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Universit degli Studi di Trieste

Corso di Idrogeologia
Applicata
a.a. 2012/2013

Luca Zini
Tel. 0405582038
E-mail zini@units.it

SOMMARIO
Parte Prima, I principi: Genesi delle risorse idriche L'acquifero - Dinamica del sistema acquifero Identificazione dei sistemi acquiferi - Identificazione
strutturale dei sistemi acquiferi.
Parte Seconda, I metodi: Rilevamenti e prospezioni
idrogeologiche - Geochimica e qualit delle acque
sotterranee - Cartografia tematica idrogeologica Tecnica di progettazione degli accessi alle acque
sotterranee - Prove in situ sugli acquiferi.
Parte Terza, Le applicazioni: Impianti di produzione e di
ricarica delle acque sotterranee - Le sorgenti: studio,
progettazione e protezione delle opere di captazione
- Protezione delle risorse idriche sotterranee Applicazioni ai problemi di geo-ingegneria: le grandi
opere in sotterraneo - Applicazione ai problemi di
geo-ingegneria: le gallerie - Applicazione ai problemi
d'ingegneria del territorio.
Appendici: I principali complessi idrogeologici delle
regioni italiane - Metodologia per la valutazione della
ricarica attiva degli acquiferi - Uso del GPS nei
rilevamenti e nei censimenti - Tabelle e Schede Acronimi e glossario - Centri di pericolo e simbologia
delle Carte della Vulnerabilit.

Il ciclo dellacqua

LA RISORSA ACQUA

Il World Resources Institute valuta che:


41.000 miliardi di m3 di acqua dolce
disponibile
32.000 ritornano al mare e/o assorbiti
dalla vegetazione
9.000 miliardi di m3 disponibili per luomo

Risorse idriche globali


UBIC AZI ONE

VO LUM E ( KM 3 )

% SUL TO TALE

Oceani
Ac que di s u perfi cie

1 .3 3 8 .0 00 .0 0 0
1 8 9 .9 90

9 6 ,5 3 79
0 ,0 1 3 7

Fi u mi
Lag hi

2 .1 2 0
1 8 7 .8 70

0 ,0 0 0 1
0 ,0 1 3 5

Ac que s otterr anee

2 3 .4 0 0 .00 0

1 ,6 8 8 3

Ghiacciai (co mpres o per ma fros t)


At mos fera

2 4 .3 6 4 .10 0
1 2 .9 0 0

1 ,7 5 7 9
0 ,0 0 0 9

S uolo

1 6 .5 0 0

0 ,0 0 1 2

Ris ors e tot ali

1 .3 8 5 .9 83 .4 9 0

1 0 0 ,0 00 0

Una risorsa sempre pi limitata


1 tonnellata pane - 2.500 litri
1 tonnellata patate 500.000 litri
1 tonnellata soia 2.000.000 litri
1 tonnellata birra 15.000 litri
1 tonnellata acciaio - 100.000 litri
1 tonnellata carta - 130.000 litri
1 tonnellata alluminio - 1.000.000 litri

Il consumo mondiale triplicher


nei prossimi 30 anni

Consumi dacqua
in Italia

Il fabbisogno idrico
complessivo si aggira
oggi sui 65 miliardi di
m3/anno

Stima delle perdite %


Val DAosta
Piemonte
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Marche
Umbria
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna

32,6 %
20,1 %
18,4 %
35,1 %
29,4 %
27,4 %
24,5 %
24,5 %
30,0 %
30,3 %
30,3 %
33,0 %
46,0 %
30,3 %
33,6 %
32,9 %
29,5 %
29,9 %
40,2 %

COSTO MEDIO AL m3
Germania
Italia
USA
Sudafrica

1,78 / m3
0,72 / m3
0,61 / m3
0,40 / m3

1,5 miliardi di persone non hanno accesso allacqua potabile


2,6 miliardi di persone non hanno la quantit media
indispensabile (40-100 l/giorno persona)

Definizioni
Acquifero

corpo geologico costituito da una fase solida porosa nella quale


circola una fase liquida. Limportanza di un acquifero insita nella capacit di
immagazzinare acqua che pu essere restituita in modo naturale o artificiale.
La circolazione idrica sotterranea pu avvenire con modalit differenti in funzione
dalle propriet idrogeologiche delle singole rocce dei rapporti geometrici con gli altri
acquiferiecc.

Acquiferi porosi
Costituiti da materiale sciolto
Depositi di duna, coltri di alterazione
(per es. di arenarie), depositi morenici,
depositi marini recenti, depositi lacustri,
depositi piroclastici, depositi
alluvionali.

Acquiferi fessurati (e carsici)


Costituiti da ammassi rocciosi permeabili
per fratturazione e/o carsismo
I pi importanti sono rappresentati dagli
acquiferi carbonatici.

Definizioni
Una STRUTTURA IDROGEOLOGICA (idrostruttura) un'unit geologica, con geometria
composta da due o pi complessi idrogeologici, disposti in modo tale da favorire la
formazione di uno o pi acquiferi. Essa identificata da limiti strutturali e/o idrodinamici
che devono essere riconosciuti con la migliore precisione possibile.
Un LIMITE DI PERMEABILIT corrisponde a un piano o ad una zona di passaggio tra due
complessi idrogeologici, il pi permeabile dei quali (acquifero) giace su quello dotato di
minore permeabilit relativa. La geometria del limite di permeabilit sempre
congruente con la direzione del flusso sotterraneo: esso, dunque, pi o meno
complanare al gradiente idraulico che sostiene il flusso. Qualora la geometria del
termine di passaggio tra due complessi idrogeologici diversi tale da opporsi alla
direzione prevalente del flusso, essa determina una soglia di permeabilit.
Un acquifero delimitato a tetto ed a letto da livelli sostanzialmente impermeabili detto
CONFINATO O IN PRESSIONE quando la quota di livellamento piezometrico maggiore
di quella della base del confinante superiore. Quando la superficie piezometrica libera
nei suoi spostamenti verticali, mancando alcun elemento confinante superiore,
l'ACQUIFERO detto LIBERO.
LIBERO
Un ACQUIFERO SEMI-CONFINATO quando riceve (o cede) acqua da un altro
acquifero sovrastante (o sotto-stante) dal quale separato da un livello a bassa
permeabilit, sovente limitato spazialmente (lenti o livelli discontinui).

