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Il Native advertising è una forma di pubblicità sul world wide web che, per generare interesse negli

utenti, assume l'aspetto dei contenuti del sito sul quale è ospitata. L'obiettivo è riprodurre l'esperienza-
utente del contesto in cui è posizionata sia nell'aspetto che nel contenuto.

Con il termine Native Advertising si identificano tutti i formati pubblicitari che hanno
l'aspetto e le sembianze dei contenuti originali, personali o editoriali, delle piattaforme che
li ospitano.
ibrida il contenuto e i messaggi pubblicitari all’interno del contesto editoriale in
cui sono collocati, presentando la pubblicità come una naturale continuazione
dei contenuti editoriali che la ospitano.

la coerenza con il contesto visivo (la “ forma”) del contenuto editoriale. gli annunci
devono essere percepiti dall’utente come un contenuto naturale all’interno dello stream
editoriale, ma deve essere trasparente che si tratti di contenuti pubblicitari. L’efficacia
del native advertising deriva anche dal fatto che questo formato consente di superare
la banner blindness (quella capacità di alcuni utenti di essere indifferenti nei confronti
della pubblicità) e di generare quindi migliori performance;

Gli annunci o, più in generale, i contenuti pubblicitari nativi sono in tutto e


per tutto coerenti con il contenuto della pagina, con il design e il
comportamento della piattaforma che li ospita, in modo tale che l’utente che
li vede li percepisca semplicemente come parte di essa.

La SEO (Search Engine Optimization) è una definizione che indica una serie di tecniche effettuate
allo scopo di aumentare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca, in primis Google.
Si tratta di una branca del web marketing che mira a far sì che un sito web appaia il più in alto
possibile tra i risultati dei motori di ricerca in modo da aumentare il traffico organico verso il sito.

La SEO comprende quelle attività in grado di rendere un sito web più importante per Google, e di
conseguenza più facilmente rintracciabile dagli utenti interessati a un determinato tipo di
informazioni o soluzioni. Avere un sito web posizionato tra i primi risultati delle pagine delle ricerche
massimizza le possibilità di ottenere contatti commerciali in linea con il proprio target e di aumentare il
fatturato.

Le attività di ottimizzazione SEO del sito web mirano a rendere le pagine più facilmente
consultabili dai motori di ricerca e meglio navigabili dagli utenti.
L’ottimizzazione della struttura del sito comprende diverse attività come:

 la struttura gerarchica dei contenuti in modo che la distribuzione delle pagine sia
facile da navigare e intuitiva per l’utente
 link interni per la navigazione da una pagina a un’altra
 formattazione dei contenuti con grassetti
 rendere le immagini più leggere senza andare a discapito della qualità
 ottimizzare i campi SEO delle immagini per rendere il loro significato più evidente per i
motori di ricerca
 curare i meta tag delle pagine del sito come Title, Description, titoli dei paragrafi H
e URL
.
 La SEM (search engine marketing), al contrario, comprende una serie di tecniche
finalizzate a promuovere un sito web mediante annunci a pagamento che appaiono sui
motori di ricerca. Si tratta di una strategia che riesce a ottenere traffico nel breve termine,
in modo da aumentare la visibilità in modo rapido, a fronte del consumo di un dato budget.
 La differenza fondamentale tra le due discipline consiste nel fatto che la SEO è una tecnica di
ottimizzazione che produce i suoi effetti nel medio e lungo termine, contribuendo a raggiungere
e mantenere una buona posizione nei risultati organici di Google, mentre il SEM è una tecnica di
promozione a breve termine del sito web attraverso la pubblicazione di annunci a pagamento sui
motori di ricerca.

Branded Entertainment (BE) Il Branded Entertainment coinvolge tanti settori che


vogliono trasmettere alle persone i propri valori e la propria identità attraverso prodotti
d’intrattenimento.

CAMPARI, “The Legend of Red Hand”

Per esempio, Campari ha realizzato The Legend of Red Hand. Il cortometraggio è stato
diretto da Stefano Sollima, con la partecipazione di Zoe Saldana (protagonista di Guardiani
della Galassia e di Avatar). Lo short movie narra le avventure di Mia Parc, anagramma di
Campari, che parte da Milano alla ricerca dell’artigiano dei migliori cocktail del mondo,
tutti realizzati con lo stesso ingrediente di base: la rossa e iconica bevanda alcolica. Campari
viene presentato come la componente essenziale per preparare un drink perfetto, ma da solo
non basta. Come ha sottolineato il regista: “ciò che conta è l’arte della miscelazione. Il vero
segreto è nascosto nelle Red Hand, è quello l’elemento che fa la differenza”.

Moda, BULGARI, “Mai Troppo”

Anche la moda non ha saputo resistere al richiamo del BE e Bulgari ha lanciato la campagna
pubblicitaria Mai Troppo. Il film è un inno alla vita, una celebrazione di Roma, città che
ha ispirato la società di gioielli di lusso fin dalla sua fondazione nel 1884. Il regista è lo
svedese Johan Renck, che dirige le attrici Naomi Scott e Zendaya, oltre alla top model Lily
Aldridge. In questa campagna ambientata nella Città Eterna, il fascino delle protagoniste
viene accentuato dai loro abiti eleganti e dai bellissimi gioielli che indossano. Tutti
rigorosamente targati Bulgari.

La Customer Experience

può essere definita come una sequenza di interazioni che avvengono tra una persona e
un brand in una serie di punti di contatto (i touch point) lungo il viaggio, ovvero
il Customer Journey. Queste interazioni generano
impatti cognitivi, emotivi, comportamentali, sensoriali. In ogni touch point avviene uno scambio di
informazioni, dati e sensazioni.
la Customer eXperience è la somma delle esperienze (emozioni, ricordi, soddisfazioni ma anche
lamentele o richieste di aiuto) che una persona (anche nel caso delle relazioni B2B, perché alla fine
è sempre una relazione tra persone) matura e vive nella sua interazione con un brand lungo tutte le
fasi di questa relazione/interazione

Una migliore CX

genera cliente più fedele (cresce la loyalty),

riduce e abbatte il tasso di abbandono (churn rate)

induce a parlare bene del brand, creando ambasciatori fra i clienti.

Tutto questo ha un impatto positivo sui KPI del Marketing, ovvero sugli indicatori di performance
che misurano i risultati dei marketing manager.

La customer experience può essere definita allora come «il modo in cui i clienti percepiscono
l’insieme delle loro interazioni con l’azienda »,
dipende dai diversi touchpoint (quindi dalle interazioni attraverso contesti digitali – sito o
pagine social, per esempio –, negozi fisici , interazioni con il personale, fino ai canali di
comunicazione ).
Il customer journey è il "viaggio", che parte dal bisogno di un prodotto/servizio, e termina con
l'acquisto. Le varie tappe del percorso, online e offline, sono chiamate touchpoint.
La Customer eXperience (spesso abbreviata in CX) fa riferimento all’esperienza del cliente
nell’arco di tutte le sue interazioni con l’impresa: CX definizione: è la somma di tutte le sensazioni
vissute da un cliente in ogni interazione con il marchio, da quando prende familiarità col prodotto
attraverso tutti i possibili canali (passaparola, social media, pubblicità, ecc.), fino all’acquisto

