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della birra
La birra é una delle bevande
più antica e più diffusa sul
nostro pianeta.
Non si conosce precisamente
dove sia nata la prima birra,
ma quello che é certo e che già
fin dal Neolitico se ne faceva
uso.
Scavi archeologici effettuati in
Cina, hanno infatti evidenziato
dei reperti risalenti a
quest'epoca che
fanno immaginare a l'uso di
una birra primitiva.
Successivamente altri scavi in
diversi paesi come Egitto,
Mesopotamia, Malta fanno
pensare a una bevanda
alcolica derivata da una
fermetazione di riso
aromatizzato.
Le prime birre prodotte dai Sumeri e dagli
Egizi erano prodotte con dei pani d’orzo
germinati e cotti; bisognava sbriciolarli e
aggiungere acqua per ottenere il malto che
avrebbe dato vita ad una fermentazione
alcolica e quindi alla birra.
Sucessiamente venivano aromatizzate con
erbe, spezie, bacche e cortecce d’albero.
In quel periodo già esistevano diverse
tipologie di birre: birre scure, chiare, rosse,
forti, dolci e aromatiche. Inoltre si usavano
nomi diversi per indicare birre prodotte con
cereali differenti ad esempio le sikaru che
erano d’orzo, le Kurunnu di spelta
(tipologia di grano).
Con il passare del tempo, la birra prese
anche un significato religioso e rituale,
infatti veniva bevuta durante i funerali per
celebrare le virtù del defunto e veniva
offerta alla divinità per garantire un
tranquillo riposo al trapassato.
Il Medioevo ( 400 A.C) vide la
birra protagonista soprattutto per
merito dei monasteri, che
operarono un decisivo salto di
qualità nella produzione della
bevanda introducendo anche
alcuni nuovi ingredienti, tra i
quali il luppolo.
Fino al 1400 in Inghilterra si
continuò a produrre birre senza
luppolo chiamate ale, in
contrapposizione dei prodotti
continentali luppolati, detti beer.
Fu in epoca Vittoriana (1900) che la birra ha il
suo massimo splendore, il gusto dei clienti si
raffinò, si invenatrono nuove birre, più
aromatiche, alcoliche; cambiò anche il modo di
fare la birra e conservarla grazie a macchinari
più tecnologici derivati dalla rivoluzione
industriale che si verificò nella seconda metà del
1800.
La produzione
della birra Per produrre la birra occorrono
materie prime essenziali quali:
acqua, orzo, luppolo, cereali,
lieviti saccaromiceti ed
eventuali agenti aromatizzanti.
La produzione inizia con la
lavorazione dei chicchi dei
cereali che vengono lavati e poi
calibrati. Successivamente
questi chicchi vengono messi a
macerare quindi posti in vasche
contenenti acqua per due o tre
giorni alla temperatura variante
tra 12 e 15 gradi.
Quando l'orzo ha raggiunto l'umidità
neccessaria (40-50%), inizia la fase della
germinazione che dura per circa una
settimana ed é proprio in questo
momento che, il cereale germogliato
sviluppa gli enzimi. Dopo la
macerazione il malto ( l'orzo germinato)
viene essiccato per arrestare il processo
di germinazione. L'essicazione può
avvenire in due modi: a 40- 60 gradi, se
si vuole produrre una birra chiara, a 60-
100 gradi se vogliamo ottenere un
malto scuro. In seguito il malto viene
macinato finemente. Si ha poi una delle
più importanti fasi della produzione
della birra: la saccarificazione, o anche
ammostamento. Quindi il malto
macinato viene miscelato con acqua
calda per permettere l'attivazione degli
enzimi contenuti in esso.
Questo processo può avvenire in tre modi
diversi: per infusione.per infusione all'inglese
o per decozione. Per infusione consiste nel
riscaldare progressivamente in modo lento le
miscele acqua calda e malto fino a
raggiungere la temperatura di 60-70 gradi.
