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ATTUALITà • La riforma Brunetta nella sanità: cosa cambia e per chi

La riforma Brunetta nella sanità:


cosa cambia e per chi
di Carlo Mochi Sismondi

Presidente FORUM PA

I
l ciclo di riforme della Amministrazione Pubblica, ne delle capacità e dei risultati ai fini degli incarichi diri-
che possiamo idealmente far partire dalla famosa genziali, il rafforzamento dell’autonomia, dei poteri e della
legge 241/1990 sulla trasparenza, vede, con l’appro- responsabilità della dirigenza, l’incremento dell’efficienza
vazione della cosiddetta riforma Brunetta del 2009, un del lavoro pubblico e il contrasto alla scarsa produttività
passaggio importante e una discontinuità destinata a se- e all’assenteismo, nonché la trasparenza dell’operato delle
gnare, comunque la si voglia giudicare, uno spartiacque amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalità
nella riorganizzazione della macchina pubblica. (art. 1).
In questo articolo esporremo in sintesi la nuova norma- Cambiamenti importanti sono previsti per tutti i soggetti
tiva soprattutto nell’ottica del cambiamento che essa se- coinvolti nella riforma:
gna per cittadini, amministrazioni e dipendenti pubblici; • per i cittadini la legge si propone di garantire mag-
vedremo poi più in dettaglio cosa cambia per il settore giore trasparenza sull’organizzazione, sui servizi, sulle
della sanità e quali sono le questioni in discussione in perfomance, per consentire forme partecipate di con-
questo comparto; infine daremo conto di una importan- trollo. Più partecipazione attraverso sistemi organici
te sperimentazione della legge e delle accese discussioni di rilevazione della customer satisfaction; più attenzio-
che essa ha suscitato. ne in quanto le amministrazioni e i loro dipendenti
saranno valutati sostanzialmente in base alla capacità
Le caratteristiche chiave di offrire servizi migliori;
della riforma Brunetta • per le amministrazioni tre sono gli ambiti più inno-
Qualche breve accenno ai contenuti del provvedimento sarà vativi: la valutazione, la trasparenza, il nuovo modello
utile per definirne i principi guida e l’impostazione di prin- di contrattazione. Il tema della valutazione è quello
cipio nei temi chiave che va a regolare. che più è stato al centro della discussione ed è infatti
Il Dlgs 150/20091, che costituisce l’asse portante della uno degli aspetti più immediatamente innovativi della
riforma, è figlio della legge delega 15/2009 che, all’ini- legge: non più incentivi e premialità uguali per tutti,
zio dell’anno scorso, diede ampia delega al Governo per ma l’obbligo di dotarsi di un piano delle performance
una riforma complessiva dell’Amministrazione Pubblica con obiettivi chiari e misurabili, di costituire un or-
basata sulle parole chiave di merito, trasparenza, premia- ganismo indipendente di valutazione che certifichi
lità, responsabilità dirigenziale, rias- il sistema di misurazione e di valuta-
setto della contrattazione. zione adottato. Infine, ma di massi-
La riforma ha come obiettivi: una mo impatto mediatico, l’obbligo di
migliore organizzazione del lavoro, il distribuire la parte di salario legata ai
rispetto degli ambiti riservati rispetti- risultati in forma fortemente diversifi-
vamente alla legge e alla contrattazione cata: il 50% dell’ammontare al 25%
collettiva, elevati standard qualitativi dei più bravi, il restante 50% a una
ed economici delle funzioni e dei servi- fascia intermedia che rappresenta il
zi, l’incentivazione della qualità della 50% dell’organico, mentre al restante
prestazione lavorativa, la selettività e 25%, giudicato meno performante,
la concorsualità nelle progressioni di non andrà nulla. Per quanto attiene
carriera, il riconoscimento di meriti e alla trasparenza, l’obbligo principale,
demeriti, la selettività e la valorizzazio- renato Brunetta oltre alla totale apertura già ricorda-

1. Per il testo e la spiegazione della legge appare di grande utilità il sito www.riformabrunetta.it, realizzato dalla delivery
unit del ministero, che ha in carico il sostegno all’applicazione della riforma.

