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Internalizzazione delle Imprese


 Accessibilità dei Paesi Target: Determinata dalle barriere all'ingresso, di tipo naturale, concorrenziale, artificiale
 Accordi equity: Prevedono il trasferimento di capitale con modifica dell'assetto proprietario
 Accordi non equity: Sono accordi di natura contrattuale, ma anche di semplici alleanze
 Adeguamento dei prodotti: L'adattamento riguarda prodotti pensati per uno specifico mercato
 Affidamento produzione a terzi: Alto Sviluppo Bassa Localizzazione
 Alla base di ogni rapporto commerciale vi sono: La costruzione e il mantenimento di una rete di relazioni personali
 Alleanze strategiche: Partner estero e sistema logistico e distributivo estero
 Alta differenziazione internazionale dei prodotti e dei segmenti di domanda: Nuovi segmenti con nuovi prodotti
 Alto coordinamento: Quando ogni unità nazionale integra le proprie strategie e la propria gestione con quelle della
casa-madre
 Ambiente e macroambiente: Fenomeni inseriti in un contesto di sistemi e sottosistemi
 Approccio commerciale si basa: Processo immediato per le imprese che cercano sbocchi per i loro prodotti
all'estero
 Associazioni imprenditoriali: Si occupano di promozione, consulenza e formazione
 Assunto di Base del Modello di Ricardo: Un paese tenderà a specializzarsi nella produzione del bene su cui ha un
vantaggio comparato, la cui produzione ha un costo opportunità minore che negli altri paesi
 Atteggiamento Pro-attivo: Scelta di sviluppo basata sull'analisi delle condizioni d'ambiente (attuale, tendenziale) e
direzione più efficace per l'impresa, in base alle sue risorse, forze e Debolezze
 Atteggiamento Reattivo: L'internazionalizzazione non avviene nell'ambito di una strategia deliberata, ma secondo
una visione contingente, cioè dettata da condizioni di necessità o da richieste di operatori esteri
 Attività del MISE: Ha istituito il fondo per il Made in Italy
 Attività di UNIONCAMERE: Contribuisce alla garanzia della regolazione e della trasparenza del mercato
internazionalizzazione, promozione e tutela del Made in Italy di qualità
 Attrattività dei Paesi Target: Determinata dalla dimensione della domanda, dalle caratteristiche dei segmenti,
dall'accettazione dei prodotti, dalla specificità dei fattori critici di successo
 Barriera - accesso alla distribuzione: I nuovi entranti hanno necessità di trovare canali di distribuzione per i loro
prodotti
 Barriera - differenziazione dei prodotti: Legata alla fidelizzazione della clientela
 Barriera - economie di scala: Costringono il nuovo entrante a produrre grandi quantità oppure a subire svantaggi
di costo
 Barriera - fabbisogni di capitale: Legata alla necessità di grandi capitali per gli investimenti, soprattutto in impianti,
R&S, promozione
 Barriera - vantaggi di costo: Si tratta di vantaggi derivanti dalla curva di apprendimento (e in particolare
dall'esperienza), dalle tecnologie proprietarie, dall'accesso a materie prime migliori
 Basso coordinamento: Quando l'impresa internazionale è composta da unità nazionali non specializzate, ciascuna
delle quali si occupa delle stesse attività di cui si occupano le altre
 Brownfield entry: Azienda già esistente
 Canali di entrata diretti sui mercati: L'impresa prende direttamente contatti con il sistema della distribuzione dei
mercati esteri attraverso la propria forza di vendita o con altre forme
 Capacità innovativa diffusa: Investimenti in progetti internazionali, Attitudine al cambiamento organizzativo,
Nuovi del modello di business
 Caratteri della Segmentazione: Significativo, riconoscibile, raggiungibile Chi finanzia i nuovi progetti di
internazionalizzazione: MISE, ICE, CCIAA
 Coesistenza strategica reticolare: Presuppone presenza di un rapporto di causalità strategica tra l'orientamento
strategico-reticolare e la strategia di impresa
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 Come è suddivisa la BP: Conto Corrente, Conto Capitale, Conto Finanziario


 Come è suddiviso un BP: Piano articolato che evidenza vari aspetti: economico finanziari, strategici, commerciali,
operativi
 Come figurano le CCIE: Soggetti bi-nazionali di natura associativa Come lavora la SIMSTE: Con il Fondo Unico
Venture Capital
 Come opera la FINEST: Partecipa al Capitale sociale dell'impresa estera
 Come opera l'INFORMEST: Accompagna le imprese verso i mercati dell'est, ricerca partner, organizza missioni
esplorative, ricerche di mercato, assiste le aziende nella costituzione di joint-venture
 Come si comportano i nuovi entranti rispetto alle barriere legate alle economie di scala: I nuovi entranti devono
scegliere se entrare con produzioni su piccola scala e accettare costi unitari elevati, o entrare su larga scala e
correre il rischio
 Come si comportano i nuovi entranti rispetto alle barriere legate alla differenziazione dei prodotti: I nuovi
entranti devono sostenere enormi spese di pubblicita' e promozioni per raggiungere livelli di conoscenza
 sul mercato e di valore del marchio simili a quelli degli attori gia' affermati
 Come si comportano i nuovi entranti rispetto alle barriere legate al fabbisogno di capitale: I nuovi entranti
potrebbero trovare maggiore difficolta' a reperire capitali rispetto le consolidate
 Come si comportano i nuovi entranti rispetto alle barriere legate all'accesso alla Distribuzione: Ridurre
l'avversione al rischio e i costi fissi associati all'inserimento di un nuovo prodotto, provocano la riluttanza ad
accettare un nuovo concorrente
 Come si può interpretare rapporto EST-OVEST a livello Mondiale: La Cina si è imposta come primo paese
produttore al mondo, superando gli Stati Uniti
 Come varia l'incidenza della presenza di Servizi nei Paesi avanzati: L'incidenza della componente servizi sul PIL
generato raggiunge valori compresi tra il 70% e l'80%, con picchi intorno al 93% a Hong Kong
 Come varia l'incidenza della presenza di Servizi nei Paesi emergenti: Il contributo dei servizi allo sviluppo
dell'economia è inferiore, con valori che vanno dal 43% della Cina, al 55% dell'India, al 67% del Brasile
 Concorrenza perfetta: Ogni impresa presente sul mercato è caratterizzata da una dimensione sufficientemente
piccola, tale da risultare price taker sul mercato dei prodotti
 Confronto tra assenza di vantaggio competitivo e assenza di vantaggio comparato: Integrazione orizzontale
 Confronto tra presenza di vantaggio competitivo e presenza di vantaggio comparato: Scambi intersettoriali,
integrazione verticale
 Conseguimento del vantaggio competitivo: Offrire ai clienti un buon prodotto a prezzo inferiore ai competitors
 Consorzi di vendita: Possono assumersi o meno il rischio commerciale
 Consorzi promozionali: Forniscono servizi generali di supporto
 Cosa afferma il Mae?: Nel quadro della c.d. diplomazia della crescita  occorre fornire un adeguato sostegno alle
iniziative di internazionalizzazione delle imprese e del sistema produttivo
 Cosa afferma il Mise?: Un ruolo essenziale è svolto, in un momento di grave contrazione dei consumi interni,
dalla proiezione internazionale delle imprese
 Cosa è Exhibitaly: L'Esposizione internazionale continuativa con mostre, eventi e incontri dedicati all'economia,
alla ricerca e all'innovazione del Made in Italy
 Cosa è il contratto di Rete: È un innovativo modello di collaborazione tra imprese che consente loro, nel rispetto
dell'autonomia imprenditoriale, di realizzare progetti condivisi
 Cosa è il CPA: La classificazione europea dei prodotti
 Cosa è il CPC: La classificazione centrale dei prodotti delle Nazioni unite
 Cosa è il Franchising: E' una tipologia contrattuale di affiliazione commerciale
 Cosa è il MAE: Ministero degli Affari Esteri
 Cosa è la Bilancia Commerciale: Saldo import/export
 Cosa è la FINEST: Una società finanziaria che promuove la cooperazione economica con i Paesi dell'Est europeo
 Cosa è la GDO: Grande Distribuzione organizzata
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 Cosa è l'ICE: Istituto Nazionale del Commercio con l'Estero


 Cosa è l'INFORMEST: Un centro di servizi informativi, documentazione, formazione, assistenza e consulenza sui
Paesi dell'Europa e dell'Asia
 Cosa è l'ISIC: La classificazione internazionale tipo per industrie di tutti i rami d'attività economica delle Nazioni
unite
 Cosa è l'NC: La nomenclatura combinata, la classificazione europea delle merci utilizzata per le statistiche sul
commercio estero
 Cosa è un BP: Strumento di programmazione dello sviluppo internazionale
 Cosa è una JV: Società mista, un accordo di collaborazione tra due o più imprese per la definizione di un nuovo
soggetto giuridicamente indipendente
 Cosa è UNIONCAMERE: Tutte le precedenti (ossia Gestisce un fondo di perequazione affinché gli enti possano realizzare le loro
funzioni in modo equilibrato e omogeneo sul territorio nazionale + Un ente pubblico che rappresenta il sistema camerale italiano nei
confronti degli organi di governo territoriale + Fornisce assistenza e consulenza alle Camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura)
 Cosa ha varato nel 1999: La Carta dei Valori Associativi
 Cosa rappresenta la "Ley de Inversión Extranjera": Legge con cui il Governo cubano ha definito l'apporto di capitali
stranieri come il principale volano per rafforzare lo sviluppo economico del Paese
 Cosa rappresenta la ISO26000: Un modello di auditing che fa riferimento alla ISO14001
 Cosa s'intende in generale per Responsabilità Sociale d'Impresa: L'insieme delle operazioni che un'organizzazione
attua volontariamente per contribuire, tramite la propria attività, al miglioramento generale della società
 Cosa sono gli EAU: Emirati Arabi Uniti
 Cosa sono gli SDGs: Sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti all'interno del piano d'azione ONU per il
2030 (Sustainable Development Goals)
 Cosa sono i costi reali: Conseguenti a tentativi infruttuosi di ingresso in paesi
 Cosa sono i costi-opportunità: È ciò a cui si rinuncia in cambio di qualcos'altro
 Cosa sono le Branch: Filiali di vendita, sedi secondarie prive di personalità giuridica
 Cosa sono le CCIE: Sono associazioni imprenditoriali private, operanti secondo il diritto straniero del paese ospite
 Cosa vuol dire fare rete all'estero: Sviluppare un piano di marketing, condividere informazioni sui clienti, creare
