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utenti, assume l'aspetto dei contenuti del sito sul quale è ospitata. L'obiettivo è riprodurre l'esperienza-
utente del contesto in cui è posizionata sia nell'aspetto che nel contenuto.
Con il termine Native Advertising si identificano tutti i formati pubblicitari che hanno
l'aspetto e le sembianze dei contenuti originali, personali o editoriali, delle piattaforme che
li ospitano.
ibrida il contenuto e i messaggi pubblicitari all’interno del contesto editoriale in
cui sono collocati, presentando la pubblicità come una naturale continuazione
dei contenuti editoriali che la ospitano.
la coerenza con il contesto visivo (la “ forma”) del contenuto editoriale. gli annunci
devono essere percepiti dall’utente come un contenuto naturale all’interno dello stream
editoriale, ma deve essere trasparente che si tratti di contenuti pubblicitari. L’efficacia
del native advertising deriva anche dal fatto che questo formato consente di superare
la banner blindness (quella capacità di alcuni utenti di essere indifferenti nei confronti
della pubblicità) e di generare quindi migliori performance;
La SEO (Search Engine Optimization) è una definizione che indica una serie di tecniche effettuate
allo scopo di aumentare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca, in primis Google.
Si tratta di una branca del web marketing che mira a far sì che un sito web appaia il più in alto
possibile tra i risultati dei motori di ricerca in modo da aumentare il traffico organico verso il sito.
La SEO comprende quelle attività in grado di rendere un sito web più importante per Google, e di
conseguenza più facilmente rintracciabile dagli utenti interessati a un determinato tipo di
informazioni o soluzioni. Avere un sito web posizionato tra i primi risultati delle pagine delle ricerche
massimizza le possibilità di ottenere contatti commerciali in linea con il proprio target e di aumentare il
fatturato.
Le attività di ottimizzazione SEO del sito web mirano a rendere le pagine più facilmente
consultabili dai motori di ricerca e meglio navigabili dagli utenti.
L’ottimizzazione della struttura del sito comprende diverse attività come:
la struttura gerarchica dei contenuti in modo che la distribuzione delle pagine sia
facile da navigare e intuitiva per l’utente
link interni per la navigazione da una pagina a un’altra
formattazione dei contenuti con grassetti
rendere le immagini più leggere senza andare a discapito della qualità
ottimizzare i campi SEO delle immagini per rendere il loro significato più evidente per i
motori di ricerca
curare i meta tag delle pagine del sito come Title, Description, titoli dei paragrafi H
e URL
.
La SEM (search engine marketing), al contrario, comprende una serie di tecniche
finalizzate a promuovere un sito web mediante annunci a pagamento che appaiono sui
motori di ricerca. Si tratta di una strategia che riesce a ottenere traffico nel breve termine,
in modo da aumentare la visibilità in modo rapido, a fronte del consumo di un dato budget.
La differenza fondamentale tra le due discipline consiste nel fatto che la SEO è una tecnica di
ottimizzazione che produce i suoi effetti nel medio e lungo termine, contribuendo a raggiungere
e mantenere una buona posizione nei risultati organici di Google, mentre il SEM è una tecnica di
promozione a breve termine del sito web attraverso la pubblicazione di annunci a pagamento sui
motori di ricerca.
Per esempio, Campari ha realizzato The Legend of Red Hand. Il cortometraggio è stato
diretto da Stefano Sollima, con la partecipazione di Zoe Saldana (protagonista di Guardiani
della Galassia e di Avatar). Lo short movie narra le avventure di Mia Parc, anagramma di
Campari, che parte da Milano alla ricerca dell’artigiano dei migliori cocktail del mondo,
tutti realizzati con lo stesso ingrediente di base: la rossa e iconica bevanda alcolica. Campari
viene presentato come la componente essenziale per preparare un drink perfetto, ma da solo
non basta. Come ha sottolineato il regista: “ciò che conta è l’arte della miscelazione. Il vero
segreto è nascosto nelle Red Hand, è quello l’elemento che fa la differenza”.
