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son tuoi braccio e cor.

Purché sul tuo bel viso


ERNANI Qual freccia scagliata - la meta
segnata
vegga brillare il riso,
gli stenti suoi, le pene
Dramma lirico in 4 parti
Libretto di Francesco Maria Piave sapremo colpir. Ernani scorderà.)
Non avvi mortale - che il piombo
o il pugnale BANDITI
PARTE I: non possa ferir. Vieni, Ernani, la tua bella, ecc.
IL BANDITO Allegri! (S'avviano al castello)
Beviamo!... Beviam! - Nel vino
SCENA I (PARTE I) cerchiam SCENA III (PARTE I)
almeno un piacer!
Montagne dell'Aragona. Ricche stanze d'Elvira nel
Vedesi in lontananza il moresco ERNANI castello di Silva.
castello di Don Ruy Gomez de Mercè, diletti amici; È notte. Elvira è sola.
Silva. o tanto amor, mercè...
È presso il tramonto. Coro di Udite or tutti del mio cor gli ELVIRA
ribelli montanari e banditi. affanni; Surta è la notte, e Silva non
Mangiano e bevono: parte gioca, e se voi negherete il vostro aiuto, ritorna!
e parte assetta le armi forse per sempre Ernani fia Ah, non tornasse ei più!
perduto... Questo odiato veglio,
TUTTI Come rugiada al cespite che quale immondo spettro ognor
Evviva!... Beviamo! - Nel vino d'un appassito fiore, m'insegue,
cerchiamo d'aragonese vergine col favellar d'amore,
almeno un piacer! scendeami voce al core: più sempre Ernani mi configge in
Che resta al bandito, - da tutti fu quello il primo palpito core.
sfuggito, d'amor che mi beò. Ernani!... Ernani, involami
se manca il bicchier? Il vecchio Silva stendere all'abborrito amplesso.
osa su lei la mano... Fuggiam... se teco vivere
CORO I domani trarla al talamo mi sia d'amor concesso,
Giuochiamo, ché l'oro - è vano confida l'inumano... per antri e lande inospiti
tesoro, Ah, s'ella m'è tolta, ah misero! ti seguirà il mio piè.
qual viene sen va. d'affanno morirò! Un Eden di delizia
Giuochiam, se la vita - non fa più Si rapisca... saran quegli antri a me.
gradita
ridente beltà! BANDITI
Sia rapita! SCENA IV (PARTE I)
CORO II Ma in seguirci sarà ardita?
Per boschi e pendici - abbiam soli Detta ed Ancelle, che entrano
amici, ERNANI portando ricchi doni di nozze.
moschetto e pugnal. Me'l giurò. ANCELLE
Quand'esce la notte - nell'orride Quante d'Iberia giovani
grotte BANDITI te invidieran, signora!
ne forman guancial. Dunque verremo; Quante ambirien il talamo
al castel ti seguiremo: di Silva che t'adora!
TUTTI (attorniandolo) Questi monili splendidi
Allegri! Quando notte il cielo copra lo sposo ti destina;
Beviamo!... Beviam! - Nel vino tu ne avrai compagni all'opra; tu sembrerai regina
cerchiam dagli sgherri d'un rivale per gemme e per beltà.
almeno un piacer! ti fia scudo ogni pugnale. Sposa domani in giubilio
Vieni, Ernani; la tua bella te ognun saluterà.
de' banditi fia la stella.
SCENA II (PARTE I) Saran premio al tuo valore ELVIRA
le dolcezze dell'amor. M'è dolce il volto ingenuo
Ernani che mesto si mostra da che il vostro cor mi fa.
una vetta, e detti. ERNANI (fra sé)
Dell'esiglio nel dolore (Tutto sprezzo che d'Ernani
TUTTI angiol fia consolator. non favella a questo core,
Ernani pensoso! - Perché, o (fra sé) non v'ha gemma che in amore
valoroso, (O tu che l'alma adora, possa l'odio tramutar.
sul volto hai pallor? vien, la mia vita infiora; Vola, o tempo, e presto reca
Comune abbiam sorte, - in vita ed per noi d'ogni altro bene di mia fuga il lieto istante!
in morte il loco amor terrà.

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Vola, o tempo, al core amante ELVIRA CARLO
è supplizio I'indugiar.) Da qui dunque ora partite. Lo saprai.
ELVIRA
ANCELLE CARLO (strappandogli dal fianco il
(Sarà sposa, non amante Vieni meco... pugnale )
se non mostra giubilar.) So che questo basta a me.
(Partono. Entra Don Carlo, ELVIRA Mi lasciate, o d'ambo il core
seguito da Giovanna) ... Tolga Iddio! disperata ferirò.

