Individuò il profilo oloblastico di segmentazione attraverso
cui l’uovo si divide in cellule più piccole
Individuò il profilo meroblastico di segmentazione
attraverso cui solo una parte dell’uovo è destinata a
formare l’embrione
Il contributo di Aristotele:
Comprendere i meccanismi di nascita degli animali, i due principali modelli di divisione cellulare
(oloblastica e meroblastica), intuire la funzione della placenta e del cordone ombelicale
Nel 1651 William Harvey concluse che tutti gli animali provengono dalle uova, questa
considerazione contraddiceva Aristotele che pensava che i fluidi mestruali formassero la materia
dell’embrione e che lo sperma servisse solamente a dargli forma ed animazione
Harvey fu il primo ad osservare il blastoderma del pulcino ovvero quella parte di embrione che
negli uccelli origina l’embrione stesso, fu anche il primo ad intuire il funzionamento del liquido
amniotico nei mammiferi e ad osservare le cellule del sangue che formano il cuore
Nel 1672 Marcello Malpighi pubblicò la prima relazione sull’osservazione al microscopio
dell’Embriogenesi di pollo: il merito fu di identificare per la prima volta il solco neurale con i
processi di Neurulazione, i somiti che formano la muscolatura e gli abbozzi del sistema circolatorio
Con Malpighi ha inizio una delle più grandi dispute dell’Embriologia ovvero la discussione tra
Epigenesi e Preformismo
1) la teoria dell’Epigenesi sostenuta da Aristotele e da Harvey prevede che gli organi dell’embrione
si formino dal nulla
2) la teoria del Preformismo sostenuta da Malpighi prevede che ad ogni generazione siano già
presenti di natura gli organi dell’embrione nell’uovo o nello spermatozoo
Verso il 1830 le basi della moderna teoria cellulare furono poste, il perfezionamento dei microscopi
con la correzione dell’aberrazione cromatica permise di trovare analogie tra formazioni diverse
Theodor Schwann come pioniere della teoria cellulare per l’identificazione nella cellula dell’unità
presente in tutti gli organismi viventi
= conclusione nel 1858 “ogni cellula nasce da un’altra cellula presistente”
Le nuove tecniche permisero di documentare l’Epigenesi delle strutture anatomiche e la diffusione
della conoscenza, aprendo la strada a nuovi ricercatori
Tre foglietti embrionali = regioni dell’embrione che originano tessuti di tipi cellulari molto diversi
In tutti gli embrioni degli animali triblastici
1) Ectoderma come strato più esterno che genera la cute e
il sistema nervoso centrale
2) Endoderma come strato più interno che forma il tubo
digerente e gli organi associati
3) Mesoderma come tessuto intermedio che genera il
sangue, il cuore, i reni, le gonadi, le ossa, i muscoli e il
tessuto connettivo
Solamente alcuni Phyla come Poriferi e Ctenofori
mancano di un mesoderma e vengono considerati diblastici
Nel 1828 Karl Ernst Von Baer riferì di avere due piccoli embrioni che aveva dimenticato di
catalogare, da un osservazione più attenta dello sviluppo del pollo e dal confronto con altri
vertebrati egli derivò quattro principi generali per l’Embriologia
1) Le caratteristiche generali di un vasto gruppo di animali appaiono prima nello sviluppo rispetto
alle caratteristiche più specifiche di un gruppo più piccolo, ovvero tutti i vertebrati appaiono simili
fino al termine della Gastrulazione e solo dopo emergono le caratteristiche specifiche di un singolo
tipo di animale
2) Dalle caratteristiche più generali si sviluppano poi quelle meno generali finché non compaiono
quelle più specifiche
3) L’embrione di una data specie anziché passare attraverso gli stadi adulti degli animali inferiori se
ne allontana sempre di più
Molti embriologi iniziarono a concludere che le cellule embrionali non solo non rimanevano
immobili o fisse nello stesso sito, ma molto spesso si spostavano cambiando la loro forma ed il loro
comportamento
Uno degli aspetti più importanti della ricerca
dell’Embriologia descrittiva fu quella di tracciare
delle mappe di discendenza cellulare
Mettendo insieme questi studi è stato possibile
costruire una “mappa presuntiva” che fornì
informazioni su quali aree dell’embrione diventino
specifiche strutture
Utilizzo di coloranti vitali che vengono usati nella
regione di interesse, problema dato dalla loro
diluizione ad ogni successiva divisione cellulare
ovviato con l’utilizzo di coloranti fluorescenti
Nel 1929 Vogt utilizza coloranti vitali mescolandoli con agar e disponendo la miscela su vetrino per
farla asciugare, taglia poi dei frammenti molto sottili e li pone sulla superficie di un embrione di
rana per seguire i movimenti delle cellule colorate
Alcuni organismi hanno il vantaggio di avere una fase di sviluppo embrionale con delle cellule
trasparenti in grado di essere seguite con facilità al microscopio, la prima “mappa presuntiva” quasi
completa di uno sviluppo embrionale di Styela partita (tunicato) è stata tracciata seguendo il destino
dei singoli blastomeri grazie alla loro peculiarità di essere colorati in maniera differente
Vogt utilizza anche la marcatura con radioisotopi in cui un’area dell’embrione veniva resa
radioattiva, si incuba un’embrione in terreno contenente timina radioattiva che veniva incorporata
nel DNA delle cellule, il DNA stesso andava poi a propagare questa radioattività
Tecnica della marcatura genetica che permette di creare delle generazioni di embrioni con cellule
con un diverso corredo genetico
Esperimento che prevede l’introduzione di cellule di quaglia in
embrione di pollo, le cellule di quaglia presentano un nucleo con
DNA molto condensato e sulla superficie cellulare vi sono
antigeni specifici in grado di distinguere le cellule di quaglia da
quelle di pollo
Facendo un embrione con alcuni blastomeri di pollo e alcuni di quaglia è stato possibile riconoscere
il destino delle cellule delle creste neurali, che migrano dalle prime fasi dell’embrione per andare a
colonizzare altri foglietti embrionali
Durante lo sviluppo embrionale vi sono importanti spostamenti di cellule, uno di questi casi è la
formazione di un quarto foglietto embrionale temporaneo che si chiama foglietto delle creste neurali
Questo approccio delle “mappe presuntive” ha permesso di capire l’importanza di queste migrazioni
cellulari nell’Embriogenesi
-ha permesso di capire che i melanociti, ovvero le cellule che abbiamo in profondità nella nostra
