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GLOSSARIO DELL’ADVERTISING DIGITALE

Ad Server Vedi Ad server

Ad agency Vedi agency

Ad audience: Il numero di singoli utenti esposti a un messaggio pubblicitario all’interno di uno specifico
periodo di tempo.

Ad banner

I banner pubblicitari (conosciuti anche come banner ads) sono una delle più importanti forme di
pubblicità su Internet. I banner pubblicitari sono una forma di display advertising che può comprendere
dalla grafica statica al full motion video.

Ad blocker

Software sul browser di un utente che previene, bloccandola, la visualizzazione delle pubblicità.

Ad campaign audit

Un’attività di controllo per una specifica campagna pubblicitaria.

Ad click: L’attività dell’utente di premere un tasto di navigazione o l’enter della tastiera su una unità
pubblicitaria o sito web (vedi Click-through).

Ad creative pixel: Una pixel request inserita in un tag pubblicitario che contatta un web server con
l’intento di tracciare una visualizzazione, da parte di un utente, di una particolare pubblicità (vedi Web
beacon).

Ad delivery: Due metodi sono utilizzati per spedire contenuto pubblicitario all’utente, server-initiated e
client-initiated, che sono spiegati nella sezione dedicata al tema ad server.

Ad download
Quando un contenuto pubblicitario è scaricato da un server a un browser dell’utente. Le ads possono
essere richieste, ma annullate o abbandonate in realtà prima di essere scaricate sul browser, in questo
caso non ci sarà possibilità di vedere il contenuto pubblicitario da parte dell’utente.

Ad exchange

Piattaforma di scambio pubblicitario è un canale di vendite tra editori e network pubblicitari che può
anche fornire un inventario complessivo ai pubblicitari. Le parti utilizzano una piattaforma tecnologica

che facilità l’acquisto in tempo reale e un’automatica determinazione dei prezzi basata sul principio
dell’asta. I business models e le pratiche di scambi pubblicitari possono includere caratteristiche che
sono simili a quelle offerte dai network pubblicitari.

Ad family

Una collezione di una o più pubblicità creative. Chiamata anche campagna pubblicitaria.

Ad impression

Le impression pubblicitarie sono il conteggio delle visualizzazioni di ogni singola pubblicità da parte
dell’utente. Le pubblicità possono essere richieste dal browser dell’utente (denominate pubblicità pull),
oppure possono essere push come quelle inviate via mail.

Ad impression ratio (rapporto di pressione pubblicitaria)

Click-through divisi per impression pubblicitarie. Vedi percentuale di click.

Ad insertion (inserimento pubblicitaria)

Quando una pubblicità è inserita in un documento e registrata dal server pubblicitario.

Ad inventory (inventario pubblicitario)

Il numero complessivo di opportunità circa il contenuto editoriale per mostrare la pubblicità ai visitatori.
Ad materials (materiali pubblicitari)

Il lavoro grafico creativo, d’autore, gli URL e i siti pianificati dal venditore prima dell’avvio della
campagna pubblicitaria.

Ad networks (network pubblicitari)

I network pubblicitari forniscono una opportunità esterna di vendita per editori e un mezzo per
aggregare l’inventario e l’utenza, da numerose fonti in una singola opportunità di acquisto per i media
buyers. I network pubblicitari possono fornire specifiche tecnologiche per potenziare sia il valore per gli
editori che quello per i pubblicitari, includendo uniche capacità di targeting, generazione di creatività e
ottimizzazione. I business model e le politiche dei network pubblicitari possono includere strumenti
simili a quelli offerti dalle piattaforme di scambio pubblicitari.

Ad recall (ricordo pubblicitario)

Una misura dell’efficacia pubblicitaria, nella quale un campione di rispondenti viene esposto ad una
pubblicità, e in seguito, in un momento stabilito viene chiesto loro se la ricordano. Il ricordo pubblicitario
può essere aiutato o spontaneo. Il ricordo pubblicitario aiutato è quando al rispondente viene detto il
nome del brand o della categoria che viene pubblicizzata.

Ad request (richiesta pubblicitaria)

La richiesta per una pubblicità come diretto risultato di un’azione di un utente, registrata dal server
pubblicitario. Le richieste pubblicitarie possono venire direttamente dal browser dell’utente o da una
risorsa internet intermedia, come un sito di contenuti web.

Ad server: Un server pubblicitario è un web server dedicato alla spedizione della pubblicità. Questa
specializzazione abilita il tracking e il management delle metriche pubblicitarie correlate.

Ad serving (servizio pubblicitario): La distribuzione di pubblicità da un server al browser di un utente


finale sul quale i messaggi pubblicitari sono quindi mostrati da un browser e/o riposti nella memoria
(cache). Il servizio pubblicitario è normalmente svolto anche da un web publisher o da un terzo ad
server. Le pubblicità possono essere inserite nella pagina web o servite separatamente.

Ad space (spazio pubblicitario): Lo spazio sulla pagina di un sito nel quale una pubblicità può essere
posizionata. Ogni spazio su un sito è unicamente identificato. Spazi pubblicitari multipli possono
esistere su una singola pagina.
Ad stream (diffusione pubblicitaria): La serie di contenuti pubblicitari visualizzata dall’utente durante
una visita singola a un sito.

Ad tag (tag pubblicitario)

Codice software che un inserzionista fornisce a un editore o network pubblicitario, che chiama i server
ad pubblicitari degli inserzionisti con l’intento di visualizzare una pubblicità.

Ad targeting (Targeting pubblicitario)

Distribuire un messaggio pubblicitario a un’utenza definita per parametri socio-demografici.

Ad transfers (Trasferimenti pubblicitari)

La visualizzazione con successo del sito web di un inserzionista dopo che l’utente fa clic su un
annuncio. Quando un utente fa clic su un annuncio pubblicitario, un click-through è registrato e lo ri-
dirige o “trasferisce” dal browser dell’utente al sito Web dell’inserzionista. Se l’utente visualizza
correttamente il sito dell’inserzionista, il trasferimento da annuncio è registrato.

Ad unit (unità pubblicitaria)

Una pubblicità o set di pubblicità visualizzato come il risultato di un pezzo di esecuzione di un codice.

Ad view (visualizzazione pubblicitaria)

Quando la pubblicità è realmente visualizzata dall’utente. Notare che non è misurabile, ad oggi. La
migliore approssimazione odierna è fornita delle dal numero di pubblicità servite

Add to cart (aggiunta al carrello)

L’attività dell’utente di accumulare merce in un virtuale carrello della spesa che lo stesso intende in
seguito acquistare da un sito di e-commerce. Questo permette di continuare la navigazione e
acquistare in seguito o in alternativa di cancellare qualsiasi elemento dal carrello.

Address (Indirizzo)
Un unico identificativo per un computer o sito online, solitamente un URL per un sito web o marcato
con una @ per un indirizzo mail. Letteralmente, è il modo in cui un computer rileva l’ubicazione di un
altro computer usando Internet.

Advertisement

Un messaggio commerciale targettizzato per un cliente o un potenziale cliente.

Advertiser (Inserzionista)

L’azienda che investe e acquista la pubblicità.

Advertiser Ad Tag

Vedi Ad Tag

Advertising Banner

Vedi Banner. (chiamato anche Ad Banner o Banner) – Un’immagine statica o contenuto interattivo


usato per visualizzare un’unità pubblicitaria su un sito web. Molti banner permettono agli utenti di
cliccare sul contenuto pubblicitario per essere reindirizzati verso il sito dell’inserzionista.

Advisory Board

[[Category: Advisory Board]] Un advisory board è un piccolo ed esclusivo gruppo di leadership


all’interno di un più ampio consiglio o commissione.

Adware (Software sovvenzionato da pubblicità)

Computer software fornito dall’utente senza tasse o a un prezzo scontato che scarica e visualizza la
pubblicità per supportare il suo continuo sviluppo e mantenimento. Questo software spesso traccia
quali siti Internet visita l’utente.

Affiliate marketing

Un accordo tra due siti in cui un sito (l’affiliato) si impegna a caratterizzare un contenuto o un annuncio
progettato per indirizzare il traffico verso un altro sito. In cambio, l’affiliato riceve una percentuale delle
vendite o di qualche altra forma di compensazione generata da tale traffico.
Affinity marketing

Vendere prodotti o servizi ai consumatori sulla base di schemi d’acquisto stabiliti. L’offerta può essere
comunicata con promozioni via email e pubblicità, online e offline.

Agency

Un’organizzazione che per conto dei clienti pianifica campagne di marketing e pubblicità, pianifica e
produce pubblicità, posizionandola sui media. Nella pubblicità interattiva, le agenzie spesso usano la
tecnologia di una terza parte (ad server) e possono posizionare la pubblicità con editori, network
pubblicitari e altri partner industriali.

Agency ad server

Il server pubblicitario ospitato dall’agenzia pubblicitaria.

Aggregate campaign data

Dati combinati da diverse campagne pubblicitarie per creare un segmento dove il livello di dati della
singola campagna non è identificabile.

Alternate text

Parola o frase visualizzata quando un utente ha il caricamento dell’immagine disabilitato nel suo
browser, o quando un utente abbandona una pagina premendo stop nel suo browser prima del
trasferimento di tutte le immagini. Appare anche come “balloon text” quando un utente lascia il mouse
sospeso su un’immagine.

Animated GIF

Animazione creata combinando più immagini GIF in un file. Il risultato sono immagini multiple,
visualizzate in sequenza, dando l’apparenza del movimento.

Anonymizer

Un intermediario che previene i siti web dal visualizzare l’indirizzo dell’IP dell’utente.
Applet

Una piccola applicazione software autosufficiente che è più spesso usata dai browser per visualizzare
autonomamente animazione e/o compiere richieste al database effettuate dall’utente.

Applicable browser

Qualunque browser sarà colpito dal messaggio pubblicitario, senza tenere in considerazione se poi
utilizzerà effettivamente il contenuto pubblicitario.

Artifacting (Reperto)

Distorsione introdotta in un audiovideo mediante l’algoritmo di compressione (codec). Le immagini


compresse possono avere pixel perduti che non erano presenti nell’immagine originale.

Aspect ratio

Il rapporto ampiezza per altezza di un’immagine o di un video frame. La TV trasmette in un rapporto 4:3
(1.33.1); la TV digitale trasmetterà con un 16:9 (1.78.1); molti film caratteristici sono girati in un rapporto
1:85:1. IMUs ha un rapporto di formato di 6:5 (330×250; 336×280; e 180×150).

Attribute

Una singola parte di informazione conosciuta riguardo ad un utente e immagazzinata in un profilo


comportamentale che potrebbe essere usato per somministrare i contenuti promozionali agli utenti. Gli
attributi consistono di informazioni demografiche (età, genere, location geografica), informazioni di
gruppo o di segmento (appassionato di auto), e informazioni di retargeting (siti visitati in passato).
L’informazione sul segmento o gruppo deriva dalle precedenti attività online dell’utente (pagine visitate,
contenuti visti, ricerche fatte, clicking e comportamente d’acquisto). Generalmente, si tratta di dati
anonimi (non-PII).

Audience

L’audience è il gruppo di persone che visita un sito web specifico o che sono raggiunte da uno specifico
network pubblicitario.

Audience Measurement
Il conteggio di singoli utenti e la loro interazione con i contenuti online. A livello di una campagna,
questo servizio è condotto da una terza parte per convalidare il fatto che un editore ha spedito ciò che
un inserzionista ha richiesto. A livello aziendale, questo servizio abilita i media buyer a comprendere
con quali fornitori di contenuti online negoziare per raggiungere un pubblico specifico.

Audience targeting

Un metodo che abilita gli inserzionisti a mostrare una pubblicità specificatamente ai visitatori basati su
condivisi attributi comportamentali, demografici, geografici e/o tecnografici. La targetizzazione
dell’audience usa dati anonimi non PII.

Audit

Convalida operata da una terza parte dell’attività di registrazione e/o processo di controllo associato
con l’attività di Internet/pubblicità. Le attività di controllo convalidano i conti delle misurazioni. I processi
di controllo convalidano i controlli interni associati con la misurazione.

Auditor

Un’organizzazione terza e indipendente che realizza i controlli.

Avatar

Rappresentazione grafica di un individuo in un gioco o altro mondo o ambiente virtuale.

Average Active Sessions (AAS): A metric specific to Digital Audio

Vedi Average active sessions.

Average active sessions

Il numero medio di diffusioni di un minuto o più che sono attive all’interno di un periodo di tempo.

Average view time


Si riferisce all’ammontare medio del tempo in cui il video promozionale è stato utilizzato dagli utenti.

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Backbone

“Dorsale” in cui passano cavi, spesso di lunga distanza e con forti volumi di dati.

Bandwidth

Velocità di trasmissione di una linea o di un sistema di comunicazione digitale, espressa in kilobit


(Kbps) o megabit (Mbps) al secondo. Il volume di dati che può essere trasmesso su una linea di
comunicazione in un tempo dato.

Bandwidth contention

Congestione che si verifica quando due o più file vengono trasmessi simultaneamente sulla stessa
linea di dati. Se il sistema non è in grado di assegnare diverse priorità con l’effetto di rallentare entrambi
i file.

Banner

Messaggio pubblicitario visualizzato su una pagina Web. Per maggiori dettagli sui diversi formati di
banner puoi accedere al sito iab.it

Barter

Scambio di beni e servizi senza l’utilizzo del denaro. La valuta del baratto è l’euro che viene utilizzato
per i beni e servizi scambiati in pubblicità.

Beacon

vedi web beacon


Behavioral Event

vedi Behavioral event

Behavioral event

Azione iniziata da un utente che può includere: ricerche, visualizzazioni di contenuti, clic, acquisti e
informazioni derivate da compilazione di form.

Behavioral targeting

Utilizzo delle attività online pregresse degli utenti (es. pagine visitate, contenuti visualizzati, ricerche,
clic e acquisti) per generare un segmento che può essere utilizzato per associare agli utenti azioni
pubblicitarie (può essere chiamato anche Behavioral Profiling, Interest-based Advertising, o Online
Behavioral advertising). I dati vengono utlizzati in forma anonima.

Beta

Versione di test di un prodotto, come un sito web o un programma, che anticipa la versione definitiva.

Bit rate

Misura dell’ampiezza della banda che indica quanti dati stanno viaggiando da un posto a un altro
all’interno di una rete di computer. Viene solitamente espresso in kilobit (Kbps) al secondo o megabit al
secondo (Mbps).

Blog

(crasi dei termini web + log) E’ un periodico online costituito da articoli chiamati “post” che vengono
visualizzati in ordine cronologico diretto o inverso. I blog sono solitamente amministrati da un unico
utente, mentre i corporate blog sono gestiti da team di più persone. La parola “Blog” può essere
utilizzata anche per descrivere l’azione di “gestire o aggiungere contenuti a un blog” Blog Metrics.

Esistono due concetti nella gestione di ottimizzazione di piani media per i blog: conversazioni e frasi
delle conversazioni. Una conversazione è costituita da siti di diversi autori e dal loro pubblico linkati a
un contenuto rilevante. Una frase della conversazione è una combinazione di parole e frasi chiave che
associano un autore o un sito, i contenuti e il pubblico a una conversazione.
Bonus impressions

Impression pubblicitarie aggiuntive sulle commesse inserite in un ordine di inserzione approvato.

Bot

Programma che si avvia automaticamente senza bisogno di intervento umano. Un bot ha la capacità di
reagire in modo differente a situazioni differenti. Due categorie comuni di bot sono gli agent e gli spider.
I bot vengono utilizzati ad esempio dai motori di ricerca per l’indicizzazione dei siti. E’ l’abbreviazione di
“robot”

Bounce

vedi E-mail bounce.

Brand Awareness

Studi e ricerche possono associare l’efficacia di un messaggio pubblicitario alla misurazione


dell’impatto di una pubblicità online basandosi su metriche di branding.

Broadband

Connessione internet che invia una quantità di dati relativamente alta – ogni connessione che invia più
di 256 Kbps. Modem cablati o DSL offrono connessioni broadband (a banda larga)

Broadband Video Commercials

Video che assomigliano a spot televisivi che possono apparire come video pubblicitari interni alla
pagina prima, durante e/o dopo vari contenuti in un player che include, ma non è limitato a, streaming
di video,

animazioni, giochi e video musicali. Il video commerciale può apparire live o come contenuto
scaricabile in streaming.

Browser
Software che può richiedere, scaricare, conservare in cache o visualizzare documenti disponibili in rete

Browser sniffer

vedi sniffer

BtoB/B2B (Business-to-Business)

Azioni commerciali rivolte ad altre imprese

BtoC/B2C (Business-to-Consumer)

Azioni commerciali rivolte ai consumatori finali

Buffering

Storage temporaneo di parti di file effettuato da player video o audio su un computer client fino a che
non viene raggiunta la quantità sufficiente di dati per avviare lo streaming

Bug

Elemento grafico permanente che appare in un ambiente video. Cliccando su di esso l’utente viene
indirizzato a un sito web

Bulk E-mail Folder

vedi Junk E-mail Folder.

Bumper Ad

Messaggio pubblicitario sotto forma di video lineare, costituito da una call-to-action cliccabile; formato
contratto del messaggio completo (es. 3-10 secondi) e call-to-action che spesso conduce a un altro
video o a un altro sito, mettendo in pausa il contenuto

Business Visitor
Utente che accede a un contenuto online perché interessato al business che viene trattato

Button

1) Icona cliccabile che contiene alcune funzionalità, come eseguire un programma o reindirizzare un
utente; 2) Messaggio pubblicitario. Per maggiori informazioni visita il sito iab.it

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CDN

vedi content delivery network

CGI script

(Common Gateway Interface)

Script che consente a un utente di trasferire dei dati a un server Web, comunemente basato su
protocollo web. In particolare, gli script CGI sono utilizzati con dei form come dei menu a tendina o delle
finestre in cui inserire un testo e poi confermare l’invio. L’input proveniente dal form è elaborato da un
programma (lo script CGI stesso) su un server web remoto

CPA

(Cost-per-Action)

Costo di un messaggio pubblicitario basato su un’azione specifica effettuata da un visitatore in risposta


al messaggio. Le “azioni” includono transazioni commerciali, acquisizione di consumatori o un clic.

CPC
CPC è l’abbreviazione di Cost-per-Click e Cost-per-Customer. Controlla il termine specifico di cui hai
bisogno.

CPC (Cost-per-Click)

CPC o cost-per-click è il costo di un messaggio pubblicitario basato sul numero di clic ricevuto

CPC (Cost-per-Customer)

CPC o Cost-per-customer è il costo che un’azienda pubblicitaria paga per acquisire un consumatore

CPC (Cost-per-click)

vedi CPC

CPL (Cost-per-lead)

Costo di un messaggio pubblicitario basato sul numero di file (lead) ricevuti nel proprio database

CPM (Costo per mille)

Costo per 1.000 impression. Es. un sito che carica 1.500 euro per annuncio e riporta 100.000
impression ha un CPS di 15euro (euro1,500 diviso per 100).

CPO

(Cost-per-Order)

Costo di un annuncio pubblicitario basato sul numero di ordini ricevuti. Viene chiamato anche Cost-per-
Transaction.

CPS
(Cost-per-Sale)

Costo sostenuto dall’azienda pubblicitaria per generare una transazione commerciale. Se utilizzato
insieme a pianificazione media, può venire offerto un cookie sul contenuto del sito che viene registrato
dal sito di chi ha diffuso l’annuncio al completamento della transazione online

CPT (Cost-per-Transaction)

vedi CPO (Cost-per-Order).

CPTM (Cost per Targeted Thousand Impressions)

Presuppone che il pubblico “X” che si tenta di raggiungere risponda a particolari caratteristiche,
demografiche e non, come per esempio gli uomini golfisti dai 18 ai 25 anni. La differenza tra CPM e
CPTM è che il CPTM si basa su impression di pubblico targettizzato.

CRM

vedi Customer Relationship Management

CSRS

vedi Case Study Road Show

CSS (Cascading Style Sheet)

Un foglio di stile utilizzato per descrivere la presentazione di un documento scritto in un linguaggio che
utilizza marcatori (mark up) Il CSS fornisce una alternativa elegante al semplice HTML per impostare
velocemente il look e il mood di una pagina o di un gruppo di pagine web

Cable modem

Device che permette una connessione a internet ad alta velocità appoggiandosi su cavi televisivi

Cache
Memoria temporanea utilizzata per conservare i file delle ricerche più frequenti per velocizzare il
caricamento di una pagina/contenuto/sito.

Può essere locale (conservata su un browser) o di rete. Nel caso della cache locale la maggior parte
dei computer utilizzano la RAM e dischi (hard disk) per la cache

Cache busting

Processo attraverso cui siti o server forniscono contenuti o HTML per minimizzare o prevenire il rischio
che browser o proxy utilizzino contenuti della loro cache. Questo processo forza l’utente di un server
proxy a produrre una nuova copia per ogni richiesta. In più cache busting è utilizzato per fornire un
conteggio più accurato delle richieste degli utenti

Cached ad impressions

Trasferimento di un messaggio pubblicitario da un browser alla cache locale o nella cache di un server
proxy. Quando un utente richiede la pagina che contiene il messaggio salvato nella cache, quest’ultimo
viene visualizzato più rapidamente perché salvato in precedenza.

Caching

Processo di salvare un elemento web (pagina o messaggio pubblicitario) per un utilizzo successivo. Sul
web questo salvataggio viene normalmente effettuato in due sezioni: il browser dell’utente e un server
proxy. Quando un utente richiede un elemento web, il browser controlla di averlo nella sua cache; lo
stesso fa il proxy, seguito dal server. Il caching serve a ridurre il traffico su una rete, aumentandone le
prestazioni

Campaign

Nel marketing tradizionale una campagna è una serie di messaggi pubblicitari sostenuti dalla stessa
idea creativa e dallo stesso tema. In advertising digitale, campagna si riferisce a una serie di acquisti di
spazi pubblicitari da un network o da un editore.

Chat

Comunicazione online interattiva tra due o più persone sul web. Consente di “parlare” in tempo reale
con altre persone in una chat room, normalmente digitando messaggi o tramite protocollo video o
vocale.
Chat room

Area online in cui diverse persone possono comunicare tra loro in tempo reale.

Click

Un “’click” può indicare numerosi concetti:

Click-stream

1) percorso elettronico che un utente fa navigando da un sito all’altro e da una pagina all’altra all’interno
di un sito

2) insieme complessivo di dati che descrivono la sequenza di attività tra il browser dell’utente e ogni
altra risorsa internet, come un sito web o un server

Click-through

Misurazione dei clic di un utente su un link che reindirizza l’utente verso un’altra destinazione web

Click-within

Concetto simile al click down o click. Più comunemente, si parla di click-within per descrivere dei
messaggi pubblicitari che consentono all’utente di ridurre l’annuncio e cliccare, restando nel
messaggio, senza lasciare il sito in cui si sta navigando

Click Fraud

La click fraud è un tipo di reato che si verifica quando una persona, uno script automatico o un
programma imitano il comportamento di un utente reale che, in ambienti di pay-per-click, clicca su un
messaggio generando un costo senza avere reale interesse nel link pubblicitario

Click rate
Rapporto fra il numero di clic e quello di impression

Clickstream Data

Il Clickstream è la registrazione dei clic di un utente che naviga nel web. Quando l’utente clicca su un
punto della pagina, la sua azione viene registrata su un client o su un server web, come anche sul
browser o su server di advertising. L’analisi dei dati del clickstream può essere utilizzata per creare un
profilo utente che aumenti la capacità di previsione di quali persone visitano il sito di una compagnia o
acquisteranno su un sito di e-commerce

Client

La parola client può riferirsi sia a un computer che a un programma installato su un computer che
contatta un server in rete, generalmente in internet. Un client normalmente stabilisce connessioni con
dei server in risposta ad attività o impostazioni di un operatore umano.

Client-initiated ad impression

Uno dei due metodi utilizzati per i conteggi dei messaggi pubblicitari. Il contenuto pubblicitario viene
inviato all’utente attraverso due modalità: server-initiated e client-initiated. La modalità client-initiated di
conteggio di messaggi pubblicitari è basata sulle richieste, le cancellazioni e i reindirizzamenti di
contenuti dell’utente sul browser. Le organizzazioni che utilizzano la modalità di conteggio client-
initiated si rivolgono al server di chi pubblica gli annunci pubblicitari o a un server terzo,
successivamente a una richiesta o in uno step successivo del processo. Vedi server-initiated ad
impression.

Client side

Client side si riferisce alle attività svolte sul client, anziché sul server. Es. sono attività lato client il
conteggio e i reindirizzamenti lato client.

Co-op advertising

Creazione di messaggi pubblicitari da parte di un soggetto (di solito un retailer) che fa un riferimento
specifico a un secondo soggetto (di solito un fornitore) per cui il secondo soggetto coprirà il costo di una
parte o del messaggio completo

Codec

Abbreviazione di compressor/decompressor. I codec sono algoritmi utilizzati dai computer per


comprimere le dimensioni di un file audio, video o immagine perché possa essere inviato su una rete di
 

dati o archiviato su un computer. QuickTime di Apple, Windows Media Video di Microsoft e MP3 sono
esempi di codec molto comuni

Committee

Un comitato IAB è un gruppo di membri che si incontra per controllare lo stato di un progetto e capire
quali direzioni imboccare all’interno dell’industria pubblicitaria. Un comitato che generalmente viene
amministrato da un Gruppo di Consiglieri scelti tra i membri IAB.

Comunicazione

Attività di veicolazione delle informazioni da o verso persone o gruppi. Esempi di comunicazione online
includono email, messaggistica istantanea, messaggistica di testo (SMS) e messaggistica di gruppo.

Errore di comunicazione

Impossibilità di un browser/server web di richiedere o trasferire un documento o informazione.

Companion Ad

(Pubblicità correlata)

Sia con i linear video ads che con i non-linear video ads è possibile associare al video principale,
sottoforma di pubblicità correlata, un altro contenuto che può essere ragionevolmente riferito ad esso.
Spesso si tratta di testo, display ads, annunci rich media o skins che creano una cornice intorno al
video, e possono scorrere affiancando uno o entrambi i video e contenuti pubblicitari. Lo scopo primario
delle pubblicità correlate è di offrire all’inserzionista visibilità attraverso l’esperienza che dà il contenuto
del video. I companion ads possono essere direttamente cliccabili, avere formati rich media, oppure
offrire ulteriori opportunità di engagement attraverso l’espansione in pagina.

Completati

I completati si riferiscono a quei video che sono stati visti fino alla fine.

Content (Site/Page)
(Contenuto – Sito/Pagina)

Il contenuto di un sito è costituito dalle componenti testuali, visuali o uditive che un utente può
incontrare durante la navigazione sul sito stesso. Può includere, tra le altre cose: testo, immagini,
suoni, animazioni e video. Il contenuto web è dominato dal concetto di “pagina”, perciò molte pagine dal
contenuto correlato formano tipicamente un sito.

Content delivery network

Servizio che ospita le risorse online e fornisce la gestione dei contenuti attraverso server dislocati in
diverse parti del mondo, in modo da ridurre i tempi di download e caricamento per gli utenti.

Content distribution network

Si veda Content delivery network.

Content integration

Pubblicità intrecciata con contenuto editoriale o ben integrata all’interno del contesto. Nota anche come
“Web advertorial”.

Contextual ads

I motori esistenti di contextual ads inviano gli annunci di testo e immagine verso le pagine di contenuto
non di ricerca. Gli annunci sono legati a keyword estratte dal contenuto. Gli inserzionisti possono fare
leva sull’esistente sistema di ricerca a pagamento keyboard-based per guadagnare l’accesso ad un
pubblico più ampio.

Contextual targeting

Targettizzare il contenuto che riguarda uno specifico argomento, in base a quanto determinato da una
tecnologia che analizza il contesto.

Conversione
La conversione si ottiene quando l’utente attua la specifica azione che l’inserzionista aveva definito
essere l’obiettivo della campagna. Le conversioni sono spesso tracciate attraverso conversion pixel.

Conversion Pixel

Vedi Conversion pixel

Conversion pixel

Un conversion pixel è uno specifico tipo di “elemento-tracciatore” che viene inserito all’interno di una
pagina per rilevare se un utente ha compiuto una specifica azione come un acquisto o una
registrazione. Tale azione dell’utente è considerata una conversione.

Conversion rate

(Tasso di conversione)

La percentuale di utenti che compiono l’azione desiderata (es. acquisto o registrazione), calcolata sul
totale degli utenti esposti ad un certo messaggio.

Cookie

Un cookie, noto anche come HTTP cookie, web cookie o browser cookie, è una stringa di testo inviata
dal web server al browser utilizzato dall’utente. Tale stringa viene inviata nuovamente indietro dal
browser al web server nelle successive interazioni.

Cookie matching

Metodo che consente l’associazione di dati collegando l’identificativo utente di una società a quello di
un’altra società.

Cookie buster

Software che blocca il collocamento di cookie sul browser dell’utente.

 
Core ad video

Risorsa video fondamentale, spesso riproposta dall’offline. Può essere riprodotta direttamente nel
lettore video, oppure all’interno di una interfaccia personalizzata.

Cost Per Unique Visitor

Il costo totale della posizione o dell’applicazione, diviso il numero di visitatori unici.

Count audit

Si veda Activity audit.

Crawler

Si veda Web Crawler.

Creative Retargeting

Un metodo che consente agli inserzionisti di far vedere un particolare messaggio ai visitatori che in
precedenza erano stati esposti o avevano interagito con la creatività degli inserzionisti.

Cross-Site Publisher Analytics

Servizio che fornisce metriche standardizzate e misurazioni dei diversi siti di un editore/azienda.

Cross-Site Advertiser Analytics

Software o servizio che consente ad un inserzionista di ottimizzare e monitorare il successo del


contenuto creativo sulle pagine/spazi degli editori acquistati. I dati possono variare dal numero di
pagine visitate, al contenuto visualizzato, agli acquisti fatti da uno specifico utente. Tali informazioni
sono utilizzare per prevedere le future abitudini dell’utente e per definire il collocamento migliore per
l’inserzionista.

Cross-Site Analytics
Statistiche che riguardano molti siti web. Nel mercato della pubblicità digitale, due sono i principali
consumatori di questo tipo di dati: i grandi editori, che vogliono comprendere il comportamento del
traffico sui loro diversi siti; e gli inserzionisti, che sono interessati a capire su quali risorse investire
prima della campagna e successivamente a misurarne il successo.

Crowdsourcing

Affidare un compito normalmente portato avanti da un imprenditore o impiegato, ad un gruppo di


persone tipicamente indefinito ed ampio e che risponde in modo libero e volontario alla richiesta.

Customer Relationship Management (CRM)

L’insieme delle pratiche di business che guida le interazioni dell’azienda con i clienti attuali e potenziali
in tutte le aree, dalle vendite, al marketing e ai programmi fedeltà, fino ai servizi post-vendita di
customer service e assistenza tecnica.

Cyber cafè

Locali pubblici come bar o caffè in cui sono a disposizione computer con accesso ad Internet.

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DHTML (Dynamic Hypertext Markup Language)

Un set esteso di comandi HTML che vengono utilizzati dai web designer per creare maggiore
animazione e interattività rispetto a quanto possibile con quelli HTML.

DMP

Si veda Data Management Platform.

DPO (Distinct Point of Origin)


L’indirizzo unico da cui un browser si connette ad una pagina web su Internet.

DSL

Si veda Digital Subscriber Line.

DSP

Si veda Demand Side Platform.

DVR (Digital Video Recorder)

Il video registratore digitale è un hard disk con elevata capacità inserito solitamente nel set-top-box, che
registra la programmazione video dalla televisione. I DVR consentono allo spettatore di mettere in
pausa, mandare avanti veloce ed archiviare i programmi TV.

Data

(informazioni)

Nel campo della pubblicità digitale, parlando di dati è spesso utilizzata la definizione proveniente
dall’informatica, ovvero, le informazioni in una forma tale da poter essere fruite attraverso un computer.
Molto frequentemente, tre tipi di informazione vengono associati con i cookies per la pubblicità digitale:

Data aggregator

Organizzazione che mette insieme e compila informazioni provenienti da fonti diverse, spesso
offrendone i risultati o l’accesso per la rivendita.

Data append

Informazione dell’utente provenienti da una fonte collegate al profilo utente proveniente da un’altra
fonte.

 
Data Management Platform (DMP)

Sistema che consente di collezionare informazioni pubblico relative all’utenza provenienti sia dagli
inserzionisti che dalle agenzie pubblicitarie (audience intelligence), in modo da consentire una migliore
pianificazione delle campagne successive.

Daughter window

(Finestra figlia)

Un messaggio pubblicitario veicolato in una finestra separata che si apre a partire dal clic sul relativo
banner. Nella pratica, il contenuto e il banner si visualizzano prima e la finestra figlia appare in un
secondo momento.

Deep packet inspection

Una forma di pacchetto filtri tra computer network che esamina le informazioni e/o la parte principale
del pacchetto, nel momento in cui attraversa un “punto di controllo”. Nella pubblicità online, questo
sistema è utilizzato per collezionare informazioni, tipicamente attraverso un Internet Service Provider, in
modo da mostrare pubblicità targettizzata agli utenti in base alle precedenti attività sul web.

Demand side platform (DSP)

Una demand side platform, chiamata anche buy side optimizer o buy side platform è una piattaforma
tecnologica con cui si possono acquistare spazi sui media in modo centralizzato e aggregato da fonti
diverse inclusi ad exchange, network e piattaforme di vendita di spazi. Queste fonti sono utili poiché
garantiscono l’offerta in tempo reale.

Targettizzazione demografica

Metodo che consente agli inserzionisti di far visualizzare un messaggio pubblicitario a particolari
segmenti di visitatori selezionati in base a caratteristiche demografiche come età, sesso, reddito o altre
informazioni che possono essere ottenute tramite i dati di registrazione al sito o meccanismi statistici.

Informazioni demografiche

Si veda data (informazioni).

Demografiche
Caratteristiche comuni utilizzate per segmentare la popolazione o il pubblico, quali età, sesso, reddito
del nucleo familiare.

Applicazione desktop

Un software installato su un computer fisso.

Digital Video Server

Un potente computer centrale che riceve le richieste dagli spettatori televisivi attraverso un’applicazione
di video-on-demand. Una volta che questa richiesta viene ricevuta, il computer trasmette
istantaneamente allo spettatore il contenuto video richiesto.

Firma digitale

Firma per documenti elettronici. Essa definisce l’identità del firmatario e può essere utilizzata per
stabilire la responsabilità legale o la completa autenticità del documento su cui è apposta; rappresenta
un vero e proprio sigillo che non può essere manomesso.

Digital subscriber line (DSL)

Una linea di connessione DSL è un circuito digitale ad alta velocità che connette un certo luogo agli
uffici centrali di una compagnia telefonica, utilizzando la tradizionale linea telefonica di rame. La DSL è
la forma di connessione a banda larga più diffusa tra i consumatori nel mondo. DSL è una
classificazione generale che include diverse varianti

Display Advertising

Forma di pubblicità online in cui il messaggio dell’inserzionista viene visualizzato in una pagina di
destinazione, all’interno di un box posizionato in alto, in basso oppure lateralmente rispetto al contenuto
della pagina stessa.

Dominio

Il nome che identifica un sito Internet. Ogni dominio è costituito da un primo livello e uno o più
sottolivelli. I domini di primo livello possono essere generici o geografici. Quelli generici includono le
estensioni “.com” (commercio), “.net” (network), “.edu” (educazione o
formazione), “.org” (organizzazioni, enti pubblici o non commerciali), “.gov” (governo e
istituzioni), “.mil” (esercito e forze militari), “.biz” (economia e
business), “.info” (informazione), “.nome” (personale), “.pro” (professionale), “.aero” (trasporto aereo e
aviazione civile), “.coop” (cooperative) e “.museum” (musei). I domini geografici indicano la nazione di
origine del sito, ad esempio “.us” (Stati Uniti), “.fr” (Francia), “.it” (Italia), “.uk” (Regno Unito), ecc.

Drill down

Quando un utente accede a più e più pagine di uno stesso sito web, ovvero va sempre più in profondità
nei contenuti del sito.

Dwell Rate

Percentuale di utenti esposti ad un conenuto rich media o messaggio pubblicitario che interagiscono
con il contenuto dello stesso muovendo il cursore su di esso (ma senza cliccare).

Dwell Time

La quantità di tempo in cui un utente mantiene il proprio cursore fermo su una certa icona, grafica, unità
o altro tipo di contenuto web. Spesso è una misura usata nel contesto dei formati pubblicitari che si

espandono, ovvero nei casi in cui le pubblicità si ingrandiscono solo al passaggio del mouse.
Solitamente viene calcolato e riportato come media sul totale di coloro che visualizzano un certo
contenuto.

Indirizzo IP dinamico

Un indirizzo IP (assegnato al PC client da un ISP) che cambia periodicamente.

Dynamic ad insertion

(Inserimento pubblicitario dinamico)

Il processo in base al quale una pubblicità è inserita in una pagina in risposta ad una richiesta
dell’utente. Il collocamento dinamico di messaggi pubblicitari consente di alternare all’interno della
pagina messaggi specifici in base alle informazioni disponibili. Nei casi più semplici, il collocamento
dinamico permette di far ruotare molteplici pubblicità all’interno di uno o più spazi. Negli esempi più
sofisticati, invece, l’inserimento di una certa pubblicità può dipendere dalle informazioni demografiche o
dai dati di traffico o uso degli utenti attuali del sito.

Dynamic rotation

(Rotazione dinamica casuale)

Inserimento delle pubblicità a rotazione su base casuale, in modo che gli utenti vengano esposti a
messaggi differenti e che le pubblicità vengano visualizzate in diverse pagine del sito.

E-commerce

(Commercio elettronico)

Il processo di vendita di prodotti e servizi tramite web.

E-mail Advertising

Banner pubblicitari, collegamenti o sponsorizzazioni pubblicitarie che appaiono nelle newsletter, nelle
campagne di e-mail marketing o in altre comunicazioni commerciali inviate tramite e-email. Sono inclusi
tutti i tipi di e-mail (ad esempio sia il formato testuale che HTML).

E-mail bounce

E-mail che non può essere recapitata al provider della casella di posta ed è mandata indietro al Service
Provider dell’e-mail che l’ha inviata. Un rimbalzo può essere classificato come “hard” o “soft”. Nel
primo, l’impossibilità di recapitare il messaggio è dovuto ad una ragione permanente, per esempio
l’inesistenza dell’indirizzo e-mail. Nei rimbalzi soft, il mancato recapito dell’e-mail dipende da problemi
temporanei, come la casella di posta piena o indisponibilità del server ISP.

E-mail Inbox

(Posta In Arrivo)

 
All’interno della casella mail, la Posta In Arrivo è la casella primaria, in cui da impostazione predefinita
vengono archiviati i messaggi di posta entranti (in arrivo).

E-mail mailbox provider

(Provider della casella di posta elettronica)

Il programma e-mail, e per estensione dal server di posta, che ospita la ricezione/invio di messaggi di
un certo indirizzo e-mail.

E-mail preview pane

(Riquadro di lettura e-mail)

Piccola finestra all’interno della casella di posta che consente all’utente di vedere un’anteprima del
contenuto della mail senza aprirla.

E-mail Service Provider (ESP)

Azienda o organizzazione che fornisce la tecnologia e il servizio di posta elettronica. I provider di posta
elettronica possono anche fornire servizi e-email per le attività di marketing, pubblicità ed in generale
per scopi di comunicazione.

Campagna e-mail

Campagna di pubblicità o comunicazione veicolata tramite e-mail.

EPG

Si veda Electronic programming guide.

ETV (Enhanced Television)

(TV aumentata, iTV)


Una tipologia di televisione interattiva (i-TV o e-TV) che consente ai produttori di contenuti di inviare
informazioni e arricchimenti grafici attraverso una piccola parte del normale segnale di trasmissione
analogica chiamato “Vertical Blanking Signal” (VBI). Questi arricchimenti appaiono sul video come in
sovraimpressione e possono essere cliccati dallo spettatore che guarda la TV attraverso uno speciale
set-top box o software.

Electronic programming guide

Una Electronic programming guide (guida elettronica ai programmi) è un’applicazione che permette allo
spettatore di selezionare in maniera interattiva i programmi di un palinsesto televisivo.

Encoder

Un hardware o software usato per la compressione di segnali audio e video; la compressione è


solitamente funzionale alla diffusione di quel tipo di segnale attraverso lo streaming.

Encoding

Il processo di compressione e partizione di un file su più pacchetti funzionale alla diffusione di


quest’ultimo su un network.

Encryption

Operazione che rende un’informazione digitale consultabile solo previo inserimento di una password.

Ethernet

Tecnologia di rete che collega più computer in reti locali.

Event trackers

Attualmente sono utilizzati soprattutto per il tracciamento dei clic, ma anche delle interazioni con i
banner correlati e delle sessioni video (per esempio 25%, 50%, 75%, 100%).

Expandable banners
Gli expandable banner (banner espandibili) sono delle inserzioni in formato rich media che si
espandono al passaggio del puntatore del mouse o se cliccati. Nell’espandersi, questi banner mostrano
informazioni pubblicitarie aggiuntive; sono progettati per attirare l’attenzione dell’utente. Lo IAB fornisce
le linee guida per i banner espandibili nella sezione dedicata ai Rich Media Ads del Display Advertising
Creative Format Guidelines Quick Reference Guide.

Explicit Profile Data Targeting

I dati espliciti sono “dati qualitativi di registrazione” raccolti sia online che offline. I dati di registrazione
raccolti online sono costituiti dall’insieme delle caratteristiche che gli utenti, nel creare il proprio profilo,
associano a loro stessi all’atto della registrazione a un sito o servizio; questi dati sono a loro volta
associati a dei cookie o inviati a una sorta di database nel momento in cui l’utente effettua nuovamente
il log in a quello stesso sito. I dati di registrazione ottenuti offline, invece, includono il tipo di dati
conservati nei grandi database dell’industria del direct response costruiti durante gli ultimi decenni.
Questo tipo di dati viene confrontato con il profilo dell’utente quando quest’ultimo effettua il log in in un
sito partner della compagnia di dati. Quel sito – solitamente una mail online o un sito simile – invia la
combinazione nome/e-mail alla compagnia di dati, che li confronta con quelli in suo possesso e li re-
invia al sito. I data provider più rispettosi della privacy non inseriscono nei cookie o nei database dei
dati che consentono l’identificazione delle singole persone, e fanno in modo di rendere anonimi i dati
(per esempio indicando il sesso anziché il nome o l’indirizzo di una persona).

Extranet

Rete intranet parzialmente accessibile, attraverso l’inserimento di una username e di una password, a
membri esterni autorizzati.

Eyeballs

Termine gergale per indicare l’utenza; il numero di persone che visitano un sito web o che guardano un
contenuto pubblicitario.

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FAQ

Acronimo di Frequently Asked Questions, letteralmente: “domande più frequenti”.


FCP AssoInternet

È l’associazione delle più importanti aziende che si occupano della vendita di spazi pubblicitari online in
Italia, e riunisce sia concessionarie che strutture di vendita diretta. Possiede un osservatorio
specializzato che pubblica ogni mese i dati di investimento per la pubblicità online. Ulteriori informazioni
su www.fcponline.it.

FTP

Acronimo di File Transfer Protocol. FTP è un protocollo Internet che facilita il caricamento o il download
di file digitali.

FTTH

See Fiber to the home

Failure to transfer

Circostanza in cui lo scaricamento di contenuti da parte di un browser viene interrotto dall’utente


(vedi Abandonment) o da un malfunzionamento (noto come errore di comunicazione) del server, che
non riesce a inviare la pagina completa (e quindi, in qualche caso, il contenuto pubblicitario).

