approdòalla corteurbinatedi Bo tra banchettidi pescee acquerelli Di Ludovico a pagina18
Quandoi due’ Carlo’ si strinserola mano
L’alloraprincipe oggire in visita adUrbino perduevolte: nell’ 88 e nel’ 90. L’indimenticabileincontroconil Magnifico Rettore e Le due volte di Carlo ad Urbino Era il 10 maggio 1988 quando il principe Carlo d’Inghiterra - ora appenadivenuto re con il nome principe Carlo arrivò ad Urbino di Carlo III - giunse ad Urbino in intorno alle 11,30 accompagnato forma privata per una visita alla dall’amico di infanzia Soames, città di Raffaelloe di Federico da un nipote di Winston Churchil, e Montefeltro. Sicuramente, l’ere- dalle scorte britannica e italiana: de al trono del Regno Unito di ha un’aria sorridente, indossa GranBretagnae Irlanda,era aco- una giacca verdebottiglia a dop- noscenza degli ottimi rapporti pio petto, corta, secondoil suo della Casa Realebritannica con gusto, con pantaloni beige esti- Urbino. E’ sufficiente ricordare vi. che il ducaFederico era stato in- Appena arrivatocomincia apas- signito dal Re d’Inghilterra seggiare a piediper le viedi Urbi- dell’Ordine della Giarrettiera; no; cammina con molta lena e che lo studioso urbinate Polido- guardatutto e tutti con curiosi- ro Virgili era di casaa Londra ed tà: i palazzi, gli archi e le volte, aveva ricevuto l’incarico dal re gli scorci dei giardini, le stradine Enrico VII di scrivereuna Anglica e segue con interesse le spiega- Historia; che il nobile John Mor- zioni del suoospite, il conteVan- ris Moore avevadonato un rile- ni Leopardi, chelo accompagna vante contributo in denaroper nella visita. Una bella interprete l’acquisto della Casa natale del dagliocchi azzurri, lo segue sem- divino pittore da partedell’Acca- pre unpassodietro. E’ di rito la demia che porta il suo nome. Il visita alla casa natale di Raffael- lo, dove vienericevuto dal sinda- co Giorgio Londei e dall’avvoca- to Nino Baldeschi presidente
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PAESE :Italia AUTORE :N.D. PAGINE :4;19 SUPERFICIE :40 %
10 settembre 2022 - Edizione Pesaro
dell’Accademia Raffaello;in tar- con uncaloroso «in boccaal lu-
da mattinata il principe ha un po » a Re Carlo III. cordiale incontro in rettorato Giancarlo Di Ludovico con il Magnifico Carlo Bo che, in IL RICORDO un breve commento, lo giudica Di rito la visita alla ungiovanotto simpatico, sempli- casadi Raffaello. ce e dotato di molto humour. All’ora di pranzo viene accolto Bodisse: «Giovanotto nel fastosopalazzodella contes- simpatico» sa Maria Vecchiotti Antaldi per un pasto leggero, di pesce,per dodici convitati, preparato dai cuochi della mensa universita- ria. Due anni prima la stessacon- tessa aveva avuto come ospite la principessa Margaret, sorella della regina ElisabettaII, cheera giunta ad Urbino per una visita, accolta all’ingresso del Palazzo Ducale dal soprintendente Paolo dal Poggetto.Poco più tardi Car- lo è a PalazzoDucale, aperto so- lo per lui, in ammirazionedavan- ti allaMuta di Raffaello,la Flagel- lazione di Piero della Francesca, la Città Ideale, la Profanazione Immagine d’epoca.Strettadi manotra Carlo Bo e il principe dell’Ostia di PaoloUccello, le su- perbe ed eleganti architetture del Laurana.Carlo non vuole per- dere poi l’occasione,dabuonac- quarellista, di ritrarre alcuni pae- saggi urbinati e, a questoscopo, si reca nella villa di Cal Paciotto di fronte ai Torricini. Non finisce qui. In una nota, l’Università «saluta Re Carlo d’In- ghilterra » e ricorda che «l’asce- sa al Trono d’Inghilterra da parte di Carlo III riporta la memoria dell’Università di Urbino al 6 maggio 1990, quando l’allora Principe di Gallesgiunse in visita alla città feltresca per inaugura- re la mostra dei suoi acquerelli pressol’Accademia Raffaello. E naturalmente, tra gli incontri isti- tuzionali e una passeggiata per vie del centro, non mancò di far visita a PalazzoBonaventuraper un incontro approfondito ecor- diale con il Magnifico Rettore Carlo Bo». La nota si conclude
Diario del viaggio da Venezia a Costantinopoli fatto da M. Jacopo Soranzo al Sultano Murad III in compagnia di M. Giovanni Correr bailo alla Porta Ottomana descritto da anonimo che fu al seguito del Soranzo, 1575