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Bormolini

SIGMUND FREUD
(1856-1939)
DAGLI STUDI SULL’ISTERIA ALLA PSICOANALISI
La psicoanalisi ha esercitato un notevole peso sulla cultura del Novecento, influenzando non solo la
psicologia, ma anche la letteratura, l’arte, la sociologia, l’antropologia culturale, le scienze dell’educazione e
la stessa filosofia. In breve, la “rivoluzione psicoanalitica”, che all’inizio è sorta come metodo di cura di
certe malattie mentali, ha finito per influenzare tutta la cultura del nostro secolo.

Sigmund Freud nasce a Freiberg, in Moravia, nel 1856, da genitori ebrei. Laureatosi in medicina, intraprende
studi di anatomia del sistema nervoso.
Nel 1882, per ragioni economiche è costretto ad abbandonare la ricerca scientifica e a intraprendere la
professione medica, dedicandosi alla psichiatria.
Nel 1885, grazie a una borsa di studio, si reca a Parigi, dove Charcot stava studiando i fenomeni isterici.
Tornato a Vienna, in virtù di ricerche sull’isteria, condotte in collaborazione con Breuer, teorizzano
l’inconscio e quindi fondano della teoria psicoanalitica.
Nel 1899 viene pubblicato il libro che darà il via alla psicoanalisi → l’interpretazione dei sogni
Si occupa anche della psicologia di guerra e sviluppa teorie sulla sessualità
Primo “Congresso Internazionale di Psicoanalisi” (Salisburgo, 1908)
“Società Internazionale di Psicoanalisi” (Norimberga, 1910)

Nel 1933 i nazisti, a Berlino, bruciano le opere dell’ebreo Freud. Nel 1938 lascia Vienna e si reca come esule
a Londra, dove muore nel 1939.

OPERE
• 1895 Studi sull’isteria → una psicopatologia che viene collegata alle donne (in particolare ricordiamo il

caso di Anna O)
• 1899 Interpretazione dei sogni

• 1901 Psicopatologie della vita quotidiana (lapsus, dimenticanze sono interventi della psiche)

• 1905 Tre saggi sulla sessualità

• 1913 Totem e tabù

• 1917 Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte

• 1920 Aldilà del principio del piacere

• 1921 Psicologia delle masse e analisi dell’io

• 1923 L’io e l’es

• 1927 L’avvenire di un illusione (Perché un illusione come Dio avrà ancora un futuro?)

• 1929 Il disagio della civiltà (Stare in civiltà costa disagio, ma è un disagio necessario per evitare il caos)

LA CURA DELLE MALATTIE PSICHICHE PRIMA DI FREUD


La medicina “ufficiale” ottocentesca tendeva a interpretare tutti i disturbi della personalità in chiave
somatica e quindi a non prendere sul serio quegli stati psiconevrotici in cui non fossero rintracciabili lesioni
organiche corrispondenti.
Inoltre la medicina del tempo tendeva ad avere un approccio positivisita-materialistico → Freud è molto
legato al scientifico
Ciò nonostante, ai tempi di Freud, l’isteria aveva attirato l’attenzione di alcuni medici, fra cui Charcot e
Breuer.
CHARCOT usava l’ipnosi come metodo terapeutico, ottenendo un certo successo, grazie al controllo dei
sintomi isterici mediante la suggestione.
BREUER utilizzava l’ipnosi come mezzo per richiamare alla memoria avvenimenti drammatici passati e
dimenticati, avendo notato che il ricordare generava una scarica emotiva tale da alleviare i sintomi. Per fare
un esempio, nel caso di Anna O., un’isterica curata da Breuer, fra gli altri sintomi vi era una caratteristica
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idrofobia acuta (paura di bere). Mediante l’ipnosi, Breuer aveva scoperto che la paziente, avendo scorto da
bambina il cane della governante (verso la quale nutriva sentimenti d’ostilità) bere da un bicchiere, aveva
provato un forte senso di repulsione.
Grazie allo studio di questo caso, Breuer e Freud (che nel frattempo era diventato suo collaboratore) mettono
a punto il METODO CATARTICO, consistente appunto nel tentativo di provocare una “scarica emotiva”
(abreazione) capace di liberare il malato dai suoi disturbi.