Family/Ad family

Si veda Ad family

Fiber Optic cable

Cavi di vetro usati per trasmettere dati – codificati come segnale luminoso – a velocità estremamente
elevate. Attualmente, la fibra ottica è largamente utilizzata nelle dorsali di reti di dati, ma inizia a essere
usata anche nell’“utlimo miglio” (o linee di accesso) delle connessioni a banda larga.

Fiber to the home

Infrastruttura per le reti di dati basata su cavi di fibra ottica, utilizzata da alcune compagnie telefoniche e
altri fornitori di servizi Internet per fornire connessioni Internet a banda larga più veloci o altri servizi.

Filtering
Il processo di rimozione di attività robotica e codici di errori dalla misurazione delle operazioni compiute
su Internet, funzionale a ottenere dati rappresentativi delle sole operazioni umane valide.

Filtration guidelines

Linee guida stabilite dai soci IAB volte a escludere l’attività non umana dalla misurazione delle
visualizzazioni di pubblicità, delle visualizzazioni di pagine, dei visitatori unici e dei clic. Si vedano in
proposito le linee guida IAB per la misurazione delle campagne pubblicitarie.

Firewall

Una barriera di sicurezza che controlla la comunicazione tra una rete di computer personali o aziendali
e la rete Internet. Un firewall opera consentendo o inibendo il traffico dati sulla base di filtri e livelli di
sicurezza impostati dall’amministratore della rete.

Flame

Opinione o critica capace di scatenare reazioni polemiche, distribuita via e-mail o pubblicata su un
gruppo di discussione o un message board.

Flash

Formato di file rich media basato su vettoriali di Adobe, usato per la visualizzazione di animazioni


interattive su una pagina web.

Floating ads

Uno o più pubblicità che appaiono nella finestra del browser principale al di sopra del contenuto
normale della stessa, così da “galleggiare” costantemente sulla parte superiore della pagina.

Fold

La linea al di sotto della quale alcuni contenuti di una pagina web non risultano visualizzabili al
momento del suo caricamento da parte del browser. Mentre i contenuti e la pubblicità posti “al di sotto
della linea” sono visualizzabili dall’utente solo scorrendo la pagina, i contenuti “al di sopra” di quella
stessa linea sono visualizzabili senza alcuna interazione dell’utente. La posizione del fold all’interno
della pagina web dipende dalle dimensioni del monitor e dalla risoluzione dello schermo.
Frame rate

Il numero di inquadrature di un video mostrate in un dato periodo di tempo. Più il frame rate è alto, più
migliora la qualità dell’immagine.

Frames

Sezioni multiple indipendenti usate per creare una pagina web. Ogni frame è costruito come un file
HTML separato, ma la posizione di ogni singola sezione viene coordinata da un file “master”. Quando
un utente richiede una pagina contenente dei frame, vengono visualizzati più file come pane (sezioni
grafiche della pagina), e i siti che usano frame registrano quella richiesta come una serie di più richieste
della stessa pagina. Le linee guida IAB per la misurazione delle campagne pubblicitarie spingono
affinché la rilevazione delle impression delle pagine web venga effettuata conteggiando la
visualizzazione di solo uno dei file facenti parte dell’insieme di frame.

Frequency

Il numero di volte in cui un annuncio pubblicitario viene inviato allo stesso browser in una sessione
singola o in un dato periodo di tempo. La frequenza di un annuncio pubblicitario può essere gestita da
un sito mediante i cookie.

Frequency capping

Il limite di volte in cui un certo annuncio pubblicitario viene mostrato allo stesso cookie durante una
sessione o entro uno specifico lasso di tempo.

Full screen views

La dicitura si riferisce al numero di impression che sono state visualizzate a schermo intero (laddove
l’opzione sia disponibile).

GIF

Acronimo di Graphic Interchange Format. Formato standard per la grafica web che ricorre alla
compressione per la memorizzazione e la visualizzazione delle immagini.
GPRS

Si veda General Packet Radio Service

GRP

Si veda Gross rating point.

GSM

Lo standard per la telefonia senza fili in Europa e nella maggior parte dei Paesi del mondo escluso il
Nord America. Negli Stati Uniti la tecnologia GSM è comunque utilizzata da alcuni operatori di telefonia,
tra cui T-Mobile e AT&T.

GUI

Si veda graphical user interface.

GUI (Graphical User interface)

Si veda Graphical user interface

General Packet Radio Service

Tecnologia per la radio digitale (digital mobile radio) che permette il trasferimento di dati a media
velocità insieme al traffico vocale. È un’evoluzione dello standard GSM; viene indicato con la dicitura
“2.5G”.

Geographic Targeting

Metodo che permette agli inserzionisti di mostrare una pubblicità a utenti specifici in base al loro codice
fiscale, al loro prefisso telefonico, alla loro città, alla loro area marketing di appartenenza, allo stato e/o
regione di appartenenza. Tali informazioni vengono fornite dagli utenti stessi o ricavati da meccanismi
basati sull’inferenza.
Geographic information

Un punto di riferimento usato nella targettizzazione delle pubblicità; la posizione dell’utente può essere
stata dichiarata dall’utente stesso (sia attivamente, mediante la compilazione di un form, sia
passivamente, attraverso il sistema GPS), o ricavata dal suo indirizzo IP (o altre fonti).

Geotargeting

Visualizzazione di contenuti tarata sulla posizione (presunta o rilevata automaticamente) di un utente


finale nel mondo reale. Importante per i servizi di dati sia mobile che PC. Tramite lo stesso
meccanismo, è possibile impedire la visualizzazione di contenuti.

Gigabyte

Un gigabyte corrisponde a 1000 megabytes (MB).

Graphical user interface

Modalità che permette agli utenti di interagire con i computer attraverso icone visuali e mouse, anziché
comandi testuali

Gross exposures

Il numero totale di volte in cui una pubblicità viene mostrata. Nota: le pubblicità scaricate due volte dalla
stessa persona vengono conteggiate due volte.

Gross rating point

Il Gross rating point (GRP) è l’unità di misura usata nell’advertising tradizionale per misurare l’ampiezza
dell’audience raggiunta da uno specifico mezzo di comunicazione o da un piano pubblicitario. È il
prodotto tra la percentuale dell’audience di riferimento raggiunta da una pubblicità per la frequenza con
la quale quell’audience raggiunta visualizza quella stessa pubblicità durante una campagna (frequenza
per percentuale raggiunta). Per esempio, una pubblicità televisiva trasmessa 5 volte che raggiunge il
50% dell’audience di riferimento ogni volta che viene mandata in onda ha un GRP di 250 (5 x 50%).

Guerilla Marketing
Tipologia di campagna marketing che prevede l’inserimento di messaggi correlati a un brand in contesti
inattesi (sia online che nel mondo reale); il messaggio è spesso divertente, ironico, e mira a provocare il
passaparola o a dare vita a un buzz (il chiacchiericcio online riguardante uno specifico tema).

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HDTV

Indica la risoluzione ad alta qualità che utilizza il formato digitale per la trasmissione e la ricezione di
segnali TV. L’HDTV fornisce un numero di elementi di immagine 5 volte più elevato rispetto alla TV
convenzionale, col risultato di una nitidezza e un dettaglio maggiore, cui si unisce un segnale audio di
qualità digitale.

HTML

Un set di codici – denominati etichette di markup – inseriti in un file di testo non formattato che
determina quali informazioni vanno scaricate (operazione compiuta dalle etichette di tipo “anchor”) e
come vanno visualizzate dal browser (operazione demandata alle etichette di tipo “format”). I browser
scaricano le pagine da Internet e usano quelle informazioni per visualizzare testi, elementi di grafica,
collegamenti ipertestuali e tutto ciò che è stato inserito nella pagina dal creatore del sito.

HTTP

Acronimo di Hyper-Text Transfer Protocol. È il formato più diffuso per il trasferimento di documenti nel
World Wide Web.

Head end

Il posto in un sistema di cavi o in una rete coassiale di banda larga, da cui origina la programmazione e
da cui inizia la rete di distribuzione. Gli head end ricevono solitamente i segnali via satellite, attraverso
le microonde radio o attraverso la fibra ottica.

Heuristic
Metodo inferenziale di identificazione di un utente, in cui la deduzione o inferenza è basata su una
regola o algoritmo valido per il server che si sta usando. Tramite questo metodo è possibile, per
esempio, ricavare l’identità di un utente dalla combinazione di indirizzo IP e user agent. Se un server
riceve una nuova richiesta dallo stesso client entro 30 minuti dalla precedente, viene inferito che essa
proviene dallo stesso utente, e che il tempo trascorso dall’ultima richiesta di pagina è stato impiegato
per guardare la pagina precedente. Con il termine heuristic ci si riferisce anche alle inferenze.

History list

Un menu posizionato in un browser web che mostra i siti visitati di recente. Lo stesso meccanismo
permette ai server di individuare la posizione di un browser nel momento precedente al suo accesso in
un determinato sito.

Hit

La registrazione di una singola transazione online memorizzata in un log file. Una pagina visitata può
constare di più hit, uno per ogni immagine contenuta in quella stessa pagina.

Home Visitor

Utente che accede a contenuti online dalla propria abitazione.

Home page

La pagina progettata per essere il principale punto d’ingresso (o la pagina principale) di un sito web, o
la prima pagina cui un browser accede quando si connette a Internet. Solitamente accoglie i visitatori e
presenta gli scopi del sito o le aziende che lo sponsorizzano, e fornisce link alle altre sezioni del sito.

Host

Qualunque computer inserito in una rete che offra servizi o connettività agli altri computer di quella rete.
Un host è sempre associato a un indirizzo IP.

Hot Spot

Pubblicità erogata durante la fruizione di contenuti video. Il contenuto pubblicitario viene attivato da un
clic dell’utente su determinati oggetti del video che, al passaggio del puntatore del mouse, vengono
evidenziati. Il clic può dare inizio a una pubblicità visualizzata in-stream (linear video commercial) o
condurre verso un sito web.

Hotlists

Menu di tipo “a cascata” o contestuale, spesso visualizzati nei browser o sui motori di ricerca,
contenenti siti nuovi o scelti tra i più popolari.

House ads

Pubblicità di un prodotto o servizio distribuito dalla stessa azienda che possiede lo spazio pubblicitario.
Il “guadagno” così ottenuto dall’editore non andrebbe incluso nel conteggio dei ricavi.

Hybrid pricing

Modello di prezzi basato su una combinazione tra CPM e performance. Si vedano in proposito CPM
pricing model e Performance-based pricing model.

Hyperlink

Un link cliccabile, inserito per esempio nel testo di una pagina web o di una e-mail, che – se attivo –
rimanda l’utente a un nuovo URL.

Hypertext

Qualunque testo contenente collegamenti ipertestuali che rimandano ad altri testi o a file Internet.

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IMU
Acronimo di Interactive Marketing Unit. È l’unità di misura standard per la pubblicità approvata dallo
IAB. Per maggiori informazioni si vedano le linee guida dello IAB sulle pubblicità.

IP

Si veda IP address.

IP-based geo-targeting

La pubblicità geotargettizzata in base all’IP è la pubblicità recapitata alla posizione geografica di un


utente così come determinata dal suo indirizzo IP.

IPTV

Riferita generalmente alla programmazione video offerta dalle compagnie di telecomunicazioni su reti
elettriche. Spesso il termine viene erroneamente associato ai video visualizzati tramite PC

Indirizzo IP

Un indirizzo IP è un codice numerico attribuito ad ogni computer che naviga in Internet, in modo che la
sua localizzazione e la sua attività possano essere distinte da quelle di altri computer

IRC

Si veda Internet Relay Chat.

ISDN

(Integrated Services Digital Network)

Connessioni ad Internet più veloci rispetto a quelle effettuate via modem tramite un cavo telefonico.
L’ISDN è stato in larga parte rimpiazzato dal DSL. Si veda DSL.

ISP

Si veda Internet Service Provider.


ITV

(Interactive Television)

Qualsiasi tecnologia per permetta la comunicazione reciproca tra il fornitore di servizi televisivi (quali
emittenti, operatori di servizi via cavo, produttori di set-top-box) e la sua audience.

Image map

Nei linguaggi HTML e XHTML, una image map è una lista di coordinate relative a una specifica
immagine, utile al fine di creare un collegamento ipertestuale tra determinate aree dell’immagine e
diverse destinazioni. Differisce da una normale image link, in cui l’intera area dell’immagine rimanda a
una singola destinazione. Un esempio: una mappa rappresentante il mondo in cui ogni paese presenta
un

collegamento ipertestuale che permette di avere informazioni aggiuntive sullo stesso. L’obiettivo di
una image map è fornire un modo semplice di collegare le diverse parti di un’immagine senza dividere
la stessa in file separati.

Impression

(Chiamata anche View) La singola visualizzazione da parte di un utente di un contenuto online tramite
un device abilitato ad Internet. Molti siti Internet vendono spazi pubblicitari in base al numero di
impression visualizzato dagli utenti. Una online advertisement impression è la singola apparizione di
una pubblicità su una pagina web. Ogni volta che una pubblicità appare sullo schermo di un utente l’ad
server conta questa apparizione come una impression; tuttavia l’ad server può essere programmato in
modo da escludere dal calcolo determinate attività non qualificanti, come il reload, le azioni fatte
internamente dall’utente e altri eventi che l’inserzionista e l’azienda fornitrice del servizio decidono,
tramite accordo, di non calcolare.

In-Banner Video Ads

Utilizzare l’area di un banner per offrire un’esperienza video in opposizione a un altro formato media di
tipo standard o rich. Il formato dipende dall’esistenza sulla pagina di un inventario di strumenti di
visualizzazione di pubblicità adatti all’offerta.

In-Page Video Ads


La maggior parte delle volte sono offerti come video a se stanti e in genere non presentano un
contenuto associato ad essi. Questo formato è tipicamente rappresentato dalle home page e dipende
dallo spazio dedicato al video player all’interno della pagina.

In-Stream Video Ads

Pubblicità offerte prima, durante e dopo la visualizzazione di un contenuto video che il consumatore ha
richiesto. Tipicamente, la visualizzazione di queste pubblicità non può essere interrotta (in particolare
nel caso dei pre-roll). Questo formato è frequentemente utilizzato per monetizzare il contenuto video
che l’inserzionista offre. Gli In-Stream Ads possono essere posti all’interno di video di breve o lunga
durata e dipendono dal contenuto del video a cui si appoggiano. Esistono 4 diverse tipologie di
contenuto video in cui gli In-stream possono essere posti: UGC (User Generated Content Video),
Syndacated, Sourced e Journalistic.

In-Text Video Ads

Pubblicità visualizzate a partire da parole o frasi sottolineate all’interno di un testo di contenuto web. Le
pubblicità sono attivate dagli utenti e sono visualizzate solo quando un utente decide di spostare il suo
mouse su una parola o frase rilevante.

In-Unit Click

La misurazione di un’azione generata dall’utente in risposta ad un elemento pubblicitario che, in


genere, provoca il reindirizzo a un sito interno o un cambiamento di contenuto. Lo In-unit click è
solitamente

tracciato tramite il reindirizzo 302. Conosciuto anche come click-down, click-up e click-within. Si veda
anche ad clicks; 302 redirect.

Inbox

Si veda E-mail Inbox.

Insertion

Posizionamento effettivo di una pubblicità all’interno di un documento, registrato dall’ad server.


Insertion order

Ordine di acquisto tra un soggetto venditore di pubblicità interattiva e un soggetto compratore (di solito
un’inserzionista o la sua agenzia).

Instant Messaging

(IM)

Metodo per comunicare in tempo reale, faccia a faccia o in gruppi attraverso Internet. Gi utenti
assemblano delle “buddy list” che riflettono la disponibilità (chiamata “presence”) delle persone con cui
comunicano.

Intelligent Agent

Strumento software che aiuta l’utente a trovare informazioni su un suo specifico interesse. Il profilo
dell’utente è continuamente ridefinito e migliorato in base all’accettazione o meno da parte dello stesso
delle segnalazioni fornite nel tempo.

Intelligent Agents

Si veda Intelligent Agent.

Interaction Rate

Proporzione degli utenti che interagiscono con una pubblicità o applicazione. Alcune possono essere
involontarie a seconda di dove la pubblicità o l’applicazione è localizzata sullo schermo, pertanto
dipende fortemente dal posizionamento.

Interactions: A metric specific to Digital Audio

Una qualsiasi dell’ampia varietà di metriche che indicano quanti utenti compiono un’azione in risposta
ad un messaggio pubblicitario oppure la profondità di questa interazione.

Interactive Advertising Bureau

(IAB)
Lo IAB è un’associazione commerciale no profit orientata esclusivamente alla massimizzazione
dell’utilizzo e dell’efficacia della pubblicità e del marketing interattivi. Si veda www.iab.it per maggiori
informazioni.

Interactive advertising

(Pubblicità interattiva)

Ogni forma di pubblicità televisiva online, wireless e interattiva, inclusi banner, sponsorship, e-mail,
ricerche tramite parole chiave, referral, slotting fees, classified ad e spot televisivi interattivi.

Internal page impressions

Attività di un sito Internet generata da individui con indirizzi IP che sono collegati al sito stesso. L’attività
interna che è associata all’amministrazione e al mantenimento del sito dovrebbe essere esclusa dai
report sul traffico e sulla misurazione.

Internet

Il sistema mondiale di reti composte da computer che fornisce un’ampia e affidabile connettività tra
diversi computer e sistemi, utilizzando protocolli di invio dati comuni conosciuti come TCP/IP.

Internet Protocol

Si veda Internet protocol.

Internet Relay Chat

L’Internet Relay Chat (comunemente chiamata “IRC”) è un protocollo per lo scambio in tempo reale di
messaggi di testo su Internet. È progettato per comunicazioni di tipo many-to-many chiamate
discussion forum (chiamati “channel”), ma possiede delle caratteristiche che permettono anche la
comunicazione faccia a faccia (one-to-one) e la possibilità di trasferire file. Il protocollo IRC è stato
formalmente definito dal RFC 1495 nel 1993.

Internet marketing
L’Internet marketing, conosciuto anche come web marketing, online marketing, webvertising o e-
marketing consiste nello svolgimento di un’attività di marketing (generalmente di promozione) di
prodotti o servizi attraverso Internet.

Internet protocol

L’Internet protocol è la base per l’indirizzamento e il tracciamento di pacchetti su una rete appartenente
a un network. Si veda IP address.

Internet service provider

Un Internet service provider (ISP) è un’impresa o un’organizzazione che fornisce accesso a Internet e


servizi correlati.

Interstitial

Pubblicità che appare tra due pagine di contenuto. Chiamata anche transiting ad, intestitial ad e splash
page.

Interstitial ads

Si veda Interstitial.

Intranet

Network basato su protocolli TCP/IP di proprietà di un’organizzazione, solitamente una corporation,


accessibile solamente dai membri dell’organizzazione, dagli impiegati o da persone fornite di
autorizzazione.

Inventory

Si veda Ad inventory.

Invitation unit
Un piccolo fermo immagine o un grafico animato che si sovrappone direttamente su un contenuto
video. È tipicamente utilizzato come call-to-action iniziale poco intrusiva. Normalmente, quando un
visitatore clicca o interagisce con il grafico, l’invitation unit si apre nella forma espansa della pubblicità,
che può essere un semplice video auto-play o un’esperienza interattiva.

JPEG

Formato file standard di grafica web che utilizza una tecnica di compressione per ridurre la dimensione
dei file grafici.

Java

Linguaggio di programmazione progettato per creare applicazioni su Internet. Permette di progettare


strutture complesse, concede maggiori dettagli di animazione e aggiornamenti in tempo reale. Piccole
applicazioni chiamate Java applet possono essere scaricate da un server ed eseguite con dei broswer
compatibili con Java, quali Microsoft Internet Explorer e Netscape Navigator.

Journalistic Video

Contenuto caricato e utilizzato dall’editore. Un esempio sono i giornalisti della rete americana MSNBC,
che girano questi video e li usano per i propri scopi.

Jump page ad

Microsito raggiunto tramite bottoni sui cui cliccare oppure tramite banner. La jump page può elencare
diversi temi, che sono collegati al sito pubblicitario o al sito dell’editore.

Junk E-mail Folder

Folder all’interno di una casella di posta o di un server di E-mail Service Provider che raccoglie i
messaggi e-mail che sono identificati come indesiderati o indesiderabili, sia da parte dell’utilizzatore
che tramite un filtro automatico contro gli spam.

K
KPI

I Key Performance Indicator, chiamati anche KPI o Key Success Indicator (KSI) aiutano
un’organizzazione a definire e misurare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Keyword

Parola specifica digitata in un motore di ricerca dall’utente che genera una lista di siti web collegati alla
parola chiave. Una keyword può essere acquistata dagli inserzionisti al fine d’incorporare link
pubblicitari al sito dell’inserzionista all’interno di risultati di ricerca SEM si veda “Search engine
marketing”)

Keyword Targeting

Targetizzare contenuti che inglobano specifiche keyword.

LAN

(Local Area Network)

Gruppo di computer connessi all’interno di un network in un luogo fisico.

LBS

Si veda Location based service.

Lag

Periodo temporale tra l’invio di una richiesta o comando online e la ricezione di una risposta. Si
veda latency.

Large rectangle
Una dimensione IMU. Le linee guida dello IAB includono sette formati pubblicitari di Interactive
Marketing Unit (IMU): due unità verticali e cinque grandi unità rettangolari. Per maggiori informazioni, si
veda le Ad Unit Guidelines dello IAB.

Latency

La Latency (latenza) può essere intesa come:

 Il tempo necessario a un pacchetto di dati per spostarsi all’interno di un network connesso

 Il ritardo visibile tra la richiesta e la visualizzazione di un contenuto e una pubblicità.

A volte la latenza spinge l’utente ad abbandonare il sito prima di avere la possibilità di vedere. Negli
streaming media, la latenza può creare la degradazione dello stream nel momento in cui i pacchetti,
che devono essere ricevuti e visualizzati in sequenza, non arrivano in ordine sequenziale.

Lead Generation

Contributi pagati dagli inserzionisti pubblicitari alle inserzioniste aziende che offrono spazi pubblicitari in
Internet che forniscono richieste d’informazioni qualificate e legate all’acquisto ( es: concessionari di
automobili che pagano in cambio di informazioni qualificate sugli acquisti si automobili raccolte online) o
forniscono informazioni sul consumatore (demografiche, di contatto e comportamentali) dove il
consumatore stesso decide di essere contattato da un operatore di mercato tramite (email, posta,
telefono, fax). Questi processi sono prezzati in base alla performance (es, cost-per-action, -lead o –
inquiry) e possono includere applicazioni per gli utenti, sondaggi, contest o registrazioni.

Linear Video Ads

Pubblicità visualizzata In-stream e che può essere presentata prima, durante o dopo il consumo di un
contenuto video da parte di un utente. Una delle caratteristiche chiave delle Linear video ads consiste
nel fatto che la pubblicità copre l’intera schermata del video.

Link
Connessione “cliccabile” tra due siti web. Formalmente chiamo hyperlink.

Listserv

Una mailing list composta da diversi indirizzi e-mail.

Listserver

Programma che invia automaticamente e-mail ad una lista di utenti o listserv.

Location based service

Un Location based service (LBS) è un servizio di dati mobile legato alla localizzazione immediata di un
utente. Esempi includono i localizzatori di servizi o negozi e i friends finder.

Log file

Un file che registra le transazioni occorse sul server web. Alcuni dei tipi di dati che vengono raccolti
sono: tracce di tempo/data, URL serviti, indirizzi IP richiedenti e codici di status della richiesta, stringhe
di utenti, URL dei richiedenti precendenti ecc. È preferibile l’utilizzo del formato di log file esteso.

Login

Identificazione o nome utilizzato per accedere a un computer, network o sito.

M-commerce

Mobile commerce, la capacità di condurre transazioni finanziarie tramite un device mobile, ad esempio
l’utilizzo di un cellulare configurato per WAP.

MIME
(Multi-purpose Internet Mail Extensions)

Metodo per codificare un file per distribuirlo su Internet.

MMORPG

(Massively Multiplayer Role-Playing Game)

Qualsiasi PC o console di video game in cui i giocatori interagiscono, competono o cooperano per
raggiungere degli obiettivi in tempo reale.

MP3

Il codice maggiormente diffuso per la musica digitale online. Termine generico per qualsiasi file
musicale digitale, senza tener conto del codice utilizzato per crearlo o attivarlo.

MPEG

1) Formato file utilizzato per comprimere e trasmettere film e video clip online; 2) standard definiti dal
Motion Picture Export Group.

MSO

(Multiple System Operator)

Acronimo aziendale generico per un operatore dei sistemi televisivi via cavo; più precisamente,
qualsiasi operatore di network con più di un sistema via cavo.

Mailing list

Messaggio e-mail automaticamente distribuito, riguardante un determinato tema e diretto a determinati


individui.

Makegoods
Impression pubblicitarie addizionali che vengono negoziate per far fronte a un’insufficienza di
pubblicità, distribuite in contrapposizione all’impegno delineato nell’ordine d’inserzione approvato.

Media Company

Azienda i cui ricavi derivano dalla pubblicazione di contenuti attraverso uno o più canali di distribuzione,
per esempio, stampa, televisione, radio, Internet.

Metadata

Dati che forniscono informazioni riguardo altri dati. Ciò include le descrizioni delle caratteristiche delle
informazioni, come la qualità, l’origine, il contesto, il contenuto e la struttura.

Micro-sites

Annunci pubblicitari multipagina con accesso attraverso il click da un annuncio precedente. L’utente si
trattiene nel sito web dell’editore, ma ha accesso a più informazioni da parte dell’inserzionista rispetto
quanto permesso dal solo annuncio display.

Microblogging

Pubblicazione di post brevi e spontanei in un sito Web pubblico, generalmente attraverso dispositivi
mobili o portatili connessi tramite wireless.

Midroll

Spot video linear che appare durante il contenuto di un video. Si veda Preroll e Postroll.

Mobile/Location-based Targeting

Il Mobile/Location-based Targeting è un modo di targettizzare gli annunci pubblicitari nei dispositivi


mobile come smartphone e cellulari di ultima generazione, ricevitori GPS, tablets (come gli Ipad) e
presto molti altri portatili. Nei tablet e nei cellulari, alcuni annunci possono apparire in un browser Web
mobile o all’interno di un’app. Le informazioni geografiche targettizzate possono apparire in forma sia di
posizione confermata che in posizione derivata.
Modem

Dispositivo che trasferisce segnali digitali a segnali analogici e vice versa, adatto per l’invio tramite
telefono o via cavo.

Moore’s Law

Una chiave di lettura in riferimento alla crescita del potere d’esperienza del computer nel corso degli
ultimi decenni. Gordon Moore di Intel ha dichiarato che la velocità dei processori semiconduttori
raddoppia ogni 18 mesi; ad oggi quest’affermazione è ancora valida.

Mouseover

Talvolta riferito a rollover (qualcosa che cambia quando si passa sopra con il mouse)

Multi-site Company

Singola entità che possiede e gestisce più siti internet, ognuno sotto un dominio separato.

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Netiquette

Termine utilizzato per descrivere le regole di condotta informali (“Ciò che si può e ciò che non si può
fare”) da tenere online.

Newsgroup

Bacheca elettronica dedicata alla discussione su uno specifico argomento e aperta a chiunque. Solo
poche newsgroup permettono di postare pubblicità.

Non-session data
(anche chiamato out-of-session data) – informazioni che non possono essere raccolte dall’evento
corrente e singolo di un visitatore.

Non-linear Video Ads

Video pubblicitario visualizzato in parallelo a un contenuto video in modo che l’utente abbia la
possibilità di vedere il contenuto. I comuni annunci non-linear includono overlay che sono mostrati
direttamente sopra il contenuto video stesso, e il product placement, cioè prodotti promozionali inseriti
all’interno del contenuto video stesso. Un annuncio video non-linear può essere trasmesso come testo,
banner grafici o bottone, oppure come video overlay.

Non-registered user

Individuo che visita un sito e sceglie di non fornire certe informazioni (qualora fosse richiesto), e quindi
a cui potrebbe essere negato l’accesso a parte(i) del sito.

Nonqualifying page impressions

Page impressions che dovrebbero essere escluse dai report sul traffico o di misurazione, come per
esempio un trasferimento di documenti richiesti non andato a buon fine, il trasferimento di documenti
richiesti da parte di un robot o spider, e/o le pagine di un frame set. Si veda frames.

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OTS

(Opportunity To See)

Una pagina visualizzata con successo sullo schermo del computer dell’utente.

Off-site measurement

Quando un sito trasmette e riceve i propri log file ad un altro servizio di ricerca Web a fini analitici.

 
On-demand

Capacità di richiedere la visualizzazione immediata di video, audio, o informazioni cliccando un’icona


sullo schermo che si riferisca alla scelta.

On-demand video

Piattaforma video che è disponibile ad un utente nel momento in cui ne ha bisogno. Youtube, Hulu,
Netflix On Demand sono esempi di servizi che offrono On-demand video.

On-site measurement

Quando un server possiede un software appropriato per la misurazione e l’analisi del traffico ricevuto
nel proprio sito.

Online Publisher

Creatore e/o aggregatore di contenuti online, che spesso monetizza le visite degli utenti attraverso la
pubblicità.

Online marketing

Si veda Internet Marketing.

Operating system

Un operating system (OS) è un insieme di programmi che gestisce le risorse hardware del computer e
fornisce servizi comuni per le applicazioni software. L’operating system è un componente vitale del
sistema software di un computer. Le applicazioni richiedono un sistema operativo composto
generalmente da programmi separati, ma che possono essere combinati in sistemi semplici.

Opt-in

Permesso concesso da un individuo ad un’azienda per l’utilizzo dei dati raccolti da o sulla stessa
persona per una particolare ragione, per esempio per vendere i servizi e prodotti dell’azienda. Si veda
permission marketing.

Opt-in mail
Liste di utenti Internet che si sono volontariamente iscritti per ricevere una e-mail commerciale su
argomenti di loro interesse.

Opt-out

Quando una società prevede di vendere i suoi prodotti o servizi ad un individuo fintanto che
quest’ultimo non chiede di essere rimosso dalla mailing list della società.

Overlay

Un overlay è un elemento media che “galleggia” tra altri contenuti. Potrebbe essere del testo che
appare sopra un video, o un annuncio banner espandibile che si allarga sopra il contenuto di una
pagina.

Overlay ad

Banner che appare sul 20% dello sfondo della finestra video. Il click inizia un video spot o reindirizza
l’utente a un sito web. Venduti a CPM e CPC.

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P3P

(Platform for Privacy Preferences Project)

Caratteristica del browser che analizza le politiche sulla privacy e permette all’utente di controllare le
proprie esigenze di privacy.

PDF

Si veda Portable Document Format.


Pll

Si veda Personally identifiable information.

PIN

(Personal Identification Number)

Gruppo di numeri che permette un unico accesso utente ad un sito Web sicuro e/o ad un’area sicura
del sito Web. Si veda password.

PVR

(Personal Video Recorder)

Si veda DVD

Packet sniffer

Programma utilizzato per monitorare e registrare un’attività e per rilevare i problemi con le operazioni
online in un network.

Page

Documento con uno specifico URL e costituito da una serie di file associati. Una pagina può contenere
testo, immagini, e altri elementi online. Potrebbe essere statica o generata dinamicamente. Potrebbe
essere costituita da frame e schermi multipli, ma dovrebbe contenere un oggetto progettato di base
che, quando caricato, viene contato come un’intera pagina.

Page Views

Quando una pagina è effettivamente visualizzata da un utente. Alcune piattaforme, quali Facebook
cache, permettono di avere delle preview delle immagini, quindi le page views non vengono contate
finché un utente non vi clicca.

 
Page display

Quando una pagina è visualizzata con successo sullo schermo del computer dell’utente.

Page impression

Misurazione delle risposte da parte di un Web server alla richiesta di visualizzazione di una pagina dal
browser di un utente, filtrata da un’attività robotica e da codici di errori, e registrata nel punto più vicino
possibile dell’opportunità di visione della pagina dall’utente.

Page request

Opportunità per un documento HTML di apparire nella finestra browser come risultato diretto
dell’interazione dell’utente con il sito Web.

Page View

Quando una pagina è vista effettivamente da un utente. Nota: questo non è ad oggi misurabile; la
miglior approssimazione viene fornita dai page display.

Pass Back

Impression offerta ad un media buyer con diritto di prelazione, in modo che se il diritto non viene
esercitato l’impression venga offerta ad un altro media buyer.

Password

Gruppo di lettere e/o numeri che permettono ad un utente di accedere ad un sito Web protetto.

Pay-per-click

Modello di vendita della pubblicità nel quale gli inserzionisti pagano agenzie e/o editori in base a quanti
utenti hanno cliccato su un annuncio online o in un messaggio e-mail. Si veda CPC

Pay-per-Impression
Modello di vendita della pubblicità nel quale gli inserzionisti pagano in base a quanti utenti sono stati
raggiunti con i loro annunci. Si veda CPM.

Pay-per-Lead

Modello di vendita della pubblicità nel quale gli inserzionisti pagano per ogni azione generata. Per
esempio, un inserzionista può pagare per ogni visitatore che ha cliccato su un annuncio o sul sito e ha
completato effettivamente un form. Si veda CPL.

Pay-per-Sale

Modello di vendita della pubblicità nel quale gli inserzionisti pagano agenzie e/o editori in base a quante
transazioni di vendita sono state generate come risultato diretto dell’annuncio. Si veda CPS.

Peer-to- Peer

(P2P)

Trasmissione di un file da un individuo ad un altro, generalmente attraverso un intermediario. Le


persone che condividono il file via P2P non necessariamente si conoscono tra di loro. Applicazioni
come BitTorrent gestiscono le trasmissione di file da coloro che possiedono un file o una parte di esso
a coloro che lo vogliono.

Performance pricing model

Modello pubblicitario nel quale gli inserzionisti pagano in base a una serie di criteri di performance
concordati, come la percentuale di ricavi online o di transazioni di vendita effettuate. Si veda CPA,
CPC, CPL, CPS, CPO, CPT.

Persistent cookie

Cookie che rimangono sul disco fisso del client fino a loro scadenza (come definito dal sito Web che li
ha inseriti) o fino alla cancellazione da parte dell’utente.

Personalization
Aggregazione dell’attività online precedente per abbinare utenti e informazioni di loro interesse non
pubblicitarie.

Personalization Service

Software o servizio che consente ai siti web di abbinare utenti e informazioni di loro interesse non
pubblicitarie.

Personally identifiable information

Personally identifiable information (PII), anche conosciuto come personally identifying information, sono


i dati dell’utente che possono essere usati per contattare l’utente stesso, sia direttamente che tramite
una ricerca.

Piggyback Pixel

Codice o tag immagine che reindirizza il browser dell’utente ad un altro pixel non direttamente
posizionato sulla pagina dell’editore.

Pixel

(chiamato anche Beacon o Web Beacon) – Oggetto o codice HTML che trasmette informazioni al
server di una parte terza in cui l’utente è la prima parte e il sito con cui sta interagendo è la seconda. I
pixel sono utilizzati per tracciare l’attività dell’utente, come la visualizzazione di una certa pagina Web o
il completamento di un processo di conversione.

Platform

Tipo di computer o di sistema operativo sul quale è attiva una applicazione software, ad esempio
Windows, Macintosh o Unix.

Playlist

Contenuto video online che può essere suddiviso in contenuti verticali come news, musica, spettacoli
televisivi, film, sport, UGC, giochi, automobili, viaggi, business, B2B, carriere, community, tecnologia,
formazione, directory, no-profit, famiglia, salute, beni immobili, personale, scienza, adulti e gioco
d’azzardo. Oltre a quelli sopracitati esistono centinaia di sottocontenuti verticali.
Plug-in

Applicazione che può essere facilmente istallata e usata come parte di un browser Web. Una volta
istallate, le applicazioni plug-in sono riconosciute dal browser e le loro funzioni sono integrate nel file
principale HTML che viene mostrato.

Pop-under ad

Annuncio che appare in una finestra separata sotto una finestra aperta. Gli annunci pop-under sono
nascosti fino a quando la pagina principale non viene chiusa, spostata, ridimensionata o ridotta a icona.

Pop-up ad

Qualsiasi esperienza di pubblicità dove la visita di una finestra iniziale di un browser porta alla
visualizzazione di una seconda finestra, al fine di fornire una impression pubblicitaria direttamente sulla
finestra iniziale di browser.

Pop-up transitional

Pubblicità che viene visualizzata in una finestra separata durante la transizione tra pagine di contenuto.
L’annuncio rimane attivo mentre il contenuto viene allo stesso tempo reso disponibile. A seconda della
velocità di connessione la visualizzazione di un transitional ad può finire prima o dopo che il contenuto
sia completamente caricato.

Portable Document Format

Il Portable Document Format (PDF) è un formato file digitale sviluppato originariamente da Adobe e
utilizzato per visualizzare i documenti indipendentemente dal software, dal sistema operativo e
dall’hardware. I file PDF sono progettati per contenere tutte le informazioni necessarie per visualizzare
correttamente testi, font, grafici e altri elementi.

Portal

Sito Web che spesso serve come punto di accesso per una sessione Web dell’utente. Fornisce
tipicamente servizi come ricerca, directory di siti Web, notizie, meteo, e-mail, spazio homepage,
quotazioni di borsa, notizie sportive, intrattenimento, informazioni telefoniche, mappe, e chat o
bacheche per messaggi.

Posting
Partecipazione a una bacheca, un blog o un altro forum online categorizzato cronologicamente.

Postroll

Video pubblicitario che appare dopo il completamento del contenuto video. Si veda Preroll e Midroll.

Pre-caching

Immagazzinamento di una pubblicità o di un contenuto nella Ram di un computer o nella memoria


dell’hard disk prima che lo stesso appaia sullo schermo del computer dell’utente, anziché nel momento
in cui viene visualizzato, al fine di ridurre i ritardi nell’esecuzione. Vedi cache e caching.

Pre – roll

Vedi preroll.

Preroll

Un preroll video ad è il video di una pubblicità che compare prima del contenuto editoriale video
richiesto dall’utente. Vedi anche postroll e midroll.

Privacy policy – Politiche del trattamento dei dati

Una dichiarazione riguardante cosa le informazioni raccoglieranno; come l’informazione raccolta viene
usata; come un individuo può accedere ai propri dati raccolti; come l’individuo può produrli; e quali
misure di sicurezza vengono applicate durante la raccolta dati.

Privacy seal program – Programma di garanzia delle regole di privacy

Un programma che certifica che il proprietario del sito web ottempera con la politica ufficiale. Alcuni
esempi sono TRUSTe e BBOnline.

Process audit – Revisione del processo


Validazione avvenuta da diverse parti dei processi di controllo interno con misurazioni. Vedi audit.

Profile – Profilo

Il profile è l’insieme degli attributi che descrivono segmenti, gruppi di dati o dati aggregati, incluse le
precedenti attività online dell’utente.

Profile Aggregator – Aggregatore di Profili

Un aggregatore di profili colleziona dati provenienti da molteplici fonti al fine di generare profili
comportamentali.

Profile database – Archivio dei profili

Un archivio profili è un magazzino lato server dei profili comportamentali degli utenti.

Profiling – Delineamento di Profili

La pratica di tracciare informazioni sugli interessi dei consumatori monitorando i loro movimenti online.
Questo può essere fatto senza usare alcuna informazione personale, ma semplicemente analizzando il
contenuto, gli URL e altre informazioni riguardanti il percorso dell’utente nel browser e i clic eseguiti.

Protocol – Protocollo

Una serie uniforme di regole che abilitano due dispositivi a collegarsi e trasmettere dati uno all’ altro. I
protocolli determinano come i dati sono trasmessi tra dispositivi di calcolo e sulle reti. Il protocollo
determina: il tipo di controllo errori da utilizzare, il metodo di compressione dei dati (se presenti), come
il dispositivo di invio indicherà che è stato completato un messaggio e come il dispositivo ricevente
indicherà che ha ricevuto il messaggio.

Proxy Servers

Intermediari tra utenti finali e siti web come ISPs, servizi commerciali online, e reti corporate. I server
proxy conservano i contenuti dal Web più comuni e usati più recentemente al fine di provvedere ad un
più rapido accesso e incrementare la sicurezza del server.
Publisher – editore

Un individuo o un’organizzazione che produce, pubblica e distribuisce contenuti al pubblico o la vendita


attraverso uno o più media.

Publisher ad tag – Ad tag dell’editore

Codice collocato nella pagina web di un editore che avvia un ad server con lo scopo di mostrare una
pubblicità.

Publisher Pixel- Pixel dell’editore

Un oggetto incorporato in una pagina web (tipicamente un immagine in pixel 1×1) che avvia un sito web
con lo scopo di tracciare l’attività dell’utente.

Purchase – Acquisto

L’attività dell’utente di completare una transazione di commercio online.

Push Down Banner

I push down banner sono banner che spostano (spingono) il contenuto di una pagina in basso al fine di
dedicare più spazio alle inserzioni pubblicitarie. Sono usualmente individuabili in banner a rotazione
che si caricano automaticamente all’apertura della pagina.

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Quartile reporting -Report dei Quartili

Fa riferimento alla percentuale di video eseguita fino a percentuali pari a 25% e 75%.

Query – Domanda

Una richiesta di informazioni, generalmente fatta su un motore di ricerca.


 

ROI – Ritorno sull’investimento

Profitto netto diviso gli investimenti.

RON – Pubblicità di tipo RON

La pianificazione delle pubblicità su internet per mezzo di cui un ad (es. banner) può apparire su ogni
sito all’interno di un network, a propria discrezione, in accordo all’inventario disponibile, l’investitore
solitamente rinuncia ai posizionamenti premium (a pagamento) in cambio di un maggior numero di
impression ad un minor CPM (Cost per Thousand Impresssions – Costo per Mille Visualizzazioni).

ROS – Run of site

La pianificazione della pubblicità internet laddove le pubblicità sono posizionate in maniera randomica
nelle diverse sezioni di un intero sito, spesso a un prezzo più basso che nell’acquisto di specifiche
sottosezioni del sito.

RSS

RSS o Really simple syndication (associazione molto semplice) è un processo per i contenuti pubblicati
su internet che facilita il muoversi del contenuto verso altri indirizzi. Per esempio, le ultimissime notizie
di un quotidiano possono essere pubblicate come attivazione delle RSS e distribuite e inviate via web a
un altro sito. I lettori di RSS sono programmi o siti che abilitano gli utenti a sottoscrivere la ricezione di
una o più RSS, spedendo contenuti e informazioni all’indirizzo e interfaccia di un unico utente.

RSS reader -Lettore di RSS

Programma o sito che aggrega contenuti associati (e.g.: titoli di notizie, blog, podcast) in un singolo
luogo per una più facile visualizzazione.

RSS readers – Lettori di RSS

I lettori di RSS sono programmi applicativi o siti web che consentono agli utenti di sottoscrivere una o
più ricezione di RSS, recapitando contenuti e informazioni da fonti multiple all’interfaccia e indirizzo
dell’utente.
Rate card – Tariffario

Il listino prezzi delle pubblicità e prodotti e pacchetti offerti da una società di media.

Re-direct

Vedi reindirizzare.

Reach

1. utenti unici che hanno visitato il sito lungo tutto il periodo analizzato, espresso in numero percentuale
del totale per la categoria demografica; anche chiamati audience non duplicata

2. il numero totale di utenti unici utili per una pubblicità.

Real-time – In tempo reale, dal vivo

Eventi che accadono in contemporanea al particolare momento. Quando una persona parla in una chat
room, o manda un messaggio istantaneo, sta interagendo in real time.

Real -time bidding – offerta in tempo reale

Vedi RTB

Real time buying – acquisto in tempo reale

Vedi RTB

Real time

Vedi real-time.

Referral fees
Quota pagata dagli inserzionisti per la consegna di un lead di vendita qualificato o richiesta di acquisto.

Referral link

La pagina o il link di riferimento è un posto da cui l’utente clicca per tornare alla pagina corrente. In altre
parole, da un hyperlink collega una url ad un’altra, quando si clicca su un link il browser si muove
dall’url di riferimento fino all’url di destinazione. Anche conosciuto come fonte della visita.

