1 Secondo lo schema del circuito della gestione, l'unica operazione
che non coinvolge il mercato esterno è: a La vendita b Il finanziamento c La trasformazione d L'acquisto dei fattori produttivi 2 Il capitale di rischio: a Rappresenta un tipo di finanziamento esterno all'impresa b Rappresenta i finanziamenti ottenuti dalle banche c È anche conosciuto con il nome di mezzi di terzi d Rappresenta la dotazione patrimoniale dell'impresa 3 Ipotizziamo di costituire una SpA con un capitale sociale di 1000, interamente versato sul conto corrente bancario. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca + 1000, capitale sociale +1000 b Banca - 1000, capitale sociale +1000 c Banca - 1000, capitale sociale -1000 d Banca + 1000, capitale sociale -1000 4 Al''impresa viene erogato un finanziamento bancario di 800, con accreditamento sul conto corrente bancario. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca -800, debiti v banche +800 b Banca +800, debiti v banche +800 c Banca -800, debiti v banche -800 d Banca +800, debiti v banche -800 5 Le tre categorie di immobilizzazioni sono: a Materiali, immateriali, economiche b Economiche immateriali, finanziarie c Materiali, economiche finanziarie d Materiali, immateriali, finanziarie 6 Ipotizziamo di acquistare un fabbricato industriale per un costo di 600, pagamento in contanti. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca -600, fabbricati +600 b Banca +600, fabbricati +600 c Banca +600, fabbricati -600 d Banca -600, fabbricati -600 7 Ipotizziamo di acquistare impianti per un costo di 700, pagamento per metà in contanti e per metà a dilazione. Nella tavola dei valori avremo le seguenti movimentazioni: a Impianti in aumento, banca in diminuzione, debiti v fornitori in diminuzione b Impianti in aumento, banca in aumento debiti v fornitori in aumento c Impianti in aumento, banca in diminuzione, debiti v fornitori in aumento d Impianti in diminuzione banca in diminuzione, debiti v fornitori in aumento 8 L'acquisizione dei fattori produttivi regolata a dilazione comporta: a Che il pagamento dei fattori produttivi acquisiti avvenga contestualmente all'acquisto b Una immediata diminuzione della liquidità c La creazione di un debito finanziario d Che il pagamento dei fattori produttivi acquisiti avvenga successivamente all'acquisto 9 Ipotizziamo di acquistare materie prime per un costo di 300, pagamento a dilazione. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Materie prime -300, debiti v fornitori +300 b Materie prime +300, debiti v fornitori +300 c Materie prime -300, debiti v fornitori -300 d Materie prime +300, debiti v fornitori -300 10 Ipotizziamo di liquidare costi del personale per 800. Si pagano stipendi lordi per 650, al netto di ritenute fiscali di 200 e previdenziali di 50. Contributi a carico azienda di 150. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Personale -800, banca -400, debiti tributari +200, debiti v istituti previdenziali +200 b Personale + 800, banca -400, debiti tributari +200, debiti v istituti previdenziali +200 c Personale + 800, banca +400, debiti tributari +200, debiti v istituti previdenziali +200 d Personale + 800, banca -400, debiti tributari -200, debiti v istituti previdenziali -200 11 Ipotizziamo di ottenere un affidamento bancario (c.d. fido) di 500. In bilancio registreremo: a Un aumento della banca per 500 b Un aumento dei debiti finanziari per 500 c Un aumento dei debiti commerciali per 500 d Nulla 12 Ipotizziamo di pagare il debito verso un nostro fornitore per 350. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca -350, debiti v fornitori -350 b Banca +350, debiti v fornitori -350 c Banca +350, debiti v fornitori +350 d Banca -350, debiti v fornitori +350 13 Ipotizziamo di pagare un acconto ad un fornitore di nuove attrezzature per 100, pagamento in contanti. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Acconti -100, debiti v banche +100 b Acconti +100, debiti v banche +100 c Acconti -100, debiti v banche -100 d Acconti +100, debiti v banche -100 14 I brevetti sono un tipo di immobilizzazioni: a Materiali b Immateriali c Finanziarie d Gestionali 15 Ipotizziamo di acquistare brevetti per 150, pagamento in contanti. Le movimentazioni sono le seguenti: a Brevetti +150, cassa -150 b Brevetti +150, debiti v fornitori -150 c Brevetti +150, cassa +150 d Brevetti +150, debiti v fornitori +150 16 Le partecipazioni sono un tipo di immobilizzazioni: a Materiali b Immateriali c Finanziarie d Gestionali 17 Dal punto di vista economico la vendita determina: a Un costo b Un debito c Un ricavo d Una perdita 18 Ipotizziamo di vendere prodotti per 500, incasso in contanti. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca -500, ricavi +500 b Banca +500, ricavi +500 c Banca -500, ricavi -500 d Banca +500, ricavi -500 19 Ipotizziamo di vendere prodotti per 600, incasso a dilazione. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca +600, ricavi +600 b Banca -600, ricavi +600 c Crediti v clienti +600, banca +600 d Crediti v clienti +600, ricavi +600 20 Ipotizziamo di incassare crediti v/clienti per 150. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Banca +150, ricavi -150 b Banca +150, crediti v clienti -150 c Banca -150, crediti v clienti +150 d Banca +150, ricavi +150 21 Nella colonna degli impieghi della tavola dei valori ritroviamo: a Debiti finanziari b Debiti commerciali c Patrimonio netto d Liquidità 22 Nella colonna delle fonti della tavola dei valori ritroviamo: a Patrimonio netto b Liquidità c Crediti commerciali d Spese correnti 23 Le spese correnti sono: a Arricchimenti conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro b Impoverimenti, conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro c Arricchimenti, conseguenti a fonti ottenute a titolo definitivo d Arricchimenti, conseguenti a impieghi ottenuti a titolo definitivo 24 I ricavi correnti sono: a Arricchimenti conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro b Impoverimenti, conseguenti ad impieghi non più utili per il futuro c Arricchimenti, conseguenti a fonti ottenute a titolo definitivo d Arricchimenti, conseguenti a impieghi ottenuti a titolo definitivo 25 La linea di demarcazione che permette di separare lo Stato Patrimoniale dal Conto Economico rappresenta gli effetti: a Del principio della prudenza b Del principio della competenza c Del principio della continuità della gestione d Del principio della chiarezza 26 Nella colonna delle attività di Stato Patrimoniale ritroviamo: a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro b Gli impieghi non più utili in futuro c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro d Gli impieghi utili per il futuro 27 Nella colonna delle passività di Stato Patrimoniale ritroviamo: a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro b Gli impieghi non più utili in futuro c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro d Gli impieghi utili per il futuro 28 Nella colonna dei costi di Conto Economico ritroviamo: a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro b Gli impieghi non più utili in futuro c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro d Gli impieghi utili per il futuro 29 Nella colonna dei ricavi di Conto Economico ritroviamo: a Le fonti con obblighi di prestazione in futuro b Gli impieghi non più utili in futuro c Le fonti senza obblighi di prestazione in futuro d Gli impieghi utili per il futuro 30 Il Patrimonio netto è una voce che va classificata: a Nelle attività di Stato Patrimoniale b Nelle passività di Stato Patrimoniale c Nei costi di Conto economico d Nei ricavi di Conto economico 31 Ipotizziamo di dover svalutare i crediti per 30. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Crediti v clienti +30, svalutazione crediti +30 b Crediti v clienti +30, svalutazione crediti -30 c Crediti v clienti -30, svalutazione crediti +30 d Crediti v clienti -30, svalutazione crediti -30 32 Per ammortamento si intende: a La perdita di valore non fisiologica e non prevedibile, relativa a tutte le immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo, e che pertanto hanno nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura b La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo, e che pertanto hanno nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura c La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa alle sole immobilizzazioni materiali con vita utile limitata nel tempo, e che pertanto hanno nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura d La perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le immobilizzazioni con vita utile illimitata nel tempo, e che pertanto hanno nel tempo una sistematica riduzione dell'utilità futura 33 Nel caso di ammortamento è necessario rilevare: a L'aumento del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e l'incremento dei costi (nel CE) b L'aumento del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e la riduzione dei costi (nel CE) c La riduzione del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e la riduzione dei costi (nel CE) d La riduzione del valore delle immobilizzazioni (nello SP) e l'incremento dei costi (nel CE) 34 Ipotizziamo di ammortizzare fabbricati per 20. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Ammortamento + 20, fabbricati -20 b Ammortamento -20, fabbricati -20 c Ammortamento -20, fabbricati +20 d Ammortamento + 20, fabbricati +20 35 Nella logica del bilancio, le materie prime e merci da utilizzare devono essere rilevate: a Nel patrimonio netto b All'attivo di Stato Patrimoniale c Al passivo di Stato Patrimoniale d Tra i costi di Conto Economico 36 Ipotizziamo che fine esercizio vi siano rimanenze di materie prime per 20. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Rimanenze di materie - 20, materie prime -20 b Rimanenze di materie - 20, materie prime +20 c Rimanenze di materie + 20, materie prime -20 d Rimanenze di materie + 20, materie prime +20 37 I risconti attivi si hanno nel caso di una operazione che determini: a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare b L'incasso anticipato di servizi da erogare c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati d L'incasso posticipato di servizi erogati 38 Ipotizziamo che vi siano servizi di manutenzione già pagati, ma ancora da utilizzare per 20. Le movimentazioni contabili da operare al 31/12 sono le seguenti: a Risconti attivi - 20, servizi di manutenzione -20 b Risconti passivi + 20, servizi di manutenzione -20 c Ratei attivi + 20, servizi di manutenzione -20 d Risconti attivi + 20, servizi di manutenzione -20 39 I ratei attivi si hanno nel caso di una operazione che determini: a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare b L'incasso anticipato di servizi da erogare c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati d L'incasso posticipato di servizi erogati 40 Ipotizziamo di rilevare accantonamenti per un contenzioso con il personale per 20. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Accantonamenti rischi e oneri - 20, ondi rischi e oneri +20 b Accantonamenti rischi e oneri + 20, ondi rischi e oneri +20 c Accantonamenti rischi e oneri - 20, ondi rischi e oneri -20 d Accantonamenti rischi e oneri + 20, ondi rischi e oneri -20 41 Ipotizziamo di rilevare oneri finanziari già maturati sul mutuo per 67. Le scritture contabili al 31/12 sono le seguenti: a Ratei passivi -67, oneri finanziari +67 b Ratei attivi +67, oneri finanziari +67 c Ratei passivi +67, oneri finanziari +67 d Ratei passivi +67, oneri finanziari -67 42 I ratei attivi si hanno nel caso di una operazione che determini: a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare b L'incasso anticipato di servizi da erogare c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati d L'incasso posticipato di servizi erogati 43 I risconti passivi si hanno nel caso di una operazione che determini: a Il pagamento anticipato di servizi da utilizzare b L'incasso anticipato di servizi da erogare c Il pagamento posticipato di servizi utilizzati d L'incasso posticipato di servizi erogati 44 Ipotizziamo di avere parte dei ricavi contabilizzati, per 20, relativi a servizi da erogare. Le movimentazioni contabili al 31/12 sono le seguenti: a Risconti passivi +20, ricavi di vendita -20 b Risconti passivi -20, ricavi di vendita -20 c Risconti attivi +20, ricavi di vendita -20 d Ratei passivi +20, ricavi di vendita -20 45 Ipotizziamo di rilevare canoni di locazione attivi già maturati per 10. Le movimentazioni contabili al 31/12 sono le seguenti: a Ratei attivi -10, altri ricavi +10 b Ratei passivi +10, altri ricavi +10 c Ratei attivi +10, altri ricavi +10 d Risconti attivi +10, altri ricavi +10 46 Se la produzione ottenuta è maggiore della produzione venduta: a Le rimanenze iniziali sono maggiori delle rimanenze dinali b L'azienda produce meno di quanto vende c Le rimanenze di prodotto si incrementano d Le rimanenze di prodotto si decrementano 47 La valorizzazione del magazzino prodotti secondo la soluzione anglosassone: a Si riferisce a un conto economico a costi e ricavi della produzione ottenuta b Prevede che la variazione delle rimanenze di prodotti rettifichi i costi del CE, i quali devono rappresentare il costo della produzione venduta c Prevede che la variazione delle rimanenze di prodotti rettifichi i ricavi del CE, i quali devono rappresentare il valore della produzione ottenuta d È la soluzione prevista da codice civile italiano 48 Ipotizziamo di rilevare rimanenze di prodotti per 658. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: a Rimanenze prodotti -658, variazione rimanenze prodotti +658 b Rimanenze prodotti -658, variazione rimanenze prodotti -658 c Rimanenze prodotti +658, variazione rimanenze prodotti -658 d Rimanenze prodotti +658, variazione rimanenze prodotti +658 x 49 L'utile: a Si ha quando i costi sono maggiori dei ricavi b Rappresenta la distruzione di patrimonio netto sofferta dai soci per effetto della gestione c Rappresenta la remunerazione del patrimonio netto generata dalla gestione, che spetta ai soci d Si calcola all'inizio del periodo 50 Ipotizziamo che a fine periodo, ed a seguito delle rettifiche per la stima del reddito, i ricavi dell'esercizio risultano pari a 1.748 a fronte di costi totali per 1.622. In bilancio iscriveremo: a Un utile di 126 tra i ricavi di conto economico e nel patrimonio netto di stato patrimoniale b Un utile di 126 tra i costi di conto economico e nel patrimonio netto di stato patrimoniale c Una perdita di 126 tra i costi di conto economico e nel patrimonio netto di stato patrimoniale d Una perdita di 126 tra i ricavi di conto economico e nel patrimonio netto di stato patrimoniale 51 Le società quotate: a Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato b Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del solo bilancio consolidato c Hanno la facoltà di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato d Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato 52 Le società non quotate che non redigono il bilancio in forma abbreviata: a Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato b Hanno la facoltà di scelta tra i principi contabili internazionali e i principi nazionali c Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato d Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del solo bilancio consolidato 53 Le società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata ex art. 2435-bis del codice civile: a Hanno la facoltà di scelta tra i principi contabili internazionali e i principi nazionali b Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del solo bilancio consolidato c Hanno l'obbligo di adottare i principi contabili internazionali per la redazione del solo bilancio consolidato d Sono escluse dall'adozione dei principi contabili internazionali per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato 54 Ai sensi dell'art. 2423 del codice civile, il bilancio d'esercizio è composto dai seguenti documenti: a Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa b Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa c Stato patrimoniale, conto economico d Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa, relazione dei sindaci 55 Il principio della chiarezza: a Attiene alla corrispondenza tra informazioni desumibili dal bilancio e realtà sottostante b Attiene alla sintassi usata nella nota integrativa c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni d È un requisito facoltativo 56 La veridicità: a È un requisito facoltativo b Attiene alla sintassi usata nella nota integrativa c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni d Attiene alla corrispondenza tra informazioni desumibili dal bilancio e realtà sottostante 57 La correttezza è un requisito sostanziale poiché: a Attiene alla quadratura tra attivo e passivo b Attiene all' impiego, da parte del management, dei principi e dei criteri tecnici ritenuti corretti c Attiene alla forma con la quale sono esposte le informazioni d È un requisito facoltativo 58 L'obbligo di deroga ex art. 2423, IV c., c.c.: a È applicabile ai principi di redazione b Può essere sempre applicato alle norme sugli schemi c Prevede che se l'applicazione di una disposizione degli articoli che seguono è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta la disposizione non deve essere applicata d Prevede che la deroga venga motivata nella relazione dei sindaci 59 La normativa civilistica struttura i principi generali per la redazione del bilancio: a Su tre livelli (clausola generale, principi di redazione, norme specifiche) x b Su due livelli (clausola generale, principi di redazione) c Su un livello (norme specifiche sulle valutazioni) d Sulla base di un elenco senza un'articolazione gerarchica 60 Le informazioni complementari ai fini della rappresentazione veritiera e corretta devono essere espresse: a Nel rendiconto finanziario b Nella relazione sulla gestione c Nella relazione dei sindaci d Nella nota integrativa 61 Il principio della prudenza: a È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del patrimonio netto) b Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e perdite c Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in funzionamento d Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento 62 Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma: a Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in funzionamento b Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento c È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del patrimonio netto) d Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e perdite 63 Il principio della continuità aziendale: a Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e perdite b È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del patrimonio netto) c Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento d Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in funzionamento 64 Il principio della valutazione separata: a Prevede che il bilancio venga redatto sull'ipotesi che l'azienda sia in funzionamento b Prevede che l'aspetto economico-sostanziale prevalga sull'aspetto giuridico-formale dell'operazione, in caso di disallineamento c Ha il fine di evitare che possano essere compensati tra loro utili e perdite d È volto ad evitare annacquamenti di capitale (cioè sovrastime del patrimonio netto) 65 Il principio della competenza afferma che: a I ricavi sono di competenza quando il processo produttivo è stato iniziato b I ricavi sono di competenza quando il processo produttivo è stato completato e lo scambio del prodotto è avvenuto c I ricavi sono di competenza quando lo scambio del prodotto è stato programmato d I costi sono di competenza anche se non correlati ai ricavi 66 Il principio della costanza dei criteri di valutazione è derogabile con motivazioni esposte: a Nel rendiconto finanziario b In nota integrativa c Nella relazione sulla gestione d Nella relazione dei sindaci 67 Secondo l'OIC 11, il principio della prudenza afferma che devono essere iscritti in bilancio: a I ricavi solo se realizzati e i costi anche se stimati b I ricavi solo se realizzati e i costi solo se certi c I ricavi anche se presunti e i costi solo se certi d I ricavi anche se presunti e i costi anche se stimati 68 Ai sensi dell'OIC 11, il principio della chiarezza afferma che: a È necessario applicare principi contabili indipendenti e imparziali verso tutti gli stakeholders b È necessario imputare i soli ricavi realizzati e tutti i costi anche se solo stimati c È necessario fornire informazioni analitiche e di inserire informazioni aggiuntive in Nota Integrativa d Il bilancio viene utilizzato come mezzo per fornire informazioni agli stakeholders 69 Ai sensi dell'OIC 11, il postulato dell'omogeneità prevede: a La costanza della forma di presentazione b L'adozione in bilancio di un'unica moneta di conto c L'imputazione dei costi e dei ricavi all'esercizio al quale competono d Che l'informazione fornita dal bilancio sia verificabile attraverso un'indipendente ricostruzione del procedimento contabile, tenendo conto anche degli elementi soggettivi 70 Ai sensi dell'OIC 11, il postulato della competenza prevede: a L'imputazione dei costi e dei ricavi all'esercizio al quale competono x b Che l'informazione fornita dal bilancio sia verificabile attraverso un'indipendente ricostruzione del procedimento contabile, tenendo conto anche degli elementi soggettivi
