“Figuriamoci poi se c’è chi pensa che ci siete anche voi bestie, che guardate
uomini e cose con codesti occhi silenziosi, e chi sa come li vedete, e che ne
pensate…” –Luigi Pirandello
Iniziamo il viaggio…
Ho scelto di trattare questo tema per la mia tesina del colloquio orale di terza media poiché il mio
amore e interesse è rivolto verso gli animali. Penso che loro siano la cosa migliore che l’uomo
possa avere al proprio fianco; loro riescono a darti amore, fedeltà, allegria senza chiedere nulla in
cambio. Credo che gli animali siano stati creati per rendere l’uomo migliore. Ed è proprio per
questo, per l’amore che provo verso queste creature, che ho scelto questo tema per la mia tesina
di terza media.
D’altronde, noi sappiamo che loro sono stati l’origine di tutto. Se noi siamo come adesso
dobbiamo in parte riconoscerlo agli animali, da cui è partita la nostra evoluzione.
A tal proposito si affronterà l’evoluzione dei viventi, da cui verranno descritte, appunto, le teorie
dell’evoluzione e anche teorie antiche; al quale si collegherà storia con lo sfruttamento degli
animali nelle guerre. Parlando di guerre ci si ricollega al mondo, poiché alle guerre fanno parte
tutti gli Stati del mondo, dunque affronterò il Brasile; sappiamo essere un problema comune
l’inquinamento anche e soprattutto in Brasile, perciò si passerà all’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 e,
infine, mi collegherò da questa all’energia dell’acqua: l’energia idrica. Tornando alla natura, alle
foreste, discuteremo del parco di Yellowstone e della riserva naturale del Vercors. E sempre a
proposito di vastità di animali, andremo avanti con la cultura generale, passando a un grande
musicista francese, il quale compose un celebre brano sugli animali. E a proposito di flora e fauna
dei parchi, affronteremo la poesia di un grandissimo scrittore, che si racconta metaforicamente
tramite un passero: si tratta de “il passero solitario” di Giacomo Leopardi. Successivamente farò
riferimento a un famoso pittore che ha amato gli animali, trasferendomi poi a due correnti famose
anche per ritrarre gli animali. A seguito, collegandomi alla corrente del “cavaliere azzurro”,
verranno introdotti uno sport altrettanto importante e conosciuto che riguarda un animale nello
specifico: l’equitazione ed inoltre un Santo, il quale rispettava profondamente ed è conosciuto per
il suo rapporto con gli animali, nonché San Francesco D’Assisi. Infine esprimerò una riflessione su
un fenomeno attuale molto grave e frequente: il bullismo.
Il primo evoluzionista fu Lamarck, che fondò la sua teoria su tre idee guida: la grande varietà dei
viventi, la quale spiega che da poche specie primitive ne sono nate altre adattandosi all’ambiente;
l’uso e il non uso degli organi, la quale spiega che gli animali sviluppavano l’organo di cui facevano
più uso e infine l’ereditarietà dei caratteri acquisiti, collegata alla seconda idea, i caratteri acquisiti
si trasmettevano ai figli. Lamarck fu il primo a capire che gli animali si adattano all’ambiente in cui
vivono.
Un altro grande scienziato fondamentale per la teoria dell’evoluzione fu Darwin, il quale raccolse
dati per la sua teoria nel suo viaggio verso il Sudamerica. Egli fondò il suo pensiero su cinque punti
principali: la variabilità, tra individui della stessa specie si possono trasmettere caratteristiche ai
figli; il potenziale riproduttivo, collegato alla lotta per la sopravvivenza, poiché la prima spiega che
le risorse sono limitate e la seconda che nascendo più individui bisogna lottare per sopravvivere; la
selezione naturale spiega che, appunto, sopravvivono gli organismi più resistenti e l’ultimo punto
si basa sull’isolamento geografico, il fenomeno basato sulla deriva dei continenti, poiché prima gli
animali si sviluppavano allo stesso modo trovandosi nello stesso luogo, ma separandosi pur
essendo della stessa specie hanno avuto caratteristiche diverse.
Il Brasile
Uno dei principali problemi riguarda la pesca intensiva, per cui vengono presi in maniera eccessiva
le risorse ittiche e questo causa anche il rischio di estinzione di alcune specie di pesci.
L'esagerazione provoca anche lo spreco, poiché alcuni pesci risultano inadatti al commercio, ad
esempio. Inoltre, la pesca intensiva stravolge la catena alimentare.
