Ha vissuto in silenzio
in terra mussulmana.
- 30 novembre 2 0 0 1
mai.
non sposata perch~ cosi scelsi nella gioia quando ero giovane. Volevo
essere tutta per DIO. Era una esigenza dell'essere quella di non avere
Tutto ho potuto fare grazie a loro, soprattutto gli amici del Comita
to per la lotta contro la fame nel mondo di ForlG). Naturalmente
ci sono anche altri amici in diverse parti del mondo. Non potrebbe
essere diversamente.
tinua a donarmeli. Siamo una cosa sola su due brecce, diverse nella
una casa famiglia, ai poveri del terzo mondo grazie alle attivit~ del
ormai era in Africa e sentii che era DIO che mi ci aveva portata
(1) j] Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, che Annalena c o n t ri b u i a
s e n s i b i l i z z a z i o n e i n t o rn o a i g r a n d i p r o b l e m i , al l o r a pressoch~ s c o n o s c i u ti , d e l l a fa
s c i u t i , si a e s t i s co n o co n t a i n e r s n e i casi d i e m e r
) ll g e n z e n a z i o n a l i ed i n t e rn azionali .
I n co ll a b or a z i o n e a n c h e con la C a i t a s e le l s t i t u z i o n i
r p u b b l i c h e e private si v i e n e
in co nt ro ad a l cu n e fo me d i d i s a
r g io e povert~ locale.
Trentatre anni dopo grido il Vangelo con la mia sola vita e bru
cio dal desiderio di continuare a gridarlo cosi fino alla fine. Questa
(3) C h a rl e s d e F o u c a ul d ( 1 8 5 8 - 1 9 1 6 ) . Nasce a S t r a s b u r g o da u n a n ob i l e f a mi g l i a f r a n
t e m p o . Trentenne, mentre e s p l o r a i i M a ro c co , p a e s e s co n o s c i u t o e p r o i b i t o a g l i e u
che non potevo fare altrimenti che vivere solo per Lui". Aff a s c i n a t o dal realismo
d e l l ' e s i s t e n z a u m i l e e o s c u r a d i G e s ~ . S u i 40 a n n i avverte la c h i a m a t a a l s a c e r d o z i o .
ferite, ucciso di morte violenta e desidera che questo accada oggi!". E cosi avwiene:
i n fl u s s o s u l l a giovent~ c ri s t i a n a fr ancese.
una vita molto sobria nell'abitazione, nel cibo, nei mezzi di trasporto,
somali del Nord-Est del Kenya, dopo con i Somali della Somalia.
ovest del paese, sul confine con IEtiopia e Djibouti. L~ non c'~
cero della mia vita un paradiso in terra durante i miei diciassette anni
che a Dia, ma ho speranza che Lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia
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di deserto, si dispersero dopo che io fui costretta a lasciare il Kenya0)
un anno dopo fui deportata. Tacqui nel nome dei piccoli che avevo
facesse luce e verit~ sul genocidio. Sono passati sedici anni e il Go
(5) Wajir-Kenya, Venerdl 1 0 Febbraio 1984: Era scattata un'operazione militare che
i r a g a z z i n i e i v e c c h i ; f u ro n o portati a W a g a ll a , a p o c h e m i g l i a da Wajir ( n e ll a r e g i o
da f i l o s p i n a t o . Li f u r o n o t e n u t i r i n c h i u s i p e r 4 g i o rn i e 4 notti s e n z a c i b o n ~ a c q u a .
m a r c i a t o i s o l d a t i con s c a r p o n i c h i o d a t i : Ii p i c c h i a v a n o a n c h e co n i f u c i l i , I i co l p i v a
rivelato dove erano nascoste le armi. Angherie, sevizie e dileggi di ogni genere.
salire sui camion v e n n e ro portati e dispersi per la boscaglia, lontani dai pozzi e
sulla Toyota su c u i aveva fatto d i p i n g e r e una grande croce rossa, affitto d u e ca
a l c u n i S tati o c c i d e n t a l i . A l i e m i n a c c e d i s o s p e n d e r e g l i a i u t i e i r a p p o r t i i n t e rn a z i o
m i g l i a i o di m or t i , ma b i s o g n a v a e l i m i n a r e u n a s co m o d a t e s t i m o n e . D o p o u n a n n o
di i n t e r ro g a t o r i e d i i n d a g i n i A n n a l e n a v e n n e e s p u l s a d a l p a e s e .
