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DRAMMA

IN

QUATTRO PARTI
di

i I I

tfotw

DALL
a

I.

R.

STABILIMENTO NAZ. PRIV. DI

C2IO.

RICORDI

Contrada degli Omcnoni N. 1720 e solto il portico a fianco dell' I. R. Teatro

t'l

rtxmQ

IL

0<) tattilit

iti

pattt

POESIA DI

SALYADOHE CAMM1RAN0
MUSICA DEL MV
J

m
ALL'I.
R.

un

(seconda edizione per uso degli stati romani)

UIOYAWI RICORDI
Cont. degli Omenoni,
e sotto
il

STABILIMENTO NAZIONALE FR1VILEG.*


172U
alla

DI

if.

portico a fianco dell'


R.

I.

R. Teatro

Scala.

21281

4855

Il

presente libretto, essendo


tore Giovanni Ricordi,
zolla

di esclusiva

propriet

deW edi-

come venne annunciato nella GazPrivilegiata di Milano ed in altri Giornali a" /i

lalia, regioni) diffidali

signori

Tipografi e

Libra] di

astenersi dalla ristampa dello stesso o dalla introduzione


e vendita di ristampe

prietario, dichiarandosi dal

non autorizzate dall' editore promedesimo che proceder con

tatto

il

rigore delle Leggi verso chiunque si rendesse col-

pevole di simili infrazioni dei suoi diritti di propriet

a lui derivati per legittimo acquisto,

quindi protetti

dalle vigenti Leggi, e pia particolarmente tutelati dalla

Sovrane Convenzioni fra

diversi Stati italiani'

PERSONAGGI

ATTORI

Il

Conte di Luna
.

sig.
sig.

Guicciardi Gio.

(!.<>

Baritono)

Leonora Azueena
ftlanrleo

Penco Rosina

a (l.
(i.

Donna Sop.)
Danna
1/2 Sop.)

sig.
sig.

Goygi Emilia

Boucard Carlo (l. Tenore)


Balderi A.(i. Basso Profondo)
a

Ferrando
Ines Ruiz. Un Vecchio Zingaro
. . . . .

sig.
sig.

Quadri Francesca

(2.

Donna)

sig.

Bazzoli Giuseppe (2. Tenore)

sig. sig.

Marconi Raffaele (2. Basso)


Fani Luigi (2. Tenore)

Un

messo

......
Zingari

Familiari del Conte


-

Uomini

d'

arme

Damigelle.

L'avvenimento ha luogo parte in Boscaglia, parte in Aragona.

Epoca

dell azion

4409.

(Il

subbietto tolto da un

dramma
lo

di

Antonio Gargia Gulliercz,

che porta

stesso titolo.)

SB.

Gli

Attori suddetti sou quelli che eseguirono


la

quesl' opera

per

prima volta

Roma

nel carnevale

1852-1853.

Digitized by the Internet Archive


in

2013

http://archive.org/details/iltrovatoredramm1853verd

9-ARFfc VRI1MIA

SCEMA PRIMA,
Atrio nel palazzo
dell' Alia feria:

porta

da un

lato,

che

mette agli appartamenti del Conte di Luna.

Ferrando,
la

e moiti Famigliari del Conte, che giacciono presso

porta: alcuni Uomini (l'arme che passeggiano in fondo.

Per.

(Parla ai famigliari vicini ad assopirsi)

All'erta, alPerta! II Conte d'uopo attender vigilando} ed egli Talor, presso i veroni Della sua vaga, intere Passa le notti. Pam. Gelosia le fiere Serpi gli avventa in petto! FER.Nel Trovator, che dai giardini muove Notturno il canto, d* un rivale a dritto Ei teme. "Pam. Dalle gravi Palpebre il sonno a discacciar, la vera Storia ci narra di Garzia, germano Al nostro Conte. Per. La dir: venite Intorno a me. (I Famigliari eseguiscono)

Anni.

Noi pure...

(accostandosi

pur

essi)

Pam.
//

Udite, udite.

(Tutti ac-

cerchiano Ferrando)
Trovatore.

Fer.

Di due

figli

vivea^ padre- bea tov


Il

buon Conte

di

Luna

Coro
Eer.

Fida nudrice del secondo nato Dormia presso la cuna. Sul romper delFaurora un bel mattina Ella dischiude i rai, E chi trova diaccanto a quel bambino;? Chi ?... Favella... chi mai ? Abbietta zingara, fosca vegliarda!... Mostrava al tremito Falnia bugiarda! E sul fanciullo, con viso arcigno, Inocchio affiggeva torvo, sanguigno!... D^orror compresa la nutrice.... Acuto un grido alTaura scioglie Ed ecco, in meno che labbra il dice, I servi accorrono in quelle soglie 5 E fra minacce, urli e percosse

La rea discacciano, cb entrarvi

os.

Coro
Eer.

Giusto quei petti sdegno commosse; L^ insana vecchia lo provoc! Asser che tirar del fanciullino L** oroscopo volea... Bugiarda!... Lenta febbre del meschina

La
Coverto
II

salute sttuggea!
la

di

pallor, languido, affranto

Ei tremava

sera,
coro

d traeva in lamenteyol pianto...

Avvelenato

egli era!

(il

inorridisce) La delinquente perseguitata Fu presa, e al rogo fu condannata:

Ma rimanea
Figlia.,

la

maledetta
!.-

ministra di ria vendetta

Comp quest'empia nefando

eccesso!...

Sparve il bambino... e si rinvenne Mal spenta brace nel sito stesso Ove la zingara arsa un di venne!...

E d'un fanciullo... ohim!., l'ossame Bruciato a mezzo, fumante ancor!

Coro
AlcuniE
Fer.

Oh
il

scellerata!., oh donna infame !... Del par m* investe ira ed orror padre ?
!

Brevi e

tristi

giorni visse

Pure ignoto del cor presentimento


Gli diceva, che spento

Non era i) figlio ed a morir vicino Bram che il signor nostro a lui giurasse Di non cessar le indagini... ah!., fr vane Arm.E di colei non si ebbe
\

!..

Contezza mai
Fer.

Nulla contezza...

Oh

dato

Mi fosse

rintracciarla

Un
Fari.

di!

Ma
Potresti
?

ravvisarla

Fer.

Calcolando
Gli anni trascorsi.... lo potrei.

Arm.

Sarebbe

Tempo

presso
.,

la

madre,
credenza, che dimori
tolta
,

Senza piet

spedirla.

Fer. Alla madre?..

Ancor nel mondo dal supplizio L' empia vegliarda, e quando il


In varie forme altrui
si

cielo e

nero

mostri.
!

Coro
Alcuki
Sull'orlo dei
tetti

E vero alcun V ha veduta


muta!

Altri Altri
Fer.

In

upupa o

strige talora si

In corvo tafaltra

pi spesso in civetta, q SulTalba fuggente al par di saetta Mor di paura un servo del conte. Che avea della zingara percossa la fronte!
!