SCENA V (PARTE I) CARLO CARLO


Vien, mi segui, ben vedrai Ho i miei fidi...
CARLO quant'io t'ami...
(a Giovanna) ELVIRA
Fa che a me venga... e tosto. ELVIRA Quale orrore!
... E l'onor mio?
GIOVANNA SCENA VIII (PARTE I)
Signor, da lunghi giorni CARLO
pensosa ognora, ogni consorzio Di mia Corte onor sarai. Detti ed Ernani che viene da un
evita... uscio segreto
è Silva assente. ELVIRA e va a porsi tra loro.
No!... cessate...
CARLO ERNANI
Intendo. CARLO Fra quei fidi io pur qui sto.
Or m'obbedisci. E un masnadiero
fai superbo del tuo cor? CARLO
GIOVANNA Tu se' Ernani!... mel dice lo
Sia. ELVIRA sdegno
(Parte.) Ogni cor serba un mistero... che in vederti quest'anima invade:
tu se' Ernani!... il bandito,
CARLO I'indegno
SCENA VI (PARTE I) Quello ascolta del mio cor. turbatore di queste contrade...
Da quel dì che t'ho veduta A un mio cenno perduto saresti...
CARLO bella come un primo amore,
Perché Elvira rapì la pace mia? va... ti sprezzo, pietade ho di te.
la mia pace fu perduta, Pria che l'ira in me tutta si desti
Io l'amo... e il mio potere... I'amor tuo fu il palpito del core.
mio fuggi, o stolto, I'offeso tuo re.
Cedi, Elvira, a' voti miei:
ella non cura... ed io puro amor desio da te;
preferito mi veggo ERNANI
ah, gioia e vita essere tu dêi (a Carlo)
un nemico giurato, un del tuo amante, del tuo re.
masnadiero... Me conosci?... Tu dunque saprai
quel cor tentiam, una sol volta con qual odio t'abborra il mio
ELVIRA core...
ancora. Fiero sangue d'Aragona beni, onori rapito tu m'hai,
nelle vene a me trascorre... dal tuo morto fu il mio genitore.
SCENA VII (PARTE I) lo splendor d'una corona Perché l'ira s'accresca ambi
leggi al cor non puote imporre... amiamo
Detto ed Elvira. Aspirar non deggio al trono, questa donna insidiata da te.
né i favor vogl'io d'un re. In odiarci e in amor pari siamo;
ELVIRA L'amor vostro, o Sire, è un dono vieni adunque, disfidoti, o re. ecc.
Sire!... fia ver? voi stesso!... ed a troppo grande o vil per me.
quest'ora? ELVIRA
CARLO (entrando disperata fra loro col
CARLO Cedi, Elvira, a' voti miei, ecc. pugnale sguainato)
Qui mi trasse amor possente. (afferrandole un braccio) No, crudeli, d'amor non m'è
Non t'ascolto... mia sarai... pegno
ELVIRA vien, mi segui. l'ira estrema che v'arde nel core...
Non m'amate... voi mentite... Perché al mondo di scherno far
ELVIRA segno
CARLO (fieramente dignitosa) di sua casa, d'Elvira l'onore?
Che favelli?... Un re non mente. Il re dov'è?... S'anco un gesto vi sfugga, un
Nol ravviso... accento,
qui trafitta cadrò al vostro piè.

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No, quest'alma in sì fiero CORO RICCARDO
momento Lo sdegno suo reprimere (a Carlo, sottovoce)
non conosce l'amante né il re. ecc. quel nobil cor non sa. Più feroce a Silva in petto
de' gelosi avvampa il foco,
CARLO SILVA ma dell'ira or prende loco
Fuggi, o stolto, I'offeso tuo re. Uscite... il rispetto pel suo re.
Stolto! Va!... Va, pietade ho di te.
A un mio cenno perduto saresti, ERNANI SILVA
ecc. Ma, signore... (Ah! dagl'occhi un vel mi cade!
Credo appena a' sensi miei;
SCENA IX (PARTE I) SILVA sospettare io non potei
Non un detto ov'io parlo... la presenza del mio re!)
Detti e Silva, seguito poscia dai
suoi Cavalieri CARLO ELVIRA e ERNANI
e da Giovanna con le Ancelle. Signor duca... Io tremo sol per te!
Carlo starà in modo da non
essere SILVA GIOVANNA, JAGO,
facilmente riconosciuto da Silva. Favelleran le spade; uscite, o vili. SERVITORI
Elvira cerca di ricomporsi, e cela (a Carlo) (fra loro)
il pugnale. E tu... per primo... vieni. Ben di Silva mostra il volto,
I'aspra guerra che ha nel core,
SILVA SCENA X (PARTE I) pure ei frena tal furore
Che mai vegg'io! Nel penetral più in presenza del suo re.
sacro Detti, Jago e Don Riccardo.
di mia magione, presso a lei che ERNANI
sposa JAGO (piano ad Elvira)
esser dovrà d'un Silva, Il regale scudiero Don Riccardo. M'odi, Elvira; al nuovo sole
due seduttori io scorgo? saprò tôrti a tanto affanno;
Entrate, olà, miei fidi cavalieri. SILVA ma resisti al tuo tiranno,
Ben venga, spettator di mia serba a Ernani la tua fe'. ecc.
(Entrano cavalieri e famigli, vendetta.
Giovanna ed Ancelle.) ELVIRA
RICCARDO (piano ad Ernani)
Sia ognun testimon del disonore, (indicando Carlo, al cui fianco Tua per sempre... o questo ferro
dell'onta che si reca al suo prende posto) può salvarmi dai tiranni!...
signore. Sol fedeltate e omaggio al re si M'è conforto negli affanni
(fra sé) spetta. la costanza di mia fe'. ecc.
(Infelice!... e tuo credevi
sì bel giglio immacolato!... GIOVANNA, SILVA, JAGO, SILVA
Del tuo crine fra le nevi SERVITORI Sospettare io non potei
piomba invece il disonor. Oh cielo! è desso il re!!! la presenza del mio re, ecc.
Ah! perché l'etade in seno
giovin core m'ha serbato! ELVIRA e ERNANI RICCARDO, CARLO,
Mi dovevan gli anni almeno (fra loro) GIOVANNA, SERVITORI
far di gelo ancora il cor.) Io tremo, sol per te! Lo ritorna alla ragione
(a Carlo ed Ernani) la presenza del suo re, ecc.
L'offeso onor, signori, RICCARDO
inulto non andrà. Omaggio al re! JAGO
Scudieri, I'azza a me, la spada Ah, pure ei frena tal furore,
mia... CARLO in presenza del suo re, ecc.
I'antico Silva vuol vendetta, e lo sono il re!
tosto... SILVA
Infin che un brando vindice CARLO (a Carlo, piegando in ginocchio)
resta al vegliardo ancora; (a Riccardo) Mio signor, dolente io sono...
saprà l'infamia tergere Vedi come il buon vegliardo
o vinto al suol cadrà! or del cor l'ira depone; CARLO
Me fa tremante il subito lo ritorna alla ragione Sorgi, amico, io ti perdono.
sdegno che mi divora... la presenza del suo re.
cercando il sen del perfido SILVA
la man non tremerà. Questo incognito serbato...