Referring url – Url di riferimento

L’indirizzo della pagina web che un utente ha precedentemente visitato prima di seguire un link.

Registration – Registrazione

L’attività dell’utente di iscriversi ad un sito web o la richiesta di informazioni addizionali nel riempimento
dei dettagli personali e identificativi di contatto.

Repeat visitor

Visitatore Unico che ha accesso al sito web più di una volta in uno specifico lasso di tempo.

Replays – ripetizioni

Si riferisce al numero di volte in cui un utente richiede di vedere nuovamente un video (quando
disponibile).

Retargeting

L’uso di etichette pixel o altri codici per permettere a terze parti di riconoscere particolari utenti al di
fuori del dominio in cui l’attività è stata svolta. Vedi retargerting creativo.

Returns visits – Visite di ritorno

Il numero medio di volte in cui un utente ritorna in un sito durante un periodo di tempo specifico.
Revenue management

Vedi Yield managements.

Rich media ads – Pubblicità di tipo rich media

Vedi rich media.

Rich media vendor

Una società che si specializza nella creazione di pubblicità di tipo rich media.

Rich media

Pubblicità con cui ogni utente può interagire (contrariamente alla sola animazione) nel format di una
pagina web. Queste pubblicità possono essere utilizzate sia singolarmente che in combinazione con
diverse tecnologie, le quali includono suoni, video o animazioni Flash, con linguaggi di programmazione
come Javascript e DHTML. Queste linee guida comprendono applicazioni standard del web come le
email, elementi di pagine statiche (es. HTML) o dinamiche (es. ASP) come pubblicità in
sovraimpressione, sfondi ed effetti grafici di vario tipo.

Roadblock

Nel marketing digitale una pubblicità ‘roadblock’ è a scherno intero e si visualizza prima del contenuto
della pagina. Questo tipo di pubblicità è simile a quella pre roll per i contenuti video

Sdsl

Symmetrical digital subscriber line – Linea simmetrica digitale del sottoscrivente

Vedi DSL.

SEM -Marketing dei motori di ricerca


Una forma internet di marketing che cerca di promuovere i siti web incrementando la loro visibilità nei
risultati dei motori di ricerca attraverso la pianificazione di parole chiave.

SEO – Ottimizzazione dei motori di ricerca

SEO è il processo di miglioramento del volume e della qualità del traffico verso un sito web dai motori di
ricerca attraverso risultati di ricerca naturali (“organici” o “algoritmici”).

SGML

Linguaggio di Markup (o Marcatura) di Standard Generalizzato.

Il linguaggio da cui è nato l’HTML.

SMS – Servizio di messaggi brevi

Standard per l’invio e la ricezione di brevi (160 caratteri) messaggi di testo attraverso telefonia mobile.

SMTP – Protocollo di trasferimento mail

Il protocollo usato per trasferire email.

SSP

Vedi Sell side platform.

Sample – Campione

Un sottoinsieme di un universo le cui caratteristiche sono studiate per reperire più informazioni su
quell’universo.

Sampling frame – Cornice del campione


La fonte da cui è preso il campione.

Screen scraping – Raschiare lo Schermo

Una modalità di raccolta informazioni da una pagina web, con cui un programma da computer remoto
copia informazioni da un sito web che è progettato per mostrare informazioni ad un utente.

Scripts

File che avviano operazioni di routine come la generazione di pagine web dinamicamente in risposta a
un input dell’utente.

Search – Ricerca

Fee che gli investitori pubblicitari pagano alle aziende internet per elencare e/o linkare il sito della loro
società o il nome del loro dominio ad una specifica parola o frase (inclusi gli ingressi da ricerche
pagate). Le categorie di ricerca includono:

 Elenchi pagati: collegamenti testuali pagati che appaiono all’inizio o parte dei risultati della ricerca per
specifiche parole chiave. Più gli investitori pagano, più si innalza la loro posizione. Gli investitori
pubblicitari pagano solo quando un utente clicca sul testo collegato

 Ricerche contestuali: i collegamenti di testo appaiono in un articolo basato sul contesto del contenuto,
invece che quando l’utente inserisce la parola chiave. I pagamenti vengono effettuati solo quando il link
è cliccato.

 Inclusioni pagate: garanzie che l’URL di un investitore pubblicitario sia indicizzata da un motore di
ricerca. Gli elenchi sono determinati dagli algoritmi dei motori di ricerca.

 Ottimizzazione del sito: modifiche ad un sito per facilitare i motori di ricerca nell’indicizzarlo
automaticamente e alzare le probabilità che risulti in una migliore posizione nei risultati.

 
Search click – Clic da ricerca Un clic nato da una lista di link ottenuti ponendo una domanda in un
motore di ricerca.

Search Retargeting – Ricerche ritargetizzate

Un metodo che permette ai pubblicitari di mostrare un pubblicità specificatamente ai visitatori basato su


una o più ricerche o su eventi generati da clic dopo una ricerca.

Search Targeting – Ricerche targetizzate

Le ricerche targetizzate localmente aiutano gli utenti obiettivo dei pubblicitari quando cercano luoghi,
affari, case, divertimenti, ecc. nelle vicinanze geografiche usando un motore di ricerca (come Google o
Bing). Questo permette ai pubblicitari di presentare offerte molto rilevanti dal punto di vista della
localizzazione e pubblicità agli utenti.

Search engine – Motore di ricerca

Un sito web che fornisce un indice navigabile di contenuti online, laddove gli utenti immettono una
parole chiave che descrive ciò che stanno cercando e il sito web mostra link relativi alla domanda
espressa.

Segment – Segmento

(anche chiamato Data segment o audience) Un gruppo di utenti che condividono una o più
caratteristiche.

Sell-through rate – Tasso di vendita interno

La percentuale di un inventario di pubblicità effettivamente venduta, rapportata a quelle negoziate o


barattate.

Sell-side platform- Piattaforma Sell Side

Questo tipo di piattoforma (SSP), chiamata anche ottimizzatore sell side, ottimizzatore di rendimento e
aggregatore di inventario, è una piattaforma tecnologica che fornisce vendite media-esternalizzate
(outsourcing) e servizi di gestione di reti pubblicitarie per gli editori. Il modello di business di una ssp
assomiglia a quello di un adnetwork nel senso che aggrega impression. Comunque, una ssp si occupa
di editori esclusivamente, e non fornisce servizi ai pubblicitari.
Targeting semantico

Un tipo di targeting contestuale che incorpora anche tecniche di semantica per capire il significato e/o
il sentiment della pagina.

Sequence position (posizione della sequenza)

La sequence position di un evento indica se l’evento è il primo, l’ultimo o l’ennesimo in sequenza.


Nonostante il lavoro di attribuzione di un ordine, determinare quale sia “il primo” non è perfettamente
affidabile, poiché il generatore di cookies e questioni di portata possono mascherare il vero primo
evento.

Server

Un computer che distribuisce file condivisi attraverso una rete LAN, WAN o Internet. Anche chiamato
“host”.

Server – initiated ad impression (impression pubblicitaria avviata da server)

Uno dei due metodi usati per il conteggio della pubblicità. Il contenuto di una pubblicità viene
consegnato all’utente attraverso due metodi, server – initiated e client – initiated. Il conteggio di un
annuncio pubblicitario tramite server – initiated usa il contenuto del server dell’editore per formulare
richieste, formattare e redirezionare contenuti. Per le organizzazioni che usano un metodo di calcolo
della pubblicità server – initiated, il calcolo dovrebbe verificarsi conseguentemente alla risposta
dell’annuncio al server dell’editore o a quello del contenuto web, oppure più in là nel processo. Vedi
client-initiated ad impression.

Misurazione server centrica

La misurazione dell’audience derivata da un server log.

Server pull

Un processo con cui il browser di un utente mantiene una connessione automatica o profilata con un
server web. Di solito il browser configura un’unica richiesta che è registrata e memorizzata
elettronicamente per averne un riferimento in futuro. Esempi sono: richiesta di ricevimento automatico
di una newsletter, la richiesta di un contenuto web basato su uno specifico criterio di ricerca
determinato dall’utente o la configurazione di una pagina web personalizzata che profila le informazioni
provenienti dall’utente, basate su una pre determinata selezione personale.

Server push
Un processo in base al quale un server mantiene una connessione aperta con un browser dopo
l’iniziale richiesta della pagina. Tramite questa connessione aperta, il server continua a fornire pagine e
contenuti aggiornati anche se il visitatore non ha fatto richiesta di ulteriori informazioni.

Server side (Attività da parte del server)

Si riferisce alle attività che si svolgono nel server in contrapposizione al client. Esempi sono server side
counting e server side redirects.

Sessione

Una sequenza di attività internet fatte da un utente su un sito. Se un utente non fa richieste provenienti
da un determinato sito entro trenta minuti, il successivo contenuto o richiesta di pubblicità potrebbero
essere l’inizio di una nuova visita.

Una serie di transazioni fatte da un utente che possono essere tracciate attraverso un sito web
successivo. Per esempio, in una sessione singola, un utente può iniziare dal sito web di un editore,
cliccare sull’annuncio pubblicitario per poi andare sul sito dell’inserzionista e completare l’acquisto. Vedi
visita.

Session strarts (SS): una metrica specifica per l’audio digitale

Il numero di flussi di un minuto o più che vengono avviati all’interno di un lasso di tempo.

Cookies di sessione

I cookies sono temporanei e vengono cancellati quando il browser viene chiuso alla fine di una
sessione di navigazione.

Set – top box

Un dispositivo elettronico che si collega ad un televisore e che fornisce la connettività a internet, sistemi
di gioco o sistemi di cavo.

Shockwave

Un browser plug sviluppato da Macromedia (ora parte di Adobe) che permette agli oggetti multimediali
di apparire sul web (animazione, audio e video).
Shopping bot

Agente intelligente che ricerca i prezzi migliori.

Single – site Publisher Ad Server

I single – site publisher servers hanno l’obiettivo di fornire la massima resa all’editore.

Single – site Publisher Analytics

Software o servizi che analizzano informazioni sugli utenti, includendo metriche come visitatori unici e
utilizzo del sito. I dati raccolti sono utilizzati solo per conto del sito in cui i dati sono stati rilevati.

Sito

Vedi sito web.

Misurazione incentrata sul Sito

La misurazione dell’audience deriva dal server log proprio del sito web.

Sito/Pagina/ Trasparenza della posizione

Abilità del buyer di spazi sui media di capire il luogo ed il contesto in cui il messaggio sarà visualizzato.
La Trasparenza può essere a livello di proprietà del web (sito), contenuto della pagina (pagina) o
posizione (specifico luogo all’interno della pagina). La trasparenza del sito, nel contesto di un network o
di uno scambio, si riferisce all’abilità del buyer di capire, all’interno dell’elenco dei media, l’esatta
identità del dominio del sito web o la pagina su cui devono apparire le pubblicità.

Retargeting del sito

Un metodo che consente all’inserzionista pubblicitario di mostrare uno specifico annuncio ai visitatori
che precedentemente hanno visitato il sito quando sono su un sito web di terza parte.

Skins
Set di grafiche personalizzate e intercambiabili che permettono agli utenti di internet di cambiare
continuamente il look del loro desktop o browser, senza cambiarne le impostazioni o funzionalità. Gli
skins sono una tipologia di strumento del marketing.

Skyscraper

Un alto e sottile formato pubblicitario. Le linee guida dello IAB consigliano due formati di skyscraper:
120 x 600 e 160 x 600.

Slotting fee

Un costo (fee) applicato agli inserzionisti per aggiudicarsi il posizionamento migliore su un sito
editoriale, l’esclusiva di una categoria/sezione o qualche altro trattamento speciale. E’ simile alle
indennità praticate dai rivenditori.

Smart Card

Identiche nel formato e nell’aspetto alle carte di credito, le smart card memorizzano informazioni in un
chip microprocessore integrato posto all’interno della carta. Questi chip contengono una varietà di
informazioni, dal denaro memorizzato utilizzato per la vendita al dettaglio e nei distributori automatici, a
informazioni sicure e applicazioni che riguardano operazioni esclusive come la gestione delle cartelle
cliniche. I differenti tipi di carte usate oggi sono a contatto, senza contatto e a combinazione. Le smart
card a contatto devono essere inserite in un lettore di smart card. Queste card hanno una piastrina di
contatto nella parte anteriore che fa da connettore elettrico per leggere e scrivere dal chip e sul chip
quando è inserito nel lettore. Le smart card senza contatto hanno una antenna, proprio come il chip
inserito nella carta. L’antenna interna permette la comunicazione con un’antenna ricevente nel punto di
transazione per trasferire informazioni. Per tali operazioni e’ necessaria la vicinanza fisica, così che si
possa ridurre il tempo di transazione, aumentando la convenienza. Una combinazione della carta
funziona sia per una Smart card con contatto che per una senza. Specifica per la tv interattiva, lo
spettatore può inserire la Smart card nel set – top box per attivare la cartella che decripta i programmi.

Sniffer

Un software che rileva le capacità del browser dell’utente (che ricerca cose come le funzionalità Java,
plug – ins, risoluzione dello schermo e larghezza della banda).

Social bookmarking

Link “segnalibro” che aggregano, danno punteggio, descrivono ed editano pagine web e altri contenuti
on line.

Social marketing
Tattica di marketing che attinge dalla crescita dei social network, incoraggia gli utenti ad adottare o
passare attraverso i widget o altri moduli di contenuti creati da un brand, o aggiungere un brand alla
cerchia sociale degli amici dell’utente.

Social network

Un “luogo” online che da’ la possibilità agli utenti di connettersi con uno o più gruppi di amici, facilitando
la condivisione di contenuti, notizie ed informazioni tra di loro. Esempi di social network sono Facebook
e LinkedIn.

Sourced video

Contenuto generato da una terza parte (tipicamente professionale) di cui viene indicata la fonte. Un
esempio può essere la recensione di una nuova auto fornita da General Motors ma ospitata su
CarTv.com

Spazio

Il luogo, in una pagina di un sito, in cui un annuncio pubblicitario può essere posizionato. Ogni spazio in
un sito e’ univocamente identificato. Ci possono essere spazi multipli in una singola pagina.

Spam

Termine che descrive e-mail commerciali non richieste.

Filtro spam

Software incorporato nella porta d’accesso delle email così come le applicazioni progettate per
identificare e rimuovere messaggi commerciali non richiesti dalla posta in arrivo prima che l’utente li
veda.

Spider

Vedi web crawler.

Pagina splash
Una pagina preliminare che precede la pagina di un sito web richiesta dall’utente, che di solito
promuove una particolare caratteristica di un sito o fornisce pubblicità. Una pagina splash e’
programmata per spostarsi sulla pagina richiesta dopo un breve lasso di tempo o un click. Anche

chiamata “interstitial”. Le pagine splash non sono considerate pagine qualificate come impression
secondo le correnti linee guida, ma sono considerate qualificate come annunci pubblicitari.

Sponsor

Uno sponsor e’ un inserzionista pubblicitario che ha sponsorizzato un annuncio e, facendolo, ha anche


sostenuto il sito web stesso.

Un inserzionista pubblicitario che ha una particolare relazione con un sito web e supporta un particolare
spazio del sito, come la colonna di uno scrittore o l’insieme di articoli dedicati ad un determinato tema.

Contenuto sponsorizzato

Il contenuto sponsorizzato e’ un testo pagato, video, o immagini creati per promuovere un brand o
prodotto che è presentato con caratteristiche simili ad un media che non è promozionale. Per esempio,
un blog che parla dei benefici di un prodotto specifico che è stato pagato dal suo inserzionista
pubblicitario e’ un contenuto sponsorizzato.

Sponsorship

La sponsorship rappresenta un contenuto personalizzato e/o esperienze create su misura per un


inserzionista pubblicitario che può o no includere annunci slegati (display advertising, loghi di un brand,
publiredazionale e video pre-roll)

Sponsorship grafiche

Componenti che sono visualizzate come grafiche persistenti come una skin o brandizzazione completa
della pagina.

Le sponsorship grafiche sono generalmente visualizzate durante tutto il contenuto. Qualche volta
rimangono interattive e fungono da unità di invito che permette al visitatore di esplorare più
profondamente annunci interattivi incorporati.

Spyware
Software per computer che viene installato di nascosto per intercettare o prendere il controllo parziale
sulla navigazione dell’utente, senza il consenso informato dello stesso. I programmi spyware possono
raccogliere vari tipi di informazioni, come ad esempio le abitudini di navigazione internet, ma possono
anche interferire con il controllo del computer dell’utente in altri modi, come ad esempio installando un
software aggiuntivo, e riorientando l’attività del browser web. Il software di solito non contiene norme di
comunicazione generalmente accettate che descrivono quale sia lo scopo e/o il comportamento dello
stesso, né di solito contiene meccanismi di scelta a vista o di funzionamento per la completa
disinstallazione. I programmi sono tipicamente caratterizzati da comportamenti che possono essere
considerati ingannevoli se non dannosi per l’utente e/o il suo computer.

Placement di annuncio statico/rotazione statica

Annunci pubblicitari che rimangono su una pagina web per uno specifico periodo di tempo

Annunci pubblicitari incorporati

Stickiness

Una misura usata per valutare quanto un sito e’ capace di trattenere i singoli utenti. La stickiness e’
generalmente misurata dalla durata della visita al sito.

Streaming

Tecnologia che permette di trasferire audio e video da un sito web in remoto ad un computer.

Una tecnica di trasferimento dati internet che permette all’utente di vedere ed ascoltare file audio e
video. L’host o la sorgente compressi trasmettono in streaming piccoli pacchetti di informazioni da
internet all’utente, che può accedere al contenuto così come lo ha ricevuto.

Streaming media player

Nel contesto della pubblicità interattiva, lo streaming media player e’ un software che può recuperare
file audio e video da una rete ed iniziarne la riproduzione prima che siano scaricati. Alcuni esempi sono
Real Player, Windows Media e Quick Time Player.

Superstitials

Un formato interstiziale sviluppato dalla Unicast che è completamente pre – cache prima di inziare a
fruire del contenuto del sito. Le specifiche tecniche del formato sono 550 x 480 pixel (2/3 dello
schermo), fino a 100 k di grandezza e 20 secondi di lunghezza.
Navigazione

Esplorazione del World Wide Web.

Syndicated video

Contenuto originato da una terza parte professionale, esempi possono includere show televisivi, filmati
da Ap o Reuters etc, e distribuito attraverso una moltitudine di fonti che osservano strettamente i diritti
di proprietà.

T1

Una connessione internet dedicata, tipicamente aziendale, ad alta velocità (1.54 megabit/secondo)

T3

Una velocissima connessione internet aziendale dedicata (45megabit/secondo o maggiore).

T – commerce

Un commercio elettronico tramite televisione interattiva

TCP/IP

(Transfer control Protocol/internet Protocol)

I protocolli software che permettono di far girare internet, determinando quanti pacchetti di dati
viaggiano dall’origine alla destinazione.

Target audience

L’utenza per un annuncio pubblicitario, generalmente definita con specifiche demografiche (età, sesso,
reddito…) comportamento di acquisto del prodotto, utilizzo del prodotto o utilizzo dei media.
Targeted Advertisement (Annuncio targettizato)

Un annuncio pubblicitario che viene mostrato solo agli utenti con specifiche caratteristiche o in un
contesto specifico o ad un particolare momento del giorno.

Termini e condizioni

I dettagli di un contratto che accompagna un ordine di inserzione.

Text Messaging (Messaggistica di testo)

La messaggistica di testo, o texting, è il termine comune per inviare messaggi di testo brevi (160
caratteri o meno), usando lo Short Message Service, da un telefono mobile. Vedi SMS.

Textual ad impressions (Impression di un annuncio pubblicitario testuale)

La consegna di un testo base pubblicitario ad un browser. Per compensare connessioni internet lente, i
visitatori possono disabilitare l’”auto caricamento delle immagini” nel loro browser grafico. Quando
caricano una pagina che contiene un annuncio pubblicitario, visualizzano un marcatore ed il messaggio
dell’inserzionista pubblicitario in formato testuale invece che in formato grafico. Inoltre se l’utente ha un
browser impostato solo per il testo, sono consegnati solo annunci testuali e registrati come impression
di un annuncio pubblicitario testuale.

Third -party ad server (server di annunci pubblicitari di società terze)

Società indipendenti che lavorano in outsourcing, specializzate nella gestione, mantenimento, fornitura
di servizi, erogazione ed analisi dei risultati di campagne pubblicitarie on line. Esse forniscono
pubblicità profilate che possono essere tagliate su misura in base a dati dichiarati dai consumatori o in
base a caratteristiche e preferenze supposte.

Throughput (Velocità di trasmissione)

La quantità di dati trasmessi attraverso connettori internet in risposta alle richieste inoltrate.

Targeting basato sul tempo

Un metodo che consente agli inserzionisti di pubblicare un annuncio destinato a specifici visitatori solo
in determinati giorni della settimana o momenti del giorno (anche chiamato Day Parting).
Time spent listening (ATSL): una metrica specifica per l’audio digitale

Numero medio di ore per ogni sessione della durata di più di un minuto all’interno di un periodo di
tempo.

Token

Traccia o etichetta che è’ allegata tramite il server di ricezione all’indirizzo (URL) di una pagina richiesta
dall’utente. Un token (“gettone”) dura solo per il tempo necessario ad una serie continua di richieste
dell’utente, indipendentemente dalla lunghezza dell’intervallo tra le richieste. I token possono essere
usati per contare i visitatori unici.

Tracking asset (Attività di monitoraggio): una metrica specifica per la pubblicità sul mobile

Un’attività di monitoraggio è ogni parte di contenuto associato con un annuncio pubblicitario o alla
pagina sulla quale appare che è progettato per fare da “contatore” di ogni annuncio pubblicitario. Il
contenuto che funge da monitoraggio spesso può essere un’immagine di 1×1 pixel, ma non è’ limitato
solo a questo, un 302-redirect, un codice Javascript o l’annuncio pubblicitario stesso.

Traffico

(Sostantivo): il flusso di dati su una rete o i visitatori di un sito web.

Trasferimento

La risposta andata a buon fine alla richiesta di una pagina; anche quando un browser riceve una pagina
completa di contenuto da un server web.

Transitional ad

Un annuncio visualizzato tra due pagine web. In altre parole, l’utente visualizza una pubblicità mentre
naviga dalla pagina “a” alla pagina “b”. Conosciuto anche come “interstitial”.

Transitional pop up

Un annuncio che si apre in un’ulteriore finestra separata dalle pagine di contenuto

Triggers
Un comando dall’host server che comunica al set-top box dell’utente che a questo punto è disponibile
un contenuto interattivo tramite un icona o un testo cliccabile. Una volta cliccatoci con il telecomando, il
trigger sparisce e un ulteriore contenuto o una nuova interfaccia appare sullo schermo tv.

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UMTS

Si veda Universal Mobile Telecommunications System.

UNICOM

Unicom è l’associazione che rappresenta il maggior numero di imprese di comunicazione a capitale


italiano guidate da imprenditori che gestiscono la propria attività in assoluta indipendenza ed operano in
tutti i settori del comparto offrendo consulenze strategiche. www.unicomitalia.org

URL (Uniform Resource Locator)

L’indirizzo di identificazione univoco di una determinata pagina sul web. Contiene tutte le informazioni
necessarie per individuare una risorsa, compreso il suo protocollo (di solito HTTP), il nome del dominio
del server (o indirizzo IP), il percorso del file (directory e nome) e il formato (di solito HTML o CGI).

URL tagging

Il processo di inserimento di identificatori unici all’interno di indirizzi URL nei contenuti HTML. Questi
identificatori sono riconosciuti dai server web tramite richieste successive del browser. L’identificazione
dei visitatori attraverso le informazioni URL dovrebbe anche consentire un calcolo accettabile di visite,
se è disabilitata la registrazione tramite cache.

Unduplicated audience

Il numero di individui unici che visualizzano un determinato dominio, pagina o annuncio in un


determinato periodo di tempo.

Unique Browser
Un browser non duplicato identificato tramite cookie che accede a un contenuto Internet o a una
pubblicità in un periodo di misurazione. Questa definizione deve tener conto dell’impatto
potenzialmente inflazionistico dell’eliminazione dei cookie tra alcuni dei browser che accedono a un
contenuto internet identificati in precedenza.

Unique Cookie

Un conteggio di identificatori unici che rappresenta le istanze non duplicate di attività su Internet (in
genere le visite) a determinati contenuti Internet o pubblicità durante un periodo di misurazione.

Unique Device

Un dispositivo digitale non duplicabile che viene utilizzato per accedere a un determinato contenuto
Internet o una pubblicità durante un periodo di misurazione. Un conteggio di dispositivi non duplicabili
tiene necessariamente conto dell’utilizzo di più browser su un singolo computer o altro dispositivo.

Unique Users

si veda Unique Visitors

Unique Visitors

Singoli utenti o browser che hanno avuto accesso a un determinate sito o applicazione e hanno
ricevuto un unico contenuto e/o annuncio come un e-mail, una newsletter, una pubblicità interstiziale o
un pop-under. Gli utenti unici possono essere identificati tramite registrazione, cookies, o misurazioni di
esterni, come ComScore o Nielsen. Gli utenti unici certificati dovrebbero eliminare i bot.

Unique listeners/streamers: Una metrica specifica per i contenuti audio digitali

La dimensione del pubblico per un dato programma audio, parte di contenuto o messaggio
pubblicitario. Tipicamente “ascoltatori” e “streamer” sono intercambiabili.

Unique user

si veda Unique Visitors

Unique visitor
si veda Unique Visitors.

Universal Mobile Telecommunications System

Il Sistema Universale di Telecomunicazioni Mobili (UMTS) è un protocollo di trasmissione wireless di


terza generazione (3G) che rende possibile servizi di testo, dati e voce agli utenti di computer e telefoni
mobili.

Universe

Popolazione totale di pubblico da misurare.

Unresolved IP addresses

Indirizzi IP che non identificano il loro dominio di primo o secondo livello. Gli indirizzi IP irrisolti
dovrebbero essere aggregati e riportati come tali. Vedere anche Domain

UPA

UPA, Utenti Pubblicità Associati, è l’organizzazione che parla per gli inserzionisti che operano a livello
italiano. Comprende le più importanti società industriali, commerciali e di servizi che investono in
comunicazione e pubblicità. www.upa.it

Upload

Inviare dati da un computer a una rete. Un esempio di caricamento dati è l’invio di e-mail

Usenet

Albo delle applicazioni internet.

User

Un individuo che ha accesso al World Wide Web

User-Generated Video
Contenuto video creato dall’utente, generalmente non editato professionalmente e direttamente
caricato su un sito come YouTube o MySpace.

User Ad Requests: Una metrica specifica per i contenuti di Mobile Advertising

Un user ad request è il risultato di un’azione attiva o passiva da parte dell’utente su un canale di


marketing online. L’utente può esplicitamente chiedere di ricevere l’annuncio, oppure la richiesta al
sistema di consegna annunci è basata tramite “trigger” su altre azioni dell’utente.

User agent

Si veda Browser

User agent string

Un campo di un service log file che identifica lo specifico browser e il sistema operativo del pc che sta
facendo la richiesta.

User centric measurement

La misurazione del pubblico web basata sul comportamento di un determinato campione di utenti

User registration

Informazioni fornite dall’utente che normalmente includono caratteristiche quali l’età della persona, il
genere, il CAP e spesso molto altro. La registrazione a un sito è generalmente basata su un codice ID
o una password che permettono al sito di determinare il numero di utenti unici e di monitorare il
comportamento dell’utente all’interno del sito.

_______________________________________________________________________________

VAST

The Digital Video Ad Serving Template (VAST)


Il Digital Video Ad Serving Template (VAST) fornisce un metodo standardizzato per comunicare ai
server lo status di un video pubblicitario nel caso in cui il video stesso sia servito da un ad server
dinamicamente selezionato. È specificamente progettato per i video player on demand, in cui la
risposta alla pubblicità viene analizzata prima della visualizzazione del video.

VRML

Virtual Reality Modeling Language

Linguaggio di programmazione progettato per essere un linguaggio 3D simile all’HTML

Video Game Console

Computer o device elettronico d’intrattenimento interattivo che manipola il segnale di riproduzione di un


video di un device (televisione, monitor ecc.) per avviare un gioco. Il termine video game console è
generalmente usato solo in relazione ai giochi elettronici, ma la nuova generazione di console può
riprodurre diversi tipi di contenuti quali musica, show televisivi e film.

Video Installs

Video player inseriti in una pagina da un utente. Chiamato anche embed, grad o post. Un video player
è un tipo di widget.

Video Ad

Un Video Ad è una pubblicità che contiene video. Ci sono diversi tipi di Video Ad:

Video on demand

Termine che si riferisce solitamente ai servizi offerti da compagnie via cavo attraverso set-top box.

Video player

Un video player è un programma informatico che traduce dati in video da visualizzare.

Viewer
Persona che visualizza un contenuto o una pubblicità nel web. Al momento, non esiste un modo per
misurare i viewer.

Viral marketing

1) qualsiasi pubblicità che diffonde se stessa 2) pubblicità e/o tecniche di marketing che si diffondono
come un “virus” grazie alla condivisione tra utenti e all’interno del market to market

Viral video

Video clip online (solitamente ironico e di breve durata) trasmesso via link da una persona all’altra.

Virtual world

Ambienti computerizzati di tipo tridimensionale che gli utenti possono esplorare e in cui possono
interagire tramite avatar, cioè personaggi che rappresentano loro stessi. Giochi online come World of
Craft prendono vita in un mondo virtuale, ma il termine è spesso utilizzato per definire servizi che sono
open-ended e attrezzati per la socializzazione, al contrario degli ambienti orientati all’obiettivo dei giochi
online.

Visit

Serie di attività continue attribuibile a un browser cookie o un utente (se basato sulla registrazione o su
panel) che risulta in uno o più testi e/o download grafici da un sito.

Visit duration

Periodo di tempo per cui un visitatore è esposto a una specifica pubblicità, pagina web o sito web
durante una singola sessione.

Visitor

Individuo o browser che accede a un sito web all’interno di un certo periodo di tempo.

WAN
(Wide Area Network)

Connettività tra computer posizionati in luoghi fisici diversi

WAP

(Wireless Application Protocol)

Descrizione dettagliata di una serie di protocolli utile a standardizzare il modo in cui i device wireless,
quali telefoni cellulari, PDA e altri, accedono e caricano contenuti Internet

WASP

(Wireless Applications Service Provider)

Organizzazione che fornisce contenuti ed applicazioni per device wireless

WIMAX

Connessione WAN wireless di tipo standard progettata per fornire un accesso wireless alla banda larga
di tipo portatile ed oggi mobile. Le singole antenne WIMAX possono coprire ampie aree fisiche,
garantendo una copertura che potenzialmente permette di raggiungere l’efficienza di costo. Anche se
disponibile solo limitatamente a partire dal 2007, è a volte considerata un potenziale concorrente della
banda larga residenziale tramite modem via cavo e DSL

Web beacon

Un web beacon, chiamato anche web bug, GIF 1 x 1, GIF invisibile e tracking pixel, è un’immagine di


ridotte dimensioni accompagnata da una riga di linguaggio HTML o un codice Java Script collegati ad
un sito o ad un ad server terzo utile a tracciare un’attività

Web bug

Si veda web beacon

Web crawler
Un web crawler (chiamato anche automatic indexer, bot, web spider, web robot) è un programma
software che visita le pagine web metodologicamente e in modo autonomo

Web site

Localizzazione virtuale (dominio) della presenza nel World Wide Web di un’organizzazione o un
individuo

Webcasting

Attivazione in tempo reale o pre registrata di un evento live audio, video o di animazione su internet

Website

(sito Internet)

Un website, scritto anche Web site, web site o semplicemente site, è una serie di pagine web collegate
che presentano un contenuto (media), quale un testo, un video, un file musicale o audio, un’immagine
ecc. Un website è localizzato su almeno un web server, accessibile via internet tramite un indirizzo,
chiamato URL (Uniform Resource Locator). Tutti i website accessibili pubblicamente costituiscono il
World Wide Web.

Wi-Fi

Qualsiasi rete LAN standard di tipo wireless (IEEE 802.11) usata in modo quasi onnipresente per la
connessione domestica e aziendale. Disponibile anche in forma di hotspot in zone pubbliche come bar
e terminal aeroportuali, sia gratuitamente che tramite il pagamento di un contributo per il singolo
accesso o sottoscrizione

Widget

Piccola applicazione progettata per posizionarsi sul desktop di un PC (Mac OS X o Windows Vista)
oppure all’interno di un portale Web o nel sito di un social network (es: MySpace o Facebook), in grado
di offrire all’end user funzionalità utili o interessanti e piacevoli

Widget and social media application metric


Metrica che è applicata specificamente ai widget e alle applicazioni dei social media. Queste metriche
supplementari offrono ai pubblicitari maggiori approfondimenti in termini di ROI per ogni campagna
basata sull’utilizzo di widget e applicazioni di social network

________________________________________________________________________________

XML

(eXtensible Markup Language)

Successore più ricco e dinamico del linguaggio HTML, che utilizza tag di tipo SGML o HTML per
strutturare le informazioni. L’XML è utilizzato per trasferire dati e creare applicazioni sul web. Si vedano
SGML e HTML

_______________________________________________________________________________

Yield

Percentuale di clic su impression all’interno o su una specifica pagina. Chiamato anche clic rate

Yield Management

Lo Yield and Revenue Management è un processo atto a comprendere, anticipare e influenzare gli
inserzionisti e il comportamento del consumatore. Lo scopo è massimizzare i profitti tramite una
migliore gestione delle vendite, dei prezzi, del packaging e del magazzino e, allo stesso tempo,
consegnare valore agli inserzionisti e agli utenti di siti stessi.

Yield and Revenue Management

Si veda Yield Management

Glossario Digital-Marketing # 1: terminologia web di base 


ALT Text o ALT Tag
E’ una stringa di codice HTML che può essere aggiunta ad una immagine per descriverne
il contenuto. E’ il testo che appare quando si fa scorrere il mouse sopra una immagine o
sito web.
Cloak
Il cloaking è una tecnica attraverso la quale vengono mostrati contenuti diversi a seconda
se a visitare il sito sia uno spider o una persona.
FTP
Il File Transfer Protocol (FTP), è un protocollo Internet che facilita il caricamento o il
download di file digitali.
HTML (linguaggio a marcatori per ipertesti)
E’ un linguaggio informatico solitamente usato per la formattazione e impaginazione di
documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web sotto forma di pagine web.
HTTP
Acronimo di Hyper-Text Transfer Protocol. È il formato più diffuso per il trasferimento di
documenti nel World Wide Web.
Indirizzo IP
E’ un codice numerico attribuito ad ogni computer che naviga in Internet in modo che la
sua localizzazione e la sua attività possano essere distinte da quelle di altri computer.
JavaScript
E’ un linguaggio di programmazione sviluppato da Netscape ed è usato per creare siti web
interattivi.
PHP
L’Hypertext Preprocessor è un linguaggio di programmazione open source utilizzato per la
gestione di contenuti dinamici ed interazioni con i database.
Plugin
E’ un file o stringa di codice che può essere facilmente installato per aggiungere
funzionalità ad un sito web o ad un Sistema di gestioni dei contenuti (CMS).
Redirect 
E’ quando re-indirizzi un utente verso un’altra pagina del sito (scopri ora come fare un
redirect).
Robots.txt
Il Robot Exclusion Standard è un file testo posizionato nella radice di un sito web che
contiene istruzioni per bot/spider/robots/crawler che scansionano il tuo sito.
Search engine o Motore di ricerca
E’ un sistema automatico che scandaglia continuamente il world wide web alla ricerca di
pagine web che contengono una o un gruppo di parole (query) che l’utente ha utilizzato
per eseguire la ricerca.
In relazione alla query, il sistema tramite delle formule statistico-matematiche che ne
indichino il grado di rilevanza, restituisce un indice dei contenuti (SERP). Sono un es. di
query digital marketing wikipedia e termini marketing inglese.
Sitemap
E’ un file xml che contiene al suo interno una lista ordinata di tutte le pagine del sito che si
vuole vengono indicizzate da un motore di ricerca (vedi anche XML Sitemap).
Spider
E’ un bot o parte di software usato dal web crawler per indicizzare i dati in internet.
URL (Uniform Resource Locator)
E’ un indirizzo che localizza sulla rete un sito web.
Web 2.0
Indica il periodo di transizione sul web da pagine statiche a pagine o siti con un elevato
livello di interazione con l’utente come blog, forum, le chat, le piattaforme di condivisione di
media come Flickr, YouTube e i social net work come Facebook, Myspace, Twitter,
Google+.
Website (sito Internet).
Termine base del Glossario Digital-Marketing, un website o site, è un insieme di pagine
web ed altri file (testo, video, immagini, etc.) interconnessi tra di loro che risiedono in un
terminale connesso alla rete (host) dotato di server web. Tutti i website accessibili
pubblicamente costituiscono il World Wide Web.
Web crawler
Un web crawler (chiamato anche automatic indexer, bot, web spider, web robot) è un
programma software che scansiona le pagine web in continuo e in modo autonomo.

Web Hosting
E’ un servizio fornito da apposite società di servizi quali ad esempio Aruba, Setcom,
Altervista, le quali ospitano sul proprio web server il tuo sito permettendoti di accedervi 24
ore su 24.
 
 
Glossario Digital-Marketing # 2: i canali principali del
Digital Marketing 
 
Nota introduttiva: In questa, e nelle successive sezioni del Glossario Digital-Marketing, i canali principali
sono stati evidenziati in blu
A/B testing 
E’ un metodo di ricerca volto a determinare la migliore strategia di Marketing da attuare.
Una o più variabili di una medesima pagina vengono cambiate e testate in modo da
verificare quale tra le due versioni della pagina stessa ha generato un maggiore numero di
conversioni. 
Ad Exchange
E’ una piattaforma tecnologica che permette su internet ad editori e inserzionisti di
comprare e vendere spazi pubblicitari ad un costo determinato tramite aste svolte in tempo
reale.
Ad Inventory
E’ il numero potenziale di annunci pubblicitari che la home page di un sito web proprietario
può ospitare.
Se ad esempio
un giornale riceve mediamente 1000 visite settimanali ma nella sua home page vi è spazio
per due annunci, la sua potenziale inventory è allora di 2.000 impressioni a settimana.

Adsense 
E’ una piattaforma creata e gestita da Google che permette ai proprietari di siti web
(publisher) di guadagnare in base al numero di esposizioni di annunci testuali, banner ed
altre forme di pubblicità sui propri siti.
Adwords
E’ un network pubblicitario gestito da Google che permette agli inserzionisti di inserire
pubblicità sulle pagine dei risultati di ricerca di Google e sui siti. 
Affiliate marketing
Si tratta di un canale di marketing nel quale un Inserzionista o Merchant, promuove (su
una piattaforma) un programma di affiliazione al quale aderirà con il proprio sito o blog un
Publisher o Affiliato.
Questi promuoverà sulle proprie pagine le inserzioni del Merchant ricevendo un compenso
per ciascuna “azione” (impression) compiuta dal cliente, azione che può consistere nella
compilazione di un format di contatto, nell’acquisto di un prodotto o nel download di
software e apps.
Analytics
E’ l’insieme delle analisi dei dati.
Anchor Text 
E’ il testo cliccabile di un collegamento ipertestuale (link).
Augmented Reality (AR) o realtà aumentata
E’ una tecnologia che permette di modificare la realtà attraverso l’aggiunta in tempo reale
di elementi digitali (2D o 3D) su delle immagini video live.
Backlink o link di ritorno
E’ quando un sito web linca sul tuo sito.
Banner
E’ una forma di pubblicità che consiste in una immagine, programmi javascript o
applicazioni multimediali che spesso contengono suoni o animazioni, che vengono
mostrati quando si apre una pagina web.
Black hat SEO 
E’ una forma poco etica dell’utilizzo di pratiche SEO.
Blog 
Il blog o “weblog, è un particolare tipo di sito web nel quale vengono pubblicati
periodicamente da un blogger dei contenuti multimediali in forma testuale o di articoli
(post) su vari argomenti. I post vengono generalmente visualizzati sul blog dal più recente
al meno recente.
Blogging
E’ l’attività di pubblicazione di contenuti su un blog proprietario o di qualcun altro.
Blogroll
Un blogroll è una raccolta di link ad altri blog.
Breadcrumbs o molliche di pane
E’ l’indicazione del percorso di navigazione su un sito web che ti permette di vedere dove
la pagina corrente si trova all’interno della gerarchia/struttura del sito stesso.
Buzz Marketing
E’ una forma di marketing non convenzionale che consiste nel dare alle persone motivo di
parlare online di un prodotto o servizio generando così delle conversazioni che si spera
continuino nell’offline consentendo di accrescere così notorietà e buona reputazione di
una marca.
Call To Action (CTA)
Parole o bottoni che incoraggiano gli utenti ad eseguire determinate azioni, come ad
esempio cliccare su un link o fare un acquisto.
Community Building
Esprime la capacità di aggregare una comunità di utenti attorno ad un sito Internet al fine
di stabilire relazioni fra i membri che durino nel tempo e determinino un senso di
appartenenza sociale alla comunità ed al sito che li ospita.
Content Marketing
E’ quella strategia che prevede la creazione e successiva condivisione di contenuti di
qualità al fine di fidelizzare la propria target audience e attrarre ed acquisire nuovi clienti.
Content Management System (CMS)
E’ una piattaforma molto semplice da utilizzare per la gestione e pubblicazione di contenuti
online quali testi, immagini, e video.
Contextual Marketing
E’ una forma di pubblicità mirata che appare sui siti web o altri media quali contenuti
visualizzati in browser mobile. Gli annunci pubblicitari sono forniti da sistemi automatici e
basati su informazioni dell’utente quali i termini di ricerca che utilizza o una recente attività
del browser.
Conversion
E’ quando un utente fa click sul tuo annuncio e successivamente esegue l’azione che gli
hai proposto di fare, ad es. un acquisto o l’iscrizione ad una newsletter.
Copywriting
L’uso di parole per creare testi persuasivi generalmente utilizzati per vendere prodotti o
catturare l’attenzione delle persone.
Digital Marketing 
Per Digital marketing s’intende quell’insieme di attività di Marketing che vengono realizzate
attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.
Digital PR
Il digital pr o online pr o interactive pr è una tecnica volta alla promozione online di
prodotti/servizi o di un marchio di una Azienda attraverso la loro menzione in web media
che possono essere visitati dal proprio target audience.
Display Advertising
E’ la pubblicità svolta attraverso dei format digitali che vengono mostrati su una pagina
web. I display ads possono essere grafici, video, immagini interattive ed espandibili
(banner).

