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Intermediari finanziari

A. Bakiu
Riassunti di intermediari finanziari

Il Sistema finanziario
Un'infrastruttura il cui compito è di soddisfare i bisogni finanziari delle unità economiche
elementari. Svolge il compito di rendere effettiva la negoziazione di operazioni finanziarie e
la circolazione degli strumenti finanziari.
 regole
 strumenti
 istituzioni -> (mercati e intermediari)

Le funzioni del sistema finanziario:


 Funzione di intermediazione
Il sistema finanziaria consente di riequilibrare le posizioni finanziare dei singoli agenti
economici (impiego del surplus o finanziamento del deficit).
 Funzione monetaria
I sistemi economici moderni, essendo caratterizzati da elevati livelli di
specializzazione (divisione del lavoro), necessitano di meccanismi di scambio e di
regolamento sviluppati ed efficienti.
 Funzione di trasformazione e gestione dei rischi
Gestione del rischio mediante: attraverso i contratti a termine (rischi speculativi)
e contratti assicurativi (rischi puri)
Trasformazione del rischio: Attraverso attività di diversificazione e riduzione del
rischio, e trasformazione delle scadenze.
 Funzione di trasmissione della politica monetaria
La banca centrale agisce: sull'offerta complessiva dei mezzi di pagamento, sul volume
dei finanziamenti alle imprese, sul livello dei tassi di interesse e del cambio.

I canali di finanziamento:
 Diretto: Circuito autonomo, dall'unità in deficit ad unità in surplus.
 Indiretto: L'intermediario pone in essere 2 rapporti di finanziamento distinti e
separati. I bilanci finali non risultino tra loro direttamente collegati, e le eventuali
inadempienze si riflettano sull'economia dell'intermediario creditizio.

Mercato finanziario:
 può essere mercato a negoziazione diretta/creditizi, mercati aperti/mobiliari, in base
agli strumenti negoziati
 può essere bilaterale o in proprio/delegata in base alla modalità di negoziazione
 può essere indiretto o diretto in base al circuito finanziario

Strumenti finanziari: contratti che hanno per oggetto una prestazione finanziaria tra
creditore e debitore, strumenti rappresentativi di credit e debiti.
Una classificazione secondo la natura degli scambi:
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Contratti di Contrati di Contratti Contratti derivati


indebitamento partecipazione assicurativi
i normali prestiti, i diritti relativi al dietro un I derivati
prestiti sindacati, i conferimento di pagamento di un sono contratti
prestiti quote di capitale premio, finanziari il cui
obbligazionari. d'impresa l'assicuratore valore appunto
assuma un onere deriva da quello di
finanziario al un bene (titoli,
verificarsi di un dato indici, materie prime
evento futuro ed o altro) chiamato
incerto sottostante

La funzione di intermediazione
Trasferimento di risorse tra agenti economici in surplus a agenti economici in deficit.

Operatori in surplus: presentano un risparmio superiore all'investimento, (accumulano


attività finanziarie), invece gli operatori in deficit presentano un risparmio inferiore
all'investimento, ovvero la cui spesa risulta superiore al loro reddito complessivo,
(accumulano passività finanziarie).

Il bilancio degli operatori: lo SP di un agente economico


Attività Passività e Netto
Attività finanziarie: Moneta, crediti, titoli, Passività finanziarie: Debiti
quote di capitale d'impresa
Attività reali: terreni, abitazioni, macchinar, Patrimonio Netto: Ricchezza totale netta
scorte materie prime prodotte

Il saldo = la differenza nei flussi

La moneta e ruolo della moneta: strumento di regolamento degli scambi


Evoluzione della moneta: passaggio da una economia di autoconsumo ad un'economia di
scambio: moneta merce, moneta segno, moneta legale, moneta bancaria, moneta
elettronica, passaggio dalla moneta merce alla moneta segno, dalla funzione di deposito alla
funzione di prestito.

Il sistema dei pagamenti è composto:


 soggetti che emettono moneta utilizzabile negli scambi (banca centrale, banche
commerciali)
 mezzi di scambio e dagli strumenti di pagamento sia cartacei che elettronici
 operatori che gestiscono reti e procedure tecniche per la trasmissione e la gestione
delle informazioni di pagamento e per il regolamento dei pagamenti interbancari
 dalle norme che definiscono i diritti e i doveri delle parti coinvolte nelle operazioni di
pagamento
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Soggetta Mezzo di Genere Strumenti Procedure
produttore scambio monetario
Eurosistema Moneta  Banconote  Banconote Movimentazione
Banca d'Italia legale  Moneta  Vaglia diretta dei conti di
metallica cambiario gestione
 Depositi  Moneta
liberi e metallica
vincolati
con
istituzioni
creditizie
controparti
Banche Moneta  Deposito  Assegno  Bonifici
fiduciaria in c/c bancario  Giroconti
 Moneta  Assegno  Ordini
elettronica circolare automatici
 Carte di di
pagamento pagamento-
incasso
Poste Moneta Conto corrente  Assegno di  Versamento
italiane fiduciaria postale c/c in c/c
 Vaglia  Postagiro
postale
Istituti di Moneta Moneta Carte di Applicativi di invio
moneta digitale elettronica pagamento ed esecuzioni
elettronica ordini di
pagamento

Quali sono gli strumenti di pagamento:


 Assegno bancario
Con l'assegno il cliente dà ordine alla banca di pagare una somma di denaro, a terzi o
a sé stesso. Pagabile dietro semplice presentazione, a vista. La banca è tenuta al
pagamento solo in presenza di fondi disponibili sul conto bancario
 Assegno circolare
È un titolo di credito all'ordine emesso da un istituto di credito autorizzato che si
impegna a pagare a vista una determinata somma all'ordine del beneficiario indicato
nel documento. Il richiedente deve precostituire la copertura dell'importo
dell'assegno circolare, al momento della sua emissione.
 Cambiale: titoli di credito all'ordine ed esecutivi.
La tratta: ordine dato da una parte (traente) ad una seconda parte (trattario) di
pagare una definita somma di denaro a vista o ad una scadenza futura. Il trattario
diviene giuridicamente obbligato al pagamento dell'effetto nel momento in cui
appone la propria firma di accettazione sul fronte della cambiale.
Il pagherò cambiario: promessa di pagamento fatta dall'emittente (obbligato
principale) a favore di un beneficiario.
 Carte di pagamento:
di credito,
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Documento utilizzato per l'acquisto di beni o servizi presso esercizi convenzionali
senza esborso di moneta ma con apposizione di una firma su un documento di
vendita. (carte bancarie)
Carta che permette al titolare di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso
qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di
prelevare contante (tramite ATM) con addebito posticipato.
Il titolare della carta, a seconda del contratto e del tipo di carta di credito, pagherà in
un'unica soluzione oppure ogni mese con addebito sul conto corrente, oppure a rate
e interessi.
di debito,
Consentono al detentore di effettuare una serie di operazioni attraverso il
collegamento con un terminale elettronico. A differenza della carta di credito, l'uso
della carta di debito comporta l'addebito, pressoché in tempo reale, del c/c bancario
di riferimento.
prepagate
Tessera utilizzata per acquisti sia attraverso la rete internet sia presso la rete
commerciale tradizionale.

Procedure di pagamento:
Il bonifico
Tramite il bonifico, l'impresa ordinante richiede alla banca di disporre il trasferimento di
fondi verso il beneficiario, addebitando di norma il proprio cono corrente.
Le caratteristiche del bonifico sono:
o oneri ridotti
o certezza
o assenza di rischi (l'ordine è perfezionato solo se è verificata la disponibilità sul conto).
o rapidità

Procedure di pagamento:
Disposizioni di incasso
Sono servizi di incasso:
 procedure ri.ba (ricevute bancarie): ordine di incasso disposto dal creditore alla
propria banca che, a sua volta, lo trasmette alla banca del debitore. Quest'ultima
provvede a inviare un avviso di pagamento al debitore ed a rilevare l'incasso
 procedure r.i.d: (rapporti interbancari diretti) e r.i.d. utenze: ordine di incasso di
crediti che presuppone una pre-autorizzazione all'addebito in conto da parte del
debitore. Consentono l'incasso via rete di pagamenti ricorrenti, con addebito in conto
per il debitore.
 procedure freccia e m.a.v (incassi mediante avviso): utilizzano bollettini bancari per
pagamenti in contanti o con addebito.

I mercati finanziari: definizione


Complesso di scambi aventi oggetto strumenti finanziari
Luoghi fisici: dove operatori specializzati rendono agevole l'incontro tra domanda e offerta.
Circuiti telematici: in cui confluiscono ordini di acquisto e di vendita.
Profili di classificazione:
Natura degli strumenti Localizzazione/dimensione Momento degli scambi
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negoziati geografica
 Mercati a  Mercati  Mercati primari
negoziazione nazionali/domestici  mercati secondari
diretta/creditizi  Mercati
 Mercato internazionali
aperti/mobiliari
Durata degli strumenti Tempistica di regolamento Taglio delle transazioni
negoziati delle transazioni
 Mercati monetari  Mercati a pronti Mercati al dettaglio (retail)
 Mercati dei capitali  Mercati a termine
(derivatives market)
Presenza di una specifica Procedure di negoziazione e Strumenti negoziati
regolamentazione pricing
 Mercati  Mercati a ricerca  Mercato
regolamentati autonoma obbligazionario
 Mercati non  Mercati dei broker  Mercato azionario
regolamentati  Mercati dei  Mercato dei cambi
dealer/market maker  Mercato degli
 Mercati ad asta strumenti derivati
Assetto istituzionale
 Mercati pubblici
 Mercati privati

L'efficienza dei mercati


 tecnico-operativa
si riferisce alle modalità di funzionamento
 informativa
si riferisce alla natura ed al grado di diffusione delle informazioni ed alla tempestività
con cui le stesse sono incorporate nei prezzi
 valutativa
si riferisce alla capacità dei prezzi di esprimere il valore "fondamentale"
dell'emittente.