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CARLO d'essa degno mostrarmi saprò. Presso ciascun ritratto vedesi
Ben lo veggo, t'ha ingannato. La clemente giustizia e il valore, collocata una completa armatura
(appressandoglisi confidente) meco ascendere in trono farò, ecc. equestre,
Morte colse l'avo augusto, SILVA e RICCARDO corrispondente all'epoca in cui il
or si pensa al successore... (a Carlo) dipinto personaggio viveva.
La tua fe' conosco e il core... Nel tuo dritto confida, o signore: Avvi pure una ricca tavola con
vo' i consigli d'un fedel. è d'ogni altro più sacro e più presso un seggiolone ducale di
giusto. quercio.
SILVA No, giammai sovra capo più Cavalieri e Paggi di Don Ruy,
Mi fia onore... onor supremo... augusto, Dame, Damigelle di Elvira
mai de' Cesari il lauro posò. riccamente abbigliate.
CARLO Chi d'Iberia possiede l'amore,
(forte, per esser inteso da tutti) quello tutto del mondo mertò. TUTTI
Se ti piace, il tuo castel ecc. Esultiamo! Letizia ne innondi!
questa notte occuperemo. Tutto arrida di Silva al castello;
GIOVANNA ed ANCELLE no, di questo mai giorno più
SILVA (fra loro) bello,
Sire, esulto!... Perché mai dell'etade in sul fiore, dalla balza d'oriente spuntò.
perché Elvira smarrita ed Esultiamo! Esultiam!
ELVIRA ed ERNANI oppressa,
(Che mai sento!) or che il giomo di nozze DAME
s'appressa Quale fior che le aiuole giocondi,
CARLO non di gioia un sorriso mostrò? olezzando dal vergine stelo,
(ad Ernani) Ben si vede... l'ingenuo suo core, cui la terra vagheggia ed il cielo,
(Vo' salvarti...) Sul momento simulare gli affetti non può. ecc. è d'Elvira la rara beltà.
(a Silva, indicando Ernani)
questo fido partirà. JAGO e CAVALIERI CAVALIERI
(fra loro) Tale fior sarà colto, adorato,
ELVIRA Silva in gioia cangiato ha il dal più bello e gentil cavaliere,
(tra sé) furore: ch'ora vince in consiglio e sapere
(Sentì il ciel di me pietà!) tutta lieta or si vede quell'alma, quanti un dì col valore eclissò.
come in mare ritoma la calma
ERNANI quando l'ira de' venti passò. TUTTI
(fissando Carlo) La dimora del re, nuovo onore Sia il connubio, qual merta,
(Io tuo fido? Il sarò a tutte l'ore al castello di Silva apportò. ecc. beato,
come spettro che cerca vendetta. e se lieto esser possa di prole,
Dal tuo ucciso il mio padre ELVIRA come in onda ripetesi il sole,
l'aspetta; (a Ernani) de' parenti abbia senno e beltà.
I'ombra irata placare saprò. Come tutto possiedi il mio core, Esultiamo! Esultiam!
L'odio inulto, che m'arde nel core, la mia fede serbarti saprò, ecc.
tutto spegnere alfine potrò.) SCENA II (PARTE II)
ERNANI
ELVIRA (fra sé) Detti, Jago, e Silva, che
(piano ad Ernani) (L'odio inulto che m'arde nel core pomposamente vestito da grande
Fuggi, Ernani, ti serba al mio tutto spegnere alfine potrò, ecc.) di Spagna,
amore. va a sedersi sul seggiolone
Fuggi, fuggi quest'aura funesta... ducale.
Qui, lo vedi, qui ognun ti detesta: PARTE II: L'OSPITE
Va'... un accento tradire ti può. SILVA
Come tutto possiedi il mio core, SCENA I (PARTE II)
Jago, qui tosto il pellegrin adduci.
la mia fede serbarti saprò. (Jago esce, e tosto compare
Magnifica sala nel palazzo di
Don Ruy Gomez de Silva. Ernani sulla porta
ERNANI vestito da pellegrino)
(fra sé) Porte che mettono a vari
L'ombra irata placare saprò, ecc. appartamenti.
Intorno alle pareti veggonsi ERNANI
disposti entro ricche cornici, Sorrida il cielo a voi.
CARLO
(a Silva e Riccardo) sormontate da corone ducali e
stemmi dorati, i ritratti della SILVA
Più d'ogni astro vagheggio il T'appressa, o pellegrin... chiedi,
fulgore famiglia di Silva.
che brami?
di che splende cesarea corona;
se al mio capo il destino la dona