Uno dei passi fondamentali nella valutazione della risorsa idrica allinterno di
unidrostruttura consiste nella valutazione del ruolo degli elementi geologici
meno permeabili che possono anche rappresentare i confini dellidrostruttura
stessa.
Gli elementi geologici caratterizzati da minore permeabilit relativa possono
fungere da acquitardo o acquiclude.
Acquitardo - formazione geologica che pu contenere acque sotterranee
(quindi pu essere considerata un acquifero) ma non in grado di
trasmetterle in quantit significative per effetto di un gradiente idraulico
normale.
Acquiclude formazione geologica caratterizzata da permeabilit molto
bassa che impedisce la trasmissione dellacqua. Rappresentano spesso i
limiti delle idrostrutture e talvolta condizionano la fuoriuscita dellacqua dalle
stesse.

Successione idrogeologica

Complessi
idrogeologici

Successione stratigrafica

ACQUICLUDE

ACQUIFERO

ACQUITARDO

ACQUICLUDE

Formazioni
geologiche

Sistema multifalda

le falde si riempiono finch

la fascia delle risorgive


funziona da troppo pieno

Sezione schematica

Definizioni
La DIREZIONE DI FLUSSO caratterizza vettorialmente lo spostamento dell'acqua
sotterranea di un acquifero lungo le linee di massimo gradiente, descrivendone
direzione e verso di spostamento. La definizione applicabile anche ai complessi
fessurati e carsici, dove le direzioni del flusso sono, per, fortemente condizionate dalle
giaciture dei meati (fratture, condotti) e dai loro rapporti con il gradiente topografico
locale.
Per SPARTIACQUE SOTTERRANEO fisso s'intende un elemento idrostrutturale,
geologico o idrodinamico, che suddivide il flusso idrico sotterraneo in direzioni diverse,
la posizione spaziale del quale rimane costante nel tempo.
Uno SPARTIACQUE SOTTERRANEO MOBILE,
MOBILE invece, essenzialmente d'origine
idrodinamica: la sua esistenza e posizione dipendono dal regime del processo ricaricadiscarica del corpo idrico sotterraneo d'interesse o/e dalla distribuzione spaziotemporale dell'alimentazione. Gli spartiacque coincidono spesso con i limiti di struttura,
laddove piuttosto raro che essi coincidano con gli spartiacque morfologici (o limiti di
bacino idrografico).
Un TRAVASO INTERSTRUTTURALE O TRA ACQUIFERI diversi corrisponde alla zona
nella quale acque sotterranee proprie di un'idrostruttura passano in un'altra, adiacente.
Qualora i travasi caratterizzano parti non facilmente identificabili di un'idrostruttura
complessa, poste in serie o in parallelo, esse prendono il nome di serbatoi semi
dipendenti, in acronimo SERSEM. Le strutture a SERSEM alimentano singole aree
d'emergenza o recapiti, dei quali influenzano in modo particolare il regime idrogeologico
e idrogeochimico.

Definizioni
L'AREA DI EMERGENZA O DI RECAPITO una zona (anche molto ristretta) nella quale
si determinano situazioni strutturali tali da comportare la venuta a giorno (sorgenti,
affioramenti della superficie piezometrica) e/o il passaggio di acque sotterranee nel
reticolo drenante o nei corpi idrici superficiali (fiumi, laghi, mare).
Un ACQUIFERO MONOSTRATO o unico costituito dall'insieme di corpi litologici
simili ma non necessariamente uguali (es. alluvioni a tratti prevalentemente ghiaiose, a
tratti prevalentemente sabbiose) che ospitano un flusso sotterraneo complesso ma
unico in termini d'alimentazione e di distribuzione dei carichi piezometrici.
Un ACQUIFERO MULTILIVELLO costituito da una serie idrogeologica che presenta
alternanze di mezzi acquiferi e di livelli impermeabili o poco permeabili di estensione
limitata e discontinua (es. lenti limoso-argillose). Localmente spesso interpretato come
multiacquifero, esso facilmente distinguibile per le quote di livellamento
sostanzialmente uguali e per le caratteristiche idrochimiche identificative, anche esse
denotanti una sostanziale unitariet di facies e di alimentazione.
Un MULTIACQUIFERO , invece, dovuto alla sovrapposizione di acquiferi diversificati
per pressione piezometrica (dunque, per quota di livellamento), per caratteristiche
idrodinamiche e idrochimiche e per alimentazione, spesso molto diversa.
L'INTERFACCIA ACQUA DOLCE/ACQUA salata l'elemento idrostrutturale che
caratterizza il rapporto che s'instaura nelle zone costiere, ove l'acqua dolce fluente
nell'acquifero viene a trovarsi in condizioni d'equilibrio con l'acqua sotterranea marina,
pi densa.

Esempi di idrostrutture: acquiferi porosi

Da Celico (1986)

Idrostrutture la cui complessit dovuta a motivi stratigrafici. Vari complessi


idrogeologici risultano sovrappposti pi o meno disordinatamente.
a. Depositi morenici e alluvionali con
intercalazioni di depositi lacustri a minore
pemeabilit relativa

c. Serie plio pleistocenica delle Marche.


Sedimentazione pi regolare con acquiferi pi
continui.

b. Tipica sequenza di ambiente


prevalentemente marino, salmastro e
palude

d. Struttura derivante dalla deposizione di


materiale piroclastico.

Esempi di idrostrutture: acquiferi fratturati

Idrostrutture complicate dalla tettonica


a. Blocchi carbonatici sovrascorsi su depositi
impermeabili
b. Struttura dolomitica tettonicamente
sovrapposta ad unaltra costituita da
unalternanza di complessi idrogeologici
permeabili ed impermeabili

c. Idrostrutture carbonatiche isolate


dallinterposizione di depositi impermeabili
d. Struttura sinclinalica dove la geometria di
un complesso impermeabile, in assenza di
discontinuit strutturali condiziona laccumulo
e lemergenza delle acque sotterranee.