c L'adozione in bilancio di un'unica moneta di conto
d La costanza della forma di presentazione 71 Secondo il Framework IAS, la continuità aziendale: a È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio x b Prevede che gli effetti contabili di un'operazione aziendale devono essere rilevati al momento della loro maturazione economica e non nel momento della loro manifestazione monetaria c È una delle caratteristiche qualitative di primo livello d Prevede l'immediata comprensibilità delle informazioni contabili da parte di un lettore del bilancio che abbia quantomeno una ragionevole conoscenza della dinamica degli affari, dell'attività economica e della contabilità aziendale 72 Secondo il Framework IAS, la significatività: a È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio b È una delle caratteristiche qualitative di secondo livello c Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio d Prevede che un'informazione sia significativa ogni qualvolta sia in grado di modificare il risultato d'esercizio 73 Secondo il Framework IAS, l'attendibilità: a Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio b Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione contabile considerata c È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio d Prevede che gli effetti contabili di un'operazione aziendale devono essere rilevati al momento della loro maturazione economica e non nel momento della loro manifestazione monetaria 74 Secondo il Framework IAS, nei casi in cui non esiste una perfetta concordanza tra l'aspetto sostanziale e quello giuridico-formale di un'operazione: a La scelta tra i due aspetti è rimandata al CDA b Deve prevalere l'aspetto che migliora il risultato economico c Deve prevalere la forma giuridica d Deve prevalere la sostanza economica 75 Secondo il Framework IAS, la prudenza: a Prevede che un'informazione sia significativa quando è in grado di incidere o influenzare le decisioni dei possibili utilizzatori del bilancio b È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio c Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione contabile considerata d Tende ad evitare la sopravalutazione delle attività e dei ricavi e la sottovalutazione delle passività e dei costi 76 Secondo il Framework IAS, la neutralità: a Prevede l'assenza di pregiudizi da parte di chi redige il bilancio x b È una delle caratteristiche qualitative di primo livello c È uno degli assunti fondamentali necessari per la redazione del bilancio d Prevede l'assenza di errori rilevanti o di pregiudizi, così da fornire ai lettori del bilancio una rappresentazione fedele dell'operazione contabile considerata 77 Il Framework IAS definisce le attività come: a Incrementi di benefici economici nel corso dell'esercizio, che trovano manifestazione nella forma di afflusso/rivalutazione di attività o di decremento di passività (includono i proventi maturati e non ancora realizzati) b Risorse controllate dall'impresa, risultato di operazioni svolte in passato, dalle quali sono attesi benefici economici futuri c Obbligazioni attuali dell'impresa nascenti da operazioni svolte in passato, il cui regolamento porterà alla fuoriuscita dall'impresa di risorse economiche che costituiscono benefici economici d Decrementi di benefici economici nel corso dell'esercizio che si concretizzano nel deflusso/nella svalutazione di attività o nell'incremento di passività (inclusione delle perdite non ancora realizzate) 78 Is sensi dello IAS 1, il bilancio è composto da: a Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo, rendiconto finanziario b Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo, rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto c Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo, rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto d Situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, note esplicative 79 Ai sensi dello IAS 1, per "Fair presentation" si intende: a Una rappresentazione di bilancio coerente con le definizioni di attività, passività, costi e ricavi del Quadro sistematico b La valutazione della capacità dell'impresa di continuare ad operare c La rilevazione in contabilità di tutte le attività, passività, ricavi e costi d Il divieto di compensare partite di bilancio 80 Ai sensi dello IAS 1, per divieto di "Offsetting" si intende: a Una rappresentazione di bilancio coerente con le definizioni di attività, passività, costi e ricavi del Quadro sistematico b La valutazione della capacità dell'impresa di continuare ad operare c La rilevazione in contabilità di tutte le attività, passività, ricavi e costi d Il divieto di compensare partite di bilancio 81 Secondo l'art. 2423 del c.c. il bilancio d'esercizio è costituito da: a Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e relazione sulla gestione b Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa c Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa d Stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario 82 L'OIC 12 ha ad oggetto: a I criteri per la presentazione dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico e della Nota Integrativa b I criteri per la valutazione delle poste contenute in bilancio c I criteri per la presentazione del rendiconto finanziario d Le informazioni aggiuntive contenute in nota integrativa 83 Lo schema di SP previsto dall'art. 2424 del c.c. prevede l'articolazione delle sezioni in: a Classi, voci, sotto-voci b Macro-classi, voci, sotto-voci c Macro-classi, classi, voci d Macro-classi, classi, voci, sotto-voci 84 Ai sensi dell'art.2424 le voci sono indicate: a Con lettere maiuscole b Con numeri romani c Con numeri arabi d Con lettere minuscole 85 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, lo schema dell'attivo è ispirato a una logica di tipo: a Finanziario, con classificazione degli attivi in funzione della destinazione durevole b Economico, con classificazione degli attivi in funzione dell'area di pertinenza gestionale c Scalare, con classificazione degli attivi al netto delle passività pertinenti alla stessa area gestionale d Finanziario puro, con classificazione degli attivi in funzione della data di previsto incasso 86 Lo schema di conto economico secondo l'art.2425 del c.c.: a Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria della società, in esso sono indicate le attività, le passività e il patrimonio netto della società alla data di chiusura dell'esercizio b È organizzato in forma scalare c Ha una forma a sezioni contrapposte d Distingue ricavi e costi in funzione della prevista data di incasso 87 L'area del conto economico abrogata dal D.Lgs. 139 del 2015 è quella: a Caratteristica b Accessoria c Finanziaria d Straordinaria 88 Ai sensi dell'OIC 12, l'area accessoria del conto economico: a Contiene le operazioni che si manifestano in via continuativa per lo svolgimento della gestione; qualifica la parte peculiare e caratteristica dell'attività dell'impresa b Contiene le operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e minusvalenze, anche di origine patrimoniale, che fanno parte dell'attività ordinaria ma che non rientrano nell'attività caratteristica e finanziaria c È costituita da operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e minusvalenze da cessione, svalutazioni e ripristini di valore tutti relativi a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobilizzazioni e finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi e utili e perdite su cambi d Include i proventi e gli oneri la cui fonte è estranea all'attività ordinaria della società. Sono considerati straordinari i proventi e gli oneri derivanti da: eventi accidentali e infrequenti; operazioni infrequenti che sono estranee all'attività ordinaria della società 89 Ai sensi dell'art. 2425-ter del c.c., il rendiconto finanziario contiene i flussi finanziari derivanti dalle attività: a Operativa b Operativa, di investimento c Operativa, di investimento, di finanziamento d Di investimento, di finanziamento 90 Ai sensi dell'art.2427 del c.c., la nota integrativa: a Spiega i criteri di valutazione adottati b Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria della società c È organizzata in forma scalare d Ha una forma a sezioni contrapposte 91 I documento obbligatori secondo lo IAS 1 sono: a Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario b Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto c Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto economico, rendiconto finanziario, note d Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto di conto economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario, note 92 Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto: a Seguendo una logica di tipo finanziario (corrente/non corrente), ma senza rispettare uno schema rigido b Obbligatoriamente in forma scalare c Seguendo una logica di tipo finanziario (corrente/non corrente), rispettando uno schema rigido voce per voce d Obbligatoriamente seguendo una logica di tipo funzionale, in relazione alla pertinenza gestionale delle attività e delle passività 93 La logica di tipo finanziario adottata per redigere il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi dello IAS 1: a Prevede che le attività sia suddivise in tre aree: immobilizzazioni, crediti e liquidità b Prevede che le attività e le passività siano divise tra correnti e non correnti c Classifica la liquidità tra le attività non correnti d Utilizza un'unica area generale "debiti" per classificare sia le passività finanziarie che quelle commerciali 94 Il criterio dell'afferenza al ciclo operativo o corrente utilizzato per la redazione del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi dello IAS 1: a Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre i 12 mesi b Viene utilizzato per tutte le attività e le passività c Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre la durata del ciclo operativo d Rappresenta l'impostazione riservata alle attività e alle passività finanziarie 95 Il criterio della liquidità per la redazione del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi dello IAS 1: a Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre i 12 mesi b Viene utilizzato per tutte le attività e le passività c Si basa sulla trasformabilità in flusso di cassa entro o oltre la durata del ciclo operativo d Rappresenta l'impostazione riservata alle attività e alle passività pertinenti alla gestione operativa 96 Lo IAS 1 prevede che il prospetto di conto economico complessivo: a Possa essere presentato in un unico prospetto oppure in due prospetti distinti b Debba essere obbligatoriamente presentato in due prospetti distinti: conto economico separato e altre componenti di conto economico complessivo c Debba obbligatoriamente essere presentato in un unico prospetto (il conto economico complessivo) d Abbia una forma a sezioni contrapposte 97 Nel conto economico, il criterio di classificazione dei costi per natura: a Rappresenta l'impostazione preferita b Esprime i costi operativi evidenziando, in primo luogo, il costo sostenuto per il venduto, quindi i costi di distribuzione, amministrazione e generali, con l'obbligo in questo caso di dare informazione sulla natura dei costi c Esprime i costi operativi evidenziando i costi di acquisto delle materie e delle merci, le variazioni delle rimanenze, i costi per servizi e gli altri costi, il costo del personale, gli ammortamenti d È l'unico ad essere previsto 98 Il criterio di classificazione dei costi per destinazione del conto economico: a È l'unico ad essere previsto b Rappresenta l'impostazione alternativa c Esprime i costi operativi evidenziando, in primo luogo, il costo sostenuto per il venduto, quindi i costi di distribuzione, amministrazione e generali, con l'obbligo in questo caso di dare informazione sulla natura dei costi d Esprime i costi operativi evidenziando i costi di acquisto delle materie e delle merci, le variazioni delle rimanenze, i costi per servizi e gli altri costi, il costo del personale, gli ammortamenti 99 Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto: a Deve obbligatoriamente essere redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le imprese quotate b Contiene per ciascuna voce del patrimonio netto, le cause di variazione intervenute nell'esercizio, inclusi gli effetti dell'applicazione retroattiva di nuovi principi contabili, secondo quanto previsto dallo IAS 8 c Deve obbligatoriamente essere redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le imprese di grandi dimensioni d Contiene una sintesi dei principi contabili rilevanti applicati 100 Ai sensi dello IAS 1, le note: a Contengono per ciascuna voce del patrimonio netto, gli effetti dell'applicazione retroattiva di nuovi principi contabili, secondo quanto previsto dallo IAS 8 b Rappresentano un documento consigliato ma non obbligatorio c Rappresentano un documento che deve obbligatoriamente essere redatto ai sensi dello IAS 1 solo per le imprese di grandi dimensioni d Contiene una sintesi dei principi contabili rilevanti applicati 101 L'art.2424 del c.c. considera immobilizzazioni materiali: a Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni marchi e brevetti b Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni, immobilizzazioni in corso e acconti c Terreni e fabbricati, impianti e macchinari, marchi e brevetti, altri beni, immobilizzazioni in corso e acconti d Terreni e fabbricati, marchi e brevetti, attrezzature industriali e commerciali, altri beni, immobilizzazioni in corso e acconti 102 L'ammortamento: a È un costo monetario b È un costo sistematico e continuo c Riguarda le immobilizzazioni ad utilità illimitata nel tempo d Viene operato ad anni alterni 103 Il valore da ammortizzare è costituito: a Dalla differenza tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto di eventuali spese di rimozione b Dal prodotto tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto di eventuali spese di rimozione c Dal rapporto tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto di eventuali spese di rimozione d Dalla somma tra il valore di acquisizione del bene e il suo valore residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, al netto di eventuali spese di rimozione 104 Il piano di ammortamento viene formulato extra-contabilmente e se ne deve dare informazione: a Nello stato patrimoniale b In conto economico c Nel rendiconto finanziario d In nota integrativa 105 Il criterio di ripartizione dell'ammortamento, in termini generali, prevede la possibilità di scegliere tra: a Metodo a quote crescenti metodo a quote costanti, metodo a quote decrescenti b Metodo a quote crescenti, metodo a quote decrescenti c Metodo a quote costanti, metodo a quote decrescenti d Metodo a quote costanti, metodo a quote crescenti 106 Negli immobili il valore di realizzo: a È sempre inferiore al valore originario di acquisizione b Può essere non di rado superiore al valore originario di acquisizione c È sempre uguale al valore originario di acquisizione d È sempre nullo 107 I principali fattori da considerare nella stima della vita utile sono: a Il deterioramento fisico e l'obsolescenza conseguente alla continua evoluzione tecnologica b Il deterioramento fisico, l'obsolescenza conseguente alla continua evoluzione tecnologica e la capacità produttiva c Il deterioramento fisico e la capacità produttiva d La capacità produttiva e l'obsolescenza conseguente alla continua evoluzione tecnologica 108 Il piano di ammortamento deve tener conto: a Del valore di mercato del bene b Della forza contrattuale del soggetto venditore del bene c Dell'obsolescenza prevista del bene d Della capacità di ammortamento garantita dai margini previsti 109 Un macchinario, il cui costo storico è pari a 10.000 euro e ammortizzabile in 10 anni, alla fine del primo anno prevedrà l'iscrizione nei costi di ammortamenti per: a Euro 1000 b Euro 10.000 c Euro 9.000 d Euro 11.000 110 La svalutazione di una immobilizzazione deve essere operata: a Sistematicamente in ogni esercizio b In conformità ad un piano prestabilito c Quando il valore contabile residuo può essere ricuperato d Quando il valore contabile residuo non può essere ricuperato x 111 Ai sensi dell'OIC 16, sono immobilizzazioni materiali: a I beni con utilità annuale che concorrono alla formazione del risultato economico e della situazione patrimoniale-finanziaria di un unico esercizio b I beni immateriali acquistati o prodotti, o in corso di costruzione ovvero somme anticipate a fronte del loro acquisto c I beni le cui condizioni produttive hanno utilità economica che dura per un unico esercizio d I beni con utilizzo pluriennale che concorrono alla formazione del risultato economico e dalla situazione patrimoniale-finanziaria di più esercizi 112 Le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione: a Sono iscritte nella voce BII5 dello stato patrimoniale b Sono iscritte nella voce BII1 dello stato patrimoniale c Sono iscritte nella voce BII4 dello stato patrimoniale d Sono iscritte in conto economico 113 Le immobilizzazioni materiali che la società decide di destinare alla vendita: a Sono incluse nella categoria delle immobilizzazioni materiali b Sono classificate in un'apposita voce dell'attivo circolante c Sono classificate tra i costi d Sono classificate in una voce separata delle immobilizzazioni
114 La misurazione iniziale delle immobilizzazioni materiali:
a Avviene escludendo i costi accessori d'acquisto b Non include tutti i costi che l'azienda sostiene per porre il bene in condizioni di essere utilizzato c Non include i costi di progettazione e trasporto d Avviene al costo effettivamente sostenuto per l'acquisizione del bene, che comprende anche i costi accessori di acquisto 115 I costi di miglioramento, incremento e manutenzione straordinaria a una immobilizzazione materiale: a Sono sempre capitalizzabili b Non sono mai capitalizzabili c Sono capitalizzabili se producono un aumento significativo e misurabile della capacità produttiva, sicurezza o vita utile del bene d Sono iscritti in una voce ad hoc denominata manutenzione straordinaria 116 La contropartita di una immobilizzazione acquisita a titolo gratuito è rappresentata da: a Un provento straordinario b Una rimanenza c Un onere finanziario d Un debito commerciale 117 I pezzi di ricambio di basso costo unitario e di uso ricorrente: a Devono essere trattati come rimanenze b Sono considerati come spese correnti nell'esercizio dell'acquisto c Possono essere trattati come immobilizzazioni d Sono ammortizzati sulla vita utile del cespite 118 La durata economica di una immobilizzazione materiale: a È indipendente dalla residua possibilità di utilizzazione b È superiore alla durata fisica c È uguale alla durata fisica d Deve essere stimata sulla base di diversi fattori, tra i quali il deterioramento fisico 119 Il valore da ammortizzare di una immobilizzazione materiale: a Deve essere periodicamente aggiornato b È la la differenza tra il costo e il valore residuo c E la somma tra il costo e il valore residuo d È rappresentato dal presumibile prezzo realizzabile sul mercato 120 In seguito all'applicazione di una legge speciale, viene rivalutato di euro 1.000 un impianto iscritto in bilancio per euro 5.000. In bilancio si avranno le seguenti movimentazioni: a Macchinari + 1.000, riserve di rivalutazione -1.000 b Macchinari - 1.000, riserve di rivalutazione -1.000 c Macchinari + 1.000, riserve di rivalutazione +1.000 d Macchinari - 1.000, riserve di rivalutazione +1.000 121 Le immobilizzazioni materiali secondo lo IAS 16 sono definite come: a Elementi intangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per più di un esercizio b Elementi tangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per più di un esercizio c Elementi intangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per un solo esercizio d Elementi in tangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi, per affittarli ad altri o per scopi amministrativi e che ci si attende siano utilizzati per un solo esercizio 122 Per l'iscrizione in bilancio di un'attività tra gli immobili, impianti e macchinari è necessario che: a Sia certo che l'attività generi futuri benefici economici b Sia possibile che l'attività generi futuri benefici economici c Sia probabile che l'attività generi futuri benefici economici d Sia improbabile che l'attività generi futuri benefici economici 123 La misurazione al costo di immobili impianti e macchinari: a Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione e i sostenuti successivamente al fine di migliorare, sostituire una parte ovvero effettuare la manutenzione straordinaria di tale elemento b Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione ma non i sostenuti successivamente al fine di migliorare, sostituire una parte ovvero effettuare la manutenzione straordinaria di tale elemento c Comprende il costo iniziale di acquisto o produzione, con esclusione, in ogni caso, degli oneri finanziari d Comprende solo il costo iniziale di acquisto o produzione 124 Quando un bene è composto da parti significative, aventi vita utile differente: a Il metodo di contabilizzazione e valutazione di ciascuna parte deve essere lo stesso b Le parti del bene devono essere iscritte in voci del bilancio distinte c Viene applicato alle parti più piccole il metodo utilizzato per contabilizzare e valutare la parte più grande d Ciascuna parte costituisce una immobilizzazione autonoma rispetto al bene principale e deve essere contabilizzata e valutata separatamente 125 Quando un'immobilizzazione materiale è acquisita in cambio di una o più attività non monetarie, deve essere iscritta: a Al costo delle attività non monetarie scambiate, sostenuto dal cedente, al lordo degli ammortamenti b Al fair value c Al costo di sostituzione d Al costo delle attività non monetarie scambiate, sostenuto dal cedente, al netto degli ammortamenti 126 Nel caso di dilazione oltre i normali termini, la differenza tra il prezzo equivalente per contanti e il prezzo d'acquisto complessivo deve essere rilevata come: a Provento straordinario b Onere straordinario c Provento finanziario d Onere finanziario 127 Un'azienda acquista il 1/7/20X6 un impianto il cui prezzo pattuito è di euro 50.000, con differimento del pagamento in 18 mesi. L'equivalente prezzo per contanti è 46.400; il prezzo pattuito ingloba interessi impliciti pari a euro 3.600. Le movimentazioni contabili al 31/12/20X6 sono le seguenti: a Impianti D 46.400; risconto interessi A 2.400; debiti v fornitori A 50.000; Interessi D 1.200 B Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori D 50.000; Interessi D 1.200 c Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori A 50.000; Interessi D 1.200 d Impianti D 46.400; risconto interessi D 2.400; debiti v fornitori D 50.000; Interessi A 1.200 128 Secondo il modello della rideterminazione del valore, quando il valore contabile di una immobilizzazione è aumentato per effetto di una rivalutazione, l'incremento va attribuito: a Tra i fondi rischi e oneri b A una specifica riserva di rivalutazione nel patrimonio netto, e pertanto nelle altre componenti del conto economico allargato c Tra i costi del conto economico d Tra i ricavi del conto economico 129 I criteri di ammortamento che si possono utilizzare sono: a A quote costanti, a quote decrescenti, per quantità prodotte b A quote costanti, a quote decrescenti, a quote crescenti c A quote crescenti, a quote decrescenti, per quantità prodotte d A quote costanti, a quote crescenti, per quantità prodotte 130 Il valore da ammortizzare: a È il prodotto tra costo e presumibile valore residuo di realizzo b È la somma tra costo e presumibile valore residuo di realizzo c È il rapporto tra costo e presumibile valore residuo di realizzo d È la differenza tra costo e presumibile valore residuo di realizzo 131 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, dal 2016 non sono più capitalizzabili: a I costi di impianto e ampliamento b I costi di ricerca e pubblicità c Concessioni, licenze, marchi e diritti simili d Immobilizzazioni in corso e acconti 132 Ai sensi dell'art. 2424 del codice civile, rientrano tra le immobilizzazioni immateriali: a Le rimanenze b I fabbricati c I terreni d I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 133 Ai sensi dell'art. 2426 del cc, il costo delle immobilizzazioni, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere: a Ammortizzato secondo il criterio a quote crescenti b Interamente ammortizzato nell'ultimo esercizio c Sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione d Interamente ammortizzato nel primo esercizio 134 I costi di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso: a Del collegio sindacale b Dell'assemblea c Unanime del CDA d Della società di revisione 135 I costi di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale possono essere ammortizzati entro un periodo non superiore: a A un anno b A 3 anni c A 10 anni d A 5 anni 136 I costi di di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso: a Unanime del CDA b Dell'assemblea c Del collegio sindacale d Della società di revisione 137 Fino a che l'ammortamento dei costi di impianto e di ampliamento e de i costi di di sviluppo aventi utilità pluriennale non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire: a I debiti finanziari b L'ammontare dei costi non ammortizzati c Le perdite del periodo d Il costo sostenuto 138 L'avviamento: a Può essere iscritto nell'attivo con il consenso unanime del CDA se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto b Può essere iscritto nell'attivo con il consenso del collegio sindacale se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto c Può essere iscritto nell'attivo con il consenso unanime del CDA se non acquisito a titolo oneroso, nei limiti del valore internamente generato d Può essere iscritto nell'attivo con il consenso del collegio sindacale se non acquisito a titolo oneroso, nei limiti del valore internamente generato 139 Nei casi eccezionali in cui non è possibile stimare attendibilmente la vita utile dell'avviamento, esso è ammortizzato entro un periodo non superiore a: a 10 anni b 5 anni c 25 anni d Alla sua vita utile, se stimabile 140 La spiegazione del periodo di ammortamento dell'avviamento è fornita: a Nel verbale assembleare b Nella relazione sulla gestione c Nella relazione di revisione d In nota integrativa 141 Ai sensi dell'OIC 24, fanno parte della categoria delle immobilizzazioni immateriali: a I fabbricati b Gli oneri pluriennali c Gli impianti d Le rimanenze 142 Secondo l'OIC 24, gli oneri pluriennali: a Includono i costi di ricerca che sono sempre capitalizzabili b Sono costi che esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono sostenuti c Comprendono i costi di impianto e ampliamento, i costi della ricerca applicata e i costi di sviluppo, i costi di pubblicità d Includono i costi per marchi, brevetti e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 143 I beni immateriali: a Non sono individualmente identificabili b Sono rappresentati da diritti giuridicamente non tutelati c Comprendono i diritti di brevetto industriale, i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, concessioni, licenze, marchi e altri diritti simili d Sono capitalizzabili solo con il consenso del collegio sindacale 144 Secondo l'OIC 24, i costi di impianto e ampliamento possono essere iscritti nello Stato Patrimoniale: a Comprendendovi i costi di addestramento del personale b Solo se si dimostra il rapporto causa-effetto tra i costi e il beneficio per la società c Comprendendovi i costi di ristrutturazione per piani di riduzione del personale d Sempre e solo con il consenso unanime del CDA 145 Secondo l'OIC 24, i costi di sviluppo possono essere iscritti nello Stato Patrimoniale: a Se attengono a progetti di ricerca deliberati dal management, indipendentemente dalle loro prospettive di realizzazione tecnica b Sempre e solo con il consenso unanime del CDA c Anche se sono non recuperabili d Se sono riferiti a un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile 146 I beni immateriali possono essere iscritti nell'attivo dello stato patrimoniale solo se: a Il costo è stimabile con sufficiente attendibilità b Sono parte di gruppi di beni non individuabili separatamente c Sono stati ricevuti a titolo gratuito d Il costo non comprende i costi accessori 147 Secondo l'OIC 24, il periodo di ammortamento dei costi di sviluppo è individuato in: a 2 anni b Massimo 3 anni c 4 anni d Massimo 5 anni 148 Secondo l'OIC 24, non è ammesso l'utilizzo di un piano di ammortamento a quote: a Parallele b Costanti c Crescenti d Decrescenti 149 Secondo l'OIC 24, le immobilizzazioni immateriali: a Possono essere sempre rivalutate, purché il valore sia attestato da una perizia b Possono essere rivalutate solo nei casi in cui leggi speciali, generali o di settore lo richiedano o lo permettano c Possono essere sempre rivalutate in maniera discrezionale dagli amministratori d Possono essere rivalutate imputando il maggior valore nel conto economico 150 Secondo l'OIC 24, l'ammortamento dell'immobilizzazione immateriale rivalutata: a Viene effettuato prevedendo esclusivamente quote costanti b Continua ad essere determinato coerentemente con i criteri applicati precedentemente, sul valore rivalutato c Continua ad essere determinato coerentemente con i criteri applicati precedentemente, sul costo originario d Viene effettuato sempre prevedendo quote decrescenti 151 Le caratteristiche necessarie per soddisfare la definizione di attività immateriali sono: a Tangibilità, controllo, esistenza di benefici economici futuri b Costanza del valore, controllo, esistenza di benefici economici futuri c Chiarezza, controllo, esistenza di benefici economici futuri d Identificabilità, controllo, esistenza di benefici economici futuri 152 Una attività soddisfa il criterio di identificabilità se: a Può essere separata o scorporata dall'impresa, ceduta, trasferita, data in licenza, affittata o scambiata, sia singolarmente che unitamente a contratti, attività o passività ad esse legate b L'impresa è in grado di ottenere i futuri benefici economici generati dall'attività e di limitare l'accesso a tali benefici ad altri soggetti c L'asset deriva da diritti legali o contrattuali, che possono essere separati o scorporati dall'impresaper essere trasferiti d È probabile che l'impresa potrà beneficiare dei futuri benefici economici attesi attribuibili all'asset
153 Il controllo sussiste quando:
a L'attività può essere separata o scorporata dall'impresa, ceduta, trasferita, data in licenza, affittata o scambiata, sia singolarmente che unitamente a contratti, attività o passività ad esse legate b L'attività deriva da altri diritti contrattuali o legali, indipendentemente dal fatto che questi diritti siano trasferibili o separabili dall'impresa c L'impresa è in grado di ottenere i futuri benefici economici generati dall'attività e di limitare l'accesso a tali benefici ad altri soggetti d Vi sono futuri benefici economici attesi attribuibili all'asset 154 L'iscrizione iniziale in bilancio dell'attività immateriale dovrà essere effettuata: a Al fair value b Al costo c Tenendo conto del prezzo di beni simili sul mercato d A un valore pari a zero 155 Nel caso di attività acquisite separatamente, ai fini dell'iscrizione iniziale: a Il costo è il prezzo pagato per acquistare l'asset, al netto di eventuali sconti e riduzioni commerciali applicate dal fornitore, inclusi i dazi di importazione e le imposte sugli acquisti non rimborsabili b Il costo è rappresentato dal fair value c Il costo è rettificato tenendo conto del prezzo di beni simili sul mercato d L'attività è iscritta a un valore pari a zero 156 Nel caso di acquisizione attraverso contributi pubblici, è prevista: a L'iscrizione del contributo in anni alterni b L'iscrizione del contributo solo nell'ultimo anno di utilizzo del bene c L'iscrizione del contributo solo nel primo e nell'ultimo anno di utilizzo del bene, in parti uguali d La successiva ripartizione del contributo per il periodo di utilizzo dell'attività 157 L'avviamento generato internamente: a Viene sempre rilevato tra le attività b Non può essere rilevato come attività c Viene sempre rilevato tra le passività d Viene iscritto in conto economico e valutato al fair value 158 Lo IAS 38 vieta espressamente la capitalizzazione delle seguenti attività immateriali, se generate internamente, poiché non possono essere distinte dal costo sostenuto per sviluppare l'attività nel suo complesso: a Rimanenze b Diritti di editoria c Brevetti d Concessioni 159 Le attività immateriali con vita utile indefinita: a Sono soggette ad ammortamento b Ricomprendono le rimanenze c Non sono soggette ad ammortamento, ma devono essere sottoposte periodicamente al test di Impairment d Ricomprendono i marchi e i brevetti 160 L'impairment test per attività immateriali con vita utile indefinita deve essere fatto: a Annualmente b Ad anni alterni c Ogni 10 anni d Solo al termine del primo anno 161 Ai sensi dell'art.2426 del cc, la svalutazione di una immobilizzazione deve essere operata: a Alla fine del primo esercizio b Quando il valore contabile residuo non può essere recuperato c Alla fine di ogni esercizio d Quando il valore contabile residuo è inferiore al valore di mercato alla chiusura dell'esercizio
162 Ai sensi dell'OIC 9, per valore recuperabile si intende:
a Il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita b Il maggiore tra il valore di bilancio e il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita c Il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita d Il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita 163 Ai sensi dell'OIC 9, per valore d'uso si intende: a Il valore attuale dei flussi di cassa attesi da un'attività o da una C.G.U., tramite il suo utilizzo b Il maggiore tra il valore di bilancio e il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita c Il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo (fair value) di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita d Il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita 164 Secondo l'OIC 9, non è possibile ripristinare la svalutazione rilevata: a Sui crediti commerciali b Sui costi di impianto e ampliamento c Sulle rimanenze d Sull'avviamento e sugli oneri pluriennali 165 L'impresa dovrà attuare una svalutazione quando: a Il valore recuperabile è superiore al valore contabile b Il valore recuperabile è inferiore al valore contabile c Il valore recuperabile è uguale al valore contabile d Il valore recuperabile è diverso dal valore contabile 166 Secondo l'OIC9, il modello semplificato: a È un metodo sempre applicabile b Utilizza il maggiore tra valore equo e valore d'uso (calcolato in base ai flussi finanziari attualizzati) c Utilizza il maggiore tra valore equo e capacità di ammortamento d È un metodo applicabile solo alle imprese di maggiori dimensioni 167 Secondo l'OIC9, il modello generale: a È un metodo applicabile solo alle imprese minori b Utilizza il maggiore tra valore equo e valore d'uso (calcolato in base ai flussi finanziari attualizzati) c Utilizza il maggiore tra valore equo e capacità di ammortamento d È un metodo applicabile solo alle imprese di maggiori dimensioni 168 Il fair value: a È il minore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita B Nella prassi è spesso identificabile da un valore peritale che deve tener conto delle transazioni di beni similari effettuate in prossimità della valutazione c È il maggiore tra il valore d'uso e il valore equo di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita " D È il maggiore tra il valore d'uso e il valore di bilancio di un'attività o di una C.G.U. al netto dei costi di vendita 169 Il tasso di attualizzazione utilizzato nella stima del valore d'uso utilizzando il modello generale è: a Il wacc b Il wac c Il tir d Il tasso risk free 170 Tra gli indicatori di potenziale perdita di valore di una immobilizzazione troviamo: a Diminuzione dei tassi di interesse b Aumento del valore di mercato c Evidente obsolescenza d Cambiamento dell'assetto proprietario dell'impresa 171 Il test di impairment è un procedimento volto ad evitare che le imprese iscrivano in bilancio le attività ad un valore: a Inferiore a quello di bilancio b Uguale a quello recuperabile c Superiore a quello recuperabile d Inferiore a quello recuperabile 172 Il test di impairment deve essere utilizzato per verificare la perdita di valore: a Delle sole attività singole b Delle sole C.G.U c Delle sole immobilizzazioni materiali d Delle singole attività e delle C.G.U. 173 Il valore contabile: a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U 174 Il fair value: a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U 175 Il valore d'uso: a È il valore al quale una attività è contabilizzata, dopo aver dedotto l'ammortamento e le eventuali riduzioni di valore b È il valore al quale una attività è contabilizzata, al lordo dell'ammortamento e delle eventuali riduzioni di valore c È il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività in una ragionevole operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione d è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che l'impresa si aspetta di ottenere con l'utilizzo di un'attività o di una C.G.U 176 L'impresa deve verificare tramite impairment test la presenza di una perdita di valore per le attività immateriali con vita utile indefinita: a Ogni 10 anni b Annualmente c Ogni 5 anni d Ad anni alterni 177 Un esempio di fonte interna di valutazione che può far presumere la necessità di operare una svalutazione dell'immobilizzazione è rappresentata da: a Diminuzione del valore di mercato del bene superiore al normale utilizzo e al trascorrere del tempo b Modifiche significative attuali o imminenti, e comunque avverse all'impresa, nel proprio ambiente di riferimento (mercato, tecnologie, legislazione) c Rilevanti modifiche attuali o imminenti nella destinazione d'uso del bene d Incremento dei tassi di interesse tale da influenzare i tassi di attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d'uso 178 Un esempio di fonte esterna di valutazione che può far presumere la necessità di operare una svalutazione dell'immobilizzazione è rappresentata da: a Incremento dei tassi di interesse tale da influenzare i tassi di attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d'uso b Rilevanti modifiche attuali o imminenti nella destinazione d'uso del bene c Informazioni derivanti dal sistema di controllo interno in merito al peggioramento della redditività del bene d Indicazioni in merito ad obsolescenza o danneggiamenti del bene 179 Nella determinazione del valore d'uso, i flussi finanziari rilevanti sono così definiti: a Le proiezioni dei flussi in entrata e in uscita derivanti dall'uso del bene b Le proiezioni dei flussi in entrata e in uscita derivanti dall'uso del bene e dei flussi finanziari netti derivanti dalla dismissione alla fine della sua vita utile c Le proiezioni dei flussi finanziari netti derivanti dalla dismissione alla fine della sua vita utile d Le proiezioni dei flussi in entrata derivanti dall'uso del bene e dei flussi finanziari netti derivanti dalla dismissione