Il mercato azionario: aspetti generali


Mercato dedicato alla quotazione e alla negoziazione delle azioni, incorporamento
tra poteri amministrativi per che gli azionisti attraverso il voto nelle assemblee decidono gli
indirizzi fondamentali della società, e diritti patrimoniali; gli azionisti partecipano ai risultati
della società, attraverso i dividendi e l'aumento di valore delle azioni.

Borsa italiana s.p.a e il mercato azionario in Italia


Borsa Italiana è la società di gestione che svolge le attività di gestione e
organizzazione de mercati regolamentati (azionari e non). Le sue funzioni si integrano con
quelle di CONSOB che si occupa di:
 regolamentazione
 autorizzazione
 vigilanza e controllo
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Il processo di quotazione:
 Fase preparatoria
 Fase IPO (allocazione delle azioni agli investitori e inizio delle negoziazioni)
Mercati quote driven: Gli intermediari fanno mercato, cioè quotano denaro/lettera i prezzi a
cui acquistano/vendono titoli.
Mercati order driven: Gli intermediari aderenti al mercato immettono gli ordini.

MIFID:
Markets in Financial Instruments Directive, in vigore dal 2007 in Italia, con lo scopo di
favorire la creazione di mercati integrati ed efficienti.
Le leve utilizzate sono:
 competizione tra mercati e intermediari
 concorrenza tra mercati e altri sistemi di scambio
 abolizione dell'obbligo di concentrazione degli scambi

La banca Centrale
 istituzione incaricato dello svolgimento della politica monetaria
 controllo dell'offerta di moneta e nel controllo dei tassi di interesse
 compito di gestione delle riserve ufficiali e di intervenire nel mercato dei cambi
 promuovere la stabilità e l'efficienza del sistema dei pagamenti

Obiettivi della politica monetaria:


 stabilità dei prezzi
 sviluppo economico
 tasso di occupazione
 stabilità dei cambi
 stabilità dei mercati finanziari

Banca Centrale Europea:


 Nasce con l'introduzione della moneta unica europea
 Fa parte di SEBC, Sistema Europeo di Banche Centrali
 L'Eurosistema è l'organismo ristretto alle BC di UE che adottano l'euro, è la sede delle
responsabilità di politica monetaria con principale compito quello di definire e
attuare la politica monetaria dell'area euro.

Gli organi decisionali della BCE:


 Il Consiglio direttivo: organo primario della definizione degli indirizzi di politica
monetaria della BCE
 Comitato esecutivo: organo della BCE cui spetta l'implementazione e l'esecuzione
della politica monetaria dell'Eurosistema.
 Consiglio generale: costituito da presidente e vicepresidente della BCE e dai
governatori delle banche centrali di tutti i paesi della U, e ha funzioni consultive e
raccolta di informazioni statistiche.
Gli aggregati monetari
La BCE fa riferimento a 3 aggregati monetari che includono diversi tipi di passività delle
Istituzioni Finanziarie Monetarie (IFM).
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M1: moneta legale + depositi in conto corrente

M2: M1 + depositi con scadenza a 2 anni

M3: M2 + titoli di mercato monetario, fondi comuni monetari e obbligazioni a 2 anni

Operazioni di politica monetaria dell'Eurosistema:


 in mercato aperto: sono effettuate attraverso procedure d'asta ovvero su base
bilaterale
acquisti e vendite di titoli di stato da parte ella BC, con lo scopo di fornire fondi
liquidi alle controparti
 operazioni di rifinanziamento marginale: a fronte di attività finanziarie
quantitativamente corrispondenti depositate a garanzia presso la BCN con durata
overnight
 deposito di riserve: le banche possono decidere di depositare una parte delle proprie
riserve liquide presso la BCE su queste ricavano un tasso d'interesse inferiore a quello
sulle operazioni di rifinanziamento
 Le operazioni di rifinanziamento principale: acquisti temporanei di attività idonee da
parte della BCE con patto di rivendita
 Operazioni di fine-tuning: non standardizzate nella scadenza o nella forma
 Operazioni strutturali: emissione di certificati di debito, operazioni temporanee e
definitive condotte attraverso procedure bilaterali
 Le operazioni su iniziativa delle controparti: operazioni di rifinanziamento e di
deposito (overnight) sono tassi ufficiali stabiliti dal BCE e uniformi in tutta l'area euro.
Le condizioni di tasso definiscono i livelli di tasso minimo e di tasso massimo entro
cui si colloca il tasso delle operazioni overnight sul mercato interbancario e il tasso
medio delle operazioni di rifinanziamento principale.

La vigilanza del sistema finanziario


Il sistema finanziario è uno dei settori dell'economia più regolamentato e oggetto di
politiche di vigilanza di controllo.
La sua regolamentazione ha 3 finalità principali:
1. assicurare la stabilità degli intermediari finanziari: l'asimmetria informativa può
alimentare crisi di sfiducia sulla solvibilità degli intermediari finanziaria e generare
panico finanziario; la stabilità è perseguita con strumenti come i limiti all'entrata,
l'informazione, il controllo dei rischi, assicurazione dei depositi.
2. aumentare le informazioni a disposizione degli investitori: l'asimmetria informativa
con i suoi problemi di azzardo morale e selezione avversa riduce l'efficienza dei
circuiti di finanziamento; e quindi necessario aumentare l'informazione per gli
investitori/creditori.
3. migliorare l'efficacia della politica monetaria: al fine di garantire la stabilità del
sistema dei pagamenti

L'Unione Bancaria Europea:


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Con la crisi finanziaria, è stato istituito un nuovo organismo di vigilanza
macroprudenziale European Systemic Risk Board incaricato di identificare tempestivamente
vulnerabilità e rischi per al stabilità finanziaria e di raccomandare politiche per contenerli.

Sono state istituite 3 autorità di controllo, con funzioni di coordinamento delle politiche di
vigilanza nazionale, distinte per mercati:
 European Banking Authority EBA per il settore bancario
 European Securities and Markets Authority ESMA per il settore mobiliare
 European Insurance and Occupatiional Pensions Authority EIOPA per il settore
assicurativo e previdenziale.

Organi di Vigilanza in Italia


Banca d'Italia concorre alle decisioni della politica
monetaria (nell'ambito dell'Eurosistema) e
ne cura l'attuazione sul territorio italiano
CONSOB (Commissione Nazionale per le svolge le funzioni rilevanti per la tutela del
Società e la Borsa) risparmio negli aspetti di correttezza e
trasparenza, con riferimento a strumenti ed
emittenti, intermediari finanziari e mercati
IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle vigila sulle imprese di assicurazione ai fini
assicurazioni) della sana e prudente gestione e della
tutela della stabilità
COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fonti vigila sulla funzionalità del sistema dei fondi
Pensione) pensione, a tutela del risparmio destinato
alla previdenza complementare. Verifica la
corretta e trasparente amministrazione e
gestione dei fondi pensione.
AGCM (Autorità Garante della Concorrenza vigila sulle intese restrittive della
e del Mercato) concorrenza, sugli abusi di posizione
dominante e sulle operazioni di
concentrazione

La vigilanza sulle banche


 vigilanza strutturale
ha come campo d'intervento la struttura del mercato: contenuto dell'attività bancaria
e soggetti che possono costituire una nuova azienda bancaria.
Strumenti di interventi sono:
- autorizzazione per l'attività bancaria
- controllo delle operazioni di fusione/acquisizione
- riserva di attività
- requisiti degli azionisti
- controllo societario
 vigilanza prudenziale
criteri di gestione finalizzati al controllo e alla destinazione dei rischi e riguardano la
modalità di operare nel mercato

Strumenti di intervento:
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- coefficienti di bilancio
- adeguatezza organizzativa
- sistema di controllo interni
 vigilanza informativa
strumenti di comunicazione e informazione che possono ridurre le asimmetrie
informative nel settore bancario
Strumenti di intervento:
- regole contabili standard
- norme sulla trasparenza delle condizioni contrattuali
- obblighi di informativa al mercato
 vigilanza protettiva
Finalità è di gestire le situazioni di crisi degli Intermediari
Strumenti di intervento:
- ex ant (preventivi): flussi di documentazione statistica, situazioni di illiquidità
superabili con rifinanziamenti, provvedimenti di "amministrazione straordinaria"
- ex post: gestione delle crisi con interventi dei fondi di garanzia

L'accordo di Basilea sull'adeguatezza patrimoniale delle banche


Il Comitato di Basilea è l'organismo attraverso il quale le autorità di vigilanza bancaria
dei paesi del gruppo dei 10 concordano principi comuni per l'esercizio della funzione di
controllo sulle banche.
Il Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea II) rappresenta l'evoluzione della normativa
promulgata dal Basilea I, concernente l'adeguatezza patrimoniale delle banche.

