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SENTIERO MARIANO
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SERAFICO
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Testo legislativo dell’Associazione
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PRESENTAZIONE
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In esso è contenuto:
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a) lo Statuto MIM (norma generale dell’Associazione Missione
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dell’Immacolata Mediatrice);
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b) il Direttorio generale MIM (commento e guida pratica dello Sta-
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tuto);
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c) la Traccia Mariana e le Costituzioni del TOFI;
d) il libretto delle preghiere.
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CENNI STORICI
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Frati e delle Suore hanno pensato di costituire un’Associazione pub-
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blica di fedeli, denominata «Missione dell’Immacolata Mediatrice»,
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distinta in tre gruppi:
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1. Missionari dell’Immacolata Mediatrice con l’atto di Consa-
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crazione;
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2. Missionari dell’Immacolata Mediatrice con il Voto mariano
privato;
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DECRETO DI APPROVAZIONE DEGLI STATUTI
MISSIONE DELL’IMMACOLATA MEDIATRICE
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SERAFINO SPROVIERI
PER GRAZIA DI DIO E DELLA SEDE APOSTOLICA
ARCIVESCOVO METROPOLITA
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DI BENEVENTO
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(Prot. n. 56/97)
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intravedere l’Oriente eterno, ove Lui, splendore infinito, stella
polare di straordinaria e superlativa bellezza, dà luce agli eletti
pacificando ogni loro aspirazione di bene.
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di San Massimiliano e consacrandosi alla Beata Vergine Imma-
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colata, costituiscano un giardino armonicamente impiantato dal-
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lo Spirito Santo a custodia ed a riparo della Casa di Dio, che è la
stessa Santa Chiesa di Benevento.
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* Così, in forza dell’autorità che Ci viene da Cristo stesso, con il
presente decreto recante la firma del Cancelliere e il Nostro si-
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gillo episcopale, a norma dei cann. 303, 310, 312 e 320 del
C.J.C., visto altresì il diritto particolare dell’Istituto dei Frati
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dell’Immacolata Mediatrice, con il Voto mariano di Consacra-
zione all’Immacolata; 3) Terziari Francescani dell’Immacolata
che, oltre il Voto mariano di Consacrazione all’Immacolata, pro-
fessano nel mondo la Forma di vita evangelica francescano-
mariana, costituita dalla «Traccia Mariana» vissuta secondo le
Costituzioni proprie, contenuta nel «Sentiero Mariano Serafico»,
testo integrale della legislazione propria.
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* Concediamo a tutti i membri dell’Associazione il dono della
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Indulgenza Parziale alle solite condizioni, ogni qualvolta si re-
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cheranno in visita alla Chiesa intitolata a Gesù Risorto, del Cen-
tro di Spiritualità «La Pace», ove è costituita la Sede Principale
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dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, con la Casa
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Mariana «Regina della Pace»1, e, inoltre, purché visitino una
qualsiasi Chiesa ove è conservato nel Tabernacolo il preziosis-
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1
Attualmente la Chiesa intitolata a Gesù Risorto è stata demolita e la sede
principale dell’Istituto è stata trasferita altrove.
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* Su tutti invochiamo la Benedizione di Dio, per le mani della
più pura di ogni creatura, la Beata sempre Vergine Maria,
l’Immacolata Genitrice di Dio, mentre imploriamo costante il
dono della Preghiera per il nostro Ministro Episcopale e per la
Santa Chiesa di Benevento. Così sia! Amen! Alleluia!
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liturgica di Maria Aiuto del popolo cristiano, VI del Nostro Epi-
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scopato Beneventano.
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DECRETO DI EREZIONE
DEI FRATI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA
IN ISTITUTO RELIGIOSO DI DIRITTO PONTIFICIO
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L’Istituto religioso dei Frati Francescani dell’Immacolata,
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detto Istituto fosse costituito come Istituto religioso di diritto
pontificio.
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Pertanto, la stessa Congregazione, con il presente Decreto,
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dichiara l’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata Istituto
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religioso di diritto pontificio, e stabilisce che venga riconosciuto
come tale da tutti.
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Approva e conferma inoltre il testo delle Costituzioni redat-
to in lingua italiana, il cui esemplare è conservato nell’archivio
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di questo Dicastero.
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ma Madre di Dio.
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STATUTO
MISSIONE DELL’IMMACOLATA MEDIATRICE
(MIM)
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Articolo primo
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DENOMINAZIONE
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Articolo secondo
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a) incrementare il culto e la devozione all’Immacolata Me-
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diatrice ovunque sia possibile e con tutti i mezzi leciti (anche i
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più moderni e impegnativi: stampa, radio, televisione, internet,
ecc);
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b) sostenere e incrementare le Missioni ad gentes, soprattut-
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to là dove maggiori sono le necessità della Chiesa, dove più fer-
ve la lotta per la salvezza delle anime e per l’edificazione del
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Corpo di Cristo;
c) coltivare e anche promuovere, ad ogni livello, gli studi
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Articolo terzo
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SEDE
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Articolo quarto
MEMBRI DELLA MIM
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universale.
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I membri della MIM si chiamano «Missionari
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dell’Immacolata Mediatrice» (MIM), e si dividono secondo tre
gradi:
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1. I Missionari dell’Immacolata Mediatrice che fanno l’atto
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specifico di Consacrazione illimitata all’Immacolata, e vivono
tale Consacrazione secondo le possibilità a loro offerte dalla
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mente con gli impegni del proprio stato di vita sia laica che sacer-
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dotale.
3. I Terziari Francescani dell’Immacolata, i quali professano
pubblicamente nel mondo la Forma di vita evangelica, costituita
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obblighi:
a. formazione mariana e preghiera mariana, secondo la dire-
zione specifica dei Francescani dell’Immacolata (frati e suore);
b. organizzazione del lavoro apostolico, secondo il pro-
gramma della MIM;
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c. missionarietà anche ad gentes, secondo le possibilità, con
la guida dei Francescani dell’Immacolata.
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Articolo quinto
CONDIZIONI PER APPARTENERE ALLA MIM
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per operare come suo «strumento docile»;
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c) portare indosso la Medaglia miracolosa e recitare ogni
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giorno la giaculatoria «O Maria concepita senza peccato, prega
per noi che a Te ricorriamo, e per quanti a Te non ricorrono, in
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particolare per i nemici della Santa Chiesa e per quelli che Ti
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sono raccomandati»;
d) vivere la vita di grazia e coltivarla con la preghiera quo-
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riana.
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Cause di espulsione
I membri della MIM possono essere espulsi dall’Associazione
per giusto motivo secondo le cause stabilite dal diritto canonico e le
cause stabilite dallo Statuto (cfr 308 C.J.C.).
Le cause di espulsione proprie sono:
1) gli inadempimenti frequenti degli obblighi specifici della
professione della Forma di vita con Voto mariano per i Terziari
Francescani dell’Immacolata, ossia gli inadempimenti riguar-
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danti: l’impegno della formazione e preghiera mariana legato al-
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la frequenza periodica nei Cenacoli MIM; l’impegno
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dell’attività apostolica secondo il programma MIM; l’impegno
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alla missionarietà anche ad gentes, quando sia valutata come
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possibile dai responsabili;
2) gli inadempimenti frequenti dei doveri dell’atto di Con-
sacrazione illimitata all’Immacolata per i Missionari
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Articolo sesto
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LA SPIRITUALITÀ
FRANCESCANO-MARIANA DELLA MIM
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vezza, ossia la stessa missione della Chiesa guidata e condotta
dall’Immacolata che con il Figlio «schiaccia la testa al serpente»
(cfr Gn 3,15) e fa crescere gli eletti fino al numero pieno stabili-
to da Dio (cfr San Pio X, Ad diem illum, 15; LG 62).
2) La «Missionarietà», ossia la piena disponibilità a lavorare
nella Chiesa e con la Chiesa per il Regno di Dio nel mondo, im-
pegnandosi all’evangelizzazione: a) con la testimonianza della
vita esemplare; b) con la preghiera intensa e fervida; c) con la
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parola che illumina ed edifica; d) con l’azione apostolica nutrita
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di sacrificio.
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La «missionarietà» comporta di per sé il fervore apostolico
generoso e combattivo nel sacrificio di sé, spinto fino
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all’eroismo della Missione ad gentes e anche all’immolazione
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totale per salvare i fratelli (sull’esempio di san Massimiliano
M. Kolbe).
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Articolo settimo
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FORMAZIONE SPIRITUALE DEI MEMBRI DELLA
MIM
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Sono sette i passi biblici che fanno percorrere un cammino
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spirituale di ascesi costante, iniziando dalla lotta al peccato (cfr
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Gn 3,15) e finendo alla configurazione con la «Donna vestita di
sole» (Ap 12,1). Sono i passi della vita ascetica e mistica che par-
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tono dalla purificazione e dall’esercizio delle virtù (carità, pre-
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ghiera, mortificazione, purezza) per arrivare all’unione con Cri-
sto, alla coimmolazione con Maria, alla vita nello Spirito Santo e
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dell’umanità decaduta.
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- Vita di «grazia» con Gesù «dentro».
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- Apostolato e carità fraterna.
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4) È la missione della Madre che prega e opera come «Me-
diatrice» presso il Figlio per soccorrere i suoi figli bisognosi,
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specialmente nei momenti più importanti della vita (le «nozze»:
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Gv 2,1), ottenendo, se necessario, anche il miracolo.
- Vita di mediazione-orazione.
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nacolo.
- Vita nello Spirito Santo con la Madre della Chiesa.
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Arcangelo con i suoi Angeli. È la missione della Madre Regina
«vestita di sole», immagine radiosa della Gerusalemme celeste,
dove Ella vuole tutti i suoi figli.
- Trasfigurarsi nell’Immacolata, «vestita di sole».
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francescane e vissuta «nella luce dell’Immacolata», come itine-
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rario alla SS. Trinità per mezzo dell’Immacolata, con
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l’Immacolata e nell’Immacolata.
Per questo è necessaria:
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a) la direzione spirituale costante e unitaria nel percorrere i passi
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dell’ascesa fino alle vette della più perfetta e sublime «conformità a
Gesù», che si realizza con la transustanziazione mistica
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nell’Immacolata;
b) la conoscenza del mistero di Maria Santissima per mezzo
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Articolo ottavo
MODO DI AGIRE DELLA MIM
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In linea di principio si può dire che là dove è presente la
Madonna, lì è presente la MIM, perché la presenza
dell’Immacolata è inseparabile dalla sua «missione» salvifica
universale.
Se la MIM è protesa a realizzare in ogni uomo - e specifi-
camente in ogni consacrato con il Voto mariano - la perfetta vi-
ta cristiana come prolungamento della vita di Gesù nutrito e al-
levato, educato e formato dalla Madonna, è chiaro che essa de-
E
ve essere presente all’interno della vita cristiana come lievito e
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fermento segreto di vita in crescita. La «marianità», infatti, è
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costitutiva della vita cristiana, secondo l’espressione fulgidis-
sima del Papa Paolo VI: «Non possiamo essere cristiani se non
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siamo mariani» (Paolo VI, Omelia tenuta al Santuario di Bo-
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naria ([CA] 24/4/70).
Compito dei «Missionari dell’Immacolata Mediatrice» è
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Articolo nono
GOVERNO DELLA MIM
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- il Consiglio generale;
- il Consiglio nazionale;
- il Consiglio locale.
1) Il Consiglio Generale (CG) è composto di due frati e due
suore, che si dividono il campo di assistenza spirituale ed apo-
stolica, e dal Padre Comune che lo presiede. I quattro membri ven-
gono nominati dal Padre Comune (i frati) e dalla Madre Comune
(le suore) ogni sei anni e svolgono i compiti di Segretario, di Am-
E
ministratore, di Assistenti, secondo la designazione del Padre Co-
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mune, previa consultazione con la Madre Comune. Il CG si riuni-
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sce due volte all’anno, orientativamente ogni sei mesi.
2) Il Consiglio Nazionale (CN) è composto da un frate e un
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laico delegato, nominati dal Padre Comune e una suora nominata
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dalla Madre Comune, ogni tre anni, con le funzioni, rispettivamen-
te, di assistente, delegato, segretaria. Esso si riunisce almeno ogni
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Articolo decimo
PATRIMONIO DELLA MIM
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Il patrimonio della MIM viene gestito dall’Amministratore
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locale, nazionale e generale.
