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Adelson e Salvini

Dramma in tre atti di Andrea Leone Tòttola CORO


Musica di Vincenzo Bellini Geronio! cosa dite?
Ci basta il suo ritorno:
Adelson e Salvini Ah! così lieto giorno
(Prima versione) Quando spuntar saprà!

FANNY
PERSONAGGI Della sua sposa in seno
Nelly, orfana, Soprano Egli volar saprà.
Fanny, giovane vassalla d'Adelson,   (Solo il mio cor, che geme,
Mezzosoprano Pace sperar non sa).
Madama Rivers, governante in casa d Adelson,
Mezzosoprano MADAMA RIVERS
Salvini, amico d Adelson, Tenore E allor per noi sereno
Lord Adelson, Baritono Il Ciel risplenderà.
Struley, nobile proscritto,  Basso Ah sì, godremo insieme
Bonifacio, servo di Salvini, Basso comico Tanta felicità!
Geronio, confidente di Struley, Basso
Coro e comparse, vassalli e contadini GERONIO e CORO
Oh fortunati istanti,
L'azione si svolge in Irlanda nel XVIII secolo. Deh siate a noi vicini!
Che pranzi! che festini!
Che compagnia giuliva!
ATTO PRIMO Il Ciel de' nostri evviva
Ognor risuonerà!
Parco delizioso sparso di folti boschetti. In
ciascun de' due lati è un tempietto: su quello a MADAMA RIVERS
sinistra vi si legge all'amore, su quello a dritta al Andate pure, o miei cari: i voti,
dispiacere. Un banco di verdura è presso al che vi anima sul labbro un affetto
primo: due cipressi nascondono in parte sincero, saranno grati al suo cuore,
l'ingresso del secondo. ed esso saprà sempre più interessarlo
a vostro vantaggio.
SCENA PRIMA
Fanny, Madama Rivers, Geronio e Coro. (I Contadini escono).

Fanny è profondamente occupata a disegnare FANNY


seduta sul poggiuolo di verdura. Slancia di tanto Oh! non ha egli bisogno di  questo sprone,
in tanto il suo furtivo sguardo d'intorno, per mia cara zia; amico, e conforto de'
assicurarsi di non essere sorpresa, indi Madama suoi simili, padre de' suoi soggetti,
Rivers e Geronio seguiti da' Contadini. è solamente contento quando con mano
pietosa può impiegare le sue dovizie
FANNY al soccorso della indigenza.
Vien gente! ah. mi dispiace
(Si alza). GERONIO
Credea qui stare in pace... Ma è poi vera la voce che,
Nemica al mio disegno chiamato egli da Milord Duca zio
Sarai, Fortuna, ognor! alla corte di Londra, fosse obbligato
a trattenervisi per qualche tempo?
MADAMA RIVERS
Amici, allegramente! MADAMA RIVERS
Adelson tornerà. Non è possibile: ama troppo la sua Nelly.

GERONIO FANNY
E a tanta buona gente Fortunata Nelly! oh se fosse al tuo
Grato si mostrerà. uguale il destino di tutte quelle che
ti somigliano nella sensibilità e nella un semplice cacciator: obbligato
costanza! dall'infanzia a lasciar queste terre,
perché piacque così all'ingiusto padre
MADAMA RIVERS di Adelson, che fece proscrivere la mia
Che dici? Quali accenti! famiglia, io torno la seconda volta in
Irlanda senza timore di esservi
FANNY riconosciuto. Ebbene hai tu niente a
Perdonate... dir volea... dirmi? è ancora Nelly ritirata nella sua
solitudine?
MADAMA RIVERS
Che, l'unica tua cura debba GERONIO
esser quella di apprendere le tue lezioni Sempre: durante l'assenza di Adelson
del tuo maestro Salvini, senza punto non è uscita dal suo appartamento.
divagarti in frasi così leggere e voluttuose.
STRULEY
FANNY Questa ingrata nipote a me appartiene:
Ah! il mio maestro appunto... i vincoli della natura mi dichiarano
suo tutore: la feci una volta rapire,
MADAMA RIVERS e seppe essa sedurre il suo custode
Non più, mi segui: andiamo da Nelly. per tornare a Milord, profittando
(Esce). della mia assenza! ma ora non fuggirà
per la seconda volta.
FANNY Saprò assalirla nelle sue stanze istesse.
(Amare e tacere! oh! è una pena insoffribile!).
(Esce). GERONIO
Nol voglia il Cielo! sareste allora
Geronio vittima de' domestici di Milord.
Son partite alla fine! non desiderava
di meglio! venisse adesso il Colonnello STRULEY
Struley! Geronio! l'astuzia, che ti si legge in fronte,
mi ti ha fatto preferire ad ogni altro
SCENA SECONDA per ministro del mio disegno. Rammenta,
Si avanza Struley in abito da cacciatore con fucile che senza la mia autorevole protezione tu
alle mani, e detto. come disertore saresti polvere a quest'ora.
I miei raggiri ti hanno introdotto in questa
STRULEY casa come un domestico di Adelson.
Geronio ancor non viene, Pensa a non deludere le mie speranze.
Ogni indugio m'è peso!
M'è sacro ogni momento. GERONIO
Ah sì! Vedremo! Dal mio canto, o Signore...
Furibondo mio cor,
Per poco aspetta: sarai contento appieno, STRULEY
Avrai vendetta. Io voglio Nelly nelle mie mani, e in
Tu provi un palpito per la dimora, questo giorno medesimo.
Io sento un aspide che mi divora, O la tua vita, o Nelly in mio potere.
Male tue smanie finir vedrò. Addio.
Se tu insensibile ti mostri al pianto. (Esce).
Se sovra i gemiti riporto il vanto,
L'idea che m'agita compir saprò. GERONIO
Ehi! Geronio. Maledetta la mia diserzione!
o morir salutato da quattro palle
GERONIO di moschetto, o esser scellerato, e
Potea sorprendervi qualcuno. traditore senza la propria inclinazione!
(Esce).
STRULEY
Ebbene? avrebbe in me ravvisato SCENA TERZA
Bonifacio e portalettere. Bonifacio dal lato E io sempe a non pagà.
opposto a quello dond'è partito Geronio. È
incontrato da un portalettere, che per fortuna gli Ora a me a Napole lo debeto me l'ordinaje
domanda del suo nome medesimo: egli risponde. lo medeco, piè ajutà la digestione: e sa
che bella ginnastica aveva da fa pè
BONIFACIO scanzarme sempre da gli immancabili
Bonifacio Voccafrolla? appostatori! anù! Ma vecco lo pittore!
Lei l'ha in faccia, eccolo ccà. e pè la fine dell'opera chisto
C'è na lettera? uscia molla... m'ha strascenato da Romma nzi a cca
Comme dice? ho da sborzà? isso p'avè no Taliano fedele a fianco sujo.
Nolla voglio, tienetella... Milord, che te vo tanto bene, me paga,
Sei scellini? e afforza? oh bella! oh bella! e a me fratanto attocca da perdere la capa
Ca tu strille? Pierde il fiato! co sto pazzo nnammorato, che se pasce d'aria!
Lo vorzillo sta scopato,
E a la fine de lo mese SCENA QUARTA
Te le pozzo arremedià. Salvini e Bonifacio.
(Il portalettere segna in un piccolo libro
il suo nome, e via). Bonifacio resta in osservazione, Salvini si avvanza
Manco male! nzi al Irlanna concentrato, fa alcuni passi ineguali, indi in un
Chi da Napole me manna risalto di spavento esclama:
Le cervella a nfracerà?
< Mastro Tammaro Ossoduro...> SALVINI
(Legge.) Speranza seduttrice,
Oh, cainatemo! e che bò? Fuggi da questo cor!
«Fuggi, e metteti in sicuro...» Son vittima infelice
Fujo? pecché vedimmo mo... Di un disperato amor.
«Donna Popa vuol l'importo Ah no! non fulminarmi,
Della tela accredenzata...> Bella amistà tradita;
Cca ce manca l'ommo muorto Che basta ad annientarmi
Si la tela è consumata! Del fallo mio l'orror!
«Donn'Orazio fa fracasso»
Pel danar della pigione... BONIFACIO
Le lassaje la casa a spasso, (Vi comme se storzella!
E che bò st'animalone? La capa proprio è perza!
E che bò st'animalone? Pè chisto ce vo Averza...
«Fa rumore il macellajo, Ajemmé! so brutti guaje!
Grida, e insiste il calzolajo, Vi quante ce ne faje,
La sensale tutt'i pegni Cecato traditor!).
Vuol far vendere all'incanto:
Fuggi dico, ci son guai, SALVINI
Si è saputo dove stai». Su questo seggio... ah qui
Ed io temo che a quest'ora (Va a sedere sul banco di verdura).
«Qualche ufficio sia già fuora La vidi, e n'arsi un dì!
Per poterti imprigionar». Il fortunato amico
Ma che anime indiscrete! Essa stringea nel seno...
Vonno zuco da le prete! E allor tutto il veleno
E non sanno, che a lo munno Di un pertinace affetto
Da che il debito c'è stato, Quest'anima sorbì!
Sempre il mutto ha trionfato,
Ché non paga chi non ha. BONIFACIO
Che me mettono ngajola, (Vedimmo de spezzarla...
M'hanno appriesso da campà. Oibò!
Mo vedimmo chi se stracqua Oibò! chillo sta nnestrece!
Creditori iniqui, e 'avari, Oibò!
avari, avari, Lle votano li cancare,
A cercarne vuje danari, E de schiaffune, e paccare
Me fanno complimento! Con questa mano il core
Gnernò, gnernò, Saprò dal sen strappar!
Gnernò, non me lo sento:
gnernò, gnernò: BONIFACIO
Vedimmo sto mesterio (Oh povero cerviello!
A che ghiarrà a fenì). Cchiù ncapo non se trova!
Eppure ste cient'ova
SALVINI Me l'aggio da abbuscà!).
Nelly! che pena! oh Dio!
Amarti... ah... non degg'io! SALVINI
Dunque obliarti... ah mai! Pietà, crudele, pietà, pietà per me,
Pria morir... sì... scampo crudele crudel, crudel, di me pietà!
Miglior non v'è, che morte...
morte, sì: BONIFACIO
(Brandisce un ferro, Bonifacio accorre e lo E pigliatenne scuorno!
disarma). Jocarese la pelle Pe chi? pe na gonnella!
Le barbare ritorte E pigliatenne scuorno!
Si frangano così. Si vede ca si quicquaro!

BONIFACIO SALVINI
Chia tu faje? mmalora! Ah! mi è tormento il vivere
Senza la mia Nelly!
SALVINI Nelly! Nelly!
Ah! lascia, Ah! lascia pur, ch'io mora! oh Dio! oh Dio!
che pena!
BONIFACIO Amarti non degg'io!
Chi? sì pazzo? lassa... lassa... no, no!

SALVINI BONIFACIO
Pietà, Pietà per me, crudel! Dico io; ccà te ce avessero
mannato stammatina cierta
BONIFACIO galantuommene anice mieje pè farine
E pigliatenne scuorno! passa uno guajo? fosse scappato da la
E pigliatenne scuorno! tiella pè cadè cottico dinto a la vrasa?
Jocarese la pelle te n'adduone o no, ca lo cerviello te l'aje
Pe chi? pe na gonnella? fritto in agrodolce, e ncapo non ce, n'aje
restato manco na dramma?
SALVINI
Ah! mi è tormento il vivere SALVINI
Senza la mia Nelly! Ah! l'avverso destino mi fece
imbatter teco! senza il tuo ajuto
BONIFACIO importuno Salvini no più non
Se vede ca si quicquaro! penerebbe a quest'ora!
Ce mancano aute femmene
Cchiù belle, e cchiù majateche? BONIFACIO
Si non sarà Nelly, E abisse fatta l'urdema bestialità cchiù
Sarà Mariannì, grossa de quante n'aje fatte nzi a  mo,
Rosì, Checchì, Peppì, che non so poche! non c'è che ddì,  chi
Fanny, lava la capo all'aseno, ce perde lo sapone!
Fanny, Carolì,
E tutte le diavole, SALVINI
Co la cadenza in ì! E quale astro maligno mi trascinò
in Irlanda per rendermi colpevole e
SALVINI sventurato? o Milord! e per me non
Ah! se a smorzar l'ardore generoso, ma barbaro amico! a che rapirmi
Forza non ho che basti, dalla patria, ove allora il mio cuore
innocente in seno alla solitudine gustava di contenermi al suo aspetto...
il dolce nettare di pace, e di altro affetto (Fugge per un viale).
non s'infiammava, che del nobil desio di
emulare i primi pennelli, i più fioriti BONIFACIO
ingegni d'Italia? tu grato a me, ed alla E bì che carrera!
vecchia mia genitrice, che, premurosi de' eh! la costata va piglianno de fummo!
tuoi giorni, ti traemmo dagli artigli di aggio paura che Milord non manna lo pittore
morte, ove ti avea abbandonato un fatale a pittà la gallaria de Minosse!
malore, hai creduto colmarmi di benefizi, (Esce).
teco conducendomi, ed assicurandomi
qui una vita agiata e felice: e non sai che SCENA QUINTA
tu stesso hai fomentata la tua e la mia Nelly sola.
sventura?
Nelly in abito semplice.
BONIFACIO
Si jammo cchiù nnanze, se scommetto NELLY
ca Milord t'avarrà da pagà porzì Dopo l'oscuro nembo
la remessione: vota cocchiero ca Il Ciel sperai seren,
la vita è pericolosa; sente a me, E al mio tesoro in sen
ca te voglio bene. Goder la calma.
Nelly è ntingoletto pe la vocca de Ma così bella speme
no Milord, e non già pe li diente toje... Va rapida a sparir!
vi ca si niente niente appura Milord E al primo suo martir
ca tu lle vuò fa sta zappa, de ste Ritorna l'alma!
secche carne toje, se ne fa no spetillo Parte, e poi riede il sol
de brasciolette per la primma Di luce a sfavillar...
colazione quanno arriva? E a me non sa tornar
L'amato oggetto!
SALVINI
Sai tu quanti ne abbiamo del mese? SCENA SESTA
Nelly e Salvini.
BONIFACIO
A proposito de chiuove de carrozza! Salvini e detta, indi tutti come saranno indicati.

SALVINI NELLY
Non mi rispondi? Ecco Salvini. Quel foglio...
È Milord, che mi scrive?
BONIFACIO
Che aje da pagà lo pesone? SALVINI
n'avimmo quatto de chillo mese, Benché tardi, è sempre un pegno
che non piace a chille, che so pagate a ghiornate, della sua tenerezza...
pecché ce ne so doje meno dell'aute.
NELLY
SALVINI Oh come mi batte il core! io non oso...
(Son già dieci giorni trascorsi, la mia mano tremante...
ed oso ancora trattenere in mia mano
un foglio che Adelson mi ha inviato, SALVINI
perché lo recassi a Nelly?). È forse la mia presenza, o signora?

BONIFACIO NELLY
Che staje mbrosonianno! L'amico di Milord?
e non è questo un titolo,
SALVINI per tollerarvi a me vicino
Eh vanne! lasciami solo, anche nella sua lontananza?
o mio perpetuo tormento! chi vedo! oh Cielo!
Nelly! capace io più non mi sento SALVINI
(Ah! crudele compiacenza!). Rinviene!
(Vorrebbe, ma non può staccarsi da lei).
NELLY
Vi attesti anzi la mia fiducia la preghiera, NELLY
che a voi porgo, di leggere ciò che scrive A trista vita
il mio sposo. Chi richiama i sensi miei?