Anche la moda non ha saputo resistere al richiamo del BE e Bulgari ha lanciato la campagna
pubblicitaria Mai Troppo. Il film è un inno alla vita, una celebrazione di Roma, città che
ha ispirato la società di gioielli di lusso fin dalla sua fondazione nel 1884. Il regista è lo
svedese Johan Renck, che dirige le attrici Naomi Scott e Zendaya, oltre alla top model Lily
Aldridge. In questa campagna ambientata nella Città Eterna, il fascino delle protagoniste
viene accentuato dai loro abiti eleganti e dai bellissimi gioielli che indossano. Tutti
rigorosamente targati Bulgari.
La Customer Experience
può essere definita come una sequenza di interazioni che avvengono tra una persona e
un brand in una serie di punti di contatto (i touch point) lungo il viaggio, ovvero
il Customer Journey. Queste interazioni generano
impatti cognitivi, emotivi, comportamentali, sensoriali. In ogni touch point avviene uno scambio di
informazioni, dati e sensazioni.
la Customer eXperience è la somma delle esperienze (emozioni, ricordi, soddisfazioni ma anche
lamentele o richieste di aiuto) che una persona (anche nel caso delle relazioni B2B, perché alla fine
è sempre una relazione tra persone) matura e vive nella sua interazione con un brand lungo tutte le
fasi di questa relazione/interazione
Una migliore CX
Tutto questo ha un impatto positivo sui KPI del Marketing, ovvero sugli indicatori di performance
che misurano i risultati dei marketing manager.
La customer experience può essere definita allora come «il modo in cui i clienti percepiscono
l’insieme delle loro interazioni con l’azienda »,
dipende dai diversi touchpoint (quindi dalle interazioni attraverso contesti digitali – sito o
pagine social, per esempio –, negozi fisici , interazioni con il personale, fino ai canali di
comunicazione ).
Il customer journey è il "viaggio", che parte dal bisogno di un prodotto/servizio, e termina con
l'acquisto. Le varie tappe del percorso, online e offline, sono chiamate touchpoint.
La Customer eXperience (spesso abbreviata in CX) fa riferimento all’esperienza del cliente
nell’arco di tutte le sue interazioni con l’impresa: CX definizione: è la somma di tutte le sensazioni
vissute da un cliente in ogni interazione con il marchio, da quando prende familiarità col prodotto
attraverso tutti i possibili canali (passaparola, social media, pubblicità, ecc.), fino all’acquisto
Per E-commerce B2B (Business to Business) si intende una modalità di commercio elettronico con
target di vendita professionale, tipicamente aziendale, a differenza dell’E-commerce B2C (Business
to Consumer) che, invece, si rivolge al consumatore finale. Con il termine B2B indichiamo il
cosiddetto “business to business” (da attività ad attività) mentre B2C sta a significare “business to
consumer” (da attività a consumatore). In pratica, le aziende B2B vendono prodotti e servizi
direttamente ad altre aziende, mentre le aziende B2C vendono prodotti e servizi
ai consumatori singoli, al cliente che li utilizza per uso personale.
SEO: acronimo in lingua inglese del Search Engine Optimization, indica quella
serie di attività volte a migliorare l'indicizzazione ed il posizionamento di
un'informazione o contenuto presente in un sito web.
La scrittura in chiave SEO descrive un perfetto equilibrio tra un copy pensato per coinvolgere
gli utenti e un contenuto che assecondi le tecniche SEO di ottimizzazione di un sito web per i
motori di ricerca. Oggi non è sufficiente saper attirare i consumatori, ma è sempre più cruciale
conoscere il funzionamento del web crawler (per gli amici, Googlebot), affinché assegni
un posizionamento su Google elevato per determinati termini di ricerca.
