Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Maurizio Molinari

Anno 47 - N° 44 Martedì 22 febbraio 2022 In Italia € 1,70

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L’Ucraina Kiev perseguita
ha già perso i cittadini russi
la sua sovranità sostanzialmente
diventando siamo noi
serva dei padroni l’obiettivo
occidentali Così la Russia
Se entrasse ha tutto il diritto
nella Nato di prendere
sarebbe una misure
minaccia alla di ritorsione
nostra sicurezza per garantire
i missili la propria
potrebbero sicurezza
raggiungere Questo
Mosca è esattamente
in pochi minuti ciò che faremo
g g
k Il discorso Il presidente Vladimir Putin annuncia il riconoscimento delle due repubbliche e l’invio di soldati nel Donbass REUTERS TV

Putin spezza l’Ucraina

Dopo un lungo discorso in tv dai toni durissimi, il presidente russo firma il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk
Biden chiama Macron e Scholz: “Sanzioni immediate, violati gli accordi internazionali, reagiremo”. Condanna dell’Ue e dell’Onu

Mosca invia “truppe di pace”. Nella notte i primi soldati entrano nel Donbass
Il commento Il presidente russo Vladimir Putin Reportage
riconosce le Repubbliche separati- La politica
ste di Donetsk e Lugansk e invia le
Il Cremlino truppe nel Donbass «per assicura-
I miliziani filo russi A Rostov tra i carri armati
riscrive la storia
re la pace». Gli Stati Uniti, l’Ue e
l’Onu condannano la decisione e festeggiano nelle strade pronti all’invasione
Sul Green Pass
invocano sanzioni contro Mosca.
di Brera, Mastrolilli e Tito la maggioranza
● da pagina 2 a 7 con un’analisi di Luca Steinmann da Donetsk di Rosalba Castelletti da Rostov
di Gianluca Di Feo
di Vernetti ● a pagina 26 ● a pagina 3 ● a pagina 5 si lacera
Blitz della Lega
I l dado è tratto. Vladimir Putin
sfida il mondo e riscrive la
storia, offrendo al suo popolo
Intervista a Baldoni
una visione imperiale per
giustificare l’intervento militare.
Non si limita a cancellare il
“A caccia di cervelli
capitolo aperto con la
dissoluzione dell’Urss nel 1991:
per il grande gioco
va indietro di un secolo esatto
fino al 1922, arrivando a
della cybersecurity”
contestare le scelte bolsceviche
che portarono alla nascita di Fabio Tonacci
Per Draghi
dell’Unione Sovietica. Tutto
sbagliato, perché esiste una sola
● a pagina 19
la misura è colma
realtà: la Grande Russia, quella Il caso a New York
di cui l’Ucraina è sempre stata di Francesco Bei
parte. Alle spalle ha la bandiera
dei Romanov, l’aquila bifronte Morte al college
con incastonata l’icona di San
Giorgio che uccide il drago. Di Claudio temeva L a pazienza sta per finire.
Per Mario Draghi
le divisioni di ieri sono
mostri il nuovo Zar ne evoca in
quantità, ricostruendo alla sua l’espulsione la conferma di un timore.
● alle pagine 8 e 9 con i servizi
maniera quello che è accaduto di Conte, Lauria e Mattera
negli ultimi cento anni. di Dario Del Porto
● a pagina 27 ● a pagina 15

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pagina
.
2 Primo piano Venti di guerra
Putin riconosce il Donbass
Nella notte le sue truppe
entrano in territorio ucraino
Il presidente russo firma in tv il documento sulle repubbliche separatiste: “Minacciati dalla Nato”
Per il Cremlino sono “forze di pace”. Zelensky: “Stessi confini, non cederemo niente a nessuno”
dal nostro inviato
Paolo Brera
KIEV — Il presidente russo Vladimir
Putin ha firmato il riconoscimento
delle “Repubbliche popolari di Do-
netsk e Lugansk”, e ha ordinato l’in-
gresso di forze armate russe nel Don-
bas occupato per «un’operazione di
mantenimento della pace» che è di
fatto «un’invasione nei confini ucrai-
ni», denuncia l’Onu. Segnalati nella
notte movimenti di truppe. Putin ha
firmato dopo un lungo discorso in-
farcito di retorica e manipolazioni
storiche in diretta tv tra le boiserie
del Cremlino: da Stalin a Lenin, dal
«governo ucraino fantoccio dell’Oc-
cidente» all’allargamento Nato con
«missili nucleari che colpirebbero
Mosca in 30 secondi».
Dopo settimane di arrocco militare
al confine, dunque, il presidente rus-
so ha rotto gli indugi: «I Territori oc-
cupati» dai «terroristi filorussi» e
«dalle Forze armate della Federazio-
ne Russa», come il governo di Kiev
chiama il moncone del Donbass am-
putato nel 2014 dopo la rivoluzione
del Majdan, per la Russia diventano
due entità politiche indipendenti
da Kiev. E protette da Mosca: «Ogni
aggressione militare deve cessare
immediatamente: non possiamo
continuare a sopportare questo con-
tinuo spargimento di sangue», ha
detto Putin prima di firmare l’atto
formale del riconoscimento.
«Troveranno o costruiranno il modo
di imporci sanzioni, tanto ce le
avrebbero imposte comunque», ha
detto riconoscendo il peso di questa
decisione presa dopo giorni di ten-
sione crescente nel Donbass. Una
mossa che seppellisce il trattato di
Minsk e i negoziati del formato Nor-
mandia, e rende ancora più stretta
la via per scongiurare l’invasione
russa e la guerra in Ucraina. Dura la
reazione del presidente ucraino Vo-
lodymir Zelensky: “Non abbiamo
paura di niente e di nessuno, gli
ucraini non cederanno un solo pez-
zo del Paese. I confini riconosciuti a
livello internazionale rimarranno ta-
li”.
La decisione finale di riconoscere le
due Repubbliche popolari è arrivata
al termine di una giornata convulsa,
iniziata con uno spiraglio diplomati-
co per il possibile incontro tra Putin
e il presidente Usa, Joe Biden. Giove-
dì i ministri degli Esteri Sergej La-
vrov e Antony Blinken lo avrebbero
dovuto preparare. Ma il clima è subi-
to degradato: i russi hanno denun-
ciato sconfinamenti di sabotatori
ucraini in territorio russo e la «di-
struzione di un check point 150 me-
tri all’interno della Russia a Rostov».
Accuse che Kiev aveva respinto bol-
landole come «fake news» mentre
bombardamenti più intensi del soli-
to costavano la vita di due soldati,
un miliziano e due civili uccisi tra i
f Il riconoscimento è una violazione della sovranità dell’Ucraina
ed è incompatibile con i principi della Carta delle Nazioni Unite
António Guterres, segretario generale dell’Onu
due lati del fronte, secondo informa-
zioni sempre più difficili da verifica-
re.
Dopo giorni di provocazioni, Putin
nel pomeriggio aveva diretto un ine-
dito Consiglio di sicurezza naziona-
le in diretta tv, navigando a vista tra
falchi e colombe chiamati a riferire:
colombe come il ministro degli Este-
ri Sergej Lavrov, che avrebbe dovu-
to fare da sherpa con Blinken all’in-
contro tra i presidenti; come il capo
dei Servizi esterni Sergej Naryshkin
e il segretario del Consiglio di sicure-
za Nikolaj Patrushev. Ma quando Na-
“Peacekeeper” per la soluzione militare
Con la guerra lampo divideranno il Paese
di Gianluca Di Feo
L’ ora delle armi sembra
terribilmente vicina. Il
riconoscimento delle repubbliche
separatiste e l’ultimatum lanciato
a Kiev «di interrompere
l’aggressione» troncano ogni
speranza di soluzione diplomatica
e aprono la strada all’intervento
russo. Ora il mondo si chiede con
angoscia quale sarà il piano di
battaglia scelto dal Cremlino
dietro l’annunciata “operazione di
peacekeeping”. L’armata schierata
da Mosca non ha limiti: non esiste
possibilità che le truppe ucraine
riescano a fermare la carica dei
cento gruppi d’assalto. Putin dovrà
solo scegliere quanto in profondità
colpire, valutando la reazione
dell’Occidente e i rischi di perdite.
Due cose sono sicure. Il generale
Valerij Gerasimov vuole una
campagna lampo: un’offensiva di
cinque giorni, come quella lanciata
in Georgia nel 2008. E il baricentro
delle operazioni sarà spazzare via
la linea fortificata di Kiev che
circonda il Donbass, in modo da
garantire una fascia di sicurezza
stabile intorno alle due
repubbliche separatiste.
ryshkin ha di fatto proposto di dare
un’ultima possibilità all’Occidente,
Putin lo ha gelato: «Cosa vuoi dire,
esattamente?». Non era quella la li-
nea del presidente. Putin ha ribadi-
to di non aver ricevuto le garanzie di
sicurezza chieste all’Occidente, e ha
affossato gli accordi di Minsk. Così
ha vinto la linea dei falchi come il ca-
po del Fsb, Aleksandr Partnikov.
E ora? Secondo le intelligence occi-
dentali, la Russia ha 50 battaglioni
pronti a entrare nel Donbass. Una ri-
chiesta d’aiuto dai leader delle Re-
pubbliche popolari potrebbe scate-
Lo scenario
La linea di contatto
tra ucraini e filorussi
RUSSIA
UCRAINA
Donetsk
Repubblica
Popolare
di Donetsk*
U C R A I N A
Il confine
militarizzato
Mariupol’
Fonte: Osce Mare di Azov
Con queste premesse, è possibile
ipotizzare una manovra di
accerchiamento che in qualche
maniera ricorda quella di Annibale
a Canne: due ali prenderanno alle
spalle le brigate ucraine
chiudendosi come un martello,
mentre l’avanzata centrale dal
Donbass farà da incudine. Il
braccio più massiccio della
Martedì, 22 febbraio 2022
La firma
Vladimir
Putin firma
il riconoscimento
russo delle
repubbliche
di Donetsk e
Lugansk. Al suo
fianco i loro
leader, Denis
Pushilin e Leonid
Pasechnik
nare l’invasione. Il disegno di Putin,
annunciato l’anno scorso quando so-
stenne che Russia e Ucraina sono un
solo popolo e un sola nazione, fa un
balzo avanti e abbraccia il sogno di
ricostruire la Rus’ di Jaroslav il Sag-
gio, il re venerato dai due popoli. Ma
la guerra è più vicina? «Non in for-
ma di invasione», dice Maksak, diret-
tore del think tank Prisma: «Il suo di-
scorso che decreta la morte degli ac-
cordi di Minsk serve a preparare i
russi a inevitabili sanzioni. E ci dob-
biamo aspettare più provocazioni
nel Donbass». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
tenaglia scatterà da nord: si
muoveranno le brigate accumulate
a Kursk e Belgorad, dove sono stati
A
notati i mezzi con la “Z” dipinta
Lugansk sulla fiancata, forse a indicarne il
I
Repubblica ruolo di avanguardia. A loro
S
Popolare toccherà anche spezzare i
di Lugansk* collegamenti tra la regione e il
S
resto del Paese, impedendo
U
l’afflusso di rinforzi ucraini. Da Sud
partiranno le unità posizionate a
R
Rostov, con il contributo di sbarchi
sul mare d’Azov e, forse,
* Autoproclamate l’intervento di paracadutisti.
repubbliche L’elemento chiave sarà la velocità:
indipendenti
bombardieri, missili, razzi,
artiglieria apriranno la strada alla
Rostov sul Don
corsa dei carri armati, radendo al
suolo qualsiasi nucleo di
 resistenza. Contemporaneamente
una pioggia di disturbi
50 chilometri
elettromagnetici e di incursioni
cyber azzererà le comunicazioni
radio e telefoniche, lasciando
senza coordinamento gli ufficiali
Il braccio massiccio di Kiev. Le avanguardie russe
saranno sempre accompagnate da
della tenaglia elicotteri da combattimento, con
scatterà da nord squadriglie di cacciabombardieri
corazzati Sukhoi 25 pronti a
da Kursk e Belgorad intervenire in caso di ostacoli: lo
schema classico della blitzkrieg
tedesca, ma con mezzi molto più
.
Martedì, 22 febbraio 2022 Primo piano Venti di guerra
Così ha votato
il Gran Consiglio
h I falchi
Nel Gran Consiglio di Sicurezza
russo si sono espressi
a favore del riconoscimento
delle due regioni del Donbass,
tra gli altri, i ministri Serghej
Lavrov (Esteri) e Serghej
Shoigu (Difesa) e il capo
del Servizio segreto estero Svr
Serghej Naryshkin
h Le colombe
Un sì più sfumato è arrivato
invece dall’ex presidente
Dmitrij Medvedev e dal capo
del governo Mikhail Mishustin
(Sì al riconoscimento se non ci
sono progressi) e anche dal
segretario del Consiglio di
Sicurezza Nikolaj Patrushev
(Diamo 2-3 giorni a Biden)
I filorussi di Donetsk in festa
“Ora con Mosca libereremo Kiev”
Donetsk — Botti, luci, fuochi d’arti-
ficio. Il gelido silenzio notturno di
Donetsk viene interrotto da una
trentina di persone riunitesi in
piazza Lenin che, nell’esatto istan-
te in cui Vladimir Putin annuncia
in televisione il riconoscimento
delle due repubbliche separatiste,
danno il via ai festeggiamenti. Al-
cuni sparano mortaretti, altri sven-
tolano bandiere russe, qualcuno
passa in macchina suonando il
clacson e cantando l’inno dell’ar-
mata rossa. Nel giro di mezz’ora,
però, le strade si svuotano e il silen-
zio torna sulla città. Le feste di mas-
sa sono rimandate, almeno per
adesso. Nella piazza rimane solo
Alexandr Kofman, ex ministro de-
gli esteri della Repubblica di Done-
tsk, che coordina i festeggiamenti.
«Stanotte celebriamo la vittoria di
ALEKSEY NIKOLSKYI/SPUTNIK/ANSA
otto anni di guerra contro i nazisti
ucraini. Ma i combattimenti an-
dranno avanti. Lotteremo per libe-
rare dal nazismo anche Sloviansk
e Mariupol. Stasera è la semifinale.
La finale sarà quando libereremo
tutta l’Ucraina dai nazisti». Dun-
que volete marciare verso Kiev?
«Non ne abbiamo bisogno. L’Ucrai-
potenti. na è piena di cittadini amici della
Per questo appare improbabile che Russia. Oggi mostriamo loro che la
vengano investite le città più vittoria è possibile. È la nostra Sta-
grandi, come Charkiv: sarebbero lingrado». Ma quindi volete essere
strette d’assedio, decidendone la indipendenti o parte della Russia?
sorte in base agli sviluppi della «Il Donbass è Russia. Tutto il mon-
situazione. Affrontare do è Russia» risponde.
combattimenti urbani Più che l’indipendenza chi fe-
significherebbe correre il rischio di steggia celebra un importante pas-
gravi perdite tra i russi e tra i civili: so verso il congiungimento della
un’eventualità che il Cremlino Repubblica di Donetsk alla Russia.
vuole evitare. Un momento storico, dicono, a cui
E Kiev? Un attacco contro la si è arrivati dopo giorni di grandi
capitale avrebbe un prezzo sofferenze per la popolazione civi-
politico e militare troppo alto. I le. Le giornate e le notti preceden-
carri armati dislocati in Bielorussia ti sono state scandite dal rumore
potrebbero limitarsi a incursioni dei bombardamenti. I combatti-
simboliche, anche attraversando menti tra le milizie filorusse e l’e-
l’area di Chernobyl, per fare sercito di Kiev in corso nei quartie-
sentire la pressione della guerra ri periferici della città e nelle cam-
anche al cuore del potere ucraino e pagne circostanti sono incessanti
lanciare un messaggio: dovrete e non risparmiano gli obiettivi civi-
sempre fare i conti con la nostra li. Il quartiere di Kyivskyi, nel
forza. Perché resti impresso nella nord-est della città, è l’ultimo
memoria – e per semplificare avamposto dei separatisti e confi-
l’avanzata nel Donbass - non è na con il villaggio di Pisky, control-
escluso che vengano bombardate lato dai soldati ucraini. Qui i bom-
centrali elettriche, ponti, basi bardamenti non si sono mai ferma-
militari. Tutto quello che – nelle ti negli scorsi otto anni e nelle ulti-
parole del presidente Putin – me ore hanno raggiunto un’inten-
rappresenta una minaccia alla sità che i residenti non ricordava-
Russia tornata impero. no almeno dal 2017. Nella notte tra
©RIPRODUZIONE RISERVATA domenica e lunedì un colpo di
k La festa Attivisti filorussi festeggiano a Donetsk tra i fuochi d’artificio dopo il riconoscimento del Cremlino
il reportage
A decine nei centri mortaio è precipitato nel cortile di
una scuola, lasciando un enorme
di reclutamento buco sul terreno e infrangendo i
“Difenderemo la patria vetri delle finestre. Il giorno dopo
bambini non sono potuti tornare
dai nazisti ucraini” in classe.
Oltre ai bombardamenti gli ulti-
mi giorni hanno visto la mobilita-
zione militare di massa dei civili.
di Luca Steinmann Le autorità di Donetsk hanno invi-
tato agli uomini di età compresa
tra i 18 e i 55 anni a presentarsi
presso uno dei 14 centri di recluta-
pagina 3
ALEXANDER ERMOCHENKO/REUTERS
mento predisposti. Lunedì matti-
na questi sono pieni. Uomini di tut-
te le età portando con sé sacchi o
valige, si mettono in fila, vengono
registrati dai soldati e poi si siedo-
no in attesa dell’appello. Quando
vengono chiamati si alzano, esco-
no per strada e salgono su mezzi
militari che li portano via. Prima di
partire alcuni si congedano dalle
mogli o alle fidanzate che li hanno
accompagnati. Alcune sono sorri-
denti, altre piangono. «Sono qui
per salutare mio marito Vitaly» rac-
conta Olga, 35 anni, mentre lo
guarda allontanarsi. «Il mio primo
marito è morto in battaglia nel
2014. Ora non so se e quando rive-
drò Vitaly. Non ci hanno detto do-
ve lo manderanno e quanto tempo
lo tratterranno».
Tra le reclute gli umori sono di-
versi. «Sono venuto qui come vo-
lontario» racconta Roman, minato-
re di 43, anni volto rugoso e denti
color argento. «Sono comunista ed
è mio dovere combattere per difen-
dere la patria dai nazisti ucraini».
Alexey, invece, ha 49 anni e non
mostra alcun entusiasmo. «Non so
dove mi manderanno, per quanto
tempo, che mansione avrò o se sa-
rò pagato. Ma ho ricevuto questa
convocazione e non mi resta che
mettermi a disposizione». L’im-
pressione è che la maggior parte
delle reclute farebbe a meno di re-
carsi al fronte. Chi è motivato da
sentimenti ideologici o patriottici,
infatti, ha avuto otto anni per pre-
sentarsi come volontario ed è gene-
ralmente inquadrato nelle milizie
già da tempo. La mobilitazione mi-
litare è un tassello fondamentale
delle strategie militari della Re-
pubblica di Donetsk. Una fonte
con buoni contatti tra i militari
spiega che i filorussi dispongono
di abbastanza soldati per difende-
re le proprie posizioni da eventua-
li aggressioni terrestri dell’eserci-
to ucraino ma ne avrebbero biso-
gno almeno del triplo per sferrare
un’offensiva. L’avanzata sarebbe
possibile solo attraverso il recluta-
mento massiccio dei civili. Oppure
con il supporto delle truppe man-
date da Mosca. Cosa che ora, con il
riconoscimento formale delle due
repubbliche e l’ordine di Putin di
inviare nuove forze militari — di
“peacekeeping” — le ha definite —
è più facile legittimare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Martedì, 22 febbraio 2022
dal nostro corrispondente
Paolo Mastrolilli
New York — Francis Fukuyama
avverte: «Non c’è ragione per cre-
dere che Putin si accontenti
dell’Ucraina. Se passerà a minac-
ciare i Paesi Nato, dovremo appli-
care l’articolo 5 per fermarlo, os-
sia l’uso della forza militare per la
difesa reciproca. Tutto è in gio-
co».
L’autore di La fine della storia e
l’ultimo uomo riconosce che la sto-
ria non è finita, e spiega così l’o-
biettivo di Putin: «Vuole riassorbi-
re l’Ucraina nella Russia, e rimet-
tere insieme quanto può
dell’Urss. La Bielorussia è già sta-
ta ripresa da Mosca. Poi vuole
estendere la zona di influenza
sull’Europa orientale, tornando a
controllare i Paesi entrati nella
Nato dopo il 1991».
Putin ha ragione a dire che
l’Alleanza non ha rispettato gli
accordi con l’espansione?
«Assolutamente no. Non c’era mai
stata questa promessa».
Fu un errore nel 2008
promettere all’Ucraina l’ingresso
nella Nato?
«All’epoca ero contrario, non
perché Kiev non avesse il diritto di
entrare, ma perché è un’alleanza
militare basata sull’articolo 5. Non
c’era modo per noi di difendere
Georgia e Ucraina, quindi non era
saggio farlo. Ma nessuno ha mai
pensato che Kiev sarebbe entrata.
Dire che poteva unirsi era un
modo di compensarla e
allontanarla».
Putin chiede di cambiare
l’architettura della sicurezza
europea.
«Ci sono temi che possono essere
affrontati, come i missili di raggio
medio e altro. Poi ci sono molte
cose che Mosca fa dall’altra parte
del confine, minacciando i
membri della Nato, e sarebbe
buono discuterle. Ma le richieste
russe sono ridicole. Vogliono
smantellare i guadagni fatti dalla
democrazia dopo il collasso
dell’Urss, e questo non è
negoziabile».
Vuole ricostruire l’Urss?
«Certo, lo ha dichiarato. Ha
ragione a sostenere che l’Ucraina è
una minaccia per lui, ma non nel
Primo piano Venti di guerra
f Non è vero che il capo del Cremlino ha già vinto. L’Alleanza è stata unita
ed è rienergizzata da questa crisi: Finlandia e Svezia discutono se entrare
Francis Fukuyama
Francis Fukuyama
“La storia non è finita
Putin vuole controllare
i partner Est della Nato”
Punto di vista
senso militare che intende. Putin
ha affermato che la democrazia
non si adatta ai popoli slavi e
quindi, se riuscisse a prosperare a
Kiev, dimostrerebbe che può farlo
in Russia, senza di lui».
La strategia è sfidare la
democrazia insieme alla Cina?
«Ovviamente. Ho passato molto
tempo in Ucraina negli ultimi sette
anni, perché abbiamo programmi
per addestrare i giovani. Ogni
volta ripeto che lo faccio perché
Kiev è il fronte della lotta globale
per la democrazia».
Perché le democrazie sono in
L’intervista
Ellekappa
difficoltà?
«Servirebbe più solidarietà fra
loro. Presentare un fronte unito
davanti a queste sfide è
importante, ma finora non è
avvenuto. I tedeschi hanno molti
interessi economici in Russia, e
spesso sembra che diano loro la
priorità. Poi c’è il fenomeno dei
partiti di destra, Usa inclusi,
favorevoli a Mosca. La destra
estrema americana dice che la
Russia ha diritto ad una sfera di
influenza e ammira Putin, perché
è un leader autoritario. Ci sono
forze estremiste anche in Europa
pagina 7
che credono a questa versione,
come Le Pen e Zemmour in
Francia, o Salvini in Italia. Come
Trump, che non ha fatto
dichiarazioni di sostegno aperto
per Putin, ma simpatizza con lui».
Le autocrazie possono
prevalere?
«Uno dei Paesi più vulnerabili
sono proprio gli Usa, perché il
Partito repubblicano è stato
catturato da Trump, e approva
leggi a livello statale per rovesciare
le presidenziali del 2024, se non
andranno come vogliono. Se ciò
succedesse sarebbe un grande
disastro. Se la democrazia fosse
rovesciata negli Usa, come Trump
ha cercato di fare nel 2020,
f rappresenterebbe un pericolo
esistenziale per la sua
sopravvivenza. L’Europa
Il leader russo va occidentale sta meglio. Ci sono
fermato, insieme movimenti populisti in ogni Paese,
ma negli Usa sono più radicati e la
alla Cina mira polarizzazione è paralizzante».
I sostenitori di Putin dicono
al trionfo che ha già vinto, perché detta
dell’autoritarismo: l’agenda.
«È un’interpretazione sbagliata. La
Kiev è il fronte Nato è stata unita e rienergizzata
da questa crisi. Finlandia e Svezia
della lotta globale discutono se entrare. Non
per la democrazia dichiarerei la vittoria politica di
Putin».
Come giudica la strategia di
Biden?
«Era quello che doveva fare.
Nessuno vuole mandare truppe a
combattere per l’Ucraina, ma
rafforzare la sua capacità di
combattere e difendersi è
importante. Le sanzioni
economiche dure, inclusa la
cancellazione del gasdotto Nord
Stream 2, hanno grande peso».
Basterà a fermare Putin in
Il libro Ucraina?
“La fine della «Non sembra possibile ora».
storia e E dopo cosa andrebbe fatto?
l’ultimo «Non c’è ragione per credere che
uomo” l’Ucraina sarà abbastanza per lui.
(1992) Vuole la completa cessazione
di Francis delle attività Nato in tutto l’ex
Fukuyama Patto di Varsavia».
Se minaccerà i membri della
g Nato bisognerà applicare
l’articolo 5?
«Assolutamente sì. È una cosa
molto buona che stiamo
rafforzando le forze Usa e
occidentali nei Paesi più esposti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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8 Politica Martedì, 22 febbraio 2022

Affondo Lega-Fdi
contro il Green Pass
Maggioranza divisa
centrodestra anche
Bloccato il tentativo di abolirlo dal 31 marzo. Giorgetti: “Basta proroghe
allo Stato di emergenza”. Berlusconi e Fico: ora superiamo le restrizioni

di Emanuele Lauria
Serenella Mattera
roma — «Abolire il Green pass dal 31
marzo». In nome di un emendamen-
to per accelerare l’uscita dalle restri-
zioni Covid, la Lega consuma un
nuovo strappo. Si smarca dalla mag-
gioranza, fa asse in commissione al-
la Camera con i deputati dell’oppo-
sizione, e prova a portare con sé an-
che Forza Italia e un pezzo di Movi-
mento 5 stelle. Per ore si rischia l’in-
cidente: se il governo fosse battuto
su un tema così importante, avver-
tono dal Pd, si rischierebbe la crisi».
Non è guerriglia: il Parlamento fa il
suo lavoro, altrimenti lo aboliamo»,
fa spallucce Matteo Salvini. Ma Ber-
lusconi sceglie la via della «respon-
sabilità» e, dopo una sofferta riunio-
per chiedere loro un parere, poi det-
ta la via dell’astensione. Il ministro
ai Rapporti con il Parlamento Fede-
rico D’Incà prova intanto a mediare
anche su un altro pacchetto di
emendamenti per permettere di
svolgere i tamponi in parafarmacia,
su cui la maggioranza si era già spac-
cata in Senato (centrodestra e Iv
contro, centrosinistra a favore): non
c’è intesa e il governo si rimette
all’aula, ma l’emendamento non
passa. Solo a sera, ma con l’astenzio-
ne della Lega, si dà il mandato al re-
latore per portare il decreto in Aula,
dove l’esecutivo dovrebbe mettere
la fiducia.
«È arrivato anche in Italia il mo-
mento di rendere meno stringenti
le norme», dichiara Berlusconi, che
annuncia la presentazione di un pia-
no Fi per la «graduale dismissione
del Green pass» entro l’estate. Per
superare pian piano le restrizioni è
anche il M5s, che riesce a stoppare
una fronda interna di parlamentari
anti-Pass. «Credo che un graduale
superamento sia di buonsenso e in
questa direzione si muovono gover-
no e Parlamento», dichiara il presi-
dente della Camera Roberto Fico.
La battaglia si sposta adesso in
Aula, a poche ore dal voto di fiducia
sul decreto Milleproroghe, su cui il
governo era stato battuto la scorsa
settimana. A Montecitorio promet-
te ora di riaccendersi anche lo scon-
tro sui fondi per la Tav. Mentre al Se-
nato la battaglia già si sposta sul de-
creto Sostegni ter, dove arriva una
valanga di 2.307 emendamenti e il
M5s torna a chiedere di allargare le
maglie del Superbonus.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

ne ad Arcore, indica a Fi l’astensio-

ne. M5s vota no, con Pd, Iv e Leu. L’e-
mendamento non passa ma il Parla-
mento è ogni giorno di più un cam-
po di battaglia.
Il premier Mario Draghi ha annun-
ciato una “road map” per l’uscita
graduale dalle restrizioni e lavora al-
le norme necessarie a garantire la
tenuta del sistema anti-Covid senza
prorogare lo stato d’emergenza. Ma
la Lega va in pressing. Lo fa Salvini,
che in settimana vedrà Draghi: fa vo-
tare i suoi in commissione contro il
Green pass e rilancia sui social la ri-
chiesta del capogruppo Riccardo
Molinari di abolirlo dal 31 marzo. A Metropolis
Giancarlo Giorgetti, sulla necessità Campo largo e M5S, scontro Schlein-Calenda
di abbandonare le restrizioni, non
si scosta troppo dal segretario e af- Ieri a Metropolis, scontro sulle alleanze tra Elly Schlein, vice governatrice
ferma che non ci sono «le condizio- dell’Emilia Romagna, e il segretario di Azione Carlo Calenda. La prima
ni sanitarie né costituzionali» di ec- punta al campo largo coi 5S, il secondo chiude. E il 19 marzo la Schlein a
cezionalità per la proroga dell’emer- Roma al meeting “Visione comune” anche con le Sardine.
genza.
Spiazzati appaiono invece gover-
natori leghisti che nelle Regioni la- Il decreto
vorano per avviare il nuovo ciclo di
vaccinazioni con Novavax e, quan-
do vengono a sapere dai media
dell’emendamento, temono che la
campagna vada in fumo. E si chiedo-
no perché un passaggio del genere
non sia stato condiviso.
di Valentina Conte

