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IL C A N T I E R E D E LL A C U PO L A D E L D UOMO DI F IRENZE
La macchina elevatrice principale, denominata Colla Le gru più complesse erano quelle di posizionamento; il
grande, (colla in fiorentino rinascimentale significa fune) loro funzionamento era basato su lunghe viti, impiegate
era un argano multiplo azionato da buoi capace di sia per il sollevamento che per lo spostamento trasversale
sollevare carichi a tre diverse velocità, dotato di un del carico.
ingegnoso sistema di inversione del moto.
L E M AC CHIN E DI L E O NA RD O
LA G RU ST R A L LATA D I L E O NA R D O
IMPIEGO
Edilizia, carico e scarico materiali.
MOTORE
Argano con sistema di riduzione della forza ad ingranaggi.
IMPIEGO
Movimentazione della terra nello scavo di canali.
MOTORE
Saliscendi.
IMPIEGO
Rimozione materiale nello scavo e nella manutenzione
dei canali.
MOTORE
Argano.
IMPIEGO
Carico e scarico materiali nei canali e nei porti.
MOTORE
Così come è disegnata la gru sembra azionata a braccio.
Il sistema di riduzione della forza è una carrucola mobile
ma, come risulta anche da altri disegni dello stesso
Leonardo, la gru può essere facilmente dotata di un
argano.
Il “deltaplano”, che - secondo alcuni studi - così come è Per quanto il disegno ad un primo sguardo possa
disegnato non potrebbe volare stabilmente perché apparire assai dettagliato, questo lascia in realtà molti
mancante di un piano verticale di coda, pare avere un margini di incertezza. Tra questi il più difficile da
aspetto zoomorfo, come se Leonardo avesse voluto interpretare è la zona in cui dovrebbe collocarsi il pilota
riprodurre l’aspetto di una cimice. La nota sotto il la quale, nonostante sia indicata da Leonardo, nel
disegno riporta alcune sommarie istruzioni di volo dalle disegno non viene illustrata alcuna struttura atta ad
quali risulta evidente che l’aliante è ideato per muoversi ospitarlo.
con la parte più rastremata rivolta in avanti. Il pilota sta Il rollio è controllato tramite il rimando di due funi che si
in piedi su una sorta di trapezio che usa, grazie al attestano alle estremità di un corto asse trasversale.
rimando operato tramite due funi, per controllare il Questo è fissato ortogonalmente all’asse centrale
rollio. Con le mani aziona invece una leva a bilanciere longitudinale della vela, tramite un incastro dalla rigidità
montata sul palo centrale che regola il beccheggio. Nel inevitabilmente limitata. Molto più semplice ed efficace
disegno è del tutto assente un qualunque dispositivo per sarebbe stato attestare le due funi di rimando
il controllo dell’imbardata. direttamente ai margini laterali della struttura esterna
della vela.
Nello stesso foglio del Codice di Madrid è presente
anche il disegno della celebre “sfera volante” per la quale In corrispondenza dell’estremità inferiore del palo
viene specificato essere costruita impiegando canne e verticale che ospita i controlli il disegno mostra un ampio
zendado (drappo finissimo per lo più di seta). Con gli e nettissimo arco di cerchio simmetrico rivolto verso il
stessi materiali, “Della medesima natura”, dice Leonardo basso. Ad oggi non è stata avanzata alcuna ipotesi
essere costruito anche il deltaplano. convincente sull’interpretazione di questo segno.
LE M AC C HIN E DI L E O NA RD O
IL C A N T I E R E D E LL A C U PO L A D E L D UOMO DI F IRENZE
ARTESMECHANICAE
ArtesMechanicae è un gruppo di ricerca impegnato nello
studio della storia della scienza e della tecnologia,
caratterizzato da un approccio interdisciplinare che
integra i metodi storiografici tradizionali con strumenti
di analisi, classificazione e visualizzazione mutuati
dall’ingegneria
e dall’informatica.
L’attività di ArtesMechanicae è diretta da un comitato
scientifico internazionale composto da specialisti di varie
discipline storico-umanistiche e
scientifico-ingegneristiche, i quali promuovono
continuamente i risultati della ricerca in congressi e
workshop.
ArtesMechanicae promuove la cultura tecnico-scientifica
attraverso la progettazione e realizzazione di mostre,
fornendo consulenze museografiche, eseguendo restauri,
realizzando prodotti editoriali, modelli di macchine e
strumenti scientifici ricostruiti con fedeltà filologica.
www.artesmechanicae.it - info@artesmechanicae.it
Si ringraziano:
Sergio Bernardoni
Sauro Bombardi
Federigo Bonci
Paolo Galluzzi
Simone Ghiori
Antonio Giannini
Romano Nanni
Fabio Papi
Andrea Rabbi
Paolo Turini
Giorgio Valoriani