L'accordo di Basilea I
Prevede il rispetto di requisiti minimi di capitale a copertura dei rischi di credito e di
mercato assunti da ciascuna banca.

capitaledi vigilanza
attività ponderate per il rischio di credito( peso di rischio∗esposizione dell ' operazione)+(Rischio mercato∗12

Exposure * Risk Weight * 8% = Capital requirement

I limiti di Basilea I:
 standardizzazione dei coefficienti di rischio
 mancata considerazione di: durata dei rischi, effetto diversificazione, rischi operativi.

Basilea 2:
1. Primo pilastro: Requisiti patrimoniali minimi:
- Definizione degli elementi costitutivi del capitale
- Misurazione del rischio di credito
- Misurazione dei rischi di mercato
- misurazione del rischio operativo (nuova tipologia di rischio)
2. Secondo pilastro: Processo di controllo prudenziale
- Adeguatezza dei presidi organizzativi finalizzati alla verifica della coerenza fra rischi
assunti e risorse disponibili
Principio 1: Le banche devono disporre di adeguate procedure interne al fine di
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valutare il grado di patrimonializzazione in rapporto al loro profilo di rischio
Principio 2: Le autorità di vigilanza devono verificare periodicamente l'adeguatezza
patrimoniale delle banche in rapporto al loro profilo di rischio, e la capacità delle
stesse banche di valutare correttamente il loro fabbisogno di capitale.
Principio 3: Le autorità di vigilanza devono essere in grado di imporre, se necessario
un livello di capitalizzazione superiore a quello minimo.
Principio 4: Le autorità di vigilanza devono intervenire preventivamente al fine di
evitare che il patrimonio di una banca scena al di sotto del livello minimo consentito.
3. Terzo pilastro: Disciplina di mercato
- Definizione dei requisiti di trasparenza informativa finalizzati alla comunicazione al
mercato di elementi inerenti all’adeguatezza patrimoniale.
Lo Scopo è quello di integrare i requisiti minimi di capitale ed il processo di controllo
prudenziale, incoraggiando la disciplina del mercato.

Da BASILEA 2 -> BASILEA 3

La nuova fase di riforma di Basilea 2 prevede diverse aree di intervento:


 rafforzamento della vigilanza prudenziale
 miglioramento della trasparenza e valutazione degli strumenti finanziari
 rafforzamento delle cooperazioni tra le diverse autorità di vigilanza e tra le banche
centrali

Basilea 3: i principali aspetti che caratterizzano la riforma sono


1. La modifica della composizione del patrimonio delle banche. Le nuove
proposte del Comitato di Basilea mirano a migliorare la qualità del
patrimonio, la cui parte principale dovrebbe essere composta da common
equity (ovvero azioni ordinarie e utili non distribuiti)
2. Misure volte ad attenuare la pro ciclicità delle regole di vigilanza. Col termine
prociclicità si intende l'alternanza del ciclo economico tra fasi positive e
negative. l'obiettivo delle nuove regole è quello di attenuarle, con la creazione
di "cuscinetti" di capitale anticiclici da tenere in aggiunta ai requisiti minimi.
3. Introduzione di limiti nel rapporto di leva (leverage ratio), calcolato su un
algoritmo predefinito e alimentato da dati contabili. Tale introduzione
contribuirà ad evitare livelli di indebitamento delle banche non compatibili
con quelli di sistema. L'indicatore di leverage (capitale attivo/core capital)
verrà monitorato rispetto ad un livello minimo.
4. Introduzione di 2 requisiti regolamentari per la gestione del rischio di
liquidità. Il primo è volto a ridurre il rischio di raccolta nel breve periodo, il
secondo nel lungo periodo.
5. Innalzamento del Requisito Patrimoniale Minimo per assicurare che le banche
siano in grado di resistere a situazioni di stress come quelle sperimentale
durante l'ultima crisi.

Standard di liquidità qualitativi Standard di liquidata quantitativi


 Necessità di definire strategie e  Rafforzare la capacità di tenuta
processi per la gestione del delle banche di fronte a
rischio di liquidità e in potenziali turbative a breve
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particolare per la sorveglianza nell’accesso al finanziamento e
della posizione finanziaria netta per gestire squilibri di liquidità
della banca. Il sistema dei strutturali di più lungo periodo e
controlli interni sul rischio di nei loro bilanci.
liquidità

Il Liquidity Coverage Ratio, il rapporto rappresenta una misura della capacità delle singole
banche di "sopravvivere" in condizioni di stress acuto in un breve arco di tempo.

L'introduzione di Net Stable Funding Ratio deriva dall'esigenza di garantire una struttura
equilibrata tra poste attive e passive di bilancio fino all'orizzonte temporale annuale
evitando il cd. "effetto precipizio" dopo il mese che si sarebbe venuto a creare mantenendo
solo la regola di breve termine.

La banca:
La banca è l'impresa autorizzata all'esercizio dell'attività bancaria.
 nell'esercizio congiunto del credito e della raccolta del risparmio presso il pubblico
 in ogni attività finanziaria (leasing, consulenza alle imprese, custodia e
amministrazione di valori mobiliari)
 in attività connesse e strumentali (produzione di servizi informatici per proprio uso)

L'estensione operativa effettiva di una banca costituisce una scelta discrezionale del
management. L'esercizio congiunto del credito e della raccolta del risparmio è necessario e
sufficiente per ottenere la qualifica di banca.
La congiunzione dell'esercizio del credito e della raccolta presso il pubblico separa
nettamente le banche da altri intermediari finanziari (società di leasing, di factoring)
sprovvisti di un'autonoma capacità di provvista presso gli operatori finali.

Evoluzione dell'ordinamento bancario:


a) Legge bancaria del 1936: specializzazione funzionale e temporale
b) Prima direttiva bancaria: carattere d'impresa dell'attività bancaria e libertà di
stabilimento in Europa delle banche
c) Seconda direttiva bancaria: principio di mutuo riconoscimento delle autorizzazioni e
delle competenze di vigilanza dello stato di origine.
d) D.P.R: rimosso il blocco alla costituzione di nuove banche
e) Legge di 30 luglio 1990: trasformazione delle banche pubbliche in S.p.A
f) Decreto legislativo n.481/92: superamento della distinzione tra aziende di credito
ordinario e Istituti di Credito Speciale
g) Testo Unico Bancario: despecializzazione funzionale e temporale

Secondo il T.U.B:
attività ammesse al mutuo riconoscimento
 raccolta
 operazioni di prestito
 leasing finanziari
 servizi di pagamento
 operazioni per proprio conto o er conto della clientela in valori mobiliari
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 consulenza alle imprese

Chi sono le autorità creditizie:


 CICR (Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio)
 Ministero dell'Economia e delle Finanze
 Banca d'italia

Secondo T.U.B, le banche:


 nozione di attività bancaria e raccolta del risparmio
 possibilità di emettere obbligazioni
 partecipazioni al capitale delle banche, nozione di controllo, requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza
 Banche cooperative: popolari e bcc

Secondo T.U.B, la vigilanza:


 Vigilanza: informativa, regolamentare, ispettiva

Secondo T.U.B, la disciplina della crisi:


 amministrazione straordinaria
 provvedimenti straordinari
 sistemi di garanzia dei depositanti

Secondo T.U.B, Istituti di moneta elettronica:


 "moneta elettronica", un valore monetario rappresentato da un credito nei confronti
dell'emittente che sai memorizzato su un dispositivo elettronico, emesso previa
ricezione di fondi di valore non inferiore al valore monetario emesso e accettato
come mezzo di pagamento da soggetti diversi dall'emittente.

Secondo T.U.B, altri controlli:


 La Banca d'Italia può richiedere a chi emette od offre strumenti finanziari
segnalazioni periodiche, dati e informazioni a carattere consuntivo riguardanti gli
strumenti finanziari emessi od offerti in Italia, ovvero all'estero da soggetti italiani, al
fine di acquisire elementi conoscitivi sull'evoluzione dei prodotti e dei mercati
finanziari.

T.U.F D.Lgs 1998


 Disciplina dei mercati degli strumenti finanziari: principali modifiche
 Le società mercato regolamento (operatori e strumenti finanziari, tipologia di
contratti, prezzi, obblighi emittenti) e autorizzazione
 Servizi di investimento
 Imprese di investimento
 Gestione collettiva: SGR e SICAV
 Autorizzazione esercizio gestione collettiva

Il T.U.F e novità di MIFID:


 Contengono alcune norme di portata generale, come ad es.: le definizioni di "servizi e
attività d'investimento", strumenti finanziari, servizi accessori.
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 Consulenza in materia di investimenti: prestazione di raccomandazioni
personalizzate a un cliente, dietro sua richiesta o per iniziativa del prestatore del
servizio, riguardo a una o più operazioni relative ad un determinato strumento
finanziario. La raccomandazione è personalizzata quando è presentata come adatta
per il cliente o è basata sulla considerazione delle caratteristiche del cliente.
 Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione: gestione di sistemi multilaterali che
consentono l'incontro, al loro interno ed in base a regole non discrezionali, di
interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in
modo da dare luogo a contratti.
 Consulenti finanziari: persone fisiche in possesso dei requisiti di professionalità,
onorabilità, indipendenza e patrimoniali stabiliti con regolamento adatto dal
ministero dell'economia e delle Finanze.

