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Il condominio

in 170 domande

PICCOLE E GRANDI RISPOSTE QUOTIDIANE


A PORTATA DI MANO
IL CONDOMINIO IN 170 DOMANDE
© 2022, 2013 Altroconsumo Edizioni S.r.l.
Via Valassina 22 – 20159 Milano

ISBN 978-88-99780-63-0
Il condominio
in 170 domande
Coordinamento editoriale: Sonia Basili
Redazione tecnica: Antonio Romano
Revisione tecnica: Antonietta Agostinelli
Redazione: Chiara Olivero
Copertina e impaginazione: Simona Monfrinotti

Tutti i diritti di traduzione, riproduzione,


memorizzazione elettronica e adattamento totale o parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi

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Sommario

Introduzione..................................................................................................... 9

AVVISO PER GLI UTENTI


Le pagine di questo ebook sono navigabili. Cliccando sui titoli del sommario verrai
Capitolo 1 – Beni comuni
portato direttamente nella pagina di riferimento e, viceversa, cliccando sui titoli dei Uso dei beni comuni........................................................................................ 12
paragrafi verrai riportato al sommario. Anche i riferimenti alle pagine sono navigabili:
cliccandoci sarai trasferito alla pagina interessata. Uso economico dei beni comuni..................................................................... 23
Cliccando sui link dei siti indicati nel testo potrebbe aprirsi una finestra di “Avviso di
protezione”. In tal caso si potrà proseguire nella navigazione, poiché i link sono stati Manutenzione ordinaria e straordinaria........................................................ 24
controllati prima della pubblicazione della guida.
Modifiche dell’edificio..................................................................................... 26

Modelli 1-2....................................................................................................... 30

Capitolo 2 – Beni privati


AVVERTENZA Uso dei beni privati.......................................................................................... 34
La nostra missione è tutelare i tuoi diritti di consumatore, fornendoti gli strumenti utili
Modifiche dei beni privati............................................................................... 38
a difenderti e a farti valere in ogni contesto della vita quotidiana. Ci impegniamo ogni
giorno, cercando di offrirti un’informazione corretta, completa e sempre aggiornata al Modello 3......................................................................................................... 43
momento in cui scriviamo.
Tutto, però, è in continua evoluzione e, quando prenderai in mano questa guida,
qualcosa potrebbe essere cambiato.
Per stare al passo con gli argomenti che ti interessano, non dimenticare di consultare le Capitolo 3 – Regole in condominio
nostre riviste e di collegarti al sito www.altroconsumo.it. Qui potrai sempre trovare
le ultime news e sapere quando sarà disponibile una nuova edizione di questa guida. Regolamento condominiale............................................................................ 46

Rapporti con i vicini......................................................................................... 50

5
Il condominio in 170 domande Sommario

Diritto di veduta e rispetto delle distanze..................................................... 53 Tutela giudiziaria e mediazione nelle controversie....................................... 156

Modello 4......................................................................................................... 57 Modelli 17-19.................................................................................................... 163

Capitolo 4 – Assemblea e amministratore Capitolo 8 – Energia e ambiente


Assemblea di condominio............................................................................... 61 Riqualificazione degli immobili...................................................................... 167

Impugnanzione delle delibere assembleari................................................... 75 Rifiuti................................................................................................................ 173

Ruolo dell’amministratore............................................................................... 80 Amianto............................................................................................................ 177

Modelli 5-10..................................................................................................... 90 Inquinamento elettromagnetico.................................................................... 180

Modelli 20-22................................................................................................... 184

Capitolo 5 – Spese condominiali


Ripartizione delle spese condominiali............................................................ 99 Indice analitico................................................................................................. 187

Tabelle millesimali............................................................................................ 106 Indice dei modelli............................................................................................ 191

Controllo di gestione....................................................................................... 109

Modelli 11-12.............................................................................................................. 114

Capitolo 6 – Lavori in condominio e sicurezza degli impianti


Sicurezza sul lavoro.......................................................................................... 117

Appalto............................................................................................................. 121

Sicurezza sul lavoro nei cantieri...................................................................... 124

Sicurezza e prevenzione incendi..................................................................... 128

Qualità e sicurezza degli impianti.................................................................. 130

Riscaldamento centralizzato........................................................................... 137

Modelli 13-16.................................................................................................... 143

Capitolo 7 – Responsabilità e difesa dei condomini


Responsabilità dei condomini per danni........................................................ 148

Responsabilità dei condomini per debiti....................................................... 151

Difesa dei beni comuni dagli abusi................................................................. 155

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Introduzione

Il condominio non è solo un edificio: è la comunità di chi ne è proprietario e


abitante. Un insieme di beni immobili e mobili di varia natura, dai mattoni ai
tubi che portano l’acqua ai cavi elettrici degli impianti e così via, ma anche di
regole che riguardano i rapporti tra i proprietari, gli inquilini e altri soggetti
che per qualche ragione hanno a che fare con il condominio.
Insieme, nelle pagine che seguono, valuteremo proprio queste regole che
altro non sono che una cassetta degli attrezzi dove cercheremo lo strumento
migliore per proteggere i nostri diritti di condomini, perché, in effetti, il con-
dominio siamo noi stessi che lo viviamo. La nostra cassetta degli attrezzi ha
tre scomparti: nel primo troviamo il Codice Civile che contiene poche norme
che riguardano il nostro argomento, ma di importanza fondamentale. Da poco
sono state modificate da un’importante riforma.
Nel secondo scomparto troviamo alcune leggi speciali: talune sono valide per
tutto il territorio italiano, altre solo nella regione o persino nel comune dove
si trova il nostro condominio.
Nel terzo scomparto, quello che si trova subito aprendo il coperchio della
scatola degli attrezzi e dove si trovano di solito quelli che servono sempre e
che devono restare a portata di mano, si trova il regolamento di condominio.
Le regole però non bastano, perché le indicazioni di chi conosce una materia
sono sempre importanti in ogni campo. Potremmo considerare in questo modo le
sentenze che i tribunali pronunciano quando si trovano a dover decidere una lite.
Come le istruzioni per l’uso di un macchinario, non siamo obbligati a seguire
le decisioni dei tribunali per sapere come muoverci, ma ci servono per chiarirci
le idee prima di combinare qualche guaio: ne abbiamo bisogno come una
Pagina bianca torcia quando entriamo in una stanza poco illuminata.

9
Pagina bianca
1
Beni comuni

Beni comuni

Se abbiamo acquistato un immobile che si trova in condominio, abbiamo


certamente a disposizione alcune porzioni immobiliari che non sono nella
nostra esclusiva disponibilità, ma che sono strettamente collegate alla nostra
unità immobiliare, sia essa un appartamento, un box, una cantina.
Il condominio è infatti una realtà complessa: accanto alle abitazioni private
esistono sempre alcune parti di proprietà comune, parti che sono fondamentali
per la stessa esistenza dell’immobile in condominio.
Queste parti ci riguardano da vicino, non possiamo ignorarle e non vi possiamo
rinunciare; ne dobbiamo sopportare le spese per i lavori di manutenzione e
dobbiamo pagare per i servizi che le riguardano. Dobbiamo anche rispondere
dei danni che queste causano ad altri condomini o a estranei.
In cambio, però, le possiamo utilizzare in vario modo per vivere al meglio la
nostra unità immobiliare e della corretta conservazione se ne occupa l’ammi-
nistratore, se ne abbiamo nominato uno, sgravandoci almeno in parte dalla
loro gestione.
Per prima cosa dobbiamo quindi individuare le parti comuni che ci interessano.
Il Codice Civile, infatti, comincia a trattare il condominio partendo proprio
da un elenco delle parti comuni.
Anche se il condominio può avere un amministratore e ha un codice fiscale,
non è comunque una “persona giuridica” come, per esempio, una società o
un’associazione, ma un insieme di beni che possiamo utilizzare a certe con-
dizioni e nel rispetto di alcune regole.

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

Per questo il Codice Civile e quasi tutti i regolamenti di condominio par- le proprie necessità. Occorre però fare attenzione, perché il regolamento di
tono da un elenco di quelle che sono le parti comuni. Alcune di queste condominio contiene spesso limiti o condizioni che vanno considerate anche
sono beni immobili, come per esempio il tetto o la facciata. Si tratta di parti se si tratta di documenti antiquati.
dell’edificio necessarie all’uso comune. Altre sono sempre porzioni dell’edi- Anche grondaia e cornicione sono parti comuni: la grondaia, essendo de-
ficio ma funzionali alla comunità dei condomini, come i locali dove si trova stinata a preservare l’edificio condominiale dagli agenti atmosferici e dalle
la caldaia o l’alloggio del portiere. Altre ancora sono manufatti tecnici che infiltrazioni di acqua piovana, svolge una funzione che riguarda l’edificio
sono al servizio di tutti i condomini, come i tubi dell’impianto idrico o i cavi nel suo complesso e quindi deve essere considerata tra i beni di proprietà
che portano l’energia elettrica fino ai contatori individuali. L’elenco preciso comune tra i condomini, salvo l’esistenza di indicazioni diverse nel regola-
si trova nell’art. 1117 del Codice Civile, ma anche – e proprio con preciso mento di condominio.
riferimento al nostro fabbricato – nei rogiti e, se esiste, spesso anche nel Un discorso analogo si può fare per i cornicioni, i quali, oltre a costituire
regolamento di condominio. elemento della facciata dell’edificio, hanno lo scopo di convogliare le acque
piovane a una certa distanza dai muri perimetrali, con beneficio per tutto
il fabbricato.

Uso dei beni comuni


2. Posso installare una nuova antenna o dei pannelli solari a mie
Tutti i condomini possono utilizzare i beni comuni, a prescindere dalla propria spese?
quota di millesimi e li possono utilizzare anche per garantire alla propria
unità immobiliare un uso più comodo o confortevole. Ogni condominio è Lo posso fare se il regolamento di condominio non lo vieta e se non dan-
un caso speciale e ogni regolamento di condominio potrebbe contenere neggio né il tetto né gli impianti esistenti. Anzi l’art. 1222 bis del Codice
indicazioni particolari. Dal tetto agli impianti, vediamo come districarsi tra Civile me lo consente espressamente. Se però devo effettuare modifiche sul
limiti e possibilità. tetto o su altre parti comuni, devo informare l’amministratore, dettagliando
le opere che intendo eseguire e l’assemblea mi può imporre modalità al-
ternative di esecuzione delle opere di mio interesse oppure condizioni per
tutelare stabilità, sicurezza o decoro architettonico dell’edificio. L’assemblea
1. Il tetto è sempre un bene comune? può ripartire l’uso delle coperture tra gli interessati a installare pannelli so-
lari e chiedere garanzie per i danni che potrebbero verificarsi sia durante lo
Il tetto è sempre una parte comune in tutte le sue componenti (per esempio svolgimento delle opere che successivamente (Modello 1).
tegole, travi, cornicione). Non vi sono differenze se il tetto è a falde oppure
se è una copertura piana e non fa differenza se questa è calpestabile.
Dove però sono riconoscibili diverse parti del fabbricato, come per esempio
in un condominio a forma di L, ogni gruppo di condomini che si trova al di 3. L’area del sottotetto è una parte comune o è di uso esclusivo
sotto della parte interessata dai lavori di manutenzione, si farà carico delle dell’ultimo piano?
spese quando queste riguardano solo una parte del tetto. L’art. 1123 comma
3 del Codice Civile prevede infatti l’esistenza di beni comuni che sono però I sottotetti sono indicati espressamente tra le parti che si presumono comuni.
tali solo tra un gruppo di condomini. Il regolamento di condominio, quello Si trovano infatti nell’elenco contenuto nell’art. 1117 del Codice Civile. Sono
allegato ai rogiti o da questi richiamato, può però contenere indicazioni diverse: però parti comuni solo i sottotetti destinati, per le proprie caratteristiche strut-
per esempio può stabilire che una copertura piana sia accessibile solo da un turali e funzionali, all’uso comune. Diversamente si considerano “pertinenza”
condomino e che quindi il tetto diventi una terrazza a disposizione solo di uno dei proprietari degli ultimi piani.
tra i condomini. Si tratta però di eccezioni al principio della proprietà comune Perché sia di proprietà comune, tra gli indizi rilevanti è stata considerata la
di tale manufatto. Tutti i condomini possono usare il tetto: se il tetto è parte dimensione, la praticabilità e l’accesso dal vano scala (Corte di Cassazione,
comune, ognuno dei condomini ne è proprietario e quindi lo può usare per sentenza n. 9383/2020).

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

4. Posso installare l’unità esterna di un condizionatore sulla di condominio, vale il principio favorevole dell’art. 1102 del Codice Civile
facciata? che consente a ogni proprietario l’uso dei beni comuni senza limitazioni
che non siano quelle dettate dalla necessità di evitare danni all’immobile,
Secondo l’art. 1102 del Codice Civile ciascuno può servirsi delle parti fossero anche solo estetici (Corte di Cassazione, sentenza n. 11445/2015).
comuni, di cui ogni condomino è, in effetti, comproprietario, per meglio Determinanti sono in questi casi due considerazioni.
utilizzare la propria unità immobiliare privata. Deve però fare in modo di La prima deriva dal disegno architettonico dell’edificio: non occorre che il
non danneggiare in nessun modo la facciata e nemmeno alterare il decoro progetto sia firmato da un noto architetto, ma è sufficiente che la simme-
architettonico dell’edificio. Occorre poi fare attenzione che l’impianto non tria della facciata sia gravemente alterata per legittimare l’opposizione dei
produca rumori o vibrazioni fastidiose. Se però il regolamento di condominio condomini.
contenesse regole precise, queste prevalgono e devono essere applicate. La seconda considerazione è connessa alle modalità di esecuzione dei
Nel caso di regolamenti che sono stati predisposti molti anni fa, probabil- lavori: anche se l’apertura della finestra in questione non determina alcun
mente non si troverà riferimento agli impianti tecnologici così diffusi oggi: rischio di crollo dell’edificio, se si rovina l’intonaco della facciata in corri-
il regolamento potrebbe però vietare o limitare genericamente le “opere” spondenza dell’apertura della finestra e se i tentativi di sistemazione danno
realizzate sulle parti comuni; indicazioni di questo tipo potrebbero applicarsi risultati modesti (applicazione di mattonelle di tipo o colore differente,
anche agli impianti più disparati. tinta dell’intonaco di tonalità diversa), la lamentela dei condomini è senza
dubbio legittima.

5. Ho fatto fare una tenda da esterni per proteggere dal sole il


balcone di mia proprietà: posso installarla senza problemi? 7. Vorrei allargare l’entrata del box: è possibile se lo faccio a
mie spese?
Come sempre il regolamento di condominio fa legge in questi casi e spesso
in tali documenti – che sono sempre validi anche se scritti molti anni fa – si In genere si può. L’apertura del box riguarda pur sempre la facciata, ma è
trovano disposizioni più o meno rigorose. In assenza di chiare indicazioni, il piuttosto difficile sostenere che una tale modifica alteri l’aspetto architettonico
principio da osservare è quello della libertà di uso delle parti comuni, facendo del fabbricato, danneggiandolo. In ogni caso, però, indicazioni anche gene-
però in modo di non danneggiare in alcun modo il fabbricato, nemmeno dal riche contenute nel regolamento di condominio, come il divieto di realizzare
punto di vista estetico. Attenzione inoltre alla corretta installazione, perché, modifiche sulle parti comuni, fanno legge tra i condomini e possono condurre
anche se la tenda viene posta in opera sulla facciata, che è una parte comu- al divieto di esecuzione delle opere in questione.
ne, essa resta di proprietà del condomino che l’ha installata, per cui questi
risponde dei danni eventualmente causati, per esempio, da una caduta della
tenda sui passanti.
8. L’abbattimento della barriera architettonica costituita dai
gradini dell’entrata stravolgerà completamente l’estetica
dell’ingresso alla casa: si può fare qualcosa?
6. Ho diviso in due la stanza dei miei figli, ma la finestra è una
sola: posso aprire una nuova finestra in facciata? La legge agevola l’abbattimento delle barriere architettoniche, consentendo
che chi vi ha interesse possa sottoporre le opere in questione all’assem-
L’apertura di una finestra in facciata, come pure altre modifiche delle parti blea, che decide con una maggioranza ridotta rispetto alle innovazioni di
comuni, anche se eseguite a spese del singolo condomino che vi ha interes- altro tipo.
se, sono in genere soggette a limiti nei regolamenti di condominio. Spesso L’art. 1120 del Codice Civile prevede infatti una maggioranza speciale per
sono vietate del tutto. In genere l’ostilità dei condomini si rivolge proprio approvare in assemblea le opere di questo tipo sulle parti comuni: basta il
a modifiche delle parti comuni come questa, che sono per loro natura irre- voto favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea che rappre-
versibili o quasi. In assenza però di indicazioni contenute nel regolamento sentino almeno 500 millesimi. La L. 13/1989 prevede inoltre che, nel caso

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla 10. L’amministratore del condominio mi ha detto che posso
richiesta fatta per iscritto, le decisioni relative all’abbattimento delle barriere cambiare i miei serramenti, ma devo rispettare il decoro
architettoniche, i portatori di handicap possono installare, a proprie spese, architettonico dell’edificio. Che cosa significa?
servoscala e strutture mobili o facilmente rimovibili e possono anche modi-
ficare l’ampiezza delle porte d’accesso per rendere più agevole l’accesso agli Non esiste una definizione precisa e ufficiale di “decoro architettonico”.
edifici, agli ascensori e alle rampe dei garage. Tuttavia, la norma fa salve le In genere per “decoro architettonico” si intende l’estetica del fabbricato
cautele in materia di innovazioni dannose previste dal Codice Civile per cui data dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stes-
sono sempre vietate le opere che siano dannose per l’edificio anche solo so e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia e una specifica
dal punto di vista estetico oppure che rendano inservibili le parti comuni identità (Corte di Cassazione, sentenza n. 851/2007). Non riguarda solo
agli altri condomini. Dunque, la normativa consente al singolo condomino gli edifici di particolare valore artistico. Per stabilire se le opere eseguite
disabile ampie possibilità di eseguire opere, anche piuttosto consistenti, a sulle parti comuni abbiano pregiudicato il decoro architettonico di un fab-
propria cura e spese, ma con alcuni limiti rivolti soprattutto alla tutela della bricato condominiale, devono essere tenute però presenti le condizioni in
parità di uso delle parti comuni e al decoro del fabbricato. La Magistratura cui quest’ultimo si trova prima dell’esecuzione delle opere stesse, con la
di per sé ha però talvolta considerato prevalente l’interesse all’accesso del conseguenza che una modifica non può essere ritenuta dannosa se relativa
fabbricato da parte di disabili rispetto al concorrente diritto dei proprietari a un edificio la cui estetica era stata già menomata a seguito di precedenti
di non vedere modificate le parti comuni (Corte di Cassazione, sentenza lavori ovvero che sia di mediocre livello architettonico (Corte di Cassazione,
n. 18334/2012). sentenza n. 11177/2017).
Il risultato è che ogni palazzo fa storia a sé, ma ogni opera deve essere at- La tutela del decoro architettonico è stata disposta in considerazione del-
tentamente progettata in modo da non stravolgere le parti comuni e la loro la diminuzione del valore che la sua alterazione causa all’intero edificio:
utilizzabilità per tutti. per questo motivo, per stabilire se in concreto vi sia stata lesione di tale
decoro, occorre valutare se si sia verificato un deprezzamento dell’intero
fabbricato o meno, perché è invece ritenuto lecito il mutamento estetico
che non causi un danno economicamente valutabile (Corte di Cassazione,
9. L’ufficio dove svolgo la mia attività professionale si trova in sentenza n. 4474/1987).
un condominio. Posso installare vicino al citofono un cartello Un regolamento di condominio potrebbe, però, disporre la conservazione
con il nome della mia impresa? dell’originario aspetto dell’edificio, vietando espressamente qualsiasi modi-
fica delle parti comuni anche se migliorativa: in questo caso il regolamento
È possibile senza difficoltà: tale prassi è ritenuta una delle attività lecite e prevale sulla semplice tutela del decoro architettonico disposta dal Codice
consentite delle cose comuni e in particolare dei muri condominiali. Civile e impedisce quindi ogni cambiamento all’originario aspetto del fab-
In assenza di precise norme di legge e se il regolamento di condominio bricato, a prescindere da qualsiasi considerazione architettonica.
non dispone diversamente, ciascuno dei condomini può servirsi dei muri
perimetrali dell’edificio condominiale per l’utilità data dal risalto pubblicitario
dell’attività professionale o commerciale svolta, che si realizza normalmente
proprio mediante l’installazione di insegne, targhe, cartelli e simili. 11. I balconi sono di proprietà privata o sono una parte comune?
Se non è escluso dal contratto di locazione, anche l’inquilino può affiggere Chi paga le spese di manutenzione?
sul muro condominiale dell’edificio targhe o insegne per pubblicizzare la
sua attività commerciale o professionale svolta nel locale che gli è stato I balconi non fanno parte della facciata e quindi sono di proprietà del
affittato. Il potere del conduttore di utilizzare le parti comuni dell’edificio condomino proprietario dell’appartamento che vi accede. Tuttavia, il ri-
condominiale dove si trova l’immobile in locazione è, infatti, il medesimo di vestimento e gli elementi decorativi del fronte o della parte sottostante
quello spettante al proprietario. Talvolta è necessario ottenere dal Comune della soletta dei balconi devono essere considerati di competenza comune
specifici permessi oppure, specie nei centri storici, rispettare determinate dei condomini, nei casi in cui assolvano prevalentemente alla funzione di
caratteristiche e dimensioni: tali aspetti non hanno nulla a che vedere con i rendere esteticamente gradevole l’edificio (Corte di Cassazione, sentenza
rapporti tra condomini e sono spesso previsti dai Regolamenti edilizi locali. n. 30071/2017).

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

Per quanto riguarda il cosiddetto “sottobalcone”, viene in rilievo una diffe-


Abbattere le barriere architettoniche renza importante tra i balconi; questi, infatti, possono essere di due tipi: in
aggetto, ossia sporgenti dalla facciata oppure incassati nella facciata stessa.
Ogni anno dal 2003 si celebra la “Giornata nazionale per l’abbattimento delle La soletta, ossia la struttura del balcone, è comune tra i proprietari degli
barriere architettoniche”. Ma cosa sono esattamente le “barriere architettoni- appartamenti superiore e inferiore solo ove i balconi svolgano contempo-
che”? Secondo la normativa vigente si tratta di tre concetti diversi: raneamente funzioni di separazione, di copertura e di sostegno (Corte di
Cassazione, sentenze n. 14576/2004 e 15913/2007). In pratica, queste
• gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in par- ultime funzioni sono assolte solo dai balconi incassati nella facciata. In
ticolare di coloro che hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma questo caso il “sottobalcone” è conservato a spese del proprietario dell’unità
permanente o temporanea; immobiliare al piano inferiore.
• gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizza- Nel caso di balcone in aggetto, questo è invece interamente di proprietà del
zione di parti, attrezzature o componenti; condomino la cui unità immobiliare si affaccia sul balcone. Quindi la manuten-
• la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e zione della pavimentazione del balcone è sempre a carico del condomino che
la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare si affaccia sul balcone, la manutenzione del sottobalcone è a carico del con-
per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. domino che si affaccia sul balcone solo nel caso di balcone in aggetto, mentre
la manutenzione di frontalini e balaustre è spesso a carico di tutti i condomini
La L. 13/1989 si riferisce in particolare anche ai condomìni e riduce le maggioranze perché considerata rilevante ai fini del decoro architettonico dell’immobile.
per le deliberazioni assembleari relative all’approvazione delle opere in questione.
Tali regole di favore si applicano a prescindere dalla presenza o meno di disabili in
condominio perché attengono all’accessibilità del fabbricato. La legge di riforma
del condominio è intervenuta a introdurre un nuovo assetto delle maggioranze: 12. Un immobile fatto “a schiera” è un condominio?
opere di questo tipo si approvano infatti oggi con il voto favorevole della maggio-
ranza dei condomini presenti in assemblea che rappresentino almeno 500/100, ai Si tratta di un condominio quando esiste una pluralità degli alloggi costituenti
sensi del nuovo art. 1120 del Codice Civile e del nuovo art. 2 della L. 13/1989. nel loro insieme la “schiera” e che presenta, per necessità di carattere funzionale
La normativa non impone, d’altra parte, l’esecuzione di opere di abbattimento delle legate alla conformazione materiale della “schiera”, una o più parti comuni a
barriere architettoniche in edifici esistenti. Il comma 2 dell’art. 2 della L. 13/1989 tutte o a una parte delle unità immobiliari.
dispone inoltre che nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere o non assuma Il Codice Civile riconosce questa situazione come condominiale (art. 1117
entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni assembleari rivolte bis del Codice Civile) e stabilisce che le disposizioni in materia di condominio
all’esecuzione di opere di abbattimento delle barriere architettoniche, i portatori di si applicano, in quanto compatibili, in tutti i casi in cui più unità immobiliari
handicap, possono installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e o più edifici ovvero più condominii di unità immobiliari o di edifici abbiano
facilmente rimovibili e possono anche modificare l’ampiezza delle porte d’accesso parti comuni come individuate nell’art. 1117 del Codice Civile. Normalmente
per rendere più agevole l’accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei gara- si tratta quindi di condomini anche se non sviluppati in senso verticale ma
ge. La legge vigente appare quindi favorevole a rendere concrete le esigenze di orizzontale. In assenza, però, di indicazioni chiare negli atti di acquisto o nel
massima accessibilità degli edifici, ma non è proprio così, principalmente perché il regolamento “contrattuale” di condominio, nei condomini orizzontali può
comma 3 dell’art. 2 della L. 13/1989 precisa che resta fermo il divieto di eseguire essere più complicato individuare esattamente le parti comuni rispetto ai
innovazioni che rendono talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso anche di condomini verticali: non si tratta di una questione solo formale, perché, in
un solo condomino. Rispetto alle esigenze dei disabili, la Corte di Cassazione si è effetti, solo i lavori di manutenzione che riguardano parti comuni sono da
dimostrata, comunque, molto attenta e ha spesso considerato prevalente l’interes- ripartirsi a carico di tutti i condomini. Come fare? Occorre considerare che
se di rilevanza pubblicistica all’accesso del fabbricato da parte di disabili rispetto al le cose funzionali al miglior godimento di tutte le unità immobiliari sono di
concorrente diritto dei proprietari di non vedere modificate le parti comuni (Corte proprietà comune: l’aspetto strutturale e il ruolo funzionale del bene sono
di Cassazione, sentenza n. 18334 e 2156 del 2012). prioritari rispetto all’accertamento della situazione giuridica. Quindi è la de-
stinazione delle parti edilizie o impiantistiche e la loro funzione che fanno la
differenza (Cassazione Civile, sentenza n. 6981/2008).

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

Attenzione perché il concetto di decoro in condominio si applica anche alle 15. Un radioamatore per suo uso personale ha installato un’an-
parti non condominiali: la circostanza che una parete o qualche altro elemento tenna sulla terrazza di proprietà comune calpestabile. Può
esterno siano di proprietà individuale e non di tutti, come accade frequente- utilizzarla senza l’autorizzazione dei condomini?
mente nel caso dei condomini orizzontali, non autorizza il condòmino a farne
quello che vuole: infatti, ai sensi dell’art. 1122 del Codice Civile, ognuno è Ci sono regole specifiche per l’installazione di impianti non centralizzati di
sempre tenuto, nell’esecuzione di opere all’interno della proprietà privata ricezione radiotelevisiva. L’art. 1222 bis del Codice Civile prevede infatti
individuale, a rispettare (anche) il decoro architettonico dell’edificio. che ogni condomino possa installare tali impianti su terrazze o altre parti
comuni, senza necessità di autorizzazione assembleare, ma deve adottare
alcune cautele: l’interessato deve infatti recare il minor danno alle parti co-
muni e alle unità immobiliari di proprietà individuale, preservando in ogni
13. Nel mio condominio, con impianto di riscaldamento centra- caso il decoro architettonico dell’edificio. Qualora si rendano necessarie
lizzato, ci sono diverse scale e per ognuna una canna fuma- modificazioni delle parti comuni, l’interessato ne dà comunicazione all’am-
ria. A chi appartengono le canne fumarie? ministratore, indicando cosa intende fare con precisione. L’assemblea può
prescrivere, con il voto della maggioranza dei condomini che rappresentino
Si presumono comuni a tutti i proprietari di immobili che fanno parte del almeno 2/3 dei millesimi, modalità alternative di esecuzione dei lavori di
condominio solo quei beni che sono destinati a servire l’intero edificio. installazione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza
In un palazzo è possibile invece che esistano parti che sono al servizio solo o del decoro architettonico dell’edificio. Il regolamento di condominio può
di alcune tra le unità immobiliari, ossia solo con alcune tra queste si trovano contenere però limiti più severi.
in collegamento funzionale e strutturale. Quando si verifica questa situazione,
la proprietà dei beni è comune solo al gruppo di condomini serviti dai me-
desimi. In questo caso, per esempio, la canna fumaria è di proprietà solo dei
condomini i cui appartamenti sono a essa collegati. Solo i condomini che si 16. Il mio condominio ha un ampio vialetto di accesso ai box.
servono dei beni di proprietà comune separata votano per le opere di manu- Posso parcheggiare occasionalmente l’auto o lo scooter?
tenzione ordinaria e straordinaria delle medesime e solo questi ne pagano le
spese. Non conta dove passa materialmente la canna fumaria, ma solo quali L’uso del viale di accesso ai box come parcheggio non è normalmente consen-
unità immobiliari sono collegate e quindi servite dalla stessa. tito: spesso è vietato dai regolamenti di condominio, ma comunque è contrario
al principio per cui ognuno può usare i beni comuni se non impedisce con
il proprio comportamento agli altri condomini di fare altrettanto; inoltre si
tratta di utilizzare il viale di accesso in modo diverso dalla sua destinazione
14. Nel condominio esiste una canna fumaria inutilizzata. d’uso tipica che è appunto quella di consentire l’agevole spostamento dei
Il proprietario del negozio al piano terreno lo ha adibito a veicoli tra l’esterno e le aree di parcheggio private. Se vi fosse spazio a suffi-
pizzeria e vuole utilizzarla. Lo può fare? cienza, l’assemblea dovrebbe prima deliberare tale possibilità come se fosse
un’innovazione.
L’uso della canna fumaria di proprietà condominiale da parte di uno dei con-
domini può rappresentare una modifica della destinazione d’uso del bene
comune: l’art. 1117 ter del Codice Civile, appena introdotto dalla Legge di
riforma del condominio, prevede la possibilità di approvare tali decisioni con 17. Il cortile può essere utilizzato per il gioco dei bambini?
il voto favorevole dei 4/5 dei condomini che rappresentino almeno i 4/5 dei
millesimi (800 millesimi). Per l’approvazione di tali modifiche sono previste In linea di massima è possibile: l’utilizzazione per il gioco dei bambini di una
regole speciali per la convocazione dell’assemblea: sono infatti richiesti termini parte dell’area verde condominiale non contrasta infatti con la destinazione
e modalità diverse per la convocazione di una tale assemblea, in modo che la tipica a giardino prevista per l’area stessa, ma ne costituisce un più intenso
decisione sollecitata dal condomino interessato alle opere in questione possa godimento. Spetta poi all’assemblea eventualmente regolamentare le modalità
essere adottata nella maniera più consapevole. con cui devono svolgersi i giochi all’interno dell’area condominiale.

20 21
Il condominio in 170 domande Beni comuni

18. Ho un appartamento al piano terreno. Posso utilizzare il sot- Uso economico dei beni comuni
tosuolo per ricavare una taverna in corrispondenza del mio
appartamento? Oltre a utilizzarli materialmente, i beni comuni, o almeno alcuni tra questi,
possono prestarsi a fornire un reddito ai condomìni: si tratta quindi un van-
Il sottosuolo di un edificio in condominio è indicato nel Codice Civile come taggio monetizzabile.
di proprietà comune (art. 1117 del Codice Civile): nessuno tra i proprietari
può quindi appropriarsene, anche se fosse possibile dimostrare che non si
mette in pericolo l’edificio e la sua stabilità.
21. Il condominio ha ricevuto un’offerta da una società che si
occupa di telefonia. Vorrebbero utilizzare il lastrico solare
per posizionare alcune antenne: è possibile?
19. Ho un’autofficina al piano terreno di un edificio in condomi-
nio. Posso utilizzare i posti auto a uso libero per le autovet- In linea di massima una modifica dei beni comuni di questo tipo è da ritenersi
ture dei clienti in attesa di consegna? un’innovazione e quindi deve essere approvata con le speciali e più severe
maggioranze per questo tipo di decisioni. Tuttavia, talvolta la Magistratura ha
Se il regolamento di condominio non specifica divieti particolari, l’uso delle ritenuto trattarsi di un’innovazione dannosa e quindi vietata, facendo valere la
parti comuni deve avvenire in modo tale da non alterare l’equilibrio tra le circostanza che si tratti di innovazioni che inevitabilmente comportano non solo
concorrenti utilizzazioni attuali o potenziali degli altri condomini: in un caso una riduzione quantitativa dell’utilizzazione della cosa comune, ma anche un
di questo tipo, molto dipende quindi in concreto dal numero di veicoli gior- pregiudizio del valore del fabbricato, considerata sia l’incidenza di tali impianti
nalmente ospitati dall’officina. sull’estetica dell’immobile che i timori per l’effetto delle onde elettromagnetiche
sulla salute. La Magistratura, con l’entrata in vigore delle specifiche normative
ambientali, ha nel tempo ammesso che le antenne trasmittenti sotto la soglia
di emissione elettromagnetica di legge e approvate dall’autorità amministra-
20. Il nostro condominio è dotato di un’autorimessa con box al tiva non rappresentano un pericolo per la salute, ammettendo quindi che
piano interrato: posso parcheggiare il mio veicolo a GPL? l’assemblea abbia il potere di deliberare a maggioranza l’installazione di tali
impianti, almeno dal punto di vista sanitario e della tutela dei diritti personali
Nel caso di autovetture alimentate a GPL, il problema del divieto di parcheggio dei condomini. Resta però il problema del potenziale danno per le parti co-
nelle zone interrate nasce da ragioni di sicurezza dovute dalla tendenza di tale muni ed il valore dell’edificio nel suo complesso. Il Codice Civile risponde a
gas a stratificare verso il basso, a causa della maggiore densità rispetto all’a- queste esigenze con una norma specifica che consente all’assemblea, con una
ria, con conseguente tendenza al ristagno, malgrado i locali possano vantare speciale procedura e una maggioranza particolarmente elevata, di cui si parla
buone condizioni di aerazione. nel Capitolo 4, di decidere una modifica della destinazione d’uso delle parti
Una perdita anche minima di gas potrebbe, dunque, avere conseguenze molto comuni anche significativa (art. 1117 ter del Codice Civile).
gravi. Diverso è il caso del metano, meno pericoloso del GPL dal punto di vista
dei rilasci di gas dai serbatoi, in quanto ha densità minore dell’aria: in caso di
fuoriuscita dagli impianti, il metano tende a salire verso l’alto, disperdendosi
sotto forma gassosa. 22. Nel condominio c’è un appartamento al piano terreno che era
Il D.M. del Ministero dell’Interno del 22/11/2002 consente ai veicoli dotati a disposizione del portiere: può essere affittato a estranei?
dei sistemi di sicurezza stabiliti dal Regolamento ECE/ONU 67/2001 (indicato
nella carta di circolazione) di parcheggiare fino al primo piano interrato delle L’unità immobiliare di proprietà condominiale può essere affittata sia a estranei
autorimesse, anche se comunicante con altro piano sottostante. che a un condomino: l’assemblea decide al riguardo a maggioranza semplice.
I veicoli alimentati a GPL potranno essere parcheggiati però solo nel- (Corte di Cassazione, sentenza n. 4131/2001). Se il servizio di portierato è
le autorimesse integralmente rispondenti alle disposizioni del D.M. del stato già soppresso, si ritiene che la locazione a terzi o a uno dei condomini
15/05/2020. non si tratti di una modifica della destinazione d’uso di una parte comune.

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

23. Una facciata del condominio non ha finestre ed è ben visibile 24. La pavimentazione del cortile condominiale a uso parcheg-
dalla strada: può essere utilizzata per posizionare un cartel- gio era rovinata: l’amministratore ne ha ordinato la ripara-
lone pubblicitario? zione. Poteva farlo?
La decisione di installare un cartellone pubblicitario sulla facciata può essere In questo caso si tratta di una riparazione necessaria per la conservazione
assunta in assemblea a maggioranza semplice. In linea di massima, infatti, dell’integrità della pavimentazione e il suo uso in sicurezza. L’amministratore
una tale decisione non è ritenuta un’innovazione e tanto meno un’innova- può decidere queste spese anche in autonomia, senza necessità di sottoporle
zione vietata, in quanto la facciata non muta la propria funzione; inoltre, all’assemblea per la preventiva approvazione (così come dice l’art. 1130 del
essendo senza aperture, non ne si compromette l’utilità per i condomini le Codice Civile).
cui unità immobiliari ricevessero luce e aria dalle finestre che fossero aperte Se invece sceglie di sottoporre la decisione all’assemblea, questa provvede a
sulla facciata. maggioranza semplice.

25. Abbiamo discusso in assemblea la riparazione del citofono.


Manutenzione ordinaria Si tratta di una manutenzione straordinaria?
e straordinaria Trattandosi di riparazione di un impianto esistente che quindi non subisce
alcuna modifica, si tratta anche in questo caso di manutenzione ordinaria:
I beni comuni richiedono manutenzione regolare per conservare il proprio l’assemblea decide quindi a maggioranza semplice ma l’amministratore può
valore e la propria utilità oltre a evitare di trasformarsi in oggetti pericolosi disporre la riparazione in autonomia.
per i condomini e per gli estranei. Di manutenzioni esistono però due tipi,
ordinaria e straordinaria. Distinguere le opere di manutenzione ordinaria dalle
opere di manutenzione straordinaria non è facile ma è necessario perché il
Codice Civile, anche se non contiene una qualificazione dell’una e dell’altra, 26. Il rifacimento della facciata è un’opera costosa: con quale
le distingue sotto molti aspetti. Per orientarci in questo argomento vediamo maggioranza deve essere deciso?
alcuni esempi pratici. In ambito condominiale, la distinzione tra manutenzione
“ordinaria” e “straordinaria” si appoggia alla “normalità” dell’atto di gestione Il rifacimento dell’intera facciata è un’opera che rende necessaria una spesa
rispetto allo scopo dell’utilizzazione dei beni comuni. Per “manutenzione tutt’altro che modica e d’altra parte non può nemmeno essere considerata
ordinaria” si intende quella diretta a eliminare guasti della cosa o che co- prevedibile. Si tratta quindi di “manutenzione straordinaria”. Se poi la spesa
munque abbia carattere di periodica ricorrenza e di prevedibilità, essendo è elevata, la maggioranza per decidere cambia: il Codice Civile dispone in-
connotata inoltre da una sostanziale modicità della spesa. Per “manutenzione fatti che una tale spesa si approva con una maggioranza qualificata: è infatti
straordinaria” si intendono invece quelle riparazioni non prevedibili e di costo necessario il voto favorevole della maggioranza dei condomini intervenuti
tendenzialmente non modico, eccezionali nonché quelle di una certa urgenza all’assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi.
e di una certa entità necessarie al fine di conservare o di restituire alla cosa In caso di opere di manutenzione straordinaria, l’assemblea deve necessaria-
la sua integrità ed efficienza (Corte di Cassazione, sentenze n. 27540/2013 mente decidere di costituire un fondo speciale di importo pari all’ammontare
e 10865/2016 20136/2017). Ogni volta in cui l’assemblea delibera opere di dei lavori: il fondo è una riserva monetaria che non può essere altrimenti
manutenzione straordinaria e innovazioni, deve obbligatoriamente costitu- utilizzata se non per la destinazione decisa dai condomini (art. 1135 del
ire un fondo speciale di importo pari all’ammontare dei lavori e se i lavori Codice Civile).
devono essere eseguiti in base a un contratto che ne prevede il pagamento Se l’assemblea approva una spesa di manutenzione straordinaria senza di-
graduale in funzione del loro progressivo stato di avanzamento, il fondo può sporre anche la costituzione di un fondo speciale, la decisione è viziata e
essere costituto in relazione ai singoli pagamenti dovuti (art. 1135 comma ogni condomino può contestarla avviando un procedimento giudiziario in
1 del Codice Civile). ogni momento.

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

27. Dobbiamo rifare il tetto: possiamo istituire un fondo spese bilanciano gli interessi tra l’esigenza di cambiamento, i costi e le eventuali
dove versare i contributi prima dell’avvio dei lavori, anziché limitazioni all’utilizzabilità delle parti comuni trasformate successivamente
chiedere un prestito a una banca? alla costruzione dell’immobile.

Fino al 2013, l’assemblea poteva decidere liberamente se istituire un fondo


apposito dove accantonare le somme necessarie per l’esecuzione dei lavori di
manutenzione straordinaria oppure limitarsi a prevedere il pagamento degli 28. Come si riconosce un’innovazione?
oneri condominiali indicando le scadenze. La Legge di riforma del condominio
ha reso obbligatoria la costituzione del fondo spese per i lavori straordinari, Cosa si intenda per innovazione è sempre stato oggetto di controversia, perché
a prescindere dal valore dei lavori deliberati (art. 1135 comma 4 del Codice il Codice Civile, che pur prevede maggioranze speciali per la loro approva-
Civile). A oggi la norma è interpretata prevalentemente come necessità di zione, non ne dà una definizione, nemmeno sommaria.
effettivo versamento delle somme necessarie nel fondo speciale: i lavori, quin- Per “innovazione” si deve intendere, secondo la Giurisprudenza, non ogni
di, possono essere commissionati solo se il fondo speciale è effettivamente modificazione della cosa comune ma solamente quella modificazione materiale
“capiente”. Non manca però chi sostiene che il fondo speciale si intenda solo che ne alteri l’entità sostanziale e ne muti la destinazione originaria (Corte di
come uno stanziamento “contabile” delle somme relative ai lavori straordina- Cassazione, sentenza n. 12654/2006). Quindi, perché si tratti di “innova-
ri: in questo caso i lavori potrebbero essere commissionati anche prima che zione” deve verificarsi una modifica dell’edificio o di sue parti che implichi
i condomini provvedano agli effettivi versamenti, purché l’assemblea abbia una diversa consistenza del fabbricato oppure una diversa utilizzazione di
disposto la creazione del fondo speciale. In ogni caso non è necessario aprire una parte comune.
un conto corrente specifico per le spese straordinarie. Quindi: La legge prevede una maggioranza più alta per l’approvazione delle innovazio-
ni: è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea
• di sicuro l’assemblea deve deliberare insieme ai lavori anche la costituzione che rappresentino almeno 2/3 dei millesimi. Alcune opere sono specificamente
del fondo speciale precisando importo e destinazione; qualificate come “innovazioni” nel Codice Civile ma possono essere decise con
• l’amministratore dovrà seguire con attenzione l’incasso delle rate alle scadenze
deliberate e deve attivarsi tempestivamente in caso di mancato pagamento
da parte di uno o più condomini;
• gli importi incassati in previsione dei lavori straordinari non possono essere
utilizzati per altre spese: sono contabilmente separati rispetto alla gestione
ordinaria.
Che cosa sono le innovazioni
Un intervento di manutenzione condotto sulla pavimentazione di un cortile può
Occorre ricordare che è sempre necessario che sia chiaramente deciso a essere un esempio concreto di innovazione, e va così considerato se:
quale scopo preciso il fondo è destinato, precisando nella decisione a quali
lavori servirà: non è possibile la costituzione di un fondo spese per opere da • si ripara la pavimentazione esistente limitandosi a intervenire sui soli punti che
decidersi in futuro. si sono danneggiati, si tratta di manutenzione ordinaria: può provvedere l’am-
ministratore direttamente oppure l’assemblea delibera a maggioranza semplice;
• occorre rifare l’intera pavimentazione (un intervento limitato potrebbe essere
inopportuno o antieconomico) ormai ampiamente degradata, si tratta di ma-

Modifiche dell’edificio nutenzione straordinaria di rilevante entità: l’assemblea delibera a maggioranza


qualificata;
• si trasforma un cortile sterrato, rendendolo un vero giardino, piantumandolo e
Un edificio in condominio è destinato a durare nel tempo. Tuttavia, con il attrezzandolo magari con panchine e giochi per i bambini, si tratta di innova-
passare degli anni i condomini potrebbero sentire la necessità di modifi- zione: l’assemblea delibera a maggioranza speciale.
care l’immobile rispetto a come era stato costruito. Il Codice Civile collega
questa esigenza al concetto di “innovazione”. Vediamo insieme come si

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

una maggioranza agevolata perché ritenute socialmente rilevanti (art. 1120 la “voluttuarietà” di una cosa sta a indicarne la superfluità, mentre la gravosità
comma 2 del Codice Civile): si tratta prima di tutto di interventi volti a migliorare ne delinea il carattere economicamente significativo.
la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti. Sono considerati anche Secondo la Magistratura però tali valutazioni vanno effettuate in rapporto alle
gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il conteni- condizioni e all’importanza dell’edificio, senza quindi spazio per considera-
mento del consumo energetico degli edifici, per realizzare parcheggi destinati zioni che riguardano la sfera personale dei condomini (Corte di Cassazione,
a servizio dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo sentenza n. 5028/1996).
di rinnovabili. Sono considerati anche gli impianti centralizzati per la ricezione Se l’utilizzazione separata non è possibile, l’innovazione “gravosa o voluttuaria”
radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo. non è consentita a meno che i condomini che sono interessati non intendano
Tutti questi interventi possono essere deliberati con il voto favorevole della farsi carico della spesa.
maggioranza dei presenti in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi.

32. L’assemblea può decidere a maggioranza di cambiare la


29. L’installazione di un ascensore va intesa come un’inno- funzione di alcune parti comuni?
vazione?
Si tratta di approvare un’innovazione e occorre decidere quindi la maggioranza
L’installazione di un ascensore è certamente un’“innovazione”: trattandosi però speciale che abbiamo visto.
di un’innovazione che serve all’abbattimento delle barriere architettoniche può Occorre però ricordare che il Codice Civile, riferendosi alle innovazioni, dispo-
essere decisa con una maggioranza speciale ridotta rispetto alle innovazioni ne infatti che la modifica all’immobile sia tale da condurre al miglioramento,
di altro tipo: è infatti sufficiente il voto favorevole della maggioranza dei all’uso più comodo o al maggiore rendimento delle cose comuni. Non sono
condomini intervenuti all’assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi. previste altre possibilità.
Con una speciale procedura e una maggioranza particolarmente elevata di cui
parliamo nel Capitolo 4 (art. 1117 ter del Codice Civile), si possono modi-
ficare le parti comuni per le più ampie esigenze di interesse condominiale,
30. Possiamo decidere di trasformare il cortile condominiale senza limitazioni tranne i casi estremi di modifiche dannose per il fabbricato:
in autorimessa coperta per le auto? in questo caso si tratta non solo di un’“innovazione” ma di una “modifica della
destinazione d’uso”.
Anche in questo caso si tratta di “innovazione”: considerando che modifica de-
cisamente la destinazione d’uso del cortile, che, oltre al parcheggio, ha funzioni
più articolate, è richiesta una maggioranza speciale, particolarmente elevata.
Innovazioni di questo tipo, che potrebbero trasformare radicalmente il condo-
minio, sono possibili ma per deliberarle è necessaria una procedura particolare
e una maggioranza particolarmente elevata. Ne parliamo nel Capitolo 4 (art.
1117 ter del Codice Civile).

31. Se un’innovazione è troppo cara per me, mi posso rifiutare


di contribuire?
Solo se si tratta di un’innovazione, prima di tutto, e di un’innovazione “gravosa
o voluttuaria” e possa essere usata separatamente dai condomini che non in-
tendono utilizzarla ci si può liberare dall’obbligo di contribuire (Modello 2):

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Il condominio in 170 domande Beni comuni

Modello 1 Comunicazione installazione antenna privata Modello 2 Rifiuto a pagare le spese


per innovazioni gravose o voluttuarie

Mittente:
Nome e indirizzo del condomino Mittente:
Spedire a: Nome e indirizzo del condomino
Egr. Sig. ..........…...............…… Spedire a:
Amministratore del condominio Egr. Sig. ..........…...............……
Sito in ............................……… Amministratore del condominio
Via …........................… n. ....… Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…
Raccomandata a.r.
Luogo e data Raccomandata a.r.
Luogo e data
Oggetto: Comunicazione installazione antenna privata su parti comuni 1

Oggetto: Comunicazione relativa alle innovazioni deliberate dall’assemblea il ……


Egregio Amministratore, (indicare la data in cui si è tenuta l’assemblea che ha deliberato le innovazioni)
il sottoscritto Sig. ….................. condomino nello stabile in oggetto, ai sensi dell’art. 1122 bis
del Codice Civile2. Egregio Amministratore,
il sottoscritto Sig. ......... condomino nello stabile in oggetto, ai sensi dell’art. 1121 del Codice
comunica Civile.

che intende effettuare l’installazione di una antenna satellitare, destinata al servizio della comunica
propria unità immobiliare, sul lastrico solare a uso comune condominiale.
Non saranno effettuate modifiche di rilevo alle parti comuni, né all’impianto centralizzato che non intende contribuire alla spesa deliberata dall’assemblea che si è tenuta lo scorso ….....
di antenna esistente. (indicare la data in cui si è tenuta l’assemblea di condominio che ha deliberato le innovazioni)
Resta inteso inoltre che l’installazione non arrecherà danni alle cose comuni, né limitazioni e riguardante le opere di cui al punto …..... dell’ordine del giorno (specificare quale punto
agli altrui diritti. dell’ordine del giorno dell’assemblea ne ha previsto la deliberazione) in quanto si tratta di
L’impresa che effettuerà i lavori di installazione dell’antenna provvederà al rilascio della innovazione gravosa e/o voluttuaria1.
certificazione di conformità alla regola d’arte prevista dal D.M. 37/2008.
Al riguardo si osserva infatti quanto segue …...................
Distinti saluti.
Firma Distinti saluti.
Firma

1
Non sempre è possibile rifiutarsi di contribuire alle spese condominiali se deliberate correttamente.
Se si tratta di innovazioni gravose e/o voluttuarie, che possono essere usate separatamente, i condomini
che non intendono trarne vantaggio possono sottrarsi alla spesa; se invece non si tratta di opere che
possono essere usate separatamente, i condomini interessati ne debbono sopportare interamente
1
Il modello vale per l’installazione di qualsiasi tipo di antenna. il costo. Attenzione però: non qualsiasi modifica dell’immobile è innovazione, ma solo quelle che
2
L’articolo fa riferimento a impianti non centralizzati installati dal singolo condomino su qualsiasi parte modificano significativamente la destinazione d’uso di una certa parte comune (per esempio la
comune. Le installazioni in facciata – anch’essa parte comune – sono però sempre problematiche: trasformazione di un’area verde in posti auto). In ogni caso il condomino che intende sottrarsi alla spesa
prima di tutto perché potrebbero alterare il decoro architettonico dell’edificio e poi perché alcuni deve provare che si tratta di innovazioni gravose o voluttuarie. Il condomino che cambia idea e volesse
Regolamenti edilizi comunali lo vietano espressamente. Favorevole all’installazione di antenne private successivamente partecipare ai vantaggi delle innovazioni, dovrà pagare le spese di installazione e di
è anche il Codice delle comunicazioni elettroniche (D. Lgs. 209/2003) e in particolare gli artt. 91 e 209. manutenzione, in base alla sua quota millesimale attualizzata.