Ecommerce
Il commercio elettronico riguarda l’acquisto o la vendita di prodotti/servizi su internet.
Email Marketing 
E’ un tipo di marketing diretto che usa la posta elettronica come mezzo per comunicare
messaggi commerciali (e non) al pubblico.
Funnel o “imbuto”
E’ un modello applicabile ai siti web con il quale un utente viene guidato attraverso un
percorso ad imbuto a compiere dei precisi step volti a trasformare la sua visita al sito in
vendite e conversioni.
Guerrilla Marketing
Indica una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta
attraverso l’utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva
sull’immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali.  
Inbound marketing
E’ una modalità di marketing nella quale si mira ad essere trovati da potenziali clienti
(inbound) proponendo loro contenuti di qualità. Si pone quindi in contrasto con il marketing
tradizionale che si basa su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente
(outbound).
Interactive Advertising o pubblicità interattiva
Riguarda l’utilizzo di ogni forma di pubblicità televisiva online e interattiva (inclusi banner,
sponsorship, e-mail, ricerche tramite parole chiave, referral, slotting fees, classified ad e
spot televisivi interattivi) per comunicare con i consumatori e per promuovere prodotti,
marchi, servizi etc.
Internal Link 
E’ un link su una pagina web che punta ad un’altra pagina sullo stesso sito web/dominio.
Keyword 
E’ una importante parola/termine di ricerca per l’ottimizzazione e posizionamento di un sito
web.
Keyword Density
E’ la percentuale di keyword che appaiono su una pagina di un sito web in rapporto al
numero totale di parole del restante testo. Se in un testo di 100 parole sono presenti 3
keyword, la keyword density di quel testo è del 3%.
Keyword Stuffing
E’ quando una keyword viene utilizzata in modo eccessivo all’interno di una pagina web al
fine di aumentarne la keyword density.
Landing Page 
E’ la pagina che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link o una pubblicità.
Lead generation
E’ un’azione di marketing che consente di generare una lista di possibili clienti interessati
ai prodotti o servizi offerti da un’azienda.
Link
E’ un collegamento da un sito ad un altro.
Link Building
E’ una tecnica Seo volta al miglioramento del posizionamento di un sito web attraverso la
creazione di link interni e la presenza e diffusione presso siti web esterni dei link
d’ingresso che portano utenti verso il proprio sito.  
Link popularity e Backlink
Serve a specificare il numero dei link che referenziano il proprio sito web o una pagina.
Location based marketing
E’ una strategia di Marketing diretto che usa la localizzazione degli smartphone per
avvisare il proprietario del mobile circa una offerta di un negozio che si trova nelle
vicinanze.
Mobile Advertising
E’ la comunicazione di messaggi o contenuti multimediali verso i propri clienti o clienti
potenziali, attraverso dispositivi mobile (smartphone, ipod, ipad, tablet, netbook).
Mobile Marketing
E’ il marketing diretto a mobile e palmari (raramente ai Notebook). Il termine può includere
campagne Mobile Advertising, Wireless Advertising e Proximity Marketing.
Meta Description
E’ la descrizione del contenuto di una pagina web che appare sotto il titolo della stessa sui
risultati di un motore di ricerca (SERP).
Meta Keywords
Sono le parole chiave attraverso le quali i motori di ricerca riescono ad esplicitare l’oggetto
dell’argomento trattato in una pagina web.
Meta Robots
E’ un meta tag posizionato nella sezione Head di una pagina web per dire allo spider del
motore di ricerca se indicizzare o seguire quella specifica pagina.
Meta Title
E’ il titolo di una pagina web che usualmente viene visualizzata sulla barra delle
applicazioni del o nella pagina dei risultati di un motore di ricerca.
Native Advertising
E’ una forma pubblicitaria online a pagamento nella quale il contenuto promosso è
indistinguibile dal mezzo che lo ospita.
Negative SEO
E’ una pratica malevole di Seo che consiste nell’utilizzo di tecniche che causano
penalizzazioni da parte di Google ai siti web dei competitors.
Network Marketing o Multi-level marketing (MLM)
E’ una strategia di marketing che prevede che i venditori siano compensati non solo per le
vendite effettuate direttamente ma per quelle compiute da altri venditori da essi reclutati.
NoFollow
E’ un tag html che può essere aggiunto ad un link per indicare al motore di ricerca che un
collegamento ipertestuale non deve essere seguito e indicizzato.
Online Advertising o Paid Search
E’ un insieme di tecniche per la pubblicità di prodotti/servizi sul web. Modi differenti per
riferirsi a questo strumento sono quelli di Pay per Click o di Keyword Advertising.
Online Marketing
L’Internet Marketing può essere definito come “l’insieme delle azioni e strategie di
Marketing che utilizzano il canale Web (on-line) per la loro attuazione”.
Opt In
E’ un processo a due-step che consente agli utenti di iscriversi ad una mailing list. L’utente
che si iscrive riceve una email all’interno della quale trova un link di conferma sul quale
cliccare.
Organic Link
Un link organico o naturale è un link al tuo sito proveniente da altri siti web, blog o account
social senza che ti venisse chiesto.
Overlay
E’ una forma di web advertising come il Rich Media che appare dinamicamente al di sopra
degli altri elementi di una pagina web quando questa viene aperta da un browser.
Page Title
E’ il titolo di una pagina web dal meta tag title.
Paid Search
E’ il posizionamento di annunci pubblicitari all’interno dei motori di ricerca.
Popup
E’ un particolare tipo di interfaccia grafica quali finestre o riquadri, che si apre
automaticamente nella parte alta del browser per attirare l’attenzione dell’utente su dei
contenuti.
Proximity Marketing (o marketing di prossimità)
E’ una tecnica di marketing che opera su un’area geografica delimitata e precisa
attraverso tecnologie di comunicazione di tipo visuale e mobile con lo scopo di
promuovere la vendita di prodotti e servizi.
QR Code Marketing Mobile
E’ un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, impiegato per
memorizzare informazioni generalmente lette attraverso un mobile o uno smartphone. Ma
è anche uno strumento di Mobile Marketing che consente di ottenere in modo continuo
nuovi flussi di contatti qualificati e targhettizzati.
Reciprocal Link 
E’ quando linki su di un sito e il proprietario di quel sito ritorna il favore cliccando a sua
volta sul tuo sito.
Reach
E’ il numero totale di persone o account che vede il tuo messaggio. Solitamente le
piattaforme lo rendono visibile soltanto a chi ha prodotto il contenuto pubblicato.
Rich Media
E’ un termine della pubblicità digitale per un annuncio che include funzioni quali video,
audio o altri elementi multimediali interattivi, che incoraggiano gli utenti ad interagire e a
confrontarsi con i contenuti. Pop-Under, Overlay, banner espandibili sono tutti esempi di
rich media.

Rich Snippet
E’ un tag Html utilizzato per marcare specifici dati come indici di valutazione, prezzo di un
prodotto, numeri telefonici, etc, e che Google visualizza direttamente nei risultati di ricerca.
Remarketing
E’ quell’attività che permette di raggiungere nuovamente potenziali clienti o prospect, che
hanno già mostrato interesse verso un determinato prodotto o servizio.
Retargeting
Si tratta dell’invio di banner ed annunci personalizzati ad utenti che hanno visitato un sito
senza però cha loro visita si sia tradotta in una vendita o una conversione.
Search Advertising
Un altro termine per Paid Search
Search engine optimization (SEO)
Il SEO è quell’insieme di attività volte a migliorare la visibilità e il posizionamento di un sito
web all’interno delle SERP (Pagina dei risultati dei motori di ricerca)
Search engine marketing (SEM)
Il Sem è l’insieme di tutte le attività volte a generare traffico qualificato verso un
determinato sito Web. Tali attività consistono nella maggior parte nell’acquisto di spazi
pubblicitari o all’adozione di campagne Pay Per Clic (PPC)
Search Engine Results Page (SERP)
E’ la pagina dei risultati che vedi dopo avere inserito una keyword su un motore di ricerca
come ad es. google.
Sitelinks
E’ una lista di link a pagine correlate che appare in basso ai specifici risultati di una SERP.
Tag
Un tag (cioè etichetta, marcatore, identificatore) è una parola chiave o un termine
associato a un’informazione (un’immagine, una mappa geografica, un post, un video clip),
che descrive l’oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di informazioni
basata su parole chiave.
Target Audience
E’ un gruppo di persone interessato ai tuoi prodotti/servizi/blog  
Usability
E’ la caratteristica di un sito o pagina web ben strutturato/a di consentire ad un utente di
muoversi facilmente al loro interno, favorendo in questo modo un aumento del tasso di
conversione.
User Generated Content (UGC)
E’ quando un utente crea dei contenuti sul tuo sito web attraverso il rilascio di un
commento, creando un forum di discussioni o eseguendo l’upload di un video etc. Youtube
è un esempio di sito UGC.
Viral Marketing
Il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità
comunicativa di pochi soggetti interessati, per diffondere con andamento esponenziale un
messaggio ad un numero elevato di utenti finali. È un’evoluzione del passaparola, ma se
ne distingue per il fatto di avere un’intenzione volontaria da parte dei promotori della
campagna.
Video Advertising
E’ una tecnica di promozione pubblicitaria online per keyword basata su annunci video.
Google ad esempio consente attraverso adwords, di promuovere i contenuti video della
video community YouTube.  
Video Sharing
Indica la pratica di condivisione di un video all’interno dei social media e il web in genere
con l’ausilio di appositi software o features di condivisione del link. YouTube ne è un
esempio.
Vlog
E’ un blog che pubblica contenuti video
Web Marketing
Definizione web marketing, è quella branca del marketing che sfrutta il canale online per
studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali (strategie, promozione/pubblicità,
distribuzione, vendita, assistenza alla clientela, etc.) tramite il canale online (Web).
Word of Mouth (WOM)
Nell’ambito del marketing il passaparola indica il diffondersi, attraverso una rete sociale, di
informazioni e/o consigli tra utenti.
 
 
Glossario Digital-Marketing # 3: metriche & misurazione dei risultati  
Bounce Rate (Tasso di rimbalzo)
Indica  la percentuale di persone che abbandonano un sito senza visitare altre pagine.
Click Through Rate (CTR)
E’ la percentuale di click eseguiti su annunci/banner. Se un banner è stato visualizzato
100 volte e si è cliccato su di esso 40 volte, il CTR è del 40%.
Conversion Rate (o conversion rate formula)
È la percentuale di persone che compiono un’azione. Se per esempio 4 visitatori su 10
comprano un prodotto hai un tasso di conversion del 40%.
CPA (cost-per-acquisition)
E’ un indicatore utilizzato nella pubblicità per indicare all’interno di una campagna
advertising, il costo di un’azione (iscrizione a newsletter, acquisti, etc.) compiuta da un
utente.
CPC (cost-per-click)
E’ un sistema di pagamento utilizzato nei circuiti di pubblicità online come Google Ads e
sta ad indicare quanto pagherai per ciascun click su un link o un annuncio pubblicitario. Le
campagne con questo metodo di pagamento si chiamano anche “Pay-per-click (PPC).
CPD (cost-per-download)
Il metodo CPD, è un sistema di pagamento che si basa sul numero di volte che si effettua
il download di un annuncio.
CPL (cost-per-lead)
E’ il costo corrisposto dall’inserzionista per ogni lead generato dall’azione pubblicitaria.
CPM (cost-per-thousand impressions)
Il CPM è il costo per 1000 impression o visualizzazioni di un annuncio. Tale indicatore
serve per calcolare il costo relativo di una campagna pubblicitaria veicolata da un media
specifico (Banner o rich media).
CPV (cost-per-view)
Il CPV è un metodo di spesa basato sul numero di volte in cui il video annuncio viene
riprodotto o visualizzato.
CTR (clickthrough-rate)
Indica la percentuale di persone che cliccano su un annuncio pubblicitario. Tale indicatore
a misurare l’efficacia di una campagna pubblicitaria.
EPC (Earning per click) 
E’ un indicatore che serve ad indicare quanto un affiliato guadagnerebbe se venisse
pagato per click. La formula è Ricavi fratto nr. di click.
Impression 
Numero di volte che una pagina, un annuncio o un link vengono visualizzati.
KPI (Key Performance Indicator)
E’ un indice che monitora l’andamento di un processo aziendale. I KPI aiutano, quindi, a
definire e misurare i miglioramenti compiuti per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Page Rank
Indicatore creato per valutare la qualità di un sito web su Google.
Pay Per Action (PPA)
E’ una modalità dove il pagamento della pubblicità avviene solo dopo il reale
completamento di un’azione quale ad es. la conferma di vendita o l’iscrizione ad una
newsletter.
Pay Per Click (PPC) 
E’ una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online dove si paga una tariffa
per ogni click che l’annuncio pubblicitario riceve.
ROI (Return on Investment)
Il Ritorno dell’investimento, è un indice di bilancio che serve ad indicare la profittabilità di
un determinato investimento di business. La formula del ROI è data da Ricavi meno Costi
diviso Costi.
.
 
Glossario Digital-Marketing: #4:.Social Media 
 
Hashtags (#)
Un hashtag è un tag per metadati utilizzato su alcuni servizi web e social network
come twitter, per aggregare messaggi che trattano della stesso tema e per facilitarne la
ricerca attraverso i motori di ricerca. Un utente può creare o utilizzare un hashtag
posizionando il carattere hash (cancelletto #) davanti ad una parola o una frase (senza
spazi) del testo principale di un messaggio; successivamente la ricerca di quel hashtag
restituirà tutti i messaggi che sono stati etichettati con esso.
Like
E’ un’azione di approvazione fatta da un utente Facebook.
Like Button
E’ un bottone grafico che serve sia a votare un articolo su un sito web sia incoraggiare il
collegamento tra il sito web e un profilo di un social media come ad esempio su Facebook
e Google+.
Profilo Social
Su ciascun social network è stato dato ad un utente un profilo da sviluppare con i propri
dati personali ed i contenuti che questi sceglie di condividere e di interagire.
Social Advertising
E’ la gestione di annunci pubblicitari a pagamento su piattaforme sociali quali Facebook,
LinkedIn, e Twitter.
Social Bookmark
E’ un tipo di backlink che viene creato quando un utente aggiunge nei segnalibri il tuo sito
su un servizio come ad es. Reddit.
Social Media
E’ una applicazione che è usata per scopi sociali come ad es. Facebook.
Social Media Marketing (SMM)
E’ quella branca del marketing che usa i canali social quali Facebook, Twitter, etc., per
raggiungere il proprio target audience.
Social media optimization (SMO)
E’ l’insieme di attività volte a generare traffico verso un sito web tramite i canali dei social
media
Social Share
E’ quando un utente condivide una pagina web sui social media cliccando sul bottone like
di Facebook o postandolo su Google+.
Social Signals
E’ una misurazione Seo Offsite con la quale si determina la popolarità di una specifica
pagina web in base alle volte che questa è stata condivisa e discussa sui social media.
Sharing
Con questo termine si indicano tutti quei bottoni aggiuntivi che si posizionano intorno a un
post o ad una pagina web per facilitarne la condivisione in un determinato social network.
.
 
 