nuovi servizi come l'assistenza post vendita all'estero
 Cosa vuol dire MINT: È l'acronimo che identifica i nuovi paesi emergenti con le migliori prospettive di sviluppo nel
futuro dell'economia mondiale, si tratta di Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia
 Cos'è AccountAbility: Un'organizzazione no-profit che ha prodotto la serie AA1000, uno standard completo per la
rendicontazione sociale delle imprese
 Cos'è il Global Compact: Un'iniziativa delle Nazioni Unite che ha lo scopo di stabilire policy condivise e un
framework operativo per le aziende impegnate sulla CSR
 Cos'è il Sustainable Responsible and Impact Investing (SRI): Una disciplina d'investimento che mira a generare sia
ritorni finanziari competitivi sia impatti sociali positivi e di lungo periodo
 Cos'è una Benefit Corporation: Un istituto giuridico del Diritto Societario che definisce quelle aziende for-profit
che si vincolano statutariamente ad adottare comportamenti ad alto valore sociale
 Costituzione joiny ventures: Alto Sviluppo Alta Localizzazione
 Costo dell'internazionalizzazione: Tempo, risorse, competitività
 Costo di non internazionalizzare: Costi di breve periodo, prospettiva di lungo periodo
 Crescita del networking made in italy: Al febbraio 2015 oltre 2000 i contratti di Rete
 Criteri di definizione esclusivi B2B: Dimensione aziendale, Merceologia, Applicazioni – tipo di utilizzo dei
prodotti/servizi
 Criteri di definizione esclusivi B2C: Demografico, Socio-economico, Psicologico o psicografico
 Criticità del Franchising: Costi di monitoraggio e di ispezione per il controllo degli standard, Accurata definizione
del contratto fra le parti
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 I Dazi «secondo lo scopo»: Dazi protettivi ed in dazi fiscali


 I dazi doganali in territorio cubano: I dazi non costituiscono una barriera insormontabile per esportare a Cuba
 I Dazi secondo la destinazione delle merci: Dazi di importazione e dazi di esportazione
 I Dazi secondo le modalità di calcolo: Dazi specifici, ad valorem o misti
 I diritti integrativi di confine: Imposta sul valore aggiunto; Sovrimposte di fabbricazione; Diritti di monopolio;
Tasse addizionali di varia natura
 I Distretti Industriali, secondo Marshall: Concentrazioni territoriali di numerose piccole e medie imprese
fortemente specializzate, impegnate in un denso network di relazioni economiche e sociali, caratterizzate da un
insieme di cooperazione e competizione
 I Distretti Industriali, secondo Porter: Incrementano la produttività, Guidano la direzione e il ritmo
dell'innovazione, Stimolano la creazione di nuove imprese
 I DOI: Presentano Vantaggi di protezione del patrimonio, semplificazione della burocrazia, ottimizzazione dei costi,
riservatezza
 I fattori rilevanti per le italiane: Saturazione dei mercati nazionali
 I learning market: Possono essere di consumo o di tipo scientifico- tecnologico
 I Limiti delle PMI: Condizionamento delle dimensioni; difficoltà di ingresso
 I Network Industriali: Rappresentano un sistema di relazioni tra diversi tipi di attori economici: clienti, fornitori,
distributori, agenti, consulenti, concorrenti ed enti pubblici
 I Network produttivi internazionali: I Network produttivi supportano le PMI nella loro internazionalizzazione
 I numeri della Popolazione: Tutte le precedenti I PPP: Partenariati pubblico-privato
 I principali limiti all'esportazione: Tutte le precedenti - Carenze infrastrutturali - Complesso sistema burocratico -
Differenze culturali
 I principali settori dell'export delle PMI: Healthcare, Retail, Automotive, HiTech
 I principali vantaggi: Ampliamento del mercato di riferimento e potenziale
 I principi di riferimento: Un orientamento ben definito nel senso di porre le attività camerali al servizio della
totalità degli operatori
 I princpali mercati di destinazione: La Francia esporta di più in Canada
 I problemi dell'export: Tutte le precedenti - Un forte dollaro - I differenziali di tasso di interesse positivi -
L'incremento nel numero di defaults
 I prodotti italiani esposti in Russia: Prodotti di Lusso e di alta qualità
 I prodotti vietati dall'embargo: Carni e derivati, latte e derivati, pesci, crostacei, frutta
 I rapporti commerciali con il nostro Paese: L'Italia si posiziona all'ottavo posto in assoluto tra i paesi fornitori degli
EAU e terzo tra i partners europei
 I rapporti di forza tra soggetti determinano: Quale soggetto cattura più valore nello scambio
 I regimi doganali: La UE è un territorio doganale
 I saldi commerciali con l'Italia: Secondo gli ultimi dati il saldo commerciale si conferma positivo per l'Italia (+ 17,3
miliardi di Euro)
 I Servizi Finanziari a sostegno all'internazionalizzazione: L'erogazione di credito agevolato e l'assicurazione
all'esportazione o l'acquisizione di quote di partecipazione al capitale delle controllate estere
 I Servizi Reali a sostegno all'internazionalizzazione: Informazione sui mercati, promozione dei prodotti, iniziative
fieristiche, consulenza e formazione di personale specializzato
 I settori dell'importazioni italiane: Tessile, agro-alimentare, allevamento
 I settori in Italia: L'incidenza di crescita maggiore è nel manifatturiero
 I settori trainanti del DTI: Tutte le precedenti - Infrastrutture; trasporti - Energia; agroalimentare - Automotive;
industria mineraria e turismo
 I settori trainanti dell'economia cubana: Turismo, estrattivo, zucchero
 I settori trainanti dell'economia: Petrolchimico, meccanico, manifatturiero e dei servizi IT
 I Settori trainanti: Il settore dei servizi
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 I vantaggi del canale diretto: Stabilità e politica di lungo periodo Impiego di proprio personale specializzato
Controllo marketing mix Vantaggi nel lancio di nuovi prodotti
 I vantaggi del canale indiretto: Minori costi e Minori rischi Minori problemi di gestione
 I vantaggi del ricorso agli Agenti: I costi di commercializzazione sono variabili, L'agente conosce il mercato e la
clientela locali
 I vincoli all'internazionalizzazione: Tutte le precedenti (ossia Risorse e competenze dei concorrenti locali con cui l'impresa deve
confrontarsi + Fattori critici di successo identificabili nei vari paesi-mercato + Risorse distintive di cui dispone l'impresa)
 IDE orizzontale: L'impresa si duplica creando impianti produttivi analoghi in una pluralità di Paesi
 IDE verticale: L'impresa si frammenta in unità distinte in grado di svolgere una particolare funzione in una località
più opportuna
 IDE: Struttura direzionale e stabilimento di produzione del Paese di origine
 Il "peso" di Dubai: Copre l'80% del commercio estero di tutto il Paese nel settore non oil
 Il brand di una nazione: Condiziona, anche implicitamente, i brand delle imprese private
 Il business di Eataly: Il grocery è più preponderante della ristorazione
 Il carrier del piggy back: È in genere un'impresa di grandi dimensioni con una struttura organizzativa internazionale
già molto consolidata
 Il caso del posizionamento italiano in CINA: J e D offerta integrata
 Il CIPE: Tutte le precedenti (ossia E' composto dai Ministri dell'Economia e delle finanze, degli Affari esteri, e delle Politiche agricole + È
una commissione permanente, la quinta, per il coordinamento e l'indirizzo strategico della politica commerciale con l'estero + E' presieduta
dal Presidente del Consiglio dei Ministri o per sua delega dal Ministro dello Sviluppo economico)
 Il cliente cattura valore: I clienti catturano valore se il prodotto è poco differenziato, e quindi facilmente
sostituibile tra quello di un produttore e l'altro
 Il comparto fieristico asiatico: Ha numerosi centri fieristici regionali, i più importanti in Cina e Hong Kong,
Singapore, Giappone, Corea del Sud, India, oltre 14 milioni mq complessivi accreditati di cui il 53% in Cina
 Il comparto fieristico nord-americano: è relativamente frammentato e principalmente rivolto al ricco mercato
interno, anche se esprime numeri ragguardevoli e vanta centri di riferimento mondiale come Las Vegas e Chicago
 Il concetto di "distanza": Nelle scelte verso i mercati internazionali influisce non solo la distanza geografica, ma
anche la distanza culturale (lingua, cultura, sistemi politici, livello di sviluppo industriale, modalità di condurre gli
affari)
 Il concetto di impresa internazionale: Essere presenti all'estero è fondamentale, ma difficile soprattutto per le
nostre imprese, per la maggior parte piccole o poco strutturate
 Il concetto Eataly: È un concetto nuovo, finalizzato a proporre il prodotto più antico del mondo, il cibo (to eat),
declinato però nella qualità (Made in Italy)
 Il confronto tra Paesi Emergenti vs. Economie avanzate: Il potere di spesa, nei prossimi cinque anni, aumenterà
soprattutto nei paesi emergenti:
 +6,7% rispetto al +3,4% delle economie avanzate
 Il consiglio generale: Composto dai rappresentanti di tutti gli Stati Membri, che si occupa di espletare tutte le
funzioni
 Il Conto capitale: Costituito da: trasferimenti unilaterali, Le attività intangibili
 Il Conto corrente: Conto corrente e bilancia commerciale si equivalgono
 Il Conto finanziario: Costituito da investimenti diretti, derivati, altri investimenti, variazione delle riserve ufficiali
 Il contributo del Sud-Africa: È attualmente il 25° paese per PIL al mondo
 Il Coordinamento "leggero": Presentano una forma forma esplorativa di forum di discussione e scambio di
informazioni
 Il core di Eataly: Operare nella ristorazione, nell'agro-alimentare e secondariamente nella Formazione (culianaria)
 Il costo-opportunità: Se ogni paese si specializza nella produzione del bene con il minore costo-opportunità, allora
il commercio internazionale può essere vantaggiosi per entrambi i paesi
 IL CRAM (Country Risk Assessment Model): Considera anche variabili che stimano l'esperienza di pagamento
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pregressa
 Il Deposizionamento: La pratica di modificare la percezione del prodotto o del marchio nelle menti dei possibili
consumatori, ovvero del target di riferimento
 Il direttore generale: Ha responsabilità amministrative e gestionali e, come stabilito dall'Accordo istitutivo
 Il fattore interculturalità: Può fornire all'impresa nuove idee per essere all'avanguardia. La fiera non è più legata al