L'attività di raccolta
 Raccolta bancaria: acquisizione delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo e da
qualsiasi fonte
 Politica della raccolta: gestione del passivo
 Politiche di raccolta al dettaglio: rivolte ad una cerchia molto numerosa e
indifferenziata di clienti che compiono operazioni di importo unitario modesto e
utilizzano intensamente i servizi offerti
 Politiche d raccolta all'ingrosso: operazioni di importo unitario elevato effettuate per
lo più in contro partita di altre banche, imprese e operatori istituzionali

Obiettivi della politica della raccolta:


 Crescita della raccolta (obiettivo quantitativo): coerente con l'obiettivo della
massimizzazione del valore dell'impresa, la banca si propone di crescere almeno in
linea con lo sviluppo del mercato, per mantenere se non latro costante la sua quota
di mercato: crescita quantitativa; controllo dei costi.
 Composizione della raccolta (obiettivo qualitativo): coerentemente con il costo
medio programmato della raccolta, con il grado di trasformazione delle scadenze, e
con il rischio di tasso che si è disposto ad assumersi nel periodo considerato.
 Stabilizzazione della raccolta: minimizzazione degli scostamenti del suo andamento
rispetto agli obiettivi programmati. Trade-off costo-stabilità delle forme tecniche di
raccolta.
 Mantenimento della fiducia nella menta bancaria
 Creazione di rapporti duraturi con la clientela

Raccolta all'ingresso:
Le politiche di raccolta all'ingrosso sono rappresentate da operazioni di importo
unitario elevato effettuate per lo più in contro partita di altre banche, imprese e operatori
istituzionali.
Per far ciò è necessario:
 Aver raggiunto una dimensione sufficientemente elevata
 Disporre di un expertise e di una reputazione idonee all'accesso ai mercati monetari
nazionali e internazionali
 Operare in contropartita di operatori istituzionali e grandi imprese
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Raccolta al dettaglio
Le politiche di raccolta al dettaglio sono rivolte ad una cerchia molto numerosa e
indifferenziata ai clienti che compiono operazioni di importo unitario modesto e utilizzano
intensamente i servizi offerti.
Gli strumenti classici della politica di raccolta al dettaglio sono:
 le politica di prodotti-servizi
 la politica di pricing dei prodotti e servizi
rendere più netta la distinzione tra depositi moneta e depositi tempo
offrire alla clientela un'ampia gamma di scelte
segmentazione del mercato e discriminazione del tasso sui depositi
 la politica di distribuzione dei prodotti e servizi
la scelta e il mix dei canali di vendita dei prodotti e dei servizi offerti alla clientela
perseguono l'obiettivo di soddisfare le diverse esigenze della clientela e minimizzare i
complessivi costi di investimento e gestione della rete
 la pubblicità e la politica promozionale

La raccolta delle banche: Profili di classificazione

Grado di personalizzazione
 Raccolta di tipo personalizzato
c/c passivi
depositi a risparmio
certificati di deposito
 Raccolta basata su strumenti di mercato
obbligazioni bancarie

Funzioni svolte
 Depositi moneta
c/c passivi
 Depositi tempo
depositi a risparmio
certificati di deposito

Fattore tempo
 Raccolta a vista
c/c passivi
 Raccolta a tempo
a breve: certificati di deposito
a M/L termine: depositi a risparmio, certificati di deposito, obbligazioni bancarie

Natura del rapporto


 Raccolta diretta
c/c passivi
Intermediari finanziari
A. Bakiu
depositi a risparmio
certificati di deposito
 Raccolta indiretta
servizi di gestione del risparmio

Il conto corrente di corrispondenza


Si chiamano conti correnti di corrispondenza quei conti che vengono accreditati non
soltanto delle somme versate dal correntista, ma di tutte le altre che la banca incassa
per conto suo per vendita di titoli, interessi su titoli che il cliente ha depositato in custodia,
ecc.
Uno strumento a " vista"
Il conto corrente di corrispondenza è un contrato misto, caratterizzato da 2 elementi:
 il deposito monetario
 il mandato
Funzione economica:
 funzione di servizio
 funzione di investimento

c/c passivi (creditori) c/c attivi (debitori)


il c/c di corrispondenza rappresenta il c/c di corrispondenza può svolgere anche
tipicamente uno strumento di raccolta e una funzione di impiego, presentando un
come tale, presenta un saldo a credito del saldo a debito del cliente (credito per la
cliente (debito per la banca) banca). Ciò può avvenire per effetto di:
concessone di credito accordate dalla banca
o per temporanei sconfinamenti su di un
c/c normalmente passivo (comodo di cassa)

La banca deve inviare periodicamente a cliente 2 documenti:


 estratto conto: riepilogativo delle operazioni compiute in ordine cronologico di data
di effettuazione
 conto scalare o staffa: riepilogativo delle operazioni compiute, ordinate in base alla
rispettiva data di valuta
Poi il cliente deve inoltrare alla banca il suo benestare.

Depositi a risparmio
Il deposito a risparmio è un contrato con cui una banca si impegna a ricevere e
custodire le somme versate dal cliente, obbligandosi a restituirle alla scadenza convenuta o a
richiesta del depositante
Svolgono una funzione di investimento (deposito tempo): sono destinati, per loro
natura, ad accogliere il risparmio famigliare sottratto durevolmente al consumo.
I deposti a risparmio sono uno strumento ormai maturo della raccolta bancaria, della
quale costituiscono una frazione sempre più ridotta.

Si distinguono in:
 deposito a risparmio liberi (scadenza a vista): le somme versate possono essere
prelevate in qualsiasi istante
Intermediari finanziari
A. Bakiu
 depositi a risparmio vincolati (scadenza a tempo) le somme versate non possono
essere prelevate prima di un termine convenuto (da 3 mesi a 5 anni) e godono una
remunerazione superiore

I certificati di deposito
I certificati di deposito sono titoli di credito negoziabili rappresentativi di depositi
bancari a scadenza vincolata
 importo: >500 euro
 durata: 3-60 mesi
 remunerazione predefinita o variabile, periodica o zero
 emissione: su richiesta o in serie
 circolazione: mercato secondario poco sviluppato
 rimborso anticipato anche se prima vietato

I pronti contro termine passivi


con questa operazione una banca vende a pronti una determinata quantità di titoli e
contemporaneamente si impegna a riacquistare, al temine convenuto e dalla medesima
controparte, un pari quantitativo di titoli della stessa specie ad un prezzo prestabilito.
 remunerazione: differenza tra P a termine e P a pronti

la raccolta in titoli
implica il ricorso delle banche al mercato mobiliare attraverso l'emissione di prestiti
obbligazionari, prestiti subordinati e titoli rappresentativi del capitale proprio.

*vedi l'esercizio della classe

Gli impieghi
La classificazione dei prestiti

Categorie di Forme tecniche Scadenza Valuta


aziende
beneficiarie
 residenti e  prestiti per  a breve  prestiti in
non cassa: apertura  a valuta
residenti di credito, medio/lungo domestica
 alla sconto, termine  prestiti in
produzione anticipazione valuta
ed al  prestiti di estera
consumo firma: avvallo a
accettazione
(crediti
cambiairi),
fideiussione =
un negozio
giuridico con il
quale un
soggetto,
Intermediari finanziari
A. Bakiu
chiamato
fideiussore,
garantisce
un'obbligazione
altrui (crediti
non cambiari)

La politica dei prestiti


La politica dei prestiti può essere definita come il complesso di scelte inerenti la
dimensione assoluta e relativa del portafoglio, la sua composizione qualitativa ed i criteri che
stanno alla base del processo di valutazione e selezione dei crediti.
Dimensione -> Composizione -> Qualità

Il volume dei prestiti


Obiettivo normale delle banche è quello di raggiungere volumi di impieghi in prestiti
sempre più elevati:
 parte dell'attivo più remunerativa
 canale primario per instaurare relazioni di clientela solide e durevoli
 contributo allo sviluppo dimensionale

La composizione del portafoglio prestiti


Obiettivo primario della banca consiste nel massimizzare il grado di diversificazione
del portafoglio prestiti, in modo da controllarne il rischio economico (probabilità di perdite)
e finanziario (influsso sulla liquidità della banca).
 ambiti geografico-territoriali
 scadenze o durate medie
 forme tecniche e clausole contrattuali
 settori di appartenenza della clientela
 valute del prestito

La qualità dei prestiti:

Crediti performing
Crediti deteriorati non performing
Scaduti/Sconfinati da oltre 99 gg
Inadempienze probabili
Crediti in sofferenza
Abolita

La qualità de prestiti:
Si definiscono sofferenze il complesso delle esposizioni per cassa e fuori bilancio nei
confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili,
indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca.
Sono considerate inadempienze probabili (unlikely to pay) le esposizioni creditizie per
le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle
garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue
obbligazioni creditizie.
Intermediari finanziari
A. Bakiu
Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono esposizioni, diverse da quelle
classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che sono scadute e/o sconfinanti
da oltre 90 gg e superano una prefissata soglia di materialità.

Viene introdotta la nuova categoria di crediti forborne, vale a dire di crediti oggetto di
concessioni da parte della banca. Le misure di forbearnce costituiscono delle modifiche alle
originarie condizioni contrattuali della linea di credito che la banca concede all'impresa
cliente.
Tali misure di forbearance possono riguardare clienti performing in difficoltà finanziaria
oppure clienti classificati in stato di deterioramento.