ACQUIFERO
Formazione rocciosa o sedimentaria SATURA in acqua e sufficientemente
permeabile da consentire un flusso. E costituito da tre componenti:
-Formazione rocciosa;
-Vuoti;
-Acqua sotterranea contenuta nei vuoti.
Lacquifero pu essere descritto mediante lausilio di:
Parametri STATICI: non dipendono dalla dinamica del
fluido.
- Porosit (per essere un serbatoio dacqua, la roccia non pu essere compatta, bens deve
possedere dei vuoti) ;
- Grado di saturazione (stima della quantit dacqua contenuta in un dato
volume) ;
- Pressione (rapporto tra pressione atmosferica e tensione superficiale dellacqua).
Parametri DINAMICI: dipendono dalla dinamica del
fluido.
- Conduttivit idraulica o coefficiente di permeabilit;
- Trasmissivit;
- Coefficiente di immagazzinamento specifico.

Parametri
POROSIT: una caratteristica di estrema variabilit che dipende dal numero, dalle
dimensioni, dalla forma e dalla disposizione spaziale dei meati. esprime lattitudine che
ha una roccia ad immagazzinare ed a liberare lacqua. Solitamente espressa in
percentuale
Si parla di porosit primaria quando i meati si sono formati contemporaneamente alla
roccia che li contiene. Essi sono legati ai processi di deposizione e di diagenesi.
La porosit secondaria quella che si genera successivamente alla formazione della
roccia. E espressione della fratturazione, della fessurazione, delle dissoluzioni
chimiche, delle variazioni termiche, dellerosione meccanica, ed legata ai processi
tettonici, metamorfici, allazione degli agenti esogeni, ecc.

Vv
n = 100
Vt

Vv
n = 100
Vt

Vv = volume dei vuoti


Vt = volume totale

PARAMETRI STATICI
POROSITA

Vv = volume di vuoti
Porosit =

Vt = volume totale

Nei sedimenti (e con apposite considerazioni anche nelle rocce) la porosit dipende da:
a. Scala dellosservazione e tipologia di materiale;
b. Coefficiente di uniformit;
c. Grado di compattazione;
d. Disposizione e forma dei grani;
e. Intercomunicazione dei vuoti;
f. Volume rappresentativo elementare

PARAMETRI STATICI
POROSITA

a. Scala dellosservazione e tipologia di materiale


Scala
Microscopica

Macroscopica

Tipologia di vuoti
Pori

Intergranulari (tra i grani) e


intragranulari (nei grani)

Microfessure

Diaclasi, giunti, scistosit

Macrofessure

Macrofessure
Canali e cavit carsiche

Tipo di mezzo
Poroso

Fessurato

Continuo

Discontinuo

PARAMETRI STATICI
POROSITA
Porosit microscopica

Porosit INTRAgranulari
Porosit INTERgranulari

PARAMETRI STATICI
POROSITA
Porosit macroscopica; fratture aperte

PARAMETRI STATICI
POROSITA
Porosit macroscopica; cavit carsiche

PARAMETRI STATICI
POROSITA
Nei sedimenti i granuli hanno dimensioni
diverse => per classificarli uso le

b. Coefficiente di uniformit =
del sedimento

CLASSI GRANULOMETRICHE

= diametro del 60% della curva


granulometrica cumulativa

U piccolo ( tendente a 1) =
sedimento BEN CLASSATO

U grande = sedimento
MAL CLASSATO

60%

10%

60%

10%

PARAMETRI STATICI
POROSITA
Curva granulometrica cumulativa

Curva granulometrica cumulativa


Si costruisce a partire dai dati granulometrici di un sedimento (diametri dei grani; setacciatura o
bilance di sedimentazione).
In ascisse si pongono i diametri delle granulometrie dei sedimenti in scala semilogaritmica (il
semilog permette di migliorare la visualizzazione dei dati); sullasse delle ordinate si collocano le
percentuali cumulate dei pesi delle diverse classi granulometriche.
Es. considero un sedimento con:
Granulometria

Percentuale in peso

Percentuale cumulata

Ghiaia

10%

100%

Sabbia grossa

15%

90%

Sabbia fine

25%

75%

(10%+40%+25%+15%+10%)

(10%+40%+25%+15%)

(10%+40%+25%)

Limo

40%

50%
(10%+40%)

Argilla

10%

10%

PARAMETRI STATICI
POROSITA

Falda di detrito;
Deposito mal classato formato da
ciottoli di varie dimensioni;
Coefficiente di uniformit ALTO.

PARAMETRI STATICI
POROSITA

Ghiaia;
Deposito ben classato
formato da ciottoli +/delle stesse
dimensioni;
Coefficiente di
uniformit BASSO.

PARAMETRI STATICI
POROSITA
In generale, un sedimento BEN classato (A) presenta una porosit pi alta
rispetto ad un sedimento MAL classato (B).

(A)

(B)

Sedimento BEN classato

Sedimento MAL classato

Porosit + ALTA

Porosit + BASSA

PARAMETRI STATICI
POROSITA

c. Grado di compattazione

Caso 1: cubo = porosit massima


Caso 2: romboide = porosit minima

PARAMETRI STATICI
POROSITA

d. Disposizione e forma dei grani

Disposizione regolare: generalmente porosit ridotta


Disposizione casuale/irregolare: generalmente porosit alta

PARAMETRI STATICI
POROSITA
e. Intercomunicazione dei vuoti
Travertino: no intercomunicazione tra i
vuoti

Ghiaia: vuoti intercomunicanti

PARAMETRI STATICI
POROSITA
f. Volume rappresentativo elementare (VRE)
E il pi piccolo volume a n omogenea scelto sulla base della scala del
lavoro; pi fine il sedimento, pi piccolo il VRE.

PARAMETRI STATICI
POROSITA

Dal punto di vista genetico, porosit pu essere suddivisa in:


P. PRIMARIA: legata alla deposizione o alla formazione del sedimento e della
roccia (Es. rocce effusive, sabbie); gli interstizi si generano durante i processi
di deposizione e diagenetici.
P. SECONDARIA: successiva alla formazione del materiale (Es. fratture,
faglie, dissoluzione, alterazione, metamorfismo, azione agenti esogeni,).