luogo di origine, ma mira a soddisfare necessità di clienti con diversi background culturali
 Il fenomeno "binding": Un dazio è vincolato quando il paese che loimpone accetta di non aumentarlo in
futuro
 Il fornitore invece cattura valore: Non esistono sul mercato di riferimento possibili sostituti
 Il fornitore mira a: Produrre ricchezza per la propria azienda attraverso il soddisfacimento delle esigenze del
mercato Il fornitore mira a: Produrre ricchezza per la propria azienda attraverso il soddisfacimento delle esigenze
del mercato
 Il Franchisee: L'operatore locale del Pease di destinazione
 Il Franchisor: L'impresa estera intenzionata a fare ingresso in un dato Paese
 Il futuro del BRICS: Raggiungerà il 40% del PIL mondiale nel 2050
 Il futuro del Sud-Africa: Secondo la SARB nel 2016 e nel 2017 è prevista una crescita sensibile
 Il futuro PIL dei Paesi emergenti: Entro il 2016, infatti, il PIL dei paesi emergenti arriverà a rappresentare oltre il
41% del prodotto interno lordo mondiale
 Il logo in Russia: È stato modificato per essere compreso dal pubblico Il Made in France in Italia: Burro Pâté Carne
 Il Made in Italy in Cina: L'agroalimentare è uno dei settori più dinamici del Made in Italy in Cina
 Il Made in Italy in Francia: Pomodoro Olio Prosciutto di Parma Aceto Il made in italy: È conosciuto ed apprezzato
 Il Made in Italy: I MiI mantiene ancora un grande appeal
 Il made in italy: Nella produzione di: Macchine di impiego generale Motori, generatori elettrici
 Il MAE: Ministero Affari Esteri
 Il MAE: Tutte le precedenti (ossia È detto anche MAECI o Farnesina + Rappresenta l'Italia nel contesto internazionale + È il dicastero del
governo italiano che ha il compito di attuare la politica estera del governo italiano)
 Il marchio Made in Italy tra i più riconosciuti al Mondo: Il brand Made in Italy è il terzo marchio più noto al mondo
dopo Coca-Cola e Visa
 Il metodo di analisi legato all'accountability: Il metodo descrittivo che dà conto della congruità ed efficacia delle
spese effettuate e della rilevanza delle iniziative intraprese
 Il MISE e l'internazionalizzazione: Ha aperto la partecipazione di PMI aggregate in rete nella concessione dei
contributi ai Consorzi per l'internazionalizzazione
 Il MISE: Ex Ministero delle Attività Produttive Il MISE: Ministero dello Sviluppo Economico
 Il modello di Kogut: Coniuga la teoria del vantaggio comparato delle nazioni, con quella del vantaggio competitivo
di Porter
 Il modello Eataly: Un originale modello di "mercato al coperto"
 Il modello globale: Le attività primarie della catena del valore non vengono trasferite dal livello centrale alla
periferia, ma l'impresa sviluppa un network globale con contratti di collaborazione di medio-lungo termine
 Il modello GLOCALE: Si cerca un equilibrio tra la necessità di valorizzare le peculiarità locali per la competizione
globale e il rafforzamento delle società e delle identità locali
 Il modello internazionale: Non vi è un decentramento completo delle attività da casa-madre a sussidiarie, queste
si limitano a produrre, distribuire e a volte a gestire aspetti di marketing, mentre la pianificazione delle core
competence è un'attività che rimane al centro
 Il modello multinazionale: Prevede una forte pressione per l'adattamento locale, quindi adatta i prodotti in base
alle esigenze e ai gusti dei clienti di ogni differente mercato in cui opera
 Il modello transnazionale: Si punta contemporaneamente sull'adattamento locale e sull'integrazione globale, per
cui le attività della catena del valore vengono svolte in quei contesti nazionali in cui si possono conseguire
vantaggi di differenziazione o di costo
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 Il National Development Plan: Ha l'obiettivo di eliminare la povertà e ridurre le disuguaglianze entro il 2030
 Il nuovo ICE: Con il Decreto "Salva Italia" è stato istituito un nuovo ICE
 Il PB nel Marketing: Indica la promozione su un prodotto ottenuta dal cliente solo acquistando altri prodotti
 Il peso della Cina: È al primo posto per il flusso di IDE
 Il peso della Nigeria: La maggiore realtà economica dell'Africa occidentale e dell'Africa sub-sahariana
 Il piggy back: Rientra negli accordi di commercializzazione e distribuzione (area Marketing)
 Il PIL della Russia: L'ottavo al livello mondiale
 Il PIL Russo: In costante crescita fino all'embargo del 2014 Il PIL: È sempre in crescita di oltre 7 punti percentuali
 Il PIL: E' uno dei più grandi al mondo
 Il PIL: Il Sud-Africa ha il secondo PIL più grande dell'Africa, dopo la Nigeria
 Il portale italia.it: È gestito da ENIT
 Il Posizionamento contestualizzato: Se la percezione del prodotto e le scelte dell'impresa variano paese per paese
 Il posizionamento dell'Italia nel NBI di Simon Anholt: è lusinghiero: tra le prime dieci nazioni del mondo, con un
ottimo piazzamento nelle classifiche turismo e cultura. Ci sono però alcune ombre nell'economia, nella politica,
nella capacità di innovare
 Il Posizionamento standardizzato: Se la percezione dell'offerta e le scelte relative ai criteri di posizionamento sono
omogenee nei vari mercati
 Il PPP: Purchasing power parity
 Il primo BEP di Eataly: Nel primo anno 65 M di fatturato con un BEP di 48 M
 Il principale Paese di destinazione delle esportazioni cinesi: Hong Kong (17,2%)
 Il principio guida della segmentazione: I consumatori sono diversi tra loro
 Il problema della documentazione: Può avere un impatto negativo sull'organizzazione e sull'efficienza dell'ufficio
commerciale estero
 Il processo di networking: Corrispondenza tra archetipi reticolari e relativi orientamenti di gestione delle relazioni
 Il prodotto ampliato: Legato a servizi aggiuntiv
 Il prodotto esportato: Sarebbe sempre bene operare una cernita ponderata e non trasferire l'intero catalogo tout
court nel nuovo mercato
 Il Progetto del Messico: Partnership Trans-Pacifica (TPP) Il progetto Exhibitaly: Tutte delle precedenti
 Il rallentamento della crescita: Il rallentamento della crescita e la stabilizzazione su tassi più contenuti è
conseguenza stessa dello sviluppo dei paesi BRICS
 Il rating del Brasile: Da BBB- a BBB+
 Il rating si configura come: Un sistema di reporting, contenente la valutazione del paese da un punto di vista
politico, economico, finanziario e assicurativo
 Il reddito del 2050: il Messico passerà da 10.600 dollari a 48.000 dollari
 l'Indonesia da 3.600 a 21.000  la Nigeria da 1.400 a 12.600  la Turchia da 10.600 a 48.500 dollari
 Il rider del piggy back: È solitamente un'azienda di dimensioni relativamente piccola
 Il riposizionamento: Quando si tenta di modificare l'immagine associata a un prodotto. Quando si vuole
differenziare il prodotto o il marchio rispetto ai concorrenti di mercato
 Il rischio di cambio: Può implicare sia una condizione sfavorevole sia una condizione favorevole
 Il rischio di escussione arbitraria delle garanzie: Rischio dovuto alla possibilità che l’importatore richieda
pretestuosamente alla propria banca di escutere, cioè di farsi pagare, l’importo della garanzia bancaria che
l’esportatore aveva disposto
 Il rischio di impresa: E' la tipologia di rischio che caratterizza ogni attività d'impresa
 Il rischio di trasferimento e convertibilità: Si riferisce ai rischi legati alle decisioni del governo che impone restrizioni
o limiti tali da rendere impossibile il trasferimento del denaro al creditore o alla sua convertibilità
 Il rischio finanziario: Rischio generato dal differenziale di tassi di interesse praticati dal mercato e i tassi concessi
alla clientela estera per finanziare i loro acquisto
 Il rischio sovrano si configura come: L’incapacità o la non volontà di un debitore sovrano (lo stato, un ente statale,
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un’impresa pubblica ecc.) di soddisfare i propri impegni di pagamento verso controparti estere
 Il rischio: Un potenziale evento indesiderato il cui accadimento può Il SACE: Servizi assicurativi del commercio
estero
 Il Saldo negativo del Conto Corrente: Un saldo negativo del conto corrente indica la debolezza dell'apparato
produttivo del paese
 Il Saldo positivo del Conto Corrente: Se il saldo del conto corrente risulta positivo significa che l'economia del
paese in questione è florida Il
 Servizio di FINEST: Dura dal 1993
 Il SIMEST: Società italiana per le imprese all'estero
 Il sistema finanziario e bancario: È uno dei punti di forza dell'economia del Paese
 Il tasso di crescita reale: Si attesa sotto il 10% per tutti
 Il trasporto e: Un elemento determinante per il successo delle attività
 Il trattamento preferenziale: Viene accordato ai prodotti originari dei Paesi che prendono parte alla zona stessa
 Il trend degli ultimi 30 anni: I dipendenti sono raddoppiati, il fatturato è quadruplicato, i profitti sono cresciuti di 6
volte
 Il trend dell'export italiano degli ultimi anni: Incremento del 25,2% Il valore della sua economia: Tutte le
precedenti
 Il vantaggi del carrier: Estensione della gamma della propria offerta
 Il vantaggi del rider: Avviare le operazioni internazionali senza rilevanti sforzi organizzativi e commerciali e in
maniera potenzialmente molto rapida
 Il vantaggio competitivo dell'azienda determina: La sua quota nell'industry
 Il vantaggio competitivo sostenibile si consegue: Quando si possiede una risorsa di valore, rara, difficile da imitare,
senza sostituti
 Il WTO/OMC è: World Trade Organization Import/Export: Basso Sviluppo Bassa Localizzazione
 Impresa Etnocentrica: Prima fase del processo di internazionalizzazione; Cultura/esperienza del paese d'origine
dominante; Esportazione del modello imprenditoriale sperimentato nel paese d'origine; Predisposizione
strategica internazionale; Gestione centralizzata delle attività estere
 Impresa Geocentrica: Impresa globale; Impianti integrati su scala globale per sfruttare economie di scala, e
differenziali di costo e qualità; Vantaggi competitivi derivanti dall'integrazione delle attività su scala mondiale;
Globalizzazione indotta dalla presenza di una clientela transnazionale; Presenza di concorrenti multinazionali;
Intensità di investimenti e innovazioni
 Impresa Policentrica: Imprese internazionali create per realizzare la crescita con investimenti diretti all'estero;
Costellazione di imprese con culture/strategie orientate ai mercati locali; Strategie delle filiali dipendono dalla