Come abbiamo detto, è dannoso il cambiamento climatico anche nei mari, perché determina
un'acidificazione delle acque marine e in seguito influisce sulla vita di pesci, alghe e coralli, che
perdono il loro colore e diventano bianchi e, spesso, muoiono. In più, questo porta alla distruzione
del carbonato di calcio, una componente fondamentali di organismi marini come molluschi, coralli
e plancton, che oltre a essere una fondamentale parte della catena alimentare marina, influisce
nella produzione dell'ossigeno.
Ma è presente un altro grande problema dei mari: l'inquinamento da plastica, spesso gli animali
muoiono imprigionati dagli involucri di plastica, oppure perché li mangiano scambiandoli per il loro
cibo (come nel caso delle tartarughe), in questo modo danneggiamo noi stessi, perché la plastica
finisce nello stomaco dei pesci che noi mangiamo.
Per cercare di ridurre l'inquinamento dei mari e degli oceani, l'ONU ha promosso nel 2017 una
Conferenza sugli Oceani, in cui sono stati identificati degli obiettivi fondamentali, quali la
protezione della barriera corallina, far fronte all'acidificazione delle acque, sviluppare una pesca
sostenibile, tutelare gli ecosistemi marini e costieri, contrastare l'inquinamento e regolare le leggi
locali e internazionali sulla protezione delle acque.
L’energia idroelettrica
L’energia idroelettrica è un tipo di energia rinnovabile, destinata cioè a non esaurirsi nel tempo.
Per produrre tale viene utilizzata la caduta dell’acqua dei fiumi o dei torrenti e diventa energia
elettrica, tramite le centrali idroelettriche; quest’ultima è formata da una serie di strutture, quali
un bacino idrico, una diga, canali di derivazione, condotte forzate, turbine e generatori. La diga è
sfruttata per creare un bacino idrico, accumulando l’acqua. Infatti, l’acqua viene inizialmente
convogliata nel canale di derivazione, tubazione che sono a sua volta collegate al pozzo
piezometrico che porta l’acqua nelle condotte forzate. Successivamente l’acqua arriva alla turbina,
che grazie alla girante produce energia meccanica di rotazione; la turbina si trova a contatto con
l’alternatore, che trasforma l’energia in elettrica.
Alcune centrali si differenziano per l’impianto a pompaggio, costituito da 2 serbatoi posti a quote
diverse e una condotta forzata. La differenza da una normale centrale è rappresentata dal
generatore, il quale funziona in base alla necessità di energia: quando esiste maggiore
disponibilità, l’acqua del bacino inferiore viene pompata in quello superiore, facendo funzionare il
generatore come motore; invece quando persiste maggiore necessità di energia, l’acqua nel
serbatoio fluisce verso il basso, azionando la turbina.
Collegandoci alla fauna dei parchi più famosi in Inghilterra e in Francia, adesso parleremo di una
poesia metaforicamente legata a un passero, scritta da Giacomo Leopardi. Egli nacque a Recanati
nel 1798, in una famiglia nobile, sua madre era infatti la marchesa Adelaide Antici e suo padre il
conte Monaldo. Il rapporto con i genitori segnò la vita del giovane Leopardi, essendo molto
distaccato; per questo il poeta dedicò se stesso allo studio, definendolo lui stesso “matto e
disperatissimo”, nella biblioteca paterna si nutrì di cultura, imparando da autodidatta il latino, il
greco antico, l’ebraico e anche l’inglese. Leopardi formò una cultura personale invidiabile, a
scapito della salute. Nel 1818 lo scrittore intervenne in un dibattito riguardo alla letteratura
romantica ed egli si schierò in difesa del classicismo. In quegli anni l’impegno nello studio andò
diminuendo e iniziò a dedicarsi alla composizione il suo diario letterario “lo Zibaldone di pensieri”
e le prime composizione poetiche, come gli “Idilli”. Nel 1822 Leopardi viaggiò verso Roma, dove
tuttavia rimase deluso per la mancanza di cultura; perciò tornato a Recanati fu colpito da una crisi
personale e poetica e in questo periodo pessimista, compose la maggior parte delle “Operette
morali”. Dal 1828 tornò a produrre versi, componendo alcune delle sue poesie più celebri, tra cui
“A Silvia”. Insieme all’amico Antonio Ranieri nel 1883 si trasferì a Napoli e nel 1837, a soli
trentanove anni, Giacomo Leopardi morì. Il poeta è considerato uno dei principali esponenti del
Romanticismo: infatti, nelle sue opere lasciò spazio ai sentimenti, a un malessere e ad una
malinconia insanabile e, nel caso di Leopardi, molto pessimismo, soprattutto con la teoria della
Natura matrigna, che inganna i propri figli, pensiero che gira attorno alla sua poetica. La poesia “il
passero solitario” inizia con una descrizione di un paesaggio allegro in cui si inserisce la figura del
passero: si crea in tal modo un contrasto fra l’uccellino solitario che se ne sta in disparte e gli altri
uccelli che festeggiano l’arrivo della primavera volando e cantando tutti insieme. Questo contrasto
serve a introdurre il parallelismo fra il poeta e il passero solitario nella seconda strofa: anche
Leopardi preferisce stare in disparte dai suoi coetanei. Ma, a differenza del passero, il poeta è
consapevole che il suo comportamento è estraneo alla natura umana; per questo lo scrittore si
sente diverso e si pentirà, in futuro, di non avere vissuto appieno la sua gioventù.