 Above the line: pubblicità classica sui media tradizionali o nei punti vendita (es. le offerte di
prezzo). Si differenzia dal Below the line (direct marketing, sponsor, RP ecc) ma è sempre più
compresa nel nuovo Beyond the line che riunisce il sistema comunicativo aziendale (es. anche
con eventi interattivi, marketing 2.0 ecc).
 Analisi curve ABC: questa metodologia è utilizzabile sia per gli acquisti che per le vendite.
Suddivide gli items (clienti, fornitori, prodotti ecc) in tre classi determinando un ordine di priorità.
La classe A solitamente esprime il rapporto del 20/80 (il 20% dei prodotti o dei clienti genera
l’80% del fatturato) e di seguito le altre due.
 Analisi SWOT: acronimo per Strenght, Weakness, Opportunity and Threat. Cioè punti di
forza/debolezza (interni) e analisi delle opportunità/minacce (esterne) per l’impresa -in italiano
FDOM. Fondamentale nell’impostare le strategie.
 Awareness: consapevolezza (es. brand awareness della marca). Usato nelle ricerche di
mercato per indicare il grado di ricordo spontaneo o stimolato di una marca o di un prodotto.
 Back selling: vendita di appoggio. Si tratta di attività promozionali tese a realizzare sell out o
dirette espressamente a favorire la vendita di un prodotto da parte di una seconda impresa che
utilizza componenti della prima (es. un terzista produttore di accessori o sw).
 Below the line: a differenza della pubblicità classica (Above the line) utilizza direct marketing,
promozioni , sponsorizzazioni ecc. V. anche Beyond the line.
 Benchmarking: da benchmark = punto di riferimento - sta per confronto coi leader da cui
imparare. Le aziende organizzate utilizzano tecniche precise e monitorano anche imprese
eccellenti di altri settori. Sempre più importante in un mondo veloce, con crescenti ibridazioni
(tecnologiche e organizzative).
 Beyond the line: oltre la vecchia divisione tra Above e Below, unisce tutte le forme di
comunicazione in un sistema mirato alla fidelizzazione e al coinvolgimento dei
clienti/stakeholder. Es. eventi, fiere e social marketing.
 Blog: indica le tecniche di comunicazione usate su Internet (contrazione delle parole web+log,
scrivere un blog). Il blog consiste in un sito Internet il cui contenuto è generato dall’utente in
stile diaristico e su cui pubblica storie, scambia informazioni gratuite e partecipa o crea
comunità di interessi. L’importanza del blogging è aumentata con i social network anche in
ambito politico-culturale. Tuttavia occorre sempre ricordare le regole operative e comunicative...
 Brand fidelity (o loyalty): grado di fedeltà dei clienti ad una marca. Si riferisce alla potenziale
disponibilità al riacquisto e al passaparola verso questa marca.
 Brand image: l’immagine di marca, cioè l’interesse concreto all’acquisto da parte dei suoi
clienti. Da non confondere con visibilità (es. gli inutili e infantili like su Tweet o i passaggi sul sito
web) né con notorietà (quanti sanno della nostra esistenza). La BI si completa con la
reputazione, cioè con l’immagine a lungo termine e la disponibilità dei suoi stakeholder a
sostenerla.
 Business community: la comunità degli affari (locale o allargata) che comprende imprese,
influenzatori, istituzioni, associazioni, centri di ricerca, professionisti, mezzi di comunicazione off
e online. Da coinvolgere particolarmente in programmi di marketing territoriale.
 Business Intelligence: la gestione attiva delle informazioni utili alle attività d’impresa (su
mercati, concorrenti, legislazioni, fattori innovativi ecc).
 B2B- Business to Business: vendite tra imprese od organizzazioni
 B2C-Business to Consumer: vendite verso il consumatore da parte di un produttore o di un
distributore
 Brainstorming (tempesta dei cervelli): tecnica sempre interessante per stimolare idee nuove.
V. anche i 6 cappelli di E.De Bono.
 Brand Equity: il valore complessivo (anche finanziario) di una marca/impresa. E’ frutto della
sua reputazione e redditività. Esistono due principali criteri di misurazione: orientato al valore
finanziario o al valore di marketing . Entrambi hanno pro e contro.
 Business Ethics: c’è una crescente esigenza di etica sia a livello interpersonale che negli
affari, per generare immagine distintiva e relazioni cooperative a lungo termine. Purtroppo però
molte volte..
 Buzz marketing: (da buzz, ronzio) è un passaparola non convenzionale sul web. Solitamente
si intende un insieme di attività di marketing finalizzato ad alimentare le conversazioni online
delle persone attorno alla marca e alle sue attività di comunicazione. V.Blogs e social marketing
 Capitale intellettuale: l’insieme dei valori intangibili di un’azienda/organizzazione. E’ composto
dal capitale umano, dal capitale organizzativo e dal capitale relazionale. Si può anche misurare,
ma senza meccanicismi e tenendo conto di molti fattori (v.brand equity).
 Cause related marketing: in sostanza il marketing che associa una marca profit (es. Coop) o
un’associazione non profit (es.FAI) all’attività di raccolta fondi per scopi umanitari (charities).
 Cash Flow: flussi di cassa, cioè l’andamento finanziario. Nel bilancio identifica utili +
ammortamenti.
 CEM-Customer Experience Marketing: è la nuova frontiera. Coinvolgere attivamente il cliente
tramite esperienze di fruizione/consumo partendo dalle sue attese, funzionali o psicologiche.
 CIF (Cost+insurance+freight): pricing per l’export che comprende il costo ex factory delle merci
cui vengono aggiunti il costo di assicurazione e quello relativo al trasporto a destino.
 Cliks-and-mortar (letteralmente web+calce): azienda presente sia su Internet sia offline su
canali tradizionali. Solitamente può ottenere vantaggi sia verso le imprese unicamente online
(dot.com) sia verso le imprese unicamente offline (bricks-and-mortar, cioè mattoni e calce).
 Click Rate: indice per valutare l’efficacia della pubblicità sul web. Viene calcolato rapportando il
numero di impression generate al numero di click sul banner della marca. E’ un dato grezzo,
meno efficace del Click Through Rate che invece indica il numero di click andati effettivamente
a buon fine.
 CMO: Chief Marketing Officer. I dirigenti dell’area marketing.
 Co-branding: azioni comuni di due o più imprese (es. pubblicità sui media o stand in una fiera)
che uniscono nell’occasione le loro marche
 Co-marketing: livello più intenso di cooperazione dove oltre alle marca vengono promosse in
comune altre leve del mix delle aziende partecipanti (es. R&S, prodotti, reti di vendita ecc)
 C2C-Consumer to Consumer: vendite e scambi tra consumatori, via web o nei mercatini.
 C2B-Consumer to Business: sono i nuovi gruppi informali di consumatori (o loro associazioni)
che cercano di ottimizzare i costi e risparmiare acquistando grandi quantità dai fornitori per poi
suddividersi gli acquisti (v. i GAS-Gruppi di acquisto solidale). Possono anche essere
frequentatori delle aste online.
 Commitment: impegno, dedizione (ma anche qualcosa di più..).
 Commodity: prodotti base, merci semplici di uso quotidiano (food e non food)- sono fortemente
condizionate dal pricing
 Cost per action (CPA): il costo per l’inserzionista di ogni singola operazione dell’utente che,
tramite il click su un banner o un bottone, richiede il collegamento alla pagina web
dell’inserzionista.
 CRM-Customer Relationship Management: gestire l’intera organizzazione verso e con il
cliente. Il CRM comprende persone, processi, prodotti e strumenti digitali e cartacei, permette la
condivisione delle informazioni e la loro traduzione in azioni mirate e misurabili. Il Marketing
Relazionale né è il motore culturale. Assai poco credibili le letture riduzioniste che taluni davano
del CRM pensando solo ‘ai programmi informatici’. Oggi si evolve nel Relationship & Customer
Made Marketing (sia nel B2B che nel B2C) e nel Customer Experience Marketing per
coinvolgere i consum-attori.
 CRR-Customer Retention Rate: tasso di fedeltà della clientela. Si ottiene confrontando il
numero dei clienti all’inizio dell’anno con quello alla fine dell’anno. Da riportare su trend.
 Cross Selling: vendite incrociate. Cioè proporre nuovi prodotti a vecchi clienti.
 CSR-Corporate Social Responsibility: la responsabilità sociale dell’impresa/organizzazione.
Viene considerata in base ai parametri di impatto positivo delle attività prodotte ed in base
all’attenzione verso l’ambiente di riferimento (sostenibilità). Viene sempre più completata dalla
redazione volontaria del Bilancio Sociale/di Sostenibilità e dalle certificazioni SA 8000. Sempre
più importante per comunicare con gli stakeholder (portatori di interessi/influenzatori).
 Customer Commitment: dedizione convinta (e creativa) verso il cliente da parte
dell’organizzazione aziendale (definita perciò ‘customer centric’).
 Customer Journey: il viaggio del cliente nel suo processo di acquisto. Oggi è fondamentale
influirvi nella fase precedente all’acquisto (v.funnel) tramite le varie attività di marketing off e
online.
 Decision Making: il processo selettivo attraverso cui si elabora e si applica una decisione, ad
es. il pricing o un investimento aziendale. Definire il problema (con le varianti in ordine di
priorità) e progettare le possibili soluzioni reclamano metodo anche se gli aspetti emotivi spesso
hanno il sopravvento.. Perciò il sistema decisionale va sempre monitorato e la velocità non è
automaticamente sinonimo di qualità (v.Pensieri lenti e veloci di D.Kahneman). Attenzione
anche ai pregiudizi (es. analisi insufficiente o tardiva dei rischi, eccessiva fiducia nei successi
passati, ricerca del consenso a breve termine, disattenzione ai costi occulti ecc). V.anche
Problem solving.
 Digital Business Disruption: cioè lo sconvolgimento che la tecnologia digitale sta portando nel
business (es big data, tecnologie umanoidi, ebusiness) e nella gestione delle comunità umane
(es. smart cities, internet delle cose). Questo sconvolgimento- di cui non siamo forse ancora
pienamente consapevoli- può essere collaborativo o no. Va governata.
 Dynamic pricing: prezzo che il venditore varia al variare di determinate condizioni. Es. sulla
base del tempo di prenotazione dei voli low cost o degli hotels (prima prenoti e meno paghi).
Ma può anche indicare le varie versioni di un prodotto/servizio.
 Display: insieme delle tecniche espositive adottato per rendere visibili e appetibili i prodotti nel
punto vendita (v.merchandising).
 E- Business: ormai si è capito da tempo che non è solo attivare un dominio ed un sito sul web.
Significa sviluppare molte possibili forme di comunicazione e cooperazione sia verso i fornitori
(e-procurement, cioè acquisti online), verso le banche (e-banking) e soprattutto verso i clienti
(web marketing) sino al vero e-commerce (vendita di prodotti/servizi online) e alle opportunità
gestionali delle nuvole (clouds). Significa anche definire accordi con portali e motori di ricerca
specifici o generalisti per far ritrovare facilmente ai navigatori il proprio sito aziendale
(misurando il click through). Ma significa parallelamente attrezzare e distinguere costantemente
il sito web dal punto di vista tecnologico, grafico, funzionale e dei contenuti per facilitare i
visitatori sin dai pochi secondi di collegamento iniziale (SEO e content marketing).
 ECR –Efficent Consumer Response: forme di collaborazione tra industria e GDO per
aumentare l’efficienza e il sell out.
 FOB (Free on board): pricing per l’export che comprende il prezzo della merce sino al carico
sulla nave.
 Follow up: letteralmente perseguire sino alla conclusione. Sta per verifiche e attività
successive ad un meeting aziendale, ad un incontro commerciale o ad una vendita.
 Full Customer Solution Provider: fornitore che è in grado di offrire una vasta gamma di
prodotti/servizi potenzialmente in grado di soddisfare tutte le esigenze specifiche del cliente.
 Funnel: S’intende la progressiva selezione dei nominativi di potenziali clienti da una generica
directory sino ai nominativi ‘caldi’ che possano diventare effettivamente clienti (B2B o B2C).
Evidente il ruolo dei software CRM che l’ufficio marketing deve utilizzare per fornire alla forza
vendite i contatti utili da perseguire (lead generation).
 GDO: Grande Distribuzione (iper e super a marca - es Coop) e Distribuzione Organizzata (punti
vendita indipendenti affiliati - es. Despar). Business diversi ma affini. La crisi e il web stanno
modificando quote e modalità organizzative nei vari canali GDO
 Grocery: prodotti di largo consumo (alimentari e non) -v.commodity.
 Guerrilla marketing: complesso di tecniche di comunicazione non convenzionale che mira ad
ottenere il massimo con poche risorse: es. con campagne a sorpresa anche sul web
(particolarmente adatto alle pmi) o azioni di dynamic pricing.
 Impression: indice che evidenzia il numero di volte che una pagina web o un banner vengono
scaricati dall’utente. E’ usato come parametro base per la pianificazione di una campagna
online, che quindi viene pagata in base al numero di volte che il banner viene visto dagli utenti.
 JIT-Just In Time: metodo di organizzazione che mira a fornire al cliente i beni o servizi di cui
abbisogna proprio nel momento in cui il cliente lo richiede. Fondamentale per ridurre le scorte e
i costi finanziari del magazzino. Obiettivo del JIT è anche ridurre il lead time permettendo di
avere il prodotto giusto nel momento giusto.
 Joint Venture: nuova impresa costituita attraverso un accordo tra due o più imprese dette
parents, destinata ad operare (ad es. su paesi terzi) in business diversi o coincidenti con quelli
delle singole imprese ‘genitrici’, a monte, a valle o a latere del core business delle genitrici
stesse.
 KIBS-Knowledge Intensive Business Services: cioè tutte le attività e le professioni coinvolte
nella generazione di conoscenza verso il mondo aziendale. I consulenti di management in
primis.
 KPI- Key Performance Indicators: gli indicatori di risultato dei gangli essenziali dell’azienda.
Ad es. il ROS e il ROI, il tasso di produttività, il tasso di difettosità, la capacità di superare gli
inconvenienti e le emergenze, la capacità di fidelizzare i clienti più importanti ecc.
 Knowledge Extended Company: azienda estesa della conoscenza. Si intende la capacità di
valorizzare e moltiplicare tutte le conoscenze e competenze per affrontare le complessità attuali
sia nella singola organizzazione che nelle reti di imprese come i distretti industriali. Le ICT e il
web (cloud) danno una grossa mano ma poi servono persone capaci e motivate.
 Know How: il sapere, tecnologico o professionale. Ma anche il saper fare dell’artigiano, la
competenza personale ed organizzativa del management ecc.
 Knowledge Management: insieme di metodi e strumenti per condividere e valorizzare le
conoscenze implicite ed esplicite esistenti in azienda, tradotte in comportamenti positivi. Anche
qui è errata la lettura riduzionista che vedeva il KM essenzialmente basato sugli strumenti
informatici (pur importanti). Invece si tratta di una cultura diffusa che adotta ‘anche’ strumenti
informatici. Serve per decidere meglio.
 Knowledge Workers: lavoratori della conoscenza. Cioè praticamente tutti coloro che
apportano valore intellettuale al lavoro, operanti sia all’interno dell’impresa che all’esterno
(coworkers)
 Layout: usato soprattutto per indicare l’utilizzo di uno spazio di vendita, i percorsi e le modalità
espositive. Utilizzato anche come linguaggio pubblicitario (bozzetto).
 Lead generation: generazione di contatti utili da attività di marketing sia on che offline
(v.funnel).
 Lead Time: il tempo che intercorre tra l’ordine del cliente e la consegna del prodotto/servizio.
Costituisce il risultato di processi che mirano ad aumentare la customer satisfaction riducendo i
costi e i tempi in modo flessibile.
 Life Time Value: valore per una vita. Si dice di un buon cliente o un buon collaboratore o
fornitore con cui il rapporto è duraturo. Evidentemente non si ottiene per caso…
 Lifelong Learning: imparare per tutta la vita. In sostanza la formazione continua di
imprenditori, manager e maestranze. Sempre più indispensabile per valorizzare il capitale
intellettuale e competere nel mondo globale. Purtroppo in Italia la formazione manageriale
spesso latita..
 Marketing esperienziale-v.CEM: approccio che mira a coinvolgere attivamente i clienti- ad es.
in un punto vendita o in ambito turistico- per far sì che vivano esperienze positive e perciò
fidelizzanti.
 Marketing laterale o creativo: formulato da P.Kotler dai primi anni ‘2000 (sulla scorta del
pensiero creativo di E.De Bono) integra il concetto di marketing tradizionale per affrontare le
sfide di oggi.
 Marketing tribale: strategia di marketing di oggi volta a creare comunità attorno ad un prodotto
o un servizio. In particolare il m.t. analizza le ‘tribù’ dei consumatori, cioè gruppi di individui
eterogenei ma legati da passioni o emozioni comuni e punta alla creazione del valore di legame
già presente in un marchio o in un prodotto.V.anche Marketing esperienziale /Engagement
 Marketing virale: insieme di attività online che favoriscono la circolazione spontanea e a
catena di messaggi od opinioni su una marca o un prodotto. I social network tematici oggi ne
sono l’emblema.
 Merchandising: tutte le attività e gli strumenti che dentro il punto vendita evidenziano le merci
e le rendono disponibili e appetibili ai clienti. In sostanza significa mettere la maggior quantità di
merci possibile a contatto con i clienti per il tempo più a lungo possibile e nel modo più
piacevole possibile per i clienti stessi. Vive di creatività e organizzazione di marketing.
 Mistery Shopping: cliente misterioso. Cioè una tecnica di indagine qualitativa che si adotta per
verificare in incognito la qualità dei servizi e la professionalità del personale di contatto in
alberghi, negozi, istituzioni ecc. Viene completata con la redazione di un report dettagliato alla
Direzione dell’impresa ed è parte importante di progetti di Quality Management.
 MVC-Most Valuable Customers: cioè i clienti più fedeli e più importanti per il valore che
generano e anche per la loro capacità di influenzare favorevolmente altri clienti potenziali.
 Network: In termini economici tutte le forme di relazione di business tra operatori e imprese:
dai classici cluster aI contratti di rete. Naturalmente oggi i network sono sia fisici che virtuali.
 Piano di Marketing: è il cuore del marketing management. Significa analizzare, pianificare e
governare coerentemente le leve del prodotto, del prezzo, della distribuzione e della
comunicazione integrata per raggiungere gli obiettivi commerciali e soddisfare i clienti target. Si
completa con i budget periodici. Senza un piano di marketing formalizzato e misurabile non è
possibile attivare politiche coerenti ed efficaci. Eppure ancora oggi molte pmi zoppicano…
 POP-Point of purchase: letteralmente punto di acquisto. Cioè espositori, gadget e strumenti
anche multimediali che fanno parte del merchandising. Recentemente il pop è diventato
sinonimo di point of permanence, per sottolineare l’importanza crescente dell’aspetto
relazionale.
 Price for value: cioè il valore (funzionale o simbolico) che il cliente percepisce di ottenere in
cambio del suo pagamento-concetto al cuore del marketing attuale.
 Product placement: ricordate che auto guidava James Bond o la sua marca di drink? Tecnica
di comunicazione che consiste nel mettere un determinato prodotto all’interno di un evento, un
programma TV o la scena di un film per generare attenzione ‘subliminale’ o per promuovere
esplicitamente un brand ad es. in eventi o fiere. E’ meno lontano di quel che si pensi anche
dalle pmi perché è frutto di creatività e di relazioni pubbliche professionali.
 Prosumer (producer + consumer): definisce il cliente dei settori dei servizi. Fondamentale la
sua partecipazione attiva al processo di erogazione.
 Project Management: gestione per processi che mira ad integrare obiettivi, risorse e tempo.
Collegata al Knowledge Management e alle soluzioni di BPR (Business Process Reenginering)
è una disciplina sempre più importante che inserisce ogni singola attività all’interno dei processi
ottimali complessivi dell’organizzazione. Basilare per attivare il moderno lavoro di gruppo (team
working). Utilizza strumenti informatici come i diagrammi Gantt, Pert (Programme Evaluation
and Review Tecnique) e Flow Charts (diagrammi di flusso).
 Redemption: indica il ritorno di una campagna pubblicitaria. in una campagna di direct
marketing il rapporto tra messaggi inviati e risposte ottenute (interesse). Le vendite potrebbero
essere conseguenti.
 Relazioni Pubbliche: non solo media relations, sponsor, charities ecc. ma ormai la modalità
più intelligente e ‘low cost’ per comunicare anche da parte delle piccole imprese: es open days
in azienda, azioni collettive di marketing territoriale ecc. Richiedono però grande professionalità
e continuità, soprattutto verso gli stakeholder.
 Retail Environment: l’ambiente, l’atmosfera del punto vendita (struttura, layout, colori, suoni
ecc).
 ROE-Return On Equity: è l’indice di bilancio che misura la redditività del capitale proprio
(capitale di rischio). E’ dato dal rapporto tra il Risultato Netto e il Patrimonio Netto (capitale
sociale più riserve). Quindi è un indicatore di sintesi del risultato complessivo della gestione e
rappresenta il risultato che l’azienda riesce ad ottenere dopo aver sottratto dal Reddito
Operativo il risultato delle altre gestioni (finanziaria, extra-caratteristica, straordinaria), al netto
delle imposte. Indica in definitiva la convenienza dell’investimento effettuato dagli investitori.
 ROI-Return On Investments: è l’indice di bilancio che misura la redditività del capitale investito
nella gestione caratteristica dell’impresa e quindi la capacità del core business dell’azienda di
generare reddito. Si ottiene rapportando il Risultato Operativo al Capitale Investito Netto
Operativo. Costituisce un indicatore di sintesi della capacità dell’impresa di remunerare le
risorse investite (capitale proprio e di terzi) a prescindere dalle modalità di finanziamento. Il ROI
è scomponibile nel prodotto tra due altri indici, il ROS (Return On Sales)- cioè il tasso di
redditività delle vendite - e il Turn Over – cioè il tasso di rotazione del capitale investito
 ROS-Return On Sales: è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi di vendita e misura
dunque la redditività delle vendite (v.ROI)
 Sales meeting: incontro con la forza vendite. Occasione fondamentale per generare istruzione,
formazione e motivazione di funzionari, venditori, trader ecc. Oggi si possono organizzare
anche occasioni formative a distanza (skype, videoconferenze ecc) ma l’incontro fisico tra
persone resta la migliore soluzione per conoscersi, generare interazione e motivazione. Anche i
sales meeting vanno organizzati bene e possono essere in parte misurati (v.metriche).
 Selfconfidence (selfesteem): fiducia in se.
 Sell In: attività promozionali dell’industria per introdurre nei punti vendita i prodotti da vendere
successivamente ai consumatori.
 Sell Out: attività promozionali dell’industria e/o del rivenditore per stimolare invece l’uscita di
quei prodotti dal punto vendita e cioè per favorirne l’acquisto da parte dei consumatori finali.
 SIM-Sistema Informativo di Marketing: ben oltre che un sistema di gestione informatica dei
dati. Comprende le capacità dei commerciali dell’azienda di raccogliere e gestire informazioni
documentate (sia digitali che cartacee) su mercati, clienti, concorrenti ecc. V.anche CRM e
clouds.
 Supply Chain: catena della fornitura. Connessa a produzione e logistica, comprende tutta la
filiera ad es. di un settore merceologico (dai fornitori a monte al produttore, ai distributori o
centri logistici e poi ai consumatori - sino alla reverse logistics e al recycling e reusing)
 Stakeholder: letteralmente gestore delle scommesse. Cioè influenzatore di altri. Quindi
dipendenti, fornitori, clienti, opinion leader, istituzioni, media ecc. che possono fornire una
buona immagine dell’organizzazione. Il senso più ampio attuale è quello di portatore di interessi
(diretti o indiretti) - v. reputazione.
 Target: Qualcuno lo confonde ancora con ‘budget’ (bilancio, sia consuntivo che preventivo).
Può indicare i clienti-obiettivo di una campagna o l’obiettivo di vendita di un agente (spesso
legato ad incentivi).
 Taylor Made: prodotto su misura del cliente (in parte o in tutto sartoriale). Legato al concetto di
co-production.
 Time to Market: il tempo che intercorre tra l’idea, il progetto, il lancio e la consegna del nuovo
prodotto (mentre il lead time considera solo le fasi produttive).
 Trade Marketing: due strategie gemelle dell’industria che mirano da un lato a individuare
segmenti di consumatori finali cui proporre i beni e comunicare i valori aziendali. E dall’altro lato
in parallelo a individuare i canali distributivi e i rivenditori più adatti per raggiungere quei
consumatori-target. Sintetizza in particolare tutte le scelte di marketing operativo per attuare
partnership con i rivenditori (indipendenti per lo più). Obiettivo è il presidio reciprocamente
redditizio di mercati locali cui sono interessati sia l’industria che il trader e più in generale
l’aumento di brand awareness della marca industriale. Oggi comprende attività off e online.
 Traffic building: letteralmente costruire traffico (s’intende di visitatori verso i punti vendita)
tramite eventi, pubblicità, promozioni ecc. V.il ruolo anche degli apps per interagire con gli
window shoppers
 USP-Unique Selling Proposition: la ragione principale per cui una marca o un’azienda sono
considerati appetibili dai clienti. Particolarmente importante per differenziarsi un un mercato me-
too. In realtà ormai si deve parlare di GSP (Global Selling Proposition), cioè dell’insieme dei
vantaggi competitivi e delle capacità di comunicarli da parte dell’azienda.
 Vendite push: spinte. Cioè quelle vendite provocate soprattutto dall’abilità e intraprendenza del
venditore (o dall’unicità percepita del prodotto offerto). A volte si identificano con il vecchio
concetto di ‘cliente fatto, cliente perso’. Rare, ormai..
 Vendite pull: tirate. Cioè frutto di una relazione più consapevole, più complessa, dove il
venditore ‘accompagna’ il cliente nella sua scelta e perciò potenzialmente è anche un rapporto
più duraturo. Altro sinomimo è la vendita ‘win-win’ dove entrambi escono vincitori. Evidente
come oggi funzionino quasi solo queste..
 Web 2.0/3.0 si riferisce sia all’approccio di condivisione sia l’attuale generazione di prodotti
(smartphone, tablet ecc), di servizi e di comunità sul Web, come i social network (es. Facebook,
LinkedIn ecc), i wiki (es.Wikipedia) ecc. che permettono la collaborazione e condivisione di
informazioni tra gli utenti di Internet. Al suo interno anche il concetto di Sales 2.0
 Above the line: (”sopra la linea”) è un termine tecnico impiegato in pubblicità e si usa per indicare
tutte le attività di comunicazione che sfruttano i media classici, ovvero:
 Radio - Televisione - Cinema - Stampa (giornali e periodici) - Affissioni (manifesti e poster)
Internet - Servizi di rete sociale
 Il termine complementare è Below the line, che indica invece altre attività che non sfruttano tali
media, come ad esempio le sponsorizzazioni, le attività di promozione, le relazioni pubbliche e il
direct marketing.
 L’espressione non deve essere confusa con above the fold che, nel gergo giornalistico, indica i
contenuti posti nella metà superiore, cioè sopra (above) la piega (fold) della prima pagina di un
quotidiano esposto assieme agli altri in edicola. Questo concetto, ripreso e utilizzato anche nel
campo del web design, ha poco o nulla a che vedere con l’advertising.
 Account Based Marketing (ABM): conosciuto anche come key account marketing, è una strategia
b2b che consiste nell’individuare aziende target specifiche (account) e nel progettare attività su
misura per attrarre persone chiave di queste aziende. Questo metodo può essere considerato
un’evoluzione dell’inbound marketing e si colloca a metà tra il reparto marketing e quello
commerciale: è il mancato allineamento tra i due team a causare i problemi maggiori alle aziende e
l’ABM è nato proprio in risposta al problema, portando il marketing un po’ più vicino alle vendite,
tipicamente focalizzate più sugli account che sui lead.
 Account Conflict: Conflitto Di Interessi Che Si Crea Quando Un’agenzia Gestisce I Budget Di Due
Aziende Concorrenti.
 Account Director: Direttore del servizio clienti.
 Account Executive: E’ l’esperto di marketing dell’agenzia, ma anche un conoscitore di psicologia; in
genere è un buon parlatore, è dotato di gusto estetico, diplomatico e politico. Ha il compito di
raccogliere tutte le possibili informazioni sul prodotto e di mantenere i collegamenti *tra il cliente e
l’agenzia. All’azienda vende la campagna realizzata e individua i mezzi più adatti per la
pubblicizzazione del prodotto. Viene detto anche Contact Man. (Account supervisor: coordina il
lavoro degli Account Executives.)
 Acorn: classificazione di aree residenziali in base alle tipologie di abitanti; è molto utilizzata nelle
ricerche sui consumatori.
 Active: i clienti di una lista che hanno effettuato acquisti entro un arco di tempo definito.
 Adbusting ( o “culture jamming”, ovvero la decostruzione dei testi e delle immagini dell’industria dei
media attraverso la tecnica dello straniamento e del détournement, cioè lo spostamento di immagini
e oggetti dalla loro collocazione abituale per inserirli in un diverso contesto semantico dove il loro
significato risulti mutato, se non capovolto) tecnica di comunicazione adottata dai consumatori per
veicolare sempre più comunicazioni promozionali in rete, con lo scopo di aggiungere ironia o
sarcasmo a un messaggio pubblicitario o, in alcuni casi, a farne una critica e una denuncia sui
social.
 Ad specialties: articoli pubblicitari.
 Advergame: si tratta di giochi interattivi progettati e distribuiti dalle aziende per intrattenere gli utenti
mentre sono esposti alla pubblicità di brand, prodotti o servizi. Un progetto ben riuscito può
innescare meccanismi di viralità, ovvero di diffusione spontanea del gioco. Si tratta di videogiochi
realizzati appositamente per comunicare messaggi pubblicitari, sviluppare la brand awareness e
generare traffico verso i siti commerciali. Il termine si riferisce solitamente ai giochi di questo tipo
accessibili o scaricabili dal Web, sebbene la pratica esistesse già da prima della diffusione del Web,
con titoli promozionali distribuiti ad esempio su floppy disk.
 L’introduzione del termine advergame viene attribuita al creativo e designer Anthony Giallourakis,
fondatore poi di diversi siti Web specializzati come advergames.com, che la coniò nel 2000
 Advertising: Pubblicità pagata, effettuata tramite “media” (stampa, radio, tv, web) per comunicare
prodotti, servizi o l’immagine di un’azienda.
 Address Line: parte di un annuncio pubblicitario o di materiale promozionale che contiene l’indirizzo
del recapito al quale l’utente può rivolgersi per effettuare l’ordine o per ricevere ulteriori informazioni.
 Advertising: termine generico che identifica la pubblicità effettuata sui grandi mezzi.
 Advertising Plan: Programma o piano pubblicitario.
 Advertising direct response: azione pubblicitaria realizzata con l’intento di generare una risposta, che
può utilizzare vari mezzi quali la posta, il telefono, il fax, ecc., purché quantificabili.
 Agenzia di Animazione: struttura professionale a servizio completo per spettacoli di intrattenimento,
animazioni presso i punti vendita.
 Agenzia di Incentivazione: struttura professionale a servizio completo per campagne rivolte alla forza
Vendita e Trade.
 Agenzia di Marketing Diretto: struttura professionale a servizio completo per campagne a mezzo
“apparecchio” telefonico.
 Agenzia di Merchandaising: struttura professionale a servizio completo per azioni di marketing sul
P.V.
 Agenzia di Sales Promotion: struttura professionale a servizio completo per progettazione e gestione
di campagne pubblicitarie.
 Aggiornamento del paniere: Revisione annuale della lista dei prodotti presi in considerazione per
rappresentare gli effettivi comportamenti di spesa delle famiglie e tener conto dei mutamenti che
intervengono. Per questo motivo ogni anno possono cambiare sia i beni e i servizi compresi nel
paniere sia il loro peso nel calcolo degli indici di prezzo.
 A.I.D.I.M.:
Associazione Italiana per il Direct Marketing, creata nel 1984 per promuovere e sviluppare nel
contesto professionale, imprenditoriale e sociale italiano il marketing diretto. Ne fanno parte utenti,
agenzie, società di servizi e professionisti che impiegano per sé o per i propri clienti processi di
marketing diretto.
 Ambush marketing: marketing dell’imboscata, del tranello. Quando un brand paga i diritti per
sponsorizzare un evento ed un altro si intrufola illegalmente avendo massimi ritorni senza aver
sborsato denaro
 Analisi SWOT (conosciuta anche come matrice SWOT) è uno strumento di pianificazione strategica
usato per valutare i punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità
(Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un’impresa o in ogni altra situazione in cui
un’organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo.
L’analisi può riguardare l’ambiente interno (analizzando punti di forza e di debolezza) o esterno di
un’organizzazione (analizzando minacce ed opportunità).
Tale tecnica è attribuita a Albert Humphrey, che guidò un progetto di ricerca all’Università di Stanford
fra gli anni ‘60 e ‘70 utilizzando i dati forniti dalla Fortune 500.
 Animatic: Sviluppo dello story board televisivo in un certo numero di sequenze che in sostanza
animano delle illustrazioni. Viene impiegato dall’agenzia per dare al cliente un’idea sufficientemente
precisa di quello che sarà il telecomunicato finale.
 A.N.V.E.D.:
Associazione Nazionale fra aziende di Vendita per Corrispondenza e a Distanza, con sede in
Milano. Tutela gli interessi delle imprese associate e l’immagine delle specifiche attività di vendita.
Per associarsi è necessario sottoscrivere un Codice Morale Professionale che vincola le aziende a
un comportamento corretto nei confronti dei consumatori. Due organi, il comitato di accertamento e
la commissione di disciplina, controllano l’aderenza di tali comportamenti al codice stesso. Oltre alle
aziende di vendita per corrispondenza e a distanza, sono ammesse all’associazione anche quelle
imprese che forniscono servizi di assistenza alla vendita postale, come agenzie pubblicitarie,
fornitori di liste e tipografie specializzate.
 Area test: azione di marketing condotta in un’area delimitata per raccogliere indicazioni sulla sua
efficacia.
 Art Buyer: Colui che acquista il materiale e/o reperisce le persone per la produzione di una
pubblicità.
 Art Director: Direttore artistico di un’agenzia pubblicitaria; indica anche colui che, nella creazione
delle campagne, si occupa principalmente della parte visiva o visuale.
 Astroturfing: è un termine coniato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta del XX secolo:
nell’ambito del marketing, esso definisce la creazione a tavolino del consenso proveniente dal
basso, della memoria o della storia pregressa di un’idea, un prodotto o comunque qualsiasi bene
oggetto di propaganda (bene di consumo, candidato alle elezioni, etc.). La tecnica di astroturfing si
affida spesso a persone retribuite affinché esse producano artificialmente un’aura positiva intorno al
bene da promuovere.
AstroTurf è il marchio registrato di un’erba artificiale prodotta dalla Monsanto e commercializzata su
grande scala a partire dal 1966, anno in cui fu utilizzata per la copertura del terreno di gioco
dell’Astrodome di Houston, in Texas. Proprio il nome di tale stadio fu all’origine del marchio, che si
componeva di ASTRO(dome) e (artificial)TURF (in inglese Turf significa Zolla). Il suo derivativo
Astroturfing fu coniato come antonimo di grassroots (alla lettera Radici dell’erba) equivalente, in
italiano, al termine Politica dal basso, espressa dalla similitudine con le radici che affondano nel
terreno, e anche col fatto che ogni filo d’erba ha una sua individualità, ma che tanti fili d’erba si
uniscono a formare un prato.
Più genericamente, grassroots designa un movimento, un consenso, un insieme di comportamenti
sociali, che sono radicati in una comunità da molto tempo, dei quali la comunità ha memoria.
Astroturfing, per converso, indica qualsiasi categoria merceologica o anche, per esempio, un’idea
politica che, lungi dall’essere radicata da tempo in una comunità, gode in realtà di una promozione a
tavolino e di una serie di falsi ricordi costruiti artificialmente da un gruppo di marketing organizzato
 Audience: il numero totale degli individui raggiunti da un’azione promozionale o da un annuncio
pubblicitario.
 Authenticity marketing: vedi retro-marketing
 Baby Boomer: nella classificazione generazionale sono le persone nate fra 1945 ed il 1960 - Epoca:
boom economico e demografico, rivoluzioni e femminismo, cultura Hippie e Festival di Woodstock.
- Segni distintivi: Ribelli, politicamente e civilmente impegnati - cresciuti in un periodo di transizione e
prosperità, credono fermamente nella lotta per i propri diritti.- Ritratto cinematografico: La dolce vita
(Federico Fellini, 1960) - specchio di una società che si stava emancipando e liberando dal
bigottismo dei propri padri. - Media del cuore: Televisione. - Come comunicano e dove trovarli:
Continuano a prediligere la comunicazione face-to-face. La maggior parte di loro occupano tutt’oggi
posizioni di prestigio, cariche manageriali e di direzione delle aziende: allo scrivere e-mail
preferiscono il confronto telefonico e le riunioni. - Social Behaviour: Sono su Facebook, ma non tutti
ne padroneggiano davvero il linguaggio, pertanto il loro comportamento online è perlopiù silente o
voyeuristico. Sono molto concreti, pertanto la fluidità dei nuovi media talvolta li destabilizza.
 Banca dati: collezione omogenea di dati memorizzati su un supporto magnetico e accessibili
mediante un elaboratore. Secondo il tipo di informazioni offerte le banche dati possono essere
classificate in due grandi famiglie. 1) Basi dati di informazione primaria: contengono informazioni
utilizzabili direttamente dall’utente della banca dati. 2) Basi dati di informazione secondaria: aiutano
l’utente a localizzare la fonte informativa adatta alle sue esigenze rinviandolo per ulteriori dettagli o
per testo completo allo specifico documento o all’organizzazione oppure ancora al ricercatore,
autore o possessore della documentazione primaria.
 Base dell’indice: periodo scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici, che
generalmente è l’anno per il quale viene definito il paniere (elenco dei prodotti e relativi coefficienti di
ponderazione) che si mantiene fisso fino al successivo cambio di base e sul quale vengono calcolate
le variazioni di prezzo con la tecnica dei numeri indici.
 Below the line: termine usato in pubblicità che indica altre attività che non sfruttano i media classici
(tv, radio, giornali), come ad esempio le sponsorizzazioni, le attività di promozione, le relazioni
pubbliche e il direct marketing. E’ la locuzione complementare a above the line
 Benefit: vantaggio, beneficio. E usato sia per identificare i vantaggi da proporre al consumatore sia
per indicare i vantaggi ottenuti o ottenibili dall’impresa mediante una determinata azione di
marketing.
 Beni alimentari lavorati: Prodotti destinati al consumo finale, risultato di un processo di
trasformazione industriale (come i succhi di frutta, gli insaccati, i prodotti surgelati).
 Beni alimentari non lavorati: Prodotti alimentari venduti senza un preventivo e significativo processo
di trasformazione (cottura, surgelazione, spremitura, ecc). Ad esempio latte, uova di gallina, carne
fresca, pesce fresco, frutta e verdura fresca.
 Beni alimentari: Generi alimentari (come ad esempio il pane, la carne, il pesce, i formaggi), bevande
analcoliche, bevande alcoliche.
 Beni di consumo: Beni impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani.
 Beni di largo consumo: Beni alimentari, prodotti per la pulizia della casa, prodotti per la cura della
persona.
 Beni durevoli: Elettrodomestici, radio televisori, strumenti ottici, fotografici, orologi, motocicli,
biciclette, autovetture, altri mezzi di trasporto, mobili, gioielli, oreficeria, strumenti musicali, articoli di
arredamento.
 Beni energetici non regolamentati: Benzina verde, gas GPL, gas in bombole, gasolio, gasolio per
auto.
 Beni energetici regolamentati: Energia elettrica usi domestici, gas per cottura cibi, gas per
riscaldamento.
 Beni non durevoli: Detergenti per pulizia della casa, prodotti per la cura della persona, medicinali e
prodotti farmaceutici, prodotti alimentari, tabacco, articoli sportivi, giochi e giocattoli.
 Beni semidurevoli: Capi di abbigliamento, calzature, libri.
 Beta: si intende la prima versione di un software rilasciata da una azienda o da una comunità di
sviluppatori al fine di testarla e migliorarla attraverso i feddback degli utenti.
 Bio Marketing: il marketing incontra le bioscienze - evoluzione dell’applicazione delle neuroscienze
allo studio della comunicazione e della persuasione
 Blog: contrazione delle paroli inglesi web e log. E’ un sito internate il cui contenuto è generato
dall’utente in forma e stile diaristico. La struttura è costituita da un programma di pubblicazione
guidata che consente di creare automaticamente una pagina web. I lettori hanno possibilità di
lasciare commenti all’autore del blog detto Blogger.
 Bot: software che agiscono come degli utenti (commentano, inviano richieste di follow, rispondono ai
sondaggi ecc.), sono “scorciatoie” a cui alcuni Influencer ricorrono per ottenere maggiore visibilità.
Scegliere con cura i propri collaboratori significa premurarsi che non usino questi sistemi e che le
interazioni ai loro contenuti siano spontanee e generate da un pubblico reale e interessato ai loro
messaggi.
 Brainstorming (o tempesta cervelli): metodo decisionale consistente in sessioni intensive di dibatti
volte a stimolare proposte e a sollecitare idee per identificare la soluzione
migliore ad un problema. Riunione non strutturata di creativi (ma non solo) chiamati a una
discussione a ruota libera ad enucleare, singolarmente e collettivamente, dal materiale informativo
contenuto nel brief (v.) e nelle ricerche concetti, idee, elementi utili per la creazione dell’annuncio o
della campagna e non solo. Sue uniche regole sono l’abbattimento di ogni tipo di censura critica,
l’accettazione di ogni proposta, la produzione di un gran numero di idee, la sintesi finale scritta delle
idee partorite dal gruppo.
 Brain trust: “gruppo di cervelli” deputato ad esaminare e decidere su temi assegnati. Vedi anche
Task force.
 Brainware: l’insieme delle attività che consentono una razionale ed efficace integrazione delle
tecnologie informatiche in un’organizzazione.
 Brainwriting: costituisce una variante del brainstorming (v.). Si basa sui medesimi principi ma ne
differisce perché ogni partecipante deve scrivere le proprie idee e proposte su un foglio di carta o su
una scheda.
 Brainwriting Branding: tecnica consistente nell’identificazione di un prodotto con un nome registrato
utilizzata dalle imprese per differenziare il proprio prodotto da quelli dei concorrenti.
 Branding on-line: promozione di un’azienda in Intemet.
 Brand awarness: capacità dei consumatori di riconoscere un marchio e di associarlo correttamente a
un prodotto, a una linea di prodotti o a un’impresa
 Brand blogging: creare blogs e/o partecipare in blogosfera, con lo spirito di instaurare conversazioni
aperte, sincere, trasparenti. Condividere informazioni chiave, che hanno valore, di cui la gente possa
parlare.
 Brand Charcacter: è un tipo di simbolo associato al brand al fine di caratterizzarlo attribuendogli
caratteristiche proprie di un essere vivente. Così, allo steso modo di una persona, una marca può
essere seduttiva, aggressiva, sofisticata, ecc. Più la marca si comporta come una persona e più
possibilità avrà di intercettare un’altra persona-consumatore, specie se essa presenta un carattere
vicino a quello dell’individuo con cui si relaziona.
Il brand character è espressione della brand personality che a sua volta costituisce un importante
elemento dell’identità di marca (brand identity). Il brand character, così come la brand personality,
riflette l’immagine che l’azienda vuole dare di sé e dei propri marchi ai vari stakeholder di riferimento.
 Brand Equity: o valore della marca, esprime la forza di una marca sul mercato. Può essere definita
sia da un punto di vista finanziario, e in tal caso si pone l’accento sul valore del brand in quanto
asset del patrimonio aziendale (come brevetti e marchi); oppure da un punto di vista più orientato al
marketing, e in tal caso può essere definita come il patrimonio d’immagine che una marca è riuscita
a costruirsi nel tempo, frutto dell’aggregazione di atteggiamenti e comportamenti dei consumatori,
dei canali distributivi e dei diversi influencer del processo d’acquisto che rafforzano i profitti futuri e il
cash flow di lungo periodo (Srivastava e Shocker, 1991).
La letteratura è concorde nel ritenere che il valore del brand nella prospettiva del consumatore
(customer-based brand equity) possa essere determinato e misurato in base agli effetti di marketing
attribuibili unicamente al brand stesso; più nel dettaglio, esso corrisponde al capitale accumulato
dalla marca attraverso tutte le passate operazioni e investimenti di marketing; nella nota definizione
di brand equity proposta da Aaker il valore della marca esprime “l’insieme delle risorse (o dei costi)
legate al nome e al simbolo della marca che si aggiungono al (o devono essere sottratti dal) valore
che un bene o servizio fornisce ai clienti di un’impresa e alla stessa impresa”.
 Brand Extension: politica di branding orientata all’espansione di un brand in un segmento di mercato
diverso da quello in cui si è consolidata la sua notorietà. In concreto, si verifica quando un’impresa
utilizza uno dei propri nomi di marca esistenti per un prodotto migliorato o un nuovo prodotto per
creare nuovi elementi di differenziazione rispetto ai concorrenti. Le principali forme di brand
extension sono: la line extension ovvero l’estensione della linea all’interno della categoria originaria,
cioè una marca nota viene associata ad un nuovo prodotto indirizzato ad un nuovo segmento di
mercato nell’ambito della stessa categoria di prodotto e la category extension ovvero la marca
stessa viene utilizzata per entrare in una nuova categoria di prodotto
 Brand Heritage: può essere inteso come quella dimensione dell’identità del brand (brand identity)
che si fonda sulla longevità e sul patrimonio storico dell’impresa. Rappresenta, pertanto, una sintesi
fra gli attributi della marca, i valori intangibili ad essa associati e altri fattori di lungo periodo, come la
vita intera e la reputazione di marca. In altri termini, esso riassume, al tempo stesso, brand
positioning, brand personality e brand reputation.
 Brand Identity può essere intesa sia come l’insieme degli elementi di riconoscimento del brand
(nome, simboli, logo, slogan, jingle, ecc.) che agevolano il consumatore nell’identificazione distintiva
di un’alternativa di offerta, sia come il complesso dei valori imprenditoriali che contraddistingue un
brand fin dalla nascita e che ne determina l’evoluzione futura; la brand identity, infatti, riflette
l’orientamento e gli obiettivi dell’azienda, oltre che la personalità e i valori della marca.
 Brand Knowledge: conoscenza di marca. Vedi Brand loyalty ladder.
 Brand Image: è l’immagine della marca così come viene recepita dai consumatori; esprime cioè una
sintesi delle opinioni che il pubblico ha di un’impresa e dei suoi brand o prodotti. L’immagine di
marca riassume posizionamento, personalità e reputazione della marca stessa.
 Brand Leader: sinonimo di market leader, la marca che detiene la quota maggiore di uno o più
segmenti del mercato in cui opera.
 Brand Loyalty: grado di fedeltà del consumatore alla marca. Si riferisce alla volontà dei consumatori
di ripetere l’acquisto (rifiutando di comprare i prodotti dei concorrenti) e di raccomandare il prodotto a
terzi (v. passaparola). Costituisce lo stadio più avanzato del processo di fidelizzazione del cliente
alla marca (v. Brand loyalty ladder).
 Brand Loyalty ladder: progressione che porta il consumatore dall’essere consapevole dell’esistenza
della marca (v. brand awareness), al conoscerla (v. Brand knowledge), al preferirla (v. brand
preference) e infine a esserle fedele (v. brand loyalty). Conosciuto anche come “processo di
fidelizzazione” del cliente alla marca. Lo scopo principale delle attività di comunicazione e di
marketing è favorire questo processo.
 Brand Manager: marketing manager, responsabile all’interno dell’azienda della promozione delle
venditeli una determinata linea di prodotti unificati sotto un unico brand. Si occupa di pianificazione,
pubblicità e promozioni. Viene definito anche Senior Product Manager.
 Brand map: schema, mappa percezionale che rappresenta graficamente il posizionamento di ogni
marca nella mente del consumatore.
 Brand metrics: criteri di misurazione del valore della marca.
 Brand name: parte scritta di un marchio (una parola, più parole, una sigla, più lettere) considerata
separatamente dal simbolo grafico di identificazione.
 Brand personality: somma degli elementi che caratterizzano una marca agli occhi dei consumatori,
rendendola subito riconoscibile e diversa da tutte le altre. esprime il modo con cui la marca si porge
al pubblico, essenzialmente il suo carattere, stile e tono di voce ed è, dunque, il diretto risultato degli
sforzi di comunicazione dell’impresa diretti a conseguire un chiaro e distintivo posizionamento
dell’offerta nella mente dei consumatori
 Brand positioning: come una marca si pone nei confronti dei bisogni che è chiamata a soddisfare.
 Brand preference: scelta operata dal consumatore tra marche denominanti prodotti simili, quindi tra
loro concorrenti. Vedi Brand loyalty ladder.
 Brand recall: notorietà di marca. Conoscenza e identificazione della marca da parte del
consumatore. E’ il grado più forte della consapevolezza di marca da parte del pubblico, mentre la
brand recognition quello più debole. Di norma, brand recall e altri indicatori di ricordo e notorietà
vengono rilevati dagli istituti di ricerca attraverso i test di riconoscimento (recognition test) e di
ricordo (recall test), oltre che tramite i tracking study.
 Brand recognition: riconoscibilità della marca da parte dei consumatori. E’ una misura del grado di
riconoscimento della marca presso il pubblico obiettivo. Esprime la percentuale di consumatori
appartenenti a un dato target group che riconosce la marca dopo essere stata sottoposta a uno
stimolo verbale o visivo: claim, pay-off, logo
 Brand reputation: reputazione della marca presso l’audience. E’ la considerazione, o attenzione
benevole, di cui un brand gode in virtù della sua capacità di soddisfare le aspettative del pubblico nel
corso del tempo.
 Brand share: quota di mercato (v.) detenuta da una marca (v.). Percentuale risultante dal raffronto
tra l’ammontare del denaro speso dai consumatori per una marca e quanto è stato speso dai
consumatori per acquistare tutte quante le marche presenti nella stessa categoria merceologica.
Viene definita market share e share of market. La gran parte delle campagne pubblicitarie si
propone di aumentare di qualche punto o frazione di punto lo share del brand pubblicizzato.
 Brand share standardization: metodologia di misurazione dei cambiamenti prodotti nel mercato
dall’introduzione di un nuovo brand.
 Brand strategy: base del piano di marketing che si riferisce a tutti gli aspetti riguardanti il brand (v.):
dal packaging (v.) alla distribuzione.
 Brand switchers: consumatori con uno scarso grado di fedeltà alla marca (v. brand loyality) che
passano indifferentemente e frequentemente dall’una all’altra.
 Brand user image: tipologia del consumatore che acquista la marca.
 Break: interruzione all’interno di una trasmissione radio o tv in cui sono trasmessi i comunicati
pubblicitari.
 Break Even Point (BEP): è il punto di pareggio, il punto in cui i ricavi sono uguali ai costi.
 Breakdown: ogni scomposizione in sottoclassi. In particolare è inteso come suddivisione delle spese
di una campagna pubblicitaria. Ancora più in particolare l’analisi dei vari elementi della
sceneggiatura e il relativo split dei costi dell’intera produzione.
 Brevetto (patent): strumento giuridico che accerta la paternità di un’invenzione, di un modello di
utilità, di nuova varietà vegetale e assegna al titolare il temporaneo monopolio dello sfruttamento.
 Brick and montar: letteralmente mattoni e malta, espressione che viene usata per distinguere le
imprese che per indicare le aziende che non sono presenti in Intemet e cioè che operano secondo
un modello di business tradizionale da quelle che adottano un modello di business integrato off-line
e on-lin. Opposto a click and mortar (v.).
 Brief: documento che riassume gli obiettivi di una campagna pubblicitaria o di una ricerca di
marketing, le caratteristiche del mercato potenziale ed eventualmente altre informazioni ritenute
necessarie per definire in termini più precisi un’iniziativa.
 Briefing: con briefing (e debriefing, che è l’azione speculare successiva) definiscono le istruzioni
operative e le informazioni che vengono fornite ad una o più persone affinché possano svolgere
correttamente un compito che è loro assegnato. Il termine è utilizzo in pubblicità per indicare le
istruzioni che vengono date dal cliente all’agenzia per la Briefing dalla sinteticità del testo,
dall’abbondanza dell’impiego di immagini (per lo più variopinte), grafici, torte, disegni; il tutto
realizzato con una fattura di prestigio su carta lucida di una certa consistenza.
 Broadcast media: una fonte di direct response che comprende radio, televisione e TV via cavo.
 Brochure: in senso stretto, il termine si usa per opuscoli o monografie di alta qualità, sia dal punto di
vista grafico, sia nelle scelte di carta e stampa. In senso lato e nel linguaggio corrente si usa per
qualsiasi libretto od opuscolo formato da più pagine rilegate.
 Broker: intermediario, con la funzione di mettere in contatto acquirenti e venditori e di assistere alla
loro negoziazine. Generalmente esso non ha rapporti continuativi con le parti.
 Brokeraggio: si esercita acquistando tempi o spazi pubblicitari allo scopo di
venderli a chi effettivamente intende sfruttarli per diffondere la propria pubblicità.
 Browser: programma per l’interpretazione e la visualizzazione dei documenti multimediali che
costituiscono il World wide web (v.). È utilizzato per “sfogliare” le pagine informative del World wide
web. Tecnicamente, il browser svolge il ruolo di client (v.) e di interfaccia utente; su input dell’utente
stesso, il browser è infatti in grado di richiedere un determinato documento al server che lo ospita e,
una volta ricevutolo, di visualizzarlo correttamente (testo, immagini, collegamenti ipertestuali,
sfondi… il tutto impaginato seguendo le istruzioni fornite, sotto forma di marcatori HTML, da chi ha
creato quella determinata pagina). I browser più diffusi sono Microsoft Internet Explorer, Netscape
Navigator, Google Chrome e Mozzilla.
 B su A (BIA): rapporto tra la quantità di consumatori di un mezzo rilevato nell’ultimo periodo e la
quantità di audience (v.) che ha realmente sfogliato, letto, guardato il mezzo nel periodo interessato.
Esprime la probabilità che un individuo che fa parte dell’audience di un mezzo lo sia effettivamente
anche per un passaggio o uscita determinati.
 Buddy system: metodologia secondo la quale ogni neoassunto deve essere affiancato da un
venditore esperto che svolge la funzione di tutor nei suoi confronti (che quindi lo consiglia e gli
insegna i trucchi del mestiere).
 Budget: bilancio di previsione. In pubblicità indica l’esatto ammontare della cifra che un’impresa
stanzia per la propria campagna. Per traslato si riferisee allo stesso stanziamento a prescindere dal
suo concreto ammontare.
 Budgeting: processo di formazione del budget (v.).
 Bug: nel linguaggio informatico si riferisce ad un errore di progettazione di un programma che ne
compromette l’utilizzo. Il processo necessario per la sua correzione è denominato debugging (v.)
 Bulkhead: annunci pubblicitari allocati sopra i finestrini all’interno dei mezzi pubblici.
 Bulk selling: modalità di vendita di prodotti sfusi contenuti in contenitori trasparenti di vari forme
(”bulk”) e pagati a peso. Era molto utilizzata prima dell’introduzione delle confezioni singole, adesso
lo è prevalentemente nei supermercati per prodotti come biscotti, caffe, caramelle ecc.
 Bull market: mercato in cui i prezzi stanno salendo. (Da bull: toro).
 Bumvertising: (dall’inglese “to bum”, fare il senzatetto e “advertising”, pubblicità) è una modalità di
economia informale che consiste nel retribuire un senzatetto per mostrare un annuncio pubblicitario.
E’ l’uso di vagabondi portatori di messaggi e segni per fare pubblicità. Uomini e donne senzatetto
sono in grado di fornire un servizio prezioso e tangibile a un’azienda, ricevendo al contempo un
flusso di entrate aggiuntivo in combinazione con le loro normali donazioni derivanti
dall’accattonaggio.
Homeless People Advertising è utile per aiutare donne e uomini senzatetto dando loro un piccolo
guadagno e dunque risollevando la loro dignità di esseri umani, purtroppo spesso emarginati dalla
società, ma apre anche una polemica, un caso di coscienza, che riguarda il possibile sfruttamento
umano per gli esigui compensi che ricevono, senza contare la maldestra furbizia di alcuni
imprenditori che utilizzano questo “estremo” e non convenzionale espediente per promuovere i loro,
prodotti, brand o servizi
 Buono d’ordine: è la cartolina che il cliente compila e invia all’azienda venditrice per ricevere il
prodotto acquistato. Contiene gli estremi che indicano l’articolo e le modalità di pagamento.
 Buoni sconto: tagliandi che danno al possessore il diritto ad un determinato sconto sull’acquisto di
un prodotto. Vengono utilizzati per sostenere le vendite, aumentare la fedeltà al prodotto, aiutare la
diffusione di prodotti nuovi o di prodotti diversi (buoni sconto incrociati o cross couponing). I buoni
sconto (o coupons, o vauchers) possono essere parte di una confezione, trovarsi all’interno del
prodotto stesso, dover essere ritagliati da un annuncio stampa o essere oggetto di un mailing, di un
volantinaggio, di un door to door (v.) o di altra azione promozionale (e in questi casi il loro utilizzo è
spesso condizionato da una prova di acquisto).
 Buoni sconto incrociati: meccanica del buono sconto (v.) applicata a un prodotto diverso da quello in
cui il buono sconto è contenuto. Rientrano nell’operazione di cross couponing (v.).
 Buono d’ordine: cartolina che, nel direct marketing, serve per ricevere il prodotto direttamente
dall’azienda. Contiene tutti gli elementi identificatori del prodotto e le modalità del pagamento. Viene
compilata dall’acquirente con i propri dati e con l’indicazione delle quantità ordinate per ciascun item.
 Business list: ogni lista di persone o società compilata sulla base di un interesse probabile o
dichiarato per la raccolta di informazioni o la vendita di prodotti, servizi, abbonamenti legati a
un’attività di lavoro, professionale o produttiva.
 Business to consumer: (BTC opp B2C) le attività di marketing o commerciali rivolte al mercato
consumistico: consumatori, fruitori, utilizzatori finali
 Business to business: (BTB opp. B2B) le attività di marketing diretto tese a ottenere risultati
commerciali presso le aziende, escludendo quindi i privati.
 Buzz marketing: letteralmente generare brusio, utilizzare notizie di alto-profilo che inducano la gente
a parlare della marca. La marca è protagonista della conversazione.
 Cambio di base: Operazione con la quale viene modificato il periodo di riferimento a partire dal quale
si calcolano le variazioni dei prezzi. Il livello dei prezzi del periodo base viene considerato
convenzionalmente uguale a 100. Il cambio di base coincide normalmente con la modificazione del
paniere di beni considerati e dei loro pesi relativi. La modifica dei panieri risponde all’esigenza di
adeguarli alle innovazioni che intervengono nei prodotti, nei mercati e nell’acquisizione dei prodotti
stessi da parte degli utilizzatori.
 Campione (1): un gruppo di nomi selezionati da una lista per valutare la reattività della lista.
Campione (2): Riproduzione in scala ridotta di un universo di riferimento, per conoscere uno o più
parametri di una popolazione, senza doverne analizzare ogni elemento.
 Campione di punti vendita: Nello schema di calcolo degli indici ISTAT dei prezzi, rappresenta le
principali tipologie di vendita frequentate dai consumatori per i loro acquisti: negozi tradizionali,
grandi magazzini, supermercati, ipermercati, hard-discount, distribuzione commerciale su aree
pubbliche; gli indici nascono da un’unica rilevazione dei dati svolta, secondo metodi e norme stabiliti
dall’ISTAT, dagli Uffici comunali di statistica dei Comuni capoluoghi di provincia, presso i punti
vendita selezionati. I beni e servizi per i quali si rilevano i prezzi (paniere dei prodotti) sono quelli che
più frequentemente ricorrono nelle spese della maggior parte dei consumatori e le cui variazioni di
prezzo, mediate secondo lo schema di calcolo degli indici, possono considerarsi rappresentative
dell’intero fenomeno.
 Campione statistico: data una popolazione di unità, è una sua parte rappresentativa del tutto.Tre
sono i tipi di campione più utilizzati: casuale, stratificato e per quote. Il campione casuale è un
campione statistico i cui elementi sono scelti in modo casuale. Il campione stratificato è invece
un campione statistico estratto suddividendo l’universo in strati,
cioè in sottogruppi omogenei quanto a caratteristiche prescelte. Il campione per quote, infine, viene
formato fissando soltanto il numero di elementi e lasciando libero l’intervistato ne di scegliere le
persone da intervistare purché‚ esse rispondano a determinate caratteristiche (livello di istruzione,
sesso e così via) rispetto alle quali sono state fissate le quote.
 Canale di distribuzione: sequenza di intermediari commerciali (persone o organizzazioni) che
provvedono al passaggio dei beni dal produttore al consumatore, come grossisti, negozi, grande
distribuzione organizzata, etc…. La sua funzione essenziale è il trasferimento di un bene. Non
sempre gli intermediari commerciali si occupano del trasferimento fisico della merce, a questo scopo
vengono infatti utilizzati dei fornitori di servizi specializzati come spedizionieri e trasportatori che non
rientrano nel canale distributivo ma ne sono solo uno strumento (distribuzione fisica). Da un punto di
vista economico il canale di distribuzione ha il compito di colmare i le distanze tra impresa e
mercato. Con il commercio elettronico si possono superare soprattutto le distanze di tipo geografico.
 Caratteristiche psicografiche: caratteristiche o qualità utilizzate per definire lo stile di vita o gli
atteggiamenti dei clienti o potenziali clienti.
 Carousel (o Gallery): un contenuto visual composto da un massimo di dieci foto, tutte visibili in
sequenza in un unico post Instagram.
 Case history: spiegazione di un fatto, azione, fenomeno attraverso un esempio concreto (es.
illustrare una determinata tecnica di D.M. attraverso la descrizione di un’azione svolta con l’utilizzo
della tecnica in oggetto).
 Case history: spiegazione di un fatto, azione, fenomeno attraverso un esempio concreto; molto
utilizzato nei corsi di formazione, soprattutto in quelli di marketing, per completare, anche attraverso
un dibattito tra i partecipanti, l’acquisizione di concetti teorici. Cielo di vita del prodotto: descrive,
basandosi sull’andamento delle vendite nel tempo, il passaggio di un prodotto attraverso
quattro stadi successivi: introduzione, sviluppo, maturità, declino che corrispondono ad altrettante
tipiche situazioni della domanda.
 Cash and carry: Esercizio di vendita all’ingrosso organizzato a self-service, con superficie di vendita
superiore a 400 mq, nel quale i clienti provvedono al pagamento in contanti, contro emissione
immediata di fattura, e al trasporto della merce acquistata.
 Cause related marketing: supportare cause sociali per ottenere il rispetto e l’appoggio degli individui
“affezionati alla causa”.
 Catalogo: pubblicazione contenente una lista dettagliata di prodotti con la relativa descrizione.
Talvolta, soprattutto per i beni industriali, il catalogo può divenire, a tutto vantaggio dell’impresa che
lo produce, un autentico manuale merceologico settoriale condizionando il giudizio dei clienti anche
su prodotti della concorrenza. Così il catalogo può trasformarsi da strumento operativo di vendita a
strumento strategico di marketing.
 Centro commerciale al dettaglio: Media o grande struttura di vendita di vendita al dettaglio nella
quale più esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono
di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente. La superficie di vendita è quella
risultante dalla somma delle superfici di vendita degli esercizi al dettaglio presenti nella struttura.
 Centro commerciale all’ingrosso: Complesso di almeno cinque esercizi all’ingrosso, dotato di
attrezzature e di servizi, concepito, realizzato e gestito con criteri unitari.
 Challenge: il contenuto più popolare di TikTok, è una sfida virale (un balletto, una scena recitata…) a
cui gli utenti sono chiamati a partecipare mettendo in gioco la propria creatività.
 Chatbot marketing: una specificazione del Markjeting Conversazionale, moltiplica contatti e vendite
offrendo servizi e soluzioni in modo automatico attraverso un chatbot, sia programmato ex novo o su
piattaforma ad hoc già esistente, che potrebbe trasformarsi da semplice punto di contatto con i
propri potenziali clienti a strumento in grado di aumentare l’engagement, creare un vero e proprio
funnel di vendita o occuparsi di assistenza clienti
 Citizen Marketing ( vedi User Generated Marketing)
 Claim: promessa principale fatta al consumatore in campagna (pubblicitaria) di comunicazione.
 Cleaning: il processo di correzione e/o rimozione di nominativi e indirizzi errati da una mailing list. Il
termine è anche usato nell’identificazione ed eliminazione delle duplicazioni nelle liste
 Click & Collect: è la possibilità di ordinare e comprare online un prodotto e di ritirarlo in negozio.
Opzione ormai adottata da più del 70% dei primi 300 retailer italiani
 Click and Mortar: espressione che contraddistingue le imprese che operano secondo un modello di
business integrato off-line e on-line, differenziandole da quelle con un modello di business
tradizionale (brick and mortar).
 Cliente marginale: cliente il cui basso volume di acquisti o la cui particolare collocazione geografica
rende bassa la produttività e alto il costo dell’impiego delle forze di vendita.
 CLUB DEL MARKETING E DELLA COMUNICAZIONE (ClubMC.it): è una grande associazione
senza scopo di lucro, asindacale ed apolitica, il cui principio ispiratore è ” Agire è bene, interagire è
meglio” ed ha per mission “Connecting manager” . E’ estesa su tutto il territorionazionale con sezioni
regionali ed ha isritti circa 60.000 manager di marketing e di comunicazione di aziende o agenzie
italiane ed internazionali, consulenti, professionisti del comparto Mar-Com, imprenditori e giornalisti
 Coefficiente di ponderazione o peso: Rappresenta il grado di importanza di ciascuna voce di
prodotto, o raggruppamento di prodotti, nell’insieme dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul
quale è calcolato l’indice generale. Posto uguale a X il valore totale del paniere, i coefficienti di
ponderazione sono dati in percentuale.
 COICOP95 (Classification Of Individual Consumption by Purpose): Classificazione internazionale,
nella versione Rev.1, adottata per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo. Il primo livello della
classificazione dei prodotti considera 12 capitoli di spesa; il secondo è quello costituito da 38
categorie e il terzo è formato da 107 gruppi di prodotto.
 Community management: è l’attività di gestione delle community, operata per un brand sia offline
che online, al fine di monitorare le conversazioni e stimolare il dialogo tra brand e persone. Nel caso
di gestione di comunità online si parla anche di web community management.
 Community marketing: formare o supportare comunità di nicchia che condividono uno specifico
interesse intorno ad un brand (come ad esempio: user groups, fan clubs e forums di discussione).
Generare e fornire strumenti, contenuti e informazioni che supportino/alimentino queste
communities.
 Componente di fondo:Indice generale dei prezzi al consumo con esclusione dei beni alimentari non
lavorati e dei beni energetici.
 Comunicazione: in etologia, processo per mezzo del quale due o più animali, quasi sempre della
stessa specie, si scambiano informazioni. Il mezzo di comunicazione può essere un segnale
acustico, chimico (feromoni), ottico, ultrasonico; in genere ogni specie ricorre a più tipi di segnali a
seconda del tipo di comunicazione.
 Comunicazione: in linguistica, trasferimento di informazioni che comporta, secondo R. Jakobson, sei
elementi fondamentali: emittente (da cui parte il messaggio), ricevente (chi lo riceve), codice, canale
(mezzo fisico di trasmissione), contesto (conoscenze comuni a emittente e ricevente), messaggio
(sequenza di simboli scelti all’interno di un codice).
 Comunicazione d’impresa o aziendale : un processo che utilizza in modo integrato gli strumenti ed i
mezzi della comunicazione in e off line (pubblicità, promozione, pubbliche relazioni, outdoor,
packaging, sponsorizzazioni e direct marketing, web marketing, social media marketing per far
conoscere efficacemente al mercato l’offerta , determinare il posizionamento e diffondere l’immagine
aziendale o di prodotto/servizio
 Comunicazioni di massa: Termine usato per designare il processo di produzione, trasmissione e
diffusione di notizie, immagini ecc. in breve tempo, diretto a individui non in rapporto tra loro. I mezzi
usati dalla comunicazione di massa (cinema, stampa, radio, televisione) sono detti mass media.
 Consumer list: una lista di nomi, (generalmente completi di indirizzo personale) che identifica
individui con lo stesso comportamento d’acquisto.
 Consumi delle famiglie: Beni e servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il
soddisfacimento dei propri bisogni, compresi anche i beni che provengono dal proprio orto o azienda
agricola, i beni e servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti figurativi per
le abitazioni godute in proprietà.
 Consumi finali: Valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano
essi individuali o collettivi.
 Contatto utile: colloquio telefonico personale con il responsabile della decisione, indipendentemente
dall’esito.
 Content marketing: è un approccio di marketing che include l’insieme delle tecniche per creare e
condividere contenuti testuali e visuali pertinenti e di valore intorno ad un marchio o
prodotto/servizio, così da creare un engagement al fine di attirare il pubblico di riferimento o i
prospect sul proprio sito web o social network, creare una relazione tale da orientare anche il
processo di acquisto degli utenti. Prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali
tra cui news, video, e-books, infografiche, guide, articoli, foto, al fine di acquisire clienti e
monetizzare un sito web
 Contests: concorsi a premio per venditori.
 Contextual Marketing : grazie al web ed alla nuova distribuzioni di contenuti digitali fornisce
informazioni promozionali in linea con il contesto narrativo ed i reali interessi ed aspettative del
cliente potenziale.)
 Continuity program: prodotti o servizi offerti in una serie di piccoli acquisti anziché in un’unica
soluzione. Il Continuity Program è basato su un tema comune e i prodotti sono spediti a intervalli di
tempo regolari.
 Contributo assoluto alla variazione congiunturale o tendenziale dell’indice generale dei prezzi al
consumo: Indicatore dell’incidenza delle variazioni di prezzo delle singole componenti sull’aumento o
sulla diminuzione dell’indice aggregato. La variazione percentuale dell’indice generale viene
scomposta nella somma degli effetti attribuibili a ciascuna delle variazioni delle sue componenti. Nel
caso della variazione tendenziale, poiché si tratta di un indice concatenato a ponderazione annuale,
il contributo della componente i-esima alla variazione dell’indice generale è una funzione della
dinamica di prezzo di tale componente e della modificazione del suo peso relativo nei due periodi
posti a confronto.
 Controllo di marketing: processo tendente a verificare, attraverso il confronto fra dati consuntivi
parziali e dati di budget, che le risorse impiegate e la loro combinazione consentano di raggiungere
gli obiettivi di mercato pianificati. Copy: parte di testo di un messaggio pubblicitario.
 Copertura: rapporto tra il numero di individui o famiglie di una determinata lista (per stato, codice
postale, tipo di impresa ecc.) e il numero totale esistente.
 Copywriter: chi nell’agenzia ha il compito di ideare i testi pubblicitari. Svolge la sua attività creativa in
stretto collegamento con l’art director.
 Corporate identity: identificazione di marca.
 Costi di marketing: costi sostenuti dall’impresa nello svolgimento della sua azione di marketing. Il
costo complessivo di marketing è dato dagli oneri relativi nelle seguenti attività generali: creazione e
sviluppo della domanda; acquisizione degli ordini; direzione e controllo delle attività di vendita;
magazzinaggio e conservazione dei prodotti finiti; distribuzione fisica dei prodotti finiti; finanziamento
della clientela e recupero crediti. Per quanto riguarda la tipologia del costo si rileva che anche gli
strumenti di marketing possono essere caratterizzati dal costo fisso o da quello variabile (oppure da
un costo in prevalenza dell’uno o dell’altro tipo). Si intendono per costi fissi quelli che sorgono
indipendentemente dalle vendite generate. Ad esempio, una volta stabilito il budget di una
campagna pubblicitaria, questo rimane tale sia che le vendite aumentino molto sia che queste
aumentino poco in seguito alla campagna stessa. I costi variabili invece nascono in dipendenza delle
vendite effettuate e quindi sono successivi ad esse. Il differente grado di rischio insito nelle due
tipologie è perciò evidente
 Coupon: una parte di annuncio promozionale o di un mailing package creata per essere compilata
dal richiedente o dal cliente e rispedita al mittente.
 Coupon: tagliando di un annuncio pubblicitario o promozionale che il consumatore compila e
spedisce per ottenere informazioni, per fare un ordine o per ricevere in prova il prodotto. Buono
sconto o buono-acquisto che dà diritto ad ottenere una riduzione di prezzo su un prodotto o un
omaggio dietro presentazione dello stesso al dettagliante.
 C.P.C. (costo per contatto): si ottiene dividendo il costo dell’azione di telemarketing per il numero di
contatti utili effettuati.
 Cross selling: vendita a un cliente acquisito di un ulteriore prodotto o servizio.
 Customer insight: è una comprensione profonda di motivazioni, bisogni e comportamenti dei
consumatori, frutto di intuizione, osservazione, analisi e interpretazione dei trend comportamentali.
Questi vengono usati dalle aziende per lo sviluppo o il miglioramento di prodotti, servizi o strategie di
marketing.
 Data base: letteralmente base dati, è un archivio di nominativi su elaboratore.
 Dark Store: letteralmente negozio oscuro, supermercato oscuro o centro dotcom e si riferisce a un
punto vendita o centro di distribuzione che consegna esclusivamente le merci dello shopping online.
 Deflazione: Processo di diminuzione del livello generale dei prezzi dei beni e servizi, misurata
tramite la variazione % dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC).
Differenziazione dei prezzo: politica di pricing (v.) che prevede l’utilizzo di prezzi differenti per
differenti tipologie o modelli di un prodotto.
 Diagonal marketing: concetto introdotto da Patrizio Paoletti, è un modello a tendere che richiede a
tutte le organizzazioni che manifestano capacità, di confermarle, rielaborarle, farle crescere
all’ennesima potenza, per rispondere alle esigenze del mercato in continuo mutamentoL la società
incomincia a mettere sempre più in discussione quei network e quelle aziende che compiono il loro
business trascurando gli interessi collettivi e relazionandosi soltanto con il loro cliente, senza
prestare attenzione al fatto che esso non è isolato e non può separarsi dall’insieme. Questa nostra
attuale Era della Partecipazione nella frase “through marketing for a better world” sottolinea
l’ennesimo riposizionamento di questa scienza moderna (marketing) nella gerarchia delle funzioni
aziendali, riformulandone così la sua missione. Un nuovo marketing del “fare del bene”, che con più
coraggio potremmo tutti chiamare amore, può diventare per le aziende un ineguagliabile vantaggio
competitivo
 Diffusione: vedi Circolazione.
 Digital cash: valuta virtuale, moneta elettronica usata per transazioni commerciali on-line.
 Digital marketing: è “l’insieme delle attività di marketing on line spesso in sinergia con gli altri
strumenti del marketing tradizionale per creare una comunicazione integrata, personalizzata e
interattiva in grado di aiutare l’impresa a sviluppare e fidelizzare maggiormente la propria base
cliente. Vengono utilizzati i canali web per sviluppare la propria rete commerciale, analizzare le
tendenze di mercato, prevederne l’andamento e creare offerte sul profilo del cliente target“. tra i
principali trend di digital marketing si evidenziono:
 - BIG DATA: Al giorno d’oggi sono una miniera d’oro per il marketing. Fino a poco tempo fa, molti
web marketer hanno evitato i big data perché non avevano le competenze o grandi budget da
utilizzare. Ora, gli strumenti di data mining sono sempre più semplici da utilizzare e la gestione di
questi dati è sempre più fruibile.
- CRISI DELL’ONLINE ADV: I consumatori sono stanchi del marketing invasivo, perciò sono nati gli
Ad blocker. Dunque il tema sarà: come può una buona marca farsi notare? Continuare a creare
annunci pubblicitari che si fondono perfettamente con il sito piuttosto che interrompere la esperienza
di navigazione è una prima idea, ma bisogna condire ogni soluzione di web marketing con un
approccio consumer-centric.
- SOCIAL MEDIA: I marketer – finalmente – stanno riconoscendo i social media come un canale,
non come strategia. Si è compreso che i social media non sono solo comunicazione, e non
funzionano come una “strategia” di per sé.
- REALTÀ 3D: L’esperienza del cliente è sempre la priorità numero uno e, anche se è ancora in
evoluzione, la tecnologia 3D è pronta ad essere una necessità da integrare. È iniziata principalmente
nel settore dei giochi, ma sta lentamente diventando più accessibile e fruibile in tutte le cose, basta
pensare agli hotel che offrono una visita online 3D delle loro camere o ai nuovi video in 3D
implementati da Facebook.
- OMNICHANNEL: Dal marketing multicanale al marketing “omnicanale” ovvero che prende in
considerazione l’utilizzo di tutti i canali disponibili. Esempio: “Tweet per Pizza!” Domino’s Pizza ha
creato una delle campagne di web marketing omnichannel più efficaci. Ma presto tutti
comprenderanno che il trend di questo momento è l’integrazione tra esperienza online ed offline. E
vale oltre che per il BTC sia per i rivenditori e che per i B2B.
 Digital Marketer: la sua attività comprende in toto tutte le attività di SEO e SEM (Search Engine
Optimization e Search Engine Marketing) ma include anche competenze ed esperienze specifiche
legate a strumenti come Google AdWords, il digital advertising, l’email marketing, la lead generation.
l’affiliation program, i referral, le web partnership (la sponsorship, il co-marketing e il co-branding), il
product palcement, etcc.
 Digitale: forma di rappresentazione e organizzazione delle informazioni tramite unità (1-0) o cifre
discrete, distinguibili l’una dall’altra in maniera non ambigua. La codifica digitale permette di
trasformare ogni tipo di dato multimediale in una successione numerica che potrà essere
immagazzinata in memoria o elaborata dal processore.
 Digitalizzazione: conversione di un qualsiasi segnale analogico in formato digitale.
 Dimensione del mercato: volume della domanda.
 Dimostrazione di vendita: prova d’uso o degustazione di un prodotto che generalmente prevede
l’impiego di personale addestrato allo scopo. Per essere effettuata sul punto di vendita o anche
durante fiere ed esposizioni a scopo promozionale.
 Dinamica: Andamento nel tempo di valori numerici.
 Dinamizzazione: azione specifica utilizzata nel direct marketing (v.) e rivolta ai clients (v.) per offrirgli
ulteriori prodotti/servizi attraverso politiche; di cross selling (v.).
 Dipartimento dei servizi marketing: reparto, interno ad un’azienda, dedicato alle attività di marketing.
 Direct advertising (pubblicità diretta): pubblicità che si rivolge direttamente al consumatore,
utilizzando una comunicazione di tipo personale, non mediata dai mass media (vedi Direct mail
advertising e Direct Marketing)
 Direct e-mailing: è una delle forme di direct marketing (v.) che utilizza la posta elettronica come
mezzo per comunicare con i consumatori in modo diretto e personale. È utilizzata con finalità
prettamente promozionali. Sta riscuotendo molto successo perché permette di personalizzare
l’annuncio pubblicitario favorendo la trasmissione del messaggio.
 Direct line: numero di telefono dedicato al rilascio di informazioni e/o all’evasione di ordini relativi a
un determinato servizio o prodotto.
 Direct mail advertising: pubblicità a mezzo posta. Strumento che si può rivelare molto efficace, ma
che è praticabile solo laddove esista un sistema postale efficiente. Si rivolge direttamente al
consumatore attraverso lettere, opuscoli, cataloghi, circolari,
qualsiasi altro materiale che possa essere efficacemente recapitato per posta. È una delle leve del
direct marketing (v.).
 Direct mail: invio di materiale informativo, promozionale e pubblicitario o di una proposta di vendita
fatta dall’azienda, per posta al recapito del cliente potenziale. Da non confondere con il direct
marketing, di cui il direct mail rappresenta solo una delle diverse leve. Direct marketing: tecnica di
marketing con la quale l’impresa si propone di ottenere una risposta diretta da parte del cliente finale
sia questa un ordine d’acquisto, una richiesta di informazioni, una domanda di campione di prova o
di altro materiale promozionale. Non coincide necessariamente con la cosiddetta vendita diretta,
cioè la vendita che esclude ogni intermediario nella distribuzione. L’azione di marketing diretto
potrebbe, ad esempio, avere lo scopo di indirizzare il cliente ad un negozio indicato o di ottenere
informazioni. La caratteristica saliente del direct marketing è perciò quella di indurre il consumatore a
compiere l’azione propostagli (e ottenerne la prova) e non si identifica come invece molti ritengono
con l’utilizzo della posta. E il solo sistema di marketing che permette la verifica quantitativa delle
risposte, cioè della redemption, e quindi rende possibile l’effettuazione di test preliminari prima del
lancio dell’azione su ampia scala. I mezzi più usati sono: gli annunci stampa con coupon, gli invii
postali (direct mail, i comunicati radio/televisione, il telefono, il telemarketing) che forniscono il
recapito per il contatto. Un’azione di direct marketing o di marketing diretto, si compone tipicamente
di tre fasi principali: l’identificazione dei clienti potenziali, l’identificazione di un messaggio che si
avvale di criteri creativi suoi propri, la scelta dei mezzi di contatto più opportuni.
 Display: contenitore, spesso recante un testo pubblicitario, usato per l’esposizione della merce nelle
vetrine o all’interno dei negozi al dettaglio. In genere i contenitori derivano dalla scomposizione in
elementi singoli della confezione utilizzata per il trasporto della merce dal fornitore al dettagliante.
Riferito anche a una particolare disposizione della merce su un banco di esposizione.
 Direct marketing (Marketing diretto): tecnica di marketing utilizzata per comunicare direttamente con
uno specifico target (v.) formato da clienti o da potenziali clienti e per ottenere da esso una risposta
diretta. Elimina ogni intermediario dal processo di acquisto del prodotto. Si distingue dal marketing in
generale perché è possibile misurare con precisione i suoi risultati, in termini di risposte (v.
Redemption), testare ogni operazione su piccola scala prima di promuoverle su larga scala, mettere
a punto, anche in corso di promozione, quegli elementi che possono rivelarsi di ostacolo al flusso
delle risposte.
 Direct Marketing Association (DMA): creata nel 1917 negli USA, è la più importante associazione
internazionale del settore. Raggruppa 5.500 membri di circa 3.000 aziende e svolge una larga
attività educazionale per lo sviluppo e l’aggiornamento delle tecniche e delle strategie di marketing
diretto.
 Direct media: canali di comunicazione alternativa (direct mail, e-mail, telefono, fax, distribuzione door
to door) utilizzati dal direct marketing (v.) per far giungere le proprie proposte promozionali ai
destinatari, non ricorrendo ai più costosi e dispersivi mass media (v.).
 Direct response advertising: azione pubblicitaria finalizzata a generare una risposta quantificabile e
misurabile da parte del consumatore. I suoi mezzi sono quelli tipici del direct marketing (v.).
 Direct response marketing: vedi Direct marketing.
 Direct response trailers: brevi annunci pubblicitari (15 secondi circa) che fanno da coda ad uno spot
televisivo e che invitano gli ascoltatori a telefonare ad un numero telefonico o a
scrivere ad un dato indirizzo.
 Direct selling: vedi Vendita diretta.
 Director: regista.
 Directory advertising: pubblicità che ha come veicolo le guide, cartacee e/o on-line. La più famosa è
quella sulle Pagine gialle. Tre sono i principali vantaggi ad essa connessi: i costi relativamente bassi,
il trovarsi su un media universalmente diffuso, la ricerca di un prodotto/servizio da parte di un cliente
nel momento in cui questi ne ha un reale bisogno.
 Diretta: trasmissione che avviene in tempo reale. Opposta a differita, che avviene in registrata, ossia
dopo il programma o l’evento è avvenuto.
 Diretta (pubblicità): vedi Direct advertising.
 Direttore artistico: vedi Art director.
 Direttore commerciale: persona che ha la responsabilità globale del prodotto dall’uscita dallo
stabilimento al perfezionamento della vendita. Da lui dipendono il funzionamento dell’apparato
distributivo, il reparto marketing e le attività di comunicazione e pubblicità. Da non confondersi con il
direttore marketing (v.).
 Direttore creativo: creativo (copywriter o art director) responsabile della gestione e del controllo del
reparto creativo di un’agenzia pubblicitaria.
 Direttore marketing: chi dirige la funzione marketing. Definisce, gestisce e controlla le variabili che
fanno parte del marketing mix (v.). Il suo compito è garantire il raggiungimento degli obiettivi di
sviluppo dell’azienda in termini di redditività, competitività ed immagine. Può rispondere direttamente
al direttore generale oppure al direttore commerciale (v.). In alcuni casi riassume anche il ruolo di
direttore vendite (v.).
 Display: espositore da terra o banco.
 Doorway pages: they are a type of web pages created exclusively to gain popularity with a specific
search engine. They are also referred to as bridges, gateways, and entry pages. They are a matter
of contention within the search-engine optimization world, with some holding that their use is both
immoral and ultimately counter-productive, and others believing they are a sure-fire way to achieve
consistently high rankings.
 Drop-off: tasso di caduta. Misura il numero di clienti che, avendo comprato il primo di una serie di
prodotti, decidono in seguito di interrompere l’acquisto: è il caso tipico delle opere editoriali vendute
a dispense.
 Dry test: test tipico del direct marketing. È la proposta di vendita fatta al cliente potenziale senza
avere ancora realizzato il bene reclamizzato. Il test consente di scegliere e di ottimizzare le
dimensioni della campagna di mailing prima di correre i rischi insiti nella produzione del prodotto.
 E.D.M.A.:
L’European Direct Marketing Association è aperta a tutte le attività che utilizzano i processi di
marketing diretto ed è nata dalla trasformazione della precedente associazione Europadress, creata
nel 1960. Raccoglie più di 400 soci e svolge in Europa un’attività educativa di aggiornamento
parallela a quella realizzata negli USA e nel mondo dalla DMA.
 Etichetta: supporto cartaceo contenente il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del destinatario
dell’azione di mailing o telemarketing.
 E-recruitment: modalità di assunzione e di proposta di candidatura gestita on-line tramite siti
specializzati.
 Eurostat: Ufficio Statistico delle Comunità Europee costituito nel 1953, con sede a Lussemburgo.
 Expiration: un abbonamento che non viene rinnovato.
 Expire: un cliente acquisito che non è più acquirente attivo.
 Evangelist marketing: coltivare evangelisti, sostenitori, volontari e incoraggiarli ad avere un ruolo di
leadership attiva nella diffusione e veicolazione del “verbo” connesso ad un brand, prodotto o
servizio.
 Evento: avvenimento, manifestazione e altre iniziative aziendali, pubbliche o private a carattere
commerciale, promozionale, celebrativo, informativo, formativo, culturale o con finalità di media
relation realizzate per suscitare interesse ed orientamento positivo nei confronti dell’organizzazione
promotrice (azienda, ente pubblico, organizzazione non profit) e naturalmente del brand o del
prodotto inerente. Leva di marketing e comunicazione emozionale ed esperienziale, coerentemente
inserita nel piano di comunicazione, per mezzo di azioni ‘live’ costruite attraverso contenuti di
comunicazione, spettacolo, interazione, contatto bidirezionale per intercettare il target specifico o
nuovi prospect
 Experiential marketing: vedi marketing esperienziale
 Franchising: accordo di collaborazione con cui un’azienda (franchisor) concede a un’altra
(franchisee) l’uso del suo marchio e della sua formula commerciale in cambio del pagamento di un
canone d’ingresso e di una quota del fatturato.
 Fedelizzazione/Fidelizzazione: indica l’azione finalizzata a ottenere dal consumatore un
atteggiamento per il quale, una volta effettuata una scelta, continui ad acquistare lo stesso prodotto
o a fornirsi dalla stessa fonte. Una diffusa fedeltà di marca consente una maggior sicurezza nelle
previsioni e nella pianificazione.
 Field: sul campo, cioè nei punti vendita oppure on the road
 File: archivio ordinato di informazioni raccolte su nastro o disco da un elaboratore.
 File maintenance: l’attività di aggiornamento di un file aggiungendo, modificando o cancellando dati
(in tutto o in parte). Sinonimo di “list maintenance”.
 Filiera produttiva: Catena completa di passaggi produttivi dalla fase iniziale (materia prima) a quella
finale (processo distributivo) - produzione-trasformazione-distribuzione-clientela intermedia-clientela
finale.
 Finish: lay-out - esecutivo.
 Flywheel Marketing: è un nuovo modo di proporre il digital marketing e le vendite in cui si mette il
cliente al centro della strategia. Il comportamento del consumatore crea la necessità di una nuova
pianificazione del digital marketing. Per questo è nato questo modello innovativo. In esso, il
processo delle vendite passa da essere un imbuto a una ruota che si retro alimenta. E che renderà
la tua strategia di marketing di successo. Al contrario del Funnel Marketing, che è un percorso a fasi
che conduce il potenziale cliente attratto da campagne di Outbound Marketing e che lo trasforma in
un acquirente vero e proprio, ma che fuori dall’imbuto chiude il suo percorso di acquisto, nel
Flywheel Marketing l cliente non è un semplice acquirente, ma un soggetto in grado, con il suo
potenziale di acquisto, di guidare le scelte di business, e influenzare gli altri, consapevole di questo
super potere
 Flop: tonfo, insuccesso di un prodotto o di un’iniziativa.
 Follow-up: seguito di una campagna pubblicitaria o di direct marketing che mette in evidenza nuovi
aspetti della comunicazione rafforzandola. Può essere usato per qualsiasi azione di marketing che
ne rafforzi una precedente.
 Follow up: seguito di una campagna pubblicitaria che mette in evidenza nuovi aspetti della
comunicazione rafforzandola. Può essere usato per qualsiasi azione di marketing che ne rafforza
una precedente.
 Franchising E’ un contratto che si fonda sulla collaborazione continuativa tra il franchisor (produttore
o distributore, affiliante), ed il franchisee, (affiliato) imprenditore indipendente che spera di
aumentare il giro dei suoi affari e la redditività della sua azienda.
 Franchisee (o affiliato) E’ un imprenditore che, sottoscrivendo un contratto, aderisce al sistema di
franchising impegnandosi a gestire il proprio punto vendita secondo precise clausole.
 Franchisor (o affiliante) Può essere un singolo imprenditore od una affermata catena commerciale;
mette a disposizione dell’affiliato il know-how, l’esclusiva commerciale, l’assistenza e la merce che
verrà venduta. A lui spettano il controllo e il coordinamento.
 Franchising di distribuzione Questo tipo di contratto presuppone che l’affiliante abbia messo a punto
e sperimentato delle tecniche commerciali costituenti il know-how che trasferirà al suo affiliato.
 Franchising di servizi E’ un sistema nel quale l’affiliato non vende alcun prodotto, ma offre servizi
creati e sperimentati dall’affiliante.
 Franchising industriale E’ il caso in cui entrambi i soggetti (affiliante e affiliato) sono due imprese
industriali. Il primo concede all’altro la licenza dei brevetti e i marchi, gli trasferisce la sua tecnologia
e gli assicura un’assistenza tecnica costante. Il secondo fabbrica e commercializza le merci prodotte
dal proprio stabilimento applicando il know-how e le tecniche di vendita dell’affiliante.
 Fulfilment: l’insieme delle operazioni che permettono di soddisfare le richieste pervenute ad una data
azienda. (Es. invio di documentazione o gadget, evasione dell’ordine nel caso di vendita per
corrispondenza ecc.)
 Fund raising: raccolta di fondi.
 Gadget
Oggetto facente parte della categoria degli omaggi di un’azienda (penne, agende, post it, ombrelli,
calendari ecc.) che deve avere i riferimenti principali all’azienda (marchio, colori).
 Gamification Marketing: la tecnica di marketing che utilizza il gioco per attrarre più clienti, coinvolgerli
e rendere più gratificante il customer journey. La customer experience infatti diventerà il più
importante elemento distintivo per il brand, ancor più di prodotto o prezzo. È facile comprendere
allora perché – dall’assistenza clienti all’esperienza in-store, passando per il coinvolgimento della
community sui social – le aziende provano sempre di più a controllare e a ottimizzare ciascuno di
quei micro-momenti di cui è fatto il viaggio del consumatore. Una strategia della ludicizzazione, e
cioè la possibilità di utilizzare il gioco e dei meccanismi di premi/ricompense per coinvolgere i propri
clienti (attuali, prospect , fedeli), potrebbe rivelarsi molto utile in questo senso. La gamification come
strumento di marketing si rivela, in altre parole, efficace così come quando utilizzata per migliorare
l’ambiente di lavoro, lo spirito di gruppo dei dipendenti, la loro retention nei confronti dell’azienda.
 Gatekeeper
Si tratta degli intermediari che nel processo di creazione artistica compiono un processo di selezione
dell’attività creativa, sostenendo e promuovendo un determinato artista/forma artistica. Es. le gallerie
d’arte sono dei gatekeeper per gli artisti visivi.
 Generazione X: nella classificazione generazionale sono le persone nate dal 1961 al 1980 - Epoca:
Crollo del Muro di Berlino, Andy Warhol e la Pop Art, consumismo.- Segni distintivi: X - perdenti
compiaciuti, apatici, precari, in bilico fra l’affermazione di sé e l’autodistruzione (uno dei più grandi
miti di quell’epoca era Kurt Cobain). La X deriva da Generation X, romanzo di Doug Copland, il
primo ad aver azzardato un ritratto della generazione più sottovalutata di sempre, in particolare da
quei baby boomer che avevano vissuto appieno il Sogno Americano, lasciando ai propri figli quel
che ne rimaneva. Ne Il Capitale Umano di Paolo Virzì c’è un passaggio emblematico in questo
senso: “Vi vogliamo bene, vi vogliamo vincenti, vi vogliamo felici, abbiamo fatto tutto questo per il
vostro bene, siamo i genitori migliori del mondo, per voi ci siamo giocati tutto … anche il vostro
futuro”.- Ritratto cinematografico: Arancia Meccanica (Stanley Kubrick, 1971) - il pessimismo, il
terrorismo e la sospensione di una moralità vecchio stampo iniziano a insinuarsi nella società.-
Media del cuore: Personal Computer. - Come comunicano e dove trovarli: tramite email e sms. Sono
stati pionieri delle prime grandi rivoluzioni tecnologiche in termini di comunicazione: i media iniziano
ad alleggerirsi, a divenire sempre più personal (walkman, PC, cellulare), si passa da un modello
comunicativo prettamente informativo all’intrattenimento puro, fatto di videogame, sale giochi e
cartoni animati. - Social Behaviour: Sono i più social di tutti (anche dei Millennials) - pionieri dei
selfie, del sexting e delle chat di gruppo. Hanno creato Google, Yahoo! e hanno spianato la strada ai
loro successori, i nativi digitali. - Il 25% di loro ha effettuato acquisti online (2017) mentre si trovava
in un negozio fisico.– Hanno un alto potere d’acquisto, ma sono risparmiatori: acquistano con cura
ed è per questo che ricercano scrupolosamente in anticipo (attraverso motori di ricerca, recensioni
online o informazioni che trovano sui social network). Preferiscono i prezzi più bassi e i prodotti più
funzionali.– Per la Generazione X, un marchio efficiente è quello che offre la migliore qualità al
prezzo più basso.
 Generazione Y o Millennials: Generazione Y o Millenials: nella classificazione generazionale sono le
persone nate dal 1981al 1995 o meglio definiti Millennials - Epoca: Attentato del 11/09, Reality
Show, Social Media. - Segni distintivi: Narcisi, ricettivi e viziati. Sono la generazione del we, more,
now: caratterizzati da una forte propensione al networking e all’interazione, sempre più esigenti e
ambiziosi, esercitano il proprio potere di scelta su ogni cosa - vogliono essere loro a scegliere cosa
guardare in TV (streaming, Netflix), quali news leggere, quale musica ascoltare (Spotify), in quali
persone identificarsi (influencer) - e prediligono lo storytelling all’autorevolezza. - Ritratto
cinematografico: The Truman Show (Peter Weir, 1998) - tutto è liquido e precario, a partire dalla
labilità del confine tra finzione e realtà.- Media del cuore: Smartphone e tablet. - Come comunicano
e dove trovarli: Comunicano attraverso i social network, condividendo contenuti di valore (fotografie
e video), taggando altre persone, alla ricerca spasmodica di like, commenti, reaction. Credono
fermamente nella sharing economy, non si arrendono alla precarietà lavorativa ma cercano nuove
opportunità all’estero, o diventando imprenditori di startup dal cuore digitale. - Social Behaviour:
sono sempre connessi, attivi, interagiscono con i brand (Facebook), con gli Influencer e le vecchie
celebs (Instagram) e con i programmi televisivi (Twitter); danno opinioni, lasciano recensioni e
sperimentano nuovi formati per comunicare in modo sempre più creativo, innovativo e visuale. –
Anche se hanno dimestichezza con Internet, sono più propensi a fare acquisti nei punti vendita. – I
Millennials sono interessati all’ambiente e attenti alle innovazioni tecnologiche. Si muovono
liberamente sui social network e tengono conto di prodotti o servizi legati allo sport, all’alimentazione
e alla salute. – Promozioni, velocità del processo o invio di prodotti gratuiti sono per i Millennials
degli incentivi all’acquisto. Le loro decisioni sono influenzate dai contenuti generati da altri utenti,
dalle informazioni che appaiono sui social network, dal passaparola e dall’opinione dei loro amici. –
Per loro, un brand è efficiente quando conosce e anticipa i desideri del consumatore
 Generazione Z o Centennials: nella classificazione generazionale sono le persone nate dal 1995 al
2010 - Epoca: Crisi economica, evoluzione tecnologica.- Segni distintivi: Sono iperconnessi e
multimediali di nascita, prima generazione mobile-first, totalmente immersi in una dimensione
visuale. - Media del cuore: Spectacles di Snapchat, Samsung Gear VR, … - Come comunicano e
