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Emigrazione europeo

La prima distillazione avviene, seguendo la storia classica, nel Seicento e in breve tempo
fioriscono distillerie più o meno legali in tutto il territorio, in considerazione degli ottimi guadagni
che si potevano ottenere, superiori a qualunque altro lavoro dell’epoca. Le distillerie iniziano a
spostarsi nello stato del Kentucky, molto più favorevole come regime di tassazione. In
Pennsylvania cinquecento distillatori armati respingono gli esattori dello stato, durante la
cosiddetta Rivolta del Whiskey. Il nome Bourbon compare per la prima volta ad indicare un
distillato di segale e mais.

PRODUZIONE

Il riscaldamento viene fatto in più fasi visto che gli zuccheri del mais si sciolgono ad una
temperatura più elevata di quelli dell’orzo. Per la fermentazione solitamente si usato tini in
acciaio a temperatura controllata, a cui segue il processo di distillazione. Solo per il Tennessee
Whiskey si opera un filtrazione particolare prima dell’imbottamento, detta charcoal mellowing,
consiste nella filtrazione attraverso cenere di carbone pressata della pianta conosciuta come
acero da zucchero, la medesima da cui si ricava il famoso sciroppo da utilizzare con i pancake.

Il distillato senza invecchiamento si chiama colloquialmente white dog e solo dopo il passaggio in
botte diventerà bourbon. Il periodo di invecchiamento più breve rispetto al whisky europeo è
legato a questo fattore, unito alla qualità ed alla lavorazione del legno. Nel bottle in
bond l’invecchiamento minimo passa a 4 anni. La materia prima, il mais, il cui distillato ha un
tipico finale dolce unito al legno, permette allo Straight di non avere la benché minima
edulcorazione, così come non ha bisogno di caramello per la sua tipica livrea ambrato scuro.

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