Roma — Il Milleproroghe della di-

La Lega in commissione alla Ca-
mera vota per due volte contro il go-
verno: prima dice sì agli emenda-
menti delle opposizioni — bocciati —
sullo stop alla quarantena per i bam-
bini non vaccinati, poi alla proposta
a firma del leghista Panizzut per
abolire il Green pass dal 31 marzo
(22 i no, 13 i sì e 5 gli astenuti). La ten-
sione si alza a tal punto da far so-
spendere la seduta della commissio-
ne per ore. Claudio Borghi fa campa-
gna tra i deputati M5s perché voti-
no a favore, poi si lamenta di Fi: i vo-
ti azzurri sarebbero bastati a batte-
re il governo. Ma scongiurare lo sce-
nario peggiore — il rischio di una cri-
si — ci pensa Berlusconi, che a pran-
zo riunisce ad Arcore i capigruppo
Bernini e Barelli e il coordinatore di
Fi Tajani, telefona ad alcuni esperti
scordia - giovedì il governo è anda-
Dal tetto al contante
to sotto quattro volte in Commis-
sione - ieri ha incassato il voto di fi-
ducia alla Camera (369 sì e 41 no).
E oggi, dopo il voto finale, passerà
al bonus psicologo
blindato al Senato che lo ratifiche-
rà. Rispetto al testo licenziato il 23
dicembre dal Consiglio dei mini-
stri, ci sono molte novità. Anche se
il governo pensa di intervenire sia
le novità del Milleproroghe
sul contante che sull’Ilva.
I fondi per l’ex Ilva Passa la fiducia, oggi il Lega. Nonostante il governo aves-
Tetto al contante Soppresso l’articolo 21 che dirotta- se dato parere contrario.
A sorpresa, grazie al voto compat- va 575 milioni residui dei fondi se- voto finale. Innalzato
to del centrodestra e contro il pare- questrati alla famiglia Riva (ex pro- a 2.000 euro il limite Sperimentazione animale
re del governo, la soglia del contan- prietari dell’Ilva) alla decarboniz- Il governo l’aveva prorogata di sei
te rimane a 2 mila euro per un al- zazione ed elettrificazione dell’ac- al cash. Agevolazioni mesi: è stata allungata fino al pri-
tro anno: doveva scendere a mille ciaieria, oggi in amministrazione mo luglio 2025 per consentire di te-
nel 2022. Una scelta in contrasto, straordinaria, anziché alla bonifi- per i giovani camionisti stare gli studi sugli xenotrapianti
tra l’altro, con gli impegni del Re- ca delle aree inquinate esterne. d’organo (tra essere viventi di spe-
covery di limitare l’uso del cash in Tutta la maggioranza ha votato cie diverse) e sulle sostanze d’abu-
chiave anti-evasione. per cancellare la norma, tranne la so, farmaci compresi.
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.
10
Letta, stop larghe intese
“Nel 2023 per vincere
E avanti con i 5 Stelle”
In direzione il segretario avvisa chi apre a una Lega “moderata”. Poi cita Rocky:
“Voglio occhi di tigre”. Sui referendum: “No a 2 quesiti, su altri 3 c’è il Parlamento”
di Matteo Pucciarelli
Giovanna Vitale
roma — Chiunque vagheggi, specie
nel Pd, un esecutivo di unità nazio-
nale anche dopo il 2023 è pregato di
accomodarsi «in panchina». L’al-
leanza con la Lega è «irripetibile», fi-
nisce con questa legislatura: e se
qualcuno pensa il contrario, che «in
caso di pareggio» si possa andare
avanti con Salvini, «è bene che stia
fermo un giro». Enrico Letta lo dice
chiaro in Direzione, vestendo «i pan-
ni dell’allenatore» chiamato a sele-
zionare la squadra per le Politiche,
che guarderà in faccia cercando «gli
occhi di tigre», sorride perfido citan-
do il coach di Rocky Balboa. «Noi sia-
mo impegnati oggi col governo Dra-
ghi di cui fanno parte forze che non
faranno parte della maggioranza
che uscirà dalle prossime elezioni»,
Politica
taglia corto il segretario. Disposto a
«migliorare» la legge elettorale, ma
solo se ci staranno pure gli altri per-
ché «da soli non siamo in grado»
Un altolà a quanti, Franceschini
ma soprattutto Bettini, avevano teo-
rizzato la prosecuzione delle larghe
intese in presenza di una svolta mo-
derata del Carroccio, facendo leva
sul proporzionale. Ma anche a chi,
Calenda e Renzi, pensa di poter sta-
re un po’ di qua e un po’ di là: «Noi
Martedì, 22 febbraio 2022
k Il segretario
Enrico Letta, segretario del Pd
Oggi in Aula il voto
sul caso Renzi-Open
I dem verso il voto a
favore. No dal M5S
STEFANO CAROFEI/FOTOGRAMMA
vogliamo costruire un campo il più
largo possibile», insiste Letta, forma-
to da «forze progressiste, ecologiste
e democratiche con le quali abbia-
mo cominciato e seguiteremo a lavo-
rare». Una coalizione che abbia
«l’ambizione di vincere e guidare il
Paese, non l’istinto di sopravvivere».
Il «prologo» saranno le ammini-
strative di primavera: è lì che, avver-
te Letta, si definirà il perimetro. Sen-
za tuttavia partire da zero, una base
solida esiste già: «Il lavoro portato
avanti coi nostri alleati e in particola-
re coi 5S nel Conte 2 continua col go-
verno Draghi e continuerà anche do-
po», rassicura Letta, reduce da una
lunga telefonata con Giuseppe Con-
te, ancora indispettito per i veti po-
sti dal capo di Azione. «Questo tipo
di cemento, sviluppato nelle prove
dure della pandemia, è il più impor-
tante di tutti», scandisce il leader
dem. «Un rapporto politico fonda-
mentale che dura e durerà».
Sebbene in salita, è una strada
che si può percorrere insieme, per-
ciò Letta sceglie di lanciare dei se-
gnali precisi. A Renzi, innanzitutto.
E infatti oggi in Senato il Pd è orien-
tato a votare a favore (mentre in
Commissione si era astenuto) del
conflitto di attribuzione che il sena-
tore di Iv vuol sollevare contro i pm
di Firenze titolari dell’inchiesta
Open. All’opposto dei grillini, atte-
stati da sempre sul no. Al fianco dei
quali il segretario dem intende però
combattere sia nel governo, per va-
rare il salario minimo, sia fuori: sui
referendum in materia di giustizia,
contro cui i 5S si sono già schierati.
«Dei cinque quesiti, tre hanno mate-
rie che stanno dentro la discussione
parlamentare e noi pensiamo che le
risposte arriveranno da là», si asso-
cia il segretario pd, «sugli altri due
esprimo netta contrarietà, sia sulla
custodia cautelare, sia sulla Severi-
no. Si possono fare miglioramenti
ma non stravolgendo tutto». L’obiet-
tivo dei finti garantisti che, secondo
Letta, puntano al voto popolare per
regolare i conti con la magistratura.
È dunque sulle battaglie comuni
che si definisce il campo e si stringo-
no le alleanze. Perciò oggi tocca «so-
stenere Draghi e questa maggioran-
za irripetibile e faticosa, ma capace
di dare risultati per il Paese», ma do-
mani no. «A me ha colpito che dopo
quanto successo l’altro giorno, co-
me se nulla fosse, la Lega ha votato
di nuovo contro il governo», lancia
l’affondo Letta. «Noi chiediamo se-
rietà». Su tre priorità: «Delega fisca-
le, concorrenza e appalti, che vanno
approvati bene e in tempi rapidi per-
ché sono la condizione per ottenere
i soldi del Pnrr». Deciso, il segretario
dem, a chiudere tra parentesi l’uni-
tà nazionale. Al contrario di chi ritie-
ne di usare la legge elettorale come
il grimaldello per riproporre alchi-
mie non più riproducibili. «Scioglia-
mo l’equivoco», chiarisce alla fine
Peppe Provenzano: «Il proporziona-
le non significa avere “le mani libe-
re”, deve spingerci a marcare il no-
stro profilo, non a dire come devono
essere gli altri nelle nostre migliori
intenzioni. Da qui a un anno, la de-
stra non va “educata” va battuta».
.
Martedì, 22 febbraio 2022
Favorevole
Provenza (M5S)
“Dire sì alla legge
è responsabilità
verso i più deboli”
di Matteo Pucciarelli
Milano — Nicola Provenza, deputa-
to campano del M5S e di professio-
ne medico, è uno dei due relatori
della proposta di legge — l’altro è Al-
fredo Bazoli del Pd — sul fine vita. «È
frutto di quattro anni di lavoro, tre
anni di audizioni», racconta.
Cosa prevede la proposta?
«Intanto diciamo che crea un
impianto normativo per alcuni
restrittivo e per altri eccessivo, ma se
non proviamo a disciplinare questo
tema, soprattutto dopo la pronuncia
della Consulta, alla fine ci rimettono i
più deboli e le persone più esposte
agli abusi. È un atto di responsabilità
arrivare ad una conclusione, con la
quale introduciamo la morte
volontaria medicalmente assistita».
Che differenza c’è con
l’eutanasia?
«Nell’eutanasia c’è un medico che
attivamente procura la morte del
paziente che lo richieda. Nel testo
attuale il richiedente viene
accompagnato e assistito dal sistema
sanitario affinché sia lui stesso ad
attivare la procedura, quindi l’atto è
compiuto dal singolo».
Può farlo quando e come vuole?
«Abbiamo individuato alcuni
presupposti e condizioni, che per
alcuni rischiano di rappresentare un
ostacolo, ma in realtà sono la sintesi
equilibrata di un paziente confronto
tra diverse sensibilità ed istanze».
Quali sono?
f di Giovanna Casadio
Medico
Nicola Provenza,
ha 61 anni ed è
medico
Il malato è seguito
e assistito dal sistema
sanitario, ma è lui
stesso ad attivare la
procedura
g tanti sono infatti gli emendamenti
«Ci deve essere una concomitanza di:
maggiore età, piena capacità di
intendere e volere, una prognosi
infausta e irreversibile che cagiona
sofferenze fisiche e psichiche
intollerabili, il richiedente inoltre
deve essere tenuto in vita da
trattamenti sanitari di sostegno
vitale. Poi il medico curante provvede
ad inviare la documentazione ad un
comitato per la clinica che valuta se
sussistano tutte le condizioni per
accedere alla morte volontaria».
Tutti i medici sono tenuti ad
accettare le volontà?
«Esiste la possibilità dell’obiezione di
coscienza, ma se in una struttura
ospedaliera sono tutti obiettori
l’ente, e in ultima analisi la Regione,
devono garantire l’espletamento
della procedura».
I paletti sono molti, o no?
«Ce ne sono diversi, sì, a
dimostrazione della volontà di
arrivare ad una conclusione che
possa venire incontro a diverse
sensibilità. Sa, si insiste spesso sulla
dignità della vita, ma anche la dignità
della morte è un tema fondamentale
ed è un argomento spesso rimosso
ma che invece bisogna affrontare».
k In piazza Un sit in per il referendum sul Fine vita poi bocciato dalla Consulta
Patologie irreversibili
e medici obiettori
Lo scontro sul fine vita
Roma — Attesa da decenni, la legge
sul suicidio assistito è al giro di boa.
Un primo passo l’ha fatto: è stato
sventato il rischio, giovedì scorso,
che l’aula di Montecitorio con voto
segreto sopprimesse il cuore della
proposta mandando a monte l’inte-
ra legge. Il cavallo di Troia per affon-
dare il testo doveva essere un emen-
damento della destra, che è stato in-
vece bocciato da un’ampia maggio-
ranza. Ma la strada resta in salita.
Circa 150 gli altri scogli da superare,
da affrontare prima del voto finale
alla Camera, previsto all’inizio di
marzo. E l’esito è incerto. Nonostan-
te l’appello del leader Pd Enrico Let-
ta, sulle pagine di Repubblica, affin-
ché sia data presto risposta a chi sof-
fre, lo scontro tra la destra e la sini-
stra, tra laici e cattolici, non si placa.
Contro il principio stesso del suici-
dio assistito la Lega, Fratelli d’Italia,
i centristi, Forza Italia, anche se divi-
sa. A favore i 5Stelle, oltre al Pd. Ita-
lia Viva darà libertà di voto. Per Em-
ma Bonino, la storica leader radica-
le, e tutto il fronte referendario, la
legge è inadeguata, discriminatoria.
L’input della Consulta. Una sen-
tenza del 2019 della Corte costituzio-
nale ha chiesto al Parlamento di col-
mare il vuoto normativo, dopo esser-
si pronunciata sul caso di Marco
Cappato, processato e poi assolto
per avere aiutato Dj Fabo a morire.
Conflitti, lacerazioni, la memoria
delle dolorose vicende di Piergior-
gio Welby, Eluana Englaro, di Dj Fa-
bo, e oggi la scelta di Mario che, te-
traplegico, ha ottenuto dal Tribuna-
le di porre fine alla propria sofferen-
za, tutto questo approda in Parla-
mento. In otto articoli la legge sana
il ritardo e regolamenta il fine vita.
Chi può farne richiesta.
Sono posti una serie di paletti. Dai
Politica
Alla camera
Su Repubblica
L’intervento di Enrico Letta
Ieri su Repubblica l’intervento
del segretario dem sul fine vita:
“Il parlamento faccia in fretta, chi
soffre non può più aspettare”
In Europa
Anche la Germania
discute nuove norme
Anche in Germania si è
riaccesa la discussione sul fine
vita. È stata la Corte
costituzionale a
depenalizzare nel 2020 il
suicidio assistito e a esortare il
Parlamento a legiferare sul
tema. E la più recente
proposta bipartisan prevede
che un medico debba
attestare a distanza di tre
mesi a chi richiede il suicidio
assistito la volontà “libera,
seria e duratura” di mettere
fine alla propria vita. In questo
caso resta comunque il rischio
di tre anni di carcere per terzi
che forzino la mano. Mentre
una proposta sottoscritta
anche dall’attuale ministro
della Salute Lauterbach
elimina ogni sanzione penale.
La discussione è appena agli
inizi.
ROBERTO BRANCOLINI/FOTOGRAMMA
relatori, il dem Alfredo Bazoli e il
grillino Nicola Provenza sono state
accolte alcune richieste della de-
stra, nella speranza di una condivi-
sione. Può chiedere il suicidio assi-
stito il paziente maggiorenne, capa-
ce di intendere e di volere, che sia
stato già coinvolto in un percorso di
cure palliative e le abbia rifiutate.
Deve avere una patologia irreversibi-
le e a prognosi infausta, che cagioni
sofferenze fisiche e psicologiche in-
tollerabili. Inoltre – ed è uno dei pun-
ti che la sinistra e i radicali contesta-
no – deve essere tenuto in vita da
trattamenti sanitari, la cui interru-
zione provocherebbe il decesso.
La richiesta. Deve essere indiriz-
zata dal medico che ha in cura il pa-
ziente. Spetta poi al comitato di valu-
tazione clinica dare il via libera.
Obiezione di coscienza. I medi-
ci e in genere il personale sanitario
possono essere obiettori. Però gli
ospedali pubblici sono tenuti ad as-
sicurare che sia possibile esercitare
il diritto al suicidio assistito. Spetta
alle Regioni il controllo. Non c’è rea-
to per il medico. Riconosciuta l’e-
sclusione della punibilità per medi-
ci e personale sanitario. Per loro non
si applicano gli articoli del codice pe-
nale 580 (Istigazione o aiuto al suici-
dio) e 593 (omissione di soccorso).
Sanatoria retroattiva. Non è pu-
nibile chi sia stato condannato, an-
che con sentenza passata in giudica-
to, per aver agevolato in qualsiasi
modo la morte volontaria medical-
mente assistita di una persona pri-
ma dell’entrata in vigore della leg-
ge.
La differenza con l’eutanasia.
Non si parla nel testo in discussione
dell’articolo 579 del codice penale
che riguarda l’omicidio del consen-
ziente, l’eutanasia, su cui sono state
raccolte un milione e 200 mila firme
per il referendum abrogativo, boc-
ciato dalla Consulta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina 11
Contrario
Turri (Lega)
“La deontologia
del medico
vieta quell’atto”
di Emanuele Lauria
ROMA — «Noi siamo e saremo sem-
pre contrari al principio per cui un
medico può, su richiesta del pazien-
te, porre fine a una vita». Roberto
Turri, capogruppo della Lega in
commissione Giustizia, dice che le
posizioni del suo partito sono «in-
conciliabili» con quelle di Pd e M5S:
«Il provvedimento sul suicidio assi-
stito potremmo pure migliorarlo - di-
ce - ma non lo voteremo mai».
Perché ritenete “pericoloso” il
ddl sul fine vita approvato in
commissione?
«Per un principio che è riconosciuto
dagli stessi medici che nel loro codice
deontologico, modificato appena un
anno fa, affermano che anche su
richiesta del paziente non possono
favorire atti finalizzati a procurare la
morte».
Ma dopo il caso di Dj Fabo la
Consulta ha aperto le porte
all’autodeterminazione del
paziente.
«In quella sentenza del 2019 si fa
riferimento alla volontà di un malato
di porre fine alla propria vita
rinunciando alle cure. È una cosa
diversa. La Corte, per essere chiari,
non ha dato il via libera al suicidio
assistito. A mio parere, ha indicato un
percorso che prevede l’assistenza di
un medico al paziente che rinuncia
alle cure vitali, assicurandogli una
morte dignitosa».
C’è chi vi contesta il fatto di non
f
Col Carroccio
Roberto Turri
capogruppo in
commissione
Non voteremo mai
questa legge: diciamo
no al principio per cui
un dottore può porre
fine a una vita
g
rispettare abbastanza la sofferenza
degli individui.
«Guardi, nessuno può giudicare il
dolore delle persone. Io lo rispetto e
lo capisco, anche per una vicenda
personale: ho perso una sorella a 27
anni, dopo un incidente stradale che
l’ha tenuta in coma per qualche
giorno. Purtroppo è morta
naturalmente, non abbiamo dovuto
prendere alcuna decisione. Ma il
legislatore ha il dovere di non
pensare al singolo caso: non si può
aprire al suicidio, anzi all’omicidio
assistito».
Il segretario del Pd Enrico Letta vi
ha invitato al dialogo su temi, come
i diritti, che non hanno colore
politico.
«Riconosciamo la buona volontà del
Pd e siamo pronti a riproporre
emendamenti migliorativi: la
condizione di “stato clinico
irreversibile” per accedere al fine
vita, ad esempio, è sbagliata. Anche
un diabete è irreversibile. In ogni
caso non potremo votare questo
testo. Per noi è prioritario il
potenziamento delle cure palliative,
alle quali solo il 15%degli interessati
ha oggi accesso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
.
Martedì, 22 febbraio 2022
Dopo le rivelazioni sui 18mila conti
La maledizione
di Credit Suisse
Troppi scheletri
nei caveau
Tra manager infedeli
e clienti poco raccomandabili
Per l’istituto scandali senza fine
di Franco Zantonelli
lugano — “Quello che, un tempo,
era il fiore all’occhiello del sistema
bancario svizzero oggi ha un’azione
che vale quanto un kebab”. L’effica-
ce e impietosa descrizione di come
una serie di scandali e di gestioni di-
rigenziali poco oculate abbiamo sva-
lutato immagine e capitalizzazione
di Credit Suisse è di Mathilde Fari-
ne, del quotidiano Le Temps di Gine-
vra. Farine si riferiva alla multa di
475 milioni di dollari pagata lo scor-
so autunno dall’istituto elvetico per
aver finanziato un progetto in Mo-
zambico a favore della pesca del ton-
no, risoltosi con il pagamento di co-
lossali bustarelle a notabili locali.
Ecco, la storia più recente di Cre-
dit Suisse, secondo istituto svizzero
per importanza, è all’insegna di una
spregiudicatezza maldestra. Pensia-
mo solo a come lo scorso gennaio il
brillante banchiere Antonio Hor-
ta-Osorio si sia dovuto dimettere dal-
la carica di presidente per aver viola-
to a due riprese la quarantena. Dove-
va essere l’uomo del rilancio della
banca, quantomeno dal punto di vi-
sta dell’immagine, invece ha contri-
buito ad appannarla ulteriormente.
Horta-Osorio è stato sostituito da un
uomo dal profilo meno effervescen-
te, lo svizzero Axel Lehmann, il qua-
le non aveva ancora preso del tutto
le misure del suo ufficio che domeni-
I conti dei nazisti
e quelli degli evasori,
ora spuntano
trafficanti e autocrati
ca sera gli sono arrivati, tra capo e
collo i “Suisse Secrets”. Frugando
tra i nominativi dei clienti della ban-
ca un interno ha fatto arrivare a un
pool di giornali 30 mila nomi, tra cui
trafficanti, dittatori e altri personag-
gi poco raccomandabili.
La banca ha replicato parlando di
vicende superate, visto che il dos-
sier parte dagli anni ’40 e arriva fino
al 2010. «È vero che queste rivelazio-
ni riguardano episodi datati, tutta-
via provocano un indubbio danno
di immagine, rischiando di far vacil-
lare la fiducia della clientela», ha di-
chiarato, al quotidiano Blick di Zuri-
go il giurista Peter Kunz, dell’univer-
sità di Berna. Cosa già successa, pe-
raltro alla sede di Ginevra della ban-
ca britannica Hsbc. Nel 2009 un in-
formatico francese, Hervé Falciani,
trafugò e trasmise all’allora mini-
stra delle finanze transalpina, Chri-
stine Lagarde, i nominativi di 130 mi-
la clienti, presunti evasori fiscali.
Va detto che oggi, dopo l’accordo
per lo scambio automatico di infor-
mazioni fiscali tra Berna, l’Ue e gli
Stati Uniti, sia a Credit Suisse che
nelle altre banche svizzere i capitali
in nero non sono più accettati e tutti
i clienti sono stati invitati a mettersi
in regola. Esemplare, al riguardo,
una telefonata intercettata dall’Anti-
mafia italiana in cui, nel 2009, un
esponente della ‘Ndrangheta, Anto-
nio Velardo, titolare di un conto al
Credit Suisse, se la prendeva con la
Svizzera, definendola “Un Paese di
m…”, avendo intuito che Berna,
pressata da Stati Uniti, Francia e Ger-
mania, si stava preparando a far ca-
COLESTEROLO?
Prova:
Colesterol Act Plus Forte® grazie alla sua formula
con Monacolina K del riso rosso fermentato,
Betasitosterolo, Octacosanolo
contribuisce al mantenimento dei livelli normali
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della pressione arteriosa e il Guggul favorisce il
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Mondo
dere il segreto bancario. Il che av-
venne dal primo gennaio 2017. Le vicende
Un interrogativo sollevato dagli
addetti ai lavori è perché gli “Suisse
Una storia
Secrets”, contrariamente ai “Pando- di capitali grigi
ra Papers” o ai “Panama Papers”,
prendano di mira un solo obbietti-
vo, in un Paese pieno di banche. È
possibile, come ha rilevato lo stesso
Credit Suisse, che attraverso di lui
sia stato portato un attacco all’inte-
ra piazza finanziaria svizzera. Fatto
sta che le nuove rivelazioni minac-
ciano ulteriormente la reputazione
di una banca che nella sua storia ha
spesso dato l’impressione di chiude-
re gli occhi sulla provenienza dei sol-
di che le arrivavano in casa: dai fon-
I gerarchi
di dei simpatizzanti nazisti ricevuti
1 Tra gli anni ’30 e ’40
l’istituto che poi
diventerà Credit
Suisse riceve i depositi di
12 mila nazisti scappati in
Argentina, soldi
verosimilmente trafugati
ad ebrei in Germania
COLESTEROL
PLUS
forte
Capitali in uscita
2 Nel 1977 nella sede
di Chiasso di Credit
Suisse viene
scoperta una
struttura parallela creata per
attirare capitali in uscita
dall’Italia e frutto
dell’evasione fiscale
e Caigua,
I manager
3 Nel 2020 si dimette
Thiam (in foto), che
aveva fatto pedinare
un altro manager. Poche
settimane fa è la volta del
presidente Horta-Osorio, che
ha violato a due riprese la
quarantena Covid
pagina 13
La sede
A Zurigo. Credit
Suisse è stata
fondata nel
1856. L’anno
scorso ha chiuso
con un passivo
di circa 1,5
miliardi di euro
ANSA/PETER KLAUNZER
dall’Argentina negli anni ‘30 alla
struttura parallela creata a Chiasso
negli anni ‘70 per attirare capitali ita-
liani frutto di evasione fiscale.
Negli ultimi mesi gli scandali so-
no tornati a ripetizione e in varie de-
clinazioni. Partendo da quello che,
nel 2020, è costato il posto all’ammi-
nistratore delegato franco-ivoriano
Tidjane Thiam. Temendo che il re-
sponsabile della gestione patrimo-
niale, Iqbal Khan, stesse per passare
alla rivale Ubs, lo fece pedinare per
giorni, finché l’operazione venne in-
terrotta dalla polizia nel pieno cen-
tro di Zurigo. Partito Thiam, ed ecco
che la bufera torna ad investire Cre-
dit Suisse a seguito delle perdite mi-
liardarie in due fondi di investimen-
to, Archegos negli Stati Uniti e
Greensill Capital tra Australia e
Gran Bretagna. Il risultato è che, nel
2021, l’azione ha perso il 23%. Ieri, do-
po la pubblicazione degli “Suisse Pa-
pers”, il titolo è finito nuovamente
in calo, con una flessione di quasi il
3%. Non ci voleva questa ulteriore in-
chiesta a una banca che, nel passa-
to, non ha certo lesinato gli episodi
tutt’altro che commendevoli. Come
dimostra il processo, in corso in que-
sti giorni al Tribunale Penale Federa-
le di Bellinzona, che vede un consu-
lente di Credit Suisse accusato di
aver riciclato i proventi del traffico
La società si difende:
“Vicende passate”
Oggi la Svizzera
proclama trasparenza
di droga della mafia bulgara.
«Credit Suisse ha sofferto di una
vera e propria cultura del rischio e
adesso sta correndo ai ripari», dice
Luc Thévenoz, direttore del Centro
di diritto bancario e finanziario
dell’Università di Ginevra. «Oggi
Credit Suisse ha, ai propri vertici,
persone in grado di ridare tranquilli-
tà alla banca», dice a Repubblica Gio-
vanni Barone Adesi, professore ordi-
nario di teoria finanziaria all’univer-
sità della Svizzera Italiana di Luga-
no. Sperando che dall’armadio dei
conti non escano altri scheletri fi-
nanziari. «L’amministratore delega-
to Thomas Gottstein - rileva dal can-
to suo Stefan Bettmettler su Han-
delszeitung - deve ripristinare la re-
putazione di Credit Suisse come ge-
store patrimoniale. Se vuoi giocare
in prima linea non dovresti essere
esente da sospetti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
.
Martedì, 22 febbraio 2022 Mondo pagina 15