La qualità del portafoglio dipende oltre che dalla sua composizione interna, dalla capacità
dell'intermediario di gestire il rischio di credito associato alle singole operazioni:
 valutazione del merito creditizio
 analisi andamentale del merito creditizio

Gestione del contenzioso: il Bad Banking


 esternalizzazione delle procedure di recupero
 nasce come singola fase di articolati pianti di risanamento
 Bad bank: intermediario (intero o esterno al gruppo) cui cedere su base continuativa
e sistematica a titolo oneroso e pro-soluto crediti di dubbio realizzo
 Finalità: provvedere al recupero in misura maggiore e con tempi minori rispetto a
quanto accadrebbe in caso di mancato trasferimento

Le fasi del processo di affidamento:


a) Fabbisogno dell'impresa di fonti esterne
b) Richiesta di fido alla banca
c) Analisi della banca per la concessione del FIDO
d) Delibera di FIDO con la scelta del mix di Forme Tecniche
FIDO: Il fido bancario o affidamento rappresenta l’ammontare massimo del credito
messo a disposizione del cliente da un intermediario (in genere una banca o una
società finanziaria). Il fido consiste dunque nell’apertura di una linea di credito in
favore di un privato o di una impresa.
e) Per ciascuna forma tecnica, indicazioni di: ammontare del prestito, tasso, garanzie,
altre condizioni

Il concetto di FIDO
Il FIDO bancario è l'impegno della banca di mettere a disposizione del cliente che ne
ha fatto richiesta una data somma o di assumere/garantire per suo conto un'obbligazione.
Richiesta di Fido -> Concessione del fido (affidamento) -> Prestito bancario

Centrale dei rischi, le informazioni che le banche trasmettono alla Centrale dei rischi e
quelle che essa ricevono sono soggette al segreto bancario e alla tutela della privacy.
Utile per ricostruire la posizione globale di rischio del cliente vs il sistema bancario.

Le forme tecniche di prestito alle imprese e le loro finalità


Prestiti per cassa a breve termine Prestiti per cassa a medio/lungo
Intermediari finanziari
A. Bakiu
termine
 Apertura di credito in c/c (armonizzare i  Mutuo (finanziamenti di
flussi finanziari) investimenti fissi)
 Smobilizzo crediti (anticipo della  Leasing (finanziamento di
disponibilità dei flussi derivanti dalle investimenti fissi)
vendite a credito):  Finanziamenti in pool
sconto, (finanziamento di progetti di
anticipo salvo buon fine, sviluppo e acquisizioni societarie)
anticipo su fatture,
factoring, anticipazioni su pegno

L'apertura di credito in c/c


L'apertura di credito è un contratto con il quale la banca si impegna a tenere a
disposizione del cliente una data somma di denaro (accordato) per un certo periodo di
tempo o a tempo indeterminato.
 elevata elasticità
 scadenza determinata o no
 elementi di costo: interessi e commissioni spese
Tipologie:
 credito per elasticità di cassa: il cliente viene autorizzato dalla banca a prelevare in
misura eccedente le proprie disponibilità
 apertura di credito ordinaria in conto corrente: può gestire discrezionalmente il fido
ottenuto entro il limite massimo di scoperto concesso dalla banca
 apertura di credito in conto corrente garantita: assistita da garanzia personale
(fideiussione) o reale

Lo sconto cambiario
Lo sconto cambiario è il contratto con il quale la banca, previa deduzione
dell'interesse, anticipa al cliente l'importo di un credito vs terzi non ancora scaduto
mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso.
 Modalità della cessione: girata in bianco con clausola pro solvendo
 Elementi di costo: interessi, compensi accessori
 Natura dell'effetto: pagherò cambiario o cambiale tratta
 Tipologie: sconto isolato, "castelletto di sconto"

*vedi se hai esercizi per sconto cambiario

Anticipo su riba e fatture


L'anticipo è un contratto con il quale la banca anticipa all'impresa una somma pari al
credito documento dalle fatture o RI.BA di volta in volta presentate alla banca, nell'ambito
dell'apposito "castelleto s.b.f".

 Natura del documento: fatture, RI.BA o cambiali


 Modalità: cessione della provvista o mandato irrevocabile di incasso
 Elementi di costo: interessi, commissioni d’incasso
 Modalità operative: accredito diretto in c/c o impiego di un conto anticipo fruttifero
Intermediari finanziari
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Il Factoring
Il factoring è un'operazione di natura composita avente ad oggetto la cessione, su
base continuativa, di una parte del portafoglio crediti (commerciali) dell'impresa cedente.

L'anticipazione
Contratto di prestito monetario a breve termine, con scadenza determinata, garantito
da pegno merci, di valori mobiliari o di crediti.
 Struttura dell'operazione: l'anticipazione si compone di un contratto principale di
prestito e di un contratto accessorio (pegno = diritto reale di garanzia)
 Scadenza: determinata
 Tipologia: a scadenza fissa, e in c/c
 Elementi di costo: interessi, compensi accessori

Il pegno:
 Funzione del pegno: garantire la banca dal rischio di insolvenza del cliente
accreditato
 Natura: merci, valori mobiliari o crediti
 Caratteristiche del pegno: beni offerti in pegno devono avere particolari requisiti fisici
e economici
 Conservazione del pegno: presso la banca, i magazzini generali o un terzo depositario

Il processo di affidamento
Il fido: con il termine fido ci si riferisce sia all'impegno assunto dalla banca di mettere
una somma di denaro a disposizione del cliente di assumere o garantire per suo conto
un'obbligazione, sia all'importo massimo di credito (risultato della decisione di affidamento
assunta dagli organi competenti) che la banca è disponibile a concedere in qualsiasi forma
tecnica.
Le dimensioni fondamentali:
1. La valutazione della capacità di credito del richiedente
2. La verifica della compatibilità della richiesta di affidamento presentata con gli
obiettivi della banca in termini di dimensione e di composizione del
portafoglio prestiti.
3. La presenza di garanzie accessorie, reali o personali, non modifica le
condizioni di rischio dell'operazione, ma può contribuire a rendere più facile il
recupero del capitale e a superare i limiti connessi alla situazione di
imperfetta informazione gravante sulla banca.
4. I metodi di elaborazione possono essere:
-> statico - patrimoniali: valutazione tra capacità di rimborso e patrimonio del
cliente, per stabilire le eventuali garanzie collaterali che dovranno
accompagnare il fido
-> dinamico - reddituali: volti a definire la capacità del richiedente di generare
i flussi reddituali-monetari necessari a predisporre le fonti di rimborso del
prestito

Quozienti di redditività:
Intermediari finanziari
A. Bakiu
ROE Utile netto
Patrimonio

ROA Utile netto


Totaleattivo
ROS Reddito operativo
Fatturato
ROI Reddito operativo
Capitale investito

Tra le forme tecniche di prestito alle imprese e le loro finalità: Finanziamenti in valori
mobiliari
Consiste in un trasferimento temporaneo di titoli contro denaro, realizzato attraverso
la contestuale stipulazione di 2 operazioni di compravendita di titoli di segno opposto,
rispettivamente per consegna a pronti e ritiro a termine.

Prestiti per cassa a medio/lungo termine -> Mutuo


Con il mutuo, il cliente ottiene dalla banca un prestito a m/l termine, erogato in
un'unica soluzione, impegnandosi al suo rimborso graduale nel tempo in base ad un
prestabilito piano d'ammortamento.
 Tipologie: mutuo fondiario o industriale
 Scadenza: m/l 3-20 anni
 Garanzia: ipoteca di primo grado (beni immobili) o privilegio (beni mobili)
 Modalità di rimborso: rate periodiche posticipate costanti o decrescenti
 Elementi di costo: interessi, spese, parcelle notarili
 Opzioni: rimborso anticipato, prefinanziamento

Leasing:
Il leasing è il contratto in base al quale il locatore conferisce al locatario, dietro
pagamento di un canone periodico, il diritto d'uso di un bene per un periodo di tempo
prestabilito e con eventuale patto di riscatto finale.

Finanziamenti in pool:
Il prestito sindacato è un'operazione di finanziamento con la quale un gruppo di
banche mette a disposizione del cliente una linea di credito.
 Lead (capofila) -> manager -> partecipating banks
 Vantaggi: superamento dei limiti previsti dalla normativa di vigilanza, ripartizione del
rischio creditizio, diversificazione del portafoglio crediti; possibilità di soddisfare un
fabbisogno finanziario rilevante a condizioni competitive superando il potenziale
creditizio dei singoli istituti, sicurezza sulla disponibilità della linea di credito
 NON prevedono il rilascio di garanzie reali, ma invece di convenants or negative
pledges.

