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Sac.

Salvatore Miracola

CHIESA PARROCCHIALE
MARIA SS. ADDOLORATA
TORRENOVA

San Marco 2019


Il Meli così descrive questa chiesa:

Nell'anno 1739 il Conte di San Marco Don Vincenzo Filingeri chiede all'Arcivescovo di Messina
l'autorizzazione a costruire, fondare ed edificare una chiesa Sacramentale nella marina di questa
città di San Marco per la Gloria di Dio e della Gloriosa Vergine Maria Assunta in cielo per il bene
delle anime degli abitanti della Frazione, in quanto per ricevere i Sacramenti essi si dovevano recare
nella cittadina con gravi disturbi. Il detto conte chiedeva inoltre il diritto di Patronato e
l'autorizzazione a presentare il Cappellano per essere nominato in detta chiesa. Il conte inoltre si
sarebbe impegnato a dotarla di una rendita di onze 4 e di comprare tutte le supellettili utili e
necessarie per il suo buon funzionamento.
Anche l'Arciprete e il Comune si impegnarono a dare un contributo annuale per il suo
mantenimento.
Il 1° giugno 1740 Mons. Don Tommaso Vidal y de Nin, O.Cist. (arcivescovo di Messina dal 11
settembre 1730 al giugno 1743) dà l'autorizzazione ad erigere questa nuova chiesa Sacramentale; il
Cappellano poteva amministrare i sacramenti del Battesimo, del Viatico e dell'estrema unzione. Per
quanto riguarda la celebrazione di feste o atro, il cappellano si doveva adeguare a quelle delle tre
parrocchie del centro. L'arcivescovo ordina inoltre che nella nuova chiesa sotto il titolo della
Vergine Assunta, non si poteva celebrare festa solenne il 15 agosto, ma la prima domenica di
Maggio.
Quindi originariamente la Parrocchia era intitolata "B.M.V. in coelum assumpta in Turris Novae".
Don Antonino Muglia, Arciprete di San Marco nel 1818 prima della Visita Pastorale fa una
relazione al Vescovo sullo stato della Parrocchia; comunica che D . Giuseppe Mondì , anni 30, è il
Beneficiale di Torrenova e inoltre scrive: "In San Marco, Diocesi di Patti, Valle di Messina, non vi
sono Benefici e Cappellanie laicali, se non si debba considerare tale il Cappellano di Torrenova, il
quale non è veramente Beneficiale per essere il suo titolo amovibile ad nutum del Vescovo;
nulladimeno perchè Beneficiale si chiama la sua origine e fondazione.
Nell'anno 1740, cresciuta la popolazione in Torrenova e venendogli managevole lo salire in San
Marco per ricevere li Sagramenti del Battesimo, del Matrimonio, del Precetto Pascale, il clero,
unito al popolo ed al Barone di quel luogo, pensarono giusto di fondare una chiesa coadutrice delle
chiese Parrocchiali in San Marco per amministrare alli di loro rispettivi Parrocchiani li
Sagramenti, mentre sino allora non avea vistino che un cappellano per celebrare la Messa ed
amministrare il Viatico, stipendiato dalle chiese di San Marco; e d'allora in poi il Cappellano prese
il titolo di Beneficiale ed il Conte di San Marco, contribuendo alla fondazione della chiesa s'arrogò
il titolo di Patrono e perciò il Patronato, ossia l'Elezione di questo Beneficiale appartiene per
possesso al Conte di San Marco; indi il Vescovo gli dà le necessarie facoltà.
Al presente il Beneficiale o Cappellano è Don Giuseppe Mondì.
La rendita di questa chiesa onze 4 dalle chiese di San Marco, onze 6 dal Comune, onze 4 dal Conte
e onze 5 di censo.
Tutto ciò è scritto nei Capitoli di Fondazione agli atti di Notar Paolino Mannucci nell'anno 1740."1
Nella stessa relazione si precisa che la chiesa esisteva, ma era troppo piccola e per questo fu
ingrandita: "Il Cappellano di Torrenova era prima eletto dall'Arciprete, ma poi fondatosi nel 1740
in quel luogo una chiesa più ampia per amministrare i Sacramenti, poichè in quel tempo dominava
la feudalità, il Conte di San Marco, poichè contribuì alla fondazione di detta chiesa, s'arrogò il
tiolo di Patrono ed è l'elettore con l'approvazione del Vescovo. Il Cappellano di Torrenova è Don
Giuseppe Mondì.
La chiesa titolata la Vergine Assunta esiste in Torrenova che forma parte del comune di San
Marco."2
Originariamente quindi questa chiesa era dedicata alla Vergine Assunta e, anche non era Chiesa
Parrocchiale, veniva considerata tale; infatti nel Registro dei defunti (1777/1780), sul frontespizio si
trova scritto "Liber... in V.li Ecclesia S. E. M. C. in Coelum Asumptae Turris Novae..", e anche nel
registro dei battesimi (1780 1828) è lo stesso cappellano a scriverlo.
Ma dove si trovava questa chiesa?
Nel libro dei Canoni della chiesa di Torrenova viene citata la contrada "chiesa Vecchia", confinante
con ferrovia, torrente Favara e strada consolare, proprietà fino a circa 50 anni addietro appartenente
alla signora Gugliotta Eustochia.
Di questa chiesa non vi sono altri riferimenti; solo nella relazione della Visita Pastorale del 1884,
descrivendo la chiesa di Torrenova si dice che essa "ha discrete rendite e cinque altari; lo stato
materiale è ottimo perchè la chiesa è stata costruita di recente ed in rimpiazzo all'antica che fu
portata via da un vicino torrente."3
Qundi questa chiesa fu distrutta da una alluvione che avvenne verso il 1860 e nel 1866 si decise di
costruirne una nuova, più ampia e più confortevole.
Furono individuati due siti: uno accanto alla nuova strada principale nel centro delle case, l'altro
nella zona detta "solitaria valle di Cuffari".