New York, punito per un compito copiato

Claudio temeva l’espulsione dal college
La pista della polizia: la scuola avrebbe contestato allo studente un’irregolarità nello svolgimento di una prova
Di qui l’ordine di restare isolato in stanza in attesa di decisioni. L’ipotesi del suicidio per il timore di sanzioni

di Dario Del Porto, Napoli I punti Il ragazzo

e dal nostro corrispondente Claudio Mandia
Paolo Mastrolilli, New York
Il campus morto a New
americano York alla vigila del
A che cosa si riferisce, la famiglia di suo diciottesimo
Claudio Mandia, quando contesta compleanno
all’amministrazione del college che sarebbe
Che cos’è
americano Ef Academy di aver sot-
toposto lo studente di Battipaglia a
«trattamenti inimmaginabili» pri-
ma della sua tragica morte, avvenu-
ta alla vigilia del suo diciottesimo
1 Claudio Mandia
studiava da due anni
allo Ef Academy
di Tarrytown, poco a nord
stato sabato
19 febbraio

compleanno? Gli avvocati statuni- di New York. Un liceo

tensi dello studio associato Bochet- internazionale dove
to-Lentz con sede nel New Jersey si studiano le lingue
che assistono i ge-
nitori del ragazzo
non entrano nei
dettagli in attesa
dello sviluppo del-
le indagini avviate
dopo il ritrovamen-
to del corpo senza
vita di Claudio nel
campus di New
York. Ma fra le ipo-
tesi che si sono af-
facciate in queste
ore, c’è anche quel-
la del gesto estre-
mo del giovane, di-
sperato per una severa sanzione, l’i- mobilitando anche consulenti e sup- dell’ipotesi secondo la quale Clau- casa di Napoli sono a New York, do-
Come funziona
solamento nella sua stanza accom-
pagnato dalla minaccia di espulsio-
ne dall’istituto, che gli sarebbe sta-
ta applicata dopo la contestazione
di una presunta irregolarità (un so-
2 Il campus è una
boarding school
esclusiva: accoglie
450 studenti e la retta è di 62
porto aggiuntivo per la nostra comu-
nità scolastica più ampia». Quindi
conclude: «In segno di rispetto per
la sua famiglia, per gli altri nostri stu-
denti e per le indagini di polizia in
dio si sarebbe tolto la vita durante il
periodo di isolamento ma finora
non ha ricevuto risposta.
I genitori di Claudio, il papà Mau-
ro, imprenditore con un’attività di
ve erano andati per festeggiare il
compleanno del figlio e sono lette-
ralmente distrutti dal dolore per la
«morte senza senso» del loro ragaz-
zo pieno di talento e di sogni. Per ri-
spetto plagio) nello svolgimento di mila dollari. L’istituto ha sedi corso, ci riserveremo ulteriori com- esportazione all’estero di surgelati e cordarlo, gli allievi del campus han-
un compito. Ritrovatosi da solo, con a New York, Pasadena, menti». Dopo aver ricevuto questa la madre, Elisabetta Benesatto, do- no lanciato nel cielo di New York pal-
il pericolo incombente di essere co- California e Gran Bretagna nota, Repubblica ha chiesto a un cente di Scienza delle Comunicazio- loncini bianchi con dediche e mes-
stretto, contro la sua volontà e per portavoce dell’Academy conferma ni nell’Università Suor Orsola Benin- saggi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci vorranno ancora
due settimane per
avere i risultati
dell’autopsia
Ascoltati i compagni
motivazioni che riteneva ingiuste, a
lasciare il college dove studiava con
profitto da due anni, Claudio sareb-
be caduto nello sconforto. Al mo-
mento, i legali americani della fami-
glia non confermano né smentisco-
no questa ricostruzione e si affida-
no all’indagine avviata dalle autori-
tà locali. Eseguita l’autopsia, sono
stati sentiti i primi testimoni. In ri-
sposta alle parole degli avvocati del-
la famiglia Mandia, la Ef Academy
ha emesso un comunicato nel quale
scrive: «Siamo profondamente ad-
dolorati per la tragica scomparsa di
Claudio Mandia. I nostri pensieri so-
no con la sua famiglia e i suoi amici
qui a New York e a casa in Italia». E
aggiunge: «La sicurezza della no-
stra comunità scolastica è sempre
la nostra massima priorità. Abbia-
mo politiche e procedure molto for-
ti per quanto riguarda la salute e il
benessere dei giovani che sono lon-
tani dai loro paesi d’origine». L’Aca-
demy sottolinea di essere «in stret-
to contatto con le autorità locali
che stanno indagando sulle circo-
stanze della sua morte. Abbiamo il
cuore spezzato e ci siamo offerti di
fornire tutto il supporto che la fami-
glia di Claudio potrebbe richiedere,
È venuta a mancare all’affetto dei suoi cari
Luisa Ciampella
nata Amati
Ne danno il triste annuncio l’amatissimo marito
Sergio, il caro figlio Federico, l’amatissima nuo-
ra Federica Nistri, l’adorato Nipote Edoardo e
parenti tutti.
I funerali avranno luogo Mercoledì 23 Febbraio
2022 ore 10.00 presso la Parrocchia S.M. Regi-
na degli Apostoli, via Antonino Pio 75.
Roma, 22 febbraio 2022
Il Presidente dell’Accademia Nazionale di San
Luca Paolo Icaro, il Segretario Generale Clau-
dio Strinati e gli Accademici tutti partecipano
con commozione la scomparsa di
Pasquale Santoro
Accademico Nazionale Scultore di San Luca.
Roma, 22 febbraio 2022
Circondato dall’affetto della sua grande fami-
glia è mancato
Edoardo Borgese
lo annunciano Viviana e Silvia, Tilman, Umber-
to, Stefano, Tobia, Sebastian, Nicolas, Mario ed
Anna.
Milano, 22 febbraio 2022
La moglie Paola con Fabrizio e Serena, i figli Ste-
fano con Silvana e Andrea con Antonella, i nipo-
ti Marina e Stefano, insieme ricordano con af-
fetto
Marino
La sua vita, intensa e ricca d’iniziative, ha trac-
ciato un indelebile disegno all’insegna della
passione e dell’intelligenza di esserci.
Il suo ricordo è nel futuro grazie alle opere da
lui scaturite che continueranno a germinare e
portare beneficio ai giovani e alle comunità.
Bologna, 22 febbraio 2022
La Fondazione Arianna Anticoagulazione ricor- Grecia, si cercano i dieci dispersi
da con profonda commozione il Grande im-
prenditore e lungimirante promotore della Ri- Fiamme spente, le prime foto dal traghetto
cerca Scientifica anche nel campo delle malat-
tie da Trombosi.
DOTT.
Marino Golinelli
CAVALIERE DEL LAVORO
Prof.Sergio Coccheri Prof.Gualtiero Palareti
Presidente Onorario Presidente.
Bologna, 22 febbraio 2022
Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sin-
dacale, i Dirigenti e i dipendenti tutti di Alfasig-
ma esprimono le più profonde condoglianze ai
familiari ricordando con affetto e ammirazione
la storia, la visione e l’esempio del Fondatore il
CAVALIERE
Marino Golinelli
Bologna, 22 febbraio 2022
Il Presidente Andrea Zanotti, il Direttore Anto-
nio Danieli con i consiglieri Emilio Ferrari, Adria-
no Fabris, Stefano Golinelli Jr., i revisori Sergio
Parenti, Sergio Graziosi, Giovanna Randazzo e
la Fondazione Golinelli tutta, partecipano ad-
dolorati alla perdita del
PRESIDENTE ONORARIO E FONDATORE
Marino Golinelli
La sua mancanza rende ancora più forte la no-
stra responsabilità di tradurre in concretezza
quotidiana la sua generosa visione, volta a su-
scitare nelle generazioni più giovani la passio-
ne per la scienza e per l’arte, il gusto dell’ intra-
prendere, la speranza fiduciosa di un futuro
possibile.
Questo impegno continuerà a tenere Marino al
nostro fianco.
Bologna, 22 febbraio 2022
Ci ha lasciati
PROF.
Paolo Spugnoli HELLENIC FIRE SERVICE/VIA REUTERS
DI ANNI 75
Lo annunciano con grande dolore la moglie
Laura e i figli Giulia e Guido. Sarebbero state completamente spente le fiamme a bordo
Per un ultimo saluto la salma sarà esposta mar- dell’Euroferry Olympia, il traghetto distrutto da un incendio
tedì 22 febbraio fino alle ore 17 presso le Cap-
a largo di Corfù, ma le temperature all’interno della nave
pelle del Commiato a Firenze.
Firenze, 22 febbraio 2022 restano elevate. Vanno comunque avanti, a bordo, le ricerche
delle 10 persone che risultano disperse.
pagina
.
16
Prima mossa salva-turismo
via il tampone per chi arriva
da Usa e Regno Unito
L’allentamento sarà valido anche per altri Paesi: dal Canada a Israele al Giappone
Allo studio un sistema per riconoscere il Green Pass degli americani, solo cartaceo
di Michele Bocci
Niente tampone per i vaccinati che
arrivano da alcuni stati extra euro-
pei, prima di tutto da Usa e Regno
Unito. Il ministero alla Salute sta
pensando a una ordinanza che alleg-
gerirà un po’ le misure previste per
chi entra in Italia. Oggi agli statuni-
tensi e agli inglesi la vaccinazione
non basta, devono anche fare il test
prima di partire, altrimenti sono ob-
bligati a stare 5 giorni in isolamento.
Se passerà la nuova indicazione, in-
vece, dovranno rispettare le stesse
regole di chi proviene dai Paesi del-
la Ue, cambiate dal primo febbraio.
Nell’ordinanza potrebbero essere in-
seriti anche altri Stati, tra quelli che
fanno parte come Usa e Uk dell’elen-
co “D”, come ad esempio Argentina,
Australia, Canada, Emirati, Perù,
Nuova Zelanda, Israele e Giappone.
Resterà invece l’obbligo di fare 10
giorni di isolamento una volta in Ita-
lia per chi arriva dagli Stati dell’elen-
co “E”, cioè quelli non inseriti nelle
altre liste.
Le pressioni per riaprire a chi arri-
va dall’estero sono forti, e arrivano
dallo stesso ministero al Turismo, ol-
tre che dai rappresentanti degli ope-
ratori. Sempre riguardo agli Usa c’è
anche il tema del Green Pass. Quello
degli statunitensi è cartaceo e ovvia-
mente non viene riconosciuto dalla
app per la lettura di quello italiano,
cosa che porta a una serie di proble-
mi. Si chiede così che venga trovato
un modo di riconoscerlo anche da
noi. L’Australia, ad esempio, si è ac-
cordata con la Francia e i suoi citta-
dini che arrivano possono ottenere
un Green Pass europeo se mostrano
il loro andando in farmacia. Inoltre,
una richiesta riguarda i visitatori
vaccinati da più di sei mesi e meno
di nove. Lo stesso ministro del Turi-
smo Massimo Garavaglia ha chiesto
che per queste persone non sia ne-
cessario il tampone per entrare ne-
gli hotel o al ristorante come invece
avviene adesso. L’Italia infatti preve-
de una durata del Green Pass inferio-
re rispetto a quella di molti altri Pae-
si, che appunto è nove mesi. In gene-
rale si chiede di rifarsi a quanto pre-
visto in Paesi come Spagna e Fran-
cia, dove molte restrizioni sono ca-
dute o stanno per cadere, come an-
nunciato, con lo stato di emergenza.
Gli operatori chiedono che si in-
tervenga rapidamente. «Bisogna su-
bito togliere le restrizioni che non
hanno riscontri negli altri Paesi no-
stri competitor e permettere agli ita-
liani di viaggiare in sicurezza», dice
Franco Gattinoni, presidente della
Federazione turismo organizzato di
Confcommercio, che raccoglie i
tour operator. Bernabò Bocca di Fe-
deralberghi aggiunge: «Siamo fermi
al via mentre gran parte dei Paesi no-
stri competitor sta dando un taglio
alle restrizioni. In particolare ci au-
guriamo che sia al più presto facilita-
to l’accesso agli americani che per
l’Italia rappresentano la più grossa
fetta del turismo internazionale».
Da Assohotel chiedono che venga
Così all’estero
Regno Unito
Gli infetti non
devono più
isolarsi, tolti i
limiti alle libertà
pubbliche
Francia
Le mascherine
non sono più
obbligatorie
dove si entra
col Green Pass
Spagna
Tolto il Green
Pass in alcune
regioni. Basta
quarantene
a scuola
Germania
I negozi
riaprono ai
non vaccinati,
con test
negativo
Contagi in discesa e primavera in
arrivo. La Gran Bretagna si getta la
pandemia alle spalle e l’Italia ha un
calendario costellato di riaperture.
Ma ci sono buone abitudini da
mantenere e portare in vacanza la
prossima estate, al di là delle norme
in vigore. «Gli ambienti chiusi e
affollati restano a rischio. La
mascherina lì andrà portata anche in
futuro. Godiamoci invece le attività
all’aperto, con gli stadi che
potrebbero arrivare presto al 100% di
pubblico, anche senza mascherine»
dice Carlo Signorelli, che insegna
Igiene, Medicina preventiva e Sanità
pubblica al San Raffaele di Milano.
È giusto tornare alla normalità?
«Ci sono tutte le condizioni per un
periodo tranquillo. La copertura
vaccinale è alta e l’aggressività del
virus bassa. La curva dei contagi è in
calo e andiamo incontro alla
stagione estiva. Però poi tornerà
l’autunno. Non sappiamo cosa
accadrà, ma difficilmente possiamo
considerare chiusa la partita».
Cosa può fare ciascuno di noi?
«Le riaperture saranno frutto di
discussioni politiche. Dovremo
quindi usare anche il nostro buon
senso per proteggerci. Con questo
non voglio dire che non potremo
osare di più. Oggi abbiamo più di un
milione di positivi e ancora decine di
migliaia di casi quotidiani, ma
quando la circolazione del virus
scenderà, diminuirà in proporzione
Cronaca
tolta subito l’emergenza nazionale.
La legge prevede però che prosegua
fino al 31 marzo. «Allora se non pos-
sono anticipare, almeno diano cer-
tezze sul fatto che verrà tolta, alme-
no iniziamo a fare qualche contrat-
to con i tour operator – dice France-
sco Gatti della sezione romana
dell’associazione - Finché c’è l’emer-
genza, in caso di disdetta, gli orga-
Carlo Signorelli, San Raffaele di Milano
“Mascherine al chiuso
e nonni a distanza
le cautele da osservare
mentre tutto riapre”
di Elena Dusi
f anche la probabilità di incontrarlo».
igienista
Carlo
signorelli
L’eliminazione
dei divieti è frutto
di decisioni politiche,
per proteggerci
in questa fase
serve anche il nostro
buon senso
g declinerei».
Martedì, 22 febbraio 2022
In coda
Turisti in coda
per visitare
il Pantheon,
nel centro
di Roma
nizzatori dei viaggi devono rimbor-
sare tutto il biglietto. Per questo pre-
feriscono rivolgersi ad altri Paesi, do-
ve hanno tolto il Green Pass per gli
alberghi. Si spostano verso la Spa-
gna, la Francia, la Grecia e la Croa-
zia. Se togliamo lo stato di emergen-
za a fine marzo perdiamo la Pasqua,
ma sono a rischio anche giugno e lu-
glio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
I vaccini
Nel weekend ecco il Novavax
e da marzo quarta dose ai fragili
Alla fine di questa settimana arriveranno in Italia circa
un milione di dosi del vaccino Novavax. «Saranno
subito distribuite a tutte le Regioni e Province», ha
detto ieri il commissario straordinario per l’emergenza
Francesco Figliuolo, in visita all’ospedale pediatrico
Meyer di Firenze. A marzo arriveranno altre due dosi
del vaccino.
Il generale ha anche annunciato che dal primo marzo
partirà la somministrazione delle quarte dosi
“booster” per chi ha problemi immunologici
importanti, cioè trapiantati o malati che seguono
terapie particolari, come quelli oncologici. Si tratta,
secondo la tabella diffusa ieri dal ministero alla Salute,
di circa 890 mila cittadini.
FOTOGRAMMA
nipoti?
«Fra i bambini la circolazione del
virus è ancora vivace. Gli anziani non
sono necessariamente
immunocompromessi, ma il loro
sistema immunitario è più debole.
Cercherei di evitare le effusioni tra
nonni e nipoti, anche perché
abbiamo imparato che i contagi
avvengono soprattutto in ambito
domestico».
Come immaginiamo le vacanze?
«Sui mezzi di trasporto affollati e non
aerati il contagio non può essere
escluso. I pullman con i finestrini
Cosa potremo fare?
chiusi non sono troppo sicuri.
Durante crociere e soggiorni in
«Stare all’aperto senza mascherina è albergo vanno evitate situazioni a
assai poco rischioso, a meno che non rischio. Nei musei è possibile restare
ci sia un assembramento. Viceversa distanziati, purché non ci siano code.
continuerei a portarla nei luoghi Starei attento ai paesi fuori Europa,
chiusi con altre persone. A mia dove potrebbero affacciarsi nuove
madre novantenne dico di tenerla varianti. Non si rischia solo di
sempre al chiuso, con chiunque si ammalarsi, ma di vedersi rovinare la
ritrovi». vacanza. Tamponi, nuove norme di
Accetterebbe di sedersi a una contenimento o un positivo sulla
tavolata al ristorante al chiuso? nave vogliono dire complicazioni a
«Lì la mascherina non può essere non finire».
portata e l’obbligo di Green Pass Al ritorno dalle vacanze, in
prima o poi cadrà. Allora farei un autunno, cosa ci attende?
altro ragionamento. Se ho fatto la «Gli studi ci diranno quanto dura
terza dose e non ho fattori di rischio, l’immunità. Ora facciamo previsioni
accetterei l’invito. Se invece non fossi
a posto con la vaccinazione, fossi
basate sull’esperienza, ma nei
prossimi mesi le osservazioni
molto anziano o con una delle scientifiche saranno più precise e ci
condizioni sfavorevoli per il Covid, indicheranno se offrire una quarta
Farebbe abbracciare nonni e
dose a tutti o solo alle persone
fragili». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 22 febbraio 2022 Cronaca
Dopo due anni di isolamento
la fortezza Australia smobilita
“Torniamo parte del mondo”
di Enrico Franceschini
LONDRA — «Oggi torniamo a fare par-
te del mondo». Dopo due anni di se-
vere restrizioni per limitare la pan-
demia, l’Australia ha riaperto con
queste parole le sue frontiere inter-
nazionali: il primo a toccare terra,
alle 6.20 di lunedì mattina, ora di
Sydney, è stato un volo della Qantas
Airlines da Los Angeles. Ad accoglie-
re i passeggeri all’aeroporto, stri-
scioni con la scritta “welcome
FOTOGRAMMA
back” (bentornati), un’orchestra,
palloncini colorati, snack gratuiti e
il caso
un quartetto di drag queen che di-
La durata stribuivano koala e canguri di pe-
louche. In tutto, nel corso della gior-
nata 56 aerei sono arrivati “down
under” da ogni continente.
704 Resa possibile da un’intensa cam-
pagna di vaccinazione e dal calo dei
I giorni casi, è la fine del concetto di “Fortez-
L’isolamento za Australia”, la rigida chiusura per
dell’Australia è tenere a bada i contagi che ha prati-
durato quasi due camente chiuso questa grande na-
anni, 704 giorni, zione del Pacifico, isolandola dal re-
mentre ieri sto del globo per ben 704 giorni, in
modo analogo a quanto fatto dalla
a Sydney sono
atterrati 56 voli vicina Nuova Zelanda, che ha a sua
internazionali volta riaperto i confini il 3 febbraio.
pagina 17
La ripresa dei voli internazionali ha
creato scene di giubilo nella sala ar-
rivi dell’aeroporto di Sydney, con
abbracci e lacrime di commozione
tra familiari che non si vedevano da
quasi due anni, a parte i contatti in
video su piattaforme come Zoom e
WhatsApp. «È stato un lungo, lungo
viaggio attraverso il Covid», com-
menta Dominic Perrottet, premier
dello stato del New South Wales.
«Oggi torniamo ad appartenere al
mondo, i nostri giovani che studia-
no all’estero possono ricongiunger-
si con i genitori, c’è eccitazione
nell’aria, è una svolta molto positi-
va». Una svolta che riapre anche il
paese al turismo, dunque fortemen-
te voluta e attesa dal settore dell’o-
spitalità che dal 2020 ha dovuto ri-
nunciare ai visitatori stranieri.
Alcuni cittadini sono stati costret-
ti a rimanere all’estero anche men-
tre i loro parenti in Australia erano
malati o hanno perso la vita per il co-
ronavirus e altre malattie. Una cop-
pia ha raccontato di essere rimasta
separata per due anni, lei in Spa-
gna, lui in Australia: «Siamo rimasti
insieme per via digitale, tante video-
telefonate — dice Sonnica — La tec-
nologia ha reso la lontananza più
sopportabile ma è stata dura lo stes-
so». All’aeroporto di Sydney c’era-
no nonni che attendevano di vede-
re per la prima volta i nipotini, nati
ai figli all’estero durante la pande-
mia. «Questi due anni sono stati orri-
bili», afferma Rishm Singh, appena
sbarcata da un volo da Toronto in-
sieme ai bambini, «siamo così grati
che siano finiti».
Festa per il primo
volo internazionale
atterrato a Sydney
alle 6.20 del mattino
Ne sono seguiti
altri 55 da ogni
parte del globo
La chiusura non era completa-
mente ermetica. Ma per rientrare
dall’estero era obbligatoria una qua-
rantena di due settimane in speciali
alberghi sotto il controllo dell’eser-
cito, simili a quello in cui ha passato
qualche giorno Novak Djokovic, in-
sieme a profughi e immigrati illega-
li, prima di essere espulso perché
non in regola con le norme sulle vac-
cinazioni e non poter partecipare
agli Open di tennis. Condizioni che
hanno limitato i rientri e creato li-
ste d’attesa per chi decideva di tor-
nare a casa. L’Australia, tuttavia, è
stata una fortezza anche per i pro-
pri abitanti, con un lockdown di 107
giorni a Sidney e rigide restrizioni
per ancora più a lungo. Con una po-
polazione di 25 milioni di persone,
ha avuto in tutto 2 milioni e mezzo
di casi di Covid, con 4.798 morti, ma
ora, grazie a 52 milioni di dosi di vac-
cino somministrate, la battaglia
contro la pandemia è quasi vinta. E
la terra dei canguri può tornare «a
fare parte del mondo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
18
Il litorale
Il promontorio
del parco
nazionale
del Circeo
è un’area
naturale
protetta
“Grazie a Dio c’è il Covid”
Gli affaristi di Sabaudia
e le spiagge date agli amici
Sedici arresti, c’è anche la sindaca Giada Gervasi che si è dimessa dall’incarico
Il caso dei mondiali di canottaggio e le concessioni dei chioschi ai dipendenti comunali
di Clemente Pistilli
latina — Bagnata da acque cristalli-
ne in cui si specchia il promontorio
del Circeo, circondata da spiagge di
sabbia dorata, dune millenarie e
una selvaggia vegetazione mediter-
ranea, e con un centro storico rite-
nuto un gioiello dell’architettura ra-
zionalista, Sabaudia è una località
balneare gettonatissima. I vip han-
no lì le loro ville. Uno spicchio di pa-
radiso in cui non sono mai mancati i
problemi, ma che fino a ieri sembra-
va immune a quegli episodi di pe-
sante corruzione che tormentano il
Paese. Ordinando sedici arresti, tra
cui quello della sindaca civica Gia-
da Gervasi in un’inchiesta della Pro-
cura di Latina con ben 30 indagati,
il gip Giorgia Castriota ha invece de-
scritto in 500 pagine un vero e pro-
prio “sistema” del malaffare nella
città della provincia di Latina. Una
catena di illeciti che va dalla gestio-
ne dei lidi, diversi mandati avanti
da dipendenti comunali o dai loro
familiari, a quella della tappa della
coppa del mondo di canottaggio,
dai progetti finanziati dal ministero
dell’Ambiente a reati che avrebbe-
ro commesso anche i carabinieri fo-
restali.
Le indagini, che ieri sera hanno
portato alle dimissioni della sinda-
ca, sono partite da un attentato
compiuto, il 24 giugno 2019, ai dan-
ni della sede del Parco Nazionale
del Circeo da parte di Giovanni Sca-
vazza, il padre del titolare del
“Bounty Beach”, un affitta-sdraio
oggetto di controlli e sequestri. I ca-
rabinieri hanno ben presto scoper-
to che non c’erano stati accertamen-
ti sugli abusi in altri lidi segnalati
dallo stesso Scavazza. «Qualcuno
aveva esasperato un’intera fami-
glia», ha dichiarato ieri l’avvocato
Giampiero Vellucci. Tutte le 45 atti-
vità balneari di Sabaudia, ha specifi-
cato il gip, avrebbero goduto “di fa-
Cronaca
voritismi e privilegi grazie alla com-
plicità e connivenza del Comune”.
Secondo gli inquirenti, occhi chiusi
davanti a irregolarità e abusi in cam-
bio di consensi elettorali. Tanto da
evitare di togliere le concessioni an-
che a stabilimenti che non pagava-
l La sindaca no i canoni demaniali e che risulta-
La sindaca di vano morosi per oltre 150mila euro.
Sabaudia Giada Al funzionario comunale che non
Gervasi ha ha bloccato la revoca di una di quel-
ufficialmente le concessioni l’assessore Emanue-
presentato le la Palmisani, non indagata, ha det-
dimissioni dopo to: «A questo punto io devo capire
gli sviluppi da che parte stai tu, se stai con o
dell’operazione contro l’amministrazione». Senten-
“Dune” dosi però rispondere: «Non sto mai
Salsicce e una maglia
autografata da Dybala
sono il prezzo della corruzione
di un appuntato dei
carabinieri Forestali del Parco
né contro né a favore, io sto sempre
sulla linea del dovere del funziona-
rio». Così la sindaca in un incontro
col funzionario “ribelle”: «Io comun-
que la sto controllando, uomo avvi-
sato mezzo salvato». Fino ad arriva-
re a disporre una ricognizione delle
spese legali, affinché se fosse stato
bocciato dal Tar qualche provvedi-
mento del funzionario venissero ad-
debitate a quest’ultimo le spese. Il
gip Castriota batte dunque su
“un’alleanza” tra i balneari e l’ammi-
nistrazione comunale, “in virtù del-
la quale i primi garantiscono il pro-
prio sostegno alla giunta Gervasi e
questa, in cambio, si fa carico di tu-
telare le attività balneari anche se ir-
regolari”. Ma non è tutto. Indagan-
do i carabinieri hanno anche ritenu-
to che una serie di gare per i lavori
necessari a organizzare la tappa del-
la coppa del mondo di canottaggio
sarebbero state pilotate a favore di
ditte amiche. Un affare da un milio-
ne di euro. E quando nel 2020 stava
saltando tutto in quanto, per gli in-
quirenti, proprio a causa degli illeci-
ti erano stati accumulati ritardi, so-
lo la pandemia avrebbe salvato la si-
tuazione, facendo slittare l’evento
allo scorso anno. Tanto che il diret-
tore generale del comitato organiz-
zatore, Luigi Manzo presidente del
Circolo canottieri di Luino, in pro-
vincia di Varese, intercettato ha più
volte detto: “Grazie a Dio, grazie al
coronavirus”. Senza contare che gli
indagati speravano che, essendo
stata la Lombardia travolta dal Co-
vid, potessero accaparrarsi anche
la tappa che era stata prevista lì. In-
dividuate infine gare che sarebbero
state inquinate pure dall’Ente Par-
co, per progetti finanziati dal mini-
stero dell’Ambiente, e contestati a
tre carabinieri forestali episodi di
peculato e corruzione, uno dei qua-
li come “prezzo” avrebbe avuto
quello di una maglia autografata
del campione della Juventus, Paulo
Dybala. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì, 22 febbraio 2022
Il racconto
Il buen retiro
degli intellettuali
amato da Moravia
Pasolini e Bertolucci
di Paolo Di Paolo
Ah, Sabaudia! Non c’è niente da ridere su Sabaudia,
diceva Pasolini, che la amava. Non c’è niente da ride-
re nemmeno adesso che la sindaca affezionata alla
biodiversità non sembra avere fatto la differenza: vo-
leva – nelle intenzioni proclamate al momento della
candidatura – «resettare il sistema» e riavviare Sabau-
dia. Una politica senza padroni e padrini! Gli undici
episodi di turbativa d’asta e quello di corruzione che
le vengono contestati gettano qualche ombra sulle
sue appassionate «battaglie civiche». Ma d’altra par-
te «Sabaudia crimina-
le» ha l’aria d’essere
un vasto e antico sot-
to-capitolo del grande
romanzo criminale ca-
pitolino. Uno spin-off
balneare che da anni
Lo scrittore
offre rinvii a giudizio,
infiltrazioni mafiose,
brillanti esempi di cat-
tiva gestione: un am-
pio spettro di illeciti,
Alberto Moravia a quanto pare attec-
chito sull’intera costa
laziale (il comune di
Nettuno già a suo tem-
po sciolto per mafia, il
sindaco di Anzio accu-
sato di essersi messo
«a disposizione» dei
boss della ’ndranghe-
ta). E dire che Sabau-
dia, nelle parole dei
L’intellettuale suoi fondatori, nac-
Pier Paolo Pasolini que sotto i benevoli
auspici dell’allora «au-
gusta dinastia regnan-
te». Anni Trenta del se-
colo scorso: l’agrono-
mo fascista Orsolini
Cencelli – il “duce” del-
la bonifica delle palu-
di pontine – confessa-
va di avere inventato
Sabaudia perché po-
Il poeta e il regista co gli era piaciuta Lit-
Attilio e Bernardo Bertolucci toria (oggi Latina),
troppo «piatta». Inve-
ce la futura Sabaudia
prometteva bene, almeno a giudicare dal luogo ver-
de e selvaggio in cui, come racconta lo storico locale
Iannella, il Cencelli annodò il suo fazzoletto di con-
quista: in riva al lago di Paola, col Circeo «che splen-
de nella sua imponenza». Ce ne volle per disboscare
prima ancora che per edificare, e comunque Mussoli-
ni vantò i 253 giorni bastati a tirarla su. È l’epica della
bonifica dell’«inabitabile palude», l’epopea fatta ro-
manzo dallo scrittore Antonio Pennacchi – i trentami-
la di “Canale Mussolini”, quelli che «con le povere
masserizie, le bestie, vecchi e bambini, si spostarono
dal Veneto povero e angariato dagli agrari al centro
sud, per una volta visto come un paradiso promes-
so». Che avrebbe detto, ghignando sotto i baffi, il “fa-
sciocomunista” Pennacchi dell’allergia ai partiti di-
chiarata a gran voce dalla sindaca di Sabaudia? Paro-
le non lievi, temo, intemperante e severo come era. E
d’altra parte era riuscito a litigare perfino con Pasoli-
ni, o così raccontava. Quel Pasolini che gli aveva dato
un passaggio in macchina e che si diceva comunque
convinto che su Sabaudia non ci fosse niente da ride-
re. «Adesso, osservandola, proviamo una sensazione
assolutamente inaspettata. La sua architettura non
ha niente di irreale, di ridicolo». Incantevole e metafi-
sica. Fascista sì, ma bella. E così era pure per il suo
amico (e compagno di estati a Sabaudia) Moravia, a
cui ricordava l’Africa. Non amava la mondanità ferra-
gostana, ma forse un po’ ha contribuito ad alimentar-
la: così Sabaudia è diventata, da proverbio, il ritrovo
della Roma bene (o quasi bene). Il “generone” e gli in-
tellettuali alla Bertolucci, il canottaggio, Malagò. E
Totti & Ilary. Se l’estate prossima non ci tornano insie-
me – come profetizzano cronache cupe di queste ore
– forse si spezza un incantesimo. Ma tanto i guai sono
già arrivati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 22 febbraio 2022
Fatta l’Agenzia per la cybersecurity
nazionale, ora bisogna fare gli agenti.
A sei mesi dalla fondazione, l’ente
chiamato a irrobustire la resilienza e
la sicurezza dei nostri sistemi
informatici lancia una prima
selezione pubblica per 72 posti.
Aperta a tutti, ricorda le nuove
modalità di reclutamento della Cia.
L’obiettivo è ambizioso: scovare le
più brillanti menti italiane,
convincerle a lavorare per il proprio
Paese piuttosto che per Google o
Amazon, mettere in piedi una
squadra dove il merito sia l’unica
stella polare. «Al momento operiamo
con 90 persone — spiega a Repubblica
Roberto Baldoni, direttore generale
dell’Agenzia (acronimo: Acn) —
provenienti dalla Difesa, dall’Interno
e dall’Intelligence, però dobbiamo
crescere fino a 300. Di queste, 210
saranno scelte tramite concorso».
Che soggetti cercate?
«Figure tecniche, laureati in
ingegneria, matematica, fisica e
informatica. In prima battuta ci
saranno 50 posti a tempo
indeterminato per giovani
neolaureati con almeno un paio di
anni di esperienza. Per i 22 contratti a
termine, invece, puntiamo su risorse
con consolidata esperienza, anche di
natura manageriale».
Perché solo cittadini italiani?
«In ragione delle attività proprie
dell’Acn: dobbiamo tutelare interessi
nazionali nello spazio cibernetico».
Dove pensate di trovarli?
«In Italia, ma non solo. Purtroppo i
L’Agenzia
Nata sei mesi fa, l’Agenzia per
la cybersicurezza (Acn) ha il
compito di tutelare gli interessi
nazionali nel campo della
sicurezza cibernetica. Alla
direzione c’è Baldoni, ex Dis
nostri talenti migliori da qualche
anno sono andati all’estero,
soprattutto Stati Uniti, Germania,
Francia, Regno Unito, Belgio e
Olanda, per lavorare nei settori del
cloud computing, dell’Intelligenza
artificiale, della sicurezza
informatica e dell’analisi dei sistemi
software».
Come si spiega la fuga?
«I soliti mali della pubblica
amministrazione: stipendi troppo
bassi e poca meritocrazia».
E come farete a convincere un
ragazzo assunto da Google a
mollare tutto e rientrare in Italia?
«Primo: offrendogli un programma di
formazione continua e di alto livello.
Secondo: creando una struttura dove
le competenze siano il motore. Terzo:
con stipendi che, ringraziando il
legislatore, sono i più alti possibile
nel settore pubblico. Sono equiparati
a quelli di Bankitalia».
In cifre?
«Dipende dalla posizione. I neo
laureati partiranno da 50.000 euro
all’anno in su. Per quelli a tempo
determinato, con profili manageriali,
lo stipendio è più alto».
E se non bastasse?
«Facciamo leva anche sull’idea di
mettere il talento al servizio del
Paese, in una missione vitale per
mantenere la nostra prosperità
economica e indipendenza».
Cosa significa in concreto?
«Prendiamo la crisi russo-ucraina.
L’Agenzia presiede il Nucleo per la
cybersicurezza, dove convergono le
L’intervista al direttore dell’Agenzia nazionale
Baldoni “L’Italia
è a caccia di cervelli
per il grande gioco
della cybersecurity”
f essere geni del
L’obiettivo è far
rientrare i talenti che
spesso negli ultimi
anni sono andati
all’estero per due
mali tipici del nostro
Paese: stipendi bassi
e poca meritocrazia
k Ingegnere
Roberto Baldoni, 57 anni
Il concorso pubblico
è aperto anche
a giovani neolaureati
Essere geni del
computer serve, ma
non basta: bisogna
essere consapevoli
della posta in gioco
g pagna di reclutamento via web e social l’ha voluta la direttrice
72
I contratti
L’Agenzia avvia la selezione
per 50 posti a tempo
indeterminato e 22 contratti a
termine. Presto saranno banditi
altri concorsi per 138 posizioni
Cronaca pagina 19
principali amministrazioni nazionali
con competenze in materia cyber e
dove si segue l’evoluzione degli
scenari. Emaniamo avvisi di
sicurezza cibernetica e teniamo i
contatti con le aziende italiane
potenzialmente esposte perché
magari hanno delocalizzato in
Ucraina. Un attacco cyber in quel
teatro , infatti, non rimane relegato
là: può risucchiare in Italia una serie
di malware dannosissimi».
Qual è la situazione?
«Nell’ultimo quadrimestre gli
attacchi sono aumentati».
Oltre alle competenze specifiche,
quali caratteristiche servono per
farsi assumere dall’Agenzia?
«Bisogna essere curiosi, innovativi,
di Fabio Tonacci conoscere l’inglese, essere pronti a
lavorare in squadra e mostrare
leadership».
Non basta
computer?
«Le decisioni che
si prendono
all’Acn vengono
sottoposte al
presidente del
Consiglio e al
sottosegretario
con delega ai
Servizi. Trattiamo
temi sensibili che
richiedono
professionalità di
elevato livello.
Gestiamo inoltre
il Csirt nazionale
(il team di risposta
ai cyber attacchi,
ndr) che dal 14
gennaio opera in
modalità di
allerta. Quindi si
deve essere geni
del computer ma
consapevoli del
grande gioco nel
quale si è
immersi».
Come viene
fatta la
selezione?
«Quelle a tempo
indeterminato
con il concorso pubblico, ma
valorizzando il curriculum e
Il caso sfruttando le nuove regole introdotte
dal ministro Brunetta per
semplificare la selezione. Si può fare
Reclutamento anche via social domanda anche attraverso i portali
di LinkedIn e di Inpa. Voglio anche
dire che non vogliamo drenare
l’Italia adotta il modello Cia competenze alle aziende pubbliche
nazionali, ma si deve capire che
questa tendenza a pagare poco le
Find your calling, “scova la tua vocazione”, recita l’accattivante professionalità porta alla fuga
invito a unirsi alla Cia, la più famosa agenzia di intelligence del all’estero».
mondo e la più celebrata al cinema, nel bene e nel male. La cam- Altri round di assunzioni?
Gina Haspel: una chiamata aperta a tutti e un segno dei tempi,
«Avremo altre due selezioni più
avanti, dove apriremo a laureati in
perché tutti, nel 21 esimo secolo, possono aspirare ad essere Ja- giurisprudenza, scienze politiche,
mes Bond. Soprattutto chi sa smanettare col computer e riesce relazioni internazionali. Infine ai
muoversi nel terreno sempre più cruciale della sicurezza ciber- diplomati di scuola superiore».
netica. La rivincita dei nerd, che diventano cool e possono fare Cosa avete fatto in questo primo
gli 007, in sintesi. E per trovare i migliori agenti digitali, il vec- semestre di attività?
chio metodo delle spie, l’avvicinamento silenzioso, l’incognito e «In quattro mesi abbiamo pubblicato
le doppie identità non servono più. Meglio il concorso pubblico, i regolamenti di funzionamento, del
la selezione dei curriculum, i colloqui attitudinali come fanno personale, dell’organizzazione e del
Google e gli altri colossi della Silicon Valley. È la via intrapresa bilancio, quando di solito ci si mette
dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale(Acn) e non solo. due anni. E in meno di 50 giorni dalla
La francese Anssi, nata in seno ai servizi segreti e passata sot- pubblicazione, siamo partiti con la
to il controllo del primo ministro, è molto simile per missione e prima campagna di reclutamento.
funzionamento all’Acn italiana: sul sito ha una pagina dedicata Stiamo facendo esercitazioni con
al reclutamento, con tutte le posizioni che sta cercando. Come l’Europa e con la Nato, anche in
un’azienda qualsiasi. Pure gli inglesi del National cyber security considerazione di cosa potrebbe
center cercano talenti in Rete, come l’americana Nsa. La Cisa, la accadere in Ucraina. A settembre
struttura del Department homeland security degli Stati Uniti abbiamo pubblicato la Strategia del
che si occupa di prevenzione e mitigazione di incidenti cyber, cloud nazionale e siamo in prima
offre 89 mila dollari per un posto da analista finanziario, 112 mila linea sul fronte del Pnrr».
per chi è specialista in Information technology, 131 mila per un È soddisfatto o si poteva fare di
supervisore della cybersecurity. Tutte vacancies che si possono più?
trovare comodamente navigando sul sito, accessibili con un «Posso dirmi soddisfatto se si
clic. — fa.to. considera che siamo partiti in dieci il
primo settembre». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
20
S -1,72%
ftse mib
26.050,03
I mercati
Spread Btp/Bund
+5,6%
170
160
171,6 T
150
140
130
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15 feb 16 feb 17 feb 18 feb 21 feb
T
Dow Jones
+0,00% 34.079,12 (chiusa)
38,0
36,0
34,0
32,0
30,0
28,0
15 feb 16 feb 17 feb 18 feb 21 feb
Brent
+3,04% 96,38$ T MILANO - Dopo che il decreto per il
100,0
95,0
90,0
85,0
80,0
75,0
15 feb 16 feb 17 feb 18 feb 21 feb
Il punto
Lo squalo
che difende
le scrofe
di Anna Lombardi
L iberate le scrofe incinte dalle
“gabbie di gestazione”: ovvero
quei minuscoli spazi usati negli
allevamenti intensivi, larghe appena
quanto il corpo dell’animale (circa 2
metri e mezzo) dove non hanno
nemmeno la possibilità di muoversi
o girarsi. È l’insolita, ma
agguerritissima battaglia da
giocare all’interno dell’impero dei
panini McDonald’s, lanciata
dall’investitore miliardario Carl
Icahn, 86 anni. Filantropo e
animalista convinto, con buona pace
del fatto che Oliver Stone si ispirò
proprio a lui forgiando la figura di
Gordon Gekko (interpretato da
Micheal Douglas) protagonista del
film di culto Wall Street. Sì, proprio
il pescecane il cui motto era “Greed
is Good”, l’avidità è bella.
L’investitore ha iniziato la sua
battaglia con McDonald’s nel solito
modo con cui ha scalato altri imperi:
acquistando una piccola
partecipazione nella società (200
azioni appena) per poi spingere suoi
candidati nel consiglio
d’amministrazione. E per
pretendere dal management della
catena di fast food di mettere in atto
con maggior severità una decisione
presa dall’azienda in realtà già 10
anni fa. Quella di far abbandonare
dagli allevatori della propria filiera
la pratica di mantenere le scrofe in
casse striminzite.©RIPRODUZIONE RISERVATA
Economia
S -1,76%
Bonus edilizi, riavvio difficile
Le imprese: “Serve chiarezza”
Banco Bpm riattiva
l’acquisto dei crediti,
Poste e Cdp non hanno
ancora una data
Costruttori e tecnici:
“Nell’intervento
tanti punti oscuri”
di Raffaele Ricciardi
e Carlotta Scozzari
contrasto alle frodi di venerdì ha ri-
visto le regole sul Superbonus e sul-
le altre agevolazioni all’edilizia, gli
operatori finanziari che avevano so-
speso le operazioni sui crediti fiscali
si muovono in ordine sparso. Se Po-
ste Italiane e Cdp appaiono intenzio-
nate a riattivare le piattaforme sulle
detrazioni, ma non fissano ancora
una data, Banco Bpm ha già fatto sa-
pere di essere tornata «pienamente
operativa», confermando l’obiettivo
di 3,5 miliardi di masse entro il 2023.
Al contrario Credem prosegue con
la sospensione degli acquisti di cre-
diti: la banca pochissimi giorni fa
aveva interrotto le operazioni, an-
che a causa dell’elevata mole di volu-
mi che aveva saturato la sua capaci-
tà fiscale. Ci sono poi alcuni operato-
ri che, pur non essendosi mai ferma-
ti, saranno più selettivi. Fineco, per
esempio, anche a causa della com-
plessità delle norme, ha invitato i
promotori a concentrarsi sui clienti
con un patrimonio in risparmio ge-
stito di almeno 250 mila euro.
Se il decreto Sostegni ter aveva
bloccato le cessioni multiple dei cre-
diti fiscali, frenando di fatto buona
parte dei finanziamenti al settore, le
ultime novità prevedono la possibili-
tà di due ulteriori passaggi dopo il
Pensioni, fino al 2024 uscita a 67 anni
Nel prossimo biennio
non scatta l’aumento:
il Covid ha ridotto
la speranza di vita
di Valentina Conte
Roma — Nulla cambia per l’età del-
la pensione di vecchiaia. Anche
nel biennio 2023-2024 si andrà in
pensione a 67 anni, al pari del bien-
nio 2021-2022. Il Covid ha tagliato
la speranza di vita di tre mesi nel
2020. E dunque i requisiti restano
congelati, come già aveva rivelato
il decreto del ministero del Lavoro
e dell’Economia del 27 ottobre.
Ora Inps lo ricorda in una circo-
ftse all share
28.379,25
Dopo il decreto del governo
k Le norme anti-frode
Decise dal governo per
contrastare gli abusi
primo, a patto però che i trasferi-
menti avvengano tra intermediari
iscritti all’albo previsto dal Testo
unico bancario. Sono quindi esclusi
Poste Italiane e Cdp, ossia i due ope-
ratori che, per primi nei giorni scor-
si, avevano sospeso l’operatività, an-
che per via dei sequestri subiti co-
me “terzi in buona fede” nell’ambito
di alcuni procedimenti per ipotesi
di frode. Sequestri che, ha chiarito il
nuovo decreto, non daranno luogo a
svalutazioni.
Proprio nei giorni scorsi Poste,
che più volte ha ribadito di acquista-
re le detrazioni dai privati senza poi
rimetterle in circolo, aveva puntua-
lizzato che l’ammontare dei crediti
sotto sequestro rappresenta meno
del 10% dei volumi totali sotto prov-
vedimento giudiziario: 230 milioni,
su un totale di acqisti da parte del
gruppo guidato da Matteo Del Fante
pari a 7,76 miliardi. Alla luce del nuo-
vo quadro di legge, sia Poste sia Cdp
(che ha in pancia 400 milioni), appa-
iono intenzionate a riattivare l’attivi-
I requisiti
lare in cui mette in fila tutte le re-
gole per l’uscita dal lavoro. Non
cambiano gli anni di contribuzio-
ne necessari per la pensione anti-
cipata, a prescindere dall’età ana-
grafica: 42 anni e 10 mesi per gli uo-
mini e 41 anni e 10 mesi per le don-
ne. Qui però non c’entra il Covid. I
requisiti sono stati bloccati fino al
2026 dal decreto 4 del 2019 istituti-
vo di Quota 100.
Questo significa che l’età di vec-
chiaia potrà cambiare, se ci sarà
aumento della speranza di vita, so-
lo dal 2025. E i requisiti per la pen-
sione anticipata solo dal 2027. Nul-
la cambia anche per i lavoratori
che hanno svolto mansioni gravo-
se o particolarmente pesanti e
hanno un’anzianità contributiva
pari a 30 anni: possono uscire a 66
Martedì, 22 febbraio 2022
S -0,08%
PALAZZOTTO MIKE
I punti
Cessione del credito
1 Gli operatori
in ordine sparso
dopo le modifiche
del governo: Poste e Cdp
riapriranno le piattaforme
ma i tempi non sono definiti
Mercato
2 Gli operatori
chiedono di chiarire
se le tre cessioni
ammesse siano tutte verso
banche e assicurazioni o il
primo passaggio sia «libero»
Sanzioni
3 I tecnici lamentano
l’inasprimento delle
sanzioni e la
definizione poco chiara
dei casi in cui debbano
rispondere delle irregolarità
anni e 7 mesi anche nel biennio
2023-2024.
Fermo anche il requisito per i la-
voratori che hanno il primo accre-
dito contributivo dopo il primo
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
Corso Garibaldi, 59 42121 Reggio Emilia
Sito: http://www.provincia.re.it
ESITO DI GARA
Questo ente informa che il 03/02/2022 è stata
aggiudicata la procedura aperta per l’affidamen-
to dei servizi di gestione, pulizia, manutenzione
ed esecuzione delle operazioni cimiteriali presso i
cimiteri dell’Unione Terra di Mezzo, per due anni
(2021-2023), con possibilità di rinnovo per ulteriori
due anni. CIG: 8728064244. Aggiudicatario: Coo-
perativa Facchini Portabagagli Società Cooperativa,
abbreviabile in C.F.P. Soc. Coop., con sede legale in
Strada Sant’Anna n. 636 – 41122 Modena (MO) –
C.F./P.I. 00289340366. Prezzo di aggiudicazione:
Euro 179.886,56 (IVA esclusa), comprensivo di Euro
15.800,00 per oneri della sicurezza, questi ultimi non
soggetti a ribasso. Invio alla GUUE: 15/02/2022.
IL DIRIGENTE Dott.ssa Claudia Del Rio
euro/dollaro
1,1300 $
tà, sebbene non siano state ancora
fissate date precise. Nel frattempo,
anche commercialisti e addetti ai la-
vori si aspettano chiarimenti sulle
novità.
Bruno Panieri di Confartigianato
squaderna i dubbi. Prima di tutto: la
forma. La bozza dell’ultima misura,
in attesa dei testi ufficiali e del possi-
bile travaso in un emendamento go-
vernativo al Sostegni ter, «modifica
l’articolo 28, che però lo stesso inter-
vento va ad abrogare, rendendo le
novità inapplicabili». Poi gli interro-
gativi di sostanza. In primis, se siano
riservate agli intermediari iscritti
agli albi tutte e tre le cessioni am-
messe, come fa intendere la nota di
Palazzo Chigi, o solo le due successi-
ve alla prima, interpretazione verso
cui propende l’Ance. Quest’ultima
lettura «risolverebbe il 90% dei pro-
blemi sorti col blocco, ma nel primo
caso - avverte Panieri - si impedireb-
be al piccolo installatore di cedere il
credito al rivenditore più grande:
una soluzione che ha permesso di
operare a molte Pmi». Da chiarire an-
che la norma-Orlando che limita i
bonus alle sole imprese che applichi-
no i Contratti nazionali dell’edilizia,
soprattutto per gli interventi minori
in cui difficilmente un committente
riesce a verificare l’informazione.
«Sarebbe opportuno inserire una ri-
chiesta di qualificazione delle im-
prese, perché grado di organizzazio-
ne e importo dei lavori siano para-
metrati», incalza il presidente Ance,
Gabriele Buia. Infine, la Rete delle
professioni tecniche ha scritto a Dra-
ghi lamentando l’entità delle nuove
sanzioni per chi assevera il falso e la
definizione «generica e superficiale
della condotta punita», che «si espo-
ne a gravi censure di costituzionali-
tà». Il timore è la paralisi degli asse-
veratori, più preoccupati dei rischi
che di partecipare al florido merca-
to dei bonus. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
gennaio 1996 e dunque ricadono to-
talmente nel contributivo: possono
uscire a 71 anni, se vantano almeno
5 anni di contributi e un importo sti-
mato di pensione futura pari ad al-
meno 1,5 volte l’assegno sociale
(702 euro). Chi ha invece iniziato
prima dei 19 anni (i precoci) ed è in
situazioni di disagio (quelle previ-
ste anche per l’Ape sociale: disoccu-
pazione o inabilità) può accedere al-
la pensione anticipata con 41 anni
di contributi, requisito anche que-
sto congelato dalla legge fino al
2026. Inps infine precisa che per i
comparti di sport, difesa e spettaco-
lo valgono ancora per un biennio
(2023-24) i requisiti speciali: balleri-
ni a 47 anni, orchestrali a 62, attori
e conduttori a 65, militari a 58.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 22 febbraio 2022 Economia pagina 21
IL RISIKO DELLE ANTENNE