Per E-commerce B2B (Business to Business) si intende una modalità di commercio elettronico con
target di vendita professionale, tipicamente aziendale, a differenza dell’E-commerce B2C (Business
to Consumer) che, invece, si rivolge al consumatore finale. Con il termine B2B indichiamo il
cosiddetto “business to business” (da attività ad attività) mentre B2C sta a significare “business to
consumer” (da attività a consumatore). In pratica, le aziende B2B vendono prodotti e servizi
direttamente ad altre aziende, mentre le aziende B2C vendono prodotti e servizi
ai consumatori singoli, al cliente che li utilizza per uso personale.
SEO: acronimo in lingua inglese del Search Engine Optimization, indica quella
serie di attività volte a migliorare l'indicizzazione ed il posizionamento di
un'informazione o contenuto presente in un sito web.
La scrittura in chiave SEO descrive un perfetto equilibrio tra un copy pensato per coinvolgere
gli utenti e un contenuto che assecondi le tecniche SEO di ottimizzazione di un sito web per i
motori di ricerca. Oggi non è sufficiente saper attirare i consumatori, ma è sempre più cruciale
conoscere il funzionamento del web crawler (per gli amici, Googlebot), affinché assegni
un posizionamento su Google elevato per determinati termini di ricerca.
Googlebot è lo spider web (italianizzato in "agente mobile") di Google. Ha la funzione di cercare e
indicizzare i siti
Un crawler (detto anche web crawler, spider o robot), è un software che analizza i contenuti di
una rete in un modo metodico e automatizzato, in genere per conto di un motore di ricerca. Nello
specifico, un crawler è un tipo di bot che solitamente acquisisce una copia testuale di tutti i
documenti presenti in una o più pagine web creando un indice che ne permetta, successivamente, la
ricerca e la visualizzazione.

tecniche di scrittura SEO sempre valide per ottimizzare i contenuti di un sito web:

1. Titoli di pagina con valenza h1 unici;

2. Architettura del testo gerarchica, che prevede l’utilizzo di paragrafi e sottoparagrafi;

3. Keyword prominence, con la parola chiave sempre all’inizio e ben in vista in una

titolazione o paragrafo;

4. SEO title unici, chiari e pertinenti con l’intento di ricerca dell’utente, che contengono la

keyword principale al suo interno;

5. Meta description che riassumono sinteticamente il contenuto della pagina, con l’obiettivo

di aumentare il click-through-rate (CTR) in SERP;

6. Alt tag descrittivi per le immagini;

7. Url descrittive, brevi e facilmente leggibili;

8. Link di navigazione interni a pagine del sito utili e pertinenti per l’utente

9. Link di navigazione esterni verso fonti autorevoli che si aprono in una nuova finestra di

navigazione;

10. Anchor text ottimizzati che offrono un’anteprima del contenuto della pagina linkata;

11. Rinomina i file immagini nel modo corretto prima dell’upload (nessuno spider o essere

umano vorrebbe mai analizzare un’infinità di documenti con nome img 568734.jpg);
12. CTA chiare, che vanno dritto al sodo;

I featured snippet, anche chiamati snippet in primo piano o snippet in evidenza, sono risultati

organici che vengono premiati da Google come la migliore risposta a una determinata domanda, e

vengono situati in alto nella SERP, (posizione zero). Il loro scopo è quello di fornire una risposta

concisa, breve, ma allo stesso tempo esaustiva all’utente, risparmiandogli un clic per leggere il

contenuto della pagina.

vantaggi dell’ottenere uno snippet in evidenza:

 doppia visibilità della pagina;

 consente di occupare la posizione organica più alta gratuitamente, senza costi derivanti da

attività di advertising;

Per produrre un contenuto che possa comparire in uno snippet in primo piano è necessario,

innanzitutto, individuare una domanda precisa e potenzialmente interessante per la propria

audience. Alla base di tutto c’è la scelta della parola chiave che meglio circoscrive l’argomento di

cui si parla. quali keyword usano di solito le persone per cercare informazioni sull’argomento di cui

si parlerà?

Nell’analisi si deve valutare anche se è il caso di utilizzare keyword a coda lunga, ovvero
composte da tre o quattro parole che inquadrano meglio le richieste specifiche degli utenti. Una
scelta di questo tipo da una parte penalizza parzialmente il volume delle ricerche, dall’altra
garantisce maggiore precisione e meno concorrenza.

Una volta scelta, la keyword deve essere ripetuta nel testo, senza però risultare fastidiosa o
ridondante alla lettura: gli utenti non amano i testi scritti in modo innaturale, e nemmeno i motori di
ricerca. È importante utilizzare sinonimi e termini a essa correlati: un contenuto semanticamente
coerente è più autorevole.

Fondamentale è ottimizzare il title tag e la meta description: nel primo è consigliabile inserire la
parola chiave all’inizio. Nella seconda, la cui lunghezza non deve superare i 160 caratteri spazi
inclusi, è utile sfruttare anche keyword correlate.

In html, i titoli sono identificati da H1 (titolo principale), H2 (sottotitoli) e H3 (titoli dei paragrafi) e
così via fino all’H6.

Anche le immagini sono contenuti che i motori di ricerca analizzano e valutano. Per questo motivo
è necessario inserire la keyword sia nell’attributo Alt sia nel nome del file.
Anche la formattazione e i collegamenti tra le pagine hanno un peso. I motori di ricerca apprezzano
l’utilizzo dei grassetti, gli elenchi puntati, le tabelle, i video, la divisione in paragrafi e l’uso
pertinente di link interni ed esterni

i link interni sono link che rimandano ad altri contenuti del tuo sito web, come ad esempio una
landing page o un articolo di approfondimento. Una landing page, nel web marketing, è una pagina
web che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link o una pubblicità. La pagina di atterraggio
serve per acquisire leads e rispondere ad una specifica richiesta di informazioni dell'utente

i link esterni sono invece link che rimandano a contenuti di altri siti web.

SEO Audit: un'analisi approfondita di un sito web, al fine di avere un quadro il


più possibile definito sullo stato di ottimizzazione. Durante un’analisi simile
vengono effettuati alcuni SEO test come la velocità di caricamento delle pagine,
l'architettura delle informazioni, la navigabilità del sito, la scansionabilità da parte
dei bot, la struttura dei link interni, l'ottimizzazione dei tag e dei contenuti.

- SERP: acronimo della locuzione inglese Search Engine Results Page, significa
"pagina dei risultati del motore di ricerca". Ogni volta che viene ricercato
qualcosa su Google, le SERP sono le pagine in cui compaiono tutti i siti
risultanti.
- Indicizzazione: si intende l'inserimento di un sito web o un blog nel database
di un motore di ricerca. Nel caso dei siti internet, questo è il modo in cui un sito
(o una sua pagina) viene acquisito e interpretato da Google, che
successivamente lo posizionerà nelle SERP di ricerca correlate.

- Posizionamento/Ranking: con il termine posizionamento s'intende


l'acquisizione di visibilità tra i risultati dei motori di ricerca. Nel linguaggio SEO
indica l’obiettivo da raggiungere tramite l’ottimizzazione, verosimilmente nella
posizione più alta possibile. Il ranking è, semplicemente, l’elenco dei siti
posizionati in base ai calcoli dell’algoritmo.

- Keyword: parole o frasi utilizzate nei contenuti web che aiutano le persone a
trovare il vostro sito tramite motori di ricerca. Nello specifico caso di Google, è
probabilmente il principale criterio di valutazione attraverso cui la piattaforma
seleziona i contenuti richiesti di volta in volta dagli utenti. Le keyword long tail,
nel linguaggio SEO, si riconoscono per essere molto specifiche e composte da
un maggior numero di termini; il loro basso volume di ricerca è compensato
dall’alto grado di interesse.
- Query: un contenuto composto da più parole, contenente una o più keyword,
con cui un utente esprime un'intenzione di ricerca sul Web. Un ottimo esempio
di Query è ciò che viene domandato a Google ogni volta che fate una ricerca
online.
- Title: da non confondere con l’H1 (ossia il titolo dell’articolo), nel linguaggio
SEO è un elemento HTML che specifica il titolo di una pagina web. Tale
elemento viene mostrato dal motore di ricerca nello snippet della SERP, è
cliccabile ed è importante come fattore SEO.
Snippet (con Rich snippet): menzionato nel punto precedente, si tratta del
contenuto testuale che viene visualizzato nel momento in cui viene fatta una
ricerca online. La struttura è identica per tutti i singoli risultati e prevede un titolo,
un URL e una breve descrizione. Il Rich Snippet è un risultato di Google che
include, oltre a queste tre componenti, anche informazioni più dettagliate, per
catturare l'attenzione dell'utente che naviga su Google.