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NORME FINALI
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1. Ad ogni membro della MIM sia data una copia del Sen-
tiero Mariano Serafico, da conoscere sempre meglio con la ri-
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DIRETTORIO
MISSIONE DELL’IMMACOLATA MEDIATRICE
(MIM)
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ARTICOLO PRIMO DELLO STATUTO
Denominazione
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pubblica di fedeli appartenente agli Istituti religiosi dei Frati e delle Suore
Francescani dell’Immacolata, a norma dei cc. 303, 312-320 C.J.C.
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1998 è stata ufficialmente presentata nei decreti di erezione pon-
tificia dei Frati e delle Suore Francescani dell’Immacolata.
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altri fratelli e sorelle, chiamati a condividere lo stesso carisma fran-
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cescano-mariano nel loro particolare stato di vita.
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3. Il carisma, la spiritualità e la disciplina che configurano la
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MIM sono gli stessi degli Istituti dei Frati e delle Suore France-
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scani dell’Immacolata, salve le differenze proprie del diverso
stato di vita di ogni membro della MIM
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in gruppi omogenei:
- gruppo adulti o famiglie;
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* il gruppo giovani è aperto ai giovani della fascia di età
compresa fra i 15 e i 30 anni;
* il gruppo ragazzi è aperto ai ragazzi della fascia di età
compresa fra i 7 e i 14 anni;
* ogni Cenacolo è intitolato alla Madonna o a un Santo Pa-
trono.
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ARTICOLO SECONDO DELLO STATUTO
Fine
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Scopo fondamentale della MIM è la realizzazione del piano salvifico di
Dio mediante la conversione e santificazione di tutte le anime per la «Media-
zione materna» dell’Immacolata, a gloria suprema della SS. Trinità.
IG RIA RI
ovunque sia possibile e con tutti i mezzi leciti (anche i più moderni e impe-
gnativi: stampa, radio, televisione, ecc);
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26
corporata tutta nella esistenza vissuta, deve trasfigurare ogni
anima consacrata nell’Immacolata, per realizzare la più perfetta
e sublime «conformità all’immagine del Figlio» (cfr Rm 8,9),
ossia a Gesù.
E
salvifico di Dio che ci ha donato il Salvatore per mezzo di Ma-
C
ria. Questo piano salvifico di Dio è il progetto apostolico della
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MIM.
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10. Per questo i membri della MIM hanno lo scopo concreto di:
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a) coltivare con impegno quotidiano la conoscenza e l’amore,
l’imitazione e il culto dell’Immacolata Mediatrice, per mezzo della
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dello sport...;
c) incrementare l’azione di sostegno per le Missioni «ad
gentes» dei Francescani dell’Immacolata, che si trovano già im-
piantate nei cinque continenti. Si coltivi sempre con fervore la
preghiera per le Missioni e per i missionari, insieme all’opera di
sensibilizzazione degli animi alla realtà preziosissima delle Mis-
27
sioni, all’aiuto concreto della carità in offerte dei mezzi per
l’apertura o la crescita delle Missioni, soprattutto là dove sono
maggiori le necessità e dove più «ferve la lotta per la salvezza
delle anime»;
d) contribuire in tutti i modi possibili allo sviluppo della fe-
de nella vita della Chiesa, impegnandosi particolarmente ad af-
frettare la proclamazione solenne del dogma di Maria Santissi-
ma Mediatrice materna, in quanto Corredentrice universale e Di-
E
spensatrice di tutte le grazie.
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ARTICOLO TERZO DELLO STATUTO
Sede
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«B.V.M. del Buon Consiglio», via Piano della Croce, n. 6, Frigento (Avelli-
no, Italia).
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mondiale, a cui fanno capo tutte le sedi locali della MIM sparse
nei cinque continenti.
* Attualmente, la Sede Generale è collocata nella Casa Ma-
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Membri della MIM sono tutti i fedeli laici e sacerdoti che si consacrano
all’Immacolata e vivono il mistero dell’Immacolata lavorando e lottando per
l’avvento del regno di Cristo in se stessi e negli altri, servendosi di ogni mez-
zo lecito e utile alla missione dell’evangelizzazione per la salvezza e la santi-
ficazione universale.
I membri della MIM si chiamano «Missionari dell’Immacolata Mediatrice»
(MIM), e si dividono secondo tre gradi:
1. I Missionari dell’Immacolata Mediatrice che fanno l’atto specifico di
Consacrazione illimitata all’Immacolata, e vivono tale Consacrazione secondo le
possibilità a loro offerte dalla condizione di vita e dai doveri di stato.
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2. I Missionari dell’Immacolata Mediatrice che fanno anche il Voto
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mariano privato della Consacrazione illimitata all’Immacolata, vivendo se-
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condo il presente Statuto, compatibilmente con gli impegni del proprio stato
di vita sia laica che sacerdotale.
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20 DIT
3. I Terziari Francescani dell’Immacolata, i quali professano pubbli-
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camente nel mondo la Forma di vita evangelica, costituita dalla Traccia ma-
riana del Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata (sigla: TOFI), vissuta
secondo le Costituzioni proprie del TOFI, unite al presente Statuto, così sin-
IG RIA RI
blighi:
a. formazione mariana e preghiera mariana, secondo la direzione spe-
cifica dei Francescani dell’Immacolata (frati e suore);
O
MIM;
c. missionarietà anche ad gentes, secondo le possibilità, con la guida
dei Francescani dell’Immacolata.
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Esaminiamo in breve gli elementi costitutivi di questi tre
gruppi, segnati rispettivamente dalla Consacrazione illimitata all’
Immacolata per il primo gruppo, dal Voto mariano della Consacra-
zione illimitata all’Immacolata per il secondo gruppo, dalla Profes-
sione della Forma di vita evangelica come Terziari Francescani
dell’Immacolata per il terzo gruppo.
E
I. CONSACRATI ALL’IMMACOLATA
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13. Il primo gruppo è costituito da tutti i fedeli, laici e chierici,
che vogliono donarsi all’Immacolata illimitatamente, vivendo il
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mistero dell’Immacolata Mediatrice nella propria vita e aiutando
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anche gli altri a viverlo.
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le possibilità.
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16. Memori della Parola del Signore «Da questo tutti sapranno
che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri»
(Gv 13,35) i Missionari dell’Immacolata Mediatrice eserciteran-
no anzitutto tra loro la più perfetta carità, per poi diventare te-
stimoni fra gli altri. «La Carità è paziente, è benigna la carità;
non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca
di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene
E
conto del male ricevuto, non gode della ingiustizia, ma si com-
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piace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto
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sopporta» (1 Cor 13,4-7).
Così i Missionari dell’Immacolata Mediatrice dovranno
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20 DIT
amarsi nei loro Cenacoli, evitando con cura ogni contesa e ricer-
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ca di affermazione personale, vivendo nello spirito di servizio
più gratuito e disinteressato: «Non fate nulla per spirito di riva-
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II. CONSACRATI CON IL VOTO MARIANO
18. I membri del secondo gruppo sono coloro che fanno il Voto
mariano della Consacrazione illimitata all’Immacolata, assu-
mendone tutti quegli impegni di natura spirituale, morale, giuri-
dica e pastorale, che il Voto comporta.
E
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19. Il Voto mariano si definisce così: promessa, deliberata e libe-
08 RI
ra, fatta a Dio, della Consacrazione illimitata di sé
all’Immacolata, come sua proprietà assoluta per affrettare
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20 DIT
l’avvento del Regno di Cristo nel mondo.
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20. Per il Voto mariano della Consacrazione illimitata
IG RIA RI
22. Chi emette il Voto mariano non solo deve osservare fedel-
mente quanto prescritto per tutti nello Statuto (art. 5), ma deve
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intensificare molto di più l’impegno della preghiera e della peni-
tenza, della carità e dell’apostolato, percorrendo senza soste
l’itinerario spirituale dei sette «passi» biblici presentati nello
Statuto (art. 7) e osservando puntualmente un programma mini-
mo di vita spirituale per ogni giorno dell’anno (cfr n. 25).
a) I missionari col Voto mariano portino al collo ben visibi-
le la Medaglia miracolosa (4 x 2,5 cm, colore argento) nelle
stesse occasioni (o negli stessi casi) previsti al n° 22 delle Costi-
E
tuzioni TOFI.
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23. Il Voto mariano, infatti, rende «proprietà assoluta»
dell’Immacolata, e perciò tende ad assimilare via via a Lei, fino alla
TO A E T
20 DIT
«transustanziazione» in Lei, come dice san Massimiliano (cfr SK
EN N GH
508), fino alla trasfigurazione in Lei, per cui si può arrivare a para-
frasare san Paolo dicendo: «Non sono più io che vivo, ma è
IG RIA RI
sciupii di tempo.
AS
C
33
- ogni giorno la levata del mattino avvenga presto (circa le
ore 6), senza pigrizie o indolenze, chiedendo la Benedizione alla
Madonna, seguita dalle preghiere del mattino e possibilmente
dalla meditazione (per circa trenta minuti) su un testo spirituale,
che può essere la Sacra Scrittura, specialmente il Vangelo, gli
Scritti e la vita di un Santo, altri testi spirituali specialmente ma-
riani e francescani (vedi nota bibliografica alla fine del testo);
- nel corso della giornata, poi, bisogna cercare di creare lo
E
spazio necessario alla Santa Messa, Comunione e Ringrazia-
C
mento, al Santo Rosario (possibilmente intero) e alla Lettura
08 RI
spirituale con la recita dell’Angelus al mattino, a mezzogiorno e
al vespro, per chiudere la giornata con le preghiere della sera e
TO A E T
20 DIT
con la Benedizione della Madonna per la notte;
EN N GH
- il lavoro della giornata sia reso «offerta sacrificale» in
unione intima con l’Immacolata, l’«Ancella del fiat». Durante le
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34
nell’Immacolata. L’umiltà e la povertà, la pazienza e la dedizio-
ne agli altri esigono la mortificazione dell’orgoglio e
dell’ambizione, comportano la privazione di tante piccole soddi-
sfazioni naturali e comodità, l’accettazione serena di noie e fa-
stidi della vita, la dimenticanza di sé e dei propri interessi per
curare solo quelli degli altri.
Le penitenze del digiuno e dell’astinenza, del silenzio e del
nascondimento, delle veglie di preghiera e della rinuncia a vani-
E
tà e a divertimenti, a spettacoli mondani, a gite e a vacanze super-
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flue - sull’esempio dell’Immacolata - non possono mancare in colui
08 RI
o colei che con il Voto mariano deve realizzare in sé l’«essere»
dell’Immacolata che è tutta grazia e l’«operare» della Mediatrice
TO A E T
20 DIT
che è tutta salvezza per gli altri. Soltanto le virtù portate alla loro
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perfezione trasfigurano nell’Immacolata «piena di grazia». Sol-
tanto i sacrifici senza riserve trasfigurano nella Mediatrice che
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salva le anime;
- l’apostolato, per ogni consacrato all’Immacolata con il
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35
tutti i modi e i mezzi per presentare l’Immacolata e irradiarla
con la parola e con le opere, con la dedizione e il sacrificio di sé.
E
cassette mariane può essere molto utile e salutare. Organizzare
C
raduni di preghiera, giornate di ritiro, pellegrinaggi a santuari
08 RI
mariani o altri santuari, è apostolato di gruppo da coltivare senza
indolenze.
TO A E T
20 DIT
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28. Per chi ha la possibilità e la capacità, infine, l’apostolato di-
retto dei mass-media - ad esempio: parlare della Madonna alla
IG RIA RI
36
possono invece accedervi i religiosi e coloro che appartengono ad
un altro Terzo Ordine. È tuttavia possibile richiedere, eventual-
mente, il passaggio da un altro Terzo Ordine al TOFI.
E
no di questi punti viene debitamente sviluppato nella Traccia
C
Mariana del Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata, che co-
08 RI
stituisce il sostanziale codice di vita spirituale e di comporta-
mento pratico per ogni membro del TOFI.
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20 DIT
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32. Specificamente, gli obblighi fondamentali derivanti dal Voto
mariano incorporato nella Professione di vita del Terziario
IG RIA RI
del TOFI.