Rai, riparte il progetto

della società unica
delle torri televisive
Il governo studia un decreto: viale Mazzini potrebbe scendere
sotto il 51% in Rai Way. E c’è chi tifa per la fusione con EI Towers
MATTEO BAZZI / Z57/ANSA
Rai Way controlla le antenne, i satelliti e la fibra della Rai

di Sara Bennewitz, Milano
e Aldo Fontanarosa, Roma
Il governo studia un provvedimen-
to - un Dpcm - che punta a cambia-
re l’assetto di Rai Way. Se approva-
to, il Dpcm autorizzerà la casa ma-
dre Rai a scendere sotto il 51% nel
chiaro mandato di risanare strut-
turalmente il bilancio. Un cambio
strutturale è indispensabile per
Viale Mazzini che entra in fibrilla-
zione a ogni imprevisto. I Mondia-
li di calcio del 2022 in Qatar - per
esempio - sembravano la leva per
importanti entrate pubblicitarie,
che sarebbero ridimensionate se
l’Italia fallirà la qualificazione.
Tra i tifosi di una fusione tra Rai
Way e la nuova EI Towers c’è sicu-
ramente Renato Ravanelli, ammi-
nistratore delegato di F2i, che ha
ripetutamente studiato l’operazio-
ne anche quando i venti politici e
industriali erano contrari. A fine
mese, Ravanelli terminerà il suo
secondo mandato. Ma fonti finan-
ziare lo danno in corsa per un ter-
zo e ultimo alla guida della socie-
tà.
Le incognite politiche, anche se
attenuate, restano in campo. In-
fluenti esponenti del Pd, ad esem-
pio, continuano a considerare in-
dispensabile quel presidio di alme-
no il 51% di Rai in Rai Way. È anche
vero che il 2019 ha segnato la na-
scita di un gigante delle tlc dall’u-
nione tra le torri di Tim e quelle di
Vodafone all’interno di Inwit. For-
se i tempi sono maturi perché uno
scenario simile prenda forma an-
che per le emittenti tv.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

capitale di questa società strategi-

ca (RaiWay), proprietaria delle an-
tenne per le trasmissioni tv, della
rete in fibra ottica e dei satelliti.
Una simile mossa riaprirebbe il ri-
siko delle alleanze nel settore del-
le torri, effervescente da sempre.
Ma le incognite politiche restano
forti.
Oggi la televisione di Stato ha in
mano il 65,073% di Rai Way. E non
può scendere sotto il 51% del capi-
tale perché così stabilisce un de-
creto, un Dpcm, approvato dal go-
verno Renzi il 2 settembre 2014. At-
traverso questa norma, l’allora
premier Matteo Renzi tagliò la
strada a EI Towers (gruppo Berlu-
sconi) che tentò di unire le sue an-
tenne con quelle della Rai. EI To-
wers nel 2015 lanciò un’Offerta
pubblica di acquisto e scambio su
Rai Way, che morì sul nascere.
Adesso, in soli otto anni, il mer-
cato delle torri è totalmente cam-
biato ed è nuovo anche il clima po-
litico. Il governo di unità naziona-

La società pubblica
diventerebbe alleata
del fondo F2i
e di Mediaset

le ha avviato una revisione delle

partecipazioni pubbliche che pre-
vede la vendita di Ita Airways (tota-
litaria, in prospettiva) e la probabi-
le, possibile caduta di un simbolo.
La partecipazione della Rai in Rai
Way - fissata ad almeno il 51% in
chiave anti-Berlusconi - non è più
un tabù. D’altra parte anche EI To-
wer ha cambiato pelle, con il grup-
po F2i azionista di maggioranza al
60% e Mediaset (adesso Mfe), in mi-
noranza al 40%.
Nel nuovo scenario politico e in-
dustriale, una fusione tra Rai Way
ed EI Towers è un’ipotesi che tor-
na di attualità. In una casa comu-
ne, la Rai resterebbe comunque
azionista di riferimento; e trove-
rebbe in F2i un compagno di stra-
da dal profilo istituzionale. Socia
di un gruppo grande e centrale
nel sistema delle infrastrutture,
Rai Way potrebbe realizzare im-
portanti sinergie; risparmiare ne-
gli investimenti; e alla fine genera-
re un dividendo straordinario in
favore del socio principale, la Rai.
E questo dividendo straordina-
rio farebbe bene alla televisione di
Stato, dove l’amministratore dele-
gato Carlo Fuortes opera con il
.
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Martedì, 22 febbraio 2022 Economia pagina 23
La Borsa I migliori I peggiori
I venti di guerra in Ucraina schiantano l’azionario a Mosca
e pesano sulle Borse europee, in rosso fino al 2%. A Piazza Nexi Exor
Affari l’indice Ftse Mib cede l’1,72%, piombato da vendite +1,02% T -4,51% S
L’Ucraina zavorra sulle grandi blue chip. Exor perde il 4,51% all’indomani
dell’intesa con il Fisco, cui verserà 746 milioni. Soffrono
Diasorin
+0,13% T Cnh Industrial
-3,74% S
Piazza Affari anche le partecipate della holding: Cnh Industrial -3,74%,
Stellantis -2,32%. Giù anche Pirelli (-2,54%), Enel (-2,16%)
Atlantia
-0,06% S Saipem
-3,18% S
Male Enel e Tim e le banche Unicredit e Intesa Sanpaolo, circa -1,75%. In
attesa del piano industriale, Telecom cede il 2,78%. Tra Interpump
-0,13% S Tenaris
-3,14% S
le blue chip si salvano Diasorin (+0,13%) e Nexi (+1,02%).
Recordati Campari
VARIAZIONE DEI TITOLI APPARTENENTI ALL’INDICE FTSE-MIB 40 -0,19% S -2,98% S
Tutte le quotazioni su www.repubblica.it/economia

Intervista all’ad di Illycaffè

milano — Dai trucchi della Kiko ai accompagnare il processo di

chicchi di caffè della Illy. Cristina
Scocchia, una lunga carriera in
Procter & Gamble e L’Oreal, è l’ad
di Illycaffè, arrivata a Trieste il pri-
mo gennaio per accompagnare l’a-
zienda in Borsa.
Come è cambiato il rito del
caffè con la pandemia?
«La pandemia ha cambiato tutte le
nostre abitudini, compresa quella
del caffè. Lo scorso anno, stando ai
dati del Consorzio promozione
caffè, su cento tazzine bevute dagli
italiani, 48,5 venivano consumate a
casa , 8,5 a casa di amici, solo 13,6 al
bar e 13,3 al lavoro. Un caffè su 20
viene invece bevuto nelle
macchinette che si trovano nei
luoghi pubblici. Un cambio di
paradigma per tutti quelli come Illy
che hanno le radici nel canale
Horeca (hotel, ristoranti, bar, ndr),
una tendenza che proseguirà nei
prossimi mesi visto che con il
lockdown gli italiani si sono
comprati le macchinette e un caffè
su tre viene consumato in cialde».
E quindi qual è il suo piano per
invertire il trend?
«Sono qui da sei settimane, il piano
è in fase di affinamento e sarà
presentato a fine marzo al cda. Ma
le ricordo che non abbiamo smesso
di bere caffè, abbiamo smesso
temporaneamente di consumarlo
al bar. In questi due anni le nostre
vendite online sono cresciute
tantissimo, e oggi rappresentano
circa il 15% dei ricavi, l’obiettivo è
spingere su questo canale e
raddoppiare. Ma investiremo
anche nei punti vendita che oggi
sono 200 nel mondo, dalla A di
Azerbaijan alla U di Usa, c’è un
caffè Illy nei principali Paesi del
mondo, e cresceremo ancora…».
Su quali Paesi puntate?
«Sugli Stati Uniti, dove
raddoppieremo le vendite e
crediamo di aver messo insieme la
Scocchia “Non solo bar quotazione, ma tra materie prime
alle stelle e bar vuoti, il quadro è
complicato...
«Sono un’ottimista, da sempre. Nel
2020 una libbra di caffè costava 1,1
porteremo il nostro caffè euro, oggi 2,5 euro, per non parlare
dell’energia che è volata alle stelle.
Ma ogni crisi porta con sé anche
delle opportunità. Henry Ford
diceva che gli aerei decollano solo
nelle case degli italiani” contro vento, e in quest’azienda ho
trovato un’ altissima qualità delle
persone e dei processi, che mi
rende fiduciosa nelle sue
prospettive future. Non sarà il
vento macroeconomico di questi
di Sara Bennewitz mesi a impedire a Illy di andare
avanti nel percorso verso la Borsa».
f A proposito di vento, che ha
trovato di inatteso a Trieste?
«Un clima aziendale fantastico. Nel
Puntiamo 2021 Illy è diventata una BCorp, la
prima e unica azienda del caffè
a raddoppiare italiana al mondo a essere
le vendite online certificata sostenibile, inclusiva e
attenta all’ambiente. Un clima che
e a investire j Al vertice si respira ovunque, dalla fabbrica
Cristina Scocchia della tostatura ai piani alti del
negli Usa e in Cina è nata a controllo qualità. La sostenibilità fa
Sanremo nel parte del dna di questo gruppo, in
1973. Laureata modo autentico».
La crisi non fermerà in Economia E cosa non si aspettava ?
alla Bocconi «I sette caffè che bevo ogni giorno
la quotazione di Illy di Milano, ha senza accorgermene. Ancora non
Siamo gli unici ricoperto ruoli riconosco i toni del caramello e
di vertice in della frutta, ma farò un corso per
a essere certificati aziende come diventare una specie di sommelier
L’Oreal e Procter del caffè. Sono sempre piena di
azienda sostenibile &Gamble. Da energia, arrivo a mezzanotte senza
g gennaio 2022 è
ad di Illycaffè
rendermene conto, dovrò iniziare a
rallentare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
REGIONE LAZIO - AUSL FROSINONE
Verso la Borsa Via A. Fabi snc - 03100 FROSINONE - Tel 0775 8821
Estratto di bando di gara
Oggetto: Procedura aperta, per l’affidamento della fornitura triennale
di materiale protesico e dispositivi medici monouso con apparecchia- Direzione Acquisti
ture in service per le UU.OO.CC. di Oculistica, per le esigenze della
L’idrogeno di De Nora
ASL di Frosinone, per una spesa complessiva presunta di € ESITO DI GARA
2.780.400,00. La procedura sarà aggiudicata con i criteri stabiliti ai
sensi dell’art. 95, comma 2 e 6 del D.Lgs. 50/2016. Copia di tutta la
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la gara
PNSG DAC.0217.2020 relativa ad un Accordo
documentazione di gara è disponibile sulla piattaforma della Regione
Lazio S.TELL@ indirizzo internet https.//stella.regione.lazio.it/Portale/.
Quadro per il servizio di assistenza tecnica e
manutenzione, riparazione HW e supporto tecnico

squadra e trovato la formula giusta

per farlo. Ma anche nella patria del
tè: la Cina è un mercato strategico
dove investiremo molto. Il nostro è
un caffè speciale, con un
posizionamento di alta gamma, è
uno degli aromi dell’Italia, e
in Borsa per 5 miliardi
Roma — E se le aziende che si occu- si, grazie al quale viene “immagaz-
pano di transizione energetica zinata” l’energia prodotta dalle
fossero i nuovi campioni dei mer- rinnovabili, per essere poi riutiliz-
cati finanziari, con quotazioni mi- zata, dall’industria ai trasporti,
Eventuali informazioni potranno essere richieste presso l’U.O.C. Prov-
veditorato – FR, Via A. Fabi – Frosinone (FR) - tel. 0775.8822028. Il
termine per la ricezione: ore 12.00 del 21/03/2022.
IL R.U.P. Dott.ssa. Monica Caira
da remoto per gli apparati in tecnologia Nokia
Solutions Networks presenti nel sistema GSM-R
delle tratte AV/AC ricadenti nelle competenze delle
D.T.P. di Roma, Torino, Milano e Bologna, ai sensi
dell’art. 125, comma 1, lettera c 3) – D. Lgs 50/2016
Stazione Appaltante Provinciale di Como Esito di gara - CIG: 8563595626.
Comune di Cantù: servizi di assistenza educativa scolastica, Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla
socializzante e domiciliare (opzionale) a favore di studenti con disabilità
per il periodo 1 settembre 2021-31 agosto 2024 con opzione di rinnovo
GUUE 2022/S 030-078067, è visionabile sul sito
www.gare.rfi.it canale Esiti – Servizi.
per ciascuno dei tre anni successivi. Aggiudicataria: COOPERATIVA
SOCIALE PROGETTO SOCIALE - Importo: € 2.135.113,62. Il Responsabile del Procedimento per la fase di
affidamento: Ing. Giuseppe Albanese
La responsabile del servizio S.A.P. Gabriella Costanzo