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Pagina bianca
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Beni privati

Beni privati

La particolarità di un edificio in condominio sta nel fatto che le parti edilizie e


gli impianti comuni sono stabilmente al servizio di unità immobiliari di proprietà
privata. In questa situazione, d’altra parte, l’uso delle parti di proprietà privata
può interferire con i beni comuni. In ogni caso, ciascun condomino non è
solo proprietario della propria unità immobiliare, sia essa un appartamento,
una cantina, un box o altro, ma è anche (com)proprietario dei beni comuni.
Dunque, il singolo condomino usa legittimamente e potenzialmente con la
massima libertà la propria unità immobiliare ma deve tenere conto della cir-
costanza che tale uso non può danneggiare i beni comuni da nessun punto
di vista, nemmeno estetico.
Ogni condomino deve anche considerare che il rogito di acquisto o il rego-
lamento condominiale allegato a tale documento può contenere limiti all’uso
delle parti di proprietà individuale che, essendo stati accettati dallo stesso
proprietario, lo vincolano. D’altra parte, ciascun condomino può servirsi dei
beni comuni purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri
partecipanti di farne uso secondo il loro diritto (art. 1102 del Codice Civile),
restando sempre nei limiti eventualmente fissati dal regolamento di condominio.
Sono vietate le innovazioni che possono pregiudicare la stabilità o la si-
curezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che ren-
dano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimen-
to anche di un solo condomino (art. 1120 comma 2 del Codice Civile).
Da queste norme derivano i fondamentali tre limiti all’utilizzo delle parti comuni:

33
Il condominio in 170 domande Beni privati

• è vietato il cambio di destinazione d’uso: in pratica bisogna rispettare il modo Si tratta quindi di comunicazioni obbligatorie e non possono essere opposte
in cui la cosa viene utilizzata nel momento in cui si intraprendono i lavori; esigenze di privacy. L’art. 63 delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice
• deve essere consentito agli altri partecipanti pari uso del bene condominiale; Civile prevede inoltre che il condomino che vende la propria unità immobiliare
• è vietato mettere in pericolo la sicurezza e la stabilità dell’edificio ed è vietato in condominio è obbligato in solido con chi la acquista per il pagamento dei
alterare il suo decoro architettonico. contributi condominiali maturati fino al momento in cui trasmette all’ammini-
stratore copia autentica del rogito; meglio quindi provvedere prima possibile
Ogni condomino potrebbe avere interesse non solo a utilizzare ma anche a a tale adempimento: il notaio prepara un documento sintetico apposito con-
modificare le parti comuni a proprie spese per utilizzare meglio la propria tenente le indicazioni minime necessarie allo scopo.
unità immobiliare. Da tale punto di vista, si considera fondamentale l’aspetto
della destinazione d’uso: in pratica è vietato ogni intervento che implichi una
significativa alterazione della destinazione d’uso dei beni comuni.
Naturalmente, ogni condomino può eseguire opere sulle parti private, facendo 34. Ho affittato il mio appartamento a un dentista che lo adibirà
però attenzione a non danneggiare i beni comuni e informando l’amministra- a studio medico: devo informare l’amministratore? I condo-
tore (art. 1122 del Codice Civile): le attività di un condomino che incidono mini mi possono fare delle contestazioni?
negativamente e in modo sostanziale sulle destinazioni d’uso delle parti comuni
(art. 1117 quater del Codice Civile) possono però essere vietate. Solo un regolamento di condominio allegato al rogito oppure concordato tra
In tali casi, infatti, l’amministratore o i condomini, anche singolarmente, pos- tutti i condomini può introdurre limiti o divieti all’utilizzo di una unità immo-
sono diffidare l’esecutore e possono chiedere la convocazione dell’assemblea biliare privata da parte di un condomino: negli altri casi ognuno può utilizzare
per far cessare la violazione, anche mediante azioni giudiziarie. la propria casa (e lo stesso discorso vale per box, cantine e quant’altro) con
la massima libertà. Senza accordi presi all’unanimità, non è nemmeno possi-
bile ripartire le spese in misura diversa, sostenendo, per esempio, che l’uso
dell’abitazione come studio medico comporta un maggiore uso delle parti
comuni a seguito dell’accesso dei pazienti.
Uso dei beni privati
Teoricamente ognuno è padrone in casa sua: il principio vale anche negli im-
mobili in condominio, ma la particolare situazione per cui l’immobile privato 35. Vorrei destinare il mio appartamento all’affitto breve con
è inserito in un contesto di più proprietari delle parti comuni rende inevitabile finalità turistica: i condomini me lo possono impedire?
l’esistenza di alcuni limiti e condizioni.
In un condominio l’assemblea non può mai in nessun caso impedire a un
condomino di destinare la propria unità immobiliare allo svolgimento di attività
ricettive e in particolare alla locazione breve anche svolta attraverso le più
33. Ho intenzione di affittare il mio appartamento. Devo invia- diffuse piattaforme come Airbnb, Homeaway, Booking e tante altre.
re una comunicazione all’amministratore? E se lo volessi Solo un regolamento allegato al rogito di acquisto oppure concordato tra
vendere? tutti i condomini, può contenere limiti all’uso delle proprietà esclusive. Un
regolamento di questo tipo è l’unico in grado di porre delle limitazioni alle
L’art. 1130 del Codice Civile impone al condominio di tenere un registro di facoltà del diritto di proprietà.
“anagrafe condominiale” contenente le generalità dei singoli proprietari e dei I problemi in questo contesto sono essenzialmente di due tipi: il primo
titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice riguarda il contenuto delle clausole limitative che sono effettivamente piut-
fiscale e della residenza o domicilio, nonché i dati catastali di ciascuna unità tosto frequenti ma che non sono tutte uguali, mentre il secondo riguarda
immobiliare. La normativa prevede espressamente che in caso di omessa o la possibilità di far valere tali clausole nei confronti di un “nuovo condo-
incompleta risposta, l’amministratore acquisisce le informazioni necessarie, mino” acquirente che non le abbia conosciute ed esplicitamente accettate.
addebitandone il costo ai responsabili. Recentemente i tribunali hanno pronunciato diverse sentenze su questo

34 35
Il condominio in 170 domande Beni privati

argomento. Tendenzialmente, la posizione della giurisprudenza è favorevole


Animali in condominio alle esigenze del proprietario/locatore.
I principi posti finora sono in sintesi i seguenti:
L’importanza degli animali da compagnia e il contributo che essi fornisco-
no alla qualità della vita trova riconoscimento esplicito con la L. 201 del • l’uso della propria abitazione come B&B non costituisce modificazione
4/11/2010, di ratifica della Convenzione europea per la protezione degli ani- della destinazione d’uso dell’immobile e può aversi anche qualora questo
mali da compagnia del 1987. faccia parte di un condominio: l’uso del proprio immobile per svolgervi
A seguito di tali provvedimenti la Magistratura non ha mancato di afferma- attività di affittacamere risulta pienamente legittimo e non in contrasto con
re che il sentimento per gli animali ha protezione costituzionale e riconosci- l’“uso abitativo” a cui fossero vincolati i condomini (Corte di Cassazione,
mento europeo, con la conseguenza che deve essere riconosciuto un vero e sentenza n. 24707/2014);
proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia (Tribunale di Milano,
decreto del 13/03/2013). • coerentemente con le peculiarità dell’“ospitalità familiare” tipica dei B&B e
La legge di riforma del condominio ha introdotto nel Codice Civile una nuo- degli affitti turistici brevi stile “Airbnb”, le strutture ricettive di questo tipo non
va disposizione che per la prima volta vieta esplicitamente l’introduzione di possono essere assimilate alle strutture alberghiere e quindi l’esercizio di questa
norme nel regolamento condominiale che proibiscano di detenere animali attività non determina un mutamento della destinazione d’uso dell’immobile
domestici: l’art. 1138 del Codice Civile, aggiornato, dispone infatti che un (di norma auso abitativo) (Corte di Cassazione, sentenza n. 21363/2015);
regolamento condominiale assembleare, ossia approvato a maggioranza, non
possa vietare di possedere o detenere animali domestici. • eventuali limiti contenuti nei regolamenti di condominio devono essere espliciti
L’applicazione concreta della norma in questione potrebbe risultare però piut- e non sono interpretabili in modo ampio: spesso i regolamenti più risalenti
tosto problematica. fanno facilmente riferimento, vietandole, ad attività di tipo imprenditoriale,
In effetti, se esiste un regolamento contrattuale, ossia predisposto dal costrut- citando per esempio l’attività di “pensione, locanda, affittacamere” e igno-
tore e accettato al momento dell’acquisto, in tale documento potrebbe essere rando le forme di accoglienza più “moderne”, come il “Bed and Breakfast” e
contenuto un divieto vincolante. gli affitti turistici brevi o molto brevi tipici di “Airbnb” e dei suoi concorrenti.
L’accesso degli animali nel condominio non è comunque fuori da ogni regola. Se manca la considerazione esplicita di queste ultime forme di accoglienza, i
Occorre infatti rispettare le disposizioni contenute nell’ordinanza del Mini- divieti rivolti alle attività imprenditoriali non possono estese agli affitti brevi.
stero della Salute, del 03/03/2009, che prevede, tra l’altro, l’obbligo, per i
proprietari dell’animale di mantenere pulita l’area di passeggio, di utilizzare
il guinzaglio in ogni luogo e – nel caso di animali aggressivi – di applicare la
museruola, nonché l’obbligo di stipulare, in caso di animali pericolosi, una 36. I condomini mi possono vietare di tenere un cane? Mi pos-
polizza di assicurazione della responsabilità civile per danni causati dal proprio sono vietare di portarlo in ascensore?
cane a terzi.
Inoltre, è sempre prevista la responsabilità civile e penale dei proprietari, in I proprietari di animali possono stare relativamente tranquilli: le norme del re-
caso di danni o lesioni a persone, animali o cose. I condomini, peraltro, in caso golamento di condominio non possono vietare di possedere o detenere animali
di rumori molesti o di odori sgradevoli, se intollerabili ai sensi dell’art. 844 del domestici (art. 1138 del Codice Civile). Si ritiene però che tale disposizione
Codice Civile, possono richiedere al Giudice l’allontanamento dell’animale di legge non modifichi i regolamenti “contrattuali” – ossia allegati al rogito o
dal condominio. da questo richiamati – che contengono limiti in tal senso. Diverso però è il
Ulteriormente, nel caso di immissioni rumorose è possibile ipotizzare il reato discorso per quanto riguarda l’uso delle parti comuni che può effettivamente
di “disturbo del riposo delle persone” (art. 659 del Codice Penale). D’al- essere regolamentato dall’assemblea: il divieto di portare cani in ascensore,
tro canto, gli animali non possono essere abbandonati per lungo tempo sul per esempio, riguarda le modalità d’uso dei servizi condominiali; una clausola
balcone o nelle abitazioni, perché si potrebbe ipotizzare il reato di “omessa di questo tipo, inserita in un regolamento di condominio, regola l’esercizio
custodia e mal governo di animali” (art. 672 del Codice Penale). delle facoltà proprie del diritto di comunione e non introduce una limitazio-
ne quantitativa del diritto dei singoli condomini sulle parti comuni, per cui
sarebbe del tutto legittima (Corte di Cassazione, sentenza n. 8431/1994).

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Il condominio in 170 domande Beni privati

37. Posso utilizzare il mio box come deposito anziché come par- to a informare l’amministratore il quale a sua volta deve riferire all’assemblea.
cheggio per auto? Questa però non deve approvare i lavori di interesse del singolo condomino:
si tratta solo di un dovere di informazione (art. 1122 del Codice Civile). Una
Trattandosi di una parte di proprietà individuale, non vi sono problemi. decisione dell’assemblea che disponesse in merito sarebbe nulla: l’assemblea
Occorre verificare però che il tipo di utilizzo del box non aumenti il rischio è sovrana, è vero, ma non ha alcun potere di invadere la sfera di proprietà dei
incendi, come si verificherebbe, per esempio, se i materiali accumulati fossero singoli condomini. Il suo potere è infatti limitato alle porzioni immobiliari, opere
infiammabili ovvero vi siano norme severe nei regolamenti comunali. e impianti che sono di proprietà comune (Modello 3). Solo un regolamento di
condominio allegato al rogito può contenere regole e limiti a carico delle unità
immobiliari di proprietà privata (Corte di Cassazione, sentenza n. 14300/2020).

38. Il mio box è attraversato da un tubo che fa parte dell’im-


pianto di scarico condominiale. Per evitare il rischio di alla-
gamento, posso imporne lo spostamento? 40. Vorrei chiudere il mio balcone trasformandolo in veranda.
È possibile?
No, perché in questi casi il box è gravato da una “servitù” a favore del condo-
minio: in pratica si tratta di una limitazione al diritto di proprietà per il van- La trasformazione del balcone in veranda è ritenuta normalmente possibile:
taggio di una altra porzione immobiliare appartenente a un diverso soggetto. da un lato, infatti, il balcone non è una parte comune, ma è di proprietà indi-
Oltre che con un accordo formale, una tale limitazione si può costituire anche viduale. La trasformazione proposta si traduce di fatto in una modifica della
per la determinazione dell’originario unico proprietario di tutto l’edificio e facciata, ma tale modifica non necessariamente è vietata: lo è infatti solo nel
quindi del costruttore che ha realizzato l’edificio stesso con modalità tali da caso in cui si risolva in una alterazione del decoro architettonico dell’edificio,
creare alcune di queste “servitù”. Naturalmente il condomino interessato può altrimenti l’art. 1102 del Codice Civile consente a ciascun condomino di uti-
proporre all’assemblea una modifica dell’originario stato dei luoghi e se tecni- lizzare i beni comuni purché non ne alteri la destinazione e non impedisca
camente possibile, lo stesso condomino può provvedere alla modifica di suo agli altri condomini di farne uso. Regole severe e divieti possono però essere
interesse sopportandone la spesa. Tuttavia, l’interessato non ha la possibilità contenute nel regolamento contrattuale di condominio.
di imporre all’assemblea il cambiamento di suo interesse.

41. Vorrei trasformare il sottotetto di pertinenza del mio appar-


tamento in mansarda e vorrei ricavare una terrazza a tasca
Modifiche dei beni privati modificando il tetto. Lo posso fare?
Le unità immobiliari private subiscono spesso cambiamenti per vari motivi e La trasformazione del tetto, di proprietà comune in terrazza a uso esclusivo da
non si tratta solo del momento della compravendita: nuove esigenze possono parte del condomino dell’ultimo piano è sempre stata considerata una modifica
sorgere nel tempo, come pure è inevitabile la necessità di eseguire riparazioni. delle parti comuni vietata. Recentemente però la Magistratura ha modificato il
proprio orientamento: il condomino, proprietario del piano sottostante al tetto
comune, può quindi effettuare la trasformazione di una parte del tetto dell’e-
dificio in terrazza a uso esclusivo proprio, a condizione che sia salvaguardata
39. Vorrei ristrutturare l’appartamento che ho appena acquistato. la funzione di copertura e protezione delle parti dell’immobile sottostanti.
Devo avere il permesso dell’assemblea? Deve quindi restare complessivamente mantenuta la destinazione principale
del tetto e garantiti quindi isolamento e coibentazione (Corte di Cassazione,
Non occorre alcun permesso per eseguire opere sulle parti di proprietà indi- sentenza n. 14107/2012). In linea di massima una tale trasformazione dei
viduale: naturalmente è indispensabile che non si danneggi il fabbricato e che locali non comporta necessariamente la modifica della tabella millesimale
non si alteri il suo decoro architettonico. Il condomino interessato è però tenu- che può essere modificata a maggioranza solo se sono state eseguite opere

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Il condominio in 170 domande Beni privati

che hanno modificato in misura superiore a un quinto il valore proporzionale eccezioni. Anche nel caso quindi in cui i lavori non abbiano alcuna possibi-
dell’unità immobiliare anche di un solo condomino: si tratta, per esempio, lità di interferire con le parti edilizie o con gli impianti condominiali e non
della sopraelevazione dell’edificio oppure dell’aumento o diminuzione del procurino alcun disagio agli altri condomini, è comunque necessario avvertire
numero delle unità immobiliari private. Solo, quindi, cambiamenti davvero formalmente l’amministratore il quale poi dovrà mettere al corrente l’assem-
significativi nel rapporto tra le varie unità immobiliari conduce alla necessità blea, che, però, non deve autorizzare l’esecuzione dei lavori, non avendo al
di modificare la tabella millesimale esistente (art. 69 delle Disposizioni per riguardo alcuna competenza.
l’Attuazione del Codice Civile). Vanno sempre fatte salve regole diverse contenute nel regolamento contrat-
tuale di condominio.

42. Vorrei ricavare un secondo bagno nel mio appartamento.


Devo ottenere l’approvazione dell’assemblea? 44. Se sostituisco i serramenti del mio appartamento a mie spe-
se, devo avere l’autorizzazione dell’assemblea?
L’assemblea ha un’ampia competenza sull’esecuzione di opere sulle parti
comuni, ma non ha alcun potere relativamente alle parti di proprietà privata. I serramenti sono di proprietà individuale, salvo diverse indicazioni nei rogiti,
Non ho quindi bisogno di autorizzazione dall’assemblea per eseguire lavori e quindi ogni condomino può procedere a sostituirli a proprie spese. Nel caso
nel mio appartamento, nel mio box o in qualsiasi altro locale di proprietà in- delle finestre, si tratta di un’esigenza divenuta frequente con le agevolazioni
dividuale. Se esiste un regolamento contrattuale di condominio, ossia allegato fiscali a favore del risparmio energetico ma sentita da sempre, anche solo per
al rogito o da questo richiamato, questo contenga regole anche stringenti. In migliorare le condizioni di comfort acustico.
questo caso le cose cambiano e le regole contenute in tale documento vanno Talvolta possono essere oggetto di sostituzione anche le porte di casa o
rispettate, anche se si tratta di un regolamento eventualmente molto datato. le serrande che chiudono i box per migliorare le condizioni di sicurezza
Spesso regolamenti di questo tipo contengono clausole in cui è prevista antieffrazione.
la necessità di informare l’assemblea o l’amministratore e potrebbe essere Tuttavia, poiché inevitabilmente si tratta di manufatti che si trovano su una
previsto che l’assemblea dia parere positivo. Se non vi sono regole specifi- parte comune, occorre fare attenzione a non danneggiare il condominio (co-
che nel regolamento di condominio, l’art. 1122 del Codice Civile prevede me potrebbe accadere, per esempio, se durante i lavori di sostituzione di una
l’ovvio divieto di eseguire opere nelle parti di proprietà individuale che finestra si danneggiasse l’intonaco) e a rispettare l’aspetto estetico dell’edificio
siano dannose per le parti comuni oppure possano pregiudicare la stabilità, (per esempio adottando il colore dei manufatti originari).
la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio. Prevede però anche che, Occorre inoltre fare attenzione alle eventuali norme contenute nel regolamento
in ogni caso, sia informato l’amministratore, il quale, a sua volta, ne riferisce di condominio, se esistente: in tali documenti è frequente trovare clausole
all’assemblea. Non è però previsto che l’assemblea voti a favore o contro limitative che vanno rispettate.
l’esecuzione dei lavori, per cui il condomino interessato, una volta adempiuto Anche per questi lavori è obbligatorio informare l’amministratore che riferirà
all’onere di informare l’amministratore, meglio con lettera raccomandata e a sua volta all’assemblea.
ricevuta di ritorno o con un messaggio di posta elettronica certificata, può
procedere all’esecuzione dei lavori.

45. Posso aprire una seconda porta di accesso al mio apparta-


mento sul pianerottolo?
43. Per rifare la pavimentazione originale del mio appartamen-
to devo informare l’amministratore? In linea di massima è possibile procedere a eseguire tali opere, facendo at-
tenzione a non danneggiare in qualsiasi modo le parti comuni.
Effettivamente devo informare l’amministratore per qualsiasi opera intendo Come per tutti i lavori occorre sempre informare l’amministratore e in ogni
eseguire nel mio appartamento, anche se tale onere non fosse previsto dal caso occorre considerare eventuali limiti o divieti contenuti nel regolamento
regolamento di condominio: l’art. 1122 del Codice Civile non prevede, infatti, di condominio, se esistente.

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Il condominio in 170 domande Beni privati

46. Ho fatto rifare l’impianto elettrico, facendo sostituire i tubi Modello 3 Comunicazione lavori nella propria unità
del gas: devo inviare all’amministratore la documentazione immobiliare
tecnica che l’installatore rilascia alla fine dei lavori?
I condomini non sono tenuti a inviare all’amministratore i certificati di con-
formità rilasciati per i propri impianti, ma solo a informare l’amministratore Mittente:
dell’esecuzione dei lavori come per qualsiasi altra opera. I certificati di confor- Nome e indirizzo del condomino
mità (alla regola d’arte) devono essere rilasciati a partire dall’entrata in vigore Spedire a:
della L. 46/1990 (avvenuta il 13/03/1990: gli edifici costruiti dopo questa data Egr. Sig. ..........…...............……
devono avere gli impianti – elettrici, idrici, di adduzione gas ecc. – eseguiti Amministratore del condominio
secondo la regola dell’arte. Per quelli anteriori, era necessario eseguire alcuni Sito in ............................………
adeguamenti minimi, via via prorogati. L’ultima proroga è scaduta il 31/12/1998). Via …........................… n. ....…
Attualmente la L. 46/1990 è stata quasi interamente abrogata insieme al D.P.R.
447/1991 ed è sostituita dal D.M. 37/2008. Una delle novità più sostanziali è Raccomandata a.r.
stata l’introduzione della “Dichiarazione di rispondenza” che può essere redatta Luogo e data
per gli impianti già esistenti; si tratta di una specie di “relazione tecnica” che
attesta la conformità degli impianti alla regola d’arte e può essere redatta da Oggetto: Esecuzione lavori nella unità immobiliare di proprietà privata
un tecnico abilitato anche se questi non ha messo mano agli impianti tecno-
logici di cui si tratta. Solitamente viene richiesta dalle aziende che erogano Egregio Amministratore,
servizi all’utenza all’atto della stipula di un nuovo contratto di fornitura in il sottoscritto Sig. .............. condomino nello stabile in oggetto, ai sensi del comma 2
sostituzione delle certificazioni di conformità degli impianti, quando l’utente dell’art. 1122 del Codice Civile,
non li abbia ma i suoi impianti sono tecnicamente a posto.
comunica
L’amministratore non ha peraltro la possibilità di imporre al singolo condo-
mino di adeguare i propri impianti, se è informato della mancata conformità
che il giorno ........... avranno inizio all’interno dell’appartamento di mia proprietà sito al
dei medesimi alle prescrizioni tecniche, perché non ha competenza sulle parti
piano ........ interno n. ........ le opere di seguito sommariamente descritte:
di proprietà individuale: lo stesso può dirsi per l’assemblea, che non può
................................................... (breve descrizione delle opere).
validamente assumere decisioni che riguardano le unità immobiliari private.
Nessuna norma, inoltre, impone all’amministratore di comunicare alcunché
I lavori previsti non modificheranno le strutture, l’estetica del fabbricato, gli impianti con-
alle autorità amministrative preposte alla verifica della sicurezza impiantistica.
dominiali.

Le confermo che non saranno effettuate lavorazioni rumorose durante le ore di riposo pre-
viste dal regolamento di condominio (se specificate), che gli operai terranno pulite le aree
comuni e che non useranno l’ascensore per portare al piano i materiali necessari all’esecu-
zione delle lavorazioni sopra descritte.

Per qualsiasi comunicazione La invito a contattare i seguenti responsabili:


Direttore dei lavori (se nominato): Sig. ........ Tel. ........
Proprietario dell’appartamento: Sig. ........ Tel. ........
Responsabile dell’impresa: Sig. ........ Tel. ........

Distinti saluti.
Firma

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Pagina bianca
3
Regole in condominio

Regole
in condominio

Il regolamento è uno dei pilastri su cui poggia il funzionamento della gestione


del condominio. Non tutti i regolamenti sono uguali: la loro rilevanza è infatti
profondamente diversa se sono approvati in assemblea a maggioranza oppure
se sono sottoscritti o comunque accettati dall’unanimità dei condomini, come
accade quando sono scritti dal costruttore e allegati al rogito: in questo caso
si parla di regolamento “contrattuale”.
L’importanza del regolamento di condominio e in particolare proprio del
regolamento “contrattuale” è dovuta al fatto che il Codice Civile ammette che
molte delle norme che regolano il condominio, in particolare tutte le norme
che riguardano la ripartizione delle spese, sono derogabili da un tale regola-
mento che quindi prevale sulla legge.
Il regolamento “contrattuale” inoltre può introdurre limiti e condizioni anche
all’uso delle parti di proprietà privata.
Il Codice Civile però non ammette deroghe nelle norme che fissano le “re-
gole del gioco”, ossia i compiti degli organi di gestione e il funzionamento
dell’assemblea: l’art. 1138 del Codice Civile e l’art. 72 delle Disposizioni per
l’Attuazione del Codice Civile contengono un elenco preciso di tali norme
inderogabili. I regolamenti spesso non si limitano a riprodurre le norme del
Codice Civile, quelle che devono essere sempre rispettate così come sono
(per esempio le norme in tema di maggioranze assembleari).
Né si limitano a dettagliare aspetti gestionali, come i criteri di ripartizione
delle spese che possono essere modificati rispetto alle indicazioni del Codice

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

Civile solo nei regolamenti “contrattuali”. Se un regolamento condominiale 48. L’amministratore può ricorrere al Giudice per far rispettare
esiste, è molto frequente che contenga norme più o meno precise sull’uso il regolamento di condominio?
dei beni comuni diventa quindi un punto di riferimento importante per la vita
condominiale. Se invece non ci fosse, potrebbe essere opportuno proporne L’amministratore del condominio può avviare un’azione legale, senza necessità
la creazione: ogni condomino può attivarsi in tal senso e chiedere che tale di una preventiva autorizzazione assembleare, non solo per l’esecuzione delle
iniziativa sia inserita nell’ordine del giorno dell’assemblea. delibere dell’assemblea, ma anche per garantire l’osservanza del regolamento
condominiale e tutelare conseguentemente il condominio dagli effetti dannosi
che potrebbero essere causati dalla inosservanza del regolamento stesso (Corte
di Cassazione, sentenza n. 21562/2020). In questo caso si tratta di avviare
un vero e proprio procedimento giudiziario avanti al Giudice civile: in linea
Regolamento condominiale di massima è competente il Giudice di Pace.
Si tratta di uno strumento spesso efficiente nel risultato, perché produce sempre
Tra i comportamenti scorretti dei condomini, quelli più evidenti consistono l’emissione di un provvedimento la cui esecuzione, se il ricorso è accolto, è
proprio in violazioni del regolamento di condominio. nelle mani dell’amministratore ma non è adatto in caso di piccole violazioni
La violazione di quelle che sono le specifiche regole di comportamento ri- che sono conseguenza di comportamenti occasionali, perché sono più dif-
ferite al condominio di cui si viene a fare parte è solitamente mal tollerata ficilmente documentabili e contro cui sarebbe difficile ottenere l’esecuzione
dai condomini “diligenti”, i quali inevitabilmente solleciteranno l’intervento forzata di una sentenza pur favorevole.
dell’amministratore. Le situazioni possono essere molto diverse tra loro, per- Occorre però essere consapevoli dei tempi inevitabilmente piuttosto lunghi
ché le regole inserite nei regolamenti di condominio possono essere le più per arrivare all’emissione di una sentenza e dei costi non trascurabili sia per
diverse. Solitamente le situazioni che ci si può trovare ad affrontare sono le l’avvio del procedimento che per l’assistenza di un avvocato.
occupazioni delle parti comuni con beni di qualsiasi genere di proprietà dei Le spese per l’assistenza legale sono poste dal Giudice a carico di chi venga
singoli condomini, le immissioni nelle parti comuni di rumori oppure odori riconosciuto in torto, ma devono essere anticipati da chi inizia il procedimento.
fastidiosi, la modifica delle parti comuni con opere che compromettono il de- Prima dell’avvio del procedimento giudiziario è necessario avviare un tentativo
coro architettonico, l’uso delle parti comuni con modalità che le danneggiano. di mediazione che si svolge, con l’assistenza di un avvocato, presso uno degli
organismi di mediazione accreditati dal Ministero della Giustizia e inseriti nel
Registro degli organismi di mediazione: potrebbe essere questa la sede formale
in cui, con l’aiuto del mediatore, si trova una soluzione senza la necessità di
47. Come si può far rispettare il regolamento di condominio e affrontare il procedimento giudiziario. L’amministratore deve essere autoriz-
chi se ne deve occupare? zato dall’assemblea a partecipare alla mediazione: l’assemblea si esprime con
il voto favorevole della maggioranza dei presenti che rappresentino almeno
Tra i compiti dell’amministratore di condomini il Codice Civile prevede pro- 500 millesimi. Con la stessa maggioranza l’assemblea dovrà poi approvare
prio la cura dell’osservanza del regolamento di condominio. Se telefonate o l’accordo raggiunto in sede di mediazione.
raccomandate formali non si rivelano utili per ottenere la cessazione degli
abusi, l’amministratore ha a disposizione sostanzialmente due strumenti:

• l’applicazione di una sanzione economica; 49. Il regolamento di condominio vieta ai condomini di eseguire
• il ricorso all’autorità giudiziaria. opere sulle parti comuni senza autorizzazione dell’ammini-
stratore. Quali sono le conseguenze per chi trasgredisce?
In effetti ogni condomino potrebbe agire anche in giudizio per ottenere il
rispetto del regolamento di condominio, ma il Codice Civile attribuisce tale Se un regolamento condominiale impone a ogni condomino un obbligo di
compito principalmente all’amministratore. non fare lavori sulle parti comuni se non previa autorizzazione dell’assem-
Di conseguenza, i condomini possono pretendere che l’amministratore inter- blea, la trasgressione di questo divieto comporta, ai sensi dell’art. 2933 del
venga a reprimere le violazioni del regolamento. Codice Civile, il diritto degli altri condomini di ottenere che sia distrutto, a

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

spese dell’obbligato, ciò che è stato fatto in violazione dell’obbligo, senza


che sia necessario accertare se sia stato causato un danno alle parti comuni
dell’edificio, come invece prevede la norma di cui all’art. 1122 del Codice
Telecamere in condominio
Civile che vieta le innovazioni dannose (Corte Appello di Torino, sentenza L’interesse per tali sistemi è legato, tra l’altro, alla funzione dissuasiva che si at-
n. 905 del 03/07/1991). tribuisce alla videosorveglianza in relazione a vari reati: furto e danneggiamento,
innanzitutto, ma anche reati che riguardano la persona, basti pensare alle aggres-
sioni che potrebbero avvenire nelle aree box in orario notturno, specie nei grandi
complessi immobiliari. I condomini spesso intendono installare i sistemi di video-
50. Quali sanzioni si possono applicare per la violazione del sorveglianza anche quando i rapporti tra gli stessi residenti sono difficili, temendo
regolamento di condominio? che qualcuno sia tentato di passare dalle parole ai fatti danneggiando i beni di
questo o quel vicino. L’installazione di sistemi di ripresa di aree condominiali da
Per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo parte del condominio è lecita ma va deliberata in assemblea con la maggioranza
di sanzione, il pagamento di una somma fino a 200 euro e, in caso di reci- dei condomini presenti in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi.
diva, fino a 800 euro. La somma è devoluta al fondo di cui l’amministratore Anche l’installazione di sistemi di ripresa a iniziativa del singolo condominio è
dispone per le spese ordinarie (art. 70 delle Disposizioni per l’Attuazione ritenuta ammissibile ma con alcune cautele: in particolare, l’angolo visuale delle
del Codice Civile). riprese deve essere rigorosamente limitato ai soli spazi di propria esclusiva perti-
La sanzione condominiale è una vera e propria multa che l’assemblea dispone nenza, per esempio antistanti l’accesso alla propria abitazione, escludendo ogni
a carico del responsabile della violazione del regolamento di condominio. forma di ripresa di immagini relative ad aree comuni o antistanti l’abitazione di
Il regolamento di condominio deve prevedere la punizione dei comportamenti altri condomini; ciò, anche al fine di evitare di incorrere nel reato di interferenze
scorretti con la sanzione indicata dal Codice Civile. Non basta però una ge- illecite nella vita privata (art. 615 bis del Codice Penale). L’amministratore di
nerica previsione: per evitare contestazioni dovrebbe essere previsto caso per condominio o il singolo condomino interessato dovrà adottare le cautele indicate
caso quali siano le condotte punibili e l’importo della sanzione. Questo perché Garante per la Privacy, in particolare:
il condomino deve avere la possibilità di conoscere quali condotte contrarie
al regolamento siano punibili con sanzione. La sanzione non è applicata di- • prima di installare un impianto di videosorveglianza occorre valutare se la sua
rettamente dall’amministratore ma deve essere approvata dall’assemblea che utilizzazione sia realmente proporzionata agli scopi perseguiti o se non sia inve-
decide con il voto favorevole della maggioranza dei presenti in rappresentanza ce superflua: in pratica gli impianti devono cioè essere attivati solo quando altre
di almeno 500 millesimi. Si tratta comunque sempre e solo di una sanzione misure (sistemi d’allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli
pecuniaria che non può essere superiore, a pena di nullità, alla misura massima ingressi ecc.) siano realmente insufficienti o inattuabili;
dettata dalla legge (Cassazione Civile, sentenza n. 820/2014). • tutti coloro che transitano nelle aree sorvegliate devono essere informati della
Poiché per ogni violazione può essere inflitta una sanzione, può diventare rilevazione dei dati. L’informativa (della quale il Garante per la Protezione dei
molto costoso per un condomino violare sistematicamente il regolamento. dati personali ha anche messo a disposizione un modello semplificato: un car-
tello con un simbolo a indicare l’area videosorvegliata) deve essere chiaramente
visibile ed indicare chi effettua la rilevazione delle immagini e per quali scopi;
• in caso di registrazione, il periodo di conservazione delle immagini deve essere
51. Che cosa accade se un condomino si rifiuta di pagare la san- limitato al massimo a 7 giorni.
zione disposta dall’assemblea?
In questo caso, il condominio, per via ordinaria, cioè tramite un’azione giudi-
ziaria dovrà dimostrare l’obbligo a carico del trasgressore. In altri termini, nella
causa intentata, che dovrà essere sempre preceduta dal tentativo obbligatorio
di mediazione, il condominio dovrà provare l’avvenuta violazione a opera esso previste, il verificarsi della trasgressione in contestazione (per esempio,
del condomino coinvolto. Nel giudizio che ne seguirà occorrerà dimostrare mediante testimoni), la legittimità della decisione assembleare in cui è stata
la legittimità del regolamento condominiale fatto valere e delle sanzioni in comminata la sanzione non pagata.

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

52. Che cosa si può fare se l’amministratore non interviene per Dovendo rifarsi alle condizioni tipiche di ogni zona, non è stata stabilita una
fare rispettare il regolamento di condominio? soglia espressa in decibel valida per ogni luogo ma valori diversi a seconda
delle zone in cui è suddiviso il territorio comunale. Sono previste anche diffe-
Ogni condomino può pretendere che il regolamento di condominio sia rispettato, renze da non superare tra il livello del rumore ambientale e quello del rumore
ma visto che la cura del rispetto del regolamento di condominio rientra tra i residuo (valori limite differenziali di immissione): si tratta di 5 dB (decibel)
compiti previsti espressamente dal Codice Civile a carico dell’amministratore, per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, misurati all’interno degli
se questi non interviene viene meno ai suoi compiti violando il contratto di ambienti abitativi.
mandato che lo lega al condominio: l’assemblea potrebbe votare la sua revoca Nella valutazione occorre tenere presente il cosiddetto rumore di fondo, cioè
e disporne la sostituzione con un altro professionista. l’insieme dei rumori e suoni caratteristici di una determinata zona. Anche nel
caso in cui i limiti di legge siano rispettati, situazione frequente in un con-
dominio dove non si svolgano attività artigianali, ma sia possibile dimostrare
il superamento di una soglia di “normale tollerabilità”, l’art. 844 del Codice
Civile rende comunque possibile al Giudice ordinare le opere necessarie per
Rapporti con i vicini riportare i rumori ad un livello accettabile: in genere se il rumore oggetto di
lamentela eccede di 3 dB il rumore di fondo si ritiene superata la soglia della
Probabilmente il diritto di proprietà interpreta il bisogno dell’uomo di avere normale tollerabilità. La tollerabilità deve essere valutata con riferimento al
un proprio spazio dove può liberamente esplicare la propria personalità, uno momento in cui le immissioni hanno luogo: questo significa per esempio
spazio di luoghi e beni materiali sui quali l’uomo esercita il proprio dominio che un rumore che viene normalmente tollerato in una circostanza può non
senza interferenze. Anche gli ordinamenti giuridici del nostro tempo riconoscono esserlo più in un’altra. Anche gli odori rientrano tra le immissioni che devono
tale diritto, anche se spesso assoggettandolo in misura più o meno significativa restare entro i limiti della “normale tollerabilità”. L’olfatto è uno “strumento”
ad alcuni vincoli dettati da esigenze di coesione sociale. Per quanto riguarda molto sensibile: percepiamo gli odori molto prima delle concentrazioni a cui
la nostra materia, il confine in una costruzione o in un fondo è il limite dove si osservano effetti tossici. La capacità di un composto di essere percepito dal
arriva la nostra proprietà e inizia quella di altri: una zona “sensibile”, in cui nostro sistema olfattivo dipende da molti aspetti, taluni oggettivi propri della
termina il nostro “potere” sui beni immobili che ci appartengono e inizia quello sostanza di cui si tratta, altri soggettivi e strettamente collegati alla fisiologia
degli altri. I rapporti di vicinato sono i rapporti che intercorrono tra proprietari di chi li rileva e altri ancora connessi a fattori propriamente ambientali (per
immobiliari confinanti e hanno da sempre rappresentato la fonte di innume- esempio direzione dei venti). La conseguenza è che la potenzialità di disturbo di
revoli controversie. Tra le controversie che riguardano i rapporti di vicinato vi una sostanza diffusa nell’aria può essere avvertita in modo diverso da persone
sono le immissioni, soprattutto di rumore e odore ma anche le questioni che diverse e in momenti diversi, rendendo difficile l’attività di verifica e rilevamento.
riguardano il rispetto delle distanze nelle costruzioni, argomento che tratteremo
nella sezione seguente. Parlando di vicinato, il concetto fondamentale riguar-
da la “normale tollerabilità” in base al quale ciascun condomino deve evitare
disturbi agli altri abitanti dello stabile. In generale, l’art. 844 del Codice Civile 53. Come si accerta e come si valuta la presenza di immissioni
stabilisce che “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fastidiose dai vicini? Fino a che punto si devono tollerare?
fumo e di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni
derivanti dal fondo del vicino se non superano la normale tollerabilità, avuto In condominio è quasi impossibile evitare le immissioni dai vicini, per questo
anche riguardo alla condizione dei luoghi”. Tale norma è effettivamente molto il Codice Civile vieta solo le immissioni che eccedono la “normale tollerabilità”.
generica, perché il concetto di “normale tollerabilità” si presta alle più varie inter- La normale tollerabilità, pur essendo un criterio oggettivo, non è mai assoluta
pretazioni. Tuttavia, proprio tale genericità la rende una norma molto versatile, e va rapportata alla sensibilità di un uomo medio nella specifica situazione
adatta a diventare uno strumento di tutela in molte situazioni della vita reale. ambientale in cui si trova chi intende far valere il riferimento a tale concetto.
Per quanto concerne in particolare i rumori, ci si può riferire alla L. 447/1995 La giurisprudenza prevalente ritiene che l’accertamento dell’intensità e della
che determina i principi fondamentali per la tutela degli ambienti abitativi intollerabilità delle attività che arrecano disturbo richiede valutazioni tecniche,
dall’inquinamento acustico e al Decreto di attuazione D.P.C.M. 14/11/1997 ma non può fondarsi solo su criteri di ordine matematico o statistico o su
che stabilisce limiti precisi alle immissioni di rumore. criteri quantitativi oggettivi, come i parametri massimi fissati dalle leggi spe-

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

ciali anti-inquinamento, acustico e atmosferico, o dai regolamenti comunali, di effettuare le immissioni. In definitiva, il titolare dell’immobile concesso in
dettati per difendere la salute dei cittadini o l’ambiente (Corte di Cassazione, locazione non è responsabile per il solo fatto di esserne proprietario se le
sentenze n. 1418/2006 e n. 5697/2001). Se le immissioni sono suscettibili immissioni intollerabili sono imputabili soltanto alla condotta del conduttore
di rilevamento tecnico, si procede con una perizia. Laddove invece manchi la (Cassazione Civile, sentenza n. 11125/2015).
possibilità di accertare obiettivamente l’intensità delle immissioni (per esem-
pio quando si tratta di odori), il giudizio sull’esistenza e sulla non tollerabilità
delle emissioni stesse può basarsi sulle dichiarazioni di testimoni, specie se a
diretta conoscenza dei fatti (Corte di Cassazione, sentenza n. 19206/2008). 57. Gli immobili devono essere costruiti rispettando delle re-
gole per evitare disturbi dalle immissioni di rumore che
provengono dai vicini?
54. Che cosa si può fare quando sono accertate immissioni fa- L’inquinamento acustico può essere causa non soltanto di disturbo ma anche di
stidiose? seri danni alla salute della persona potendo causare ansia o stress. Per preve-
nire il problema esiste una normativa specifica che riguarda i requisiti acustici
Per porre fine ai disturbi da rumore ci si può rivolgere all’ASL o alla polizia passivi degli edifici. Il D.P.C.M. 05/12/1997 è il documento di riferimento
municipale (Modello 4) e, se non si ottiene soddisfazione, alla magistratura nella normativa italiana per l’acustica in edilizia. Definisce le prestazioni che
ordinaria. Nel caso di immissioni moleste, quando sia risultato vano ogni pos- devono possedere gli edifici in merito, per esempio, all’isolamento dai rumori
sibile accorgimento per ricondurle entro il limite della normale tollerabilità, tra differenti unità immobiliari, dai rumori esterni, dai rumori di calpestio, dai
il Giudice può ordinare la cessazione dell’attività e dunque, per esempio, la rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo. Le prestazioni
chiusura del locale (Tribunale di Milano, sentenza del 21/01/1991 in mate- devono risultare verificate in opera a edificio ultimato. Il rispetto dei requisiti
ria di rumori provenienti da una sala giochi), oltre al risarcimento del danno. acustici passivi deve essere verificato anche in caso di ristrutturazioni di edifici
esistenti, soprattutto nel caso in cui i lavori prevedano il rifacimento anche
parziale di impianti tecnologici oppure di partizioni orizzontali o verticali (per
esempio solai, coperture, pareti divisorie ecc.) oppure delle chiusure esterne
55. L’inquilino può far valere la presenza di immissioni fastidiose? dell’edificio o ancora la suddivisione di unità immobiliari interne all’edificio.
La mancata conformità ai requisiti acustici passivi degli edifici costituisce grave
L’art. 844 del Codice Civile – il quale riconosce al proprietario il diritto di far difetto e comporta responsabilità contrattuali degli appaltatori e dei venditori
cessare le propagazioni derivanti dal fondo del vicino che superino la normale nei confronti degli acquirenti. In assenza di interventi di ristrutturazione, non
tollerabilità – deve essere interpretato estensivamente, nel senso di legittimare è previsto però un obbligo di adeguamento degli edifici esistenti alle prescri-
anche le iniziative di tutela dell’inquilino e non solo del proprietario (Corte zioni “nuove” che vigono quindi dal 1997 in avanti.
di Cassazione, sentenza n. 13069/1995).

56. Nel caso di un immobile affittato, per le immissioni intol- Diritto di veduta e rispetto
lerabili è responsabile solo l’inquilino che le provoca o è
possibile farsi valere anche nei confronti del proprietario? delle distanze
Nessun risarcimento del danno può essere chiesto al proprietario dell’immo- In linea di principio, il proprietario di un fondo, nell’esercitare il suo diritto
bile qualora l’affittuario compia attività che possano causare disturbo ai vicini di proprietà, può realizzare su di esso costruzioni di vario genere, se ha ot-
di casa come, per esempio, immissioni di fumi, odori e rumori intollerabili. tenuto i permessi da parte della pubblica amministrazione cui spetta la re-
Il principio da considerare è che il locatore non deve vigilare sull’uso dell’im- golamentazione del territorio (il Comune) o comunque se ha adempiuto agli
mobile da parte del conduttore: non è tenuto, quindi, impedire a quest’ultimo impegni burocratici previsti. Potrebbe anche desiderare piantare alberi o siepi.

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

Anche ammesso che si ottengano tutti i permessi del caso o comunque si di altre piante simili che si recidono periodicamente vicino al ceppo, e di due
provveda a tutti gli adempimenti burocratici richiesti dal D.P.R. 380/2001, Testo metri per le siepi di robinie. La distanza si misura dalla linea del confine alla
unico in materia di edilizia e dalle leggi regionali in vigore, il proprietario base esterna del tronco dell’albero nel tempo della piantagione, o dalla linea
incontra un limite all’esercizio del proprio diritto di costruire: si tratta del cor- stessa al luogo dove fu fatta la semina. Occorre però osservare che il diritto
rispondente diritto di costruire del proprietario confinante e del suo diritto di di tenere la pianta a distanza minore di quella legale, può essere acquisito per
godere di luce e aria, nonché di non essere danneggiato da beni del vicino, contratto o per “destinazione del padre di famiglia” come potrebbe avvenire
quali che siano. Il Codice Civile regola la materia in modo preciso. Il vicino può proprio nel condominio dove per “padre di famiglia” si intende il costruttore
costruire un manufatto nella sua proprietà, ma deve osservare il limite di tre dell’edificio, come pure per usucapione ventennale.
metri dal confine; il regolamento edilizio locale in vigore nel Comune dove si L’art. 896 del Codice Civile regola invece i rapporti del confinante con l’al-
trovano i manufatti in questione, potrebbe peraltro prevedere distanze maggiori bero che lo “invade”: il proprietario di un terreno può, in qualunque tempo,
(art. 873 del Codice Civile). Le “costruzioni” rilevanti sono da intendersi come costringere il vicino a recidere i rami di un albero (a distanza legale o meno)
qualunque opera non completamente interrata che abbia i requisiti della solidità che si protendono sul suo fondo. E infatti per le radici il legislatore stabili-
e della immobilizzazione rispetto al suolo: non deve quindi necessariamente sce che sempre possono essere tagliate lungo il confine le radici entrate nel
trattarsi di un’opera edilizia o in muratura, bensì può trattarsi di qualunque fondo proprio.
manufatto che abbia carattere di stabilità. Così, per esempio, un gazebo o una Il diritto di fare protendere i rami degli alberi del proprio fondo in quello con-
tettoia dovrebbero essere poste in opera rispettando le regole sulle distanze. finante non può essere acquistato per usucapione perché l’art. 896 del Codice
L’applicabilità al condominio delle norme in materia di distanze tra le costruzioni Civile implicitamente lo esclude, riconoscendo espressamente al proprietario
è sempre stata dibattuta, perché indubbiamente si tratta di regole che sono del fondo sul quale i rami si protendono il potere di costringere il vicino a
state scritte immaginando due terreni confinanti. Tuttavia, le norme in materia tagliarli in qualunque tempo (Corte di Cassazione, sentenza n. 4361/2002).
di distanze legali sono applicabili anche al condominio in quanto compatibili: Quindi un condomino può tagliare rami e radici di quelle piante che si trova-
in effetti anche in condominio si hanno porzioni immobiliari appartenenti a no troppo vicine al suo balcone o al suo appartamento in modo che non lo
proprietari diversi, anche se spesso riunite in uno stesso “contenitore” edi- invadano. Attenzione però che chi taglia i rami della pianta non può agire in
lizio (Corte di Cassazione, sentenza n. 6546/2010). Qualche dubbio però maniera tale da rovinarla: diversamente risponde del danno subito dal condo-
rimane: le norme in materia di distanze valgono anche per il condominio, ma minio proprietario dell’albero. Con particolare riferimento ai residui vegetali
se non è possibile un’applicazione complementare di tali norme con quelle prodotti dalle piante (aghi, foglie ecc.) il condomino potrebbe anche far valere
relative alla disciplina dei rapporti condominiali, prevalgono le norme relative la pur generica norma contenuta nell’art. 844 del Codice Civile che vieta le
all’uso delle cose comuni, con la conseguenza dell’inapplicabilità di quelle immissioni, da intendersi in senso ampio, che eccedano la “normale tollerabilità”.
relative alle distanze legali. Sempre meglio, quindi, verificare prima di tutto la
presenza di regole specifiche nel regolamento di condominio e in mancanza,
se necessario, far comunque valere le regole sulle distanze, ricordando però
che, in caso di contrasto con i propri vicini, occorre considerare le specifiche 58. Il mio appartamento ha una terrazza. Vorrei installare una
caratteristiche dell’edificio o del comprensorio. tettoia, ma il vicino del piano di sopra mi ha accennato al
La posizione delle piante, in particolare, è un elemento di frequente litigiosità rispetto del suo diritto di veduta. Di cosa si tratta?
in condominio: se per alcuni condomini la presenza di piante, specie ad alto
fusto, è un elemento di pregio per il decoro dello stabile, per altri, specie Di vedute si occupa il Codice Civile disponendo che quando si è acquistato
per coloro i cui balconi si trovano molto vicini alle piante, l’accumularsi di il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo
foglie, la presenza di insetti, il rischio che la pianta venga utilizzata come una non può fabbricare a distanza minore di tre metri. Se si vuole appoggiare la
pertica che favorisce l’accesso dei ladri, come pure il rischio di essere colpiti nuova costruzione al muro in cui vi sono vedute dirette od oblique, essa deve
da rami resi pericolanti dalle condizioni meteo o dalla cattiva manutenzione arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia (art. 907 del Codice Civile).
della pianta medesima, rappresenta un elemento di fastidio o di timore. Se il regolamento di condominio o il regolamento edilizio locale non la vieta,
Per quanto riguarda la posizione delle piante, l’art. 892 del Codice Civile di- svolte le necessarie pratiche burocratiche, la tettoia può quindi essere costruita
spone regole differenziate a seconda dell’imponenza della pianta. La distanza a condizione che tra la parte superiore della tettoia e la soglia del balcone del
deve essere però di un metro, qualora le siepi siano di ontano, di castagno o vicino al piano di sopra vi siano almeno tre metri di distanza.