epidermide che producono la melanina, non hanno la stessa origine embrionale dei cheratinociti
perché originano dalle creste neurali che migrano precocemente appena vengono formate
Teratologia = capire come l’influenza di sostanze chimiche e agenti fisici a cui l’embrione può
venire incontro possano alterare il comportamento delle cellule o lo sviluppo embrionale
• Il Piebaldismo è causato dalla mutazione dominante del gene KIT presente sul braccio lungo del
cromosoma 4, la sindrome determina un range di sintomatologia che va a da anemia, sterilità,
presenza di regioni non pigmentate della cute e dei capelli, sordità, assenza di nervi che regolano
la peristalsi intestinale ( il gene non è espresso nelle cellule della cresta neurale, nei precursori del
sangue e nelle cellule germinali)
Gli agenti responsabili delle anomalie dello sviluppo sono detti teratogeni e la Teratologia è lo
studio delle modalità in cui gli agenti ambientali, chimici e fisici interferiscono con lo sviluppo e
l’Embriologia
• Focomelia come condizione in cui sono alterati o assenti le ossa lunghe degli arti, questa
comparsa di bambini focomelici fu molto evidente per l’utilizzo della talidomide che veniva
somministrata alle donne in stato interessante come blando antiemetico (agente teratogeno che
induceva un effetto cospicuo sullo sviluppo degli arti superiori)
Una delle conclusioni più sorprendenti della ricerca biologica moderna è che i meccanismi dello
sviluppo sono molto simili per tutti gli animali compreso l’uomo
Questo clamoroso progresso deriva dalla fusione di tre filoni principali:
1) Embriologia sperimentale consistente in esperimenti di microbiologia su embrioni di rana o ricci
di mare che hanno permesso di dimostrare l’esistenza del fenomeno dell’induzione embrionale
2) Genetica dello sviluppo consistente in studi genetici sulla Drosophila che hanno permesso di
conoscere buona parte dei geni che regolano lo sviluppo
3) Biologia molecolare con la definizione delle strutture e dei meccanismi che portano alla precisa
regolazione dell’espressione genica nelle diverse fasi dello sviluppo embrionale
La Biologia dello sviluppo occupa una posizione chiave nella biologia moderna perché riunisce
Biologia molecolare, Biologia cellulare, Genetica, Morfologia
-la Biologia dello sviluppo è quindi una disciplina in cui è necessaria una conoscenza a tutto tondo
dei diversi aspetti della biologia
Negli ultimi decenni alcuni campi della Biologia dello sviluppo hanno avuto un’influenza rilevante
sulla società: fecondazione in vitro, interesse verso la Teratologia, conoscenza delle malformazioni
Sebbene l’impatto pregresso della Biologia dello sviluppo sia rilevante, l’impatto futuro sarà anche
maggiore
-la conoscenza dei meccanismi dello sviluppo sarà d’aiuto all’industria farmaceutica per
evidenziare nuovi obiettivi terapeutici per il trattamento del cancro e delle malattie degenerative
-vari sistemi modello sono importanti per studiare lo sviluppo e in particolare le vie di trasduzione
del segnale in esso coinvolte
-le conoscenze sui processi di accrescimento e rigenerazione sono utilizzabili a scopo terapeutico
-l’estensione dello screening prenatale permetterà di comprendere l’intera varietà di malattie dovute
ai singoli geni
-sarà possibile impiegare la Biologia dello sviluppo per la produzione di tessuti o organi per il
trapianto mediante due diverse vie: l’ingegneria tissutale con l’utilizzo di scaffolds e lo sviluppo a
partire da cellule staminali embrionali umane
La Biologia dello sviluppo è la scienza che cerca di spiegare in che modo la struttura degli
organismi si modifica con il passare del tempo
La struttura o morfologia comprende la disposizione delle parti, il numero delle parti, i differenti
tipi di parti
Tutti gli esempi di sviluppo che possiamo considerare sottendono processi simili che possono essere
classificati in quattro gruppi
1) Specificazione regionale ovvero il modo in cui compare una struttura in popolazioni cellulari
inizialmente simili
2) Differenziamento cellulare che riguarda il meccanismo con cui si originano tipi differenti di
cellule
3) Morfogenesi ossia i movimenti di cellule e tessuti che conferiscono all’organo o all’organismo in
via di sviluppo la sua forma tridimensionale
4) Accrescimento cioè l’aumento e la regolazione delle proporzioni tra le diverse parti del corpo
L’Ontogenesi è l’insieme dei fenomeni attraverso cui dall’uovo fecondato si origina un adulto
capace di riprodursi
Gli stadi precoci dello sviluppo corrispondono all’Embriogenesi in cui classicamente si distinguono
quattro fasi successive: Segmentazione, Gastrulazione, Neurulazione, Organogenesi
In questo periodo nel nuovo organismo si realizza la formazione di quelle strutture morfofunzionali
che gli assicurano una relativa autonomia a partire dalla schiusa o dal parto
Segmentazione = consiste fondamentalmente in una successione di divisioni
cellulari da cui si originano cellule figlie o blastomeri, l’insieme di divisioni
che si susseguono con ritmi più o meno veloci porta ad uno stadio embrionale
chiamato blastula
Lo sviluppo post-embrionale è per un gran numero di specie il periodo successivo al momento della
nascita, può avvenire in modo diretto o indiretto
1) diretto ovvero il giovane organismo raggiunge progressivamente lo stadio adulto mediante un
processo di accrescimento
2) indiretto ovvero l’organismo va incontro ad un periodo critico detto metamorfosi che assicura il
passaggio da uno stadio larvale allo stadio adulto
Su oltre un milione di specie animali, la moderna Biologia
dello sviluppo ha concentrato la sua attenzione su un numero
piccolissimo di specie che sono spesso indicate come
organismi modello
Caenorhabditis elegans (piccolo verme) = Nematode, fasmidi
Drosophila melanogaster (moscerino della frutta) = Artropode, insetti
Brachydanio renio (pesce zebra) = Cordato, pesci
Xenopus leavis (rana artigliata africana) = Cordato, anfibi
Gallus domesticus (pollo) = Cordato, uccelli
Mus musculus (topo) = Cordato, mammiferi
Gametogenesi = processo che porta alla formazione dei gameti, i gameti maschili sono gli
spermatozoi mentre i gameti femminili sono le cellule uovo
Completata la meiosi gli spermatociti secondari danno
origine a quattro spermatidi che diventeranno