Prestiti di firma:
Intermediari finanziari
A. Bakiu
1. Fideiussione: La banca garantisce l'obbligazione di un terzo impegnandosi
personalmente verso il creditore.
L'intero patrimonio del fideiussore è a disposizione del creditore.
2. Avallo: La banca avallante garantisce il pagamento di un titolo di credito (cambiale)
nell'interesse del suo cliente (avallato), applicato nelle transazioni mercantili
internazionali.
3. Accettazione bancaria: Cambiali tratte con le quali un'impresa (traente) ordina ad
una banca (accettante, obbligo principale) di pagare, a proprio favore, una certa
somma ad una scadenza prefissata, in forza di un accordo preliminare, operazione
esclusivamente finanziaria (sena rapporto commerciale sottostante)

Il credito al consumo
Crediti accordati a soggetti diversi da imprese (famiglie, consumatori, privati) per
acquistare beni mobili (di consumo durevole o per il consumo corrente) e servizi per il
soddisfacimento di bisogni personali eccedenti le disponibilità monetarie immediate.
Benefici per la banca: sfruttare le potenzialità del settore famiglie, e fidelizzare
ulteriormente la clientela.
Rimborso: piano di ammortamento a rate costanti mensili, scadenza 12-48 mesi, tassi
di interesse generalmente fisso.
 personali
 rotativi
 contro cessione del quinto dello stipendio
 con carta di credito

Mutuo ...
Rata costituita da una quota capitale e una quota
interessi, posticipata
Quota capitale la sommatoria corrisponde all'importo della
somma erogata dalla banca a titolo di
prestito
Debito estinto parte di debito già restituita dal mutuatario
Debito residuo ammontare delle quote capitali ancora da
versare, ed è pari alla differenza tra debito
totale e debito estinto.
Quota interessi quella al tempo t si calcola applicando il
tasso di interesse al debito residuo del
periodo precedente

Il bilancio bancario
Il bilancio di esercizio è l’insieme dei documenti che ogni società, e dunque anche
quella bancaria, deve redigere periodicamente allo scopo di rappresentare la propria
situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.

La redazione del bilancio ha due obiettivi specifici:


 rispondere agli obblighi contabili e fiscali previsti dalle diverse normative;
 costituire la fonte principale di informazione economica, patrimoniale e finanziaria
per tutte le classi di portatori di interesse nei confronti della banca (i cosiddetti
Intermediari finanziari
A. Bakiu
stakeholders): azionisti, management, creditori, dipendenti, clienti, autorità di
controllo.

In Italia, per la compilazione del bilancio bancario, la Banca d’Italia ha predisposto schemi e
regole che tengono in considerazione le peculiarità dell’attività bancaria; pertanto, la sua
stesura deve essere non solo conforme alla legge, ma anche alle disposizioni di vigilanza.

Il bilancio bancario: lo Stato Patrimoniale


Attivo Passivo
Attività fruttifere AF Passività onerose PO
 Titolo del tesoro  Debiti v/banche
 Obbligazioni  Debiti v/clientela
 Azioni  Debiti rappresentati da titoli
 Crediti v/banche  Passività subordinate
 Crediti v/clientela
 Partecipazioni
 Partecipazioni in imprese di gruppo
Attività non fruttifere ANF Passività non oneroso
 Cassa e disponibilità liquide  Fondi di terzi in amm.ne
 Altre attività  Altre passività
 Ratei e risconti attivi  Ratei e Risconti passivi
 Trattamento di fine rapporto lav.
sub.
 Fondi per rischi e oneri
Attività reali Patrimonio
 Immobilizzazioni immateriali  Capitale
 Immobilizzazioni materiali  Sovrapprezzi di emissione
 Azione proprie
 Fondo per rischi bancari generali
 Riserve
 Riserve di rivalutazione
 Utili/perdite portati a nuovo
 Utile/perdite d'esercizio

Il Conto Economico riclassificato


1. Interessi attivi su crediti verso le banche
2. Interessi passivi su debiti verso le banche
MARGINE DI INTERESSE VERSO LE BANCHE
3. Interessi attivi su crediti verso clienti
4. Interessi passivi su debiti verso clienti
5. Interessi attivi su titoli
6. Dividendi e altri proventi
7. Interessi passivi su titoli emessi
MARGINE DI INTERESSE VERSO NON BANCHE
8. MARGINE DI INTERESSE 1-2+3-4+5-6-7
9. Commissioni attivi
Intermediari finanziari
A. Bakiu
10. Commissioni passivi
11. Profitti/perdite netti da operazioni finanziarie
RICAVI NETTI DA SERVIZI
12. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 8+9-10+/-11
13. Spese amministrative
14. Rettifiche di valore su immobilizzazioni
15. Altri proventi di gestione
16. Altri oneri di gestione
17. COSTI OPERATIVI 13+14-15+16
18. Rettifiche e riprese di valore su crediti
19. Accantonamenti a fondi rischi su crediti
20. Rettifiche e riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie
21. Accantonamenti per rischi e oneri
22. RETTIFICHE E ACCANTONAMENTI 18+19+20+21
23. RISULTATO DI GESTIONE 12-17-22
24. Proventi straordinari
25. Oneri straordinari
26. Variazioni del fondo per rischi bancari generali
27. RISULTATO LORDO 23+24-25+/-26
28. imposte sul reddito
29. RISULTATO NETTO

La nota integrativa
Le informazioni sono di natura:
 qualitativa: per interpretare correttamente i dati quantitativi indicati nei bilanci
 quantitativa: consistente in dati analitici sull'operatività dell'intermediario

Una struttura in 10 parti:


 Politiche contabili
 Informazioni sullo S.P
 Informazioni sul C.E
 Redditività complessiva
 Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
 Informazioni sul patrimonio
 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
 Operazioni con parti correlate
 Accordi di pagamento basati u propri strumenti patrimoniali
 Informativa di settore

Il rendiconto finanziario
 Contiene informazioni sulla capacità dell'impresa di generare disponibilità liquide e
sulle modalità di impiego delle stesse, l'area operativa, l'area degli investimenti,
l'area finanziaria
Intermediari finanziari
A. Bakiu

Indici:
 Redditività = equilibro costi e ricavi
 Efficienza = strutture costo, utilizzo risorse
 Solvibilità = relazioni fra debito e patrimonio

La cartolarizzazione dei crediti


Tecnica d finanziamento che consiste nella trasformazione di attività illiquide in titoli
negoziabili sul mercato, Asset Backed Securities = ABS
Finalità principale = creare liquidità mediante lo smobilizzo di asset = forma alternativa di
funding.

Le fasi operative:
1. Selezione di un portafoglio di attività da cartolarizzare
2. Cessione del portafoglio alla società veicolo
3. Emissione e collocamento di ABS
4. Remunerazione dei titoli emessi

1. Individuazione degli asset da cartolarizzare


Idoneità a produrre i flussi di cassa per il pagamento degli interessi ed il rimborso dei
titoli emessi. Gli attivi sottostanti sono di differente natura: mutui, crediti al consumo,
durata variabile.
2. Cessione dei crediti ad un veicolo
La cessione può avvenire sia pro-solvendo che pro-soluto
La cessione è valida nei confronti dei debitori ceduti dalla pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale.
Cessionario può essere: un fondo comune di investimento, una società.
3. Emissione e collocamento delle ABS
Le ABS vengono equiparate agli strumenti finanziari definiti nel TUF
Dal punto di vista fiscale, vengono assimiliate alle obbligazioni emesse da spa con
azioni negoziate nei mercati regolamentati

Vantaggi di cartolarizzazione:
 Finanziare nuovi investimenti
 Ridurre le passività
 Ristrutturare l'attivo è passivo
 Gestione dei rischi
 Scarsità di risorse
 Minimizzare i costi di vigilanza
 Rischi: asset risk, third party risk, legal risk

I servizi di investimento
Per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno per
oggetto strumenti finanziari:
 negoziazione per conto proprio
Intermediari finanziari
A. Bakiu
 negoziazione per conto terzi
 gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi
 ricezione e trasmissione di ordini nonché mediazione
 la consulenza di materia di investimenti (novità di MIFID)
 la gestione di sistemi organizzati di negoziazione (novità MIFID II)

Novità MIFID:
 La consulenza in materia di investimenti
Prestazione di raccomandazione personalizzate alla clientela riguardo ad operazioni
in strumenti finanziari
 La gestione dei sistemi multilaterali di negoziazione
Consente agli intermediari di promuovere sistemi che favoriscono, al loro interno,
l'incontro di ordini di acquisto e di vendita di strumenti finanziari
 Sistemi organizzati di negoziazione (OTF)
Sistema multilaterale diverso da un mercato regolamentato e da un sistema
multilaterale di negoziazione

I servizi di negoziazione
La ragione economica della presenza di intermediari che offrono servizi di
negoziazione è l'esistenza, nella compravendita diretta di strumenti finanziari:
 costi di transazione elevati
 tempi di esecuzione lunghi
 rischi molto elevati

Sono autorizzati ad offrire servizi di negoziazione banche, SIM.


Gli intermediari ricoprono diversi ruoli: broker, dealer, market maker.

Il servizio di negoziazione per conto terzi


L'intermediario che svolge tale servizio è il broker, che adempie ad una funzione
economica di ricerca della controparte senza proporsi come controparte diretta dello
scambio.
Attraverso il conferimento dell’ordine, il broker assume l'incarico di individuare sul
mercato un soggetto che presenti esigenze opposte e compatibili a quelle del cliente.
I broker sono orientati verso:
 servizi di consulenza e di informazione finanziaria
 servizio di negoziazione online
 affiancamento dell'attività di negoziazione in conto proprio

Servizi di consulenza e di informazione finanziaria


 consulente (financial advisor)
 financial information provider

Il trading online
 Possibilità di conferire l'ordine per mezzo di un pc o di strumenti che utilizzano le reti
digitali per la trasmissione dati

I servizi agli investitori


Intermediari finanziari
A. Bakiu
Il risparmiatore delega all'intermediario la gestione di un portafoglio di attività
finanziarie personalizzate ed ha la possibilità di limitare l'estensione della delega impartendo
proprie istruzioni.
A differenza delle gestioni collettive:
 Il patrimonio rimane di proprietà del cliente
 Il soggetto abilitato opera, per mezzo di un mandato fiduciario, in nome e per conto
del proprietario
 è garantita al cliente una posizione attiva nelle decisioni strategiche sul proprio
investimento
Soggetti abilitati sono: SIM, banche, SGR, società fiduciarie

Gli strumenti delle gestioni collettive


 L'intermediario svolge un'attività di gestione in monte, delle risorse affidategli dai
risparmiatori
 Le disponibilità finanziarie conferite dai risparmiatori vengono gestite in maniera
standardizzata e indifferenziata, presumendo una omogeneità degli obiettivi di
investimento.

