Personaggi Mina
Aroldo, cavaliere sassone, Tenore
Mina, di lui moglie, figlia di Egberto, Soprano MINA (agitata dalla destra):
Egberto, vecchio cavaliere vassallo di Kenth, Ciel, ch'io respiri!... il gaudio del convito,
Baritono Onde si plaude al reduce mio sposo,
Briano, pio Solitario, Basso Supplizio era per me!... che feci mai!...
Godvino, cavaliere di Ventura ospite d'Egberto, Qual fantasma ovunque il mio delitto
Tenore M'appar!... mi lacera il rimorso!...temo
Enrico, cugino di Mina, Tenore Che ognun mi legga a lettere di fuoco
Elena, sua cugina, Mezzosoprano Scolpita in fronte la parola: Colpa!...
Jorg, servo d'Aroldo che non parla, Mimo Salvami tu, gran Dio!!...
Coro e comparse, Cavalieri Crociati, Gentiluomini Tu che mi leggi in core
e Dame di Kenth, Scudieri, Paggi, Araldi, E sai l'angoscia, e il pentimento mio!...
Cacciatori, Sassoni, paesane scozzesi Egli viene!...
AROLDO:
ATTO PRIMO Perché sìtriste?
SCENA I: Salotto nella dimora d'Egberto
MINA:
Gran finestra s'indirizzò fuor della quale si Oh Aroldo...
vedranno i merli del castello. Sonvi porte laterali,
tavola coll'occorrente per iscrivere, sedie, ecc. AROLDO: Tu se' commossa!...
La stanza è vuota. Interni canti dalla destra
indicano la fine d'un banchetto. MINA:
Dopo
Tanti perigli...
CORO:
Tocchiamo!... a gaudio insolito AROLDO:
Dischiudendosi ogni corI... È vero, senza questo Pietoso solitario
Al prode Aroldo, al reduce Me spento forse piangeresti, o donna.
Di Palestina, onor!... Ferito ei mi raccolse ad Ascalona,
Per lui di Kenth più splendida La vita mi serbava... i Santi Luoghi
La stella sfolgorò. Noi visitammo uniti... sulla Sacra
Finché avran vita i secoli Tomba giurammo d'esserne campioni,
Il nome suo eternò. E vivere indivisi...
Tocchiamo!... poiché intrepido
Corone egli mieté, MINA:
Soave ed ineffabile Ed egli sia
D'amore avrà mercé. L'angiol di questo tetto protettore...
Chi forte potea vincere
L'infido saracen BRIANO:
Godrà posarsi placido Per sempre dalla colpa e dal delitto
Di fida sposa in sen. La mano lo preservi del Signore.
(Entra nelle stanze a sinistra.) Ebben, parlatemi...
(Alzandosi.)
MINA:
ATTO PRIMO Ah!...
SCENA IV
AROLDO:
Aroldo e Mina Non c'è più!... Perché?...
Ah bada!... la sua perdita
AROLDO: Per noi saria fatale!...
Sotto il sol di Siria ardente Coll'ultimo suo vale
Ricoperto d'aspre maglie, La madre mia mel diè.
Questo cor nelle battaglie Pria che smarrirlo un fulmine
Non tremava che per te. Piombar dovea su noi;
Dovea gli abissi suoi
MINA: Aprir la terra a me.
(Ah! tai detti qual rovente
Lava piombano su me!) (Squillo interno di trombe.)
AROLDO:
Lorché giacqui per ferita
Lungamente spasimando, ATTO PRIMO
Solo, ah! solo a te pensando SCENA V
Si leniva il mio dolor.
Aroldo, Mina e Briano dalla sinistra.
MINA:
(Quanto amore!... Ah di mia vita BRIANO:
Fia il rimorso struggitor!) I tuoi giungono... vieni...
AROLDO: AROLDO:
Ma!... lacrime ti grondano!... Brian!... son teco...
Tu tremi!... non m'inganno!... (Poi a Mina:) A te ritorno tosto.
Ti cruccia ascoso affanno?...
Parla al tuo sposo... (Escono dalla destra.)
MINA:
No.
ATTO PRIMO
AROLDO: SCENA VI
No?... dunque allor sorridimi:
Oggi del nostro imene Mina, quindi Egberto guardingo dalla sinistra.
Ricorre la memoria...
MINA:
MINA: Tosto ci disse!... mio Dio!...
Lo so... (Che orrende pene!) perduta sono...
(S'abbandona sopra una sedia col volto tra le
AROLDO: mani)
Dal cielo benedivane
Oggi la madre mia... EGBERTO:
(Le prende la mano.) (Oh miei sospetti!... di chiarirvi è tempo!...
Oggi il suo anel... che fia!... Di mia casa l'onore alto lo impone...
