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PRINCIPI CONTABILI

1 Secondo lo schema del circuito della gestione, l'unica operazione


che non coinvolge il mercato esterno è:
a La vendita
b Il finanziamento
c La trasformazione
d L'acquisto dei fattori produttivi
2 Il capitale di rischio:
a Rappresenta un tipo di finanziamento esterno all'impresa
b Rappresenta i finanziamenti ottenuti dalle banche
c È anche conosciuto con il nome di mezzi di terzi
d Rappresenta la dotazione patrimoniale dell'impresa
3 Ipotizziamo di costituire una SpA con un capitale sociale di 1000,
interamente versato sul conto corrente bancario. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Banca + 1000, capitale sociale +1000
b Banca - 1000, capitale sociale +1000
c Banca - 1000, capitale sociale -1000
d Banca + 1000, capitale sociale -1000
4 Al''impresa viene erogato un finanziamento bancario di 800, con
accreditamento sul conto corrente bancario. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Banca -800, debiti v banche +800
b Banca +800, debiti v banche +800
c Banca -800, debiti v banche -800
d Banca +800, debiti v banche -800
5 Le tre categorie di immobilizzazioni sono:
a Materiali, immateriali, economiche
b Economiche immateriali, finanziarie
c Materiali, economiche finanziarie
d Materiali, immateriali, finanziarie
6 Ipotizziamo di acquistare un fabbricato industriale per un costo di
600, pagamento in contanti. Le movimentazioni contabili sono le
seguenti:
a Banca -600, fabbricati +600
b Banca +600, fabbricati +600
c Banca +600, fabbricati -600
d Banca -600, fabbricati -600
7 Ipotizziamo di acquistare impianti per un costo di 700, pagamento
per metà in contanti e per metà a dilazione. Nella tavola dei valori
avremo le seguenti movimentazioni:
a Impianti in aumento, banca in diminuzione, debiti v fornitori in
diminuzione
b Impianti in aumento, banca in aumento debiti v fornitori in aumento
c Impianti in aumento, banca in diminuzione, debiti v fornitori in aumento
d Impianti in diminuzione banca in diminuzione, debiti v fornitori in
aumento
8 L'acquisizione dei fattori produttivi regolata a dilazione comporta:
a Che il pagamento dei fattori produttivi acquisiti avvenga
contestualmente all'acquisto
b Una immediata diminuzione della liquidità
c La creazione di un debito finanziario
d Che il pagamento dei fattori produttivi acquisiti avvenga
successivamente all'acquisto
9 Ipotizziamo di acquistare materie prime per un costo di 300,
pagamento a dilazione. Le movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Materie prime -300, debiti v fornitori +300
b Materie prime +300, debiti v fornitori +300
c Materie prime -300, debiti v fornitori -300
d Materie prime +300, debiti v fornitori -300
10 Ipotizziamo di liquidare costi del personale per 800. Si pagano
stipendi lordi per 650, al netto di ritenute fiscali di 200 e previdenziali
di 50. Contributi a carico azienda di 150. Le movimentazioni contabili
sono le seguenti:
a Personale -800, banca -400, debiti tributari +200, debiti v istituti
previdenziali +200
b Personale + 800, banca -400, debiti tributari +200, debiti v istituti
previdenziali +200
c Personale + 800, banca +400, debiti tributari +200, debiti v istituti
previdenziali +200
d Personale + 800, banca -400, debiti tributari -200, debiti v istituti
previdenziali -200
11 Ipotizziamo di ottenere un affidamento bancario (c.d. fido) di 500. In
bilancio registreremo:
a Un aumento della banca per 500
b Un aumento dei debiti finanziari per 500
c Un aumento dei debiti commerciali per 500
d Nulla
12 Ipotizziamo di pagare il debito verso un nostro fornitore per 350. Le
movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Banca -350, debiti v fornitori -350
b Banca +350, debiti v fornitori -350
c Banca +350, debiti v fornitori +350
d Banca -350, debiti v fornitori +350
13 Ipotizziamo di pagare un acconto ad un fornitore di nuove
attrezzature per 100, pagamento in contanti. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Acconti -100, debiti v banche +100
b Acconti +100, debiti v banche +100
c Acconti -100, debiti v banche -100
d Acconti +100, debiti v banche -100
14 I brevetti sono un tipo di immobilizzazioni:
a Materiali
b Immateriali
c Finanziarie
d Gestionali
15 Ipotizziamo di acquistare brevetti per 150, pagamento in contanti.
Le movimentazioni sono le seguenti:
a Brevetti +150, cassa -150
b Brevetti +150, debiti v fornitori -150
c Brevetti +150, cassa +150
d Brevetti +150, debiti v fornitori +150
16 Le partecipazioni sono un tipo di immobilizzazioni:
a Materiali
b Immateriali
c Finanziarie
d Gestionali
17 Dal punto di vista economico la vendita determina:
a Un costo
b Un debito
c Un ricavo
d Una perdita
18 Ipotizziamo di vendere prodotti per 500, incasso in contanti. Le
movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Banca -500, ricavi +500
b Banca +500, ricavi +500
c Banca -500, ricavi -500
d Banca +500, ricavi -500
19 Ipotizziamo di vendere prodotti per 600, incasso a dilazione. Le
movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Banca +600, ricavi +600
b Banca -600, ricavi +600
c Crediti v clienti +600, banca +600
d Crediti v clienti +600, ricavi +600
20 Ipotizziamo di incassare crediti v/clienti per 150. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Banca +150, ricavi -150
b Banca +150, crediti v clienti -150
c Banca -150, crediti v clienti +150
d Banca +150, ricavi +150
21 Nella colonna degli impieghi della tavola dei valori ritroviamo:
a Debiti finanziari
b Debiti commerciali
c Patrimonio netto
d Liquidità
22 Nella colonna delle fonti della tavola dei valori ritroviamo:
a Patrimonio netto
b Liquidità
c Crediti commerciali
d Spese correnti
23 Le spese correnti sono:
a Arricchimenti conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro
b Impoverimenti, conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro
c Arricchimenti, conseguenti a fonti ottenute a titolo definitivo
d Arricchimenti, conseguenti a impieghi ottenuti a titolo definitivo
24 I ricavi correnti sono:
a Arricchimenti conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro
b Impoverimenti, conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro
c Arricchimenti, conseguenti a fonti ottenute a titolo definitivo
d Arricchimenti, conseguenti a impieghi ottenuti a titolo definitivo
25 La linea di demarcazione che permette di separare lo Stato
Patrimoniale dal Conto Economico rappresenta gli effetti:
a Del principio della prudenza
b Del principio della competenza
c Del principio della continuità della gestione
d Del principio della chiarezza
26 Nella colonna delle attività di Stato Patrimoniale ritroviamo:
a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro
b Gli impieghi non più utili in futuro
c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro
d Gli impieghi utili per il futuro
27 Nella colonna delle passività di Stato Patrimoniale ritroviamo:
a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro
b Gli impieghi non più utili in futuro
c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro
d Gli impieghi utili per il futuro
28 Nella colonna dei costi di Conto Economico ritroviamo:
a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro
b Gli impieghi non più utili in futuro
c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro
d Gli impieghi utili per il futuro
29 Nella colonna dei ricavi di Conto Economico ritroviamo:
a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro
b Gli impieghi non più utili in futuro
c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro
d Gli impieghi utili per il futuro
30 Il Patrimonio netto è una voce che va classificata:
a Nelle attività di Stato Patrimoniale
b Nelle passività di Stato Patrimoniale
c Nei costi di Conto economico
d Nei ricavi di Conto economico
31 Ipotizziamo di dover svalutare i crediti per 30. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Crediti v clienti +30, svalutazione crediti +30
b Crediti v clienti +30, svalutazione crediti -30
c Crediti v clienti -30, svalutazione crediti +30
d Crediti v clienti -30, svalutazione crediti -30
32 Per ammortamento si intende:
a La perdita di valore non fisiologica e non prevedibile, relativa a tutte le
immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo, e che pertanto hanno
nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura
b La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le
immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo, e che pertanto hanno
nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura
c La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa alle sole
immobilizzazioni materiali con vita utile limitata nel tempo, e che
pertanto hanno nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura
d La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le
immobilizzazioni con vita utile illimitata nel tempo, e che pertanto hanno
nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura
33 Nel caso di ammortamento è necessario rilevare:
a L'aumento del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e l'incremento
dei costi (nel CE)
b L'aumento del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e la riduzione dei
costi (nel CE)
c La riduzione del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e la riduzione
dei costi (nel CE)
d La riduzione del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e l'incremento
dei costi (nel CE)
34 Ipotizziamo di ammortizzare fabbricati per 20. Le movimentazioni
contabili sono le seguenti:
a Ammortamento + 20, fabbricati -20
b Ammortamento -20, fabbricati -20
c Ammortamento -20, fabbricati +20
d Ammortamento + 20, fabbricati +20
35 Nella logica del bilancio, le materie prime e merci da utilizzare
devono essere rilevate:
a Nel patrimonio netto
b All'attivo di Stato Patrimoniale
c Al passivo di Stato Patrimoniale
d Tra i costi di Conto Economico
36 Ipotizziamo che fine esercizio vi siano rimanenze di materie prime
per 20. Le movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Rimanenze di materie - 20, materie prime -20
b Rimanenze di materie - 20, materie prime +20
c Rimanenze di materie + 20, materie prime -20
d Rimanenze di materie + 20, materie prime +20
37 I risconti attivi si hanno nel caso di una operazione che determini:
a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare
b L'incasso anticipato di servizi da erogare
c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati
d L'incasso posticipato di servizi erogati
38 Ipotizziamo che vi siano servizi di manutenzione già pagati, ma
ancora da utilizzare per 20. Le movimentazioni contabili da operare al
31/12 sono le seguenti:
a Risconti attivi - 20, servizi di manutenzione -20
b Risconti passivi + 20, servizi di manutenzione -20
c Ratei attivi + 20, servizi di manutenzione -20
d Risconti attivi + 20, servizi di manutenzione -20
39 I ratei attivi si hanno nel caso di una operazione che determini:
a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare
b L'incasso anticipato di servizi da erogare
c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati
d L'incasso posticipato di servizi erogati
40 Ipotizziamo di rilevare accantonamenti per un contenzioso con il
personale per 20. Le movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Accantonamenti rischi e oneri - 20, ondi rischi e oneri +20
b Accantonamenti rischi e oneri + 20, ondi rischi e oneri +20
c Accantonamenti rischi e oneri - 20, ondi rischi e oneri -20
d Accantonamenti rischi e oneri + 20, ondi rischi e oneri -20
41 Ipotizziamo di rilevare oneri finanziari già maturati sul mutuo per 67.
Le scritture contabili al 31/12 sono le seguenti:
a Ratei passivi -67, oneri finanziari +67
b Ratei attivi +67, oneri finanziari +67
c Ratei passivi +67, oneri finanziari +67
d Ratei passivi +67, oneri finanziari -67
42 I ratei attivi si hanno nel caso di una operazione che determini:
a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare
b L'incasso anticipato di servizi da erogare
c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati
d L'incasso posticipato di servizi erogati
43 I risconti passivi si hanno nel caso di una operazione che determini:
a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare
b L'incasso anticipato di servizi da erogare
c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati
d L'incasso posticipato di servizi erogati
44 Ipotizziamo di avere parte dei ricavi contabilizzati, per 20, relativi a
servizi da erogare. Le movimentazioni contabili al 31/12 sono le
seguenti:
a Risconti passivi +20, ricavi di vendita -20
b Risconti passivi -20, ricavi di vendita -20
c Risconti attivi +20, ricavi di vendita -20
d Ratei passivi +20, ricavi di vendita -20
45 Ipotizziamo di rilevare canoni di locazione attivi già maturati per 10.
Le movimentazioni contabili al 31/12 sono le seguenti:
a Ratei attivi -10, altri ricavi +10
b Ratei passivi +10, altri ricavi +10
c Ratei attivi +10, altri ricavi +10
d Risconti attivi +10, altri ricavi +10
46 Se la produzione ottenuta è maggiore della produzione venduta:
a Le rimanenze iniziali sono maggiori delle rimanenze dinali
b L'azienda produce meno di quanto vende
c Le rimanenze di prodotto si incrementano
d Le rimanenze di prodotto si decrementano
47 La valorizzazione del magazzino prodotti secondo la soluzione
anglosassone:
a Si riferisce a un conto economico a costi e ricavi della produzione
ottenuta
b Prevede che la variazione delle rimanenze di prodotti rettifichi i costi del
CE, i quali devono rappresentare il costo della produzione venduta
c Prevede che la variazione delle rimanenze di prodotti rettifichi i ricavi
del CE, i quali devono rappresentare il valore della produzione ottenuta
d È la soluzione prevista da codice civile italiano
48 Ipotizziamo di rilevare rimanenze di prodotti per 658. Le
movimentazioni contabili sono le seguenti:
a Rimanenze prodotti -658, variazione rimanenze prodotti +658
b Rimanenze prodotti -658, variazione rimanenze prodotti -658
c Rimanenze prodotti +658, variazione rimanenze prodotti -658
d Rimanenze prodotti +658, variazione rimanenze prodotti +658 x
49 L'utile:
a Si ha quando i costi sono maggiori dei ricavi
b Rappresenta la distruzione di patrimonio netto sofferta dai soci per
effetto della gestione
c Rappresenta la remunerazione del patrimonio netto generata dalla
gestione, che spetta ai soci
d Si calcola all'inizio del periodo
50 Ipotizziamo che a fine periodo, ed a seguito delle rettifiche per la
stima del reddito, i ricavi dell'esercizio risultano pari a 1.748 a fronte di
costi totali per 1.622. In bilancio iscriveremo:
a Un utile di 126 tra i ricavi di conto economico e nel patrimonio netto di
stato patrimoniale
b Un utile di 126 tra i costi di conto economico e nel patrimonio netto di
stato patrimoniale
c Una perdita di 126 tra i costi di conto economico e nel patrimonio netto
di stato patrimoniale
d Una perdita di 126 tra i ricavi di conto economico e nel patrimonio netto
di stato patrimoniale
51 Le società quotate:
a Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
b Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del solo bilancio consolidato
c Hanno la facoltà di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
d Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
52 Le società non quotate che non redigono il bilancio in forma
abbreviata:
a Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
b Hanno la facoltà di scelta tra i principi contabili internazionali e i principi
nazionali
c Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
d Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del solo bilancio consolidato
53 Le società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata ex art.
2435-bis del codice civile:
a Hanno la facoltà di scelta tra i principi contabili internazionali e i principi
nazionali
b Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del solo bilancio consolidato
c Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la
redazione del solo bilancio consolidato
d Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la
redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato
54 Ai sensi dell'art. 2423 del codice civile, il bilancio d'esercizio è
composto dai seguenti documenti:
a Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota
integrativa
b Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa
c Stato patrimoniale, conto economico
d Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota
integrativa, relazione dei sindaci
55 Il principio della chiarezza:
a Attiene alla corrispondenza tra informazioni desumibili dal bilancio e
realtà sottostante
b Attiene alla sintassi usata nella nota integrativa
c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni
d È un requisito facoltativo
56 La veridicità:
a È un requisito facoltativo
b Attiene alla sintassi usata nella nota integrativa
c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni
d Attiene alla corrispondenza tra informazioni desumibili dal bilancio e
realtà sottostante
57 La correttezza è un requisito sostanziale poiché:
a Attiene alla quadratura tra attivo e passivo
b Attiene all' impiego, da parte del management, dei principi e dei criteri
tecnici ritenuti corretti
c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni
d È un requisito facoltativo
58 L'obbligo di deroga ex art. 2423, IV c., c.c.:
a È applicabile ai principi di redazione
b Può essere sempre applicato alle norme sugli schemi
c Prevede che se l'applicazione di una disposizione degli articoli che
seguono è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta la
disposizione non deve essere applicata
d Prevede che la deroga venga motivata nella relazione dei sindaci
59 La normativa civilistica struttura i principi generali per la redazione
del bilancio:
a Su tre livelli (clausola generale, principi di redazione, norme specifiche) x
b Su due livelli (clausola generale, principi di redazione)
c Su un livello (norme specifiche sulle valutazioni)
d Sulla base di un elenco senza un'articolazione gerarchica
60 Le informazioni complementari ai fini della rappresentazione
veritiera e corretta devono essere espresse:
a Nel rendiconto finanziario
b Nella relazione sulla gestione
c Nella relazione dei sindaci
d Nella nota integrativa
61 Il principio della prudenza:
a È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del
patrimonio netto)
b Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e
perdite
c Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in
funzionamento
d Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto
giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento
62 Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma:
a Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in
funzionamento
b Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto
giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento
c È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del
patrimonio netto)
d Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e
perdite
63 Il principio della continuità aziendale:
a Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e
perdite
b È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del
patrimonio netto)
c Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto
giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento
d Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in
funzionamento
64 Il principio della valutazione separata:
a Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in
funzionamento
b Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto
giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento
c Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e
perdite
d È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del
patrimonio netto)
65 Il principio della competenza afferma che:
a I ricavi sono di competenza quando il processo produttivo è stato
iniziato
b I ricavi sono di competenza quando il processo produttivo è stato
completato e lo scambio del prodotto è avvenuto
c I ricavi sono di competenza quando lo scambio del prodotto è stato
programmato
d I costi sono di competenza anche se non correlati ai ricavi
66 Il principio della costanza dei criteri di valutazione è derogabile con
motivazioni esposte:
a Nel rendiconto finanziario
b In nota integrativa
c Nella relazione sulla gestione
d Nella relazione dei sindaci
67 Secondo l'OIC 11, il principio della prudenza afferma che devono
essere iscritti in bilancio:
a I ricavi solo se realizzati e i costi anche se stimati
b I ricavi solo se realizzati e i costi solo se certi
c I ricavi anche se presunti e i costi solo se certi
d I ricavi anche se presunti e i costi anche se stimati
68 Ai sensi dell'OIC 11, il principio della chiarezza afferma che:
a È necessario applicare principi contabili indipendenti e imparziali verso
tutti gli stakeholders
b È necessario imputare i soli ricavi realizzati e tutti i costi anche se solo
stimati
c È necessario fornire informazioni analitiche e di inserire informazioni
aggiuntive in Nota Integrativa
d Il bilancio viene utilizzato come mezzo per fornire informazioni agli
stakeholders
69 Ai sensi dell'OIC 11, il postulato dell'omogeneità prevede:
a La costanza della forma di presentazione
b L'adozione in bilancio di un'unica moneta di conto
c L'imputazione dei costi e dei ricavi all'esercizio al quale competono
d Che l'informazione fornita dal bilancio sia verificabile attraverso
un'indipendente ricostruzione del procedimento contabile, tenendo
conto anche degli elementi soggettivi
70 Ai sensi dell'OIC 11, il postulato della competenza prevede:
a L'imputazione dei costi e dei ricavi all'esercizio al quale competono x
b Che l'informazione fornita dal bilancio sia verificabile attraverso
un'indipendente ricostruzione del procedimento contabile, tenendo
conto anche degli elementi soggettivi