situazione competitiva e dalle specificità dei mercati locali; Strategia internazionale frammentata in funzione delle
specificità dei mercati locali (bisogni dei consumatori; variabili marketing, struttura distributiva e competitiva,
vincoli politico-economici
 Imprese dell'automotive presenti: Tutte le precedenti - Ford, Bmw, Mercedes Benz - General Motors, Nissan,
Renault - Toyota e Volkswagen
 In quali settore prevale il PB: Tessile, abbigliamento, arredamento, servizi avanzati, aziende alimentari
 In una società di tipo house of brands: Ogni singola marca del portfolio vive in modo completamente autonomo,
identificando un solo prodotto/linea e comunicando una promessa specifica
 Individuazione dei Paesi target, step fondamentale: E' la base del Marketing internazionale
 Infrastrutture, appalti pubblici e internazionalizzazione: Tutte le precedenti
 Ingresso in nuovi mercati, modalità di Attacco diretto: Attacco frontale
– contrapposizione con stessi prodotti verso stessi segmenti Accerchiamento – molteplicità di prodotti e canali
 Ingresso in nuovi mercati, modalità di Attacco indiretto: Attacco laterale – occupare nicchie trascurate Aggiramento
– sviluppo/offerta di nuovi beni Guerriglia – entrare con pochi prodotti di “disturbo"
 Insediamenti produttivi italiani in India: Ci sono oltre 300 imprese
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 internazionalizzazione del mercato e della filiera produttiva


 Internazionalizzazione e investimenti diretti dall'estero. Secondo lo studio citato: Stimato un aumento annuo degli
IDE generati da Expo del 5%, valutabili in 166 milioni di Euro, da considerare per 5 anni. Impatto previsto:
produzione aggiuntiva di 2,3 miliardi di Euro, valore aggiunto di 0,8 miliardi e 16.500 unità di lavoro
 Internazionalizzazione e turismo: La forte esposizione mediatica garantita da Expo 2015 permette di rafforzare la
visibilità di Milano e dell'Italia a livello mondiale, elevando la forza del brand cittadino e nazionale e la sua capacità
di attrarre turismo internazionale nel breve, medio e lungo periodo. Si stima una produzione aggiuntiva di 1,2
miliardi di Euro
 JV contrattuale: Due aziende danno vita ad accordi per la realizzazione di un progetto comune con l'obiettivo di
suddividersi i profitti
 JV incorporated: Qualora l'affare dia vita ad una nuova azienda con propria personalità giuridica
 JV orizzontale: Le aziende hanno la medesima struttura produttiva o producono beni simili
 JV societaria: La joint venture assume forma societaria (joint venture corporation) e in cui i partecipanti (co-
ventures) possono appartenere a paesi diversi
 JV unincorporated: Qualora l'affare non dia vita ad una nuova azienda con propria personalità giuridica
 JV verticale: Le attività da coordinare non sono omogenee ma sono orientate tuttavia ad una finalità comune
 La "discriminazione positiva": È funzione del dualismo economico
 La Bilancia dei pagamenti: Raramente risulta effettivamente bilanciata
 La BP con l'Italia: La bilancia commerciale bilaterale Italia - Cuba é strutturalmente in attivo per le aziende del
nostro paese
 La BP di oggi: Tutte le precedenti
 La brand equity: è una risorsa immateriale fondata sulla forza di un brand sul mercato di riferimento, valore della
marca in condizioni di funzionamento
 La Cabina di Regia: Istituita nel 2011
 La catena del valore: Rappresenta l'impresa come un insieme di attività distinte, ciascuna delle quali da sola e in
relazione con le altre contribuisce a generare il valore offerto al mercato mediante determinati prodotti e il
vantaggio competitivo
 La concentrazione delle imprese italiane in India: La gran parte delle imprese opera nella Regione di Mumbai
 La Concorrenza: I concorrenti offrono prodotti diversi per soddisfare uno stesso bisogno
 La conferenza di Cancun: Un momento di stallo e divisione tra i Paesi avanzati (Unione Europea, Stati Uniti) e i
Paesi emergenti (Brasile, Cina, India, Corea del Sud, Sudafrica)
 La conferenza di Doha: Ha riguardato agricoltura, servizi, regole WTO, procedura per la soluzione delle
controversie, commercio elettronico, Aspetti dei Diritti di Proprietà Intellettuale attinenti al Commercio
 La conferenza ministeriale: Ad essa è cui è affidato lo svolgimento dei compiti istituzionali e che si riunisce
almeno una volta ogni due anni
 La creazione di contenuti digitali: Dà ampio risalto ai social network, alla condivisione e alla valorizzazione dei
contenuti creati dagli utenti, al fine di incoraggiarli a condividere le proprie esperienze, rendendoli "ambasciatori
digitali" del Paese
 La crescita del Paese: La crescita media del PIL degli ultimi 4 anni è dell'8% e la programmazione per il futuro
prevede una crescita intorno al 9%
 La crescita della produzione: È stata davvero rilevante negli ultimi anni (17,95%)
 La crescita dell'economia degli EAU: Tutte le precedenti - Gli EAU si stanno sempre più ffermando quale hub
finanziario di livello mondiale - Notevoli i piani di sviluppo e infrastrutturali previsti dal Governo emiratino nei
diversi settori infrastrutturali - Si registra un consistente sviluppo dei settori infrastrutture, costruzioni e turismo
 La denominazione: La Cina è anche detta Repubblica Popolare Cinese (RPC)
 La dimensione della domanda: Il mercato estero prevede una domanda soddisfacente
 La diversificazione del rischio: Riduce la dipendenza dell'azienda da un unico mercato, consentendole di superare
eventuali periodi di recessione che dovessero colpire i singoli mercati
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 La domanda emiratina: È caratterizzata da una clientela di lusso, con un livello culturale medio-alto ed una sempre
crescente propensione a viaggiare
 La figura dell'importatore: In Cina è determinante e obbligatoria
 La forza dell'Indonesia: È trainata dai consumi (54,6% del PIL) e dagli investimenti (34,9%)
 La funzione della SIMEST: La partecipazione al capitale di affiliate estere di imprese italiane al di fuori della UE
 La geo-localizzazione di Eataly: Nessuna delle precedenti (ossia Per ora è presente solo in Italia + Per ora è presente solo
all'estero + Per ora è presente con una sede in Italia e una sede all'estero)
 La Gestione separata della CDP: Fanno capo le attività di finanziamento delle regioni, degli enti locali degli enti
pubblici e degli organismi di diritto pubblico
 La GLOCAL e il Business: E' tipica delle Multinazionali
 La GLOCAL nel marketing: Comporta la formazione di a nicchie di mercato ubicate nel mercato globale
 La Legge 125/2014: Si pone l'obiettivo di qualificare il ruolo delle imprese private nella cooperazione allo sviluppo
 La legge n.518: Possono ricevere finanziamenti dal MiSE, per propri progetti di sostegno all'internazionalizzazione
 La mission del WTO: Scoraggiare le pratiche commerciali scorrette come i sussidi alle esportazioni e il dumping
 La Mission dell'ICE: Tutte le precedenti (ossia La missione affidata è lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle imprese italiane +
La missione affidata è la commercializzazione dei beni e dei servizi italiani nei mercati internazionali + La missione affidata è la promozione
dell'immagine del prodotto italiano nel mondo)
 La mostra in Russia: The Energy Show, Welcome to design, Nation of fashion, Tech me to the future
 La multinazionale secondo MedioBanca: 3 MDL di fatturato, 1% del PIL del Paese di originel
 La necessità di un segmentazione: Viene prima del Posizionamento e dopo l'individuazione dei Paesi target
 La partecipazione alle fiere specializzate: è stata giudicata come lo strumento di comunicazione più importante
(83%) subito dopo la presenza su Internet (90%) e prima delle relazioni dell'azienda con i clienti attraverso la forza
vendita (76%)
 La pianificazione strategica è: Lo strumento per per rendere sistematico l'approccio dell'impresa sui mercati
internazionali
 La popolazione: In India ci sono circa 1,2 Miliardi di Persone

 La potenza USA: Gli Stati Uniti sono tra i sette paesi più competitivi al mondo e trovano nell'innovazione e
nell'efficienza del mercato finanziario i principali punti di forza
 La presenza delle imprese italiane: Oltre 600
 La presenza delle imprese straniere: Tutte le precedenti - Nei settori: retail e distribuzione - Nei settori: sanitario
e alimentare - Nei settori: tecnologie
pulite e infrastrutture per la mobilità
 La presenza di ENIT sui mercati emergenti: Sarà rafforzata con uffici nuovi o ampliati e si lavorerà in partnership
con le eccellenze del Made in Italy
 La presenza di ENIT sui mercati maturi: Merita di essere consolidata, in quanto questi Paesi generano l'80% degli
arrivi in Italia e i flussi mantengono una certa vivacità
 La procedura tipica: Le modalità di costituzione di una nuova Camera non rispondono a schemi e procedure
preordinate
 La produzione di greggio: Emirati Arabi Uniti sono il terzo produttore di greggio dell'area GCC, Abu Dhabi detiene
da solo il 94% delle riserve petrolifere del Paese
 La produzione industriale di domani analizzata in ottica Paese: Tra i paesi che faranno registrare i tassi di crescita
più elevati, in termini di produzione industriale, oltre alla Cina ci sono il Vietnam ma anche diversi paesi dell'Europa
dell'Est come Slovacchia, Polonia, Lituania, Romania e Bulgaria
 La produzione industriale: L'andamento del Settore dei Servizi è molto positivo (+ 2% nel 2017)
 La rete CONFAPI: Conta circa 94.000 imprese aderenti per un totale di addetti di circa 900.000 sul territorio
nazionale
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 La S del BRICS: Dovuta all'ingresso del Sudafrica nel 2011 La SACE: È una SPA
 La Sales Unit: Ha lo scopo di definire la politica distributiva, coordinare la rete di vendita locale, curare
direttamente gli aspetti finanziari, amministrativi, di marketing
 La selezione degli Agenti: Specialmente dalle PMI è spesso gestita in modo approssimativo e non manageriale
 La SIMEST: Costituita nel '90, ha sede a Roma e la sua omologa spagnola è la Cofides
 La strategia del Paese: Fondata sullo sfruttamento intenso delle risorse naturali e della capacità produttiva
esistente
 La strategia della differenziazione si basa: Sull’incorporazione nell’offerta dell’azienda di differenti funzioni che
inducono il cliente a preferire il prodotto/servizio rispetto ai concorrenti.
