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Hume

Hume e l’empirismo scettico tramite la conoscenza


Hume conduce l’empirismo ad una conclusione scettica:
l’esperienza non è in grado di fondare la piena validità della
conoscenza poiché non è certa ma soltanto probabile, di fatti lui
si basa sulle percezioni.
Egli suddivide le percezioni in due categorie:
1. Le impressioni, dette anche apparenze sensibili: sono le
sensazioni che proviamo attraverso il nostro corpo, come ad
esempio il dolore;
2. Le idee, dette anche pensieri: derivano dalle impressioni in
quanto sono il ricordo di esse; un esempio è il ricordo del
dolore. (Ecco perché nega le idee innate)

Tutti i ragionamenti che riguardano la realtà o i fatti, si fondano


sulla relazione di causa-effetto che non può essere conosciuta a
priori, ma solo per esperienza. Nessuno, messo di fronte a
oggetto che per lui sia nuovo, è in grado di scoprire le sue cause e
i suoi effetti prima di averli sperimentati.
Per cui l’esperienza non ci illumina se non intorno ai fatti che
abbiamo sperimentato nel passato e non ci dice nulla circa i fatti
futuri. 

L'uomo tuttavia fonda su di esso l'intero corso della sua vita, ma


come sa che domani il sole sorgerà? Secondo Hume, ciò accade
grazie all’abitudine. Noi siamo abituati a prevedere il futuro sulla
base delle esperienze passate, quindi ci aspettiamo dagli eventi
ciò che abbiamo sperimentato in precedenza. Nonostante ciò, il
fatto che il corso della natura sia stato regolare fino ad adesso,
non fornisce alcuna garanzia che nel futuro continuerà ad essere
tale.

La critica sulla casualità


Il filosofo, seguendo questo ragionamento, critica il principio di
causalità, per questo porta l’esempio delle palle da biliardo: se
con una palla da biliardo (A) colpisco un’altra palla (B), la prima
(A) provocherà il movimento della seconda (B). In questo caso noi
diciamo che si tratta di una relazione causa-effetto. Quindi se non
avessimo esperienze precedenti (consolidate dall’abitudine) non
saremmo in grado con esattezza di sapere quale sarà l’effetto che
(A) produrrà su (B).

Religione, l’esistenza di Dio


Hume afferma che Dio non esiste perché non è possibile
dimostrarne l’esistenza. Allora perché l’uomo ci crede? Perché
l’uomo è portato istintivamente e naturalmente dal sentimento
di credere in Dio.

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