SALVINI SALVINI
Sposo! ah! giammai... Mia Nelly!
giammai la sua penna sarà stata più energica
ad esprimere dopo qualche silenzio NELLY
i sensi del suo cuore. Salvini! ah! Sei Tu!
(Ripigliandosi a stento apre il foglio, e legge). gran Dio! che fai?
«Amabile Nelly! Stanca non è la sorte
di opporsi a' nostri voti. SALVINI
Milord zio, che col suo pingue retaggio Deh ti arresta, t'arresta...
dovrà assicurarmi una immensa fortuna,
dimentico del nostro giurato impegno...». NELLY
Che mai tenti? e qual è questa
NELLY Folle audacia?
Oh Cielo! (Dà un grido).
SALVINI
SALVINI Ah!... non son'io...
«e per mai più allontanarmi dalla Corte Reo destin... quell'alma... oh Dio!
mi obbliga ad ogni costo ad impalmare la figlia di
Lord Duca». NELLY
Ah! comprendo il mio periglio!
NELLY il mio periglio!
Oh fulmine, che mi annienta! (Spaventata fugge dalle braccia di Salvini).
ah tutto previdi! o traditor Adelson! Quel pallor... quel torvo ciglio...
(Intanto Salvini scorre rapidamente il resto del Ti palesa un traditor.
foglio).
SALVINI
SALVINI Sì, lo sappi... un mostro io sono...
Ma ascoltate... egli in seguito... T'amo...
(Nelly cade svenuta).
Ah! l'oppresse il dolor!... no... sventurata NELLY Oh Ciel!
Quanto credi non sei... della sua fede
Adelson ti assicura in questo foglio... SALVINI
Me sol persegue avverso fato! io solo Nelly! perdono...
Deggio... e sempre penar!... perché più bella,
Or che pallido vel sue guance ha smorte, NELLY
Tu la rendi ai miei sguardi, o iniqua sorte? Fuggi, iniquo!
Alti si fugga... si corra
Fra inospiti deserti... almeno potessi SALVINI
Abbracciarla, e partir... felice istante! Ah! ferma! ascolta!
All'avido desìo, che il cor mi accende,
Sei tu, che porgi un facil mezzo... ah! il Cielo NELLY
Or mi facesse almen Sconoscente! amico ingrato
Spirar così del mio tesoro in sen... Sconoscente! sconoscente!
(Mentre si slancia, ed abbraccia Nelly, costei
ripiglia l'uso dei sensi). SALVINI
È un amore forsennato,
NELLY Ah! Che mi toglie alla ragione...
Grida invano... invan si oppone
SALVINI Di amistà la voce irata...
E quest'alma lacerata Ah, desso!
Da un affetto, il più furente,
Non conosce, più non sente BONIFACIO
Che l'eccesso dell'amor. Disso, disso,
Comme a tutte chille isse,
NELLY Che so isse comm'a isso..:
Infelice, in te rinvieni! Si sapisse! si vedisse!
E non pensi, e non rammenti, Li pasture; li criate...
Che a punire i tradimenti Tutte nfesta già aparate...
Veglia un Dio fulminator? Viecche, giuvene...
giuvene guagliune
SALVINI Vanno a schiera, a battagliune
Sì... mi annienti un fato rio... Lo patrone mo a ncontrà.
Così estingua in me l'ardor.
NELLY
NELLY Torna Adelson!
(nella massima disperazione)
Ah! mancava al dolor mio SALVINI
Un tormento assai maggior! (Quale istante!
(Da dentro si sente gridare Bonifacio). Gelo! palpito, e pavento!).
(Nelly, Salvini e Bonifacio).
BONIFACIO
BONIFACIO Signorsì...
Addò site? allegramente? Signorsì... mo no corriero
Oje Nelly! Oje Maddà! Ha portato chesta nova...
Cca becino isso se trova,
NELLY E mo lesto assommarrà.
Oh Dio! vien gente!
Ah! nascondi il tuo scompiglio! NELLY
Ah! detesta il grave error! Ma... di'... forse... colla sposa
Egli vien?
SALVINI
Non è in me cangiar consiglio, BONIFACIO
Se tu mi hai rapito il cor! Vi che auta cosa!
(Bonifacio vien fuora). Tiene ccà sta caramella,
Che fa farle sputazzella!
BONIFACIO Lo corriero ce ave ditto,
Oh! Maddà no paraguanto Che Milordo poveriello
Mo dammillo, e che sia gruosso, É bolato comm'auciello,
Manna a cancaro lo chianto! Pè benirte ad abbraccià.
Accomenza a sciascià! È bolato comm'auciello,
Sì Maddà! no paraguanto ecc. Pè benirte ad abbraccià:

NELLY SALVINI
Ah! ti spiega! qual novella? (Oh qual cruccio! oh gelosia!
Il mio cuor da duolo oppresso
BONIFACIO Mi tormenta,
Mo ven'isso... Mi tormenta che in me stesso no,
Me trovar io più non so.
NELLY Me trovar io più non so).
Chi? favella!
BONIFACIO
BONIFACIO (Chisto abbotta! arrassosìa!
Isso! chi! È mpazzuto e va l'appresso,
Nce vorria adesso, adesso
NELLY Nna nsagnia co mafò!).
L'America e 'l Perù!
NELLY
Ah! qual raggio di speranza GERONIO e CORO
Balenando in sen mi va! Ma qui garrir non vale...
Giusto Dio! la mia costanza Pensiamo a qual maniera
Tu corona per pietà! La nostra fé leale
(Esce). Spiegare al buon padrone
(Salvini esce disperato. Dal folto del boschetto Da alcun di noi si dé,
Madama Rivers, Fanny, Geronio e Coro di Pensiamo, pensiamo.
Pastori; e Bonifacio è in scena).
BONIFACIO
FINALE Zitto Mo ce pens'io,
Madama Rivers, Fanny, Bonifacio, Geronio, Lassate fare a me.
Coro, e poi Nelly e Adelson.
GERONIO e CORO
MADAMA RIVERS, FANNY, GERONIO e Oh! Bonifacio! evviva!
CORO Tutti fidiamo in te! evviva, evviva!
Noi qui l'attenderemo, Noi qui l'attenderemo,
Or dal boschetto ei viene... Or dal boschetto ei viene...
Oh qual contento estremo! Oh qual contento estremo!
Oh giorno di piacere! Oh giorno di piacer!
Oh qual contento estremo!
MADAMA RIVERS
Son già molti pastori MADAMA RIVERS, FANNY, BONIFACIO,
Accorsi a fargli onori: GERONIO e CORO
Voi, che i più vecchi siete, Oh giorno di piacer!
Qui lo saluterete, Noi qui l'attenderemo,
E un grato complimento Or dal boschetto ei viene...
A lui potrete far. Oh qual contento estremo!
Oh giorno di piacer!
MADAMA RIVERS, FANNY, BONIFACIO, Oh qual contento estremo!
GERONIO e CORO (Arriva Adelson conducendo per mano Nelly e
Sì, un grato complimento seguìto da altri contadini e servi).
A lui potrete far.
Oh qual contento estremo! ADELSON
Oh giorno di piacer! Obliarti! abbandonarti!
(a Nelly)
FANNY Quale oltraggio a un fido core!
E poi, mentre al suo bene Ah! tu fosti il primo ardore,
Darà i primieri amplessi, Che quest'alma ha incenerita!
Mischiarci non conviene, Pria lasciar saprei la vita,
Lontan bisogna star. Che mancar di fedeltà.

MADAMA RIVERS NELLY


Sta' zitta, impertinente! Cari accenti! Ciel pietoso!
Che sai di amplessi tu? Voi rendete il cor dubbioso
Sta zitta! Alla sua serenità!
Sta zitta!
MADAMA RIVERS
BONIFACIO Ah mio caro!
Se! cridela innozente!
Sta capozzella secca ADELSON
Starria pè arravogliare Oh! voi qui siete!
La Lecca co la Mecca, Son tenuto al vostro affetto.
co la Mecca, co la Mecca,
L'America e 'l Perù! GERONIO
Qui Geronio con rispetto... Pegno sol di nostra fé.

FANNY BONIFACIO
E Fanny s'inchina ancora... (Me so fatto proprio annore!
No grann'ommo songo affè!
GERONIO e CORO proprio annore!
(a Bonifacio) No grann'ommo songo affè).
(Quando parli?).
(Quando? quando?). ADELSON
Di mie cure il primo oggetto
BONIFACIO Voi sarete ognor per me.
(Mo... mmalora! Ma l'amico mio diletto?
Vi ca vuje cchiù me stonate!). Ma Salvini... ah dite! ov'è?

ADELSON BONIFACIO
Cari amici... oh quanto grate (Oh mmalora!) va trovanno,
Sono a me le vostre gioie! In qual bosco s'è ntanato...

GERONIO e CORO NELLY


(a Bonifacio) Egli è sempre concentrato...
(Ora è tempo!).
FANNY
BONIFACIO Melanconico, ed astratto...
(Oh benaggioje!
Me volite fa pensà?). BONIFACIO
Sta facenno lo ritratto
ADELSON De la vava requiescola...
Bonifacio!
ADELSON
BONIFACIO A me voli! il mio contento
Oh! Eccellentissimo! Egli venga a ricolmar!
Tra i Milordi Milordissimo...
Tra i padroni padronissimo... NELLY, MADAMA RIVERS, FANNY,
Tra i sguazzoni sguazzonissimo... ADELSON,
Se... conciosiacosacché... BONIFACIO, GERONIO e CORO
Anzi no... quantunque che... Di piacer la voce echeggi!
Come in Ciel la luna è gonfia Ne risuoni ogni antro intorno!
Di tumori assai benefici... Goda ognuno! ognun festeggi
Così noi siam tutti gravidi... Così bel felice giorno!
Sissignor... di sensi Eroici, E nel seno della gioja
E vorrebbi... anzi vorrebbimo Corra ogni alma a giubilar!
Cento lingue per esprimere Così bel felice giorno!
Quel fedel accesso interno,
Che ci accende l'accessibile Fine dell'atto primo
Per il nostro microcosimo...
E perciò... dicea... cioè...
Alla rozza mia facondia
Deh supplite voi per me.
ATTO SECONDO
ADELSON
Ah! ah! ah! grazioso invero!
La stessa decorazione del primo atto. Solamente
GERONIO e CORO invece del motto al dispiacere vi si vede sostituito
Ei del nostro amor sincero quello ad Imene, e tutti gli emblemi del dolore
Fu l'interprete, o signor: rimpiazzati da quelli, che convengono al motto
Ricevete il nostro cuore, novello. Infondo una catena di fiori sostiene
attaccata a due alberi la iscrizione. Essi sono STRULEY
riuniti per sempre, al di sopra si leggono le cifre Non temer: fortuna amica
di Adelson e Nelly. Ti promette un viver lieto,
Se il tuo labbro ognor segreto
SCENA PRIMA Questo arcan non tradirà.
Struley e Geronio. Non temer ecc.
È dunque ritornato il mio nemico?
Guardinghi da' lati opposti si avvanzano Struley e
Geronio. GERONIO
Ve lo dican per me questi segni festivi:
STRULEY leggete ad Imene: vi era scritto prima al
Eh Geronio! dispiacere, ed era lì appunto dove Milord,
quando la prima volta gli toglieste Nelly,
GERONIO andava tutto il giorno a pascere il suo
Ah! mio padrone! dolore: adesso tutta la corte è in gala,
L'acqua è torbida: partite... Nelly stessa... insomma questo luogo
Le speranze son finite... non spira, che allegrezza, e piacere.

STRULEY STRULEY
Che! finite? e come mai? Spirerà tra poco desolazione
ed affanno; stolti!
GERONIO (leggendo la iscrizione)
Sì, vel dico... vi son guai... Riuniti per sempre...
Meglio fia cangiar consiglio...
Correreste un gran periglio GERONIO
Se voleste qui restar. A proposito: debbo istruirvi di
una novità interessante: era poc'anzi
STRULEY per inoltrarmi nel più remoto boschetto
Va' vigliacco! va' imbecille! di questo parco, quando alcuni lamenti
Qual timor? ma di' ch'è stato? giunti al mio udito mi arrestano il passo,
e mi fanno tender l'orecchi. Era Salvini,
GERONIO un certo pittore, che...
È già Adelson tornato.
E domani il caro bene STRULEY
Va festoso ad impalmar. Avanti, ne so tutta la storia.

STRULEY GERONIO
Non v'è altro? ebbene? Era egli dunque, che giacente sul nudo
suolo esclamava: «ah Nelly! io ti perdo,
GERONIO e per sempre? ah no... tutto oserà
Ebbene? il disperato amor mio pria di vederti
Vi par nulla? in braccio di un amico, che aborro».

STRULEY STRULEY
Anzi ne godo! Bravo! Salvini amante di Nelly?
La presenza del nemico sia egli dunque il ministro primiero
Più mi accende il core ardito, de' miei progetti. Un foglio da me foggiato,
Ed il colpo stabilito e che serbato avea per ingannar Nelly,
Già mi accingo ad affrettar. e calmarla, quando l'avrei rapita, serva
ora a rendermi soggetto Salvini.
GERONIO
Ah! se il fato mio briccone GERONIO
Fa la frode manifesta, Ma in qual modo pensate...
Di legnate una tempesta
Sulle spalle mi cadrà. STRULEY
Tutto è disposto. È pronto un legno
di pescatori: una vettura di posto chiudi ancora nel petto il cuore di
celata nella foresta ci condurrà Salvini? l'anima tua virtuosa? Qual
velocemente fino alla riva. pertinace silenzio? vi saranno ancora de'
Sull'imbrunire qui la lieta brigata secreti per la nostra tenera amistade?
godrà la fresca passeggiata: Dovrò darti maggiori pruove del mio
Tu attaccherai fuoco alla casa bassa, fedele attaccamento per meritarmi la tua
ch'è in fondo al parco, per richiamarvi confidenza?
la compagnia: fra le tenebre, e la
confusione, io saprò scagliarmi a tempo SALVINI
per involar la mia preda. (Uomo senza pari! ed io oso tradirti?
ed io non cado pentito alle tue ginocchia?).
GERONIO
Ah! voi mi fate spavento! ADELSON
Torna, o caro, a questo seno,
STRULEY A me dona un dolce amplesso,
Pusillanime! vieni... veggo gente. A me dona un fido amplesso,
(Escono pe 'l fondo, e si disperdono per un viale). Se nemico di te stesso,
Abbi almen di me pietà.
SCENA SECONDA
Salvini e Adelson. SALVINI
Taci... oh Dio! de' mali miei
Adelson, che trascina seco Salvini dal fondo di un Tua bontade aggrava il pondo...
viale. Infelice io non sarei
Senza il peso di amistà.
ADELSON No... nol posso... sì vorrei
Vieni, uomo snaturato! quale insano Dirti... ah fuggi! nol poss'io...
furore armava la tua destra? se al par
del vento veloce io non accorreva a ADELSON
trattenerla, essa avrebbe nel tuo seno Qual furor t'investe?... oh Dio!
a  quest'ora già recata la morte. Che dovrò di te pensar?