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ta, è quello di dar conto ai cittadini della qualità dei La riforma nella sanità
servizi, dei loro costi effettivamente sostenuti, delle Entrando nel merito dell’applicazione della riforma al
performance ottenute nei vari comparti. Infine la con- comparto della sanità, dobbiamo prima di tutto conside-
trattazione collettiva cambia radicalmente soprattutto rare che esistono due differenti ambiti di applicazione.
per quanto attiene alla contrattazione integrativa, che Alcune disposizioni, infatti, rientrano nella potestà legi-
deve adeguarsi alla legge che la disciplina in forma slativa esclusiva dello Stato e sono quindi applicabili da
molto più stretta, riportando alla podestà legislativa subito a tutti i dipendenti pubblici; altre devono invece
molti aspetti che prima erano nella disponibilità dei essere recepite dalle Regioni e dagli enti locali nei propri
contratti; ordinamenti e in questo senso c’è un esplicito richiamo
• per i dipendenti ci sono i cambiamenti più evidenti, anche agli enti del Servizio sanitario nazionale.
anche qui idealmente giocati tutti sulle parole misura- • Le norme che valgono per tutti e da subito, che quindi
zione e valutazione, merito, premialità, responsabilità. sono già entrate in vigore e sono immediatamente ope-
Vediamo i principali: rative anche per la sanità, sono quelle che riguardano:
– dalla performance organizzativa a quella indivi- – la trasparenza come principio universale, in parti-
duale. Il decreto estende la valutazione delle per- colare, poi, la trasparenza nel ciclo della gestione
formance a tutti i dipendenti pubblici, e non più della performance (tema assai rilevante in sanità);
solo ai dirigenti. Il decreto prevede inoltre un col- – il tema della qualità dei servizi pubblici e la fissazio-
legamento diretto tra la programmazione delle per- ne di standard di qualità;
formance organizzative e quella delle performance – l’inderogabilità delle norme relative al Titolo III
individuali; della legge “Merito e premi” da parte dei contratti
– valutazione oggettiva su obiettivi e competenze. collettivi;
Il sistema di misurazione e di valutazione che sarà – l’obbligo di costituire entro il 30 aprile del 2010
adottato da ogni amministrazione dovrà prevedere gli Organismi indipendenti di valutazione secondo
anche le competenze da valutare per ogni dipenden- l’art. 14 della legge;
te, nonché i livelli di performance da raggiungere; – la definizione dei temi di potestà legislativa che ven-
– la garanzia di un sistema di valutazione trasparente. gono sottratti alla contrattazione collettiva (ad es.
Gli organismi indipendenti di valutazione dovran- la gestione delle risorse umane e l’organizzazione
no certificare gli esiti della valutazione, in base al degli uffici);
rispetto delle regole previste dal sistema di misu- – il nuovo assetto della contrattazione collettiva che
razione e di valutazione. I dipendenti e i dirigen- comunque, pur imponendosi ope legis al settore
ti sapranno ogni anno su quali obiettivi e su quali sanità, prevede una specificità aprendo un’apposita
competenze saranno valutati; sezione contrattuale per la dirigenza del ruolo sani-
– selettività dei sistemi premianti. Al fine di dare con- tario del SSN;
cretezza allo sforzo di valutazione e al riconoscimento – l’obbligo di adeguare i contratti collettivi integrativi
del merito, il Dlgs 150/2009 prevede una distribuzio- vigenti alle norme della legge entro il 31 dicembre
ne in livelli di performance differenziati, che garanti- 2011 (per le amministrazioni dello Stato il 13 di-
scono la selettività nell’erogazione dei premi e delle cembre 2010);
indennità. La graduatoria è stilata a livello dell’orga- – la complessa normativa riguardante le sanzioni
nizzazione sia per i dirigenti, sia per i dipendenti. Non disciplinari e la responsabilità dei dipendenti pub-
si tratta quindi di istigare una competizione all’inter- blici, comprese le norme innovative sulla responsa-
no di ogni servizio, bensì di supportare un processo di bilità disciplinare dei dirigenti (quelle che possono
miglioramento per l’intera organizzazione; essere semplificate dicendo che se un dirigente non
– sanzioni disciplinari. Le procedure riguardanti l’ap- punisce un dipendente di fronte a un comporta-
plicazione di sanzioni sono state semplificate e la por- mento passibile di provvedimento disciplinare di-
tata delle sanzioni è stata rafforzata. Per esigenze di venta lui stesso passibile di punizione).
certezza e di omogeneità di trattamento viene definito • Le norme che andranno in vigore quando, entro la
un catalogo di infrazioni particolarmente gravi assog- fine del 2010, le Regioni e gli enti del SSN avranno
gettate al licenziamento, che potrà essere ampliato, adeguato i propri ordinamenti alla legge2 sono quelle
ma non diminuito, dalla contrattazione collettiva. che riguardano:

2. rimane inteso che se non saranno adeguati gli ordinamenti le norme entreranno in vigore tali e quali sono nel decreto
legislativo.