c L'adozione in bilancio di un'unica moneta di conto


d La costanza della forma di presentazione
71 Secondo il Framework IAS, la continuità aziendale:
a È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio x
b Prevede che gli effetti contabili di un'operazione aziendale devono
essere rilevati al momento della loro maturazione economica e non nel
momento della loro manifestazione monetaria
c È una delle caratteristiche qualitative di primo livello
d Prevede l'immediata comprensibilità delle informazioni contabili da
parte di un lettore del bilancio che abbia quantomeno una ragionevole
conoscenza della dinamica degli affari, dell'attività economica e della
contabilità aziendale
72 Secondo il Framework IAS, la significatività:
a È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio
b È una delle caratteristiche qualitative di secondo livello
c Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di
incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio
d Prevede che un'informazione sia significativa ogni qualvolta sia in
grado di modificare il risultato d'esercizio
73 Secondo il Framework IAS, l'attendibilità:
a Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di
incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio
b Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai
lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione
contabile considerata
c È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio
d Prevede che gli effetti contabili di un'operazione aziendale devono
essere rilevati al momento della loro maturazione economica e non nel
momento della loro manifestazione monetaria
74 Secondo il Framework IAS, nei casi in cui non esiste una perfetta
concordanza tra l'aspetto sostanziale e quello giuridico-formale di
un'operazione:
a La scelta tra i due aspetti è rimandata al CDA
b Deve prevalere l'aspetto che migliora il risultato economico
c Deve prevalere la forma giuridica
d Deve prevalere la sostanza economica
75 Secondo il Framework IAS, la prudenza:
a Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di
incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio
b È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio
c Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai
lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione
contabile considerata
d Tende ad evitare la sopravalutazione delle attività e dei ricavi e la
sottovalutazione delle passività e dei costi
76 Secondo il Framework IAS, la neutralità:
a Prevede l'assenza di pregiudizi da parte di chi redige il bilancio x
b È una delle caratteristiche qualitative di primo livello
c È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio
d Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai
lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione
contabile considerata
77 Il Framework IAS definisce le attività come:
a Incrementi di benefici economici nel corso dell'esercizio, che trovano
manifestazione nella forma di afflusso/rivalutazione di attività o di
decremento di passività (includono i proventi maturati e non ancora
realizzati)
b Risorse controllate dall'impresa, risultato di operazioni svolte in
passato, dalle quali sono attesi benefici economici futuri
c Obbligazioni attuali dell'impresa nascenti da operazioni svolte in
passato, il cui regolamento porterà alla fuoriuscita dall'impresa di
risorse economiche che costituiscono benefici economici
d Decrementi di benefici economici nel corso dell'esercizio che si
concretizzano nel deflusso/nella svalutazione di attività o
nell'incremento di passività (inclusione delle perdite non ancora
realizzate)
78 Is sensi dello IAS 1, il bilancio è composto da:
a Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo,
rendiconto finanziario
b Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo,
rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto
c Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo,
rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto
d Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo,
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, note esplicative
79 Ai sensi dello IAS 1, per "Fair presentation" si intende:
a Una rappresentazione di bilancio coerente con le definizioni di attività,
passività, costi e ricavi del Quadro sistematico
b La valutazione della capacità dell'impresa di continuare ad operare
c La rilevazione in contabilità di tutte le attività, passività, ricavi e costi
d Il divieto di compensare partite di bilancio
80 Ai sensi dello IAS 1, per divieto di "Offsetting" si intende:
a Una rappresentazione di bilancio coerente con le definizioni di attività,
passività, costi e ricavi del Quadro sistematico
b La valutazione della capacità dell'impresa di continuare ad operare
c La rilevazione in contabilità di tutte le attività, passività, ricavi e costi
d Il divieto di compensare partite di bilancio
81 Secondo l'art. 2423 del c.c. il bilancio d'esercizio è costituito da:
a Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota
integrativa e relazione sulla gestione
b Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa
c Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota
integrativa
d Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario
82 L'OIC 12 ha ad oggetto:
a I criteri per la presentazione dello Stato Patrimoniale, del Conto
Economico e della Nota Integrativa
b I criteri per la valutazione delle poste contenute in bilancio
c I criteri per la presentazione del rendiconto finanziario
d Le informazioni aggiuntive contenute in nota integrativa
83 Lo schema di SP previsto dall'art. 2424 del c.c. prevede
l'articolazione delle sezioni in:
a Classi, voci, sotto-voci
b Macro-classi, voci, sotto-voci
c Macro-classi, classi, voci
d Macro-classi, classi, voci, sotto-voci
84 Ai sensi dell'art.2424 le voci sono indicate:
a Con lettere maiuscole
b Con numeri romani
c Con numeri arabi
d Con lettere minuscole
85 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, lo schema dell'attivo è
ispirato a una logica di tipo:
a Finanziario, con classificazione degli attivi in funzione della
destinazione durevole
b Economico, con classificazione degli attivi in funzione dell'area di
pertinenza gestionale
c Scalare, con classificazione degli attivi al netto delle passività pertinenti
alla stessa area gestionale
d Finanziario puro, con classificazione degli attivi in funzione della data di
previsto incasso
86 Lo schema di conto economico secondo l'art.2425 del c.c.:
a Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria della società, in
esso sono indicate le attività, le passività e il patrimonio netto della
società alla data di chiusura dell'esercizio
b È organizzato in forma scalare
c Ha una forma a sezioni contrapposte
d Distingue ricavi e costi in funzione della prevista data di incasso
87 L'area del conto economico abrogata dal D.Lgs. 139 del 2015 è
quella:
a Caratteristica
b Accessoria
c Finanziaria
d Straordinaria
88 Ai sensi dell'OIC 12, l'area accessoria del conto economico:
a Contiene le operazioni che si manifestano in via continuativa per lo
svolgimento della gestione; qualifica la parte peculiare e caratteristica
dell'attività dell'impresa
b Contiene le operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e
minusvalenze, anche di origine patrimoniale, che fanno parte
dell'attività ordinaria ma che non rientrano nell'attività caratteristica e
finanziaria
c È costituita da operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e
minusvalenze da cessione, svalutazioni e ripristini di valore tutti relativi
a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobilizzazioni
e finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi e utili e perdite su
cambi
d Include i proventi e gli oneri la cui fonte è estranea all'attività ordinaria
della società. Sono considerati straordinari i proventi e gli oneri
derivanti da: eventi accidentali e infrequenti; operazioni infrequenti che
sono estranee all'attività ordinaria della società
89 Ai sensi dell'art. 2425-ter del c.c., il rendiconto finanziario contiene i
flussi finanziari derivanti dalle attività:
a Operativa
b Operativa, di investimento
c Operativa, di investimento, di finanziamento
d Di investimento, di finanziamento
90 Ai sensi dell'art.2427 del c.c., la nota integrativa:
a Spiega i criteri di valutazione adottati
b Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria della società
c È organizzata in forma scalare
d Ha una forma a sezioni contrapposte
91 I documento obbligatori secondo lo IAS 1 sono:
a Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto
economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto
finanziario
b Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto
economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto
c Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto
economico, rendiconto finanziario, note
d Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto
economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto
finanziario, note
92 Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto:
a Seguendo una logica di tipo finanziario (corrente/non corrente), ma
senza rispettare uno schema rigido
b Obbligatoriamente in forma scalare
c Seguendo una logica di tipo finanziario (corrente/non corrente),
rispettando uno schema rigido voce per voce
d Obbligatoriamente seguendo una logica di tipo funzionale, in relazione
alla pertinenza gestionale delle attività e delle passività
93 La logica di tipo finanziario adottata per redigere il prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi dello IAS 1:
a Prevede che le attività sia suddivise in tre aree: immobilizzazioni, crediti
e liquidità
b Prevede che le attività e le passività siano divise tra correnti e non
correnti
c Classifica la liquidità tra le attività non correnti
d Utilizza un'unica area generale "debiti" per classificare sia le passività
finanziarie che quelle commerciali
94 Il criterio dell'afferenza al ciclo operativo o corrente utilizzato per la
redazione del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria ai
sensi dello IAS 1:
a Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre i 12 mesi
b Viene utilizzato per tutte le attività e le passività
c Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre la durata del
ciclo operativo
d Rappresenta l'impostazione riservata alle attività e alle passività
finanziarie
95 Il criterio della liquidità per la redazione del prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi dello IAS 1:
a Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre i 12 mesi
b Viene utilizzato per tutte le attività e le passività
c Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre la durata del
ciclo operativo
d Rappresenta l'impostazione riservata alle attività e alle passività
pertinenti alla gestione operativa
96 Lo IAS 1 prevede che il prospetto di conto economico complessivo:
a Possa essere presentato in un unico prospetto oppure in due prospetti
distinti
b Debba essere obbligatoriamente presentato in due prospetti distinti:
conto economico separato e altre componenti di conto economico
complessivo
c Debba obbligatoriamente essere presentato in un unico prospetto (il
conto economico complessivo)
d Abbia una forma a sezioni contrapposte
97 Nel conto economico, il criterio di classificazione dei costi per
natura:
a Rappresenta l'impostazione preferita
b Esprime i costi operativi evidenziando, in primo luogo, il costo
sostenuto per il venduto, quindi i costi di distribuzione, amministrazione
e generali, con l'obbligo in questo caso di dare informazione sulla
natura dei costi
c Esprime i costi operativi evidenziando i costi di acquisto delle materie e
delle merci, le variazioni delle rimanenze, i costi per servizi e gli altri
costi, il costo del personale, gli ammortamenti
d È l'unico ad essere previsto
98 Il criterio di classificazione dei costi per destinazione del conto
economico:
a È l'unico ad essere previsto
b Rappresenta l'impostazione alternativa
c Esprime i costi operativi evidenziando, in primo luogo, il costo
sostenuto per il venduto, quindi i costi di distribuzione, amministrazione
e generali, con l'obbligo in questo caso di dare informazione sulla
natura dei costi
d Esprime i costi operativi evidenziando i costi di acquisto delle materie e
delle merci, le variazioni delle rimanenze, i costi per servizi e gli altri
costi, il costo del personale, gli ammortamenti
99 Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto:
a Deve obbligatoriamente essere redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le
imprese quotate
b Contiene per ciascuna voce del patrimonio netto, le cause di variazione
intervenute nell'esercizio, inclusi gli effetti dell'applicazione retroattiva di
nuovi principi contabili, secondo quanto previsto dallo IAS 8
c Deve obbligatoriamente essere redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le
imprese di grandi dimensioni
d Contiene una sintesi dei principi contabili rilevanti applicati
100 Ai sensi dello IAS 1, le note:
a Contengono per ciascuna voce del patrimonio netto, gli effetti
dell'applicazione retroattiva di nuovi principi contabili, secondo quanto
previsto dallo IAS 8
b Rappresentano un documento consigliato ma non obbligatorio
c Rappresentano un documento che deve obbligatoriamente essere
redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le imprese di grandi dimensioni
d Contiene una sintesi dei principi contabili rilevanti applicati
101 L'art.2424 del c.c. considera immobilizzazioni materiali:
a Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e
commerciali, altri beni marchi e brevetti
b Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e
commerciali, altri beni, immobilizzazioni in corso e acconti
c Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, marchi e brevetti, altri beni,
immobilizzazioni in corso e acconti
d Terreni e fabbricati, marchi e brevetti, attrezzature industriali e
commerciali, altri beni, immobilizzazioni in corso e acconti
102 L'ammortamento:
a È un costo monetario
b È un costo sistematico e continuo
c Riguarda le immobilizzazioni ad utilità illimitata nel tempo
d Viene operato ad anni alterni
103 Il valore da ammortizzare è costituito:
a Dalla differenza tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore
residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile,
al netto di eventuali spese di rimozione
b Dal prodotto tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo
che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto
di eventuali spese di rimozione
c Dal rapporto tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo
che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto
di eventuali spese di rimozione
d Dalla somma tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore
residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile,
al netto di eventuali spese di rimozione
104 Il piano di ammortamento viene formulato extra-contabilmente e
se ne deve dare informazione:
a Nello stato patrimoniale
b In conto economico
c Nel rendiconto finanziario
d In nota integrativa
105 Il criterio di ripartizione dell'ammortamento, in termini generali,
prevede la possibilità di scegliere tra:
a Metodo a quote crescenti metodo a quote costanti, metodo a quote
decrescenti
b Metodo a quote crescenti, metodo a quote decrescenti
c Metodo a quote costanti, metodo a quote decrescenti
d Metodo a quote costanti, metodo a quote crescenti
106 Negli immobili il valore di realizzo:
a È sempre inferiore al valore originario di acquisizione
b Può essere non di rado superiore al valore originario di acquisizione
c È sempre uguale al valore originario di acquisizione
d È sempre nullo
107 I principali fattori da considerare nella stima della vita utile sono:
a Il deterioramento fisico e l'obsolescenza conseguente alla continua
evoluzione tecnologica
b Il deterioramento fisico, l'obsolescenza conseguente alla continua
evoluzione tecnologica e la capacità produttiva
c Il deterioramento fisico e la capacità produttiva
d La capacità produttiva e l'obsolescenza conseguente alla continua
evoluzione tecnologica
108 Il piano di ammortamento deve tener conto:
a Del valore di mercato del bene
b Della forza contrattuale del soggetto venditore del bene
c Dell'obsolescenza prevista del bene
d Della capacità di ammortamento garantita dai margini previsti
109 Un macchinario, il cui costo storico è pari a 10.000 euro e
ammortizzabile in 10 anni, alla fine del primo anno prevedrà
l'iscrizione nei costi di ammortamenti per:
a Euro 1000
b Euro 10.000
c Euro 9.000
d Euro 11.000
110 La svalutazione di una immobilizzazione deve essere operata:
a Sistematicamente in ogni esercizio
b In conformità ad un piano prestabilito
c Quando il valore contabile residuo può essere ricuperato
d Quando il valore contabile residuo non può essere ricuperato x
111 Ai sensi dell'OIC 16, sono immobilizzazioni materiali:
a I beni con utilità annuale che concorrono alla formazione del risultato
economico e della situazione patrimoniale-finanziaria di un unico
esercizio
b I beni immateriali acquistati o prodotti, o in corso di costruzione ovvero
somme anticipate a fronte del loro acquisto
c I beni le cui condizioni produttive hanno utilità economica che dura per
un unico esercizio
d I beni con utilizzo pluriennale che concorrono alla formazione del
risultato economico e dalla situazione patrimoniale-finanziaria di più
esercizi
112 Le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione:
a Sono iscritte nella voce BII5 dello stato patrimoniale
b Sono iscritte nella voce BII1 dello stato patrimoniale
c Sono iscritte nella voce BII4 dello stato patrimoniale
d Sono iscritte in conto economico
113 Le immobilizzazioni materiali che la società decide di destinare alla
vendita:
a Sono incluse nella categoria delle immobilizzazioni materiali
b Sono classificate in un'apposita voce dell'attivo circolante
c Sono classificate tra i costi
d Sono classificate in una voce separata delle immobilizzazioni