(lutti

si

pingono

di

superstizioso terrore)

Apparve

d'un gufo in sembianza., Nell'alta quiete di tacita stanza !.. Con occhi lucenti guardava... guardava,
a costui
li

cielo attristando

con urlo

feral

8
Allor mezzanotte appunto suonava...
(suona mezzanotte)

Tutti

Ah! Donna
Gli uomini

perversa!.,
in

orrore mortai!
tocchi
i

(con subito soprassalto. Odorisi alcuni

di

tamburo.

d'arme accorrono
la

fondo;

famigliari trag-

gono verso

porta)

SCEMA
Giardini del palazzo: sulla
che mette negli appartamenti.
se

II,

destra

marmorea

scalinata

La

notte inoltrata, den*

nubi cuoprono la luna.

Leonoba ed
Ines

Ines

Che pi Di te la

Parresti

?..

Tor tarda

vieni

regal

donna
Un'altra notte ancora

Chiese, l'udisti.

Leo.

Senza vederlo
Ines

Perigliosa

Tu
Leo.

nutri

!..

Oh

fiamma come, dove

La primiera favilla In te s'apprese ?


Efe' tornei.

V'apparve

e di stemma ignudo. Sconosciuto guerriera che dell'agone Gli onori ottenne... Al vincitor sul crine Il serto io posi... D' aspra guerra il gride Surse... noi vidi pi !... come d'aurato Sogno fuggente imago!., ed era volta

Bruno Bruno

le vesti

ed

il

cimier, lo scudo

Lunga
Ines

stagion...

ma

poi...

Che avvenne?
Ascolta,

Leo.

Tacea

la

notte placida,

Bella d'

un

ciel

sereno

La luna

il

viso argenteo

Lieto mostrava e pieno... Quando suonar per faere,


lnfino allor
s

muto,

Dolci s^udiro e flebili Gli accordi d^un liuto, E versi melanconici Un trovator cant. Versi di prece, ed umile, Qual d'uom che prega Iddio : In quella ripeteasi Un nome,., il nome mio Corsi al veron sollecita... Egli era, egli era desso !.., Gioja provai che a ogni anima Non provar concesso !...
!

Al core,
Ines

al

guardo estatico
!

La terra un ciel sembr Quanto narrasti di turbamento M'ha piena Panima!... Io temo....
Dubbio,
In

Leo.
nes

me

Invano presentimento risveglia quest'uomo arcano!

ma

tristo

Tenta
Leo.
Ines

obliarlo....

Che
Cedi
Cedi...
al

dici!...

Oh

basti!

consiglio delfinista...

Leo.

tu parlasti Obliarlo !... Ah che intendere li alma non sa , Amor che non pu dirsi Dalla mortai parola , Amor, che intendo io sola, 1 Il cor inebri. Il mio destin compirsi Non pu che a lui dappresso.. S'io non vivr per esso, Per esso io morir
!

Voce

40
Ines (da
se)

(Non debba mai pentirsi Chi tanto un giorno am


(ascendono

) agli

appartamenti)

SCESA
il

III.

Conte.

Tace la notte Immersa Nel sonno , certo, la regal signora ; Ma veglia la sua dama... Oh Leonora, Tu desta sei mei dice Da quel verone tremolante un raggio Della notturna lampa... Ah !... T amorosa vampa M'arde ogni libra!... Ch' io ti tegga d'uopo, Che tu m^intenda... Vengo... A noi supremo E tal momento... (cieco d'amore avviasi alla gradinata:
! !

odonsi

gli

accordi di un liuto; egli

si

arresta)

Il

trovatori... Io fremo!
del

La voce

Trovatore

Deserto sulla terra, Col rio destino in guerra,

E
Ma

sola

speme un cor
Al trovatori

se quel cor possiede

Con.

Oh
Non

Bello di casta fede, Egli d** ogni uom maggior Il trovator detti, oh gelosia !...
!

m'inganno... Ella scende

(si

avvolge nel suo


mantello)

SCEMA
Leonora
Leo. (correndo verso U Conte) Con. (Che far?)
e

IV.

Conte.
i

Anima mia!

il

Leo.

Pi

tleir
:

La voce

tarda V ora

io

usato ne contai gl'istanti


ti

Coi
del

palpiti dei core!... Alfin


alla

guida
Infida
!

Pietoso amor

tua sposa...
Nel tempo stesso
la

Trovatore
,

(esclama dal mezzo delle piante.


mostrasi dai nugoli
la

luna
cui

e lascia scorgere
il

una persona,

di
i

visiera

nasconde

volto)

SCEMA
IVIanreo

V.
e delti.

Leo.

Qual voce

!... Ah, dalle tenebre Tratta in errore io fui (riconoscendo


!

entrambi, e gettandosi

ai

piedi di Manrico)

A te credei rivolgere L ''accento, e non a lui... A te, che Palma mia


Sol chiede, sol
Io t'amo,
il

desia...

giuro, io

famo

D'immenso, eterno amor!


Con. Man. Con.
Leo. Con. Leo.

Ed

osi?...

(Ah, pi non bramo

!:)

(sollevandolo*

Avvampo
!

di

furor
sei
,

Se un tI non (Ohim )

discovriti.

Palesa

il

nome...
(sommessamente
?

Deh. per piet


Manrico
io

!...

Manrico)

Man.
Con.

Ravvisami
son.

Tu!... Come! Insano, temerario !... D'Urge! seguace, a morte

Dannato,

ardisci volgerti
?~.

queste regie porte

Man.

Che

tardi?...

or via
il

le

guardie

Appella, ed

rivale

Al ferro del carnefice Consegna. Con.


Il

tuo fatale
!...

Istante assai pi prossimo

E, dissennato

Vieni...

Leo. Cos.

Conte!...

Al mio sdegno vittima

Leo. Con. Man, Leo.

E forza Oh ciel

elisio
!... t'

ti

sveni...

arresta...

Seguimi...

Andiam...

(Che mai far

?...

Un
Con.

mio grido perdere Lo puoteL.) M'odi...


sol

No.

Di geloso amor sprezzato


in me tremendo foco tuo sangue, o sciagurato, Ad estinguerlo fia poco Dirgli, o folle - io t'amo -ardisti !... Ei pi vivere non pu... Un accento proferisti Che a morir lo condann ! Un istante almen dia loco Il tuo sdegno alla ragione... Io, sol io di tanto foco Son, pur troppo, la cagione! Piombi, ah! piombi il tuo furore

Arde

Il

(a Leo.)

Leo.

Sulla rea che

t'

oltraggi...

Vibra

il

ferro in questo core,

Che
Man.

te

amar non

vuol,

non pu.

Del superbo vana 1' ira } Ei cadr da me trafitto. Il mortai che amor t'inspira, Dall'amor fu reso invitto.

45

La
Il

tua sorte gi compita...


!

(al

Conte)

LT ora ornai per te suon tuo core e la tua vita II destino a me serb!
allontanano con
le

(i

due

rivali si

spade sguainate

Leonora

cade priva

di sentimento)

FINE DELLA PRIMA PARTS.

Il

Trovatore

u
-&&&&<-

SCEMA PRIMA.
Un
diruto abituro sulle
falde

di

aa monte della

Bisca-

glia; nel fondo, quasi tutto aperto , arde

un gran fuoco.

/ primi albori.

