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Secondo voi

cosa potrebbe spingere,


in un martedi lavorativo,

un affermato creativo
pubblicitario di 37 anni,

sicuro di sè
e innamorato del suo lavoro,

a passare ore e ore seduto


sulle rocce di quest'isola deserta

per dedicarsi
a un'attività come la pesca

della quale peraltro, come potete


vedere dai magri risultati ottenuti,

non ha alcuna cognizione?

C'è solo una cosa che ha il potere


di fare cambiare vita a una persona:

l'amore.

Di storie d'amore
nel mio lavoro ne vedo di continuo

e so che ci possono portare


a venir meno alle nostre promesse.

Quello non è tuo marito?

- Non si è mai accorto di niente.


- Se lo dici te...

Sognare giurando l'eterno.

Amo', guarda che è per sempre,


proprio forever forever.

Certo, amo', sempre


che non ce lo staccano!

Rompere con il passato.

Ho capito che ti odio!

Credere nel futuro.

- Ho capito che ti amo.


- Entra.

Era un giovedi quando tutto


è finito. O meglio, cominciato.
Amore!

Elena, sono a casa.

Elena!

Elena?

Elena?

Ti ho teletonato in albergo,
ma eri partito,

forse speravi di scoprirmi, ma non


c'è niente da scoprire, purtroppo.

Me ne sono andata.
Andata via e basta.

Ti prego, non cercarmi,

rispetta le mie scelte


come ho sempre rispettato le tue.

Elena.

Quando una storia finisce,

il dolore di solito è proporzionale


alla bellezza dell'amore vissuto,

e allora arrivano puntualmente


a tradimento i ricordi.

Aiuto! Ah!

"Amare è breve, dimenticare


è lungo" diceva Pablo Neruda.

E quando stai così, il mondo


sembra divertirsi alle tue spalle,

e tutto ti ricorda che lei se ne è


andata, perfino un semplice film.

Quale ragazza, Adriana? Sto solo!

Sono rimasto da solo


in una casa vuota,

con un analista
perchè sto pure in analisi

e tanta solitudine,
hai capito? Tanta.
- Senti, vuoi che cambio?
Se vuoi, io cambio, eh? - Mh!

Mi vuoi più risoluto, più forte,


più cinico? Dimmi che vuoi.

Quanto mi sei mancato!


E quanto mi mancherai!

Allora sei costretto


a ricorrere ai mezzi più bassi,

che non avresti il coraggio


di confidare a nessuno.

"Amore tragico" no.

"Separazione:
come riprendersi in 12 passi".

"Quando lei ha detto basta".

Il primo passo da neo single:


quello che è importante è lo sfogo.

Alzati, uomo ferito,


riprenditi. Urla.

Oh! Hai finito?

Che stai a prova' l'allarme? Eh?


Te va de gioca'?

Guarda che te vedo!

Io er giorno lavoro
e la notte vojo dormi', capito?

Si te rode,
vatte a fa' 'na passeggiata!

Ho conosciuto Alex per lavoro

e forse è proprio
perchè sa di cosa mi occupo

che sono diventato


il suo miglior confidente,

e mi ha raccontato tutto
di queste quattro diciassettenni,

un'età in cui le ragazze


sono a dir poco complicate.

Si fanno chiamare le "ONDE"


dalle iniziali dei loro nomi:
Olly, Niki, Diletta ed Erica.

Naomi! Dovresti
fa' sul serio la modella!

Capirai,
con quello che se beve!

Olly, vero nome Olimpia,

estroversa, disinibita, casinista,

diciamo che lei all'amore


ancora non ci crede troppo.

- I ragazzi vanno presi e lasciati.


Sesso, solo sano sesso! -Ma va'!

Erica, più tranquilla di Olly,


è già fidanzata,

o meglio è fidanzata
da troppo tempo con un ragazzo

troppo preciso, troppo metodico


e, soprattutto, troppo noioso.

Amore, dobbiamo finire


di ripassare per domani.

- Non mi va di fare tardi.


- Madonna, Gio', non rompere!

Vabbè, vado a casa.

Questo è lo scotto
che si paga per amore.

Diletta: sana, saggia, sportiva.


Una sola cosa la separa dalle altre,

una cosa che le ONDE


le ricordano sempre:

è ancora vergine.

Sì, ma, e tu quando lo paghi


questo scotto?

Che palle!
Ve l'ho già detto mille volte:

al momento giusto
con la persona giusta.

Ma la ragazza di cui mi sono


dovuto occupare di più è lei:

Niki, imprevedibile,
a volte ragazzina,

poi improvvisamente donna.

Generosa, crede nell'amore


e nella forza del sogno.

A bello! Ma che fai, non vieni


alle teste dove mi inviti?

Alessia era molto dispiaciuta.

Mh, si, scusa, Pietro,


mi sono dimenticato.

Meno male che mi sono ricordato io!


Stasera facciamo fiesta!

- Te l'ho portata qua!


- Pietro?

- Dai, ragazze, salutate Alex!


- Ciao!

Che fai? Che stai facendo?

- Come che faccio? Facciamo una testa.


- A casa mia?

E che a casa mia,


con mia moglie?

Loro sono le modelle russe della


vostra ultima campagna, le riconosci?

Veramente le avevamo scelte


per lavorare.

- Un sacco di gente si porta


il lavoro a casa. -Sì, vabbè.

- Che fai? -Che è?


- Lo devi offri alla russa. -Ah.

- Che sandali ti sei messo?


- Perchè? -Sembri un frate!

- So' brutti?
- Eh! Non se possono vede'.

Da casa.

Eccoci!
L'uomo abbracciato
a questa bella ragazza è Pietro,

uno dei migliori amici di Alex.

Fa l'avvocato,
ha due figli, è sposato,

ma questa non è sua moglie.

E neanche questa.

Sua moglie si chiama Susanna

e ha appena scoperto
che lo yoga con i figli

è una disciplina
che aiuta l'armonia familiare.

Ecco, questo è il momento: state


aprendo un contatto con la terra.

- Mamma, io c'ho tame.


- Sst, zitto! Non senti il momento?

Ci sono poi Flavio e Cristina

e questo è il loro momento


di massima passione.

- Tisanina? -Eh?
- Brodino. -Eh.

...ed Enrico e Camilla.

Lei scalmanata e libera,


lui irrequieto, paranoico

e fissato con qualsiasi


tipo di evento culturale.

Una coppia
veramente malassortita.

Questo strano tipo


Alex non lo conosce ancora,

ma si rivelerà
una persona importante,

anche se il loro rapporto,


come ora vedrete,

non è proprio partito


con il piede giusto.
Ciao, ti ricordi di me?

No, mi dispiace, scusa.

Io lavoro in agenzia,

ho la scrivania accanto
a quella di Elena. Andrea Soldini!

Ah, sì...
Scusa un attimo, eh, Andrea.

Scusa, puoi venire?


Ti devo parlare. Scusa.

Ti rendi conto
di chi mi hai portato a casa?

Certo, t'ho portato


tre modelle russe, tre fighe!

M'hai portato uno


che mi parla di Elena.

Io come faccio
a staccare la spina?

Hai 'sta ossessione Elena, Elena...


Te devi liberare.

- Facciamo l'insalata russa.


- No. -Sì, guarda che romantica!

Guarda come mangia la ciliegia.

- Pensa quando mangia il bananino.


-Ah, e dai!

Senti, sono le 2:00,


io vado a dormire.

"Goditi potere e bellezza


della tua gioventù".

"The Big Kahuna."

Ragazze, tenete,
questi sono per voi. Uno a te...

- A che servono 'sti occhialini?


- Facciamo il Bum Bum Car:

è come l'autoscontro,
però con macchine vere.

Quindi scoppiano i vetri,


saltano gli sportelli...
Questi servono
a proteggere gli occhi!

Tieni. Io non lo faccio.

- Ma è fichissimo, l'ho fatto la scorsa


settimana, non è successo nulla. -No.

- Voi?
- Vabbè!

Madonna, ma chi è quello?


E'fichissimo!

Se lui guida,
io sto in macchina con lui.

Olly, e tiette 'na volta, madonna!

Eccoli! Oh, stanno arrivando!

5 macchine rubate,
prese da un carrozziere per 1.000 euro.

Ci si scommette sopra
e l'ultima che cammina, vince.

Il rifiuto del sistema.


E' vero, sarà sbagliato,

ma quanto mi piacerebbe
essere lì in mezzo!

Ciao, Niki.
Che fai, vieni con me?

Se vinciamo, con i soldi


ti porto a cena e facciamo pace.

Fabio, non stiamo più insieme.


Quindi niente cena, okay?

Va bene, come vuoi.

Ragazze, sono di nuovo su piazza.


Io e Niki ci siamo lasciati,

quindi chi vuole


venire con me, prego.

Fabio. Non ci posso credere.


Mi sembrava bellissimo.

#Col tuo viso solare,


col tuo sorriso speciale,#
#con il tuo sguardo d'amore,
negli occhi lo stesso sapore.#

Morivo per lui.

La mia prima volta,


il mio primo amore.

E ora lo guardo
e non sento niente.

Insomma, niente, no.


Però quant'è stronzo!

Eccolo...

- Che c'è? - Tuo amico male,


malissimo. Andiamo.

- Ma chi? Dove?
- Tuo amico, sta nel bagno.

Eccolo, sta qua.

- Che è successo?
- Scusa, ma sono cardiopatico.

- E allora?
- Ho fatto un tiro di cocaina.

Ma come cocaina?
Ma che sei scemo? Madonna mia!

Vabbè. Alzati, respira. Prendilo


dall'altra parte. Dov'è Pietro? Pietro!

Aiuto! Uomo quasi morto. Aiutatemi!

Zitta, la fate sta' zitta a questa?

Che è successo, oh?

L'amico tuo
si è fatto un tiro di cocaina

ed è cardiopatico.

Ma che sei scemo? Sei scemo?

Nun te preoccupa',

già abbiamo chiamato l'ambulanza


e i Carabinieri, tranquilla!

Scusate. Ne ho presa un po'


a casa di Alessia.
- Soltanto che... -Che?
- Chi me l'ha data non posso dirvelo.

Che ci frega chi te l'ha data!


Deficiente!

- Deficiente.
- No, te deficiente.

-Ah, io deficiente? -Eh!


- Lui deficiente.

Hanno suonato, ho aperto.

- Buonasera.
- Buonasera!

- Chi si sente male?


- Lui. -Lui.

Misuriamo subito la pressione.

Signori che succede qui?