Nella saccarificazione per infusione all'inglese
all'orzo viene aggiunta acqua già
particolarmente calda che porta la miscela
stessa alla temperatura desiderata. In quella
per decozione lo sfarinato di malto e l'acqua
vengono portati a 50 gradi, successivamente
una parte dell'impasto viene portata a
70/100 gradi e poi nuovamente mescolata
con il restante impasto portando il tutto a 60-
70 gradi.Il mosto ( cioè il prodotto ottenuto
durante l'ammostamento che trasforma
l'amido in maltosio), viene filtrato quindi
separato dalle bucce e privo delle maggior
parte delle impurità.
Successiva alla filtrazione c'é la cottura che
viene affettuata in caldaie di rame per circa due
ore. Essa ha diversi obiettivi come sterilizzare il
mosto, concentrare il mosto mediante
evaporazione, favorire, in alcuni casi, note di
caramello e nocciola. Una volta cotto, il mosto
viene aromatizzato con il luppolo, che gli
conferisce il tipico sapore amarognolo, ed
eventuali agenti aromatizzanti. Segue una fase di
raffreddamento in cui il mosto viene portato a
temperature desiderate. In questo momento il
mosto è privo di ossigeno, essenziale per una
corretta fermentazione, quindi il birraio
provvede a reintregare la quantità di ossigeno
necessaria (ossigenazione). Si effettua
nuovamente una filtrazione che separa il buono
dalle impurità che nella prima filtrazione non
sono state separate e poi si aggiungono i lieviti.
La fermentazione, a seconda della birra
che desideriamo, può essere fatta con i
lieviti saccaromiceti della famiglia
caelsbergensis a 6/16 gradi per
ottenere una birra chiara ,
o con la famiglia saccaromiceti
cerevisiae a temperatura 16/26 gradi
per avere una birra scura.
Da questa fase il mosto diventa birra
vera e propria.
Seccessivamente alla fermentazione la
birra viene trasferita in serbatoi di
pressione per caricare la bevanda di
anidride carbonica, favorendo la
formazione della carattersitica schiuma
della birra persistente, questa fase
La birra che troviamo in commercio denominata birra prende il nome di condizionamento.
non filtrata passa dopo il condizionamento
direttamente al confezionamento.
La birra filtrata, invece, viene filtrata per l'ultima volta
e poi anche essa confezionata.
Il confezionamento può essere in bottiglie,lattine e
fusti.
Dopo questa fase la birra viene pastorizzata e infine
messa in commercio
Europa:
le diverse
tipologie di
birra
Quanti tipi di birra
Nel mondo esistono un’infinità di stili e esistono?
sottostili di birra differenti.
La birra è una bevanda antichissima che
si è sviluppata in diversi paesi. Ogni
paese aveva e ha tutt’ora le sue
tecniche di produzione della birra, i suoi
ingredienti e perfino la sua acqua tipica.
In passato perciò non esisteva molto il
concetto di stile, perché ovunque uno
andasse trovava una birra diversa.
Inoltre era assai difficile anche per uno
stesso birrificio riprodurre fedelmente
la sua birra. Questo perché in passato
non si conoscevano i processi dietro la
fermentazione e nemmeno l’esistenza
dei lieviti, fondamentali per dare
letteralmente “vita” alla birra.
Dividere i vari tipi di birra in
categorie è cosa recente ed è Quando nascono gli stili
nata per poter dare un ordine a
questo infinito mare di birra.
di birra?
Tutto il lavoro attuale affonda le
sue origini nel lavoro svolto nel
1977 dallo scrittore inglese
Michael Jackson, con il suo libro
“The World Guide To Beer” (la
guida mondiale della birra).
Da allora sono stati pubblicati
diversi manuali e guide
principalmente per poter
permettere ai giudici dei
concorsi birrari di fare il proprio
lavoro nel modo corretto.
Per raggruppare i vari stili di
birra fra loro si prende in
considerazione il tipo di
fermentazione, il paese di
origine, l’ingrediente
prevalente e anche il colore
della birra.
Le birre a bassa fermentazione
1. Lager – Birre conosciute genericamente come
“lager”, sono molto diffuse e
a bassa apprezzate in tutto il mondo.
