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il sughero guida al consumo del buon vino

01 | PAG. 3 DECALOGO PER LA SCELTA E IL CONSUMO DEL BUON VINO

02 | PAG. 5 I TAPPI DI SUGHERO

03 | PAG. 9 LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEL VINO DOPO L’ACQUISTO

04 | PAG. 11 LA CORRETTA TEMPERATURA DI SERVIZIO

05 | PAG. 13 LA STAPPATURA DI VINO ROSSO, VINO BIANCO E SPUMANTE

06 | PAG. 20 LA DECANTAZIONE

07 | PAG. 24 I BICCHIERI E I CALICI

08 | PAG. 28 IL LAVAGGIO DEI BICCHIERI E DEI CALICI DI VINO

09 | PAG. 29 LA MISE-EN-PLACE

10 | PAG. 30 ASPI, ASSOCIAZIONE DELLA SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA


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DECALOGO
PER LA SCELTA
E IL CONSUMO
DEL BUON VINO

Acquistare i vini in Scegliere i vini in Lasciar riposare i vini Per i vini che si vogliono Raffreddare i vini
enoteche di fiducia e rapporto a qualità/prezzo per qualche giorno in un tenere per lungo tempo effervescenti (vini
sugli scaffali delle e ad annate recenti, ad luogo idoneo prima della in casa o in cantina, frizzanti e spumanti), i
enoteche della grande eccezione dei grandi vini, loro mescita. Prediligere assicurare loro le migliori vini bianchi e i vini da
distribuzione che possono avere diversi luoghi il più possibile condizioni di dolce, mettendoli un
specializzata o anni di invecchiamento. lontano da fonti di calore temperatura, umidità e giorno prima in
direttamente dal e dalle finestre. lontananza dalla luce e, frigorifero o, in caso di
produttore, soprattutto, evitare sbalzi improvvisa necessità, in
assicurandosi, se di temperatura. un secchiello con acqua e
possibile, che siano ghiaccio qualche minuto
tappati con tappi di prima del servizio.
sughero.

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I II III IV V
01
DECALOGO
PER LA SCELTA
E IL CONSUMO
DEL BUON VINO

Portare alla loro Per la mescita utilizzare Mescere ciascun vino Non riempire mai i calici, Tra un vino e quello
temperatura ottimale di esclusivamente calici in sempre prima dell’inizio di ma rispettare la quantità successivo, sorseggiare
servizio i vini rossi, cristallo o in vetro sonoro ogni portata o preparazione indicata per ciascun tipo di dell’acqua. Questa
almeno il giorno prima superiore disposti sul gastronomica. Il servizio bicchiere (per i più piccoli riporterà la soglia
della mescita. Non tavolo, davanti al dei vini, in genere, inizia mai oltre un terzo, per i gustativa al giusto livello
esitare a tenere al fresco commensale, nell’ordine con i vini bianchi, grandi e panciuti un sesto di percezione e
i vini rossi più giovani. Se di servizio adeguato continua con i rosati, circa). Questo permette di apprezzamento delle
necessario (per vini molto (vedere sezione “bicchieri passa ai rossi e si mantenere la giusta caratteristiche
importanti) decantarli in e calici”). conclude con i vini dolci. temperatura di servizio. organolettiche del vino.
caraffa prima di servirli. Ogni vino va servito alla Per vini molto corposi
Conservare i tappi di temperatura ideale, così da prediligere l’acqua
sughero e mostrarli poterlo gustare nella sua frizzante.
sempre ai propri ospiti al espressione migliore.
momento della mescita. Vanno quindi serviti prima i
Questa sarà la vostra vini freschi e poi quelli a
personale garanzia della temperatura “ambiente”.
qualità dei vini offerti.

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VI VII VIII IX X
02 I TAPPI DI SUGHERO

Si deve al monaco Dom Pierre


Pérignon, verso la fine del 1600,
l’introduzione dell’utilizzo del
s u g h e ro co m e t a p p a t u ra
per le bottiglie di Champagne.

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02 I TAPPI DI SUGHERO

Si dice che furono alcuni Peculiarità del tappo di sughero


pellegrini spagnoli che, 1) leggerezza,
sostando nell’Abazia di ottimo criterio per
Hautvillier, di cui Dom valutare la qualità del
Perignon era il Priore, tappo di sughero
mostrarono il sughero al 2) impermeabilità all’acqua,
frate che ancora non che consente al tappo di
aveva trovato la soluzione non deteriorarsi in ambienti
per conservare l’anidride particolarmente umidi
carbonica dei vini che 3) elasticità e morbidezza,
faceva rifermentare in sono le caratteristiche più
bottiglia. interessanti del suo utilizzo
Da allora ad oggi, il tappo e, di conseguenza, della
in sughero costituisce in tappatura delle bottiglie,
tutto il mondo enologico poiché favoriscono la sua
la migliore e insostituibile compressione senza
tappatura per i vini di deformarsi
qualità. 4) superficie liscia,
Ricavato da querce da legata alla costituzione
sughero [Quercus suber], suberosa del materiale
il primo sughero utile per 5) potere di aderenza,
realizzare tappi di pregio dovuto all’effetto “a
si ottiene dopo 40 anni ventosa” prodotto dalle
dall’impianto della cellule di sughero
quercia e viene 6) resistenza alle
decorticato, una volta temperature estreme
ricresciuto, ogni nove- 7) potere di isolamento
dieci anni. termico