Googlebot è lo spider web (italianizzato in "agente mobile") di Google. Ha la funzione di cercare e
indicizzare i siti
Un crawler (detto anche web crawler, spider o robot), è un software che analizza i contenuti di
una rete in un modo metodico e automatizzato, in genere per conto di un motore di ricerca. Nello
specifico, un crawler è un tipo di bot che solitamente acquisisce una copia testuale di tutti i
documenti presenti in una o più pagine web creando un indice che ne permetta, successivamente, la
ricerca e la visualizzazione.
tecniche di scrittura SEO sempre valide per ottimizzare i contenuti di un sito web:
3. Keyword prominence, con la parola chiave sempre all’inizio e ben in vista in una
titolazione o paragrafo;
4. SEO title unici, chiari e pertinenti con l’intento di ricerca dell’utente, che contengono la
5. Meta description che riassumono sinteticamente il contenuto della pagina, con l’obiettivo
8. Link di navigazione interni a pagine del sito utili e pertinenti per l’utente
9. Link di navigazione esterni verso fonti autorevoli che si aprono in una nuova finestra di
navigazione;
10. Anchor text ottimizzati che offrono un’anteprima del contenuto della pagina linkata;
11. Rinomina i file immagini nel modo corretto prima dell’upload (nessuno spider o essere
umano vorrebbe mai analizzare un’infinità di documenti con nome img 568734.jpg);
12. CTA chiare, che vanno dritto al sodo;
I featured snippet, anche chiamati snippet in primo piano o snippet in evidenza, sono risultati
organici che vengono premiati da Google come la migliore risposta a una determinata domanda, e
vengono situati in alto nella SERP, (posizione zero). Il loro scopo è quello di fornire una risposta
concisa, breve, ma allo stesso tempo esaustiva all’utente, risparmiandogli un clic per leggere il
consente di occupare la posizione organica più alta gratuitamente, senza costi derivanti da
attività di advertising;
Per produrre un contenuto che possa comparire in uno snippet in primo piano è necessario,
audience. Alla base di tutto c’è la scelta della parola chiave che meglio circoscrive l’argomento di
cui si parla. quali keyword usano di solito le persone per cercare informazioni sull’argomento di cui
si parlerà?
Nell’analisi si deve valutare anche se è il caso di utilizzare keyword a coda lunga, ovvero
composte da tre o quattro parole che inquadrano meglio le richieste specifiche degli utenti. Una
scelta di questo tipo da una parte penalizza parzialmente il volume delle ricerche, dall’altra
garantisce maggiore precisione e meno concorrenza.
Una volta scelta, la keyword deve essere ripetuta nel testo, senza però risultare fastidiosa o
ridondante alla lettura: gli utenti non amano i testi scritti in modo innaturale, e nemmeno i motori di
ricerca. È importante utilizzare sinonimi e termini a essa correlati: un contenuto semanticamente
coerente è più autorevole.
Fondamentale è ottimizzare il title tag e la meta description: nel primo è consigliabile inserire la
parola chiave all’inizio. Nella seconda, la cui lunghezza non deve superare i 160 caratteri spazi
inclusi, è utile sfruttare anche keyword correlate.
In html, i titoli sono identificati da H1 (titolo principale), H2 (sottotitoli) e H3 (titoli dei paragrafi) e
così via fino all’H6.
Anche le immagini sono contenuti che i motori di ricerca analizzano e valutano. Per questo motivo
è necessario inserire la keyword sia nell’attributo Alt sia nel nome del file.
Anche la formattazione e i collegamenti tra le pagine hanno un peso. I motori di ricerca apprezzano
l’utilizzo dei grassetti, gli elenchi puntati, le tabelle, i video, la divisione in paragrafi e l’uso
pertinente di link interni ed esterni
i link interni sono link che rimandano ad altri contenuti del tuo sito web, come ad esempio una
landing page o un articolo di approfondimento. Una landing page, nel web marketing, è una pagina
web che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link o una pubblicità. La pagina di atterraggio
serve per acquisire leads e rispondere ad una specifica richiesta di informazioni dell'utente
i link esterni sono invece link che rimandano a contenuti di altri siti web.
- SERP: acronimo della locuzione inglese Search Engine Results Page, significa
"pagina dei risultati del motore di ricerca". Ogni volta che viene ricercato
qualcosa su Google, le SERP sono le pagine in cui compaiono tutti i siti
risultanti.
- Indicizzazione: si intende l'inserimento di un sito web o un blog nel database
di un motore di ricerca. Nel caso dei siti internet, questo è il modo in cui un sito
(o una sua pagina) viene acquisito e interpretato da Google, che
successivamente lo posizionerà nelle SERP di ricerca correlate.