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Il condominio in 170 domande Regole in condominio

59. I limiti posti dal Codice Civile in materia di distanze nelle Modello 4 Esposto all’ARPA/Polizia Municipale
costruzioni riguardano qualsiasi genere di struttura? per immissioni
La nozione di costruzione è comprensiva a tale proposito non solo dei ma-
nufatti in calce o mattoni e cemento, ma di qualsiasi opera, purché durevole
che, indipendentemente dalla forma e dal materiale con cui è stata realizzata, esposto per inquinamento acustico

compresi i prefabbricati, sia destinata per la sua funzione a rimanere sul luogo,
indipendentemente dall’area e dalla consistenza dell’opera stessa e determini
un ostacolo (tendenzialmente stabile) all’esercizio della veduta. Il/la sottoscritto/a ……...… residente a ……...… in Via/Piazza …................…… n. ………
Diversi casi concreti sono stati considerati dai giudici che hanno dovuto decidere C in nome proprio
in cause che sono nate proprio dall’applicazione delle regole sulle distanze. C per conto del/della sig./sig.ra ……...… residente in …........… Via/Piazza ......…… n. ...
Per esempio, non è stata considerata costruzione vietata una tenda di tela scor- C in qualità di Amministratore del Condominio sito in Via/Piazza ……… n. ………
revole con comando a manovella anche se sono necessari per farla funzionare C per conto degli abitanti del/i condominio/i sito/i in Via/Piazza ……… n. ……… (in que-
dei sostegni fissi, poiché tale tenda non pregiudica permanentemente la veduta sto caso allegare raccolta firme)
né diminuisce l’aria e la luce al vicino. È invece stata ritenuta “costruzione”
una tenda larga oltre due metri, sorretta da un’intelaiatura infissa nel muro segnala il disturbo derivante dal rumore

che ostacolava la veduta del vicino, rimanendo aperta per tutta la giornata e
per un lungo periodo dall’anno. Sono state ritenute del pari “costruzioni” una causato da1 ……...… sito/a a …...…… in …........……
tettoia di plastica, una rete metallica coperta di piante rampicanti, una pensilina.
fonte dell’inquinamento acustico

L’inquinamento acustico è causato in particolare da ........................ (contrassegnare la cau-


60. In caso di costruzioni degli altri condomini che pregiudicano sa maggiore):
un mio diritto riconosciuto dal Codice Civile, che cosa posso C attività nel suo complesso (se non è individuabile una causa specifica)
C musica ad alto volume
fare?
C impianto a servizio dell’attività (condizionamento d’aria, caldaia, gruppi frigoriferi ecc.:
A prescindere dalla regolarità amministrativa delle opere descritte, si può se conosciuto specificare il tipo di impianto)
pretendere la rimessione in pristino dei luoghi e dunque l’abbattimento della C cantiere edile sito in Via/Piazza ….........…… n. ………
struttura se edificata a distanza non legale: è infatti possibile avviare un’azione C altro ……… (specificare)
giudiziaria avanti al Tribunale territorialmente competente, anche attraverso
la richiesta di emissione di provvedimenti urgenti. periodo inquinamento acustico

In particolare, potrà essere praticabile il rimedio previsto dall’art. 1171 del


Codice Civile (“Denuncia di nuova opera”). Si tratta di un rimedio che si fonda L’inquinamento acustico è avvertibile:
sulla normativa in materia di distanze nelle costruzioni (art. 873 e segg. del C in modo costante per tutto l’anno
Codice Civile): la “nuova opera” si presume dannosa proprio perché si trova C in modo particolare durante il periodo estivo
a distanza non legale ovvero anche sulle regole riportate negli atti di acquisto. C in modo particolare durante il periodo invernale
L’art. 872 del Codice Civile riconosce inoltre il diritto al risarcimento del C in altri periodi dall’anno (specificare)
danno se presente. È inoltre possibile inviare un esposto al Comune per ve-
rificare se le opere in questione sono state avviate previo deposito degli atti orario inquinamento acustico

amministrativi necessari.
L’inquinamento acustico è avvertibile:
C in modo costante durante l’intera giornata
C in modo particolare durante il periodo notturno (dalle ore 22.00 alle ore 6.00)

56 57
Il condominio in 170 domande

C in modo particolare durante il periodo diurno (dalla ore 6.00 alle ore 20.00)
C in particolare durante il periodo serale (dalle ore 20.00 alle ore 22.00)

altre strutture già interessate

Sono state interpellate altre strutture pubbliche:


C Polizia Municipale (data segnalazione)
C ARPA ……… (data segnalazione)
C ……......… (specificare)

ulteriori informazioni e/o disponibilitÀ a eseguire i rilievi

Ulteriori informazioni e/o gli eventuali rilievi fonometrici utili alla definizione del procedi-
mento in oggetto potranno essere richieste contattando:

Sig./Sig.ra …….....…... in ……............................… Via/P.zza ……… n. ………


Tel.: …….......…
(Indicare, se possibile, le ore in cui si è reperibili).

A tal fine il/la sottoscritto/a s’impegna, sin da ora, a consentire l’accesso dei tecnici
dell’ARPA per l’effettuazione di tali rilievi.

Firma
Luogo e data

1
Indicare l’attività commerciale, industriale o professionale (negozio, bar, discoteca, studio professionale,
industria, laboratorio artigianale ecc.) responsabile dell’inquinamento acustico (nel caso in cui non si
conosca il titolare è sufficiente indicare con precisione l’indirizzo) o il tipo di infrastruttura.

58
4
Assemblea e amministratore

Assemblea
e amministratore

Come l’immobile ha le sue fondamenta che lo sostengono, la gestione del


condominio si appoggia su due fondamentali pilastri: si tratta dei due organi
gestori che hanno funzioni diverse ma che sono entrambi fondamentali.
Il primo di tali organi è l’assemblea di condominio che è l’organo di auto-
governo dei condomini e serve ad amministrare i servizi e le cose comuni.
I condomini partecipano all’assemblea e in tal modo le volontà singole si
trasformano in volontà collegiali, vincolanti per tutti.
Si può dire che l’assemblea rappresenti l’organo deliberante del condominio
con il potere di prendere decisioni per tutelare e adeguare i beni comuni.
Il compito di far eseguire le delibere assembleari è nelle mani dell’ammi-
nistratore che è l’organo rappresentativo del condominio e agisce a tutela
dei diritti di tutti sui beni comuni. L’amministratore ha un’autonomia limitata
nelle decisioni che riguardano il condominio, ma ha importanti funzioni di
gestione dell’edificio. Si può dire che l’amministratore sia l’organo esecutivo
del condominio, cioè ha il compito di eseguire le deliberazioni dell’assemblea,
di rappresentare il condominio e di gestirlo operativamente.
L’amministratore deve ottenere la fiducia dell’assemblea, perché il suo incari-
co ha una durata limitata e deve essere rinnovato periodicamente: al termine
di ogni anno di gestione, deve rendere il conto all’assemblea, ossia deve
dettagliare come ha speso i soldi dei condomini e deve fare in modo, d’altra
parte, di raccogliere i contributi dai condomini stessi nei tempi e modi decisi
dall’assemblea.

59
Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Spesso i condomini hanno l’impressione di essere governati dall’ammi- Assemblea di condominio


nistratore, come se, una volta ottenuto il mandato dall’assemblea, il suo
potere gestionale fosse illimitato: la legge invece ha congegnato un siste- Il primo pilastro della gestione condominiale è un organismo dalle regole
ma in cui l’assemblea, espressa dai proprietari, è il vero gestore dei beni di funzionamento complesse, ma se ben utilizzate fanno sì che i condomini
comuni, che si serve dell’amministratore come un professionista esperto possano gestire adeguatamente e consapevolmente l’immobile che è di loro
al proprio servizio. proprietà. Un principio prima di tutte le regole va ricordato: la maggioranza
Perché un tale meccanismo funzioni in maniera efficace, l’assemblea decide vince, ma solo se sono rispettate le “regole del gioco”.
a maggioranza: i casi in cui è necessaria l’unanimità sono infatti piuttosto
limitati e rappresentano delle eccezioni al generale principio di maggioranza.
Nell’assemblea, quindi, la maggioranza vince: nel momento in cui una delibera
viene approvata dall’assemblea, essa assume forza di legge per tutti indistin- 61. Quali sono i poteri dell’assemblea?
tamente, anche per coloro che non hanno partecipato, che si sono astenuti o
che hanno espresso un voto contrario. Le attribuzioni dell’assemblea sono dettagliate in modo piuttosto preciso nel
Le maggioranze non sono sempre uguali: si può dire che sono tanto più Codice Civile: ne parla infatti soprattutto l’art. 1135 del Codice Civile.
elevate quanto più è alto l’impegno di spesa e quanto più sono significative L’assemblea ha il potere di nominare, confermare o revocare l’amministratore,
le modifiche dei beni comuni: si potrebbe parlare di decisioni prese a mag- approvare i bilanci del rendiconto annuale e del preventivo delle spese, de-
gioranza semplice, qualificata e speciale. liberare le opere di manutenzione straordinaria e le innovazioni. Può anche
Per evitare che un condomino proprietario di un appartamento grande e approvare un regolamento di condominio e può decidere sia di avviare una lite
quindi con tanti millesimi possa dettare legge agli altri, la legge prevede un giudiziaria contro un condomino o un terzo, che di resistere alle pretese di un
meccanismo di approvazione delle decisioni che richiede sempre una mag- condomino o di un terzo che ritengono di avere subito un torto dal condominio.
gioranza doppia: si calcolano, infatti, ogni volta, sia le “teste”, ossia il numero
dei proprietari, che i millesimi di ciascuno.
Per ogni decisione, si devono raggiungere sempre entrambe le maggioranze:
così, per esempio, se la maggioranza dei condomini che sono presenti in 62. L’assemblea può nominare alcuni condomini come consi-
assemblea vota a favore di una decisione, ma i millesimi che essi esprimono glieri? Qual è il ruolo che svolgono?
non sono sufficienti, la decisione non è stata presa.
Naturalmente non è obbligatorio partecipare all’assemblea: ogni condomino L’assemblea ha anche il potere di nominare i consiglieri. La figura del consigliere
può decidere di essere assente oppure, se preferisce, può delegare un altro spesso è prevista nei regolamenti di condominio che ne indicano le funzioni,
condomino a partecipare al suo posto. Può essere delegato anche un estraneo soprattutto consultive dell’amministratore e di controllo, anche contabile, del suo
al condominio. operato. Lo stesso Codice Civile prevede espressamente che l’assemblea possa
Chi è presente in assemblea per delega è comunque presente a tutti gli effetti. nominare un consiglio di condominio, anche se la nomina di questo organismo
Il regolamento di condominio e il Codice Civile impongono alcuni limiti al non è mai obbligatoria: il numero dei consiglieri non può essere inferiore a tre
numero di deleghe che ciascuno può avere in mano: in particolare, l’ammi- condomini se il condominio è composto da almeno dodici unità immobiliari e
nistratore non può ricevere deleghe da parte di nessuno. ha sempre funzioni consultive e di controllo (art. 1130 bis del Codice Civile).
Occorre inoltre ricordare che non è possibile vincolare la delega, cioè non Per esempio, i consiglieri possono ricevere l’incarico di esaminare i preventivi
si può imporre al delegato il voto che deve esprimere: indicazioni di questo di spesa per l’esecuzione di lavori ma occorre ricordare che le decisioni dei
tipo, anche se documentate per iscritto, non hanno valore, se non nei rapporti consiglieri sono vincolanti per tutti condomini, compresi i dissenzienti, soltanto
tra delegante e delegato, e quindi non hanno effetto in assemblea, per cui se poi vengono votate e approvate, con le maggioranze prescritte dalla legge,
occorre tenere presente che il delegato deve essere una persona che ha la dall’assemblea dei condomini. Infatti, le specifiche funzioni dell’assemblea non
nostra completa fiducia. sono delegabili a un gruppo ristretto di condomini, quale è appunto il consi-
L’assemblea non è sempre validamente costituita automaticamente a seguito glio di condominio. I consiglieri non hanno alcun potere sostitutivo rispetto
della sua convocazione. Esiste infatti un quorum costitutivo: se non viene a quelli conferiti all’assemblea o all’amministratore e l’amministratore può an-
raggiunto l’assemblea non è valida. che non seguire i loro pareri (Cassazione Civile, ordinanza n. 7484/2019).

60 61
Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

63. Come si convoca un’assemblea di condominio? Deve provve-


L’autoconvocazione dell’assemblea dere l’amministratore o possono attivarsi anche i condomini?

L’art. 66 comma 1 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile prevede Tra i compiti dell’amministratore c’è proprio la convocazione dell’assemblea,
che la riunione dei condomini può essere convocata quando ne è fatta richiesta quando occorre. La forma scritta è necessaria: il Codice Civile chiarisce infatti
da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell’edificio. De- che l’avviso deve essere inviato per raccomandata, via fax, tramite posta elet-
corsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere tronica (solo posta elettronica certificata) oppure mediante consegna a mano
direttamente alla convocazione. e deve arrivare almeno 5 giorni prima del giorno di convocazione (non vanno
Si tratta dell’assemblea straordinaria che può essere, quindi, convocata: calcolati il giorno dell’invio e il giorno in cui si tiene l’assemblea). Vale sempre il
principio per cui l’amministratore deve provare non solo l’avvenuto tempestivo
• dall’amministratore, quando lo dovesse ritenere utile; invio della convocazione nel termine indicato, ma l’effettiva ricezione nelle
• dall’amministratore su sollecitazione di almeno due condomini che rappresentino mani del condomino convocato (art. 66 delle Disposizioni di Attuazione al
almeno 166 millesimi; Codice Civile). L’avviso di convocazione dell’assemblea deve contenere data,
• da quegli stessi condomini che, formulata la richiesta all’amministratore, dopo ora, luogo nonché l’elenco degli argomenti che verranno trattati e sui quali
10 giorni dalla sua presentazione al medesimo, non l’abbiano vista soddisfatta. discutere e deliberare (il cosiddetto “ordine del giorno”).
Con le stesse modalità e le stesse cautele anche gli stessi condomini possono
Tanto nel caso di convocazione da parte dell’amministratore, quanto in quello di convocare l’assemblea in qualunque momento: basta che siano almeno in
“autoconvocazione”, tutti i condomini devono essere avvisati, altrimenti l’assem- due e rappresentino almeno 166 millesimi. Prima di tutto, devono chiedere
blea non può deliberare (art. 1136 comma 6 del Codice Civile). all’amministratore la convocazione dell’assemblea, meglio se con raccomandata
L’omessa convocazione di uno o più condomini comporta, infatti, l’invalidità del- o per posta elettronica solo certificata per avere un documento di richiesta
la deliberazione eventualmente assunta. La partecipazione dell’amministratore con data certa: l’amministratore ha dieci giorni di tempo per provvedere. In
all’assemblea non è invece necessaria per la sua validità, per cui non c’è problema caso contrario, i condomini richiedenti possono provvedere autonomamente
in relazione alla sua eventuale assenza. I quorum costitutivi e deliberativi sono alla convocazione: avranno l’onere di raggiungere tutti i condomini, inviando
assolutamente gli stessi validi per le assemblee convocate dall’amministratore. a ognuno il formale avviso di convocazione. Se l’amministratore per qualsiasi
Nel caso in cui la richiesta di convocazione dell’assemblea (Modello 5) rivolta all’am- ragione non partecipasse all’assemblea convocata in tal modo, non importa:
ministratore non venisse accolta, dovendo provvedere all’”autoconvocazione”, la sua mancanza di collaborazione, e al limite la sua assenza, non compro-
occorre impostare una convocazione formale, prevedendo una prima convocazio- mettono la validità della decisione (Modello 8).
ne da mandare deserta, da tenersi presso un indirizzo e ad un orario improbabili,
come fa abitualmente l’amministratore (non deve essere necessariamente il suo
studio) e una seconda effettiva convocazione che deve essere riunita non prima
di ventiquattro ore dalla prima convocazione e non oltre dieci giorni dalla stessa. 64. Quante assemblee devono essere convocate in un anno?
Nella convocazione occorre precisare che si tratta di convocazione “ai sensi
dell’art. 66. Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile”: la convocazione L’amministratore deve rendere il conto almeno una volta all’anno (art. 1130
sarà firmata dai due condomini “diligenti”. del Codice Civile) quindi, è presto detto, almeno una volta all’anno i condo-
L’assemblea si svolgerà con le stesse identiche modalità di un’assemblea convocata mini devono essere convocati in assemblea. L’amministratore deve provvedere
dall’amministratore: verifica della regolare convocazione di tutti i condomini e del- entro 180 giorni dalla fine della gestione a cui si riferisce il bilancio in via di
la regolarità di eventuali deleghe (necessariamente scritte), nomina di presidente e approvazione (art. 1130 del Codice Civile). Tuttavia, l’amministratore, come
segretario, trattazione di tutti i punti all’ordine del giorno, verbalizzazione ad ope- pure gli stessi condomini, possono convocare ulteriori assemblee in ogni mo-
ra del segretario. Il verbale, redatto dal segretario e firmato da presidente e segre- mento. L’assemblea annuale, che possiamo chiamare “di bilancio”, può essere
tario, è valido e l’amministratore, che custodisce il libro dei verbali, dovrà provve- definita “ordinaria”. Le altre possono essere definite “straordinarie”: ai fini della
dere a integrarlo in tale raccolta. Per la convocazione si può utilizzare il Modello 8. validità della delibera, è privo di qualunque rilievo il fatto che la delibera sia
stata adottata in un’assemblea ordinaria o straordinaria; non esiste nessuna
differenza tra questi due tipi di assemblea, né sono previste differenze nel

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

numero dei condomini presenti o nelle maggioranze (Corte di Cassazione, Senza la presenza (in persona o anche per delega) del numero di condomini
sentenza n. 3456/1984). Ciascun condomino può richiedere all’amministra- minimo necessario, l’assemblea viene dichiarata nulla, ossia, almeno formal-
tore l’inserimento di uno o più punti all’ordine del giorno dell’assemblea di mente, non si è mai tenuta.
condominio (Modello 6) e almeno due condomini che rappresentino almeno
un sesto dei millesimi possono chiedere all’amministratore la convocazione
di assemblea straordinaria in ogni momento (Modello 5). La convocazione
dell’assemblea rientra sempre nei compiti istituzionali dell’amministratore di 66. Devono essere convocati tutti i condomini, anche coloro che
condominio: la mancata oppure la tardiva convocazione dell’assemblea “or- sono proprietari soltanto di una cantina? Gli inquilini parte-
dinaria” annuale per l’approvazione del bilancio e la mancata convocazione cipano all’assemblea?
dell’assemblea quando i condomini ne hanno richiesto la convocazione ai
fini della deliberazione sulle innovazioni elencate nell’art. 1120 comma 2 del Tutti i condomini devono essere convocati all’assemblea. Può darsi che tra i
Codice Civile (si tratta delle innovazioni dette “socialmente rilevanti”), sono condomini vi siano “nudi proprietari” e “usufruttuari”.
inadempimenti talmente gravi che, su richiesta anche di un solo condomino, L’usufrutto è un diritto che consiste nel potere di godimento della cosa oggetto
l’amministratore potrebbe essere dichiarato in ogni momento dal Tribunale dell’usufrutto stesso e si estende a ogni utilità che questa può dare (artt. 978 e
decaduto dal suo incarico. segg. del Codice Civile): il proprietario, in pratica, può decidere di fare in modo
che un’altra persona utilizzi la casa al posto suo, anche eventualmente affittan-
dola ad altri, mentre l’originario proprietario ne mantiene la titolarità formale.
In questi casi, su cui il condominio non ha alcun potere, il “nudo proprietario”
65. Perché l’amministratore convoca sempre l’assemblea in se- deve essere convocato per partecipare alle assemblee indette per deliberare
conda convocazione? sulle innovazioni e sulle opere di manutenzione straordinaria, mentre l’usu-
fruttuario deve essere convocato per l’ordinaria amministrazione (art. 67 delle
La legge dispone che vi sia un quorum costitutivo dell’assemblea, ossia un Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile).
numero minimo di condomini che deve essere presente. Se vi sono inquilini, occorre considerare che l’art. 10 della L. 392/1978
Per rendere possibile la gestione del condominio anche in caso di condo- dispone che l’inquilino può sostituire il proprietario nelle delibere che ri-
mini poco interessati alle questioni condominiali, il Codice Civile ha sempre guardano le spese e la modalità di gestione degli impianti di riscaldamento e
previsto una riduzione del numero minimo dei condomini presenti in assem- di condizionamento. Si ritiene però che l’amministratore sia tenuto a inviare
blea, prevedendo la possibilità di una “seconda convocazione”: in questo la convocazione dell’assemblea al solo proprietario, il quale è tenuto a sua
caso l’assemblea deve tenersi entro dieci giorni e non prima di ventiquattro volta a informare il conduttore: il condominio – che rimane sempre estraneo
ore dalla prima convocazione. In occasione della seconda convocazione, al rapporto di locazione – non subisce conseguenze per l’eventuale mancata
il quorum costitutivo è ridotto, ma non è questo il solo vantaggio. Anche convocazione del conduttore da parte del proprietario.
alcuni dei quorum deliberativi, ossia le maggioranze che devono essere
verificate perché l’assemblea decida validamente, sono ridotti. Un grande
vantaggio pratico.
Se ci aggiungiamo che non vi sono sanzioni per un uso spregiudicato di tale 67. Si possono tenere le assemblee di condominio in videocon-
meccanismo, si comprende perché i condomini ricevono sempre l’avviso di ferenza? Quali vantaggi ci sono?
convocazione in seconda convocazione con la precisazione che la prima, di
solito convocata in orari “improbabili” e in luoghi di comodo, è andata, guarda Per molto tempo le delibere assunte nelle assemblee svolte in videoconferenza
caso, deserta. Il quorum costitutivo è il seguente: sono state ritenute annullabili. In effetti, le assemblee in videoconferenza non
sono mai state vietate espressamente dalla legge, ma nemmeno sono mai state
• in prima convocazione devono essere presenti almeno la metà dei condomini consentite espressamente e anzi tutta la normativa che riguarda le assemblee
che rappresentino almeno 2/3 dei millesimi; di condominio contenuta nel Codice Civile e la relativa giurisprudenza che si
• in seconda convocazione basta la presenza di 1/3 dei condomini che rap- è formata nel tempo partivano dal presupposto che ci si riunisse in presenza,
presentino almeno 1/3 dei millesimi. come se questa modalità di riunione fosse l’unica possibile.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Mancando quindi un riferimento normativo preciso e considerata la scarsa il consenso della maggioranza dei condomini a tenerle con questa modalità.
diffusione di sistemi di videocomunicazione, nessuno si è posto il problema. Di quale maggioranza si tratta? In linea di massima, si ritiene che il consenso
La situazione di emergenza sanitaria ha cambiato profondamente questa della maggioranza dei condomini, come indicato nel nuovo testo dell’art. 66
situazione. Prima di tutto le videochiamate sono divenute rapidamente delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile, significhi, alla lettera,
un’abitudine diffusa, agevolate anche dallo sviluppo delle piattaforme di la maggioranza dei partecipanti al condominio calcolata con riguardo al solo
comunicazione a distanza. Inoltre, nel corso di pochi mesi, il Governo e elemento personale, indipendentemente dal valore millesimale che essi rap-
il Parlamento sono intervenuti più volte modificando il Codice Civile (art. presentano. Si tratta di un’eccezione al principio della “doppia maggioranza”
66 delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile) con lo specifico che in ambito condominiale è l’elemento qualificante della regolazione della
intento di rendere espressamente consentite le assemblee di condominio in manifestazione di volontà dell’assemblea.
videoconferenza che quindi sono attualmente possibili. La normativa intro-
dotta nell’autunno del 2020 non è eccezionale e collegata alla situazione di
emergenza sanitaria: quindi anche in futuro sarà lecito convocare assemblee
in videoconferenza. 69. Ci sono regole specifiche per la convocazione di un’assem-
Ci sono alcuni vantaggi per la convocazione di un’assemblea in videoconferenza: blea in videoconferenza?
il primo è più evidente: consente la partecipazione anche a chi normalmente
non può prendervi parte, come accade, per esempio, per i proprietari di se- Il Codice Civile dettaglia una sola regola al riguardo che però è molto im-
conde case. Inoltre, è più facile gestire i tempi degli interventi dei condomini portante: nella convocazione deve essere specificato attraverso quale piatta-
che sono più consapevoli della necessità di lasciare spazio a tutti. In caso di forma elettronica si terrà la riunione. Per l’amministratore di condominio o
intemperanze, peraltro, il gestore della riunione, che dovrebbe essere il pre- comunque per coloro che convocano l’assemblea nei casi in cui si proceda
sidente, può riservarsi la possibilità di togliere la parola. Molto importante è all’autoconvocazione occorre fare attenzione alla scelta della piattaforma di
anche la possibilità di condividere i documenti: contratti e fatture, per esempio, videoconferenza: la responsabilità della scelta della piattaforma è proprio di
possono essere esibiti condividendo lo schermo durante l’incontro. chi convoca l’assemblea. È quindi importante leggere con attenzione termini
Per gestire l’assemblea in videoconferenza ci sono inoltre diversi strumenti e condizioni predisposte dal fornitore dei servizi di videoconferenza anche
tecnicamente evoluti a basso costo: l’affitto di una sala assembleare ha un con riferimento al trattamento dei dati personali e non trascurare l’informativa
costo solitamente piuttosto elevato anche se di dimensioni limitate. privacy da inviare a tutti gli aventi diritto alla partecipazione all’assemblea.
Se il fornitore di servizi non garantisce che i dati restano nell’UE e se non
spiega quali cautele abbia adottato per evitare accessi illeciti, il sistema di
videoconferenza non va ritenuto adeguato. Spesso la differenza tra i piani
68. È necessario che tutti i condomini siano d’accordo per riu- a pagamento e quelli gratuiti è rilevante dal punto di vista delle funzioni
nirsi in videoconferenza? offerte dalla piattaforma. I costi in genere sono piuttosto bassi e modulabili
in relazione alle effettive necessità: è consigliabile valutare questo aspetto
Inizialmente, il Codice Civile (art. 66 delle Disposizioni di Attuazione al Codice nella scelta.
Civile modificato dalla Legge di conversione L. 126/2020 del 13/10/2020
art. 63 del D.L. n. 104/2020 del 14/08/2020) prevedeva due scenari:
la previsione della riunione in videoconferenza nel regolamento di condo-
minio oppure il consenso di tutti i condomini a riunirsi con questa modalità. 70. Come si svolge un’assemblea in videoconferenza?
Successivamente, l’art. 66 delle Disposizioni di Attuazione al Codice Civile
è stato modificato ulteriormente (Legge di conversione L. 159/2020 del Il Codice Civile non dà alcun dettaglio specifico in relazione alle modalità
27/11/2020 del D.L. 125/2020 del 07/10/2020). In pratica, non occorre più di svolgimento dell’assemblea in videoconferenza, fatto salvo l’obbligo di
l’unanimità per la convocazione di assemblee in videoconferenza se non pre- inviare il verbale – che deve essere sottoscritto dal presidente e dal segre-
visto dal regolamento di condominio: basta la maggioranza. Quindi se non tario – a tutti i condomini con le medesime formalità previste per la con-
previsto dal regolamento di condominio, le assemblee in videoconferenza si vocazione, quindi per raccomandata con ricevuta di ritorno, via fax o per
possono certamente convocare ma occorre che l’amministratore acquisisca posta elettronica certificata.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

In assenza di indicazioni specifiche occorre tenere presente alcune partico- 71. Perché si parla di doppia maggioranza?
larità tipiche dello svolgimento dell’assemblea in videoconferenza.
Innanzitutto, occorre ricordare che la valida partecipazione degli aventi diritto La votazione con “doppia maggioranza” è tipica della materia condominiale:
a partecipare all’assemblea è con il video: il collegamento solo audio, infatti, ogni decisione deve essere approvata con il voto favorevole della maggioranza
non basta perché non si può avere certezza che sia proprio solo l’avente diritto dei condomini (calcolati talvolta in valore assoluto, talvolta in rapporto al
a essere in collegamento. numero di coloro che sono presenti in assemblea, a seconda della decisione
Occorre tenere presente, inoltre, che possono esserci problemi relativi alla da prendere), i quali però devono anche rappresentare un determinato va-
protezione della privacy dei partecipanti che vanno considerati dall’orga- lore millesimale, diverso a seconda della rilevanza della decisione. Se non si
nizzatore della videoconferenza. Per evitare responsabilità e per prevenire raggiungono entrambe le soglie previste dalla legge, la delibera non è valida.
problemi durante lo svolgimento della videoassemblea è opportuno che sia Le maggioranze sono fissate dalla legge e non possono essere modificate
ricordato espressamente nella convocazione dell’assemblea che le credenziali da un regolamento di condominio, nemmeno se approvato all’unanimità. Se
di accesso alla piattaforma di videoconferenza (user id e password o link un condomino è proprietario di più unità immobiliari, nel momento in cui
di invito) sono dati personali, soggetti a protezione ai sensi della normativa partecipa all’assemblea va considerato come una sola testa, rappresentante
privacy. Potrebbe essere opportuno registrare la videoassemblea: una registra- i millesimi risultanti dalla somma dei parametri millesimali di proprietà dei
zione video richiede il consenso informato di tutti i partecipanti che quindi va suoi immobili.
chiesto espressamente prima dell’inizio dell’incontro. Le registrazioni possono
peraltro essere condivise con i condomini e gli altri aventi diritto che hanno
partecipato all’assemblea ma non possono essere oggetto di diffusione.
A differenza di quanto accade in presenza, non si può escludere a priori l’oc- 72. Quali sono le maggioranze necessarie per approvare i lavori
cultata presenza di soggetti estranei che non hanno diritto alla partecipazione di manutenzione?
all’assemblea: è il caso in cui un condomino voglia farsi supportare da un
conoscente ritenuto più esperto da cui avere indicazioni. Questa situazione Alla manutenzione ordinaria provvede l’amministratore ma, se lo ritiene, può
rappresenta un trattamento illecito dei dati personali degli altri partecipanti sottoporre la decisione all’assemblea che decide, in seconda convocazione,
ed è una violazione della normativa privacy: durante la durata dell’incontro, con il voto favorevole della maggioranza dei condomini presenti in assemblea
l’organizzatore della videoassemblea dovrebbe monitorare il collegamento (che siano almeno 1/3 di tutti i condomini) che rappresentino almeno 1/3
dei partecipanti: in caso di problemi occorre sospendere temporaneamente lo dei millesimi.
svolgimento dell’assemblea e se taluno non fosse più in grado di ricollegarsi, la Le opere di manutenzione straordinaria devono invece sempre essere appro-
sua “assenza” va verbalizzata. In presenza di gravi impedimenti tecnici, quindi vate in assemblea, l’amministratore non può quindi decidere autonomamente,
nei casi in cui l’avente diritto non riesca a collegarsi per motivi estranei alla salvo i casi di assoluta urgenza e nei limiti delle attività minime necessarie
sua volontà, l’impossibilità di proseguire nella partecipazione all’assemblea alla messa in sicurezza del fabbricato o degli impianti ma la maggioranza
per uno o più condomini potrebbe rendere la delibera viziata. Come nelle non cambia.
assemblee “tradizionali” in presenza, il segretario redige il verbale e lo mette Un esempio di decisione assunta in seconda convocazione: in un condominio
a disposizione del presidente perché lo firmi prima dell’invio ai condomini di 12 condomini, devono essere presenti in assemblea almeno in 4: si tratta
come previsto espressamente dall’art. 66 delle Disposizioni per l’Attuazione di un terzo dei condomini, quindi il minimo quorum costitutivo necessario
del Codice Civile. perché l’assemblea possa dirsi valida; di questi 4, devono votare a favore
Come accade anche in occasione delle assemblee in presenza, all’inizio dell’in- almeno in 3 quindi, la maggioranza dei presenti come “teste”: il voto però è
contro Il presidente dell’assemblea riceve le deleghe e la documentazione valido solo se questi 3 rappresentano almeno 333/1000 perché si tratta del
necessaria per la verifica della corretta convocazione scambiando i documenti minimo quorum deliberativo millesimale.
con l’amministratore (per la verifica della regolarità della convocazione) in Se si tratta di opere di manutenzione straordinaria di notevole entità, l’assemblea
questo caso anche per via telematica e con i condomini (per la verifica delle le approva sempre, anche in seconda convocazione, con il voto favorevole
deleghe) anche eventualmente via videoconferenza: copia della delega potrà della maggioranza dei condomini presenti in assemblea (che siano almeno
essere inviata da ogni condomino con qualsiasi mezzo, anche telematico, 1/3 di tutti i condomini) che rappresentino almeno 500 millesimi (art. 1136
all’amministratore per l’accorpamento al verbale. commi 3 e 4 del Codice Civile).

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

73. Manutenzione e innovazione sono la stessa cosa? Le mag-


gioranze per approvare le innovazioni sono diverse? Alcune considerazioni in tema di privacy
Manutenzione e innovazione sono concetti molto diversi: nel primo caso in condominio
abbiamo a che fare con sistemazioni dell’esistente, anche se più o meno rile-
Il documento principale in termini di privacy è l’”informativa” (art. 13 Reg. UE
vanti sia in termini economici che tecnici: per esempio, adeguare l’impianto
2016/679 del GDPR) da consegnare a ogni interessato e cioè a tutti i condomini
elettrico alle norme di sicurezza, rifare la facciata, tinteggiare le scale, rifare la
e inquilini. Essa ha lo scopo di informare l’interessato circa le finalità per cui i suoi
pavimentazione del cortile sono opere talvolta complesse e impegnative ma
dati vengono trattati, le modalità del trattamento degli stessi, la natura obbli-
il fabbricato non cambia sotto nessun punto di vista.
gatoria o facoltativa del conferimento dei dati, i soggetti che possono venirne a
Diversamente, per esempio, modificare un’area verde per trasformarla in
conoscenza in qualità di autorizzati o di responsabili del trattamento, l’ambito di
parcheggio comporta un cambiamento radicale nel modo in cui una parte
comunicazione o di diffusione dei dati medesimi, il periodo massimo di conserva-
comune potrà essere utilizzata in futuro. Per questo il Codice Civile preten-
zione dei dati personali, i diritti dell’interessato.
de una maggioranza speciale: per deliberare un’innovazione occorre il voto
Dovranno essere indicati anche il nome del titolare del trattamento e i recapiti di
favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea (che siano almeno
contatto per l’esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa. L’informativa deve
1/3 dei condomini) che rappresentino almeno 2/3 dei millesimi (art. 1136
essere fornita all’interessato sin dall’inizio del trattamento dei suoi dati.
comma 5 del Codice Civile).
Nel caso del trattamento dei dati in ambito condominiale, non è necessario un
Un esempio: in un condominio di 12 condomini, devono essere presenti in
consenso al trattamento, perché amministratore tratta i dati dei condomini per
assemblea almeno in 4; di questi 4 devono votare a favore almeno in 3: il voto
l’esecuzione del contratto di mandato ai sensi dell’art. 6 del GDPR: questo
però è valido solo se questi 3 rappresentano almeno 666/1000.
significa che il consenso non può essere revocato perché appunto non deve
essere richiesto.
L’amministratore tratterà i dati per il periodo di tempo strettamente necessario
per il conseguimento delle finalità connesse alla gestione del condominio o per
74. Quali maggioranze servono per modificare la destinazione di
il periodo necessario per l’adempimento delle disposizioni di legge: questo signi-
uso di una parte comune? Il condominio può vendere una par- fica che i dati contabili resteranno conservati per dieci anni come prevede l’art.
te comune, per esempio l’alloggio del portiere ormai vuoto? 1130 bis del Codice Civile (conservazione decennale delle scritture contabili e
dei documenti giustificativi) e l’art. 2946 del Codice Civile (prescrizione della
Il Codice Civile riconosce la possibilità di modificare nel modo più ampio le
responsabilità contrattuale).
parti comuni: si tratta del concetto di “modifica della destinazione d’uso delle
parti comuni” per soddisfare esigenze di interesse condominiale (art. 1117
ter del Codice Civile). Innovazioni di questo tipo si approvano con il voto
favorevole dei 4/5 dei condomini che rappresentino almeno 4/5 dei millesimi
(800/1000).
La convocazione dell’assemblea deve essere affissa negli spazi comuni per • vendita di beni comuni e costituzione di diritti reali (per esempio servitù)
non meno di 30 giorni consecutivi e la convocazione formale deve pervenire (art. 1108 comma 4 del Codice Civile);
ai condomini almeno 20 giorni prima della data di convocazione. • formazione o modifica delle tabelle millesimali quando si intende derogare
È obbligatoria, a pena di nullità, l’indicazione nell’ordine del giorno di quali al regime legale di ripartizione delle spese (Cassazione Civile, sentenza
parti si tratti e quale ne sarà la nuova destinazione d’uso. È quindi possibile n. 30392/2019);
modificare le parti comuni, anche in modo radicale e tendenzialmente irre- • modifica del regolamento contrattuale;
versibile: stabilità del fabbricato, sicurezza e decoro architettonico devono • innovazioni che pregiudicano la stabilità, la sicurezza, il decoro architettonico
però essere comunque tutelati. Vendere le parti comuni è invece possibile dell’edificio o che rendano talune parti comuni inservibili all’uso e al godi-
solo all’unanimità: non è però il solo caso in cui è necessaria l’unanimità mento anche di un solo condomino (art. 1120 comma 4 del Codice Civile);
per decidere validamente. Le delibere per cui è necessaria l’unanimità sono • locazioni di parti comuni se durano più di nove anni (art. 1108 comma 4
le seguenti: del Codice Civile);

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

• ricostruzione dell’edificio per perimento totale o superiore a 3/4 (art. 1128 • quelle per realizzare impianti centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di
comma 1 del Codice Civile); altro genere di flusso informativo;
• modifica dei criteri stabiliti dagli artt. 1123-1226 del Codice Civile per la • quelle per installare impianti di videosorveglianza su parti comuni (artt.
ripartizione delle spese. 1120 e 1122 ter del Codice Civile).

L’amministratore è tenuto a convocare l’assemblea entro 30 giorni dalla richiesta


anche di un solo condomino.
75. Nel mio condominio si discute dell’installazione di pannelli fo-
tovoltaici: come si può approvarne la spesa in modo corretto?
L’installazione di pannelli fotovoltaici è favorito dal Codice Civile che consi- 77. L’assemblea può “cambiare idea”?
dera sia l’esecuzione di opere per il contenimento dei consumi energetici che
l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’assemblea può cambiare idea: ossia nulla vieta all’assemblea, convocata per
Lo stesso discorso si può fare con riferimento a varie tecnologie utili ai fini discutere un ordine del giorno che riporta lo stesso argomento già discusso
dello sfruttamento di energia da fonte rinnovabile come, per esempio, l’in- e approvato in precedenza, di votare contro l’esecuzione delle opere maga-
stallazione di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua. L’approvazione ri approvate poco prima. Non occorre che l’assemblea si esprima con una
di tali opere è prevista con il voto favorevole della maggioranza degli inter- maggioranza più alta, ma basta la maggioranza necessaria per l’approvazione
venuti in assemblea (che siano almeno 1/3 dei condomini) e rappresentino delle opere secondo la loro natura (per esempio manutenzione ordinaria,
almeno 500 millesimi (art. 1120 comma 2 del Codice Civile). Non solo: straordinaria di notevole entità, innovazioni).
l’amministratore è tenuto a convocare l’assemblea entro un mese dalla ri- Se però l’amministratore, prendendo correttamente atto della delibera pre-
chiesta anche di un solo condomino. cedente, aveva già stipulato un contratto di appalto con un fornitore, questi
potrebbe reclamare l’avvenuta disdetta unilaterale del contratto e potrebbe
quindi lamentare di aver subito un danno di cui potrebbe chiedere conto al
condominio.
76. Alcune innovazioni beneficiano di un trattamento particola-
re per la loro approvazione. È vero?
Alcune opere beneficiano di una maggioranza agevolata. Alcune leggi spe- 78. L’amministratore può decidere quali delibere attuare e quali
ciali e lo stesso Codice Civile prevedono maggioranze agevolate per decidere invece no?
l’esecuzione di alcune opere ritenute di rilevanza sociale.
Pur essendo definite “innovazioni”, tali opere si approvano infatti con il voto No, l’amministratore è sempre tenuto ad attivarsi per realizzare le decisioni
favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea, che siano almeno assunte dall’assemblea: se una delibera appare viziata e quindi annullabile da
1/3 dei condomini e che rappresentino almeno 500/1000, una maggioran- un Giudice, l’amministratore potrebbe opportunamente attendere la scadenza
za significativamente inferiore, almeno dal punto di vista della maggioranza del termine entro il quale un condomino potrebbe eventualmente impugnare
millesimale, di quella prevista per le innovazioni “in genere”. Quali sono le la delibera, ma non è tenuto a farlo.
innovazioni a cui si applica la maggioranza agevolata? Eccole qui di seguito:

• quelle rivolte a migliorare sicurezza e salubrità dell’edificio (per esempio


la rimozione dell’amianto), abbattere le barriere architettoniche, favorire il 79. Come si scrive un verbale?
contenimento del consumo energetico, costruire parcheggi al servizio delle
unità immobiliari; La legge (art. 1136 comma 7 del Codice Civile) dice poco: prevede solo la
• quelle per produrre energia da fonti rinnovabili da parte del condominio o di redazione del verbale in occasione dell’assemblea. È buona norma descrivere
terzi che vantano un diritto reale o personale di godimento a titolo oneroso; nel verbale l’intero svolgimento dell’assemblea e non solo le delibere.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Nel verbale viene descritto: bollatura. Dopo la chiusura e la sottoscrizione, il verbale viene trascritto e in-
viato a tutti i partecipanti al condominio. Il termine per l’invio non è precisato
• se si tratta di assemblea ordinaria o straordinaria; da nessuna norma e dipenderà dalla diligenza dell’amministratore anche se è
• se si tratti di prima o di seconda convocazione; nell’interesse di tutti che l’invio sia tempestivo perché dalla data di comunica-
• la data, l’ora, il luogo, l’ordine del giorno; zione decorrono i 30 giorni concessi agli assenti per chiederne l’annullamento.
• si passa poi alla descrizione della costituzione, alla nomina del presidente e
del segretario, alla verifica della regolarità degli avvisi e delle deleghe, alle
presenze e al computo dei relativi valori millesimali;
• segue la relazione sulla discussione, gli interventi, il voto e i risultati raggiunti
ad ogni punto esaminato all’ordine del giorno. Impugnazione delle delibere
Alla stesura del verbale provvede normalmente il segretario sotto la supervisio- assembleari
ne del presidente. Per nessuna delle due cariche, in verità, il Codice prevede
espressamente la nomina. Il Codice Civile dettaglia regole importanti per una corretta convocazione e
La nomina del presidente era dovuta alla formulazione del testo del dell’art. per l’assunzione delle decisioni: in effetti in condominio la maggioranza vince
67 comma 2 delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile prima delle e può imporre sia modifiche significative al condominio inteso come edificio
modifiche introdotte con la legge di riforma del condominio, dove si diceva che ai servizi erogati ai condomini. Di conseguenza potrebbero essere imposti
che “se i comproprietari (di una unità immobiliare privata di proprietà di di- impegni di spesa rilevanti. Per questi motivi, la legge si preoccupa della circo-
versi soggetti) non hanno scelto un rappresentante provvede per sorteggio il stanza che le decisioni vengano assunte in modo consapevole, imponendo la
presidente”: così si è creata la consuetudine di nominarlo e tale consuetudine convocazione di tutti i condomini con la specifica indicazione degli argomenti
è rimasta anche dopo che il testo è stato modificato senza l’indicazione della all’ordine del giorno, nel rispetto di un regime di maggioranze ben calibrato
presenza di questa figura. La figura del presidente è invece specificamente a seconda della rilevanza della decisione da prendere. Si tratta di regole che
prevista ed è obbligatoria per le assemblee convocate in videoconferenza. non possono essere modificate da un regolamento di condominio, nemmeno
La nomina del segretario invece non era prevista in precedenza: in genere assunto con l’accordo unanime di tutti i partecipanti al condominio. Nel caso
viene nominato per la comodità di disporre di qualcuno che si faccia carico in cui qualcosa non vada per il verso giusto la decisione presa in assemblea
delle formalità amministrative dell’assemblea. Come il presidente, anche il è viziata e tale vizio può essere fatto valere anche rivolgendosi all’autorità
segretario deve essere nominato nel caso di assemblea in videoconferenza. giudiziaria. Esistono due tipi di invalidità, in particolare le seguenti.
Nel caso di assemblea convocata in videoconferenza, l’art. 66 delle Disposizioni
per l’Attuazione del Codice Civile dispone che il verbale, redatto dal segre- • Delibere assembleari annullabili Quelle dove si rilevano vizi “formali”
tario e sottoscritto dal presidente, è trasmesso all’amministratore e a tutti i (art. 1137 del Codice Civile): all’annullabilità consegue per il condomino
condòmini con le medesime formalità previste per la convocazione (art. 66 assente o dissenziente (il cui dissenso risulti dal verbale) e per l’astenuto la
delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile modificato dall’art. 63 possibilità di impugnare la delibera entro 30 giorni dalla data dell’assemblea
del D.L. 104/2020 convertito in L. 126/2020 e poi ancora dal D.L. 125/2020 oppure, per gli assenti, dalla data di ricezione del verbale. Per esempio sono
convertito in L. 159/2020). Il presidente una volta eletto (a maggioranza annullabili le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assem-
dall’assemblea) procede alla nomina del segretario. blea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge
Scrivere un verbale comprensibile richiede una certa pratica, buone capacità o dal regolamento condominiale, quelle in violazione di prescrizioni legali,
espositive e di sintesi. Dovrebbe essere scritto in termini semplici, evitando bu- convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di convocazione o
rocratismi e formule che a qualche condomino potrebbero risultare di non facile di informazione dell’assemblea;
comprensione. Il verbale costituisce prova degli eventi dell’assemblea e spetta a chi
sostiene che il contenuto non corrisponde a verità fornire prova adeguata. È buona • Delibere nulle Quelle dove si rilevano vizi “sostanziali” ossia quelle prive
norma leggere e far sottoscrivere il verbale prima della chiusura della riunione. dei requisiti richiesti dalla legge per la valida costituzione dell’assemblea
Il verbale sarà poi trascritto in un registro custodito dall’amministratore: basta oppure quelle che esorbitano dai limiti delle possibilità decisionali della
un semplice quaderno, non sono richieste formalità particolari e non serve stessa assemblea; in tal caso l’impugnazione della delibera è possibile in

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

ogni momento. Anche il condomino che ha votato a favore può fare valere dei tribunali, presso un organismo di mediazione ubicato nel luogo del
la nullità (Corte di Cassazione, sentenza n. 3586/2013). Per esempio sono Giudice territorialmente competente in relazione al luogo dove è situato
nulle le delibere adottate senza la votazione dell’assemblea oppure con un il condominio.
oggetto non determinato o non determinabile oppure ancora non risultanti
dal verbale dell’assemblea, sprovviste pertanto della necessaria forma scritta.
Sono nulle anche le delibere caratterizzate dall’impossibilità dell’oggetto, in
senso materiale o in senso giuridico, ossia quando non è possibile realizzare 81. L’impugnazione della delibera assembleare ne interrompe
concretamente quanto deliberato oppure quando l’assemblea eccede i propri l’esecuzione da parte dell’amministratore?
poteri come accade, per esempio, quando l’assemblea pretende di imporre
una modifica di una proprietà privata dei condomini. Sono nulle anche le Malgrado l’impugnazione la delibera rimane valida fino a quando non sarà il
delibere illecite: si tratta di quei casi in cui la deliberazione assembleare, Giudice a dichiararla annullata. L’azione legale di annullamento non sospende
risulti avere un contenuto contrario a norme imperative, all’ordine pubblico quindi l’esecuzione della delibera, salvo che la sospensione sia espressamen-
o al buon costume (Corte di Cassazione, sentenza n. 9839/2021). Esiste te chiesta dal condomino che impugna la decisione e ordinata dall’autorità
un caso particolare di invalidità che riguarda le decisioni relative ai criteri giudiziaria. Lo stesso art. 1137 del Codice Civile precisa, infatti, che l’azione
di riparto delle spese condominiali: in questo caso la delibera è nulla se si di annullamento non sospende l’esecuzione della deliberazione fino alla so-
stabiliscono o si modificano i criteri di ripartizione delle spese comuni diversi spensione ordinata dall’autorità giudiziaria.
da quanto previsto dall’art. 1123 del Codice Civile o dal regolamento di Il Giudice potrebbe concedere la sospensione dell’efficacia della delibera innan-
condominio contrattuale, mentre la delibera è annullabile se, in occasione zitutto se appare verosimile il diritto che viene fatto valere. Inoltre, deve esserci
dell’approvazione del preventivo o del rendiconto, si determina in concreto un pericolo nel ritardo ossia occorre convincere il Giudice che, nel tempo più
la ripartizione delle spese medesime in difformità dei criteri di cui all’art. o meno lungo in cui decide sull’annullamento della delibera, si verifica per il
1123 del Codice Civile (Corte di Cassazione, sentenza n. 6714/2010 e condomino che si ritiene danneggiato, una situazione di pericolo per i suoi
Corte di Cassazione a Sezioni Unite, sentenza n. 4806/2005). diritti attuale, reale ed obiettiva: un pregiudizio potenzialmente irreparabile. Si
tratta di situazioni che si verificano solo quando siano in discussione posizioni
soggettive di carattere assoluto, principalmente attinenti alla sfera personale del
soggetto che rendano necessario un pronto ed immediato intervento cautelare
80. Per impugnare una delibera assembleare, può bastare una al fine di assicurarne la completa tutela. Non è ammissibile un’azione mirante
raccomandata formale inviata all’amministratore? soltanto ad ottenere la sospensione della delibera e non anche l’annullamento
della stessa. Nel caso in cui un condomino sia intervenuto all’assemblea a
No, impugnare una delibera assembleare significa avviare, con atto di citazione, mezzo di un delegato e quest’ultimo abbia approvato una delibera relativa
una vera e propria azione legale nei confronti del condominio rappresentato ad un argomento non all’ordine del giorno, il condomino potrà ugualmente
dall’amministratore. Per annullare una delibera assembleare secondo quanto impugnare la delibera, in quanto il delegato ha agito al di fuori dei limiti del
previsto dall’art. 1137 del Codice Civile occorre che: suo mandato, non potendo la delega avere per oggetto un argomento non cono-
sciuto dal delegante (Tribunale di Milano, sentenza n. 1385 del 06/04/1961).
• sia contraria alla legge o al regolamento di condominio;
• il condomino non abbia votato a favore;
• l’atto che avvia il procedimento giudiziario sia presentato (con l’assistenza di
un avvocato) all’autorità giudiziaria entro 30 giorni dalla data dell’assemblea 82. Se l’amministratore non ha inviato la convocazione a tutti i
o nel caso di assenti dalla data in cui il verbale è stato ricevuto. condomini, la delibera presa in assemblea è impugnabile?
L’art. 5 del D. Lgs. n. 28/2010 condiziona l’impugnazione della delibera Sì, tutti i partecipanti al condominio hanno diritto a essere invitati all’assemblea:
condominiale alla mediazione obbligatoria. Si tratta di un procedimento in caso contrario l’assemblea è annullabile (Corte di Cassazione, sentenza
finalizzato a raggiungere un accordo amichevole per la composizione di n. 4806/2005). L’annullabilità deve però essere fatta valere con l’impugnazione
una lite che si svolge, con l’assistenza di un avvocato, al di fuori delle aule della delibera davanti al Giudice competente.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Le maggioranze necessarie per decidere


