere da lui fila vi-
ta libera la Signoria di Fermo , Se di filo contado , Se
diilretto , Marchel della Marca*
Se intitoierebbelo
Se pagherebbe ogni lldato , che era in Bologna do-
gni loro rello , Se coli conlgn alle genti della Chie-
laBologna, Se riceuette la Signoria di Fermo nelle
mani della moglie , Se d 3 1 di Marzo mille trecenr l $6
to ieflnta raeza notte fi part di Bologna con mille
s : 0 barbute
478 Historie Fiorentine
barbute chetamente per paura del popolo, & andonne
a Imola, & poi Celna vicitare il Legato # di quello
molto fu lieto il popolo di Bologna dubitando di peg-
gio^ coli d primo dApriic fu ridotta Bologna alla
Signoria della Chiel,&: libera dalla Signoriadi M.Gio
Prcfc la
Chiefa Bo uanni da Vleggio , che lhauea fignoreggiata da d 2 o
kgna.
5 5 in qua, quando la ribell da loi
dAprile 1 clr-
5
ti Viiconti Signori di Melano, pe quali la teneua,& c
grande lgacit nvlc Jibero,& portonne molti dana-
ri^ gioielli, & mandarono le genti della Chiel co-
mandare alle genti di M.Bernabo,che l Ieuallbno dal
lafldio , i quali rilpuolno non lo volere fare le non

foflono cacciati , anzi caualcarono inlno Faenza fac


cendo grandi danni,& prede, & i Bolognefi entrarono
in aliai paura, infocato M. Bernab per Io fatto di Bo-
logna ogni d tribolaua le terre di Bologna colle lue g
ti,& aliai di predo fu, che non prelno Furli per trat-
tato , dipoi afldiarono Cento per piu d poi nanda-
,

rono Budrio,gli Vbaldini in quella guerra furono di


nifi, che parte ne tennono con M.Bernabo,& parte co

Bolognefi, bench fi dille per alcuni Io feciono mali-


zia per potere meglio rompere le firade, grande vtilit
nelle gabelle prel il Marchel di Ferrara della roba, che
M.Bernabo mandaua al capo, il quale gli cofiaua ogni
mele piu di 70000 fiorini, ma gran parte ne traeua da
cherici alloro dilpetto , i figliuoli di Tano da Cartello
degli Vbaldini a petizione di M.Bernabo prelno m
te Bcne,& afforzoroIlo,&: guerreggiauano i Bolognc-
fi, & dogliendofi i Fiorentini co gli Vbaldini di quefia
prelra di monte Bene, perche era parte loro, rilpuolc
hu-
,,

Libro Terzo. 479


humilemente,che non fi diliber in Firenze fare loro
per allotta altra nouit, dubitaua aliai il Legato del do
tere tenere Bologna , Se richiel daiuto a Firenze allo
Imperadore, & ai Re d Vngheria dal Re hebbe lettere
minacciatone di la venuta a Signori di Melano , le

quali poco llimorono , Ce non che per lettere anche fi


giuiliHcorono, grade {pendio faceano i Signori di Me
lano per quelli fatti di Bologna, dicendo hauernerice
uuto torto, hauendo hauuto dalla Chiel douerla tene
re quattro anni, Se credettonlne hauere la lntenzia
ma hebbolla in contrario , Se che la Chiel la pofldei--
l,&diIibero{T in corte di farui ogni aiuto difender*
la, ma feciono con auara mano al modo vlto, ma cori'
graui procelfi contro a Viiconti richieggendo lo Im>
peradore,& ogni altra Signoria daiuto , M. Galeazzo
fratello di M.Bernabo fi leus al Papa, che quello, che
il fratello faceua era contro lo volere , fu accettata
lala lcul,& llpel il lo procello, certi cittadi ni Bo
Iognefi in quello tempo tennono trattato con lholle'

di fuori di dare vna porta di Bologna, & accoiloronui


fi le gent i,pure il trattato fi lcoperl,& parte de colpe - 1

uoli fi fuggirono,
& parte ne furono morti, con gran-
de benignit riceuette il Papa gli ambalciadori Bolo--
gnefi,& mand Firenze il Generale de frati Romita
ni ambalciadore, perche con belle ragioni perluadelfi,
che il comune attendelle difendere Bologna, ma mai
fidiliber in Firenze dimpacciarlne.il limile feciono
quali tutte laltre Signorie cui Papa hauea richielfo,
il

faccendo adagio, & rimandando loro ambalciadori


i Bologne!! fi difendeuano francamente,alpettado ac-
cordo
. . ,,

480 Historie Fiorentine


cordo, che fi trattaua Melano per M.NiccoIa Accia
iuoli gran Sinilcalco del Re Luigi pe conuiri trattati
che teneuano le genti de Viiconti, che erano intorno
a Bologna nelle terre della Chiel, ribellofl dalla Chic
fa Bofchcreto,Connalto,& monte Nuouo, andaron-
ui le genti della Chiel, & affai preffo riebbono Cori-
nalto,& affollo, gli altri che erano piu forti lllenno-
no lafldio, afpettando loccorlo dallhofte di M. Ber-
nab, i quali vi mandarono Anichino di Broncardo co
foi Tedelchi , ma quale fi folle la cagione non volle
zaffare ForIi,& poi in lue operazioni fi moftr beniuo
& contrario M.Bernabo,per quello le
Jo alla Chiel,

genti della Chiel riprelno dette due cartella, & disfa


ciolle

M. Niccola Acciainoli cittadino Fiorentino efln-


dogrande Sinilcalco del Re Luigi di Puglia eflndoca
lunniato per inuidia appreffb al Re ,
cerc per leuarfi
dinanzi gli inuidiofi col Re eflre mandato al Papa
Roma,& fu grandemente honoraro dal Papa, & otte-
neua da lui ci che voIeua,donogIi la Rol, accoman-
dogli lvficio del Senatore vita & la rettoria del pa-
,

trimonio ,
& molti altri honori , & graffe gli fece ma ,

nulla volle accettare lnza licenzia del Re, vltimamen


te lo mand ambalciadore aS ignori di Melano pe fat
ti di Bologna
conte Tano de Conti Alberti da Monte Carelli
Il

in molte guerre luto contro al nollro comune al pre-


lnte ancora riteneua gli sbanditi del nollro comune
che tutto d entrauano in Mugello e vccideuano , &
rubauano gente, i Fiorettili lene dolfono M, Bernab
,,

Libro Ter io; 481


perche lhueua inchiufo nella pace, rilpuol che face-
ua contro fuo volere ,& che l vendicaflono contro
aliai giallamente , il perche i Fiorentini gli dierono

bando , & poi vi mandarono il capitano del popolo


& il podeil con molta gente, & prellamente hebbo-
no monte Carelli , & bbatteronlo , poi anche pre-
viamente prefono monte di Vagni dou il conte sera
ridotto nella rocca & prefon il detto conte , & vno
,

degli Vbaldini , & ^caporali sbanditi , & menati


prefi Firenze ad 14 di Settmbre il detto conte fu
decapitato, & lppeliito in Santa Croce dirimpetto al
la cappella di Santo Lodoico , i caporali furono ifra-
fcinati, & impiccati i quello degli Vbaldini fu Iafoiato
richiella de fiioi conforti : Piu era infocato che mai
M .Bernab nella imptel di Bologna,Scampo le, e traf
le da chetici del filo tenitori in tre mefi piu di 3 o
3
migliaia di fiorini, & da lcolari per nuoua impolla cir
ca 3 7omigIiaia,&: venne in tanta fiiperbia forf per Io
parentado fatto in Francia, che nefiuno accordo fi po
te trouare fra lui, & Legato, ne pel gran Sinilcalco, ne
-per altri, vlindo di dire, che no teffieua potenzia di Si-
gnorie terrene, che gli poteffono trarre Bologna di ma
no,& molto parlando contro al Legato, ma il Legato
con humilt ricorl alfaiuto di Dio , & per comanda-
mento del Papa ogni parte dItalia fece fare in ogni
MelTa drieto al Paternilr ipeziale orazione de fat-
ti di Bologna, & mand al Re d Vngheria per gente
& hebbe da lui prima duomila Vngheri bene capitana
ti,& poi 3 000 di loro volont & fiibito furono in,

Lombardia, & Romagna al lruigio del Legato.


Hh Per
4$z HrsTQtRiR Fiorentine
Per venuta di quarti Vngherj,8c per le operazio-
la

ni dAnichino di Broncardo entr paura alle genti di


meiTer Bernab, per rriodo che non vbbidiuano al ca-
pitano, Se tutto di fi fuggiuano, per le quali cole il ca-i

pitano fu confiretto air ylcita di Settembre abbandos


nare lafldio, e partirli vilmente con tutta la gente,Ss
con vergogna al filo Signore Melano, il qua,
torirofl

le nhebbe grande difpiacere , Se il popolo di Bologna


vici fuori ,& per forza prelno tre ballie di quelle di
ineflr Bernab ,
Se vccilno gran parte di quelli , che
verano rimali a guardia, Se ruboronle, & arllle, vna
che ne refiaua dalla parte di Callccchio in lui Reno
non poterono hauere,perche era molto in punto di g
te appi, Se cauallo , pure per quello le llrade di Ro*
magna saprirono , Se venne molta vettuuaglia a Bo-
logna , Se gli Vngheri teneuano iretti quelli della ba
Ria, Se hebbolla poi a d 1 1 di N.ouembre , tedOtto*
bre entr il Legato in Bologna. *

M.Luzi figliuolo ballardo di M. Piero Tarlati lun-

Acquifto
8 ^P hauea occupato il callello di Gello prelibi Bib
ii Geiio. bienadue miglia da lAbate di Magalona, Se dauagli
alcuna col, Se era accomandato de Sane(i,i terrazza-
ni volendo vlcire di lruit fi dierono alcomunedi
Firenze, i mandarono ambalciata,& aopero-
Sanefi ci
rono tanto che il comune die al detto M. Luzi 1200
fiorini, Se ad 1 1 di Gennaio ne riceuette il comune

di Firenze cartada lui , Se dallAbate lpradett,di che


fu rogato Ser Piero delle rinformagioni,
M.Niccola Acciainoli gran Sinilalco del Regno
fu fatto dal Legato conte di Roma, Se di filo configlio
lgre-
Libro Ter 20.
lgreto , Se vece conte in Romagna, Se dal Re era ll-
lecitato del tornare nel Regno, & lui dilungaua Io ila*
re per fare {credenti e loi emoli dei Regno, & daua or
dini con vficiali alle terre commeflgli , Se in Tolana
procacciaua aiuto per lo Re contro alla compagnia di
Anichino di Broncardo,che diconlntimento del Le-
gato era paflto nelle terre ie, Se per il detto M.Nic
cola venne in F irenze d di Dicembre, Se fu nceuu
to con grande honore,& coli ville in Firenze honore-
uolmente conuitando molti cittadini, Se dogni condi
zione , Se hebbe promefla da Priori daiuto pel Re di
500 cauaiieri , & perche shaueua fare nuoua tratta
de Priori, & mefler Niccoladettoerafloin vnabor
l , Se conueniua che per forza fofl de Signori , a cit-
tadini di Firenze entr grande llpetto, che la fua ve-
nuta Firenze non forte penlta per edere de Signo
ri ,Se con forza farli Signore di Firenze , ma il genti-

le caualiere ogni d lllec itaua dhauere la gente per


partirli , Se liberare la citt di quello dubbio, ma quel-
lo , che crebbe quello llpetto fu che tornando nollri
ambalciadori dal Legato ,
Ivno di loro rapport a

Priori, che il Legato gli hauea detto in lgreto che la


tiua , che in Firenze era vno trattato per luertire lo
ilato, per quello lbitamenteli fece vna legge pe con
lgli,che niuno che hauefle giuridizione di lngue po-
telle edere de Priori ,
Se lubito furono dati e 5 00 ca-
ualieri M. Niccola ,
Se egli l part prelto, Se andon-
ne Siena Se a Perugia domandando aiuto per lo Re,
,

Se nulla hebbe da loro , le non parole ,


8e come luio
mai nelluna turbazione prel del llpetto , che vide in
Hh 2 Firenze
484 Hlstorie Fiorentine
Firenze di Icoperropoi ihtrattato che lgu fu piu.
le, Se

chiara la lainncenzia,& tornato nel regno di nuo-


ao fu rifatto grande Sinilcalco dal Re con molti altri
honori non oliarne gli emoli .

' ;> no- ;

Stando ia citt di Firenze in gtade diui(one*&: pau


ra per la legge fatta alla parte in f buona, marnale: via
ra, come adrieto narrammo continuamente dubita? l.

ua di citradinelca commozione , 6c coli riulct Teffet^


to , per che certi male contenti , & ingiuriati mot l

'fono a cercare nouit.&feciono loro capo Bartolom-


meo di meflr Alamanno de Medici huomo di gran-
de animo, il quale lo fece volentieri, & anche ne fa lli
molato daNiccol di Bartolommeo del Buono, & Do
menico di Donato Bandini poco jnnzi ammunitide
gli honori ingiuflamte, quelli trouarono,che Vberto
d Vbaldino di M.Vguccione Infangati per l fleflolpe

rando da i malcontenti, hauea per adrie


eflre fguito

to tenuto trattato con vno Bernarduolo Rozo da Me


Ianoteforiere diM.Giouanni da Vleggio Signore di
Bologna , di fare il detto meflr Giouanni Signore di
Firenze , Oc haueuaui dato orecchi, le non che in quel
lo tempo gli interuenne il cal dellaccordo colla
Chiel, 6c dilalciare Bologna, il perche i detti nuo-
uamente congiurati manifflorono la loro intenzio-
ne legreta al detto Vberto Infangati & lui gli vd ,

molto volentieri , & fbito riprel ragionamenti di


trattato col detto Bernarduolo Rozo ,
Se diegli certa
Icrittura di lua mano ,
nella quale appariua lo (crini
molti cittadini de maggiori, & d ogni ragione, 6c pa-
rendo al detto Bernarduolo la col da douere dulcite,
can.i' i t .ri i riprel
Libro T b r 2 o .
4S5
rpref i fiioi ragionamenti col Legato di Bologna pr
ferendogli la Signoria di Firenze ,
il uio Legato pa-r
rendogli la col di grande pericolo di filo flato le noli
riulcifl fatta,non vi pol lanimo, anzi la riuel vno
degli ambalciadori Fiorentini, come dicmo di lpra,
il perche il detto Bernarduolo and a profferire quella
col M.Bernabo, il quale parendo la cot vana lo te*
neua in traquillo c lunghezza di parole, & c quefla
medefima pratica Vberto Infangati teneua in iperza
gli altri congiurati,dicendo,che trattaua gradi col,pa
rendo a fpradetti Bartolommeo, Niccol, & Dome-
nico lo indugio di grande loro pericolo ,
feciono loro
nuouo penfero , & c legaci modi miflono nella loro
congiura , & trattato M.Pino di M.Giouanni de Rof
fi , Niccol di Guido da Sammontana Frelcobaldi,Pel

liccia di Bindo Saffi Gherardini, Beltramo di Bartolom


meo de Pazzi, Pazzino di M.Apardo Donati, Andrea
di Pacchio Adimari, Luca Fei , &c Andrea di Tello del
Lilchia, bench quelli due virimi Irtene per molti che
follono medi nel ballo tnza colpa, & frate Chriflofa-
no di Nuccio da Settimo flato fugo tpo guardia alla
camera dellarme in quelli di ne fu rimolTo, molti altri
furono di ci infamati, ma trouoffi non efir vero, li

tacette
p lo meglio, & dagli infederi fu riputata la mo
tiua di cofloro piu tolto voltaria per fare vedette, che
bene etminata, lordine dato fu qllo,che il detto frate
Cirri llofano, che ancora vlua in palagio, no haueua &
douea lvltimo di di Dicbre metter
lalciato le chiaui,
legretamte 4 fati in vnacamera della torre del palagio
dcSignori,& p Io {portello della prtajchc dirimpetto
* * Hh j
gli
4 $6 H I S T O R I B F I OR BN T IN E
gii Anteiiefi doueua mettere 8 0 fanti, & riporgli nel
irrogo degli Vficiiii delle cafteila, Se k mattina nelien
trata de nuoui Pilori quado ognvno fuf in itila ria.
ghiera doueuano vfeire fuori di detto luogo, & vccide
re quello fante ,
chevfua di rimanere-flo guardia
della porta, & lrrare la porta, & fhre in fui palagio
gittando pietre , Se i fanti della torre doueuano fona-
fono delle quali i congiuratili doue
re le campane, al
uano muouere con loro fguito de male contenti, che
fperauano che follono molti , ma per grafia di Dio il
trattato f feoperf in quello modo che Bernarduolo ,

Rozq vedendo il fo trattato tornato in fummo, pen-


s fare ciuanzadi danari, & venuto Santa Gonda ma
d per vno degli Anteiiefi,& diflgli, che f il comune
gliaefl 2 ^ migliaia di fiorini, che lo catterebbe di f-
fpetto,Se manifeilerebbe il trattato , in Firenze fi dili-

ber di dargliele per trarre il popolo di ffpetto J & fe-


ciogli le obligationi di pagargli in Siena,queflo ragio-
namento fu noto a BartoIommeo,Se fppiendo che il

detto Andreuuolo noi fpeua,f n perla fcritta dV-


berto Infangati, che era daltra trama, fi manifeil, Se
apr Salueilro fo fratello, il quale per rimedio di lo-
ro, & della loro famiglia, and con vno fo confiden-
te dello flato a Signori, & hebbe ficurta per Bartolom

meo fo fratello offerendo loro, che harebbono tanto


da lui, che vfeirebbono di ffpetto, il quale Bartolom-
meo dille,che mandaffono per Niccol, Se Domenico
Bandini, & fprebbono il rutto, & cof feciono,Se ef*
minathSe dati al podefl, Se confeflato il difetto furo-
no decapitati, gli altri colpeuoii fuggirono, Se dal po-
della
. .

Libro Terzo. 4$7


della furono condannati nella perlbna, lai uo il (pra-
detto Bartolommco: Bernarduolo con ficurt venne
Firenze, & rec ia Icritra che hebbe da Vberto Infan
gati , la quale fi trou edere tutta fintamente fatta dal
detto Vberto, & fu giudicata non appartenente det-
to trattato, & aria in prelnza del configlio, nondime-
no fu donato al detto Bernarduolo fiorini yoo, & ma
dato via, & con tutto quello pericolo non sammend
per la legge della parte, che n era cagione
In quello anno d 3 o di Dicembre comper il no
Uro comune per pregio di 6000 fiorini da Atrauiano, dn*
Giouacchino di Mainardo , & Albizo degli Vbaldini, Colore**

& loro congiunti, & famiglie monte Coloreto,& ogni


loro ragione di Cornacchiaia & del reilo dellalpe, &
tutti perpetui, che haueauo da loro fedeli, & fatte
i fitti

le carte per Ser Piero delle rinformagioni.i detti VbaI*


dini furono fatti cittadini , & lalpe recata contado r

& gli huonvini liberi d fitti perpetui.


Vno lauoratore della Scarperiagiouanetto il cui no
me fu Iacopo di Piero Iprouedutamte vccif vno la
compagno , & manifeilatolo al padre per filo coman-
damento fi part & and in luogo ficuro il padre ne
, ,

fu preio & per non abbominare il figliuolo confefs


,

hauere fatto il ma!ificio,& menato Firenze fu giudi-


cato alla morte, lntendolo il figliuolo per piet del pa
dre compar, &lculndo lui accus le, & fu morto egli,
& il padre fu liberato
In quello anno,& di Gnaio fi fece in Firenze Squic
tino de Priorie Collegi# altri vfici,come era per leg
ge ogni tre anni vna volta,
& per certe baratterie fatte
Hh 4 fra
.

488 Historie Fiorentine


fra Collegi n furono Ichiul molti huomini degni",
contro a quali barattieri procedette lelcutore, Se tra
condann in danari
nati colpeuoli gli
4 Parendo al Legato di Bologna n douere infine do
-

tere tenere Bologna contro a M


Bernab che haueadi
liberato vincerlo per illracca,Se no trouando altra pr
meda daiuto, che dal Re d Vngheriaditliber danda*
re in perfona mlno lui, Se partilfi da Bologna di Mar
zo,Seialciouui iniuo luogo M.Malatella,Se M,Gaieoc
toioi figliuoli (opra lida ti , 8e cittadini, e giunto in
Vngheria nefTuno aiuto hebbe da lui , non ottante gli
hauell promellb, Se quello fu per doni, & operazioni
che trou fatti preffo Re da ambalciadon di
al Ber M
riabo, Se tornoll ad Ancona co grande pericolo di Bo

j , t j. logna,deI mele di Maggio 1 j6 ty&c M


.Bernab in per
Ina venne in l quello di Bologna co 2000 caualieri
Se altre gentil prele Pimaccio,Se caualc a Panicale,
Reno, Se Ialciato le fue genti
Se afforz la balda in lui
bene in punto guerreggiare Bologna a M.Francelco
Ardilafli,Se al Marchel Francelco l torn a Melano*
Se bench il Legato no haueffe dal Re dVnghena aiu
to di gente pure aoper tanto , che
,
Re mand co-
il

mandamene gli Vngheri, che erano con M. Berna-


> bo che l partiffono,Se da molti fu vbidito, Se anche ao
per, che lo Imperadore mand comandamento M.
Bernab che li partifl dallo alldiodi Bologna fra 20
d, le non lo priuaua dogni preuilegio,Se honore, che

haueffe dallo Imperio, Se in quello medelmo tempo il


Papa il condann, Se public per heretico per tutta Ita
lia,Se per tutte quelle col no l leu pr dallo alldio
-
Libro Terzo. 4 $9
di Bologna dicendo pure vola la, Se molto erano llle
citati i fiorentini in quelli tempi dal Legato,Sc da Si-

gnori Guelfi di Lbrdia$c di Romagna, & della Mar


ca dei difendere Bologna moilrando 1 grandi pericoli,
che leguiuana le M. Bernab la pigliaua , Se profire
uano ogni autorit dei J?apa,& della Chiela in afloiuer
gir dagni legame di pace, nondimeno mai non fi dili-
ber in Firenze di maculare.la pace , ma bene saperl
quanto fi pot la Brada di Bologna ogni vettuuaglia
leuando ogni diuieto, per la qual col li nutric, Se lo
&
Henne aflai Bologna, M.Giouanni da Villeggio Me
lanele allhora capitano delle genti di M. Bernab, dili
iberado di ferrare quella llrada da Firenze, come hauea
derrate tutte laltre, mand circa 2 00 di lue genti Pia
noiosi quali furono tutti tra prefi, e morti-da M.Ma-
latella Vogher capitano in Bologna per quello lHe- ,

gno il capo s apprels piu Bologna , Se polfi al pon-


te maiore vedo mola,&dilibero il capitano porre vna
ballia al ponte Sa Ruftello,& andonui in pedona co
grade gente, & attendea c grande lilecitudine fare
detta ballia, in quello tempo arriu Bologna, come
piacque Dio M.Malatella da Rimini lgretamete,6c
ai notte c 500 barbute, Se 3 00 Vngheri, il quale in-
ficine col popolo di Bologna col podelt,& tutte loro

genti vna Domenica mattina aflaltarono il capo di M.


Bernab da piu parti, & ruppollo,& tutti gli pretono, Sconfitta
delle gti
vccilno,& prelno il capitano, e certi degli Vbaldini, di M. Ber-
nab Sa
e piu altri, che erano cloro,i quali tutti furono man- Ribella.
dati prigioni Ancona al Legato , Se hebbono gran-
diflima preda di loro armadure J & carriaggi^ danari,
per
490 H istorie Fiorentine
per quella rottaM. Bernab lne velli nero roden*
doli come cane arrabbiato, & concepette affai degno
contro a* Fiorentini per laprire della llrada,benche n
10 dimollrafl, perche in nulla haueano contrafatto al
la pace, & perche Melano era grande mortalit, che
certi giorni vene moria 8oo,6c 000, & grande tem-
1

po innanzi poco nulla nhaueano lntito & ancora ,

per detta rotta M.Bernabo parti, & andoflne al lo


fi

cartello di Marignano verl Lodi,& poi in vno luogo


piu laluatico, &
n5 gli fi poteua parlare per modo che
&
and la boce,che era morto, a Vinegia mori il Do-
ge^ fu fatto vno giouane di 46 anni: In quello anno
11 nollro comune hauea dato bando Niccol dAghi

nolfo de Conti Alberti dalla Cerbaia , perche haueua


morto vno popolano di Firenze, & diliberando il co-
mune di volere il fuo callello della Cerbaia per ficur-
t del contado tent di comperarlo, & conte accon- il

fntiua, perche non ne traeua frutto, & per edere riba


Compera dito, & elfendo indibattito mercato da fiorini <3000
il
del cartel-
lo di Ccr- 7000, il comune tent di volerlo per forza, il prchc
baia.
il conte diliber liberamele rimetterli nella miiencor-

dia del comune, & fu ribandito ,


e fatto cittadino.
Tenendo la M. Bocchino di
Signoria di Volterra
M.Attauiano Belfredotti,& tenendo M. Frcelco lo
fratello la forte rocca di monte Feltraio,con ogni ilu-
dio cercaua M.Bocchino di torgli detta rocca, & dopo
la morte di M. Francelco i loi figliuoli non erano, la-
{ciati Ilare in Volterra da M. Bocchino il comune di
,

Firenze ventr di mezzo , & mille fra loro pace con


grande pena chi la romperti , & entr malleuadore
'
aliyna
,,

Libro Terzo. 491


allvna parte, & allaltra, allvlcita dAgollo per certa
zuffa, & vccifione che fu in Volterra fra amici dellvna
>arre,& dellaltra, il tirano fece pigliare i detti fgliuo
{1 di M. Franceico ingiuilamente comune ,
il perche il

noltro vi mand ambalciadori, inoltrando a M. Boc-

chi no lluo errore, i quali effendo tenuti dalui paro


le contro a volont di tutto il popolo di Volterra , il

comune fubito vi mand gente darme, & forn mon


te Feltraio minacciando il tiranno di guerra, & lui ac
tendeua farli forte con luoi amici , & gente de Pil-
ni, & andando certi cittadini di Firenze con gente pi
gliare per trattato il Terzione del monte ,
che fuori
delle mura furono ributtati da gente de Pilni , il per-
che i Fiorentini polno holle in fui Volterrano, il Si-
gnore per dilpetto trattauadi vederla Pilni per 3 2
a

migliaia di fiorini, il popolo per quello fi leu, cac- &


ci fuori tutta la gente de Pilni, & i fanti forellieri

& lbito furono ai palagio del tiranno volendo lui, &


lira famigl a nelle mani , egli credette vincere il popo-
locon lutinghe,& non gli riulc, perche mandarono
Firenze per vno capitano di guardia, & Siena per vno
podeil , da Firenze vi fu mandato vno popolano , Se
poi quattro ambalciadori, & il limile feciono i Sanefi,
& ogni d vi mandaua il nollro comune gente , &i te-
mendo de Volterrani
,
perche ogni d safforzauano
co Sanefi, fucomandato alle nollre genti, che prendef
fino delle loro cartella, & coli feciono monte Gemoli
monte Catini, & piu altre,& per quello mdarono am
balciadori Firenze, domandando libert co certi pat
ti , & praticandoli la col i Sanefi vi mandauano 150
. ,

492 Historie Fiorentini


fanti (tto vno de Malauolti , i quali furono prefi da*
Acquilo
4i Voltar nortri, che serano accortati alle mura, Se furono rima
dati Siena , il perche al tutto i Volterrani fi dierono
nellemani deFiorentini con certi patti, & iSanefi,chc
erano nella terra per loro medefimi fi partirono, & die
rono i Volterrani la rocca per i o anni, & prefono ca-
pitano di Firenze, il quale di loro volont a di i o dOc
tobre tagli il capo M. Bocchino , Si promilfono di
non prendere mai vficiale alcuno Pilno , di predo
Volterra 3 o miglia Effondo fama, che M. Bernab
:

era morto per lo lo flare rimoto, come detto di lb-


pra, in quelli di venne Parma con 2000 barbute per
vno trattato, che haueua in Bologna , ma (coperteli il
trattato, & lui fi torn vna caccia, & quegli, che me-
nauano il trattato furono attanagliati, & impiccati in
Bologna
Per lo flpetto in che flauano i Reggti di Pila per
Io danno che (guiua in Pila dellelTerfi leuati i Fioren
tini del trafficami , ogni di per Urani modi cercauano
Principio & hora nuouamte sban
di venire lite co Fiorentini,
iella guer
ra co* rifa
diuano certi loro cittadini & mandatagli prendere
,

ni.
certe tenute de Fiorentini, & lculuanfi,che erano lo-
ro sbanditi, & periuerando pure nel fare male Fio- ,
i

retini feciono torre loro il cartello di Pietra buona per


limile modo da vno Giouanni da Saflo, famofo capo-
rale hauendo prima con certo colore datogli bando
,

i Pilni lbito con grande ordine, e sforzo alfodiarono


detto cartello, & piu apertamente mandarono loro ge
te furare Somma Colonna del mele di Gennaio ma ,

n venne loro fatto, & certi coneftaboli de Fiorctini,


che
,

L i B'/R o Terzo. 493


die erano sguardia di Pe(cia,& delle altre terre di Vai
dinieuole e (Tendo poggio della Romita ve-
iti in fui
dere guerreggiarefa Pietra buona ne furono morti (t-
te, de gli altri prefi da gente de Pifini tllndo inque :

(lo tempo in Firenze ri conte Niccola Vnghero c cir.


ca 700 Vngheri, i quali vlciti dei regno andauano in
Piamonte alieruigio dei Re Luigi ma. perche erano ,

male pagati cercauano (oido da Fiorentini, quali no i

gli vollono, perche non pare 03 loro hauerne hifegnoj

.pieroGambaeorti,che ogni d era (llecitato co gran-


di promefl da cittadini Pilni ,
che ( accofiade Pila
con forza gli pre( a (oido con aiuto di certi vlti-di
Iucca, & a d 2 8 di Gennaio nandorono in Valdera
Se mandando perci Piiani andaufeiadori- Firenze,,
i

.(furono chiariti, che quella npn era opera deFioiltin},


Se mandod bando, che nefluno (uddito diFioreiiti.|i
zandade contro a Pilni, Se fode ito-tornafle ,
i Pilni
. cllrinfono per forza molti amici di Pieto (criuergli
(gretamte,che fi guardad dagli Vngheri, elle tratta
uano di darlo prel a Pilni per
.
20000 fioriiu ,Pieip
mentr in tato (fpetto,che di fatto h part, Standone

Volterra, &: gli Vngheri sza lare dno li tornorono


Fize Eflndofi praticata pace fra la Chiela
:
, Se i\(.
(Bernab per le mani di M. Galeazzo, & promefl, noti
dimeno M. Bernab molilo non la volere, domandar!
do al Papa col nuoue,& di(onelle,& dilibeio di nuo-
uo muouere lite Bologna , Se con molta gente ven-
ne Parma per vno trattato che haueua in Reggiq , r

che nonriulc,& tutto d mandaua genti (crrendo jn


/fino alle porti, Se parendo alla C.hiel eflle impotente
Stb coti
. ,

494 H istorie Fiorentine


con forze rififiere detto tirano, ricorlno colle or*
zjoni Dio per tutta Chriftianit,il quale per fila gra
zia vi prouidde prefto ,
come fi dira innanzi : I Pliant
dinuouo per mitigare 1 Fiorentini fecionocaualcarc
loro genti in Cerbaiad diretto di Firenze, & i Fiorenti
ili feciono cauaicare monte Carlo , Se mettere agua-
to in Pietra buona , che furono cagione di maggiori
'mali : Del mele di Marzo in detto anno apparue vna
cometa, Se d 2 d Aprii e di d chiaro, Se ireno vne
&
vno grade tuono, vno grande vapore, che cadde io-
pra il fiume dArno,& da Santa Maria in campo lnza
rare danno alcuno
Veggendo gli altri Signori di Lombardia la pettina
eia di M.Bernabo intorno allacquifio di Bologna co-
minciarono entrare in gelofia,che dopo lacquifto di
Bologna non fi volgeffi contro alloro, & per sintel
no inleme , Se feciono lega col Legato di Bologna in
nome di Santa Chiel , Se ci feciono, il Signore della
Scala, il Signore di Padoua , Se il Marchele di Ferrara
& fu di 000 cauagli, de' quali la met ne doueua te-
%

nere la Chiel, Se detti tre Signori 500 per vno di-


i

fel degli fiati, Se di Bologna contro M. Bernab, Se


lignificando i detti Signori M Bernab che fi leuallc
dalle offel , Rifpuol Ichernendogli, che erano mat-
ti fantefini, & don per dirifione cialcuno vafelli da
riento co finalti ne quali nell vno era improntato vna
(cala impiccata in l vno paio di forche , Se limili im-
pronte, ma i detti Signori gli mofirorono co fatti, che

erano valenti, & franchi huomini,&: douunche M Ber


aabo mandaua genti elfi erano loro petto , in forma
,

LB R O
I T
E R Z O. 495
che M. Bernab cominci pentirli dhauere rotta/*
pacecon la Chie/, Se mand foi ambalciadori al Pa-
pa per fare nuoua pace , domandando co/ giulle , &
che Boiogna fi mette/fi nelle mani de Fiorentini, & ha
rebbela il Papa fatta, / non che in quelli d hebbe lei
monelle delia lega fatta co Lombardi, & per n la voi
le fare, anzi di nuouo /comunic lui, chi lo fauoreg^

gialli, & in /pezialir gli Vbaldini, & M. Bernab /crif ? i*

/ Firze /cu/ndofi che per lui n rimaneua la pace |


% A di i 8 di Maggio Signori di Firenze adunorono
i

vno grade parlamento di piu che 600 cittadini, Se pr


po/no in che termine era il cartello di Pietra buona , ;

Se come era llato pre/ per rihauere da Pi/ni Soura-


na,& Goriglio, Se falere terre tolte, Se per le molte in-
giurie riceuute da loro, & cjuantunche gli amba/cia-
dori Pi/ni forte rtato ri/porto , che il noftro comune
non lne impacciaua,pure in quello parlamento, Se co
figlio fi diliber , che il nortro comune pigliafl la dife

l di quello , Se /rebbefidif/ / /llecitamente fofl


fiato afforzato il poggio della Romita, ma per niglig
zia fu pre/, & afforzato da Pi/ni, Se con molti edifi-
ci, Se con gittate fuoco lauorato fortemente ihin/no
detto cartello per modo che i Pi/ni pre/no detto ca- per(!;tl
rtello, Se vcci/no molti de fanti che verano drento
Se fecionne gran fella i Pi/ni : In quelli tempi cornili
cilvlta mortalit dellanguinaia del me/e di Giu-
gno, & di Luglio, Se fece grande danno Bologna , Ss
quafi per tutto Ca/ntino Modona, Verona, Pi/ ,

Lucca, Se incerte parti del contado di Firenze ,& in


molte terre del Regno , Se in Firenze tocc in alcuna
ft-; ca/
>
.

496 Historie Fiorentine


cala per infino al Dicembre
Diliberandofi in Firenze di vendicare le ingiurie rU
ceuufe da Pilni , del mele di Giugno per configlio di
M: Bonifazio Lupo sordin di fare 1 6 trabocchi, &
fornirli di molti , Se vantaggiati fanti , Se balertrieri in;

numero di 4000 & di circa joo huomini caual-


, 1

lo,& richiefono i Perugini, & Sanefi daiuto, Perugi- i

ni rilpuolno,che non poteuano per le nouit,che ha


ueano degli vlciti,& i Sanefi diflno che non hauea- ,

no gente, i Piftolefi, Aretini, conte Ruberto, Se altri vi


cini vennono lruire il comune con quella gente, che
poterono, tanto che il comune firitrouad aodi
Giugno con circa 9000 pedoni, & 1 600 caualieri,i Pi
lni cominciarono temere, & mettere in puto le for-
tezze^ frontiere, & fare sgberare i! contado,& quan
tunche il cercare i punti, Se giudici) dAltroIogia torl
fia errore , nientedimeno in quello calo fi cerc da gli
Guerra co Altrologi il punto Se hora beniuola,Ia quale fu d 2 o
Pifani
i
di Giugno pallata terza alle dodici hore,& in quel pil-
lo fi die le inlgne M
Bonifazio Lupo capitano Se ;

prertamte nand con tutto lelrcito,& n peri vii-


ta via di Borgo Santo Appollolo ma per porta Rof- ,

l per migliore augurio , Se polronfi in Verzaia , Se


d 25 di Giugno and verlo Fucecchio, Se laltro d in
vaIdEra,&: die battaglia al cartello di Grizano,il quale
sarrend lalue le perlne d 2 6 di Giugno, che fu ca
gione poi dhauere PeccioIi,& per fare Fiortini guci i

ra a mare conduflono in detto me-


Pilni ancora per
le foldo Peri no Grimaldi, &: Bartolommeo . . . .

c quattro galee, Se vno legt, i quali promiflono pe


tutte
,

Libro Ter*. 497


tutto Agorto eflcre in punto armati guerreggiare
la riuiera di Pila , M. Simone Boccanegra Doge di Gc
noua per benefcio riceuuto da Pilni nella lia pri-
uazioue f sforzaua quanto poteua che i Genouefi aiu
radono i Pilni contro a Fiorentini ,
ma i mercatanti
Genouef non vollonodc no che f Aedi di mezzo non
aiutando ne Pitni , ne Fiorentini , & eflndo Icritto

da Firenze Genoua Francelco Alderotti merca*


tante Fiorentino chelldad quattrocento balenie-
ri leeltieon Doge pof grauepna
vno capitano , il

chi lo facefl, & per Franceico lue Ipel and Niz


*a,& la glicondud fiorini ltte per balefriere, & ca
pitano M. Ricciere Grimaldi, M. Bonifazio Lupo
noilro capitano dopoia prelura di Ghiazano, ve-
ro Gazano volendo caualcare piu innanzi, & fare lho
nere del comune, vno nortro cittadino, die era al con
figlio di M. Bonifazio gliele contradiceua , & volen-
do egli pure fare filo modo-, quello cittadino lcrid
Firenze vno lo fratello infamando torto M.Bo
nifazio , non di meno aoper tanto con gli otto della
guerra , che di nuouo fu eletto capitano M. Ridolfo
da Camerino & fu molto lllecitato del venire , M.
,

-Bonifazio lnza inoltrare alcuno Idegno lgui lo


pender , & caualc Padule ricca villa & arlla 5c , ,

prel cartello San Piero, & mercato Forcole, & ar-


il

i
j
2 rra cartella, & fortezze inlino predo Pila con
danno ineltimabile ,
Se prelono Contro , & dierolo
guardia a Volterrani : La gente de Pitni , che era a
cartello del Foll inuirari da' noltri di combattere, n
Ardirono poi nand d capitano ai borgo Pctrino
,
11
li afpcc-
2

498 Historie Fiorentine


appettando il nuouo capitano, & mand quattrocento
tra barbute, & Vngheri, Se cinquecento mafnadieri ft
to condotta di Lioncino de Conti da Triualie in Ma-
remma funga verfo monte Scudaio,doue feciono gra-
di arfoni Se danni, Se tornarono con preda 1 00 bu-
fone i: do o vacche Se affai vitelle, Se porci, Se altro be-
fliame minuto, Se tutto fi diuif fra i predatori, 8e nul-
la ne volle M. Bonifazio, Se d li di Luglio giunf nel ,

campo tra PeccioIi,8e Ghiazano M, Ridolfo da Carne


tino, 8c pref le infgne,8e il baffone da M. Bonifazio
con poca allegrezza de fldati, che molto amauano
M. Bonifazio ,
perche era molto cortef, Se honor il
nuouo capitano M. Bonifazio molto colle parole , Se
fecelo MaIifcaIco,Se egli fnza alcuno fdegno laccet-
to per fruire il nollro comune.
5 I Pifni fecondo le loro vfte crudelt feciono ri-

trarre neilAgofla tutti i foreftieri , che. erano guar-


dia in Lucca, Se auuifrono da cento cittadini Ghi-
bellini loro confidati, che pernouit che vedeffino
non fi partiflno , ma fingeffino di volerfi partire,
perche fi partiflno gli altri , Se fbito mandarono
vno bando, che ogni perfna piccola 8e grande , fem-
mina mafchio, foreftiere cittadino pena delio
hauere,Se della perfna douefl hauere sgombero la
citt, Se contado di Lucca nel tempo dellardere vna
il

candela polla alle porti , che fu vna col mifrabile


vedere fubito partire vecchi , fanciulle , femmine , 8e
U
dc pifani
falciare le loro cal , Se maflrizie, e botteghe fnza
^ ?eTe
t sandaflfono , Se fatto queflo , quelli , che
UccheS
aano rimafi corfno la terr, dicendo , muoiano
i n il il Gulfi
.

L I B R 0< TBRt0 . 499


Guelfi Firenze , Firenze , il nuouo nortro capitano
pigramente con afli la infamia dimoraua tra Pec-
cioli Ghiazano , affettando il grande prouedi-
, Se
mento, che hauea chierto , Meflr Bonifazio finl ed
(re infermo, Se tornofl Firenze, numero del- il

le genti era afli crefciuto infino in numero di duomi-

la barbute , Se cinquemila pedoni per lo conte Nicco-


la , che sera proferto , Se venuto lruire il comune
con cento cauaheri, Se il limile haueuano fatto piu al-
tri gentilihuomini, pure ad ldici di Luglio il capi-
tano con lhorte fi part , &
and ponte di Sacco , Se
per forza paflorono il follo , prelno il borgo di C &
fcia pieno di molta preda Se vcttuuaglia , Se certi Vh-

gheri paflrono infino Sanluino , Se caualcarono


infino preflb Pila cinquecento palli alla volta dAr
no, & quiui feciono crrere vno palio di velluto di
grana foderato di vaio, Se hebbelo il conte Nicco-
la , & certi col conte detto Icorlno , Se paflorono Pi-
la farcendo afli danno , Se per derilione feciono cor-
rere tre altri palij vno gli afini , vno a barattieri, Se
vno alle meretrici, Se in conclufione i danni, & arfioni
che feciono intorno Pila furono inertimabili infino
al borgo di San Marco
1
A d venti di Luglio il capitano con Ihofte fi tor-
n ponte di Sacco , Se quiui prel vno famiglio
con vna lettera , cheandaua dal cartellano di Peccio-
li al cartellano del Foll ,
per la quale domandaua
aiuto , perche non erano in Peccioli tanti, che lo po-
tefllno difendere, per quello il capitano andno-
rte Peccioli , Se di lbito lhaurebbe hauuto le non
li X folle
5oo Historib Fiorentine
forte fiato la fila pigrizia, & negligenzia dormendo la
mattina infino terza , Ss dimoftrando poco amore
al nofiro comune, per modo che meflr Bonifazio tor

nato a Firenze domand licenzia di tornarfiin Lom-


bardia & con molte pregherie fu rimandato nel
,

campo, & infine con molte fiimolazioni de confi-


glieri al capitano tanto fi rtrinf Peccioli, che gli huo-
mini, cheverano dentro sarrenderono ad trenta
di Luglio nel mille trecento iflntadua dando fia-
dichi di darli, le per infino d dieci dAgofio non
fofino lccorfi da Pila , & fluo lhauere & le pera
,

Ine , & mandati gli Radichi Firenze dinuouo fi

mand nel campo mille balefirieri, & dugentoca-


ualieri , .
perche lccorl non vi potefl venire . Ss
intito il fatto in Pila quali fi leuorono romorc
contro a Reggenti , tantoch il quartiere, che do-
ueua andare fiambiare laltro guardia del Fot-
lo non vi volle andare , il perche quelli, che vera-
no larlno , Oc abbandonarono , il cartellano del-
le due Torri di Peccioli fatte per lo adrieto da Ca-
lduccio , mortraua con lue villane parole non va
Jere acconlentire a patti , che haueuano fatti gli huo-
mini della terra , & per il capitano con certe caue
fece mettere in puntelli lvna delle torri, & ftando pu-
re il cartellano in luo propofito fece mettere fuoco a
puntelli , & cadde la torre in filile mura , Ss ruppene
parte con grandiffimo pericolo di chi vera dentro*
& volendogli huomini del campo entrare nella ter-
ra per la rottura delle mura a rubare , meffer Bonifa-
zio non gli Ialci per mantenere la fede del comune,
V x & ad
Libro Terso. pai
Stdi 1 i dAgofto pafltod termine, gh huominidet AcquifU
tono la terra, & entrouui il cote Aidobrandino Orfini di Pcc-
ciol
con fiia brigata , & con tre cittadini di Firenze , Se il
caftellano sarrend alla milricordiadel comune , 6c
mandato Firenze con compagnia fi tenne con-
fila

figlio di fargli morire , dipoi fi prel partito dimet-


terli inprigione, & in quelli d i.fignori del cali elio
diPauia ,
che in fili palio da valdEra Marem-
ma Io prellarono al comune 'durante la guerra ,
dipi
ad dodici dAgofto llpol alldio Montccchio ao-
ue erano ridotti dugcnto malhadieri , che haueuano
fatto aliai danno al campo , de quali dopo poca reli-
ftenzia .circa lllnta fi gittarono per vno dirupato
che parte ne morirono , & parte ne ruggirono ,
gli al*
tri sarrenderono milricordia ,
& furonne manda-
ti prigioni Firenze cento quarantaquattro , laltro d
caualcarono a Laiatico& hebbollo per forza, poi sar- Acqufto
renderono loro quelli diToiano & poco poi hebV ,
di Toiano
& altre ca
bono la rocca & funne mandato la campana Fi-
, ftella.

renze & polla in lui ballatoio del palagio de Prior


,

ri per legno de mercatanti dellhora del mangiare,


poi caualcarono monte Folco , & Marti , &c non
vi polno alldio per mancamento dellacqua, & tor-
nato il capitano Fabbrica mand quattrocento ca-
oalieri in Maremma, che tornorono con grande pre-
da di belliame, &
prelono vno grande popolano di
Pila, che andaua per vicario Piombino con tutta
fila famiglia , & nel diuidere la preda non fece il capi-
tano come mellr Bonifazio : ma volle per lui gran-
de parte della preda. .

li
| IPc
,

50Z Historie Fiorentine


I Perugini vedendo prolperare i Fiorentini madorono
Co barbute, Se 2 y ilambecchini, che furono aliai ma-
le veduti dai popolo ,
li cote Aldobrandino Orfini do
po ii lruigio fatto, Se la preiura di Peccioli vne Fi-
renze per tornarli in luo pael,Seproueduto dal coma
ne fu fatto caualiere di popolo per mano di M.Bonifa
zio,8e egli fece poi il lo figliuolo, Se amendue furono
dal comune grademente honorati dinlgne, Se di ric-
chi doni, Se di corredo, Se con grade compagnia di cit
tadini fi partirono di Firenze, Perla preiura di Peccio
li campo, cio il conte Niccol da Vr-
certi loldati del
bino , Vgolino Sabatini da Bologna , Se Marcolfo de;
Rolli da Rimini, Se parte de Tedelchi, Se loro lguaci
mollono 1 ite, & nudarono a Priori Firenze , dicdo
doueano hauere paga doppia , Se ellndo loro negato
feciono capo di per loro ltto vna inlegna dvno cap-
pello^ temendo il capitano di loro, Se richieggendo-
gli della fede ,
lne feciono belle , il perche il capitano
fi ridufl S. Miniato , per quello i detti che mollono
lite tutti furono calli Firenze ,
per la qual col elfi li

ragunarono allOrlia in quello dArezzo , Se feciono


compagnia , Se chiamoll la cpagnia del cappelletto
Se erano piu di 1 000 cauallo ogni d ingroilndo
i Pilni per quello raflicurati riprelono Laiatico, Se ve
cilnui 2 5- fanti, che verano guardia, Se i Fiorentini
trallonodi Peccioli tutti i migliori terrazzani dando
loro in Firenze certa prouifione per loro vita, gli altri
quali tutti lnvlcironoda loro , Se il limile feciono
quelli di Toiano,di Ghiazano, Se deli altre terre prel,
inqueilidoo cauaheri de Pilni caricarono in quei
.

Libro Tbr.20. 50$


10 di Volterra , & prelno circa ? o bertie & alcuni ,

huomini,& certi n vcci(no,& quelli, che erano in Pec


ogni d cauaicauano infino alle porfidi Pila , per
cioli

modo che neflno vi habitaua


Del mele dAgolto le quattro galee di Perino,& Bar
tolommeo Genouefi condotti noftro lldo infieme
con due altre,che ne mand M.Niccola Acciaiuoli gra
Sinifcalco alle lue Ipel per due meli lruire al comu
ne , feciono molti danni di prelre di legni , & arfioni
Piombino,e Capraia , & Gi-
nella riua di Pila infino a
Iio,& Vada Icelno in terra,
& prelno molto bertia
me,& prelno la Rocchetta laluo la rocca, & ruborol-
la ,& arllla,& allentrata dOttobre Perino detto col-
le quattro galee and allilla di Gilio , & Icelno in
terra, Scdierono grande battaglia alla terra, & tornan- Acqmfto
dellifol*

do laltro d per darla maggiore i terrazzani sarrende- di Gilio.

rono lluo lnauere,& le pedone, & infieme co Geno-


uefi nandarono alla rocca , & inuilito il cartellano per
la perdita della terra per limile modo sarrend , Scia-
lbato gente guardia della rocca, & della terra nanda
rono verl lElba, & i Fiorentini vi madarono vno ca
rtellano,Fecelne in Firenze grade fella, & in Pila gran
de doglia Piero Gambacorti vlcito di Pila per frattan-
.

to che hauea in Pila per d i o dOttobre fi part da


Peccioli circa meza notte infieme col nortro capitano
& con circa 700 caualli,& 5 00 Vngheri,& entrarono
nel borgo di S. Marco, & tentando di rompere lanti-
porto le guardie fi deltorono & cittadini sarmoro-
, i

no,& mandorono fuori tre bandiere di caualieri.i qua


11 furono tutti tra prefi, & morti da noli, & due cone
li 4 rtaboli
504 Historie Fiorentine
iaboli de ndri furono molti in fu le mura , i Pifnt
tutta la notte lolo attedino alia guardia delie mura,
Piero Se il capitano non vedendo riufcire il trattato ar
fono tutto il borgo, & colla preda & prigioni fitorna
,

rono Peccioli, il lgute d caualcarono al Bagno ad


acqua , Se arfollo con piu altre ville , Perino Grimaldi
colie quattro galee di nuouo francamente affali il por
to di Pila , Se caccionne chi vera sguardia, Se p rel il

molo con lunga battaglia , & beili ingegni prel il


, Se
palagio del ponte , dipoi prefono, Se abbatterono vna
delle maffri torri, & laltra hebbono patti ,
Se preda-
mente rifeciono il ponte, che era in di lArno , Se adi-
rizzoronfi al palagio della mercatanti, Se bench affai
lo battagliaflno nulla n acquillarono , Se per fi tor-
narono al porto, Se arfonui vna cocca carica di (ie, Se
piu altri legni ,
Se per dilpetto de Pilni fuelfono le ca
tene grolle, che lrrauano il porto,
& quelle in piu pez
zi mandarono d Firenze ,
delle quali parte lne pofi: in
Catene di
porto Pi fa
dille colonne del profferito dinanzi alla porta di San
no pofteal Giouanni Effondo fatto nuouo Papa Vrbano quin-
;
le coione
di S. Gio* to, M. Bernab cerc per liioi imbalciadori hauere pa
uanni.
ce con lui hebbe per rilpoda lui edere apparecchia
, Se
to quando prima rendefle le terre della Chiela, Se am-
mendalle i loi errori ,
mille d ci mezzano il Re di
Francia,che allhora era in Vignone , Se hebbe la mede
lima rilpoda, Se poco poi il Papa form graui procelfi
contro d M. Bernab ai refia , Se di fedina.
Di Nouembre in quello anno furono grandiflme
pioue per tutta Italia, in Firenze ruppe Arno la pelea
ia dalla porta alla giudizi , Se il muro fatto per ripa-
; I ro
. . ,

Libro Terzo. 505


ro di detta porta , & molto maggiore danno harebbe
fatto,l non folle il prerto rimedio, che vi fi fece per lo
comune
AGiouacchinodi Mainardo Vbaldini furiuelato
del mele di Dicembre da vno filo fedele, che Attuia-
no filo fratello trattaua di torgli cartello pagano per ,

la qual col fi mille in punto , & alpett che la gente


dAttauiano venilf , & entrati nei cartello tutti gli
milfeal raglio delle Ipade, vno di quegli fanti dispe-
rato corl addoll Giouacchino, &c ferillo nella gara
ba, di che in pochi d mor di fpafimo, & nella malat-
tia per Io tradimento del fratello fece tertamento,& la
Ici filo herede comune di Firze,& per del mele di
il Acquilo
di cartel
Febbraio il comune come filo herede prel cartel paga pagano.

no & altre lue terre


,

A d otto di Gennaio Pilni con 6 00 caualieri, Se i

2000 pedoni andorono per hauere il campanile dAl-


topalcio ,
& rtatoui 5- d inza fare frutto l ritrallbno
adneto ,1 Fiorentini d 1 7 vi madorono guardia il
cte Francelco da palagio c 2 5- caualieri, e 200 fanti,
& molti maertri per riporre il cartello chedaPilniera
fiato arl,& madorono la detta gte llor-
i Pilni vi
piare,che nli riponefl, & no potendo i nortri frte-
nere circa 1 00 ne rifuggirono nel campanile, & gli al
tri nelle noftre terre vicine, & in tutto vene morirono
circa 8 & d fi partirono la grede Pilni, & polni!
holle cartello vecchio lnza fare frutto : Perche gH
vfurai ,
che prertauano danari a lldati gli confuma-

rono con fvfiire & in arme & ,


in cauagli
,
per modo
che il comune nonglipoteua adoperare al bilgno
. &
505 Hutorie Fiorentine
baco del
per sordin di fare vno banco in nome di comune,
Il
aiutine. che gli fuuenifl,&: cofi fi fece poi di Febbraio^ heb
bono gli vficiali , che lpraci furono diputati di prin
cipio fiorini 1
5-000
A d 26 di Gennaio Rinieri dal Buf da Balchi ca-
pitano de Pifni con 8oocauaIieri, Se 2000 pedoni
ai notte vennono per pigliare il cartello di Santa Ma-
ria i Monte,
& prima .haueano tagliati due ponti in fui
la Gufciana donde i Fiorentini gli poteuano fccorre-
re, ma da terrazzani, & da fldati che v erano drro
furono ributtati, & la mattina fi partirono in fuga, per
che fntirono che il capitano de Fiorentini vandaua
{occorrere, & del mele di Febbraio con trattato cor-
ruppono certe guardie di parte delle mura di Pefcia, Se
di mezza notte vandarono c 5-00 caualieri,& 2000
fanti che parte ne falirono in fu le mura, furono feo-,
,

perti da quello che raflgnaua, di che impauriti fi fug-


girono con quegli, che menauano trattato.
Allentrare di Marzo venne in Firenze M. Ridolfo
da Camerino capitano fpradetto , Se finito il fuo vfi*
ci fi part male ctento, Se poco honore dhauere ma
le fruito il comune, Se in filo luogo fu eletto, Se vne
in Firenze per capitano M. Piero da Farnef valente ca
pitano, in quello mezzo i Pifini con tutto lo sforzo di
1 000 caualieri, Se 4000 pedoni aflilirono di notte,
fprouedutamente il cartello di Barga con molti artifi-

ci da cbattere,& gi haueano pref lo mol


{pedale, Se
ti vcrano filiti in fu le mura, Se cominciauano rom-
perle per mettere dentro la gente da cauallo , i terraz-
zani di Barga naturali nimici de Pifini,fi deflarono gli
huo-
Libro Terzo.
h uomini & le donne, & bench con grande fatica,puJ
re cacciorono fuori tutta la gte de Pifni, per la qual
col fperando i Pifni, che i Fiorentini non la poterti-

no {occorrere vi fi pofno ad afldio intorno: M.Pie-


ro da Farnef hauuto da Firze ogni informazione, &
bifgno alia & fudall
guerra nand in Valdinieuole,
gente del comune molto lietamente riceuuto, & fbi-
to tenne vno trattato in Lucca, & di 2 dAprife co- 1 1343.
me era ordinato di notte cauaic ltto il CerugIio,i Pi
fani per store che nhaueflno, per la buona guar
dia fi deftarono & prefno circa 42 cittadini Lucche-
fi, & altri fo reili eri ,
de quali poi parte nvccifno , &
parte confinarono, M.Piero veduto {coperto il tratta-
to fi torn Pefcia, nondimeno i Pifni continuamen
te erano hoile Barga,& Gello, & cartel vecchio
doue il detto M. Piero cauaic , & forniiio per 4 mefi.
In quello tempo i Pifni per ambafciadori che ha-
ueano con M. Galeazzo cercarono di conducere ft-
d la compagnia bianca degli Inghilefi capitanata da
M. Alberto Tedefco in numero di 5 o 00 caualieri , & g ingh-
e '*
2 000 pedoni, che erano a lido col Marchefedi Mon
ferrato, i Fiorentini fentendolo cercarono dhauerla
per mezzo d vno Giouanni Bugiietti flato arti tempo
in Inghilterra, & perche la detta compagnia saccon-
ciaua piu volentieri co Fiortini, che co Pifni, &: per
meno fiorini 10000 per piu tempo fprallettono
,

allaccordarfi co Pifni, M.Piero daFarnef ne confi-


gliaua largamente , affermando che da Celere in qua
non lnti piu franca gente chi fdeua ailhora Gonfa-
,

loniere di giurtitia non fi accord pigliarla , & per*


8 .

5^o HisTorie Fiorentine'


non fi pref,& acccioronfi co Pifni fiorini i oooa
ii mele
Veggendo M. Piero da Farnef non poterfi abboc-
care battaglia colla gente de Pifni come difideraua
tenne trattati in Garfagnana , & fece rubellare Calti-
mandandoti fornir-
glione, Se certe altre cartella, Se
le Spinelloccio Tolomei da Siena , Se Currado da Iefi

Con f oo caualieri , & 2 00 fanti furono rotti da vno


Agliato de Pifni , Se per virt di detto Spinelloccio*
& Currado rifuggirono fluamento tutte le loro g-
ti,& loro rimafno prigioni : Parendo a M. Piero ha-
nere riceuuto vergogna & delle cartella perdute, & del
[agente sbaragliata d 7 di Maggio con 800 caualie
ri,& 800 fanti caualc verf il Bagno Vena,& il ca-
pitano dePifni anche difiderof di fare gran fatti in-
& fefigli in
nanzi alla venuta degli Inghilefi vici fuori,
Contro con circa 600 caualieri Se pedoni aliai, & con-
tinouo gli crefceua gente da Pif, Se miffe gente dinan
zi, Se di dietro quella di M.Piero per rinchiuderlo in
mezzo, vedendo M.Piero venuto il tempo da proua-
re fila virt, come hauea difiderato colle fchiere fatte,
S confortati foi portarli francamente coHarmc
i

in mano fieramente aflltarono 1 nimici,& francarne-


te furono anche riceuuti, per modo che feciono lga ,
de>
& a lpra battaglia,& infine M.Piero fu vincitore, & pre
f le infgne de Pifni & Rinieri loro capitano con

r
,

'molti altri valenti huomini, Se molti altri prigioni.


E ad 1 1 di Maggio M. Piero detto vne in Firze col
detto capitano de Pifni, & con gli altri prigioni,& fu
riceuuto con gran ferta, Se contegno a* Priori 1 50 pri
mow- A gioni,
.. 1

Libro Terzo. 509


gioni , Se le bandiere de Pilni , fogli donato quattro
defirieri couerti di fiia arme, Se M.Simone da Cameri-
no, che era con lui fatto nuouamente cauaiiere nella
battaglia fu honorato di doni caualerelchi , Scadi 14
per M. Niccolaio degli Alberti allhora Gonfaloniere
di Giuilizia colle folennir vlte, furono date al detto
M.Piero le inlgne del comune,Se la reale, & egli le co
legn d chi gli parue , Se con felice augurio sadirizz
verl Pila
A d venti di Maggio Guelfo di M.Dante degli Sca Guelfo
M, Danti
di

li , che era cartellano dAltopalcio die il detto cartello Scali*

a Pifniper $ 000 fiorini , il perche iefecutore di Fir


ze colla lua famiglia mollo da Priori nand allerte
cal, Se inficine colloro il popolo , Se ruborolle , Se ar-
folle ,
Se d d 2 detto mand in contado d guartare
i rtoi beni
1 Pilni in luogo di Rinicri foro capitano, che era
prel a Firenze elellno Ghilllo degli Vbaldininimi
co del nortro comune , il quale rtbito fu d Pila, 8e pre
rt la bacchetta . >

A d 1
.7 di
Maggiodetto M.Piero con 7 500 caua-
lieri, Se molti fanti fu in fii quel di Pila alla Cecina, Se
laltro d pals il foll per forza, Se accaparonfi a pon-
di Sacco, Se parte paflrono in Valdicalci , Se Ca-
prona faccendo gran danni, Se arfioni , Se arlno il re-
tto del borgo di Cartina infino a Rignone , e1 borgo
delle capanne , Se tnandorono a Pilni il guanto della
battaglia, Se il d di Palqua nouellaand ver fole porti
di Pila , 8e M. Amerigo Tedefcp , che era innanzi con
0 barbute l rtontr con 100 de nimici,Se ruppele,
Se alloro
. & ,,

510 Hi storie Fiorentine


& alloro lccorl nvlcirono di Pila 200 ,&c riuollo-
no indrieto M. Amerigo , ma fu lccorl da M. Otto
Tedelco, i quali interne ruppono i detti de Pifni , AI
lora vici di Pila il podela con 600 barbute, & molto
popolo, Se ruppono i nollri, M. Piero con 5 00 barbu
te gli aliali, &
ruppegli,& per la calca dellentrare nel-
la porta molti andando per Arno annegarono, & mol
ti ne furono morti, & fece il capitano allo spedaluzzo
battere moneta doro , & dargento con vna volpe ar-
rouefciata ltto il S.Giouanni, Se feceui due caualieri
i quali ritornandoli poi al campo , Se eflndo aflltati
da gente vlcita di Pila feciono marauigliedi guerra,
rimillngli in Pila, & con grande forza naquiftarono
vna inlgna del giglio tolta vno trombetto , che era
{lato morto da vno verrettone, dipoi M. Piero col ca
po li ridullno S.Souino,& poi Peccioli prendere
alquanto di ripolo , Se laltro di rimand gente fare
danno inlino Pila . I Pilni vedendo di non potere
fornire monte Caluoli,& che non poteua piu difen-
derli dallo alldio vlrono quella malizia, che la notte
legatamente mandauano fuori di loro gente darme
& la mattina gli faceuano tornare in Pila tutti polue-

roli dando boce , che erano di quegli della compagnia


bianca degli Inghiieli, Se venuta quella falla nouella
Firenze ,
con poco honore feciono ritrarre indrieto il
capitano, & Ieuare laildio di monte Caluol^il perehc
i Pilni lo poterono liberamente fornire
In quelli tempi era ricominciata lvlta mortalit
dellanguinaia quali per tutta Tolcana, & in molte al-
tre parti in Leute,& gi in Firze era durata j
meli.
Del
.

Libro Terzo. 51
Del mele di Giugno haueano i Pifni allo attedio di
BargatrebattifoIIi, cheadi la ftrigneuano, & due
nhaueuano Somma Colonna, il nollro capitano per
{occorrergli vi mandyoo barbute , & alquanti fanti
dando boce gli mandaua predare in Maremma, qua-
do Furono predo Barga fntendolo quegli della terra
vici lo no fuora,& attalirono lvno de battifolli de Pi-
lmiaframente, quegli degli altri battifolli vandaro.
no {occorrergli , il perche giugnendo la nollra gente
& trouaddo i detti due battifolli sforniti ageuolmen-
tc gli prefono, & poi per forza prefono ro,& tutte
lalt

le genti de Pifni furono tra prel , & morti , e la vet-


tuuaglia portorono in Barga.
Nel campo de Fiorentinigrandemente era entra-
ta la pelli lenzia dellanguinaia , &
molti ne moriuano
& effondo M. Piero detto in callel Fiorentino di p i

di Giugno Io prel la detta malattia, & d medefiuio il

nand S.Miniato al Tedelco, & la notte lgute pajf Morte


di
s di quella vita, & foo corpo in vna cada fu recato m
il Piero
Farne*
in Verzaia, & ad 2 figli fece ho'
Firenze,
& pofto 5" re.

noreuole edequie alle Ipel del comune, & fu fppelli-


to in Santa Reparata con intenzione di fargli ricca fe-
poltura di marmo.
Allentrata di Luglio il componitore di queda Cro
ritratta, Matteo ^ or
*
nica,cio di quella della quale quella
Villani fu comprefo dalla detta malattia dellanguina- vaiami
.
ia, & dopo cinque giorni pals di quella vita, lalciah-
do a Filippo dio figliuolo il fguitarla. \ coli fece infi-
no alla pace co Pifni.
Per la grande affezione, che i Fiorentini haueano
5 ix Historie Fiorentine
pollo M. Piero da Farnel , elelfono per capitan in
lo luogo Rinieri filo fratello , bench forf non folli
(officiente.*
E d8 di Luglio giunl in Pila la cpagnia bian-
1

ca degli Inghilefi di che adrieto fatta mzione,Se poi


ad 2 del detto mefGhilllo degli Vbaldini capita-
f
no de Pilani con 8oo caualieri,e 4000 pedoni, Se M.
Alberto Tedelco capitano della compagnia bianca co
2 yoo caualieri, Se 2000 pedoni, che vennono Luc-
ca , Se laltro d nel piano ai Pilloia , Se non falciarono
correre il palio il d di S. Iacopo a Pillo lefi , i
quali ri-
Ipuofono loro con grande animo, che non lo correreb
bono mai le non in filile porti di Pila, Se coli auucnne
Tenui de poi . il lguente d saccamparono Campi & Pereto-
teli Enfino
l, vennono infino al ponte Ri-
Se colle Ichiere fatte
* fredi,& quiui feciono correre palio , Se battere mone-
ta , Seimpiccarono tre afini col nome di tre cittadini a
collo, &
alquanto temerono gli Inghilefi lntendo fo-
nare le campane del comune martello ,
Rimando il

iopolo vfoifl fuori, Se M. Alberto Tedelco fece caua


f ieri Ghilllo degli Vbaldini , Se Giouanni Garzoni da
Pelcia, Se piu altricon gran fella ardendo tutte le cal
de* cittadini, lluo che dalcuno notabile popolano di
Firenze per fare dire male di lui, & tornati alloro catti
po borgo della
Peretola paflrono Arno, Se arfono il

Lailra, 3eper Val di Pela nandarono nel piano dEm-


poli con fare ogni male che poteuano , Se poi per vai
dArno Icuando grande preda, Se molti prigioni lnza
corallo fi tornarono Pila,Se pochi d poi M.Ghillfo
palt di quella vita, Se fu molto honorato da Pilani.
In que ll
Libro Terzo. $i j
In quello anno , & dAprile fi ferm pace fra il Pa*
pa,& M.Bernabo aliai vitupereuole per la Chiel,per?
che fi ricper dal detto tiranno (comunicato, Sc (ha
pitizione dette la legazione di Romagna , Se di Bolo-
gna allAbate di Crugni,Se folle le colui, che co tanto
honore lhaueua acquillate , Se M.Bernabo rend alla
Chiel Pimaccio,e Trieualcuore, i collegati rimalno
liberi di conlntire alla pace n, come alloro parelj,
i quali poi conlnti rono , Se lAbate pals per Melano
c grande honore, Se coli fu poi riceuuto in Bologna.
In quello tpo era venuto il reggimto di Firze in
gra parte in mano di huomini nuouamte venuti alla
citt, Sec acquillo di loro ricchezze
p vlre,e merca-
nzie haueano fatti gradi parentadi,Scentrati negli ho
nori, 8c in mano di giouani,che per operazione de lo-
ro padri erano entrati negli vfci,che piu che i tre quar
ti delle perlne, che erano nelle bori de Priori erano
det danni 20, meno, 8c i buoni configli degli anti-
chi cittadini erano poco llimati,& con quelle baldan-
ze^ ltte fi reggeuano,& in quelli tempi quelli, che co
duceuano la guerra calfarono i lldati pelando .tpo
nuouo hauerne aliai Se cercauano dhauere della Ma-
,

gna la cpagna della della , che erano circa 6000 bar-


bate, trarne 2ooo,&nhebbono piudi ^ooltto il
capitanato del cte Arrigo di Mforte,el cte Gioua-
ni,el conte Ridolfo luo fratello, Se il cte Meno della
cala di Soau,poi cdulTono M. VgoTedelco c 1 000
caualieii male in puto, poi il cte Artimanno c mille
ragazzi, quali
i
mezzo Febbraio vnono in Firze, &
parendo i potenti di Firenze Ilare in grande pericolo
Kk per
$ H istorie Fiorentini
per la poca gte darme& saza capo, nandarono Pfo
ri pregadogh vi prouedeflonq , & mettdo loro innazi
M.PadoIfo de Malafedi per le buone operazioni, che
per ladiiero fece ctro al cote di Ldp,di dubito Io elef
lno,& mandorongli gli ambalciadpri colla elezione,
& anche gliene fu Icritto prima da citta
Se patteggiarli,
diniiparticulare, & innazi che facelfe rilpoii gli am
balciadoriand a M.Malatefa vecchio, Se inhemecol
giouane molti cligli ine tenone, Se volle certa Iiczia
sdal Legato di Spagna, dipoi tornato gli ambalciadori
domdaua cole l lpiaceuoli,&dilnete,che l partir
no d lui rotta,& elfendo gli ambalciadori per mra
re cauallo M.Pdolfo gli fece richiamare, &did,che
voleua venire no come eapitano,ma lruire il coma
ne per 2 meli, Se coli fu accettato, Se d 1 f dAgolfo
entr in Firzec 1 00 huomini cauallo riceuuto co
grade honore, il lguted li crearono 8 cittadini con
gra balia lpra la guerra, i quali fbico furono con lui ;

M.Momettoda lel capitano generale dePifani,& Mi


Alberto capitano degli Inghilel p Chiari ne vennono
in valdArno di lpra, &
nella prima giunta prelno il
borgo di Feghine pieno di molta roba Se prigionia l
biro alfediarono il caheHo,& arrdeuanli quelli dtro
patri,& mtte che co frnici l cueniuano per men-
tacattaggine llo lalciorono torre Se furon tutti preli.
Se male trattati di che lgu grde sbigottimmo in Fi-
rze, perduto Feghine tutta lagete del comune nand
iAncii,& drieto alloro M. Padolf che dubito ord
n di porre cpo,& c mala infezione, & adartelo pre
fe disfoggiata gidezzactroal pareredi capitano, Se
Libro Terzo. 51 j
degli altri capitani valenti lluo il conte Artimano che
poi fi Icoperl traditore, & haueaM.PadoIfo dato a in
federe quelli della guerra, che la cpagnia del cappfl
Ietto era in Marma codetta da' Fiorentini, Con que-
llo colore traile dei capo M. Amerigone co foo huo-
&
mini de migliorici perche il capitano, il capo rimale
&
molto sfornito, anche lui fi part, e vnene Firze,
& fentendo gli Inghilefi tutto quello d 3 dOttobrC
colle Ichiere fatte afllirono il capo, e bche il capitano
uro con molti altri faceflbno nobile difel,pure no po
fdo refiftere furono prefi &
rotti, & il traditore conte
Rotu
Artimano potendo lccorrere fi flette vedere, & fu- bone fo

ronui tra prefi & morti de noflri piu di 400 fra quali rentt01

fu prel il detto capitano, & M.Giouani degli Obbizi,


& M.Giouanni Magiadori, M.BartoI6meo anneg in
Arno; laltro digli Inghilefi ne vnono al borgo di La
cil,& il traditore cte Artimano potendolo difende-
re fi fugg verl Firenze,
& per sza corallo lo prel- Perdita
Lanc' *

no,ruborono,& arlno,M.PadoIfo fallmte moflra-
uagra fretta dandarui lccorlc 500 huomini,&
paflto S.Donato in collina trouado il conte Artiman
no in fuga libito die la volta & torn Firenze mo-
Arando bilgnafl difendere le mura,& come egli ima
gin coll venne che per necelfit lui fu eletto capita-
,

no in luogo di M. Rinuccio capitano prel , & eletto


che fu lubito vne Firze quelli, che erano diputati
(pra la guerra , domad sfacciatamte con artificiolc
parole dhauere giuridiziorie di sague dtto della citta*
e di fuori,& che i lldati giuraflono nelle lue mani,m
Arando per altro modo n volere accettare : i Goucr-
Kk a Datori
6
5 1 H i stori b Fi or e nt n t i

natoli di Firenze ne tennono grande configlio, &: non


-haudo i cittadini ardire di parlare, S imo ne di Rinieri
Beruzzi fi leu,e difle,cBe nulla fi faced delle doman-
di t del capitano, perche altro n fignificauano f non
volerli'fare Signore diFirz!e,& che l ricordaflnd del
DucadAtenecomegouern Firze,&checonofcefIt>
no ia dolcezza della libert, li fuo cfgho fu prel, &
allhora tutti i faldati giurarono nelle mani de Priori,

& elellno vno Baldo da Gattello difenlr del popolo:


.M.Pandolfo finte di no vedere,& accett il capitanato
almodovtto con intenzione di fare altra volta ri tuo
penliero , &c fece callaie il conte Artimanno con 8 o
caualieri , ciac tlo comune, &
che altrettanti rimate il

motlrando grande paura fece fare berre(che,& venne


re alle mura,& ferragli, & antifrragli dalle porti infino
Ricorboli, gii Inghilefi fntendo la vilt, & opere del
capitano minacciauanodi venire infino Ricorboii,ia
Fireze tene prete grade paura,& aftorzotli il poggio di
5. Miniato mte co lollecita guardia eziandio di sba
diti, quali fruiuano il comune per edere ribaditi, che
i

furono M.Niccolo Budelmonti, Sinibaldo Donati,


altri, & il di detto vennono gli Inghilefi in numero di
I $o caualieri e ^oo pedoni infino i pian di Ripoli,
feciono grade preda di prigioni, & beifiame,e molte a$
fioni,& alloro polla fi tornarono Feghne,il nro mal
uagio capitano potdogli ageuolmcte noiare>e forf pi
gliarc collaiuto del popolo, & de ctadini, e mallme
pche haueano gra parte d caualli sferrati
p le cattiue
-vie>fi lletre ne ferragli divedergli fare idani, diffefi che
il detto Capitan fpet che tutti gil ngh ilefi ve ni ffono^ '

;
-o. , ,
&che
&
Libro Terzo. 517
& che per paura i Fiortini Io pigliaflno p loro goucr
na tore,Ia quale Iperaza gli fall, & entr 1 altro plero.
Mtreche gl'Inghilefi & i Pilni erano Feghine la
Spagna del cappelletto partita dal lldo de Sanefi,&
cdotta daFiortini fi part di Materna p venire Pire
ze,e vendo l pel terreno deSanefi.comedamici per
Fu rom
ordine dato daSanefi furono Icftti dagte dePilani la coirpa
gnia dei
Torrita,e fanne prel piu di 3 oo caualieri,e i ooo pe cappel-
laio.
doni,efragli altri il cte Niccolo da Vrbinocapidefla.
Molta fella bench copertamete lne fece in Siena,
-
& per difperto ne mdarono vno fante lignificarlo a
Signori, & a capitani della parte in Firenze, & nondi-
meno fu veftito il fatto fingedo di n vedere, & in que
Ila ilanza degli Inghilefi Feghine molte cartella in-
torno dierono battaglia,cio il cartello di Treuigne,&
al caitelluccio de Bzi,& piu altre sza acquirto,ja Fo-
rnita riguardarono, pchevno Inghilel sinnamor di
mona Tancia dona di Guido per la fama di file genti-
lezze, & da Guido come gentile huomo fu cpiaciuto
di vederla, cbatterono il cartello di Cinto iadue d,
per n eflre iccorlo da Firze Io prelno,ruboroIlo,
& arlo!Io,& oltre acci vna parte di loro caualcorono
in quello d Arezzo, & di Castino,&: Ieuarono grande
preda di beftiame,& di prigioni, & voldo glnghilefi
cdueere 1 Pila llamto la roba,& i prigioni, e teme
do de palli llretti di vai di Pela, e di Chiati dierono bo
ce di voler venire d n del mele S Salui, & quiui co
fcrare vno prete nouello, & fignificarollo in Firenze,
Se coli poi inoltrarono di fare il detto d , armandoli
tutti, Se moudofi verl Firenze, per la qual col il po-
Kk $ polo
518 Historib Fiorentine
polo tutto fi lblleu,8e arm andado chi qua, Se chi l
lnza alcuno ordine , Se piud'8ooo rivirarono fuori
delia porta alla Giuilizia , chi per combattere co ni-
mici Se chi per vedere : tutta la gente dellarme infili-

de Signori allettando il capitano, che con


la piazza

animo corrotto flette mfino prefio nona in cala di- ,

poi riand verl la porta , Se fece ferrare quella delia


Croce , Se quella della Giuilizia , Se ilaufi dentro alle
mura con {pranza che il popolo folle rotto da gli In -
ghileljSe farli poi Signore di Firenze , Se infine moll)
dalle grida di fuori, Se dalla riprenfione de cittadini, fe
ee aprire vn {portello , Se venuta la nouella a Priori
come gli Inghilefi nerano iti per Chianti verl Pila *
mandarono a dire al capitano, che fi tornalfi cala , il
quale torn adolorato vedendo fallito il luo pfiero >

Se da indi innanzi fu ordinato , che lllecitamente fof


fe guardato albe operazioni, acci che non poteffi fa
re alcuna nouit , Se ordinato pena a qualunche citta-
no fi partifl dalla guardia del lio Gonfalone, Se man-
darono i Priori per lo detto capitano, Se molto Io ripre
lno di lue operazioni , Se poco pero li tenne mente
i cattiui peleridi quello capitano, che poco poi fi prefe

per capitano M Galeotto Malatdli Giunti gli Inghi


. :

Iell a Pila colla preda co grade fella furono riceuuti co

me cittadini, Se cfegnato loro parte della citt, Se coli


cominciorooo habitare come in loro propria citt,d
de poco poi i Pifni cercauano di mandargli fuori fac*
cendo tutto d venire lettere deflre caualcatida ni-,
mici,8e con gran fatica mandarono parte delle loro g
ridanne , allentrare di Dicbre Bargaper porui vri
.

Libro Terzo. 519


altro battifolle dalla parte del monte ,
Se non parendo
per loro eflr {officienti acci fare prelno delle gen-
ti, che erano negli altri battifolli Sciandogli afli ma-
le forniti, in Bargaera allhora capitano pe Fiorentini
Benghidel Tegghia Buondelmonti con yoo sbanditi
di quelli, che erano itati a S. Miniato monte , Se che
iruiuano il noilro comune alle loro Ipel per eflrc ri

banditi, i popolo & huomi-


quali infieme con tutto il

ni, c femmine drieto al detto capitano andarono dee

ti battifolli sforniti,& prelngli pr forza, poi sabboc


carono coUaltra gente de Pilni, che veniua foceor
rergli,& ruppgli,& vccisne piu che 1 50, molti ne &
prelno, & fedirono, arlno 1 battifolIi,& la roba por- Rote <j<*

tarono in Barga , il detto Bghi p la detta operazione .*


Ba 4
fu fatto popolano , &
cfermato capitano p 1 8 meli.
Di nuouo i Pilni di Gennaio ricondullono gli Irt-
ghilel per li meli, jomigliaia di fiorini c pac
& per 1

to che douellno caualcare doue piacell loro , lluo


che lpra terre ldclite raccomandate collegate a Pi
lni,8c i Pilni doueflno caflre tutti gli altri lldati
Scfeciono capitano Vanni vero Giouanni Aguto In
ghilel grande guerriere Se chiamato in inghilel fal-
cone di bolco , tutto feciono i Pilni per trargli di Pi-
l pe molti dilgi ne patiuanoinlno nelle loro donne
che molti le mandarono ad habitare Genoua
A d primo di Febbraio vennono lpra Firze mol
ti tuoni, & caddono piu lettc,& fra Tal tre vna lpra il

campanile de Frati predicatori , che lo danneggi in


piu luoghi : I conduce
primi, che recorono in Italia il
re i lldati in nome di lance , Se tre per lancia furono i
Kk 4 detti
,

j2o Historie Fiorentini


detti Inghiiefi ,
che prima fi conduceuano in nome di
barbute, erano huomini , che non curauano ne verno
me ghiaccine neui alloro caualcate,non fi curaffino di
dilgi,& per ricondottida Pilni, come detto, non
dante foffono grandi neui,& ghiacci Immurati, & du
rati piu meli l partirono da Pila ad due di Febbraio

in numero di i ooo lance, & 2000 pi Se per Valdi ,

nieuoledi notte ne vnono Vinci, & Lampolecchio,


Se trduoronui robe affai , Se gli huomini in tulle letta
& dierono piu battaglie Vinci lnza fare frutto alca
no, poi nandarono Montale lpra mte Mudo per
al

entrare per Valdimarina in Mugeilo,& lntendo paf i

fi prefi da molti contadini fi tornarono adrieto da Set

raualle , Se poi nel contado di Pila , Se furono danneg-


giati da contadini,& da Pillole!! : A d 1 ^
di Marzo
venne in fauore de Pilni Anichino di Broccardo Te
delco con 5 000 barbute mandato da M. Galeazzo Vi
Icona ltto colore & titolo di lldo, fi che in detto t
po haueuano i Pilni piu di ^oocaualieri, Se nondi-
meno cercarono legatamente dhauere pace co Fio-
rentini per mezzo di Papa Vrbano quale vi mand ,
il

trattarla vno frate Marco da Viterbo Generale de


frati minori ,
Se luto Pila venne Firenze ,
Se fu ri-
ceuuto volentieri , Se Ipoita la la imbalciara a Prio-
ri , & innanzi che voleflnoche per altri svdifi le di-
lnele domandite de Pilni , fargli alcuna rilpoita
ragunorono vno conliglio di circa mille cittadini, nel
quale dopo certe parole detre per vno de Priori fedo*
no dire dvnodegli otto della guerra in che termini era
no della guerra, & feciono dire Spinello della camera
Libro Terzo. 521
Fntrata,Se / a (pela del comune , Se come pagati tutti i
loldati, il comune p tutto Ottobre rimaneuain debito
di 1 6'6migliaia di fiorini, poi feciono dire al detto am
balaadore alla presza di detto cliglio le dotnandite
de Piini , Se quelle in tele, tutti gli animi de cittadini
schizzarono fguitar la guerra, Se cchiulono che
.potdol hauece pace honoreuole co Piini fipigliafii,
non potdoli fi facefi la guerra fracamente, ma non fi

faceil pace li Pilnifolfono collegati con M. Galeaz


za, al quale.fi. dieeua haueano madato per imbalciado
re per ci fare Giouani dell Agnello, Se fiado la col in
quelli termini, ad i ? d Aprile 1 364 i Piini mdoro X

no tutte k loro gti fuori, Se colloro aliai Piini gua


fio del ctadodi Firze,
p Valdinieuole ne v-
i quali
nono nel ctadodi Pifioia,Se polono 2 capi, poi colle
ichiere fatte ne vnono infino a Prato al pot leuatoio
della porta, Se ad 1
y
ne vnono di notte Firze iril
no alla porta al prato, e co certi prigionie buoi fi torna
rono al capo, il iegutedgringhilefi palTarono p valdi
marina x Mugello p venire in piano di S. Salui come al
tra volta dillno, Se Anichino douea tenere capo a Pe
retola, Barberino prelno circa ceto prigioni, Se cro
molta roba da vi
paia di buoi, Se aliai beftie minute, Se
uerep difettodi chi allora gouernaua in Firze, chedo
ue in qlto rpo fi doueano leuar le gabelle, acci che le
terre sempielliio di roba, Se eglino le raddoppiarono.
Pallti gli Inghilefi in Mugello il noitro capitano
pure colla la mala intenzione voleua con tutta la
gente caualcare in Mugello, gli otto della guerra gliel
coatr adice uano , Serper quello nalcendo alcuno mor-
morio
. ,

5** Historie Fiorentine


moro nel popolo, gli otto per timore di peggio gliet
concederono,ma impofono al conte Arrigo di Mon-
forte, che hauefle bene locchio file operazioni, Se co
l caualc con circa 1000 barbute . Se alloggiofl nel
borgo Se il conte Arrigo nella Scarperia
La notte lguente gli Inghilefi fi leuorono , Se per
yaldiBilnzio,fi tornorono nel piano di Pilloia>M.Pa
dolfo effondo alla Scarperia, immaginando che i Fio-
rentini n potefino fare lnza lui, mad a dire a* Prio.
ri. Se a gli otto che in filo paefe era inreruenuto cal
che gli faceuadi bifogno andarui,6c che gli pregaua gli
concedeflono licenzia per i 2 di , i Priori ne tennono
configlio nel quale non parlando alcuno, fi rizz Bin-
do di Bonaccio Guafconi,8e dilfo,come gli pareua che
il captano facelfo il bifogno del noftro comune.Se n

tanto per 1 2 d, ma che fulfo licenziato in tutto Se in ,

filo luogo dato il capitanato al conte Arrigo di Mon-


forte,Se coli fu confermato per gli altri, Se dilibcrato
Se mandato li detto Bindo dirgliele , il perche ne l-
guit , che il capitano venne in Firenze , Se offerteli di
falciare il filo bi fogno ,
Se fare quello del comune, Se
hebbe per rilpoffa,che il comune non haueua bifogno
di lui, Se cofi fi part di Firenze lnza alcuno honorc
di comune, Se di cittadini Vfciti gli Inghilefi di Mu-
:

gello saccamparono Sello , Se Colonnata , Se per le


code di monte Morello , Se prefono Santo Stefano in
Pane, Se arfono intorno atre miglia al capo quali tut-
ti gli habituri,Se calmenti de cittadini, Se parte palla,
rono iVccclIatoio,Se Starniano, Se entrarono in Pelei
na doue trouarono molta roba ripolla , Se andarono
Ca-
Libro Terzo. 5 z$
Calicarza, Montile , Carliano,& in quello tempo tre
volte combatterono la Petraia,& lmpre lne partiro-
no con danese vergogna, grande lionored figliuo
li di Boccaccio Brunellelchi, che francamente, & con

buono animo la difelno.