PARAMETRI STATICI
POROSITA
P. PRIMARIA: legata alla deposizione o alla formazione del sedimento e della roccia (Es. rocce effusive,
sabbie); gli interstizi si generano durante i processi litogenetici.

Roccia effusiva: vacuoli da


degassazione

Ghiaia: vuoti intercomunicanti

PARAMETRI STATICI
POROSITA
P. SECONDARIA: successiva alla formazione del materiale (Es. fratture, faglie, dissoluzione,
alterazione, metamorfismo, azione agenti esogeni,).

Fratture

Dissoluzione carsica

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

Grado di saturazione =

Stato del mezzo


Secco

Vw = Volume dacqua
Vp = Volume pori

Grado di saturazione (%)


0

Leggermente umido

1-25

Umido

25-50

Bagnato

50-75

Molto bagnato

75-99

Saturo

100

In un mezzo SECCO lo 0% dei pori riempito dacqua;


In un mezzo SATURO pi del 99% dei pori riempito dacqua.

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

Vw = Vg + Vr

Vg = Volume dellacqua GRAVIFICA


Vr = Volume dellacqua di RITENZIONE

Acqua GRAVIFICA (o LIBERA): sono tutte le acque che si muovono per


gravit o per un Pressione applicata (P).
Acqua di RITENZIONE: sono acque che NON sono libere di muoversi
rispetto alla forza di gravit.

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
Lacqua di ritenzione
IGROSCOPICIT: la capacit delle rocce asciutte di assorbire lacqua nellaria
allo stato di vapore attorno ai propri granuli. Si estrae a temp. di 105-110C.
-Acqua IGROSCOPICA: interna al grano ed attorno allo stesso per uno spessore
massimo di 0,1 m;
CAPACITA DI RITENZIONE: la capacit di trattenere acqua per fenomeni di
adesione (sullacqua igroscopica) -si estrae per centrifugazione- e capillarit.
- H2O PELLICOLARE: spessore massimo di 1-2 m;
- H2O CAPILLARE: funzione della tensione superficiale dellacqua: raggiunge
spessori che variano da 1 m a qualche mm.

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
Le acque igroscopiche e pellicolari vengono trattenute per mezzo di fenomeni
elettrici; lacqua capillare, invece, viene trattenuta grazie alla tensione superficiale
dellacqua (fenomeno fisico).

F attrazione
Igroscopica

Acque di ritenzione

Pellicolare

Capillare

Gravifica

D distanza
dal grano

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

RIPARTIZIONE DELLACQUA NEL SOTTOSUOLO

Zona di saturazione: tutti i meati sono saturi.


Zona di aerazione: dove circolano acqua e aria nello stesso tempo.
Falda lacqua che circola nella zona di saturazione.
La superficie che separa acqua ed arie detta superficie piezometrica.
La frangia capillare caratterizzata dalla presenza dacqua capillare
continua e sospesa, ed idraulicamente legata alla superficie piezometrica.
Zona di evapotraspirazione: quella pi superficiale, dove lacqua pu
essere riportata in atm per lazione combinata di evaporazione e
traspirazione.

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE

Grado di saturazione =

Il Grado di saturazione non va confuso con il Contenuto volumetrico in


acqua:
Cont. Vol. in acqua =

VT = Volume Totale

Non tutta l'acqua che satura un mezzo roccioso sfruttabile.


L'acqua contenuta in una roccia satura (pari alla porosit tot. nt) si sudddivide in 2
parti: la capacit di ritenzione specifica (nr) e la porosit utile o portata specifica (nu)

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
n = Porosit totale
t

n = Porosit utile o portata specifica


u

n = Ritenzione specifica
r

= la parte dacqua che pu essere effettivamente


estratta

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
Es. nt = 30%

OSSERVAZIONI:
- Le granulometrie grossolane hanno pi portata specifica delle fini;
- Il materiale fine presenta maggiore ritenzione specifica in virt della
maggior superficie specifica rispetto alle granulometrie pi grossolane.

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
Valori indicativi di porosit totale e portata specifica per diversi litotipi

PARAMETRI STATICI
GRADO DI SATURAZIONE
Sedimento

Porosit

Portata Specifica

Ghiaia

Media

Altissima (quasi tutta la porosit Portata specifica)

Argilla

Altissima

Bassissima (quasi tutta l'acqua di ritenzione)

PARAMETRI STATICI
PRESSIONE
Considero un acquifero libero

Zona vadosa

PH O nei pori < Patm


2

Frangia capillare
Sup. piezometrica

Zona satura

PH O nei pori = Patm


2

PH O nei pori > Patm


2

PARAMETRI STATICI
PRESSIONE
Nella frangia capillare la pressione atmosferica maggiore della pressione dellacqua; tuttavia le
caratteristiche fisiche del fluido ed il diametro dei meati fanno si che vi sia un certo quantitativo di acqua
(generalmente superiore al 75%) che si muove in senso verticale congiuntamente alle fluttuazioni della
superficie piezometrica.
hc = risalita capillare
= tensione superficiale
= angolo di menisco
= densit del fluido
r = raggio del tubo capillare
g = accelerazione di gravit

Diametro dei grani


(cm)

Diametro dei pori


(cm)

Risalita
capillare (cm)

Limo fine

0.0008

0.0002

750

Limo grossolano

0.0025

0.0005

300

Sabbia fine

0.015

0.003

50

Sabbia grossa

0.05

0.01

15

Ghiaia fine

0.5

0.1

1.5

Sedimento

OSSERVAZIONE:

la risalita capillare maggiore nei sedimenti FINI rispetto alle granulometrie


grossolane (in pratica lo spessore della frangia capillare ha uno spessore che varia in ragione inversa
alla granulometria).

NB: nei sedimenti il diametro dei pori circa 1/5 del diametro dei grani.

PARAMETRI STATICI
PRESSIONE

PARAMETRI STATICI
PRESSIONE

PARAMETRI DINAMICI

Parametri DINAMICI: dipendono dalla dinamica del fluido.