Azticeiia
P cimo
ai

siede presso

il

fuoco, ITIa

urico

le sta disteso
:

ac-

canto sopra una coltrice, ed avviluppato nel suo mantello


piedi
lo
,

ha

e fra le

mani

la

spada, su cui

figge

immo-

bilmente
torno.

sguardo. Una banda di

Zingari

sparsa all'in-

Zingari

Vedi!
De'
I

le

fosche notturne spoglie


:

sveste 1' immensa vlta Sembra una vedova che alfin si toglie
cieli

bruni panni

ori d'era

involta.
mestiere;
al

All'opra, all'opra. Dagli, martella.


(danno
di piglio ai loro ferri di

misurato

tempestar dei martelli cadenti sulle incudini, or uomini,


or donne, e
tulli in

un tempo,

infine

intuonano

la

can-

tilena seguente)

Chi del gitano

giorni abbella?

La
Uomini
(alle

zingarella.

donne, sostando un poco dal lavoro)


tratto lena e coraggio corpo e T anima traggon dal bere.
:

Versami un
II
(le

donne mescono ad

essi in

rozze coppe)

Tutti

Oh

guarda, guarda! del sole im raggio

15
pi vivido Brilla r
nel

mio

bicchiere..,

AlFopra, alPopra... Dagli, martella...

Quale a

no

splende propizia

stella ?

La
Azi;, (canta:
gli

zin^arella.

Zingari

le si

fanno allato)
folla
-

Stride

la vampa! - la Corre a quel fuoco

lieta

indomita in sembianza
5

Urli di gioja - cP intorno echeggiano... Cinta di sgherri - donna s* avanza


!

Sinistra splende - siT volti orribili

La
Stride

tetra
la

fiamma che s' alza al ciel vampa! - giunge la vittima


!

Nero-vestita - discinta e scalza Grido feroce - di morte levasi 5 L** eco il ripete - di balza in balza
Sinistra

splende

su* volti orribili


s'

La
Azu.

tetra

fiamma che

alza al ciel

Zix. Mesta la tua canzoni

Del pari mesta

Che

la

storia funesta

Da
Mi
Man.

cui tragge
vendica...

argomento
!

(rivolge
,

il

capo dalla

parte di Manrico

mormora cupamente)

mi vendica

(L'arcana Parola ognor !) Vecchio Zin. Compagni, avanza il giorno A procacciarci un pan, su su !... scendiamo
le

Per Uomini

propinque

ville.

Andiamo,

(ripongono soli

lecitamente nei sacchi

loro arnesi)

Donne
(tal*
e

Andiamo.
scendono
a
alla

rinfusa gi per. la china


il

tratto trailo

sempre

maggior distanza, odesi


i

loro canto)

%isi.

Chi del gitano

giorni abbella?
l

La

zingarella

Man. Soli or siamo: deh narra


Quella storia funesta.

(sorgendo)

Azu.

tu la ignori
i

Tu

pur!...

Ma
lo
!...

giovinetto

passi tuoi

D'ambizion Lungi traea

sprone DelTava

quella storia...

La

il fine acerbo incolp superbo

Conte di veneficio , onde asseria Spento un bambin suo figlio... Essa bruciala

Su rogo infame venne!


Man.
Ahi! sciagurata
gendo con raccapriccio
dalla
!

(rifug-

fiamma)

Az. Condotta elFera in ceppi al suo destin tremendo Col figlio., teco in braccio io la seguia piangendo Infinoadessa un varco tentai, ma invano, aprirmi.., Inyan tent la misera fermarsi , e benedirmi Che, fra i pi duri oltraggi, pungendola coi ferri, Al rogo la cacciavano gli scellerati sgherri!... Allor, con tronco accento, mi vendica esclam... Quel detto un eco eterno in questo cor lasero.
!

Ma. La vendicasti? Azc.

Il

figlio

Lo
Azi;.

trascinai qui meco... le


ciel!...

giunsi a rapir del Conte,fiamme ardean gi pronte.


tu forse?...

Ma. Le fiamme?... oh
Io mi sentiva
il

Ei distruggeasi in pianto... core dilaniato, infranto!...


spirti,

Quand'ecco agli egri

come in un sogno,pparve

vision ferale di spaventose larve !... Gli sgherri ed il supplizio!., la madre smorta in volto... Scalza, discinta !... il grido, il noto grido ascolto... Mi vendica !... La mano convulsa tendo... stringo

La

sospingo !... P orrida scena fugge... La fiamma sol divampa, e la sua preda strugge! Purvolgointorno il guardo, e innanzi a ma veggio
vittima... nel foco la traggo, la
il

La

Cessa

fatai

delirio...

Dell'ertilo Conte

il

tglio!...

Man.

Ah

-f

con*e T

17

Azu.

Il

figlio

mio,

Mio
Ma.
Azv.

figlio

avea bruciato
le

Che
Sul capo mio
(Azucena ricade trambasciata

dici

quale orror!
:

chiome sento drizzarsi ancor!


sul proprio seggio

Man. am-

mutisce, colpito d'orrore e di sorpresa. Momenti di silenzio)

MN.Nonson tuo
Azu.

figlio?...

chi son io, chi

dunque

?...

Tu

sei

mio

figlio

(con sollecitudine di chi cerca

emendare involontario

fallo)

Man.
Azi;,

Eppur

dicesti...

Ah
Che
vuoi!...

!,..

forse...

pensier s'affaccia il truce Caso, lo spirto intenebrato pone Stolte parole sul mio labbro... Madre, Tenera madre non riavesti ognora? Mas. Potrei negarlo ?... Azu. A me, se vivi ancora, Noi di? Notturna, nei pugnati campi
al

Quando

Di

Pelilla,
ti

ove spento
?

Fama
Aura

disse, a darti

Sepoltura non mossi


vital

La fuggente
seno

non

iscovr, nel

Non
Cure
Man.

t'arrest materno affetto?... E quante non spesi a risanar le tante

Ferite!...

Che

portai quel di

fatale.... (con nobile orgoglio)


!...

Ma

tutte qui, nel petto

Io sol, fra mille

Gi sbandati, al nemico Volgendo ancor la faccia!... Il rio De-Luna Su me piomb col suo drappello io caddi Per da forte io caddi Azu. Ecco mercede Ai giorni , che P infame
: !

Nel singoiar certame Ebbe salvi da te!... qual t'acciecava Strana piet per esso ?

Man. Oli madre

!...

non

saprei dirlo a

me

stesso!

48

Mal reggendo

all'aspro assalto,
:

Ei gi tocco il suolo avea Balenava il colpo in alto

Che trafiggerlo dovea... Quando arresta un moto arcano


Nel discender, questa mano... Le mie fibre acuto gelo Fa repente abbrividir Mentre un grido vien dal cielo, Che mi dice non ferir Ma nell'alma dell'ingrato Non parl del cielo l'accento! Oh! se ancor ti spinge il fato
! :
!

Azi).

Contro il crudo in dubbio evento Compi, o figlio, il cenno mio, Spegni ah! spegni allor quel rio! Di vendetta ultima brama
Sino
(odesi

Sorga, accenda il tuo furor... all' elsa questa lama Vibra, immergi all'empio in cor.
5

un prolungato suono

di

corno)
!...

Man.

L'usato messo Ruiz invia


Forse...
(d
fiato

anch esso

al

corno che tiene ad


armacollo)

Azi

Mi vendica!

