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RILASSAMENTO GUIDATO

TESTO

Ci mettiamo in Shavasana, la posizione del cadavere, distesi supini, gambe leggermente divaricate e i piedi rilassati
che cadono verso l’esterno, le braccia lungo il corpo appena distanziate dal busto con il palmo rivolto verso l’alto, il
mento rivolto leggermente verso lo sterno. Occhi chiusi.

1. Ascoltiamo per qualche attimo la respirazione, ascoltiamo l’inspirazione e l’espirazione, da semplici


spettatori, senza intervenire, ascoltiamo il nostro respiro come se stessimo ascoltando una musica, ne
possiamo ascoltare il suono, il ritmo e l’intensità.

2. Prendiamo consapevolezza del respiro che entra e che esce dal naso, quando inspiro la pancia si solleva e
quando espiro la pancia si abbassa.

3. Prendiamo consapevolezza del nostro corpo a contatto al pavimento e ne sentiamo i punti di appoggio.
Facciamo un’inspirazione profonda ed espirando sentiamo che il nostro corpo si può appoggiare sempre un
po’ di più.

Iniziamo a portare l’attenzione al piede destro: rilassiamo le dita, la pianta, il dorso, la caviglia.
Poi saliamo, rilassiamo il polpaccio, il ginocchio, la coscia e l’anca.
Ora portiamo l’attenzione al piede sinistro: rilassiamo le dita, la pianta, il dorso, la caviglia.
Poi saliamo, rilassiamo il polpaccio, il ginocchio, tutta la coscia e l’anca sinistra.
Le nostre gambe sono completamente rilassate.

Portiamo l’attenzione alla mano destra: rilassiamo le dita, il palmo, dorso, polso.
Poi l’avambraccio, il gomito, saliamo fino alla spalla e la rilassiamo.
Portiamo l’attenzione alla mano sinistra: rilassiamo le dita, il palmo, dorso, polso.
Poi l’avambraccio, il gomito, saliamo fino alla spalla e la rilassiamo.
Le nostre braccia sono completamente rilassate.

Rilassiamo i glutei, tutta la schiena, il pube, il basso ventre, l’addome, lo stomaco. Mentre sentiamo il nostro corpo
sempre più appoggiato e sempre più rilassato.

Rilassiamo il petto e mentre lo facciamo, senza aumentarlo, torniamo ad ascoltare la respirazione: mentre inspiriamo
pensiamo all’aria che entra carica di energia, e mentre espiriamo all’aria carica di tensioni psicologiche e muscolari.
Inspirando inspiro energia e freschezza, espirando espiro tensioni, le lascio uscire, andar via.

Portiamo l’attenzione al collo, rilassiamo tutta la parte posteriore e anteriore del collo. Saliamo, rilassiamo le
mandibole, il mento, osserviamo che i denti non siano stretti, rilassiamo le labbra, il naso, le guance, gli occhi, le
orecchie, la fronte, la sommità del capo.

Tutto il nostro corpo è rilassato, lo sentiamo pesante, ma il nostro respiro è leggero, leggero come un soffio e i nostri
pensieri sono calmi e lontani.
Ci possiamo lasciar andare alla sensazione di calma e rilassamento, di pesantezza e leggerezza.

Lentamente, iniziamo a muovere i piedi, la mani, le apriamo e le chiudiamo, poi muoviamo le gambe, braccia…
Facciamo un’inspirazione profonda e mentre espiriamo dolcemente apriamo gli occhi. Aspettiamo qualche attimo e
poi ruotiamo su un fianco e ci mettiamo seduti.

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