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Rocca Pallavicino (Busseto)

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La Rocca Pallavicino, nota anche come rocca di Busseto, è un


Rocca Pallavicino
castello d'epoca medievale, quasi interamente ricostruito in stile
neogotico intorno alla metà del XIX secolo,[2] che sorge in
piazza Verdi, al centro del paese di Busseto in provincia di
Parma; al suo interno hanno sede il neoclassico teatro Giuseppe
Verdi e il Comune di Busseto.

Indice Foto aerea della rocca da ovest


Storia Ubicazione
Descrizione Stato attuale Italia
Note Regione Emilia-Romagna
Bibliografia Città Busseto
Voci correlate Coordinate 44°58′52.88″N
Altri progetti 10°02′28.99″E

Storia
L'originaria fortificazione fu innalzata
nel 985 per volere dell'obertengo
Adalberto di Baden, capostipite dei
Pallavicino.[1]
Informazioni generali
Nel 1216 le truppe piacentine e milanesi
attaccarono e distrussero il maniero.[1] Tipo castello medievale
Inizio 985
Nel 1249 l'imperatore del Sacro
Stemma dei costruzione
Romano Impero Federico II di Svevia
Pallavicino
investì del feudo di Busseto il marchese Materiale laterizio
Oberto II Pallavicino, che l'anno Primo Adalberto di Baden
seguente avviò i lavori di ricostruzione proprietario
di un possente castello,[1] interamente circondato da una cinta Condizione restaurato
muraria e un fossato, varcabile attraverso un ponte levatoio di
attuale
collegamento con la grande piazza antistante.[2]
Proprietario Comune di Busseto
Nel 1395 l'imperatore Venceslao di Lussemburgo confermò a attuale
Niccolò Pallavicino i diritti su Busseto, Borgo San Donnino, Visitabile sì (Teatro Giuseppe
Solignano, Ravarano, Monte Palerio, Tabiano, Bargone, Verdi)
Serravalle, Pietramogolana, Parola, Castelvecchio di Soragna e
Soragna.[1] Informazioni militari
Nel 1441 Niccolò Funzione difesa dello Stato
Piccinino attaccò su più strategica Pallavicino
fronti lo Stato
Tutela
Pallavicino,
costringendo il [1]
marchese Rolando il
Magnifico ad voci di architetture militari presenti su
asserragliarsi nella rocca Wikipedia
di Busseto; il
condottiero cinse
La rocca intorno alla metà del XIX
d'assedio il maniero e dopo alcuni scontri ebbe la meglio sul
secolo
Pallavicino, che si rifugiò dapprima a Venezia e successivamente a
Ferrara;[3] tutti i feudi furono incamerati dal duca di Milano Filippo
Maria Visconti. Rolando cercò di rientrare in possesso dei propri beni
e nel 1445 diede prova di lealtà al duca, che acconsentì alla restituzione di quasi tutte le terre confiscate, a
eccezione di Monticelli d'Ongina e alcuni altri feudi donati al Piccinino.[4]

Alla morte di Rolando nel 1457, i castelli di Busseto e di Bargone spettarono in comunione ai due figli
Pallavicino e Gian Lodovico.[1]

Nel 1522 Giovanni dalle Bande Nere chiese ospitalità nella rocca e
vettovaglie, ma gli furono rifiutate; per rappresaglia saccheggiò il
castello.[5]

Nel 1543 il castello fu sede dell'incontro fra l'imperatore Carlo V


d'Asburgo e il papa Paolo III.[6]

Con l'estinzione nel 1585 del ramo di Busseto della stirpe, lo Stato
Pallavicino fu al centro di liti fra gli altri rami del casato[2] e nel 1588 il
La rocca intorno al 1940 duca Alessandro Farnese annetté il territorio del marchesato al ducato
di Parma e Piacenza.[7]