spermatozoi funzionali (aploidi)
Gli oociti primari e secondari subiscono un processo
di divisone che porta ad una distribuzione ineguale del
citoplasma nelle cellule figlie
Solo una delle quattro cellule che si sono originate conserva l’intero citoplasma accumulato durante
l’accrescimento e si trasforma nella cellula uovo funzionale, mentre le altre cellule diventano dei
globuli polari (aploidi)
• il ciclo spermatogenico dura solitamente poche settimane, il periodo di moltiplicazione dura tutta
la fase riproduttiva e termina con la senescenza, l’accrescimento è contenuto
• Il ciclo oogenico può durare anche tutta la vita, nelle femmine dei vertebrati anamni (pesci e
anfibi) subito dopo la deposizione delle uova si verifica un’onda di divisioni mitotiche i cui
prodotti saranno all’origine della successiva riproduzione, nelle femmine dei vertebrati amnioti
(rettili, uccelli e mammiferi) gli oogoni si dividono prevalentemente nella vita fetale e perinatale,
l’accrescimento è rilevante e dura più a lungo
Spermatogenesi = descritta per la prima volta da Richard Hertwig nel 1880 nel testicolo del verme
parassita Ascaris
Gli spermatogoni si dividono per tutto il periodo riproduttivo, fra le cellule figlie alcune si
differenziano in spermatozoi ed altre mantengono la riserva di cellule staminali
-quindi alla base del tubulo seminifero si distinguono spermatogoni staminali e spermatogoni
impegnati nella spermatogenesi
Dopo l’ultima divisione mitotica e di duplicazione del
DNA, le cellule germinali che entrano nel ciclo
spermatogenico si trasformano in spermatociti primari ed
entrano nella profase I
Spermiogenesi = una volta differenziati gli spermatozoi si staccheranno dal supporto metabolico e
strutturale delle cellule del Sertoli per essere rilasciati all’interno del tubulo seminifero dei testicoli
Lo spermatido inizialmente ha una forma arrotondata e contiene il nucleo caratterizzato dalla
presenza di eucromatina, l’apparato di Golgi si sposta verso la futura zona apicale dove inizia a
formarsi una vescicola proacrosomica, il complesso centriolare a livello del quale inizia la
formazione del flagello si trova vicino alla vescicola proacrosomica
Lo spermatozoo è una cellula specializzata nel trasferire il genoma paterno all’interno della cellula
uovo, è costituito da testa e flagello
1) la testa contiene il nucleo contente eterocromatina e rivestito dall’acrosoma, l’acrosoma acquista
la sua forma definitiva durante il passaggio dall’epididimo e contiene fosfolipidi, glicoproteine ed
enzimi proteolitici
2) il flagello è formato da collo, segmento intermedio (pieno di mitocondri) e coda
3) la coda è la parte più lunga del flagello, è priva di mitocondri ma sono presenti le fibre dense
avvolte da una guaina fibrosa
• gli spermatozoi quando lasciano il testicolo non hanno ancora acquisito la capacità di fecondare la
cellula uovo, durante il transito nelle vie genitali maschili essi subiscono una prima serie di
trasformazioni che portano all’acquisizione del potere fecondante
Capacitazione = rimozione del colesterolo e conseguente aumento della fluidità della membrana
della testa dello spermatozoo che permette allo stesso di esporre i recettori in grado di legarsi al
complesso delle proteine attorno all’oocita nella zona pellucida
La durata della vita degli spermatozoi nelle vie genitali femminili è variabile a seconda della specie
e nei mammiferi in generale la sopravvivenza è solo di qualche giorno (2-3 nella donna), un caso
estremo è quello dell’ape in cui possono sopravvivere nella spermateca dell’ape regina fino a 2-3
anni
Oogenesi = serie di processi che conducono alla formazione dei gameti femminili ovvero le cellule
uovo
Si svolge negli ovari dove le cellule germinali
sono associate a quelle somatiche dette cellule
follicolari, con le cellule follicolari si forma il
follicolo ovarico
Durante le prime fasi dello sviluppo embrionale gli oogoni
migrano nella corticale dell’ovario dove si moltiplicano per
mitosi, al 4-5 mese di sviluppo alcuni oogoni si ingrandiscono
e acquisiscono la capacità di sviluppare i gameti
Gli oogoni presentano nuclei con cromatina finemente granulare e almeno 1-2 nucleoli, si trovano e
si moltiplicano nello spessore dell’epitelio germinativo la cui proliferazione è indotta dall’arrivo
delle cellule germinali primordiali
Gli oogoni che derivano dalla moltiplicazione della stessa cellula germinale rimangono collegati tra
loro da ponti citoplasmatici e si dividono in modo sincrono prendendo il nome di oociti
Nel citoplasma la maggior parte degli organuli si concentra vicino al nucleo e costituiscono la
cosiddetta nuvola mitocondriale formata da mitocondri, reticolo endoplasmatico, lisosomi e
apparato di Golgi
Il nucleo degli oociti primari resta con i cromosomi despiralizzati fino alla maturazione,
contraddistinta dalla ripresa della meiosi che si verifica poco prima dell’ovulazione
-durante ogni ciclo ovarico circa 20 follicoli primari vengono attivati ma solo un follicolo raggiunge
la maturità completa ed è ovulato, mentre i restanti vanno incontro ad atresia
Nella maggior parte dei vertebrati con un solo periodo perinatale di moltiplicazione degli oogoni lo
stadio di tarda profase viene raggiunto poco dopo la nascita
Nella tarda profase l’oocita sintetizza RNA e proteine indispensabili per lo sviluppo del futuro
embrione e inoltre accumula anche altre riserve, si può quindi considerare che questa tappa
costituisca il vero inizio dello sviluppo embrionale
Man mano che le cellule follicolari si moltiplicano uno strato di matrice extracellulare va a
collocarsi tra le cellule follicolari e la superficie dell’oocita formando la zona pellucida (detta
involucro vitellino nel resto degli animali)
= funzione importante nel riconoscimento specie-specifico degli spermatozoi nella Fecondazione
L’accrescimento in dimensioni del follicolo ovarico è dovuto soprattutto alla crescita delle cellule
follicolari, gli oociti primari si accrescono relativamente poco dal momento che le uova dei
mammiferi sono definite alecitiche (senza sostanza di riserva)
Il tempo che intercorre tra l’accrescimento di un follicolo ovarico e la sua ovulazione viene definito
ciclo ovarico
L’ovulazione avviene ad un stadio preciso del ciclo ovarico sotto il controllo degli ormoni ipofisari,