114 La misurazione iniziale delle immobilizzazioni materiali:


a Avviene escludendo i costi accessori d'acquisto
b Non include tutti i costi che l'azienda sostiene per porre il bene in
condizioni di essere utilizzato
c Non include i costi di progettazione e trasporto
d Avviene al costo effettivamente sostenuto per l'acquisizione del bene,
che comprende anche i costi accessori di acquisto
115 I costi di miglioramento, incremento e manutenzione straordinaria
a una immobilizzazione materiale:
a Sono sempre capitalizzabili
b Non sono mai capitalizzabili
c Sono capitalizzabili se producono un aumento significativo e misurabile
della capacità produttiva, sicurezza o vita utile del bene
d Sono iscritti in una voce ad hoc denominata manutenzione straordinaria
116 La contropartita di una immobilizzazione acquisita a titolo gratuito
è rappresentata da:
a Un provento straordinario
b Una rimanenza
c Un onere finanziario
d Un debito commerciale
117 I pezzi di ricambio di basso costo unitario e di uso ricorrente:
a Devono essere trattati come rimanenze
b Sono considerati come spese correnti nell'esercizio dell'acquisto
c Possono essere trattati come immobilizzazioni
d Sono ammortizzati sulla vita utile del cespite
118 La durata economica di una immobilizzazione materiale:
a È indipendente dalla residua possibilità di utilizzazione
b È superiore alla durata fisica
c È uguale alla durata fisica
d Deve essere stimata sulla base di diversi fattori, tra i quali il
deterioramento fisico
119 Il valore da ammortizzare di una immobilizzazione materiale:
a Deve essere periodicamente aggiornato
b È la la differenza tra il costo e il valore residuo
c E la somma tra il costo e il valore residuo
d È rappresentato dal presumibile prezzo realizzabile sul mercato
120 In seguito all'applicazione di una legge speciale, viene rivalutato di
euro 1.000 un impianto iscritto in bilancio per euro 5.000. In bilancio si
avranno le seguenti movimentazioni:
a Macchinari + 1.000, riserve di rivalutazione -1.000
b Macchinari - 1.000, riserve di rivalutazione -1.000
c Macchinari + 1.000, riserve di rivalutazione +1.000
d Macchinari - 1.000, riserve di rivalutazione +1.000
121 Le immobilizzazioni materiali secondo lo IAS 16 sono definite
come:
a Elementi intangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e
nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi
amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per più di un esercizio
b Elementi tangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella
distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi
amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per più di un esercizio
c Elementi intangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e
nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi
amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per un solo esercizio
d Elementi in tangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e
nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi
amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per un solo esercizio
122 Per l'iscrizione in bilancio di un'attività tra gli immobili, impianti e
macchinari è necessario che:
a Sia certo che l'attività generi futuri benefici economici
b Sia possibile che l'attività generi futuri benefici economici
c Sia probabile che l'attività generi futuri benefici economici
d Sia improbabile che l'attività generi futuri benefici economici
123 La misurazione al costo di immobili impianti e macchinari:
a Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione e i sostenuti
successivamente al fine di migliorare, sostituire una parte ovvero
effettuare la manutenzione straordinaria di tale elemento
b Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione ma non i sostenuti
successivamente al fine di migliorare, sostituire una parte ovvero
effettuare la manutenzione straordinaria di tale elemento
c Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione, con esclusione, in
ogni caso, degli oneri finanziari
d Comprende solo il costo iniziale di acquisto o produzione
124 Quando un bene è composto da parti significative, aventi vita utile
differente:
a Il metodo di contabilizzazione e valutazione di ciascuna parte deve
essere lo stesso
b Le parti del bene devono essere iscritte in voci del bilancio distinte
c Viene applicato alle parti più piccole il metodo utilizzato per
contabilizzare e valutare la parte più grande
d Ciascuna parte costituisce una immobilizzazione autonoma rispetto al
bene principale e deve essere contabilizzata e valutata separatamente
125 Quando un'immobilizzazione materiale è acquisita in cambio di
una o più attività non monetarie, deve essere iscritta:
a Al costo delle attività non monetarie scambiate, sostenuto dal cedente,
al lordo degli ammortamenti
b Al fair value
c Al costo di sostituzione
d Al costo delle attività non monetarie scambiate, sostenuto dal cedente,
al netto degli ammortamenti
126 Nel caso di dilazione oltre i normali termini, la differenza tra il
prezzo equivalente per contanti e il prezzo d'acquisto complessivo
deve essere rilevata come:
a Provento straordinario
b Onere straordinario
c Provento finanziario
d Onere finanziario
127 Un'azienda acquista il 1/7/20X6 un impianto il cui prezzo pattuito è
di euro 50.000, con differimento del pagamento in 18 mesi.
L'equivalente prezzo per contanti è 46.400; il prezzo pattuito ingloba
interessi impliciti pari a euro 3.600. Le movimentazioni contabili al
31/12/20X6 sono le seguenti:
a Impianti D 46.400; risconto interessi A 2.400; debiti v fornitori A 50.000;
Interessi D 1.200
B Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori D 50.000;
Interessi D 1.200
c Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori A 50.000;
Interessi D 1.200
d Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori D 50.000;
Interessi A 1.200
128 Secondo il modello della rideterminazione del valore, quando il
valore contabile di una immobilizzazione è aumentato per effetto di
una rivalutazione, l'incremento va attribuito:
a Tra i fondi rischi e oneri
b A una specifica riserva di rivalutazione nel patrimonio netto, e pertanto
nelle altre componenti del conto economico allargato
c Tra i costi del conto economico
d Tra i ricavi del conto economico
129 I criteri di ammortamento che si possono utilizzare sono:
a A quote costanti, a quote decrescenti, per quantità prodotte
b A quote costanti, a quote decrescenti, a quote crescenti
c A quote crescenti, a quote decrescenti, per quantità prodotte
d A quote costanti, a quote crescenti, per quantità prodotte
130 Il valore da ammortizzare:
a È il prodotto tra costo e presumibile valore residuo di realizzo
b È la somma tra costo e presumibile valore residuo di realizzo
c È il rapporto tra costo e presumibile valore residuo di realizzo
d È la differenza tra costo e presumibile valore residuo di realizzo
131 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, dal 2016 non sono più
capitalizzabili:
a I costi di impianto e ampliamento
b I costi di ricerca e pubblicità
c Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
d Immobilizzazioni in corso e acconti
132 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, rientrano tra le
immobilizzazioni immateriali:
a Le rimanenze
b I fabbricati
c I terreni
d I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
133 Ai sensi dell'art. 2426 del cc, il costo delle immobilizzazioni, la cui
utilizzazione è limitata nel tempo deve essere:
a Ammortizzato secondo il criterio a quote crescenti
b Interamente ammortizzato nell'ultimo esercizio
c Sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la
loro residua possibilità di utilizzazione
d Interamente ammortizzato nel primo esercizio
134 I costi di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale
possono essere iscritti nell'attivo con il consenso:
a Del collegio sindacale
b Dell'assemblea
c Unanime del CDA
d Della società di revisione
135 I costi di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale
possono essere ammortizzati entro un periodo non superiore:
a A un anno
b A 3 anni
c A 10 anni
d A 5 anni
136 I costi di di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere
iscritti nell'attivo con il consenso:
a Unanime del CDA
b Dell'assemblea
c Del collegio sindacale
d Della società di revisione
137 Fino a che l'ammortamento dei costi di impianto e di ampliamento
e de i costi di di sviluppo aventi utilità pluriennale non è completato
possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve
disponibili sufficienti a coprire:
a I debiti finanziari
b L'ammontare dei costi non ammortizzati
c Le perdite del periodo
d Il costo sostenuto
138 L'avviamento:
a Può essere iscritto nell'attivo con il consenso unanime del CDA se
acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto
b Può essere iscritto nell'attivo con il consenso del collegio sindacale se
acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto
c Può essere iscritto nell'attivo con il consenso unanime del CDA se non
acquisito a titolo oneroso, nei limiti del valore internamente generato
d Può essere iscritto nell'attivo con il consenso del collegio sindacale se
non acquisito a titolo oneroso, nei limiti del valore internamente
generato
139 Nei casi eccezionali in cui non è possibile stimare attendibilmente
la vita utile dell'avviamento, esso è ammortizzato entro un periodo non
superiore a:
a 10 anni
b 5 anni
c 25 anni
d Alla sua vita utile, se stimabile
140 La spiegazione del periodo di ammortamento dell'avviamento è
fornita:
a Nel verbale assembleare
b Nella relazione sulla gestione
c Nella relazione di revisione
d In nota integrativa
141 Ai sensi dell'OIC 24, fanno parte della categoria delle
immobilizzazioni immateriali:
a I fabbricati
b Gli oneri pluriennali
c Gli impianti
d Le rimanenze
142 Secondo l'OIC 24, gli oneri pluriennali:
a Includono i costi di ricerca che sono sempre capitalizzabili
b Sono costi che esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono
sostenuti
c Comprendono i costi di impianto e ampliamento, i costi della ricerca
applicata e i costi di sviluppo, i costi di pubblicità
d Includono i costi per marchi, brevetti e diritti di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
143 I beni immateriali:
a Non sono individualmente identificabili
b Sono rappresentati da diritti giuridicamente non tutelati
c Comprendono i diritti di brevetto industriale, i diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno, concessioni, licenze, marchi e altri diritti simili
d Sono capitalizzabili solo con il consenso del collegio sindacale
144 Secondo l'OIC 24, i costi di impianto e ampliamento possono
essere iscritti nello Stato Patrimoniale:
a Comprendendovi i costi di addestramento del personale
b Solo se si dimostra il rapporto causa-effetto tra i costi e il beneficio per
la società
c Comprendendovi i costi di ristrutturazione per piani di riduzione del
personale
d Sempre e solo con il consenso unanime del CDA
145 Secondo l'OIC 24, i costi di sviluppo possono essere iscritti nello
Stato Patrimoniale:
a Se attengono a progetti di ricerca deliberati dal management,
indipendentemente dalle loro prospettive di realizzazione tecnica
b Sempre e solo con il consenso unanime del CDA
c Anche se sono non recuperabili
d Se sono riferiti a un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile
146 I beni immateriali possono essere iscritti nell'attivo dello stato
patrimoniale solo se:
a Il costo è stimabile con sufficiente attendibilità
b Sono parte di gruppi di beni non individuabili separatamente
c Sono stati ricevuti a titolo gratuito
d Il costo non comprende i costi accessori
147 Secondo l'OIC 24, il periodo di ammortamento dei costi di sviluppo
è individuato in:
a 2 anni
b Massimo 3 anni
c 4 anni
d Massimo 5 anni
148 Secondo l'OIC 24, non è ammesso l'utilizzo di un piano di
ammortamento a quote:
a Parallele
b Costanti
c Crescenti
d Decrescenti
149 Secondo l'OIC 24, le immobilizzazioni immateriali:
a Possono essere sempre rivalutate, purché il valore sia attestato da una
perizia
b Possono essere rivalutate solo nei casi in cui leggi speciali, generali o
di settore lo richiedano o lo permettano
c Possono essere sempre rivalutate in maniera discrezionale dagli
amministratori
d Possono essere rivalutate imputando il maggior valore nel conto
economico
150 Secondo l'OIC 24, l'ammortamento dell'immobilizzazione
immateriale rivalutata:
a Viene effettuato prevedendo esclusivamente quote costanti
b Continua ad essere determinato coerentemente con i criteri applicati
precedentemente, sul valore rivalutato
c Continua ad essere determinato coerentemente con i criteri applicati
precedentemente, sul costo originario
d Viene effettuato sempre prevedendo quote decrescenti
151 Le caratteristiche necessarie per soddisfare la definizione di
attività immateriali sono:
a Tangibilità, controllo, esistenza di benefici economici futuri
b Costanza del valore, controllo, esistenza di benefici economici futuri
c Chiarezza, controllo, esistenza di benefici economici futuri
d Identificabilità, controllo, esistenza di benefici economici futuri
152 Una attività soddisfa il criterio di identificabilità se:
a Può essere separata o scorporata dall'impresa, ceduta, trasferita, data
in licenza, affittata o scambiata, sia singolarmente che unitamente a
contratti, attività o passività ad esse legate
b L'impresa è in grado di ottenere i futuri benefici economici generati
dall'attività e di limitare l'accesso a tali benefici ad altri soggetti
c L'asset deriva da diritti legali o contrattuali, che possono essere
separati o scorporati dall'impresaper essere trasferiti
d È probabile che l'impresa potrà beneficiare dei futuri benefici economici
attesi attribuibili all'asset

153 Il controllo sussiste quando:


a L'attività può essere separata o scorporata dall'impresa, ceduta,
trasferita, data in licenza, affittata o scambiata, sia singolarmente che
unitamente a contratti, attività o passività ad esse legate
b L'attività deriva da altri diritti contrattuali o legali, indipendentemente dal
fatto che questi diritti siano trasferibili o separabili dall'impresa
c L'impresa è in grado di ottenere i futuri benefici economici generati
dall'attività e di limitare l'accesso a tali benefici ad altri soggetti
d Vi sono futuri benefici economici attesi attribuibili all'asset
154 L'iscrizione iniziale in bilancio dell'attività immateriale dovrà
essere effettuata:
a Al fair value
b Al costo
c Tenendo conto del prezzo di beni simili sul mercato
d A un valore pari a zero
155 Nel caso di attività acquisite separatamente, ai fini dell'iscrizione
iniziale:
a Il costo è il prezzo pagato per acquistare l'asset, al netto di eventuali
sconti e riduzioni commerciali applicate dal fornitore, inclusi i dazi di
importazione e le imposte sugli acquisti non rimborsabili
b Il costo è rappresentato dal fair value
c Il costo è rettificato tenendo conto del prezzo di beni simili sul mercato
d L'attività è iscritta a un valore pari a zero
156 Nel caso di acquisizione attraverso contributi pubblici, è prevista:
a L'iscrizione del contributo in anni alterni
b L'iscrizione del contributo solo nell'ultimo anno di utilizzo del bene
c L'iscrizione del contributo solo nel primo e nell'ultimo anno di utilizzo del
bene, in parti uguali
d La successiva ripartizione del contributo per il periodo di utilizzo
dell'attività
157 L'avviamento generato internamente:
a Viene sempre rilevato tra le attività
b Non può essere rilevato come attività
c Viene sempre rilevato tra le passività
d Viene iscritto in conto economico e valutato al fair value
158 Lo IAS 38 vieta espressamente la capitalizzazione delle seguenti
attività immateriali, se generate internamente, poiché non possono
essere distinte dal costo sostenuto per sviluppare l'attività nel suo
complesso:
a Rimanenze
b Diritti di editoria
c Brevetti
d Concessioni
159 Le attività immateriali con vita utile indefinita:
a Sono soggette ad ammortamento
b Ricomprendono le rimanenze
c Non sono soggette ad ammortamento, ma devono essere sottoposte
periodicamente al test di Impairment
d Ricomprendono i marchi e i brevetti
160 L'impairment test per attività immateriali con vita utile indefinita
deve essere fatto:
a Annualmente
b Ad anni alterni
c Ogni 10 anni
d Solo al termine del primo anno
161 Ai sensi dell'art.2426 del cc, la svalutazione di una
immobilizzazione deve essere operata:
a Alla fine del primo esercizio
b Quando il valore contabile residuo non può essere recuperato
c Alla fine di ogni esercizio
d Quando il valore contabile residuo è inferiore al valore di mercato alla
chiusura dell'esercizio