A
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c) portare indosso la Medaglia miracolosa e recitare ogni giorno la
giaculatoria «O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricor-
riamo, e per quanti a Te non ricorrono, in particolare per i nemici della Santa
Chiesa e per quelli che Ti sono raccomandati»;
d) vivere la vita di grazia e coltivarla con la preghiera quotidiana (vo-
cale e mentale), con la recita del Rosario, con la pratica frequente (almeno
domenicale) dei Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza;
e) praticare la mortificazione nella lotta contro il peccato, evitando le
occasioni di pericolo (televisione, stampe, mode, spiagge...), custodendo gli
occhi e il cuore, «castigando il proprio corpo per ridurlo in servitù» (1 Cor
E
9,27), astenendosi dalla carne ogni venerdì dell’anno (eccetto le solennità);
C
f) frequentare le riunioni periodiche di formazione e di preghiera e so-
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stenere le altre iniziative dei Cenacoli della MIM;
g) esercitare l’apostolato mariano con ogni mezzo a disposizione, se-
TO A E T
20 DIT
condo le possibilità, curando particolarmente la diffusione della Medaglia
EN N GH
miracolosa, del Rosario e della stampa mariana.
33. Le condizioni per appartenere alla MIM sono sette, già indi-
IG RIA RI
38
Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorria-
mo, e per quanti a Te non ricorrono, in particolare per i nemici
della santa Chiesa e per quelli che Ti sono raccomandati». È
bene portare la Medaglia miracolosa al collo, ma si può anche
portarla nel portafoglio, nella patente, in tasca... La Medaglia
miracolosa può essere grande o piccola, colorata o meno, di fer-
ro, di alluminio o di altro materiale consistente, sempre benedet-
ta dal Sacerdote quando viene sostituita.
E
C
* Quarta condizione: vivere la vita di grazia, evitando il
08 RI
peccato mortale con tutte le forze, combattendo senza tregua an-
che i difetti che sfigurano l’immagine dell’Immacolata
TO A E T
20 DIT
nell’anima (e anche nel corpo). Bisogna, inoltre, custodire e ac-
EN N GH
crescere la vita di grazia con la preghiera quotidiana fedele e fer-
vente, ossia, con la preghiera del mattino e della sera, con la medi-
IG RIA RI
39
proprio corpo per ridurlo in servitù» (1 Cor 9,27), con il digiu-
no nella Quaresima per la Pasqua2 e con l’astinenza dalle carni
ogni venerdì dell’anno (eccettuate le solennità). È sempre vitale
la Parola di Gesù che dice: «Vegliate e pregate per non cadere
in tentazione» (Mt 26,41).
E
crazione all’Immacolata e trascurare poi la partecipazione alle riu-
C
nioni di formazione spirituale e dottrinale significa ridurre la Consa-
08 RI
crazione all’Immacolata soltanto a un atto di devozione e niente af-
fatto a una vita di donazione all’Immacolata per conoscerla sempre
TO A E T
20 DIT
più, amarla e imitarla sempre più, trasformandosi in Lei di giorno in
EN N GH
giorno. Il solo atto di Consacrazione all’Immacolata, sia pure fervo-
rosissimo, passa e lascia il vuoto dietro di sé. È la vita di Consacra-
IG RIA RI
larmente nelle riunioni e negli incontri del Cenacolo MIM. Ciò vale
ancora più per i membri della MIM che hanno anche il Voto maria-
O
2
Il digiuno si pratica limitandosi ad un solo pasto completo e a due refezioni
con cibo ridotto al minimo necessario. Chi non potesse fare il digiuno scelga
una penitenza alternativa, ad esempio: privarsi del fumo, della televisione,
andare a Messa ogni giorno, recitare una corona in ginocchio, aumentare il
tempo della meditazione, fare la Via Crucis, ecc...)
40
le capacità e i talenti. Nessun consacrato all’Immacolata può mai
ritenersi dispensato dall’apostolato mariano attivo, fatto anche in
prima persona, individualmente, o in gruppo. La Consacrazione
all’Immacolata è missione, e comporta necessariamente l’attività
missionaria in ogni tempo e luogo.
L’apostolato di ambiente (in famiglia o in ufficio, nella scuo-
la o in fabbrica...) o l’apostolato in luogo di missione, vicino o lonta-
no; l’apostolato capillare o l’apostolato di più vasto respiro;
E
l’apostolato del buon esempio, della preghiera, del sacrificio, della
C
parola, dell’azione: ogni apostolato si può dire che appartiene al
08 RI
missionario dell’Immacolata Mediatrice, in forza della Consacra-
zione illimitata all’Immacolata.
TO A E T
20 DIT
Sottrarsi a questo impegno e non assolverlo per qualsiasi motivo
EN N GH
che non sia l’occupazione del dovere di stato e di lavoro, significa
svuotare o inaridire la Consacrazione all’Immacolata riducendola a
IG RIA RI
un’ombra sfuggente. È chiaro, per sé, che ogni giorno tutto il tempo
libero dai doveri di stato deve essere rigorosamente e amorosamente
FR A PY
Cause di espulsione
41
Le cause di espulsione proprie sono:
1) gli inadempimenti frequenti degli obblighi specifici della professione del-
la Forma di vita con Voto mariano per i Terziari Francescani dell’Immacolata,
ossia gli inadempimenti riguardanti: l’impegno della formazione e preghiera
mariana legato alla frequenza periodica nei Cenacoli MIM; l’impegno
dell’attività apostolica secondo il programma MIM; l’impegno alla missionarie-
tà anche ad gentes, quando sia valutata come possibile dai responsabili;
2) gli inadempimenti frequenti dei doveri dell’atto di Consacrazione illimi-
tata all’Immacolata per i Missionari dell’Immacolata Mediatrice non professi,
derivanti dai punti stabiliti sopra: a-b-c-d-e-f-g.
E
C
34. Ciò che è detto nello Statuto MIM riguardo a questo doloro-
08 RI
so punto è ben chiaro e preciso. È ovvio che prima di arrivare
TO A E T
all’espulsione si dovranno tentare tutte le vie possibili suggerite
20 DIT
EN N GH
dalla carità e dalla prudenza, sapendo esercitare la paziente atte-
sa nella speranza del ravvedimento o della ripresa da parte di chi
meriterebbe l’espulsione.
IG RIA RI
operazioni che sono dolorose non solo per chi deve essere espul-
so, ma anche per chi deve espellere.
O
C
M
A
42
glio «schiaccia la testa al serpente» (cfr Gn 3,15) e fa crescere gli eletti fino al
numero pieno stabilito da Dio (cfr Enciclica Ad diem illum, 15; LG 62).
2) La «missionarietà», ossia la piena disponibilità a lavorare nella Chie-
sa e con la Chiesa per il Regno di Dio nel mondo, impegnandosi
all’evangelizzazione: a) con la testimonianza della vita esemplare; b) con la
preghiera intensa e fervida; c) con la parola che illumina ed edifica; d) con
l’azione apostolica nutrita di sacrificio.
La «missionarietà» comporta di per sé il fervore apostolico generoso e
combattivo nel sacrificio di sé spinto fino all’eroismo della missione ad gentes
e anche all’immolazione totale per salvare i fratelli (sull’esempio di san Mas-
E
similiano M. Kolbe).
C
Comporta, inoltre, l’uso di tutti i mezzi leciti in ogni campo da evangeliz-
08 RI
zare, sia negli ambienti e settori della vita sociale (famiglia, cultura, arte, poli-
tica, scienza, ecc.), sia nelle terre di missione.
TO A E T
20 DIT
In particolare, la «missionarietà» si volge ai cosiddetti «nemici» della Chie-
EN N GH
sa, e in modo speciale ai «massoni», come voleva san Massimiliano M. Kolbe, cer-
cando di conoscere gli errori da respingere e donando le verità della nostra Fede.
In sintesi, bisogna dire che la MIM costituisce una realtà originale che
IG RIA RI
43
37. Essere «strumento docile» fra le mani dell’Immacolata, esse-
re sua «cosa e proprietà» significa non disporre mai più di se
stessi in nulla e per nulla. Tempo e spazio, veglia e riposo, gioie
e dolori, presente e futuro...: tutto è soltanto di Lei e deve servire
a Lei per la gloria suprema di Dio e per la salvezza eterna delle
anime.
E
formula di san Luigi Grignion di Montfort e di san Massimiliano
C
esprime la marianità che penetra, anima e conduce i pensieri e
08 RI
le azioni del consacrato. In forma ancora più concreta, la maria-
nità è espressa da questi due brevi interrogativi: che cosa pense-
TO A E T
20 DIT
rebbe l’Immacolata al mio posto?.. che cosa farebbe o come si
EN N GH
comporterebbe l’Immacolata al mio posto?...
IG RIA RI
44
- pensando e operando in base alle due domande di fondo:
che cosa penserebbe o che cosa farebbe l’Immacolata in questo
preciso momento e situazione.
E
una giornata senza senso, perché in contraddizione con la Con-
C
sacrazione illimitata all’Immacolata che porto con me. Questa
08 RI
non può essere certamente una giornata di grazia.
TO A E T
20 DIT
42. La serietà della Consacrazione all’Immacolata (tanto più se
EN N GH
legata al Voto mariano) si misura dalla vitalità concreta e vissuta
della marianità che anima la mente e muove la volontà del consa-
IG RIA RI
rispondenza piena del mio pensare al suo pensare, del mio operare
al suo operare: questa è la marianità in azione della Consacrazio-
O
ne illimitata all’Immacolata.
C
45
dobbiamo rendere conto della nostra fedeltà alla dedizione totale
di noi stessi all’Immacolata senza cedimenti o concessioni di
sorta alla superficialità o al compromesso, alla mediocrità, o,
peggio ancora, alla tiepidezza e rilassamento.
E
rebbe Lei momento per momento. E come userebbe Lei - debbo
C
chiedermi - il tempo che io sciupo:
08 RI
- nella pigrizia ad alzarmi al mattino per tempo,
- nelle chiacchiere inutili al posto di pregare,
TO A E T
20 DIT
- nel leggere giornali mondani o guardare vani spettacoli te-
EN N GH
levisivi, invece di meditare e restare raccolto,
- nell’uscire e andare di qua o di là senza alcuna necessità,
IG RIA RI
46
gravi, l’uso dei metodi naturali di regolazione delle nascite (sen-
za nulla dire dell’aborto, considerato dalla Chiesa un «abomine-
vole delitto»). Questa è la castità matrimoniale, da salvaguardare
e testimoniare soprattutto oggi, contro la «cultura della morte»,
ormai dominante, si può dire, sull’intero pianeta terra. Quale
sfregio all’Immacolata è la profanazione del Sacramento del ma-
trimonio da parte dei coniugi consacrati a Lei! Parrebbe impos-
sibile, e dovrebbe essere davvero impossibile che ciò accada. La
E
realtà, invece, ci presenta tanti consacrati all’Immacolata che vi-
C
vono secondo la carne, calpestando, magari per anni e anni, la
08 RI
virtù della castità matrimoniale con la contraccezione che è con-
tro il «Dio dei vivi e non dei morti» (Mt 22,32).
TO A E T
20 DIT
EN N GH
48. Il primo campo di testimonianza mariana è la famiglia che
deve essere concepita secondo il modello esemplare della Sacra
IG RIA RI
Missionarietà
47
50. La missionarietà è frutto naturale della marianità. Se, infatti,
la marianità assimila via via all’Immacolata Mediatrice, vuol di-
re che via via il consacrato a Lei (specie se ha anche il Voto ma-
riano) deve diventare un «mediatore» con Lei e in Lei, vivendo
la sua stessa missione salvifica universale.
E
con il Redentore - «sotto di Lui e con Lui» (LG 56) - l’opera
C
della redenzione universale, cooperando attivamente con le sue
08 RI
lacrime, mescolate al Sangue del Figlio Crocifisso, al riscatto
dell’umanità peccatrice, da Adamo fino all’ultimo uomo che vi-
TO A E T
20 DIT
vrà sulla terra.
EN N GH
52. L’Immacolata è la Mediatrice universale di grazia, ossia è la
IG RIA RI
Parusia.
C
48
l’evangelizzazione e i Sacramenti. La Mediazione materna
dell’Immacolata si invera, quindi, nella mediazione della Chiesa
«Sacramento universale di salvezza».
