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Paride Uboldi DIC 1E 28.04.

2011

IMPIANTO IDROELETTRICO DIGA DELLA VALLE VERZASCA

Indice:

1. INTRODUZIONE 2
2. DISPOSIZIONE GENERALE 2
3. LA DIGA DI CONTRA 4
4. LA CENTRALE 4
5. PRODUZIONE DI ENERGIA 6
6. PROGRAMMA DI COSTRUZIONE 7
7. DATI TECNICI 8

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1. INTRODUZIONE

Nel 1911 la Città di Lugano, assumendosi molti rischi, decise tramite la sua Officina elettrica di
mettere in servizio l’impianto idroelettrico di Tenero, potenziato successivamente fino ad una
potenza di 8500 kW.
Si tratta di un impianto destinato ad una produzione di energia al minor costo possibile secondo i
principi vigenti all’inizio del secolo. L’impianto veniva impostato della bassa Valle Verzasca per
motivi economici, cioè la vicinanza ai centri di consumo, le buone condizioni geologiche e i forti
deflussi. Si decise di limitare la portata dell’impianto ad un valore di 4.5 mc al secondo, a causa
delle forze elettriche ancora disponibili a quei tempi e i bisogni di energia modesti. Si ottenne cosi
che l’impianto disponesse di una sufficiente portata per quasi la totalità dell’anno.
Questo impianto, che ha sempre reso servizi alla Officina Elettrica Comunale ed ha contribuito in
misura non trascurabile allo sviluppo della Città di Lugano, è tuttavia superato, sia per il fortissimo
incremento del consumo nella rete della OEL, sia per l’incessante progresso registrato.
Infatti nel 1955, vennero intrapresi degli studi allo scopo di stabilire se uno sfruttamento più
completo e razionale delle acque disponibili non fosse economicamente possibile.
Questo studio dimostrò che con la creazione di una diga a poco più di 2km dal Lago Maggiore, era
possibile invasare un grande bacino di compenso e creare così le premesse per la costruzione di un
impianto idroelettrico, che a differenza dell’altro, potesse produrre energia regolata con possibilità
di copertura di punte.
La concessione per la costruzione e l’esercizio per un nuovo impianto idroelettrico, fu rilasciata dal
Gran Consiglio del Canton Ticino il 3 dicembre 1959.

2.DISPOSIZIONE GENERALE

Lo schema di sfruttamento è assai semplice. Un’ importante diga ad arco crea un ivaso della
Verzasca fino a quota 470 m.s.m., poco sotto la quota dell’attuale impianto di captazione. Il
bacino, che ha un invaso di ca. 105 mio. mc, serve a regolarizzare i deflussi della Val Verzasca. Un
breve pozzo inclinato, porta l’acqua dalla diga, alla centrale sotterranea sulla sponda sinistra della
valle, nella quale sono installate 3 macchine da 35 MW ognuna. L’acqua di scarico percorre una

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galleria di 1800 m partendo dalla centrale per essere poi restituita al Lago Maggiore, verso Mappo.
L’accesso alla centrale avviene tramite un pozzo verticale di ca. 200 m di altezza che congiunge la
caverna con gli edifici esterni e la
sottostazione, situati sul fianco sinistro
della valle, poco a valle della diga di
Contra.
Da qui partono le linee ad alta tensione
verso i centri di consumo.
A causa del bacino di Vogorno la
vecchia strada della Val Verzasca
dovette essere rimpiazzata con un’altra,
secondo criteri moderni. Il valore del
terreno occupato dal bacino è quasi
irrilevante, viste le zone rocciose o
coperte di boscaglia. Il nuovo impianto
della Verzasca gode di ottime premesse
tra le quali si possono menzionare:
1. Eccellenti condizioni della roccia attraversata.
2. Favorevole topografia per l’impostazione di una diga ad arco.
3. Abbondanti deflussi.
4. Bassa quota delle opere e possibilità di lavorare sui cantieri quasi per quasi tutto l’anno.
5. Relativa vicinanza dai centri di consumo dell’energia.