162 Ai sensi dell'OIC 9, per valore recuperabile si intende:


a Il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi
di vendita
b Il maggiore tra il valore di bilancio e il valore equo (fair value) di
un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita
c Il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo (fair value) di un'attività o
di una C.G.U. al netto dei costi di vendita
d Il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una
C.G.U. al netto dei costi di vendita
163 Ai sensi dell'OIC 9, per valore d'uso si intende:
a Il valore attuale dei flussi di cassa attesi da un'attività o da una C.G.U.,
tramite il suo utilizzo
b Il maggiore tra il valore di bilancio e il valore equo (fair value) di
un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita
c Il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo (fair value) di un'attività o
di una C.G.U. al netto dei costi di vendita
d Il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una
C.G.U. al netto dei costi di vendita
164 Secondo l'OIC 9, non è possibile ripristinare la svalutazione
rilevata:
a Sui crediti commerciali
b Sui costi di impianto e ampliamento
c Sulle rimanenze
d Sull'avviamento e sugli oneri pluriennali
165 L'impresa dovrà attuare una svalutazione quando:
a Il valore recuperabile è superiore al valore contabile
b Il valore recuperabile è inferiore al valore contabile
c Il valore recuperabile è uguale al valore contabile
d Il valore recuperabile è diverso dal valore contabile
166 Secondo l'OIC9, il modello semplificato:
a È un metodo sempre applicabile
b Utilizza il maggiore tra valore equo e valore d'uso (calcolato in base ai
flussi finanziari attualizzati)
c Utilizza il maggiore tra valore equo e capacità di ammortamento
d È un metodo applicabile solo alle imprese di maggiori dimensioni
167 Secondo l'OIC9, il modello generale:
a È un metodo applicabile solo alle imprese minori
b Utilizza il maggiore tra valore equo e valore d'uso (calcolato in base ai
flussi finanziari attualizzati)
c Utilizza il maggiore tra valore equo e capacità di ammortamento
d È un metodo applicabile solo alle imprese di maggiori dimensioni
168 Il fair value:
a È il minore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una
C.G.U. al netto dei costi di vendita
B Nella prassi è spesso identificabile da un valore peritale che deve tener
conto delle transazioni di beni similari effettuate in prossimità della
valutazione
c È il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo di un'attività o di una
C.G.U. al netto dei costi di vendita "
D È il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di
una C.G.U. al netto dei costi di vendita
169 Il tasso di attualizzazione utilizzato nella stima del valore d'uso
utilizzando il modello generale è:
a Il wacc
b Il wac
c Il tir
d Il tasso risk free
170 Tra gli indicatori di potenziale perdita di valore di una
immobilizzazione troviamo:
a Diminuzione dei tassi di interesse
b Aumento del valore di mercato
c Evidente obsolescenza
d Cambiamento dell'assetto proprietario dell'impresa
171 Il test di impairment è un procedimento volto ad evitare che le
imprese iscrivano in bilancio le attività ad un valore:
a Inferiore a quello di bilancio
b Uguale a quello recuperabile
c Superiore a quello recuperabile
d Inferiore a quello recuperabile
172 Il test di impairment deve essere utilizzato per verificare la perdita
di valore:
a Delle sole attività singole
b Delle sole C.G.U
c Delle sole immobilizzazioni materiali
d Delle singole attività e delle C.G.U.
173 Il valore contabile:
a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto
l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore
b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo
dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore
c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una
ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione
d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di
ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U
174 Il fair value:
a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto
l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore
b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo
dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore
c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una
ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione
d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di
ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U
175 Il valore d'uso:
a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto
l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore
b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo
dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore
c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una
ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione
d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di
ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U
176 L'impresa deve verificare tramite impairment test la presenza di
una perdita di valore per le attività immateriali con vita utile indefinita:
a Ogni 10 anni
b Annualmente
c Ogni 5 anni
d Ad anni alterni
177 Un esempio di fonte interna di valutazione che può far presumere
la necessità di operare una svalutazione dell'immobilizzazione è
rappresentata da:
a Diminuzione del valore di mercato del bene superiore al normale
utilizzo e al trascorrere del tempo
b Modifiche significative attuali o imminenti, e comunque avverse
all'impresa, nel proprio ambiente di riferimento (mercato, tecnologie,
legislazione)
c Rilevanti modifiche attuali o imminenti nella destinazione d'uso del bene
d Incremento dei tassi di interesse tale da influenzare i tassi di
attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d'uso
178 Un esempio di fonte esterna di valutazione che può far presumere
la necessità di operare una svalutazione dell'immobilizzazione è
rappresentata da:
a Incremento dei tassi di interesse tale da influenzare i tassi di
attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d'uso
b Rilevanti modifiche attuali o imminenti nella destinazione d'uso del bene
c Informazioni derivanti dal sistema di controllo interno in merito al
peggioramento della redditività del bene
d Indicazioni in merito ad obsolescenza o danneggiamenti del bene
179 Nella determinazione del valore d'uso, i flussi finanziari rilevanti
sono così definiti:
a Le proiezioni dei flussi in entrata e in uscita derivanti dall'uso del bene
b Le proiezioni dei flussi in entrata e in uscita derivanti dall'uso del bene e
dei flussi finanziari netti derivanti dalla dismissione alla fine della sua
vita utile
c Le proiezioni dei flussi finanziari netti derivanti dalla dismissione alla
fine della sua vita utile
d Le proiezioni dei flussi in entrata derivanti dall'uso del bene e dei flussi
finanziari netti derivanti dalla dismissione alla fine della sua vita utile
180 Ai sensi dello IAS 36 non si può procedere a ripristini di valore:
a Delle immobilizzazioni immateriali
b Delle immobilizzazioni materiali
c Dell'avviamento
d Dei crediti commerciali
181 La scelta di iscrivere le partecipazioni tra le immobilizzazioni è
basata sul criterio:
a Economico
b Funzionale
c Finanziario
d Reddituale
182 Le partecipazioni immobilizzate sono iscritte:
a Tra le Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni nella
classe C.III dello SP
b Tra le Immobilizzazioni Finanziarie nella classe B.III dello SP
c Tra le rimanenze
d In una riserva speciale di patrimonio netto
183 Le partecipazioni non immobilizzate sono iscritte:
a Tra le Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni nella
classe C.III dello SP
b Tra le Immobilizzazioni Finanziarie nella classe B.III dello SP
c Tra le rimanenze
d In una riserva speciale di patrimonio netto
184 Ai sensi dell'art. 2359, le partecipazini in altre imprese si
presumono immobilizzazioni se detenute in misura non inferiore al:
a 0,05
b 0,1
c 0,2
d 0,5
185 Le attività finanziare della stessa specie:
a Devono essere obbligatoriamente contabilizzate interamente tra le
immobilizzazioni o tra l'attivo circolante
b Possono essere per una parte immobilizzate e per una parte comprese
nel patrimonio netto
c Devono essere obbligatoriamente contabilizzate interamente tra le
immobilizzazioni o nel patrimonio netto
d Possono essere per una parte immobilizzate e per una parte comprese
nell'attivo circolante
186 Le partecipazioni in imprese controllate o collegate considerate
immobilizzazioni sono valutate:
a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto
b Al metodo del costo
c Al metodo del patrimonio netto
d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile
dall'andamento del mercato se inferiore
187 Le partecipazioni in altre imprese (non controllate o collegate)
considerate immobilizzazioni sono valutate:
a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto
b Al metodo del costo
c Al metodo del patrimonio netto
d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile
dall'andamento del mercato se inferiore
188 Le partecipazioni in imprese controllate o collegate non
considerate immobilizzazioni sono valutate:
a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto
b Al metodo del costo
c Al metodo del patrimonio netto
d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato se inferiore
189 Secondo il metodo del costo, se il costo di acquisto della
partecipazione è maggiore alla corrispondente frazione del patrimonio
netto risultante dall'equity method, la differenza dovrà essere
motivata:
a Nella relazione della società di revisione
b Nella relazione sulla gestione
c In nota integrativa
d Nel verbale assembleare
190 Quando la partecipazione è iscritta per la prima volta in base al
metodo del patrimonio netto, il costo di acquisto superiore al
corrispondente patrimonio netto:
a Non può mai essere iscritto nell'attivo
b Può essere iscritto in una riserva speciale di patrimonio netto, purché
ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa
c Può essere iscritto nell'attivo, purché ne siano indicate le ragioni nella
nota integrativa
d Deve essere compensato da un aumento di liquidità
191 Ai sensi dell'OIC 21, le partecipazioni non immobilizzate:
a Sono iscritte al fair value
b Sono quelle per le quali sia manifesta la volontà di scambio ovvero
vendita
c Possono essere iscritte al costo, indipendentemente dal valore di
mercato
d Vengono iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
192 Ai sensi dell'OIC 21, la valutazione successiva delle partecipazioni
non immobilizzate avviene:
a Scegliendo liberamente tra costo d'acquisto e valore di realizzazione
desumibile dall'andamento del mercato
b Al costo d'acquisto
c Al minore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile
dall'andamento del mercato
d Al maggiore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile
dall'andamento del mercato
193 Le partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni:
a Sono quelle detenute per investimento duraturo
b Sono quelle per le quali sia manifesta la volontà di scambio ovvero
vendita
c Sono iscritte al fair value
d Sono iscritte al maggiore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione
desumibile dall'andamento del mercato
194 Le partecipazioni immobilizzate:
a Sono iscritte al fair value
b Sono iscritte scegliendo liberamente tra costo d'acquisto e valore di
realizzazione desumibile dall'andamento del mercato
c Sono iscritte al minore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione
desumibile dall'andamento del mercato
d Vanno iscritte al costo di acquisto o di costituzione, comprensivo dei
costi accessori
195 Le partecipazioni iscritte al metodo del costo:
a Sono rilevate al fair value
b Sono rilevate al costo di iscrizione iniziale al netto degli oneri accessori
diretti
c Sono rilevate al costo di iscrizione iniziale comprensivo degli oneri
accessori diretti
d Sono rilevate al valore di presumibile realizzo
196 La perdita durevole di valore delle partecipazioni è determinata
confrontando:
a Il valore di mercato con il valore recuperabile
b Il valore contabile con il valore recuperabile
c Il valore contabile con il valore di mercato
d Il valore contabile con il prezzo di vendita al netto degli ammortamenti
197 Si può avere un ripristino del valore della partecipazione:
a Procedendo alla rivalutazione fino alla concorrenza, al massimo, del
costo originario
b Procedendo alla rivalutazione fino ad un valore pari al doppio del costo
originario
c Solo in seguito all'emanazione di leggi speciali
d Solo se la precedente svalutazione era inferiore al 10% del valore
originario
198 Nel caso di sottoscrizione di un aumento a pagamento del capitale
sociale della partecipata:
a Il valore della partecipazione non deve essere aumentato del costo
sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni
b Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto
per la sottoscrizione delle nuove azioni
c Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo
sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni
d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione
199 Nel caso di aumenti gratuiti del capitale della partecipata:
a In ogni caso, viene modificata la percentuale di partecipazione
b Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto
per la sottoscrizione delle nuove azioni
c Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo
sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni
d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione
200 In seguito all'aumento a pagamento del capitale sociale
sottoscritto dalla partecipante:
a Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto
per la sottoscrizione delle nuove azioni
b Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo
sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni
c In ogni caso, viene modificata la percentuale di partecipazione
d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione

201 L'Equity method sostituisce al costo della partecipazione:


a Il valore dei ricavi della partecipata
b Il valore dell'utile della partecipata
c Il valore di patrimonio netto (pro-quota) della partecipata
d Il valore dei debiti finanziari (pro-quota) della partecipata
202 Con il metodo del consolidamento sintetico:
a La valutazione della partecipazione recepisce le variazioni di patrimonio
netto della partecipata
b Sono riflesse nella valutazione le quote di patrimonio netto e di risultato
di terzi
c Il bilancio consolidato recepisce analiticamente le attività e passività
della partecipata
d Il bilancio consolidato recepisce anche le quote di patrimonio netto e di
risultato di terzi
203 Con il metodo del consolidamento integrale:
a La valutazione della partecipazione recepisce le variazioni di patrimonio
netto della partecipata
b Non sono riflesse nella valutazione le quote di patrimonio netto e di
risultato di terzi
c Il bilancio consolidato non recepisce analiticamente le attività e
passività della partecipata
d Il bilancio consolidato recepisce anche le quote di patrimonio netto e di
risultato di terzi
204 La differenza iniziale positiva (derivante da un costo sostenuto per
l'acquisto della partecipazione superiore alla corrispondente frazione
di Patrimonio Netto Rettificato), può essere dovuta:
a A maggiori valori correnti del passivo dello Stato Patrimoniale della
partecipata, rispetto ai valori contabili
b A maggiori valori correnti dell'attivo dello Stato Patrimoniale della
partecipata, rispetto ai valori contabili
c Al compimento di un buon affare
d A un valore di bilancio dei beni maggiore del valore recuperabile
205 La differenza iniziale negativa (derivante da un costo sostenuto
per l'acquisto della partecipazione inferiore alla corrispondente
frazione di Patrimonio Netto Rettificato), può essere dovuta:
a A maggiori valori correnti dell'attivo dello Stato Patrimoniale della
partecipata, rispetto ai valori contabili
b Al compimento di un cattivo affare
c All'attesa di perdite future
d Alla presenza di avviamento
206 Negli esercizi successivi a quello di prima iscrizione, la
valutazione è pari a:
a Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente -
ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi
rischi futuri) nello SP extracontabile - differenza di patrimonio netto
della partecipata
b Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente +
ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi
rischi futuri) nello SP extracontabile - differenza di patrimonio netto
della partecipata
c Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente -
ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi
rischi futuri) nello SP extracontabile + differenza di patrimonio netto
della partecipata
d Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente +
ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi
rischi futuri) nello SP extracontabile + differenza di patrimonio netto
della partecipata
207 Ai sensi dell'Art. 2426, n.4 : Negli esercizi successivi le
plusvalenze, derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio
netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell'esercizio precedente
sono iscritte":
a Tra le rimanenze
b In una riserva non distribuibile
c Tra i crediti commerciali
d Tra i debiti commerciali
208 Attraverso il metodo del patrimonio netto, gli utili della partecipata
sono rilevati:
a Nel momento in cui si generano
b Nel momento dell'eventuale distribuzione dei dividendi
c A esercizi alterni
d Solo se l'ammontare della riserva legale ha raggiunto il 25% del
capitale sociale
209 Attraverso il metodo del costo, gli utili della partecipata sono
rilevati:
a Nel momento in cui si generano
b Nel momento dell'eventuale distribuzione dei dividendi
c A esercizi alterni
d Solo se l'ammontare della riserva legale ha raggiunto il 25% del
capitale sociale
210 Il metodo del consolidamento sintetico:
a Prevede che il bilancio consolidato recepisca analiticamente le attività e
passività della partecipata
b Prevede che il bilancio consolidato recepisca anche le quote di
patrimonio netto e di risultato di terzi
c Prevede che la valutazione della partecipazione recepisca le variazioni
di patrimonio netto della partecipata
d Può essere applicato solo nelle società quotato
211 Il bilancio separato:
a È il bilancio di un gruppo in cui attività, passività, patrimonio netto,
ricavi, costi e flussi finanziari della controllante e delle sue controllate
sono presentati come se fossero un'unica entità economica
b È il bilancio d'esercizio di una società che redige il consolidato
c È il nome dato al bilancio redatto dalle società controllate
d È il nome dato al bilancio redatto dalle società collegate
212 Il bilancio consolidato:
a È il bilancio di un gruppo in cui attività, passività, patrimonio netto,
ricavi, costi e flussi finanziari della controllante e delle sue controllate
sono presentati come se fossero un'unica entità economica
b È il bilancio d'esercizio di una società che redige il consolidato
c È il nome dato al bilancio redatto dalle società controllate
d È il nome dato al bilancio redatto dalle società collegate
213 Nella redazione del bilancio separato:
a Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al
fair value
b Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al
costo
c La società non può utilizzare il metodo del consolidamento integrale
delle partecipazioni
d Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al
costo, ovvero in conformità allo Ias 39 (o Ifrs 9)
214 Nel bilancio separato, le partecipazioni valutate al costo e
classificate come possedute per la vendita sono valutate:
a Al costo
b Al fair value
c Al minore tra il valore contabile (costo) e il fair value
d Al maggiore tra il valore contabile (costo) e il fair value
215 Le società collegate, ai sensi dello IAS 28:
a Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo dominante
b Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo congiunto
c Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza dominante
d Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza notevole
216 Le joint venture, ai sensi dello IAS 28:
a Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo dominante
b Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo congiunto
c Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza dominante
d Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza notevole
217 Le società collegate, ai sensi dello IAS 28, sono contabilizzate in
bilancio:
a Utilizzando il metodo del patrimonio netto
b Utilizzando il metodo del costo
c Utilizzando il metodo del fair value
d Utilizzando il costo di sostituzione
218 Lejoint venture, ai sensi dello IAS 28, sono contabilizzate in
bilancio:
a Utilizzando il metodo del patrimonio netto
b Utilizzando il metodo del costo
c Utilizzando il metodo del fair value
d Utilizzando il costo di sostituzione
219 Si presume che un investitore abbia "un'influenza notevole" se
detiene direttamente o indirettamente tramite controllate:
a Il 10% o più dei diritti di voto
b Il 30% o più dei diritti di voto
c Il 20% o più dei diritti di voto
d Il 50% o più dei diritti di voto
220 I diritti di voto potenziali sono quelli connessi a strumenti
finanziari che potranno essere convertiti in futuro:
a In titoli di stato
b In obbligazioni
c In derivati
d In azioni ordinarie
221 Sono iscritti tra le immobilizzazioni i crediti:
a Verso clienti
b Verso imprese controllate, se a medio lungo termine
c Tributari, per acconti da recuperare in dichiarazione dei redditi
d Relativi a imposte anticipate
222 Ai sensi dell'Art. 2435-bis c.c., VII comma (post DLgs 139/2015),
hanno la facoltà di iscrivere i crediti al valore di presumibile realizzo,
senza impiego del costo ammortizzato:
a Le società che redigono il bilancio consolidato
b Le società per azioni quotate in borsa
c Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata
d Le s.r.l. di maggiori dimensioni
223 I crediti verso le imprese collegate, controllate, controllanti:
a Sono riuniti in un'unica voce
b Sono distintamente collocati al fine di evidenziare meglio le dinamiche
infragruppo
c Sono sempre iscritti tra le immobilizzazioni
d Sono sempre iscritti nell'attivo circolante
224 Ai sensi dell'Art. 2426 c.c., I comma (post DLgs 139/2015), i crediti
sono rilevati in bilancio secondo il criterio:
a Del costo
b Del fair value
c Del patrimonio netto
d Del costo ammortizzato
225 Secondo l'OIC 15, i crediti:
a Rappresentano il diritto a esigere, a una scadenza individuata o
individuabile, determinati ammontari di disponibilità liquide da clienti o
da altri soggetti
b Sono sempre titoli di credito contenenti un ordine o una promessa
incondizionata di pagamento al portatore, che pertanto ha il diritto
tutelato dalla legge di esigere il pagamento
c Sono strumenti con ordine di incasso di crediti commerciali disposto dal
creditore fa favore di una banca
d Rappresentano l'obbligo di pagare, a una scadenza individuata,
determinati ammontari di disponibilità liquide
226 Secondo l'OIC 15, i crediti devono essere iscritti tra le
immobilizzazioni finanziarie o nell'attivo circolante in base al criterio:
a Finanziario puro
b Patrimoniale
c Della destinazione
d Reddituale
227 Secondo l'OIC 15, i crediti devono essere iscritti:
a Al costo
b Al costo ammortizzato, senza tener conto del valore di presumibile
realizzo
c Al fair value
d Tenendo conto del valore di presumibile realizzo
228 La modalità forfetaria di determinazione del fondo svalutazione
crediti prevede:
a L'analisi dei singoli crediti
b La determinazione delle perdite presunte in base a percentuali fissate
dalla legge
c L'applicazione di formule e criteri statistici per la determinazione della
ragionevole attesa di perdite
d La stima delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire in
futuro