- Metadescription: è un tag in HTML che descrive brevemente i contenuti di


una pagina web.
Tag Heading: classificati dall’H1 all’H6, distinguono all’interno della pagina la
gerarchia dei contenuti presenti. Questi tag servono a far capire in maniera
rapida agli utenti e a Google gli argomenti trattati nel testo di una pagina web. Il
Tag h1 rappresenta l’intestazione della pagina, che dovrebbe rappresentare
l’argomento principale di una pagina. I motori di ricerca gli attribuiscono un buon
valore, quindi dovrà essere coerente con la parola chiave e il contenuto della
pagina che si sta cercando di ottimizzare.
Crawler: noto anche come "spider", è un tipo di bot abitualmente gestito da
motori di ricerca come Google per indicizzare i contenuti dei siti Web presenti in
rete
Keyword density: nel linguaggio SEO questo indice rappresenta il numero di
volte che una determinata parola chiave compare in una pagina di contenuti sul
web. Una strategia Black Hat nota come Keyword Stuffing è riconoscibile
quando la percentuale della keyword density è troppo alta rispetto ai valori
canonici.

- Keyword research: questa fase cruciale dell’ottimizzazione SEO è utile per


individuare le parole chiave primarie e secondarie su cui puntare per migliorare il
posizionamento dei siti web di nostro interesse. Una volta trovate una serie di
keyword starà alla sensibilità del professionista selezionare quelle con il maggior
potenziale.

Ancora più precisamente, la Google Search Console (spesso chiamata anche GSC per brevità) è un
tool gratuito con cui proprietari dei siti, SEO e sviluppatori possono comprendere le performance
del sito sul sistema di Ricerca Google e avere indicazioni per migliorare la visibilità sul motore di
ricerca per portare più traffico
“monitorare e gestire la presenza del sito nei risultati della Ricerca Google, nonché di risolvere
eventuali problemi”, grazie a risorse che agevolano il lavoro per rendere un sito più visibile in
Google Search: ottimizzazione della presenza di un sito su Google Search, con rapporti che
informano sullo stato dell’indicizzazione e del posizionamento delle pagine, il numero di clic
totali, le impressioni, e la posizione media.

Visualizzare dati sul traffico della Ricerca Google relativi al sito, query di ricerca per le quali il sito viene
mostrato in SERP, frequenza di click-through degli utenti per tali query.

SEOZoom non misura gli accessi diretti al sito (non rileva le visite), ma elabora una stima sugli accessi
attraverso il monitoraggio delle parole chiave (vede i posizionamenti del sito in base alle keyword) e le
relative posizioni su Google, calcolando di conseguenza il valore potenziale del traffico organico di un
sito.

SEOZoom è una SEO suite tutta italiana estremamente efficace,


semplice e intuitiva da utilizzare, attraverso la quale puoi ad
esempio:

 fare delle accurate ricerche di keyword


 analizzare e monitorare il tuo posizionamento
 analizzare i volumi di traffico
 studiare i tuoi competitor e le loro strategie SEO per studiarne i
punti forti e le criticità
 ottimizzare il tuo blog in ottica SEO
 scrivere contenuti più efficaci per il tuo blog
 individuare il search intent delle keyword che vuoi sviluppare
 trovare tutte le migliori opportunità per far crescere il tuo
progetto online
 scaricare report chiari e dettagliati
 aumentare il traffico verso il tuo blog
 Il traffico del dominio, che misura l’aumento o il calo del
traffico in base alle keyword monitorate
 La Zoom Authority, una metrica di SEOZoom che stima
l’autorevolezza di un sito web
 Il Trust, una valore di SEOZoom che stima di quanto Google si
fida del tuo dominio
 La Stability, ossia una metrica che indica la stabilità del
posizionamento di un sito web
Analytics, ad esempio, controlla la totalità delle statistiche sui visitatori di un sito web
conteggia analiticamente il traffico che raggiunge il sito in base ai singoli accessi, offrendo il traffico reale
del sito misurato una visita alla volta. Al contrario, SEOZOOM utilizza un campione di keyword per
mostrare l’andamento del posizionamento su Google, così da informare se il sito sta salendo o scendendo per
quelle parole chiave (cosa che Analytics non può fare).
Lo scopo di strumenti come SEOZoom non è quello di azzeccare il traffico, ma proporre dati coerenti e utili
a chi vuole ottimizzare le sue strategie e far crescere il proprio progetto online.

L’anchor text (o testo di ancoraggio) è il testo cliccabile di un link, che


solitamente appare di colore diverso e sottolineato rispetto al resto del testo.

Il testo di ancoraggio si crea selezionando una o più parole e inserendo su di


esse un collegamento ipertestuale che mette in comunicazione con siti esterni
o con pagine dello stesso sito.

Social Media Marketing: il SMM è una forma di digital marketing che utilizza le reti
social e le piattaforme di networking per promuovere i prodotti e i servizi di un’azienda.
Il Social media marketing (SMM) è quell’insieme di strategie multiscopo, pensate su
misura per le piattaforme social, attraverso cui aziende e brand mirano a promuovere i
propri prodotti o servizi, raggiungere nuovi clienti o coinvolgere di più e meglio i
clienti attuali e, non ultimo, costruire e diffondere la propria immagine e i propri valori.
Il digital marketing, insomma, sfrutta tutti i canali digitali a disposizione per la
promozione del prodotto o del brand in questione, mentre il social media marketing ha
come campo d’azione esclusivo le piattaforme social.
Per engagement si intende la necessità di creare una relazione, una connessione
profonda con i propri clienti che ne orienti nel tempo le decisioni d’acquisto, le interazioni,
le diverse forme di partecipazione e coinvolgimento con il brand.

Condurre un audit sullo stato del traffico dei social


Prima di definire gli obiettivi e creare un piano di social marketing, è bene capire cosa ha
funzionato in passato. Un buon inizio può essere visitare la sezione analytics e insight
dei diversi account

1. Definire obiettivi e metriche del traffico sui social


Che si tratti di migliorare la brand awareness, ingaggiare, generare lead o
migliorare la reach (quindi aumentare l’interesse verso post e tweet), occorre
partire avendo ben chiari gli obiettivi di una campagna di Social Media
Marketing. A questi occorre abbinare anche metriche e KPI che permettano di
capire a colpo d’occhio lo stato di avanzamento della campagna, quali goal sono
stati raggiunti e quali no. Se l’obiettivo è migliorare la visibilità del brand sui
social, allora le metriche da privilegiare saranno la reach o copertura (quante
persone hanno visto il post) e il numero di impression. Se, invece, l’azienda punta
a migliorare il traffico da social, i KPI da privilegiare sarà il Click Through Rate
(CTR), che dà un’idea di quanti lettori incuriositi da un post hanno cliccato sul
link in esso contenuto e visitato il sito web aziendale. Se, infine, l’obiettivo
è convertire, quindi spingere il target del post a compiere un’azione come
iscriversi a una newsletter, scaricare un’App o acquistare, allora la metrica da
tenere in considerazione è il Bounce Rate (frequenza di rimbalzo), che indica
quanto rapidamente un utente che ha visitato il sito web lo ha abbandonato.