- Keyword: parole o frasi utilizzate nei contenuti web che aiutano le persone a
trovare il vostro sito tramite motori di ricerca. Nello specifico caso di Google, è
probabilmente il principale criterio di valutazione attraverso cui la piattaforma
seleziona i contenuti richiesti di volta in volta dagli utenti. Le keyword long tail,
nel linguaggio SEO, si riconoscono per essere molto specifiche e composte da
un maggior numero di termini; il loro basso volume di ricerca è compensato
dall’alto grado di interesse.
- Query: un contenuto composto da più parole, contenente una o più keyword,
con cui un utente esprime un'intenzione di ricerca sul Web. Un ottimo esempio
di Query è ciò che viene domandato a Google ogni volta che fate una ricerca
online.
- Title: da non confondere con l’H1 (ossia il titolo dell’articolo), nel linguaggio
SEO è un elemento HTML che specifica il titolo di una pagina web. Tale
elemento viene mostrato dal motore di ricerca nello snippet della SERP, è
cliccabile ed è importante come fattore SEO.
Snippet (con Rich snippet): menzionato nel punto precedente, si tratta del
contenuto testuale che viene visualizzato nel momento in cui viene fatta una
ricerca online. La struttura è identica per tutti i singoli risultati e prevede un titolo,
un URL e una breve descrizione. Il Rich Snippet è un risultato di Google che
include, oltre a queste tre componenti, anche informazioni più dettagliate, per
catturare l'attenzione dell'utente che naviga su Google.
Ancora più precisamente, la Google Search Console (spesso chiamata anche GSC per brevità) è un
tool gratuito con cui proprietari dei siti, SEO e sviluppatori possono comprendere le performance
del sito sul sistema di Ricerca Google e avere indicazioni per migliorare la visibilità sul motore di
ricerca per portare più traffico
“monitorare e gestire la presenza del sito nei risultati della Ricerca Google, nonché di risolvere
eventuali problemi”, grazie a risorse che agevolano il lavoro per rendere un sito più visibile in
Google Search: ottimizzazione della presenza di un sito su Google Search, con rapporti che
informano sullo stato dell’indicizzazione e del posizionamento delle pagine, il numero di clic
totali, le impressioni, e la posizione media.
Visualizzare dati sul traffico della Ricerca Google relativi al sito, query di ricerca per le quali il sito viene
mostrato in SERP, frequenza di click-through degli utenti per tali query.
SEOZoom non misura gli accessi diretti al sito (non rileva le visite), ma elabora una stima sugli accessi
attraverso il monitoraggio delle parole chiave (vede i posizionamenti del sito in base alle keyword) e le
relative posizioni su Google, calcolando di conseguenza il valore potenziale del traffico organico di un
sito.
Social Media Marketing: il SMM è una forma di digital marketing che utilizza le reti
social e le piattaforme di networking per promuovere i prodotti e i servizi di un’azienda.
Il Social media marketing (SMM) è quell’insieme di strategie multiscopo, pensate su
misura per le piattaforme social, attraverso cui aziende e brand mirano a promuovere i
propri prodotti o servizi, raggiungere nuovi clienti o coinvolgere di più e meglio i
clienti attuali e, non ultimo, costruire e diffondere la propria immagine e i propri valori.
Il digital marketing, insomma, sfrutta tutti i canali digitali a disposizione per la
promozione del prodotto o del brand in questione, mentre il social media marketing ha
come campo d’azione esclusivo le piattaforme social.
Per engagement si intende la necessità di creare una relazione, una connessione
profonda con i propri clienti che ne orienti nel tempo le decisioni d’acquisto, le interazioni,
le diverse forme di partecipazione e coinvolgimento con il brand.
Ecco una carrellata (non esaustiva) dei principali tool di Social Media Management:
SEM è la disciplina del web marketing che si occupa della creazione e della
pubblicazione di annunci pubblicitari a pagamento sui motori di ricerca.