229 Nel factoring pro-soluto:


a Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito
alla società di factoring
b Il rischio di insolvenza del debitore non viene trasferito insieme al
credito alla società cessionaria
c Si rileva un debito verso il cessionario
d Gli oneri per l'operazione saranno minori rispetto ad analoga
operazione realizzata con clausola pro solvendo
230 Nel factoring pro-solvendo:
a Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito
alla società di factoring
b Il rischio di insolvenza del debitore non viene trasferito insieme al
credito alla società cessionaria
c Si ha la cancellazione del credito
d Gli oneri per l'operazione saranno maggiori rispetto ad analoga
operazione realizzata con clausola pro solvendo
231 Ai sensi dell'art. 2426 del cc, i debiti sono rilevati in bilancio
secondo il criterio:
a Del fair value
b Del costo ammortizzato
c Del valore di presumibile realizzo
d Del prezzo di vendita
232 Ai sensi dell'Art. 2426 c.c., I comma (post DLgs 139/2015), il
disaggio e l'aggio sui prestiti sono:
a Indicati separatamente nei ratei
b Indicati separatamente nei risconti
c Inglobati nel criterio del costo ammortizzato
d Indicati separatamente nel patrimonio netto
233 Ai sensi dell'Art. 2435-bis c.c., VII comma, possono iscrivere i
debiti al valore nominale:
a Tutte le società per azioni quotate
b Tutte le società controllate in misura superiore al 50%
c Tutte le società che redigono il bilancio consolidato
d Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata
234 Ai sensi dell'OIC 19, i debiti sono:
a Passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano
obbligazioni a pagare ammontari determinati
b Attività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano
obbligazioni a pagare ammontari determinati
c Passività di natura indeterminata ed esistenza incerta, che
rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati
d Attività di natura indeterminata ed esistenza incerta, che rappresentano
obbligazioni a pagare ammontari determinati
235 Nel caso in cui la società violi una clausola contrattuale e un
debito a lungo termine diventi immediatamente esigibile, la società
classifica il debito come:
a Non più esistente
b Non più esigibile
c Esigibile entro l'esercizio
d Esigibile oltre l'esercizio
236 La voce "debiti verso fornitori":
a Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non
ancora effettuate
b Accoglie i titoli di credito sia commerciali che finanziari
c Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi
d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto
qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione
237 La voce "debiti verso soci per finanziamenti":
a Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non
ancora effettuate
b Accoglie i titoli di credito sia commerciali che finanziari
c Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi
d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto
qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione
238 La voce "debiti tributari":
a Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi
b Accoglie le passività per imposte certe e determinate
c Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non
ancora effettuate
d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto
qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione
239 La rilevazione iniziale dei debiti verso fornitori per acquisizioni di
beni avviene:
a Quando rischi, oneri e benefici significativi connessi alla proprietà sono
stati trasferiti
b Alla loro sottoscrizione
c Al momento dell'utilizzazione della linea di credito o dell'erogazione dei
fondi
d Quando i beni sono stati spediti, indipendentemente dal trasferimento
di rischi, oneri e benefici significativi
240 Se l'impresa estingue anticipatamente un debito, la differenza
positiva tra l'ammontare residuo del debito e l'esborso complessivo
relativo all'estinzione è rilevata:
a Nel patrimonio netto
b Nel CE tra i costi operativi
c Nel CE tra i proventi finanziari
d Nel CE tra i ricavi operativi
241 Ai sensi dello IAS 32, le attività finanziarie comprendono:
a Obblighi a corrispondere somme di denaro
b Obblighi a consegnare altre attività finanziarie
c Strumenti rappresentativi di capitale di un'altra entità
d Rimanenze di materie prime e merci
242 Ai sensi dello IAS 32, le passività finanziarie comprendono:
a Strumenti rappresentativi di capitale di un'altra entità
b Obblighi a corrispondere somme di denaro
c Diritti contrattuali a ricevere disponibilità liquide
d Diritti contrattuali a ricevere altre attività finanziarie
243 Gli strumenti finanziari classificati come "held to maturity":
a Sono quelli dotati di una scadenza fissa, per i quali è possibile
individuare chiaramente il momento del rimborso dell'attività finanziaria
e che la società intenda detenere fino alla scadenza
b Sono valutati a fine esercizio al fair value e le relative variazioni sono
iscritte direttamente nel conto economico come proventi e oneri
d'esercizio (proventi e oneri finanziari)
c Sono attività finanziarie non derivate che sono designate come
disponibili per la vendita
d Includono strumenti finanziari posseduti per negoziazione
244 Gli strumenti finanziari classificati come "loans and receivables":
a Sono valutati a fine esercizio al fair value e le relative variazioni sono
iscritte direttamente nel conto economico come proventi e oneri
d'esercizio (proventi e oneri finanziari)
b Sono attività finanziarie derivate che sono designate come disponibili
per la vendita
c Sono valutati al costo di acquisto
d Sono valutati al costo ammortizzato
245 Quando un'attività o passività finanziaria, diversa da quelle al fair
value rilevato a conto economico, è rilevata contabilmente per la prima
volta:
a Non si devono includere i costi di transazione, ossia i costi direttamente
attribuibili al processo di acquisizione
b Si devono includere i costi di transazione, ossia i costi direttamente
attribuibili al processo di acquisizione
c Devono essere sottratti i costi di transazione, ossia i costi direttamente
attribuibili al processo di acquisizione
d Devono essere eliminati i costi di transazione, ossia i costi direttamente
attribuibili al processo di acquisizione
246 Una entità deve iscrivere in bilancio una attività o una passività
finanziaria quando:
a Sorgono in capo all'entità i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto
b L'entità inizia la ricerca dello strumento finanziario
c L'entità termina il contratto che identifica lo strumento finanziario
d L'entità disdice il contratto che identifica lo strumento finanziario
247 I finanziamenti e crediti sono valutati successivamente:
a Al valore di presumibile realizzo
b Al costo
c Al fair value
d Al costo ammortizzato
248 Gli investimenti detenuti fino alla scadenza sono valutati
successivamente:
a Al valore di presumibile realizzo
b Al costo
c Al fair value
d Al costo ammortizzato
249 Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate
successivamente:
a Al valore di presumibile realizzo
b Al costo
c Al fair value
d Al costo ammortizzato
250 Le passività finanziarie, diverse da quelle al fair value rilevato a
conto economico, sono valutate successivamente:
a Al valore di presumibile realizzo
b Al costo
c Al fair value
d Al costo ammortizzato
251 Il leasing operativo:
a Può essere contabilizzato, secondo il codice civile, secondo una
rappresentazione contabile simile a quella dell'acquisto di
immobilizzazioni
b Può essere contabilizzato, secondo il codice civile, secondo una
rappresentazione contabile simile a quella utilizzata per un contratto di
affitto
c Può essere contabilizzato utilizzando il metodo patrimoniale, che
prevede l'iscrizione dei beni nel bilancio della società utilizzatrice
d Può essere contabilizzato utilizzando il metodo finanziario, che prevede
l'iscrizione dei beni nel bilancio della società che ne è proprietaria
252 Il leasing finanziario:
a È dettato solo dalla necessità di disporre di beni strumentali
b È dettato dalla necessità di finanziamento degli investimenti in beni
strumentali
c Prevede che i rischi del bene siano a carico del locatore
d Prevede sempre che i servizi di manutenzione siano compresi nel
canone
253 Nel leasing operativo:
a Il locatario assume rischi e benefici della proprietà e ha la facoltà di
acquisire la proprietà giuridica dei beni locati al termine della locazione,
dietro versamento di un prezzo prestabilito (riscatto)
b È prevista la presenza di tre soggetti (impresa utilizzatrice, impresa
costruttrice, società di leasing)
c L'impresa utilizzatrice versa periodicamente un canone all'impresa
locatrice (proprietaria dei beni), la quale si impegna a fornire una serie
di servizi accessori
d I servizi di manutenzione sono sempre a carico del locatario
254 Nel leasing finanziario:
a I benefici e rischi del bene sono in capo al locatore
b Il bene oggetto di leasing è iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale del
locatore, poiché contabilizzato come una locazione
c I servizi di manutenzione sono normalmente compresi nel canone
d Il locatario assume rischi e benefici della proprietà e ha la facoltà di
acquisire la proprietà giuridica dei beni locati al termine della locazione,
dietro versamento di un prezzo prestabilito (riscatto)
255 Il leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo
patrimoniale:
a Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società utilizzatrice
b Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società che ne è
legalmente proprietaria
c Prevede che la società di leasing non iscriva il cespite oggetto di
locazione finanziaria tra le immobilizzazioni
d Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi il bene ricevuto in leasing tra le
immobilizzazioni e calcoli su tale bene le relative quote di
ammortamento
256 Il leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo finanziario:
a Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi il bene ricevuto in leasing tra le
immobilizzazioni e calcoli su tale bene le relative quote di
ammortamento
b Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società che ne è
legalmente proprietaria
c Prevede che la società di leasing, quale titolare sostanziale del bene
dato in leasing, lo rilevi tra le immobilizzazioni
d Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi un credito per la quota capitale
dei canoni ancora da percepire
257 Nel leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo
finanziario, l'impresa utilizzatrice:
a Non rileva il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni
b Rileva il bene ricevuto in leasing tra le rimanenze e calcola su tale bene
le relative quote di ammortamento
c Rileva nello Stato patrimoniale un credito per la quota capitale dei
canoni ancora da percepire
d Rileva il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni e calcola su tale
bene le relative quote di ammortamento
258 Il lease back:
a È un particolare tipo di derivato finanziario
b È un'operazione con cui un'azienda cede un cespite di proprietà per
riacquisirlo contestualmente con un leasing finanziario
c È un'operazione con cui un'azienda cede un cespite di proprietà per
riacquisirlo contestualmente con un leasing operativo
d Prevede che l'azienda perda il possesso del bene ma non la proprietà
259 Il cc prevede che, nel caso di leasing finanziario:
a Il costo iniziale dei beni in leasing sia calcolato sommando al totale dei
canoni e del prezzo di riscatto la componente di interesse determinato
secondo il metodo finanziario
b Il bene venga iscritto nello Stato Patrimoniale del locatario
c Il bene rimane iscritto nello Stato Patrimoniale della società di leasing
(locatore) mentre il locatario registra solamente i canoni periodici nel
suo Conto Economico
d I canoni periodici corrisposti dal locatario possano essere capitalizzati e
ammortizzati lungo la vita utile del cespite
260 L'OIC 1 prevede che le informazioni circa gli effetti netti totali che
si sarebbero prodotti sul Patrimonio Netto e sul Conto Economico
rilevando operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario
vengano espresse:
a Nella relazione della società di revisione
b Nel rendiconto finanziario
c Nella relazione sulla gestione
d In nota integrativa
261 Secondo il principio Ias 17 Il leasing è classificato come operativo:
a Se il locatore trasferisce tutti i rischi al locatario
b Se il locatario assume tutti i rischi del bene locato
c Se non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario
d Se trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario
262 Secondo il principio Ias 17, i canoni di leasing operativi vanno
attribuiti:
a A quote crescenti
b A quote costanti, in proporzione al tempo
c A quote decrescenti
d A quote incrementali
263 Secondo il principio Ias 17, i costi per canoni di leasing operativi
vengono registrati contabilmente:
a Nei proventi finanziari
b Negli oneri straordinari
c Negli oneri finanziari
d Nei costi operativi
264 Secondo il principio Ias 17 Il leasing è classificato come
finanziario:
a Se trasferisce i rischi e i benefici connessi alla proprietà al locatario
b Se non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario
c Se il locatore non trasferisce tutti i rischi al locatario
d Se il locatario non assume tutti i rischi del bene locato
265 Una delle caratteristiche tipiche del leasing finanziario è
rappresentata:
a Dalla durata del leasing superiore alla vita economica del bene
b Dalla presenza di una clausola di riscatto a fine periodo leasing x
c Dal mancato trasferimento dei rischi e benefici al locatario
d Dalla impossibilità di acquistare il bene alla fine del periodo di leasing
266 Generalmente, nel leasing finanziario:
a Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente
superiore al valore corrente del bene
b I canoni pagati sono uguali al corrispettivo di mercato per il mero
utilizzo del bene
c I canoni pagati sono inferiori al corrispettivo di mercato per il mero
utilizzo del bene
d I canoni pagati eccedono il corrispettivo di mercato per il mero utilizzo
del bene
267 Generalmente, nel leasing finanziario:
Ia l prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è uguale al valore corrente
del bene al termine del contratto
b Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente
superiore al valore corrente del bene al termine del contratto
c Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente inferiore
al valore corrente del bene al termine del contratto
d I canoni pagati sono inferiori al corrispettivo di mercato per il mero
utilizzo del bene
268 Il bene oggetto di leasing finanziario viene contabilizzato:
a Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatario il valore di
mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento
pari al valore attuale dei canoni da pagare
b Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatore il valore di
mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento
pari al valore attuale dei canoni da pagare
c Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatore il valore di
mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento
pari al valore nominale dei canoni da pagare
d Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatario il valore di
mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento
pari al valore nominale dei canoni da pagare
269 La Società A (locatario) ottiene in uso per mezzo di un contratto di
leasing finanziario un macchinario dalla Società B (locatore). Il fair
value coincide con il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il
leasing ed è pari a 250. Sono previsti 5 canoni periodici di 50 ed un
riscatto finale di 25. I canoni periodici a loro volta si compongono per
il primo esercizio di una quota capitale (35) ed una quota interessi (15).
Le variazioni contabili relative al pagamento del primo canone sono le
seguenti:
a Cassa - 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi -15
b Cassa - 50, debiti v società di leasing +35, interessi passivi +15
c Cassa - 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi +15
d Cassa + 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi +15
270 Un'azienda ottiene un impianto stipulando in data 1/1/2005 un
leasing finanziario con le seguenti caratteristiche: valore del bene
200.000 euro, vita utile 5 anni, maxicanone iniziale pari a 20.000 euro.
Le variazioni contabili da effettuare in data 1/1/2005 sono le seguenti:
a Impianto -200.000, banca -20.000, debiti finanziari +180.000
b Impianto +200.000, banca -20.000, debiti finanziari +180.000
c Impianto +200.000, banca +20.000, debiti finanziari +180.000
d Impianto +200.000, banca -20.000, debiti finanziari -180.000
271 Ai sensi dell'art. 2424 del cc, i lavori in corso su ordinazione vanno
inseriti:
a Nell'attivo di SP tra i crediti commerciali
b Nell'attivo di SP tra le rimanenze
c Nel passivo di SP tra di debiti commerciali
d Nel passivo di SP tra di debiti finanziari
272 Secondo lo schema del conto economico previsto dall'art. 2425 del
cc, la variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti va ricompresa:
a Nei proventi finanziari
b Nei costi della produzione
c Nel valore della produzione
d Nei costi finanziari
273 Il criterio del FIFO per la valutazione delle rimanenze prevede che:
a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano ai primi costi di acquisto, imputando
all'esercizio i costi più recenti
b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le
rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando
all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle
diminuzioni della quantità in rimanenza)
c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi
di acquisto
d I beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando
all'esercizio i costi più remoti
274 Il criterio del LIFO per la valutazione delle rimanenze prevede che:
a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano ai costi di acquisto più recenti,
imputando all'esercizio i costi più antichi
b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le
rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando
all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle
diminuzioni della quantità in rimanenza)
c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi
di acquisto
Id beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando
all'esercizio i costi più remoti
275 Il criterio del CMP per la valutazione delle rimanenze prevede che:
a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano ai primi costi di acquisto, imputando
all'esercizio i costi più recenti
b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le
rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando
all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle
diminuzioni della quantità in rimanenza)
c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi
di acquisto
d I beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e
quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando
all'esercizio i costi più remoti
276 Nel caso di acquisto di 1.000 materie al costo unitario di 150, 500
materie al costo unitario di 160, 500 materie al costo unitario di 170, se
alla fine del del periodo residuano 200 materie valutate al CMP, il loro
valore sarà pari a:
a 50000
b 31600
c 51500
d 17000
277 Nel caso di acquisto di 1.000 materie al costo unitario di 150, 500
materie al costo unitario di 160, 500 materie al costo unitario di 170, se
alla fine del del periodo residuano 200 materie valutate al FIFO, il loro
valore sarà pari a:
a 31600
b 50000
c 34000
d 51500
278 L'articolo 2426 del Codice Civile prevede che i lavori in corso su
ordinazione debbano essere iscritti sulla base:
a Dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza
b Dei corrispettivi contrattuali ipotizzati
c Dei corrispettivi contrattuali richiesti, ancorché non accettati dal
committente
d Sempre del costo sostenuto
279 L'OIC 23, prevede che ai fini della qualifica di lavori in corso su
ordinazione debbano sussistere alcune caratteristiche fondamentali:
a L'ordine deve essere formalizzato tramite un accordo verbale, deve
avere durata annuale e deve avere come oggetto la realizzazione di un
progetto unico eseguito su ordinazione del committente
b L'ordine deve essere formalizzato tramite un contratto, deve avere
durata annuale e deve avere come oggetto la realizzazione di un
progetto unico eseguito su ordinazione del committente
c L'ordine deve essere formalizzato tramite un accordo verbale, deve
avere durata pluriennale e deve avere come oggetto la realizzazione di
un progetto unico eseguito su ordinazione del committente
d L'ordine deve essere formalizzato tramite un contratto, deve avere
durata pluriennale e deve avere come oggetto la realizzazione di un
progetto unico eseguito su ordinazione del committente
280 Nel caso di utilizzo del criterio della commessa completata per la
valutazione dei lavori in corso di ordinazione che hanno comportato
costi di esercizio pari a 560, le variazioni contabili per la rilevazione
delle rimanenze, secondo il codice civile, sono le seguenti:
a Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) -560, variazione dei
lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) +560
b Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, variazione dei
lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) +560
c Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, variazione dei
lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) -560
d Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, costi della
produzione -560
281 Le rimanenze di magazzino devono essere valutate:
a Al maggiore tra costo e valore netto di realizzo
b Al minore tra costo e valore netto di realizzo
c Al costo
d Al valore netto di realizzo
282 Le rimanenze di prodotti agricoli e minerari sono valutate:
a Al maggiore tra costo e valore netto di realizzo
b Al minore tra costo e valore netto di realizzo
c Al costo
d Al valore netto di realizzo
283 Per la valutazione dei beni fungibili si deve utilizzare:
a Il metodo FIFO o il LIFO
b Il metodo LIFO o il costo medio ponderato
c Il metodo FIFO o il costo medio ponderato
d Obbligatoriamente il metodo LIFO
284 Ai sensi dello IAS 2, è necessario effettuare una svalutazione delle
rimanenze di materie prime:
a Se il loro prezzo di vendita è aumentato
b Se esse sono diventate obsolete
c Se i costi stimati di completamento sono aumentati
d Sistematicamente in ogni esercizio
285 Le commesse a lungo termine:
a Sono produzioni destinate alla vendita che iniziano e terminano nello
stesso esercizio
b Sono produzioni destinate alla vendita che iniziano in un esercizio e
terminano in un esercizio successivo
c Non prevedono la firma di alcun contratto
d Vengono sempre redatte sulla base di accordi verbali
286 Tra i costi diretti di commessa vi sono:
a Spese di ricerca e sviluppo
b Spese generali di commessa
c Imposte
d Costi di ammortamento di impianti e macchinari
287 Tra i costi indiretti di commessa ritroviamo:
a Costi di ammortamento di impianti e macchinari
b Spese generali di commessa
c Costi del personale
d Costo dei materiali
288 I ricavi e i costi di una commessa devono essere rilevati:
a In proporzione allo stato di avanzamento dei lavori
b Interamente nell'esercizio in cui la commessa ha inizio
c Interamente nell'esercizio in cui la commessa ha termine
d Per metà all'inizio in cui la commessa ha inizio e per metà nell'esercizio
in cui la commessa ha termine
289 Le commesse "cost plus" sono quelle:
a Che sono concluse entro l'anno
b Che hanno un prezzo determinato inizialmente che non può essere
modificato
c Che hanno un prezzo variabile in funzione dei costi
d Che hanno un prezzo fisso
290 Informazioni aggiuntive relative alla commessa dovranno essere
iscritte:
a Nel prospetto di rendiconto finanziario
b Nel verbale di assemblea
c Nella relazione della società di revisione
d In nota integrativa
291 La voce "fondi per rischi e oneri" va inserita:
a Nello stato patrimoniale, tra le attività
b Nello stato patrimoniale, tra le passività
c Nel conto economico, tra i costi
d Nel conto economico, tra i ricavi
292 La voce "accantonamenti per rischi" va inserita:
a Nello stato patrimoniale, tra le attività
b Nello stato patrimoniale, tra le passività
c Nel conto economico, tra i costi
d Nel conto economico, tra i ricavi
293 Ai sensi dell'art.2424 bis del cc, accantonamenti per rischi ed oneri
sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti:
a Di natura determinata, esistenza certa o probabile, ammontare
indeterminato
b Di natura indeterminata, esistenza certa o probabile, ammontare
indeterminato
c Di natura determinata, esistenza incerta, ammontare determinato
d Di natura indeterminata, esistenza incerta, ammontare indeterminato
294 Un evento è ritenuto probabile se:
a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi
b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno
verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al
probabile
c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi
d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in
base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili
295 Un evento è ritenuto possibile se:
a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi
b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno
verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al
probabile
c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi
d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in
base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili
296 Un evento è ritenuto remoto se:
a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi
b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno
verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al
probabile
c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi
d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in
base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili
297 Per gli eventi remoti:
a È necessario imputare tra gli accantonamenti un costo in conto
economico, iscrivendo in contropartita un fondo tra le passività dello
stato patrimoniale
b Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio ma è obbligatorio
dare ogni informazione utile in nota integrativa
c Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio, né fornire
informazioni in nota integrativa
d È necessario effettuare uno stanziamento in bilancio ma non è
necessario fornire alcuna informazione utile in nota integrativa
298 Per gli eventi possibili:
a È necessario imputare tra gli accantonamenti un costo in conto
economico, iscrivendo in contropartita un fondo tra le passività dello
stato patrimoniale
b Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio ma è obbligatorio
dare ogni informazione utile in nota integrativa
c Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio, né fornire
informazioni in nota integrativa
d È necessario effettuare uno stanziamento in bilancio ma non è
necessario fornire alcuna informazione utile in nota integrativa
299 Rappresenta un esempio di fondo per oneri:
a Il fondo per garanzie fidejussorie prestate
b Il fondo per eventuali contestazioni da parte di terzi
c Il fondo per cause in corso
d Il fondo per garanzia prodotti
300 Ai sensi dell'OIC 31, nelle aziende con meno di 50 dipendenti:
a Il TFR è gestito obbligatoriamente internamente
b Il TFR può essere gestito internamente oppure tramite fondi di
previdenza complementare
c Il TFR viene obbligatoriamente versato all'INPS
d Il TFR viene obbligatoriamente versato a fondi pensione scelti dai
dipendenti
301 Ai sensi dello IAS 37, un'entità dovrà costituire un fondo
(provision) quando ricorrono congiuntamente i seguenti elementi:
a Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è
maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita
di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita è stimabile con
attendibilità
b Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è
poca probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita di
cassa, tale fuoriuscita è stimabile con attendibilità
c Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi passati, vi è
maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita
di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita è stimabile con
attendibilità
d Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è
maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita
di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita non è stimabile con
attendibilità
302 Ai sensi dello IAS 37, le obbligazioni implicite:
a Derivano da un contratto
b Derivano da disposizioni di legge
c Sono quelle che vengono obbligatoriamente onorate entro l'anno da
parte dell'impresa
d Sono quelle in cui l'azienda si assume personalmente l'obbligazione in
base a comportamenti precedenti o dichiarazioni pubbliche tali da
creare valide aspettative nelle controparti
303 Le passività potenziali:
a Sono rilevate in stato patrimoniale
b Sono obbligazioni eventuali che derivano da eventi passati e la cui
esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che
non sono nel pieno controllo dell'entità
c Sono obbligazioni certe che derivano da eventi passati e la cui
esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che
non sono nel pieno controllo dell'entità
d Sono obbligazioni certe che derivano da eventi passati e la cui
esistenza è già stata confermata
304 Le attività potenziali:
a Sono attività che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà
confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che non sono nel
pieno controllo dell'entità
b Sono rilevate in stato patrimoniale
c Sono attività che derivano da eventi futuri e la cui esistenza sarà
confermata solo da uno o più eventi passati incerti che non sono nel
pieno controllo dell'entità
d Sono attività che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà
confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che sono nel pieno
controllo dell'entità
305 I piani con benefici futuri ai dipendenti:
a Sono accordi formali con i quali l'azienda si impegna ad assumere i figli
dei dipendenti al loro pensionamento
b Sono accordi formali con i quali l'azienda si impegna a non licenziare i
propri dipendenti
c Sono accordi formali o informali con i quali l'azienda si impegna a
corrispondere al personale benefici successivi al rapporto di lavoro
d Sono accordi informali con i quali l'azienda si impegna a fornire benefit
aziendali ai propri dipendenti