(resta concentrata', quasi


di

inconsapevole

ci

che succede)

SCEMA
Messo
Man.

II.

e detti.

Inoltra

il

pie.
?

(al

Messo)

Guerresco evento, dimmi ; seguia

Messo

Risponda

il

(porgendo

foglio che reco a te. il foglio, che Manrico legge)

Maw.wIii nostra possa Castellor^ ne di, *?Finche Urgel non vi riede

49

Vigilar
95

le

difese.

Ove

ti

dato,

Affrettati a venir. Giunta la sera ^Tratta in inganno di tua morte al grido, "Per sempre in ermo impenetrabil loco Fuggir Leonora??. Oh giusto cielo!
(con dolorosa esclamazione)

Azu.

(Che
(al

fia

(scuotendosi)

BUn.

Messo)

Veloce scendi
d'un cavallo a

la

balza,

E
Messo
Azu.

me

provvedi...
(frapponendosi)

Corro...

Wanrico
Vola
5

!...

Man.
Azu.

Il

tempo

incalza...

speri

Man.

nvaspetta del colle a** piedi, (il messo parte affrettatamente) e vuoi ? , (Perderla?.. Oli ambascia!..
;

Ah no
Azu.

impossibile?..)

(E fuor
Addio...
No... ferma... odi...

di s

)
il

Man.
Azu.

(postosi l'elmo sul capo, ed afferrando

mantello)

Man.
Azu.
Ferma...

Mi

lascia...

che parla a te! Perigliarti ancor languente Per cammin deserto ed ermo
io

Son

(autorevole)

!...

Man.

demente! Riaprir del petto infermo ? No, soffrirlo non poss* ioli tuo sangue sangue mio Ogni stilla che ne versi Tu la spremi dal mio cor Un momento pu involarmi Il mio ben, la mia speranza !... No, che basti ad arrestarmi Niuno in terra avr possanza... Ah!... mi sgombralo madre, i passi... Guai per te, se io qui restassi !...
ferite

Le

vuoi,

!....

Tu

vedresti appiedi tuoi


il

Spento
(si

figlio

di dolor!

allontana, indarno trattenuto da Azucena)

20

SCENA DI
Antico edificio in vicinanza di Castellor. lberi nel fondo,

E
Il

notte.

Conte, Ferrando

ed alcuni Seguaci, inoltrandosi

ultamente, ed avviluppati nei loro mantelli.

Con. Tutto deserto; n per Paura ancora


In

Suona T usato carme... tempo io giungo


Ardita opra, o signore,

Feb. Imprendi.

Con.

Ardita, e qual furente

amore

Ed

irritato orgoglio
il

Chiesero a me. Spento

sembrava Novello in questo asilo


osfeacol
Il

Ogni

a'

rivai , caduto miei desiri


:

ella

ne appresta...
fia

vedi !... (indicando l'edifcio) Ah no, non Deliri Leonora mai!. .Leonora mia! Il balen del suo sorriso D'una stella vince il raggio Il fulgor del suo bel viso Nuovo infonde in me coraggio !... Ah! Tamor, l'amor ond'ardo Le favelli in mio favor!
!

Sperda il sole d' un suo sguardo La tempesta del mio cor.


(odesi
il

rintocco de' bronzi)

Qual suono
Fer.

!...

oh

ciel

!...

La
Vicina V ora annunzia
!...

squilla

Con.

Ah! pria "che varchi

La
Fer. Con.

soglia...

si

rapisca

!...

Oh
Non
odo... andate...

bada

Taci!...

Di quei

faggi alP

ombra

M
Celatevi... (*) Ali
(*
!

fra

poco
gli

Ferr. e

altri

segnaci

si

allontanano)

Mia diverr
(ansio,

!...

Tutto
i

m**

investe
parte

un foco!
onde deve giungere

guardingo osserva

dalla

Leonora, mentre Ferr. e

segnaei dicono sottovoce)

Fe&.,Seg. Ardire!... ndiam.,.. celiamoci Tra Pombre... nel mister!... Ardire!.. Andiam... silenzio!... Si compia il suo voler
!

Cos.

(fieli'

eccesso del furore)

Ora per me fatale, I tuoi momenti affretta:

La gioja che m'aspetta, Gioja mortai non !... Invano all'amor mio S'oppone un core altero... Non puote il mondo intero,
Donna,
Ali
!...

rapirti a

me

(raggiunge

suoi aell'interno)

Goro

interno

se V orror f ingombra,
a

figlia

Presso

d'Eva, i rai, morir, vedrai

Che un'ombra, un sogno fu^ Anzi del sogno un'ombra La speme di quaggi
!

Vieni, a tranquilla stanza II tuo destili ti chiama , Pace, che ogn' alma brama Pose qui solo il pie.

Or

vieni

e la speranza
te.

Rieda eh' morta in

Leonora,

con

SCffiif IV. seguito muliebre, Ine,


,

poi

il

Ferrando
Dosse
//

Conte.

Segnatoi

indi

Iflanrleo.

Leo. Perch piangete?

Ah
Trovatore

Ci,
II.

dunque
7>

22

Tu
Leo.

per sempre ne
riso,

lasci

O
Un
Non ha

dolci amiche,
fior la

una speranza^ un

terra

per me! Degg'io In questo asil remoto, ad Sguardo celarmi ognor e Trar nel dolor che il mio Destommi eterno in cor!...
Il

ogni incauto mesti giorni perduto bene Tergete i rai,


(incamminandosi)

mio

clestin si

compia

Cos. (irrompendo ad un trailo) No, giammai !,.. DonneII Conte Giusto del Leo. Per te non havvi Cos. Altro destin che Imen .. Donine Cotanto ardia Leo. Insano!... e qui venisti?... Con. A farti mia.
! !

!...

(e s

dicendo scagliasi verso

di

Leon, onde impadronirsi di


di

lei;

ma

fra esso e la
-

preda trovasi, qual fantasma surto


grido universale irrompe)

sotterra, Manrieo.

Un
a

Leo.

deggio... e

posso crederlo?...

Ti veggo

me daccanto

E questo un sogno, un'estasi, Un sovrumano incauto!


Non regge
Rapito
il

a tanto giubilo

cor, sorpreso!...

Sei tu dal ciel disceso,

O
Co;

in ciel
gli

son

io

con

te ?

Duuque

estinti lasciano

Di morte il regno eterno! danno mio rinunzia

Le prede

sue Paverno!... si fransero De' giorni tuoi gli stami,

Ma

se

non mai

Mas.

Se vivi e viver brami , Fuggi da lei, da me. N m'ebbe il ciel, n Torrido

23

Varco infernal

sentiero...

Infami sgherri vibrano Golpi mortali , vero 1

Potenza

irresistibile

Hanno

de"*

fiumi Tonde!...
!..

Ma
Donne
II

empj un Dio confonde Quel Dio soccorse a me


gii
!

cielo,,

in

cui fidasti,
te.
:

(a

Leonora)
Conte)

Pietade avea di

Fer.,Seg.Tu col

destili

contrasti
egli
.

(al

Suo difensore

SCENA
Ittllz seguito da lunga
Piciz

\.
d'Armali, e
delti.

tratta

Urgel viva
Vieni...