Google ha creato una piattaforma sui cui implementare e gestire le
campagne pubblicitarie: Google Ads. Questa piattaforma si contraddistingue
sia per essere nata come luogo d’incontro in rete tra la domanda e l’offerta
di beni e servizi, e sia per il fatto di essere la sua unica fonte di profitto. Il
sistema su cui si basa è un sistema ad asta: l’inserzionista fa un offerta per la
keyword o per la keyphrase con cui vuole che esca il suo annuncio. In base
al rendimento e alla pertinenza della keyword rispetto alle query di ricerca, è
assegnato a ciascun annuncio un punteggio di qualità.
Google Ads bandisce l’asta in tempo reale. Il metodo di pagamento per
l’inserzionista varia a seconda del tipo di annuncio: il metodo più diffuso è
quello del cost per click (CPC), ossia l’inserzionista paga ogni volta che riceve
un click sul suo annuncio.
Le campagne Google differiscono molto dalle campagne pubblicitarie del
marketing offline poiché sono le caratteristiche stesse del marketing digitale
a differire. Google Ads non è uno strumento pubblicitario, ma uno
strumento di performance marketing: una campagna online ha un costo
commisurato ad ottenere risultati precisi e tracciabili.
Il performance marketing è più complesso del marketing classico, ma è più
facile da misurare: si possono produrre report sull’andamento di una
campagna e monitorare le variazioni nei Key Performance Indicator (KPI)
Se le campagne pubblicitarie offline necessitano di decisioni ex-ante e i loro
risultati sono difficilmente verificabili, per le campagne online c’è la
possibilità di effettuare test e ottimizzazioni continue.
SEO
A cosa serve?
A farti trovare sul web dagli utenti e a portare un aumento del
traffico verso il tuo sito.
Nell’immagine qui sotto ti mostro gli ottimi risultati che può dare
una strategia SEO davvero ben fatta. Ho digitato la
parola mindset sulla barra di ricerca e il mio articolo appare
proprio come primo risultato di Google.
PPC
Content Marketing
E-mail Marketing
Per dare il via alla tua strategia di e-mail marketing devi, prima
di tutto, ottenere una lista di iscritti grazie ad altre attività di
marketing oppure alle visite che ricevi fisicamente in azienda.
I lead possono essere guadagnati sia tramite annunci a
pagamento sia in modo organico, o anche attraverso pop-up e
moduli di contatto presenti sul tuo sito web. Io ti consiglio di
utilizzare più di un metodo perché quelli a pagamento ti aiutano
a farti conoscere da più persone in meno tempo, mentre quelli
organici consistono in una solida strategia a lungo termine. La
cosa più importante per avere una mailing list che funziona è
aspettare che siano le persone a decidere di iscriversi di
spontanea volontà. Così hai la sicurezza che sono davvero
interessante alle tue comunicazioni. Altrimenti verrai
immediatamente riconosciuto come spam e questo potrebbe
crearti problemi futuri e di reputazione.
Affiliate Marketing
Funnel Marketing
Immagina che il tuo pubblico si trovi tutto sul lato più ampio.
Inizia a precipitare all’interno e, dopo una serie di passaggi,
fuoriesce dalla strettoia sul lato opposto.
Strategia SEO
Sono tutte quelle attività che puoi fare fuori dal tuo sito e dalle
tue pagine web e che ti servono per aumentare il
posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.
Strategia PPC
Segmentazione;
Personalizzazione.
La segmentazione si concentra sulla divisione dei contatti
email in gruppi specifici, questo ti consente di indirizzare a
queste persone dei contenuti specifici.
Queste sono molto utili per il tuo business, infatti il mercato sta
diventando sempre di più conversazionale e le vendite
funzionano se costruisci rapporti di fiducia con i tuoi clienti.
Puoi proporre delle offerte oppure dei coupon, che agli utenti
piacciono davvero tanto. Nel momento in cui uno di loro clicca
sul link che hai fornito al tuo affiliato, può automaticamente
sfruttare il coupon con uno sconto.
Nella creazione delle pagine web sul tuo sito ricorda che devi
concentrarti sulla SEO mobile e sulle ricerche che gli utenti
effettuano da smartphone.