I giornali e la BBC hanno parlato a lungo del mio intervento. E
accettato e sono diventati miei amici. Oggi sanno che ero pronta a
sfuggita, ma che non sarei sfuggita una terza volta . . . poi uno di loro,
Gli risposi che lo facevo per Ges~ Cristo che chiede che noi diamo
sto: "L'amore pu significare anche accettare di morire per gli altri. Morire ~ come
vivere. Camminare consiste tanto nell'alzare il piede che nel posarlo...la mia vita ~
per faro . . . i o debbo vivere e morire per faro . . . potessi io vivere e morire d'amore. Mi
v i s i t a a i s u o i a m m a l a t i , per m a n o d ' i g n o t i , A n n a l e n a v i e n e u c c i s a .
morte. lo vivo nell'attesa di D I O G ) e capisco che mi pesa meno che
della Tubercolosi.
Gli studenti, molti della mia stessa et~ o appena poco pi~ giovani
nelle attivit~ private del paese e spesso mi giunge eco che tutti gli
studenti del Nord-Est di quei tempi narrano di essere stati miei stu
bile cares tia, vidi tanta gente morire di fame. Nel corso della mia esi
Merca, nel sud d e lla Somalia, e posso dire che si tratta di esperienze
fare altrettanto . • uno di loro don~ e dopo di lui tanti altri, vincendo
sua esistenza.
aveva dato come insegnante alla scuola secondaria. Andavo con le ta
c a p a n n e d i bacchetti e s t u o i e .
Tutto mi era contro allora. Ero giova
conosce bene. Solo chi mi conosce bene dice e ripete senza stancarsi
che io sono somala come loro e sono madre autentica di tutti quelli
guardasse negli occhi, che infondesse loro forza. Dopo qualche anno,
d e l e m u s s u l m a n o a l l ' i n i zi o e al t e r m i n e d i o g n i a z i o n e , d al l a pi ~ b a n al e e q u o t i d i a n a
ogni giorno per un periodo di sei mesi. Infatti, per la prima volta in
tempo di sei mesi mentre fino ad allora per guarire erano necessari
sabled(l0) dove lavoravo assieme alle compagne che nel corso degli
anni si erano unite a me, tutte volontarie senza stipendio, tutte per i
poveri e per Gesu Cristo. Assieme a loro avevo dato vita a un centro
la Casa d e l l a g i o i a : g i o i a d e l l ' a c co g l i e n z a d e i p i c co l i e g r a n d i d i s a b i l i , p o l i o m e l i t i c i ,
f e r e n t i , e m a r g i n a t e e co n s i d e r a t e i n u t i l i f i o r i ro n o , a c q u i s t a r o n o f i d u ci a , c r e di bi l i t ~ ,
Saint-Exupery, "giardiniera di uomini": "Ci vuole un giardiniere che ama per far
sbocciare una rosa . . . Le creature tutte def mondo sono fiori chiusi. Alcuni sbocce
ranno; a/tri, moltissimi altri, nati chiusi, vivranno e moriranno chiusi, ma sarebbera
potuti sbocciare se le circostanze de/la fora vitae gli uomini intorno a fora fossera
stati solo un poco diversi. lo sono continuamente concentrata per capire tutto ii
possibi/e per questa mia gente, per questi brandelli di umanit~ ferita. Perche sono
venuti al mondo? Perch~ pure fora possano fiorire, anche se forse saranno cardi
e non rose, ma semplici cardi dai bei fiori rossi... ii problema ~ che da soli non
rarissimi, viaggiando per tutte le contrade def mondo, dove chiss~ quanti vivono e
noi mamme a tempo pieno ed io sono a tutt' oggi per loro un pun to
di riferimento costante.