l’oocita secondario rivestito dalle cellule della corona radiata è espulso grazie alle contrazioni del
follicolo e trasportato verso il padiglione dell’ovidotto
-ciò che rimane del follicolo dopo l’ovulazione forma il corpo luteo o corpo progestinico, le cellule
che rimangono acquisiscono la capacità di formare un nuovo ormone steorideo chiamato
progesterone e vengono dette cellule luteidiche
• qualche giorno prima della fine del ciclo ovarico l’attività di sintesi ormonale diminuisce, il corpo
luteo degenera e si riduce al corpus albicans
• se invece è avvenuta la fecondazione dell’utero seguita da impianto, il corpo luteo non degenera e
sostenuto da fattori gonadotropici prodotti dal corion rimane attivo per tutto il periodo della
gestazione
L’uovo vergine non può essere considerato come una banale cellula indifferenziata, essa ha infatti
un’organizzazione spaziale caratteristica per cui le numerose molecole in esso immagazzinate come
mRNA e proteine hanno una precisa distribuzione e sono in grado di condizionare l'inizio dello
sviluppo embrionale
La cellula uovo grazie al rapporto con le cellule follicolari ha
acquisito all’interno del citoplasma una disposizione spaziale
ed un contenuto di sostanze fondamentali per le successive
tappe di sviluppo embrionale
Nella maggior parte degli animali acquatici si ha fecondazione esterna e i gameti vengono rilasciati
nell’acqua, negli animali terrestri tra cui i mammiferi si ha fecondazione interna
-la contemporaneità con cui avviene il rilascio dei gameti è un fattore molto più importante della
sopravvivenza dei gameti dal momento che questa è generalmente breve
Fecondazione interna
Le cellule rimaste a contatto con la cellula uovo formano delle espansioni che aiutano a catturare gli
spermatozoi portandoli in prossimità della zona pellucida, dove avverrà il vero riconoscimento
-lo spermatozoo arriva in contatto con la membrana plasmatica dell’uovo grazie alla fuoriuscita di
enzimi idrolitici che facilitano l’attraversamento della matrice extracellulare (zona pellucida o
involucro vitellino)
La reazione acrosomica (il rilascio del contenuto dell’acrosoma) avviene in prossimità della zona
pellucida, la membrana plasmatica dello spermatozoo a seguito dell’ingresso di ioni Ca++ si fonde
con la membrana della vescicola acrosomica che rilascia all’esterno gli enzimi litici permettendo la
degradazione dei componenti della matrice extracellulare della cellula uovo
• nel corso del rilascio del contenuto dell’acrosoma la membrana plasmatica dello spermatozoo
espone sulla superficie la bindina che riconosce un recettore presente nella matrice extracellulare,
il legame assicura la ferma e salda adesione tra il gamete maschile e femminile
Gli spermatozoi dei mammiferi arrivano a livello della zona pellucida senza aver effettuato la
reazione acrosomica, che avverrà soltanto dopo il legame con il recettore della matrice
extracellulare
Nel topo (e per gli altri mammiferi) a livello della zona pellucida
sono presenti tre proteine dette ZP1, ZP2, ZP3
Il ruolo della ZP3 nello stabilire il legame è emerso mediante una serie di esperimenti, gli
spermatozoi dopo essere stati incubati insieme ad una serie di molecole ZP3 perdevano la capacità
di legarsi alla cellula uovo dal momento che i loro siti recettoriali erano già stati saturati
= sia nel mondo degli invertebrati che nel mondo dei vertebrati i gruppi glucidici delle proteine che
costituiscono l’involucro della cellula uovo giocano un ruolo fondamentale nel riconoscimento e
nell’adesione degli spermatozoi
I contatti che si stabiliscono tra la proteina ZP3 e
i recettori sulla membrana dello spermatozoo
innescano la reazione acrosomica, che viene
messa in moto dall’apertura dei canali del Ca++
nei depositi intracellulari dello spermatozoo
Una volta innescata la reazione acrosomica la membrana plasmatica della testa dello spermatozoo è
profondamente modificata, ed i recettori non sono più in grado di garantire il legame perché viene a
mancare l’interazione ZP3-recettore ZP3
-questo permette allo spermatozoo di approfondirsi aprendo un varco attraverso la matrice della
zona pellucida
Tra gli enzimi liberati nel corso della reazione acrosomica si possono ricordare:
1) la ialuronidasi che degrada l’acido ialuronico della zona pellucida
2) l’acrosina che rompe i legami tra le proteine ZP e quelle della matrice extracellulare
Muovendosi attraverso il varco praticato nella zona pellucida lo spermatozoo arriva
tangenzialmente sulla superficie della cellula uovo con cui prende contatto
Il citoplasma dell’uovo si localizza sotto la membrana che si viene a formare ed ingloba le strutture
spermatiche, il nucleo ed il segmento intermedio
= in questa fase entrando il pronucleo maschile nel citoplasma della cellula uovo si forma lo zigote
La concentrazione di ioni Ca++ nel citoplasma della cellula uovo aumenta bruscamente dopo 20s
dall’avvenimento della Fecondazione e nel giro di qualche minuto si abbassa
• nel riccio di mare il rilascio dei granuli corticali avviene 30s dopo che lo spermatozoo è entrato in
contatto con la cellula uovo mentre nei vertebrati (rana, anfibio) la reazione corticale impiega
20min per completarsi completamente
• gli istoni presenti nella testa dello spermatozoo vengono allontanati e sostituiti con istoni della
cellula uovo
Il processo di fusione dei due nuclei varia 60min nel riccio di mare e 12-14h nei mammiferi
Dagli stadi più precoci dello sviluppo embrionale e per tutta la nostra vita post-natale, il
differenziamento ed il comportamento delle cellule sono regolati da segnali che vengono inviati da
una cellula e ricevuti da un’altra a breve o grande distanza
Le cellule crescono ed interagiscono nel contesto ambientale in cui si trovano con le cellule
immediatamente circostanti, ciò permette alle cellule di sviluppare interazioni sia con le cellule
dello stesso tessuto che con cellule di tessuti diversi all’interno dello stesso organo o apparato
-sono gli scambi continui di molecole segnale tra una cellula e l’altra che permettono il corretto
sviluppo, mantenimento e costruzione di tessuti ed organi
I componenti del sistema segnale-risposta devono comprendere un segnale, un recettore per quel
segnale, un meccanismo per tradurre e trasportare il segnale, un meccanismo per tradurre il segnale
