Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DIVERSITY MANAGEMENT
Tra sfide ed opportunità
L’applicazione del Diversity Management consente di concentrare l’attenzione manageriale sulle esigenze soggettive e
sul potenziale di ogni dipendente, superando l’assunto che vede le risorse umane come un insieme indifferenziato che
partecipa collettivamente alla realizzazione della performance aziendale (Zifaro, 2020).
• Prima degli anni ’70: schema radicale (filosofia della discriminazione positiva) e liberale (filosofia dell’uguaglianza).
Avere un approccio alla diversità significava gestire le risorse umane in modo da mantenere delle varietà senza che
queste determinassero un’influenza negativa al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità organizzative.
• 1987: il termine “Diversity Management” appare per la prima volta negli Stati Uniti come un nuovo approccio
aziendale circa gli scenari lavorativi del millennio successivo, caratterizzato da una varietà per genere, orientamento
sessuale e culturale, età e nazionalità. Nasce in questo contesto il problema per il leader aziendale di affrontare un
nuovo cambiamento radicale, cercando di sfruttare ogni situazione per migliorare e applicare strategie sempre più
innovative e all’avanguardia.
• Kirton e Greene descrivono il Diversity Management come una valorizzazione delle differenze dei dipendenti e
dell’efficacia del loro utilizzo.
• Oggi i datori di lavoro, sopratutto occidentali, e le autorità governative stanno sempre più cerando di promuovere
la partecipazione e l’integrazione delle diversità in impresa.
Competenze del D. M. e la performance aziendale
Studi recenti affermano che un’attenzione particolare da parte delle imprese al Diversity Management è in grado di
migliorare le performance aziendali attraverso:
Valorizzare il pluralismo e le pratiche inclusive nel mondo del lavoro contribuisce al successo e alla competitività delle
imprese, riflettendone la capacità di rispondere alle trasformazioni della società e dei mercati. Questo significa che il
Diversity Management non consiste in un processo volto a riconoscere ed accogliere tutte le diversità e peculiarità che
distinguono ciascun individuo in un ambiente lavorativo, ma significa creare le condizioni affinché le differenze
vengano valorizzate e risultino come un valore aggiunto per l’intera organizzazione.
Il Diversity Management in Italia
In Italia il concetto di Diversity Management si è consolidato nel 2009, dopo la presentazione da parte della Fondazione
Soladitas della “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro”: una dichiarazione di intenti, da parte delle
imprese di qualsiasi dimensione ed entità, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche inclusive, libere da
discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità.
Oggi aderiscono alla Carta circa 500 imprese, 300 organizzazioni no profit e varie pubbliche amministrazioni quali
Regioni ed Enti Locali, per un totale di 700mila lavoratori.
Da sottolineare resta però il fatto che le imprese italiane, essendo per lo più di piccole e medie dimensioni, trovano
difficoltà ad applicare queste politiche in quanto per loro risulta più rischioso affrontare dei costi e rischi aggiuntivi,
necessari per cambiare il proprio approccio aziendale con un sistema volto a valorizzare la diversità. Le grandi imprese e
le multinazionali, invece, seppur una minoranza ristretta, stanno incrementando sempre di più la propria attenzione
riguardo il Diversity Management. Ne sono un esempio la FedEx Express, la Danone, l’Enel, la Nestlè, la Pirelli, i gruppi
Gucci e Poste Italiane che esprimono il proprio impegno rientrando tre le imprese firmatarie della Carta per le pari
opportunità e l’uguaglianza sul lavoro.
Il Diversity Management in Europa
La Commissione Europea ha riconosciuto il ruolo delle Carte della Diversità nella lotta
alla discriminazione nel luogo di lavoro e nella promozione di equità e inclusione.
La stessa ha istituito la Piattaforma Europea delle Diversity Charters, dove si riuniscono
periodicamente durante l’anno diverse organizzazioni promotrici per sviluppare
iniziative sinergiche.
L’impegno europeo riguardo la diffusione di una cultura volta ad incentivare l’adozione
di politiche inclusive come mezzo per favorire lo sviluppo economico hanno trovato un
riscontro positivo nel tessuto aziendale italiano.
Capitolo 2
Le problematiche legate
all’applicazione del
Diversity Management
Di fronte ad una situazione di crisi globale sanitaria, economica e sociale i leader aziendali si trovano ad
affrontare molteplici problematiche e devono poter riuscire sia a superare crisi interne sia a programmare
un futuro post-Covid. Questo scenario potrebbe facilmente distogliere l’attenzione degli stessi leader dalla
gestione delle risorse umane a una focalizzazione circa la sola ripresa economica. Se le aziende
sottovalutano un approccio al Diversity Management la crisi si fa sentire non più solo sui profitti ma
anche nella vita delle persone.