L vltimo d d Aprile gli Inghilefi mutorono campo
& prelno il collo ai mont Vghi,& di Fielie Ipargeii
doli inlno Rouezzano, laltro colle Ichiere fatte v
nono lpra la colla della via di S.Gallo ltto il podere
dAltopalcio y &c ruppono due ferragli , l vno in lll
via, che va Santo Antonio, laltro lopra la via che va
S. Gallo , con molti Fiorentini morti e fediti, i quali
& eran-
difderoh di combattere serano fatti innanzi,
ne itati riprel da M.Manno, & Mi Bonifazio, & altri,
in quella rottura di ferragli Aucrardo Tedelco,& Coc
co Inghilel feciono notabili fatti darme, pafs Aue-
rardo con molti lguaci infino in fu la piazza di S. Gal
lo pi delle cale ,
fcefigli incontro il Conte di Moni
forte, il quale ninno decimici ard toccare, le non le

frecce degli arcieri degli Inghilefi , & fimilment pio*


ueuano dalle mura della porta, m ilio no fuoco in San-
to Antonio del velcouo,& in molti altri calameli diri
torno, & in quello fuoco fi fece caualicre Anichino di
Broccardo in filila colla della via, che vede la porta co
molti loni, e grida, & lui fece caualiere M. Auerardo
& piu altri, dipoi fi raccollno drieto alle ilanze,&. tut

t notte feciono felle con lumi & danze , &c armegge-


rie,& con llrazij di parole vdite infino dalle mura, cio
iludia i collegi, mada per qugli della pratica, & limili*
alle tre hore di notte mandarono vno trbetto,& vno
tambu-
,

524 Historib Fiorentine


tamburino in fu folli dalla porta alla Croce fonando
per la qual cofcorf boce per Firze,che 1 nimici era-
no in filile mura,8c leuofl il po polo come grida di huo
mini , & di femmine apparecchiandoli alle finellre, &
luoghi alti co fallii fputo il vero (bito fi racchet
il romore,iI d fgute paflarono Arno dalla Sardigna,
Se puofono campo in Verzaia,& Giogoli,& Pazzolati
00, & Arcetri ardendo ogni col infino predo alle mu-
ta, & bello (guardo, & molti altri palagi, combattendo
il frraglio dal munillero di Verzaia , Se dopo alcuno
d, perche pure fra loro nhaueua afli fediti ,
e guadi
fi partirono (pra S. Miniato monte , & da lAncilj
& per valdArno andarono abergo al Tartaglief, lal-

tro d dierono battaglia terra nuoua, Se furonui mor


ti alcuni di !oro,& molti fediti, & coli feciono piu al
tre terreydiflfi che in quella via furono volti perdana
ri,& trouando sgombero il contado d A rezzo andaro
Ho in quello di Cortona poi in quello di Siena arden
,

do,& predando poi per Valdenl, Se Valdinieuole tor


narono in quello di Pila S.Piero in campo, de alla lo-

ro rallgna trouarono hauere perduti circa 600 huo-


mini,& aliai fediti, de* quali ne per alfai in quello ag-
giramento degli Inghilel il conte Arrigo noilro capi-
tano colle genti noilre d 2 1 di Maggio and da S.
Miniato al Tedelco,in quello di Pila Geilo, Se allato
a Pila in S.Piero in Grado, Se fece molti danni.
In quello tempo erano venuti Pila di Lombardia
circa 1400 huomini cauallo in nome di compagna
cercando auiamento ,
i quali i Pilni dierono 2 ooa
fiorini, & con molti Pifm, & certi Inghilefi gli mda-t
-g , .re rono
L-i b R: o Ter z o . 5251
rono aflltare. le genti de Fiorentini, M. Manno Do-
nati fece grande loIlccitudine,che la gente de Fioren-
tini pafTailno il ponte itagno, de coii/eciono, bechp
ilcapitanonefacefl'e refifienzia,decome furono palla,
ti M..Manno fece tagliare due puntelli , dei! ponte cad
denelloiiagno^&.lubitQ giurile la gente de Pfini,dc
effendoM Manno loro dimellico in Lombardia sab*.
.

hocco con alcuni di loro,de de principali,! quali lo vi*

dono, voleri fieri, de infine .prnaillpno fare .loro piccola


oftl,.de td.rnaron.fi, vejl Pila, de legenti de prorerini
prelno porro Pifno,de Liuorno, de ar^U.o>.&.trou^
ronui sgombero quali ogni col, de temendo Man- M
no che i c la loro gente con facefino pigliare
Pilni
di palio da monte Scudaio che polena efire cagione
>

di rinchiudere tutta la gente de Fiorentini ,


llleci-

x il capitano della partita, de coli fi fece fiore tre, di


notte , de laltra notte alla medefima fiora palio tono
monte Scudaio in fii quello di Yo^o* ig luogo l* .

uo & eoli riulciua come lui lfim , per^en detra


,

notte hore ltte giungono; le genti de PiltMe^h?.h


bono aliai difpiacere quando, lntironocle noiire gen-j
ti ellre paflte,diJOtfi che quella caualcata fu opera, del
Pilni per venire alla- pace : Lflendo le genti de Pifni
S. Piero in capo, de 1 F ioretini veddol macata la fp

raza della cpagna della ile.Ha, che haucano cerco halle


re afold,per opera2one.diM,Galeazzojdcdei4gte
;

della Magna cercarono acc-o rdo,c gl I n-gh deli ,e Tede



fchijche erano preflo alla fine di loro cdo 1 de i Pil
ni cercanano di ricducerglr, i Fiortin i lgreramente
haueano donato Anichino fiorini 5000 qn era in fui
contado
52 6 Historie Fiorentine
contado di Firenze, 8e alle lue brigate ne donarono fio
rini 5 ^migliaia, Se a gli Inghileli lne dette fiorini 70
migliaia , Se tato saoper,che tutti li partirono dal r
uigio de Pifni , eccetto Giouanni Aguto con 1 200
Inghileli, 8e anche in lgreto feciono patti con M.Vgo
delia Succia & altri Inghileli, i patti con quelle copa-
gne in lilanza fu rono che per f meli non farebbono
contro al noltro comune, lupi ludditi , Se accoman-
dati in alcuno modo, anzi tutti nandorono in l quel
Io di Siena a predare Se ardere, fatto quello accordo
parue a gouernatori di Firze necellrio dhauere vno
capitano Italiano, & procacciandolo M. Galeotto Ma
latelli lcondo li dille per cancellare la dilgrazia colla

Fa eletto
quale sera partito il lo nipote, infine lottenne, & fu
uoftro ca- eletto noilro capitano con aliai admirazione di molti
pitano M.
Galeotto
pel cattiuo lruigio hauuto dal nipote, & venne in Fi-
renze d 7 di Luglio hore 2 1 per configlio dallro
Malatcfti.
1

lagi, Se innanzi che Icendell da cauallo a pi della por


ta del palagio de Priori colle vlte llennit prel il ba
Itone, & le inlgne,Se lui die quellade feditori al conte
Arrigo di Mforte, Se fecelo vice capitano, la reale die
a M. Andrea de Bardi, Se falere ad altri cittadini, Se sa

za arrello vici di Firenze, Se polte le inlgne in Verza


ia torn in Firenze per intenderli co Signori , 8c altri

vficiali delle informationi della guerra, e lprallette al


cunod, perche voleua piena balia di potere dare la
volont a lldati paga aoppia, Se mele cpiuto, 5c ben
che lne pigliafl lolpetto, pure infine gli fu conccdu-
to,Se ad 2? li part, Se and con lui circa 300 cittadi-
ni bene in puto da combattere per vendicarli delle in-


giurie
$
a Libro Terzo* 527
giurie riceuute da Pilani,& di 2 con circa 4000 ca
uaiierij& dodicimila pedoni fi part da Peccioli, ac* &
campoffi ne borghi di Calcina preflo (S miglia Pi-
la,& p Io grande caldo molti lne dilrmorono,&lcio
rinorono lungo lArno rinfrelcadofi, Se il capitano tra
per vecchiaia, & per non ellre molto forte ,
perche di
poco sera leuato del male sand ripolre nel letto*
lfuioM. Manno Donati vedendo il pericolo, cheli
portaua fiando il campo lnza ordine alcuno, cornine
ci a deilare il campo , inoltrando deflre perduti j Se
and ai capitano, & fece commettere in l,& in M.Bo
nifazio, Se tre altri la cura di tutto il campo , Se lbito
nand alla bocca delia firada, che va S.Souino,doue
era piu debole, & maggiore pericolo, Se fece rafforzare
il lrraglio, Se polui guardia molto nobili fanti Are
tini, Se Fiorcini, 5c di Calntino,& oltre acci M.Ric
cieri Grimaldi con 400 baleif rieri Genouefi , come le
folle fiato indouino del pericolo , che interuenne, che
fntendo i Pilm il cattiuo ordine del campo, ma non
del prouedimento fatto da M. Manno : Sarm tutto
ilpopolo di Pil,& colla guida & configlio di Giouam
ni Aguto fi partirono da S.Souino Se con afiuzia tre
,

volte fece affamare campo da gente prima fuggita, ae


il

ci che la quarta quando il vero aliai to venill quelli-


,

del campo non lo credelfino,& coli aduenne, che bef-


fato M.Galeotto tre volte , contado al campanaio che
non lnafl per cal alcuno , Se in vno lbito la gente
de Pilni francamente, & con grande grida allaltoro-
no il campo nofiro Iproueduto, primi afllitori furo
i

no gli Inghilefi,i fanti nofiri podi alla. guardia franca -,


mente
$z8 Historie Fiorentine
hiente lllennono lalfalto , & i baleitrieri Genouefi
liiecitamente faceuano loro debito, in quello tempo
ilcampo fubito fu armato, 3e il primo che venne fu
M. Manno, & vie ito del campo affali i nimici da fian-
chi rompendo ogni loro ordine, dipoi venne il Conte
Arrigo, & poi il Conte Giouanni, Se il Conte Menno,
i quali fatto gittare le sbarre in terra feciono quello di
fatti mirabili colla fpada in mano, Se in fine ruppono i
Rotta, che
i Fiortini
nimici , Se paflrono infino alle carra che recauano il
dierono a* vino per rinfrelcargli, Giouanni Aguto che era nella
Pifani.
vltima Ichiera lntendo i fiioieflre al diltto con cer
ti compagni fi torn a Sanluino, furono i morti cir-
ca 1 ooo.8e i prefi furono circa z ooo. i forellieri furo
no 1 affiati, Se i Pilni tenuti per prigioni, bench molti
iie follno trabaldati ,
8e ad vltimo di Luglio i nollri
ne vennono c tutto il capo verl Firenze menadone
i prigioni, & cdotti prigioni i Pilni a Mticelli furo
no melfi in Firenze infieme col Capitano, & colle inlc
Vcnono i

Pifani pri gne,8e i Pilni popolani vennono in l 44 carra, gli al


gioni in fu
tri piu ffelti prigioni, vennono cauallo piu honeila-
44 carra.
mente con molti filoni di ilormenti, Se di campanc,8e
tutti furono melfi nelle carcere del comune, quella vit
toria fu il d di Santo Vettorio Papa, Se per eterna me-
moria, & a la riuerenzia la parte Guelfa fece fare vna
Cappella in Santa Liperata,8e ordin che ognanno vi
fi'facelfi grande offerta, & che il d della lua fella fi cor
rell vno palio di drappo ,
Se che il d fi guardafl, non
parendo ancora al popolo di Firenze hauere fatto ven
detta delle ingiurie riceuute da Pilni , di nuouo vici
fuori il capitano c molta gente per alfalire di nuouo
Lucca,
L reno Te r z ol 529
Lucca , Se flettono tra monte Topoli , Se Marti infido
ad 7 8 d Ago fio per volere promefl di paga doppiai
Se dopo molta contef hebbono loro intenzione poi
,
.gli Inghilefi pofno campo di perle da Tedefchi,e dai
capitano, & vennono a quiilione,& afpra battaglia co
Tedefchi,& fatto triegua per alcuno d il capitano coi
reilo della gte fnza gli Inghilefi caualcatono in quel
lo di Lucca, Sepofno campo al borgo di Monano, &
gli Inghilgfi furono madati nel vald Arno di fpraper
dilungarfi da Tedefchi,& per leuarfi da tate fpef i go
uernatori diFirze eleflono 1 o huomini, che cercafl-
no di fare pace co Pifni, & tenendone pratica co ant
bafciadoridel Papa,& con altri comuni dintorno, da
quali continuo erano flientati , fi diliber mandare
ambafeiadori Pefcia con pieno mandato , Se coli fe-
ciono i Pifni, gli ambafeiadori de Fiorentini furono
M. Amerigo Caualcanti M. Pazzino Strozzi,
quelli, ,

M. Filippo Corfini, M. Luigi Gianfigliazzi Se Guc- ,

ciozzo de Ricci.
mezzo Giouanni dellAgnello torn Pi
In quello
fa da M.Bernabo Se hauea fatto con lui accordo, che
,

i Pifni foflno foi accomandati, & che gli darebbo-


no certe loro terre , Se lui gli difenderebbe ,
Se hebbe
in preftanza fiorini
5
0000 co i quali gli venne defide-
rio di pigliare Pila , cio la Signoria per f , & inteffi

con Giouanni Aguto , Se con gli altri fldati, & co


detti danari pref la Signoria di Pila in nome di Do-
ge , promettendo loro molte col , Se fecefi confor-
to ldici famiglie popolari, poi la tenne come tiran-
no > lntendo gli ambafeiadori Pifni quella materia
i;i Li afli
550 H rs torie Fior e n tini
aliai lllecituano la pace, & coli lntendofi in Firenze

laccordo fatto con M.Bernabo, & che gi Pianigli i

haueanodato Pietra Santa, & lntito trattato di Gio il

danni dell* Agnello, per fuggire maggiori pericoli ferii'


fono Pelcia gli ambalciadori , che il piu .torto che
potertono la conchiudeflbno , & coli feciono ad 28
*ace tra i

Fiorentini del mele dAgorto , & in Firenze rt band la detta pace


Si Pila ni.
d primo di Settembre, metre che i nuoui Priori en-
trauano, il popolo, che era caldo della vittoria hauuta
& non lapeua i pericoli di principio lne inoltr eflr-
ne male contento , & molto l grauaua di Carlo degli
Strozzi, vno de Priori vecchi, & Iparlauanne tato che
1 nuoui Priori lo feciono accompagnare cala da piu
mazzieri, & altri famigli, & tanto vi ilettono che po il

polo l racchet & conobbe & intel che la pace era


, ,

con honore del noltro comune, prima che era fatta in


lui noltro terreno , & hebbe il nortro comune Pietra
Buona , che era contado di Pila, &c disfeciono i Pifani
per patto certe loro tenute, & confermarono a Fioren
tini ogni franchigia in Pil,& rirtituirono a Fiorenti-
ni fiorini 1 00000 in dieci anni, 8c coli infine fu ripu-
tata honoreuole de vtile, glInghilefi feciono cpagna
co Tedelchi,& andoronne verlb Roma, e prelno Sa
bina,& Sutri,e poi in quello di Siena, & poi allAquila.
Del meldAgofto mor M. Malatefta vecchio
famol guerriere in Italia, & gli Aretini
prelno , & disfeciono
la Serra.

S
I

4
1U-
A V TORI, ;"

Libro Qjr a r t o.
xwji

OSTO che fu fine alla guerra


de Pilni, in quello tempo paf -
Pafl a Car
so in Italia Carlo Imperadorp
con gran gente, chiamato , alia,

moll da Papa Vrbano quinto


per fare guerra la pitizione
in Lombardia, M. Bernafio fi
gnore di Melano perpetuo ni-
mico della Chiel per vendicarla di molte ingiurie da
lui riceuute , bench per alcuni fi dille , che il Papa ir
haueua
lgreto lhaueua fatto venire per appetito che
di farli Signore di Tolcana,6c haucndo il detto Papa
Li z farri
53* H, storie Fiorentine
latti molti prouedimenti per la venuta di detto Inope*
radore, richiede i Fiorentini, che per buona cagione gii

doudlno mandare Roma lro ambafciadorfiSc coli


fi Fece, che glifi mand quattro de principali cittadi-
ni di Firenze, i qualiPapa fpofe che difideraua , Se
il

pregaua i Fiorentini, che douefno entrare in Iegac

gradtto Imperadore, i nofiri ambafeiadori Io lignifi-


carono a Signori in Fir ze,Se tnelne molte pratiche
ccfiglfiSe infine diliberolfi di n entrare in qita lega.
Se coli fi rifpuof gli ambafeiadori, e che allegaflono

p cagione, che ki nofira citt n Io poteua fare c hone


.ila buona pace, 8e amicizia cM. Berna
effndo noi in
bo, quella rifpofia difpiacque affiti al Papa, & allo Impe
madore, pche conofendo la Signoria di Firze effre de
principali mbri dItalia, macando lorcypareua loro ri

manere in gra dubbio di potere ottenere la loro inten


zione ctro M. Bernab, pure nondimeno lo Imper:
vne c grade impeto, e gte in Lbardia,alle offefdi
M. Bernab, Se lui haueua fatti per riparare gradi appa
secchi, Se haueua pref il frraglio di Matoua, e fattoli
quiui forte rifill:ere,8e chiudere la via allo Imperado*
re del poter pallate il P , & collegatofi col Signore di
Verona , e fatto rompergli adofl gli argini del P , Se
daltri fiumi per allagarlo . Intef lo Imperadore ltar

quiui saza poter fare frutto, acquifio , Se con grande


pericolo di f,e delle lue geo, Se per saccord con M*
Bernab Se hebbe da lui grande sma di danari, & fece
pace con lui, 8c con quello di Verona, Se n flamente
pace, ma Io rieeuetee in confidato amico , Se fruidoret
Fat*
.

Ltiro Q_varto. 535


Fatto laccordo con M. Bernab Io Imperadore n
Venne Modo n a per palTare in Tolcana,& poi Ro-
ma, Se a Modona ri noftro comune gli mand amba-
iciadori cercare accordo con lui, Se intendere di fiioi
yenfieri perch bench di principio nella (a pallata
Jui fi folle di inoltrato affili beniuol a Fiorentini, pure
al preferito fi dubitaiiadi lui, per lo bifgno giade, che
lui haueua di danari, e coli fi conobbe chiaro nelle fife

parole che fece a nofiri ambalciadori, le quali furono


in quello effetto,ohe i Fiorentini no effendo itati con-
tenti ai dileguo delle terre, che hauea loro conceda
lui

te in vicariato altra volta, quando venne in Italia, &ra


Roma per la corona ,
nhaueano prefe molte altre ap-
partenenti allo impero,& fattolne fignori, Se quello
porle in modo^hediniollr elfr molto crucciato, &
indegnatOj& futto fuconarte per trarre da noi mag-
gire lmma di danari, poco poi fi part , Se andonne
a Lucca , Se quanto piu sappreffiiua piu crelceua noi
il dubbio, & la paura, da Lucchefi fu riceuutahonore
ilo! mente, & quiui vennono lui M.NapoIeone Orfi-
ni, & M.N fecola Spinello da Napoli mandati dal Papa
per ambalciadori, Se per fare accordo fra lui, Se i Fio-
rentini,& non fidamente fece la la venuta nouit a*
Fiorentini, ma quali tutte le terre di Tolcana
Soggiornando lo Imperadore in Lucca , Giouanm
dellAgnello, che allhora era Doge di Pila and d lui
Vifitarlo c grande,& honoreuole c6pagnia,il quale lo
Imperadore vide voletieri,&fecelo caualiere,e nella ri
fornata palsado il ponte di legname, che fra la Chic-
fa di S. Michele ,Se il palagio degli Anziani, il ponte
Li 3
cadde,
.

534 Historie Fiorentine


Ritornata
cadde, & il detto M.Giouannicaualiere nouello /pez-
di M. Pie* zo la cofiia,come quello fi lnti in Pila {libito vi fi le-
ro Gamba
corti ia u romore, & tornouui M.Piero Gambacorti, & fece-
Fifa.
fine il maggiore, & quafi tacitamente Signore, io Impe
radore vi mand delle lue genti per ricouerarela citt
di Pi{,& per allhora non furono riceuuti , & a volere
vincerla per forza intefno che era per perderfi il tem.
po,& per mezzodambafciadori Fiorentini feciono ac
cordo , & riceuette lo Imperadore da M. Piero buona
imma di danari, & M.Giouanni {pradetto fi rimale
colla fila cofiia rotta in debole fiato , & fuori della Si-
I l 6 $ gnoria, & quello fu nel 1 368.
In quelli tempi fu romore in iena per io quale i ge
tifi huomini, che erano Ichiufi dagli vnci con aiuto di
Cione di Sandro Salimbeni cacciarono i dodici, & fe-
cionfi gouernatori della citt, & poco tempo poi acco
fiandofi parte delle genti dello Imperadore Siena il
popolo fi leu romore, & il {pradetto Cione di San
&
dro {mur vna porta, mille dentro le dette genti, il
perche i {pradetti gentili huomini rimafono perde n-
ti,6c fuggironfi di Siena, &
and ronfine alloro cartel-
la^ tenute, di quello tradimto il conte Cione nheb
he, in premio certe cartella de Sanefi , & 1 50 moggia
di grano del comune di Firenze che era in Siena
; Et m quello di eflndo il patriarca dAquilea in S.
Miniato al tedefio conducitore delle genti dello Impe
radore che v erano drenro,non prendendo i Fiorenti-
ni di lui guardia per Io trattato, che continuamente fi
teneua collo Imperadore di pace, il detto Patriarca eoi
le detti genti caualc inoltri terreni monte Spertoli,
j
Libro QjaSt. 53
& monte RappoIi,& in vai di Pela, & in quelli paefi del
&
mele di Settembre, con molti prigionie preda fi tor
n S.Miniato, dille ne fu cagione il non hauere volti
to i Fiorentini entrare in lega col Papa,&: collo Impc-
radore contro M.Bernabo.
= Stando Io Imperadore pertinace conoftri ambalcia
dori, & con quelli del Papa a ridomandarci Volterra,
Prato & le cartella, che teneuano di quello di Lucca ,
,

inoftri ambalciadori fipartirono rotta, & tornarori


fi a Firenze, &c diliberofli conolciut lanimo dello Ini
peradoredi lldare gente aliai, & attendere a difen-
derli da lui, &; compieronfi le mura della citt & al- ,

cune porti fi rimurorono : Come le genti dello Im-


peradore furono entrate in Siena lui fi part da Lucca,
& venne I,& fu da Sanefi riceuuto con grande hono
re , & quali come Signore, & dopo pochi d fi par t,&'
andonne Roma al Papa per conferire con lui de fat
ti di Tolcana , come quello fu noto in Firenze lubito

fi mand di nuouo ambalciadori Roma perche cer


,

tallono col fauore,& aiut del Papa di fare accordo col


lo Imperadore, & ancora per chiarirli le con lui hauc-
uano d viuere in pace ,
in guerra, perche le rtrade da
ogni parte erano rotte, & non poteuano ne entrare, rie
vlcire mercatanzie di Firenze , Io Imperadore inpubli
co coceftoro,& in prelnziadi tutte fambalcerie dIta
Ha,che allhora fi trouauano Roma, propuol lue do
mandite contro a Fiorentini, le quali offerte volere co
mettere ragione nella comunit di Vinegia^ in qua
lunche altra Signoria & per gli ambalciadori noftrf
,

gli fu fatto rilporta conueniente, & dipoi parendo lo-

& Li 4 ro
. ,

$3 6 H ISTORIE FlDRfiNTItJll
to rtarui in vano fi tornarono Ptenze;

-Lo linperadorechepratica fiteneflecol Papa afli

tofio fi torn .Sina,& con lui il cardinale di Bologna,


legato dei Papa, & hauendo in Siena il fiore delie fio
genti tent dimettere il, cardinale He'1 palagio degli
Anziani ,
dargli la tei>ut%^ &' Signoria della Citt
auuedendofi di quello il popolo che fiauaco gli orec-
chi leua'ti
,
prefi larme > &Impe-leuffi contro ai lo

radorc, & contro al cardinale, & tanto rouinolmen-


te, che conunrie che pedonalmente lo Imperadore
sarmafl, & per fia lluezza fi rifuggilTe nelle cal de

Safimbni , Sc dopo pochi d


;

;
fi part hauendo rieeuu-
todanari da Sancii , & del mele di Gennaio 1 368 fi
torn Lucca
Vcggendo Papa , che la fia intenzione gli veni-
il

ua fallita, & che il pigliare fignoria in Tolcana gliera


difficile, rimand Firenze i medefimi fioi ambalcia-

ri, che prima erano fiati Lucca, i quali vi furono be-

ne veduti , & molto honorati & fintito & intel, che


hebhono lanimo de Fiorentini ritornarono al Papa,
& conferito con lui ritornarono Lucca allo Impera-
dore , & fnnaronfi con lui , & con patti fatti venno
no Firenze* ehe.il comune gli doueffi dare per rifio-
ro di danni,& intereffi fiorini cinquantamila, in Filer
z$a fine tenne molte pratiche & configli & finalmen- ,

te per meno male fi di termin di darglieli & fu fatto ,

io* impera findaedelnofii comune retificare SimonediRi-


nfi Peruzzi, il qule nand Lucca, & con lui melfir
aore
.

Luigi Gianfigliazzi Dottore, & Set Benozzo Pieri no-


taio dell Arte della Lana per rogare contratti, & fet- 1

mofl
Li b r o Terzo.
molli la pace, Se concordi^ con lui idi primo diMa^
zo 1 56 8 , & hebbe da! nofiro comune i detti fiorini
cinquantamila, Sefecelne in Firenze fefia.
Ferma che fu la detta concordia venne in Firenze i|
Marcitele di Mferrato domadai-e grazia alla Signo-
ria, che molte dame , Se gentili donne , che erano ve-
nute colla Imperadrice poteilno pallate per Firenze
per andarne Lucca ,
per vedere la nofira citt , fugli
largamente conceduto , & p aliarono dette donne per
Firenze in carrette molto ornate ,
& tennefi che la Ira
leradrice folle fra loro , ma occulta, che f fi folle pa-

{llata farebbe fiata grandemente honorata ,


Se furo-
no accompagnate Di nuouo il Patriarca dAquilea
:

che teneua San Miniato per Io Imperadore in ver-


gogna di Santa Chiel colla bandiera {piegata delle
chiaui , colle lue genti caualcpiu volte in lui terre-
no de Fiorentini, Se aliai chiaro dimoftro che ci eh?
lo Imperadore haueua fatto contro a* Fiorentini, rut-
to era luto richiefia del Papa, nondimeno molte voi
te le genti de Fiorentini gli allibarono , Se prelnne
alcuni , Se infierite con mellr Giouanni Mangiadori
sbandito di San Miniato, che teneua Cigoli , Se mon-
te Bicchieri, Se altre cartella, gli firigneuano fi in Sdvfi
niato che poco ne poteuano vie ire, & prelno monte
Arl, che prelibi S. Miniato vno miglio. .

In quelli tempi fu fatto noto al Papa, comedo Im-


peradore haueua quali conchiul accordo per danari
con M.Bernabodi Iafciailo vicario di Pilij&diLucca,
di che aliai fi turb, & aoper rato con Iettere,& co mi
n acce che sannull, Se nlo fece, anzi fec lo vicario
di
538 Historie Fiorentine
di ^Miniato, & di Lucca, cardinale di Bologn a:& in
ii

quello medefimo anno & di Settembre il detto Papa


fece di nuouo otto cardinali quali tutti oltramontani,
lluo vn, che era Priore di San Piero di Roma : Non
citante tutte le lpradette col lo Imperadore eflndo
Lucca , & dubitando della Tua pedona fi ridufle per
laficurt fuori in fui ceruglio ,
Iaiciato in Lucca per
ft vicario iilpradetto cardinale di Bologna ,
Se vo-
lendoli ritornare cala richiel i Fiorentini delle loro

Partita de genf i darme che faccompagnallno allo andare per


io impera lalpe di Modona infino Bologna, & mandouuifi due
caualien di Firenze colle noitre genti , che furono M.
Iacopo degli Alberti, & M.Roflb de Ricci ,
i quali fe-
delmente accompagnarono Iui,&la Imperadrice ltto
la inlgna del comune di Firenze mele di Luglio
del

6jf 1 3 & tnefi bene lruito dal nollro comune, Se tor


rolli in lo pael ricco , ma con poco honore : Come
appare le Icritture pallate i Fiorentini per Idegno con-
ceputo co Pilni, serano Ieuati del trafficare in porto
& per conuegna fatta co* Sanefi trafficauano
Filano,
Talamone, la qual col citaua Pilni gran danno, &
a

inlluatichiuane la citt per la qual cola i Pilni haue


,

uno tentato per molti modi, che i Fiorentini vi ritor


mflno tramcare , lgui che mcorlno nella tiinia
di Giouanni dellAgnello , & funne cacciato fuori M.
Piero Gbacorti, & loi lguaci per ellre riputati ami
ci de* Fiorentini, disfatta che fu la tirannia di M. Gio-
uanni detto, & ritornato in Pil M. Piero, ami & i luoi
ci, conlntirono i Fioitini di ritraili da Talamone, &
tornare fare porto i Pil, & quello fu d primo di
r
x .. Luglio
&
Libro Qjarto. 539
Luglio 1 $6i>, perche era loro piu commodo, & iSane
fianche in verit non teneuano molto ficura la firada no Fior i

&
da Talamone , Se Siena, Ipefloaccadeua che chi vl'^re w
detta firada gliela fatto villania, & ancora tutto di da ra>

Sanefi.fi riceue.ua delle ingiurie. ,

Tornando al procedo de fanti di S.Miniatobche.


il noftro comune hauefl riceuuto da loro molti dan-r
ni, & fi dello (piccarli dalla nofira protezione , e guar*
dia per maluagia operazione di M.Lodouico, & di M.
Ridolfo Ciccioni, & di M. Iacopo Mangiadori,& per
configho di Ser Filippo iLazarini , & fi del ritenere lo
Imperadore in dilpetto nofiro,& poi pe danni, & ca*s
ndimeno partito lo Im
ualcate fatte per lo Patriarca,
peradore singegnauano i Fiorentini con dolcezza ri-,
tirargli nella loro grazia, &trouandogIi duri, fello ni,
pertinaci nel male operare fi diliber in Firenze di por
ui capo , Se vincerlo per afldio, e (Tendone ancora mol
ti dimoiati da M.Piero Ciccioni, & dagli altri vlciti di,
S.Miniato che teneuano Cigoli, & monte Bicchieri,^
altre cartella, & con fauore de Pifiolefi,& del cte Ru
berco,& del conte Simone da Battifolle, Se de Voi ter
rani,& altri amici , che tutti vi mandarono fanti ben$
in punto, & cofi lgu , che vi fi pol campo d vndi-
ci aAgofto 1 $ 6$ con grande ordine, & ltto il capir
tanatodi M.Giouanni Malatacca da Reggio, Se pel co*
tradio il cardinale di Bologna vicario dello Imperado-
re Lucca faceua forti Se aiutaua quegli dtro di S.Mi
niato Se di danari, & di gente, & larichiefta M. Ber
nabo ancora vi mand delle lie genti.
Et fattala diliberazionc della imprel mand Fi*
'

; : renze
. .

f4- Hisfbki Fiorentikb


rcnze fuoi ambalciadori, proteftaodo loro che doUeC.
fino lalciare ogni tenuta , cartella , le quali teneuano
di quello di S. Miniato, lignificando che lo Imperado-
relhaueua laicato l o vicario di S.Miniato,& prote-
ftando, chenon lo faceflno allui eia neceflrio per
fe

conlruare luo honore di prendere larme corro al no


tro comune, & gi haueua mandato delle lue genti in
S.Mihiato, vdko quelli protefti Firenze sattelc fi
te gente aliai & caualio, & a pi, & tutta fi mandaua
S. Miniato al capitano , perche quanto piu potefl fi
rtrignefl Ialldio, perche dentro n entrafl vettuua-
glia, che fi comprendeua che vene fulfe poca
Veggendofi pe Fiorentini rotta ogni fede,& patto
da M.Bernabo,& hauere diliberato fare imprel con-
tro noi, fi cre, & mand ambaliadori a Papa Vrba
no V.che allhoraera Viterbo, i quali fermarono con
fui lega, nella quale eziandio entrarono, 8c inchiulnfi
gli infralcritti,cio,iI Marchel da Erti Signore di Fer-

rara, M. Francelco da Carrara Signore di Padoua, M.


Feltrino da Gonzaga Signore ,
la cala da Fogliano , il

comune di BoIogna,il comune di Pil,& il comune di


Lucca, & ci fu del mele dOttobrc
Stando lafldio S.Miniato con tale ordine, Se pr
u ilio ne, gouerno del capitano, che non poteno elle
&
re offefi, &la terra n poteua eflre foccorl,ne di vet
M.Bernabo haueua c-
fouaglia,ne di gente, in tanto
dotto luo lldo M.Giouanni Agutocon laida com-
pagnia degli Inghilefi,&per la via di Sarrezana gli od
d in Tofcana, & polronfi in quello di Pila al borgo
di Calcina, con ordine fornimento di vettouaglia,
*L I B RO Q_V ARTO. J4*
per metterla in S.Miniato: ma lntdo il detto M.Gio
uanm per lelpie come ilaua il campo de Fiorentini,
giudicaua imponibile poterui entrare per forza, Se pc^
r fi ilaua Cafoina ,
non potere elfo-,
in riguardo di
re offefo Trouofli allhora in Firenze vno Priorato
:

troppo gagliardo , il quale biafimaua molto M. Gio-


uanni Malatacca perche non sera fatto incontro 4
,

M. Giouanni Aguto prendere zuffa con lui, dicen^


do eglifi vuole mandare vno cuore di bue , Se altre fib
mili parlanze , & piu volte gliicrilfono, che io douefo
f andare trouarc,e combattere con lui Il capitano^ :

effendo tante volte punto, e morfo, bench cognoicef


leflre llolta diliberazione mettere a partito il giu
co vinto , nondimeno per vbbidire a Signori , & noti;
eflre tenuto vile, che era di grande animo, prei ieco

tanta gente quanta gli parue doueffe edere ballante ai,


la zuffa, Se aairizzod baidanzoimente veri M. Giq
uanni Aguto, il quale hauendo per lue (pie prelntita
la la con tutti i vantaggi , che lppe eleg^
venuta ,

gere fi prouidde,& miflefi in punto riceuerlo, Se af-


frontoronl infieme zuffa al fodo Arnonico co alpra. ^bbo
battaglia, Se comemeflr Giouanni Aguto con lga-. ^" q
cita haueua ordinato , li loi maliziofunente fi mifi uonico,
fono in fugga , Se ind (fono le no lire genti corre-
re loro dietro (nza ordine Se llraboccatamente, tanto
che gli conduffona in vno aguato ordinato delle lue
migliori genti, quali miffono in
i
mezzo ,
& lubito gli
zuppano, Se fuui prefo il nollro capitano M.Giouan-
ni Malatacca, Se Filippo di meflcr Alamanno Cauic-
ciuli, che vera ito limolarlo , Se molti altri da pi.
Se
.

54* H istorie Fiorentine


& da cauaIIo,&quello Fu d primo diDicbre 1 5 69:

Dillfi per alcuni ,


che il detto nollro capitano nel pi

gliare della zuftai rilcald vn poco di vino , and &


troppo baldanzolmente, per la quale col propuo- fi

l di non bere mai piu vino , &


coli olferu da quello ,

dourebbono pigliare elmplo i nollri cittadini , che fi


truouauono al gouerno della citt, che no ellndo mai
vfi fatti darme, non ne palelle lorolTere maggiori
maellri che Celare, Anibaie, &
non fi commettereb
bono per loro tutto giorno degli errori limili que-
llo, ma credeflno a valenti huominicui pigliano per
capitani
Di quella rotta lgu,chc la gente di M.Bernabo sa
za contado d 2 6 di Dicembre ne vennono in lui no
llro contado monte Rappoli,& monte Spertoli, &
d 2 di Gennaio alla badia Settimo,& S. Martino
la & alla Lailra, & laltro d S. Donnino, &
palma,
Campi, & B rozzi, &: Peretola,& iui fermarono c il

po fccendo grandilfimidanni & ad ^ vennono al,

ponte Rifredde fecionui piu caualieri,& feciono cor


reredue pali] per Rifredi,& per la llrada di poluerol ,
& dopo molte cal arie fi tornarono PeretoIa,e Bros
zi, &
vno de caualieri nouelli voldo fare del gagliar-
&
do venne per toccare la porta, fuui prel , dp &
paflrono Arnoj& andaronne QuarantoIa; Per tutte
quelle caualcare vno huomo di quelli, che
non fi part
ximalno allo afidio di S Miniato, anzi vi fu manda-
to per capitano il conte Ruberto-del conte Simone da
Battiflle > 'il quale con lnno ,
&; lllicitudinc grande
.attel ai detto, alldio,
^.^'4 per
Ltbro Qjarto. 545
Per riparare detta rotta (bito fi mand per meli
Manno Donati,& per M. Bonifazio Lupo da Par-
lr

ma & per M. Ridolfo da Camerino, i quali vennono


,

in Firenze all vici radi Dicembre.


E itando con fllicitudine iidetto Ruberto da Bat*
con lafldio intorno a S. Miniato, venne lui le
tifolle

gretamente vno Samminiatel di bada mano nomina


to Luperello, dicendo volergli dare S.Miniato, & vdi-
to da lui il modo,& parendo al conte col fattibile, gli
commiflche lguitafl , Se lui fi metterebbe in punto
colle genti dare elocuzione al fatto, Se fecegli grandi
promel le il fatto riulcilI,Se di danari, Se daltro, lui
rilpol, che non defideraua danari , ma lblamente che
S.Miniato folle dei comune di Firenze, Se con grande
ardire il detto Luperello prele alquanti compagni co
quali di notte lgretamte and certa parte delle mix
ra doue lpeua , che era vno muro di pietre murate a
terra, Sedoue non fi faceua alcuna guardia, Se co le col
teila dallato ne Imurorono tanto, che feciono vna lar-

ga entrata, Se allhora mand dire al conte , che in lui


fare del d aflltafl la terra dalla parte contraria ,
cio
alla porta , che era verl la baltia , acci che allhora le
genti diS.Miniatocon quelle di M.Bernabo,che vera
no dentro tutte correlTono da quello lato della terra al
la difel,8e coli lgu, che fatto lafllto di fuori, tutte
le genti dtro corlno da quella parte, c badando qui
ui ,
con grande gente
in tanto Luperello entr dentro
darme per quella buca,& prelno la piazzasse quiui fu
vna grande, & animol zuffa con molti morti, & feriti
da ogni parte , & infine le genti del noftro comune ri-
maiono
544 H rsTORi e Fiorentine
Racquieto
inafono vincitori, & fo indio dentro conte Ruber -il

di S. Mi- to per Io comune di Firenze, & furonui prefi molti fo-


niato
reiiieri,5 terrazzani, & fra gli altri M.Lodouico,& Bia
.

gio di M. Ridolfo Ciccioni, & Sa- Filippo Lazarini, &


altri lro amici, & quella vittoria fu a di 5 di Gennaio

fu reputata piu operazione di Dio,che humana


per attutare M .Bernab c la fua ingratitudine, fra gli,

altrihuomini darme, che M.Bernabo haueua manda-


to in Tofcana richieda del cardinale fopradettodt
Bologna, che itaua Lucca vicario dello Imperatfore^
fu.M.Giannozzo Vifoonti con 800 barbute.della qua
le prndendo il cardinale grande fidanzalo hauea mef
Co con le lue genti nella fortezza deilAgoa,& /landa
quiui M.Bernabo in tanto reneua trattato con Alderi
go Interirunelli di torre Lucca al cardinale, hauendo le
dette fe genti nella fortezza, ma venne detto tratta-
to legatamente gli orecchi del cardinale, Se con dol
ce modo moltrado altra cagione traffe il detto meflr;
Giannotto con le lue gti della fortezza, Se rimandoli
nelo in Lombardia M.Bernabo, che fu buona, & vti-
le col, per lo noliro comune per le col , che feguita T
rono
Per che fntito quello fatto Firenze /bito fi ma

douefl falciatela citt di Lucca in libert, & coli l ini


Nota be- petto da lui affai ageuolmente , che per fiorini ymi-
2
neficio fot
to a* Lue- gliaia,che il nolfro comune preit a Lucchel, il cardi
cheli.
naie lalio libera la citt di Lutea in mano del popolo,*
1 3 70 .
Se parrilfi lui ad Marzo 15 jo accompagnato
25- di

da otto caualieri Fiortini madatidal noliro comune


con
L i b R o Qjr arto] $4$
con molta gente cauallo per la ficurt.i quali Tacco
pagnarono per tutto il contado, Se didretto di Firen-
ze, faccendogli lmpre le Ipel largamente allui, Se tut
ra la la brigata, & perche i Lucchefi veniuano nouel-
liniinloro libert , acci che viue'lfono ficuri , Se da*
Pilini, Se da ogni loro cittadino, vi rimalno alquan-
ti notabili cittadini Fiorentini al loro conlgiio , Se
guardia con gente darme , Se cauallo , Se pi,
aliai

Se per leuare ogni pender di tirannia , vi fi mand


molti maedri da Settignano , i quali disfeciono la no-
bile fortezza dellAgoda fatta da Calduccio , Se ogni
al tra fortezza llpettol alla libert del popolo di Lue
ca, & Ipianate le dette fortezze il popolo di Lucca do-
n detti maedri vno bello palio di velluto , il quale
con grande feda i maedri recarono Firenze di i $
d Aprile Se andarono con elTo fedeggiando per tutta
,

la nodra citt.
Come di lpra detto nel racquido di Santo Mi-
niato furono prefi M.Lodouico, Se Biagio Ciccio-
ni ,
Se Ser Filippo Lazarini , Se alcuni loro lguaci ,
Se
ellndo menati prefi in Firenze d tredici di Genna-
io, quando furono in Vacchereccia fi cominci fa-
re a lll, tanto era indegnato il popolo contro Allo-
ro , che in l la piazza furono pred che morti co l fi
J , Se fu grande fatica con aiuto della famiglia del pa-
lagio, & de Rettori traigli delle mani al popolo ,
Se a*
fanciulli, il perche per contentare il popolo l'altra mac
tina fu tagliata la teda detti tre Se vno loro com-
pagno in lui muro del capitano , Se del corpo di Ser
Filippo fu fatta der ilione Se Icherno alli, perche lui
,

Mm era
54 Hi ito r i b Fior enti n e
era in maggiore odio, che alcuno degli altri, perche e*
fndo lui ricco di fiorini 50000, fu principale operato
re alia perdita di S. Miniato, Se ogni altro male, Sc ie
fe pollcffioni furono attribuite alla vniuerlit della
parte Guelfa di Firenze . i

Seguendo il noftro comune nella lega fatta col Pai.


pa,& con gli altri ctro M. Bernab del mele drFeb
braio mand le nollrc genti Bologna, doue sadunoi
rono tutte 1 altre della legale funne fatto capitano M.
Manno di M.Apardo de Donati, & datogli il bainone
folenttemente appi della porta del palagio al modo
:
vfto,& la infgna del comune fu data in mano del c
iteLuzo Tedefco , il quale era fldo noilro con circa
.800 huomini di fiia lingua )

M. Bernab temendo della guerra non gli fi adofi-


ifl in Lombardia fece filo sforzo di gente darme , &
mandolle in Tofcana, & bench quella parelfe la vera
cagione , fu anche occultamente tirato da vno tratta-
to che teneuadi rimettere in Pila M. Giouanni dello-
Agnello, & la prima loro polita fu in fii quello di Lue*
ca;in luogo da potere ellre prellamente Pifa,quado.
il bifogno folle , intendendoli in Firenze quello dub-
bio dello flato di Pifii per lollenerui M. PieroGamba*
corti, & fimi legnaci ,
vi limando pe Fiorentini mol-

ta gente danne a pi,& cauaIlo,& maflme 1


5-0 ba-
leilrieri leelti, & vantaggiati, & venendo il d del trat
tato le genti di M. Bernab saccollarono a Pila, & gi.
ne erano llitiin fu le mura , quando il romore fi leu
in Pila, al quale i lpradetti balellrieri lbito corfno
.que!lo luogo, &. trouarono che ginerano cornili-
. ,

Libro Quarto* 47
iati fendere dentro, & francamente con la forza
de verrettoni gli cacciarono,^ conilrin fgli lalcia-
re libere le mura , & fnza fallo fu tenuto, che perque
ila volta 1 balellrieri detti de Fiortini francafono lo

ilato di Pila, & quello fu allentrata di Giugno 1570.


Et eflcndo in quelli giorni di gi tornate in Firenze le
genti da Bologna, c da Ferrara mandati dal Marche-
l quattrocento huomini cauallo , & per loro capita
tano M.Filippo di M. Chiudo de Gazanolfri da Pra-
to, 6c il Papahauea mandati r 2 00 huomini cauallo
bene in punto, ltto M.Malatella Vnghero de Mala
teli da Rimini , vedendoli il noilro comune li forte

li diliber di mandargli in quello di Pila ad abboccarli


con le genti di M
Bernab, & lbito nandarono ca-
po fracaiiello del Bolco,Sc Laiatico,le genti di M.Ber
nabo non alpettorono, anzi lbito li partirono, & an-
daronne Sarrezana per tomarfi in Lombardia, le no-
lire genti gli perlguitarono inlino Pietra Santa fac-
cendo loro affai danno &
vergogna, & fatto quello ac
to M. Ridolfo da Camerino noilro capitano di guer-
ra, finita la la ferma li parti, riceuuto prima molti ho
nori, & d 24 di Luglio venne in Firenze per nuouo
capitano di guerra M Francelco Giordano dal mon
di
te degli Orlini c circa 1 00 huomini cauaIlo,&: 2 00
pi in punto , & fugli anche fatto grandi honori nel
U lua entrata
M. Manno Donati , & il conte Luzo con le nolffe
genti d ventiquattro di Luglio tornarono in Lom-
bardia fare guerra M.Bernabo.&giunti Modona
trouorono cheluihauea pollo capo Reggio c molte
- 0 Mra 2 genti
e ,

548 HfsTORiB Fiorentine


genti darme , & iuiappreflo era anche meflr Giouan
ni Aguto lo ldato con compagnia degli Inghi-
la

bbi, & oltre acci nhaueua fatto due forti badie amen
dime vicine alla citt vno miglio ben fornite dogm
col nece(aria,occorie che meflr Giouanni Aguto vo
gliorol di guadagnare lalci il campo,& le badie be-
ne fornite, & cauafc in fu quello di Bologna, perla
quale andata M. Feltrino daGzaga Signore ch'Reg
gio, Se M. Manno Donatiparue tempo da doucre af
& coli feciono & furono fguiran dal
Sitare le bailie,
k maggior parte dei popolo di Reggio, & da circa tr
cento huomini cauallo , che l trouauano nella tetra
tra della Ghicf, Se del Signore di Padoua, Se del Mar-
. chefdi Ferrara,&portoffi M.Mannof francamente,
Secon tanto fnno,benche con grade affanno,che per
fua operazione vinfno il campo, Se prefbno le badie,
ma con grande battaglia , che dur aliai co molti mor
ti deilvna parte, & deli al tra, & fu raro laffano che M.
Vittoria > Manno pat, che hauuta la vittoria ne vne Padoua,
inerte
Se
U M. Man & dopo pochi giorni pafs di quella vita , S fu fppl
o Donati litoin Padoua con grdiflmi honori,& fecelo il figno
re dipignere in vna fla fra gli altri huomini faraoi in
fatti darme , & dopo detta vittoria il Conte Luzo, Se

daltre genti delia lega con la infgna del nodro coma

ne cauaicaronoinfno in fu le porti diParma,doue era


la perfna di M.Bernabo, ardendo Se predandole vc-
eidendo innanzi afflici occhi con molte vili,& vitupe
rof parole in fo difpexto *
">

'Del mele di Giugno 1 ?7 o hauendo gi Papa Vrba


no deliberato di tornarli Vignone elsdo in mte fia
ti Icone
* L r b r o Q^v arto.' 549
*
icone fece di nuouo due Cardinali lvno 1 Arciuelcov Fll ftrr#
;
&
uo di Burgi in Berti, laltro M.Piero di M-Tomma? wdmak
io Corfini allhora Velcouo di Firenze , il quale prima ai m.ts.
che nandafTe col Papa venne in Firenze, fagli fatto & Cst

ingulare honore . ^ . *

Dipoi d 5 di Settembre il detto Papa con tutta


.

la corte di Roma entr in mare al porto di Corneto


per tornarli i Vignane, & lalci in Roma il cardinale
di con mandato , e ordine difguitar lagUerra,
; . 1 . .

che hauea contro a Perugini , i quali fi difendeuan


francamente con laiuto, che haueano , che frane voi
te prell loro fiorini 60000. <

- . A d 2 1 di Settembre il popolo, & onfiglio del co


,,tnune di Pila, di buona concordia, Ss quietateKnteelef
dnoperiorocapOjeguidaM.PieroCambacorti. v

Morto M.Manno Donati per giade procacciofac


ita, f eletto in luo luogo M. Roll di Ricciardo de
Ricci,& giunto in campo in Lombardia,trattandofi di
pace frai collegati^ M.Bernabo, M.Rolfo parue di
farefatti darme infieme col.cteLuzOjcheteneua vno
trattato di torre vno cafiello detto la Mirandola per
forza, & andaronui pi per le neui, e trouandolo fqr

tomauan indietro i bacchi , & caddon in vno


te fi

agnato fatto daM.Giouanni Aguto,&: furonne amen


; duni prefi con grande parte delle genti de Fiorentini,
er quella lottai! cardinale dAlba, chera lperiore al
El guerra, alquanto inuiiitolgu iltrattatodeilapace,
& d 1 1 di Nouembre la ferm in Bologna, cio fra
ria Chiefit cofiii collegati da vna parte,e dalf altra M.
Bernab, & tuttelegti de Fioretinifuron rilafciate.
a 4 - M ;
Fatta
I H
H 15 fa RI E mo* B'tfT f N
Fatta la detta pce venne a mancare a* Perugini
cai,d > & 1'aiutoche haueanodaM.Bernab nella guer
ay per la quale col il noi
ffr comune |eoftie per fratelli mand loi ambalcia*
doti i Pap Vrbano d pregarlo di fare pace { Pera*
gimfii^fwilarirniilin manodedettt mbaffiadoti*
& loro poi [affermarono in Bologna inleme col cari
dtoafedAlb%& la forma fu quella, che i Perugini li ri
tcg bbiio eflre lttopoilt diSanta Chiei,& pto-*
itiidn ogni anno certo cenici, &
il Papa fece luci vi*

cari] in Perugia lvfcio de* Priori per tutto il tpodeb


lalavita. . ; .? .]

Morte <fi a Del mele di Dicembre tornato il Papa Vrbano dee


;

Ss, e f &
toa Vignone afli rollo vammal, mor,&fu fatto
3
Gregeio
nuouo Papa M. di Beiforte nipote di Papa Clemente
'

fllo, & chiamoll Papa Gregorio vndecimo.


'

xi.

i Et del medefmo mele torn in Firenze il conte Lu


Xs con le genti del n offro comu ne,& rend le inlgne
'&
Signoriy & benche la fa condotta, che era fatta per
vn aitino duf alle ancora affai, nondimeno lui con ah
tdfokiar andarono a* Signori domandare licenzia
pregando dcllre caffi , i Signori nhebbno maraui*
gliaj&nonlavoleuanoccedere, ma incelo da lui che
te diceua con bon.iffimo animo, &che promerreuadi
Oli effre mai contro al offrei comune, lo licenziar
n, & donofongli buona lamina di danari oltre al
debito laido.
- Ellhdo ancora il conte Luzo in Firenze, iSaneli
cacciorono , & ruborono M Federigo da Brelcia luto
Idra capitano, d ^ul veline al ^obt Etzo& inlem
t$v m
|4 fcciono
Limo Qj arto. ff B
feciono cpagnia,& andare ne in fa quello di Siena, &
accpotonfi mele di Marzo, Se
aliai prelfo alla citt del

feciono loro grandi danni cauakando ogni d infino


alle porti
,
per quello i Sanel mandarono a* Fiorenti-
ni pregargli, che mandalfono loro alnbalciad ri afa
re concordia fra loro, & dccca compagnia, (a quale .
i no
Uri amhalciadori conchiufno aliai rollo. Se accorda
rongli co M.Fedeiigo) & c glialrtiper fioriniioooo
& fabicola compagnia l parti',&c andoronnein quello
di Pil,&nondimeno iSanefi,&i Pilni,&ghaltri vir
cani tennono che quello , che faceua loro detta com-
pagnia folle per operazione de Fiorentini ,&x0ticc;-
|>ettonne dio affai, poidel mle dAprile lguendo la
detta compagnia nand per la via di Bologna lldo
del Marchel di Monferrato, che faceua guerra c. M.
Galeazzo Viiconti fratello di M. Bernab.
I Perugini fabito che fu fatto Papa Gregorio gli ma
darono amhalciadori Vignone,6i priocipalmte gj$
domandarono la confermazione del vicariato, che ha
uea loro conceduto il fao anreceflre , Se per allhora
non Io poterono ottenere dicendo non era loro obU--
gato dopo la morte di Papa Vrbano .

II fimigliante feciono 1 Fiorentini di mandargli lo-


Icnne ambalciata vifi tarlo, & rallegrarli della faa coi-
fonazione , Se particularmente lo pregarono pel fatto
de Perugini,il Papa molilo volerne compiacere a Fio
rentini ,
ma voleua prima che i Perugini rimetteflno
dentro gli vlciti,& accomunaflnfi.con loro, & perche
quello n piaceua a Perugini , fi die lunghezza alia co
la, Se nollri amhalciadori lnza fare di quello conciti
Min 4 {ione
.

55* H I STORTE Fio RE NT I N fi

fiotfe.fi tornarono Firenze , igu che il cardinale di


fiurgi,che era-Duca del Ducato, lntendo che in Beru
gi era grande ncccfiit di vettuuaglia,trattoli! cauta-
iriente;& con vlcitij e con fiioi amici di quelli dentro,
che 1 PerUginflo riceuettono per Signoabper hauere
daini del grano , la quale col dilpiacque aliai & fece ,

dubbio alla- comunit di Firenze, veddofi coli appref


fle-la potenza de pallori ambiziofi.
Et per quello s accozzarono in Firenze ambalcerie
di Pila, Siena, Lucca>& d Arezzo per rinouare infieme
lega, accio chela Chief non fi patelle piu ilendere in
Tofcana,& praticado infieme gli ambaiciadori Pilani,
e Sanefi n fa voleuano cchiudere le in quella lega no
interueniua anche il Papa,& per vennono in Firenze
ambaiciadori di Santa Chiefa acci fare , vno Abate,
Se vno Spagnuolo,& conchiulfi la lega fra tutti
per leuare il llpetto a Fiorentini il Papa rimollc
da Perugia il detto Cardinale di Burgi, Se madollo Le
gato Bologna, & Perugia mand M.di Gierullem,
il quale vi iletee anche poco,& in filo luogo {decedet-

te lAbate maggiore Bi turicele, & M. dAiba , che era


Bologna fi torn Vignone. 1

Del mele di M aggio 1571 -


fi fece in Firenze gene-
rale capitolo de frati di S.Agoftino,& furono nume
ro . . ... fra quali fu jS maellri in Teologia, hebbono
dalcomune per lirhofina fiorini poo, &: molte altre li
moline hebbono dall arti, Se da cittadini r particulari.
Non ollante le nouit, Se fatiche, che hueua hauu
te,&haaeu al prelnte la nollra citt, pure per opera-
zione della giouanaglia di Firenze, molli da vno M.Lu
i -j. ...... chino
3 .

L I B R O Q_V A R T O . 55J
chino nouello de Vi/conti da Melano, il quale allho*
ra faceua reldenza in Firenze, Se haueua prel moglie
della caia degli Strozzi, fi diliber di fare, Se feceli vno
torniamento ind la piazza di Santa Croce in vno gra
de,& bello rteccato quad ro,& furono due brigate lv-
na velli ta di bianco della quale fu capo detto M. Lu-
chino, & [altra velli ta dazurr tutti cauallo, canna
ti con Ipade mozze, fidanza taglio con vno broccolie
re in mano, fie furono numero ...Se gran parte del .

di combatterono infieme ad 25 di Febbraio 1371,


Se la [ra biracchi cialcuna brigata li parti di capo fan-
za concedere il campo lvna all altra, Se perche fu atto
nuouo vi fu vedere grad illima quantitadi gte,huo
mini, e donne, Se fanciulli dogm maniera per tutta la

piazza, Se piene le cal,& tetti, & in fu molti palchetti,


che perci l feciono.
Teneua il noilro comune cartello Lione nellalpe de
gli Vbaldini, il quale per tradimento fu tolto da Gua-

fparre degli Vbaldini, Se altri faoi cforti,ep maggior


dilpettodel nro comune tagliarono a pezzi il cartella*-

no,& fanti cherano c lui del mele di Dic'ore 1 7 *


i 1372.
i Fiorentini per racquiilarlo vi inadarono molta gente

darme,Se per capitano Giouani Cabi di S. Maria in ca . ,

po, il quale vi fi port molto fuiamte Se con grade ,

[llecitudine, 6e accapoll in fa poggio ladro, & teneua


molto diretto il detto cartello , Se Falere cartella degli
Vbaldini , Se iletteui tutto verno dipoi l pole a ho
il
,

Ile al cartello del Fralhno ,


che era di Mainardo degli
Vbaldini, i terrazzani di detto cartello hauendo ri-

ceuuto tutto il verno grandi


~ opprefloni , Se danni*
. 1
"
&
Histrie Fiorhtinb
& vedevo il nortro comune fotte aIlotfel,&gli Vbai
Acquifto dini deboli ailadifeldop pochi giorni saccordaro-

jodaFr?
110 co ^ ridir capitano, Se dierono il cartello, & infic-
fino. tnedierono prlo il detto Mainardo , il quale lbito il

(| 7|. capitano mand prel a Firenze di Maggio 1 $ 7; &


Vcaeua il nortro comune rendere Mainardo bauendo
tricambio il cartello diluii, Scortene Mainardo piu
volte a Joi confrti ,& dopo molti tenni ni lne fet
tion berte, il perche Mainardo fu tagliato il capo in
-f ttmro dei capitano ,& per molto (angue che (1 (par
I

^fdi fuori giu per lo muro, vene Alette il legnale piu r


jpo , & affarne increbbe moiri ,
perche era reputato il
^migliore humo della cafdegli Vbaldini, Se nel me.
^elifno mei di Maggio vne Firenze eletto per capi
Erario d guerra Obizzo di cortefiada monte Garulli ai

'Carfagnana,& lbito n*and nel capo, Se il detto Gio


r r
- uanni Cambi gli conlgn le genti , Se lvlcio Se tor*
4 :

tiofll a Firenze con grande honore, 8c molto ne crebbe


In fama, &
grada del nortro comune pe Aoi buoni
portamenti.
Il Legato che in quelli tempi era in Bologna , cio

M.di Burgi, eflndo huomo magnanimo, & di grandi


imprel , vedeua molto volentieri gli amici di Santa
Chiel,Sc martme i Fiorentini Se honorauagli, Se eoa
prouifiobi,& con vfici,& c ci che lpeua,& poteua.
In quello tpo era in Firenze & giade cittadino Vguc
cionedi Ricciardo de Ricci,e haUcua vno folofigliuo
Io dtto Guiglielmo, il quale haueua in le piu pompa*
che lnno,& il detto Vguccione non hauendo piu , lo
lecondaua he Cupi voleri forf piu,che non era ragio*
il* L ncuo-
; Li IB R O A R T O. J
fteiiolc, & netter Vigucc ione haueOa poca tilaoza,
perche hauc& feinpreiattei algouerno della Republ, .

cittadini ingrafiuano al/a ment di Santa Glde/>cer* 1

co dhaaerefa familiarit di^M3urzi^ tt)to kptteg


ne prendendo da lui,e vdchSc prouiiQne& i| padreJp.
ne.paftoa cbiui occhi tnza ripr^tdgrjti)d@;ij?S^fF
ne cadde in difgrazia , & biadino de buoni cittadini
parendo loro che quelli ,
che erano capidi ltte ceoir

refln nello intenderli cM di Burgi llpetto a tu|t-


ti li cittadini, che amauano di viuere in libert,
& quel
la cerea nano di mantenere con ogni loro polla, dtque
dio nacque, che intendendoli indeme i detti btpni cijc
tadini , tanto aopero rono , che pe' conligli opportuni
fu data grande balia a* Signori, Se Collegi, Se Capitani
di parte Guelfa con certi altri fai cittadini in numero
-
di
5
6

,
i quali adunati inleme per la balia alloro conce ermi,.
durapriuaronodeglivficijScdeirentrareinpalagioPig nedes *-
rodi Filippo, Se Pepo , & Francefco d Antonio tuttie
tre degli Albizi,& Vguccionedi Ricci ardo. Se M.Rof
io lo fratello. Se M. Giouannidi Ruggieri tutti e tr
della cafa de* Ricci, quello atto fu da chi loqfato. Se d
chi biadmato, fecondo le beniuolenze Se padroni de*
,

cittadini
,
purea gli antichi & buoni cittadini non di*
^piacque, perche troppo stenatamente,&-haldan?ol
mente l guidauano m mettete ad eflcuzione ogni lo
k> volont,& forfe le non li fofl fatto quello porta*
nano pericol indenne con loro cucci i foroejfrrjdir
che quando Piero di Filippo ib vdi , riipol bene
hanno Etto, purch non d proceda pili oltre. !W ,.j .
:

*
*v,i 1 detti
"5
$6 Hi s to rie P io'rentnb
'

I detti crearono anche lvficio de i o della Iiber

Principio ta,& ordinorono,thc ogni citcadino,che folli foprafat


to ingiuriato da alcuno maggiore, piu potente di

dui porefle dare di ci vita pitizion- innanzi a Signori


l8c Collegi, la quale quando da loro folle approuata per
Vera , atroce con certe flennita, quello tale che na-
ufl fatta la ingiuria effondo popolano ifloftto sins.
tridefl elfore fatto de grandi ,& ( folle de grandi fi
intendefl dere fatto lpragrande per la quale colasi
,

potenti cittadini fi fiutarono infieme , Se con loro an-


che de grandi, & ridufinfi al palagio della parte guel
F,-& feciorio penliero,e pratica del modo deliammu-
j

nire,&: altre col, di che lgu poi molti mali.


& Giunto che-fu Obizzo da monte Garulfi nel cam-
'
p & prel il baitene da Crollante Cambi lnza per-
,


aere tempo [tele Ihoife al cartello di Sufinana , nel qua
ieeraGiuanm d Azzo degli Vbaldini , & il figliuolo,
'&fhmdo co follicitudine,& lnnodetto aifodio,vno.
'di detto cartello die a intendere Giouannid Azzo co
me hauea lco pochi fanti forertieri a refirtere a ter- ,

razzani,l riulcilfono rei,& che l volefl andrebbe oc


cultamente fuori conducerne, piacquegli il cfiglio,
Se mandollo fuori di notte, lui ne vne lubito a Obiz-
zo, Se tutto gli fece noto,& offori dargli il cartello, l

gli delle fanti fidati ad aiutarlo . Se domand ellrrie


premiato, fugli promefl fiorini i ooo,& Colo l truo-
due fanti, che prefono cuore di andare c lui, a qua
ii
li fu promefl fiorini i oo per vno ,Se rimale daccor-

do, che il campo fi trignelfe alla terra , quando luifa-


tefl fuocom lu brocca, Ss | tornato dentro. trou le
40 '
genti
e .

L i b r o Q^y art o j 557


genti in fella perche vna loro caua sera feontra con
,

vna che ne faceuano quelli di fuori , & il detto fante


con i detti due compagni fidandoli Giouanni di loro
felirono in l la rocca dicendo volere fare fuoco per
fella , &
cacciaronne chi vera guardia , Se ferraro-
no la cateratta, Se cominciarono a gridare villa il co-
mune di Firenze, Se co felli non lalciare accollare dea
tro perlna alle mura ,
Se feciono cenno al campo ciac
Vaccoilaife , i terrazzani vedendoli perduti, manda-
rono con Obizzo, Se dierono il callcllo,
a patteggiarli

& prefi le perlne di Giouanni dAzzo , Se del figliuo-


lo, ma con patti che fe detto Giouanni dc Ife fra cer-
to tempo al detto capitano de Fiorentini libero vai
dagnello ,
Se in quello cal il capitano gli douefle fare
porre ficuri in luogo libero lui, & il figliuolo,doue no
10 facefl debbano perdere la vita , il perche Giouanni
veduto come era capitato Mainardo,innazi affermine
die libero vai dagnello al capitano, e fu pollo ficuroin
luogolibero lui,& il figliuolo, come fupromelfo,e.fimi
11 furon pagati i fior.iooo quello che feltin fu laroc
ca,& fiorini i oo p vno
quelli, che andarono co lui,
..con qlla doppia vittoria il capitano saza perder repo

pol capo aTirlge lubito i terrazzani fi patteggiarono


di darlo fra certi d fe no follo no loccorl,e dierono gli
iladighi,& n furon lccorfi,& ad 20 di Scttbre die Acquili**
di tutto it
rono il cailello, che fu lvltimo delle terre degli V baldi retto deh*
le Terrc^
ni nellalpe, e riebbefi mte lione,& co foro guai, hauu degli vbal
dini
te tutte quelle terre il capitano fi torn a Firenze tj
6 dOttobre, e c molti honori fu riccuuto,& premia
to cuenitemte cla graziadogni buono-cittadino.

Tot-
,

55 8 H istorie Fiorentine
Tornando alquanto adietro il Cardinale di Burgi
.come fu Bologna lntendofi lldo M.Giouanni
,

Aguto co fuoi Inghilefi , &


molta altra buona gente,
mode guerra M. Bernab, & M. Galeazzo, e toll
loro nel primo adlto Giouanni predo Piacenza
S.

& felicemente die loro vna rotta, bench anche lui nc


riceued vnaltra, dipoi in qdo medefimo anno 1575
Papa mad Bologna per Legato in luogo del detto
il

M.di Burgi, M.Guiglielmo di Noueletto Cardinale di


Sa t Agnolo, il quale haueua fama di buono huomo,Sc
di Iciza, & di colciza ,
bench male lo dimoftrad a*
Fiorentini, reputato era di poco animo, & non pratico
di guerra ,
nondimeno lguit nella guerra contro a

Viiconti, la quale trou cominciata da M.di Burgi, c


prolperamente fguiua per la buona gente darme, che
gli haueua falciato il dio antecedere,
& pel buono c-
lglio di M. Galeotto de Malafedi da Ri mini che era ,

appredo di lui, & coli era dato con M.dAlbana, & c


M. di Burgi , & fra ladre profferita diede vna grande
Icftta M.Bernabo pred Brelcia,neila quale fi tro
u il conte di virt, & fu come prel,l non che fu ri-
Icolfo dal Marchel Francefco di Ferrara , che per di-
fendere detto conte vi rimale prel lui, era allhora ca-
pitano delle genti della Chiel il Sire di Culci, bench
l dille, che detta vittoria shebbe per virt di M. Gio-
uanni Aguto, ancora in quedo tempo le dette gti del
la Chiel tollno Vercelli M. Galeazzo , & fu capo
di quella imprela per la Chiel M.Giouanni Albergot
ti Vclcouo dAtezzo,& oltre Vercelli gli tollno cir
ca 1 00 fra terre, e cadclla, di che M.Bernabo, M.Ga
le azzo
&
L i b r G Qjr arto. 559
lea zzo vedendoli mal partito,& JaGhiel perOpera-
re lpra loro procacciarono con certi cardinali loro
,

amici in Vignone, & co parenti del Papa con danari,


e con larghe Ipef di hauere triegua con la Chiel im-
maginando quello che riulc poi loro, cio che faceen
do quella triegua le genti della Chiel non hauendo
altroue doue elrcitargli ne verrcbbono inTolcana*
,

& coli lgui, poi fatta la triegua.


Quello fu il pfiero di M.fiernabo,& di M. Galeaz
zo, ma il penfiero de maluagi preti, Scgouernatori di
la Chiel pals piu innanzi, cio che l credettono cer-
ine haueu ino con inganno Perugia-, coli con inganni
pigliare Firenze , & lrebbe forf loro riniti fole" non
bontdi M.Giouanni Agutoli quale in legre-
folfe ia

&
to amaua i F forco ti ni, haueua in odio gli inganni,
tradimenti, che vedeua ne preti , f non fffn art &
che le cortele comune di danari per
che gli fece il
,

che giugneuano quali il nolho comune in fame che ,

valeua lo iaio del grano lire cinque, & non lne troU#
ua, ne Iperanza era donde lne potell fine venire , &
grande parte de contadini mangiauano herbe, il conili
ne nollro molte volte teneramente , & con piu ambi-
liatehaueua richiedo il lpradetto Legato di Bolo-
gn M.di Santo Agnolo, che ci douefl concedere co-
me averi figliuoli di Santa Chiel certa tratta di gra-
no delle terre della Chiel che nhaueuano abondan- ,

za,& mai non Io volle fare, anzi pol pene perlnali a


ehi ne traelTe, eonccdefi tratta, & per guardia di ci
teneua a confini gente darme, &c piu ambalciate nc
mand anche il noiro comune Vignone al Papa
per
$6q HisTORB FREMt'lH
per impetrare da lui detta tratta, ricordandogli la fe-
delt de' Fiorentini , & Iopere fatte da loro per Santa
Chief, & pure tanto Io c batterono,che hebbono let
400 mog
tere di potere trarre delle terre della Chief
gi di grano , le quali prefntate al detto M. di Santo
Agnolo, nolle volle leggere, non che metterle ad efl-
cuzione , per che in fgreto haueua dal Papa lettere
in contrario, & hebbono quelli preti, che allhora era-
no in Italia , tanta matta prefnzione , che mettendo
la citt di Firenze, mandarono legatamente vno Mat
teo gatta poni d'Agobbio grande maellro di fare caC-
(ri,& altri maellri difgnare& au lare doue poncfl
fono le fortezze in Firenze per poterla tenere, & que-
lla fciocchezza fu palei, di che grande {degno ne pre-
fo ogni cittadino, & piu il detto legato Bologna te- di
ne trattato di torci la terra di Prato nella feda di mef-
for Giouanni Aguto in fili Fiorentino, ma fgretamen
te il detto M.Giouanni ne die auuifo Firenze, perche
gii erano venuti in odio i cattiui modi, e tradimti de
detti chetici, & inalbine ctro a Fiorentini veri figliuo
Ii,& fruidori di Santa Chief, il perche vno Ser
& vno monaco che guidauano il trattato furono atta
nagliati per Firenze, diflf eziandio per cola certa, che
il detto Legato haueua trattato di dare M.Giouahni
pagadoppia, & ci che fi guadagnali inTofcana f llef
l in fui contado di Firenze guaflare , & impedire la
ricolta per affamargli, & quella era la fila buona cofcic
za, il noilro comune vs cortefia ai detto M. Giouani
Aguto, & fa brigata di fiorini r 50 migliaia, & tut-
ti i fopradetti pericoli fuggi &
fi , fi leu da dolio , &
nmafono
, . ,

: L I ifc R OD Qj ARTO.
rimalo.no per allhora beffati i preti , &: mai Ipclilco
mune megfio i ludi danari, Sclguendo Tanno 1574, jf*
nel <| ualefu grandefcareilia. .. .

I Frati predicatori feciono in Firenze lo capitolo gc


aerale , & hebbono dal comune per aiuto fiorini f 00,
vero 1000, & molte altre limoline dallarti,&da per
Ine parnculari furono numero joo , fra quali

fo*v- maefiri in Teologia.


In quello annoi! nollro comune comper dal con
te Guido Beiforte & Gatcaia fiorini 1 5-000 8c venne
il cnte ad habirare ini Firenze con la lua famiglia

Pa/eftro che fu in Firenze il perfido , & diabolico


ammo.de preti oltramontani rettori della Chicli di
Roma contro alla'noltri citta, & cfermato per la tol
ta di certe calle! la, ebe Cione di Sandro Salimbeni ha*
ueua preldi quelle di comune di Siena con legreto
aiuto,efau ore dello Abate maggiore Bturicenl,ilqua
le con inganni bauea preio, & tirannelcamente figno-

reggiata Perugia ! B'il quale inoltrando di callre gen-


te drnie la maridaua a detto Cione,& per quello mo
do harebbe tolto la loro libert a Sanefi & fattolne ,

figliole, ile non folle laiuto che i Fiorentini mandaro-

no loro di molte genti darme con le quali fi difel-


,

no , per quelle aperte & manifeile operazioni l chiu-r


lp.no le bocche
qualuncbe cittadino fauoreggiaua in
Firenze, difendeua i prelati , che male gouernaua-
a la Chieli, & per tutti vnitamente saccordaro- Princpi*

ijo difendere la libert lalciata loro da loro padri , & clinti


i)?lla quale erano nati conrro qu adunche intende!! ^11* chi*

le d occuparla, lcolare ,
ecclelialtico che folle
ih Nn &di
. . ,,

5<?z _H istorie- Fiorentine


& di qualunche dignit, &: conolcendo che non ha-
uendo altra forza che la loro propria era troppo diffi-
cile combattere con la Chil alla grande potzacha
aiihora haueua in Italia, tenendo molte delle citt cir-
cunllanti , fi milno con grande lllecitudine , Se in-
ilantia cercare di fare lega cM. Bernab, & per ci
fare nud lui fioi ambafciadori in Firenze, Se bench
quella pratica folle molto llorpiata da cittadini-, .c-h
f auoreggiauano la Chiel, da M. Galeazzo per pro-
melfe che haueua dhauere pace con la Chiel, Se per
teneua per lo ambalciadore in Firenze M. Francelco
Zacci da Pila huomo alluto Se malizialo
,
pure per la
grazia di Dio detta Lega li conchi ul del mele di Lu-
glio 15 75 perlaquale M.Betnabodoueua tenere
1
1
yo lance , Se il comune nollro 8 f o , Se doueuano
quella errata tenere 1 200 fra baleltneri,8c arcieri, Se
pa lue lari , & llimorono i Fiorentini in quella lega piu
la fama, che il fatto, fperando come aduenne, che con
la fama della forza di cjuella Lega , folle piu habile
peiluadere a ldditi della Chiel diliberarli da ella, Se
viuere in libert
Qtt* detti
Et fatta detta lega li elelna per la Signoria di Fi-
gttem chi
trattigli Ot renze otto notabili^ valenti cittadini di otto d Ago
to fanti

7 5" con balia quanta per lo comune lne


ilo 1 ? pote-
Ale flagro
de Bardi.
&
ua date fare guerra, {pendere come alloro parell
Giovanni lnza hauerne rendere alcuna ragione , & per tempo
Dini fpe
fciale .
dvno anno,i nomi de quali Furono quelli, lelTandrc*
Giouanni
di M. Ricciardo de Bardi , Giouanni Dini Speziale
Magalot
ti Giouartni di M. Francelco Magalotti Andrea di M. ,
Andrea
Salutati. Francelco Saluiati, Guccio di Dino Gucci, Tommal
vi :r . di
. r .

Libro Q_y arto.


di Marco Strozzi , Matteo di Federigo Soldi vinat- Gucd*
tiere,& Giovanni di Mone biadaiuolo, i quali (ubi- ToS
tamentc prefo fvficio cominciorono molto lgreta- s **
Ma
mente , & fnza dimollrazionc tentare , & fllcua- Soidi
G
re delle terre fddite alla Chief , le quali fntiuano mom
eflre male contente de duri &
fpiaceuoli gouerni , budm*
& reggimenti de detti prelati oltramontani , per &
fare minore dimollrazione non eleffono capitano di
tropponome ne Italiano , mavno meflr Currado
,

Tedefco gentile huomo & pratico , che allhora era


a nollro fldo fnza dare infgne , fare altre dimo-
jftrazioni per allhora . Et la prima loro operazione RibciiiV

che venne effetto , fu la ribellione della Citt di Ca-


ideilo , nella quale fi leu i{ popolo romorc gridan- lkUo *
,

do muoiano i tiranni, &c viua libert, & fuui morti ci


ca cinquanta di quelli ,
che veratro guardia perla
Chief , il refto fi riduflno nel caflro , e nel caflret-
to , & tre hore di notte furono meff dentro le gen-
ti de Fiorentini ,
che erano iui preflb per aiuto del
popolo , & fubito afldiarono lvna & ialtra fortez-
,

za dentro, e di fuori, per modo che non vedendo quel


li, che erano ridotti nelle fortezze potere hauere fc-
corf sarrenderono di vndici di Dicembre mille tre
cento fttantacinque.
;
Appreflo quella fgu la ribellione della citt di
Viterbo , la quale il Prefetto col caldo de Fiorentini '*>

la fece ribellare dalla Chief, & corfla per f


Era in quello tempo Legato in Perugia, cornee
detto di fpra lAbate maggiore Bituricenfe detto lo
Abate di Mommaiore huomo piu mondano , che
Nn a fpiri-
$
5<?4 H i tor i e Fio r enti nb
fpirituaie, Semolto ti ra n.ne&a^iente reneu a la Sigilo*
jJiaditPragiaj & baueua fatto g^andtdno pendio it#
farai due fortezze beliiflj me e fotti vna nella fine del] ,

borgo di Santo Antonio fopral monaderio di Santa.


Maria monte luce lalrrainl la vetta del monte 1
!

di portatoli, doue eziandio edificauayno grande pa-


kgioper la refidenza del Papa con altidime torri y .o
maflime vedala piazza con folli mol toferghi, Si'pro
fondi:, Se dalivna fortezza allaltra hauea fatto yn&
yia coperta in archi larga per modo che infieme vami
dauano in circa quattro huomini cauallo , & appa*
recchiauafi aggiugnere detta, forcezzark Chieidi
Santo Lorenzo ,
Se il Velcouado , e1 palagio dei p*
ded ,
& del capitano , & gi hauea disfatto vna tom
rei dirimpetto alla faccia di Santo Lorenzo-, nella
quale ab antico fi lleua dire pe Perugini , che era da*
toil Palladio , che VhlTe fur a Troiani , & anche
per ci fare haueua fatto disfare la, riccaifpoltuf a di

Papa Martino dal Torlo , Se -in quella hora.che fi disi*


iiRibeiiio. fbceua fi ribell monte Fiafcone col nobde calferoj

Kfitfwni ch)vi haueua fatto fare il detto Papa Martino ,


lem
tendo il fpradetto Abate Legato ribellata la Cic- & ,

t di Gabello y vi mand perricouerarla melfi,Gioa


uanni Aguto con tutta la fa compagnia -

y il quale
come fu partito i Perugini col caldo de Fiorentini li
Ribeiiio* lemuno in arine Dicembre i$?f gri*
di ltte di
Per
ne^ai
& muoia il tiranno , 6c da ogni
an<q 0 v i aa Ti b er t ,
parte della Citt corfono in piazza , doue era la gens
te della Clnel,di lpra allato a Santo Lorenzo, & be-
ne armata attarefidere ad ognigrandiftimoimpcco*
.