La tecnica di fermentazione seguita si
fermentazione distingue per l’utilizzo di lieviti
appartenenti alla famiglia
“Saccharomyces Carlsbergensis”.
Gli agenti lievitanti agiscono a
temperature comprese tra i 7°C e i 9°C
e, infatti, impiegano circa 5/6 settimane
per la maturazione del luppolo. Alla fine,
una volta ultimata la fermentazione, i
lieviti si depositano sul fondo e, infatti,
proprio questa posizione particolare dei
lieviti conferisce il nome a questo
processo.
Al termine della fermentazione, inoltre,
queste birre subiscono un lungo
Furono prodotte per la prima volta nella processo di maturazione o
Germania del 1500 e, in seguito, la scoperta lagerizzazione, in cui la temperatura del
di questo processo di fermentazione contenitore viene portata a 2°C per una
avvantaggiato dalle basse temperature l’ha durata media di 30 giorni minimo, a
resa un prodotto tipico in Europa Centrale. discrezione del birraio.
Al termine della Lagerizzazione
fermentazione, inoltre, queste
birre subiscono un lungo
processo di maturazione o
“lagerizzazione”che si
ottiene portando la birra a
temperature vicine allo zero
per una durata variabile da
uno a tre mesi, permettendo a
sostanze come il lievito, il
luppolo, le proteine, i tannini
ed i solfuri, di depositarsi sul
fondo del tino.
L’obiettivo di questo processo
è quello di far maturare la
birra ma anche di rendere più
limpido il suo aspetto e più Esistono tuttavia delle lager che non
morbido il suo sapore. subiscono il processo di lagerizzazione,
come le Kellerbier che rimangono, per
questo motivo, più torbide ed opache.
Il processo di fermentazione a basse
temperature di questa tipologia di birra Caratteristiche
comporta che il metabolismo sia meno
attivo e, conseguentemente, abbiano organolettiche
un tasso alcolico meno elevato
rispetto alle altre birre.
Le birre a bassa fermentazione
contengono principalmente orzo
maltato che, unito agli altri ingredienti,
fermenta unito ai lieviti del
Saccharomyces Carlsbergensis a
temperature contenute.
Il sapore, invece, è molto leggero, poco
corposo e solo vagamente fruttato e
aromatico.
Il colore, nei primi tempi di produzione
nel 1800, era molto scuro e questo
dipendeva sostanzialmente dal fatto
Per le loro caratteristiche organolettiche e le
che il malto non veniva essiccato
tecniche di produzione, le lager vanno bevute
attraverso un processo prolungato ma,
molto fredde. La temperatura ottimale si aggira
invece, veniva messo sul fuoco in modo
intoro ai 4-6°C; il bicchiere ideale è alto e stretto
da accelerare l’essiccazione grazie alle
per limitare la superficie esposta al contatto con
temperature elevate.
l’aria
Sebbene le Lager più famose e vendute siano
bionde (Pale Lager), esistono in commercio Tipologie di Birra
molte Lager scure (dark Lager).
Tra le Pale lager più conosciute e consumate al Lager
mondo vi sono:
Pilsner: bionde dall’aroma ben bilanciato e con
una schiuma corposa
Kellerbier: bionde non filtrate, con schiuma
poco persistente
Bock: bionde dal gusto maltato e alta
gradazione alcolica (6-7%).
STEP 2: individuare e
quantificare le sensazioni
percepite;
Abbinamento secondo
stagione: alcune birre sono
caratterizzate da una
produzione stagionale può
essere un’idea curiosa
proporre abbinamenti in base
alla stagionalità degli
ingredienti (ad esempio,
birra alle castagne con piatti
che impiegano le castagne
come ingrediente, dolci alle
ciliege accostati ad una
Lambic Kriek).
STILE E ABBINAMENTO
CONSIGLIATO
LIGHT ALE: Tramezzini, formaggi a media Moretti: Pizze con ingredienti leggeri
stagionatura e dal sapore delicato