Ecco una carrellata (non esaustiva) dei principali tool di Social Media Management:

 Buffer: Buffer è la dashboard più famosa per creare e gestire in modo


centralizzato le campagne social su Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e
Pinterest, misurando in tempo reale le performance dei contenuti postati.
 Hootsuite: si tratta di uno strumento che permette di calendarizzare i post su una
ventina di piattaforme di Social Media Marketing. Offre funzionalità per
schedulare, curare e incrementare l’efficacia dei contenuti postati lavorando sul
miglior momento di pubblicazione. Inoltre, tiene traccia di tutte le mention e le
altre attività di engagement dell’audience. Supporta Facebook, Twitter, Instagram,
LinkedIn, YouTube e Pinterest.
 Sprout Social: questa piattaforma offre tutti gli strumenti più utili per schedulare
i post, monitorare l’attività dei competitor, tracciare tutte le keyword. La funzione
Smart Inbox permette ai Social Media Manager e specialist di rispondere da
un’unica interfaccia a tutti i messaggi ricevuti dai diversi social network.
 Social Mention: si tratta di un tool per monitorare e tracciare tutta l’attività sui
social media. Permette di sapere chi menziona il brand, l’azienda o i topic definiti
come rilevanti per una specifica campagna SMM. Aggrega tutti i contenuti
generati dagli utenti sui diversi social network, che saranno quindi facilmente
analizzabili, e offre un utilissimo strumento di ranking degli influencer.
 SEMrush: questa suite monitora tutti i profili social aziendali e confronta il loro
andamento con quelli della concorrenza, identificando i contenuti più performanti
e tendendo traccia di tutte le interazioni della social audience.
 Revive Old Post: è uno strumento che permette di ricondividere un contenuto già
postato in passato. Il suo plugin permette di settare un intervallo temporale tra i
due post (quello originale e la ripresa) e il numero di post che si vogliono
ricondividere. La versione free supporta solo Facebook e Twitter, mentre se si
vogliono ricondividere post di altre piattaforme come Pinterest o LinkedIn
bisogna acquistare la versione premium.
 Snaplytics: si tratta di un tool pensato specificamente per la gestione delle attività
su Snapchat, l’App che permette agli utenti di creare e gestire story di brevissima
durata (in media 20 snap, circa 2 minuti). Snaplytics permette di organizzare le
stories attraverso l’uso di tag. Offre insight e analisi sull’andamento delle stories e
include anche un database di tutti i contenuti creati in passato, per capire come
hanno funzionato e, nel caso, poterli ripubblicare. Supporta anche la funzionalità
di pubblicazione differita.
 Brandwatch: si tratta di uno strumento di social listening che scandaglia forum,
siti di news, blog e social network alla ricerca di dati utili a supportare le
funzionalità di analisi del social sentiment. Permette, quindi, di capire se il brand
e l’azienda godono di stima e fiducia da parte degli utenti del web.
 Hubspot Social Media: questo software di Social Media Management è incluso
nella piattaforma di marketing automation Hubspot. I suoi vantaggi principali
consistono nella capacità di semplificare la gestione dei social, prioritizzando le
connessioni tra le diverse piattaforme; monitorare l’engagement e le mention sui
principali network.
 Zoho Social: offre un’interfaccia utente semplice ma efficace per gestire le
attività del brand sui social media e permette di monitorare in tempo reale
l’andamento delle conversazioni e delle citazioni del brand sulle keyword target.
 Tweetdeck: è diventato il tool di gestione indispensabile per gli account Twitter
aziendali. Permette di filtrare i messaggi dei follower e monitorare tutta l’attività
sugli ashtag, i tweet, i messaggi, le notifiche e i trend topic da un’unica consolle.
 StatusBrew: è una piattaforma di Social Media Management pensata per un uso
trasversale tra i reparti vendite, marketing e customer care. Permette di gestire in
modo automatizzato le campagne di Social Media Marketing e tenere traccia di
tutte le attività di engagement integrandosi anche con le piattaforme di marketing
e gli strumenti di social collaboration come Mailchimp e Slack.
 Ninjalytics e FollowerStat: due semplice strumenti online utili per l’analisi in un
click delle pagine Instagram, soprattutto dell’engagement rate e del potenziale
costo di un post sui profili di creator e micro-influencer;
 Analisa: piattaforma di analisi guidata da IA che consente di monitorare account
Instagram e TikTok;
 Meta Business Suite: è un’App che permette di gestire gli account Facebook e
Instagram in mobilità, dal proprio smartphone.

Il web marketing si riferisce al processo di


promozione della tua attività attraverso l’utilizzo di Internet
e dei suoi strumenti in maniera pianificata e strategica.
Questo metodo include l’utilizzo dei motori di ricerca, dei
social media, dell’e-mail marketing, delle metodologie di
comunicazione e di tutte le tipologie di contenuti che essi
supportano, testuali, visivi e video.
Per sintetizzare il concetto di marketing digitale si può dire
che è quel processo che serve per portare il tuo messaggio
agli utenti, in maniera efficace e attraverso i canali online.

vantaggi offerti dal web marketing


 Alta focalizzazione: attraverso gli analytics e vari tool si possono di
targettizzare i clienti con precisione e non solo in base a caratteristiche
demografiche, ma anche psicografiche ed emozionali (cioè sulla base
di interessi, valori, caratteristiche personali ecc.).
 Analytics: il marketing online facilita il conseguimento di risultati
statistici senza il sostenimento di costi extra. Opzioni multiple: gli
strumenti di advertising sono diversificati e includono pay-per-click
advertising, email marketing e integrazioni di ricerche locali (come
Google Maps).
 Misurabilità del ROI: a differenza dei media tradizionali è possibile
sapere quanti visitatori hanno cliccato su un banner, quali pagine
hanno visitato, per quanto tempo vi sono rimasti e molto altro ancora.
Il marketer può così misurare facilmente il ritorno sugli investimenti
(ROI) della campagna promozionale attuata. A seconda dei risultati
ottenuti egli potrà così dirottare quote di budget verso i canali web più
profittevoli risparmiando così tempo e danaro.
 Search Engine Optimization (SEO): è l’insieme di attività attraverso cui
guadagnare traffico e visibilità sui motori di ricerca in modo gratuito
migliorando il posizionamento dei propri contenuti all’interno della
SERP.
 Search Engine Marketing (SEM): permette di guadagnare traffico e
visibilità sui search engine per mezzo dell’ acquisto di pubblicità a
pagamento su piattaforme come Google Ads
 Content Marketing: riguarda la creazione e distribuzione di contenuti
di qualità capaci di stimolare interesse, interazione e condivisione.
 Social Media Marketing (SMM): prevede l’uso di piattaforme social
media per la promozione di prodotti e servizi.
 Email Marketing o Direct Marketing (DEM): riguarda l’invio diretto di
messaggi commerciali a gruppi di persone attraverso l’email.
 Web Analytics: è la scienza della misurazione dei dati web e riveste un
ruolo di centrale importanza per ogni azione di Inbound Marketing,
per la pianificazione della Digital Strategy e per attuare miglioramenti
continui alle attività di web marketing in corso.
 Il Social Media Manager gestisce strategicamente i profili social di
un’azienda: realizza contenuti e campagne di advertising, crea il piano
editoriale, promuove i prodotti, i servizi e gli eventi del proprio cliente
attraverso i diversi canali. In sostanza, si occupa di migliorare la brand
awareness e la web reputation dell’azienda, nonché di creare
engagement e favorire la generazione di lead.
 Riguardo alle competenze, un Social Media Manager spesso possiede
una laurea in marketing con un specifico focus sul digital e il social
media marketing. Deve avere una buona capacità di scrittura, saper
intuire e utilizzare gli argomenti più interessanti in quel determinato
momento ed essere in grado di leggere e analizzare i dati presenti
sulle piattaforme social.