dove trovarli: Su Instagram, Snapchat, Youtube ma anche Musical.ly per i più giovani. Comunicano
attraverso immagini, video, sempre più d’impatto, personalizzati e creativi. - Social Behaviour: Non si
limitano a condividere contenuti, ma li creano. - Non sono fedeli ai brand, lasciano costantemente
feedback e recensioni, naturalmente votati all’e-commerce e impazienti - cercano servizi che
riducano il più possibile l’attesa (Amazon Prime). Sono loro i clienti del futuro, che nel 2020 costituirà
il 40% dei consumatori. La loro soglia di attenzione media è di 8 secondi: bombardati costantemente
da ogni tipo di messaggio commerciale, hanno sviluppato un’innata capacità di percezione e analisi
preventiva dell’informazione - ovviamente se è solo testuale non viene neanche considerata. Gli
ingredienti fondamentali per raggiungere questo target sono: comunicazione per immagini (impatto
visivo), immediatezza (non prendono in considerazioni messaggi prolissi), alimentare la loro curiosità
e consentire una piena customizzazione. - Infine: vogliono essere sempre loro a dettare le regole del
gioco. - – Gli sconti sortiscono un buon effetto su di loro.– Nonostante facciano frequentemente
shopping online, vanno comunque nei negozi e si godono l’acquisto nei punti vendita fisici.–
Prediligono i brand green, ovvero quelli più attenti all’ambiente, alla responsabilità sociale,
all’innovazione o alla parità di genere.– Secondo i loro criteri, un marchio efficiente supporta la loro
comunità.
 Geomarketing
Il Geomarketing era nato, in origine, come tecnica per gestire le operazioni di marketing di quelle
aziende che operano su un territorio geograficamente ridotto rispetto a quello nazionale. Il
Geomarketing si occupava, quindi, della scelta delle zone a cui dare la precedenza e delle tecniche
di copertura, in termini di vendita e comunicazione, delle stesse. Si arrivava anche, e lo si continua a
fare, a immettere, sui vari mercati locali, delle varietà di prodotto specifiche, studiate apposta per
quell’area. L’esatto contrario, insomma, del concetto di “globalizzazione”. In Italia, il Geomarketing
era applicato soprattutto da Aziende operanti in ambito regionale o pluriregionale, ma che non
avevano interesse a coprire tutto il territorio nazionale. Altri esempi tipici di Geomarketing sono:
Turismo, supermercati, filiali di banche. Oggi, comunque, il Geomarketing viene molto spesso inteso
come accurata segmentazione di un vasto mercato, poniamo quello europeo, nelle singole realtà
nazionali, che vengono studiate in modo molto dettagliato, specie per quanto riguarda
l’identificazione dei consumatori in target. Il Geomarketing è quindi divenuto uno strumento della
globalizzazione, per meglio coprire le eventuali differenze di realtà locali che interessano. E’ il noto
principio del “Think global, act local”: e cioè Strategie globali, ma tattiche locali.
 Get ready with me (GRWM): video in cui uno YouTuber mostra tutte le fasi di preparazione, dal
trucco alla scelta dell’outfit (parola mutuata dalla moda per indicare un insieme di accessori e capi),
prima di iniziare la giornata o di un appuntamento importante.
 Gift: omaggio promozionale.
 Giornali murali: Utilizzati all’interno di un’impresa o di un ente, servono per trasmettere notizie brevi.
 Grande magazzino: Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo non alimentare, che
dispone di una superficie di vendita tra 400 e 2499 mq. e di almeno 5 reparti distinti (oltre l’eventuale
annesso reparto alimentare) ciascuno dei quali destinato alla vendita di articoli appartenenti a settori
merceologici diversi ed in massima parte di largo consumo.
 Grande magazzino specializzato: Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che attua la vendita di
una varietà unica o prevalente di prodotti non alimentari, su una superficie di vendita generalmente
superiore a 400 mq.
 Grande superficie specializzata: Esercizio di vendita al dettaglio operante nel settore non alimentare
(spesso appartenente ad una catena distributiva con punti vendita e succursali diffusi a livello
regionale o nazionale), che tratta in modo esclusivo o prevalente, su una superficie di vendita non
inferiore a 1500 mq, una specifica gamma merceologica di prodotti (ad esempio:
mobili/arredamento, tessile casa, tessile/abbigliamento, pellicceria, ferramenta/bricolage,
giardinaggio, elettrodomestici/elettronica, informatica).
 Grassroot marketing (grass=erba; root=radice): organizzare e motivare dei volontari per ottenere
risonanza personale (basata sulle loro relazioni) o locale (basta sulla loro zona di influenza).
 Grassroot si riferisce ai media alternativi, definiti anche anche “radicali”, dei cittadini, comunitari, e
ancora i media dal basso ovvero grassroot media.
 Green Marketing: Non si applica esclusivamente alla “promozione” di prodotti environmental-friendly.
é un concetto più ampio che può essere applicato a qualsiasi bene destinato al consumo e ai servizi
in genere. Green Marketing comprende la seguente serie di attività:
_ modificazione dei prodotti
_ cambiamento dei processi produttivi
_ cambiamenti nella progettazione del packaging
_ cambiamenti nel modo di fare advertising
Già nel 1976 iniziarono i primi studi per determinare l’impatto delle attività di marketing
sull’inquinamento, lo spreco di energia e di risorse naturali. Ma è sicuramente dagli anni novanta in
poi che le aziende incominciano a considerare la scarsità di risorse naturali e sviluppano nuove e
alternative vie per soddisfare i bisogni dei consumatori.
John Grant ci sta scrivendo un libro… e in un interessantissimo post delinea i confini della disciplina.
Si riportano di seguito alcune delle sue riflessioni…
” It’s about making green stuff seem normal (and it’s not about making normal stuff seem green)”
1_ Green Marketing significa avere obiettivi congiunti: obiettivi di marketing e obiettivi ecologici.
2_ Evitare quello che viene chiamato “greenwashing” ovvero dipingere la propria facciata di verde
per poi essere s…….ttanati dalle varie organizzazioni ecologiste (vedi qui)
3_ Gli aspetti più “eccitanti” del green marketing, attualmente sono: prodotto, servizio, innovazione
degli stili di vita. Non significa che per essere cool bisogna per forza avere un’immagine green. La
sfida è farla diventare una cosa normale.
4_ Il modo migliore per affrontare la questione “green” è: molte persone che fanno una piccola
differenza piuttosto che poche persone che fanno un grosso cambiamento…
5_ L’unico grosso pericolo che il connubio “brand + green” può causare è grossa visibiltà per piccoli
cambiamenti… col rischio di creare una cultura della compiacenza.
 Greenwashing: è il nome creato per indicare tutte quelle pratiche messe in atto dai brand per
convincere i consumatori che i loro prodotti sono più rispettosi dell’ambiente di quanto non siano in
realtà. Molte aziende non hanno mai nemmeno realmente iniziato a trasformare il loro modello di
produzione tradizionale in un nuovo modello sostenibile. Ad oggi praticano per lo più un ecologismo
di facciata, dipingendo tutto di verde. Il Greenwashing assume diverse forme, anche subdole e
difficili da individuare. Il “lavaggio nel verde” non è illegale, a meno che non raggiunga il livello di
falsa pubblicità. Il più delle volte non implica affermazioni dimostrabilmente false, ma riporta
messaggi fuorvianti senza mentire.
 Hard discount: Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa di superficie medio-grande che,
attuando una politica di abbattimento dei costi di impianto, gestione e servizio, offre in self-service
una gamma limitata di prodotti, generalmente di largo consumo e non “di marca”, a prezzi contenuti
rispetto alla media di mercato.
 Haul: tradotto dall’inglese “bottino”, sono video in cui gli influencer mostrano uno dopo l’altro dei
prodotti ricevuti o acquistati. A un video haul di solito fa seguito un video review con la recensione
dei prodotti dopo diverse settimane di utilizzo.
 Headline: In un annuncio pubblicitario è la parte del testo che apre il messaggio e che viene messa
in risalto, usando tra l’altro caratteri di stampa più grandi (e di solito in maiuscolo) per attirare
l’attenzione. Solitamente sintetizza il tema della comunicazione o della campagna. Questo termine
viene ora utilizzato al posto di slogan, parola non amata dai pubblicitari.
Home scanning: Tecnologia di registrazione di informazioni a domicilio tramite mini-computer dotato
di lettore ottico.
 House list: qualsiasi lista di nomi posseduta da un’azienda come risultato di una compilazione di una
richiesta o di un’azione dell’acquirente, o di un acquisto. Viene usata per promuovere i prodotti o
servizi di quella specifica azienda.
 Immagine: sintesi delle opinioni che il pubblico ha di un’impresa e lo dei suoi prodotti. Deriva da un
processo di sedimentazione delle relazioni fra pubblico e impresa. Molti sono i fattori che
intervengono nell’affermare l’immagine: la qualità dei prodotti/servizi, la pubblicità, la tipologia
distributiva, il giudizio espresso dagli opinion leader, l’informazione dei mass-media e altri ancora.
L’immagine ha significativi effetti sul comportamento del consumatore ed è caratterizzata da una
certa inerzia al cambiamento per cui, se un’impresa riesce ad ottenere una buona immagine, ha
acquisito un patrimonio di credibilità duraturo nel tempo. Con il termine corporate image ci si riferisce
all’impresa o al gruppo industriale, con brand image si identifica invece l’immagine della marca.
 Inbound: chiamate telefoniche ricevute da un centro di telemarketing.
 Incentive: campagna di incentivazione.
 Incentive travel: campagna di incentivazione con viaggi premio.
 Indagine: esplorazione di un aggregato di persone, che avviene mediante tecniche statistiche di tipo
campionario. Se oggetto dell’esplorazione è un mercato, si parla di ricerca di mercato; se viceversa
si esplora l’opinione della gente su fonti di rilevanza politica o morale, si ha la ricerca di opinione
pubblica o sondaggio d’opinione.
 Indagini demoscopiche: ricerche statistiche volte ad accertare opinioni, atteggiamenti e
caratteristiche di una determinata popolazione. Vengono normalmente eseguite su un campione.
Può consistere nella sola ricerca di dati o rilevazione di comportamenti (desk work), oppure, più
frequentemente, implica un’intervista o la compilazione di un questionario da parte dei componenti il
campione.
 Indagini motivazionali: tipo di indagine qualitativa realizzata applicando metodologie proprie della
psicologia e della sociologia che servano a mettere in luce le motivazioni consce e inconsce dei
consumatori.
 Indagini qualitative: studiano il comportamento individuale del consumatore cercando di scoprire
quali forze spingono l’individuo a sviluppare un determinato atteggiamento verso l’azienda, il
prodotto, la comunicazione pubblicitaria e così via.
 Indagini quantitative: forniscono la dimensione di un fenomeno. A differenza delle indagini qualitative
che cercano di spiegare il perchè‚ di determinati comportamenti, le quantitative indicano quante
persone adottano un certo comportamento.
 Indice EUROSTAT dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione Europea (IPCA)
Variazione nel tempo dei prezzi che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate
dal settore delle imprese all’intero settore delle famiglie. Sviluppato per assicurare una misura
dell’inflazione comparabile a livello europeo, l’indice sintetico europeo, calcolato sulla base degli
indici armonizzati dei singoli paesi, si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore,
rilevando la spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie. L’IPCA
tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). Nel caso
dell’Italia è riferito alla stessa popolazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per l’intera
collettività (NIC) , ma è calcolato rispetto ad un paniere di prodotti e ad una struttura di ponderazione
armonizzati nei diversi Paesi per poter assicurare la migliore comparabilità internazionale.
 Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI)
Variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente acquistati dalle
famiglie. Indicatore di norma utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari (ad esempio gli
affitti o gli assegni dovuti al coniuge separatosi), si riferisce ai consumi finali individuali, rilevando
sempre il prezzo pieno di vendita dei beni e servizi, considerando l’insieme delle famiglie che fanno
capo a un lavoratore dipendente non agricolo (operai ed impiegati).
 Indice ISTAT dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali: Misura delle variazioni nel tempo dei
prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione (venditore=produttore). I prodotti
inclusi nel calcolo sono quelli dei settori industriali, con esclusione dei minerali e prodotti della
trasformazione di materie fissili e fertili, dei mezzi di trasporto aerei, marittimi e ferroviari, dei
manufatti dell’edilizia e degli armamenti.
 Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività (NIC): Variazione nel tempo dei
prezzi che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate dal settore delle imprese
all’intero settore delle famiglie. Indicatore utilizzato come misura dell’inflazione a livello dell’intero
sistema economico, si riferisce ai consumi finali individuali, rilevando sempre il prezzo pieno di
vendita dei beni e servizi, indipendentemente se la spesa sia a totale carico delle famiglie o, in
misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni non aventi fini di lucro
(ISP). Ad esempio, nel caso dei medicinali prescrivibili viene considerato il prezzo pieno del prodotto
e non la quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket).
 Indici dei prezzi al consumo: Misurano le variazioni medie nel tempo dei prezzi che si formano nelle
transazioni relative a beni e servizi scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati
finali. Secondo gli obiettivi loro assegnati si differenziano in relazione alla popolazione dei
consumatori ai quali si riferiscono ed alla composizione del paniere dei consumi considerati.
 Indici dei prezzi: Strumento statistico utilizzato per sintetizzare in un unico valore numerico la
complessiva dinamica delle quotazioni di un insieme (paniere) di beni e servizi scambiati sul
mercato; esprime l’andamento dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi tra
gli operatori economici, misurandone le variazioni nel tempo rispetto ad un periodo (o anno) scelto
come base.
 Indice EUROSTAT dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione Europea (IPCA)
Variazione nel tempo dei prezzi che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate
dal settore delle imprese all’intero settore delle famiglie. Sviluppato per assicurare una misura
dell’inflazione comparabile a livello europeo, l’indice sintetico europeo, calcolato sulla base degli
indici armonizzati dei singoli paesi, si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore,
rilevando la spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie. L’IPCA
tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). Nel caso
dell’Italia è riferito alla stessa popolazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per l’intera
collettività (NIC) , ma è calcolato rispetto ad un paniere di prodotti e ad una struttura di ponderazione
armonizzati nei diversi Paesi per poter assicurare la migliore comparabilità internazionale.
 Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI)
Variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente acquistati dalle
famiglie. Indicatore di norma utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari (ad esempio gli
affitti o gli assegni dovuti al coniuge separatosi), si riferisce ai consumi finali individuali, rilevando
sempre il prezzo pieno di vendita dei beni e servizi, considerando l’insieme delle famiglie che fanno
capo a un lavoratore dipendente non agricolo (operai ed impiegati).
 Indice ISTAT dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali
Misura delle variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione
(venditore=produttore). I prodotti inclusi nel calcolo sono quelli dei settori industriali, con esclusione
dei minerali e prodotti della trasformazione di materie fissili e fertili, dei mezzi di trasporto aerei,
marittimi e ferroviari, dei manufatti dell’edilizia e degli armamenti.
 Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività (NIC)
Variazione nel tempo dei prezzi che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate
dal settore delle imprese all’intero settore delle famiglie. Indicatore utilizzato come misura
dell’inflazione a livello dell’intero sistema economico, si riferisce ai consumi finali individuali,
rilevando sempre il prezzo pieno di vendita dei beni e servizi, indipendentemente se la spesa sia a
totale carico delle famiglie o, in misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle
istituzioni non aventi fini di lucro (ISP). Ad esempio, nel caso dei medicinali prescrivibili viene
considerato il prezzo pieno del prodotto e non la quota effettivamente a carico del consumatore (il
ticket).
 Indici dei prezzi al consumo: Misurano le variazioni medie nel tempo dei prezzi che si formano nelle
transazioni relative a beni e servizi scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati
finali. Secondo gli obiettivi loro assegnati si differenziano in relazione alla popolazione dei
consumatori ai quali si riferiscono ed alla composizione del paniere dei consumi considerati.
 Indici dei prezzi: Strumento statistico utilizzato per sintetizzare in un unico valore numerico la
complessiva dinamica delle quotazioni di un insieme (paniere) di beni e servizi scambiati sul
mercato; esprime l’andamento dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi tra
gli operatori economici, misurandone le variazioni nel tempo rispetto ad un periodo (o anno) scelto
come base.
 Inflazione al consumo: Processo di aumento del livello generale dei prezzi al consumo, che riguarda
l’insieme dei beni e servizi (chiamato paniere), misurata tramite la variazione % dell’indice nazionale
dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC).
 Influencer marketing: identificare comunità “chiave” e opinion leaders che sono in grado di parlare
del prodotto ed influenzare l’opinione degli altri.
 Initial fee E’ la somma che l’affiliato paga all’affiliante a fondo perduto o a titolo di cauzione per
contribuire alle spese organizzative necessarie per la realizzazione del programma di franchising.
 In-Pack Gift: promozioni con abbinamento di oggetto nella confezione del prodotto
 Insight: comprensione dall’interno della strategia utile alla risoluzione di un problema mediante
un’intuizione che consente di rivedere il problema nella sua interezza, generando un modo di
pensare completamente nuovo per risolverlo. Nel marketing, il consumer insight mette in evidenza il
problema che un nuovo prodotto si propone di risolvere, dal punto di vista di vista del potenziale
acquirente. Si fonda, in altri termini, sulla capacità di cogliere un bisogno non soddisfatto del
consumatore, o una opportunità più favorevole di consumo che i prodotti esistenti ancora non
colgono.
 In store: ciò che avviene nel punto vendita.
 Ipermercato: Esercizio di vendita al dettaglio su grande superficie (2500 mq ed oltre), articolato in
reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali presenta, rispettivamente, le caratteristiche
di supermercato e di grande magazzino.
 Know-How E’ l’insieme delle conoscenze tecniche e commerciali relative alla produzione ed alla
commercializzazione di un determinato prodotto o di un servizio.
Lead generation: ogni operazione di marketing diretto tesa a individuare nominativi di persone o
aziende interessate all’acquisto di un prodotto o servizio. L’obiettivo di queste operazioni è, quindi,
quello di fornire indirizzi qualificati alla struttura di vendita.
 KPI - Il termine Key Performance Indicator, abbreviato in KPI, viene utilizzato per descrivere misure
che mostrano le prestazioni delle attività di un’azienda. I progressi e il raggiungimento degli obiettivi
prefissati possono essere determinati e misurati sulla base di questi numeri. Quali KPI vengono
considerati e analizzati dipende dai rispettivi obiettivi, misure e aziende
 Leaflet: mantenendo il valore posseduto nell’inglese comune, il termine leaflet è passato in italiano
come prestito per indicare il volantino pubblicitario, anche pieghevole, opuscolo, più piccolo e meno
impegnativo di un dépliant, che fornisce informazioni circa un determinato prodotto o servizio.
 Licensing Marketing (è quell’attività di marketing attraverso la quale chi detiene un diritto(licenziante)
con riferimento alla licenza lo cede ad un altro soggetto (licenziatario) dietro pagamento di un
compenso unico o percentuale nel rispetto di alcune regole definite nel contratto di “licenza”)
 Lista: nomi e indirizzi di individui o aziende selezionate in base a caratteristiche comuni (luogo di
residenza, sesso, attività dell’azienda, ecc.).
 Lista telefonica: lista composta dai possessori di un contratto telefonico; unisce ad un’alta copertura
dell’universo (in Italia quasi 1′80% delle famiglie ha il telefono) un’elevata frequenza di
aggiornamento dell’archivio (le liste SEAT sono aggiornate ogni due mesi).
 List maintenance: qualsiasi sistema manuale, meccanico o elettronico atto a gestire una
registrazione di nomi e indirizzi (con o senza altri dati) in modo che siano aggiornati rispetto a una
qualsiasi specifica data d’utilizzazione.
 Livello dei prezzi: Quantità di moneta per unità di bene o servizio.
 Local Marketing: si riferisce attività di marketing rivolte ad un target specifico e geo-localizzato. È
questo l’obiettivo del Local Marketing, strategia digitale e non solo di inbound marketing, finalizzata
alla promozione del brand e di un business proprio dove i clienti (o potenziali clienti) si trovano
fisicamente, dunque sul territorio o in aree prescelte
 Location: si riferisce alla produzione filmica di messaggi pubblicitari e indica in particolare il luogo in
esterni scelto per ambientarvi il cortometraggio, o lo spazio fisico dove si svolge un evento
aziendale. La parola location è mutuata dal linguaggio cinematografico, dove indica il set all’aperto.
 Logotype: lessema – sostituito talvolta dal corrispondente lemma italiano logotipo, calco sulla forma
inglese – indica in pubblicità la forma grafica progettata e realizzata per una parola o una sigla allo
scopo di renderla il simbolo di riferimento per l’utente, che potrà identificare con essa l’immagine
commerciale dell’azienda o del prodotto; spesso il logotype coincide con il marchio.
 Mailing:ogni tipo di materiale pubblicitario inviato per posta. Gli elementi del mailing sono: buste
stampate, opuscoli illustrativi, inviti a effettuare ordini di prova.Con estensione semantica questa
parola è usata talvolta per indicare la direct mail advertising o pubblicità indiretta, strategia all’interno
della quale il termine mailing designa in realtà solo il mezzo attraverso cui la pubblicità si realizza.
 Mailing list: lessico pubblicitario anglosassone ha codificato questo termine per indicare la lista dei
clienti, reali e potenziali, cui un’azienda o un ente invia il proprio materiale informativo e
promozionale. Con lo stesso valore la parola è passata nella terminologia pubblicitaria italiana.
 Mail order: è l’ordine d’acquisto per corrispondenza, generalmente costituito da un modulo
prestampato. In inglese mail order ha un duplice significato: uno specifico, con funzione sostantivale,
di richiesta d’acquisto per corrispondenza, che è quello accolto dai pubblicitari italiani; uno più
generico di vendita per corrispondenza.
Marche multiple: marche nella stessa categoria di prodotto proposte da una stessa azienda. (v.
Strategia di marca).
 Marchio: segnale distintivo, con rilevanza e tutela giuridica, che contraddistingue un prodotto, una
linea (v.) o un’intera gamma (v.). Può derivare dalla combinazione (unica ed originale) di parole,
simboli, immagini e colori ed è costruito in modo tale da trasmettere l’immagine voluta dall’azienda e
da essere memorabile per il consumatore.
 Margine commerciale: vedi Markup, ovvero la differenza tra il prezzo di vendita di un bene, di un
prodotto, e di un servizio e il suo costo effettivo effettuato ai diversi stadi del processo di
commercializzazione.
 Margine di contribuzione: differenza tra il ricavo netto e i costi variabili. Indica il grado in cui un
prodotto può contribuire a coprire i costi fissi.
 Margine lordo: differenza tra il costo e il prezzo di vendita.
 Margine netto: si ottiene con la detrazione delle spese generali pro quota dal margine lordo (v.).
 Markdown: vedi Markup.
 Market: vedi Mercato, ovvero l’insieme dei possibili consumatori o fruitori residenti in una
determinata area, oggi in pratica tutto il mondo, che già sono o possono diventare acquirenti. Il
mercato è oggetto di ricerche sia quantitative (per determinarne la potenzialità) sia qualitative (per
conoscere le sue esigenze ed aspettative).
 Marketing (1): è costituito dalla analisi, dalla organizzazione, dalla pianificazione e dal controllo delle
risorse, delle politiche e delle attività dell’impresa destinate a soddisfare le necessità, i desideri e le
aspettative di determinati gruppi di consumatori conseguendone un profitto od altro vantaggio di
diversa natura (per es. voti politici, adesioni a club ecc.).
Marketing (2): E’ l’insieme delle tecniche che servono alla commercializzazione di un prodotto.
Marketing: In italiano questo termine è entrato nell’uso corrente con molteplici significati.
Genericamente si può tradurlo come l’insieme delle tecniche volte a ricercare, realizzare e migliorare
le condizioni di scambio sul mercato.
La funzione del marketing è quella di stimolare la domanda del consumatore individuando i suoi
bisogni più o meno latenti e indicandogli un prodotto o servizio adeguato al soddisfacimento di tali
bisogni. Il rapporto fra marketing e pubblicità può svilupparsi in due modi: se l’azienda utente di
pubblicità ha già definito le sue strategie di marketing esigerà che la comunicazione sia un mero
strumento di concretizzazione di tali strategie; nel caso in cui l’azienda non abbia elaborato alcuna
strategia, è l’agenzia a pianificare e realizzare gli strumenti di marketing più adatti al prodotto da
pubblicizzare.
Il marketing, che nasce negli Stati Uniti, approda in Italia negli anni Cinquanta ma assume rilievo
come tecnica pubblicitaria solo negli anni Settanta; il linguaggio economico italiano acquisisce presto
una serie di termini legati a questa disciplina, fra cui i più diffusi in pubblicità sono marketing man
(addetto al marketing in un’agenzia), marketing mix (la combinazione dei fattori fondamentali per la
vendita di un prodotto: packaging, promozione, distribuzione, prezzo), marketing plan (piano di
marketing), marketing strategy (strategia di marketing), marketing research (ricerche di mercato).
 Marketing: Processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso
processi di creazione e scambio di prodotto e valori. È l’ arte e la scienza di individuare, creare e
fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto: delivery
of satisfaction at a price. ( secondo Philip Kotler guru e padre del marketing)
Marketing: Processo di produzione, promozione, distribuzione (punto vendita) e prezzaggio di beni,
servizi o idee al fine di porre relazione soddisfacenti con il cliente in un ambiente dinamico ( secondo
William Pride e O.C. Ferrel)
 Marketing Automation: E’ in costante crescita l’esigenza delle aziende di ottimizzare i processi di
acquisizione clienti, allineando maggiormente le funzioni di Marketing e Vendite per aumentare
l’efficienza di entrambe e migliorare la redditività delle campagne di lead generation. I sistemi di
Marketing Automation facilitano il raggiungimento di questi obiettivi e producono importanti vantaggi.
Ma è necessario definire chiaramente gli obiettivi e gli step dei processi e monitorare con precisione
i risultati.
n sintesi le piattaforme di Marketing Automation supportano i marketer a più livelli:
- permettono di effettuare comunicazioni targettizzate che “nutrono” i Lead fino a quando diventano
“sales ready”
- automatizzano e rendono più efficace la gestione delle campagne di marketing per la generazione
di nuovi contatti qualificati
- migliorano la capacità di misurare i ritorni sugli investimenti di marketing ( ROI)
Quali sono i benefici della Marketing Automation
Un approccio di Marketing Automation consente di ottenere numerosi vantaggi. Tra i principali
benefici, va segnalata la capacità di :
- aumentare l’efficienza delle persone di marketing, grazie al risparmio di tempo ottenuto con
l’automazione delle campagne e al maggiore controllo sui risultati delle attività
- favorire l’allineamento tra le funzioni di marketing e quelle commerciali, che devono concordare
le modalità di valutazione e classificazione dei Lead
- rendere più efficaci le iniziative di marketing in virtù della capacità di veicolare messaggi
rilevanti e personalizzati a prospect e lead
- semplificare e velocizzare i processi manuali del marketing con soluzioni automatizzate,
integrabili nel CRM aziendale
- utilizzare nuove modalità per educare e nutrire i lead, fornendo opportunità di contatto che non
risultano eccessivamente aggressive dal punto di vista commerciale
- migliorare la qualità dei lead generati ( lead qualificati)
produrre report e statistiche di qualità, misurare il ROI delle campagne
 Marketing bancario: branca importante del marketing (e del marketing dei servizi [v.], in particolare)
applicata all’attività bancaria. Sta ricevendo notevole impulso con l’affermarsi in questo settore di
una maggiore concorrenza dovuta all’integrazione L’A.I.S.M. (Associazione Italiana Studi di
marketing, che dal 1954 reaggruppa esperti, consulenti, dirigenti d’azienda e professionisti attivi nel
campo del marketing www.aism.org ) l’ha definito “la parte di attività di management della banca
responsabile della ricerca, dell’identificazione e del soddisfacimento delle esigenze del mercato,
tramite l’orientamento del flusso dei servizi finanziari verso quei segmenti di mercato, che offrono
delle opportunità di sviluppo redditizio”.
 Marketing concentrato: strategia per cui ci si concentra su un solo segmento accuratamente
selezionato: è la via seguita dalle piccole imprese, che scelgono la specializzazione come arma
concorrenziale e puntano alla leadership della nicchia prescelta.
 Marketing concept: 1. idea o strategia di marketing per un prodotto o un servizio. 2. filosofia di
marketing orientata al benefit che può derivare dal prodotto piuttosto che sul prodotto stesso. Per
esempio, il marketing concept di successo per un profumo o un superalcolico consiste nel vendere
evasione, sesso, sogno (benefits insiti nei prodotti) e non il profumo o il superalcolico in sé.
 Marketing dell’accoglienza ( vedi Welcome marketing)
 Marketing dei dettaglianti (o retail marketing): attività di marketing svolta dalle imprese della
distribuzione tradizionale(negozi, store, centri commerciali). Consiste nella scelta del target e dei
clienti obiettivo, nella scelta dell’ubicazione dei punti vendita (in base all’attrattività della zona), nella
scelta dell’assortimento dei prodotti, nella determinazione dei prezzi e delle attività comunicazionali.
 Marketing di massa: strategia utilizzata dalle imprese che si rivolgono ad un target indistinto. Il
posizionamento che ne deriva è generico.
 Marketing del territorio: attività di marketing applicata alle organizzazioni e istituzioni che operano sul
territorio. In quest’ottica le imprese dislocate nella zona e le istituzioni devono collaborare al fine di
creare vantaggi per tutti accrescendo l’attrattività del territorio e delle imprese stesse.
 Marketing differenziato 1: strategia di marketing che ha per oggetto vari segmenti di mercato (v.).
Studia interventi commerciali ad hoc, mediante l’utilizzo di un adeguato marketing mix.
Marketing differenziato 2: preso atto che il mercato è un insieme non omogeneo di bisogni ed
esigenze nei confronti di un prodotto, l’azienda lo segmenta, sceglie i segmenti cui rivolgersi e infine
mette a punto una serie di marketing mix differenti per ciascuno di essi. Il contrario di marketing
indifferenziato.
 Marketing di nicchia: strategia utilizzata dalle aziende che dopo avere segmentato il mercato
obiettivo scelgono di concentrarsi sugli obiettivi di un particolare sottogruppo. Le nicchie sono
segmenti molto piccoli che attraggono e procurano vantaggi solo a poche aziende.
 Marketing dei servizi: marketing applicato al terziario. Ha destato un autonomo interesse a partire
dagli anni 80 ed è tuttora in via di elaborazione. Infatti, date le caratteristiche peculiari di questo
settore quali l’immaterialtà del servizio, la contestualità tra il momento della produzione e quello della
vendita nonché (nel caso dei pubblici servizi) del regime monopolistico, dei prezzi imposti ecc. ad
esso non sono senz’altro applicabili le regole e i concetti del marketing dei settori tradizionali (beni
largo consumo, ecc.).
 Marketing diretto: ovvero direct marketing:
 Marketing director: direttore marketing, corrisponde al direttore commerciale, responsabile dell’intera
attività commerciale. Tra le sue funzioni: analizzare il mercato, le sue opportunità, fissare gli obiettivi
di marketing, creare nuovi prodotti, pianificare la commercializzazione, giudicare il risultato delle
operazioni compiute, promuovere una mentalità marketing nell’azienda ecc.
 Marketing dualistico: come rispondere nel modo migliore (e più proficuo) alle aspettative dell’azienda
produttrice e dei grossisti e/o dettaglianti.
 Marketing elettronico (e-marketing): forma di marketing diretto che sfrutta le potenzialità offerte dalle
nuove tecnologie (in particolar modo internet) permettendo di collegare direttamente i venditori ai
consumatori. In questo modo i primi possono risparmiare sulle modalità di realizzazione dei contatti,
mentre i secondi possono avere servizi più mirati sulle loro esigenze.
Marketing esperienziale: La rinnovata attenzione per la sfera del sensibile, tema che ormai da tempo
domina la ricerca artistica, sembra ora influenzare anche il marketing. Teorizzato da Bernd Schmitt,
professore alla Columbia University, il ‘marketing esperienziale’ è così chiamato in quanto si basa
più sull’esperienza del consumo che sul prodotto in sé; per intenderci, non è ritenuto importante il
prodotto “shampoo”, ma l’esperienza “lavarsi i capelli con quello shampoo”. Obiettivo primario della
strategia di marketing sarà allora quello di individuare che tipo di esperienza valorizzerà al meglio il
prodotto: secondo Schmitt esistono cinque diversi tipi di esperienza (da lui detti SEMs, o Strategic
Experiential Modules):
1. SENSE experiences ovvero esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale;
2. FEEL experiences ovvero esperienze che coinvolgono i sentimenti e le emozioni;
3. THINK experiences ovvero esperienze creative e cognitive;
4. ACT experiences ovvero esperienze che coinvolgono la fisicità;
5. RELATE experiences ovvero esperienze risultanti dal porsi in relazione con un gruppo.
 Marketing globale: teoria secondo la quale per raggiungere i risultati migliori è necessario che
l’azione di marketing e la preventiva scelta degli strumenti impiegabili coinvolgano totalmente la
struttura aziendale. Così il marketing interverrà: a definire il mercato, individuare le motivazioni
d’acquisto dei consumatori, adattare il prodotto alle esigenze espresse dal mercato, nonché sulla
distribuzione, sulla comunicazione e sulle vendite.
 Marketing indifferenziato 1: strategia di marketing che ha per oggetto vari segmenti di mercato (v.);
non studia interventi commerciali ad hoc, come avviene con il Marketing differenziato (v.), ma utilizza
sempre il medesimo marketing mix (v.).
Marketing indifferenziato 2: strategia che si basa nel presupposto che il mercato cui l’azienda si
rivolge sia omogeneo e quindi non segmentato.
 Marketing industriale: marketing delle aziende che producono beni industriali o che hanno aziende
clienti che producono beni industriali. I prodotti sono per lo più ad alto contenuto tecnologico.
 Marketing information (system): complesso di informazioni, raccolte all’intemo dell’azienda o da fonti
esterne come la Nielsen (v.), su cui si baseranno le decisioni di marketing future: gli improvements
del prodotto, i cambiamenti di packaging (v.) e di prezzo, la
redazione dei testi pubblicitari, l’acquisto dei mezzi (v.), la distribuzione, le promozioni ecc. I suoi
processi, connessi con la raccolta, l’analisi, la relazione dell’informazione del Marketing research
(v.), possono consistere in operazioni assai semplici e compiute direttamente da una o più persone
su semplici tabulati o, al contrario, richiedere una serie di operazioni complesse, l’applicazione di
particolari sistemi e l’ausilio di computers.
 Marketing Integrato: tutte le funzioni aziendali sono impegnate a svolgere marketing per la propria
azienda.
 Marketing intelligence: insieme di attività che permettono di esaminare sistematicamente l’ambiente
in cui opera l’azienda.
 Marketing interattivo: forma più innovativa del marketing diretto condotta attraverso sistemi interattivi
di computer che collegano venditori e acquirenti. Si possono considerare due forme di marketing on-
line: i servizi commerciali ondine (servizi offerti a quanti sottoscrivono un abbonamento) e internet.
Vedi anche On-line marketing ed e-business.
 Marketing internazionale: complesso delle attività di marketing che una impresa deve mettere in atto
per entrare in un mercato estero o per ottimizzarvi la propria presenza.
 Marketing interno: insieme delle azioni sviluppate dall’azienda per motivare e formare in modo
efficace i dipendenti che operano a diretto contatto con tutta la clientela e tutto il personale di
supporto. Affinché l’azienda produca beni che incontrano la soddisfazione dei propri clienti ogni
dipendente deve essere orientato alla clientela.
 Marketing istituzionale: strategia di marketing messa in atto dalle imprese
che operano nel settore istituzionale (scuole, ospedali ecc.).
 Marketing laterale: strategia di marketing che prevede l’utilizzo di prodotti nuovi per mercati più ampi
o prodotti vecchi usati in modo nuovo.
 Marketing man: uomo di marketing.
 Marketing management: attività dirigenziale mirata a promuovere e coordinare tutta l’attività di
marketing dell’azienda.
 Marketing manager: individuo avente la funzione di stimolare, coordinare e controllare l’attività dei
brand managers (v.). Garantisce il coordinamento degli obiettivi delle singole linee nell’ottica del
raggiungimento dell’obiettivo aziendale. Risponde direttamente al Direttore marketing (v. Marketing
director).
 Marketing Mix (MM): combinazione delle leve di marketing che influiscono sulla vendita di un
prodotto o di un servizio, suddiviso in 4P: punto vendita (v.) (tramite agenti e canali di distribuzione),
prezzo, prodotto (qualità del prodotto, immagine di marca, confezione) e promozione (vedi
Promotional mix).
 Marketing Mix E’ l’insieme delle tecniche che stanno alla base delle scelte di marketing compiute da
un’impresa in merito alla politica dei prezzi, ai prodotti da commercializzare, fino alla scelta della
clientela da raggiungere.
 Marketing non profit: insieme delle azioni di marketing tipiche delle organizzazioni senza scopo di
lucro. Le linee guida riguardano le modalità delle raccolte fondi con cui operare e le esigenze dei
propri pubblici obiettivo.
 Marketing objective: obiettivo commerciale.
 Marketing Olistico: per chi ha qualche nozione di greco non sarà difficile individuare nell’aggettivo
che caratterizza l’approccio olistico marketing la dimensione della totalità (olistica, appunto, dal
greco όλος). Marketing totale, dunque, ma in che senso? Secondo la definizione di Philip Kotler e
Kevin Lane Keller:
“Il concetto di marketing olistico si basa sullo sviluppo, la progettazione e l’implementazione di
programmi, processi e attività di marketing che riconoscono l’ampiezza e le interdipendenze. Il
marketing olistico riconosce che ‘tutto conta’ nel marketing e che per giungere alla soluzione migliore
è necessaria un’ampia prospettiva integrata
Secondo Kotler, dunque, le aziende non possono più fermarsi alla definizione di strategie che
individuano il target come mero consumatore finale di un bene specifico. Il target diventa parte
integrante di quel sistema di stakeholder dei quali l’azienda, per la propria sussistenza, deve curare
gli interessi e soddisfare i bisogni.
Con tale accezione, l’offerta dell’azienda non si basa più sul posizionamento del prodotto finale, ma
di tutto il brand, a iniziare dalle politiche di approvvigionamento (si pensi alla sostenibilità
ambientale), ai servizi di customer care post-vendita.
In definitiva, con la definizione del marketing olistico si sviluppa quello che lo stesso Kotler definisce
“Marketing 3.0”, che si compone di 4 anime:
 - Il marketing relazionale – ovvero quello che cura le relazioni con tutti gli stakeholder;
- Il marketing integrato – che riconduce al concetto di marketing mix per creare un’esperienza che
consenta al consumatore di percepire un’immagine del brand forte e focalizzata;
- Il marketing interno – ovvero quello orientato verso le risorse interne dell’azienda;
- Il marketing socialmente responsabile – che coinvolge la responsabilità sociale delle aziende.
 Per capire cos’è il marketing olistico, bisogna quindi pensare a una strategia d’immagine aziendale a
360°. Con tutta la differenza che passa tra il proporre al potenziale cliente un semplice prodotto e
una filosofia di brand.
 Marketing one-to-one (marketing one-at-a-time): detto anche Marketing personalizzato, Marketing
“su misura”; marketing che mira allo sviluppo di offerte specifiche sulla base delle esigenze di
segmenti di mercato ben definiti e idealmente del singolo cliente. Il termine “marketing one to one” è
stato coniato nel 1993 da Don Peppers & Martha Rogers; precedentemente questa attività era
denominata “Custom Marketing” da alcune società giapponesi degli anni 80.
 Marketing on-line: v. On-line marketing.
 Marketing) oriented: azienda focalizzata sul mercato o sul consumatore e non sul prodotto. Il suo
obiettivo è il profitto (ottenuto producendo quello che attraverso le necessarie ricerche di mercato [v.]
si sa di poter vendere) e non il fatturato come avviene per le aziende product oriented (aziende tese
a vendere tutto ciò che hanno prodotto sulla sola base delle loro potenzialità produttive).
 Marketing personalizzato: Marketing One-to-One e One-to-Each
 Marketing plan: piano marketing in cui vengono dettagliati tutti gli sforzi di marketing che un’impresa
realizza nel complesso o per i singoli prodotti. Deve contenere gli scopi e gli obiettivi prefissati e il
preciso periodo di tempo per realizzare le varie strategie.
 Marketing Politico: complesso di attività di marketing svolte da organizzazioni di carattere politico
(partiti, governo, ecc). Le tipiche attività svolte dal marketing politico sono: sondaggi, comunicazione
di massa, comunicazione personalizzata ecc.
 Marketing Relazionale: attività di marketing volta a creare, sviluppare e mantenere una rete di
relazioni con i clienti e con le loro aziende. lo scopo del marketing relazionale è la creazione del
valore al cliente (consumer satisfaction).
 Marketing Reloaded: ovvero marketing rigenerato . Un nuovo paradigma generato per rispondere
alle mutate attese del consumatore e ai relativi cambiamenti in atto nella disciplina del marketing è il
marketing reloaded – ”del ritorno al cliente”. Il nuovo approccio si concentra sulla co-creazione di
valore con il cliente e sull’importanza della relazione con il mercato finale: ascoltare la voce diretta
dei clienti (blog, community ecc.), aumentare in loro la coscienza del brand, creare punti di contatto
con il cliente finale, rivoluzionare il servizio di assistenza ai clienti. Il suo strumento principale è
ovviamente la rete.
 Marketing Research: raccolta e analisi dei dati e delle informazioni relative al processo attraverso il
quale un bene o un servizio passa dal produttore al consumatore. Opera in tre diverse aree: l’analisi
del mercato che fornisce informazioni sulla situazione del mercato; ricerche sul prodotto, che
forniscono informazioni sulle caratteristiche e la desiderabilità del prodotto; ricerche sul
consumatore, che forniscono notizie sui bisogni e sulle motivazioni (v.) del consumatore. I risultati
della marketing research offrono i fatti concreti necessari per prendere le decisioni di marketing e
permettono di individuare il mercato ideale per il prodotto o servizio e la sua estensione.
 Marketing simbiotico: obiettivo di più organizzazioni distinte che collaborano insieme per migliorare
le singole risorse di marketing attraverso esclusive (v.), licenze (v.), organizzazioni unitarie di
vendita, promozioni comuni, pubblicità collettive.
 Marketing sociale: attività di marketing management (v.) finalizzata alla diffusione di principi e valori
e al soddisfacimento del singolo cliente in relazione al miglioramento del benessere della società.
 Marketing strategico: attività di marketing volta a modificare il rapporto azienda/ mercato.
 Marketing Tribale (vedi Tribal Marketing)
 Marketing Urbano (vedi Urban Marketing)
 Marketing Verde (green marketing): attività di marketing che ha come obiettivi interventi riguardanti
la salvaguardia dell’ambiente (per esempio, attività di riciclo). V. Marketing sociale.
 Marketing virale( viral marketing): attività di marketing svolta in rete che spinge chi la riceve a
diffonderla a sua volta, come un virus. (vedi anche viral Marketing)
 Market(ing) weights: pesi di marketing.
 Market leader: azienda che ha la più alta quota di mercato relativamente ad un dato prodotto o
servizio.
 Mass media: questo composto, che letteralmente significa mezzi di massa, indica in pratica l’insieme
degli strumenti di comunicazione, informazione, intrattenimento che utilizzano linguaggi d’uso
generalizzato, facilmente comprensibili a qualsiasi livello culturale e che realizzano quindi una
comunicazione diffusa: televisione, radio, giornali, cinema, affissioni murali. Ampiamente usato nel
linguaggio pubblicitario, il termine mass media non è limitato a questo campo: oggi esso fa parte
della lingua comune a pieno titolo.
 Master Franchisee E’ il franchisee che ha ottenuto per contratto il diritto di stipulare contratti di
subfranchisee nella zona in cui ha l’esclusiva.
 Media: mezzi di comunicazione pubblicitaria: televisione, radio, stampa, cinema e affissioni. Il
reparto media di un’agenzia pubblicitaria si occupa della pianificazione, della prenotazione e
del controllo degli spazi per i messaggi nei vari mezzi. Nelle agenzie maggiori si distingue il media
planner come responsabile della pianificazione dal media buyer, cioè colui che tiene i contatti con i
concessionari di pubblicità ed eventualmente con le case editrici. Menabò: modello
dell’impaginazione di una pubblicazione stampata. ln un fascicolo esattamente dello stesso formato
e dello stesso numero di pagine del prodotto finito nel quale sono segnate, pagina per pagina, tutte
le indicazioni per l’impaginazione con i relativi ingombri dei testi e delle illustrazioni. Mercato:
aggregato di individui e di altri operatori economici interessati a un prodotto, o servizio o risorsa, e
che hanno un reddito adeguato all’acquisto dello stesso. Il concetto di mercato implica che le
contrattazioni che vi avvengono si influenzino a vicenda in modo da determinare l’equilibrio tra la
domanda e l’offerta. Si definisce mercato al rialzo la situazione in cui i compratori sono pronti ad
acquistare quantità maggiori di quelle che i venditori sono in grado di offrire; poiché‚ ciò dà loro un
maggior potere contrattuale, questa situazione viene definita anche mercato dei venditori.
 Mercato captive: terreno di caccia esclusivo di un’azienda. Nel caso, ad esempio, di un grande
gruppo industriale è mercato captive quello rappresentato dalle altre società del gruppo nei
confronti delle quali l’azienda in questione ha una posizione di fomitore privilegiato. Mercato
depresso: mercato in cui vi sono più beni che consumatori. Merchandise: merce, prodotti.
 Merchandiser: persona od organizzazione che predispone l’esposizione e la promozione dei prodotti
nel p.v.
Merchandiser: addetto alle attività oromozionali ed espositive nel p.v.
 Merchandising: complesso di attività che hanno lo scopo di promuovere le vendite una volta che la
merce abbia raggiunto il punto di vendita stesso; per esempio confezione, esposizione, sconti,
offerte speciali, distribuzione di materiale promozionale. Tale attività può essere svolta dal fornitore,
dal venditore o da entrambi.
 Merchandising: si intende genericamente l’attività, realizzata attraverso offerte speciali, sconti,
distribuzione omaggio di materiale promozionale, svolta sul punto vendita dal fornitore o dal
venditore al fine di incrementare la vendita di un prodotto nel punto vendita stesso.
 Messy middle: comportamento umano dei consumatori che si manifesta in quelle fasi del percorso
d’acquisto molto confuse, che avvengono tra il primo trigger (causa scatenante) e l’acquisto effettivo
 Minimarket (Minimercato): Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che offre prodotti (quasi)
esclusivamente alimentari, la cui superficie di vendita non supera 250 mq.
 Negative option: programma di acquisto in cui un cliente o socio di un club accetta e paga i prodotti
o servizi preventivamente a intervalli regolari, a meno che il cliente avvisi l’azienda, con un preavviso
ragionevole, di non inviare la merce.
 Neurodesign: Secondo Darren Bridge, “è una nuova disciplina che applica le intuizioni delle
neuroscienze e della psicologia per creare nuovi tipi di design più efficaci”. E per efficaci si intende
semplicemente, far coincidere le sensazioni e i pensieri degli utenti nella loro esperienza con un
oggetto o un’interfaccia con quello che il designer voleva effettivamente suscitare.
 Neuromarketing: è il l complesso delle tecniche di marketing (non convenzionale) che sfruttano le
scoperte e le metodologie delle neuroscienze per determinare le forme di comunicazione più efficaci
a influire sui processi decisionali del consumatore. Altresì e’ una branca di riferimento della
cosiddetta neuroeconomia e indica una recente disciplina volta all’individuazione di canali di
comunicazione più diretti ai processi decisionali d’acquisto, mediante l’utilizzo di metodologie legate
alle scoperte delle neuroscienze. È una disciplina che fonde il marketing tradizionale (economia) con
neurologia (medicina) e psicologia (scienze comportamentali) e si prefigge di illustrare ciò che
accade nel cervello delle persone in risposta ad alcuni stimoli relativi a prodotti, marche o pubblicità
con l’obiettivo di determinare le strategie che spingono all’acquisto.
L’efficacia dei risultati è perseguita attraverso:
 - l’utilizzo di determinate tecniche di comunicazione nei messaggi;
- la forte personalizzazione dei messaggi in base al cliente obiettivo;
- la verifica con focus group di appartenenti al target cliente;
- la triangolazione dei dati raccolti attraverso altre metodologie.
 Ha lo scopo di comprendere quali siano i meccanismi di decisione d’acquisto dei prodotti, per
chiarire “cosa ci porta all’acquisto”, e non hanno alcuna relazione con la comunicazione subliminale
 Newsletter: l’insieme delle e-mail relative a un medesimo argomento spedite via posta elettronica.
Numero Verde: è il servizio telefonico col quale è possibile effettuare telefonate a carico dei
destinatari, preventivamente convenzionati con la TELECOM.
 Nudge marketing: Nudger letteralmente significa spinta, pungolo; esttamente quella che mamma
elefante dà al suo piccolo. Con il nudge marketing che integra scienze comportamentali e marketing,
migliora le performance di branding e le vendita online, si cerca di influenzare l’utente con stimoli
presentati come migliori possibilità, scelte più convenienti: è importante portarlo verso una scelta
senza che debba pensarci troppo, senza razionalizzare. A volte basta poco, anche solo cambiare il
modo in cui si presenta la scelta. Un esempio concreto è quello del piatto piccolo durante un buffet:
abbiamo poco spazio quindi tenderemo a mettere meno cibo, mangiando di conseguenza meno e
sprecando meno.
Il nudge marketing non è nella razionalità della comunicazione ma nell’emozione, nella spinta che
passa come scelta autonoma
 Numero Verde: è il servizio telefonico col quale è possibile effettuare telefonate a carico dei
destinatari, preventivamente convenzionati con la Compagnia Telefonica.
 One shot: termine usato per indicare l’offerta di un solo prodotto che non fa parte del catalogo.
 On-line service: vengono così definiti servizi di informazione che utilizzano come supporto le
applicazioni della telematica.
 Operazione a premi: azione promozionale che prevede la consegna di premi a tutti coloro che
compiono una certa azione; di solito comprare un prodotto o una certa quantità di prodotti. La legge
non consente operazioni a premi per alcuni beni di prima necessità, medicinali e tabacco.
Opinion leader: nel linguaggio della comunicazione si definisce opinion leader una persona o un
giornale particolarmente influente che, con il proprio comportamento e con l’espressione delle
proprie opinioni è in grado di influenzare il pensiero e il comportamento di un grande numero di
persone, favorendo la diffusione di un certo modello comportamentale o di un determinato bene di
consumo.
 OTC: da banco, specie in farmacia.
 O.T.S.: Si tratta dell’acronimo di opportunity to see, letteralmente opportunità di vedere. L’OTS è
l’unità di misura utilizzata per valutare la possibilità, calcolata statisticamente, che un certo media ha
di essere seguito dal pubblico. In termini relativi esso indica il numero medio di volte in cui il target
group viene esposto al media utilizzato per trasmettere un messaggio pubblicitario, cioè il numero
medio di volte in cui, impiegando un certo media, la comunicazione sarà percepita dal target group.
 Outbond: chiamate telefoniche effettuate verso l’esterno da un centro di telemarketing.
Package Deal E’ tutto quello che il franchisor porta “in dote” al franchisee, a cominciare
dall’addestramento e aggiornamento del personale, dalla messa a punto del unità operativa, alla
consulenza e all’assistenza finanziaria, gestionale e di marketing.
 Packaging: confezione o studio della confezione. Elemento di estrema importanza per la
differenziazione e la personalizzazione del prodotto oltre che per la
sua distribuzione fisica e la sua esposizione nei punti vendita. Il packaging consente una politica di
marca, è indispensabile veicolo per la fornitura di alcuni servizi impliciti al consumatore quali
l’informazione sul prodotto e una migliore possibilità di conservazione. Il suo ruolo è andato
aumentando con la diffusione del self- service perché‚ è uno strumento per comunicare stimoli al
consumatore proprio sul punto di vendita e quindi la percezione dello stimolo può provocare
immediatamente l’acquisto. Confezione: elemento di estrema importanza per la differenziazione e la
personalizzazione del prodotto oltre che per la sua distribuzione fisica e la sua esposizione nei punti
vendita. Il packaging consente una politica di marca, è indispensabile veicolo per la fornitura di
alcuni servizi impliciti al consumatore quali l’informazione sul prodotto e una migliore possibilità di
conservazione. Il suo ruolo è andato aumentando con la diffusione del self service perchè uno
strumento per comunicare stimoli al consumatore proprio sul punto di vendita e quindi la percezione
dello stimolo può provocare immediatamente l’acquisto.
 Packshot: Riproduzione, in un annuncio pubblicitario, del prodotto o della sua confezione.
Costituisce una delle parti principali dell’annuncio stesso. Negli spot indica le immagini in cui
compaiono il prodotto o la sua confezione.
 Panel (1): Gruppo di persone (famiglie, consumatori, esperti) che si prestano ad essere intervistate
per una rilevazione di comportamenti, atteggiamenti, ecc.
 Panel (2): è un’indagine quantitativa, di carattere periodico, che esplora famiglie o negozi. Il panel
famiglie si fonda di solito su diari che le massaie aderenti compilano e spediscono all’istituto con
frequenza settimanale. Il panel negozi si fonda su rilevazioni mensili o bimestrali, compiute da un
auditor, tendenti a verificare, per ciascun tipo, marca e confezione di prodotto due elementi base: le
scorte al momento della rilevazione e gli acquisti del dettagliante nel periodo precedente la
rilevazione.
 Paniere: Insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica ai fini del
calcolo di ciascuno degli indici dei prezzi; è costituito da una lista di prodotti (in complesso 1031), ad
ognuno dei quali è assegnato un peso proporzionale al grado di importanza che la voce rappresenta
nell’ambito dell’intero paniere. I prezzi rilevati per costruire l’indice dei prezzi al consumo sono
relativi a beni e servizi, rappresentativi dei consumi delle famiglie italiane, articolati in 12 capitoli di
spesa, ognuno con un proprio peso: all’interno dei capitoli, ogni bene e servizio partecipa all’indice
con una quota pari all’importanza sul totale dei consumi. I prodotti del paniere e il peso loro attribuito
sono definiti sulla base della spesa delle famiglie, in modo da rappresentare la struttura dei consumi
della popolazione, la cui fonte principale è l’indagine annuale Istat sui consumi che coinvolge circa
28mila famiglie italiane. L’Istat provvede all’aggiornamento annuale della composizione e della
ponderazione del paniere, con la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di
riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di adeguare i pesi assegnati a ciascun
prodotto alla mutata struttura dei consumi delle famiglie.
 Pay-off: frase conclusiva di un annuncio pubblicitario. Spesso è posta dopo la marca per qualificare
e rafforzare le comunicazione. Si presta ad essere l’elemento di continuità di azioni diverse.
Permission Marketing: E’, per la verità, più una filosofia di comunicazione che una tecnica di
marketing. Consiste nel richiedere e ottenere in anticipo, dai consumatori che si vogliono
raggiungere, il permesso di inviare loro informazioni sul prodotto o servizio che si vuole vendere. Il
tipico esempio sono le “Opt-in” email, quelle email, cioè, che sono state “Opted in”, cioè accettate in
anticipo compilando un modulo con cui si dà l’OK a riceverle. E’ una tecnica tipica dell’ Emarketing,
opposta al cosiddetto “Interruption Marketing”, in cui la comunicazione pubblicitaria ci interrompe da
ciò che stiamo facendo: esempi tipici sono i banner e, ancor più, le finestre “pop up” su Internet e,
nella vita di tutti i giorni, gli spot TV che interrompono i film.
 Pianificazione di marketing: processo normalizzato che si concretizza in piani atti al raggiungimento
di determinati obiettivi di mercato. In particolare con pianificazione di marketing si intende quella
parte della pianificazione aziendale che si riferisce direttamente al rapporto impresa/mercato.
Tuttavia è assai difficile trovare un confine fra la pianificazione di marketing e la pianificazione
aziendale essendo le due intimamente compenetrate sicché ogni definizione è comunque una
forzatura.
 Piggy-back: Offerta d’acquisto di un prodotto legato all’offerta principale relativa ad un altro prodotto.
 Plus: ovvero valore aggiuntivo di un prodotto è rappresentato dalle sue caratteristiche peculiari, i
vantaggi e le qualità “in più” che esso può vantare rispetto a prodotti simili. La parola è usata anche
nell’italiano comune con significato analogo.
 POP: Point Of Purchase, ovvero il punto di acquisto (vendita) inteso come veicolo di comunicazione.
Portaolio: in italiano portfolio è un prestito dall’inglese codificato anche dalla lingua standard per
indicare la cartella in cui è raccolto e presentato, con intento dimostrativo e illustrativo, materiale
scritto e illustrato relativo a una o più opere d’arte, fotografie e in genere all’attività di un artista. Nella
terminologia pubblicitaria può indicare la raccolta dei lavori realizzati da un copywriter o da un art
director, oppure il folder rivenditori (pieghevole destinato ai venditori in cui si illustrano una merce o
una campagna pubblicitaria).
 POS: Point Of Sales, punto vendita (britannico).
 Positive option: metodo di distribuzione di prodotti o servizi che include le stesse tecniche della
negative option, ma richiede ogni volta un ordine specifico da parte del socio o abbonato. Di solito è
più costosa e meno prevedibile della negative option.
 Posizionamento: Modalità con cui l’azienda desidera che il cliente percepisca il proprio prodotto
rispetto agli altri beni che soddisfano gli stessi bisogni, sia con riferimento alla propria offerta
competitiva sia riguardo ai prodotti o servizi offerti dalla concorrenza.
 Poster :i n italiano questa parola è ormai entrata nell’uso comune per indicare una riproduzione a
stampa della grandezza di un manifesto di opere d’arte, fotografie di personaggi più o meno celebri,
paesaggi da appendere come oggetto di arredamento Nel linguaggio pubblicitaria poster indica un
manifesto di dimensioni standard (m. 6×3) affisso su tabelloni collocati in luoghi di passaggio
pubblico.
 Prank Advertising ( vedi Prank Marketing)
 Prank Marketing ( detto anche Prank Advertising): è una tipologia del più celebre guerrilla marketing,
stile di comunicazione non convenzionale che punta sul fattore sorpresa.Da Prank ( scherzo) ha la
qualità di colpire immediatamente l’attenzione del pubblico perchè: fa ridere, tira fuori il nostro lato
sadico quando altri subiscono uno scherzo, pone in primo piano un brand in maniera alternativa ed
inusuale e puo’ avere una straordinaria risonanza mediatica e social
 Precision Marketing: l’espressione precision marketing nasce dall’esigenza di individuare il
consumatore in maniera precisa e su di lui costruire un percorso di esperienze significative che lo
trasformino da utente a cliente. Il precision marketing è un approccio scientifico messo in atto dai
marketer che analizzano i bisogni e gli interessi di determinati segmenti di consumatori e
costruiscono sulla base di questi dati raccolti strategie personalizzate e una user experience
significativa.
 Premium: oggetto premio (di qualche valore).
 Premium price: nell’ambito delle strategie e delle ricerche marketing-pubblicitarie si definisce
prodotto premium price una merce a prezzo più elevato rispetto al livello medio di quelli offerti dalla
concorrenza. La differenza di prezzo può essere causata dalla scarsità della merce o da una precisa
strategia di marketing.
 Prezzo al consumo: Quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene
oggetto di transazione, riferita alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale.
 Prezzo all’ingrosso: Quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene
oggetto di transazione, in cui il contraente è un grossista.
 Prezzo all’origine (o alla produzione): Quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio
l’unità del bene oggetto di transazione, in cui il contraente-venditore è il produttore. I prezzi rilevati si
riferiscono ai beni venduti sul mercato interno da imprese residenti in Italia e sono franco fabbrica o
magazzino del venditore, al netto dell’Iva e di ogni altro onere a carico dell’acquirente e definiti
secondo le clausole contrattuali più usuali.
 Prezzo implicito: Rapporto tra il valore della quantità osservata ed il relativo volume.
 Pricing: assegnazione dei prezzi di vendita ai prodotti in catalogo.
 Promozione (vendite): insieme di attività che, utilizzando tecniche proprie, conferiscono un valore
addizionale e provvisorio al prodotto o servizio per facilitarne la vendita e/o stimolarne l’acquisto. Il
considerare la promozione vendite come uno strumento di marketing di pari dignità degli altri è cosa
relativamente recente e ancora vi è una certa confusione tra gli operatori aziendali riguardo alle sue
possibilità, ai suoi limiti e soprattutto alle caratteristiche professionali richieste per sviluppare
concretizzare azioni efficaci e in sintonia con le strategie complessive di approccio al mercato. Il
numero elevato di tecniche utilizzabili e la loro notevole differenziazione non ha consentito finora di
accentrare in un unico fornitore, come ad esempio è avvenuto in pubblicità, tutte le attività connesse
con la promozione vendite. Le agenzie di sales promotion sono poche esolo da pochi anni si sono
date un’associazione l’Asp.
 Producer: nella terminologia pubblicitaria italiana questo termine indica la persona che all’interno
dell’agenzia è responsabile della produzione di un filmato pubblicitario. Al producer dell’agenzia si
affianca quello della casa di produzione cinematografica.
 Product seeding: piazzare il giusto prodotto al posto giusto nel momento giusto, fornendo
informazioni o samples per sensibilizzare i consumatori.
 Progress: lessema indica lo stato di avanzamento dei lavori dei vari reparti dell’agenzia; in maniera
più specifica si definisce progress una riunione, solitamente a cadenza settimanale, nella quale
vengono distribuiti i compiti e definiti i tempi di realizzazione delle diverse iniziative. A seguito della
riunione viene elaborato un prospetto - anch’esso denominato progress, abbreviazione di progress
report - che riassume schematicamente le scadenze più prossime.
 Prospect: un potenziale acquirente di un dato prodotto o servizio, che però non ha precedentemente
effettuato alcun acquisto. In genere con questo termine si indica chi ha già mostrato interesse per il
prodotto (inviando un coupon, telefonando ecc.).
 Prospect target : Espressione utilizzata come abbreviazione di prospective buyer. Indica un “non
ancora cliente”, ovvero chi potrebbe essere potenzialmente interessato al prodotto o al servizio
venduto.
 Prosumer: è una parola macedonia (portmanteau) formata dalla contrazione delle parole producer o
professional con la parola consumer. Il termine sta assumendo molti e conflittuali significati: nel
mondo degli affari si tende a vedere il prosumer (professional–consumer) come un segmento di
mercato, mentre gli economisti ed i marketer intendono la figura del prosumer (producer–consumer)
fortemente indipendente dall’economia mainstream. In generale, si intende che l’utente, dal classico
ruolo passivo, assume un ruolo decisamente più attivo nel processo di consumo, di produzione, di
creazione di un bene o un servizio, per migliorare le sue caratteristiche e i suoi benefici.
 Prosuming: neologismo introdotto da Toffler nel 1980 che deriva dalla fusione dei termini producing
e consuming e indica la stretta interazione tra chi produce e chi consuma. Nello specifico del
contesto culturale indica il ruolo dello spettatore come parte attiva in un processo di erogazione e
consumo di un determinato prodotto artistico (es. spettacolo dal vivo), come attore del processo di
“creazione del valore”.
 P.T.O.: Pubblicità Tramite Oggetto (settore della).
 Public Affaire : Insieme delle attività di relazioni con le istituzioni. Il settore dei public affairs si occupa
di rappresentare interessi e punti di vista di un’impresa o di un’organizzazione nei confronti di
governi, ministeri, municipi, organismi pubblici ecc… Nel settore rientra anche il compito di gestire le
relazioni con le associazioni industriali o altre organizzazioni che rappresentano settori specializzati
del commercio, della produzione e dei servizi.
 Public Relation : Relazioni pubbliche, ovvero attività di comunicazione dell’impresa, attuata di solito
con l’ausilio di professionisti specializzati, tendente, attraverso contatti con persone di una qualche
influenza, a ottenere un ambiente positivamente predisposto all’impresa e ai suoi prodotti. Gli
obiettivi più comuni delle PR sono l’ottenimento di articoli redazionali e di citazioni nei mass media,
la partecipazione dell’impresa a iniziative importanti, gli incontri con opinion leader e con i
rappresentanti delle istituzioni nonché‚ tutte le forme di cortesia tendenti a rendere l’impresa
gradevole e corretta. ( vedi anche Relazioni Pubbliche)
 Pubblicità: si intende generalmente quella forma di comunicazione a pagamento, diffusa su iniziativa
di operatori economici (attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta,
Internet), che tende in modo intenzionale e sistematico a influenzare gli atteggiamenti e le scelte
degli individui in relazione al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.
 Publicity: si tratta di una parola usata per individuare una qualsiasi azione (articoli sulla stampa,
attività di pubbliche relazioni etc.) che abbia lo scopo di far conoscere un’azienda o un’istituzione,
diffondendone un’immagine positiva e prestigiosa. La publicity si distingue dall’advertising in quanto
non costituisce pubblicità in senso stretto e viene realizzata attraverso mezzi diversi da quelli
utilizzati per l’advertising. In italiano, comunque, l’uso del termine è piuttosto controverso: alcuni
identificano la publicity con la pubblicità istituzionale, ovvero con la campagna che mira non alla
vendita di una mrce ma alla creazione di un’immagine positiva dell’azienda che la produce; altri
invece identificano la publicity con la pubblicità redazionale, messaggi pubblicitari a pagamento su
un media stampa.
 Pull: letteralmente significa tirare. Nel marketing identifica una precisa strategia dell’azienda volta ad
attirare sempre più consumatori sul punto di vendita. La pubblicità, le promozioni P.V. e gli eventi
sono la leva principale di tale strategia. PuIl è il contrario di push
 Push: letteralmente significa spingere. Nel marketing, in particolare, identifica una precisa strategia
dell’azienda volta a spingere il proprio prodotto attraverso i canali distributivi. La forza vendita è la
leva principale utilizzata per attuare questo tipo di azione. E’ il contrario di una strategia cosiddetta di
pull.
 Quotazione: Differente livello di prezzo che per uno stesso prodotto si riscontra nelle unità di vendita.
 Real time marketing: è la capacità dell’azienda di essere reattiva, di rispondere velocemente, in
modo non pianificato, agli stimoli esterni, sfruttando in tempo reale appunto, gli eventi social con i
tempi ed i modi giusti per entrare facilmente e velocemente nel “vortice della viralità” e spingere il
proprio messaggio/brand, ed è quando le aziende perfezionano prodotti/servizi sulla base dei
feedback dei clienti o degli eventi sul mercato che lo fanno davvero.
 Record: tutte le informazioni riguardanti una persona, un’azienda o una transazione.
 Redemption : Risultato in termini assoluti o percentuali di un’operazione promozionale o di vendita.
In termini percentuali è il rapporto tra il numero di risposte ottenute e il numero totale di contatti presi
in considerazione per una determinata iniziativa di marketing. In un’azione di direct marketing è il
rapporto fra il numero di risposte e il numero dei messaggi inviati.
 Referenza: È di comune osservazione che per alcune tipologie di prodotto (ad esempio il vino, la
pasta di semola, l’acqua minerale) si rilevano moltissimi prezzi diversi connessi alle differenti
caratteristiche dei prodotti venduti. La specificazione attraverso parametri delle caratteristiche
identificative di un prodotto dà luogo ad una referenza. Ad esempio, una referenza riferita alla pasta
di semola di grano duro può essere: varietà spaghetti, marca X, confezione da 500 grammi. I
parametri che, con maggiore frequenza, generano variabilità nel prezzo di prodotti dello stesso tipo
sono:
- la varietà, che contraddistingue merceologie identiche che si presentano con forme diverse. Tipico
esempio di varietà naturale è quello della frutta (mele golden, delicious, annurche); esempio di
diversità voluta è quella tra scarpe con lacci e senza lacci;
- la marca, ovvero la denominazione del produttore;
- il marchio, che, ove esiste, è dato da un attributo aggiuntivo, finalizzato a riconoscere e valorizzare
una o più caratteristiche dello stesso prodotto;
- la dimensione, in termini di peso, volume e numero di unità con la quale il prodotto viene
presentato sul mercato.
 Referral programs: creare strumenti e soluzioni che permettano al consumatore soddisfatto di riferire
e trasmettere la sua soddisfazione ad altri consumatori.
 Relazioni Pubbliche : ( vedi Public Relation)
 Reloaded Marketing; letteralmente marketing ricaricato, rigenerato. Un nuovo paradigma generato
per rispondere a queste mutate attese del consumatore e ai relativi cambiamenti in atto nella
disciplina del marketing è il marketing reloaded – ”del ritorno al cliente”. Il nuovo approccio si
concentra sulla co-creazione di valore con il cliente e sull’importanza della relazione con il mercato
finale: ascoltare la voce diretta dei clienti (blog, community ecc.), aumentare in loro la coscienza del
brand, creare punti di contatto con il cliente finale, rivoluzionare il servizio di assistenza ai clienti. Il
suo strumento principale e ovviamente la rete
 Rete di vendita: struttura organizzativa aziendale formata dal personale preposto al contatto diretto
con la clientela attuale e potenziale. E’ particolarmente importante per le aziende che si basano su
una politica push, ovvero per quelli di piccole e medie dimensioni.In genere la rete di vendita è
formata da venditori che rispondono gerarchicamente a responsabili di area e questi a loro volta al
direttore vendite. Tale struttura ha i compiti fondamentali di: ottenere gli ordini, cioè di concretizzare
il sell in, fornire servizio e assistenza ai clienti e favorire quindi il sell out e raccogliere informazioni
dal mercato e trasmetterle alla direzione aziendale. In alcuni casi, come ad esempio nella tentata
vendita, i venditori hanno anche il compito di consegnare la merce al momento dell’ordine; ciò
avviene per i beni ad acquisto ripetuto a basso ordine medio. I responsabili (chiamati ispettori o capi
area) hanno ovviamente compiti di indirizzo, di controllo, di prospezione, di attuazione sul campo
delle politiche aziendali. Mentre i responsabili a vario livello della rete di vendita sono quasi sempre
dipendenti diretti dell’azienda non sempre ciò accade anche per il personale di vendita sul campo. Si
distinguono infatti reti di vendita dirette, composte da venditori dipendenti e reti di vendita indirette
formate da persone od organizzazioni autonome che agiscono sul mercato in favore dell’azienda.
Ricerche di marketing: la sistematica raccolta, registrazione e analisi dei dati concernenti il
marketing dei beni e servizi. Con le ricerche di marketing l’impresa cerca di aumentare la
conoscenza dell’ambiente esterno e della propria attività al fine di ridurre il rischio nelle proprie
scelte e di ottimizzare le proprie risorse. Possono essere ricerche di marketing “interne” se hanno fini
di ottimizzazione dell’uso degli strumenti del marketing mix e di controllo; sono ricerche “esterne” se
possono essere raggruppate in due grandi tipologie: qualitative e quantitative. Le indagini qualitative,
studiano il comportamento individuale del consumatore cercando di scoprire quali forze agiscono a
sviluppare un determinato atteggiamento verso il Prodotto o verso una comunicazione pubblicitaria.
Il comportamento del consumatore è fortemente influenzato da spinte psicologiche: le ricerche
motivazionali vengono realizzate con l’applicazione delle metodologie proprie della psicologia e della
sociologia e servono a mettere in luce le motivazioni consce e inconsce. Vengono condotte
principalmente per conoscere l’atteggiamento verso un prodotto, una marca o l’impresa. Un altro
vasto campo di applicazione è la pubblicità per verificare l’efficacia del messaggio mediante i copy
test. Le ricerche motivazionali sono utilizzate anche per saggiare il grado di accettazione di un nuovo
prodotto da parte del pubblico oppure per analizzare le sue reazioni a nuove confezioni. Ricerche
quantitative: sono utilizzate principalmente per stimare il potenziale mercato, l’entità dei vari
segmenti, le quote di mercato. Esse inoltre sono di notevole importanza in pubblicità per la stima
dell’audience dei mezzi di comunicazione e per la sua segmentazione. La statistica fornisce diverse
tecniche di campionamento. Il campione probabilistico o casuale è formato da unità dell’universo che
hanno tutte la medesima probabilità di entrarvi; il campione così estratto ha la proprietà di
permettere, entro ben definiti campi di errore, l’estensione dei risultati ottenuti dalla sua analisi
all’intero universo da cui è stato estratto. In pratica la possibilità di ottenere un campione casuale è
molto ridotta sia per la difficoltà tecnica di dare a ogni elemento la stessa possibilità di entrarvi sia
per i probabili altissimi costi della conduzione della ricerca.
 Retention: mantenimento delle relazioni con i clienti
 Retro’-marketing ( o Marketing della nostalgia): tipologia di marketing fondata sullo sviluppo di
prodotti e servizi che mantengono legami nostalgici con il passato – reale o immaginario – del
consumatore, della società, del marchio. Il presupposto del retro’-marketing è che il consumatore sia
alla ricerca di autenticità coerentemente a un ormai consolidato culto della nostalgia. Atteggiamento
di preferenza, secondo Holbrook e Schindler, verso oggetti generalmente incontrati durante la
giovinezza o l’adolescenza o anche senza esperienza diretta ma acquisita mediante trasmissione
interpersonale o mediatica. Intendiamoci il recupero di prodotti del passato è una strategia di
marketing sempre esistita, e le ragioni sono di due tipi:
 - L’effetto crisi. Tornare, almeno a livello di estetica e di marchio, a prodotti che ci ricordano
un’epoca più felice è rassicurante.
- Il fattore qualità. Rimandare a prodotti che erano migliori a livello costruttivo trasmette sensazioni di
genuinità, durata e ottima fattura.
 Ricerca descrittiva: Metodologia di ricerca di mercato che consente di ottenere informazioni di tipo
quantitativo attraverso diverse tecniche di raccolta (interviste dirette, interviste telefoniche,
questionari).
 Ricerca esplorativa: Metodologia di ricerca di mercato che consente di ottenere informazioni di tipo
qualitativo attraverso tecniche flessibili e mirate a stimolare processi creativi.
 Ricerche Di Marketing: Sistematica raccolta, registrazione e analisi dei dati concernenti il marketing
dei beni e servizi. Con le ricerche di marketing l’impresa cerca di aumentare la conoscenza
dell’ambiente esterno e della propria attività al fine di ridurre il rischio nelle proprie scelte e di
ottimizzare le proprie risorse. Possono essere ricerche di marketing “interne” se hanno fini di
ottimizzazione dell’uso degli strumenti del marketing mix e di controllo; sono ricerche “esterne” se
possono essere raggruppate in due grandi tipologie: qualitative e quantitative. La ricerca di
marketing serve per aggiornare le conoscenze su:
-Consumatore (bisogni, atteggiamenti, motivazioni, abitudini d’acquisto e di consumo, evoluzione nel
tempo, fedeltà, soddisfazione),
-Prodotto (concept, package, repertori d’uso, accettazione);
-Brand (identity, image, positioning dell’azienda e del brand, evoluzione della marca);
-Comunicazione (concept, logo, awarenes, effetti delle campagne pubblicitarie e delle promozioni);
-Distribuzione (bacini d’utenza, flussi di pubblico, competitività, dinamiche d’acquisto, efficacia del
lay out, programmi di fidelizzazione, efficacia della comunicazione sul pdv, promozioni, politiche di
prezzo, customer satisfaction);
-Scenari (sociali e di consumo);
-Clima aziendale (per conoscere le opinioni di un team o di tutti i dipendenti).
 Ricerche Qualitative: Le indagini qualitative, studiano il comportamento individuale del consumatore
cercando di scoprire quali forze agiscono a sviluppare un determinato atteggiamento verso il
prodotto o verso una comunicazione pubblicitaria.
 Ricerche Quantitative:: Tecniche di ricerca utilizzate principalmente per stimare il potenziale
mercato, l’entità dei vari segmenti, le quote di mercato. Esse inoltre sono di notevole importanza in
pubblicità per la stima dell’audience dei mezzi di comunicazione e per la sua segmentazione.
Redemption: risultato in termini assoluti o percentuali di un’operazione promozionale o di vendita. In
un’azione di telemarketing è il rapporto percentuale tra il numero di risposte positive ottenute e il
numero dei contatti utili.
 Redemption : Risultato in termini assoluti o percentuali di un’operazione promozionale o di vendita.
In termini percentuali è il rapporto tra il numero di risposte ottenute e il numero totale di contatti presi
in considerazione per una determinata iniziativa di marketing. In un’azione di direct marketing è il
rapporto fra il numero di risposte e il numero dei messaggi inviati.
 ROI (Return On Investiment): tasso di ritorno sull’investimento, è il rapporto fra investimento e
fatturato. Consente di verificare sia quali iniziative di marketing diretto sono più efficaci rispetto ad
altre, e sia se il marketing diretto fornisce un ritorno sull’investimento superiore ad altre forme di
vendita.
 Roll-out: attuazione per fasi successive di un programma completo di telemarketing dopo la
valutazione dei risultati di un test.
 Rough lay-out: bozzetto
 Royalty E’ la somma che il franchisee versa al franchisor per i sevizi resi, tra i quali i diritti all’insegna
ed al marchio.
 Sales promotion: promozione rivolta al consumatore
 Sales promotion: la voce composta sales promotion è comunemente usata nella lingua italiana,
soprattutto fra i collaboratori di aziende organizzate secondo il modello anglosassone, come forma
corrispondente all’italiano promozione delle vendite; talvolta la si trova nella forma abbreviata
promotion. La sales promotion è un’attività di marketing che tende a stimolare l’acquisto di un
prodotto conferendogli occasionalmente un valore addizionale: fra le tecniche utilizzate ci sono i
concorsi, le raccolte punti, le vendite in abbinamento con altri prodotti, le vendite speciali (per
esempio i “tre per due”). In un concetto più ampio di sales promotion rientrano la pubblicità sul punto
vendita, la distribuzione di regali, il sampling. La caratteristica fondamentale di questo tipo di vendita
è quella di non essere continuativa: la sua durata deve essere limitata nel tempo per non abituare il
consumatore a condizioni vantaggiose che verrebbero, se protratte troppo a lungo, percepite come
normali, depotenziando lo stimolo a cogliere al volo l’occasione.
 Sample: campione omaggio ( di prodotto)
 Sampling: campionamento ( distribuzione campioni omaggio) a scopo promozionale per invogliare i
prospect all’acquisto. Questa denominazione inglese è un prestito sia nella forma sia nel significato
e costituisce la forma nominale del verbo to sample, letteralmente provare, assaggiare un campione
del prodotto (il termine sample viene usato meno frequentemente, in italiano, del corrispondente
campione).
 Segmentazione: Suddivisione del mercato in sottoinsiemi (segmenti) omogenei di consumatori
secondo determinati parametri. Scopo della segmentazione è quello di individuare parte del
potenziale di mercato che, per la sua omogeneità, può essere considerato obiettivo raggiungibile da
particolari combinazioni del marketing mix.
 Sell-in: vendita della impresa al trade ( rete Commerciale – intermediari di vendita) : negozi, gdo,
gda, gds , etc…
 Sell-out: vendita dei dettaglianti ai clienti finali; indica l’uscita della merce dai negozi.
 Semio-marketing è il ramo del marketing, nato dall’applicazione dell’indagine semiotica alle ricerche
di mercato, che si occupa incrementare le vendite attraverso l’ottimizzazione della comunicazione
digitale (SEO oriented) e tradizionale.Il suo scopo è potenziare il processo di conversione
target/cliente, indicando come e dove modificare la comunicazione per raggiungere i risultati
prefissati. Utilizza una serie di tecniche, fra le quali il SINTEXT per potenziare la SEO copywriting, e
si avvale, in fase di analisi, delle griglie di netsemiology, artsemiology, logosemiotica, fonosemiotica
e comunicazione relazionale polisemantica
 Servizi a regolamentazione locale: Servizi la cui tariffa è regolata da una autorità di livello locale:
certificati anagrafici, tariffa per i rifiuti solidi, istruzione secondaria, retta scuola elementare, trasporti
urbani multimodali (biglietti e abbonamenti), taxi, autolinee extraurbane, navigazione interna
(lacuale, lagunare).
 Servizi a regolamentazione nazionale: Servizi la cui tariffa è regolata da una autorità di livello
centrale-nazionale: musei, concorsi pronostici, pedaggi autostradali, istruzione universitaria, trasporti
ferroviari (inclusi trasporto auto e spedizione bagagli su treno) navigazione marittima, trasporto
marittimo di auto, canone tv colore, servizi di telefonia fissa, servizi di telefonia pubblica, servizi
postali.
 Servizi non regolamentati. Servizi la cui tariffa non è regolata da una qualsivoglia autorità e deriva
dal libero scambio di mercato; ad esempio: onorari liberi professionisti, onorari medici specialisti,
analisi specialistiche, ristorante, pizzerie, affitti abitazioni, spettacoli sportivi, spettacoli teatrali,
cinema, servizi postali, servizi bancari, riparazioni di auto, carrozziere, viaggi aerei, consumazioni al
bar, assicurazioni auto e moto, camera albergo, camping, pacchetti vacanza, stabilimento balneare,
corsi di nuoto, di danza, di lingue, di informatica, trasloco, vagone letto, cuccetta, ecc.
Script: il copione della comunicazione accuratamente interpretato dagli operatori di telemarketing.
 Set: nella lingua italiana il lessema set viene comunemente impiegato in tre accezioni diverse: può
indicare un tempo di una partita di tennis, una serie di articoli dello stesso tipo o il luogo in cui
vengono effettuate le riprese di un film.
Il linguaggio della pubblicità ha adottato la parola in quest’ultimo significato: il set è il luogo in cui si
realizzano gli interni del film (per le riprese in esterni si parla di location).
 Set di stories: le stories sono delle clip da 15 secondi l’una che rimangono visibili sul social
(Instagram, Facebook o YouTube) per 24 ore, ma la confusione è molta quando arriva il momento di
contrattualizzare questo servizio. Ecco allora che diventa utile parlare di “set di stories”, in
riferimento a una sequenza composta da un numero variabile di clip consecutive (da concordare con
l’influencer) per comunicare in maniera esaustiva i benefit di un prodotto o un’iniziativa.
 Shelf life: vita di un prodotto (sullo scaffale).
 Shelf Marketing: letteralmente marketing dello scaffale, si riferisce all’insieme delle tecniche e
srategie di disposizione delle merci (prodotti) sugli scaffali di negozi e supermercati per invogliare il
consumatore abituale o casuale, catturarne lo sguardo, convincerlo all’acquisto e incrementare così
le vendite.
 Shockvertising: è un termine anglosassone che nasce dalla fusione delle parole Shock
(letteralmente: urto, impressione violenta, scossa) e Advertising (cioè pubblicità), ed è impiegato per
definire quelle pubblicità in grado di creare un forte impatto emotivo nei destinatari. Messaggi forti
con immagini crude e cruente basati sulla provocazione per farsi strada in un mercato saturo e per
catturare l’attenzione di consumatori sempre più desensibilizzati. Dunque un tipo di pubblicità che
punta sull’effetto shock per attirare l’attenzione dell’audience. Utile ed efficace nelle Pubblicità
Progresso, dove l’intento è quello di sensibilizzare e veicolare messaggi sociali, quando invece si
utilizza questo espediente per pubblicizzare un prodotto/servizio allora il risultato è ben diverso.
Utilizzare la provocazione per promuovere qualcosa a fini commerciali spesso procura un senso di
fastidio nel pubblico.
 Slogan: questo sostantivo è di uso comune in italiano per indicare una frase che esprime in maniera
sintetica ed efficace un concetto riuscendo a penetrare nella mente del pubblico, a diventare
un’espressione ricorrente anche al di fuori del contesto in cui è nata. Lo slogan si serve spesso della
rima e dell’allitterazione per risultare più memorabile e attirare l’attenzione. Nel linguaggio
pubblicitario questo termine è oggi in declino, sostituito frequentemente da headline.
 Speaker: Codificata nella lingua corrente, la parola speaker indica il lettore o il commentatore
televisivo o radiofonico, la voce fuori campo di una manifestazione sportiva e, nel linguaggio politico,
il portavoce di un partito o di una figura istituzionale.Trasferito nel linguaggio pubblicitario, il termine
indica la voce del narratore o dei personaggi di un comunicato; lo speakeraggio è la preparazione
del parlato da sovrapporre alle immagini di un film pubblicitario.
 Sponsorizzazione : Strumento di comunicazione per mezzo della quale uno sponsor fornisca
contrattualmente un finanziamento o un supporto di altro genere, al fine di associare positivamente
la sua immagine, la sua identità, i suoi marchi, i suoi prodotti o servizi ad un evento, un’attività,
un’organizzazione o una persona da lui sponsorizzata (Codice delle sponsorizzazioni – Camera di
commercio internazionale).
 Sponsor:E’ il finanziatore di iniziative culturali, sportive, di moda allo scopo di trarre notorietà e
prestigio per una ditta e la sua attività e di pubblicizzare i suoi prodotti. Il lessema italianizzato
sponsorizzazione indica l’attività dello sponsor. Anche i programmi televisivi sono oggi sponsorizzati:
nel contesto nella trasmissione alcuni spazi sono dedicati alla pubblicità del prodotto dell’azienda
che finanzia il programma.
 Spot: definisce lo spazio commerciale per un comunicato pubblicitario radiofonico o televisivo
generalmente di breve durata. E’ usata anche per indicare un proiettore luminoso orientabile: in
questo caso il lemma spot è forma abbreviata dell’inglese spotlight.
 Stakeholder : Insieme dei soggetti che hanno un interesse nei confronti di un’organizzazione e che
con il loro comportamento possono influenzarne l’attività.
Stamps: bollini premio (adesivi).
 Statistiche dei prezzi: Complesso di indicatori che registrano l’evoluzione nel tempo dei prezzi dei
beni e dei servizi prodotti nel paese, rilevati nelle diverse fasi della produzione e
commercializzazione.
 Stylist :Nella produzione del film pubblicitario lo stylist è il responsabile della scelta degli oggetti di
scena e spesso dei costumi. E’ di frequente confuso con la figura dell’art buyer poiché le loro
mansioni sono spesso affidate a un’unica persona.
 Supermercato: Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto
di grande magazzino), organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’uscita, che
dispone di una superficie di vendita tra 400 e 2499 mq e di un vasto assortimento di prodotti di largo
consumo, in prevalenza preconfezionati, alimentari e, eventualmente, del settore non alimentare di
uso domestico ricorrente (per l’igiene e la pulizia della casa, della persona e degli animali).
 Supervisor: responsabile di un team di operatori di telemarketing. Abitualmente in un rapporto da 1 a
10.
 Suspect: persona o azienda prevedibilmente interessata a un determinato prodotto/servizio.
 Sweepstakes: concorsi a premi per consumatori.
 Takeover: quando un brand affida completamente la gestione di uno dei suoi canali (generalmente
Instagram) ad un Influencer. Si ricorre a questo servizio quando l’obiettivo è portare traffico
qualificato su un account aziendale, con dei notevoli benefici in termini di visibilità anche per
l’Influencer che avrà la possibilità di aprirsi ad una nuova audience (quella del brand, appunto).
 Target (o Target group): segmento di mercato obiettivo di un’azione di marketing. È composto dai
consumatori che si vuole raggiungere con un determinato prodotto/servizio attraverso un’azione di
marketing, in particolare una comunicazione pubblicitaria.
 Target: E’ il gruppo di persone cui è diretta un’azione di marketing, in particolare una comunicazione
pubblicitaria; si tratta dei potenziali consumatori di un prodotto, da studiare nelle abitudini e nelle
preferenze per potere impostare la comunicazione nella maniera più adeguata. Il gruppo viene
identificato attraverso parametri socio-demografici quali sesso, età, classe sociale, titolo di studio,
luogo di residenza.
 Target market: Segmento di mercato o insieme di consumatori cui l’azienda si rivolge
 Target marketing: Espressione utilizzata per indicare le azioni di selezione e segmentazione del
mercato
Tasso di inflazione: Variazione % dell’indice nazionale dei prezzi al consumo nell’anno considerato.
 Tasso di variazione: Rapporto fra la differenza di ammontare del fenomeno statistico al termine e
all’inizio del periodo considerato e l’ammontare del fenomeno all’inizio del periodo stesso. Viene
generalmente moltiplicato per 100.
 Telematica: fusione tra le parole TELEcomunicazione e inforMATICA. L’aspetto fondamentale della
telematica è l’incontro fra le due tecnologie. L’informatica ha infatti il compito di gestire,
memorizzare, elaborare messaggi e dati; le telecomunicazioni perseguono invece l’obiettivo di
trasmettere nel più veloce tempo possibile le informazioni.
 Testimonial: Questa parola si è diffusa nel linguaggio pubblicitario italiano per indicare il personaggio
– solitamente un volto noto al grande pubblico – da inserire in un messaggio nel ruolo di testimone
attendibile della qualità del prodotto. Nell’inglese standard il lessema testimonial è la lettera di
referenze o il certificato che attesta un servizio prestato: nel lessico pubblicitario italiano esso
conserva la connotazione di “testimonianza”.
Tie-ins: promozioni con più aziende.
 Trade: l’insieme degli intermediari commerciali di cui un’impresa si avvale per la distribuzione dei
propri prodotti: grossisti, dettaglianti, rappresentanti. In italiano sono frequenti locuzioni del tipo
annuncio al trade, campagna al trade per indicare le attività pubblicitarie che hanno come target gli
intermediari commerciali.
 Traffic builder: promotore che attrae clientela e crea movimento sul punto vendita.
 Traffic building: azione di direct marketing che ha come obiettivo quello di attrarre i destinatari verso
un punto di vendita o un luogo comunque prefissato
 Transition: effetti di montaggio che consentono al protagonista di un video TikTok di vedersi
catapultato in un luogo qualsiasi con uno schiocco di dita, o di cambiare outfit con un battito di mani.
 Tribal Marketing: approccio al mercato che, sulla scorta delle indicazioni provenienti dagli studi di
sociologia dei consumi, tende a focalizzare l’attenzione sul consumatore post-moderno e sul
soddisfacimento di un suo bisogno fondamentale, “quello di ristabilire un legame sociale e
comunitario” (Bernard Cova, 2003). Muovendo da tale assunto, il tribal marketing si pone come
obiettivo prioritario quello di creare o sostenere comunità di nicchia, o tribù di consumo, che
presentino affinità con il prodotto o brand che si intende promuovere, mettendo a disposizione dei
membri tutti gli strumenti necessari ad alimentarle.
 Tripwire Marketing: tripwire letteralmente è un filo per far scattare una trappola o un esplosivo.
Applicato al marketing on line si tratta di un trucco che accelera la conversione convincendo il target
ad acquistare gradualmente un prodotto o servizio, partendo da un primo prodotto/servizio a
pagamento ma “no-brainer, attirando gli utenti con offerte low cost per arrivare ad un articolo più
costoso oppure focalizzandosi sul comportamento dei consumatori
 Ufficio Stampa : Ufficio che si occupa di preparare ed inviare i materiali informativi di base alla
stampa, preparare e inviare comunicati stampa (in occasione di eventi o lanci di nuovi prodotti), fare
richieste ai media per la pubblicazione di interviste, acquisire nuovi clienti, informarsi sulle
consociate estere, organizzare joint venture, creare ritratti dell’impresa, mandare informazioni su
case histories particolarmente interessanti.
 UAU Communication: ‘the ultimate communication’ che sortisce l’effetto wow, è la comunicazione
non convenzionale piu’ avanzata, progressiva, live, diretta, bidirezionale, attraente, stupefacente,
divertente, contestuale, coinvolgente, emozionante, interattiva, esperienziale, creativa, virale,
immersiva, memorabile, innovativa, alternativa, on the road, cost effective, e soprattutto Green, che,
grazie alle tecniche non convenzionali, applica il brand-storming e favorisce l’aumento della brand
awareness, della brand reputation e della brand fidelity, costruisce meglio la brand identity,
utilizzando efficienti approcci relazionali, tailor-made e glocal che si basano sullo studio “dal basso”
della psicologia del target ( partner nella accezione postmoderna), delle leve razionali ed emozionali
e dello spazio-ambiente in cui si muove. E’ la innovativa comunicazione che rende possibile e
praticabile quanto sopra solo in modalità “live”, olistica ed inusuale, alternativa e fuori dai canoni,
decisamente gradevole ed efficace, altamente notiziabile sui media tradizionali, con un elevato
coefficiente di condivisione e diffusione su social media, che lascia un ricordo indelebile, che
stupisce e meraviglia, che attrae e non fa scappare (con lo zapping) l’audience, che diverte e non
annoia, che piace e non dispiace, che fa spettacolo ed animazione
 Unboxing: contenuti in cui gli Influencer “spacchettano” gli omaggi inviati loro dalle aziende oppure
gli acquisti fatti online.
 Urban marketing o Marketing urbano: è uno strumento specifico ed importante per la gestione
strategica di una città.Diversi sono i settori in cui può essere applicato: la progettazione di beni e
servizi urbani; la creazione di incentivi per gli utenti dei servizi offerti; il miglioramento dell’accesso ai
servizi urbani; la promozione dei valori e dell’immagine della città per farne conoscere i vantaggi ai
potenziali utenti
 User Generated Marketing o Citizen Marketing: una forma di outsourcing a costo zero. Lo fanno gli
editori quando reclutano i blogger in cambio di un po’ di visibilità, lo fanno gli organizzatori di eventi
con i relatori, lo fanno anche certe imprese quando chiedono ai propri clienti di sostituirsi alla propria
agenzia di comunicazione o agli stessi acquirenti di migliorare o modificare i prodotti con loro idee ed
esperienze
 Variazione congiunturale dell’indice: Variazione percentuale rispetto al mese o al periodo
precedente.
 Variazione tendenziale dell’indice: Variazione percentuale rispetto allo stesso mese o periodo
dell’anno precedente.
 Vendita di fine stagione: Vendita straordinaria con riduzione di prezzo temporanea che riguarda i
prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono
venduti entro un certo periodo di tempo.
 Vendita di liquidazione: Vendita straordinaria con riduzione di prezzo temporanea effettuata al fine di
esaurire in breve tempo tutte le merci, a seguito di: cessazione dell’attività commerciale, cessione
dell’azienda, trasferimento dell’azienda in altro locale, trasformazione o rinnovo dei locali. Possono
essere effettuate in qualunque momento dell’anno, previa comunicazione al comune dei dati o degli
elementi comprovanti tali fatti.
 Vendita per corrispondenza: attività di vendita che prevede il contatto diretto tra azienda venditrice e
cliente finale. Per la diffusione delle proposte d’acquisto, spesso contenute in cataloghi e la
distribuzione dei prodotti è utilizzabile il servizio postale o, in alternativa, corrieri privati.
 Vendita promozionale: Vendita straordinaria con riduzione di prezzo temporanea effettuata
dall’esercente per tutti o per una parte dei prodotti, per periodi di tempo limitati.
 Vendor: fornitore specializzato.
 Visual: Nella terminologia pubblicitaria italiana si definisce con questa voce la parte visuale
dell’annuncio pubblicitario, cioè l’insieme delle cose che dell’annuncio si vedono; la parola è usata
principalmente in riferimento alla pubblicità stampa (giornali, opuscoli) e alle affissioni.
 Visual Marketing è la disciplina che studia il rapporto che intercorre fra oggetto, contesto in cui viene
inserito ed immagine. È applicato principalmente nei settori moda e design, e rappresenta un punto
di contatto interdisciplinare tra economia, leggi della percezione visiva e psicologia cognitiva.
Elemento fondamentale del marketing moderno, il visual marketing pone al centro dello studio e
dell’analisi critica la capacità di un oggetto di essere “protagonista” della comunicazione visiva. Il
prodotto e la sua comunicazione visiva diventano così inscindibili e la loro fusione è la componente
che raggiunge il pubblico, influenzandone e determinandone le scelte (in un meccanismo
comunicativo di persuasione):”un oggetto quindi non è più il risultato tecnico di risposta ad una
funzione necessaria, ma il sunto fra immagine, funzione ed emozioni che gli vengono cucite addosso