È ampiamente dimostrato che le imprese che adottano una cultura interessata al Diversity Management
sono capaci di prendere decisioni migliori e più coraggiose.
Capitolo 3
• Aziende che non mettono in discussione la loro cultura sono destinate a fallire in un
non tanto lungo periodo;
Diversity and Inclusion Leader: manager responsabile della gestione delle diversità delle persone in
azienda;
Employee Network Group: gruppi di lavoratori organizzati sulla base di affinità comuni, che
condividono la vision aziendale;
Diversity and Inclusion Steering Committee: gruppi di persone appartenenti a tutte le funzioni di
business con la responsabilità di assicurare la traduzione in pratiche operative delle politiche di Diversity
Management;
Elaborazione di un piano strategico
Per garantire ascolto e comprensione delle necessità delle minoranze in azienda è
necessario che il leader si rivolga direttamente a loro, non tramite un rappresentante
appartenente al gruppo dominante. Ciò accrescerà il loro coinvolgimento.
Secondo Zifaro (2020), dopo aver individuato le diversità sulle quali l’azienda vuole
porre la sua attenzione e le proprie azioni, l’HR manager e Diversity e Inclusion
manager devono individuare la linea da applicare (Figura 3): gestire le diversità per
rispettare le normative ed evitare di danneggiare la reputazione dell’azienda
Figura 3 - Elaborazione strategie - (conformarsi) o creare valore aggiunto (creazione di valore). È sempre preferibile,
https://www.unlimitedviews.it/en/diversity- ove possibile, la seconda scelta perché ogni singolo lavoratore può essere valorizzato,
inclusion/learning-and-training/ se messo nelle giuste condizioni di sviluppo, apprendimento e responsabilità.
• Confronto costruttivo;
• Flessibilità aziendale.
«LEARNING CYCLE», Kolb - 1984
STEP DESCRIZIONE AZIONI DA COMPIERE RISULTATI
ESPERIENZA CONCRETA Si riferisce all’esperienza concreta Valutare i bisogni Riconoscere che ogni persona ha
di ognuno nella realtà. Impostare appropriati obiettivi di un passato diverso quindi
diversity management. esperienze differenti.
Accrescere la consapevolezza di
sé dei manager per gestire la
diversità.
RIFLESSIONE Si riferisce al rianalizzare quanto Utilizzare fonti che Riconoscere che dato che le
vissuto e sperimentato. rappresentano diversi punti di persone di diverse culture o
vista. società hanno una varietà di
Sviluppare abilità analitiche come modelli comportamentali, è
quelle di raccolta dei dati. probabile che acquisiscano un
corpo di conoscenze diverso e
formulino ipotesi su ciò che è
vero.
CONCETTUALIZZAZIONE Consiste nell’interpretare eventi Accrescere l’abilità di interpretare Valutare che le persone hanno
ASTRATTA che sono stati captati e compresi correttamente gli ambienti. diversi quadri cognitivi.
mettendoli in relazione tra loro. Imparare a identificare e testare Utilizzare quadri appropriati in
teorie cognitive implicite situazioni interculturali.
SPERIMENTAZIONE Trasmettere quanto imparato ai Aumentare l’abilità di Riconoscere che le culture hanno
ATTIVA nuovi learners tradurre ciò in diagnosticare situazioni diversi modelli comportamentali.
predizioni di ciò che potrà particolari. Analizzare le situazioni
accadere. Accrescere competenze di interculturali correttamente e
decision-making su come reagire in modo appropriato.
rispondere quando si
fronteggiano problemi.
• Evitare le microaggressioni;
• Interagisce con i punti di vista degli interlocutori, lasciando spazio alle loro
visioni e pensieri, in modo che tutti possano trarne insegnamenti e
arricchimento personale.
3 - Coltivare il senso di appartenenza
• Si può iniziare con sondaggi tra i dipendenti, per analizzare quali aspetti
dell’organizzazione e dei suoi valori fondanti sono da potenziare o modificare.
Lo sviluppo del senso di appartenenza non avviene solo nei gruppi di lavoro
dei dipendenti ma anche attraverso la relazione fidata, formale o informale,
con un mentore (che può essere un manager dell’azienda).
Conclusioni
In Italia, a differenza di altri Paesi, la strada è ancora lunga.
Jennifer Gytha Cartens, François Servaas De Kock (2017) The International Journal Of Human Resource Management -
Firm-level diversity management competencies: development and initial validation of a measure, pagg. 1-8;
McKinsey & Company “Diversity wins - how inclusion matters”, may 2020;
Zifaro, Maria. *Diversity management : uno sguardo all’Europa / Maria Zifaro, 2020.
http://search.ebscohost.com/login.aspx?direct=true&db=cat05935a&AN=umc.UMC1674009&site=eds-live.
Grazie per l’attenzione!