LA SCOPERTA DELL’INCONSCIO
Eziologia (studio delle cause) delle malattie psichiche
Freud, procedendo autonomamente da Breuer, scopre che la causa delle psiconevrosi è da ricercarsi in un
conflitto tra forze psichiche inconsce, i cui sintomi risultano quindi psicogeni, cioè non derivanti da
disturbi organici, bensì dalle traversie della psiche.
La scoperta dell’inconscio segna la nascita della psicoanalisi.
Freud afferma che l’inconscio è la realtà psichica primaria (profonda).
Il conscio è solo la manifestazione visibile e superficiale dell’inconscio (punta dell’iceberg)

LA STRUTTURA DELLA PSICHE


Freud afferma che la psiche è un’unità complessa costituita da diversi sistemi, a guisa di “luoghi” psichici,
chiamati TOPOI.
La prima topica psicologica viene elaborata sa Freud nel capitolo VII dell’Interpretazione dei sogni e
distingue tre sistemi: il conscio, il preconscio e l’inconscio.

La seconda topica viene elaborata da Freud a partire dal 1920 e distingue tre istanze: l’Es, l’Io e il Super-io.

PRIMA TOPICA
Conscio
Preconscio (il dimenticato): comprende l’insieme dei ricordi che pur essendo momentaneamente inconsci
possono, in virtù di uno sforzo dell’attenzione, divenire consci
Inconscio (il rimosso): comprende quegli elementi psichici stabilmente inconsci che sono mantenuti tali da
una forza, detta «rimozione», che può venir superata solo in virtù di tecniche apposite.

LA TERAPIA PSICANALITICA
Viene utilizzata per far riemergere alla coscienza il conflitto psichico rimosso (cioè allontanato dalla
coscienza perché spiacevole o doloroso)

Freud utilizza tecniche per superare le resistenze che impediscono al rimosso di accedere alla coscienza:
- IPNOSI
- INTERPRETAZIONE DEI SOGNI
- LIBERE ASSOCIAZIONI

Libere associazioni:
Metodo per eludere le resistenze della rimozione e accedere all’inconscio: esso consiste nel rilassare il
paziente e nel metterlo in grado di abbandonarsi al corso dei propri pensieri, facendo sì che fra le varie parole
da lui pronunciate si instaurino delle catene associative collegate con il materiale rimosso che si vuole
portare alla luce.
Affinché questo metodo sia fruttuoso occorre che tra il paziente e il terapeuta si instauri un rapporto
particolare, chiamato transfert, ossia il trasferimento, sulla persona del medico, di stati d’animo ambivalenti
(di amore e di odio) provocati dal paziente durante l’infanzia nei confronti delle figure genitoriali.



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SECONDA TOPICA — ES
L’Es è l’insieme degli impulsi inconsci della libido (= desiderio sessuale), è cioè la sorgente dell’energia
biologico-sessuale, Freud ne parla come di «un calderone di impulsi ribollenti». Per le sue caratteristiche,
l’Es non conosce «né il bene, né il male, né la moralità» ma obbedisce unicamente «all’inesorabile principio
del piacere». Esso esiste inoltre al di là delle forze spazio-temporali e ignora le leggi della logica.

- forza impersonale e caotica


- in tedesco è il pronome personale neutro (soggetto) di terza persona singolare
- è affine alla volontà di Schopenhauer e Nietzsche
- obbedisce unicamente al principio di piacere
- si pone al di là del bene e del male
- non conosce né luogo né tempo
- ignora il principio di non-contraddizione

SECONDA TOPICA — SUPER-IO


Il Super-io è ciò che comunemente si chiama coscienza morale, ovvero l’insieme dei divieti che sono stati
instillati all’uomo nei primi anni di vita, è il successore e rappresentante dei genitori ed educatori.

• Norme sociali (comandi e divieti) instillate nell’individuo con la violenza (fisica o psicologica) fin
dall’infanzia e quindi da lui interiorizzate
• Successore e rappresentante dei genitori, degli educatori, del gruppo
• Condiziona inconsapevolmente le azioni dell’individuo (anche dopo la scomparsa dei genitori o l’uscita
dal gruppo)
• Concetto già presente in Nietzsche (Genealogia della morale)

SECONDA TOPICA — IO
L’Io è la parte organizzata della personalità che deve mediare tra tre padroni: l’Es, il Super-io e il mondo
esterno.