SALVINI SALVINI
Tu non mi sei amico se mi hai Ah! mi lascia! Ah! mi lascia! io non desio,
fermato il braccio... io devo... io voglio Ch'esser solo a lacrimar!
morire... odio il mondo, detesto
ogni essere vivente, e per me la esistenza SALVINI e ADELSON
non è che un peso enorme, intollerabile. Deh tu scendi o amico Nume,
Nel mio/suo cor, che non ha pace!
ADELSON
E tu potrai col mondo aborrire anche SALVINI
il tuo amico? uomo ingiusto! e che Di ragion lo avvivi il lume!
mai ti ho fatto io? se di qualche fallo può Torni lieto a respirar!
accusarmi l'oltraggiata amicizia, favella,
io  te ne prego: fia poco il sangue di ADELSON
Adelson ad espiarlo... ma no, io conosco Di ragion lo avvivi il lume!
il mio cuore, esso non è colpevole. Torni lieto a respirar!
Parla,
SALVINI Son pronto a sacrificar tutto per te.
Fallo in te? ah cangia accenti o Milord...
io solo... sì io sono il reo... io, che... SALVINI
ma tu, che mi fissi lo sguardo, non Che dici! oh Dio tu stesso?
leggi ancora nella mia fronte l'orror Ah non è ver...
della colpa?
ADELSON
ADELSON Ti vedo ancor perplesso,
Quale spaventevole delirio! Io conosco l'oggetto del tuo tormento,
e sono pronto a cangiare in gioia il tuo dolore. o credulo Salvini!

SALVINI SALVINI
(Vuol darmi Nelly?). Chi a me parla? un incognito!
chi siete voi? che bramate?
ADELSON
(Egli ama Fanny). STRULEY
La tua felicità: vengo ad assicurartela.
SALVINI Accetta le mie offerte, e tu mi conoscerai.
Farai questo per me?
(Si inginocchia). SALVINI
La mia felicità? voi? io non comprendo.
ADELSON
Che fai? STRULEY
Vieni tra le mie braccia! Ami tu Nelly?
(Si abbracciano).
SALVINI
SALVINI e ADELSON Oh Dio! chi ha mai potuto istruirvi?
In seno al bel riposo
Fa l'alma ormai ritorno, STRULEY
E alfin ridente il giorno Io so tutto... io ho il dritto di dartela in isposa.
Per me/te risplenderà.
SALVINI
ADELSON Nelly mia sposa? ma chi siete voi?
Nel renderti contento, un amico di Milord? vi ha egli forse
Salvini, oh quanto io godo! partecipato la sua generosa risoluzione?

SALVINI STRULEY
Oh raro! oh generoso E quale?
Esempio di amistà!
Oh raro! oh generoso SALVINI
Esempio di amistà! Quella di cedermi la mano di Nelly.

ADELSON STRULEY
In gioia un sacro nodo Dopo averla resa vittima della sua
Il duol saprà cangiar. seduzione? dopo di aver macchiata
Resta Salvini: io vado ad affrettare la sua innocenza?
la tua felicità.
Tu mi vedrai tra poco al fianco di colei, SALVINI
che porrà il termine alle tue pene. Che dite?
(Esce).
STRULEY
SALVINI Sì, sappilo: egli è il più malvagio
E potrò accoglierti nel petto o degli uomini.
lusinghiera speranza?
SALVINI
SCENA TERZA Mentitore!
Salvini e Struley.
STRULEY
SALVINI Stolto! egli è maritato in Londra.
Oh amico generoso! tu saprai immolare
i più teneri affetti all'ara dell'amicizia? SALVINI
Giusto Cielo! maritato?
STRULEY
(presentandosi con franchezza) STRULEY
Non è vero: tu sei ingannato, Sì, conosci tu il carattere di Lord Bermond,
zio di Adelson?
STRULEY
SALVINI Togliergli Nelly... È facile: che
Costui, che niente cela alla mia amicizia, Nelly teco s'incontri: se questo momento
mi ha non poche volte mostrate le lettere a te si presenta, sappi profittarne,
di suo zio. trascinala teco, mi avrai pronto al tuo ajuto.

STRULEY SALVINI
Ebbene, leggi. A me questo foglio. Sia convinta Nelly...
(Gli dà un foglio).
STRULEY
SALVINI Tiello pure, ma non mostrarlo a lei,
«Signor Colonnello. se non quando sarà nelle nostre mani.
Indispensabili oggetti di famiglia hanno Il suo oltraggiato affetto la renderebbe
impegnata la mia autorità a vincere la imprudente, e potrebbe farci sfuggire
inclinazione di Adelson mio nipote. Egli il più bel colpo.
è già sposo di Milady Arthur. La mano di
costei gli assicura i miei ricchi effetti, ed SALVINI
un luminoso posto in Corte. Perdonerete Non temere... sarò cauto... non mi
perciò se non può essere più sua Nelly, perdere di vista... oh Cielo! e può l'uomo
vostra nipote...». Stelle! voi il Colonnello colpevole mascherarsi in tal guisa?
Struley? il zio di Nelly? (Esce).

STRULEY STRULEY
Sì, colui che rivendicando i dritti di natura, Il mio trionfo è sicuro.
avea presso di sé ritirata questa giovane
ingannata, per sottrarla alle insidie SCENA QUARTA
del suo seduttore. Bonifacio e Struley.

SALVINI BONIFACIO
Oh eccesso! oh tradimento! ma come, Si fosse stato nnemmiccolo porzì
s'egli avea destinato di condurla domani l'avria trovato! sto mmalora  de
all'altare? patrone sarà nato pè tormiento mio!

STRULEY STRULEY
Tutto illusione, tutto inganno! (Importuno incontro! costui mi ha veduto!).
Ministro, testimoni compri, ligi
del suo dispotismo. Avveduta BONIFACIO
Nelly troppo tardi della sua sciagura, (E sto piezzo de vastasone, st'ommo
sarebbe stata a te ceduta da Adelson brutto co lo quinnece a levà, che
dopo di aver trionfato della sua sta facenno llà appostato?).
credulità, e debolezza.
STRULEY
SALVINI (Mi guarda attentamente!).
Oh colmo di perfidia!
BONIFACIO
STRULEY (Mme tene mente sott'uocchio! ajemmè!
Scegli qual più ti piaccia: ricevere la cera è tonna de n'ommo de justizia
Nelly innocente dalla mia mano, travestuto! se fosse ammaturato chello,
o resa bersaglio del libertino Milord? che m'ha scritto cainatemo?).

SALVINI STRULEY
Ah! non mai! fallace amico! tigre in (Potessi partire!).
sembianza docile, e cortese!... disponete,
signore, del mio braccio: che mai far si BONIFACIO
deve onde fulminare quel disleale? (Se vota attuorno, e pò me torna a tenì
mente! Ah ca lo tremmoliccio già se STRULEY
sta facenno na partita a tresette dinto Ma tu sei equivoco: io son
a le ddénocchia!). un Signore di queste vicinanze,
molto portato alla caccia.
STRULEY
Amico, addio... BONIFACIO
(Che me fosse 'ngannato! a me veramente
BONIFACIO ogni sbirro me pare secutorio! ).
Non t'accostà, ca mme mengo nterra,
e tanto non mme può toccà, ca stongo STRULEY
nsarvaguardia! Osserva: questo è il carico per la polvere,
questo il sacchetto da pallini.
STRULEY Vuoi pruova maggiore?
Ascolta.
BONIFACIO
BONIFACIO E puorte tutta sta roba pè accidere
Non t'accostà te dico... vi ca ccà l'aucielle? n'abbasta schitto la figura toja?
ce vo lo braccio de Milord, ca si non
t'accuso non ndebeta carcerazione! STRULEY
Ti sei sincerato?
STRULEY
Io sono un galantuomo... BONIFACIO
Comme te chiamme?
BONIFACIO
Galantuomo con sta faccia! non pò STRULEY
essere... tu ce porte scritte alommanco Sir Reynald Sciukmis...
trent'anne de servizio co Capità
Alisandriello. STRULEY
Sir Rinaldo Sciurisso mio padrone,
STRULEY uscia se ne vada, ca dinto a lo boschetto
Ma perché ti spaventi? de Milord non pò sparà chella scopetta toja.

BONIFACIO STRULEY
Lo perché lo saccio io, e lo saje porzì Io lo ignorava.
tu, ché ne staje facenne lo sasco...
fatte la rasso, ca co na capozzata BONIFACIO
te rompo l'arco de lo pietto! E non te votà arreto, ca chiammo aggente.

STRULEY STRULEY
Chi credi tu che io sia? Addio. (Esce).

BONIFACIO BONIFACIO
Uno de chille, che hanno a caccia... Sta vota aggio pigliata na vopa pè storione!
non ce abbasta na libbra de corallina
STRULEY pe farme passà la paura!
Sì, non errasti, un cacciatore son'io.
SCENA QUINTA
BONIFACIO Salvini e Bonifacio.
Visi non l'aggio 'ngarrata!
cacciatore de mierole spennate? SALVINI
di' a chille amice, che t'hanno (Non vi è il Colonnello!
mannato, ca si mme vonno egli si aggirerà qui d'intorno:
là lo riesto, farrimmo le cambiale ah perché ancora la sorte non
nove da pagarse ncópp'a lo quinto mi presenta sola Nelly! ).
de la mesata.
BONIFACIO
(Songh'io, o non songh'io? l'urzo tene Ma isso ha saputo, ca tu lo vuò fa sta diuno,
la faccia cchiù umana de lo soleto? o magnà de scammera, e tu solo vuò fa
che novità! o ha da Comparì quacche Giovedì morzillo?
cometa, o s'ha da scetare na gran
tempesta de cielo, e de mare!). SALVINI
Che intendi?
SALVINI
Bonifacio! BONIFACIO
Ca le vuò levà la porpetta de la vocca?
BONIFACIO manco capisce? ca vuò bene a Nelly?
Avite visto Milord?
SALVINI
SALVINI Mi pare...
Sì, e mi ha parlato.
BONIFACIO
BONIFACIO E ha ditto de sì?
(Sta manza la bestia!) e buie porzì
avite parlato a isso? SALVINI
Lo spero...
SALVINI
Sì... BONIFACIO
Te la darrà pè mogliera?
BONIFACIO
Da ommo già, non da animale feroce? SALVINI
Chi sa!
SALVINI
Cioè? BONIFACIO
E isso resta a monnà nespola?
BONIFACIO
Vi site cosuta la vacca pè chillo fattifesta? SALVINI
Forse...
SALVINI
Mi sono anzi spiegato... egli mi ha BONIFACIO
capito abbastanza. E parlamene senza chiummo, e
senza compasso! co ste parole spezzate
BONIFACIO me stuzzeche l'appetito, e me faje restà
Cossaiute! e camminate ancora muorto de famma.
co li piede vuoste? e Milord nun v'ha
mannato ancora dinto a no carruocciolo SALVINI
a farve curà le braccia e le gamme rotte? Lontano non è lo sviluppo...
un fulmine è vicino a scoppiare...
SALVINI io sarò lieto... sarà infelice chi crede essere
Milord? t'inganni... anzi egli... sì... avventurato... taci, attendi, e vedrai...
l'amico verace, l'uomo virtuoso mi renderà (Esce per un viale.
fra poco felice (vile! lo sarò malgrado Bonifacio rimasto solo dopo qualche intervallo
il tuo tristo disegno!). dice:

BONIFACIO BONIFACIO
Felice? e comme? levannote le Taci, attendi, e bedarraje?
chianearelle lesionate da la capo, e mettennoce le Ora vi! lo caso è bello!
sane? Sto mbrogliato ndoveniello
Annevina Bonifà?
SALVINI Lo Milordo e lo pittore
Eh! tu deliri! Co Nelly vonno fa zeza...
O lo spartano pè meza,
BONIFACIO O Milordo ha da caglià.
Mo sì, ciuccio... e pecché ciuccio? Venite o mie care... ma qui non è l'amico?
Ciuccio e miezzo, e te lo provo... Bonifacio! Dov'è Salvini?
Sarria chisto un caso nuovo...
Comme nuovo? e siente cca! BONIFACIO
Io pè famme per esempio Mo è ghiuto da chella parte.
Na sciammeria stento e sudo;
Doppo fatta, la dò a n'auto ADELSON
Vesto a chillo, e io resto nudo? Raggiungilo, fa che qui venga.
Frate mio non pò quaglià!
Signorsì... non te lo nego, BONIFACIO
Primma caritas ab ego: Vaco... (Chisto porzì sta contento!
Ma pè chesto l'amicizia... E chi ha da essere l'infelice?).
Che amicizia, sti stivale! (Via e poi torna).
Frate! Frate! aje perzo le cervella!
Addò c'entra la puella NELLY
Amicizia non ce sta, E persistete ancora a volere
no, no, no, no, no, no, no, no. condurre Salvini da vostro zio?
Embé chillo vide e tace:
Che bò maje significà? ADELSON
Io m'arrangio! n'aggio pace Sì, quest'uomo benefico volle
Pè la gran curiosità! per colmo di generosità promettermi
Che Milordo l'accordasse una raccomandazione presso
La futura doppo muorto? il Ministro a favor di Salvini.
Non può essere... che dice?
La volessero da amice NELLY
Fra di loro combinà? Salvini ha degli affanni,
Peggio assai! io ne sono sicura: può essere
Peggio assai! che in Roma abbia lasciato
vi la mmalora! qualche possente affetto...
Me scervello cca da n'ora
Senza niente annevenà. ADELSON
Vada a cancaro Sarvino, No, no, non è in Italia l'oggetto
Lo Milordo, e la guagliona! del suo amore: è in Irlanda, è a me vicino.
Non borria pè st'annevino
Porzì pazzo addeventà. NELLY
E chi corpa a sto malanno? (Stelle! sarebbe egli istruito!).
Chi? na femmena, se sa.
Causa sempre d'ogne affanno, MADAMA RIVERS
Che ce straccia, e ce tormenta, (Di chi ragiona Milord?).
Se ne perda la semmenta!...
Chià, chià, chià, FANNY
Non tanto Bonifà! (Ah chi sarà la donna tanto fortunata?).
Tu faje tutta sta barrera,
Ma confessa pò nfra nuje, BONIFACIO
Ca no muorzo de mogliera Eccolo ccà signò: l'aggio trovato
Fa lo stommaco acconcià. che beneva e sta via.

SCENA SESTA SALVINI


Nelly, Madama Rivers, Fanny, Salvini, Adelson, (Perfido! forza, o mio cuore!).
Bonifacio, Struley, Geronio e Coro.
ADELSON
Adelson, Nelly, Madama Rivers, Fanny, e Salvini! appressati: ti promise
Bonifacio, indi Salvini; infine tutti gli altri, che l'amico ogni sacrificio per vederti
saranno indicati. contento? ebbene, esulta! osserva
in qual guisa egli rende appagati i voti tuoi.
ADELSON
ADELSON No, quel cor non è contento,
Ecco alfin quel caro oggetto Grande arcan celando va).
(indicando Fanny),
Che sol desta le tue pene... SALVINI e NELLY
Queste amabili catene (Che pensar, che far degg'io?
la mia mano stringerà. Fremo, palpito e pavento!
Qual terribile cimento!
SALVINI Questo cor tremando sta!).
(Qual sorpresa!).
NELLY
FANNY (Che far degg'io? palpito e pavento!
(Oh piacer!). Qual terribile cimento!
Questo cor tremando sta!).
NELLY
(Quale inganno!). MADAMA RIVERS
(Che pensar, che far degg'io?
MADAMA RIVERS Che vuol dir quel turbamento?
(Che ascolto!). Ah non è contento!
Grande arcan celando va).
SALVINI
(Oh affanno!). FANNY
(Che pensar, che far degg'io?
BONIFACIO Che vuol dir quel turbamento?
(Vi che grancio! No, quel cor non è contento.
Vi che grancio! Grande arcan celando va).
che arravuoglio!
Comme n'esce da sto mbruoglio!). SALVINI
(Che far degg'io?
ADELSON E pavento!
Porgi a lui Fanny la mano... Qual cimento!
Questo cor tremando sta!).
FANNY
Qual piacer! BONIFACIO
Me felice! (Oh che brutto nuvolone
Già va l'aria ntruvolanno!
SALVINI Ce succede lo marrone,
(Oh Dio! Oh Dio!). E non troppo pò tricà!
Questo cor tremando sta!
MADAMA RIVERS Il mio cor tremando sta!).
Ma piano! (Si sentono voci confuse di dentro: indi vien fuora
Par SALVINI impallidito! Geronio e Coro di domestici affannati).