Non l'hai?... L'anel dov'è?... O Godvino, se lo macchiasti, trema.)
EGBERTO: MINA:
Silenzio... (Legge:) Aroldo, No, non sarà.
Di voi non son più degna!...
Non m'ingannava dunque, EGBERTO:
o sciagurata!... Ed io pure innanzi agli
Uomini
MINA: Dovrò l'ira soffocare?
Più tacer non potea... Soffriva troppo... La vergogna dovrò vincere,
Voi mia figlia ancor nomare?
EGBERTO: Voi l'indegna che detesto,
Ed ei?... Disperazione, Voi del padre disonor?...
Morte per lui qui stanno.
(Indicando il foglio.) MINA:
Oh qual fate orrendo strazio
MINA: D'una misera pentita!...
Ciel!... Non vi dicon queste lagrime
Che già troppo son punita?...
EGBERTO: Non volente fui nel lezzo
Sì, la morte... Trascinata dell'error...
MINA: EGBERTO:
Ah no, ch'ei viva, o Dio! Basti adesso, quel pianto tergete.
Ingannarlo dovrò?... No, nol poss'io.
MINA:
EGBERTO: Ah nol posso...
Dite che il fallo a tergere
La forza non ha il core; EGBERTO:
Che de' rimorsi il démone Non più, lo dovete.
Troppo vi fa terrore;
Dite che imen difficile MINA:
All'anima spergiura No, nol posso...
Svelar la colpa impura
Che morte a lui darà. EGBERTO
Non basta a voi l'infamia, È di padre volere.
Essere vil volete!...
MINA:
MINA: Non lo posso...
Padre!...
EGBERTO:
EGBERTO: È di moglie dovere...
Sì, vil... ma uditemi. Or d'Aroldo lo esige la vita...
Aroldo salverete...
D'amore immeritevole, MINA:
(Me infelice!...)
CORO:
EGBERTO: È bello di guerra dai campi cruenti
Lo vo'... Al tetto natale tranquilli tornar!
È dolce a' suoi cari, felici, plaudenti
MINA: La serie de' corsi perigli narrar.
Chi m'aita?
EGBERTO:
Or meco venite, il pianto non vale; ATTO PRIMO
Nessuno sospetti l'evento fatale. SCENA VIII
Sia come in sepolcro celato l'errore,
Lo esige, lo impera del sangue l'onore.
Sia Aroldo all'amore del mondo serbato, Detti, Enrico abbigliato come Godvino, poi
Se il vostro perdeva mutabile cor. Aroldo, Mina al braccio di Egberto, Elena,
Scudieri, Paggi, ecc.
MINA:
Orrenda parola!... per sempre perduto!... ENRICO (stende la destra a Briano, non
Il pianto si celi, il duolo sia muto; ottenendo risposta che d'un freddo inchino).
Sorrida serena nel.volto la calma,
Nasconda l'atroce procella dell'alma!... BRIANO:
Perduto!... perduto!!... eppure adorato (Forse costui!)
Qual cosa celeste fu sempre dal cor.
(Entrano alla sinistra.) ENRICO (si ferma a caso presso la tavola, prende
il libro, e trovatolo chiuso lo lascia, e si confonde
cogli altri).
GODVINO:
Freno all'ira... io non la temo (ad Egberto) ATTO SECONDO
Se ch'io sia voi conoscete, SCENA II
Sconsigliato invero siete
Nel gridarmi traditor.
Mina e Godvino
BRIANO, CORO:
A turbar la bella calma GODVINO:
Che spirava in ogni petto Mina!
Certo un demone il sospetto
Ad Aroldo lanciò in cor. MINA:
Voi qui!... Non profanate questo
(Quadro e cala la tela.) Santo loco... lasciatemi alle preci...
GODVINO:
Ingrata!.. io v'amo sempre...
EGBERTO:
Tu ricusi?... Al mondo in faccia
ATTO SECONDO Vo' insultarti...
SCENA III
GODVINO:
La minaccia
Mina, Godvino ed Egberto Io non curo... Fia lodato
Chi avrà un veglio rispettato.
Dal fondo a sinistra, giunge Egberto chiuso in
mantello. Egli ha due spade. EGBERTO:
Se' un infame, un vile
GODVINO: indegno...
Io resto... (Freddamente.) Né ancor t'ecciti allo sdegno?...
Dunque in te l'onore è spento?...
MINA:
Aroldo allora GODVINO:
saprà tutto. Io sto muto al vostro accento.
EGBERTO: EGBERTO:
Ei tutto ignorerà... Oh mia rabbia!... Ebbene, ascolta...
(Entrando fra loro.)
GODVINO:
MINA: Basti!...
Padre!
EGBERTO:
EGBERTO (a Mina): M'odi anco una volta;
Partite. S'ora invano t'ha gridato
Vile, infame il labbro mio
MINA: Fare a tutti disvelato
Ah m'ascoltate, o padre... Chi tu sia, saprò ben io.