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– i modi e gli strumenti della misurazione e della va- sin da ora, quando ancora c’è qualche mese di tempo
lutazione della performance dell’organizzazione e per il recepimento delle parti di più immediato impatto
dei singoli; sul personale, a verificare la compatibilità delle norme
– l’articolazione del ciclo di gestione della perfor- con i modelli organizzativi esistenti e a sperimentare le
mance; modalità dell’applicazione.
– la definizione degli obiettivi; In questo senso si è mossa la FIASO (Federazione delle
– il sistema di misurazione e di valutazione della Aziende Sanitarie e Ospedaliere), che ha recentemente
performance con le modalità e i soggetti preposti; sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero per
– gli ambiti di misurazione e di valutazione della la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione proprio
performance individuale; per sperimentare insieme a una ventina di aziende l’ap-
– la responsabilità dell’organo di indirizzo politico- plicazione della legge.
amministrativo nel fissare gli obiettivi strategici; La sperimentazione si è posta l’obiettivo di verificare,
– i criteri e le modalità per la valorizzazione del me- senza produrre effetti giuridici né effetti economici, le
rito e l’incentivazione della performance, compre- innovazioni introdotte dal Dlgs 150/2009; nello spiri-
sa la determinazione delle fasce; to della riforma sono stati previsti una serie di atti e
– le progressioni economiche e di carriera; procedure nell’ambito delle finalità previste dall’atto
– l’attribuzione degli incarichi e delle responsabilità; aziendale e nel rispetto delle normative di legge e con-
– l’accesso ai percorsi di alta formazione e di cresci- trattuali.
ta professionale; È opportuno richiamare qui alcuni passaggi del proto-
– il premio di efficienza; collo di sperimentazione stesso:
– l’accesso alle diverse aree funzionali e alle relative Le Aziende sanitarie e ospedaliere, che hanno aderito al
posizioni economiche apicali. progetto oggetto della presente convenzione e hanno sot-
toscritto la convenzione, consapevoli della fondamentale
Infine il comma 12 dell’art. 13 del decreto, quello che importanza del momento di valutazione delle proprie risor-
istituisce la famosa “Commissione per la valutazione, la se umane, avviano la sperimentazione presso proprie Unità
trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni Pubbli- Organizzative Complesse/Dipartimenti allo scopo di:
che”, garantisce un’azione di raccordo con le altre agen- a. migliorare le prestazioni degli individui, utilizzando la
zie di valutazione, ossia, per la sanità, con l’AGENAS e valutazione come opportunità;
l’ANVUR (per ricerca e università). b. premiare il merito individuale attraverso il riconosci-
mento economico;
È comunque possibile sostenere che i principi generali c. favorire la crescita professionale degli individui attra-
della legge, soprattutto per quanto attiene a trasparen- verso interventi di sviluppo (affiancamento, mobilità
za, valutazione, nuova suddivisione tra temi soggetti interna, autoformazione, addestramento, ecc.);
alla legge e temi di potestà contrattuale, responsabilità d. disporre di informazioni per la migliore gestione delle
disciplinare per i dirigenti ecc., sono già in vigore, an- risorse umane.
che se nella maggior parte dei casi le aziende sanitarie
e ospedaliere non hanno ancora strutturato né percorsi La sperimentazione riguarda due tipi di valutazione di
informativi, né tanto meno formativi per la loro diri- performance:
genza. Per quel che riguarda valutazione, premialità • la valutazione dei dirigenti, aspetto che quasi la totalità
(le famose fasce del 25%; 50% e 25%), strumenti e delle Aziende è già abituata a curare, che si realizza, in
indicatori per la misurazione e altro, c’è ancora qual- accordo con le norme fissate dal Dlgs 150, attraverso
che mese di tempo perché le strutture recepiscano nei simulazioni basate sui dati disponibili del 2008;
propri ordinamenti i principi della legge. • la valutazione di tutto il personale del comparto appar-
tenente alle strutture prescelte a questo fine dalle Azien-
Una prima e controversa de Sanitarie partecipanti, aspetto sul quale l’esperienza è
sperimentazione meno diffusa, che si svolge attraverso una vera e propria
Al di là del complesso panorama legislativo, che si è sperimentazione sul campo basata su di un periodo di
cercato di rendere comprensibile a costo di qualche valutazione di quattro mesi (da maggio ad agosto).
semplificazione, appare quindi chiaro che il SSN è
completamente coinvolto dalla riforma in tutti i suoi Nell’ambito della sperimentazione sono state elaborate del-
punti chiave, sia pure in momenti e con forme diverse. le schede di valutazione che saranno utilizzate dalle aziende
Appare quindi largamente auspicabile che si cominci partecipanti, riportate nelle figure 1 e 2 (pp. 15-16).