I servizi agli emittenti: Il collocamento


Necessità dell'intervento degli intermediari finanziari nella raccolta diretta di capitali
da parte delle imprese emittenti poiché il mercato primario dei valori mobiliari è
caratterizzato dall'incertezza, asimmetrie informative.
Gli intermediari finanziari, grazie alla struttura organizzativa e competenze, sono in grado di:
 valutare l'affidabilità e la redditività dell'emittente
 stimare la possibile curva di domanda dei titoli proposta dal mercato

Le fasi di collocamento:
1. Fase 1: Progettazione dell'emissione
Servizi consulenziali alle imprese emittenti
- individuare le esigenze finanziarie dell'imprese
- scelta dello strumento finanziario più appropriato
2. Fase 2: Organizzazione e gestione del collocamento
a) Predisposizione dei documenti informativi
Nelle offerte pubbliche, si ha l'obbligo di redigere e far approvare dall'autorità di
vigilanza un prospetto contentamente informazioni su:
- emittente
- caratteristiche le titolo offerto
- struttura del collocamento
b) Organizzazione del sindacato di collocamento: insieme di banche o broker-dealer
incaricati del collocamento dei titoli sul mercato
c) pricing
d) Selling
3. Fase 3: Post collocamento
Al termine dell'emissione, il sindacato trasferisce all'emittente le risorse
raccolte presso gli investitori.

La politica di Capital management in 3 momenti:


Intermediari finanziari
A. Bakiu
 La definizione del volume ottimale di patrimonio
 L'allocazione del capitale
 L'elaborazione del piano finanziario

Patrimonio netto contabile: rappresentazione contabile delle poste che compongono l'attivo
e il passivo dello stato patrimoniale.
Valore di mercato del patrimonio: è il valore che si ottiene valutando a prezzi di mercato le
attività e i debiti della banca.
Patrimonio di vigilanza: è la definizione di capitale assunta dalle autorità di vigilanza che si
articola in Patrimonio di base e Patrimonio supplementare.
Capitalizzazione di mercato: è il valore che il mercato assegna all'intero capitale azionario di
una banca quotata.
Capitale a rischio o capitale economico: è il valore della massima perdita realizzabile, in un
certo arco temporale. stimabile con metodologia alternative.

Funzioni di capitale proprio:


 Rappresenta un fondo di garanzia dei creditori: permette di assorbire eventuali
perdite di esercizio senza mettere a rischio i diritti dei creditori
 Costituisce una fonte di finanziamento: rappresenta una modalità di incetta fondi che
concorre a finanziarie l'attivo aziendale

Le emissioni azionarie
Azione ordinarie: titoli emessi indifferentemente dalle banche costituite in società
per azioni e da quelle che hanno scelto la forma cooperativa.
Diritti patrimoniali: diritto al dividendo, diritto di opzione, al rimborso del capitale
Diritti amministrativi: partecipazione assembleare, diritto di voto, d’impugnativa, di visione
dei libri, di convocazione
Le emissioni azionarie:
 non hanno scadenza
 non danno luogo ad esborsi finanziari per il rimborso del capitale
 richiedono una remunerazione che può essere rappresentata da forme di
autofinanziamento
 possono essere gratuiti: si realizzano mediante il passaggio di riserve a capitale
sociale
a pagamento: offerte n opzione ai soci esistenti in misura proporzionale alle azioni
già possedute
misti: combinano l'assegnazione di azioni gratuite con l'assegnazione di nuove azioni
a pagamento

Strumenti Debt equity: Presentano caratteristiche con il capitale azionario e con il capitale di
debito

Rischio di credito, rischio di mercato, rischio operativo


La gestione delle istituzioni finanziarie si svolge in un contesto di incertezza ed è
strettamente connessa ala gestione dei rischi.
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A. Bakiu
Il rischio di credito
Il rischio di credito è definibile, nell'ambito di un'operazione di finanziamento, come
la possibilità che il debitore risulti insolvente, cioè che non rispetti i termini contrattuali alle
scadenze concordate e non rimborsi il capitale o gli interessi dovuti, con i conseguenti effetti
sfavorevoli, sul piano economico e finanziario, per il soggetto finanziatore.
 Rischio economico: derivante dall'insolvenza dell'impresa affidata
 Rischio finanziario: collegato al mancato rimborso dei prestiti alla scadenza
convenuta
Le banche devono valutare la solvibilità dei debitori in modo da assicurarsi che i crediti
concessi siano rimborsati.
Selezione ex-ante: valutano la qualità dei richiedenti credito
Monitoraggio ex-post: una volta concesso il credito, la banca deve gestire la relazione per la
durata del contratto.

Rischi di mercato:
si intende il rischio che la volatilità dei prezzi tipici dei mercati finanziari influiscano
sul risultato economico della gestione.
Al variare della tipologia di prezzo di mercato è possibile operare la
 rischio di tasso di interesse: la variabilità dei tassi di mercato si ripercuote in modo
diretto sul bilancio della banca e influenza la sua redditività.
Attività e passività sensibili: Sono considerate sensibili ai tassi di mercato quelle
attività passività di bilancio che nell'arco temporale di riferimento sono soggette a
potenziale rinegoziazione dei tassi.
 rischio di tasso di cambio
 rischio di prezzo o azionario

Rischio operativo:
Rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Viene assunto involontariamente
non è rispettata la logica rischio-rendimento attesso
- risorse umane: frodi, collusioni, incompetenze, negligenze
- tecnologia: problemi di sistemi informativi
- processi: errori d’esecuzione delle procedure
- fattori esterni: aumento della competizione, cambiamenti nel contesto politico/legislativo

Processo di gestione del rischio operativo


1. Identificazione del rischio
2. Misurazione e analisi del rischio
3. Monitoraggio e reporting
4. Mitigazione e controllo

Approcci di misurazione:
1. Approccio base
2. Approccio standardizzato
3. Approcci di misurazione avanzata: Il requisito patrimoniale è determinato dal sistema
interno per la misurazione del rischio. Le banche devono rispettare determinate
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soglie dimensionali, requisiti qualitativi e quantitativi. Sistema di misurazione utilizza
4 componenti: dati interni, dati esterni, analisi di scenario, fattori del contesto
operativo e sistema dei controlli interni.

Intermediazione mobiliare: SIM - SGR - SICAV e Fondi Comuni di Investimento

SIM sono le imprese di investimento italiane autorizzate a prestare i servizi di investimento e


i servizi accessori cosi come definiti dall'art 1 del TUF.
Requisiti: la CONSOB, sentita la Banca d'Italia, autorizza l'esercizio dei servizi di investimento
da parte delle SIM quando ricorrono una serie di condizioni minime inerenti:
 la forma e la denominazione sociale
 la sede legale e la direzione generale
 la presentazione di una serie di documenti iniziali
 i requisiti di professionalità, indipendenza ed onorabilità
 la struttura del gruppo di cui è parte la società

SIM dealer e/o underwriter


Attivo (Impieghi) Passivo (Fonti)
Liquidità Capitale di terzi
Crediti Mezzi propri
Titoli di proprietà
Immob. materiali e immateriali

CE Sim dealer
+Profitti da operazioni finanziarie
+Interessi attivi
+Dividendi
-Perdite da operazioni finanziarie
-Interessi passivi
=MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
- Costi operativi
= Risultato d'esercizio

SIM broker e/o seller


Attivo (Impieghi) Passivo (Fonti)
Liquidità Mezzi propri
Crediti (per investimenti della
liquidità)
Immobilizziazioni tecnici

CE Sim broker e/o seller


+Commissioni attive
+Interessi attivi da liquidità
-Commissioni passive
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= MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
-Costi operativi
=Risultato d'esercizio

Le SGR
Le SGR (Società di Gestione del Risparmio) sono imprese autorizzate a svolgere
professionalmente attività di asset management, ossia di gestione del risparmio per conto
terzi su base sia individuale che collettiva.
 promuovere, istituire e organizzare FCI
 gestire il patrimonio di OICR di propria o altrui istituzione
 istituire e gestire fondi di pensione
 prestare il servizio di gestione individuale
 svolgere attività connesse strumentali

Attivo Passivo
Liquidità Capitale di terzi
Titoli e proprietà Mezzi propri
Immobilizzazione
materiali e
immateriali

