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PAESE :Italia AUTORE :Talita F R E Z Z I

PAGINE :1;4;5
SUPERFICIE :119 %

10 settembre 2022

TUTTE LE SUE VISITE: DA LEOPARDI A RAFFAELLO (E GLI SPAGHETTI Al M0SCI0LI)

ReCarloe le vacanzemarchigiane
NEL MAGGIO DEL 1988 IL TOUR DELLE MARCHE

Quandoil re arrivò da principe


Le vacanzedi Carlo DI
tra Leopardi,Raffaello
e spaghettiai moscioli
Letappein giro per le Marchedel nuovore d'Inghilterra
Ancoraoggiè docenteonorarioall'Accademiadi Urbino
di Talita Frezzi, Giulia Sancricca e Roberto Senigalliesi
giorni.Tanto durò la permanenza
nelle Marche dell'allora principe del

Sei Galles,oggired'Inghilterra, CarloIII.


Era il 1988. Maggioper la precisione.
Sullaporta delmuseodi CasaLeopardi una

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scrittaannunciava la chiusuraalle visite dal to daun amico d'infanzia e dallescorte, in-


9 al 14. Furono quelli,infatti, i giorni in cui il glese e italiana.Visitò la casadi Raffaello e il
figlio dellacompianta ElisabettaII soggior- rettorato,dove lo attendeval'allora magnifi-
nò - senza la moglieDiana - nel borgo natio co rettore dell'Università,l'altro Carlosigno-

del poeta Giacomo Leopardi, girovagando re di Urbino: Carlo Bo. Visitò anchePalazzo
poi tra gli splendidi scorci marchigiani. A Ducale chevenneaperto soltanto per lui. Si
ospitarlo, il conte Vanni e la contessaAnna, fermò a pranzo a PalazzoVecchiotti Antal-
che perl'occasionefecerorestaurareun ap- di, chegià avevaospitato Margaret, la sorel-
partamento delpalazzo recanatese.Arrivò la della ReginaElisabetta, e vi soggiornò.
all'aeroporto di Falconaradirettamente da Appassionato di pittura, volle dipingere,
Londra, il principe,alla guida di un Bak146. conla tecnicadell'acquerello,unoscorciodi
Da lì si mise al volantedi una Jaguarper rag- Urbino. E la passioneper l'artelo legò tanto
giungere Recanati. Ad attenderlo c'erano alla città ducalechedueanni dopo ci tornò.
ancheil figlio dei contiLeopardi e i loro ni- Era il 6 maggio1990 e l'allora Principe di
poti Pier Francescoe Olimpia.Non manca- Gallesvenne per inaugurare la mostra dei
rono neppurei curiosi, pronti a scattare suoi acquerellipressol'AccademiaRaffael-
qualche istantanea.Una voltadentro, per il lo, di cui è tutt'oggi docenteonorario. Non
principe fu l'occasione di perdersi tra gli mancò di far visita a PalazzoBonaventura
scritti di Leopardi, la scrivania dellesudate per un nuovo incontro con Carlo Bo econ
carte ela biblioteca del conteMonaldo. Al- Gianfranco Rossi,allora direttore ammini-
tra tappa macerateseall'insegnadell'arte fu strativo dell'ateneo.Ad Ancona, invece,arri-
quella di Monte San Martino. È Leonardo vò venerdì 13 maggio del 1988. FedericaRu-
Virgili, figlio di Mauro, l'allora sindaco del bini, del ristoranteEmilia di Portonovo,ave-
paese,a ricordareoggi quellagiornata stori- va 20anni ma ricorda alla perfezioneil gior-
ca. «Era 1*11 maggio 1988e lo aspettavamo no in cuiservì la cenaalprincipe Carlo.
sul sagrato dellachiesadoveera organizza-
ta unavisita guidata ai polittici del Crivelli. Fu un banchetto con soli sediciospiti, sele-
Mio padre gli consegnòle chiavi della città: zionati tra la migliore nobiltà e borghesia
in realtà era la vecchiachiave di una stalla italiana. Due ore prima del suo arrivo -
presa in prestito daun contadino del paesee riawolge il nastro Federica - le imponenti
tirata a lucido. Mi raccontòil giorno seguen- misure di sicurezza avevanofatto sgombe-
te di una avvincentepartita a boccea villa rare Portonovo, diventata all'improvviso
Pascuccidoveavevafatto coppiacol princi- deserta. Il principe eravenuto da noi per-
pe, sfidando l'ambasciatoree un'altra auto- ché mamma (Marisa Dubbini, la figlia del-
rità ». Virgili fa saperediaver ancheconser- la fondatrice Emilia, ndr) conoscevala con-
vato alcunelettere di Carloindirizzate asuo tessa Leopardi che, duemesi prima, aveva
padre.«Ne ricordo amemoria una di ringra- prenotato l'evento». La memoria non tradi-
ziamento per le belle parole inviategli da sce: «Eraausteroma disponibile, con il suo
aplomb, elegante e di fascino. Alla fine si
concesseagli obiettivi evolle salutare e rin-
graziare tutto il personale,visitando la cu-
mio padredopo la morte di Diana». Il sog- cina » . Carlo non restò indifferente al gusto
giorno si concluseconuna serata a palazzo della baia: «Antipastino dipesce,spaghetti
dei conti Leopardi:si racconta di quasi100 con i moscioli, conil mitico sugo di nonna
ospiti edi un menù dispecialità marchigia- Emilia, che il principe apprezzò tanto da
ne. concedersi il bis infrangendo il protocollo
regale, fritturina mista».
Il doppiopetto
Dal cuoredelleMarche al nord,sulfilo della Gli scorci di Jesie Corinaldo
stessaemozione. Macerata e dintorni non Il giorno prima, Carlo era stato a Jesi, per
furono l'unica meta di Carlo,il principe.A una passeggiatain centro. « Unavisita pri-
Urbino è statobenduevolte.Laprima visita vata che non passò inosservata - ricorda
è statastrettamenteprivata; la seconda,uffi- l'ex sindaco Gabriele Fava.- Nell'atrio co-
ciale, su invito dell'Università di Urbino e munale rimase colpito dalle grandi lastre
dell'Accademia Raffello. Era 1*11 maggio di marmo con tutti i nomi dei caduti:li les-
1988. Si presentòin doppiopetto scuro, pan- se uno per uno.Qualcuno, che s'era accor-
taloni chiari e grandiocchiali dallelenti sfu- to dellapresenzaillustre, fecesapereai pia-
mate. Arrivò intorno alle 11,30 accompagna- ni alti chec'era il principe Carlo.Ma nessu-
no scesea rendergli omaggio». Nessuno di
istituzionale, ma chi lo riconobbe si fece

