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SPUNTI DI CITTADINANZA E SOSTENIBILITÀ da «Il globo terrestre e la sua evoluzione» Lupia, Palmieri, Parotto

centrali mareomotrici. Queste centrali funzio- contributo in termini energetici, apre la strada a
nano grazie alla costruzione, sulla foce di un fiu- interessanti sviluppi futuri.
Energia dal mare me o attraverso una baia, di uno sbarramento
interrotto da una serie di gallerie sommerse, in 6. Energia dalle differenze termiche
modo che con l’alta marea l’acqua possa fluire e ri- delle masse d’acqua
empire un bacino a monte della diga; le stesse gal- Vi sono anche altri possibili impieghi dell’energia
lerie permettono all’acqua di rifluire con la bassa del mare. Uno di questi sfrutta le differenze di tem-
marea. Il passaggio dell’acqua nelle gallerie mette peratura esistenti fra acque superficiali e acque
in moto una serie di turbine accoppiate ad alterna- profonde, particolarmente accentuate nelle zone
tori, che trasformano l’energia cinetica dell’acqua tropicali dove le temperature, procedendo in pro-
in energia elettrica. fondità, variano da circa 30 °C a circa 4,5 °C. Nei
progetti che sfruttano queste differenze termiche
4. Localizzazione delle centrali è previsto l’impiego di un liquido volatile che vie-
mareomotrici ne fatto circolare in un sistema di tubi riscaldati
Impianti di questo tipo vengono costruiti in siti dall’acqua marina superficiale. Il liquido entra
dove le ampiezze delle maree sono particolarmen- così in ebollizione e fornisce vapore pressurizzato
te notevoli, come le coste atlantiche dell’America che aziona una turbina collegata a un generatore
Settentrionale, dell’Inghilterra e della Francia (la di elettricità.
foto in apertura illustra la centrale mareomotrice
costruita nell’estuario del fiume Rance, in Breta- 7. Impianti per ricavare energia
gna), o quelle dell’ex-Unione Sovietica che si af- elio-idroelettrica
facciano sul Mar Glaciale Artico. Nel complesso, Infine, vi sono anche progetti per ricavare energia
però, su scala mondiale non sono numerose le elio-idroelettrica dal flusso di acqua marina con-
zone idonee per l’installazione di questo tipo di vogliata in depressioni naturali della superficie
DEA/Getty Images impianti. terrestre, che hanno il fondo più basso del livello
del mare. Questi impianti si basano sul principio
5. Progetti per sfruttare il movimento che in due bacini comunicanti l’acqua assume lo
1. I movimenti del mare producono energia Figura 1 Schema di funziona-
delle correnti
mento delle «anatre di Salter». stesso livello. Poiché sono realizzati in regioni ari-
Nei movimenti del mare sono in gioco enormi
L’idea di sfruttare il movimento delle corren- de e con temperature medie molto elevate, l’acqua
quantità di energia, che abbiamo cominciato a
ti per produrre energia è divenuta nel 2005 un presente nella depressione interna evapora rapi-
cercare di utilizzare solo in tempi recenti, poiché
progetto concreto, denominato «Enermar» e damente. L’intensa evaporazione fa sì che si crei,
cresce la domanda di energia pulita e rinnovabile.
sviluppato nello Stretto di Messina, dove una spe- all’ingresso della depressione, un flusso costante
È stato valutato, ad esempio, che l’energia prodot-
ciale turbina intercetta le correnti di marea e ne di acqua marina che mette in moto una serie di
ta dal moto ondoso che si infrange su un tratto di
trasforma l’energia cinetica in energia elettrica. turbine. Impianti di questo genere sono già stati
costa esteso per 100 kilometri è tale da soddisfare
Questo progetto pilota, sebbene dia un modesto progettati nell’area del Mediterraneo.
il fabbisogno di circa un milione di abitazioni.

2. Progetti per sfruttare l’energia


delle onde FISSA I CONCETTI IMPORTANTI
Negli ultimi anni, quindi, le ricerche per un utiliz-
zo intensivo dell’energia ricavabile dai movimenti 1 Al fabbisogno energetico di quante abitazioni 4 Quali sono le zone più adatte per produrre energia
delle masse di acqua marina stanno portando al- soddisfa l’energia prodotta dal moto ondoso che si sfruttando le differenze termiche delle masse
infrange su un tratto di costa di 100 km? d’acqua?
lo sviluppo di promettenti tecnologie. Alcuni dei
dispositivi progettati prevedono l’utilizzazione A 100. C 100 mila. A Le zone circumpolari.
dell’energia delle onde. Il più famoso di questi B 1000. D 1 milione. B Le zone temperate.
progetti è chiamato «Salter’s duck», dal nome del C Le zone tropicali.
suo inventore Stephen Salter che lo propose già 2 Quando fu proposto il più famoso progetto per D Le zone equatoriali.
a metà degli anni ’70. In questo caso, una serie di sfruttare l’energia delle onde?
galleggianti cavi verrebbe ancorata in mare e col- 5 Sono in corso di sviluppo progetti per ricavare
A Nei primi anni Cinquanta.
legata con la terraferma; l’oscillazione del moto energia elio-idroelettrica dal flusso di acqua
B A metà anni Settanta. marina convogliata
ondoso sarebbe utilizzata per comprimere l’aria
C A metà anni Novanta.
contenuta in apposite camere, che la trasferireb- A lungo le coste in cui sono presenti ampie escur-
bero a idonee turbine per produrre energia elettri- D Nel 2009. sioni di marea.
ca (Figura 1). Basato su una tecnologia simile è il 3 Nel 2005 è stato costruito un impianto che sfrutta B in depressioni naturali che si trovano sotto il li-
progetto «Pelamis», che nel 2009 è sfociato nella il movimento delle correnti, dove? vello del mare.
prima centrale in grado di trasformare l’energia 3. Le centrali mareomotrici C all’interno di impianti eolici preesistenti.
delle onde in elettricità. Sebbene si sia ancora all’i- A Stretto di Messina. C Canale di Panama.
Risultati pratici molto avanzati sono stati già ot- D in un sistema di tubi galleggianti riscaldati dal
nizio, le potenzialità di questa tecnologia appaio- B Stretto di Gibilterra. D Canale di Suez.
Sole.
no incoraggianti. tenuti con l’utilizzo dell’energia delle maree nelle

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