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BIOLOGIA DEL DIFFERENZIAMENTO

La Biologia del differenziamento viene studiata utilizzando la Biologia cellulare, la Genetica e la


Biologia molecolare

Per formare un embrione deve verificarsi quanto segue:



1) la formazione e la fusione dei gameti attraverso la Riproduzione, con creazione dello zigote

2) le cellule si moltiplicano attraverso la crescita
3) la generazione di asimmetria
4) la determinazione dell'asse ovvero delle informazioni di posizione: anteriore/posteriore 

(testa-coda), dorsale/ventrale (posteriore-anteriore), sinistra/destra
5) le cellule si differenziano passando da staminali totipotenti a multi- o unipotenti
6) le strutture sono costruite a partire dalle cellule mediante il processo di Morfogenesi: le cellule
degli animali si organizzano e si muovono, le cellule vegetali formano strutture senza muoversi

Biologia del differenziamento = lo studio di un processo in base al quale una singola cellula (l'ovulo
fecondato) si divide e attiva selettivamente l'espressione dei geni per produrre un organismo
complesso composto da molti tipi di cellule


Il primo studio di anatomia comparata dello sviluppo di Embriologia fu intrapreso da Aristotele
mediante l’osservazione dei diversi modi in cui nascono gli animali: alcuni animali nascono da uova
(ovipari), altri animali vengono partoriti (vivipari), altri animali nascono da uova che si schiudono
all’interno del corpo materno (ovovivipari, rettili, squali)


Aristotele non si limitò a fare osservazioni superficiali sulle modalità di sviluppo degli embrioni, ma
si occupò anche di osservare e studiare le divisioni cellulari che avvengono all’interno di essi


Individuò il profilo oloblastico di segmentazione attraverso
cui l’uovo si divide in cellule più piccole







Individuò il profilo meroblastico di segmentazione
attraverso cui solo una parte dell’uovo è destinata a
formare l’embrione


Il contributo di Aristotele:
Comprendere i meccanismi di nascita degli animali, i due principali modelli di divisione cellulare
(oloblastica e meroblastica), intuire la funzione della placenta e del cordone ombelicale

Nel 1651 William Harvey concluse che tutti gli animali provengono dalle uova, questa
considerazione contraddiceva Aristotele che pensava che i fluidi mestruali formassero la materia
dell’embrione e che lo sperma servisse solamente a dargli forma ed animazione

Harvey fu il primo ad osservare il blastoderma del pulcino ovvero quella parte di embrione che
negli uccelli origina l’embrione stesso, fu anche il primo ad intuire il funzionamento del liquido
amniotico nei mammiferi e ad osservare le cellule del sangue che formano il cuore
Nel 1672 Marcello Malpighi pubblicò la prima relazione sull’osservazione al microscopio
dell’Embriogenesi di pollo: il merito fu di identificare per la prima volta il solco neurale con i
processi di Neurulazione, i somiti che formano la muscolatura e gli abbozzi del sistema circolatorio

Con Malpighi ha inizio una delle più grandi dispute dell’Embriologia ovvero la discussione tra
Epigenesi e Preformismo

1) la teoria dell’Epigenesi sostenuta da Aristotele e da Harvey prevede che gli organi dell’embrione
si formino dal nulla 

2) la teoria del Preformismo sostenuta da Malpighi prevede che ad ogni generazione siano già
presenti di natura gli organi dell’embrione nell’uovo o nello spermatozoo

Preformismo = l’uovo o lo spermatozoo contiene già un individuo perfettamente costituito anche se


in miniatura detto homunculus (fenomeno noto come incapsulamento che assicurava la continuità
della specie), gli organi sono già precostituiti e la crescita embrionale dipende solo dalla crescita di
queste strutture e non dalla loro formazione

Il Preformismo permette di spiegare come mai gli individui della stessa specie procreano individui
sempre identici e con le stesse caratteristiche fisiche, non spiegava però come mai un individuo
presenta delle caratteristiche derivate da entrambi i genitori 


Epigenesi = l’embrione si sviluppa progressivamente a partire da una sorta di germe indifferenziato,
con la comparsa successiva di parti dell’organismo nuove per morfologia e struttura

Verso il 1830 le basi della moderna teoria cellulare furono poste, il perfezionamento dei microscopi
con la correzione dell’aberrazione cromatica permise di trovare analogie tra formazioni diverse


Theodor Schwann come pioniere della teoria cellulare per l’identificazione nella cellula dell’unità
presente in tutti gli organismi viventi

= conclusione nel 1858 “ogni cellula nasce da un’altra cellula presistente”

Le nuove tecniche permisero di documentare l’Epigenesi delle strutture anatomiche e la diffusione
della conoscenza, aprendo la strada a nuovi ricercatori


Tre foglietti embrionali = regioni dell’embrione che originano tessuti di tipi cellulari molto diversi 


In tutti gli embrioni degli animali triblastici

1) Ectoderma come strato più esterno che genera la cute e
il sistema nervoso centrale

2) Endoderma come strato più interno che forma il tubo
digerente e gli organi associati 

3) Mesoderma come tessuto intermedio che genera il
sangue, il cuore, i reni, le gonadi, le ossa, i muscoli e il
tessuto connettivo

Solamente alcuni Phyla come Poriferi e Ctenofori
mancano di un mesoderma e vengono considerati diblastici

Nel 1828 Karl Ernst Von Baer riferì di avere due piccoli embrioni che aveva dimenticato di
catalogare, da un osservazione più attenta dello sviluppo del pollo e dal confronto con altri
vertebrati egli derivò quattro principi generali per l’Embriologia
1) Le caratteristiche generali di un vasto gruppo di animali appaiono prima nello sviluppo rispetto
alle caratteristiche più specifiche di un gruppo più piccolo, ovvero tutti i vertebrati appaiono simili
fino al termine della Gastrulazione e solo dopo emergono le caratteristiche specifiche di un singolo
tipo di animale

2) Dalle caratteristiche più generali si sviluppano poi quelle meno generali finché non compaiono
quelle più specifiche

3) L’embrione di una data specie anziché passare attraverso gli stadi adulti degli animali inferiori se
ne allontana sempre di più

4) L’embrione iniziale di un animale superiore non è mai somigliante ad un animale inferiore ma


solo al suo embrione iniziale

Molti embriologi iniziarono a concludere che le cellule embrionali non solo non rimanevano
immobili o fisse nello stesso sito, ma molto spesso si spostavano cambiando la loro forma ed il loro
comportamento
Uno degli aspetti più importanti della ricerca
dell’Embriologia descrittiva fu quella di tracciare
delle mappe di discendenza cellulare


Mettendo insieme questi studi è stato possibile
costruire una “mappa presuntiva” che fornì
informazioni su quali aree dell’embrione diventino
specifiche strutture

Utilizzo di coloranti vitali che vengono usati nella
regione di interesse, problema dato dalla loro
diluizione ad ogni successiva divisione cellulare
ovviato con l’utilizzo di coloranti fluorescenti

Nel 1929 Vogt utilizza coloranti vitali mescolandoli con agar e disponendo la miscela su vetrino per
farla asciugare, taglia poi dei frammenti molto sottili e li pone sulla superficie di un embrione di
rana per seguire i movimenti delle cellule colorate

Alcuni organismi hanno il vantaggio di avere una fase di sviluppo embrionale con delle cellule
trasparenti in grado di essere seguite con facilità al microscopio, la prima “mappa presuntiva” quasi
completa di uno sviluppo embrionale di Styela partita (tunicato) è stata tracciata seguendo il destino
dei singoli blastomeri grazie alla loro peculiarità di essere colorati in maniera differente

Vogt utilizza anche la marcatura con radioisotopi in cui un’area dell’embrione veniva resa
radioattiva, si incuba un’embrione in terreno contenente timina radioattiva che veniva incorporata
nel DNA delle cellule, il DNA stesso andava poi a propagare questa radioattività

Tecnica della marcatura genetica che permette di creare delle generazioni di embrioni con cellule
con un diverso corredo genetico

Esperimento che prevede l’introduzione di cellule di quaglia in
embrione di pollo, le cellule di quaglia presentano un nucleo con
DNA molto condensato e sulla superficie cellulare vi sono
antigeni specifici in grado di distinguere le cellule di quaglia da
quelle di pollo
Facendo un embrione con alcuni blastomeri di pollo e alcuni di quaglia è stato possibile riconoscere
il destino delle cellule delle creste neurali, che migrano dalle prime fasi dell’embrione per andare a
colonizzare altri foglietti embrionali

Durante lo sviluppo embrionale vi sono importanti spostamenti di cellule, uno di questi casi è la
formazione di un quarto foglietto embrionale temporaneo che si chiama foglietto delle creste neurali

Questo approccio delle “mappe presuntive” ha permesso di capire l’importanza di queste migrazioni
cellulari nell’Embriogenesi 

-ha permesso di capire che i melanociti, ovvero le cellule che abbiamo in profondità nella nostra
epidermide che producono la melanina, non hanno la stessa origine embrionale dei cheratinociti
perché originano dalle creste neurali che migrano precocemente appena vengono formate

Teratologia = capire come l’influenza di sostanze chimiche e agenti fisici a cui l’embrione può
venire incontro possano alterare il comportamento delle cellule o lo sviluppo embrionale

• Il Piebaldismo è causato dalla mutazione dominante del gene KIT presente sul braccio lungo del
cromosoma 4, la sindrome determina un range di sintomatologia che va a da anemia, sterilità,
presenza di regioni non pigmentate della cute e dei capelli, sordità, assenza di nervi che regolano
la peristalsi intestinale ( il gene non è espresso nelle cellule della cresta neurale, nei precursori del
sangue e nelle cellule germinali)

Gli agenti responsabili delle anomalie dello sviluppo sono detti teratogeni e la Teratologia è lo
studio delle modalità in cui gli agenti ambientali, chimici e fisici interferiscono con lo sviluppo e
l’Embriologia

• Focomelia come condizione in cui sono alterati o assenti le ossa lunghe degli arti, questa
comparsa di bambini focomelici fu molto evidente per l’utilizzo della talidomide che veniva
somministrata alle donne in stato interessante come blando antiemetico (agente teratogeno che
induceva un effetto cospicuo sullo sviluppo degli arti superiori)

Una delle conclusioni più sorprendenti della ricerca biologica moderna è che i meccanismi dello
sviluppo sono molto simili per tutti gli animali compreso l’uomo


Questo clamoroso progresso deriva dalla fusione di tre filoni principali:

1) Embriologia sperimentale consistente in esperimenti di microbiologia su embrioni di rana o ricci
di mare che hanno permesso di dimostrare l’esistenza del fenomeno dell’induzione embrionale

2) Genetica dello sviluppo consistente in studi genetici sulla Drosophila che hanno permesso di
conoscere buona parte dei geni che regolano lo sviluppo

3) Biologia molecolare con la definizione delle strutture e dei meccanismi che portano alla precisa
regolazione dell’espressione genica nelle diverse fasi dello sviluppo embrionale

La Biologia dello sviluppo occupa una posizione chiave nella biologia moderna perché riunisce
Biologia molecolare, Biologia cellulare, Genetica, Morfologia

-la Biologia dello sviluppo è quindi una disciplina in cui è necessaria una conoscenza a tutto tondo
dei diversi aspetti della biologia

Negli ultimi decenni alcuni campi della Biologia dello sviluppo hanno avuto un’influenza rilevante
sulla società: fecondazione in vitro, interesse verso la Teratologia, conoscenza delle malformazioni

Sebbene l’impatto pregresso della Biologia dello sviluppo sia rilevante, l’impatto futuro sarà anche
maggiore

-la conoscenza dei meccanismi dello sviluppo sarà d’aiuto all’industria farmaceutica per
evidenziare nuovi obiettivi terapeutici per il trattamento del cancro e delle malattie degenerative

-vari sistemi modello sono importanti per studiare lo sviluppo e in particolare le vie di trasduzione
del segnale in esso coinvolte

-le conoscenze sui processi di accrescimento e rigenerazione sono utilizzabili a scopo terapeutico
-l’estensione dello screening prenatale permetterà di comprendere l’intera varietà di malattie dovute
ai singoli geni