Strani festini, sembra.

Magari! Stavamo tra amici, abbiamo


bevuto qualcosa. Tutto tranquillo.

- Come ti senti?
- Malissimo!

- Che fa, scrive?


- Perchè, si preoccupa?

No, era così per dire,


visto che è casa mia.

E queste signorine?
Sono straniere?

Sì, russe, ma tutte


con permesso di soggiorno.

- Pietro:
Sì, ma tutto in regola, eh!

Sono modelle
di una nostra campagna pubblicitaria.

Io sono un creativo.

Io un avvocato. Le posso
offrire qualcosa, capitano?

- Brigadiere. -Brigadiere, scusi.


Volevo dire che... Scusi.
E'tutta colpa mia. A me stava
andando bene con le ragazze...

Irina, le posso presentare


il nostro capitano?

- Brigadiere.
- Buonasera.

Parla bene italiano,


è affascinata dalla divisa.

Io sono generoso,
ho coinvolto i miei amici,

lui è cardiopatico,
giuro non lo sapevo,

...ha bevuto, ha mischiato,


troppi caffè... -Troppi caffè?

- Il caffè ta male.
- Carretti, scrivi: troppi caffè.

Troppi caffè, eh?


Come sta il signore?

Non grave, ma lo portiamo


in ospedale per accertamenti.

- Ciao, Alex. Grazie di tutto.


- Che facciamo?

Allora, signori, per stavolta


siamo a posto così,

ma attenti a quello che fate


e niente schiamazzi notturni.

- La prossima volta arriviamo, ma col


mandato. Chiaro? - Non si preoccupi.

- Arrivederci.
- Grazie. Buon lavoro. Grazie.

- Arrivederci!
- Arrivederci.

Ahò, t'ho tolto da 'sti casini,


manco col rito abbreviato, eh?

- Adesso la testa è finita;


via tutti. -Sicuro? -Sicuro.

Ragazze, andiamo!

- Almeno una serata divertente,


movimentata, da ripetersi. -Sì.

Il prossimo weekend?

La giacca!

E quando meno te l'aspetti,

quando credi che tutto


vada per il verso sbagliato,

che la tua vita programmata


in dettaglio naufraghi,

ecco che improvvisamente accade.

Porca miseria!

Fatti questo come tatuaggio:


un elefantino.

Perchè si deve fare un tatuaggio?


Se è come te che te ne sei fatti tre!

Per forza, pari porta sfiga.

- Buongiorno, papà. - Ciao.


- Buongiorno, mamma.

Amore, ti siedi
e mangi una cosa, dai.

Bevo solo un po' di succo,


sono in un ritardo fottuto.

- Sei sempre in un ritardo fottuto!


- Oh! Ma che parole sono?

- Vai piano in motorino! -Me lo dici


ogni mattina! Non portarmi sfiga!

Chi le insegna queste parole?


"Sfiga", "iella", sei te!

Ma si può sapere
dove cavolo guardi?

No, guarda che veramente


ero io che avevo la precedenza.

Che dici, deficiente? Avevi


lo stop, tu, no la precedenza!

- Lasciamo perdere, come stai?


- Mi fa malissimo il gomito.

- Fa' vedere. Muovilo.


- Sì, lo muovo, lo muovo.

Guarda, neanche la giacca


ti sei rovinata!

Guarda la portiera, invece,


tutta rovinata, guarda.

Tu guarda i miei pantaloni,


tutti strappati sul sedere.

Ma se lì portate tutti così


i pantaloni.

Che dici? Questi erano nuovi!


Fornarina, hai presente?

Certo, dai,
ti do una mano. Tieni.

Oh! Attenta, attenta!

Madonna, quanto rompi,


sembri mio padre.

Non avete rispetto


per le cose degli altri voi.

- Ora sembri mio nonno.


- Pure!

Ma guarda che danno!


La ruota davanti è tutta storta.

Mi spiace, ma io non posso guidarlo.


Mi devi accompagnare a scuola.

Non posso,
sono in ritardo, mi spiace.

Chiamo i vigili,
l'ambulanza, i Carabinieri,

poi vediamo a che ora arrivi.


Andiamo, dai.

No, prego, sali tranquillamente.


Non c'è nessun problema.

Al Giulio Cesare, Corso Trieste.


Sbrigati, mi chiudono il cancello.

- Non so, qualcos'altro?


- No.

- No, per sapere.


- Bella la canzone! -Eh.
Comunque io sono Niki.

Alessandro Belli.

- Scusa, i piedi? -Cosa?


- I piedi dal cruscotto, lì togli?

- Sì, Alessandro Belli.


- Non lo so.

Non ce l'hai un soprannome,


un modo in cui ti chiamano gli amici?

Mi chiamano Alex.

- Ah, vai di qua! -Ferma! Che fai?


- Tagliamo. Lo fa pure mia madre!

Togli le mani! Non vedi


che è una corsia preterenziale?

Ecco, lo sapevo,
mi hanno fatto la multa.

- A rosicone!
- Che fai? Entra dentro!

Scusa, ma io lì odio i vigili,


è più forte di me.

Ci manca solo che ci arrestano


per oltraggio a pubblico ufficiale.

- Madonna, come sei esagerato!


Mamma mia! -Io sono esagerato?

Mi vieni addosso,
mi sporchi la macchina,

poi ci tanno la multa, ci arrestano.


Le abbiamo fatte tutte.

Io e te
non andremo mai d'accordo.

Intatti non dobbiamo andare d'accordo,


dobbiamo solo non fare un incidente.

- Veramente lo abbiamo già fatto.


- Eh.

Comunque, fermati qua


che questa è la mia scuola.

- Questa?
- Sì, questa qui.
Tieni, il mio biglietto
da visita con tutti i contatti,

...per l'assicurazione mi chiami,


- Creative director.

- E' un ruolo importante?


- Più o meno.

Sapevo che potevo farti


una causa con i controfiocchi.

E guarda che, se questo è falso,


io adesso prendo la targa, eh?

E se è falsa anche quella?

- Capo!
- Ciao!

Che fine hai fatto?


Ti aspettavo ieri alla mia testa!

Scusa, ma non ce l'ho fatta.


Non sai come stavo, guarda.

- Ciao, Sandra.
- Ciao!

- E' arrivato solo due minuti fa,


non ti preoccupare. - Meno male.

- Tu siediti se vuoi, ti chiamo io.


- Okay, grazie.

Stai pensando
se ci siamo già conosciuti?

Sì, intatti.

- Piacere, Marcello Santi.


- Alessandro Belli, piacere.

Avevo l'ufficio sopra Elena.

- Ah. Pure tu? -Cosa?


- No, niente. Dicevo, che ci fai qui?

Ho un appuntamento con Leonardo.

-Ah. Anch'io. -Lo so.


- Sì? Sì, va bene.

- Ha detto Leonardo che potete salire.


- Grazie.
Prego.

Oh, eccoli qua.


Accomodatevi, ragazzi.

- Bello, De Kooning, vero?


- Già.

Ah! Elefantini,
Gio Ponti, 1930. Belli.

Bravi,
così mi piacete: competitivi.

- Cosa c'è qui sotto?


- Tutto. -Niente.

Giusto, Alessandro. Tutto.


Tutto quello che ci interessa.

Queste sono le caramelle LaLUNA,


il futuro della nostra agenzia.

Ci offrono 14 milioni e un'esclusiva


di 2 anni pertutti i prodotti LaLUNA.

I giapponesi hanno indetto


una gara tra le nostre agenzie.

Allora io che cosa faccio?


Li copio, lo faccio sempre:

una gara tra Alessandro Belli


e Marcello Santi.

- Scusate. Pronto?
- Ehi, Belli, come va? Ho preso 7!

Hai preso 7?

Sì, esatto!
Non mi capitava da una cifra.

- Scusi, ma chi parla?


- Come chi parla? Sono Niki.

- Niki? -Sì, quella che stamattina


stavi per uccidere.

Ah, sì... Ciao, come stai? Sono


in riunione, scusa, non posso parlare.

E io a scuola, in sala protessori.

Qui non si può parlare


liberamente al cellulare!
Se mi succedesse qualcosa?

Scusa, dobbiamo parlare dopo,


assolutamente.

Ne ho parlato col meccanico.


E' passato a prendersi le chiavi.

Sì, no...
Non posso parlare.

Un attimo! Okay, devo attaccare.


Ci vediamo all'uscita.

No, Niki, no...

Cavalli, ma che ci fai


nella sala protessori?

Stavo ripassando.

Ma quale ripassando!
Spegni quel cellulare, forza.

Non mi fare pentire


del 7 che ti ho dato.

- Il 7 me l'ha contermato? -"Il 7 me


l'ha contermato"? Fila in classe.

Presta, che c'è? Pure tu?

E' stato ingiusto con me.


Vorrei trattare il mio voto.

Dici "trattare", eh?


Quindi vuoi fare come diceva Cicerone:

- "Aliquem liberalitertractare".
- Cioè?

- "Bisognerebbe
trattare bene qualcuno". - Esatto!

- Non è il tuo caso. Ciao.


- Mortacci tua!

- Sì? - Sandra, lì faccia entrare.


- Subito.

Avrete i vostri assistenti personali,

gente che non vi deluderà.


Vedrete, persone di ottima fiducia.

Alessia è perfetta
per questo lavoro.
Alessia sarà
l'assistente di Marcello.

Tu e lei
lavorate insieme da troppo

...e io voglio creare nuove sinergie.


- Benissimo,

Piacere. Faremo
un ottimo lavoro insieme.

Per te, Alessandro, la tua


ombra perfetta, il genio della grafica.

- Andrea Soldini.
- Salve! Ciao, Alex.

Bene, ragazzi,
adesso andate e lavorate sodo.

In palio c'è il ruolo


di creative manager estero

e un notevole aumento di stipendio.

Chi perde, verrà trasterito


alla nostra agenzia di Lugano.

Perfetto.

- Vedrai, Alex, andremo tortissimi!


- Sì, come ieri sera.

Chi è quello?

Il tratello dello sfigato


che ha mollato dopo Natale.

- Non sa cosa lo aspetta!


- Ciao, amore.

- Hai visto i tuoi amichetti del


Bum Bum Car? - Sì. Capirai!

- Capirai! Non voglio che ci vai più.


- Ancora? Che palle! Mollami!

Fichissimo.

Scusa, tieni, eh?

Allora,
come è andata al lavoro?

Bene. Bene, come al solito.


Scusa, gentilmente,
puoi togliere i piedi dal cruscotto?