Man. Ruiz Man. Con. Lbo. Man. Con.

Miei prodi guerrieri

!...

Donna, mi

segui.

(a

Leonora)

tu speri?...

(opponendosi)

Oh
No

!,..

T'arretra...

(al

Conte)

Involarmi
!

costei!...
la
il

(sguainando
!

spada)
Conte)

Ruiz, Armati Fer., Seguici

Vaneggia
(il

(accerchiando
!

Che tenti, signor Conte disarmato da quei

di Ruiz)

Con.
Leo. Con.

Di ragione ogni lume perdei!


(con gesti ed accenti di maniaco furore)

(M'atterrisce

!...)

Ho
Seguaci
Vieni
\

le

furie nel cor

di ftuiz

lieta la sorte per te.

(a

Manrico)
Conte) Scende

Seguaci del Conte Cedi:, or ceder viltade non


(Manrico traggo seco Leonora.
subito
la
Il

(al
-

Conte respinto.

tela.)

FINE DELLA PARTE SECONDA.

24

PARTE TEH^A

SCEMA PRIMA.
Accampamento
mando.
Scolte di
.4

destra

il

padiglione del Conte De-Luna,


in

su cui sventola la

bandiera

segno

di

supremo co-

Da

lungi torreggia Castel lor.

Uomini
le

d'arme da per lutto:


passeggiano
:

ali ri

giuocano,

altri for-

biscono

armi,

altri

poi

Ferrando
arme

dal

padi-

glione del Conte.

alcuni Domisi

et

r co' dadi., ma fra poco Giuocherem ben altro giuoco Questo acciar, dal sangue or

terso,

Fia di sangue in breve asperso!


(odonsi strumenti guerrieri:
tutti
si

volgono

dove

si

avanza

il

suono)
!

Alcuni

11

soccorso dimandato
in

(un grosso drappello


il

di balestrieri,

completa armatura, traversa


!

campo)

Altri

Han
Pi

l'aspetto del valor

Tutti

l'assalto

ritardato
di

Or non

ta

Castellor.

Fer.S, prodi amici \ al di novello, mente Del capitan la rcca Investir da ogni pare. Col pingue bottino Certezza rinvenir, pi che speranza.
Si vinca
\

nostro.

Uomini d'arme

Tu

c'inviti a

danza!

25
TuTTiSquilti, echeggi
la

Chiami all'armi, Fia domani la nostra bandiera Di quei merli piantala sull'alto. No, giammai non sorrise vittoria Di pi liete speranze finor !...
Ivi

tromba guerriera, alla pugna, all'assalto

Putii ci aspetta e la gloria

;
!

Ivi

opima

la

preda e

onor
II.

(si

disperdono)

SCEMA
Il

Conto.

(Il

Conte, uscito dalla tenda, volge uno sguardo bieco a Castellor)

mio rivai !.. Questo pensiero persecutor demone ovunque IVrinsegue In braccio al mio rivai !.. Ma corro, Stirta appena Taurora, Io corro a separarvi... Oh Leonora! (odesi tumulto)
In braccio al

Come

scema
Ferrando
Co^.Che fu?
Peb.
Eia*'

ni.
I

e detto.

Dappresso

il

campo
:

S^aggirava una zingara


nostri esploratori,
:

sorpresa
a ragion

Si volse in fuga

essi,

temendo

Una
Con. Fer. Cos.

spia nella trista,

LTinsegur...

Fu

raggiunta

presa.

Vista

I/hai lu?
Fee.
Il

No

della scorta

condottier m'apprese I/evento, Eccola. Con.

(tumulto pi vicino)

SCEMA
Detti,

IV.
trascinata
dagli Esplo-

Azuceiia
:

con

le

mani avvinte,
Soldati.

ratori

un codazzo

d'altri

Esp.

Azu. Aita!.. Mi

lasciate...

Innanzi, iniqua innanzi.... Oh! furibondi,


#

Che mal
Con.

fec' io ?

Soppressi.

(Azuc. tratta innanzi


al

A me rispondi,

Conte)

E
Azu. Con.

trema dal mentir!


Chiedi.

Ove
so...

vai ?

Azu. Noi

Con. Azu.

Che!...

D'una zingara Muover senza disegno


Il

costume

passo vagabondo,
sua patria
il

Ed suo tetto il ciel, Con. E vieni ? Azu. Da Biscaglia,


Le
sterili

mondo.

ove finora
ricetto.

montagne ebbi

Con. (Da Biscaglia!) Fer. (Che intesi!.. Azu. Ivi povera vivea,

Oh

qual sospetto!..)
:

Pur contenta del mio stato Sola speme un figlio avea... Mi lasci !.. m'oblia, V ingrato
Io, deserta,

vado errando
ricercando,

Di quel

figlio

27

Di quel

figlio

che

al

mio core

Pene orribili cost !... Qual per esso provo amore Madre ih terra non prov!
Feu. Con. Azu. Con.
(Il

suo volto

Di\

traesti

Lunga elade
Lunga,
s.

fra

quei monti?

Rammenteresti

Un
Son
Azu. Con.
Azi;.

fanciul,
al

prole di conti,

Involato

suo castello,
?...

tre lustri, e tratto quivi?

tu, parla... sei

Fratello

Del rapito.

(Ah!)
(S!) (notando
il

Fer. Con.

mal nascosto

Ne
Mai novella
?

udivi

terrore di Azucena)

Azu.

Io?

..

No...

Concedi
io

Che
Feb. Azu. Fer.

del figlio P

orme

scopra.

Resta, iniqua...

(Ohim

!...)

Tu
Chi P infame, orribil opra Commettea!...
Finisci.

vedi

Con. Fer. Azu. Fer. Con.

E
(Taci.)

dessa

!...

(piano a Ferrando)

E
Arse!

dessa, che

il

bambino

Ah

perfida

Coro
Azu. Con.
Ei mentisce...

Ella stessa

Al tuo destino

Or non
Azu

fuggi.

Deh

!...

28

Cow.

Quei nodi
Pi
stringete.
(i

Soldati eseguiscono)

Azu.

Oh
Urla pure.

Dio!...

Oh

Dio!..,

Coro
Azu.

tu

non
1

ni*

odi,

O Manrico,
Non
Con.
Fer.

figlio mio?...

soccorri ali infelice


?

Madre tua?
Sarebbe ver Di Manrico genitrice !..
Trema...

Con.
Azu.

Oh
Deh,

sorte!... in

mio poter!

rallentate, o barbari,

Le

acerbe mie ritorte... Questo crudel supplizio


1

prolungata morte!... iniquo genitore Empio figliuol peggiore, Trema... V' ilCiel pe'miseri, E il Ciel ti punir Tua prole, o turpe zingara, Con. Colui, quel traditore !... Potr col tuo supplizio Ferirlo in mezzo al core Gioja m'Inonda il petto, Cui non esprime il detto !... Meco il fraterno cenere Piena vendetta avr FER. 5 Co-aoInfame pira sorgere ?
!
! !

Empia, vedrai

tra poco...

solo tuo supplizio


!...