-sarà possibile impiegare la Biologia dello sviluppo per la produzione di tessuti o organi per il
trapianto mediante due diverse vie: l’ingegneria tissutale con l’utilizzo di scaffolds e lo sviluppo a
partire da cellule staminali embrionali umane

La Biologia dello sviluppo è la scienza che cerca di spiegare in che modo la struttura degli
organismi si modifica con il passare del tempo 

La struttura o morfologia comprende la disposizione delle parti, il numero delle parti, i differenti
tipi di parti

Tutti gli esempi di sviluppo che possiamo considerare sottendono processi simili che possono essere
classificati in quattro gruppi 

1) Specificazione regionale ovvero il modo in cui compare una struttura in popolazioni cellulari
inizialmente simili 

2) Differenziamento cellulare che riguarda il meccanismo con cui si originano tipi differenti di
cellule

3) Morfogenesi ossia i movimenti di cellule e tessuti che conferiscono all’organo o all’organismo in
via di sviluppo la sua forma tridimensionale

4) Accrescimento cioè l’aumento e la regolazione delle proporzioni tra le diverse parti del corpo

L’Ontogenesi è l’insieme dei fenomeni attraverso cui dall’uovo fecondato si origina un adulto
capace di riprodursi


Gli stadi precoci dello sviluppo corrispondono all’Embriogenesi in cui classicamente si distinguono
quattro fasi successive: Segmentazione, Gastrulazione, Neurulazione, Organogenesi

In questo periodo nel nuovo organismo si realizza la formazione di quelle strutture morfofunzionali
che gli assicurano una relativa autonomia a partire dalla schiusa o dal parto


Segmentazione = consiste fondamentalmente in una successione di divisioni
cellulari da cui si originano cellule figlie o blastomeri, l’insieme di divisioni
che si susseguono con ritmi più o meno veloci porta ad uno stadio embrionale
chiamato blastula

Gastrulazione = pone le basi per un’armonica organizzazione


interna dell’organismo basata sulla formazione di tessuti diversi,
lo svolgimento di questa fase si manifesta con la formazione dei
tre foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma, endoderma)

Neurulazione = consiste nella formazione a partire


dall’ectoderma del sistema nervoso
Organogenesi = è la fase più lunga in cui a partire dai tre foglietti
embrionali si formano uno alla volta gli organi caratteristici della
vita adulta



Lo sviluppo post-embrionale è per un gran numero di specie il periodo successivo al momento della
nascita, può avvenire in modo diretto o indiretto

1) diretto ovvero il giovane organismo raggiunge progressivamente lo stadio adulto mediante un
processo di accrescimento

2) indiretto ovvero l’organismo va incontro ad un periodo critico detto metamorfosi che assicura il
passaggio da uno stadio larvale allo stadio adulto


Su oltre un milione di specie animali, la moderna Biologia
dello sviluppo ha concentrato la sua attenzione su un numero
piccolissimo di specie che sono spesso indicate come
organismi modello

Caenorhabditis elegans (piccolo verme) = Nematode, fasmidi

Drosophila melanogaster (moscerino della frutta) = Artropode, insetti
Brachydanio renio (pesce zebra) = Cordato, pesci

Xenopus leavis (rana artigliata africana) = Cordato, anfibi 

Gallus domesticus (pollo) = Cordato, uccelli

Mus musculus (topo) = Cordato, mammiferi

In condizioni normali l’incontro di due gameti maschile e femminile al momento della


Fecondazione mette in moto in modo irreversibile il processo di formazione di un nuovo organismo
fino a raggiungere lo stadio adulto

Gametogenesi = processo che porta alla formazione dei gameti, i gameti maschili sono gli
spermatozoi mentre i gameti femminili sono le cellule uovo

La Gametogenesi comincia con la fase di


moltiplicazione delle cellule germinali in cui
spermatogoni e oogoni (diploidi) si dividono per
mitosi 


Con la fine della mitosi comincia il processo di
meiosi, durante l’interfase spermatogoni e oogoni
duplicano il loro DNA andando incontro ad un lieve
accrescimento per entrare poi nella profase I,
trasformandosi in spermatociti primari e oociti primari


Completata la meiosi gli spermatociti secondari danno
origine a quattro spermatidi che diventeranno
spermatozoi funzionali (aploidi)


Gli oociti primari e secondari subiscono un processo
di divisone che porta ad una distribuzione ineguale del
citoplasma nelle cellule figlie


Solo una delle quattro cellule che si sono originate conserva l’intero citoplasma accumulato durante
l’accrescimento e si trasforma nella cellula uovo funzionale, mentre le altre cellule diventano dei
globuli polari (aploidi)

• il ciclo spermatogenico dura solitamente poche settimane, il periodo di moltiplicazione dura tutta
la fase riproduttiva e termina con la senescenza, l’accrescimento è contenuto

• Il ciclo oogenico può durare anche tutta la vita, nelle femmine dei vertebrati anamni (pesci e
anfibi) subito dopo la deposizione delle uova si verifica un’onda di divisioni mitotiche i cui
prodotti saranno all’origine della successiva riproduzione, nelle femmine dei vertebrati amnioti
(rettili, uccelli e mammiferi) gli oogoni si dividono prevalentemente nella vita fetale e perinatale,
l’accrescimento è rilevante e dura più a lungo

Spermatogenesi = descritta per la prima volta da Richard Hertwig nel 1880 nel testicolo del verme
parassita Ascaris

Nei vertebrati amnioti le cellule germinali sono organizzate


all’interno di tubuli seminiferi nei testicoli, nella parete dei
tubuli vi sono cellule germinali in varie fasi di
differenziamento e sviluppo


La loro disposizione è la conseguenza di ondate successive
di divisioni mitotiche che si verificano ad intervalli regolari
a carico degli spermatogoni, gli spermatogoni figli si
differenziano con una cronologia molto precisa nel corso
del ciclo spermatogenico


Ciclo spermatogenico = intervallo di tempo che uno spermatogonio impiega a differenziarsi in uno
spermatozoo, intervallo caratteristico a seconda della specie (12-15 giorni negli uccelli, 25 giorni
nel topo, 40 giorni nel ratto, 74 giorni nella specie umana)

Gli spermatogoni si dividono per tutto il periodo riproduttivo, fra le cellule figlie alcune si
differenziano in spermatozoi ed altre mantengono la riserva di cellule staminali

-quindi alla base del tubulo seminifero si distinguono spermatogoni staminali e spermatogoni
impegnati nella spermatogenesi 

Dopo l’ultima divisione mitotica e di duplicazione del
DNA, le cellule germinali che entrano nel ciclo
spermatogenico si trasformano in spermatociti primari ed
entrano nella profase I

Dopo la prima divisone meiotica si originano due


spermatociti secondari (aploidi) con una dimensione due
volte più piccola rispetto agli spermatogoni iniziali

Dopo la seconda divisione meiotica si ottengono quattro


spermatidi che restano ancora in contatto con le cellule del
Sertoli, subiscono poi una serie di trasformazioni che gli
permetteranno di diventare degli spermatozoi veri e propri

Spermiogenesi = una volta differenziati gli spermatozoi si staccheranno dal supporto metabolico e
strutturale delle cellule del Sertoli per essere rilasciati all’interno del tubulo seminifero dei testicoli
Lo spermatido inizialmente ha una forma arrotondata e contiene il nucleo caratterizzato dalla
presenza di eucromatina, l’apparato di Golgi si sposta verso la futura zona apicale dove inizia a
formarsi una vescicola proacrosomica, il complesso centriolare a livello del quale inizia la
formazione del flagello si trova vicino alla vescicola proacrosomica

I cambiamenti morfologici durante la spermiogenesi includono la condensazione del nucleo, la


formazione dell’acrosoma, lo sviluppo del flagello e del segmento intermedio ed il riassorbimento
del citoplasma residuo

Lo spermatozoo è una cellula specializzata nel trasferire il genoma paterno all’interno della cellula
uovo, è costituito da testa e flagello

1) la testa contiene il nucleo contente eterocromatina e rivestito dall’acrosoma, l’acrosoma acquista
la sua forma definitiva durante il passaggio dall’epididimo e contiene fosfolipidi, glicoproteine ed
enzimi proteolitici

2) il flagello è formato da collo, segmento intermedio (pieno di mitocondri) e coda

3) la coda è la parte più lunga del flagello, è priva di mitocondri ma sono presenti le fibre dense
avvolte da una guaina fibrosa

• gli spermatozoi quando lasciano il testicolo non hanno ancora acquisito la capacità di fecondare la
cellula uovo, durante il transito nelle vie genitali maschili essi subiscono una prima serie di
trasformazioni che portano all’acquisizione del potere fecondante

• gli spermatozoi acquistano nell’epididimo la capacità di muoversi con un movimento di tipo


rettilineo, essi acquisiscono la capacità di legarsi agli involucri che circondano l’uovo grazie al
corretto posizionamento di proteine di membrana capaci di riconoscere tali involucri, queste
proteine sono inizialmente mascherate e diventano funzionali sono dopo la capacitazione

Capacitazione = rimozione del colesterolo e conseguente aumento della fluidità della membrana
della testa dello spermatozoo che permette allo stesso di esporre i recettori in grado di legarsi al
complesso delle proteine attorno all’oocita nella zona pellucida

La durata della vita degli spermatozoi nelle vie genitali femminili è variabile a seconda della specie
e nei mammiferi in generale la sopravvivenza è solo di qualche giorno (2-3 nella donna), un caso
estremo è quello dell’ape in cui possono sopravvivere nella spermateca dell’ape regina fino a 2-3
anni

Oogenesi = serie di processi che conducono alla formazione dei gameti femminili ovvero le cellule
uovo


Si svolge negli ovari dove le cellule germinali
sono associate a quelle somatiche dette cellule
follicolari, con le cellule follicolari si forma il
follicolo ovarico

Durante l’accrescimento dell’oocita vengono


sintetizzati RNA e proteine che si accumulano nel
citoplasma per costituire materiale di riserva


Durante le prime fasi dello sviluppo embrionale gli oogoni
migrano nella corticale dell’ovario dove si moltiplicano per
mitosi, al 4-5 mese di sviluppo alcuni oogoni si ingrandiscono
e acquisiscono la capacità di sviluppare i gameti
Gli oogoni presentano nuclei con cromatina finemente granulare e almeno 1-2 nucleoli, si trovano e
si moltiplicano nello spessore dell’epitelio germinativo la cui proliferazione è indotta dall’arrivo
delle cellule germinali primordiali

Gli oogoni che derivano dalla moltiplicazione della stessa cellula germinale rimangono collegati tra
loro da ponti citoplasmatici e si dividono in modo sincrono prendendo il nome di oociti

Al 7 mese di sviluppo fetale gli oociti primari vengono incapsulati


da un singolo stato di cellule follicolari appiattite di tipo epiteliale
andando a formare il follicolo primario

L’incapsulamento blocca gli oociti alla prima divisione meiotica e il


successivo sviluppo del follicolo non procede finché la donna non
raggiunge la maturità sessuale

Gli oociti primari entrano rapidamente in fase S durante la quale


avviene un’ultima duplicazione del DNA prima dell’inizio della
meiosi

Nel citoplasma la maggior parte degli organuli si concentra vicino al nucleo e costituiscono la
cosiddetta nuvola mitocondriale formata da mitocondri, reticolo endoplasmatico, lisosomi e
apparato di Golgi

Il nucleo degli oociti primari resta con i cromosomi despiralizzati fino alla maturazione,
contraddistinta dalla ripresa della meiosi che si verifica poco prima dell’ovulazione

-durante ogni ciclo ovarico circa 20 follicoli primari vengono attivati ma solo un follicolo raggiunge
la maturità completa ed è ovulato, mentre i restanti vanno incontro ad atresia


Nella maggior parte dei vertebrati con un solo periodo perinatale di moltiplicazione degli oogoni lo
stadio di tarda profase viene raggiunto poco dopo la nascita

Nella tarda profase l’oocita sintetizza RNA e proteine indispensabili per lo sviluppo del futuro
embrione e inoltre accumula anche altre riserve, si può quindi considerare che questa tappa
costituisca il vero inizio dello sviluppo embrionale