 Voci di prodotto: Nello schema di calcolo degli indici dei prezzi ISTAT, è il raggruppamento di
posizioni rappresentative che descrive in maniera esaustiva l’insieme dei consumi considerati e
rappresenta il massimo dettaglio di classi di consumo omogeneo. Nel complesso, il paniere 2005
include 207 voci di prodotto.
 Viral Marketing . Il Marketing Virale è la messa a punto di qualcosa che già esisteva, e cioè il
marketing multilivello o “network marketing” (marketing “di rete”). In molti di questi nuovi termini si
tende a fare un po’ di confusione tra marketing e comunicazione, e a usare il termine “marketing”
anche per azioni che sono invece di sola comunicazione. Comunque, il termine “virale” viene
adottato perché la tecnica di marketing, o la comunicazione messa in atto, contiene in sé qualcosa
che spinge chi la riceve a diffonderla a sua volta, proprio come un virus. Nel marketing multilivello il
sistema usato è intuitivo: oltre a vendere i miei prodotti io cerco anche di convincere l’acquirente a
divenire a sua volta, oltre che consumatore, anche venditore di tali prodotti. Nella comunicazione,
invece, la tecnica è più sfumata e di meno facile applicazione: si tratta d’inserirvi qualcosa che
spinga chi la riceve a diffonderla. ( vedi anche Marketing Virale)
 Web Listening: il monitoraggio di quanto una azienda, un brand o un prodotto comunica in rete sui
social media, passando per i Forum o le App disponibili per i dispositivi Mobile, il sito web o blog,
consente di tenere in considerazione gli acquirenti, i decisori e gli utilizzatori, insomma sacoltare la
propria clientela per consolidare la propria Brand Identity ed anche di identificare i trend nel proprio
mercato di riferimento per accrescere il fatturato
 Welcome marketing (o marketing dell’accoglienza), in grado di comprendere tutte le offerte dedicate
a clienti individuati sulla base dell’esperienza migratoria ed elaborate quasi esclusivamente da enti
locali e pubbliche amministrazioni, nel totale disinteresse del mondo imprenditoriale e del mondo
bancario
 Widget Marketing: Con il termine Widget si indicano tutte quelle piccole applicazioni, molto leggere,
che rimangono costantemente attive sul desktop fornendo svariati servizi di calcolo, news, o
intrattenimento. Tra le loro funzioni la più interessante è quella di ricevere in tempo reale ogni sorta
di informazione da internet, facendo risparmiare la necessità di visitare diversi siti web.
 Word of Mouth Marketing: marketing del passaparola
 Wrap Marketing: è la metodologia di marketing riguardante la copertura (wrapping) completa o
parziale di un veicolo o una carrozzeria, trasformandola così in un cartellone pubblicitario mobile.
Può essere realizzato semplicemente dipingendo la superficie del mezzo, ma lo standard attuale in
uso oggi è di applicare delle pellicole in vinile da rivestimento. Queste ultime possono essere
rimosse facilmente, rendendo più facile e meno costoso il cambiamento da una pubblicità all’altra. I
veicoli dotati di superfici piatte e relativamente grandi, come autobus e metropolitane, sono più
facilmente lavorabili, ed anche le più piccole automobili, cariche di superfici ridotte e curve si
prestano a questo tipo di metodologia di Marketing, come si può vedere in nelle immagini a margine
di pagina.
 Yield Marketing: introdotto negli anni 70 dalle compagnie aeree ed alberghiere ( ambito tusitico) è
quella strategia che, partendo dal presupposto dei costi fissi molto alti e dei bassi costi variabili, ha
come obiettivo la massimizzazione del profitto per ogni camera di albergo o volo aereo. Dall’inglese
Yield significa profitto, che è il risultato delle entrate meno i costi: tale pratica, infatti, non prescinde
dalle dinamiche dei costi in quanto, attraverso l’ottimale combinazione delle due componenti
economiche, è possibile garantire una migliore redditività.
 Youth Marketing: Nell’ambito del complesso sistema delle iniziative attuali di comunicazione, c’è un
binomio la cui importanza sta vivendo una significativa fase di sviluppo: mondo giovanile e
marketing. Nello specifico, tali iniziative di comunicazione sono configurabili nel cosiddetto Youth
Marketing, il marketing rivolto ai giovani. Le nuove generazioni si mostrano sempre più sensibili sia
ai messaggi che alle politiche di marketing e di comunicazione e, in questo contento, non può che
crescere il peso del target relativo ai giovani (e giovanissimi) consumatori nei vari settori del largo
consumo di beni e di servizi. Negli ultimi anni, è cresciuto il ruolo dei giovani nell’influenzare le
decisioni di acquisto nelle famiglie: per questo motivo, un attento analista marketing non può che
sottolineare che i ragazzi ed i bambini di oggi tendono a crescere insieme ai vari brands delle
aziende.
 Zapping :Salto da un canale all’altro, specialmente in tv quando compare la pubblicità.