 La strategia della leadership sui costi è obbligata: Si vuole rimanere nel settore quando è forte la concorrenza sui
prezzi
 La strategia di branding basata sui prodotti: Consente di testare/introdurre agevolmente prodotti nuovi ma dal
riscontro incerto
 La strategia di espansione all'estero è conseguenza: Esigenza di mettere in atto strategie più aggressive
 La strategia outside-in: Dall'esterno all'interno - strategia guidata dal mercato
 La valenza dei servizi: Il settore dei servizi e dei servizi avanzati oltre a rappresentare la quota principale del Pil
cinese è anche il suo principale motore
 La Zona Speciale di Sviluppo Mariel: Offrono, insieme alle garanzie giuridiche sugli investimenti, una serie di
benefici fiscali aggiuntivi
 La zona TTIP: Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti
 L'acronimo BRICS: Brasile; Russia; India; Cina; Sudafrica
 L'ambiente di settore: Comprende una serie di sottosistemi connessi a fenomeni che possono rappresentare
opportunità o minacce per l’impresa
 L'analisi citata si sviluppa su diversi livelli di impatti economici: Ossia quattro: impatto economico diretto; effetti
indiretti e indotti; la legacy nei suoi aspetti tangibili; il miglioramento qualitativo delle infrastrutture tecnologiche e
delle relazioni internazionali
 L'apertura del Mercato: È relativamente chiuso ma è possibile esportare
 L'appartenenza ad un Distretto Industriale: Tutte le precedenti (ossia La condivisione delle risorse di ciascun partner può
quindi offrire soluzioni competitive molto efficaci ed aumentare la capacità della singola impresa di valutare correttamente le minacce o le
opportunità che si manifestano sul mercato + L'appartenenza ad un distretto industriale incrementa la produttività, la capacità innovativa
e quindi la competitività delle imprese sia a livello domestico che internazionale + Grazie alla prossimità geografica, all'omogeneità culturale
e alle comuni tradizioni produttive il distretto consente la rapida diffusione di nuove idee ed esperienze, riduce i costi legati
all'informazione e favorisce l'accesso al know how tecnologico)
 L'appeal della Cina: Nell'attuale crisi globale, la Cina rappresenta comunque una delle maggiori opportunità di
crescita
 L'approccio Heckscher-Ohlin: Il mercato libero-concorrenziale rappresenta il modello cui dovrebbero tendere tutti i
mercati
 L'asse GLOCAL-LOCAL: Intorno a cui ruota la competizione oggi nei mercati esteri
 L'attività di Export Credit Agency italiana: Consiste nella copertura del rischio di mancato pagamento nelle
transazioni internazionali e dei rischi natura politica per gli investimenti all'estero ed è svolta con la garanzia dello
Stato
 L'autonomia energetica dell'India: Un quarto delle importazioni provengano dai paesi arabi produttori di petrolio
 L'azione di ENIT sui mercati globali comprende: Attività di studio, di promozione dell'Italia sul grande pubblico, di
comunicazione e promozione su segmenti mirati di giornalisti e opinion leader, di supporto alla
commercializzazione dei prodotti turistici italiani
 Le Ambasciate: Hanno gli strumenti per coordinare tutti i soggetti del Sistema paese all'estero
 Le attività CONFAPI: Tutte le precedenti (ossia Nel 2009 aderisce alla Confapi l'organizzazione sindacale datoriale
Confimpreseitalia + A livello europeo è socio fondatore dell'UEAPME (Unione Europea dell'Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese) +
Supporta il Made in Italy all'estero, per valorizzare la produzione italiana di alta qualità delle piccole e medie industrie)
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 Le barriere all'ingresso: Tutte le precedenti - Forte legame della popolazione locale con le proprie tradizioni
gastronomiche - Restrizioni sanitarie, divieti assoluti, procedure amministrative onerose ed incerte, certificazioni
complesse, sistema di autorizzazioni frammentario e stratificato - Insufficienza dei canali distributivi locali
 Le barriere non tariffarie: Limitazioni quantitative alle importazioni; Limitazioni all'export; Regole tecniche e
standard di prodotto; Norme e procedure doganali
 Le collaborazioni del Mise: Tutte le precedenti (ossia Interagisce con la CRUI + Interagisce con l'ICE + Interagisce con Unioncamere
e Assocamerestero)
 Le collaborazioni dell'ICE: È tenuta a operare in stretto raccordo con regioni, camere di commercio, organizzazioni
imprenditoriali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati
 Le collaborazioni: L'italia è il secondo partner commerciale dopo la Germania
 Le conclusioni Ricardiane: Tutte le precedenti (ossia La struttura del commercio è determinata unicamente dai metodi di
produzione disponibili nei vari paesi coinvolti + Il commercio è in grado di aumentare il saggio di prodotto in un Paese solamente se i beni
commerciati fanno parte del salario reale + Il commercio è in grado di aumentare il consumo di tutte le merci, e quindi the sum of
enjoyments, in tutti i paesi coinvolti)
 Le dimensioni: La Cina è il terzo paese al mondo per estensione (quasi 10 milioni di chilometri quadrati), ed è di
gran lunga il più popoloso (oltre 1,5 miliardi di abitanti)
 Le due dimensioni che definiscono l'assetto strategico dell'impresa internazionale sono: La configurazione e il grado
di coordinamento
 Le eccellenze del Made in Italy, sono rappresentate dalle 4 "A": Automazione, Abbigliamento, Arredo, Alimentare
 Le economie di scala: All'aumentare della scala produttiva il costo medio per unità di output diminuisce
progressivamente
 Le edizioni straniere di VinItaly: Accompagnano le imprese italiane nelle attività di promozione globale in USA,
Cina, Giappone, Russia e India
 Le esportazione Italiane in Brasile: La quota delle esportazioni italiane verso il Brasile ha raggiunto l'1,1% nel 2010
 Le esportazioni delle PMI: Le PMI possono esportare ovunque
 Le esportazioni in una economia "aperta": Sono indipendenti dal reddito e considerate esogenamente
determinate
 Le esportazioni italiane nel Mondo ha un peso significativo: Le nostre esportazioni rappresentano, circa, il 3,1%
dell'export mondiale
 Le esportazioni italiane: L'italia è al 10 posto tra i fornitori in Russia
 Le esportazioni italiane: Il nostro paese continua a rimanere tra i primi dieci esportatori al mondo e il secondo in
Europa dopo la Germania
 Le esportazioni USA: Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
 Le esposizioni Exhibitaly: Mesi di mostre, eventi e incontri con l'obiettivo di mostrare non solo la nostra
tradizione e la nostra cultura, ma anche la vivacità e la modernità dell'Italia di oggi
 Le esposizioni si differenziano dalle fiere in quanto: sono eventi unici, hanno una struttura permanente, un
elevato livello di organizzazione e promuovono vendite future, non dirette
 Le fiere specializzate, per comodità, possono distinguersi in: Orizzontali oppure verticali; business to business
oppure business to consumer
 Le funzioni dell'ICE: Fornire servizi di informazione, assistenza e consulenza alle imprese italiane che operano nel
commercio internazionale
 Le importazioni in una economia "aperta": Sono funzione crescente del reddito nazionale
 Le importazioni USA: Tutte le precedenti - Autoveicoli e computer - Prodotti delle miniere e cave - Apparecchiature
elettriche e prodotti chimici
 Le imprese italiane già in Brasile: Fiat, Pirelli, Telecom Italia, Campari, Ferrero
 Le multinazionali orizzontali: Gestiscono impianti produttivi situati in diverse nazioni, nei quali realizzano prodotti
simili
 Le multinazionali verticali: Gestiscono impianti di produzione in diversi Paesi, con l'obiettivo di realizzare prodotti
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necessari (come materie prime) in stabilimenti di altri Paesi


 Le nuove CCIE: Sono il risultato della graduale evoluzione di una Delegazione che, da "presidio delegato" di una
CCIE in un'area territoriale che sta progressivamente acquistando maggior rilevanza, diventa del tutto autonoma
 Le partecipazione della CDP: GAS Srl, CDP RETI Srl, CDP Investimenti SGR SpA, Fintecna SpA, Fondo Strategico
Italiano SpA, e Terna SpA
 Le potenzialità del Brasile: Tutte le precedenti
 Le pratiche all'estero: Costituzione/partecipazione a un network allargato con presenza in molti Paesi
 Le pratiche in Italia: Accordi/Alleanze con Associazioni imprenditoriali e con enti istituzionali
 Le Regioni e l'internazionalizzazione: Tra il 2010 e il 2014 censiti oltre 70 interventi per supportare la nascita e il
consolidamento delle reti di imprese, molti dei quali all'internazionalizzazione delle aziende coinvolte
 Le regole di origine: Condizioni base per il funzionamento di un accordo
 Le restrizioni creditizie: Divieti di concessione di prestiti agli importatori imposti agli istituti di credito dalle
autorità governative
 Le restrizioni valutarie: Controllo statale sui cambi delle valute; Necessità di ottenere una specifica autorizzazione
governativa per poter acquistare valuta estera
 Le reti di impresa italiane più diffuse: Attività manifatturiere (32%)
 Le reti tra CCIE: Una volta costituite, le nuove CCIE potranno integrarsi rapidamente nella rete delle CCIE per
avviare il meccanismo del "riconoscimento" governativo
 Le scelte di canale: Come far arrivare i prodotti al cliente finale sia dal punto di vista fisico e logistico che da quello
dei passaggi intermedi di proprietà