E
mediazione materna. Le radici vitali della Mediazione mariana so-
C
no quindi cristologiche, pneumatologiche ed ecclesiologiche, in at-
08 RI
tuazione del piano salvifico universale, che porta con sé la missio-
narietà universale.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
56. La Mediazione universale di grazia costituisce la missione
salvifica universale dell’Immacolata e porta con sé, quindi, la
IG RIA RI
missionarietà per tutta la terra e per tutti gli uomini che vivono e
che vivranno. Chi si consacra all’Immacolata Mediatrice, dun-
FR A PY
49
glia, nella società e in ogni ambiente di lavoro; pronti anche, se-
condo le possibilità e l’obbedienza, a recarsi persino nelle mis-
sioni ad gentes per salvare le anime dei fratelli che si trovano
ancora «nell’ombra della morte» (Lc 1,79).
E
- con la testimonianza della vita esemplare;
C
- con la preghiera intensa e fervida;
08 RI
- con la parola che illumina ed edifica;
- con l’azione apostolica nutrita di sacrificio.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
60. Inoltre, i membri della MIM debbono industriarsi ad adope-
rare tutti i mezzi possibili per evangelizzare, iniziando dai mezzi
IG RIA RI
50
no, e dell’Islam fondamentalista che avanza in modo impres-
sionante.
E
za delle anime «attraverso l’Immacolata». Alla sua scuola pos-
C
siamo ben verificare quanto tempo invece noi perdiamo attri-
08 RI
buendo eccessivo valore a cose secondarie, o addirittura futili
(sport, canzoni, vacanze, gite, divertimenti...), così lontani dal
TO A E T
20 DIT
vivere la Consacrazione illimitata all’Immacolata con l’ansia del
EN N GH
vero missionario che prega e soffre consumandosi solo per la
salvezza delle anime.
IG RIA RI
51
La formazione spirituale di ogni missionario dell’Immacolata Mediatri-
ce deve percorrere un itinerario ascetico-mistico segnato dai passi biblici
mariani, fondamentali, che presentano la spiritualità della MIM inserita
nell’arco della rivelazione intertestamentaria, dal Genesi all’Apocalisse.
Sono sette i passi biblici che fanno percorrere un cammino spirituale di
ascesi costante, iniziando dalla lotta al peccato (cfr Gn 3,15) e finendo alla
configurazione con la «Donna vestita di sole» (Ap 12,1). Sono i passi della
vita ascetica e mistica che partono dalla purificazione e dall’esercizio delle
virtù (carità, preghiera, mortificazione, purezza) per arrivare all’unione con
E
Cristo, alla co-immolazione con Maria, alla vita nello Spirito Santo e
C
all’identificazione con la «Donna vestita di sole».
08 RI
TO A E T
20 DIT
ITINERARIO SPIRITUALE: i sette «passi» biblici
EN N GH
1) La «Missione dell’Immacolata Mediatrice» è la missione della
«Donna» del Genesi (3,15), nemica irriducibile di satana con la sua Immaco-
IG RIA RI
Santo, di cui è Sposa, l’Incarnazione del Figlio di Dio, accettando con fede
cosciente e sublime la Maternità divina e verginale del Verbo, per la reden-
C
3) È la missione della «Madre del Signore» (Lc 1,43) che porta la Buo-
na Novella e distribuisce la «grazia» agli uomini, come prima missionaria
A
della Buona Novella che dà vita e gioia («il bambino ha esultato di gioia» nel
AS
52
5) È la missione della Madre che ai piedi della Croce si immola con il
Figlio Crocifisso come Corredentrice per la rigenerazione delle anime, di-
ventando così vera Madre spirituale universale, proclamata tale dallo stesso
Gesù morente: «Ecco tua Madre» (Gv 19,27).
- Filiazione mariana.
E
Tabernacolo.
C
08 RI
- Vita nello Spirito Santo con la Madre della Chiesa.
7) È la missione della Madre Immacolata contro cui il «drago» (Ap
TO A E T
20 DIT
12,9) non può nulla, respinto, abbattuto e precipitato nell’abisso eterno di
EN N GH
«fuoco e zolfo» (Ap 20,10) da san Michele Arcangelo con i suoi Angeli. È la
missione della Madre Regina «vestita di sole», immagine radiosa della Ge-
rusalemme celeste, dove Ella vuole tutti i suoi figli.
IG RIA RI
dell’ascesa fino alle vette della più perfetta e sublime «conformità a Gesù»,
che si realizza con la transustanziazione mistica nell’Immacolata;
A
francescani - i quali sono la «via sicurissima che, attraverso le mutevoli cose del
tempo, ci conduce all’unione con Cristo, ossia alla santità» (LG 7).
53
ne spirituale. Senza di essa si ha il vuoto di sostanza e tutto diventa
inconsistente e senza senso, per i singoli come per il gruppo intero.
E
C
66. Nello Statuto MIM si ha la traccia dell’itinerario ascetico-
08 RI
mistico segnato da sette «passi» biblici che fanno camminare
l’anima sui passi di Maria santissima, rivelata nella Sacra Scrittu-
TO A E T
20 DIT
ra dal primo libro del Genesi, con la «Donna» che schiaccia la te-
EN N GH
sta al «serpente» (Gn 3,15), all’ultimo libro dell’Apocalisse, con
la «Donna vestita di sole» (Ap 12,1).
IG RIA RI
54
dei Francescani dell’Immacolata. Affidarsi a san Giuseppe si-
gnifica riconoscere il ruolo singolare che egli ha, accanto
all’Immacolata, nell’opera della nostra santificazione.
E
ti, e bisogna pregare perché siano concessi a tutti e valorizzati da
C
tutti senza indolenze o riserve. Qui si tratta, infatti, della nostra
08 RI
santificazione, a cui è legata la salvezza di tanti.
TO A E T
20 DIT
* Per l’approfondimento di questo articolo 7 dello Statuto si
EN N GH
rimanda ai testi spirituali riportati nella nota bibliografica finale.
IG RIA RI
donna, è chiaro che essa deve essere presente all’interno della vita cristiana
come lievito e fermento segreto di vita in crescita. La «marianità», infatti, è
A
Paolo VI: «Non possiamo essere cristiani se non siamo mariani» (Paolo VI,
Omelia tenuta al Santuario di Bonaria ([CA] 24/4/70).
Compito dei «Missionari dell’Immacolata Mediatrice» è quello di
C
55
- la Santa Messa del gruppo, almeno mensile;
- la riunione almeno mensile del Cenacolo.
E
rare è presenza dell’Immacolata con la sua missione salvifica uni-
versale.
C
08 RI
72. Grande è la responsabilità dei membri della MIM se non fanno
TO A E T
20 DIT
irradiare questa presenza dell’Immacolata, quando addirittura non
EN N GH
la nascondono o la deturpano. L’Immacolata è luce: e «la luce non
si pone sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a
tutti» (Mt 5,15). L’Immacolata è luce attraverso la testimonianza
IG RIA RI
agli altri, facendola entrare nelle anime perché fermenti la vita cri-
AS
56
bili, organizzandosi singolarmente e comunitariamente con il
«Cenacolo mariano» a cui appartiene.
E
dei consacrati illimitatamente all’Immacolata, non può essere
C
solo per la «difesa», sosteneva san Massimiliano, ma anche per
08 RI
l’«assalto» alle forze del male. «Noi siamo per l’offensiva»:
questa era la strategia di san Massimiliano. Indolenza e negli-
TO A E T
20 DIT
genza, mediocrità e lentezze non possono essere consentite ai
EN N GH
missionari consacrati illimitatamente all’Immacolata.
75. Organizzare il Cenacolo mariano in funzione formativa per
IG RIA RI
famiglie...
A
“santa”.
57
77. Un particolare riguardo merita l’apostolato di Un Giorno con
Maria (sigla: GCM) che si sta espandendo in tutto il mondo dopo
la sua affermazione in Inghilterra, in Italia e le esperienze in Bra-
sile, Stati Uniti, Isole Filippine e Africa. È bene che i Cenacoli
MIM prendano a cuore questa attività, se ne facciano partecipi,
promotori e sostenitori. Un giorno con Maria è regolato da un
Regolamento proprio per la sua organizzazione e conduzione, ed
è strumento efficacissimo per l’apostolato mariano della Consa-
E
crazione al Cuore Immacolato e della buona stampa a più vasta
C
diffusione.
08 RI
In dodici punti qui si vuole delineare il contenuto del Gior-
no con Maria nei suoi valori portanti fondamentali, a cui fare
TO A E T
20 DIT
sempre riferimento per salvaguardarlo da ogni sfasatura sia a li-
EN N GH
vello spirituale che a livello organizzativo.
1) Il GCM è un giorno di preghiera eucaristica e mariana. Si
IG RIA RI
degli infermi; si terrà il pio esercizio della Via Crucis o della Via
Matris.
I canti che accompagnano via via le ore di preghiera sono
canti eucaristici, mariani, popolari, riportati assieme alle pre-
ghiere su appositi fogli o libretti distribuiti ai fedeli, per dare a
tutti la possibilità di unirsi nella lode a Dio e a Maria.
58
2) Scopi del GCM sono quelli di:
- diffondere la devozione al Cuore Immacolato di Maria por-
tando tutti i cuori degli uomini a Lei perché diventino di Gesù;
- offrire riparazioni al Cuore Immacolato di Maria, con
l’invito alla pratica dei primi cinque sabati del mese;
- fare la Consacrazione totale di sé al Cuore Immacolato,
donandosi a Lei senza limiti né condizioni;
E
- suffragare le anime purganti applicando a loro le indul-
C
genze che la Chiesa concede per le preghiere di questa giornata;
08 RI
- richiamare a conversione i peccatori evangelizzando con la
testimonianza della fedeltà alla Chiesa e dell’amore al Vicario di
TO A E T
20 DIT
Cristo.
EN N GH
3) L’espressione Un Giorno con Maria vuole significare:
- che la Madonna è particolarmente presente tra i suoi figli
IG RIA RI
59
5) Il GCM è basato sul messaggio di Fatima, in tutto il suo
ricco contenuto di verità di fede, di richiami alla grande preghie-
ra e alla generosa penitenza, sull’esempio mirabile dei tre pasto-
relli di Fatima. Altre apparizioni, rivelazioni, messaggi, che la
Chiesa non ha ancora ufficialmente approvato devono restare
fuori del GCM, che è un evento pubblico, una celebrazione co-
munitaria di culto eucaristico e mariano secondo tutte le diretti-
ve ufficiali della Chiesa.
E
Sacerdoti e predicatori, celebranti e confessori, invitati al
C
GCM, sappiano in anticipo di queste disposizioni da osservare
08 RI
in ossequio alle direttive della Madre Chiesa.
TO A E T
20 DIT
6) A tutti i Cenacoli MIM, ad ogni membro della MIM è of-
EN N GH
ferta questa celebrazione del GCM quale occasione speciale di
grazia per amare e lodare, far amare e far lodare l’Immacolata.
IG RIA RI
partecipare altri.
60
8) Nella conduzione del GCM un posto di particolare rilievo
spetta all’ideatore del GCM, il sig. Claudio Lo Sterzo, che già
dirige l’organizzazione del GCM in Inghilterra, dove egli dimo-
ra. All’interno della MIM, il settore dell’apostolato riguardante
il GCM potrà prevedere una struttura organizzativa internazio-
nale propria, diretta dal sig. Lo Sterzo, sempre sotto la giurisdi-
zione dell’Assistente generale della M.I.M, nel rispetto dei vari
livelli della gerarchia della M.I.M (assistente e presidente del
E
Cenacolo, assistente e delegato nazionale). È bene, in ogni caso,
C
rifarsi all’ideatore del GCM da parte degli organizzatori e re-
08 RI
sponsabili locali per salvaguardare il particolare carisma di que-
sta attività.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
9) Ai membri dei nuclei operativi del GCM si raccomanda la
stretta unione con i Cenacoli MIM e con i Francescani
IG RIA RI
61
11) Lo spirito di penitenza animi sempre l’operato dei nu-
clei operativi del GCM, impegnandoli:
- a conformarsi pienamente allo Statuto e al Direttorio
MIM, da meditare di frequente:
- a essere sempre presenti sia alle riunioni del Cenacolo
MIM, per coltivare la propria formazione spirituale e dottrinale,
sia agli incontri del nucleo operativo per il GCM;
- a saper accettare e offrire quanto di faticoso presenta il la-
E
voro di preparazione e organizzazione del GCM.