Madonna, oh, sei antico!

Fai tanto il finto giovane


con le Adidas sotto al vestito scuro

e poi rompi le palle?

Che c'entra? E' la tenuta da lavoro.


La sera sono molto più sportivo

Ancora più finto giovane.

Vabbè, senti lasciamo perdere.


Dov'è il meccanico?

Ah... Ha detto
che non ce la fa per oggi.

- Come non ce la fa? -No.


- Che vuol dire?

Che vuoi? Ma prima sfondi i motorini,


poi ti stupisci?

Ma io che ti sono venuto


a prendere a fare, allora?

Mi hai messo sotto stamattina


e non mi offri neanche una cosa?

Dai, facciamo due passi, no?


Ci riconciliamo.

E vabbè, riconciliamoci.

Ma sei sicura? E' centro storico,


non si può parcheggiare.

Anche i vigili pranzano.


Andiamoci a prendere un frullato.

Chi arriva ultimo paga.

No... Ma come
"chi arriva ultimo paga"?

"Chiunque abbia amato


porta una cicatrice". De Musset.

Solo che a volte se ne dimentica.

Aspetta!
- Oh, ma che fai, superi?
- No, non vale!

- Due frullati.
- Ecco a lei. Grazie.

Grazie. Posso avere la cannuccia?

- Mamma! -Dove sei?


- Ehm... In giro con Olly.

Ah, strano, perchè Olly


ha chiamato qui, ti cercava.

Volevo dire che... ero fino


a un attimo ta con Olly.

E adesso con chi sei?

- Ho incontrato un mio amico. -Chi?


- Un mio amico. Non lo conosci.

Vabbè, sbrigati a tornare


che devi studiare.

Ti lascio da mangiare in frigo


e non aggiungere bugie.

- Mamma?
- Mh, sì.

Tua figlia peggiora di giorno


in giorno, non sai che balle inventa!

- Fantasia fertile, come sua madre.


- In che senso?

Non ti ricordi le cazzate


che t'inventavi tu coi tuoi?

No. Tipo?

Tipo che pensavano che sei


arrivata vergine al matrimonio.

Beh, non penso


che sia il caso di Niki.

- Me l'hanno portata via.


- Sei sicuro? Non era più avanti?

Ma no, era sotto l'arco,


adesso come facciamo?

In qualche modo risolviamo.

Meno male che i vigili


stavano a pranzo.

Ti dico che non salgono mai


i controllori, stai tranquillo.

Buongiorno. Biglietti, grazie.

Biglietti, grazie.

- 86,15 euro? -Sì, più la multa.


- Pure? -Sì.

- Ah, capito?
- Che c'è?

Niente, mi conveniva
ricomprartelo nuovo il motorino.

Madonna, non c'è niente di peggio


che il braccino corto, eh!

Ecco il resto. Prego.

- Pronto?
- Ciao, Alex, sono Andrea Soldini.

Ciao, Andrea, come stai?

Siamo qui tutti in ufficio.

- Ci chiedevamo se passavi
più tardi. -Fammi guidare!

- Scusa un attimo. Ho detto di no!


- Ho la patente, dai!

Sì, Andrea, scusa,


ma ho fatto un po' ritardo,

però facciamo così:


ispirazione libera,

cioè ognuno segua


il proprio metodo. Sì.

Avanti!

Va bene, allora procediamo. Ciao.

Ha detto
"oggi ispirazione libera". Boh.

La sto per prendere la patente.

- Però c'ho il foglio rosa.


- Ah.
- Ma sta davvero tanto tanto male?
- A pezzi sta.

Anche fisicamente.
E' dimagrito, verdastro.

- Porello, però.
- Ha preso una bella botta.

Con Elena
stavano per sposarsi, eh?

Io provo sempre a chiamarlo,


ma o è spento o non risponde.

Non ce la ta più a parlarne.


Solo Pietro c'è riuscito.

Mi sono dovuto presentare


a casa sua,

stava malissimo, l'ho trascinato


dal letto, piangeva, 'na tragedia.

Non mi voleva mandare via.

Ho detto: "Sono 2:00,


domattina ho un'udienza".

- Lui m'ha detto: "Dormi con me?"


Che gli dici? -Che gli dici?

- L'altra sera, no?


- E certo, l'altra sera!

Amore, ma quanto sei dolce?

Arriva. Evitiamo commenti su Elena,


che in queste situazioni è antipatico.

- Ciao Alex!
- Ciao, come stai? -Ciao.

Ciao.

Ciao.

- Buonasera a tutti.
Siamo pronti per ordinare? -Direi.

Ma la signora stasera
dove l'ha lasciata?

Senta, ci può portare dell'acqua


gentilmente intanto?

- Faccia la cortesia, grazie.


- Che prendiamo?

Fanno buone le
"pennette del guardiano del taro".

Una bella spigola al sale


e passa tutto.

- O con un bicchiere di vino.


- Pure le pennette...

- Spigola per tutti?


- Spigola.

No, cioè, m'ha fregato i soldi!

- Vuoi una mano?


- Sì, grazie.

Sono esperto. Ha fregato


un sacco di volte pure me.

- Che volevi?
- A24, un plumcake. -A24...

- Wow, grazie!
- Niente. Ciao! -Ciao!

"L'amore è come il fulmine:"

"non si sa dove cade finchè


non è caduto". Henri Lacordaire.

- Ehi! A chi scrivi questo messaggio?


- A nessuno.

- E' una cavolata. Fammi vedere!


- No! -Fammi vedere!

Prendilo, dacci una mano.

- Oh! Leggi un po'.


- Dai che la teniamo.

Ecco, brava,
leggilo pure per me, sono curioso.

Guarda che comunque non era per te.

Perchè tu le cose
me le dici in faccia, vero, amore?

Sì, ma non chiamarmi "amore".

- Comunque non me ne trega


a chi scrivi. -Meglio.
Ero venuto a dirti che ho trovato
il mio nuovo nome d'arte.

Fabio Fobia. Ti piace?

Molto. Originale, soprattutto


per uno che fa hip hop.

- Fabio Fobia!
- Oddio, che nome!

Sai perchè non ha tunzionato tra noi?


Perchè sei una rosicona.

Peggio non lo poteva trovare!

E' troppo antico, vecchio.

Questo lettering è troppo anni '80,


non va bene.

Pensiamo alla luna più in grande,


in senso metaforico.

La luna è
un grande melone bianco.

Vabbè. Proviamo in senso storico,


forse è meglio, eh?

Quando Armstrong sbarcò sulla luna


trovò queste caramelle.

Non vorrei passare la vita


nella ridente Lugano.

Perchè,
è così brutta 'sta Lugano?

Non vorrei neanche pentirmi


di averti salvato, l'altra sera.

Scusate un attimo,
c'è un amico.

Continuate a lavorare per favore?


Idee nuove, nuove, dai!

- Enrico! - Ti cercavo! Scusa


se non ti ho avvertito, mi spiace.

Figurati, che è successo?

C'ho un problemino.
Ti dovrei parlare un attimo.

Andiamo lì
che non c'è nessuno. Vieni.

Li, siediti lì.

Allora?

C'hai 'na faccia!

- Che è successo?
- Camilla mi tradisce.

- Camilla? Ma figurati!
- No, no, so' sicuro. - E cioè?

Ieri ha lasciato due paia di scarpe


sotto la sedia dov'era il vestito.

Eh. E allora?

Come allora? Su! Diane Lane


e Richard Gere? "L'amore intedele"!

Lei lascia due paia di scarpe


sotto la sedia: è indecisa

perchè ha un altro!

-Adesso una perchè è indecisa


è una troia, scusa? -E dai però!

- E che troia? -No, voglio dire


che non è una cosa allarmante.

No, lo è invece, Camilla è cambiata


tantissimo in quest'ultimo periodo.

- Ma cambiata come?
- E' cambiata...

- Quando facciamo l'amore


adesso è più... -Più?

- Più...
- Più? -Più vogliosa, ecco.

- Beh, magari averli 'sti problemi,


scusa! -Non sto scherzando.

Mi devi fare un favore:

vai da un investigatore privato,


si chiama Tony Costa.

No, un investigatore privato, no,


ti prego, dai!

Sei l'unico a cui lo posso chiedere.


Fallo per la nostra amicizia.

- E va bene, dai.
- Grazie! Ti voglio bene.

Niente, niente, niente.


Dai, che devo lavorare, su.

- Saranno soldi buttati, però...


- Speriamo, speriamo.

Comunque promettimi una cosa:


basta film con Richard Gere.

- Basta.
- Basta.

- Pronto?
- Ciao, Alex!

Chi parla?

Ancora non hai registrato


il mio numero?

Ti aspetto all'uscita!

- Ah, Ni-- Niki, ciao. Non posso.


- Vabbè, io ti aspetto lo stesso!

E va bene,
ci vediamo a scuola.

Alex, non sapevo


che avessi una bambina!

Eh, nemmeno io.

Tieni.
Non mi piacciono i debiti.

Ma figurati, per una merendina!


M'ha fatto piacere offrirtela.

Va bene. Comunque
io sono Diletta, piacere.

E' vero. Filippo.


Non ci eravamo presentati.

No, no, t'ho detto


di no, m'hai stancato!

- Questi litigano sempre!


- Che palle, c'è Fabio. Io vado.

- Dove vai?
- Dopo ti chiamo e ti dico.

- Vai, vai, presto!


C'è il mio ex! -E allora?

- E allora non capirebbe.


- Non capirebbe che?

Non capirebbe e basta!


Poi è manesco.

Vabbè, comunque alzati


che è passata.

Comunque sei il peggio,


arrivi con mezz'ora di ritardo.

Scusa se avevo
un incontro importante.

I piedi! Ti chiedo per favore:


i piedi sul cruscotto no.

- Vai di qua.
- Dove? -Qua.

- No, cazzo, è chiuso!


- Come chiuso? -Chiuso, chiuso.

- Ti presenti alle 14:00,


è normale, no? Dai. -Ah, pure?

E adesso come ci vado a Fregene?

C'è una gara importantissima


oggi lì. Ci tengo un sacco.

- No. -Vero che mi accompagni?


- Non se ne parla proprio. No.

Dai, che mi accompagni.

No, non guardarmi così.


Sono irremovibile.

- Oh, andiamo, andiamo,


andiamo, dai! -Piano!

Ma che non ce la fai?

"Eravamo insieme. Tutto


il resto del mondo l'ho scordato".

Walt Whitman.

- Torno presto, eh? -Sì.