La membrana plasmatica dell’oocita presenta numerose microvillosità che ne aumentano la


superficie, a loro volta le cellule follicolari emettono microvilli detti macrovilli le cui estremità sono
in contatto con la membrana plasmatica dell’oocita


In tutti i vertebrati e in molti invertebrati poco dopo la fine della mitosi, le cellule somatiche
derivate dall’epitelio delle gonadi vanno a circondare l’oocita che si trova nella tarda profase

-l’oocita e le cellule follicolari stabiliscono delle giunzioni sia di tipo comunicante che di adesione

Man mano che le cellule follicolari si moltiplicano uno strato di matrice extracellulare va a
collocarsi tra le cellule follicolari e la superficie dell’oocita formando la zona pellucida (detta
involucro vitellino nel resto degli animali)

= funzione importante nel riconoscimento specie-specifico degli spermatozoi nella Fecondazione

L’accrescimento in dimensioni del follicolo ovarico è dovuto soprattutto alla crescita delle cellule
follicolari, gli oociti primari si accrescono relativamente poco dal momento che le uova dei
mammiferi sono definite alecitiche (senza sostanza di riserva)


Il tempo che intercorre tra l’accrescimento di un follicolo ovarico e la sua ovulazione viene definito
ciclo ovarico

L’ovulazione avviene ad un stadio preciso del ciclo ovarico sotto il controllo degli ormoni ipofisari,
l’oocita secondario rivestito dalle cellule della corona radiata è espulso grazie alle contrazioni del
follicolo e trasportato verso il padiglione dell’ovidotto

-ciò che rimane del follicolo dopo l’ovulazione forma il corpo luteo o corpo progestinico, le cellule
che rimangono acquisiscono la capacità di formare un nuovo ormone steorideo chiamato
progesterone e vengono dette cellule luteidiche

• qualche giorno prima della fine del ciclo ovarico l’attività di sintesi ormonale diminuisce, il corpo
luteo degenera e si riduce al corpus albicans

• se invece è avvenuta la fecondazione dell’utero seguita da impianto, il corpo luteo non degenera e
sostenuto da fattori gonadotropici prodotti dal corion rimane attivo per tutto il periodo della
gestazione

L’uovo vergine non può essere considerato come una banale cellula indifferenziata, essa ha infatti
un’organizzazione spaziale caratteristica per cui le numerose molecole in esso immagazzinate come
mRNA e proteine hanno una precisa distribuzione e sono in grado di condizionare l'inizio dello
sviluppo embrionale


La cellula uovo grazie al rapporto con le cellule follicolari ha
acquisito all’interno del citoplasma una disposizione spaziale
ed un contenuto di sostanze fondamentali per le successive
tappe di sviluppo embrionale

Fecondazione = fusione dello spermatozoo con la cellula


uovo, a cui fa seguito l’unione dei nuclei dei due gameti con
formazione dello zigote


Nella maggior parte degli animali acquatici si ha fecondazione esterna e i gameti vengono rilasciati
nell’acqua, negli animali terrestri tra cui i mammiferi si ha fecondazione interna

-la contemporaneità con cui avviene il rilascio dei gameti è un fattore molto più importante della
sopravvivenza dei gameti dal momento che questa è generalmente breve

Fecondazione esterna mediante il modello del riccio di mare

Gli spermatozoi rilasciati nell’acqua marina si avvicinano alla periferia


delle cellule uovo, che sono circondate da una matrice extracellulare
detta gelatina ovulare

-il fenomeno si verifica soltanto tra gameti della stessa specie ed è dovuto
al legame dell’antifertilizzina presente sulla testa dello spermatozoo con
la fertilizzina sulla matrice extracellulare della cellula uovo 


La proteina resact è capace di diffondere nell’acqua di mare, ed in sua presenza gli spermatozoi
passano da un movimento casuale ad uno rettilineo avvicinandosi alla cellula uovo = chemiotassi

Fecondazione interna

L’attività degli spermatozoi è stimolata dal pH alcalino del liquido


seminale e prima dell’ovulazione trovano condizioni favorevoli nelle vie genitali femminili, la
tessitura del muco vaginale prodotto dalle cellule del collo dell’utero ha una configurazione
favorevole al passaggio degli spermatozoi per tutto il periodo in cui l’uovo è fecondabile

Le cellule rimaste a contatto con la cellula uovo formano delle espansioni che aiutano a catturare gli
spermatozoi portandoli in prossimità della zona pellucida, dove avverrà il vero riconoscimento 

-lo spermatozoo arriva in contatto con la membrana plasmatica dell’uovo grazie alla fuoriuscita di
enzimi idrolitici che facilitano l’attraversamento della matrice extracellulare (zona pellucida o
involucro vitellino)


La reazione acrosomica (il rilascio del contenuto dell’acrosoma) avviene in prossimità della zona
pellucida, la membrana plasmatica dello spermatozoo a seguito dell’ingresso di ioni Ca++ si fonde
con la membrana della vescicola acrosomica che rilascia all’esterno gli enzimi litici permettendo la
degradazione dei componenti della matrice extracellulare della cellula uovo

• nel corso del rilascio del contenuto dell’acrosoma la membrana plasmatica dello spermatozoo
espone sulla superficie la bindina che riconosce un recettore presente nella matrice extracellulare,
il legame assicura la ferma e salda adesione tra il gamete maschile e femminile

Gli spermatozoi dei mammiferi arrivano a livello della zona pellucida senza aver effettuato la
reazione acrosomica, che avverrà soltanto dopo il legame con il recettore della matrice
extracellulare

Nel topo (e per gli altri mammiferi) a livello della zona pellucida
sono presenti tre proteine dette ZP1, ZP2, ZP3

Il legame iniziale tra spermatozoo e cellula uovo si instaura


principalmente per la presenza della proteina ZP3, il contatto che si
stabilisce inizialmente nella zona apicale dello spermatozoo va poi a
diffondersi anche alle altre regioni della testa

Nei mammiferi il legame tra lo spermatozoo e la zona pellucida si


realizza in due tappe successive durante le quali avviene la reazione
acrosomica

Il ruolo della ZP3 nello stabilire il legame è emerso mediante una serie di esperimenti, gli
spermatozoi dopo essere stati incubati insieme ad una serie di molecole ZP3 perdevano la capacità
di legarsi alla cellula uovo dal momento che i loro siti recettoriali erano già stati saturati 

= sia nel mondo degli invertebrati che nel mondo dei vertebrati i gruppi glucidici delle proteine che
costituiscono l’involucro della cellula uovo giocano un ruolo fondamentale nel riconoscimento e
nell’adesione degli spermatozoi 

I contatti che si stabiliscono tra la proteina ZP3 e
i recettori sulla membrana dello spermatozoo
innescano la reazione acrosomica, che viene
messa in moto dall’apertura dei canali del Ca++
nei depositi intracellulari dello spermatozoo

La conseguenza della fusione tra la membrana


acrosomica e la membrana plasmatica dello
spermatozoo fa si che gli enzimi idrolitici
vengano rilasciati all’esterno

Una volta innescata la reazione acrosomica la membrana plasmatica della testa dello spermatozoo è
profondamente modificata, ed i recettori non sono più in grado di garantire il legame perché viene a
mancare l’interazione ZP3-recettore ZP3

-questo permette allo spermatozoo di approfondirsi aprendo un varco attraverso la matrice della
zona pellucida

Tra gli enzimi liberati nel corso della reazione acrosomica si possono ricordare:

1) la ialuronidasi che degrada l’acido ialuronico della zona pellucida

2) l’acrosina che rompe i legami tra le proteine ZP e quelle della matrice extracellulare

Muovendosi attraverso il varco praticato nella zona pellucida lo spermatozoo arriva
tangenzialmente sulla superficie della cellula uovo con cui prende contatto

Negli invertebrati una volta avvenuta la fusione tra le


membrane dei due gameti si origina il cosiddetto cono di
fecondazione, la cui formazione è dovuta allo sviluppo di
lunghi microvilli che si originano dalla superficie
dell’uovo

Questi microvilli determinato il sollevamento della


superficie della cellula uovo, favorendo l’avvicinamento
della membrana ovulare a quella dello spermatozoo

Il citoplasma dell’uovo si localizza sotto la membrana che si viene a formare ed ingloba le strutture
spermatiche, il nucleo ed il segmento intermedio

= in questa fase entrando il pronucleo maschile nel citoplasma della cellula uovo si forma lo zigote

Nei vertebrati il contatto avviene tangenzialmente,


attraverso la fusione della membrana plasmatica della testa
dello spermatozoo con la membrana plasmatica della
cellula uovo

Il pronucleo maschile viene inglobato nel citoplasma della


cellula uovo, e a livello della membrana plasmatica
dell’uovo si verificano diversi fenomeni

-questi riportano ad una ripresa metabolica della cellula
uovo ed al blocco dell’ingresso di altri spermatozoi 


Blocco alla polispermia = garantito da un processo rapido legato alla variazione del potenziale di
membrana e da un processo lento grazie alla formazione di una membrana di circuitazione legata al
rilascio di granuli corticali già presenti nel citoplasma della cellula uovo

La concentrazione di ioni Ca++ nel citoplasma della cellula uovo aumenta bruscamente dopo 20s
dall’avvenimento della Fecondazione e nel giro di qualche minuto si abbassa

Dimostrato iniettando l’equorina in una cellula


uovo, una molecola che diventa fluorescente in
presenza di Ca++

Il calcio liberato al momento della Fecondazione


ha un’origine intracellulare e proviene dal
reticolo endoplasmatico liscio

Il blocco alla polispermia è permesso dalla reazione


corticale che si verifica con un certo ritardo rispetto alla
fusione tra i due gameti

Il blocco è permesso dall’esocitosi dei granuli corticali presenti all’interno del citoplasma della
cellula uovo, che trasformano la zona pellucida nella membrana di fecondazione

-la membrana si forma a partire dal punto di contatto dello spermatozoo con la cellula uovo

-il calcio è indispensabile per permettere la contrazione dei microfilmanti di actina presenti nella
cellula uovo, con conseguente rilascio dei granuli corticali presenti

• nel riccio di mare il rilascio dei granuli corticali avviene 30s dopo che lo spermatozoo è entrato in
contatto con la cellula uovo mentre nei vertebrati (rana, anfibio) la reazione corticale impiega
20min per completarsi completamente

Prima che i pronuclei maschile e femminile possano fondersi tra di loro:



1) la cellula uovo deve completare la seconda divisione meiotica

2) l’involucro nucleare del pronuceo maschile deve essere disorganizzato 

Segue a questo punto la fusione, con formazione di un nuovo nucleo che andrà a circondare
entrambi i materiali genetici

• gli istoni presenti nella testa dello spermatozoo vengono allontanati e sostituiti con istoni della
cellula uovo

Il processo di fusione dei due nuclei varia 60min nel riccio di mare e 12-14h nei mammiferi


Dagli stadi più precoci dello sviluppo embrionale e per tutta la nostra vita post-natale, il
differenziamento ed il comportamento delle cellule sono regolati da segnali che vengono inviati da
una cellula e ricevuti da un’altra a breve o grande distanza

Le cellule crescono ed interagiscono nel contesto ambientale in cui si trovano con le cellule
immediatamente circostanti, ciò permette alle cellule di sviluppare interazioni sia con le cellule
dello stesso tessuto che con cellule di tessuti diversi all’interno dello stesso organo o apparato 

-sono gli scambi continui di molecole segnale tra una cellula e l’altra che permettono il corretto
sviluppo, mantenimento e costruzione di tessuti ed organi

I componenti del sistema segnale-risposta devono comprendere un segnale, un recettore per quel
segnale, un meccanismo per tradurre e trasportare il segnale, un meccanismo per tradurre il segnale
in una stimolazione o repressione dell’espressione genica

• fenomeni di induzione e competenza che permettono alle cellule e ai tessuti embrionali di sapere
cosa sviluppare o produrre in quella parte del corpo

• meccanismi paracrini che permettono a fattori rilasciati da una cellula di influenzare quelle vicine