Per semplificare la realizzazione dei siti, sono stati sviluppati dei


software, i cosiddetti Content Management System (CMS). Si tratta di
interfacce user-friendly per la creazione e gestione dei contenuti che
consentono anche a chi non ha conoscenze informatiche di realizzare
il proprio sito in modo semplice e veloce. Il più diffuso CMS al mondo è
WordPress, seguito da Joomla e Drupal. Invece, per la costruzione di
siti e-commerce si utilizzano WordPress, in associazione al plugin
WooCommerce, oppure piattaforme come Magento e Prestashop.

SEM è la disciplina del web marketing che si occupa della creazione e della
pubblicazione di annunci pubblicitari a pagamento sui motori di ricerca.
Google ha creato una piattaforma sui cui implementare e gestire le
campagne pubblicitarie: Google Ads. Questa piattaforma si contraddistingue
sia per essere nata come luogo d’incontro in rete tra la domanda e l’offerta
di beni e servizi, e sia per il fatto di essere la sua unica fonte di profitto. Il
sistema su cui si basa è un sistema ad asta: l’inserzionista fa un offerta per la
keyword o per la keyphrase con cui vuole che esca il suo annuncio. In base
al rendimento e alla pertinenza della keyword rispetto alle query di ricerca, è
assegnato a ciascun annuncio un punteggio di qualità.
Google Ads bandisce l’asta in tempo reale. Il metodo di pagamento per
l’inserzionista varia a seconda del tipo di annuncio: il metodo più diffuso è
quello del cost per click (CPC), ossia l’inserzionista paga ogni volta che riceve
un click sul suo annuncio.
Le campagne Google differiscono molto dalle campagne pubblicitarie del
marketing offline poiché sono le caratteristiche stesse del marketing digitale
a differire. Google Ads non è uno strumento pubblicitario, ma uno
strumento di performance marketing: una campagna online ha un costo
commisurato ad ottenere risultati precisi e tracciabili.
Il performance marketing è più complesso del marketing classico, ma è più
facile da misurare: si possono produrre report sull’andamento di una
campagna e monitorare le variazioni nei Key Performance Indicator (KPI)
Se le campagne pubblicitarie offline necessitano di decisioni ex-ante e i loro
risultati sono difficilmente verificabili, per le campagne online c’è la
possibilità di effettuare test e ottimizzazioni continue.

Il Content Marketing permette di creare brand awareness ed


engagement verso una marca o brand attraverso la produzione di
contenuti di qualità. Se usato in modo appropriato, consente di
posizionare una marca o brand come influencer nel mercato di
riferimento. Per fare ciò il content marketing si avvale di mezzi diversi:
blog, case study, ebook, infographics, podcasts, slideshare, webinar,
kits, checklists, cheat sheets, visual content.

L’email Marketing è uno strumento di web marketing adatto ad


amplificare la connessione tra l’azienda e i sui clienti o potenziali tali. Gli
ambiti principali di utilizzo di questa disciplina sono 3:
 Acquisition: acquisizione di lead o clienti attraverso la pratica del Direct
E-mail Marketing (DEM), ossia l’invio di email informazionali e
promozionali ad un target di clienti ben definiti e geolocalizzati;
 Retargeting: l’invio di messaggi promozionali a una lista di utenti
dedotti dallo storico delle campagne effettuate precedentemente o
acquistate da email provider come G-mail e Yahoo.
 Retention: fidelizzazione o engagement delle lead acquisite (lead
nurturing) per mezzo di azioni mirate a proporre servizi
complementari a quelli già acquistati o di valore superiore. In questo
caso si parla di cross-selling o up-selling.
Social Media Marketing

Social media come Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, Pinterest,


Snapchat e Youtube rappresentano uno straordinario strumento per
coinvolgere i clienti ed incrementare il traffico verso il proprio sito web.
Come in qualsiasi strategia di Internet marketing, l’approccio è diretto a:
 identificare i canali social dov’è presente il proprio target clienti;
 rafforzare il messaggio che il brand vuole comunicare;
 capire quali sono i canali social più adeguati al processo di
ottimizzazione delle conversioni del sito web.

 Raggiungi un vasto pubblico: non solo le strategie di digital


marketing ti consentono di raggiungere il pubblico giusto,
ma puoi anche ampliare notevolmente il tuo bacino di
utenza. Se con un quotidiano potevi raggiungere un bacino
di utenza limitato, con il web marketing puoi mostrare la tua
azienda al mondo intero.
 Implementi altre strategie: il web marketing non va
utilizzato da solo, ma va conciliato con tutte le altre attività
che svolgi per far fiorire il tuo business. In particolare, con il
mondo delle vendite. Impostare una campagna di web
marketing ti consente di raccogliere dati e di preparare il
pubblico in modo tale che anche il lavoro di tutti gli altri
reparti possa migliorare.
 Aumenti la brand awareness della tua azienda: grazie al
web marketing puoi accrescere la notorietà del tuo marchio
nella mente dei consumatori e, di conseguenza, spingerne
sempre di più a diventare inconsciamente tuoi clienti.
Perché di base conoscono già il tuo brand avendolo visto
più e più volte durante i loro viaggi virtuali sui motori di
ricerca o sui social network.
 Costruisci relazioni profonde con i clienti: oltre ad ampliare
il bacino di utenza, il web ti consente anche di creare delle
relazioni che accrescano sempre di più la fiducia nei
consumatori e che ti permettano di fidelizzare i clienti già
acquisiti.

Con quali strategie è possibile fare


marketing sul web

Il web marketing comprende una serie di attività e di strumenti


che puoi adottare per rendere più visibile la tua azienda,
intercettare e attirare i tuoi potenziali clienti, promuovere i tuoi
prodotti e servizi, portare i consumatori fino al momento della
conversione in clienti effettivi.

Il modo migliore per trovare clienti oggi è affidarsi al metodo


di Inbound marketing, che si basa una logica di attrazione del
cliente. Quindi immagina di veicolare dei contenuti che sappiano
parlare ai consumatori e in grado di cogliere la loro attenzione.
Quando le persone vedono che nelle tue offerte trovano la
soluzione ai loro problemi, saranno automaticamente
predisposte a interessarsi ai tuoi prodotti o servizi fino ad
arrivare all’acquisto.

Questo è un processo lungo, fatto di molte fasi e che richiede


l’applicazione di svariate strategie, tra cui:

 SEO: la Search Engine Optimization è quella serie di


attività che permette ai siti web di ottenere visibilità sui
motori di ricerca sfruttando parole chiave, link, tag e tanti
altri elementi presenti all’interno di un sito;
 PPC: le campagne a pagamento incentivano il traffico
attraverso la pubblicazione di annunci che appaiono quando
l’utente effettua una ricerca su Google;
 Content Marketing: la produzione di contenuti di valore è
fondamentale per aumentare la brand awareness e stabilire
un contatto quotidiano con il proprio pubblico;
 E-mail marketing: l’e-mail è uno dei contatti più personali
che puoi avere con i potenziali clienti o con quelli già
acquisiti, ti permette di inviare offerte personalizzate e
altamente mirate;
 Social Media Marketing: l’uso sapiente dei social media ti
consente di creare l’immagine aziendale che vuoi veicolare,
di rimanere in contatto con gli utenti e di essere a
disposizione per fornire informazioni o chiarire dubbi;
 Mobile Marketing: le strategie di web marketing che si
occupano di sfruttare i dispositivi mobile con SMS, app,
native mobile advertising, qr code, ecc.;
 Funnel Marketing: per aumentare le vendite devi guidare i
consumatori nella cosiddetta canalizzazione di vendita,
ovvero il percorso utile a portare il cliente fino al momento
dell’acquisto e poi verso la fidelizzazione.