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02 I TAPPI DI SUGHERO

Attualmente si Il tappo in sughero monopezzo è un tappo molto pregiato

possono trovare in
ed è per questo che risulta essere il miglior modo per
tappare i vini di qualità contribuendo al loro affinamento
in bottiglia, ed è comunque indispensabile per i vini
commercio diversi tipi destinati ad un medio-lungo invecchiamento. Non a caso
le bottiglie più prestigiose presentano sempre tappi in
di tappi in sughero, sughero monopezzo, ulteriore segno del loro valore e
della qualità che li contraddistingue.
spesso in relazione alle
varie tipologie di vino.
Il tappo può essere in
sughero naturale
monopezzo, cioè Il tappo in sughero agglomerato è ottenuto per
ricavato da un unico agglomerazione di granulati di sughero con collanti atti al
contatto alimentare; ad una o ad entrambe le estremità
pezzo di sughero, possono essere aggiunte una o due rondelle di sughero
naturale. Questo tipo di tappo può essere usato per i vini

oppure in sughero tranquilli, per quelli frizzanti e per i vini spumanti.


Oggi è possibile depurare i granuli che costituiscono il

agglomerato. tappo di agglomerato per eliminare o contenere sotto la


soglia di percezione sensitiva le deviazioni aromatiche.

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02 I TAPPI DI SUGHERO

Una curiosità…
Il famigerato sapore di tappo

Nello svolgimento della sua può essere in realtà legato a


professione, il sommelier, fenomeni di ossidazione,
come il consumatore, si trova, riduzione, rifermentazione,
a volte, di fronte a bottiglie che cattiva conservazione in
presentano il caratteristico cantina, condizioni di
gusto/odore di tappo che lo trasporto non idonee.
costringe a sostituire la Si tratta di un problema
bottiglia. serio che comunque, negli
Precisiamo che questo ultimi anni, a seguito delle
indesiderato inconveniente, ricerche svolte dalle
dovuto alla formazione di industrie produttrici di tappi
alcune sostanze volatili in sughero, è diminuito
organoletticamente attive, ad dell’80%. L’industria del
opera di talune specie di muffe sughero sta infatti
(in particolari condizioni investendo sempre di più in
ambientali) è piuttosto raro. ricerca e sviluppo e nuove
Queste muffe sono anche tecnologie per eliminare il
presenti in natura, come ad problema. Tutte le aziende
esempio nei legumi, nel legno, produttrici ricorrono a
nell’acqua e nel caffè. lavoratori di ricerca avanzata
Nella pratica, quello che per il controllo di qualità dei
spesso è identificato come prodotti finali, e, in Italia,
odore/sapore di tappo non è diverse organizzazioni si
altro che un insieme di fattori sono attivate per
che provocano un odore formalizzare le procedure e
riconducibile solo disciplinare la filiera del
lontanamente al sughero, e sughero.

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03
LA CORRETTA
CONSERVAZIONE
DEL VINO
DOPO L’ACQUISTO

L’acquisto dei vini è


una fase importante,
soprattutto per quanto
riguarda i vini di qualità.
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03
LA CORRETTA
CONSERVAZIONE
DEL VINO
DOPO L’ACQUISTO