Nel 1856 l'antica fortezza, in avanzato stato di degrado, fu venduta dalla Camera Ducale al Comune di
Busseto, che incaricò l'architetto parmigiano Pier Luigi Montecchini della sua completa ristrutturazione in stile
neogotico;[8] i lavori, avviati nel 1857 e completati nel 1868, interessarono l'intero edificio, di cui furono
mantenuti intatti solo il mastio cinquecentesco e pochi altri elementi;[9] all'interno fu anche costruito un nuovo
teatro in sostituzione del precedente, di dimensioni molto più modeste.[10]

Descrizione
La rocca si sviluppa attorno a un cortile centrale quadrato; tre dei quattro spigoli esterni sono occupati da torri
aggiunte durante la ristrutturazione ottocentesca.

I prospetti, in stile neogotico, sono rivestiti quasi interamente in laterizio, ad eccezione del primo livello della
facciata principale, intonacato; al centro di quest'ultima si eleva il mastio cinquecentesco; coronata dalla
merlatura a coda di rondine, ghibellina, l'alta torre è dominata da un grande orologio centrale, al di sopra del
quale si apre, attraverso una bifora su ciascuno dei quattro lati, la cella campanaria. Ai lati, si innalzano su un
porticato ad archi a tutto sesto due ali perfettamente simmetriche, al cui primo livello si apre una serie di
elaborate bifore a sesto acuto contornate da una cornice con lesene e formelle in terracotta, realizzate in buona
parte nel XV secolo dalla bottega di Rinaldo de Stavolis;[2] sopra di esse sono incastonati eleganti medaglioni
in cotto a forma di conchiglia, mentre a coronamento corre un cornicione ad archetti neogotici. Le stesse
eleganti bifore sono riprese anche nelle due torri poste alle estremità, al cui piano terreno sono collocate
analoghe monofore in terracotta.
Al di sotto del portico sul lato
destro è collocato l'ingresso al
teatro Giuseppe Verdi, mentre
sul lato sinistro si accede alla
residenza comunale.

Attraversando l'ingresso
principale alla base della torre
centrale, si accede al cortile
Il lato destro della facciata con
interno, dominato sul lato sud
l'ingresso al Teatro Verdi
da un porticato con loggiato
sovrastante in laterizio; sul
muro opposto è collocato un
altorilievo in pietra
raffigurante un'aquila
imperiale, stemma dei
L'alta torre cinquecentesca al centro marchesi Pallavicino, in
della facciata origine posizionato sulla
porta meridionale di accesso
al paese; perfettamente in
asse con l'ingresso principale, si apre sul retro un accesso
secondario.[2]
Lato sud del cortile interno

Note
1. Castello Busseto, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 2 settembre 2016 (archiviato
dall'url originale il 14 settembre 2016).
2. Castello o Rocca Pallavicino di Busseto, su www.preboggion.it. URL consultato il 2 settembre 2016.
3. ^ Pezzana, pp. 446-448.
4. ^ Pezzana, p. 498.
5. ^ Guicciardini, p. 125.
6. ^ Incontro di Paolo III e Carlo V nella Rocca di Busseto, su www.europeana.eu. URL consultato il 2
settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2015).
7. ^ Varano de' Melegari - Castello Pallavicino, su www.preboggion.it. URL consultato il 2 settembre
2016.
8. ^ Teatro Giuseppe Verdi, su www.bussetolive.com. URL consultato il 2 settembre 2016.
9. ^ Rocca Pallavicino (Palazzo Municipale), su www.bussetoweb.it. URL consultato il 2 settembre
2016.
10. ^ Lidia Bortolotti, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, su www.beniculturali.it. URL consultato il 2
settembre 2016.

Bibliografia
Francesco Guicciardini, Istoria d'Italia, Volume quinto, Milano, per Giovanni Silvestri, 1838.
Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale
Tipografia, 1842.

Voci correlate
Busseto
Pallavicino
Stato Pallavicino
Teatro Giuseppe Verdi (Busseto)

Altri progetti
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o altri file su rocca Pallavicino (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Rocca_Pall
avicino?uselang=it)

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