alla fine della sua vita utile 180 Ai sensi dello IAS 36 non si può procedere a ripristini di valore: a Delle immobilizzazioni immateriali b Delle immobilizzazioni materiali c Dell'avviamento d Dei crediti commerciali 181 La scelta di iscrivere le partecipazioni tra le immobilizzazioni è basata sul criterio: a Economico b Funzionale c Finanziario d Reddituale 182 Le partecipazioni immobilizzate sono iscritte: a Tra le Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni nella classe C.III dello SP b Tra le Immobilizzazioni Finanziarie nella classe B.III dello SP c Tra le rimanenze d In una riserva speciale di patrimonio netto 183 Le partecipazioni non immobilizzate sono iscritte: a Tra le Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni nella classe C.III dello SP b Tra le Immobilizzazioni Finanziarie nella classe B.III dello SP c Tra le rimanenze d In una riserva speciale di patrimonio netto 184 Ai sensi dell'art. 2359, le partecipazini in altre imprese si presumono immobilizzazioni se detenute in misura non inferiore al: a 0,05 b 0,1 c 0,2 d 0,5 185 Le attività finanziare della stessa specie: a Devono essere obbligatoriamente contabilizzate interamente tra le immobilizzazioni o tra l'attivo circolante b Possono essere per una parte immobilizzate e per una parte comprese nel patrimonio netto c Devono essere obbligatoriamente contabilizzate interamente tra le immobilizzazioni o nel patrimonio netto d Possono essere per una parte immobilizzate e per una parte comprese nell'attivo circolante 186 Le partecipazioni in imprese controllate o collegate considerate immobilizzazioni sono valutate: a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto b Al metodo del costo c Al metodo del patrimonio netto d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato se inferiore 187 Le partecipazioni in altre imprese (non controllate o collegate) considerate immobilizzazioni sono valutate: a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto b Al metodo del costo c Al metodo del patrimonio netto d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato se inferiore 188 Le partecipazioni in imprese controllate o collegate non considerate immobilizzazioni sono valutate: a Alternativamente al metodo del costo o a quello del patrimonio netto b Al metodo del costo c Al metodo del patrimonio netto d Al costo di acquisto o al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato se inferiore 189 Secondo il metodo del costo, se il costo di acquisto della partecipazione è maggiore alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall'equity method, la differenza dovrà essere motivata: a Nella relazione della società di revisione b Nella relazione sulla gestione c In nota integrativa d Nel verbale assembleare 190 Quando la partecipazione è iscritta per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto, il costo di acquisto superiore al corrispondente patrimonio netto: a Non può mai essere iscritto nell'attivo b Può essere iscritto in una riserva speciale di patrimonio netto, purché ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa c Può essere iscritto nell'attivo, purché ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa d Deve essere compensato da un aumento di liquidità 191 Ai sensi dell'OIC 21, le partecipazioni non immobilizzate: a Sono iscritte al fair value b Sono quelle per le quali sia manifesta la volontà di scambio ovvero vendita c Possono essere iscritte al costo, indipendentemente dal valore di mercato d Vengono iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie 192 Ai sensi dell'OIC 21, la valutazione successiva delle partecipazioni non immobilizzate avviene: a Scegliendo liberamente tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato b Al costo d'acquisto c Al minore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato d Al maggiore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato 193 Le partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni: a Sono quelle detenute per investimento duraturo b Sono quelle per le quali sia manifesta la volontà di scambio ovvero vendita c Sono iscritte al fair value d Sono iscritte al maggiore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato 194 Le partecipazioni immobilizzate: a Sono iscritte al fair value b Sono iscritte scegliendo liberamente tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato c Sono iscritte al minore tra costo d'acquisto e valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato d Vanno iscritte al costo di acquisto o di costituzione, comprensivo dei costi accessori 195 Le partecipazioni iscritte al metodo del costo: a Sono rilevate al fair value b Sono rilevate al costo di iscrizione iniziale al netto degli oneri accessori diretti c Sono rilevate al costo di iscrizione iniziale comprensivo degli oneri accessori diretti d Sono rilevate al valore di presumibile realizzo 196 La perdita durevole di valore delle partecipazioni è determinata confrontando: a Il valore di mercato con il valore recuperabile b Il valore contabile con il valore recuperabile c Il valore contabile con il valore di mercato d Il valore contabile con il prezzo di vendita al netto degli ammortamenti 197 Si può avere un ripristino del valore della partecipazione: a Procedendo alla rivalutazione fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario b Procedendo alla rivalutazione fino ad un valore pari al doppio del costo originario c Solo in seguito all'emanazione di leggi speciali d Solo se la precedente svalutazione era inferiore al 10% del valore originario 198 Nel caso di sottoscrizione di un aumento a pagamento del capitale sociale della partecipata: a Il valore della partecipazione non deve essere aumentato del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni b Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni c Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione 199 Nel caso di aumenti gratuiti del capitale della partecipata: a In ogni caso, viene modificata la percentuale di partecipazione b Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni c Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione 200 In seguito all'aumento a pagamento del capitale sociale sottoscritto dalla partecipante: a Il valore della partecipazione deve essere diminuito del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni b Il valore della partecipazione deve essere aumentato del costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove azioni c In ogni caso, viene modificata la percentuale di partecipazione d In ogni caso, non viene modificata la percentuale di partecipazione
201 L'Equity method sostituisce al costo della partecipazione:
a Il valore dei ricavi della partecipata b Il valore dell'utile della partecipata c Il valore di patrimonio netto (pro-quota) della partecipata d Il valore dei debiti finanziari (pro-quota) della partecipata 202 Con il metodo del consolidamento sintetico: a La valutazione della partecipazione recepisce le variazioni di patrimonio netto della partecipata b Sono riflesse nella valutazione le quote di patrimonio netto e di risultato di terzi c Il bilancio consolidato recepisce analiticamente le attività e passività della partecipata d Il bilancio consolidato recepisce anche le quote di patrimonio netto e di risultato di terzi 203 Con il metodo del consolidamento integrale: a La valutazione della partecipazione recepisce le variazioni di patrimonio netto della partecipata b Non sono riflesse nella valutazione le quote di patrimonio netto e di risultato di terzi c Il bilancio consolidato non recepisce analiticamente le attività e passività della partecipata d Il bilancio consolidato recepisce anche le quote di patrimonio netto e di risultato di terzi 204 La differenza iniziale positiva (derivante da un costo sostenuto per l'acquisto della partecipazione superiore alla corrispondente frazione di Patrimonio Netto Rettificato), può essere dovuta: a A maggiori valori correnti del passivo dello Stato Patrimoniale della partecipata, rispetto ai valori contabili b A maggiori valori correnti dell'attivo dello Stato Patrimoniale della partecipata, rispetto ai valori contabili c Al compimento di un buon affare d A un valore di bilancio dei beni maggiore del valore recuperabile 205 La differenza iniziale negativa (derivante da un costo sostenuto per l'acquisto della partecipazione inferiore alla corrispondente frazione di Patrimonio Netto Rettificato), può essere dovuta: a A maggiori valori correnti dell'attivo dello Stato Patrimoniale della partecipata, rispetto ai valori contabili b Al compimento di un cattivo affare c All'attesa di perdite future d Alla presenza di avviamento 206 Negli esercizi successivi a quello di prima iscrizione, la valutazione è pari a: a Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente - ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi rischi futuri) nello SP extracontabile - differenza di patrimonio netto della partecipata b Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente + ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi rischi futuri) nello SP extracontabile - differenza di patrimonio netto della partecipata c Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente - ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi rischi futuri) nello SP extracontabile + differenza di patrimonio netto della partecipata d Valore contabile partecipazione nel bilancio precedente + ammortamento avviamento e maggiori valori dell'attivo (+ utilizzo fondi rischi futuri) nello SP extracontabile + differenza di patrimonio netto della partecipata 207 Ai sensi dell'Art. 2426, n.4 : Negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell'esercizio precedente sono iscritte": a Tra le rimanenze b In una riserva non distribuibile c Tra i crediti commerciali d Tra i debiti commerciali 208 Attraverso il metodo del patrimonio netto, gli utili della partecipata sono rilevati: a Nel momento in cui si generano b Nel momento dell'eventuale distribuzione dei dividendi c A esercizi alterni d Solo se l'ammontare della riserva legale ha raggiunto il 25% del capitale sociale 209 Attraverso il metodo del costo, gli utili della partecipata sono rilevati: a Nel momento in cui si generano b Nel momento dell'eventuale distribuzione dei dividendi c A esercizi alterni d Solo se l'ammontare della riserva legale ha raggiunto il 25% del capitale sociale 210 Il metodo del consolidamento sintetico: a Prevede che il bilancio consolidato recepisca analiticamente le attività e passività della partecipata b Prevede che il bilancio consolidato recepisca anche le quote di patrimonio netto e di risultato di terzi c Prevede che la valutazione della partecipazione recepisca le variazioni di patrimonio netto della partecipata d Può essere applicato solo nelle società quotato 211 Il bilancio separato: a È il bilancio di un gruppo in cui attività, passività, patrimonio netto, ricavi, costi e flussi finanziari della controllante e delle sue controllate sono presentati come se fossero un'unica entità economica b È il bilancio d'esercizio di una società che redige il consolidato c È il nome dato al bilancio redatto dalle società controllate d È il nome dato al bilancio redatto dalle società collegate 212 Il bilancio consolidato: a È il bilancio di un gruppo in cui attività, passività, patrimonio netto, ricavi, costi e flussi finanziari della controllante e delle sue controllate sono presentati come se fossero un'unica entità economica b È il bilancio d'esercizio di una società che redige il consolidato c È il nome dato al bilancio redatto dalle società controllate d È il nome dato al bilancio redatto dalle società collegate 213 Nella redazione del bilancio separato: a Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al fair value b Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al costo c La società non può utilizzare il metodo del consolidamento integrale delle partecipazioni d Le partecipazioni in società controllate devono essere contabilizzate al costo, ovvero in conformità allo Ias 39 (o Ifrs 9) 214 Nel bilancio separato, le partecipazioni valutate al costo e classificate come possedute per la vendita sono valutate: a Al costo b Al fair value c Al minore tra il valore contabile (costo) e il fair value d Al maggiore tra il valore contabile (costo) e il fair value 215 Le società collegate, ai sensi dello IAS 28: a Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo dominante b Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo congiunto c Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza dominante d Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza notevole 216 Le joint venture, ai sensi dello IAS 28: a Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo dominante b Sono quelle sulle quali più parti detengono un controllo congiunto c Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza dominante d Sono quelle nelle quali un'entità esercita un'influenza notevole 217 Le società collegate, ai sensi dello IAS 28, sono contabilizzate in bilancio: a Utilizzando il metodo del patrimonio netto b Utilizzando il metodo del costo c Utilizzando il metodo del fair value d Utilizzando il costo di sostituzione 218 Lejoint venture, ai sensi dello IAS 28, sono contabilizzate in bilancio: a Utilizzando il metodo del patrimonio netto b Utilizzando il metodo del costo c Utilizzando il metodo del fair value d Utilizzando il costo di sostituzione 219 Si presume che un investitore abbia "un'influenza notevole" se detiene direttamente o indirettamente tramite controllate: a Il 10% o più dei diritti di voto b Il 30% o più dei diritti di voto c Il 20% o più dei diritti di voto d Il 50% o più dei diritti di voto 220 I diritti di voto potenziali sono quelli connessi a strumenti finanziari che potranno essere convertiti in futuro: a In titoli di stato b In obbligazioni c In derivati d In azioni ordinarie 221 Sono iscritti tra le immobilizzazioni i crediti: a Verso clienti b Verso imprese controllate, se a medio lungo termine c Tributari, per acconti da recuperare in dichiarazione dei redditi d Relativi a imposte anticipate 222 Ai sensi dell'Art. 2435-bis c.c., VII comma (post DLgs 139/2015), hanno la facoltà di iscrivere i crediti al valore di presumibile realizzo, senza impiego del costo ammortizzato: a Le società che redigono il bilancio consolidato b Le società per azioni quotate in borsa c Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata d Le s.r.l. di maggiori dimensioni 223 I crediti verso le imprese collegate, controllate, controllanti: a Sono riuniti in un'unica voce b Sono distintamente collocati al fine di evidenziare meglio le dinamiche infragruppo c Sono sempre iscritti tra le immobilizzazioni d Sono sempre iscritti nell'attivo circolante 224 Ai sensi dell'Art. 2426 c.c., I comma (post DLgs 139/2015), i crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio: a Del costo b Del fair value c Del patrimonio netto d Del costo ammortizzato 225 Secondo l'OIC 15, i crediti: a Rappresentano il diritto a esigere, a una scadenza individuata o individuabile, determinati ammontari di disponibilità liquide da clienti o da altri soggetti b Sono sempre titoli di credito contenenti un ordine o una promessa incondizionata di pagamento al portatore, che pertanto ha il diritto tutelato dalla legge di esigere il pagamento c Sono strumenti con ordine di incasso di crediti commerciali disposto dal creditore fa favore di una banca d Rappresentano l'obbligo di pagare, a una scadenza individuata, determinati ammontari di disponibilità liquide 226 Secondo l'OIC 15, i crediti devono essere iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie o nell'attivo circolante in base al criterio: a Finanziario puro b Patrimoniale c Della destinazione d Reddituale 227 Secondo l'OIC 15, i crediti devono essere iscritti: a Al costo b Al costo ammortizzato, senza tener conto del valore di presumibile realizzo c Al fair value d Tenendo conto del valore di presumibile realizzo 228 La modalità forfetaria di determinazione del fondo svalutazione crediti prevede: a L'analisi dei singoli crediti b La determinazione delle perdite presunte in base a percentuali fissate dalla legge c L'applicazione di formule e criteri statistici per la determinazione della ragionevole attesa di perdite d La stima delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire in futuro
229 Nel factoring pro-soluto:
a Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito alla società di factoring b Il rischio di insolvenza del debitore non viene trasferito insieme al credito alla società cessionaria c Si rileva un debito verso il cessionario d Gli oneri per l'operazione saranno minori rispetto ad analoga operazione realizzata con clausola pro solvendo 230 Nel factoring pro-solvendo: a Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito alla società di factoring b Il rischio di insolvenza del debitore non viene trasferito insieme al credito alla società cessionaria c Si ha la cancellazione del credito d Gli oneri per l'operazione saranno maggiori rispetto ad analoga operazione realizzata con clausola pro solvendo 231 Ai sensi dell'art. 2426 del cc, i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio: a Del fair value b Del costo ammortizzato c Del valore di presumibile realizzo d Del prezzo di vendita 232 Ai sensi dell'Art. 2426 c.c., I comma (post DLgs 139/2015), il disaggio e l'aggio sui prestiti sono: a Indicati separatamente nei ratei b Indicati separatamente nei risconti c Inglobati nel criterio del costo ammortizzato d Indicati separatamente nel patrimonio netto 233 Ai sensi dell'Art. 2435-bis c.c., VII comma, possono iscrivere i debiti al valore nominale: a Tutte le società per azioni quotate b Tutte le società controllate in misura superiore al 50% c Tutte le società che redigono il bilancio consolidato d Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata 234 Ai sensi dell'OIC 19, i debiti sono: a Passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati b Attività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati c Passività di natura indeterminata ed esistenza incerta, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati d Attività di natura indeterminata ed esistenza incerta, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati 235 Nel caso in cui la società violi una clausola contrattuale e un debito a lungo termine diventi immediatamente esigibile, la società classifica il debito come: a Non più esistente b Non più esigibile c Esigibile entro l'esercizio d Esigibile oltre l'esercizio 236 La voce "debiti verso fornitori": a Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non ancora effettuate b Accoglie i titoli di credito sia commerciali che finanziari c Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione 237 La voce "debiti verso soci per finanziamenti": a Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non ancora effettuate b Accoglie i titoli di credito sia commerciali che finanziari c Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione 238 La voce "debiti tributari": a Accoglie i debiti originari da forniture di beni o servizi b Accoglie le passività per imposte certe e determinate c Accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non ancora effettuate d Contiene tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione 239 La rilevazione iniziale dei debiti verso fornitori per acquisizioni di beni avviene: a Quando rischi, oneri e benefici significativi connessi alla proprietà sono stati trasferiti b Alla loro sottoscrizione c Al momento dell'utilizzazione della linea di credito o dell'erogazione dei fondi d Quando i beni sono stati spediti, indipendentemente dal trasferimento di rischi, oneri e benefici significativi 240 Se l'impresa estingue anticipatamente un debito, la differenza positiva tra l'ammontare residuo del debito e l'esborso complessivo relativo all'estinzione è rilevata: a Nel patrimonio netto b Nel CE tra i costi operativi c Nel CE tra i proventi finanziari d Nel CE tra i ricavi operativi 241 Ai sensi dello IAS 32, le attività finanziarie comprendono: a Obblighi a corrispondere somme di denaro b Obblighi a consegnare altre attività finanziarie c Strumenti