Sei sulla pagina 1di 11

Dispense Corso Base Orff-Schulwerk Roma

Attività Integrate

“Attività integrate” vuole fornire ai partecipanti dei modelli di lezione che mostrino alcuni dei
molteplici e possibili itinerari didattico-musicali .
Ogni unità avrà al suo interno (e in generale nella successione delle unità) una sua graduale
preparazione, uno sviluppo e una conclusione.
Il tentativo di attività integrate è quello di riunire, di fondere attraverso le sue proposte, i vari aspetti
di una formazione didattico musicale
 L'aspetto sociale e relazionale;
 Gli aspetti psicologici in relazione al fare, al saper fare, al saper creare e rappresentare;
 Il gioco (di regole, simbolico, rappresentativo etc).
 La rappresentazione mimico teatrale;
 La relazione tra gesto e suono, tra emozione e suono, tra percorso e prodotto, tra emozione e
performance, tra suono e comunicazione;
 Il movimento nello spazio, il gesto suono, il movimento creativo ed espressivo;
 La voce nel parlato, nel cantato, nelle sue possibilità fonico-espressive, come spunto
fantastico;
 L’utilizzo dello strumentario ritmico melodico di base.
 La necessità di fondere assieme i diversi aspetti delle discipline artistiche in un 'unica
rappresentazione che contenga i criteri della comunicazione artistica.
 Le riflessioni personali pedagogiche e psicologiche, gli spunti programmatici e di percorso.

Prima attività
Il docente suona un ritmo col djembe

E invita il gruppo a reagire dicendo ciao sull’ottavo tempo (sulla pausa). In movimento nello spazio
tutti camminando devono dire ciao ad un loro compagno ogni volta a fine frase. seguendo lo stesso
schema di risposta si deve toccare di volta in volta una parte diversa del compagno/a che si
incontra: mano, spalla, fianco, ginocchio e poi piede (prima a destra e poi a sinistra).
Poi contemporaneamente due mani e la mano destra, poi due mani e il piede sinistro, e infine due
mani e la fronte.

Giochi per l’attenzione concentrazione memoria, stimolo risposta e giochi di relazione.


giochi di risposta a consegna: go (camminare) stop (fermarsi) turn (girare) jump (saltare) clap
(battere le mani) hi (salutare e dire ciao)
si propongono le stesse consegne ma il gruppo fa il contrario di quello che viene proposto (go=
fermarsi, stop= camminare…etc)
Gioco di coordinazione motoria
In cerchio, si propongono delle sequenze ritmiche con le dita delle mani (uno alla volta partendo dal
pollice e poi due dita: pollici e indici etc) su un semplice ritmo e utilizzando un’onomatopea sh.
Pian piano si arriva alla proposta di un pattern ritmico che coinvolga le diverse parti del corpo
(mani, cosce movimento in avanti del braccio e piedi ).
Si ripete più volte la sequenza e poi si imposta un gioco di condivisione del pattern a coppie in
cerchio e si crea una struttura (con lo stesso partner, facendo mezzo giro e facendolo con il
partner alle spalle, andando verso il centro…etc)
Si costruisce una coreografia insieme al gruppo sfruttando la sequenza ritmica e motoria. Si
raggiunge un prodotto di semplice performance attraverso l’azione combinata delle proposte dei
partecipanti.

variazioni:
in giro per la stanza si da la mano a chi si incontra casualmente;
si costruisce una coreografia con movimenti nello spazio;
possibilità di canone a due coppie e a quattro coppie;
possibilità di eseguire la sequenza sul posto in forma statica;
Si costruisce una coreografia insieme sfruttando la sequenza ritmica e motoria. Si raggiunge un
prodotto di semplice performance attraverso l’azione combinata delle proposte dei partecipanti.

Riflessioni
Si riflette sull’importanza di una strategia didattica che tenga in considerazione gli aspetti legati
all’impostazione di attività che favoriscano la socializzazione, la relazione, l’abbattimento delle
inibizioni, la possibilità di “mettersi in gioco, l’attivazione e il potenziamento dell’attenzione, della
memoria, della concentrazione, la coordinazione motoria.
Allo stesso tempo si imposta una modalità di lavoro attraverso la quale il docente può osservare il
livello di competenze di ingresso e gli studenti possono comprendere le modalità operative del
docente

Giochi sulla pulsazione


giochi di concentrazione, attenzione, senso ritmico e coordinazione motoria:
(in cerchio: passaggio del ciao, poi del suono delle mani, suono delle cosce etc…)
passaggio dal concetto di sequenza a quello di pulsazione e poi di metro e ritmo.
Solo ciao vocale, poi solo cosce, poi solo mani e successivamente eseguire la sequenza cosce mani
(2/4) e ritmare la filastrocca ambarabà…poi aggiungere lo snap e eseguire la sequenza cosce mani
snap (3/4) e sempre filastrocca poi aggiungere il piede e eseguire la sequenza di 4 suoni (4/4) , si
combinano i suoni ottenendo diversi metri (2 3 4 quarti). si sovrappone la filastrocca
ambarabà……sostenuta dai diversi metri all'unisono e poi in canone.
Allo stesso modo si propone un canto e si esegue con l’accompagnamento dei diversi metri.
Canto medievale