Libro Quarto. 5 65
& popolo era male armato , Se lnza capo , Se bene
il

fi cognobbe ladilgratia in che erano detti preti appref

fb Dio , per le loro dilloluzioni, che piouendo i fall,


& del podett, & del ca
Se tegoli dal palagio de Priori
pitano, neffuno del popolo ne fu pure fcalfitto & le ,

genti della Chiel tanto impaurirono che tremando


cadeua loro farmedi mano , Se per paura abbandona-
rono la piazza , Se riduflnfi nella cittadella di porta
fli , Se il popolo prel la piazza , Se ogni hora crelce-
ua in forza , Se lbito nandarono alla via coperta , Se
tagliati piu pilalki, e melfi in puntelli Se affocati ne
cadde vna grande parte degli archi Se mura in fu che
era detta via, & cofi fu durila lvna fortezza dallal-
tra ,
& rimalno mtte le genti della Chiel afldiati
nelle fortezze , & diuifi per modo che in pochi gior-
ni conuenne che sarrendeflbno ,
& malfalle per certi
trabocchi, Se altri edifici chel popolo fece da offende-
re dette fortezzecon le traui , Se altro legname , che il
detto Legato haueua fatto venire per fare il lpra-
detto palagio del Papa,& cofi rimale il popolo pretta-
mente vincitore Se della citt , Se delle fortezze, che
erano coliate fi grande telro,
& pareuano cofi incipit
gnabili,del detto melementre chel detto Abate era
Se
cofi aflediato hebbe noueIIe,cheera dal Papa fatto car
dinaie
Pareua che interuenifl delle terre della Chiel co-
me dvno muro fatto lecco, che trattorie alcune pie-
tre rouina quali tutto il retto per che dopo la ribel-
,

lione di Perugia ad iz di Dicembre lgu la ribellio-


ne di Todi,& in fra tre d hebbono il carier, & fbito
Nn $
poi
H r $ tori e Fiorentine
poi fi ribello Agobbio,& Spulto, e fubito poi la citt
di Farli, la quale prel M.BaWaflre Ordiiaffi figliuo-
lo del vecchio capitano di Frl di confntirnento di
M. Bernab &-de Fiorentini, & tutte le lopradette ri-
*

bellioni procedettonoc laiuto,& fuore della Lega.-


Ribellio- c
Ec al grido di quefie l ribell la citta d Alcoli adt
ne iTAfc
k. vi timo di Febbraio 1 $75 fu rinchiul da! popolo
nella cittadella , M. Gomezio
Bonozio nipote dei dal
cardinale Egidio di Spagna , che la fignoreggiaua con
1

lamogIie,e co figliuoli, & con aliai buona gente d ar-


me, doue era fi bene fornito di vettouaglia Se di col- ,

opportune alia difel,& il luogo era fi forte , che ben-


ch da Perugini, e da Fiorentini , Se altri collegati vi fi:

mandafl molte genti in aiuto del popolo, & andaroii


ui con le genti nofire Filippo Bafiari,& Giouanni C*
bi,ma poco,& Giouanni vi rimale per
fietteui Filippo

comandamento degli otto, nondimeno fi difel la eie


13 7 ^ tadlla dieci meli Se ad di Dicembre 1 ? 76" sar-
,

rend il detto M.Gomezio, Se vlcinne lluo con tutta'


la ida famiglia, & la terra rimale popolare fiato, & fit
tenui tre volte rotte, e {confitte gente, che vi madaua
al lccorl la ReinaGiouanna ltto laccordo dAnta
nio dAcquauiua fingulare amico, & compagno di dee
to M.Gomezio.,
1
Vedendo Papa Gregorio X I lpradetto quanto la
Lega prolperaua lopra le terre della Chiel, Se temen-
do che laltre non andallbno per quella medefima via
& malfime Bologna , tenne lgace modo , prima che
mand ,
compagna de
Se prel lldo della Chiel la
Brettoni, della quale erano caporali M. Giouni Mala
*j t
firetia*
Libro Qv a k t o. $6y
Uretra, & MSaluellro Buda, & erano numero 6000
huomihi cauaIIo,& 4000 a pi di grande fama,& di
crudeli, & Girai paura,e tanto lperbi,che eflndo do-
mandati le daua loro il cuore di entrare in Firenze ria
lpuolno che Ce vi entraua il ile v entrerrebbono el-
che farebbe luta diporta troppo ad Aleflandro , a
fi,

quello che ne lgui fu,che n poterono mai


Celare,
&
mettere pi in lui terreno de'Fiortini, in loro diilrec
to, & credette il Papa col nome di quella cpagnia Ipa
uentare i Fiorentini, Se innanzi alla venuta della man
d il detto Papa per loi ambalciadori Eirze M.Nic
cola da Napoli Sinilcalco di Prpuenza,&M.Bartolom
meo Giacoppi da Genoua Dottore di Legge, 1
quali pr
ferlno a Fiorentini pace col Papa, con lalciare in ioro
libert Perugia , Se Citt di Cartello, & fare delaltre co
i, che s Fiorentini piaceflono, pure che non andafl-
co piu innanzi con la guerra, & non molellaflno Bo-
' logna,ma Ialciaflnla alla Chiel, per quello fi tenno-
no molte pratiche Se configli di richieili,& dilibcrofli
di fare detta pace, Sconcordia con la Chiel, ma gli ot
to della guerra ltto quella pratica , e ragionamento
fludiarono il trattato,che haueano in Bologna, & fe-
eionla ribellare, di che i detti ambalciadori lnza con-
elulione li tornarono Vignone, Se comune il nollro
fegu forte nella guerra, fu tenuto allhora da molti buo
ni ,
e lui cittadini , che quello forte de rei partiti, che
ilcomune pigliafla noilri giorni, & la elpcrienza
ne fece la pruoua perche bench Fiorentini hauef- 1
,

fino voluto correggere^ faredilcredenti i prelati l-

perbi,maluagi,& ingrati, che allhora reggeuano,& go


Ni 4 uer-
.

fgS Histrib F10R.BMTINB


uernauano la Chiefdi Dio, no doueuano per in me
to mortificare,e disfare io flato delia Chief, co la qua
le i Fiorentini fono flati dvno animo, & collegati con

-tro a Viiconti di Melano, &


con quella coilegaz-ione
gli haueuano fmpre tenuti freno , per fgu che &
, disfatto lo flato della Ghief in Italia, il coute di virt
poi Duca di Melano ne crebbe tanto filo flato,che die
molte brighe , turbazioni, & guerre a Fiorentini,
mancando loro tlfauore ecclefiaflico,& oltre ci fpe
flanoflra citt indetta guerra tre milioni di fiorini,
diche fgu che i noflri mercatanti perderono molti
auuiamentijC traffichi per lo mondo, & forf per que*
fto fguirono poi le difeordie cittadinefche, per le qua
li il reggimento venne in mano de ciompi , & popo-
lo minuto
Fu la ribellione fpradetta della citt di Bologna in
quella forma cio, cne effondo i fopradetti ambafeia-
dori delPapa in Firenze fi Grana-
rubell il callello di

melo in Romagna , il cardinale Legato di Bologna vi


nud preflamente per racquiflarlo per la rocca M.Gio
uanni Aguto con la fa compagnia degli Inghilefi,par
ue allhora gli otto delia guerra hauere il modo del fa
re ribellare Bologna , il tempo non
quale forf alloro
tornerebbe piu,8e per fllicitaro il conte Antonio da
Brufcolijil quale alloro ftanza vi teneua trattato, & lui
fbito vana co piu di 1 000 fanti veduto partito M.
Giouanni Aguto , & con detti fanti entr in Bologna
ad 15) di Marzo 1575 con laiuto de quali il popolo
pref larme, & la mattina feguente pref la piazza gri-
dado viua libert, & corfno,5c pretrio tutta la citt,
; - &
1

Libro Qjarto. 5<fy


& a d 21 nefuronolenouellein Firenze , Se fecelne
grde feda Se allegrezza, Se fobico gli 8 vi mandarono
M. Currado Tedefco con grande quantit di gtc,ml
te altre terre fi ribellarono dalla Chief innanzi Bo-
logna in numero di circa 3 o.
s Tornati che furono gli ambafciadori dei Papa lui
Vignone,fubito die ordine far paflrei Brettoni in
Tolcana, Se appretto interdille IacutdiFirze,Se for-
mai piu graui procdl che pote, lppe ctro a Fiore
.tini,i quali Se le cagioni tutti fece recitare M. Iacopo

Zeua aduocatodi camera in presza foa, Sede Cardi-


nali, edi molti Velcoui,Se altri cortigiani di di Feb
braio 15 7 ^proteido il detto recitatore no intdeua
dire crro a buoni,Se perfetti huomini della citt di Fi
rze,ma ctro a rei,c aifleali,8e furo circa 1 6 capitoli,
narrdo molti benifici fatti pia Chiefa aFiortini, Se
conuers molti mali, Se vergogne,Se dni,8e ribellioni
di terre , Se hora vltimamente fatte pe Fiorentini alla
Chiel,Se hnalmete conchiul,che i Priori, e Gonfalo-
niere di Giustizia , e i 1 2 , Se gonfalonieri , e otto , Se
qualunche altro cittadino foto principiatore di queda
guerra come le foflno Ipecificatamtenomint^tut
ti sintendano edere richiedi douere comparire pedo
nalmte, per procuratore Vignone douere fare Io
ro Icul per tutto il mele di Marzo proffimo, altrimen
ti fi intendano eflfatto cadere nelle lntenzie narra-
te , 8c foritte nel Concilio fatto Lione lpra Rod>-
210 per Papa Giouanni XX 1 , & quelle di Papa Cle-
mente, &c. Se che i beni de detti Vficiali, Se Priori fi ih
tendano eflre chfcati,Se tolti loro, Se ogni perlna
che
,

57 H i storie Fiorenti ne
chegIitenelTe,& in ogni luogo, Se le perlbne eflre ve-
dute come lchiaui,5e quella richieda fu fatta in Fircn
ze in calendi di Marzo 1 5 7 j , Se piu fece accomiatare
^ Fiorentini jche erano in Vignone Se ncllaltre lue ter
re, comandando che doueffero hauere Igombro con le

pedone loro Se mercatanzie per tutto il detto mele di


Marzo, Se chi non fi partifl potefl eflre prel, ruba-
le morto,8e come ichiauo venduto.
Per quello mand il noilro comune Vignone per
filo ambalciadore, 8e aduocato il valente Dottore M.

Donato Barbadori , Se con lui il valente procuratore


Ser Domenico Salueilri, i quali partirono di Firenze
d $ di Marzo detto c molti ricordi di benifici.Se gra
di aiuti fatti alla Chiel,e Papi, Se Cardinali, e loro mi
niilri perla nollra citt con grandiflimi lpcndij,8e in-
fieme con quelli molte ingiurie riceuute dalla Chiefit
Se fuoi miniilri, Se come per piu volte con grandi lga
gitadi hanno cerco di torci la nollra libert , maflme
in quelli d profimi paflti, per la quale col di neceil
t conuenuto fare lega co Vilconti , Se fare ogni al-
tra col che se fatta per difenfione della nollra libert,
8c della nollra patria, per la quale ogni cittadino obli
gato piu che alla madre, figliuoli di fare ogni col pof
libile infino alla morte.
Come detto di lpra ellndo ito M.Giouani Agu
to al loccorl di Granaiuolo, di che lgu la ribellione
di Bologna , Se dandoli per Romagna vide attitudine
di entrare in Faenza , che fi teneua al legno della Chic
l, Se cntratoui la code, prel per ( d 2 ; di Marzo
e
con fare ogni . . . ... a* cittadini ai quella Se torre le don

ne>
& .

Libro Qj arto. 571


nc,& fanciulle dapparenza, & le vecchie cacciare fuo-
ri rapinare per io mondo, de limile i giouani andado

dentando per le citt altrui, &qudo hebbe rubata tue


ta la citt, la vend coli vota al Marcheldi Ferrara,
milfelo in pofIlIone,6c lui la ripopol poi , equandot
il cardinale Gebennel legnato da Dio do lnti , lne,

non vedere, anzi


pals chiudi occhi farcendo villa di
mand per detto M
Giouanni Aguto che venill ah -,

lui Celna per commettere laltro Ipauen te uole ma-

le inaudito, & per certo degno di nota d perpetua, d

fin'gularedrifamia come diremo innanzi. i


?: ! Giunti inoltri ambalciadori, & aduocati Vigno-
ne,cio M.Donato, de Ser Domenico francamente, de
inza alcuna paura rilpolno a procedi fatti pel Papa
contro a Fiorentini, inoltrando chiaramente non vo
leuano di ragione, & che ilPapa in quello piu rollo f-
guiua la volont che la verit, de la giuftizia, ma poco
valle, che deprimo dAprile 1576 fulmin la la ln Stza da
tadal Pa-
lenza prelenti M.Donato, & Ser Domenico, dalla qua pa contro
Fioren*
le il detto M. Donato itdo ginoechione,& capoic
a*

tini

perto appell vno Crocififlo , che era iui dipinto di-


cendo, Signore mio Giel Chrilto dalla lntenza pre-
lnzialmente data per lo Vicario tuo te come lupe-
riore , io appello al giorno ,
che tu dei venire giudi^
care il mondo, come da ingiuita, de vogliorol mente
pronunziata, molte ingiurie de verbali, de reali vdiro-
no,& riceuettono i detti noilri ambalciadori nella cor>
te, de molti Icherni, e derilioni, le quali lmprecon rk
animo lllennono , de ogni parte conllante-
Iellato
mente, & compiutamente rilpolno, & inConeillo-
i ro>
. .

57^ Historie Fiorentine


ro, & fuori in ogni luogo
Nel 1 3 -]6 d io di Giugno giuntano i fpradet-
ti Brettoni con le loro compagnie alla citt dAfti in
numero di 6000 cauaIlo,& 4000 pi, & dopo Io-
io il cardinale di Gineura gentile huomo di giade ani-
mo^ baldanzolo piu che luio capitano, & lperiore
di detta compagnia & oltre detti hauea fco 2 00
,

cauaIIo,& 200 baleflrieri, &d ip di detto mele li


partirono tutti ,& per la via dAleflndria della Paglia,
& di Ottona sauuiarono verta Tolcana , era al confi-
glio di detto cardinale M.Stefano della Colonnari Ve-
icouo di Narni,& M. Agnolo da Bibbiena , & giunti
Ferrara furono riceuuti dal Mrchel honratamente
prouedendogli de loro bifogni.ma derrata per dana-
io, & per laffanno del lungo viaggio pofrono quiui
alquati giorni, & perche in Firenze gli otto della guer
rafntirono, che il loro primo penfiero era di racqui-
ftareBologna, per vi mandarono lbito per riparo
molta gente darme cauallo, & a pi,& perlorp capi-
tano M. Ridolfo da Camerino nuouamente eletto, il
quale ad 14 di Luglio hauea pref lvficio in Firze,
& due d poi venuto Bologna ancora feciono i detti
otto pigliare & afforzare tutti i palli donde i Brettoni
poteflno venire in fu nollri terreni , & mandoronui
molte genti alla difef , & nondimeno feciono fgom-
brare in ogni parte
Et alla fine del mele dAprile parendo alla comuni-
t di Firenze, & a Signoti , che 1 fpradetti otto fi fof
fono molto bene portati, e con molta fatica, & tailici-
tudinc,c molto clltata la noilra citt, e difef la no-
" '

ftra
.

LB R O Q_V A R T O .
I

lira libert, donorono ciascuno per diliberazione de


configli vria calcia & vno pennone dellarme loro pr
pria, &c di /pra quella delia libert, Si vna coppa da-
riento, Se due tazze con dodici cucchiai, dencroui an-
che le loro anni di valuta lariento fiorini centq, o pii*

per ciaicuno, & furono loro mandati caia con gran-,


de pompa , e feda con donzelli filmigli di Palagio
& con molti filoni , Se volgaremente erano chiamati,
g|iotro fanti.
In quelli giorni M. Maggio , Si Marco di M. Pica,
r^ode Tarlati da Pietramalatennpno trattato in Are&
zo con certi loro amici Ghibellini dhauere vna por-
ta, &
rientrami con aiuto di certi Inghilefilbldati del
la Chicli, e firlue (ignori ,
fu icoperro il trattato , Si,

mandarono gli otto gente riparo, & lamag.


fiibito yi

gior parte de congiurati fi fuggirono^ ad alcuni che


furono prel fu tagliato il capo , & poco poi per detto;
trattato ai comune dArezzo die bando tremale! huo
mini delihauere Si della pedona, Si certi altri priuaro>,

Bo degli vtci

A di vndici di Maggio fu interdetta la- noitra -citt,

di Firenze > e leuato l vficio diuino per comandamene


to del Papa , Sedurci prefibi vno anno > bench perde?
principali ilennitadi per alcuni d pure fi diceuanc^
,

gii vfi,d.j-=ci;u,,per lo Spirito fnto , & SantaMaria


dAgolto, Palqua di Natale, la lttimanaSatayPalqua^
di Refurreflb , Si alcurie altre Felle
?
,
Se tutto fi of-
fe ricfi fi pati in Firenze per riuerenzas delia dnti(Ima;
Chiel , bench con grande noia delle perlbnedpii'i--
tuali. l

Ad
.

574 Historie Fiorentine


l .
Ad i di Giugno mandarono i Fiorentini folenne
ambalciata ai Papa a cercare pace con lui& per detta ,

cagione ne nudarono vnaltra al Re di Francia,& vna


alla regina Giouanna,Se vna al Re d Vngheria.
Indetto anno d 1 5
di Luglio i Brettoni per trae
tato dvno prete prelno il cartello di monte Giorgio
pred a Bologna dodici miglia, Se per inoltrare la Io
ro fierezza Se fauentare altri , quanti Italiani vi giun-
lno dentro, Se femmine da lei anni in sii tutti mifl-
no al taglio delle fade
Stando i lpradetti Brettoni intorno a Bologna in
teruenne vno cal particulare degno di memoria in
loda di chi per honore del lo comune n teme di met
ferii al pricolo della morte, cio, che due gagliardi di
detti Brettoni chielno di grazia al cardinale , e a M.
Ridolfo da Camerino di potere entrare in Bologna Se
hauutola ellndo incerchio con le nortre genti, comin
ciorono {pregiare molto i Fiorentini appellandogli
traditori Se vili, Se non rifondendo perlna multipit-
cauano nello fregiarli offerendo di difendere il loro
dire acorpo a corpo con la Ip ada in mano,vdendo que
Ilo vno Betto di Ser Matteo Biffoli da Firenze, che era
a quello cerchio fi fece innanzi offerendoli di difende-
re il contrario con la
fada in mano Se con qualunche
di loro, Se gitt il cappuccio in terra come d'vl, il fi
mile fece l'vno de due Brettoni, e riprelno lvno quel
come dvl , Se il limile fece con larro
Io dell'altro ,
Brettone vno fratello giurato di detto Betto, cheli
chiamaua Guido dAlciano da Siena, Se ellndo conce
duto loro il campo, vero luogo della zuffa dal cardi-
. e
Libro Qj a rt o. 575
il ale, Se d Bolognel & dato il di, al tempo debito co
parirodo iti campo con molti filoni, & bella copagnia
il dett Bette & il detto Guido, & n vegnndo i Bret
toni fi diceua,che per doueano edere dati loro per pri
gioni parendo a Brettoni edere vituperati mandoro-
,

fio pure in campo i detti due armati, & dopo alquanta


2ufta lvno ,
e laltro fu vinto Se dal Fiorentino & dal ,

Sanefi, Se abbatt Btto il filo tre volte da cauallo, Se


la terza il fer grauemente,& non volendo il cardinale
che lvccidell fece re Ila re la zuffa. Se aflgnogliele per
prigione, & Betto faccett,& ridonollo al cardinale, il

quale vedendo la cortefia,& la dolcezza dellanimo di


Betto lo f$ce & fecegli giade ho*
{montare da cauallo,
nore,& donogli larme & cauallo del Brettone, & ap
il

vna ci ntura dargento di grande pel, da quella


preflo
pruoua i Brettoni prderono molto lardire , Se rima**
ini! delio {pregiare e Firenze, & i Fiorentini
d cardinale {pradetto co fiioi Brettoni raggiran-
'

doli pure intorno Bologna faceua piu tofto guerra


lenta, che alpra fiaramucciando alle Volte per inuitare
de cittadini vici re fuori, Se coprire il trattato che te
neua dentro , uuedendofi di quello il luio capitano
&
M. Ridolfo da Camerino, temendo come era di trac
tato, tutto fi die alla guardia della citt di d , & di not-
te, & cercare lottilmentedi chiarirli di detto llpet-
to,e llando in quella lllicitudine ,
vno de congiurati
buona guardia , Se
inuilito per la dubitando non folle
{coperto per altri, venne legatamente M. Ridolfo,
prel da lui fidanza di fi, gli riuel ogni col, come do
ueuanodare vna porta, &: chi erano i principali del trac
ci i tato.
57^ Histori Fiorentine
tato, i con grande fnno di M. Ridolfo, tatti' fu-
quali
rono prefi, ci furono cinque fra dottori,, Se -altri prin
cjpal cittadini, i quali fnza alcuno tormento tutti co
felibro no eflre vero ci che gli era fiato riuelato , Se
per tutti a furore di furono de
popolo in fu la piazza

capitan a d 12 di Settembre, non permifl Iddio la de


firuzione di Bologna, la com
quale manifefiamente fi

pref farebbe futa, veduto la crudelt, che vs poi a Ge


fna detto cardinale, come fi dir innanzi.
Innanzi che fi fcoprifl det to trattato mand il car
dinaie foi ambafciaaori in Bologna, offerendo dipec
donare loro ogni ingiuria che haueflno fatto Santa
Chief, pure che tornaflno figliuoli del Papa Se filo
legno, tennonei Bolognefi grande configlio, prefnte
fmpre gli ambafciadori Fiorentini, che continuameli
te veneflauano due, fcambidofi di tempo in tempo
& infine per diliberazione fatta rifpolbno,che voleua*
no viuere libert ,
Se nella fratellanza ,
che erano co
Fiorentini, della quale cof fi alter tanto il cardinale,
che non fi pot tenere che non diceffe,che mai n po-
rrebbe , ne fntirebbe bene f non fi lauafl le mani,
Sci piedi nel fngue de Bolognefi, per la quale rifpofla
i Bolognefi affai piu forte fi riflrinlno co Fiorentini,
& il vedendo non riunirgli quelle, & poi fio-
cardinale
perto il trattato, & per Ilare in vano intorno Bolo-r
gna,& non douerla hauere fi part Se con i Cuoi Bretto-
ni sadirizz verfo Cefna per vernargli in luogo grafi
io, Se per potergli aoperare e nella Marca , Se per Ro-
magna doue foflno, Se affettare che diliberazione fa
r il finto Padre.
Vedendo
Libro Qjr arto. 77
Vedendo gli otto della guerra sbizarrito il cardina
le co loi Brettoni intorno Bologna , temendo che
lira ia non l volgert verlb i noitri terreni innanzi
che foflono bene proueduti a potere refiflere, lgace-
mente faceuano tenere con lui vno trattato fall per
tenerlo ancora vn poco a bada intorno Bologna per
mezzanit del calonaco de Bardi , Se nel dilcorl del
trartato auuilupparono co danari due principali capo-
rali de Brettoni, cio M.Giouanni Malartretta ,
&c M.
Francelco Buda,& fecionlgli per modo amici, che no
harebbono lguito il cardinale le folfe voluto venire
adoflo a Fiorentini, Se vedendo il cardinale il trattato
vano lgu la lua andata Celna,come tocco di l-
pra, perche oltre al vedere non potere hauere Bologna
intelanche n potere offendere i Fiorentini pegran-
di prouedimenti fatti, che allhora haueua il no ilio co-
mune lldo millequattrocento lance, Se dugento ar-
cieri cauallo ,
Se i ooo fanti malnadieri & douun-
,

che i Brettoni andauano , erano corteggiati dalle no-


ilre genti, Se giunto il cardinale co Brettoni Celna
poco poi fece vna crudelt, che non che prete, car-
dinale , ma farebbe luta dilnerta Nerone crudele ,

Herode, & quello fu che farcendo Brettoni mol-


,
i

ti difonerti portamenti, & danni a terrazzani, Se con-


tadini di Celna,dando loro per pagamento delle lo-
ro derrate pugna , Se ferite con molti oltraggi , ingiu-
rie^ vergogne, & eflcndolne molte volte doluto
al cardinale , che sera ridotto nella murata , daua loro
buone parole , Se neflma correzione ne faceua, il per-
che loro lnedolfono con mellr Galeotto Malatefti,
Oo che
b
57$ H ,w tori Fi o r b n t i .n e
che era col cardinale , come con loro {iugulare diferi-
ipre Si amico , Si lcondo.che li dille e dou loro dire
che l ne aiu radono con larme in mano,& gaffigalfon
gli per modo che lne rimaneflbno , il perche multi-
plicando le inhno entrare per le
ingiurie de Brettoni
cal rubare, Si vergognare, il popolo con i loro con-
tadini che torna,uano nella citt , giallamente pre fo-
no larme, Si vennono zuffa co Brectoni,dequa!i ve
cifono circa ottocento, Si n de minori, il reffo l fug
girono fuori, Si ridudanh intorno alla murata, Si non
voleua il popolo temendo di non cdie
lafoiare larme

incautamente foprapreh,M. Galeotro entr di me zzo


Si per fua operazione il cardinale con le parole perdo-
n loro largamente, dicendo, che conoiceuache quel
haueano fatto era futo loro forza, Si afficuran-
lo, che

dogh fopra il giuramento del fuo cappello , Si de foci


ordini iacri , Si fimilemente gli allicur M. Galeotto,
Si folto quelle fedi falciarono fanne, e tornoronl eia
feuno a luci mefficri ,
il cardinale hauendo il contra-
lio inanimo alla fede data , lgretamente mand per
fneflr Giouanni Aguto co loi Inghilefi che erano ,

foldo della Chiela , Si ffauanl per Romagna, il qua-


le lppiendo la cagione perche era chiamato, Se ve-
nendo acci volentieri, fobico fu cammino. Si giun-
ti furono medi nella murata, che Celnati nulla fn- i

tirono ,
Si ffauanl alle loro cal lnza alcuno follet-
to, il cardinale crudele, 8i difleale rompendo ogni
Ina fede data ,
Si quella di medr Galeotto ,
il quale fu
io ri lieto di quello grande male, fperndo che la cit-

t guaffa gli venid noi nelle mani, come interuenne,


velia
Libro Qjtarto. 571)
verf la fra , acci che iCefnati non poteflno pi- Crudelt

gliare configiio, ragunarfi , cacci fuori deila usura-


ta nella terra tutte quelle due brigate de Brettoni , Se
degli Inghilefi adofl a Cefnati come Iioni affama-
ti ribaldando prima i Brettoni che fi ricordaflno de*
loro compagni vaienti huomini cofi crudelmente
morti , Se che ne doueflono fare fi riuelata vendetta
che foflno temuti per lauuenire , Se diflfi che vag-
giunf fnza hauere riguardo alle perfne, il perche
i Brettoni infocati alla vendetta, Se gli Inghilefi alia

preda eflndo grande numero tutti corfro fparta-


mente per la terra vccidendo ogni perfna fnza al-
cuna mifricordia malli e femmine , piccoli Se grandi
infino trarre pe piedi i fanciulli delle culle , Se per-
cuotere loro il capo al muro Se quale llrangolare ,
Se
quale foracchiare appiccandogli gli vici , Se era-
no tutte le vie piene di corpi morti nel fango , la ma-
dre col figliuolo in colio , il padre col figliuolo, il fra*
fello con la freila con crudefr inaudite , & fu per gli
altari nvccifno molti ,
come f vi fcrificaflno ft

agnelli , fi che le piazze , le cal , & le Chief erano


piene di fngue Se di corpi morti , Se fu il numero de
morti cinquemila , pi , alcuni diflno di cinquemi-
la flamente, fcamp fuori chi puote fuggire della ter

ra, che in verit da gli Inghilefi erano dimoiati al fug-


gire, perche loro naueuano piu il penfiero alla pre-
da ,
cne alia vendetta , & ci fu del mef di Febbra-
io mille trecento fttanrafi , Se interuenneui vno mi-
racolo di D o I dimofirazione di quella inaudita
crudelt , fecondo che hauemmo da huomo degno
Oo 2 di fede,
5 So H ts r o rie
*
Fr orentine
Miracolo. di fede , che tutto vidde c gli occhi fuoi , & quella
che vno imperuerlato Brettone hauendo vccil al-
quanti di detti innocenti nvnaChiel, in (agliai*
tari l volle Ad vna figura di Santo Antonio hellemi.

vno coltello lnguinol lo fer, come


tri land V'3c;cn

hehbe cip fatto gli l appicc vno fuoco adolo alle


-^arnilmfitudine dvno. zolfanello niell nel fuo*
O ,acquando sippicca fuoco nellolio in vnapdet*
l y il- quale coli arrabbiato ardendo corl nln alla
marina , & gitrol in mare , Se lacqua del mare l

accel con lui inleme le inbianza d vna ardente for*


naee,Se mentre che durarono loffa di detto Bretto-
ne con grandilTuno rotnore ari Se confumato affat? ,

to il Ilio corpo il fuoco l Ipenl , Se quello- che ne fe-


ce fede gli and dietro inlno al mare , Se vide il tutto
-benillimo. :

Ancora in quelli tempi 1 lldati della Chiel rubo*


io no Ofimo Se altre caltela per non edere pagati de
,

loro Iidi.
Ad dodici di Luglio 1
) ~]6 furono raffermi gli ot-
tdellaguerraper lei meli cominciati ad 1 7 dAgoilo
plorami,Se quello per le loro buone, Se lgrete opera-
zioni, Se per effere nota la dilpofizione del Papaala
guerra, Se alla noitra disfazione, Se parendo piu adatti
quelli lguirla, cir fare nuoua elezione d'alrri^e gi
cominciaua a nalcere loro inuidia adoffo da piu al-
tri cittadini, che cominciauano ltta contro alloro, in-

tendendoli con certi grandi, Se faccendol forti al pala


gio della parte Guelfa , Se procurando contro alla lo-

ro rafferma,, nondimeno era tanta -.la grazia de detti.


wiA-1 vi j etra
.

Libro Qjtrto. jJ
otto in tutto il popolo , che poche fauc bianche heb
be ne configli la petizione della loro rafferma, hauen-
dola elfi propri) anche honellamcnte contradetta , Se
in quello tempo feciono i detti Otto ogni loro sfor-
zo dhauere pace col Papa per mezzo degli ambalcia-
dori noftri , che erano Vignone , ne mai poterono
trarre da lui le non volere guerra,& la noilra disfazio-
ne,& tutto fcciono not vno grande configlio di ri-
ducili , nel quale veduta la dilpofizione del Papa vin-
tamente fi diliber che la guerra fi faceflc francamen-
te, & con fllicitudine.
Dipoi confermato quello medefimo per bocca de-
gli ambafciadori ,
che tornarono da Vignone , cio
della pelfima dilpofizione del Papa contro alla noilra
citta, dinuouo parendo alla cittadinanza piu adatti,
& pratichi quelli otto a lguire la guerra, che altri no-
ni cittadini,di nuouo furono riconfermati per altri li
meli , cominciati quando fniua laltra riferma , & fu
dato loro autorit ai potere dare il di d'Ogni Sari prof
fimo , cui piacelfe loro vno gonfalone, vero pen-
none della nuoua arme della libert , &: oltre quello
prelno i detti otto llpetto delle ragunate delle com
pagnie de dilciplinati , che fi ragunauano nelle Chic-
mandarono pe Prio
le delle religioni de* frati, 6c per
ri,& [capi di dette religioni,^ comandarono loro lt-
to graui pene che non Ialciaflno lagunare nelle lo-
,

ro Chielc le dette compagnie , & coli fi mifl ad elfe-


cuzione,& piu hebbono balia pe configli di potere
fare pac col Papa, come parelfe loro otto, di quello
lgu chel Papa gli haueua per loi nimici mortali
Oo i M.Ri-
5 8* Bistorte Fiorentine
- M.RidolfadaC 3iTieEaojeflnd(p collegato mllzk
ga lui, ei fratello ,& Hlntfofi molto bene portato nel
o capitanato della guerra , fu di nuouo dei mele di
Nouembre raffermato:capirano per altri li meli prof*
lmi. : t : j . ,

Sentendoli tuttod-gli andamenti del Papa fi ordi-


n che in Firenze fi ragunalfnoinfieme tutte le am-
balcerie de CQlegati,che fu vna-magnifcenza veder
le,& furono tutti grandemente honorati & prelnta*
ti, e conuitati da nofiri Signori, & per tutti vintameli
te fi diliber,che ci che di guerra/) di pace fidiliberaf
le per gli otto della guerra , pel noitro comune, sin-

tendelfe dihbetato, e confermato per loro,


& perle S
gnorie,Ie quali rapprefntuano. mi..:- V
li lpradetto Papa Gregorio XI, lntendofi filo
fldo due le piu fiorite compagniedi gte darme, che
allhorafinominafiono fra Ghriftiani, & grande nu-
mero, cio Brettoni, Se Inghilefi, fece penfiero, che ve
nendo la fila perfna in Italia le lue forze douellbno
raddoppiare, aliai piu valere , & per tanto di 1 3 di
Settembre 1 $76 con laida corte part da Vignone, Si
venne Marfilia, & daMarfilia ne venne Genoua
d 1 8 dOttobre,& Imont Santo Tommal nelpa-
lagio dello Ammiraglio fratello di M. Domenico da
campo Fregolo allhora Doge di Genoua, & per tempo
contrario vi lprailette dieci d,& in quello tempo do
mand a Genouefi quattro col prima che acco-
-, li

miataflono i Fiorentini, & non trafficaffono con loro,


la feconda che entraflno con lui in lega contro a Fio-
rentini, la terza che traellono di prigione il fratello del
.

Libro Qjarto.
Re di Cipri , la quarta che gli concedeflno certi baie-
irieri,le quali tutte quattro gli furono negate, d &
28 fi part Se per tempo contrario entr in porro aiti-
no^ a d 4 di Nouembre nand porto Veneri ,
di-
poi Liuorno,doue Rette infino a d iC di detto me-
le, vna galea douera il cardinale
Se per fortu-
na torn Genoua, dipoi l ruppe a Scarlino, in que &
Radianza del Papa gli feciono molti honori i Pifam, c
Lucchel,& partili d i 7, per fortuna capit a Lun
e
&
gone pred allElba, anche vi iprallette per fortu-
na, & ad 22 del dettomele mori in Pila il cardinale
di Narbona lo cugino , il. quale lcondo l did tel
500 migliaia di fiorini a lmilitudine di S. Piero !

,
Se in
quelli d vna galea delia ReinaGiouna in lu che era il

cardinale de frati minori ruppe pred TaIamone,&


{caparono lolo le perlne, due altre galee in l che era
il cardinale di Firenze, & quello dalla Vernia partite
d porto Ercole Icorino inlino Gaeta, & ogni altro
nauilio l (parie chi qua Se chi l , innanzi che giugnef
fono Corneto & alcuni ne perirono ,
dipoi partitoci
Papa da Lungone, e con fortuna capit Piombino, di
poi Orbetello,8c poi giunl Corneto a d 4 di Di-
cembre, Se licenzi tutte le galee, lluo tre de Prouen
zali,le quali ritenne per lua guardia per timore del Pre
fettoda Vico, il quale haueua tre legni armati Ciuita
Vecchia Se faceua grandi danni ad ogni gente del Pa-
pa come loi nimici,& d 1 ? di Gnaio part da Cor
nero Se adi i 7 giunl Roma, Se douunche paflua
,

ogni perlna gridaua pace,c lui veniua per fare guer-


ra, Se disiare i Fiorentini
Oo 4 Come
. ,

5 #4 H istorie Fiorentine
Come il Papa fu in Corneto fcrill a Signori di Fi-
renze, che gli mandaflono Roma quelli ambafeiado*
ri, che erano iti allui Vignone, Se mand il fluocon
dotto , & quello fece ea malizia per mollrare di ha-
uere prima tentata la via della pat , che della guerra
nondimeno lbito vi fi mandorono ambafciadori,M.
Pazzino degli Strozzi , Se M. Alelfandro daUAntei-
Ia , Se Michele di Vanni di Ser Lotto , i quali furono a
"Roma ad venticinque di Gennaio, ben ri-Se furono
ceuuti ad olculum pacis , Se ribenediflbngli , Se molte
volte gli volle fco allamefla Se mangiare , Se dopo
molte prtiche vane fi partirono lnza alcuna conclu-
fione per le dilneile domandite, che il Papa faceua..
Et nella llanza che fece il Papa Gorneto fi ribel-
l Bollna ltto la inlgna della libert , Se mandaro-
no Firenze ,Se hebbono gente darme per loro dife-
f, & di molte altre vittorie in quelli d vennono nuo

ue in Firenze hauute contro gente della Chieli,& lo


ro amici, Furh contro a Brettoni , in Maremma con
tro a figliuoli di Rinuccio da Farnel , Se dellaltre
lalci il Papa Corneto il cardinale di Burgi per Lega
to del patrimonio ,
& della Marca : E ancora mentre
chel Papa era in Corneto mad quattrocento huomi*
ni cauallo Viterbo per offendergli, il Prefetto vici
di Viterbo con le genti de Fiorentini , Se col popolo,
dugento fra quali fu venti ca
c Iconfiflgli , Se prelne
ualieri Iprono doro, & ottanta gentili huomini

Tornati gli ambalciadori noitri dal Papa mutaro-


no in Firenze meflr Piero Gambacorti , il quale vera
venuto nchieila di detto Papa per trattare anche lui
la
,

L rB R O Qj ARTO.
la pace , Se in lua prefnza , Se degli ambafeiadori di
meflr Bernab, & de Signori,&de Collegi, & di vno
grande conlglio di richiedi narrarono parte par-
te ci che haueuano praticato Roma col Papa , Scie
lue dilnefte domanaite, Se per vnitamente fi prel
per partito pel noAro comune, che sattendeil oflr
uare pienamente la lega , Se guardare bene le.terre , Se
fare franca ,& lllicita guerra.
Et coli fegu, che in tefoll per M. Bernab e Fioren
tini, & gli altri collegati la peilma dilpofizione del Pa
pa, per metterli in punto alla guerra , ai nuouo prel
no i loldo del mele dAprile 1577 M.Giouanni Agu- , 377 .
to con la fua compagnia degli Inghileli , Se leuarongli
dal lruigio della Chielcon 800 lance, 5:00 arcie-
ri per tempo dvno anno , nel quale doueano hauere

fiorini 2 5omigliaia, pagandogli di tempo in tempo

per errata per tutta la Lega , che molto dilpiacque


chi gouernaua la Chiel, & diminu aliai il fiero ani-
mo del Papai ni .rncrrd-i oitdo
Eflndo M.Ridolfo da Camerino in lega co colle-
gati, Se honorato da Ioro,& malTime da Fiorentinidel
capitanato della guerra, & di nuouo raffermo, come di
lopra detto qual l folle la cagione mur propolito
Se accoAofli c la Chiel, Se il primo atto che fece fu, fo da Ca.
*
cheelfendo le gti della Lega intorno Fabbriano per h'cme
trad rc -
vno trattato che vhaueuano dentro, Se lppiendo M*
Ridolfo lhora,& il punto, che doueano entrare dtto
vand alquanto prima, & fu meflo dentro come huo-
mo della lega,& come traditore corf la citt per l,&
da quello punto innanzi fmpre aoper come nimico
de
. -
,

$$6 Hi sto rie Fio rentier


de collegati, & maffmede Fiorentini quello fu mol
,

to grato al Papa, Se per Io contrario inFirenze,Se per


fu dipinto per traditore ai palagio del podell , Se alla
Condotta, 8e alle porti maeilre impiccato per vno pie
de a vno paio di forche, Se miterato con diauoli intor-
no, come svf de traditori, Se rim afono di ci anche
inganati i Fabbrianefi,che male volentieri llauano ft
to la fa tirannia, come appar per lettere che preferii
detto M.RidoIfo , le quali efl fcriueuano di ci a Fio
rentini,Se fcriflngli gli otto piu lettere, che douefle la
feiare i Fabbrianef in libert, com e lui fece, fu che fu-
bito poi cominci fare guerra alle terre vicine, che te
neuano con la lega, di che da tutti i collegati fu repu-
tato traditore , Se doue in Firenze era fatto cittadino
fu sbandito per rubello, Se traditore
Di che fgu che il conte Luzo mandato nella Mar
ca con le noilre genti Sedi M. Bernab Se degli altri
, ,

collegati , San Souerino , 8e F rance


Se col Signore di
feo da Mattelica,Se altri gentili huomini della Marca,
che teneuano con la lega caualcarono fpra le terre di
M.RidoIfo allhora c 600 lance de Brettoni, che ha-
ueua del Papa, Se con molta fanreria in numero di piu
di 5 000, vici di Camerino , e mand al conte Luzo il
guanto della battaglia, il quale lui lietamente accert
Se con grande fella, & fbitamente con le fchiere fatte
vennono alla zuffa , la quale fu afpra Se grande per la
forzade Brettoni, infine come Dio piacque M. Ri-
dolfo fu rotto , il quale come vide le fe genti piegare
fi die alla fuga, Se ncolff in Tollentino, il conte Luzo

lguenco la vittoria corfe uiino alle porti di Cameri-


no,
,

Libro Qjr a r t o. 587


no, quelli efi Camerino /errarono le porti, & non voi*
iono cenere i loipmedelmi, che fuggiuano, prque
ilo ,Sc. pel nome del traditore fu il numero de morti.
So de prel aliai maggiore, per che morti furono ol-
tre a 2 00, & i prel piu di t ooo, con altrettanti caual-
h,So il conte: Luzo fece tre caualieri, cio il fratello , &
vno gentile huomo Tcdefco,& Francefc da Mtteli*
ca,che li port molto bene, & ci fu dOttobre r 77,
So il conte Luzo mand Firenze le badiere, chequi ha
ueua tolte M.Ridolfo, 5o a Brettoni /confitti , Scfe-
celne in Firenze grande fella.
Stimando Papa Gregorio, che al popolo di Firenze
non folle in piacere lvficio degli otto nelle loro opera
zionf, per lminare Icandali, So dilcordie, mand Fi-
renze due luoi ambalciadori, lvno de frati Minori, So
laltro di Santo Agollino , maellro in Teologia cialcu
no eloquete,So lgace, quali giunlno ad io dAgo
i

Ilo , So non vollono dare lettera, ne /porre amblciata


le non innanzi alpopolo, So per d 1
3 giulo alla lo
ro volont, i Signori feciono lagunare i loro collegi,Se
tutti gli vfici 8o grde numero di eie taci i n i -ri c he i i in
llla loro lla, poi feciono venire i detti ambalciadori,
i quali allhora prelntarono le lettere del Papa addine
te al popolo di Firenze con dimolrazione di paterna*:
le amore a loi figliuoli, molliado di volere fare ogni
piacere del popolo ,
So che lmpre hauea voluto fare
ma che Iainahzia,Sc lgacitdalquanti cittadini, che
l faceuano grandi So poflehtiy So ricchi per la guerra
non haueta patito, ne patiua che laChiel rieogrrolcef
per luoi veri dinoti, e fi^liuohiFiorentni; So;queio
chi .
' mede-
588 Historib Fiorentine
mdefimo effetto piu diflefmente diffono poi gli am
bafciadori con fimulate Se ornate parole , piene di &
Icandali, a* quali fu rifpoilo molto compiutamente, Se
per le rime dimollrado gli iniqui, Se inimicheuoli pr
ceffi di tempo in tempo de rettori, 8c gouernatori del
la Chief di Dio contro al popolo di Firenze, per occu
pare la fila libert, Se riducerlo in fruitu come ingrati
Se feonofeti de benefici, e fruigi riceuuti dal popolo
Fiortino , per le quali col era luto neceflrio prdere
larme per fa difcl , la quale fare non fi poteua fnza-
oflf dello flato, 8ehonore della Chief,Sc che gli ot-
to della guerra come buoni Se cari cittadini,8c amato-
tri, Se difenditori della libert del popolo di Firenze,

$ erano con pieno confntimento di detto popolo fe-


delmente faticati, 3e fatto francamente l'vficio loro,Se
coli fi fperaua che farebbono per lauuenire , Se infine
furono i detti ambafeiadori licenziati di vnito animo,
& volere di tutto il detto configlio , Se bene poterono
largamente comprendere, che alla confruagione del-
la libert, il popolo di Firenze era intero e vnito, Se Col
lecitamente veghiaua.
Haueano madato i Genouefi l'anno pafito vno lo
ro cittadino al Papaper loro findaco in ieruigio de Fio
reatini per li proceni , chcl Papa tutto giorno faceua
leggere in Genoua contro a Fiorentini , 8e anche per
gl'interdetti che poneua in Genoua
p cagione de Fio-
rentini, il quale torn del mele dAprile 1 $ 77 infieme
con vno ambafeiadore del Papa, Se impetr, che in Gc
noua poteflno (lare dieci Fiorentini per alcuno tem-
po, poi alquanto fi prolung, Se in detto tempo mad
iinoftro
.

L r B R T OC
R O Q_V A
iinolro comune ambalcidoii Genoua,& fu ai gran
de dilcordia dcllvdirgli fra il Doge,&; Jvficio de' dodi
jei,& conenne, che il Doge gli vdifl loza i detti 1 2, Se
bench il Doge mollrafl aoperarfi molto pe Fiorenti
ni, pure fi tenne ci andafl con troppa vilt,cfiderara
la grande auarria , che era fra i Genouefi,e Fiorentini;
- Et in quelli di interuenne in Genoua quali vno mi
oracolo dvno garzone di 1
4 anni , il quale andandoli
ipallndo Torio in vna gondoletta a due remi verl il
mare, i vri lo pinlno fra mare, e ilette perduto otto
vno remo perduto ,& lnza cibo, dipoi fu ri pie
d, co

lo,& menato vino al padre,difl era viuuto di certi ver


minuzzi, & fucciato la camicia molle di rugiada, & per
rimedio del caldo ,
che fu di Luglio- immollaua, la ca-

micia, Se mettcualcla in dolio molle


5 Pafirjdo il conte Lazo con le gti della Lega In pel
terreno di Fuligno come di nimici ,
qualche fi folle la
cagione il popolo lntendofi preilo dette genti fi leu
romore, & corl al palagio, Se entr dentro per for-
za , Se vcalno il nobile & famol caualiere M.Trin-
cia de Trinci, ilquale teneua quella citt come fignore,
l'otto i! titolo delia Chiefa di Roma, & per piu, vitu-
perio di lui ; lo gir raro no terra delle fineiire in l l.a

piazza ad 28 di Settembre, dipoi ripentuto tarpan >


doli cala riieciono loro lignore Currado de' Trinci.
Come narrato di lpra M.Giouanni Aguto pref
per le la citt di Faenza , Se rubatola vende giilcio af il

Ma chele di Ferrara, la quale, ATore de Manhedi gli :

eolie d 140 Ago ilo per trattato, (ihehebbe drroc


certi ciradiniFaentini,.nw<; aiiHOiSefauore delie rTe
. .

fyo Historie Fiorentini


genti della lega,& lubito attediarono il catter, il per-
che quelli che y'erano dentro , fra pochi d sarrende-
rono patti ( fra certi d non foflbno lccorl , Se paf
iato il tempo Io dierono
Del mele di Giugno M. Galeazzo Viiconti riebbe
Vercelli dal Papa & per danari, che fu col molto bia-
fimata ,
che folfono venduti l fedeli huomini alla

Chiel
Del mele di Agoio eflndo nella lega la citt di Boi
fena , certi loro cittadini traditori della loro patria vi
millno dtro genti della Chiel, che la miflbno lc
comanno, Se prelnui molti prigioni dogni maniera,
poi la Ialciarono in delegazione.
Per la lpradetta orinazione del Papa nella guerra
dinuouo del mele di Luglio 1577 furono rieletti , Se
cfermati nel loro vficio per altri 6 meli gli otto (pra
detti della guerra, bench con ogni infanzia loro ao-
peraflno in contrario per Ieuarl da dodo lodio, Se la
inuidia, dicendo, che per honore, per fatica che fof.
le era bene, che ne participallno gli altri cittadini ,
Se
non poterono ottenerlo per la grande fede, che il po-
polo haueua conceputo in loro per le buone operazio
ni,ma pochi d poi piacque Dio chiamare a le vno di
loro ci fu Giouanni di Francelco Magalotti luio Se
buono cittadino, al quale fu fatto per lo comune gran
didimo honore al lppellirlo alla Chiel di Santa Cro
ce, Se inluo luogo fu eletto Simone di Rinieri Peruz-
zi ,
il quale allhora era inleme con altri ambalciadore
ai Papa, ad Anagna per con lui pace.
trattare

La dilrdinata voglia che haueua M. Giouanni de-


v* gli
.

L I B R O Qjr A R T . r
fp l
gli Abergtti Velcouo dArezzo, & profelEohe mo-
nac , di venire alla, degniti del cardinalato lo mode 3
cercare .trattato in Arezzo per ridurlo alla diuozione
dei Papa,& per ad 50 dAgoito armato co luoi c*
giurati ieu remore in Arezzo, gridado viua la Chiel,
li popolo
quello grido fi dello, Se prel larme, grida
do .viua il popolo & libert, e veggdo il Velcouo, cir
il luo penliero non riulciua, fi fugg delia citt co loi
congiurati, & la terra rimale in libert, & con ia lega
Non ollante la forza de Brettoni & altre genti che
ilPapa haueua, n che dopo lafua venuta in Italia lui

racquiitalTedi quello, che haueua perduto, mal del c-


tinouo ogni d perdeua di nuouo in lua vergogna , Se
giudicio
,
per che del mele di Settembre gii fi ribell
San Lupidio nella Marca, che faceua piu di 1 yoo huo
mini,& M. Ridolfo da Camerino che sera accollato
c !ui,& ribellatoli dalla lega fu tolto la terra di S. Ma-
ria in Giorgio c grade la vergogna^ poco poi perde

anche la Chiel il caldio della Serra, & per rimedio di


qile col mdaua il Papa M. Ramondo Ido ni pot c
la compagnia de Brettoni, perche caualcallino infino
in fu le porti di Firenze, vnono infino in Marema, Se
combatterono GrolIero,& non che ThauelTono, ma ri
ceuettonui dno grde, perche i Fiorentini vi mda
rono loro gte caualio, Se pi lotto il capitanato di
M.Giouanni Agutoli quale ripar in forma, che le det
te genti deiPapa non ardirono venire piu oltre , ma
fi tornarono indietro con danno, e vergogna,dipoiM*

Giouanni co luoi Inghilefi fi torn verlo Perugia , Se


canai c le terre della. Chiel, guaitando do che troua-
. .

592- Historie Fiorentine


ua, Se in quelli d furono caualcate da gcte della Chic
l anche le terre di M.Ridolfo da Camerino con arilo
ni Se danni di prede, & di prigioni
Del mele di Luglio in quello anno fi partirono di
porto Veneri vndici galee lottili Genoueli,le dieci ma
aauano in Goilantinopoli allo Imperadore per lruir-
Io contro a Viniziani laltra andaua in Cipri, ma tor-
naron pure poi dAgollo le dette dieci Genoua, Se fu
forf quello il primo lme di che nacque poi la guerra
fra i Viniziani, Se i Genouefi
Gli ambalciadori nollri, che erano itati ad Anagna
col Papa per trattare la pace , tornarono in Firze d
quattro dOttobre , Se d 6 di Gennaio narrarono in
vno grande configlio di richielli ci che dal primo d
allvltimo haueano praticato con lui, per la quale nar-
razione manifellamente, Se vnitamente fi giudic per
ciafcuno.chel Papa ci llraziaua , Se per neluno modo
voleua co Fiorentini altro che guerra, il perche vnita-
mente fi diliber per tutti che francamente sattendef
l alla guerra c metterai Ihauere Se le perlne, per far
Io digredente della la lperbia Se odio, Se doue infi-

no quella hora serano vbbiditi in Firenze i loi inter


detti, fi configli pe Dottori canonici , che veduto lo
ingiullo odio ,
che portaua a Fiorentini che fi potelfc
per lo innanzi non vbbidire li interdetti ,
Se douellfi
celebrare continuo Diuino vficio, Se coli fi diliber,
il

cominci ad 7 dOttobre, apprell per dimollrare


bene chiara al Papa ladilpofizione de Fiorentini fa-
re guerra con lui, a di di detto rnele pe* coligli op-
portuni fi rifermarono gli otto per vno anno oltre al-

la
. $
Libro Qjarto. 59
la riferirla fatta dilpra, che veniua durare il loro vii
ci infino d diciotto di Febbraio 1578, quello di-
Ipiacque molto al Papa perche bench por rafie grado
,
odio a Fiorentini, pure intendendo
la loro deposizio-
ne, & la forza de loro danari, & che co loro trattati ha
ueuano fatto ribellare dalla Chicli tante terre, intrepi
d aliai la ferocit dellanimo fiio,& lgretamente mof
leM.Bernabo con inoltrare in lui cfidenza,che fi do-
uefl intromettere a cercare per lui pace col noltro co
mune,per molti che conolceuano lanimo maligno del
Papa , fi ltim che per quello modo lui volefl mette-
re aiuifione fra la lega, ma come a Dio piacque preue-
nuto dalla morte non Io pot fare , quella riforma de-
gli otto fece molto gonfiare gli animi de cittadini del

Ja ltta alloro contraria, per modo che aoperorono ta


to, che miflono la citt Se l in grandi dubij, & gran
di pericoli, come fi dir innanzi
Bench lanimo del Papa vario , & inconltante to-
gliell a Fiorentini la Iperanza della pace pure nera-
,

no tanto volontarofi,che ad ogni ragionamento di pa


ce, prellauano gli orecchi.
In quelli d mand Papa Firenze per luo arnba-
il

Iciadore il Velcouo d Vrbino ,


inoltrando volere pa-
ce, e Ipoita la la ambalciata con buona volont de'
Fiorentini nand Melano,
& per parte del Papa fece
commeflonc in M.Bernabo, come in filo confidente
di trattare detta pace, & Fiorentini anche nudarono
i

loro imbalciata M. Bernab pregarlo che doueflc


prendere fatica di praticare ,
& conducere perfezio-
ne detta pace , & per meflr Bernab ordin deflre
Pp io
$94 H i ito r. ie Fio re n tinb
in perfona Sarrezana.e che quiui sadunaflbnole aro
baiciate cl mandato a poterla praticare^ conchiudc*
, c fermarej& collguhche il Papa vi mand ilcar-.
dtgale di Menlj & lrciuelcouo di Nerbona Ilio pa^
ferite , Se svenueuiambafeiadori del Re di Francia ,
Se
delia Rcina Gouanna per fauoreggiare detta pace , Si
tl noftr comune vi mai)d altri ambaiciadon,i quali;

t trpuarono con M.Bernabo Parma, con lui nan &


clarone Sarrezana doue giuntano a d 1 1 di Mrzoi
\ Si lobito furono alla pratica , Se g erano in ragionai
menti, che detta pace coflafl alla lega per reftituzione
dedani delia Chief ottocento migliaia di fiorini in te
po di quattro, vero cinque anni,de quali circaia me
t ne toccaua a pagare a Fiorentini, Si il redo a gli al-
tri collegati ,no parendo a* notri ambataiadori da
Si
formarlainza nuouo clntimento dei notro coniti
he y ne yennonp tre diloro a Firenze , & ritornarono
in l con nuoua licenza del fermarla & M. Bernab ,

anelala flliciraua perche doueuade detti danari ri-


sortane certa parte dal Papa pe' fatti di Bologna , 3c
appettandoli in Firenze ogni hora la nouella deltare

colo, fcrp dtta pace , interuenne vno miracolo degno di


farne memoria, che dando guardie tutta notte alla
porta .San Friano per aprire lo {portello al fante che
qualunchehora venifl, a d venti-
recalle la nouella
f^ tce ^1 Marzo 1378 hore due fu picchiata la porta
*j7* .

forte, Si domandando le guardie chi era , rilpota vna


boce forte Si difl , aprite toftoche ce buon e nouelle
Si vliuo , 8i quella boce vdirono anche altri vicini oL-
trealle guardie, i quali lubito vtairono fuori , gridan-
& , i **
'
do
Libro Qjtarto.
do vliuo venuto, Se habbiamo pace,3c in poco di ho
rafu (parta quella nuoua per tutta la citt , Se vlciuaa
noleperlne delie cal co lumi in mano fedoni
molti fuochi, Se molti cittadini andarono al palagio
de Signori , Se trouarono che nefluna nuoua n'era in
palagio , perche aprendo le guardie lo (portello della
porta per lperecni haueua picchiato , Se detto deta
ra bocc, non Vi trouorno pedona, ne alcuno di quel
li di fuori che vhauell veduto perlona, il perche i cit-
tadinicon grande marmglia l tornauano cala , Se
conuenne anche che i Signori vedendo tanto cornino
uimento nella terra di notte per loro bando comandai*
fino ltto graui pene, che ogni pedonali tornalTe in
cala, Se neflbno vlfl fare flla , fuoco , le non ln-
tilTc lnare la campana "grolla de* Signori alla dillelg

& come fi dir innanzi , In quello punto che fu pic-


chiata la porta SaoFriano fi trou poich palio di
quella vita il lpradetto Papa Gregorio vndecimo]in
Roma , Se anche ci fu poi lettere da nollri mercatan-
ti, che in quella medefimahora sapprel fuoco nel pa
lagio papale in Vignone lnza poterli lpere come , Se
ari circa le due parti lnza poterui mai rimediare,po
d diciannoue ai Marzo ci fu lttere da Roma, come
ilPapa era malato di male di pietra per modo che noq
poteua campare , di che (bito ne furono auuilti M*
Bernab , Se i nollri ambalciadori Sarrezana impo-
nendo loro , che non fermalTno alcuna col , perch
di certo il Papa ra morto, come morto , dipi ad
primo dAprile mille trecento lttantotto ci furono
lettere vere &
chiare , come il Papa dett era morto
Pp a di
5 96 H istorie Fiorentine
di male di pietra in grandiffimo tormento & pene,
Se- tagli amen ti di membro, &
apunto in quello puli-
to, &hora che fu picchiata la portai San Friano,
diceuafi per moiri, che detto Papa fu figliuolo dvno
Morte <Ji
altro Papa, fu fppellito con grandiffimi honori in
Papa Gre
gorio x i. , Roma come , finchiedeua alla lua degniti, & fu te-
nuta la fa morte grande , & buona nouelia per la no-
ifra citt, perche era opinioni dimoiti, che Ben che'
per non potere fare altro hauefl confntita la pace , fi

teneua certo, che non lHarehbe oflruata, ma che ha-


rebbe pref quelli danari fatto poi peggio che pri-
ma, per che molte volte haueua giurato di non; poli*
re mai, che disfarebbe Firenze, & quello non pcrmill
Idio,anzi nel fiore de fuoi maluagi penfieri lo chiam
a f con dura,& afpra morte , per bene 3c ripof di tue
ti gli Italiani de quali era fingulare inimico lui, e tutti
i fuoi parenti, & amici : la fa morte bench piacefTe in
Firenze quali ad ogni perfna pure difpiacque ad al-
,

quanti cittadinfche ltto il titolo della Chief di Ro-


ma nutricauano, & accrefceuano loro ftta , la quale fi

credeua,che fgretamente fufl nfcaldata, &c manrenu


ta dalla malizia di detto Papa in deflruzione, & disfa-
cimento della noilra magnifica , & nobile citt Firen-
ze, & forf f fofl viuuto con iopere de detti malua-
gi cittadini, gli farebbe forf venuto fatto.
Hora tornando pure n offra materia come la detta
nouelia di detta morte del Papa fu chiara Sarrezana,
il cardinale il imolato dalla volont del ritrouarfi Ro
ma alla elezione del nuouo Papa ruppe ogni ragiona-
mento di pace Se fbito
, fi. part , &. rornofl Roma,
Se
Libro Qj arto. $97
& i noftri ambalciadori fi tornarono Firenze ,
doue
fi fece bienne vfci,& celebrazioni per la morte di dee
1

to Papa, bench ci fufl poco amico.


Nellanno paflto 1377 del mele d'Ottobre vrio
Matteo da Portico co loi compagni ftanza del con
te Francelco da Doadola , il quale sera ribellato dalla
lega,& accollo fl M. Giouanni da Berghettino ribel
io dei comune di Firenze prel il cartello di Portico, il

perche per Io noftro comune vi mand molte genti


fi

a pi,&dcaualio ltto il capitanato di M.BghiBuon

delmonti.
ncora in quello anno del mele di Febbraio la gen
te delia lega, che era pred Fabbriano entrarono di
notte per vna fogna in Fabbriano , & per forza vinfo-
o la terra, & milnla rubaci lldati che verano de
tro per M. Ridolfo con fatica fi riduflno nel caflro,
& prelno anche piu cartella di quelle di detto M. Ri-
dolfo , & fecionne come haueano fatto di Fabbriano :

Non oftante la lega, & i benefici ,


che i Boiognefi ha-
ueano riceuuti da Fiorentini demonllrazionc del lo-
ro inconrtante animo, nellanno paflto fi fece in Bo-
logna vno configlio di circa 676 huomini, nel quale
fi diliber,& ottenne, che tri egua, pace, qualunche
altra conuegna fi poteflhauere col Papa l pigliafl,
ben aggiunlnoper colore, che non fi intendeflf
vi
re contro al comune di Firenze, ne cotto gli altri col
legati , 8c allhora la triegua con gli altri collegati era
ferma per due meli, gli ambalciadori del nortro conni
ne, che continouamente vi ilauano per paura del Io ;

ro volubile animo, & conleto al giogo della tirannia!,


Pp J fc
59 5 His tori e Fior e nt i n b
& per ildegno di quello lubito fi partirono, & appref-
Co di loro tutti i lbJdati,e a causilo, & a pi, che v era-
no del nofiro comune di Firenze.
Morto Papa Gregorio XI nella citt di Roma,efat
te le file eflquie, fgu fecondo che habbiamo fntito
da perfone degne di fede, che vi furono prefnti, che i
Romani fi firinfno inleme , Se feciono deliberazio-
ne di pregare dolcemente ogni cardinale in particola-
re,
& poi tutti infieme che douefi loro piacere di eleg
Romano, almeno Italiano, Se cofi feciono
gere Papa
domandandolo loro di grazia, Se con ogni Immanit,
Se da tutti hebbono buone Se cprtefi rifpoile, bench
generali,& vero che volgo ignorante porgeua per 1
il

citt parole piu baldanzol , dicendo alle piazze , Se a*


canti vofemolo Romano , Se quelle parlanze fntiua-
no tuttod i cardinali da i loro familiari,che lvdiuano
dire per la terra. Se lppiendo le condizioni di quello
popolo eflre leggieri,corrente,& fiero, e di poca confi
derazione, per innanzi che fi rinchiudeffono in Con
clauio fi adunorono infieme nella Chief di Sato Giu-
liano^ quiui di nuouo tutti infieme Se in difparte fu-
rono pregati dal popolo dogni qualit piccoli,^ gra-
di di quello medefimo,cio che deflno loro Papa Ro
roano, Italiano, & hebbono limili Se piaceuoli rifpo-
lle , Se in quello luogo comtniflbno i cardinali M. di
Limoggia , il quale era il piu pratico Se il piu lgace , e
afluto, che fofl in tutto il collegio de cardinali oltra-
montani penlre. Se ordinare come poteflono fnza
Romano, detto cardinale era
frutto placare il popolo il

fingulanflmo amico dvno M.Bartolommeo Ardue


Libro Qjr arto. $99
touo di Bari, il quale per auolo era Pilnodvno cartel
lo detto Perignano,
& per padre Napoletano, e il quale
vtito di Perugia tutto tempo della tia vita sera al-
il

leuato,e cretiuto in corte di Roma, e Auignone,8e co


molti , e grandi honori tmpre era flato carezzato dal
Papa, & da cardinali,^ lungo tempo era flato vicario
del cardinale di Pampalona vicecancelliere del Papa,
coftui sadirizz il detto cardinale di Limoggia, 8c a
lui domand conflglio che modo gli pareua, che i car-
dinali haueflno a tenere di ctentare il popolo di Ro
Kiainza perdere, Se disfare la corte oltramontana, Se
dopo molti ragionamenti hebbe per configlio dal det
to Bartolommeojche eleggeflno vno Romano in pa
role , Se vno oltramontano in fatto Piacendo quello
:

cfiglio al card inaie, & reputandolo puro, Se leale, poi


che cardinali furono rinchiufi in Conclamo,Seflatoui
piu,e piu d, per moflrare che ponderatamente, Se co
matura deliberazione veniflono al fatto , Se penlndo
chel detto M.BartoIomme fufle buono alla loro fac
cenda, con tutte le boci oltramontane lo eleflno in
Papa, Se di prefcnte mandarono per lui. il cardinale de
gii Orfini, il quale con molto, Se lllicito procaccio cer
co haueua di eltre eletto dimando che quello, che ha-
ueano eletto folle oltramontano, fi fece vna fineflra,
Se gli amici tlo i, che molti
vene erano intorno alpet
tando che lui folfe Papa, dille loro, che eletto haucano
Se oltramontano, colloro adunorono lubito giade par
te del popolo, Se vennono al luogo doue erano i cardi
nali,8e contro alloro tanto impeto feciono, che gli co
rtrinlno fuggire ti pe tetti, Se alcuno ne frettarono
Pp 4 piu
.

rie Fiorentine
piu tolto per terrore, che per fare loro male, infine per
placare popolo chiarirono come haueano eletto Ita
il

diano , cio M. B.artolommeo da Napoli Arciuelcouo


Eiezione di Bari, Se nominaronlo Papa Vrbano V I , & ad r
d Aprile ne fu lettere in Firenze della fua elezione fat-
ta ad otto del detto mele , Se lubito fi eleil in Firen
ze vnaambalceriache andafle a lui per cercare dhaue
re pace con lui , Se per Ieuargli ogni Idegno fi dilibero
di riporre, Se oiruare lo interdetto, che era leuato, Se
coli fi fece ad \6 di Maggio , Se d 17 partirono
andaronne Romamolto horre-
gli ambalciadori, Se
demente, i nomi de quali furono quelli, M. Dona-
to Barbadori giudice ,
Bindo di M. Iacopo der Bardi*
M. AlelTandro dallAntelIa Dottore, Mi Mainardo Ca
ualcanti caualiere, Veri di Cambio de Medici, Matteo
di Iacopo Arrighi, M.Pazzino degli Strozzi caualiere,
& Stoldo di M. Bindo Altouiti.
Del mele di Luglio lguente fi fuggirono, Se ribel-
larono quattordici cardinali oltramontani dal detto
nuouo Papa, Se andaronne ad Anagna, e dipoi Fon-
di^ allhora era quello Papa Tiboli poi ai Settem- ,

bre venne a Roma.& allhora Icriflbno detti cardina- 1

li per tutta Chrifiianit ,


come quello non era vero
Papa, Se mandarono i Brettoni addio allui e a Roma-
ni, Se teneano in Roma cailello Sant Agnolo , Se quat

tro cardinali Italiani, cio quello di S.Piero,& quello di


Melano, Se quello degli Orfini, Se quello di Firenze fi
miflno in mezzo fra il Papa, Se i cardinali fuggiti , Se
in detto mele mor il card inale di San Piero , & jLPapa
rimale llo
*
ex. - 7 1 Di-
Libro Qjarto.
; Dipoi d ventiltte di Settembre 1578 furono
nuoue, e lettere in Firenze , come i detti cardinali fug-
giti haueano eletto vno altro Papa,cio il cardinale di
Gineura, che fu quello, che condud i Brettoni in Ita-
lia, Se che fece la crudelt Celna, & vend Vercelli, Principi
della feif.

Se altre terre del Piacentino meflr Galeazzo, Se no- ma di du


Papi.
minoronlo Papa Chimento lttimo, colini rimen i
detti cardinali , e tutta la la corte Vignone , Se Pa-
pa Vrbano lpradetto fece di nuouo ventinoue cardi
ma li, Se rimall con la fu a corte Roma , & coli fu
diuil la Santa Chiel fra due Papi, con grande loro
vergogna , & confusone di tutta la Chriilianit ,
Se
bench hora i detti cardinali ribellati Icriuelfono per
lo mondo ,
che Papa Vrbano non era vero Papa , pri-
ma nella la elezione haueuano fcritto il contrario*
cio che lhaueano eletto legittimamente per vero Pa
pa Se per da tutti i Chriiliani fu reputato Papa Vr*
,

bano per vero Papa, faluo che da Francelchi.


Dei mele d Agodo mor in Pauia M. Galeazzo Vi-
iconti, Se in fuo luogo rimale lignote M.Giouni Ga-
leazzo conte di virt.
A d primo dOttobre furono lettere in Firenze da
detto nuouo Papa Vrbano fllo , come haueua Iella-
to via tutti i procedi fatti contro a Fiorentini per lo
filo antecedere, Se fermato con loro buona pace,
& ad ventiquattro di detto mele l public in Firen-
ze in l pergami , Se in lu la piazza de Signori, & ven-
neci due Penitenzieri ad adoluere ogni perlna do-
gni col palpata , Se fecelne grandidma feda , Se
fuochi .

E in quello
. . :

6z Historib Fiorentini
E in quello tempo anche i Perugini saccordarono
con lui, Se riceuettono da lui buona pace.
E lantipapa detto fece di nuouo li cardinali tre
delRegno, & tre oltramontani
E del mele di Gennaio venne in Firenze per amba-
feiadori della Reina Giouanna , M. Mainardo Caual-
canti, Se vno Arciuelcouo per confortare i Fiorentini,
che teneflno con Tanti papa , come faceua ella proife
rendo piu vantaggi, che n haueano da Papa Vrbano.
In quelli d mor di libito in Vignone il cardinale
diTroana lrmonando contro Papa Vrbano , & in
quelli medelmi tempi mor nella Magna Io Impera-
dor Carlo
Et in quello medelmo tempo, Se di Gennaio capi-
tarono in Firenze due cardinali di nuouo eletti da Pa-
pa Vrbano, che andauano i lui Roma, cio TArciue-
feouo di Lanzone , Se il cardinale di Vercelli della cali
dalFielco.
E in quello medelmo mele arriuarono porto Pi-
fino quattro cardinali Limoggini di quelli che furono
di Papa Gregorio XI, che nandauano inProuenza
due galee di Prouenzali , Se andaua-
allantipapa in l
no rubando chiunche trouauano.
Ancora in detto mele vennono in Firenze amba-
feiadori del Re d Vnghcria,i quali lgnificauano la la
venuta allAprile per pigliare reame di Napoli dopo
il

la morte della Rema Giouanna, &


come voleua llle-
nere.&credcre in Papa Vrbano, Secoli mandaua adi-
re alla detta Reina , che facefl lei , Se per l diliber
dimandargli ambafeiadoxi incontro prolfererglil
^ Adi
.

L I B R O Qjr ARTO. 6o$


A d o di Febbraio li cominci fare Io Squittino de
i

Signori, Se Collegi, che fi chiam de]lvnione,& in do


dici d fi compie.
Et in quelli d fi rubellorono certe cartella da Geno
uefi difleli per fattura di M. Bernab, & in piacere de
Viniziani, che gi cominciauano ad aiflrfi co' Geno-
uefi , mandoronui i Genouefi gente , Se pacifcaronfi
con loro, che fu aliai dilpiacere a Viniziani, perche ln
cadette cartella non poteuano i Genouefi armare ga-
lee contro loro.
i A do d Aprile M. Giouanni Aguto capitano del
i

la Lega co fiioi Inghilefi, Se co Brettoni, Se altre gen-


ti fi part di valdArno, & di Valdinieuole, & paflro-
no in Ebardia petizione di M Bernab p fare guer*
,

ra Verona quelli della Scala, che n erano Signori, s


Ad 24 d Aprile pure in detto anno venne Geno
ua vno notaio Viniziano , 5? sfid i Genouefi per ma-
re, & per terra per parte de Viniziani, Se coli 1 Geno-

uefi loro. oiinhaK jfefrs -oralktwu off?


.
-

E poco poi i Genouefi Ieuorono le inlgne del Re


dVngheria in l dieci galee , che mandauano contro
a Viniziani per entrare nel Golfo , le quali ne mari di
Gaeta fi Icontrarono in quattordici Viniziane,le quali
ne prelno cinque delle dieci dopo molta zuffa per di
fetto delle altre cinque,che fi fuggirono Genoua,per
quello i Genouefi di nuouo ordinorono d annarne v '
ti r Se tu quelli d fu romore in Genoua , Se disfeciono
Doge M. Domenico "da campo Fregolo , Se di nuouo
eleflno M.Niccolol da Gualco , Se vno loro corlle
con tre galee prel piu legni, & robe de Viniziani
,

04 H istorie Fiorentine
E poco dipoi paffrono (pra Porto Pilnodicior-
to galee di Genouefi armate, 8c Trau in Schiauonia fi

(centrarono in trentacinque de Viniziani , ma le Gc-


tiouefi fi dierono fuggire, & per elfere lottili, & leg-
gieri (camparono, & le Viniziane erano grolle , i

% Et in quelli tempi i frieridi Santo Giouanni hebbo


no vna grande rotta m Romania da Greci,6c Albane-
fi, & funne fra prefi, e morti circa 4000.

- E in quello anno medefimo M.Bernabo fece accot


do con quelli della Scala Signori di Verona.
/
| .