- Conduttivit idraulica o coefficiente di permeabilit;
- Trasmissivit;
- Coefficiente di immagazzinamento specifico.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
La conduttivit idraulica (o coefficiente di permeabilit) viene spesso
erroneamente chiamato Permeabilit. Per spiegare la differenza tra
questi due parametri necessario partire dalla Legge di Darcy: questa
legge descrive il moto di un fluido (generalmente lacqua) in un mezzo
poroso.
Legge di Darcy:
Portata = Q = KA [(h1-h2)/L] = [m/s]
NB: h varia con L
h/L= i = perdita di carico
idraulico o GRADIENTE
IDRAULICO

h1

Il - indica che per convenzione il flusso


diretto verso lh inferiore

L=
h2

lunghezza
del cilindro
con
campione

A = sezione del
cilindro
Misuratore di portata (

Q)

In pratica Darcy not che la portata Q


attraverso una sezione retta del mezzo (A)
direttamente proporzionale alla perdita di
carico idraulico ( h/L=i ) ed inversamente
proporzionale alla lunghezza del percorso nel
mezzo poroso (L); K la costante di
proporzionalit ed un coefficiente legato alla
natura del mezzo stesso

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA

3250

105
101

ESERCIZIO
GRADIENTE IDRAULICO
L

L=distanza tra i piezometri=1200 m

P1

S1=soggiacenza acqua in P1=2,2 m

P2

s1
s2

S2=soggiacenza acqua in P2=3,5 m


Quota piano campagna P1=115 m slm

iez.
Sup. p

Quota piano campagna P2=114,5 m slm


h2

h1

Gradiente idraulico i =?
Livello medio mare

Calcolo la quota assoluta della piezometrica nei due pozzi (h1 e h2)
h1 = 115 - 2,2 = 112,8 m slm
h2 = 114,5 - 3,5 =111 m slm
Gradiente idraulico i = (h1 - h2) / L=(112,8 - 111) / 1200 = 0,0015

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Risolvendo lequazione precedente,

Conduttivit idraulica o
coeff. di permeabilit

otteniamo

= [m/s]
NB: dimensionalmente
una velocit

Il rapporto Q/A prende il nome di Velocit di filtrazione (specific discharge) ed


indicato con la lettera v; essa in realt una velocit apparente che non
tiene conto della matrice solida (come se il flusso fosse attraverso un
condotto libero).
E necessario, quindi, inserire un parametro che tenga conto della reale
disponibilit di spazio per il flusso attraverso il materiale => considero una
Velocit di
filtrazione =
effettiva

n = portata specifica
u

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
A

An

In realt, allinterno di un acquifero, la ve (velocit di filtrazione effettiva) non


costante perch sussistono fenomeni di DISPERSIONE.

dimensione dei pori

Interazione con le
pareti dei pori

Percorsi diversi

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA

K anche esprimibile in funzione dei grani, dei pori e delle caratteristiche del
fluido:

K = C d (/)
Parte
solida

Parte
fluida

C = Costante del materiale che dipende dai grani: aumenta con


laumentare del diametro dei grani e con il migliorare della
classazione;

d = Diametro dei pori (considero un sedimento pari al d10 della


curva cumulativa);

(gamma)= Peso specifico del fluido = g;


(mu)= Viscosit del fluido

= densit

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA

Il valore

prende il nome di PERMEABILITA INTRINSECA;

essa la parte di conduttivit idraulica che dipende solamente dalle


caratteristiche della frazione solida.

ki = [m] = [d] (darcy)

NB:

In definitiva,

La parte relativa alla frazione fluida, ed in particolare la viscosit, varia al


variare della temperatura. Tuttavia nelle normali condizioni di giacitura
dellacqua allinterno dellacquifero, e variano in maniera trascurabile
tanto da poter assimilare K a ki

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Convenzionalmente, valori di K superiori a 10-9 m/s indicano un materiale
permeabile, valori inferiori sono rappresentativi di un materiale
impermeabile.

ESERCIZIO
La permeabilit intrinseca di una roccia pari a 3x10-3 darcy; qual la
conduttivit idraulica (il fluido ha le seguenti caratteristiche: densit = 1 g/cm3,
viscosit = 0.01 g/s*cm)?.
Ricordiamo che
=> (trasformo darcy in cm2)

1000 cm/s2 = 103

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
LIMITI DELLA LEGGE DI DARCY: la Legge di Darcy valida solo per un
mezzo poroso, omogeneo (mezzo in cui una certa propriet non varia
spazialmente) ed isotropo (mezzo in cui una certa propriet ha lo stesso
valore in ogni direzione di misura) in un regime idrico con moto laminare. Se i
meati risultano troppo grandi, il moto del fluido assume carattere turbolento,
soprattutto in corrispondenza delle pareti del vuoto. Introduco, quindi, il
= densit del fluido;
Numero di Reynolds =

v = velocit del fluido;


D = diametro della condotta;

= viscosit del fluido.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
La Legge di Darcy vale solo
per NR<1 (velocit molto basse
e moti laminari); la maggior
parte dei deflussi sotterranei
avviene per valori di NR<1.
La Legge di Dracy non vale,
tuttavia, quando i meati
risultano talmente piccoli da
non permettere ai normali
gradienti di vincere le forze
dattrito interne al sedimento
(Es. argille).
La Legge di Darcy non inoltre valida per acquiferi fratturati/fessurati molto
permeabili ed in corrispondenza di opere di presa.
La legge di Darcy pu essere ritenuta valida per gradi di saturazione
maggiori dell85%; per valori prossimi all85% parecchia aria pu essere
sotto forma di bolle riducendo cos la permeabilit.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
OMOGENEITA ED ISOTROPIA DI K
Mezzo OMOGENEO: una certa propriet non varia spazialmente.
Mezzo ISOTROPO: una certa propriet ha lo stesso valore in tutte le
direzioni di misura.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Leterogeneit di K dipende essenzialmente da:
- Stratificazione;
- Discontinuit;
- Trend (gradazioni, direzioni preferenziali di deposizione).

Lanisotropia di K, invece, funzione della


direzione di osservazione del parametro; in
2D ho 2 direzioni preferenziali di
anisotropia.