- Puoi tenermi questo? -Sì.
Ah, grazie del passaggio.

Prego.

Cioè, mi ha dato un bacio


sulle labbra? Stai calmo.

Vabbè, l'ha fatto così,


per ringraziarti, è normale.

Però, quant'è bella!

Bello qui, vero?

Questa per me è praticamente


una seconda casa.

Anche scuola
è un po' una seconda casa.

Sai, alla fine


mi piace andare a scuola.

Mi piace
che si pulisca con la mano.

Mi piace che si pulisca


con la mano?

Tu stai proprio fuori di testa.

Oddio, che c'è?


Perchè mi guarda così la bocca?

C'ho sicuro
qualcosa tra i denti.

Grazie.

Eh, no, non ci siamo.

Bisogna trovare qualcosa di meglio


per rompere il ghiaccio.

Raccontami di questa competizione


che ti crea questi problemi.

- Ci penso io a risolverteli.
- Sì? -Mh-mh.

E va bene. Allora,

un gruppo di giapponesi vuole lanciare


una caramella sul mercato. - Mh.

Io e il mio gruppo dobbiamo trovare


il modo migliore pertarlo. Tutto qua.

- Com'è fatta la caramella?


- A forma di luna.

Wow! Allora ci penso io.


Sono un'ottima creativa.

Mia madre. Mamma?

Niki, sono due ore che ti chiamo.


Era sempre staccato!

Lo so. Sono da Erica.


Qui non prende bene, lo sai.

Da quanti anni non avevi


a che fare con queste teletonate?

Chissà da quanti anni non avrà


a che fare con queste teletonate!

Sicura? A me sembra
di sentire il mare.

Macchè, stiamo studiando.


Comunque rimango qui a cena.

- Va bene, ma torna presto.


- Okay. Ciao.

-Vabbè. Ho avuto un'idea fichissima


per la tua pubblicità. -Spara.

Oddio, "spara" no, eh.

Voglio dire "racconta".

Okay. Vediamo una città

e improvvisamente tutto
si trastorma in pacchetti di caramelle

e per finire la caramella LaLUNA:


LaLUNA, una città di dolcezza!

Carina, ma l'hanno già fatta.


Gomma del Ponte, 1988.

1988, io non ero nata.

Perchè ci stiamo fermando?

Aspettami qui, non uscire dalla


macchina, è un quartiere pericoloso.

Sì, papà.
Salve, sono Alessandro Belli.
Cerco Tony Costa.

- Piacere, sono Adele, l'assistente


di Tony. -Piacere. -Prego.

Tony! E' per te!

E io invece sono Tony Costa,

...professione: investigatore privato.


- Salve.

Rompere e salvare unioni


è la mia specialità.

Lo so cosa state pensando:


che dovrei essere un cinico, un venale,

uno che sulle emozioni degli altri


passa sopra come un bulldozer.

Ma non è così.
Ogni caso mi sta a cuore.

Le coppie in crisi
me le sogno la notte.

E quando scopro un tradimento,


mi viene la colite.

Come vedete, però, ho imparato


a ostentare professionalità.

Fa parte del mestiere.

La gelosia è una malattia


irrazionale, paralizzante, assoluta.

Basta una doccia fuori orario,


una nuova pettinatura,

un messaggino
al momento sbagliato

e siamo disposti a tutto,


pur di sapere la verità.

Per questo persone come Alex


passano di qui,

si siedono davanti a me,


si sbracciano

e, con occhi supplichevoli,


mi dicono:
Guardi che veramente
è per un mio amico.

E io quasi sempre
decido di crederci.

Lascia un acconto?

- Un anticipo. Sì, certo. 1.500, no?


- 1.500, va bene. -Sì, ecco qua.

Bene, allora, ci riaggiorniamo


tra qualche settimana. La chiamo io.

- Grazie.
-Arrivederci.

- Beh, allora?
Chi sta tradendo chi? -Cosa?

Non fare il vago.


Hai citotonato all'investigatore.

- Avevo detto di restare in macchina


però. -E' vero, l'avevi detto!

- E allora?
- E allora faccio quello che mi pare.

Non mi va di parlare
di questa storia.

Tranquillo, ne parlo io. Ti sei


lasciato con la tua ragazza, no?

Ma che ne sai?

Ma si vede. Cioè, sei proprio


in quella fase, un classico:

appena vi lasciate,
le altre donne scompaiono.

Non mi hai degnato


neanche di uno sguardo.

- T'ho guardato, ho guardato


e ho visto una bambina.

Mh. E invece tu saresti l'adulto?

Uno che vuole scoprire


se lei ti ha tradito.

Magari è stata una bella storia,


che bisogno c'è di tarsi del male?
Guarda che non è per me.
E' per un mio amico.

Sì, vabbè, dicono tutti così.

Il mio capo.
Pronto Leonardo?

Sì, sì, sì,


abbiamo un sacco di proposte!

Domani alle 16:00. Certo, come no?


Perfetto. Puntuale. Okay. Ciao.

- Cazzo, lo sapevo! Lo sapevo!


- Che c'è?

Devo solo trovare un'idea nuova


e geniale entro domani alle 16:00.

Perchè non andiamo da te,


così troviamo l'ispirazione?

- Questa casa è fichissima!


- Grazie.

No! Ma l'hai fatta te


questa pubblicità?

Sì, ti piace?

Cavolo, le adoro le tue calze.


Certo, le sfilo sempre, eh,

però alla fine


mica le porto tutti i giorni.

Certo.

- Che c'è su, un terrazzo?


- Sì.

- Posso?
- Sì, sì. Prego.

Vuoi qualcosa da bere?


Vodka, rum, gin tonic?

- Coca-cola, grazie.
- Coca-cola.

- Tieni.
- Grazie. - Prego.

- Coca-cola e gelsomini.
- Buono?
Potremmo inventare una nuova bevanda:
la Gelsomin-cola.

Mi vuoi rubare il lavoro?

Comunque non tunzionerebbe:


ha un nome troppo complicato.

La gente ama le cose semplici.

Però, senti che buono.

- Buono.
- E io?

Ho un sapore buono io?

Niki...

- Scusa, ma... è troppo complicato.


- E' una cosa semplice.

Non posso.

Puoi, puoi.

- Hai un profumo dolce.


- Gelsomini.

- Non pensare niente.


- Solo con te.

- Tremi.
- Abbracciami.

Ti voglio.

Quanto sei bella!

- Solo con te.


- Ti voglio.

Solo con te, Niki.

Bacio.

- Ecco.
- Ancora...

Ancora...

Ancora...

La ragazza dei gelsomini.

Che fai, tumi?


A casa non posso mai tumare.
I miei non lo sanno.

Immagino che invece


tutto il resto lo sappiano.

- Tipo, che non sono più vergine?


- Eh, fra le tante.

Sei pazzo? Non hanno mai avuto


il coraggio di affrontare il discorso.

Anche se,
quando stavo con Fabio,

era ovvio, stavamo


sempre chiusi in camera!

- Che fai, sei geloso?


- Io? No, perchè?

- E dai, un po'.
- No.

Un po'.

Che figata!
Io non sopporto la gelosia,

però che tu possa esserlo di me...


Posso anche impazzire.

Cazzo, ma è tardissimo!
I miei mi si bevono!

Devo tornare a casa.

Palmiri, 4+.
Il solito disastro.

Olly, devi farmi un favore enorme.


Mi fai due disegni?

Non se ne parla.

Primo, dove stavi ieri sera,

e secondo, soprattutto,
che cosa hai fatto?

Ti giuro che, se mi fai


i disegni, ti racconto tutto!

- Nei minimi dettagli?


- Va bene, okay. -Okay.
Severi, parlami
del tuo interessante parallelismo

tra la natura matrigna


di Giacomo Leopardi

e questa melanconica sofferenza


di Francesco Totti.

E' che, cioè, quello che penso

è che comunque è normale


che Leopardi scriveva poesie d'amore

un po' strazianti

perchè quando uno c'ha il difetto


fisico, tipo lui che era gobbo,

...è normale che sei più cupo, no?


- Dici?

Certo. Ha visto la faccia di Totti


prima del mondiale, dopo l'infortunio?

Certo, come dimenticarla?

Era serio, sembrava triste.

Insomma, professo',
magari non ha scritto "A Silvia",

però a me la caviglia rotta di Totti


me fa pensa' alla gobba di Leopardi.

Comunque vada, so' due poeti, eh?

Me la togliete una curiosità


tutti e due?

- Ma voi quest'anno la volete dare


la maturità? O no? -Volendo...

- Olly, mi sono innamorata.


- Davvero, e com'è lui?

- Bellissimo, ma c'è un problema.


- Sarebbe? Sta con due?

- Macchè! Ha 20 anni di più!


- Davvero, che figata!

E io ancora
che perdo tempo con te!

- Che succede? -Niki sta


con uno di 20 anni più grande!
- Ma davvero? E' pazzesco!
- Vado a farmi raccontare tutto.

- 20 anni, ti dico solo una cosa. 20!


- Oh, ma siete impazzite?

Non va bene, è vecchia,


pure questa è vecchia.

Ci vuole qualcosa di nuovo, meno


classico, più originale, sorprendente.

No.

Ragazzi, ho visto
i lavori di Marcello:

dobbiamo veramente
avere un lampo di genio.

Che carino
che sei venuto a dircelo.

- Scusa, Alex.
- Pronto?

- Alex, c'è...
- Non ci siamo per nessuno.

- Va bene, scusa
- Nessuno.

"Te la do io l'idea"!

Il fatto è
che io sono pazzo, sono pazzo.

Sto a cazzeggiare con


una diciassettenne anzichè lavorare!

Che pretendi da una così? Non ricorda


le cose sue, figurati le mie.

Neanche chiama!

La chiamo io.
Ma sì, la chiamo.

- Ciao, Alex! -Ciao, Niki. Come va?


Hai fatto un altro incidente?

Macchè, sto benissimo. Ho avuto


un'ottima idea sulla tua caramella!

-Ah sì? Dimmi.


- Te l'ho pure fatta disegnare!
- E perchè non me la porti?
- Te l'ho portata,

ma la tua segretaria dice


di non far entrare nessuno.

- Ma dove sei?
- Fuori dal tuo ufficio.

- Ma dai! Come stai?


- Bene.

- Sono questi?
- Sì, sono questi. -Vieni.

- Sicuro? -Sì, dai, ti presento


il resto della squadra.

Ragazzi, lei è Niki. -Salve.


- Ciao.