NELLY CORO
(Io lo veggo a mal partito!). Al foco! al foco! soccorso! soccorso! ajuto!

ADELSON NELLY e ADELSON


Ma tu taci? ti confondi? Quai strida?
All'invito mal rispondi?
NELLY, MADAMA RIVERS, FANNY e
SALVINI ADELSON
(Giusto Ciel! di me pietà!) Oh stelle!

ADELSON CORO
Ti confondi? non rispondi? Tutto è perduto:
(Che pensar, che far degg'io? Signor correte...
Che vuol dir quel turbamento?
ADELSON Ah! renditi a un fido amor!
Che cosa è stato?
NELLY
CORO Gli oltraggi tuoi rinnovi?
L'aja va in fiamme... la casa bassa... Chi è questo traditore?
Vorace incendio si è già destato,
Ed al palazzo rapido passa, SALVINI
Se pronto ajuto non si darà. Adelson...

NELLY, MADAMA RIVERS, FANNY, NELLY


SALVINI, ADELSON e BONIFACIO Mentitore!
Ah! che spavento! Rispettalo!

BONIFACIO SALVINI
Fuoco! mmalora! Non mai:
Fuimmo... Allor che tu saprai
Qual ti s'ordisce inganno,
ADELSON Saprà destarti orror.
Andiamo...
NELLY
NELLY Labbro infernal! favella...
Ti seguo...
SALVINI È
ADELSON Adelson maritato..
Or ora
Fo a te ritorno… grave è il periglio… NELLY
Qui puoi restarti... M'inganni scellerato?
l'affido a te.
(a Salvini) SALVINI
A un impudico affetto
NELLY Immolerà il tuo onor.
(È il cor presago di un fier periglio:
Ah! sventurata! che fia di me?). NELLY
Ah, qual crudel sospetto
MADAMA RIVERS, FANNY, ADELSON, Ridesta il mio timor!
GERONIO e CORO
Andiam... si corra, che rio scompiglio! SALVINI
Di qui fermarsi tempo non è! Seguimi...

SALVINI NELLY
(Fausto è l'istante, più di consiglio, Non fia mai...
Più di riguardo tempo non è!). Lasciami... seduttor!
(Qui comparisce dal fondo Struley avvolto in un
BONIFACIO mantello).
Dinto a na tana comme a coniglio
Mo Bonifacio se serva affé! STRULEY
(Geronio esce per altra parte guardingo: gli altri Né cede ancor costei?
vanno al palazzo. Nelly è trattenuta da Salvini).
NELLY
SALVINI Chi veggo! oh Ciel! Struley!
È il Ciel, che in questa guisa
Chiaro il suo sdegno rende: STRULEY
Fuggi da chi t'offende... Ravvisami...
Nelly! tu sei tradita...
Credimi pur, mia vita, NELLY
Renditi a un fido amor! Inumano!
Tu qui?
STRULEY
STRULEY Ah no, la mia vendetta
Da questa man Più tollerar non sa...
No, più non fuggirai...
no, non più tu fuggirai... SALVINI
Vendetta sol ti guida?
NELLY Or veggo il tuo disegno!
Ah! barbaro Salvini! Io la difendo!
Sei tu che mi trascini
In braccio a un oppressor? STRULEY
Indegno!
SALVINI Tu ancor cadrai...
Ah no, ti calma... è lo zio, Sì, chi è là!
Che a un tradimento rio (Geronio in soprabito comparisce ed impugnando
T'invola e al tuo rossor. uno stilo trattiene Salvini).

NELLY GERONIO
T'inganna, egli è un crudele... Pronto a' tuoi cenni...

STRULEY STRULEY
D'inutili querele Trattienilo...
Questo non è l'istante: (a Geronio indicando SALVINI).
Se vuoi salvar l'amante,
Se a quella mano aspiri, NELLY
Salvini, a suoi sospiri Oh complice d'iniquità!
Chiudi le vie del cor.
STRULEY
NELLY (a Nelly)
No! Vieni...
Salvini... alle tue piante
Vedimi alfin spirante.:. NELLY
Rammenta che un amico Salvini! Adelson!
T'amò più di se stesso... (Cade svenuta fra le braccia di Struley, il quale la
Che un mostro detestevole copre col suo mantello e la trascina via).
Ti rende questo eccesso...
Ah! di virtù lo strido SALVINI
Ti tragga da un delitto: Rendimi il mio tesoro...
Te imploro in tal conflitto
Mio scudo, e protettor. STRULEY
Morrà se tu mi segui...
SALVINI
(Vacilla a quegli accenti SALVINI
Già tutto il mio vigor!). Furia! ove vai? t'arresta!

STRULEY GERONIO
Stanco de' suoi lamenti, Nel tuo dolor qui resta.
Di tua viltà son io... (Geronio, dopo aver fatto partire Struley, lascia
Seguimi... Salvini e segue le tracce del primo).
(Prende per il braccio Nelly).
SALVINI
NELLY Nel seno degli abissi
Oh Dìo! Seguirti anch'io saprò.
(Esce disperato).
SALVINI (Torna Adelson con Fanny, Madama Rivers e
Essa'già manca... aspetta! Coro).
MADAMA RIVERS, FANNY, ADELSON e ADELSON
CORO (scagliandosi contro Salvini)
Lieti facciam ritorno, Ah disumano!
Ogni timor finì.
MADAMA RIVERS, FANNY e CORO
ADELSON Fermati!
Ma dove son?
(Si ode un colpo di pistola). SALVINI
Ferisci! ferisci!
MADAMA RIVERS, FANNY, ADELSON e
CORO MADAMA RIVERS, FANNY e ADELSON
Qual colpo! Oh giorno! oh barbaro
Eccesso! oh mia Nelly.
ADELSON
Oh Dio! che fia? CORO
Oh giorno! oh barbaro
MADAMA RIVERS, FANNY e CORO Eccesso! oh infausto dì!
Lo strepito Di qua, di qua si udì. (Quadro generale).
(Comparisce Salvini  nel massimo abbattimento).
Si cala il sipario
ADELSON Fine dell'atto secondo
Salvini! ah parla...

SALVINI
Arrestati!
Non avanzarti, o misero! ATTO TERZO

MADAMA RIVERS, FANNY, ADELSON e La scena offre un padiglione lugubre, illuminato


CORO dalla debole fiamma di una lampada sospesa nel
Oh qual furor! mezzo.

SALVINI SCENA PRIMA


Detestami!... Adelson.

ADELSON Adelson è nel fondo seduto e concentrato: lo


Quai smanie! Ov'è Nelly? circondano alcuni uffiziali. Egli ha tutte le
decorazioni di un Lord Giudice del Cantone.
SALVINI
Uccidimi... ADELSON
Che a me si conduca Salvini: s'egli
ADELSON dovesse subire un formale giudizio, se
Ma spiegati... armato del potere delle leggi io dovessi
punirlo de' suoi criminosi trascorsi,
SALVINI voi qui  non mi vedreste  negli attributi
Ah! non è più! morì! di un tremendo ministero.
Adelson giudice ed offeso? ah giammai!
MADAMA RIVERS, FANNY, ADELSON e altri progetti... una nobil vendetta...voi
CORO conoscete il mio cuore e le mie intenzioni.
Gran Dio! Andate e tacete... Mi sia prima introdotto
Bonifacio.
ADELSON (Escono tutti, resta solo Adelson).
Qual mano? Salvini avea riposto in questo suo
domestico, che lo seguì fin da Roma,
SALVINI tutta la sua confidenza.
Questa...
SCENA SECONDA ADELSON
Adelson e Bonifacio. Bonifacio timido s'introduce, Era spesso Nelly in colloquio con
e detto. Salvini? sì, melo dice quell'occhio,
benché procuri di negarlo il tuo labbro.
BONIFACIO
(Vota, gira e martella, e o pè fas, BONIFACIO
o pè neifas ncuollo a lo zegrino No lo credite a st'uocchio mio,
avea da ire a grociolià lo strummolo! ). signò isso è la causa de tutte le guaje
mieje, che addò s'è appezzato isso, ce ha
ADELSON voluto afforza carrià le mano. Nelly... ahù!
Avanzati. poverella! che lo Cielo l'aggia ngloria a
essa, e ce faccia campà a nuje n'auto
BONIFACIO migliardo de secole... schitto Milordo sujo
Mo Signò... e non bedite ca ccà le squagliava mmocca!
non se ce vede propeta? chesta me pare
l'anticamera de lo palazzo de Plutone! ADELSON
chella lampa accosì miccia, sto padiglione E per Salvini?
e colore de notte arrassosia! me fanno
nchiudere la vocca de lo stommaco! BONIFACIO
Isso se mbroscenava, e
ADELSON chella lo trattava pecché amico
Senza turtuosi giri di studiate parole de Voscellenza...
pensa a svelarmi il vero, empio complice
degli eccessi di uno scellerato  padrone? ADELSON
È dunque Salvini lo scellerato,
BONIFACIO il perfido seduttore.
Chisto mo è no schiaffone, che date
a la mia pudicizia! io so nato, signò, BONIFACIO
co le commesechiamma meje, aggio E Salvini manco ce corpa...
magnato sempre pane tuosto lo poverommo mereta compassione.
e reputazione molla, e perciò
chi more quatro non pò nascere tunno. ADELSON
Nelly innocente?
ADELSON Salvini non colpevole?...
Parla, e spera da me un generoso chi dunque sarà il reo?
perdono, se senza velo o mistero saprai
rispondere alle mie interrogazioni. BONIFACIO
Io lo saccio e te lo ddico, signò,
BONIFACIO ma prommietteme da chello
(Eh! malerba te canosco! tu si piccolo che si' che non te piglie collera?
quant'a n'agrillo, ma tiene la malizia
de la vorpa! non me la ficche!). ADELSON
Te lo prometto: parla liberamente.
ADELSON
Dimmi: Nelly vedeva il tuo padrone? BONIFACIO
Chillo, che beramente fa fatto tutto
BONIFACIO sto mbruoglio, e no certo Milord...
Si non era cecata, l'aveva da vedè
sicuramente. ADELSON
Un Lord?
ADELSON
Cominciamo male! BONIFACIO
No, Lordissimo.
BONIFACIO
(E fenarimmo peggio!). ADELSON
Il suo nome?
L'artificio chi pò chiù stutà?
BONIFACIO
Adelson... ADELSON
Ah! fui cieco! perdei la ragione!
ADELSON Troppa fede ti diedi, o amistà!
Io stesso?
BONIFACIO
BONIFACIO (Che se corca pè mme Ciciarone!
Gnorsì... Voscellenza è stato chillo, Chiù balente songh'io pè parla).
che s'ha scavata la fossa co le mane soje.
ADELSON
ADELSON Ma dì... a parte eri tu del secreto?
Baldanzoso che dici?
BONIFACIO
BONIFACIO Quaccosella... cioè...
E mo pecché te nfurie?
ADELSON
ADELSON Non mentire...
Ed osi sostener che il fabbro Parla... tosto...
io fui Di mie crude sciagure?
BONIFACIO
BONIFACIO Vedite... il sapea...
Voscellenza... ca chi?
ADELSON
ADELSON E mel taci? e non parli? alma rea!
Non replicarlo!... Proverai, traditor, l'ira mia!

BONIFACIO BONIFACIO
Non c'è che ddì! la verità dispiace! E mo faje st'auta gran guapparia!
Stamme a sentì, mo te facc'io capace:
Miette l'esca vicin'a lo ffuoco, ADELSON
E dì a chesta... guè! sta! n'appiccià! Sia quest'empio alla pena serbato...
Si a na rota la vùtte no poco,
Va lle dice... guè! sta! non botà! BONIFACIO
Io che c'entro?
ADELSON Io che c'entro? Oscellenza,
Cosa intendi con quel paragone? Oscellenza è cecato...
Chillo chiagne, te vede, te vede e te fuje...
BONIFACIO Le vuò dare nepoteta... oibò... oibò...
Ca si aje fatto lo scacamarrone, Si non era 'mpeciato' pè nuje,
Mo t'attocca, signò, de caglià. Schitto moglieta c'era, signò.

ADELSON ADELSON
Io? balordo! puoi sol dubitarne? A si, taci...

BONIFACIO BONIFACIO
Comme no? vi ca l'ommo è de carne! (Pozzo dì..)
Te ne vaje nzicco nzacco accossì,
Lo pittore lo lasse, e co chi? ADELSON
Co na nenna azzeccosa e cenera: L'error mio tu crudel mi rammenti!
E bide ogge... e pò parla stasera...
Lo dimane na risa, n'occhietto... BONIFACIO
L'auto juorno no ciancio, un saletto... (Pella mia!)
Simmo fracete! ammore se mmesca!
Te ragione!  addò sta? va la pesca! ADELSON
Et abissum ammoccate abisso! L'error mio tu crudel mi rammenti!
Ah! qual benda mi cade sul ciglio! (E non me ne vaco a Napole e fa lo
Di me stesso son io l'oppressor! paglietta?).
(Esce).
BONIFACIO
(Ah! si n'esco da sta mazziata, ADELSON
Pozzo dì... pella mia! mo si nata! Oh con quai rozzi, ma veridici sensi
Me dong'armo, ma comme à coniglio ha costui sgombrati i dubbi miei?
Me sta mpietto tremmanno già il cor!) ecco Salvini! miserabile! oh
quanto peno a quell'aspetto languente!
ADELSON Adelson! coraggio! tutto è velocemente
Ah! qual benda mi cadde sul ciglio! preparato: ti creda egli suo giudice e si
compia così il tuo disegno.
BONIFACIO
(Ah! si n'esco da sta mazziata SCENA TERZA
Pozzo dì... pella mia! mo si nata!). Nelly, Salvini, Adelson e Coro. Salvini entra: lo
precedono i domestici di Adelson egli uffiziali, che
ADELSON circondano Milord.
Di me stesso son io l'oppressor!
SALVINI
BONIFACIO Ove son io? quale scena ferale!
(Me dong'armo, ma comme a coniglio Milord! perché a giudicarmi
Me sta mpietto tremmanno già il cor!). sceglieste luogo così funesto?
Signò!
Signò! vì ca l'ommo è de carne! ADELSON
Signò! Accusato! niuna intempestiva
domanda: in me ravvisa il tuo
ADELSON giudice: ti concentra, e rispondi.
Ah sì, taci... deh frena gli accenti!
L'error mio tu crudel mi rammenti! SALVINI
Ah! qual benda mi cadde sul ciglio! Sì, son reo... vi prevengo nella
Di me stesso son io l'oppressor! domanda, e vi rispondo:
un amor cieco, un amore,
BONIFACIO che più limiti non conosceva,
(Pozzo dì... pella mia! mo si náta! s'impadronì del mio spirito...
Me dong'armo, ma comme a coniglio io ho voluto troncarlo colla
Me sta mpietto tremmanno già il cor! perdita della mia vita,
tremmanno il cor! voi mi avete disarmata la mano...
Ah! si n'esco da sta mazziata io ho voluto palesarvi
Pozzo di... ecc.). il terribile arcano,
voi me lo avete sempre
ADELSON arrestato sul labbro.
Ritirati.
ADELSON
BONIFACIO (Ah Bonifacio! tu mi dicesti il vero!).
Me ne torno, signò, n'auta E questo amore criminoso dovea
vota dinto a lo carafuocchiolo, renderti ancora l'assassino
addò m'avevano nzerrato prima? dell'oggetto adorato?