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3. LA DIGA DI CONTRA

La diga di Contra è l’opera sulla quale si basa


tutto l’impianto. Si tratta di una diga ad arco,
ossia di una diga con una forte curvatura nel
piano orizzontale e che riporta la spinta delle
acque sui lati della montagna e non sul
fondovalle. Questa diga è stata realizzata
grazie a 3 principali fattori: le buone
condizioni geologiche riscontrate, il favorevole
rapporto tra larghezza e altezza della sezione
della valle e infine la simmetria della stessa. La
diga di Contra è la quarta più alta in Svizzera,
con 220m di altezza, utilizzando ca. 0.6 mio.
mc di calcestruzzo. La planimetria della diga
mostra la finezza dell’opera, infatti lo spessore della base risulta essere appena un decimo
dell’altezza totale. Lo svuotamento delle piene avviene tramite 2 sfioratori situati ai lati della diga
al livello del coronamento. Questi smaltiranno le piene e le “versano” ai piedi della diga. L’ acqua
in eccesso può essere rilasciata anche tramite 2 scarichi di fondo, uno attraverso il corpo della
diga, il secondo nella galleria di deviazione, in sponda sinistra.

4. LA CENTRALE

È stata scelta una portata massima dell’impianto a 50 mc/sec., ripartita su 3 turbine a reazione del
tipo Francis ad asse verticale. Queste azionano altrettanti alternatori di una potenza di 35 MW
l’uno. Per sfruttare al massimo il salto disponibile, l’asse delle turbine si trova a quota di 190.05,
ossia 2.70m sotto il livello medio del Lago Maggiore. Il tipo delle turbine e la loro disposizione,

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permettono la formazione di una importante vasca di oscillazione a valle delle turbine e a monte
della galleria di scarico.
La caverna della centrale è di dimensioni abbasanza ridotte, infatti il volume raggiunge appena
12000 mc, pari a 0.11 mc per kW.
Questo è stato
ottenuto grazie alla
riduzione delle
installazioni in
caverna e
disponendo tutto
quanto possibile negli
edifici esterni.
I trasformatori di
potenza e la sala di
comando si trovano
all’esterno, infatti la
centrale può venire
comandata dall’esterno e la presenza del personale nella caverna sarà ridotto. I locali sotterranei
hanno anche un’installazione di climatizzazione. Il collegamento con l’esterno avviene tramite un
pozzo munito di un montacarichi per un carico di 60 t, di un ascensore per persone di 200m di
altezza e di 2 t di portata, di una scaletta di emergenza a chiocciola intorno all’ascensore e di un
canale verticale per i cavi di potenza che collegano gli alternatori con i trasformatori. Il pozzo
blindato di collegamento tra la presa del bacino di Vogorno e la centrale, ha un diametro di 3.10 m
e che la galleria di scarico della centrale al Lago Maggiore ha una sezione di ca. 27 mq. Alla fine di
questa galleria c’è una chiusura con panconi e una camera di pompaggio per il prosciugamento
della galleria in caso di revisioni.

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1.Pozzo blindato

2.Caverna centrale

3. Scarichi turbine

4. Camera di
espansione

5. Canale di scarico

6. Gruppo ausiliario

7. Pozzo d’accesso

8. Cunicolo d’emergenza

5. PRODUZIONE DI ENERGIA

Grazie agli abbondanti deflussi della Verzasca e alla forte potenza installata nella centrale, la
produzione di energia in un anno è di 234.2 mio. kWh, di cui 104.4 mio. kWh durante il semestre
invernale, e il resto da aprile a settembre. Con la potenza massima installata di 105 MW, che è
ottenibile solo a bacino pieno, l’energia può essere prodotta in 2600 ore annue, corrispondenti a
poco più di 7 ore al giorno. L’energia prodotta dall’impianto è da ritenersi di ottima qualità grazie
all’importantissimo bacino di compenso e accumulazione creato dalla diga di Contra.
Nel paragone dell’impianto preesistente con quello attuale, è interessante il notevole aumento
della potenza (12 volte) rispetto al precedente, molto più rilevante della produzione di energia (4
volte).