in una stimolazione o repressione dell’espressione genica
• fenomeni di induzione e competenza che permettono alle cellule e ai tessuti embrionali di sapere
cosa sviluppare o produrre in quella parte del corpo
• meccanismi paracrini che permettono a fattori rilasciati da una cellula di influenzare quelle vicine
• fenomeni di cross-talk con interazioni reciproche tra le vie di trasduzione del segnale che si
interscambiano ed influenzano positivamente o negativamente
Il cristallino una volta indotto a diventare tale dalla vescicola ottica, la prima struttura che compare
nell’embrione nella parte che origina l’occhio, induce altri tessuti circostanti che sono la retina e la
retina vera e propria con le cellule che si specializzeranno
= il cristallino induce il tessuto embrionale dell’ectoderma a diventare cornea verso l’esterno e
retina verso l’interno
• BMP4 come fattore che induce la trascrizione di Sox2 e Sox3 che moduleranno le cellule con il
recettore per BMP4, determinando un cambiamento dell’espressione genica
• nella zona vicina alla vescicola ottica le cellule competenti esprimono il fattore Pax6, che non è
espresso nelle altre regioni dell’ectoderma della zona craniale
Interazione istruttiva = interazione in cui è fondamentale che un segnale proveniente dalla cellula
produttrice abbia effetto sulla cellula ricevente, la cellula competente non sarebbe in grado di
operare un percorso di differenziamento senza la cellula produttrice
Interazione permissiva = interazione in cui il tessuto competente è già stato specificato e necessita
un ambiente circostante che permetta di sviluppare quello che ha caratterizzato
La matrice extracellulare è un tessuto prodotto e secreto dalle cellule, in molti casi per completare il
processo di differenziamento i tessuti necessitano di componenti extracellulari come la fibronectina
Interazione tra il tessuto epiteliale ed il tessuto
mesenchimale all’interno dell’embrione
Le regioni della bocca delle due larve sono molto diverse, la larva di tritone forma due strutture che
prendono il nome di bilancieri mentre il girino della rana presenta due strutture dette ventose
-si è osservato che in questi embrioni chimerici le larve di tritone avevano la bocca simile a quella
della rana mentre i girini di rana sviluppavano una bocca con le strutture del tritone
• l’ectoderma trapiantato riceveva i segnali ma sapeva fare la bocca del suo imprinting genetico
Comunicazione paracrina = i ligandi sono prodotti sintetizzati da una cellula per diffondere a breve
distanza ed influenzare quasi esclusivamente le cellule vicine
Comunicazione endocrina = implica il rilascio di ormoni prodotti dalle ghiandole all’interno del
corpo, a livello embrionale sono presenti ma non nella fase di sviluppo iniziale
Comunicazione autocrina = la cellula produce un segnale che viene captato dalla cellula stessa
I fattori paracrini includono molecole che sono prodotte e rilasciate vicino alle cellule di partenza
1) fattori di crescita dei fibroblasti (FGF)
2) famiglia Hedgehog
3) famiglia Wingless (Wnt)
4) superfamiglia TGF-beta che include la famiglia TGF-beta, la famiglia Activina, le bone
morphogenic proteins (BMPs) e la famiglia Vg1
Queste proteine agiscono legandosi ad un recettore espresso sulla superficie della cellula ed
innescando una serie di reazioni enzimatiche che caratterizzano la via di trasduzione del segnale
-queste reazioni di trasduzione del segnale hanno come punto di arrivo dei fattori di trascrizione
Un gruppo di recettori spesso impegnati in questo tipo di segnale include le tirosine chinasi (RTK),
una volta ricevuta la molecola segnale il recettore lega il ligando e attiva una serie di eventi a
cascata che corrispondono all’attivazione di elementi per forforilazione sulla tirosina
Trasduzione Hedgehog che include fattori paracrini molto
importanti nelle prime fasi di sviluppo embrionale
Sono coinvolti nella regolazione di molti processi, soprattutto negli scambi di informazioni quando
abbiamo delle interazioni tra l’epitelio ed il mesenchima
Se la proteina smoothened interagisce con il recettore patched la cellula non risponde al segnale per
mancanza del fattore Hedgehog, la proteina bersaglio di smoothened detta Ci negli invertebrati e
Gli nei mammiferi interagisce con i microtubuli
Quando Hedgehoh interagisce con il recettore patched la proteina smoothened permette a Ci o Gli
la dissociazione dai microtubuli, dopo l’entrata nel nucleo agisce come fattore di trascrizione di
geni che normalmente non sono espressi
• hedgehog è coinvolto nello sviluppo degli arti, nel differenziamento delle cellule nervose e nella
morfogenesi facciale
Trasduzione Wnt che include molecole segnale riconosciute nel mondo
degli insetti, nella Drodophila l’alterazione era coinvolta nel mancato
sviluppo delle ali
Il recettore frizzled a 7 domini transmembrana interagisce con una proteina
disheveled con conseguente inibizione dell’enzima GSK-3 (glicogeno
sintesi chinasi 3), dove l’enzima attivo impedisce alla beta-catenina di agire
come fattore di trascrizione
Quando Wnt interagisce con il recettore frizzled si ha un cambio di conformazione della proteina
disheveled, la beta-catenina si dissocia dalla proteina APC e dopo l’entrata nel nucleo agisce come
fattore di trascrizione
In presenza del fattore paracrino i recettori cominciano un evento di fosforilazione sulla tirosina, la
zona intracellulare del recettore attivato va poi a fosforilare delle proteine bersaglio tra cui le Smad
1) nel caso del fattore paracrino TGF-beta si hanno fosforilazioni a cascata in cui i recettori
fosforilano per primo smad 2 e smad 3 che poi fosforilano smad 4, che essendo un fattore di
trascrizione cambia la sua conformazione e può entrare nel nucleo
2) nel caso del fattore paracrino BMPs i recettori fosforilano per primo smad 1 e smad 5 che poi
fosforilano smad 4, che può entrare nel nucleo dopo aver cambiato la sua conformazione
La modalità di segnalazione di tipo iuxtacrino vede continuità fisica tra le cellule, le proteine della
cellula che induce e della cellula che deve rispondere devono toccarsi
Quando vi è contatto tra notch e delta (il più comune) nello spazio extracelluare, la porzione
citoplasmatica di notch subisce un taglio proteolitico ed il frammento solubile può entrare nel
