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La migliore forma (più studiata e più economica) è la creatina monoidrato. Altre for-
mulazioni sono più costose e non hanno dimostrato di essere migliori. Il dosaggio è
quello tipico utilizzato anche per il miglioramento della massa muscolare (la creatina
oltre a promuovere direttamente le performance in alcuni sport, aumentando la forza
e la potenza muscolare, la migliora anche indirettamente, portando a un aumento
della massa muscolare in sinergia con l’allenamento con i pesi).
Dunque, sono possibili due scelte: un’integrazione giornaliera di 5 g di creatina al
giorno tutti i giorni, oppure un carico di creatina (ad esempio 20 g al giorno per la
prima settimana) seguito da un’integrazione “di mantenimento” (5 g di creatina al
giorno). Circa un 20-30% dei soggetti sembra essere un non responder alla creatina.
In questi casi potrebbe essere più importante tentare di assumere la creatina con un
timing più attento (post-workout e con carboidrati o proteine), e aumentare la dose da
5 a 10 g al giorno.
Caffeina
Oltre a un suo ruolo sociale e ricreativo, questa sostanza viene ampiamente utiliz-
zata come supplemento nella pratica sportiva. La ricerca in questi termini è davvero
vastissima, con il primo studio pubblicato oltre 100 anni fa. In letteratura ormai è ri-
portato a chiare lettere un deciso effetto ergogenico sulle prestazioni di forza e potenza
così come in quelle a carattere prettamente aerobico. Questi effetti nel tempo le hanno
donato enorme popolarità tra atleti e semplici amatori.
Si ritiene che la caffeina migliori le prestazioni in una varietà di sport e tipi di eser-
cizi attraverso tre possibili meccanismi principali:
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Project Integratori
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Surrene
adenosina caffeina Caffeina Caffeina
Rilascio
Recettori di calcio
Trigliceridi
adenosina Adrenalina
Acidi grassi
Adipociti Aumento
Fatica Ossidazione grassi forza
Muscolo
Sparing glicogeno
Cervello
Figura 2.2 Meccanismi che spiegano l’efficacia della caffeina. Il primo meccani-
smo, quello riferito al suo effetto a livello neurale, è il più importante.
Per quanto riguarda gli effetti della caffeina, ben noti e dimostrati sono quelli sul
miglioramento della resistenza aerobica e anaerobica, della resistenza muscolare
e delle prestazioni di sprint e stop and go, con un utilizzo diffuso di questo integrato-
re in discipline come pallavolo, rugby, calcio, basket e nuoto. Dati ad oggi pubblicati
mostrano come un 75-90% degli atleti di queste discipline consumi caffeina prima o
durante la competizione. Il potenziale miglioramento delle prestazioni sportive attra-
verso l’utilizzo della caffeina passa anche attraverso il miglioramento delle funzioni
cognitive, specie in situazioni di carenza di sonno, oltre a ridurre la sensazione di
dolore e la percezione della fatica.
Il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) ha riconosciuto la caffeina come uno dei
pochi integratori alimentari con evidenze solide a sostegno della sua capacità di mi-
gliorare direttamente le prestazioni atletiche. Sebbene la letteratura, che inizialmente
studiava i benefici della caffeina nel miglioramento delle prestazioni, si concentrasse
in gran parte sui risultati degli esercizi di resistenza, negli ultimi quindici anni sono
emerse più ricerche sulla caffeina relative alla forza e alla potenza muscolare.
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Project Integratori
Caffeina
Muscolare Cardiovascolare
Ormoni Endurance, HR, BP Renale
Catecolamine, velocità, forza Flusso
β-endorfina, sanguigno,
cortisolo escrezione Na/Cl
Metabolico
Polmonare
VO2, Lipolisi,
Ventilazione
Sparing glicogeno
Performance sportiva
Figura 2.3 Azione della caffeina sui vari sistemi corporei e meccanismi principali
con cui può migliorare le performance sportive. HR: Frequenza cardiaca; BP: pres-
sione sanguigna; CNS: Centro Nervoso Simpatico.
In effetti, una metanalisi pubblicata nel 2018 ha indicato che la caffeina esercita un
effetto positivo piccolo ma statisticamente significativo sulla forza e potenza massima.
