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All’Attenzione del

- AMMINISTRATORE UNICO DELLA Bar.S.A. SpA

Avv. CIANCI Michele

- PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE


- Avv. LANOTTE Marcello
-
- SINDACO Dott. CANNITO Cosimo Damiano

-Segretario Generale
Coordinatore dell’Ufficio Partecipate
Dott. Carlucci Domenico

-Dirigente Staff Comandante della Polizia Municipale


Dott. Savino Filannino

COMINICAZIONE A MEZZO PEC: barsaspa@pec.it; presidenza.consiglio@cert.comune.barletta.bt.it;


protocollo@cert.comune.barletta.bt.it;

OGGETTO: RISCONTRO ALLA MISSIVA DI RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI.

Egregio Amministratore Unico della Bar.S.A. S.p.A., Avv. CIANCI Michele

La sottoscritta Consigliere Comunale Avv. Adelaide Spinazzola in risposta alla Sua nota prot. 2675
dell’11.08.2022 con la presente, nel ringraziarLa per la celere disponibilità e collaborazione, ”nonostante il
periodo ferragostano che coincide, per tutti i cristiani, con le Sue ferie”, riscontra che:

• Quanto da Lei scritto in merito alla richiesta “nonostante la genericità della medesima, l’assenza di
prova di un interesse specifico (T.A.R. Roma , n. 1490/20002, T.A.R. Roma n. 8549/2018)” sentenze
entrambe inconferenti con la mia richiesta di accesso agli atti, in ordine alle quali si richiama l’art.
43 d.Lgs n. 267 del 2000.

All’uopo: “i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del
comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni
in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato.”

Vi è infatti un consolidato ordinamento giurisprudenziale amministrativo (cfr. C.d.S. Sez. V, 22 maggio 2007
n. 929), riguardo le modalità di accesso alle informazioni e alla documentazione richieste dai consiglieri
comunali ex art. 43 TUEL, il diritto di accesso agli atti di un consigliere comunale –nell’esercizio del proprio
munus publicum - non può subire compressioni di alcun genere, tali da ostacolare l’esercizio del suo
mandato istituzionale.
Alla luce di quanto esposto e rivestendo la sottoscritta la carica di Consigliere Comunale alcuna prova di
interesse specifico doveva fornirLe, ciò trova fondamento anche nella recente pronuncia del Consiglio di
Stato 5032/2020 dalla quale si evince che l’accesso agli atti esercitato dal consigliere comunale ai sensi
dell’art. 43 d.Lgs n. 267/2000 ha natura e caratteri diversi rispetto altre forme di accesso, esprimendosi in
un non condizionato diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d’utilità all’espletamento delle sue
funzioni, ciò al fine di permettere di valutare- con piena cognizione- la correttezza e l’efficacia dell’operato
dell’amministrazione, pertanto le limitazioni previste in materia di accesso agli atti ”non possono applicarsi,
in via analogica, ai consiglieri comunali, i quali, nella loro veste di componenti del massimo organo di
governo del Comune, hanno titolo ad accedere agli atti nei quali il Comune è coinvolto, onde prenderne
conoscenza e poter intervenire al riguardo”. Cfr. Consiglio di Stato – Sez V-n. 4525 del 5/09/2014.

Per ciò che attiene la documentazione da Lei inoltrata, mi riservo di esaminare la stessa e se del caso
richiederLe integrazioni e/o delucidazioni in merito.

Cordiali Saluti.

BARLETTA 12 Agosto 2022 Adelaide Spinazzola

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