G L I E neceflrio volere bene fare intendere le

E cagioni della grande nouit,& reuoluzione quali


incredibile, che fu in quello anno in Firenze tot
Ilare alquanto adietro delle col pallate, & mafime
al fatto dellammunire , come fu tocco adietro nellan
no 1 3 5-7, & poi nel 1 3 (To, Sedei trattato, che per fimi
le cagione fu in Firenze pure infino allanno 1 5 71 la
,

faccenda fi pals piu leggermente , che pel pallate ,


per l*auunire,nondimeno di d in d crelceua la ingrc
trazione negli animi de* cittadini, ma occultamte per
paura di peggio, & ellndo venuta quella pelfima ope
razione tanto che ogni artefice , 6c buono cittadino
quantunque folle di nazione, danimo Guelfo, viue-
ua ltto quella paura d ellrc ammonito, fatto rime
dire, entr Gonfaloniere di Giuilizia d primo di Set
fbre 1371 Vguccione di Riccardo de Ricci, il quale
per porre fine, freno a tanto disfacimento della citt,
diede opera, che per gli opportuni coligli fi prouidde,
che i capitani della parte Guelfa follono <) & che i z
-
foflno
Libro Qjarto. 6 o$
fodono delle 14 minori arti , & che nefluno potefl ef
fre ammonito ( prima n fofl deliberato per le due
parti de detti capitani con 24 altri cittadini , i quali l
tradii no ltte, Se fortuna dvna boria, che a quello
fine l facelfe de cittadini Guelfi , Se dilcreti, Se limile
mente poi ad altri prioratichi fi fece dellaltre proui(9
ni limile in tcnzione,& bench nel principio svlfli-

no bene, pure finalmente per diabolica mitigazione fi

praticoron, Se ylorono male , & molto peggio che le


prime in ammonire i buoni fargli rimedire, Se colo-
rando di (guirle fvluano fraudolentemte, Se crro
alla vera intenzione Se douedue dell arti minori vi
, i

furono incili per freno riunirono (prone pugnere gli


altri far male, Se per quegli a quali piaceua iarama
nire, temdoche n montafl in palagio qualche volta
vn priorato, che ponefl tale freno eli ammonire n fi
poteflper alcuno modo, procacciarono che fi facefl.
Se co fi il fece vna prouifione pe cligli ctenente che
nite fi potefl per Io innazi diliberare in plagio in fa-
uore, disfauore degli ordini della parte Guelfa, ( pri
ma n fi diliberaflpe Capitani, &. Collegi della detta
parte, la quale fi fece del mele di Febbraio 1971 efido
de Priori Bonamto Martino Seminetti, a
Serragli ,
Se
quali sattribu principalmte qila opera, bche ne fof
f trouatore M .Lapo da Cartiglichio, della quale rifor

magione vici tato terrore ogni cittadino, che niuno,


ardiua di parlami ctte, (luo Piero Failegli Petnboni,
ilquale dignaio 137 2 ,e(sdo de Priori, pardogh che
e
,-qllo fofl disfacimto della citt, e di parte guelfa vol-
le dare opera , Se ordine di prouedere p nformagione,
: .1 che
Hi sto rie F iorenti ni
che niefluna ammonizione valefl,l prima no forte ap
prouata pe Signori, &
Collegi del palagio,la quale co
fa non che gli forte confcntita da Idoi compagni , ma
tutti gli fi riuollno adoflb,chi per vno rilpetto,8c chi
per vnaltr,<3c tanto romore ne feciono, ore molti de
gli ammonitori cofigliarono,& procacciarono, che gli
forte tagliato il capo* dicendo, che egli haueua volu to
guaflare parte Guelfa>& ild che vici deUvfirio,efln-
do richiedo per parte de Capitani della Parte Guelfa
compar dinanzi loro con la coreggia in collo rdert

dofi in colpa di ci che hauea voluto fare,dicedo fiere


& vtile de Guelfi, & niente-
deua fare il bene,honore,
dimenofu ammonito per llpetto parte Guelfa, & p
ello elcmpio neflno ardiuaa parlare contro cola

f e fi faeefl pe capitani ,
& ogni cittadino llaua loro
fttggettb,& limili, piu maligne operazioni fi fecio-
no,poi lanno iguentc del mele di Gennaio, febbri &
io quando furono ammoniti Vieri di Berto degli Sci
li,.& Iacopo di Vani da Petrognano,& piu altri, le qua

fi ammonizioni furono lllecitate,8c fauoreggiate per

lvno degli artefici, bench laltro le contradicefl, tari


to che i loi compagni tennono ragionamento d'am-
monirlo , &
dilpiacqueno tanto quelle ammonizioni
ad ogni buono cittadino, che eflndo de Signori Gio-
uanni Magalotti, & defiderando porre rimedio tan-
tomale , & eflndo propollo ,
fece adunare in palagio
Vno grande configlio di richicjfli di piu di <?co huomi
ni , nel quale per-molti fui, & valenti fu detto in l la
ringhiera , che latto dellammonire non era altro che
disfacimcntode Guelfi, & di parte Guclfa,lluoche ili
? itti O tQv a R ToJ !'
6oy
fopradeito MXapo, che allhora era de capitani,& an-
d in fu fa ringhiera^ volendo difendere 1 ammnnir$
per ccfgiu&t , & neceffria,- fece fi funga diceria, che
il detto Giouanni Magalotti gli fece dire,che facefl fi
nc al fo dire,&fcendeffe della ringhiera, il perche gfij
rompendo il fo dire con parole molto fdegnof con-
chiuf , che era per dire in fauore di parte Guelfa, ma
che i Signri comandauano, che non dicefl piu, i
gli

fhora vno de Signori , cio Manetto di Ser Ricciardo


l leu fu, e non velo comando io>anzi dite ci
dille, io

che vi piace, allhora rifpof Giouanni,e io Io comand


io,che fono proplfo, vedendone M. Lapo cjuiif ione?

tra Signori, llette fermo , e non fi part della ringhiew

ra, allhora fi leu su Lionardo Beccannugi Gonfaloni^


te di Giuilizia & racchet i detti due de Priori, &di
f M.Lapo che dicefl il fo parere , ma con breuit;
finito il dire di M. Lapo, parlorono poi molti altri, &
finalmente per tutti fi conchiuf , Se configli vnita-
mente, che pe Signori co loro Collegi, 5c Capitani di 1

parte Guelfa con quelli cittadini, che allora piacefle, li


prouedefl,che allo ammonire fi ponefl freno, fine,

& prefne per quella fra ogni buono cittadino grado-


allegrezza, & conforto ma perche malore non era
: il

maturo niente lne mille ad elocuzine, Se nche der


to Manetto per le dette parole fu fcritto alla parte per
difenditore, & benefattore di parte Guelfa, Se il detto
Giouanni fu notatoper foretto alla parte, 8c efefiohf?
certi cittadim,che inlicme con due per collegio, & co**
capitani dlta parte hauefln a proedere cio, m*
per le contrarie operazioni del detto MX3p,& piu aj 1
6o8 Histori Fiorentine
tri, che con quello harebbono voluto anche leuare via
il dare delle petizioni , non fi pot conchiudere cofa al
cuna, & rimale f ammonire ne loi primi termini, di-
poi lprauenne la moria del 374, & la guerra della
1

Chiel,& poi raffredd tanto quello atto dellammo-


nire, che pochi furono ammoniti di cui l facell llima
infino al mele di Settembre 1377, lluo che Giorgio
degli Scali valente & guelfo cittadino ,
il quale fu am-
monito di Nouembre 1375 per nimilla& vendetta
di Sinibaldo di M. Amerigo Donati, & de compagni,
eccetto Simone di Rinieri Peruzzi, che non vi fi volle
trouare, la quale ammonizione fu fatta con grandifl
ma ingiuftizia,confiderato quanto bene fi port quan
do fu Gonfaloniere di Giullizia in honore del noilro
,

comune , & per difpiacque ad ogni buono cittadino


in tanto che molti Guelfi cittadini molli da giullizia
apertamente la biafimauano, per modo che erano mi-
nacciati ne ragionamenti alla parte di fare loro taglia
re capo,& funne grande mormorio per Firenze, 1 ca
il

porali dellammonire principiorono ragionamento di


Volereammonire ogni cittadino, che non folle di loro
animo, & cominciarono ad ammonire Niccol di Boc
chino, Attauiano Dini,& molti altri guelfi & buoni cit
tadini ,& poterono tanto quelli mitigatori, che fecion
che a capitani, che feciono quelle vltime diliberazio-
ni ,
& ammonizioni oltre alle grandi lode che dauano
loro, come l di nuouo hauellbno trouata parte Guel-
fa, eziadio in legno & honore fu dato a cialcuno di lo-
ro, daloro lccellri vna targa dellarme della parte &
yna lacia,i quali da lui furono tenuti i peggiori doni,
che
,

Libro Quarto. 6o$


che mai fi deflono nella no fina citt , per che furono
aifrettamento de maliche poi fguirono, per che de
fiderdo i loro lccertori hauere fimili honori, ammo-
nirono certi altri Guelfi, & buoni mercatati,ma quelli,
che fguirono poi fraquali furono Bonaiuto Serragli,
&c M.Lapo da Caitiglionchio , non che premiaflono i
loro antecedo, anzi nammonirono vno,ci fu Baco
Tolti,
& poi del meldi Gennaio nammonirono vnal
tra brigata pure Guelfi & mercatanti, & cofi n ilaua-
no in altra pratica lvno vficio dopo laltro, che dam-
monire di nuouo fare rimedile certi per non eflre
,

. ammaniti,& chi non fi rimediua era Ipacciato, & cofi


chiunche gli biafima fra quali fu M. Donato del Rie
,

co Gherardi, il Tolofini Mozi, Soldanieri, Mozi, Co-


uoni,& molti altri & buoni Guelfi, e mercatanti, per le
quali ammonizioni ogni cittadino llaua in tanta pau-
ra, che nefluno ardiua parlare, & oltre ci quelli per
uerfi capitani per fortificare piu le loro pelfime opera
zioni prelno certa balia per la quale erano i mag-
giori , eziandio a capitani lquenti piu che i capitani,
& conqueila balia accoppiarono li capitanati lqu*
ti mettendo in cialcuna de piu ini-
in li pallottole,
qui, Se arrabbiati allo ammonire, che lppono Iceglie-
re delle borie , la quale cola bench {bilamamente di-
Ipiacefl ad ogni buono cittadino, nientedimeno nell
fno ardiua parlarne, biafimare, ma piu follo glilo-
dauano & per quello ogni d crelceua loro lardire
,

in tanto che i loro lccertori iniligati da lpradetti


due demoni ,& lguendo le veiligie de partati fecio-
no rimedire molti cittadini, & in fine ammonirono

Qj Luigi
0 b 1 H i tTo * m Fi o h stmuifi
kuigi di Poltrone Gaufcaqti, &j i Mannelli dal ponte
y<sgc^la>^il.pit^|ic^pi:ei^{b^uaiie^^pp|>Qlo''di'B2.
renze, ci fa Mdmanc^lo Rm^
to Guelfi, &
nftgjiorkhe loto; che ammoniuano, Se &
guitado pure di male in peggio alla tratta de Signori#)
che doueuano entEare ar primo di Maggio neh 5 7
ammonirono piu citradinhgi tratti per edere de Sh
gnorficonolcendogli buoni, & adatti rcfftere a loro
mali penlndo di ammonire tanti che ne follono traci
Salueftro
diM. Ala-
ti alquanti loro confidenti adatti a refiftcre al buono,
manno de animo di Salueftro di M.Alamano de Medici gi trac
Medici g
falconiere toGonf alonicre di Giuftizia il quale era diipqfto por
di giufti-
2-U.
te rimedio quefti mali , & tennono pratica damtno-
nirlo, Senon ardirono di farlo, Sebenche fi foffono pat
teggiati conalcuni de Priori , non parendo loro per
eflre tanto figuri, per diabolico configlio di M. Lapo
in quelli tre d innanzi all'entrare de Priori ammoni-
rono vno de a * del quartiere di Santo Giouanni ci ,

fu Mio funaiuolo, acci che fufl tratto qualchvno


del Medici , che delle diuieto al detto Salueftro ,
acci
he non potefle pigliare il Gfalone della giuftizia: ma
il noftro Signore Idio per rimediare tanti mali, ipir
ne collegi, cheper ildegno dellammonire di Mafo n
patirono che fi traeilil io icambio, i prima il detto.
:

Salueftro non hauefl prei il io vficio,& tuttoque-


to inanim molto piu il detto Salueftro rimediare
tanti mali, Se maluagie operazioni di fi peruerfi cittadi
ni, Se i capitani co detti peruerfi sargomentauano in
contrario , credendoli tra con minaeeie , 8s con Iufin-
:re tanto aoperato che Salueftro niente. facef.
4 le
Lt B R O Qjr R TO.
f contro loro , ma lui {lette lmpre collante nel fiio
buono propofito, nientedimeno pure temeua del por
le a quella malattia fi forte medicina che folle perico-
lo della citta, & per effndo popofto ordin di con-
cordia co nuoui capitani cheli pol rimedio per rifor
magione al modificammo delle petizioni, & hebbepro
meflda capitani, che fiproueaerebbe per modo allo
ammonire, che nefluno per lauuenire farebbe ammo-
nito le non fiofl veramte ghibellino,& di quello po-
Ulli*
co fi content il popolo, anzi forte ne IHegn, e i capi-
tani aoperororto tutto il contrario, che millbno fra lo
ro partito eflndo propoli Bettino da Ricaliipiu
buoni cittadini de 1 2 nuoui per ammonirgli, & otten
nono fra loro dammonire due , cio Giraldo Galiga-
io, & Francefco Martini, &
traflno, e feciono raguna
re i 24 , ma perche non fi commil frodo nella tratta
come fi lleua furono huomini fi digredenti, che mai
non fi vinl fra loro dapprouare la detta ammonizio-
ne, in tanto che fra i capitani fu ragionamento di fare
loro vergogna, & tennono lpra ci configlio,& fuui
de configli in pio & in ctro pure pe peruerfi fi otte
,

ne di trarre nuoui 24,62 vllfi nella tratta ogni dilne


U, & ragunati nuoui 2400 vincdofi anche fra loro,
il detto Bettino propolla fece {errare il palagio, & dar
fi le phiaui,giurdo dilpetto di Dio, che innazi che fi A tipetti
^ Dia,
partiflno cueniua che fi vincefi, e finalmte fonate
le 8 bore indi il partito 2 2 volte per illracca fi vinl
ladettammonizione, la quale molto di {pi a eque ogni
buono cittadino,e mafime al detto Salueilro,& a {boi
epagni,& fu quafi tutta la citt commofla romorc,
s Qq x pure
Hr$ Trono e Fioche tfr ilr b
pare- Itlocpc paura* corn piacque-q Dio, che dii
.^nm^biicifti Sa.hieftiro ^oa&lonkte predefco^ d
^\dr^^o^^trio.la^oorida;vxdja^opo^ofeett
*agrK| tco!Eg%& iofjghMi&iecapkudiaiicB^^
ithctfeaDfl^^ va aprouifimeche <k ua
,
;
aiiimmre &: pooeuagli ordini dlia gniifi
riTsedio aIi J

zct gradi, e celti popola nifaceaa de gradi, (aquile s


Tendola i capitani co loro arrabbiati lcontrapolno .

quatO'poterno aoperando co fioi cpagni de Priori -

pe^te :p^oraelT rrceuiite da Ioro,& cminaccej che u


bollono Hate ldere, tie rdre Faue a detto partito, p)
k quale col vedendo Salueilro,ch i rei peeuano pai
che i buoni quali come dilperato l voile vlcire di pa*
kgio,di che fa vno grande remore per tutta Jack t><s
mlti prdno farme,& gridoll viua il ppolo,& mal
ti che erano ragunati nel palagio della parte co capita
& motti ln vicinano p
ni lnvlcirono in grade fretta,
khneilce,temdo furore del popolo, & finalmte la
il

petizione di Sai uelbro modific & niente fece per


li ,
li
5

quello d, non che a


le gradi li polno gl i ordi ni del l

giullizia per vno anno & che niuno de gradi potelf


,

rdere faua partito di popolano, & coli tu cfermat-


laltro d nel configlio del comune,
& piacendo n}lta
quello gli artefici, ordinarono per honore,& crnea
dazione di Saluellro,che i clii dogai arreco loiar
telici andarono a Signori, & ringraziargli del fattoi
ctortarglidi faro piu inna-zi licurt deHart4& libi
rargli di tata mania quata era quella deiiammonire,32!
da qui innanzi gli artefici li cominciarono intendere-

inficine ,
Se praticare di porre tale rimdio, chtieflfu^

i %}% no
I
t r
L b o Qjr ai TO. '
tfrj
no artefice guelfopoteflc e fire ammonitoci pollo per
ffperto alla parte , &c ordinoronoche il d Iguente,
cio Domenica a d 2 8 di Giugno 1
j 78, ogni coni*
iato foflno alia loro arte co* loro artefici praticare
&
di detta materia, fu in quello d la terra in tato bisb
glio, c llleuamento, che fi votorono grado parte de
fondachi, & botteghe per llpetto, & per Io ctrario i
capitani per riparare ordinorono , che vno di loro per
parte de* Signori andafl tutte le cal de* cllati a di
re che fi doueflono partire, 5c leuare via tali ragunate,

& per quello d fi partirono, ma il d Iguente n oliati


te il comandamento ,
di nuouo fi ragunarono , & poi
nandarono in palagio a pregare i Signori, & rilcaraar
gli che doueflono prouedere lpra quelli fatti, per mo
do che fi potefl viuere ficuramente ,
di che lgu che
pe Signori co loro Collegi , &: Capitani di parte , &c
vno per capitudine dogni arte, & co dieci della libera
t fiailiber, che per rinformagione fi prouedeflche
la rinformagione del Mallino fi Ieuafl via , & che elfi
haueflono piena balia prouedere intorno allo am-
monire, &
ad ogni altra col che pareflloro, poi il
Iguente d in l la terza eflndo ragunato il confi*
glio per approuare la detta prouifione , & eflndo gli
artefici lagunari alle loro arti , & armati ltto i lo-
ro gonfaloni, vno remore gridando viua il
fi Ieu
popolo, e libert, & muoiano i tiranni, & tradito-
ri, & in quello rornore tutte farti con i loro Gon-
faloni corlno in l la piazza de Signori, & llando
quiui fi mqfl popolo , 2c corl col fuoco alle cal
il

di piu cijttadini.d lpradetti arrabbiati ammonitori,

QJ1 3
i4 Historie Fiorentine
Zc quelle arlno >& tubarono, & quali tutto di flette
ripopolo iti quello elreizio, i nomi de cittadini dell*
cal arl,erubate furon quelle,cio, Carlo degli'Stroi
4, M. Lapo da Cailiglionchio , Piero di Filippo degli
Albizi con alcuni ldi confrti
Martino Seminerei
,
il

M.Rilloro Canigiani .M.Gherardo Buondelhionti ia


Cambio di M.Benghi,Simone . . . . de Pazzi i$
Scambio di Antonio di Guidotto lo confrto, il Mh.
liore Guadagni , Bonaiuto Serragli fu rubata la cat
la, ma n arl,& il limile ad Aleflndro Buondelmon.

4ti, &
ariano la loggia de Buondelmonti, e ancora per
altro odio del popolo furono tubati Filippo Cri! M
ni,& M.Goppo di Cione del Cane e fratelli , & ruboa
tono il muniitero de Romiti degli Agnoli, doueer
rifuggita molta roba de cittadini, fuui morto vnd &
conuerl ,Zc anche ldono grande punga dardere M
camera del comune, in tanto che i Priori vi corlno iti
perlna difenderla , & pure l difel mediante il fc-
corl deli & de Gonfaloni & approuofl la dettai
arti, ,

petizione, e balia nei conlglio del popolo, & d lgu il

te in quello del comune, & lntenao Signori, che cer i

ti Fiamminghi terttori voleuano muouerfi rubare,


feciono caualcare i Rettori per la terra accompagnati
da loldati , & da molti cittadini cauallo , 6c pi co
pennoni de Gonfaloni delle compagnie , & fecionne
impiccare quattro de detti Fiamminghi in ogni quar-
tiere vno, a cui sabbatterono, & per quello modo fi ri

par, che piu nellna ruberia fu fatta, e il d medelmo


l ragunaronoi fpradetti della balia, cominciando a
trattare de modi del ripolre la citt,& maflme in c
*L I 8 R O Qjr A R T O. 6t$
tentamcnto degli artefici^ poi fra'I tempo della loro
'balia feciono rubello M.Lapo fopradetto,& i fiioi eoa
io i ti feciono de grandi, anche feciono de' grandi Pie-
ro di Filippo degli A!bizi,e Maio filo nipote, Bonaiu-
ro Serragli, Carlo degli Strozzi,e Strozza filo figliuolo,
eM.Riftoro Canigiani, e diuietorono per certo tem-
po dagli vfici del comune, & della parte, il Mailino Se
Piero filo fratello, Piero di Mafino dalIAntelIa , Gio-
uanni Giugni, Giouanm di Piero Bandini, Niccol di
Sandro de Bardi, Anibaldo Strozzi , Antonio di Nic-
col Ridolfi, M.Giouanni de Ricci, Piero Canigiani,
. piu altri,
& prolungorono per certo tempo il diuieto
degli Albizi,& intorno allammunire prouiddono che
chi per innazi fo(Te ammonito ingiullamente nhauefi
Ce certo ricorfo a Signori Priori, &refiituirono del
52
le famiglie, che erano Hate ammonite in fra noue me-
li proffimi paflati , & rifrboronfi da potere refliruire
degli altri, quegli che alloro parefl che ingiullamente
fofino llati ammoniti,
& prouiddono, che le lopradet
te pallottole, vero accoppiamento de capitani fido
uelfono disfare, & ie dierono preminenze, Se immu-
nit aflii,e licenza di potere portare armc,& altre col.
Poi di primo di Luglio entr Gfaloniere di Giu?
Hizia Luigi di M. Piero Guicciardini co fiioi cpagni
Priori, & nella loro entrata non fi oflruorono le Iblea
nit vlte del fonare delle campane ,
& del fermonare
info la ringhiera, ma tutte fi feciono nella lla del con
figlio, & il palagio flette ferrato con la gente dellarme
in fo la piazza guardia, che fu reputata vilt,. &: Salue
Aro fu raccompagnato. cala con grande honore,c g
Qi 4
6
i Hl'STORlE FIORENTINE
tc^& ,c6j?&uauoJe vie, pardo, che ogni peirlaaideide
rafl di. vederla &-facgl t riuerzaidipoi mana&fiadoli i
gli artefici fixafifatifc per la balia, &aio pardo loro
hafiaza aJoro fcutrjc pwGzjbi}fcderei,Sc iniqui eie
^micomiociaroQo d^agunarfi^xonferire inlierae,
trouar modo che qllo,che pareua loro che follman
caro l facell,&primamte kciono,che ogni arte do*
ttefi fare vn (ndaco, due co pieno rnadaro a douere,
e poter difendere ogni artefice da ogni opprelone, &
ingiuria, la qua! col stendol pe SS* fectono richiede
re:tutti i Cfoli,& riprelngli alpramce, & cornai aro
nocche i detti (ndachi, & ragunamti n l (scellino,
& i lndacati fatti l disfaceflino,la quale riprlone, Se-
comadarato bche folle fatta per parte & in pre&nza
di rutti i Signori, ndimeno da alcuni di loro da parte
iiiron cfortati i Clbli figuir la loro imprefit e per
figaitorono pure ne loro ragunamti,Se pondo ci
mano i:j delia mercatatia, l ordin e cre vna peti/io
ne per parte di tutti glartefici, nella quale fra iakre co
fi li cteneua, che niuno il quale egli, fio alcendente
dal iq 1 2 in qua folle fiato Priore, 12 , gfaloniere
di compagnia, Capitano di parte, Conilo d alcu-
na arte non poreffe edere ammonito le prima n folle
deliberato per lvficio de Priori, e Collegi & iodi Iw ,

berr , Se vno per capitudine , gli altri poteflno eflre


ammoniti lcdo le llennit ylate,ma n valelle tale
ammonizione le in fra tre d n folle approuata pe Si
gnori co lpradetti: vfici , Sc che ogni boria degli vtci
&
della parte l douefl annullare, di nuouo rifare, e che
rutti i Sindachi predetti , e tutti 1 Confili, che allhoxa
'
horraic ; 4- erano
s L tb r o QjT/f r I! 17
erano haudflno tutte quelle preminenze , chehauea-
no dato f quelli delia balia,& molte altre col in fa*
uore degli artefici , E ad $ di detto mele data quella
petizione a Signorie ragunato il configlio del popolo
per quella cagione, & n vincdofi fra Signori, & Coi
iegi per poterla poi mettere a coligli, parendo pure ad
alcuni, che fi douefl alquato correggere, modificare,
ne lgni che tutta la citt fi cmolTe,& prel farmele
lrraronfi le botteghe,& per per io meglio sapprou
la detta petizione prima fra SS.
,
& Collegi, & poi nel
cfiglio del popolose del comune intera come fu data,
& coli fi die ellecuzione fare nuoui Iquirrini de capi*
tani della parte, & dogni altro vficio della parte, & trai'
lnfii nuoui capitani, e furono veramte huomini far
e diicreti,& di buona cdizione,p laqual col fi pens
pe cittadini, che la cittdouefle rimanere 1 pace,efoff
pollo fine gli scadali paflti,ma il nimico di Dio,Se de
glhuomini cmofl gli artefici n eflre crti. qua
to p quella petizione era fatto, e maflime nella punizio
ne di qlli,i quali erano fiati principali aliammooinayiSC
di nuouo fi cominciorono lagunare i Clbli, e Sinda
chi dell arti; n oliate, che molte volte da SS.foflbno
vietati- tali ragunamtidfine deputorono i SS.duep go!
legio conferire co detti Sindachi quello, che per ilio
fi douefle domandare, perche tutta la cirt ne llaua c
molla, & i n fu/pizioni, (
& duranti quelli ragionamenti
vnono le nouelle della pace fatta col nuouo Papa r
bano Vi, com tocco adietro, laquale bchefolcp
noiiuta buona nouelja; pure poco aitroine fccexhe
i fuochi, per cagione di detto smouimemo,& prche
i Signori
b
1 8 Histo rie Fio ren ten
i Signorihadeano alcuno femore, che friL-popolo mi
nuto,cio, lauoranti darte dilana,& limili fi facon co
giura,
& politura di mettere la terra romore,& per ero

pare il vero feciono richiedere, & dinanzi alloro comi


parire quattro iauoranridarte di lana, che fi diceua era
n di ci capo,& la notte fegute gli feciono forte tor
tnentare,di che fegu grande mormorio fra i congiura
ti,& mofirorono legni di douere romoreggiare,& pe-
r i Signori la notte vegnente feciono adunare in pala
gioi Collegi, Se i Cordoli, Se Sindachi delibarti percon
ferire con loro,& pigliare partito lpra quello dubbio*
Se che partito fi pigliarono, la mattina lguente inna*
zi mezza terza n di 20 di Luglio hauendo i Priori di-
nanzi da loro . . . da Citt di Cartello, il quale fi prof
feriua hauendo 1 00 fanti di fare s, che nefluno romo
re farebbe, fi leu la citta a romore, correndo qui qua,

Primo ro-
e chi l,& innanzi che folle terza vici vna grande tor-
morc de* ma di quello popolo minuto di Camaldoli, e S. Piero
ciompi.
gattolino lagunari vno legno di capana dato fra lo-
ro^ il limile fece vnaltra tonna di Belletti , Se corl-
no in l la piazza de Signori, gridando viua il popolo.
Se domandando che i detti prefi foflbno rilalciati , Se
faccendo i Signori refiltenz del rendergli, corfe il po-
polo i calali detto Luigi Gonfaloniere di Giufiizia , Se
danza rimedio arlno la lira cala con ci che vera dei)
tro , Se poi tonfarono in fu la piazza ridomandando i
prefi con tanto impeto, c romore, che liberamente fu*
ronoloro rendati, Se rilaldati,e prel cuore con furo
te corlno nel palagio dello elTecutorc,& per forza gli
tollono il Gonfalone,con che mandaua la giufiizia,Sc
L! B ITO Q^V A R T O. 6 19
ben quello n'andarono a cala d'Aleflandro diNiccola
k> degli Albizi , &c firn demente danza camparne nulla
ardono ifido palagio pieno di molti arnefi,gioielIi,maf
delizie,
& panni intendi valuta di piu di 4000 fiorini,
& il Domenico di Berto Vgolini, Si
limile feciono
mone di Rinieri Peruzzi,& a Michele di Vanni di Ser
Lotto, dipoi oltr Arno M.Filippo Corfini, Antonia
di. Niccol diCione Ridolfi,& a figliuoli di Filippo di
Gione dei Cane,& poi a Andrea di Segnino Baldefi,St
anche affocarono la cala di Bonaccorlo di LapoGid*
uanni,ma fu difel da vicini, per modo che nomarle^
bench riceuefl dano aliai, poi ardono la cala di Ser Pie
ro delle nformagioni, & quali tutto il d collimarono
in quello eflrcizi , Se multiplicorona tanto di gente
minuta, che grande timore fi prel,che non metteflo-r
no fuoco tuttala citt, e il medefimod in lia terza
il lpradetto Saluellro de' Medici traendo in f la piaz
za al romore fu fatto cabaltere grida di popol per
mano di M.Roflo de Ricci, poi coiirinlno per forza
farli caualiere Tomaio degli Strozzi, per mano didet-
to M.Saluedlro, poi fi cominci gridare faccianfi caua
fieri gli otto della guerra j & altri cui nominauano , Se
per quello modo erano prefi i cittadini,e fattcaualie*
ri in numero di circa 60 , fra quali fa il detto Luigi
Gonfaloniere di Giullizia,e Simone di Rinieri, & Akf
dndro degli Albizi arfi prima , come detto di lpra*
& Guerrianre Marignofli,& Giorgio degli Scalile piq
altri gentili huomini, popolani, & mercatanti>8c vno
e
dipopolo minuto, e vno delfarti minori , della quale
caualleria loro che la predono, &
gli altri cittadini mol
<* h to
&3o Hi STO RIE F IO RE NT IN E
t to fi rallegrarono, Ili mando perquella fella Se allegre*:
za l ponefl fine al detto furore dei popolo, ma n l*
gui coli, per che ridetto popolo col detto gonfalone
da lra saccamp S. Bernaba Se al palagio di M. Sre?
tfano, Se cominciorono mormorare delie dette caual
Jerie, tanto che aliai de caualieri fatti lne penterono,

Se vorrebbono volentieri cllrc Itati disfatti , e fland

coli accampati la notte come vno bolle , Se vedendo


ia loro profferita prelno piu cuore, Se feciono 50 fin
dachi , del popolo minuto , fra quali ne fu alcuno del-
haueano confidenza,Se diflno
lArte maggiore,di cui
che voleuano che lmpre nellvficio de priori follbno
a del popolo minuto, Se che i libri del monte sardella
no , vero che chi vera creditore folle pagato in 1 o
anni,del loro capitale lnza interdisse la mattinasse
cozzorono i Sindachi col popolo per accordarli della
petizione che douefino dare al Palagio,Se infine sac-
cordarono che gli artefici ne delfino vna , Se popolo
il

ne darebbe vn altra a loro modo ,


8e temendo che gii
artefici non fi conrrapponellbno alla loro mandarono
a tutte farti quali con minaccie, pregando che vernili
no eflre con loro ci fare, 8e vennono ioro tutte
lartico doro gonfaloni e armati, eccetto che larte dei
la lana, Se innanzi terza dopo vna grande pioua,che ve

ne fi malie detto popolo con detto Gonfalone di giu-


ftizia,Se co detti gonfaloni dellarti,e artefici armatile
gridando viua il popolo nandarono al palagio del p
combatterono per ilpazio dvnhora,ii
della, Se quello
Modella il qualeera M;Giouani di Piero Marchel dal
Monte dopo alquanto di difel, non reggendo altro
iti T B R0 ;Qjr MJt T O .:? <5*1
Scampo, perlc loto le porti , o idra ventarono coti
grade ampitoySt fanza altra offef dei podei, di fio
famiglia apfotio ogni fuo arnefe,&Ggnflibro, lecita-,
tare, che troirarono in detto palagio, e tutte Jfcritttf-
te , & llatuti ,
che trouaro.no nelle botteghe de notai
dintorno ai palagio , Se il limile fedone deiieibittur
dellarte delia Lana delio vfciale della Graicia poi
,

riandarono in fu la piazza de Signori ,


Se per le imm
de bndachidelfe arri, Se del popolo dieronoie loro pi
tizioni, le quali furono accettare da Sigitorjj-tqUfii
bito feciono lagunare 1 collegi ,Se il conlglicrdei po'*
polo , e tutte fi vinfno fanza alcuna diminuzione ,.
mutazione, & molto difpiacque queilo.modo ad ogni
buono cittadino, perche iauano ind la piazza mina
tiando daiderele cal de Signri Lde petizionimondi
^incedono,
& perche pen vn poco troppo a ragaiu
fi

re il cordiglio del popolo, li modano a furia, & andatq


ilo oltf Arno per ardere le cal di due de Priori, & colf
harebbonofattOjl non che innazi che lahocalHnofu
loro- venuto adire, che le petizioni etano vinte, la noti
tedi riduUono nei palagio del podeft quanti venapot
ge'eapire , Se co medefimi modi la mattina ne venono
in piazza tanto che furono approuate nel cliglio del
comune ,
montarono in maggiore furore}
per quello
& con grandi grida domandarono di volere entrare
m palagio de Signori, & che i Signori lnvicilfono,^
dubirotl che alcuno de! SS. no sintendelfe c loro, per

che n vici vno,& parl col popolo, il pelle gli altri pie
fono timore, e tipetto tato, che bench i lodano po
Wti difendere- pimtpp-
p edr beo forniti dognicol,
non.-
6 zz Hi sto'r.ie Fiorentine
nondimeno prefono partito di chiedere lcurt al po-
polo delle loro per io ne, & hauutola svlcirono di pala
gio,8c lalciaronlo al popolo, &
loro ne prefno la pofo
fflone con granderurore , e grida, fanza fare alcuni
offel gli 8 della guerra, altro vficiale , perfona

che vifoffe, &c fanza rubare la camera, altra col dei
paIagio,in l lhora della Illa chiamarono, fedone &
boce di popolo Gfloniere di Giuilizia Michele di
Lado pettinatore, fattore d'arte di lana, ma huomo
di grade lntimento,e ardire, & luto grde caporale,
aoperatore di quelli fatti, il quale di preste da lua par
te lece fonare,& bandire publico parlamento, & po-
llo il pancale alla ringhiera, & il pergamo al modo co-
leto, & con alrre folennit opportune grido di po-
polo fa confermato Gonfaloniere di Giuilizia per tot
to il mele dAgollo , & alni infeme co* capitani della
parte,e otto di guerra, & {ndachi delibiti, & del po-
a

polo minuto fu data piena balia quanta hauea tutto il

popolo, di dilporre della citt &c del contado ,


, & di ri-
formarla, come alloro parel & piacefl , i quali tutti
cio Venerd ad 2 5 di Lu-
della bala il iguente d ,

glio concordeuolmente elellno Otto Priori in compa


gnia di detto Gonfaloniere, & lmilemente elelfono i

Gfalonieri delle cpagnie per inlino a d 8 di Settem


bre & i 1 2 buoni huomini per inlno mezzo Settem
bre,& priuarono, & calfarono tutti quelli, che per inli
no allhora erano luti ne detti vfici ,
poi la mattina l-
guentcdi buona hora fon la campana del coniglio \
volte , & rintocc haucndo prima il d dinanzi bdito
che la mattina ogn vno douclfe venire in piazza ve-
L ri r o Qy arto. 6z 3
dere giurare lvficio nuoui Signori,
a dare i Gonfa- &
lni, eoli fi fece la mattina con tutte le flennitadi , fic
dfcifrmone,&: del rettore,e del giurare, de mallcua &
dori, e nel dare i Gonfaloni, e pennoni, llo quello ag-
giuritojche quelli, che accompagnarono iGonfalonic-i
ri erano armati,8c lbito i Signori feeiono badile, che
ogni artefice douefl aprire la la bottegaie che nefli
no portafle arme,& coli furono vbiditi per la maggio-
re parte, che quali tutte le botteghe fra pochi d saper
fono , &pochi portauano arme , fuori che alcuni del
popolo minuto , & in quello principio molti artefici
membri defiaitre arti leuarono capo, &c domadaron
di fare arce, Sc hauere confidi di perl,& coli hebhono^

& perfi cre di nuouo tre nuoue arti, & confidati,


la-primafu larte de farlttai, farti, cimatori, barbieri,;
aihtori,&:refltori di drappi, la ficoqdde cardai
tori,e tintori, la terza del popolo minuto, & oltre 4 ci
moltidilcepolidell altre arti fi leuarono contro adoro
maggioricon moiri fiandali, ne primi otto d del lo-
ro vtcio i Signori rellituirono quali tutto il rello de-
gliammoniti per Ghibellini per ladietro, che non fof
lono ilari relliruiti, & molte prouifioni feeiono incori
no alla riforma & mallme,che ogni iquit-
della terra,
tino dogni vficio & di palagio, & della parte riracef fi

fdi nuouo, &infieme co Collegi praticauano il mo-


do, per quella nouit vennono in Firenze in quelli d
ambalciadori da Perugia,& da Bologna, & con loro co-
figlio fi dihber per quegli della balia, che il Gonfalo-
niere della Giuilizia folte tmpre delle maggiori arti,
& fcioperati tutti gli altri Priori,S4 Collegi; &ogoal-
t tro*
<524 Hi sto ri e Fiorentine
tro vficio, foflbno la metdellarti maggiori, e Icidp-
rari , Se il quarto dellarte minori , Se laltro quarto del
popolo minuto , Se non rimanendo il popolo minuto
contento quello, fi prouidde di diuidergi per terzo,
cio il terzo aliarti maggiori e Icioperati, Se vno
,
ter*
zo allarti minori , Se vno terzo al popolo minuto , Se
che cialcuno di quelli inebri hauefle la volta la ilG 5 -
faloniere della Giullizia lvno dopo laltro ,
Se co que-
llo modo per quella volta rifeciono gli Iquittini de Si
gnori Se Collegi,&d ogni altro vficio dentro & di fuo
ri, pe* detti della balia con vno per capitudine, da di 9
dAgoilo infino d 2 1 , Se fra il detto tempo fu tolta
la preminza del potere portare arme data a primi 8
5
della balia, econ fli dellarti, Se rimale detti finda-
a

chi,di che nacque grande Idegno fra i Confli,e i fin-


dachi,Se per operazione del demonio crebbe tanta fu-
perbia Se prelnzione in quelli virimi della balia, che
ordinorotto, che tutti inficine sintendelfono edere co
frti,
& portare vna medefima armene attribuirai! mol-
te altre gradi preminenze, & di portare arme, Se altro,

gli otto delia guerra cocedettono vna lancia per vno


a vita,8e ad alcuno de Priori, Se Collegi dierono pode
llerie,e vfici chi dentro, Se chi di fuori, & d) libera-
rono che nelfuna riformagione fi potell fare ( non fi
diliberafl prima pe findachi,& tnono pratica di pr
lungarfi la balia vno anno,&di attribuire certo llario
continouo a findachi,per le quali col nacque contro
loro grande fdegn in ogni maniera di gente, Se mal
fime nel popolo minuto, per modo che il d dopo San
to Agollino sarm Se rag no di loro grande gente a
S. Marco,
L! nO Qj ARTO.
SMarco,& circa 2000 ne vennono alla piazza de* Si-
6t$

gnori, & oltre alloro vi vennono dogni arre alcuni co


loro Gonfaloni, i quali appiccarono tutti alla ringhie-
popolo minuto , che tmpre era
ra , eccetto quello del
portato attorno ( per la piazza accompagnato da ree
tori,& da M.Luca da Pzano, 8c vna petizione,che die
reno, (bito fu deliberata fecondo la loro volont , Se
in quelli d furono confinatici cittadini per folpetti
allo (lato in variati luoghi da miglia yo in l, Se ette
il popolo in l la piazza inlino alle 25 hore,con varia-
te grida, chi domandaua che i libri del monte sardell
no, chi viua il popolo, & chi fieno morti i (indachi, Se
M. Bettino Couoni praticaua continuo concordia fra
i Signorie loro offerendo fi farebbe ci chedomandaf
fono, infine porfono certa petizione, Se perche era (pi-
rata la balia conueniua vincerli pe configli ,
i Signori
(bito la vinfono fra loro ,
e promiflno farla vincere
co quella promell fi part detta gente,Sc
je coligli, Se

a maggior parte fi tornarono cala , (luo alcuni che

la notte fi ridullono S. Marco trattar di quello fi do


uefi fare, poi laltro d, e in qlla notte gli accoppiatori
compieron daccoppiare le borfe de SS.& de Collegi.
Dipoi il d feguente d 25? dAgollo certi capora-
li de balellrieri del popolo minuto fi ragunarono in
Santa Maria Nouella,& lui elellno otto di loro, cio
due per quartiere , Se nominarongli gli otto della balia, Bai.
6c 1 6 configlieri , 1
quali otto inleme c certi altri del
popolo minuto madarono comadado ogni arte, che
mdalono loro 2 Clli, artefici co quali voleuano
cfrire,e trattare del modo del reggimto della citt,
Rr Se
&
62 6 HlSfOkrE FlORENriNB
& coli furono loro mandati^ quali i detti otto fedo-
no certe proporte non per modo di configlio ,
ma*di-
cendo cofi ci pare , e vogliamo da detti ,
artefici fu ri-
fporto, che faceflino quello, che loro piacelfe ,
e par-
tironli da loro , lentendo poi detti otto fonare d con-
liglio vcnnono alla piazza de Signori con grde mol-
titudine di popolo minuto armati con grande rotilo
,

re, dicendo, noi vogliamo lpere chi tratto de-Priori,


dci piace n,& cofi qualuhche era tratto Priore,
Gonfaloniere, fi mandaua domandare fo piaceua lo-
ro n, & quelli, che piaceuano loro erano accettati,
gli altri erano rtracciati ,
rimeffi come d detti otto
piaceua,& per fi pen fare detta tratta de Priori,
Gonfalonieri infino alle ventiquattro hore,allhora tut
ta la gente fi part di piazza, & tornaronfi cafa,& que
fto tirannico modo della tratta dilpiacque piu doghi
maniera di gente, che alcuno altro palpato eziandio a
qualunchedel popolo minuto che hauefle lentimto.
La mattina foguente i detti otto raguttati in Santa Ma
ria Nouella di nuouo mandarono comandamento al-

lerti che mandalfono loro due Confoli penar te-, &


,

cli fu fatto dilfono loro che voleuano de Confo-


, ,

rt nuoui chedoueuano entrare in calendi di Settem-


,

bre , &lentendo non erano ncora tratti mandaro- ,

no a dire a Signori quali comandando con minacce,


che prettamente gli facelfono trarre, & coli fu fatto in
nanzi nona ,
& lbito vennono a loro due per arte de
Confoli nuoui, a quali gli otc dilfono, che fonandaf
fono, perche lnza loro prouedrebbono' bene a ci
che bilgnade per Io reggimento della citt, 8c per lo-
- > ro
Libro Qjtarto. 627
ro mcdefimi conchiufno certe prouifioni, le quali die
rono-poi a Signori, & in quelli d venne Firenze M.
Bartolommeo di Smeduccio daSan Souerino per cer-
ta gente che voleua dal comune , Se eflndo auuiato
douere conducete i detti otto della balia, hebbe da lo-
ro rifpoila, che erano occupati maggiori fatti, Dipoi
ilmedefmo d circa hore 2 3 mandarono i detti otto
j(i di loro in palagio a Priori con certe petizioni, &
feciono lagunare i Priori vecchi, e i nuoui,e collegi vec
chi Se nuoui ,
Se feciono venire il frate col MefTale , Se
diflono loro gli otto della balia hano deliberato, Se vo
gliono che voi riceuiate quelle petizioni, Se giuriate di
fare, che primo d di Settembre nel parlamento che
il

fi fara nellentrata de nuoui Priori, quelle petizioni, Se

ogni altra che vi deflno faranno appratiate, Se coli fu


loro conlntito per paura , per fuggire furore , ma
partiti che furono i detti li , Priori, Se Collegi rima-
i

ibno con' tanto fdegno che dierono ordine, che mat la

tina fguente tutte l atti sarmallono, Se co loro Gon-


faloni traelfono alla piazza, gridando viuano farti, e1
popolo, Se ledono anche venire molti fanti di conta-
do, i loro ditela , Se alla guardia della torre del palagio
.fu meifo M, Giorgio, Se praticarono, e deliberarono
.cialcuna arte di volere prima morire, che viuere ltto
tale tirannia ,
Se per tutti sarmarono , Se ferrarono
le botteghe, Se leuarono romore ,
Se fonando la cam-
pana -de, Signori martello tutti trafTo.no alla piazza
co foro Gonfaloni ,
eccetto quello del popolo minu-
to, gridando vjua farti el pop olo,e po fono tutti i Gon
faloru alla ringhiera ciafcuna arte ltto il fuo,Se aune
at :
Rr 2 vno
tfif H istori e Fiorentine
vno cal, che eflndo ancora il Gonfalone dell'arte di
porta Santa Mari a in mercato nuouo con circa jo lo
ro artefici armati^alpettado gli altri loro artefici, vi pai*

iua vna brigata di baleilrieri del popolo minuto con


yna loro badiera gridando viua il popolo minuto,! det
ti di porta Santa Maria fi feciono loro incontro, & dif
lono loro, che poneflno gi la badiera, Se gridaflno
viua farti, Se non lo volendo fare tollno loro per for
za la bandiera, e ruppongli , Se alquanti nvccifno, Si
fedirono, della quale col tutto popolo minuto non
il

gridaua altro che vendetta, ma vno maggiore cal che


auuenne loro fece dimenticare quello, Cio, che e (Tea
do farti in Ih la piazza, come detto,& eflndo in pa-
lagio due de detti otto della balia, Michele di Lan*
do Gonfaloniere di Giultizia s arm ,
vno
Se aflalinne
cheitauain lia lla con grande arroganza , &die-
gli con vna Ipada in lui capo , & fuggendo lui lo per*
leguit giu per la Icala infino in fu la lla de grandi
tuttauia dandogli, Se dicendo muoia quello tradito^
re, poi francamente fece trarre fuori il Gonfalone del-
& la in/gna della libert, Se infieme con
la Giultizia ,

Benedetto da Carlona vlcironodi palagio, & monta-


rono cauallo con dette due inlgne,& accompagna-
ti da grande moltitudine di gente andarono per tutto

Firenze , gridando viuano farti et popolo , Se muoia-


no i traditori, che voleuano recare il reggimento
fignore , quello vltimo parlare inanim tanto gli ar-
tefici contro a detti otto , che gli harebbono man-

giati co denti ,
Se per alcuni fi dille, che voleuano da-
re la citt al Marcneldi Ferrara, altri diflno al lpra
et detto
~LTK!t O Q?
AKT.
detto M. Bartolommeo di Smeduccio ,
il quale ben-
ch di ci innocente fntitci quello faon ifi gtnd
fretta li part, & andonne a Fila ,
Se furon prel alcuni
de loi famigli, tornato che fu il Gonfaloniere in piai
za con molto piu gente che non l part vi trou vna
inlgna del popolo minuto con grande moltitudine
di gente , Se comandando i Signori , che tutte le inde-
gne deGonfaloni, e arti fullno mede in palagio, &p
ile alle finellre della ila del conlglio, da tutti furono
vbbiditi, lluo che da quello, che portaua quella del
popolo minuto, il quale co luoi lguaci Icorreua la
piazza , diliberando gli artefici di cacciargli
,
prelno
quali tutte le bocche della piazza, Se vennono con lo-
ro zufra , & in poco di hora gii ruppono & caccia- ,

ronglidi piazza, Se vceilnne otto , e molti ne fedirci


no , & con quella vittoria con la inlgna della liberti
Mandarono inlino in Camaldoli, Se per tutta la citt
gridando viuano farti & il popolo , Se quello fu ad}
trentuno d Ago Ilo mille trecento lttanta otto,inqu
lloimedefinio d circa vefpro, vennono in piazza me
lr Giorgio Scali , Se mefler Meo de Cocchi , Se certi
altri degli Spini, & Giantgliazzicon loro compagnia^
bando mandato pe Signori che ogni cittadi-
per io ,

no doued venire alla piazza , Se polronl allato al-'


laChiel di Santo Romolo, i quali furono a dlmati
da certi baiellrieri del popolo minuto , che vlcirono
di Santo Romolo, & furono cacciati di piazza con giri
de villania. Se perlguitati inlino in porta Roda, fan-
ne fedito M. Meo, & Filippo de Cord fa morto,fiblif
miie villania fa fatta M.Rod de Ricci. o u -h
oir Rr y Tutta
&
30 Histrib Fiorentinb
Tutta la notte lgente fi feeiono in piazza & per
buona hora fu
la citt {blenni guardie, a mattina poi
rono in piazza tutti i Gonfalonieri delie compagnie
co loro Gonfaloni eialcuno con grande brigata di huo
mini armati, &infieme con loro le genti delfrme^h
allhora erano in Firenze in numero di circa cento Iati
ce tutti piede , Se con quella guardia i nuoui Signo*
ri prelno lvficio lnza fonare parlamento, fare l

le llennit vfte in fu la ringhiera, Se il Gonfaloniere


'della Giullizia fu Bartolo Baracchi teffitore , i vecchi
Furono accompagnati a cala, eialcuno da loi vicini,
a Michele di Land Gonfaloniere vecchio fu donato
da nuoui Signori vna lancia , Se vna fargia dellarme
del popolo Se vno cauallo, &: grandemente hoiiorato.
Subito dopo la loro entrata i nuoui Signori feeiono
venire in palagio dopo i collegi le capitudini delle 21
Arti,& delle due nuoue, cio, de farlttai,& altri mem
bri, e cardatori, e tintori per praticare co collegi, e con
loro come il reggimento delia citt douelfe rimanere,
Se dopo molta pratica fi diliber, che il prelnte Gon-
faloniere della Giullizia con vno de Priori, i
quali era-
no fiati imborlti , e tratti per larte del popolo minu-
to follbno priuati, & rimolfi dal loro vficiy& che in
loro luogo lene traeflono due altri, che non fdo no di
quella arte,& che ogni imborlzione fatta di quella ar
te fi intendeflfe caffa Sc annullata,
& priuata d ogni bei
neficio che le folfe fiato dato, e che nelluno di quella
,

potefl hauere vficio, beneficio di comune, eccetto il


lpradetto Michele di Land, & eccetto il Ghidtroda
Secciano, il quale francamte sera portato nella lpra
-
v*' detta
&
L I B R o Qj/ ART o.. n djl
detta zuffa contro al popolo minuto, & che le due arti
nuoue sannurneraflono con laltre,che in tutto follo-
no 2 ? ,cio 7 maggiori,e 1 6" minori, & che tmpre nel
numero de 9 Priori 4 ne foflno dellarti maggiori,
lcioperati,& 5 delle minori, &
che il Gfaloniere della
Giullizia fvna volta folle dell* arti maggiori , e Iciope-
xati & laltra e de 1 6 Gfalonieri delle cpagnie 7 ne
foflono dellarti maggiori, & 5> delle minori, &
de 1 2 ,

5 delle maggiori, e 7 delle minori, Iaqual partigione b


che a molti n piacel,pure meno male, e per n c
p
federe fu clntita c alcune altre col, e dopo vefpro
fon c bandili parlamto, c ragunolfi il popolo in
lu la piazza al modo vfato,& tutte le dette col per par
lamento furono approuate,& rogate per Ser Viuiano
c in prelnza del popolo il propoli de Signoridie la
jnfgna della libert al capitano del popolo comadan-
do ogni huomo che lo lguitafle, c and c ella per
tutta la citt infieme co Gonfalonieri delle cpagnie,
6 con le genti dellarme , gridando viuano farti, c il

popolo, Se maflme nandarono in Belletri /cacciando


icardaffieri,e telhtori, e gli altri del popolo minuto, de
quali molti lne fuggirono fuori della citt , c coli li

fece inlino lra , Se la notte sattel buona guardia,


c medelimo di fu prel vno giouane da Monticelli,
il

che haueua af!Itato,&: morto vno da cala gli alini, c


in fra tre bore fu decapitato nel medelimo luogo per
diliberazione de Signori, & per giullizia, e Ipauto de
gli altri, ancora in quello di i Signori co collegi, & con

de capitudini elelfono otto cittadini, cio due per quar


tiere lpra la guardia della citt, & perlguitare i l-
Rr 4 pradetti
HiSTORB FlORENTfiNB
piade tri del popolo minuto, chi contrafacell allo
ilato,i quali andammo poi di di, e di notte con grande
compagnia per la citt ci fare, Se ancora di inori do
ue lentiuano che folle ragunata di fimile gente, Se an-
che concedendo loro licenza del tornare dentro, Poi
d 4 i Signori feciono chiamare in palagio giade quan
tit di cittadini richiedi, infieme co capitani delia par
te Se capitudini, Se altri vfici, propondo che ognvno
douell conlgiiare di tutte quelle col, che conofceflo
no edere vtili conlruazione dello dato, e molti buo
ni , e fimi configli furono loro dati , Se molto piacque
quedo atto tutta la cittadinanza , perche piu di ltte
meli innanzi non sera fatto fienile atto per operazio-
ne prima di M,Lapo,& degli altri, che tiranneggiaua-
no con lammunire , Se poi peromori non sera potu-
to fare , il d lguente furon decapitati quello degli oc
to delia balia, che fu fedito da Michele di Land in pa
lagio , Se vnaltro de detti otto ,
che era prel in fu la
piazza de SS. edndoui guardia tutte le gti darme,
d otto fi dierono i Gonfaloni al modo vito, ma co
molta gente guardia della piazza, dipoi ad i o, ha-
uendo i Signori fatto certi accordi fra le 1 4 minori ar
ti, Se le due nuoue di d)fFerenze,che erano fra loro, che

teneuano la citt in gelofia, e lolpetto, fi diliber, che


i Gonfaloni dellarti che infino quelli d erano llati
,

appiccati alle finelre della fiala del configlio follono


renduti cialcuno alla fua arte,& coli fi fece con molte
llennitvenendo ogni conll ato al palagio, Se ritor-
nando con elio cialcuno con lvliuo, Se molti loni in
mano de famigli de Signori, Se con grde compagnia
3S tut;
Libro Qjr a ito . 633
tutti lanza arme a Ile cafe deUarti , di che tutta la citt
parue ine rallegrall, i due di lguti Ci feciono molte
buone prouiloni pe cligli , Se traflnfi i 1
2
pacifica-
mte, e tutta la citta parue ritornata in pace, e ordine,
poi pochi d pe SS. co Collegi , e capitudini fi fece
vno buliettino al podeft,che douefle tritamente ricer
care di qualunche da d dAgofio adietro hauefl
2
5
fat to crro al pacifico ftarodella citt, quelli punifi,
e
per lo quale furono da lui inquifiti 4? & lio ne cpa
,

ri, Piero Borii, & Neri Biaciardi, e ..... trouati


innocti furono alToIutfglaltri tutti furono cdanati
nellhauere,& nella perlna fra quali furono 6 di quel
li 8 della balia da S.Maria NoueIla,& Anibaldo Stroz-
zi, & M Luca da Pzano,& Ser Agnolo Latini, & altri.
1

Ad 22 fi diliber pe configli, che tutti i cittadini


fatti cauaieri per Jadrieto, com detto di (pra cialcu
no douelfe andare in palagio chiarire le voleua rima
& chi Faccettalo s'intendelTe efl-
nere caualiere, n,
re caualiere di popolo & di parte Guelfa, & rifacefin-
fi tutti di nuouo cauaieri in vno d deputato da vno
nobile caualiere (ndaco del comune, & coli fi mille ad
elocuzione d 1 8 dOttobre, & furono 3 1
quelli che
accettorono de quali 2 7 & 4 per procuratore fi rag-
narono S.Maria de Serui, e tutti infieme ne vntt
in piazza in lu la ringhiera vediti di verde bruno, e'giu
rorono di nuouo la caualleria,& fedelt allo fiato lina
no di M. Fatino da Vinegia allhora podefi di Firze,e
dal Gfaloniere della Giufiizia furon cialcuno donati
dvna lIcia,pnone,& fargia deHarme del popolo, con
qfioche cialcun pagalfe tor.ii.p lelpeldidectidom,
. . .. . ..
. . . .. . .. . .

#34 Historib Fiorentini


Se fiorini vno per vno per comperare^ donare vno pa
drappo d oro in loro nome alia Chiel dji Santo
Jio di
Giouni Badila, perche quello d fi faceua Ja fella lua,
che fi doueua fare di Giugno , & non sera fatta per le
nouitd occorl, Se fecefi affai temperatamente infieme
con quella de eaualieri , Se per Impetri di nouitd rima*
le adietro lofferire de Gonfaloni , Se il correre del pai
li per leuare ogni ragunata, dipoi tutti definarono co
Signori, Se poi infino a velpro andarono d cauallo per
la citt honoratamte,& tornoronfi poi tutti alle loro
ca f,& poco innazi era morto M. Fuigno de Medici*
i nomi ae detti caualieri lno quelli , cio.
Santo Spirito Santa Maria Nouella
M.Tommafo Struggi
leJptndrojr 1 M. Guaio di cno b artolini .
de sardi
Ai. rieri M.Meo de Cocchi
Ai. Guido MachiaueRi M. Giorgio Scali .

Ai. Arnaldo Mannelli M .Frane efeo Spini


M. Gioiiarmi Bue e Hai
Santa Croce. M. Gregorio Tornaquinci
M. Ruberto ^fldohr andini

Ai .Benedetto, r 7 , , M.Palmier i ^Altmnti


1 allerti.
Ai. Antonio 3
M. Iacopo del Biada
Ai. Filippo Magalotti . M. Niccolo d^lefo .

Ai. Iacopo Sacchetti Santo Giouanni l

Ai .Bettino Couoni M Sdu'jlr.&l deMdici '


Ai.Giouanni zati . Alfieri 3
Ai. Piero Benini M. Matteo di Federigo foidi %

Ai.Forefe Salutati M.Francefco degli oilH^j

Ai.Giouanni Biroccini M.Tommafo di Neri di Lippa .

M. Biagio Guasconi.
Ai Fuligno de Medici .
.

fc
*
' >
_ 1
* f ;
K., . 4 * J J 1 K $ *


9 1* ; W t
r J . t

Entrorono i nuoui Priori pacificamte a d primo


di Noucmbrc
- ~ neffuna cola ci fu da- notare le non a
~ , Se
r- d
.

&L I B R O Ojr ARTO. 63 f


d io di Dicembre,che eilndo molti bisbigli prla cit
tacche fi trattaua contro al reggimento, feciono veni-
re i Signori in piazza le genti deHarmi, Se irroronfi le
botteghe, 8c fecefi grande configlio di richiedi, & dili
bcrfli che fi ricrcaifi de colpeuoli, & commiflfi al-
io eflcutorecon grande balia ,
furono da Iuiinquifiti
Niccol Brunetti legnaiuolofTommai di Rinieri Ca
tlcanti, Bernardo dAntonio Ridolf, Mariano di Lan
do degli Albizi,6c altri in numero di 2 2 .,
Se non com-
parendo hebbono bando , Se fra pochi d fu inquifito
M.Gregorio di Pagnozo Tornaquinci , e compar, Se
per ia confezione gli fu tagliato il capo in lui mu-
ro del capitano, Se anche vno Salueilro da S.Giorgio
pel medefimo peccato, & di vedo Santa Maria Impru
net venne M. Luca da Panzano nuouamente sbandi-
to con molti fanti leuati da Siena, mandouuifi vno di
fnfbre con gnte (cacciargli Se preine 5 , che an-
,

che furon decapitati, & anche Matteo dello icelto sba


dito ragun fanti in Pifa.fic venne vedo Firenze,& co
quella nouit fi Rette infino calendi di Gennaio al- ,

lentrata de nuoui Priori nel quale tmpo furono ina


quifid morti , Se sbanditi piu altri

Dipoi nuoui Priori di Gennaio tnono molte pra


i

fiche, & configli di richiedi per trottare modo alla pa-


ce, e ripo(,& vnione della citt , Se per ci fare elefl-
no 5 fcittadino, cio vno per arte, e 8 altri dare mA
do quello, i quali deliberorono, che da qui innzi ne
gli vfici la met foflbno artefici delle minori arti,& Tal

tramer delle maggiori,e icioperati^& che nuoui iquic


tini fi faccifono dogni vficio, ficchi otteneife in que-
Ib
*
Ilo
H irs TORJE Fi o RWTl di

de Signori , & Collegi del mele di F ebbraio per i

huomii, cio gli 5 atei per


vfic vlti, & Gonfalone*'
molto ine confort'b d.tf* perche molti vi furono!
=

teborfati di quelli y che ingiuftamente metano ilari


fe hiufi > core-fi mftr apertamente nella ntoua trai
tachei piu furono.de nuouL
-
u;::ov'-*nLihni
\i Di quello mele di Febbraio furono recati in Fircn-
. Concini ^ due lioncini comperati in Pila fiorini 1 5,0 per*.

1*0 fiorini che era Hata la citt piu tpo fnza efl ine fece gran-
deieila. 1 >

n I nuoui Priori di Marzo dieron compimento tut-


ti gli altri iquittini degli altri vfici col medelmo nu-
mero de cittadini aggiunti , Qc nel loro tempo fi lnti
come il venerd santo doueano eilre grandi nouit di
romori,& con buono modo per loro operazione degli
otto vi fi poi rimedio, & furonne morti alcuni, e altri
inquifiti,& morti, fra quali fu M.Pagno Strozzi Prio
re di Santo Lorenzo, & altri da M.Cante de Gabrielli

dAgobbio nuouo.capitano di balia.


j Dipoi pacificamente entrorono i nuoui Priori in ca

t79 .)
fendi ai Maggio 1 5 75)
al tempo de quali fi die compi
mento alla difltibuzione deileilimo della citt, becne
non fi publicail per timore di icandalo,& auuenne ca
fi di compagno , e altre col alle quali tutte fi die buo-

no rimedio , & entrororono i nuoui in calendi di Lu-


glio tempo de quali non fu col noteuoIe,i nonch
gli artefici, flettono in grande iipetto per vna proui-
fione che yinino ideici Priori,che dii non foil vero
attedino nonpioteilehauere vficio, e dubitando folle
L r o Q^y arto.
i 37
fatta per loro, no fi viole poi nulla loro tpo,entroro
no poi i nuoui Priori di Setrbre,& correflbno per mo
do detta petizione, che vfoi il folpetto a gli artefici,e ri
male la citt in buona pace,ma nel tempo loro furono
auilti danofiri ambalciadori, che erano in Lbardia
M.Carto di Durazzo come in Firze veghiaua tratta
to di fuertire il preste fiato, per cmeflno M.
&
Game fopradetto,che era fiato raffermo capitano p 6
meli, che di ci diligremente ricercafl,il quale per aui
fo&c indizio hauuto fece pigliar Gianozzo di Bci Sac
chetti,& Bonifazio di Berto Peruzzi,e trou per cfef
fione di Gianozzo, che lui era fiato a Treuigi & ifieme
co Benedetto di Simone di Rinieri tenuto trattato c
detto M .Carlo di rimettere gli vfciti in Firze,e muta
re fiato, e reggini to,& era tornato in Firze, e fatto da
fe due lettere falle ctrafattep parte di detto M.Carlo,
& co fuggello ctrafatto lvna di familiarit, & laltra
di credza,& c elle p parte di detto M.Carlo haueua
parlato detto Bonifazio, e altri, quali tutti gli hauea
i

no dato clntimto,& profcrroglil a Infogni, per la


quale confeflone gli fu tagliata la tefia, & preghiera
deSS.& di molti altri cittadini perdon la morte Bo
,,

nifazio,macdanoilo in fiorini 2000 , 8c priuollod vfi

ci,&
p limile modo cdanngli altri abominati, & Be
nedetto cdn in hauere & in perfona, per quefio en
tr giade folpetto tutti gli huomini del reggimto,e
per rimedio l ordin vna prou iijone,che ogni sbadito
almeno 50 miglia, & no
douell fiare dilungi alla citt
ollruado perdefi ogni luo bene in comune, & elsdo
vinta nel cliglio del popolo, & no vincendoli in quel
- !
lo
S H I S TO RIE F fo RE N T N I I

Io dicomune, Iecapitudini che erano alla mercatatia


con piu altri cittadini andarono in palagio per modo
che difpiacque molti, ma pure la prouifione fi vinl,
5c quello fu nella fine deUvfcio de detti Priori, & en-
trroflo i loro fucceflori ,
i quali e (Tendo valenti huo-
mini ne prel la citta grande conforto, e reflono paci-
ficamente infino ad 1 8 di Dicembre, nel quale di, ie
ra shebbe lntore come grande trattato era in Firen-
ze,
& per fu prel vno ciompo detto Nencio,che ve-
niua da Bologna con certe badiere dellarme della pali-

teli quale confels come certi vfciti Thaueuano man


dato con dette bandiere, & co molte ambalciate mol
ti cittadini, & Ipezialmente tutti i confinati, che era-
no fornati, per quello tutti gli artefici prelno Tarme,
& lllicitarono infian temente, che trattato ritro- il fi

uall & che chi folle colpeuole folfe punito, & fecio-
,

no eleggere quattro cittadini rirrouarIo,& prouede-


re che giullizia fi facelfe,i quali con la gente dellarme
di di, e di notte andauano per la citta,
& per la confef-
fionedi Nencio con altri indizij furon prefi gli infra-
Icritti cittadini,cio,Filippo di Biagio Strozzi, M.Iaco
po Sacchetti Carlo Canigiani, Piero di Filippo degli
,

Albizi, M.Donato,e Bartolommeo Barbadon, Malli-


no Seminetti, Cipriano di Lippozzo Mangioni, & al-
cuni altri di balla mano, & prima era fiato prel Gio-
uanni di Piero dAnllmo per parole dette contro al-
lo fiato &
di 2 2 di detto mele fu fagliato il capo tra
in l la piazza di S.Pulinari,& in lu mitro del capitano
a Filippo di Biagio,& Giouannidi Piero dAnfilmo,
& nel rare la elocuzione vi fu tato romore,e calca, che
mol-
L r b r o Q_v arto. 6$ 9
moItiA-aifogaronojc fra due d poi furono decapitati
Bartolommeo, che fu iaiciaco, per
tutti gii altri, lluo
quelli ( (petti grande quanta di gte darme ( ragun
in Fireze pi & cauaiio, e dette la citt Cotto Tarme
infino allentrata de nuouiSS.in calendidi Gennaio.
A di 6 di Dicembre venne l grande pioua in Caln
tino che vno folfato , che predo Bibbiena crebbe-
,

filmila ratamente, che vno borgo che ve prelfo det-


to ilborgo campi allag , & rouinando tutte le cal
gli habitari di quello luogo in numero di circa 84 tilt,
ti rifuggirono in vno calferetto alto , che era prelfo
detto borgo, & lacqua anche crebbe tanto che fece rp
ulnare detto calfero,& tutti annegarono, e furono tro
uari poi molti de loro corpi per Arno in vald Arno,
ini ino al ponre Rifredi.
Entrati i nuoui Signori & dopo otto d i Gonfalo-
nierifi tennono molte pratiche co loro Collegi, e ca-
& otto-di guardia di
pitani di parte tk dieci di libert ,
fortificare, & pacificare Io dato, & finalmente delibe-

rarono & feciono certi cittadini de grandi, & certi ne


priuarono dvfici per dieci anni, & certi de grandi fe-
ciono popolani le quali cofe bcherfioflono fatte .buo
no fine difpiacquono molti , n dimeno l pals la co
l in pace tutto il loro vficio infino allentrata de loro
fuccelfori ,
al tempo de quali l ragunarono in forma
di compagnia molta gerire darme &
italiani, e altri, 6c

con loro fi diceua erano de nollri vlciri , (parando da


loro edere rimedi in Firenze, vennono intorno Sie-
na, & i Sanefi li ricomperarono da loro certa quantit
di danari, dipoi ne vuono dS:aggia.inii nodrr ctni:
Sen.
t

6^6 Historib F iorentimb


Sentendofi in Firze che noftri vfciti gli lllicitauano
del venire verl Firenze vi fi mand piu ambalciadori
per ritrargli da quello pcnfiero,e non fi pot, anzi ad
2 1 di detto mele ne vennono Poggibonizi,& Barbe
rino,& polronfi la (ra Marcialla, & alIeTauernel-
Sambuco, & quali prelno tutto lnza fare trop
Ie,e al

po danno.
Del meldi Febbraio debbono per forza iViniziani
Chioggia piccola, che fi teneua pe Genouefi, e di quin
di hebbono poi il palio ad alfediare Chioggia grande.
A d primo dAprile fi part la detta compagnia, &
andaronne a Carene, & Quarantola, & Malman-
tile faccendo pure de danni , bche hauelfino proni ef
fo a noftri ambalciadori il contrario, il conte Auerar-
do di Land noftro lldato gagliardo, ma giouane, Se
fatto capitano delle noftre genti per tanto tempo qua
to penafl venire M.Giouni Aguto, che gi era eie
to noftro capitano, afllt parte delle genti di detta co
pagnia Magnatile, & ruppegli, Se prelne piu di 2 00
con piu di 1 60 caualli,il perche laltro d la compagna
fi leu faccedo danni, Se polfl da Empoli vecchio in

fino Elf,& i noftri fi riduflbno in Empoli, & in Pun


tornio, Se per tutti quelli alfalti niuna nouit fu in Fi-
renze, come ftimarono i noftri vfiti, che erano con la
compagnia , con la quale Iperanza lhaueano fatta ve-
nire in fii noftri terreni, ma vnitamte fi gridaua in Fi-
renze, che follino perfguitati come nimici della loro
propia patria, quali erano grade numero,
i
& delle prin
cipali cal di Firenze, poi d
4 del mele la detta com
pagnia furtiuamte,e lnza fmore, loni pals Ella,
Se andon-
.

Libro Q^v arto. 64.1


& andonne Calcina in quello di Pila & in quelli di ,

per moiri configli , &: pratiche fi diliber in Firenze in


palagio di non lafciare fare nulla , &
con ogni Ipen*
aio, per perfguitare detta compagnia e vfciti , & lau-
diate M.Giouanni Aguto , il limile diliberarono i capi
tani della parte, & di conducere genti darme alle loro
lpel,& con grande compagnia andarono in palagio a
Signori fare loro noto quato haueano deliberato, di
che SS. prefono grde conforto , e caldo, & allegrez-
i

za^ ipor la cpagnia nand in quello di Lucca al ptc


Moriano , &
domadauano a Lucchefi fior. 2 ceco,
ma (ntendo come M. Giouanni Aguto era venuto in
Fireze d jdAprile,& la diliberazione fatta perla no
lira Signoria ,
il piu folio poterono saccordarono co
Lucchefi per fiorini 4000 ,
& tornaronfi Calcina &
come lmarriti,e mezzi rotti lnandarono per Marem
ma,& per quello di Volterra in quello di Siena, & do-
.
po alcuno d nella loro Maremma & iui fi partirono,
& buona parte di loro nandarono con M. Giannotto
loro principale caporale Roma lldo del Papa
Dillfi allhora in Firenze, che grande parte de detti
vlciti nerano" iti a M. Carlo lpradetto della pace per
venirne con luidVngheria in Italia al conquido del
reame di Puglia, & di Napoli, per quella cagione fi ma
d vna lolenne ambafceria al detto Re d Vngheria,&
al detto M. Carlo con commelfione fra Tali re cof di
dolerli della caualcaradi detto
M.Giannottccon la co
pagma,& pregarlo, che nel fuo venire non doutfi pai'
lare prell Firenze perche in efl non furgefle no-
,
uit. fcandalo, furono bene veduti, & delia caualcata
Sf fi
.

$4*. Hjjto rie Fio re nti ii


dolfn, & il Re & M- Carb e promidnofarne > s

punizione SS limile prona iflno e pei parole, & peri

icriicturajdi Qo.n- paRate pred aFueqze ,& con que-


lita grata rilpoRa, tornarono i poltri ambalaadoti Fa
dqua& Rgnifiearonla Firenze. !

Principio
della Cu- ,
A di venti di Giugno 1 980 li cominciarono rie#
pola di S.
Maria del
p.iere,e murare i fondamenti della cupola di Santa ia
Fiore. ria del Fiore. r j fJi nr, wroxsai, ]

E d ventitr i Viniziani prelno per forza dalV


Idio Chioggia grande con piu di 4000 prigioni Ge-
nouefi,e Padouani.
Finalmente del detto mele il lpradetto M. Carlo
con venne Verona ^danneggiando aliai in
lue genti
quello di Cremona Se di Manroua poi hebbe il palla !

dal Marcbel di Ferrara , Se venne predo Bologna.,


con piu di le trecento fra Vngheri,e altri, hebbe da Bo
lognefi danari Se venne Rimini, doue inoltri Signo-
ri gli mandarono ambalciadori con molti doni, & dii .

mile feciono i capitani della parte Guelfa rifpole eoa ,

parole generali Se i doni non volle accettare , la cagio


ne. fu {degno che lui hauea preio indino a Verona per ,

che di quindi mand luoi ambalciadori a Firenze ri-

chieggendo di danari e di gente, Se di cittadini, che lo


accompagnadno, Se conhgliaflino, i quali bench fuf
lino molto honorati,pure n furono eluditi , anzi fu
loro rilpollo , che ogni cola li farebbe per loro Se per ,

M.Cark>,le non che per allhoranon voleuano fare co


fa che dilpiacelTe alla Rema Giouanna ,
per 6 torno-
rqno male contenti, Se lui {degn molto contro al reg
meato di Firenze

Del

Mi
. }

Libro Q_y A ft i o
Del mele di Luglio cfsdo in lega.comdetto i Fio
termi c Bolognel,& Perugini, vi fi aggiuin iSanefi,
Pilni eLucchcfijchefu gran cforto tuttaToicana.
Seguir poi che a di x Settbre gli Aretini,do
Bottali, Aibergorti ,
& loro lguaci eflendo in grande
dilcordia co' loro auuerfarij dierono derto M. Cario
Ja Signoria dArezzo, & nella fua entrata elfendo in
Arezzo per ambafciadori dei noli ro comune Niccoi
Tornaquinci,& M
Giouani di Mone, fu morto ii det
.

toM.Giouanni datrenofiri sbanditi, ci furonoTom


maio da Paozano,Molcone Beccannugi, & Bartolom
meo Gherarduga da Prato , cjueia vcciione fu in gra
de difplicenza a tutta la cittadinanza di Firenze, & er
ia pretura dArezzo sintel aliai chiaro , che contro al
le promcfl fatte il detto M . Carlo come giouane lU-
nioato da notai vlciti , intendeua anche di lttmet
terfi Firenze , &p rimedio di ci fi eiefl in Firenze t
vficidi 8 valenti cittadini percialcuno, allvno fu c-
mell il fare guerra allaltro fu cmello il fare pace c Octod
paCC*
ogni maniera di gte, e liiicitamente lvno ; vfcio, e
loro commetta,
laltro attel (piato era
& per quelli
della pace preltamte madarono ad Arezzo vna amba
iciaradi 4 valenti cittadini a M. Carlo , & quelli della
guerra prettamente feciono mettere in punto M.Gio*
uanniAgutoc 1 200 lance de collegati fopradetti,&
madarongfi monte Varchi per ri (podere ad ogni ad-
uerlrio,&: elsdo in Arezzo in pratica c lui quali dac
cordo ,
& haudo mandato due di loro Firenze li-

gnificarequa tohaueano praticato, saza alpetrare loro


tornata,di fatto egli fi parti con tutte le file gti & co*
Si i notai
644 Historie Fiorentinb
n offri v/citi, & vne in quello di Siena, dipoi in fu no-
li ri terreni preflo Staggia, luogo detto a Bollano, &
parte di lue genti rimafno alla badia ifla, in quello
di Siena , Se praticando pure c lui continuamente r no
iri ambalciadori, saccord tnadare loi ambalciadoii
infeme co nodri fermare lacclulonedeHaccordo
in Firenze, & coli vnono d 5 o di Settbre vno Ve-
feouo , & vno caualiere Napoletano Tuo Smifcalco, &
vno gtile huomo Vnghero,& furono da Signori &c ,

da capitani della parte magnamente honorati e dato ,

cittadini praticare c loro , & bench la pratica fofl


lunghetta,pure finalmte furon daccordo, in quelli ef
fetti, n debbono i Fiorentini dare aiuto alla reina c*.
tro Papa, Re d Vngheria, M.CarIo, Genouel,
loro collegati,& il detto M.Carlo,ne lue genti n deh
bno offendere Fiorentini, loro collegati, ne pigliare
accettare terra alcuna in Tofcana, n debbe ritenere
in capo, in lite terre alcuno ribello, sbadito noilro*
ne grauarci, offenderci petizione di Papa, di Chie
f, debbe il nofro comune predare loro forin4oooo

richieda del Re, di M. Giabono Vnghero dio pria


cipale barone in capo, dio procuratore,cio al prefn
te 20000, & fra vno mef 1 0000, & fra due meli altri
1 0000, & il Re debbe fra vno anno fargli feontare al

Papa ne danari , che noi gli habbiamo dare per rac-


cordo della pace, redimirgli fra cinque anni, & il
detto meflr Carlo debbe fattala prima paga fra due
dMgombrare i nollri terreni con tutte die genti fan-
za fare danni,fermato detto accordo i nollri ambafeia
dori co foi tornarono in campo ,
& iui ( fece la pri-
ma
L rb r o Qjj Alt t o .
ma paga, & di tutto fu rogato Ser Riftoro da Fighi ne, ser Ria*.

& fubito il detto M.Giambonocon gli Vngheri nan-


d inquello di Pila petizione de Genouefi meifer
Bernab da Melano , ma lntendo i ripari fatti in
quello di Lucca di licenza de Fiorentini ne vennona
in quello di Pifloia volendo paflare per Firenze , &
non elfndogii confimtito ne mad quali tutte le lue
genti per la via della Sambuca Bologna , Se lui con
forf cinquanta caualli venne a Firenze, Se fucci mol-
to honorato, e flato quindici d li torn in Vngheria.
M. Carlo lpradetto pagamento li tor
fatto detto
n ad Arezzo con le lue genti, & iui flette circa vno
mele poi nand Roma, Se fu riceuuto dai Papa con
grandiflimi honori,& fatto fnatore, Se coronato del
Reame di Puglia &di Napoli hauendo prima priua-
,

ta la Reina Giouanna , & coli fu coronato con leiue


genti de con quelle del Papa li part Se and conqui
,

Rare detto Regno Se bench hauelfe alcuno nntop-


,

po da, gente della Reina pure n and Napoli, Se efln


do la Reina in caflel nuouo , Se mellr tto di Bre-
luche filo marito fuori di Napoli con le fue genti dar
me |ietto detto mellr Carlo, con lottile modo il
detto mellr Carlo fu niello dentro in Napoli, con
le lue genti da certi gentili huomini Se parte del po-

polo , e riceuuto Se honorato come Re, mellr t- &


to li rimale fuori , Se la Reina afldiata in caflel nuo-
uo , Se tutto d combattuta allcttando lccorl di
Prouenza per mare , & quello di detto mellr OtT
to filo marito, che era di fuori ad alldio della terra, il
quale vno d dato per trattato doppio per vna lettera,
Sf j che
I

6$6 H S TO R I E fS 0& v N* T 1 fi B
die fiftiiita,chc la rcina gli lrifeua, foiiteflo ditto
eredendcHr tjaure la terra, fu rottov&r prel da det- &
to Mi Callo, S coniai vnoluo fratello , e tutta la lui
gente , il perche la reina sarrend lui raccomandane
dogli il lo honore,& M.Otto fuo marito, Se fu trat-
ta del. cartello , Se meda in altro palagio bn guardata^
faron prert molti loi cortigiani, Se due cardinali deio
lantipapa, che erano con lci,<Sc in pochi di fu quali tut?
to reame in obedienza di detto M. Carlo, che fu tc-
il

nuto quali miracolo di Dio piu, che opera huraana>8c


chiamofl Re Carlo terzo.
5
Del mele dAgort 1 5 8 1 li fece pace fra Vinizia-
ni,& Genoueli,& fecelne in Firenze molte dimortra-
tioni di grande allegrezza . ..3

Tornado fatti di Firenze partito M. Carlo, & ito


a Roma la citt nollra rimale in pace, Se in ripol
fnza interuenirui col nuoua, degna di nota inlino
di io dOttobre i |8 i ,
allhora l lnti veghiare trat
tato in Firenze in certi cipi,6c altri popolari^ furon-
ne prel alcuni , de quali parte furon decapitati ( parte
banditi, Se parte rilanciati per innocenti ,
Stikt quelli
vi timi rilalciati fu vno Piero di Giouanni di Firenze
Ipeziale allhora Gonfaloniere del bone doro, & era al
Ihora de Priori M.Pazzino degli Srrozzi , cheli port
r
lrbene,che molto buona fama nacquirt nel reggimi'
to , Se nella line di querto priorato del mele dOttobrc-
j$8i fi mand vnalolenne ambalceriadi otto citta- 3
dini Napoli al nuouo Re Carlo a rallegrarli con lui'
del lo grande acquirto,& andorono molto horteuo-
fi* e con molti doni , perche shausuano' trottare alla
hi 3 A Vi co-
* L
b 'i o Qjr A k
-I ; H 47
coronazione della reina, & il Re riferii alla troika e
munita molto graziole lettere con molte proferre ccM
me ifiioi figliuoli , le quali dieron molta allegrezza
tuttala citt . =

Reila fare memoria della grande fortuna, efter &


minio, che in quello anno hebbe la citt dA rezzo , Se
quello fujche elsdo dal vicario del Re rimedi in Are*
zq tutti gli vlciti Ghibellini Se Guelfi, & mutadofi nuo
uo vicario M. Iacopo Caraccioli da Napoli , del mele
di Nouembre 1 Ghibellini leuarono romore, & coro-
no alle cal de Bollolli,& Albergotti,& quelle arlno
Se rubarono, gridando viua libert, & muoia il vicario,

& preino tutta la terraeceetto la cittadella, Se la loca


ca,che fi teneano pel vicario, & genti del Re, Se cornili
ciarono fare folli per non potere elfere oriteli da det-
te- fortezze, per quello il vicario mand due figliuoli
di M.Francelco AIbergotti,che erano rifuggiti con lui
nella rocca Perugia al ponte S.Giounni alla cpa*
gniadi S.Giorgio,della quale era capitano il cte Albe
rigo da. Bai bialla inuitargli venire ad Arezzo filo
lccorl, promettedo dare loro in preda la citt, qua- i

li tirati da quelle promefl, bench foflno lldo de*

Perugini lnza licenza fi partir no, & vennono preila


mente di Nouembre, &: fiibito furono nielli de
2 y di
Va Arot-
tro per la rocca, & dato loro in preda tutta la citt con
T9 k Sic-
lruando llo le mura per lo Re,i quali libito prefcno cornami*

tutta la citt, e huomini Se donne, & grandi, e piccoli


non riguardando ne Chiel, ne Spedali , Se coli Guelfi
come Ghibellini, lnza alcuna riuerenza, piet, llua
chedellvcciderc, che pochi vi furono, morti ,&iluo
-co Sf 4 c hi
,

Historie Fio rentinb


ehi pot fuggire Se fra tre di mandarono fuori femmh
ne Se fanciulle lluo alcune che ritennono come Ichia.

u per edere lruiti , & tutti fi entrarono per le caie co.

me f toilno cittadini , le loro proprie , i cittadini


erano tutti fuggiti, prefi, dipoi cominciarono a
domandare al vicario la cittadella Se la rocca, dicendo*

che in tutto voleuano quella terra per loro , il vicario-


per rimedio ,
lntendo che vn altra compagnia detta
deHvncino era nelle parti di Spuleto , della quale era
capitano Villanuzzo da Rocca fraca Marchigiano ina
d per loro, i quali vennono lbito,& minacciando il
vicario di mettergli dentro per la rocca ,
il conre Al-
berigo sccord prima con loro lui, Se perle porti
gli milfe nella terra & di dette due compagnie feciono.
vno corpo tato che in tutto erano piu di i ooo lance
Se molti fanti, e balestrieri, & a di noue di Dicembre la
detta cpagniadellvncino con parte di quella del co-
te Alberigo corlono in quello di Siena alla pieue Alcia
na,& dopo cinque d con grande preda di prigioni, be
lliarae) & altre col
tornarono ad Arezzo in quello
li ,

tanto in Firenze sattel a ricliiedere le armila di gen-


te^ conduccre, Se per capitano M.Giouanni Aguto.
Per fare meglio intendere vnal tra grande nouit,
Semutazione di reggimto,che in quello anno di Gen
naio Su in Firenze necellrio dire alquanto delle con
dizioni in che alihora era la citt.
Il reggimento prelnte era melcolato di ogni ma-
niera di cittadini, e ammoniti , Se ritornati ,
Se artefici
immoli, e maggiori, & Scioperati, Se cialcuno dubitan-
do di iuo llatoiaceuacio che lpeuaper matenerllo,

. Se
L IBRD Q^V ARTO.
& per ehi sacccllaua con vno cittadino &
5
, chi corte
vnalrro,de maggiori,& di queJli,chespre erano ila-'
ti in flato, come M.Tommal Strozzi, M.Giorgio Sca
Ji, M.Benedetto degli Alberti, & limili, e quelli gli ac-y
cettauano per mantenerli grandi e i maggiori, & oltre
quello per ellre piu forti riteneuano leco molti ar-
tefici minuti, &
malli me delle due arti nuoue per loro
{corridori,& minillri, quali n attendeuano ad altro
i

che ciarlare & minacciare & lminare Icar.daji fra


,

fvno cittadino & laltro, e fare pigliare gente a retto-


& fare morire & da ogni Pi iorato haueano licenza
ri ,

di -portare arnie, eziandio minacciando i Priori le non


haueano da loro ci che domandammo, & lempre cer
cauano di hauere lvfcio degli otto loro modo per
potere con quello ballone tenere lggiogati gli altri

citradim per modo che a buoni huomini


,
,
& merca-
tanti vennonoin tanti difpiaceri quelli modi, che co -

minciarono dcllarll ,
& parlare contro loro ,
&
non laici-are loro ottenere coli ogni loro volont, di
legno, & M.Benedetto degli Alberti Ipicc da quel- li

li di (pra & accolloll quelli cominciando bia-


y

lmare i modi che fi teneuano piu collo tirnelchi,ch


& llando la citt in quella forma, occorfc, che ef
ciuili,

fndo degli otto Lorenzo di Filippo Capponi, & Gio


gio di Guccio di Dino & altri fu prelb dal capitario
,

vno de fpradetti {corridori ,


ci fu Iacopo di Barro -
lommeo da Prato cimatore chiamato Scarna huo-
mo dogni mala condizione per certa informi gio- .

ne hauuta contro di lui d hauere fihbominaro-Gio - 1

uanni Cambi, & aita Gonfalonieridi compagnia', :


, .

<5$ Hi sto rie Fiorentine


perche piu apertamente & francamente che gli altri
,

serano {coperti biafimare i fopradetti modi, il quale


lanzamartorio confefs prettamente tutto quello,che
Scapitano era informato , & molti altri trattati ,
e ra-
gionamti fatti fra i detti principali, e gli {corridori di
cacciare cittadini del reggimento per confermagionc
del loro llato, di quella prelura i detti caporali, e {cor-
ridori feciono grande {lima & fi grande procaccio co*
Signori & Collegi, che per loro diliber, che detto
fi il

Scatiza folle lalciato & noi volendo fare capitano,


,
il

ma piu toilo mottrado infezione di farlo morire, que*


{fi caporali , e {corridori diliberarono di riauerlo per
con armata mano di notte &c in grande nume-
forza, e
ro andarono al palagio del capitano di i $ di Genna-
io 581 , & tanza forza, e grida feciono che lo riebbo-
1

np eflndo il capitano in palagio co Signori,& con Io


ro erano M.Tommal,& M.Giorgio predetti sforza-
do, & minacciando il capitano che Io falciali!, il quale
veggendofi coli oltraggiato rifiut lvficio , & la bac-
chetta, & prcle commiato da Signori lntendofi il di
lgute quello fatto per la ter ra, tutti i cittadini ne prc
fono grande dilpiacere , e Idegno contro a chi haueua
Nuauir*- fatto tale forza, in tanto che i Confidi di cialcuna arte
mori.
con molti artefici andarono a Signori dolertene, &
confortargli rimediare profferendoli loro, & il retto
de* loro artefici con arme & lnza arme per ogni bil- {

gno,& il limile feciono a gli otto della guardia, & al ca *

pitano predetto, che lo tramarono in palagio deSigno 1

ri pregandolo gli piacellc ripigliare lvficio , e franca-


mente c{rcitarlo,pcr le cui preghiere, & per molte fac

to-
L i B R o Q_y ARTO. ~
651
toglien da Signori,& Collgi egli riprele la bacchet-
ta, & lvficio & pe Signori fu rimeflo nel fuo palagio a
d 16 dei detto mele, Se alihora era ih fu la piazza per
ficurt della citt M. Giouanni Aguto con circa 500
lance, armati, c a eauallo,& fqSIt il capitano lpradec
to rnando fuori la ida famiglia in modo dandare alla
cerca,& in lu lhora del velpro ne menarono prel M.
Giorgio Scali lnza alcuno contado, bench prima gli
folle predetto da molti che fi fuggid, Se lui con mol- -
*

to franco animo non fi volle mai partire da cal,& ri-


chiedo dal caualiere di venire al capitano rilpuol di 3 ,

venire volentieri^ venendone preio in di la piazza li


Iett molte boci, gridando giudizia, lbito il capitano

form contro lui vno procedo della opprellone fat*


*

tagli per lo Scanza.e altre col, Se la mattina lguehte-


in fui muro vlto del cortile gli fece tagliare la teda, la
cuimorte molti piacque , Se ad alcuni dilpiacque, S
cuenne nalcondere il corpo infino alla notte per fp*-
pellirlo Santa Maria Nouella, acci che non ne folle
hebbe grande
!

fatto ihazio ,
in quello d tutta la citt
mouimto,& prelno molti farine, & lerroronfi lebot
teghe & M. Tommal degli Strozzi Se molti lorde-
guaci fi fuggirono, & nalcolonfi, faluo che vno Simo-
ne di Biagio corazzaio de piu fpiaceuoli di tutti,fu giu
to in Parione, & ini fu morto a ghiado ,
Se tagliatagli'
la mano, e gittata in Arno, e lubito fu poi trouato vno
lo figliuolo da Santa Mariadel Fiore, & fattogli il.fi-

migliante , Se i loro corpi furono llralcinati per tutto


Firenze, Se condotti alla piazza de Signori, e ilraziati
da fanciulli quello d ,
e laltro ,
edudo per quelle ca-
gioui
H i sto rie Fior e n t i t
gioni la citt tutta fommoffa, Se (tto larme, i Conf
li dellarte della lana eleflno certi principali loro ar-

tefici ,
i quali haueflno procurare con ogni forza
delfarte, che le due nuoue arti de tintorie farti, Scfat
fttai in tutto sannullaflino Se toglieflno via y Se con
grande fllicitudine i detti eletti dierono grandi ord-,

ni a ci fare, In quello tempo interuenne che M. Do-


nato del Riccio giudice , Se Feo corazzaio fguacidi
M. Giorgio , eflndo nafeofi furono ritrouati Se me- ,

nati al capitano di diciotto del mef,& fra due d f-


guenti decapitati in fui medefmo muro eflndo in
,

fu la piazza grande popolo che gridaua giultizia ,


e
fatta la detta elocuzione fi leu in piazza vno grande
romore, gridando ciafcuno viuano i Guelfi, aiihora tut
ta la ragunata dellarte della lana con molti ciompi ve
hono in piazza armati con loro saccollarono mol
,
Se

ti buoni cittadini, e di buone famiglie, Se eflndo gri-

de numero fi riduflno itT mercato nuouo,allhora sae


collarono con loro quafidogni cala Guelfa di Firze
grandi, Se popolani in tanto numero che quafi non vi
capeuano, gridando ciafcuno viua parte Guelfa, Se fra
loro ordinorono vna petizione per porgerla a Signo-
ri contenente di nuouo riformamento della citt, e ri-,
bandimento di sbanditi , & altre col , Se daccordo
con efl nandarono in piazza , Se dierono la petizio-
ne a Signori, i quali fubito feciono fonare parla-
mento per ifpazio di due hore , Se in quello mezzo in
fu la porta de Priori furono fatti diciotto cittadini ca
ualieri di popolo , i nomi de quali fono notati nella

fguente faccia. i
LIB R O Q^v ART o . 6$ 3
C/i Uji ~* *
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ZanoU di do u Anni Mescla . Niccolo di Pagnozx0 T ornatami .