rappresentativi di capitale di un'altra entità d Rimanenze di materie prime e merci 242 Ai sensi dello IAS 32, le passività finanziarie comprendono: a Strumenti rappresentativi di capitale di un'altra entità b Obblighi a corrispondere somme di denaro c Diritti contrattuali a ricevere disponibilità liquide d Diritti contrattuali a ricevere altre attività finanziarie 243 Gli strumenti finanziari classificati come "held to maturity": a Sono quelli dotati di una scadenza fissa, per i quali è possibile individuare chiaramente il momento del rimborso dell'attività finanziaria e che la società intenda detenere fino alla scadenza b Sono valutati a fine esercizio al fair value e le relative variazioni sono iscritte direttamente nel conto economico come proventi e oneri d'esercizio (proventi e oneri finanziari) c Sono attività finanziarie non derivate che sono designate come disponibili per la vendita d Includono strumenti finanziari posseduti per negoziazione 244 Gli strumenti finanziari classificati come "loans and receivables": a Sono valutati a fine esercizio al fair value e le relative variazioni sono iscritte direttamente nel conto economico come proventi e oneri d'esercizio (proventi e oneri finanziari) b Sono attività finanziarie derivate che sono designate come disponibili per la vendita c Sono valutati al costo di acquisto d Sono valutati al costo ammortizzato 245 Quando un'attività o passività finanziaria, diversa da quelle al fair value rilevato a conto economico, è rilevata contabilmente per la prima volta: a Non si devono includere i costi di transazione, ossia i costi direttamente attribuibili al processo di acquisizione b Si devono includere i costi di transazione, ossia i costi direttamente attribuibili al processo di acquisizione c Devono essere sottratti i costi di transazione, ossia i costi direttamente attribuibili al processo di acquisizione d Devono essere eliminati i costi di transazione, ossia i costi direttamente attribuibili al processo di acquisizione 246 Una entità deve iscrivere in bilancio una attività o una passività finanziaria quando: a Sorgono in capo all'entità i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto b L'entità inizia la ricerca dello strumento finanziario c L'entità termina il contratto che identifica lo strumento finanziario d L'entità disdice il contratto che identifica lo strumento finanziario 247 I finanziamenti e crediti sono valutati successivamente: a Al valore di presumibile realizzo b Al costo c Al fair value d Al costo ammortizzato 248 Gli investimenti detenuti fino alla scadenza sono valutati successivamente: a Al valore di presumibile realizzo b Al costo c Al fair value d Al costo ammortizzato 249 Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate successivamente: a Al valore di presumibile realizzo b Al costo c Al fair value d Al costo ammortizzato 250 Le passività finanziarie, diverse da quelle al fair value rilevato a conto economico, sono valutate successivamente: a Al valore di presumibile realizzo b Al costo c Al fair value d Al costo ammortizzato 251 Il leasing operativo: a Può essere contabilizzato, secondo il codice civile, secondo una rappresentazione contabile simile a quella dell'acquisto di immobilizzazioni b Può essere contabilizzato, secondo il codice civile, secondo una rappresentazione contabile simile a quella utilizzata per un contratto di affitto c Può essere contabilizzato utilizzando il metodo patrimoniale, che prevede l'iscrizione dei beni nel bilancio della società utilizzatrice d Può essere contabilizzato utilizzando il metodo finanziario, che prevede l'iscrizione dei beni nel bilancio della società che ne è proprietaria 252 Il leasing finanziario: a È dettato solo dalla necessità di disporre di beni strumentali b È dettato dalla necessità di finanziamento degli investimenti in beni strumentali c Prevede che i rischi del bene siano a carico del locatore d Prevede sempre che i servizi di manutenzione siano compresi nel canone 253 Nel leasing operativo: a Il locatario assume rischi e benefici della proprietà e ha la facoltà di acquisire la proprietà giuridica dei beni locati al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo prestabilito (riscatto) b È prevista la presenza di tre soggetti (impresa utilizzatrice, impresa costruttrice, società di leasing) c L'impresa utilizzatrice versa periodicamente un canone all'impresa locatrice (proprietaria dei beni), la quale si impegna a fornire una serie di servizi accessori d I servizi di manutenzione sono sempre a carico del locatario 254 Nel leasing finanziario: a I benefici e rischi del bene sono in capo al locatore b Il bene oggetto di leasing è iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale del locatore, poiché contabilizzato come una locazione c I servizi di manutenzione sono normalmente compresi nel canone d Il locatario assume rischi e benefici della proprietà e ha la facoltà di acquisire la proprietà giuridica dei beni locati al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo prestabilito (riscatto) 255 Il leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo patrimoniale: a Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società utilizzatrice b Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società che ne è legalmente proprietaria c Prevede che la società di leasing non iscriva il cespite oggetto di locazione finanziaria tra le immobilizzazioni d Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni e calcoli su tale bene le relative quote di ammortamento 256 Il leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo finanziario: a Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni e calcoli su tale bene le relative quote di ammortamento b Prevede che i beni siano iscritti nel bilancio della società che ne è legalmente proprietaria c Prevede che la società di leasing, quale titolare sostanziale del bene dato in leasing, lo rilevi tra le immobilizzazioni d Prevede che l'impresa utilizzatrice rilevi un credito per la quota capitale dei canoni ancora da percepire 257 Nel leasing finanziario contabilizzato secondo il metodo finanziario, l'impresa utilizzatrice: a Non rileva il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni b Rileva il bene ricevuto in leasing tra le rimanenze e calcola su tale bene le relative quote di ammortamento c Rileva nello Stato patrimoniale un credito per la quota capitale dei canoni ancora da percepire d Rileva il bene ricevuto in leasing tra le immobilizzazioni e calcola su tale bene le relative quote di ammortamento 258 Il lease back: a È un particolare tipo di derivato finanziario b È un'operazione con cui un'azienda cede un cespite di proprietà per riacquisirlo contestualmente con un leasing finanziario c È un'operazione con cui un'azienda cede un cespite di proprietà per riacquisirlo contestualmente con un leasing operativo d Prevede che l'azienda perda il possesso del bene ma non la proprietà 259 Il cc prevede che, nel caso di leasing finanziario: a Il costo iniziale dei beni in leasing sia calcolato sommando al totale dei canoni e del prezzo di riscatto la componente di interesse determinato secondo il metodo finanziario b Il bene venga iscritto nello Stato Patrimoniale del locatario c Il bene rimane iscritto nello Stato Patrimoniale della società di leasing (locatore) mentre il locatario registra solamente i canoni periodici nel suo Conto Economico d I canoni periodici corrisposti dal locatario possano essere capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del cespite 260 L'OIC 1 prevede che le informazioni circa gli effetti netti totali che si sarebbero prodotti sul Patrimonio Netto e sul Conto Economico rilevando operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario vengano espresse: a Nella relazione della società di revisione b Nel rendiconto finanziario c Nella relazione sulla gestione d In nota integrativa 261 Secondo il principio Ias 17 Il leasing è classificato come operativo: a Se il locatore trasferisce tutti i rischi al locatario b Se il locatario assume tutti i rischi del bene locato c Se non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario d Se trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario 262 Secondo il principio Ias 17, i canoni di leasing operativi vanno attribuiti: a A quote crescenti b A quote costanti, in proporzione al tempo c A quote decrescenti d A quote incrementali 263 Secondo il principio Ias 17, i costi per canoni di leasing operativi vengono registrati contabilmente: a Nei proventi finanziari b Negli oneri straordinari c Negli oneri finanziari d Nei costi operativi 264 Secondo il principio Ias 17 Il leasing è classificato come finanziario: a Se trasferisce i rischi e i benefici connessi alla proprietà al locatario b Se non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario c Se il locatore non trasferisce tutti i rischi al locatario d Se il locatario non assume tutti i rischi del bene locato 265 Una delle caratteristiche tipiche del leasing finanziario è rappresentata: a Dalla durata del leasing superiore alla vita economica del bene b Dalla presenza di una clausola di riscatto a fine periodo leasing x c Dal mancato trasferimento dei rischi e benefici al locatario d Dalla impossibilità di acquistare il bene alla fine del periodo di leasing 266 Generalmente, nel leasing finanziario: a Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente superiore al valore corrente del bene b I canoni pagati sono uguali al corrispettivo di mercato per il mero utilizzo del bene c I canoni pagati sono inferiori al corrispettivo di mercato per il mero utilizzo del bene d I canoni pagati eccedono il corrispettivo di mercato per il mero utilizzo del bene 267 Generalmente, nel leasing finanziario: Ia l prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è uguale al valore corrente del bene al termine del contratto b Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente superiore al valore corrente del bene al termine del contratto c Il prezzo d'esercizio dell'opzione di riscatto è significativamente inferiore al valore corrente del bene al termine del contratto d I canoni pagati sono inferiori al corrispettivo di mercato per il mero utilizzo del bene 268 Il bene oggetto di leasing finanziario viene contabilizzato: a Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatario il valore di mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento pari al valore attuale dei canoni da pagare b Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatore il valore di mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento pari al valore attuale dei canoni da pagare c Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatore il valore di mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento pari al valore nominale dei canoni da pagare d Iscrivendo nell'attivo dello Stato Patrimoniale del locatario il valore di mercato alla data dell'acquisto e nel passivo un debito di finanziamento pari al valore nominale dei canoni da pagare 269 La Società A (locatario) ottiene in uso per mezzo di un contratto di leasing finanziario un macchinario dalla Società B (locatore). Il fair value coincide con il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing ed è pari a 250. Sono previsti 5 canoni periodici di 50 ed un riscatto finale di 25. I canoni periodici a loro volta si compongono per il primo esercizio di una quota capitale (35) ed una quota interessi (15). Le variazioni contabili relative al pagamento del primo canone sono le seguenti: a Cassa - 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi -15 b Cassa - 50, debiti v società di leasing +35, interessi passivi +15 c Cassa - 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi +15 d Cassa + 50, debiti v società di leasing -35, interessi passivi +15 270 Un'azienda ottiene un impianto stipulando in data 1/1/2005 un leasing finanziario con le seguenti caratteristiche: valore del bene 200.000 euro, vita utile 5 anni, maxicanone iniziale pari a 20.000 euro. Le variazioni contabili da effettuare in data 1/1/2005 sono le seguenti: a Impianto -200.000, banca -20.000, debiti finanziari +180.000 b Impianto +200.000, banca -20.000, debiti finanziari +180.000 c Impianto +200.000, banca +20.000, debiti finanziari +180.000 d Impianto +200.000, banca -20.000, debiti finanziari -180.000 271 Ai sensi dell'art. 2424 del cc, i lavori in corso su ordinazione vanno inseriti: a Nell'attivo di SP tra i crediti commerciali b Nell'attivo di SP tra le rimanenze c Nel passivo di SP tra di debiti commerciali d Nel passivo di SP tra di debiti finanziari 272 Secondo lo schema del conto economico previsto dall'art. 2425 del cc, la variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti va ricompresa: a Nei proventi finanziari b Nei costi della produzione c Nel valore della produzione d Nei costi finanziari 273 Il criterio del FIFO per la valutazione delle rimanenze prevede che: a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano ai primi costi di acquisto, imputando all'esercizio i costi più recenti b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle diminuzioni della quantità in rimanenza) c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi di acquisto d I beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando all'esercizio i costi più remoti 274 Il criterio del LIFO per la valutazione delle rimanenze prevede che: a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano ai costi di acquisto più recenti, imputando all'esercizio i costi più antichi b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle diminuzioni della quantità in rimanenza) c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi di acquisto Id beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando all'esercizio i costi più remoti 275 Il criterio del CMP per la valutazione delle rimanenze prevede che: a I beni acquistati per primi sono gli ultimi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano ai primi costi di acquisto, imputando all'esercizio i costi più recenti b I beni acquistati per ultimi sono i primi ad essere utilizzati e quindi le rimanenze si valutano ai costi di acquisto più antichi, imputando all'esercizio i costi più recenti (se non scaricati per effetto delle diminuzioni della quantità in rimanenza) c Le rimanenze vengano valutate secondo la media ponderata dei costi di acquisto d I beni acquistati per primi sono i primi ad essere utilizzati o venduti e quindi le rimanenze si valutano agli ultimi costi di acquisto, imputando all'esercizio i costi più remoti 276 Nel caso di acquisto di 1.000 materie al costo unitario di 150, 500 materie al costo unitario di 160, 500 materie al costo unitario di 170, se alla fine del del periodo residuano 200 materie valutate al CMP, il loro valore sarà pari a: a 50000 b 31600 c 51500 d 17000 277 Nel caso di acquisto di 1.000 materie al costo unitario di 150, 500 materie al costo unitario di 160, 500 materie al costo unitario di 170, se alla fine del del periodo residuano 200 materie valutate al FIFO, il loro valore sarà pari a: a 31600 b 50000 c 34000 d 51500 278 L'articolo 2426 del Codice Civile prevede che i lavori in corso su ordinazione debbano essere iscritti sulla base: a Dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza b Dei corrispettivi contrattuali ipotizzati c Dei corrispettivi contrattuali richiesti, ancorché non accettati dal committente d Sempre del costo sostenuto 279 L'OIC 23, prevede che ai fini della qualifica di lavori in corso su ordinazione debbano sussistere alcune caratteristiche fondamentali: a L'ordine deve essere formalizzato tramite un accordo verbale, deve avere durata annuale e deve avere come oggetto la realizzazione di un progetto unico eseguito su ordinazione del committente b L'ordine deve essere formalizzato tramite un contratto, deve avere durata annuale e deve avere come oggetto la realizzazione di un progetto unico eseguito su ordinazione del committente c L'ordine deve essere formalizzato tramite un accordo verbale, deve avere durata pluriennale e deve avere come oggetto la realizzazione di un progetto unico eseguito su ordinazione del committente d L'ordine deve essere formalizzato tramite un contratto, deve avere durata pluriennale e deve avere come oggetto la realizzazione di un progetto unico eseguito su ordinazione del committente 280 Nel caso di utilizzo del criterio della commessa completata per la valutazione dei lavori in corso di ordinazione che hanno comportato costi di esercizio pari a 560, le variazioni contabili per la rilevazione delle rimanenze, secondo il codice civile, sono le seguenti: a Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) -560, variazione dei lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) +560 b Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, variazione dei lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) +560 c Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, variazione dei lavori in corso su ordinazione (valore della produzione) -560 d Lavori in corso su ordinazione (attivo circolante) +560, costi della produzione -560 281 Le rimanenze di magazzino devono essere valutate: a Al maggiore tra costo e valore netto di realizzo b Al minore tra costo e valore netto di realizzo c Al costo d Al valore netto di realizzo 282 Le rimanenze di prodotti agricoli e minerari sono valutate: a Al maggiore tra costo e valore netto di realizzo b Al minore tra costo e valore netto di realizzo c Al costo d Al valore netto di realizzo 283 Per la valutazione dei beni fungibili si deve utilizzare: a Il metodo FIFO o il LIFO b Il metodo LIFO o il costo medio ponderato c Il metodo FIFO o il costo medio ponderato d Obbligatoriamente il metodo LIFO 284 Ai sensi dello IAS 2, è necessario effettuare una svalutazione delle rimanenze di materie prime: a Se il loro prezzo di vendita è aumentato b Se esse sono diventate obsolete c Se i costi stimati di completamento sono aumentati d Sistematicamente in ogni esercizio 285 Le commesse a lungo termine: a Sono produzioni destinate alla vendita che iniziano e terminano nello stesso esercizio b Sono produzioni destinate alla vendita che iniziano in un esercizio e terminano in un esercizio successivo c Non prevedono la firma di alcun contratto d Vengono sempre redatte sulla base di accordi verbali 286 Tra i costi diretti di commessa vi sono: a Spese di ricerca e sviluppo b Spese generali di commessa c Imposte d Costi di ammortamento di impianti e macchinari 287 Tra i costi indiretti di commessa ritroviamo: a Costi di ammortamento di impianti e macchinari b Spese generali di commessa c Costi del personale d Costo dei materiali 288 I ricavi e i costi di una commessa devono essere rilevati: a In proporzione allo stato di avanzamento dei lavori b Interamente nell'esercizio in cui la commessa ha inizio c Interamente nell'esercizio in cui la commessa ha termine d Per metà all'inizio in cui la commessa ha inizio e per metà nell'esercizio in cui la commessa ha termine 289 Le commesse "cost plus" sono quelle: a Che sono concluse entro l'anno b Che hanno un prezzo determinato inizialmente che non può essere modificato c Che hanno un prezzo variabile in funzione dei costi d Che hanno un prezzo fisso 290 Informazioni aggiuntive relative alla commessa dovranno essere iscritte: a Nel prospetto di rendiconto finanziario b Nel verbale di assemblea c Nella relazione della società di revisione d In nota integrativa 291 La voce "fondi per rischi e oneri" va inserita: a Nello stato patrimoniale, tra le attività b Nello stato patrimoniale, tra le passività c Nel conto economico, tra i costi d Nel conto economico, tra i ricavi 292 La voce "accantonamenti per rischi" va inserita: a Nello stato patrimoniale, tra le attività b Nello stato patrimoniale, tra le passività c Nel conto economico, tra i costi d Nel conto economico, tra i ricavi 293 Ai sensi dell'art.2424 bis del cc, accantonamenti per rischi ed oneri sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti: a Di natura determinata, esistenza certa o probabile, ammontare indeterminato b Di natura indeterminata, esistenza certa o probabile, ammontare indeterminato c Di natura determinata, esistenza incerta, ammontare determinato