nucleo per agire come fattore di trascrizione dopo aver reclutato la proteina p300
Durante lo sviluppo embrionale esistono diversi fenomeni di apoptosi ovvero di morte cellulare
programmata, fondamentale per permettere di completare il percorso di sviluppo dell’embriogenesi
-il tessuto palmare tra le dita scompare, il tessuto mammario nei maschi scompare, la coda dei girini
cade durante la metamorfosi, formazione dell’orecchio medio
Uno dei segnali più utilizzato per l’attivazione dell’apoptosi è quello che
dipende dalla proteina morfogenetica dell’osso detta BMP4
Embrione di topo in cui sono stati spenti entrambi gli alleli del gene che codifica per la caspasi 9, la
morte cellulare programmata viene attivata da una serie di proteine come le caspasi
All’interno dello sviluppo embrionale riconosciamo quattro diverse modalità per mantenere il
differenziamento una volta partito dopo lo scambio di informazioni tra due cellule
1) un fattore di trascrizione, prodotto come risultato di una cascata di trasduzione del segnale, si
lega direttamente all’enhancer del gene inducendo il mantenimento della sua condizione
3) segnalazioni autocrine quando la cellula produce sia la molecola segnale che il recettore, pertanto
può continuare a mantenere il suo differenziamento
4) loop paracrino quando un fattore paracrino prodotto da una cellula stimola il differenziamento di
una seconda cellula, la cellula bersaglio rilascia a sua volta un fattore paracrino che mantiene il
percorso di differenziamento della prima cellula
• specificazione autonoma in cui i blastomeri formati si dividono dallo zigote ed ereditano un pezzo
di citoplasma dello zigote, ogni blastomero si trova in eredità una serie di fattori di trascrizione
che erano stati messi da parte nel citoplasma della cellula uovo = determinanti morfogenetici
I blastomeri B4.1 contengono un fattore di trascrizione detto macho che specifica per il tessuto
muscolare, se le cellule vengono rimosse non viene a formarsi la parte muscolare della coda
Una molecola che agisce come fattore paracrino è l’activina,
importante nella specificazione condizionale nell’embrione
della blastula degli anfibi
Prendiamo dei blastomeri che non hanno ancora iniziato la loro specificazione e li poniamo in
coltura su una piastra di laboratorio, aggiungendo a nostro piacimento la concentrazione di activina
1) in mancanza di activina i blastomeri non si differenziano
2) a concentrazioni pari a 0,1 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule del sangue e mesenchima
3) a concentrazioni pari a 1 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule muscolari
4) a concentrazioni pari a 10 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule della notocorda
5) a concentrazioni pari a 100 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule cardiache
• specificazione sinciziale quando le prime divisioni, dopo la fusione tra spermatozoo e la cellula
uovo, non sono accompagnate dalla formazione di cellule
Prima che la cellula uovo degli insetti incontri lo spermatozoo ha già accumulato
degli mRNA, si ha l’mRNA bicoid che produrrà la proteina bicoid e l’mRNA nanos
che produrrà la proteina nanos
Prima ancora che lo spermatozoo entri nella cellula uovo, la cellula uovo ha completamente definito
il suo piano di sviluppo attraverso l’accumulazione di fattori morfogenetici
Lo spermatozoo entra in un punto caratteristico della cellula uovo detto micropilo che sarà la futura
regione anteriore dell’embrione, permette di ovviare al blocco della polispermia
• lo spermatozoo è una cellula molto grande, la cui coda è fin più grande della mosca adulta
La cellula uovo ha concentrato durante il suo processo di sviluppo dei determinanti morfogenetici
in maniera non uniforme, pertanto ogni nucleo avrà un’isola di citoplasma
Dalla terza divisione delle cellule polari si portano nella zona che diventerà la futura zona posteriore
dell’embrione, queste saranno le cellule che popoleranno le future gonadi della mosca
Le prime 10 divisioni avvengo una ogni 8-10 min, dalla 11 alla 13 intercorrono 25-30 min
Dopo la 13 divisione avviene un processo detto “di transizione della blastula intermedia” con la
trascrizione dei primi geni dello zigote (75-90 min)
Dalla 13 divisione gli mRNA che gli blastomero aveva ereditato dal citoplasma della cellula uovo
iniziano ad essere degradati, si accende una proteina smaug che impedisce la loro traduzione
Verso il lato anteriore dell’embrione compare un solco cefalico da cui si origina il sistema nervoso
Le cellule polari non partecipano alla formazione dei tre foglietti embrionali ma vengono portate
all’interno dai movimenti della Gastrulazione per formare le gonadi
La Drosophila venne utilizzata nel 1900 come organismo modello per gli studi di Biologia con un
approccio di Genetica anticipata = mutagenesi
Si incrocivano le Drosophile che presentavano mutazioni per comprendere come esse interferivano
con il piano di sviluppo, come si esprimeva la larva e come compariva l’individuo adulto
Ci sono delle proteine motrici dette map che utilizzano i microtubuli per spostare il materiale
• la chinesina utilizza l’energia che proviene dall’ATP per portare il materiale verso l’estremità
positiva, la dineina porta invece il materiale verso l’estremità negativa
Il nucleo dell’oocita è stato spostato grazie ai microtubuli per definire un’altro piano di sviluppo
Due mRNA prodotti dalle cellule follicolari sono localizzati in maniera diversa, bicoid mRNA viene
trasportato verso l’estremità negativa e nanos mRNA viene trasportato verso l’estremità positiva
= definizione dell’asse antero-posteriore
Si attiva una cascata di eventi su altre proteine, l’ultima proteina attivata detta spatzle viene tagliata
per proteolisi diventando in grado di attivare il recettore toll sulla membrana dell’oocita
= si innesca una trasduzione del segnale che permette al fattore di trascrizione dorsal di entrare nel
nucleo, permettendo la creazione del lato ventrale dell’embrione
• i primi geni che vengono attivati dai blastomeri nel proprio DNA sono detti “geni gap”, se questi
geni non sono trascritti il piano di sviluppo dell’embrione presenterà dei “buchi”
= modulano la trascrizione del secondo livello di sviluppo