- E ci ha portato un'idea.
- Oh.

Ho ripensato a quello che mi ha


detto Alex sulla caramella LaLUNA

e mi sono venute in mente


delle cose.

I disegni lì ha fatti
la mia amica Olly.

-Wow!
- Niki, ma è bellissimo!

- Brava, Niki. -E' bellissimo!


- Bellissimo questo!

Dai, vieni con me.

Bello, Niki!

Vai, corri!

Tu aspettami qua.

Leonardo,
ho una sorpresa per te.

Ci sentiamo dopo.

Bravi, bravi!

- Vieni con me. Grazie, Niki.


- Figurati. Ma dove mi porti?
Basta. Per oggi ho finito.
Hai vinto una lezione di guida

...e puoi stasciarmi la macchina


quanto ti pare. -Tu sei pazzo!

Sì?

- Avverta i giapponesi
che mandiamo le proposte. -D'accordo.

"Siamo tatti
della stessa sostanza dei sogni".

William Shakespeare.

- Sei strano stasera.


- Io, perchè?

Mi porti a cena al circolo


il giorno del mio compleanno?

Mi sembrava un'idea carina, no?

Ma giocano i tuoi amici?

No, scherzi?
E' solo per stare soli io e te.

Auguri!

Camilla! Camilla!
Camilla! Camilla!

- Che c'è?
-Vieni.

- Che c'è? -Allora?


- Allora che? -Tony.

- Tony chi?
- Tony Costa.

- Ah, Tony; ha accettato l'incarico.


Tutto a posto. -Meno male. -Sì.

- Oddio, magari c'è già qualcuno


che ci sta spiando? -Magari.

- Era quello che volevi, no?


- E' giusto.

- Hai pagato per quello.


- E' chiaro, ho pagato.

- Senti, ma hai fatto caso


stasera a Camilla? -Cosa?

Si è tagliata i capelli.

- Beh? -Alex, "Una donna,


una canaglia", Lino Ventura:

"Quando una donna


cambia taglio di capelli,"

"sta per cambiare uomo".

Enrico, nuova regola:

no Richard Gere, no film sentimentali.


Sì, di nessun genere.

Anzi, tatti una bella settimanella


di cartoni animati.

- Di cartoni?
- Sì.

- Va bene. Oh!
- Sì?

- Grazie, grazie veramente.


- Ma di che?

- Tony Costa, tutta la situazione.


- Ma figurati. -Grazie.

- Enri'...
- Che è?

- Se non mi lasci il braccio...


- Hai ragione! -Ciao.

- Oh!
- Sì?

Mi raccomando,
se vedi qualcosa...

Allora?
Hai finito di fare l'eremita?

Tie', mangiati 'sto giapponese.

Ti assicuro che qua dentro


e là fuori è pieno di donne

lì pronte
che ti stanno aspettando.

Non ti preoccupare,
ho le mie piccole soddistazioni.
Grande! Ma che fai,
non mi dici niente? Anni?

- Che c'entrano gli anni adesso?


- Sono importanti!

- Anni?
- Diciasse-- -Eh?

Diciassette, ma se dici qualcosa


a qualcuno ti stacco la testa.

Diciassett'anni? Ammazza che filone


che hai acchiappato. Sei un mito!

Oh! Voglio assolutamente


uscire con le amiche, eh?

Sei malato. No, no.

- Mi porti?
Usciamo con le amiche? -No!

Sei proprio un infame.

- A che ora gli avevi detto?


- Che ne so, ci ha parlato Alex.

A che ora?

Non lo so, saranno uscite adesso


da scuola e arriveranno, no?

'Sta cosa che escono da scuola


mi eccita!

- Sono le 14:00, ho fame!


- Pensi a mangia'? Eccole!

- Carino questo posto!


- Vero?

Sì, ma chissà quanto costa!

- Pagano loro? Io non ho un euro.


- Stai tranquilla.

- No, cioè, ragazzi, me ne vado.


- Dove vai, dove vai?

Sono troppo piccole.

Per la roscetta prenderei 30 anni


di galera, ci stanno tutti.

- Pietro, mi raccomando.
- Sì, sì.

- Niki, ma chi è Alex?


- Quello a capotavola.

- Ammazza, che figo!


- Bello!

Gli altri
sembrano tutti brutti.

- No, dai. Quello con la cravatta non


è male. -E' sposato! -Sei la solita.

- Salve. Ciao, piacere.


- Ciao.

- Piacere, Diletta.
- Ciao, Enrico.

Dai, ragazzi ci vogliamo sedere?

Dai, seduti!
Uomo, donna, uomo, donna.

- Lei è Niki.
- Piacere. -Niki.

- E' Niki.
- Ho capito, registrato.

Allora, io mi siedo qua.

Oh, eccoci qua,


questo è un giorno memorabile.

- Ringraziamo tutti Alex. -


- Grazie. -Ma, no, dai. Di cosa?

- Scusa, offri tu, no?


- E certo, offro io.

- Champagne per tutti!


- Champagne?

Vuoi l'acqua minerale?


Champagne, bollicine.

Sapevo che avreste attaccato


con i discorsi sulle discoteche.

Saranno 20 anni che non


mettete piede dove si balla. Si vede!

Guarda che ti sbagli


e anche di grosso.
- Siamo stati recentemente... Come si
chiama? -Goa, scusate, non è pratico.

- La testa di... -Di Giorgio,


dei 40 anni, ricordi?

- I 40 anni al Goa? Manco mi' nonna!


- Come?

Ragazzi, zitti,
sennò è un suicidio di gruppo questo.

- Molto carine queste unghiette viola


un po' aggressive. -Belle, vero?

Che vuoi?

- Carina la medaglietta.
Mi ricorda il militare. -Davvero?

Si fa sesso a 40 anni come a 16.

Anzi, a 40 è anche meglio,


c'è più esperienza.

Non c'è tutta la fretta e la foga


dei 18 anni. Non so se mi spiego.

Sì, ma chi ci pensa adesso


ai 40 anni? Per me la vita è adesso.

Sei la figlia di Claudio Baglioni?

- Carina la mollettina
che hai sui capelli. -Grazie!

Perchè vi siete fissati su 'sta cosa?


Non sono geloso. Sono geloso?

-Ammazza se sei geloso.


- So' geloso? -No!

Ma tu non sei gelosa


del tuo ragazzo?

Io? Ma quale ragazzo! Ma ti pare


che mi ingelosisco di qualcuno?

Brava! Vedi
per esempio lei è aperta.

Vado a fumarmi una sigaretta.

Anch'io me vado a fuma'


una sigaretta.

Pietro, dove vai?


- Non ha mai fumato in vita sua.
- Mai.

Invece di fumarci una sigaretta,

perchè non mi fai provare


il bello dei miei 20 anni?

Ci facciamo un giro in motorino,


ci perdiamo nel vento stretti stretti?

- Sì, ma non troppo stretti.


- Stretti abbastanza.

E va bene, facciamo questo giro.

Pietro! Bambini, papà!

Amore, che sorpresa!


Un bacio a papà.

- Mamma mi ha portato
a giocare a calcio. -Bravo.

- Che fai qui? -Sono qui


a pranzo con Alex. -Alex.

Ah, sì, le...

Dicevo:

via Veneto, dritto, Piazza Ungheria,


a sinistra, dritta ed è arrivata.

Ma va', va'.

'Sti giovani,
manco ti ringraziano.

- Stai coi bambini che saluto Alex.


- No! Piange a rotta di collo.

Ho fatto una figura col cameriere!


Meglio di no.

- Non riesce a superare


il distacco da Elena. -E' dura.

Lo saluto lo stesso.

No, ma che scherzi? Ma che effetto


gli può fare vedere noi, i bambini,

l'immagine di una tamiglia felice?


Ci vediamo stasera. Rientro.
- Hai ragione. Ciao, stella.
- Ciao, amore.

Un bacio.

- Ciao bambini!
- Ciao, papi!

Sta ancora
rosicando per Pietro, eh?

Pensa se la moglie
vi beccava due minuti dopo!

Almeno finalmente
capiva con chi si è sposata.

Guardate che se quello sta così,


la crisi andava avanti da tempo.

Sì, sì. Tutte le giustificazioni


sono buone, Olly!

Ma mi spiegate perchè
parlate sempre e solo di me?

Qua dentro c'è qualcun altro che


non ce la racconta giusta, vero, Niki?

Fai vedere i segni di Alex,


fammi vedere.

- Che cretina che sei! E se fosse?


- Ti sei fatta proprio incastrare.

Ma che incastrare!
Niki si sta solo innamorando.

Hai detto niente!

- Madonna, non si può vedere


questo arredamento. -No, eh?

Cambiamo?

Allarga!

Buono!

Niki, no dai, così rimangono


i segni, ti prego. Niki!

Cavalli! Buonanotte!
Da Pascal, l'ho detto mille volte...

Guarda che meraviglia


questo faro. Leggi qui.
Si può diventare guardiani
per un periodo. Non sarebbe bello?

- Cosa? -Andare a vivere


in un faro per un po'.

Sì, bello,
però decisamente impossibile.

Certo che te ormai


sei proprio schiavo del sistema.

Lavorare, produrre, guadagnare,

e ancora lavorare,
produrre, guadagnare.

Così ti perdi
tutte le cose belle della vita.

- Tipo? -Me.
-Ah, è vero, mi ero dimenticato.

- Ma io ti salverò.
- Grazie. -Prego.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Buongiorno. Ancora lei.

E la ragazza chi è? Un'altra russa?

- No. -No, italiana.


E ho il foglio rosa. -Confermo.

Vabbè, lasciamoli andare.

- Arrivederci.
-Arrivederci. -Arrivederci.

- Beh, che è sta storia delle russe?


- Ma no, una cosa di lavoro. Ahia!

- Ah!
- Lavoro, eh?

Dai, dai, lascia la trizione.

- Sono tornata!
- Ciao. -Ciao.

Dai, che mi fai perdere!

- Papà, hai tagliato le basette?


- Un po'. - Fico. Sembri più giovane.
- Vado a studiare.
- Ciao, amore.

Mh... E' troppo felice.

- C'è qualcosa che devo sapere?


- Cioè?

- E' andata a letto con qualcuno?


- Papà, ancora non l'hai capito?

Cioè, io so' l'ultimo?

- Che fai? -E' tardissimo.


Devo tornare a casa,

ma tu continua a dormire.
Tranquillo. Prendo un taxi, amore.

Cos'hai detto?