Maggioranza richiesta
Atto o decisione
Prima convocazione Seconda convocazione
Costituzione assemblea condominale Metà + 1 dei condomini e 2/3 dei millesimi 1/3 dei condomini e 1/3 dei millesimi
Delibere ordinarie Metà + 1 degli intervenuti e metà dei millesimi Metà + 1 degli intervenuti e 1/3 dei millesimi
Gestione condominiale eccedente l’ordinaria amministrazione
Nomina revoca amministratore
Approvazione del regolamento
Liti attive e passive relative a materie che esorbitano le attribuzioni dell’amministratore
Ricostruzione dell’edificio
Metà + 1 degli intervenuti in assemblea e metà dei millesimi
Riparazioni straordinarie di notevole entità
Richiesta cessazione attività che incidono negativamente sulla destinazione d’uso dei beni comuni
Video sorveglianza
Autorizzazione all’amministrazione a partecipare a progetti territoriali
Tabelle millesimali: modifica quando errore o variazione immobile più di 1/5
Innovazioni
Innovazioni dirette al miglioramento o all’uso più comodo
o al maggior rendimento delle cose comuni
Nel caso di innovazioni delle parti comuni a favore dei singoli (senza autorizzazione dell’assemblea)
Metà + 1 degli intervenuti in assemblea e 2/3 dei millesimi
Proposta modalità per l’installazione di impianti:
• per produzione di energia da fonti rinnovabili per singole unità su superficie comune
• di ricezione radiotelevisiva e/o di altro flusso informativo
Innovazioni di interesse sociale
Opere e interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti
Opere e interventi per eliminare le barriere architettoniche
Contenimento del consumo energetico degli edifici
Metà + 1 degli intervenuti in assemblea e metà dei millesimi
Realizzazione parcheggi e infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli
Produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, di fonti rinnovabili su parti comuni
Installazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso ad altro flusso
informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze
Modifica della destinazione d’uso di parti comuni
Modifica della destinazione dell’uso di parti comuni per esigenze condominiali 4/5 dei condomini e del valore
Modifica diritti indisponibili da parte dell’assemblea
Variazione dei diritti soggettivi sulle cose comuni e del potere di disporre sulle parti di proprietà esclusiva
Servitù a carico del condominio
Vendita dei beni comuni
100/100 dei condomini e del valore
Innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità, sicurezza, decoro del fabbricato
Innovazioni che rendano una parte dell’edificio inservibile al godimento o all’uso anche di un solo condomino
Locazioni ultranovennali

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

83. Quali sono le differenze tra una delibera nulla e una an- 84. È obbligatorio nominare un amministratore?
nullabile?
Non proprio: o meglio, se il condominio ha più di otto condomini e non
La nullità della delibera può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse si nomina un amministratore, anche un solo condomino può rivolgersi al
mentre l’annullabilità può essere rilevata soltanto dai condomini assenti, da quelli Tribunale e chiedere che venga nominato un amministratore.
dissenzienti e da quelli astenuti. L’azione di nullità può essere inoltre proposta In effetti, non esiste un’autorità di controllo che autonomamente provveda alla
anche dal condomino che abbia partecipato, con il suo voto favorevole, alla for- nomina di un amministratore nel caso in cui abbia notizia che un condominio
mazione della delibera impugnata (Corte di Cassazione, sentenze n. 12281/1992 non è regolarmente gestito: tuttavia anche un solo condomino come pure
e n. 5626/2002). È poi diverso il regime di prescrizione e di decadenza: l’impu- anche l’amministratore dimissionario, può pretendere che l’assemblea ovvero
gnazione di una delibera nulla non è soggetta ai termini di decadenza disposti il Tribunale nomini un amministratore.
dall’art. 1137 del Codice Civile, ma può essere avviata in ogni tempo, mentre Nel caso in cui si debba ricorrere all’autorità giudiziaria, occorre elaborare
si decade dall’esercizio dell’azione rivolta a far valere l’annullabilità della delibe- un ricorso che deve essere presentato al Tribunale del luogo dove è posto
ra, decorsi trenta giorni dalla data dell’assemblea per i condomini dissenzienti l’edificio condominiale (nella cancelleria della Volontaria Giurisdizione), anche
e astenuti o dall’effettiva conoscenza della delibera per quelli assenti. Infine, senza l’assistenza di un avvocato. Il provvedimento di nomina dell’ammini-
l’annullabilità della delibera può essere sanata con una nuova deliberazione stratore richiesto al Tribunale costituisce infatti attività che, pur essendo svolta
che contenga i motivi di invalidità e l’intento di voler sanare gli effetti della dall’autorità giudiziaria, non è ritenuta giurisdizionale ma amministrativa, non
precedente, mentre la delibera nulla non può essere convalidata dall’assemblea. essendo diretta a risolvere un conflitto di interessi, ma solo ad assicurare al
condominio l’esistenza dell’organo necessario per lo svolgimento delle incom-
benze ad esso demandate dalla legge. Il ricorso deve indicare la necessità della
nomina dell’amministratore per non aver l’assemblea condominiale provveduto
(allegando copia del verbale negativo dell’assemblea), l’istanza di nomina
Ruolo dell’amministratore dell’amministratore e la fissazione dell’udienza per la decisione. Il Giudice, con
decreto, fissa l’udienza e il termine entro il quale il ricorrente deve notificarlo
Il secondo pilastro della gestione condominiale dovrebbe essere un soggetto ai condomini che non hanno presentato il ricorso. L’amministratore nominato
competente e disponibile a garantire la massima trasparenza nella gestione. dal Tribunale non ha poteri diversi e maggiori rispetto all’amministratore nomi-
Comprendere quali sono le sue possibilità e i limiti alla sua potestà decisionale nato dall’assemblea, né vi sono differenze in relazione alla durata dell’incarico.
appare un rebus che possiamo risolvere insieme. L’assemblea può revocare
l’amministratore in ogni momento con la stessa maggioranza prevista per la
nomina. Nel caso quindi in cui la gestione non soddisfi l’assemblea, esiste sem-
pre la possibilità di liberarsi dall’amministratore pur regolarmente incaricato e 85. Con quale maggioranza si nomina l’amministratore?
rivolgersi ad altro professionista oppure non nominare un amministratore se ci si
trova al di sotto delle soglie minime previste dalla legge (più di otto condomini) L’amministratore può validamente essere nominato, nell’ambito di una assem-
e gestire l’immobile “in proprio”. Tuttavia, esiste sempre la possibilità che la blea – in cui la nomina dell’amministratore è precisata all’ordine del giorno – a
gestione messa in atto da un amministratore lasci perplessi alcuni condomini, cui hanno partecipato in seconda convocazione almeno 1/3 dei partecipanti
i quali anzi potrebbero avere rilevato gravi irregolarità gestionali, ma la mag- al condominio che si esprima con il voto favorevole della maggioranza degli
gioranza confermi comunque la fiducia all’amministratore in carica. In questi intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi (art. 1136
casi, non è detto che la maggioranza riesca a imporsi, ma esiste la possibilità di comma 4 del Codice Civile).
rivolgersi al Tribunale e chiedere che l’amministratore venga dichiarato decaduto. Un esempio: in un condominio di 12 condomini, dovranno essere presenti
Anche un solo condomino, quindi, in caso di irregolarità gestionali gravi, può in assemblea almeno 4 condomini. Di questi 4, devono votare a favore della
fare in modo che l’amministratore si metta da parte. Sarà necessario nominare nomina di un certo amministratore almeno in 3. Tali 3 condomini devono però
un nuovo amministratore, oppure, nel caso il numero di condomini sia supe- rappresentare almeno 500/1000. Per fare un altro esempio, se in assemblea
riore alle soglie di legge e l’assemblea non riesca a esprimersi a maggioranza, fossero presenti 8 condomini su 12, il voto favorevole dovrebbe essere espres-
sarà possibile chiedere al Tribunale la nomina di un nuovo amministratore. so almeno da 5 e questi 5 devono sempre rappresentare almeno 500/1000.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

86. L’assemblea può revocare il mandato all’amministratore? possibile uso strumentale delle dimissioni da parte dell’amministratore che
invece, se solo dimissionario, può essere rinominato (Tribunale di Milano,
Il mandato dell’amministratore dura un anno (art. 1129 comma 10 del Codice sentenza n. 3364 del 2/12/2016).
Civile) ma è soggetto a un tacito rinnovo per un periodo identico. Nelle ipotesi di revoca anticipata senza una giusta causa, l’amministratore ha
L’assemblea, però, con la stessa maggioranza necessaria per la nomina, può diritto di ricevere il compenso per l’intero periodo del rapporto inizialmente
revocare il mandato all’amministratore in qualunque momento. Una tale decisione pattuito, quindi anche gli emolumenti dovuti per la restante durata del mandato,
non è però priva di conseguenze, perché l’amministratore ha diritto a percepire anche se questo non verrà (parzialmente) esplicato. Invece, nel caso di una
il proprio emolumento per l’intero periodo concordato. Nei casi, invece, in cui revoca basata su una giusta causa o un giustificato motivo perché il condo-
siano emerse gravi irregolarità fiscali o l’amministratore non abbia provveduto minio possa sottrarsi all’obbligo di pagare l’emolumento pattuito dovrebbero
ad aprire il conto corrente condominiale, i condomini, anche singolarmente, essere dimostrati comportamenti negligenti e di grave irregolarità (Corte di
possono chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare la violazione Cassazione, sentenza a Sezioni Unite n. 20957/2004). Se l’amministratore si
e revocare il mandato all’amministratore. In caso di mancata revoca da par- dimette, invece, di propria iniziativa, il permanere dei poteri gestori in capo
te dell’assemblea, ciascun condomino può rivolgersi all’autorità giudiziaria. all’amministratore congedatosi per dimissioni ovvero per scadenza del termine
annuale di cui all’art. 1129 del Codice Civile, risponde a esigenze di interes-
se del condominio alla consequenzialità nella gestione dell’immobile e nella
presunzione di una conforme volontà dei condomini. Quindi l’attività svolta
87. L’amministratore si può dimettere? dopo la scadenza dell’annualità fino alla nomina di un nuovo amministratore
dovrebbe essere remunerata (Corte di Cassazione, ordinanza n. 12120/2018)
L’amministratore si può dimettere in qualunque momento ma seguita a gestire ma se l’amministratore si è dimesso nel corso dell’annualità di gestione non
il condominio in un regime di proroga i cui contorni sono piuttosto indefi- gli è dovuto l’emolumento corrispondente all’intera annualità ma solo la parte
niti: non è in effetti detto, come spesso si ritiene, che debba occuparsi solo corrispondente al periodo per il quale ha effettivamente svolto la sua attività
di ordinaria amministrazione. In ogni caso resta responsabile della gestione fino al momento in cui viene nominato l’amministratore che lo sostituisce.
condominiale. In ogni momento, però, potrà essere richiesta all’amministratore
prorogato, se non vi provvede egli stesso, la convocazione di un’assemblea che
abbia all’ordine del giorno anche solo la nomina di un nuovo amministratore.
È infatti opportuno che si esca dal regime di proroga quanto prima, per evitare 88. Quali sono i compiti dell’amministratore di condominio?
che la gestione condominiale sia inefficiente.
Lo stesso amministratore dimissionario può ricorrere al Tribunale per chiedere Il Codice Civile elenca le attribuzioni dell’amministratore di condominio (art.
la nomina di un suo sostituto qualora l’assemblea non vi provveda (art. 1129 1130 del Codice Civile). Si tratta di dieci attività:
comma 1 del Codice Civile) (Modello 9).
In ogni caso, l’assemblea non può deliberare di respingere le dimissioni • eseguire le deliberazioni dell’assemblea, convocarla annualmente per l’appro-
dell’amministratore intimandogli di restare in carica: l’eventuale rifiuto delle vazione del rendiconto condominiale e curare l’osservanza del regolamento
dimissioni espresso dall’assemblea altro non può essere qualificato se non in di condominio;
termini di semplice esortazione all’amministratore a continuare nel suo incarico • disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse
e dunque a ritirare le dimissioni ma non può impedire all’amministratore di comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei
dimettersi (Tribunale di Roma, sentenza n. 5166 del 24/03/2021). condomini;
Per quanto possa sembrare strano, si può anche chiedere al Tribunale la re- • riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione
voca dell’amministratore quando vi sia il sospetto di gravi irregolarità, anche ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni;
se l’amministratore ha dato le dimissioni: la ragione è che il Codice Civile • compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio;
(art. 1129 comma 13 del Codice Civile) prevede espressamente che in caso • eseguire gli adempimenti fiscali;
di revoca da parte dell’autorità giudiziaria l’assemblea non possa nominare • curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale, contenente le gene-
nuovamente l’amministratore che sia stato revocato. La decisione con cui il ralità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali
Tribunale dichiara decaduto l’amministratore dal suo mandato preclude ogni di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio,

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle L’amministratore, in verità, dovrebbe rendicontare tali spese e non forfettiz-
condizioni di sicurezza; zarle, in quanto si espone al rischio che il Fisco ritenga tale voce di entrata
• curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di no- una parte del suo emolumento soggetto a IVA: potrebbe dunque sospettare
mina e revoca dell’amministratore e del registro di contabilità; che vi sia un’evasione di imposta, di cui, a ogni modo, il condominio non è
• conservare tutta la documentazione inerente alla propria gestione riferibile responsabile.
sia al rapporto con i condomini sia allo stato tecnico-amministrativo dell’e-
dificio e del condominio;
• fornire al condomino che ne faccia richiesta attestazione relativa allo stato
dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso; 91. L’amministratore può pretendere un’integrazione al proprio
• redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare emolumento in caso di lavori straordinari?
l’assemblea per la relativa approvazione.
Considerato che l’amministratore presta il proprio servizio per la gestione del
Ciascun condomino può richiamare l’amministratore al compimento del suo condominio, il compenso deliberato dall’assemblea è da intendersi sia per
dovere, per esempio diffidandolo a effettuare riparazioni urgenti (Modello 7). la conduzione ordinaria che straordinaria. L’art. 1129 comma 14 del Codice
Civile prevede l’obbligo per l’amministratore di condominio di dettagliare ana-
liticamente, a pena di nullità della nomina o del rinnovo, l’importo dovuto a
titolo di compenso per l’attività svolta. L’art. 1135 comma 1 del Codice Civile
89. Quanto costa un amministratore di condominio? stabilisce che l’assemblea provvede in ordine alla delibera di nomina dell’am-
ministratore e all’eventuale suo compenso. In pratica, l’amministratore dettaglia
L’emolumento dell’amministratore viene stabilito in occasione del rinnovo il suo compenso e l’assemblea delibera in ordine allo stesso. Se non è indicato
annuale dell’incarico; in tale occasione, l’amministratore può proporre un nella lettera di incarico o semplicemente non risulta nell’offerta approvata in
aumento, ma l’assemblea non è tenuta ad accettarlo; l’amministratore valuterà assemblea, l’amministratore non può chiedere una remunerazione ulteriore
se lasciare l’incarico o accettarlo alla tariffa precedente. Se non accetta, resta per lo svolgimento di lavori o per attività connesse alla vita condominiale.
comunque in carica in regime di proroga fino alla nomina del nuovo ammini- Di regola, quindi, l’attività dell’amministratore di condominio connessa allo
stratore. Non esiste un tariffario obbligatorio per legge. Il Codice Civile (art. svolgimento dei suoi compiti istituzionali e non esorbitante il mandato non
1129 comma 14) dispone che l’amministratore in occasione della nomina e va retribuita a parte, essendo compresa nel corrispettivo stabilito al momento
del rinnovo del mandato deve obbligatoriamente specificare il proprio emo- del conferimento dell’incarico. La situazione cambia, però, per le attività di
lumento, diversamente la nomina è nulla. Sono compresi nell’emolumento “straordinarietà qualificata” che meritano invece un compenso extra, perché si
dell’amministratore le attività indicate dall’art. 1130 del Codice Civile non- ritiene che queste esorbitino dalle sue funzioni tipiche (Corte di Cassazione
ché le altre che l’amministratore precisa eventualmente nella propria offerta. n. 10204/2010). In pratica, se non concordato diversamente all’atto del confe-
Gli adempimenti fiscali fanno parte integrante dei suoi compiti. rimento dell’incarico (come accade nella maggior parte dei casi), solo quando
si tratti di gestire lavori straordinari (o innovazioni) complessi, come accade
per esempio per i lavori di riqualificazione energetica o sismica dell’immobile,
l’amministratore ha diritto a un compenso extra.
90. L’amministratore, oltre al proprio onorario, pretende il rim-
borso di varie spese il cui importo è rilevante: è corretto?
In linea di massima non è possibile resistere alla richiesta di pagare spese deno- 92. Chi può essere nominato amministratore? Potrebbe essere
minate in vario modo, di solito indicate come “telefoniche, postali, di cancelleria”. un condomino?
La prassi di esporre spese variamente qualificate per l’esecuzione del proprio
incarico di amministrazione è estremamente frequente e fondata sull’obbligo del Non tutti possono svolgere l’attività di amministratore di condominio: l’art.
mandante di tenere indenne il mandatario dalle spese sostenute in conseguenza 71 bis delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile e la L. 4/2013
del mandato. Si tratta quindi di una pretesa legittima, almeno in linea di principio. sulle professioni non regolamentate da ordini professionali prevedono

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

alcuni requisiti di carattere personale, morali e di carattere professionale.


Registri e anagrafe condominiale Tra questi:

Una delle novità più rilevanti della legge di riforma del condominio, nel segno • non aver subito condanne per reati contro il patrimonio, la pubblica ammini-
della trasparenza della gestione, è l’introduzione di una serie di registri di cui strazione, la fede pubblica, non aver subito condanne per reati non colposi
l’amministratore si deve dotare per ciascun condominio che amministra. puniti con una pena non inferiore a 2 anni nel minimo e 5 anni nel massimo
Il nuovo art. 1130 del Codice Civile dispone infatti che tra gli obblighi dell’am- (truffa, appropriazione indebita e molti altri);
ministratore vi sia la tenuta del registro di anagrafe condominiale, del registro dei
verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell’amministratore e del • avere conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado, se
registro di contabilità. Si tratta di una previsione del tutto nuova: fino all’entrata non ha esercitato la professione di amministratore per almeno un anno dei
in vigore della riforma del condominio nel 2013, infatti, l’unico vero e proprio tre anni precedenti l’entrata in vigore della riforma e se non è condomino.
registro di cui l’amministratore si doveva preoccupare era il libro dei verbali delle
assemblee. La corretta tenuta dei registri è considerata molto seriamente dal Co- Molto importante è l’aver frequentato un corso di formazione iniziale, se non
dice Civile. Tanto per cominciare, l’art. 1129 comma 2 del Codice Civile dispone ha esercitato la professione di amministratore per almeno un anno dei tre anni
che, contestualmente all’accettazione della nomina e a ogni rinnovo dell’incarico, precedenti l’entrata in vigore della riforma e se non è condomino. In ogni
l’amministratore comunichi (tra l’altro) il luogo dove si trovano i registri di cui caso l’amministratore deve curare la propria formazione periodica seguendo
sopra, nonché i giorni e le ore in cui ogni interessato, previa richiesta all’ammini- ogni anno un corso di aggiornamento. La professione di amministratore può
stratore, può prenderne gratuitamente visione e ottenerne, previo rimborso della essere svolta anche in forma di società, anche di capitali.
spesa, copia firmata dall’amministratore. Non solo: tra le irregolarità che potreb- La L. 4/2013 ribadisce che l’esercizio della professione di amministratore di
bero determinare la revoca dall’incarico dell’amministratore pronunciata dal Tri- condominio è libero: in effetti, non esiste un albo professionale.
bunale su ricorso anche di un solo condomino, troviamo, nel comma 12 dell’art. I professionisti possono decidere se svolgere la professione in autonomia,
1129 del Codice Civile, l’inottemperanza all’obbligo della corretta tenuta dei iscriversi a un’associazione di categoria, oppure affrontare il processo di cer-
registri condominiali. In cosa consistono i registri a cui il Codice Civile mostra di tificazione basato sulla conformità alle norme tecniche UNI (UNI 10801/2016
rivolgere così tanta attenzione? Il registro di anagrafe condominiale contiene le “Servizi – Amministrazione condominiale e immobiliare – Funzioni e requisiti
generalità dei singoli proprietari, usufruttuari e inquilini e i dati catastali di ciascu- dell’amministratore”). È comunque possibile essere nominati amministratori del
na unità immobiliare. Il registro di anagrafe condominiale serve sia per verificare la condominio in cui si è condomini, anzi il Codice Civile lo ammette espressa-
regolare costituzione delle assemblee, che per avviare correttamente le procedure mente. Non c’è, infatti, alcuna incompatibilità tra le funzioni di amministratore
di recupero del credito nei confronti dei condomini morosi. e la qualità di condomino, salva diversa previsione contenuta nel regolamento
I condomini sono tenuti a fornire all’amministratore queste informazioni e de- contrattuale di condominio. Tuttavia, nel caso di conflitto di interesse, che può
vono comunicare in forma scritta ogni variazione dei dati entro sessanta giorni. essere ritenuto presente per l’approvazione del bilancio consuntivo o per la
Diversamente, l’amministratore può richiedere formalmente le informazioni ne- nomina, riconferma o revoca dell’amministratore, l’amministratore/condomino
cessarie e, decorsi 30 giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’ammi- dovrebbe astenersi dal voto per evitare che l’assemblea sia ritenuta annullabile.
nistrazione acquisisce le informazioni, addebitandone il costo ai responsabili. Il La normativa fiscale, da parte sua, consente a chi amministra lo stesso stabile
registro dei verbali delle assemblee era previsto anche prima della riforma del dove risiede di non aprire la partita IVA necessaria, invece, nel caso in cui
condominio ed è uno strumento indispensabile per la vita condominiale. Al re- l’attività venga esercitata a livello professionale con la predisposizione di un
gistro dei verbali delle assemblee è allegato il regolamento di condominio, se vero e proprio studio.
esistente. Nel registro di nomina e revoca dell’amministratore sono annotate, in Il Codice Civile esonera il condomino/amministratore dalla necessità di ave-
ordine cronologico, le date della nomina e della revoca di ciascun amministratore re un diploma di scuola secondaria superiore e dalla necessità di aver fre-
del condominio. Nel registro di contabilità sono invece annotati in ordine cronolo- quentato un corso di formazione iniziale: occorre però ricordare che anche
gico, entro trenta giorni da quello dell’effettuazione, i singoli movimenti contabili il condomino/amministratore deve rispettare l’obbligo di curare la propria
in entrata e in uscita. formazione periodica in tale settore (art. 71 bis comma 5 delle Disposizioni
per l’Attuazione del Codice Civile).
Il D.M. 140/2014 ha dato piena attuazione all’obbligo di formazione periodica.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

In particolare, l’art. 5 comma 2 del D.M. 140/2014 specifica che gli obblighi • la mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, nonché
formativi per l’accesso alla professione prevedono la frequenza di un corso di deliberazioni dell’assemblea;
di almeno 72 ore, mentre gli obblighi formativi di aggiornamento hanno una
cadenza annuale e che il corso di aggiornamento ha una durata di almeno • la mancata apertura e utilizzazione del conto corrente condominiale;
15 ore. In entrambi i casi è previsto il superamento di un esame. I condomini
hanno diritto di chiedere all’amministratore di documentare sia la formazione • la gestione secondo modalità che possono generare possibilità di confusione
iniziale se necessaria che il proprio aggiornamento professionale periodico. tra il patrimonio del condominio e il patrimonio personale dell’amministra-
tore o di altri condomini;

• l’aver acconsentito, per un credito insoddisfatto, alla cancellazione


93. Se l’assemblea si ostina a confermare un amministratore delle formalità eseguite nei registri immobiliari a tutela dei diritti del
che non mi dà fiducia, posso fare qualcosa? condominio;

Il rimedio in questi casi consiste nella revoca giudiziale: l’art. 1129 comma 11 • qualora sia stata promossa azione giudiziaria per la riscossione delle somme
del Codice Civile prevede infatti la possibilità che l’amministratore sia revocato dovute al condominio, l’aver omesso di curare diligentemente l’azione e la
dall’autorità giudiziaria. Occorre compilare un ricorso (Modello 10) che deve conseguente esecuzione coattiva;
essere presentato al Tribunale del luogo dove è posto l’edificio condominiale,
anche senza l’assistenza di un avvocato (che rimane comunque consigliabile). • l’inottemperanza agli obblighi seguenti:
Si può però procedere in questo modo solo in alcune ipotesi che sono previste - la corretta tenuta del registro di anagrafe condominiale, del registro dei
dalla legge. Il Codice Civile precisa che la revoca giudiziale dell’amministratore verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell’amministratore,
(art. 1129 comma 11 del Codice Civile) può essere disposta in questi casi: del registro di contabilità;
- il mancato adempimento alla richiesta di un condomino di avere informa-
• mancata informazione all’assemblea dell’avvenuta ricezione di una citazione zioni in ordine allo stato dei pagamenti e alle eventuali liti in corso;
in giudizio ovvero di altro provvedimento che esorbita dalle attribuzioni - l’omessa, incompleta o inesatta comunicazione, all’atto dell’accettazione
dell’amministratore; dell’incarico di amministratore, dei dati anagrafici e professionali, codice
• mancata resa del conto della gestione; fiscale, o, se si tratta di società, sede legale e sua denominazione;
• gravi irregolarità. - locale ove si trovano il registro di anagrafe condominiale, il registro dei
verbali delle assemblee, il registro di nomina e revoca dell’amministratore,
il registro di contabilità;
- giorni e ore in cui ogni interessato, previa richiesta all’amministratore, può
94. Che cosa si intende per “gravi irregolarità” ai fini della re- prenderne gratuitamente visione e ottenere, previo rimborso della spesa,
voca dell’amministratore? copia da lui firmata.

Le “gravi irregolarità” sono elencate dal dell’art. 1129 comma 12 del Codice In caso di revoca da parte dell’autorità giudiziaria, l’assemblea non può no-
Civile: si tratta però solo di esempi perché la legge specifica espressamente minare nuovamente l’amministratore revocato.
che l’elenco non è esaustivo. Tra le “gravi irregolarità” sono indicate: Se sono emerse gravi irregolarità fiscali oppure se l’amministratore non ha
aperto il conto corrente condominiale i condomini possono chiedere anche
• l’omessa convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto singolarmente la convocazione di una assemblea per far cessare la violazione
condominiale, il ripetuto rifiuto di convocare l’assemblea per la revoca e per e revocare il mandato all’amministratore.
la nomina del nuovo amministratore o negli altri casi previsti dalla legge: si In caso di mancata revoca da parte dell’assemblea, ciascun condomino può
può riferire alla richiesta di un condomino di convocazione dell’assemblea rivolgersi all’autorità giudiziaria: in caso di accoglimento della domanda, il
per decidere in merito alle innovazioni “socialmente rilevanti” elencate nel condomino ricorrente ha diritto alla rivalsa nei confronti del condominio che
dell’art. 1120 comma 2 del Codice Civile; a sua volta può rivalersi nei confronti dell’amministratore revocato.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Modello 5 Richiesta di convocazione assemblea Modello 6 Richiesta di inserimento all’ordine del giorno
straordinaria

Mittente:
Mittente: Nome e indirizzo del condomino
Nome e indirizzo del condomino Spedire a:
Spedire a: Egr. Sig. ..........…...............……
Egr. Sig. ..........…...............…… Amministratore del condominio
Amministratore del condominio Sito in ............................………
Sito in ............................……… Via …........................… n. ....…
Via …........................… n. ....…
Raccomandata a.r.
Raccomandata a.r. Luogo e data
Luogo e data
Oggetto: Condominio ......... ( nome condominio se esiste ) via .........
Oggetto: Richiesta di convocazione assemblea straordinaria città ......... – richiesta condomino Sig. ......... (nome del condomino che invia
questa lettera) – integrazione ODG assemblea del ......... (data assemblea)
Egregio Amministratore,
i sottoscritti Sig. ……… facenti parte del condominio specificato in oggetto da lei Egregio Amministratore,
amministrato e rappresentanti n. ……… millesimi del valore dell’edificio 1, chiedono con la presente formulo formale richiesta di inserimento nell’ordine del giorno dell’assemblea
che venga convocata urgentemente in via straordinaria l’assemblea del condominio per in oggetto delle voci che dettaglio di seguito: ..........
deliberare sul seguente ordine del giorno: (segue elenco voci da inserire nell’ODG dell’assemblea, per esempio “deliberazione in merito
• ………; all’adeguamento impianto di riscaldamento al combustibile gas metano; deliberazione in
• ………. merito all’orario del servizio di portierato ecc.)1.

Voglia prendere atto che, qualora Lei non provveda al sollecito adempimento a quanto
richiesto, provvederemo noi stessi, nei termini di legge, alla convocazione stessa2. Auspicando un Suo riscontro alla presente, gradisca i miei migliori saluti.

Firma
Auspicando un Suo tempestivo riscontro alla presente, Le porgo cordiali saluti.

Firma

1
Ogni condomino, in qualunque momento, può chiedere all’amministratore la convocazione di
un’assemblea straordinaria; anche un solo condomino non consigliere, potrebbe, se lo desidera,
rivolgere tale richiesta.
2
I condomini firmatari della richiesta, decorso il termine di 10 giorni potranno provvedere alla
convocazione dell’assemblea (Modello 8). Attenzione però: la convocazione dovrà avvenire con le
stesse modalità con cui avrebbe provveduto lo stesso amministratore, ossia con indicazione precisa di 1
Nel caso in cui non fosse prevista la convocazione di una prossima assemblea, almeno 2 condomini
ora, data e luogo dell’assemblea, specificazione della prima o seconda convocazione, ordine del giorno che rappresentino almeno 166/1000 possono chiedere all’amministratore la convocazione di
identico a quello contenuto in questa raccomandata. Inoltre occorre invitare tutti i condomini (anche un’assemblea straordinaria specificando l’ordine del giorno. Se l’amministratore non provvede entro
quelli che sono proprietari di unità immobiliari dal valore millesimale del tutto trascurabile) entro 5 10 giorni, gli stessi condomini possono (a norma dell’art. 66 delle Disp. di Attuazione al Codice Civile)
giorni dalla data fissata per l’incontro. convocarla anche senza la collaborazione dell’amministratore o la sua presenza.

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Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Modello 7 Diffida all’amministratore Voglia prendere atto che perdurando la Sua inerzia nel disporre gli interventi strettamente
urgenti a evitare la situazione di degrado e di pericolo descritta, provvederò a inviare un
a effettuare riparazioni urgenti dettagliato esposto alla ASL – Unità operativa Prevenzione3.

Voglia inoltre, nell’interesse del condominio da Lei amministrato e in ottemperanza al Suo


incarico ai sensi dell’art. 1130 del Codice Civile, confermare il contatto con la compagnia
Mittente:
assicuratrice con cui il condominio è assicurato per la necessaria segnalazione di sinistro ai
Nome e indirizzo del condomino
fini del rimborso degli oneri connessi alla ricerca del guasto4.
Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............……
In attesa di un Suo opportuno cenno di riscontro in merito a quanto sopra, certo della Sua
Amministratore del condominio
fattiva collaborazione, gradisca i miei distinti saluti.
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....… Firma

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Segnalazione condomino Sig. ........................ (nome del condomino


che invia questa lettera di diffida)

Egregio Amministratore,
le invio la presente per sollecitare i necessari e indifferibili interventi di approfondita ricerca del
guasto e urgente riparazione che riguardano il condominio in oggetto da Lei amministrato.
Le segnalo, infatti, quanto segue: ................................. (breve descrizione della situazione
dell’immobile in condominio con riferimento ai problemi manifestati da manufatti edilizi
o impianti in relazione ai quali si intende sollecitare l’intervento dell’amministrazione.
Per esempio, “l’intonaco del plafone dell’androne sta manifestando evidenti segni di
deterioramento dovuti a una probabile infiltrazione d’acqua. L’accumulo di umidità sta
producendo un rapido e progressivo sgretolamento dell’intonaco determinando la caduta
di parti di tale rivestimento all’interno dell’androne: si sta quindi verificando una situazione
di inaccettabile degrado e di vero e proprio rischio per la stessa incolumità degli abitanti del 1
È fondamentale una descrizione del danno precisa ma sintetica: occorre effettivamente mettere
condominio e di coloro che a esso accedono”)1-2. l’amministrazione in condizione di comprendere la gravità della situazione e l’urgenza; in assenza
di una perizia tecnica, dilungarsi in descrizioni dettagliate delle cause del sinistro può essere però
inopportuno e condurre a errori di valutazione.
Con la presente voglia pertanto disporre, come prevede l’art. 1135, ultimo comma del 2
Non sempre alla situazione di degrado e di disagio si aggiunge un pericolo: occorre specificare tale
Codice Civile, i necessari interventi di manutenzione straordinaria urgente. circostanza solo se la situazione lo richiede effettivamente. In particolare il riferimento al Codice Penale,
che prevede una sanzione amministrativa specifica, è possibile solo se ci si trova in una situazione di
pericolo (per le persone o le cose): è consigliabile indicare tale riferimento solo nel caso in cui la presente
Le ricordo che tale incombenza è posta dal Codice Civile a carico dell’amministratore del diffida sia successiva ad altre segnalazioni rimaste inascoltate.
condominio senza la necessità di delibera assembleare preventiva.
3
La ASL competente per territorio può, specie nei casi in cui l’omissione di lavori urgenti determina
conseguenze per la salubrità dei locali, effettuare sopralluoghi (talvolta a pagamento) a seguito dei
Avendo constatato che a oggi ancora non è stata accertata (breve descrizione delle quali redige un verbale che invia al Comune. Tale ente potrà poi emanare un’ordinanza del sindaco
omissioni dell’amministratore, per esempio l’esatta provenienza dell’infiltrazione), né con cui si dispongono gli interventi necessari a risolvere la situazione. L’ufficio della ASL preposto a tali
scopi normalmente ha una denominazione simile a quella indicata, ma potrebbero esserci differenze
sono stati condotti seri interventi di ricerca e riparazione del guasto, sono a ricordarLe il da una ASL all’altra: occorre verificare l’ufficio competente.
chiaro disposto dell’art. 677 del Codice Penale. che sanziona l’inerzia dell’amministratore 4
Il condominio è spesso assicurato con polizze che prevedono – salvo esclusioni – non solo il
di condominio in quanto custode dei beni comuni ex art. 2051 del Codice Civile in modo risarcimento del danno ma anche il rimborso di quanto speso per la ricerca e la riparazione del danno:
l’amministratore avrebbe dovuto informare la compagnia tempestivamente, può essere quindi il caso
specifico2. di pretende una conferma in tal senso.

92 93
Il condominio in 170 domande Assemblea e amministratore

Modello 8 Convocazione di assemblea da parte Modello 9 Ricorso per la nomina dell’amministratore


dei condomini di condominio

Luogo e data tribunale di ………

Oggetto: Convocazione assemblea straordinaria condominio ................... Ricorso per nomina di amministratore ex art. 1105 del Codice Civile.
(indirizzo)1

I sottoscritti condomini................ (nome di almeno 2 condomini), rappresentanti millesimi Il sottoscritto ….........…… residente a ….......…… via ….............…… C.F. …...........……
............................. (almeno 166/1000), avendo richiesto all’amministratore la convocazione
di assemblea con raccomandata n. ....................(indicare il numero attribuito dalle premesso
Poste) del ......................(indicare la data di spedizione), ai sensi dell’art. 66 delle Disp.
di Attuazione al Codice Civile, ed essendo trascorso il termine di 10 giorni dalla data di •di essere proprietario di un’unità immobiliare sita nel condominio di via ….............……
ricezione della raccomandata avvenuta il ...............................(indicare la data di ricezione composto da più di otto condomini;
da parte dell’amministratore), convochiamo i signori condomini in assemblea straordinaria •che alle assemblee condominiali svoltesi in data ............................. (data assemblee il
per il giorno ...................., alle ore ......... presso ...................... sito in ...................., per cui ordine del giorno riportava la voce “nomina amministratore”) non è stato possibile
discutere e deliberare sul seguente nominare alcun amministratore;
•che l’indicazione di nuovi nominativi non ha conseguito la maggioranza prevista
ordine del giorno dall’art. 1136 comma 4 del Codice Civile;
•che pertanto si rende necessario, per provvedere all’amministrazione della cosa comune,
(elencare argomenti di interesse in modo preciso e sintetico) ricorrere all’autorità giudiziaria affinché provveda alla nomina di un amministratore.

Ove alla data sopra indicata non si raggiungesse il numero legale di presenti per la validità Tutto ciò premesso,
dell’assemblea, la riunione è rinviata sin d’ora al giorno ..................... alle ore.............
ricorre1
stesso luogo.

ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 1105 comma 42, e 1129 del Codice Civile, nonché
Firma dei condomini che hanno convocato l’assemblea
737 del Codice Procedimento Civile all’Ill.mo Tribunale di ………, affinché provveda, riunito
in Camera di Consiglio, alla nomina di un amministratore per il condominio di Via ………
delega

Distinti saluti.
Il sottoscritto delega il Signor ..................... (indicare il nome del condomino delegato) a
Luogo e data
rappresentarlo nell’assemblea straordinaria indetta per il giorno ..................... (data) in
Firma
seconda convocazione con ampia facoltà di decisione.
Si allegano le copie dei verbali di assemblea.
Firma del condomino delegante
1
Il ricorso deve essere redatto in bollo e presentato al Tribunale del luogo dove è posto l’edificio
condominiale (nella Cancelleria della Volontaria Giurisdizione), anche senza l’assistenza di un avvocato.
La domanda va presentata alla cancelleria della volontaria giurisdizione corredata di nota di iscrizione a
1
È necessario convocare tutti i proprietari di unità immobiliari in condominio, inviando un documento di ruolo e attestazione di avvenuto pagamento del contributo unificato pari ad euro € 98,00 oltre ad € 27,00
convocazione scritto con modalità tali da darne data certa; nel caso di invio via mail, se non si tratta di posta per diritti di notificazione a richiesta d’ufficio.
elettronica certificata, il ricevente dovrà dare conferma esplicita di avvenuta ricezione, indicandone la data. 2
L’art. prevede che “se non si prendono i provvedimenti necessari per l’amministrazione della cosa
È importante inviare la convocazione con anticipo, per verificarne l’avvenuta ricezione da parte di tutti i comune o non si forma una maggioranza, ovvero se la deliberazione adottata non viene eseguita,
condomini entro 5 giorni liberi (esclusi quello di invio e quello di ricezione) dalla data fissata per la prima ciascun partecipante può ricorrere all’autorità giudiziaria. Questa provvede in Camera di Consiglio e può
convocazione. L’amministratore deve fornire l’indirizzo dei condomini non residenti in condominio. anche nominare un amministratore”.

94 95
Il condominio in 170 domande

Modello 10 Ricorso per la revoca dell’amministratore


di condominio

tribunale di ………

Ricorso per revoca di amministratore ex art. 1129 comma 11 del Codice Civile.

premesso che

•l’esponente è proprietario di un’unità immobiliare sita nel condominio di ……… ammini-


strato in forza di delibera di nomina assunta nel corso dell’assemblea in data ……… dal
Sig. ……… con studio in ………;
•l’istante lamenta gravi irregolarità nella gestione e amministrazione del condominio da
parte del ……… per le ragioni di seguito illustrate:
- l’amministratore non adempie con correttezza il mandato conferitogli dai condomini in
quanto, pur essendo trascorsi due anni dalla nomina, non ha ancora predisposto il conto
della sua gestione e a nulla sono serviti i solleciti inviati1;
- allo stesso possono essere altresì essere contestate le seguenti ulteriori inadempienze:
……… (descrizione dei motivi di lamentela nei confronti dell’amministratore in carica).

Tutto ciò premesso, l’istante

ricorre2

all’Ill.mo Tribunale di …....…......…, riunito in Camera di Consiglio, affinché, in contrad-


dittorio delle parti, voglia disporre la revoca ai sensi dell’art. 1129 comma 11 del Codice
Civile del Sig. …........…… dalla carica di amministratore del condominio di ……… Via
………................ stante le gravi irregolarità dal medesimo poste in essere nell’espleta-
mento del mandato conferitogli come meglio descritte in narrativa.

Distinti saluti.
Luogo e data

Si allegano:
•copia del verbale assemblea del nella quale fu nominato amministratore il Sig. ……… ;
•copia del sollecito inviato con raccomandata a.r.;
•........... (specificare).
1
Deve trattarsi di atti gravi. Motivo di revoca è anche, a norma dell’art. 1131 comma 4, “non informare
l’assemblea di aver ricevuto un atto di citazione per questioni che eccedono le sue attribuzioni”.
2
Il ricorso deve essere redatto in bollo e presentato al Tribunale del luogo dove è posto l’edificio
condominiale (nella Cancelleria della Volontaria Giurisdizione), anche senza l’assistenza di un avvocato.
La domanda va presentata alla cancelleria della volontaria giurisdizione corredata di nota di iscrizione
a ruolo e attestazione di avvenuto pagamento del contributo unificato pari ad euro € 98,00 oltre ad €
27,00 per diritti di notificazione a richiesta d’ufficio.

96
5
Spese condominiali

Spese
condominiali

Ogni attività di modifica o di conservazione delle parti comuni, come pure


la necessità di beneficiare di servizi di fornitura di acqua, calore, energia o
di servizi di pulizia conduce inevitabilmente alla necessità di sostenere spese
più o meno significative che devono poi essere ripartite tra i vari condomini.
È quindi fondamentale individuare i criteri di ripartizione delle spese, perché
questo argomento è il motivo di molte tra le controversie condominiali.
Salvo diversi accordi tra i condomini o specifiche indicazioni contenute nel
regolamento condominiale contrattuale eventualmente esistente, il Codice
Civile (art. 1123 comma 1 del Codice Civile) stabilisce che le spese neces-
sarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio,
per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni sono
sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà
di ciascuno: si tratta dell’applicazione del criterio millesimale. La tabella mil-
lesimale non è indicata come obbligatoria da nessuna norma di legge ma il
Codice Civile la prevede, appunto, come criterio “normale” di ripartizione
delle spese in condominio.
Tale criterio sarà, quindi, quello applicabile, salvo che l’eventuale regolamen-
to condominiale ne preveda uno diverso: poiché la struttura degli edifici in
condominio può essere estremamente variegata, la legge contiene infatti una
norma che esplicitamente consente ai condomini di regolare la ripartizione
delle spese in modo diverso da quanto previsto dal Codice Civile. Per questo
è così importante considerare quanto prevede il regolamento di ogni singolo

97
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

condominio. La possibilità di introdurre regole di ripartizione delle spese Ripartizione delle spese condominiali
diverse da quanto disposto dal Codice Civile è però una prerogativa dei soli
regolamenti “contrattuali” di condominio, ossia quelli che i condomini hanno Se i principi guida nella ripartizione delle spese condominiali sono quelli ap-
approvato all’unanimità oppure a cui hanno aderito in occasione della firma pena descritti, alcune situazioni lasciano sempre dubbi e incertezze: proviamo
del rogito nel momento in cui hanno acquistato la propria unità immobiliare. a risolvere le situazioni più critiche.
Il Codice Civile contiene poche altre regole che riguardano la ripartizione delle
spese: si tratta sempre di adattamenti del criterio millesimale che riguardano
alcune parti o impianti che si ritiene siano soggette a un uso più o meno in-
tenso da parte di alcuni condomini rispetto agli altri. Si tratta dei lastrici solari 95. Come si ripartisce la spesa di rifacimento del tetto o della
di uso esclusivo (art. 1126 del Codice Civile), delle scale e degli ascensori facciata?
(art. 1124 del Codice Civile), dei solai (art. 1125 del Codice Civile).
In assenza del regolamento condominiale “contrattuale” che disponga l’ado- Il tetto e la facciata sono parti che si presumono comuni a tutti i condomini
zione di un criterio di ripartizione delle spese diverso da quello indicato nel perché svolgono una funzione di protezione di cui tutti inevitabilmente be-
Codice Civile, il condominio ha due possibilità: applicare i criteri contenuti nel neficiano: la spesa quindi si ripartisce su base millesimale senza correzioni.
Codice Civile medesimo oppure decidere di applicare regole diverse ritenute Se però in un edificio sono riconoscibili porzioni immobiliari ben distinte,
più corrette; un accordo tra i condomini in questo senso deve però essere come per esempio nel caso di un immobile a forma di L, e la spesa riguarda
accettato all’unanimità (Corte di Cassazione, ordinanza n. 18044/2020). solo una delle parti del tetto o una delle facciate, allora solo il gruppo di
L’art. 1123 del Codice Civile oltre a indicare il criterio millesimale come condomini le cui unità immobiliari si trovano al di sotto della parte di tetto
principale criterio di ripartizione delle spese, contiene altre due regole di oggetto dei lavori o sono rivestite dalla facciata che ha subito gli interventi di
grande importanza: manutenzione partecipa alla spesa.

• la prima regola (comma 2) dispone che se si tratta di spese per la conserva-


zione e il godimento cose utili a servire i condomini in misura diversa, esse
sono suddivise proporzionalmente all’uso che ciascuno può farne, lasciando 96. Se i box sono esterni e uno è stato danneggiato da un’infil-
però ampia libertà su come valorizzare tale diverso uso; trazione d’acqua, chi deve risarcire il danno e come si ripar-
tisce la spesa di sistemazione della copertura?
• seconda regola (comma 3) dispone che quando un condominio dispone di
più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte Una tale situazione conduce all’applicazione del dell’art. 1123 comma 3 del
dell’edificio, le spese per la loro manutenzione sono a carico del gruppo di Codice Civile: si tratta infatti di una forma di condominio “separato” o “parziale”.
condomini ne trae effettiva utilità. In questo caso solo i proprietari dei box risarciscono il danno al condomino
che ha subito l’infiltrazione e solo questi condomini decidono il rifacimento
Per applicare tali regole si può fare riferimento a tre criteri guida. della copertura. I medesimi condomini e solo essi ne pagano le spese.
Il primo riguarda la circostanza per cui l’uso diverso a cui si riferisce la prima
regola è l’uso potenziale e non l’uso effettivo (Corte di Cassazione, senten-
za n. 22157/2018). Il secondo criterio guida è che l’utilità di cui si parla è
determinata dalla funzione della parte dell’edificio in questione (Corte di 97. Come si ripartiscono le spese di manutenzione delle scale?
Cassazione, sentenza n. 8136/2004). Le spese di pulizia e quelle di illuminazione si ripartiscono
Il terzo criterio considera che la composizione delle maggioranze in as- in modo diverso?
semblea si modifica in relazione alla titolarità delle parti comuni che sono
oggetto della delibera assembleare che le riguarda (Corte di Cassazione, Le scale sono considerate dalla legge come una parte comune: anche se po-
sentenza n. 7885/1994): in pratica solo i condomini a cui una parte comune trebbero essere utilizzate in modo molto diverso dai vari condomini, si con-
serve e che ne sopportano la spesa, decidono in merito alle relative opere sidera infatti determinante il servizio fondamentale che svolgono per l’intero
di manutenzione. fabbricato (Corte di Cassazione, sentenza n. 1357/1996).

98 99
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

Inoltre, deve contribuire alla loro manutenzione anche il proprietario di un


Il bilancio condominiale appartamento al piano terreno che ha anche accesso diretto dalla strada (Corte
di Cassazione, sentenza n. 9986/2017). I proprietari dei negozi o comunque
Al termine del periodo di gestione annuale, l’amministratore deve presentare delle unità immobiliari con accesso diretto all’esterno del fabbricato sono però
all’assemblea il rendiconto o consuntivo. Il consuntivo deve mettere in evidenza le esonerati dalla partecipazione delle spese per servizi condominiali di giardi-
spese complessive della gestione condominiale e da esso devono risultare anche naggio, piscina e portineria ai quali non hanno accesso (Corte di Cassazione,
gli addebiti personali e il saldo dell’esercizio. sentenza n. 5179/1992). Analogo principio vale per gli ingressi: considerando
Il Codice Civile prevede un termine tassativo per la presentazione del rendicon- l’uso potenziale, sarà tenuto a contribuire alle spese di manutenzione anche il
to all’assemblea: non più di sei mesi dalla chiusura dell’esercizio (dell’art. 1130 proprietario di un negozio che ha un’entrata indipendente. Se però l’edificio
comma 10 del Codice Civile), stabilendo inoltre che, se l’amministratore non ha più ingressi e più scale, esse saranno considerate di proprietà comune
rispetta questo termine, ogni condomino ha il diritto di chiedere all’Autorità Giu- solo al gruppo di condomini al cui servizio sono destinate. Le spese per la
diziaria la revoca dell’amministratore. L’art. 1129 comma 11 del Codice Civile manutenzione e la ricostruzione delle scale si ripartiranno per metà in base
ravvisa infatti nella mancata presentazione del rendiconto (anche per un solo alla tabella millesimale e per metà in base all’altezza di piano (art. 1124 del
anno) un autonomo motivo di revoca del mandato. La sede per presentare il con- Codice Civile).
suntivo è l’assemblea: l’amministratore non ha l’obbligo di anticiparne copia ai Stesso criterio per le spese di illuminazione o di pulizia delle scale: la riparti-
condomini precedentemente. È peraltro una buona prassi far pervenire copia del zione della spesa va effettuata in base al criterio proporzionale dell’altezza dal
documento in allegato all’avviso di convocazione. Per la redazione del rendiconto suolo di ciascun piano o porzione di piano cui esse servono, in applicazione
non esistono specifiche modalità di legge. L’importante è che i condomini siano dell’art. 1124 del Codice Civile il quale è espressione del principio generale
messi in condizione di valutare l’operato dell’amministratore in modo tale che posto dall’art. 1123 comma 2 del Codice Civile e trova il proprio fondamento
siano in grado di comprendere le voci di entrata e di uscita (Corte di Cassazione, nella considerazione di fatto che i proprietari dei piani alti logorano le scale in
sentenza n. 3892/2017). L’art. 1130 bis del Codice Civile precisa, però, alcune misura maggiore rispetto ai proprietari dei piani bassi (Corte di Cassazione,
indicazioni relative alla redazione del rendiconto, dettagliando che il rendiconto sentenza n. 432/2007). Ai fini di tale ripartizione, rimane ininfluente la de-
condominiale deve contenere le voci di entrata e di uscita e ogni altro dato ine- stinazione in atto delle singole unità immobiliari.
rente alla situazione patrimoniale del condominio, ai fondi disponibili e alle even-
tuali riserve, che devono essere espressi in modo da consentire l’immediata veri-
fica. Lo stesso articolo del Codice Civile precisa che il rendiconto si compone di:
98. L’ascensore è soggetto a un regime speciale di ripartizione
• un registro di contabilità in cui sono annotati in ordine cronologico, entro trenta spese?
giorni da quello dell’effettuazione, i singoli movimenti in entrata e in uscita
(art. 1130 comma 1, punto 7 del Codice Civile); Fatto salvo quanto specificamente indicato nel regolamento “contrattuale” di
• un riepilogo finanziario; condominio, sia le spese di manutenzione ordinaria che di esercizio degli
• una nota sintetica esplicativa della gestione con l’indicazione anche dei rapporti ascensori devono essere ripartite in relazione al valore di proprietà (tabel-
in corso e delle questioni pendenti. la millesimale per le spese generali) e all’altezza dei piani come prevede
espressamente l’art. 1124 del Codice Civile: solitamente i due criteri sono
Nell’assemblea annuale ordinaria il consuntivo viene approvato, in seconda combinati con un calcolo matematico nella tabella millesimale speciale re-
convocazione, con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti all’as- lativa agli ascensori.
semblea che rappresentino almeno un terzo del valore dell’edificio (333/1000) Anche le spese di manutenzione straordinaria seguono lo stesso criterio fat-
(art. 1136 comma 3 del Codice Civile). te salve quelle dovute ad adeguamenti alle normative in tema di sicurezza
L’assemblea può in ogni momento nominare, con il voto favorevole della maggio- dell’impianto: solo queste spese devono essere ripartite solo in proporzione
ranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 500/1000, un revi- ai rispettivi valori millesimali di proprietà.
sore che verifichi la contabilità del condominio (art. 1130 bis del Codice Civile). Discorso a parte va fatto per la nuova installazione di un ascensore. In quel
caso si tiene conto solo della tabella millesimale, quindi del valore delle pro-
prietà (Corte di Cassazione, sentenza 22157/2018).