C
08 RI
12) Il GCM esige un servizio d’amore in ogni cosa, grande
o piccola che sia, e i membri della MIM sono chiamati a questo
TO A E T
20 DIT
servizio d’amore che unisce e assimila bene alla «Serva del Si-
EN N GH
gnore» (Lc 1,28). Ancora più i membri del nucleo operativo del
GCM devono all’Immacolata tutto il tempo libero dai doveri di
IG RIA RI
62
2) Il Consiglio Nazionale (CN) è composto da un frate e un laico dele-
gato, nominati dal Padre Comune e una suora nominata dalla Madre Comu-
ne, ogni tre anni, con le funzioni, rispettivamente, di Assistente, Delegato, e
Segretario. Esso si riunisce almeno ogni sei mesi per le necessarie direttive e
iniziative da proporre ai Consigli locali (Cenacoli), e ogni anno invia al CG
della MIM la relazione generale dell’attività apostolica e la relazione eco-
nomica.
Il Consiglio Generale e il Consiglio Nazionale, abbiano la loro sede
possibilmente in una «Città Mariana» (o «Cittadella Mariana»).
3) Il Consiglio locale (o «Consiglio del Cenacolo») è composto
E
dall’Assistente spirituale, da un Presidente, un Vice e un Segretario, uomini o
C
donne, nominati dall’Assistente; si riunisce ogni mese, e ogni anno invia al CN
08 RI
della MIM la relazione generale dell’attività apostolica e la relazione econo-
mica.
TO A E T
20 DIT
I «Consigli locali» abbiano i loro incontri periodici e organizzino in-
EN N GH
contri allargati con i Presidenti dei Cenacoli e con altri Consigli locali.
L’erezione di un «Cenacolo» viene fatta dal Padre Comune. Si possono
costituire Cenacoli particolari anche presso Monasteri, in Case di cura, in
IG RIA RI
63
80. Quando sia possibile, è bene che la sede del Consiglio gene-
rale e del Consiglio nazionale siano collocate in una «Città Ma-
riana» dei Francescani dell’Immacolata, ove potrà essere più
agevole avere incontri e raduni sia a carattere nazionale che in-
ternazionale.
81. Per avere il quadro della vitalità dei Cenacoli MIM è neces-
saria la relazione annuale generale dell’attività sia spirituale che
E
apostolica di ogni Cenacolo locale, comprendente anche il reso-
C
conto dello stato dei singoli gruppi eventualmente presenti nel
08 RI
Cenacolo (Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata, Gioventù
Francescana dell’Immacolata, Paggi e Damigelle
TO A E T
20 DIT
dell’Immacolata, Un Giorno con Maria). In tal modo, di anno in
EN N GH
anno è possibile verificare l’andamento di ogni Cenacolo ed
eventualmente aiutare i Cenacoli in difficoltà.
IG RIA RI
mondo.
AS
della MIM, ove esso non risulti impossibile per situazioni con-
tingenti o necessità del momento. L’assunzione di respon-
sabilità, fatta in spirito di umiltà, aiuta la crescita della consape-
volezza più matura nel servizio dei fratelli per la salvezza e la
santificazione delle loro anime, e impegna con obbligo maggiore a
64
vivere l’esemplarità della vita consacrata illimitatamente
all’Immacolata Mediatrice.
E
all’Immacolata porta con sé per essere donato a tutti.
C
08 RI
ARTICOLO DECIMO DELLO STATUTO
Patrimonio della MIM
TO A E T
20 DIT
EN N GH
Il patrimonio della MIM in conformità alla norma del Codice di Diritto
Canonico è costituito da: a) offerte in denaro; b) entrate di giornate missio-
narie; c) quote di iscrizione; d) beni mobili, stampe (libri, riviste).
IG RIA RI
65
87. L’Amministratore - generale, nazionale, locale - è il respon-
sabile del patrimonio della MIM da gestire a beneficio delle
missioni dei Francescani dell’Immacolata già aperte o da apri-
re, a beneficio dei poveri e a sostegno delle attività del Cenaco-
lo stesso. Ogni anno, fedelmente, entro i mesi di giugno-luglio,
l’Amministratore invia la relazione economica per i rispettivi
Consigli Generale, Nazionale e locale, inglobando in essa tutte
le eventuali sottoamministrazioni di particolari settori del Cena-
E
colo.
C
88. In caso di particolari provvidenze notevoli che l’Immacolata,
08 RI
per le sue vie, facesse arrivare, si sia premurosi nell’inviare tra-
mite il conto corrente postale missionario gli aiuti alle missioni,
TO A E T
20 DIT
ai poveri e alle opere di carità e di apostolato già avviate o da
EN N GH
avviare. Si stia sempre attenti a non accumulare in nessun modo
riserve nella «cassa». L’Immacolata e la povertà: questo è il pa-
IG RIA RI
1. Ad ogni membro della MIM sia data una copia del Sentiero Mariano Se-
AS
66
89. Ogni missionario dell’Immacolata Mediatrice abbia anche una
copia del Sentiero Mariano Serafico, che comprende lo Statuto, il
Direttorio, la Traccia Mariana TOFI e le Costituzioni. Il Sentiero
Mariano Serafico lo aiuterà a comprendere meglio il carisma fran-
cescano-mariano della MIM e a mettere in pratica più compiuta-
mente gli impegni della Consacrazione illimitata all’Immacolata.
E
MIM illustrando il valore del contenuto e l’applicazione pratica
C
alla vita di Consacrazione all’Immacolata nella sua triplice for-
08 RI
ma di appartenenza a Lei, ossia:
- la Consacrazione Illimitata all’Immacolata
TO A E T
20 DIT
- il Voto mariano
EN N GH
- il Voto e la Professione della «Forma di vita» del France-
scano dell’Immacolata.
IG RIA RI
67
Santa Chiara d’Assisi (P. Stefano M. Manelli)
Lettere di santa Chiara (P. Stefano M. Manelli)
Il Folle dell’Immacolata (P. Stefano M. Manelli)
Mariologia biblica (P. Stefano M. Manelli)
Trattato della vera devozione (san Luigi Grignion)
Il segreto di Maria (san Luigi Grignion)
Le glorie di Maria (sant’Alfonso M. de’ Liguori)
Vita di unione con Maria (E. Neubert)
Il mio ideale: Gesù figlio di Maria (E. Neubert)
E
Maria vita dell’anima (S. Ragazzini)
C
Spiritualità di san Massimiliano (S. Ragazzini)
08 RI
Conosci la Madonna? (Suor Maria Francesca Perillo)
TO A E T
La devozione alla Madonna (P. Stefano M. Manelli)
20 DIT
EN N GH
Meditiamo con san Massimiliano (P. Stefano M. Manelli)
Chi è Maria? (P. Gabriele M. Pellettieri)
La Madre mia (G. Schryvers)
IG RIA RI
68
TRACCIA MARIANA
DEL TERZ’ORDINE FRANCESCANO
DELL’IMMACOLATA
E
C
08 RI
TO A E T
20 DIT
EN N GH
1. Il Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata (sigla: TOFI) è
nato dalla Famiglia religiosa dei Francescani dell’Immacolata di cui
IG RIA RI
Voto mariano.
C
69
ni, deve essere costantemente sostenuta dalla «vigilanza e pre-
ghiera» (cfr Mt 26,41), incentrata quotidianamente
sull’Eucaristia e sul Rosario, impegnata nella Liturgia delle ore
e nella meditazione, assorta nel raccoglimento e nell’orazione di
intercessione per la Chiesa e per le anime, con lo sguardo co-
stantemente rivolto alla «Vergine orante» (MC 18).
E
quella della Confessione sacramentale. I Terziari si accostino
C
ordinariamente a tale Sacramento ogni settimana (o almeno due
08 RI
volte al mese), facendo ogni giorno l’esame di coscienza. Com-
piano i doveri quotidiani con fedeltà e diligenza, in unione con
TO A E T
20 DIT
l’Immacolata; salvaguardino la giustizia nei rapporti di lavoro;
EN N GH
pratichino la mortificazione e promuovano la pace a beneficio
dell’ordine sociale e politico; vestano con modestia e si nutrano
IG RIA RI
nienti...).
O
70
rinnegare se stessi per seguire Cristo obbediente «fino alla morte
di Croce» (Fil 2,8), compiendo sempre la Volontà di Dio, mani-
festata dai suoi rappresentanti, che sono il Papa, i Vescovi, i su-
periori religiosi e civili, ripetendo ogni volta con Maria il Fiat
generoso e amoroso.
E
testimonianze genuine contro gli scandali della corruzione impe-
C
rante. Bisogna essere «proprietà» santa e immacolata fra le mani
08 RI
dell’Immacolata. Perciò i giovani sappiano custodire la vergini-
tà, i fidanzati si preparino a vivere castamente il matrimonio, gli
TO A E T
20 DIT
sposati vivano la fedeltà e la fecondità, l’unità e l’indissolubilità
EN N GH
del matrimonio (contro l’infedeltà e il divorzio, la contraccezio-
ne e l’aborto), formando le famiglie cristiane più esemplari e
IG RIA RI
emarginati.
C
71
ta evangelica «nelle comuni condizioni del secolo» (LG 35) e
in ogni ambiente di vita e di lavoro, servendosi di ogni mezzo
di apostolato (Medaglia miracolosa, Santo Rosario, stampa,
radio, televisione...), pronti anche a recarsi in terra di missio-
ne, se possibile, per portare gli uomini al Cuore di Cristo «at-
traverso l’Immacolata», come insegna san Massimiliano M.
Kolbe (SK 339).
E
10. Vita di Fraternità. Le fraternità dei Terziari si fondano
C
sulla Professione di questa Traccia Mariana e sono regolate da
08 RI
un Governo generale, nazionale e locale, affidato in modo spe-
ciale all’Immacolata Mediatrice. I Governi generale e nazionale
TO A E T
20 DIT
sono costituiti entrambi da un Consiglio Direttivo che si rinnova
EN N GH
ogni tre anni nei rispettivi Capitoli elettivi. È dovere dei respon-
sabili curare il buon andamento della vita di fraternità nella fe-
IG RIA RI
72
COSTITUZIONI
DEL TERZ’ORDINE FRANCESCANO
DELL’IMMACOLATA
E
C
08 RI
TO A E T
20 DIT
EN N GH
Capitolo primo
NATURA E FINE
IG RIA RI
FR A PY
73
Il titolo vuole esprimere specificamente lo stato secolare, la
spiritualità francescana e il carisma mariano dei suoi membri,
uomini e donne, laici e chierici, a singoli e a gruppi.
E
torevole attuale è la Regola dell’OFS, Seraphicus Patriarcha,
C
promulgata dal Papa Paolo VI il 24 giugno 1978.
08 RI
5. Il TOFI è sotto la giurisdizione diretta e l’assistenza spirituale
TO A E T
20 DIT
dei Francescani dell’Immacolata, guidato dai suoi Direttori e dai
EN N GH
Capitoli propri, restando legato fraternamente all’Ordine Fran-
cescano secolare.
IG RIA RI
nità locale».
AS
74
docile» e, ancor più, come sua «cosa e proprietà», per raggiun-
gere, in Lei, la più perfetta conformità a Gesù e la più efficace
fecondità apostolica;
b) uno spirito missionario senza limiti, che renda disponibi-
le ad andare dovunque voglia l’Immacolata secondo le disposi-
zioni dei suoi rappresentanti, che fa operare nella Chiesa e con
la Chiesa per il Regno di Cristo nel mondo, evangelizzando con
la testimonianza di una vita esemplare, con la preghiera fervida,
E
con l’apostolato più vasto e zelante nell’uso di ogni mezzo in
C
tutti i campi di lavoro (famiglia, scuola, arte, scienza, politica...).
08 RI
TO A E T
20 DIT
EN N GH
IG RIA RI
Capitolo secondo
FORMA DI VITA
FR A PY
O
75
10. Questa identità specifica unisce strettamente, in radice, i
Terziari Francescani dell’Immacolata e le loro fraternità ai frati
e alle suore Francescani dell’Immacolata, per costituire l’unica
grande famiglia dei Francescani dell’Immacolata: una famiglia
tripartita in frati, suore, secolari, sparsa su tutta la terra e in
espansione senza confini per la sua spinta missionaria legata alla
Mediazione universale dell’Immacolata.