d Di natura indeterminata, esistenza incerta, ammontare indeterminato 294 Un evento è ritenuto probabile se: a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al probabile c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili 295 Un evento è ritenuto possibile se: a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al probabile c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili 296 Un evento è ritenuto remoto se: a Il suo accadimento ha scarsissime possibilità di verificarsi b Il suo accadimento dipende da una eventualità che può o meno verificarsi, ossia il grado di accadimento dell'evento futuro è inferiore al probabile c Il suo accadimento non ha alcuna possibilità di verificarsi d Il suo accadimento è ritenuto verosimile, piuttosto che il contrario in base a motivi e argomenti oggettivi e attendibili 297 Per gli eventi remoti: a È necessario imputare tra gli accantonamenti un costo in conto economico, iscrivendo in contropartita un fondo tra le passività dello stato patrimoniale b Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio ma è obbligatorio dare ogni informazione utile in nota integrativa c Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio, né fornire informazioni in nota integrativa d È necessario effettuare uno stanziamento in bilancio ma non è necessario fornire alcuna informazione utile in nota integrativa 298 Per gli eventi possibili: a È necessario imputare tra gli accantonamenti un costo in conto economico, iscrivendo in contropartita un fondo tra le passività dello stato patrimoniale b Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio ma è obbligatorio dare ogni informazione utile in nota integrativa c Non è necessario effettuare stanziamenti in bilancio, né fornire informazioni in nota integrativa d È necessario effettuare uno stanziamento in bilancio ma non è necessario fornire alcuna informazione utile in nota integrativa 299 Rappresenta un esempio di fondo per oneri: a Il fondo per garanzie fidejussorie prestate b Il fondo per eventuali contestazioni da parte di terzi c Il fondo per cause in corso d Il fondo per garanzia prodotti 300 Ai sensi dell'OIC 31, nelle aziende con meno di 50 dipendenti: a Il TFR è gestito obbligatoriamente internamente b Il TFR può essere gestito internamente oppure tramite fondi di previdenza complementare c Il TFR viene obbligatoriamente versato all'INPS d Il TFR viene obbligatoriamente versato a fondi pensione scelti dai dipendenti 301 Ai sensi dello IAS 37, un'entità dovrà costituire un fondo (provision) quando ricorrono congiuntamente i seguenti elementi: a Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita è stimabile con attendibilità b Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è poca probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita di cassa, tale fuoriuscita è stimabile con attendibilità c Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi passati, vi è maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita è stimabile con attendibilità d Sull'azienda grava un'obbligazione dipendente da eventi futuri, vi è maggiore probabilità che da questa obbligazione derivi una fuoriuscita di cassa piuttosto che non vi derivi, tale fuoriuscita non è stimabile con attendibilità 302 Ai sensi dello IAS 37, le obbligazioni implicite: a Derivano da un contratto b Derivano da disposizioni di legge c Sono quelle che vengono obbligatoriamente onorate entro l'anno da parte dell'impresa d Sono quelle in cui l'azienda si assume personalmente l'obbligazione in base a comportamenti precedenti o dichiarazioni pubbliche tali da creare valide aspettative nelle controparti 303 Le passività potenziali: a Sono rilevate in stato patrimoniale b Sono obbligazioni eventuali che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che non sono nel pieno controllo dell'entità c Sono obbligazioni certe che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che non sono nel pieno controllo dell'entità d Sono obbligazioni certe che derivano da eventi passati e la cui esistenza è già stata confermata 304 Le attività potenziali: a Sono attività che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che non sono nel pieno controllo dell'entità b Sono rilevate in stato patrimoniale c Sono attività che derivano da eventi futuri e la cui esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi passati incerti che non sono nel pieno controllo dell'entità d Sono attività che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo da uno o più eventi futuri incerti che sono nel pieno controllo dell'entità 305 I piani con benefici futuri ai dipendenti: a Sono accordi formali con i quali l'azienda si impegna ad assumere i figli dei dipendenti al loro pensionamento b Sono accordi formali con i quali l'azienda si impegna a non licenziare i propri dipendenti c Sono accordi formali o informali con i quali l'azienda si impegna a corrispondere al personale benefici successivi al rapporto di lavoro d Sono accordi informali con i quali l'azienda si impegna a fornire benefit aziendali ai propri dipendenti
306 Nei piani a benefici definiti:
a Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sull'impresa b Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari non ricadono sull'impresa c Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sul dipendente d È determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sull'impresa 307 Nei piani a contribuzione definita: a Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sull'impresa b È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi attuariali e finanziari ricadono sul dipendente c È determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sull'impresa d È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi attuariali e finanziari non ricadono sul dipendente 308 Ai sensi dell'art. 2120 del c.c., il TFR: a Fa parte della categoria dei piani a contribuzione definita b Prevede pagamenti predeterminati per i dipendenti, mentre i rischi attuariali o finanziari ricadono sull'impresa c È determinato l'importo dei contributi versati dall'impresa e i rischi attuariali e finanziari ricadono sul dipendente d Non è determinato l'importo da corrispondere al dipendente e i rischi attuariali e finanziari ricadono sul dipendente 309 L'art.2120 del c.c. prevede che,, alla cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il dipendente ha diritto a un trattamento di fine rapporto, calcolato: a Sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5, più la rivalutazione b Sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 20, più la rivalutazione c Sottraendo per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5, più la rivalutazione d Sottraendo per ciascun anno di servizio una quota pari all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 20, più la rivalutazione 310 Il metodo della proiezione unitaria del credito (PUCM) considera: a Solo variabili demografiche b Solo variabili finanziarie c Sia variabili demografiche che finanziarie d Solo variabili sociali 311 Ai sensi dell'art.2425 del codice civile, le imposte sul reddito di esercizio sono classificabili in: a Attuali, differite, anticipate b Correnti, differite, anticipate c Correnti, differite, posticipate d Attuali, correnti, posticipate 312 Le imposte correnti: a Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi b Sono generalmente di segno positivo ed esprimono ricavi c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi 313 Le imposte differite: a Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi b Sono generalmente di segno positivo ed esprimono ricavi c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi 314 Le imposte anticipate: a Sono generalmente di segno negativo ed benefici fiscali da recuperare b Sono generalmente di segno negativo ed esprimono costi c Sono generalmente di segno positivo ed esprimono costi d Sono generalmente di segno negativo ed esprimono ricavi 315 Il reddito di esercizio: a Rappresenta il reddito che viene assoggettato a tassazione nel periodo di imposta (base imponibile) b È il risultato economico del periodo di gestione esaminato c È calcolato come differenza tra le attività e le passività dell'esercizio d Viene registrato tra le attività dello stato patrimoniale 316 Il reddito di imponibile: a Rappresenta il reddito che viene assoggettato a tassazione nel periodo di imposta (base imponibile) b È il risultato economico del periodo di gestione esaminato c È calcolato come differenza tra le attività e le passività dell'esercizio d Viene registrato tra le attività dello stato patrimoniale 317 Il documento in cui si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate sul reddito di esercizio per pervenire al reddito imponibile viene chiamato: a Dichiarazione delle attività b Dichiarazione delle passività c Dichiarazione dei redditi d Dichiarazione dei profitti 318 La dichiarazione dei redditi è il documento in cui: a Vengono precisati i criteri di valutazione delle rimanenze b Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate sul reddito di esercizio per pervenire al valore dei ricavi c Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate sul reddito di esercizio per pervenire al valore del patrimonio netto d Si esplicitano tutte le necessarie variazioni in più o in meno, applicate sul reddito di esercizio per pervenire al reddito imponibile 319 Le differenze definitive tra reddito imponibile e risultato dell'esercizio: a Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio non imponibili (o deducibili) né nell'esercizio, né in futuro b Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio imponibili (o deducibili) nell'esercizio c Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio imponibili (o deducibili) in futuro d Fanno riferimento a ricavi (costi) di competenza economica dell'esercizio che non rientrano nella base imponibile dell'esercizio in cui sono stati imputati a Conto Economico ma che vi rientreranno in esercizi successivi 320 Le differenze temporanee tra reddito imponibile e risultato dell'esercizio: a Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio non imponibili (o deducibili) né nell'esercizio, né in futuro b Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio imponibili (o deducibili) nell'esercizio c Fanno riferimento a ricavi (o costi) di competenza dell'esercizio imponibili (o deducibili) in futuro d Fanno riferimento a ricavi (costi) di competenza economica dell'esercizio che non rientrano nella base imponibile dell'esercizio in cui sono stati imputati a Conto Economico ma che vi rientreranno in esercizi successivi 321 Sono imposte correnti: a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee deducibili c Le imposte riferibili al reddito imponibile d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro 322 Sono imposte differite: a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee deducibili c Le imposte riferibili al reddito imponibile d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro 323 Sono imposte anticipate: a Le imposte dovute in futuro riferibili a differenze temporanee imponibili b Le imposte dovute nell'esercizio riferibili a differenze temporanee deducibili c Le imposte riferibili al reddito imponibile d Le imposte che l'impresa non dovrà pagare in futuro 324 Per lo stanziamento di imposte differite è necessario: a Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano permanenti b Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano temporanee c Che la differenza tra reddito imponibile e reddito civilistico sia nulla d Che sia scarsa la probabilità che negli esercizi successivi a quelli in cui sorgono le differenze temporanee emerga un debito verso l'erario 325 Le imposte differite sono ricondubili alla fattispecie di ricavi: a La cui imponibilità è anticipata a esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica b Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25 c Solo nei casi in cui tali ricavi siano riferite a contratti di vendita non ancora stipulati con il cliente d La cui imponibilità è posticipata a esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica 326 Le imposte differite sono ricondubili alla fattispecie di costi: a La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi precedenti a quelli nei quali sono imputati per competenza economica b La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica c La cui deducibilità fiscale è posticipata in esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica d La cui deducibilità fiscale è posticipata in esercizi precedenti a quelli nei quali sono imputati per competenza economica 327 Le imposte anticipate sono ricondubili alla fattispecie di ricavi: a La cui imponibilità è posticipata a esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica b Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25 c La cui imponibilità fiscale avviene in esercizi precedenti a quelli nei quali sono imputati per competenza economica d Solo nei casi in cui tali ricavi siano riferite a contratti di vendita non ancora stipulati con il cliente 328 Le imposte anticipate sono ricondubili alla fattispecie di costi: a La cui deducibilità fiscale è anticipata in esercizi precedenti a quelli nei quali sono imputati per competenza economica b La cui deducibilità fiscale avviene in esercizi successivi a quelli nei quali sono imputati per competenza economica c Il cui ammontare supera una determinata soglia stabilita dall'OIC 25 d Solo nei casi in cui i relativi ricavi siano riferite a contratti di vendita non ancora stipulati con il cliente 329 Per lo stanziamento di imposte anticipate è necessario: a Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano permanenti b Che le differenze fra reddito imponibile e civilistico siano temporanee c Che la differenza tra reddito imponibile e reddito civilistico sia nulla d Che il loro futuro recupero sia incerto 330 L'aliquota fiscale applicabile al calcolo delle imposte anticipate: a È stabilita dall'OIC 25 in percentuale fissa b È quella in vigore nell'esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno c È quella in vigore nell'esercizio precedente a quello nel quale le differenze temporanee si riverseranno d È quella in vigore nell'esercizio successivo a quello nel quale le differenze temporanee si riverseranno331 Lo IAS 12 richiede che sia rilevata la fiscalità differita quando: a È sicuro che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali b È probabile che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali c È certo che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali d È possibile che un valore contabile determinerà nei successivi esercizi un aumento o una riduzione delle imposte dovute rispetto a quelle che sarebbero pagate se tale valore contabile non producesse effetti fiscali 332 Ai sensi dello IAS 12, sono considerate imposte correnti: a IRES E IVA b IVA E IRAP c IVA E TASI d IRES E IRAP 333 Ai sensi dello IAS 12, le differenze temporanee possono essere: a Imponibili e deducibili b Attive e passive c Reali e presunte d Definite e temporanee 334 Le differenze temporanee imponibili: a Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio attuale b Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si tradurranno in importi deducibili quando il valore contabile dell'attività/passività sarà iscritto in bilancio c Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si tradurranno in importi imponibili quando il valore contabile dell'attività/passività sarà realizzato o estinto d Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio precedente 335 Le differenze temporanee deducibili: a Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio attuale b Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si tradurranno in importi deducibili quando il valore contabile dell'attività/passività sarà iscritto in bilancio c Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si tradurranno in importi imponibili quando il valore contabile dell'attività/passività sarà realizzato o estinto d Sono differenze che, nella determinazione del reddito imponibile di esercizi futuri si traducono in importi deducibili nell'esercizio precedente 336 Si ha un'imposta differita passiva quando: a Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile uguale al valore fiscalmente riconosciuto b Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile temporaneamente minore del valore fiscalmente riconosciuto c Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile pari al valore fiscalmente riconosciuto d Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile temporaneamente maggiore del valore fiscalmente riconosciuto 337 Si ha un'imposta differita attiva quando: a Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile uguale al valore fiscalmente riconosciuto b Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile temporaneamente minore del valore fiscalmente riconosciuto c Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile pari al valore fiscalmente riconosciuto d Nel caso di un'attività (passività) con valore contabile temporaneamente maggiore del valore fiscalmente riconosciuto 338 Se il valore dell'attività è maggiore del valore fiscale: a Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite passive b Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite attive c Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite nulle d Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite neutre 339 Se il valore dell'attività è minore del valore fiscale: a Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite neutre b Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite nulle c Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite attive d Dalla differenza temporanea deducibile derivano imposte differite passive 340 Se il valore della passività è minore del valore fiscale: a Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite passive b Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite attive c Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite nulle d Dalla differenza temporanea imponibile derivano imposte differite neutre 341 Il rendiconto finanziario è un documento che: a Illustra il risultato economico della gestione e le sue motivazioni analitiche b Illustra il risultato finanziario della gestione (variazione delle risorse finanziarie) e le sue motivazioni analitiche (incrementi e decrementi delle stesse) c Esplicita i criteri di redazione utilizzati per la redazione del conto economico d Esplicita i criteri di redazione utilizzati per la redazione dello stato patrimoniale 342 Ai sensi dell'art.2423 del c.c., il bilancio è formato dai seguenti documenti: a Stato patrimoniale e conto economico b Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa c Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e rendiconto finanziario d Stato patrimoniale e nota integrativa 343 Il rendiconto finanziario è un documento che spiega le variazioni dei flussi: a Patrimoniali b Reddituali c Economici d Finanziari 344 Il rendiconto finanziario riassume: a I movimenti in entrata e i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo b Solo i movimenti in entrata che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo c Solo i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo d I dati di input e i dati di output che servono per realizzare un dato Prodotto 345 Lo stato patrimoniale è: a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali compiute b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio aziendale c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate 346 Il conto economico è: a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali compiute b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio aziendale c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate 347 Il rendiconto finanziario è: a Un documento che rileva i riflessi reddituali delle scelte gestionali compiute b Un documento che fornisce una fotografia puntuale della situazione di alcuni aggregati, ovvero gli aggregati che compongono il patrimonio aziendale c Un documento che rileva i movimenti in entrata e i movimenti in uscita che spiegano perché determinate risorse finanziarie hanno subito una certa