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Da questi rapporti si può constatare che il tipo dei due impianti è fondamentalmente diverso,
trattandosi di un impianto ad acqua fluente il vecchio e di un impianto ad accumulazione o
comunque forte compenso.
Per restare sull’importanza
dell’impianto si può dire che
esso rappresenta, dal punto
di vista della producibilità
d’energia, poco meno dell’
1.5% della producibilità
totale di tutti gli impianti
indroelettrici svizzeri e circa
un decimo della produzione
ticinese. Esso basterebbe a
coprire quasi il terzo del
consumo totale del Canton
Ticino ed è appunto destinato ad assumere questo compito, a differenza dei grossi impianti
idroelettrici della Maggia e del Blenio, destinati ad approvvigionare il mercato svizzero di energia.

6. PROGRAMMA DI COSTRUZIONE

Nel dicembre del 1959 fu accordata la concessione per la costruzione dell’impianto, nel 1960 di
potè passare all’elaborazione dei progetti definitivi di esecuzione e verso la fine dell’estate del
1960 venne decisa definitivamente la costruzione dell’impianto. L’inizio dei lotti principali, ossia
quello della diga di Contra e quello delle gallerie e quello della centrale, ha avuto luogo alla fine
della primavera del 1960. La massima attività sui cantieri principali fu raggiunta durante gli ultimi
mesi del 1961 e proseguì fino alla fine del 1964, restando riservati per il 1965 alcuni lavori di
ultimazione. La messa in servizio della centrale fu prevista a tappe, un gruppo dopo l’altro a
distanze di 3 mesi nel corso dell’anno 1964. Dopo questi anni di intenso lavoro, l’impianto
idroelettrico della Verzasca fa parte del patrimonio cantonale, portando un notevole contributo

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alla copertura del fabbisogno di energia elettrica, sempre in costante aumento, parallelamente
allo sviluppo economico, edilizio ed industriale del Cantone.

Dicembre 1959 Concessione


Settembre 1960 Decisione di costruire
Fine 1960 Inizio lavori strada Gordemo-Vogorno
Primavera 1961 Appalto diga, centrale e gallerie
Primavera 1962 Appalto edifici esterni e sottostazione
Estate 1962 Apertura parziale al traffico della strada
Estate 1963 Ultimazione strada
Agosto 1963 Inizio getto calcestruzzo diga
Autunno 1964 Inizio esercizio centrale
Estate 1965 Ultimazione lavori
Autunno 1965 Primo invaso totale del bacino.

7. DATI TECNICI

Impianto:
Bacino imbrifero: 233 km2
Invaso totale: 105 mio. m3
Invaso utilizzabile: 86 mio. m3
Quota d’invaso mass.: 470 m.s.m.
Quota Lago Maggiore: 193 m.s.m.
Salto netto: 170 a 277 m
Portata mass. Centrale: 50 m3/sec.
Potenza centrale: 105 MW
Produzione media:
estate (aprile-settembre) 130 mio kWh
Inverno (ottobre-marzo) 104 mio kWh

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Anno 234 mio kWh

Centrale:

- Tre turbine Francis ad asse verticale


- Potenza limitata a 35 MW
- 600 giri/min., teoricamente 18 mc/sec.
- Tre alternatori trifase ad asse verticale
- 600 giri/min., 10 kV, 35 MW, 35 MVA
- Tre trasformatori trifase 10/150 kV, 35 MVA

Diga:

Quota invaso min. normale.: 390 m.s.m.


Quota invaso min. eccezionale: 370 m.s.m
Altezza massima: 220 m
Lunghezza coronamento: 380 m
Spessore alla base: 25 m
Spessore in corona: 7m
Volumi di scavo
terra e blocchi: 32000 m3
roccia: 300000 m3
Volume di calcestruzzo: 670000 m3
Portata sfioratori tot.: 1000 m3/sec.
Portata scarichi di fondo, mass.: 340 m3/sec.
Sollecitazione massime
calcestruzzo: 105 kg/cm2
roccia: 70 kg/cm2
Deformazione massima in chiave
per pressione idrostatica: 93 mm
per temperatura: 20 mm

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Fonti:

Materiale scritto: - Vecchi fascicoli, prospetti sull’impianto idroelettrico della Verzasca


- Wikipedia.org, per alcuni dati mancanti e altre informazioni
- Colleghi di lavoro per spiegazioni di funzionamento

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