100 101
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

99. Come si ripartiscono le spese relative al consumo di acqua? Discorso diverso invece va fatto con riferimento alle ringhiere per cui resta
confermata l’ipotesi di non condominialità per le ringhiere con l’esclusione
In assenza di specifiche indicazioni nel regolamento condominiale “contrattua- dei casi nei quali esse, per il particolare pregio, non ricoprano un ruolo ef-
le” e soprattutto in assenza di contatori individuali, si è affermato il principio fettivamente significativo in relazione all’aspetto architettonico della facciata.
per cui il riparto delle spese relative ai consumi idrici in base al numero di Per quanto riguarda in particolare il cosiddetto “sottobalcone”, al di fuori dei
persone residenti nel condominio non sia corretto. Il riparto di queste spese casi in cui assolvano prevalentemente alla funzione di rendere esteticamente
avviene quindi sempre in base ai millesimi alla stregua di qualsiasi servizio gradevole l’edificio, le spese relative alla sua conservazione sono di compe-
comune (Corte di Cassazione, sentenza n. 17557/2014 di recente concreta- tenza del proprietario dell’appartamento che accede al balcone, a meno che
mente applicata da diverse sentenze dei Tribunali per esempio sentenza del non si tratti di un balcone incassato nella facciata: in questo caso la struttura
Tribunale di Roma del 30 gennaio 2017). del balcone è comune tra i proprietari degli appartamenti superiore e infe-
riore e il “sottobalcone” è conservato a spese del proprietario dell’unità im-
mobiliare al piano inferiore (Corte di Cassazione, sentenze n. 14576/2004 e
n. 15913/2007).
100. In caso di opere di manutenzione della facciata, come av- L’assemblea può deliberare il ripristino dei balconi solo limitatamente alle
viene la ripartizione delle spese relative al ripristino dei parti che contribuiscono al decoro del fabbricato, diversamente, in caso di
balconi? decisione che riguarda le parti di competenza individuale la delibera è ritenuta
nulla (Corte di Cassazione, ordinanza n. 7042/2020).
I balconi sono di appartenenza della proprietà esclusiva e per questo ogni
spesa per manutenzione ordinaria e straordinaria si dovrebbe porre a carico
dei rispettivi proprietari dei balconi stessi.
Tuttavia, i balconi influiscono notevolmente sul decoro architettonico dell’edi- 101. Come si ripartiscono le spese di manutenzione di una
ficio. In effetti, la Corte di Cassazione sostiene da sempre che il rivestimento terrazza?
e gli elementi decorativi del fronte o della parte sottostante della soletta dei
balconi degli appartamenti di un edificio debbano essere considerati di proprietà La terrazza è una struttura orizzontale che svolge la funzione di copertura per
comune dei condomini in quanto destinati all’uso comune, ai sensi dell’art. il fabbricato o per una sua parte. Talvolta è di proprietà di un condomino,
1117 del Codice Civile, in tutti i casi in cui assolvano prevalentemente alla talvolta è destinata all’uso esclusivo di uno o più tra i condomini. La prevalente
funzione di rendere esteticamente gradevole l’edificio (Corte di Cassazione, giurisprudenza ritiene applicabile l’art. 1126 del Codice Civile: le spese di
sentenza n. 30071/2017) Per questo motivo la manutenzione dei frontalini o manutenzione sono, dunque, a carico dell’utilizzatore esclusivo per 1/3, men-
cornicioni dei balconi deve essere posta a carico di tutti i condomini. La spesa tre i rimanenti 2/3 restano a carico dei soli condomini coperti dalla struttura.
dei frontalini dei balconi non può però essere ripartita fra tutti i condomini se La causa che origina la necessità dell’intervento di manutenzione è sostan-
non viene provata la loro funzione decorativa e ornamentale dell’immobile. zialmente indifferente, salvo che si possa provare che il deterioramento della
Al di fuori di tale circostanza, le spese dei frontalini vanno imputate solo ai copertura sia dovuto a fatto del condomino che la usa.
condomini proprietari dei balconi come qualsiasi altra spesa che li riguarda
(Corte di Cassazione, sentenza n. 1784/2007).
In conclusione: il rifacimento della pavimentazione del balcone è senza dubbio
a carico del proprietario dell’appartamento a cui il balcone accede, mentre il 102. Dovendo rifare la pavimentazione del cortile, come si ri-
rifacimento dell’intonaco e verniciatura della parte sottostante e soprattutto partiscono le spese se vi sono box sottostanti?
la manutenzione dei frontalini si potrebbero attribuire al condominio nel suo
complesso. La giurisprudenza più recente si sta orientando verso una conside- Se il cortile condominiale che necessita di interventi di manutenzione straor-
razione sempre più ampia di condominialità per quanto riguarda gli elementi dinaria svolge anche la funzione di copertura per i box di proprietà esclusiva
a vista del balcone (con particolare riferimento ai frontalini e al rivestimento di alcuni condomini, le relative spese devono essere suddivise applicando il
della faccia inferiore del balcone), ritenendoli quasi sempre integrati nella criterio di cui all’art. 1125 del Codice Civile. Tale norma dispone che le spese
facciata e fondamentali per renderla esteticamente gradevole. relative alla manutenzione delle strutture finalizzate a separare due piani sovra-

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Il condominio in 170 domande Spese condominiali

stanti e appartenenti a diversi condomini, gravano equamente sui proprietari Quindi l’importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali attribuendo una
dei due piani; le spese del pavimento, sono a totale carico del proprietario quota di almeno il 50% agli effettivi prelievi volontari di energia termica.
del piano superiore, mentre gravano totalmente sul proprietario del piano L’assemblea condominiale non potrà deliberare arbitrariamente un criterio
inferiore le spese relative all’intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto. di ripartizione della spesa. Tale criterio dovrà quindi essere necessariamente
Qualora sia necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria del basato sulla determinazione dei consumi effettivi. L’adozione di un criterio di
cortile di cui tutti i condomini sono proprietari, se questo funge anche da ripartizione arbitrario renderebbe nulla la delibera condominiale.
copertura dei garage di proprietà esclusiva di alcuni condomini, la ripartizione L’assemblea con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in
delle spese segue quindi questo schema: assemblea che siano almeno 1/3 dei condomini e rappresentino almeno 500
millesimi, potrà decidere invece la modalità di riparto dei consumi involontari
• le spese relative alla manutenzione del pavimento del cortile sono suddivise sulla base di una tabella di millesimi di superficie, di potenza o di fabbisogno
tra tutti i condomini; energetico. Si tratta dei soli oneri strettamente connessi al funzionamento della
• l’intonaco, la tinta e la decorazione della facciata inferiore del cortile sono centrale termica; quindi, energia termica e spese gestionali (compresa l’energia
a totale carico dei proprietari esclusivi dei box sotterranei; elettrica, la manutenzione ordinaria e la conduzione), mentre gli oneri relativi alla
• la manutenzione della struttura portante e l’impermeabilizzazione del cortile manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’impianto vanno ripartiti su
deve essere suddivisa in egual misura tra tutti i condomini e i singoli pro- base esclusivamente millesimale considerato la tabella millesimale di proprietà.
prietari dei box (Corte di Cassazione, sentenza n. 2243/2012).

104. È possibile distaccarsi dall’impianto di riscaldamento cen-


103. Come si ripartiscono le spese dell’impianto di riscaldamento tralizzato? In questo caso si è esonerati dalla partecipazio-
centralizzato? ne alle spese di riscaldamento?
I criteri di ripartizione delle spese indicati dalla giurisprudenza sono tre: Il Codice Civile considera la possibilità che un condomino si distacchi dal
riscaldamento centralizzato: l’art. 1118 del Codice Civile dispone che un con-
• riparto secondo i metri cubi riscaldati; domino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento
• secondo le superfici radianti; o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di
• secondo un principio misto di cubatura e superfici radianti. funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. La norma sembra
quindi essere favorevole a coloro i quali intendono distaccarsi dal riscaldamento
Con superfici radianti si intende tipicamente la somma del numero di elementi centralizzato. Tuttavia, lo stesso articolo precisa che in tal caso il rinunciante
di cui sono composti i caloriferi che riscaldano un appartamento. Di solito resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione
ci si trova di fronte a una apposita tabella millesimale, predisposta seguendo straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma. In
i criteri sopra descritti. Attualmente, però, occorre considerare che alcune pratica, quindi, chi si distacca sarà comunque tenuto a pagare tutte le spese
norme speciali impongono l’adozione di valvole termostatiche e la conta- di conservazione dell’impianto comune, anche se non ne avrà effettivamente
bilizzazione del calore goduto da ogni unità immobiliare. In particolare, il alcun beneficio. Colui che intende distaccarsi dovrà, se non può documen-
D. Lgs. 102/2014 ha introdotto l’obbligo della contabilizzazione del calore in tare con una perizia tecnica il risparmio per gli altri condomini, rinunciare al
condominio. Ai sensi della L. 10/1991 art. 26 comma 5 e del D. Lgs. 102/2014 distacco oppure concorrere anche alla voce di spesa “involontaria” legata a
art. 9 comma 5 modificato dal D. Lgs. 73/2020, la ripartizione delle spese tutte le unità immobiliari, negoziando eventualmente un accordo con tutti gli
di riscaldamento, raffreddamento o acqua calda sanitaria deve avvenire sulla altri proprietari. In effetti, se il costo di esercizio dell’impianto (rappresentato
base del “consumo effettivo”. anche dall’acquisto di carburante necessario per l’esercizio dell’impianto) dopo
La normativa prevede una quota di spesa “volontaria” dovuta ai consumi ef- il distacco non è diminuito e se la relativa quota non fosse posta a carico del
fettivi volontari di tutti i condòmini e una quota totale di spesa “involontaria” condomino che si distacca dall’impianto comune, gli altri condòmini sarebbero
dovuta alle dispersioni del sistema edificio/impianto di distribuzione del calore. aggravati nella loro posizione, dovendo farsi carico anche della quota spettan-
In ogni caso la quota totale di spesa volontaria non può risultare inferiore al 50%. te al condomino distaccato (Corte di Cassazione, sentenza n. 9526/2014).

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Il condominio in 170 domande Spese condominiali

Tabelle millesimali Di solito è il costruttore che provvede a tracciare le tabelle millesimali, ad


allegarle al regolamento di condominio e a farle riportare nel rogito. Se le
Di tabelle millesimali, si parla sempre quando si tratta di ripartire le spese tabelle non ci sono, l’elaborazione deve essere affidata a uno specialista
condominiali, perché il riferimento alla tabella millesimale è fondamentale: lo con spese a carico di tutti i condomini. Modificare la tabella millesimale è
stesso Codice Civile dispone che le spese necessarie per la conservazione e possibile: il Codice Civile prevede espressamente questa possibilità, quando
per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi sono conseguenza di errore oppure quando sono cambiate le condizioni
nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono di una parte dell’edificio a seguito, per esempio, di sopraelevazioni oppure
sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di di innovazioni di vasta portata che abbiano alterato il rapporto originario
ciascuno, salvo diversa convenzione. nella misura maggiore di un quinto tra i valori delle varie unità immobilia-
Il riferimento al valore “proporzionale al valore della proprietà di ciascuno” è ri. Non incidono invece le modifiche che avvengono all’interno di ciascun
proprio un rinvio alla tabella millesimale in vigore nel condominio in questione. appartamento privato.
Le tabelle millesimali rappresentano quindi un documento di importanza Alla revisione delle tabelle millesimali quando è necessario può provvedere
fondamentale per il condominio: da un lato rappresentano il potere che ogni l’assemblea, approvando, con il voto favorevole della maggioranza dei presenti
partecipante ha sulle parti comuni, dall’altro sanciscono il dovere di ciascun che rappresentino almeno 500 millesimi, l’elaborato predisposto dal tecnico
condomino di contribuire alle spese. Esse riportano il valore dei piani o delle precedentemente incaricato. Nel caso in cui l’assemblea non intenda provve-
porzioni di piano espresso in millesimi in rapporto al valore dell’intero con- dere, occorre avviare un procedimento giudiziario e può essere chiamato in
dominio. I millesimi attributi alle diverse unità immobiliari sono diversi e non giudizio anche solo l’amministratore quale rappresentante del condominio.
solo per le differenti dimensioni degli appartamenti: la superficie dell’immobile In tal caso l’amministratore deve avvertire l’assemblea, diversamente può
serve come base per l’elaborazione delle tabelle millesimali: essa deve poi essere revocato.
essere equilibrata con i cosiddetti “coefficienti di riduzione” riguardanti, per
ogni appartamento, cantina, box, la destinazione d’uso, l’altezza del piano,
l’orientamento, il prospetto o l’esposizione, la funzionalità e l’utilizzazione: il
tutto per giungere a determinare la superficie virtuale di ogni appartamento. 105. Il proprietario originario di tutto il palazzo ha venduto le
Tale procedura, di carattere strettamente tecnico, trova fondamento nella circo- unità immobiliari a soggetti diversi, ma non ha fatto ela-
lare del Ministero dei Lavori Pubblici, n. 12480 del 1966. borare una tabella millesimale. Cosa succede?
Non sorprende quindi che, a parità di metri quadri, appartamenti situati su
piani diversi abbiano differenti valori millesimali. Per suddividere il valore Nel caso in cui non esistano tabelle millesimali, la ripartizione di una spesa
del condominio proporzionalmente al valore delle singole unità immobiliari, condominiale può essere del tutto legittimamente deliberata, purché risulti
viene dato il valore simbolico di 1000 all’intero edificio. in concreto rispettata la proporzione tra la quota di spesa posta a carico di
Per la formazione delle tabelle millesimali vengono presi in considerazione: ciascun condomino e la sua quota di proprietà esclusiva: si ritiene infatti che
il criterio di determinazione delle singole quote millesimali sia preesistente e
• la superficie o la cubatura, se diversa è l’altezza dei locali, a seconda dei indipendente dalla formazione della tabella, perché si basa sulla situazione
piani dell’edificio; di fatto del fabbricato.
• l’esposizione dei locali (vicinanza a verde, su strada, spazi aperti); Ne consegue che il condomino, il quale ritenga che la ripartizione della
• l’altezza da terra dell’appartamento; spesa contrasti con tale criterio, ha l’onere di impugnare la delibera, indi-
• il piano e la comodità di accesso; cando quale sia esattamente il danno subito (Corte di Cassazione, sentenza
• l’isolamento da rumori e il riparo dal vento; n. 13505/1999).
• la funzionalità della sistemazione interna; Lo stesso ragionamento si può fare per l’uso della tabella millesimale in as-
• le pertinenze e gli accessori. semblea per valutarne la corretta costituzione e le corrette maggioranze per le
delibere: in un eventuale giudizio si può sempre stabilire, sia pure a posteriori,
La tabella millesimale non è necessariamente unica per tutte le voci di spesa. se in sede di assemblea erano state raggiunte le maggioranze previste per la
Ve ne possono essere diverse relative alle quote del riscaldamento, delle sca- validità di costituzione di quest’organo e per la validità delle deliberazioni
le, degli ascensori o di altre parti che riguardano solo alcuni dei condomini. (Corte di Cassazione, sentenza n. 431/1990).

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Il condominio in 170 domande Spese condominiali

106. Nel mio condominio esiste una tabella millesimale, ma da quelle tabelle che proprio grazie alla loro natura contrattuale prevedono cri-
anni si ripartiscono le spese con un criterio diverso. Quale teri di ripartizione differenti dalle indicazioni del codice, resta indispensabile
prevale? il consenso unanime. Per esempio, se grazie a un accordo contrattuale si è
stabilito di ripartire una determinata spesa comune con il criterio delle quote
È sempre stata considerata una specie di scorciatoia l’approvazione in assem- uguali per unità immobiliari, per procedere alla revisione di questa tabella
blea di un criterio di ripartizione delle spese diverso dall’applicazione della continua a rendersi necessario il voto unanime dei proprietari.
tabella millesimale: gli assenti, se non dissentono ricorrendo alla Magistratura,
daranno il proprio consenso anche pagando sistematicamente la propria quo-
ta di spese condominiali calcolata applicando la ripartizione millesimale del
rendiconto annuale, ripartizione che rappresenta l’applicazione pratica dei 108. La riforma del condominio ha cambiato la modalità di ap-
valori millesimali. La delibera di approvazione del rendiconto resta viziata, ma provazione e modifica delle tabelle millesimali?
la consapevole sistematica approvazione dei bilanci può portare al risultato
della formazione di un nuovo accordo tra i condomini “per fatti concludenti”. I valori proporzionali delle singole unità immobiliari espressi nella tabella
La modifica della tabella millesimale ha natura contrattuale e di conseguenza millesimale possono essere rettificati o modificati, anche nell’interesse di un
non richiede la forma scritta ma solo il consenso, anche tacito ma espresso in solo condomino, con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti
modo non equivoco, di tutti i condomini (Corte di Cassazione, sentenza n. in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi in questi casi (art. 69
2726/2015 e Corte di Appello Roma, sentenza n. 5290/2021). delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile):

• quando risulta che sono conseguenza di un errore;


• quando, per le mutate condizioni di una parte dell’edificio, in conseguenza
107. Come si può modificare una tabella millesimale? di sopraelevazione, di incremento di superfici o di incremento o diminuzione
delle unità immobiliari, è alterato per più di un quinto il valore proporzionale
Per lungo tempo si è ritenuto che la tabella millesimale non potesse che dell’unità immobiliare anche di un solo condomino. In tal caso il relativo
essere modificata all’unanimità anche nei casi in cui si fosse stato possibile costo è sostenuto da chi ha dato luogo alla variazione.
dimostrare che era errata come pure nei casi in cui la modifica dell’immobile
avesse reso la tabella in uso non più adeguata. Nel caso in cui non fosse stato Queste condizioni sono considerate con grande ampiezza: in pratica l’assemblea
possibile raggiungere l’unanimità dei consensi, non rimaneva altro rimedio ha sempre la possibilità di modificare la tabella millesimale a maggioranza a
che l’azione legale avanti al Tribunale, da avviarsi contro tutti i condomini condizione che la nuova tabella rispetti l’effettiva consistenza dell’immobile.
“resistenti”, in modo che fosse lo stesso Tribunale a dichiarare quale fosse la Nel caso invece in cui la tabella millesimale esistente oppure la nuova tabella
tabella millesimale corretta. La sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni applichi criteri del tutto creativi (come, per esempio, il riparto delle spese in
Unite n. 18477/2010 ha cambiato molte cose: con delibera assunta con la parti uguali) allora è necessaria l’unanimità (Corte di Cassazione, sentenza
stessa maggioranza richiesta per la approvazione del regolamento di condo- n. 11387/2013).
minio e cioè con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in
assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi, può essere approvata la
tabella millesimale e può anche esserne disposta la revisione.
Bisogna però considerare che se l’assemblea, votando a maggioranza, ap-
provasse una tabella contenente valori millesimali più onerosi per uno o più Controllo di gestione
condomini senza un valido riferimento alla situazione di fatto delle unità im-
mobiliari interessate, la delibera assunta a maggioranza non sarebbe valida e Se viene nominato un amministratore, i condomini vengono sgravati da tut-
i condomini danneggiati potrebbero agire in giudizio impugnando la delibera te le incombenze della gestione di un condominio. Normalmente accade
assembleare. Inoltre, la decisione a maggioranza è valida solo per l’approva- che se l’amministratore gode dell’effettiva fiducia di tutti i condomini, non
zione di quelle tabelle che vengono redatte in perfetta e assoluta conformità si segnalano condomini morosi, non ci sono lavori straordinari rilevanti né
alle previsioni del Codice Civile. Al contrario, per procedere alla modifica di appaiono esserci creditori insoddisfatti, nessuno si preoccupa di avere chiari-

108 109
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

menti sulla gestione e spesso ci si accontenta delle brevi indicazioni date in secondo adeguate modalità di tempo e di luogo la documentazione attinente
assemblea dall’amministratore al momento dell’approvazione del rendiconto: ad argomenti posti all’ordine del giorno di una successiva assemblea con-
un momento in cui la fretta la fa da padrone. Può succedere però che uno o dominiale determina l’annullabilità delle delibere assembleari fondate sulla
più condomini vogliano avere informazioni dettagliate: questa situazione si documentazione richiesta, in quanto la lesione del diritto all’informazione
verifica, per esempio, quando un condomino ha appena acquistato la propria incide sul procedimento di formazione delle maggioranze assembleari (Corte
unità immobiliare oppure perché si ha l’impressione, frequente nei momenti di Cassazione, sentenza n. 13350/2003).
di crisi economica, che le spese siano eccessive. Unico limite temporale è il termine di dieci anni: oltre questo termine viene
La legge fino al 2013 non conteneva indicazioni al riguardo, tanto che nem- meno per l’amministratore di condominio l’obbligo di conservazione della
meno era obbligatorio che l’amministratore utilizzasse un conto corrente in- documentazione giustificativa delle spese e più genericamente della docu-
testato al condominio. La Legge di riforma del condominio ha modificato il mentazione amministrativa del condominio.
Codice Civile introducendo alcune importanti novità: questa materia è proprio
una tra quelle in cui la riforma ha dettato alcune norme importanti. Alcune
complicazioni possono sorgere dal riferimento alla legge sulla privacy, spesso
citata in maniera impropria. 110. Ho chiesto all’amministratore di esaminare la documenta-
La Magistratura si è comunque assunta il compito di dettagliare limiti e possibilità zione contabile dei dieci anni precedenti, ma mi ha dato
per i condomini di esercitare un controllo dell’operato dell’amministratore, nel solo copia dei bilanci approvati in assemblea. È corretto?
rispetto del principio per cui questi deve sempre rendere conto della propria
gestione ai proprietari, ma il controllo non deve tradursi in un impedimento In effetti è corretto, perché la magistratura (Corte di Cassazione, sentenza
di fatto all’esercizio dell’attività gestionale. n. 3402/1981) ha affermato che la documentazione contabile deve essere
controllata dai condomini in sede di approvazione del bilancio, senza che
sia ammissibile la possibilità di attribuire al singolo condomino la facoltà di
contestare i conti, rimettendo in discussione i provvedimenti adottati dalla
109. Come condomino ho il diritto di avere copia dei documenti maggioranza.
amministrativi? Ulteriormente, la magistratura ha precisato che l’approvazione del rendiconto
in sede assembleare rappresenta di per sé un fatto che impedisce l’esercizio
In linea di principio, certamente. Ciascun condomino ha la facoltà di richie- di ulteriori poteri di controllo sulla gestione economica da parte del singolo
dere e di ottenere l’esibizione dei documenti contabili in qualsiasi tempo – e condomino, salva l’ipotesi di invalidità della deliberazione assembleare per
non soltanto in sede di rendiconto annuale e di approvazione del bilancio eccesso di potere ricorrente qualora l’assemblea abbia fatto malamente uso
da parte dell’assemblea – senza l’onere di specificare le ragioni della richie- della propria discrezionalità in danno della posizione del singolo condomino.
sta, purché però l’esercizio di tale facoltà non risulti di ostacolo all’attività (Tribunale di Milano, sentenza 30/11/1995).
dell’amministratore, non sia contrario ai principi di correttezza e non si risolva
in un onere economico per il condominio, dovendo i costi per le operazioni
gravare esclusivamente sui condomini richiedenti (Corte di Appello Milano,
sentenza del 19/01/2011). 111. Si può pretendere che l’amministratore si renda disponibi-
Del resto, l’art. 1130 bis del Codice Civile dispone che i condomini e i titolari le periodicamente a consentire una verifica dei documenti
di diritti reali o di godimento sulle unità immobiliari (quindi anche gli inquilini amministrativi del condominio?
direttamente) possono prendere visione dei documenti giustificativi di spesa
in ogni tempo ed estrarne copia a proprie spese (Modello 11). È possibile perché il Codice Civile chiede all’amministratore, all’atto dell’ac-
Analogo discorso si può fare anche per quanto riguarda i documenti contrattuali cettazione dell’incarico di indicare giorno e ora in cui ogni interessato, pre-
(per esempio copia delle polizze di assicurazione o dei contratti di appalto vio appuntamento, può prendere visione gratuitamente ed eventualmente
della manutenzione degli impianti): l’accesso alla documentazione di questo ottenere copia a proprie spese del registro di anagrafe condominiale, del
tipo dovrebbe essere garantito in ogni momento senza particolari formalità. registro di nomina e revoca dell’amministratore, del registro di contabilità,
La violazione del diritto di ciascun condomino di esaminare a sua richiesta del registro dei verbali delle assemblee, del regolamento di condominio

110 111
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

(art. 1129 comma 2 del Codice Civile). Diversamente, consiglieri e condo- Tutti i dati devono essere espressi in modo da consentire l’immediata verifica.
mini si ritiene non possano recarsi presso lo studio dell’amministratore senza Si compone di:
preavviso per avere libero accesso ai documenti condominiali: la Magistratura
ha avuto modo di raccomandare che l’attività di controllo da parte dei condo- • un registro di contabilità;
mini sull’operato dell’amministratore non deve risultare di ostacolo all’attività • un riepilogo finanziario;
di amministrazione, non sia contraria ai principi di correttezza, non si risolva • una nota sintetica esplicativa della gestione con l’indicazione anche dei
in un onere economico per il condominio (Corte di Cassazione, sentenza rapporti in corso e delle questioni pendenti.
n. 8460/1998).
Questi documenti hanno lo scopo di soddisfare l’interesse del condomino a
una conoscenza concreta dei reali elementi contabili riportati nel bilancio, in
modo da dissipare ogni dubbio in ordine ai dati del conto così da consentire
112. Un condomino, nominato consigliere, può avere dalla ban- in assemblea l’espressione di un voto cosciente e meditato: sono quindi ritenuti
ca con cui il condominio ha un rapporto di conto corrente tutti “parti inscindibili” del rendiconto.
copia degli estratti conto? Dalla loro inesistenza totale o parziale può discendere l’annullabilità della de-
liberazione assembleare di approvazione del rendiconto (Corte di Cassazione,
Le banche in genere negano tale possibilità, spesso motivando il rifiuto con la sentenza n. 33038/2018).
necessità di cautelarsi, alla luce della migliore diligenza bancaria, dal rischio L’assemblea può in ogni momento nominare (con il voto favorevole della mag-
di garantire l’accesso a dati importanti a persone che non ne hanno il diritto. gioranza degli intervenuti in assemblea che siano almeno 1/3 dei condomini
Il Codice Civile dispone che ogni condomino, per il tramite dell’amministrato- e che rappresentino almeno 500/1000) un revisore che verifichi la contabilità
re, abbia accesso agli estratti conto bancari del conto corrente condominiale del condominio.
(art. 1129 comma 7 del Codice Civile). Il revisore condominiale è una figura professionale apposita creata dalla legge
Nessun dubbio quindi che tra i documenti contabili che il condominio può di riforma del condominio e da qualche tempo riconosciuta dall’ente nazionale
esaminare vi siano gli estratti conto bancari: il rifiuto opposto dalla banca è di unificazione (UNI).
però da intendersi come legittimo, perché la legge prevede espressamente
che sia l’amministratore a metterli a disposizione dei condomini.
Occorre peraltro considerare che tutti i condomini – non solo quindi i consi-
glieri – hanno diritto di accedere ai documenti condominiali (Modello 12). 114. L’amministratore sostiene di non poter dare indicazioni
sullo stato dei pagamenti perché vietato dalla Legge sulla
Privacy. È vero?
113. Esistono regole di compilazione del bilancio in modo No, tutti i condomini sono titolari di un unico trattamento dati e quindi hanno il
da renderlo comprensibile anche a chi non è un esperto diritto a conoscere le informazioni sull’amministrazione, sul funzionamento del
contabile? condominio, e quindi anche le posizioni debitorie e creditorie dei singoli con-
domini (Garante privacy, provvedimento del 19/05/2000, doc. web n. 42268).
L’art. 1130 bis del Codice Civile interviene su questo aspetto importante dei Tali posizioni debitorie dei singoli condomini non possono essere però apposte
rapporti condomini – amministratore e dispone che il rendiconto condominiale in una bacheca nelle parti comuni né possono apporsi in una tale bacheca
sia integrato da una relazione sintetica esplicativa della gestione. avvisi indirizzati ai singoli condomini morosi: l’amministratore può e deve fare
La stessa norma dettaglia indicazioni precise sulla redazione del rendiconto conoscere ai condomini gli aspetti gestionali del condominio, ma non deve
precisando che il rendiconto condominiale contiene: metterne al corrente gli estranei.

• le voci di entrata e di uscita;


• ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio;
• i fondi disponibili e le eventuali riserve.

112 113
Il condominio in 170 domande Spese condominiali

Modello 11 Richiesta di visionare i giustificativi di spesa Voglia inoltre prende atto di quanto dispone il nuovo art. 1130 bis del Codice Civile che
espressamente riconosce ai condomini il diritto di “prendere visione dei documenti giustifi-
cativi di spesa in ogni tempo”.

Resto quindi in attesa di un Suo contatto per fissare a tale scopo un appuntamento presso
Mittente:
il Suo studio (per esempio, Trib. di Milano sentenza del 7/3/1996)1.
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
Distinti saluti.
Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio
Firma
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Richiesta condomino Sig. ...............................

Egregio Amministratore,
con la presente La invito a consentirmi la visione dei giustificativi delle spese indicate nel
rendiconto distribuito in previsione della prossima assemblea del ............ (data assemblea
di approvazione rendiconto).

Le ricordo che il diritto dei condomini di ottenere dall’amministratore la giustificazione delle


spese esposte e l’esibizione dei documenti contabili può essere esercitato con preferenza
proprio in occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione annuale del rendiconto.

Oppure

Con la presente La invito a consentirmi la visione dei giustificativi delle spese indicate
nel rendiconto approvato dall’assemblea del .......... (data assemblea di approvazione
rendiconto).
Ho infatti rilevato quanto segue: .......................... (breve descrizione dei motivi che
legittimano alcuni dubbi sulla corretta esposizione delle spese in bilancio. Per esempio,
“rileggendo il documento, da Lei inviato alla mia attenzione, contenente il bilancio
approvato in assemblea ho rilevato alcune differenze con il documento recapitato al mio
vicino nelle somme relative alle fatture emesse dall’impresa di pulizie”).

Le ricordo che, se la Magistratura conferma che il diritto dei condomini di ottenere


dall’amministratore la giustificazione delle spese esposte e l’esibizione dei documenti
contabili possa essere esercitato normalmente in occasione dell’assemblea convocata per
l’approvazione annuale del rendiconto, ammette che tale diritto possa essere riconosciuto
1
Non è possibile pretendere dall’amministratore l’esibizione di documenti condominiali “irrompendo”
nello studio: la Magistratura raccomanda infatti che il legittimo controllo sull’attività gestionale
anche al di fuori della sede assembleare quando sussista un interesse concreto e attuale del dell’amministratore “non risulti di ostacolo all’attività di amministrazione, non sia contraria ai principi
singolo condomino. di correttezza, non si risolva in un onere economico per il condominio”.

114 115
Il condominio in 170 domande

Modello 12 Richiesta di accesso agli estratti conto


del conto corrente condominiale

Mittente:
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Richiesta di accesso agli estratti conto del conto corrente condo-
miniale

Egregio Amministratore,
con la presente La invito a consentirmi la visione degli estratti conto del conto corrente
condominiale emessi dal ........................... (indicare una data).

Le ricordo che il diritto dei condomini di accedere a tale documentazione è espressamente


riconosciuto senza eccezioni dal comma 7 del nuovo art. 1129 del Codice Civile.

Resto quindi in attesa di un Suo contatto per fissare a tale scopo un appuntamento presso
il Suo studio1.

Distinti saluti.
Firma

1
Se lo si preferisce, si può specificare la richiesta di invio di tale documentazione via fax o via mail.
A meno che non vi siano specifiche ragioni, è consigliabile limitare la richiesta agli estratti conto
successivi all’ultima assemblea di approvazione del bilancio.

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6
Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

Lavori in condominio
e sicurezza degli impianti

Un immobile è un insieme di opere edilizie e impianti piuttosto complesso:


le preoccupazioni per la sicurezza di chi vi risiede e di chi vi lavora sono
diventate nel tempo sempre maggiori.
Leggi speciali dettagliano prescrizioni contro il rischio di incendi o per la
sicurezza dei vari impianti presenti nei fabbricati. Regole importanti si oc-
cupano della sicurezza in condominio inteso come luogo di lavoro anche
con specifico riferimento all’appalto di opere di manutenzione ordinaria e
straordinaria.

Sicurezza sul lavoro


Il condominio è considerato un luogo di lavoro se vi sono soggetti che pre-
stano la loro opera alle dipendenze del condominio (per esempio portieri,
addetti alle pulizie) oppure lavorano nel condominio a titolo occasionale o in
forza di contratti di appalto (per esempio appaltatori di lavori di manutenzio-
ne ordinaria o straordinaria): il condominio, quindi, può essere inteso come
luogo di lavoro sia da parte di un lavoratore dipendente che autonomo. In
questi casi gli amministratori di condominio sono considerati datori di lavoro
e quindi sono tenuti a seguire la normativa dettata dal Testo Unico sulla sicu-

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

rezza negli ambienti di lavoro (D. Lgs. 81/2008). In sintesi, nel caso in cui vi 116. Nel caso in cui l’assemblea non nomini l’amministratore,
siano lavoratori alle dipendenze del condominio, trovano applicazione prima chi deve garantire il rispetto della sicurezza sul lavoro in
di tutto gli obblighi di informazione e di formazione. condominio?
Inoltre, a essi devono essere forniti i dispositivi di protezione individuali in
relazione alle mansioni assegnate. Nel caso in cui non sia obbligatoria la nomina dell’amministratore, i condomini,
L’amministratore dovrà provvedere alla redazione del documento di valuta- nel caso di appalto di lavori sia edili che di altra natura, possono conferire
zione dei rischi (DVR): si tratta di un documento che contiene la mappa dei a un apposito soggetto le relative responsabilità: occorre quindi che sia no-
rischi che il lavoratore potrà trovarsi ad affrontare e le procedure necessarie minato un responsabile dei lavori a cui deve essere dato mandato preciso.
per l’attuazione di misure di prevenzione e protezione nonché i ruoli di chi Formalmente non occorre una delega scritta, ma è opportuno che il mandato
deve metterle in atto. sia scritto, dettagliato e con data certa. Altrimenti, la responsabilità sia civile
Sarà necessario individuare un responsabile del servizio di prevenzione e che penale è concorrente fra tutti i proprietari in quanto hanno, loro malgrado,
protezione (RSPP): tale incarico può essere svolto dall’amministratore se il compito di vigilanza e tutela della sicurezza.
ha le competenze previste dalla legge oppure può essere delegato a un
esperto esterno.
Dovrà essere anche individuato un responsabile dei lavoratori per la si-
curezza (RLS), di norma eletto direttamente dai lavoratori al loro interno: 117. È vero che l’amministratore deve adottare misure idonee
in ogni caso non può essere svolto né dall’amministratore, né da uno tra a salvaguardare i lavoratori da rischi di natura elettrica?
i condomini.
Se il dipendente non volesse svolgere tali funzioni, le stesse dovranno essere Se il condominio è datore di lavoro, l’art. 80 del Testo Unico in materia di
esercitate dal rappresentante territoriale dei lavoratori per la sicurezza. sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs 81/2008) impone che vengano adottate
Per il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro il “datore di lavoro” tutte le cautele per prevenire i rischi di contatto e di fulminazione.
(dunque, in ambito condominiale, l’amministratore), potrebbe trovarsi nella Inoltre, il condominio datore di lavoro è tenuto a richiedere la verifica perio-
situazione di dover elaborare anche il cosiddetto DUVRI. dica degli impianti elettrici di messa a terra e dispositivi di protezione contro
Si parla di interferenza qualora si verifica un “contatto a rischio” tra il perso- le scariche atmosferiche ogni cinque anni (D. Lgs. 462/2001).
nale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese
diverse che operano nello stesso luogo di lavoro con contratti differenti per
la sovrapposizione di più attività. In tal caso occorre mettere in relazione i
rischi presenti nei luoghi in cui verrà espletato il servizio o la fornitura con i 118. Il lavoratore che ha subìto un infortunio sul lavoro in con-
rischi derivanti dall’esecuzione del contratto. dominio ha diritto al risarcimento dei danni?
Sì. In forza del principio generale fissato dall’art. 2087 del Codice Civile, per
cui l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che,
115. Nel caso in cui il condominio assuma del personale l’ammi- secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a
nistratore ha anche responsabilità per la sicurezza sul la- tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Il datore
voro? Deve ricevere dal condominio un incarico apposito? di lavoro ha l’onere di mettere in opera tutte le misure prevenzionali dettate
dalla legge e quindi di adeguare costantemente gli ambienti, gli impianti e le
ll condominio è equiparato a un’azienda nel caso in cui adibisca del personale attrezzature alle migliori tecnologie antinfortunistiche. La legge prevede l’obbligo
a svolgere attività lavorativa nel proprio ambito (per esempio portiere, giar- di eliminare i rischi all’origine (per esempio, accertandosi che l’impianto elettrico
diniere, personale addetto alla pulizia o alla manutenzione ecc.). Solo allora sia realizzato a regola d’arte). Per “rischio” si intende la possibilità concreta del
andranno rispettate le disposizioni di cui al D. Lgs. 81/2008 in tema di salute verificarsi di infortuni o incidenti nascente dall’uso di impianti o attrezzature
e sicurezza sul lavoro. difettose o dall’esposizione dell’uomo a situazioni anomale, senza le dovute
In questi casi, l’amministratore di condominio assume sempre il ruolo e le precauzioni e senza conoscere i rischi cui va incontro (per esempio, un filo
responsabilità del datore di lavoro senza necessità di specifici incarichi. scoperto nell’impianto, una scala traballante possono causare eventi anche gravi).

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

Il lavoratore che subisca un infortunio provocato da causa violenta in occasione Appalto


di lavoro che comporti un’assenza dal posto di almeno tre giorni, oppure che
contrae una malattia professionale, acquisisce il diritto alle erogazioni dovute Un immobile inevitabilmente richiede lavori di riparazione o manutenzione.
dall’INAIL (art. 2 del D.P.R. 30/06/1965 n. 1124). Per occasione di lavoro si In questo caso il condominio e quindi l’amministratore divengono committenti
intende che il sinistro deve verificarsi durante lo svolgimento delle mansioni di un contratto di appalto: solitamente, a seguito della delibera assembleare,
del lavoratore e a causa o in dipendenza di esse. Nel caso del portiere, per l’amministratore, che ha la legale rappresentanza del condominio, firma un
esempio, un incidente avvenuto durante le pause di lavoro, come potrebbe documento che autorizza i lavori e vincola i condomini a contribuire nelle
avvenire nell’intervallo del pranzo o comunque al di fuori dell’orario lavorativo spese per l’esecuzione delle opere concordate.
stabilito, non è indennizzato dall’INAIL. Quando il portiere, di sua iniziativa e Sia l’appaltatore che il committente assumono obblighi reciproci: l’appaltatore
al fuori delle sue mansioni, collabora al trasloco di un condomino spostando è tenuto a eseguire i lavori a regola d’arte nei tempi concordati, mentre il
mobili o altro, l’eventuale infortunio non è tutelato dall’INAIL ma rimane a ca- committente, ossia il condominio, è tenuto a pagare la somma concordata. Si
rico di chi ha usufruito delle sue prestazioni lavorative sia pure temporanee o dice che l’appaltatore assume un’obbligazione “di risultato”, in quanto il suo
semplicemente occasionali. L’art. 52 comma 2 del D.P.R. 1124/1965 stabilisce impegno non è rivolto a fare del suo meglio per soddisfare il cliente, ma deve
che la malattia professionale deve essere dall’assicurato denunciata al datore realizzare l’opera così come descritta nel contratto, secondo le regole dell’arte.
di lavoro entro il termine di quindici giorni dalla sua manifestazione a pena Per il condominio, il pagamento dei lavori avviene secondo il calendario che
di decadenza dal diritto a indennizzo per il tempo antecedente la denuncia. è stato concordato con l’impresa appaltatrice: nella maggior parte dei casi
sono previsti uno o più acconti – il primo dei quali è solitamente fissato nel
momento di inizio dei lavori – e un saldo alla consegna delle opere eseguite.
Talvolta sono previste delle penali nel caso di ritardata conclusione dei lavori.
119. L’INAIL è sempre obbligato a indennizzare il lavoratore L’art. 1664 del Codice Civile prevede, a favore dell’impresa appaltatrice dei
infortunato? lavori, la possibilità di pretendere un aumento del prezzo convenuto solo
qualora si siano verificate, per effetto di circostanze imprevedibili, aumenti
L’INAIL è obbligato per legge a tutelare il lavoratore infortunato e quindi a nel costo dei materiali o della mano d’opera tali da determinare un aumento
indennizzarlo (indennità per inabilità temporanea o permanente) quando sono superiore ad un decimo del prezzo complessivo convenuto.
state rispettate le norme di prevenzione e sicurezza del lavoro e l’infortunio si Più genericamente, l’art. 1660 del Codice Civile ammette che possano essere
è verificato senza alcuna responsabilità civile (artt. 2087 e 2043 del Codice necessarie “variazioni al progetto” per completare l’esecuzione dei lavori a
Civile) o penale del datore di lavoro (per esempio, reato per violazione delle regola d’arte e in tali casi le parti si accordano sulle variazioni da apportare
norme antinfortunistiche). In caso contrario, l’INAIL anticipa le somme dovute, e sui relativi aumenti di prezzo.
ma ha diritto di rivalsa verso il datore di lavoro. Quindi il condominio può Esiste un meccanismo di garanzia “legale”, ossia previsto dalla legge (art. 1667
essere coinvolto e subire l’azione di regresso o di rivalsa da parte dell’INAIL del Codice Civile) anche in assenza di specifiche indicazioni nel contratto:
per il rimborso di tutte le prestazioni fornite per legge al lavoratore infortu- l’amministratore potrebbe e anzi dovrebbe, dunque, imporre all’impresa che
nato essendo responsabile in quanto non ha rispettato gli obblighi di legge. ha eseguito i lavori in maniera insoddisfacente di intervenire nuovamente
senza ulteriori oneri a carico del condominio.
Fondamentale è la formale tempestiva contestazione alla impresa appaltatrice
dei difetti: solo tale formale contestazione può, a norma dell’art. 1667 del
120. Nel caso di infortunio di un lavoratore in un condominio, Codice Civile, legittimare il mancato saldo dei lavori e bloccare le iniziative
cosa deve fare l’amministratore? dell’impresa appaltatrice rivolte al recupero del credito.
Tale contestazione è compito dell’amministratore del condominio succes-
In caso di infortunio, il datore di lavoro deve dare notizia all’autorità di pub- sivamente al ricevimento delle prime note informative del responsabile dei
blica sicurezza, se ne è derivata la morte o l’inabilità al lavoro dell’infortunato lavori, se è stato nominato: occorre, dunque, nel caso di amministratore
per più di tre giorni. In caso di morte o di inabilità protrattasi per oltre 30 rimasto inattivo, che l’assemblea lo diffidi a procedere in tal senso, diver-
giorni, l’autorità di pubblica sicurezza deve trasmettere copia della denuncia samente il condominio perde la possibilità di tutelare la propria posizione.
alla Direzione provinciale del lavoro, affinché proceda a un’inchiesta. Nel caso in cui l’impresa appaltatrice non rispetti i tempi previsti e, d’altra

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parte, non siano previste delle penali per il ritardo, l’amministratore potreb- • il cronoprogramma, la durata dei lavori e le penali per il ritardo nella con-
be pretendere una riduzione del prezzo. Non è invece possibile trattenere segna delle opere;
una parte della somma concordata come garanzia della buona esecuzione • la regolazione del subappalto e, se questo è consentito, la responsabilità
dei lavori; se questi, però, non sono finiti, l’amministratore, anche se non dell’appaltatore per le inadempienze, ritardi o non perfette realizzazioni
fosse specificato nel contratto, potrebbe resistere alla pretesa dell’impresa delle opere subappaltate;
di ricevere il saldo del prezzo concordato. • le coperture assicurative;
Nel caso in cui l’aumento del prezzo oppure i ritardi dei lavori non fossero • la regolazione delle eventuali variazioni al progetto in corso d’opera.
motivati, l’assemblea può disporre che l’amministratore tuteli gli interessi
del condominio nei confronti dell’impresa anche promuovendo, se ne-
cessario, un’azione legale o comunque resistendo in giudizio alle pretese
dell’impresa stessa. 122. Il condominio ha deliberato il rifacimento della facciata,
Una figura particolare di appaltatore è lo stesso costruttore dell’edificio: se lo ma la qualità dei lavori è scadente: posso sospendere il
stabile presenta gravi difetti, anche se si rilevano a grande distanza di tempo pagamento delle rate di spese condominiali straordinarie?
dalla costruzione dell’edificio, il costruttore ne deve rispondere.
Anche in questo caso esiste infatti una forma di garanzia “legale” prevista L’assemblea può pretendere ogni chiarimento dall’amministratore sull’esecu-
dall’art. 1669 del Codice Civile – relativo al pericolo di rovina o alla presenza zione dei lavori e prendere delle decisioni anche a tale specifico riguardo.
di gravi difetti – che introduce a carico proprio del costruttore una forma di L’amministratore dovrà formalizzare all’impresa appaltatrice ogni contestazione
garanzia della durata decennale, solo nel caso in cui il difetto in questione si appaia fondata e al limite sospendere il pagamento della somma concordata.
presentasse in maniera tale da configurare una grave diminuzione del valore Tuttavia, il singolo condomino non può, in ogni caso, rifiutare il pagamento
economico dell’immobile. di una parte delle rate a copertura delle spese condominiali, ordinarie o stra-
Da questo punto di vista sono rilevanti tutti quei difetti che compromettono ordinarie, che siano state validamente deliberate dall’assemblea.
sensibilmente il godimento dell’immobile oppure impediscono che lo stabile
stesso fornisca l’utilità cui è destinato o quanto meno che determinano una
probabile riduzione della durata e della conservazione della costruzione (Corte
di Cassazione, sentenza n. 24230/2018). 123. Se per fare dei lavori si usano ponteggi, il condominio è
È sempre necessario che l’amministratore contesti i difetti al costruttore attra- obbligato a risarcirmi se subisco un furto e il ladro se ne è
verso una formale raccomandata, diffidandolo a provvedere. servito?
In effetti, si può affermare la responsabilità del soggetto che ha installato i
ponteggi. Anche il condominio però può essere chiamato a rispondere del
121. Esiste un contratto di appalto standard? Quali clausole danno subito dal condomino per il furto nel caso in cui non abbia vigilato
devono esserci in un contratto di appalto? sull’operato dell’impresa appaltatrice. Infatti, in assenza di idonee cautele
efficaci ad impedire un uso anomalo delle impalcature (sistemi antifurto
Non esistono norme che preimpostano il contenuto di un contratto di appalto, dedicati, illuminazione notturna, rimozione di scale di accesso e di colle-
nemmeno nel caso in cui l’appalto sia funzionale agli interventi oggetto di gamento tra i piani del ponteggio, chiusura di botole), si sono trascurate
agevolazione fiscale. In un contratto di appalto impostato correttamente, oltre le più elementari norme di diligenza e si sono conseguentemente attuate
alla descrizione dei lavori, all’importo concordato e alla modalità di pagamento, le condizioni per il verificarsi del danno (Corte di Cassazione, sentenza
non dovrebbero mancare queste clausole: n. 26691/2018).
Solo, dunque, l’adozione di opportune cautele potrebbe rendere possibile un
• la garanzia di esecuzione dei lavori a regola d’arte; esonero da responsabilità nella malaugurata ipotesi di furto all’interno degli
• la dichiarazione di disporre delle competenze tecniche e di essere in regola appartamenti dello stabile.
con i versamenti contributivi previdenziali e assistenziali, attestati mediante La responsabilità esiste però solo nel caso in cui sia avvenuto un furto che si
il Documento Unico di Regolarità Contributiva; possa dimostrare agevolato in modo essenziale dalla presenza di detti ponteggi.