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Questa sperimentazione ha dato adito a un’aspra pole-


mica suscitata dalle organizzazioni sindacali dei medici
(ANAAO ASSOMED, CIMO-ASMD, AAROI-EMAC,
FP CGIL MEDICI, FVM, CISL MEDICI, FASSID,
FESMED, UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI, SDS
SNABI, AUPI, SINAFO, FEDIR SANITÀ, SIDIRSS)
che hanno contestato3 la possibilità per i DG delle
aziende sanitarie e ospedaliere di sperimentare pezzi
della riforma che riguardano aspetti per cui sino al 31
dicembre 2010 rimangono vigenti le attuali disposizio-
ni. Sarebbe illegittimo quindi sperimentare strumenti
e metodi diversi di valutazione, soprattutto farlo senza
il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

Il Ministro Brunetta ha risposto con altrettanta deter-


minazione con una nota che così recita:
Al riguardo questo Dipartimento osserva che il testo
dell’intesa è in linea con analoghi protocolli sotto-
scritti dal Ministero con diverse altre associazioni di
datori di lavoro (Anci, Upi, Unioncamere, ecc.) al fine
di accompagnare l’applicazione concreta di quanto di-
sposto dal decreto legislativo 150 del 31 ottobre 2009
(la cd. “Riforma Brunetta della Pubblica Amministra-
zione”).
Questi protocolli sono ovviamente conformi alla le-
gislazione vigente e alle norme contrattuali. Appare (continua)

pertanto sorprendente questa levata di scudi delle orga- Figura 1 - SCHEDA DI vALUTAZIONE PER IL
nizzazioni sindacali contro l’applicazione del protocol- COmPARTO
lo sottoscritto con FIASO. Nel caso specifico, saranno