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ERNANI ERNANI ERNANI
Chieggo ospitalità. (gettando il travestimento) Tu, perfida...
Il capo mio. Come fissarmi ardisci?
SILVA
(indicando i quadri) ELVIRA ELVIRA
Fu sempre sacra a' Silva, e lo (Ernani egli è!) Gran Dio! A te il mio sen,
sarà. ERNANI ferisci, ma fui
Qual tu sia, donde venga, Oro, quant'oro ogni avido e son fedel, sì.
io già saper non voglio. puote saziar desìo, Fama te spento credere,
Ospite mio sei tu, ti manda a tutti v'offro, abbiatelo fece dovunque...
Iddio... prezzo del sangue mio.
disponi. Mille guerrier m'inseguono, ERNANI
siccome belva i cani... Spento!
ERNANI sono il bandito Ernani, Io vivo ancora!
A te, signor, mercè. odio me stesso e il dì.
ELVIRA
SILVA ELVIRA (mostrandogli il pugnale celato)
Non cale; qui l'ospite è signor. (Ohimè, ohimè, si perde il Memore del fatto giuramento,
misero!) sull'ara stessa estinguere
SCENA III (PARTE II) me di pugnal volea, ah...
SILVA (piangendo)
S'apre la porta dell'appartamento (a' suoi) non sono rea come tu sei crudel.
di Elvira, Smarrita ha la ragione.
ed ella entra in ricco ERNANI
abbigliamento nuziale, ERNANI Tergi il pianto,
seguita dai giovani Paggi ed I miei dispersi fuggono, mi perdona, fu delirio.
Ancelle. vostro son io prigione, T'amo, sì, t'amo ancor.
al re mi date, e premio...
SILVA ELVIRA
(a Ernani) SILVA Caro accento!
Vedi? La sposa mia s'appressa. Ciò non sarà, lo giuro; Al cor mi suona
rimanti qui sicuro. più potente del dolor.
ERNANI Silva giammai tradì, ecc.
Sposa! ELVIRA e ERNANI
ELVIRA (a due)
SILVA Ohimè, si perde il misero, Ah, morir, potessi adesso,
(a Ernani) ohimè!, ecc. o mio Ernani (mia Elvira), sul tuo
Fra un'ora... petto.
(a Elvira) ERNANI Preverrebbe questo amplesso
A che d'anello e di ducal corona, Al re mi date, mi date al re, ecc. la celeste voluttà.
non t'adornasti, Elvira? Solo affanni il nostro affetto
SILVA sulla terra a noi darà.
ERNANI In queste mura ogn'ospite
Sposa!! Fra un'ora!!! Adunque ha i dritti d'un fratello. SCENA V (PARTE II)
di nozze il dono io voglio offrirti, Olà, miei fidi, s'armino
o duca. le torri del castello. Silva, che vedendoli abbracciati
(a Elvira) si scaglia furibondo tra loro,
SILVA Seguitemi. col pugnale alla mano, e detti.
Tu? (Accenna ad Elvira di entrar
nelle sue stanze SILVA
ERNANI con le Ancelle, e seguito da' suoi Scellerati, il mio furore
Sì. parte) non ha posa, non ha freno;
strapperò l'ingrato core,
ELVIRA SCENA IV (PARTE II) vendicarmi saprò almeno.
(Che intendo! )
Elvira, partito Silva, fa alcuni SCENA VI (PARTE II)
SILVA passi per seguire le Ancelle,
E quale? indi si ferma e, uscite quelle, Jago frettoloso, e detti.
torna ansiosa ad Ernani,
che sdegnosamente la respinge. JAGO
Alla porta del castello

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giunse il re con un drappello. e covi e difensori abbatterò. se tranquillo sfiderai,
Vuole ingresso... Parla... la vendetta del tuo re.
Essa rugge sul tuo capo;
SILVA SILVA pensa pria che tutto scenda,
(dopo aver pensato, dice:) Signore, i Silva son leali. più feroce, più tremenda
S'apra al re. CARLO d'una folgore su te.
(Jago parte) Vedremo... De' ribelli
I'ultima torma, vinta, fu dispersa; SILVA
SCENA VII (PARTE II) il capo lor bandito, No, de' Silva il disonore
Ernani, al tuo castello ebbe non vorrà d'Iberia un re.
Silva, Elvira ed Ernani. ricetto.
Tu me'l consegna, o il foco, ti CARLO
ERNANI prometto, Il tuo capo, o il traditore,
Morte invoco or io da te. qui tutto s'appianerà! altro scampo, no, non v'è.
S'io fede attenga, tu saper ben
SILVA puoi. SCENA X (PARTE II)
No, vendetta più tremenda
vo' serbata alla mia mano; SILVA Cavalieri che rientrano portando
(ad Ernani) Nol niego, è ver fasci d'armi, e detti.
vien, ti cela, ognuno invano tra noi un pellegrino giunse,
rinvenirti tenterà. ed ospitalità chiese per Dio; CORO
A punir l'infamia orrenda tradirlo non degg'io. Fu esplorata del castello
Silva solo basterà. ogni latebra più occulta;
CARLO tutto invano, del ribello
ELVIRA e ERNANI Sciagurato! nulla traccia si scoprì.
La vendetta più tremenda, E il tuo re tradir vuoi tu? Fur le scolte disarmate;
su me compia la tua mano, l'ira tua non andrà inulta,
ma con lui/lei ti serba umano, SILVA ascoltar non dêi pietade
abbi un'aura di pietade. Non tradiscono i Silva. per chi fede, onor tradì.
L'ira tua su me sol penda;
colpa in lui/lei no giuro non v'ha. CARLO CARLO
Il capo tuo, Fra tormenti parleranno,
SILVA o quel d'Ernani io voglio. il bandito additeranno.
A punir l'infamia orrenda Intendi?
Silva solo basterà. SCENA XI (PARTE II)
SILVA
(Ernani entra in un nascondiglio Abbiate il mio.
Elvira che esce precipitosamente
apertogli da Silva dalle sue stanze
dietro il proprio ritratto. Elvira si CARLO
Tu, Don Riccardo, seguita da Giovanna e Ancelle, e
ritira nelle sue stanze. ) detti.
a lui togli la spada.
(agli altri, mentre Riccardo
SCENA VIII (PARTE II) eseguisce) ELVIRA
Voi, del castello, (Gettandosi ai piedi di Carlo)
Silva, Don Carlo, Don Riccardo ogni angolo cercate, Deh, cessate... in regal core
con seguito di Cavalieri. scoprite il traditore. non sia muta la pietà.