Sar Torrendo foco

Di sangue un capo
Balzar vedrai reciso
Inorridir pel figlio L'anima tua dovr
(al

intriso
!...

cenno del Conte

Soldati traggono seco loro Azu-

cena. Egli entra nella sua tenda, seguito da Ferrando)

29

SCENA

V.

Sala in Castello?, con verone in fondo,

Jflanrteo, Leoaiora

Ruiz.

Leo. Quale cP armi fragore


Poclaaizi intesi
?
il

Man.

Alto

periglio!...

vano

Dissimularlo fora Alla novella aurora


!

Assaliti saremo!..

Leo.

Ahim!... che dici


de' nostri nemici
vittoria...
al

!...

Mas. Ma

Avrero

Pari

Abbiamo

loro ardir,

brando e coraggio.
opre,
te

Tu

va

(a

Rub); le belliche

NelPassenza mia breve, a

commetto.
(Rjaiz parte)

Che miHa manchiL.

SCEMA
Maiirieo
e

TI.

2/eonora.

Leo.
Il

Di

qjual tetra
!

luce

nostro imen risplende Maw.I1 presagio funesto, Deh, sperdi, o cara !... Leo. E il posso Man. Amor... sublime amore,
In tal istante
ti

favelli

al

core.

50

Ah

s,

ben mio, colPesser

10 tuo, tu mia consorte,

Avr pi l'alma intrepida,


11

Ma

braccio avr pi forte. pur, se nella pagina De^ miei destini scritto

Ch^ io resti tra Dal ferro ostil

le

vittime,
aneliti

trafitto,

Tra quegli estremi

pensier verr, solo in ciel precederti La morte a me parr


te
il
!

(odcsi

un suono interno)

a 2
Xj

cor !... Vieni \ ci schiude il tempio Gioje di casto amor


al
!

onda de' suoni Pura discende

mistici

(mentre

s'avviano

giubilanti

Ruiz soprag-

giunge frettoloso)

Ruiz Man. Ruiz

Manrico?...

Che

?...

La zingara. Vieni, tra ceppi mira...

Man. Ruiz
Man.
Leo. Man.

Oh

Dio

Per man de' barbari Accesa gi la pira... Oh ciel !... mie membra oscillano... Nube mi copre il ciglio! (accostandosi

al

Tu

fremi

!...

verone)
il

E
Io son...

deggio!... Sappilo,

Leo. Man.

Chi mai?

Suo

figlio!...

Ah

vili!... il
il

rio spettacolo

Quasi

respir m'invola!,.,.

31

Raduna

nostri... affrettati,

Ruiz... va... torna... vola!

(Ruiz parte)

Di quella pira L'orrendo foco Tutte le fibre m'arse, avvamp!... Empi, spegnetela, o ch'io tra poco, Col sangue vostro la spegner... Era gi figlio prima d'amarti,

Non pu
Madre

frenarmi

il

tuo martiri...
a

infelice, corro a salvarti,

O
eo.

teco

almeno corro

morir

Non reggo

a colpi tanto funesti...


(Ruiz torna con armali)

Oli quanto meglio saria morir!

Ruiz, Armati
All'armi, all'armi!...

Eccone

presti

pugnar

teco, teco a morir.


da

(Munrico parte frettoloso seguito

Ruiz e dagli ar.e

mati, mentre odesi dall'interno fragor d'arni


liei

di bel

strumenti.)

FINE DELLA PARTE TERZA.

ot

oKww!jg-

SCEMA PRIMA
Un'aia dei palazzo delV Aliaferia con finestre
assicurate da
:

all'angolo
di

una
-

torre*

spranghe

ferro.

Notte

osctmssima.
Si avanzano

due persone ammantellate: sono


e

Ruiz
Huj (sommessamente)

Leonora,

I^iam giunti: ecco


Prigionier P

la

torre,

ove tratto

infelice...
!

ah

gi ogni sp^rae

A
Leo.

lui fu tolta

Vanne... Lasciami, n timor di me Salvarlo io potr, forse.

ti

prenda...
(Ruiz
si

aliontaRa)

Timor

di

me ?...

sicura,

Presta la mia difesa! In questa oscura Rotte ravvolta, presso a te son io ? E tu noi sai !... Gemente Aura, che intorno spiri; Deh, pietosa gli arreca i miei sospiri,.. D'amor sull'ali rosee

Vanne, sospir docente,


Del prigioniero misero Conforta Pegra mgate.,.

33

Combura
La

di speranza
5

Aleggia in quella stanza


desta alle memorie,
!....

Ai sogni dell'amor

Ma, deh! non dirgli, improvvido, Le pene del mio cor (suona
!

la

campana)

Voci (intcrne)A pietade d'untatala gi vicina Alla partenza che non ha ritorno; Ah pietade di lei che si avvicina Allo splendor delTimmortal soggiorno. Leo. Quel suon, quelle preci solenni, funeste,
!

Riempion quest'aere di cupo terrore !,.. Contende Tambascia, che tutta in investe,
5

Al labbro il respiro, i palpiti al core !.. SulPorrida torre , ah par che la morte
!

tenebre librando si va Ahi forse dischiuse gli fian queste porte Sol quando cadavere gi freddo ei sar (rimane assorta dopo qualche momento scuotesi ed
ali

Con
!

di

in

procinto di partire, allorch viene dalla torre


e

un gemito,

quindh un mesto suono;

ella

si

ferma)
(dalla torre)

Man.

(Ah, che

la

morte ognora
!...

E
A
Leo. Voci

tarda nel venir chi desia morir

Addio, Leonora!) Oh ciel!... sento mancarmi!

Ah! pietade d'un^alma gi vicina (interne) Alla partenza che non ha ritorno
!

Ah! pietade
Man.
Sconto
col

di lei

che

s*

avvicina
(dalia
-,

Allo splendor delP immortai soggiorno!)

sangue mio
in te!,.,

torre)

L^amor che posi

Non
Leo.

li

scordar di
[

me

tv

'

Leonora, addio
Di
te,

di

te

scordarmi!...

Tu

vedrai che amore in terra Mai non fu del mio pi forte

Vinse

il

fato in aspra guerra,


la

Vincer,

col

stessa morte. prezzo di mia vita


te

La

tua vita io salver,

con

Nella

tomba

per sempre unita io scender


,

SCEMA
S'apre una porta, n'esce
il

II.
ed alcuni

Conte
si

Seguaci

Eleonora
Cos. Udiste
?

pone

in disparte.

Come
al

albeggi,

La
(I

scure

figlio,

ed

alla

madre

il

rogo.

seguaci entrano per un piccolo uscio nella torre)


:

Giusto il rigor perversa stirpe questa ogni delitto piena... Ed essa l'ama!... Donna per me funesta!... Ovvila mai? Ripreso Castellor, di lei contezza Non ebbi, e furo indarno
D**

Oh

Tante ricerche e tante !... dove sei crudele

Leo. (avanzandosi) A Con. Qual voce!... Come!... Leo. Con. A che venisti ? Leo. Egli

te

dinante.

tu,

donna?
Il

vedi.

gi

presso

All'ora estrema, e tu lo chiedi ?

Con. Leo.
Con.
Leo. Con.

Osar
Piet

potresti?...

Ah,

s,

per esso
!

domando

...