3. Una lettera delle OO.SS. recita: «Con riferimento a quanto in oggetto le sottoscritte Organizzazioni Sindacali ritengono
necessario comunicare la non condivisione del metodo adottato per pervenire alla definizione del protocollo di intesa.
Suscita notevole perplessità l’esclusione, tra i sottoscrittori dell’intesa, delle rappresentanze delle regioni, da cui le Azien-
de sanitarie e ospedaliere dipendono come articolazione istituzionale organizzativa per l’erogazione dei servizi sanitari.
Poiché le Aziende sanitarie non costituiscono enti autoreferenziali di proprietà dei singoli Direttori generali (nemmeno
sotto l’egida della fiASO che rappresenta semplicemente una federazione di parte delle Aziende) ci sembra sia stata
posta in essere una grave forzatura istituzionale ancor prima che una violazione di vigenti norme legislative e contrattuali.
infatti, oltre le questioni di metodo sopra rappresentate, il protocollo d’intesa, che vorrebbe estendere l’applicazione del-
le disposizioni di cui al Dlgs 150 del 2009 agli enti del Servizio sanitario nazionale, appare illegittimo poiché in contrasto
con le previsioni dello stesso Dlgs 150 del 2009. Quest’ultimo, infatti, disciplina specificamente l’estensione ai dipendenti
del Servizio sanitario nazionale delle regole in materia di valutazione dettate per le Amministrazioni dello Stato.
in particolare, l’art. 16 del Decreto attribuisce alle regioni il potere di adeguare gli ordinamenti delle Amministrazioni
dipendenti dalle stesse (tra cui anche le Aziende sanitarie) ai principi contenuti nel Dlgs 150 del 2009.
Tuttavia, nelle more di tale adeguamento, e comunque fino al 31 dicembre 2010, il Decreto prevede espressamente che
“negli ordinamenti delle regioni e degli enti locali si applicano le disposizioni vigenti”. ne consegue che la valutazione dei
dirigenti del ruolo sanitario, medici, veterinari e sanitari continua attualmente a essere disciplinata dalle disposizioni conte-
nute nel Dlgs 502 del 1992, e nella contrattazione collettiva. in questo quadro, il protocollo in esame, che ha valore di fonte
secondaria, non è competente a regolamentare in maniera difforme dalla legge, condizioni, tempi e modalità di applica-
zione del procedimento di valutazione di cui al Dlgs 150 del 2009 alle Aziende sanitarie, nemmeno a titolo sperimentale.
Pertanto, il protocollo in esame risulta viziato per violazione di legge, e quindi non applicabile dalle Aziende sanitarie che
lo hanno sottoscritto. Piuttosto, eventuali forme di sperimentazione andrebbero concordate al tavolo della contrattazione
collettiva, atteso che a quest’ultima è rimessa la competenza della disciplina del rapporto di lavoro dei dirigenti medici e
sanitari, compreso l’aspetto della valutazione professionale, o comunque essa andrebbe definita solo dopo un confronto
con le Organizzazioni Sindacali della categoria nel rispetto dei principi di massima collaborazione e trasparenza».

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(continua)

Figura 2 - SCHEDA DI vALUTAZIONE PER LA DIRIgENZA

comunque le Aziende Sanitarie e Ospedaliere a dover Conclusioni


attivare tutte le procedure di relazioni sindacali e con- Sembra chiaro che l’innovazione, come tutte le esperienze
trattuali per l’applicazione del sistema di valutazione e di cambiamento, non potrà essere effettuata senza l’inte-
incentivante. ressamento di tutti i soggetti in gioco. È infatti palese che
A ogni buon fine si ricorda che gli obiettivi stabiliti dal il vero nodo è quello culturale. All’interno delle Aziende
protocollo sono quelli di effettuare preventivamente la questo significherà la messa in rete di servizi, dipartimenti
valutazione e l’analisi degli effetti dei decreti di rifor- e direzioni, affinché si possano implementare sperimenta-
ma del lavoro pubblico nelle ASL; stimolare la parteci- zioni rispettose dei climi culturali locali.
pazione delle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale Le famiglie professionali tutte, ivi inclusa quella infermie-
all’iniziativa “Mettiamoci la faccia” attraverso l’attività ristica, sono tra i protagonisti attesi di questo cambiamen-
di sperimentazione e rilevazione della customer sati- to, nel senso che senza il loro interessamento proattivo non
sfaction basata sull’utilizzo di ‘emoticon’; migliorare la sarà praticabile alcuna modificazione sostanziale dello sta-
rilevazione di dati e la sperimentazione di modelli di tus quo. In tal senso potrà essere interessante promuovere
innovazione tecnologica applicati al campo sanitario; una valutazione incentrata su parametri standard (vedi fi-
stimolare la partecipazione delle amministrazioni al pro- gure 1 e 2), al fine di contribuire a una sperimentazione su
getto “Linea Amica”, il contact center multicanale della scala nazionale finalizzata all’individuazione di indicatori
Pubblica Amministrazione. di riferimento. A questa potrà assommarsi una valutazio-
Come si vede, si tratta di azioni che mirano esclusiva- ne specifica e contestualizzata, complementare alla prima.
mente a migliorare l’efficacia della Pubblica Ammini- Soprattutto nella fase di prima applicazione, la costruzio-
strazione nella fornitura al cittadino-cliente di beni e ne di un pool di indicatori potrà essere supportata dagli
servizi pubblici nel settore sanitario. Se qualche organiz- esiti di questa rete di sperimentatori.
zazione sindacale ne ha paura non ha che da confessarlo Una discussione ampia, articolata, costruttiva: questo
esplicitamente. l’obiettivo primario.

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