Ho detto... che sono le 2:00


e che prendo un taxi, tu dormi.

No, no. Voglio capire


come mi hai chiamato.

Ah, già, ho deciso.

- Scusa, ma ti chiamo "amore".


- Scusa? -Ma ti chiamo "amore".

Che cosa?

So cosa state pensando:


che è romantico, vero?

Ma gli italiani
sono un popolo di romantici.

Più del 50% dei loro sms comincia


o finisce con la parola "amore".

Io voglio il divorzio.

Avvocato, è una cosa assurda.


Non ci sono ragioni.

Questo non vuol dire


che i rapporti filino sempre lisci.

Quello non è tuo marito?

Sì, ma non si è mai


accorto di niente.
Se lo dici te...

O che non abbiamo ripensamenti.

Perdonami.

Ho capito che non posso


vivere senza di te.

O decisioni definitive.

'Sta stronza. "Forever forever"


un par de palle! Mortacci tua!

- E dai ti prego, fallo per me!


- Sei pazza, ma perchè? -Dai!

- No, mi sembra troppo. -Almeno sto


pure più tranquilla. -No. -Dai!

Tu stai tranquilla, ma io non so


come dirglielo, cosa gli dico?

In fondo vi capirete,
siete quasi coetanei.

Simpatica!

Non vuoi farmi felice?

E dai, fammi felice!

- Scusi? -C'è il portiere.


- Grazie, eh.

- Salve.
- Salve, sono Alessandro Belli.

- Sono venuto... -Sì, certo!


Venga, la stavo aspettando.

-Ah, mi stava aspettando?


- Certo. Mi hanno avvertita. -Ah.

- Prego. Visto che bel tempo?


- Sì, bello...

- Si accomodi.
- Grazie.

Ecco. Andiamo subito al sodo.


Io ho 39 anni e mio marito ne ha 45.

- Abbiamo avuto mia figlia giovanissimi


e io amo molto Niki. -Certo.

- Lei ha figli?
- No! No, no... -Peccato.

Non si sa mai cosa possa succedere


e invece per lei vorremmo sicurezza.

Certo, certo.

Non le offerto niente da bere.


Vuole qualcosa?

Un bicchiere d'acqua, grazie.

Per quanto mi riguarda


non ho proprio nessun dubbio.

Son contenta che la scelta


sia caduta su di lei,

Sì, lei mi dà
una sensazione... di fiducia,

poi ne abbiamo parlato


a lungo con mio marito

...e insomma siamo convinti tutti e due.


- Con suo marito pure?

Per Niki vorremmo...

Investire 15.000 euro


nel fondo pensionistico.

Ah.

Che c'è, le sembra poco?

No, no giustissimo.

Pensavo...

- Bene, allora... la faccio


chiamare dal mio ufficio. -Sì...

Sì, così avviano la pratica e...


Sì, penso che sia meglio così.

-Aspettiamo la vostra teletonata


e poi facciamo la firma. -Sì. -Okay.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

Sì?

- Mi ha chiamato il promotore,
quello del fondo pensioni. -Ora?
Sì. E mi ha detto
che purtroppo oggi non può venire.

- Ci sei, oh?
- Sì, sì, ci sono.

Eh, vabbè, ciao.

Non ci credo: mia madre ha scambiato


Alex per uno del fondo pensionistico.

E quella ci ha pure creduto!

- Perchè, l'hai mandato


a conoscere tua madre? -Certo!

- Oddio, andiamo bene!


- Capirai!

- Che vuol dire "capirai"?


- Capirai!

Sveglia, Niki!

Vuole dire che per lui


sei solo una ragazzina.

Quello fra un po'


avrà bisogno di donne adulte:

gira, lavora, va all'estero.

Olly, ma che me la stai a tira'?


E poi io non posso andare all'estero?

Che c'entra, forse per una volta


ha ragione Olly.

Come fai sapere se puoi


fidarti veramente di lui?

Io voglio fidarmi di lui


e poi ci voglio credere nell'amore.

Le idee
non sono passate, mi spiace.

Dicono che hanno bisogno


di sogni credibili,

non di una ragazza


su un'altalena tra le nuvole

o che fa surf tra le stelle.

Un mese. Avete un mese,


sennò siamo definitivamente fuori.
- Tu come stai?
- Bene.

Ho incontrato questa ragazza,


è tranquillissima, carinissima,

non crea nessun problema.

Veramente una persona


che mi dà la telicità, la gioia...

- Ma è impazzita?
- Alex!

- Ferma! Che fai?


- Lasciami! - Ferma!

Ridammi le mie idee! Bastardo!

- Ma che succede?
- No, niente, niente.

Ti volevo presentare Niki.


Niki, lei è Claudia, mia sorella.

Ah, piacere...

- T'ha fatto arrabbiare, eh?


E' fatto così. -Pure!

Vabbè, io vado a casa.


I miei mi aspettano.

- Ciao, eh?
- Ciao.

E' matta.

Spero solo di esserci


quando la presenterai a mamma e papà.

Perchè, secondo te
come la prendono? Bene, no?

- Sul serio ha 17 anni? -Cosa?


Ti sei fatto scappare la mia Elenuccia?

Proprio 17-17?

I bambini, Alex:
farne, non mettercisi insieme!

Per te ho solo una parola:


guai, tanti guai.

Zio, allora anche la tua ragazza


fa la collezione delle Winx?

- Forse è meglio che aspetto che ta


18 anni. -Non ha neanche 18 anni?

Sicuro
che Alex non rischia la galera?

No! Con una sotto i 16 anni


si va in galera.

In ogni caso
Alex potrebbe essere suo padre.

Può essere suo padre,


ma che problema c'è?

- Come che problema c'è? Dai!


- E dai, non fare il moralista!

Quali metto?
Queste o quelle rosse?

- Esci pure stasera?


- Sì!

- Non devi dirmi niente?


- No!

Tipo qualcosa che riguarda


il fondo pensionistico?

Ah, già ma poi l'avete aperto?

Ehi! Non fare la spiritosa.

Ha 20 anni più di te,


è un uomo. Pensaci.

Mamma, giuro che per adesso


non c'è niente di cui preoccuparsi.

Se giuri tu,
sto tranquilla, guarda.

Poi almeno te l'ho


fatto conoscere. Ti fidi?

No.

Mia madre ha perso


fiducia in me per colpa tua.

Anche mia sorella per colpa tua.

Mi sento in colpa; per farmi perdonare


t'ho portato in un centro sociale.
Grazie.

Vedi? Questi sono tutti


possibili consumatori LaLUNA.

Secondo me questi consumano


tutto tranne le caramelle.

Non c'è sera che non tresca


con uno diverso!

- Che bevi?
- Una coca-cola, grazie.

Una coca-cola
e una grappa, grazie.

- Che stai a fa' qua?


-Ahia!

Lasciami, Fabio! Mi fai male!

- Questo chi è? -Affari miei!


- Da quanto lo conosci?

Che vuoi? Lasciami!

- Ecco perchè sei sparita.


- Che succede?

- Che devi tarti i cazzi tuoi!


- Niki, se vuoi intervengo.

Ti avevo detto
di farti i cazzi tuoi!

Permesso! Che succede?

Bevuto troppo?
Pasticche? Fumo?

Macchè! Ha solo preso un cazzotto


in faccia da uno stronzo!

- Ah! Brucia, brucia, brucia.


- Scusa, scusa, scusa.

Ma che cos'è?
Hai usato questo?

- E' per i funghi.


- Ah! Vabbè, dai, va benissimo!

- Comunque mi dispiace per quello


che è successo. -Anche a me.
- Dimmi un cosa: è finita?
- Ma no, Niki.

Hai paura, eh?

Ma no, che c'entra?


E' che uno dei due si farà male.

C'è troppa differenza d'età, Niki.

Sapevo che sarebbe uscito il discorso,


infatti mi sono preparata, ecco qua:

Tom Cruise e Katie Holmes,

Luca Cordero di Montezemolo


e Ludovica Andreoli,

Woody Allen e Soon-Yi,

Pierce Brosnan
e Keely Shaye Smith,

tutti telicemente accoppiati


con almeno 20 anni di differenza.

Ce la faremo anche noi, amore.

- Ah, ah, ah!


- Scusa, scusa.

"Una notte d'amore è un libro


letto in meno". Honorè De Balzac.

Ma a volte quella notte


può cambiarti la vita.

Ecco, in questi momenti


amo il mio lavoro:

quando l'amore non è più un dramma,


ma una magia

e rende improvvisamente la vita


la cosa più semplice e bella del mondo,

e tutto si incastra alla perfezione,

e la tua realtà è esattamente


come vorresti che fosse.

Allora le idee
che ti mancavano arrivano.

Ehi, ragazzo delle macchinette!

Oh! La ragazza
che non vuole lasciare debiti.

- Come stai? -Tutto bene, te?


- Tutto a posto. Che fai qui?

- E che faccio qui?


- Domanda scema. -Un po'.

- Mi accompagni alla macchina?


Sono in ritardissimo? -Sì. -Laggiù.

Sst! Sta arrivando.

Se un giorno di questi andassimo


insieme a correre, ti andrebbe?

- Sì, molto volentieri.


- Dimmi te quando.

- Tipo... domenica prossima?


- Sì!

Yes! Complimenti ad Alex


e alla sua squadra.

Ce l'abbiamo fatta!

Complimenti, capo.

- Complimenti.
- Grazie.

- Bene, allora ci vediamo domenica?


- Va bene, con molto piacere. -Okay.

- Un bacio. Ciao.
- Ciao.

- Questi sono per te. -Grazie,


ma che hai combinato? -Niente.

Stai solo per diventare la protagonista


della nuova campagna de LaLUNA.

- Non ci credo. Quando me le hai fatte?


- Ieri notte mentre dormivi.

Oh, mio Dio, pazzesche!


No! Non ci credo!

- Ti piacciono?
- Da morire!

Olly.

Sei pronta a vedermi


in tormato gigante per tutta Roma?
Diletta ha avuto un incidente.
Siamo tutte qui all'ospedale.

Scusi, scusi.

- Che cazzo è successo?


- Ha battuto la testa.

- Dove sta?
- Non si può entrare!

- Dov'è?
- Eccola!

Non potete entrare.

- Aspettare fuori. Il medico arriverà...


- E' una nostra amica!

- Il medico arriverà a momenti.


- Momenti? Ma quali momenti?

- Fuori. Non potete stare.


- Eccolo. Dottore!

La vostra amica ha subito


un forte trauma cranico.