Il tipo di rapporto tra l’Io e i suoi padroni rappresenta un fondamentale criterio di discriminazione tra
“normalità” e “nevrosi”. Infatti nell’individuo normale l’Io riesce a stabilire l’armonia fra le diverse forze
che agiscono in lui e su di lui, fornisce parziali soddisfazioni all’Es senza violare in forma clamorosa le
proibizioni del Super-io.
Ma se le esigenze dell’Es sono eccessive, o se il Super-io è troppo debole, o invece troppo rigoroso, non sono
possibili mediazioni:
- se l’Es ha il sopravvento e travolge un Super-io troppo debole, l’Io è condotto a comportamenti asociali e
perversi;
- se il Super-io domina eccessivamente, le esigenze dell’Es si manifestano con sintomi nevrotici.

Rimozione:
Secondo Freud la rimozione è quando l’io allontana dalla coscienza evento traumatico infantile
È fonte di sofferenza e angoscia
pulsione che confligge con il mondo esterno e con le norme sociali interiorizzate (Super-Io)

Il conflitto insito nella rimozione può produrre sintomi psiconevrotici


I disturbi psichici presuppongono una rimozione

4. SOGNI, ATTI MANCATI E SINTOMI NEVROTICI


Nell’Interpretazione di sogni Freud vede nei sogni la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio ella
vita psichica. Egli ritiene che i sogni siano l’appagamento (camuffato) di un desiderio (rimosso). Per
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motivare questa tesi Freud distingue, all’interno dei sogni, un contenuto manifesto (la scena onirica) e un
contenuto latente (l’insieme delle tendenze che danno luogo alla scena onirica).
Il contenuto manifesto dei sogni è la forma elaborata e travestita – sotto effetto della censura – in cui si
presentano i desideri latenti (che sono desideri inaccettabili dal soggetto e per questo censurati). Compito
della psicoanalisi è aggirare la censura e scoprire i messaggi dell’Es (ermeneutica).
Ripercorrere a ritroso il processo di trasformazione del contenuto latente in quello manifesto

Nella Psicopatologia della vita quotidiana Freud afferma che anche quei contrattempi della vita di tutti i
giorni (lapsus, errori, dimenticanze ecc.) non sono casuali ma sono manifestazioni dell’inconscio. Freud fa
un discorso analogo circa i sintomi nevrotici che derivano da un conflitto tra l’Io e l’Es. In particolare egli
scopre che alla base dei sintomi psiconevrotici ci sono impulsi di natura sessuale. Freud pone così la
sessualità al centro della propria attenzione.

LA TEORIA DELLA SESSUALITÀ E IL COMPLESSO DI EDIPO


Tendenze psicosessuali differenti dal coito (procreazione)
Sessualità infantile
Sublimazione: trasferimento di un pulsione originariamente sessuale su oggetti non-sessuali (lavoro, arte,
scienza)
Perversioni: attività sessuali non finalizzate alla riproduzione (piacere come fine indipendente)

Sessualità: energia di tipo sessuale (libido) suscettibile di dirigersi verso le mete più diverse e sugli oggetti
più disparati
zone erogene (generatrici di piacere erotico)

Sessualità infantile
Prima di Freud la sessualità era identificata con la “genitalità”, ossia con il congiungimento con un individuo
di sesso opposto ai fini della procreazione. Invece con Freud la sessualità diventa un’energia che si dirige
verso le mete più diverse e in grado di investire gli oggetti più disparati. Questa energia è chiamata da
Freud LIBIDO. Parallelamente a questa rifondazione del concetto di sessualità, Freud elabora una dottrina
della sessualità infantile. Demolendo il pregiudizio secondo cui la sessualità apparterrebbe solo all’età
adulta, Freud giunse a definire il bambino come «un essere perverso polimorfo», ossia come un individuo
capace di perseguire il piacere indipendentemente da scopi riproduttivi (donde la «perversione») e
mediante i più svariati organi corporei (donde il «polimorfismo»).