 Le sedi estere di ENIT: Sono presenti in Europa, Asia, Oceania e Americhe
 Le società offshore: Società registrata in base alle leggi di uno stato estero, ma che conduce la propria attività al di
fuori dello stato o della giurisdizione in cui è registrata
 Le strategie di sviluppo di linee di prodotto (estensione di un brand di successo): Sono utili per rinforzare
l'immagine del brand, facilitare la distribuzione e ridurre i costi di lancio di nuovi prodotti
 Le tendenze che interessano l'Italia, secondo il NBI: Un lento e graduale declino: la percezione nel mondo di un
Paese immobile, forte in alcuni settori tradizionali
 Le Tigri Asiatiche: Taiwan; Corea del Sud; Singapore; Hong Kong
 L'economia sud-africana dopo l'Apartheid: Ha subito un processo di profonda trasformazione, passando da una
struttura fondata sul settore primario ad un modello di sviluppo in cui terziario e manifatturiero hanno
progressivamente accresciuto la loro importanza
 L'ENIT: Ente Nazionale Italiano per il Turismo
 L'equilibrio delle risorse generate: E' l'obiettivo generale del processo di internazionalizzazione
 L'età media presunta della popolazione che inciderà sul PIL: 38 anni nel 2030
 L'export italiano a Cuba: Tecnologie, prodotti chimici
 L'export statunitense verso Cuba dopo la normalizzazione dei rapporti internazionali: In crescita, potrebbe
raggiungere i 4,3 miliardi di dollari l'anno
 L'ICE e l'internazionalizzazione: Nel suo Piano Nazionale dell'Export 2013- 105, ad esempio, vi è anche il supporto
ai contratti di rete per l'internazionalizzazione
 L'ICE: Istituto per il Commercio con l'estero
 Limitazioni all'export: I prodotti oggetto di limitazione sono sottoposti al regime delle licenze di esportazione
rilasciate dallo Stato venditore entro uno specifico limite prefissato
 Limitazioni quantitative all'import: Le autorità stabiliscono una limitazione quantitativa all'approvvigionamento
estero di determinate merci
 L'import/export in Russia: È un Paese aperto alla commercializzazione di prodotti esteri
 L'importanza della Comunicazione: Tutte delle precedenti
 L'imprenditorialità incrementale e la creazione di nuove imprese: è un lascito concreto e censibile dell'evento
Expo ma è riconducibile alla sfera immateriale. Stima su base nazionale: 10.622 nuove imprese, con una media di
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1,15 addetti/impresa
 L'impresa cerca un'espansione internazionale: Per effetto di spinte interne ed esterne, possono essere presenti una
serie di motivi, in genere tra loro combinati
 L'internazionalizzazione commerciale: Avviene quando l'impresa decide di collocare i propri prodotti/servizi anche
in paesi diversi da quello di origine
 L'internazionalizzazione e la finanza: Tutte le precedenti
 L'internazionalizzazione secondo la Network Analysis: Il comportamento internazionale dell'impresa è il risultato
del suo posizionamento all'interno di una rete di relazioni industriali
 L'intervento delle Regioni: Hanno diminuito gli investimenti negli ultimi anni
 L'LbE: Il learning by exporting
 Lo slogan di Eataly: Alti cibi a prezzi sostenibili
 Lo statuto in generale: Insieme di norme che enunciano gli scopi e regolano procedure e comportamenti
 Lo sviluppo Locale: Avviene attraverso l'attivazione di sistemi locali autonomi con capacità auto-organizzative e
auto-riproduttive
 L'obiettivo di Eataly: Offrire a un pubblico ampio cibi di alta qualità a prezzi sostenibili
 L'occupazione generata dall'evento si distribuisce su più settori in funzione dell'impatto economico e della
relativamente alta o bassa intensità di utilizzo del capitale umano. Nell'intero orizzonte considerato dall'analisi
(2012-2020),: La maggiore occupazione è nel settore del
 turismo e della ristorazione (39.400 unità), nei servizi alle imprese (33.800) e nell'industria (28.700). Negli anni
precedenti l'evento Expo, le costruzioni, i servizi alle imprese e l'industria sono i settori che registrano, come nel
caso dell'indotto economico e del valore aggiunto, un incremento maggiore dell'occupazione
 Logica GLOBALE: Si indicano fenomeni o relazioni orizzontali che si estendono su vari territori (e quindi mercati)
 Logica GLOCALE: Si adeguano i panorami della globalizzazione alle realtà locali, così da studiarne meglio le loro
relazioni con gli ambienti internazionali
 Logica LOCALE: Si indicano i fenomeni o le relazioni che interessano solo una parte del Territorio (e quindi del
mercato)
 L'organizzazione del Mae: Tutte le precedenti (ossia Opera anche attreverso le Ambasciate + Prevede una Direzione generale per
la promozione del sistema Paese (DGSP) + Prevede una Direzione centrale per l'internazionalizzazione del sistema Paese)
 L'organizzazione del Mise: Prevede un Dipartimento per l'Impresa e l'Internazionalizzazione
 L'unione doganale UE-Turchia: In vigore dal 1996 ha contribuito a rendere l'UE il primo partner commerciale del
paese
 L'Uruguay round: Stabilirono che tutte le restrizioni quantitative sul commercio di prodotti tessili e di
abbigliamento previste dall'Accordo Multi-Fibre
 McDonald's: Fornisce linee guida centrali ma le campagne pubblicitarie sono approvate dalle sedi nazionali.
Allineamento del brand e condivisione della brand identity
 Micro-segmentazione per benefici: Basata sul principio che il consumatore sceglie il prodotto/marca che risponde
meglio alle sue attese
 Micro-segmentazione psico-grafica: Basata sugli stili di vita, che si riproducono in forma piuttosto omogenea in
molti paesi
 Micro-segmentazione socio-demografica: Uno dei segmenti transnazionali più diffuso è basato sul criterio età
 Mission della CDP: Finanziamento degli investimenti della Pubblica Amministrazione centrale e locale
 Modalità e strategie di ingresso: Le modalità sono soluzioni organizzative che rendono disponibile nel paese
selezionato l'offerta dell'impresa
 Negoziazione diretta: Opera su commessa, intrattiene contatti diretti con grandi gruppi della distribuzione
moderna, utilizza il commercio elettronico
 Nel terzo livello (legacy) della citata analisi consideriamo, tra l'altro: Gli effetti di attivazione dovuti alle nuove
imprese generate dall'evento, derivanti dalla valorizzazione immediata e differita del patrimonio immobiliare,
dell'incremento degli investimenti diretti esteri «IDE», dell'attrattività turistica incrementale
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 Nella comprensione del contesto di mercato: Vanno prese in considerazione anche le differenze culturali
 Nella SWOT le weaknesses sono: debolezze
 Nelle esportazioni dirette: I problemi distributivi sono complessi, gamma prodotti ampia con diversi approcci
distributivi
 Nello sviluppo internazionale l'aspetto dei trasporti: Presenta maggiori difficoltà rispetto al trasporto sul territorio
nazionale
 Nuove prospettive: La russia è entrata nel WTO
 Obiettivi commerciali: Quote di mercato (%), Vendite in valore, Vendite in quantità
 Obiettivi di breve, medio e lungo termini: Sono legate al tempo 12/16 mesi, 18/36 mesi, 3/6 anni
 Obiettivi economico-finanziari: Tasso di redditività, Margine lordo, Cash- flow
 OPERATORI ALL'EXPORT PER PAESE: Dinamica delle esportazioni nazionali e presenze degli operatori nei
principali mercati di sbocco
 Opportunità in Europa: Germania e Italia esportano di più Opportunità oltre l'Europa: Belgio, Paesi Bassi e UK
esportano di più
 Organizzazione di Confindustria: Tutte le precedenti (ossia La confederazione è guidata da un presidente + La direzione generale
coordina tutta la struttura + La confederazione è suddivisa in 24 Federazioni di settore)
 Ownership Advantage: L'impresa va all'estero perché dispone di risorse e competenze che permettono di
conseguire un vantaggio competitivo rilevante anche nei mercati esteri
 Paesi in cui disinvestire: Bassa Posizione competitiva Bassa Attrattività Paesi in cui investire: Alta Posizione
competitiva Alta Attrattività Peculiarità del Contratto di Rete: E’ uno strumento cucito su misura
 Per le Forse conta approfondire: Possibili vantaggi Capacità e competenze Risorse umane Capacità finanziarie Rete
distributiva
 Per le Opportunità conta approfondire: Quali le opportunità di mercato Quali i trend favorevoli Quali i punti
deboli dei concorrenti Possibilità
 di sfruttare tecnologia e innovazione
 Per ridurre i rischi: E' importante che l'operatore economico sia in grado di conoscere le situazioni che potrebbero
influenzare negativamente il buon esito di una operazione commerciale
 Perché è importante oggi impegnarsi sulla CSR: Perché i danni che le attività produttive arrecano all'ambiente
stanno seriamente compromettendo l'ecosistema globale
 Perché Eataly è un fenomeno inverso: Perché capace di replicare «in casa» un modello funzionale e di successo
sperimentato all'estero
 Perché la Russia: La Russia è un mercato emergente e ricco con cui gli scambi si sono molto intensificati
 Perché permangono le Barriere all'entrata: Migliorare la bilancia dei pagamenti Tutelare settori reputati
“strategici” per l'economia nazionale
 Politiche Bottom-Up: Lo sviluppo parte dal basso in relazione alle risorse locali e attraverso un coinvolgimento degli
attori locali Il territorio è promotore del proprio sviluppo
 Politiche Top-Down: Interventi per lo sviluppo “calati” dall'alto e di tipo settoriale Il territorio come mero
contenitore di risorse da sfruttare