ropa come uno dei migliori mezzi per garantire la compliance del
espandersi nel mondo intero sempre pi~ nella forma pi~ tragica che
( 1 0 ) policy: protocollo t e r a p e u ti c o ;
O . M . S . : O r g a n i z z a z i o n e M o n d i a l e d e ll a S a ni t ~ ;
tubercolosi nel mio mondo, che la gente cominci~ a dire che forse
Per cinque anni ci avevano sbattuto in faccia che noi non sa
remmo mai andate in Paradiso perch~ non dicevamo: "Non c'~ DIO
andate in Paradiso.
che loro avrebbero dovuto imparare da noi a CARE per gli altri, in
paura e non aveva fatto nulla per salvare i suoi, invece io avevo tutto
osato e rischiato per salvare la vita dei loro che erano diventati miei,
dicembre 1991 che segno la fi n e del regime di Syad Barre, ii Somaliland si dichia
cavo da molti anni. Per la mia gente laggi~ ~ stato un evento. Molti
per tutti gli altri sheekh della zona, ~ subito venuto nel mio ufficio e
mi ha detto che, quando ero a Roma - per loro c'~ quasi solo Roma in
luoghi del loro martirio ~ uno dei pellegrinaggi che ogni mussul
mano vorrebbe fare nel corso della sua vita. Ed e stato cosl che loro
(15)gheekh: a u t o ri t ~ r el i g i o s a e g i u ri d i c a , l' a n zi a n o d i u n a c o m u n i t ~ i s l a mi c a .
Pensate che a Borama, un centro con cinquantamila persone, noi
mo il problema dell' AIDS. Sono solo tre anni che vediamo malati
sempre maggiore di capanne per gli ammalati gravi che non poteva
ancora quasi cento capanne per gli ammalati che non trovano luogo
~ 0ggi una delle principali agenzie umanitarie mondiali che ha assistito in mezzo
svolto negli ultimi 35 anni i n Africa, a favore dei malati d i tbc, di aids, dei bambini
sordi, ci e ch i . L'accetto a fatica e solo per portare l ' a tt e n z i o n e del mondo sulla po
l'Etiopia, da Djibouti, da altre parti del paese, altri vengono resp inti
La tubercolosi ~ parte della gente, della sua storia, della sua lotta
noi siamo testimoni di gente che sce gli e di non essere dia g nosticata,
Con il sistema del DOTS , noi vediamo tutti gli ammalati ogni
ci~ che li tiene schiavi, infelici, nel buio. E loro si liberano, diven
tano felici, sono sempre pi~ nella luce. Nel centro T. B . abbiamo
aperto scuole per gli ammalati e i loro ami ci: una scuola di C o ra no,
grazia. Res ta tuttavia la real ta che con l' educazione l'uomo fi orisce
pi~ facilmente in una creatura capace di vivere in DIO suo creatore
e datore di ogni b e n e ( I 8 ) .
Nella "scuola" dei colloqui con lo staff ogni giorno, nelle scuole
zione dei farmaci sotto supervisione, non soffrono pi, non hanno
pi~ paura dalla TBC si guarisce e si diventa forti, ancora pi~ forti dei
loro famigliari, dei loro amici e conoscenti una volta guariti, la tbc
non si diffonder~ ai loro figli, alle loro mogli. Prima non sapevano
f ece in tutti gli altri posti dove le drammatiche vicende della guerra civile la porta
ro n o sino al villaggio ultimo di Borama: "Oggi, tutta Borama canta ii suo canto di
strada, gli ubriachi, i p~ miserabili fra i poveri, quelli che fino a questo momento
quistano una dignit~ mai conosciuta prima. Mentre guariscono da//a tubercolosi,
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Ne parliamo insieme ogni giorno, ci consoliamo reciprocamen
le loro cure, studio ogni giorno i testi di medicina per imparare a gua
perch~ non ho accesso ai fondi delle ONG, essendo una persona sola
ore di lezione allo staff infermieristico per renderlo pi~ sensibile, pi~
T.B.Centre facciamo anche una clinica per gli epilettici e per i ma
ne, sporchi dei loro escrementi, spesso urlanti. Dopo pochi giorni di
blema della sanit~ mentale ~ il pi~ grave dopo quello della tbc, in Somalia ma
anche in molti altri paesi dell'Africa, specialmente in quelli che han conosciuto la
guerra. Una defle sue cause sta nel fatto che mentre a!cuni, spesso gli elementi
molti la speranza di partire viene delusa e quando hanno la certezza che qua!siasi
domanda per partire all'ambasciata non sar~ accolta, danno di matto, si denudano
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ne con noi, che nella regione portiamo avanti una grossa campagna
quattrocentocinquanta ciechi.