vogliamo fare leva sul nostro dna
per crescere all’estero partendo
dall’Europa – dove vediamo ampi
margini in Spagna, Francia e
Germania – per espanderci poi in
Asia e Nord America».
Da donna a capo di una
multinazionale, come gestisce i
rapporti con i suoi collaboratori?
«Con assoluta naturalezza. Guardi,
ho lavorato in due multinazionali
globali come P&G e L’Oreal, e in
due importanti gruppi a controllo
familiare come Kiko e ora Illy. In
azienda nessuno ha mai messo in
liardarie basate più sulle aspetta- trasformata in elettricità senza
tive future piuttosto che sul giro emissioni di CO2. VENETO STRADE S.P.A.
d’affari presente? Lo dimostra De De Nora si è alleata con il colosso Via Baseggio, 5
Nora, azienda milanese nata 100 tedesco Tyssenkrupp nella socie- 30174 MESTRE VENEZIA
Direzione Acquisti
anni producendo disinfettanti e tà TK Nucera (di cui l’azienda ita- ESITO DI GARA
ESITO DI GARA
ora multinazionale tascabile del liana controlla il 34%) a sua volta APPALTO 49/2021 - CIG 8855542071 RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la
settore elettrochimico. destinata a breve alla quo- Si rende noto che, ai sensi del D.Lgs. procedura ristretta da SQ, DAC.0002.2021,
50/2016, è stata esperita la procedura una relativa al servizio di collaudo tecnico
Con i sui 600 milioni di tazione. Tk Nucera ha vin-
gara comunitaria a procedura aperta per amministrativo dei lavori relativi al Primo e
fatturato (bilancio 2021) to le commesse per le in- OŒDIųGDPHQWR GHOOD IRUQLWXUD FORUXUR GL VR- Secondo Lotto Costruttivo della Linea AV/AC
potrebbe sbarcare a Piaz- frastrutture energetiche dio minerale (salgemma) stagione invernale Verona – Padova: 1^ Lotto Funzionale Verona
za Affari con una valuta- dell’idrogeno di Neom, 2021/2022 – 2022/2023, alla quale hanno
– bivio Vicenza.
Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla
zione potenziale attorno “smart city” del futuro in partecipato n. 1 concorrenti. Aggiudicata- GUUE 2022/S 030-078068 è visionabile sul sito
ai 5 miliardi di euro. costruzione in Arabia: il rio dell’appalto è risultata: Società Innova www.gare.rfi.it canale Esiti – Servizi.
Come è possibile? De No- che le consente di presen- Srl con sede legale in Bolzano (BZ), Via Ne- Il Responsabile del Procedimento per la fase di
ra - il cui cda ieri ha deli- k Il manager tarsi al mercato con una grelli, 13/C - Codice NUTS ITD10 – P.I./C.F. affidamento: Sergio Meloni

discussione il mio ruolo. Fuori
dall’azienda invece mi chiamano
“signora” e i miei collaboratori
sono tutti “dottori”. È un’attitudine
mentale che in Italia fa fatica a
cambiare, ma succederà. Lo
dimostra il fatto che ci sono sempre
più manager donna ai vertici delle
aziende tricolori, e certo ci vuole
un po’ di fortuna, ma la mia
esperienza e quella di altre
colleghe dimostra che chi si
impegna ce la può fare anche da
noi».
È arrivata in Illy anche per
berato l’avvio del proces- Paolo Dellachà valutazione attorno ai 6 02641550211, che ha offerto un ribasso pari
so di quotazione propo- miliardi. al 2,04506%. L’esito integrale è disponibile
sto dall’ad Paolo Dellachà - è famo- Su De Nora ha scommesso per sul sito: www.venetostrade.it.
sa per aver lanciato l’amuchina, tempo il gruppo Snam che vuole Il Direttore Generale
Ing. Silvano Vernizzi
poi è diventata leader nel tratta- diversificare la sua attività ora
mento delle acque, mentre ora è concentrata sul trasporto del gas.
conosciuta per essere il fornitore E vede nell’idrogeno una grande COMUNE DI GRAVINA DI CATANIA
(Città Metropolitana di Catania)
numero uno al mondo di elettrodi opportunità, tanto da aver rileva- Il comune di Gravina di Catania rende nota la procedura aperta
per i processi industriali. Specia- to (nel 2020) il 34% di De Nora per per l’affidamento in concessione della progettazione, realizza-
lizzazione che gli ha aperto le por- 400 milioni. Snam e la famiglia mi- zione e gestione di un nuovo complesso cimiteriale nel comune
di gravina di Catania in progetto di finanza. IMPORTO INVE-
te dell’idrogeno verde, tecnologie lanese proprietaria della maggio- STIMENTO STIMATO DELLA CONCESSIONE:
del futuro per la transizione ener- ranza rimarranno azionisti di lun- € 8.873.894,69.Termine offerte: 29/03/2022 ore 13:00. Docu-
menti di gara disponibili sul sito: https://www.lavoripubblici.sici-
getica: gli elettrodi sono fonda- go periodo. lia.it/appaltitelematici.
mentali nel processo dell’elettroli- ©RIPRODUZIONE RISERVATA IL RESPONSABILE dell’8° SERVIZIO
Responsabile Unico del Procedimento Ing. Marco Scalirò
Direzione Acquisti
ESITO DI GARA
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la
gara GPA DAC.0155.2021 per l’affidamento
dell’Accordo Quadro per la progettazione
esecutiva e la realizzazione sulle linee
oggetto del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (PNRR) del sistema ERTMS. CUP:
J56E20000080009 – CIG 88520151DE.
Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla
GUUE 2022/S 030-077707 dell’11/02/2022, è
visionabile sul sito www.gare.rfi.it canale
Esiti – Lavori.
Il Responsabile del Procedimento per la fase di
affidamento: Ing. Giuseppe Albanese
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Martedì, 22 febbraio 2022
Posta e risposta di Francesco Merlo
Ombelico, decoro e conformismo
Ecco il pelo che Amato ha trovato
Lettere
Via Cristoforo
Colombo 90
Caro Merlo, sono un’insegnante della scuola
secondaria. Le scrivo sul “caso Righi”, il prof che
ha apostrofato un’alunna per l’abbigliamento.
Concordo sul fatto che le sue parole fossero
00147 sbagliate perché ponevano l’accento sull’aspetto
sessuale/sessista. Ma mi associo al prof nel
merito. Quante volte noi docenti dobbiamo
chiudere un occhio su abbigliamenti e
comportamenti inopportuni da parte degli
studenti, diventati oggigiorno la norma.
Ombelichi a vista, maglie trasparenti e
minigonne inguinali, braghette da spiaggia e
E-mail infradito. A chi dice che la scuola ha problemi
Per scrivere a
Francesco Merlo
francescomerlo
@repubblica.it
più importanti, rispondo che la forma non è
inutile orpello, ma rispetto per l’istituzione e per
tutti. Se lavoro in banca, in una cucina o nei
campi non mi vesto allo stesso modo, così come
in discoteca o al ristorante. Con un linguaggio
che non sia offensivo né volgare, perché non
possiamo insegnare anche questo ai ragazzi,
senza essere tacciati di bigottismo o peggio di
sessismo? I docenti, per il suddetto motivo, non si
esprimono più in pubblico, ma le assicuro che in
aula-insegnanti fioccano commenti simili a
quello del prof messo alla gogna. Una domanda:
come reagirebbe un genitore se la prof. di
matematica si presentasse a scuola con
biancheria intima a vista e tacco 12 o se il preside
ricevesse con pantaloni strappati e con metà
fondoschiena in bella mostra?
Prof Silvia Delsole -Parma
I giovani studenti seguono la moda con
insolenza, specie in ambienti, aule e uffici delle
scuole pubbliche, che anche negli arredi sono
spesso dominati da una logora sciatteria
burocratica: la tristezza come decoro. Penso
che una modica quantità di provocazione sia
fisiologica: a volte scoprono l’ombelico, o i
jeans sono bucati e imbrattati di vernice, o la
maglietta è trasparente. E però, come sempre
Storia di una docente
E-mail
Per scrivere alla sopravvissuta al Covid
redazione
rubrica.lettere Giulia Sciomenta
@repubblica.it
La mia generazione è stata
spazzata via dal Covid. Per me
restare a casa non è stato un
problema; convivo da oltre
trent’anni con una emiplegia
che ha bloccato la mia vita di
insegnante, madre e donna.
La generazione che ha visto
la guerra, il boom, i film del
neorealismo, se ne è andata
divorata dalla fame di aria e
vedere il cinismo della gente
accettare la perdita di tutti questi
vecchi, fa male come l’essere
dimenticati da uno Stato che si
affanna a riconoscere reddito di
cittadinanza a malfattori e che in
una marea di bonus cancella con
un colpo di spugna chi ha dato
sangue per il Paese. La mia , le
nostre , pensioni sono sempre le
stesse. Ho dovuto lasciare la
cattedra perché non ottenni
un’aula al pian terreno, dopo la
paralisi, e abbandonai le lezioni
su Giotto e Caravaggio. Oggi non
ho il bonus tv per un’Isee che
sarebbe alta. Tra fitto e badante
mi resta poco per vivere. Io non
cerco fama o pietà ma solo il
giusto riconoscimento per quanti
GEDI News Network S.p.A.
Via Ernesto Lugaro, 15
10126 TORINO
FONDATORE EUGENIO SCALFARI CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE PRESIDENTE :
DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Scanavino
Maurizio Molinari
AMMINISTRATORE
VICE DIRETTORE VICARIO DELEGATO
Dario Cresto-Dina CAPOREDATTORI
E DIRETTORE GENERALE :
CENTRALE:
VICE DIRETTORI: Giancarlo Mola Corrado Corradi
Stefania Aloia, (responsabile)
Francesco Bei, Andrea Iannuzzi CONSIGLIERI:
Carlo Bonini, Gabriele Acquistapace
(vicario)
Gianluca Di Feo, Enrico Del Mercato, Fabiano Begal
Francesco Guerrera, Gianluca Moresco, Gabriele Comuzzo
Francesco Dini
Angelo Rinaldi Laura Pertici,
(Art Director) Alessio Sgherza Luigi Vanetti
Commenti pagina 25
Invece Concita
Mettersi in gioco
la strada per capire
chi siamo
e cosa vogliamo
accade in Italia, basta la scintilla di un
ombelico e si incendia la prateria dell’estetica.
Esplode il dibattito sul look: alcuni insegnanti,
alla ricerca di regole e rigore, la mettono già
La generazione
dura con la società delle apparenze, si
scatenano i jeansologhi delle varie scuole,
i tradizionalisti che coprono e i futuristi che
scomparsa
scoprono, i lookisti contro i latinisti, mentre
i soliti anglofili invocano le divise. Così gli di Concita De Gregorio
studenti si autoconvincono di rifare la
rivoluzione che nel famoso 68 cominciò con le
minigonne. Ma, cara prof Delsole, qual è il eggo in queste sere Il tuffatore, il
confine fra il loro conformismo e il suo decoro? libro che Elena Stancanelli dedica a
Cosa direbbe quel prof se i ragazzi si
presentassero con i bastoncini di giunco e le
camicie ampie alla spadaccina, e le ragazze in
lungo e in nero? Sospetto che troverebbe più
tranquillizzante un ombelico in trasparenza.
L Raul Gardini. Capisco come si possa
essere ossessionati da
una figura epica e tragica che ha
accompagnato come un rumore
di fondo la giovinezza, simbolo di
tutto ciò che quel tempo — il tuo tempo — suggeriva,
Caro Merlo, l’inammissibilità del referendum deprecava, ammirava. Sul libro tornerò, intanto
sulla responsabilità diretta dei magistrati è lo due cose sulla “generazione scomparsa”, persone
scandalo di cui non si parla. È stato bocciato un ambiziose, arroganti, capaci di rischiare fino
referendum che, nella sua sostanza, era stato già all’azzardo — sul piatto la loro stessa vita.
ammesso, vinto nel 1987 con l’80% dei sì, ma Era, quello, il tempo della forza e della ferocia. Non
tradito dalla legge del Parlamento. La Corte ha della ferocia del web, odiatori inesistenti scatenati
difeso un privilegio corporativo. dall’algoritmo: no, non questa tempesta di fumo. Era
Giorgio Villano - Milano un tempo in cui se volevi sopravvivere dovevi
Lei ha ragione e Giuliano Amato su questo imparare a difenderti nel corpo a corpo oppure
rifiuto ha trovato da sé il pelo che agli altri andartene, uscire dal campo di gioco, fare il portiere
aveva raccomandato di non cercare. Il di notte, coltivare corbezzoli. Altrimenti, giocavi.
referendum, ha detto, avrebbe comportato Vivevo in una città di mare, Albertino Fantini era il
non un’abrogazione “ma un’innovazione nostro maestro di vela e un giorno lo vedemmo in tv in
giuridica” che, però, è facile replicare, è lo testa d’albero sul Moro di Venezia, i campioni di quel
scopo di tutti i referendum: riformare gioco erano così: rischiavano ridendo.
abrogando. La disciplina per allenare il muscolo del coraggio
prevedeva (anche) umiliazioni, pianti, solitudine.
Caro Merlo: interfacciare, lo giuro sui miei figli. Nessuno raccoglieva firme se a ginnastica ridevano di
Cesarina Lombardi -Pavia te, dovevi capire tu come fare perché smettessero di
Ghigliottina ridere. Bisognava cavarsela da soli, o imparare a
©RIPRODUZIONE RISERVATA fregarsene. Al tempo della ferocia si è poi sostituito il
tempo della condiscendenza: bisogna continuamente
stare attenti a non offendere nessuno, a non turbare
ragazzi attraverso la passione La nostra compagna le identità ma le identità, avevo imparato, si
per l’arte ho salvato dalle strade costruiscono nella relazione
nelle scuole della periferia investita sulle strisce e si rafforzano nello scontro. Non “in bolla”, dove
napoletana. Ancora oggi uno di suscettibili infragiliscono, ma “in campo”: dove anche
loro, James Senese, figlio della Gli alunni della classe 1° Liceo tu stesso, di te, capisci chi sei, cosa puoi, cosa vuoi.
guerra, quando mi sente Classico Europeo, Milano ©RIPRODUZIONE RISERVATA
rammenta di avergli parlato un Scrivete a concita@repubblica.it
giorno della luce caravaggesca Siamo studenti dell’Educandato
che lo ha salvato dal buio di una Statale Emanuela Setti Carraro
vita perduta oggi riabilitata dalla Chiesa di Milano, in via
attraverso le note di un sax. Passione, zona San Babila. In Pietre
questa zona sono presenti anche
spazi dell’Università Statale, il Memoria
Conservatorio e il liceo Leonardo
Cucù da Vinci, oltre alla nostra scuola,
di Sebastiano di Paolo Berizzi
con studenti di diverse fasce d’età
Messina
Tra i virologi circola
che ogni giorno attraversano via
Visconti di Modrone. Venerdì 28
gennaio vicino all’uscita da
G iulio Niccolai, empolese, è morto l’11
giugno 1944 nel campo di sterminio di
Mauthausen, dove era stato deportato tre mesi
ora la tentazione di scuola, all’incrocio tra via prima. Una lapide che lo ricorda sorge nei
candidarsi al Parlamento. Passione e via Visconti Di Giardini della Memoria di Ponte a Elsa, pochi
Modrone, una nostra compagna è chilometri a sud di Empoli. Questa lapide
Aspirazione legittima, per stata investita da una macchina, l’altra notte è stata sfregiata da mani anonime:
carità. Ma la popolarità che riportando gravi lesioni, mentre una svastica nera vergata sul marmo del
si sono guadagnati è legata si trovava sull’attraversamento monumento. «Per la nostra comunità è
pedonale per raggiungere la l’ennesimo caso di grave offesa alla memoria —
alla loro autorevolezza di fermata dell’autobus antistante. dice la sindaca di Empoli, Brenda Barnini — . Un
scienziati, di saggi super Dopo essersi accertata che inaccettabile sfregio che calpesta i sentimenti
partes. Scendendo in nessuna macchina stesse di antifascismo su cui si fonda la nostra storia».
passando, è stata colpita da La lapide, che è già stata ripristinata, era stata
politica, finirebbero in un’auto. La mancanza di inaugurata nel 2016, quando
quell’affollata arena dove attenzione di un guidatore l’amministrazione empolese decise di dedicare
e l’assenza di dispositivi di quattro giardini di Ponte a Elsa a quattro
persino l’aritmetica è sicurezza rischiano di rendere diversi cittadini deportati nei campi di
diventata confutabile, frequenti questi incidenti. sterminio, e che non fecero ritorno.
opinabile e trattabile. Vorremmo sensibilizzare a pietre@repubblica.it
riguardo cittadini e Istituzioni .
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Maurizio Scanavino di lunedì 21 febbraio 2022 Da telefoni pubblici o cellulari) Gli orari sono 9-18 dal lunedì al venerdì,
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10126 Torino; è stata di 134.167 copie il costo massimo della telefonata da rete fissa è dii 14,26 cent. al minuto
Maurizio Molinari privacy@gedinewsnetwork.it Codice ISSN online 2499-0817 • Pubblicità. A. Manzoni & C. - Via Winckelmann 1 - 20146 Milano + 6,19 cent. di euro alla risposta, Iva inclusa.
pagina
.
26
L’amaca
Cliccando
cliccando
di Michele Serra
ev’essere esaltante diventare
un leader molto seguito,
D e un grande manipolatore,
senza percorrere alcuno
degli iter consueti. Senza
essere un politico,
un intellettuale, una star
mediatica di vecchio tipo (anchorman,
rockstar) o di nuovo tipo (influencer), un
predicatore, un capo spirituale, un famoso
manager, un inventore, un grande boss
del crimine. Senza nemmeno il bisogno di
un nome e di un cognome, e anzi mettendo
a profitto tutti i vantaggi dell’anonimato:
zero responsabilità personali, zero
conseguenze pubbliche, solamente
il piacere, in purezza, di verificare ogni
giorno che milioni di persone credono
ciecamente in quello che dici.
Scoperti grazie a una complicata e lunga
indagine di linguistica forense,
un americano e un sudafricano sarebbero
la “mente” di QAnon, la setta complottista,
con milioni di seguaci, convinta che
il mondo sia governato da un Deep State
devoto a Satana, i cui membri bevono
il sangue dei bambini. Chi volesse sorridere
sul fenomeno (effettivamente anche
comico) non dimentichi che QAnon ha
avuto un ruolo non secondario nell’elezione
di Trump, e due eletti al Congresso
(trumpiani, ovviamente) si dicono «molto
interessati» al verbo di QAnon.
Sarebbero dunque due Signor Nessuno,
nelle loro stanzette, cliccando cliccando,
aggregando e facendo lievitare paranoie
e pregiudizi della gente comune, ad avere
creato dal nulla questo mostro globale.
Non una centrale occulta, non un potere
diabolico: due coglioni qualunque.
Non per essere apocalittico, ma non sarà
l’intelligenza artificiale, a dominare
il mondo. Basta e avanza la scemenza
naturale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ILLUSTRAZIONE DI GUIDO SCARABOTTOLO
La vignetta di Biani
Commenti
Crisi in Ucraina
Il destino europeo di Kiev
di Gianni Vernetti
I eri sera Vladimir Putin ha provato a riscrivere la storia
negando l’esistenza dello Stato democratico e libero
dell’Ucraina, riconoscendo come Stati indipendenti le
Repubbliche fantasma di Donetsk e di Lugansk, affossando
definitivamente gli accordi di Minsk, proseguendo nella
folle corsa di modificare i confini europei con l’uso della
forza militare. La guerra non è mai stata così vicina ed è
questo il momento per l’intero Occidente di compiere
scelte politiche coraggiose.
È tempo che l’Ucraina venga accolta a pieno titolo nella
famiglia europea. Insieme ad un sistema articolato e molto
duro di sanzioni, questa è la migliore risposta che può
essere data nei confronti di una minaccia militare
totalmente ingiustificata alle porte dell’Europa.
L’obiettivo di Putin è chiaro ed è di lungo periodo:
mantenere i Paesi del vicinato e dell’antica area di
influenza sovietica in uno stato di instabilità permanente
per rinegoziare una nuova architettura di sicurezza in
Europa.
E per raggiungere questo obiettivo Putin non lesinerà ogni
mezzo. La guerra asimmetrica iniziata in queste settimane
con attacchi informatici, interruzioni delle forniture di
energia elettrica, decine di violazioni del cessate il fuoco
lungo la linea del Donbass, azioni di disinformazione e
psywar, può diventare in pochi giorni una guerra
tradizionale con l’invasione militare di uno Stato sovrano
europeo.
Fino ad ora l’Occidente ha dato prova di una buona
capacità di tenuta nei confronti delle minacce russe: la
Nato ha dimostrato una elevata coesione e fra le due
sponde dell’Atlantico; Europa e Stati Uniti hanno
sostanzialmente parlato lo stesso linguaggio; Usa, Gran
Bretagna, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca e
Polonia hanno fornito una rapida assistenza militare a Kiev
e diversi Paesi Nato, inclusa l’Italia, hanno già confermato
la loro disponibilità a rafforzare con l’invio di truppe il
dispositivo di sicurezza nel lato orientale dell’alleanza.
L’Unione Europea ha, poi, deliberato un Programma di
Il saluto negato a Ursula von der Leyen
Diamoci una mano
di Claudia de Lillo
C hiara è fisica in ospedale e si occupa di trattamenti
radioterapici; i pazienti pensano spesso che sia
un’inserviente. Anna è archeologa ma in cantiere la
prendono per segretaria. «Fai la maestrina! Che bel
lavoretto» dice un signore a Paola che insegna. Monica è
farmacista, suo marito è ragioniere. Lui va a trovarla al
lavoro. Un cliente entra e li saluta: «Buongiorno dottore,
salve signorina».
Ursula von der Leyen è presidente della Commissione
europea. Durante il vertice Ue-Africa, il ministro degli
Esteri ugandese, Jeje Odongo, la ignora, passa oltre e
stringe calorosamente la mano agli altri due uomini
presenti, il presidente del Consiglio europeo Michel e il
presidente francese Macron che farà un vano tentativo
di risalire quella china indegna.
Lei osserva la scena sconcertata. Non è nuova a certi
imbarazzi: lo scorso aprile ad Ankara, durante un
incontro con il premier turco Erdogan, rimase in piedi
mentre gli uomini (tra cui un anche allora correo Michel)
prendevano posto in poltrona. Si dovette accomodare su
un enorme divano a lato, in quello che fu ribattezzato
“sofagate”. In quell’infausta occasione si era lasciata
sfuggire un “ehm” stupito. Questa volta si è limitata a
sorridere graziosamente, senza apparente rancore.
Perché è così che ci hanno insegnato da piccole: sii
gentile, carina, docile, mal che vada abbozza.
Sois belle et tais-toi, sii bella e taci, cantava Serge
Gainsbourg. Era il 1960 e von der Leyen aveva due anni.
Chissà se Ursula, Chiara, Anna e tutte le altre,
accomunate dal medesimo destino, anche senza
riflettori e flash, sono state assalite dall’esprit de
l’escalier, lo spirito della scala, quello che, insieme alla
rabbia e al rimorso, ti coglie dopo, quando scendi le scale
appunto, e i giochi sono fatti: “Avrei potuto dire, avrei
potuto fare, avrei dovuto rispondere”, e invece no, è
tardi.
Il rischio tuttavia, è di sbagliare comunque. Non
reagisci? Sei remissiva. Non ti ribelli? Contribuisci al
patriarcato. Ti offendi e te ne vai sbattendo la porta? Sei
Martedì, 22 febbraio 2022
assistenza finanziaria all’Ucraina di 1,2 miliardi di euro.
Putin non ha da offrire nulla di attrattivo all’Ucraina o ai
Paesi dell’orbita ex sovietica per rientrare nella propria
sfera di influenza e dunque usa i metodi antichi del ricatto
energetico e della minaccia militare. La storia non depone
a suo favore: il Patto di Varsavia è stato l’unica alleanza
militare della storia recente che ha usato la forza
esclusivamente contro alcuni dei suoi membri e il ricordo
dei carri armati sovietici a Budapest e Praga è ancora vivo
nella memoria dei cittadini di quei Paesi.
L’Occidente ha molto di più da offrire all’Ucraina, a
cominciare dalla prospettiva di una piena integrazione
nella famiglia europea. Lo dobbiamo ai giovani della Piazza
Maidan che nel 2014 hanno rifondato l’Ucraina, tagliando
gli ultimi nodi gordiani di un rapporto opprimente con
Mosca ed è ciò che chiedono il Parlamento e il governo di
Kiev, insieme alla stragrande maggioranza dei cittadini del
Paese.
E se la possibile adesione alla Nato non è oggi in agenda,
anche se la porta dovrà rimanere sempre aperta, l’avvio di
un negoziato per l’adesione dell’Ucraina all’Unione
Europea è una concreta possibilità da perseguire con
decisione, oggi più che mai. Ogni processo di adesione alla
Ue prevede un calendario preciso e vincolante di riforme
che rappresenterebbe per l’Ucraina un incentivo per
rafforzare ulteriormente democrazia e stato di diritto e al
tempo stesso essere il vero antidoto a qualsiasi futuro
tentativo di destabilizzazione.
Il folle accerchiamento militare dell’Ucraina messo in atto
da Putin è la definitiva dimostrazione che l’appeasement
nei confronti delle dittature, in nome della realpolitik e del
pragmatismo, non paga. All’Europa conviene rimanere
fedele a sé stessa proseguendo quel cammino di
allargamento e di inclusione di nuovi Paesi che ha
rappresentato negli anni un’occasione straordinaria di
diffusione pacifica di democrazia, libertà e stato di diritto.
L’Ucraina si merita un destino europeo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
un’isterica, sei instabile, sei pazza. Le donne dovrebbero
educare gli uomini in alcuni frangenti, sostiene
qualcuno. Ma perché? A che titolo? Forse in nome di quel
grande inganno che è l’istinto materno, l’alibi che
deresponsabilizza gli uomini e inchioda noi, sante e
madonne anche quando ci sentiamo streghe. Ursula von
der Leyen di figli ne ha sette e il suo debito educativo
verso la società lo ha già ampiamente onorato.
Non è chiaro perché sia sempre la vittima, involontaria
protagonista di un rivoltante teatrino, o di
maltrattamenti, o di soprusi, a doversi far carico dei
cocci, a rassettare se stessa e il palcoscenico, a trovare
una soluzione. Chi dunque deve fare ammenda? Chi
deve impedire che tutto questo si ripeta su un divano, in
un vertice intercontinentale, nella corsia di un ospedale,
in un cantiere?
In questo caso è stato il ministro ugandese a non tendere
la mano quando avrebbe dovuto. L’Uganda è uno dei
Paesi più giovani mondo, con un’età media di 15,5 anni. Il
49% delle donne si sposa prima dei 18 e, secondo
un’indagine del ministero del Lavoro di Kampala, una
bambina su tre subisce abusi sessuali. Un’adolescente su
quattro, con l’arrivo delle mestruazioni, abbandona la
scuola perché, mancando gli assorbenti, dovrebbe
assentarsi una settimana al mese e tanto vale rinunciare
del tutto.
Ha sbagliato Jeje Odongo ma non è lui a doverci indicare
la strada della parità di genere che è tra gli obiettivi
dell’Unione europea sin dalla sua fondazione.
Ha sbagliato Michel che sarebbe dovuto intervenire. Non
per proteggere, non per difendere, non è questo di cui
abbiamo bisogno. Ma per rispetto e per quello spirito di
corresponsabilità che dovrebbe animarci tutti. E invece
per la seconda volta all’indignazione e alla reazione ha
preferito l’indifferenza, una piaga vigliacca che va
estirpata. Perché gli indifferenti sbagliano sempre.
Elasti su Instagram: @quielasti; su Twitter:
@nonsolomamma
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 22 febbraio 2022 Commenti pagina 27
Il punto Bucchi