306 Nei piani a benefici definiti:


a Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sull'impresa
b Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari non ricadono sull'impresa
c Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sul dipendente
d È determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sull'impresa
307 Nei piani a contribuzione definita:
a Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sull'impresa
b È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sul dipendente
c È determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sull'impresa
d È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi
attuariali e finanziari non ricadono sul dipendente
308 Ai sensi dell'art. 2120 del c.c., il TFR:
a Fa parte della categoria dei piani a contribuzione definita
b Prevede pagamenti predeterminati per i dipendenti, mentre i rischi
attuariali o finanziari ricadono sull'impresa
c È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sul dipendente
d Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi
attuariali e finanziari ricadono sul dipendente
309 L'art.2120 del c.c. prevede che,, alla cessazione del rapporto di
lavoro subordinato, il dipendente ha diritto a un trattamento di fine
rapporto, calcolato:
a Sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della
retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5, più la
rivalutazione
b Sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della
retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 20, più la rivalutazione
c Sottraendo per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della
retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5, più la
rivalutazione
d Sottraendo per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della
retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 20, più la rivalutazione
310 Il metodo della proiezione unitaria del credito (PUCM) considera:
a Solo variabili demografiche
b Solo variabili finanziarie
c Sia variabili demografiche che finanziarie
d Solo variabili sociali
311 Ai sensi dell'art.2425 del codice civile, le imposte sul reddito di
esercizio sono classificabili in:
a Attuali, differite, anticipate
b Correnti, differite, anticipate
c Correnti, differite, posticipate
d Attuali, correnti, posticipate
312 Le imposte correnti:
a Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi
b Sono generalmente di segno positivo ed esprimono ricavi
c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi
d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi
313 Le imposte differite:
a Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi
b Sono generalmente di segno positivo ed esprimono ricavi
c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi
d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi
314 Le imposte anticipate:
a Sono generalmente di segno negativo ed benefici fiscali da recuperare
b Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi
c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi
d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi
315 Il reddito di esercizio:
a Rappresenta il reddito che viene assoggettato a tassazione nel periodo
di imposta (base imponibile)
b È il risultato economico del periodo di gestione esaminato
c È calcolato come differenza tra le attività e le passività dell'esercizio
d Viene registrato tra le attività dello stato patrimoniale
316 Il reddito di imponibile:
a Rappresenta il reddito che viene assoggettato a tassazione nel periodo
di imposta (base imponibile)
b È il risultato economico del periodo di gestione esaminato
c È calcolato come differenza tra le attività e le passività dell'esercizio
d Viene registrato tra le attività dello stato patrimoniale
317 Il documento in cui si esplicitano tutte le necessarie variazioni in
più o in meno, applicate sul reddito di esercizio per pervenire al
reddito imponibile viene chiamato:
a Dichiarazione delle attività
b Dichiarazione delle passività
c Dichiarazione dei redditi
d Dichiarazione dei profitti
318 La dichiarazione dei redditi è il documento in cui:
a Vengono precisati i criteri di valutazione delle rimanenze
b Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate
sul reddito di esercizio per pervenire al valore dei ricavi
c Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate
sul reddito di esercizio per pervenire al valore del patrimonio netto
d Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate
sul reddito di esercizio per pervenire al reddito imponibile
319 Le differenze definitive tra reddito imponibile e risultato
dell'esercizio:
a Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio non
imponibili (o deducibili) né nell'esercizio, né in futuro
b Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio
imponibili (o deducibili) nell'esercizio
c Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio
imponibili (o deducibili) in futuro
d Fanno riferimento a ricavi (costi) di competenza economica
dell'esercizio che non rientrano nella base imponibile dell'esercizio in
cui sono stati imputati a Conto Economico ma che vi rientreranno in
esercizi successivi
320 Le differenze temporanee tra reddito imponibile e risultato
dell'esercizio:
a Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio non
imponibili (o deducibili) né nell'esercizio, né in futuro
b Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio
imponibili (o deducibili) nell'esercizio
c Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio
imponibili (o deducibili) in futuro
d Fanno riferimento a ricavi (costi) di competenza economica
dell'esercizio che non rientrano nella base imponibile dell'esercizio in
cui sono stati imputati a Conto Economico ma che vi rientreranno in
esercizi successivi
321 Sono imposte correnti:
a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili
b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee
deducibili
c Le imposte riferibili al reddito imponibile
d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro
322 Sono imposte differite:
a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili
b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee
deducibili
c Le imposte riferibili al reddito imponibile
d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro
323 Sono imposte anticipate:
a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili
b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee
deducibili
c Le imposte riferibili al reddito imponibile
d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro
324 Per lo stanziamento di imposte differite è necessario:
a Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano permanenti
b Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano temporanee
c Che la differenza tra reddito imponibile e reddito civilistico sia nulla
d Che sia scarsa la probabilità che negli esercizi successivi a quelli in cui
sorgono le differenze temporanee emerga un debito verso l'erario
325 Le imposte differite sono ricondubili alla fattispecie di ricavi:
a La cui imponibilità è anticipata a esercizi successivi a quelli nei quali
sono imputati per competenza economica
b Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25
c Solo nei casi in cui tali ricavi siano riferite a contratti di vendita non
ancora stipulati con il cliente
d La cui imponibilità è posticipata a esercizi successivi a quelli nei quali
sono imputati per competenza economica
326 Le imposte differite sono ricondubili alla fattispecie di costi:
a La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi precedenti a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
b La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi successivi a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
c La cui deducibilità fiscale è posticipata in esercizi successivi a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
d La cui deducibilità fiscale è posticipata in esercizi precedenti a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
327 Le imposte anticipate sono ricondubili alla fattispecie di ricavi:
a La cui imponibilità è posticipata a esercizi successivi a quelli nei quali
sono imputati per competenza economica
b Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25
c La cui imponibilità fiscale avviene in esercizi precedenti a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
d Solo nei casi in cui tali ricavi siano riferite a contratti di vendita non
ancora stipulati con il cliente
328 Le imposte anticipate sono ricondubili alla fattispecie di costi:
a La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi precedenti a quelli nei
quali sono imputati per competenza economica
b La cui deducibilità fiscale avviene in esercizi successivi a quelli nei quali
sono imputati per competenza economica
c Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25
d Solo nei casi in cui i relativi ricavi siano riferite a contratti di vendita non
ancora stipulati con il cliente
329 Per lo stanziamento di imposte anticipate è necessario:
a Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano permanenti
b Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano temporanee
c Che la differenza tra reddito imponibile e reddito civilistico sia nulla
d Che il loro futuro recupero sia incerto
330 L'aliquota fiscale applicabile al calcolo delle imposte anticipate:
a È stabilita dall'OIC 25 in percentuale fissa
b È quella in vigore nell'esercizio nel quale le differenze temporanee si
riverseranno
c È quella in vigore nell'esercizio precedente a quello nel quale le
differenze temporanee si riverseranno
d È quella in vigore nell'esercizio successivo a quello nel quale le
differenze temporanee si riverseranno331 Lo IAS 12 richiede che sia rilevata la fiscalità differita quando:
a È sicuro che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un
aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che
sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali
b È probabile che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi
un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che
sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali
c È certo che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un
aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che
sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali
d È possibile che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi
un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che
sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali
332 Ai sensi dello IAS 12, sono considerate imposte correnti:
a IRES E IVA
b IVA E IRAP
c IVA E TASI
d IRES E IRAP
333 Ai sensi dello IAS 12, le differenze temporanee possono essere:
a Imponibili e deducibili
b Attive e passive
c Reali e presunte
d Definite e temporanee
334 Le differenze temporanee imponibili:
a Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio attuale
b Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si tradurranno in importi deducibili quando il valore
contabile dell'attività/passività sarà iscritto in bilancio
c Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si tradurranno in importi imponibili quando il valore
contabile dell'attività/passività sarà realizzato o estinto
d Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio precedente
335 Le differenze temporanee deducibili:
a Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio attuale
b Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si tradurranno in importi deducibili quando il valore
contabile dell'attività/passività sarà iscritto in bilancio
c Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si tradurranno in importi imponibili quando il valore
contabile dell'attività/passività sarà realizzato o estinto
d Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di
esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio precedente
336 Si ha un'imposta differita passiva quando:
a Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile uguale al valore
fiscalmente riconosciuto
b Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile
temporaneamente minore del valore fiscalmente riconosciuto
c Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile pari al valore
fiscalmente riconosciuto
d Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile
temporaneamente maggiore del valore fiscalmente riconosciuto
337 Si ha un'imposta differita attiva quando:
a Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile uguale al valore
fiscalmente riconosciuto
b Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile
temporaneamente minore del valore fiscalmente riconosciuto
c Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile pari al valore
fiscalmente riconosciuto
d Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile
temporaneamente maggiore del valore fiscalmente riconosciuto
338 Se il valore dell'attività è maggiore del valore fiscale:
a Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite
passive
b Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite attive
c Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite nulle
d Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite
neutre
339 Se il valore dell'attività è minore del valore fiscale:
a Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite
neutre
b Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite nulle
c Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite attive
d Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite
passive
340 Se il valore della passività è minore del valore fiscale:
a Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite
passive
b Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite attive
c Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite nulle
d Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite
neutre
341 Il rendiconto finanziario è un documento che:
a Illustra il risultato economico della gestione e le sue motivazioni
analitiche
b Illustra il risultato finanziario della gestione (variazione delle risorse
finanziarie) e le sue motivazioni analitiche (incrementi e decrementi
delle stesse)
c Esplicita i criteri di redazione utilizzati per la redazione del conto
economico
d Esplicita i criteri di redazione utilizzati per la redazione dello stato
patrimoniale
342 Ai sensi dell'art.2423 del c.c., il bilancio è formato dai seguenti
documenti:
a Stato patrimoniale e conto economico
b Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa
c Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e rendiconto
finanziario
d Stato patrimoniale e nota integrativa
343 Il rendiconto finanziario è un documento che spiega le variazioni
dei flussi:
a Patrimoniali
b Reddituali
c Economici
d Finanziari
344 Il rendiconto finanziario riassume:
a I movimenti in entrata e i movimenti in uscita che spiegano perché
determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un
dato periodo di tempo
b Solo i movimenti in entrata che spiegano perché determinate risorse
finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di
tempo
c Solo i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse
finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di
tempo
d I dati di input e i dati di output che servono per realizzare un dato
Prodotto
345 Lo stato patrimoniale è:
a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali
compiute
b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di
alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio
aziendale
c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita
che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una
certa variazione in un dato periodo di tempo
d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate
346 Il conto economico è:
a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali
compiute
b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di
alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio
aziendale
c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita
che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una
certa variazione in un dato periodo di tempo
d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate
347 Il rendiconto finanziario è:
a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali
compiute
b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di
alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio
aziendale
c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita
che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una
certa variazione in un dato periodo di tempo
d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate
348 Per redigere il rendiconto finanziario:
a È necessario un solo documento di stato patrimoniale, quello iniziale
b È necessario un solo documento di stato patrimoniale, quello finale
c Sono necessari due documenti di conto economico, quello iniziale e
quello finale
d Sono necessari due documenti di stato patrimoniale, quello iniziale e
quello finale
349 Per la redazione del rendiconto economico esistono due metodi:
a Diretto e indiretto
b Patrimoniale e finanziario
c Attivo e passivo
d Passato e futuro
350 Il metodo di redazione del rendiconto finanziario preferito dalle
imprese è quello:
a Indiretto
b Diretto
c Patrimoniale
d Passivo
351 Lo stato patrimoniale è il documento che:
a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica
b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro
c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla
riduzione delle risorse finanziarie
d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese
quotate
352 Il conto economico è il documento che:
a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica
b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro
c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla
riduzione delle risorse finanziarie
d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese
quotate
353 Il rendiconto finanziario è il documento che:
a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica
b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro
c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla
riduzione delle risorse finanziarie
d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese
quotate
354 Le operazioni della gestione reddituale:
a Sono quelle quelle connesse ai cicli gestionali correnti, che generano
costi e ricavi nel conto economico
b Sono quelle volte all'acquisto/cessione delle immobilizzazioni,
all'ottenimento e rimborso del patrimonio netto, all'ottenimento e
rimborso di capitale di credito
c Sono quelle connesse alla gestione dei cicli futuri
d Sono quelle legate alla creazione di plusvalenze/minusvalenze
355 Le operazioni della gestione patrimoniale:
a Sono quelle quelle connesse ai cicli gestionali correnti, che generano
costi e ricavi nel conto economico
b Sono quelle volte all'acquisto/cessione delle immobilizzazioni,
all'ottenimento e rimborso del patrimonio netto, all'ottenimento e
rimborso di capitale di credito
c Sono quelle connesse alla gestione dei cicli futuri
d Sono quelle legate alla creazione di plusvalenze/minusvalenze
356 Gli aggregati finanziari possono essere:
a Composti e complessi
b Semplici e complessi
c Composti e semplici
d Complessi e diversi
357 Tra gli aggregati finanziari più utilizzati ritroviamo:
a Le immobilizzazioni materiali
b L'attivo fisso
c Il capitale di credito
d La posizione finanziaria netta
358 L'area del rendiconto finanziario più sensibile a variazioni
dell'aggregato è:
a La gestione patrimoniale
b La gestione reddituale
c La gestione attiva
d La gestione passiva
359 Un vantaggio della scelta della tesoreria come aggregato
finanziario è:
a Che è un indicatore prospettico
b Consente di valutare la liquidità immediata generata dalle operazioni di
gestione
c Che è un aggregato più certo dell'attivo circolante netto
d Che può essere usato solo per le società quotate
360 Un vantaggio delle disponibilità monetarie nette come aggregato
finanziario è:
a Che è un indicatore prospettico
b Consente di valutare la liquidità immediata generata dalle operazioni di
gestione
c Che è un aggregato più certo dell'attivo circolante netto
d Che può essere usato solo per le società quotate
361 Nella parte liquida dell'attivo circolante netto ritroviamo:
a Magazzino
b Attività finanziarie a breve termine
c Debiti a breve
d Crediti a breve
362 Nella parte non liquida dell'attivo circolante netto ritroviamo:
a Magazzino
b Attività finanziarie a breve termine
c Cassa
d Passività finanziarie a breve
363 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale ai fini della redazione
del conto finanziario dei flussi di attivo circolante netto si basa sul
criterio:
a Reddituale
b Patrimoniale
c Economico
d Finanziario
364 Nella riclassificazione del conto economico, i costi e ricavi sono
classificati:
a A breve e a lungo termine
b Attivi e passivi
c Secondo il principio della continuità della gestione
d Per natura
365 La parte non liquida dell'Attivo Circolante Netto può essere di
origine reddituale se:
a La variazione di Ccn dipende da costi e/o ricavi a breve non monetari
b La variazione di Ccn dipende da incrementi e/o decrementi patrimoniali
c È una variazione in aumento
d È una variazione in diminuzione
366 La parte non liquida dell'Attivo Circolante Netto può essere di
origine patrimoniale se:
a La variazione di Ccn dipende da costi e/o ricavi a breve non monetari
b La variazione di Ccn dipende da incrementi e/o decrementi patrimoniali
c È una variazione in aumento
d È una variazione in diminuzione
367 La gestione reddituale, prima delle rettifiche, esprime l'utile:
a "monetario", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato
b "a breve", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio
c "monetario", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio
d "a breve", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato
368 La gestione reddituale, dopo le rettifiche, esprime l'utile:
a "monetario", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato
b "a breve", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio
c "monetario", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio
d "a breve", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato
369 La correzione della gestione reddituale tramite il metodo diretto:
a Parte dal flusso di A.C.N. e si elimina la parte non monetaria del flusso
b Prevede l'individuazione deii costi e dei ricavi regolati per contanti
c Può essere usata solo per le imprese quotate
d Può essere usata solo per le imprese non quotate
370 La correzione della gestione reddituale tramite il metodo indiretto:
a Parte dal flusso di A.C.N. e si elimina la parte non monetaria del flusso
b Prevede l'individuazione deii costi e dei ricavi regolati per contanti
c Può essere usata solo per le imprese quotate
d Può essere usata solo per le imprese non quotate
371 Le variazioni "grezze" da apportare nell'ambito della costruzione
del rendiconto finanziario:
a Sono quelle variazioni in aumento o in diminuzione delle attività o delle
passività
b Sono quelle variazioni di rettifica dei costi o dei ricavi
c Emergono dall'analisi delle attività e delle passività di un singolo anno
d Possono essere solo di segno positivo
372 Le variazioni "compensative" da apportare nell'ambito della
costruzione del rendiconto finanziario:
a Possono essere solo di segno opposto (ossia discordanti)
b Possono essere solo di segno uguale (ossia concordanti)
c Sono quelle variazioni di rettifica dei costi o dei ricavi
d Possono essere di segno uguale o di segno opposto
373 Le "variazioni non finanziarie":
a Devono essere inserite nella costruzione del rendiconto finanziario
b Devono essere escluse dalla costruzione del rendiconto finanziario
c Sono date dalla somma delle variazioni "grezze" e "compensative"
d Comportano operazioni contabili dello stesso segno a quelle mediante
le quali quei valori sono entrati nella contabilità
374 La variazione della voce "Fondi svalutazione Immobilizzazioni":
a E' considerata una variazione "non finanziaria"
b E' considerata una variazione finanziaria
c Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita
d E' considerata una variazione "compensativa"
375 La variazione della voce "Capitale e riserve":
a E' considerata una variazione finanziaria
b Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita
c E' considerata una variazione "grezza"
d E' considerata una variazione "non finanziaria"
376 La variazione della voce "Crediti commerciali":
a E' considerata una variazione finanziaria
b E' considerata una variazione "non finanziaria"
c Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita
d E' considerata una variazione "compensativa"