Le funzioni cerebrali sono attive,


ma al momento non possiamo che sperare

e aspettare.

Aspettare e sperare? Ma come ta


a dire una cosa del genere?

Come fa?! Diletta deve guarire,


non può morire! Deve guarire!

Basta! Aspettiamo fuori,


dai. Aspettiamo fuori.

- Voglio sapere chi l'ha


ridotta così! Chi?! -Lo so io.

Le è andata addosso un'auto a Villa


Borghese. Ci eravamo appena salutati.

Mi dispiace.

- Vi ho portato qualcosa da mangiare.


- Grazie.

Ragazze, tornate a casa.


Qui non risolverete nulla.
# Ci vuole mestiere perchè #

# lavoro di cuore, lo sai. #

# Cantare d'amore non basta mai,


nè servirà di più, #

# per dirtelo ancora,


per dirti che #

# più bella cosa non c'è,


più bella cosa di te! #

Rivoluzione russa?

- Questa la so! 1918?


- Ti piacerebbe: 1917. -Cazzo!

Diletta, ti ricordi qua?


Dovevamo farci le foto da sole.

- Alla testa di Marco.


- Che bello!

Guerra civile spagnola?

- 1922-1929? -Sì, bum!


Hai toppato almeno di 10 anni:

1936-1939.

- Che palle, non ce la farò mai!


- Se non ti impegni! Stai studiando?

No, ragazze, non ci riesco.

"Sapere aude":

abbi il coraggio di servirti


della tua intelligenza.

Capito, Diletta?

E' inutile che fai la furba,


devi fare anche tu la maturità.

Allora, adesso passiamo


a una cosa più difficile:

la "gnosologia" di Kant.

Gnoseologia...

Devi dirlo con la E.


Sbagli come al solito.

"Gnoseologia" è la parola
più bella del mondo.

S'è svegliata!

Grazie! Grazie!

Niki, sono veramente felice.

Ho una voglia pazzesca


di vederti, amore.

Sono a casa,
ma sto uscendo di corsa

per andare a controllare


i bozzetti della tua pubblicità;

...sarà una giornata tremenda.


- Almeno sarò sempre lì con te.

Ma domani ci vediamo?

- Sì, se ce la faccio, sì, va bene?


- Ciao.

- Che ci fai qui?


- Ho sbagliato, ma ho capito.

Elena, ma perchè sei sparita?

- Te l'ho scritto perchè.


- Ah,

quel biglietto,
dimenticavo. Grazie.

In quel momento ho pensato


che sarebbe stato meglio così.

Quando me lo hai chiesto era troppo,


ho avuto paura. E' normale avere paura.

Certo che è normale.

- Allora sono sparita, scusami.


- Giusto, facile sparire, no?

Te ne vai, torni...

Pensi che le cose poi le trovi


come prima? Le cose cambiano, Elena.

Perchè, cosa è cambiato?


Alex, cosa è cambiato?

Niente è cambiato.
Niente. Fidati di me.

Ciao, amore! Che fine hai fatto?


Ti ho cercato tanto ieri!

Ehm... ho lavorato un sacco.

Che succede, Alex?

- Niente, perchè?
- Ti vedo strano.

E' che ho ripensato


alla nostra storia.

E' la situazione che non va bene.

Ancora col problema


della differenza d'età?

Dai, lo dice pure la canzone:


"Lo scopriremo solo vivendo", no?

Niki, solo a 18 anni la vita può


essere meglio di una canzone.

- Perchè? -Perchè ci siamo


divertiti, abbiamo sognato.

- E'tanto sbagliato vivere un sogno?


- Non è realista.

Sei un vigliacco. Io mi sono


messa in gioco, io ti amo.

Le cose finiscono se c'è


un motivo valido. Tu ce l'hai?

Forse no.

Però non ho neanche


un motivo valido per stare con te.

Amore, ma che è? Che hai fatto?


Hai cambiato tutto qua? No, no!

Che è 'sta cosa assurda?


No! Sembra la casa dei pazzi.

Del resto è colpa mia.

Vi rendete conto?

E' passato un mese


e guarda come s'è ripresa!

Ho sempre detto che era troppo forte


ma ora ti tocca la maturità, non scappi!

Tu non ti rendi conto


del rischio che hai corso:

potevi andartene
senza averlo mai fatto.

Da domani
si comincia, ci si diverte!

Poi se mi diverto troppo,


guarda come finisco.

- Io glielo avevo detto.


- Guardate che sto benissimo! -Eh!

Comunque, restando in tema,


ti ho portato una bellissima sorpresa.

- Guarda chi ti ho portato.


- Ehi!

- Si può?
- Certo!

- Come stai?
- Bene.

- Ragazze, se se lo tromba,
in ospedale è un mito! -Olly, dai!

Avanti.

- Amore, è pronto.
- Devo studiare, non ho fame.

- Ehi, ma prima o poi dovrai mangiare.


- Mamma, devo studiare.

Basta, è passato un mese.

Lo sai quanti ce ne sono là fuori


belli, simpatici, intelligenti

e soprattutto della tua età? Eh?

"E' meglio aver amato e perso


che non avere mai amato",

diceva Altred Tennyson,

ma è anche vero che l'amore


è un po' come giocare a poker:

a volte è meglio
andare a vedere quel piatto,
perchè almeno rischi di vincere.

Niki!

Chi è quella? Un'altra sorella?

No.

Non mi hai detto che era tornata;


avrei accettato tutto più facilmente.

Mi dispiace, mi dispiace.

Non c'era un valido motivo


per stare con me, eh?

Mi hai fatto credere che fossi io


a non andare bene.

Non dici niente?

Certo, in alcuni casi


è molto più facile stare zitti.

Però te la voglio dire io una cosa:

tra poco avrò la maturità,

devo studiare,
sto male, non ci riesco,

però devo prenderla,


perchè significa crescere.

Crescere, Alex.
Quello che dovresti fare tu.

Voleva sapere a tutti i costi dove


andiamo, ma non le ho detto nulla.

Non è che quando arriviamo


quella si butta di sotto?

Ma dai, ti pare?

Ragazze, sta veramente a pezzi.

Non ci posso pensare


a quanto è stato infame Alex.

Ma voi siete pazze!

Ragazze, grazie, ma che figata!

Sì, e qui ho quattro pass


per l'aftershow degli Zero Assoluto.
- Però ora smetti di pensare
ad Alex. -Va bene, ci proverò.

- Amore, sono a pezzi.


- Sì.

- Però mi aspetti, vero?


Ho l'ayurveda. -Chi?

- Amore, il massaggio ayurveda.


Mi aspetti? -Ah, sì, come no?

- No, se vuoi ci vediamo a casa.


- No, ti accompagno.

# E' stato eterno,


senza fiato, solo un momento, #

# giusto il tempo di sentire l'inverno


che ci avvolge stanotte #

# e ti ta perdere il senso
che a volte #

# sembrava molto più intenso, molto


più bello, molto più forte di questo #

# e solo quando ritorni, termo nel tempo,


trovando la forza che ho perso. #

# Tu... -Tu così importante, tu così


presente, tu così per sempre #

# Io...
- Che mi vesto dei miei limiti, #

# tutto se n'è andato,


ma restano i brividi. #

# E mi aspettavo,
sai, tutto più tacile, #

# è che nessuno
ti insegna a ricevere. #

# Forse non serve adesso più


chiedere scusa, #

# lo senti questo silenzio che pesa? #

# Non pensavo che #

# bastasse così poco, #

# per ricordare #
# chi cercavo di dimenticare #

# da tanto tempo #

# per paura di non trovare #

# un'altra che mi desse #

# quello che mi davi tu,


che avevi tu, #

# quello che mi davi tu,


che avevi tu, #

# quello che mi davi tu,


che avevi tu, #

# quello che mi davi tu,


che avevi tu... #

- Beh, ma... è tutto a posto, no?


- Diciamo di sì.

Bene, sono contento.

Questo è per farle vedere


che ho lavorato seriamente,

...che non ho rubato


i soldi che mi ha dato. -Certo.

Però c'è anche questa.

Qui ci sono altri togli,


altri giorni, altri tragitti,

foto diverse da quelle


che ha appena visto.

Forse. O forse no.

Prego, la prenda,

così lei, o meglio il suo amico,


deciderà cosa vuole sapere.

Alex mi ha fatto un regalo pazzesco


per festeggiare la promozione.

Magari un po' caro, eh? 1.200 euro,


ma devi vedere cos'è!

- E cosa t'ha regalato?


- Spolverino estivo di Scervino da urlo.

Non cominciamo
a parlare di spolverini.
Ancora non vi siete sposati
e già siamo sprofondati così?

Tra poco faremo


la classifica delle lavapiatti!

Che fine hanno fatto


Alex e Enrico? Che palle!

Posso aspettare tutta la vita


un uomo per cena io?

Non lo dite a me.

Scusate, la metamorfosi
che ha avuto Alex mentre non c'ero?

La casa sembrava il loft


di un ventenne pazzo.

Cominciamo a mangiare?
Avrei un languorino. Che dici?

Penso che siano arrivati.

La facciamo questa pasta?

- Era ora! -Sono due ore


che abbiamo la pasta in rianimazione!

Scusa il ritardo, amore.


Scusate, mi lavo le mani e arrivo.

- Sbrigati però!
- Fa' presto, è tutto pronto.

- Eccolo!
- C'era un sacco di traffico.

- Ciao.
- Mangiamo la pasta scotta.

Trovo che la verità


non sia migliore della finzione.

Non che mi piacciano le bugie,

ma c'è poi bisogno


di chiamarle "bugie"?

Non è meglio "temporanee


sospensioni della realtà"?

Per esempio:

se quella cartellina rossa


fosse finita in mano a Enrico,

oggi le chiacchierate allegre e civili


con Pietro non sarebbero possibili.

Com'è la pasta?

Non è facile dividere


la propria moglie con qualcuno

e meno che mai con un amico.

Io avrò preso 45, vero?

80, rompipalle
che non sei altro, 80!

E vi ho fatto un bel regalo


per la maturità: Grecia!

No!

Oddio!

- Niki, se non te lo faccio dimenticare


ad Ios, mi arrendo. -Speriamo.

Niki, no, dai, così


rimangono i segni, ti prego. Niki!

Ma è quello che voglio.

Così, se mai ci lasceremo,

tu un giorno lo vedrai,
ti ricorderai e starai malissimo.

A volte è un attimo.
Un ricordo e tutto appare nitido.

E con semplicità, la vita


ti fa capire dove hai sbagliato.