Governo, il rischio
delle sabbie mobili
di Stefano Folli

S candito dagli incidenti parlamentari

e sottolineato dai retroscena
giornalistici, il secondo tempo del
governo Draghi, cominciato nel
momento in cui Mattarella si è
reinsediato al Quirinale, è un percorso
tormentato. Nulla di ciò che accade
risponde a un disegno politico
destabilizzante. Non c’è la volontà di
provocare la caduta dell’esecutivo,
oltretutto con l’inflazione che corre e la
guerra in Ucraina tutt’altro che
scongiurata. Ma un certo logoramento
quotidiano è nelle cose, figlio delle
contraddizioni di una maggioranza
troppo larga ed eterogenea per durare
nell’anno pre-elettorale senza un vero
cemento politico e una convinta
leadership. Entro certi limiti, esiste
l’istituto della fiducia parlamentare —
come sul decreto Milleproroghe — ma è
un salvagente di cui non si può abusare.
Sta di fatto che l’ultimo tratto della
legislatura sembra interminabile. Per
apparire meno lungo dovrebbe essere
sorretto da un’idea ambiziosa, una
prospettiva convergente sulle riforme da
attuare anche grazie ai famosi fondi
europei. A parole nessuno nega che La sfida di Putin
questa sia la strada da seguire, l’unica per
la quale vale la pena di avere Mario
Draghi a Palazzo Chigi; nei fatti non si
sfugge alla sensazione di trovarsi su un
banco di sabbie mobili. L’eterno
immobilismo che alla fine prevale,
inghiottendo formule politiche e buone
intenzioni. Non è detto, s’intende, che
Il Cremlino riscrive la storia
accada anche stavolta. Quasi tutto quel
che è successo da un anno a questa parte di Gianluca Di Feo
è infatti senza precedenti. La stessa
chiamata di Draghi non è paragonabile
agli altri “governi del presidente”
sperimentati negli ultimi trent’anni.
Come non lo è la durata dell’esecutivo di
I l dado è tratto. Vladimir Putin sfida il mondo e riscrive la
storia, offrendo al suo popolo una visione imperiale per
giustificare l’intervento militare. Non si limita a cancellare
l’Ucraina in un teatro di guerra. L’obiettivo di tutto questo
siamo noi».
Siamo già sotto attacco, è il messaggio trasmesso dalle sue
salute pubblica, nato per offrire garanzie il capitolo aperto con la dissoluzione dell’Urss nel 1991: parole. Con la Nato che favorisce il terrorismo islamico nel
all’Unione sul buon uso dei va indietro di un secolo esatto fino al 1922, arrivando a Caucaso, che alimenta i sabotaggi degli ucraini, che corre a
finanziamenti: in quanto governo contestare le scelte bolsceviche che portarono alla nascita riempire gli arsenali di Kiev, ma soprattutto che diffonde il
“d’emergenza” è in carica da un anno e dell’Unione Sovietica. Tutto sbagliato, perché esiste una «virus nazionalista» per distruggere gli interessi del popolo.
dovrebbe accompagnare il Paese fino al sola realtà: la Grande Russia, quella di cui l’Ucraina è «Gli ucraini si rendono conto di essere diventati una
voto politico del ’23. Alla fine un arco sempre stata parte. colonia, marionette nelle mani di altri che vogliono soltanto
temporale di oltre un biennio che Alle spalle ha la bandiera dei Romanov, l’aquila bifronte con dividere la Russia». Di più: il governo li spinge persino a
richiederebbe qualcosa di più di un patto incastonata l’icona di San Giorgio che uccide il drago. Di rinnegare la religione, la “dolce ortodossia” viene
imposto dalle circostanze e sottoscritto mostri il nuovo Zar ne evoca in quantità, ricostruendo alla schiacciata per servire i padroni occidentali.
con varie riserve mentali. sua maniera quello che è accaduto negli ultimi cento anni: È l’appello alla “guerra patriottica”, lo stesso impugnato dal
In Germania i governi di unità nazionale, Lenin, Stalin, i loro eredi alla guida del Partito comunista. Li Cremlino nei momenti più drammatici della storia quando
quando servono, hanno una vita ben più bolla come «nemici del popolo» — involontariamente le armate di Napoleone o quelle di Hitler stavano marciando
lunga, ma sono sempre il prodotto di citando proprio uno slogan della rivoluzione d’Ottobre — sul cuore della nazione. Putin non lo esplicita, ma ricorda
trattative serrate e di accordi definiti. dediti esclusivamente a tutelare i loro interessi personali. che «abbiamo sempre vinto quando siamo stati attaccati».
Forse si è ancora in tempo per realizzare Una premessa che serve a introdurre il parallelismo con i Lui ripete di avere cercato in tutti i modi una strada
qualcosa di simile in Italia. Un’intesa governanti di Kiev: corrotti e mentitori, che hanno sfruttato diplomatica: ha offerto negoziati alla Nato e all’Europa, ha
rinnovata con precisi obiettivi e priorità, i «cinquanta miliardi di aiuto concesso con generosità da invocato il rispetto dei trattati. Tutto inutile: le risposte
in cui ogni forza politica, da destra a Mosca» e si arricchiscono con i soldi dell’Occidente, sono state evasive, resta solo la forza. «Abbiamo il diritto di
sinistra, trova conveniente condividere ignorando i bisogni di una cittadinanza ridotta sul lastrico. difendere la nostra sicurezza. Ed è quello che faremo». Con
un tratto di strada nonostante la Il discorso è rivolto soltanto ai russi. La postura, la un colpo di scena, l’inquadratura si allarga al colonnato
campagna elettorale alle porte. In fondo gestualità, lo sguardo: tutto ispira arroganza alla sensibilità neoclassico del Cremlino e mostra in diretta il
sia Enrico Letta sia Silvio Berlusconi occidentale ma risponde pienamente ai canoni decisionisti riconoscimento dell’indipendenza di Donetsk e Luhansk.
(nella telefonata al premier) hanno del potere autocratico, quello che finora ha sempre trovato L’Ucraina non esiste più, con una firma lo Zar del terzo
adombrato uno sbocco di questo tipo. il consenso dei suoi elettori. Non alza mai la voce. Con gesti millennio l’ha fatta a pezzi. E se Kiev proverà a reagire,
Fissare le regole del secondo tempo, severi e toni duri, ribadisce a chi è cresciuto attraverso lo allora ci penseranno i cannoni: la missione di peacekeeping
permettendo a ogni gruppo di preservare sfacelo degli anni Novanta e alla generazione nata dopo la nelle due repubbliche separatiste è cominciata, i carri
la propria identità, pur rinunciando a stagione sovietica che al Cremlino c’è un capo che si farà armati stanno varcando la frontiera. Cosa intende per
qualcosa in nome di un destino comune. rispettare. A qualsiasi costo. Frase dopo frase, per mantenimento della pace, Putin lo ha detto con chiarezza in
Inverosimile? Forse sì, considerando la convincerli della scelta drammatica che sta per annunciare, un passaggio del suo intervento: «Siamo pronti a
condizione in cui siamo. Ma forse sarebbe disegna un orizzonte cupo di tradimenti e minacce costruiti dimostrarvi cosa significa liberare completamente
l’unico modo per consentire a Draghi di con l’unico scopo di soffocare la Russia. l’Ucraina».
esercitare un’effettiva leadership Anzitutto si dilunga nello spiegare che l’Ucraina non esiste. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

nell’ultimo miglio della legislatura,
realizzando proprio alcuni punti
dell’agenda per la quale fu chiamato a
suo tempo alla guida del governo. Senza
dubbio in un passaggio così stretto, nel
quale occorre dimostrare stoffa politica,
Mattarella può essere un alleato prezioso.
Ma l’iniziativa non può non venire dal
presidente del Consiglio. È lui il
protagonista della seconda fase, come lo
è stato della prima. Con una certezza: se
crolla il castello di carte, non ci saranno
margini per ricostruirlo. L’unico sbocco
sarebbero le elezioni anticipate.
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È un errore di Lenin, portato avanti nei decenni successivi
in cui il sistema comunista ha annichilito l’identità russa.
«È importante comprendere che non hanno mai avuto le
tradizioni di una vera nazione, ma solo modelli esteri senza
radici». Già, l’Ucraina per lui è un’invenzione di quegli
stranieri che l’hanno trasformata in un’arma contro la
Russia. Dichiara che Kiev è diventata un avamposto della
f
Nato e poco importa quello che promette Biden Davanti all’aquila dei Romanov
sull’adesione che «al momento non è prevista»: ma vedrete
— scandisce guardando negli occhi il suo pubblico — che giustifica l’intervento militare
invece verrà quel momento, perché ci sono state altre nel Donbass con la necessità
promesse in passato, lasciate poi cadere nel nulla. Sostiene
che i missili americani siano già stati schierati, ci sono pure i di “difendere la nostra patria”
cruise che «possono raggiungere Mosca in trenta secondi».
Addirittura proclama che gli ucraini vogliono dotarsi di
g
armi nucleari: «Gli Usa e la Nato hanno trasformato
.
.
Martedì, 22 febbraio 2022 pagina 29

Cultura

l sole intenso del

suo rifugio porto-

I ghese gli ricorda

quello del deserto
dei Gobi, dove ha
trascorso l’infan-
zia, in esilio. Quan-
do gli domando se questa è l’ultima
tappa, se la sua anima si è definitiva-
mente stabilita in questo paese rura-
le e tranquillo di cui apprezza l’arte
di vivere, Ai Weiwei sorride: «Sono
un viaggiatore perpetuo». La sua
biografia, 1000 anni di gioie e dolori,
iniziata nel 2011, mentre era in pri-
gione, si legge come un’amara lette-
ra d’amore per il suo paese, la Cina.
Il libro racconta prima di tutto la
storia di suo padre, Ai Qing, poeta e
intellettuale cinese. Perché questa
scelta?
«Non si può capire la Cina senza
conoscere la lotta della generazione
di mio padre. Ho trascorso con lui i
primi vent’anni della mia vita. Era un
principe della poesia cinese, in cima
alla lista dei milioni di intellettuali
che, inviati da Mao nei campi di
rieducazione, hanno subìto la
rivoluzione culturale. La nostra
condizione era difficile, vivevamo
letteralmente dentro un buco
l’intervista
scavato nella terra. Mio padre però è
sempre stato calmo e pacifico,
difendeva il suo senso estetico anche «È una questione filosofica. Ogni

“La mia arte

quando puliva le latrine del campo. individuo è politico, se vive
Mentre crescevo accanto a lui non all’interno della società. Questo è
me ne rendevo conto, l’ho capito solo vero anche per l’ambiente dell’arte:
scrivendo questo libro. Per me mio bisogna pensare a ciò che si vuole
padre è un santo». esprimere, a come esprimerlo e a chi
In queste pagine c’è molto amore si desidera vendere la propria arte. È
per la Cina, malgrado tutto quello un processo politico in ogni sua fase.

che lei e suo padre avete subìto ad
opera del regime autoritario.
«Non capirò mai del tutto l’amore di
mio padre per il suo Paese e i suoi
abitanti, nonostante le punizioni e le
umiliazioni che gli hanno inflitto.
Anche quando studiava a Parigi, era
convinto di aiutare la Cina. Io lo
ammiro e a volte mi vergogno di non
essere come lui. Però amo
profondamente il mio Paese e la sua
cultura».
La storia si ripete. Nel 2011 lei è
stato arrestato e incarcerato per
ottantuno giorni. Come ha vissuto la
prigionia?
«Sono stato rapito dallo Stato, una
cosa al contempo ridicola e
angosciante, ero completamente
scollegato dal mondo. Non potevo
chiamare il mio avvocato o i miei
familiari per dire loro che ero vivo.
Quelli che mi hanno prelevato
continuavano a dirmi che quando
sarei uscito di là, dopo dieci o
quindici anni, mio figlio, che
all’epoca aveva due anni, non mi
avrebbe riconosciuto. Lì mi sono reso
conto che non ero più solo e che la
mia famiglia avrebbe pagato assieme
a me le conseguenze delle mie
azioni».
L’ha salvata la sua fama
internazionale?
«Non so rispondere a questa
domanda. Non si può sapere che cosa
pensa di un individuo un regime
autoritario. E la loro forza sta proprio
nel non rivelarlo mai».
Se volesse, potrebbe tornare in
Cina?
«Potrei. Ma mia madre, con cui parlo
ogni giorno, mi dice: figlio mio, ti
è politica”
La prigionia del padre, l’esilio, i diritti umani violati in Cina
Ai Weiwei pubblica la sua autobiografia e dice:
“La gioia più grande è essere ancora vivo”
voglio bene, ma non tornare».
Il boicottaggio diplomatico
iniziato dagli Stati Uniti ha senso?
«È del tutto disconnesso dalla realtà.
Oggi l’Occidente tenta di salvare la
faccia ma in passato non ha criticato
abbastanza le violazioni dei diritti
umani perpetrate dalla Cina. Le
aziende americane ed europee, il
mondo degli affari, le banche
svizzere, dipendono tutti
profondamente dall’accesso al
mercato cinese. Nel frattempo, grazie
al suo modello di capitalismo di
Stato, molto più efficace nel
prendere decisioni, la Cina è quasi
riuscita a diventare la più grande
potenza mondiale...».
Lei denuncia violazioni dei diritti
umani anche in Occidente. Nel 2017
il suo documentario sui migranti,
“Human Flow”, ha mostrato un lato
molto oscuro della nostra società.
«Viviamo da decenni in un mondo
senza guerra, in cui le libertà e la
di Virginie Lenk
“Vendiamo armi
alle parti in conflitto
Molti paesi europei
respingono
i rifugiati
È la natura umana:
egoista, mediocre
e negligente”
k Dissidente
In alto, l’artista cinese Ai Weiwei
democrazia sono idealizzate. La
storia però ci dimostra che ci sono
sempre state guerre, carestie e
migranti. E noi partecipiamo a queste
catastrofi umanitarie. Per esempio
quando vendiamo armi alle parti in
conflitto. Molti paesi europei oggi
respingono i rifugiati, anche se in
passato a volte i loro cittadini si sono
trovati nella stessa situazione. È la
natura umana: egoista, mediocre e
negligente. Nessuno vuole
ammettere le proprie
responsabilità».
Questo la fa arrabbiare?
«No, ma trovo molto frustrante
vedere le condizioni di vita di quelle
famiglie, di quei bambini che
potrebbero essere figli nostri. Non
sono ingenuo di fronte a quella
realtà, mi sforzo di darle voce
attraverso la mia arte».
La sua arte è eminentemente
politica. Potrebbe essere
altrimenti?
Chi dice il contrario mente. La
maggior parte delle mie opere è una
dichiarazione politica esplicita e ne
sono fiero. Non mi interessa sapere se
la gente mi considera o meno un
artista».
Eppure le sue opere sono
quotate…
«Sono esposte nei musei più
importanti. Rispetto ai grandi artisti
contemporanei, però, sul mercato
dell’arte ne vendo molto poche. Sono
molto più popolare presso il grande
pubblico. La gente mi ama perché
con la mia arte do voce all’umanità,
ne racconto gioie e dolori. Non sarei
capace di dipingere una tela astratta
di cui non si capisce quale sia il sopra
e il sotto e farmi pagare milioni di
dollari. Lo trovo discutibile».
Fotografia, pittura, scultura,
video, lei si affida a molti supporti.
Cosa determina la sua scelta?
«La forza e la bellezza della vita sono
imprevedibili. Tutti noi abbiamo
curiosità, immaginazione, passione.
Non posso essere schiavo di un solo
mezzo. Non sono io a scegliere, sono
loro che scelgono me. Senza questa
varietà di supporti sarei incompleto».
Il titolo della sua autobiografia è
“1000 anni di gioie e dolori”. Qual è
la gioia più grande della sua vita?
«Essere vivo (ci mostra la foto che usa
come sfondo dello smartphone,
ritrae il rifugio in cui ha vissuto con
suo padre durante l’esilio, ndr).
Quando guardo questa foto scuoto la
testa e mi dico che è incredibile che io
sia sopravvissuto».
Copyright El Paìs/Lena Leading
European Newspaper Alliance.
Traduzione di Alessandra Neve
pagina
.
30 Cultura Martedì, 22 febbraio 2022

autori bestseller

“La Terra brucia

C
ortocircuiti
realtà-finzione. Da
un lato certi film,
da Contagion a
Don’t look up,
e noi siamo finiti
in un thriller”
spiegano il nostro
mondo meglio di
qualsiasi studio sociologico.
Dall’altro, le appassionanti
docuserie in streaming ci
riempiono il tempo libero quanto e
più dei prodotti della fantasia. Ed è
proprio sul confine tra verità e In un saggio Frank Schätzing, scrittore tedesco re della suspense,
immaginazione che sbarca Nelle
nostre mani, l’ultima fatica di Frank
si occupa di emergenza climatica. “Perché dobbiamo capire le minacce”
Schätzing in uscita da Nord.
Artefice di bestseller adrenalinici su
temi attualissimi (come Il quinto di Claudia Morgoglione
giorno, 15 milioni di copie vendute,
o La tirannia della farfalla), lo
scrittore tedesco stavolta non solo
sceglie di pubblicare un saggio, questa: capirle». Conoscere per cercando di sostenere che non situazione di apparente normalità questo libro non fiction in cui si
dedicato al cambiamento agire, agire per salvarci: ecco la dobbiamo arrenderci. Perché la che nasconde però qualcosa di parla della salvezza del Pianeta.
climatico. Ma, con un doppio salto strada maestra, spiega via telefono questione ambientale non è una inquietante, di minaccioso. Da qui Compio tante ricerche, leggo
mortale, ci invita a guardare la a Repubblica, per scongiurare fede o un’ideologia, ma una scienza. l’affinità tra i protagonisti di un moltissimo, consulto esperti e
questione ambientale come un l’avvento di una catastrofe degna di Per questo dobbiamo parlarne, thriller e noi alle prese con il scienziati, viaggio nei luoghi
action movie: «Siamo già in un un kolossal. contribuire alla conoscenza dei cambiamento climatico… coinvolti. Certo, qui non affronto un
thriller, voi e io — dice — non da Frank, come nasce la sua fatti. E così ho deciso di lasciare per «Proprio così. Del resto anche come pericolo evidente com’è ora il
lettore e autori. Da protagonisti». La conversione alla saggistica? un po’ il romanzo e ho cominciato a autore di fiction il thriller mi coronavirus. La deriva ambientale
differenza, prosegue, è che «al «Tutto inizia nell’ottobre del 2020. pensare a Nelle nostre mani». affascina più del poliziesco. Mi avanza un po’ ogni giorno senza che
cinema o in letteratura possiamo Stavo scrivendo un mio classico Lei ne spiega la genesi nelle piace viaggiare con la mente quasi ce ne accorgiamo, mentre
uscire dalla sala o chiudere il libro thriller, ero già arrivato a 250 prime pagine, partendo dalla nell’universo, alla scoperta di eventi siamo sotto pressione per le tante
quando ci pare», nella vita pagine, mentre l’attenzione del differenza tra narrativa poliziesca sorprendenti e a volte spaventosi. altre cose brutte accadute nel
ovviamente no. «Se amate i thriller, mondo era concentrata e thriller: nella prima all’inizio c’è Nei romanzi cerco di farlo sempre mondo su cui ci informano i
però, sapete che l’unica cosa che esclusivamente sulla pandemia. un delitto e alla fine il caso si su basi fondate, su dati certi, e ci ho notiziari».
funziona contro le minacce è Partecipai a un incontro online, risolve, nel secondo c’è una provato a maggior ragione in A proposito di Covid, crede che
.
Martedì, 22 febbraio 2022
l’emergenza stia davvero per
finire?
«Bisogna fare molta attenzione a
ciò che si dice su un tema così
sensibile. Guardiamo però
all’epidemia di influenza Spagnola
nella prima metà del Novecento: fu
più pericolosa e più mortale, ma
entro tre-quattro anni perse forza.
Sono amico di uno dei più
accreditati virologi tedeschi, e lui
mi conferma che il virus dopo un
po’ capisce che non gli conviene
ammazzare l’ospite. Per questo
credo che da ora in poi andrà
meglio, anche se il Covid non
sparirà. Adesso la vera sfida è
pensare a delle politiche che
guardino oltre».
Non è facile perché, come dice
nel libro, gli esseri umani non sono
capaci di concentrarsi su più
possibili catastrofi
contemporaneamente.
«È un meccanismo legato
all’evoluzione della nostra specie.
Come uomini da sempre siamo
stati costretti a confrontarci con
tanti tipi di nemici, ma l’esperienza
ci ha insegnato a fronteggiare
quella che si presenta come
minaccia immediata. Ancora di più
nell’ultimo secolo, con la nascita
dei mass media. Le questioni a
medio e lungo termine appaiono
sfocate. Una cosa positiva, però,
questo virus l’ha portata: ci ha fatto
uscire dalla nostra comfort zone. È
stato un fenomeno globale, ci ha
fatto capire che non potevamo
fuggire in nessuna parte del mondo
per evitarlo. Allo stesso modo,
quando parliamo di ambiente
dobbiamo comprendere che se
l’equilibrio si rompe
definitivamente non abbiamo un
altro pianeta su cui rifugiarci. E a
complicare le cose c’è il fatto che,
sul Covid così come sul clima, c’è
una parte della società che non
vuole vedere, che nega l’evidenza, e
che con i populismi ha perso
completamente fiducia nella
democrazia».
E così la superstizione avanza.
«Molta gente si rifugia nella magia,
in pratiche di tipo religioso, nel
ritorno al passato. Nella scienza
invece non ci sono maghi ma dati di
realtà. E il tempo va avanti, non
torna certo indietro».
Ma almeno le tante persone
f
La questione
ambientale
è una scienza
Per questo occorre
parlarne, contribuire
alla conoscenza
dei fatti
Mi piace viaggiare
con la mente
nell’universo,
alla scoperta
di eventi
sorprendenti
e a volte spaventosi
g fessione più radica-
ragionevoli possono fare
qualcosa?
«Moltissimo. In primo luogo andare
a votare, credere nella possibilità
del cambiamento. Poi ricordare che
se le cose dal punto di vista
ambientale vanno così male è
perché miliardi di persone hanno
uno stile di vita sbagliato a fronte di
risorse limitate. Dobbiamo, ad
esempio, cominciare a mangiare
meglio: poca carne, più cibo
biologico. A vestirci meglio: con
tessuti in fibre naturali ed
ecocompatibili. Piccole scelte,
certo. Ma darebbero un grande
segnale alla politica, e all’economia,
della volontà di invertire la rotta».
Siamo ancora in tempo?
«Abbiamo circa un decennio. In
questo intervallo è assolutamente
necessario contenere l’aumento di
temperatura globale entro i due
gradi. Se superiamo questa soglia il
sistema probabilmente collasserà,
andando in una direzione
imprevedibile. Il modo per evitarlo
è ridurre subito, in maniera
drastica, i consumi di energia
fossile, a favore di altre fonti di
approvvigionamento. E attuare
politiche globali di riduzione della
povertà, a cominciare dalla
cancellazione del debito, perché
nelle zone del mondo colpite
dall’indigenza è impossibile avere
comportamenti ecologicamente
corretti. I paesi emergenti, infine —
dall’India all’Africa — vanno aiutati
nella crescita, fornendo loro
tecnologie pulite».
Tocca dunque a noi adulti, ben
più che ai ragazzi che lo saranno
domani?
«Tocca a tutti coloro che abitano il
pianeta Terra, indipendentemente
dall’età. Basta con questa
contrapposizione tra le
generazioni: ciascuno deve fare la
propria parte».
Il libro
Nelle nostre
mani
di Frank
Schätzing (Nord,
trad. di Monica
Manzella, pagg.
359, euro 19)
Dal 24 febbraio
Cultura pagina 31
Daria Bignardi tra esistenzialismo e memoir
Elogio delle letture
che ci spiazzano
e ci fanno crescere
di Vittorio Lingiardi
afka diceva che bisognereb- sfondo l’amata dannazione della sua storia fa-
be leggere soltanto libri miliare, quella che abbiamo conosciuto nel
K «che mordono e pungono».
Non contento, aggiungeva
che un libro «dev’essere
un’ascia», da qualche parte
deve romperci, perché è be-
ne che la nostra coscienza rimanga ferita per-
suo primo romanzo Non vi lascerò orfani, che
per molti aspetti è la premessa di questo. Ma
per trovare la vera premessa, dovremmo an-
dare più indietro nel tempo, a quando la Da-
ria di sette anni scrisse, e certo non aveva let-
to Balzac, chissà le si era forse solo impressa
ché solo così «diventa più sensibile a ogni sulla retina dell’inconscio la costa di un libro
morso». È un buon indizio di lettura per il nuo- sbirciato chissà dove, il suo primo “romanzo”,
vo libro di Daria Bignardi, Libri che mi hanno intitolandolo Illusioni perdute. Non importa
rovinato la vita e altri amori malinconici. Ma che quello che lei subito reputò un romanzo
non è l’unico. Nonostante l’impatto della pri- si esaurisse in otto paginette, importa che par-
ma parte del titolo, bisogna fare attenzione lasse del dolore di un abbandono e che lei lo
anche alla seconda. Dalla quale si capisce che avesse scritto. Perché il dolore dell’abbando-
non abbiamo in mano un arguto memoir sui no è un appuntamento precoce per tutti: «Tra
danni causati da le citazioni feticcio assorbite da adolescente
certe letture male- che si sono rivelate premonitrici c’è una frase
dette, ma una con- di Pearl S. Buck che non ho mai dimenticato:
le (e, va da sé, più
“Terribile cosa l’amore se la sua vena non si ef-
fonde pura e libera da cuore a cuore”». Per for-
malinconica) sulle tuna, tra i nostri appuntamenti precoci, c’è an-
passioni, le buie e che la lettura che, aggiungerebbe Jonathan
le luminose, di una Franzen, la prima cosa che ci insegna «è come
lettrice scrittrice. stare da soli».
«Tu vivrai per Libri che mi hanno rovinato la vita è un viag-
sempre nella tua bi- gio nell’ombra della luce. Sono sicuro che por-
blioteca persona- terà molte lettrici e molti lettori a identificar-
le», le direbbe Mu- si con chi lo ha scritto, e speriamo a capire, co-
rakami. Frase che me lei, che l’errore non è soffrire, ma identifi-
suona al tempo carsi nel dolore e indossarlo come un’identità
stesso come una paradossalmente rassicurante. Uno psicoana-
maledizione e una lista francese, Jean-Bertrand Pontalis, le sedu-
benedizione, e penso che a Bignardi vada be- te di analisi preferisce chiamarle «traversa-
Il libro ne così, altrimenti non avrebbe disteso il suo te». Questo libro è una traversata popolata di
libro sulla soglia che, separandole, fa incon- titoli e di incontri con i vivi e con i morti. Un
trare la pulsione di vita e quella di morte. Ope- viaggio che racconta quanto furiosamente
razione pericolosa, nella vita e sulla carta, ma grande sia la vita. E non prendo questo avver-
con gran cura risolta da una scrittura lieve sor- bio a caso: Bignardi lo ruba con affetto a Gra-
retta da uno sguardo affettivo e profondo zia Cherchi, la donna più asciutta dell’edito-
sull’esistenza. Una biblioteca psichica dove i ria italiana, alla cui amicizia degli ultimi anni
libri sono al tempo stesso rifugio e cassa di ri- dedica pagine dolcissime.
sonanza del dolore, banco di prova e ipnosi Anche se campeggia sul podio del titolo,
masochista, ma anche immersione dentro sé, non direi che la malinconia è la protagonista
sale delle relazioni, forma dell’identità. E se di questo libro. Semmai, la passione. Una pas-
Libri Cosí parlò Zarathustra, Il demone meschino e sione fisica per la vita e i suoi libri, che Bignar-
che mi hanno La foresta della notte hanno rovinato la vita a di ci racconta come fossero farmaci, quindi
rovinato Daria Bignardi, sporgendola sull’abisso, la ri- capaci di fare bene e di fare male: «Libri lumi-
la vita compensa nicciana è che, magari a caro prez- nosi, libri oscuri, libri illuminati, libri attraver-
e altri amori zo, le hanno insegnato, a noi con lei, a vivere sati da ombre e da raggi di sole, libri tristi, li-
malinconici senza far finta che non ci siano abissi. bri felici, libri avventurosi, libri drammatici, li-
di Daria Dunque Bignardi è prima di tutto sincera. bri ironici, libri controversi, libri imprevedibi-
Bignardi Nelle sue storie, spesso brevi, ci sono un’atten- li, libri misteriosi».
(Einaudi Stile zione continua al dio delle piccole cose, l’iro- Quindici anni fa Daria Bignardi ha dato vo-
libero, nia dello sguardo e della battuta, i cerchi agli ce al suo daimon scrivendo il primo libro, dan-
pagg. 176, occhi delle notti di veglia, insomma la sua vita- do cioè un termometro a una febbre che fin
euro 16,50) lità appollaiata su un’altalena di tristezze e il da bambina si era accesa in lei. Noi lettori ci
suo coraggio da proverbio persiano per cui la scaldiamo con felice contagio al fuoco di que-
vita è cadere sette volte e rialzarsi otto. Sullo sta febbre.
In edicola tutta la settimana
Robinson tra Notre Dame
Carrère e Cerami
Torna sul palco, a vent’anni dal suo debutto e con il cast
originale, Notre Dame de Paris. Capolavoro di Riccardo
Cocciante che, intervistato da Luca Valtorta sulla
copertina di Robinson, in edicola tutta la settimana,
racconta genesi e segreti di un’opera memorabile, molto
più di un musical. Mentre Corrado Augias riflette
sull’attualità del romanzo di Victor Hugo da cui tutto ha
origine: un libro-mondo che mette a confronto il
grottesco e il sublime. Infine, Stefano Massini ci fa strada
tra i musical che hanno fatto storia. Da non perdere la
nuova puntata delle cronache di Emmanuel Carrère sul
Bataclan e l’autore da riscoprire, che questa settimana è
Vincenzo Cerami ricordato da Alberto Anile.
pagina
.
32
Un giudice stimato, Stefano Accorsi,
che tradisce la legge per salvare il
figlio in pericolo; un’ispettrice di
polizia, Barbara Ronchi, che per il
pregiudizio positivo nei confronti del
magistrato, suo mentore, all’inizio si
fa deviare nell’indagine. È tutta da
vedere la serie Vostro onore di
Alessandro Casale, in onda su Rai 1
dal 28 febbraio, adattamento del
format israeliano Kvodo che gli
americani hanno trasformato in Your
honor. Crime e legami di sangue, una
storia feroce e umanissima, in cui
Ronchi ha il ruolo di Sara Vichi, una
poliziotta attenta, madre single,
innamorata del proprio lavoro.
Attrice sensibile, divisa tra cinema,
teatro e tv, 39 anni, ha appena finito
la tournée teatrale con Anna
Bonaiuto di Giusto la fine del mondo,
ad aprile uscirà il film Sulle nuvole di
Tommaso Paradiso, in tv è diventata
popolarissima col ruolo della timida
cancelliera Diana, vittima di Imma
Tataranni (Vanessa Scalera), che
rivedremo in autunno.
In “Vostro onore” si cambia
registro.
«Sara Vichi ha un grande senso della
giustizia, vede nel giudice un
esempio, pensa che non può andare
contro la legge. E quindi non
persegue la strada indiziaria, ma
dopo l’errore iniziale capirà tutto».
Il figlio del magistrato investe il
componente di un clan di latinos che
il padre aveva sgominato.
«La serie è bellissima. Il pubblico sa
subito che il ragazzo è il colpevole.
Nello sviluppo del racconto si vede
come il magistrato, che conosce i
meccanismi della giustizia, inquina
le carte. Con il colpo di scena finale».
Il racconto si muove su due piani:
quello che sarebbe giusto fare e cosa
fa il padre per il figlio. Che ne pensa?
«Che esiste la legge della giustizia e la
legge del cuore, tutto ti dice che è
sbagliato ma che è anche giusto. Per il
mio personaggio e il pubblico che
guarda da fuori quello che succede è
impensabile. Ma se mi dovessi
mettere nei panni di quel giudice...
Non lo giustifico ma riesco a
comprenderlo. La domanda è: cosa
da genitore si può arrivare a fare per
coprire un figlio? Forse tutto».
È laureata in Archeologia classica,
quando ha deciso di fare l’attrice?
«Ho sempre fatto teatro, dalle
elementari in poi. Le altre andavano a
danza o in piscina, io mi rifugiavo nel
“Così abbiamo portato in Italia il successo della tv israeliana”
Un racconto asciutto, appassionan-
te, in cui il crime, il meccanismo giu-
diziario, «la palla di neve che diven-
ta valanga» si lega alla relazione di
un padre e un figlio adolescente.
Matteo (Matteo Oscar Giuggioli) ri-
pete al padre magistrato: «Papà, io
non sono forte come te».
Vostro onore (Rai Fiction-Indiana
production) è tratta dalla serie israe-
liana Kvodo, del 2017. Due anni fa gli
americani hanno creato il remake
Your honor (in Italia su Sky Atlantic)
con Bryan Cranston. Dietro l’adatta-
mento italiano c’è la sceneggiatrice
Donatella Diamanti (La squadra, Tut-
to può succedere, Nero a metà). «Ab-
biamo lavorato alla versione italia-
na quando quella americana e fran-
Spettacoli
È una poliziotta in “Vostro onore”, con Stefano Accorsi, dal 28 su Rai 1
Barbara Ronchi
“Il cuore non rispetta
la legge degli uomini”
FRANCESCA CASSARO
La sceneggiatrice della fiction, Donatella Diamanti e l’adattamento da “Kvodo”
cese non c’erano» racconta, «siamo
stati rallentati dal Covid e non abbia-
mo voluto vederla quando è uscita
per non farci influenzare. Al centro
di Kvodo c’è un giudice con il figlio,
ma gli episodi sono molto più brevi,
scanditi da continui colpi di scena.
C’è il deserto, è molto legata al terri-
torio». Nella serie italiana, ambienta-
ta a Milano, la gang dei latinos si in-
treccia alla camorra. «Sì, un’unione
forzata tra una gang ormai alla frut-
ta dopo le indagini del giudice, e la
nostra criminalità. Quando la scrit-
tura — osserva Diamanti — fa inciam-
pare i personaggi nel destino, è un
macchina perfetta. Non siamo nati
dopo la serie americana e non abbia-
mo fatto un adattamento di quella.
di Silvia Fumarola
Il lavoro di scrittura
tra dialoghi potenti
e un senso di delusione
e di tradimento
Matteo Oscar Giuggioli nella fiction
Martedì, 22 febbraio 2022
f Come quando cerchi l’anima gemella
Nella serie il pubblico
sa subito chi è il
colpevole, ma la
domanda è: cosa da
genitore si può fare
per coprire un figlio?
Forse tutto
Protagonista
Stefano Accorsi (nella foto)
è il giudice in Vostro onore
Il regista più grande
con cui ho lavorato
è Bellocchio: chiede
di mostrare le cose
nella loro essenza
e di avere pudore
dei sentimenti
g serie speciale anche perché in tanti
Abbiamo vivisezionato gli episodi.
Insieme a Mario Cristiani, Gianluca
Gloria, Laura Grimaldi e Paolo Picci-
rillo, cercavamo l’essenziale».
I dialoghi sono potenti: «Ho lavo-
rato anni in teatro, la parola troppo
scritta non va. Quindi si lima, quello
dei dialoghi è un lavoro di limatura
continua, si fanno le revisioni. La
squadra è stata una palestra, doveva-
mo fare dei limiti le nostre risorse».
Perché avete scelto Milano? «Voleva-
mo una Procura grande e avevamo
fatto una ricerca sulla criminalità: le
gang dei latinos erano attive. Ci pia-
ceva l’idea che una criminalità così
chiassosa potesse fare da contralta-
re a una realtà criminale italiana
che striscia». L’aspetto che l’ha inte-
mio laboratorio teatrale, era
terapeutico. Ero piccola e non lo
sapevo, ma è stato così. Ho
continuato con i miei amici del liceo,
ci costruivamo le scenografie da soli,
era un’avventura».
Quando ha deciso che recitare
sarebbe diventato il suo mestiere?
«Facevamo uno spettacolo in
parrocchia, vennero a vederlo
insegnanti dell’Accademia e mi
chiesero se facevo l’attrice. Avevo
paura di dire ad alta voce che facevo
l’attrice persino a me stessa».
Perché?
«Mi sembrava di espormi, di
mettermi in mostra anche se per me
recitare di narcisistico non aveva
niente, mi faceva solo stare bene.
per il mondo invece scopri che è il tuo
migliore amico».
Ammetterà, è piuttosto raro.
«Raro, è vero, ma succede».
Ha lavorato con Cecchi, Binasco,
con tanti registi: quello che ha
lasciato il segno?
«Il più grande uomo che ho
incontrato è Marco Bellocchio, con
cui ho girato Fai bei sogni. È stato
subito chiaro, parlandogli, che le
anime grandi si manifestano nella
più grande
semplicità. Tutto
quello che diceva
non era
dimostrativo, era
semplice da capire.
Era tutto facile con
lui. Riusciva a
mostrare le cose
nella loro essenza e
da attore ti
chiedeva di avere
pudore dei
sentimenti, di
tenere delle cose per te, di
mantenerle segrete. È qualcosa che
mi porto dietro in tutti i personaggi».
Anche nella cancelliera Diana di
Imma Tataranni?
«Sì anche in lei. Penso che il pubblico
si sia affezionato perché è un
personaggio strampalato, che ha il
culto dell’amicizia, un’ammirazione
spassionata per Imma. È divertente,
dolce. Poi è stato bellissimo lavorare
con Vanessa. Eravamo amiche da
prima, andare sul set era una vera
felicità, tutto molto semplice, È una
proveniamo dal teatro: Buccirosso,
Max Gallo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
ressata di più, spiega Diamanti, è
quello della delusione: il magistrato
mentore tradisce la toga e chi aveva
creduto in lui. «Non posso spoilera-
re la storia con l’avvocatessa (Camil-
la Semino Favro) ma è fatta di tradi-
mento e delusione. Le donne sono
brave a rialzare la testa, c’è il perso-
naggio, molto forte, dell’ispettrice
interpretata da Barbara Ronchi. In
Kvodo era poco sviluppato, ma oltre
alla linea investigativa ci interessa-
va quella umana: ha fatto la figlia da
sola, le legge le favole al telefono per-
ché non riesce ad arrivare a casa. È
bello che una poliziotta innamorata
del suo lavoro non voglia tradire le
aspettative della bambina ».
— s.fum. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 22 febbraio 2022 pagina 33
Cinema A “Ennio” il Nastro d’Argento
Ennio di Giuseppe Tornatore conquista il Nastro
d’Argento 2022 come documentario dell’anno. Un
successo anche al cinema: l’omaggio a Morricone (foto) è
terzo nella classifica degli incassi.