• il secondo gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni pair rule”, a
seconda della posizione dei blastomeri nell’embrione sono attivati in maniera diversa
= 7 zone perpendicolari all’asse antero-posteriore, modulano la trascrizione del terzo livello
• il terzo gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni per la polarità dei
segmenti”, iniziano ad organizzare sempre perpendicolarmente all’asse antero-posteriore
= 14 zone che modulano la trascrizione del quarto livello di sviluppo
• il quarto gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni selettori omeotici”,
permettono di iniziare un piano di sviluppo dell’embrione
= in base al gene omeotico antennapedia e bithorax iniziano ad organizzare una serie di proteine
Geni selettori omeotici che definiscono il destino di ogni parte
dell’embrione, sono stati studiati nella Drosophila
-sono attivati in maniera specifica per ogni segmento del corpo
Nella maggior parte dei casi i blastomeri hanno tutti la stessa dimensione
Alla fine delle divisioni possiamo osservare una massa di blastomeri che
prende il nome di blastula
Nella maggior parte dei casi l’embrione presenta al suo interno una cavità denominata blastocele
che permetterà di avere uno spazio sufficiente per muovere i blastomeri durante la Gastrulazione
Il polo animale possiede il nucleo ed il citoplasma mentre il polo vegetativo possiede il vitello
Alla fine della divisione limitata esclusivamente al disco germinativo, si ha la formazione della
cavità del blastocele mediante lo schiacciamento dei blastomeri
Nella Segmentazione meroblastica delle uova centrolecitiche abbiamo
una divisione superficiale
Punto di controllo G1-S = primo punto di controllo cruciale che garantisce che la cellula abbia i
necessari fattori di crescita, nutrienti ed enzimi per sintetizzare il DNA, in assenza dei segnali
corretti che indicano che la cellula è pronta a procedere il punto di controllo non consente l’inizio
della sintesi del DNA
Punto di controllo G2-M = questo punto di controllo garantisce che la replicazione del DNA sia
terminata prima dell’inizio della mitosi, se una cellula ha del DNA danneggiato o non
completamente replicato il punto di controllo non le consente di entrare in mitosi
Punto di controllo metafase-anafase = chiamato talvolta punto di controllo del fuso, questo punto di
controllo si trova alla fine della metafase ed impedisce l’inizio dell’anafase fintanto che i cinetocori
non sono tutti correttamente attaccati alle fibre del fuso a livello del piano equatoriale della cellula
Nel punto di controllo G1-S, la ciclina b quando espressa e fosforilata entra nel nucleo per agire
come fattore di trascrizione ed esprimere una serie di geni necessari alla duplicazione del DNA
Nei blastomeri degli invertebrati si trova una proteina detta MPF, un fattore
che permette alle cellule di avanzare velocemente
Il ciclo cellulare è composto dalla Fase S e dalla Fase M, la concentrazione della cdc2 è massima
alla fine della mitosi per permettere alla cellula una duplicazione immediata del DNA
Per avere un piano di sviluppo ben preciso nell’embrione devono essere determinati almeno tre assi
= l’asse antero-posteriore permette di definire il canale alimentare, l’asse dorso-ventrale permette di
definire il tubo neurale, l’asse destra-sinistra permette la separazione del corpo
L’uovo di riccio di mare contiene poco vitello ed affronta una Segmentazione radiale oloblastica
• le prime quattro Segmentazioni sono caratterizzate da divisioni stereotipiche che portano alla
formazione di 8 blastomeri con dimensioni uguali
• dalla quarta divisone i blastomeri sul polo animale si dividono formando mesomeri con
dimensioni uguali, ed i blastomeri sul polo vegetativo si dividono formando macromeri e
micromeri con dimensioni diverse
I micromeri subiscono la specificazione autonoma per poter caratterizzare l’abbozzo del sistema
scheletrico mentre i blastomeri rimanenti subiscono la specificazione condizionale
La beta-catenina nella cellula uovo è concentrata a livello del futuro polo vegetativo, i blastomeri
situati in quel polo presenteranno quindi la proteina nel citoplasma
Il comportamento dei micromeri e la loro induzione nelle cellule vicine corrispondono al punto di
partenza della Gastrulazione, trapiantando le cellule al polo animale si ottengono due punti di inizio
Il litio cloruro determina l’accumulo di beta-catenina in tutte le cellule dell’embrione portando ad
un comportamento anomalo, impedendo invece la presenza di beta-catenina i micromeri non
riescono ad intraprendere il processo di specificazione autonoma
Grazie alla beta-catenina i micromeri iniziano la loro specificazione, per poi
indurre in maniera condizionale i macromeri vicini
I micromeri esprimono sulla membrana cellulare la proteina delta che viene riconosciuta dal
recettore notch della cellula veg2 (blastomero del lato vegetativo), l’interazione causa il taglio del
recettore notch che porta in seguito al differenziamento condizionale
Secondariamente si ha la produzione di molecole solubili, la wnt8 viene rilasciata dai micromeri sia
come fattore paracrino che come segnale autocrino
= il segnale autocrino attiva la beta-catenina permettendo la specificazione autonoma dei micromeri,
il fattore paracrino permette il differenziamento condizionale dei macromeri vicini
• il polo animale formerà la zona anteriore mentre il polo vegetativo formerà la zona posteriore
Gli adulti con lunghezza pari ad 1 mm sono ermafroditi e dalla fecondazione dell’uovo alla schiusa
passano circa 16h, compaiono inoltre tra i primi organismi completamente sequenziati
-presenza di cellule che muoiono per apoptosi e di cellule trasparenti
In laboratorio cresce su piastre di agar o in terreno liquido utilizzando Escherichia coli come fonte
di cibo, un adulto ermafrodita in una settimana arriva a produrre fino a 500 individui
• la posizione delle cellule rimane costante ed essendo trasparenti sono facili da marcare e seguire
EMS è una cellula particolare anche detta “fondatrice” che si divide in due
cellule denominate MS e E, MS porta alla formazione delle cellule
muscolari e dei neuroni mentre E porta alla formazione dell’intestino
P2 (cellula staminale) è la cellula che si localizza sul lato posteriore per dividersi in due cellule