Una volta effettuato l’invecchiamento e al vantaggi, la problemi legati


l’acquisto, se il vino viene luogo che accoglierà i vini conservazione del vino e, all’umidità, si consiglia di
trasportato in auto acquistati. contestualmente, la sua ricoprire le bottiglie più
occorre avere l’accortezza Chi vive in città temperatura ideale di preziose con della
di collocarlo in modo che tendenzialmente non servizio. pellicola trasparente in
non sia colpito dispone di spazi adatti Per chi invece dispone di modo da salvaguardare
direttamente dal sole. alla conservazione del spazi più ampi, la cantina l’etichetta. Inoltre, non va
Fondamentale è che il vino. Spesso capita che le è il luogo più adatto. trascurata la disposizione
vino non venga lasciato in bottiglie vengano La cantina deve delle bottiglie.
auto per lungo tempo a collocate in garage, luogo presentare un buon grado Innanzitutto è
una temperatura non proprio idoneo per la di umidità, circa il 60- consigliabile utilizzare
eccessivamente elevata conservazione del vino. 70%, e una temperatura scaffali in legno,
oppure estremamente Sarebbe opportuno poter compresa tra i 10-15°, materiale che limita le
rigida. Questo per evitare disporre, in casa, di un che possibilmente variazioni di temperatura,
che subisca forti armadio a vino. Si tratta dovrebbero mantenersi posti lungo le pareti della
alterazioni, in quanto è di una sorta di frigorifero costanti. Se sottoposto a cantina. All’interno degli
una bevanda molto dove i vini vengono forti sbalzi termici o se scaffali le bottiglie vanno
sensibile ai cambi di mantenuti a temperatura conservato a temperature poste orizzontalmente in
temperatura. costante. L’armadio troppo rigide, il vino non modo che il tappo in
Una volta a destinazione, presenta vari ripiani dove può più essere sughero possa
l’ideale sarebbe che il le bottiglie possono consumato, in quanto mantenersi umido ed
vino avesse il tempo di essere adagiate e vengono compromesse le elastico, a contatto con il
riposare per qualche ora conservate alla sue caratteristiche. Se la liquido. Una ulteriore
prima di essere servito. temperatura che meglio temperatura è accortezza è quella di
Se la bottiglia invece va si addice a quella particolarmente bassa disporre le bottiglie, a
conservata, occorre particolare tipologia di potrebbe verificarsi la seconda dei tempi di
considerare modalità e vino. E’ possibile avere formazione del tipico invecchiamento di cui
tempistiche di armadi che permettono di “fondo” o “deposito”, che, necessitano, a partire dal
mantenimento, che non impostare diverse contrariamente a quanto basso, per poi arrivare ai
sono le medesime per temperature, sulla base comunemente si pensa, ripiani più alti. Questo
tutti i vini. È importante di una suddivisione a non altera affatto il gusto perché la temperatura è
quindi prestare attenzione scomparti. del vino. più bassa vicino al
al tempo necessario per Si otterranno quindi due Per scongiurare eventuali pavimento.

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04 LA CORRETTA
TEMPERATURA
DI SERVIZIO

Gustare un vino è un piacere.


Per far sì che il piacere sia completo
06 › 08 °C VINI SPUMANTI AROMATICI DOLCI

è necessario che il vino sia anche 08 › 10 °C VINI SPUMANTI SECCHI, BRUT, EXTRA DRY

servito alla temperatura più adatta. 09 › 11 °C VINI BIANCHI GIOVANI, SECCHI


A ogni tipologia di vino corrisponde una
particolare temperatura di servizio. 10 › 12 °C VINI ROSATI

La temperatura ottimale per i vini bianchi è inferiore a quella 12 › 18 °C VINI PASSITI E LIQUOROSI
dei vini rossi, così da esaltarne nei primi la freschezza, la loro
principale e maggiormente apprezzata caratteristica. 14 › 16 °C VINI ROSSI NOVELLI
È superiore invece per i vini rossi, in particolare quelli
invecchiati, per attenuarne la tannicità (sensazione che 15 › 17 °C VINI ROSSI GIOVANI E POCO TANNICI
provoca astringenza, secchezza e ruvidità della lingua),
grazie a una maggiore percezione delle sensazioni 18 › 20 °C VINI ROSSI STRUTTURATI E
CON QUALCHE ANNO DI AFFINAMENTO
morbide conferite dall’alcol. Le temperature ottimali
possono essere riassunte in un piccolo schema riportato a lato 18 › 22 °C VINI ROSSI TANNICI E MATURATI IN BARRIQUE

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04 LA CORRETTA
TEMPERATURA
DI SERVIZIO

È bene sapere che, una il punto di congelamento. Nota bene


volta versato nel calice, il Questa tecnica è Se si desidera aumentare la
vino, sia bianco che utilizzata soprattutto per temperatura di un vino, mai
rosso, aumenta raffreddare i vini immergere la bottiglia in
rapidamente la sua effervescenti che, in acqua calda o porla vicino a
temperatura, genere, sono i primi ad fonti di calore diretto. Un
avvicinandosi in breve essere serviti. cambio di temperatura
tempo a quella Se invece si rende troppo rapido potrebbe
dell’ambiente. Ecco necessario aumentare la danneggiare o alterare i
perché i sommelier temperatura di un vino, in profumi e il gusto del vino.
suggeriscono di servire i particolare per i vini rossi,
vini sempre a 1-2 gradi in si può decantare il vino in
meno rispetto alla una caraffa riscaldata
temperatura indicata oppure si può avvolgere
nella tabella, poiché dalla la bottiglia, per qualche
bottiglia al bicchiere la minuto, in un panno
temperatura del vino inumidito in acqua
aumenta subito di 1-2 tiepida.
gradi. Per misurare la
Per abbassare temperatura di un vino si
velocemente la può utilizzare un
temperatura di una termometro, detto
bottiglia la si può termometro a lettura
immergere in un rapida. Per verificare
secchiello con acqua e quale sia la temperatura
ghiaccio, a volte anche del vino lo si versa nel
aggiungendo sale calice e si immerge il
nell’acqua per accelerare termometro.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

La stappatura è un’operazione che varia a seconda


della tipologia di vino che si desidera degustare.
Per condurre questa operazione, lo strumento
fondamentale è il cavatappi, di cui esistono molte
varianti, ma uno soltanto è il cosiddetto cavatappi
professionale. Questo oggetto presenta tre parti:
il coltellino per il taglio della capsula, la spirale
da inserire nel sughero e la leva da appoggiare
sul collo della bottiglia per estrarre il tappo.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