377 Il rendiconto finanziario a sezioni contrapposte:


a Evidenzia una serie di risultati intermedi attraverso delle aggregazioni
successive di dati
b Evidenzia, per ogni voce, il flusso in entrata e il flusso in uscita
c Evidenzia distintamente i flussi in entrata e in uscita
d Non prevede la corrispondenza tra gli impieghi e le fonti
378 Il rendiconto finanziario in forma scalare:
a Evidenzia distintamente i flussi in entrata e in uscita
b Evidenzia, per ogni voce, il flusso in entrata e il flusso in uscita
c Evidenzia una serie di risultati intermedi attraverso delle aggregazioni
successive di dati
d Non prevede la corrispondenza tra gli impieghi e le fonti
379 Nel rendiconto finanziario in forma scalare:
a Il flusso di cassa attività di finanziamento include le variazioni delle
passività operative
b Il flusso di cassa della gestione reddituale include le variazioni delle
rimanenze
c Il flusso di cassa della gestione reddituale include gli investimenti in
immobilizzazioni
d Il flusso di cassa della gestione reddituale non include le svalutazioni
380 La variazione della voce "Fondi rischi e oneri":
a Deve essere eliminata con l'accantonamento
b E' una variazione finanziaria
c E' una variazione grezza
d E' una variazione compensativa
381 Il rendiconto finanziario è un prospetto contabile:
a Che presenta le cause di variazione, positive o negative, dei debiti
verso banche
b Che presenta le cause di variazione, positive o negative, delle
disponibilità liquide
c Che serve a monitorare la gestione reddituale della società
d Che serve a monitorare la gestione patrimoniale della società
382 I flussi finanziari:
a Si compongono di flussi derivanti solamente da gestione reddituale,
attività di investimento e attività di finanziamento
b Si compongono di flussi derivanti solamente da attività di investimento
e attività di finanziamento
c Si compongono di flussi derivanti solamente da gestione reddituale e
attività di finanziamento
d Si compongono di flussi derivanti solamente da attività di finanziamento
383 La gestione reddituale del rendiconto finanziario comprende:
a Le operazioni di acquisto e vendita delle immobilizzazioni materiali
b Le operazioni di ottenimento e di restituzione delle disponibilità liquide
c Le operazioni connesse all'acquisizione, produzione e distribuzione di
beni e alla fornitura di servizi
d Le operazioni di acquisto e vendita delle attività finanziarie non
immobilizzate
384 Il flusso finanziario della gestione reddituale:
a Può essere determinato con il metodo indiretto o con il metodo diretto
b Può essere determinato solo con il metodo indiretto
c Può essere determinato solo con il metodo diretto
d Rappresentato con il metodo diretto viene considerato preferibile dal
principio contabile nazionale n.12
385 I flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale secondo il
metodo indiretto:
a Sono determinati partendo dall'utile (perdita) dell'esercizio
b Sono determinati partendo dal reddito operativo
c Sono determinati partendo dal margine lordo
d Sono determinati partendo dai ricavi
386 Nel metodo indiretto, le variazioni del capitale circolante netto:
a Considerano gli interessi incassati
b Considerano i dividendi incassati
c Considerano gli accantonamenti ai fondi
d Considerano il decremento/(incremento) delle rimanenze
387 Nel metodo indiretto, il flusso finanziario dell'attività di
investimento:
a Include l'incremento/(decremento) dei ratei e dei risconti passivi
b Include l'incremento/(decremento) dei ratei e dei risconti attivi
c Include le spese per investimenti e i realizzi da disinvestimenti
d Include gli aumenti di capitale a pagamento
388 Nel metodo indiretto, il flusso finanziario dell'attività di
finanziamento:
a Include l'acquisto o la cessione di società controllate
b Include il decremento/(incremento) dei crediti verso clienti
c Include il (decremento)/incremento dei debiti verso fornitori
d Include la cessione (acquisto) di azioni proprie
389 I flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale secondo il
metodo diretto:
a Sono determinati partendo dall'utile (perdita) dell'esercizio
b Sono determinati partendo dal reddito operativo
c Sono determinati partendo dal margine lordo
d Sono determinati partendo dai ricavi
390 Nel metodo diretto, il flusso finanziario dell'attività di investimento:
a Include l'acquisto di azioni proprie
b Include i valori di realizzo dei disinvestimenti
c Include gli aumenti di capitale a pagamento
d Include i dividendi incassati
391 Le aree del rendiconto finanziario secondo i principi contabili
internazionali sono:
a Gestione operativa e gestione finanziaria
b Gestione operativa, gestione di investimento e gestione finanziaria
c Gestione operativa
d Gestione operativa e gestione di investimento
392 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS:
a L'incasso derivante dall'emissione di azioni si iscrive nella gestione
operativa
b Il pagamento dovuto per l'acquisto di materiali si iscrive nella gestione
finanziaria
c L'incasso derivante dall'emissione di azioni si iscrive nella gestione
finanziaria
d Il pagamento dovuto per l'acquisto di materiali si iscrive nella gestione
di investimento
393 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS:
a Se la società non ha quale attività principale la compravendita di
terreni, il pagamento per l'acquisto di un terreno si iscrive nella gestione
di investimento
b Il pagamento per l'acquisto di un terreno si iscrive nella gestione
finanziaria
c L'incasso da un cliente per la vendita di beni si iscrive nella gestione
finanziaria
d Il pagamento per l'acquisto di un brevetto si iscrive nella gestione
finanziaria
394 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS:
a Il pagamento per la scadenza di obbligazioni si iscrive nella gestione
finanziaria
b L'incasso per dividendi di una società terza si iscrive nella gestione
finanziaria
c Il pagamento per spese per interessi sul debito si iscrive nella gestione
di investimento
d L'emissione di azioni con valore di mercato di euro 10 per l'acquisto di
un terreno si iscrive nella gestione di investimento395 La variazione netta delle disponibilità liquide nette di
periodo:
a E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione
operativa
b E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione
finanziaria
c E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione degli
investimenti
d E' determinata dalla somma dei flussi di cassa della gestione operativa,
della gestione degli investimenti e della gestione finanziaria
396 Per una società neo-costituita generalmente:
a Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione operativa
b Sono prevalenti i flussi di cassa in uscita della gestione operativa
c Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione finanziaria
d Sono poco rilevanti i flussi di cassa in uscita della gestione di
investimento
397 Per una società in fase di maturità generalmente:
a Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione operativa
b Sono prevalenti i flussi di cassa in uscita della gestione operativa
c Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione finanziaria
d Sono poco rilevanti i flussi di cassa in uscita della gestione di
investimento
398 Le disponibilità liquide e valori equivalenti:
a Sono sempre date anche da investimenti azionari
b Sono sempre composte anche dagli scoperti bancari di conto corrente
c Sono composte da valori numerari certi e valori equivalenti
d Comprendono anche i valori equivalenti, che hanno un termine
massimo di conversione in liquido superiore a 3 mesi
399 I flussi derivanti da plusvalente/minusvalenze:
a Devono essere iscritti nella gestione di investimento
b Devono essere iscritti nella gestione operativa
c Devono essere iscritti nella gestione finanziaria
d Possono essere iscritti nella gestione operativa o nella gestione
finanziaria a seconda della loro natura
400 Le uscite relative alle spese capitalizzate:
a Devono essere iscritte nella gestione operativa
b Devono essere iscritte nella gestione finanziaria
c Devono essere iscritte nella gestione degli investimenti
d Possono essere iscritti nella gestione operativa o nella gestione
finanziaria a seconda della loro natura
401 L'obiettivo dell'impresa è:
a Essere socialmente responsabile
b Creare valore
c Non indebitarsi
d Avere una liquidità elevata
402 L'equilibrio economico:
a Attiene alla dinamica ricavi-costi
b Attiene alla dinamica costi fissi-costi variabili
c Attiene alla dinamica entrate-uscite
d Attiene alla dinamica ratei-risconti
403 L'equilibrio finanziario:
a Attiene alla dinamica ricavi-costi
b Attiene alla dinamica costi fissi-costi variabili
c Attiene alla dinamica entrate-uscite
d Attiene alla dinamica ratei-risconti
404 L'equilibrio economico fa riferimento:
a Alla capacità dell'impresa di generare entrate precedenti alle uscite
b Alla capacità dell'impresa di non indebitarsi
c Alla capacità dell'impresa di far fronte alle proprie obbligazioni
d Alla capacità dell'impresa di generare un profitto
405 L'equilibrio finanziario fa riferimento:
a Alla capacità dell'impresa di generare entrate precedenti alle uscite
b Alla capacità dell'impresa di non indebitarsi
c Alla capacità dell'impresa di far fronte alle proprie obbligazioni
d Alla capacità dell'impresa di generare un profitto
406 Tra i soggetti interni interessati all'analisi di bilancio ritroviamo:
a Clienti
b Management
c Fornitori
d Concorrenti
407 Tra i soggetti esterni interessati all'analisi di bilancio ritroviamo:
a Clienti
b Management
c Organi di amministrazione e controllo
d Proprietari
408 Gli indici di redditività analizzano:
a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo
b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo
c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo
d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo
409 Gli indici di solidità analizzano:
a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo
b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo
c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo
d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo
410 Gli indici di liquidità analizzano:
a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo
b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo
c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo
d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo
411 La riclassificazione dello SP può essere di due tipi:
a Finanziaria-patrimoniale e reddituale
b Finanziaria-reddituale e economica
c Finanziaria-patrimoniale e economica
d Reddituale-patrimoniale e economica
412 La riclassificazione economica dello stato patrimoniale:
a È funzionale all'analisi di redditività
b Prevede che attività e le passività vengano distinte in base al profilo
finanziario
c È funzionale all'analisi di liquidità
d È funzionale all'analisi di solidità
413 La riclassificazione finanziaria-patrimoniale dello stato
patrimoniale:
a È funzionale all'analisi di redditività
b Prevede che gestione dell'impresa venga idealmente scomposta in
aree omogenee di attività
c È funzionale all'analisi di liquidità
d Considera il patrimonio netto tra le attività
414 Nell'attivo fisso includiamo:
a Rimanenze
b Crediti commerciali
c Liquidità
d Immobilizzazioni finanziarie
415 Nell'attivo circolante includiamo:
a Immobilizzazioni finanziarie
b Rimanenze
c Immobilizzazioni immateriali
d Immobilizzazioni finanziarie
416 Nel passivo consolidato includiamo:
a Passività a breve termine
b Patrimonio netto
c Passività a medio-lungo termine
d Immobilizzazioni immateriali
417 Nel passivo corrente includiamo:
a Passività a breve termine
b Patrimonio netto
c Passività a medio-lungo termine
d Immobilizzazioni immateriali
418 I debiti finanziari a medio-lungo termine rappresentano una voce:
a Dell'attivo fisso
b Dell'attivo circolante
c Del passivo consolidato
d Del passivo a breve
419 Il patrimonio netto:
a È una voce dell'attivo fisso
b Va indicato separatamente
c È una voce del passivo consolidato
d È una voce del passivo a breve
420 Patrimonio netto e passivo consolidato vengono anche indicati
come:
a Passivo permanente
b Passivo corrente
c Passivo fisso
d Passivo consolidato
421 L'analisi della solidità fa riferimento:
a Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio economico nel breve
periodo
b Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio economico nel
medio-lungo periodo
c Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio finanziario nel breve
periodo
d Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio finanziaio nel mediolungo
periodo
422 Le immobilizzazioni possono essere finanziate in 3 modi:
a Liquidità, passivo non corrente, passivo corrente
b Patrimonio netto, liquidità, passivo corrente
c Patrimonio netto, passivo non corrente, passivo corrente
d Patrimonio netto, passivo non corrente, liquidità
423 Il quoziente di struttura primario è dato dal seguente rapporto:
a Patrimonio netto / attivo fisso
b Patrimonio netto / attivo corrente
c Patrimonio netto / passivo corrente
d Patrimonio netto / passivo consolidato
424 Il quoziente di struttura primario indica:
a La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo corrente
b La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto
c La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo consolidato
d La parte di immobilizzazioni finanziata con liquidità
425 Il quoziente di struttura secondario è dato dal seguente rapporto:
a (patrimonio netto + passivo corrente) / attivo fisso
b (patrimonio netto + passivo consolidato) / attivo fisso
c (patrimonio netto + passivo consolidato) / passivo corrente
d (patrimonio netto + passivo consolidato) / passivo consolidato
426 Il quoziente di struttura secondario indica:
a La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo corrente
b La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto
c La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto e Passività
consolidate
d La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto e Passività
correnti
427 Il quoziente di copertura del debito è dato dal seguente rapporto:
a Debiti finanziari / EBITDA
b Debiti finanziari / EBIT
c Debiti finanziari / patrimonio netto
d Debiti finanziari / passivo consolidato
428 Il quoziente di indebitamento finanziario deve avere un valore al
massimo pari a:
a1
b2
c 0,05
d3
429 Il quoziente di rigidità degli impieghi mette in relazione:
a Attivo fisso e passivo corrente
b Attivo fisso e attivo corrente
c Attivo corrente e capitale investito
d Attivo fisso e capitale investito
430 Il quoziente di indebitamento complessivo è dato dal rapporto tra:
a (passivo consolidato) / mezzi propri
b Passivo corrente / mezzi propri
c (passivo consolidato+passivo corrente) / mezzi propri
d (passivo consolidato+passivo corrente) / immobilizzazioni
431 Per l'analisi della liquidità, la condizione da verificare è la seguente:
a Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite
monetarie nel breve termine = 0
b Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite
monetarie nel breve termine > 0
c Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite
monetarie nel breve termine < 0
d Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine + uscite
monetarie nel breve termine > 0
432 Secondo l'analisi della liquidità, il quoziente di disponibilità è un
quoziente:
a Di primo livello
b Di secondo livello
c Di terzo livello
d Di quarto livello
433 Secondo l'analisi della liquidità,gli indici del ciclo del circolante
sono quozienti:
a Di primo livello
b Di secondo livello
c Di terzo livello
d Di quarto livello
434 L'analisi della liquidità:
a Esprime la capacità di mantenere l'equilibrio economico nel breve
periodo
b Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel medio
periodo
c Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel lungo
periodo
d Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel breve
periodo
a435 Il quoziente di disponibilità è dato dal rapporto tra:
a Attivo corrente / passivo consolidato
b Attivo fisso / passivo corrente
c Attivo corrente / passivo corrente
d Attivo fisso / passivo consolidato
436 Il quoziente di disponibilità deve essere almeno:
a >0
b >1
c >2
d >3
437 Il quoziente di disponibilità esprime:
a La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo corrente
b La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo corrente