primo bambino somalo kenyota non udente dalla nascita che avevo
Kenya e poi l'Etiopia. Aveva delle sue pene d'amore e aveva sentito
per i bambini sordi. Ora, in Somalia non c'~ mai stata Educazione
Speciale. Mai ~ stata aperta una scuola per i bambini sordi , per i
Pro fessori universitari fino a che hanno visto la nostra scuola non
(20) p r i m a ero cieco e ora v e d o " (Giov. 9,25). £ la risposta del cieco nato a i f a r i s ei .
fascinante, una delle attivit~ pi~ commoventi, perch~ persone che per 1 0 - 2 0 anni
non hanno potuto vedere, che si sono invecchiate senza speranza, ritornano come
bambino sordo non possa fare eccetto che udire, non c'~ nulla che
un bambino sordo non possa imparare, non c'~ nulla che un bambino
sordo non possa sen tire, non possa cap ire . . . certo si tratta di strada
Cominciammo ad insegnare in
di sentirsi come gli altri, avremmo pagato loro le tasse per frequenta
Poi gli amici di Forli costruirono altre due classi, poi alcuni amici
che mi dice che va tutto bene, che tutto ~ bello, che tutto ~ dono
del Signore, costruirono tre classi e due gabinetti, e poi ancora gli
amici di Forli hanno costruito una classe. Nel pezzo di terra che la
clan disprezzato dei Somali: sono i lavoratori del ferro, del cuoio, i
somali di altri clan, i loro figli non sposano ragazze di altri clan.
Loro si ribellano contro DIO e contro gli uomini per la loro con
chiedere che noi accettassimo di educare i loro figli, questi figli che
ch~ ~ una scuola seria, perch~ da noi c'~ disciplina, perch~ i maestri
(21)·La cosa ancora pi~ straordinaria ~ che noi abbiamo integrato nella scuola dei
sordi i bambini normali, il contrario di quello che avwiene in tutto ii mondo dove
nelle scuole dei bambini normali vengono integrati i sordi. Tutti i bambini normali
vogliono imparare ii linguaggio dei segni per pater comunicare con i bimbi sordi
e a/fora si vedono tutti questi bambini che comunicano di continua. Durante gli
esami i maestri sono disperati perch~ i bambini si passano i compiti non con i
bigliettini, ma col linguaggio dei segni. I bambini sordi sono diventati talmente
popolari che anche la gente vuole imparare ii linguaggio dei segni e un'esperta in
glese de//'Unesco, una signora metodista che viene due volte l'anno per insegnare
ai miei maestri, mi diceva che sta avvenendo a Borama una cosa straordinaria che
e avvenuta in pochissime parti def mondo: che udenti e non udenti comunicano
inglese; movimento che port6 l'lndia all'indipendenza e ispir6 molti altri leader e
fu"la regola e il respiro" d el l a sua vita. "La verit~ ~ Dio e quando si vuo/ trovare
la verit~, cio~ Dio, l'unico mezzo sicuro ~ l'amore, ovvero la non violenza. Lo scu
massacri fra indu e mussulmani, mentre stremato si recava al luogo della preghie
g i o rn o prima: "Se saro ucciso dalla mano di un folle, morir felice e spero senza ii
minima risentimento. Possa Dia essere in que/ momenta net mio cuore e suite mie
labbra!". Annalena sapeva ch e anche la sua vita avrebbe potuto fi n i r e allo stesso
per essere buona, veritiera, non violenta nei pensieri, nella parola,
nellazione.