ADELSON SALVINI
No: puoi andare. Sei libero. Io! ah! ed avrei potuto esserne capace?
Taci però, alcun non sappia quel colpo micidiale fu ad altri destinato.
quanto a me dicesti.
ADELSON
BONIFACIO A chi mai?
Me coso la vocca a retopunto:
bonanotte a Boscellenzia... SALVINI
Al di lei barbaro rapitore... Un cor che ti tradì: termine almeno
All'immenso mio duol l'amico appresti...
ADELSON
Scellerato! e quale altro rapitore, ADELSON
che Salvini? L'amico! ah! più non è .... tu l'uccidesti!
Trema però; la giusta mia vendetta
SALVINI Ingegnosa diventa: agli occhi tuoi
Leggete. La vittima offrirò, che trucidasti...
(Gli dà il foglio, che a lui ha consegnato Struley).
SALVINI
ADELSON Ah! che ascolto! gran Dio!
«Al Colonnello Struley> :
oh nemico a me sempre fatale! ADELSON
e chi ti diè questo foglio? Saper ti basti
Ch'è in mio poter l'amata spoglia...
SALVINI
Egli medesimo! ah! poss'io SALVINI
rimembrare quel momento funesto? Ah ferma!
ecco la sventurata Nelly spirare Sia men crudel la tua sentenza... atroce
in potere del suo rapitore... troppo Più del supplizio è il barbaro martire
tardi disingannato io corro, Che a me prepari... io riveder quel ciglio
io mi slancio su di lui... Che chiuse la mia man? spietata mano!
egli mi scarica una pistola, Ah! questa sola idea d'orror mi covre!
ed il caso ne svia il colpo... M'agghiaccia il cor! parmi veder già irata
guadagno furibondo il pugnale L'ombra di lei che furibonda affretta!
dell'empio Geronio... Quel pugnal che farà la sua vendetta!
mi avvento allo scellerato Struley... Si cadrò... ma estinto ancora,
gli vibro un colpo... ma... oh Dio! Ombra bella io t'amerò.
grida allora Struley...: Per amarti ah vissi ognora
«miserabile! tu hai uccisa Nelly!» Sventurato e senza pace!
... a questi terribili accenti, E la fiamma mia vorace
che ancora mi risuonano all'orecchio, Nella tomba io serberò, sì
io più non conosco me stesso... Nella tomba io serberò!
frenetico mi volgo in cerca della morte...
voi mi avete sorpreso... investito... ADELSON
ah Milord! (Un affetto contumace
non giova rammentarvene il resto... Dove mai lo trascinò!).

ADELSON CORO
Disgraziato! abbandonar così (Fu di tutto Amor capace,
in braccio del mio spietato persecutore Se ragion lo abbandonò).
il più prezioso deposito che a te feci di un (Al cenno di Adelson si aprono le cortine. Nelly è
oggetto a cui era attaccata la mia in mezzo a Fanny e Rivers ed a' villani, che la
esistenza? la lunga esperienza del mio coronano di fiori. Quadro generale. Salvini,
carattere, la conoscenza de' miei sorpreso al sommo, e non credendo a ciò che
sentimenti non doveano preservare il tuo vede, esclama)
cuore dalla seduzione? non ha esso
gridato contra questo infernale SALVINI
complotto! va'! tu sei un assassino! io ti Ah compite l'opera de' vostri benefizi!
abbandonerò al destino che ti attende, istruitemi almeno in qual modo...
servirai di spavento a' traditori tuoi pari...
NELLY
SALVINI Struley avea ricevuto nel suo mantello,
Ebben perché respira ove avvolta mi avea, il colpo,
Il reo Salvini ancor? d'acuto ferro che voi confuso a lui scagliaste...
Arma la destra, il sen mi schiudi e squarcia ciò ha cagionato il vostro errore.
Questa destra è a pregi tuoi.
ADELSON (La sposa).
E ha salvato la mia Nelly dal periglio.
Dopo il tuo avviso spargendosi dappertutto NELLY
i miei domestici lo han sorpreso, Oh piacere! oh gioia! ah voi
mentr'egli nascondevasi in un antro vicino: Paga appieno mi rendete!
gli hanno tolto la preda,
ed unito al suo complice Geronio FANNY
lo han serbato alla pena, che lo attende. (Vani affetti, in me tacete
Se il destin vi condannò!).
SALVINI
Oh prodigio! SALVINI
(Tristi affetti, in me tacete.
ADELSON Se un delitto vi destò!).
Io dovea punire un delinquente amico
e Nelly suo malgrado ha servito BONIFACIO
alla mia generosa vendetta. Feste alò! fra li banchette
Sciascià volimmo n'anno.
SCENA ULTIMA
Bonifacio, e detti.. MADAMA RIVERS
Ed in giubilo l'affanno
Nelly, Madama Rivers, Fanny, Salvini Adelson, In ogni alma si cangiò.
Bonifacio e Coro.
SALVINI
BONIFACIO (Tristi affetti in me tacete
Addò sta? addò sta chella pimpinella, Se un delitto vi destò!).
che lo Cielo ha voluto sarvà pè consolà
a tutte li sconsolate? NELLY, MADAMA RIVERS, FANNY,
o signorina bella mia, eccome cca ADELSON, BONIFACIO e CORO
a li piede vuoste: Segni con bianca pietra
sto galantommo ve pò dì quanto aggío Ciascun la nuova Aurora,
combattuto pè farle mettere judicio. Giungan gli Evviva all'Etra!
Pace qui regni e Amor!
SALVINI
È vero, ma i suoi consigli allora FANNY
eran vani per me. (Vani affetti, in me tacete
Se il destin vi condannò!).
ADELSON
Ma adesso è in te verace il pentimento? SALVINI
(Tristi affetti in me tacete
SALVINI Se un delitto vi destò!).
Ah Milord! ne dubitate?
NELLY, MADAMA RIVERS, ADELSON,
ADELSON BONIFACIO e CORO
Ebbene, vieni fra le mie braccia, Giungan gli Evviva all'Etra!
torna libero alla tua patria: un pingue Pace qui regni e Amor!
assegnamento, che ti stabilirà una vita Giungan gli Evviva all'Etra!
tranquilla, servirà a dimostrarti che le tue Pace qui regni e Amor!
offese sono già cancellate dal mio cuore. Pace e Amor!

BONIFACIO Fine
Chi può tenè no core accossì
granne e generoso?
Adelson e Salvini
ADELSON (Seconda versione)
Ah Nelly! Tributo umìle
Personaggi: Quando spuntar saprà?
Nelly, orfana, Soprano
Fanny, giovane vassalla d'Adelson, Mezzosoprano FANNY
Madama Rivers, governante in casa d Adelson, Della sua sposa in seno
Mezzosoprano Egli volar saprà...
Salvini, amico d Adelson, Tenore
Lord Adelson, Baritono MADAMA RIVERS
Struley, nobile proscritto, Basso E allor per noi sereno
Bonifacio, servo di Salvini, Basso comico Il ciel risplenderà!
Geronio, confidente di Struley, Basso
Coro e comparse, vassalli e contadini CORO
Ah! fortunati istanti,
L'azione si svolge in Irlanda nel secolo XVIII. Deh, siate a noi vicini,
Che pranzi, che festini,
Che compagnia giuliva!
ATTO PRIMO Il ciel de' nostri evviva
Parco delizioso sparso di amene aiuole di fiori. A Ognor risuonerà!
destra, un castello; a sinistra, un tempietto; in
fondo, un bosco. MADAMA RIVERS e GERONIO
Ah! Si, godremo insieme
SCENA PRIMA Tanta felicità!
Fanny, seduta su di un poggiuolo di verdura, è
occupata a dipingere. FANNY
Solo il mio cor, che geme,
FANNY Pace sperar non sa!
Immagine gradita
Del ben che tanto adoro, MADAMA RIVERS
Mentre la man t'imita, Andate pure, o cari,
Il pregio del lavoro Ed i voti sinceri
È solo del mio cor. Che forma il vostro cor, sì che sapranno
Egli offre in ogni istante Impetrare dal cielo
Al fervido pensiero II suo pronto ritorno
L'amabil tuo sembiante E per Milord saranno
Che in lui già impresse Amor. Sprone maggior a dimostrarvi affetto.
Vien gente... Ah! mi dispiace. Voi sapete qual alma ei chiude in petto.
(Guardando verso il fondo e sostando dal lavoro) (I Contadini partono).
Credea qui stare in pace!
Nemica al mio disegno SCENA TERZA
Sarai, fortuna, ognor? Fanny, Geronio, Madama Rivers.

SCENA SECONDA FANNY


Madama Rivers, Geronio, Coro di Contadini e Ah, che Milord di sprone,
detta. No, che d'uopo non ha, mia cara zia.
Padre dei suoi vassalli,
MADAMA RIVERS De' suoi simili amico,
Amici, allegramente! Egli sol gode quando
Adelson tornerà! Soccorre agli infelici.

GERONIO GERONIO
E a questa buona gente È vera forse la voce
Grato si mostrerà. Che chiamato a Londra
Da Milord Duca, sì potente in Corte,
CORO E che gli è zio, debba per lungo tempo
Geronio, cosa dici? Colà fissar sua sorte.
Ci basti il suo ritorno! (Parte).
Ah! così lieto giorno
MADAMA RIVERS STRULEY
Possibile non è, troppo egli adora Geronio ancor non viene!
La sua Nelly. Ogni indugio m'è peso!
Quando gli fu rapita, M'è sacro ogni momento! Ah, sì... vedremo.
Quasi il dolor Furibondo mio cor! per poco aspetta,
Perder gli facea la vita; Sarai contento appieno, avrai vendetta!
Or che un Nume pietoso Tu provi un palpito
La rese a' voti suoi, troncar ben tosto Per tal dimora,
Ogni ostacol saprà: verrà egli stesso Io sento un aspide
A ottenerne il possesso. Che mi divora,
Male mie smanie
FANNY Finir vedrò.
Fortunata Nelly, Or se insensibile
Al tuo simile fosse Mi mostro al pianto,
Il destin di quelle Se sovra i gemiti
Che contar come te costante l'ore. Riporto il vanto,
L'idea che m'agita
MADAMA RIVERS Compir saprò!
Incauta, Quai detti!
Tu d'amore par che favelli! quali accenti? SCENA QUINTA
Mai ti sortan più dal labbro! Geronio e detto.

FANNY GERONIO
Io dir volea... (uscendo senza accorgersi dell'altro)
Ah, se trovassi alfin il colonnello!
MADAMA RIVERS È tanto che lo cerco... Eccolo appunto!
Non più, mi segui, al fianco
Io vado di Nelly. STRULEY
Essa è agitata Fin dall'aurora io stavo
Perché Adelson non scrive, ed io scommetto Appiattato colà.
Ch'egli è in viaggio!
A te però ho già detto, GERONIO
La mia cara ragazza, (con timore)
Che, invece di parlar come una pazza Potea qualcun sorprendervi!
Di costanza e di cuore,
Sarebbe assai migliore STRULEY
Applicarsi, studiar e profittare Ciò non mi fa timore:
Delle lezioni di Salvini. In me ravvisa ognun un cacciatore.
Fin dai prim'anni miei
FANNY Queste terre lasciai, che così piacque
Ah! questi?! Al padre di Milord. Proscriver fece
La mia famiglia quest'ingiusto. Io riedo
MADAMA RIVERS Per la seconda volta nell'Irlanda,
Egli è un giovane onesto, E certo sono che nessun mi conosce.
Un ottimo pittor; da qualche tempo Ma non hai tu niente a dirmi?
Però... basta, mi segui e ch'io non oda Ritirata sempre
Mai più dal labbro tuo simile accento. Nella sua solitudine
Sen sta Nelly?
FANNY
Dover tacere e amar è gran tormento. GERONIO
(Partono). Da che partito è Adelson,
Non è sortita ancora
SCENA QUARTA Dalle sue stanze.
Gran viale in un bosco. Si avanza Struley
in abito da cacciatore con fucile alle mani. STRULEY
Adora
Milord l'ingrata mia nepote? Dessa BONIFACIO
A me solo appartien; i sacri nodi Bonifacio Beccheria
Di natura tutore a lei mi fanno; Qui presente... eccolo qua...
Ma Adelson con inganno C'è una lettera? la dia...
Dal magistrato la tutela ottenne, (Il portalettere accenna che bisogna pagare).
Che me, per esser esule, Cosa dice? quanto sta?
Indegno ei dichiarò. La seppi Non la voglio...
Una volta rapir, ma profittando Sei scellini? per forza? oh bella!
Della mia lontananza, Se tu gridi,
Il custode sedusse e fe' ritorno (al portalettere che insiste)
Al suo Milord. L'indegna perdi il fiato.
Non fuggirà per la seconda volta La scarsella è rovinata:
Dalle mie mani! Sì, saprò assalirla Ma fra un mese, se lo vuoi,
Nelle sue stanze istesse! Pagherò; non dubitar.
(Il portalettere segna in un piccolo libro il suo
GERONIO nome, e va via).
Nol voglia il ciel! Sareste Meno male! Ed in Irlanda
Dai servi di Milord sacrificato, Chi da Napoli mi manda
Ed io, vedete ben, precipitato! Le cervella a frastornar?
Mio cognato: e che vuole?
STRULEY (Legge).
Geronio, ben lo sai: qual disertore, «Fuggi! fuggi! » .
Polve adesso saresti se non era Perché? Vediamo un po'?...
Ch'io ti protessi; io introdur (Legge).
Ti feci in questa casa «Donna Popa vuol l'importo
Qual domestico di Adelson, onde avere Della tela non pagata».
Chi secondasse le mie brame: or pensa Qui ci manca l'uomo morto
Ch'io deluso non sia, se no, ti giuro... Se la tela è consumata.
(Legge).
GERONIO «Don Orazio fa fracasso,
Per me non mancherò, siate sicuro... Pel denar della pigione».
Gli lasciai la casa a spasso
STRULEY E che vuol l'animalone?
Voglio Nelly, la voglio (Legge).
In questo giorno: esamina, rifletti, «Fa rumore il macellaio,
Studiane i mezzi, tu; dopo il meriggio Grida e insiste il calzolaio,
Fa' ch'io qui ti rivegga; La sensale tutti i pegni
Un largo premio avrai sella è rapita. Vuol far vendere all'incanto...
Ma Nelly in questo giorno, o la tua vita! Fuggi, dico, ci son guai...
(Parte). S'è saputo dove stai,
Ed io temo che a quest'ora
GERONIO Qualche ufficio sia già fuora
Maledetto il momento Per poterti imprigionar!».
Che disertai; mi resi Ma che anime indiscrete,
Schiavo a costui! Voglion sugo dalle pietre,
Ma ci vuol poco a scegliere; E non sanno che nel mondo,
Od esser fucilato, Da che il debito c'è stato,
O mio malgrado far da scellerato. Il proverbio ha trionfato:
(Parte). Che non paga chi non ha!
Che mi mettano in prigione;
SCENA SESTA Io non muovo più di qua.
Bonifacio entra dal lato opposto a quello dond'è Dunque m'han da imprigionar.
partito Geronio. È incontrato da un portalettere Ma vedremo chi si stanca,
che per fortuna gli domanda del suo nome Creditori iniqui e avari,
medesimo. Bonifacio risponde. A cercarmi voi denari
Ed io mai di non pagar.
In Napoli il far debiti Di tutto questo è causa
Fu del medico mio l'ordinazione Il bricconcello amor!
Per potermi guarir l'indigestione:
E infatti, per sfuggire SALVINI
A chi qua m'appostava e a chi di là, Su questo seggio... ah!... qui...
Ero in continuo moto, in verità! (Siede).
Oh! Bonifacio! Bonifacio!... Un tempo La vidi e n'arsi un dì.
Mercante di salame Il fortunato amico
Ben noto alla dogana! Essa stringea nel seno,
Passeggiate in carrozza, in barchetta, E allor tutto il veleno
Pranzi qua, cene là; ora la madre, D'un disperato affetto
Ora il fratello della bella amata Quest'anima sorbì!
Non mancava di darmi una  stoccata!...
Ed io bestia, spendevo e rispendevo, BONIFACIO
Forse che folle o pazzo io mi credeva? Vediamo di distorto.
Or ti sta ben se tu fuggendo vai Oibò! Ei sta in estasi!...
E per maggior dolore È di cervello elastico;
Da padrone divenni servitore! Di pugni, schiaffi e scoppole
Ma or che torna Milord Può farmi un complimento!
Saprò ben io narrargli il caso mio; No, no! .Non me la sento!
Ei ch'è pietoso, forse Vediamo questa scena
D'imbroglio mi trarrà. Com'andrà a finir...
O vo' in Siberia, ov'è il gelo,
Bravo guerrier che contro i creditori SALVINI
Mi servirà di muro, Nelly, che pena, oh Dio!
Ed io viver potrò lieto e sicuro. Amarti... ah... non degg'io!...
Ma il pittore qui vien. Egli da Roma Dunque, obliarti? ah, mai!
Qua mi trasse con sé onde aver seco Pria morir! Sì, scampo
Un fedele italiano; Miglior non v'è che morte...
Milord, che l'ama, è quegli che mi paga (Brandisce un ferro, Bonifacio accorre).
Com'io fossi suo servo e intanto io devo Le barbare ritorte Si frangono così.
Perder la testa e il senno (In atto di ferirsi; Bonifacio lo disarma).
Con chi si pasce d'aria,
Stravolto, innamorato!... BONIFACIO
Veh, che occhi!... non sembra spiritato?... Piano! Tu che fai?