Ztf/gi di M. Piero Guicciardini . Rinaldo di G: annoto cianfig


Tommafo Sodermi Donato di acopo x_A cctaiuoU .

Vanni di Michele di Vanni . Gherardo di M. Lorenzo Bi/ondelmoti.


Tcmmafo di M .Iacopo Sacchetti Stoldo di M>Bin<o ^Attoniti .

Bello Mancini
9
chrifiofano denfi ione Spint
&rndrea di m. Benedetto ^Alberti Michele di M-Fuhgno de M editi .

cipnano di Duccio degli ^Alberti . Filippo di M .^Alamanno cani eduli ^ e

Baldeje di Turino Baldeji . Baldo diS'.mont Tanghi .

Moiri ne voliono elfer fatti che recuforono chi pec


vna cagione, & chi per vnaltra , Se rellato di fonare l\
dilibero per parlamto che Signori co Collegi, & due
Capitani di parte & z de 5> della inercatantia , Se z de
i2 della libert, e due cittadini Guelfi per ciafouno g
fatane tutti nlieme, Se le 2 parti di loro haueflono tut
ta la balia, ebe ha il popolo, Se comune di Firenze fon-,
za alcuna eccezione, & fatto il parlamento fi leu la in
fegna della parte, & fu data in mano di Giouani Cam-
bi, il quale con detta infogna accompagnato dal capi-
tano del popolo Se da detti caualieri nouel!i,e molti al

tri,& dalla gente dellarme, Se quali da tutto il popolo


caualc per tutta la citt griddo tutti viuano 1 Guelfi
Se farti, quello fu il di di S.Fabiano,& Sebalhano,poi
e
laltro d li ragunarono in palagio i detti della balia ,
e
attefono praticar della nuoua riformadel reggimto,
e feciono che certi rubelli,e sbaditipotelfono tornare.
anche lagunari i lanaiuoli Se loro
Laltro d effondo
foguaci in grande nomer armati nevennono in mer-
cato nuouo, dicendo, che voleuanochele due arti nuo
ue in tutto sannullaflno ,
& che ogni sbandito ,
e ru-

beiio poteffo tornare,


& per Io meglio ci che doman-
^ dauano
H i s t g r n Fio re n t i ne
dauano fu deliberato & approuato per quelli della ba-
lia, bench molti difpiaceife il modo,& furon. disfat-
te le cal & residenze di dette due arti ,
8c leuate ogni
loro arme dalla mercatantia , douunche lne trou
alcuna..
Auueggendol quelle delle 14 minori arti, che {'an-
nullata delle dua arti Icemaua loro le forze, e dubitan-
do che il limile non folle poi fatto alloro parte di lo
ro, l ragunarono tutti alle loro reldenze armati , con,
intenzione di venire tutti in piazza co loro gonfaloni
per fare qualche fortificamento alio flato loro, ma no
vi poteron venire, perche prelntendolo larte della la

na,& faltre arti maggiori, e molti altri cittadini furo-


no prima in piazza di loro, con grande numero,& ve-
nendo alcune di quelle minori arti, cio, beccai, vinat-
tieri,e altri furono cacciati con mal commiato, & alcu

ni ne furono morti, piacque quello affai a mercatanti


& buoni cittadini ,
bench ad alcuni parefl che le fa-
miglie l facellno troppo gradi lopra il popolo ,
laltro

d lntirono gli otto della guardia, che i grandi sacco


ftauano co detti artefici,& per feciono armare.larte
della lana,& faltre maggiori arti con molti altri citta-

dini, & adunarli in mercato nuouo. e con badi, & altre


dimoflrazioni dierono ntendere 1 a grandi, che atten
dellono ad altro , & trattouuil di fare i capitani della
parte mano, & mandarono dire a Signori, che do-
uellno ardere, & annullare tutte le bol le degli vfiei lat
te pel pallate, & furonne clauditi, perche coli fece. li

Dipoi d Gennaio detto hebbono Signori


2 $
di i

noueile come la compagnia, che era in Arezzo veniua


in li
L i b r o Q__v a r t o.
hrfmnollri terreni, & per alquanto faifreddoronol
(bicordi e citradinelche & atteli a ripari contro
,
1

a derta compagnia, & di raedelhno ci fu nuoue co-


il

me erano giunti al Sambuco, & alle Tauernelle & ,

ltto S.Calciano,& prel molti prigioni, & beitiame,*


(libito M. Giounni guto cauaic Santo Calciano
con tuttele genti dellarme ,
& ragunouut (eco laltro
d lai ce 8 co,& baieitneri 200, c beo altri fanti per
andare ritrouargli, & volendo pigliare il poggio di
Marcitila non pot ,
huomo dar-
Se perdeuui alcuno
me, per saccamp Santa Maria Nuoua crelcendo-
gli ogni d tanti del paele ,
& feciono lvno campo &
laltro sbarre, e ferragli, & legni di volere hauere fare
inficine zuffa, & coli in punto ilettono due d, ma ln-
tendofi quegli della compagnia macare la vittouaglia,"
& non potendo fioazzare procacciarne ,
veggendo
anche a noltri ogni d crelcere gente , Villanuccio , e
gli altri caporali della compagnia sabboccarono con
M.Giouanni Aguro,Sc .che il parlaflno, elfendo la fera
del terzo d appiccata vna Icaramuccia fra parecchidi
loro,con alquanti de noltri, rutto il retto in raro l mif
fono punto leuare campo con ogni loro preda, &
in

carriaggio Se poco fia la notte l partirono tutti, e auia


ronfi verl S.Donato in poggio, Se Calaglia, 8e la Ga-
ltellina ,
Se M. Giounni con le gnti notite li molle
perle guirarli, madilugi,ma inai riflettono quelli della
cpagnia che il d leguente c giade parte della preda
giulono in Arezzo, & aliai li mormor in Firze ctto-
M.Giouanni dhauergli coli falciati andare
,
pardo
moiri, che gii hauefl come afldiati Marciarla, alla

... grande
g
Hi sto rie Fiorentini
grande gente che hauea (co , and loro dietro infin
a cartello nuouo della Bernardinga, Se torte loro parte
della preda.& de prigioni, dipoi di volont de Signo-
ri fi ritraile con le genti in valdArno di (pra.
Tornando a farti della citt, per laccidente della c
pagnia,ccme detto , la citt dentro alquanto fi ripo-
s,
& pofofl giu larme, & aperlnfi le botteghe, & i Si
gnori con quelli della balia infieme con alquanti arro-
ti in numero in tutto di circa 184 attelno fare Io
fijuittino de! Priorato e Collegi penorono
,
nel quale
di i ? per altre occupazioni, Se nel fare aedo vna not-
te fu prel dal capitano Ciardo diBerto vinattiere vno
de lguaci di M.Tommal, Se di M. Giorgio Se in fra 1

pochi d fu decapitato, & perche il capitano pen alcu


ni d , fu predo che leuato di nuouo romore in Firen-
ze, perche l lpacciafl,& bench alcuno sarmafl non
fi romoreggi per allhora, ma dopo lo Iquittino di

1 y di Febbraio i grandi Se le famiglie con loro


fante-
rie^ gli vlciti ritornati prelno larme, ficdo l'or &
dine dato leuorono romore Se ragunaronfi in merca-
to nuouo, Se nel palagio della parte gridando viuano ,

i Guelfi, Se domandando alia Signoria pm col non h

nelle, i Signori feciono fonare parlamento, nel qua-


le nuouo confermata la balia a lpradetti, ma a
fu di
giunlne di nuouo quello numero circa 40 cittadi-
ni, Se per meno male (1 conlntirono parte-delie (pra
dette aomditc non honelle Se turb quello atto mol
to gli animi de buoni cittadini, Se mercatanti, in tanto
che l'altro d fi ragun larte della lana in gradc nume
ro praticare di rimediami ,
Se andaronui alloro tutte
Libro Qjr arto.
f altre arti,& molti altri cittadini dogni maniera, bri
gare, come vno mcflicro, tutti profferirli, & pre-
gargli che fi rimediaffe , & riuocaflfi quello che rofl
male fatto, per fare queflo medefimo fi ragunarono in
palagio quelli della balia vecchi Se nuoui, e nulla con-
chiufno per infino alla fra,& fntendo queffi nuoui
aggiunti alia balia le pratiche tenute all'arte della lana
di loro volr offerfno di rinunziare alla loro elezio-
ne , & coli fciono dopo alcune deliberazioni fatte in
fieme con gli altri intorno a fatti degli vfeiti ritorna-
ti , Se vfeironfi di palagio , Se i vecchi vi rimafno , c

quello piacque molto a tutta la cittadinanza , Se ben-


ch fufsino ragionamenti di fare punizione di chi ha-
ueamofib quello vltimo romore , pure per lo meglio
fi diliber pe Signori che folle perdonato ciafcuno,
Se pofnfi gi larme, Se aperfnfi le botteghe, Se il fe-
condo di, che fu il primo di di Quarefima ciafcuno an
d alla Chief,& predicofsi pacificamente.
Et cofi fi flette pacificamente infino a di venticin-
que di Febbraio bench tutto di fi vedefl venire
,

fanti alle famiglie di Firenze ,


il che gener tanto
ffpetto,che detto d buona hora fu tutta la gen-
te dellarme in piazza , Se fecefi la tratta de nuout Si-
gnori innanzi terza , della quale fi rallegr ruttala cit-
tadinanza, Se per quelli, che furono veduti , che heb-
bono diuieto,c parue ciafcuno, che per lo innanzi la
citt fidouefi ripofarc , Se non douefl piu hauere nc

romore, ne nouita.
E primo d di Marzo i nuouiSignori prelnofvfi
il

ci in fu la ringhiera con pubhco parlamento al mo-

T't do
Historie Fiorentinb
do vito allegramente, & iaprefenza di cefi grande
numero di cittadini come forf mai fi ragunafle fimi
le atto,& ogni cittadino torn. aMoi elrcizij,& tutti
i fanti fi vicinano di Firenze ,
& il di Iguente, che era
iaprima Domenica del mele andarono i Signori a San
Gallo al modo vito con grande letizia di tutta la cere-
r. & il d poi fi ordin, & fecefi fclenni proci boni di
tutti i cherici,& religiofi, e poi vna llenne melfa con
molte reliquie in Santa Maria del Fiore ringraziare
Diodi tanto beneficio riceuuto, parendo ciafcunoefi
ire tornatoin via di verit, & coli u dette infino alla
Domenica Iguente d 9 di Marzo nei quale di notte
tempo fi leuaron certi ciompi nelle parti di Camaldo-
ii molli, & con alquanti sbanditi ritornati con vna in-
legna dellarme della parte, &griddo viua parte guel
fa, ne vennpno ponte Santa Trinit, de poi alia ca
al

l che fu di Ciardo vinattiere lpradetto,&: quella ar-*


lono , poi nella via degli Ipadai affocarono la caldi
Malo funaiuolo,per quello i Signori feciono caualca-
re per piazza, & per la citt capitano del popolo con
il

tutta la gente dellarme, & ordinorono,che molti huo


ni cittadini saccoftalno co lpradetti romoreggia-
tori, inoltrando di fauoreggiargli,& attendefino ri
traigli dallandare piu per ia citt ,
i quali con buono,
modo gli riduflno in Ih la piazza di Santa Trinit, &
quiui venne loro Andrea di M. Vgo con forf, cento
ciompi con vno pennone dellarte della lana, griddo
anche parte guelfa , vollefi melcolare fra loro, & non,
luaccetrato,anzi furono per azzuffarli, ma ellndo gi.
valica mezza notte fi partirono quali tutti, ila mattina,
Libr Q_v Arto.
poifoguente, ciompi di Camaldoli infieme col
i detti
Mo Icone Beccannogi , Se altri sbanditi ritornati ne
vennono dal ponte alla carraia , (tto vna inlgna del
l parte infitto alla piazza de Signori
,
gridando pure
vma parte mandarono i Signori chiedere lo-
guelfa
ft detta infogna Se non la vollono dare, per fedone
,

mettere bando i Signori , che ogni periona fi douefl


lagunare armato ai fuo gonfalone, Se tutti douefioi
no venire in piazza quando lnriffono fonare mar-
cello, & in l la terza feciono fonare, allhora tutti i del
tidorimi j &
sbanditi fi partirono di piazza , Se anda-
rono oftr'Arno a cala due Gonfalonieri, & tolfono lo-
ro i gonfaloni, dipoi nandarono a S. Giorgio, 8e pre-
ftto dalla Chiel alla porta, Se quiui saflorzorono per
timore di non eflre aflltati dalle genti dli arine-, Se
rano numero piu di mille, Se non traendo molte ge
ti alla piazza, saccoitauade cittadini con loro per fa-
re loro domandare loro volontadi a Signori , M. Ri-
naldo Gianfigliazzi allhora Gonfaloniere diGiuflizia
come franco caualiere vici fuori di palagio , Se mont
cauallo per andare aritrouargli, Se fu ritratto di riori
farlo per cordglio di cittadini molli pili follo da (pe-
dalini , che da amore di bene comune, inoltrandogli
grandi pericoli , Se entrare mezzani ad accordo fra la
Signoria , e detti ciompi , Sefrialmente per concordia
praticata lno parlamento.nel quale fi diliber per
fi

meno male molte col domandate da detta ragunata


di ciompi, cio priuare dogni vfcio chi era Rato am-
monito, eccetto alcuni , Se che di nuouo fi confinafl-
no a j-, Se allettati folfono fiuti ribelli, Se che gli vici
: '
Tc z ti
,

f;
3#o, Hi storie Fiorentini
ti tornati riaueflno i loro beni,& a certi fofsino refiii-
taire lecdangioni pagare, & alcuni appruati p gite!
fjC il M bicone hauefl la cailellaneria di S.Gimigmnfo
p lhnel,e piu altre limili col in gradedilpliceza,elli
metto dogni buono cittadino, pardo che la Signora
fofl sforzata, la quale tutto conienti per meno male.

La mattina lguenre parendo pure a Signori male


delle col fatte, & ln tendo che di nuouo l faceua r-
gunata da Santo Ambruogio per riflgere le due arti
annullate,i quali vennono inlino Satira Croce, & fu-
rono cacciati da vicini, & dagli Alberti feciono ragu-
lnare in piazza quati piu cittadini armaci poterono co
le genti dc{iarme,& vici fuori il gonfaloniere , Se po-
li il gonfalone della giultizia in mano di M . Donato
Acciainoli, & quello della Parte in mario di M. Foref
Saldati comand ogni perlna,che gli lgui falsi-
no , & che qualunche ci non facell folle perlguitas-
|o che ogni altra bandiera l ponelsi 'giu ,
i quali io-
lme col capitano del popolo, e c M.Giouanni Ag-
to,& con dette genti andando per la terra, vennono al
la piazza di Santa Maria Nouella, e lntendo, che alla

piazza de Tornaquinci era M.Francclco Rucellaicon


con piu di Ottocento ciompi con vna inlgna del-
la Parte gli feciono comandare che la recafl allo-
ro, & venill con la liia brigata lguitargli , & non
lo farcendo gliene fu detto male da altri cittadini,

8c minacciato di fargliele fare per forza , il perche


lui mut propofito,& vbbid ,
& die la inlgna
tk. con la ia brigata inleme con meffr Donato , e
gli altri, tutti tornarono in piazza in molto maggiore
- J . numero
,

t L Q_t a % rof 6t
, Immero chetai altra vi folle,& yoleua il gonfalonicr
:
re fonare parlamento per disfare ci che nelfvltimo
era flato fatto; &
per configlio d'altri fi rdrb far-
fdo ad altro tempo piu conueniente, per licenza da* &
ta ognvno fi torn cafe difrmarfi circa fiora di
vefpro dipoi fatato di per configlio di cittadini
, fi di-
iiber che i Signori, e collegi, & alcuno per vfcio , Se
vno per capitudme , e vno per gonfalone in numero
di 82 pigliaflno balia tapra tutte le col paffete, & co
.
M sapprou & vinf pe' configli opportuni, & fatta
la elezione degli huomini, molti di praticorono infie-
me, Se finalmente furono daccordo ,Se annullorono
la maggiore parte delle col fatte nell vltimo parla-
mento , & tutto notificorono i Signori vno grande
..numero di cittadini, quali quanti ne capirono nella
fida dei configlio, Se bench quello, che era fatto ad al
cuni non piaceli!, pure la citt ne rimale in molto piu
pace che prima, e poffi giu Tarme ,
Se ogni merca-
tante , Se artefice fi torn alia fua bottega, &and*Ta
col di bene in meglio per infinodi ventifei di Mag-
gio 1582. I 1

Nel quale di fi lenti pe Signori , Se per gli otto che


certi ciom pi doueuano romoreggiare per quella ca-
,
gione la fera allAuemaria and bando cne ogni citta-
dino douefl andare armato al Ilio gonfalone , Se clic
fubito le genti dell arme doueflno venire in piazza,
&cofi fatto, tuttala notte fi dette in grande guar-
dia ,
Se niente altro fi lnti , la mattina poi fi po-
tano gi farmi., &
durando pure il tafpetro del io-
more , laltra notte fi rifcciono le medefimc guardie
Tt 5
&noa
&6x Hiitorie Fiorentine
te non oftante dette guardie alle due hore certi ciom-
pi di Belletri sarmorono, Se per forza toilno vno p
none del Iione doro, che era alla porta a S. Gallo, &
preghiera d alcuni lo renderono , poi crebbono in gra
de numero Se con grida grandi dicendo carne carne,
,

ne vennono verl il canto della macine di Rof


(lio per torre il gfalone del drago , che quiui era ac-
compagnato da forf i oo huomini per andare con ef
lo verl Santo Ambruogio ad accompagnarli con al-
tre brigate , ma come piacque a Dio innanzi che giu-
gneflono detto gonfalone furono rotti dal capitano
del popolo, .& la compagnia , nel quale li Icntroro-
no e rutti l sbarag!iorono,& fuggirono, Se piu lreb-
bono itati perlguitatil il capitano non foll Rato ri-
tenuto da certi cittadini, che non fu bene fatto, laltra
mattina furono decapitati certi de detti cipi,& vno
de dettichiamato Pitiana confels ellcre flato richie
fio a ci fare da Piggiello Adimari, &c- da Matteo da
ganzano , i quali per ci hebhono bando della perlo-
na,& grande timore fece quella nouita, perche l dille,
era mofl per rubare , Se molto ne furonocalunniati
gii vfciti ritornati, per quello lguit che i Signori clef
lono venti: valenti cittadini a prouedere di rimediar*
aranti mali ......

Imquello tempo l compagnia , che era in Arezzo


faceua grandi minacciate , & forf haueano paura , &
veramente l l noltra comunit non li folle ritenuta
per l riuerenza del Re l poteuano mettere ageuol-
mente in mala via : per l tenne con loro pratica dac
cordo , & nel praticare loro lrimeilono m punto & ,

r vennono?
,

Libro Q^v arto. 66 j


tennono i tempi del potere campeggiare e crebbon
-in ardire Se in numero perche saccoll con loro M-.
,

Guiglielmo da FillacH con piu di 400 lace, per quello


il nollro comune fece lo sforzo Se richiel tutte fami
Ila, & ragun piu di 1
5-00 lance,e molti fanti, Se tut-
ti fi mandarono a confini verl Arezzo, e vantauafi
M.Giouanni Aguto di non gli lalciare entrare ne* no-
ftri terreni pure hauendo rilpetto allo 11 aro della cit-
,

t Se a pericoli della guerra , fi fece con loro accordo


,

di 6 di Maggio irtfieme co Sanefi per fiorini 5 cooo


de quali venti nepagamo noi, & Sanefi dieci, & obli i

goronfi di non o {fendere per tempo di diciotto meli


& riufe buona operazione, perche le non fi folle fat-
to, meuimenti che nacquono dentro, harebbono fat
i

to affai maggiore male infie.me con la guerra di fuori .

Se lubifo Viltnuccio lpradetto fi parrdArezzo con


la la brigata, & rimalui il conte Alberigo, & parte di
loro vennono Firenze fornirli de loro bilpgni , Se
Ipelnci piu di 0000, Se pochi d poi tornarono
fior. 1

in Firenze Giouanni Cbi,&Malo degli Albizi,che ve


niuano amblciadori dal Re pe fatti d Arezzo, & reca
rono certo ragionamento fatto col Re di eccedere la
Signoria d'Arezzo per li anni rilrbandofi le fortez-
ze, ma voleua entrallno in lega con lui.
In quello tempo in Firenze certi cittadini eltti ,

praticare (pra la riforma della citt, dopo molte pra-


tiche rapportorono a Signori molte col , delle quali
furono approuate quelle , cio prima che beni ecclc-
,

fiallici venduti ad alcuno che hora fia sbandito fieno

rendati alla Chicl, Se che nelfuno ardilca fareromo-


W'H &.</ Tt 4 re
.

VVaf. Hi* TO' 1MB FrORENTINt


t} & rizzare infogna frza licenza de Signori.Sc chi ri*
telalfo trattato habbia dal comune fiorini cinquecen-
to^ farine,; eziandio le folle lui de trattatori, Se ri p
folli poi afii Noubre
bene la citt infino di 2 7 di
Fu in quelli d nuoue in Firze, come il Duca dn
gio conigrande gente darme era venuto in Lombare
dia per paffare nel regno ad acquillare il reame, elice-
te in Lombardia circa vno mele , & fece parentado co
M.Bernabo, & da lui hebbe fiorini centomila, poi ven
tre verfo Bologna,^ allhora i noltri Signori vi manda

sono folennc ambafoiata, la quale fu bene veduta da


fui y ma con parole generali poi ne venne per Roma-
,

gna ad Ancona co molti difgi , & piu volte fra via fu


aliai rato dagte di coni paglie,, il callellano di Ancona

saccord c lui , & fobito poi gli Anconitani per fior*


diciotto migliaia^ con quelli danari part, & andon-
ne allAquila doue fu fobito riceuuto, & datogli la rie
ty &da gente del Re fi torn Napoli poi nand il
,

detto Duca verl Napoli, & in piu luoghi fu danneg-


giatoda genti del Re, e de paefni,& colffi Rette infi-

no mezzo Nouembre & pure daua che penlre alla


,

noftra citt, quello del Re & del Duca, Se chi difidcra-


ua la prolperit dell vno, & chi delfaltro^ effondo ila
to licenziato M. Giouanni Aguto per andare foldo
del Papa,
& predatogli danarifi diceua,che quello Du
ca ne forte /degnato cotto a Fiorentini , ik per le-
ne padana per Firenze molto variatamente
t . A d 27 di Nouembre fi fooperl vno trattato in
Firenze, che faccuano i cipi,& certi altri poueri huo-
miai d* douere luare remore lanottedi SantAndrea
zia ;;] alle
.

* L I B R O Q^V ARTO. 6 6f
alle fette hore,con intenzione di rubare, ard ere, &ycei
dere,& haueano fatto bandiere, & dati molti ordini da
douere riufeire, ma per grazia di Dio vno giouane,che
quello era richiedo lo riuel al padre, & il padre a Si
gnori,da quali hebbe la ficurt per lo figliuolo, & me-
nollo loro , & lui mamfcll ci che era ordinato , e
chi erano i caporali, e tutto fatto noto al capitano M.
CantedAgobbio lui {bito come valente huomone
prete circa venti, Si in fra pochi di ne impicc otto,3c
i Signori per quello elelfono dodici cittadini i quali in
lieme con loro,& co i Collegi, e capitani di parte, & oc
to di guardia haueflono trouare rimedio a quella no
uit,& aflcurare la citt & dopo molte pratiche nul
la saccordarono f non dilungare i confini a confi-
nati, &: i mbelli mandare fuori delle cento miglia
Ne due priorati lquenti nefina nouit fu in Fi-
renze ,
non che tpo de primi saperlno quattro
f

porti che buon pezzo ai tpo erano Hate murate, cio


quella di S.Giorgio,& di Santo Miniato, & della Giu-
ilizia , 8c di Pinti ,
tempo di quelli che teguironoio
calendi di Maggio r
3
8 3
anche non fu alcuna nouit
fe non che fi prouidde alla rellituzione de beni delle
Ghiel , & perche cominciaua la mortalit fi feeiono
piu, & flenni procifloni.
Appreflo pche molti cittadini fi partiuano di Firze
per la mortalit,
& per minacce che faceuano gli vteiti
fi feeiono venir molti fanti fidati, e di Casrino, Se dai
trde per guardia delia citt, e partironfi rati cittadini
che pochi ne rell, de quali molti nandarono in Ro-
magna, Se mafiihe Furlidouefi difl saceozzrono
piu
e
666 Hi sto mb Fiorentini
piu di bocche 2000 di Fiorentini, 8e moltialtri pel co
tado, e diilretto Se nondimeno crebbe tanto la pelli--
,

J4*rtini lenza, che ne morirono in Firenze 2 00 ,e 500,82 alle


Volte 400 per d, 8c per tre meli, & mezzo concedette
Papa Vrbano generale perdono chi monile diuoto a
Dio,8c a lui, & polfi in quello tempo chi era fuggi- 1

tp per mortalit vna impolla di z 5 migliaia di fiorini.


Se non oliarne le lpradette guardie la notte di Santa
Maria Maddalena vna brigata di ciompi intendendo-
li co vlciti di fuori leucrono romore, Se andarono per

piu parti della citt, gridando viuano le 24 arti ,


Se i

Guelfi,& rizzarono certe bandiere, ma mediante laiu-


to di Dio,& prouedimenti de Signori & degli otto
i ,

& di M. Cante lpradetto capitano ,


i detti romoreg- 1

gianti fi fuggirono, Se lparirono,8cfunne alquanti prc


li, Se decapitati, & finirono i detti Priori lvficio loro in
pace,&: coli lgu Ivficio lguente, Se laltro, che entr
Nouembre, Se limile quello di Gennaio,
in calendi di
di Marzo lnza nouit , le non che tempo di quelli
virimi venne in Firenze M. Agnolo di Iacopo Accia-
inoli nuouo Velcouo con grandilfime honoranze,e fc
Ae di et danni trentadua.
1 j 1 4. Di Marzo 15841! vinl pe configli di fare vno la
gp Firenzuola, & non fi lgu.
E coli con pace lgu il Priorato di Maggio , Se di
Luglio 15 84 tempo de quali appar in Lombardia
il Sire di Culci con grande quantit di gente, 5c femen

doli di la venutagli fi mand ambalciadori infino I

Melano, per fpcrc di fiia intenzione, & niente fi ritraf>


le da lui le non parole generali di bene fare & dire , Se
di
L i b r o Q_v a r t o . 66?
di non offendere, per non fi fece altri ripari f non di
liberazione di fJdare alquante genti, & fecefi vna mo
iradi balertrieri ctadini, che furono piu di 4000,82
credeuaf per fermo ne douefl andare per Romagna a
Roma,& Napoli in aiuto del Duca dAngi,& fian
dofi in quella credenza lui venne in quello di Lucca.
Del mele di Giugno shebbe il callello di Beccona
in Galeata dai Signore di Faenza, bchedi ragioneera
noilro , Se lui hebbe certo premio per lo fo figliuolo;
del medefimo mele gli huominidel cartello di Fo
iano fi feciono raccomodati del nortro comune c cer
ti patti, & di dare, .vno cero per Santo Giouani Batirta;

Al principio del mele di Settembre fi tenne grande


configlio per la nouita di detto Sire, perche pure li du
bitaua di lui,& a tempi de Signori paflti erano venu
ti in Firenze fiioi ambafciadori pregando per fila par-
te^ dei Re di Fraeia,che de fatti del Re Carlo, 8c del i
Duca dAngi non ci doueffimo impacciare, 8c coli fu
loro promefIo,& mandofl con loro nollri ambafeia- '

dori perche aoperaflino che detto Sire, file genti no


paflflono per nortri terreni, giufno in quello di Lue 5

ca,& noi poterono impetrare , anzi con le lue genti di


Settembre ne venne nel piano fra Empoli & Ella, lal-
tro d cartel Fiorentino doue flette tre d,poi pofro
non Poggibonizi,& in fui poggio imperiale, laccando
in ogni luogo danno affai, & combatterono, & pref-
'
no,& ruborono affili tenute , poi nandarono in quei-
lo di Siena alla badia ifla,& vai di ftrona; Se per ac-
cordo hebbono da Sanefi fiorini 8000, poi nandaro-
no verf le chiane, Se d 25 di Settembre per rdine -
HlSTOJU! FIORENTINI
dato con Carlo da pietramala con lue genti, &: co Rug
gieri Cane famiglio di M. Bernab di notte (calarono

& prelno furtiuamente la citt dArezzo, Sci cittadi-


ni con la gente del Re Carlo l riduflono nella cittadd
la,& nel caflfecettoj dipoi vedendo tanta g^otc abbaila
donarono,Se arlno la cittadella, Se ritennoofi fidarne
conturb molto la cit
te nel caflrctto, quella nouella
cadinanza in Firenze, ma quello che mitig molto que
Ila turbazione fu ,
che in quella medefimahora ci fu
nuoueda Vinegia cme il Duca dAngi era morto,
ipra quelle nouit tennono i Signori grande coni-
glio, & finalmente diliber che de fatti d Arezzo
fi , fi

facefl franca & rileuata imprel Se lldafffi gente,


, ,

-Se richiedeflnfi l'amift>Sc eleggenflbnfi dieci valenti


cittadini con piena balia poterne fare quanto poteua
tutto il comune,& lbito il fece la elezione,& comin-
ci il loro vficio di li dOttobre per li mefi,& chia
moronfi dieci di balia, quali lubito conduflono gente
i

darme,
& per capitano M.Giouni degli Obizi, 8c ma
darongli vicini alla citt d Arezzo , Se ini ragunarono
grande gente,
& parte ne miflono in terre degli Areti-
ni, & in Cartiglio ne Fiorentino che s accord c noi
Se nel caflrctto miflno molti baleflrieri,Se macftri di
ccaue traendone le perlne diltih , Se faceuano tanta
guerra alle genti del Sire , che era nella t^g$ T phefloy
rdiuano vlcirc d Arezzo, venutagli la chiarezza del
la morte del lpraderto Duca dAngio, 8c vedendoli il
Sirc afltrigliare di vettouaglia , mand Firenze per
fluoendotto pcr mandare loiambalciadori , fagli

coccduto che gUmandaife .... . Sc iui fiman-


derebbono
!

tM 6 Q_v a R r d * T

derebbono noltri a praticare con loro, & andoronui


i

due de dieci delia balia, & M. Rinaldo Gian%Iiazzi,e


Andrea di Niccol Betti, &
M. Giouanni de Ricci, &
principiaron pratica di comperare Arezzo dal detto
Sire, laqualeficonchiule tempo de nuoui Priori del

mele di Nouernbre, ellndo Gonfaloniere di Giuili-


zia, Iacopo di Vbaldrno Ardingheili per pregio di fio-

rini 40000 alle gti del detto Sire, &c lui fior. .

5
ooct,
& tante altre ipel di caftelianiySc al tri, che mont in*
lino fiorini 60000,6 circa, & quello conlntirono
anche quelli cittadini d Arezzo che fi poter n raguna
re infieme, fatto laccordo il Sire svlci d Arezzo c h
lie & mifleui drro le nollre adii 7 di Noubre
genti, Compera,
& acqui Ito
1 584, & data la polfelsione riceutte parte del prez- d* Arezzo.

zo, & del reilo hebbe ficurt dhauergli in Bologna^


& nel tempo della pratica la maggiore parte delie ca-
rtella di Arezzo, & Cailiglione dierono al nollro c
fi

munel Marcoda Pietramala e luoi leguacifi vlciron


di Arezzo innazi al Sire malilfimo ctenti, Firenze le

ne fece tanta fella, che quali no fi potrebbe ridire, con


procirtioni, e melfe llenni,& armeggerie,e gioilre, 3c
per molti modi, & p capitan vi fi mad Niccol
altri

diGherardino GianijSc podeil Pagolo de Nobili, e i


tri notabili cittadini riformare la terra, & M.Iacopo

Catacci vicario del re,coign,& die il calferetto M.


Donato Acciainoli rtceute per lo comune per fiorini
1 8 migliaia,poi lne vene Firze,& rornolfi Napo
li & il Lombardia, 6c partir dalle lue
Sire lnand in
gti fi torn in fuoi paefi,& immediate fi mad NapO
Jial Rjpch luiietificall a ci chera fatto d Arezzo,
'
;

& lai
<70 H 1 s tor ie Fior enti tfE
&c lui Io conienti molto graziolmente,& fecene ogni
concellone opportuna.
Difcordia Et n mi pare da falciare indietro vna col affai no
PapaVr
teuole di Papa Vrbano, il quale m quelli tempi l par-
di
bano,e del

t da Roma , & andonnecon tutta la corte Napofi ,


Kcdi Na-
poli.

& poiaNocera,& non hauendo il Re voluto dare cer


taignoria richiella di detto Papa a vno io nipo-
te, nacque fra loro tanto !degno,che il Re gli fece fare

alcuna violenza Nocera , di che il Papa ne mont in


grande ira, e cruccio, & venne in grande difeordia con
parte de loi Cardinali, che fauoreggiauanoil Re, per
che dimolraua volerlo priuare del reame, & loro trat-
tauano della priuzionedel Papa, & crebbe tanto que-
llo fuoco della indegnazione,che hauendo <,>, leco

ragunati tutti i Cardinali ne priu vna parte,&alqua-


ti ne fece pigliare, & imprigionare, e collare,e tormen-
tare vno filo nipote, per modo che ale-uno ne mori ,
& altri non furono mai poi buoni della pedona, & ri-
meflgli in prigione , form contro a loro grauiffimi
procefll come ctro a heretici,il d della prefiira fi fug
girono alquanti Napoli , e tutto feciono noto al Re,
il perche con le lue genti,& con grande sferzo affedi

il detto (Papa in Nocera, non tanto per offenderlo, qua


to per riducerlo buona- via, & concordia, & in quello
affedio fu prel il lpradetto nipote del Papa, & me-
nato Napoli, & me fio nel callello dellouo, e tenuto
buona guardia.
A d tre dottobre ci
funuoue come era hauutoil
caflro di Calliglione Fiorentino , Ad li di Dicem-
bre torn in Firenze il capitano della guerra co le gcn-
.1

ti del.
.

Libro Qlv arto- 671


ridefiarme lalciaro Arezzo in mano de Rettori man-
dati da Firenze , & con grande trionfo rend le ban-
diere a* dieci della balia.
t d 2 6 di Gennaio fu mandato M . Vanni Ca-
Itellani congente darme caua!Io,& a pi d racquiila
relecaltella>che Marco da Bibbiena teneua delia giu-
ridizione degli Aretini & prima l poino a bolle a
,

Qoxarata,&in pochi d acquetarono molte calte Ha, &


prelono vna bandiera di Sanefi,che era polla in fu vno
di quelli, i gtih huomini di Siena loldarono delle no-
\

lire geriti affai , &c caualcauano ogni d infino Siena,


& d richieda de Sanefi vi fi mand ambalciadori per
pacificargli infieme,& infine i gentili huomini col po-
pola grado di Siena vinlono il popolo minuto, & cac-
ciaronne moiri, & fecelne in Firenze fella.
Di quello medefimo mele fi ordin pe cligli, che
neffun nollro luddito poteffe pigliare lldo inFirze
t fecefi ordine lpra i pagamenti del notaio de Si
gnori, & taffolfi ogni deliberazione, di che lui hauefl
ad edere rogato, & che danari metteffino in vna
i fi

cadtta, de quali alla fine dellvficio lne deffe al nota


io per filo llario di dua meli fiorini venti, & fio
rini tre percialcuno de Signori per vno
coltello , & il reito fi rimetteilno
entrata di camera , & cfi
>
fi ordin piu altri
'
'

vfci .

DEL
. ,

&yz Histor.ib Fiorentini


* 1 * f .
1
v EL mele di Maggio 1585 M.Galeazzo Vilcott
I / ti nominato conte di virt, il quale eia l'vno de

due Signori di Melano, laltro era di M.Bcrna*


bo lo zio, fingendo dandare vno grande perdono
con grande compagnia pals vicino alle muradi Me-
lano^ faccendofigli incontro il detto M. Bernab co
poca cpagnia per vicitarlo fu preio tradimento dal
le genti, che erano c detto M.Galeazzo , come era da
lui ordinato, & mefl in prigione, nella quale poco t-
po poi il detto M.Galeazzo io fece morire di veleno le
condo fi dille, de loi figliuoli fi fuggirono , & rimale
E in que-
tutta la Signoria libera detto M.Galeazzo:
llo medefimo tpo Papa Vrbano V I alfediato in No-
Re Carlo come detto di lpra,
cera da le genti del ,

v'and M.Tommal da S. Siuerino con molti altri ba


roni,& per forza ne Io traflono,& menaronlo Bene-
uento, dipoi Bari, poi nand Genoua in l galee di
Genouefi, & menonne fico prigioni i cardinali, quali
i

haueua prima priuati,e prefi

Ancora nel medefimo mele di Maggio M. Barto-


lommco di M. Maggio da Pietramala venne in Firen-
ze, 6c liberamente rimell le & le lue terre in mano de*

Aiqti* noilri SS.& de Collegi, i quali diliberorono, che lui re


rtiruilfc al nollro comune Anghiari , e Gaenna , & piu
a-Anghi*.

altre callclla, che lui teneua della giuridizione d'Arez-

zo , & per le cartella che gli rimalno lo feciono acco-


mandato del comune douendo ogni anno dare per ce
io vno palio il d d S.Giouanni Batilla,& allui dicron
di prouifionc ogni mele fiorini cento per tpo didieci
anmt & quello fu il principio dclladeftruzionc di tutta
la famiglia
Libro Qjr a r t o / 67 $
15 famiglia la Pietramala, & Marco di M. Piero fu tol
to da' Fiortini Pietramala,e disfatta, e coli laltre cartel Pietra**
la, che teneano,p le quali bche quali tutte come ladro la 4u*

naie ihauelln pofledute lugo tpo,pure in verit era-


no ftate del coed'Arezzo,e per le vollono i Fiortini.
Del mele dAgofto Carlo lpradetto fatto Re del
reame di Napoli toll tutti li Fiorentini che trou
in Napoli, Se altroue doue pot , tanto che fu ftimato
piu di 4 5 migliaia di
^
fiorini, & domandando della ca-
gione da' notiti ambafciadori, che per ci vi fi manda
rono,& da mercatanti rubati, per nefluna altra cagio-
ne rifpuo/ hauerlo latto Ce n per grde necdlit,chc
haueua di danari, & per dargli alla gente dell'arme, che
voleua menare lco in Vngheria,& alloro gli die con-
tentandogli di danari, Se di derrate come hauea tolto.
'V
Se nefluna altra perlna rub ,
che i Fiorentini per la
,

quale col alcuni denoftri mcrctaati ne furono disfat-


ti, dipoi nand verl Barletta,& poi Signa in Schia-
uonia,& accozzofl con Giambono,& altri baroni Vn
&
gherijChe iui erano venuti lui, nand in Vngheria
per operazione di detti baroni, & per dilcordie che vi
trou nate dopo la morte del Re Lodouico , Se co ioga
ni prertamente prel detto reame, Se funne coronato
Alba reale di conlntimento della Reina Maria figliuo
la del detto Re Lodouico , Se della Reina Ilbetta fila

madre ,
le quali lo pofldeuano ,
Se per falle promeflc
latte lo renunziorono , & concedettonlo aderto Re
Girlo, &. venutone le nouelle in Firenze d 8 di Feb-
braio no oilante le dette ruberie fatte a ooliti merca-
tanti, fi ordinarono, & fecionfi lbito gradi felle, & lr
Vu roronfi
#7^. H i tto^ae Fio- s. enti n 8
roronfi tutte le botteghe-,& lnoli a parlamento , 8c
in fu la piazza fi leflbno le lettere al popolo, & fecioa*
fi flenni prac^ffioni^Mef&iW-SantaMada.del Fio,
re pe Signori, Se di perle pe capitani della Parte, dipoi
molte aifneggerie, Se per piu di, & vna gjbllra belljffi
ma & d limile darmeggerie, e gioilre ledono in par-
,

ticolari la famiglia degli Alberti , Se i figliuoli-di Mieli*


le diVanni di Ser Lotto Cailellani , Se nel medefinjQ
mele dtFcbbraio il detto Re per operazione della det-
ta Reina Ifbettafu fedito morte da vno barone dei
to Fracaflbaiagio dipoi fu auuelenato , Se morto fu
,.

portato vna Chiel di Sant Andrea c poco hnore


& quali gli fu vietata la fpoltura come (comunicato
dai Papa, pure fu, iui ripollo in vnacafia alquanto alta
furonnele nouelie in Firenze ad 2 5 di Marzo, diilfi
Ciufta
per. molti > che per giuHo giudiziodi Dio era morto a
T*n detta
d Dio. qucilomodo, perche quali di quella medelima morte
haueua fatto morireJa lua propriamadre , la quale in*
puerizia gli llu la vita, Se fu cagione di farlo Re , Sg-
lempre fu oirenditore,& (pregiatole di Sata ChiejS, Se
de Pallori di quella, per la morte predetta furono frai
baroni del reame di Puglia grandillme guerre cmol
teftiche,&: irulrie de paelni, poi lanno lguente ef
fendo Giambono lpradetto aflaltato dalla Reina l-
pradetta,Si da Maria la figiiuola con poca gente, fi di
rel , & prel dette due reme , Se vedi Fracallbala-
gioy& tutti quegli che furono principali alla mor-
,

te del Re Carlo detto, Se mand le loro teilelnfino


Napoli alla Reinak Margherita moglie, che fu del Re
Carlo-..' ine:--

-,
$1
bOSi Yy V. li
.

*L Ti A o Qjr ARTO. #75


In quello medefimo anno piu gentili huotnini del
crado dArezzofifeciono accomadati del nollro co-
>006, furonoi conti di monte Doglio, al
fra quali &
cuni degli Vbcrtinidouendo tenere amici per amici,
& nimici per nimici, e dare il palio per S. Giouanni.
E feCfefi nnoua riforma d ogni vficio nudando eia
icunoapartitoperpiupacc della citt, & coli fi ordi-
n chclifacefldi quattro anni in quattro anni.
In quello anno medefimo , & diNouembre part
ili Firenze con molte honranze M.AgnoIo Acciaiuo

li Velcouo di Firenze & nuouamcnte fatto cardinale


,

per andare Genoua Papa Vrbano pigliare il cap-


pello , & d 2 8 di Gennaio venne il nuouo Velcouo
M. Bar tolommeo di Padoua,& il d medefimo fu reca
la in Firenze la cella di S. Donato Velcouo di Arezzo,
che era Hata trouata in Santa Candida,recataui da vno nato."

lldato della compagnia sbadito che fhaueua furata *


& lui fu morto da loi nimici in Firenze, & fu polla in

Santa Maria del Fiore con quella di S. Zanobi.


Fu in quello anno carellia quali dogni col da viue
ri llaio del grano valle Iidi .50, & piu lrebbe valu
to aliai, le non folle il prouedimento del comune, ohe
collo al comune danno piu di fiorini $ocqo,ilvino
valle al tino fiorini otto il cogno, l'olio lire otto in no
ue lorcio, vitella Iidi tre la libbra , cailrato danari
trentadua
Et Papa Vrbano con lantipapa Chimcnti ogni d
Icomunicauano lvno laltro , & poco le temeuano.
E in detto anno fece il nollro comune lega col con
te di virt , Bologne!] , Pilani , Lucchefi , Perugini* &
Vu x Sancii
0f Hi storie Fi o bnt in 1 r.

Sancii per refifierc , e Ipegnere le compagnie, & capi-


tano della lega fu M. Bartolommeo di Smeduccio da
S. Souerino Se per inlgna fi fece vna bandiera azufs
,

ra, lrittoui dentro PAX, di lettere doro , Se dilibe-


rolfi pe' configli che fi ammattonali*: lapiazza, & che
nella loggia da capitelli delle colonne in s fi turalfe di
Vetro lttogli archi, perche non vi piouefl* a

, 3 * <. Del mele dAprile mille trecento ottantfei fidi li-


ber in Firenze di fare guerra al conte Antonio da
Vrbino , il quale teneua per la la citt dgoboio, fife

snandouuifi molte genti e caualio, & pi ,


la cagio-
ne fu , che hauendo i Fiorentini mandatogli vno am-
halciadore per trattare pace fra lui Se il comune dA-
gobbio,& hauendo riceuuto da lui lluocondotto
per le , fife per qualunche lui volefl menare leco , Se
nauendo menato lco ad Agobbio mefir Francelcq
de Gabrielli , che fignordggiaua Cantiano come fu-
rono in Vgebbio furono prefi, lineili in prigione ,
fife

bench dpo pchrd falci il noftro ambalciadore v


Se meflr Francelco difendo in prigione fece coniui
pace,Sc concedettegli vna delle due rocche di Canna-
no, lai traditene per le, per quella ingiuria ghl niolftt
La gurra, & fecefigh molti danni, & vergogne, Se con
grande honore de Fiorentini fi fece pace con lui elln
dolegensi nollre in fii leporti dAgobhio^ tftitti I
M.Francelco tutto libero Cantiano, col quale, Se ea
ijltre lue terrebbe pofldeua fi fece accomandato dei

nofiio comune dando il pali per S. Giouanni co mol


te francbigi a Fiorentini nelle lue terre ,.fife furon ri-
raelfitutti gli vlciti in Agobbio ,
-

,
i* v/

E in
L T B R. O Qjr A ft T O. '^77
E in quello tpo il noftro comune comper la rec-
isa di Silano vicina Volterra, la quale era dvna fami-
da Petroia , ma era fiata loro
-gliadi Siena detti quelli
Colta da vno malandrino chiamato Martino Cioni , c
.comperofli da quelli da Petroia, Se dal detto malandri
no fiorini 6000.
Era in quello tempo 8e dOttobre il noltro comu-
ne in compromeflo co Sanefi , de fatti di Lucignano,
,

& gi u ridizioni d Arezzo nel comune di Bologna,! qua


li lodorono che i Sanefi doueflono refiituire fra cerco

tempo a Fiorentini il cartello di Lucignano, perchecgi


della gtuiidizione d Arezzo, Se che 1 Fiorentini douefi- 8**
lno loro dare per Ipel fatte fiorini 8000, & cofi fi
mifi ad esecuzione , bench i Sanefi ne rimaneflno
malcontenti. jq
Del mele di Dicebre in quello anno fi parti da Ge-
ntoua c 1 o cardinali loi beneuoJi il fcpradetto Papa
Vrbano, Se diflfi per alcuni, chera fiato honeftamte
accomietato dal Doge , S haueua tentato di venire ia
molte terre, 8e da nelfuna era fiato voluto riceuere, le
non da Lucchefi,& iui and, Se fuui riceuuto co mol-
ti honori,la vilia della Palqua, Se hauendo detto di fiat

jui otto, quindici di, vi fiette infino al Settbre 1587*


S trouofli che la notte che fi part da Genoua haueua
fatto vccidere, Se ltterrare in vna Italia cinquecardi-
nali, Se quattro altri grandi prelati, i quali haueua temi
tilungamente in milra prigione crudelmente, man-
douuifi da Firenze ambalciadori vifitarlo, Se furono
ben veduti, farcendo a Fiorentini gran proferte, ben-
ch poco gli era creduto, ; H u
i. , ;

/ Vu j
Venuto
.

4y % Historib Fiorbntinb
? Venuto il Papa Lucca i Perugini deliberorono di
nandarui vna ambalciata di 2 o loro cittadini, per in-
f
ducerlo venire ad habitare Perugia, lnti to quello
in Firenze lne turborono molto i noltri cittadini ri*,

cordandoli che federe futa Perugia per ladneto della


Chiel era luto cagione della guerra, che noi hauemo
co Pallori d elfa,&; per {ubico vi li mand ambalcia
dori,& c molte ragioni gli lilennonobuon tempo,
che n mandorono detti 2 o huomini, pure poterono
tato alcuni loro cittadini gentili huomini, che nalpetr
tatiano benefici, che in fine gli mandarono, & per mol
te ingorde domandite, che il Papa fece loro, non furo
no d accordo, & tornaronli Perugia
Del mele di Gennaio cominci in Firenze vna in*
fluenza , che quali ogni perlna malaua di freddo , 8t
con febbre, & dur inlino mezzo Febbraio Se mori-
ronnomolti dogni et, ma piu de vecchi : Per llpet
to prel in Firenze degli andamenti del lpradetto Ps
pa,che tutto giorno andauallleuado delle terre noi
vicine, con grandi proraeflloni , & n li intendeuano
le cagioni, & per dubbi di M. Giouanni dAzzo degli

Vbaldini,che era capo d' vna compagnia di rubatoti in


Lombardia, che non palfallono, Se ridomandall le Io
t& terre di Mugello , per li elellno con le llennita
vate dieci valenti cittadini con balia poterelpende-
se, & fare ogni col per rimediare a detti pericoli , Se.

Bel principio del loro vficio ,


feciono (pianare in Mu-
gello il Ci lello di Sufinana , & quello del Fraflno luti
degli Vbaldini. i.'a
-
:>/ -.M
Ad 18 dApnle 1387 fatato Gonfaloniere di
:

li \1; Y Giudizi
Libro Quarto. 67$
Giuftizia M. Filippo Magalotti det danni 24,0 me-
no, bench fofl lauio huomo,& per legge non fi pone
ua eflre di minore et danni 2 bench non fofl pe
* pel paflto oflruata la legge cofi apunto,Si per que
fio Bei Magalotti filo conforto hauendo con lui al-
tra differenza and in palagio a Signori fare pruoua
come n haueua la debita et,che fi dilpone per le leg-
gi ,& per non potea eflre Gonfaloniere, & pigliando
ne parere i Signori co Colleglli diliberdi indugiare
prenderne partito infino allaltro d , per quella l &
ra fu riceuuto in palagio come nuouo Gonfaloniere di
Giuitizia , maflline di M. Benedetto degli Alberti filo
filocero,& daltri, la notte lguente molti altri cittadi-
ni di contraria ltta alloro rilrinlno infieme, & ta
fi

to aoperoronojche laltro d per la Signoria, che M.Fi


lippo detto non fofl Gfaloniere,& che la cedola fila
& in fo luogo traflbno Bar-
fofl rimefl nella boria,
do Mancini, che era di contraria ltta lui, & gli Al-
berti, di che molto ne inluperbirono quelli, che hauea
no aoperato contro M. Filippo vlndo molto villa-
ne parole, e funne quali la citt mezza ltto larme , Se
vennono alle cal de cittadini molti fanti armati del
contado con grande dilpiacere de* cittadini defideroli
di pace, per quello 1 nuoui Signori prima aoperorono
che la citt fi quietafl , dipoi d 2 feciono configlio
di richefli , &
con loro i nuoui Gonfalonieri de quali
era vno M.Benedetto lpradetto, nel quale vnitamen
te fi configli, che balia fi defl a* Signori, e Collegi , c
Capitani, & dieci di balia, & tre per quartiere eletti da*
Signori in numero di ittanta, di potere fare ci,che al
i i
j Vu 4 loro
.

Hlfff O RIE F I (TRE NT rii i


loro parefl per ripol della citt, & coli fi vinl pe' c
c alcune limitazioni, e durafl tutto di 7 diMag
figli

gioprofi. e fatta la elezione, e ragunatid diMag,


f
pofono ldere,
e
priuarono dvfici tutta la famiglia de
gli Alberti per cinque anni,eccetto M. Antonio di M,
Niccolaio e fratelli, Se Marco di Francelco e figliuoli}
Francefco di M. Iacopo confinarono fuori delle ; o
JnigIia,M.Benedetto,& M. Cipriano, haudogli prima
priuati dogni vfieio in perpetuo,il detto M Benedec-
o nand {bito Genoua,& poi al Sar Sepolcro lui,

& Agnolo dfBernardolo nipote, i quali amenduni


ella tornata morirono Rodi, & lpelliti honorara*
mte,le loro offa furono recate Firenze in Santa Cro
ce,mor dettaM. Benedetto con buoniflma fama di
biiono,& leale mercatante^ di buono,& luio confi*
gli, ricco di circa 1 ooooo fiorini,&che p inuidia gli
fu fatto ogni cola , Se molte volte feru il comune di
grande quantit di danari
Poi di 7 di Maggio i detti della balia confinarono
M.Piero di Bindo Benini, Matteo di Bonaccorl Aide
rotti, Giouanni dAmerigo del Beae, Giouanni di Tad
&
deo Benci, Bruno di Salino, Andrea di Pacchio Adi
mari tutti per cinque anni , Se piu Valorino di Barna
iuriani,&: RuggieridiTaddeo Carucci luti de Priori
pafldj&pofcno federe per cinque anni Paolo di Bar
slo ferratore, & Francefco di Pafquino ferraueechio.
Se per lempre colmarono Donato Dmi lpeziaIe,fecio-
no de gradi M.Nofri de, Rolli, & le infraferitte fami-
glie polno ldere per fmpre , cio i ntioui , eccetto
Ceffoni Rinnctim, i Benini, -VeroPoanichini,! Cor-
V bizi
&
LIBR Qjr A R TO . rfJi
izi da S*Piero Maggiore, i Mannelli, gli Alderotti,gIi
Scali, Francefco di Iacopo del Bene.e Giouanni dAme
rigo, e Donato Dini lpradetro, Vgolino Bonf Ipezia
ie,& Iacopo dVbaldino Fafielli.
E il d medefimo vennono alla piazza molti citta*
dini potenti con molti fanti armati, domandando ch
i detti delia balia Ieuaflno da Firenze piu altri cittadii

ni,& altre col, non ne vollono fare nulla,


i Signori
bench la citt folle quali ltto Tarme, tutto polno
buono rimedio, & quietarono ciafcuno, prolugaronfi
tpo i detti della balia per tuttod 5 di Maggio, Si
il i

dopo lentrata de nuoui Gfalonieri di nuouo l rag


norono d >di Maggio,&diliberorono, che qualua
che hauele vinto il partito del Priorato nello {quitti*
ho del 1 38 5*,Sc non fhauefi vinto in quello di 13181
Vi folle hi melTo saza altra llenit, per la quale col fi

dille vi entrarono piu di 400 huomini,& molti garz


ni, e fanciulli, & fu molto bialmato da lui > cola non
mai piu & impofno fare quello quattro eie
vlta,
tadini inleme coi Gonfaloniere delia Giufiizia, & ch
facellno vna leelta di certi confidenti allo fiato, & fa- Principi#
Ceflnne vna boria di perle, che fi chiam il borlilino, del borfet

& che almeno in ogni Priorato ne folono due, & que lino c di
feordia d
fio anche fu bialmato ,
parendo mettefl diuifion cittadini..

fra cittadini , & fra i congiunti, poi di concordia fi


tollono la balia prolungata , & il Gonfaloniere del*
la Giufiizia renunzi certo beneficio che per l&ba*- ,

iia gli era fiato dato, & vlcito che lui fu Gonfaloniere
i capitani della parte Guelfa parendo loro che gli ha*
elle molto fauoreggiato i-Guelfi, mandarono per lui*
e (Tendo
. &
,

Historie Fiorentini
cllndo ragunati con molti cittadini, & per remunera-
zione donorono vno cauallodi valuta di fiorini oc
gli

tanta couerto delJarmedelIa parte>& vno pennone,


targa di detta arme,e vna barbuta fornitadariento, &
vna coppa d'ariento, tutte con detta arme, & con tut-
te quelle col innanzi fu accpagnato da molti citta-
dini honoreuoimente infino cala la.
Di poi per la via ordinaria, & pe configli nel mede-
fimo mele fi dilibcr, che gli artefici delle 14 minori
arti parcicipafino il quarto degli vfici nel priorato , &
ne gli altri vfici dentro e fuori, lluo che vicariati e Po
dellerie maggiori douenon participano artefici che
prima haueano il terzo, & alcuna particella ne fu data
a* gradi, tutto il rello alle
7 maggiori arti,e fcioperati
*" Del mele dAgollo prel il nollro comune per acco
mandato il Signore di Gortona clile terre, & aderen
ti co tutti i capitoli honoreuoli,che a ci fare fi richie-

de, & con dare il palio per S.Giouanni quello aliai in


,

dilpiacere a Sanelx, perche prima era loro accomanda-


to,ma era finita faccomanaigia
k Non potendo il nollro comune hauere cola che vo
Ielle da Papa Vrbano, che era a Lucca, & dubitandoli

d lui, perche accennaua di andare Perugia, per que.


fio ferm in Firenze lega con M.Rinaldb Orfinoj&i
fi

col conte Antonio da Vrbino , che teneua Agobbio


difenfione degli fiati.

o ! E a d 25 di Settembre il detto Papa part da Lucca


& andonne Perugia per la via di Maremma e mol-
dilgi per non paflre pel terreno, de Fiorentini &
ti ,

per (ha ficurt hebbe lco circa 600 lance tra di fuoi,
&
L Ilio Q_V ARTO.
& di moire Signorie vicine, le quali hauea richi elio, ec
cetto i Fiorentini per lo {degno haueua gi conceputo
contro noi,& con lui erano otto cardinali,nel parti-
re Irruppe il freno al cauallo,& cadegli la irriter, & no
pareuachei Banderel ne porcfl trarre la lua inlgna*
iu riceuiitoda' Perugini lietamente, & con molti ho-
nori,& in principio gli domdorono tre col, cio, che
volefl tenergli in pace & ilare bene co Fiorentini, &
tenere la-corte - Perugia, rilpul, che buona era la pa-
tema prima voleua le terredi Sita Chiel, della con-
cordia co Fiorentini noeta da ragionare perche lem
,

pre lhauea voluta con loro, ma non gli ha ancora po-


tuti humiliare.
Et del mele dOttobre lguente i Perugini manda?
rono loro ambalciadori Firenze per dolerli de por-
tarnti di M .Rinaldo Orfino,& per inducere i Fioren->
tini mandare ambalciadori al Papa per riconciliargli
con lui, & dopo le pratiche di M. Rinaldo vili mdaro
no due ambalciadori i quali furono male veduti dal
,

Papa, e {cacciati,che non gii tornaflno piu innzi,pre


fonne i Perugini contro ditti tanto ldegno, & vlron
tali parole, che gli hebbe alcuna volta paura di loro .
1

Poi del mele di Nouembre venne in Firenze vnalb


enne ambafceria da. Papa Chimenti, veraantipapa*
dAuignone,& furono riceuuti honoratamente,& do
Brandelli cliglio pe Signori al maelfro Luigi de Mar
filij di S.Spirito aiihora reputato il piu eccellete Teolo
godi Firenze buono huomo, l di buona colciz*
,
Se
li poteuano vdire il quale dopo alcuno penlmento*
,

ti^uol disi, prche potsebbona dire cof^vule pe*


Chriilia-
.

6S4 Historib Fiorentine


Chriftiani, & dicendo il corrano fi poteuano accomie
tare, fu leffetto della loro efpofizione pregare la nollra
comunit per parte dei loro Papa , che ci aoperaflimo
che Concilio fi faceffe, nel quale fi determinafi quale
de due era vero Papa, &
che venendo la determinazio
ne per lui voleua accettare Papa Vrbano come cardi-
nale^ venendo per Papa Vrbano fi voleua rimettere in
lui , che ne difponefl ci che voieffe , infino arderlo
per.eretico , le coli gli piacefl , & feciono molte lode,

& grandi proferte alla noftra comunit infino farci


vicarij delle terre della Chief noi vicine, & vltima-
tnente domandorono che le rendite ecdefialliche fi pi
gliaflono per Io nollro comune, & rifrbaflhnfi quel
Io,che forf determinato edere vero Papa,preffi tem-
po alla rifpofta , & loro sacconciorono fiate lunga-
mente in Firenze le bi fogno folle, fu loro rifpofto del

meldi Gennaio in quello effetto , che il determinale


del Concilio apparteneua maggiori principi, &fi*
gnori che alia nollra citt, a quali noi faremo fllicita
tori con ambafeiate, & che non pareua noi douer fi
partire in alcuna parte dalla obedienza di quelloPapa
aiquale haueano creduto infino allhora.per infino che
lene far detenni nazione, & con quella rifpofia fi tot
narono Vignone,della quale il loro Papa, vero antl
papa rimale poco contento
Gliambafciadori Fiorentini, che erano iti in Lbar
dia per mettere pace fra il Conte di virt, & il Signore
di Verona , trouorono che gi il conte detto haueua.
t

pref Verona , pure lo yifitorono rallegrandoli della


Cui viteria, fu iaiua nfpofia dolerli della feiaguta del
Libro Qjt r t .
iSignrcdi Verona per eflrfi male portato co ftioi luci
diti ,
& ( haueua crefciuro fatica aggiunte, vole-
te mutare nome alia fila Signoria, accennando voleri!
dominare Re de Lombardi, dipoi dille come rnoltifoi*
dati capitanarida M. Giuanni dAzzo degli Vbaldi-,
iti, non hauendo tldo in nome di compagnia haue-

uano deliberato venire danneggiare in Toicana ,8c


quello medeimo fece affermare al detto meiTer Gio-
ii anni in loro preinza, & che cQpfigliau i Fiorenti*
m ,
che pigiiailno con lui accordo ,
fa rilpollo pe:
noilrivinbafciadori molto francamente
,
per modo
che meflr Giuanni diliber- di mandare con loro
vno fo mandatario Firenze a rimetterli liberamen-
te ne Fiorentini ,
che difponeffono di lui ci che i lo-
ro piaceff
,
pure tornati gli ambafciadori ,
& riferi-

to rutto , gener pure dubbio con vniro con-


affai

iiglio fi diliber di: eleggere dieci cittadini con ba-

b refiilere , fecondo i bifgni , Se bench per diffe-


renza la elezione alquanto fi indugiale pure di- Gen*i
baio furono- eletti coti le debite flennita, non oliane
te quello , il detto meflr Giuanni con mille cinque-i
cento lance in nomedi compagnia , bench in veri-
t a petizione del conte fpradetto venne , & potei-'-

a campo in quello di Modona apprefba cn--


fini de Bologneii del mele di Nouembre ,
ilinian-
do non lafciare fare la fmenta, & Con quello' pi-
gliare Bologna, la quale il fpraderto conte molto*
defideraua , i Fiorentini mandarono in aiut a Bolo si
^nefi trecento lance, & circa cinquecento cinquanta,
haleilrieri ,
capitaneate da meflr Vanni Cailellani T

4 che fura-
.
'
tits HllTORtB FORUTITN
che furono cagione della loro difel , andonne poi l
detta cpagnia di Dicembre in Romagna , credendofi
per trattato pigliare Furli,ma loro fi difelno franca-
mente,benene riceueflno afli danni poi prel detta
,

compagnia alquante callcllain quellodi Gefcna , e di


Raucnna,& mcando loro vettouagliafurono richia-
mandai conte in Lombardia fare guerra ai Signora
di Eadoua afli Icemati.
Del medefimo mele di Dicembre venne in quello
di Siena la compagnia diM.ternabo della Sala , & di
M.Currado della Campana, & di M.Guidp d'Alciano*
farcendo danni afli , ricomperoronfi i Sanefi da loro
per leuarfgli da dolio fiorini 'ooo, dipoi feciono il
limile a Piini,i quali fi ricomperarono fiorini 7000*

& grauaronfi molto i Sanefi de Fiorentini,dicdo era


loro operazione, & il limile fi diceua in Pila, per modo
che i Fiorentini che v erano vi portarono di gradi pe-
non folle laiuto,che hebbono da M,PieroGa
ricoli, le

bacorti , i Lucchefi perche non entraflbno ne* loro tee


reni fi ricomperorono fiorini 4000 , &eflndo anco-
ra in valdEra vi mandarono [Fiorentini ambalciado*
ri, Se ricomperoronfi fiorini 7000, & fu allhora mani-

fello, che non erano petizione de Fiorentini


In quello medefimo mele vennono ambalciadori
in Firenze del Re di Francia lignificando come il Re
Luigi dAngio douea venire in Italia c (Squillare il lo
reame di Cicilia -, del quale gi fi teneua per lui Napo-
li domandando aiuto, almeno non fi delle fauore ad
alcuna delle parti, & confortando Ci douefl credere al
Papa d Auignone, fu rilpollo di non. fi ini pacciarc nel
"
Mi rcjune,
Libro Quarto. 88?
carne, non in mettere ecordia f poteflono, & che
no fi diliberauain Firenze di credere ad altro Papa>chc
per infinoailhora hauelfono creduto , bene confrta-
uano a fare Ccilierdoue fi determinafl qualfoll ve-
ro Papa, mad acche il detto Luigi dAngi in quello
tempo cinque galee armate Napoli, le quali ne prefo
no due di qiledcMa ReinaMargherita,di tredi quelle,
che ella vi tenea guerreggiare Napoli> laltra fi rugg,
-c Neil anno 1588, &c di Maggio effondo madato da i|*,

M. Pepo Gauicciuli ainbafciadoreaE,;


Firenze Vieridi
fou:ompagniadi MGiouanni Beirotto Inghilefe, e al-
tri
,
pattando da Perugia fu domandato dal Papa della',
cagione dittila andata, Se non la volendo dire lo tenne
prigione in vna camera alcuni d, Se intanto fece apri*'
mia la valigia allalbergo , Se vide la ida cmelloue,'
poicon parole aliai villane lo mand via, di che l pre-
l grande turbazione in Firenze^ . a

e . Erin quelE tempi Li detta compagnia vne in quel


Idi Siena, & ricompero ronfi i Sanel fiorini 1 2000#
Sc'poi in quello di Pila, & i Pilni anche fi ricompero-
rono fiorini r fooo , Se i Luccheli perche non entrala
fono m
lui loro fiorini ,9000, poi fi tornorono Pef'u

gi, Se nel tempo che flettono in quello di Pila, perche'

haueano foco moiri vlciti Pilani, hebbe grande timo-


re M. Piero Gambacorti e loi ttguaci del filo fiato , e
confin fuori di Pila piu di 400 Pilni, & dentro rag
npiu di fanti 2 000, & mandaranci Fiorentini la i

ditela 440 lance e molti fanti, Se il Co tire di virt ln


za edere richiefio, mand lue genti Sarreznna, Se no
gli vollono i Pifani riceuerc, Se fitto Ser Iacopo da pia-
? c
. no
HlfTORia F IOR.EHT1HB
fio configliaua fi riceueflno per amill che reneua coi
conte detto, & hauea il figliuolo la prouifione,e ere
detteli, che le hauefl ottenuto di metteruegli, lne
(irebbe fatto Signore , datola detto conte ,
Se cac*
ciatone M. Piero.
Di grandi dilcordie fra iFiorentini,& Sanefi inque
fi tempi fu cagione la terra, Se huomini diMontepui

ciano per che eflndo itati i Fiorentini arbitri poco


,

tempo innanzi fra i Sanefi,& Montepulcianefi, i quali


non voleuano piu edere loro Idditi dicendo edere fi ,

nito il tempo di che erano tenuti, & haueano i Fioren-


tini lodato, che rimanelfino pure idditi de Sanefi,
ma con certi patti, i quali i Sanefi non ottencuano lo-
ro, anzi tutto d gli faceuano caualcare. Se rubare
Gione Sandro, e compagnie, che appariuano
di
in pael perconimargli , Se per con iipefl amba-
iciate fi doleuano a Fiorentini impre offerendo loro
la Signoria, & i Fiorentini per queito molte ambalcia-
tene mandarono Siena, Se lmpre haueuano cattine
rilpo(le,& beffauano gli ambalciadori,in tanto che del
mele di Maggio in tutto i Montepulcianefi fi rubella-
rono da loro gridando viua il comune di Firenze , Se
,

cacciarono il podell, Se mandarono loro (ndaco Fi


renze darli in tutto, & per allhora non furono accet-
tati , dicendo volere pure mettere fra loro concordia,

! Sanefi per quello (degno in furia , Se fgretamte ma

darono loro ambalciadori, il conte di virt per lotto-


mettergli, Se i Fiorentini lbito mandarono loro am-
balciadori Siena per leuargh da quello penfiero , mo
Arando quanto pericolol fuoco accenderebbono in
Tolcana,
Libro Qjr A k f . 4$$
Tofcana, riceuetcono gli ambafciadori nella giunta da
certi dei popolo molto villane parole infino a chiamar
gii traditori, poi dalia Signoria fu loro diporto che nic
tepteuano fare lnza licenza del loro Signore conte
di virt, e tornati gli ambafciadori a Firenze fi dilibe-
r di inuirare tutte le terre vicine di Tofcana man da
re loro ambafciadori Siena per rimuouergli da que-
llo iniquo pficro,& oltre quello fi diliber di muo-
uere loro bibita guerra innanzi che il conte v'haueflc
giuridizionc
,
per lubito
io della balia ildarono la
i

compagnia degli Inghilefi di M.Giouanni Beltotto co


circa l oco lance con intenzione di mandargli preftif
fimo in filile porti di Siena per attuta i gli, Sentitoli que
Ilo Siena, & hauendo anche hauuto rilpofta da Mela
no come il conte non gli voleua riceuere per non pi-
gliare guerra co Fiorentini , Se con gli altri di Tofcana,
mandarono fiibito 4 loro ambafciadori Firenze, ne-
gando in tutto edere vero, che mai fi follino voluti da
re al conte,anzi voleuano mantenere la loro liberta , e
vltimamte pregauano,che per noi saoperafl,che ria
uelfino il cartello di Mtepulciano flato Jungamte Io
rojfaccdo molte proferte, e altre frafche & bugie, del
le quali furon riprouati per proprie lettere, & mallime

dell'eflrfi voluti lttomettere al cte,ndimeno fi ccr


c di fare lor riauere Mtepulciano,ma co ftretti pat-
ti, & anche fi domadaua loro ficura promell di ndar

fi al ere fiidetto di virt.-ma pche loro erano pure mal

di(poili,ep parole che stirono,che faceano i MtepuI


cianefidi chiamar! Fiortini (ignori, fi tornarono Sic
na saza alcuna cclufione, di che fegu poi molti mali.
xx Et
.

H istorie Fiorentine
Et il conte detto del mele di Luglio mand in Firenze
a fare gradi proferte , Se di intrometterli daccordargli
co Sancii, Se di preilare ie genti disfare lecpagme,
cheiceuano. ricomperare i popoli di Tolcana, furono
ringraziati delle proferre, Se che fra loro e Sanefi non
bilgnaua intrometterli, & confortato lui disfare le
compagnie,alpettanda merito da Dio
A d z d Agoilo PapaVrbano da Perugia co
li part
la cpagnia degli Itgnilefi dando boce di andare pi*

gliar Npoli, e Narni, nacque dilcordia fra la cpagnia


per hauere promefl di venire iide de Fiorentini >

& partironine piy che le due parti, Se co quelli, c altri


iti and infino Fiorentino in capagna,doue ilette infi
,no Settbre,poi per dubbio fi torn Roma,male ve
duto da Romani, & mand ie genti a Viterbo, Se in
Roma rimale lnza alcuna forza.
* Francelco di Tingoccio da Staggia co fila cpagnia
and vna notte dAgolo infino alle porti di Siena, &
mifl fuoco in vna, laquale ari pred che tutta innazi
che potelfe ellr lccorl,e torn lluo,hebbe bado del
fuoco da Siena, Se anche da Firenze p far chiari i Sane-
fi,che era saza nra laputa,pche reputauano ilcrrario.
Per flpettol operazioni che faceua il eonte di vir
tuc nolri vicinici dili bj di fare i iodi balia, bche
con grandiflma difficult lottenefl,& conuenne ri-
cogliere le faue diiiil per quartiere, & per vfici.
Del mele di Settbre , e Ottobre fu Gfaloniere di
Giuilizia Bonaccorl di Lapo Giouani,e come fu vici*
to fi dille publicamte Firenze, che nellyficio hauea
p
riceuto fior, i ooo dal cte di virt occultano te, e riue
5 latogli
k o CLy Al T o . y i
datogli Certe cole fgrete,& p detta infamia fi fuggiti
poi hebbe licuit,e vne a Priori, c cfefs hauergli ri

ceuuti,ma in preilza per 2 anni,& per hebbe bando


dellhauere.e della periona, Se eflre dipinto per trad
tore della la patria, & bche n folle dipinto alihora,
fu poi dipinto fuori del palagio dallo eflcutore per
,

fue cattiue operazioni con detto conte.


Per rapporti fatti in Firenze, che detto conte vole-
rla con noi pace , vi fi mand nollri ambafeiador ,
&
de Bo!ogneli,e rornorono lnza fare alcuno frutto, Se
lui fece auuelenre piu figliuoli di M. Bernab non le-
gittimi, e altri ,
che hauea in prigione.
A d 2 1 di Gnaio di notte furono furati tutti i pa
lij di drappi di S.GiouniJ altro d furono ritrouati in
vna cala doue gli hauea polli chi gli fur, e lui fi fugg.
Nellanno 1 3 8j?,e di Maggio per operazione degli
ambalciadoriBolognefi Se Pi l ni venuti preghiera
,

de Fiorentini, bench c giade difficult, Se lghe pr


fiche fi conciliale pace fra Sanefi ,
Se Montepulcianefi
fimanendoui a Sanefi certa giuridizione , Se Monte-
pulcianefi le loro libert, e franchigie, alihora Fioren- i

tini ne ritralfono le lorogti, che verano in loro aiu-


t, rimalnne i Sanefi malcontti, perche gli harebbo-
fo voluti disfare, perche erano amici de* Fiorentini. ;

Papa Vrbano (ridetto pbenifcarei Romani p certa


dilcordia hauea hauta c loro pole generale perdono
Roma,eco! fecebadire e notifcarep tutta Chrilliani
t, bche n riulc c quella diuozione che giubilei , Se i

ordin che coli vi folTe per Iauenire 1 ogni capo di 3 3


anni, lcdo gli anni di Xpo, e cofifguilTe in ppetuo.
Xx 2 Da
.

fx Hi ITO RIE FIORENTINI


Del mele di Giugno mand il conte di virt aSatte
fi 2 co lance di gente darme, dando boce i Sanefi dha

cric chiede per difenderli dalle compagnie, bench il


vero fofl, che il conte le mand per accendere fuoco
fra loro & i Fiortini per illraccargli,& potere poi piu
ageuolmente pigliare la Signoria di Tolcana , la quale
molto defideraua. Se co Sanefi nera daccordo.
Et in quello medefimo mele d 2 1 vne in Firen
ze M. Piero Gambacorti con circa 1 00 caualli,& fu ri
ceuuto con grandi honori,& lmpre alle Ipel del co-
mune, diflfi venne per mettere pace frailconte,e noi
c Sanefi, & non potendo conchiuderla fi part a d 2 8 .
Del mele di Luglio il lpradetto cote di virmfeec
accomietare di tutte le lire terre fra otto d tutti i Fiore
tini, e Bolognefi,dado boce riueIauano,& Icriueuano i
fiioi fgren,& in Firenze fi fece il contrario,che fi ban
d , che ogni Lombardo patelle venire ad habitarein
Firenze, Se farebbe dnte ltte anni
Per mezzanit diM.Piero Gabacorti del mele dOt
tob.fi cchiul i Pifa lega fra ilere di virt, Sanefi,Ma

lattili, & altri da vna parte, StdallaltraFiortini, Boia


gnefi,e piu altri SS.e comuni, no potdofi il cte im pac
ciare 1 Tolcana, ne i Fiortini, Bolognefi 1 Lbardia,
n derogado alla prima lega, che i Fiortini haueuano
coBoIognefi, Perugini, c piu altri, ogni collegato ne fe
ce fella, lluo che Sanefi, che lne molirorono cruccio
fi, per haueano coFiortini,bche retificoro
lodio che
no, pocodur,pche il cte nattti mai col alcuna.
e
In quello medefimo mele mor Roma Papa Vr-
bano V I, falciando. la Chiel&in mala dilpofizione *
fles-
,

L i b r o Qjv -a n t o . 6 <?$
fette infermo' Vile mele, differii mor di veleno, perche
ri riio corpo gonfi molto dopo la morte, & anche pi?
co poi mori quello, che gli faceua la credenza.
ritd 2 di Nouembre fu eletto nuguo Papa il car Eie ziont
di Papa
dinaie di Napoli Napoletano di et danni 34, & fu Bonifazio
nono*
^chiamato Papa Bonifazio nono , & bench non folle
molto Iciziato,pure fu lodata la fila elezione per efl-
ce di buona condizione , e graziole, & coli morir ne
iuoi principii beneficio di Santa Chicli, &. anddolo
d vici tare M.Barrolmeo da Padoua velcouo di Firen
<.ze fu fatto da lui cardinale , lbito vi li mand amba-
iciadori viltarlo, Se furono molto bene veduti. >
9
Intendendo i Fiorentini,chel contedi virt lgrc-
tamente artendeua fare guerra in Tolcana n oiiao-
te la Jega fatta, madarono 4ambalciadori al Re di Fra
eia per aiuto,
& p cmuouerlo crro lui & 2 ne furori
>

prel Finale dal Marchel Lazero, amico d i detto c-


te, e riettono aliai in prigione, &con giade fatica, e lp;e

dio li riebbono per operazione del Doge di Genoua


gli altri giunlno in Francia lluamento, e tennono
-molte pratiche col Re, delle quali ridir innanzi, Se di
nuouo ri elelfono o della balia al modo vlto.
1 !

Del mele di Gennaio fu riuelato aderti 1 o vno trac


tato,il quale fi teneua per certi cittadini di S. Miniato
del Tedelcoj vero Fiorentini, co M.Giouanni dAz?
zo degli Vbaldini,che allhora era Siena per capitano
delle gri del cte di virt, di dargli la rocca, c terra di
S.Mimato detto per di meriichezza che teneuano col
,

cariellano col quale doueuano al tempo dato cenare,


,

Se vcciderlo,&: fare cenno Siena detto M.Giouani*


Xx $ Si
,

Hitorie Fiorentini
& richifclnoi detti traditori ci fare altri cittadini
di Santo Miniato,! quali lo vnono riuelare Firzc
a i o Se i traditori ii fuggirono,dipoi ne fu prel vno
,

de principali trattato, detto Stolto cimatore, e fu me


nato Firze, e ilralcinato infino a frati del calcagno,
& iui impiccato in tu vno poggio, perche folfe vedu-

to da ehi venilfe da S. Miniato , &


lui due anni ne fu

pret vn altro detto Badila orafo , & fu attanagliato


per Firenze, & impiccato, per quella cagione, & per al
tri trattati tenuti pe Pifni di torre altre nollre terre

& per hauere poco innanzi caualcato, 8c rubato Mon i

repulcianefi contro ogni patto fatto , & per hauere


fattoi! limile in Maremma al conte Bartolo degli Or-
fini aderente de Fiorentini, & per hauere lntore i i o,
che il conte infieme co Sanefi sapparecchiauano far
ci guerra,
& per altre cagioni in grande configlio di ri-
chiedi fi dilibcr di fare aperta guerra, & francamente
a lui infino in Lombardia, e a Sanefi, c chi co lui fof
f , & per ci fare lldare molte genti & procurare di
,

hauere danari per ogni modo da cittadini ,


contadini,
& chetici, & da ogni lttopollo Iperando per forza,,
,

& per ribellione pigliare aliai delle loro terre.


Era M. Giouanni d Azzo in Romagna per venire
in Tolana quando (nti che il trattato che teneua in
S. Miniato era (coperto,
& per venne! Perugia con
fortargli per parte del conte fare guerra a Fiorrini,
dipoi vne al Signore di Cortona a fare il limile, Sctro
collo dilpollo in contrario, ci di vbbidire in ogni co
l a luoi padri Fiorentini, andonne poi Siena, Sdoro
tau caldillmi offendere (Fiorentini con ogni loro
Libro Qjarto.
polla, & mandarono ambafciata Melano offerire
quello medelmo, 5c M. Giouani detto fi rimale in Sic
na agunare le genti darmi , che gli veniuano di piu
l

luoghi, & ancora quelle, che foldauano i Sanefi.