E d e una vita che combatto perch~ gli uomini siano una cosa sola.
che tanta fatica ad apprezzarlo, a volerlo per la loro vita, per i loro
rapporti con gli altri . . . loro dicono che la loro religione ~ cos fudud:
cosi poco esigente. Dio chiede a ll' uomo, dicono, di perd o nare, ma se
dei suoi limiti, delle sue meschinit~, della sua mentalit~ 'monetaria',
de ll a durezza del loro cuor e, della sete di v end ic arsi quando sono
mento di Gandhi, b r u ci o la sua laurea per realizzare le idee del Mahatma soprat
tutto nel servizio al l' u o m o e nella lotta non violenta. Erede spirituale di Gandhi,
a Paunar, nel Maharastra, dove fond, per l o ro , ii " B r a h m a Vidya Mandir", una
infinitamente misericordioso.
profondo dell'essere che, quando c'~ qualcosa che non va: incompren
mettere il dito nella piaga, il rivelare gli sbagli, le colpe degli altri, il
spalle le nostre miserie, non guardare alle miserie degli altri, credere
Nulla ci turbi e sempre avanti con DIO. Forse non ~' facile, anzi
puo essere una impresa titanica credere cosi. In molti sensi ~ un tale
buio la fede, questa fede che ~ prima di tutto dono e grazia e benedi
zione . . . Perch~ io e non tu? Perch~ io e non lei, non lui, non loro?
rischiato la morte tante e poi tante volte. Sono stata per anni nel
DIO non ci fosse, solo lamore ha un senso, solo lamore libera l'uo
respirare, crescere, horire, solo l'amore fa si che noi non abbiamo pi~
paura di nulla, che noi porgiamo la guancia ancora non ferita allo
fa, che noi rischiamo la vita per i nostri amid, che tutto crediamo,
renza, perch~ noi viviamo nella nostra came la bellezza del vivere e
del morire.
in porta ... una mendicante ... "Non c'~ che una sola tristezza al
mondo: quella di non essere santi" ... ripeteva ... Io amo pens are:
non c'~ che una sola tristezza al mondo: q uella di non amare ... che
pratici, ci sono strade, ci sono indicazioni chiare, c'~ DIO nella cel
come una mamma che non puo stare troppo a lungo lontana dai
suoi bambini. Infatti per amare non sempre basta il nostro cuore,
"ii do/ore ci conduce per mano al/a soglia delta vita eterna". II suo ro m a n z o "La
tutto con tutto ci che ci tiene schiavi dentro, che ci tiene nel buio.
per tutti quelli che il Signore aveva messo nella nostra strada . . . a
delle mie compagne erano cosl belli, cosi luminosi, che mi narravano
P o i , nel corso di questa ormai mia lunga v ita, ci sono stati altri
tanti e poi tanti che hanno ispirato la mia vita , soprattutto nella fe
ferita, pi~ sono feriti, pi~ sono maltrattati, disprezzati, senza voce, di
nessun conto agli occhi del mondo, pi~ io li amo. E questo amore ~
tenerezza, comprensione, tolleranza, assenza di paura, audacia. Que
n e lla sua came i p ecc ati del mo ndo, che se li carica sulle spalle, che
tato il parere dei miei amid che sono convinti che, a questo punto
servire a qualcuno che non crede, a qualcuno che non vive dentro di
s~ questa straordinar ia realt~ che DIO ama ogni uomo, dal pi~ degno
ama ferire, l'uomo che vuole la vendetta, l 'u omo falso non sono
perch non hanno incontrato sul lorn cammino una creatura capace
C h a r l e s de Foucauld: V. nota 3
P a d re R e n e V o i l l a u m e ( 1 9 0 5 - 2 0 0 3 ) . Sacerdote francese r a c c o gl i e con c u r a l ' e r e di t ~
durezza d i u n a vita d i l a v o ro . II l o ro c a r i s m a si p u o s e m p l i c e m e n t e r i a s s u m e r e n e l l a
U m b r i a . E r a u n convento fr a n c e s c a n o c h e u n a d o n n a , s o r e l l a M a ri a , restauro n e gl i
C o n c i l i o Vaticano II i n m o l t i s e n s i , coltiv u n a se ri e d i a m i c i z i e , a n c h e e c u m e n i c h e ,
fra le q u a l i : E rn . B u o n a i u t i , P a u l S a b a t i e r , G i o v a n n i V a n n u c c i , P r i m o M a z z o l a r i , ma
p a dre D . M . Turoldo e d i s o r e l l a M a r i a c u i lo l e g a v a la c o m u n e s e n si b i l i t ~ a n ti ci p a t r i c e
lavoro, d i m e d i t a z i o n e ai p e l l e g r i n i d e l l o S p i r i t o e ai n o m a d i di D i o di o g n i f e d e .