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124. Il condominio ha deliberato il rifacimento della facciata, tazione e/o dell’esecuzione e/o del controllo dell’esecuzione dell’opera per
ma la qualità dei lavori è scadente. Posso sospendere il conto del committente. La sua nomina è opportuna specie nel caso di ope-
pagamento delle rate di spese condominiali straordinarie? re impegnative economicamente o di realizzazione tecnica complessa (per
esempio il rifacimento di facciate, modifiche impiantistiche rilevanti). Le figure
L’amministratore e quindi il condominio può e, anzi, deve attivarsi per i danni specialistiche sono invece quelle che vi presentiamo qui di seguito.
subiti alle parti comuni dall’attività dell’appaltatore durante l’esecuzione dei
lavori, se necessario anche avviando un’azione legale. Non ha però la possi- • Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP).
bilità di avviare un’azione legale a tutela dei singoli condomini. La nomina del CSP è obbligatoria nei cantieri dove è prevista la presenza di
Si può quindi chiedere all’amministratore di rendersi disponibile a sollecitare più imprese esecutrici, anche non contemporanea. I suoi compiti essenziali
l’attenzione dell’appaltatore al riguardo, ma nel caso in cui la via della contesta- riguardano:
zione bonaria non dovesse essere sufficiente, allora ogni condomino danneggiato - la redazione del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC);
dovrebbe attivarsi autonomamente per difendere propri diritti (Modello 13). - la predisposizione del fascicolo dell’opera: un documento contenente le infor-
mazioni utili alla prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavora-
tori, da prendere in considerazione in occasione di eventuali lavori successivi;
- il coordinamento delle misure preventive e protettive per la tutela della
125. L’appaltatore non ha eseguito i lavori a regola d’arte. sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire lavori successivi
Se l’assemblea e l’amministratore non se ne preoccupano sull’opera stessa.
un solo condomino può fare qualcosa?
• Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE). La nomina
Ogni condomino può attivarsi anche autonomamente per contestare all’appal- del CSE è obbligatoria nei cantieri dove è prevista la presenza di più imprese
tatore le carenze delle opere realizzate e può, se necessario, avviare un’azione esecutrici, anche non contemporanea. I suoi compiti essenziali sono:
legale nei suoi confronti senza anche senza la partecipazione di altri condomini - verificare l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori
(Corte di Cassazione, ordinanza n. 12403/2019). autonomi, delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e di coordi-
namento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
- adeguare il piano di sicurezza e di coordinamento in relazione all’evolu-
zione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute;
- organizzare tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la coopera-
Sicurezza sul lavoro nei cantieri zione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
- segnalare al committente e al responsabile dei lavori, le inosservanze alle
Per quanto riguarda specificamente i lavori edili, è il Titolo IV del D. Lgs. 81/2008 disposizioni e alle prescrizioni del piano e proporre la sospensione dei la-
che disciplina i cantieri temporanei. La normativa è molto complessa, considera vori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere,
la nomina di figure professionali specifiche e prevede alcuni adempimenti o la risoluzione del contratto.
importanti. La normativa sulla sicurezza nei cantieri si fonda su due pilastri:
Il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e il coordinamento
• il coinvolgimento del committente; della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori possono essere svolti dallo
• la creazione di figure specialistiche che assumono responsabilità specifiche stesso professionista che può anche essere lo stesso responsabile dei lavori
in tema di sicurezza sul lavoro nel cantiere. se ha le competenze specifiche per rivestire tutti gli incarichi. Nel caso di
lavori privati, non soggetti a permesso di costruire e di importo inferiore a
Il “committente”, quindi qualsiasi persona fisica o giuridica per conto della 100.000 euro, il committente non sarà obbligato a nominare il coordinatore
quale l’opera viene realizzata, assume una centralità nelle politiche di sicurezza per la sicurezza in fase di progettazione pur non venendo meno, anche in tal
attraverso il rispetto diretto, o tramite un proprio incaricato, di specifici obblighi. caso, gli obblighi di redazione del piano di sicurezza e di coordinamento e
Al committente si sostituisce (parzialmente), se nominato, il “responsabile dei del fascicolo dell’opera, che dovranno essere assolti dal coordinatore per la
lavori”: si tratta di qualsiasi persona fisica o giuridica incaricata della proget- sicurezza in fase di esecuzione che deve comunque essere nominato.

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126. Se ci si accorge che l’impresa appaltatrice non sembra 129. Occorre verificare l’idoneità tecnica delle imprese a cui il con-
adempiere alle prescrizioni sulla sicurezza nei luoghi di dominio ha dato l’appalto per l’esecuzione di lavori edili?
lavoro, cosa si può fare?
Il D. Lgs. 81/2008 (Titolo IV) impone al committente di verificare l’idoneità
Se qualcosa nel cantiere non va per il verso giusto e sono rilevate vio- tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice di lavori privati.
lazione delle prescrizioni in tema di sicurezza sul lavoro, il coordinatore In caso di appalto di opere edili, nei cantieri la cui entità presunta è inferiore
della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (CSE) segnala il problema a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari, la verifica
al committente, quindi all’amministratore di condominio e/o al respon- di cui sopra si considera effettuata mediante presentazione da parte delle
sabile dei lavori: se il committente o il responsabile dei lavori non adotta imprese e dei lavoratori autonomi del certificato di iscrizione alla Camera di
alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea commercio, industria e artigianato, del Documento unico di regolarità con-
motivazione, il CSE dà comunicazione dell’inadempienza alla ASL e alla tributiva (DURC) e del Documento di valutazione dei rischi (DVR). Il DURC
direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti. Inoltre, so- ha validità di tre mesi secondo ed è inoltre indispensabile per la validità
spende, in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato, le dell’eventuale titolo autorizzativo comunale. Il DURC non può peraltro essere
singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati sostituito da una autocertificazione. Ulteriormente, per garantire la tutela
dalle imprese interessate. della salute e la sicurezza dei lavoratori nel settore dell’edilizia e al fine di
contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, dal 01/10/2006 i datori di lavoro
devono munire il personale occupato nei cantieri edili di tessera di ricono-
scimento con foto (obbligo anche per i lavoratori autonomi che esercitano
127. Se il condominio nomina un responsabile dei lavori, si libe- attività nei cantieri). Quando nel cantiere sono presenti piu datori di lavoro
ra da ogni responsabilità? lavoratori autonomi, il committente risponde in solido di tale obbligo. Nel
caso di datore di lavoro con meno di dieci dipendenti, l’obbligo di identifica-
L’art. 93 del D. Lgs. 81/2008 non obbliga alla nomina del responsabile dei zione può essere assolto con annotazioni su un registro di cantiere vidimato
lavori ma consente al committente di esonerarsi dalle responsabilità connesse (art. 36 bis della L. 248/2006). Le verifiche documentali potrebbero però
all’adempimento degli obblighi a suo carico limitatamente all’incarico con- non bastare: in caso di sinistro è stata spesso ritenuta necessaria una verifica
ferito al responsabile dei lavori: questo significa che è necessario rivolgere dell’idoneità tecnico-professionale non limitata al solo aspetto documen-
particolare attenzione nella stesura del disciplinare d’incarico, atto formale nel tale: occorre verificare anche la capacità tecnica e professionale effettiva,
quale dovranno essere specificati i compiti trasferiti e che è un documento proporzionata al tipo di attività commissionata e alle concrete modalità di
molto importante. espletamento (Cassazione Penale, sentenza n. 15081/2010).

128. Il responsabile dei lavori deve avere un titolo abilitativo 130. Nel caso di appalto di opere non edili, l’amministratore
particolare? Per risparmiare può essere nominato lo stesso deve comunque pretendere dalle imprese appaltatrici do-
amministratore di condominio? cumentazione utile a verificarne l’idoneità tecnica?
Sebbene la normativa vigente non imponga per il responsabile dei lavori L’art. 26 del D. Lgs. 81/2008 impone tale verifica, che avviene, in questo
alcuna qualificazione o formazione specifica, il committente dovrà nominare caso, mediante acquisizione del certificato di iscrizione alla Camera di com-
un professionista che possa dimostrare di essere esperto e competente, per mercio, industria e artigianato e con l’acquisizione dell’autocertificazione
non incorrere nelle responsabilità connesse all’aver incaricato un soggetto dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti
inidoneo allo svolgimento del compito specifico che gli è stato affidato. di idoneità tecnico professionale. Tale aspetto non dovrebbe mai essere
In ogni caso si tratta di un’attività professionale diversa da quella propria trascurato, perché in caso di infortunio o danno a terzi, al condominio e
dell’amministratore di condominio per cui potrà essere chiesto un compenso all’amministratore potrebbe essere contestata una specifica responsabilità
specifico ulteriore. per aver affidato l’esecuzione dell’opera o del servizio a un’impresa priva di

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mezzi e di capacità: in tali casi il committente viene a essere eccezionalmente non coincide con l’altezza dell’edificio: si tratta dell’altezza massima misurata
corresponsabile con l’appaltatore per i danni derivati a terzi dall’esecuzione dal livello inferiore dell’apertura più alta dell’ultimo piano abitabile o agibi-
dell’appalto (Corte di Cassazione, sentenza n. 14443/2010). le, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno più basso. La
definizione fa riferimento alle altezze da gestire con l’autoscala dei Vigili del
Fuoco, di circa 24 metri. Per questa ragione la definizione prende in esame
due diversi elementi:

Sicurezza e prevenzione incendi • il livello esterno più basso dove possa accedere l’autoscala;
• la soglia della finestra o del balcone più alto possibile, quello dove l’auto-
La prevenzione incendi ha una lunga storia nel nostro Paese: l’istituzione scala deve poggiare in caso di evacuazione.
del Corpo dei Vigili del Fuoco avviene con un Regio Decreto del 1939. Da
allora la protezione incendi ha fatto molta strada sia a livello normativo che Il mancato rilascio della prescritta autorizzazione ove prevista può determi-
tecnico ma la cronaca non manca di riportare casi anche eclatanti e recenti di nare, in caso di sinistro, il mancato riconoscimento del risarcimento da parte
gravi incendi in edifici di civile abitazione multipiano, tra cui la tragedia della dell’assicurazione del fabbricato condominiale e, in ogni caso, l’applicazione
Grenfell Tower a Londra del giugno 2017 che ha comportato oltre 70 vittime delle sanzioni penali di cui all’art. 20 del D. Lgs. 139/2006 (D.P.R. 151/2011).
o la distruzione della Torre dei Moro a Milano nel 2021. La normativa antincendio per edifici di civile abitazione è completata dalle
prescrizioni contenute nel D.M. 25 gennaio 2019, entrato in vigore a partire
dal 6 maggio 2019. Il Decreto introduce anche nei condomini la “Gestione della
sicurezza antincendio”, l’insieme delle misure di tipo organizzativo – gestionale
131. Esistono obblighi di sicurezza antincendio nel condominio? finalizzate all’esercizio dell’attività in condizioni di sicurezza, sia in fase ordinaria
che in fase di emergenza, attraverso l’adozione di una struttura organizzativa
La sicurezza in condominio comprende anche la sicurezza antincendio. A tal apposita. Nel D.M. del 2019 vengono definiti i Livelli di Prestazione per le
fine è stato individuato (allegato I D.P.R. 151/2011), un elenco di 80 attività diverse tipologie di edifici: tanto è maggiore l’altezza antincendi dell’edificio,
(denominate “attività soggette”), considerate a maggior rischio d’incendio, tanto sono più gravose le prescrizioni normative. La normativa antincendio
che sono sottoposte a controllo dei Vigili del Fuoco. Tutte le attività indivi- per edifici di civile abitazione distingue per compiti e funzioni il “Responsabile
duate nell’allegato I al D.P.R. 151/2011 sono soggette a controlli da parte dell’attività antincendio” dagli “Occupanti” e indica alcune misure standard da
del Comando dei Vigili del Fuoco: in particolare prima dell’esercizio delle attuare in caso di incendio.
attività, il responsabile della stessa dovrà darne segnalazione al Comando
dei Vigili del Fuoco, presentando l’istanza di cui all’art. 16 comma 2 del
D. Lgs. 139/2006, ossia la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività).
La comunicazione dovrà essere corredata da tutto il materiale comprovante la 132. Chi è il “Responsabile dell’attività antincendio” in con-
conformità impiantistica e strutturale ai requisiti di antincendio. In alcun i casi dominio?
i Vigili del Fuoco rilasciano il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) ossia
un attestato che certifica il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa “Responsabile dell’attività antincendio” sono i soggetti (persone fisiche o giu-
di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincen- ridiche) che a vario titolo risultano titolari o amministrano tutte quelle attività
dio, soggetto a rinnovo periodico (in linea di massima ogni cinque anni). soggette al controllo dei Vigili del Fuoco. Per gli edifici di altezza antincendi
Il condominio dovrebbe considerare attentamente tale questione, perché tra superiore a 24 dovrà organizzare la G.S.A. (Gestione Sicurezza Antincendio)
le attività soggette vi è sia l’esercizio della centrale termica (potenzialità su- ossia l’insieme delle misure di tipo organizzativo – gestionale finalizzate all’e-
periore a 116 kW), che la presenza di un’autorimessa (superficie complessiva sercizio dell’attività in condizioni di sicurezza, sia in fase ordinaria che in
superiore a 300 m). Lo stesso edificio in quanto tale al di sopra di una certa fase di emergenza. Deve inoltre provvedere a predisporre la pianificazione
altezza (Edifici destinati a uso civile, con “altezza antincendio” superiore a 24 d’emergenza, informare gli occupanti sia sulle misure preventive da osservare
metri) è soggetto al certificato di prevenzione incendi anche se non vi sono che sulle procedure di emergenza da adottare in caso di incendio, predi-
svolte altre attività soggette al controllo antincendi. L’“altezza antincendio” sporre i dispositivi, le attrezzature, i cartelli informativi. I compiti e funzioni

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

più onerosi sono previsti per gli edifici di altezza antincendi superiore a 80 imprese installatrici di eseguire gli impianti a regola d’arte. La normativa in
metri. Tra tali compiti si impone l’obbligo di prevedere l’installazione di un questo caso chiarisce in modo preciso che cosa si deve intendere per “ese-
sistema di allarme vocale (EVAC) a regola d’arte. Il “Responsabile dell’attività cuzione a regola d’arte”: si intende l’esecuzione di tali impianti utilizzando
antincendio” in questi edifici è inoltre tenuto a: materiali e modalità operative previste dalle norme UNI e CEI. Le disposizioni
di buona prassi tecnica elaborate da UNI e CEI, per effetto di quanto prevede il
• designare il Responsabile della gestione della sicurezza antincendio, che D.M. 37/2008 sono vincolanti e si applicano agli impianti di nuova installazione
pianifica e organizza le attività della gestione sicurezza antincendio; e ad ampliamenti, trasformazioni o interventi di manutenzione straordinaria
• designare il Coordinatore dell’emergenza, in possesso di un attestato di ido- di quelli esistenti. Il D.M. 37/2008 (art. 7) impone ulteriormente l’obbligo di
neità tecnica, che sovrintende all’attuazione della pianificazione di emergenza redigere una dichiarazione di conformità da parte dell’installatore.
e delle misure di evacuazione previste e si interfaccia con i responsabili Le norme di sicurezza degli impianti, stabilite dal D.M. 37/2008, si applicano a:
delle squadre dei soccorritori;
• predisporre un centro di gestione dell’emergenza che deve essere dotato • impianti elettrici, impianti di protezione contro i fulmini, impianti per l’au-
delle centrali per la gestione di impianti antincendio e del sistema di allar- tomazione di porte, cancelli e barriere;
me vocale e servirà per il coordinamento delle operazioni da svolgere in • impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere;
condizioni di emergenza. • impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refri-
gerazione, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione
Nel caso dei condomini, il ruolo di Responsabile dell’attività antincendio è e delle condense, e di ventilazione e aerazione dei locali;
rivestito dall’Amministratore. • impianti idrici e sanitari;
• impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas, comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione e aerazione dei
locali;
133. Quali sono le misure standard da attuare in caso di incendio? • impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di
montacarichi, di scale mobili e simili;
Le misure standard da attuare in caso d’incendio consistono nell’informazione • impianti di protezione antincendio.
agli occupanti sui comportamenti da tenere:

• istruzioni per la chiamata di soccorso e le informazioni da fornire per con- Impianti elettrici
sentire un efficace soccorso;
• azioni da effettuare per la messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti; È obbligatoria la redazione di un progetto da parte di professionisti per l’instal-
• istruzioni per l’esodo degli occupanti, anche in relazione alla presenza di lazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti elettrici per utenze
persone con limitate capacità motorie, ove presenti; condominiali di uso comune aventi potenza impegnata superiore a 6 kW, per
• divieto di utilizzo degli ascensori per l’evacuazione in caso di incendio, ad utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 m2
eccezione degli eventuali ascensori antincendio. e per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA (Volt-Ampere)
resi dagli alimentatori, in edifici civili.
Per quanto riguarda la necessità del salvavita, l’art. 6 comma 3 del D.M.
37/2008 prevede che gli impianti elettrici nelle unità immobiliari a uso abitativo
realizzati prima del 13/03/1990 si considerano adeguati se dotati di seziona-
Qualità e sicurezza degli impianti mento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di
protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o
In un condominio gli impianti tecnologici hanno nel tempo acquistato im- protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nomi-
portanza crescente: da un lato infatti sono diventati sempre più numerosi nale non superiore a 30 mA: in questi casi quindi il cosiddetto salvavita è da
e articolati, dall’altro la normativa si è evoluta rispondendo a una sempre ritenersi sufficiente e non occorre predisporre un circuito di messa a terra che
più sentita esigenza di sicurezza. Il D.M. 37/2008 stabilisce l’obbligo per le rimane comunque preferibile e più sicuro.

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

Tuttavia, l’adeguamento dell’impianto elettrico comprensivo di impianto di Impianti di climatizzazione


messa a terra diviene obbligatorio quando si modifica l’impianto esistente.
L’amministratore di condominio continua a essere responsabile del buono Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di con-
stato di manutenzione degli impianti. L’art. 8 comma 2 del D.M. 37/2008 dizionamento e di refrigerazione, comprese le opere di evacuazione dei pro-
dispone infatti che il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per dotti della combustione e delle condense e di ventilazione e aerazione dei
conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in locali, il legislatore italiano, con il D.M. 37/2008 ha confermato l’obbligo ai
materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte proprietari di impianti, ai committenti d’opera e quindi agli amministratori
dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature condominiali, di affidare i lavori di installazione, trasformazione, ampliamento
installate. e manutenzione degli impianti a imprese abilitate. Nel caso esista un pro-
getto, la cui redazione è obbligatoria a opera di ingegneri o periti industriali
per l’installazione, trasformazione, e ampliamento di tutti gli impianti dota-
Impianti radiotelevisivi ed elettronici ti di canne fumarie collettive ramificate, l’installatore deve attenersi a esso.
Il tema della sicurezza degli impianti non è connesso alla sola progettazio-
Sono, per esempio, impianti elettronici quelli di distribuzione dei segnali audio ne e installazione secondo i principi della regola d’arte, ma anche a quello
e video, gli impianti per televisione a circuito chiuso, segnalazione d’allarme, della manutenzione degli stessi. Qualora l’impianto termico non sia a norma,
trasmissione dati. Gli impianti di antenna comprendono il sostegno meccanico il manutentore dovrà segnalarlo all’amministratore condominiale in forma
delle antenne, le antenne vere e proprie, il terminale di testa (amplificatori, scritta, e se il caso consegnargli un avviso di irregolarità. Con l’entrata in
convertitori, alimentatori ecc.), la rete di distribuzione in cavo coassiale com- vigore del D.P.R. 412/1993 (attuazione della L. 10/1991) è stata evidenziata
prese le prese e i filtri. la necessità per gli enti locali di garantire una sistema di verifiche e controlli
degli impianti di riscaldamento; così per gli impianti con potenze da 35 kW
a 349 kW, come sono tipicamente le centrali termiche condominiali, è stata
Impianti di protezione contro i fulmini imposta una verifica/certificazione a scadenza annuale, mentre per quelli con
potenze superiori a 350 kW una verifica/certificazione a cadenza annuale e
Sono costituiti da due parti: l’impianto esterno, che ha il compito di intercettare due determinazioni del rendimento all’anno. Tali indicazioni sono confermate
il fulmine (captatore), di condurne a terra la corrente (calate) e di disperderla dall’allegato L. del D. Lgs. 192/2005.
nel terreno (dispersore) e l’impianto interno che ha lo scopo di evitare scariche Il primo responsabile della corretta manutenzione e gestione degli impianti
laterali, danni ai circuiti elettrici e tensioni di contatto pericolose. e centrali termiche restano i condomini o l’amministratore del condominio.
Al fine di evitare che impianti non sicuri possano arrecare danni alle persone,
la legge impone l’obbligo di realizzarli a regola d’arte; una eventuale difformità
dell’impianto a tale regola può essere quindi sanzionata sia a seguito di un Impianti a gas
infortunio, che, preventivamente, in sede di vigilanza da parte degli ispettori
degli organi di vigilanza in applicazione del D.P.R. 462/2001: nel caso di con- Il D.M. 37/2008 (art. 1 comma 2 lettera e) comprende nel suo ambito
dominio datore di lavoro è prevista infatti una verifica periodica che avviene di applicazione gli impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di
in linea di massima ogni 5 anni (salvo ambienti di particolare pericolosità). qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combu-
Le verifiche di questi impianti possono essere effettuate da organismi abilitati stione e ventilazione e aerazione dei locali. L’art. 5 comma 2 lettera g del
dal Ministero delle Attività Produttive, sulla base della normativa tecnica UNI D.M. 37/2008 prescrive l’obbligo di redazione del progetto per impianti
CEI o in alternativa da ASL/ARPA. Non sono valide quindi le verifiche effettuate relativi alla distribuzione e l’utilizzazione di gas combustibili con portata
da professionisti o imprese installatrici. termica superiore a 50 kW o dotati di canne fumarie collettive ramificate.
Poiché l’obbligo di richiedere e far eseguire le verifiche periodiche di legge L’art. 6 comma 1 obbliga le imprese installatrici a eseguire gli impianti a
è a carico del datore di lavoro, la mancata effettuazione delle verifiche di cui regola d’arte e aggiunge che materiali e componenti realizzati secondo le
al D.P.R. 462/2001 può essere contestata al datore di lavoro stesso a segui- norme tecniche di sicurezza UNI e CEI, nonché nel rispetto di quanto pre-
to dell’attività di vigilanza che alcuni Enti svolgono sistematicamente per la scritto dalla legislazione tecnica vigente in materia, si considerano costruiti
tutela della salute nei luoghi di lavoro (INAIL, Ispettorato del Lavoro ecc.). a regola d’arte.

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

Impianti idrosanitari devono prevedere il ritiro del componente. Il regolamento prevede anche che
gli eventuali lavori per problematiche evidenziate dai controlli su precisione di
Gli impianti idrici e di scarico sono gli impianti di trasporto, trattamento, uso, fermata e livellamento tra ascensore e piano d’arrivo possano essere suggeriti dai
accumulo e consumo d’acqua all’interno degli edifici a partire dal punto di manutentori ma sarà il condominio a scegliere se eseguirli o meno (Modello 15).
consegna dell’acqua fornita dall’ente distributore. Il D.M. 37/2008 non impone
per tali impianti l’obbligo della redazione del progetto da parte di professionisti
iscritti negli albi professionali nell’ambito delle rispettive competenze, ma tale Soggetti abilitati – Requisiti tecnico professionali
obbligo sussiste invece ai sensi del medesimo decreto per gli impianti di produ-
zione di acqua calda di qualsiasi potenza e in edifici di qualsiasi destinazione Il D.M. 37/2080 dispone al riguardo definendo abilitate le imprese iscritte nel
d’uso. Comunque la legge specifica che le imprese installatrici sono tenute a Registro delle imprese o nell’Albo provinciale delle imprese artigiane se l’im-
eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando allo scopo materiali parimenti prenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico
costruiti a regola d’arte, cioè quelli realizzati secondo le norme UNI e CEI, da essi preposto con atto formale, è in possesso dei requisiti professionali di
nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione vigente in materia. cui all’art. 4 del decreto; si tratta in pratica di dimostrare l’ottenimento di un
Al termine dei lavori, l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare la dichiarazione titolo di studio adeguato in relazione all’attività tecnica svolta.
di conformità degli impianti realizzati nel rispetto di quanto sopra specificato al
committente, proprietario o amministratore del condominio, soggetti su cui ricadrà
la responsabilità del buono stato di conservazione e manutenzione degli stessi.
134. L’amministratore e i condomini possono sgravarsi da respon-
sabilità relative alla conduzione dell’impianto di riscalda-
Impianti ascensore mento condominiale nominando un “terzo responsabile”?
Il D.P.R. 162/1999 ha recepito la Direttiva europea sugli ascensori n. 95/16/ L’esercizio e la manutenzione degli impianti termici sono generalmente affidati
CE. Il documento al quale occorre fare riferimento è il libretto dell’impianto, al proprietario, o per esso a un terzo avente determinati requisiti. Il “terzo
custodito di norma nella sala macchine a cura del proprietario o dell’ammini- responsabile” è un soggetto che deve essere in possesso di determinate ca-
stratore del condominio che ne assicurano la disponibilità all’atto delle verifi- pacità tecniche, economiche e organizzative ed è sempre uno solo: non è
che periodiche o straordinarie (art. 16 commi 1 e 2, D.P.R. 162/1999). Oltre possibile attribuire il ruolo di terzo responsabile con riferimento all’esercizio,
che sul libretto, molti dati significativi dell’ascensore devono essere riportati manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria di un impianto (art. 11
su una targhetta affissa sulle pareti della cabina. Gli impianti che alla data di D.P.R. 412/1993). In tutti gli edifici l’amministratore e, dove questo manchi, il
entrata in vigore del regolamento risultavano sprovvisti della certificazione CE proprietario o i proprietari sono tenuti ad esporre, presso ogni impianto termi-
di conformità, nonché gli ascensori conformi alle norme vigenti fino alla data co centralizzato al servizio di una pluralità di utenti, una tabella concernente:
di entrata in vigore del regolamento, sono legittimamente messi in servizio l’indicazione del periodo annuale di esercizio dell’impianto termico e dell’orario
se, entro il 30/09/2002 il proprietario o l’amministratore del condominio han- di attivazione giornaliera prescelto; le generalità e il domicilio del soggetto
no trasmesso al competente ufficio comunale, unitamente alle caratteristiche responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico.
essenziali dell’impianto, l’esito positivo del collaudo effettuato. Qualora gli
impianti non risultino collaudati alla data stabilita dalla legge, devono essere
fermati. Inoltre, sono previste sanzioni a carico del proprietario che non ot-
tempera all’obbligo di provvedere al collaudo. 135. L’impianto elettrico del condominio ha il salvavita. In
I proprietari di impianti d’ascensore installati prima del 30/06/1999 non sono occasione della sostituzione della caldaia si è modificato
obbligati ad adeguare l’impianto alle più recenti norme tecniche UNI – EN 81/1980. l’impianto. È necessaria ora la messa a terra?
Il D.P.R. 23/2017 prevede nuovi obblighi per installatori, fabbricanti, importatori
e distributori: per esempio, gli installatori devono conservare tutta la documen- In effetti è vero: l’impianto è considerato adeguato con la presenza del solo
tazione tecnica che dimostri la conformità dell’ascensore, i fabbricanti devono salvavita fino al momento in cui non viene modificato (art. 6 comma 3 del
garantire che i componenti di sicurezza siano conformi e nel caso di difformità D.M. 37/2008).

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136. L’installazione di un cancello automatico è soggetta a par- Riscaldamento centralizzato


ticolari regole?
L’impianto di riscaldamento centralizzato è uno degli impianti più importanti
Con il D. Lgs. 17/2010, è stata data attuazione in Italia alla Direttiva Macchine in condominio: fornisce infatti un servizio estremamente utile, anzi indispensa-
2006/42/CE in materia di sicurezza delle macchine automatiche: in effetti sia bile, all’abitabilità delle unità immobiliari residenziali, ma le spese di consumo
porte che cancelli motorizzati sono considerati “macchine” a tutti gli effetti e non combustibile, gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria incidono
come impianti: è fondamentale che essi siano adeguatamente installati e man- pesantemente sul bilancio condominiale.
tenuti in perfette condizioni per evitare situazioni di rischio. La legge individua Inoltre, su tale servizio gravano le preoccupazioni dei condomini sensibili alle
con chiarezza anche il soggetto responsabile della conduzione della macchina tematiche ambientali, per gli effetti sull’inquinamento dell’aria e sul consumo
che, nel caso del condominio, è l’amministratore a cui i condomini hanno il di risorse energetiche non rinnovabili. Ulteriormente, una corretta imposta-
diritto di richiedere la conferma degli adempimenti necessari al corretto funzio- zione della temperatura incide significativamente sul comfort delle nostre
namento. In sintesi, gli adempimenti richiesti dalla normativa sono i seguenti. abitazioni ma la sua percezione ha un significativo margine di soggettività:
per questo molte liti condominiali hanno origine proprio dalla gestione di
• Abilitazione L’installazione di impianti di automazione rientra nell’art. 1, questo importante servizio. La normativa attuale detta regole precise sulla
lettera a del D.M. 37/2008. L’impresa installatrice deve quindi essere abi- conduzione degli impianti termici condominiali, disponendo un sistema di
litata, anche se non è richiesto il rilascio della dichiarazione di conformità. controlli periodici e prevedendo sanzioni amministrative specifiche. In effetti, il
proprietario, o per esso un terzo, che se ne assume la responsabilità (il “terzo
• Marcatura CE I cancelli motorizzati devono essere marcati CE e dotati di responsabile”), è tenuto a condurre gli impianti e a disporre tutte le opera-
apposita targa di identificazione recante i dati del costruttore ed i riferimenti zioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le prescrizioni della
del cancello (matricola, anno di costruzione ecc.); vigente normativa UNI e CEI: la gestione dell’impianto a “regola d’arte” trova
quindi nella legge precisi riferimenti alle norme tecniche del settore elaborate
• Documentazione tecnica Il costruttore deve redigere il “fascicolo tecnico” dall’Ente di Unificazione. Il controllo della buona gestione è affidato ai Comuni
all’interno del quale devono essere raccolti tutti documenti previsti dall’alle- con più di quarantamila abitanti e alle Regioni o alle Province autonome per
gato VII al D. Lgs. 17/2010: un disegno complessivo della macchina e degli la restante parte del territorio.
schemi dei circuiti di comando; disegni dettagliati e completi, eventualmen- A tali Enti può rivolgersi anche il condomino o i condomini ogni volta in cui
te accompagnati ulteriore documentazione che consenta la verifica della abbiano fondato motivo di ritenere che l’impianto di riscaldamento centralizzato
conformità della macchina ai requisiti essenziali di sicurezza; la descrizione non sia gestito correttamente e né l’amministratore, né il “terzo responsabile”
delle soluzioni tecniche adottate per prevenire i rischi; istruzioni per l’uso abbiano dato chiarimenti o abbiano preso i necessari provvedimenti.
e la manutenzione.

Al committente deve essere necessariamente fornita la dichiarazione CE di


conformità, copia delle istruzioni d’uso e un registro di manutenzione del 138. L’assemblea può decidere la regolazione della temperatu-
cancello. ra e l’orario di accensione dell’impianto di riscaldamento?
Con quale maggioranza si prendono queste decisioni?
Il D.P.R. 74/2013 stabilisce regole precise al riguardo, ma non sono uniformi:
137. È stata sostituita la centralina dell’impianto di antenna il periodo e l’orario di accensione dell’impianto di riscaldamento è diverso a
condominiale: l’antennista doveva rilasciare la certifica- seconda del comune in cui si trova l’impianto. Il territorio nazionale è stato
zione di conformità alla regola d’arte? infatti suddiviso in sei zone climatiche con indicazione nella tabella A allegata
al D.P.R. 412/1993, della zona alla quale appartiene ogni singolo Comune.
Certamente sì: il D.M. 37/2008 che si applica anche agli impianti elettronici La zona climatica anzidetta indica in quale periodo e per quante ore è pos-
e prevede espressamente che il tecnico che ha eseguito i lavori – che deve sibile accendere il riscaldamento negli edifici. I Sindaci dei Comuni possono
essere un tecnico abilitato – rilasci tale attestazione in ogni caso. ampliare, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la

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durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti, dandone immediata noti- In effetti, l’obbligo del condomino di contribuire alle spese necessarie alla
zia alla popolazione. Al di fuori di tali periodi, gli impianti termici possono conservazione e al godimento del servizio centralizzato del riscaldamento
essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino (come di ogni altra parte comune) non viene meno per la semplice circostanza
l’esercizio e, comunque, con durata giornaliera non superiore alla metà di che l’impianto non eroghi sufficiente calore, né quest’ultima circostanza può
quella prevista a pieno regime. giustificare un esonero dal contributo. Tuttavia, il condomino può chiedere di
È, inoltre, consentito il frazionamento dell’orario giornaliero in due o più se- essere risarcito per gli oneri economici derivanti dall’insufficiente erogazione
zioni, con attivazione dell’impianto compresa tra le ore 5 e le ore 23. della giusta quantità di calore, considerate le spese affrontate per supplire –
In alcuni casi, la legge ammette deroghe ai limiti imposti al periodo giornaliero con propri mezzi – alla carente erogazione del servizio centralizzato.
di accensione: così, per esempio, nel caso di impianti dotati di apparecchi per
la produzione di calore ad alto rendimento e nei quali sia installato e funzio-
nante, in ogni singola unità immobiliare, un sistema di contabilizzazione del
calore e un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente dell’unità 140. È possibile il distacco dall’impianto di riscaldamento cen-
immobiliare stessa dotato di un programmatore che consenta la regolazione tralizzato?
almeno su due livelli di detta temperatura nell’arco delle 24 ore.
Durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di climatizzazione invernale, L’art. 1118 del Codice Civile dispone che un condomino può rinunciare
la media aritmetica delle temperature dell’aria nei diversi ambienti di ogni all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento
singola unità immobiliare non deve superare i 20 °C + 2 °C di tolleranza. se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o ag-
Il proprietario o il conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore del gravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso, il rinunciante resta tenuto
condominio o l’eventuale terzo che se ne è assunto la responsabilità, che non a concorrere al pagamento delle spese per la manutenzione straordinaria
mantiene in esercizio correttamente gli impianti e non provvede affinché siano dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma. Le spese a cui il
eseguite le operazioni di controllo e di manutenzione secondo le prescrizioni condomino distaccato è tenuto, sono proprio tutte quelle necessarie a garantire
delle normative vigenti è punito con una sanzione amministrativa non inferiore la funzionalità dell’impianto, comprese quelle di manutenzione straordinaria
a 500 euro e non superiore a 3.000 euro (art. 15 comma 5 della L. 10/1991 e di messa a norma: un distacco quindi è possibile, ma che si paga a caro
richiamato dall’art. 11 del D.P.R. 74/2013) (Modello 16). La legge dispone prezzo, visto che il condomino si troverà a dover pagare oneri pesanti per il
inoltre che l’amministratore (o, in mancanza, i condomini) debba esporre pres- funzionamento di un impianto al quale di fatto non avrà più alcun interesse.
so ogni impianto centralizzato di riscaldamento al servizio di una pluralità di Di fatto, l’art. 1118 del Codice Civile definisce l’assetto dell’attribuzione delle
utenti, una tabella dalla quale risultino il periodo annuale di esercizio, l’orario spese tra condomini che hanno rinunciato a servirsi dell’impianto di riscalda-
di attivazione giornaliera prescelto, le generalità e il domicilio del soggetto mento centralizzato e gli altri, basandosi sulla distinzione tra spese necessarie
responsabile dell’impianto (art. 4 del D.P.R. 74/2013): tale obbligo agevola i alla conservazione del bene comune e spese relative all’uso del bene stesso.
condomini nella verifica della corretta conduzione dell’impianto. Le prime devono essere sostenute da tutti i condomini in rapporto al valore
Entro i limiti indicati dalla legge, l’assemblea a maggioranza semplice può della proprietà individuale; le spese necessarie per l’utilizzazione, viceversa,
vincolare l’amministratore a modificare temperatura erogata, orario e periodo sono ripartite in proporzione all’uso e all’utilità che ciascun condomino può
di accensione. trarne. In conclusione:

• il distacco è legittimo se il condomino interessato dimostra con una relazione


tecnica (ottenuta a proprie spese) che il distacco non intacca la funzionalità,
139. Se la temperatura erogata dall’impianto di riscaldamento l’equilibrio termico, la sicurezza dell’impianto condominiale;
centralizzato è insufficiente, posso non pagare le spese
condominiali a esso relative? • a tali condizioni non sono necessarie autorizzazioni o accettazioni da parte
dell’assemblea;
Se l’impianto di riscaldamento centralizzato non scalda abbastanza, il condomi-
no è comunque tenuto a contribuire alle spese di mantenimento del servizio. • se il distacco causa una maggiorazione dei costi di gestione del servizio
(Corte di Cassazione, sentenza n. 12596/2002). centralizzato, il distacco è vietato a meno che il condomino interessato non

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

intenda concorrere anche alla voce di spesa “involontaria” legata a tutte le L’assemblea condominiale non potrà deliberare arbitrariamente un criterio
unità immobiliari, negoziando eventualmente un accordo con tutti gli altri di ripartizione della spesa. Tale criterio dovrà quindi essere necessariamente
proprietari. In effetti, se il costo di esercizio dell’impianto (rappresentato basato sulla determinazione dei consumi effettivi. L’adozione di un criterio di
anche dall’acquisto di carburante necessario per l’esercizio dell’impianto) ripartizione arbitrario renderebbe nulla la delibera condominiale.
dopo il distacco non è diminuito e se la relativa quota non fosse posta a ca- L’assemblea con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in
rico del condomino che si distacca dall’impianto comune, gli altri condòmini assemblea che siano almeno 1/3 dei condomini e rappresentino almeno 500
sarebbero aggravati nella loro posizione, dovendo farsi carico anche della millesimi, potrà decidere invece la modalità di riparto dei consumi involontari
quota spettante al condomino distaccato (Corte di Cassazione, sentenza sulla base di una tabella di millesimi di superficie, di potenza o di fabbisogno
n. 9526/2014) (Modello 14). energetico.
Si tratta dei soli oneri strettamente connessi al funzionamento della centrale
termica; quindi, energia termica e spese gestionali (compresa l’energia elettrica,
la manutenzione ordinaria e la conduzione), mentre gli oneri relativi alla ma-
141. È possibile abbandonare l’impianto di riscaldamento centra- nutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’impianto vanno ripartiti su
lizzato e passare al riscaldamento con impianti autonomi? base esclusivamente millesimale considerato la tabella millesimale di proprietà.

Non è praticamente più possibile: uno dei decreti attuativi della direttiva euro-
pea sul rendimento energetico in edilizia (il D.P.R. 59/2009 art. 4 comma 9)
dispone che gli impianti autonomi possono essere realizzati soltanto per cause 143. Che cosa si intende per contabilizzazione del calore?
di forza maggiore da documentare nella relazione energetica (è il caso di unità
abitative situate in edifici dove non è possibile realizzare una centrale termica Il D. Lgs 102/2014 prevede il riparto dei consumi di energia termica nei con-
comune a norma). Le cause tecniche o di forza maggiore che giustifichino la domini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o
dismissione della caldaia centralizzata e la sua sostituzione con impianti di raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema
riscaldamento autonomi, dovranno essere dichiarate in una relazione tecnica di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici.
attestante la rispondenza alle prescrizioni di legge per il contenimento del Per condominio si intende un edificio con almeno due unità immobiliari, di
consumo energetico. proprietà in via esclusiva di soggetti che sono anche comproprietari delle parti
comuni (una villetta bifamiliare con due proprietari e unica centrale termica vi
rientra), mentre per edificio polifunzionale si intende un edificio destinato a
scopi diversi e occupato da almeno due soggetti che devono ripartire tra loro
142. Come si ripartiscono le spese di gestione dell’impianto di la fattura dell’energia acquistata. In pratica ogni volta che più unità immobi-
riscaldamento? liari nell’edificio condividono la stessa centrale termica o lo stesso impianto
di condizionamento o di produzione di acqua calda va conteggiata l’energia
L’adozione di valvole termostatiche e la contabilizzazione del calore goduto termica effettivamente utilizzata da ciascuno.
da ogni unità immobiliare è obbligatoria (D. Lgs 102/2014). Esistono due sistemi di conteggio dell’energia consumata molto diversi tra loro.
Ai sensi della L. 10/1991 art. 26 comma 5 e del D. Lgs. 102/2014 art. 9 I sistemi di contabilizzazione diretta consentono ai singoli utenti di deter-
comma 5 modificato dal D. Lgs. 73/2020, la ripartizione delle spese di ri- minare il consumo di energia volontario espresso in kW/h: perché un tale
scaldamento, raffreddamento o acqua calda sanitaria deve avvenire sulla base sistema possa essere impiegato, occorre che ciascuna unità immobiliare sia
del “consumo effettivo”. dotata di un unico punto di prelievo dell’energia termica (si parla di impianti
La normativa prevede una quota di spesa “volontaria” dovuta ai consumi effettivi a distribuzione orizzontale, perché il liquido in uscita da una colonna mon-
volontari di tutti i condòmini e una quota totale di spesa “involontaria” dovuta tante viene portato ai vari radiatori presenti in ciascuna unità immobiliare da
alle dispersioni del sistema edificio/impianto di distribuzione del calore. In un circuito ad anello).
ogni caso la quota totale di spesa volontaria non può risultare inferiore al 50%. Quando l’installazione di contatori individuali di energia termica non è tec-
Quindi l’importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali attribuendo una nicamente fattibile (come accade nei più diffusi impianti a colonne montanti
quota di almeno il 50% agli effettivi prelievi volontari di energia termica. verticali a cui sono direttamente collegati i radiatori presenti nelle unità immo-

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

biliari poste a piani diversi), possono essere utilizzati i sistemi di contabilizza- Modello 13 Sollecito all’amministratore
zione indiretta. I sistemi di contabilizzazione indiretta consentono agli utenti a contestare i vizi dei lavori appaltati
di determinare il proprio consumo di energia volontario solo indirettamente,
ossia attraverso il conteggio delle unità di ripartizione di energia: per la misura
dell’energia totale utile consumata, viene utilizzato un contatore di energia
termica posto all’uscita della centrale termica, mentre per la misura delle unità Mittente:
di riparto vengono utilizzati i “ripartitori di calore”: il ripartitore fornisce una Nome e indirizzo del condomino
lettura non in effettive unità di energia ma individua la proporzione di energia Spedire a:
consumata in rapporto all’energia totale fornita dalla centrale termica. Si tratta Egr. Sig. ..........…...............……
quindi necessariamente di un dato adimensionale e non espresso in kW/h. Amministratore del condominio
Nel caso di misura diretta il calcolo della spesa è facile: la quota totale dei Sito in ............................………
consumi volontari è determinata dal rapporto tra tutti i consumi di energia Via …........................… n. ....…
dei singoli utenti e la misura dei consumi di energia utile totale in uscita dal
generatore di calore). La quota totale dei consumi involontari è calcolata Raccomandata a.r.
semplicemente per differenza. Luogo e data
Invece nel caso di misura indiretta, sia le quote totali dei consumi volontari
che quelle dei consumi involontari devono essere stimate. La percentuale di Oggetto: Vizi sulle opere eseguite in condominio
consumo involontario può essere stimata sulla base della norma tecnica UNI
10200 e verrà ripartita tra i singoli condomini sulla base dei millesimi appro- Egregio Amministratore,
vati in assemblea. rilevo che i lavori di manutenzione ordinaria (o straordinaria) in condominio deliberati in
L’assemblea con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in data ............ non sono stati eseguiti a regola d’arte.
assemblea che siano almeno 1/3 dei condomini e rappresentino almeno Ho infatti riscontrato .......................................… (breve descrizione del vizio rilevato e delle
500 millesimi, potrà infatti decidere la modalità di riparto dei consumi in- probabili cause).
volontari sulla base di una tabella di millesimi di superficie, di potenza o di
fabbisogno energetico. La sollecito pertanto a contestare i vizi di tali opere all’azienda …................. che ha
effettuato i lavori, secondo quanto dispone l’art. 1167 del Codice Civile1

Distinti saluti.
144. Se un condomino modifica gli elementi radianti, si deve Firma

modificare la tabella millesimale specifica per la ripartizio-


ne delle spese di riscaldamento?
Dipende dal tipo di tabella millesimale specifica utilizzata: nel caso in cui si sia
considerata la superficie radiante o la potenza installata, la tabella millesimale
specifica potrà essere modificata a maggioranza.
A ogni modo, all’assemblea dei condomini, nell’ambito delle attribuzioni con- 1
L’art. dispone che l’appaltatore sia tenuto alla garanzia per le difformità (ossia la non corrispondenza
dell’opera alle prescrizioni contrattuali) e i vizi dell’opera. La garanzia non è dovuta se il committente
cernenti la gestione delle cose, degli impianti e dei servizi comuni, deve rico- ha accettato l’opera e le difformità o i vizi erano da lui conosciuti o erano riconoscibili (per la
noscersi la competenza a modificare, in via provvisoria, le tabelle millesimali riconoscibilità dei vizi occorre aver riguardo non già alle cognizioni possedute dal committente, ma a
concernenti il servizio di riscaldamento e di riscuotere i relativi contributi a quelle di una persona di media competenza tecnica), purché in questo caso non siano stati in malafede
taciuti dall’appaltatore (per aversi malafede basta il semplice silenzio). Il committente deve, a pena di
titolo di acconto e salvo conguaglio, qualora, in seguito alle modifiche ap- decadenza, denunciare all’appaltatore le difformità o i vizi entro 60 giorni dalla scoperta. La denuncia
portate da un condomino all’impianto di riscaldamento all’interno del proprio non è necessaria se l’appaltatore ha riconosciuto le difformità o i vizi o se li ha occultati. L’azione
contro l’appaltatore si prescrive in 2 anni a partire dal giorno della consegna dell’opera. Il committente
appartamento, le tabelle originarie non corrispondano alla nuova estensione convenuto per il pagamento può sempre far valere la garanzia, purché le difformità o i vizi siano stati
degli elementi radianti (Corte di Cassazione, sentenza n. 8657/1996). denunciati entro 60 giorni dalla scoperta e prima che siano decorsi i 2 anni dalla consegna.

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Il condominio in 170 domande Lavori in condominio e sicurezza degli impianti

Modello 14 Comunicazione all’amministratore del distacco Modello 15 Sollecito all’amministratore per intervento
dall’impianto di riscaldamento centralizzato urgente sull’impianto antincendio/ascensore

Mittente: Mittente:
Nome e indirizzo del condomino Nome e indirizzo del condomino
Spedire a: Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............…… Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio Amministratore del condominio
Sito in ............................……… Sito in ............................………
Via …........................… n. ....… Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r. Raccomandata a.r.
Luogo e data Luogo e data

Oggetto: Distacco da impianto di riscaldamento centralizzato Oggetto: Intervento urgente sull’impianto ascensore/antincendio

Il sottoscritto Sig. …............................ condomino nello stabile in oggetto, ai sensi dell’art. Egregio Amministratore,
1118 comma 4 del Codice Civile. rilevo che da qualche giorno l’impianto ascensore presenta un malfunzionamento che consiste
nel ................… (descrivere brevemente il problema riscontrato)
comunica
oppure
la propria intenzione di distaccare la propria unità immobiliare dall’impianto di riscaldamento
centralizzato1. rilevo che non è stata effettuata la regolare manutenzione dell’impianto antincendio.
Tale distacco non provocherà alcun inconveniente all’impianto centralizzato esistente, come
attestato dalla perizia redatta dal termotecnico di mia fiducia e che allego alla presente. La sollecito pertanto a intervenire urgentemente contattando l’azienda incaricata della
Il condominio non avrà a subire né squilibri di funzionamento dell’impianto centralizzato né manutenzione.
aggravi di spesa: al contrario il distacco della mia unità immobiliare procurerà all’impianto Le ricordo infatti che la manutenzione degli ascensori è un obbligo sancito dall’art. 15 commi 5
centralizzato il vantaggio di un minor carico termico per la caldaia che dovrà ora lavorare e 6 del D.P.R. 162/19991.
per …................... appartamenti e non più per ................
Oppure
Le ricordo che ai sensi dell’art. 1118 comma 4 del Codice Civile non potranno essermi
addebitate altre spese che non siano quelle di manutenzione straordinaria, conservazione e Le ricordo infatti che la manutenzione dell’impianto anticendio condominiale è un obbligo
messa a norma dell’impianto esistente. previsto dal D.M. 246 del 16/5/19872.

Distinti saluti. Distinti saluti.


Firma Firma
1
Il comma 5 dispone che “il manutentore promuove tempestivamente la riparazione e la sostituzione
delle parti rotte o logorate, o ne verifica l’avvenuta corretta esecuzione”; il comma 6 precisa che “il
1
Il regolamento di condominio può negare il distacco dall’impianto centralizzato, anche nel caso in proprietario o il suo legale rappresentante provvedono prontamente alle riparazioni e alle sostituzioni”.
cui il condomino dimostri la mancanza di un pregiudizio per l’impianto centralizzato e per gli altri 2
Il D.M. dispone che gli impianti antincendi siano obbligatori in tutti gli edifici civili, vecchi o nuovi,
condomini. Inoltre, occorre considerare che le Regioni potrebbero dettare discipline più rigorose con altezza antincendi uguale o superiore a 12 metri. Il decreto prevede l’obbligo di controlli di
rispetto alle regole nazionali. manutenzione periodici.

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Il condominio in 170 domande

Modello 16 Richiesta adeguamento delle temperature


dell’impianto di riscaldamento

Mittente:
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Richiesta di adeguamento alle norme di legge delle temperature


dell’impianto di riscaldamento

Egregio Amministratore,
La informo che da un rilevamento sulla temperatura nella mia unità immobiliare ho
riscontrato che i valori massimi della temperatura ambiente interna sono superiori a quanto
consentito dalla legge, in violazione dell’art. 3 del D.P.R. 74/20131.

La invito pertanto a disporre la regolazione dell’impianto di riscaldamento centralizzato in


modo da rispettare le disposizioni normative vigenti.
Qualora non vengano effettuate misure di adeguamento della temperatura all’interno della
mia abitazione, provvederò a inviare formale esposto al Comune2.

Distinti saluti.
Firma

1
L’art. prevede che “d’inverno, la media aritmetica delle temperature dell’aria nei diversi ambienti di ogni
singola unità immobiliare, non deve superare i seguenti valori:
• 18 °C + 2 °C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E 8;
• 20 °C + 2 °C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E 8”.
2
Il cittadino può richiedere alla Pubblica Amministrazione competente (secondo quanto disposto da ciascuna
Regione o Provincia autonoma) un controllo del rispetto dei valori massimi della temperatura ambiente
interna alla propria abitazione. Il controllo viene effettuato, con le seguenti modalità:
• richiesta scritta;
• rilevazione dei valori di temperatura, effettuata da un tecnico qualificato con strumentazione e modalità
previste dalla normativa vigente in materia.

146
7
Responsabilità e difesa dei condomini

Responsabilità
e difesa dei condomini

Come sappiamo, vivere in condominio significa entrare in rapporto con i


propri vicini, molti dei quali sono essi stessi condomini, ossia proprietari di
una o più unità immobiliari.
Le relazioni non sono solo di vicinato, ma hanno importanti ricadute economi-
che: si tratta innanzitutto della ripartizione tra tutti i proprietari delle spese per
la conservazione dei beni comuni e per la prestazione di servizi nell’interesse
comune. La vita in condominio può nascondere alcune insidie: amministratori
poco corretti, delibere assembleari assunte senza il rispetto delle regole e
che si traducono in pesanti oneri per i condomini, uso improprio delle parti
comuni, violazioni del regolamento e altro. Non solo questo, però, perché la
situazione può complicarsi nel caso in cui qualcuno sia danneggiato da una
parte comune, per esempio un pezzo del cornicione o una tegola del tetto.
Se eventi di questo tipo sono fortunatamente piuttosto rari, può accadere più
frequentemente che sia uno tra i condomini a essere danneggiato dai beni
comuni: da questo punto di vista, per esempio, le infiltrazioni di acqua dal
tetto o a causa di perdite negli impianti idrici sono purtroppo tutt’altro che rare.
Ulteriori problemi potrebbero nascere nel caso in cui, come accade frequen-
temente nei periodi di crisi economica, non tutti i condomini rispettano le
scadenze previste per il versamento dei contributi condominiali o restano
gravemente debitori nei confronti del condominio.
Per ogni problema, esistono soluzioni specifiche, non sempre agevoli e prive
di costi, ma che consentono di opporsi agli abusi e di contrastarli.