Ci si divide in piccoli gruppi e ogni gruppo in un lavoro comune e condiviso crea una semplice
coreografia in movimento sul canto dato facendosi ispirare dalle sensazioni, dalle emozioni e
suggestioni della melodia.
Mani
Due parole sulle mani sulle loro funzioni sulle loro possibilità e potenzialità...
Muoviamole in tutte le direzioni possibili ottenendo una pulsazione comune.
Sulla pulsazione comune proponiamo la filastrocca:
Hello hands how are you
Hello hands how are you
Hello hands how are you
La la la la la (la)

Stabiliamo un movimento comune delle mani che accompagnano la filastrocca:


Sempre seguendo la pulsazione palmo in fuori e palmo in dentro alternando i movimenti con
movimento rotatorio del polso. Sull'ultimo "la" si battono le mani.
Dopo aver fatto esperienza ognuno individualmente, ci si mette a coppie uno di fronte l'altro e si
ripete la filastrocca con il movimento delle mani a contatto con il partner.
Variante:
In giro per la stanza si alterna un’esecuzione individuale camminando sulla pulsazione e un
esecuzione in coppia da fermi uno di fronte l'altro. Si costruisce una struttura di rondo alternando la
frase A (da soli) a esecuzioni in coppia, soli- quartetto, poi soli- tre grandi gruppi, soli- due grandi
gruppi e infine Soli e si finisce tutti in cerchio eseguendo la filastrocca e battendo le mani ciascuno
con i compagni che sono di lato in un solo grande gruppo
Si propone la melodia della filastrocca con un’attività di conduzione chironomica Kodaly

Le mani
Si propone un brano verbale che i partecipanti devono elaborare in gruppo. La consegna è quella di
creare, inventare ed eseguire una performance ritmico melodica con accompagnamento ritmico
corporeo a partire dagli elementi del brano.
Mani mani mani mani sulla testa mani mani mani vanno su e giù
mani mani mani mani sulla bocca mani mani mani sssh ta click
Mani mani mani, guarda cosa fanno gira gira il palmo guardano lassù
mani mani mani, mani come stelle mani mani mani ki win ki star

Mani mani mani , mani sopra il petto mani mani mani vanno su e giù
mani mani mani mani sulla pancia mani mani mani buum gum
Mani mani mani guarda cosa fanno chiuse aperte chiuse guardano laggiù
mani mani mani mani come sassi mani mani mani ton click ton ton

Mani mani mani mani con le mani mani mani mani vanno su e giù
mani mani mani mani con le mani mani mani mani cikiti cikiti click
mani mani mani mani sole battono mani mani mani cercano altre mani
mani mani mani insieme ad altre mani fanno un bell’applauso che fa cha cha cha

possibili elaborazioni…
costruire un orchestra di “guanti” di diverso materiale per ottenee diversi timbri…
costruire partiture con colori a dita usando le imprnte delle mani…
ercare frasi celebri sulle mani in rete per creare momenti lirici e o poetici sul tema delle mani…
etc…etc….
Rock hands
Il primo rigo va suonato con le mani a coppa per le note e lo schiocco per le crocette, Il secondo
rigo va suonato con le mani aperte (suono chiaro-acuto),Il terzo rigo con alternanza tra suoni gravi e
acuti
Il quarto sfregando le mani.
Battaglia dei ritmi
La lezione coinvolgente, guidata, interattiva, con inserti di fantastico e messaggi trasversali.
Il docente suona un ritmo col djembe (notare che è lo stesso ritmo utilizzato all’inizio del corso…
pensiero programmatico …) ma stavolta si procede verso una impostazione di una storia e una
stuttura che porterà ad una semplice performance.

Si racconta una storia : “due tribù (piedi neri e pellerossa) un tempo vivevano in serenità e lo
dimostrano cantando un canto:
Senjua

ma un giorno scompare il totem che era posto proprio sulla linea di confine dei territori delle due
tribù. Ciascuna tribù attribuisce all’altra la responsabilità della sparizione. I due gruppi che prima
vivevano in serenità pian piano cambiano atteggiamento e diventano aggressivi e non trovano
soluzioni per il problema….”