 Posizionamento e Brand: Il brand è un fattore fondamentale per la definizione del proprio Posizionamento
 Posizionamento e Targeting: Il Posizionamento viene a valle del targeting Principi dell'INFORMEST: Economici,
politici, di adesione all'UE
 Prodotti DOC: Denominazione di origine controllata
 Prodotti DOP: Viene attribuito agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente dal
territorio in cui sono stati prodotti
 Prodotti IGP: Viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità o la
reputazione dipende dall'origine geografica
 Prodotti STG: Volto a tutelare produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione
tradizionali
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 Progetti UNIONCAMERE: Tutte le precedenti (ossia Promuove il Sistema camerale italiano presso le istituzioni europee + Tutela i
diritti in materia di proprietà industriale + Assiste le Camere di commercio italiane nella presentazione di progetti a valenza europea)
 PROPENSIONE ALL'ESPORTAZIONE PER PAESE: Rapporto tra
 esportazioni di beni e servizi e prodotto interno lordo con valori espressi a prezzi
 Punti di debolezza per l'ingresso in mercati esteririspetto alle opportunità: Rafforzamento dei canali di vendita
attraverso partnership
 Punti di Debolezza: Disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza Sviluppo disomogeneo, concentrato nel Sud
e Sud-Est del Paese (con oltre il 73% del PIL)
 Punti di forza del Messico: Stabilità macroeconomica; ampia disponibilità di risorse naturali; contiguità geografica
con gli Stati Uniti
 Punti di forza per l'ingresso in mercati esteri rispetto alle opportunità: Sviluppo nuovi segmenti di mercato sensibili
al nostro brand
 Punti di Forza: È il quinto paese più popoloso al mondo Stabilità macroeconomica, politica e finanziaria
 Quale è la multinazionale europea più grande: Volkswagen
 Quale fra le seguenti affermazioni è corretta?: Il comparto fieristico europeo, storicamente leader, sta
mantenendo un ruolo importante a livello globale
 Quale fra le seguenti affermazioni è corretta?: Il mondo fieristico è in continua evoluzione, per adeguarsi ai nuovi
equilibri di mercato, ed è caratterizzato da una sostanziale crescita a livello globale
 Quali Multinazionali prevalgono nel Mondo: La Toyota è stata seconda e cmq quasi sempre tra le prime 10
 Quali saranno le prossime classifiche in base al PIL:  il Messico passerà dal 14° all'8° posto  l'Indonesia dal 16°
al 9°  la Nigeria dal 39° al 13°
 la Turchia dal 17° al 17°
 Quali sono i 3 elementi della Triple Bottom Line: People, Planet, Profit
 Quali sono i fattori di successo dei MINT: Tutte le precedenti - Disponibilità di materie prime, tra cui petrolio, gas
naturale e metalli preziosi - Capacità di attrazione di investimenti esteri - La situazione demografica, gli IDE, la
riallocazione delle risorse da settori a basso rendimento (settore agricolo) a settori più dinamici (industria e servizi)
 Quali sono i Paesi marginali: Bassa Attrattività Bassa Accessibilità Quali sono i Paesi strategici: Alta Attrattività
Alta Accessibilità
 Quali sono i punti di debolezza di Cuba: Rischi legati alla transizione politica
 Quali sono i punti di forza di Cuba: Sviluppo di attività estrattive di nickel e cobalto
 Quali sono le sfide attuali per migliorare l'impegno sulla CSR a livello globale: La misurazione dell'SRI
 Qualità imprenditoriale: Elevate competenze personali dell'imprenditore, Governance equilibrata e coesa
 Quando è nata la CDP: Nel 1850 Quando è stata istituita: 1947 Quando è stata istituita: Nel 1901 Quando è stata
istituita: Nel 1910
 Quante sono le CCIE: Esistono 76 Camere in 50 paesi, articolate in 140 uffici, e oltre 24.000 imprese associate
 Quanto conta l'imitazione: Di solito le esperienze positive all'estero di pochi anticipatori sono seguite e imitate da
molti altri operatori
 QUOTE DI MERCATO SULLE ESPORTAZIONI MONDIALI DI MERCI PER
 AREA E PAESE: Rapporto tra le esportazioni di merci di un paese/area geografica e le esportazioni mondiali a
partire da valori a prezzi correnti
 Ragionando in termini di comparti economici,: Negli anni pre-evento, le costruzioni, i servizi alle imprese e
l'industria sono i settori che registrano una produzione aggiuntiva più elevata
 Regole fondamentali della competizione: Lo scambio crea valore, la posizione competitiva determina chi riceve lo
scambio, il potere nei rapporti di forza determina come il valore è allocato
 Rete di vendita locale diretta: I contatti possono essere presi senza alcuna base permanente all'estero oppure con
un ufficio di rappresentanza
 Rete di vendita locale indiretta: Promuovere le vendite in nome e per conto dell'azienda mandante
 Reti e Alleanze: Possono prevedere sia scambi di informazioni che funzioni di coordinamento e finanziamenti a
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dono
 Riguardo le condizioni di pagamento: Costituiscono una leva di marketing che può risultare fondamentale per il
successo dell'iniziativa di esportazione
 Rischi possibili nella pianificazione: Insoluti, clausole contrattuali, errori nella scelta dei canali
 Rispetto ai BRICS: Hanno in comune tra loro un grosso potenziale di crescita economica
 SALDI NORMALIZZATI DELLA BP: Rapporto tra saldo commerciale e somma di esportazioni e importazioni
(interscambio)
 Scegliere il Paese di destinazione: È necessario scegliere, impossibile servire troppi Paesi
 Scelte dei Paesi Target: E' preferibile fare una scelta equilibrata tra i Paesi con ripartizione del rischio e con
economie di scala
 Scelte sub-ottimali: Comportano una serie di conseguenze negative, in termini di costi reali e di costi opportunità
 Secondo le stime dell'UNCTDAD: Nel 2012, per la prima volta, le economie emergenti hanno assorbito più IDE dei
paesi industrializzati
 Secondo le stime di Dell'Acqua, Morri e Quaini, l'indotto economico totale di Expo 2015 nel periodo 2012-2020 in
termini di produzione aggiuntiva: è pari a 24,7 miliardi di Euro
 Soluzione al fenomeno delle importazioni parallele: Trovare un accettabile equilibrio fra differenziazione o
personalizzazione e armonizzazione dei prezzi praticati
 Standardizzazione dei prodotti: La standardizzazione porta a economie di scala
 Strategiche legate al vantaggio comparato: Localizzazione di singole attività della catena del valore in Paesi con
specifiche e favorevoli condizioni
 Strategie basate sull'export: Proiezione internazionale della catena del valore circoscritta alle attività commerciali
sui mercati esteri
 Strategie globali omogenee: Standardizzazione del prodotto e coordinamento delle attività a valle della catena che
devono essere svolte in prossimità dei clienti dispersi nel mercato mondiale
 Strategie S-O: Sviluppare nuove metodologie in grado di sfruttare i punti di forza dell'azienda
 Strategie S-T: Sfruttare i punti di forza per difendersi dalle minacce
 Strategie transnazionali: Logica strategico-organizzativa a rete e configurazione diffusa delle risorse e delle
capacità, con loro specializzazione
 Strategie W-O: Eliminare le debolezze per attivare nuove opportunità
 Strategie W-T: Individuare piani di difesa per evitare che minacce esterne acuiscano i punti di debolezza
 Su cosa si concentrano le commodity: Dimensione commerciale/distributiva
 Svantaggi IDE: Volatilità del capitale
 Svantaggi JV: Mutamento degli obiettivi/strategie dei partner, con conseguente difficoltà a mantenere coerente e
condivisa la mission e le strategie della newco
 Sviluppo Congiunto mono-prodotto: Comporta una scarsa copertura dei diversi processi di consumo
 Sviluppo Congiunto multi-prodotto: Soluzione più adatta alle nuove dimensioni della concorrenza (es. Parma
Alimentare)
 Sviluppo del capitale immateriale: Maturazione di conoscenze, Costante rafforzamento della reputazione
 Teoria di Hymer: Focus di interesse: le attività d'impresa, Svantaggi rispetto all'impresa nazionale, Presenza di
barriere (costi fissi)
 Teoria di Reading: L'impresa multinazionale estende le proprie attività attraverso forme di organizzazione interna
(investimenti diretti) in quanto più efficienti e vantaggiose rispetto all'uso di mercato
 Teorie di Cambridge: Le imprese localizzate in un mercato di sbocco relativamente avanzato godono di un
vantaggio innovativo
 the early starter: Presenta un basso grado di internazionalizzazione sia del network sia dell'impresa
 the international among others: L'impresa appartiene ad un contesto industriale fortemente votato ai mercati
esteri, quindi accresce il suo grado di conoscenza esperienziale
 the later starter: Descrive l'internazionalizzazione di imprese che hanno relazioni indirette con i network esteri
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attraverso une rete di legami domestici piuttosto internazionalizzata


 the lonely international: L'impresa opera in diversi network esteri, ma la rete nazionale di appartenenza è
scarsamente internazionalizzata perciò non influisce sulla sua conoscenza esperienziale
 To BE-Italian: Tutte delle precedenti
 Tra gli eventi aziendali figurano: Le convention, ossia riunioni destinate a rafforzare il senso di appartenenza e la
coesione dei collaboratori e dei dipendenti dell'azienda stessa
 Tra le funzioni attribuite ad ENIT, vi è: La promozione all'estero del brand Italia nel settore del turismo
 Trading company: Coordina strutture logistiche e si assume il rischio connesso all'operazione commerciale