E non oflante che il conte era quello,che rompeua
la lega a Fiorentini, pure con bugie mand fiioi amba

Iciadori a Pila dolerli dcFiorentini per inuitare i Pi-


lni a fare loro guerra, e trouogli dilpolli in contrario,
dicendo erano in buona pace co Fiorentini, & coli vo
leuano perluerare.
Tutti quelli andamenti ribaldarono aliai piu i Fio
renani a fare ogni sforzo di danari,& dogni col op-
or tura ad andare offendere il conte inlino in Lom-
Eardia, & hauere fi grande quantit di gente, che lne
rielea con honore,& per n fi attendeua ad altro nel
la fine di quello non che trouaredanari.&lldaregc
te per andare ad allltare il conte in Lombardia & adu
nolli circa 2000 lance , & per capitano M. Giouanni
Aguto, & per andare ado fio a Sanefi sera prel per ca
pitano M. Rinaldo Orlino, il quale fu morto , & per
non venne, & il limile faceuano Bolognefi,che erano
i

in nollra compagnia, i quali anche adunorono circa


1 000 lance, & pel contrario il conte anche lldaua gc
te per fare la guerra in Tolcana,& per capitano il det-
to M.Giouanni dAzzo, & con lui teneuano i Perugi-
ni, Sanefi, Malatelli, il Marchel di Ferrara, il Signore di
Mantoua,& piu altri gentilotti,fu in quello anno gra
de careilia in Firenze , valle lo ilaio del grano lire tre,
& aliai piu farebbe voluto ,
l non che il comune ne fe
ce conduccrc di Pelago circa moggia 5 0000 , valle il

Xx 4 cogno
,

f Historib Fiorentinb
cogno del vino di vendemmia fiorini i o ,
& Falere co
le allauuenante, fu eziandiogrande mortalit Pitto
ia,& ne luoghi circuttanti,& nelle parti di Arezzo , Se
in piu altri luoghi ,
mettendo la nottra citt in grande
paura per lanno auuenire

Dei mele dAprile 1 3510 mand il conte di virt
Siena M.GiouannidAzzo Irto capitano con 2 edace
e 3 00 balettrieri, & nella Marca ne fold 400 , & piu
altre Siena, & comandogli,che prettamente rnipeC-
f guerra a Fiorentini ,
intendendo accendere guerra
in Tolcana per attcurare i foi paefi di Lombardia ,
&
coli {gu ,
che pochi di poi le dette genti corlno in
Chianti, & fcciono preda,e arttoni aliai, & il d medel
mo in fretta tornarono Siena per paura delle gn no
ttre ,
che erano Staggia, che {ubicagli alTaltauano le

haueflono allettato.
In quelli d le gti de Fiortini,che erano in Torto
na,a;adado co vettouaglia per fornire, & {occorrere le
gti, die erano in Gello c gli vlciti di Perugia, furono

affettati da Paolo Sauello, che allhoraerain Perugia ca


pitano delle gtidel cte di virt,'vicinano fuori, &trin
chiudono in mezzo il detto Paolo,& rupponlo,& pre-
fno molti de luoi,e lui fi fugg c pochi, & le nre gti
tornorono c grde pda Tortona*
fornitoli cattello l
In quelli medefimi d fu morto Rinaldo Orfini Si-
gnore dellAquila e dOruieto,e di Spuleto,& di molte
altre terre c tradimento di certi cittadini dellAquila,
di cui fi fidaua,eragi eletto capitano deFiorentini c
tro a Sanefi, 5c haueua accettato, che fu di {bandaio al*

fai a Fiorentini, i Sanefi fciono aliai pili danni..


s ,1 a . In.
2
L ino Qt ARTO. 697
In nel medefimo mefe dAprile nudarono Fioren i
Acquili#
loro gente Montepulciano, prefnne Signo Monte*
tini
& la di
pulciaio.
ria,' Se con grande allegrezza de Monrepulcianefi, che
liberamente fi dierono , dicendo volere eflre ogni d
disfatti & morti pe Fiorentini, pure che vlcillno del -

le tirannie de Sanefi,& cacciarono il podell che vera


da Siena, potendo portarne ogni fila col libera.
A di z di quello medefimo mele d Aprile M.Gio
uani dAzzo c le genti del cote di virt da Siena vene
in valdArnodi lpra, credendoli pigliare cailel S.Gio
uanni per vno trattato, che renetta vno frate Antonio
da cartel S.Giouani vlcitodeirordinedefrati predica-
torie sbadito di Firenze, e cancelliere di detto M.Gio
uni cCipolo di Niccolaccio da Ricalcali, che falera

dinzi entr nel cartello, creddofi la mattina hauerne


guardia vna porta, e darla a nimici, & non gli riula\
che stdofi in S.Giouani la venuta di dette gti fi mif
lono in puro alla guardia be nifiimo, e coli rtettono tue
to il d, il perche le genti nimiche fi partirono adaleo-
na li tornarono Siena itracche,& con poca preda, s
maflime per paura delle nortre geti.che lbito furono
loro alle lpalle,& il frate, e Ciampolo hebbono bando
di rubello, & delle tanaglie.
Del mele di Maggio Icrifl il detto conte vna lette
ra a Signori di Firenze piena di bugie doldofi de Fio
rentini, de difetti haueua fatto lui, cio, di hauere roc
to i patti della Iega,& non volere pace, & vitimamen-
te sfidandogli, lugli rifporto francamente mortrando*
gli i luci difetti ,
e tradimenti , eziandio ne Tuoi pro-
pri) parenti,.
. .

jco Historie Fiorentine


E in quello mef giunte Firenze M . Giouani Agu
to eletto di nuouo capitano del la guerra, & venne da
Roma per le Maremme ,
Se per vie occulte, perche le
diritte, publiche farebbe Rato florpiato, funne in Fi-
e
renze grande allegrezza, & a nimici sbigottimto, per
che era reputato capitano eccelientiflmo
con le genti del Conte in quelli d per trat
I Sanef

tato tenutocon certi terrazzani, che haueano le cal in


Perdita ai
fu le mura, tolfno a Fiorentini il caflelio di Lucigna
*.
c ' sn
*
nOj& fuui pref M. Michele de edici, che vera capi M
tano,& Arrigo Mazinghi,che vera podell pe* Fiore-
tini, e tutti i terrazzani furono rubati, e preli, eccetto

quelli pochi, che feciono il tradimento, a quali fu dato


da Sanef fiorini 2 eoo, come fu loro promeflb.
In quelli d saggiunf pe configli ai numero de i o
della balia 4 vaienti cittadini vno per quartiere, paren
do alla cittadinanza, che fi grande guerra bifgnaflc
huomini piu fcaltriti,gli aggiunti furono Giouanni Bi
Botti, Niccol Ricoueri, M. Stoldo Altouiti, & Gui-
do di M.Tommaf.
Et in quelli d le genti del conte detto, che erano in
Siena caualcarono i Montepulcianefi faccendo ogni
danno, Se tolfno loro la maggiore parte della ricolta,
credendo per quello riauergli,ma loro flettono colla

ti, & i Fiorentini piu volte gli rifornirono dogni loro


bifgno
Et in cabio di quello M.Giouanni Aguto,che era a
Bologna c le noilre genti caualc in fui Modoncf,e
fece grande preda, & di 200 lance che vi trou guar
dia ne pref iajmet, Se torn fluo a Bologna.
*
> ; ?
Dopo
.

Libro Qjtarto. 701


it.' Dopo la caualcata di Montepulciano andarono le
genti del cote ad alldio al calvello di Foiano, & per ef
(re bene difel non lo poterono acquiftare,per n an
darono in valdAmbra intorno al caitellodi S.Branca
zio, & furono medi dentro da terrazzani del cailello,
i quali tradirono v erano guardia pc Fio*
i fanti, che
rentini,Sc rubarongli, vnone poi pred Siena quat
tro migliai vno cartello di quelli da Ricalli detto S.
Giulio delle monache, & edndomolto pregati da Sa
ned, che Io pigliadno, perche faceua loro molta guer
ra,taro vi iletrono intorno,
& per modo lo foracchia-
rono con le bombarde che per
,
neeeffit scrderono
(luo Thauere,& le perlne,&il cartello fu disfatto in-
fino al piano della terra , Se fatto quello il detto capi-
tano n and Siena malato di febbre, & idi 2 j di Giu
gno mor, & fu il (ocorpo grademente honorato da
Sanefi,di che lgu grande (compiglio-fra le lue genti,
& i infamauano i Fiortini,che rhaueuano-fat-
Sanefi
to morire di veleno , Se innanzi che morifl hauendo
prel M.Filippo Guazalotri (ldato de Fiorentini per
comandamto fattogli daMelano Io fece auuelenare
I Marciano tnono tratta
terrazzani del cailello di
torti darlo iGiouani Tedelco da Pietramala, il quale i

d 1 di Giugno vi venne intorno con molta gte , Se


5
vicendo fuori le genti de Fioretini,che verano a guar
dia per combattere con loro, daterrazzani furono (er-
rati di fuori,
& per furono tutti fra prefi, & morti, Se
alcuni che ne rimafono nella terra rifuggirono nella
rocca, nella quale era guardia vno da monte Varchi
Biadato dalla fua comunit, per cmeflone da Firze,
70fc Hi STO RIE F ORE TTI NB I

i! quale fu anche ingannato, e tradito da vno di quelli,


arhe vi rifuggirono dentro, il quale gli tolfe ia rocca, 6c
diella con patti a mimici & fvno, e laltro vennono. ad
Arezzo, il caiellano vi fu dccapitato.Sc laltro non fi ti
trtando hebbe bando di rubello .
. Michelotto de Micheloct da Perugia cflndo a fol

do de Fiorentini con piu altri loro viciti fu mandato ,

con 2 00 lance fare guerra a Perugini, il quale dubito


poco poi entr in Perugia
prete il calvello di Rutina, 5c
vna nottecon alquati Tuoi compagni vtein, Se per vno
foro che fu fatto nelle mura da certi cittadini di dtto
con cui sintdeua, gli altri ildati del comune noilro

laici di medi dentro pighaua


fuori , che ( gli battetti
Perugia in quella notte, ma temdo non fi rubafl noi
fece, credendotela potere pigliare con quelli pochi , Se
che degli altri cittadini fi llieuafl'ono in fo aiuto , Se
neffuno laiut, anzi vi fu morto con molti altri , Se le

genti nottue come beffati fi tornarono Rurina.


M.Franccteo Nouello figliuolo del vecchio M.Fra
ceteo Signore di Padoua, venne di Frigoli co 800 huo
mini cauallo vedo Padoua, & con giade vnionedei
popolo fu metto in Padoua ,
Se fattone Signore ,
Se in
pochi d poi gli sarrenderono tutte lecaltella di tuo-
ni, Se le genti che. varano pel come di virt fi rifuggi*
rono nella cittadella ,
la quale anche hebbe peri in po-
chi d, luo la rocca che fi tenne infili ad 16 dAgo
ilo ,
per la quale harebbe il conte riprel la citta ,
con
grande sforzo di gcntexhe vi mand con M. Vgolot.
to Biancardi io capitano, te non clic in ;quefto mezzo:
tempo .varano, il Duca di ffauieracori a oQiknficifok
ora dato
#,

L t b k 6 Ovatt. 701
dato i petizione de Fiorentini , il quale fu cagione di
mantenere,# confruare la Signoria al lpradetro M.
Francelco,# di nlafciareacquiilare al cote, di quello
li fece grande fella, e fuochi, e in Vinegia,# in Fireze,

Da quello elmpio i cittadini di Verona, che hauc


nano in odio la Signoria del conte l leuarono in arme,
# cacciarono ruttigli e guardie , che verano
vficiali,.

pel: cte, ma nacque dilcordia fra loro, perche i buoni,


c lui, & ricchi voleuano viuere a libert, & coli hauea
no principiato, e fatto anziani, & vno capitan fra lo-
ro,& il popolo voleua la Signoria di qlli della Scala,
leuaronfi ctro loro,# vinlngli, & parte ne rubato
noje madarono Vinegia,& Cane Frcelco figliuolo
che fu di M. Antonio della Scala, det danni 6,& alla

madre , dicendogli haueuano eletti per loro Signori


i quali vnonoinfino Padoua.e quiui stirono come
dallaltra parte erano llati mefl in VeronaM.Vgoloc
to c le genti dei cte,& vinto, & cacciato fuori ildec
to popolominuto, & poi dalle dette genti darme fu-
ron rubati i ricchi, & poueri, & vincitori, & vinti,
i i i

# tanti fra cacciati ,


e morti , che la citt rimale quali
vota di cittadini, e tutta in mano di lldati ,
i (piali
mandarono tutta la loro roba vendere per le terre vi
cine , &
eoli capit Verona la feconda migliore terra
'

di Lombardia .

Haueano i Fiorentini per fare grande guerra al con


te condotto loro lldo il Duca Stefano di Bauiera co
1 000 lance , & datogli grande quanriridi danari , &
lui haueua promefl fare col mirabili, & infine venne:
Padoua del mele di luglio c circa la met della gto
gr-
. . .

yoz Historie Fiorentine


promcff^&mai non poterono tanto pugnerlo gli ara
balciadori Fiorentini, che voieffe offendere detto con
te, lluo fece vna volta vna piccola caualcata in quel-
lo di Vicza, & fubito fi torn a Padoua, dirteli era ila
to corrotto con danari dal cte, Se protneffogii paren-
tare con lui, e dileggiato, e molti chiari legni fi vidono
di detta corruzione , finalmente i Fiorentini lo licen-
ziorono,&lui fi torn come vituperato ne' loi paefi,
rimale di lue genti lldo de Fiorentini , e Bologncfi
il conte Arrigo di Monforte c 600 lance al quale era
no molto dilpiaciute lopere di detto Duca, e lece buo
napruoua,& lruitcome valente huomo
t in quelli tempi M.Giouanni Aguto c le nofirc
genti caualc in Parmigiana ,
& fece prede & ,
danni
affai

Et del mele di Luglio il Re Luigi dAngio c la ma


dre con grande armata venne Napoli, & come Re fu
riceuuto lietamente, & prelc tutte le fortezze, chere-
ftauano nella citt, de baroni del pael parte gli furo-,

no obedienti , & parte n ,


co quali guerreggi tutta
Iellate
M. Francelco Nouello Signore di Padoua c le lue
genti, e de Fiorentini, e de BoJognefi del mele di Set-
tbrecauaIcarono,& feciono vno ponteinfij 1 Adice.,,

& entrorono nel Pulefine del Marchel.di Ferrara & ,

prclnui piu callella, e pche era reputato luogo molto


ixcuro vi prelno grdils. numero di prigioni, & di be
lliame, & di quiui Icriffe il detto M.Francelco al detto
Marchel,moilradogIi i fimi errori, in cflrfi accollato
coi Cte di virtu,che era.cagione defililo disfacixnro,
fc
.

L I B R O Qv ART O. 703
& chete dcljbertfli accollarli cp Fiorentini, & con gli
dtrj'eilcgai^cl^ craijo Smpre ltiiamici di lui , & de
&pi$ gli ireflifuirebhe ogni col prel, lui accett que-
ll configiio , & mand l ambalciadore nel campo,
e poi a Vinegia infame con gli ambalciadori Fioren-
tini, Se degli altri per fare quello accordo per mano de
Viniziani >> &per difetto daleuni cittadini Viniziani
amici de{ jcontg dr| virt n09.ll eonchiuf in Vinegia :

ma tornaronl tutte le ambalcerie Ferrara, & iui li c


chiul,& entr il detto Marchel in pace & in lega co
Fiorentini , Se gli altri collegati infieme col detto M.
Francelco,&pul>l;co 0 di 30 dOttobre. ;
r
Et in queflo tempo che il Puklnc era occupato, M.
Gipuanni Aguto con laltre noflrc genti, Se de Bolo-
gngl piu volte caualc in quello di Modona, e di Par
ma , & di Reggio, Se di Mantoua, e di ogni luogo con
dulie prede Bologna.
o Del mele di Luglio, & dAgoflo fu in Firenze, & nel
contado molte malattie di pondi, e morinne molti, di-
poi di Settembre lguirono molte malattie di peftilen
za, Se morinne anche aliai, Se in piu brieui d, Se dur
tutto. Nouembre, Se parte nel verno ne fondi delle III

ne,& per fuggirono molti cittadini in variati luoghi,,


e flettono molti fuori inlno al Nouembre 1j 51 r
Del mele dOttobre l tenne pratica con certi Sane
l di riuolgere il loro flato, & cacciarne le genti del c-
te, & infine la parte del cte pot piu,evinl,& fra piu
volte/vi furono molti decapitati. Se aifl nelle cal. Se
parte lne fuggirono Firenze ,
Se di nuouo-d-iidetto
mele le noflre genti caualcarono, e flettono UTlquel
&
704 Hiitr Fiorektih
10 di Siena i z d, 5c fcciono i Sancii 6 cittadini d pur-
gare, cacciare tutti i cittadini llpetti, Se cacciaron-
ne in furia piu di 400 a confini Se hebbono partirli
,

in poche bore con le loro famiglie, Se eoa infinite (iri-


da , Se tutto il popolo minuto , Se piu altri tollno
tutte Tarmi.
Et in quelli d le genti nollre , che erano Staggia
di notte prelno monte Reggioni de Sanefi, Se attcn
dendo a rubare ne furono cacciati da gente mandata
da Siena, che entrorono per la rocca.
Et del mele di Nouembre Ciampolo di Niccofac-
cio da Ricalli sbandito di Firenze fi part da Siena,
con inganni prel mote Caflelli, che era de fiioi da Ri
calli,ma era diuozione del noltro comune, & con le
genti che haueua feco fece molti danni in Chianti.
Et in quelli medefimi tempi fi fece grandiflma ra-
gunatadi gente Padoua di tutti i collegati , Se ando-
rono infino in fu le porti di Verona, & in piu altri luo-
ghi feciono molte prede, ma lanza altro acquiilo.
Et in quello medefimo tepo pel grande animo, che
t Fiorentini haucuano alla disfazione del conte, nuda

rono ambalciadori in Fracia,e prelno lldo Se in le


ga i1 conte dOrmignacca, il quale promifi d'ellre in
fu terreni del conte del mele di Dicbre, di Gennaio
proffimoc 14 in 1 6" migliaia di caualli, Se allhora do
uea cominciare ad hauere molti danari , Se principiare
11 lo lido, Se attel il venire, beche molte volte folle
voluto corrompere con danari non venire , ma ind
gi la venuta infino al mele di Luglio con le genti,che
promilTe.
Del
. .

Libro Qjr arto. 705


Del mele di Marzo dierono i Sanefi libera fignoria Prire a
di Siena al conte di virt , Se per lui ne prel la tenuta. dr

& fignoria M.Andreagio Caualcabo & Paolo Sauel- >

lo, che vera lpra le genti dellarmc, & arlno le bor-

ie,e mandaronne gli anziani caf, & rimafno in vfi


cioi io della balia.
In quelli medefimi d Fu tolto a* Fiorentini la roc-
Per<MtJl4j
ca di Reggiuolo, nella quale era cartellano vno Cenni R'ggiu..

di M ichele, furono prefi i loi m alleuadori,& condan


nati in fiorini 20oo,& raandouuifi lhofte.
t in quelli medefimi d le nortre genti , che erano
fra Colle, & Volterra caualcarono nella Maremma di
& prender no circa 40000 bellie minute Se
Siena, ,

1500 grolle, & molti mandriani, & tornoronfi Voi*


terra
Et del mele d! Aprile M.Giouanni Aguro, che era
Padoua fece molte prede in l quello di Vicenza, & di
Verona, Se prel alcune cartellette ,
Se tornolli lluo a
Padoua
Prelno i Fiorentini in quello tempo per loro capi
tano di guerra {blamente contro a Sanefi M. Luigi ai
Capoua figliuolo del conte dAltauilla di Puglia, il qua
le per dubbio del viaggio venne Iconolciuto prima a
con pochi compagni, & fu ri-
carte!lo,& poi Firenze
ceuuto honoratamente poi le lue brigate ne vnono
,

pochi pochi chi per vna via, Se chi per vnaltra.


Del meldi Maggio andando parte delle genti no-
lire fornire alcuno callelletto preflo al bagno Ma
cerata, e trouandolo perduto, millno detta vettoua-
glia nella rocca Ranoccina , & nel cartello di Pelcina,
Yy dipoi
.

Historie Fiorentine
dipoi nel tornare fi fcontrarono co nimici al ponte
Foiano,& con grande arte gliruppono,& toliono lo-
ro piu di i focaaailij& preiono 8o.huomini,&aIqua
ti ne vccifno
Et in queito medefimo mei M. Giouanni Aguto
corie in quello di Verona & di Breccia, & ruppe anche
parte delle genti del conte di virt., che erano con M.
Taddeo dal Verino, & tolf loro piu di 3 00 caualli, Se
prei piu di trecento huomini, Se piu di trecento ne
perirono , Se il reito fi fuggirono poi fi potarono al-
,

quanto Martino con vno sbandito del


nella valle di S.
conte, che s accozz con loro con piudi 1000 pae-

sani..
Il conte dOrmignacca, il quale come detto adie-
tro era condotto da Fiorentini contro al cte di virt,

eilndo vicino a Vignone , & in punto con le genti al


venire , Vnono a lui il Duca di Beni, & quello di Bor
gogna zij del RediFrancia,& altri (ignori, &accozzo-
ronfi col Papa, e tutti inficine, e quanto piu poterono
l ilrinfono,che n.doueil venire contro al detto c-
te, & leuarfi da detta imprei, profferendogli eziandio
molti danari;, lui come valente huomo tmpre ite tre
conitante, dicendo lhauea promeilo, Se riceuuto il pre
mio, & come leale fignore lo voleua.attenere & noni ,

potendo mutare lui corruppono con danari vnadel-


{ file brigate de Brettoni di cinquecento lance, i qua-
li non ottante haueilono gi preir danari ,
negauano
volere venire con lui ,
egli come valente huomo cop
faltre file brigate gli affalt Se vini,&furono tutti tra.
'
.
prefi,,
. ,

Libro Qjr arto. 707


prefi, e morti, Se poi col refio delle genti fi mifle cam
mino, &
venne verl Italia
Dopo lungo afldio facto intorno al cafiello di
Reggiuolo pe Fiorentini perche vera dentro fanti
,

forefiieri , e a terrazzani pareua hauere tanto errato


che (emettano tornare alle noftre mani ,
pure final-
mente di diciotto di Maggio fiprel per forza, Se
miilfi a fuoco , & disfecel tutto per dare e (mpio ad
altri ,
Se trouaronuifi molti corpi morti arfi dal fuoco,
che serano nalcofi ,
e molti ne furono menati prefi a
Firenze , de quali quindici principali alla ribellione fu
tono impiccati , Se il refio condannati in prigione in
perpetuo.
nel medefimo mele md il conte di Lombardia
Siena 2 00 lance per aggiugnerle aHaltre lue a fare
guerra a Fiorentini ,
lntendolo M. Luigi di Capoua
nuouo capitano nand con le nofire genti Volter-
ra^ poi Suuereto,& iui le giunl Se ruppe, Se prel-
ne 200 caualli,e 80 huomini darme, il refio fi fuggi-
rono chi qua , Se chi l, Se toll loro fiorini 40000 , e
gioelli, che il conte mandaua loro.
In quefti di le nofire genti di qua tutte fi rag nato-
ne Colle col nuouo capitano M. Luigi da Capoua
in numero di 1 3 00 lance, & 1200 baleftrieri,& 5 000
fanti contadini ,
e molti gualcatori, Se andoronui due
de dodici della balia , Se iui gli dierono le inlgne di
quindici di Giugno tre hore dopo il Ieuare del loie per
detto di Aleflofirolago , Se tutti (bito nandarono
verl Siena alla Badia dola , Se poi in piano di rofia
ardendo, & guaftando ci che trouauano (pra la ter-

Yy 2 ra,
.

7o$ K istorie Fiorentine


ra , Se fmlcledono in valdichiana vedo vald ambra,
dipoi poiono campo due miglia preuo Siena, Se in
piti luoghi, poi a Lucignano, c Marciano poi dAgo-

ilo h tornarono in Quello dArezzo per no potere piu


tenere campo, & gi era interuenura la morte del con

tedOrmignaccain Lombardia,& bilognaua manda-


re parte di quelle genti Bologna
In quello medelmo tempo era M. Giouanni Agu-
fo con le nollre gti fra il fiume dellOglio, Se dell Ad
da,& M. Iacopo dal Vermo c grande numero di quei
le del conte sera accampato vicino lui Se credeuafi ,

hauere rinchiuf le nollre genti per hauere loro volto


adoflo certe acque, che continouo crefceuauo, & ben
;
che a nollri cominciaua mancare la vettouaglia, pu
re venendo' rbatraglia erano vincitori per M. Gio-
,

vanni col guanto della battaglia gli inuit alla zuffa, Se


fece fare {pianate , Se venne in campo, & bench i ni-
nnici haueflono detto di venire, non ardirono, pure co
grande indullria vcnallert vna parte, & ruppegli, Se
tolde loro quattrocento canaglia quattrocento huo-
mini furono fra prefi ,
e morti , Se annegati Se dopo ,

quella vettoria con grade prellezza palso il fiume del-


lelio, &
con lunghe giornate per tre d vennono
verl Verona, &
a confini di Vicenza, e di Padoua,&

iuifi ricrearono, & cofi cogrande indullria, Se honore


M. Giouanni riconduce faluo il nollro elercito,& ini
mici rimafno beffati.

Venendoli conte dOrmignacca con le fe genti


Verfo Italia lnti come vnaltra brigata di Brettoni di
circa cinquecto lance veniua per, altra via crro lui
al
Libro Qjr arto. yop
a! (ldo del conte , lui con grande preftezza con parte
delle (u gentiand ritrovargli , e ruppegli , e pref,
& vccile che pochi ne camp, Se tornato alle fuebri-
gate ne venne (tio cammino, Se del mele di Luglio
giunf prefl ad Aleflndria della paglia , Se iui polo
campo, & prelui piu cartella, parte per forza,& quel-
le disfece & altre gli
, dierono & furono da lui hp-
li ,

norate, & gi era giunto Genoua mefler Giouan-


ni de Ricci noftro ambalciadore, che gli portaua ven-
ticinque migliaia di fiorini , & nceuette da iui (cor-
ta, Se portogli i danari llui d ventiquattro di Lu-
glio .

Et la mattina lguente hauendo diliberato di muo


nere campo per venire fra conte di virt
le terre del

per gagliardi a giouenile,che era di et d anni ventottp


alliber prima dalfaltare la citt d Alelfandria , Se co-
li saccordorono molti giouani , che erano con lui , Se
per dare cagione a nimici di vlcire fuori vand Colo
con millecinquecento huomini cauallo molto bai
danzofi : M. Iacopo dal Verino capitano del conte di
virt era nella detta citt dAleflnaria con 2 000 lan-
ce , & quattromila fanti , fra quali erano molto buo-
& per due volte mand fuori parte deh
ni baiertrieri ,
le lue genti, & furono npinti dentro con danno & ,

con vergogna , Se in quello mezzo mand il dettp M.


Iacopo molte (pie chiarirli le haueua il detto conte
(co adietro piu gente, che quelli millecinquecento
che appariuano quiui ,
Se trouato il certo che n , Se
parendogli eflre molto piu forte che i nimici ,
man-
d parte delle (e genti occultamente per lunga via,
Yy j
dietro
. &
7 * Misto rie Fiorentine
dietra=alle {palle detto conte quelli, che hauea fico>.
dipi vici fuori ccn grande impeto , con tutto il reilo
delle genti adolla detto conte dOrmignacca , il qua
le francamente con le lue genti {montati pi combat

terono piu di duehore, con vccifione di molti, Se ha-


rebbono vinto le haueflono-hauuto fare llo co quel
li, che haueano diqazi, ma eflndo gi {fracchi furono

fopragiunti da quelli, che eranoiti di dietro dallagua-


to, che erano fre{chi,&per non poterono refifiere,
noctTdfi furono rotti,e quali tutti fra morti,
& prefi, il conte fa
cte d-or
menatoio Alellndria & difarmato per affanno doma
giucca..
^ j)
.

ere^gc beuue aliai, & {bito gli venne gradi doglie


'di fiomaco, Se dicorpo, edi {bito mori,quelli pochi
che {caro parano, tornarono allalcre {e genti nunzian
1
do la morte del conte, & quali di tutti i loi principali
huoroini, il perche tutti attelno fuggire* M.Iacopo
la mattina attel per{guitargli,e vin{gli,6c nonip
pindo i paefi, n le vie furono tutti fra morti , e prefi
da {ldati,& da villani del paele, Se i prefi {pogliatipo
ueri,e mendichi fi tornarono in Francia , fu la preda
jgrndi flma darnefi,& altre co{,& di piu di 6000 ca.
ualli,i duenoifriambafiiadori che v erano, lvno, cio
M. RdnalHo Gianfigliazzr, fu prel da vno gentilotto
del pae{e,& ricomperoffi fiorini 2 500, laltra cio M.
Giouanni de Ricci fu preio da vno faldato, & per co-
mandamento del conte di virt menato Fama, Se im
prigionato Se poi molti meli ricperato fior.?ooo,
,

vno, & laltro della pecunia del nofiro comune, Se


jperderono molti danari delle valigie, Se ogni altra fo-
ra col
v'sofi ^ % %
*
Vcnu-
Libro Qv arto. yi *
v Venuta la nouella in Firenze di detta rotta, & mot-
te fi dubit, che {libito il conte di virt non mandafl
le file genti cof vittoriof fpra i BoIognefi,& per fi
biro fi fece tornare Bologna M. Giouanni Aguto co
le noflre genti, e de Bolognef, che erano a Padoua, Se
folo Iafci Padoua 400 lance, ma le genti nimiche e
dono altra diliberazione, Se vennono Sarezana per
caualcare i Fiorentini.
Le prime lettere che vnono inFirenze di detta roc
ta, vennono dal DogediGenoua,che era collegato del
Conte d virt , & in effe aggiunte, che era cerro chcl
i

tonte voieua pace, e che i Fiorentini, & gli altri colle-


gati vi mandarono ambafeiadori con mandato di far
la, che il conte vi manderebbe 1 fiioi, Se che gli dauil
cuore di conchiuderla, infieme col gran Maffio di Rp
di, che Vera Legato pel Papa, il perche in Firenze fi di
liber di madaruegh per la {fiacchezza in che era la eie
ta, per le fpef della guerra ,
M. Lodouico
Se andouui
Albergo tti dottore di legge, Se Guido di M. Tomma-
f,& coli vi nudarono i Bolognef, & il Signore di Pa-
doua, e gli altri collegati, & trouaronui gi venuti quel
li del conte, & entrorono fbito in pratica.
Il conte di virt sera molte volte doluto delle file

genti darme, che in diciotto meli, che haueua hauuto


guerra co Fiorentini mai non haueano abergato in fu
loro terreni, Se le genti de Fiorentini erano fiate quac
tro mefi nel cuore delle file terre, & fattogli danni infi
nifi, Se per comand M.Iacopo dal Vermo, che do
uefl caualcarecon le file genti in fu noflri terreni , Se
accozzallfi con le fiie genti, che erano Siena, & coli
Yy 4 fece.
7i* H istorie Fiorentine
fece, ohe {bito con ie.genti ne venne a Sarrezana , St
del mele dt Settembre palparono Arno in quello di Pi.
{a di cfontimento de Pi{ani,6fe accampo ronli fra Ca-
lcina, & lfirapfouuenendogli i Pilini de loro bi fogni,
& alpertauano le genti di Siena, le quali non ardiuano
venire per timore di quelle de Fiorentini , Se per li
partirono quelle, & andarono inlino Cifoli, Se qui-
ui saccozzarono con loro quelleda Siena, & molti Sa,
nel,ePifini,&: del contado, tanto che furono a nume
ro circa 5
000 lance, & 5-000 fanti , in quello tpo gi
Mi Giouanni Aguto era venuto da Bologna con le no
ftre genti in numero di 1 200 lance, Se 1000 fanti, Se
politoli a S. Miniato, Se i Bologne!!haueano mandato
il loro capitano conte Giouanni da Barbiano con 600

lance, e 400 baleitrieri,& coli era venuto lui M.Lub


gi di Capoua noilro capitano contro a Saneli co mil-
le lance, & 2 000 fanti , Se tutti erano adunati inlieme
ltto M.Giouanm Aguto fotto mte Topolt per reli-
ftere,& stendo che 1 nimici erano iti Cafoli mdaro
no Poggibonizi,Colle,e Staggia Se pel paefo,& dado
{parti, &stdolo i minici diliberorono pure dentrare
ne terreni noftri,e coli feciotio ad 7 di Settcbre, Se
1

la forapolirono in l lElf
li fra Vico Se Certaido,da
neggianao il paele, pure dalle noftre gri erano Ipeflo
inorfocchiati, le quali saccaparono loro predo 5
mi-
glia , & per di notte fohierati li leuorono i nimici , Se
giu pel humc vennono tutto il d inlino boccadEll
in quello di S.Miniato,& i nollri gli foguiuano conti-
nuamente dileggiandogli, & poforonli fra Empoli, Se
P un conno, perchen poteflino fcoirere verfo Firze,
Jib - laltro
Libro Q_ v arto. 7*3
faltro d le genti nimiche combatterono , & prelno
vno caflelluccio in quello di S. Miniato detto Canne-
to , Si a d 20 fi partirono , Si paflrono Arno verl
Fucecchio , & la notte in quello di Piioia al poggio a
Caiano , Si M. Giouanni Aguto ne venne in quello di
Prato e Tizzano prefl loro due miglia, &tinuo
gli crelceua gente , perche in pochi d gli fu mandato
da Firenze piu di i oooo ctadini >
& intendendo que-
llo M. Iacopo capitano del conte ,
che gi vedea prel
tutti i poggi, diliber dandarne ve ilo Lucca, Si coli a
d 24 di Settembre lchierati,e filetti nandarono ver-
l Vzano, Se per dietroguardia lalciorono M.Taddeo
dal Verino con millecinquecento lance, & i no ibi sap
parecchiauano combattere credendo veniflno ver-
Pillo ia, inaintelopoi che fuggiuano lguitarono
loro dietro parte delle nofire genti mandate dal capi-
tano, & giunfno la eruppongli,&
dietroguardia ,

tutti furono quali fra morti, prefi da nofiri, che po r


e
chi ne rifuggirono , gli altri dipoi perlguitarono
laltra ruppono, fu
brigata piu grolla, Si anche gli
prel in quelle battaglie di quelli del Conte piu di
dugento huomini darme in fra quali fu mclTer Tad-
deo dal Vermo , & Gentile da Camerino , Se Vanni
di Ser Iaccpo da Piano , Si delle genti da pi furono
morti prefl duomila, & prefi piu di mille^fra qua-
li furono molti Sancii
,
Si Pilni, Si meflr Giouan-
ni Aguto veniua dietro adagio perche i nimici con
,

aguato non poteflno fare alcuno inganno , i quali


nimici venuta la notte caualcarono infino alle quattro
bore , Oc infino a pi di monte Carlo in fu la Nieuoia,
714 H istorie Fio rentinb
dipoi 11 partirono innanzi d, & con grande prette zz*
paflrono la citt di Lucca, Se da Lucchefi hebbono ria
frefcamento, & laltra notte nandarono in vai di Ser-
chio fra Pila 8c Lucca, & in quello luogo safforzarono
da piu parti, per paura di non elfere of&fi, le noftre ge
ti la mattina nandarono monte Carlo credendoueli

troure,e intel come nerano iti in fuga, perche vi tra


uorono molti caualli {tracchi, & loro lme,&: bombar
de,e trabacche folciate, & anche loro attelno nelle ter
re vicine di Pelcia, & di valdineuole per due d rin-
frelcarfi ,
che nhaueuano bifgno dipoi nandarono
in quello di Lucca , e trouandogli afforzati per modo
da non potere offendergli , ne vennono in quello di $.
Miniato per affettargli a paffi , f tutti parte tornaf
fono verCo Siena, diffef che f il d della rotta M.Gio-
uanni fofle {fato con laltrenollre genti,che non ne ca
paua teda, lnti con aliai dolore il conte di virt come
erano capitate le lue genti in quello di Firenze,& quan
ti nera peritb& mancati, nondimeno fcrifl al fo ca-

pitano,che singegnafledi polari! in fu la llrada, perche


non fi poteffe portare da Pila Firenze ne grano, ne al
tre mercatanzie, fperando con quella noia megliorare
i patti della pace, che fi praticaua Genoua , Se cofi fu
fatto, che le fe genti paflrono Arno, e pofronfi ne
borghi di Cafcina,haudo da Pifni ogni loro bilioni,
Se le noflre poterono pi di S.Miniato,& in quello
fi

tmpo le dette genti dei conte aflltarono con molti


ingegni il callello di Santa Maria Monte,&: riceuct-
tonuidanni,e vergogna,& in furiali tornarono Ca-
bina , Se folcioronui leale & molti altri edifici, che vi
por-
f
Libro Qjarto. yi
portarono per combatterIo,& iui pochi d paflrono
Arno,&andaronne in valdiSerchio, e poco poi Pie
tralnta,e Sarezana,e Lauenza,& lenoltre genti fi Ipar
fimo per valdinieuole, allettando vedere quello, che
inimici aceflno,e M. Iacopo dal Verino capitano dj
dette genti innazi partii!! patteggi co Pilni, che n
lalciaflno venire mercatanzie Firenze, Se dolendo-
Pene i Fiorentini con M. Piero , rilpol hauerlo fatto
per meno male per mandargli via, perche haueano di-
ltto grande parte del loro conrado.
Del mele di Settembre fu prefo in Firenze dal capi-
tano Paolo di M.Lapoda Calliglionchio, perche Icri-
ueua VinegiaMichel fuo fratello tutte le col l-
grete,che poteua Ipiare del noilro comune,Se Michele
lediceua vno Melano lacomelIoPaduano ami-
di
co deLconte di virt, al quale ildettoMelano le ferme
ua, fu condannato in fiorini $.000 ,,SrCo fi pag, Scio
perpetua carcere, & dillfi, che i detti danari vennono
da Vinegia dal detto Melano, Se Michele hebbe bado
dlie tanaglie, e delle forche , & amenduni furono di-
pinti per traditori in filila piazza alia cala dlia condor
ta, fu infamato il capitano per edere Viniziano di no
hauerlo punito meritamente,
per preghiere.
M.Piero da Coreggio infieme con Coreggifiuo ca-
flello fi ribell in quelli tempi dai conte, & accollali!
con la noitra lega.
?
Del mele d ttobre il Doge di Gnoua per filo am
balciatore fece grade punga di mettereM. Piero Gam
bacofti in iega col detto contegno pot, llando lem
pre fermo M. Piero conlruare pace co Fiorentini,
. . .

71 6 Historie Fiorentine
& oltre ci mando Doge detto due galee armate in
il

porto Pilno,& ruborono piu di 1 2000 fiorini di ro-


be di Fiorentini,che veniuano dacqua morta
Del mele di Nouembre feciono i lioni grande zuf-
fa fra loro , & vrio de malchi vccil la fila compagna
femmina pregna, che mai piu non internarne, & fu re-
putato vno cattiuo augurio
E di quello medefimo mele torn Pila Ser Iacopo
da Piano da Melano , & richiel i Rifimi per parte del
conte , che non Ialciaflno venire mercatanzie da Pili
a Firenze per infino Aprile reputandotelo in grande
teruigio, per inducere i Fiortini migliore concordia
di pace , non lo vollono fare iPilni per non rompere
la pace , & richietegli anche che faceflno lega con lui,
& anche per medefima cagione lo negarono,per que
la

fio le lue genti , che erano Sarrezana tornorono in


quello di Pila, & molto fiorpio dierono per vno pezzo
alle mercatanzie , che veniuano Firenze per auuil

che rihaueuano da Ser Iacopo lpradetto quado fi ca-


ricaua in Pila
dano che faceuano in
I Fiorentini per rimediare al
porto Pifimo le due galee armate Genoua petizio-
ne del conte di virt , condullno lldo Andrea Gar
gioIli di nazione Fiorentino con tre lue galee c le qua
fiandaua in corl verl Cicilia, il quale trou in porto
vna didette due galee, & quella naue tolta che di lpra
fi dille, & riebbe quella naue con grade parte della mer

catanzia, chefirefiituadi chi era, & il reftohauea


portato laltra galea Icaricare Lauenza , & harebbe
prelo la galea , fi non che per io meglio fi diliber la.

lalcial
& ,

Libro Q^v arto. 717


Ialciafl andare (fua per n entrare in nuoua briga co
Genoucfi, prefui piu venutoui petizione
altri legni

del conte, & rimaleui per guardia alle mercatanzie,.C


grani che varriuaflono.
Et partita la detta galea Ialciata saccozz con lal-
tra a Lauenza,& amendune tornorono verl porto Pi
(anu,e i Libito furono zuffa con le tre d Andrea detto
per cagione di due naui,che vi giufno cariche di gra-
no de Fiortini,& infine quelle due furono vinte dal
le tre dAndrea detto, Se rifuggirono in foce dArno
& fu morto vno de padroni, & piu di 40 altri, e feriti
circa 50 & pure furono lafciate andare le galee pet
1 ,

non entrare in lite co GcnoueG.


Del me( Dicembre il Signore di Cortonaeon
di
fe genti, e c 1 2 o lance di noli re genti corte due voi
te in quello di Perugia, Se menonne preda di circa ter-
temila bellie fra grolle Se minute, & 2000 prigioni,
molta altra roba.
in quello medefmo mele andarono Pila 200 lati
ce, e 500 fanti delle noflre genti per fare (corta alle Co
me del grano nollro, Se mercatanzia, che veniuano di
Idcirca 500 fme,le gti del conte che erano accapate
in valdicalci etedone auuifte da Ser Iacopo da Piano
nfo nimico, bche Arno fofl groflo con gradeditficul
t guazzo paffarono Arno in numero di circa 2000,
& aflltarono dette fonie , e (corta & bench il conte
,

Vgo Tedefco vno de noftn caporali c fanti pi fa-


ceflno grande refi(lenza,e bella pruoua, pure perche
fi fuggilaltrocaporale M.Giouanni Beltotti con mol
tilnghile(
,
perla detta (corta, e lme furono rotti,

Se
yi 8 Historie Fiorentine
Se fu prel il conte Vgo con molti altri,e patcfe le Inie
e circa 200 muli, che poche ne caparono, fecionne in
Pila grandeallegrezza Ser Iacopo <& loi lguaci, Se in
Siena lne fece fuochi, il cte Vgo fu iodato, e remune
rato di doni alla la tornata, & M.Giouanni Beltotto
fu cacciato Se vituperato, 8c andne Roma, e in vno
cartello degli Orfini gli fu tagliata la terta, Se i compa-
gni rubati..

Eflnd in quello tempo gli ambalciadori del con-


te Se de collegati Genoua col Doge, Se col gran Ma-
ftro di Rodi a praticare della pace , erano in grde di-
Icordia per le ingorde domanaite delle parti , martini
de fatti di Padoua,che il conte la riuoleua, Se a colle-
gati parata, che M.F rance (co lapofledefl ragioneuoi
mente, infine saccordarono di farne libero cpromef.
ib nel Doge , Se nel grande Mailro di Rodi, ma prima
gli ambaiciadori del conte gliele lignificarono a Pauia,
Se Guido di M.Tommalo venne Bologna,& a Firen
ze notificare douc le col erano ridotte, &: dopo gra-
de configlio di richiefti fi dilrber , che innanzi che il
cpromefl fi facefli , follino prima fatti chiari gli am
balciadori da gli arbitri di quello che voleuano loda-
re^ haueflnne Icrittura di loro mano ,& Bologna
fu commell Guido quello medefimo,e tornato Gc
noua, comprendendo erano tenuti in pratica, dilibero
rono, Se coli hebbono commeflione da Firenze di tor
narfi,& gi haueano prel licenza , allhora li leuarono
molti cittadini Genouefi,&riprelnne molto il Doge,
moftrandogli,che non faceua come arbitro, ma come
parte petizione del conte, con grande la vergogna.
Libro Qjr arto. yiy
fnon fi conchiudeua, per quello fi rappicc /a prati-
ca, & hebbono gli ambalciadori lrittura della loro in
tzione,cfecel il compromeffod 2 8 di Dicembre
per tutto d 2 o di Gennaio profittilo nel Doge Se nel ,

gran Mallro, & nella comunit di Genoua,ma che no


poteflono lodare, i non tutti e tre daccordo,dipoi fu
tono alla pratica, & piu dilneile,& nuoue col doma
dauano gli ambalciadori del conte che prima Se per ,

feciono anche il fimile quelli della lega Se hauendo il ,

gran Mallro, di cui Ia lega molto fi fidaua,promeffo di


non lodare mai lnza conlntimento degli ambalcia-i
dori di quella , per minacce che gli feciono gli amba-
lciador.1 del conte non lo oflru per vilt , & d 20
hore li con gli altri saccord ln
di notte inficine
tenziare molte col con poco noltro contentamento
in quello effetto, che Padoua nmanefl M.Francelco
lluo Balciano, e douefl dare ogni anno per alloro al
conte fiorini r 0000 per. tempo d anni 50, non vieto-
rono Io impacciarli lvna parte ne terreni dellaltra,che
gli sbanditi per cagione della guerra follino reilituiti

ma non poteflno tornare in citt lnza licenza di chi


la reggeua,& le callella fi rendeffono lvna parte allal-

tra , Se conuerl ,
e tornati gli ambalciadori Firenze
pure lne fece fuochi, e Meffa llenne, & d 8 di Feb
braio M.Luigidi Capoua rend il ballone ,
Se pure ne
ritnal la cittadinanza contenta per la lafiitudine del-
la Ipel, che piu di 1 00 fiorini per fiorino sera pagato
di quello, che cialcuno haueua di grauezza ,
Se attell
fare Itagli, & bene andate co lldati, Se Ieuarlgli da
dodo, Se poco poi venne in Firenze il lpradetto gran
Mallro,
720 Historie Fiorentine
M altro , e fu molto honorato, & donato di piu di rail
le fiorini. !

In quello tempo Se di Gennaio vna notte fu mefl


fuoco nella porta, che va S.Miniato,ma fu lntiro, e
fpento,che llo ari lo impiallacciato, trouolfi poi che
furono due Sanefi loro sbanditi, che hbitauano mo
te Varchi, Se per tornorono Siena, Se furon riban-
diti, &: anche perche riuelorono vno trattato che fi te-
neua in Firenze di fare riuolgere Io fiato di Siena, & fu
rono in Siena prefi alcuni colpeuoli, e decapitati, & al-
tri fi fuggirono.
E andhe nel tempo lpradetto della pratica piu voi
te lpradetto M. Luigi di Capoua nofiro capitano
il

con le nofire genti caualc infino alle porti di Siena,

Se guaito il condotto di fonte beccia , Se piu pietre di

bbarde gittorono nella terra, Se il fimile ledono lal-


tre nofire genti, che erano Bologna infino Reggio.
Fatta la pace fi Icrifl lettere Siena, Se Perugia of
ferendo volere ollruare la pace, Se vicinare bene,& il

fimile rilpofno Ivna citt e laltra, Se poi per loro am


balciadori feciono il fimile.

Fu in quello anno carefiia in Firenze per la cattiua


ricolta, Se colto al comune il prouedimento del grano

di Pelago, & Romagna piu di fiorini centomila, Se no


dimeno valle il grano Iidi f o in lflanta Io fiaio,vino
fiorini dieci il cogno al tino, olio lire otto lorcio, e 1 al

tre col allauuenante, e in tutta Tolcana fumaggiore


carefiia, che in Firenze pel lpradetto prouedimento.
Nel principio del lguente anno fi recc di nuouo le
ga in Bologna fra Fiorentini, Se Bologne!], Marchel
di
. e
Libro Qjtarto. 721
dtFrrara.Signore di Padoua, Signore di Rauenna,Sig.
di Faenza, Se Signore di Imola difenfione degli (lati.

Oltre alle giollre, e felle fatte in Firenze per la pa-


ce di 1 2 di Maggio fi fece vno torniamento in vno
rteccato in l la piazza di Santa Croce di duelchicre
darmati, l'vna coperta di roll, &: laltra di bianco, del
ivna fu capo il conte Currado Tedelco, Se dellaltra il
conte Antonio da Palagio de Contiguidi, i doni furo-
nodue lioncini di perle,! vno hebbe ildetto conte Cur
rado , & laltro M. Fronzino Tedelco per laltra parte
allhora lldato de Bologne!!.
Del mele di Giugno fi Icoperl in vno trattato Pila
fatto petizionedei cote di virt, per Io quale doueano
ellr morti M. Piero Gambacorti e figliuoli , Se rubati
tutti i Fiorentini, furono prefi tre, l vno fu decapitato,

l altro confinato, & laltro lalciato per innocente,& gli


altri fi fuggirono
Del detto mele fi ragun di nuouo vna cpagnia di
rubatori in qilo di Perugia, della quale erano caporali
il cte Giouni da Barbiano, Azzo da cartello, M.Bro-
gliole Brandolino, Giouanni Tedelco da Pietramala,
molti altri i numero di 4000 caualli, minacciado mol
ti, e malfime i Fiorrini,l non dauano loro fior.cento
tnila,& per la ingorda chierta fi milTe il noilro comune
in punto alla difel con le nollre genti, Seda Bologna,
& da Ferrara, e tutti gli mandarono in quello d A rez-
zo & laremmoci difefi , ma per li grandi danni , che i
,

nortri lldati faceuano a nollri lddir per Io meglio i


,

fi prel accordo c detta cpagnia, & diefli loro fiorini


4ooooda Sancii nhebbono7ooo,edaPilnii 2000,
. Zz Se
.

Historie Fiorentine
& da Lucchefi 8000 Se tornati in quello di Perugia
, ,,

& diuif preda, Se partiti nandarono in variati pae


la

fi, Se parte ne rimale fare guerra Perugia con Bion-


do de MicheIotti,e altri vfcici,&il cardinale di Rauen
nagli accordo iofieme,SedieroriolacirtdalPapaqu-
do vi veni U ad habi tare, Se coli. fece dOctobre proli!

nio, Se die porefle rimettere dentro vichi.


Dei mele dAgoitofi ridufl la noitra comunit ad
hauere fldodlo 2 50 lance, e zoo fnrfpchegrade
parte de cittadini n poteuano piu pagar le grauezze ..

Et perdo grande debito, cheera fatto al monte fi or


Princpio din per legge , che liritenell ogni anno il quarto di
Iella rete
rione del quello che fi rendeua dinterelTe, Se co m pe ra (le ln e da
quarto al
nome.. nari di monte per (cerno dei debito, Se in capo di quac
tro annidi rendefl lo intero di quello sera ritenuto,

& piu ordin , che qualunche per lo adietro hauefl


fi

comperato danari di monte, folle tenuto ldergli al


comune perdo collo con due per cento piu, & bench
quelle cole apparilTno mcamto della fede del comu
ne, pure per lograde debito parue necellario fare cos
Del mele dAgollodi nuouo fi riferm la medefima
lga, che nel.principio di quello anno era fatta come
detto adietro, quello perche ogni d fi setiua,che co
&
grade lgacit conte fungegnaua di occupar le terre
il

de collegati,e di nuouo entrarono nella lega Signori 1

Malaceiti, e di Furlr, Se quello milfe molto lfpetro al


conte , e crebbe molte guardiein Verona , Sene) lai tre
terre,Se del mele lggente ci mand loiainbalciado-
ri rallegrandoli della pace , Se offerendo volerla man-
tenere lem pie, Se nel medelimoaenore gli fu nlpollo.
Del
,

Libro arto.
Del mele dOttobre Ser Iacopo da Piano cancellie-
re del comune di Pila con conlntimcnro di Lazaro
Guinigi fece fare vna ragunatadi fanti in quello di Lue
ca per vccidere M.Piero Gambacorti e figliuoli, Se far-
li Signore di Pila, Se coli gli riulc per non volerne mai
M.Piero credere molti , che prima ne lauuilrono
Se maflme due volte ne lauuis il vicario di valdinic-
uole,Se piu alrri cittadini Pilni,Se chiaramente lo po-
t intendere pochi d innanzi ,
che il detto Ser Iacopo
fece vccidere in calM. Iacopo Lanfranchi, Se il lgliuo
lo, efamigli amici di M. Piero, Se anche poteua rime-
diare fhauefl falciato armare i cittadini Tuoi amici,
ma panie dilpolzione di Dio, che hlafci ingannare,
& fidolh del [abboccarli del detto Ser Iacopo nel qua-
le atto fece vccidere tradimento pi della fila
lui lo

cala circa d 2 1 dOttobre, e dette il corpo innanzi al


lvlcio nlino alla fera ,
che fu portato alla Chiefa ln-
za lumi, llennir, dipoi corl la terra per parte Ghi-
bellina, Se per l, Se preie due figliuoli di detto M. Pie-
ro, che erano fediti, Se mand per aiuto al contedi vir
tu, Se molti piu fanti mille dentro fila petizione, Se fu
ronui rubati molti fondachi Se cal di mercatanti , Se
ma/Ime de Fiorentini per piu di 1 2 000 fiorini ,
Se a
d 2 di detto mele per paura fu fatto il detto Ser Iaco
5
po capitano, Se difenlore del popolo, come era prima
M.Piero , 8e a d 7 fu fatto caualiere, Se lui nefece 4
2
altri ,
Se iui a pochi d detti due figliuoli di M. Piero
i

morirono, dilfi di veleno, e furono portati alla Chic


l occultamente come il padre, quello fu il merito che

il detto M.Piero hebbe dai detto traditore Ser Iacopo,


Zz a il quale
& . ,

725f HMT0R,IB r I OR UNTINE


il quale lui hauua aileuato da piccolo come figliuolo,
&la creatura, & honoratoIo,&; fattolo ricco, e grade
cittadino,^ molte volte hauea per ladrieto voluto fa
re quello medefimo tradimento, Se ogni volta furiue
Iato a M.Piero,e.maifion lo voile crederete non qua-
do lo .prou con la morte

Nel principio dellguente anno 1 3 9 5 erano i Pe-


rugini in grande dilcordia con quelli di fuori vfciti, 64
il Papa vi ltaua con grande dilgio per la grande care*

ilia che vi valeua Io ltaiodel grano a nollra indura lire

ltte,8e f altre col all auuenante,& non potdo il Pa-


pa accordargli, &eflndo fama publicache mai non li
accorderebbono,l no per mano de Fiorentini, richie-
le la nollra comunit che vi mandall ambalciadori
ci fare,& coli riulc per le mani di Guido di M.Tom-
maio, Se Andrea di Niccol Betti che vi furono man-
dati, che giunti Perugia, Se poi a Bettona doue li tea
ne la pratica, & bench tutto facelono detti ambaicia
dori, perche ogni parte li rimetteva in loro pure ogni
,

col li conchiul in nome del Papa ad 7 di Maggio


Se furono rim elli den tro gli vici ti
Nel medefimo mele di Maggio Pepo di Arnaldo
di M. Lapo di Rufpo don alla Chiela di Santo Gio-
vanni di Firenze vno odo del lcondo dito della mano
diSanto Giouanni Batiila, il quale piu anni innant
zi lui haueua hauuto da vno caualiere dello Impera*
dor, il quale con grandi pruoue , Se lramenti ha-
ueua affermatogli edere veramente dello, 4
fu riceuu-
to in Santo Giouanni con grandiflmi, Se llenniflami
honor.
, Etnei
$
Libro Quarto. 7*
Et nel medesimo mele vi furono anche recate da
Vinegia per operazione de Confohdi Calimala , che
ne fono gouernatori, certe reliquie (ante, che shebbo
no da vna donna , che fu moglie d*vno Fiorentino, il
quale era flato cameriere dello Imperadore diGofian-
tinopoli. Se della (a camera I'hebbe quando il fgliuo
lo dello Imperadore cacci il padre, fra lequali era due
oda del collo di S.Giouanni, Se la mafcella manca con
vno mezzo dente , Se vna Croce nella quale era della
Croce di Chriflo , Se moire altre reliquie di piu Santi,
Se vna tauoia con la imagme di Santo Giouanni con
piu camerellc di reliquie di Santi, Se di Santo Andrea,
&di Santo Iacopo maggiore, e di piu Santi Se Sante di
& con grandi folennitadi, Se
Grecia,e piu altre tauole,
prociflom furono ricuilte in S. Giouanni, & fopra- i

detei Confoli aflgnorono detta donna per foavita


ogni anno fiorini 60 Se coli oderuorono.
Ad noue dOttobre i
5513 fu riueiato a Signori di
Firenze da due sbanditi vno trattato, per lo quale cer-
ti cittadinicon le 24 arti doueano diporre il prelnte
flato , Se per furono prefi Antonio di Francelchino
tintore, Se M.Marco della funga Corfigiano , Se Pao-
lo di Bartolo ferratore e tormentati per loro abomi-
,

nazione, fu mandato per mefir Albertaccio,& meflr


Cipriano degli Alberti, i quali venuti in palagio fu-
rono mandati al Rettore ,
dipoi fu anche prefo An-
drea di Pacchio Adimari, Se anche furono recate mol-
te lettere a Signori ,
che di ci parlauano, Se tutto

fi public d quattordici moiri cittadini richic-


fti ,
Se come d quindici fi doueua leuarc il remore
sii . Zz 3
da
716 Hi sto rie Fiorentine
da M. . . . . che molti fanti doueua entrare per la
porta faenza,& vninamente per tutti fi diIibeio,che
il trattato fi rkrouafl, Se follino puniti icolpeuoli, Se
fu commefl negli otto delia guardia con certi altri cit
tadiniin numero in tuttod 54, Se fbato di 18 la
Itomori fer vne vno fcandolo,che menadone ia famiglia del
tittadine*
fichi.
podeii pref per di notte vnode Pepi, paflndo da Si
Salinari chiam Giouanni Buceili , che era Gonfalo-
niere di compagnia r il quale vici fuori & preg il ca-
valiere che io laiciafl,&nonio volendo fre,Giouan>
vi grid quella ingiuria fatta a* Guelfi, il perche vna
delle vicarie de fanti venutidi contado guardia deh
h citt, che era alloggiata S. Pulinari vici fuori ,e co
slinciorono gridare viuano i Guelfi , traflonui molti
armati ,& con quello grido n andaronoin piazza , Se
mandando i Signori domandargli qpelloche era, ri*
fpofno che voleuano , che Albertaccio, e M. Cipria-
no follino morti >Sc andarono ai palagio del capitano
per affocarlo, & vccidergli: Bardo Mancini* & Matteo
di Iacopo Arrighi con dolci mdi fciono tirare que-
lla brigata adietro & occulcanate traflono 1 detti due

prefidel palagio del capitano, & miflongli in palagio


de Signori, nondimeno tutta notte dur il romore,6c
per venncno in piazza molci armati ,
Se molteguar-
die fi feciono tutta Ja notte, Ia Domenica mattina poi
venuti molti fanti in piazza, iSignori feciono fonare
configli di popolo, & non venendo i configlieri,fecio
no bandire, parlameli to,$c feciono aprire le
e fonare
bocche della piazza ci che ogn vno potefl venire;
, <

atvcfire,Sc venneui molto popolo armato,^, fefcnoi


?
!
t 1 Signori
Libro Q^v arto. 717
Signori co* collegi in l la ringhiera,# per Ser Viuiano
dopo le llennit via te del parlamento,fu propoito al
popolo per prouifione, che <5o cittadini , i quali egli

led per nome infiemeco Signori,# Collegi,e capita,


ni di parte, e otto di guardia,# li di mercatanzia folle
data balia di riformare la citt, come loro , alle due
parti di loro parr & votare borie & fare
, piacer , ,

nuouo Iquittino loro piacimento, & fu tutto conln


rito, dipoi ragunatilbito quelli della balia per piace-
re molti feciono de grandi tutti gli Alberti lluo i fi-
gliuoli di M.Niccolaio, & aggiunlno piu cittadini al
fare dello Iquittino tato che furono circa 2 6 per quar-
vno per cialcuna capitudinc del
tiere oltre gli vfici,&

farti , & il d lguente eleflono vno capitano di balia,


che di lue opere non hauell ellre findacato ci fu ,

M.Francelco de Gabrielli da Cantiano, il quale il d le


gute prel lvficio & la bacchetta, & fugli dato per ha
lutazione il luogo de frieri dal ponte vecchio detto S.
Sipolcro,diliberorono eziadio che sardeflono gli Iquic
tini della parte Guelfa,# rifaceflbnfi per loro lpradec
ti ,
& limile fi arlcmo tutte le borie degli vfici di fuori
per rifarle anche per le loro mani ,
anche dilibcrarono
che i nuoui Priori fi faceflino mano del nuouo Iquit
tino pe nuoui accoppiatori * &
che eleggeflno anche
il Gonfaloniere, i quali smtdelfino ellre i primi trac
ti nuouo Iquittino, & piu che lo Iquittino che fi c
del
ce tempo di Bardo Mancini sardell & rimanelfino ,

gli altri due del 1 381,# del 1 5 91 ,& che chiottenef.

(c il partito in quello nuouo folle meflb ne detti due,

& chi non ottcncfl hora ne folTe tratto,# cofi fi legni


jt, : Zz 4 poi
7*8 Hi* torie Fiorentine
poi nel riformare la terra in molte altre col , d rj
fu cado il podeil per certe ingorde domandi te fece a
Signori, ad 24 fu tutta la citt in arme, gridando vi-
ua il popolo parte Guelfa, &: alcuni che gridarono vi
ua il popolo & farti, furono ributtati, & di loro fu mor
to Lionardo di Niccola tintore, vennono tutti i Gon-
falonieri co gonfaloni in piazza con belle brigate ar-
mati, gridando viua il popolo,
e parte Guelfa , fu data
quello d da Signori la inlgna del popolo M.Dona
to Acciai uo!i,& quella della Parte M. Rinaldo Gian
figliazzi,& con efl inficine col capitano della balia, Se
molti cittadini andarono piu volte intorno alla piaz-

za con le medelme grida , Se alle 2 2 hore i Gonfalo-


nieri con loro brigata fi tornarono cal, Se i lopra-
detti due caualieri renderono le inlgne , che sappic-
carono al palagio , e tutta la notte poi fi.fecio.no mola
te guardie , & meflr Veri, & mefl'er Michele de Me-
dici furono inuitati venire coi popolo alla piazza ,
che lnza dubbio harebbono potuto fare nouit alTar,
Se per pace delia citt non lo voliono conlntire , la
mattina leguente di nuouo fu tutta la piazza piena di
cittadini Guelfi armati , & in quello di furono confi-
nati M. Cipriano ,
Albertaccio > Nerozzo , Piero di
Brtolommeo di Caroccio , Se Giouannr di M . Ci-
priano tutti degli Alberti , Se Paolo di Bartolo tutti in
variati luoghi , con certe condannagioni di danari ad
alcuno di loro , fecfi anche di nuouo deliberazione,
che qualunche hauefle di preflanza Ioidi li, danari
.otto a oro , meno non pot U ellre ailretto pa-
gare alcuna col piu che fi voltile e per cinque anni,
&
L ino ,

Q^v arto. 727


,

Se richieda dellarte del/aiana fi dilibcr, che non


eipoteflc entrare panni foreilieri , eccetto di alcuni
pochi luoghi , non li aperfono le porti inlino nona ,
& molti fanti enrrorono dentro, e alla Signoria, & a.*

cittadini per guardia della citt , Se venneci il Signo-


re di Cortona in pedona con venticinque cauallo,
& con cento cinquanta pie, Se furono morti in que-
llo d ltte huomini in Firenze in variati luoghi , fu-
rono fatti di popolo la famiglia de Rolli parte di
,
quella de* Cauicciuli , Se quella di Bettino da Rical-
li , e piu altri , Se in palagio di continouo sattendeua
Iquittinare Se di ventinoue sarmarono molti, Se
vennono in piazza per Ja tratta de Priori che li fece ,

dopo velpro de lpradetti feelti , Se entrati che furo-


no in palagio gli armati li tornarono cala , Se per la
ferali pos la col, Se cinque d Rette lnza fonare
hore , Se and bando per parte degli otto , che ogni
perfona douefl porre gi Panne , Se tornare alle bot-
teghe, Se diliberoli, che non fi potefi cognolce-
re di malificio fatto in quelli romori ,
diedi benefi-
cio quelli della balia di potere portare larme ,
Se dae
la ad alcuni altri ,
diliberoli fi facell cinquecento
fanti per quartiere tutti guelfi , che fi haueifino ad
armare a bifogni con la lpra velia del popolo , Se
della Parte, Se nelluno altro fi potefle armare , Se
d trentuno che finiua la balia conferm ci che ha
fi

ucuano fatto con tiretti legami di leggi , Se ad primo


di Nouembre entrarono i nuoui Priori pacificamente^
ma con molti cittadini ,
e fatti in piazza armati ,
Se in

detto d furono licenziati molti de fanti dei contado


Se ad
.

73^ Hi storie Fiorentini!


& d 7 fu alcuno flpettocU remore , bench non fi
fcoprifl , Scfecefi tornare parte de fanti del contado,
e furono prefi alcuni di quelli, che il venerd haueuano
gridato viuano farti^c alcuni ne furono decapitati , Se
circa 2 3 nhebbono-bando maggiore parte di badi
la

rano,& cnduflfi zoo prouigionati , che fteflno


guardia della piazza, Se per tutto il mele fi die compi-
mento i grande parte degli fquittini, i quali ad 1 1 di
Dicembre furono poi compiuti affatto, Se pe configli
fi diliber , che nefliino potefl eflre Gonfaloniere di
Giuftizia di minore et di 43 anni compiuti, & in que
fto tpo M.Rinaldo Gianfigliazzi fece parctado dvna
fila figliuola vno de figliuoli di M. Niccolaio degli

Alberti, Se fu tanto in dilpiacere del reggimento , che


per gli otto gli fu comanda to, che lo dbfacefl,& coli
lce, ma non volendo la fanciulla maiconlntire in al
tri, dopo piu tempo di conlntimento dei reggimen-
to fi rappicc, & hebbe perfezione
A di 16 di Febbraio fu morto in mercato nuouo
vno Gonfaloniere di compagnia, & fu prel chi l veci
le, e l'altro d fu attanag!iato,& impiccato nel medcfi.
mo luogo Se flette in fu le forche infino velpro
,
:

Mrte d A d 7 di Marzo mor in polueroli vno lo luo-


1

w*A|uto*. S ^ venerabile capitano di guerra M.Giouanni Agu-


to, Se fu honorato di grandiflme eflquie il luo corpo
dalla noflra comunit di bandiere, cera Se molti altri ,

ornamenti, & lppeliito in Santa Maria dei Fiore per


fargli per tempo honoratiflima lpoltura. ,

I |#4* Del mele dprile 1 3.94 fi fece patri in Firenze in


nome nofirc,& degli altri collegati con la com pagnia,
'
di Bor-
L i i r o Qjr arto. 73 r
di Biordo de Michclotti da Perugia, Se degli altri capo
rlidrquella didare loro certa quantit di danari.Sc Io
ro ficuroronodinoh offendere per vno annoile veni-
re a -nftoi iidi f foiTe di bifgno , antforonne poi in
queilodiSienayediPif, Se hebbono datato fiorini
iocbo, poi nandaronoin Romagna, Scindi fi parti-
rono chi qua, Se chi l.
Per quello hebbe M.Iacopo da Piano in Pila gran-
de ffpettQ di fo fiato, Se> fa richiefia hebbe gente
in aiuto dal concedi virt, Se con quello. Se con moiri
fanti di contado saficur,e Fece afforzare il luogo del
farzanale in modo di cittadella ,
Se bench molto di-
fpiacfl a Pifni nefTuno ardi per conrradire.

* Di quello mele dAprile fu condannato, Se confina
to Filippo di Gionetto Ba ilari, Sai figliuolo per hauer
tenuto pratica, trattato di ritrattare le col fatte per-
la balia pallata.

Del meta di Settembre mori Vignone Papa Chi-


menti, vero antipapa , Se per fo fcceffore fu eletto
da cardinali foiil cardinale diLunaparentedel Redi'
Araona, e nominato Papa Benedetto XIII, fend pel
mondo volere renunziare per Ieuare lafcifma,ma non
'
feguirono gli effetti.

Faccendo guerra il conte Giouanni da Barbiano


petizione dAzzo figliuolo che fu del Marchef Fran-
eetao al Marchef Niccol Signore di Ferrara , Se ha-
uendogli fatti tradimenti Se inganni , 1 Fiorentini per
quelli. Se aitridubbij hauendo nuouamente farti 1 io*
della balia diliberarono di aiutare il detto Martheie
MccolySe mdoronui piu di 400 lance ad accozzarli.
o>. con
73* Historib FiorIntm
con Aftorre di Faenza che teneua con lui ,Sc feciono
grande guerra al conte Giouanni , c Azzo , Se poco di
poi eflndo ito Azzo c le lue genti nel Pulcline, Altor
re con le genti de Fiorentini gli andaro dietro, Se rup-
ponlo , Se preinio , Se con lui , e con grande preda li
tornarono Faenza , Se Azzo con certi altri miflono
nella rocca di Faenza prigioni a petizione de* Fioren-
tini, 8c del conte Currado.
Per molti caparrameli di gente darme,che fi fn-
tiuache faceuail conte di virt per Italia gli mand
il noltro comune del mele di Maggio 1 35 y ambalcia
i#r*
dori per chiarirli in che modo modo haueuano viue
re con lui, Se giunti Pauia dopo piccola pratica lui di
liber che pratica li tenell in Firenze di tare lega inlie
me, Se mandocci loi ambalciadori inlieme co rtoltri
del mele di Luglio, & coli gli altri collegati, pratica-
&
to molti meli pardo molti che ltoi ambalciadori di
lungallino la pratica co nuoui punti per hauere cagio-
ne di Ilare in Firenze e origliare de noltri fattici ma
d vna copia al conte di quello che collegati voleua-
no , & non Io conlntendo li didluette la pratica , Se
ogni ambalciata li torn cala del mele di Dicembre,
dipoi laltro Maggio rimand di nuouo ambalciadori
per quello medelmo,Se limile i collegati, Se pure l c
dulie lega contro alle cpagnie difentone degli Ita-
ti per non l ricomperare piu da effe, Se da vna parte in
feruenne detto conte e Pilni,e Saneli, Se Perugini, dal
laltra Fiorentini, Bolognel, Lucchel, Signore di Fer-
rara, di Mantoua, di Padoua.di Faenza dimoladi Cor.
fona, Maiatclli, e citt di Callelio/tcclne il conrrar-
c a ni to
. ,

Libro Quarto. 73$


te> in Firenze ad 1 7 di Maggio 1 ypj predenti tutte le
ambasciate, e.retifcanti
Delruel di Maggio dett vne in Firenze il Signo
re di Man tona &fu molto lionorato,& /farro a' Signo
ci molti ingani, e malizie, che tutto d tntiua del con
te di virt, & domand che ( lega fi facefl contro.al
conte volerai interuenire inlieme co Fiorentini, fugli :
-

diporto di porre rimedio gli inganni, largamente, &


promeflgii dintrometterlo nella lega , e fra pochi d
ti part . ?

Et in quello medefimo mele M.Brogliole capitano


di compagnia con lue genti pi a cauallo venne in &
quello di Fifa Se M. Iacopo da Piano fece loro fare;
vno ponte in fu Arno , & paflarono in quello di Lue*
ca inino in l le porti ,
farcendo grandi danni , 1 Lue-,
chefi effondo giunti Iproueduti ricorlno per aiuto
Firenze, & tubito hebbono da loro cento lance, & da
Bolognefi.folfanra pel quale tccorl la compagnia ali,
lai pretto fi part , & per la via medefima fi tornarono,
in Maremma, donde erano venuti, dirteli percertpef.
forelta operazione di melfor Iacopo per fare riuoL
gere lo fiato di Lucca, & per quello inganno i Luc-
chefi fi molto damicizia co Fiorentini , &
firintno
feciono infieme lega, & afforzoronfi molto dalla par-
te di Pila per non elfore piu da quella parte in modo al
ounooftefi.
Del mele di Giugno mandarono i Fiorentini le lo-
ro genti in Romagna ad alfedio del cartello di-Cafiro-
caro , il quale haueuano comperato dal Papa fiorini
vndicimila, & il Cartellano non ottante ilcoman-
do ? 1
damento
,

734 Hi sto rie Fiorentine


damentodel Papa n5 nc voleua dare la pofllfion e, fic
fubito vi polbno intorno due badie perche altro che
,

per afldio era marageuoliflmo hauerlo,& era dato


fornito il cartellano di gente , & dognaltro lo bif-
gno difel da Signori di Furli, Se d Vrbino e altri, Se
haucano ragunate anche molte genti infieme con vna
compagnia, la quale fi dille, che legatamente, e alloro
Ipel vhaueuano fatto venire i Bolognefi, perche i Fio
reatini non lhauellbno , in tanto che parendo al cote
Currado noftro capitano rtarui con pericolo fi part
& vennelne nelle nortre cartella vicine, &peribito
le genti nimiche prelbno vna di quelle baitie, & disfe-
cioIIa,& i Fiorentini ne prelbno molto Idegno contro
a Bolognefi, Se co Signori di Furl, Se per di nuouo
il noftro comune prel per capitano Ridolfo di M.G
tile da Camerino, il quale venne in Firenze del mele di
Agofto,& fubito caualc in quello di Furl per vendi-
care lonta pallata, dipoi vi vennono ambalciadori Vi
niziani,& tanto aoperorono, che la quiitione fii rimef
l in loro di ragione, e di fatto, & per fi leu 1 afldio,
& le genti fi tornarono Firenze, & fu licenziato ilca-
pitano con promefla di tornare al bifgno. bn
Hauendo il conte di virt impetrato dallo Impera
dor con grande coito di hauere la dignit dflereno-
minato Se fatto Duca con grande feda, e llennitd del
mele di Settembre per mano degli ambalciadori dello
Imperadore prel la berretta Se il nome di douere elle
re per lo innanzi appellato Duca di Melano , Se conte
di virt, &c.
Al principio di Noubre fi patteggiarono i Fiore n-
OU 0 tini
L r9 it o Qfy arto.
tini con M.Bartolomme da Piato, Se altri capotai.: in
mimer di jooo caualli mezzo /ido,che doueflno
andare altare fi met fra il terreno di Mantoua Sedi
Ferrara, & da detti Signori hebbono anche alcuno vti
Ie,8c.queita fi fece per ficurt de detti Signori, perche
ii Duca detto non.fi impacciafle in Tofcana.
t. Il primo: d di Gennaio allentrata de Signori fu fi
grande'vento in :

fu> la* ringhiera che fi ruppe falle del


Gonfalone dellgiuftizia Se cadde in ( la piazza, Se co
fi rotta la prele il Gonfaloniere, che fu Niccol Rico-

uerR chef u reputato cattino augurio di futuro male.


- M. Donato Acchiudi come detto ,
di fopra era
vno de piu principali cittadini di Firenze ,
Se in quelli
d haueua alquanto {parlato delfelferl per la balia pf
fica tirato dietro de cittadini, Se alcuni priuati di ho.
nori,& che farebbe bene rellituirgli con farne petizio-
ne & ardere quelle borie, e rifarle di nuouo,& doue n
fi con peggiore inten-
vincefle aoperare Iaforza, forf
zione, &: di quello sera gi intef con molti cittadini,
& vltimamte c Agnolo Ricoueri figliuolo del Gon-
faloniere della Giullizia perche lo dicelfe al padre, & c
Set Guido di M; Tommaf da Empoli al quale haue-
ua fatto Icriuere la petizione, di che haudone Signor i

ri fntore d 8 di Gennaio nel dare de gonfaloni fe-

ciono Ilare: tutte le famiglie de rettori per la piazza ar


mate ,
Se la porta del palagio ferrata con grande bisbi-
glio de cittadini, che gicominciauano a fnnrlo ,Sc

d 5 mandarono 1 Signori bando, che nefino douefi


>

f ritenere fanti in cala, Se fenhaucfl gli doue (le man-


dare via, donde (ubico Agnolo detto, Se Ser
J
Gumo e ia

tfth feuno
73 tf H istorie Fiorentina
fcuno di perle riuelorono a Signorie io, e 8, hauuto
prima ficurt, che contro loro n fi procederebbe in
alcuno modo, Se per dopo grande configlio di richic
ili furono eletti 1 principali cittadini a ritrouare que
2
fio fatto,
& porui rimedio, fra quali fu il detto M.Do*
nato, e in tanto feciono i Signori venire di fuori, Se da
Lucca moiri fanti per guardia della citt , Se ad dieci
fece il capitano pigliare Ricciardo di M. Benedetto ,
e
Biuigliano di Marco degli Alberti, & il lpradetto Ser
Guido, & fece torre tutte le 14 arti tutte le chiaui de
loro rilggi , Se ogni loro armadura Se portarle nella,

mercatanzia , acci che non fi potelfono ragunare , 8e


frroronfi le botteghe,Se venendo il detto M.Donato
in palagio con gli altri fu lilenuco lui llo per due d
Se dopo molte pratiche ad 1 1 ltte horedi notte ef
fndo ancora in palagio co Signori, i collegi, capitani.
Se otto vnono in filila piazza molti cittadini ar
, e li
mari , domandando che M. Donato foll tagliato il
capo, per quello vlcirono fuori in l la ringhiera i col
legi, e gli vndici di quelli cittadini , eccetto lui, Se con
grde fatica gli feciono rimanerepazienthprometten-
loro che di M. Donato fi farebbe tale punizione , che
ne lrebbono contenti, Se rimandarongli cal,e tor-
nati Ih i collegi co cittadini a Signori, bench ad alcu
ni parefi che douelfe eflre decapitato pure infine fi
,

conchiul,che folfe mandato a confini, Se venne il dee


to M. Donato come fu configliato dinanzi a Signori
per terra ginocchia ignude, dicendo tre volte milrc
re mei, Se confelfandol peccatore domand perdono
per memoria de loi , Se la notte medefima lod per
fiorini
.

Libro Q_y arto. 737


.fiorini 20000 di andare a confini Barletta^ fu ma. cacci*
dato fuori della porta S. Niccol ,
& piu chiarezza di m. Do.

di rapprelntarfi Barletta , lalci 2 luoi figliuoli per dipoli'

flatichi in prigione, & il di lguente fi fece grade con-


figlio di popolo & di richiedi, e narrolfi tutto il lo er
rore,& quello douea fare , i fopradetti Marco degli Al
berti, & gli alni prefi per allhora furono lalciati, ma fu
rono poi condannati, e confinati ad 2 odiGenaio in-
ficine con giinfralcritti cio, Alamanno di M. Salue-
tro, Antonio di Giouanni di Cambio , & Antonio di

Bartolommeo tutti de' Medici, Filippo di M.France-


fco da Zollaia, Sinibaldo di Schiatta Ricchi, Land di
M .Land da Empoli, Filippo del Saggina, Guidetto di
Francelco Monaldi , e molti de loro conforti furo-
no pnuati dvfici,& ad 28 di Febbraio ci furono let-
tere della rapprelntatione di detto M. Donato Bar-
letta &c furono lalciati i figliuoli,
& poco poi mand il
detto M. Donato vna luga lettera a Signori foulndo
il cal lo,& come era innocente, & i Signori Icrilfono
a lui & a conforti a giuftifcatione della Signoria, ten-
nonfipoi piu pratiche del procedere non procedere
piu oltre a ritrouare i colpeuoli di quello cal , & mai
non ne furono i cittadini daccordo,
& per nulla lne
fece, Se Agnolo Ricoueri, & Ser Guido furono inquifi
ti dal capitano,
e
profoiolti acci che mai per lauueni-
re non ne potelono hauere impaccio
< Del mele di Giugno 1 3 96 M.BartoImeo da Pra-
to & altri caporali feciono compagnia in Romagna
,

in numero di 2500 cauallo, & 1000 fanti poi


,

vennonoinTofoana,& daSanefi hebbono danari,


Aaa 6can
Historie Fiorentine
& andaronne intorno Pila petizione & con danari
delllArciuelcouo che fu di Pil,& de fratelli de Gam-
bacorti per riuolgere lo flato di Pifa,& accozzofl con
loro il conte Niccol da monte Scudaio, M.Iacopo ri*

tir in Pila le lire genti d arme & molti fanti & dife r ,

lfi, & venne lui M. Giouanni da Barbiano con 800


caualli,dicendo veniua per fare guerra a Lucchefi pe
tizione decloro vlciti , il perche i Lucchefi Addarono
la detta compagnia, & pagaronla per met , i Fioretini
anche vi maaarono oltre ci 400 lance, e dopo mol
ti atti di guerra di Agofto fi fece accordo fra Pilani , e

Lucchefi, & M.BartoIommeo nand in quello di Pe-


rugia^ il conte da Barbiano a Mantoua, & .Carlo M
di M. Gherardo Gambacorti partendo da Vada in l

vno piccolo legno fu prcl, e menato Pi l,& decapi-


tato, e 1 6 loi compagni impiccati, Se lArciuelcouo fi
torn Firze adolorato , & c la boria vota in vano*
E per quelle genti darme, e nouit i Fiorentini pre
fono d lfio & per capitano Bernardone di Gualco-
gnacondugento lance,e dugento arcieri, il quale con
tutta quella brigata vene in Firze a di7 dOttobre. 1

Eflndo i conti di monte Scudaio rimafti nimici de


Pilani fu loro tolto dalle genti de Pilni il cartello di

Vada, il perche loro tollno a lfio gente , che erano


in Romagna, & accozzoronfi con la compagnia di M*
Bartolommeo, e vlciti di Pila , & ogni di caualcauano
infino in lu le porti di Pil,& affocoronne due per mo
do che con grande pericolo M. Iacopo lflenne lo fla-
to lo, dipoi per mancamento di vettouaglia dette
genti nandorono verl fabrica , & il Duca di Milano
; mand
. .

Libro Q_r aito 73*


fnand Pila lccnto caualli, & a Siena quattrocento,
& coli empieua pael di gente darme.
fi il

Del mele di Settembre paflto i noftri ambalciado-


ri che erano in Francia fermarono lega fra il Re di Fra
eia e Fiorentini difenfione degli Rati poco dipoi, &
entrorono in quella lega tutti i noftri collegati, & do-
ueua eflre de collegati ci che sacquiftafle in Tolca-
na,ogni altro acquillodel Re.
Dopo molte dilcordie lteGenoua il fine fu che
il Re di Francia ne prel la Signoria dOttobre ,
& per
lo vicario la prel il conte di San Paolo, e tutto fu per
operazione di M. Antonio Adorno doge, il quale n neb
be per premio dal Re fiorini 40000, & due caftella in
Francia, qllo dilpiacquc molto al Duca di Milano, che
grande tpo, & con grde (pendio lhauea defiderata
E per tutti quelli mutamenti fi rifece di nuouo in
Firenze 1 dieci della balia.
Dei mele di Dicbre mand il Duca di Milano a Pi
l il cte Alberigo da Barbiano lo capitano, & il cote
Giouni anche da Barbiano con le lue genti nume- in
ro di circa 5-000 caualli, il perche i cti di monte Scu-

daio conduflonoM.Bartolommeo da Prato con le lue


gti,& i Fiorentini ne conducono molte piu,& Bolo i

gnefi rondarono in aiuto Malatella da Peler loro ca-


pitano con 2 00 lance
Perche fi diceua, che tutte quelle gti fi ragunaua-
uano Pila per offendere Lucca, & i conti di mote Scu
daiojtato aoperorono i Fiorentini co loro ambalciado
ri, che fra tutti fecion pace, & il merito che n'hauemo
fu, che tutte dette genti ci fi riuollno adoffo.
Aaa 2 Tutte
74 , Htstori Fiorentine
Tutte le fopradette genti del me ledi Febbraio n*an
darono in quello di Lucca in nu^uero di 5000 caualli
aline che quelle de-Piortini fijleuaffino da S.M iniato.
Se coll riuic che tutte ne vendono in.vaIdinieuoie,du
bitando che quelle non ci caualcaflino da quelia parte
e rimale S.Miniatb voto di gente darme , per la quale
1

col Benedetto Mangiadon madato d M, Iacopo da


Piano d o di Febbraio lra part da Pila con ven-
2

ti epagni,"& venne $.Miniato,& poco fra no tteen-


Romore tr
nel palagio del vicario perche nulla guardia face*-
in San Mi ,

ciato j & ua Se in faia vccil il vicario, che era Dauanzaro di Gio


morte del
vicario #,
uanni Dauanzati di et danni 6 ^ Se infermo, & il cor
po gittorono terra delle fineitre,e tutti quelli che era
no co lui furono chi prel, e chi morti, e chi fedito, poi
grid viua il popolo, e libert, credendo edere lguito
d tutti i cittadini, almeno da loi amici, e da l alt-
ta^ lrraronl nel palagio, riulcigli pel contrario, per-
che tutto il popolo di lbito sarmo gridando viua il
comune di Firenze, Se chiamando il detto Benedet-
to traditore , Se in meno di cinque hore vi lccorle
delle terre vicine piu di duomila fanti, i quali fubi-
to furono ad affocare, e combattere il pai agio, & ben-
ch l teneflino dentro al palagio inlno alle li hore,
pure non vedendo venire il lccorl che alpettauano
da Pila l fuggirono da lato di dietro del palagio, , Se
andarono nelle terre de Pilni , il detto trattato ha-
ueuano ordinato M. Iacopo da Piano lopradetto , Se
Ceccolino de Michelotti da Perugia , il quale doueua
lccorrerui con dugento lance , e giunl la mattina ,
& fu rimandato indietio con danno, Se con vergogna
;
afe;?T ( ? 4; ; \ dah-
. .