Kv

Kh
Ky

In 3D le direzioni di anisotropia sono 3

Kx
Kz

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Considero una situazione di questo
tipo:

Conduttivit idraulica orizzontale totale =

Conduttivit idraulica verticale totale =

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA

OSSERVAZIONI:
- Per ogni combinazione avr che:
- Kh sempre > Kv nei sedimenti;
- Kv spesso > di Kh nelle rocce.
- Un insieme di strati omogenei ed isotropi sono, dal punto di vista
idraulico, equivalenti ad un unico strato omogeneo ed anisotropo con
spessore totale = d (= di) e Kh Kv

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Riassumendo K dipende da:
SEDIMENTI
- Granulometria (C);

ROCCE
- Caratteristiche delle discontinuit:

- Classazione (C);

- Numero;

- Diametro dei meati (d):

- Aperture;

- Granulometria;

- Riempimenti;

- Compattazione;

- Interconnessione.

- Disposizione grani;

- Tettonica;

- Forma grani.

- Alterazione;
- Dissoluzione.

NB: K dipende fortemente dal Volume rappresentativo elementare (VRE) e,


nel caso di acquiferi anisotropi, dalla direzione di misurazione del
parametro.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K
K pu essere misurata in situ o in laboratorio
PROVE IN SITU
- Diluizione di tracciante in pozzo;
- Prove in pozzetto;
- Infiltrometrie; Prove di portata;
- Prove in pozzo (Lefranc e Lugeon).
PROVE IN LABORATORIO
Il campione deve essere il pi possibile indisturbato perch il rimaneggiamento
influenza K.
- Permeametro

- a carico COSTANTE (utilizzato per le sabbie);


- a carico VARIABILE (utilizzato per le argille).

- Formule empiriche in base alla granulometria.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Diluizione di tracciante in pozzo
Studia il comportamento di un tracciante in uno o pi pozzi; la mobilitazione
dello stesso dipende dalle caratteristiche del materiale acquifero =>
- Devo conoscere la porosit specifica del materiale;
- Devo verificare la velocit di diluizione (in un pozzo) o di percorrenza (tra 2 o
pi pozzi);
- Devo conoscere lo spessore dellacquifero per definire le portate.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove in pozzetto
Prova speditiva eseguita su scavi poco profondi fatti a mano o con benna ed
indicata per la valutazione della conduttivit idraulica dei terreni superficiali in
zona insatura. Si esegue nei seguenti modi:
1. Si riempie lo scavo di acqua e si misura la portata necessaria a mantenere
costante il livello (prova a carico costante); per pozzetti cilindrici

K= Q

Volume
immesso

dh0

dV

Q = dV/dt = portata immessa


d = diametro pozzetto
h0 = altezza acqua da fondo foro

dt
tempo

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove in pozzetto
2. Si osserva la velocit di abbassamento dinamico nel tempo (prova a carico
variabile);

h2

dV

h1

dt
+

h0

t1

t2

tempo

Per la valutazione del coefficiente


di permeabilit si utilizzano
formule empiriche, valide per un
terreno omogeneo, isotropo e con
permeabilit non inferiore a 10-6
m/s.

Q= portata assorbita a livello costante


hm = alt. media dellacqua nel pozzetto >1/4 d
d = diametro del pozzetto cilindrico
b = lato del pozzetto a base quadrata
h2-h1 = variazione di livello nellintervallo t2-t1

Pozzetto circolare

Q 1

Carico costante K =
dhm
Carico variabile K =

d h2 h1 1

32 t 2 t1 hm

Pozzetto a base quadrata


Carico costante

Carico variabile

1
Q

b 2 27 h + 3
b
2h
1+ m
h h
b
K= 2 1
t 2 t1 27 hm + 3
b
K=

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Infiltrometrie
Gli infiltrometri sono degli apparecchi concettualmente molto semplici che
misurano la quantit di acqua che filtra attraverso una sezione di area nota. Quello
a doppio anello sigillato che rappresenta la logica evoluzione di quelli che l'hanno
preceduto perch assicura la unidirezionalit del flusso grazie al doppio anello, e
minimizza gli errori dovuti alla evaporazione grazie all'anello interno chiuso.
La determinazione della conducibilit idraulica richiede una precisa
determinazione della quantit di acqua che filtra al di sotto dell'anello interno;
questo viene reso possibile utilizzando una piccola sacca flessibile contenente un
quantitativo di acqua noto collegata, mediante un tubo di gomma, all'anello interno.
Periodicamente la sacca viene rimossa e pesata, la differenza tra le due misure
fornisce l'esatto quantitativo di acqua assorbita. Misurando l'intervallo di tempo tra
le due pesate possibile determinare la velocit di filtrazione.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Infiltrometrie

Infiltrometro a doppio
anello

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove di portata
La forma del cono di influenza
correlata alle caratteristiche del
materiale acquifero; per K elevata
avr coni poco profondi ma molto
estesi (forte ricambio dacqua), per
valori di K bassi avr coni molto
profondi ma in pianta poco estesi
(ridotta capacit di compensare
lacqua emunta).

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove in pozzo
Le prove di permeabilit in sito sono intese a determinare il coefficiente di permeabilit dei terreni.
Sono di vario tipo, e le modalit esecutive sono da determinare sia in funzione del tipo di terreno
(per cui necessaria una preliminare conoscenza stratigrafica) sia della precisione desiderata.
E' indispensabile, per l'attendibilit delle prove, curare in particolare:
- la realizzazione di una cavit filtrante di geometria ben definita, con minimo disturbo del terreno
circostante (nel caso di sondaggio ci implica la scelta di idonei mezzi ed utensili di perforazione
e l'abolizione di ogni additivo, come bentonite e simili, all'eventuale acqua di circolazione);
- l'ottenimento di un moto laminare dell'acqua immessa (o estratta) secondo schemi di flusso il pi
possibile simili ai modelli teorici;
- la conduzione delle prove in tempi sufficientemente lunghi per ottenere moti di fluidi in regime
permanente (stabilizzazione della prova).
Ci si limiter ad esaminare le pi usuali prove eseguite in fori di sondaggio, utilizzabili in genere per
terreni con coefficiente di permeabilit K superiore a 10-3 - 10-4 e in particolare:
a)

Prove tipo LEFRANC, che permettono di determinare la permeabilit di terreni al fondo di fori di
sondaggio al di sopra o al di sotto del livello della falda;

b)