Nello stappare una fuoriesce. Per evitare che


bottiglia di vino rosso, questo accada, è
prima cosa da fare è il sufficiente completare
taglio della capsula, che l’operazione di
va incisa al di sotto stappatura a mano.
dell’anello per evitare che Con il cavatappi si solleva
il vino venga a contatto il tappo per tre quarti e a
con il metallo. È sbagliato quel punto si prosegue a
tagliare la capsula nella mano.
parte superiore. Un’operazione condotta
Una volta tagliata la in piena regola prevede
capsula, si procede con che, una volta estratto il
l’inserimento della tappo, lo si annusi per
spirale del cavatappi nel verificare che il suo
sughero. È importante profumo sia di vino e non
non avvitare di sughero. Il tappo non
eccessivamente per va mai toccato con le
evitare che la spirale mani, in modo da non
fuoriesca dall’estremità falsare la percezione dei
opposta del tappo profumi. Se non si
lasciando cadere nel vino manifestano odori
piccole parti di sughero. A anomali (muffa, sughero
questo punto si appoggia secco ed asciutto, ecc), il
la leva sul collo della vino è pronto per essere
bottiglia e si procede servito.
all’estrazione del tappo. Durante la stappatura la
Spesso capita che la bottiglia va mantenuta
procedura termini con il immobile, non va fatta
rumore del tappo che girare.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

Una curiosità…
La decantazione

È ormai diffuso il luogo può essere sostituita con una


comune per cui una bottiglia “decantazione” in caraffa, che
di vino rosso vada stappata riduce a pochi minuti
con qualche ora di anticipo l’ossigenazione degli aromi
rispetto a quando la si ridotti per effetto della lunga
consumerà. Tale operazione, sosta in un ambiente
che permette l’ossigenazione ristretto, favorendo
dei vini rimasti a invecchiare l’immediato servizio del vino
in bottiglia per molti anni, ai commensali.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

Se invece a dover essere “botto”, ed annusato per


stappata è una bottiglia di verificare il suo stato di
vino effervescente, conservazione, che
Spumante metodo potrebbe influire in modo
classico o Champagne, la determinante sulle
procedura cambia e in caratteristiche
alcune fasi va fatto il organolettiche del vino
contrario di quanto è effervescente.
previsto per una bottiglia Durante la stappatura, la
di vino rosso. In un primo bottiglia di spumante va
momento la bottiglia va tenuta inclinata per
tenuta ben ferma con una evitare l’uscita di spuma e
mano e il pollice va di liquido dalla bottiglia,
posizionato sul tappo. A bloccando così le bollicine
questo punto si inizia a che salgono sempre in
svitare la gabbietta. Tolta verticale per effetto della
la gabbietta, una mano pressione. Poi si procede
tiene la bottiglia e il al servizio di mescita
pollice rimane saldo sul prestando attenzione alla
tappo. Con l’altra mano si spuma, che al primo
inizia a far ruotare la impatto con il bicchiere
bottiglia fino asciutto potrebbe
all’estrazione del tappo. provocare la sua
Questo andrà tolto fuoriuscita dal bordo. La
lentamente, per mescita va poi completata
consentire la fuoriuscita in un’unica volta per
di anidride carbonica ed rendere il servizio più
evitare così il classico raffinato ed elegante.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

Una consiglio…
Come conservare il vino bianco

Un vino bianco non va Nel caso in cui si scelga un


conservato a lungo in grande cru, bisognerebbe
frigorifero prima che lo si preoccuparsi di far
consumi perché, raffreddare il vino in un
contrariamente a quanto si secchiello con acqua e
potrebbe pensare, invece di ghiaccio, dopo aver
assicurare una conservazione prelevato la bottiglia dalla
ottimale si rischia di rovinarlo. cantina e non dal frigorifero.
Quindi, la migliore soluzione a Si dovrà probabilmente
casa è quella di mettere in attendere qualche minuto in
frigorifero i vini bianchi il più prima di degustarlo, ma
giorno prima del servizio, in questo modo si sarà
mentre il ristorante, sicuri che il tappo avrà fatto
normalmente, è attrezzato il suo lavoro in modo
per portare in tavola le egregio, cioè avrà
bottiglie a temperatura di mantenuto il grande vino in
servizio. perfette condizioni.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

I cavatappi

In commercio ci sono vari Ne esistono di forme più C’è poi un tipo di cavatappi Il cavatappi casalingo,
tipi di cavatappi: dal classico svariate, ma tutti funzionali. che, sfruttando due lame al invece, il più conosciuto e il
tire bouchon, italianizzato in Il più semplice è il cavatappi posto della tradizionale più facile da usare, ha due
tirabuscion, fino ad arrivare a T in metallo, costituito spirale, viene utilizzato per “ali” per l’estrazione del
al cavatappi professionale, soltanto dal manico a cui è stappare quelle bottiglie tappo e l’estremità
passando per il tradizionale fissata la classica spirale, molto vecchie nelle quali il superiore che funge da
cavatappi da cucina. oltre ad un coltellino per sughero potrebbe essere apribottiglie.
tagliare la stagnola attorno particolarmente
al collo della bottiglia. Il danneggiato e si
manico può essere ricoperto rischierebbe di romperlo.
in legno o in osso.