SCENA SETTIMA SALVINI


Bonifacio rimane ad osservare Salvini che si Ah! lascia pur ch'io mora!
avanza concentrato a passi disordinati, indi, tutto
esaltato, esclama: BONIFACIO
Sei pazzo?
SALVINI Non farmi qui il ragazzo...
Speranza seduttrice,
Fuggi da questo cor; SALVINI
Son vittima infelice Ah? Pietà per me, crudele...
D'un disperato amor.
Ah! no, non fulminarmi, BONIFACIO
Bella amistà tradita, Per Bacco, vergognatevi!
Che basta ad annientarmi Tentar perfin d'uccidersi!
Del fallo mio l'orror. Per chi? per una femmina!

BONIFACIO SALVINI
Veh! veh! com'egli s'agita! Ah! m'è tormento il vivere
Ora divien furente!... Senza la mia Nelly!
Per lui luogo indicato
È de' pazzi l'ospedale! BONIFACIO
Si vede che sei stolido! Ah! qual astro maligno
Se non sarà Nelly, Mi trascinò in Irlanda
Sarà Marianny, Onde rendermi ingrato
Rosì, Peppì, Checchì, Al mio benefattor! Barbaro amico,
Fanny o Carolì:.. Tu stesso, sì tu stesso
E tutti gli altri diavoli La tua sventura e insiem la mia formasti.
Con la cadenza in ì!... Ero lieto e sereno
Della mia patria in seno;
SALVINI A gareggiar dell'arte mia fra i primi
Ohi quante amare lagrime Era in pensiero intento;
Versò lo stanco ciglio. Vivea del mio talento,
Né sa i miei giorni miseri Con la madre... Oh memoria! oh madre mia!
Troncar la morte ancor...
Come si può resistere BONIFACIO
A tanta pena e tanta, (in aria di severità)
Forza non ho per reggere Dica, vossignoria,
A così fier dolor! A che giuoco giochiam!
Non è boccon Nelly per i tuoi denti,
BONIFACIO E se Milord s'avvede,
Oh povero cervello, Egli che vive nella buona fede
Più in testa non ci stai! Dell'amor tuo, chi sa che può succedere...
Amico mio, non sai Basta... prevedo guai,
Che ai pazzi devi andar? Se questo pazzo amor frenar non sai.

SALVINI SALVINI
Ah! Nelly! Senza di te (preoccupato)
Io morirò! Taci! Quanti ne abbiam del mese?
Di me, crudel, pietà!
BONIFACIO
BONIFACIO A proposito! Quattro.
Per Bacco vergognatevi!
All'ospedal de' matti SALVINI
Dovrò condurvi or! Son dieci giorni ch'è in mia mano il foglio
Ma che forse vorresti Che Adelson m'inviò
Farmi passare un guaio? Per consegnarlo a Nelly.
Tu non t'avvedi
Che il cervello t'ha fritto in agro dolce BONIFACIO
E in testa non c'è più? Cosa borbotti
Così fra i denti?...
SALVINI
Ah! perché mai trattenesti il mio braccio? SALVINI
In tal momento io più non soffrirei. Deh vanne, tormento eterno!
Voglio solo restar.
BONIFACIO Oh ciel! Chi veggo mai?
E avresti fatta la pazzia più grande Nelly qui vien! Si fugga!
Di quante fino ad or tu fatte n'hai, Non reggo a quell'aspetto,
Che non son poche; è vero, E più forte mi balza il core in petto.
Verissimo il proverbio: (Fugge per un viale).
«Chi lava il capo all'asino,
Perde l'acqua e il sapone». BONIFACIO
Tu sai quanto t'ho detto Veh! Veh! Che corsa ha preso?
Per farti ritornare alla ragione; Ah! Qui l'affar s'imbroglia!
Ma tu, sempre ostinato, Se Milord se ne avvede,
A quello che ho dett'io non hai badato. Scommetto che il pittor manda agli Elisi!
Ma vien Nelly! costei
SALVINI È un altro piangi sempre...
Oh, benedetto sia Eccovi un pegno; a me leggete il foglio
Chi, come me, portato è all'allegria! Dal mio sposo vergato.
(Parte).
SALVINI
SCENA OTTAVA Sposo! Ah! Giammai... giammai!
Nelly passeggia pensierosa e mesta. (rimettendosi)
Dopo di aver per qualche dì tardato,
NELLY Scritto avrà con più forza onde spiegarvi
Dopo l'oscuro nembo, I sensi del suo cuore...
Il ciel sperai seren,
E al mio tesoro in sen NELLY
Goder la calma... Dunque, leggete!
Ma così bella speme
Va rapida a sparir, SALVINI
E al primo suo martir Quanti
Ritorna l'alma. Tormenti, oh quanto amore!
Parte, poi riede il sole (Apre il foglio e legge).
Di luce a sfavillar, «Amabile Nelly». (Che pena!).  «Stanca
E a me non sa tornar non è la sorte di opporsi ai nostri voti:
L'amato oggetto. Milord zio, che col suo pingue retaggio
Ma non m'inganno... sì, Salvini è quello... dovrà assicurarmi una immensa fortuna,
L'amico di Milord. Vien frettoloso dimentico del nostro giurato impegno... » .
E ha un foglio in man... forse del mio sposo..
Ah! Salvini, quel foglio... NELLY
Oh ciel!...
SCENA NONA (Dà un grido).
Salvini e detta.
SALVINI
SALVINI « ...e per mai più allontanarmi
Presago è il vostro cor, bella Nelly! dalla  Corte, mi obbliga ad ogni costo
ad impalmare la figlia di Lord Duca».
NELLY
Milord forse mi scrive? NELLY
Oh! Inaspettata gioia... O fulmine crudel! Tutto previdi...
Adelson traditore!
SALVINI Perfidia non vi fu giammai maggiore.
(Coraggio!) Benché tardi,
Della sua tenerezza è sempre un pegno... SALVINI
Ma sentite... egli in seguito... Essa manca...
NELLY Nelly, coraggio! Non avete d'uopo
Come mi batte il cor... Di cotanto martoro!
La man mi trema... non oso...
NELLY
SALVINI Misera me!... Chi mi soccorre!... Io moro!
Se importuno io son, sola vi lascio... (Cade svenuta).

NELLY SALVINI
L'amico di Milord? Voi sol potete Ah! L'oppresse il dolore... Sventurata
Nella sua lontananza Quanto credi non sei. Della sua fede
Trattenervi con me: dritto ne avete. Adelson t'assicura in questo foglio.
Me sol persegue avverso fato! Io solo
SALVINI Deggio e sempre penar! Perché più bella,
(Compiacenza crudel!). Or che pallido vel sue guance ha smorte,
Tu la rendi a' miei sguardi, iniqua sorte?
NELLY Ah! Si sfugga, si corra
Di mia fiducia Fra inospiti deserti. Almen potessi
Abbracciarla e partir! Felice istante! SALVINI
All'avido desio, che il cor m'accende, (trattenendola)
(per abbracciarla) Ah! Ferma, ascolta...
Sei tu che porgi un facil mezzo! Ah! Il cielo
Or mi facesse almen NELLY
Spirar così... del mio tesor in sen!... Sconoscente, amico ingrato!
(Mentre si slancia, ed abbraccia Nelly, costei
ripiglia l'uso dei sensi). SALVINI
Sì, è un amore forsennato
NELLY Che mi toglie alla ragione,
(rinvenendo) Grida invan, invan s'oppone
Ah! D'amistà la voce irata.

SALVINI NELLY
(vorrebbe ma non può staccarsi da lei) Fuggi! Oh Dio! Ahi! Quale orror!
Rinviene!
SALVINI
NELLY (nella massima disperazione)
A trista vita Ah! Se non vuoi, mio ben,
Chi richiama i sensi miei? Che dal tuo piè
Mi spinga a morte in sen
SALVINI L'amor per te,
Mia Nelly! Deh! pria perdona a me
L'amante cor,
NELLY Che tutto il rio velen
Salvini! Ah! Sei Provò d'amor.
Tu! Gran Dio! Che fai?
NELLY
SALVINI Ah! Se ti strugge il sen
T'arresta! L'ardor per me
Deh! sovr'altro terren
NELLY Rivolgi il piè,
Che mai tenti e quale Che, di qui lungi, almen
Codesta audacia! L'amante cor
Non soffrirà il velen
SALVINI Di crudo amor!
Ah! Non sono io,
Reo destin, quest'alma! Oh Dio! SCENA DECIMA
Nelly, Salvini, Bonifacio. Da dentro si sente
NELLY gridare Bonifacio.
Ah! Comprendo il mio periglio!
(Spaventata fugge dalle braccia di Salvini). BONIFACIO
Quel pallor, quel torvo ciglio (a Nelly)
Ti palesa un traditor! Signorina...

SALVINI NELLY
Sì, lo sappi: un mostro io sono. T'amo! (a Salvini)
Oh Dio! Vien gente!...
NELLY Oh ciel!
BONIFACIO
SALVINI Un paraguanto... che sia grosso...
Nelly, perdona...
NELLY
NELLY Ah! Nascondi il tuo scompiglio!
Fuggi, iniquo! Ah! Detesta un grave error!
SALVINI Questa buona signorina,
Non è in me cangiar consiglio, Che venir fa l'acquolina,
Se tu m'hai rapito il cor. Il corriere m'avea detto
Che Milordo, poveretto,
BONIFACIO È volato come augello
(viene fuori) Per venirvi ad abbracciar.
Signorina, un paraguanto
M'hai da dare sì, e che sia grosso. NELLY
Manda al diavolo quel pianto, Ah! Qual raggio di speranza
Cominciate ad esultar. Mi va in seno balenando...
Giusto ciel, la mia costanza
NELLY Tu corona, per pietà!
Ah! Ti spiega: qual novella?
SALVINI
BONIFACIO Qual conflitto, qual cimento!
Egli viene... Più s'accresce in me l'affanno!
Ov'ascondo il mio tormento,
NELLY Ah! di me che mai sarà!
Chi? Favella...
BONIFACIO
BONIFACIO (a Salvini)
Egli... Chi?... Come sbuffa! Suvvia, coraggio!
State tranquillo, mio padron!
NELLY Mio signor, è tempo perso!
Ah! Desso? In malora se ne andrà!
(Salvini esce disperato).
BONIFACIO
Desso, SCENA UNDICESIMA
Come a tutti questi esso, Atrio nel castello di Adelson.
Desso, esso, come esso,
Se sapesse! Se vedesse! Dal folto del boschetto, Fanny, Madama Rivers,
Come i servi e i pastori, Geronio e Coro di pastori,  poi Nelly e Adelson.
Tutti sono usciti fuori:
Vecchi, giovani e garzoni, Bonifacio è in scena.
Tutti vanno a battaglioni,
Il Milordo ad incontrar! FANNY, MADAMA RIVERS, GERONIO e
CORO
NELLY Noi qui l'attenderemo:
Quale istante! Or dal boschetto ei viene!

SALVINI BONIFACIO e DETTI


Qual momento! Oh qual piacere estremo!
Gelo... palpito... pavento! Andiamlo ad incontrar!

BONIFACIO MADAMA RIVERS


Signor sì, un bel corriero Son già molti pastori
Ha portato questa nuova , Accorsi a fargli onori:
Che vicino esso si trova (al Coro)
E ben presto sarà qua. Voi, che i più vecchi siete,
Qui lo saluterete,
NELLY E un grato complimento
Ma forse con la sposa A lui potrete far.
Ei vien!...
FANNY
BONIFACIO Eppoi, mentre al suo bene
Ve' ch'altra cosa! Rende i primieri amplessi,
Mischiarci non conviene, ADELSON
Lontan bisogna star... Oh! Voi qui siete!
Son venuto al vostro affetto.
MADAMA RIVERS
Sta' zitta, impertinente! GERONIO
Che sai d'amplessi tu? Qui Geronio con rispetto.

BONIFACIO FANNY
Sì! Credila innocente (facendo lo stesso)
La furba creatura! E Fanny s'inchina ancora!
(additando Fanny)
Tien essa la natura GERONIO e CORO
Di fare mille imbrogli: (a Bonifacio)
Col viso d'innocente Quando parli?
Sa tutti ingarbugliar!
BONIFACIO
FANNY In malora!
Sguaiato, ci vuol sale: Voi, miei cari, mi stordite!
Non mi fai rider più!
ADELSON
GERONIO e CORO Cari amici, oh quanto grate
Ma qui garrir non vale; Sono a me le vostre gioie!
Pensiamo in qual maniera
La nostra fè leale GERONIO e CORO
Spiegare al buon padrone: Ora è tempo! Presto!
Qualcun di noi lo de'.
(Bonifacio si fa avanti). BONIFACIO
Oh maledetti!
GERONIO e CORO Mi volete far pensar?...
Oh! Bonifacio, evviva!
Tutti fidiam in te! ADELSON
(Tutti si ritirano in fondo). Bonifacio...