variazione in un dato periodo di tempo d Un documento obbligatorio solo per le imprese quotate 348 Per redigere il rendiconto finanziario: a È necessario un solo documento di stato patrimoniale, quello iniziale b È necessario un solo documento di stato patrimoniale, quello finale c Sono necessari due documenti di conto economico, quello iniziale e quello finale d Sono necessari due documenti di stato patrimoniale, quello iniziale e quello finale 349 Per la redazione del rendiconto economico esistono due metodi: a Diretto e indiretto b Patrimoniale e finanziario c Attivo e passivo d Passato e futuro 350 Il metodo di redazione del rendiconto finanziario preferito dalle imprese è quello: a Indiretto b Diretto c Patrimoniale d Passivo 351 Lo stato patrimoniale è il documento che: a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla riduzione delle risorse finanziarie d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese quotate 352 Il conto economico è il documento che: a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla riduzione delle risorse finanziarie d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese quotate 353 Il rendiconto finanziario è il documento che: a Illustra le cause di aumento o riduzione della ricchezza economica b Mostra la situazione con cui l'impresa si presenta al futuro c Illustra l'impatto che la gestione ha avuto sull'incremento o sulla riduzione delle risorse finanziarie d Deve essere obbligatoriamente redatto solo per il bilancio delle imrpese quotate 354 Le operazioni della gestione reddituale: a Sono quelle quelle connesse ai cicli gestionali correnti, che generano costi e ricavi nel conto economico b Sono quelle volte all'acquisto/cessione delle immobilizzazioni, all'ottenimento e rimborso del patrimonio netto, all'ottenimento e rimborso di capitale di credito c Sono quelle connesse alla gestione dei cicli futuri d Sono quelle legate alla creazione di plusvalenze/minusvalenze 355 Le operazioni della gestione patrimoniale: a Sono quelle quelle connesse ai cicli gestionali correnti, che generano costi e ricavi nel conto economico b Sono quelle volte all'acquisto/cessione delle immobilizzazioni, all'ottenimento e rimborso del patrimonio netto, all'ottenimento e rimborso di capitale di credito c Sono quelle connesse alla gestione dei cicli futuri d Sono quelle legate alla creazione di plusvalenze/minusvalenze 356 Gli aggregati finanziari possono essere: a Composti e complessi b Semplici e complessi c Composti e semplici d Complessi e diversi 357 Tra gli aggregati finanziari più utilizzati ritroviamo: a Le immobilizzazioni materiali b L'attivo fisso c Il capitale di credito d La posizione finanziaria netta 358 L'area del rendiconto finanziario più sensibile a variazioni dell'aggregato è: a La gestione patrimoniale b La gestione reddituale c La gestione attiva d La gestione passiva 359 Un vantaggio della scelta della tesoreria come aggregato finanziario è: a Che è un indicatore prospettico b Consente di valutare la liquidità immediata generata dalle operazioni di gestione c Che è un aggregato più certo dell'attivo circolante netto d Che può essere usato solo per le società quotate 360 Un vantaggio delle disponibilità monetarie nette come aggregato finanziario è: a Che è un indicatore prospettico b Consente di valutare la liquidità immediata generata dalle operazioni di gestione c Che è un aggregato più certo dell'attivo circolante netto d Che può essere usato solo per le società quotate 361 Nella parte liquida dell'attivo circolante netto ritroviamo: a Magazzino b Attività finanziarie a breve termine c Debiti a breve d Crediti a breve 362 Nella parte non liquida dell'attivo circolante netto ritroviamo: a Magazzino b Attività finanziarie a breve termine c Cassa d Passività finanziarie a breve 363 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale ai fini della redazione del conto finanziario dei flussi di attivo circolante netto si basa sul criterio: a Reddituale b Patrimoniale c Economico d Finanziario 364 Nella riclassificazione del conto economico, i costi e ricavi sono classificati: a A breve e a lungo termine b Attivi e passivi c Secondo il principio della continuità della gestione d Per natura 365 La parte non liquida dell'Attivo Circolante Netto può essere di origine reddituale se: a La variazione di Ccn dipende da costi e/o ricavi a breve non monetari b La variazione di Ccn dipende da incrementi e/o decrementi patrimoniali c È una variazione in aumento d È una variazione in diminuzione 366 La parte non liquida dell'Attivo Circolante Netto può essere di origine patrimoniale se: a La variazione di Ccn dipende da costi e/o ricavi a breve non monetari b La variazione di Ccn dipende da incrementi e/o decrementi patrimoniali c È una variazione in aumento d È una variazione in diminuzione 367 La gestione reddituale, prima delle rettifiche, esprime l'utile: a "monetario", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato b "a breve", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio c "monetario", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio d "a breve", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato 368 La gestione reddituale, dopo le rettifiche, esprime l'utile: a "monetario", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato b "a breve", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio c "monetario", ovvero i ricavi/costi incassati/pagati dell'esercizio d "a breve", ovvero il flusso di attivo circolante netto generato 369 La correzione della gestione reddituale tramite il metodo diretto: a Parte dal flusso di A.C.N. e si elimina la parte non monetaria del flusso b Prevede l'individuazione deii costi e dei ricavi regolati per contanti c Può essere usata solo per le imprese quotate d Può essere usata solo per le imprese non quotate 370 La correzione della gestione reddituale tramite il metodo indiretto: a Parte dal flusso di A.C.N. e si elimina la parte non monetaria del flusso b Prevede l'individuazione deii costi e dei ricavi regolati per contanti c Può essere usata solo per le imprese quotate d Può essere usata solo per le imprese non quotate 371 Le variazioni "grezze" da apportare nell'ambito della costruzione del rendiconto finanziario: a Sono quelle variazioni in aumento o in diminuzione delle attività o delle passività b Sono quelle variazioni di rettifica dei costi o dei ricavi c Emergono dall'analisi delle attività e delle passività di un singolo anno d Possono essere solo di segno positivo 372 Le variazioni "compensative" da apportare nell'ambito della costruzione del rendiconto finanziario: a Possono essere solo di segno opposto (ossia discordanti) b Possono essere solo di segno uguale (ossia concordanti) c Sono quelle variazioni di rettifica dei costi o dei ricavi d Possono essere di segno uguale o di segno opposto 373 Le "variazioni non finanziarie": a Devono essere inserite nella costruzione del rendiconto finanziario b Devono essere escluse dalla costruzione del rendiconto finanziario c Sono date dalla somma delle variazioni "grezze" e "compensative" d Comportano operazioni contabili dello stesso segno a quelle mediante le quali quei valori sono entrati nella contabilità 374 La variazione della voce "Fondi svalutazione Immobilizzazioni": a E' considerata una variazione "non finanziaria" b E' considerata una variazione finanziaria c Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita d E' considerata una variazione "compensativa" 375 La variazione della voce "Capitale e riserve": a E' considerata una variazione finanziaria b Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita c E' considerata una variazione "grezza" d E' considerata una variazione "non finanziaria" 376 La variazione della voce "Crediti commerciali": a E' considerata una variazione finanziaria b E' considerata una variazione "non finanziaria" c Sorge per effetto di flussi in entrata o in uscita d E' considerata una variazione "compensativa"
377 Il rendiconto finanziario a sezioni contrapposte:
a Evidenzia una serie di risultati intermedi attraverso delle aggregazioni successive di dati b Evidenzia, per ogni voce, il flusso in entrata e il flusso in uscita c Evidenzia distintamente i flussi in entrata e in uscita d Non prevede la corrispondenza tra gli impieghi e le fonti 378 Il rendiconto finanziario in forma scalare: a Evidenzia distintamente i flussi in entrata e in uscita b Evidenzia, per ogni voce, il flusso in entrata e il flusso in uscita c Evidenzia una serie di risultati intermedi attraverso delle aggregazioni successive di dati d Non prevede la corrispondenza tra gli impieghi e le fonti 379 Nel rendiconto finanziario in forma scalare: a Il flusso di cassa attività di finanziamento include le variazioni delle passività operative b Il flusso di cassa della gestione reddituale include le variazioni delle rimanenze c Il flusso di cassa della gestione reddituale include gli investimenti in immobilizzazioni d Il flusso di cassa della gestione reddituale non include le svalutazioni 380 La variazione della voce "Fondi rischi e oneri": a Deve essere eliminata con l'accantonamento b E' una variazione finanziaria c E' una variazione grezza d E' una variazione compensativa 381 Il rendiconto finanziario è un prospetto contabile: a Che presenta le cause di variazione, positive o negative, dei debiti verso banche b Che presenta le cause di variazione, positive o negative, delle disponibilità liquide c Che serve a monitorare la gestione reddituale della società d Che serve a monitorare la gestione patrimoniale della società 382 I flussi finanziari: a Si compongono di flussi derivanti solamente da gestione reddituale, attività di investimento e attività di finanziamento b Si compongono di flussi derivanti solamente da attività di investimento e attività di finanziamento c Si compongono di flussi derivanti solamente da gestione reddituale e attività di finanziamento d Si compongono di flussi derivanti solamente da attività di finanziamento 383 La gestione reddituale del rendiconto finanziario comprende: a Le operazioni di acquisto e vendita delle immobilizzazioni materiali b Le operazioni di ottenimento e di restituzione delle disponibilità liquide c Le operazioni connesse all'acquisizione, produzione e distribuzione di beni e alla fornitura di servizi d Le operazioni di acquisto e vendita delle attività finanziarie non immobilizzate 384 Il flusso finanziario della gestione reddituale: a Può essere determinato con il metodo indiretto o con il metodo diretto b Può essere determinato solo con il metodo indiretto c Può essere determinato solo con il metodo diretto d Rappresentato con il metodo diretto viene considerato preferibile dal principio contabile nazionale n.12 385 I flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale secondo il metodo indiretto: a Sono determinati partendo dall'utile (perdita) dell'esercizio b Sono determinati partendo dal reddito operativo c Sono determinati partendo dal margine lordo d Sono determinati partendo dai ricavi 386 Nel metodo indiretto, le variazioni del capitale circolante netto: a Considerano gli interessi incassati b Considerano i dividendi incassati c Considerano gli accantonamenti ai fondi d Considerano il decremento/(incremento) delle rimanenze 387 Nel metodo indiretto, il flusso finanziario dell'attività di investimento: a Include l'incremento/(decremento) dei ratei e dei risconti passivi b Include l'incremento/(decremento) dei ratei e dei risconti attivi c Include le spese per investimenti e i realizzi da disinvestimenti d Include gli aumenti di capitale a pagamento 388 Nel metodo indiretto, il flusso finanziario dell'attività di finanziamento: a Include l'acquisto o la cessione di società controllate b Include il decremento/(incremento) dei crediti verso clienti c Include il (decremento)/incremento dei debiti verso fornitori d Include la cessione (acquisto) di azioni proprie 389 I flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale secondo il metodo diretto: a Sono determinati partendo dall'utile (perdita) dell'esercizio b Sono determinati partendo dal reddito operativo c Sono determinati partendo dal margine lordo d Sono determinati partendo dai ricavi 390 Nel metodo diretto, il flusso finanziario dell'attività di investimento: a Include l'acquisto di azioni proprie b Include i valori di realizzo dei disinvestimenti c Include gli aumenti di capitale a pagamento d Include i dividendi incassati 391 Le aree del rendiconto finanziario secondo i principi contabili internazionali sono: a Gestione operativa e gestione finanziaria b Gestione operativa, gestione di investimento e gestione finanziaria c Gestione operativa d Gestione operativa e gestione di investimento 392 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS: a L'incasso derivante dall'emissione di azioni si iscrive nella gestione operativa b Il pagamento dovuto per l'acquisto di materiali si iscrive nella gestione finanziaria c L'incasso derivante dall'emissione di azioni si iscrive nella gestione finanziaria d Il pagamento dovuto per l'acquisto di materiali si iscrive nella gestione di investimento 393 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS: a Se la società non ha quale attività principale la compravendita di terreni, il pagamento per l'acquisto di un terreno si iscrive nella gestione di investimento b Il pagamento per l'acquisto di un terreno si iscrive nella gestione finanziaria c L'incasso da un cliente per la vendita di beni si iscrive nella gestione finanziaria d Il pagamento per l'acquisto di un brevetto si iscrive nella gestione finanziaria 394 Nel rendiconto finanziario secondo i principi IAS/IFRS: a Il pagamento per la scadenza di obbligazioni si iscrive nella gestione finanziaria b L'incasso per dividendi di una società terza si iscrive nella gestione finanziaria c Il pagamento per spese per interessi sul debito si iscrive nella gestione di investimento d L'emissione di azioni con valore di mercato di euro 10 per l'acquisto di un terreno si iscrive nella gestione di investimento395 La variazione netta delle disponibilità liquide nette di periodo: a E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione operativa b E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione finanziaria c E' determinata dalla somma dei flussi di cassa netti della gestione degli investimenti d E' determinata dalla somma dei flussi di cassa della gestione operativa, della gestione degli investimenti e della gestione finanziaria 396 Per una società neo-costituita generalmente: a Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione operativa b Sono prevalenti i flussi di cassa in uscita della gestione operativa c Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione finanziaria d Sono poco rilevanti i flussi di cassa in uscita della gestione di investimento 397 Per una società in fase di maturità generalmente: a Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione operativa b Sono prevalenti i flussi di cassa in uscita della gestione operativa c Sono prevalenti i flussi di cassa in entrata della gestione finanziaria d Sono poco rilevanti i flussi di cassa in uscita della gestione di investimento 398 Le disponibilità liquide e valori equivalenti: a Sono sempre date anche da investimenti azionari b Sono sempre composte anche dagli scoperti bancari di conto corrente c Sono composte da valori numerari certi e valori equivalenti d Comprendono anche i valori equivalenti, che hanno un termine massimo di conversione in liquido superiore a 3 mesi 399 I flussi derivanti da plusvalente/minusvalenze: a Devono essere iscritti nella gestione di investimento b Devono essere iscritti nella gestione operativa c Devono essere iscritti nella gestione finanziaria d Possono essere iscritti nella gestione operativa o nella gestione finanziaria a seconda della loro natura 400 Le uscite relative alle spese capitalizzate: a Devono essere iscritte nella gestione operativa b Devono essere iscritte nella gestione finanziaria c Devono essere iscritte nella gestione degli investimenti d Possono essere iscritti nella gestione operativa o nella gestione finanziaria a seconda della loro natura 401 L'obiettivo dell'impresa è: a Essere socialmente responsabile b Creare valore c Non indebitarsi d Avere una liquidità elevata 402 L'equilibrio economico: a Attiene alla dinamica ricavi-costi b Attiene alla dinamica costi fissi-costi variabili c Attiene alla dinamica entrate-uscite d Attiene alla dinamica ratei-risconti 403 L'equilibrio finanziario: a Attiene alla dinamica ricavi-costi b Attiene alla dinamica costi fissi-costi variabili c Attiene alla dinamica entrate-uscite d Attiene alla dinamica ratei-risconti 404 L'equilibrio economico fa riferimento: a Alla capacità dell'impresa di generare entrate precedenti alle uscite b Alla capacità dell'impresa di non indebitarsi c Alla capacità dell'impresa di far fronte alle proprie obbligazioni d Alla capacità dell'impresa di generare un profitto 405 L'equilibrio finanziario fa riferimento: a Alla capacità dell'impresa di generare entrate precedenti alle uscite b Alla capacità dell'impresa di non indebitarsi c Alla capacità dell'impresa di far fronte alle proprie obbligazioni d Alla capacità dell'impresa di generare un profitto 406 Tra i soggetti interni interessati all'analisi di bilancio ritroviamo: a Clienti b Management c Fornitori d Concorrenti 407 Tra i soggetti esterni interessati all'analisi di bilancio ritroviamo: a Clienti b Management c Organi di amministrazione e controllo d Proprietari 408 Gli indici di redditività analizzano: a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo 409 Gli indici di solidità analizzano: a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo 410 Gli indici di liquidità analizzano: a L'equilibrio economico in un orizzonte di medio-lungo periodo b L'equilibrio economico in un orizzonte di breve periodo c L'equilibrio finanziario in un orizzonte di breve periodo d L'equilibrio finanziario in un orizzonte di medio-lungo periodo 411 La riclassificazione dello SP può essere di due tipi: a Finanziaria-patrimoniale e reddituale b Finanziaria-reddituale e economica c Finanziaria-patrimoniale e economica d Reddituale-patrimoniale e economica 412 La riclassificazione economica dello stato patrimoniale: a È funzionale all'analisi di redditività b Prevede che attività e le passività vengano distinte in base al profilo finanziario c È funzionale all'analisi di liquidità d È funzionale all'analisi di solidità 413 La riclassificazione finanziaria-patrimoniale dello stato patrimoniale: a È funzionale all'analisi di redditività b Prevede che gestione dell'impresa venga idealmente scomposta in aree omogenee di attività c È funzionale all'analisi di liquidità d Considera il patrimonio netto tra le attività 414 Nell'attivo fisso includiamo: a Rimanenze b Crediti commerciali c Liquidità d Immobilizzazioni finanziarie 415 Nell'attivo circolante includiamo: a Immobilizzazioni finanziarie b Rimanenze c Immobilizzazioni immateriali d Immobilizzazioni finanziarie 416 Nel passivo consolidato includiamo: a Passività a breve termine b Patrimonio netto c Passività a medio-lungo termine d Immobilizzazioni immateriali 417 Nel passivo corrente includiamo: a Passività a breve termine b Patrimonio netto c Passività a medio-lungo termine d Immobilizzazioni immateriali 418 I debiti finanziari a medio-lungo termine rappresentano una voce: a Dell'attivo fisso b Dell'attivo circolante c Del passivo consolidato d Del passivo a breve 419 Il patrimonio netto: a È una voce dell'attivo fisso b Va indicato separatamente c È una voce del passivo consolidato d È una voce del passivo a breve 420 Patrimonio netto e passivo consolidato vengono anche indicati come: a Passivo permanente b Passivo corrente c Passivo fisso d Passivo consolidato 421 L'analisi della solidità fa riferimento: a Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio economico nel breve periodo b Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio economico nel medio-lungo periodo c Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio finanziario nel breve periodo d Alla capacità dell'impresa di mantenere l'equilibrio finanziaio nel mediolungo