Il ritmo, prima utilizzato per il gioco del ciao e della formazione delle coppie dei quartetti e delle
due file, ora diventa lo stimolo per far muovere i due gruppi avanti e indietro rappresentando il
cambiamento di emozioni che la storia suggerisce.
Prima fase:
il gruppo dei piedi neri avanza e saluta il gruppo dei pellerossa e poi torna indietro
il gruppo dei pellerossa avanza saluta e torna indietro
tutti e due le tribù avanzano e tornano indietro
Seconda fase:
la struttura rimane uguale ma cambia l’intenzione. Si è più aggressivi e il corpo e la voce manifesta
questo cambiamento.
Terza fase:
si nominano due capo tribù e i due si affrontano e cercano soluzioni al problema supportati dai loro
gruppi.
Quarta fase:
la battaglia

Ritmi per la battaglia…

Si propone un canto che ha funzione di contenere l’energia che tutta l’attività ha prodotto e tornare
ad un lavoro di riflessione e creazione più razionale sulla base di criteri dati.

Belemama
Elementi di body percussion
Linee guida dell’Orff Schulwerk (da un’idea di doug goodkin)
Da …. A….
esperienza concetto
imitazione creazione
semplice complesso
orale scritto
corpo-voce strumento
unisono orchestra
processo prodotto
musica strumento
psicopedagogia programmazione
ostinati composizione elementare
individuo gruppo
relazione apprendimento

Bibliografia
Pedagogia, Psicologia e Programmazione
-AA.VV. " Il gioco" vol. III e IV "Gioco e realtà sociale" "Ill gioco in un mondo di simboli" Ed. Armando
Armando 1981 Roma
-R. Callois " I giochi e gli uomini" Gruppo editiriale Fabbri, Bompiani ed. Nuovo portico 1981
-J. Chateau "Il fanciullo e il giuoco" (trad. italiana) La Nuova Italia 1967 Firenze
-M. Eigen R. Winkler "Il gioco, le leggi naturali governano il caso" Adelphi ed. s.p.a. 1986 Milano
-M. Schaffer “Ill paesaggio sonoro” Unicopli
-M. Baroni “Suoni e significati” E D T
-J. Blacking “Com’è musicale l’uomo” Unicopl
-C. Garvey "Il gioco, l'attività ludica come apprendimento " Armando ed. Roma
-J. Huizinga " Homo ludens" G.Einaudi s.p.a. ed. 1973 Torino
-F. Delalande “ Le condotte musicali” C LU E B Bologna
B. Bartok “Scritti sulla musica popolare Ed . Boringheri
R. Dreikurs Psicologia in classe Giunti Barbera Firenze 1961
J. Nash Psicologia dello sviluppo Giunti Barbera Firenze 1982
J. Piaget B. Inhelder La psicologia del bambino P.B.E. Torino 1970
M. Mazzotta Didattica del gruppo Giunti Lisciani Teramo 1993
M. Mazzotta Come educare alla creatività Giunti Lisciani Teramo 1990
A. Carbonaro M. Valeri IIl gioco tra creatività e violenza Giunti Lisciani Teramo 1990
D. Goleman Intelligenza emotiva BUR Milano 1996
R. Dilts, J. Grinder,
R. Bandler, L. C. Bandler Programmazione neurolinguistica Astrolabio Roma 1998
J. DeLozier

Didattica
-A cura di Giovanni Belgrano "Il bambino dal suono alla musica" ed. Ricordi Giunti & Lisciani 1987
Teramo
-A cura di R. Dalmonte e M.Pia Jacoboni "Proposte di musica creativa nella scuola" Zanichelli 1978
Bologna
-A cura di J. Tafuri "Didattica della musica e percezione musicale" Zanichelli 1991 Bologna
-P. Ritscher G. Staccioli "Giocare la musica" La Nuova Italia 1986 Firenze
-V. H. de Gainza " La musica del bambino" Ricordi 1988 Milano
-J. Paynter P. Aston "Suono e Silenzio" Eri ed. 1980 Torino
-J. Paynter P. Aston “Suono e struttura” Eri ed. 1980 Torino
-A. Seggi G. Buccino " Il maestro, il bambino, la musica" Ed. Suvini Zerboni 1995 Milano
-G. Rodari "La grammatica della fantasia" Einaudi 1973 Torino
-G. Rodari " Fiabe lunghe un sorriso" Editori Riuniti1987 Roma
-G Rodari " Il libro degli errori" Einaudi 1977 Torino
-C.Paduano “Il pianeta dei piccoli” nel n° 13 dei quaderni della SIEM
( societa Italiana Educazione Musicale) “Gesto Musica Danza” a cura di P. Buzzoni e I. M. Tosto.
-F. Cappelli Azione musica
-C. Paduano “Musica da corpo” Rugginenti editore . Torino 2006
-C Paduano M Sanna “Altro che musica” Collana OSI MKT Brescia 2004
-C Paduano M. Sanna M. Foppoli C. Infantino “ Animali” Collana OSI MKT Brescia 2006
-C Paduano “Suoni dal corpo” Collana OSI MKT Brescia 2010
C. Paduano R. Pinotti Body percussion 1 , 2 e 3 Progetti Sonori 2019
Ciro Paduano
3661246093
paduanociro7@gmail.com

Potrebbero piacerti anche