GODVINO:
Egberto e Godvino Ah! una spada!... (Furente.)
AROLDO: AROLDO:
Qual rumore!... Un duello... Ah!... tradito!...
Abbassate
Or quell'armi... EGBERTO:
(Dalla gradinata.) (Che dissi!)
MINA: AROLDO:
Grazia, Aroldo... Ah veggo chi è il colpevole!
(Ad Egberto) -
AROLDO (a Mina): Onor vi fe' brandire
Che parli? Quel ferro a vendicarmi...
Non più... riprendi l'armi...
EGBERTO: (A Godvino strappando la spada di mano ad
(Oh ciel!) Egberto).
AROLDO: GODVINO:
Grazia!... Contro di voi!... nol vo'.
Era dunque costui!...
AROLDO:
EGRERTO: Difenditi...
(Quale orror!)
GODVINO:
AROLDO: No, no.
Era vero?... ah no... è impossibile...
Che ho mentito, almeno dite... AROLDO:
Un accento proferite... (A Mina.) Non odi in suon terribile
Vi scolpate per pietà... Gridarti queste tombe:
Ma tu taci!... ah tolto è il dubbio... Trema, a punirti, o perfido,
Il mio piè ti schiaccierà. L'ora fatal tuonò!...
(Mina spaventata si allontana da lui.)
CORO:
MINA: Non punirmi, o Signor, nel tuo furore,
(Ah scoppiata è omai la folgore) (dal tempio)
Che ruggia sulla mia testa, O come nebbia al sol dileguerò!
E la vita che mi resta Miserere di me, pietà, Signore...
Lenta morte mi sarà!... Miserere, e tue glorie canterò.
Dio, che padre sei de' miseri
Non negarmi tua pietà.)
EGBERTO: AROLDO:
È vero!... AROLDO:
La croce!... Ahime'!... qual gelo!...
BRIANO: (Va barcollando)
Il cielo pregano... Io muoio!...
(Cade sui gradini)
AROLDO:
Il cielo!... Ah!... TUTTI:
Oh sventurato!
BRIANO: (Quadro e cala la tela)
Torna in te.
AROLDO:
Me disperato abbruciano ATTO TERZO
Ira, infernal furore... SCENA I
Tranquilli la man gelida
Voi mi gravate al core...
Ah fate prima ch'ardermi Anticamera nella dimora d'Egberto che mette a
Le vene cessi il sangue, vani appartamenti. Sopra una tavola è
E la virtù che langue l'occorrente per iscrivere. Egberto entra pensoso
Sarà più forte in me. per leggere uno scritto.
Lasciatemi... lasciatemi...
Tutto il mio cor perdé. Ei fugge!... e con tal foglio
(Il canto è ripreso) Mina a seguirlo tenta!...
Infame!... egli s'invola a mia vendetta!...
BRIANO: O spada dell'onor che per tant'anni
Non odi?... Cingevi il fianco del guerriero antico,
E nei cimenti a lui mietevi gloria,
TUTTI: Vanne lungi da me... più non ti merto...
Istante fiero! (Getta la spada)
Disonorato io son!... disonorato!...
BRIANO: E ch'è la vita mai senza l'onore?...
Crociato e cavaliero E un'onta... ebben si tolga...
(solenne avvicinandolo) Sì, sì un istante, e tutto sia finito...
Rammenta i giuramenti... (S'appressa al labbro un anello, e poi s'arresta)
Quel canto, quegli accenti Ma, lasciar tutto..:
Di Dio, la voce sono... Aroldo... la mia figlia!...
La mia colpevol figlia!... che!... una lagrima!
AROLDO: Lacrima il ciglio d'un soldato!... Oh quanto
È ver!... (S'inginocchia) Sei tu grande, o dolor!... mi strappi il pianto.
Mina, pensai che un angelo
TUTTI: In te mi desse il cielo,
Pace, perdono. Raggio d'amor purissimo
Degli anni miei sul gelo...
AROLDO: Stolto!... sognai!... sparita
Perdon!... giammai... la perfida La gioia è di mia vita;
(sorge trasalendo) Una innocente lacrima
Sia maledetta. Spirando non vedrò;
Solo seguace al feretro
TUTTI: Il disonore avrò.
Oh cielo! (Siede commosso e scrive)
(Mina cade alle ginocchia d'Aroldo)
ATTO TERZO
BRIANO: SCENA II
Da questa croce agli uomini
Il Giusto ha perdonato.
Detto, poi Briano astratto dalla destra.
EGBERTO: Aroldo dalla sinistra, poi Godvino dalla destra.