Libro Quarto. 741


dalle genti che verano fccoif & 6 de cpagni di Be
J

nederto che vi rimafono prefi , & alcuno altro colpe-


uole , furono menati Firenze,e morti di variate mor
ti lcondo le colpe
In quello tpo,& adii di Marzo il cote Alberigo
capitano del Duca c tutte le fopradette gti che era-
no in quel di Siena vnono in l nollri terreni,
e
prima
arlno, e ruborono borgo della Cartellina, & p Chia
il

ti ne vnono Pzano & al Mercatale Grieue arden

do & rubando.e pigliando prigionie molto belliame,


pche giunlno alla Iproueduta, poi ne vnono infino
Pazzolatico in l lma faccendo il limile , laltro di
Arno>& per
Ice lo no in l la llrada di Pil,& pallrono

due di combatterono il cartello di Signa,Sc non lo po- Fu c6b-


tuco il ca-
terono hauere , anzi vene fu molti morti e fediti , &a rtello di

d > 8 nandarono S. Calciano & laltro d in quello


Sigtia,e di
fcCcf.

di Siena per bilgno di vettouaglia


Et in quello medefimo tpo il Duca detto co altre
gti per acqua, e
p terra fece alfaltare il Signore di Ma
toua,il quale fi pu
difel fracamte,poi feciono grade
taglia ai pot borgo forte, & 1 Fiortini vi madarono
in aiuto di detto Sig.di Matoua 700 lace,& gli altri col
legati piu di 1 000 ,& fuui grandi zuffe con gradi dan-
ni dogni parte, & ari grande parte di detto ponte.
E in quelli d ellndo coli apertamente sbandita la
guerra, 1 vn cartello de'
Fiortini per trattato prelono
Sanefi detto Motichiello prell MtepuIciano,& la
rocca hebbono dal cartellano fior. 2 000, e c quello
p
fi fece molti dni aSanefi,& in quelli tpi e di Maggio
Bernardone nro capitano c le nre gti caualc infino
= Aaa j
alle
74* H istorie Fiorentine
alle porti di Siena, farcendo ogni dano polfibiIe,& nel
mcddmo fnel di Maggio altre nortre genti prefono
di furto vno cartello de' Pifni detto Santo Ceruagio,
& beqche Io forniflno non l pot tenere troppi meli,
perche era nel mezzo delle terre de Pilni, Se nel me-
delmo modo ne prefono vno altro de Sanefi preflo
Colle, detto le Selue, che anche n fi pot tenere trop
po che Io riebbono,& pochi d poi caualcarono anche
le nortre genti per llrane vie in Materna di Siena prel-

l Grofleto,& menaronne piu di 1 2 00 bertie grolle


con mandriani in quello di Volterra, & in quelli me-
defimi tempi le genti del Duca pr comandamento ha
unto da lui di quello di Siena ritornarono in fu noltri
terreni Staggia, & Rencine, il quale combatterono
piu volte , & non Io poterono hauere ,
poi per timore
delle nortre genti che vi fccorfno fi tornarono in
Giugno le nortre genti caual-
quello di Siena,dipoi di
carono infno Liuorno , & menaronne piu di $ 000
bellie grolle.
Parendo al noftro capitano Bemardoneeflre flato
difubbidito da M.Bartolommeo da Prato, & martme

Fa taglia*
vltimamente nella cauakata da Liuorno mad per lui,
to il

iM. Bario
capo & fecegli tagliare la fella, di che nacque grande difcor

lommeo dia nel campo . Se Paolo Orlino, e degli altri non l fi-
4a Prato.
dauano del capitano, & per quella dilordia le genti ni
miche caualcarono Mercatale Grieue,raa torto li fe
ce pace fra 1 noltri, Se libito gli ripinlono in quello
diSiena
A d 4 dAgollo occrf in Firenze vno Ipiaceuole
cal che otto giouani sbanditi hauendo intendimento
a 3
'
con
Libro Qjtarto. 745
con alcuni dentro, credendoli fare romoreggiarc, flati
due d innanzi occulti in Firenze vfeiron fuori di caia
armari circa hora di ve(pro,& prima andarono S.Pie
ro maggiore per vccidere M.Mal degli Albizi del qua
le da loro (pie erano (lati auuifti , che era in ( quella
piazza, ma non lo trouarono,pchc in quel mezzo sera
partito, per tornarono indietro, e vennono in merca
to vecchio per vccidere Piero di Firenze (peziale , Se
non Io tramando vccifono Giouanni (uo figliuolo, &
cominciorono gridare viua il popolo , Se muoiano i
tiranni, poi in Calimala predo d mercato nuouo vcci-
Noi ti <f|

(no Biocco di Domenico di Berto, Se per grande ro- otto sban*


diti venu-
more che fi leuaua tornorono indietro, Se polronfi ti in Pire
xc*
in (u la loggia de Cauicciuli ,
gridando come detto,
Se dicendo chi saccollaua loro le voi varmate, e (-
guiteci voi non pagherete piu prellanze, Se non harc-
te piu guerre, ma non furono per (guiti da perlna,

bene sarm iut alcuno degli Adimari, Se de Ricci, ma


non saccollarono per con Ioro,i nomi de detti otto
furono quelli, Picchio di Simone Cauicciuli, Tomma
( diSaluellro di M.Rod de Ricci, Antonio detto ba
llardino de Medici , Benedetto degli Spini Antonio ,

di Filippo Girolami , Chrillofano di Niccol da Car-


lona, & due altri artefici, quali vedendo non edere (-
i

guiti dihberarono dandarlne , & gi erano nella via


de Serui,& furono richiamati indietro, & vennono in
Santa Reparata Se quiui fi rinchiufono , Se (lirono di
(pra dal retto quiui furono attediati da molta gente
,

mandata da Signori, & la (ra furono tutti menati pre


fi a Signori dipoi dati al capitano, Se allo eflcutore,
Aaa 4 Se
744 Historie Fiorentine
& tutti dopo pochi di decapitati pi degli vfici de
loro palagi abominarono piu cittadini, che tutti heb*
bono bando, & iui pochi d fi fppe che Piggello Ca-
uicciuli lhaueua fputo & fu pre{,Sc decapitato in lui
muro del capitano, & ripofofl poi la citt.
, Diliberatofi in tutto pe' Fiorentini,e gli altri colle-
gati di aiutare il Mantoua & liberarlo dal
Signore di ,

Duca di Milano, vi madarono di nuouo circa 800 lan


ce infieme,e guida di Carlo Malatella,e gititi ld A-
gofto afllirono i nimici,& d 2 8 gli ruppono in due
campi & tolno loro ogni loro arnefc & circa 5 00
, ,

bombarde & prefcno circa 6000 huomini & 2 000


,

eauagli & larmata di detto Signore di Mtoua anche


ruppe in acqua quella di detto Duca, & molti nanne-
garono,e molti altri prefi, e morti, & prelno 48 galeo
ni,& 82 barche con molto fornimento, e arnefi, e pri-
gioni, & disfeciono il ponte fatto lpra il Po, & vn ab
tro lpra il Mencio con grande honore decoIlegati,&
di Carlo Malatella capitano ,
& in. Firenze lne fece
grande fella, e fuochi, e {blenni prociflioni, e Meda in
Santa Maria del Fiore ringraziare Iddio , & ( i detti
noftrt fldati cefi vittoriofi foiTono {bito iti intorno*
Brefcia come furono confortati da vno de principa-
lihuomini di Brefcia, fi crede lharebbono hauuta, ma
mai n lo voltano confcntire il conte Giouni da Bar-
bano, & il conte da Carrara difleali anzi fecionocon-
{mare il tpo ad acquiilare due caileIla,cio Melara,.
eQiligha, delle quali prelno Melara, per quella rotta
ilDuca ritraile (bito fc in Lbardia il cte Alberigo
con le lue genti, che erano S iena, Scia Siena lalci M.
-ri t Beo-
. ,

Libro Quarto. 74^


Brogliole co 5 00 face, e 400 cauaUi guardia di Pila.
Er dei meledOttobre Bernardone con le nofire g
ti caualc in quello di Pila, infino alle porti, faccenda
molti danni , Se il limile feciono loro i Lucchefi eoa
parte delle noltre genti, & di nuouo fi rifeciono i dieci
della balia
- Di quello medefimo mele mori Vanni di M. Iaco-
po da Piano di che molto sbigott il padre per eflre

vecchio di 7 j anni,& infermo, Se parendogli da poco


vnaltro figliuolo giouane che haueua, permand al
Duca per aiuto Se hebbe di nuouo cento lance, & am-
balciadori confortarlo
Et effndo tornate di Lombardia in Tolcana grade
parte delle genti della noltra lega, il conte Alberigo c
le genti del Duca affalt di nuouo il Signore di Man-
toua per acqua,
& per terra, & prel molti galeonn&al
tri legni,
& pafs fiume, & entr nel frraglio guaito,
il

parte della fofla disfece molti beccati, & fece molti al-
tri danni, dipoi fi torn nelle terre del Duca.
Del mele di Nouembre M. Brogliole, che era Sie-
na, per trattato tenuto col cartellano ci tolf furtiua-
mente il cartello di Ciuitella di valdAmbra , Se veci le
il podeft,e tutti i terrazzani furono fra morti , e prefi

dipoi il cartellano Filippo da Brucianef die la rocca Se


hebbe fiorini zooo, Se andonne Bologna , Se hebbe
bando di rubello per traditore.
Del mele di Dicembre fi mand noftri ambafeia-
dori Vinegiainfieme con quelli degli altri collega-
ti praticare pace con quelli del Duca di Milano ,.

in mano de Viniziani , la quale pratica era prima


s
- ,:i-i pria-
,

74 $ Hi storie Fiorentine
,

principiata piu meri innazi in Imola per ambafoiado-


ri del Papa , & de Viniziani , edopo molte pratiche ri
ruppe , perche sintefo chiaro chei Duca non la vole-
ua , &
per i Viniziani noftra richieda , degli altri &
collegati entrarono nella lega riand in loro foli, il fa-
re pace quando piacefl loro,& fignificaronlo al Duca,
il quale dopo molte doglienze per paura entr in pra-
tica di triegua,la quale ri concili ufo poi di 1 1 di Mag
gio 1
8
pr dieci anni rimanendo ciafouno quello
35
teneua , lluo che certe cartella, che il Duca di Milano
hauea tolte quello di Mantoua ri dieno in deporito
Carlo Mlateria.
Eflndo venuti in Pila come detto di fopra gente
del Duca di Milano con Paolo Sauelli loro capitano
& M.NiccoI Palauifini,e M.Niccolettode Nerri co*
tneflrij infieme con vno M
0 Filippo de frati Minori, .

i fopradetti dilfono vna fora a M . Iacopo per parte del


Duca, che per molti benefici fattogli lui ri contentaua,
che delle loro in guardia la cittadella di Pila, Piombi-
no, e Liuorno, & Calcina ,
per la quale ambafoiata M.
Iacopo intefogli voleuano torre la Signoria, & prefe
tempo farlo & a dirlo con gli Anziani & in quello ,

mezzo melTe in puto il piu gente, e popolo armato che


pote,& mandogli a cala Paolo Sauello infieme col lo
figliuolo, &cdopo alquanta zuffa fedirono, & prefono
il detto Paolo , & menoronlo prefo in cittadella, & le

foie genti ruborono , &maggiore parte furono fra


la

preri & morti, & rimilemente prefono i detti due com


mcfiri j ,
e il frate , & anche gli millono in cittadella,

poi prefono il cancelliere di detto Paolo, il quale, con-


Libro Qjr arto.
Fels il trattato che haueano tenuto di veritiere M Ja-
copo & il figliuolo, e piu altri cittadini petizione del
Duca,& che di quello erano conlpeuoli,& aoperaro-
ri in Pila, M.Rinieri Zacci,M. Malpiglio, & M .Rapori
do da Lucca , Se doueano hauere per premio ivno la
Maremma,! altro la valdEra, & laltro vai di Serrino,
furono tutti e tre preti, & condennati dallo eflcutore
in grande fomma di danari,e mandati a confini, quel-
li preli in cittadella per timore del Duca non ardi toc
care, anzipoco tempo poi a lira richieda gli lalci an-
dare, di quello lgu che Lazaro Guinigi da Lucc, v-
ne Firenze, richiedendo di mandare notri ambalcia
dori a Lucca praticare pace con gli ambalciadori Pi-
lni, Se mandoronfi , dipoi fi ridufl la pratica in Pila,

& parendo a notri ambalciadori praticare in vano , fi


tornarono a Firenze.
Del mele di Aprile t $.98 Bernardone noftro capi-
tano con le noftre genti caualcdi ltto Pila infino

& prel grande preda in numero di


S.Piero in grado,
5000 betie,& 2000 minute, & ooobufole, e tutte1

condufle lalue S.Miniato,& bench fufl aflltato da


gente che erano in Pila, gli ruppe Se ripinlgli in Pila,
& prelne piu di 00, Se pochi d poi ricaualc anche
1

prell Pila, e menne molta preda, &


vno da Barbial
la tenne vno trattato doppio co M.Iacopo da piano di
dargli Barbialla,e tutto cfer a Firenze codieci,& co
Bernardone notro capitano , Se quando vennono le -

genti di MJacopo per pigliare il catcllo furono rotte


dalle notre ,& prelno yoo caualli, Se 20ohuomini
il reto fi fuggirono , fu il detto Barbiallaremunerto
con*
. .

74^ Historib Fiorentine


conuenicnremente, Se certi sbanditi che vi furono pre
fi furono giudiziari
E {Tendo parte delle nottre genti ad afldio al cartel-
lo di Ciuiteliadi valdAmbra lhebbono per patti, e per
danari per operazione di quello medefimo Minuccio
da Ciuitelia , che poco innanzi era futo operatore di
CorIaa Fiorentini, il quale con tuoi compagni prete il
cartellano de Sanefi,& rdello aFiortinijdirtei^cheI
cartellano vi fu contendente per danari, e lalciofl pi-
gliare per coprire il tradimento tuo.
Gonchiutla triegua,come tocco di{pra,del me
( di Giugno Bernardone capitano venne in Firenze,
e rend le inlgne Se il battone, e con lui, e con gli altri

ildati fi fece certi itagli Se oblighi di itare obligati per


alquanto tempo , Se non andare Coldo di nimici, Se
furono licenziati

A di 1 1 di Giugno M. Iacopo da Piano efindo in-


fermo morte fece eleggere 1 tuo luogo p capitano di
popolo M.Gherardo fuo figliuolo, Se giurare nelle lue
mani le lue genti darme, Se quelle che verano del Du
cadi Milano, & ad f di Settembre mor, e fu honora-
to grandemente di tpoltura,& rimate M.Gherardo li
beramtequafi Signore saza alcuna nouit perallhora.
Ad 1 6 di Giugno il conte Ruberto da Poppi figni
fico a* Fiorentini per tuoi ambateiadori come lui, e qua
fi tutti i Tuoi confrti erano fatti huomini del Duca di

MiIano,& Ieuatofi da nottra diuozione,& quetto dice


faceua per oltraggi riceuuti da nottri cittadini.
EflndoM.Btogliole in quello di Perugia partito
da' Iidi del Duca di Milano, i Fiorentini lo prelno
in obli-
L I B R O (Tv ARTO. 747
in obligo per dieci anni di hauerlo fold o ogni loro:,

hi fogno, richieda per fiorini 2.000 lanno,


& quando*
lo richiedelfino douefl hauere foldo dillefo , venne a:
ilare in Firenze lui e la moglie, e fu molto honorato, e:
tutto fi fece per aflcurarl dal Duca di Milano. ;

Sentendoli in Firenze , che M. Gherardo da Piano;


ra flretta pratica col Duca di Milano di vendergli, Vendi
dl plfa *
la citt di Pila per fiorini 200 migliaia , fi md amba-
foiadorii Pila per llorpiare detta vdita, de bche M.
Gherardo lo negafl pure vidono in Pila gli ambalcia,
dori fogni manifelli in contrario , de mallme perche
richieda de commelfarij del Duca furono due volte
accomietati,& con minacce , de per fi tornarono Fi
renze , e per tutta Tofoana fi diceua in quelli d come
i detta vendita di Pif era fatta per 200 migliaia di
fiorini ,
e libito mand il Duca de furono riceuute ih
Pila circa 1000 lance,e 2 000 fanti, & ad 2 1 diGen-
naio il detto MXherardo sarm, e con tatta la genti
pref la Signoria di Pila libera e bacchetta^ and al
palagio degli Anziani ,
de mandogliene alle loro cal*
de polle le guardie alle porti &c a ponti fi torn in cit-
tadella lui and molti cittadini principali dilr-s
mati pregandolo che quella vendita facell loro per!

quella pregio, piu fo piu ne voIeua,& quellomodo


e
rimarrebbe la foa,e loro citt libera de non fonia, la ri^
Ipoila fu, che voleua attenre quello che hauea premei
l,edopo pochid cfegn laSignoria libera al vicario
del Duca, e limile le callella del cotado,lIuo che le ri Comper

forb comera di patto la Signoria di Pibino, e deiiEl


ba c cerre callella vicine, de tutto lignific, forbitameli
2
fa *
^
te
. . . &
Historb Fiorentine
te il detto vicario Firenze come il Duca intendeua vi
cinare bene con loro , c pacificamente ,
e fu reputato
(criuefl tutto per crelcerci dolore
Quello mcdefimo fi lntiua in Firenze che il Du-
ca cercaua di fare di Perugia confimi ambalciadori
>romettendo chi reggeua molti danari , & di leuare
!oro da dodo la guerra del Papa , per vi fi mand pe
noilri fignori ambalciadori a praticare la concordia
fra il Papa e Perugini , & bench folle molto ilorpiata
da gli ambalciadori del Duca, pure infine la conchiu-
lno, & per conducerla prellorono i Fiorentini a Pe-
rugini fiorini 1 2 ooo ; i quali il Papa volle ,
perche gli

haueua a hauere da loro , & per allhora fi leu via che


non vennono ltto la Signoria del Duca
Il conte Ruberto da Poppi, & quello dal palagio,
altri loro confrti, & Andremo degli Vbertini i quali
come detto dilpra serano accollati col Duca di Mi
lano per accendere nuoua guerra piu volte con le loro
gti al principio del nuouo anno 1 35*5 feciono Cor-
rere e rubare ne noilri terreni, & le piu volte da lddi
ti noilri furon fatte loro lalciare le prede, ne mai fi con
fudditi entraf
lnti per in Firenze,che noilre genti,
fino in lui loro per non accendere nuoua guerra
Del mele di Luglio furono caualcati i Sanefi dalla
compagnia di M.Brogliole & ricomperoronfi da lo-
,

ro fiorini 7500 ,
faceua petizione del Du-
dille lo

ca, perche i Sanefi fi lttometteflno lui, gli amici &


del Duca Ipargeuano per Siena che nerano cagione i

Fiorentini , acci che per odio di loro fi delfino piu to


Ilo al Duca,& coli lgu, che per le dette cagioni,e par
.

Libro Q_y arto. 75* r


lanze i Sanefi mandarono ambalciadori al Duca a offe
rirgli la Signoria di Siena, e torto furono daccordo , 8c pre(-e a
mandouui pigliare la tenuta il vefcouo di Noara co
400 lance, la quale prel di 3 dAgorto , Se poco poi a Siena,

prelc tutte le fortezze delle terre del contado, Se malli


me delle principali, & coli diuentorono i Saneli Riddi-
ti per le loro dilcordie , che erano itati grande tempo
liberi , Se per fare dilpetto a Fiorentini ,
credendo per
querto vedere la noilra definizione, e molti gtili nuo
mini lbito furono cacciati
A d 8 dAgorto venne in Firenze vno ambalcia-
1

dor dal Re Ladillao lignificando come lui haueua rac


quiitato il regno di Puglia, e Napoli, lluo alcune for-
tezze, le quali prertamente Iperaua dhauere ,
fecelne
in Firenze pe Signori grande fella Se fuochi, procifi-
e
fioni,e Mell llenne in Santa Maria del Fiore, i capi*
tani della parte feciono armeggiare tre d a piu com-
pagnie di giouani ordinati Se veiliti da loro, Se poi fe
dono fare vna bella gioftra, richiel il detto ambalcia
dor la Signoria di lega , per fi mand ambalciadori
al Re Napoli, Se non fi conchiui perche non furono

daccordo de capitoli.
In quello anno fi comind la grade deuozione del-
le proeiflioni de bianchi in grande parte della Chri-
ftianit, Se maflme in Europa, alcuni dillono che co-
minci in Spagna, altri in Scozia, al tri in Inghilterra, al
tri in Francia, 8e chi dille in altre parti, cialcuno fi velli
ua di panno lino biaco col cappuccio modo fratelco,
Se con vna croce rolla in fu la fpalla , che quali non fi
vedeua perlna veflifo altrimenti , andauano noue d
. . ,

751 Historie Fiorentine


procellone dietro al Crocifflo, domandando Ipello
milricordiae cantando vna laude di S.G.che comin-
cia , Stabat mater doloro l, Se piu altre laude , in tutti
quelli d faceano quarefima,& digiunauano , Se donni
uano vediti, & non in letto, Se prima l confelfauano e
comunicauano,faceuano fare pace a ogni pedona di-
mettendo ogni ingiuria, diflfi fi vidono molti, Se ma-
la deuo- nifelli miracoli, farli a pie de Crocidili, dur quella di
rione de*
bianchi
nozione circa due meli,i primi che vennono in Firen*
ze furono i Lucchefi al principio di Agoilo, Se furono
circa
3
000 fra huomini,Se donne, Se allhora erano ve
nuti poco innanzi da Genoua, Se andarono in piu altri

luoghi del noilro contado , Se dopo 5 d fi tornarono


Lucca hauendo fatto fare infinite paci e mortali ,
fu
loro donato dal noilro comune ,
Se da cittadini molta
roba da mangiare e bere e tutto pigiiauano per amore
di Dio , Se le alcuna col auanzaua la dauano per Dio
dopo ci vennono per limile modo i Pilloleli, Se furo-
no circa 4000, dipoi i Prateli in numero di 3 000 Sf- ,

ruttifurono honorati,& aiutati con le limoline, Se an


che ne venne poi vna brigata da Pila
Quello medefimo fi fece in Firenze che Umilmen-
te fi velli tutta la Citt che quali nelfuno fi trouaua al

trimenti vellito, confeflndofi prima , Se comunican-


doli con tanta diuozione che tutti pareuano religiofi
Se comincioronfi le procilfioni in Firenze di 28 di
Agollo per 5 d, Se andauano ogni d alquanto fuori
di Firenze, & la fera tornauono dentro ,
Se con loro il
velcouo con grandi ordini dati pe Signori, Se erano
piu di 4000, vn altra parte n and col velcouo di Fie-
fole
. . ,

Libro Q_v arto. 7$f


(ole & trouoronfi edere a Fighinc piu di 19
ad Arezzo,
mila, tempre canrando laude & orazioni Se raccendo ,

fare paci Se buone operazioni al pari di ogni religione,


Se coli nand fuori daltre porti in piu luoghi, Se gran
de quantit
Il limile li fece allhora per tutto il contado noltro.
Se diilretto giugnendo ogni di in Firenze brigate nuo
ue di centinaia Sedi migliaia, e tutti fu fatto limoli*
ne dalla Signoria Se da cittadini , Se il limile fegui per
tutte le terre di Italia , e fuori di Italia in molti paefi.,
vno miracolo per modo che
Se fu tenuta col limile
molti dubitauano che non folle predo alla line del
,

mondo
Hauendo Giouanni di medr Cante Agobbio
di
per moglie vero lirocchia
la figliuola del conte Ru*
berto da Poppi , la quale teneua il borgo alla collina
il quale il conte detto hauea piu volte tentato di tor-

gliele come haueua fatto dellaltre lue per heredit del

padre quando fece morire il fratello Se anche haue. ,

ua voluto fare vccidere lei per quelli oltraggi il det-


,

to Giouanni commod medr Brogliole con la dia


compagnia venire inCalntino lnza alcuna lpu-
ta del conte , Se prelnui grandiflma preda di pri-
gioni ,
Se beiliame mele dOt-
, Se llettonui infino al
tobxe, Se dopo molti danni hebbonodal conte da-
nari ,
Se con la preda fi tornarono in quello di Peru-
gia , Se i danni fatti in l quello de Fiorentini tutto
redimirono.
Del mele dOttobre detto fi rubell da Fiorentini
il cartello di Montclungo della Berardinga in Chianti

Bbb per
.

HlSTORIE F IORENTIN B

per operazione degli VbcrtiniSc del conte Guido da 1

Bagno, che era vno de vicarij del Duca in Siena, di l


biro vi fi mand gente ad afldio,& dopo molti alfa Iti
Quelli chetano dtro fi fuggirono di notte, & nebbefi
il cartello voto,& tre che ne furono prefi furono atta*

ragliatile impiccati in Firenze.


Continuamente teneua il Duca di Milano loi am
balciadori in Perugia rtimolando CeccoiinodeMiche
ltti.Sc altri maggiorenti donando loro Ipeflo gioie Se
vali dariento,& altre col, faccendo loro grandi pio*
ftiefl e proferted aopera{Ino,che Perugia venifie fot
to fila Signoria , & gli ambalciadori noitri che anche
verano gli confortauano viuere in libert, profferen*
do ogni nortra polla difenderla loro ,
in fine tanto
poterono le mitigazioni Se prelnti , che ragunaro-
iio vn d grande configlio , Se propolno quale folfc
il modo viuere in pace, Ceccolino e i luoi lguaci
configliorono che il modo ra dare la Signoria al Du-
ca > che offeriua tenergli in pace , & per paura fu ap-
prouato quello configlio dalla maggiore parte , ben-
ch alcuni conlglialino la libert, Se altri darli al Pa-
pa, bench follino pochi , Se fecondo il configlio de
piu fi lgu che d venti di Gennaio nedierono la Si-
gnoria libera vno vicario del Duca , hauendo fatto'
prima venire gente darme del Duca intorno Pe-
Frefe il
rugia , Se accommietati i noftri Ambalciadori, Se
Duca la
Signoria Ceccolino nand fuori alle genti darme per haue-
i Perii*
re per le dugento lance di condotta , come gli era fia-
to per auanti promell , Se pochi meli poi prelno
Alcel
Il
s vi * Q^r ARTO. 7ff
li vicario del Duca di Milano , che era in Pila pe-
tizione del Duca comode vno fratello di Lazaro Gui-
tiigi, che era lldato & poco luio ad andare Lucca
a vccidere detto Lazaro , il quale era quali Signore di
Lucca, & coli fece, che giunto Lucca alle due horc an
d a cala detto Lazaro , moftrando hauere bilgno di
parlargli in legreto Se di fatto lvccil, c venne in piaz
za , fuggendo Michele Guinigi filo conforto , che era
Gonfaloniere di Giuttizia co piu armati lo fece piglia
re, e fiibito decapitare, polili la citt pure gouerno
e
de' Guinigi, & da Firenze prettamente vi fi mand atri
balciadori confortargli, Se proflerirglifi.
E per timore del Duca che cofi ci circundaua fi ll-
d di nuouo cinquecento lance per difenderci.
Gli ambalciadori de* Viniziani , che erano Pauia
per {'autorit che nhaueano nella camera del Duca fer
marono pace fra Se i fiioi adherenti da vna parte,
e Fiorentini , Bolognefi , c loro collegati Se adherenti
dallaltra parte lnza farne lperc alcuna col a nottri
ambalciadori, che erano Vinegia,^ gi fi diceua pa-
blicamenteper Vinegialapaceellre fatta innanzi che
mai porelfino hauere vedere i capitoli dal Doge, pu
re poi gli diede, Se mandatogli Firenze dierono grafi
deturbazioneperellre noi molto male trattati
ttati

Se ingiuttamente perche ogni col prel in Lombar-


,

dia perla parte nottra shebbe rendere,e Lucignano,


c 1 altre col tolte in Tolcana fi rimalno llpel , Se
per molte ingiutte col ,
Se parendoci edere inganna-
ti di nuouo (1 mand due ambalciadori Vinegia
dolerlne perche vi fi poneflc rimedio le fi potette,
,

Bbb a fu loro
i ,

75 H t s To r r e F o r e n tini
'ftlorcrdate buone parole, mainza alcuno effetto, no
dimeno fi band detta pace per lo. meglio ad vndici
d 'Aprile, ma nelTuna allegrezza ine morir.
ne d paflti fuanche a Roma molte nouit den-
tro; e di fuori morie da M. Niccola & Giouanni Co-
,

donna, le quali tutte fi dkeuano eflereifarte a petizione


'del Dca di Milano.
In quelli tempi i Bolognefi feciono lega col conte
Alberigo da Barbiano per disfare Allorre daFaenza,&
richieggendoci i Bolognefi daiuto vi fi mand prima
iftibafciadori per pacificargli, dipoi cento lance, bchc
maluolentieri, fecigli grde guerra, ma pure fi difel.

M co. Iti quello anno fu in Firenze, e nel contado grande


mortalit di pellilenza , & cominci del mele d A pri-
le,bench nellautunno dinanzi ne fu per due meli vn
grande lprazo&mor buono numerosi Maggio creb
he afli & moriuanne perdi ioo di Giugno fu mag-
,

giore ,
e moriuanne piu di 2 oo di Luglio e dAgollo
,

circa 500 perdi, di Settembre allen, dOttobr qua-


li fin, fatta la fella di San Giouanni fi part di Firenze
grande numero di cittadini con le loro famiglie , &
molti fi polrono pel contado, molti altri nanda-
rono Bologna , & partead Arezzo , & in altre ca-

llella in ogni luogo , ne mor alcuni pel nollro conta-

do in molti luoghi, non fu minore mortalit che in Fi


renz , diflfi mor quali la met delle pedone e doue

Mortalit P^
u & doue il terzo , fu limile maggiore mortalit
RorOa di 600 e Beo corpi per d grande parte romei,

& quali limile fu per tutta Italia ,


per ficurt della no-
ftaa.citt, e del contado elfendo coli vota di cittadini
filld
.

? Libro Qjr arto. 757


fi ild 600 fanti, & 750 lance, fra le quali fu M. Beo
gliole, il
5 di Luglio mor
quale d Empoli di pe-
1

ndenza, e fu molto honorato il fuo corpo aliellcquic.


Se lppellito in Santa Maria del Fiore
- Del mele dOttobre Paolo Guinigi cittadino di
Lucca con molti fanti di Carfagnana,& con gente del
Duca che erano Pila, prima fi fece eleggere in Lucca
capitano & difenlre del popolo
poi pochi d prele
,

-k Signoria libera , Se ordin di farui vna fortezza per


'dira I trta.
- In c perdono del giubileo a Roma
ledo anno fu il

cornine ia?o in caidi diGnaio palfato per tpo dvno


arma&coHcorfui gradiflma quadra di gente dogni
parie drChriilianit limile quali quella quantit che
vi fu nei! anno 1 yo,com tocco adietro, maggiore.
5

Adi Nouembre 1400 Salueftrodi M. Filip-


1 2 di

po Adimari riuel a Signori di Firenze come S.Minia


to di Vgucciozzo Ihaueua richiedo di cln
de Ricci
tire a vno trattato, il quale lui. Se altri haueuano ordi-
nato di leuare romore in Firenze infieme c 5 vlciti che

entrerebbono per 5 alle ltte


la pelcaia con fanti a d 1

fiore Se intenderli con piu cittadini chel lpeuano, Se Trattato


in Fczc*
doueano vccidere M. Rinaldo Giafgiiazzi Se piu altri
prelnte dato,i Signori fubi-
cittadini,
& poi mutare il

to polno i rimedij opportuni ,


Se feciono pigliare il

detto S. Mimato& dieronlo al poded adelminar-


lo,il quale tormentato lbito confels, Se afferm elle
re vero ,
Se come era ordinato in Bologna , Se dille chi
veracolpeuole,poi d diciannoue gli fu tagliato il ca
po in l la piazza di Sata Croce, che per la grade calca,
o?
Bbb 3
ero-
. ,

Historie Fiorentine
eremore no flpore cducei3eaJ luogo della giullizia,
& irfqueiti d voiu-a da Bologna Francefco di Torn-
irla lo Daizi ,
Se vnb figliuolo di; melfer Piero Bom'ni
det danni diciotto ,
i quali erano itati abominati da
S.Muiiato per mettere adciTecuzion dtto, trattato
ihfieemecon gli altri Se furono prefi Barberino, e rn'e

nati Firczize Se eiaminati dal rettore , Se trattati col-


peuoli fu decapitato il detto Francelco Se il garzone
per la giounezza camp la vita, ma pag fiorini mil-
le, Se fu mandato a nominaro-
confini e sbandito ,
Se
no coiforo piu altri colpeoli, che non naueua fatto
<S. Miniato per quello ( die balia pe configli certo
,

numero di cittadini, i quali infieme con la Signoria Se


altri vfici facelTono ordini Se ogni rimedio, che alloro
parell intorno quello male , i quali ordinarono, che
certi principali abominati folTono sbanditi Se imbelli
Se chi gli vccidel dalledugento miglia in qu, hauef-
f.certaquantitdi danari, acci che ilelfono diluii--

g nomi de quali furono quelli Saluellro e Tom-


.y. i ,

malo di M.Rolfo, Se Ardingodi Vgucciozzo tutti


della famiglia de Ricci , Gherardo di melTer Benedet-
to , Se Piero di meflr Bar tolommeo degli Alberti,
Antonio di Giouanni de Medici Benedetto Man- ,

giadori da S Miniato , e Filippo da Zollaia, Se altri.


Se priorono d vfici alquanti della famiglia de Medi-
ci ,
Se quali tutta quella de Ricci ,
Se tutti gli Alber-
ti , eccetto i figliuoli di melfer Niccolaio , dipoi po-
chi d il pedeif die bando di rubeiio a fopradetti Si
piu altri in grande numero , i nomi de quali fono no-
tati nellaleguente faccia
Inomi
. . ... .
. . .. ., . .. .. . . ,

Libro Q^v arto. 759


I nomi degli sbandi ri
i *
f i\r 1
'
nr 1 r', ,

7? ftwf* Bagno . ^Antonio del Bomba.


7*0* fiojg'iolo'Cy rio Nipote Schiattino di Schiatta .

I conti da Modi o liava . Gherardo ^Alberi


tundre! no 'N Remar do fulignata Strofi .
tj appetti no degli libertini jacopo di Francesco del bene.
^

J3ula:cio J Rnirri di Salucjlro Ricci.


Atafo di Donato *,Aeriamoli . Antonio Cpuom.
Sal ifero di Al Rojjo de Ricci . Piero Dimfpetiale .

Pag' n-o e a m eduli . sileffa?idro Cucci


Matt'nU^Ko del ccrjo . rolofini.

Re. .a. do, Daddo couu/j.


degli ^Alberti *
Ricciardo ^ Domenico di Sandro merciait .
)
Cerro da Decornano.
1

C4cro,(jr
degli Scali
Guitto ^ LorenZpiCT ?

_ > Bcmni
Alee B-arucct . G;<? J
/Vmd Ciamboli ari . Giovami lanaiuolo.
checca di Cnco preila 1 ronzini, Niccolo detto doppio
eh ecco p art: core doro . Giovanni de Ricci
Rartolumm.eo da pietra mala . Francefco detto Gne.9

Bdtija da Pigliane ci Gionanni Bonafe,


*/<* Partiva Niccolo Geppt
Cuccio da Gagliano .
alleni.
Stoldo eAtouiti Ri itigli ano \

Clonami Squarta degli Stro^gd Ai Puro de glorili zi.


Antonio de Medici Rema: do di Pacchio ,

Niccolo tAderotti N tee ola 0 c empagr .

Frane efco Bona e e ohi Filippo da Zollata .

Ciouamt Quaratefi Ser Tino di Niccolo .

Benedetto di vino . Giouar.ni da Pannane


Bartolommeo Scali Al arco Stronzi

Dipoi noue altri condann in danari a* confini &


difl(i,che alcuno di quelli haueano rutto cferiro col
Duca di Milano, & hauuto da lui danari & gradi pro-
roelIe,Sc che l fofi la col riulcita, di certo il Duca {

ne faceua Signore, bench quello fipefino pochi


, &
Bbb 4 per
$ . ,

j 6o H i tor.ii! Fiorentine
per non lo confeflrono i (pradetti prefi, vidonfi di
ci affai legni di ragunarfi gente in Siena & piu altri
poi d Gennaio fu prefi) vno monaco , il quale
3
di
confefi hauere accompagnato legatamente a Bolo-
gna il quale era flato pi d vno mele in Firenze

nella fila cala nalcofi>,& che naueua primaportato am


balciate da lui M. Antonio, & le rilpofle, per le quali
fi comprendeua che M. Antonio fe folle riulcito doue

ua vlcire fuori col gonfalone, e con molta gente, & aiu


tare i congiurati , che era gonfaloniere di compagnia,

& per fi tenne lgreto infino a d 7 di Gennaio , che


duraua il filo vficio,& alihora fu prefi), e dato in mano
del podefl infierite col monaco , & dopo i tormenti
confefi eflre vero , & per quello di nuouo fi die ba-
lia a cittadini , & per loro dilibrazioni fu condan-
nato in fiorini 3
ooo,& mandato a confini, e fatto de
grandi tutti gli Alberti, e otto confinati, & polle certa
cdizioni a* piccoli che nalcelfino,e crelceflino, &c piu
altre col feciono fortificazione dello flato , Se ad
1 5
di Gennaio per bene, e pace della citt renunzioro-
no & tollnfi la balia, & rimale la citt in pace
A d o di Gennaio vennono in Firenze tre amba.-
3
Iciadori da Ruberto di Bauiera eletto nuouamte Im-
peradore, fignificdo la fila elezione & priuazione del
vecchio per dapoco,& perche Ruberto detto era repu
tato nimico del Duca di Milano furono molti honora
ti, Se accompagnati da noflre genti infino Roma per
loro ficurt, come domandarono..
E d Gennaio entraronc
f di
in vficio i nuoui die

ci della balia fatti poco innanzi


Libro Qjarto. 761
E d 4 di Marzo fu fatto Signore di Bologna dal
1

lamaggiore parte de cittadini Giouani Bentiuogli lo-


ro grande cittadino per ordine dato da lui Se luoi ami
ci con aiuto dvlciti che lui haueua fatto tornare , per
Giounnnl
alcuni fi dille era fatto petizione del Duca ,
dipoi Io Bctiuogli
piglia la
confermarono per parlamento, e con le faue,Sedieron Signoria

gli inlgne e Ipada, Se bacchetta come loro Signore. di Eolo*


gna.
Saputali detta nouella in Firenze, bench difpia-
cefl a (lai, pure fi dihber.e madofl ambalciadori ral
Jegrarli della fila nuoua Signoria, Se profferirglifi per
matcnimento del filo fiato, & efortarlo che fi guar-
dali dalle aftuzie del Duca di Milano , rilpol molto
gratamente ogni parte Se volere viuere co configlio
de Fiorentini , bench per allhora non poteuafiranar
fi in tutto dal Duca per buone cagioni.
Duca di Milano per lo contrario di noi fu molto
li

allegro di quella nuoua Signoria di Bologna, Se lubito


gli mad ambalciadori a rallegrarli, Se profferirgli da-
nari Se gente per
,
mantenimento di fuo fiato Se ha- ,

uendo i Bolognefi guerra con Aftorre da Faenza, Gio


uanni nel principio della la Signoria diliber di l-
guida, Se richiel i Fiorentini daiuto , Se hebbe da lo-
ro dugento lance Se dal Duca cento , e dal Signore di
Padoua cento , Se lui ne lid infino in nouecento , e
mandolle tutte adoffo ad Afiorre Se anche fu vtile per
fila difenfione , acci che meffer Otto Buonterzo che

veniua verl Bologna petizione dAfiorre, non en-


trafl in fii fiioi terreni di Bologna , Se in quello ma-
defimo tempo torn anche di Puglia il cte Alberigo,
che ancora lui con le lue genti saccoffo con quelle
diGiouanni
7 6z Historie Fiorentini
di Giouanni Bentiuogli alle ofFet dAftorre anche Fil
nimico Se dopo alquante offet Giouanni tpradetto
per ficurtdi tuo dato & pei Fuggite /pela deliber, &
coli fece pace con detto Adone, di che il conte Albe-
rigod tenne da lui tradito, & inganato,Sc anche il Du
ca di Milano d doleua di lui perche era luto cagione
,

di farlo Signore c aiuto de foi amici Bolognesi qua


li infieme con Giouanni detto gli haueano prbmeto
dargli la Signoria di Bologna, come lui lene luffe intl-

gnorito.Sc hora la teneua per t, per le quai col il c-


Duca, 5c co tuoi danari pret-
te Alberigo sintetcol
no toldo M. Otto Buonterzo con le tue genti, e tut-
te indemesfidorono Giouanni Bentiuogli & cedono
in fui Bolognet,5c feciono grandi prede, e moiri dan-
ni,& dauano in frenello petizione dei Duca offn-
dere Fiorentini, & ogni altro.
i

Del mete di Maggio furono lettere in Firenze dal


nuouoeletro Imperadore come hauea ritrouaro per
vno breue, che Duca di Milano tratraua di farlo au-
il

uelenare vno tuo medico al quale haueua promefla


,

donni 40 coo,& fu pret il medico e morto con gran


de ffrazio Se t prima il detto Imperadore era comune
nimico del Duca, diuent nimiciffmo con volont di
disfarlo te poteff.
Del mete dAgofto fu riuelatogli otto, come in Pi
ioia veghiaua vno trattato di ribellarla, di che il capi-
tano per commeflone datagli da Firenze dibiro fece
pigliareGiouanni Garantenti, come lui fu preto, dubi-
to M.Ricciardo Cancellieri ti fugg da Piitoia,& con
fanti BolognedjSc con inganno fatto al caitellano pre
. . .

Libro Qjarto. 7<5$


f il cf elio della Sambuca, e fornillo di vcttouaglia e GufrrJ
della Si*
gente, Se con aiuto, Se prouifione che hauea dal Duca buca
di Milano fece molte guerre, e danni tutto il conta-
do di Pifoia, tentando di farla ribellare c darla, pe Fio
retini vi li fece ogni riparo opportuno, Se il detto G io
uanni Catanlnti contls tutto il trattato come do-
ueano leuare romore Se vccidere piu de Paciatichi, Se
di loro ltta, e torre la citt al noliro comune, la quale
fperauano tenere con aiuto del Duca, Se per fu con-
dannato per traditore e decapitato, & M.Ricciardo Se ,

Ser Niccolaio Padragoni hebbono bado di rubdlo, &


furono disfatte le loro cal dntro Se di fuori , Se dodi-
ci altri de, Cancellierifurono mandati prel Firenze
& imprigionati nelle finche, e dur la guerra piu me-
con molte prigionie di molti cittadini da ogni parte
li

& con molti danni, ,

Bench il Signore di Mantoua Se quello di Ferrara


folTono fati aiutati e difilli da Fiorentini &da gli altri

collegati contro al Duca di Milano, &: fu (folio con lo-


ro in lega, nondimeno ttof lalciarono lulngare dal

Duca per luoi ambalciadorfche perlnalmente anda-


rono lui Pauia Se legatamente saccordarono con
lufbeneheinpublicoallatornatadiceflinoilctrario.
Tutta quef a fate tennono i Fiorentini loro amba
fciadorial nuouo eletto Ruberto di Bauiera per con-
ducerlo in Lombardia alla disfazione del Duca,& con
chiulno con lui di dargli z oo migliaiadi horiuicon
certi termini, e patti quando lui venilTe ,
Se anche do-
ueuano hauere da lui certi breuilegi delle terre, che
tengono
E tutto
Hi sto rie Fio ipb$tt i

E tutto quello fu noto al Duca per file Ipie che te-

neua l, Se hebbene paura affai, 8e per lld gte pie


& cauallo in numero di piu di 1 2 00, 8c per capitano
M.Iacopo dal Vermo,e tutti gli mifl guardia perle
file terre, & anche cerc dhauere per capitano inlemc
Col lopradetto il conte Alberigo da Barbiano famofi)
capitano.
Il nuouo eletto Imperadore lopradetto come haus
ila promeflo a Fiortini vne Trento del meldi Set
tembre co molta gente e baroni, prelati per venire in
e
Lbardia a danni del Duca, per venire poi Roma d
e
coronarli, Se iui and lui il Signor di Padoua co mol
ti Italiani , Se mallme Lombardi sbanditi dal Duca di

Milano delle loro terre , Iperando con laiuto dello


Imperadore tornare cala loro e riauere i loro beni, e
quiui riceuette quella parte de danari che i Fiorentini
gli haueano promeflo, quando lui fofle giunto , Se di-
ilribuigfi equalmente cialcuno , Se i primi che man-
d innanzi 1 furono 1 detti Italiani col detto Signo*
re di Padoua in numero di 800 lance ad accozzarli
nelle montagne di Brelci con M. Piero di Lattone, il

quale era quiui co molti paelni,Se gi pochi d innazi


naueua cominciato vincere genti del Duca, e caccia *
Cole della montagna, Se co l fu fatto pel detto Signore
di Padoua, 8c accozzati inleme ne vnono verl Brc-
lcia, 8e accaparonuif preflb a 1 2 miglia in luogo aflai

forte allettando lo Imperadore , il quale vi giunl col


Venuta fello delle gri.Se c la la perlna d 2 1 dOttobrc,
diio im*
fe attdendo quiui ordinare quello l douefl fare per
i itera, che setiua che molte geti del Duca erano in Brelcia al-
la
. ,

Lmr o Q-v^x to.


h'difel,auune che parte delle lue gti baldanzolam-
tediando drlrdihati f urono aflalrati da gente del Du-
ca^ furonne morti alquanti, & il rello cacciati nel ca-t
po,di che tutti i Tedelchi sbigottirono affai, & impau-
rirono non parendo loro potere con glitaliani, intan-
to che l'Arciuelcouo di Cologna,& il Duca Leopoldo
dOierichi diflbno allo Imperadore che le ne volea-
no tornare cala, con le loro brigate allegando ragio-
ni affai deboli, & coll fecion poco poi, c tornaronli ver
lo Trto c grade doglia , e cruccio dello Imperadore,
& anche ititele che Signcri,che erano venuti c lui, no
erano venuti con met gente che haueano promel-
la

Oy&c per pardogli rimanere molto debole Se da po-


tere riceuere vergognaci fubito diliber anche di par
tirl & coli fece,& auiolfi tornare indietro verlo Tr

to, non efferfdo l ato quiui le non (Quattro d


Di quello il Duca di Milano prel aliai conforto, e
rigoglio parendogli hauere Ichitaro vno grande {.^ri-
colo, Se in Firenze lne prele vno grande sbigottimen
to,& pareano Signori e dieci, & gli altri cittadini qua
i

fi ammutoliti, pure poco dipoi fi riprel conforto, per

che ci fu nuoue che lo Imperadore tornaua, Padoua


parendoci hauere alquanto di ficurt di non efferq
caualcati per allhora , Se lbitamente gli fi mandaro-
no ambalciadori Padoua, & come sera lntiro co-
fi fu vero che per vergogna, per defiderio di da-
,

nari , per conforto daltri , il detto Imperadore tor-


n Padoua con circa quatromila cinquecento caua
gli ,
il reilo licenzi che fi cornalTno S cala, & fu mol-
to honoracamence nceuuro ,
Se donato dal Signore *
6 i 1 n ,.

6 H ito r Fiorenti i
,& (bito domand fedi nuouo vcrano venuti amba-
feiadort da Firenze, inoltrando tale bilgno di danari
che affai chiaro sintel, che quella era la principale ca
gione della lua tornata piu che per fare fatti , fugli ri.
Ipodo, che bench non foflno giunti, doueano ede-
re fra via perche vera nuoue da Firenze come erano
,

eletti ,
dipoi giunlno gli ambalciadori e veduti tata-
ramente, e fatte le debite riuerenze,e dati loro vditori,
(bito furono richiedi di fiorini <>oooo ,
i quali dice-
vano gli vditori,che lo Imperadore doueua hauere del-
redo delle zoo migliaia come fud venuto ind ter-
,

reni delDuca, gli ambalciadori mollrauano con mol-


te ragioni, che i Fiorentini non erano obligati pagar
gli hauendone gi pagati 1 o migliaia,anzigittati via
non fi edndo fatto per Io Imperadore operazione al-
cuna de dni del Duca Ipogliato dalcuna terra, nel
le quali diceua hauere molti trattati & edere chiamato

& non poterli dire edere venuto chi non lta,Sc molte
altre ragioni allegando per le quali non fi doueano pa
gare, gli vditori fi sforzauano di inoltrare il contrario,
dicendo vltimamente quedo edere cagione che lui fi

tornerebbe nella Magna, & feciono protelli per Icrit-


tura dogni danno, & gli ambalciadori rilpuoino n
accettare i protelli, Se ci che contro ci fi richiede-
va, Se dopo molte pratiche lnza alcuna cclufione Iq -

Imperadore diliber di andare Vinegia dolerli de'


Fiorentini , Se Iculre f , Se richiedergli daiuto di pe-
cunia, Se di configlio di quello douefl fare, Se duran-
do quelli pericoli della guerra fi feciono di n uouo i i o
della balia per vnanno : Giunto lo Imperadore Vi-
L t B 1 O Qjr ARTO.
mgix,c riccuuto honoratamente lbito fu al Doge,&
alla Signoria dolerli de Fiorentini, che n gli artenc
uono la promefla delle pecunie, & erano cagione per-
che allui comueniua con vergogna e vituperato tornar
l nella Magna , e rutto quello la Signoria di Vinegia

fece noto a noilri ambalciadori,che anche erano iti l


dietro allo Imperadore,i quali c lvlte ragioni, e pia
altre difendeuano per modo la caul noira,che a Vi-
niziani pareua chiaro che noi hauellimo ragione, pure
singegnauano quanto poteuano di mettere ccordia
frale parti dello Imperadore e noilre,& non potendo
per alcuno modo vn d io Imperadore li part da Vine.
gi c la moglie & co figliuoli p mare in Ih vno legno
preilatogli da Viniziani,& andonne Canarli,& pri-
ma haueua licenziate quali tutte le lire genti, & in Vi-
negia rimalno quafii tutti i loi configlieli co quali:
di nuouo i Vinizuni entrarono in pratica inlieme co
noilri ambalciadori, e tante ragioni inoltrarono loro,
che fermarono concordia fra le parti , & tutti inlieme
nandarono a Canarli doue lo imperadore era {mon-
tato, &
rimenaronlo Vinegia con molta fella, e rice-;
nette da noilri ambalciadori fiorini 6 $ migliaia, & di
nuouo promi U oflruare ci che era praticato, & do-
po molte elmine saccord col Signore di Padoua, &:
co noilri ambalciadori di andare vernare Padoua
per praticare come tempo nuouo li douefl offende-;
re i! Duca, & quiui richiam tutte le genti; che vltima
mente haueua licenziate , &c con lui nandarono i no-,
liti ambalciadori e Bolognef,e tutto li fece perche Pa-
doua pareua edere il piu atto luogo otfdere il Duca..
Eifcndo 1
.

f HlST R k Fio RfiNTI Nfe


Eflndo ito il conte Alberigo da Barbiano a Iidi
del Duca , il Signore di Bologna prel vna fa baflia
& alfalrato le lue terre con danni aliai, il perche il con
te detto con gente del Duca e con vfeiti Bologne!! di
Dicembre torn in fui Bolognef e.toilgli piu calici-
la^ fecegli molti danni di poi ammal il detto conte
Alberigo, & infermo nand Barbiano, & rimanen-
do le lue genti lnza capo il Signore di Bologna detto
con & de Fiorentini e col popolo afllt e
fe genti ,
1

tutte le ruppe, & sbaragli, & tolf loro ogni carriag-


gio & piu ai oo cauallx e molti huomini darme, gli
, 3
altri fi fuggirono trilli e poueri
Al principio di Marzo lo Imperadore mad Loder
go fuo nipote richieder di gte darme per potere of
fndere il Duca,& inteffi in Firze che lui da l n po
teua fare alcuna col,& noi fli non potere foppoi rare
la Ipef, gli fu rilpollo che noi haueuamo olJruat le

sromeffe, & per lauuenire n poteuamo piu durare al


J a fpef,' di che lo Imperadore fi turb , e crucci affai.
Et in quelli tempi richief il Signore di Bologna i
Fiorentini , che oltre alle genti che vhaueuano in fuo
aiuto per piu ficurt y mdaffino il loro capitano Ber
nardone,e fanne fruito,& mandouuifi con 240 lan-
ce, e 200 fanti, che fu per allhora il rimedio fuo, & fe-
ce co Fiorentini lega , che da qui adietro lhaueua ne-
gata per paura del Duca.
AI principio di Marzo detto apparile in Cielo vna
Stella cometa nel legno dellAriete , & di principio c
lume non troppo chiaro, & con coda dapparenza di 2
braccia, dipoi mezzo il mele rifehiar molto, Se cre
*
be
.

L I K B O Qj ARTO. 7^9
te 4 tanti , & la coda piu di 6 6c molte varie opinioni
era di fuo lignificato
Nel principio dellanno 1402 hauendo Io Imp: per * 4 *
foi ambalciadori richiedo il Papa daiuto ctroalDu
ca,e no hauendo potuto ottenerlo, & intel n potere
i Fioretini portar la lpel,& lui no potere
p l,& da al-
tri n trouado aiuto le n vn poco dal Sig.di Padouadi

circa 2 00 Icc,e 00 fanti, prel p meno reo partito di


5
Tornar
tornarli nella Magna, bche gli parefl {pergiurarli, & dello Ira*
peradore
andnepuralfai beniuoIoaFiortini,p nauerintella
nella Ma*
Ior buona volt,shauelfino potuto portar tato pel. gna.
Come Duca
il lppe la la partita lubito mand
giade parte delle lue genti in aiuto degli vlciti di Bo-
logna ctro al Signore, i quali gli dauano gradi palfio-
ni per le doglieze, che erano nella citt, de danni che ri
ceueuano di fuori da lldati nimici e amici , & per piu
licurt di detto Signore vi nudarono di nuouo i Fio-
rtini in filo aiuto la brigata della rol, che erano 210
lance , & del mele di Maggio il detto Signore ritrou
vno trattato che l teneua in Bologna di torgli la Si-
gnoria petizione del Duca,& pun i colpeuoli, e po-
co poi anche venne infino alle mura di Bologna M.Ia
copo dal Vermo credendotela pigliare per vno altro
trattato, che vhaueua dentro, il quale anche fi Icoper-
l, & fuggironfi i colpeuoli, dipoi fu fatto capitano gc
nerale del Duca il conte Alberigo, il quale con tutte le
gti saccp prefl Bologna migliaci perche il Si
5
gnore infieme c Bernardone nro capitano diliberaro
no dvlcire fuori c tutte le geti & accaparfi Callec
chio, pche n potelfe elter tolta loro lacqua da nimici:
Ccc In
.

77 {ustorie F10R.E.NTIN
In quelli medefimi d Benedetto Magiadori daS.Mi
niato con genti del Duca, le quali heb.be dal luo com-
meflrio, che era in Pila in numero di 1 00 artait il ca
hello di Montebicchieri & di Agliata, & dalivno,e dal
laltro furono cacciati con danno & con vergogna per

auuil hauuti dal vicario di S, Miniato & quello tu , i{

principio della rottura della triegua che il Duca fece a


Fiorentini, & della guerra
Del mete di Giugno certi sbanditi di Pila ,
de quali
fu caporale il Vilconte Gambacorti , tollno al coui*
mefiaiio del Duca il cartello di Bientina, credei! furti di
laputa de dieci della balia di Firenze perche furono l-
gretamente aiutati tenerlo, & come fu (coperta laguer
ra lo dierono a Fiorentini
Eflndo Bernardone nortro capitano co 1 000 Ian
ce delle nollre c con 2 00 di quelle del Signore di Pa-
doua con due (oi figliuoli , e con le genti del Signore
di Bologna accampati Callecchio , come di (pra
detto a d 26 di Giugno furono aflltati dalle gti del
Duca che erano caualli 8000 ,
,
& molti fanti da pili
parti , &c dopo alcuna refillenza furono vinti , &c la mag
giore parte fra prefi, e morti ,
& fu prel Bernardone,
Rotta edue figliuoli del Signore di Padoua,e funne biafima
Bologna.
tQ j3 ernarcj one ma J prouedimento Ilare con fi po-
che genti in fi debole luogo contro tanta gente & fi

valente e ailuto capitano.


C quella vittoria preilamente il cote Alberigo co
tutte le gti,& cogli vlciti saccoll alle mura di Bolo
gna, nella quale era llorimal ladilel del Signore col
popolo, e c poche gti rifuggiteui dtro,ma vno Ldo
di
,

Libro Qjr arto. 771


di Ambruogio beccaio che hauea guardia vna porta,
& di cui il Signore molto fi fdaua lo trad Se aperlla
SedielfaGiouni Gozadini e altri vlciti,8e milfegli de #
tro infieme c le gti del Duca, Se bche il Signore co logna.

alcune lue gti faceffino vn poco di refillzaj nella qua


le egli fu morto, pure in brieue tpo le gti del Ducac
gli vici ti prelno tutta la citt Se corion la per lui, e ru
borono tutti i foldati che vi trouarono dtro,8e 2 am-
balciadori Fioretini che verano,cio, Niccol da Vza
no, che era de i o della balia , e Bardo Rittafe infieme
co Bernardone,iu! pochi d furon madati prefi alDu
ca,ma Bardo eflndo ferito nella mano, Se male curato
mor d Ipafimo fra via Reggio, e pochi d poi furon
madati ai Duca ltto nome dambalciadori 40 de pri-
mi cittadini di Bologna, Se GiouniGozadini fu fatto
cauaiiere, ilquale haudo fatti certi patti col Duca niu
no gliene fu olfruato,anzi volle il Duca la Sig.a libera

saza alcun rilrbo,e lui fi Bologna malctto.


rimale 1

Per quella rotta molti nimici del nro comune leua


rono la creila, Se fra gli altri M.Ricciardo Cacellieri da
Pilloia,che c gte del Duca e loi partigiani vne nel
lalpe di Piiloia,e prelui alcuno callel!etto,e credette!!
pigliare il capitano della Mtagna, chera Niccol di la
copo Gualconi, ilquale rifugg nel caltello della coni ia,
Se iui fi difel fica mte, tato che fu lccorl e da Fir
ze,8c da Pilloia c molte gti, le quali gli cacciarono, e
parte delle callella perdute, e furne giulliziati Ials,Se
in Firze piu ctadini colpeuoli, tutto facea M.Ricciar
do llzia del Duca,dal quale hauea giade prouifione,
a
Se hauea promello la Sig. di Pilloia, Se altri gradi fatti,
Ccc 2 U limile
77& Hstorie Figrentinh
Il Cimile feciono certi degli Vbaldini, i quali anda-
rono Bologna al vicario del Duca domadando gte,
e promcttdo fare ribellare tutte ialpi, Hebbono 2 00
causili Se buono numero di fanti, Se vennono pred
Firenzuola, e nel Podere, & feciono molte prede, e qua
fi tutti gli alpigiani saccollarono co loro,funne in Fi-
renze Ipauento parendo cattiuo principio.
aliai,

Allorre daFaenza vedendo prela Bologna dal Du-


ca^ temendo non facell il limile lui, mand loi l-
greti ambalciadori Firenze pigliare c loro accordo
il quale follo l conchiul, nel quale doueuano i Fiore
tini pigliare Faenza, e certe cartella nominate, Se le for
tezze, e difendergliele 2 anni, & poi rendergliele libera
mte, tutto l clenti in Firze per potere piu di pred
fender Bologna le ilDucaoffendefl noi:ma nulla atte
ne detto Aflorre,anzi tradimto saccord col Duca,
Era in quellanno grade peftilza Milano, & Pa
uia,e quali per tutta Lbardia,e Duca nhauea grade
il

paura, per li part da Pauia, Standone vno maniero,


che fu di M. Bernab chiamato Marigna ,
Se iui face-

ua tutte le guardie, e ricette che i medici gli moftra-


uano per rimedio contro alla pellilenza, e nulla vall'
no quando Dio piacque in contrario , anzi ammal
dvna repentina febbre, per la quale fubito i medici Io
giudicarono morto , il quale intendendo quello fece
teilamento , & fece molti laici per lanima a Igraua-
mento di grandi peccati fatti , Se alci Giouanni Ma-
ria lo figliuolo Duca di Milano con tutte
,
le lue ap-
partenenze, Se la Signoria di Bologna, Siena, Pe-
rugia, Albert con tutti li loro tenitorij Filippo Maria
.

Lire o Qjr arto. 773


fuo fecondo figliuolo Iafci la contea di virt, e Pauia,
e Verona , e Vicenza , e molte altre terre ,
Gabriello
fo figliuolo non legittimo Iafci Pif,e tutto il filo te
Morte di
nitoro, dipoi a d 5 di Settembre mor Se fu portato Giouannt
Galeazzo
Milano, e lppellito con grandiflmi honori, & per al- Duca di

ihora i figliuoli prefno tutte le Signorie pacificamen- Melane.

te, la prima nouella , che ne fu Firenze Fu a d x o dal


Signore di Lucca, dipoi daGenoua, e di piu luoghi, &
furonnegli ambafciadori nofiri che erano Vinegia
prima auifti da Firenze, che fi fapefl l , funne in Fi-
renze giade allegrezza parendo fufi morto il frpentc
che ci attofcaua, in Siena e nelialtre fe terre lne ino
fir gradi cordogli c molti vefiiti nero,& altre col,
fu reputato in vita magnifico, e virtuoi,& grande Si-
gnore, c belliflmo di corpo quato gi ,e giade tpo fof
le in Italia, ina n temente di Dio, Se inganatore,e ipo-
crito,come chiaro fi dimofir p molte file operazioni.
Elafi pe Fiorentini piu tempo praticato di fare le-
ga col Papa, il quale ci veniua tardo per timore di detto
Duca,pure infine li cchiuf allentrare di Settbre di
fenhone degli fiati doudo tener lui 1 500 lceSciFio
rentini 2 000, & eziadio ad andare offendere il Duca.
Il cte Antonio da Palagio di Cafntino,bche fof Acquili#
diPalagio
f riconciliato co Fiortini,& foflngli perdonati i di
in Ca rea-
fetti paflti, pure ctinuamte aoperaua corro alloro, tino.

& in quelli d fu aoperatore che il conte Piero da Ba-


gno con gente del Duca hauute da Bologna caualc in
Cafntino, Se fece grande preda, il perche i Fiorentini
vi mandarono gente, & alfediaronlo in Palagio , e tol-
fngli la Signoria, Se cacciaronlo via

Ccc 3
In
.

774 HrsTORiE Fiorentine


In quelli di il Papa mand M.Gianneilo iuo fratel-
lo con i ooo lance, e molti fanti a Perugia a holle,& i

Fiorentini vi nudarono il loro capitano con 500 lan-


ce, e 1 000 fanti , & con gli vlciti di Perugia tutti vi fi
accaparono intorno & daccordo prclno fvno cam-
po Se laltro piu cailella, perche nell'uno danno faceua
no, praticofli accordo fra Perugini, e M.GianneHo, Se
lrebbefi fatto ,
le non che 1 Perugini non vollano ri-
mettere dentro gli vlciti, & egli gli volea rimettere tue
ti,& llando in quelle contel,da Milano vi fu manda-
to M. Otto Buonterzo con 1 5 00 lance, e 400 fanti
in aiuto de Perugini, donde M.Gianello aliai vilmen-
te l part, & andne Todi,& in altre terre della Chie
l, abbandonando tutte le cartella che gli s erano date,

le genti de Fiorentini , e gli vlciti lmpre fi tennono

forti nelle terre, che haueano riceuute & prel,& heb-


bono gli vlciti prouifione , e loldo da Firenze
,
perche
poteflno reggere
Le genti de figliuoli del Duca, che erano in Pila, Se
in Siena del mele di Nouembre molte volte Icorl-
no predando ne nollri terreni , & in principio fu co-
mandato a ldditi, i a nollri lldati che lolo llelTo-
no alle difel, non entrando offendere 1 loro terreni,,
dipoi (paleggiando loro nelloffenderc, fu dato licen-
za doghi perlna de nollri doftendere, & molte vol-
te Icorlno infino alle porti di Pila, Se di Siena, faccen
do grandi prede, & vennefi guerra palel Se per di ,

huouo fi fedo no i dieci della balia, & daMilano fu ma


dato Siena loro difel M. Pandolfo Maiatelli con;
trecento lance.
Ih ' Nel
. &
L IBRD Qjf A R'T O .
77J
Nel principio dellanno
1405 Marzo allvlcita di 4 *|
venne Rimini il Legato del Papa M.Baldaflrrc Co*
fcia,che fi diceua cardinale di Bologna, & era del regno
nimico dei Duca di Milano, per fare contro lui come
era di patto della lega, Se i Fiorentini miflono in pun-
to co loro danari Carlo MalateiH con le file genti Se
,

il conre Alberigo,e piu altri lldati,e tutti infieme s'ac


cozzarono col Legato , il Papa indugi infino al Giu-
gno mandare Paolo Orfini con le lue genti come ha
ueua promeflb, allhora tutti caualcarono in lu quello
di Parma, faccendo molte prede, e danni, dipoi torna-
rono Bologna credendotela hauere per certo tratta*
to con alcuni dentro che feciono vno buco alle mura p
& entrouui dugento fanti , ma furonne ripinti fuori ,
pure tutto d faceuano degli altici, Se preiono alcune
cartella
In quelli d comune comper Se hebbe il dlA
il noltro
cartello di Caltrocaro in Romagna da vno Genouel, caro,
^^ r

che vera per cartellano, il quale prima mai lhaueua vo


Juro dare, bench forte comperato dal Papa.
Del mele diGiugno M.Pandolfo Malatefti,che era
a Lucignano di Siena con le genti del Duca di Milano
caualc piu volte i noilri terreni in quello d Arezzo,
i nortri caualcarono infino a Siena, e Pila.
In quello tempo eflendo il conte Antonio da mte
Granelli con le nortre genti holte intorno CiuiteL*
Ja per ri coda ad Andremo degli Vbertini, vno fuo ca-
rtellano lalciato guardia di monte Granelli Io trad
per danari Se die! Io a conti da Bagno ,
poi per opera-
zione de Fiorentini lo riebbe, ma quali disfatto.
< < Ccc 4 Alla
. ,

77^ HrSTORIE FiCtRjEHTtkfi


Alla fine d Agallo nacque grandi dilcordie fra con
figlieri del Duca,cio fra Francelco Barbauara luto an
che configliere dei padre, Se Antonio Vjiconti col qua
le teneua grande parte de gentili huomini duVlilano

i quali leuorono romore, Se andarono cala detto Fra


celco,& rubato n la, & vccilonui il fratello,Se coli hareb
bono fatto a lui, le non che era fuggito nel caiieilo al
la Duchefl,ma vccilonui molti luci amici, & elellno
certi principali cittadini ,
col piacere de quali voleua-
no che il Duca Se la Duchefi li guidafiino, 8c bench
gridalino viua il Duca, faceuano poco nulla lcon-
do fa volont.
E in quello tempo, e di Luglio M. Vgolino de Ca-
ualcabo daChermona lntite le nouit di Milano le-
v romore in Chermona Se caccionne 1 Ghibellini, Se
gli vficiali del Duca, e fecelne Signore.
Quello medefimo feciono 1 Guelfi di Lodi . Se di
Cremma ,
Se fecionne Signore cialcuno vno loro cit-
tadino .

Il Bergamo, Se in piu al
limile fu fatto Brelcia,&
tri luoghi, e coli li llleu tutta Lombardia.
Il limile fu fatto Piacenza , Se hebbono aiuto da

Modona dal cardinale , di che ne lgui poi piu altre


nouit
Alleviata dAgoilo fatta la nouit in Brelcia i cit-
tadini elellbno per loro Signore il Signore di Padoua,
Se venneui, e prele la citt, ma Milano vi venne al loc
collo Fazino Cane , Se M. Otto Buonterzo , e per la
cittadella entrarorono nella terra, & per accordo gui-
dato dacittadini la riprelno, Se il Signore di Padoua
la lalci,
.

L IBJO QJ A R TO. 777 :

la Ialci , & furono poi morti, e rubati moiri cittadini


Brelciani
E in quello medefimo mele di Luglio al Re Ladis-
lao di Puglia fu proferro da baroni il reame di d Vn
gheria,&andouui,e bche di principio folle riceuto co

me Re, gii l riuollno crro 1 baroni, il pelle lui l par


t,e tomoli! Puglia reputadoli tradito odagli Vogher
M. BaldalTarre Colei a cardinale e Legato co. Paolo
Orlni,e lue gti,& col cte Alberigo capitano de Fio
rentini,ec Carlo Malareda, & col Signore di Ferrara
anche lldati de Fiorentini tutti caualcarono verl
Reggio per palfare il P alla disfazione della Signoria
di Milano elfendone ogni d follicitato da Chermona
M.Francelco da Gonzaga Signore di Mantoua,& con
lglicre del Duca, per partado saccozz c Carlo Ma
Iatedi,& vennono al cardinale, & aliai predo condriti
fono vnaqiace lnza farne lnti re col alcuna .al con
te Alberigo nodro capitano, M. Vanni Caddi ani,
che vera nodro ambalciadore llo prouedendo ria ,

nere Bologna, e Perugia, & laltre terre della Chiel, Se


alia cleruazione del Duca, ma de Fiorentini diTo*
non che l ficelfe compro-
Icana nulla era praticato, le
meflo nel Papadogni col appartenente iTolcana,
aFiortini.diche il nodro capitano, & iambalciadore
ellndo richiedi alla conclulone, n vi vollono inter-
uenire,e furne in Firze lodati, pure pace l cchiul,
&il cardinale ne vne predo Bologna, & il cte Albe
rigo, quello di Ferrara l tornarono cala, e tutto fece
e
Carlo Malafedi, pche la Sig 3 di Mila nona folfe disfa t
.

ta,che di certo era disfattale follino proceduti inuzn


'

A !
'

Et
778 Historie Fiorentine
Et e (Tendo noto a Bologne!! come per patto delta pa-
ce doueano tornare alla Chiefa per darli piu collo, che
ellre dati fi Jetaarono remore, prefono leporti,e do
e
po vn poco di refiflenza fatta, Fazino Cane, che vera
pel Duca fi fugg in cittadella, & daccordo fi part, Se
Iafci la terra, & il popolo die la Signoria al Legato dee
.

to gridando viua la Chiel.


Parendo a Fiorentini ellre flati ingannati & non
{limati nel fare di quella pace contro ogni patto del
la lega piu volte per lettere, Se poi per ambalciadori le
ne dolfono con detto Legato, conrels ogni col ell-
re vero ma che tutto hauea fatto per trarre Bologna,
,

&TaItre terre della Chiel delle mani de tiranni ma ,

che il Papa poreua ratificare &


non ratificare alla pace
come gli piaceua, per fi md ambalciadori al Papa,
perche non ratificali, & da lui shebbe parole generali
fimi li quelle del cardinale , e tutte furono reputate
operazioni di Carlo Malatelli, perche i tiranni ui Mi-
lano non follono disfatti : A elempio de Bologne!! di
liberorono i Perugini di fare quello medefimo del me
( di Ottobre di accordar!! con la Chiel Se tornare
loro vbidienza Se millono dentro M. Giannello frate!
lo del Papa, che era Alce!! con certi patti degli vlciti.
Se Ceccolino Michelotti vi rimili guardia per la
Chiel.
I cittadini dAlelsadria della paglia anche in quello
mele fi rubellarono dalla Signoria di Milano fuui m-
dato Fazino Cane, & riprella per le , e tutti gli rub,
Se piu altre cartella.
Venuto il termine del doucre il Papa retificarc alla
.

L i b r o Qjt a r t o* 779
pace Fatta pei lo Legato, fece aliai dimoltrazioni di vo
-

fere prolungare detto termine per fare prima concor-


dia fra Duca e Firentini, Se mand ai Duca chie-
il

dere ambalciadori c mandato di potete fare compro


tnefl in lui , & il limile fece il Legato , & il Duca non
ne volle fare nulla, non che daccordo ma di praticar-
lo, per i Fiorentini richielno il Papa della oflruan-
za della lega alla disfazione del Duca, rilpol non ha-
tere danari da fare guerra , Se in fine retific alla pace
feulndofi lo faceua per bene di Santa Chiel,&lalci
i Fiorentini nella guerra
In quelli tempi Se dOttobre mandarono i Fioren-
tini in aiuto M. Vgolino Caualcabo nuouo Signore
di Chermona 400 lance di quelle del conte Alberigo
lro capitano con le quali e altre, corl molte volte in
infino alle porti di Milano , per modo chel popolo ro
moreggiando feciono afli col contro alla Duchefl .
Nelia citt di Como fu anche giade zulfa fra Guel-
fi bench vincelfino i Ghibellini,daMi
Se Ghibellini, e
lano vi fu mandato M. Pandolfo Se mifl lccoman-
no i vinti, Se i vincitori , & trououui anche molta ro-
ba rifuggitali da cittadini Milanefi.
Del mele di Nouembre venne Pila Gabriello Ma
ria figliuolo non legittimo del Duca& prel la Signo-
ria come gli haueua lalciato il padre poco dipoi vi ,
Se
venne la madre , e libito cominci domandare loro
danari , Se dicendo 1 cittadini non potere per le molte '

guerre paflte, ne fece pigliare alcuni Bergolini, Se ap-


pol loro lo voleuano tradire, & alcuno ne fece morire
degli Agl iati, e Bonconti , Se altri condann in danari
per
. .

780 Historib Fiorentine ?

per modo che nhebbe quanti volle


Del detto mele FrancefoodiM.NiccoI Salini beni
da Siena con gentili huomini tnono trattato co Fio-
rentini di trarre Siena delie mani del Duca , & e (Tendo
gi le nofire genti a confini fi {coperte il trattato, e fa
morto il detto Francefoo, molti altri clpeuoli fi fug
girono ,& prefono alcune cartella e rimale in fiato, il

popolo minuta, & lordine de noue col commeflrio


Fu in quelli d moftro io della balia di Firenze di
potere pigliare furtiuamente la citt di Pila, & entrar-
ci da vna porta che vera rimurata di mattoni fopra
mattoni molto debole , per ragunarono molte genti
S.Miniato,e molti edifici da combattere fatti da vno
maefiro Domenico ingegnere noftroFiorentino,e tut
ti mandarono vna notte del mele di Gnaio, &c
vegli
trouando il trattato (coperto e bene guardato il iuo-
,

go fi tornarono indietro, ma con grande preda.


Dilpiacque quello molto al commeflrio del Re di
Genoua, & a Genouefi,& per pie
Francia, che era in
fono per accomadato del Re, il detto Signore di Pila,
& &
henbono da lui Liuorno, piu altre fortezze libe-
re^ da Iui douere riceuere lanno il Re per cenfo vno
corfiere & vno falcone, e altre col, & quello lignifica-
rono Firenze per ambafoiata inuitandogl farne fe-
lla come amici dei Re , de protellarono che da qui in-
nanzi saileneflbno doffendere Pilni loro Signore
per rilpett del Re, quello milfe affai turbazione in Fi
renze,& diliberoffi di mandargli Genoua ambafoia-
doridolerlne, & per ritrarlo da quella opera, Sci
no valefl rnadare ambafoiadori in Francia, per quertq
me-
.

Libro Q^v arto. 781


medefimo,8c innazi che i nortri ambaiciadori gugnefi
fino Genoua, lui fece foqueftrare tutte le robe de Fio
reatini, che vaieuano piu di fiorini ctomiia,& vdita la
imbalciata non ne volle fare alcuna col, anzi dilfe che
non rilalcerebbe mai le robe , fe di nuouo non facchi-
no trieguaco Pilni per quattro anni hauendo i Pila ,

ni nelle terre de Fiorentini tutte le franchigie che mai


hebbono, & infine per non disfare i mercatanti fi con
lnti acci che lui domand, & i mercatanti ne ritraf.
fono tutte le Del mele di Gennaio
robe prefiamenre :

vennono in Firenze M.Guido da Fogliano, & Piero de


Parma & piu altri gtili huomini ribellati dal
Rolli da
Duca,& hebbono da noi prouifione, e tornarono alle
loro cartella fare guerra al Duca.
E tornato Piero alle foe cartella fiibito ordin vno
trattato in Parma di torla al Duca, & d otto di Mar
zo vand con 000 fanti, e 2 ooo caualli,& fu meflo
5
dentro e corl la terra come Signore & iui pochi d
,

varriu con gente M .Otto Buonterzo,che era Parmi


giano,& anche fu tneflo dtto, & fubito fu daccordo
con Piero,e prefono la Signoria per amenduni, Se fobi
to hebbono le fortezzedue prel lvno Se due lal-
, Se
tro,
& preua il Signore Piero, perche era piu amato.
E d 1 7 di Marzo Ruberto dAccollegarfi folda-
to de Fiorentini riprel per trattato il cartello di Col-
lelungo, il quale teneuano i Pilni, Se era rtato del con
tado di S.Miniato
Et in quelli medefimi d altre genti de Fiorentini Acqui'-
fto di Ca
corfono in Maremma Caftiglione della Pelcaia , Se Ciglione
della Pe*
combattendo co terrieri , che erano fuori della terra
ficaia
.

?8z Historie Fiorentine


rifuggendo dentro entroro no infieme con loro Se pre
fono la terra, Sluo la rocca, &: i dieci fubito vi manda-
rono gente, & hebbono la rocca.
Ancora di quello mele di Marzo fi leuarono ro-
more i cittadini di Piacenza , Se feciono loro Signore
Manfredi degli Scotti loro cittadino , dipoi la tolfono
a lui, e die ronla M. Otto Buonterzo , Se anche poi la
tolfono lui, Se dieronla M. FranceSco Viiconti da
Milano
M4- Nel principio dellanno i404adafne diMarzo ve
nono in Firenze ambaSciadori Sanefi domandando di
buono animo volere pace con la nollra comunit, fu-
,
rono lietamente riceuuti e rilpollo loro , che lmpre
,
Pace o
co*
Sanefi. haueuano defiderato con loro pace, e dielfi loro prati-
catone follo fi venne alla conclusione, perche fu qua
fi conSntita ogni loro domadita, perche i Signori che
allhora erano defiderauano dicchiuderla loro tem-
po, e dubitauano non foflfe loro llorpiata, bandifl d

7 dAprile , Se bench hauelfino molto larghi patti fu


pure lodata, Se ogni d riuic migliore.
Eflndo le nollre genti in valdAmbra hofte alle
A . _

fto di vai terre dAndreino degli Vbertini, Se vedendo i terrieri


d Ambra
j g Ue ji e non p 0ter { difendere, Se non Sperare foccor-

fo fi dierono patti, e riceuettono le nollre genti.


In quello tempo i cittadini di Verona fi leuarono
contro al Duca , Se chiamarono per loro Signore vno
M. Guiglielmo della Scala e figliuoli ,
il quale Solo era
rimalo di quelli della Scala, bench no legittimo,ilqua
le fi llaua poueramente in Padoua , e il quale vand

pigliarla con le genti, Se con la perfona di M. Fracelco


r -K Signore
Libro Quarto. 785
Signore di Padoua,e furon melfi dentro, e fatto Signo-
ri M.Brunoro fio figliuolo, e M. Francefilo pre-
lui,&
Ce per Ce la cittadella, dipoi con quella cittadella, & co

le lue genti prel per Ce la Signoria, & cacci detto M.


Brunoro e fratelli, il quale llo con vno fratello fu poi
rirrouato nella Magna ,
non fi lppe che Ce
degli altri
ne folle In quello medefimo tempo fi rubell dal Du
:

93 la terra di Pontriemoli , e perche diuil la met fi


die Piero de Rolli Se coli ledono piu altre cartella
,

dintorno.
In quello tempo fi diliber in Firenze di disfare af-
fatto i Conti da Bagno , e ci che vi rellaua Andrei-
no degli Vbertini Se mandaronuifi le loro genti , Se in
poco tempo tollno loro tutte le loro cartella, che con
quelledi valdAmbra, e di Calntino furono circa 32,
che fu grande, e bello acquillo , Se loro fi rifuggirono
Celna.
Et in quello medefimo mele dAprile vna mattina
furono trouati alle porti di Santo Ambruogio di Mi-
lano cinque corpi velliti di nero lnza i capi Se mai no
furono nconolciuti, per quello Se altro fi leu il popo
lo. Se vollono il Duca nelle mani &: coll hebbono , Se

commillono il gouerno di Milano dodici cittadini


eletti per loro,& bche facefno in fo nome, pure era
come loro prigione, dicendo gli voleuano conlruare
eglino la Signoria, tanto che frode in et.
In quello tempo vedendo i Viniziani tante reuolu
zioni in Lbardia,& hauere il Signore di Padoua pre-
l Verona, al quale portauano grande odio,diliberaro-
no di disfarlo giulla loro polfa, Se preilamente fida-
rono
&
784 Historib Fiorentine
ronopiudi 2000 grande quantit di fanti ,
lance, e &
per capitano prefono M. Padoifo Malatedi da Peler,
& il Signore di Padoua anche fold gente fua difel,
8c il limile fece Marchel di Ferrara , che era in lega
il

con lui , mandouuid da Firenze ambaliadori per met


tere pace fra loro, 8c nefluna audienza hebbotio da Vi
niziani non ringraziamenti della loro buona alfe.
, le

tione,mache non era allhora tempo da quella pratica,


& poco poi dierono il ballone & le inlgne detto ca
pitano , il quale lbito nand Treuilidoue erano le
genti rag nate, & con tutti nand verfo Padoua, & ac
cam polli aliai predo alla citt farcendo ogni danno,
in molte zuffe perderono le geti de Viniziani, ma era-
no tanti che tmpre flettono fermi campo, & per ef.
(re luogo pantanofo li gener nel campo grade mor-
morironne molti, e maio il capitano, e fu porta
talit, e

to Vinegia,& non lnando domand licenza, e tor-


nod Peler, &i Viniziani prouidono daltro capita-
no, e per fare maggiore guerra foldarono il Signore di
Mantoua, 8c MJacopo dal Vermo,e molti altri, e man
darongli intorno Verona faccendo ogni danno, & il
Signore attendeua alle difet francamente.
In quelli di tennono i Fiorentini pratica di pigliare
foldo M. Otto Buonterzo , e non furono daccordo
per le lue ingorde chiede , di che lui Idegnato per fare
dilpiacere a Fiorentini tolt la la met della Signoria
di Parma M. Piero Rod , perche era loro am ico, &
allui era fratello giurato comunicati inleme dvna ho
llia con promed di conlruare la Signoria l vno aliai
tro, di che M.Piero ne venne Firenze, raccomdod
&
.