SEO

La strategia SEO (Search Engine Optimization) è quell’insieme di


attività che ti permette di lavorare sul posizionamento su
Google del tuo sito web nei risultati che vengono forniti dai
motori di ricerca. In particolare da Google.

A cosa serve?
A farti trovare sul web dagli utenti e a portare un aumento del
traffico verso il tuo sito.

È provato come il traffico di cui un sito gode dipenda moltissimo


dalla posizione in cui si trova tra i risultati di Google. Infatti, tu
stesso quando cerchi qualcosa su Internet ti rivolgi alle pagine
che trovi nelle prime posizioni, mentre sono sicuro che non
controlli neanche nella seconda pagina di Google.

Perciò, se il tuo sito web non è presente in prima pagina gli


utenti non ci arriveranno mai.

È chiaro quindi che trovarsi in prima pagina, meglio ancora se


tra le prime posizioni, rappresenta un vantaggio competitivo a
tutti gli effetti in termini di visibilità.

Nell’immagine qui sotto ti mostro gli ottimi risultati che può dare
una strategia SEO davvero ben fatta. Ho digitato la
parola mindset sulla barra di ricerca e il mio articolo appare
proprio come primo risultato di Google.

Essere in prima posizione non è facile, soprattutto se non sai


come farlo, ma è il risultato a cui devi puntare per il tuo sito
web. Gli esperti SEO si occupano di capire come gestire
l’algoritmo di Google restando aggiornati con tutte le novità che
escono ogni mese. È un lavoro a tempo pieno che richiede anni
di preparazione, uno studio continuo e l’esperienza fatta sul
campo.

PPC

Per raggiungere ancora più visibilità un ottimo modo è la


pubblicità. Si tratta di sponsorizzazioni a pagamento che ti
permettono di aumentare il tuo bacino di utenti, quindi di attirare
verso la tua azienda un numero maggiore di potenziali clienti.
Infatti, ciò di cui hai bisogno per aumentare le tue vendite sono
i lead, ossia i contatti da trasformare poi in clienti.

Come si acquisiscono i lead?

Un metodo veloce ed efficace è quello della pubblicità pay-per-


click (PPC). Grazie a questa tecnica puoi creare degli annunci a
pagamento che vengono mostrati nella parte superiore dei
risultati forniti da Google.

Riconoscerli è molto facile. Si trovano prima dei risultati


organici e sono contrassegnati dalla parola “Annuncio”.

Esattamente come per la SEO, anche le campagne PPC si


posizionano sfruttando le parole chiave e appaiono di
conseguenza quando gli utenti scrivono una determinata query
sui motori di ricerca.

Sono tantissime le aziende che scelgono le campagne PPC


proprio per la caratteristica che le contraddistingue dal resto
della pubblicità online.

Nelle campagne pay-per-click paghi solamente quando un


utente clicca sul tuo annuncio e per questo non spenderai mai
più del dovuto. Grazie a questa tipologia di campagna puoi
raggiungere il tuo pubblico ideale proprio nel momento in cui sta
cercando la soluzione che tu puoi offrigli.

In termini di campagne a pagamento, puoi orientarti anche


sul display advertising. In questo caso non pubblichi più un
annuncio testuale ma sfrutti la potenza dell’immagine che ti
aiuta a raggiungere obiettivi diversi come aumentare la brand
awareness, incrementare il traffico sul tuo sito, trovare lead,
ecc.

Ma alla base si qualsiasi annuncio o strategia di comunicazione


che intendi veicolare c’è il marketing dei contenuti che vediamo
nel prossimo paragrafo.

Content Marketing

Il content marketing è la strategia perfetta per fornire al tuo


pubblico tutte le informazioni di cui ha bisogno e ti aiuta a
creare l’immagine della tua azienda agli occhi del pubblico.

Nel momento in cui diffondi contenuti stai fornendo


delle informazioni importantissime sulla tua azienda, sui tuoi
prodotti o servizi così da farti apparire un esperto nel tuo settore
e assicurarti un seguito di utenti.

Ricorda però che i tuoi contenuti devono essere di qualità se


vuoi che interessino e trattengano l’utente. Ogni volta che scrivi
una qualsiasi comunicazione devi sempre prestare attenzione a
due variabili: quello che dici e quello che non dici. I temi che
affronti e il modo di farlo sono la tua presentazione ai potenziali
clienti, quindi le parole e le forme devono essere scelte
accuratamente.

E non sto parlando solamente di articoli di blog. Sicuramente gli


articoli testuali sono un ottimo canale per fornire informazioni
dettagliate, ma pensa anche a infografiche, video, podcast, e-
book, guide e anche le pagine o le schede prodotto presenti sul
tuo sito.
L’obiettivo del content marketing è proprio quello di fornire
informazioni utili, complete e interessanti al pubblico.

Grazie ai contenuti che pubblichi puoi indirizzare gli utenti da


altre piattaforme fino al tuo sito web e, se avrai lavorato bene, è
probabile che molti di loro si trasformeranno prima o poi in
clienti.

Non preoccuparti se questo passaggio non avviene subito.


Ricorda quello che ho detto prima sull’Inbound marketing, ci
sono contenuti e modi di comunicare che si adatto alle varie fasi
della canalizzazione e che hanno scopi differenti.

E-mail Marketing

Pensi che l’e-mail marketing sia una strategia


superata? Assolutamente no!

Nonostante i canali di comunicazione siano aumentati negli


ultimi anni, non posso negarlo, l’e-mail rappresenta ancora uno
dei contatti più personali dei tuoi utenti.

Inoltre, l’e-mail ha potenzialmente un tasso di apertura molto


alto, questo perché le persone utilizzano il proprio account di
posta elettronica per interessi sia personali che professionali e
la maggior parte di loro apre la casella diverse volte al giorno. La
clausola è sempre quella di scrivere cose ritenute utili e
interessarti da chi le riceve.

Per dare il via alla tua strategia di e-mail marketing devi, prima
di tutto, ottenere una lista di iscritti grazie ad altre attività di
marketing oppure alle visite che ricevi fisicamente in azienda.
I lead possono essere guadagnati sia tramite annunci a
pagamento sia in modo organico, o anche attraverso pop-up e
moduli di contatto presenti sul tuo sito web. Io ti consiglio di
utilizzare più di un metodo perché quelli a pagamento ti aiutano
a farti conoscere da più persone in meno tempo, mentre quelli
organici consistono in una solida strategia a lungo termine. La
cosa più importante per avere una mailing list che funziona è
aspettare che siano le persone a decidere di iscriversi di
spontanea volontà. Così hai la sicurezza che sono davvero
interessante alle tue comunicazioni. Altrimenti verrai
immediatamente riconosciuto come spam e questo potrebbe
crearti problemi futuri e di reputazione.

Social Media Marketing

Il social media marketing racchiude tutte quelle operazioni di


marketing che puoi attuare nel contesto dei social network.

Affiliate Marketing

L’Affiliate marketing è quel processo attraverso il quale


puoi vendere il tuo prodotto o servizio attraverso una rete di
affiliati, i quali ne ricavano una percentuale.

Hai già capito di cosa sto parlando? Di una rendita passiva.