c La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo consolidato
d La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo consolidato
438 Il quoziente di tesoreria è dato dal rapporto tra:
a Attivo corrente - rimanenze / passivo consolidato
b Attivo fisso - rimanenze / passivo corrente
c Attivo corrente - rimanenze / passivo corrente
d Attivo fisso - rimanenze / passivo consolidato
439 Il quoziente di tesoreria deve essere almeno:
a >0
b >1
c >2
d >3
440 Il quoziente di tesoreria esprime:
a La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo corrente
b La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo corrente
c La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo consolidato
d La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo consolidato
441 Il quoziente di rotazione del magazzino è dato dal rapporto tra:
a Vendite e rimanenze di magazzino
b Crediti e rimanenze di magazzino
c Debiti e rimanenze di magazzino
d Liquidità e rimanenze di magazzino
442 Nel calcolo del quoziente di rotazione del magazzino, il valore del
magazzino esprime:
a L'importo del magazzino iniziale
b L'importo del magazzino finale
c L'importo del magazzino medio
d L'importo del magazzino totale
443 Il quoziente di rotazione dei crediti è dato dal rapporto tra:
a Vendite e rimanenze di magazzino
b Crediti e rimanenze di magazzino
c Crediti e rimanenze di magazzino
d Vendite e crediti
444 Nel calcolo del quoziente dei crediti, il valore dei crediti esprime:
a L'importo dei crediti iniziali
b L'importo dei crediti finali
c L'importo dei crediti medi
d L'importo dei crediti totali
445 Nel calcolo del quoziente dei crediti, i crediti devono essere
considerati:
a Al netto delle tasse
b Al lordo delle tasse
c Al lordo dell'iva
d Al lordo delle imposte
446 Uno dei criteri determinanti per la concessione di un credito è la
conoscenza del grado:
a Di economicità dell'azienda
b Di stabilità dell'azienda
c Di solvibilità dell'azienda
d Di credibilità dell'azienda
447 Il quoziente di rotazione dei debiti è dato dal rapporto tra:
a Vendite e rimanenze di magazzino
b Acquisti e debiti commerciali
c Debiti e rimanenze di magazzino
d Debiti commerciali e vendite
448 La durata del ciclo del circolante è data dalla formula seguente:
a Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti - tempo
medio pagamento debiti
b Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti + tempo
medio pagamento debiti
c Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti + tempo
medio pagamento debiti
d Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti - tempo
medio pagamento debiti
449 Un ciclo del circolante positivo:
a Rappresenta una situazione positiva per l'impresa
b Comporta un fabbisogno da finanziare
c Comporta un'eccedenza da investire
d Indica che l'incasso dei crediti è precedente al pagamento dei debiti
450 Il ciclo del circolante è il tempo che intercorre:
a Dal momento dell'ottenimento di un mutuo al momento della sua
estinzione
b Dal momento dell'ottenimento di un mutuo al momento del pagamento
della prima rata
c Dal momento del pagamento dei fattori produttivi al momento
dell'incasso dei ricavi ottenuti con i prodotti venduti
d Dal momento dell'acquisto dei fattori produttivi al momento della
vendita dei prodotti finiti
451 L'analisi della redditività:
a È volta a valutare l'equilibrio finanziario
b Fa riferimento alla capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni
nel breve periodo
c Fa riferimento alla capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni
nel lungo periodo
d Fa riferimento all'attitudine del capitale a produrre reddito
452 Gli impieghi operativi:
a Sono impieghi a redditività specifica
b Rendono anche se considerati singolarmente
c Rendono solo se impiegati in attività produttive
d Includono le immobilizzazioni finanziarie
453 Gli impieghi finanziari:
a Sono impieghi a redditività complessiva
b Rendono solo se impiegati in attività produttive
c Includono le immobilizzazioni materiali
d Rendono anche se considerati singolarmente
454 Sono esempi di impieghi operativi:
a Le rimanenze
b Le immobilizzazioni finanziarie
c Le disponibilità liquide
d Le immobilizzazioni extra-operative
455 Sono esempi di impieghi finanziari:
a I crediti commerciali
b Le disponibilità liquide
c Le rimanenze
d Le immobilizzazioni materiali
456 Le fondi a costo esplicito:
a Derivano da operazioni di acquisto o vendita e non hanno una
remunerazione esplicita nel CE
b Includono i debiti commerciali
c Derivano da operazioni di finanziamento ed hanno una remunerazione
esplicita nel CE
d Includono i ricavi anticipati
457 Le fondi a costo implicito:
a Derivano da operazioni di finanziamento ed hanno una remunerazione
esplicita nel CE
b Derivano da operazioni di acquisto o vendita e non hanno una
remunerazione esplicita nel CE
c Includono il patrimonio netto
d Includono i debiti finanziari
458 La riclassificazione del conto economico prevede l'individuazione
di 4 aree distinte:
a Caratteristica, extracaratteristica, finanziaria, ordinaria
b Caratteristica, extracaratteristica, operativa, straordinaria
c Economica, extracaratteristica, finanziaria, straordinaria
d Caratteristica, extracaratteristica, finanziaria, straordinaria
459 Il margine di contribuzione è dato dalla differenza tra:
a Ricavi operativi e costi variabili
b Valore aggiunto e costi del personale
c EBITDA e ammortamenti
d EBIT normalizzato e costi non ricorrenti
460 L'EBITDA è dato dalla differenza tra:
a EBITDA e ammortamenti
b EBIT normalizzato e costi non ricorrenti
c Valore aggiunto e costi del personale
d Ricavi operativi e costi variabili
461 Gli indici di redditività esprimono sempre il rapporto tra:
a Un costo e un ricavo
b Una misura di reddito e una misura di capitale
c Un credito e un debito
d Due valori di conto economico
462 Il ROE è dato dal rapporto tra:
a Utile netto e patrimonio netto
b Utile netto e ricavi
c Utile netto e costi
d Ricavi e patrimonio netto
463 Il ROE equo è calcolato come:
a Differenza tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una
maggiorazione legata al rischio di impresa
b Prodotto tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una
maggiorazione legata al rischio di impresa
c Somma tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una
maggiorazione legata al rischio di impresa
d Rapporto tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una
maggiorazione legata al rischio di impresa
464 Al di sotto del ROE equo:
a L'azienda sta creando valore per gli azionisti
b L'azienda sta dando agli azionisti un rendimento superiore rispetto ad
altre opportunità a parità di rischio
c L'azienda crea valore solo se quotata in borsa
d L'azienda ha una performance insoddisfacente
465 Al di sopra del ROE equo:
a L'azienda sta dando agli azionisti un rendimento superiore rispetto ad
altre opportunità a parità di rischio
b L'azienda crea valore solo se quotata in borsa
c L'azienda ha una performance insoddisfacente
d L'azienda non crea valore per gli azionisti e non attrae altri
finanziamenti
466 Sono determinanti dell'utile netto:
a Struttura dei finanziamenti, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri
finanziari, proventi e oneri straordinari
b Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e
oneri finanziari, proventi e oneri straordinari
c Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e
oneri finanziari, struttura dei finanziamenti
d Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi,struttura dei
finanziamenti, proventi e oneri straordinari
467 Il ROI è dato dal rapporto tra:
a Reddito netto e ricavi
b Reddito operativo e ricavi
c Reddito operativo e investimenti operativi
d Reddito netto e investimenti operativi
468 Sono determinanti del ROI:
a Ricavi e costi della produzione, la rotazione delle immobilizzazioni, il
b ciclo del circolante
Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e
oneri finanziari, proventi e oneri straordinari
c L'effetto di leva operativa, la rotazione delle immobilizzazioni, il ciclo del
circolante
d Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e
oneri finanziari, struttura dei finanziamenti
469 La formula per calcolare il ROA è la seguente:
a (reddito operativo + reddito extraoprativo)*(investimenti operativi netti +
investimenti extraoperativi)
b (reddito operativo + reddito extraoprativo)-(investimenti operativi netti +
investimenti extraoperativi)
c (reddito operativo + reddito extraoprativo)+(investimenti operativi netti +
investimenti extraoperativi)
d (reddito operativo + reddito extraoprativo)/(investimenti operativi netti +
investimenti extraoperativi)
470 Confrontando il ROA ed il ROI è possibile misurare l'incidenza:
a Della redditività extra-operativa sulla redditività totale
b Della redditività finanziaria sulla redditività totale
c Della redditività extra-operativa sulla redditività finanziaria
d Della redditività finanziaria sulla redditività extraoperativa
471 Il ROI è ottenuto come:
a Somma tra ROS e CT
b Prodotto tra ROS e CT
c Rapporto tra ROS e CT
d Differenza tra ROS e CT
472 La formula per calcolare il ROS è la seguente:
a Reddito netto / costi operativi
b Reddito operativo / costi operativi
c Reddito netto / vendite
d Reddito operativo / vendite
473 La formula per calcolare il CT è la seguente:
a Patrimonio netto / capitale investito operativo netto
b Vendite / reddito netto
c Vendite / capitale investito operativo netto
d Costi operativi / capitale investito operativo netto
474 Se le vendite aumentano:
a Aumenta il ROS e aumenta il CT
b Diminuisce il ROS e diminuisce il CT
c Diminuisce il ROS e aumenta il CT
d Aumenta il ROS e diminuisce il CT
475 Se i costi aumentano:
a Il ROS diminuisce e il CT resta diminuisce
b Il ROS diminuisce e il CT resta uguale
c Il ROS aumenta e il CT resta uguale
d Il ROS diminuisce e il CT diminuisce
476 Se le immobilizzazioni aumentano:
a Il ROS aumenta e il CT diminuisce
b Il ROS diminuisce e il CT aumenta
c Il ROS diminuisce e il CT diminuisce
d Il ROS diminuisce e il CT resta uguale
477 Se il capitale circolante netto aumenta:
a Il ROSdiminuisce e il CT diminuisce
b Il ROS resta uguale e il CT resta uguale
c Il ROS resta uguale e il CT aumenta
d Il ROS resta uguale e il CT diminuisce
478 La formula per calcolare il punto di pareggio è la seguente:
a Costi variabili / margine di contribuzione
b Costi totali / margine di contribuzione
c Costi fissi / margine di contribuzione
d Costi operativi / margine di contribuzione
479 Imprese con alto grado di leva operativa:
a Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi fissi
b Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi variabili
c Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi semivariabili
d Hanno una bassa sensibilità dell'EBIT al variare delle quantità prodotte
e vendute
480 La formula per calcolare il grado di leva operativa è la seguente:
a (variazione percentuale del reddito netto) / (variazione percentuale
delle vendite)
b (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale
delle vendite)
c (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale
dei costi fissi)
d (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale
dei costi variabili)
481 L'indice utilizzato per calcolare la rotazione delle immobilizzazioni
è dato dal seguente rapporto:
a Oneri finanziari / immobilizzazioni
b Patrimonio netto / immobilizzazioni
c Vendite / immobilizzazioni
d Costi operativi / immobilizzazioni
482 Il tempo medio di giacenza delle scorte è dato dal seguente
rapporto:
a (magazzino medio / crediti commerciali) * 360
b (magazzino medio / ricavi di vendita) * 360
c (magazzino medio / debiti commerciali) * 360
d (magazzino medio / oneri finanziari) * 360
483 Il tempo medio di incasso dei crediti è dato dal seguente rapporto:
a (crediti commerciali / ricavi di vendita) * 360
b (crediti commerciali / oneri finanziari) * 360
c (crediti commerciali / debiti finanziari) * 360
d (crediti commerciali / patrimonio netto) * 360
484 Il tempo medio di pagamento dei debiti è dato dal seguente
rapporto:
a (debiti commerciali / oneri finanziari) * 360
b (debiti commerciali / patrimonio netto) * 360
c (debiti commerciali / ricavi di vendita)* 360
d (debiti commerciali / costi operativi) * 360
485 La durata del ciclo del circolante è data dalla seguente formula:
a Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti + tempo
medio pagamento debiti
b Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti + tempo
medio pagamento debiti
c Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti - tempo
medio pagamento debiti
d Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti - tempo
medio pagamento debiti
486 La durata del ciclo del circolante esprime:
a Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria
collegata al pagamento di un debito finanziario e l'entrata monetaria
originata dalla vendita di beni o servizi
b Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria
collegata all'acquisto dei fattori produttivi e l'entrata monetaria originata
dalla vendita di beni o servizi
c Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria
collegata al pagamento di una rata di un mutuo e l'uscita monetaria
originata dall'acquisto dei fattori produttivi
d Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria
collegata al pagamento di un debito finanziario e l'uscita monetaria
collegata all'acquisto dei fattori produttivi
487 Una durata del ciclo del circolante pari a 90 giorni:
a Ha un significato economico positivo
b Vuol dire che l'impresa vende i beni 90 giorni dopo aver acquistato i
fattori produttivi
c Vuol dire che l'impresa vende i beni 90 giorni prima di aver acquistato i
fattori produttivi
d Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 90 giorni dopo
averli contratti
488 Un durata del ciclo del circolante pari a -30 giorni:
a Ha un significato economico negativo
b Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 30 giorni dopo
averli contratti
c Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 30 giorni prima
averli contratti d Ha un significato economico positivo
489 Il ROS è dato dal rapporto tra:
a EBIT e vendite
b Reddito netto e vendite
c EBIT e costi operativi
d EBIT e patrimonio netto
490 Il CT è dato dal rapporto tra:
a Costi variabili e capitale investito operativo netto
b Costi fissi e capitale investito operativo netto
c Vendite e capitale investito operativo netto
d Costi operativi e capitale investito operativo netto
491 L'effetto di leva finanziaria è:
a L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROS
b L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROA
c L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROI
d L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROE
492 Tramite l'effetto di leva finanziaria, a parità di altre condizioni, se il
ROI aumenta:
a Non si ha alcun impatto sul ROE
b Il ROE resta invariato
c Il ROE diminuisce
d Il ROE aumenta
493 Tramite l'effetto di leva finanziaria, a parità di altre condizioni, se il
costo dell'indebitamento aumenta:
a Non si ha alcun impatto sul ROE
b Il ROE resta invariato
c Il ROE diminuisce
d Il ROE aumenta
494 Aziende con elevata leva finanziaria:
a Presentano elevata sensibilità del ROE ai cambiamenti di ROI e di i
b Presentano bassa sensibilità del ROE ai cambiamenti di ROI e di i
c Hanno un basso rapporto DF/PN
d Non hanno debiti finanziari
495 Il grado di leva finanziario è una misura:
a Del rischio economico
b Del rischio patrimoniale
c Del rischio finanziario
d Del rischio gestionale
496 Il quoziente di indebitamente finanziario è dato dal seguente
rapporto:
a Debiti finanziari / utile
b Debiti finanziari / vendite
c Debiti commerciali / patrimonio netto
d Debiti finanziari / patrimonio netto
497 Se il reddito operativo è pari a 150 e il capitale investito è pari a
1000, il ROI è pari a:
a 0,05
b 0,1
c 0,15
d 0,2
498 Se l'utile netto è pari a 100 e il patrimonio netto è pari a 500, il ROE
è pari a:
a 0,1
b 0,2
c 0,3
d 0,5
499 Se il capitale investito è pari a 1000, il patrimonio netto è pari a
500, i debiti finanziari sono pari a 500, il tasso di interesse è pari al
10% e il ROI è pari al 15%, il ROE è pari a:
a 0,2
b 0,1
c 0,15
d 0,05
500 Se il capitale investito è pari a 1000, il patrimonio netto è pari a
2500, i debiti finanziari sono pari a 750, il tasso di interesse è pari al
10% e il ROI è pari al 15%, il ROE è pari a:
a 0,2
b 0,1
c 0,15
d 0,3

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