Prove LUGEON che consentono di valutare la permeabilit di formazioni rocciose.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove tipo Lefranc
Tali prove sono eseguibili al fondo di un foro di sondaggio e pertanto, se devono essere eseguite a diverse
profondit, la perforazione va periodicamente interrotta per l'esecuzione della prova; va quindi realizzata una
sezione filtrante al fondo del foro, sollevando per una lunghezza prestabilita la colonna di rivestimento o
eseguendo un tratto di perforazione sotto la scarpa della colonna stessa. Tutto il tratto del foro non
interessato dalla prova deve essere rivestito con una tubazione, e particolare cura va posta per evitare risalita
dell'acqua all'esterno del tubo di rivestimento, ad esempio mediante la posa in opera di un otturatore (packer)
pneumatico atto ad isolare la cavit di prova immediatamente sotto la scarpa del rivestimento.
Nel caso che il terreno interessato dalla cavit filtrante tenda a franare o a rifluire, necessario adottare
particolari provvedimenti per la creazione della cavit di prova, procedendo ad esempio come segue:
1) Rivestire il foro fino al fondo con tubazione provvisoria;
2) Immettere nel fondo del foro della ghiaia pulita (o comunque materiale granulare a permeabilit
decisamente superiore a quella del terreno da provare);
3) Sollevare di qualche decimetro la colonna di rivestimento, curando che la base di questa non risalga mai al
di sopra dello strato di ghiaia immessa.
Le prove possono essere condotte:
a) con CARICO IDRAULICO COSTANTE, mantenendo fisso il livello dell'acqua immessa nel tubo di
rivestimento e misurando la portata di regime;
b) a CARICO IDRAULICO VARIABILE, misurando la variazione nel tempo del livello dell'acqua nel foro, dopo
aver creato un temporaneo innalzamento (o anche abbassamento, per prove eseguite al di sotto della falda
acquifera) riempiendo il foro d'acqua (o emungendo acqua dalla falda).

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove tipo Lefranc a carico COSTANTE

K = Q / CfHd
Q = portata a regime (m/sec)
H = carico idraulico a regime
d = diametro del foro
Cf = coefficiente di forma = 2.85

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove tipo Lefranc a carico VARIABILE

A
h1
k=
ln
CL (t2 t1) h2

A = area di base della tasca filtrante


t t = intervallo di tempo corrispondente a
dH
2

C = coefficiente di forma in funzione della


tasca inferiore di diametro D e lunghezza L
C=L per L>>D
C=2p+L per L<=D

Esempio prova
Lefranc a carico
Variabile

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove tipo Lugeon
Tali prove vengono effettuate immettendo acqua in pressione su tratti prestabiliti di foro di sondaggio per
valutare la permeabilit di ammassi rocciosi in termini di assorbimento di acqua nell'unit di tempo, in
funzione della pressione di prova e della lunghezza del tratto di foro interessato.
La permeabilit della roccia cos misurata viene generalmente espressa in unita LUGEON; un LUGEON
corrisponde alla permeabilit di un ammasso roccioso che assorbe 1 litro di acqua al minuto per ogni
metro di foro, con una pressione di prova di 10 atm. In generale se ne ricava un indice del grado di
fratturazione; solo nel caso di mezzo omogeneo ed uniforme (roccia porosa, diffusamente microfessurata o
con fratture molto ravvicinate) i risultati della prova possono essere tradotti nel coefficiente di permeabilit, se
si realizza un flusso laminare a regime intorno al tratto di foro in esame.
Le sezioni del foro da sottoporre a prova (di lunghezza in genere compresa entro i 5 m) possono essere
realizzate durante l'avanzamento della perforazione del sondaggio, isolando successivamente le sezioni da
provare con due otturatori, uno alla sommit ed uno alla base della sezione stessa. Particolare cura va posta
nella scelta e nella posa in opera degli otturatori, ad evitare perdite di acqua che potrebbero alterare anche
sensibilmente i risultati, e che non sempre possono essere evidenziate (un rifluimento d'acqua a boccaforo
indicher una perdita attraverso l'otturatore superiore, ma non sempre tale acqua risale fino a giorno, ed
inoltre, nel caso di prova con due otturatori, e impossibile verificare perdite attraverso l'otturatore inferiore).
Gli otturatori sono realizzati con elementi cilindrici in gomma, che si espandono sotto una spinta meccanica o
idropneumatica.
In ogni sezione la prova viene normalmente eseguita con diversi valori della pressione (in progressione
crescente e poi decrescente), ogni volta mantenuti costanti per 10 - 20 minuti dopo il raggiungimento della
condizione di regime (portata costante).

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURA DI K IN SITU
Prove tipo Lugeon

Packer
gonfiabili

Esempio prova Lugeon

Esercizio prova Lefranc


CARICO COSTANTE
litri

Prova eseguita da 1.5 m a 2.0 m


d = 127 mm

Tempo (s)

10

10.54

20

20.6

30

30.83

40

40.96

50

51.11

K = Q / CfHd

Esercizio prova Lefranc


l

l/s

10

10.54

0.9488

1.75E-03

20

20.6

0.9709

1.79E-03

30

30.83

0.9731

1.79E-03

40

40.96

0.9766

1.80E-03

50

51.11

0.9783

1.80E-03

0.9695

1.79E-03

Prova eseguita da 1.5 m a 2.0 m


d = 127 mm Cf=2.85
K = Q / CfHd

t (s)

livello da b.f.
(m)

Prova a carico variabile


Tratto filtrante = 0.5 m

h da fondo foro

4.5

0.1

4.4

15

0.3

4.2

20

0.5

30

0.7

3.8

60

1.1

3.4

120

1.5

d = 127 mm

A
h1
K=
ln
CL(t2 t1) h2

t (s)

livello da b.f.
(m)

h da fonfo foro

h1/h2

4.5

0.1

4.4

1.023

1.14E-04

15

0.3

4.2

1.048

1.18E-04

20

0.5

1.050

2.47E-04

30

0.7

3.8

1.053

1.30E-04

60

1.1

3.4

1.118

9.39E-05

120

1.5

1.133

5.28E-05

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
MISURE DI K IN LABORATORIO
Prova a carico costante (sabbie)