Infine, i numerosi adattamenti fisiologici che subentrano in seguito alla restrizione
energetica negli atleti con bassa percentuale di massa grassa possono indurre letargia,
fame e riduzione del dispendio energetico; la caffeina può rappresentare un aiuto in
grado di attenuare queste sensazioni.
Caffeina
↑ Attività Sistema nervoso simpatico
Figura 2.4 Meccanismi alla base degli effetti della caffeina nel miglioramento
delle performance di endurance e di forza/potenza.
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Project Integratori
Dosaggio
Di conseguenza, è probabile che anche per la caffeina sia necessaria una periodiz-
zazione in linea con i principi e gli obiettivi che l’allenamento si pone. Qui gli inter-
venti nutrizionali vengono tarati in modo strategico sulla base dei diversi macro, meso
e microcicli di allenamento. Immaginiamo, ad esempio, un atleta di élite che prepara
gare di mezzo fondo.
Il suo anno di allenamento potrebbe essere diviso in una prima fase di accumulo, in
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Project Integratori
Ambiente
Geni Età, sesso
Caffeina e performance
CYP1A2 stato di allenamento,
ADORA2A dieta, credenze
Le linee guida attuali
sono rilevanti per te?
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Project Integratori
L’impatto della caffeina, sia nella nostra vita quotidiana che durante l’esercizio fisico,
dipende da molti fattori; uno di questi è la velocità con cui la caffeina viene metabo-
lizzata. Ci sono molte differenze, tra gli individui, nel numero di recettori a cui la
caffeina si lega, e ovviamente nelle persone con recettori più abbondanti e disponibili
l’effetto della caffeina può essere più marcato, mentre in chi ha pochi recettori la caf-
feina potrebbe funzionare poco.
Attualmente, la variazione in due geni, chiamati CYP1A2 e ADORA2A, ha dimostrato di
avere un impatto sugli effetti di miglioramento delle prestazioni della caffeina, anche
se questi primi risultati non sono stati ben replicati in altri studi. Questi geni causano
modifiche negli effetti della caffeina attraverso meccanismi leggermente diversi. Il
gene CYP1A2 si riferisce a un enzima (chiamato citocromo P450) che è responsabile
di come i nostri corpi metabolizzano la caffeina, e un piccolo cambiamento in questo
gene può predisporre le persone ad essere metabolizzatori “veloci” o “lenti” di caffeina.
Un metabolizzatore veloce utilizzerà la caffeina più velocemente, quindi gli effetti
della caffeina dovrebbero durare per un tempo più breve, ma forse saranno anche più
potenti. Uno studio del 2012 ha rilevato che i metabolizzatori veloci hanno visto un
effetto di miglioramento delle prestazioni maggiore di 6 mg/kg di caffeina rispetto ai
metabolizzatori lenti.
Il secondo gene che può influenzare gli effetti della caffeina sul miglioramento delle
prestazioni è ADORA2A. Questo gene codifica per un recettore dell’adenosina. Quando
l’adenosina si lega a questo recettore ci fa sentire stanchi (abbiamo visto che uno dei
meccanismi alla base degli effetti della caffeina è proprio il blocco dell’adenosina). La
variazione di questo gene potrebbe anche contribuire ad aumentare l’ansia o i disturbi
del sonno con un aumento dell’assunzione di caffeina.
CYP1A2
C
Effetto Intake caffeina più
ergogenico alto o consumare
minore > 60 min prima
Figura 2.6 Impatto della genetica individuale sulle raccomandazioni per l'inte-
grazione di caffeina in sicurezza.
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Project Integratori
Alcune preoccupazioni sono state espresse sul fatto che l’assunzione di caffeina prima
dell’esercizio possa contribuire alla disidratazione, anche se, nel complesso, la ricerca
non supporta questa preoccupazione. Oltre a ciò, dosi di caffeina troppo elevate, oltre la
soglia di sicurezza (che è intorno ai 400-500 mg, anche se è molto soggettiva), possono
contribuire a disturbi del ritmo cardiaco, agitazione, nervosismo e disturbi dell’umore.
Visione d’insieme
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