In particolare Freud sostiene che lo sviluppo psicosessuale del soggetto avviene attraverso tre fasi: fase orale,
anale e genitale.
• La fase orale, che caratterizza i primi mesi di vita e che dura sino a un anno e mezzo circa, ha come zona

erogena la bocca e risulta connessa a quella che, in questo periodo, costituisce la principale attività del
bambino: il poppare.
• La fase anale, che va da un anno e mezzo circa a tre anni, ha come zona erogena l’ano ed è collegata alle

funzioni escrementizie, che per il bambino sono oggetto di interesse e piacere (tant’è che, preso in braccio
e accarezzato, egli tende a rispondere con un libero sfogo delle funzioni corporali).
• La fase genitale, che inizia alla fine del terzo anno, ha come fattore erogeno la zona genitale. Essa si

divide in due sottofasi:


- La fase fallica, così chiamata a) perché la scoperta del pene costituisce oggetto di attrazione sia per il
bambino sia per la bambina, che soffrono entrambi di un «complesso di castrazione» (il primo perché
vive sotto la minaccia di una possibile evirazione, la seconda perché si sente di fatto evirata e prova
«l’invidia del pene») e b) perché l’organo di eccitamento sessuale è il pene o quel suo equivalente
femminile che è la clitoride.

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- La fase genitale in senso stretto, che segue a quella fallica dopo un periodo di latenza, è caratterizzata
dall’organizzazione delle pulsioni sessuali sotto il primato delle zone genitali.

Complesso di Edipo
Connesso alla sessualità infantile è il complesso di Edipo (che prende il nome dalla mitica vicenda del
personaggio greco, destinato dal fato a uccidere il padre e a sposare la madre — tragedia di Sofocle, Edipo
Re).
Questo complesso consiste in un attaccamento libidico verso il genitore di sesso opposto e in un
atteggiamento ambivalente (con componenti positive di affettuosità e tendenza alla identificazione, e
componenti negative di ostilità e di gelosia) verso il genitore di egual sesso.
Tale complesso si sviluppa tra i tre e i cinque anni e, a seconda della sua risoluzione o meno, determina la
futura strutturazione della personalità.

L’ORIGINE DELLA RELIGIONE


• Opera: l’avvenire di un’illusione

• La rappresentazione religiosa secondo Freud è un’illusione appagante dei desideri più antichi e più forti

dell’umanità.
• Per questo la religione ha un avvenire.

• Desideri dell’umanità sono quelli tipici di un bambino:

• Protezione contro i pericoli della vita

• Dio è il Padre celeste (amato e temuto), proiezione psichica dei rapporti ambivalenti con il padre terreno.

• Parricidio originario e adorazione del totem

• La religione: nevrosi ossessiva universale


• Nevrosi ossessiva: bisogno insopprimibile di ripetere determinati atti parallelismo tra atti religiosi e atti
nevrotici nevrosi ossessiva: forma di religiosità individuale
• religione: nevrosi ossessiva collettiva
• rinuncia a dare seguito a pulsioni costituzionalmente insite nella natura dell’uomo

IL DISAGIO DELLA CIVILTÀ


• La civiltà è un super-io collettivo → che incarna norme e divieti che è necessario perché altrimenti

prevarrebbero gli es pulsionali


• La civiltà protegge dai mali provenienti dalla natura esterna, dal proprio corpo, dagli altri

• La civiltà produce un disagio, perché chiede un sacrificio pulsionale prestazioni sociali e lavorative

comandi e divieti (super-io collettivo)


• La sofferenza e l’aggressività sono componenti strutturali della vita

• “Principio di realtà” contro “principio di piacere”

Le pulsioni
• Prima fase

• Pulsioni sessuali e Pulsioni dell’Io

• Seconda fase (narcisismo)


• Oggetto della libido: il proprio Io o un oggetto esterno

• Terza fase
• Pulsioni di vita (èros): conservare ed unire
• Pulsione di morte (thànatos): distruggere e annientare

• Principio del nirvana: tendenza al ritorno alla vita inorganica

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SVILUPPI DELLA PSICOANALISI: GLI SCISSIONISTI


Il primo dissidente è stato lo psicoanalista Alfred Adler. Rifiutando la concezione freudiana, per lui troppo
sessualistica, della vita psichica, Adler sostiene che la libido sessuale è solo una parte di quel più vasto
fenomeno esistenziale che egli definisce «volontà di potenza», ossia la tendenza alla propria
autoaffermazione, che si concretizza in uno «stile di vita».
Il più celebre fra gli allievi di Freud è lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung. Il principale dissenso fra
Jung e Freud nasce relativamente all’interpretazione della sessualità. Rifiutando il pansessualismo del
maestro, Jung interpreta la libido come l’equivalente dell’energia psichica e vitale, ossia come una “spinta”
che non si limita al solo ambito sessuale.

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