Che!... tu deliri
Io del rivale sentir piet?

Clemente

il

Nume
si

te

inspiri...

sol vendetta

mio nume... Va.

(Leonora

getta disperala ai suoi piedi)

55

Leo.

Mira, di acerbe lagrime Spargo al tuo piede un rio:

Non

basla
il
il
il

Ti bevi
Calpesta

il pianto? svenami, sangue mio....

mio cadavere,

Con.

Ma Ah

trovatori delf indegno rendere Vorrei peggior la sorte... Fra mille atroci spasimi Centuplicar sua morte... Pi Pami, e pi terribile Divampa il mio furor!
salva
!... !..

(vuol partire,

Leo.

Conte

Leon,
cessi
?...

si

avviticchia

ad esso)

Con. Leo. Con.


Leo.

Grazia

!..

Prezzo non avvi alcuno

Ad ottenerla... scostati... Uno ve n'ha.... sol uno!...


Ed
io te Poffro.

Con.
Leo. Con. Leo.

Spiegati^

Qual prezzo, dP? La mano!


Ciel!.. tu dicesti
?...

(stendendogli

la

sua

destra con dolore)

Con. Leo.

Credimi Mai non promisi invano. sogno il mio ?


Dischiudimi

La

via tra quelle mura...


la

ClPei mi oda... che Fugga, e son tua.

vittima

Con.
Leo.

Lo

giura.

Lo

giuro

al

Ciel

che P anima
? (correndo all'uscio della mentre* il Conte gli parla

Con.

Tutta mi scerne! Ol
torre. Si presenta
all'orecchio,

un custode

Leonora resta innanzi)


,

Leo.

(MP avrai

ma

fredda

esanime

56
Spoglia.)

Con. Leo.

Colui vivr,
(Vivr
I
!...

(a Leonora, tornando)

Contende
gli

il

giubilo

(da se

alzando

occhi, cui fan velo lagrime di letizia)

detti a

me, Signore...

Ma

coi frequenti palpiti

Merc ti rende il core !... (Ora il mio fine impavida. Piena di gioja attendo...
Dirgli potr,

morendo:
!

Con.

Salvo tu sei per me ) Fra te che parli?... ah volgimi, Volgimi il detto ancora,
!

O
II

mi parr

delirio

Quanto

ascoltai finora...
serena...

Tu
Ah
Leo. Cos. Leo.

mia!... tu mia!... ripetilo,

dubbio cor
!...

ch'io lo credo appena.


te!

Udendolo da
Andiam...

Giurasti... pensaci!

sacra

la

mia

(entrano nella torre)

SCEMA

III.

Orrido carcere: in un canto finestra con inferriata; porta nel fondo: fanale, pendente dalla vlta,

Afcuceiia giacente ftlanrieo


Man. Madre Azu.
?...

sopra una specie


seduto a
lei

di

rozza coltre

dappresso.

Non dormi

L'invocai pi volte, Ma fugge il sonno a queste luci... Prego. Man. L'aura fredda molesta
Alle tue

membra

forse?

Azu.

No} da questa

Tomba

di vivi sol fuggir vorrei

57

Perch sento Man. Fuggir


!

il

respiro soffocarmi!...
(torcendosi
; i

le

mani)

Azu.

Non

attristarti

(sorgendo)

Far di me strazio non potranno Man. Ah! come?


Azu.
Vedi?...
le

crudi!

sue fosche impronte

M' ha gi stampate 11 dito della morte


Man.
Azu.

in fronte
!

Ahi! Troveranno

Un
Uno
Man.
Azu.

cadavere muto, gelido


scheletro!..*
!

!...

anzi

Cessa gente appressa... carnefici son... vogliono al rogo 1 Trarmi !... Difendi la tua madre !... Alcuno, Man. Ti rassicura, qui non volge... Il rogo!... Azu. Parola orrenda

Non

odi?...

Man.
Azu.

Oh
Turba

madre!...

oh madre!

Un
feroce fava tua condusse Al rogo... Mira la terribil vampa!... Ella n' tocca gi!... gi Tarso crine

giorno

Al ciel manda faville!... Osserva le pupille Fuor delP rbita lor !.,. Ahi

!...

chi

mi

toglie
le

spettacol

atroce

(cadendo tutta convulsa tra

Man. Se m'ami ancor, se voce braccia di Manr.) Di figlio ha possa di una madre in core, Ai terrori dell'alma Oblio cerca nel sonno, e posa e calma.
(la

conduce presso

la

coltre)
...

Azu.

Si

stanchezza m'opprime, o figlio. Alla quiete io chiudo il ciglio... Ma se del ro^o arder si veda
,

la

38

Man.
Azt>.

Riposa

L'orrida fiamma, destami allor o madre. Il elei conceda 5 Men tristi imagini al tuo sopor. Ai nostri monti... ritorneremo... (tra il sonao e [/antica pace... ivi godremo... la veglia) Tu canterai... sul tuo liuto... In sonno placido... io dormir!...
!

Man.
(Azucena

Riposa, o madre

io

prono e muto
a lei)

La mente
si

al

cielo rivolger.

addormenta

Manrico resta genuflesso accanto

SCEMA ULTIMA
Si

apre
il

la

porta

entra

Iieonora
di

in

ultimo

Conte
!...

con seguito

Armati.

Man. Leo.
Mai.

Ciel

non m'inganno
io.

!...

quel fioco lume...


!

Son

Manrico...

Oh, mia Leouor Ah, mi concedi, pietoso Nume,


Gioja
s

grande, anzi ch'io mora?


morrai...

Leo. Man. Leo.

Tu non

vengo

a salvarti...

Come!... a salvarmi?...

fia

vero! Addio...
la

Tronca ogni
Mas?.

indugio... t'affretta... parti...


(accennandogli
porta)

tu

non
!

vieni ?

Leo.

Restar degg' io
Restar

!...

Man.
Leo.

Deh

fuggi!

..

Man. Leo.
Man. Leo. Man.
No,..

No.

Guai
(cercando
di

se lardi

trarlo

verso V uscio)

La

tua vita

!...

Io
Pur... figgi, o

la

disprezzo...
gli sguardi!,
.*

donna, in me

59

Da

olii l'avesti?.,,

ed

a qual prezzo?...

Leo.

non vuoi ?.., Balen tremendo !... Dal mio rivale !... intendo... intendo !,.. Ha quest' infame l'amor venduto... Venduto un core che mio giur Ahi, come lira ti rende cieco !... Ahi, quanto ingiusto, crudel sei meco!.. T'arrendi... fuggi, o sei perduto!...
Parlar
!

O
Azu.

il

ciel

soltanto salvar
(Leonora e caduta

li

pu

ai

piedi di Manrico)

Ai nostri

monti ritorneremo...
ivi

(dormendo)

godremo!... Tu canterai... sul tuo liuto... In sonno placido... io dormir!...


L'antica pace...

Man.
Leo.

Ti

scosta...

Vedi Man.
Leo.

Non respingermi... languente, oppressa, Io manco...


?...

Va...

ti

abbomino.

Ti maledico...
Ali, cessa!...

Man.
Leo. Man.
Leo.

imprecar, di volgere Per me la prece a Dio E questa 1' ora Un brivido Corse nel petto mio Manrico L.
d'
! !