E
C
08 RI
Tit. I: IL VOTO MARIANO
(vedi Direttorio MIM)
TO A E T
20 DIT
EN N GH
11. Chi emette il Voto mariano non solo deve osservare fedel-
mente quanto prescritto per tutti nello Statuto (art. 5), ma deve
IG RIA RI
76
l’andamento della giornata dal mattino alla sera, senza perdite o
sciupii di tempo.
* Una bozza di schema quotidiano nell’impegno di vivere
fedelmente il Voto mariano può essere il seguente:
- ogni giorno la levata del mattino avvenga presto (circa le
ore 6), senza pigrizie o indolenze, chiedendo la Benedizione alla
Madonna, seguita dalle preghiere del mattino con la Consacra-
zione all’Immacolata e possibilmente dalla meditazione (per cir-
E
ca trenta minuti) su un testo spirituale, che può essere il Vange-
C
lo, gli Scritti e la vita di un Santo, altri testi spirituali special-
08 RI
mente mariani e francescani (vedi nota bibliografica alla fine del
Direttorio MIM);
TO A E T
20 DIT
- nel corso della giornata, poi, bisogna cercare di creare lo
EN N GH
spazio necessario alla Santa Messa, Comunione e Ringrazia-
mento, al santo Rosario (possibilmente intero) e alla Lettura spi-
IG RIA RI
77
MIM e lo sforzo di attingere a testi mariani (riviste, opuscoli, li-
bri) che aiutano a conoscere meglio la Madonna;
- la mortificazione e penitenza debbono essere generose. La
somiglianza con l’Immacolata non si può realizzare senza la
mortificazione di tutte le passioni grandi e piccole, senza il rin-
negamento radicale del proprio egoismo. La fuga delle occasio-
ni, la custodia dei sensi, la mortificazione delle voglie e delle
tendenze naturali sono indispensabili per trasfigurarsi
E
nell’Immacolata. L’umiltà e la povertà, la pazienza e la dedizio-
C
ne agli altri esigono la mortificazione dell’orgoglio e
08 RI
dell’ambizione, comportano la privazione di tante piccole soddi-
sfazioni naturali e comodità, l’accettazione serena di noie e fa-
TO A E T
20 DIT
stidi della vita, la dimenticanza di sé e dei propri interessi per
EN N GH
curare solo quelli degli altri.
IG RIA RI
78
rinnovabile anche per più trienni, con l’impegno di seguire e ve-
gliare sulla formazione del novizio che si prepara alla Professio-
ne con il Voto mariano.
E
16. I candidati al TOFI (cfr Direttorio MIM n° 30) facciano do-
C
manda scritta all’Assistente del Cenacolo e vi siano ammessi
08 RI
dopo l’approvazione scritta dello stesso Assistente.
a) Se il candidato è un missionario IM di 1° grado, l’iter forma-
TO A E T
20 DIT
tivo del TOFI prevede 1 anno di postulandato e 1 anno di novi-
EN N GH
ziato, prima della professione temporanea della forma di vita.
Questa è la via ordinaria per chi aspira sin dall’inizio a diventare
IG RIA RI
rio FI.
c) Dopo sei anni di professione temporanea, i terziari FI possono
chiedere per iscritto all’Assistente del Cenacolo di emettere la
M
79
l’esperienza della vita evangelica; impegna agli incontri di pre-
ghiera, alle riunioni di studio, alle esperienze di apostolato, se-
condo il programma della fraternità e la guida dell’Assistente.
E
Santi francescani, specialmente di san Massimiliano M. Kolbe;
C
- lo studio accurato e approfondito del Sentiero mariano se-
08 RI
rafico che contiene lo Statuto MIM con il Direttorio MIM e la
Traccia Mariana del TOFI con le Costituzioni; i Terziari leggano
TO A E T
20 DIT
a scadenza fissa la Traccia Mariana del TOFI e le Costituzioni
EN N GH
(possibilmente ogni mese);
- la partecipazione alla vita della Chiesa nell’ascolto e fedel-
IG RIA RI
tà al Vicario di Cristo;
- la conoscenza della spiritualità mariana alla scuola dei
FR A PY
80
lazione sul novizio. Il Consiglio di fraternità, infine, viene ascol-
tato dall’Assistente al quale spetta decidere l’ammissione o me-
no del novizio alla Professione con il Voto mariano.
1. Le condizioni per essere ammesso alla Professione della
«Forma di vita» con il Voto mariano sono queste:
* l’età minima di diciotto anni compiuti;
* la testimonianza di vita evangelica nell’impegno tempora-
le a servizio dei fratelli;
E
* la partecipazione agli incontri di formazione della fraternità;
C
* la crescita della conoscenza, amore e imitazione
08 RI
dell’Immacolata;
* la pratica assidua e fedele della vita sacramentale.
TO A E T
20 DIT
2. Con la Professione il candidato si impegna pubblicamente a
EN N GH
vivere il Vangelo con il Voto della Consacrazione all’Immacolata
alla scuola di san Francesco d’Assisi e di san Massimiliano M.
IG RIA RI
perpetuo.
C
riceve a nome della Chiesa e del TOFI. Durante il rito della prima
professione, vi è la vestizione dei neo-professi TFI (vedi Rituale).
A
81
Io, fratello (sorella) N.N., alla presenza di Dio Onnipotente,
ad onore dell’Immacolata Mediatrice, del beato Padre France-
sco e di tutti i Santi, prometto di vivere la vita evangelica serafi-
ca, osservando per un anno (o per tutto il tempo della mia vita),
la «Forma di vita» evangelica secondo la «Traccia Mariana» e
le Costituzioni del TOFI, approvate dalla Chiesa, e faccio voto
di vivere per un anno (o per tutto il tempo della mia vita)
l’illimitata Consacrazione all’Immacolata, con la grazia di Dio
E
e con il vostro fraterno aiuto.
C
08 RI
21. Il Signore ha detto: «Nessuno che mette mano all’aratro e si
volge indietro è atto al Regno dei cieli» (Lc 9,62). Perciò i Terziari
TO A E T
20 DIT
e le Terziarie si rafforzino nella fedeltà alla loro Consacrazione a
EN N GH
Dio e all’Immacolata rinnovando ogni giorno la loro Professione
con il Voto mariano, secondo la formula scritta nel manuale delle
IG RIA RI
preghiere.
- Il rinnovo della Professione con il Voto mariano si può
FR A PY
san Francesco.
C
82
Lo scapolare sarà indossato con ai fianchi il cingolo con un solo
nodo, che simboleggia il Voto mariano, e la corona francescana.
L’abito va indossato:
- in tutti gli incontri MIM (del Cenacolo, di formazione, ritiri
spirituali);
- in occasione di raduni nazionali e internazionali della MIM;
- nelle celebrazioni del TOFI (professioni perpetue, vestizioni);
- durante il “Giorno con Maria”
E
- in occasione delle ordinazioni sacerdotali e delle professioni di
C
frati e suore Francescani dell’Immacolata;
08 RI
- in altre occasioni (messe solenni, processioni, celebrazioni o
eventi parrocchiali, ecc...), solo se si è in gruppo di più terziari.
TO A E T
20 DIT
Nei casi in cui non si indossa l’abito, va portato al collo il
EN N GH
Tau di legno (dim. 5,5 x 4 cm circa) con la Medaglia miracolosa
incastonata alla base del braccio verticale (dim. 2 x 1,5 cm circa).
IG RIA RI
Capitolo terzo
VITA DI PREGHIERA
C
83
regolata secondo il santo Vangelo da osservare perfettamente,
come voleva il Serafico Padre, con l’amore più ardente a Dio e
al prossimo (cfr Mt 22,37-39), guardando e imitando costante-
mente la «Vergine orante» (MC 18).
E
tiva sollecitudine, i Terziari abbiano cura di partecipare alle altre
C
celebrazioni sacre della Parrocchia e alle celebrazioni proprie
08 RI
del TOFI per le ricorrenze mariane e francescane.
TO A E T
20 DIT
25. I Terziari facciano il possibile per partecipare ogni giorno al
EN N GH
santo Sacrificio dell’altare, stando ai piedi della Croce sul Cal-
vario, in unione con l’Immacolata Corredentrice, per offrire se
IG RIA RI
di stato.
M
A
AS
C
84
Tit. I: VITA EUCARISTICA
E
tutti di usare ogni possibile riverenza e onore al SS. Corpo e
C
Sangue di nostro Signore Gesù Cristo» (Lettera al Capitolo
08 RI
Generale: FF 217).
TO A E T
20 DIT
27. Il Tabernacolo eucaristico sia polo di attrazione costante, sia ir-
EN N GH
resistibile calamita d’amore per il cuore di ogni terziario francesca-
no dell’Immacolata. Ogni giorno, possibilmente, non manchi una o
IG RIA RI
85
29. La preghiera mariana sia presente lungo tutto il corso della
giornata con la recita dell’Angelus al mattino, mezzogiorno e sera,
con la rinnovazione dell’Atto di Consacrazione all’Immacolata
ogni mattina, con la recita del Santo Rosario (almeno una coro-
na), con le pie giaculatorie mariane, le invocazioni, gli atti di
amore e di offerta, e soprattutto con le frequenti comunioni spiri-
tuali con la Madonna.
E
a) Si raccomanda anche la devozione alle tre corone mariane
C
dei Sette Gaudi (il giovedì), dei Sette Dolori (il venerdì) e delle Set-
08 RI
te Glorie (il sabato). Si cerchi, anzi, di farsi apostoli di queste coro-
ne mariane, specialmente della corona delle Sette Glorie, che è sta-
TO A E T
20 DIT
ta ideata e diffusa dai Francescani dell’Immacolata.
EN N GH
b) Nelle ricorrenze mariane (solennità, feste, memorie) si
faccia il possibile per non mancare alla Santa Messa e Comunione
IG RIA RI
ORAZIONE MENTALE
AS
86
francescana e sui documenti dei Sommi Pontefici. Sia proposito
stabile, per ogni terziario francescano dell’Immacolata, una me-
ditazione mariana giornaliera, sia pure breve.
E
lodevole dedicare ogni mercoledì a san Giuseppe, con la recita
C
dei sette dolori e delle sette gioie di san Giuseppe, devozione
08 RI
diffusa nella Chiesa dai Francescani.
Ogni anno, a giugno, i Terziari rinnovino, possibilmente in
TO A E T
20 DIT
comune, la loro Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuo-
EN N GH
re Immacolato di Maria.
IG RIA RI
SANTI PATRONI
FR A PY
87
AMORE ALLA CHIESA
E
non permettendosi mai di considerare in essi il peccato, come
C
raccomanda il Serafico Padre san Francesco (FF 113).
08 RI
TO A E T
20 DIT
EN N GH
Capitolo quarto
IG RIA RI
VITA DI PENITENZA
FR A PY
O
88
35. Si abbia cura di praticare le penitenze stabilite dalla santa
madre Chiesa nei giorni penitenziali del mercoledì delle ceneri e
del venerdì santo (digiuno e astinenza), della Quaresima per la
Pasqua e dei venerdì dell’anno (eccettuati i venerdì in cui ricor-
rono le solennità) con la penitenza del digiuno e dell’astinenza o
di altra penitenza.
In forza della Traccia e di queste Costituzioni si faccia an-
E
che la penitenza del digiuno (o di altra penitenza giornaliera) per
C
la Quaresima in preparazione al Santo Natale.
08 RI
TO A E T
20 DIT
CONFESSIONE SACRAMENTALE
EN N GH
36. I Terziari Francescani dell’Immacolata si accostino al Sacra-
IG RIA RI
esperto della spiritualità del TOFI, per essere guidati e sostenuti nel
cammino della perfezione evangelica. Facciano ogni giorno
O
89
38. La giustizia commutativa e distributiva sia sempre garantita
e rivestita di carità nel dare e ricevere il prezzo giusto per il la-
voro o nel commercio, coltivando lo spirito di parsimonia, pro-
muovendo la pace fra i membri di classi sociali diverse a benefi-
cio dell’ordine sociale e politico della comunità umana.
E
Terziarie, combattendo decisamente ogni moda indegna di
C
Cristo e dell’Immacolata. Per l’uso di gioielli e di cosmetici,
08 RI
si rifletta che essi sono soltanto apparenze, mentre ciò che va-
le sono le virtù. Gli sposi possono fare uso di cosmetici sol-
TO A E T
20 DIT
tanto al fine di piacersi a vicenda, evitandoli tuttavia quando
EN N GH
si indossa l’abito di terziario.