Libro Q^v arto. 7^


Se domandado aiuto racquiflarla fu eludito Se heb-
be i
^
o lance & profertone piu altre che erano in Lom
bardia,
& per tutta Iellate quali in tutte le terre del Du
ca furono molte zuffe Se vccifiom fra Guelfi & Ghibel
lini : E parendo alia Ducheifa coi lo figliuolo Duca
ilare in grandi pericoli, rifuggirono nel cartello di M6
eia, doue era vno loro fidato cartellano, il quale ruppe
la fede, e tradigli, c die loro Se il cartello M.Francelco
Viiconti, il quale gli mille in prigione Se prel il calle!
lo
,
quafi quello medefimo fece Pauia M. Zaccheria
da Pauia allaltro figliuolo Filippo Maria, che elndo-
gli flato dato in guardia dal padre, come al piu ilio fi-
dato Io teneua come imprigionato, Se intendendo fa-
re le Signore tempo , Se anche era in concordia con
M.Franceico.
Molto tempo haueua fatto guerra il conte Alberi-
go ad Aflorre da Faenza, e toltogli piu ricolte ,
Se per
modo affamate le irte terre , che 1 iudditi fi pattinano
per la fame ,
il perch Aflorre proferf a Fiorentini la
Signoria di Faenza Se delialtre lue, ma con molte pr
uiloni, e patti
,
per modo che per allhora non vi fi at-
tef
,
per patteggi col Papa , & per lui col Legato di
Bologna, e diegli la Signoria, ma non gli furono atte-
nute le promefie , Se per pouero Se dolente fnand
ad habitare Vrbino
In quelli tempi il Marcitele di Ferrara folle a Vi-
niziam tutto il Puiehne e Rouico , Se per quello i Vi-
niziani prelno lldo melfer Otto Buonterzo , &
mandaronlo a danni del Marchel , Se in lui Vero-
nel.
Ddd In
.

Historie Fiorentine
In quelli d vennono in Firenze ambalciadori dal-
lAntipapa dAuignone per andare Roma pratica-
recon Papa Bonifazio di leuare la Ialina, per mezzo
e
dvno noitro ambalciadore mandato .Roma hebbo-
no fluocondotto dal Papa , il quale tornato con elle
nand con loro Roma,& offerlnopiu medi ai Pa-
pa ad 25 di Settembre de quali neffuno naccett il
Morte di Papa.c il d medelmo maio di febbre, &c di pietra, &
B '3
mfazio d primo dOttobre mor, dopo la lia morte furono
prefi 1 detti ambalciadori dal cartellano di cale! S. An-
gelo, & mai non gli volle falciare, ne per comandameli
to di cardinali, ne daltri, le non l ricomperarono fio-
rini 5-000, Se vcnnonlne a Firenze
Dopo la detta morte fi leu il popolo di Roma
remore, & furonui molte zuffe e vccifioni,pure i cardi
nali fi
7 dOttobre eleffono il nuo
rinchiulno,& ad 1

Eiezione
uo ^ a P a Calmato da Sermona , e nominolfi Papa
diPapa in Innocentio lttimo , hauendo prima cialcuno di loro
noceimo
fettimo. promeflo, che qualunche foffe eletto farebbe ogni fila

poflibiiita di leuare la Icilma.


Come Re Ladillao lnti la morte di Papa Bonif
il

zio lubito venne Roma con grande compagnia di


gente darme, per aoperare dihauere il nuouoPapa
lio beniuolo , e trou che gi ihaueuano fatto pure
,

fi inframmifl di fare accordo fra popolo di Roma


il

col Papa, e co cardinali ,


Se accordogli che il gouerno
della citt rimanefl al popolo in mano di dieci huomi
ni eletti da loro ,
Se la parte di San Piero rimanefl al
Papa con cartello Santo Agnolo , Se nella elezione del
Senatore concorrefl per certo modo il Papa Se il po-
% 1 J polo,
Libro Qjarto. 757
polo, Se altre concordie, che poco durarono Se dopo ,

certe domandite fatte al Papa fi torn Napoli.


In tempi i Genouefi per conforti del Re di
cjuefii

Francia fi leuorono dairvbidienza,e fede di detto Pa-


pa Innocentio da Roma, Se riuollnfi credere Se vbi
dire allo Antipapa dAuignone.
A di ldici dOttobre mori in prigione Monda la
Duchefl di Milano, dififi da molti di veleno, & di
nuouo romoreggi il popolo di Milano , Se prefono
piu liberamente la Signoria, Se bench facdhno in no
me del Duca, nondimeno nulla vi poteua , Se anda-
uafi affai vilmente per la terra ,
Se cafTaiono ogni fol-
dato per viuere fnza fpef, Se mcfr Francefco Vi-
fconti verail maggiore ma non Signore ,
Se il Mar-
citele di Monferrato tolfe Lodi , e Vercelli e Noara, ,

e piu cafieiIa,Sc anche ne toll loro il Marcitele di Sai


Iuzzo,& Fazino Cane tolfe loro Alefl'andria,e cefi fi ri
bello quafi tutto il Piamonte.
I Viniziani di Noubre tolfno a! Sig.di Padoua Pie
natico di lacco che fece loro grande aiuto alla guerra.
Gli ambafeiadori del Re di Francia che haueano fat
to voltarei Genouefi allantipapa Benedetto vnono a
Pila Se recion fare quello medefimo al Signore di Pila,
Se coli fi bandi per tutto il fuo tenitore .

Durando ctinuamente la guerra fra Vinfeiani, Se


il Signore di Padoua ei Mai chele di Ferrara fuo gene-

ro,vne tata fame nelle terre del Marchefe , che per lo


meglio saccord co Viniziani aHvfcitadi Marzo Se ,

abbandon il Signore , che lo teneua come padre, che


gli nocette affai.

Ddd z Adi
7& Historie Fiorentine
A ddiciotro di Maggio 140 5 {'antipapa Benedec *

to con tuffa la corte venne ad habitare Gcnouain


fa quattro galee, parendogli quiui douere megbo con
ducere i' ftioi fatti , & Papa Innocenzio -per -fortifica-
mento di liso flato fece vndici Cardinali quali tutti
Italiani .

Del mele di Giugno hauendo il popolo di Verona


dentro careltia , e dubitando non perdere la ricolta^
hauendo in odio la Signoria di quello di Padoua per
10 inganno che fece a quelli della Scala aprirono vna
porta, mellcno dentro le genti de Viniziani, le qua-
li liibito prefono & coilno la terra, bench M. Iaco-
no fecondo figliuolo del Signore di Padoua che vera
per Signore con lue genti facefTe alcuna relilcnza, ma
fu aliai tolta vinto, & riduflf nelle fortezze, nelle qua
11 rimale aldiato con pochi, perche la maggiore par-
te delle lue genti saccordarono co Viniziani , & do-
po moki combattimenti saccord, ma prima diff vo
- fere andare al padre a Padoua & conchiuderlo alla tor
nata.& hebbe lluocondotto,ndimeno fra via fu pre
do con efl,& appofngli che non harebbe attenuto le
promefi,& fu mandato a Vmegia,& meflo in prigio-
ne che fu il disfacimento del Signore di Padoua.
In quello medefnno tempo pel guailo delle ricolte
popolo di Padoua fi Ieu
che riceUeuano di fuori , il

remore, e pure il Signore con buono modo per allho-


ra gli quiet, & cerc d accordarli co Viniziani, & n
pot per le ingorde domandite che gli faceuano.
Pardo M. Gabriello Signore di Pila di n douere
poter durare in tenere la Signoria cominci a trattare
S J- f col
. &
?
L i r B o Qjr ARTO. 737
col Luogotcnte del Re di Fracia in Genoua di veder-
gliela^ la medefima pratica legatamente cominci a
tenere co Fiorentini, lntdo quello M.RinieriZacci,
che era il piu fidato Pilno ch'egli hauefl,fi cominci
a intendere c gli altri Pifimi leuorono romore, gri- &
dando viua il popolo e liberta, e corlno alla piazza,
dopo alcuna refillenza vinlno le genti del Signore, le
quali infieme col Signore, & con la madre rifuggirono
nella cittadella , & parendogli hauerui dentro troppa
gente, in'and lui& la madre Sarrezana,e parte del
le genti mand Ripafratta, & Santa Maria in calle!

lo, e nella cittadella ne Ialci quate bilgnauano guar


dia di quella, e bene fornita , le quali faceuano grande
guerra alla & Pilni feciono vno foll in mez-
terra, i

zo per difenderli & limile gli offendeuano le genti


,
il

che erano Ripafratta


Sentitoli quello in Firenze non ollante che parefl
il cal occorl ilorpio alla pratica principiata , nondi-
meno pe Signori & collegi, e certi huomini principa-
li li diliber di lguire detta pratica, & madarongli am
balciadori Sarrezana ,
i quali trouorono che
prima
egli haueua mandata la madre a Genoua fare que-
llo medelimo con melfer Buccicaldo Luogotenente
del Re, & nulla volle praticare, le prima non haue-
ua da lei rilpolla , la quale fu poi in effetto , che i Ge-
nouefi , ne Buccicaldo non fi accordauano pigliar-
la, anzi il detto Buccicaldo confort iGenoueliche
fauoreggiaffino che vernile nelle mani de Fioren- '

tini ,
mollrandogli , che per piu varie cagioni face-
ua per loro, & per farne conclufione perlnalmente
Ddd j venne
79 Historie Fiorentine
venne Buccicaldo Liuorno,&con lui M.Batilfa Lo-
mellino & M.Culne Terigo, e accozzoronli iui con
,

nqilri ambafciadoti, Gino Capponi, e Niccol Barba*


dori,& Ser Benedetto di Ser Land, Se Gabbriello Ma
ria haueuadato libera commelone Bucciardo, che
ne potefl cchiudete come a lui piacefl, e quello per
-che era aliai, inuilito per la morte della madre , che in
Compero quelli di era morta in cittadella di Pila, elsdo ita Ibi

rentin/pi
licitare che bene l guardaflTe , dvna caduta che hebbe
per paura nel trarre dvna bombarda, di che fu male cu
rata , Se bench nella pratica le chiele folfono molto
ingorde nel principio Se andaflno
,
gli ambalciadori
piu volte in qua, e in l, infine l conchiul, che i Fiore-
tini doueflino dare in tre paghe fiorini i oo migliaia,
Se hauere la tenuta della cittadella, e di ripafatta, Se di
Santa Maria in caitello,& le altro polfedelTe,& ogni ra
gione,che haueffe di Pila, & del fuo tenitoro , folo ri-
tenne per f Sarrezana,e Lauenza,& alcune piccole co
f vicine, & fecefne i contratti, Se Buccicaldo promif
f a Fiortini prelfare ogni fauore racquiilare la cit-
t, & tutto il tenitoro ctro a Pilani, & d d 3 o dAgo
fio confegn Buccicaldo a Fiorentini la tenuta della
cittadella, e delle cailella, Se i dieci feciono M. Andrea
di Neri Vettori capitano delle genti dellarme che flef
fono guardia nellentrare nella cittadella f il popolo
facefl alcuna nouit,& per allhora vi fu niell dentro

guardia Lorenzo Raffacani con 5 00 fan ti, in com &


pagaia gli dierono Ser Manno da Montepulciano, di-
poi ad 5 di Settembre :gli furono dati per compagni
&
Andrea di Eictfco Per uzzi, Aiefi Bakfouioetti, Se
-
laltro
.

Libro Qjr arto. jyt


Faltro d alle 2 2 hore il popolo di Pila per forza entro Perdita
della cit-
rono in detta Cittadella tra fii per le mura, e per vna tadella
porta, & cacciaronne le nodre genti come vituperati, Pira,

e vili,& pre(nla & arfonla, ftuo alcune torri cgiun


>

te con la citr, per quello (bito in Firenze fi die balia


a 1 24 huomini di potere fare nuoui dieci di balia, Se di
potere porre quella quantit di danari , che alloro pa-
resse per quello modo piu habile.che allro piaceflc
e (bito furono eletti i dieci.
Del mele di Agodo furono Roma grandi di (cor-
die, e romori fra il Papa & il popolo, & furonui mor-
ti 1 1 de princ ipali cittadini, & il Re Ladiilao fi difle vi
veniua predo con molta gente, &
il Pap e i 'cardinali,

e la maggior parte della corre fi rifuggirono Viter-


bo, e Giancolonna fu infiemecol popol rubare il pa
lagio del Papa, e rimalKii dentro habitare,e mand a
(llicitare Re Ladiilao del venirui promettendogli
il
,

dargli la Signoria che il Re con(nt,e vertoeui perl


nalmente con molte genti,e (mont S. Piero c a{Ii

mormorio del popolo di Roma 8c (par-


di (piacerei ,

gendofi (uoi (ldati per la citt, vennono grde zuf


i

fa col popolo la quale dur infino alla (ra con molte


arlioni & verifichi in piu parti, per quello il Re fi par-
ti con tutte le (ue genti, e con lui anche (n andarono
i Colonnefi, e Sauelli , & pigliarono i Romani nuouo
reggimento,& per allhora fi pos vn poco la citt
Venuta la nouelia Firenze d 7 di Settembre del
la perdita della cittadella di Pila, ne sbigott per modo
ogni cittadino che pareuano mutoli, paredo quafi im-
pollbile che cofi vilmente, e cofi predo fofle perduta,
Dad 4 e per
79* Historib F iorentinb
e per fi mand vno bullettino allo eflcutore,che con
dan nafte qualunche trouafl colpeuole nella perdita
di detta cittadella per dolo negligenza , per al-
,

tra cagione, il quale dopo le debite informazioni, e ri-


chiede condann in hauere & in perlna i detti Lo- ,

renzo RafFacani,& Andrea Peruzzi,& AlefloBaldoui-


netti, e Ser Manno da Montepulciano haueua anche ,

inquifito M. Andrea Vettori per non hauerla foccorl


debitamente, ma lui lbito compari innanzi a Signo-
ri^ poi allo eflcutore,& entr in prigione, & non ef
fndo trouato colpeuole fu aftoluto & libero.
Piero Gaetani cittadino Pifoo e sbandito di Firea
ze quando Gabhriello Maria fu cacciato, pref, e ri ten
ne per f il cartello di Laiatico , & la rocca di pietracaf
fa , & il cadello dOrcano , & parendogli che i Pilni
non fuflno adatti rcfidere a Fiorentini diliber ac-
crdarfi con loro, e mand Firenze, Se die loro le dee
te cartella, & riceuette danari, prouifione, & vna bel-
e
la cala in Firenze per fa habitazione,e fu ribandito, e
fatto cittadino di Firenze & caualiere.
Del medefimo mele di Settembre mandarono i Pi-
fni Firenzevna flenne ambafeiata dolendoli della
compera fatta di Pil& de danni che i noilri fldati
fceuano loro , e domandando di volere pace , e con-
cordia co Fiorentini, fu loro dati vditori , & doman-,
dauano con la pace.fi d ilo nelle col , che per nefluno
nollro cittadino fi poteua patire, e tenutone conlglio
di richiedi vnitamte fi diliber che foflono lioenzia-
tij&: che francamte fi facelfe loro guerra,& loro fi tor
narono Pila v .non.oiiotrla oi
:
E Piu
Libro Q^v arto. 795
E piu fortezze premono le nottre genti di quelle de
doue rrouorono affai grano , e
Pifni in Valdilrchio,
molte robe rifuggitoui da Pifni, dipoi il conte Bertol
do degli Orfini, il quale era venuto a Firenze in loro
aiuto contro a Pifni con cento huomini cauallo &
altrettanti pi, fu fatto capitano di guerra, 6c ad cin
que dOttobre hore quattro con quat
vici di Firenze

trocento lance, e molti fanti, & aridonne verf Pila ad


accozzarli con Taltre genti, e fare guerra.
Vedendoli i Pifni in fi afpra guerra co Fiorentini
per poterli meglio difendere diliberorono la parte de
Rafpati che reggeuano Se haueano cacciato il Signre
di rimettere in Pifla parte de Gambacorti, e coli fe-
ciono , e tutti li baciarono inlieme perdonando lvno
alfaltro, & comunicandoli con hoftie fgrate promet
.tendofi inlieme vnione alla difef di Pil, e feciono in
feme molti parentadi
,
pure poi quando Giouanni di
mellr Gherardo Gambacorti ,
e la fa parte de Ber*
golini li vidono il bello sarmorono Se corfono al pa-
lagio degli Anziani ,
Se feciono capitano di popolo il
detto Giouanni al modo che era flato mellr Piero,
il quale promifldi farehauere loro prettamente buo-
na pace co Fiorentini , e fugli creduto per la gran-
de amitt che i Gambacorti haueuano fmpre hauuto
con noi, poi rub, e cacci, Se vccifla maggior parte
de Ralpanti futi fuoi auuerfrij, Se alla line .dOtto-
bre fcrifl Firenze Se ancora gli Anziani, domandan-
do fluocondotto di potere mandare loro ambalcia-
dori Firenze per due meli per buone cagioni fu lo- ,

ro rifpotto non volerlo dare,l prima nonfpecificaua-


no
,

794 rilSTORIE F IORENTTNE


no di quello che voleuano praticare, e rifondendo Io
ro noi potere dire ( non bocca, non fi diliber in Fi-
renze di darlo Ioro,& rimalnfi le col in guerra come
prima, e lmpre fi Icrilfe loro nelle fopralcritre delie lec
tere al capitano, & anziani della nofira citt di Pila
E per configlio dato fi mand il capitano della gner
ra per alldiare Pila dal lato di ltto con molti maefiri
S. Piero in grado, & per allhora dilfonoimaefiri che
non fi poteua fare chiul in Arno l non tpo di fia-
te, per fi torn in Valdilrchio con tutte le genti, &
dopo certe fortezze acquiftate fi pole ad alfedio al ca-
rtello di Vico a di 1 1 di Nouembre c molte bombar

de & edifici da combattere, & bench vi fi facelfi gran


di battaglie, pure per la fortezza del fito del luogo fi di
fel aliai tempo,con offendere anche affai chi vera in-
torno , & in quelli di shebbe Santa Maria in cartello,
il quale i lldati che v*erano dentro non voleuano da-
re per danari che haueano hauere da Gabbrieilo Ma-
ria de quali furono pagati da Fiorentini & renderlo:
Hauendo come detto di lpra Aftorre da Faenza da-
to la Signoria al Legato, & hauendogli il Legato con-
ceduto che fi potel tornare ad habitare in Faenza, &
hauere bene de luoi beni,vand il Legato in perlona,
e fecelo pigliare , e decapitare apponendogli lo voleua
tradire, e ci fu del mele di Nouembre.
In quello medefimo mele hauendo i Viniziani te-
nuto lungamente alfediata la citt di Padoua per mo-
Perdita di do che non vera rimalo quali nulla da viuere,e tran*
pdoua
. j Q ,g nore accordarli col capitano de Viniziani ,
il popolo fi leu ctro alluce dierono la citt Vinizia

mm ni.
. . .

L i b R o Qj arto. 795*
ni, e lui per meno reo partito fi fuggi nel capo inficme
con M.Francelco terzo filo figliuolo, & amenduni fu-
rono mandati Vinegia , c mel in prigione infieme
co laltro figliuolo che vera iato piu meli, poi all vici
ta di Gennaio tutti e tre morirono di veleno ,e furono,
fppeliiti affai vilmente
Haueano iffquelli di i Pilni lldato per loro dife-
sa Agnolo dalla Pergola con 5-00 caualh, e venendo
con parte delle lire brigate per le terre de Sanefi furo-
no rotti , e rubati daLodouico nipote del Papa, aiqua-
le i Fiorentini haueano dati danari perche ci facefe
,

f,& furonne bene fruiti


- Ancora del mele di Dicembre mandarono i Pifrii
molto chetamente vna loro galea Napoli carica di
molte robe di cittadini che le rifuggiuano l ,
& l vi
mandarono quattro loro principali cittadini am barda
dori al Re Ladiflao a profferirgli liberamente la Signo
ria di Pila, & hebbono per diporta che noi voleua fa-

re, anzi in ogni col voleua aiutare i Fiorentini


Et medefimo mele le galee de Fiorentini
in quello
prelno per forza due delle torri di porto Pilno le mi
gliori,& fornironle di vettouaglia & di guardie, poi l

riduflno in foce dArno perche neffuno legno venif


,

le Pila.

E ancora di quello mefe parte de fanti ,


che erano
intorno a Vico, di notte con ficaie andarono alla for-

tezza delia Ver rucola e preinia, & trouoronui molta


roba rifuggita.
Haueuano in quelli d i Pifni lldato in Perugia
Gualparre de Pazzi con 1 80 lance, &. lui haueua pr-.
meflo
. . . ,

Historie Fiorentimb
tncfl dentrare in Pila Se vendo per Maremma,! Fio*
rentini mandarono verlo Volterra, inccrogli Sforza
da Cotignuola , Se rodo dall Aquila con circa i ooo
il

cauagli i quali non riflettono mai che gli trouorono


& ruppongli,Se prelngli tutti che pochi ne camp le
non il detto Gualparre loro capitano, Se il Velcouo de
Gambacorti che per hauere ltto buoni caualli fififug
girono in Malfa, & in Firenze l feciono di nuouo i die
ci della balia lguire detta guerra contro a Pilni.
Del mele di Gennaio l con leale e
prel per forza
altri edifici il cartello di Pecciole linza alcuno danno

de terrieri, perche di confnrimento di buona parte


di loro, i quali furono poi premiati da r o , Se di que-
llo sbigottirono i Pilni aliai
In quelli medefimi d saccordrono co dieci i con
ti di monte Scudaio di Maremma con loro cartella, 8e
altri in numero di ltte dvbidire a Fiorentini di fare

guerra a Pilni . E poco poi fi dierono di loro volon


t piu cartella di valdEra,cio, Guizano , e Lieuoh, Se
Santa Luce, 8c piu altre

E del mele ai Febbraio elsdo ite parte delle nortre


genti con Sforza da Cutignuola per pigliare il cartel-
lo di Crelpino , Se hauendo gi prel il borgo furono
alllrati da gte de Pilni in numero di j
00 caualli , e
400 finti, il perche le nortre genti falciarono laffedio
del cartello , e riuollnfi loro Se ruppongli , Se quali
rutti gii prelno , vccilno lluo pochi che rifuggi-
rono in vno cartello vicino
Per molte preghiere fatte da Romani al Papa di Vi
Cerboritorn ad habitarc Roma,Se hebbe da loro ci
che
f Libro Q_v arto. 797
che volle : E in tutto quello anno furono continoue,
guerre, edifcordie nelle terre di Lombardia ribellate al

Duca, e molte ruberie & vccifioni Non ellndo piu


:

viuo alcuno della famiglia degli Ordilaffi ilari lunga,


mente Signori di Furli , pero ii popolo prole-la Signo-
ria,dicendo volerli reggere popolo & dare il Ilio ce-
fo alla Chief, il Legato noi voleua loro conftuirc,an
zi v and perfonalmente ad alldio, faccendoni gran-

deguerra per haueiio,& loro fi difeino francamente,


e durante lafdio piu voltemandarono a Firenze loro
ambalciate a profferirci la Signoria di quella e non ,
li,

pat mai di pigliarla per non itorpinre con nuoua im-


pref lacquiilo di Pi, e lumie-mente la proferfono a-

Viniziani & anche loro non la voiiono per non veni-,

re in difeordia conia Chief, &c vededo il Legato il pe


ricolo fuo f alcuna di quelle communita lhauefle pre
f,diliber daccordarfi con loro Se lafciogli liberi ,
Se

prelil eenl perla Chiel.


Marzo sarrend alle noftre genti il ca
Alivfcita di
lidio di Toiano vedendo n potere eifere foccorii da-
ppoi c certi patti, i
quali furono tutti loro olferuati.
Del mele d Aprile per piu Ipacciodeliacquillodii
Pila fi diliber in Firenze daflediariadal lato di fiotto
verfo la marina, & pr vi fi mandarono tutte le genti
con molti madlri,& accamparonfi fra Pila, e S. Piero
in grado,&r preilamente feciono due forti balde, Ivna
dall vno lato, Se ladra dallaltro d!Arno & ficcarono ,

pali, e feciono vno ponte di legname dallvna allaltra

per modo che nefiuna col poteua venire par Arnover


io PifjSc anche fi fold due galee di Qenquefi^che .ilei
.

79 Historie Fiorentine
fono in foce dArno anche non lafciarui entrare alai
na coi,in tanto che certe naui, e galee cariche di gra*
no comperato da Piini in Cicilia venendo,e frollan-
do attediata la foce diliberarono dandare icaricare
porto Veneri Mutrone, aItroue,Se allhora parue he
ne a veramente attediati dogni vernina-
Piini eflere
glia per mare Se per terra, &
in Pila nhaueuano per po
co tempo, e tutto d ine fuggiuano de cittadini per fa
me, Se cacciarono fuori molte bocche diirili e cheti-
monache , Se granarono molti pagare da*
ci, e frati, e

nari, & morinn e in prigione non riguardando chetici,

Sepofono mano gli arienti delle Chieie,St Giovanni


Gambacorti capitano di popolo per poterei are piu a
fuo modo ,
d z 6 d Aprile li fece in tutto Signore di
armato colie la citta per ih a, e fecene fare fella,
Pila, Se
e fuochi nella citt, e nei ctado chi di buona voglia,
Se chi il contrario
I terrazzani di monte Caluoli veddoi molto dati
neggiaredanottri ildati, diliberarono darli Se con
igacit mandarono fuori guadagnare i ildati che
verano guardia pe Piini poi irrarono le porti Se
,

mandarono per le n olire genti. Se dierono loro la ter-


ra, eia rocca.
A d 4 di Maggio mor Set Coluccio Pieri foto ca

celliere del noilro comune piu di trenta anni huomo


di grande virt, e icienza,Se in pillole molto eloquen-
te^ in lettere, le quali erano di grandi elicacia, e vti li

t al noilro comune , Iaici piu libri poetici compolli


da lui, Se per fu deliberato pe Signori, che fotte coro-
nato dalloro come poeta, Se fecegli il comune grandi
rnchi honori
. .

Libro Q^v arto. 79


honori alfcilequie del corpo ,
& ordinarono che folle
lppellito a Santa Maria del Fiore con douergli edere
fatta honoreuole lpoltura
Per grandi acque che vennono di Maggio crebbe
molto il fiume dArno , donde i Pilni penlorono ha-
uere attitudine a rompere il due
frraglio fatto fra le
bilie, Se poi pigliare l vna che n era ancora compiu-

ta, per tagliarono molti alberi co rami , Se prefono


molto legname di cal disfatte nella terra, e tutto inde
me vna bora miflno in Arno,& in quella parte riu-
fciloro il penfiero che il ponte delle balde non refl, e
ruppefene parte, il perche vfeirono fuori molti Pilni,
& andarono verl la balda piu debole , ma quelli del-
laltro con nauicelli pacarono {occorrerla, e tutti in-
fieme vlciron fuori contro a detti Pilani ,
che erano
lanza alcuno ordine,e lnza capo , Se ageuolmente gli
ruppono, Se vccilonne piu di llfanta,e circa dugento
ne prelno, Se tornarono llui alla balda.
Come detto di lpra i Pilni haueano Condotto
con piu legni pred foce dArno circa 2000 moggia
di grano, e trouato fatto la chiuldiliberauano portar
lo altroue ma la fortuna gli ripinl in porto Pilno, Se
ellndo in quelli mari vna naue, e quattro galee, e due
galeotte, Se tre brigantini di Genouefi lldati da Fio-
retini affamarono, e vinlno detti legni de Pilni, e tol
fono loro tutto il detto grano , e molte altre col che
v erano l,& in quelli di furono anche prel, e rubate
li barche di vettouaglia, che veniuano di verl Geno
ua per portarla di furto in Pil
Perche il campo contro Pil folfe ancora meglio
- 1

C guidato,.
.

8oo HisfoRiE Fiorentine


guidato, elelTono i Fiorentini per loro capitano M. Lu
ca dal Fielco hauendo fama di valente huomo limi-
le atto, il quale {libito fu nel campo ,
Se iui prefe il ba-
ttone, e le inlgne , Se poll accampo allato alle mura
di Pila per vietare in tutto che nulla vi entrafl
Ellndo itati quelli del cartello di Vico lungamen-
te afldiati per modo che il cartello era quali tutto dis
fatto Se habitauano in cauerne, Se intendendo non po
tere eflre lccorll da Pila sarrenderono con alquanto
di tempo, l follino lccorll ,
Se dierono ttadighi Se al
tempo non ellndo lccorll d ldici di Luglio diero
no la terra.
Erano i Pilni dentro in grandillma necclllt ma-
giandouil radice dherbe & ogni falcidio per la fame,
Se ogni d con grade crudelt erano madati fuori fem-
mine, e con non minore crudelt erano ri-
fanciulli, Se

pinti dtto, & anche nerano morti, pure ttanano orti


e
nati per non venire alle mani de Fiorentini,
& piu pa-
reuano oftinati i Bergolini noltri amici, che i Rafpan-
ti che erano di fuori, Se in Firenze l prolung lvtcio

dedieci due meli, & elelfonl i nuoui, Sedei mele dAgo


tto vlcirono di Pila certi Pilni, e vennono nel campo,
inoltrando volere pigliare patti col capitano , furono
bene veduti , inoltrando volere fare ogni benigno pac
to, ma in tutto volere liberala Signoria della noltra
citt, furono aliai tolto daccordo, dhauere la Signo-
ria con certe condizioni , Se al Signore dare certe ca-
rtella ,
Se danari , ma nulla
ne voiiono poi ollrua-
rei Pilni, dicendo volere prima morire, che arren-
derli.
Del mele
Libro Qjr arto. or
Del mele di Settembre venne in Firenze due amba
feiadori dal Re di Francia, e dal Duca di Borgogna, &c
dalDuca dOrlienl venuti alle Ipel de Filini, 6c fpo
fono come i Pilam haueuano donato la Signoria del-
la loro citt alla corona di Francia , & che penluano
che Fiorentini ne follino molto lieti per la grande di
i

uozione, che haueano lempre hauuto quella cala, Se


per gli pregauano l (eualinc dalla offel di quella eie
ta, fu loro nlpolto , che noi erauamo itati auuilri in-
nanzi delia loro venuta, & pero haueuarao. gi mdati
noitri .au; baie iad or i fare note le ragioni che haueua-
mo in Pila, le quali erano tali ,
che le follino Hate note
alla fa Madia n harebbe fatto detta imprela, ne ma
dati detti ambaiciadori ,
t che di ci la farebbono be-
ne chiara , & con quella rupoll i ii tornarono Pila, e
poi in Francia, lnza altro fare per alihora.
Non fi poteua fare tante guardie di di,e di notte in
torno Pila , che per io grande pregio che vi valeua il

grano certi non li mettellino rilchio di recaruene di


notte da Lucca, e in lu bellie, & in collo & vna notte ,

molto ofeura ne furono trouati , e prel vna brigata, e


tolto loro circa centotrenta lacca di grano , & impic-
caronne noue de principali- , & pure circa quaran-
ta lacca -nentr in Pila , & per l raddoppiorono
fobico le guardie di d, e di notte perche nulla ven-
trali': .

Et e fin do coli Pretta Se affa mata la citt di Pila


ve mono nel campo vno fratello del Signore che gi ,

ne fu rcruefcouo Se vno altro de Gambacorti


>

parlate M Matteo di Michele di Vanni Caftellani,


Eee dicen-
$oi Historie Fiorentine
dicendogli vlerfi patteggiare &; dare ia citt, epefr

Icrittura gli diero no le loro chiede, & lui lubito ven-


ne Firenze a riferirle a Signori, & a dicci, Se per lu
biro vi andarono Gino di Neri Capponi, & Barcolom
aiP?r"
ft
mco Tommaio Corbinelli , che erano de dieci , Se
entrati co (opradetti in pratica affai predo, furono
daccordo di dare la citt con ogni dia appartenenza,
e giuridizione ,
& che al Signore li douellino dare fo-
' rini cinquantamila con certi termini di parte , Se dar-
gli tutto il Maria in Bagno col qua-
vicariato di Santa
le debba rim anere accomandato de Fiorentini Se deb

bagli rimane re lilla della Gorgona, e Capraia , e Gi-


glio , & edere ribanditi tutti i Gambacorti , e certi al-
tri, & fatti cittadini di Firenze, & elnti da ogni gra-

mezza j e dato loro tre cal in Firenze per loro habita-


zione, & la rocca di Silano per Andrea Gambacorti,
& non potere edere condretti di loro debiti , Se die-
rono Se hauere bene delie loro podd oni,e fatti pat- i

ti ad noue dOttobre i detti Gino, e Bartolommeo

con grande parte delle noftre genti furono medfiden


tro alia citt pacificamente , e venuti all a piazza furo-
no riceuuti per Signori ,
e medi nel pai agio degli An-
ziani ,
& il Signore, e gli altri fi tornarono alle loro ca
le poi fu med dentro per altra porta M. Luca capi-
,
tano col redo delie genti , Se corlno la terra, gridan-
do viuano i Fiorentini , e parte Guelfa , & coli grida-
rono i Pilni ,
e lubito molti poueri Se fanciulli ven-
nono alla piazza domandando del pane, Se tutti ne
fu dato, elnzacodo, Se lubito fuprouedutalacit-
t di molta vettouaglia , per modo che ogni pedona
. ,

Libro Quarto. 8o$


hebbe il luo bilgno daviuere, & ildmedefimonc
fu la nouella in Firenze , & lelfefi la lettera in fii la rin-

ghiera popolo faccendo grandilfima fella , & fuo-


al

chi, & allegrezza come della maggiore nouella, e vit-


toria che mai haueffino i Fiorentini , e tre d lne fe-
ce fuochi pel palagio , & per la citta, e per tre d folen-
niflime procilfioni doue and grandilfima quantit
di cittadini, & il terzo d fi fece lolenne Melfa in San-
to Giouanni con la tauola di Santa Maria Impruneta , Santa Ma
a Impru
&tutte le reliquie prelnti Signori, e Collegi, e moi* eu
i

ti vfici a ringraziare Dio di tanto benefizio riceuuto

& ordinolli pe Signori fi facefl vna bella giollra con


ricchilfimi doni , & coli fi fece belliflima ,
dipoi i ca-
pitani delia parte feciono per tre d armeggiare per
Firenze a quattro brigate danneggiatori molto hor-
reuolemente velliti,& anche loro ordinarono vna bel
la giollra con bellillmi doni
Prel la Signoria di Pila , & del contado vi fi man-
d dieci principali cittadini con molti maellri far-
ui cittadella, e fortezze , & per allhora fi diliber daf-
& altre, & dili-
forzare la cittadella vecchia ellampace
berolfi, che Gino Capponi per capitano, & Bartolom-
nieo Corbinelli per podell vi fi intdelfino eletti per
8 meli c debita famiglia , e grande balia, & mandofl
ad habitare per allhora Firenze dugento de migliori

& mefirGiouanflPGambacorti &


cittadifii'di Pila , ,

conforti & in Pila rimale guardia ottocento


i fiioi ,

lance emillecinquecento fanti & per le cartella di


, ,

fuori fi mandarono vicarij , e podefta , lcondo che


panie di bilgno , & ordinolli le gabelle, & i minifteri
sdt; d Eee 2 di
. .

Historie Fiorentine
di quelle, & con granditlma tllicitudine fi truffi ma-
no nelle tortezze futi et te. *
;

Gli ambateiadori notili che andarono in Francia a


giuitihcarc le notile ragioni di Pila furono preti, &c ina
prigionari nelle terre del Duca dOrlient ,
dicendo
che Fiorentini
i gii haueuano tolto la tua citta di Pifit,

per vi ti mand altri ambateiadori ,


i quali dopo piu
mefi impetrarono dal Re, e dal contiglio , che lottino
riiatciari,& fitnza collo
Morte di
Papa Inno
A di cinque di Nouembre mori Roma Papa In-
cenzio. nocenzio fettimo in grandi dolori & di crudele malac
tia, intanto che li ditte che quali Ja bocca gli and adie
tro alietpalle, & fu da alcuno tlimato per miracolo
non hauendo attenuto la prometta dei ieuare della
teitma
Elezio-
ne di Papa
E per i cardinali innanzi alla nuoua elezione fe-
Gregorio ciono fra loro grauiflimi giuramenti chequalunche
XII.
ltTe eletto lo farebbe, & eletfono il cardinale dAqui-
leadi nazione Vinizianodet danni 70 & nominof-
fi Papa Gregorio duodecimo , & di nuouo fece {blen-
ni giuramenti di Ieuare la teitma & di principio lne
moilr molto volonterofo, dipoi mut propolito, Se
nod parue tavolette fare, ditlti per catti uo confi-
glio riceuuto da altri, Se ettendo lollicitato da car-
dinali tcritte allantipapa Benedetto ,
& arcuandolo
bene ditpofio vi mand ambateiadori intieme co no-
llri , & dopo molte pratiche saccordorono amendu-
ni di venire Saona.
1407. Poi del mete di Giugno nellanno millequattro-
cento lette Gian Colonna infiemecon metter Niccola
Colonna,
Lirbo Quarto. 8o
Colonna , Se piu altri gentilotti petizione del Re
Ladiflao per pigliare la Signoria di Roma ,
con molta
gente di notte entrarono in Roma credendoli eflre le
guiti dal popolo, e riulci il contrario, che sarm il po
polo contro alloro inlieme con Paolo Orfini , che era
in Roma con circa ooo cauagli Se cacciarongli fuori
i

della citt, e prelno Gian Colonna e M. Niccola e , ,

piu altri ,
Se il Re che era venuto preflo alle mura con
molta gente vedendo fallito il lo penfiero fi torn
adietro, il Papa Se i cardinali e mercatanti rifuggirono
in cartel SantAgnolo per paura, e parte Viterbo, di-
poi Papa date alcune terre Paolo Orfini del mele
il

aAgorto ne venne Viterbo, e mand loi ambalcia-


don Firenze, domandando volerai venire con la cor
te, in vna delie loro terre per rtarui tanto che fi dili
berafldoue fi doueflno accozzare, mandogiifi per
ambalciadori dire che non era bene ,
acci che lal-

tro Papa non pigliafl folpetto de Fiorentini, ma che


voleuano mandargli ambalciadori perluadergli, che
volefl accozzarli con lui in vna delle terre de Fioren-
tini , il perche il detto Papa Gregorio venne Siena

con otto cardinali & poche genti darme, finii ri- &
f
ceuuto honoratamente * Nella ftanza che detto Pa-
; -j

pa fece Siena , molte ambalciate gli vennono dallo


Imperadore , Se dai Re dInghilterra, Se dal Re Ladis-
lao, & di molti altri luoghi {confortandolo dellandare
Saona, dicendo era lddita al Re di Francia che era ,

douea eflre inganato e prel,e morto


parte, Se che vi

& per lo contrario gli ambalciadori di Francia Io con-


fortauano allo andare profferendogli ogni ficurta,
j Eee $
Se
.

86 Historie Fiorentine
& a quello saccordauano anche i Fio rea rinite il finii

le i Viniziani,ben diceuano sandall altro luogo che


Saona , e laltro Papa gli proteilo eflre gi venuto i
Saona come hauea promeil.
Etinfnediliberarono ivno & laltro dapproflh
marl piu infieme , & venne il noi'tro Papa Gregorio
Lucca & laltro porto Veneri ciafcubo co loi car-
dinali, Se infinite ambafciate andarono dalivno allal-

tro, domandando ciafcuno col imponibili per le qua


li sintel che nefluno di loro voleua renunziare, beni
<he molte reprfioni nhauelfecialcuno di loro da foi
cardinali, ne per quello fi conchiufe alcuna col
M.Francelco da Calale Signore di Cortona del me
f dOttobre per trattato concerti fiioi camerieri fu
morto da Luigi da Cafle fo cugino , e gittato il cor-
po in fu la piazza, e la moglie fu fedita in fu la teila &
rimale Signore il detto Luigi.
In quello tempo tenendo il Re Ladiflao la citt di
Alcoli tutto d pigliauano le lue genti delie terre del-
la Chief nella Marca , & con lui saccord il Signore
di Camerino Se piu altri.
'

:
E con quelle profperitadi Re diliber di pigliate
il

la citt di Roma eflndofi prima chiarito, che fiore i

tininon fi impaccerebbono in contrario & del mele ,

di Marzo venne intorno Roma con circa i 2000 ca


usili ,
oc altrettanti fanti pi ,
e quattro galee teneua
in foce di Teucro, perche nulla vi venilfe per mare, Se
pier lubito venne grande carellia in Roma, Se alla di-
pela deila citt dentro era Paolo Orfini coirle lue gen-

ti, ma contmouamente teneua pratica col Re daccor-


Libilo Quarto. zoy
darli con lui & molti altri di Roma de' Colonne!! e
,

Sauelli & altri teneuano dentro la parte del Re, & del
mele dAprile nand il Re con tutto lelrcito in foce
di Teuero per pigliare la citt dOilia, & coli fece affai
preito, perche 1 cittadini di quella non vedendoli {oc-
correre da Roma dopo alcune battaglie riceuute ar-
renderono in detto mele d Apri le.
Hauendo prel hollia, & ehndo quali daccordo
con Paolo Orlini torn c lelercito allato Roma, &
bench le genti di Paolo facchino dimoilrazioni dal-
cune zuffe, d 2 3 dAprile and lgretamente di not
te Paolo al Re nel campo , e lbito furono daccordo,, p rereil
& gi erano anche con lui parte de' Principi di Roma
Colonnella Sauelli,e altri, & per ad 24turonomef
(e in Roma parte delle genti del Re, il perche i Romar
ni parendo loro effere traditi diliberarono di dargli la
citt Ioro,& mandarono ambalciadori al Re nei cam-
po, & lbito furono d'accordo colui, & ad 2 fdApri
le 1408 entr dentro il Re con tutte le lire genti con i 4 e*.
grande trionfo, & prelne la Signoria, e Icaualcc nelle
cal del camarlingo vicine alla habitazione del Papa #
& il d medellmo hebbe li Campidoglio , &c quali tutte
laltre fortezze di Roma.
In quellomedellmo tepo sera fatta Genoua vna
armatadi tredici gaiee,lequalivlcite di Genoua entro-
rono per fortuna in porto Veneri doue tanto flettono
che lntu ono la prel che il Re haueua fatta di Roma,
& per l tornarono Genoua &c dilrmarono,leppeli
poi di certo che il gouernatore di Genoua haueua vno
trattato c Paolo Orlni di pigliare Roma petizione
ht h ee 4 di Papa
.

So8 HrsTcrMB Fiorentine


di Papa Benedetto, & forf farebbe riufcito l la forcu
a di mare non gli hauefl Rorpiati
Di quella nuoua della prelra di Roma Papa Gre-
gorio Lucca ne moRr grande allegrezza, & m paro
le,& ingagliard contro a cardinali, e crro a ogni per
fonatile ragionaua di leuare la fedina, dicendo che era
vero Papa , e coli voleua effere , moilrando affai chia-
mo che il pigliare che faceua il Re delle terre della Ghie
d, era di fo confntimento, perche il cardinale di San
to Agnolo ,
che era fo Luogotenente in Roma libe-
ramente die al Re tutte le fortezze della citt dentro e
di fuori , & per la piu corta via lne venne Lucca ,
de
u molto bene veduto de riceuuto > de fbito tagli li

.Papa ogni ragionamento di leuare fcifma,& comand


a cardinali che neflno ragionamento ne teneflno co
gli ambafeiadori di Papa Benedetto, de dille che vole-
ua fare nuoui cardinali, de dicendogli i cardinali che
non Io poteua fare per le promefl, & giurarne fatti,

fi crucci molto con loro, e volendoli loro partire, gii


fece ritenere nella fa habitazione:ma fentdolo il Si-
gnore di Lucea vand, e menonnegli fco, dicdo che
haucua lcurato loro, come gli altri , che ciafcuno po-
telf andare, e Rare come volefle.richieflo il Papa, che

ordinafl che n follino Iafciari vfeire fuori alle porti


della citt, de per alcuno d ne Io fru,ma dopo pochi
fece, che ogni perfna potefl andare , e Rare come gli
piaceflc. ,i ilg naiib dbneig snob
Non oRante la contradizine de cardinali del me-
le di Maggio Papa Gregorio detto fece quattro car-
dinali f
fra quali ne fu due Fiorentini, i vno fu frate
Gio-
Libro Q_v 8 09 arto.
Giovanni Dominici de frati Predicatori, & laltro mac
Uro Luca dOgni Santi , Se per quello crebbe affai la
indegnazione fra lui , e gli aitri cardinali, & continua-
mente era in Lucca ambafeiadori dal Re Ladiflao
confortarlo del non leuare la Icilina , Se profferirgli
ogni fuo fauore , &crefcendo ognid la indegnaaic
ne fra il Papa Se i cardinali vecchi , Se patendo loro
ilare a grande pericolo, che non folle loro fatto qual-
che grande dilpiacere morti , saccordarono
prefi ,

tutti infierite di partirli di furto, Se coli feciono vna

mattina faluotre cheverano infermi, Se andaron-


nePif, Se mand loro dietro il Papa vno fuo ni-
pote per pigliargli, Se harebbene prcfvno le non
lfufii rifuggito nella rocca di Ripafratta, Se poi ne
venne a Pila con gli altri, & giunti Pila fubito sin-
tefno legatamente co cardinali dellaltro Papa, che
erano a porto Veneri ,
Se accozzoro n lne in berne
Liuorno quattro dogni parte ,
Se {'abita rimafno
daccordo di quello hauefino fare per lauuenire^
Se del mele diGiugnomor in Pila il cardinale di Fi-
renze degli Acciaiuoli ,che fu grandiflmo ilorpio al-

le loro faccende ,
Se fubito poi l tornarono Firen-
ze i nolfri ambafeiadori ,
che erano Lucca , facen-
do non troppo buona relazione Papa
del ,
Se di frate
Giouanni Dominici nel fare vnione, Se limile rela-
zione feciono i loro ambafeiadori Vinegia ponen-
,

done grande difetto gli ambafeiadori del Re La-


'

dillao .
:

Mand in quelli d il Re Ladiflao vna lettera a no


ilei Signori di Firenze, lignificando come lui voleua
venire
4
810 Historir Fiorentine
venire a Lucca con tutte le lue genti darme, Se richie-
deua che gli folTe apparecchiato habitazione, e forni-
menti cuenienti,Sc di fare lega difenfione degli da-
ti & piu altre cofe,e di tutto preio configlio con citta-

dini, li diliber di madarui lolenne ambalciata,di quae


tro principali cittadini, e coli fi fece ,
e giunti Roma
lubito gli domand il Re haueano commeflone di
le

fare lega, Se non hauendo da loro quella rilpoda libe-


ra che voleua le n dobbligarfi di non offendere lvno
laltro fi turb affai , Se die loro vditori co quali nulla
li conchiufe, poi vnaltro d dille loro che il Papa Io ri
chiedeua che andall Lucca rrarnelo ficuro, & per-
che era huomo di Santa Chiel non Io poteua negare,
per domandaua laluocondotto per le terre deFioren
tini per 700 lance, Icriflonnegli ambalciadori Firen
ze , Se hebbono per rilpoda di negargliele, rilpuol
gli ambalciadori che le 1 Fiorentini n aoperaflno col
Papa di ritrailo dalla lpradetta chieda, che hauea dili
belato mandare per lui 2000 lance , e 1 f 00 fanti , Se
dopo pochi d fi part e tornofi Napoli del mele di
,

Luglio, e gli ambalciadori fi tornarono Firenze , ma


tanto saoper col Papa che conienti paflre Siena
con ficurt delle genti de Fiorentini, ma prima volle
dadighi , i quali mand cadel Durante ,
poi d 1

di Luglio fi part da Lucca co cardinali nuoui , Se vno


de vecchi, Se con le genti nodre, & la prima lra fi po-
s Fucecchio, la feconda cadel Fiorentino, la terza
Poggibonizi , la quarta Siena , Se alihora liber gli
dadighi.
Papa Benedetto vedendo partiti da Cc i Tuoi Car-
dinali
.

Libro Q_v a r t o. 81 1
dittali fi parti da porto Veneri in fa certe file galee , Se
andonne nel reame d Aragona a vno luogo di religio-
li che lui haueua fatto fare, & le fortezze di porto Ve-

neri rend al gouernatore di Genoua, & nel mare {co-


munico il Re di Francia, e tutti i fiioi lguaci come ri* ,

beili di Santa Chiel , perche seran leuati da lira obe-


dienza
Per quelle nouit di Santa Chiel , & dilcordie del
Papa co cardinali , M. Baidaffarre Co lei a cardinale, e
Legato in Bologna richiede i Fiorentini di fare lega e
loro difenfione degli Ilari, & trouandogli acci bene
dilpoili lubito fi conchiule, la quale dilpiacque ai Papa
& ai Re Ladifiao, che era lo nimico.
Ellndo cardinali dellvno Papa & dellaltro in Pi-
i

la per prouedere a quello doueilino fare per la vnione


della Chicli mandarono Firenze due di loro ,
ivno;
dell vno Papa, e laltro dellaltro, & per quello mede l-
mo venne in Firenze il Legato di Bologna domandar*
do alla Signoria , che concedellno loro vna delie no- i
doue potelfino fare cocilio per vmre la Chic
lire terre

l,& dopo molte pratiche fu loro concedutala citt di'


Pili ,
Se di quindi fcriflno tutte le Signorie de Chrf
lliani che douellno quiui mandare loro mandatari al
Concilio , e coli vi vennono poi quali dogni pael ai

tempo dato.
E Papa Gregorio Siena lntendo le operazioni di 1

detti cardinali gli priu tutti dei cappello, & condart--


nogli per eretici,^ IcrilTene tutte le nazioni, vietan-
do che di nulla folle loro creduto ,
ma di poco nulla
ne fu obedito perche i cardinali Icrillno ne rnedeli-
,
. . -

8iz Historie Fiorentine


mi luoghi de mancamenti damenduni i Papi , & quali
in ogni luogo ne furon creduti , Se il Papa Siena con
detti cardinali nuoui (opra detti, credendoli piu af-
5
forzare lo llato fuo di nuouo fece 9 altri cardinali e fe
ce aliai buona elezione di huomini antichi, Se boni ma
per quello poco, nulla acquiilo di fede, diliber ezi
aio di partirli da Siena, e mado richiedere i Fiortini
che gli prellalfino 1 00 lace p fila lcurte funne elu-
dito,e co elle vi l md anche 2 cittadini come hauea
chiedo, c le quali nand albergo S.Sipolcro,e poi
a Rimino prellamte, co lui nandarono 1 4 cardinali
nuoui quello de vecchi l rimale, & poco poi nand
Pila ad accozzarli nel codilo c glabri, anche laltro &
Papa a Vignone in quelli di fece 4 cardinali di nuouo.
In quelli d li Icoperl vno trattato in Genoua per
Io quale Gabriello Maria figliuolo del Duca di Mela-
no doueua con Fazzino cane , Se altre genti pigliare la
Signoria di Genoua,tk gi eflndo lui venuto in Geno
ua,con circa 50 compagni fu prel e decapitato fatto-
gli prima Ialciare Sarrezana e altre calle! fa

Hauendo Icritto i Cardinalidel ccilio in ogni par


te del douerli leuare ivbbidienza Papi per fare vnio.
ne, per quello medelimo mandarono Firenze amba
Iciataconfortandoglifarequedoper bene di Santa
Chiel per molte ragioni, quello medelimo confor-
tauano ambalciadori venuti da Genoua , dicendo noi
ellrne obligati per promefl fatte nella compera di Pi
l, il limile feciono ambalciadori del Re di Francia di-
cendo noi hauere fatto quella medelmapromda nel
1 5 $6 quando li fece lega con lui
Per
Libro Quarto. 13
Per le quali riducile dopo, molti configli prefi da
cittadini Si da molti Dottori, Teologhi) Canonici , Se
Giuiii, li ddiber per balia preda da conljgIi > che nella

no noilro lddito douelTe piu impetrare benefzio da


detto Papa in alcuno luogo lotto graui pene, Se che
ogni benefzio che vacale l douef pigliare per gli vf
ciali del monte, Se fatto ivnico Papa h rcihtmflino le
condo la lua diipoiizione.
Dipoi d lette di Febbraio feciono i Signori adu-
nare nel Velcouado quanti Prelati, e Dottori, Teolo-
ghi, Canonici, e Ciudi, Se limili icientiati poterono ha
uere che furono circa 1 2 o, Se andoronui 1 Signori , Se
propolno tutte le riducile , che erano loro fatte in-
torno a quello cal del concilio, e del Papa, Se le obli
gazi&ni, Se impolno loro, che efminaflino quello
che di ragione l douel fare , ilperche tre d llettono
i detti valenti huomini adunati in quella damma* poi
per llcrizione di tutti rapportarono aSignori in eifet
to douerfi leuare ogni obedienza dal Papa ,
ne da indi
innanzi douerfi nominare ,
ne riputare piu Papa ,
an-,

zi heretico , e fcKmatico con quella determinazio-


,

ne fi mand vno Dottore Rimino ai detto Papa per


piu giullifcazione della Signoria confortandolo vo-
Jeffe venire Pila al concilio alla elezione dellvnico
Papa , rifpuol volere tenere concilio lui ,
ma non a
Pila ,
Si l non volere venire ,
ma che piu rollo doue-
nano i cardinali andare alni, Se che a Signori di Fi-
renze dipenderebbe piu diildmente , Si per tut-
ti quelli dubbij ,
c reuoluzioni fi feciono nuoui dieci
di balia.
E in
:8i4 Historie Fiorentine
E in quello tempo il Re Ladiflao non lalcia fare
cola alcuna lui poflbile per il orpiare ii c6cilio,eche
Papa Gregorio nmanefl Papa e diegli fiorini 2 0000,
e fecefi concedere libera la Signoria di Roma ,
Se del-
la Marca di Bologna, Faenza, Furti, Perugia, & di tut-
te laltre terre della Chieljminacci di venire Bolo *
gna contro al Legato, & anche co trattato cerc dha-
uere la Signoria di Siena, & dubitandoli in Firenze no
li volgefl poi noi, dopo tante Signorie prel Se adu

nando molte genti darme,e armata in mare, per li di


liber di lldare inlino in 1 000 lance, & prelli per ca
pitano M. Malatefta di M.Pandolfo da Peler , & per
potere aiutare i Sanen,& il Legato di Bologna co qua
li erauamo in lega Se di 1 2 di Marzo il Re venne
,

Roma con molte genti darme, e lletteui inlino ad y


d Aprile, dipoi ne venne in quello di Siena vicino alle
terre di Cocco di Cione di Sandro Salimbeni , con bui
sintendeua , Se fornitoli da lui di vettouaglia li pol
campo intorno Bonconuento , e mandioi am bau
Iciadori a Siena con molte lulinghe per inducecglid fa
re la la volont, ina di nulla fu da loro vdito, credu
to,& per quello li diliber di mandargli vnaambalcia
ta, ma prima come haueano in commelfione andaro-

no Siena confortargli di Ilare forti alla difel della


loro libert, offerendo loro ogni aiuto oportuno,i qua
li trouarono i Saneli benilfimo dilpoili patire ogni
opprellone per difenderli, Se per fare col grata a Fio
rentini,paroo loro effere molto bene in punto, e guer
niti,e nella citt , Se in ogni loro terra col oportuna

poterli bene difendere ,


ellndo forniti di gente pi
Libro Q^v a r t o. 8 if
Se cauallo , & hauendo cacciati cittadini do/petti , Se
lebene perdeffono la ricolta haueano vettouagfia per
tre anni , &
anche di nuouo dietro gli ambalciadori
linand loro da Firenze gente darme , poi richieda
de notri ambalciadori mandarono anche loro infic-
ine vno Ioro ambalciadore al Re hauuto prima da lo-
ro lluocdotto, e giuri in capo prima Ipolno la loro
ambalciata i notri in quello effetto, ricordando prima
la beniuolenza, e reuerenza che la notra citta haueua*
lmpre hauuto a loi paffati, Se a lui, Se limile di loro
a noi ,
dipoi marauigliandofi dello infulto hauea fatto
a Sanefi notri collegati , non hauendo riceuuto da lo
ro alcuna ingiuria, anzi lmpre honoratolo, Se che de
fiderauanodilperedalui che folle la la intenzione-
di fare inTolcana, hauendo altra volta promelfodi
non vi fi impacciare in alcuno modo, poi Ipole lo am-
balciadore Sanel quali nel medefimo effetto ,
dolen-
doli de danni che riceueuano dalle lue genti ,
a Fio-
rentini rilpol che bene lpeua la beniuolenza,e bene-
de loi verl di loro Se di loro verlo i loi , e cofi
fizij

anche lui gli amaua,& che manderebbe a Firenze lbi'


ambalciadori adire quello di cheli doIeua,e teneua off
felo ,
Se quello che voleua da loro > a Sanefi dille che
male volentieri gli offendeua, ma che per allhora non
poteua tenere le le genti altroue, Se che quelli mede-
limi danni faceuano nelle le proprie terre, & che an-
che loro manderebbe ambalciadori dire loro quel-
lo che voleua, e lnza altro efftto lvna Se laltra amba
feeria fi torn alla la Signoria.

E come habbiamo detto il Re cofi fece ,


che lbito ;

mand
S16 Historie Fiorentini
mand a Firenze due Cuoi ambafeiadorfi quali in effet
to fpofono,che il Rel doleua di piu col, la prima che
i Fiorentini haueano loldato gli via ti ai Perugia con-
tro a lui nella Marca , di che lui era di peggio di piu di
fiorini <jo mila ,
i haueua conceduto
quali il Papa gli

che rifeotel in quello paefe,&pe danni che gli vfeiti


vhaueuano fatti non haueua potuto , la feconda che
haueuano fatto lega col Legato di Bologna fo nimi-
co, & datogli gente darme,con le quaii il Legato haue
ua tolto le terre al cte Alberigo da Barbiano lo huo
mo ,
e collegato ,
la terza che haueuano conceduto a
cardinali di fare concilio Pila in disfacimento di Pa-
pa Gregorio buono, e fnto huomo,e fo amico, & per
confequente in disfacimento fo, la quarta che hauea
no offefb il Signore di Lucca fo accomandato in vo-
lergli torre monte Carlo con fcalario, bench non fof

f loro riufcita,fu loro ri (pol o & chiaramente inoltra


to che neffuna di queite quattro col erano vere, per
che gii vfciti ,
bench l foldaflno nonfnhebbe poi
bifogno Se rimafno liberi, Se quando danneggiano
la Marca nulla haueano fare con noi, col Legato ha*
ueano fatto lega defenfone degli itati ,
non offen-
dere perfna, contro al Signore di Lucca mai non l te
-
ce ne in parole ,
ne in fatti ,
a cardinali era conceduto
Pila per leuare la feifma, che ogni Chriltiano doureb
be concorrere, ne mai fu intenzione de Fiorrini fi no
celle perfna per queito, ma che ftnpre faranno fa-
uoreuoii mantenere lo flato del Re, u poi fu loro da I

to cittadini praticare f volt ..ano ture .tto , S loro

di huouo domandorcno per parte dei Re volere lega


Libro Qjarto. 817
co Fiorentini a difenfione degli flati , c dogni acco-
mandato con le cole che hora fi polfodeuano,& ctro
a ogni perfona , prefonne i Signori configlio co citta-
dini, & furono configliati di non farla, & follici tando
gli ambalciadori la rifpoila con dire tirane parole per
la citt, i Signori feciono ragunare grande configlio di
richieiii , & mandarono per gli amhafoiadori & com-
miflono vno de dieci , che in prefonzadi tutti facefl
la rifoolla acci che loro intendefino che la rilpofta
,

che fi faceua loro era di volont vnita di tutto il popo


Io, la quale fu in quello effetto , bench con piu lungo
forinone &
con piu ornate parole, cio prima che non
pareua a Fioretini potere co honell fare la lega che il

Re domadaua elsdo in lega co Sanefi, & co il Legato


co elpreffo patto di n poterli collegare con altri saza
loro licenza, confntimento ne pareua honello il do
mandarla, elfendo prima venuto noililmte in fui ter-
reno de Saneli,ne mai feciono i Fiorentini alcuna lega
che n fi eccettuale n edere obligati a fare contro a'
reali di Francia, e di Puglia ,
ne contro a Santa Chiel,
& quello medefimo haueua hauuto/la noi per rilpo-
lla poco tempo innanzi , ma che quando far partito
delle terre de Sanefi ,
allhora fi potr praticare di lega
honeila,ma che bene fi doleuano delle offefo che face-
ua indebitamente a Sanefi ,
dalle quali doue non fi ri-
traclfo farebbe a Fiorentini neceffario fare contro Io
ro volere quello che mai piu non feciono per obligo
,

delia lega, dipoi furono licenziati , & con quella ri-


Ipolla fi tornarono i detti ambafoiadori al Re , la qua-
le poco gli piacque.
F ff Per
8 iS Historie Fiorentine
Per fimile modo mand due ambafciadori a Siena,
i quali fpofno la loro ambafeiata in prefnzadi circa
cinquecento cittadini Se fu leffetto, che il Re non era
venuto per torre loro la liberta , ma per mantenerla,
ma voleua con loro lega a difenfone degli itati, & che
teneflno tutti 1 Tuoi amici per amici e nimici per nimi
ci,& voleua potere mandare per le loro terre ogni qua
tifa di gente darme, hauendo derrata per danaio, fl-
uo che poteflno torti vettouaglie, e itrame che foflb-
no fuori delle terre come faceuano ne tuoi paefi, e che
lui gli difenderebbe da ogni perfna , Se di quelte col
.pregauano per parte del Re , alle quali fu loro rifpofto
con grande vnione di tutti ,
che fi doleuano grande-
mente dellafldio Se danni che il Re Se le fe genti fa-
ceuano fnza alcuna ragione, & che delle col doman*
date nulla ne voleuano fare fnza la deliberazione de
Fiorentini co quali erano collegati, e buoni fratelli, Se
che mandafl praticare Firenze , Cercorono gli am
bafeiadori difminare difcordie in Siena con dire ma-
le de Fiorentini Se n poterono,perche sepie flettono
i Sanefi coltati, per fi tornarono in campo co quefta
rifpofta ,
della quale il Re fi turb afTai quali vna
:

hora giunfno al Re queft Se quelli che tornauano da


Firenze, delle quali turbato fece minacce affai, & fubi-
to con tutte le genti venne campo preffo Siena
vno miglio, & infino alle mura faceua ogni danno che
poteua andandoui perfnalmte,edopo pochi di man
candogli le vettouaglie fi part, e venne in quello dA-
feiano Se diTorrita,e in fu le chiane. Se ftetteui alcuno
d, dipoi di primo di Maggio entr in fui terreno de
-- ; ~ . Fio-
. ,

L I S R O Q^V ARTO. Si?


Fiorentini preflo al monte S. Souino , credendolo
hauere per ilperanza datogli da Fabbiano de Bottoli
dArezzo, che era con lui Se non gli riulc,8c dopo al-
cuni di and ad accamparli allOlmo pretto a Arezzo
vno miglio Raccendo ogni danno che poteua, molto
nimicheuolmente,Se in ogni parte
E per quello inteltt in Firenze il Tuo maluagio ani
mo piu francamente Se piu vnitamente fi dili.ber fare

ogni cofa oportuna alla difel,fanza alcu no nlpiarmo,


Se per oltre alle 1 000 lance lne lold anche fra due
altre volte 1400, e molte centinaia di fanti, e tutti in-

ficine col capitano fi mandarono verlo il capo del Re,


e per difenderli Se per offendere.
Et vedendo il Re non fare alcuno frutto intorno
Arezzo le n guadare campi di grani nand intorno
3 Cattiglione, Se poi in quello di Cortona Se nulla al-
tro faceua che guadare campi di grani per modo che
,

gii paefni per motto lochiamauano il Re guada gra


ni, 8e piu volte pratic accordo col Signore di Corto-

na, Se non fi accordorono , Se per rimediami i dieci vi


mandarono in lo aiuto M. Iacopo Gianfigliazzi con
500 fanti, oltre a 200 che venhaueano madati prima.
Ma i cittadini di Cortona per lo guado delle ricol-
te diliberorono tradire il Signore, Se accordarli col Re,
Se mandarono i lui nel campo, e todo rimalno dac-
cordo , Se del di che fi douell acquidare alla terra per
pigliarla, Se auuiddelne M.Iacopo, e piu volte Io ditt
al Signore, e che vi poteua rimediare, Se mai non gli
volle credere ,
Se voleuafi tornare ad Arezzo , ma per
lettere che hebbe da Firenze di non partirli ridette
Fff 2 il perche
.. , .

"to HlSTORIE r IORENTINE


Prcic-ii
il perche d 3
o di Giugno le genti del Re saccofla-
Re iadis rollo alia citt Se fu loro aperta la porta, e medi den
lao Cor-
tona. tro dal popoo,& anche in quello punto volle M. Iaco
po che il Signore inficine con lui l rifuggilfino nella
rocca, Se non Io volle fare, Se per dopo la prefura del
la citt & della rocca fu prel lui dal conte di Troia , e
mandato al Re nel. campo, e tenuto alquati d vihnen
te legatori! terra poi mandato Perugia, Se dipoi
,

Napoli doue flette gran tempo in prigione , Se M. Ia-


copo rimale anche prigione dei conte di Troia , Se ri.-

comperoll migliaia di fiorini, le quali riebbe poi


da dieci
anche il detto mele di Maggio hauendo lunga-
mente guerreggiato inleme il Marchel di Ferrara co
M. Otto Buonterzo Signore di Parma vennono cer
ta concordia Rabboccarli inleme in lu vno prato per
pacificarli, Se infine il Marchel con Sforza da Cuti-

gnuola luo lidato vccilno il detto M.Otto in fu dee


to prato
1 cardinali ,
che erano concilio in Pila in numero
di 2 r, Se tre Patriarchi con circa 1 8o fra Arciuelcoui,
e Velcoui,8e piu di
$
oo Abati, Se dugento ottantadua
maeflri in Teologia, e tutti i mandatarij de Principi
di Chnflianit fatte tutte le debite llennit,e richie-
fle i due Papi , Se paflati tutti i termini comparire,
ad li di Giugno dierono la fntenza contro ad amen
duni ,
Se condannorongli per heretici , e fcilmatici
Se ninnici di Santa Chiefa douere edere arf, poi
d quindici l rinchiufono i Cardinali in Conclamo
pel Velcouado, Se d vendici di detto mele elef-
Libro Quarto. oh
FI C7.1+
fono per vnico,& vero Papa M. Piero di Candia car- cedi Papa
dinale di Melano frate minore,e maellro in Teologia, Al dia a*
dro V.
e vafrifimo huomo,efu nominato Papa Alefidro V.
E in detto mele di Giugno i Viniziani mandarono
di nuouo loro ambalciadori al Re Ladiflao per pacifi-
carlo co Fiorentini Se domandandolo Ce fi contenta-
ua che loro sintromettefllno farla, rilpuol,che non
era venuto per fare guerra a Fiorentini, ma per la loro
ingratitudine ,
prima lperlo da lo-
Se che andaflno
ro, Se venuti a Firenze fu loro rilpoilo,che noi n ha-

ueuamo offe lo il Re in alcuna col , ma lui haueua be-


ne grandemente offe lo noi e notri collegati , Se aliai-
tati lnza alcuna cagione, Se che noi voleuamo pace
con ogni perlna, ma non fi praticare lnza i colle-
gati Se che quando il Re folTe tornatone! l io reame
,

faremo ogni col debita per hauere pace , con quello


nandarono al Re, che gi era Perugia , e tornaual
Napoli, & vedendo n fare frutto fi tornarono Vine
gia,& il Re Ialci molte lue gti fra Perugia , Se Cor
tona,& nella Marca, e Patrimonio, e Ducato guerreg-
giare^ lui col reilo fi torn Napoli c poco honore.
In quelli tpi venne Firenze ambalciadori dal Re
Lu!gi,chera Vignone,i quali dolcemte lpofono,che
il loro Re delideraua fare lega conollri collegati ctto
ai Re Ladiilao,il quale teneua il Ilio reamedi Puglia c
molte proferte,iaqual col piacdo molto aSS.ea i o.
Se elfndo in Pil chi haueua pieno mandato da detto
Re andarono Pil due de dieci, & rollo saccordor-
no, Se di ventiltre di Giugno fi ferm lega fra Fio-
rentini ,
Sanefi ,
Se il Legato di Bologna da vna parte,
Fff 5
&
tzz H ISTO RIE F rORENTlNB
& Re Luigi dAngi dallaltra, douendo il detto Re
il

mandare di Fracia yoo lance, & 1 Fiorentini ne douea


no lidare 3 00 Ipei di detto Re , Se doueua tenere
tre galee ne notri mari,& i Fiorentini co* collegati do
ueano tenere 1 000 lance tutte contro al Re Ladiflao
con piu altri patti, Se badili! detta lega d 7 di Luglio
con grandilsima letitia.
E come il detto Re hebbe la nouella in Prouza del
la conclulone di detta lega {bito mad le dette 500

lance verl Pila ,


Se fece armare 5 galee a
Marlfia ,
Se
montouui ifo,& alivlcita di Luglio giul Liuorno,
Se con grande compagnia di cardinali e altri che gli li
feciono incontro, venne vifitare Papa Alelfandro, il

quale Io riceuette molto lietamete,& co gradi honoii,


di poi domand al Papa e a cardinali chegli concedef
dono il Reame di Giruflem,&: di Cicilia, & dopo al-
cune pratiche fu eitidiro ,
Se concedutogli in quanto
detto Reame folle vacato, ritornato Santa Chiel,
Se fecionlo Gonfaloniere di Santa Chiel , Se del mele
d' Agoto gli dierono le inlgne contro al Re Ladillao
come loro nimico , perche fauoreggiaua Papa Grego-
rio Se aoperaua ogni fua polfa contro al concilio, & n
parue loro da coronarlo perche altra volta eratato co
ronato di quello medefimo Reame da Papa Benedet-
to ,
Se lbito diliber il detto Papa Alelfandro inheme
co notri ambalciadori e de collegati dopo alcune pra
fiche che detto Re con le lue genti , Se de Fiorentini >

Se inleme con loro il legato di Bologna con le lue tut


ti nandallno verlo Roma contro al Re Ladillao ,
Se
coli feciono circa mezzo Settembre, e tutte inlieme li
'i "'-li aduna-
. ,

Libro Q_v arto. ez}


adunarono Chiufi, & auiaronfi verte) Roma
Molte ambateerie sadunarono in quello tempo
Vinegiadi molte parti, e Signori del mondo,& prima
da Papa Aleflandro, & dal Re di Francia , dal Duca di
Borgogna e di Borri, & di tutti glabri Reali di Francia,
& dal Re dInghilterra & dal vecchio Imperadore di
,

Buemia ,
e piu altri ,
e tutti gli confortauano douere
credere Papa Aleflandro, in contrario verano amba-
Papa Gregorio, & del
fciadori di Re Ladillao,che mol
to Erettamente gli pregauano in contrario, {parlando
molto contro a Franceichi, e contro a Fiorentini per
hauere fauoreggiata la creazione di Papa Aleflandro
il perche il Doge fece adunare molti cittadini , & poi
tutti i maeflri in Teologia , e Dottori che pot hauere
& in pretensa di tutti volle che foflono vdite tutte le
predette ambateerie & le loro ragioni, poi richiefe tue
ti i maeflri in Teologia ,
e Dottori teienziati che rap-
porraflno quello che fi douefl fare di ragione, i quali
tutti vnitamente rapportorono , che Papa Aleflandro
era il vero Papa &
ailui fi doueua credere , che chi &
non lo facefl farebbe heretico,e cofi fi diliber vnita-
mente pe Viniziani di fare di' 2 2 dAgofto, & man-
darono loro ambafciadori detto Papa Aleflandro a
vilitarlo come vero Papa Se Vicario di Chnflo che fu
grande accrefcimento ai Aio flato.

Non oliate che Re il Ladiflao tepefl lodio chera


fra cittadini della citt di Giara di Schiauonia co V ini
ziani, Se anche il ftruigio grande che haueano fatto al
quando and per pigliare il Reame d Vngheria, n
lui

dimeno grande tradimento vend detta citt a Vi-


Fff 4 niziani
.

32-4 H istorie Fiorentine


niziani per fiorini centomila, per la quale col la mag-
giore parte de* cittadini con le loro famiglie Ine par-
tirono Se andarono ad habitare aItroue,che fu grande
crudelt, & il Re ne fu molto biasimato.
Giouanni Buccicaldo gouernatore di Genoua pel
Re di Francia non potendo Rare in pace fece lega co
Signori di Melano per offendere Fazino Cane , e con
molta gente darme vici di Genoua Se and verl Loin
bardia, di che lgui che gli vlciti di Genoua fi pacifica-
rono con quelli dentro, & con aiuto di Fazino rientra
rono dentro , e tollngli Genoua , Se vccilno il vece
gouernatore, Se per gouernatore prelno il Marche!?
di Monferrato infieme con certi cittadini , Se Bucci-
caldo lne rimale fuori ,
Se hebbono poi molte no-
uit
Per cagione che Pila cominciaua fa mortalit ,
l

ne parti del mele dAgoito Papa Aleffandro con la

corte Se venne Prato, dipoi Pillola , Se del mele di


Gennaio nand Bologna.
Come tocco adietro le genti del Re Luigi ,
e dei
Legato , Se de Fiorentini adunate Chiuli del me-
le di Settembre nandarono Cetona , e daccordo la
prelono per Papa Alellandro,Se il limile feciono Or-
uieto, e quello medefimo feciono di Viterbo doue pre
lno vno nipote di Papa Gregorio, che vera per vica-
rio , Se coli feciono di monte Fialcone , e molte altre
terre del pael,Se prelno lido Paolo Orfini in no-
me della Chiel con 660 lace, bench per la maggior
parte lo pagalfino i Fiorentini, e parte il Legato, Se ac
cozzolh con le loro genti -
li
. .

Libro ^j a ito. $15


Il conte di Troia , che era Perugia vedendo tante
forze infieme , Se nora aggiunterai Paolo Orimi ,
Se il

conte di Tagiiacozzo, dubitando di Roma ritraile tue


te ie genti dei ReLadiiao, che erano iparte in To-
fcana in numero di piu di duemila cauaiix , Se prefta-
mente nand con elle Roma, Se atrefe ad aiiorza-
re la citt dentro con aiuto di Gianni , Se meilr Nic-
cola Colonnare moiri altriprincipali di Roma , Se
caccionne fuori molti cittadini iipetti, & afforz il

ponte San Piero contro cartello SantAgnolo, per-


che il cartellano lo teneua per Papa Aleifandro ipra-
detto
E a d primo dOttobre giunino Roma le genti
del Re Luigi Se dei Legato, e noire iopradette,& pre-
iono il borgo di San Piero Se iui alloggiarono ,
e ten-

torono di pigliare il ponte Se le fortezze di T ranlteue*


ro, Se poi di fuori tentorono dentrare nella parte mag
gioie di Roma, e nulla riuicr loro per aiihora ,
Se per
per diliberazione fatta, il Legato i torn Viterbo, Se
il nortro capitano col rerto delle genti nandarono in
campagna per guardia dei paei ,
e fare guerra Ro-
ma , le genti Franceiche i rimaino col conte di Ta-
gliacozzo , Se il Re Luigi in ih le ie galee ne venne
Pila ,
dipoi Prato per ordinare quello folle da fa-
re tempo nuouo poi in ih dette galee in and in
,

Prouenza ,
dipoi in Francia per prouedere danari
e gente ,
Primaueracomehaueua promei-
e tornare
fo, Se il Legato venne Firenze , Se hauuto praticalo

dieci nand Prato ai Papa per dare anche fauore alle

coi ordinate
&
Sz 6 Historie Fiorentine
Il Sig. M n oilro capitano Rdo in cpagna,
alatefla
bench ogni di pigliale calleiia per Papa Aieffandro,
pure fece p enGeio inheme con Paolo Olimi di piglia-
re Roma, 6c hebbono trattato con vno Lello , che era
de principali di Roma,& di grande fguito, & per tre
volte per ordine dato, Paolo venne nel borgo di S.Pie
ro , & il noilro capitano dallaltra parte , venne allato
da S. Lorenzo , e Lello douendo leuare il re-
alle mura

more dentro , per allhora non pot, perche il conte di


Troia hauendo ci fenato flaua per la terra guardia
con molta gente, & molti Romani, & per per cliglio
di Lello & de fuoi fguaci il capitano fi dilung dalla
citt dodici miglia, & per quello il conte di Troia pre
f ardire daffaltare Paolo Orfini in traileuero, e doue
credette vincere, fu vinto lui ad 3
o dOttobre, & fu
rono de foi, & de Romani prefi &c morti affai, & f-
bito Lello co fuoi fguaci leuarono romore dallaltra
parte& andaronui in fo aiuto delie genti di Paolo,
prefno tutta la citt per Papa Aleflandro & conte , il

di Troia, e fe genti con molti Romani tutti fi fuggi-


rono fuori delia citt , & Paolo alloggi ai monte alle
loro caf , e rimale la citt tutta diuozione di Papa
Aleffandro , & 1 Romani ordinarono i loro vfti vhci
gouerno della citt, & il no tiro capitano fubito ritor
no Roma c fugli fatto alcuna refiltenza dellentrare
dentro con le infegnede Fiorentini , & non volendo
lui entrami con altre infgne,gli fu conceduto, e trion
falmente entr con efi>& pofofli campo di Fiore, c
fece ogni operazione che pot falute della citt, le
foltezze delie porri anche tutte shebbono dopo alcu
Libro Qjr arto. 827
ira refillenza ,
Se di tre di Gennaio sarrend la citt
di Tiboli , Se poco poi quella dOllia , il Umile fecio-
no molti Principi di Roma, lluoiCoIonnefi, Fi-
renze ine fece grandiffima fella ,
e fuochi , Se llen-.
nillme procifloni ,
Se Melfa in Santa Mar I a del
Fiore.
Dopo la prelra detta di Roma lnrdofi in Firzc
cheI Papa voleua andare Bologna gli l mand am-
bafeiadori Pillola pervadergli di andare piu rollo
Roma per confermameli to devoniani Se per tac- ,

qui ilare tutte laltre terre della Chiela, praticonne co


cardinali e pure infine saccordarono dandare per al-
Ihora Bologna , tanto che le cole di Roma follino
piu ferme , Se il Legato di Bologna douell andare
Roma fare i bilgni della Chiel, & lllicitando an-
che molto il Legato landata Bologna, del mele me*
defimo di Gennaio il Papa part da Pilloia , e venne
Prato, e poi Bologna con tutta la corte , non oliarne
le neui, doue fu riceuuto con grandiffima fella,e mol-

ti doni, e niell nel palagio degli Anziani. /

E in quello mele Giorgio degli Ordilatfi tenne trac


tato di torre per le Farli al Legato con genre del Si-
gnore d Vrbino ,
Se non gli riulc per gente che vi fu-
rono mandate da Callrocaro : Dopo quello tutte le

cailella di Valdilamanofi ribellarono dal Legato , Se


dieronfi Giouanni Galeazzo figliuolo dAllorrede
Manfredi da Faenza allegando elfere lue di ragione, Se
per patti fatti da Atlorre lo padre col detto Legato,
per quello il Legato non and per allhora a Roma, co
me hauea promefl al Papa.
,

3x8 Historie Fiorentine


Del mele di Febbraio vennono in Firenze amba
fciadori Romani che andauano Bologna al Papa per
confortarlo al venire ad habitare in Roma , & richie-
lono la con loro man-
noftra comunit che infieme
dali! no ambafciadore confortarlo di quello mede-

fimo , andarono & non poterono impetrarlo , perche


il Legato saoper in contrario , ben promifl andarui
di corto , & per allhora manderebbe vno cardinale in
Firenze, furono molto confortati viuere in libert
diuozione, & vbidienza del Papa.
Infino del mele di Gennaio paflto venne in Firen-
ze Gabbriello Brunellefhi mandato dal ReLadillao
profferendo per fua parte volere pace co* Fiorentini
& perche non haueua alcuno mandato gli fu rifpoilo
che tmpre defiderauano pace erauamo parati
, e coli
quando rornafi con mandato , il perche lui and al
Re , e ritorn Firenze , & bench non haueffe man-
dato, pure haueua vno fluocondotto in legno di ma-
dato, fu pure vdito , & come lui parl in generale coll
fu rifpolto , noi edere contenti a fare pace , ma ficura,
& bench foffe bifgno non
conferirne co collegati
pareua da farlo f prima non intendauamo conche
,

fcurt fi faceua, il perche di nuouo and ai Re e tor- ,

n con vna lettera del Re a dieci contenente di vole-


re fare con honoreuole e ficura pace,
, ma che per veni
re prello alla conclufione parea fi douefi praticare in
Vinegia per fuoi , e noli ri ambafciadori poi a bocca
,

dille Gabbriello che credeua piu fpaccio delia co fa ma


dare n.olfri ambafciadori a Napoli, diliberofi in Firen
te di fare tutto fpere al Papa & al Legato, &a Sanefi,
&c
. .

Libro Qjr arto. 82$


Se in tanto l madafl vno (gre tamente con Gabbriel
Io Napoli infedele piu chiara la intenzione del Re,
dal Papa shebbe per diporta che non voleua l facel,
ne che Ine praticafl , i Sancii diflono fare ci che a
Fiorentini piacell, quello che torn da Napoli rappor
t trouare il Re aliai peggio dilpoilo, che non prorte-
reua Gabbriello ,
Se per allhora li ruppe ogni pratica,
perche smtel chiaro non era dilpolfo per allhora fa
re pace
Del mele di Febbraio torn in Firenze il nortro ca-
pitano delia guerra da Roma con le noilre genti, e rea
d le inlegne a Signori , Se dirtefmente auuis delle
condizioni, e flato del pael,&de fuoi pareri fu vedu-
to lietamente, e molto lodato , Se commendato
di ci che haueua fatto Se non hauendo
,

per allhora il nortro comune bil


gno di lui li torn caf con
la grazia di tutto il

popolo

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Il Fine.
%Fdt frahalita licentiam imprimendi concedimi ,
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IN FIORENZA * '

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Nella Stamperia di Giorgio Marefcotti.

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