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Livello mantenuto costante (carico idraulico costante)

- Legge di Darcy
Q = - KA[(h1-h2)/L]
- In questo caso h1-h2 = h = cost
- Ora moltiplico i due termini
dellequazione per t (tempo di
misura) =>

Qt = - KAt (h/L)
Q

Qt = V (volume scaricato in un certo tempo


per mantenere il livello costante)

Riscrivo lequazione ed ottengo -KAt (h/L) = V


NB: h deve essere simile a quello in situ

=>

K = VL
Ath

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Prova a carico variabile (argille)
dc = diametro campione
dt = diametro tubo di carico
Ac = area trasversale del campione
At = area trasversale del tubo di carico
La portata in entrata (Qin) deve essere uguale alla portata in
uscita (Qout) =>

da cui

Integrando da t=0 a t=1 con le condizioni iniziali h=h0 e t=0, otteniamo

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Formule empiriche: Formula di Hazen
Hazen ritiene che la dimensione della frazione pi fine di un terreno, quella,
cio, che fa da matrice ai grani pi grossi, governa il valore della permeabilit
=>

K = d102
In pratica K pari al quadrato del d10 della curva granulometrica cumulativa
espresso in millimetri.

PARAMETRI DINAMICI
CONDUTTIVITA IDRAULICA
Formule empiriche: Formula di Prugh
Prugh ha costruito tre grafici da cui ricavare K tenendo conto del d50, del
coefficiente di uniformit del sedimento e del suo stato di addensamento.

PARAMETRI DINAMICI
TRASMISSIVITA

La Trasmissivit (T) esprime la quantit dacqua che pu essere trasmessa


orizzontalmente attraverso una lunghezza unitaria da uno spessore saturo con
gradiente idraulico unitario.
Trasmissivit =
H = spessore totale del livello saturo
K = conducibilit idraulica

NB: per un acquifero multilivello

o m2/s

PARAMETRI DINAMICI
COEFFICIENTE DI IMMAGAZZINAMENTO SPECIFICO
Il Coefficiente di immagazzinamento o STORAVITY (S) definito come
(Valido solo per un acquifero confinato
adimensionale)

S = nu

(Valido per un acquifero libero)

Il Coefficiente di immagazzinamento specifico (Ss) esprime la quantit dacqua gravifica


per unit di volume saturo che viene immagazzinata (o estratta) da un certo volume per
variazione unitaria di carico idraulico sia per autocompattazione del mezzo (che fa
aumentare la pressione lungo lasse z) sia per decompressione del fluido.

Coefficiente di
immagazzinamento specifico =
= Compressibilit del mezzo;
= Compressibilit dellacqua (a Temp. Ambiente = 4,6 x 10-10 m2/N);
n = Porosit;
w = Densit dellacqua;
g = Accelerazione di gravit.

Limmagazzinamento spec. legato allespansione


del fluido e alla compattazione dellacquifero.

RIASSUNTO PARAMETRI FONDAMENTALI


Parametri statici

Parametri dinamici
Legge di Darcy:

Porosit

Portata = Q = KA [(h1-h2)/L] = [m/s]


Conduttivit
idraulica

Grado di
Saturazione

Risalita capillare
(legata alla
pressione)

Trasmissivit
Coefficiente di
immagazzinamento
specifico
Acquifero confinato
Storavity
Acquifero libero

Carico idraulico
1
E c = mv 2
2
Ep = W = Fz = mgz
P =F/A

En. cinetica

En. potenziale

Pressione

Lenergia totale di un volume unitario di fluido la somma delle 3 componenti:

E tv =

1 2
v + gz + P
2

Dividendo la precedente equazione per si ottiene lenergia totale per unit di massa

E tm =

1 2
P
v + gz +
2

Equazione di Bernoulli

Considerando un flusso stazionario senza frizione ed in condizioni di


incompressibilit la somma delle 3 componenti costante.

Si consideri un fluido con P=1500 N/m2 posto 0.75 m al di sopra del livello di
riferimento di densit 1.02*103 kg/m3 e g=9.80 m/s2. Il fluido si muove ad una
velocit di 1.0*10-6 m/s. Trovare lenergia totale per unit di massa.

E tm =

E tm

1 2
P
v + gz +
2

6 2 2

(10 )
=
2

1500
+ 9.80 0.75 +
1.02 10 3

E tm = (5 10 13 + 7.35 + 1.47)m2 / s 2
Dividendo lequazione per g si ottiene lenergia per unit di peso. Ora
lequazione ha la dimensione di una lunghezza (m). Lenergia per unit di
peso chiamata carico idraulico, h.

v2
P
+z+
= cos t
2g
g

Per un fluido ideale

Si pu utilizzare un piezometro per misurare lenergia totale di un fluido che circola


entro un tubo. Lacqua sale allinterno del piezometro in modo proporzionale allenergia
totale per unit di massa del fluido.

In condizioni naturali la velocit molto bassa e il fluido

h=z+

P
g

En. potenziale

In un fluido la pressione in un punto uguale


allaltezza dellacqua

P = ghp
sostituendo

h = z + hp
Il carico idraulico dato dalla somma del carico di
quota z e del carico piezometrico hp.
da Fetter, 2001

Potenziale
Lenergia meccanica per unit di massa in accordo con Hubbert (1940) rappresenta il
potenziale .

ghp
P
= gz + = gz +
= g(z + hp )

= gh
Un fluido va sempre da zone a potenziale pi alto verso quelle a potenziale pi basso.
Laccelerazione di gravit pu essere considerata costante cos si pu assumere che il
carico idraulico controlli il movimento delle acque sotterranee.

Si osserva che il carico idraulico decresce lungo la direzione di flusso. Durante il flusso
lacqua deve vincere la resistenza (attrito) dello scheletro. Parte dellenergia viene
trasformata il calore. Normalmente non possibile misurare la variazione di
temperatura.

Si consideri un tubo pieno di sabbia


con un flusso da sin a dx e portata
cost.

Per il singolo punto il carico


costante h=(z+hp)
Quando la v=0 h risulta dappertutto
costante.

1
da Fetter, 2001

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