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La misura in Psicologia e nelle

Scienze Sociali
La misura in Psicologia e nelle Scienze
Sociali
• I problemi di misurazione degli oggetti di
studio sono comuni a tutte le discipline
scientifiche.
• In psicologia il problema è solo più
evidente
• I costrutti che intendiamo misurare sono
infatti non direttamente osservabili
La misura in Psicologia
• La MISURA di caratteristiche psicologiche è,
in genere, INDIRETTA, ottenuta mediante
INFERENZA PROBABILISTICA
 La base della misurazione in psicologia è
l’osservazione del comportamento
 L'obiettivo è quello di cercare di quantificare
le osservazioni del comportamento oggetto di
studio
La misura in Psicologia
• È a causa di questo legame indiretto tra
indicatori manifesti osservabili e costrutti che in
psicologia la teoria assume una particolare
importanza
• Diverse definizioni teoriche dei costrutti
portano a considerare diversi indicatori
comportamentali per i costrutti stessi
• OPERAZIONALIZZAZIONE
La misura in Psicologia
• La misurazione in psicologia è sostanzialmente
– L’assegnazione di valori numerici ad oggetti o eventi
secondo regole che ci consentono di rappresentare
proprietà degli oggetti ed eventi tramite le proprietà del
sistema numerico
– Riferimento alle procedure per ASSEGNARE DEI
NUMERI ad OGGETTI O EVENTI, secondo
determinate REGOLE O CONVENZIONI
Cosa sono i test psicologici?
• Strumenti per la misura delle caratteristiche
psicologiche
• Utilizzati in diversi ambiti
– Ricerca
– Ambito scolastico ed educativo
• Orientamento, Formazione ed Istruzione
– Clinico: diagnosi, counselling
– Lavoro: Selezione e valutazione del personale
– Marketing, consumi
• I test possono essere divisi in
– Test cognitivi (abilità, intelligenza, profitto, attitudine)
– Test non cognitivi (personalità, atteggiamenti)
Terminologia preliminare
Terminologia preliminare
Dati = L'unità elementare da cui ha origine ogni indagine
statistica. È quel valore osservato che viene rilevato in
corrispondenza al carattere scelto di volta in volta per studiare il
fenomeno in esame

Variabili = un insieme di caratteristiche, rilevate su una o più


unità statistiche, che può assumere valori diversi
Terminologia preliminare

Unità statistica = l'unità elementare sulla quale si vogliono


misurare, rilevare, osservare caratteristiche oggetti di studio

Popolazione = L’insieme delle unità statistiche

Campione = Gruppo di unità statistiche che formano un


sottoinsieme della popolazione
Tipi di variabili
Tipi di variabili
Variabili e Mutabili
Le variabili i cui valori corrispondono a numeri vengono
anche chiamate ‘QUANTITATIVE’, perché ciò che varia
è la quantità (es. Tempo, Risposte corrette, Errori, Anni
di studio, etc.)
Le variabili i cui valori corrispondono a categorie
vengono chiamate ‘QUALITATIVE’ (anche
‘MUTABILI’)
Tipi di variabili
Variabili continue e discontinue (o discrete)
Vengono chiamate "CONTINUE" quelle variabili che
possono assumere, all'interno di un certo intervallo, un
numero infinito di valori.

Esempio: Tempo impiegato per leggere una frase (tra un


certo valore in secondi ed il successivo abbiamo un
numero infinito di valori)
Tipi di variabili
Variabili continue e discontinue (o discrete)
Sono invece "DISCONTINUE" o "DISCRETE" sia le variabili che possono
assumere solo valori numerici interi, sia le variabili categoriali (mutabili),
perché non esiste un continuum infinito di possibili valori all'interno di un certo
intervallo.

ll numero di figli, il numero di errori, il numero di risposte


corrette sono variabili discrete, perché nell'intervallo tra (es.) 3 e 6 è
possibile avere solo i valori 4 e 5, ma non 3.5 o 4.82.
Le variabili categoriali (es.) "nazionalità" e "professione" sono variabili
discrete in quanto non esiste un numero infinito di categorie intermedie
tra la nazionalità italiana e quella francese, né tra la professione di
impiegato e quella di artigiano.
Scale di misura
Scale di misura
Esistono diversi livelli di misurazione
corrispondenti alle diverse proprietà dei numeri
Scala di misura di una variabile (Stevens, 1951)
• Scala Nominale
• Scala Ordinale
• Scala a Intervalli
• Scala a Rapporti
Scala Nominale
Proprietà dei numeri • Esempio:
Classificazione: attribuzione di Appartenenza
ogni caso ad una classe o categoria politica: 1=destra
definita in base ad una certa 2=centro
caratteristica  3= sinistra
ad ogni categoria della variabile Nazionalità:
viene associato un numero 1=italiana
Ogni numero è un simbolo che
2=francese
esprime soltanto la diversità tra le
3=inglese
classi (variano le caratteristiche
non la quantità).
Scala Nominale
Proprietà formali:
-equivalenza simmetrica: due individui nella stessa
categoria sono uguali per quella caratteristica A=B 
B=A;
transitiva: due individui con due codici diversi sono
differenti per la categoria misurata A=B e B=C  A=C;
-non equivalenza simmetrica: due individui con due codici
diversi sono differenti per la categoria misurata A≠B 
B≠A
Scala Nominale
 Operazioni matematiche: nessuna, solo conteggio
delle frequenze per ogni categoria.