periodo 422 Le immobilizzazioni possono essere finanziate in 3 modi: a Liquidità, passivo non corrente, passivo corrente b Patrimonio netto, liquidità, passivo corrente c Patrimonio netto, passivo non corrente, passivo corrente d Patrimonio netto, passivo non corrente, liquidità 423 Il quoziente di struttura primario è dato dal seguente rapporto: a Patrimonio netto / attivo fisso b Patrimonio netto / attivo corrente c Patrimonio netto / passivo corrente d Patrimonio netto / passivo consolidato 424 Il quoziente di struttura primario indica: a La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo corrente b La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto c La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo consolidato d La parte di immobilizzazioni finanziata con liquidità 425 Il quoziente di struttura secondario è dato dal seguente rapporto: a (patrimonio netto + passivo corrente) / attivo fisso b (patrimonio netto + passivo consolidato) / attivo fisso c (patrimonio netto + passivo consolidato) / passivo corrente d (patrimonio netto + passivo consolidato) / passivo consolidato 426 Il quoziente di struttura secondario indica: a La parte di immobilizzazioni finanziata con passivo corrente b La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto c La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto e Passività consolidate d La parte di immobilizzazioni finanziata con Patrimonio Netto e Passività correnti 427 Il quoziente di copertura del debito è dato dal seguente rapporto: a Debiti finanziari / EBITDA b Debiti finanziari / EBIT c Debiti finanziari / patrimonio netto d Debiti finanziari / passivo consolidato 428 Il quoziente di indebitamento finanziario deve avere un valore al massimo pari a: a1 b2 c 0,05 d3 429 Il quoziente di rigidità degli impieghi mette in relazione: a Attivo fisso e passivo corrente b Attivo fisso e attivo corrente c Attivo corrente e capitale investito d Attivo fisso e capitale investito 430 Il quoziente di indebitamento complessivo è dato dal rapporto tra: a (passivo consolidato) / mezzi propri b Passivo corrente / mezzi propri c (passivo consolidato+passivo corrente) / mezzi propri d (passivo consolidato+passivo corrente) / immobilizzazioni 431 Per l'analisi della liquidità, la condizione da verificare è la seguente: a Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite monetarie nel breve termine = 0 b Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite monetarie nel breve termine > 0 c Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine - uscite monetarie nel breve termine < 0 d Liquidità immediata + entrate monetarie nel breve termine + uscite monetarie nel breve termine > 0 432 Secondo l'analisi della liquidità, il quoziente di disponibilità è un quoziente: a Di primo livello b Di secondo livello c Di terzo livello d Di quarto livello 433 Secondo l'analisi della liquidità,gli indici del ciclo del circolante sono quozienti: a Di primo livello b Di secondo livello c Di terzo livello d Di quarto livello 434 L'analisi della liquidità: a Esprime la capacità di mantenere l'equilibrio economico nel breve periodo b Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel medio periodo c Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel lungo periodo d Esprime la capacità di far fronte agli impegni di pagamento nel breve periodo a435 Il quoziente di disponibilità è dato dal rapporto tra: a Attivo corrente / passivo consolidato b Attivo fisso / passivo corrente c Attivo corrente / passivo corrente d Attivo fisso / passivo consolidato 436 Il quoziente di disponibilità deve essere almeno: a >0 b >1 c >2 d >3 437 Il quoziente di disponibilità esprime: a La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo corrente b La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo corrente c La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo consolidato d La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo consolidato 438 Il quoziente di tesoreria è dato dal rapporto tra: a Attivo corrente - rimanenze / passivo consolidato b Attivo fisso - rimanenze / passivo corrente c Attivo corrente - rimanenze / passivo corrente d Attivo fisso - rimanenze / passivo consolidato 439 Il quoziente di tesoreria deve essere almeno: a >0 b >1 c >2 d >3 440 Il quoziente di tesoreria esprime: a La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo corrente b La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo corrente c La capacità dell'attivo fisso di ripagare il passivo consolidato d La capacità dell'attivo corrente di ripagare il passivo consolidato 441 Il quoziente di rotazione del magazzino è dato dal rapporto tra: a Vendite e rimanenze di magazzino b Crediti e rimanenze di magazzino c Debiti e rimanenze di magazzino d Liquidità e rimanenze di magazzino 442 Nel calcolo del quoziente di rotazione del magazzino, il valore del magazzino esprime: a L'importo del magazzino iniziale b L'importo del magazzino finale c L'importo del magazzino medio d L'importo del magazzino totale 443 Il quoziente di rotazione dei crediti è dato dal rapporto tra: a Vendite e rimanenze di magazzino b Crediti e rimanenze di magazzino c Crediti e rimanenze di magazzino d Vendite e crediti 444 Nel calcolo del quoziente dei crediti, il valore dei crediti esprime: a L'importo dei crediti iniziali b L'importo dei crediti finali c L'importo dei crediti medi d L'importo dei crediti totali 445 Nel calcolo del quoziente dei crediti, i crediti devono essere considerati: a Al netto delle tasse b Al lordo delle tasse c Al lordo dell'iva d Al lordo delle imposte 446 Uno dei criteri determinanti per la concessione di un credito è la conoscenza del grado: a Di economicità dell'azienda b Di stabilità dell'azienda c Di solvibilità dell'azienda d Di credibilità dell'azienda 447 Il quoziente di rotazione dei debiti è dato dal rapporto tra: a Vendite e rimanenze di magazzino b Acquisti e debiti commerciali c Debiti e rimanenze di magazzino d Debiti commerciali e vendite 448 La durata del ciclo del circolante è data dalla formula seguente: a Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti - tempo medio pagamento debiti b Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti + tempo medio pagamento debiti c Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti + tempo medio pagamento debiti d Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti - tempo medio pagamento debiti 449 Un ciclo del circolante positivo: a Rappresenta una situazione positiva per l'impresa b Comporta un fabbisogno da finanziare c Comporta un'eccedenza da investire d Indica che l'incasso dei crediti è precedente al pagamento dei debiti 450 Il ciclo del circolante è il tempo che intercorre: a Dal momento dell'ottenimento di un mutuo al momento della sua estinzione b Dal momento dell'ottenimento di un mutuo al momento del pagamento della prima rata c Dal momento del pagamento dei fattori produttivi al momento dell'incasso dei ricavi ottenuti con i prodotti venduti d Dal momento dell'acquisto dei fattori produttivi al momento della vendita dei prodotti finiti 451 L'analisi della redditività: a È volta a valutare l'equilibrio finanziario b Fa riferimento alla capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni nel breve periodo c Fa riferimento alla capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni nel lungo periodo d Fa riferimento all'attitudine del capitale a produrre reddito 452 Gli impieghi operativi: a Sono impieghi a redditività specifica b Rendono anche se considerati singolarmente c Rendono solo se impiegati in attività produttive d Includono le immobilizzazioni finanziarie 453 Gli impieghi finanziari: a Sono impieghi a redditività complessiva b Rendono solo se impiegati in attività produttive c Includono le immobilizzazioni materiali d Rendono anche se considerati singolarmente 454 Sono esempi di impieghi operativi: a Le rimanenze b Le immobilizzazioni finanziarie c Le disponibilità liquide d Le immobilizzazioni extra-operative 455 Sono esempi di impieghi finanziari: a I crediti commerciali b Le disponibilità liquide c Le rimanenze d Le immobilizzazioni materiali 456 Le fondi a costo esplicito: a Derivano da operazioni di acquisto o vendita e non hanno una remunerazione esplicita nel CE b Includono i debiti commerciali c Derivano da operazioni di finanziamento ed hanno una remunerazione esplicita nel CE d Includono i ricavi anticipati 457 Le fondi a costo implicito: a Derivano da operazioni di finanziamento ed hanno una remunerazione esplicita nel CE b Derivano da operazioni di acquisto o vendita e non hanno una remunerazione esplicita nel CE c Includono il patrimonio netto d Includono i debiti finanziari 458 La riclassificazione del conto economico prevede l'individuazione di 4 aree distinte: a Caratteristica, extracaratteristica, finanziaria, ordinaria b Caratteristica, extracaratteristica, operativa, straordinaria c Economica, extracaratteristica, finanziaria, straordinaria d Caratteristica, extracaratteristica, finanziaria, straordinaria 459 Il margine di contribuzione è dato dalla differenza tra: a Ricavi operativi e costi variabili b Valore aggiunto e costi del personale c EBITDA e ammortamenti d EBIT normalizzato e costi non ricorrenti 460 L'EBITDA è dato dalla differenza tra: a EBITDA e ammortamenti b EBIT normalizzato e costi non ricorrenti c Valore aggiunto e costi del personale d Ricavi operativi e costi variabili 461 Gli indici di redditività esprimono sempre il rapporto tra: a Un costo e un ricavo b Una misura di reddito e una misura di capitale c Un credito e un debito d Due valori di conto economico 462 Il ROE è dato dal rapporto tra: a Utile netto e patrimonio netto b Utile netto e ricavi c Utile netto e costi d Ricavi e patrimonio netto 463 Il ROE equo è calcolato come: a Differenza tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una maggiorazione legata al rischio di impresa b Prodotto tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una maggiorazione legata al rischio di impresa c Somma tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una maggiorazione legata al rischio di impresa d Rapporto tra il tasso rendimento degli investimenti senza rischio e una maggiorazione legata al rischio di impresa 464 Al di sotto del ROE equo: a L'azienda sta creando valore per gli azionisti b L'azienda sta dando agli azionisti un rendimento superiore rispetto ad altre opportunità a parità di rischio c L'azienda crea valore solo se quotata in borsa d L'azienda ha una performance insoddisfacente 465 Al di sopra del ROE equo: a L'azienda sta dando agli azionisti un rendimento superiore rispetto ad altre opportunità a parità di rischio b L'azienda crea valore solo se quotata in borsa c L'azienda ha una performance insoddisfacente d L'azienda non crea valore per gli azionisti e non attrae altri finanziamenti 466 Sono determinanti dell'utile netto: a Struttura dei finanziamenti, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri finanziari, proventi e oneri straordinari b Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri finanziari, proventi e oneri straordinari c Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri finanziari, struttura dei finanziamenti d Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi,struttura dei finanziamenti, proventi e oneri straordinari 467 Il ROI è dato dal rapporto tra: a Reddito netto e ricavi b Reddito operativo e ricavi c Reddito operativo e investimenti operativi d Reddito netto e investimenti operativi 468 Sono determinanti del ROI: a Ricavi e costi della produzione, la rotazione delle immobilizzazioni, il b ciclo del circolante Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri finanziari, proventi e oneri straordinari c L'effetto di leva operativa, la rotazione delle immobilizzazioni, il ciclo del circolante d Ricavi e costi della produzione, ricavi e costi extra-operativi, proventi e oneri finanziari, struttura dei finanziamenti 469 La formula per calcolare il ROA è la seguente: a (reddito operativo + reddito extraoprativo)*(investimenti operativi netti + investimenti extraoperativi) b (reddito operativo + reddito extraoprativo)-(investimenti operativi netti + investimenti extraoperativi) c (reddito operativo + reddito extraoprativo)+(investimenti operativi netti + investimenti extraoperativi) d (reddito operativo + reddito extraoprativo)/(investimenti operativi netti + investimenti extraoperativi) 470 Confrontando il ROA ed il ROI è possibile misurare l'incidenza: a Della redditività extra-operativa sulla redditività totale b Della redditività finanziaria sulla redditività totale c Della redditività extra-operativa sulla redditività finanziaria d Della redditività finanziaria sulla redditività extraoperativa 471 Il ROI è ottenuto come: a Somma tra ROS e CT b Prodotto tra ROS e CT c Rapporto tra ROS e CT d Differenza tra ROS e CT 472 La formula per calcolare il ROS è la seguente: a Reddito netto / costi operativi b Reddito operativo / costi operativi c Reddito netto / vendite d Reddito operativo / vendite 473 La formula per calcolare il CT è la seguente: a Patrimonio netto / capitale investito operativo netto b Vendite / reddito netto c Vendite / capitale investito operativo netto d Costi operativi / capitale investito operativo netto 474 Se le vendite aumentano: a Aumenta il ROS e aumenta il CT b Diminuisce il ROS e diminuisce il CT c Diminuisce il ROS e aumenta il CT d Aumenta il ROS e diminuisce il CT 475 Se i costi aumentano: a Il ROS diminuisce e il CT resta diminuisce b Il ROS diminuisce e il CT resta uguale c Il ROS aumenta e il CT resta uguale d Il ROS diminuisce e il CT diminuisce 476 Se le immobilizzazioni aumentano: a Il ROS aumenta e il CT diminuisce b Il ROS diminuisce e il CT aumenta c Il ROS diminuisce e il CT diminuisce d Il ROS diminuisce e il CT resta uguale 477 Se il capitale circolante netto aumenta: a Il ROSdiminuisce e il CT diminuisce b Il ROS resta uguale e il CT resta uguale c Il ROS resta uguale e il CT aumenta d Il ROS resta uguale e il CT diminuisce 478 La formula per calcolare il punto di pareggio è la seguente: a Costi variabili / margine di contribuzione b Costi totali / margine di contribuzione c Costi fissi / margine di contribuzione d Costi operativi / margine di contribuzione 479 Imprese con alto grado di leva operativa: a Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi fissi b Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi variabili c Hanno una struttura basata in prevalenza sui costi semivariabili d Hanno una bassa sensibilità dell'EBIT al variare delle quantità prodotte e vendute 480 La formula per calcolare il grado di leva operativa è la seguente: a (variazione percentuale del reddito netto) / (variazione percentuale delle vendite) b (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale delle vendite) c (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale dei costi fissi) d (variazione percentuale del reddito operativo) / (variazione percentuale dei costi variabili) 481 L'indice utilizzato per calcolare la rotazione delle immobilizzazioni è dato dal seguente rapporto: a Oneri finanziari / immobilizzazioni b Patrimonio netto / immobilizzazioni c Vendite / immobilizzazioni d Costi operativi / immobilizzazioni 482 Il tempo medio di giacenza delle scorte è dato dal seguente rapporto: a (magazzino medio / crediti commerciali) * 360 b (magazzino medio / ricavi di vendita) * 360 c (magazzino medio / debiti commerciali) * 360 d (magazzino medio / oneri finanziari) * 360 483 Il tempo medio di incasso dei crediti è dato dal seguente rapporto: a (crediti commerciali / ricavi di vendita) * 360 b (crediti commerciali / oneri finanziari) * 360 c (crediti commerciali / debiti finanziari) * 360 d (crediti commerciali / patrimonio netto) * 360 484 Il tempo medio di pagamento dei debiti è dato dal seguente rapporto: a (debiti commerciali / oneri finanziari) * 360 b (debiti commerciali / patrimonio netto) * 360 c (debiti commerciali / ricavi di vendita)* 360 d (debiti commerciali / costi operativi) * 360 485 La durata del ciclo del circolante è data dalla seguente formula: a Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti + tempo medio pagamento debiti b Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti + tempo medio pagamento debiti c Tempo medio giacenza scorte + tempo medio incasso crediti - tempo medio pagamento debiti d Tempo medio giacenza scorte - tempo medio incasso crediti - tempo medio pagamento debiti 486 La durata del ciclo del circolante esprime: a Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria collegata al pagamento di un debito finanziario e l'entrata monetaria originata dalla vendita di beni o servizi b Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria collegata all'acquisto dei fattori produttivi e l'entrata monetaria originata dalla vendita di beni o servizi c Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria collegata al pagamento di una rata di un mutuo e l'uscita monetaria originata dall'acquisto dei fattori produttivi d Il periodo di tempo che mediamente intercorre tra l'uscita monetaria collegata al pagamento di un debito finanziario e l'uscita monetaria collegata all'acquisto dei fattori produttivi 487 Una durata del ciclo del circolante pari a 90 giorni: a Ha un significato economico positivo b Vuol dire che l'impresa vende i beni 90 giorni dopo aver acquistato i fattori produttivi c Vuol dire che l'impresa vende i beni 90 giorni prima di aver acquistato i fattori produttivi d Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 90 giorni dopo averli contratti 488 Un durata del ciclo del circolante pari a -30 giorni: a Ha un significato economico negativo b Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 30 giorni dopo averli contratti c Vuol dire che l'impresa estingue i propri debiti finanziari 30 giorni prima averli contratti d Ha un significato economico positivo 489 Il ROS è dato dal rapporto tra: a EBIT e vendite b Reddito netto e vendite c EBIT e costi operativi d EBIT e patrimonio netto 490 Il CT è dato dal rapporto tra: a Costi variabili e capitale investito operativo netto b Costi fissi e capitale investito operativo netto c Vendite e capitale investito operativo netto d Costi operativi e capitale investito operativo netto 491 L'effetto di leva finanziaria è: a L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROS b L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROA c L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROI d L'effetto che l'indebitamento finanziario trasferisce al ROE 492 Tramite l'effetto di leva finanziaria, a parità di altre condizioni, se il ROI aumenta: a Non si ha alcun impatto sul ROE b Il ROE resta invariato c Il ROE diminuisce d Il ROE aumenta 493 Tramite l'effetto di leva finanziaria, a parità di altre condizioni, se il costo dell'indebitamento aumenta: a Non si ha alcun impatto sul ROE b Il ROE resta invariato c Il ROE diminuisce d Il ROE aumenta 494 Aziende con elevata leva finanziaria: a Presentano elevata sensibilità del ROE ai cambiamenti di ROI e di i b Presentano bassa sensibilità del ROE ai cambiamenti di ROI e di i c Hanno un basso rapporto DF/PN d Non hanno debiti finanziari 495 Il grado di leva finanziario è una misura: a Del rischio economico b Del rischio patrimoniale c Del rischio finanziario d Del rischio gestionale 496 Il quoziente di indebitamente finanziario è dato dal seguente rapporto: a Debiti finanziari / utile b Debiti finanziari / vendite c Debiti commerciali / patrimonio netto d Debiti finanziari / patrimonio netto 497 Se il reddito operativo è pari a 150 e il capitale investito è pari a 1000, il ROI è pari a: a 0,05 b 0,1 c 0,15 d 0,2 498 Se l'utile netto è pari a 100 e il patrimonio netto è pari a 500, il ROE è pari a: a 0,1 b 0,2 c 0,3 d 0,5 499 Se il capitale investito è pari a 1000, il patrimonio netto è pari a 500, i debiti finanziari sono pari a 500, il tasso di interesse è pari al 10% e il ROI è pari al 15%, il ROE è pari a: a 0,2 b 0,1 c 0,15 d 0,05 500 Se il capitale investito è pari a 1000, il patrimonio netto è pari a 2500, i debiti finanziari sono pari a 750, il tasso di interesse è pari al 10% e il ROI è pari al 15%, il ROE è pari a: a 0,2 b 0,1 c 0,15 d 0,3