1
Archivio Parrocchiale San Marco D'Alunzio.
2
Archivio Parrocchiale San Marco D'Alunzio.
3
Archivio Diocesano Patti, Visita Pastorale del 1884
Dopo molti mesi di discussioni e diatribe tra la commissione e il Consiglio Comunale, si decise di
costruirla accanto alla nuova strada principale nel centro delle case, con i contributi raccolti dalle
persone; il comune diede solo l'autorizzazione a costruirla.

Infatti, dopo la costruzione della nuova strada realizzata da Giuseppe Antonio Filingeri, il quale nel
1825 spostò l'asse viario dall'antica Consolare che si trovava vicino al mare, con l'attuale strada
statale e così la strada divenne il centro della frazione, attorno alla quale si incominciarono a
costruire le prime case.
Nel 1824 Ferdinando I creò un fondo per realizzare i collegamenti stradali per tutta l'isola di Sicilia
nel giro di quattro anni. Esse dovevano congiungere Palermo con Messina, Catania, Siracusa,
Agrigento e Trapani.
Come Direttore fu scelto Giuseppe Antonio Filingeri, conte di San Marco, poichè il Filingeri aveva
grandi capacità imprenditoriali e instancabile attività pratica. Il Re voleva realizzare quest'opera in
breve tempo.
Il conte di S. Marco non si scoraggiò; chiese come collaboratore un ufficiale del Genio e molti
architetti. Il Filingeri fu instancabile e dopo tre anni fu aperta la strada Palermo - Messina - Catania
e Trapani. Se le altre due non furono completate fu perchè i fondi stanziati non bastarono, però in
pochi anni furono tutte realizzate.4
L'attuale Chiesa Madre, invece che chiamarla Maria SS. Assunta, fu intitolata a Maria SS.
Addolorata e fu aperta al culto nel 1879.
Infatti in un documento del 26 agosto 1870 si legge che i signori Sebastiano Graziano e Ferrantte
Pietro ricevono dal sig. Ferrante Basiliogli ex voto in oro "attinenti alla Parrocchiale chiesa di
Torrenova e propriamente alla Vergine Madre Addolorata perchè alla stessa in voti dotati".5
La chiesa ha un’unica navata che termina in un’abside sormontata da una volta con cornici
affrescate.
Il presbiterio è separato dalla navata da un gradino sormontato da un arco a tutto sesto; l’antico
altare maggiore è in marmo rosso di San Marco.
In corrispondenza delle sei edicole laterali, simmetriche rispetto all’asse principale, vi sono altri sei
altari in marmo bianco, con a destra le statue di San Giuseppe, S. Antonio e il SS. Crocifisso, e a
sinistra il Sacro Cuore di Gesù, l’Immacolata Concezione e la SS. Addolorata (patrona del paese),
statua in cera e cartapesta, coeva della chiesa stessa, restaurata di recente.
Nella Chiesa si può anche ammirare un quadro raffigurante la Madonna del Rosario.
All’ingresso i due fonti sono in marmo rosso di San Marco.
CON IL DECRETO N.1323 del Presidente della Repubblica del14 settembre 1948, col quale, sulla
proposta del Ministero dell'Interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto del Vescovo di
Patti in data 25 dicembre 1947, relativo all'erezione della Parrocchia di Maria Vergine Addolorata,
in frazione Torrenova del comune di San Marco D'Alunzio.

4
Carlo Ferdinando Dolce,Borbone, Quadro istorico delle antiche e moderne strade della Sicilia, Napoli 1836, p. 48.
5
Documento archivio parrocchiale San Marco d'Alunzio.

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