Da Leonardo al Realismo
Molti artisti amavano dipingere soggetti raffiguranti animali, ognuno in modo diverso. Uno dei più
noti fu il celebre Leonardo da Vinci, uno dei principali esponenti del Risorgimento, lui amava
raffigurare il mondo naturale, che si tratti di un paesaggio, l’espressione di un volto o il movimento
di un animale. Uno dei dipinti più celebri è “la dama con l’ermellino”, che raffigura l’amante di
Ludovico il Moro con un ermellino in braccio; è caratterizzato da simbologie: l’ermellino è simbolo
di purezza, mentre la dama di raffinatezza ed eleganza.
Più avanti, intorno alla metà dell’Ottocento, si sviluppò un nuovo movimento artistico: il Realismo.
Esso rappresentava la realtà delle persone più umili, riproducendo scene di vita quotidiana di
lavori contadini; per questo erano protagonisti anche gli animali. L’esponente più importante e il
fondatore del Realismo fu Gustave Courbet. Un altro artista famoso fu, invece, Jean-François
Millet, il quale dipingeva paesaggi, contesti rurali, animali e persone con estrema aderenza alla
realtà e con un senso di leggerezza e serenità. Il suo dipinto più celebre è “la nascita del vitello”: in
tale sono raffigurati due contadini che portano un vitello appena nato, il quadro trasmette un
senso totale di povertà, definito soprattutto dalla stanchezza dei lavoratori, i quali camminano con
lo sguardo verso terra e dalla magrezza della vacca. Tuttavia, nell’atmosfera si nota una vita
domestica gioiosa, grazie alle bambine davanti la porta di casa che attendono con emozione il
vitello appena nato, simbolo di speranza e rinascita.
Un altro importante movimento vide protagonisti gli animali, nato in Germania nel 1911, che prese
il nome di “cavaliere azzurro”. Gli artisti che aderivano al Cavaliere Azzurro volevano comunicare
purezza e naturalezza; per questo favorivano dipingere gli animali, poiché ritenevano che l’uomo
avesse perso la naturalezza nel vivere. Tra gli esponenti più importanti vi furono Franz Marc e
Vasilij Kandinskij.
L’equitazione
L’equitazione è una pratica antichissima, in quanto, sin dalle epoche più antiche, l’uomo ha
utilizzato i cavalli per il trasporto umano e di merce, sin dai tempi greci e romani. Inoltre i cavalli
erano usati nelle olimpiadi antiche, ovvero delle celebrazioni atletiche e religiose, svolte
storicamente dal 776 a.C. al 393 d.C. ogni quattro anni; nate ad Olimpia. Durante questi giochi si
sospendevano persino le guerre. Le gare più praticate delle olimpiadi antiche erano la corsa
veloce, il salto in lungo, il lancio del disco, il lancio del giavellotto e la lotta. A tali gari potevano
partecipare solo gli uomini, l’unica donna ammessa era la sacerdotessa. Il premio per il vincitore
era una corona d’alloro e sostanzialmente la fama e la benevolenza degli dei. I Giochi olimpici
persero gradualmente importanza con l’aumentare del potere romano in Grecia. Tuttavia,
continuò ad essere diffusa nei secoli, ma ovviamente il suo ruolo è cambiato: oggi è, infatti,
definita come disciplina sportiva, che prevede la cavalcata di un cavallo.