CARLO SILVA CARLO


Cugino, a che munito il tuo castel Fida è la rocca come il suo (sorpreso)
ritrovo? signore. Tu me'l chiedi? Ogni rancore
(Silva s'inchina senza parlare) (parte de' Cavalieri escono) (rialzandola)
Rispondimi. per Elvira tacerà.
(a Silva)
SILVA SCENA IX (PARTE II) Della tua fede statico,
Signore... questa donzella sia.
Don Carlo, Silva, Don Riccardo e Mi segua... o del colpevole...
CARLO parte de' Cavalieri.
Intendo... Di ribellione l'idra, SILVA
miseri conti e duchi, ridestate... CARLO No, no; ciò mai non fia.
Ma veglio anch'io, e ne' merlati (con fuoco, a Silva) Deh, sire, in mezzo all'anima
covi Lo vedremo, veglio audace, non mi voler ferir...
quest'idre tutte soffocar saprò, se resistermi potrai, Io l'amo... al vecchio misero

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solo conforto è in terra... ne trae due spade, e va quindi ad SILVA
non mi volerla togliere... aprire il nascondiglio di Ernani) Or, or partì:
pria questo capo atterra... seco la trasse il re.
CARLO SCENA XIII (PARTE II) ERNANI
Adunque, Ernani? Vecchio, che mai facesti?
SILVA Nostro rivale egli è.
SILVA (Ernani e detto)
Seguati, Esci... a te... scegli... seguimi. SILVA
la fè non vo' tradir. Oh, rabbia!... Il ver dicesti?
ERNANI
CORO Seguirti?... dove? ERNANI
Ogni pietade è inutile, L'ama.
t'è forza l'obbedir. SILVA
Al campo. SILVA
CARLO (furente per la scena)
(ad Elvira) ERNANI Vassalli, all'armi!
Vieni meco, sol di rose Nol vo'... nol deggio...
intrecciarti ti vo' la vita; ERNANI
vieni meco, ore penose SILVA A parte dêi chiamarmi
per te il tempo non avrà. Misero! di tua vendetta
Tergi il pianto, o giovinetta, Di questo acciaro al lampo
dalla guancia scolorita; impallidisci?... Seguimi. SILVA
pensa al gaudio che t'aspetta, No.
che felice ti farà. ERNANI Te prima ucciderò.
Mel vietan gli anni tuoi.
GIOVANNA e ANCELLE ERNANI
(Ciò la morte a Silva affretta SILVA Teco la voglio compiere,
più che i danni dell'età. ecc.) Vien, ti disfido, o giovane; poscia m'ucciderai.
uno di noi morrà.
RICCARDO e CAVALIERI SILVA
(a Elvira) ERNANI La fè mi serberai?
Credi, il gaudio che t'aspetta Tu m'hai salvato, uccidimi,
te felice renderà, ecc. Ma ascolta, per pietà! ERNANI
(Gli consegna un corno da
SILVA SILVA caccia.)
(Sete ardente di vendetta, Morrai... Ecco il pegno: nel momento
Silva appien ti appagherà, ecc.) in che Ernani vorrai spento,
ERNANI se uno squillo intenderà
ELVIRA Morrò, ma pria tosto Ernani morirà.
(Ah, la sorte che m'aspetta I'ultima prece mia...
il mio duolo eternerà, ecc.) SILVA
SILVA A me la destra... giuralo.
CARLO Volgerla a Dio tu puoi.
Ah, vieni meco, sol di rose, ecc. ERNANI
(Il Re parte col suo seguito, ERNANI Pel padre mio lo giuro.
seco traendo Elvira appoggiata No... la rivolgo a te.
al braccio di Giovanna; ERNANI e SILVA
le Ancelle entrano nelle stanze SILVA (a due)
della loro signora.) Parla... (ho l'inferno in me.) Iddio n'ascolti, e vindice
punisca lo spergiuro;
SCENA XII (PARTE II) ERNANI I'aura, la luce manchino,
Ah, una sol volta, un'ultima sia infamia al mentitor.
SILVA fa ch'io la vegga...
(Dopo avere veduto immobile SCENA XIV (PARTE II)
partire SILVA
il re col suo seguito) Chi? (I cavalieri di Silva entrano
Vigili pure il ciel sempre su te. frettolosamente.)
L'odio vivrà in cor mio pur ERNANI
sempre, o re. Elvira. CAVALIERI
(Corre alle armature che sono Salvi ne vedi, e liberi
presso i ritratti, a' cenni tuoi, signor.

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SILVA vogliamo gioie e pene; RICCARDO
L'ira mi torna giovane, imponi, e come folgori È questa.
s'insegua il rapitor. teco saprem pugnar. Qui s'aduna la lega...