147
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

Responsabilità dei condomini zione, il cosiddetto contratto “Globale Fabbricati”, predisposto dalle compagnie
di assicurazione che comprende tutti i rischi ordinari nei quali possono incor-
per danni rere i proprietari di fabbricati. Dalla comproprietà delle cose comuni, deriva la
responsabilità solidale di tutti i condomini per i danni ai terzi o alle proprietà
Se la proprietà comune provoca danni alla proprietà privata, i proprietari immobiliari dei comproprietari e dalla solidarietà deriva la conseguenza per
hanno diritto al risarcimento. Questo principio si applica sia nel caso in cui i cui il danneggiato può pretendere il risarcimento da un solo condomino, il
danneggiati siano terzi estranei che nel caso in cui i danneggiati siano alcuni quale poi potrà essere rimborsato di quanto ha pagato al di là della sua quota
tra i condomini. In queste situazioni è possibile agire nei confronti del con- di proprietà (Corte di Cassazione, sentenza n. 2454/1994).
dominio secondo l’art. 2051 del Codice Civile che disciplina il danno cagio-
nato da cose in custodia. Il condominio, infatti, è ritenuto responsabile quale
“custode” per non aver provveduto a mettere a posto i difetti del fabbricato
che hanno causato il danno. 145. La responsabilità per danni riguarda anche il singolo con-
Più precisamente, il “custode” non può essere identificato né nel condominio, domino che ha causato danni al condominio, per esempio
che è pur sempre un ente di sola gestione di beni comuni ma non ha una per una perdita d’acqua nel suo appartamento?
sua personalità giuridica, né nel suo amministratore, essendo questi solo un
mandatario dei condomini. Proprio questi ultimi, invece, possono considerarsi Certamente, anche il singolo proprietario, in quanto custode dei propri beni,
investiti del “governo” dei beni comuni, in base a una disponibilità di fatto e ha le medesime responsabilità del condominio e quindi dovrà risarcire il
a un potere di diritto che deriva loro dalla proprietà piena: quindi “custodi” e danno che il condominio ha subito per effetto dei suoi beni. Occorre però
responsabili dei beni comuni e dei danni che questi eventualmente provoca- precisare che se il condomino non ammette la propria responsabilità oppure
no a terzi sono i singoli condomini tutti solidalmente responsabili (Corte di tale responsabilità non è stata accertata dal Giudice, il condominio non può
Cassazione, sentenza n. 1674/2015). Questo significa che anche se è stato addebitare al condomino danneggiante alcuna spesa per le riparazioni neces-
nominato un amministratore, tutti i condomini sono sempre responsabili per sarie delle parti comuni, se non nei limiti della sua quota millesimale (Corte
i beni comuni, salvo poi rivalersi sull’amministratore se si può dimostrare di Cassazione, sentenza n. 7890/1999).
trascuratezza e disattenzione. Il costo del risarcimento dovrà essere suddiviso
tra i condomini secondo le quote millesimali.
Il condominio è per esempio responsabile per i danni provocati ai passanti
da cadute di tegole cornicioni blocchi di neve ecc. dal tetto, come pure è 146. Il condominio è responsabile dei danni causati dall’immo-
responsabile per i danni causati da infiltrazioni di acqua fuoriuscita dalle bile anche se non ha colpa nella conservazione delle parti
tubazioni comuni. comuni?
Allo stesso modo è responsabile, per esempio, anche per una caduta causata
dalla moquette mal posta nell’atrio o per le ferite causate dal distacco del La responsabilità civile per i danni cagionati da cose in custodia, è ritenuta
vetro della porta d’entrata condominiale (Tribunale di Milano, sentenze del essere un’ipotesi di responsabilità “oggettiva”: in pratica è sufficiente perché
21/03/1991 e 14/02/1991), come pure per i danni derivanti da scarsa illumi- tale responsabilità sia ritenuta esistente, un rapporto di custodia tra il respon-
nazione delle parti comuni (Tribunale di Milano, sentenza del 07/11/2001). sabile (il condominio) e la cosa che ha dato luogo al sinistro, senza che as-
Un’altra ipotesi di danno causato alle singole proprietà immobiliari dalle parti suma rilievo in sé la violazione dell’obbligo di custodire la cosa da parte del
comuni merita considerazione. Il danno derivante da furto consumato da una custode (il condominio), la cui responsabilità è esclusa solo dal caso fortuito.
persona che si è introdotta in un appartamento servendosi delle impalcature Se il danneggiato dimostra che ha subito un danno causato da una parte
impiegate per lavori condotti sulle parti comuni: se si può dimostrare che non comune, per esempio prova che il danno al suo veicolo parcheggiato nel
sono state adottate le cautele idonee a evitare l’uso anomalo della struttura, il cortile comune è dovuto alla caduta di una tegola proveniente dal tetto del
condominio è considerato responsabile, visto l’obbligo di vigilanza e custodia condominio, il condominio è responsabile anche se dimostra di aver mante-
che grava sul condominio stesso nei confronti dell’imprenditore edile che si nuto il tetto in condizioni di perfetta conservazione, ma può liberarsi dalla
è servito delle impalcature per l’esecuzione dei lavori (Corte di Cassazione, responsabilità provando che la vera causa del danno è un elemento esterno
sentenza n. 26691/2018). Per tutti questi rischi esiste un contratto di assicura- imprevisto e imprevedibile, per esempio una tromba d’aria (Corte di Cassazione,

148 149
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

sentenza n. 11695/2009). Il condominio può essere assicurato: in questo caso vo l’appaltatore deve ritenersi l’unico responsabile dei danni derivati a terzi
l’amministratore deve attivare le garanzie previste nella polizza senza ritardo. dall’esecuzione dell’opera (Corte di Cassazione, sentenza n. 20557/2014).
L’intervento della compagnia assicuratrice è in pratica determinante nel ga- Occorre però fare attenzione, perché una corresponsabilità del committente
rantire un veloce risarcimento. Ricordiamoci però che il danneggiato, che sia e quindi del condominio può configurarsi nel caso di riferibilità dell’evento al
un condomino o un terzo estraneo, può sempre pretendere dal condominio committente stesso per essere stata affidata l’opera a un’impresa assolutamente
il risarcimento del danno anche se l’assicurazione, facendo valere eventuali inidonea, oppure quando l’appaltatore, in base a patti contrattuali, sia stato
limitazioni contenute nella polizza, rifiutasse il risarcimento richiesto. Se a un semplice esecutore degli ordini del committente e abbia agito attuandone
essere danneggiato è un condomino, è possibile avere dall’amministratore specifiche istruzioni (Corte di Cassazione, sentenza n. 20557/2014).
ogni indicazione utile per contattare la compagnia e nel caso in cui da questa
non si abbiano notizie, è possibile invitare l’amministratore a sollecitare la
compagnia stessa (Modelli 17, 18 e 19).

Responsabilità dei condomini


147. Il condominio risponde dei danni causati da un bene comu- per debiti
ne anche se la sua manutenzione è stata appaltata a una
ditta specializzata? Il condominio ha continui rapporti economici con diversi soggetti, perché
acquista sistematicamente beni e servizi sia per fornire utilità alle varie unità
Sì, il condominio risponde in ogni caso dei danni causati da un bene comu- immobiliari o alle parti comuni (gas, energia elettrica, acqua) che per mantenere
ne, perché nel caso di appalto del servizio di manutenzione continuativa o lo stabile o i suoi impianti in buone condizioni di sicurezza, conservazione e
periodica di cose, macchine o impianti non si verifica il passaggio dei poteri pulizia. Non mancano esigenze legate ai rapporti di collaborazione o lavoro
di custodia e degli oneri di vigilanza e quindi della responsabilità a carico dipendente in corso oppure di natura fiscale.
dell’appaltatore quando il bene resta nella disponibilità del committente. Per questo è necessario che siano messe a disposizione dell’amministratore
Così, per esempio, nel caso dell’impianto ascensore, poiché questo seguita risorse economiche adeguate di cui questi non dispone arbitrariamente, ma
a restare nella sfera di disponibilità dei proprietari dell’edificio, i quali ne che vengono valutate dall’assemblea sia in fase di approvazione del preventivo
conservano l’uso e il godimento, l’appalto della manutenzione a una ditta che in occasione dell’approvazione del rendiconto ogni anno.
specializzata non esonera il condominio da responsabilità in caso di sinistro Il nostro sistema giuridico considera rilevante l’interesse del condominio ad
(Corte di Cassazione, sentenza n. 4385/1979). avere sufficienti risorse economiche e mette a disposizione dell’amministratore
strumenti adeguati a recuperare il credito dai condomini “resistenti”.
L’amministratore ha la possibilità di ottenere dal Giudice di Pace (o dal Tribunale
a seconda del valore del credito) un decreto ingiuntivo immediatamente esecu-
148. Se il condominio appalta delle opere di manutenzione e tivo, ossia un documento con cui non più il condominio ma la stessa autorità
l’appaltatore danneggia i beni di un condomino o di un giudiziaria intima il pagamento del dovuto: tale documento costituisce un
estraneo, chi ne risponde, il condominio o l’appaltatore? cosiddetto “titolo esecutivo” ed entro breve termine dalla sua emissione può
essere eseguito un pignoramento dei beni del debitore. Costituisce pertanto
L’appaltatore è responsabile, non soltanto verso il committente per vizi e diffor- un’arma importante nelle mani del condominio (e dunque dell’amministratore)
mità dell’opera, ma anche verso i terzi danneggiati dalla esecuzione dell’opera per risolvere i problemi più gravi di morosità.
stessa. Non è applicabile in questo caso l’art. 2049 del Codice Civile, per cui Il regolamento contrattuale ha inoltre sempre avuto mano libera dal punto di
il preponente (per esempio, il datore di lavoro) risponde per i danni cagionati vista della determinazione degli interessi di mora.
dai propri preposti (per esempio, i lavoratori dipendenti) nell’esercizio delle Per superare l’emergenza che deriva dal debito nei confronti dei fornitori di
attività di cui sono stati incaricati. L’appaltatore, invece, svolge la sua attivi- beni e servizi, l’amministratore può comunque ottenere dall’assemblea una
tà in piena autonomia, con propria organizzazione di mezzi, obbligandosi delibera (a maggioranza) con cui si dispone la costituzione di un fondo appo-
verso il committente a prestargli il risultato della sua opera. Per questo moti- sito: la richiesta che l’amministratore spesso rivolge ai condomini di copertura

150 151
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

dei debiti del condomino moroso è, dunque, legittima, ma occorre che sia 149. Come deve agire l’amministratore di condominio contro i
esplicita e autorizzata dall’assemblea e quindi non può provvedere autonoma- morosi?
mente chiedendo ai condomini il versamento di una o più rate “straordinarie”
in aggiunta a quelle preventivate. La riscossione dei contributi condominiali è una delle attribuzioni dell’ammi-
Il fornitore di beni o servizi, creditore del condominio, può comunque, in caso nistratore. In molti regolamenti di condominio è specificato un termine per il
di morosità, nei tempi e nei modi previsti dal contratto, sospendere la fornitura. pagamento dei contributi condominiali a partire dalla richiesta dell’amministratore
La responsabilità dei condomini per i debiti del condominio va intesa nei li- e talvolta è specificata la misura degli interessi di mora. Se il regolamento non
miti della quota millesimale di ciascuno. In ogni caso, quindi, il creditore del contiene indicazioni, sarà opportuno far regolamentare dall’assemblea tale que-
condominio può procedere all’esecuzione nei confronti del singolo condomi- stione, facendo approvare, in occasione della decisione relativa all’approvazione
no, solo limitatamente alla sua quota millesimale (Cassazione Civile Sezioni del preventivo, anche le date in cui l’amministratore provvederà a richiedere il
Unite, sentenza n. 9148/2008). La responsabilità tra i condomini, infatti, non pagamento degli oneri condominiali. In caso di morosità, l’amministratore do-
ha natura solidale e quindi nessuno dei condomini potrebbe essere debitore vrebbe inviare quanto prima una raccomandata a.r. con cui provvede a mettere
verso i fornitori estranei al condominio di una somma maggiore da quella in mora il condomino: si tratta di un formale sollecito a pagare il dovuto entro
risultante dall’applicazione della tabella millesimale al debito complessivo del un termine perentorio. Successivamente, l’amministratore dovrebbe, con l’assi-
condominio. Questa situazione giuridica è stata definita solo di recente, proprio stenza di un avvocato di fiducia, chiedere al Giudice competente l’emissione di
in occasione della sentenza della Corte di Cassazione del 2008: in precedenza un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo. Sarà poi opportuno valutare
si affermava la responsabilità solidale di tutti i condomini per i debiti verso i in assemblea i passi successivi, avendo verificato se la situazione patrimoniale
fornitori: il creditore avrebbe quindi potuto pretendere il pagamento da un del condomino giustifica ulteriori spese per le iniziative di recupero del credito.
solo condomino, il quale poi avrebbe dovuto essere rimborsato di quanto ha
pagato al di là della sua quota di proprietà. Oggi questa situazione in linea
di massima non può verificarsi, anche se non sono ancora risolti tutti i dub-
bi interpretativi. I creditori, peraltro, non possono agire nei confronti degli 150. I condomini sono tenuti a pagare la quota del condomino
obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo aver tentato di recuperare moroso?
il credito dai condomini morosi (art. 63 delle Disposizioni per l’Attuazione
del Codice Civile). L’iniziativa del creditore viene agevolata dal nuovo art. 63 In mancanza di diversa convenzione adottata all’unanimità, la ripartizione delle
comma 1 Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile che dispone l’obbligo spese condominiali deve necessariamente avvenire secondo i criteri indicati
dell’amministratore di comunicare ai creditori non ancora soddisfatti i dati dei nell’art. 1123 del Codice Civile: non è quindi consentito all’assemblea con-
condomini morosi, senza temere conseguenze ai fini della legge sulla privacy. dominiale, deliberando a maggioranza, di ripartire tra i condomini non morosi
Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’as- il debito delle quote condominiali dei condomini morosi. Tuttavia, se in caso
semblea, l’amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere di urgenza, può ritenersi consentita una deliberazione assembleare che tenda
un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione. a sopperire all’inadempimento del condomino moroso con la costituzione di
L’amministratore non ha bisogno di sottoporre le iniziative di recupero del cre- un apposito fondo cassa (Corte di Cassazione, sentenza n. 13631/2001).
dito condominiale al voto assembleare, anzi, ai sensi dell’art. 1129 del Codice
Civile, deve anzi attivarsi per il recupero forzoso del credito nei confronti dei
condomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito
è divenuto esigibile, salva esplicita dispensa dell’assemblea: non basta quindi 151. È possibile indicare nella bacheca condominiale il nome dei
che l’amministratore invii al condomino debitore un formale sollecito, ma deve condomini morosi?
procedere giudizialmente, chiedendo al Giudice competente l’emissione del
decreto ingiuntivo e se il condomino insiste nella morosità, l’amministratore deve Secondo il Garante per la privacy (Vademecum “Il condominio e la privacy”
attivarsi ulteriormente con l’esecuzione forzata sui beni del condomino debitore. doc. web 2680240/2013) è vietato perché l’affissione nella bacheca condo-
Inoltre, in caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per miniale del nome dei condomini debitori costituisce un’illecita diffusione dei
un semestre, l’amministratore può sospendere il condomino moroso dalla dati personali dei condomini stessi: i dati potrebbero infatti essere conosciuti
fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. da estranei ed è quindi una violazione della legge sulla tutela dei dati per-

152 153
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

sonali (Corte di Cassazione, ordinanza n. 186/2011). Non è invece vietato Il calcolo dell’interesse di mora va fatto a partire dalla data di scadenza stabilita
indicare con chiarezza il debito dei condomini nella contabilità condominiale, per il pagamento della quota condominiale, data che risulta nel regolamento
né indicare il nominativo dei condomini morosi ai fornitori in ottemperanza di condominio o nella delibera assembleare di approvazione del preventivo.
al nuovo art. 63 delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile. Se non vi sono specifiche disposizioni nel regolamento contrattuale di con-
dominio, l’interesse di mora è il tasso di interesse legale.
Se invece il regolamento contiene l’indicazione del tasso di mora previsto a
carico dei morosi, esso andrà applicato come indicato nel regolamento.
152. Sono proprietario di un appartamento dato in locazione;
l’inquilino non paga le spese condominiali e l’amministra-
tore ne pretende da me il pagamento. È corretto?
La normativa sulle locazioni impone agli inquilini, oltre al pagamento del Difesa dei beni comuni dagli abusi
canone di locazione, anche quello del pagamento delle spese condominiali
ordinarie elencate dall’art. 9 della L. 392/1978: si tratta delle spese relative Le parti comuni sono appunto di proprietà comune: ogni condomino può
al servizio di pulizia, al funzionamento e all’ordinaria manutenzione dell’a- utilizzarle perché, in effetti, gli appartengono. La legge ci dice che ciascun
scensore, alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento e condomino può servirsi della cosa comune purché non ne alteri la destinazione
del condizionamento dell’aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine, non- e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro
ché alla fornitura di altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria diritto (art. 1102 del Codice Civile).
sono a carico del conduttore nella misura del 90%, salvo che le parti abbiano Sono però vietate le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità
convenuto una misura inferiore. Tale disposizione è derogabile a favore del o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che
conduttore, cioè le parti nel contratto possono porre tali spese, in tutto o in rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento
parte, a carico del proprietario, ma, in mancanza di un apposito patto, gli anche di un solo condomino (art. 1120 comma 2 del Codice Civile).
oneri condominiali sono a carico dell’inquilino. Il condomino che usa le parti comuni non può quindi danneggiarle, né mettere
L’inquilino è tenuto quindi a farsi carico delle spese condominiali previste dalla in pericolo la stabilità, sicurezza e decoro architettonico dell’edificio, ma deve
legge, ma nei confronti del condominio è il proprietario che ne risponde, per anche fare in modo di rispettarne la destinazione d’uso e fare attenzione a che
cui è proprio il proprietario che deve effettuare il pagamento di tali spese al sia sempre consentito anche agli altri condomini di utilizzarle allo stesso modo.
condominio. L’amministratore, d’altra parte, può agire legalmente per il paga- Soprattutto, però, non può appropriarsene, sottraendole all’uso degli altri
mento degli oneri condominiali solo contro il condomino proprietario e non condomini. Se il principio appare effettivamente opportuno e di buon senso,
contro l’inquilino. Il proprietario deve quindi provvedere al pagamento delle l’interpretazione di tale principio deve tenere conto che nella realtà le situazioni
spese condominiali a carico dell’inquilino, ma ha diritto di ottenerne il rimbor- possono essere molto diverse tra loro. Per esempio, è ammessa l’apertura di una
so: alla scadenza del termine di due mesi dalla richiesta, l’inquilino se non ha porta sul pianerottolo, ma non il tentativo di incorporarlo nell’appartamento
provveduto al pagamento si considera automaticamente in mora e il proprietario (Corte di Cassazione, sentenze n. 4299/1974 e n. 7704/1990).
può agire legalmente nei suoi confronti. Inoltre, quando l’importo non paga-
to dall’inquilino supera le due mensilità del canone di locazione, il mancato
pagamento degli oneri condominiali conduce alla risoluzione del contratto.
154. È possibile che usando i beni comuni un condomino ne di-
venti proprietario esclusivo?
153. È possibile applicare delle penalità ai condomini morosi? L’usucapione è una modalità di acquisto della proprietà che si fonda sul
possesso indisturbato, pacifico e ininterrotto di un bene per un determinato
In alcuni regolamenti di condominio è prevista l’applicazione di penalità in numero di anni (in genere venti). Far valere l’acquisto di un bene comune in
caso di ritardo nel pagamento delle quote condominiali; tali penalità consi- condominio per usucapione non è facile, perché il singolo condominio usa il
stono in un tasso di interesse di mora in percentuale sulla somma richiesta. bene comune per effetto del suo diritto di (com)proprietà.

154 155
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

Non è però possibile escludere del tutto tale possibilità in danno degli altri dei condomini o di altri soggetti. Le liti potrebbero essere gestite anche con
condomini: occorre però che il condomino che si appropria di una parte co- meccanismi di soluzione della controversia alternative rispetto alle aule dei
mune, si atteggi a possessore esclusivo, mettendo in atto un comportamento tribunali. Una legge recente e molto importante ha cercato di affrontare la
che renda evidente il suo intento di appropriarsi del bene comune escludendo cronica situazione di difficoltà operativa in cui si trovano i tribunali, letteral-
gli altri (Corte di Cassazione, sentenza n. 8152/2001). mente sommersi dalle cause giudiziarie.
Facciamo un esempio e immaginiamo un condomino che acquista anche Per le controversie che riguardano alcuni settori ritenuti adatti e caratterizzati
l’unità immobiliare di fronte a quella di cui è già proprietario; se le due unità da una intensa litigiosità, è stata quindi introdotta la mediazione obbligatoria:
immobiliari che si fronteggiano sono alla fine del corridoio comune, nel tempo si tratta di un meccanismo di soluzione delle liti basato sulla disponibilità
potrebbe pensare di chiudere l’accesso alla parte terminale del corridoio co- delle parti a incontrarsi e tentare di comporre le proprie vertenze con l’as-
mune e unire le sue unità immobiliari: finché questo avviene con un pannello sistenza di un mediatore che in ogni caso non prende una decisione, ma
mobile o con elementi decorativi (per esempio una grande fioriera) possiamo aiuta le parti a trovare una soluzione condivisa. Se la mediazione riesce, il
ritenere che il suo comportamento non sia corretto (esclude comunque gli mediatore predispone un verbale che le parti sono tenute a rispettare, di-
altri condomini dall’uso di parte del corridoio), ma non si tratta di un com- versamente l’incontro mediazione si conclude in un nulla di fatto (art. 5 del
portamento che conduce all’acquisto della proprietà di parte del corridoio D. Lgs. 28/2010). Tra le materie considerate da questa particolare normativa,
per usucapione. Se invece costruisce un muro alto fino al soffitto, si creano le è prevista proprio la materia condominiale. La legge in questione (succes-
condizioni per l’acquisto per usucapione, se nessuno agisce in giudizio entro sivamente al D.L. 69/2013 convertito nella L. 98/2013) prevede l’obbligo
venti anni dalla costruzione del muro stesso. delle parti di far precedere l’eventuale azione giudiziaria dal tentativo di
risoluzione bonaria della controversia sopra accennato. Il tentativo di media-
zione deve svolgersi presso specifici organismi iscritti in un apposito registro
tenuto presso il Ministero della Giustizia.
155. Se un condomino si appropria di beni comuni o comunque La legge sulla mediazione parla genericamente solo di “controversia condomi-
ne abusa, cosa si può fare? niale”, ma l’art. 71 quater delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile
ha chiarito che sono tali quelle derivanti dalla violazione o dall’errata applica-
I condomini potranno diffidare il condomino in questione: al riguardo dovrebbe zione delle disposizioni dettate dal Codice Civile e dalle relative disposizioni
provvedere l’amministratore perché tra i suoi compiti c’è la tutela dei diritti di attuazione in materia condominiale. Quindi, rientrano nella mediazione le
dei condomini sulle parti comuni (art. 1130 del Codice Civile). liti tra condomini e tra questi ultimi e il condominio, non anche quelle tra il
Se non si ottiene un risultato, l’amministratore potrà proporre all’assemblea la condominio e soggetti terzi (per esempio, i fornitori).
decisione relativa all’avvio di un procedimento giudiziario: al Tribunale com- Il Codice Civile ha peraltro disposto uno specifico limite alla facoltà di scelta
petente si chiederà di ordinare al condomino la rimessione in pristino delle dell’organismo a cui inviare l’istanza di mediazione: la stessa deve essere in-
parti comuni e si potrà pretendere anche un risarcimento per gli eventuali fatti presentata, a pena di inammissibilità, presso un organismo di mediazione
danni subiti (Corte di Cassazione, sentenza, n. 11486/2010). ubicato nella circoscrizione del Tribunale in cui si trova il condominio. In ogni
caso l’amministratore di condominio non può partecipare al procedimento di
mediazione in mancanza di una delibera dell’assemblea (prevista dall’art. 71
quater delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile), che gli conferisca,
con il voto favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea che rap-
Tutela giudiziaria e mediazione presentino almeno 500/1000, un apposito mandato. Sarà comunque necessario
deliberare l’incarico a un avvocato la cui presenza, anche nel procedimento
nelle controversie mediativo, è obbligatoria. La proposta di mediazione deve poi essere approvata
dall’assemblea con la stessa maggioranza: se non si raggiunge, la proposta si
Il condominio può trovarsi a dover avviare azioni giudiziarie verso gli stessi deve intendere non accettata. In ogni caso in cui il condominio deve tutelare
condomini (basta pensare ai casi di morosità nel pagamento delle spese con- la propria posizione in una lite, il ruolo dell’amministratore è determinante,
dominiali) oppure verso terzi, siano questi fornitori del condominio oppure perché essendo il rappresentante legale del condominio, l’amministratore ha
estranei. Potrebbe trovarsi però anche a dover subire le iniziative giudiziarie un margine di discrezionalità piuttosto ampio.

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Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

Occorre innanzitutto distinguere il caso in cui la lite rientra nell’ambito delle • spese legali proprie del condominio (condominio soccombente): ripartite
attribuzioni dell’amministratore o meno. tra tutti su base millesimale tranne i condomini dissenzienti;
Nel caso in cui la controversia rientri nell’ambito delle attribuzioni dell’ammini- • spese legali proprie del condominio non addebitabili a controparte (condo-
stratore, che sono dettagliate dall’art. 1130 del Codice Civile, questi potrebbe minio vittorioso): ripartite tra tutti (anche i dissenzienti se hanno comunque
avviare l’azione legale senza il preventivo voto assembleare: è per esempio il tratto vantaggio dalla sentenza favorevole) su base millesimale;
caso in cui si tratti di recuperare un credito verso un condomino moroso. In • spese per adempiere alla sentenza che vede il condominio soccombente (il
questo caso non occorre tentare la strada della mediazione. Giudice ordina al condominio di pagare somme di denaro ovvero di fare
La riscossione dei contributi versati dai condomini per le spese condominiali qualcosa): ripartite tra tutti i condomini su base millesimale;
è uno dei compiti dell’amministratore e quindi questi non ha bisogno di es- • spese legali di controparte (ci sono solo se il condominio è soccombente
sere autorizzato dall’assemblea per rivolgersi al Giudice, anche se l’avvio di e se sono state liquidate dal Giudice): ripartite tra tutti su base millesimale
una tale iniziativa giudiziaria comporta costi non trascurabili per i condomini. tranne i condomini dissenzienti.
Altrettanto si può dire se l’amministratore deve contestare a un appaltatore
i difetti delle opere realizzate: tra i compiti dell’amministratore c’è proprio il
compimento degli atti conservativi delle parti comuni degli edifici (art. 1130
del Codice Civile). Tale indicazione si riferisce agli atti materiali (per esempio 156. L’amministratore può decidere autonomamente di parteci-
riparazioni delle parti comuni) e giudiziali (azioni contro comportamenti illeciti pare al tentativo di mediazione?
posti in essere da terzi o dagli stessi condomini) necessari per la salvaguardia
dell’integrità dell’immobile. Diverso è invece il caso in cui si tratti di iniziative Al procedimento di mediazione l’amministratore è legittimato a partecipare solo
giudiziarie che non rientrano nell’elenco delle competenze dell’amministra- previa delibera assembleare da assumere con la maggioranza (art. 1136 comma
tore: in questo caso l’amministratore non può prendere decisioni autonome, 2 del Codice Civile), ossia il voto favorevole della maggioranza dei presenti in
ma deve ottenere dall’assemblea una decisione favorevole. L’assemblea deve assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi (art. 71 quater delle Disposizioni
quindi votare sull’avvio di un’azione legale: in questo caso e si pronuncia per l’Attuazione del Codice Civile). In quella sede i condomini potranno decidere
con il voto favorevole della maggioranza dei presenti in assemblea che rap- la linea difensiva, il necessario incarico a un legale e a un perito se occorre.
presentino almeno 500/1000. Anche nel caso in cui la questione rientri nella
competenza dell’amministratore, questi può ritenere comunque opportuno
sottoporre all’assemblea la decisione sull’avvio di un’azione legale: l’assemblea
si pronuncia con la stessa maggioranza. L’amministratore ha quindi due tipi di 157. Se viene raggiunta una proposta di mediazione, è necessa-
rappresentanza giudiziale del condominio: propria e delegata dall’assemblea. rio che l’assemblea ratifichi l’accordo?
Ciascuno dei condomini ha diritto di chiamarsi fuori da una causa intentata
dal condominio quando l’amministratore deve essere delegato dall’assemblea La proposta di mediazione deve essere approvata dall’assemblea con la maggio-
per attivarsi oppure quando l’amministratore comunque sottoponga all’as- ranza di cui all’art. 1136 comma 2 del Codice Civile ossia il voto favorevole della
semblea la decisione sull’avvio dell’azione legale. Il dissenziente deve però maggioranza dei presenti in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi
fare attenzione, perché ha solo 30 giorni per dichiarare tale intento dalla (art. 71 quater delle Disposizioni per l’Attuazione del Codice Civile). Se non
data in cui si è svolta l’assemblea, se era presente, oppure dalla data in cui si raggiunge questa maggioranza, la proposta si deve intendere non accettata.
ha avuto conoscenza della delibera se era assente. Il condominio, però, può
anche essere bersaglio di un’azione legale altrui che può essere intentata da
un terzo o da un condomino: in questo caso l’amministratore rappresenta il
condominio automaticamente e quindi non ha bisogno di essere autorizzato 158. In quali casi l’amministratore può avviare un’azione legale
a partecipare al giudizio. Tuttavia, in tutti i casi in cui l’amministratore ritenga senza preventiva autorizzazione assembleare?
che la lite esuli dalle sue attribuzioni è obbligato a darne immediatamente
notizia all’assemblea, pena la revoca dal proprio incarico e il rischio di dover Occorre considerare i compiti che l’art. 1130 del Codice Civile attribuisce
pagare i danni subiti dal condominio. La ripartizione delle spese sostenute dai all’amministratore. Tra quelli elencati ce ne sono due da evidenziare: riscuotere
condomini per l’azione legale si basa sui principi di seguito indicati: i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle

158 159
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni e compiere gli pena la revoca dal suo incarico e il rischio di dover risarcire il condominio
atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio. per i danni eventualmente subiti a causa della mancata convocazione dell’as-
Il primo dei due compiti si spiega da solo: occorre anche considerare che il semblea (art. 1131 del Codice Civile).
Codice Civile impone all’amministratore di attivarsi disponendo la riscossione
forzosa del credito del condominio entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio
nel quale il credito esigibile è compreso (art. 1129 comma 9 del Codice
Civile): l’amministratore quindi deve, attraverso un avvocato, non solo solle- 161. Se una lite giudiziaria rientra nelle competenze dell’ammi-
citare il pagamento della somma dovuta, ma chiedere al Giudice competente nistratore, come si deve attivare?
l’emissione di un decreto di ingiunzione.
Devono, invece, essere considerati atti conservativi a tutela dei diritti inerenti Se una lite rientra nelle competenze dell’amministratore, egli è tenuto a pro-
alle cose comuni: muoverla o se è il condominio a subirla, ad assumere la rappresentanza del
condominio stesso, costituendosi in giudizio. In alternativa, può convocare
• le azioni cautelari (denuncia di nuova opera o danno temuto); l’assemblea specificando la questione all’ordine del giorno.
• i ricorsi d’urgenza per recuperare la documentazione condominiale dall’am- Se non provvede, risponde in proprio dei danni che il condominio avesse
ministratore uscente; subito a causa della sua inerzia.
• le azioni contro l’appaltatore per difetti delle opere eseguite.

A questi possiamo aggiungere la cura dell’osservanza del regolamento di


condominio. 162. Quando una lite giudiziaria non rientra nelle competenze
dell’amministratore, come si deve comportare?
Quando una lite non rientra nelle competenze dell’amministratore, la rappre-
159. L’assemblea può dispensare l’amministratore dall’obbligo sentanza deve essergli conferita dall’assemblea con delibera adottata con il
di agire in giudizio per recuperare il credito del condomi- voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappre-
nio, per esempio perché ritiene inutile l’azione legale? sentino almeno 500 millesimi. In tali casi è facoltà discrezionale dell’assemblea
la decisione di promuoverle. Qualora l’assemblea non abbia preventivamente
Si, l’art. 1129 comma 9 del Codice Civile, consente all’assemblea di dispensare autorizzato al giudizio l’amministratore, quest’ultimo può agire per la tutela
l’amministratore da tale incombenza: la legge non precisa una maggioranza degli interessi condominiali, ma dovrà ottenere la ratifica del suo operato
speciale per questa decisione, per cui si può ritenere valida la maggioranza (Corte di Cassazione Sezioni Unite, sentenza n. 18331/2010).
minima possibile considerando se l’assemblea è riunita in prima o in seconda
convocazione.

163. Se un condomino non vuole essere coinvolto in una lite


giudiziaria promossa dal condominio, cosa deve fare?
160. Se all’amministratore viene notificato l’avvio di un’azione
legale nei confronti del condominio, è tenuto a convocare Ciascuno dei condomini ha diritto di chiamarsi fuori da una causa intentata dal
l’assemblea? condominio: il dissenziente ha 30 giorni per dichiararlo dalla data in cui ha
avuto conoscenza della delibera con cui l’assemblea ha deciso di avviare la lite.
L’amministratore ha la rappresentanza legale del condominio e quindi si può Per legge dovrebbe farlo con atto notificato all’amministratore (art. 1132 del
dire abbia una specie di rappresentanza automatica del condominio quando Codice Civile), ma è ammesso anche l’invio di una raccomandata con ricevuta
qualcuno promuove una lite contro il condominio stesso (viene definita “le- di ritorno, non ritenendo necessaria la notifica con ufficiale giudiziario.
gittimazione passiva”). Tuttavia, in tutti i casi in cui la lite esula dalle sue attri- In ogni caso, non basta comunque una telefonata, ma nemmeno il fatto che,
buzioni, l’amministratore è obbligato a darne immediata notizia all’assemblea, se il condomino è presente in assemblea, il dissenso sia riportato nel verbale.

160 161
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

In effetti, la volontà del condomino dissenziente deve risultare a verbale, ma la Modello 17 Richiesta risarcimento danni al condominio
sola dichiarazione espressa in assemblea e riportata in tale documento, anche
se esplicita, non è sufficiente. Nel caso in cui la delibera che decide l’avvio
della lite non sia stata comunicata a un condominio assente, il dissenso può
essere comunicato in qualsiasi stato della causa. Il testo della comunicazione Mittente:
di dissenso da inviare all’amministratore potrà essere il seguente: Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
“Oggetto: notifica di dissenso alle liti ai sensi dell’art. 1132 Codice Civile Egr. Sig. ..........…...............……
Il sottoscritto. condomino dello stabile di via ...n. .., preso atto che in data .... Amministratore del condominio
l’assemblea del condominio in oggetto ha deliberato di promuovere (o resistere) Sito in ............................………
alla lite giudiziaria nei confronti di ..., ai fini e per gli effetti dell’art. 1132 Via …........................… n. ....…
del Codice Civile, comunica che intende separare la propria responsabilità
da quella del condominio nel caso di soccombenza del condominio nella lite. Raccomandata a.r.
Luogo e data – Firma”. Luogo e data

Oggetto: Richiesta risarcimento danni – Sinistro del ......... (data sinistro)

164. Quali sono le conseguenze della comunicazione di dissenso Egregio Amministratore,


alla lite? con la presente Le segnalo che il .................. (data sinistro) si è verificato un danno alla mia
unità immobiliare posta nel condominio in oggetto.
L’esonero riguarda solo le spese processuali e non si estende al merito della Ho infatti rilevato che .............................................................................. (breve descrizione
domanda. Il condomino dissenziente subisce quindi comunque l’esito sfa- del danno rilevato e delle probabili cause. Per esempio: “a seguito del forte temporale di
vorevole della lite, ma non ne sopporta le conseguenze con riferimento alle ieri il plafone della sala dell’appartamento di mia proprietà posto all’ultimo piano ha
spese legali. manifestato evidenti segni di infiltrazioni di acqua, danneggiandosi parzialmente”)1.
Se quindi il condominio è condannato al risarcimento dei danni subiti da un
terzo, anche il condomino dissenziente è tenuto a pagare la sua quota dei Poiché il danno pare causato da una parte di proprietà condominiale, La invito, ai sensi
danni lamentati da chi ha avviato la causa nei confronti del condominio: non dell’art. 1130 del Codice Civile, ad attivarsi immediatamente per la ricerca e riparazione del
paga però le spese legali. guasto che ha causato il danno sopra descritto.
Se il condominio, invece, vince la causa e il condomino dissenziente trae un Chiedo sin d’ora, ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile, il risarcimento del danno subito
vantaggio dall’esito favorevole, il condominio può chiedergli di partecipare dalla mia unità immobiliare, la cui entità mi riservo di precisare in seguito2.
alle spese processuali (salvo quella parte che è stato possibile recuperare La invito a contattare la compagnia assicuratrice con cui il condominio è assicurato inviando
dalla controparte). Il dissenso alla lite vale solo tra i condomini e non può alla stessa una segnalazione di sinistro.
essere opposta a terzi, ossia se il condominio perde la causa, la parte che ha Le confermo la mia disponibilità per i sopralluoghi del perito – previo appuntamento – e per
vinto, per recuperare il proprio credito derivante dalla sentenza favorevole, l’invio della documentazione utile a valutare l’entità del danno subito3.
può rivolgersi a qualsiasi condomino, anche al condomino dissenziente dalla
lite, il quale, però, ha il diritto di rivalersi sul condominio. Distinti saluti.
Nel caso di liti avviate dall’amministratore nei limiti delle proprie attribuzioni, Firma
i condomini non potranno in ogni caso manifestare il proprio dissenso.
1
La descrizione, precisa ma sintetica, deve evidenziare il nesso tra il danno e la parte comune, evitando
descrizioni dettagliate che possono essere controproducenti dell’evento: occorre rendere evidente il
collegamento.
2
È fondamentale pretendere che il guasto venga riparato e fare subito presente che del danno subito
si pretenderà il risarcimento.
3
L’amministratore deve attivare la polizza nel termine previsto dal contratto (di solito 3 giorni). Il
condomino danneggiato può pretendere dal condominio il risarcimento del danno se l’assicurazione
rifiutasse il risarcimento richiesto.

162 163
Il condominio in 170 domande Responsabilità e difesa dei condomini

Modello 18 Richiesta all’amministratore di sollecito Voglia prendere atto che, in assenza di un opportuno e sollecito riscontro, mi riservo con
rammarico di esercitare ogni azione per la migliore tutela del mio buon diritto nei confronti
alla compagnia assicurativa del condominio da Lei amministrato, senza esclusione della sede giudiziaria2.

Confidando in una Sua fattiva collaborazione, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Mittente: Firma
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Richiesta di sollecito alla compagnia assicurativa – Sinistro del .........


(data sinistro)

Egregio Amministratore,
con riferimento al sinistro del .......… (data sinistro) a Lei ben noto in quanto oggetto del-
la mia segnalazione dello scorso................... (data lettera segnalazione all’amministratore
del sinistro), con la presente La invito a sollecitare la compagnia assicuratrice, con la quale
il condominio in oggetto è assicurato con polizza “globale fabbricati”, a un opportuno
riscontro.

A oggi, in effetti, non ho ancora avuto notizia dell’apertura della pratica relativa al sinistro
in oggetto

oppure

non mi è stato ancora comunicato il riferimento dello studio peritale che si occupa della
liquidazione del danno da me subito

oppure
1
I casi in cui si rende necessario sollecitare la compagnia assicuratrice del condominio ad attivarsi
possono essere diversi a seconda del momento in cui la gestione della pratica relativa al sinistro per il
non mi è ancora pervenuta alcuna offerta risarcitoria . 1
quale si attiva la copertura assicurativa entra in una fase di stallo: occorre quindi scegliere tra le opzioni
proposte. Il condominio è il soggetto assicurato e dunque l’amministratore è colui che può e deve
prendere contatto con la compagnia assicuratrice.
Voglia pertanto, nell’interesse del condominio da Lei amministrato e in ottemperanza al 2
L’intervento della compagnia assicuratrice è in pratica determinante nel garantire un veloce
Suo incarico ai sensi dell’art. 1130 del Codice Civile, contattare la compagnia assicuratrice risarcimento. Attenzione: il condomino danneggiato può sempre pretendere dal condominio il
risarcimento del danno anche se l’assicurazione rifiutasse il risarcimento richiesto facendo valere
facendosi parte diligente nel rappresentare la mia lamentela.
eventuali limitazioni contenute nella polizza. Se l’amministratore non si è correttamente adoperato
per evitare tale scenario, potrebbe trovarsi a dover rispondere di tale sua inerzia nei confronti del
condominio.

164 165
Il condominio in 170 domande

Modello 19 Richiesta degli estremi della compagnia


assicurativa

Mittente:
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............……
Amministratore del condominio
Sito in ............................………
Via …........................… n. ....…

Raccomandata a.r.
Luogo e data

Oggetto: Condominio ......... (nome condominio se esiste) via ........., città .........
– sinistro del ......... (data sinistro)

Egregio Amministratore,
con la presente, in relazione al sinistro del ....................... (data sinistro), da me già segna-
lato lo scorso ....................... (data lettera inviata all’amministratore di segnalazione del
sinistro)1, La invito a indicarmi i riferimenti utili per contattare la compagnia assicuratrice
presso la quale il condominio è assicurato con polizza “globale fabbricati”, al fine del solle-
cito risarcimento del danno subito dalla mia unità immobiliare.
Si tratta in particolare di quanto segue:

1. nome compagnia e numero polizza;


2. numero del sinistro assegnato a seguito della Sua segnalazione successiva alla mia lettera
del ................ (data lettera inviata all’amministratore di segnalazione sinistro);
3. nome del perito liquidatore, se già comunicato dalla compagnia;
4. numero di pratica eventualmente assegnato dal perito liquidatore, se già comunicato
dalla compagnia assicuratrice o dallo studio peritale.

Certo della Sua effettiva collaborazione nell’interesse del condominio e nell’adempimento


del Suo mandato ai sensi dell’art. 1130 del Codice Civile, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Firma

1
L’amministratore stesso deve inviare alla compagnia assicuratrice la segnalazione di sinistro necessaria
per attivare le garanzie di polizza; successivamente alla segnalazione, però, il condomino danneggiato
da una parte comune può contattare direttamente la compagnia o il perito per definire il proprio
risarcimento: per questo ha bisogno dei riferimenti sopra specificati.

166
8
Energia e ambiente

Energia
e ambiente

In Italia gli edifici esistenti ammontano a quasi 13 milioni: di questi oltre 11


sono a uso abitativo. Gli oltre 11 milioni di edifici abitativi contano più di 27
milioni di unità abitative occupate da quasi 21 milioni di famiglie. Il patrimonio
edilizio in Italia è quindi consistente ma è un patrimonio obsoleto, in gran parte
realizzato prima del 1971, per circa il 55% e per oltre l’80% prima del 1991.

Riqualificazione degli immobili


Solo una parte residuale realizzata in epoca recente risponde a requisiti di
efficienza e sostenibilità. Quindi gli interventi in termini di riqualificazione e di
efficientamento energetico sono un elemento di primaria importanza. I recenti
terremoti con esiti distruttivi hanno evidenziato importanti criticità anche dal
punto di vista della resistenza statica dei fabbricati.
L’impatto ambientale del settore residenziale è ragguardevole ma, d’altra parte,
un condominio può anche rappresentare la prima cellula di ambiente eco-
compatibile urbano, indispensabile per promuovere e accelerare i processi
di “Agenda 2030,” un documento di intenti e obiettivi programmatici su am-
biente, economia e società sottoscritto da Paesi di tutto il mondo durante la
Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo a New York nel 2015.

167
Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

Efficienza energetica negli edifici rispettivamente, 1 e 2), con una quota pari quasi a 3 milioni nella sola zona
1 di massima esposizione. Altri 19 milioni risiedono, invece, nei comuni clas-
Dal punto di vista dei consumi energetici, in Europa il 40% dei 930 MTEP sificati in zona 3, zona che non può dirsi sicura, considerando, per esempio,
(milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) di energia consumata viene i comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma del maggio 2012 appartene-
utilizzato nel settore residenziale e terziario. Dei circa 150 MTEP di energia vano proprio a questa fascia di rischio sismico. Il complesso delle abitazioni
finale che l’Italia consuma annualmente, gli usi civili sono responsabili del residenziali italiane si presenta particolarmente vetusto e, per questa ragione,
30%. Il 21% dei consumi energetici totali riguarda il solo settore residenziale. potenzialmente bisognoso di messa in sicurezza dal rischio sismico. La quota
Circa l’80% dei consumi energetici nel settore residenziale è dovuto a usi di immobili da recuperare è stimata pari a circa il 40% delle abitazioni del
termici: il 70% riguarda il riscaldamento degli ambienti, mentre il 10% attiene Paese, indipendentemente dal livello di rischio sismico.
al riscaldamento dell’acqua sanitaria. L’incidenza del riscaldamento residen-
ziale è rilevante anche sulle emissioni di polveri (PM 2,5 e PM 10) e di gas c
L’impatto del settore residenziale sull’ambiente è quindi molto rilevante. Una Immobili e fotovoltaico
delle strategie fondamentali per ridurre questo impatto è il risparmio energetico.
In ambito condominiale, quando si parla di risparmio energetico, si intende, Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il 21 gennaio 2020 il
in genere, fare riferimento a un “uso razionale” dell’energia. testo del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che recepisce le
Si tratta di un’operazione tecnologica con la quale si intende raggiungere novità contenute nel Decreto Legge sul Clima (D.L. 111/2019 convertito in
l’obiettivo di fare in modo che gli utenti possano beneficiare degli stessi legge con la L. 141/2019) nonché quelle sugli investimenti per il “Green New
servizi in quantità e qualità ma con un minor consumo di energia primaria Deal” previste nella Legge di Bilancio 2020.
ed eventualmente con un maggior impegno di risorse d’altro tipo (capitale, Secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), il foto-
lavoro, materiali). voltaico è chiamato a svolgere un ruolo da protagonista nel sistema elettrico
Il punto di partenza di ogni seria operazione di razionalizzazione energetica nazionale, guidandone una profonda decarbonizzazione. In particolare, il
è sempre una rigorosa contabilità energetica: per dichiarare conveniente un PNIEC prevede un target di 52 GW di capacità fotovoltaica entro il 2030, oltre
intervento di razionalizzazione energetica sarebbe infatti opportuno ragiona- il doppio rispetto ai 20,9 GW installati fino al 2019. In particolare, la crescita
re su quale specifico consumo si vorrebbe incidere e verificare tutte le sue dovrebbe accelerare notevolmente nel periodo 2023-2025, con una nuova
conseguenze, considerando il sistema edificio-impianti. capacità media annuale aggiuntiva pari a circa 4,6 GW. Con riferimento ai
Così, per esempio, le opere di coibentazione delle facciate del fabbricato non sistemi di accumulo, secondo ANIE Rinnovabili (Federazione che raggrup-
dovrebbero prescindere dalla coibentazione del tetto o dalla sostituzione dei pa le imprese operanti nel settore delle fonti rinnovabili elettriche aderente
serramenti. D’altra parte, le opere sull’involucro dell’edificio perdono molto del a Confindustria), al 31 ottobre 2020 si contavano in Italia 36.896 sistemi di
proprio potenziale di risparmio se il condominio continua a essere riscaldato questo tipo abbinati a impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di
da una centrale termica obsoleta e poco efficiente. 170 MW e una capacità di accumulo di 267 MWh. Per il futuro si prevede un
Naturalmente nulla vieta di scaglionare nel tempo le opere necessarie, verifi- abbinamento sempre più frequente tra impianti di produzione elettrica da
cando a ogni passaggio le migliori tecnologie disponibili a costi sopportabili. sistemi fotovoltaici e accumulo, così da massimizzare l’autoconsumo.
L’installazione di impianti fotovoltaici è considerata dal Codice Civile come
un’opera socialmente utile e quindi da agevolare sia con riferimento agli impianti
Immobili a rischio sismico che sono al servizio di tutto il condominio che con riferimento agli impianti
che servono solo alcuni dei condomini per la propria unità immobiliare.
In Italia ogni anno si verificano in media circa un centinaio di terremoti che Nel primo caso la decisione viene assunta dall’assemblea con una maggioranza
la popolazione è in grado di percepire. ridotta rispetto a quella tipica delle innovazioni: basta il voto favorevole della
Considerando gli ultimi 150 anni, gli eventi sismici che hanno determinato gravi maggioranza dei presenti in assemblea che rappresenti 500/1000 come previsto
danni a persone e cose in Italia si sono presentati, in media, uno ogni 5 anni. dall’1120 comma 2 del Codice Civile, mentre nel secondo caso il condomino
Per quanto riguarda il rischio sismico, la classificazione territoriale per gra- può procedere, come ammesso dall’art. 1222 bis del Codice Civile, senza
do di pericolo evidenzia come oltre 21,5 milioni di persone abitino in aree necessità di autorizzazione: se il regolamento di condominio non lo vieta,
del Paese esposte a rischio sismico molto o abbastanza elevato (classificate, basta una comunicazione all’amministratore (Modello 20).