D’altronde, è il sogno di tutti quello di riuscire a guadagnare


anche mentre si dorme.

Grazie all’Affiliate marketing questo è possibile. Ogni vendita


realizzata attraverso gli annunci permette all’affiliato sul cui sito
è stata inserita la pubblicità di guadagnare
una commissione concordata in precedenza con il proprietario
del prodotto o servizio.

Funnel Marketing

Una delle strategie principali del web marketing è il funnel


marketing, la cosiddetta strategia dell’imbuto.

Come mai viene chiamata ad imbuto?

Immagina che il tuo pubblico si trovi tutto sul lato più ampio.
Inizia a precipitare all’interno e, dopo una serie di passaggi,
fuoriesce dalla strettoia sul lato opposto.

Questo è esattamente ciò che fa il funnel marketing. Il suo


obiettivo è quello di attrarre il pubblico aumentando la brand
awareness.

Dopodiché, i potenziali clienti devono passare attraverso le fasi


di considerazione, di conversione (in cui acquistano) e
successivamente di fedeltà al marchio.

Il principio è quello di riuscire a trovare, all’interno di tutto il tuo


pubblico, quel gruppo di persone in grado di arrivare fino alla
fase dell’acquisto.

All’inizio gli utenti si fanno un’idea del marchio, poi il loro


interesse aumenta fino a diventare un desiderio che alla fine si
concretizza nell’azione di acquisto.

Le basi del funnel marketing sono le stesse da decenni, tuttavia


oggi devono essere applicate alle tecnologie digitali per far sì
che questo processo si svolga completamente sul web.
Come impostare una strategia di web
marketing

Il web marketing comprende una serie di discipline e dipende da


te, insieme agli esperti a cui ti rivolgi, creare la strategia adatta
per la tua attività.

Adesso vediamo in breve tutto il processo che devi prendere in


considerazione per poter impostare in maniera efficace il tuo
piano di web marketing.

 Analisi di mercato: il primo passo è quello di fare un’analisi


di mercato. Valuta i tuoi prodotti o servizi e la loro
potenzialità all’interno del mercato. Fai un’autovalutazione e
mettiti a confronto con i tuoi competitor per capire se ci
sono vie libere in cui inserirti portando qualche novità;
 Studio del Target: successivamente si passa quello che è
lo studio del target, o profilazione della buyer persona.
Identifica i potenziali clienti a cui vuoi rivolgerti perché
pensi che con la tua offerta potrai risolvere un loro
problema o soddisfare un loro desiderio;

Strategia SEO

In ambito di ottimizzazione dei motori di ricerca ci sono due


grandi settori di cui tenere conto: quello della SEO On-page e
quello della SEO off-page.
L’ottimizzazione SEO On-page si concentra sui contenuti che si
trovano sul tuo sito, quindi le tue pagine web e i tuoi articoli di
blog.

È necessario creare dei contenuti che rispettino determinate


regole e che siano riconosciuti da Google come pertinenti.

Si tratta fondamentalmente di creare testi ottimizzati che


contengano quelle che sono considerate le parole chiave
inerenti al tuo settore e al tuo prodotto o servizio. Ovvero quelle
parole per le quali desideri essere trovato dagli utenti che
effettuano le loro ricerche sul web.

La SEO è una disciplina complicata e richiede studio,


preparazione ed esperienza. Lo so perché per quanto io ne
sappia di strategie di ottimizzazione, c’è lo specialista SEO del
mio team ne sa una più del diavolo.

Ma la SEO non finisce qui…

Esiste tutto un altro mondo legato all’ottimizzazione delle tue


pagine, sto parlando della SEO Off-page.

Sono tutte quelle attività che puoi fare fuori dal tuo sito e dalle
tue pagine web e che ti servono per aumentare il
posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.

Ci sono vari modi in cui la SEO Off-page entra in gioco, per


esempio la diffusione di link che portano al tuo sito web ma
inseriti in articoli pubblicati in altri portali, detti guest post, che
vengono pubblicati su blog altrui ma che contengono link che
portano alle tue pagine web.
Come per ogni strategia, la SEO off-page deve essere fatta ad
hoc e, siccome si tratta di cose piuttosto tecniche, è bene che
se ne occupi un professionista. Solo così avrai la sicurezza che
venga fatto un buon lavoro.

Strategia PPC

Appena inizierai a lavorare con la SEO ti accorgerai ben presto


che la strada per ottenere la visibilità non è così veloce.

Un lavoro di SEO ben fatto sul tuo sito web ti consente di


ottenere un flusso costante di utenti nel tempo. Ma se hai
bisogno di visibilità nell’immediato?

La tua strategia SEO dev’essere integrata con una strategia


PPC.

Ricordi quando prima abbiamo parlato delle campagne a


pagamento dove paghi solo quando gli utenti cliccano sui tuoi
annunci? Ecco, questo è esattamente ciò di cui hai bisogno.
Quando intendi impostare una campagna PPC devi, prima di
tutto, capire quale tipologia di annuncio vuoi pubblicare, se
search o display.

Se sei all’inizio, ti consiglio di partire con una campagna


search e poi passare alla creazione di banner per la pubblicità
display.

Per trovare le parole chiave da utilizzare nella tua campagna


PPC devi capire cosa cercherebbe un ipotetico utente su Google.

Dopo aver capito qual è il focus, devi capire come l’utente lo


cercherebbe.

Questa fase preliminare di scelta dei termini è molto importante


per riuscire a colpire un bacino di utenza ampio ma anche
definito per la tua nicchia di mercato.

Quando realizzi una campagna PPC nel web marketing devi


tenere presente la grande importanza della creazione di
una landing page, ossia una pagina di atterraggio su cui gli
utenti arrivano cliccando il link presente nel tuo annuncio.

Non sottovalutare questo aspetto perché se la landing page non


li convincerà, difficilmente otterrai una conversione e avrai
perso una parte di investimento. Tutto deve essere curato nei
minimi dettagli.

Strategia di Content Marketing

Il content marketing è cruciale in tutte le attività di web


marketing. Non riguarda solo la creazione di contenuti fini a sé
stessi, ma devono essere contenuti di qualità per offrire valore
all’utente.
I contenuti possono essere di vari tipi, infatti non parlo sono
di testi ma anche
di immagini, video, infografiche, guide, ebook e così via. Ogni
contenuto si distingue per le sue capacità di coinvolgere,
interessare, emozionare e trascinare l’utente. Il tuo obiettivo è di
veicolare quei messaggi che attirino i consumatori e gli diano
una motivazione per interessarsi al tuo brand.

Perciò, la tua comunicazione non deve focalizzarsi sul tuo


prodotto o servizio, ma sul problema o il desiderio del potenziale
cliente. I consumatori non comprano da te per le caratteristiche
dei tuoi prodotti, o comunque non solo. Il loro interesse è
di trovare una soluzione ad una problematica oppure ottenere il
risultato a cui aspirano.

Per questo ogni contenuto deve essere modulato ad hoc sul


profilo dei tuoi potenziali clienti. Ognuno ha bisogni diversi e
cerca delle soluzioni che siano pensate proprio per lui ed è
questo che tu gli devi offrire.

Inoltre, il content marketing è molto utile in ottica SEO. Ricorda


sempre che bisogna scrivere sia per il motore di ricerca sia per
gli utenti.

Il contenuto inoltre gode di forze proprie che potrebbero entrare


in gioco, valorizzando le tue performance con grande efficacia.

Per esempio la viralità, ovvero quando un contenuto in


brevissimo tempo viene visto da un numero impressionante di
utenti.