ERNANI e SILVA ERNANI CARLO


In arcione, cavalieri; armi, Verrete voi? Giuratelo! ... che contro me cospira!
sangue, vendetta. Degli assassini al guardo
CORO di BANDITI l'avel mi celerà di Carlo Magno.
CAVALIERI Giuriam sul nostro acciar! E gli elettor?
Pronti vedi li tuoi cavalieri,
per te spirano sangue, vendetta. ERNANI RICCARDO
Ah! Raccolti,
ERNANI e SILVA Sprezzo la vita: né più m'alletta cribrano i dritti a cui spetti del
Sangue, sangue, vendetta, che per la speme della vendetta mondo
vendetta; gioia del forte che non rifiuta la più bella corona, il lauro invitto
Silva stesso ti guida, v'affretta, per lei morir. de' Cesari decoro.
premio degno egli darvi saprà.
CORO CARLO
CAVALIERI È la vendetta gioia del forte Lo so. Mi lascia...
Sangue, sangue, vendetta, per la vendetta bello è il morir. (Riccardo va per partire)
vendetta; Ascolta:
se di Silva la voce gli affretta, se mai prescelto io sia,
più gagliardo ciascuno sarà! PARTE III: LA tre volte il bronzo ignivomo
CLEMENZA dalla gran torre tuoni.
ERNANI e SILVA, CAVALIERI Tu poscia scendi a me; qui guida
(brandendo le spade) SCENA I (PARTE III) Elvira.
Questi brandi, di morte forieri,
d'ogni cor troveranno la strada. Sotterranei sepolcrali che RICCARDO
Chi resister s'attenti, pria cada, rinserrano la tomba E vorreste?
fia delitto il sentire pietà. di Carlo Magno in Acquisgrana.
A destra dello spettatore avvi lo CARLO
SCENA XIV (PARTE II) stesso monumento con porta di Non più... Fra questi avelli
bronzo, converserò co' morti
JAGO sopra la quale leggesi in lettere e scoprirò i ribelli.
D'Ernani i fidi chiedono cubitali l'iscrizione "Karolo (Don Riccardo parte)
parlare al duca lor. Magno":
in fondo scalea che mette alla SCENA II (PARTE III)
SILVA maggior porta del sotterraneo,
Or ben. Fa che avanzino nel quale si vedranno altri minori CARLO
Infiamma il loro ardor. sepolcri; Gran Dio! costor sui sepolcrali
sul piano della scena altre porte marmi
che conducono ad altri affilano il pugnal per trucidarmi.
SCENA XV (PARTE II) sotterranei. Scettri!... dovizie!... onori!...
Due lampade pendenti dal mezzo bellezza!... gioventù!... che siete
ERNANI spandono una fioca luce su quegli
Padre, con essi intrepido voi?
avelli. Cimbe natanti sovra il mar
m'avrai vendicator. Don Carlo e Don Riccardo
Odi il voto, o grande Iddio, degl'anni,
avvolti in ampi mantelli oscuri cui l'onda batte d'incessanti
che al tuo soglio un cor ti porta; entrano guardinghi dalla porta
deh, ti piaccia il brando mio affanni,
principale. finché giunto allo scoglio della
di quel sangue dissetar. Don Riccardo precede con una
Nell'angoscia del mio core tomba
fiaccola. con voi nel nulla il nome vostro
questo è sol che mi conforta:
del trafitto genitore piomba!
CARLO Oh, de' verd'anni miei
l'ombra inulta alfin placar. È questo il loco? sogni e bugiarde larve,
se troppo vi credei,
SCENA XVI (PARTE II) RICCARDO I'incanto ora disparve.
Sì... S'ora chiamato sono,
CORO di BANDITI al più sublime trono,
Vieni, con te dividere CARLO della virtù com'aquila
È l'ora? sui vanni m'alzerò, ah,

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e vincitor de' secoli SILVA SILVA
il nome mio farò. Dunque svelisi il mistero: (mostrandogli il corno)
(Apre con chiave la porta del Carlo aspira al sacro impero. Potrei
monumento ora astringerti a morir.
di Carlo Magno e vi entra.) JAGO e CORO
Spento pria qual face cada. ERNANI
SCENA III (PARTE III) (Tutti spegono contro terra le No, no, vorrei prima ferir.
faci.)
Schiudonsi le porte minori del Dell'iberica contrada SILVA
sotterraneo, Franse i dritti... s'armerà Dunque, o giovane, t'aspetta
e vi entrano guardinghi ed avvolti ogni destra che qui sta. Ia più orribile vendetta.
in grandi mantelli
i Personaggi della Lega portando SILVA TUTTI
fiaccole. Una basti... la sua morte Noi fratelli in tal momento
ad un sol fidi la sorte. stringa un patto, un giuramento.
CORO I
Ad augusta! (Ognuno trae dal seno una (Tutti si abbracciano, e nella
tavoletta, massima agitazione traendo le
CORO II v'incide col pugnale la propria spade
Chi va là? cifra, prorompono nel seguente inno.)
e la getta in un avello
CORO I scoperchiato) CORO
Per angusta! Si ridesti il Leon di Castiglia
CORO e d'Iberia ogni monte, ogni lito
CORO II È ognun pronto in ogni evento... eco formi al tremendo ruggito,
Bene sta. a ferire od esser spento. come un dì contro i Mori
oppressor.
TUTTI (Silva si appressa lentamente Siamo tutti una sola famiglia,
Per la lega santo ardor all'avello, pugnerem colle braccia, co' petti;
l'alme invada, accenda i cor. ne cava una tavoletta; tutti schiavi inulti più a lungo e
ansiosi lo circondano) negletti
Qual si noma? non sarem finché vita abbia il cor.
SCENA IV (PARTE III) Morte colga o n'arrida vittoria,
SILVA pugnerem, ed il sangue de' spenti
Detti, Silva, Ernani e Jago vestiti Ernani. nuovo ardir ai figliuoli viventi,
come i primi. forze nuove al pugnare darà.
JAGO e Lega Sorga alfine radiante di gloria,
SILVA, ERNANI e JAGO È desso!!! sorga un giomo a brillare su noi...
(a tre) sarà Iberia feconda d'eroi,
Ad augusta! ERNANI dal servaggio redenta sarà.
(con trasporto di giubilo)
CORO Oh, qual gaudio m'è concesso!!!
Per angusta! SCENA V (PARTE III)
Padre, ah, padre!