in teatro “Eichmann. dove inizia la notte”

Nazismo, bugie, fake news

La costruzione del male
Il testo di Massini sulla frustrato in cerca di rivalsa, ma que- La prospettiva spiazzante dello
sto bastò per trasformarlo in un mo- spettacolo è chiara: quell’intreccio

Shoah. Ottavia Piccolo:
“Ci chiediamo come
e perché accadde”
di Anna Bandettini
Non tanto due figure storiche — la
celebre filosofa ebrea tedesca e il
criminale che fu tra gli artefici della
stro — dice Paolo Pierobon, che in di-
visa nazista e stivaloni, dà vita a una
figura assai banale — Mi sono tenuto
lontano dall’immedesimazione, ho
lavorato sull’astrazione, disegnan-
do un uomo patetico nel suo cini-
smo, a cui anche del Mein Kampf
non gliene frega niente, vuole solo
fare carriera e a cui viene affidata la
“questione ebraica” solo perché gi-
rava voce che sapesse l’ebraico, ma
non era nemmeno vero».
di ignoranza, mediocrità e fake
news di allora, si potrebbe varia-
mente combinare su altri fronti, in
altre epoche, anche oggi e diventa-
re quella “normalità” che, come di-
ce il regista Mauro Avogadro, «ci
spinge a fare i conti, purtroppo, con
la contemporaneità del male». Re-
sta però un pensiero: si è sempre im-
potenti di fronte a questa banalità
del male, come lo furono i tede-
schi?«Quando voltiamo la testa di
tommaso le pera
k Sul palco fronte a chi dorme in strada a chi
Ottavia Piccolo soffre, mi verrebbe da dire sì — com-
e Paolo Pierobon menta Ottavia Piccolo — ma la
in Eichmann. Dove Arendt dice che nell’essere umano
inizia la notte c’è una luce che sa vedere il male. Di-
pende solo da ognuno di noi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

soluzione finale e dello sterminio

degli ebrei — ma due archetipi che
si confrontano l’uno di fronte all’al-
tro. Hannah Arendt, la pensatrice
della “banalità del Male” e il nazistis-
simo Adolf Eichmann insieme in un
dialogo che non solo ripercorre la
storia crudele e dannata della
Shoah, ma scava sulle dinamiche, le
più quotidiane e irrilevanti, che sca-
tenarono quell’incubo, e fa luce sul
perché quel punto in cui un uomo
mette da parte il proprio senso eti-
co e diventa un nazista, è semplice,
banale e, drammaticamente replica-
bile.
Eichmann. Dove inizia la notte, in
scena al Piccolo Teatro di Milano
dal 24, e poi in una lunga tournée fi-
no a maggio, prodotto dallo Stabile
di Bolzano e da quello del Veneto, è
un dialogo che nella realtà non av-
venne mai, ma è vero nella sostanza
di quello che dice: parole e pensieri
tratti dai verbali degli interrogatori
a Gerusalemme, dove Eichmann fu
condannato nel 1960, e dagli scritti
della Arendt, che era stata inviata
dal New Yorker a seguire quel pro-
cesso. Riflessioni e confessioni, so-
no state montate da Stefano Massi-
ni in un dialogo immaginario, com-
plesso e su diversi livelli. «C’è la Sto-
ria — spiega lo scrittore, saggista,
collaboratore di Repubblica che
spesso ha usato il teatro per raccon-
tare la realtà — ma quello che mi sta-
va a cuore era far luce sui fattori,
quelli terra terra, ordinari, apparen-
temente insignificanti che determi-
narono quella tragedia. Ottanta an-
ni fa, fu la sete di potere e di carrie-
ra a trasformare un mediocre impie-
gato in un mostro nazista. E oggi?
Se dovessi dire di cosa parla vera-
mente lo spettacolo direi dei social,
della superficialità, ignoranza, leg-
gerezza con cui maturano pregiudi-
zi, parole che una volta vomitati in
pubblico hanno conseguenza collet-
tive devastanti».
A dirlo in scena è Hannah Arendt
cioè Ottavia Piccolo, l’attrice di tan-
to teatro civile, all’undicesimo testo
di Massini, davanti a un Eichmann,
mediocre e meschino, interpretato
da Paolo Pierobon, uno dei magnifi-
ci interpreti di Lehman trilogy di
Ronconi, dei film di Virzì, Martone
e che vedremo nella serie di Marco
Bellocchio sul delitto Moro. «Io so-
no lì per fare le domande che tutti
abbiamo — dice Ottavia Piccolo —
per sapere non ciò che fu la Shoah,
ma come e perché accadde che
quel limite che crediamo invalicabi-
le fu superato. È la banalità del male
di cui parla Arendt. Eichmann, ad
esempio, non era uno intelligente,
anzi, impressiona la sua bassezza in-
tellettuale e mediocrità». «Era un
pagina
.
34 Martedì, 22 febbraio 2022

Sport
pareggio a cagliari e INter agganciata

Che mal di testa

Napoli inceppato
il Milan ringrazia
dal nostro inviato
Marco Azzi
Cagliari — Il pareggio finale (1-1)
sta strettissimo al Cagliari e que-
sto la dice lunga sul pomeriggio di
sconcertante black-out vissuto in
Sardegna dal Napoli, messo sotto
per l’intera partita dalla indiavola-
ta squadra di Mazzarri. Non c’è sta-
ta storia e gli azzurri sono riusciti
a evitare il ko soltanto grazie a
una prodezza atletica di Osimhen,
che s’è arrampicato in cielo a po-
chi minuti dal gong ed è riuscito a
fare gol con un gran colpo di testa.
In precedenza però gli azzurri s’e-
rano fatti travolgere dai loro avver-
sari quasi senza opporre resisten-
za e Ospina aveva rimediato con al-
meno tre parate decisive alla leg-
gerezza commessa sulla rete del
vantaggio di Pereiro, in avvio di ri-
presa.
Sbagliate anche le mosse con
cui Spalletti aveva provato inizial-
mente a tamponare l’emergenza,
con il passaggio all’inedito modu-
lo tattico 3-4-2-1. Il nuovo assetto
ha mandato in tilt persino Kouliba-
Spalletti: “Sempre in
difficoltà”. Le big
frenano, campionato
imprevedibile
Cagliari
13’ st Pereiro
Napoli
42’ st Osimhen
Cagliari (3-5-1-1)
Cragno 6 — Goldaniga 6.5, Lovato 6.5, Altare 5 —
Bellanova 6.5, Baselli 5.5 (37’ st Zappa sv), Grassi
6 (29’ st Marin 6.5), Deiola 6, Dalbert 6.5 (45’ st
Lykogiannis sv) — Pereiro 7 (37’ st Pavoletti sv) —
Joao Pedro 7. All. Mazzarri 7.
Napoli (3-4-2-1)
Ospina 6 — Rrahmani 5, Koulibaly 4.5, Juan Jesus 5
(22’ st Fabian 6.5) — Di Lorenzo 6 (27’ pt Malcuit
5.5, 38’ st Zanoli sv), Demme 5 (22’ st Ounas 5),
Zielinski 5.5, Mario Rui 6 — Elmas 5, Mertens 4.5 —
Petagna 4.5 (22’ st Osimhen 7). All. Spalletti 5.
Arbitro: Sozza 5
Note: ammoniti Joao Pedro, Malcuit e Koulibaly
L’1-0 Gaston Pereiro, 26 anni
1 Mazzarri. Il Napoli non era stato
tanto in difficoltà nemmeno nella
trasferta di Barcellona e ha soffer-
to pure il clima infuocato della Sar-
1 degna Arena, in un pomeriggio
macchiato dai ripetuti tentativi
delle due tifoserie di arrivare allo
scontro: prima e dopo la partita.
C’è voluto il deciso intervento del-
le forze dell’ordine per limitare i
danni e sono stati sgradevoli i cori
razzisti ascoltati durante la gara.
L’agonismo in campo è invece
trasceso soltanto in alcuni mo-
menti e l’arbitro Sozza s’è preso il
rischio di una direzione all’ingle-
se: non l’ideale a conti fatti in un
contesto così rovente. Ma il Caglia-
ri non s’è limitato a usare le manie-
re forti e specie nella ripresa ha da-
to anche spettacolo: prima andan-
do in vantaggio con Pereiro
(13’)con la collaborazione di Ospi-
na e poi sfiorando in più occasioni
il raddoppio, che avrebbe merita-
to. Ospina però si è riscattato dal
precedente errore con due parate
super su Marin e nel finale il Napo-
li ha pescato il jolly: traversone di
Mario Rui e colpo di testa perento-
rio di Osimhen (42’), che era rima-
sto a lungo in panchina per un fa-
stidio al ginocchio e si è fatto ba-
stare una manciata di minuti per
essere decisivo. Gli azzurri rag-
giungono al secondo posto l’Inter
e rimangono nella scia del Milan.
Ma nella rivincita di giovedì con il
Barcellona, in Europa League, la
squadra di Spalletti dovrà ritrova-
re sé stessa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
REUTERS/ALBERTO LINGRIA

ly e una minima reazione c’è stata L’ex calciatore e la showgirl sono insieme da vent’anni
solo quando l’allenatore toscano
ha fatto dietrofront, rimettendo

Totti-Blasi in crisi, Roma incredula

ordine soprattutto a metà campo
con l’ingresso di Fabian.
«Purtroppo sono degli inconve-
nienti che accadono dopo gli im-
pegni internazionali: questa volta
abbiamo raccolto più di quello
che meritavamo. Non abbiamo
mai avuto il controllo della partita
e oggettivamente la mia squadra è
stata sempre in difficoltà», ha am-
messo con onestà Spalletti al fi-
schio finale. Tutte le big hanno
barcollato dopo il turno di Coppe
e gli azzurri non hanno fatto ecce-
zione, gettando via la possibilità
di risalire al primo posto della clas-
sifica.
Il Napoli s’è adagiato sull’alibi
delle tante assenze e si è fatto so-
vrastare quasi senza lottare dalla
carica agonistica del Cagliari, che
è stato invece molto bravo a tra-
sformare subito la gara in una
aspra battaglia, con un’infinità di
duelli uomo contro uomo in ogni
zona del campo. «Per esprimere
bene il mio stato d’animo dovrei
dire una parolaccia, dopo due pun-
ti buttati in questo modo», si è di-
sperato con le sue buone ragioni
roma — Eri unica. Vent’anni anni do-
po, i verbi sono al passato. Quella de-
dica sotto la maglia con cui France-
sco Totti dichiarò la sua storia con
Ilary Blasi, durante il derby vinto
contro la Lazio 5-1 nel 2002, fece qua-
si epoca. Ora, la fine di un’epoca.
Vent’anni dopo, quell’amore che
sembrava unico, indistruttibile,
inossidabile è finito. Le voci che cir-
colavano, i sussurri, arrivano sui siti
di gossip e improvvisamente a Ro-
ma c’è una certezza in meno. Se fos-
se una trattativa di mercato si direb-
be: mancano solo i dettagli.
La separazione c’è già di fatto, rag-
giunti anche gli accordi economici.
A lei spetterà la casa di oltre 600 me-
tri quadrati nel quartiere Torrino
con spa, giardino e il campo da pa-
del. Lì Ilary resterà con i tre figli. Tot-
ti vuole tornare nella villa a Casal Pa-
locco dove vivevano i genitori. Ora
che la mamma si è trasferita all’Eur,
nell’attico con piscina del figlio
(quello che aveva affittato ad Alis-
son e poi a Zaniolo).
La rottura è arrivata quest’estate.
Le loro liti erano diventate quotidia-
ne. Secondo quando raccontano le
persone vicino all’ex capitano della
Roma lui «ha scoperto cose su di lei
che non aveva notato». Tra i tanti
problemi che si erano creati, la vo-
glia di Blasi di gestire tutto in fami-
glia e la distanza che provava a met-
tere con gli amici storici di lui. Ora,
secondo quanto si racconta, lui fre-
quenta una bellissima ragazza bion-
da. E con lei probabilmente andrà
nella nuova, vecchia casa. Fonti vici-
no a Ilary non confermano la rottu-
ra, e anzi rilanciano: troppe volte si
è parlato di addio, di tradimenti, ma
non c’è nulla.
Le conferme, però, arrivano. E si
aggiungono dettagli. I più attenti
avevano già notato che dal com-
pleanno di lui, dove lei non c’era, i
due non si erano praticamente più
Ilary Blasi e Francesco Totti
visti insieme. Non sono più usciti in-
sieme con gli amici comuni. E so-
prattutto Totti è sparito dai social.
Da quando ha lasciato il calcio si era
convertito a Instagram. Un’overdo-
se di storie: quando si allenava,
quando giocava a padel, quando par-
tiva per lavoro o quando era in va-
canza. Un’esposizione esagerata
per chi come lui è sempre stato di-
screto. Ma faceva parte anche della
nuova vita, della strategia comuni-
cativa della sorella di Ilary, Silvia,
che gli curava la comunicazione.
Ora il nulla, da giorni. Ilary Blasi in-
vece continua ad usare i social, co-
me il lavoro le impone. Ma sempre
da sola. Con le amiche. In pizzeria.
In discoteca con Luca Tommassini.
In Lapponia, sempre con il coreogra-
fo. Ma non con Totti. La coppia era
insieme dal 2002, da quel “6 unica”.
Si è sposata nel 2005, in diretta tv,
quando lei era incinta del primo fi-
glio. Ha avuto due figlie dopo Cri-
stian, Chanel e Isabel. Ilary ha ac-
compagnato tutta la carriera di Tot-
ti. Il libro, il documentario, la serie
tv. Sembravano avviati alla sit com
di cui si parla da sempre, i “Sandra e
Raimondo del terzo Millennio”. Ma
forse sono arrivati prima i titoli di co-
da. Da “c’è solo un capitano” al capi-
tano solo, senza di lei. — s.s.
.
Martedì, 22 febbraio 2022
Champions Stasera anche Chelsea-Lille
Torna in campo per gli ottavi di Champions (ore 21, Sky)
anche il Chelsea campione in carica, in casa contro il Lille.
Tuchel: “Lukaku in crisi? Tanti attaccanti hanno fatto
fatica con questa maglia. È poco coinvolto nel gioco”.
Serie C Razzismo, Lerda squalificato
Il giudice sportivo di Lega Pro ha squalificato fino a fine
campionato Franco Lerda. Il tecnico della Pro Vercelli è
stato sanzionato per offese razziste a un giocatore nero
del Renate durante il confronto di domenica scorsa.
pagina 35
Tennis Djokovic batte Musetti al rientro
Accolto da un’ovazione del pubblico, Novak Djokovic è
tornato in campo per la prima volta nel 2022. Nel 1° t. dell’
Atp 500 di Dubai ha battuto Musetti con un doppio 6-3.
L’ultima apparizione del n° 1 risaliva a dicembre, in Davis.