SCENA DODICESIMA BONIFACIO


Arriva Adelson conducendo per mano Nelly e Oh! Eccellentissimo!
seguìto da altri contadini e servi, indi Madama Tra i Milordi Milordissimo...
Rivers, Geronio, Fanny, Bonifacio. Tra i padroni padronissimo...
Tra i sguazzoni sguazzonissimo!
ADELSON Se... conciosiacosacché...
(a Nelly) Anzi... no, quantunque che...
Obliarti! Abbandonarti! Come in ciel la luna è gonfia
Quale oltraggio a un fido core! Di tumori assai benefici...
Ah! Tu fosti il primo ardore, Così noi siam tutti gravidi...
Che quest'alma ha incenerita! Sissignor... di sensi eroici,
Pria lasciar saprei la vita E vorrebbi, anzi vorrebbimo
Che mancar di fedeltà. Cento lingue per sopprimere
Quel fedele accesso interno
NELLY Che ci accende l'accessibile
Cari accenti! Oh ciel pietoso, Per il nostro microcosimo...
Voi rendete il cor dubbioso E perciò... dicea... cioè...
Alla sua serenità! Alla rozza mia fecondia
Deh! supplite voi per me.
MADAMA RIVERS
(facendosi avanti) ADELSON
Oh! mio caro! (ridendo)
Ah! Ah! Ah! Grazioso invero!
GERONIO e CORO STRULEY
Ei del nostro amor sincero Ehi! Geronio!
Fu l'interprete, o signore!
Ricevete il nostro amore, GERONIO e CORO
Pegno sol di nostra fè! Oh, mio padrone!
L'acqua è torbida, partite!
BONIFACIO Le speranze son finite...
Mi son fatto proprio onore,
Un grand'uomo sono affè! STRULEY
Che? finite... e come mai?
ADELSON
Di mie cure il primo oggetto GERONIO e CORO
Voi sarete Ognor per me! Si, vel dico: vi son guai,
Ma l'amico mio diletto, Meglio fia cangiar consiglio:
Ma Salvini, ah dite, ov'è? Correreste un gran periglio
E vorreste qui restar?
BONIFACIO
Oh, per Bacco, va, tu pesca STRULEY
In qual bosco s'è intanato! Che vigliacchi! Che imbecilli!
Qual timor? Che cosa è stato?
NELLY
Egli è sempre concentrato! GERONIO e CORO
È già Adelson ritornato,
FANNY E domani il caro bene
Melanconico ed astratto! Va festoso ad impalmar!

BONIFACIO STRULEY
Sta facendo un bel ritratto Non c'è altro? ebbene?
D'una vecchia d'ottant'anni!
GERONIO e CORO
ADELSON Ebbene...
A me voli, il mio contento Vi par male?
Egli venga a ricolmar!
STRULEY
TUTTI Anzi ne godo.
Di piacer la voce echeggi, La presenza del nemico
Ne risuoni ogn'altro intorno, Più m'accende il core ardito
Goda ognun, ognun festeggi Ed il colpo stabilito
Così bel felice giorno! Vo sollecito a vibrar.
E nel seno della gioia
Corra ogn'alma a giubilar! GERONIO e CORO
Quanto ardito e pertinace
ATTO SECONDO Ei disprezza ogni cimento:
La scena è la stessa della prima dell'atto Un funesto e fiero evento
precedente, solamente adesso si vedono attaccati Qui di certo nascerà!
agli alberi dei serti di fiori, e sulla porta del
tempietto pende la iscrizione Essi sono riuniti per STRULEY
sempre. Al di sopra di questa si leggono le cifre di Deh! frenatevi per poco,
Adelson e Nelly. Sono gli indizi della festa di Giusti impulsi di vendetta;
nozze. Già l'istante ormai s'affretta
Che i miei voti appagherà.
SCENA PRIMA (Il Coro parte).

Struley e Geronio guardinghi si avanzano da lati SCENA SECONDA


opposti. Geronio è seguìto da Coro di uomini. Struley e Geronio.
Ch'è nel fondo del parco,
STRULEY Poi richiamarvi ognun: in quel tumulto
È dunque ritornato il mio nemico? Mi scaglierò sulla mia preda e forse
Salvini stesso i mezzi porgerà.
GERONIO
(mostrando le iscrizioni) GERONIO
Osservate! «Ad Imene». Spavento
Prima era scritto: «Al dispiacere». Voi mi fate, o signor...
Ed era il punto in cui Milord
Venia sovente a concentrarsi solo, STRULEY
Quando da voi gli fu Nelly rapita. Se un solo accento...
Qui spira nuova vita: Ma non temo di te, della tua vita
L'allegrezza, il piacer brillano intorno. Arbitro son, lo sai.
Questo è per tutti un fortunato giorno! Ma vien gente... sostiam...

STRULEY GERONIO
Tal non sarà fra poco! Prevedo guai.
(Partono).
GERONIO
A proposito! Udite: ero poc'anzi SCENA TERZA
Nel vicino boschetto,
Allor che dal più folto Madama Rivers, Bonifacio, poi Fanny.
Un lamento fuggì. Tendo le orecchie
E mi metto in ascolto... Era Salvini, MADAMA RIVERS
Un certo pittor... Ah Bonifacio!

STRULEY BONIFACIO
Tutto m'è noto... Cosa fu?
Prosegui.
MADAMA RIVERS
GERONIO Dov'è Salvini?
Era egli dunque
Che piangendo esclamava: BONIFACIO
«Oh mia Nelly, per sempre io t'ho perduta! Ne' panni suoi!
Ah no! non sarà mai:
Tutto oserò; vedrai MADAMA RIVERS
Ciò che farà Salvini!». Or di scherzare tempo
Non è; trovar si deve
STRULEY E tosto, ché Milord smanioso
Ottimamente! È di riveder l'amico.
Egli adora Nelly! Primo strumento
Sarà di mia vendetta; questo foglio, BONIFACIO
Da me vergato, lo trarrà in inganno! Quand'è così, potete
Andar per quella via, che solamente
GERONIO Non fu vista da me.
Ma come far?

STRULEY MADAMA RIVERS


Ascolta Dovea Salvini
Nella foresta è una sedia di posta. Disturbar questo giorno
Questa trarci potrà Che lieto ognun rendea
Nella vicina spiaggia di mar; Di Milord col ritorno.
Là v'è un naviglio, ch'io tengo a' miei cenni. (Parte).
Or m'odi: all'imbrunir del giorno
Qui verran tutti a passeggiar; tu devi BONIFACIO
Porre fuoco al tempietto Sì, va là, che stai fresca! Io, se potessi,
Nasconderlo vorrei Così levo ogni imbroglio all'occasione...
Nel mondo della luna. (Si cela).
Se per mala fortuna
S'incontra con Milord, vedrai che spasso! SCENA QUARTA

FANNY Nelly e Adelson, poi Bonifacio.


(uscendo) Ah Bonifacio! ebbene?
ADELSON
BONIFACIO Ah... no, Nelly mia cara,
Ebben... che cosa? Io tranquillo non son... dopo sei mesi
Io qui ritorno... tutto è gioia e intanto
FANNY Io Salvini non vedo!
Hai trovato Salvini?
NELLY
BONIFACIO Voi sapete il fantastico umore
E son due! No, signora! Dell'amico pittore;
Una collina, un orizzonte ameno
FANNY Lo ritengono al certo.
Oh Dio! tu non hai cuore;
E se non porti amore ADELSON
Per un padrone sì buono e virtuoso, Ah! che il mio core
L'alma hai di ferro! Con insoliti moti
Mi fa per lui temer. Sì, voglio io stesso
BONIFACIO Questo parco girar!
E voi
L'avete di ricotta... NELLY
Ma perché tanta pena? Anch'io!
È ver ch'è un poco pazzo;
Ma non è già un ragazzo: avrà trovato ADELSON
Qualche contadinetta e a disegnarne No, cara;
Il contorno è restato! A che stancarti invano in questo loco?
Io con l'amico tornerò fra poco.
FANNY (Parte).
Esser non può...
SCENA QUINTA
BONIFACIO
Perché? Nelly e Bonifacio.

MADAMA RIVERS NELLY


Balordo! Io stessa Oh cielo! Tu Salvini
Di lui in traccia andrò. Allontana da noi.

BONIFACIO BONIFACIO
Per questa via Ci son guai, guai con la pala.
È facile che stia.
NELLY
FANNY Ah, Bonifacio!
Avrò l'ali alle piante: Dal tuo padron chi mai
Vuol l'amico Milord... Io vo' l'amante. Attender si potea un simil tratto!
(Parte).
BONIFACIO
BONIFACIO È colpa vostra s'egli è più che matto!
E anche questa va bene! Poni l'esca a contatto del fuoco
Ma Milord in persona E poi dille: non devi bruciar!
Egli già viene in cerca del padrone. Se una ruota tu spingi per poco,
Qui dentro mi nascondo: Sta sicuro che girerà!
Soli, soli per più d'una annata:
NELLY Sospirava e tu ne ridevi...
Cosa intendi con quel paragone? Ei piangeva e tu più ridevi...
E dalli oggi, e domani poi dalli,
BONIFACIO La pistola, già carica a palle,
Che di tutto tu fosti cagione, Scaricata in quel petto l'hai tu...
E di ciò non ti puoi lamentar...
NELLY
NELLY Ah! sì, taci, deh frena gli accenti...
Io?... Che dici!... Il mio fallo crudel mi rammenti!
E puoi sol dubitarne?. Ah! qual benda mi cadde sul ciglio!
Ah! ch'io stessa lo trassi all'error!
BONIFACIO
Come no? V'è che l'uomo è di carne... BONIFACIO
Il pittore... sta sempre e con chi? Figlia mia, chiedo perdono,
Con Nelly giovinetta e vezzosa, Ma sfogato almen mi sono.
Che al color rassomiglia la rosa, Per Salvini poveretto
E ved'oggi e poi parla domani, Sì che in petto trema il cor.
L'indomani un risetto, un'occhiata: Or che al fine mi sono sfogato,
La ragione se ne va! Ve lo giuro, Pancia mia, posso dirti saziata;
Et abissum, abissum, abissum Ma per lui, come vile coniglio,
Quel gran fuoco sa tutto incendiar! Nel mio petto tremando sta il cor!
(Partono).
NELLY
Ah! lo veggo, son io la cagione, SCENA SESTA
Se tradita tu fosti, amistà!
Adelson conduce per mano Salvini.
BONIFACIO
D'eloquenza son io un Cicerone: ADELSON
Son valente per dir verità! Ah, sciagurato! E che tentavi mai?
Quale insano furor ti armò la destra?
NELLY Se pronto io non ero a trattenerla,
Ma dì: a parte eri tu nel segreto? Estinto a quest'ora saresti!

BONIFACIO SALVINI
Era a parte... cioè... Non mi fosti amico,
E noi sei, se trattenesti il braccio mio!
NELLY Morire io bramo, sì, detesto il mondo,
Non mentire Odio i viventi,
Parla... tosto... E non v'è della mia più triste sorte:
Ch'è il vivere per me peggior di morte.
BONIFACIO
Sapea qualche cosa... ADELSON
Ingiusto! E tu col mondo
NELLY Anche l'amico aborri!
E mel taci? E non parli, ed ascosa Spiegati pur se a mia cagion  commesso
Mi tenesti una fiamma sì ria? Avessi un qualche errore.
Ma no, troppo è a me noto il mio core!
BONIFACIO
La colpevole è vossignoria..: SALVINI
Errore in te... che dici?
NELLY Cangia accenti, Milord, io sono il reo,
Come parli! Sei troppo insolente! Fissa lo sguardo e mira
La colpa impressa in questa fronte.
BONIFACIO
Ci restavi l'intiera giornata, ADELSON
Qual mai delirio è il tuo! Mi fai terrore! ADELSON
Chiudi ancor di Salvini in petto il core? (Ei per Fanny sospira!).
La tua virtù dov'è? Tu non hai colpa,
Se non che quella di trattar l'amico SALVINI
In tal guisa: non sai E tanto tu potrai? A' piedi tuoi...
Qual duol io n'abbia! a che quell'ostinato (Fa per inginocchiarsi).
Silenzio tuo?... segreto
Hai per Adelson, tu dall'alma mia, ADELSON
Dimmi tu, d'amistà qual prova vuoi? Fra le mie braccia... Ah! vieni...

SALVINI SALVINI
(fra sé) O raro, o generoso
E non cado pentito ai piedi suoi?... Esempio d'amistà!

ADELSON ADELSON
Torna, o caro, a questo seno, Amico, contento,
A me dona un dolce amplesso! Contento pur sono!
Se nemico di te stesso, Più grato momento
Abbi almen di me pietà! Per me giunge alfin!
Ricevi il mio dono
SALVINI E goda il tuo core
Taci, oh Dio! dei mali miei Le gioie d'amore,
Tua bontade aggrava il pongo: Per man d'amistà!
Infelice io non sarei
Senza il peso d'amistà! SALVINI
Esprimere appieno:
ADELSON Non posso coi detti
Qual dolor t'investe, oh Dio! I moti che in seno
Che dovrò di te pensar! Il core mi fa:
Son mille gli affetti
SALVINI Ch'io provo, ch'io sento:
Ah! mi lascia, io non desio Felice, contento
Ch'esser solo a lacrimar. Mi rende amistà!

ADELSON SALVINI e ADELSON


Parla: se il cieco Dio Perfino alla morte
Cagiona un tale affanno, Uniti saremo,
Tutto per te son io Qual sfasi la sorte
Pronto a sacrificar! Comune sarà!
(Adelson parte).
SALVINI
Che dici, oh Dio! tu stesso! SCENA SETTIMA
Ah! non  è ver.
Struley e Geronio in disparte dal fondo, poi
ADELSON Salvini.
Perplesso
Ti veggo ancor?... Io so qual'è l'oggetto STRULEY
Cagion del tuo tormento! Hai ben compreso il tutto?
Nel renderti contento,
Salvini, oh quanto io godo! GERONIO
In gioia un sacro nodo Tutto!
Il duol potrà cangiar! (Parte).

SALVINI STRULEY
(A me Nelly?... delira!...). Corrò di tante pene il  frutto?
SALVINI mio nipote; egli è già sposo
O generoso amico, di Milady Astor, la cui mano
Qual sacrificio all'amistà tu fai! gli assicura i miei beni e un luminoso
grado in Corte: perdonerete perciò
STRULEY se non può essere più sua Nelly
No, non è ver! Deluso resterai... vostra nipote».
Stelle, voi siete il zio!
SALVINI
Chi siete voi? STRULEY
Il colonnello Struley son io...
STRULEY
Son uno SALVINI
Che può formare appieno Ma come mai voleva
La tua felicità! Che può in sposa Impalmarla Bimani?
Darti Nelly.
STRULEY
SALVINI Tutto inganno e illusion!
Come sapete mai? Dall'oro compro è il Ministro,
Suoi ligi i testimoni son: quando avveduta
STRULEY Nelly sariasi dell'inganno, allora
Tutto mi è noto. L'avria ceduta a te!

SALVINI SALVINI
Milord a me la cede! Oh tradimento
Oh colmo di perfidia!
STRULEY
Sì, quando fia disonorata! STRULEY
Io qui son giunto
SALVINI Per strapparla all'iniquo suo seduttor.
Come! Vuoi tu Nelly sedotta
Per mano di Milord, o per mia mano
STRULEY Innocente Nelly?
Egli è già sposo in Londra, ed ora qui tenta
L'innocenza sedurre. SALVINI
Qual mai richiesta,
SALVINI Fallace, indegno amico! Il braccio mio
No, mentite! È a' vostri cenni. Che far dèssi?
Chi è Milord non sapete!
STRULEY
STRULEY Uniti
Imbecille, tai cifre conoscete? Torre Nelly a quel mostro: tu vedrai
(Gli dà una lettera). Qui lei fra poco, e sola
Resterà teco, allor l'afferra e avrai
SALVINI L'aiuto mio, che qui nascoso io sono.
Sì, mi son note appieno:
Son di suo zio, di Lord Belmont. SALVINI
A me quel foglio... sia Nelly convinta!
STRULEY
Sentite! STRULEY
Cauto, prudente esser de' tu: ma risoluto!
SALVINI
(legge) SALVINI
«Signor colonnello, Tutto farò... ad apprestarmi aiuto
indispensabili oggetti di famiglia Voi siete pronto?
hanno impugnata la mia autorità,
a vincere l'inclinazione di Adelson STRULEY
Non temer. Voi ben vedete, un cacciator son io.