di 'toccare' il dolore degli altri, non c'~ Pasqua; dove le mani dell'uomo non sono
forate per amore dei fratelli, non c'~ Pasqua. Chi prende sulle proprie spalle il do
Lorenzo M i l a n i : V nota 4
"Tu hai fatto del male? Io paghero al posto tuo" Cosi diceva
perch~ noi uomini siamo cosi sordi ... Certo la sua voce ~ spesso
nata s a p i e n z a or i e n t a l e d i Gandhi dice: "Tu hai fatto def male? lo paghero al pasta
tuo. Sono io che moriro al posto tuo!". Gandhi la ch i a m o Ahimsa che non ~ sem
Foucauld, dei sette monaci trappisti uccisi in Algeria nel ' 96 e dei tanti altri oscuri
pi~ grande che loro mi hanno donato, valore che ancora io non sono
gente non ha mai lavorato nella sua vita perch~ non ha mai trovato un
lavoro. Ed ~ cosi che quel solo che lavora si trova 'costretto' a condivi
dere con venti/trenta altri che non lavorano il frutto della sua fa tica .
Ma lui non lo vive come una ' c ostri z ione ' . Lui lo vive con naturalezza.
e loro in eterno e per sempre, ~ il dono dei miei nomadi del deserto.
zionato, la resa a DIO,una resa che non ha nulla di fatalistico, una re
I miei nomadi del deserto mi hanno insegnato a tutto fare, tutto in
permanentemente.
~ inutile, che la mia religione cristiana non ha tanti e poi tanti co
la tua condanna".
incontra la terra.
Se non amo,
vivo in questo inferno di mondo dove pare che LUI non ci sia, e lo
( 2 7 A n g el o S i l e s i a ( 1 6 2 4 - 1 6 77 ) . P o l a c co , m e d i co , u o m o d i s c i e n z a , f i l o s o fo e poeta, fu
n a , si convert) a l c a tt o l i c e s i m o e d i v e n n e prete. La s u a co n v e r s i o n e a l c a tt o l i c e s i m o
all'esperienza della "nascita d i D i o n el l ' a n i m a " : "Quando per la prima volta Dia ha
3
rendiamo VIVO ogni volta che ci fermiamo presso un uomo ferito.(8)
Alla fine, io sono veramente capace solo di lavare i piedi in tutti i sensi
c'~ in un'intera vita cosa pi~ importante da fare che chinarsi perch~
Vorrei aggiungere che i piccoli, i senza voce, quelli che non con
tano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di DIO, i suoi
per loro e non importa nulla se la nostra azione ~ come una goccia
d'acqua nell'oceano.
afferma: "Se non riusciamo a crearci uno stile di semplicit~, di sobriet~, difficilmen
te potremmo accorgerci di un uomo ferito sul ciglio defla strada, e chinarci per
medicargli le ferite con /'olio def/a consolazione e il vino def/a speranza ".
c u i fu radiato nel 1969. Lavor~ al l ' U ni t ~ dal 1946 al 1965, come redattore e condi
sul s u o letto di m o rte, nel p i ~ celebre romanzo dello s cri ttor e fr ance s e G . B e rn a n o s .
Annalena Tonelli
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' l
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(31) ·Inventiamo! Non aspettiamo di essere istruiti. Dobbiamo inventare. L'amore ~ una
Non ambisco che d'essere gettato nelle fondamenta di qualcosa che cresce".
Stampato nel mese di Giugno 2006
Ristampa Agosto 2 0 2 1