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05 LA STAPPATURA
DI VINO ROSSO, VINO
BIANCO E SPUMANTE

Una curiosità…
La stappatura del Porto vintage

Vi sono alcuni vini che sono La vicinanza del mare e l’aria messo un panno freddo. Il
detti “vini speciali”, e tra salmastra giovano in modo repentino cambio di
questi i più famosi sono il particolare alla maturazione temperatura porta alla rottura
Porto, lo Sherry e il Marsala. di questo vino. Il tempo di del vetro che mantiene
Sono vini ai quali in fase di invecchiamento medio del inglobato il tappo di sughero.
fermentazione del mosto è Porto è di 5-6 anni, ma La successiva decantazione,
stata aggiunta una certa raggiunge la piena riservata per tradizione
quantità di alcol o di maturazione intorno ai 30 anni esclusivamente ai Porti
acquavite. Il Porto, il primo e può arrivare anche a 60 anni Vintage, non è un’operazione
vino al mondo che ha ottenuto in perfette condizioni. Esistono difficile, richiede soltanto una
la denominazione “Porto” diverse tipologie di Porto, ma mano ferma e un occhio
(1756), viene prodotto il Vintage è il più pregiato e attento. Con la candela posta
arrestando la fermentazione a costoso in quanto millesimato, al di sotto delle spalle della
un alto livello di residuo prodotto di una sola bottiglia, si inizia a versare
zuccherino e viene aggiunta eccezionale annata e lentamente il vino nel
acquavite di vino che aumenta imbottigliato ancora giovane, a decanter, avendo cura di
il livello alcolico. Il Porto viene differenza dei Ruby e dei utilizzare l’apposito imbuto
lasciato invecchiare alcuni Tawny che maturano in botti. munito di filtro sul collo del
mesi prima di essere messo Tutti i Porto Vintage devono medesimo decanter per
in bottiglia o in botte, per poi essere autorizzati dall’Istituto bloccare i residui causati
continuare l’invecchiamento Dos Vinho Do Porto. principalmente dalle
per decenni nei vari recipienti, Ulteriore particolarità di precipitazioni della ricca
a seconda delle sue questo vino è il metodo di materia colorante. Ultimato il
VINO
caratteristiche organolettiche stappatura. Si tratta di una travaso, il decanter viene
e di potenzialità sorta di rituale che prevede passato all’ospite, che servirà
all’affinamento nel tempo. l’apertura con pinze roventi e prima la persona alla sua
L’invecchiamento non avviene tovagliolo umido, cui segue la destra per poi passare il
nei luoghi dove viene prodotto, decantazione. Le pinze decanter alla persona alla sua
DEPOSITO CANDELA
che distano 250 km dalla città arroventate vanno poste sinistra. Il Porto viene quindi
di Vila Nova de Gaja, un appena al di sotto del collo passato di persona in persona,
sobborgo di Oporto, vicino al della bottiglia per un paio di seguendo un antico rituale
mare, dove viene minuti. Vengono rimosse le anglosassone che vuole che si
successivamente trasportato. pinze e al loro posto viene segua l’ordine da sinistra.
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06 LA DECANTAZIONE

I grandi vini rossi invecchiati sono in


grado di esprimersi al meglio se
decantati; anche i vini non invecchiati,
però, possono essere decantati, in
quanto l’ossigenazione fa in modo
che si presentino più morbidi al palato.
Per la decantazione si utilizzano un
decanter o una caraffa, solitamente
di cristallo, ma di forme diverse a
seconda del vino. Così come si sceglie
il bicchiere, anche la caraffa va scelta,
perché una forma può essere più
adatta di un’altra a contenere un vino
con determinate caratteristiche.

20
06 LA DECANTAZIONE

Con la decantazione si dà
aria al vino, separandolo
dall’eventuale deposito.
Questa operazione inizia
posizionando la bottiglia
all’interno del cestello,
facendo quindi in modo
che la bottiglia si
mantenga in posizione
inclinata. A questo punto
si incide la capsula al di
sotto dell’anello del collo.
Dopo aver tolto la
capsula sarebbe ideale
passare l’estremità del
collo della bottiglia con
un tovagliolo così da
eliminare eventuali
residui dovuti a possibili
ossidazioni e/o depositi.
Occorre fare molta
attenzione nell’estrarre il
tappo e, una volta
estratto e verificato il suo
stato di conservazione, va
annusato senza toccarlo
con le mani. Già in questa
fase si può capire se il
sughero ha svolto
egregiamente o meno il
suo ruolo nella
conservazione del vino.