SALVINI BONIFACIO
Io vado. Di uccelli, oppur?...
Ah! Milord non credea sì scellerato!
(Parte). STRULEY
Di uccelli...
STRULEY
No; più dubbio non resta. Ho trionfato! BONIFACIO
(Che mi fosse ingannato?). E siete?
SCENA OTTAVA
STRULEY
Bonifacio, Struley, poi Salvini. Sir Reynald Sciuymis!

BONIFACIO BONIFACIO
Se spilla fosse stata Sir Rinaldo Sciunnisso  mio padrone,
Io pur l'avrei trovata; Lei se ne vada.
Il mio padrone è nato a mio tormento È questo luogo solo
(Si avvede di Struley). A Milord riservato.
E... chi è costui?
STRULEY
STRULEY Io l'ignoravo... altrove andrò.
Inopportuno incontro!
Or non convien ch'io m'affretti a Partir... BONIFACIO
Darei sospetto... Cammina
Sempre dritto e non voltarti indietro...
BONIFACIO O chiamo gente...
E chi è questo bufalo! Ed è armato!
Fosse un di quelli amici STRULEY
Che m'ha scritto il cognato Addio, non dubitar, sarò prudente.
Che qui sono in agguato (Parte).
Per mettermi in prigione!
BONIFACIO
STRULEY Ho preso questa volta
(Mi guarda attentamente!). Un granchio per un rospo:
Ma davvero che mi ha fatto paura!
BONIFACIO
Che brutta faccia! SALVINI
Struley non v'è.
STRULEY Per qui d'intorno al certo
(Partir potessi!). Amico! Egli sarà...

BONIFACIO BONIFACIO
Non t'accostar! Indietro mezzo miglio! Sortito
Qui non mi puoi far niente! È l'orso dalla tana.
È terreno di Lord.
SALVINI
STRULEY Bonifacio!
Ma udite!
BONIFACIO
BONIFACIO Signor, Milord vedeste?
Indietro
Ti ripeto, che vuoi? SALVINI
Chi sei? Che fai tu qui? Sì, ed abbiamo parlato.

STRULEY BONIFACIO
(S'ammansa la bestiaccia! ). Taci, attendi, e allor vedrai!
Ma da uomo (Parte).
Gli parlaste o da orso?
SCENA NONA
SALVINI
Cioè?... Bonifacio, rimasto solo, dopo qualche intervallo
dice:
BONIFACIO
Foste discreto su quell'affare? BONIFACIO
Taci, attendi, e allor vedrai!
SALVINI Ora sì, che il caso è bello!
Mi son anzi spiegato, Quest'oscuro indovinello
E abbastanza ei comprese. Chi mai sciogliere potrà?
Bonifacio, indovina:
BONIFACIO Il Milord ed il pittore
Che mai faceste? Per Nelly ardon d'amore:
Forse avranno combinato
SALVINI Di dividerla a metà.
Niente di mal. Milord Or son bestia, e perché bestia?
Invece a me promise, Bestia e mezzo e te lo provo:
Qual amico fedele Saria questo un caso nuovo?
E virtuoso, di rendermi felice. Come nuovo? e senti qua:
(Sì, tra poco, vile il sarò, malgrado Se per farmi per esempio
Il tuo triste disegno!). Un vestito, stento e sudo;
Vesto un altro, io resto ignudo;
BONIFACIO Che ti sembra?
Vesto l'altro, e resto ignudo...
Di rendervi felice?... Questo caso non si dà,
Come?... Ed egli? Signor sì, non te lo nego.
Prima caritas... ab... ego...
SALVINI Ma per altro l'amicizia...
Ha detto sì. L'amicizia, signor sì...
Che amicizia! Quante baie...
BONIFACIO Hai perso le cervella?
La sposa vi cederà? Dove c'entra la pulcella,
Amicizia non ci sta!
SALVINI Ma, dunque, il vedi e taci...
Si. Come mai si spiegherà?
Io m'inquieto, non ho pace
BONIFACIO Per la gran curiosità.
E lui resterà a denti asciutti? Che Milord gliene accordasse
Solamente dopo morto?
SALVINI Forse! Non può esser.., che ne dici?
La volessero da amici
BONIFACIO Fra di loro combinar?
Ma parla chiaro... dì!... Peggio assai! veh! che malora?
Sto impazzendo qui da un'ora,
SALVINI E non posso indovinar!
Lontano lo sviluppo Vada al diavolo Salvini,
Non è... Tremenda folgore Vada al diavolo e pur anche
Forse scoppiare udrai!... Il Milord e la ragazza:
Per spiegar quest'indovino,
BONIFACIO Non vo' pazzo diventar,
Ma come? E chi è colpa a tal malanno...
Già una femmina, si sa:
SALVINI Causa sempre d'ogni affanno,
Si dovrebbe farne senza: (a Fanny)
Se ne perda la semenza. Milord di chi ragiona?
Bonifacio, basta, olà!
Tu fai tante e tante ciarle, FANNY
Senti or poi questa canzone: Chi sarà tanto fortunata?
Sì, una moglie, quando è buona,
Può lo stomaco aggiustar. SCENA UNDICESIMA

SCENA DECIMA Bonifacio, Salvini e detti.

Adelson, Nelly, Madama Rivers, Fanny e detto. BONIFACIO


Ecco Salvini a voi, signor;
ADELSON Trovato l'ho che qui sen veniva...
Sì, venite, miei cari... ma l'amico
Dov'è, dov'è Salvini? SALVINI
(Perfido!... Forza, core!).
BONIFACIO ADELSON
Pochi momenti or sono, Appressati, Salvini, io ti promisi
Da quella parte andò! Ch'ogni cosa farei
Per vederti contento!
ADELSON Ebbene, esulta e vedi, or che riprendi
Corri, il raggiungi, La tua felicità, l'antica pace,
Fa' che qui venga... Ciò che sa fare un'amistà verace!...
(a Salvini additando Fanny)
BONIFACIO Ecco alfin quel caro oggetto,
Vado... Che sol desta le sue pene;
Questo pure è contento! Queste amabili catene
Come va questa cosa? La mia mano stringerà.
(Parte).
SALVINI
NELLY (Qual sorpresa!).
E persistete
A voler che Salvini sia introdotto NELLY
Presso di vostro zio? (Quale inganno!).

ADELSON FANNY
Sì, quest'uomo (Oh piacer!).
Benefico promise
Di presentarlo al Re... voi non sapete MADAMA RIVERS
Quanto egli merta! (Che ascolto!).

NELLY SALVINI
Non vel niego, solo aggiungo... (Oh affanno!).
Che Salvini pel gran mondo non è!
Ei pena... ei soffre... BONIFACIO
Potrebb'esser che in Roma abbia lasciato Oh che sbaglio ed oh che imbroglio!
Qualche possente affetto... Ma la fin vedere io voglio.

ADELSON ADELSON
Sta qui, sta qui dell'amor suo Porgi a lui, Fanny, la mano.
L'oggetto...
FANNY
NELLY Me felice!
Stelle! Saprebbe mai!
SALVINI
MADAMA RIVERS Oh Dio!
GERONIO e CORO
MADAMA RIVERS L'aia va in fiamme... la casa bassa...
Ma piano, Vorace incendio si è già destato
Par Salvini impallidito! Ed al palazzo rapido passa
Se pronto aiuto non si darà!
NELLY
Io lo veggo a mal partito... TUTTI
Ah! che spavento!
ADELSON
(a Salvini) BONIFACIO
Ma tu taci! ti  confondi? Fuoco! malora!
All'invito mal rispondi! Io fuggo!

SALVINI ADELSON
Giusto ciel! di me pietà! Andiamo!

ADELSON, FANNY e MADAMA RIVERS NELLY


Che pensar, che far degg'io? Ti seguo!
Che vuol dir quel turbamento?
No, quel cor non è contento: ADELSON
Grande arcan celando va. Or ora
Fo a te ritorno... grave è il periglio...
SALVINI e NELLY Qui puoi restare...
Che pensar, che far degg'io? (a Salvini)
Tremo, palpito, pavento! L'affido a te!
Qual terribile cimento!
Questo cor tremando sta. ADELSON e CORO
Andiam, si corra! Che rio scompiglio!
BONIFACIO Di qui fermarsi tempo non è!
Oh che brutto nuvolone
Che minaccia l'uragano! NELLY
Ora svelasi l'arcano, È il cor presago d'un fier periglio!
Or l'imbroglio cesserà. Ah, sventurata, che fia di me!

SCENA DODICESIMA FANNY e MADAMA RIVERS


È il cor presago! che rio scompiglio!
Si sentono le voci confuse di dentro: indi vien Più di riguardi tempo non è!
fuori Geronio e coro di domestici affannosi.
SALVINI
GERONIO e CORO Fausto è l'istante! che rio scompiglio!
Al foco al foco! soccorso! aiuto! Di qui fermarsi tempo non è!

NELLY e ADELSON BONIFACIO


Quai grida! Dentro la tana, come un coniglio
Or Bonifacio si salva affè!
NELLY, FANNY, MADAMA RIVERS, (Tutti partono: Geronio esce per altra parte
SALVINI, ADELSON e BONIFACIO guardingo: gli altri vanno al palazzo. Nelly è 
Oh stelle! trascinata da Salvini).

GERONIO e CORO SCENA TREDICESIMA


Tutto è perduto!
Signor, correte! Nelly e Salvini.

ADELSON SALVINI
Che cosa è stato? È il ciel che in questa guisa
Chiaro il suo sdegno rende.
Fuggi da chi t'offende;
Nelly, tu sei tradita: NELLY
Credimi pur, mia vita, Chi veggo!
Arrenditi a un fido amor! Oh ciel!... Struley.

NELLY STRULEY
Gli oltraggi tuoi rinnovi? Ravvisami!
Chi è questo traditore?
NELLY
SALVINI Inumano,
Adelson. . Tu qui!

NELLY STRULEY
Mentitore! Da questa mano,
Rispettalo! No, più non fuggirai!

SALVINI NELLY
Non mai... Ah, barbaro Salvini!
Allor che tu saprai Sei tu che mi trascini
Qual ti si ordisce inganno, In braccio a un oppressor!
Quel seduttor tiranno
Saprà destarti l'orror! SALVINI
Ah no, ti calma, è il zio
NELLY Che a un tradimento rio
Labbro infernal, favella! T'invola e al tuo rossor!

SALVINI NELLY
È Adelson maritato! T'inganni! egli è un crudele!

NELLY STRULEY
M'inganni, scellerato! D'inutili querele
Questo non è l'istante;
SALVINI Se vuoi salvar l'amante,
Ad impudico affetto Se a quella mano aspiri,
Immolasi il tuo onor. Salvini, a' suoi sospiri
Chiudi le vie del cor.
NELLY
Ah! qual crudel sospetto NELLY
Ridesta il mio timor. Ah, Salvini, alle tue piante
Vedimi alfin spirante:
SALVINI Rammenta che un amico
(cercando di trascinarla) T'amò più di se stesso,
Seguimi! Che un mostro detestevole
Ti rende a questa eccesso.
NELLY Ah, di virtude il grido
(liberandosene) Ti tragga dal delitto,
No, non mai. Te imploro in tal conflitto,
Lasciami, seduttor. Mio scudo e protettor.
Ah! te invoco in tal periglio,
SCENA QUATTORDICESIMA Mio scudo e protettor!

Dal fondo compare Struley avvolto in un SALVINI


mantello, e detti. Vacilla a quegli accenti
Già tutto il mio rigor!
STRULEY
Né cede ancor costei! STRULEY
Stanco de' suoi lamenti, Ah pietà di me infelice
Di sua viltà son io! Seguimi! Che già spiro dal dolore.
(Prende per il braccio Nelly). Io non meno, o traditore,
Del tuo cor la crudeltà.
SALVINI (Nelly cade svenuta tra le braccia di Struley, il
Ah, ferma! quale la copre col suo mantello e la trascina via).

NELLY GERONIO.
Oh Dio! (a Struley)
(Sviene). Vedi ben, un folle ardore
Or funesto a te sarà.
SALVINI (Dopo aver fatto partire Struley, lascia Salvini e
Essa già manca! aspetta! segue le tracce del primo).

STRULEY SALVINI
Ah no, la mia vendetta (a Struley)
Più tollerar non sa! Traditore, il mio furore
Fin nel seno degli abissi
SALVINI Seguirti or or saprà!
Vendetta sol ti guida? (Disperato li insegue).
Or veggo il tuo disegno:
Io la difendo. SCENA QUINDICESIMA
Adelson, Fanny, Madama Rivers, Coro, poi
STRULEY Bonifacio.
Indegno,
Tu pur cadrai! CORO
(In atto di avventarsi si accorge di Geronio). Lieti facciam ritorno:
Chi è là? Ogni timor finì,
(Geronio in soprabito compare ed impugnando Ogni timor svanì!
uno stilo trattiene Salvini).
ADELSON
GERONIO Ma dove son?
Pronto a' tuoi cenni... (Si ode un colpo di pistola).

STRULEY FANNY, MADAMA RIVERS, ADELSON e


(a Geronio indicando Salvini) CORO
Trattienilo! Qual colpo!

NELLY ADELSON
Oh nera iniquità! Oh! Ciel, che fia?

SALVINI FANNY, MADAMA RIVERS e CORO


Ah! pietà dell'infelice Di qua lo strepito si udì!
Che già spira dal dolore,
Lei minaccia, o traditore, ADELSON
Del tuo cor la crudeltà. Andiam!

STRULEY FANNY, MADAMA RIVERS e CORO


(a Nelly) Andiam!
Io per te son infelice:
Scoppi tutto il mio rigore. BONIFACIO
Déi seguirmi, sciagurata! (entrando)
Ah no, mi segui, un folle ardore Che nessuno qua si muova,
Or funesto a te sarà. Non occorre niente più:
Or Salvini ha dato prova
NELLY Di coraggio e di virtù!
Quel birbone di Struley! NELLY
Oh giubilo!
ADELSON
Qui Struley, dì? SALVINI
Soffri, mio core, e impara.
BONIFACIO
In verità, BONIFACIO
Con Geronio era d'accordo: Che modelli generosi!
S'introdusse dentro qua: Che modelli d'amistà!
Di Nelly fece un fagotto, (Abbraccia Salvini).
Se la prese e via di botto;
Ma Salvini come un toro ADELSON
Infuriato, appresso a loro, Ovunque, amico, andrai,
A Geronio col pugnale Ti seguiran miei voti,
Gli fe' dire al mondo un vale, E allor che tornerai
E Struley con la pistola Saremo uniti Ognor!
L'ha ferito nella gola:
Più, Nelly, ch'era svenuta, TUTTI
L'ha soccorsa, rinvenuta, Segni con bianca pietra
E fra poco ben tosto, Ciascun la nuova aurora
Sì ben tosto saran qua! Giungan gli evviva all'ètra,
Pace qui regni e amor!
TUTTI
O Salvini, o raro amico,
Vero esempio d'amistà!

SCENA ULTIMA Fine

Salvini, Nelly e detti.

SALVINI
(conducendo Nelly)
Ecco signor la sposa;
Io salva a te la rendo,
A te la destra io stendo,
Vinse ragione amor.
Ma permettete in pria
Che un anno io stia lontano:
Veder la madre mia
Anela questo cor!
Roma e la bella Italia,
Madre dell'arte e cuna,
Farò che me conoscano
Degno di mia fortuna,
E il nome mio non ultimo...
Nell'arte mia sarà.
Poscia prometto riedere,
(a Fanny)
E Imene ci unirà.

ADELSON
(a Salvini)
Salvini, amico, abbracciami:
Nelly, mia sposa, dammi
La mano, o cara!

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