Non

(cade boccone)

(accorrendo a sollevarla)

Donna,
morte

sgelami...

Narra...

Ho
La morte!

la
..

in seno...

Man.
Leo.

Ah, fu pi rapida Ch'io non pensava... almeno Presso te spiro !...

Man.
Leo.
Sentii... la

Oh
mano
Ma
qui.,,

fulmine*!

gelo...
il

qui foco orribile (toccando^

pettc),

'

'40

Arde;.

Man. Leo.
v

Che

festi...

oh

cielo

Prima che
Insano
!...

d'altri

vivere..*
!...

Io volli tua morir e


s

Mah.
Leo.

beli'

anima

Osava
Pi non...

maledir!*..
resisto!...

Mar.
(entra
il

Ahi

misera!...

Conte, arrestandosi sulla soglia)

Leo.

Ecco V istante... io moro... Manrico!... (*) Or la tua grazia...


(*

stringendogli

la

destra in segno d'addio)

Padre del
Man.
Leo.
Insano
1...

cielo...

imploro...

s
!
5

belf anima
vivere...
(spira)

Osava maledir
Prima... che...

d* altri

Io... volli... tua...

morir!...

Con. (Ah! volle ine deludere, E per costui morir!)


Sia tratto a ceppo
!

(indicando agli annali Man.)


{parte
tra gli armati)

Man.
Aztf.Manrico

Madre!., oh madre, addio!

!... Ov' mio figlio? Con. A morte Azu. Ah ferma !... m"* odi*.. Con. (trascinando Azuc, presso la finestra) Vedi ?...

(destandosi)

ei

corre

!.,

Azu, Con.

Cielo

!.*.
!

E spento Azu. Egli era tuo fratello!.. Ei !... quale orror Con. Azu. Sei vendicata, o madre! (cade a pie della finestra) (inorridito) E vivo ancor Con.
!
!

FINE

ELENCO
i

libretti

d'Opere

teatrali di esclusiva propriet di

aiovAunvi ricordi.
NB.
Quelli segnati con

p sono

gi pubblicati.

Mary. Le
pAllavilla.
I

tre

Nozze

Pirati di Baratteria

p-~

pDonizeUi. Maria Padiila Paolina e Poliuto (I Martiri

pAspa. Un Travestimento pAuber. La Muta di Portici p Baroni. Ricciarda Battista. Eleonora Dori

Elia.

L'Orfana

di

Smolensko.

pFcrrari. Gli ultimi giorni di Suli

pForavanticd

altri.

Don Procopio

Rosvina de la Forest Batter. Chi pi guarda meno vede pBona. Don Carlo Boniforli. Giovanna di Fiandra Butera. Angelica Veniero pBuzzi. Saul pBuzzolla. Amleto pCagnoni. Amori e trappole. Don Bucefalo Il testamento di Figaro

Emo.
Irene
*

pFioravanii. La figlia del fabbro Il Notajo d' Ubeda Zingari I p pFlotow. Alessandro Stradella Il Boscajuolo o L'Anima della p tradita (Ume cn peincj Fontana. 1 Baccanti pForoni. Cristina Regina di Svezia pGabriclli. Il Gemello Giulia di Tolosa pGallt. Giovanna dei Cortuso

p p

p Cambini. Cristoforo Colombo


pHalevy. L'Ebrea.
pMaillarl. Gasiibelza Malpicro. Ildegonda
di

Capecelatro. Mortcdo Carlini. Ildegonda


Carloili. Rita

Borgo-

gna

(Attila)

pChiaromonte. Caterina di Clevcs Coccia. Giovanna II Regina di Napoli

pMercadantc. Orazj e Curiazj La Schiava Saracena. p

Il

Vascello di
I

Gama
i

La

Solitaria delle

Asturie

pMeycrbccr.

Guelfi e
(gli

Ghibellini

pCoppola. Fingal L'Orfana Guelfa \l P ostiglione di Longjumeau

Ugonotti)

p p

Gli Ugonotti (nuova traduz.)


la

Corbi. Argia.

pDalla Baratta.

Il

Cuoco

di

Parigi

11 Profeta pMitzio. Giovanna Nini. Odalisa

Pazza

Bianca

pDonizctli. Caterina Cornaro

/)

p p p~

Don Pasquale Don Sebastiano


La Figlia del Reggimento Linda di Chamounix

Pacini. L' Ebrea La Fidanzala Corsa Malvina di Scozia p

p p

Mcropc La Regina

di

Cipro

Seque

pPacini. Stella di Napoli .Pappalardo. Il Corsaro pPcdrolti. Fiorina o la Fanciulla

pSanclli. La Tradita Schoberlcchner. Rossano


di

Parrucchiere della reggenza Romea di Monfort Pcrclli. Galeotto Manfredi Osti e non Osti pPetrocini. La Duchessa de la Val-

Glaris.
Il

Speranza. Java Tauro ed altri. Il

ritratto di

Don

Liborio

pTorriani. Carlo Magno Torrigiani. La Sirena

di

Nor-

mandia
pVaccaj. Virginia Vera. Anelda di Messina pVcrdi. Alzira L'Assedio di rlem p I Due Foscari p

Mre pPislilli. Rodolfo da Bricnza pPlatania. Matilde Benti voglio pPoniatowski. Bonifazio de' Gcrcmei 9 Pazone. Il Figlio dello Schiavo
pRcci F. Estolla Il Marito e l'amante Un Duello sotto Richclieu.

p
p /; p

Emani
Gerusalemme Giovanna d'Arco
Guglielmo Wellingrodc
felio)
I

(Stif-

Vallombra
(fratelli).

Lombardi
ciata

alla

prima Cro-

pRicci

Crispino e

la

Co-

mare
Molle. Selene Rossi Lauro.

;>

Il

zcma Domino Nero

di

Granata

p
p
p
~~

La Figlia di Figaro pRossini. Roberto Bruce


Sanciti.
Il

Ermengarda

Fornarclto Gennaro Annose. Luisa Strozzi

p p p p p p
p

Luisa Miller

Mach ci h Nabucodnosor
Orietta di Lesbo (Giovanna

'd'Arco)
Rigolctto
Stiffelio
Il

Trovatore

Viscardcllo (Rigolctto)

Altri Aigretti |iuf>Mies*ti dal suddetto Uditore.


Battista.

Anna

la

Prie

Norma Puritani e Cavalieri La Sonnambula Donizelti. Campanello Detto, con prosa L'Elisir amore Gemma Vergy Lucia Lammcrmoor Lucrezia Borgia Maria Rohan Marino Falicro
I
i

Rollini. Beatrice di

Tenda

Il

La Vestale Meyerbcer. Roberto il Diavolo Paci ni. Saffo Ricci F. Corrado d'Altamura
I

Mercadanlc.
Il

Il Bravo Giuramento

d'

di

Le prigioni di Edimburgo Ricci L. Due Sergenti Un' avventura Scaramuccia


di

di

Rossini,

di

V Italiana
Mos
Il

il

Barbiere

di

Siviglia

in Algeri

Guglielmo Teli
Finto Stanislao

Roberto Dcvereux

Verdi.

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