21
06
È consigliabile soffiando ma ci si può
risciacquare il decanter aiutare con il fiammifero
con acqua tiepida per usato poco prima per
scaldarlo, operazione accenderla. Con il
particolarmente fiammifero si porta lo
importante per i vini rossi stoppino a contatto con la
molto freddi. Prima di cera così che la fiamma
procedere a versare possa spegnersi. In
l’intera bottiglia nel questo modo si evita la
decanter, si deve diffusione di fumo nella
effettuare l’avvinamento stanza che potrebbe
con una minima quantità risultare sgradevole e
di vino, roteando il creare disturbo.
decanter così che il vino La procedura di
ricopra l’intera superficie. decantazione può a
A questo punto è questo punto dirsi
possibile versare il vino completata.
nel decanter con È molto importante che il
l’accortezza di porre una passaggio del vino dalla
candela al di sotto della bottiglia al decanter sia
bottiglia, in modo da molto lento.
poter individuare con Per i vini giovani, invece,
anticipo l’arrivo del per i quali non è
sedimento. Quando ci si necessaria una vera e
accorge dell’arrivo del propria decantazione, si
sedimento la bottiglia va parla di scaraffamento,
alzata con un gesto procedura rapida che
rapido e deciso per interessa vini ancora
evitare che il sedimento giovani (operazione che
si riversi nella caraffa. non richiede l’utilizzo
Completato il travaso, la della candela), che non
candela servirà per presentano quindi un
controllare la limpidezza deposito. Anche i grandi
del vino. vini bianchi possono
La fiamma della candela giovare del passaggio in
non va mai spenta caraffa.

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06 LA DECANTAZIONE

Le regole d’oro della Una curiosità…


decantazione sulla decantazione

• Vanno decantati,
di preferenza, i vini che
presentano un deposito;
una bottiglia che non ha Un altro aspetto importante è
deposito va servita che vengono decantati
direttamente. soltanto i vini tappati con
• Se è necessario decantare tappo in sughero. Questo
un vino in bottiglia lo si fa perché il sughero consente la
poco prima di servirlo, mai micro ossigenazione del vino
con largo anticipo. che può così evolvere nel
• Solo nel caso in cui il vino tempo. Tutto ciò a ulteriore
presenti momentanee conferma dell’importanza e
anomalie, come ad dell’utilità del tappo in
esempio se i suoi sentori sughero nello sviluppo e
non sono netti o sono nella conservazione dei
“ridotti” per effetto della grandi vini rossi.
lunga chiusura in un
ambiente piccolo quale è
quello della bottiglia,
allora la decantazione può
avvenire con maggiore
anticipo rispetto al
momento della mescita.

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07 I BICCHIERI
E I CALICI

Quando si parla di buon vino, non


si può non affrontare l’argomento
“bicchieri”. Le due cose non vanno
mai separate, anche se occorre
precisare che per bicchieri si
intendono tutti quelli la cui coppa
non è sorretta da un gambo,
tecnicamente denominato tumbler
o bicchiere, mentre vengono
chiamati calici quelli che hanno
una base, un gambo e una coppa.

24
07

L’assaggio è un piacere e apprezzare le differenti successivamente, il suo


anche il calice o il tonalità di colore e le sapore, composto
bicchiere contribuiscono sfumature della preziosa dall’insieme delle
a fare sì che si possa bevanda, con un gambo sensazioni dure come
godere appieno di un più o meno lungo a l’acidità e i tannini e
vino, esaltandone le seconda del modello. La morbide come l’alcol e gli
caratteristiche coppa, cioè la parte zuccheri residui.
organolettiche, il bouquet superiore che contiene il I calici, quindi, sono
e la struttura. vino, è modellata a diversi a seconda della
seconda della tipologia di tipologia di vino che si
Il materiale per un calice vino che dovrà contenere, intende degustare.
da vino deve essere il con la finalità di far Seguendo alcune
cristallo o il vetro sonoro apprezzare dapprima le semplici regole, tutti
superiore, incolore e famiglie aromatiche dei sono in grado di portare
senza sfaccettature, in profumi, identificate sotto in tavola ottimi vini e
modo da poter il nome di bouquet e, servirli adeguatamente.

25
07 I BICCHIERI
E I CALICI

VINI ROSSI VINI BIANCHI

I rossi giovani e fruttati I grandi vini rossi I vini bianchi aromatici, mentre i bianchi I vini bianchi ottenuti da
come il Dolcetto d’Alba, il invecchiati come il come il Trentino Müller- maturati nelle piccole vitigni neutri, freschi e
Trentino Marzemino, il Barolo, il Valtellina Thurgau, l’Alto Adige botti in legno come i fragranti, come il Gavi,
Friuli-Grave Merlot, il Sfurzat, l’Amarone della Gewürztraminer, il Colli moderni IGT umbri e l’alto Adige Riesling, il
Montepulciano d’Abruzzo Valpolicella, il Brunello di Orientali del Friuli toscani da uve Soave, il Lison-
o l’Alcamo Nero d’Avola, Montalcino, il Torgiano Sauvignon o il Collio Chardonnay, Vermentino Pramaggiore Verduzzo
richiedono calici meno Rosso Riserva, il Taurasi Malvasia, richiedono un o Ansonica vanno serviti Friulano, il Trebbiano
panciuti, più ampi sul o l’Aglianico del Vùlture calice arrotondato e come i rossi, in calici più d’Abruzzo, il Biancolella
fondo e più stretti alla vanno serviti in calici allungato, bombato al larghi, così che possano d’Ischia o il Riviera Ligure
sommità, come una mela molto ampi e panciuti, centro e ristretto alla esprimere al meglio le di Ponente Pigato,
rovesciata per favorire la sommità, caratteristiche richiedono calici di media
complessità del bouquet organolettiche ottenute dimensione, leggermente
nonché quella del sapore. attraverso il lungo bombati e allungati.
affinamento.