• meccanismi di trasduzione del segnale a cascata e meccanismi di traduzione del segnale


iuxtacrino esclusivi per lo sviluppo embrionale

• meccanismi che permettono la morte cellulare programmata, processo fondamentale per il


completamento del piano di sviluppo embrionale

• fenomeni di cross-talk con interazioni reciproche tra le vie di trasduzione del segnale che si
interscambiano ed influenzano positivamente o negativamente

• meccanismi che permettono di mantenere le cellule in uno stato differenziato

Induzione = l’influenza di un gruppo di cellule sulle cellule circostanti 



Competenza = la capacità di un gruppo di cellule di rispondere ad uno stimolo
La coordinazione e la costruzione dei tessuti od organi viene compiuta da un gruppo di cellule che
iniziano a modulare il comportamento di quelle adiacenti influenzandole ed inducendole a
modificare la loro forma, il loro ritmo mitotico o il loro destino

-questo tipo di interazione di tipo paracrino a breve raggio tra due o più cellule/tessuti con storie e
proprietà inizialmente differenti prende il nome di induzione

Per ogni interazione di tipo induttivo esistono almeno due componenti 



1) l’induttore ovvero la cellula o il tessuto che produce il segnale in grado di modificare il
comportamento cellulare delle cellule circostanti

2) il tessuto che viene indotto, che deve possedere sia il recettore dell’induttore che la capacità di
rispondere correttamente al segnale = competenza


Formazione dell’occhio nel topo (mammiferi)

Nell’occhio la luce è trasmessa attraverso il tessuto


trasparente della cornea e poi messa a fuoco dal cristallino,
nell’occhio embrionale una volta che si forma il cristallino
questo può indurre altri tessuti a formarsi 

-il cristallino viene indotto a diventare cristallino ma sarà
poi lo stesso ad influenzare le zone circostanti per formare
le altre parti dell’occhio

Il cristallino una volta indotto a diventare tale dalla vescicola ottica, la prima struttura che compare
nell’embrione nella parte che origina l’occhio, induce altri tessuti circostanti che sono la retina e la
retina vera e propria con le cellule che si specializzeranno 

= il cristallino induce il tessuto embrionale dell’ectoderma a diventare cornea verso l’esterno e
retina verso l’interno

• BMP4 come fattore che induce la trascrizione di Sox2 e Sox3 che moduleranno le cellule con il
recettore per BMP4, determinando un cambiamento dell’espressione genica

• FgF8 come fattore che modula l’attività dell’L-Maf

• nella zona vicina alla vescicola ottica le cellule competenti esprimono il fattore Pax6, che non è
espresso nelle altre regioni dell’ectoderma della zona craniale

Interazione istruttiva = interazione in cui è fondamentale che un segnale proveniente dalla cellula
produttrice abbia effetto sulla cellula ricevente, la cellula competente non sarebbe in grado di
operare un percorso di differenziamento senza la cellula produttrice

Interazione permissiva = interazione in cui il tessuto competente è già stato specificato e necessita
un ambiente circostante che permetta di sviluppare quello che ha caratterizzato

La matrice extracellulare è un tessuto prodotto e secreto dalle cellule, in molti casi per completare il
processo di differenziamento i tessuti necessitano di componenti extracellulari come la fibronectina 


Interazione tra il tessuto epiteliale ed il tessuto
mesenchimale all’interno dell’embrione

Tra l’epidermide ed il sottostante derma, a livello


dell’apparato gastrointestinale, a livello dell’apparato
respiratorio, a livello del sistema escretore
Questo tipo di interazione deriva da due foglietti embrionali diversi, l’epitelio deriva dall’ectoderma
mentre il mesenchima deriva dal mesoderma

L’apparato tegumentario è costituito dall’epidermide e dal derma


sottostante, il mesenchima è poi responsabile dell’induzione di
strutture specifiche nell’epitelio sovrastante

Esiste una specificità regionale nell’induzione tra il mesenchima


sottostante detto derma e l’epitelio sovrastante detto cute

-a seconda della zona di interesse il mesenchima è in grado di far
differenziare l’epitelio in penne, piume, squame ed artigli

Esiste una specificità genetica che è stata verificata dagli esperimenti di


Hans Spemann attraverso la creazione di embrioni chimerici

Prese l’ectoderma di una gastrula di rana e lo trapiantò in una gastrula di


tritone nella zona destinata a formare le parti della bocca, allo stesso
modo trapiantò del tessuto ectodermico proveniente dall’embrione di
tritone nella zona che originava la bocca nella gastrula della rana

Le regioni della bocca delle due larve sono molto diverse, la larva di tritone forma due strutture che
prendono il nome di bilancieri mentre il girino della rana presenta due strutture dette ventose

-si è osservato che in questi embrioni chimerici le larve di tritone avevano la bocca simile a quella
della rana mentre i girini di rana sviluppavano una bocca con le strutture del tritone

• l’ectoderma trapiantato riceveva i segnali ma sapeva fare la bocca del suo imprinting genetico

Comunicazione paracrina = i ligandi sono prodotti sintetizzati da una cellula per diffondere a breve
distanza ed influenzare quasi esclusivamente le cellule vicine

Comunicazione endocrina = implica il rilascio di ormoni prodotti dalle ghiandole all’interno del
corpo, a livello embrionale sono presenti ma non nella fase di sviluppo iniziale

Comunicazione autocrina = la cellula produce un segnale che viene captato dalla cellula stessa

I fattori paracrini includono molecole che sono prodotte e rilasciate vicino alle cellule di partenza

1) fattori di crescita dei fibroblasti (FGF)

2) famiglia Hedgehog 

3) famiglia Wingless (Wnt)

4) superfamiglia TGF-beta che include la famiglia TGF-beta, la famiglia Activina, le bone
morphogenic proteins (BMPs) e la famiglia Vg1

Queste proteine agiscono legandosi ad un recettore espresso sulla superficie della cellula ed
innescando una serie di reazioni enzimatiche che caratterizzano la via di trasduzione del segnale

-queste reazioni di trasduzione del segnale hanno come punto di arrivo dei fattori di trascrizione

Un gruppo di recettori spesso impegnati in questo tipo di segnale include le tirosine chinasi (RTK),
una volta ricevuta la molecola segnale il recettore lega il ligando e attiva una serie di eventi a
cascata che corrispondono all’attivazione di elementi per forforilazione sulla tirosina


Trasduzione Hedgehog che include fattori paracrini molto
importanti nelle prime fasi di sviluppo embrionale 

Sono coinvolti nella regolazione di molti processi, soprattutto negli scambi di informazioni quando
abbiamo delle interazioni tra l’epitelio ed il mesenchima

Quando è presente il fattore Hedgehog si ha un recettore patched transmembrana, tuttavia il


recettore patched non agisce da solo ma è legato ad una proteina smoothened che rappresenta
l’elemento in grado di innescare gli eventi a cascata di trasduzione del segnale

Se la proteina smoothened interagisce con il recettore patched la cellula non risponde al segnale per
mancanza del fattore Hedgehog, la proteina bersaglio di smoothened detta Ci negli invertebrati e
Gli nei mammiferi interagisce con i microtubuli

Quando Hedgehoh interagisce con il recettore patched la proteina smoothened permette a Ci o Gli
la dissociazione dai microtubuli, dopo l’entrata nel nucleo agisce come fattore di trascrizione di
geni che normalmente non sono espressi

• hedgehog è coinvolto nello sviluppo degli arti, nel differenziamento delle cellule nervose e nella
morfogenesi facciale


Trasduzione Wnt che include molecole segnale riconosciute nel mondo
degli insetti, nella Drodophila l’alterazione era coinvolta nel mancato
sviluppo delle ali 


Il recettore frizzled a 7 domini transmembrana interagisce con una proteina
disheveled con conseguente inibizione dell’enzima GSK-3 (glicogeno
sintesi chinasi 3), dove l’enzima attivo impedisce alla beta-catenina di agire
come fattore di trascrizione

Quando Wnt interagisce con il recettore frizzled si ha un cambio di conformazione della proteina
disheveled, la beta-catenina si dissocia dalla proteina APC e dopo l’entrata nel nucleo agisce come
fattore di trascrizione

Trasduzione Smad, il coinvolgimento avviene quando il fattore


paracrino appartiene alla superfamiglia TGF-beta

Il recettore tirosina chinasi quando riconosce la molecola segnale


deve formare un dimero: omodimero quando i recettori sono
uguali ed eterodimero quando i recettori sono diversi

In presenza del fattore paracrino i recettori cominciano un evento di fosforilazione sulla tirosina, la
zona intracellulare del recettore attivato va poi a fosforilare delle proteine bersaglio tra cui le Smad

1) nel caso del fattore paracrino TGF-beta si hanno fosforilazioni a cascata in cui i recettori
fosforilano per primo smad 2 e smad 3 che poi fosforilano smad 4, che essendo un fattore di
trascrizione cambia la sua conformazione e può entrare nel nucleo

2) nel caso del fattore paracrino BMPs i recettori fosforilano per primo smad 1 e smad 5 che poi
fosforilano smad 4, che può entrare nel nucleo dopo aver cambiato la sua conformazione

La modalità di segnalazione di tipo iuxtacrino vede continuità fisica tra le cellule, le proteine della
cellula che induce e della cellula che deve rispondere devono toccarsi

Trasduzione Notch, le cellule esprimono proteine integrali di membrana che


sporgono sullo spazio extracellulare
La cellula che produce il segnale esprime sulla superficie la proteina delta, jagged o serrate mentre
la cellula che riceve il segnale esprime sulla superficie la proteina notch

Quando vi è contatto tra notch e delta (il più comune) nello spazio extracelluare, la porzione
citoplasmatica di notch subisce un taglio proteolitico ed il frammento solubile può entrare nel
nucleo per agire come fattore di trascrizione dopo aver reclutato la proteina p300

Segnalazione con la matrice extracellulare

Le proteine più coinvolte nella comunicazione tra la cellula e la matrice


extracellulare sono rappresentate dalle integrine, proteine integrali di membrana
che prendono contatto con delle proteine adesive tra cui la fibronectina

= delle induzioni di tipo permissivo sono realizzate grazie alla presenza della
matrice extracellulare perché una cellula ha bisogno di avere informazioni sulla
sua posizione e localizzazione

Durante lo sviluppo embrionale esistono diversi fenomeni di apoptosi ovvero di morte cellulare
programmata, fondamentale per permettere di completare il percorso di sviluppo dell’embriogenesi

-il tessuto palmare tra le dita scompare, il tessuto mammario nei maschi scompare, la coda dei girini
cade durante la metamorfosi, formazione dell’orecchio medio

• l’apoptosi elimina delle strutture non necessarie

Uno dei segnali più utilizzato per l’attivazione dell’apoptosi è quello che
dipende dalla proteina morfogenetica dell’osso detta BMP4

In alcuni tessuti come quello connettivo la BMP4 viene captata come un


segnale di apoptosi, in altri tessuti come nell’ectoderma della rana la
BMP4 viene captata come segnale di differenziamento

Embrione di topo in cui sono stati spenti entrambi gli alleli del gene che codifica per la caspasi 9, la
morte cellulare programmata viene attivata da una serie di proteine come le caspasi


All’interno dello sviluppo embrionale riconosciamo quattro diverse modalità per mantenere il
differenziamento una volta partito dopo lo scambio di informazioni tra due cellule

1) un fattore di trascrizione, prodotto come risultato di una cascata di trasduzione del segnale, si
lega direttamente all’enhancer del gene inducendo il mantenimento della sua condizione

2) produzione di proteine che agiscono sulla cromatina andando a facilitare la trascrizione di


determinate parti del genoma, proteine trithorax che prevengono la formazione dei nucleosomi

3) segnalazioni autocrine quando la cellula produce sia la molecola segnale che il recettore, pertanto
può continuare a mantenere il suo differenziamento

4) loop paracrino quando un fattore paracrino prodotto da una cellula stimola il differenziamento di
una seconda cellula, la cellula bersaglio rilascia a sua volta un fattore paracrino che mantiene il
percorso di differenziamento della prima cellula

La formazione nell’embrione di cellule specializzate prende il nome di differenziamento