Ah si finisca... Aroldo, Aroldo... Addio
Estremo... AROLDO:
(Suggella il foglio, poi riprende l'anello per L'istante s'avvicina!...
suggerne il veleno) O Santa Terra, o campi d'Ascalona
Del sangue mio bagnati!...
BRIANO: O sole d'Oriente che la Croce
Ei qui verrà... Baciasti sculta sulla mia lorica,
È cruda in ver questa mercé ch'io colsi!...
EGBERTO (sorpreso arrestandosi): Ma giunge alcuno!... è desso!... Il tuo furore
Chi? In te racchiudi, né tradirmi, o core.
(Siede)
BRIANO:
Voi!... d'Aroldo GODVINO:
Cerco. Ricercare mi feste?
EGBERTO: AROLDO:
È inaccesso a tutti... Sì.
BRIANO: GODVINO:
A me nol fia, Prevedo
Quando saprà raggiunto il fuggitivo. Le accuse...
EGHERTO: AROLDO:
Che di'?... Non un detto.
BRIANO: GODVINO:
Ei verrà tra poco. Non m'opporrò a vendetta,
(Entra a sinistra nella stanza d'Aroldo) se bramate...
AROLDO:
Solo ho un'inchiesta...
ATTO TERZO
SCENA III GODVINO:
Quale?
DONNE:
Del meriggio a' rai cocenti
Noi cogliemmo aurate spiche; ATTO QUARTO
Or torniam dell'ombre amiche SCENA III
La fresc'aura a respirar.
TUTTI:
Montanari e Donne da varie parti, poi Egberto,
Mina, e due Barcajuoli. MINA:
Ah! più non reggo... Ohimè! sento mancarmi...
È notte: la luna, che si sarà alzata durante la Meglio sarìa morire.
preghiera, viene coperta da grosse nubi; il vento
impetuoso soffia e sconvolge il lago. EGBERTO:
Soffri per poco, avrem colà riposo.
VOCI: (Indica la casa)
Al lago. (Lontano)
MINA:
ALTRE: E i nostri servi?
Al lago. (Da altra parte)
EGBERTO:
ALTRE: Dio vegli su loro.
Al lago.
(Più vicino) MINA:
Povero padre mio... perdona a questa.
(Scoppia l'uragano, il cielo è squarciato da spessi Disgraziata donna
lampi; s'ode lo scoscio de' fulmini. I Montanari Che te seguì fuggente
accorrono chi sulla cima delle colline, chi alla Da' luoghi ove punita fu cotanto.
sponda gridando)
EGBERTO:
TUTTI: Non più... qui posa, o Mina... tergi il pianto.
Maina a poppa. (La fa seder sopra un sasso, e va a picchiar alla
I.: porta)
(Gettano una fune):
A te, a prora...
MINA:
ATTO QUARTO Un'infelice...
SCENA IV (Correndo a' suoi piedi)
AROLDO:
Egberto e Mina. Mina!...
Non torni la speme, la speme soltanto
MINA: Che allor perdonata almeno morrò.
Aroldo!
AROLDO:
TUTTI: (Ah troppa è la prova!... non regge il mio core!...
Oh Dio!... Commosso mi sento da tanto dolore!)
AROLDO: EGBERTO:
Ah da me fuggi, invólati, Quel pianto che sgorga pentito sincero
Né t'appressar più mai... Nell'alma ti scenda di pace foriero.
I cari miei, la pàtria,
Tutto per te lasciai.. BRIANO:
Qui volli in pace vivere, Il Giusto un dì ha detto: Il sassoscagliato
Sottrarmi al disonore, Sia primo da quegli ch'e' senza peccato:
E tu vi giungi a schiudermi E allor perdonata la donna si alzò.
Novello incendio in core?...
Va... non volermi astringere EGBERTO, BRIANO:
A maledirti ancor. Perdona.
EGBERTO: AROLDO:
La patria legge vindice (Le lacrime frenare non so!)
Il sangue mio chiedeva,
E me fuggente ed esule MINA:
Mina seguir voleva; Aroldo!... che veggo!... Ah spero in quel pianto!...
Delle tempeste l'impeto
La trasse a' piedi tuoi... EGBERTO, BRIANO:
Aroldo, se più moglie Ti placa, deh cedi...
Nomarla tu non puoi,
Ancòra ell'è mia figlia, MINA:
Rispettala, signor. Io pur piansi tanto...
AROLDO, MINA:
ATTO QUARTO Per sempre al mio cor.
SCENA ULTIMA
TUTTI:
Oh istante sublime!
Detti e Briano dalla casa.
MINA:
MINA: Oh gioia insperata!
Allora che gli anni avran domo il core, TUTTI:
E bianco il mio crine sarà pel dolore; Trionfi la legge divina d'amor!!!
Allor che questi occhi fien muti di pianto,
E alfin l'ora estrema suonare m'udrò... FINE