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avanti. «Lungo le viuzze del centro storico,


s'innamorò d'uno scorcio cosìsuggestivo
da volerlo dipingere - rammenta Fava. -
Ordinò alle guardie del corpo di procurar-
gli tavolozza,colori etela». Pareche quella
fosseuna sua abitudine, fermarsi e dipin-
gere all'improvviso. «Dalla finestra di una
casavicina - segue il filo della narrazione-
una anziana lo riconobbe: " Principe, vuol
venire su che le offro il caffè?". Le guardie
del corpo tradussero ma lui, garbatamen-
te, dovette rinunciare per ragioni di sicu-
rezza ». SubitodopoJesi,decisedi deviareil
corteo a Corinaldo, dove si fermò su un
tratto delle antiche mura per ritrarre su
carta il paesaggioche definì «incantevole».
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AMANTE DELL'ARTE, SI FERMO


A DIPINGERESCORCIANCHE
NEI CENTRI DI JESI E CORINALDO

A PORTONOVO FECE IL BIS


DELLA PRELIBATEZZA DORICA
ROMPENDO IL PROTOCOLLO

9/5/1988
• L'allora principe
Carlo arrivò a
Recanati,ospitedei
Leopardi

11/5/1988
• Ad Urbino visitò
PalazzoDucale,
Università e
Accademia

12/5/1988
• AJesieCorinaldo
per dipingerescorci

13/5/1988
• CenaaPortonovo
a basedi moscioli

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ilnuovore d'InghilterraCarloIII e lesue


vacanzemarchigianenel 1988 quando era
ancoraprincipedelGalles.Molte le tappe che
lo hannovistonellanostraregione,tra le
provincedi PesaroUrbino,AnconaeMacerata

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