SILVA, ERNANI e JAGO Don Carlo alla porta del


JAGO e CORO monumento, e detti.
(a tre) Se cadrai,
Per la lega... vendicato ben sarai. CORO
CORO (S'ode un colpo di cannone)
SILVA Qual rumore!! Che sarà?
Santa e giusta! (sottovoce ad Ernani)
L'opra, o giovine, mi cedi. (Altro colpo di cannone,
TUTTI
Dalle tombe parlerà e la porta del monumento si
ERNANI apre.)
del destin la volontà. Me sì vile, o vecchio, credi? Il destin si compirà.
SILVA SILVA
(salendo sopra una delle minori (Terzo colpo di cannone,
La tua vita, gli aver miei e Don Carlo si mostra sulla
tombe) io ti dono...
All'invito manca alcuno? soglia)
Carlo Magno imperator!!
ERNANI (atterriti)
LEGA No.
Qui codardo havvi nessuno.

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CARLO Don Giovanni d'Aragona Canute gli anni - mi fêr le
(picchia tre volte col pomo del riconosca ognun in me. chiome;
pugnale sulla porticella di Or di patria e genitore ma inestinguibile - è il mio livor...
bronzo, mi sperai vendicatore... Vendetta gridami - l'offeso onor.
poi eclama con terribile voce:) non t'uccisi... t'abbandono ecc.)
Carlo Quinto, o traditor! questo capo... il tronca, o re.
CARLO
SCENA VI (PARTE III) CARLO Sarò, lo giuro - a te ed a Dio,
Sì, cadrà... con altri appresso. delle tue gesta - imitator.
S'apre la gran porta del A Carlo Magno - sia gloria e
sotterraneo, ELVIRA onor! ecc.
e allo squillar delle trombe (gettandosi ai piedi di Carlo)
entrano sei Elettori vestiti di Ah! Signor, se t'è concesso
il maggiore d'ogni trono, PARTE IV:
broccato d'oro
seguiti da Paggi che portano questa polvere negletta LA MASCHERA
sovra cuscini di velluto lo scettro, or confondi col perdono...
la corona e le altre insegne sia lo sprezzo tua vendetta SCENA I (PARTE IV)
imperiali. che il rimorso compirà.
Ricco corteo di Gentiluomini e Terrazzo nel palazzo di Don
Dame Alemanne e Spagnole CARLO Giovanni d' Aragona in
circonda l'imperatore. Fra le Taci, o donna. Saragozza.
ultime vedesi Elvira seguita da A destra ed a manca sonvi porte
Giovanna. ELVIRA che mettono a vari appartamenti;
Nel fondo saranno spiegate le Ah no, non sia. il fondo è chiuso da cancelli,
bandiere dell'impero, Parlò il ciel per voce mia, attraverso i quali vedonsi
e molte fiaccole portate da soldati virtù augusta è la pietà. i giardini del palazzo illuminati e
illumineranno la scena. (Si alza.) parte di Saragozza.
Don Riccardo è. alla testa del Nel fondo a destra dello
corteggio. CARLO spettatore avvi una grande scalea
(concentrato, fissando la tomba che va nei giardini.
RICCARDO di Carlo Magno) Da una scala a sinistra di chi
L'elettoral consesso v'acclamava O sommo Carlo, - più del tuo guarda odesi la lieta musica delle
augusto imperatore, nome danze.
e le cesaree insegne, le tue virtudi - aver vogl'io, Gentiluomini, Dama, Maschere,
o Sire, ora v'invia. sarò, lo giuro - a te ed a Dio, Paggi ed Ancelle
delle tue gesta - imitator. vanno e vengono gaiamente tra
CARLO (dopo qualche pausa) loro discorrendo.
(agli elettori) Perdono a tutti - (mie brame ho
La volontà del ciel sarà la mia. dome). TUTTI
Questi ribaldi contro me (guidando Elvira tra le braccia di Oh, come felici - gioiscon gli
cospirano. Ernani) sposi!
(ai congiurati) Sposi voi siate, - v'amate ognor. saranno quai fiori - cresciuti a
Tremate, o vili, adesso? A Carlo Magno - sia gloria e uno stel.
E tardi!... tutti in mano mia qui onor. Cessò la bufera - dei dì
siete... procellosi;
la mano stringerò, tutti cadrete. TUTTI sorrider sovr'essi - vorrà sempre il
Dal volgo si divida Sia lode eterna - Carlo, al tuo ciel.
(alle guardie che eseguiscono, nome.
lasciando Ernani tra il volgo) Tu, re clemente - somigli a Dio,
perché l'offesa - coprì l'oblio, SCENA II (PARTE IV)
solo chi è conte o duca,
prigion sia il volgo, ai nobili la perché perdoni - agli offensor.
Il lauro augusto - sulle tue chiome Comparisce una Maschera tutta
scure. chiusa in nero domino,
acquista insolito - divin fulgor.
A Carlo Quinto - sia gloria e che guarda impaziente d'intorno,
ERNANI come chi cerca con premura
Decreta dunque, o re, morte a me onor. ecc.
alcuno.
pure.
(avanzando fieramente fra i SILVA
(Oh mie speranze - vinte, non CORO I
nobili Chi è costui che qui s'aggira
e scoprendosi il capo) dome,
tutte appagarvi - saprò ben io; vagolando in nero ammanto?
Io son conte, duca sono
di Segorbia, di Cardona... per la vendetta, - per l'odio mio
avrà sol vita - in seno il cor.