Fase di specificazione = quando la cellula diventa in grado di differenziarsi da sola nel momento in
cui dovessi prelevarla dall’embrione e metterla in un ambiente neutrale
Fase di determinazione = quando la cellula diventa in grado di differenziarsi in maniera autonoma
anche in seguito ad un trapianto in un ambiente non neutrale

La specificazione rappresenta la prima tappa del differenziamento ed è suddivisa in autonoma tipica


degli invertebrati, condizionale tipica di tutto il mondo animale, sinciziale tipica degli insetti

• specificazione autonoma in cui i blastomeri formati si dividono dallo zigote ed ereditano un pezzo
di citoplasma dello zigote, ogni blastomero si trova in eredità una serie di fattori di trascrizione
che erano stati messi da parte nel citoplasma della cellula uovo = determinanti morfogenetici

Determinanti morfogenetici = fattori di trascrizione o mRNA

Un blastomero isolato produce gli stessi tipi cellulari che


avrebbe prodotto se lasciato nella sua posizione originaria
nell’embrione, l’embrione si svilupperà privo delle
strutture che sarebbero state a carico del blastomero
asportato (sviluppo a mosaico)


I blastomeri B4.1 contengono un fattore di trascrizione detto macho che specifica per il tessuto
muscolare, se le cellule vengono rimosse non viene a formarsi la parte muscolare della coda

• specificazione condizionale in cui le cellule raggiungono il loro differenziamento grazie


all’interazione con altre cellule, il destino di un tessuto è determinato dal suo posizionamento

Esperimenti sulla blastula di anfibio (sviluppo regolativo)

Trapiantando le cellule dorsali nella regione ventrale si ha l’adattamento alla nuova


situazione con formazione della zona ventrale

Rimuovendo un gruppo di cellule dorsali il gap viene coperto e lo sviluppo procede


correttamente grazie al contatto con le cellule vicine

Dipende dalla presenza di gradienti di concentrazione, il modo in cui il fattore paracrino va a


diffondersi dalla cellula produttrice alla cellula ricevente forma un gradiente di concentrazione 

= gradienti morfogenetici

Modello detto “di analogia della bandiera francese”

Sull’asse delle x abbiamo le cellule dell’embrione che sono in


grado di esprimere tre colori diversi (blu, bianco, rosso)

Sull’asse delle y abbiamo un fattore paracrino, in base alla sua


concentrazione le cellule esprimono un determinato colore


Nella specificazione condizionale è fondamentale quanto sono vicino o distante dal punto in cui
viene prodotto il fattore paracrino


Una molecola che agisce come fattore paracrino è l’activina,
importante nella specificazione condizionale nell’embrione
della blastula degli anfibi
Prendiamo dei blastomeri che non hanno ancora iniziato la loro specificazione e li poniamo in
coltura su una piastra di laboratorio, aggiungendo a nostro piacimento la concentrazione di activina

1) in mancanza di activina i blastomeri non si differenziano

2) a concentrazioni pari a 0,1 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule del sangue e mesenchima

3) a concentrazioni pari a 1 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule muscolari 

4) a concentrazioni pari a 10 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule della notocorda

5) a concentrazioni pari a 100 ng/mL i blastomeri si specificano in cellule cardiache

Dei blastomeri isolati in coltura vengono messi vicino a delle


perle che contengono activina


A concentrazione 1nm l’activina diffonde molto poco ed i
blastomeri al centro esprimono il gene brachyury


A concentrazione 4nm l’activina crea un gradiente, i blastomeri al centro vengono sottoposti ad una
concentrazione maggiore ed esprimono il gene goosecoid mentre i blastomeri periferici appena
raggiunti esprimono il gene brachyury

Ogni blastomero presenta circa 500 recettori per l’activina




Quando la concentrazione è bassa sono impegnati nel legame dai 100 ai 300
recettori che permettono l’espressione del gene brachyury, quando la
concentrazione è alta sono impegnati nel legame più di 300 recettori che
permettono anche l’espressione del gene goosecoid

• specificazione sinciziale quando le prime divisioni, dopo la fusione tra spermatozoo e la cellula
uovo, non sono accompagnate dalla formazione di cellule

I nuclei aumentano per divisione cellulare ma non vi è la formazione di


cellule distinte, i nuclei si mantengono all’interno dello stesso
citoplasma = sincizio

In base alla posizione occupata ogni nucleo otterrà in eredità materiale


di trascrizione diverso

Prima che la cellula uovo degli insetti incontri lo spermatozoo ha già accumulato
degli mRNA, si ha l’mRNA bicoid che produrrà la proteina bicoid e l’mRNA nanos
che produrrà la proteina nanos

Dove si accumula l’mRNA bicoid si andrà a formare il lato anteriore dell’embrione


mentre dove si accumula l’mRNA nanos si andrà a formare il lato posteriore
dell’embrione = gradiente morfogenetico all’interno della cellula uovo

Dopo la decima segmentazione le cellule avranno ognuna la propria indipendenza

Lo studio sull’embrione della Drosophila melanogaster per essere completamente compreso ha


richiesto un approccio migliore alla Biologia molecolare, cioè allo studio della struttura del DNA

Prima ancora che lo spermatozoo entri nella cellula uovo, la cellula uovo ha completamente definito
il suo piano di sviluppo attraverso l’accumulazione di fattori morfogenetici

Lo spermatozoo entra in un punto caratteristico della cellula uovo detto micropilo che sarà la futura
regione anteriore dell’embrione, permette di ovviare al blocco della polispermia
• lo spermatozoo è una cellula molto grande, la cui coda è fin più grande della mosca adulta

La cellula prosegue la segmentazione ma fino alla decima divisione i


nuclei rimangono all’interno dello stesso citoplasma formando un
sincizio = nuclei non distinti che condividono lo stesso spazio

Le prime 10 divisioni avvengo una ogni 8-10 min, il processo di


sviluppo embrionale si conclude in 14-16h

La cellula uovo ha concentrato durante il suo processo di sviluppo dei determinanti morfogenetici 

in maniera non uniforme, pertanto ogni nucleo avrà un’isola di citoplasma

Energide = inizialmente i nuclei si dividono e rimangono abbastanza


centrali, ogni nucleo possiede un’isola di citoplasma di competenza

Intorno alla decima divisione i nuclei si spostano verso la periferia della


cellula uovo, ed intorno alla tredicesima divisione ogni cellula diventa
indipendente assumendo la propria membrana cellulare

• si passa da un blastoderma sinciziale ad un blastoderma cellulare

Dalla terza divisione delle cellule polari si portano nella zona che diventerà la futura zona posteriore
dell’embrione, queste saranno le cellule che popoleranno le future gonadi della mosca

Le prime 10 divisioni avvengo una ogni 8-10 min, dalla 11 alla 13 intercorrono 25-30 min

Dopo la 13 divisione avviene un processo detto “di transizione della blastula intermedia” con la
trascrizione dei primi geni dello zigote (75-90 min)

Dalla 13 divisione gli mRNA che gli blastomero aveva ereditato dal citoplasma della cellula uovo
iniziano ad essere degradati, si accende una proteina smaug che impedisce la loro traduzione

La Gastrulazione avviene appena osserviamo i blastomeri che


utilizzano i loro genomi per trascrivere e produrre gli mRNA

Iniziano quando il numero di blastomeri è abbastanza ridotto

Presenza del solco ventrale che accompagna l’ingresso di una serie di


cellule che vanno a colonizzare lo spazio interno dell’embrione

= formazione dei tre foglietti embrionali

Verso il lato anteriore dell’embrione compare un solco cefalico da cui si origina il sistema nervoso

Il processo di Gastrulazione porta un gruppo di cellule ad


invaginarsi all’interno originando l’endoderma, si forma l’abbozzo
del futuro apparato intestinale

Verso il lato anteriore si forma la bocca e verso il lato posteriore si


forma il canale anale

Le cellule polari non partecipano alla formazione dei tre foglietti embrionali ma vengono portate
all’interno dai movimenti della Gastrulazione per formare le gonadi

La Drosophila venne utilizzata nel 1900 come organismo modello per gli studi di Biologia con un
approccio di Genetica anticipata = mutagenesi
Si incrocivano le Drosophile che presentavano mutazioni per comprendere come esse interferivano
con il piano di sviluppo, come si esprimeva la larva e come compariva l’individuo adulto

Lo sviluppo embrionale della Drosophila parte ben prima


che lo spermatozoo entri nella cellula uovo, la cellula uovo
ha infatti già definito l’asse antero-posteriore e l’asse
dorso-ventrale

L’oogonio è circondato da un gruppo di 15 cellule di sostegno dette cellule follicolari o lutrici



= il rapporto tra l’oocita e le cellule follicolari è fondamentale poiché aiutano la cellula ad
accumulare il materiale in maniera non uniforme all’interno del citoplasma

L’oocita occupa la parte posteriore della camera ovarica ed inizia


a scambiare informazioni con le cellule vicine definendo il futuro
lato posteriore dell’embrione

Le cellule follicolari producono un mRNA detto gurken che viene


spinto all’interno del citoplasma dell’oocita, viene tradotta una
proteina gurken che si localizza intorno al nucleo

Gurken viene riconosciuta dal recettore torpedo che posseduto solamente


dalle cellule follicolari, a questo punto aiutano ad allungare i microtubuli

L’orientamento dei microtubuli avviene in maniera precisa disponendo


l’estremità positiva verso le cellule follicolari e l’estremità negativa verso la
zona opposta

Ci sono delle proteine motrici dette map che utilizzano i microtubuli per spostare il materiale

• la chinesina utilizza l’energia che proviene dall’ATP per portare il materiale verso l’estremità
positiva, la dineina porta invece il materiale verso l’estremità negativa

Il nucleo dell’oocita è stato spostato grazie ai microtubuli per definire un’altro piano di sviluppo

Due mRNA prodotti dalle cellule follicolari sono localizzati in maniera diversa, bicoid mRNA viene
trasportato verso l’estremità negativa e nanos mRNA viene trasportato verso l’estremità positiva

= definizione dell’asse antero-posteriore

La cellula uovo ha definito il lato antero-posteriore

Al momento della fine dello sviluppo dell’oocita, quando compare il


micropilo, lo spermatozoo entra nella cellula uovo già organizzata 

= gradienti di concentrazione delle proteine bicoid e nanos

I nuclei sinciziali non hanno citoplasma uniformi, a seconda della


posizione avranno dei morfogeni differenti

Il nucleo dell’oocita si sposta verso il futuro lato dorsale


dell’embrione, attorno al nucleo si accumula l’mRNA gurken la cui
proteina viene riconosciuta dalle cellule follicolari

L’interazione tra la proteina gurken ed il recettore torpedo determina


un segnale all’interno delle cellule follicolari, che diventano cellule
follicolari dorsali = definizione dell’asse dorso-ventrale
Dall’altra parte queste cellule follicolari diventano cellule follicolari ventrali, poiché non si ha la
produzione della proteina gurken e quindi l’associazione con il recettore

-queste cellule liberano la proteina pipe che viene rilasciata nello spazio perivitellino, tra la cellula
follicolare e la membrana della cellula uovo

Si attiva una cascata di eventi su altre proteine, l’ultima proteina attivata detta spatzle viene tagliata
per proteolisi diventando in grado di attivare il recettore toll sulla membrana dell’oocita

= si innesca una trasduzione del segnale che permette al fattore di trascrizione dorsal di entrare nel
nucleo, permettendo la creazione del lato ventrale dell’embrione

Appena l’oocita ha completato il processo di differenziamento si ottiene una


gerarchia all’interno del citoplasma della cellula uovo

L’accumulo delle proteine prodotte dagli mRNA prende il nome di “geni ad


effetto materno”, sono posizionati in maniera precisa all’interno della cellula
uovo e funzioneranno come fattori di trascrizione

• i primi geni che vengono attivati dai blastomeri nel proprio DNA sono detti “geni gap”, se questi
geni non sono trascritti il piano di sviluppo dell’embrione presenterà dei “buchi”

= modulano la trascrizione del secondo livello di sviluppo

• il secondo gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni pair rule”, a
seconda della posizione dei blastomeri nell’embrione sono attivati in maniera diversa 

= 7 zone perpendicolari all’asse antero-posteriore, modulano la trascrizione del terzo livello