CE
+Commissioni attive
-Commissioni passive
= Margine di intermediazione

Le SICAV
Le SICAV (Società di Investimento a Capitale Variabile) sono società per azioni a
capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio
raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
 Coincidenza fra patrimonio gestito e attivo patrimoniale della società gerente
 Azioni: normative o al portatore, prive di valore nominale
 Capitale sociale: Variabile
 Sicav multicomparto: possibilità di prevedere più comparti di investimento
 Gestione decentrata: possibilità di affidare la gestione patrimoniale ad una SGR
Attività
Strumenti finanziari quotati
Strumenti finanziari non quotati
Strumenti finanziari derivati
Depositi bancari
Pronti contro termine attivi e
operazioni assimiliate
Posizione netta di liquidità
Immobili
Altre immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
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Altre attività
Passività
Finanziamenti ricevuti
Pronti contr termine passivi e
operazioni assimilate
Strumenti finanziari derivati
Debiti verso i partecipanti
Trattamento di fine rapporto
Altre passività

*vedi bilanci nella classe

Fondi comuni di investimento


È definito "fondo comune di investimento" il patrimonio autonomo, suddiviso in
quote di pertinenza di una pluralità di partecipanti, gestito in monte
Il fondo comune di investimento è gestito dalla società di gestione del risparmio che lo ha
istituito o da altra società di gestione del risparmio
La custodia degli strumenti finanziari e delle disponibilità liquide di un fondo comune di
investimento è affidata ad una banca depositaria.
Il regolamento di ciascun fondo di investimento definisce le caratteristiche del fondo, ne
disciplina il funzionamento, indica la società promotrice, il gestore, se diverso dalla società
promotrice e la banca depositaria, definisce la ripartizione dei compiti tra tali soggetti regola
i rapporti intercorrenti tra tali soggetti e i partecipanti al fondo.
 I fondi mobiliari "aperti": I fondi comuni mobiliari di tipo aperto sono stati istituiti
con la legge 77/1983, e sono attualmente disciplinati dal TUF.
 è definito "fondo aperto" il fondo comune di investimento i cui partecipanti hanno
diritto di chiedere, in qualsiasi tempo il rimborso delle quote secondo le modalità
previste dalle regole di funzionamento del fondo.
 la valorizzazione della quota è giornaliera, con la pubblicazione su almeno 2
quotidiani a diffusione nazionale
 I fondi mobiliari "chiusi": sono stati istituiti con la Legge 344/1993 e sono
attualmente disciplinati dal TUF
 il valore unitario delle quote di partecipazione deve essere pubblicato almeno 2 volte
all'anno su 3 giornali a diffusione nazionale.

I fondi pensione
I fondi pensione sono istituzioni autonome e dotate di soggettività giuridica la cui
funzione è la raccolta dei contributi dei lavoratori ed eventualmente dei datori di lavoro, la
loro gestione in forma collettiva e l'erogazione de relativo montante ai beneficiari in forma di
rendite vitalizie o di capitale nel periodo postlavorativo.

Il Testo Unico sull'Intermediazione Finanziaria (TUIF) è una legge italiana che disciplina
l'intermediazione finanziaria nel paese. È stato introdotto con il Decreto Legislativo 58/1998
e ha subito successivamente diverse modifiche.
Intermediari finanziari
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Il TUIF stabilisce le norme e i requisiti per le attività di intermediazione finanziaria, inclusi i
servizi offerti dalle banche, società di gestione del risparmio, intermediari finanziari,
compagnie di assicurazione e altri operatori del settore finanziario.
Le principali aree coperte dal TUIF includono:

Organizzazione e funzionamento degli intermediari finanziari: Il TUIF definisce le regole per


la costituzione e la gestione delle banche, società di gestione del risparmio e altri
intermediari finanziari. Specifica anche i requisiti per l'autorizzazione e la vigilanza da parte
dell'autorità di regolamentazione, in Italia è la Banca d'Italia.

Servizi finanziari: Il TUIF disciplina i diversi servizi finanziari che possono essere offerti dagli
intermediari, come l'apertura e la gestione di conti correnti, la fornitura di carte di
pagamento, l'emissione e la gestione di strumenti finanziari, e così via.

Tutela degli investitori: La legge si preoccupa di proteggere gli investitori, richiedendo agli
intermediari di fornire informazioni trasparenti e corrette sui prodotti e servizi finanziari
offerti. Vengono stabilite anche le regole per la gestione dei conflitti di interesse.

Mercati finanziari: Il TUIF regola l'organizzazione e il funzionamento dei mercati finanziari


italiani, compresa la negoziazione di strumenti finanziari e le attività delle società di gestione
dei mercati.

È importante notare che il TUIF è specifico per l'Italia e regola l'intermediazione finanziaria
nel contesto nazionale. Altri paesi possono avere leggi e regolamenti simili o equivalenti per
disciplinare l'intermediazione finanziaria.

La compagine di assicurazione e la bancassicurazione


Il titolare originario del rischio puri, assicurato, trasferisce il rischio ad un
intermediario specializzato, assicuratore, stipulando un contratto, polizza di assicurazione
che impegna le parti a specifiche prestazioni e controprestazioni.
Prestazione dell'assicurato: pagamento di un ammontare certo, premio, in soluzione unica o
rateizzata all'atto della stipulazione del contratto.
 impegno al pagamento di un indennizzo - entro un massimale pattuito - nel caso di
manifestazione del rischio - assicurazione danni
 impegno a pagare un capitale o una rendita nel caso di manifestazione di un evento
sulla vita umana = assicurazioni vita

Soggetti coinvolti:
Assicurato: trasferisce il rischio di cui è titolare originario.
è scindibile in 3 figure:
 assicurato: titolare del rischio puro trasferito all'assicurato
 contraente: soggetto tenuto all'effettuazione delle prestazioni previsto in contratto
 beneficiario: soggetto percipiente i pagamenti dell'assicuratore
Assicuratore: si impegna a coprire il rischio puro

Caratteristiche dei flussi pagati dall'assicurato all'assicuratore:


 certi
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 precedenti la controprestazione dell'assicuratore
 di ammontare contenuto rispetto all'entità dell'ammontare del pagamento ricevuto
all'assicuratore in caso di manifestazione del rischio assicurato

Caratteristiche dei flussi pagati dell'assicuratore all'assicurato:


 eventuali
 successivi
 di ammontare anche molto rilevante

Le assicurazioni danni
 Funzione indennitaria: il contratto permette di ottenere un indennizzo finalizzato a
fronteggiare le conseguenze economiche negative derivanti dalla manifestazione del
rischio
 Tipici rischi coperti: infortunio, danni a beni
 Caratteristiche: breve durata del contratto, quantificazione della probabilità di
manifestazione del rischio, difficile previsione dell'ammontare dell'indennizzo

Le assicurazioni vita
 Funzione indennitaria e di risparmio: il contratto ha una componente finanziaria,
almeno in parte il capitale o la rendita sono influenzati dall'investimento dei premi da
parte dell'assicuratore
 Tipici rischi coperti: morte, sopravvivenza
 Caratteristiche: lunga durata del contratto, ammontare del pagamento all'assicurato
relativamente prevedibile

L'attività assicurativa presenta un ciclo finanziario rovesciato: i ricavi (incasso premi)


precedono i costi
Conseguenze: possibilità di investire i premi incassati ottenendo un rendimento, riduzione
della necessità di provvista di capitali.

La Bancassicurazione
Fenomeno finanziario attraverso il quale le banche e le imprese di assicurazione
accomunano le funzioni di produzione e distribuzione, al fine di vendere i prodotti
assicurativi attraverso gli sportelli bancari.

Forme di integrazione per le bancassicurazioni:


1. Accordi di commercializzazione
Entrambi gi operatori decidono di far interagire le rispettive reti di vendita.
2. Partecipazioni incrociate
Comportano una integrazione tra le rispettive strutture organizzative e distributive.
3. Costituzione di una joint venture
Aspetti negativi: problemi nell'integrazione culturale ed organizzativi
4. Conglomerato finanziario
Gruppi di imprese che operano in almeno due comparti della intermediazione
finanziaria e svolgono la loro attività in più giurisdizioni.

Gli strumenti finanziari derivati


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I derivati sono strumenti finanziari il cui valore deriva, in ogni istante, dalla dinamica
del prezzo di mercato di un'altra entità di riferimento, definita 'sottostante'.

I contratti forward:
Contratto a termine: accordo in T0 per effettuare una transazione finanziaria ad una data
futura Tn, definendo in T0, l'oggetto, prezzo, importo, scadenza.

I forward ed i futures prevedono l'impegno de 2 contraenti rispettivamente a vendere


(posizione short) e a comprare (posizione long) una data quantità di sottostante ad un
prezzo ed una data futura predeterminati.

Le opzioni: Il contratto di "opzione" attribuisce all'acquirente (buyer) la facoltà di acquistare


(call) o vendere (pull) ad una certa data (opzione europea) o entro una certa data (opzione
americana) una prestabilita quantità di sottostante ad un prezzo predeterminato (strike
price).

SWAPS: Il contratto "swap" prevede l'impegno dei 2 contraenti a versarsi reciprocamente


flussi periodici di pagamenti.
 swap di tasso o interest rate swap: scambio di flussi di interessi periodici, definiti
rispetto ad un capitale nozionale
 swap di valute o currency swap: scambio di flussi i pagamenti periodici, per capitale e
interessi, definiti in valute diverse
 interest rate swaps: consentono alle parti di mutare le caratteristiche dei flussi
monetari associati ad attività e passività, modificandole da tasso fisso a tasso
variabile e viceversa.

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