denominate P3 e C, C porta alla formazione dell’ipoderma, delle cellule muscolari e dei neuroni
P3 (cellula staminale) è la cellula che si localizza sul lato posteriore per dividersi in due cellule
denominate P4 e D, D porta alla formazione delle cellule muscolari
L’asse antero-posteriore viene delineato dall’ingresso dello spermatozoo nella cellula uovo, lo
spermatozoo entra in corrispondenza del futuro lato posteriore munito della proteina CYK-4 che
attiva le GTPpasi della cellula uovo per modificare il comportamento del citoscheletro
-i filamenti di actina attivano il movimento di proteine PAR, dei determinanti morfogenetici
accumulati sul futuro lato posteriore dell’embrione
Viene prodotto per Caenorhabditis elegans il fattore paracrino MOM2 omologo di wnt
Dalla seconda divisione la cellula P2 inizia a produrre MOM2 mentre gli altri blastomeri
esprimono sulla membrana cellulare il rettore MOM5 omologo di frizzled
-delineazione della specificazione condizionale
Allo stadio di quattro cellule avremo la cellula P2, la cellula EMS, la cellula ABa e la cellula ABp
= la specificazione condizionale avviene tra la cellula P2 e la cellula ABp
• le interazioni cellula-cellula giocano un ruolo cruciale nella specificazione del destino cellulare
Nello sviluppo embrionale di Caenorhabditis elegans alcune cellule scompaiono e muoiono, in tutti
gli organismi questo accade sempre nello stesso punto e nello stesso momento
-meccanismo della morte cellulare programmata causata dalle proteine caspasi denominate cedp
Gli anfibi sono organismi semplici da allevare in laboratorio, hanno un ciclo di sviluppo che si
completa in 3 giorni e mezzo, la fine della Segmetazione avviene entro le 18-24h, le uova sono
relativamente grandi (circa 1 mm), si ha la possibilità di manipolazione microchirurgica
L’uovo di anfibio è caratterizzato sulla superficie del lato del polo animale da
una pigmentazione di melanina, permette di stemperare l’azione tossica di
agenti fisici che potrebbero danneggiare il contenuto ed il DNA
Al momento della Fecondazione la cellula uovo subisce una serie di modifiche al suo interno
Alla fine della Segmentazione si riconosce all’interno della blastula la presenza del blastocele
Il blastocele è pieno di un fluido extracellulare che viene prodotto dai blastomeri stessi,
riconosciamo un tetto di blastomeri sul polo animale ed un pavimento interno si
blastomeri sul polo vegetativo = l’assenza del blastocele impedisce la Gastrulazione
La Gastrulazione fa si che una serie di cellule vadano ad occupare la cavità del blastocele, il punto
di entrata dello spermatozoo formerà il futuro lato ventrale
Le prime cellule che entrano all’interno sono dette “cellule a bottiglia” per indicare il
loro comportamento, si modellano grazie alla modifica dei filamenti di actina
Le cellule che si spingono all’interno del blastocele formeranno l’endoderma, le cellule superficiali
formeranno l’ectoderma mentre le cellule intermedie formeranno il mesoderma
In passato le cellule che possono essere chiamate “labbro
dorsale del blastoporo” di salamandra venivano trapiantate
nell’embrione di un’altra salamandra dalla parte opposta
Le cellule del “labbro dorsale” iniziano il processo di Gastrulazione in due
zone diverse sempre in maniera indipendente
= formazione di un embrione chimera con due embrioni collegati tra di loro
La cellula uovo possiede una polarità data dall’accumulo di sostanza di riserva al polo vegetativo,
questi fattori sono degli mRNA detti vegT che vengono tradotti nelle proteine vg1
Le cellule del blastoporo sono in grado di essere trapiantate in un punto diverso dell’embrione per
far iniziare il processo di Gastrulazione, le cellule sono state definite come “organizzatori”
Vicino alle “cellule a bottiglia” si trovano delle cellule denominate “cellule del
centro di Nieuwkoop” che permettono la specificazione autonoma
= zona organizzatore dell’embrione dell’anfibio
Con l’ingresso dello spermatozoo nella cellula uovo avviene una ridistribuzione
dei filamenti di actina e dei microtubuli, la proteina chinesina migra verso
l’estremità positiva dei microtubuli muovendo anche dishevelled e GBP
GBP come proteina che lega e inibisce la GSK3, GSK3 è la principale inibitrice
intracellulare della beta-catenina
La prima specificazione che avviene in corrispondenza delle “cellule del centro di Nieuwkoop” è di
tipo autonomo in quanto le cellule accumulano la beta-catenina che permette di trascrivere specifici
geni, dalla traduzione vengono prodotti dei fattori paracrini della famiglia TGF-beta che agiscono
sui blastomeri del polo vegetativo inducendo una specificazione condizionale
Periodo larvale = i movimenti dell’embrione iniziano verso i 3 giorni e mezzo, comincia il battito
cardiaco, la circolazione si estende alle branchie esterne nettamente sporgenti e iniziano a
ramificarsi, la coda si allunga, la schiusa ha luogo a circa 4 giorni dalla deposizione dell’uovo,
l’embrione è divenuto una larva con branchie esterne ed è capace di vita libera (6 mm)
Il tubo neurale che percorre tutto il lato dorsale è l’abbozzo del sistema nervoso centrale, nella parte
cefalica si formerà l’encefalo mentre nel resto del corpo dell’embrione si formerà il midollo spinale
Dopo 25-27 giorni si ha la chiusura completa del tubo neurale lungo tutta la
struttura dell’embrione, la cavità centrale del tubo neurale permane anche nel
sistema nervoso centrale dell’adulto
Si nota il tubo neurale con la massa di blastomeri che diventeranno i neuroni e le
cellule di sostegno dette “cellule della glia”, il resto dell’embrione vede cellule
del mesoderma e dell’endoderma ancora non differenziate negli organi
Mentre si sta formando il tubo neurale una massa di cellule che rimane tra
l’ectoderma ed il tubo neurale stesso prende il nome di creste neurali, sono
chiamate anche quarto foglietto embrionale ma non nascono con la Gastrulazione
-la loro localizzazione è una posizione temporanea, cambiando il loro
comportamento migrano per raggiungere il mesoderma e l’endoderma
Le cellule delle pieghe neurali a livello del mesoderma formano le cellule muscolari lisce, gli
osteoblasti, gli osteoclasti, gli adipociti e i condrociti mentre a livello dell’epidermide formano i
melanociti, i neuroni del sistema nervoso periferico e le cellule di Schwann