Per moneta si intendono:
i depositi bancari.
Sul mercato della moneta agiscono diversi soggetti, ognuno dei quali ha ruoli e compiti diversi.
Essi sono:
settore estero, cioè non residenti che hanno rapporti economici con il paese;
le imprese che finanziano la loro attività ricorrendo al credito bancario gestito dalla banca
ordinaria.
Il mercato monetario è formato da alcune istituzioni che permettono il trasferimento della moneta da un
settore all’altro. l’insieme di queste istituzioni prende il nome di SISTEMA BANCARIO.
IL SISTEMA BANCARIO
BANCA DI EMISSIONE (o centrale) che emette moneta e ha controllo sulla sua circolazione con
specifici strumenti;
BANCA ORDINARIA nella quale si depositano e si chiedono soldi in prestito. Se questa ne è accorta,
si chiedono a quella nazionale o a quella centrale.
-raccolta di moneta (quindi tutte operazioni di deposito) e la banca diventerà creditrice verso i
clienti. Esempio io che vado in banca e vado a depositare dei soldi sul conto corrente, è come se io stessi
prestando dei soldi alla banca, quindi la banca diventerà debitore, mentre io sarò creditore.
-L’apertura di credito con la quale la banca mette a disposizione del cliente una somma di denaro detta fido
o castelletto, che il cliente può utilizzare in tutto o in parte tramite il proprio conto corrente; deve poi
ripagare alla banca le somme prelevate.
-lo sconto bancario e le anticipazioni di cambiali, operazioni con le quali la banca anticipa al cliente
l’importo di un credito non ancora scaduto, ovviamente il cliente, ottenendo il denaro in anticipo, deve
pagare alla banca degli interessi.
GESTIONE NEI SERVIZI DI TESORIERA per lo Stato (pagamento di spese e riscossione delle entrate
pubbliche)
Con l’entrata in vigore dell’euro le funzioni di emissione di moneta legale è stata affidata alla BANCA
CENTRALE EUROPEA a Francoforte.
La BCE opera sul controllo della circolazione monetaria per assicurare la stabilità dei prezzi, e sul controllo
dei crediti e dei sistemi bancari.
Gli organi più importanti sono: IL PRESIDENTE (8anni) e il COMITATO ESECUTIVO, composto da esperti
monetari e finanziari.
L’entrata in vigore del mercato unico dei servizi finanziari, attraverso il decreto dei 14 DIC. 1992 ha
introdotto nell’andamento italiani i seguenti principi:
UNIFICAZIONE DEI POTERI DI CONTROLLO. Tutte le filiali degli istituti di credito italiani operanti
nell’UE sono controllate dalla BANCA CENTRALE EUROPEA.
Questa EROGA PRESTITI, CONCEDE CREDITI DI CONSUMO, RILASCIA FIDEIUSSIONI, CONCLUDE CONTRATTI
DI LOCAZIONE.
La banca UNIVERSALE, a differenza della polifunzionale, è un unico soggetto che opera sia nel settore
tradizionale, sia nel settore dell’intermediazione finanziaria. Ciò porta ad una DEREGOLAMENTAZIONE;
ovvero la cessazione di controlli e l’eliminazione delle restrizioni nell’economia, al fine di incoraggiare le
operazioni del mercato.
EMETTERE OBBLIGAZIONI
CONCEDERE CREDITI
PARTECIPARE AL CAPITALE SOCIALE DI ALTRE IMPRESE fino al 15% anche se sono stati messi
ulteriori limiti per evitare conflitti di interessi tra i partecipanti.
La trasparenza bancaria consiste nella chiara formulazione delle clausole contrattuali, per evitare delle
incomprensioni da parte del cliente. Per tale motivo la Banca d'Italia, ha emanato disposizioni su questa
trasparenza.
Questi prevedono:
La trasparenza consiste anche nella capacità dei funzionari di declinare le richieste di finanziamento da
parte dei clienti che non offrono adeguate garanzie o che sono ad alto rischio di insolvenza cioè incapaci di
pagare i propri debiti per mancato denaro.
L’esigenza di un’unione bancaria è emersa dalla crisi finanziaria del 2008 e dalla successiva crisi del debito
sovrano. È risultato chiaro che si aveva bisogno di una regolamentazione e vigilanza del settore finanziari
dell’UE.
La creazione dell'unione bancaria nel 2014 ha rappresentato pertanto una soluzione alla crisi finanziaria,
con progressi significativi per quanto riguarda un insieme di norme comuni dell'UE e la creazione di un
nuovo sistema europeo per la vigilanza e la risoluzione.
L'obiettivo era quello di contribuire a rendere le banche europee più solide e ad accrescere la fiducia nel
sistema finanziario europeo di imprese, investitori e cittadini.
Per questo l’Unione europea ha stabilito un nuovo regime normativo (UNIONE BANCARIA EUROPEA) basata
su 2 punti:
La BCE attraverso appositi parametri, vigila sulla situazione finanziaria degli istituti di credito
dell’eurozona. Il più importante è il Common Equity Tier 1 che non deve essere al di sotto di un
livello minimo
La ricapitalizzazione degli istituti in condizioni fallimentari deve essere effettuata con i fondi dei
privati. È la cosiddetta tecnica del bail in.