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07 I BICCHIERI
E I CALICI

VINI EFFERVESCENTI VINI PASSITI E VINI LIQUOROSI


I bicchieri…
una nota di bon ton

Vanno serviti nella flûte, se lo spumante è I vini passiti, come il Le dimensioni di questo I bicchieri, tumbler per
calici stretti e con le aromatico e dolce, come Breganze Torcolato, Colli calice fanno sì che si l’acqua, e i calici per i vini
pareti alte, dove viene il Moscato d’Asti, il Colli Orientali del Friuli Picolit, collochi a metà tra i calici devono essere posti sul
favorito lo sprigionarsi del Euganei fior d’Arancio, l’Albana di Romagna, da vino bianco e i tavolo solo alla fine
perlage (le “bollicine”, Il Colli Piacentini il Vin Santo del Chianti o bicchieri da grappa o da dell’apparecchiatura, per
frutto della rifermentazione Malvasia, va utilizzato un il Moscato di Noto, distillato che sono piccoli evitare l’eventuale
per ottenere lo spumante, calice a forma di coppa nonché i vini liquorosi, e di forma cilindrica depositarsi di polvere, e
che vanno dalla base del che favorisce come l’Aleatico di previo ulteriore passaggio
bicchiere verso l’alto) e la l’apprezzamento del suo Gradoli, il Primitivo di con un panno umido, proprio
concentrazione dei bouquet e la delicatezza Manduria dolce naturale, per assicurarne la massima
profumi della sua struttura. la Malvasia delle Lipari, pulizia.
il Marsala Vergine, Se si desidera degustare più
il Passito di Pantelleria o vini nel corso di un pasto, la
la Vernaccia di Oristano, regola vuole che si tolgano
vanno serviti in un calice da tavola i calici dove è stato
piccolo, a forma di servito il vino precedente. Il
tulipano, con coppa calice da vino rosso rimane
allungata. in tavola fino al momento in
Le dimensioni di questo cui viene servito il vino da
calice fanno sì che si dessert.
collochi a metà tra i calici Dopo il caffè, l’unico
da vino bianco e i bicchiere che deve rimanere
bicchieri da grappa o da in tavola è quello dell’acqua.
distillato che sono piccoli
e di forma cilindrica

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08 IL LAVAGGIO
DEI BICCHIERI
E DEI CALICI DI VINO

“Il sapore del vino bevuto in un bicchiere


trasparente, che non ne maschera il colore,
riesce infinitamente più gradevole di quello
sorseggiato in una preziosa coppa d’oro”
J. J. Winckelmann

Il lavaggio dei bicchieri e dei calici, che apparentemente


sembra cosa normale e talvolta banale, può rivelarsi il
modo più semplice per rovinare il vino che vi si verserà
all’interno. Occorre quindi seguire alcune semplici regole,
così da avere sempre bicchieri perfetti.
Per prima cosa non si deve mai utilizzare la lavastoviglie
con i bicchieri a stelo, a meno che si disponga in casa di
un’apposita lavastoviglie per bicchieri. L’operazione deve
essere svolta a mano, con acqua molto calda e senza detersivi
o altri prodotti, per non rovinare la superficie del vetro.
Una volta lavati, i calici vanno capovolti su un panno da
cucina morbido e vanno poi asciugati con un telo di lino
bianco misto cotone così che non lasci tracce di stoffa. I
bicchieri vanno poi riposti capovolti in un luogo lontano da
odori sgradevoli, ed è buona norma, prima di metterli in
tavola, annusarli per verificare che non abbiano assunto
odori particolari, anche di armadio chiuso o di polvere.
Quando i calici vengono riposti, è buona norma che non
vengano collocati su una superficie di vetro o cristallo, in
quanto il contatto tra due elementi dello stesso materiale
aumenta il rischio di rotture. L’ideale sarebbe utilizzare
ripiani di legno o altro materiale refrattario.

28
09 LA MISE-EN-PLACE

Il numero di bicchieri da disporre sul tavolo non


è sempre lo stesso in ogni situazione, ma varia
a seconda di ciò che prevede ogni occasione.
La presenza in tavola di più pezzi ha anche una funzione
coreografica, oltre che pratica, e contribuisce all’estetica
del tavolo. In generale, sia per una questione estetica che
di praticità nel successivo servizio di mescita, il numero
massimo di calici da disporre in tavola non dovrebbe
superare le quattro unità. I calici vanno disposti in obliquo
seguendo una angolazione a 45°, a partire dalla punta del
coltello. Da qui, il primo bicchiere che si incontra è quello
da vino bianco, il secondo è da vino rosso, il terzo è da
acqua mentre l’ultimo è la flûte da spumante.