 Procedure statistiche applicabili: test non


parametrici che si basano sul conteggio delle
frequenze.
Scala Nominale
• Le variabili (dette • Un caso particolare è
anche mutabili) la variabile
misurate con questa dicotomica definita da
scala sono dette due sole categorie
categoriali e sono
variabili discrete e • Esempio:
qualitative. a) SI/NO
b) Genere sessuale
c) Risposta giusta o sbagliata
d) Vero/Falso
Scala Ordinale
Il livello successivo nella gerarchia delle scale di
misurazione è dato dalle misure di tipo ordinale

Come dice la parola stessa, queste scale servono a


ordinare i soggetti all’interno di ogni caratteristica
misurata
Scala Ordinale
Proprietà dei numeri: Proprietà formali:
• Ordine: disporre o
classificare gli eventi • equivalenza A=B 
secondo un ordine  B=A
• Il numero rappresenta la • relazione d’ordine:
posizione e non la quantità
posseduta: le differenze fra
asimmetrica (A<B 
le caratteristiche non sono B>A e non B<A) e
quantificate transitiva (A<B e B<C
• Le differenze indicano che un A<C)
soggetto possiede più o meno di
altri una certa caratteristica, ma
non sappiamo quale sia la
quantità per cui i soggetti
differiscono
Scala Ordinale
Operazioni matematiche: Procedure statistiche
• nemmeno con le misure applicabili:
ordinali possiamo fare • test non parametrici
operazioni che si basano sul
matematiche, solo conteggio delle
conteggio delle frequenze e
frequenze per ogni sull’ordinamento o
categoria ordinata rango
Scala Ordinale
• Le variabili misurate • Esempi:
con questa scala sono Livello d’istruzione
dette ordinali, sono Scale di valutazione
discrete e qualitative (bassa, media, alta)
• Le categorie sono Preferenze (ordinare
determinate
espresse tramite caratteristiche in base
numeri o etichette alla preferenza o
verbali. all’importanza [p.es.
valori])
Scala ad Intervalli
• Con la scala a intervalli finalmente possiamo sfruttare
la proprietà di quantificazione dei numeri

• Tramite queste scale possiamo non solo ordinare ma


anche quantificare le differenze fra i diversi livelli
Scala ad Intervalli
Proprietà dei numeri:
• Quantificazione: classificare secondo un ordine
quantificando le differenze  Ad ogni modalità della
variabile associo un numero secondo una determinata
grandezza di ordine.
• Il numero rappresenta la quantità posseduta ma è
arbitrario poiché la scala non possiede uno zero
assoluto ma solo uno zero convenzionale .
• Può assumere valori sia negativi che positivi.
Scala ad Intervalli
Proprietà formali: Operazioni matematiche:
• equivalenza; • addizione e sottrazione
• relazione d’ordine; • Non è possibile stabilire
• costanza del rapporti diretti tra le
rapporto tra misure perché questi
intervalli implicano uno zero
assoluto
– per es. tra 1 e 2 c’è la
stessa distanza che tra • Procedure statistiche
3e4 applicabili: test
parametrici
Scala ad Intervalli
• Le variabili misurate con
questa scala sono dette a Esempio:
intervalli o metriche
 Temperatura (ad es., in
• sono quantitative e continue o C°)
discrete.
 Test psicologici (ad
• Non si hanno più categorie ma es., Q.I).
valori numerici.
 Punteggi ottenuti
• Si tratta di un salto importante, attraverso Scale
che ci permette di non avere d’atteggiamento o di
più a che fare con diverse
Personalità
categorie, ma con valori
numerici organizzati e disposti
lungo un continuum
Scala a Rapporti
• Il livello più elevato di misurazione è dato
dalla scala a rapporti equivalenti
• Proprietà dei numeri:
– Quantificazione: classificare secondo un ordine
quantificando le differenze partendo da uno zero
assoluto  Ad ogni modalità della variabile
associo un numero secondo una determinata
grandezza di ordine.
– Il numero rappresenta realmente la quantità
– Lo zero indica assenza della caratteristica.
– Non può assumere valori negativi
Scala a Rapporti
• Proprietà formali:
• equivalenza; • Operazioni matematiche:
• relazione d’ordine; • Oltre ad addizione e
• costanza del rapporto tra gli sottrazione anche
intervalli; moltiplicazione e divisione
• costanza del rapporto tra • Procedure statistiche
valori applicabili: test
– rapporti diretti tra le misure: parametrici
per es. 2 è il doppio di 1
– 4 è il doppio di 2
Scala a Rapporti
• Le variabili Esempi:
misurate con questa
Età
scala sono dette a
Tempi di
rapporti o
metriche reazione
• sono quantitative e Altezza
continue o discrete.
Scale di misura
• Ogni scala possiede le caratteristiche di quella che la
precede
i test statistici applicabili alle scale precedenti sono
utilizzabili anche per scale più avanzate, mentre non
è vero il contrario
Scale di misura
• Le variabili possono essere sempre
ricondotte ad un livello di misura
inferiore
• p.es. da ordinale a nominale
• ma non è possibile fare il contrario
• p.es. non posso trasformare una v.
nominale in una ordinale
Scale di misura
La scala di misura utilizzata per la variabile può
dipendere dalla definizione operativa della
variabile e dal suo uso all’interno della ricerca
I fenomeni sono naturalmente misurabili con più
di un tipo di scala
La teoria e gli scopi della ricerca influenzano la
definizione dei concetti e quindi la loro
misurazione
Scale di misura (Esercizio)
• Data la variabile ATTITUDINE VERSO LA
MATEMATICA misurata tramite un test
attitudinale, composto da 10 item [domande],
che assegna 1 punto per ogni risposta corretta,
0 punti per ogni risposta non data, -1 punto per
ogni risposta scorretta:
• indicarne la scala di misura e le possibili
ricodifiche della stessa variabile su scale
diverse.

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