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La rivoluzione urbana, il potere, la scrittura

Lo sviluppo dell’agricoltura e delle nuove forme produttive fu accompagnato da un


progressivo abbandono del nomadismo, tipico delle società di caccia e raccolta, in
favore della sedentarizzazione. Questo portò con sé la nascita di villaggi sempre più
articolati e poi di città, centri che svolgevano funzioni economiche, amministrative e
politiche su un determinato territorio. Con l’agricoltura e l’urbanizzazione nacquero
società sempre più complesse: grazie alla formazione di eccedenze divenne possibile
la divisione del lavoro; all’egualitarismo dei villaggi neolitici subentrarono prime
forme di differenziazione sociale, con la nascita di dislivelli di ricchezza e di potere
fra i membri della comunità; la necessità di amministrare e governare società
sempre più complesse portò a forme di organizzazione politica analoghe a ciò che
noi chiamiamo “stato”. Ancora alla città è legata la scrittura, nata dall’esigenza di
controllare la produzione e le merci e divenuta una delle principali manifestazioni
simboliche della cultura umana.

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