• il terzo gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni per la polarità dei
segmenti”, iniziano ad organizzare sempre perpendicolarmente all’asse antero-posteriore

= 14 zone che modulano la trascrizione del quarto livello di sviluppo

• il quarto gruppo di geni che vengono attivati dai blastomeri sono detti “geni selettori omeotici”,
permettono di iniziare un piano di sviluppo dell’embrione 

= in base al gene omeotico antennapedia e bithorax iniziano ad organizzare una serie di proteine


Geni selettori omeotici che definiscono il destino di ogni parte
dell’embrione, sono stati studiati nella Drosophila

-sono attivati in maniera specifica per ogni segmento del corpo

Complesso antennapedia e complesso bithorax, le mutazioni sono state


osservate perché questi geni selettori omeotici venivano attivati nel
punto sbagliato

La Segmentazione è caratterizzata da una serie di divisioni mitotiche, le prime cellule che si


formano dalle divisioni dello zigote vengono dette blastomeri

Nella maggior parte dei casi i blastomeri hanno tutti la stessa dimensione

La Segmentazione ha la funzione di aumentare il numero delle cellule


che sono a disposizione per i processi successivi, il volume
dell’embrione non aumenta

Alla fine delle divisioni possiamo osservare una massa di blastomeri che
prende il nome di blastula
Nella maggior parte dei casi l’embrione presenta al suo interno una cavità denominata blastocele
che permetterà di avere uno spazio sufficiente per muovere i blastomeri durante la Gastrulazione

1) le uova alecitiche non presentano il vitello e sono tipiche dei mammiferi



2) le uova oligocitiche presentano piccole quantità di vitello e sono tipiche del riccio di mare

3) le uova mesolecitiche presentano una misura cospicua di vitello e sono tipiche degli anfibi

4) le uova telolecitiche presentano grandi quantità di vitello e sono tipiche degli uccelli 

5) le uova centrolecitiche presentano il vitello al centro della cellula e sono tipiche degli insetti

La quantità di vitello e la sua disposizione nella cellula uovo originano due


tipologie di Segmentazione

Segmentazione oloblastica = le divisioni cellulari iniziali portano alla


divisione di tutto il citoplasma della cellula uovo dell’oocita

-nelle uova alecitiche, nelle uova oligolecitiche e nelle uova mesolecitiche

Segmentazione meroblastica = le divisioni cellulari iniziali portano alla


divisione di una parte del citoplasma della cellula uovo dell’oocita

-nelle uova telolecitiche e nelle uova centrolecitiche


Nella Segmentazione oloblastica possiamo riconoscere una
divisone eguale se porta alla formazione di blastomeri con le
stesse dimensioni, o una divisione ineguale se porta alla
formazione di blastomeri con dimensioni diverse


La divisione eguale vede la presenza di mesomeri mentre la
divisione ineguale vede la presenza di macromeri e micromeri

Il polo animale possiede il nucleo ed il citoplasma mentre il polo vegetativo possiede il vitello

I piani di divisione non avvengono sempre tra il polo animale ed il


polo vegetativo, possono essere inclinati in maniera diversa

I mammiferi subiscono una Segmentazione oloblastica di tipo


rotazionale, i piani di divisone sono molto differenti tra di loro

Nella Segmentazione meroblastica delle uova telolecitiche


abbiamo una divisione discoidale limitata alla massa di
citoplasma e di nucleo, i blastomeri rimangono appoggiati sulla
quantità di vitello accumulata dalla cellula uovo

-il citoplasma iniziale non è coinvolto nel processo

Alla fine della divisione limitata esclusivamente al disco germinativo, si ha la formazione della
cavità del blastocele mediante lo schiacciamento dei blastomeri


Nella Segmentazione meroblastica delle uova centrolecitiche abbiamo
una divisione superficiale

Alla fine del processo la blastula non presenta un blastocele, al centro


rimane la grande quantità di vitello che solamente una volta consumata
permetterà la creazione dello spazio necessario
Il ciclo cellulare è un insieme di passaggi che ogni nostra cellula del corpo
incontra, delinea in maniera precisa il comportamento della cellula stessa

Fase G1 in cui le cellule esplicano il loro fenotipo, in corrispondenza di


stimoli le cellule passa nella Fase S di replicazione del patrimonio
genetico, Fase G2 in cui le cellule preparano il materiale necessario al
processo di mitosi, Fase M dove la cellula si divide in due cellule figlie

Punto di controllo G1-S = primo punto di controllo cruciale che garantisce che la cellula abbia i
necessari fattori di crescita, nutrienti ed enzimi per sintetizzare il DNA, in assenza dei segnali
corretti che indicano che la cellula è pronta a procedere il punto di controllo non consente l’inizio
della sintesi del DNA

Punto di controllo G2-M = questo punto di controllo garantisce che la replicazione del DNA sia
terminata prima dell’inizio della mitosi, se una cellula ha del DNA danneggiato o non
completamente replicato il punto di controllo non le consente di entrare in mitosi

Punto di controllo metafase-anafase = chiamato talvolta punto di controllo del fuso, questo punto di
controllo si trova alla fine della metafase ed impedisce l’inizio dell’anafase fintanto che i cinetocori
non sono tutti correttamente attaccati alle fibre del fuso a livello del piano equatoriale della cellula

Sono state scoperte delle proteine collegate al ciclo cellulare dette


cicline, la concentrazione varia a seconda della fase del ciclo

Le cicline necessarie per il passaggio da G1 ad S entrano nel nucleo


per agire come fattori di trascrizione

Alcune cicline aumentano la loro espressione per permettere alle


cellule di avanzare in una fase del ciclo, sono anche regolate dalla
possibilità di subire fosforilazione dalla chinasi-ciclina dipendente

Nel punto di controllo G1-S, la ciclina b quando espressa e fosforilata entra nel nucleo per agire
come fattore di trascrizione ed esprimere una serie di geni necessari alla duplicazione del DNA

Nei blastomeri degli invertebrati si trova una proteina detta MPF, un fattore
che permette alle cellule di avanzare velocemente

MPF è un complesso caratterizzato dalla ciclina b e dalla cdc2, questi due


elementi sono fondamentali perché permettono alla cellula di avanzare nel
ciclo cellulare saltando la Fase G1 ed entrando subito nella Fase S

Il ciclo cellulare è composto dalla Fase S e dalla Fase M, la concentrazione della cdc2 è massima
alla fine della mitosi per permettere alla cellula una duplicazione immediata del DNA

Il processo di Mitosi può essere distinto in una fase di cariocinesi caratterizzata


dalla divisione dei cromatidi fratelli attraverso la riorganizzazione dei
microtubuli, ed una fase di citochinesi o citodieresti di separazione delle due
cellule figlie grazie all’azione dei filamenti di actina

La colchicina è una sostanza naturale estratta dal Colchicum che si lega ai


microtubuli, la sua somministrazione blocca il processo di cariocinesi

La citocalasina b blocca i filamenti di actina impedendo alla cellula di effettuare la citochinesi


Lo sviluppo di uno zigote di anfibio nell’arco di 40 ore porta alla fine della
Segmentazione, il processo di Gastrulazione avrà il compito di far
aumentare il volume dell’embrione per permettere la formazione dei
foglietti embrionali

Legge di Balfour = la velocità di segmentazione dei blastomeri è inversamente proporzionale alla


quantità di tuorlo in essi contenuta

Legge di Hertwig = i fusi di segmentazione sono disposti secondo la


maggiore quantità di citoplasma

Piano di segmentazione dal polo animale al polo vegetativo e piano di


segmentazione con la divisione dei blastomeri senza spartizione del vitello

Per avere un piano di sviluppo ben preciso nell’embrione devono essere determinati almeno tre assi 

= l’asse antero-posteriore permette di definire il canale alimentare, l’asse dorso-ventrale permette di
definire il tubo neurale, l’asse destra-sinistra permette la separazione del corpo

Il riccio di mare è stato un ottimo modello di studio per le prime fasi


della Segmentazione, le cellule uovo sono abbastanza grandi da poter
essere facilmente osservate e manipolate

La Segmentazione del riccio di mare ci permette di fare considerazioni


sul tipo di specificazione, alcuni blastomeri utilizzano la specificazione
autonoma ed altri blastomeri la specificazione condizionale

L’uovo di riccio di mare contiene poco vitello ed affronta una Segmentazione radiale oloblastica

• le prime quattro Segmentazioni sono caratterizzate da divisioni stereotipiche che portano alla
formazione di 8 blastomeri con dimensioni uguali

• dalla quarta divisone i blastomeri sul polo animale si dividono formando mesomeri con
dimensioni uguali, ed i blastomeri sul polo vegetativo si dividono formando macromeri e
micromeri con dimensioni diverse

I micromeri subiscono la specificazione autonoma per poter caratterizzare l’abbozzo del sistema
scheletrico mentre i blastomeri rimanenti subiscono la specificazione condizionale

I micromeri non solo vengono subito specificati in maniera autonoma, ma


sono anche in grado di indurre le cellule vicine a seguire un percorso di
differenziamento particolare (specificazione condizionale)

I micromeri accumulano la proteina beta-catenina, fattore di trascrizione che


viene coinvolto nella cascata di trasduzione del segnale

La beta-catenina nella cellula uovo è concentrata a livello del futuro polo vegetativo, i blastomeri
situati in quel polo presenteranno quindi la proteina nel citoplasma

Il comportamento dei micromeri e la loro induzione nelle cellule vicine corrispondono al punto di
partenza della Gastrulazione, trapiantando le cellule al polo animale si ottengono due punti di inizio


Il litio cloruro determina l’accumulo di beta-catenina in tutte le cellule dell’embrione portando ad
un comportamento anomalo, impedendo invece la presenza di beta-catenina i micromeri non
riescono ad intraprendere il processo di specificazione autonoma
Grazie alla beta-catenina i micromeri iniziano la loro specificazione, per poi
indurre in maniera condizionale i macromeri vicini

Inizialmente si ha un segnale iuxtacrino che consiste nella vicinanza cellula-


cellula permessa dall’espressione della via di segnalazione Notch

I micromeri esprimono sulla membrana cellulare la proteina delta che viene riconosciuta dal
recettore notch della cellula veg2 (blastomero del lato vegetativo), l’interazione causa il taglio del
recettore notch che porta in seguito al differenziamento condizionale

Secondariamente si ha la produzione di molecole solubili, la wnt8 viene rilasciata dai micromeri sia
come fattore paracrino che come segnale autocrino

= il segnale autocrino attiva la beta-catenina permettendo la specificazione autonoma dei micromeri,
il fattore paracrino permette il differenziamento condizionale dei macromeri vicini

Al polo animale i mesomeri formeranno l’ectoderma, al polo vegetativo i macromeri formeranno


l’endoderma mentre i micromeri formeranno il mesoderma

• il polo animale formerà la zona anteriore mentre il polo vegetativo formerà la zona posteriore

Il nematode Caenorhabditis elegans nello stadio adulto è


caratterizzato da un numero fisso di cellule pari a 959

Gli adulti con lunghezza pari ad 1 mm sono ermafroditi e dalla fecondazione dell’uovo alla schiusa
passano circa 16h, compaiono inoltre tra i primi organismi completamente sequenziati

-presenza di cellule che muoiono per apoptosi e di cellule trasparenti

In laboratorio cresce su piastre di agar o in terreno liquido utilizzando Escherichia coli come fonte
di cibo, un adulto ermafrodita in una settimana arriva a produrre fino a 500 individui

• la posizione delle cellule rimane costante ed essendo trasparenti sono facili da marcare e seguire

La cellula uovo P0 effettua una Segmentazione oloblastica ed attraverso la


prima divisione da origine a due cellule denominate AB e P1


AB è la cellula che si localizza sul lato anteriore del futuro piano di
sviluppo, P1 (cellula staminale) è la cellula che si localizza sul lato
posteriore per dividersi in due cellule denominate EMS e P2

EMS è una cellula particolare anche detta “fondatrice” che si divide in due
cellule denominate MS e E, MS porta alla formazione delle cellule
muscolari e dei neuroni mentre E porta alla formazione dell’intestino 