alle 21 contro il villarreal

Effetto Vlahovic
Debutto in Champions
per prendersi la Juve
Il serbo non ha mai va, benché Vlahovic non abbia
di Emanuele Gamba mai dato l’idea di essere il tipo con
giocato nelle coppe il bisogno di paterne protezioni.
Torino — «L’anno prossimo ci po- Allegri: “Non diamogli Ma così è: Max quest’anno ha tara-
trete mettere tra i favoriti per lo to la Juve sugli obiettivi minimi
scudetto, siamo tutti d’accordo, tutte le responsabilità” («Dovevamo passare i gironi e l’ab-
ma non possiamo fare tutto e subi- biamo fatto»), il primo dei quali è
to»: l’effetto Vlahovic, di- la maturazione, cosicché
ce Allegri, sarà a scoppio tutto quello che arriverà
ritardato, dopo la fiam- in più sarà una conqui-
mata iniziale che ha por- sta. «Ma l’ambizione di
tato un miglioramento vincere c’è già».
nel gioco e nello spirito e Vlahovic non sembra il
specialmente una gran- tipo da preoccuparsi per
de botta d’entusiasmo: le dover fare qualcosa che
conseguenze di quella non ha mai fatto prima:
mastodontica operazio- della Champions ha sicu-
ne di mercato non po- ramente più voglia che
tranno dunque essere mi- paura. «Lui ha portato en-
surate a Vila-real, dove la tusiasmo», racconta Mo-
Juve si è recata per cerca- rata. «Nell’ultimo allena-
re di fare un pezzetto di mento si vedeva dagli oc-
strada in più, non per mi- chi come già visualizza-
nacciare l’Europa con il va la partita.
piglio del conquistatore. Speriamo che faccia il
Vlahovic in Europa primo o i primi gol in
non ha mai messo piede Champions». Morata è il
se non, da poco più di un principale beneficiario
anno, con la maglia della dell’arrivo del serbo:
Serbia: esordirà questa mentre Dybala è sempre
sera nella tana di una sperduto nel labirinto
squadra sgamata, con un delle sue solite vulnerabi-
bel po’ di pelo sullo sto- lità, lo spagnolo si è mes-
maco e dove il numero 7 so a fare il gregario e lo
va prima di tutto per im- sta facendo benissimo.
parare, capire, annusare «Nell’ultimo mese siamo
Il pareggio l’aria, farci il callo. Era il 7 cambiati, siamo più posi-
Victor Osimhen, che c’era prima che era tivi, reagiamo diversa-
23 anni, realizza stato preso per accumu- mente alle difficoltà» di-
il suo 7° gol in lare trofei in pronta con- ce, e il discorso vale pri-
campionato segna (poi è andata come è anda- k Esordio L’attaccante bianconero ma di tutto per lui, che a gennaio
sovrastando il ta, e a Manchester sta andando an- Dusan Vlahovic, 22 anni, esordisce voleva andare al Barcellona e ades-
difensore del che peggio), non questo per il qua- stasera in Champions League so invece spera «di restare alla Ju-
Cagliari Giorgio le Allegri chiede pazienza, tempo, ve per sempre». Allegri l’ha inseri-
2-1 allo Spezia Altare tolleranza: «Non possiamo addos- Villarreal to nei programmi del futuro, cosic-
sare a Dusan tutte le responsabili- Juventus ché la società si sta adoperando
Il Bologna si rialza tà. Ha bisogno di un bagaglio di per ottenere dall’Atletico Madrid
esperienza che oggi non ha. Quan- 13 Rulli Szczesny 1 uno sconto sulla cifra del riscatto
Ci vuole Arnautovic per restituire a Serie A do avrà 60-70 partite in Cham- 8 Foyth De Sciglio 2 (35 milioni), che a prezzo pieno dif-
Mihajlovic e al Bologna, alla prima pions sarà un giocatore diverso, 4 Pau Torres Danilo 13 ficilmente verrà esercitato. Anche
vittoria del 2022, un po’ di serenità: la adesso lo devo proteggere come 3 Albiol De Ligt 4 lui una volta era uno che faticava
doppietta dell’austriaco (il secondo 27ª giornata ho sempre protetto i giovani. È 24 Pedraza Alex Sandro 12 a reggere le responsabilità e Alle-
gol a 6’ dalla fine) consente ai una questione psicologica, di pres- 11 Chukwueze Zakaria 28 gri l’ha protetto, quasi coccolato:
MILAN-UDINESE ven. ore 18.45 Dazn
rossoblù di superare in rimonta lo sione: qui se fa una partita segna 5 Parejo Arthur 5 «Mi chiede tante cose ma sa anche
GENOA-INTER ore 21 Dazn-Sky
Spezia, che era andato in vantaggio segnare finisce in prima pagina». 10 Iborra Rabiot 25 quali sono i miei limiti. Mi ha detto
SALERNITANA-BOLOGNA sab. ore 15 Dazn
con Manaj all’11’ del primo tempo. Due partite senza gol e due mar- 18 Alberto Moreno Cuadrado 11 che si fida di me, devo ripagarlo».
EMPOLI–JUVENTUS ore 18 Dazn
cature che l’hanno soffocato (De- 17 Lo Celso Vlahovic 7 Più che l’effetto Vlahovic sulla Ju-
SASSUOLO–FIORENTINA ore 20.45 Dazn-Sky
Bologna 2 miral e Bremer) hanno in effetti 15 Danjuma Morata 9 ve, allora, si attende l’effetto Max
TORINO–CAGLIARI dom. ore 12.30 Dazn-Sky
40’ pt e 39’ st Arnautovic già spostato le percezioni sul gio- Arbitro: Siebert (Ger) su Vlahovic.
VERONA–VENEZIA ore 15 Dazn Tv: ore 21 Canale 5, Sky
vane serbo e ad Allegri questo non ©RIPRODUZIONE RISERVATA
SPEZIA–ROMA ore 18 Dazn
Spezia 1 LAZIO-NAPOLI ore 20.45 Dazn
11’ pt Manaj ATALANTA–SAMPDORIA lun. ore 20.45 Dazn-Sky Procura Figc
Bologna (3-4-3) Plusvalenze gonfiate, chiusa l’indagine: 11 club rischiano il deferimento
Classifica
Skorupski 6 — Bonifazi 6 (19’ st Soumaoro 6), Binks
MILAN 56 TORINO* 33
5.5 (26’ st Vignato sv), Theate 5.5 — De Silvestri L’inchiesta sulle plusvalenze gonfiate è arrivata società ora avranno 15 giorni per presentare
5.5 Schouten 5.5, Soriano 6.5, Hickey 6 — Orsolini INTER* 54 EMPOLI 31
6.5 (42’ st Aebischer sv), Arnautovic 7.5, Barrow 6 al punto di svolta. La Procura della Federcalcio memorie o chiedere di essere ascoltate, prima
NAPOLI 54 BOLOGNA* 31
(26’ st Sansone 6.5). All. Mihajlovic 6. ha notificato ieri la chiusura indagini alle parti del deferimento da parte della Procura che a
JUVENTUS 47 SPEZIA 26
Spezia (4-2-3-1) interessate. questo punto appare quasi inevitabile.
ATALANTA* 44 SAMPDORIA 26
Sono 11 i club coinvolti, molti anche di Serie A, Per Juve e Napoli ipotizzato il semplice illecito
Provedel 6 — Ferrer 5.5, Erlic 6, Nikolaou 6, Reca 6, LAZIO 43 UDINESE** 25
(14’ st Bastoni 5) — Kiwior 6, Sala 5.5 (35’ st come Juventus, Napoli, Genoa, Sampdoria, amministrativo, punibile con ammenda (salvo
FIORENTINA* 42 CAGLIARI 22
Nguiamba sv) — Gyasy 5.5, Maggiore 5.5, (20’ st Empoli. Tutto era nato, come ha rivelato sanzioni più gravi in tema di licenze Uefa). Chi
Agudelo 6), Verde 6 — Manaj 6.5 (35’ st Nzola sv). ROMA 41 VENEZIA* 22
All. Motta 6. Repubblica, da una segnalazione della Covisoc invece si vedrà contestata falsificazione dei
VERONA 37 GENOA 16
alla Procura federale su una serie di documenti può rischiare l’esclusione dal proprio
SASSUOLO 33 SALERNITANA** 14
Arbitro: Marinelli 6.5. trasferimenti con valutazioni sorprendenti. Le campionato
Note: ammoniti Binks, Manaj. * una gara in meno; ** due gare in meno
.
.
Martedì, 22 febbraio 2022
verso milano-cortina
Missione 2026
L’Italia apre
la casa dei Giochi
Sbarcata da Pechino la bandiera a Cinque Cerchi
parte la corsa contro il tempo per gli impianti
di Federica Venni
milano — Ora che la bandiera a
Cinque Cerchi è atterrata a Mal-
pensa, il countdown che porterà
l’italia ai Giochi invernali di Mila-
no-Cortina del 2026 è davvero ini-
ziato. Il suo arrivo all’aeroporto, ie-
ri, ha segnato la consapevolezza,
per tutti, che «adesso tocca a noi».
«Abbiamo gli occhi del mondo
addosso e sentiamo una responsa-
bilità forte», ha detto il presidente
del Coni Giovanni Malagò. Per-
ché, ha ribadito il sindaco di Mila-
no Beppe Sala, finite le celebrazio-
ni, «ora arriva la fase più importan-
te, quella del lavoro». Quattro an-
ni, per organizzare un evento di ta-
le portata — lo sa bene l’ex mana-
ger di Expo 2015 — passano in un
lampo. E allora bisogna partire su-
bito, perché, hanno specificato sia
il governatore lombardo Attilio
Fontana che l’ad della Fondazione
Milano Cortina Vincenzo Novari,
«dobbiamo recuperare un po’ di ri-
tardo accumulato».
Il 2022 sarà l’anno dei cantieri e
darà il via ad una corsa contro il
tempo su vari fronti: impianti, ope-
re, infrastrutture, organizzazione.
L’imperativo categorico è marcia-
re a tamburo battente per arrivare
in tempo alla cerimonia di apertu-
ra del 6 febbraio, ospitata tra gli
anelli dello stadio di San Siro, il
vecchio Meazza che, per l’occasio-
ne, sarà ancora in piedi: 100 capi
di Stato attesi e un’audience po-
tenziale di tre miliardi di persone,
molte delle quali collegate dai pro-
pri smartphone.
Si parte, dunque. Lunedì prossi-
mo Sala sarà nel quartiere milane-
se di Santa Giulia per vedere l’a-
vanzamento del cantiere di uno
degli impianti più importanti, il
palazzetto che ospiterà le gare di
hockey maschile: inziate le bonifi-
che, si aspetta l’apertura dei lavori
— sui quali pende un ricorso al Tar
— entro l’autunno. Perché la dead-
line per la consegna, tassativa, è
ottobre 2025. Partirà a settembre,
invece, la riqualificazione di un al-
tro impianto, l’ex Palasharp che sa-
rà teatro dell’hockey femminile.
Non da meno è il percorso che por-
terà alla realizzazione del grande
Villaggio Olimpico da costruire
nell’ex scalo ferroviario di Porta
Romana: entro la fine dell’anno
inizieranno gli scavi per conse-
gnarne le chiavi alla Fondazione
Milano-Cortina nell’estate del
2025.
Il capitolo infrastrutture, con la
sistemazione dei collegamenti
stradali e ferroviari con la Valtelli-
na, è il più spinoso perché pesa il
ritardo con cui è stata costituita
l’agenzia che si occuperà delle
opere pubbliche.
La consegna della bandiera se-
gna anche l’inizio di rapporti sem-
pre più assidui con il Cio. Il Comi-
tato Olimpico internazionale ha
Gli obiettivi
h I nuovi impianti
Saranno costruiti il Villaggio
Olimpico a Milano, il Pala Italia
Santa Giulia (hockey) e i villaggi
di Livigno e Cortina. Restyling
per lo stadio hockey femminile
di Milano, lo Sliding Centre di
Cortina (skeleton, bob,
slittino), la pista di pattinaggio
sul ghiaccio di Piné (velocità).
h Le deadline
Il palazzo dell’hockey a Santa
Giulia deve essere consegnato
tassativamente entro ottobre
2025. Sempre nel 2025, ma a
giugno, è attesa la consegna
del Villaggio olimpico di
Milano.
h Le date dei Giochi
Le XXV Olimpiadi invernali si
svolgeranno dal 6 al 22
febbraio 2026. La cerimonia
inaugurale è in programma allo
stadio San Siro di Milano, quella
di chiusura all’Arena di Verona.
Le Paralimpiadi dal 6 al 15
marzo: apertura all’Arena.
Via di San Salvi n.12 - 50135 - Firenze
Bando di gara
È indetta procedura aperta, ai sensi del D.Lgs. n.
50/2016, per la stipula di un Accordo Quadro della
durata di 48 mesi per la fornitura in acquisto ed in
locazione quinquennale di ecotomografi cardiologi-
ci top di gamma da destinare alle Aziende Sanitarie
della Regione Toscana con quadro economico di
€ 10.591.875,00 Iva esclusa. (CIG 909216109E).
Atti di gara visionabili su https://start.toscana.it. Le
offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore
18:00 del giorno 18/03/2022, tramite la medesima
piattaforma telematica START. Bando integrale invia-
to alla GUUE in data 07/02/2022. Per informazioni
email g.conte@estar.toscana.it
Il Direttore UOC Attrezzature Sanitarie
Dr.ssa Marta Bravi
Comune di Camporotondo Etneo
Provincia di Catania
Avviso per Procedura Aperta
Si rende noto che questo comune indice una gara per
procedura aperta per il giorno 15/03/2022 h. 09:00 per i
lavori di “riduzione dei consumi energetici della illumina-
zione pubblica ed implementazione dei sistemi Smart city
del territorio di Camporotondo Etneo, CIG 8389180A55.
L’importo lavori a base d'asta € 737.711,70 Oneri della
sicurezza (non soggetti a ribasso) € 20.163,59. Importo
totale lavori € 757.875,29. Categoria prevalente OG 10
classifica IIIBIS qualificazioni obbligatorie non subappal-
tabili. Tutte le modalità di partecipazione alla gara e i re-
lativi documenti sono pubblicati sul sito istituzionale
https://www.lavoripubblici.sicilia.it/appaltitelematici o
https://comune.camporotondoetneo.ct.it/amministra-
zione-trasparente/
Il Responsabile del Servizio
Dott. Giuseppe SANFILIPPO
TRIBUNALE DI CROTONE
Richiesta di dichiarazione di morte presunta
di presunta di Russo Salvatore
Il Tribunale di Crotone, con decreto del 02.02.2022
nell’ambito del procedimento iscritto al RGVG
n.38/2022 ha ordinato le pubblicazioni per estratto
della domanda di dichiarazione di morte presunta
di Russo Salvatore nato a Melissa (Kr) il
22.01.1946, con ultima residenza in Torre Melissa
(Kr) alla Via G. Amendola n.17, scomparso
dall’01.12.2011, con invito a chiunque abbia noti-
zie dello scomparso a farle pervenire al Tribunale
di Crotone entro 6 mesi dall'ultima pubblicazione.
Fasano, 08.02.2022
Avv. Valeriano Legrottaglie
Sport pagina 37
La storia
C’è un altro
Bovolenta
dieci anni
dopo Vigor
Alessandro Bovolenta, 17 anni
di Cosimo Cito
Il 24 marzo saranno dieci anni. Vi-
gor Bovolenta che prende palla,
va al servizio, si accascia e muore
sul taraflex, a Macerata, stroncato
da un arresto cardiaco. Quel gior-
no Alessandro, il primo dei cin-
que figli di Vigor e Federica Lisi,
non aveva ancora compiuto 8 an-
ni. Ora che non ne ha compiuti an-
cora 18 ha esordito, domenica, in
SuperLega con la maglia più ama-
k Lo sbarco della bandiera olimpica MAURIZIO MAULE/FOTOGRAMMA
ta dal papà, uno dei fenomeni del
Gianpietro Ghedina e Giuseppe Sala, sindaci di Cortina e volley azzurro degli anni Novan-
Milano, sventolano il vessillo al rientro da Pechino ta-Duemila, quella di Ravenna:
«Ma non ho voluto il suo numero,
già fissato diversi appuntamenti: riempita di bandiere: «Bisogna far il 16, siamo due persone diverse,
uno su tutti a settembre quando la conoscere un evento così impor- due giocatori diversi» ha detto a fi-
commissione di coordinamento tante a tutti», è il pensiero fisso ne gara, quasi in trance, «l’emozio-
verrà a verificare, insieme alle fe- del primo cittadino. ne è stata tanta, enorme».
derazioni sportive internazionali, Infine, alla scommessa su tempi Sta ancora crescendo, Alessan-
l’iter operativo. E poiché anche la e allestimenti si affianca quella dro Bovolenta, 2.03 cm destinati
confezione è importante, sono sca- più importante: dopo le 17 meda- ad aumentare, il viso è quello di
denzate anche altre tappe: il logo, glie di Pechino, la seconda Olim- papà, come il talento. Non il ruo-
“Futura”, è già pronto mentre oggi piade invernale migliore di sem- lo: Vigor era centrale, Ale schiac-
si chiudono le votazioni per sce- pre per il nostro Pese, la sfida am- ciatore. Ma per il suo esordio nel
gliere l’inno, con le due voci candi- biziosa e non facile è, celebrati i massimo campionato era libero
date di Malika Ayane e Arisa. È par- podi di oggi, quella di trovare i solo un posto da centrale. Qual-
tita anche la caccia agli sponsor e campioni di domani, quelli che do- che telefonata febbrile con mam-
al coinvolgimento della città, ha vranno fare grande un’Italia che ma Federica, l’esordio a Milano.
promesso ieri Sala, che andrà gioca in casa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Quando l’ho visto entrare mi è
scoppiato il cuore, mi sono torna-
te in testa tante cose belle e brut-
te» racconta Federica Lisi, anche
lei giocatrice negli anni Novanta,
«quel giorno, ma anche il tempo
che abbiamo trascorso assieme,
io e i nostri cinque figli, che sono
pezzi di Vigor sparsi nella mia vi-
ta». Una carriera lampo per Ale,
due anni di volley in tutto alle
spalle, la pandemia che decide
tempi e modi: «Siamo stati in sei a
casa, a Ravenna» prosegue Federi-
ca, «Ale giocava a calcio, ma a me-
tà stagione, nel 2020, all’improvvi-
so, “mamma, voglio iniziare con
la pallavolo”. Ha visto forse
un’ombra sul mio viso, mi ha chie-
sto se fossi felice, il pomeriggio
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
aveva già le ginocchiere ed era in
Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e la Basilicata palestra». Alessandro gioca nelle
Centrale di Committenza e Stazione Unica Appaltante giovanili della Consar, in B, la
SUB SUA NAPOLI 2
Ente delegato dal Comune di Ottaviano (NA) scorsa estate è stato azzurro al
Mondiale U19. «Prima di andare a
ESITO DI GARA
La procedura aperta indetta per l’affidamento del “servizio di conferimento della frazione organica codice CER Milano, mi ha detto “vedrai, entre-
20.01.08, provenienti dalla raccolta differenziata, per la durata di 12 (dodici) mesi nel Comune di Ottaviano (NA) – rò solo per qualche battuta”, e in-
CIG 8839941615, è stata aggiudicata alla Società Tortora Guido S.r.l., con sede alla Via Crocinola n. 177 – Castel San
Giogio (SA) – C.F./P.IVA 03168370652 per un importo complessivo unitario a tonnellate di € 149,99 di cui € 140,99 vece è rimasto a lungo in campo,
per il servizio al netto del ribasso del 17,550%, ed € 9,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e, per un l’ho visto alla tv, non avevo più vo-
importo complessivo presunto di € 599.958,00 di cui € 563.958,00 per il servizio ed € 36.000,00 per onero della
sicurezza non soggetti a ribasso.
ce. So che il papà l’avrà visto da
Il Provveditore lassù, è un pensiero che non mi la-
Ing. Placido Migliorino
scia». Anche la secondogenita,
Arianna, 13 anni, è pronta per la
Regione siciliana
PRESIDENZA
carriera sportiva, il prossimo an-
Dipartimento della Protezione Civile no giocherà a Roma, nel Volleyrò
Servizio 2 Gare e Contratti
AVVISO DI GARA
Casal de’ Pazzi.
Si rende noto che questo Dipartimento ha indetto gara, da esperirsi mediante procedura aperta di cui all’art. 60 «Di solito» chiude commossa
del D. Lgs n°50/2016, tramite piattaforma telematica per l’appalto O.C.D.P.C. 558/2018 - Cod. SI_AG_00002 Federica Lisi, «quando arriva il 24
“Intervento di protezione del versante Caos dall'erosione costiera a salvaguardia dell'infrastruttura viaria e del-
l'agglomerato urbano sovrastante” in Agrigento € 4.000.000,00”. C.U.P. : J43H18000240001 - CIG: marzo non mando a scuola i ra-
90870842F1, per un importo complessivo dell’appalto: euro 2.732.556,46 di cui € 32.556,46 per oneri di sicu- gazzi, stiamo insieme, facciamo
rezza non soggetti a ribasso.
Esperimento gara: 15/03/2022, ore 09:30 – Termine ricezione offerte: 11/03/2022, ore 12:00. Il qualcosa di bello. Dieci anni, uno
bando di gara è pubblicato per estratto sulla G GURS parte II n. 7 del 18/02/2022 ed è disponibile sul sito inter- o cinque non cambia. Il vuoto è
net http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Presidenzadella-
Regione/PIR_ProtezioneCivile/PIR_Infoedocumenti/PIR_AmministrazioneTrasparente/PIR_Bandiedaltreproced immenso, ma i miei figli sono pie-
ure/ e sulla piattaforma SITAS e-procurement https://eprocurement.lavoripubblici.sicilia.it/gare/it/homepage.wp. ni di vita, esplodono. E siamo qua,
Gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni presso gli uffici del Servizio 2 Gare e Contratti – Via Gio-
vanni XXIII n. 188 – Agrigento – s.02garecontratti@pec.protezionecivilesicilia.it. RUP geol. Carmelo Collura – un giorno dopo l’altro».
c.collura@protezionecivilesicilia.it ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Dirigente del Servizio (arch. Antonino Terrana)
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PROGRAMMI TV

Rai 1 Rai 2 Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La Sette

6.00 RaiNews24 6.00 Detto Fatto 7.40 TGR - Buongiorno 6.00 Prima pagina Tg5. 8.10 Anna dai capelli 6.00 Il mammo - Serie 6.00 Meteo
7.00 TG1 6.15 Streghe - Serie Tv Regione All’interno: 7.55 rossi Tv Oroscopo
7.10 Uno Mattina. 6.55 Un ciclone in 8.00 Agorà Traffico; Meteo 8.40 Chicago Fire - 6.25 Tg4 Telegiornale Traffico
All’interno: 7.30 convento - Serie Tv 9.45 Agorà Extra 8.00 Tg5 - Mattina Serie Tv 6.45 Stasera Italia 7.00 Omnibus
TG1 L.I.S.; Che 7.45 Heartland - Serie 10.50 Spaziolibero 8.45 Mattino cinque 10.30 Chicago P.D. - 7.35 Chips 1/B - Tf news
tempo fa; 8.00 / Tv 11.00 Cerimonia di 10.55 Tg5 - Mattina Serie Tv 8.35 Miami Vice - Serie 7.30 Tg La7
9.00 TG1; 9.30 8.30 Tg 2 presentazione 11.00 Forum 12.25 Studio Aperto Tv 7.55 Omnibus
TG1 Flash; 9.35 8.45 Radio2 Social Club della Relazione 13.00 Tg5. All’interno: 13.00 Grande Fratello Vip 9.40 Hazzard - Serie Tv Meteo
Rai Parlamento 10.00 Tg2 Italia sull’attività Meteo.it 13.20 Sport Mediaset 10.40 Carabinieri 8.00 Omnibus -
Telegiornale 10.55 Tg2 - Flash della Giustizia 13.40 Beautiful 14.05 I Simpson 11.55 Tg4 Telegiornale Dibattito
9.50 TG1 11.00 Tg Sport amministrativa 14.10 Una vita 15.25 The Big Bang 12.25 Il Segreto 9.40 Coffee Break
9.55 Storie italiane 11.10 I Fatti Vostri 12.00 TG3 14.45 Uomini e donne Theory - Serie Tv 13.00 La signora in giallo 11.00 L’aria che tira
11.55 È Sempre 13.00 Tg2 - Giorno 12.25 TG3 - Fuori TG 16.10 Amici di Maria 16.15 The Goldbergs - - Serie Tv 13.30 Tg La7
Mezzogiorno 13.30 Tg2 - Costume 12.45 Quante storie 16.40 Grande Fratello Serie Tv 14.00 Lo sportello 14.15 Tagadà
13.30 Telegiornale e Società 13.15 Passato e presente Vip 16.45 Modern Family - di Forum Tutto quanto
14.00 Oggi è un altro 13.50 Tg2 - Medicina 33 14.00 TG Regione 16.50 Love is in the air Serie Tv 15.30 Hamburg fa Politica
giorno 14.00 Ore 14 14.20 TG3 17.25 Pomeriggio 17.35 Due uomini e distretto 21 - 16.40 Taga Doc
15.55 Il paradiso delle 15.15 Detto Fatto 14.50 TGR - Leonardo cinque mezzo - Serie Tv Serie Tv 18.15 Lie to me
signore - Daily 17.15 Castle - Serie Tv 15.05 TGR Piazza Affari 18.45 Avanti un altro!. 18.30 Studio Aperto 16.05 Film: Uomini e Serie Tv
16.45 TG1 18.00 Tg Parlamento 15.15 TG3 - L.I.S. All’interno: 19.00 Studio Aperto Mag cobra - di Joseph «Duplice
16.55 TG1 Economia 18.10 Tg2 - L.I.S. 15.20 Rai Parlamento 19.40 Tg5 - 19.30 C.S.I. Miami - L. Mankiewicz, attentato» -
17.05 La vita in diretta 18.15 Tg 2 15.25 #Maestri Anticipazione Serie Tv con Kirk Douglas, «Battere
18.45 L’Eredità 18.30 TG Sport Sera 16.10 Aspettando Geo 19.55 Tg5 Prima Pagina 20.25 N.C.I.S. - Unità Henry Fonda, il diavolo»
20.00 Telegiornale 18.50 LOL ;-) 17.00 Geo 20.00 Tg5 Anticrimine - Tf Hume Cronyn 20.00 Tg La7
20.30 Soliti Ignoti - Il 19.00 Blue Bloods - Serie 19.00 TG3 20.30 Striscina la 21.20 Film: La fabbrica 19.00 Tg4 Telegiornale 20.35 Otto e mezzo
Ritorno Tv 19.30 TG Regione Notizina - di cioccolato - di 19.45 Tg4 Telegiornale. 21.15 Di Martedì
21.25 Lea un nuovo 19.40 9-1-1 - Serie Tv 20.00 Blob La vocina Tim Burton, con All’interno: 1.00 Tg La7
giorno - Serie 20.30 Tg 2 20.30 20.20 Che succ3de? dell’inscienzina Johnny Depp, Meteo.it
1.10 Otto e mezzo
Tv - «La casa dei
ricordi» - «Come
21.00 Tg2 Post
21.20 Stasera tutto è
20.45 Un posto al sole
21.20 #cartabianca
21.00 Champions
League: Villarreal
Christopher Lee.
All’interno: 22.50
19.50 Tempesta d’amore
20.30 Stasera Italia (r) Gä³
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eravamo» possibile 24.00 Tg3 - Linea Notte - Juventus Tgcom; Meteo.it 21.20 Fuori Dal Coro 1.50 ArtBox £
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23.35 Porta a Porta. 0.15 Tonica 1.00 Meteo 3 23.00 Champions Live 23.45 Film: Crimson 0.50 Film: Il mostro 2.20 L’aria che tira

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All’interno: 23.50 1.10 I Lunatici 1.05 Rai Parlamento. 0.10 X-Style Peak - di di Cleveland - di (r)
Tg 1 Sera 2.25 Protestantesimo Magazine 0.40 Tg5 Notte. Guillermo del Alex Kalymnios, 4.15 Tagadà - Tutto
1.20 RaiNews24. 2.55 Rosewood - Serie 1.15 Save The Date All’interno: Toro, con Mia con Taryn quanto fa Politica

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All’interno: Che Tv - «Il potere del 1.50 RaiNews24 Meteo.it Wasikowska, Manning, (r)
tempo fa sangue» - «Nuove 1.15 Striscina la Charlie Hunnam, Raymond Cruz,
1.55 Magnifiche. prospettive» Notizina - Jim Beaver. Katie Sarife.

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Storia e storie di 4.15 Appuntamento al La vocina All’interno: 0.35 All’interno: 1.20
Università cinema dell’inscienzina Tgcom; Meteo.it Tgcom; Meteo.it

digitale terrestre satellite

Rai Storia Rai 4 Sky Fox

Inferno nei Mari
17.00
17.50 #Maestri
18.30 Il soffitto di cristallo
19.00 Archivi, miniere di
Stato
19.30 Rai News - Giorno
19.35 Genio & sregolatezza
20.10 Res
20.30 Passato e Presente
21.10 La Gran Bretagna della
Belle Époque a colori
22.10 La guerra segreta
23.10 Italiani
Rai 5
18.05 TGR Bellitalia
18.35 My Name Is Ernest
19.25 Rai News - Giorno
19.30 Le circostanze. I
romanzi di V. Giardino
20.20 Civilisations, l’arte nel
tempo
21.15 Film: Cosa dirà la gente
- di Iram Haq, con Maria
Mozhdah, Adil Hussain,
Ekavali Khanna
23.00 Film: Miles Davis: Birth
of the Cool
23.55 Film: Jaco, The Film - di
Stephen Kijak, Paul
Marchand, con Regia di
Stephen Kijak
Movie
22.50 Film: Tequila
Connection - con Mel
Gibson, Kurt Russell,
Michelle Pfeiffer
0.50 Film: Mr. Klein - di
Joseph Losey, con
Alain Delon, Michael
Lonsdale, Jeanne
Moreau
3.00 Anica - Appuntamento
al cinema
Giallo
10.10 Murder Comes to Town
11.10
13.10
Vera
L’Ispettore Barnaby
15.10 L’Ispettore Barnaby
17.10
19.10
Vera
L’Ispettore Barnaby
21.10 L’ispettore Barnaby
23.10 Tandem
0.15 Tandem
1.20 Profiling
Real Time
18.20 Cortesie per gli ospiti
19.25 Cortesie per gli ospiti
20.25 Cortesie per gli ospiti
21.25 Primo appuntamento
22.50 Il salone delle
meraviglie
23.20 Il salone delle
meraviglie
23.50 Dr. Pimple Popper:
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Ì¢“
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17.30 Last Cop - L’ultimo
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sbirro Cinema Sport
18.20 Quantico
19.50 Criminal Minds
20.35 Criminal Minds
15.10 7 spose per 7 fratelli - di
Stanley Donen Sky
14.00 Ciclismo: Tour of Murcia
Eurosport 2
12.35 Pompei: le verità nascoste
National Geographic
18.25 I Simpson Fox
18.50 I Simpson Fox 8£¯’Å
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21.20 Film: Gravity - con Cinema Romance 14.00 Basket: All Star Game 12.40 I Griffin Fox 19.05 L’Eldorado della droga: ·³£
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Sandra Bullock, George 15.25 Il mostro della cripta - di
Daniele Misischia Sky
NBA All Star Game 2022 13.05 I Griffin Fox
13.30 I Simpson Fox
viaggio in prima classe
National Geographic
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Clooney, Ed Harris Sky Sport Arena
22.55 Wonderland Cinema Comedy 14.00 Calcio: Leeds - 13.30 L’Eldorado della droga: 19.15 I Simpson Fox ’¯¯ġ~ÏË·‰£·Â~œ£~
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23.30 Film: Alien vs. Predator
15.40 Immaturi - di Paolo
Genovese Sky Cinema
Manchester United
Premier League Sky
viaggio in prima classe
National Geographic
19.35 How I Met Your Mother
Fox
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- di Paul W.S. Anderson, Collection Sport Football 13.55 I Simpson Fox 20.00 Guerra alla droga ’³£~¯’
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con Sanaa Lathan, Raoul 15.45 Duplicity - di Tony Gilroy
Sky Cinema Uno
15.00 Biliardo: Primo turno
Masters Eurosport
14.20 I Simpson Fox
14.25 L’Eldorado della droga:
National Geographic
20.05 How I Met Your Mother
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Bova, Lance Henriksen 15.50 L’ape Maia - Il film - di Š·¯¯~‰·Â~˷£
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15.00 Ciclismo: Clasica de viaggio in USA National Fox
Alexs Stadermann Sky
Cinema Family
Almeria Eurosport 2 Geographic 20.30 How I Met Your Mother ÅÀ’£²’³Ë~棷³’
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15.30 Biliardo: Secondo turno 14.45 I Simpson Fox Fox
TV8 16.40 Humandroid - di Neill Masters Eurosport 15.05 The Big Bang Theory Fox 20.55 Schiavi negli USA: il GÏ£³Šá
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6.00 Sky Tg24 Mattina
Blomkamp Sky Cinema
Action
15.45 Calcio: Inter - Liverpool 15.25 L’Eldorado della risveglio di un popolo &’‰£’
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Champions League Sky droga: Perù National National Geographic
6.55 TG24 Preview 16.55 Come se non ci fosse un Sport Football Geographic 21.00 The Good Doctor Fox
7.00 Sky Tg24 Mattina domani - di Josh Lawson 16.00 Ciclismo: 3a tappa UAE 15.30 The Big Bang Theory Fox 21.50 The Good Doctor Fox
8.00 Missione matrimonio Sky Cinema Romance Tour Eurosport 2 15.55 Modern Family Fox 21.55 Viaggio nel mercato nero
9.45 Tg News SkyTG24 17.25 Il GGG - Il grande gigante 16.20 Modern Family Fox con Mariana Van Zeller
16.00 Rugby: Scozia -
10.00 Un amore sulla neve gentile - di Steven Inghilterra Sei Nazioni 16.20 La storia segreta National Geographic
11.45 Cuochi d’Italia Spielberg Sky Cinema Sky Sport Arena degli UFO National 22.40 The Big Bang Theory Fox
12.45 Tg News SkyTG24 Family 16.00 Calcio: Crystal Palace - 22.55 Indagini ad alta quota
13.00 Alessandro Borghese - 4 17.30 Jack e Jill - di Dennis
Geographic
Chelsea Premier League 16.45 Modern Family Fox National Geographic
ristoranti Dugan Sky Cinema Sky Sport Football 17.10 I Griffin Fox 23.05 The Big Bang Theory Fox
14.00 Segreti di famiglia Comedy 17.00 Tennis: Barty - Collins 17.15 Sopravvivenza estrema 23.30 I Simpson Fox
15.45 Matrimonio a Clare Lake 17.35 Immaturi - Il viaggio - di Australian Open National Geographic 23.50 La storia segreta
17.30 Un’escursione d’amore Paolo Genovese Sky 17.35 I Griffin Fox degli UFO National
19.15 Alessandro Borghese - 4 Cinema Collection
Eurosport 2
17.45 Calcio: 23a g. Tutti i gol 18.00 I Griffin Fox Geographic
ristoranti 17.55 Redemption Day - di della Bundesliga Sky 18.10 L’Eldorado della droga: 23.55 I Simpson Fox
20.30 Guess My Age - La sfida Hicham Hajji Sky Cinema Sport Football viaggio in USA National 0.20 I Simpson Fox
21.30 Italia’s Got Talent Uno 18.00 Atletica: Copernicus Cup Geographic 0.45 I Simpson Fox
2.00 UEFA Europa League
Magazine
18.35 La fiera della vanità -
Vanity Fair - di Mira Nair
World Athletics Indoor
Tour Gold Sky Sport
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3.00 Lady Killer Sky Cinema Romance Arena
4.00 Coppie che uccidono 18.45 Nel centro del mirino - di 18.30 Tennis: Best of Australian
Wolfgang Petersen Sky
Cinema Action
Open Eurosport 2
18.35 Ciclismo: 3a tappa UAE G¸‘‹ÆÌ ¤³Ã̓‘¥
Cielo 19.05 Asterix & Obelix: missione
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Tour Eurosport
Cleopatra - di Alain
18.45 Calcio: 26a g. Ep. 2
10.15 Love it or List it - Prendere o Chabat Sky Cinema
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Comedy Premier League Remix
lasciare Sky Sport Football
11.15 Sky Tg24 Giorno 19.25 Piovono polpette - di
11.30 Un sogno in affitto Phil Lord, Chris Miller, 19.30 Biliardo: Secondo turno
Masters Eurosport
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13.30 MasterChef Italia Chris Millers Sky Cinema ˒²£
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20.00 Biliardo: Secondo turno
16.15 Fratelli in affari Family
17.15 Buying & Selling 19.35 Andiamo a quel paese - di Masters Eurosport ’¯¯~
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20.45 Calcio: Highlights Sky
18.15 Love it or List it - Prendere o S. Ficarra, V. Picone Sky
Sport Football ¯ġ’Š·³·²£~Į
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Cinema Collection
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19.15 Affari al buio 19.40 Pig - Il piano di Rob - di 21.00 Pallanuoto: Pro Recco À’ţ’³Ë’
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- OSC Budapest LEN
20.15 Affari di famiglia Michael Sarnoski Sky
Cinema Uno Champions League Sky ´Ì¸´¤¸
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21.15 Darling Companion Sport Arena À£²·
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21.00 Sniper: La fine
23.30 La cugina 21.00 Calcio: Chelsea - Lille
dell’assassino - di K.
Andrews Sky Cinema Champions League Sky ~¯
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Action Sport Football (
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Nove 21.00 Ghost Academy - di Javier 21.00 Calcio: Villarreal -
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Ruiz Caldera Sky Cinema Juventus Champions
15.15 Donne mortali Comedy League Sky Sport Uno Š·²’
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21.05 Ciclismo: 3a tappa UAE
15.50 Il Mio Omicidio Non Ha Più
Segreti
21.00 Al lupo al lupo falso
allarme! - di Marilou Berry Tour Eurosport 2 Â~£·œ·³£Š~į
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16.50 Sulle orme dell’assassino Sky Cinema Family 22.00 Ciclismo: Giro dell’Oman ~£
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18.45 Little Big Italy
20.20 Don’t Forget the Lyrics - Stai
21.00 L’altra donna del re - di
Justin Chadwick Sky
Eurosport 2
22.45 Basket: A.S. Monaco - À~ÅÅ~³·
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sul pezzo Cinema Romance Unics Eurolega Sky Sport !·Â’²~³ĭ
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21.15 Bentornato Presidente Arena
21.25 Attacco al potere
- di Giancarlo Fontana, 23.00 Automobilismo: Città
23.35 Beverly Hills Cop III - Un del Messico Formula E Fia
Giuseppe Stasi Sky
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piedipiatti a Beverly Hills III
Cinema Collection
21.15 Tutte contro lui - The Other
Championship Eurosport
23.00 Calcio: Villarreal -
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Woman - di Nick Cassavetes Juventus Champions
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D-Max Sky Cinema Uno League Sky Sport ËÂ~œ’£Ŋ·³·
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22.30 Il mio amico Nanuk - di Football
12.55 Ai confini della civiltà Roger Spottiswoode, 24.00 Automobilismo: Arabia ĕ£Š
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13.55 A caccia di tesori Brando Quilici Sky Saudita Extreme E
Eurosport
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Cinema Family
15.50
17.40
Predatori di gemme
Life Below Zero 22.35 Il treno per il Darjeeling 0.05 Ciclismo: 3a tappa UAE À£Ð
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19.30 Vado a vivere nel bosco - di Wes Anderson Sky Tour Eurosport 2
0.45 Pallanuoto: Pro Recco
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Cinema Comedy
21.25 Il boss del paranormal 22.40 Reprisal - Caccia all’uomo - OSC Budapest LEN ³’¯¯~
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WWE Smackdown
23.15
1.05 Destinazione paura
- di Brian A. Miller Sky Champions League Sky ¯ġ·‰£’ËË£Ú·
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Cinema Action Sport Arena
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6 3 4 2
Come si gioca
Completare
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in modo che
7
ciascuna riga,
colonna e 3 2 9
riquadro 3x3
contenga una 6 8 4
sola volta tutti i 4 9 1 6
numeri da 1 a 9.
Livello: avanzato
6 3 5

Meteo 6
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Rovesci Cagliari 10 15 156 10 16 164
Grandine Campobasso 3 8 146 1 10 172
Temporali Catanzaro 5 12 151 2 13 168
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Neve Genova 9 15 169 9 15 185
L’Aquila 2 9 149 1 12 169
Mare
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Milano
Napoli
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1
4
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263
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Mosso Palermo 12 15 161 11 15 154 9 8 6 4 3 1 5 2 7

Perugia 1 12 175 -1 13 215 1 3 2 7 5 8 9 4 6

Agitato
4 7 5 6 9 2 3 8 1
Potenza 1 7 139 -1 8 160
Vento 5 9 8 2 1 7 6 3 4
Roma 7 15 164 4 16 193
7 2 4 3 6 5 1 9 8
Calmo Torino 1 14 377 1 15 351
3 6 1 8 4 9 2 7 5
Moderato Trento 5 13 279 4 14 261
6 1 7 9 2 4 8 5 3
Forte Dati Trieste 4 12 241 3 14 261 2 4 3 5 8 6 7 1 9
Molto forte Venezia 3 13 390 3 12 277 8 5 9 1 7 3 4 6 2
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