Siano evitati risolutamente i balli, i teatri, i films mondani,
IG RIA RI
della quantità sia del cibo che delle bevande. Prima e dopo i pa-
C
90
La riunione della Fraternità, presieduta dall’Assistente,
comprende:
- preghiera di apertura,
- meditazione (dell’Assistente o di chi per lui),
- comunicazioni e raccolta delle offerte (da parte del Direttore e
del tesoriere),
- Vespri e Rosario,
- benedizione eucaristica.
E
C
42. Le offerte raccolte dal gruppo devono costituire il fondo co-
08 RI
mune con cui
- aiutare i Terziari più poveri, specie se ammalati,
TO A E T
20 DIT
- aiutare altre fraternità più povere,
EN N GH
- aiutare le missioni,
- aiutare le comunità più povere dei frati e delle suore FI.
IG RIA RI
Capitolo quinto
CONSIGLI EVANGELICI E CARITÀ
91
44. I Terziari Francescani dell’Immacolata vivano la povertà se-
rafica con la consapevolezza di onorare il Padre san Francesco
d’Assisi condividendo soprattutto la sua «altissima» povertà (cfr
FF 90). Stiano attenti a praticare la povertà evitando ogni spre-
co, contentandosi del necessario per vivere e operare santamen-
te: «Quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, conten-
tiamoci di questo», scriveva san Paolo (1 Tm 6,8). Per questo i
Terziari vivano sempre con sobrietà, usando di questo mondo
E
nel timore del Signore, mortificando «la concupiscenza della
C
carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, che
08 RI
non vengono dal Padre, ma dal mondo» (cfr 1 Gv 2,15-16).
a) Contro la tentazione dell’eccessivo benessere e del con-
TO A E T
20 DIT
sumismo dominante, praticando sempre «la povertà e l’umiltà di
EN N GH
nostro Signore Gesù Cristo e della sua santissima Madre» (FF
140), i Terziari si curino di staccare il cuore dalle cose di questo
IG RIA RI
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli
AS
più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25, 40) e dando la testimo-
nianza della carità che «non cerca il suo interesse, non si adira,
C
92
45. Chi ha il Voto mariano è tenuto a rivestirsi della purezza
dell’Immacolata, quale sua «proprietà» santa e immacolata, così
da diventare immagini di Lei che spandono ovunque il buon
«profumo di Cristo» (2 Cor 2,15).
a) I Terziari dell’Immacolata abbiano sacro rispetto per il
corpo che è «Tempio dello Spirito Santo» (1 Cor 6,19) e osser-
vino i precetti cristiani per vivere in castità di vita secondo il
E
proprio stato a edificazione di quanti hanno bisogno di testimo-
C
nianze genuine contro tutte le dissacrazioni del corpo idolatrato.
08 RI
b) I nubili abbiano grande stima dello stato di continenza e
di verginità da custodire inviolata. I fidanzati si preparino ca-
TO A E T
20 DIT
stamente a vivere il sacramento del matrimonio come missione
EN N GH
sulla terra. I Terziari sposati attingano dal sacramento del ma-
trimonio le grazie necessarie per vivere nella fedeltà pura l’unità
IG RIA RI
93
Tit. III: OBBEDIENZA SOPRANNATURALE
E
dolorosi che esigono rinnegamento del proprio volere e del pro-
C
prio modo di pensare, conformandosi sempre a Gesù che si nu-
08 RI
triva della volontà del Padre: «Mio cibo è fare la volontà del
Padre mio» (Gv 4,34).
TO A E T
20 DIT
a) L’obbedienza di Gesù Crocifisso, l’obbedienza di Maria
EN N GH
Vergine, l’Ancella del Fiat, l’obbedienza di san Francesco scol-
pita nell’immagine del «cadavere» (FF 1107), sostenga
IG RIA RI
sicura: «Chi ascolta voi ascolta Me, chi disprezza voi disprezza
AS
94
Tit. IV: FAMIGLIA ESEMPLARE
E
principale nelle stanze, e un’immagine della Madonna sia collocata
C
al posto di rilievo nella casa, quale amabilissima «Regina della fa-
08 RI
miglia», insieme a quella di san Giuseppe, fortissimo protettore.
b) Si esorta la famiglia dei Terziari a coltivare la vita spiri-
TO A E T
20 DIT
tuale con la lettura giornaliera di qualche brano del Vangelo e
EN N GH
con la recita in comune del santo Rosario.
c) La famiglia numerosa è ricchezza per la società e per la
IG RIA RI
95
50. I Terziari non facciano mai giuramenti senza vera necessità.
Non si proferiscano mai parole né si facciano mai scherzi volga-
ri. I Terziari siano sempre di buon esempio a tutti nella dignità e
semplicità, sia nella vita di famiglia che nel lavoro, sia nella
gioia che nel dolore, sia negli impegni di vita sociale che nel
rapporto con ogni creatura.
E
MIM visitino personalmente i membri infermi, oppure mandi-
C
no qualcuno a prestare i servizi della carità. In caso di grave in-
08 RI
fermità, esortino l’infermo ad apparecchiare la sua anima per
tempo.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
52. Al funerale di un terziario deceduto partecipino i membri del
Cenacolo con l’offerta della santa Messa e della Comunione per
IG RIA RI
Capitolo sesto
A
OPERE DI APOSTOLATO
AS
53. «Araldi del Gran Re», a somiglianza del Serafico Padre (FF
C
96
Tit. I: TESTIMONIANZA APOSTOLICA
E
fendere la Chiesa e promuovere la Fede cattolica.
C
Secondo il carisma della «Missione dell’Immacolata Media-
08 RI
trice», essi devono operare «nelle comuni condizioni del secolo»
(LG 35) alla conversione dei peccatori e alla santificazione delle
TO A E T
20 DIT
anime per «l’edificazione del Corpo di Cristo che è la Chiesa»
EN N GH
(Ef 4,12), portando tutti gli uomini «attraverso l’Immacolata» al
Cuore di Cristo, come insegna san Massimiliano (SK 339).
IG RIA RI
97
si...) specialmente di natura eucaristica o mariana, per incontrar-
si e fraternizzare.
Ugualmente, si salvaguardi sempre l’armonia e la carità con
gli altri gruppi ecclesiali, sia parrocchiali che diocesani, regiona-
li o nazionali, e i Terziari siano lievito di pace e di carità fraterna
ovunque e per tutti gli uomini.
E
ziari si sforzino con generosità di portare avanti in particolare le
C
iniziative della famiglia religiosa dei Francescani dell’Imma-
08 RI
colata. Per questo, in ogni Cenacolo MIM è bene che ci sia uno o
più incaricati a promuovere anche le vocazioni religiose e sacer-
TO A E T
20 DIT
dotali, specialmente fra i giovani. I superiori promuovano le pie
EN N GH
associazioni dei «Paggetti dell’Immacolata» e delle «Damigelle
dell’Immacolata» per i bambini e ragazzi, della «Gioventù Fran-
IG RIA RI
sacerdotale o religiosa.
O
C
98
con l’ardore del Serafico Padre e con l’ansia apostolica di san
Massimiliano M. Kolbe.
2) Tra i mezzi di apostolato più semplici ed efficaci sia data
particolare importanza alla Medaglia miracolosa e al santo Ro-
sario. Tra gli altri mezzi di apostolato, siano promossi soprattut-
to la stampa, la radio e la televisione religiose. Per questo i Ter-
ziari Francescani dell’Immacolata lavorino in stretta collabora-
zione con i Frati e le Suore Francescani dell’Immacolata per in-
E
crementare questo apostolato.
C
3) I membri del TOFI non soltanto cercheranno di acquista-
08 RI
re per se stessi i libri e le stampe, le audio e le videocassette,
specialmente di carattere francescano-mariano, ma siano zelanti
TO A E T
20 DIT
nel diffondere tutto ciò il più possibile tra coloro che devono an-
EN N GH
cora conoscere e amare l’Immacolata. Famiglie e fabbriche,
scuole e ospedali, uffici e alberghi...: ovunque il terziario deve
IG RIA RI
99
voro in terra di missione, azione capillare nel sensibilizzare al
problema missionario con le sue urgenze inderogabili di aiuto
perché tutta l’umanità viva la fraternità universale contro ogni
razzismo e discriminazione, e diventi la «Famiglia» del Dio
della pace contro ogni guerra e violenza, del Dio della vita
contro la cultura della morte oggi imperante (aborto, contrac-
cezione, eutanasia...).
I Terziari Francescani dell’Immacolata ricordino che la mis-
E
sionarietà fa esercitare l’obbedienza più perfetta, dal Serafico
C
Padre equiparata al martirio (FF 1736), vero dono di grazia
08 RI
straordinaria.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
IG RIA RI
FR A PY
O
C
Capitolo settimo
FRATERNITÀ, UFFICI E CAPITOLI
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100
a) Per l’erezione canonica di una Fraternità fuori delle case
o chiese dei Francescani dell’Immacolata (frati e suore) si ri-
chiede il consenso scritto del Vescovo diocesano.
b) La Fraternità formata deve essere composta di almeno tre
professi (inizialmente dipendenti da un’altra Fraternità locale
per la preparazione alla Professione).
c) Il decreto di erezione e gli atti di ammissione e di Profes-
sione siano conservati in copia nell’archivio della Fraternità.
E
L’originale del decreto di erezione si conservi nell’archivio na-
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zionale del TOFI.
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Tit. I: GOVERNO GENERALE E LOCALE
EN N GH
63. Il Governo dell’insieme delle Fraternità è retto dal Direttivo
IG RIA RI
101
* La durata degli uffici è triennale e può essere rinnovata
soltanto per un secondo triennio; i responsabili, rinnegando ogni
ambizione, quali «strumenti docili» fra le mani dell’Immacolata,
siano sempre pronti sia ad accettare come a lasciare l’ufficio, se-
condo il volere di Dio.
1. È compito del Direttore convocare e presiedere la riunio-
ne almeno mensile del Consiglio o della Fraternità; svolgere gli
atti riservati a lui dalla «Traccia»; curare l’adempimento delle
E
decisioni del Consiglio; tenere tutti i contatti con le Autorità re-
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ligiose e civili;
08 RI
2. è compito del vice-Direttore cooperare con il Direttore al-
TO A E T
la conduzione e guida del TOFI; supplire in tutti i casi di assen-
20 DIT
EN N GH
za del Direttore; svolgere opera di mediazione e di raccordo fra
il Direttore e la Fraternità;
3. è compito del Segretario redigere gli atti ufficiali del
IG RIA RI
Voto mariano;
5. è compito del Tesoriere registrare e custodire i contributi ri-
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102
Tit. II: CAPITOLO ELETTIVO
E
b) il capitolo nazionale viene indetto dall’Assistente nazio-
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nale della MIM e dal direttore nazionale del TOFI;
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c) Il capitolo elettivo, internazionale o nazionale, è presie-
duto dal Ministro Generale (o Provinciale, o Custode) dei Frati
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20 DIT
francescani dell’Immacolata o da un suo Delegato;
EN N GH
c) si svolge secondo un proprio Regolamento approvato dal
Padre Comune, previo esame da parte del Consiglio;
IG RIA RI
103
69. Le inosservanze o inadempienze delle norme della Traccia e
delle Costituzioni del TOFI non comportano peccato, quando
non intaccano i Comandamenti di Dio e la fedeltà al Voto ma-
riano, o quando non siano fatte per disprezzo o volontaria ne-
gligenza. In caso di difficoltà o di rifiuto nell’osservanza di
qualche norma, il P. Assistente o i Superiori dei Francescani
dell’Immacolata possono prudentemente dispensare ad tempus
o commutare la norma anche a tempo indeterminato o per sem-
E
pre, prima di decidere le dimissioni da parte del Direttivo (cfr
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CJC cann. 316; 1733ss).
08 RI
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20 DIT
EN N GH
IG RIA RI
FR A PY
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ESORTAZIONE FINALE
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104
come dice san Massimiliano (SK 1325). Beato chi la raggiunge.
Un solo terziario santo vale più di un esercito di terziari medio-
cri. L’Immacolata salvi dalla mediocrità, conducendo sempre sui
passi di san Francesco d’Assisi e di san Massimiliano M. Kolbe.