P2 (cellula staminale) è la cellula che si localizza sul lato posteriore per dividersi in due cellule
denominate P3 e C, C porta alla formazione dell’ipoderma, delle cellule muscolari e dei neuroni 


P3 (cellula staminale) è la cellula che si localizza sul lato posteriore per dividersi in due cellule
denominate P4 e D, D porta alla formazione delle cellule muscolari

L’asse antero-posteriore viene delineato dall’ingresso dello spermatozoo nella cellula uovo, lo
spermatozoo entra in corrispondenza del futuro lato posteriore munito della proteina CYK-4 che
attiva le GTPpasi della cellula uovo per modificare il comportamento del citoscheletro 

-i filamenti di actina attivano il movimento di proteine PAR, dei determinanti morfogenetici
accumulati sul futuro lato posteriore dell’embrione

La divisione asimmetrica comporta la segregazione dei granuli P nella linea cellulare P e


l’allineamento rotazionale del fuso mitotico in P1

La fecondazione induce dei riarrangiamenti citoplasmatici, le proteine


PAR sono diventate i determinanti citoplasmatici in forma di “granuli
P” (complessi ribonucleoproteici) che si localizzano al polo posteriore

La cellula P anche detta posteriore quando isolata si sviluppa


autonomamente, la cellula AB anche detta anteriore quando
isolata non riesce a completare il suo piano di differenziamento
(divisione condizionale)


La proteina PAR-1 (materna) è un marcatore precoce dell’asse antero-posteriore, dopo la
fecondazione la si trova nella futura regione posteriore 

= le mutazioni aboliscono la simmetria della prima divisione ed i granuli P non si localizzano

Viene prodotto per Caenorhabditis elegans il fattore paracrino MOM2 omologo di wnt

Dalla seconda divisione la cellula P2 inizia a produrre MOM2 mentre gli altri blastomeri
esprimono sulla membrana cellulare il rettore MOM5 omologo di frizzled

-delineazione della specificazione condizionale

Viene prodotto un segnale iuxtacrino attraverso le proteine glp-1 (notch) e apx-1


(delta), glp-1 viene espressa dai blastomeri mentre apx-1 viene espressa dalle cellule P

La presenza dei granuli P induce la cellula P2 e le altre cellule che accumuleranno i


granuli ad indurre la specificazione condizionale

Allo stadio di quattro cellule avremo la cellula P2, la cellula EMS, la cellula ABa e la cellula ABp 

= la specificazione condizionale avviene tra la cellula P2 e la cellula ABp

• le interazioni cellula-cellula giocano un ruolo cruciale nella specificazione del destino cellulare

La Gastrulazione inizia quando l’embrione si trova allo stadio di 24 cellule, alla


fine della Segmentazione si forma un piccolo blastocele come struttura
transitoria che vede la migrazione di cellule E per originare l’endoderma

Entro 6h dalla fine della Fecondazione parte l’Organogenesi, le strutture


definitive si completeranno nelle ore successive prima della schiusa

Nello sviluppo embrionale di Caenorhabditis elegans alcune cellule scompaiono e muoiono, in tutti
gli organismi questo accade sempre nello stesso punto e nello stesso momento 

-meccanismo della morte cellulare programmata causata dalle proteine caspasi denominate cedp

Gli anfibi sono organismi semplici da allevare in laboratorio, hanno un ciclo di sviluppo che si
completa in 3 giorni e mezzo, la fine della Segmetazione avviene entro le 18-24h, le uova sono
relativamente grandi (circa 1 mm), si ha la possibilità di manipolazione microchirurgica

L’uovo di anfibio è caratterizzato sulla superficie del lato del polo animale da
una pigmentazione di melanina, permette di stemperare l’azione tossica di
agenti fisici che potrebbero danneggiare il contenuto ed il DNA
Al momento della Fecondazione la cellula uovo subisce una serie di modifiche al suo interno

Il sito di ingresso dello spermatozoo avviene nella zona del polo


animale e determina l’orientamento dell’asse dorso-ventrale
dell’embrione, l’ingresso dello spermatozoo determina il futuro lato
ventrale che sarà opposto di 180gradi al futuro lato dorsale

Il pigmento di melanina dopo l’entrata dello spermatozoo


subisce una rotazione di 30gradi, si forma una zona scoperta
chiamata semiluna grigia che sarà il punto di partenza per il
processo di Gastrulazione

L'anfibio subisce una Segmentazione oloblastica totale

L’uovo degli anfibi contiene la sostanza di riserva al polo vegetativo, la prima


divisione origina due cellule identiche ma man mano i blastomeri produrranno
una blastula con micromeri al polo animale e macromeri al polo vegetativo

Alla fine della Segmentazione si riconosce all’interno della blastula la presenza del blastocele

La prima divisione di Segmentazione divide i blastomeri dal polo animale al polo


vegetativo in due porzioni identiche, la seconda divisione di Segmentazione divide
sempre dal polo animale al polo vegetativo per poi portare a divisioni di Segmentazione
equatoriali con macromeri al polo vegetativo e micromeri al polo animale

Il blastocele è pieno di un fluido extracellulare che viene prodotto dai blastomeri stessi,
riconosciamo un tetto di blastomeri sul polo animale ed un pavimento interno si
blastomeri sul polo vegetativo = l’assenza del blastocele impedisce la Gastrulazione

Transizione della blastula intermedia (MBT)

Tra la 10-12 divisione di Segmentazione osserviamo l’attivazione del


genoma dei blastomeri, si ha un rallentamento della capacità di divisione

Avvengono delle modificazioni della cromatina che rendono più


facilmente accessibili i promotori di determinati geni dei blastomeri, si
attiva la trascrizione e la traduzione delle loro proteine

La Gastrulazione fa si che una serie di cellule vadano ad occupare la cavità del blastocele, il punto
di entrata dello spermatozoo formerà il futuro lato ventrale

Il punto di partenza della Gastrulazione è caratterizzato dal blastoporo, una piccola


invaginazione della semiluna grigia dove alcune cellule cambiano la loro morfologia
per entrare all’interno dell’embrione

Le prime cellule che entrano all’interno sono dette “cellule a bottiglia” per indicare il
loro comportamento, si modellano grazie alla modifica dei filamenti di actina

Le cellule che si spingono all’interno del blastocele formeranno l’endoderma, le cellule superficiali
formeranno l’ectoderma mentre le cellule intermedie formeranno il mesoderma 


In passato le cellule che possono essere chiamate “labbro
dorsale del blastoporo” di salamandra venivano trapiantate
nell’embrione di un’altra salamandra dalla parte opposta
Le cellule del “labbro dorsale” iniziano il processo di Gastrulazione in due
zone diverse sempre in maniera indipendente

= formazione di un embrione chimera con due embrioni collegati tra di loro

Rimuovendo le cellule del “labbro dorsale” impedisco la Gastrulazione

La cellula uovo possiede una polarità data dall’accumulo di sostanza di riserva al polo vegetativo,
questi fattori sono degli mRNA detti vegT che vengono tradotti nelle proteine vg1

Le cellule del blastoporo sono in grado di essere trapiantate in un punto diverso dell’embrione per
far iniziare il processo di Gastrulazione, le cellule sono state definite come “organizzatori”

Vicino alle “cellule a bottiglia” si trovano delle cellule denominate “cellule del
centro di Nieuwkoop” che permettono la specificazione autonoma 

= zona organizzatore dell’embrione dell’anfibio

Il fattore di trascrizione contenuto da queste cellule è la beta-catenina, che


viene sintetizzata dall’mRNA dell’oocita probabilmente in tutto l’embrione


La beta-catenina probabilmente inizia ad accumularsi nella zona dorsale di entrata dello
spermatozoo, ma si accumula solo nelle cellule vicine al sito di inizio della Gastrulazione

Con l’ingresso dello spermatozoo nella cellula uovo avviene una ridistribuzione
dei filamenti di actina e dei microtubuli, la proteina chinesina migra verso
l’estremità positiva dei microtubuli muovendo anche dishevelled e GBP

GBP come proteina che lega e inibisce la GSK3, GSK3 è la principale inibitrice
intracellulare della beta-catenina

I blastomeri che ereditano un’alta concentrazione di dishevelled e GBP


avranno di conseguenza un’alta concentrazione di beta-catenina, che può
funzionare come fattore di trascrizione di determinati geni

Nel nucleo la beta-catenina lega il fattore tcf3 per permettere la trascrizione 



-il primo gene siamois è un fattore in grado di aumentare la trascrizione del
secondo gene goosecoid, goosecoid stesso è un fattore che inizia a delineare
in maniera precisa la specificazione condizionale

La prima specificazione che avviene in corrispondenza delle “cellule del centro di Nieuwkoop” è di
tipo autonomo in quanto le cellule accumulano la beta-catenina che permette di trascrivere specifici
geni, dalla traduzione vengono prodotti dei fattori paracrini della famiglia TGF-beta che agiscono
sui blastomeri del polo vegetativo inducendo una specificazione condizionale

Il processo di organizzazione dell’embrione si deve all’accumulo non uniforme della beta-catenina

Periodo larvale = i movimenti dell’embrione iniziano verso i 3 giorni e mezzo, comincia il battito
cardiaco, la circolazione si estende alle branchie esterne nettamente sporgenti e iniziano a
ramificarsi, la coda si allunga, la schiusa ha luogo a circa 4 giorni dalla deposizione dell’uovo,
l’embrione è divenuto una larva con branchie esterne ed è capace di vita libera (6 mm)

Metamorfosi = ispessimento della pelle, cambiamento della pigmentazione e comparsa di nuovi


pigmenti, aumento di numero delle ghiandole cutanee, regressione delle branchie, regressione
parziale della pinna caudale, comparsa degli arti, la coda persiste
La metamorfosi subisce un controllo da parte della tiroide, dipendente dalla secrezione di un
ormone del lobo anteriore dell’ipofisi 


Il pollo domestico è sempre stato un organismo molto utilizzato nel campo dell’Embriologia

-animale facilmente allevabile che produce una grande quantità di embrioni, il processo di sviluppo
dura 3 settimane ed i meccanismi non sono molto diversi da quelli dei mammiferi 


L’incontro tra la cellula uovo e lo spermatozoo avviene all’interno dell’ovidotto
prima che vengano deposti l’albume ed il guscio, il percorso di movimento
rotazionale dell’uovo fecondato è fondamentale per l’accumulo di fattori
morfogenetici che determineranno le prime tappe di sviluppo dell’embrione 


L’uovo telolecitico caratteristico degli uccelli vede una grande quantità di vitello,
la sostanza di riserva è accumulata al polo vegetativo mentre il citoplasma ed il
nucleo sono situati al polo animale in corrispondenza del blastodisco


La Segmentazione e la Gastrulazione avvengono in un cappuccio di
cellule del blastodisco presente su un enorme quantità di vitello

= Segmentazione meroblastica discoidale


Le cellule che segmentano rimangono al polo animale ed alla fine del processo di Segmentazione si
ottiene un piccolo blastocele di 20.000 cellule, attraverso un processo di Gastrulazione identico a
quello dei mammiferi si arriva invece alla formazione dei tre foglietti embrionali


La massa di cellule che segmenta al polo animale vede la presenza di un blastoderma
caratterizzato da cellule tutte della stessa dimensione che si distribuiscono su 5-6 strati
cellulari, le cellule sono unite da forti interazioni cellula-cellula dette giunzioni strette


I blastomeri realizzano una piccola cavità sottogerminale identica al blastocele degli
anfibi che è fondamentale per permettere l’inizio del processo di Gastrulazione


La formazione della cavità sottogerminale è permessa dall’accumulo di liquido al suo interno in
quanto i blastomeri secernono sali in grado di richiamare acqua che le permettono l’identità 


La fine della Segmentazione si caratterizza dalla presenza di due strati di cellule di
blastomeri che presentano un destino molto diverso 

= blastoderma didermico caratterizzato da un ipoblasto ed un epiblasto


Solamente l’epiblasto andrà incontro alla Gastrulazione mentre l’ipoblasto non
parteciperà al processo di formazione dei tre foglietti embrionali