Glossario sulle frodi pubblicitarie (Ad


fraud)
FRODE PUBBLICITARIA, GLOSSARIO

La frode pubblicitaria (ad fraud) è qualsiasi attività intenzionale che impedisce la corretta
consegna degli annunci alle persone giuste al momento giusto, nel posto giusto. Molto
spesso, la frode pubblicitaria si riferisce a determinati tipi di traffico. Dall’inserzione di
annunci al sourcing del traffico, ecco il tuo glossario dei termini chiave relativi alle frodi
pubblicitarie. Per ulteriori informazioni sulla frode pubblicitaria, visita il nostro sito.

Inserzione di annunci

Inserimento di annunci in un’app, pagina web, ecc., senza il consenso dell’editore o


dell’operatore di tale risorsa. L’annuncio può essere visibile o nascosto.
Accumulo di annunci

Posizionamento di più annunci uno sopra l’altro in un unico posizionamento, con solo
l’annuncio principale visualizzabile. Questa è una forma di frode delle impression perché
l’inserzionista paga per le impression anche se l’utente finale non vede un annuncio.

Traffico di adware / inserzione di annunci

Un dispositivo in cui è presente un utente e l’adware richiede ulteriori richieste di annunci o


HTML indipendentemente dal contenuto richiesto dall’utente. L’adware può anche
contenere una funzione per inserire un annuncio dal software in una pagina web mentre
l’utente naviga, anziché l’annuncio che viene pubblicato dall’editore della pagina web.

Auto aggiornamento

Un’unità pubblicitaria di pagina abilitata a richiedere un nuovo asset renderizzato più di


una volta e ad intervalli periodici.

Exclusion List

Utilizzo di elenchi di indirizzi IP, domini o altri parametri noti non validi per impedire la
pubblicazione di annunci corrispondenti a tali parametri.

Bot

Abbreviazione di robot; si riferisce a un programma software che svolge attività


automatizzate su Internet. Ci sono buoni robot e cattivi robot. Possono visualizzare
intenzionalmente o involontariamente annunci, guardare video, fare clic su annunci, ecc.

Rilevazione bot

Il rilevamento e la differenziazione del traffico e delle impression dei bot dal traffico umano
e dalle impression umane.

Prevenzione dei bot

Prevenzione del traffico e delle impression dei bot prima che l’inventory venga acquistato
o venduto.

Traffico bot

Traffico non umano progettato per imitare gli utenti e gonfiare i numeri del pubblico.

botnet

Un gruppo di computer rilevati dal software.

Pre-rendering del browser

Un dispositivo effettua richieste HTML o di annunci prima della navigazione avviata


dall’uomo alle risorse richieste.
Cookies stuffing

A un client vengono forniti cookie di altri domini come se l’utente li avesse visitati.

Datacenter traffic

Traffico proveniente da server nei datacenter, piuttosto che da reti residenziali o aziendali.
In genere, non è presente alcun utente finale, sebbene i server proxy o altre tecnologie
possano far sembrare che il traffico provenga da centri dati mentre viene comunque
consegnato agli utenti umani.

Spoofing del dominio

HTML o una richiesta di annuncio che tenta di rappresentare un sito, un dispositivo, ecc.
Diverso dal posizionamento effettivo. Ciò induce gli inserzionisti e gli scambi di annunci a
pensare che l’inventory sia legittimo. Questo è anche chiamato riciclaggio di domini.

Impression pubblicitarie nascoste

Impression che non sono effettivamente viste dalle persone perché sono nascoste dietro
altri annunci o contenuti del sito web (come nell’impilamento degli annunci), visualizzate in
minuscoli iframe (pixel stuffing) o altrimenti offerte in modo da impedire visualizzazioni di
annunci reali.

Dispositivo dirottato

Il dispositivo di un utente (browser, telefono, app) viene modificato per richiedere HTML o
effettuare richieste di annunci che non sono sotto il controllo di un utente ed effettuate
senza il consenso dell’utente.

Navigazione incentivata

A un utente umano possono essere offerti pagamenti o vantaggi per visualizzare o


interagire con annunci o generare traffico su siti supportati da annunci.

Traffico non valido (IVT)

Chiamato anche Non Human Traffic (NHT) o Suspicious Activity Detection (SAD), è il
traffico online generato da macchine o altre attività bot che interagisce con gli annunci
digitali.

Traffico non valido sofisticato generale (GIVT)


Traffico proveniente da fonti note e non umane su elenchi IP disponibili al pubblico. Può
essere identificato attraverso mezzi di filtrazione di routine. Esempi chiave includono il
traffico del data center; robot e spider o altri crawler mascherati da utenti legittimi;
intestazioni agente utente non browser; annunci nascosti, sovrapposti, coperti o altrimenti
non visualizzabili; traffico pre-fetch o pre-rendering del browser; e traffico proxy non valido.

Traffico non valido sofisticato (SIVT)


Il traffico non umano, che è più difficile da rilevare e richiede analisi avanzate,
coordinamento o intervento umano significativo per l’analisi e l’identificazione. Esempi
chiave includono dispositivi dirottati, tag dirottati, adware, malware, navigazione
incentivata, contenuto inappropriato (se applicabile), decisioni di impression visualizzabili
falsificate e cookie stuffing.

Pixel stuffing

Il processo di pubblicazione di uno o più annunci in un singolo frame 1X1 pixel, in modo
che l’annuncio non possa essere visualizzato.

Traffico proxy

Il traffico viene instradato attraverso un dispositivo proxy intermedio o una rete in cui
l’annuncio viene pubblicato nel dispositivo di un utente in cui esiste un vero utente umano.

Retargeting fraudolento

I robot imitano le intenzioni di un essere umano, come l’interesse per un marchio specifico,
al fine di garantire il CPM più elevato in genere associato al retargeting. Gli inserzionisti
sono ingannati nel credere di ricevere un pubblico prezioso e mirato.

Bot sofisticato

Un bot non elencato nell’elenco dei robot e degli spider del settore e nell’elenco dei
browser noti.

Traffic sourcing/Sourced traffic

Qualsiasi metodo con il quale gli editori acquisiscono più visitatori attraverso terze parti.

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