E
con tutte le potenze dei cieli e con tutti i Santi. Ed io, frate Fran-
C
cesco, il più piccolo dei frati, vostro servo, come posso, confer-
08 RI
mo a voi, dentro e fuori, questa santissima benedizione. Amen»
(FF 131).
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20 DIT
EN N GH
FATIMA, 11 ottobre 1996.
IG RIA RI
FR A PY
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APPENDICE
O Immacolata,
E
Regina del Cielo e della terra,
rifugio dei peccatori
C
e Madre nostra amorosissima,
08 RI
cui Dio volle affidare
TO A E T
20 DIT
l’intera economia della misericordia,
EN N GH
io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi,
supplicandoti umilmente
di volermi accettare tutto e completamente,
IG RIA RI
106
del Sacratissimo Cuore di Gesù.
Dove Tu entri, infatti, ottieni la grazia della
conversione e santificazione, poiché ogni grazia
scorre, attraverso le tue mani, dal Cuore dolcissimo
di Gesù fino a noi.
E
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Consacrazione quotidiana all’Immacolata
TO A E T
20 DIT
EN N GH
O IMMACOLATA
Madre della Chiesa
e Regina delle Missioni,
IG RIA RI
a Te rinnoviamo
oggi e per sempre la nostra totale consacrazione
FR A PY
Amen.
AS
107
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia
e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
E
ave, sua casa.
C
Ave, suo vestimento,
08 RI
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
TO A E T
20 DIT
E saluto voi tutte, sante virtù,
EN N GH
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
IG RIA RI
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate.
FR A PY
O
Antifona
C
Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mon-
M
gelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi, presso il
tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro. Gloria al Padre.
C
Come era.
108
Corona dei sette gaudi della Beata Vergine Maria
E
gaudio che ti inondò il cuore all’annuncio
C
dell’Angelo Gabriele.
Secondo gaudio: Mi rallegro con te, o Maria, per la consola-
08 RI
zione provata nella visita a santa Elisabetta.
TO A E T
20 DIT
Terzo gaudio: Mi rallegro con te, o Maria, per il gaudio inef-
EN N GH
fabile provato alla nascita di Gesù.
Quarto gaudio: Mi rallegro con te, o Maria, per la somma le-
IG RIA RI
tempio.
Sesto gaudio: Mi rallegro con te, o Maria, per la gioia pu-
C
109
Corona delle sette letizie della Beata Vergine Maria
E
da sette Ave Maria ciascuna, precedute dall’annuncio del mistero. Ogni po-
C
sta comincia con il Padre nostro e finisce con il Gloria al Padre. Ogni Coro-
08 RI
na, poi, è introdotta dall’invocazione O Dio vieni a salvarmi e si conclude
con la recita della Salve Regina.
TO A E T
20 DIT
EN N GH
Prima letizia: Maria santissima, Sposa dello Spirito Santo,
concepisce il Verbo incarnato.
IG RIA RI
110
Corona dei sette dolori della Beata Vergine Addolorata
E
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08 RI
Primo dolore: La profezia di Simeone.
TO A E T
Secondo dolore: La fuga in Egitto.
20 DIT
EN N GH
Terzo dolore: Lo smarrimento di Gesù.
Quarto dolore: L’incontro con Gesù al Calvario.
Quinto dolore: La crocifissione di Gesù.
IG RIA RI
Amen.
A
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111
Corona delle sette glorie della Beata Vergine Maria
E
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08 RI
Prima gloria: L’Immacolata Concezione.
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Seconda gloria: La Maternità divina.
20 DIT
EN N GH
Terza gloria: La Verginità perpetua.
Quarta gloria: La Corredenzione universale.
Quinta gloria: La Maternità spirituale.
IG RIA RI
.
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112
TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI
Gn Genesi
Ct Cantico dei Cantici
Mt Vangelo secondo Matteo
Mc Vangelo secondo Marco
Lc Vangelo secondo Luca
Gv Vangelo secondo Giovanni
E
Rm Lettera ai Romani
C
1Cor Prima lettera ai Corinzi
08 RI
Gal Lettera ai Galati
TO A E T
Ef Lettera agli Efesini
20 DIT
EN N GH
Fil Lettera ai Filippesi
Col Lettera ai Colossesi
1 Tm Prima lettera a Timoteo
IG RIA RI
Lit Liturgia
O
C
113
CJC Codice di diritto canonico
FF Fonti francescane
SK Scritti di san Massimiliano Kolbe
Cost Costituzioni
CG Consiglio generale
E
CN Consiglio nazionale
C
Dir Direttorio
08 RI
FI Francescani dell’Immacolata
GCM Giorno con Maria
TO A E T
20 DIT
MIM Missione dell’Immacolata Mediatrice
EN N GH
OFS Ordine Francescano secolare
SMS Sentiero mariano serafico
IG RIA RI
Stat Statuto
TOFI Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata
FR A PY
O
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114
INDICE TEMATICO
A Dio; 6; 8; 10; 12; 16; 18; 25; 26; 31;
Amore; 77; 81; 86; 87; 93; 112 42; 46; 48; 52; 58; 69; 71; 82; 84;
Apostolato; 18; 52; 71 89; 90; 92; 94; 98; 100; 102; 104;
Autorità; 102 106; 107; 108; 109; 110; 111; 112
Direttore spirituale; 89
Direttorio; 3; 22; 35; 61; 66; 67; 76;
C 77; 79; 80; 100; 114
E
Capitolo; 73; 75; 84; 85; 88; 92; 97; Direzione spirituale 19; 53; 54; 61
C
101; 103; 104; Distacco; 90
Carità; 30; 41; 46; 50; 71
08 RI
Casa Mariana; 1; 6; 7; 12; 27 E
TO A E T
Castità; 46; 69; 71; 93
20 DIT
Cenacoli; 14; 15; 20; 21; 22; 24; 29; Esempio; 35; 39; 40; 45; 49; 50; 56;
EN N GH
30; 37; 41; 55; 60; 62; 63; 98 59; 89; 96; 98
Cenacolo; 14; 18; 20; 21; 22; 25; 29; Eucaristia; 37; 38; 85
30; 31; 33; 35; 36; 37; 39; 40; 52;
IG RIA RI
Chiesa; 4; 5; 6; 7; 8; 12; 14; 16; 18; Famiglia; 46; 54; 57; 69; 83; 100
25; 27; 37; 38; 42; 46; 48; 49; 50; Famiglia religiosa; 24; 69; 98
52; 54; 58; 59; 60; 61; 68; 70; 74; Famiglie; 24; 57; 71; 92; 95
O
75; 80; 82; 85; 87; 89; 93; 94; 95; Fatima; 58; 59; 61; 68; 88
97; 99; 107; 110; 111; 113 Formazione; 13; 14; 15; 17; 28; 33
C
Costituzioni; 3; 7; 10; 11; 13; 23; 28; 70; 75; 76; 84; 85; 87; 88; 92; 94;
32; 66; 74; 80; 82; 89; 104; 114 107; 108; 109; 111; 112
Croce; 12; 18; 27; 30; 52; 71; 84; 85 Giorno con Maria; 20; 55; 83; 114
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115
95; 97; 98; 100; 104; 105; 106; Postulandato; 79
107; 112; 114 Preghiera; 8; 69; 88; 91; 112
Istituto; 5; 6; 7; 9; 10; 11; 23; 53 Professione; 29; 36; 38; 39; 67; 72;
74; 79; 81; 82; 84; 91; 101; 103
Programma minimo di vita; 33
L
Lavoro; 28; 33; 36; 40; 50; 57; 64 R
Liturgia; 70; 85; 113
Raccoglimento; 70
Rinnegamento; 39; 40; 94
M
E
Rosario; 14; 33; 37; 38; 50; 57; 58;
Maestro; 78; 79; 102; 108 61; 70; 72; 77; 86; 91; 95; 96
C
Maria Santissima; 19; 25; 48; 53; 61;
08 RI
71; 87; 120 S
Marianità; 15; 42; 43; 55
TO A E T
Mediatrice; 4; 7; 11; 12; 13; 15; 16; Sacramenti; 14; 37; 48
20 DIT
EN N GH
17; 20; 23; 24; 25; 26; 27; 28; 29; Sacrificio; 16; 35; 40; 42; 84
30; 33; 34; 40; 41; 42; 47; 48; 49; San Massimiliano; 6; 9; 10; 67
51; 52; 54; 55; 56; 62; 64; 66; 67; Santificazione; 3; 9; 12; 13; 25; 28;
72; 77; 82; 89; 99 54; 57; 64; 94; 97; 105; 107
IG RIA RI
Meditazione; 19; 22; 26; 33; 38; 53; Sette passi biblici; 17; 32; 51; 76
54; 58; 66; 86; 87; 91 Spirito Santo; 6; 17; 18; 48; 51; 52;
FR A PY
MIM; 3; 4; 6; 11; 12; 13; 14; 16; 17; 93; 96; 108; 110
20; 22; 24; 26; 28; 31; 33; 35; 36; Studio; 19; 26; 31; 50; 57; 77; 80
39; 40; 42; 49; 50; 53; 55; 57; 60;
O
Missionarietà; 16; 47; 48; 49 TOFI; 3; 13; 28; 32; 36; 66; 69; 71;
Missione dell’Immacolata 73; 75; 78; 79; 80; 82; 83; 84; 89;
Mediatrice; 1; 3; 4; 5; 6; 11; 17; 97; 99; 101; 102; 103; 104; 114
M
N
AS
O
Virtù; 17; 40; 46; 51; 56; 64; 66; 70;
Obbedienza; 69;70; 94 90; 108; 112
P
Penitenza; 14; 37; 38; 70
Povertà; 70
116
INDICE GENERALE
E
C
Presentazione P. 3
Cenni storici “ 4
08 RI
Decreto di approvazione degli Statuti “
TO A E T
20 DIT
Missione dell’Immacolata Mediatrice “ 5
EN N GH
Decreto di erezione dei Frati Francescani “
dell’Immacolata in Istituto religioso di diritto Pontificio “ 9
IG RIA RI
FR A PY
Cause di espulsione “ 15
ARTICOLO SESTO La spiritualità francescano-mariana della M.I.M. “ 15
AS
117
DIRETTORIO
della Missione dell’Immacolata Mediatrice P. 23
M I M PRIMO DELLO STATUTO Denominazione
ARTICOLO “ 23
ARTICOLO SECONDO DELLO STATUTO Fine “ 25
ARTICOLO TERZO DELLO STATUTO Sede “ 27
ARTICOLO QUARTO DELLO STATUTO Membri della M.I.M. “ 28
E
I. Consacrati all’Immacolata “ 29
C
II. Consacrati con il Voto mariano “ 31
08 RI
Programma minimo di vita “ 32
III. La professione della forma di vita “ 35
TO A E T
20 DIT
“ 37
EN N GH
ARTICOLO QUINTO DELLO STATUTO
Condizioni per appartenere alla M.I.M. “ 37
Cause di espulsioni “ 41
IG RIA RI
42
Marianità “ 43
Missionarietà “ 47
O
TRACCIA MARIANA 69
del Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata 69
118
COSTITUZIONI
del Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata P
E
Tit. III. Professione della «forma di vita» “ 81
C
L’abito del Terziario “ 83
08 RI
CAPITOLO TERZO Vita di preghiera “ 85
’
TO A E T
Tit. I. Vita eucaristica “ 86
20 DIT
EN N GH
Liturgia delle ore “ 86
Tit. II Preghiera mariana “ 87
Orazione mentale “ 88
IG RIA RI
Santi Patroni “ 88
Amore alla Chiesa “ 89
FR A PY
119
ESORTAZIONE FINALE P. 106
APPENDICE “ 108
Atto solenne di Consacrazione all’Immacolata
(san Massimiliano M. Kolbe) “ 108
Consacrazione quotidiana 109
E
Corona delle sette letizie della Beata Vergine Maria “ 112
C
Corona dei sette dolori della Beata Vergine Addolorata “ 113
08 RI
Corona delle sette glorie della Beata Vergine Maria “ 114
TO A E T
20 DIT
INDICE TEMATICO “ 115
EN N GH
INDICE GENERALE “ 117
IG RIA RI
FR A PY
O
C
M
A
AS
C
120