 Un compito istituzionale di ENIT è: Favorire la commercializzazione dei prodotti enogastronomici, tipici e artigianali
in Italia e all'estero
 Un esempio storico di attività di branding: Banchieri e mercanti italiani tra Medio Evo e Rinascimanto
 Una adeguata strategia di internazionalizzazione del brand: Non può prescindere dalla raccolta di informazioni
sulle realtà locali (politiche, economiche, socio-culturali, ambientali)
 Una possibile forma di internazionalizzazione non commerciale: Reperimento dei capitali Internazionali
 Uno dei motivi esterni che motivano il processo di internazionalizzazione:
 Uno dei motivi interni che motivano il processo di internazionalizzazione: Volontà di maturare conoscenze verso
altri mercati senza un impegno diretto (per ora) in localizzazioni estere
 Valore aggiunto delle esportazioni UE: Primo decennio del nuovo millennio, il contenuto di valore aggiunto
incorporato nelle esportazioni dei principali paesi risulta pari in media al 70-75 per cento del valore delle
esportazioni lorde
 Vantaggi Brownfield: Accelerazione dell'ingresso nel paese; l'impresa acquisita è già consolidata e ha una
posizione competitiva
 Vantaggi del Franchising: Costi fissi inferiori rispetto alle filiali commerciali, Ripartizione del rischio imprenditoriale
 Vantaggi della Segmentazione: Massimizzare la soddisfazione dei clienti e creare un marketing mix ad hoc
 Vantaggi IDE: Miglior accesso alle info e miglior comprensione della legislazione nazionale
 Vantaggi JV: Flessibilità; adattabilità; elasticità; velocità
 Vantaggio comparato: Influenza la decisione delle imprese relativa alla localizzazione delle diverse attività che
compongono la catena del valore
 Vantaggio competitivo: Capacità dell'impresa di superare i competitors
 Vantaggio competitivo: Influenza la decisione delle imprese relativa all'individuazione delle attività su cui
concentrare gli investimenti e le risorse manageriali
 Variabili culturali di Macro-segmentazione: La Religione del Paese Target è un criterio di Valutazione
 Variabili culturali di Macro-segmentazione: Legate alle abitudine e agli aspetti sociali
 Variabili economiche di Macro-segmentazione: Basate soprattutto sul PIL- procapite
 Variabili geografiche di Macro-segmentazione: In grado di definire un segmento omogeneo, il preferito dalle
multinazionali
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dono
 Riguardo le condizioni di pagamento: Costituiscono una leva di marketing che può risultare fondamentale per il
successo dell'iniziativa di esportazione
 Rischi possibili nella pianificazione: Insoluti, clausole contrattuali, errori nella scelta dei canali
 Rispetto ai BRICS: Hanno in comune tra loro un grosso potenziale di crescita economica
 SALDI NORMALIZZATI DELLA BP: Rapporto tra saldo commerciale e somma di esportazioni e importazioni
(interscambio)
 Scegliere il Paese di destinazione: È necessario scegliere, impossibile servire troppi Paesi
 Scelte dei Paesi Target: E' preferibile fare una scelta equilibrata tra i Paesi con ripartizione del rischio e con
economie di scala
 Scelte sub-ottimali: Comportano una serie di conseguenze negative, in termini di costi reali e di costi opportunità
 Secondo le stime dell'UNCTDAD: Nel 2012, per la prima volta, le economie emergenti hanno assorbito più IDE dei
paesi industrializzati
 Secondo le stime di Dell'Acqua, Morri e Quaini, l'indotto economico totale di Expo 2015 nel periodo 2012-2020 in
termini di produzione aggiuntiva: è pari a 24,7 miliardi di Euro
 Soluzione al fenomeno delle importazioni parallele: Trovare un accettabile equilibrio fra differenziazione o
personalizzazione e armonizzazione dei prezzi praticati
 Standardizzazione dei prodotti: La standardizzazione porta a economie di scala
 Strategiche legate al vantaggio comparato: Localizzazione di singole attività della catena del valore in Paesi con
specifiche e favorevoli condizioni
 Strategie basate sull'export: Proiezione internazionale della catena del valore circoscritta alle attività commerciali
sui mercati esteri
 Strategie globali omogenee: Standardizzazione del prodotto e coordinamento delle attività a valle della catena che
devono essere svolte in prossimità dei clienti dispersi nel mercato mondiale
 Strategie S-O: Sviluppare nuove metodologie in grado di sfruttare i punti di forza dell'azienda
 Strategie S-T: Sfruttare i punti di forza per difendersi dalle minacce
 Strategie transnazionali: Logica strategico-organizzativa a rete e configurazione diffusa delle risorse e delle
capacità, con loro specializzazione
 Strategie W-O: Eliminare le debolezze per attivare nuove opportunità
 Strategie W-T: Individuare piani di difesa per evitare che minacce esterne acuiscano i punti di debolezza
 Su cosa si concentrano le commodity: Dimensione commerciale/distributiva
 Svantaggi IDE: Volatilità del capitale
 Svantaggi JV: Mutamento degli obiettivi/strategie dei partner, con conseguente difficoltà a mantenere coerente e
condivisa la mission e le strategie della newco
 Sviluppo Congiunto mono-prodotto: Comporta una scarsa copertura dei diversi processi di consumo
 Sviluppo Congiunto multi-prodotto: Soluzione più adatta alle nuove dimensioni della concorrenza (es. Parma
Alimentare)
 Sviluppo del capitale immateriale: Maturazione di conoscenze, Costante rafforzamento della reputazione
 Teoria di Hymer: Focus di interesse: le attività d'impresa, Svantaggi rispetto all'impresa nazionale, Presenza di
barriere (costi fissi)
 Teoria di Reading: L'impresa multinazionale estende le proprie attività attraverso forme di organizzazione interna
(investimenti diretti) in quanto più efficienti e vantaggiose rispetto all'uso di mercato
 Teorie di Cambridge: Le imprese localizzate in un mercato di sbocco relativamente avanzato godono di un
vantaggio innovativo
 the early starter: Presenta un basso grado di internazionalizzazione sia del network sia dell'impresa
 the international among others: L'impresa appartiene ad un contesto industriale fortemente votato ai mercati
esteri, quindi accresce il suo grado di conoscenza esperienziale
 the later starter: Descrive l'internazionalizzazione di imprese che hanno relazioni indirette con i network esteri
lOMoARcPSD|16404939

attraverso une rete di legami domestici piuttosto internazionalizzata


 the lonely international: L'impresa opera in diversi network esteri, ma la rete nazionale di appartenenza è
scarsamente internazionalizzata perciò non influisce sulla sua conoscenza esperienziale
 To BE-Italian: Tutte delle precedenti
 Tra gli eventi aziendali figurano: Le convention, ossia riunioni destinate a rafforzare il senso di appartenenza e la
coesione dei collaboratori e dei dipendenti dell'azienda stessa
 Tra le funzioni attribuite ad ENIT, vi è: La promozione all'estero del brand Italia nel settore del turismo
 Trading company: Coordina strutture logistiche e si assume il rischio connesso all'operazione commerciale
 Un compito istituzionale di ENIT è: Favorire la commercializzazione dei prodotti enogastronomici, tipici e artigianali
in Italia e all'estero
 Un esempio storico di attività di branding: Banchieri e mercanti italiani tra Medio Evo e Rinascimanto
 Una adeguata strategia di internazionalizzazione del brand: Non può prescindere dalla raccolta di informazioni
sulle realtà locali (politiche, economiche, socio-culturali, ambientali)
 Una possibile forma di internazionalizzazione non commerciale: Reperimento dei capitali Internazionali
 Uno dei motivi esterni che motivano il processo di internazionalizzazione:
 Uno dei motivi interni che motivano il processo di internazionalizzazione: Volontà di maturare conoscenze verso
altri mercati senza un impegno diretto (per ora) in localizzazioni estere
 Valore aggiunto delle esportazioni UE: Primo decennio del nuovo millennio, il contenuto di valore aggiunto
incorporato nelle esportazioni dei principali paesi risulta pari in media al 70-75 per cento del valore delle
esportazioni lorde
 Vantaggi Brownfield: Accelerazione dell'ingresso nel paese; l'impresa acquisita è già consolidata e ha una
posizione competitiva
 Vantaggi del Franchising: Costi fissi inferiori rispetto alle filiali commerciali, Ripartizione del rischio imprenditoriale
 Vantaggi della Segmentazione: Massimizzare la soddisfazione dei clienti e creare un marketing mix ad hoc
 Vantaggi IDE: Miglior accesso alle info e miglior comprensione della legislazione nazionale
 Vantaggi JV: Flessibilità; adattabilità; elasticità; velocità
 Vantaggio comparato: Influenza la decisione delle imprese relativa alla localizzazione delle diverse attività che
compongono la catena del valore
 Vantaggio competitivo: Capacità dell'impresa di superare i competitors
 Vantaggio competitivo: Influenza la decisione delle imprese relativa all'individuazione delle attività su cui
concentrare gli investimenti e le risorse manageriali
 Variabili culturali di Macro-segmentazione: La Religione del Paese Target è un criterio di Valutazione
 Variabili culturali di Macro-segmentazione: Legate alle abitudine e agli aspetti sociali
 Variabili economiche di Macro-segmentazione: Basate soprattutto sul PIL- procapite
 Variabili geografiche di Macro-segmentazione: In grado di definire un segmento omogeneo, il preferito dalle
multinazionali

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