Solo tu puoi decidere cosa fare


della tua vita. La "tua" vita.

Eccoci.

Senti, io ne ho presa
solo una di bottiglia,

d'altronde gli Alessi l'ultima volta


si sono presentati a mani vuote.

No?

- Non ce la faccio.
- Cosa? -Mi dispiace.

Non ti ci porto più dagli Alessi,


se ti fanno quest'effetto.

No, il problema non sono gli Alessi,


la cosa è molto più semplice:

...non ti amo più. -Cosa?


Cosa c'entra che non mi ami più?

Ti rendi conto
di quello che stai dicendo?

Sì, purtroppo me ne rendo conto.

Dio mio! Ancora con 'sta storia


che me ne sono andata via di casa.

Non ti sopporto quando fai così.


Io vado. Ne parliamo dopo, eh?

Ah, sei sveglio. Meno male!

Amore mio, stamattina


mi sono svegliata e ti ho pensato.

Ero ancora tutta eccitata


ripensando a quello che abbiamo fatto.

Soprattutto mi eccita da morire


pensare che starai in riunione con lui.

Riesci a passare a mezzogiorno?

Ho voglia di...

Queste le salto
perchè sono una serie di tue porcate.

Riprendo da qua.

Spero che tu riesca a vincere,


così rimarrai a Roma

e potremo continuare
a stare insieme,

perchè come sto con te,


Marcello...

Solo che Marcello,

il deficiente che avrebbe dovuto


prendere il mio posto, ha perso

ed è stato trasterito a Lugano


e, caso strano, paff,
ricompari tu, improvvisamente.

Allora sai cosa ho fatto?


Ho preparato queste belle valigie,

c'ho messo dentro tutto quello


che c'era di tuo, tutto, prego, prego,

c'ho messo dentro


anche le saponette, stai tranquilla.

E vorrei che tu facessi una bella cosa,


che facessi come le fatine nei film.

Anzi, forse più brava,


più brava, prego,

perchè vorrei che sparissi,


per sempre. Tieni, questa è tua.

Alex, non dovevi!

Volevo solo ringraziarti, Andrea.


Mi hai aiutato moltissimo.

Ma le idee sono tutte tue!


Io ho fatto solo il mio lavoro.

Ora perchè
mi ritrovo un computer nuovo?

Forse perchè sei un "amico vero".

Conoscevi Marcello,
hai lavorato con Elena,

non è stato poi


così difficile scoprirlo.

La mail che mi è arrivata


è stata spedita alle 21:45

da un computer dell'azienda.

E a quell'ora in ufficio
c'eravate soltanto tu e Leonardo,

lui non penso che sia stato.

Alex, perdonami.
Forse ho sbagliato.

Figurati. Anzi, grazie.

Questo è il diario di bordo.


La prima notizia l'ho già scritta io:

...ieri ho lasciato Gio'.


- No! -Non ci credo!

Non solo, voglio fare stragi


incredibili, voglio fare di tutto,

ogni pagina avrà un nome diverso.

Grande Erica!
Questo si che è parlare!

Convinci anche queste due, che di


ragioni ne avrebbero per fare casini!

Io non più, mia cara.


Filippo è a casa e mi aspetta

...e quando tornerò farò delle follie


che neanche immagini. -Magari!

Eccomi qua,
promossa alla maturità,

sono qui con le mie amiche


e tutto quello che accadrà.

Divertirsi,
divertirsi e non soffrire mai.

Ed è amore,
ma ho un po' paura,

ma se non ti butti...
Filippo può essere?

Quanto vorrei essere felice.


Voglio essere felice.

No, no, sono sicura.


Ho fatto bene a lasciarlo.

A volte si ha paura
di ammetterlo a se stessi.

Era finita, ora ho solo


voglia di innamorarmi di nuovo.

Non riesco. Bisogna essere


felici per ciò che comunque si è avuto,

ma è così difficile quando stai male


e qualcosa mi manca da morire.

Mi manchi, Alex,
e non riesco a non pensarti.
Quando perdi il sorriso,
quando vuoi sembrare a tutti felice,

quando fai finta, anche


con te stessa, di non pensarci,

ecco, forse non basta un viaggio.

- Che figata!
- Ma quando l'ha fatta?

Ehm, effettivamente
qualcosa mi aveva detto...

Certo che sono stati


veramente bravi, eh?

- Ormai fanno di tutto, sembrava


veramente che dormisse. -Già.

Guarda chi c'è.


Vuole proporci un nuovo investimento?

- Chi è?
- Il finto promotore finanziario.

No, volevo solo darle questa.

- Niki non c'è,


torna tra due settimane. -Lo so.

Papà, chi è, il famoso fidanzato


di Niki, quello vecchio?

Ma che ne sai tu?


Pensa a anda' a casa.

- Scusa un attimo.
- No, scusa te, che vuoi fare?

Porca miseria, non si legge niente.


Mettiamo su dell'acqua?

- Perchè, hai già fame?


- Ma no. Vuole aprirla con il vapore.

- Ma dove le leggete queste cose?


- Sull'ultimo numero di Diabolik.

Col vapore la apriamo,


la leggiamo e la richiudiamo.

Niki neanche se ne accorge.

Assolutamente. Niki è maggiorenne.


Ha 18 anni e fa ciò che vuole.
- Diamo solo un'occhiatina!
- Lasciami!

Dai, io voglio sapere


se Alex e Niki si rimettono insieme.

- E' la vita di tua sorella, lascia...


Roberto! -Scusate, per favore.

Niki è stata molto male.


Non mi va più di vederla così.

Facciamo una cosa: la mettiamo qui


io ti giuro che non la tocco,

ci prendiamo un po' di tempo


per riflettere, okay?

Se qualcuno apre questa lettera,


io faccio un putiferio!

- Non la devi aprire, chiaro?


- Chiaro.

- E anche per te vale.


- Sentito?

- Ciao, cosa fai?


- Prendo delle cose che mi servono.

La campagna LaLUNA è un successone,

i giapponesi ci hanno chiesto


di lavorare su altri progetti.

Allora puoi chiamare


il tuo amico da Lugano.

- Che vuoi dire?


- Che me ne vado.

Ti hanno offerto
un altro lavoro.

Se è un problema di soldi,
ne possiamo parlare.

No, è che semplicemente


me ne vado in vacanza.

Ah, allora ho un'idea:

mentre sei via, faccio impostare


tutto ad Alessia, la tua preferita.

Non so neanche quando torno.


Fai come la pubblicità
del tipo con la carta di credito

che si ritrova nudo


sull'isola deserta?

Ma perchè pensi
che tutto sia una pubblicità?

C'è anche altro nella vita.

Sono tornata! Ciao, papà!

- Eccola. Amore, bentornata!


Che splendore! -Ciao!

Ciao.

- Hai mangiato? Sei dimagritissima.


- Già ricominci?

- E' magra come un'acciuga.


- Guarda come è bella. -Ma sì, però...

-Vi ho portato dei regali.


Questo è per te, mamma. -Grazie.

Matteo,
queste sono per te, papà.

E' il sacco di Babbo Natale. Grazie.

- Che bello, un pareo!


- Forte, la maglietta dell'Olimpiakos.

Hai trovato pure il numero.

Che c'è,
non vi sono piaciuti i regali?

- Hai visto? Abbiamo fatto bene


a non aprirla. -Già. Andiamo, Matte'.

Che c'è?

Non ci posso credere.

- Cosa? -Che sei ancora più bella


dopo aver fatto l'amore.

- Dai, mi prendi in giro?


- E' vero! No, non ti prendo in giro.

- Aveva ragione Olly. -Che dice Olly?


- Che ho perso un sacco di tempo.
Possiamo recuperare.

Avete capito ora


cos'ha portato Alex

a entrare nell'universo
di bigattini e vermi coreani?

Ma non è finita.

Vi ricordate il faro di Niki


e quel sogno di andarci a vivere?

Ecco, Alex ci è andato.

Buongiorno, signora Winspeare.

Buongiorno a lei.
Oggi c'è il rombo, signor Belli.

Non per merito mio.

Ma per realizzare un sogno


bisogna sapere aspettare,

riflettere, essere pazienti.

Come per imparare a pescare


o riconquistare una donna.

Da quando vive al faro,


Alex guarda continuamente l'orologio,

come se fosse una sorta


di richiamo per Niki.

Ma la bellezza dell'amore
è che non è trutto di nessun calcolo.

Sono 21 giorni, 8 ore, 16 minuti


e 24 secondi che ti aspetto.

E allora? Io sono più di 18 anni


e mica mi sono mai lamentata.

Ecco, ripartiamo da qui.

Vieni.

- Promettimi una cosa.


- Cosa?

Quello che sto pensando.

Te lo prometto, amore.

"Il vero amore è come i fantasmi:"


"tutti ne parlano, ma sono pochi
quelli che lo hanno visto davvero".

La Rochetoucauld.

Pietro è stato scoperto


da Susanna con una delle sue donne

ed è stato cacciato di casa.

E' rimasto intatto


il suo rapporto con Enrico,

al quale, naturalmente,
non ha detto nulla.

Camilla, invece,
sembra che frequenti un altro ragazzo.

Flavio e Cristina proseguono


le loro appassionate serate.

Ogni tanto botta di vita:


affittano un horror!

Elena si è trasterita a Lugano,


sperando di riconquistare Marcello.

Per adesso non c'è riuscita.

Andrea Soldini si è fidanzato


con una modella russa.

Non ha mai più


fatto uso di droga.

Diletta e Filippo
stanno recuperando il tempo perso.

Erika ci ha ripensato
e ha cercato di nuovo Gio':

gli ha teletonato
e naturalmente hanno litigato,

ma non ha detto nulla alle ONDE.

Simona e Roberto hanno investito


in un fondo pensionistico,

ma per se stessi.

Di Niki e Alex nessuna notizia.

C'è chi dice che ancora


non siano usciti da quel faro.
L'altro giorno invece mi è capitata
una cosa strana in ufficio.

Circa due settimane fa,


questa mia amica di cui le parlavo,

è andata in discoteca,
ha conosciuto un ragazzo.

Però ha paura dell'amore.

Non mi guardi così. Davvero,


non è per me. E' per questa mia amica.

Va bene, va bene, è per me.

Ma lei non sa, signor Costa, io non


capisco, non sono una che si innamora:

ho sempre avuto troppa paura.

Però, adesso che è successo...

beh, è bellissimo, bellissimo!

Sottotitoli a cura di
STUDlO ASCl - Crema

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