Con la formazione della cavità sottogerminale i blastomeri vanno incontro ad assottigliamento, si
forma uno strato di cellule che alla fine della Segmentazione vede un epiblasto caratterizzato dai
blastomeri esterni sulla superficie ed un ipoblasto caratterizzato dai blastomeri interni sul vitello 

-le cellule dell’epiblasto formeranno i tre foglietti embrionali mentre le cellule dell’ipoblasto
formeranno delle strutture in grado di connettere l’apparato digerente dell’embrione al vitello


Formazione di 20.000 cellule 


La Gastrulazione inizia quando compare sulla massa dei blastomeri
un solco detto linea primitiva che percorre l’intero spessore dal
futuro lato posteriore al futuro lato anteriore
Le cellule che si invaginano all’interno della cavità sottogerminale sono quelle cellule che
dall’epiblasto porteranno alla formazione dei tre foglietti embrionali 


All’interno del solco riconosciamo la presenza del nodo di Hensen ovvero il punto da cui la
Gastrulazione avanza, viene quindi a delinearsi l’asse antero-posteriore dell’embrione


I blastomeri che dall’epiblasto scendono all’interno della cavità sottogerminale
attraverso la linea primitiva permettono la formazione dell’endoderma da cui si
forma il tubo digerente, del mesoderma da cui si formano i tessuti connettivi, e
dell’ectoderma da cui si formano l’apparato tegumentario ed il sistema nervoso


Le cellule dell’ipoblasto si dispongono sul vitello per permettere la formazione di strutture che
metteranno in collegamento l’abbozzo del tubo digerente con il tuorlo = strutture extraembrionali


I blastomeri che scendono nella linea primitiva vanno incontro alla
transizione epitelio-mesenchimale, quello che succede a questo livello è un
processo identico a quello che capita nel blastoporo degli anfibi


Queste cellule dette “cellule a bottiglia” cambiano la loro organizzazione per permettere il
raggiungimento di un fenotipo più mesenchimale, il cambiamento avviene con la modulazione dei
filamenti di actina e con la sostituzione delle proteine di adesione presenti 


La transizione epitelio-mesenchimale vede la presenza di tre varianti:

1) la transizione di tipo 1 avviene in periodo embrionale per permettere la Gastrulazione

2) la transizione di tipo 2 avviene quando si ha un processo di riparazione delle ferite 

3) la transizione di tipo 3 avviene in condizioni patologiche che presentano cellule trasformate

La Gastrulazione attraversa l’intera superficie dell’embrione, parte dal lato


posteriore e con la formazione dei tre foglietti embrionali origina le strutture


In questa immagine riconosciamo nella parte centrale il primo abbozzo del
sistema nervoso centrale denominato tubo neurale


Conosciamo poco dei fattori molecolari che i blastomeri devono
scambiarsi, sappiamo che alcuni fattori paracrini permettono la
formazione della linea primitiva e che le molecole segnale sono
fattori di crescita dei fibroblasti che vengono prodotti dall’ipoblasto


Non abbiamo un centro organizzatore, probabilmente il fenomeno di induzione che causa l’inizio
della Gastrulazione dal lato posteriore avviene in seguito all’azione della forza di gravità 

= la specificazione dell’asse antero-posteriore dipende da quei movimenti rotatori (10-12
rivoluzioni all’ora) che l’uovo fecondato subisce prima di essere espulso all’esterno


Il movimento rotatorio permette di spostare le componenti più leggere della cellula uovo
caratterizzate dai determinanti morfogenetici, che vanno a localizzarsi al di sotto del blastoderma 

-se questi movimenti vengono impediti si va ad alterare il processo di Gastrulazione


Il processo di specificazione dell’asse destro-sinistro avviene simultaneamente
all’avanzamento della linea primitiva, nel lato sinistro avviene la produzione della
proteina shh che attiva la traduzione della proteina cerberus

-cerberus permette la sintesi di BMB che con un meccanismo a cascata porta
all’espressione della proteina nodal in grado di attivare il gene pitx2
Pitx2 come gene cruciale per definire lo sviluppo di tessuti ed organi nel lato sinistro del corpo

-nell’uomo la delezione di pitx2 causa la sindrome di Hager con anomalia nella simmetria del corpo 


Nel lato destro viene espressa la proteina activina che induce la produzione di fgf8, fgf8 impedisce
l’espressione della proteina cerberus andando quindi a bloccare l’attivazione del gene pitx2 


= i blastomeri che diventano “cellule a bottiglia” esprimono in maniera diversa fgf8 


La cellula uovo dei mammiferi è particolarmente piccola e difficile da manipolare o studiare, inoltre
tutto il processo di sviluppo dell’embrione avviene all’interno del corpo femminile 


La cellula uovo è isolecitica o alecitica in quanto non possiede la sostanza di
riserva ed effettua una segmentazione oloblastica con un movimento rotazionale 

-dopo la Fecondazione lo zigote si divide lentamente (12-24h) in due blastomeri


La Segmentazione rotazionale vede i piani di divisione variare ad ogni passaggio della
Segmentazione, le nostre divisioni sono inoltre asincrone in quanto i blastomeri non si dividono
tutti in contemporanea permettendo la formazione di un numero dispari di cellule 


La Segmentazione avviene mentre la cellula uovo fecondata scende lungo l’ovidotto per
raggiungere l’utero ovvero la sede dell’impianto, nel frattempo la massa di cellule che segmenta è
avvolta dalla zona pellucida che precedentemente circondava la cellula uovo

-nei mammiferi il genoma dello zigote viene attivato molto precocemente 


Fino alla seconda e terza divisione di Segmentazione i blastomeri che si
formano sono delle cellule vicine tra di loro disposte in maniera lassa


Dopo la terza e quarta divisione i blastomeri mostrano un cambio di
comportamento dato dal processo di compattazione, vengono espresse
delle proteine di adesione cellulare dette caderine E

-le caderine E sono accompagnate dalle gap-junction che permettono lo
scambio di sostanze tra i blastomeri grazie all’unione dei citoplasma 


Assistiamo alla comparsa del blastocele fondamentale sia per il termine del
processo di Segmentazione che per l’inizio del processo di Gastrulazione


La blastula viene detta blastocisti per indicare la sua differenza dalle altre, al
suo interno si avranno dei blastomeri con destini completamente diversi 


1) i blastomeri sulla superficie della blastocisti formano il trofoblasto, non partecipa alla
Gastrulazione e forma le strutture extraembrionali per la futura interazione tra madre ed embrione

2) i blastomeri interni formano il “bottone embrionale” e subiscono il processo di Gastrulazione 


Il blastocele compare grazie al processo di cavitazione dove i blastomeri iniziano a secernere
all’interno ioni Na+, ioni K+, ioni H+ che richiamano acqua portando all’aumento delle dimensioni


La blastocisti che si sposta lungo l’ovidotto è avvolta dalla zona pellucida, una membrana
che circondava la cellula uovo e che si è sigillata con il rilascio dei granuli corticali 

-funzione di impedire l’ancoraggio dei blastomeri alle pareti dell’ovidotto, l’adesione
causa una gravidanza ectopica o extrauterina (6 giorni)


L’estrusione della blastocisti dalla zona pellucida deve avvenire a livello dell’utero

Il fenomeno di estrusione viene permesso dalla produzione di enzimi
dalle cellule del trofoblasto, la stripsina permette di far uscire dalla
zona pellucida la blastocisti che può prendere contatto con l’utero


La superficie dell’utero cattura la blastocisti attraverso la secrezione di proteine extracellulari,
l’endometrio sostenuto anche da ormoni dell’ipofisi secerne una matrice complessa che permette
l’annidamento delle cellule del trofoblasto tra le cellule dell’endometrio stesso (7-9 giorni)

-nel frattempo la blastocisti vede il bottone embrionale che si organizza per la Gastrulazione


La blastocisiti una volta preso contatto sotto l’endometrio inizia a
cambiare comportamento, il bottone embrionale si prepara a gastrulare
mentre le cellule del trofoblasto interagiscono con il tessuto della madre


Il bottone embrionale attraverso un processo di delaminazione forma uno
strato detto ipoblasto ed uno strato detto epiblasto (8-9 giorni)


Le cellule del trofoblasto si fondono tra di loro formando un’unica cellula = sincizio trofoblasto

-si trasforma in un’altra struttura che richiama ed organizza vasi sanguigni e capillari


Il processo di Gastrulazione avviene solo su alcune cellule del bottone
embrionale, l’epiblasto gastrula formando i tre foglietti embrionali mentre
l’ipoblasto forma tessuti extraembrionali come il sacco vitellino che permette
il collegamento del tubo digerente dell’embrione con la circolazione materna


La Gastrulazione (12-14 giorni) si completa in 15-16 giorni, appena il processo finisce si forma
l’abbozzo del sistema nervoso centrale 


Compare una linea primitiva sul futuro lato posteriore dell’embrione che si
allunga con un punto avanzato detto nodo di Hensen = asse antero-posteriore 


Le cellule ai bordi vanno incontro al processo di transizione epitelio-mesenchimale ed iniziano ad
invaginarsi all’interno formando i due foglietti embrionali mesoderma ed endoderma

-quando i blastomeri iniziano ad essere adesi tra di loro esprimono la caderina E, questa viene persa
dalle cellule a bottiglia che vanno ad esprimere delle proteine utili al loro funzionamento


Il processo di Gastrulazione induce la formazione dei tre foglietti embrionali, dopo 15
giorni abbiamo quindi la formazione delle tre lamine dall’epiblasto 


Mentre la linea primitiva deve ancora completare il suo processo si forma l’abbozzo
del sistema nervoso centrale, appena completata la Gastrulazione inizia il processo di
Organogenesi che durerà per tutto il resto della gestazione 


1) dall’ectoderma originano il tessuto nervoso centrale, l’encefalo, il
midollo spinale e l’apparato tegumentario 

2) dal mesoderma originano il tessuto connettivo, le ossa, i muscoli striati,
l’apparato cardio-circolatorio e l’apparato renale

3) dall’endoderma originano l’apparto digerente con le ghiandole annesse,
le vie respiratorie ed i polmoni, l’apparato di secrezione e le gonadi


Nel caso dei mammiferi conosciamo i fattori paracrini che vengono scambiati, i
fattori di trascrizione ed i geni che vengono espressi

-la BMP4 viene rilasciata al nodo di Hensen per influenzare i blastomeri vicini

Tra il lato anteriore ed il lato posteriore vi è una differenza di fattori paracrini 

-nell’embrione del topo l’fgf8 è maggiormente espresso a livello posteriore mentre wnt e BMP sono
maggiormente espressi a livello anteriore


L’ectoderma inizia a formare l’abbozzo del sistema nervoso centrale
denominato tubo neurale = processo di Neurulazione


Sul lato dorsale dell’embrione compare una depressione che permette di
delineare l’asse dorso-ventrale, si forma un’invaginazione detta doccia
neurale che viene riempita e sigillata da alcune cellule dell’ectoderma

Il tubo neurale che percorre tutto il lato dorsale è l’abbozzo del sistema nervoso centrale, nella parte
cefalica si formerà l’encefalo mentre nel resto del corpo dell’embrione si formerà il midollo spinale


Dopo 25-27 giorni si ha la chiusura completa del tubo neurale lungo tutta la
struttura dell’embrione, la cavità centrale del tubo neurale permane anche nel
sistema nervoso centrale dell’adulto


Si nota il tubo neurale con la massa di blastomeri che diventeranno i neuroni e le
cellule di sostegno dette “cellule della glia”, il resto dell’embrione vede cellule
del mesoderma e dell’endoderma ancora non differenziate negli organi


Mentre si sta formando il tubo neurale una massa di cellule che rimane tra
l’ectoderma ed il tubo neurale stesso prende il nome di creste neurali, sono
chiamate anche quarto foglietto embrionale ma non nascono con la Gastrulazione

-la loro localizzazione è una posizione temporanea, cambiando il loro
comportamento migrano per raggiungere il mesoderma e l’endoderma 


Le cellule delle pieghe neurali a livello del mesoderma formano le cellule muscolari lisce, gli
osteoblasti, gli osteoclasti, gli adipociti e i condrociti mentre a livello dell’epidermide formano i
melanociti, i neuroni del sistema nervoso periferico e le cellule di Schwann

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