San Francesco D’Assisi
Nato nel 1181, San Francesco D’Assisi era figlio di Pietro di Bernardone, un ricco mercante il quale
aspirava lo stesso destino per il figlio; ma le sue aspettative furono deluse dalla carriera militare
del ragazzo. All’improvviso, nel 1205, una crisi religiosa lo spinse a convertirsi: mentre era ad
Assisi, un sogno lo fece decidere di mettersi al servizio di Dio. Fece quindi la scelta della povertà,
per onorare Dio, e chiuse i rapporti con la famiglia. La Chiesa aveva sempre considerato un dovere
quello di aiutare i poveri, ma non si era mai privata delle sue ricchezze. L’approccio di San
Francesco era diverso: egli predicava un ideale di povertà, di amore e di umiltà. Egli usava il
dialogo per convincere i fedeli. Infatti, la sua attività principale era la predicazione; parlava anche
con gli animali, inclusi uccelli e lupi feroci, esortando a trattare il prossimo con amore. Uno degli
aspetti più famosi di San Francesco era proprio il suo rapporto con gli animali: addirittura, alcuni
sostengono che le sue ultime parole le rivolse all’asino che lo aveva trasportato per anni,
dicendogli di essere in debito con lui.
Il bullismo
Il bullismo è un fenomeno sociale di tipo violento, purtroppo, molto diffuso; soprattutto nell’età
adolescenziale. Tale fenomeno comprende dei comportamenti prepotenti ripetuti nel corso del
tempo, di natura fisica: picchiando, rubando o rovinando effetti personali, eccetera; o di natura
psicologica, insultando, prendendo in giro o minacciando il soggetto. Nel bullismo tutto parte dal
bullo, più frequentemente i bulli, nonché gli aggressori. Si formano dei gruppi poiché il bullo non è
altro che una persona fragile, debole, che scarica le sue tensioni su altre persone: la vittima; essa è
la persona presa di mira la quale si fa condizionare dai bulli e, in tal modo, viene afflitta da gravi
sofferenze psicologiche, quali la depressione, i disturbi alimentari, autolesionismo e, nel peggiore
dei casi, il suicidio. Oggi gli episodi di bullismo avvengono soprattutto nelle scuole, o in luoghi
frequentati soprattutto da adolescenti.
Per mettere un punto su questo fenomeno si deve denunciare: bisogna parlare con gli adulti, con
gli insegnanti o i genitori, che possono aiutarti. Si deve denunciare! Purtroppo le vittime non
hanno il coraggio di farlo, poiché ricattate dal bullo, o perché si vergognano, non credono sia
necessario.
Personalmente mi ritengo una persona molto empatica e da tale mi sentirei male vedendo una
persona soffrire a causa del bullismo, perciò la sosterrei e la aiuterei ad uscire da questo periodo
buio, cosa che dovrebbero fare tutti se notassero certi comportamenti, poiché inoltre può aiutare
la vittima a trovare il coraggio di parlarne.
Il viaggio è giunto al termine…
E adesso, a conclusione del mio lavoro e dei tre anni di terza media, posso dire di essere cosciente
di essere cresciuta tanto. I professori mi hanno accolto come una bambina che stava iniziando a
crescere e mi stanno lasciando come una ragazzina. Nel corso di questo tempo mi rendo conto di
essere cresciuta non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente; sono maturata, mi ritengo
quasi una persona diversa, ho conosciuto il mio vero carattere, a seguito di tante esperienze
vissute a livello personale, a seguito di tanti errori che mi hanno aiutata a migliorare. Sono grata di
avere saputo cogliere da ogni momento qualcosa, di non essermi abbattuta nei momenti di
difficoltà e di sapermi rendere conto di tante cose; perché se tornassi indietro, se tornassi a
quando ero una bambina spaventata nell’incontrare i ragazzi di terza media, non mi sarei
aspettata che tali tre anni sarebbero stati fondamentali per la mia crescita, e mi sarebbe sembrato
ancora così tanto lontano il tempo di prepararmi per gli esami di terza media.
E adesso mi aspetta una nuova avventura, un’altra avventura che mi porterà lontano e che mi
insegnerà qualcosa di nuovo come ha fatto questa. Mi attende una nuova vita, e io attendo lei.
Bibliografia
Ecco da dove ho ricavato i materiali necessari per la mia tesina:
Scienze: Focus natura Green 3, Luigi Leopardi, Massimo Bubani, Michele Marcaccio;
Storia: storiaememoriadibologna.it;
Ed. civica: 2030 percorsi di educazione civica, Ilaria Rigoni, Davide Bianchi, Francesca Gozzato, Marco
Crepalti, Raffaella Damonte;
Inglese: wikipedia;
Musica: wikipedia;
Religione: studenti.it;