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CORO II ERNANI SCENA V (PARTE IV)
Sembra spettro che un incanto E per sempre. ERNANI
dalle tombe rivocò. Tutto ora tace intorno;
ELVIRA forse fu vana illusion la mia!...
CORO I O gioia! Il cor, non uso ad esser beato,
(attorniando la maschera) sognò forse le angosce del
Par celare a stento l'ira. ERNANI passato.
Sì, sì, per sempre tuo... Andiam...
CORO II (Va per seguire Elvira.)
Ha per occhi brage ardenti. ELVIRA e ERNANI
Fino al sospiro estremo SCENA VI (PARTE IV)
TUTTI un solo core avremo.
Vada, fugga dai contenti, (S'ode un lontano suon di corno) Detto e Silva mascherato.
che il suo aspetto funestò.
(La Maschera, dopo qualche atto ERNANI SILVA
di minacciosa collera, (Maledizion di Dio!) (fermandosi a capo della scala)
s'invola alla comune curiosità, T'arresta.
scendendo ne' giardini.) ELVIRA
Il riso del tuo volto fa ch'io veda. ERNANI
SCENA III (PARTE IV) (S'ode altro suono.) (spaventato)
(È desso!
Sopraggiungono altre Maschere ERNANI Viene il mirto a cangiarmi col
dalla sala da ballo. (Ah, la tigre domanda la sua cipresso!)
preda!)
TUTTI SILVA
Sol gaudio, sol festa - qui tutto ELVIRA (mostrandogli il corno)
risuoni, (spaventata) Ecco il pegno: nel momento
palesi ogni labbro - la gioia del Cielo!... Che hai tu?... Che in che Ernani vorrai spento,
cor! affanni!... se uno squillo intenderà
Qui solo di nozze - il canto tosto Ernani morirà.
s'intuoni... ERNANI (appressandoglisi e
un nume fe' paghe - le brame (delirante) smascherandosi)
d'amor. Non vedi, Elvira, un infernal Sarai tu mentitor?...
(Tutti partono, la musica delle sogghigno,
danze tace; che me, tra l'ombre, corruscante ERNANI
si spengono le faci e tutto resta in irride?... Ascolta un detto ancor!
un profondo silenzio. È il vecchio!... il vecchio!... Solingo, errante, misero,
mira!... fin da' prim'anni miei,
SCENA IV (PARTE IV) d'affanni amaro un calice,
ELVIRA tutto ingoiar dovei.
Ohimè, smarrisci i sensi! Ora che alfine arridere
Elvira ed Ernani vengono dalla (I suoni ingagliardiscono
sala da ballo, mi veggo il ciel sereno,
appressandosi.) lascia ch'io libi almeno
avviandosi alla destra dello
spettatore, ov'è la stanza nuziale. la tazza dell'amor.
ERNANI
(Egli mi vuole!) Ascolta, o dolce SILVA
ERNANI Elvira...
Cessaro i suoni, disparì ogni face, (fieramente presentandogli un
solo ora m'ange una ferita pugnale
di silenzî e mistero amor si piace. antica...
Ve' come gli astri stessi, Elvira e un veleno)
Va tosto per un farmaco, o Ecco la tazza... scegliere,
mia, diletta...
sorrider sembrano al felice ma tosto, io ti concedo.
imene... ELVIRA ERNANI
Ma tu, signor!... Gran Dio!
ELVIRA
Così brillar vedeali ERNANI
di Silva dal castello, allor che SILVA
Se m'ami, va, t'affretta. Se tardi od esiti...
mesta (Elvira va nelle stanze nuziali)
io ti attendeva... e all'impaziente
core ERNANI
secoli eterni rassembravan l'ore. Ferro e velen qui vedo!
Or meco alfin sei tu... Duca... rifugge l'anima...

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SILVA ELVIRA ELVIRA e ERNANI
Dov'è l'ispano onore, Di lui, di me pietade. Per noi d'amore il talamo
spergiuro, mentitore?... di morte fu l'altar.
ERNANI
ERNANI Un giuramento orribile SILVA
Ebben... porgi... morrò! ora mi danna a morte. (Delle vendette il demone
(Prende il pugnale) qui venga ad esultar.)
ELVIRA
SCENA VII (PARTE IV) Pietà! ERNANI
Elvira, Elvira, addio!
Detti ed Elvira dalle stanze SILVA
nuziali. No. ELVIRA
Attendimi.
ELVIRA ERNANI
(ad Ernani) Fu scherno della sorte SILVA
Ferma, crudele, estinguere la mia felicità. (Qui venga!)
perché vuoi tu due vite? (Ernani spira ed Elvira sviene)
(a Silva) ELVIRA
Quale d'Averno demone Di lui, di me pietà!
ha tali trame ordite?
Presso al sepolcro mediti, SILVA
compisci tal vendetta!... Morrà... morrà, per tale amor
La morte che t'aspetta, morrà!
o vecchio, affretterò. È vano, o donna, il piangere...
(Va per iscagliarlisi contro, poi è vano... io no, non perdono.
s'arresta.) Sì, per tale amor morrà!
Ah, ma che diss'io? perdonami...
L'angoscia in me parlò. ERNANI
Non ebbe di noi miseri,
SILVA non ebbe il ciel pietà.
È vano, o donna, il piangere...
È vano... io non perdono. SILVA
(appressandoglisi minaccioso)
ERNANI Se uno squillo intenderà
(La furia è inesorabile.) tosto Ernani morirà.

ELVIRA ERNANI
(a Silva) Intendo... intendo... compiasi
Figlia d'un Silva io sono. il mio destin fatale.
Io l'amo... indissolubile (Si pianta il pugnale nel petto.)
nodo mi stringe a lui.
ELVIRA
SILVA Che mai facesti, ahi misero?
(con feroce ironia) Ch'io mora!... a me il pugnale...
L'ami!... morrà costui,
per tale amor morrà. SILVA
No, sciagurata... arrestati,
ELVIRA il delirar non vale...
Per queste amare lagrime
di me, di lui pietà. ERNANI
Elvira!... Elvira!...
ERNANI
Quel pianto, Elvira, ascondimi... ELVIRA
ho d'uopo di costanza... Attendimi...
Sol te seguir desio...
ELVIRA
Pietà! ERNANI
Vivi... d'amarmi e vivere...
ERNANI cara... t'impongo... addio...
L'affanno di quest'anima
ogni dolore avanza...

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