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10

ASPI e i suo valori La formazione di ASPI I nomi dell’eccellenza Mastro Coppiere

ASPI, Associazione della come il riconoscimento Obiettivo primario I Soci di ASPI sono Il Mastro Coppiere, colui
Sommellerie legale della figura del dell’Associazione è professionisti che sceglieva e serviva le
Professionale Italiana, Sommelier e la codifica di formare nuovi Sommelier, universalmente bevande in epoca
nasce nel settembre 2007 una certificazione statale professionisti del futuro riconosciuti e apprezzati. rinascimentale, rivive
a Milano, frutto del lavoro per la didattica formativa. che sappiano interagire L’Associazione può grazie ad ASPI la propria
di alcuni fra i più grandi In ASPI sono coinvolti nel variegato mondo del vantare tre Miglior posizione primaria
Sommelier italiani. attivamente tutti i commercio di bevande. Sommelier del Mondo all’interno
Presieduta da Giuseppe Sommelier capaci ed ASPI, attraverso la messa (Sattanino, Vaccarini, dell’Associazione:
Vaccarini (Miglior entusiasti di condividere a punto della propria Bernardo), oltre a si può diventare Mastro
Sommelier del Mondo nel le loro capacità teoriche e didattica, organizza a centinaia di Sommelier Coppiere ASPI al termine
1978), l’Associazione è il pratiche, al fine di livello nazionale progetti influenti nel mercato del Secondo Corso
risultato della volontà di definire la Professione di collaborazione con nazionale e nei cinque Propedeutico ASPI o
vedere riconosciuta e del Futuro: un Sommelier Istituti didattici continenti. vantando già le
valorizzata la poliedrico e dinamico, riconosciuti, e a livello ASPI si avvale solo di credenziali al momento
Sommellerie. che sappia essere locale, grazie all’impegno partner e consulenti di dell’iscrizione.
ASPI si prefigge di essere fondamentale nel mondo dei propri Coordinatori, prim’ordine, che
portabandiera della della ristorazione come in due corsi propedeutici costituiscono un vero
professione a livello quello della comunicazione teorici per Sommelier e punto di riferimento
locale e internazionale, o della consulenza. un praticantato professionale.
attraverso progetti personalizzato per
lungimiranti e ambiziosi, l’Aspirante Sommelier.
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10
MY SOMMELIER

My sommelier è una nuova presente in


applicazione gratuita per My sommelier con una
iPhone, iPad e iPod Touch, sezione dedicata al sughero
realizzata da ASPI cui si accede tramite
(Associazione della apposita icona, direttamente
Sommellerie Professionale dall’home page
Italiana), presente su Apple dell’applicazione.
Store, che suggerisce il Il tappo di sughero, infatti,
miglior vino da abbinare alla non ha soltanto una
pietanza che si sta funzione pratica, ma è uno
degustando, proprio come fa dei principali fattori che
il vero sommelier favoriscono l’acquisizione da
professionista. Grazie a un parte del vino di aromi
sofisticato processo di estremamente ricercati in
ricerca, ogni vino e ogni fase di invecchiamento.
acqua minerale suggeriti L’immediata conseguenza è
per l’abbinamento vengono che il tappo in sughero è
selezionati sulla base di indice di qualità del prodotto
parametri tecnico-scientifici e dell’azienda che ne fa uso.
studiati da ASPI. Grazie all’esperienza e alla
Anche il tappo in sughero, professionalità dei
che costituisce sommelier ASPI, con My
nell’immaginario collettivo sommelier anche l’utente
un elemento fondamentale più inesperto potrà esser
di giudizio positivo quando ci certo di gustare sempre il
si trova davanti a una vino più adatto in ogni
bottiglia di buon vino, è situazione.

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10

ASPI è membro dell’ASI, legale della professione,


l’Association de la una formazione e una
Sommellerie didattica per il
Internationale, che dal Sommelier comune a
1969 ha la finalità di tutti i paesi membri e
essere un punto di l’affiliazione ad organi
riferimento europeo e governativi eminenti nel
mondiale per la mondo del vino, come ad
Professione del oggi l’OIV (Organizzazione
Sommelier. Internazionale della Vite e
ASI organizza e promuove del Vino).
progetti per la L’ASI promuove lo
valorizzazione del scambio culturale e
Sommelier, fra i quali professionale fra i Paesi
ogni tre anni i concorsi aderenti, attraverso corsi
per il titolo di Miglior di formazione e meeting,
Sommelier del Mondo, con un sito internet di
Miglior Sommelier riferimento utile per
d’Europa, Miglior creare contatti coi
Sommelier delle colleghi stranieri.
Americhe e Miglior Nel 2011 ASI conta oltre
Sommelier dell’Asia- 50 Paesi membri, grazie
Pacifico. a una recente apertura ai
L’ASI ha tra i propri Paesi asiatici e oceanici,
obiettivi quello di nell’ottica di un concreto
raggiungere a livello sviluppo professionale.
mondiale il riconoscimento
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