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

L’assemblea può ripartire l’uso delle coperture tra gli interessati ad installare una valutazione sismica degli edifici esistenti (ad eccezione degli edifici
pannelli solari e chiedere garanzie per i danni che potrebbero verificarsi sia strategici, per esempio, le scuole) solo in caso di variazione di classe e/o di
durante lo svolgimento delle opere che successivamente. destinazione d’uso con incrementi dei carichi globali in fondazione superiori
al 10%, sopraelevazione o ampliamento dei locali, interventi strutturali per
la trasformazione dell’edificio in un fabbricato diverso dal precedente.
Strumenti di incentivazione per il cambiamento
• Incentivi fiscali Le norme fiscali prevedono di volta in volta diverse age-
Per cercare di attuare gli obiettivi sopra delineati, sono stati messi in campo volazioni per incentivare gli interventi di risparmio energetico sulle parti
strumenti anche molto differenti tra loro. In sintesi qui di seguito parliamo di comuni degli edifici condominiali. Incentivi fiscali sono previsti anche per gli
alcuni strumenti. adeguamenti strutturali per una migliore resistenza degli edifici ai terremoti.
Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate sono pubblicati adempimenti e
• Certificazioni di parte terza I protocolli o certificazioni di sostenibilità procedure da seguire attentamente per usufruire degli incentivi. Diversi in-
nascono negli anni ‘90 con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’edilizia terventi di recupero del patrimonio edilizio, intesi anche come manutenzione
sostenibile, garantire e valutare l’applicazione di strategie di riduzione dell’im- ordinaria e straordinaria, efficientamento energetico e abbattimento delle
patto ambientale nel progetto e nella costruzione degli edifici. barriere architettoniche beneficiano da tempo di una rilevante detrazione
Ecco qui di seguito le più importanti in Italia. fiscale introdotta dalla L. 449/1997. La norma è stata successivamente mo-
- CasaClima: ideato dalla Provincia di Bolzano (certificazione obbligatoria dificata e prorogata e resa stabile dal D.L. n. 201 del 2011 che ha inserito
per le nuove costruzioni realizzate in provincia dal 12 gennaio 2005); nel D.P.R. n. 917 del 1986 (Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR)
- LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) sviluppato dalla il nuovo art. 16-bis.
U.S. Green Building Council e gestito da Gbc Italia di Trento; Gli incentivi fiscali sono stati ripetutamente ampliati, previsti per periodi più
- Sistema Edifici ITACA (Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza negli o meno lunghi, molto spesso rinnovati e integrati da meccanismi di cessione
Appalti e la Compatibilità Ambientale) di Icmq. della detrazione fiscale. L’incentivazione fiscale si conferma quindi da circa
Con l’eccezione della provincia di Bolzano, le certificazioni di parte terza venti anni come lo strumento fondamentale per l’adeguamento del patrimo-
sono essenzialmente uno strumento di mercato che fa della qualità ambientale nio edilizio. Attualmente la riqualificazione degli stabili si traduce peraltro,
uno strumento di crescita della competitività in un settore finora interessato effettivamente, in un aumento del valore di mercato dell’unità immobiliare
da logiche di mercato tradizionali. che si stima a oggi possa variare, a seconda del contesto territoriale, da un
minimo del 10% fino al 30%.
• Prescrizioni normative Con riferimento alle prestazioni ambientali, vi sono
norme che in alcuni contesti impongono il miglioramento della prestazione
energetica del sistema edificio/impianto. Così gli interventi di ristrutturazione
importante o di riqualificazione degli edifici come pure anche solo di ma- 165. Che cos’è la certificazione energetica degli edifici?
nutenzione straordinaria condotti sulle facciate dell’edificio – che non siano
di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma siano anche influenti dal punto La certificazione energetica degli edifici ha l’obiettivo di misurare le prestazioni
di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie energetiche di una casa e determinarne così l’impatto sull’ambiente. È una
disperdente lorda complessiva dell’edificio – devono soddisfare i requisiti certificazione rilevante per beneficiare di alcuni bonus fiscali ed è attualmente
indicati nel D.M. 26/06/2015 (Decreto “requisiti minimi”). definita “attestato di prestazione energetica (APE)”.
Rientra in questo contesto anche l’obbligo di installazione dei sistemi di La certificazione energetica degli edifici è uno strumento previsto dalla Direttiva
contabilizzazione di calore imposto dal D. Lgs. 102/2014 di recepimento Europea 91/2002, già presente nella L. 10/1991 e prescritta dal D. Lgs.
della Direttiva 2012/27/UE. 192/2005 di recepimento della Direttiva medesima, successivamente modifi-
Con riferimento invece agli aspetti di sicurezza statica, il riferimento norma- cato dal D. Lgs. 311/2006, dalla L. 133/2013 e da ultimo dal D.L. 63/2013.
tivo è il D.M. 14/01/2008 – NTC08, che definisce sia i provvedimenti relativi Questa normativa ha un fine ambizioso: fare in modo che gli investimenti
alla progettazione dei nuovi edifici, sia quelli relativi agli edifici esistenti sostenuti dai proprietari di immobili per ridurre la quantità di energia annua
che devono essere sottoposti ad adeguamento antisismico. È obbligatoria necessaria per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva degli

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edifici, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e l’illu- mobiliari facenti parte di un medesimo edificio: l’attestazione di prestazione
minazione, trovino riscontro nel maggior valore di mercato dell’immobile, sia energetica riferita a più unità immobiliari, come accade nel caso in cui si
nel momento della vendita che nel momento della concessione in locazione. volesse elaborare un attestato di prestazione energetica riferito a tutto il con-
La certificazione energetica è costituita da un documento che contiene tutte dominio, può essere prodotta solo qualora tutte le unità immobiliari abbiano
le caratteristiche che si riferiscono all’efficienza energetica di un edificio. la medesima destinazione d’uso, siano servite dal medesimo impianto termico
Gli edifici, attraverso un metodo di calcolo definito dalla legge, vengono destinato alla climatizzazione invernale e, se presente, dal medesimo sistema
suddivisi in più classi che si distinguono tra loro sulla base del consumo di di climatizzazione estiva.
energia per metro quadro: la classificazione che ne risulta viene riportata in
un attestato che ha validità pluriennale e che accompagna la documentazione
dell’immobile lungo tutta la sua vita. Nell’attestato, vi è un elemento partico-
larmente evidente: la scala di colori decrescente, che varia dalla maggiore alla 166. Con quale maggioranza l’assemblea delibera innovazioni
minore efficienza energetica, dalla lettera A, rappresentata dal colore verde, relative all’efficienza energetica?
alla lettera G, rappresentata dal colore rosso. Proprio in base a questa scala di
colori si può comprendere quale sia il livello di fabbisogno energetico dell’unità Facciamo una premessa: il nostro ordinamento tratta del risparmio energetico,
immobiliare in cui si risiede. L’attestato dovrà essere aggiornato in occasione anche con specifico riferimento al condominio, ormai da molto tempo.
di ogni intervento di ristrutturazione che modifichi la prestazione energetica La L. 10/1991 considerava già la materia ed è stata oggetto di numerosi
dell’edificio o dell’impianto. La certificazione energetica è obbligatoria per i rimaneggiamenti. Attualmente, l’art. 1120 del Codice Civile dispone che le
nuovi edifici, mentre non lo è per i proprietari di edifici esistenti almeno fino opere per il contenimento del consumo energetico degli edifici e le opere che
al momento in cui decidono di vendere l’immobile o di concederlo in loca- consentono la produzione di energia mediante utilizzo di impianti di cogene-
zione: in questi casi, infatti, scatta comunque l’obbligo di allegare al rogito o razione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili possono essere approvate
al contratto di affitto copia dell’attestato di prestazione energetica. La legge, in assemblea con il voto favorevole della maggioranza dei condomini presenti
inoltre, prevede l’obbligo di indicare la classe energetica dell’immobile anche in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi.
negli annunci commerciali che riguardano la vendita o la locazione. L’amministratore, peraltro, è tenuto a convocare l’assemblea entro 30 giorni
Attenzione che la legge non impone di migliorare la classe energetica dell’im- dalla richiesta anche di un solo condomino interessato alla realizzazione
mobile, ma solo di informare l’interessato all’acquisto o alla locazione di quel- delle opere in questione: se non lo fa, tale inerzia è motivo di revoca giu-
la che è la situazione al riguardo, utilizzando un sistema standard e quindi diziale, perché l’art. 1129 comma 12 considera una grave irregolarità per
confrontabile. l’amministratore l’omessa convocazione dell’assemblea nei casi previsti
L’obbligo di dotare il fabbricato di un attestato di prestazione energetica è dalla legge.
previsto anche nel caso in cui si eseguano, in un edificio di superficie utile
superiore a 1.000 m2, interventi di manutenzione straordinaria di portata
particolarmente rilevante (ristrutturazione integrale o demolizione e rico-
struzione). Elaborare un sistema di calcolo del fabbisogno energetico di un
edificio non è cosa facile ed è da tempo oggetto di un dibattito lungo e Rifiuti
complesso: solo dal dicembre 2012 sono in vigore le Linee guida nazionali
riguardanti la certificazione energetica degli edifici, contenute nel D.M. del Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ulti-
26/6/2009 modificato dal D.M. del 26/6/2015. mi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle
In questi decreti vi è una norma molto importante per gli amministratori di condizioni economiche, al progredire dello sviluppo industriale, all’incremento
condominio: viene infatti meglio precisato che gli amministratori degli stabili della popolazione e delle aree urbane. L’impatto dei rifiuti sull’ambiente e sulla
e i responsabili degli impianti sono tenuti a fornire ai condomini o ai certifi- salute è rilevante da molti punti di vista: i rifiuti impattano sulle acque, a causa
catori da questi incaricati, tutte le informazioni e i dati edilizi e impiantistici, di scarichi diretti o a causa del percolato prodotto dalle discariche, sull’aria, a
compreso il libretto di impianto (o di centrale termica) per la climatizzazione, causa delle emissioni di metano prodotto nelle discariche in conseguenza di
necessari alla realizzazione della certificazione energetica degli edifici. processi di decomposizione della componente organica contenuta nei rifiuti
L’attestazione della prestazione energetica può riferirsi a una o più unità im- e per le emissioni di sostanze inquinanti e polveri prodotte negli impianti di

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

incenerimento, sul suolo, a causa di scarichi accidentali o di abbandono di


La diagnosi energetica per riqualificare rifiuti con conseguente creazione di siti contaminati.
Nel Rapporto Rifiuti Urbani 2021 presentato da ISPRA (Istituto Superiore per la
l’edificio Protezione e la Ricerca Ambientale) il 21 dicembre 2021 per quanto riguarda
il nostro Paese, si leggono dati molto interessanti in relazione alla produzione
L’attuale tendenza dell’edilizia residenziale ha già portato alla costruzione di im-
di rifiuti solidi urbani. Il 2020 vede un calo della produzione nazionale dei
mobili, realizzati anche nel nostro Paese, con un fabbisogno energetico quasi
rifiuti del 3,6%, che si attesta a 28,9 milioni di tonnellate.
nullo: questi edifici possono essere “passivi” oppure possono essere “edifici nZeb
Cresce, invece, la percentuale di raccolta differenziata, che si attesta al 63%
(Nearly Zero Energy Building)”. A partire dal primo gennaio 2021 tutti gli edifici di
della produzione nazionale, con una crescita di 1,8 punti rispetto al 2019.
nuova costruzione devono essere nZeb (art. 4 bis D. Lgs. 192/2005). Per gli im-
Le percentuali di raccolta differenziata rispetto alla produzione totale dei rifiuti
mobili esistenti, la tendenza attuale è di riqualificare diminuendo i bisogni di ener-
urbani di ciascuna macroarea sono pari al 70,8% per le regioni settentrionali,
gia, attraverso una diagnosi energetica di base che consenta di conoscere al me-
al 59,2% per quelle del Centro e al 53,6% per le regioni del Mezzogiorno.
glio lo stato di fatto di un edificio in modo da poter valutare quali siano i migliori
La gestione dei rifiuti nel 2020 vede l’invio a impianti di recupero di materia
interventi da mettere in atto. Se si pensa alla riqualificazione energetica di un
di circa il 51% dei rifiuti prodotti e raccolti in maniera differenziata. Il riciclag-
condominio, occorre considerare che gli edifici sono un “sistema” complesso fat-
gio totale, comprensivo delle frazioni in uscita dagli impianti di trattamento
to da un involucro, di cui fanno parte le facciate, il tetto, i serramenti e da impianti
meccanico e meccanico biologico, si attesta al 54,4% e riguarda le seguenti
di riscaldamento e talvolta di raffrescamento. Ecco la strategia che vi consigliamo:
frazioni: organico, carta e cartone, vetro, metallo, plastica e legno.
La normativa europea prevede ambiziosi obiettivi di riciclaggio al 2025 e 2030
• la diagnosi energetica è uno strumento definito dalla norma nazionale UNITs
per i rifiuti di imballaggio che rappresentano uno dei principali flussi moni-
11300/1-2: a grandi linee consiste nell’analisi dello stato di salute del sistema
torati. Nel 2020, il recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio rappresenta
edificio-impianto e nell’individuazione degli eventuali correttivi;
l’83,7% dell’immesso al consumo, in aumento di oltre tre punti rispetto al 2019.
• con la consulenza di un tecnico esperto, è possibile predisporre un capitolato
Tutte le frazioni merceologiche presentano un incremento della percentuale,
d’appalto, ossia un’accurata descrizione dei lavori che consente di confrontare i
a eccezione di acciaio e alluminio. La raccolta differenziata svolge un ruolo
preventivi di varie aziende. È opportuno, peraltro, che il tecnico sia indipenden-
prioritario nel sistema di gestione integrata dei rifiuti, in quanto consente prima
te e non legato alle aziende a cui si chiederanno i preventivi per i lavori;
di tutto di ridurre la quantità di rifiuti da avviare allo smaltimento.
• le cosiddette ESCO (Energy Service COmpany) sono definite nel D. Lgs.
Una raccolta differenziata corretta consente la valorizzazione delle compo-
115/2008 come “persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero
nenti merceologiche dei rifiuti, da cui consegue il recupero di materiali e di
altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei
energia nella fase di trattamento finale e la riduzione della quantità e della
locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario.
pericolosità dei rifiuti da avviare allo smaltimento indifferenziato, permettendo
Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglio-
l’individuazione delle tecnologie più adatte al trattamento dei rifiuti medesimi.
ramento dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri
La raccolta differenziata ha peraltro un effetto secondario positivo di tutto
criteri di rendimento stabiliti”. In pratica, sono delle società che si fanno carico
rilievo: la promozione di comportamenti più corretti da parte dei cittadini in
dell’investimento iniziale per l’esecuzione di lavori di miglioramento dell’effi-
relazione alle scelte di acquisto a beneficio delle politiche di prevenzione e
cienza energetica degli impianti termici in cambio di un accordo contrattuale
riduzione della quantità di rifiuti prodotti.
con il condominio per cui beneficiano del risparmio che spetterebbe a quest’ul-
timo sulla bolletta energetica. Il problema è rappresentato dalla complessità
dei contratti di questo genere a cui ha cercato di porre rimedio un’interessante
iniziativa della Camera di Commercio di Milano che ha elaborato un modello
167. La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è obbligatoria?
di contratto tipo;
• gli incentivi sono frequenti in questo settore. Occorre verificarne attentamente
La raccolta differenziata è prevista dal Testo Unico delle leggi in materia am-
la presenza, considerando sia la scadenza che le limitazioni e adempiendo con
bientale (D. Lgs. 152/2006) che fissa le competenze dei vari Enti coinvolti
attenzione alle disposizioni burocratiche per beneficiarne.
e gli obiettivi da raggiungere. Già a livello comunitario, gli atti strategici e
regolamentari dell’Unione Europea pongono come obiettivo prioritario l’uso

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

sostenibile delle risorse, correlandolo alla gestione sostenibile dei rifiuti L’ottavo destinata a commettere la violazione o, in sua vece, l’usufruttuario o, se trattasi
Programma d’Azione per l’Ambiente (PAA), punta a garantire l’attuazione, di bene immobile, il titolare di un diritto personale di godimento, è obbligato
l’applicazione e la realizzazione delle politiche e delle normative in materia in solido con l’autore della violazione al pagamento della somma da questo
di clima e di ambiente, contribuendo alla realizzazione dell’Agenda 2030 per dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà”).
lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Tra i suoi obiettivi vi è l’uso sostenibile delle La sanzione verrà ripartita tra i condomini, alla stregua di qualsiasi spesa
risorse, correlato anche alla gestione sostenibile dei rifiuti e soprattutto l’obiet- condominiale, su base millesimale.
tivo di dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse accelerando la
transizione a un’economia circolare. Nella strategia comunitaria l’individuo è il
protagonista delle politiche di prevenzione e riciclo dei rifiuti, che si pongono
l’obiettivo di indirizzare i consumi verso prodotti che inquinino meno durante
tutte le fasi del loro ciclo di vita (progettazione, realizzazione, distribuzione, Amianto
consumo e post-consumo) e che siano, inoltre, più facilmente riutilizzabili e
riciclabili, nell’ottica della transizione a un’economia circolare. Tale strategia Con il termine amianto (dal greco amiantos – inattaccabile, incorruttibile)
può efficacemente ridurre la produzione di rifiuti e promuovere comunque il o asbesto (dal greco asbestos – che non brucia, perpetuo) si indica un mi-
loro riciclaggio, garantendo un utilizzo più sostenibile delle risorse. In questo nerale, anzi un gruppo di minerali a struttura microcristallina e di aspetto
sistema il cittadino ha un ruolo fondamentale anche nei sistemi di raccolta finemente fibroso, composti da silicato di magnesio, calcio e ferro. L’amianto
differenziata, il cui successo è legato soprattutto a una corretta informazione è presente in natura, sempre unito ad altri minerali; viene estratto da cave
e ad un suo attivo coinvolgimento. Le modalità di organizzazione della rac- e miniere per frantumazione della roccia madre, da cui si ottiene la fibra
colta differenziata, da tutti i punti di vista, sono molto differenti localmente: le purificata. L’amianto resiste alle temperature elevate, all’azione di agenti
Regioni sono chiamate a elaborare i piani regionali di gestione dei rifiuti che chimici e biologici, alla trazione, all’usura. È molto elastico, facilmente fila-
trovano poi applicazione in regolamenti locali specifici, a loro volta dettagliati bile, fonoassorbente.
da ordinanze dei Sindaci. Occorre quindi considerare con attenzione quanto Queste e altre proprietà, oltre ad un basso costo di produzione, hanno fatto
dispone il proprio Comune: le regole relative alla raccolta differenziata dei dell’amianto un materiale estremamente versatile, impiegato estesamente dal
rifiuti solidi urbani trovano spesso riscontro in sanzioni amministrative speci- dopoguerra in avanti in molti settori, dalla costruzione dei mezzi di trasporto,
fiche di importo variabile. È peraltro molto recente l’approvazione da parte di all’edilizia, all’industria automobilistica e così via. Nell’industria dei materiali
ARERA del “Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione edili, l’amianto è stato utilizzato per la produzione di circa 2.000 diversi prodotti.
dei rifiuti urbani” per nuovi standard di gestione omogenei nel nostro Paese. I materiali più diffusi erano in cemento-amianto: lastre di copertura, rivestimenti,
Nuovi standard minimi tecnici e contrattuali che entreranno in vigore dal primo pareti divisorie, tubi, contenitori, fioriere ecc. utilizzati indifferentemente nella
gennaio 2023 ma per i quali la regolazione obbliga gli Enti territorialmente costruzione di edifici civili o industriali. Tali manufatti vengono talvolta ancora
competenti a scegliere, entro il prossimo 31 marzo 2022, uno dei quattro schemi indicati come “Eternit” che è un marchio registrato e il nome di una ditta che
regolatori previsti (da minimo ad avanzato), in base al livello di servizio effet- lo produceva fondata in Svizzera nel 1923 e tuttora attiva.
tivo di partenza, individuando i costi eventualmente connessi all’adeguamento L’amianto è stato anche ampiamente utilizzato come protezione ignifuga; in
agli obblighi all’interno del Piano Economico Finanziario (PEF) 2022-2025. particolare sulle strutture portanti, in acciaio, di edifici a più piani. Nel caso
specifico, si procedeva mediante applicazione a spruzzo, che permetteva di
ottenere leggeri strati di amianto friabile, di alcuni centimetri di spessore.
Analoga tecnologia era impiegata a fini di isolamento termoacustico.
168. Se il condominio viene multato per non aver effettuato Gli effetti nocivi per la salute che possono essere con certezza attribuiti
correttamente la raccolta differenziata, come si ripartisce all’amianto riguardano l’apparato respiratorio e sono dovute all’inalazione
la spesa della sanzione? di fibre di amianto di diametro inferiore ai 3 millesimi di millimetro. Non si
hanno, invece, specifiche indicazione di pericolosità dell’amianto per contatto
In questi casi l’effettivo trasgressore è in effetti ignoto, ma il condominio, nella con la cute o per ingestione. La pericolosità dell’amianto varia a seconda del
persona dell’amministratore, viene individuato quale responsabile in solido ai tipo di minerale: le fibre di crisotilo (amianto serpentino), avendo una forma
sensi dell’art. 6 della L. 689/1981 (“Il proprietario della cosa che servì o fu sinuosa, sono meno penetranti, mentre le fibre di crocidolite e amosite (anfi-

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

boli), avendo forma aghiforme, penetrano più facilmente nei polmoni fino a per la valutazione del rischio, la sicurezza durante gli interventi di bonifica,
raggiungere gli alveoli. Il comportamento aerodinamico delle fibre condiziona le metodologie per le indagini di laboratorio, cui fanno riferimento anche i
la loro possibilità di raggiungere le vie respiratorie più periferiche e deposi- decreti successivi.
tarvisi, determinando la permanenza nel tessuto biologico e rendendo difficile I metodi di bonifica indicati sono: rimozione, incapsulamento, confinamento.
il tentativo di eliminazione da parte dell’apparato immunitario. Il decreto raccomanda alcuni criteri da tenere presenti per la scelta del metodo
Le prime evidenze scientifiche della pericolosità di questo minerale, almeno di bonifica. Definisce anche cosa deve essere previsto nel piano di controllo
con riferimento ai luoghi di lavoro, sono note già dalla metà degli anni 50. e manutenzione dei materiali di amianto lasciati in sede.
Nel 1973 lo IARC (International Agency for Research on Cancer), nella sua Anche le misure di sicurezza da rispettare durante gli interventi di bonifica
prima monografia sull’amianto, conclude per una sufficiente evidenza di can- dei materiali di amianto friabile sono descritte in dettaglio (allestimento del
cerogenicità. Nelle considerazioni svolte da tale Ente si rilevava già allora cantiere, unità di decontaminazione, monitoraggio ambientale per il controllo
l’impossibilità di stabilire una soglia di sicurezza. del cantiere ecc.). Il decreto tratta a parte le coperture in amianto-cemento,
Nel 1992 con la L. 257 l’Italia, con colpevole ritardo, ha messo al bando tutti indicando come possibili metodi di bonifica la rimozione, l’incapsulamento e
i prodotti contenenti amianto, vietando l’estrazione, l’importazione, la com- la sopracopertura e descrivendo le procedure per la bonifica, con particolare
mercializzazione e la produzione di amianto e di prodotti contenenti amianto. riguardo alle tecniche di rimozione.
È evidente la volontà del legislatore: l’amianto è posto al bando; è vietato sia L’allegato 5 del D.M. del 6/9/1994 riporta inoltre una fondamentale scheda
nel ciclo produttivo, sia in quello commerciale. La L. 257/1992, ha arrestato per l’accertamento della presenza di materiali contenenti amianto negli edifici.
in modo definitivo qualsiasi immissione aggiuntiva di amianto, di prodotti di Anche il D.P.R. del 8/8/1994, “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni
amianto o di prodotti contenenti amianto, sul territorio nazionale. ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano per l’adozione di piani di
La L. 257/1992 regolamenta anche il processo di dismissione, mettendo in protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell’ambiente,
evidenza alcuni problemi considerati particolarmente rilevanti ai fini della ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”, contiene una norma
tutela della salute pubblica, connessi alla presenza nell’ambiente di prodotti importante per i condomini, perché l’art. 12 di tale decreto dispone il cen-
di amianto liberamente commercializzati ed installati in precedenza. simento degli edifici nei quali sono presenti materiali o prodotti contenenti
Particolare attenzione è riservata al problema amianto negli edifici, individuando amianto libero o in matrice friabile.
come situazioni a maggior rischio quelle nelle quali l’amianto si trova libero Il censimento ha carattere obbligatorio e vincolante per gli edifici pubblici,
o legato in matrice friabile. La legge dispone infatti che: per i locali aperti al pubblico e di utilizzazione collettiva e per i blocchi di
appartamenti: si tratta proprio degli immobili in condominio.
• i proprietari degli immobili hanno l’obbligo di notificare alle ASL la presenza Nei propri provvedimenti normativi molte Regioni hanno successivamente
di amianto in matrice friabile (non quindi le lastre in cemento-amianto); provveduto a integrare la normativa nazionale, prevedendo come obbligatorio
il censimento anche in relazione all’amianto in matrice compatta, ossia il “fa-
• le ASL hanno il compito di effettuare l’analisi del rivestimento degli edifici moso” cemento-amianto, talvolta elaborando sofisticati sistemi di valutazione
e di istituire un registro con la localizzazione degli edifici con presenza di basati sui principi del D.M. del 6/9/1994 per la valutazione degli interventi
amianto floccato o in matrice friabile; di bonifica necessari.
La bonifica non consiste quindi solo nella rimozione dei manufatti, che non
• le Regioni hanno il potere di disporre, quando ritenuto opportuno, la rimo- sempre è il metodo di gestione migliore di questo problema ambientale: la
zione dei materiali contenenti amianto, con oneri a carico dei proprietari rimozione genera infatti inevitabilmente rifiuti pericolosi; inoltre, proprio la loro
degli immobili (art. 12 L. 257/1992); demolizione e rimozione è una fase molto delicata che può determinare, se
non ben realizzata, il rilascio di fibre pericolose sia per gli addetti alla bonifica
• norme regionali, sotto forma di piani operativi dispongono l’attuazione che per gli stessi residenti nel fabbricato oggetto delle opere in questione.
concreta degli interventi conoscitivi e di controllo previsti. Se si ha il sospetto che edifici limitrofi al nostro condominio contengano
manufatti contenenti amianto in condizioni di degrado, può essere opportu-
In attuazione di quanto previsto dalla L. 257/1992 sono stati fino ad oggi no inviare una segnalazione alle Autorità competenti: per questo è possibile
emanati alcuni disciplinari tecnici contenuti in decreti ministeriali. utilizzare il modello Esposto all’ARPA/Comune per presenza di manufatti
La normativa principale in materia, il D.M. del 6/9/1994, contiene i principi contenenti amianto (Modello 21).

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

169. Quali operazioni tecniche occorre eseguire se si accerta la a frequenza più bassa, sono peraltro un fenomeno connesso con la stessa
presenza di amianto nell’edificio? distribuzione dell’energia elettrica. Tutte le volte in cui la corrente elettrica
scorre in un conduttore, si creano infatti campi elettrici e magnetici vicino alle
In primo luogo, occorre designare una figura responsabile con compiti di con- linee che trasportano l’elettricità e vicino alle apparecchiature che la utilizzano.
trollo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i La trasmissione, la produzione e l’uso di corrente elettrica generano infatti due
materiali di amianto: a tal fine occorre contattare un’azienda specializzata iscritta tipi di campo: il campo elettrico, creato dalla presenza della carica elettrica e
all’albo nazionale gestori ambientali (www.albonazionalegestoriambientali.it). legato alla differenza di potenziale in un conduttore (si misura in Volt/metro
Occorre procedere a una ricerca e verifica della documentazione tecnica V/m) e il campo magnetico che è una forza operante nella regione circostante
disponibile sull’edificio, per accertarsi dei vari tipi di materiali usati nella sua le correnti elettriche ed è dovuto al movimento delle cariche elettriche stesse.
costruzione, e per rintracciare, ove possibile, l’impresa edile appaltatrice e Quando una corrente percorre un conduttore, genera quindi anche un campo
tenere un’idonea documentazione da cui risulti l’ubicazione di tali materiali. magnetico che è indicativo della grandezza e della forza della corrente che
Si procede poi a un’ispezione diretta dei materiali per identificare quelli friabili attraversa un conduttore (si misura in Ampere/metro A/m). Per analizzare gli
e quelli potenzialmente contenenti fibre di amianto. effetti dei campi magnetici sui tessuti organici si misura anche l’induzione
Tutte le informazioni raccolte vengono registrate in apposite schede previste magnetica (si esprime in Tesla T). Campo elettrico e magnetico costituiscono
dalle norme regionali vigenti o contenute nell’allegato 5 del 6/9/1994: i dati quindi un fenomeno d’insieme: si implicano vicendevolmente.
vengono comunicati alle autorità competenti. I campi elettromagnetici sono stati studiati fin dall’Ottocento; in particolare,
Occorre garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attività Hertz dimostrò sperimentalmente la propagazione del campo elettromagnetico
di pulizia, gli interventi manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che nello spazio a partire dalla sorgente che lo irradia e fu Guglielmo Marconi a
possa causare manomissioni dei materiali contenenti amianto. dimostrare che tale propagazione poteva essere utilizzata per trasportare infor-
Solo alla fine di questo percorso di indagine si procede alla rimozione dei mazione, creando nel 1895 la radio come la conosciamo oggi. Si tratta quindi
manufatti contenenti amianto – solo ove necessario in relazione al loro stato di un fenomeno con cui abbiamo a che fare da molto tempo, ma la rapidità
di conservazione – o alla loro messa in sicurezza, con la predisposizione di un di diffusione delle tecnologie che fanno uso di campi elettromagnetici, la loro
programma di controllo e manutenzione. In particolare, occorre precisare che disponibilità e soprattutto il loro impiego estremamente esteso hanno portato
non sussiste alcun obbligo di rimozione delle coperture in cemento-amianto con sé preoccupazioni per i possibili rischi per la salute connessi al loro uso.
purché lo stato in cui si trovano non sia fonte di rischio. La conoscenza scientifica a oggi, in sostanza, distingue gli effetti biologici dei
campi elettromagnetici da quelli sanitari: non c’è dubbio che esistono effetti
sanitari acuti come risposta immediata all’esposizione a campi elettromagne-
tici al di sopra di determinate ed elevate soglie di esposizione. È stata però
avanzata l’ipotesi che l’esposizione a campi di intensità inferiore alle soglie
Inquinamento elettromagnetico per il verificarsi di effetti acuti, soprattutto se a lungo termine, possa causare
malattie degenerative. Non vi sono, comunque, a oggi, evidenze di pericolosità
Nel 1996 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato ufficial- per l’esposizione “cronica” ai campi elettromagnetici appartenenti alla regione
mente il Progetto Internazionale Campi Elettromagnetici (CEM), allo scopo dello spettro delle radiofrequenze che avevano destato, già intorno agli anni
di indagare i possibili rischi per la salute associati a tecnologie che emettono Novanta, le maggiori preoccupazioni nell’opinione pubblica, in conseguenza
campi elettromagnetici ma il problema del potenziale rischio per la salute della creazione delle reti di trasmissione per i telefoni cellulari. A regolare la
umana di tali campi si è posto, come ricorda anche l’OMS, già negli anni 70. materia in Italia provvede la L. 36/2001 che fa comunque riferimento al prin-
Gli anni recenti hanno d’altra parte visto un aumento rilevante, per numero cipio di precauzione presente nel Trattato sull’Unione Europea (art. 191)
e varietà, di sorgenti di campi elettromagnetici usati per scopi individuali, in- per cui la politica dell’UE in materia ambientale mira a un elevato livello di
dustriali e commerciali. Queste sorgenti comprendono oggetti di uso comune, tutela ed è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva.
come televisore, radio, computer, telefoni cellulari, forni a microonde, radar, La legge, tra l’altro, definisce i concetti di limiti di esposizione, da non superare
ma anche apparati per uso industriale, medico e commerciale. mai, valori di attenzione, da non superare con riferimento a edifici destinati a
La società moderna sarebbe inconcepibile senza queste apparecchiature, il cui permanenza prolungata e obiettivi di qualità, da seguire per una progressiva
uso non può certo essere classificato come superfluo. I campi elettromagnetici, riduzione dei rischi a lungo termine. Alle Regioni sono demandate le compe-

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

tenze in relazione ai siti di installazione degli impianti e funzioni di controllo 170. L’assemblea può decidere a maggioranza di accettare l’of-
sul risanamento dell’esistente, mentre i Comuni sono, invece, titolari di un ferta di un gestore telefonico che intende costruire sulla
autonomo potere di localizzazione (per zone) degli impianti stessi. terrazza un’antenna per la telefonia cellulare?
La vigilanza sanitaria e ambientale è definita di competenza di Regioni e
Comuni tramite le ARPA (Agenzie Regionali di Protezione Ambientale). La magistratura ritiene in genere che l’installazione di tali manufatti rappresenti
A seguito della L. 36/2001 sono stati emanati due decreti con la stessa data. un’innovazione, da deliberarsi quindi con il voto favorevole della maggioranza
Il D.P.C.M. 8/7/2003 riguarda la protezione della popolazione dalle esposizio- dei partecipanti all’assemblea che rappresentino almeno i 2/3 dei millesimi
ni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz), generati dagli (666/1000).
elettrodotti, per cui sono precisati i limiti di esposizione. Poiché, però, non sono mancate sentenze che hanno ritenuto l’installazione di
Un altro D.P.C.M. 8/7/2003 riguarda invece la protezione della popolazione tali manufatti un’innovazione comunque “dannosa”, sulla base del presupposto
dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a che, inevitabilmente, essi rendono le parti comuni dell’edificio inservibili all’uso
frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, ossia le radiofrequenze. o al godimento anche di un solo condomino, è preferibile l’approvazione se-
Questo decreto rileva anche per le antenne “5G”: questa tecnologia di trasmis- guendo il procedimento di cui all’art. 1117 ter del Codice Civile che richiede:
sione utilizza infatti, le frequenze tra 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz.
Anche in questo caso sono previsti limiti di esposizione e sono anche con- • l’approvazione con un numero di voti che rappresenti i 4/5 dei partecipanti
siderate le esposizioni multiple, quindi generate da più impianti vicini. Non al condominio e i 4/5 dei millesimi (800/1000);
vi sono invece indicazioni relative alla distanza fisica di questi impianti dalle
case o altri fabbricati destinati alla permanenza di persone (come per esempio • la convocazione dell’assemblea affissa per non meno di 30 giorni conse-
le scuole). cutivi nei locali di maggiore uso comune e comunicata ai condomini non
In ambito condominiale, il problema riguarda soprattutto le antenne per la meno di 20 giorni prima della data di convocazione. Attenzione però che,
telefonia mobile: i gestori delle reti propongono infatti ai condomini, che si in ogni caso, non possono essere compromessi né la stabilità né il decoro
trovano in punti utili alla migliore diffusione del segnale, contratti di locazione architettonico dell’edificio.
dei lastrici solari per l’installazione di tali apparati.
Il recente debutto delle tecnologie “4G” e “5G” ha riportato l’attenzione su que- Immaginando che nessuno voglia rischiare il crollo del fabbricato e immagi-
sto problema: le compagnie telefoniche principali hanno infatti già realizzato nando quindi che sia stata prodotta un’idonea perizia sulla statica dell’edificio,
reti “4G” e stanno approntando reti “5G” nel nostro Paese, con la necessità di limitando quindi il discorso all’alterazione del decoro architettonico, ove si
adeguare le reti esistenti. possa ritenere che tale alterazione sia sussistente con sufficiente certezza,
La magistratura, dal canto suo, sollecitata da cittadini e associazioni, si è mossa solo l’unanimità dei condomini può autorizzare l’installazione di tali impianti
in modo eterogeneo: alcune sentenze hanno preso atto della circostanza che con serenità.
non vi sono evidenze scientifiche della pericolosità di tali impianti per la salute
dei cittadini. In altri casi, invece, l’incertezza riguardo gli effetti che le onde
elettromagnetiche potrebbero avere sull’organismo umano è stata considerata
tra i motivi rilevanti per accogliere il ricorso dei condomini contrari.
In qualche caso, i giudici hanno ritenuto che l’amministratore di condominio
avrebbe dovuto dimostrare di avere fornito informazioni sufficienti ai condo-
mini per valutare il potenziale rischio per la salute. Da questo punto di vista,
si può affermare che oggi la magistratura ritiene in genere che le antenne per
la telefonia cellulare che emettono radiazioni sotto la soglia di legge e sono
approvate dall’autorità amministrativa non sono idonee a ledere la salute
(Tribunale di Vicenza, sentenza n. 694 del 03/08/2007). Se si ha ragione
di temere che esistano impianti limitrofi al nostro condominio non gestiti
correttamente, può essere opportuno inviare una segnalazione alle autorità
competenti (Modello 22).

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Il condominio in 170 domande Energia e ambiente

Modello 20 Comunicazione installazione impianto Modello 21 Esposto per presenza di manufatti


fotovoltaico contenenti amianto

Mittente: Mittente:
Nome e indirizzo del condomino Nome e indirizzo del condomino
Spedire a: Spedire a:
Egr. Sig. ..........…...............…… ARPA
Amministratore del condominio Via …..................… n. ....…
Sito in ............................……… Raccomandata a.r.
Via …........................… n. ....…
Oggetto: Esposto per presenza manufatti contenenti amianto
Raccomandata a.r.
Luogo e data Il/La sottoscritto/a ................. residente a ..................., in Via/Piazza ...................… n. ......
C in nome proprio
Oggetto: Comunicazione di installazione di impianto fotovoltaico C per conto del/della sig./sig.ra ............. residente in ........... Via/Piazza .................. n. ......
C in qualità di Amministratore del condominio sito in ............ Via/Piazza ................ n. ......
Egregio Amministratore, C per conto degli abitanti del/i condominio/i sito/i in Via/Piazza .............................. n. ......
il sottoscritto …...................…, condomino nello stabile in oggetto, ai sensi del comma 4 (in questo caso allegare raccolta firme)
dell’art. 1122 bis del Codice Civile1, comunica che intende effettuare l’installazione d’im-
pianto fotovoltaico, destinato al servizio della propria unità condominiale, sul lastrico solare segnala la presenza di manufatto contenente amianto: (indicare la tipologia: copertura di
a uso comune condominiale. capannone, tettoia, copertura di basso fabbricato, copertura di edificio di civile abitazione,
tubazioni ecc.)
In allegato alla presente Le invio la descrizione tecnica delle opere e il progetto dettagliato
elaborato dalla Ditta ……… ubicazione: Comune di …........... Via..........................., n. …
Tale azienda provvederà al rilascio della certificazione di conformità alla regola d’arte pre-
vista dal D.M. 37/2008. stato di conservazione rilevato a vista: (per esempio, presenza di rotture evidenti, crepe,
presenza di muschi/licheni ecc.)
Distinti saluti.
Firma altre strutture già interessate
Sono state interpellate altre strutture pubbliche:
C Polizia Municipale; C ARPA ... ; C Altro (data segnalazione).
1
Il modello di lettera descrive l’ipotesi di installazione di pannelli fotovoltaici sul lastrico solare: vale
però anche per l’installazione di pannelli solari termici su qualsiasi parte comune.
L’art. 1122 bis del Codice Civile a cui il modello fa riferimento è stato introdotto con la Legge di rifor- Informazioni e rilievi fotografici utili per la definizione del procedimento potranno essere
ma del condominio: il testo della legge prevede l’installazione di impianti centralizzati per la ricezione richiesti a:
radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili.
La legge afferma come consentita l’attività di installazione di impianti per la produzione di energia da Sig./Sig.ra ... in ... Via/P.zza ... n. ... Tel.: ............................ (indicare, se possibile, le ore in
fonti rinnovabili in maniera esplicita. cui si è reperibili).
La possibilità di installare pannelli fotovoltaici o termici sul tetto o sul lastrico solare deriva peraltro
anche dall’art. 1102 del Codice Civile, che ammette espressamente il diritto dei comproprietari di usare Firma
le parti comuni per il miglior godimento della propria unità immobiliare. Luogo e data
L’assemblea di condominio, mentre non può vietare l’installazione di pannelli solari sulle parti comuni,
può comunque, solo nel caso in cui si rendano necessarie modifiche delle parti comuni medesime,
imporre cautele per la salvaguardia della stabilità, sicurezza o decoro architettonico dell’edificio e può Si allega: .................
imporre all’interessato di dare adeguata garanzia per danni.

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Il condominio in 170 domande

Modello 22 Esposto per verifica campi elettromagnetici

Mittente:
Nome e indirizzo del condomino
Spedire a:
............................................
Indirizzo............................…
Raccomandata a.r.

Oggetto: Esposto per verifica campi elettromagnetici

Il/la sottoscritto/a ........ residente a ........ , in Via/Piazza ........ n. ........


C In nome proprio
C Per conto del/della sig./sig.ra ............. residente in ........ Via/Piazza ..................... n. ......
C In qualità di Amministratore del condominio sito in ......Via/Piazza ....................... n. ......
C Per conto degli abitanti del/i condominio/i sito/i in Via/Piazza .............................. n. ......
(in questo caso allegare raccolta firme)

chiede un intervento di verifica dei campi elettromagnetici


In relazione alla presenza di
C antenne: stazioni radio base, radio o tv
C elettrodotti: linee elettriche, cabine

ubicazione
Comune di …......................... Via..................................................... n. .…

ulteriori informazioni e/o disponibilitÀ a eseguire i rilievi


Ulteriori informazioni potranno essere richieste contattando :
Sig./Sig.ra .................... in ........................ Via/Piazza ............................................... n. ...
Tel. : ............................(indicare, se possibile, le ore in cui si è reperibili).

Firma
Luogo e data

Si allega: .................

186
Indice analitico

A 107-111, 113, 119, 121-124, 137, 139-142,


147, 151-153, 155-162, 169, 170, 173, 183
Acqua
Assicurazione, 36, 110, 129, 149, 150
consumi, 102
Atti conservativi, 83, 158, 160
infiltrazioni, 13, 147, 148
Autoconvocazione, 62, 67
impianti, 131, 133, 147
Autorimesse, 22
spese ripartizione, 102
Autorità giudiziaria, 46, 76, 77, 79, 82, 88-100
Ambiente
amianto (bonifica), 72, 177-180 B
certificazione energetica degli edifici,
171, 172 Balconi, 17, 19, 54, 101-103
inquinamento elettromagnetico, 180 Barriere architettoniche, 15, 18, 28, 72,
pannelli solari, 13, 72, 170 78, 171
rifiuti, 14, 18, 173, 175, 176, 179 Beni comuni, 11, 12, 15, 21, 23, 24, 33,
risparmio energetico, 41, 168, 171, 173 34, 39, 46, 59, 60, 71, 76, 78, 147, 148,
valvole termostatiche e 155, 156
contabilizzazione del calore, 104, 140 Beni privati, 33, 34, 38
Amministratore, 107, 109-113, 118-124, 126, Bilancio, 63, 64, 87, 100, 110-113, 136, 169
127, 130, 131, 133-135, 137, 138, 148, Box, 11, 15, 21, 22, 33, 35, 38, 40, 41, 49,
150-154, 156-162, 170, 173, 176, 182 99, 103, 104, 106
Anagrafe condominiale, 34, 83, 86, 89, 111
Animali, 36, 37 C
Antenne, 23, 131, 132, 182 Cambio di destinazione d’uso, 34
Appalto, 110, 117, 119, 121-123, 127, 128, Canna fumaria, 20
150, 174 Cantieri, 124, 125, 127
Ascensore, 28, 37, 101, 134, 150, 154 Cantina, 11, 33, 65, 106
Assemblea, 13, 15, 18, 20, 21, 23-29, 36-42, Certificazione energetica, vedi Ambiente
45-50, 59-70, 72-89, 98, 100, 103, 105, Citofono, 16, 25

187
Il condominio in 170 domande Indice analitico

Comproprietà, 14, 74, 141, 149 Inquinamento, 50, 52, 53, 137, 180 Riforma del condominio, 20, 26, 36, 74, Spese
Condizionatore, 14 acustico, 50, 53 86, 109, 110, 113 condominiali, 76, 99, 108, 123, 124,
Consiglieri, 61, 112 elettromagnetico, 180 Ripartizione delle spese, 45, 71, 72, 76, 153, 154, 156
Consiglio di condominio, vedi Consiglieri Interessi di mora, 151, 153 97-99, 102, 104, 108, 140, 142, 158 fondo spese, 26
Consuntivo, 87, 100 Riqualificazione degli immobili, 167 straordinarie, 26
Contabilizzazione del calore, vedi Ambiente L Riscaldamento, 20, 65, 72, 104-106,
Conto corrente condominiale, 82, 89, 112 Lavoro 131-133, 135-142, 154, 168, 171, 174 T-U
Contributi, 26, 35, 59, 83, 122, 127, 142, sicurezza, 117, 124 Rischio sismico, 168, 169
147, 152, 153, 158, 159 Risparmio energetico, 41, 168, 171, 173 Tabelle millesimali, 71, 78, 106-108, 142
Lastrici solari, 98, 182 Tetto, 12, 13, 99, 147-149, 168, 174
Contratto Locazione, 16, 23, 35, 53, 65, 154, 172, 182 Rumori, 14, 36, 46, 50-53, 106
di locazione, 16, 23, 35, 53, 65, 154, Uso parti comuni, vedi Parti comuni
172, 182 M-N-O S Usufruttuario, 65, 177
di appalto, 73, 121, 122 Sanzioni, vedi Regolamento
di fornitura, 42 Maggioranze assembleari, 45, 111 V
Manutenzione, Scale, 20, 70, 98, 99, 101, 106, 123, 131
Cornicione, 12, 13, 147 Serramenti, 17, 41, 168, 174, Valori millesimali, 74, 101, 106, 108
Cortile, 21, 25, 27, 28, 70, 103, 104, 149 ordinaria, 24, 25, 27, 69, 73, 101, 102,
105, 117, 135-137, 141, 159 Sicurezza Valvole termostatiche, vedi Ambiente
Costruttore, 36, 38, 45, 55, 107, 122, 136 degli impianti, 117, 130, 131, 133 Vedute, 55
straordinaria, 24-27, 61, 65, 69, 101,
103-105, 131, 135, 139, 170, 172 nei luoghi di lavoro, 118, 119 Veranda, 39
D-E Mediazione, 47, 48, 76, 156-160 Solai, 53, 98 Verbale, 62, 67, 68, 73-76, 81, 157, 161, 167
Danni, 11, 13, 14, 36, 53, 119, 124, 128, 132, Millesimi, 12, 15, 20, 21, 25, 27, 28, 47-49, Soletta, 17, 19, 102, Vicini, 50-54, 147, 182
148-151, 156, 158, 161, 162, 168, 170 60, 62-64, 69, 70, 72, 79, 81, 102, 105-107, Sottobalcone, 19, 103 Videoconferenza, 65-68, 74
Debiti 109, 141, 142, 159, 161, 173, 177, 183 Sottotetto, 13, 39 Videosorveglianza, 49, 73
del condominio, 152 Morosità, 151-153, 156
Decoro architettonico, 13, 17, 19-21, 33, Negozi, 20, 101, 105, 139
34, 38-40, 46, 70, 71, 102, 155, 183 Nudo proprietario, 65
Delega, 60, 61, 65, 68, 77, 118, 119, 158 Odori, 26, 46, 51, 52
Delibere, 49, 59, 65, 70, 73, 75, 76, 78, Ordine del giorno, 46, 62-64, 73, 75, 77,
107, 111, 147 81, 82, 111, 161
Dissenso alle liti, 162
Distanze, 50, 53, 54, 56 P-Q
Doppia maggioranza, 67, 69
Pannelli solari, 13, 72, 170
Energia elettrica, 12, 141, 151, 154, 181
Parcheggi, 28, 72, 78
Parti comuni, 11-19, 21-23, 27, 29, 33-35,
F-G 37, 39-41, 46, 47, 70, 71, 73, 78, 83, 97,
Fabbricato, 12-18, 23, 27, 29, 33, 39, 69, 98, 106, 113, 124, 141, 147-149, 151,
70, 78, 99, 101, 103, 107, 129, 148, 155, 155, 156, 158, 160, 171, 183
168, 171, 172, 179, 183 Portiere, 12, 23, 70, 118, 120
Facciata, 12-15, 17, 19, 24, 25, 39, 70, 99, Preventivo, 61, 76, 151, 153, 155, 158
102-104, 123, 124 Privacy, 35, 49, 67, 68, 71, 110, 113, 152, 153
Fondo spese, 26 Proprietà, 11-17, 19-23, 33, 35, 38-42, 45,
Fornitori, 151, 152, 154, 156, 157 46, 50, 53, 54, 61, 69, 74, 76, 78, 97,
Fotovoltaico, 169 101-107, 139, 141, 148, 149, 152, 155,
Gestione condominiale, 61, 78, 80, 82, 100 156, 177
Giardino, 21, 27 Quote millesimali, 107, 148
Giustificativi di spesa, 110
R
I Registri, 86, 89
Illuminazione, 99, 101, 123, 148, 172 Regolamento condominiale, 33, 36, 46-48,
Impianti, 128, 130-138, 140-142 75, 97, 98, 102
Innovazioni, 15, 16, 18, 23, 24, 27-29, 33, Regolamento contrattuale, 36, 39, 40, 71,
48, 61, 64, 65, 70, 72, 73, 78, 85, 88, 97, 151, 155
106, 107, 155, 169, 173 Rendiconto, vedi Bilancio
Inquilino, 16, 52, 65, 154 Rifiuti, 16, 18, 173-176, 179

188 189
Indice
dei modelli

Modello 1 Comunicazione installazione antenna privata.................................................................. 30


Modello 2 Rifiuto a pagare le spese per innovazioni gravose o voluttuarie........................................ 31
Modello 3 Comunicazione lavori nella propria unità immobiliare...................................................... 43
Modello 4 Esposto all’ARPA/Polizia Municipale per immissioni......................................................... 57
Modello 5 Richiesta di convocazione assemblea straordinaria.......................................................... 90
Modello 6 Richiesta di inserimento all’ordine del giorno.................................................................. 91
Modello 7 Diffida all’amministratore a effettuare riparazioni urgenti................................................ 92
Modello 8 Convocazione di assemblea da parte dei condomini........................................................ 94
Modello 9 Ricorso per la nomina dell’amministratore di condominio................................................ 95
Modello 10 Ricorso per la revoca dell’amministratore di condominio............................................... 96
Modello 11 Richiesta di visionare i giustificativi di spesa................................................................ 114
Modello 12 Richiesta di accesso agli estratti conto del conto corrente condominiale...................... 116
Modello 13 Sollecito all’amministratore a contestare i vizi dei lavori appaltati................................ 143
Modello 14 Comunicazione all’amministratore del distacco dall’impianto
di riscaldamento centralizzato..................................................................................... 144
Modello 15 Sollecito all’amministratore per intervento urgente sull’impianto
antincendio/ascensore................................................................................................ 145
Modello 16 Richiesta adeguamento delle temperature dell’impianto di riscaldamento.................... 146
Modello 17 Richiesta risarcimento danni al condominio................................................................. 163
Modello 18 Richiesta all’amministratore di sollecito alla compagnia assicurativa............................ 164
Modello 19 Richiesta degli estremi della compagnia assicurativa................................................... 166
Modello 20 Comunicazione installazione impianto fotovoltaico..................................................... 184
Modello 21 Esposto per presenza di manufatti contenenti amianto................................................ 185

Pagina bianca
Modello 22 Esposto per verifica campi elettromagnetici................................................................. 186

191
IL CONDOMINIO IN 170 DOMANDE

Il condominio non è solo un edificio: è la comunità di chi ne è


proprietario e abitante. Un insieme di beni immobili e mobili
di varia natura, dai mattoni ai tubi che portano l’acqua ai cavi
elettrici degli impianti, ma anche di regole che riguardano
i rapporti tra i proprietari, gli inquilini e altri soggetti che per
qualche ragione hanno a che fare con il condominio.
Nelle pagine che seguono, partendo dalle domande che più
spesso ci vengono rivolte dai nostri soci e lettori e che ogni
condomino si ritrova prima o poi a porsi, valuteremo proprio
queste regole, che altro non sono che una cassetta degli
attrezzi dove cercheremo lo strumento migliore per proteg-
gere i nostri diritti di condomini. Perché, in effetti, il condomi-
nio siamo noi stessi che lo viviamo.

Al suo interno
D Risponde alle domande più frequenti
sui diversi aspetti della vita di
condominio
D Propone utili modelli di lettere per
aiutare i condomini a far valere i
propri diritti
D Mette in evidenza tutte le norme
di legge citate, favorendo
l'approfondimento

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