La condivisibilità, cioè quanto viene stimolato il passa parola


digitale e il contenuto rimbalza di utente in utente
spontaneamente.
L’originalità, grazie alla quale i tuoi contenuti emergono dal
mare di quelli dei competitor e attirano l’attenzione degli utenti.

Strategia di E-mail Marketing

Abbiamo detto che l’e-mail marketing è il mezzo, insieme ai


social media, per creare un rapporto più intimo con il tuo
pubblico.

Ma non è l’unico vantaggio…

Questi utenti sono altamente profilati e targettizzati, per cui


rappresentano un pubblico sul quale poter avere un ROI più
alto.

Sai perché? Perché sono consumatori che si sono interessati al


tuo prodotto o servizio e hanno deciso di lasciarti il loro
contatto. Oppure sono clienti effettivi che hanno già acquistato
da te e che tu hai la possibilità di fidelizzare nella fase post
acquisto del processo di vendita.

Anche le tue e-mail fanno parte del tuo repertorio di contenuti,


quindi non possono essere lasciate al caso.

Per fare arrivare ad ognuno il messaggio giusto sono due i


concetti fondamentali da tenere a mente:

 Segmentazione;
 Personalizzazione.
La segmentazione si concentra sulla divisione dei contatti
email in gruppi specifici, questo ti consente di indirizzare a
queste persone dei contenuti specifici.

L’invio di e-mail generiche è molto difficile che generi interesse,


perché non si rivolge veramente a nessuno.

Ecco che entra in gioco la personalizzazione, che è uno dei


fattori maggiormente importanti per email e campagne
pubblicitarie di successo. Solo così riuscirai ad attirare
l’attenzione dei tuoi clienti e tenerli vicini al tuo brand il più a
lungo possibile.

Questo è un modo per allungare il ciclo di vita dei tuoi clienti,


ovvero riuscire a concludere con ognuno di loro un maggior
numero di vendite.

Attraverso le e-mail puoi tenerli informati delle novità, fargli


offerte di prodotti o servizi correlati a quelli che hanno già
acquistato e fargli avere dei buoni o promozioni. Questo è un
buon modo per gratificare i tuoi clienti e fargli sapere che non ti
sei dimenticato di loro.

Strategia di Social Media Marketing

Quando decidi di implementare il social media marketing nella


tua strategia di web marketing, devi considerare che ogni social
network ha regole e dinamiche differenti, oltre che un vero e
proprio linguaggio di comunicazione e modalità di fruizione.

La differenza di utilizzo di questi strumenti vale sia per i


consumatori sia per chi, come te, vuole sfruttarli per il business.
I consumatori non sono più fruitori passivi, sono sempre più
informati, consapevoli e partecipi ai processi economici che li
riguardano. Inoltre, il loro scopo non è solo l’informazione ma
anche la divulgazione.

Si scambiano e condividono le notizie, lasciano recensioni e si


sentono sempre più autorizzati a dare la propria
opinione, influenzando le sorti delle vendite.

Agire nei contesti in cui gli utenti svolgono queste azioni


significa entrare in diretto contatto con loro e
potenzialmente generare conversazioni.

Queste sono molto utili per il tuo business, infatti il mercato sta
diventando sempre di più conversazionale e le vendite
funzionano se costruisci rapporti di fiducia con i tuoi clienti.

I social media sono i canali ideali per creare questi dialoghi a


doppio senso. Tu puoi far girare le tue promozioni in modo rapido
sulle piattaforme e i tuoi clienti possono contattarti quasi in
maniera diretta per ricevere assistenza.

L’assistenza clienti è diventato un requisito fondamentale


affinché il tuo brand venga scelto.

Inoltre, le piattaforme social sono canali proficui dove


puoi pianificare le tue strategie di canalizzazione di vendita per
attirare un maggior numero di utenti da convertire in tuoi clienti.
Strategia di Affiliate Marketing

Puoi sfruttare l’affiliate marketing per aumentare notevolmente


le tue vendite, insieme alle altre strategie che compongono il
web marketing.

Come mai? Perché questa tecnica sfrutta il potere


dell’influenza.

Ci sono alcuni elementi a cui devi fare attenzione e che, se ben


gestiti, possono aiutarti a raggiungere il massimo risultato con il
minimo sforzo.

Uno degli aspetti principali di cui ti devi preoccupare quando fai


affiliate marketing è quello di scegliere i giusti affiliati. Se
sbagli questo passaggio rischi di vanificare tutto il resto della
strategia e, ovviamente, anche l’investimento.

Gli affiliati che scegli devono rientrare nella tua nicchia di


mercato, ovviamente. Ma oltre a questo devono avere anche un
buon seguito, un coinvolgimento alto e un sincero rapporto con il
pubblico.

Dopo aver scelto gli affiliati che ti aiuteranno ad aumentare le


vendite, devi decidere come vuoi incentivare le conversioni.

Puoi proporre delle offerte oppure dei coupon, che agli utenti
piacciono davvero tanto. Nel momento in cui uno di loro clicca
sul link che hai fornito al tuo affiliato, può automaticamente
sfruttare il coupon con uno sconto.

Tutto questo processo funziona molto bene se scegli di


appoggiarti a degli influencer, ossia a quelle personalità del
web che hanno un seguito ampio e fidelizzato, il quale segue
ciecamente i consigli che questi personaggi elargiscono.

L’affiliate marketing è efficace nel momento in cui riesci a


creare una rete di affiliati robusta che ti consenta di impostare
il tutto una volta e poi di godere per diverso tempo dei frutti,
ricordandoti sempre di corrispondere una percentuale agli
affiliati per l’aiuto che ti danno con la pubblicità.

Strategia di Mobile Marketing

Una strategia di mobile marketing può basarsi su diversi


supporti come le app mobili, gli annunci, le ricerche da mobile,
l’e-mail marketing, ma questo è tutto inutile se il tuo sito web
principale non è ottimizzato per i dispositivi mobili.

Il primo aspetto che devi curare all’interno della tua strategia è


quello di creare un sito web reattivo, veloce e dinamico.

Le pagine web devono adattarsi alla visualizzazione da mobile,


qualunque sia la dimensione dello schermo di uno smartphone.

Se non hai ancora un sito responsive, ti consiglio vivamente di


attivarti in questo senso. È fondamentale sia per essere
agevolato da Google sia per migliorare l’esperienza utente.

Inoltre, se il tuo sito prevede un’area in cui gli utenti possono


registrarsi per la creazione di un account, dai la possibilità di
svolgere questo passaggio anche tramite social per rendere il
tutto più immediato.

Allo stesso modo, inserisci delle opzioni di pagamento tramite


cellulare, più dinamiche rispetto ai metodi classici. A nessuno
piace trascorrere attraverso tante pagine, soprattutto quando si
acquista da mobile e si ha poco tempo a disposizione per i
diversi passaggi.

Nella creazione delle pagine web sul tuo sito ricorda che devi
concentrarti sulla SEO mobile e sulle ricerche che gli utenti
effettuano da smartphone.

Pensa che, in generale, tutte le azioni veloci come inviarti un


messaggio, chiamarti, accedere al tuo sito web da un’immagine
ed effettuare ordini tramite app, sono elementi che facilitano
l’esperienza utente da smartphone e che, di conseguenza, lo
inducono ad effettuare quell’azione che tanto desideri.

Oltre allo sviluppo di un sito web mobile friendly, puoi anche


pensare di sviluppare un’app per facilitare gli acquisti. Questa
strategia funziona molto bene se hai un e-commerce.

Strategia di Funnel Marketing

Eccoci di nuovo al nostro famoso imbuto, il funnel marketing.


Abbiamo spiegato da quali parti è composto, ma non abbiamo
approfondito la strategia da applicare.

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